Cambiamenti climatici e malattie delle piante · delle piante. DEFINIZIONE: ... Valutazione in...

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Dr. Massimo Pugliese 25 gennaio 2016 Centro Incontri Regione Piemonte Corso Stati Uniti, 23 . Torino Cambiamenti climatici e malattie delle piante

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Dr. Massimo Pugliese

25 gennaio 2016Centro Incontri Regione Piemonte

Corso Stati Uniti, 23 . Torino

Cambiamenti climatici e malattie delle piante

DEFINIZIONE:

Variazioni statisticamente significative nei valori

medi climatici o nella variabilità del clima, che

persistono per un periodo esteso di tempo

(generalmente decenni o anche più).

CAMBIAMENTI CLIMATICI

CAMBIAMENTI CLIMATICI

possono essere dovuti a:

• processi naturali

fluttuazioni nelle radiazioni solari;

eruzioni vulcaniche;

variazioni dell’orbita terrestre;

interazioni tra atmosfera e oceani.

• attività umane

cambiamenti nella composizione dell’atmosfera a

seguito dell’utilizzo energetico;

cambiamenti nelle aree di terreno utilizzate e nelle

attività industriali.

CONOSCENZE ATTUALI

• Colture

•Patosistemi

T

PE

H

Concentrazione di CO2

• Clima

Prove sperimentali: effetti sulla fisiologia

Modelli di simulazione delle produzioni

Scarse informazioni disponibili

Scarto positivo Scarto negativo

Devianza dal valore medio della temperatura globale

+ 1,4 – 5,8 °C

Entro i prossimi 100 anni

CAMBIAMENTI CLIMATICI & PRODUZIONI AGRICOLE

I cambiamenti climatici porterebbero a cambiamenti nel lungo periodo

sulla produttività delle colture come risultato di:

EFFETTI DIRETTI

• cambiamenti nelle temperature

• effetti di altri elementi climatici sulle piante

EFFETTI INDIRETTI

fattori riducenti le rese agricole come:

• patogeni delle piante

• insetti

• infestanti

Il verificarsi di malattie fungine o batteriche dipende da:

•temperatura;

•piovosità;

•umidità;

•rugiada;

•radiazioni.

CLIMA & PATOGENI DELLE PIANTE

Condizioni climatiche influenzano

•Sopravvivenza

•Crescita

•Diffusione

•Resistenza degli ospiti all’infezione

Simulazione di variazioni climatiche attraverso prove

sperimentali in fitotroni

I fitotroni permettono

di simulare

l’intero patosistema

ospite

ambiente

patogeno

I fitotroni permettono

di misurare simultaneamente

diversi parametri ambientali

Valutazione in fitotroni sul mal bianco e sulla peronospora della vite

Descrizione tesi T (°C) CO2 (ppm)

Mal bianco Peronospora

Alta T, alta CO2 22-30 22-26 800

T bassa, alta CO2 18-26 18-22 800

Alta T, bassa CO2 22-30 22-26 400

T e CO2 condizioni

attuali

18-26 18-22 400

Sviluppo di Plasmopara viticola e Erysiphe necatrix adiverse condizioni ambientali, in fitotroni.

0

10

20

30

40

50

Temp 30 °C Temp 26 °C Temp 26 °C Temp 30 °C

CO2 800 ppm CO2 400 ppm CO2 800 ppm CO2 400 ppm

% a

rea

in

fett

a p

er

pia

nta

Area infetta cv Moscato 11 days cv Moscato 14 days cv Moscato 21 days

cv Barbera 11 days cv Barbera 14 days cv Barbera 21 days

0

20

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80

100

Temp 30 °C Temp 26 °C Temp 26 °C Temp 30 °C

CO2 800 ppm CO2 400 ppm CO2 800 ppm CO2 400 ppm

% f

og

lie

in

fett

e p

er

pia

nta

% foglie infetta cv Moscato 11 days cv Moscato 14 days cv Moscato 21 days

cv Barbera 11 days cv Barbera 14 days cv Barbera 21 days

Valutazione in fitotroni sul mal bianco della vite

% foglie infette

a

ab

b

b

a

b

bb

a

aaa

a

aba

b

a

ab

a

b

aaa

a

-10.0

0.0

10.0

20.0

30.0

40.0

50.0

60.0

Temp 26 °C Temp 22 °C Temp 22 °C Temp 26 °C

CO2 800 ppm CO2 450 ppm CO2 800 ppm CO2 450 ppm

% f

og

lie

in

fett

e p

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pia

nta

Barbera 7 gg Barbera 14 gg Barbera 21 gg

Nebbiolo 7 gg Nebbiolo 14 gg Nebbiolo 21 gg

Area infetta

bb

b

b

b

b bb

a

a a

a

b

b

b a

ab

b ab ab

a

a

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0.00

5.00

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40.00

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Temp 26 °C Temp 22 °C Temp 22 °C Temp 26 °C

CO2 800 ppm CO2 450 ppm CO2 800 ppm CO2 450 ppm

% a

rea in

fett

a p

er

pia

nta

Barbera 7 gg Barbera 14 gg Barbera 21 gg

Nebbiolo 7 gg Nebbiolo 14 gg Nebbiolo 21 gg

Valutazione in fitotroni sulla peronospora della vite

PERONOSPORAIncidenza della malattia: un incremento di CO2, abbinato ad un aumentodelle temperature, ha prodotto uno sviluppo anticipato della malattia rispettoalle condizioni standard di anidride carbonica, soprattutto su cv Nebbiolo.

Gravità della malattia: non sono emerse differenze tra il tipo di cultivar;condizioni ambientali aventi alta CO2 e alta temperatura hanno ottenuto unapercentuale maggiore di area fogliare infetta rispetto alle altre condizioni.

MAL BIANCONon sono emerse differenze tra il tipo di cultivar né effetti sull’incidenza e gravità a seguito dell’aumento della concentrazione di anidride carbonica e della temperatura.

Valutazione in fitotroni sul mal bianco e sulla peronospora della vite

IMPATTO POTENZIALE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SU

COLTURE ORTICOLE

Descrizione tesi T (°C) CO2 (ppm)

Alta T, alta CO2 22-26/28 800

T bassa, alta CO2 18-22/24 800

Alta T, bassa CO2 22-26/28 400-450

T e CO2 condizioni attuali 18-22/24 400-450

Sviluppo di Podosphaera xanthii, Alternaria japonica,Colletotrichum gloeosporioides e Phoma betae a diversecondizioni ambientali, in fitotroni.

Valutazione in fitotroni su malattie di piante orticole

Temperature

(°C)

CO2

(ppm)

Mal bianco/

zucchino

Alternaria

japonica/rucola

Colletotrichum

gloeosporioides/

basilico

Phoma

betae/bietola

Indice

malattia (0-7)

% foglie

infette

% sup.

fogliare

% foglie

infette

% sup.

fogliare

% foglie

infette

% sup.

fogliare

18-22/24 400-450 2,8 a* 49 a 9 a 52 a 6 a 38 a 7 a

18-22/24 800 2,9 a 64 b 16 b 61 b 10 ab 56 b 19 b

22-26/28 400-450 3,4 ab 52 a 9 a 62 b 8 a 49 ab 12 ab

22-26/28 800 4,0 b 69 b 22 b 70 c 12 b 66 b 21 b

* Tukey’s HSD (P<0.05)

Valutazione in fitotroni: considerazioni finali

Dalle prove in fitotroni è emerso che:- ad un aumento sia della temperatura sia della CO2 puòcorrispondere un aumento dell’incidenza e della gravità dellaperonospora su vite, soprattutto nei primi giorni di infezione;- l’interazione combinata tra alta concentrazione di CO2 e elevatatemperatura è in grado di aumentare gli attacchi di mal biancosu zucchino, di A. japonica su rucola, di C.gloeosporioides su basilico e di P. betae su bietola;- la variazione di temperatura di per sé non ha, invece,influenzato gli attacchi di A. japonica su rucola e di P. betae subietola;- l’aumento di CO2 da solo non ha avuto effetti sul mal biancodello zucchino né su vite.

GLI IMPATTI NEGATIVI DEI CAMBIAMENTI

CLIMATICI possono essere minimizzati attraverso l’adozione

di nuove cultivar adattate ai cambiamenti e di pratiche

agricole (migliore utilizzo dell’acqua e miglioramento dei sistemi di

irrigazione, adattamento dei periodi di semina e delle lavorazioni del suolo,

miglioramento della pianificazione dell’utilizzo dei terreni). Si parla di

MITIGAZIONE dei danni.

ALTRIMENTIPATOGENI e FITOFAGI potrebberoulteriormente restringere il limitatogruppo di colture/cultivar che si sonoadattate ai cambiamenti climatici