CAMILLO DE PIAZ FRATE DEI SERVI DI MARIA 1918-2010 nel ... Fontanella 5.5.18... · anni viene...

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CAMILLO DE PIAZ FRATE DEI SERVI DI MARIA 1918-2010 nel centenario della nascita Le date di una vita Bruno Ciapponi Landi Fontanella di Sotto il Monte 5 maggio 2018

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CAMILLO DE PIAZ FRATE DEI SERVI DI MARIA 1918-2010nel centenario della nascita

Le date di una vita Bruno Ciapponi Landi

Fontanella di Sotto il Monte 5 maggio 2018

A 100 anni dalla nascita di Camillo De PiazCronologia commentata

Camillo De Piaz nacque il24 febbraio 1918 aMadonna di Tirano, inValtellina, località diconfine nota per il suosantuario sorto a seguitodell’apparizione dellaBeata Vergine del 1504.Nacque a Villa Portèna amezza strada del lungoviale alberato che unisceMadonna a borgo di

Tirano. Nel 1927 la serenità dei suoi primi noveanni viene interrotta dalla morte improvvisa delpadre Giovanni Battista, un intraprendentefalegname appassionato di agricoltura, passato alruolo di conduttore del «Trenino rosso delBernina», oggi patrimonio Unesco. Da pochi annisono a Tirano i Servi di Maria che hanno assuntol’ufficiatura del santuario che il piccolo Camillofrequenta come chierichetto, come tutti i bambinidel paese della sua età. Nell’ambito di questafrequentazione si manifesta la sua vocazionereligiosa e nel 1929 entra nello studentato deiServi di Maria di Monte Berico dove loaccompagna il priore di Tirano padre PellegrinoMaria Contessa.Nel 1934, dopo l’anno di noviziato a IsolaVicentina, veste l'abito dell’Ordine dei Servi di

Maria e inizia gli studiliceali a Venezia. Nel1937 viene inviato aRoma per frequentaregli studi teologici nelcollegio internazionaledell’Ordine.È nello studentato diMonte Berico, dovefrequenta il ginnasio,che incontra GiuseppeTuroldo, il futuro padreDavid a cui lo legherà

una straordinaria esperienza di fraternità pertutta la vita. Ordinato sacerdote nel 1941 (condispensa per l’età inferiore ai 24 anni) vieneassegnato, con il confratello padre Davide, alconvento di s. Carlo al corso, a Milano, doveentrambi si iscrivono all’Università Cattolica delSacro Cuore (padre Camillo a Lettere, padreDavide a Filosofia).

Nella condizione di frati e di studenti partecipanoattivamente alla Resistenza ponendosi al serviziodel CLN. L’esperienza segnerà profondamente laloro vita e motiverà il loro costante impegnodemocratico. Il Fronte della gioventù di EugenioCurriel, del quale saranno parte attiva, sarà perloro una esperienza indimenticabile dicollaborazioneinterpartitica.La foto a fiancoriprende unariunione del Frontedella gioventù incui padre Camillofigura con GilloPontecorvo edEnrico Berlinguer. Sarà quest’ultimo nel 1974 a consegnargli aMilano la medaglia del premio Curriel per lafedeltà alla Resistenza.Il primo incarico che i due frati ebbero dal CLN ful’assistenza alle famiglie degli incarcerati dalregime, ma la loro attività si spinse poi oltre, finoa dare rifugio ai perseguitati in nascondigli difortuna con letti sistemati fin sul cornicione dellabasilica. Dopo la Liberazione (anche per odine delCNL) i nascondigli fino allora occupasti dapartigiani, ebrei e perseguitati politici furonooccupati da fascisti fuggiaschi in pericolo di vita. In ambito culturale parteciparono attivamente,con alcuni professori antifascisti della Cattolica(come Mario Apollonio e il suo assistente LuigiSantucci), all’esperienza de «L’uomo», un giornaleclandestino. È una esperienza molto significativa,sulla quale si sono scritti libri e tesi, che permise

all’università di presentare anche un voltoantifascista. Per il loro coraggiosocomportamento vennero citati nel discorsoinaugurale dell’anno accademico successivo allaLiberazione ed ebbero l’apprezzamento delcardinale arcivescovo Ildefonso Schuster cheaffidò loro il prestigioso incarico della

predicazione a due messe festive in duomo. Dopola guerra, con un gruppo di amici intellettuali,Davide e Camillo fondarono, presso il convento diSan Carlo, la Corsia dei Servi della qualeanimarono per anni l'attività culturale(conferenze, editoria, cineforum, mostre) attornoalla omonima libreria, che diverrà un punto diriferimento del mondo culturale cattolico e non,soprattutto con l’intensa attività svolta durante ilConcilio Ecumenico Vaticano II. Nel 1974 la Corsia dovrà lasciare S. Carlo. Sitrasferirà presso la Libreria di via Tadino sostenutadal sindacato CISL. Per anni padre Camillo haseguito le attività della Corsia dividendosi fraMadonna di Tirano (al cui convento venneassegnato nel 1957) e Milano. La Corsia era unluogo di elaborazione culturale aperto al dibattitoe di incontro al di sopra delle ideologie. Fra i suoifrequentatori ci fu lo scrittore Elio Vittorini di cui

padre Camillo divenne amico. Oltre a questeaperture giudicate quanto meno imprudenti, c’erala predicazione in duomo che non di rado«scandalizzava» i benpensanti. La Chiesa di alloranon era ancora pronta e, malgrado la simpatiadell’arcivescovo Montini, il Sant’Uffizio pretesel’allontanamento da Milano dei due frati. PerDavide si aprì un periodo di soggiorni all’estero; apadre Camillo fu lasciato scegliere il convento incui andare. Scelse quello del suo paese dal qualenon si sarebbe più allontanato anche quandoriprese l’impegno milanese della Corsia.In ambito editoriale Camillo ha collaborato con ildelicato ruolo di "lettore" (giudice delle proposte)con le case editrici Mondadori, Il Saggiatore edaltre, oltre che nelle traduzioni dal francese. Fraqueste Agonia della Chiesa? lettera pastorale del1947 dell'arcivescovo di Parigi cardinaleEmanuele Suhard (1948), Il cristo dilacerato diJean Guitton (1964). Per espressa richiesta diPaolo VI tradusse dal testo originario francesel'enciclica Populorum Progressio (1967).

Un aspetto nontrascurabile nella vita dipadre Camillo fu il suorapporto con gli artisti:pittori, scultori, poeti. L’importanza che davaloro è ben testimoniatada questa sua frase: «Sipuò, si dovrebbe esseregrati agli artisti. Checosa sarebbe la nostravita senza la loro compagnia?» I suoi scritti d’artefra il 1960 e il 2007 sono stati raccolti nelvolumetto «Linea retica» del 2008. In ambito letterario è stato membro della giuriadel Premio "Gallarate", del Premio di poesia"Clemente Rebora" e, fino alla morte, delConcorso Letterario Renzo Sertoli Salis.Di spirito sinceramente ecumenico, non sinascondeva le difficoltà del passare dalla teoriaalla pratica in un ambito così delicato. In concretonon mancava di dare il suo contributomantenendo rapporti di amicizia con i pastorievangelici della valle di Poschiavo. Allo spiritoecumenico di padre Camillo ha dedicato uncircostanziato articolo l’attuale cardinaleFrancesco Coccopalmerio. Il 1974 è un anno orribile per padre Camillo:muore la mamma e la “Corsia dei Servi” ècostretta a lasciare il convento di S. Carlo.

L’anno seguente i Servi di Maria saranno costrettia lasciare il santuario. Di buona giunta, ritenendol’Ordine non legittimato a mantenere il convento,perduta la cura del santuario, la diocesi priva ifrati, che si sono ritirati nella Casa del fanciullo,della facoltà di esercitare il ministero. Lalimitazione colpisce anche padre Camillo che nonpuò celebrare fuori dal convento nel suo paese. Nel 1962 padre Camillo fu al fianco dei fondatoridel "Centro di iniziativa giovanile" (C.I.G.),

sodalizio che vede uniti in uno sforzo dipromozione socio-culturale giovani studenti elavoratori tiranesi di diverso pensiero politico esensibilità religiosa. Nel 1973 sarà il CIG apromuovere il "Museo Etnografico Tiranese», conl’apporto di padre Camillo che si esplicheràsoprattutto nell’orientamento e nel sostegno allaformazione culturale dei suoi iniziatori. Lapromozione di buoni rapporti con la vicina vallesvizzera di Poschiavo e il Cantone Grigioni al qualeappartiene, fu un impegno costante che si rifletteanche sulle iniziative culturali del MuseoEtnografico Tiranese che saranno sempre piùtransfrontaliere. Ci saranno mostre, convegni,pubblicazioni e nel 1997 sarà il museo aorganizzare la celebrazione dei 200 anni di buonvicinato trascorsi dal distacco dei due territoridopo tre secoli di storia comune, per incarico delCantone e dalla Provincia. Fra i molti amiciposchiavini primeggia per frequentazioni la figuradello scrittore Wolfgang Hildesheimer.

Nel 1998, in coincidenza con gli 80 anni, vengonorestituite a padre Camillo e ai frati le facoltàall'esercizio del sacerdozio in Diocesi.Per festeggiare il compleanno gli amici pubblicanola raccolta di testimonianze “Camillo 80” curatadall’amico di sempre, lo scrittore Luigi (Lillo)Santucci (nella foto con padre Camillo, padre

Nazareno Fabbretti don Sandro Pronzato)

L’anno stesso presso il museo inizia il riordinodell’archivio e la trascrizione delle prediche;la Comunità terapeutica del Gabbiano sitrasferisce nella Casa del fanciullo, cheoccupa già dal 1994 con la Casa alloggio«Davide Turoldo». L’iniziativa, vivamentecaldeggiata da padre Camillo, è resa possibiledal provinciale di allora l’amico AntonioSantini.

Nel 2000 vede le stampe il primo dei trevolumi dei suoi commenti alle letture biblichedelle festività: “Ma io vi dico” (anno C).Seguiranno: “Un’altra sete” (2001, anno A) e“Fu detto agli antichi”, (2002 Anno B). Nel2006 esce a Milano da Scheiwiller la suabiografia a cura di Giuseppe Gozzini. L’anno stesso la documentazione sulla vita el’opera di padre Camillo viene raccolta emessa in rete sul sito web dedicato: https://it.wikipedia.org/wiki/Camillo_De_Piaz .

Nel 2007 il Rotary Club International gliconferisce la Paul Harris Fellow, «per la suaattività nella Resistenza, per la promozioneculturale nella Milano del dopoguerra e perl’opera svolta in favore della comprensione edella pace fra i popoli.» Nel 2008 LaMorcelliana pubblica il libro di DanielaSaresella "David M. Turoldo, Camillo De Piaze la Corsia dei Servi di Milano (1943-1963)”.Nel 2009 Il Comune di Tirano gli conferisce la"benemerenza civica" per "una vita dedicataalla Chiesa e alla comunità civile”.

Padre Camilo muore all’ospedale di Sondrio

la notte del 31 gennaio 2010

assistito dal confratello padre Giorgio Zini

Nel 2013 nella ricorrenza dei 30 anni di attività de«Il Gabbiano», per iniziativa dell’associazione«Padre Camillo De Piaz», viene posto all’ingressodella città un pannello di bronzo realizzato daValerio Righini che ritrae insieme, padre Camillo,padre David e il cardinale Carlo Maria Martini(sarà trasferito in piazza della basilica nel 2018per l’apertura dell’anno celebrativo delcentenario). L’idea di riunirli nel pannello hatenuto conto del fatto che p. David, p. Camillo,aderendo a una richiesta del cardinal Martini,dettero vita, con un gruppo di collaboratori dellaCorsia a incontri culturali con i carcerati exbrigatisti del braccio speciale di S. Vittore e cheuno di essi, una volta in libertà, fu per annidirettore del Gabbiano.

Nel 2014 la Libreria di via Tadino pubblica gli attidel convegno tenuto alla Casa della cultura il 26marzo 2011.

Nel 2017 Il Gabbiano si trasferisce nella nuovasede e intitola a padre Camillo la Casa alloggio (laComunità terapeutica è da tempo intitolata apadre Davide Turoldo)

Nei primi mesi del 2018 si costituisce presso ilComune di Tirano il Comitato onoranze per icento anni dalla nascita. È presieduto dal sindacoe presidente onorario è il cardinale FrancescoCoccopalmerio da sempre filialmente amico dipadre Camillo

La lettura del programma delle manifestazionioffre una sintesi dei punti salienti della vita dipadre Camillo, spesso meritevoli diapprofondimenti, quando non veri e propripossibili argomenti di studio.

Il programma ha voluto lasciare ai direttiinteressati le iniziative di ambito religiosoprivilegiando quindi gli aspetti culturali e socialidell’opera di padre Camillo. Non fa quindieccezione la Giornata di fraternità della famigliadei Servi dedicata a padre Camillo che si terrà aMonte Berico in settembre.

Libri, ricerca, musica, teatro, cinema, pittura,scultura, poesia, oratoria hanno trovato riscontrofra le iniziative proposte. La mostra bibliografica«Libri di e su padre Camillo» ha offerto aivisitatori l’immagine fisica di unadocumentazione significativa sull’opera discrittore, sistematicamente catalogata nel sitoweb.

La proiezione del film «Sono uno di voi», su CarloMaria Martini, di Ermanno Olmi, presentata daMarco Garzonio, sceneggiatore del film, è ancheun omaggio sia all’amicizia di padre Camillo con ilregista, sia al suo legame con il grandearcivescovo.

Un posto centrale nel programma ha avuto ilconvegno «Vita e tempi di padre Camillo De Piaz1918-2010» con gli interventi di MarcoGarzonio, Mariangela Maraviglia, FrancescoRigobello, Antonio Santini, Aldo Bonomi, CeccoBellosi, Piergiorgio Evangelisti, PaoloTognina, moderato da Laura Novati.Nell’occasione il Circolo filatelico e numismaticotiranese cura l’annullo speciale di due cartolinededicate a padre Camillo.

La lettura dei testi della via crucis «È passato diqui» di Angelo Casati, con le musiche scelta daEbe Pedretti ed eseguite in basilica sotto la suadirezione dal coro Novum Canticum,con la proiezione delle illustrazionidi Valerio Righini, è stata ancheun’occasione per immergersinell’ambiente in cui maturò lavocazione religiosa di padre Camillo e dove peranni esercitò il ministero sacerdotale e chedovette dolorosamente abbandonare.

Le mille anime di padre Camillo. Il lievito di unMaestro, di e con Giuseppe Cederna, nel VecchioMonastero di Poschiavo sono un omaggioplurimo, delle suore, del paese svizzero tantoamato, all’amicizia con l’attore e la sua famiglia

Canti per Camillo. Melodie dal Medioevo, direttida Daniele Torelli e a cura dell’Associazione SanRomerio saranno eseguiti nell’antica chiesettapresso la casa che padre Camillo volle restauraree restituire all’antica destinazione di ospitalità

Luoghi, amicizie, occasioni di una vitadocumentate con le foto del ricco archivio dipadre Camillo riemergeranno dall’oblio nellamostra fotografica: Camillo: una storia, dai testie dall’apparato didascalico curato da LauraNovati. La mostra è accompagnata da un catalogoin cui figurano anche gli atti del convegno del 24maggio.

Un omaggio all’amicizia con gli artisti sarà lamostra Artisti e poeti per Camillo, religio laicadell’amicizia ideata e curata da Valerio Righini ecurata da Giorgio Luzzi per la parte riservata aipoeti.

Un incontro in settembre presso il CentroEvangelico di Cultura di Sondrio assumerà ancheil valore di omaggio alla sensibilità ecumenica dipadre Camillo, ricambiata dai fratelli riformati.

La dedicazione del concerto del patrono dellabanda cittadina “Madonna di Tirano”, saràl’omaggio del sodalizio a cui fu sempre legato peraffetti familiari (padre, zio e nonno ne erano statimembri) oltre che per il suo interesse per lacultura popolare. Per questo volle comparire (siapure col breviario in mano) nel grande ritrattodella banda (m 9x2) realizzato per suo desideriodall’amica pittrice italo-svizzera Wanda Guanella.

La scuola tiranese parteciperà con la realizzazionedel graphic novel Camillo De Piaz uomocontrocorrente realizzato da studenti dell’Istitutodi Istruzione Superiore Balilla Pinchetti, coordinati dalla dirigente Rossana Russo e dal professorSimone Evangelisti.

Saranno ancora loro ad occuparsi del convegnointitolato 1985: un seme fecondo di comunitàriparativa. La nuova corsia a San Vittore, che siterrà presso l’istituto stesso con l’intervento diCecco Bellosi, Agnese Moro e Guido Bertagna.L’argomento e i relatori qualificano l’iniziativarivolta soprattutto ai giovani.

La consegna del Premio Camillo De Piaz perun’opera di critica letteraria alla premiazione delConcorso Letterario Renzo Sertoli Salis, che siterrà a novembre in occasione di Sondrio Festival,ricorderà l’opera svolta come giurato, dallafondazione alla morte e il suo legame con ilmondo della poesia.

Sempre a novembre l’intervento di BrunoCiapponi Landi “Luigi Santucci, Camillo De Piaz,Davide Turoldo e Abramo Levi” al convegno “Iltestimone della gioia. Luigi Santucci e ilministero della parola" promosso dall’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Milano nelcentenario della nascita dell’amico Lillo, sarà unpunto di partenza per l’approfondimento chemerita il sodalizio-fraternità che legò i quattroamici.

Sull’argomento di terrà, fuori programma, ancheuna giornata di studio a Montagna in Valtellinacon la partecipazione dell’arciprete don BattistaRinaldi.

Sono previste repliche (di È passato di qui aPoschiavo, Milano, Vicenza); delle mostre (aMilano e in altri luoghi). Incontri sulla figura el’opera sono previsti a Rovato, Fontanella di Sottoil Monte, all’Unitre di Sondrio, nelle biblioteche diMorbegno, Villa di Tirano e Ponte in Valtellina.

La ricca produzione di scritti di una vita intensamente vissuta, la qualità, i ruoli e il numerodegli amici e dei corrispondenti epistolari, la fedeltà alla Chiesa e all’Ordine, le capacitàintellettuali e la fede che lo hanno sorretto, meritano di essere approfonditi e studiati, perchéla lezione di vita di padre Camillo De Piaz continui a fruttificare.