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CAL CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI Rapporto mensile dell’Attività legislativa del Consiglio regionale del Lazio XI Legislatura - AGOSTO-SETTEMBRE 2019 -

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CAL

CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI

Rapporto mensile dell’Attività legislativa

del Consiglio regionale del Lazio

XI Legislatura

- AGOSTO-SETTEMBRE 2019 -

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Presidente Nicola Marini

Vicepresidenti Salvatore Ladaga Luisa Piacentini

Consiglieri segretari

Lucia Catanesi Tommaso Ciccone Bruno Manzi

Struttura di Supporto:

Direttore: Ing. Vincenzo Ialongo Curatore del Rapporto: Dott. Andrea Camponi Daniele Forte P.O. Tel. 06 65932732 mail: [email protected] Andrea Camponi tel. 06 65937618 mail: [email protected] Luca Lepori tel. 06 65937681 mail: [email protected] Daniela Presicci tel. 06 65932051 mail: [email protected] Laura Toni tel. 06 65932647 mail: [email protected]

Sito web: http://cal.regione.lazio.it/ E-Mail: [email protected] PEC: [email protected]

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INDICE

CONSIGLIO REGIONALE pag. 91

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I - COMMISSIONE - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia pag. 6 -----------------------------------------------------------------------------------------

II - COMMISSIONE - Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli pag. 12 -----------------------------------------------------------------------------------------------------------

III - COMMISSIONE - Vigilanza sul pluralismo dell'informazione pag. 15 ------------------------------------------------------------------------------------------

IV – COMMISSIONE - Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio pag. 19 -------------------------------------------------------------------------------------------

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VI COMMISSIONE - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti pag. 35 ------------------------------------------------------------------------------------------

VII COMMISSIONE - Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare pag. 38 ------------------------------------------------------------------------------------------

VIII COMMISSIONE - Agricoltura, ambiente pag. 54 -------------------------------------------------------------------------------------------

IX COMMISSIONE - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio pag. 57 --------------------------------------------------------------------------------------------

X COMMISSIONE - Urbanistica, politiche abitative, rifiuti pag. 62 -------------------------------------------------------------------------------------------

XI COMMISSIONE - Sviluppo economico e attività produttive, Start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione pag. 67 -------------------------------------------------------------------------------------------

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XII COMMISSIONE - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione pag. 75 -----------------------------------------------------------------------------------------

COMMISSIONE SPECIALE PIANI DI ZONA pag. 81 ------------------------------------------------------------------------------------------

Comitato monitoraggio attuazione leggi e valutazione effetti delle politiche regionali pag. 85 -------------------------------------------------------------------------------------------

Corecoco pag. 88 ------------------------------------------------------------------------------------------- Eventi: Il Consiglio regionale ospita il gruppo di lavoro della Calre su migrazione e diritti umani pag. 118 -------------------------------------------------------------------------------------------- INDICE DEI NOMI pag. 120

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COMMISSIONE I - Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia

Presidente: Rodolfo Lena (Pd)

Seduta n. 22 del 7 agosto 2019

Odg: Schema di Deliberazione n. 72 – R.U. REG. LAZIO 0609402 (Proposta n. 12642 del 17.07.2019) – decisione n. 64/2019 concernente: “Legge regionale del 5 luglio

2001, n. 15. Direttive, criteri e modalità per la concessione, in conto capitale, di finanziamenti per la promozione di interventi volti a favorire un sistema

integrato di sicurezza nell’ambito del territorio regionale, ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettera c) e art. 3, comma

2, della L.R. 15/2001. Utilizzo delle risorse disponibili, in conto capitale, sui capitoli R46514 e R46519 per un importo complessivo di euro 1.112.658,80 – esercizi

finanziari 2019 e 2020”.

SINTESI Lo S.D. n. 72 assegna fondi per un milione e 112mila

euro a favore di enti locali e associazioni del Terzo

settore (che hanno presentato progetti allo scopo) per

interventi di ristrutturazione su beni confiscati alla

criminalità organizzata (nel Lazio sono 790), al fine di

favorirne il riutilizzo a scopi sociali. Il relativo bando

sarà pronto a fine agosto e riguarderà le annualità

2019-2020.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

LAZIO, OK A CRITERI FINANZIAMENTI PER

INTERVENTI RIUTILIZZO E FRUIZIONE SOCIALE BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ

07/08/2019 - La commissione Affari costituzionali e

statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse

umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità,

antimafia del Consiglio regionale del Lazio, presieduta

da Rodolfo Lena, ha approvato all'unanimità lo schema

di deliberazione n.72 concernente direttive, criteri e

modalità per la concessione di finanziamenti per la

promozione di interventi volti a favorire il riutilizzo e la

fruizione sociale dei beni immobili confiscati alla

criminalità organizzata per le annualità 2019 e 2020.

Oltre un milione 112mila euro le risorse disponibili a

favore degli enti locali e delle associazioni del Terzo

settore per interventi di ristrutturazione o recupero di

beni immobili confiscati alla criminalità organizzata

acquisiti al patrimonio indisponibile degli enti locali. Di

questi, 280mila euro sono destinati a finanziamenti per

progetti presentati da Roma Capitale, oltre 552mila euro

per progetti presentati dai comuni del Lazio, dalle

province e dalla Città metropolitana di Roma, mentre i

restanti 280mila euro sono destinati a finanziamenti

presentati dalle organizzazioni di volontariato,

associazioni di promozione sociale, cooperative sociali,

comunità terapeutiche e centri di recupero e cura dei

tossicodipendenti e altre tipologie di cooperative di aiuto

e assistenza.

"I beni confiscati nel Lazio sono 790 – ha spiegato il

direttore della Direzione regionale affari istituzionali,

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personale e sistemi informativi, Alessandro Bacci – dei

quali 448 in provincia di Roma, ubicati in 36 comuni;

208 in provincia di Latina (17 comuni); 97 in quella di

Frosinone (13 comuni); 30 in provincia di Viterbo (6

comuni) e 7 in provincia di Rieti (2 comuni), per un

totale di 74 comuni. Roma Capitale detiene 262 beni già

assegnati ed altri in corso di assegnazione, mentre

stiamo cercando di censire le assegnazioni che i comuni

hanno dato in concessione alle associazioni del Terzo

settore. Tuttavia non si deve pensare che i 790 beni

siano solo ville e palazzi ma anche box. Un conto quindi

è un bene riutilizzabile a fini sociali un conto una

particella infinitesimale".

Il relativo bando, ha confermato la dirigente dell'Area

affari generali, sicurezza integrata e beni confiscati alla

mafia, Maria Calcagnini, sarà pronto per fine agosto.

"Un bene non ristrutturato diventa una sconfitta", ha

detto il presidente Lena che ha proposto di aumentare le

risorse disponibili nel prossimo bilancio.

Alla seduta, ultima prima della pausa estiva, erano

presenti i consiglieri Sara Battisti (Pd), Chiara Colosimo

(FdI), Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali),

Valentina Corrado (M5S) e Marta Leonori (Pd).

Audizione n. 20 del 19 settembre 2019

Odg: Audizione con il direttore regionale “Soccorso pubblico e 112 Numero unico di emergenza (Nue)”, Livio

De Angelis e con il direttore regionale “Affari Istituzionali, Personale e Sistemi informativi”,

Alessandro Bacci, in merito ad alcune problematiche inerenti al personale e all’organizzazione del servizio Nue 112.

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SINTESI Con il Numero Unico Europeo di Emergenza 112 tutte le

telefonate di emergenza e soccorso a Carabinieri (112),

Polizia (113), Vigili del Fuoco (115) ed Emergenza

Sanitaria (118), confluiscono in una Centrale Unica di

Risposta. L’operatore individua l’esigenza e smista la

chiamata all’Ente competente. Nel Lazio però, il 112 è

attivo solo nelle zone con prefisso 06 sia da rete fissa

che mobile. Le chiamate nel 2018 sono state 2.150.000.

L’audizione vuole mettere a fuoco le criticità da

eliminare per potenziare e rendere efficace il servizio.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

IN PRIMA COMMISSIONE IL PUNTO SUL SERVIZIO NUE 112 CON IL DIRETTORE REGIONALE DE

ANGELIS

19/09/2019 - La commissione Affari costituzionali e

statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse

umane, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), si è riunita oggi

per un’audizione richiesta dal consigliere Massimiliano

Maselli (NcI) sul servizio Nue 112, il numero unico per le

chiamate di emergenza, con il direttore regionale

“Soccorso pubblico e 112 Numero unico di emergenza

(Nue)”, Livio De Angelis e con il direttore regionale “Affari

Istituzionali, Personale e Sistemi informativi”,

Alessandro Bacci.

Maselli ha chiesto informazioni sull’organizzazione del

servizio e sui tempi richiesti per garantire la copertura

su tutto il territorio regionale, visto che – ha fatto notare

il capogruppo di Noi con l’Italia – ad oggi risulta attivo

solo per Roma e provincia. Maselli ha anche proposto

l’idea, condivisa da Lena, di pensare in futuro alla

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possibilità di creare un servizio unificato tra il 112 e

118, per razionalizzare costi e risorse. Con riferimento

alla necessità di potenziare il servizio del Nue 112, la

consigliera Marta Leonori (Pd) ha chiesto ai due direttori

se è prevista la creazione di una seconda sala operativa.

De Angelis ha risposto a tutte le richieste di

informazioni, premettendo che il servizio nel Lazio è

riconosciuto a livello europeo come il più performante,

“con un tempo medio di risposta di tre secondi su una

mole di chiamate quotidiane che vanno dalle 8mila alle

16mila”. Il direttore ha poi ammesso che la copertura

non è omogenea in tutto il territorio regionale (“questo è

il primo obiettivo che abbiamo da raggiungere” ha detto),

spiegando che al momento sono escluse le zone fuori

dalla provincia di Roma, tranne che per alcuni comuni

della provincia di Latina che sono al confine con la

Capitale. Esclusa al momento anche la zona della

provincia di Roma che ha il prefisso 0774 (Tivoli e

dintorni, circa 300mila residenti), che però – ha

aggiunto De Angelis – saranno a breve inseriti sotto la

copertura della principale sala operativa. Rispondendo a

Leonori, il direttore ha confermato che è stata

individuata una palazzina all’interno del complesso di

Santa Maria della Pietà che sarà utilizzata per creare la

seconda sala operativa, che darà copertura alle zone

attualmente escluse. E’ stata individuata la stazione

appaltante nella Asl RM1 e presto saranno avviate le

procedure amministrative per effettuare i lavori. Da

ultimo, De Angelis ha detto che anche secondo lui

sarebbe utile unificare 112 e 118, “come già avviene in

Lombardia con buoni risultati”.

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Il direttore Bacci è intervenuto per spiegare che il

potenziamento del servizio è sostenibile anche dal punto

di vista delle risorse umane perché “ad agosto sono state

assunte 81 unità che vanno ad aggiungersi alle 71

esistenti” e, inoltre, le norme nazionali consentirebbero

alla Regione di poter scorrere la graduatoria del

concorso qualora servissero altre risorse.

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COMMISSIONE II - Affari europei e internazionali, cooperazione tra i popoli

Presidente: Alessandro Capriccioli (+Europa-Radicali)

Audizione n. 10 del 24 settembre 2019

Odg: Promozione dell'integrazione e della cittadinanza dell’unione europea degli under 30 anni. Auditi: Università per l'Europa; Istituto di studi

federalisti "Altierio Spinelli"; Mfe; Gioventù nazionale; Gioventù federalista europea; Future is Now; Alternativa

europea; Volt; Esn.

Seduta n. 19 del 25 settembre 2019

Odg: Atto di indirizzo in attuazione dell'articolo 17, comma 84, della legge regionale, n. 9/2017, per le finalità di cui all'articolo 15, comma 2, della legge

regionale 1/2015 e ss. mm.

SINTESI La Regione promuove la più ampia conoscenza delle

attività dell’Unione europea e favorisce la partecipazione

ai programmi e progetti promossi dall’Unione europea,

anche facilitando il dialogo tra le istituzioni europee, i

soggetti pubblici e privati europei e quelli del proprio

territorio. Tra le attività promosse dalla Regione

specifica attenzione è prestata alle iniziative dirette a

rafforzare la conoscenza delle tematiche europee in

ambito scolastico, imprenditoriale e associativo.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

VIA LIBERA IN COMMISSIONE ALL'ATTO DI INDIRIZZO

PER BANDO PROMOZIONE INTEGRAZIONE EUROPEA 25/09/2019 - La commissione Affari europei e

internazionali, cooperazione tra i popoli, presieduta da

Alessandro Capriccioli (+Europa Radicali), ha approvato

all’unanimità l’atto di indirizzo per la concessione di

contributi alle amministrazioni pubbliche per iniziative

finalizzate alla promozione dell’integrazione europea.

Il bando regionale sarà indirizzato a quelle attività che –

secondo l’articolo 15, comma 2, della legge regionale 9

febbraio 2015, n. 1 – promuovono e sostengono “la più

ampia conoscenza delle politiche e delle attività

dell’Unione europea presso i cittadini, gli enti locali e gli

altri soggetti pubblici e privati del territorio regionale”.

Tra queste attività promosse dalla Regione, particolare

attenzione sarà rivolta “alle iniziative dirette a

promuovere e rafforzare, soprattutto tra i più giovani e

in ambito scolastico e universitario, la conoscenza della

storia dell’idea di Europa, della storia dell’integrazione

europea, della cultura europea nella cittadinanza e dei

valori comuni europei nonché delle opportunità offerte

dai programmi dell’Unione europea”.

Anche a seguito delle indicazioni emerse nel corso

dell’audizione del 24 settembre con le associazioni e i

movimenti europeisti, il presidente Capriccioli e la vice

presidente della commissione, Silvia Blasi (M5s), hanno

integrato l’atto di indirizzo con due specifiche

indicazioni: considerare le celebrazioni del 70°

anniversario della Dichiarazione Schuman che si

svolgeranno nel 2020 e mettere a disposizione gli spazi

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culturali della Regione per la realizzazione delle

iniziative.

Hanno votato il documento, oltre a Capriccioli e Blasi, i

consiglieri Emiliano Minnucci (Pd) ed Enrico Cavallari

(Misto).

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COMMISSIONE III - Vigilanza sul Pluralismo dell'Informazione

Presidente: Davide Barillari (M5s)

Seduta del 25 settembre 2019 Odg: Comunicazioni del presidente in merito alle prossime

attività della commissione; Presentazione dell'indagine svolta da Eures nel Lazio sulle comunicazioni elettroniche nella società digitale.

SINTESI EURES è un istituto di ricerca impegnato nella promozione

e realizzazione di attività di studio, di formazione e di

analisi applicata in campo economico, sociale e culturale.

Tra le aree d’intervento di Eures vi è anche quella che ha

come obiettivo lo studio di specifici fenomeni e

comportamenti sociali attraverso la realizzazione di

indagini campionarie nazionali e locali, disponendo di una

rete nazionale di rilevatori esperti in interviste face to face

o telefoniche. Tra le varie tematiche sottoposte ad

indagine, si dedica particolare attenzione alle

comunicazioni di massa e le nuove tecnologie.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

COMUNICAZIONI, PRESENTATA RICERCA EURES IN COMMISSIONE VIGILANZA SUL PLURALISMO

25/09/2019 - La presentazione dell'indagine svolta da

Eures nel Lazio sulle comunicazioni elettroniche nella

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società digitale è stata l’oggetto della seduta odierna in

commissione III, Vigilanza sul pluralismo

dell’informazione, presieduta da Davide Barillari. Ad

illustrare la ricerca Fabio Piacenti, presidente dell’istituto

di ricerche economiche e sociali; al termine, il presidente

Barillari ha commentato dicendo che la relazione presenta

numerosi spunti di interesse per il lavoro della

commissione. Per quanto riguarda il programma di lavoro,

una volta terminata l’attuale fase di stallo determinata

dalla attesa di alcune importanti nomine (Vigilanza Rai,

Corecom), la commissione dovrà porre mano ad

appuntamenti importanti, tra cui ad esempio gli stati

generali dell’informazione, ha aggiunto Barillari.

L’indagine, ha esordito il presidente di Eures, è stata

svolta su input del Corecom nel 2018, attraverso la

realizzazione di 2000 interviste, con argomento il

contenzioso riguardante i servizi di telefonia;

stratificazione territoriale, variabile di genere e anagrafica

sono stati i criteri applicati e si è avuta la collaborazione

delle associazioni dei consumatori, di Agcom e interviste

con presidenti di vari Corecom.

Risultato di maggiore evidenza è stato quello della

divaricazione, ha proseguito Piacenti, tra un’utenza più

capace di difendersi e una maggiormente in balìa del

mercato, la prima delle quali è ovviamente quella più

giovane e scolarizzata, mentre la seconda corrisponde in

gran parte alla fascia anziana, che lamenta soprattutto

problemi sull’utenza fissa, con difficoltà nel cambiare

contratto, presenza di servizi non richiesti e difficili

comunicazioni con i call center di assistenza.

Arma potente nelle mani delle compagnie la possibilità di

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apportare modifiche contrattuali attraverso una semplice

comunicazione all’utenza, che a volte può non essere resa

in forme molto chiare, ha aggiunto Piacenti: su questo,

trattandosi di normativa nazionale, a livello regionale si

può fare poco. Emblematica la vicenda della tariffazione a

28 giorni, secondo Piacenti: anche quando Agcom ha

imposto il ritorno a quella tradizionale, le compagnie si

sono “difese” con aumenti unilaterali applicati quasi

all’unisono da tutte.

Il mercato nel settore è saturo, ha detto ancora il

presidente di Eures, quindi la concorrenza si sposta sulle

tariffe, con l’ingresso prepotente nel mercato di operatori

low cost, e talvolta si rilevano comportamenti commerciali

non corretti. Altro terreno su cui si svolge la concorrenza è

quello dell’offerta di nuovi servizi, cosa su cui, di nuovo, la

più penalizzata è la fascia di utenza meno preparata.

Qualche numero emerso dalla ricerca, in conclusione: il 50

per cento degli intervistati riferisce di aver avuto un

contenzioso per cattiva informazione da parte delle

compagnie in occasione della stipula del contratto (su

elementi come i costi, le eventuali penali per disdetta

anticipata ecc). In generale, meno della metà degli

intervistati ritiene esaustiva l’informazione ricevuta. Tra gli

scontenti però, solo il 77 per cento si rivolge a servizi

clienti; tra coloro che si attivano, la metà riesce a risolvere

il problema, ma dell’altra metà che non vi riesce, due terzi

circa subiscono il disagio passivamente. I restanti si

rivolgono infine ad associazioni di tutela dei consumatori o

al Corecom, che risulta soddisfacente per la maggior parte

degli intervistati, ma poco conosciuto in generale.

Destinare somme a prevenire il contenzioso è uno spunto

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che si può trarre da questa ricerca sul piano operativo,

secondo Piacenti.

Il dato della scarsa conoscenza del Corecom scaturito

dall’indagine è una cosa su cui la Commissione può

lavorare, secondo il consigliere Rodolfo Lena del Partito

democratico: ma anche tentare di cambiare qualche regola

per governare meglio il caos tariffario a favore dei cittadini

è necessario, a suo avviso.

Erano presenti alla seduta anche i consiglieri Emiliano

Minnucci e Salvatore Lapenna del Pd e Marco Cacciatore

del Movimento 5 stelle.

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COMMISSIONE IV - Bilancio, programmazione economico-finanziaria,partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio

Presidente: Fabio Refrigeri (Pd)

Seduta n. 40 del 9 settembre 2019 Odg: Proposta di legge regionale n. 37 del 20 giugno

2018, concernente: “Disciplina del Commercio e della Somministrazione di alimenti e bevande”. Esame di competenza ai sensi dell’art.59 del regolamento dei

lavori del Consiglio regionale.

SINTESI

Le attuali leggi regionali che disciplinano il commercio e

la somministrazione di alimenti e bevande, sono ormai

datate e necessitano di adeguamento in seguito alle

intervenute innovazioni in tema di attività economiche,

anche con riguardo alla semplificazione dei

procedimenti di avvio e di svolgimento dell’attività.

Pertanto, con la pdl n. 37 (d’iniziativa della Giunta

regionale) si punta a semplificare e innovare le

normative di settore e le procedure amministrative,

valorizzando e sostenendo al contempo, la funzione

commerciale.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO TESTO UNICO DEL COMMERCIO: VIA LIBERA IN

QUARTA ALLE NORME FINANZIARIE

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09/09/2019 - La quarta commissione Bilancio,

programmazione economico-finanziaria, partecipazioni

regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio,

presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), ha dato parere

favorevole (unanime, assenti i consiglieri di

centrodestra) alle disposizioni finanziarie della proposta

di legge regionale n.37, “Disciplina del Commercio e

della somministrazione di alimenti e bevande”. Il parere

è condizionato all’accoglimento di 13 emendamenti di

natura finanziaria presentati dall’assessore al Bilancio,

Alessandra Sartore. La proposta di legge, che si

compone di 109 articoli, dovrà tornare alla commissione

di merito, vale a dire l’undicesima, per il parere finale

prima dell’esame da parte dell’Aula consiliare.

Come ha spiegato Sartore, è stato necessario aggiornare

la copertura finanziaria, a seguito delle modifiche

intervenute sul testo originario della pl 37, effettuate in

sede di esame e approvazione da parte della

commissione commercio. “Pertanto – ha spiegato Sartore

- rispetto al testo adottato dalla Giunta regionale sono

stati previsti nuovi interventi aventi riflessi sul bilancio

regionale, rispetto ai quali sono stati quantificati gli

oneri consequenziali”. Gli interventi “onerosi” sono

oggetto dei 13 emendamenti, riguardanti sedici articoli,

per una spesa complessiva di 12 milioni e 160 mila euro

nel biennio 2020-2021.

Seduta n. 41 del 12 settembre 2019 Odg: Proposta di legge regionale n. 178 del 7 agosto 2019 concernente: “Rendiconto generale della Regione

Lazio per l’esercizio finanziario 2018” Esame di competenza ai sensi dell’art.55 del regolamento dei

lavori del Consiglio regionale;

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Proposta di legge regionale n. 172 dell’8 luglio 2019, concernente: “Assestamento delle previsioni di Bilancio

2019”. Esame di competenza ai sensi dell’art.55 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale.

SINTESI

La pdl n. 178 approva il rendiconto generale e si

riferisce all’esercizio già terminato. Tale bilancio

contempla l’indicazione delle entrate effettivamente

realizzate e delle spese effettivamente sostenute nel

periodo che viene preso in considerazione. Il rendiconto

è articolato per Missioni e Programmi ed è preceduto da

una nota preliminare generale. Si compone di due

documenti: Conto del bilancio, che illustra i risultati

della gestione finanziaria, confrontando le voci d'entrata

e di spesa con quelle del bilancio di previsione, illustra

la gestione dei residui dell'esercizio precedente e i

residui da tramandare a quello successivo;

Conto del patrimonio, con cui si evidenziano le

variazioni del patrimonio e la situazione patrimoniale

finale e viene confrontato con il conto del bilancio.

Pdl n. 172 - Ai sensi dell’articolo 50 del decreto

legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in

materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli

schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei

loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5

maggio 2009, n. 42) e successive modifiche e relativi

principi applicativie dell’articolo 25 del regolamento

regionale 9 novembre 2017, n. 26 (Regolamento

regionale di contabilità), le previsioni di bilancio

riportate nello stato delle entrate e delle spese della

legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14 (Bilancio di

previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021),

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sono rideterminate in conformità ai corrispondenti dati

definitivi, risultanti dal Rendiconto generale per

l’esercizio finanziario 2018:

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

L'ASSESSORE AL BILANCIO ILLUSTRA IL RENDICONTO 2018 ALLA QUARTA COMMISSIONE

12/09/2019 - La Regione Lazio ha chiuso il 2018 con

un risultato di amministrazione pari a 730 milioni di

euro (al netto del fondo pluriennale vincolato), a fronte

del disavanzo di 450 milioni di euro dell’esercizio 2017.

E’ quanto ha riferito l’assessore Alessandra Sartore, nel

corso della sua relazione in commissione Bilancio,

programmazione economico-finanziaria, partecipazioni

regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio,

presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), sulla proposta di

legge regionale n. 178, d’iniziativa della Giunta,

“Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio

finanziario 2018”.

Al 31 dicembre 2018 risultavano residui attivi (crediti)

per 4,155 miliardi di euro e residui passivi (debiti), per

3,553 mld. Il fondo anticipazioni di liquidità ammontava

a 7,375 mld, il disavanzo sostanziale a meno 7,824 mld,

il disavanzo effettivo a meno 448 milioni. Il totale

complessivo delle entrate accertate ammontava a 30,901

mld, quello degli impegni di spesa a 29,678 mld, con un

avanzo di competenza pari a circa 1,223 mld. Gli

accertamenti relativi alle entrate correnti libere, vale a

dire senza vincolo di destinazione, ammontavano a

3,348 mld. Le entrate tributarie diverse da quelle

destinate al finanziamento del servizio sanitario

regionale nel 2018 sono state di 2,579 mld di euro.

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Sartore si è soffermata sulle minori entrate, circa 330

milioni di euro, dell’addizionale regionale Irpef, dovute

alle esenzioni introdotte per determinate categorie di

contribuenti. Sartore ha voluto sottolineare che nel

2018 il valore dell’utilizzo delle anticipazioni di cassa da

parte dell’istituto bancario tesoriere è stato per la prima

volta pari a zero (a ritroso: quasi 29 milioni nel 2017,

108 nel 2016, 276 nel 2015 ecc.). L’indebitamento

complessivo della Regione al 31 dicembre 2018

ammontava a 22,724 miliardi di euro, di cui 12,722 mld

relativi al debito proprio della Regione e 9,3 mld relativi

alle anticipazioni di liquidità dello Stato, di cui al

decreto legge 35/2013, per il pagamento dei debiti

liquidi, certi ed esigibili di regioni e province autonome.

Nel corso del suo intervento, Sartore ha riepilogato

anche i numeri chiave del rientro dal deficit sanitario,

passato da meno 1,6 miliardi del 2006 a meno 670

milioni di euro del 2013, per arrivare al risultato di più

sei milioni per l’esercizio 2018, riaccertato dal Tavolo di

verifica per gli adempimenti del Piano di rientro, nella

riunione del 30 luglio scorso.

La Corte dei conti ha parificato il Rendiconto 2018

nell’udienza del 23 luglio scorso con un paio di

osservazioni, una per quel che concerne il risultato di

amministrazione, la seconda relativa alle problematiche

connesse con la doppia contribuzione statale e regionale

in materia di dissesto finanziario dei comuni.

L’assessore Sartore ha quindi presentato un

emendamento volto proprio a recepire quanto

rappresentato nella decisione di parifica della Corte dei

conti. Il consigliere Giancarlo Righini (FdI) ha

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manifestato l’esigenza di un approfondimento prima del

voto. Pertanto, Refrigeri ha aggiornato la seduta a

martedì prossimo, il 17 settembre, anche per l’esame

della pl 172, “assestamento delle previsioni di bilancio

2019-2021”.

Seduta n. 41 del 17 settembre 2019 Odg:

Proposta di legge regionale n. 178 del 7 agosto 2019 concernente: “Rendiconto generale della Regione Lazio

per l’esercizio finanziario 2018” Esame di competenza ai sensi dell’art.55 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale;

Proposta di legge regionale n. 172 dell’8 luglio 2019, concernente: “Assestamento delle previsioni di Bilancio

2019”. Esame di competenza ai sensi dell’art.55 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale; Proposta di Deliberazione Consiliare n. 34 dell’11

settembre 2019, concernente: “Rendiconto Consolidato Giunta-Consiglio 2018” Esame di competenza ai sensi dell’art.55 del regolamento dei lavori del Consiglio

regionale.

SINTESI (Per pdl n. 178 e n. 172 vedi pagine precedenti) Il Rendiconto Consolidato Giunta-Consiglio (Pdc n.

34) consente di ottenere una visione completa delle

consistenze finanziare, con il relativo risultato di

amministrazione, e delle risultanze economico-

patrimoniali, incluso il risultato economico, del

gruppo composto dalla Regione Lazio e dal Consiglio

Regionale del Lazio.I dati utilizzati sono quelli del

Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio

finanziario 2018, approvato sotto forma di proposta di

legge con deliberazione di Giunta regionale n. 240 del

18aprile 2019 ed il rendiconto generale del Consiglio

regionale del Lazio per l’esercizio finanziario 2018

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approvato con deliberazione del Consiglio regionale del

Lazio n.6 del 07agosto2019.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

PARERE FAVOREVOLE IN COMMISSIONE AL RENDICONTO 2018 E ALL'ASSESTAMENTO DEL

BILANCIO 2019-2021 17/09/2019 - La commissione Bilancio,

programmazione economico-finanziaria, partecipazioni

regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio,

presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), ha dato parere

favorevole alla proposta di legge regionale n. 178,

d’iniziativa della Giunta, “Rendiconto generale della

Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2018”, alla pl

172, “Assestamento delle previsioni di Bilancio 2019-

2021”, e alla proposta di deliberazione consiliare n. 34,

“Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2018”.

Sia la pl 178 che la 172 sono state emendate nel corso

dei lavori in commissione dall’assessore al Bilancio,

Alessandra Sartore. In particolare, nel caso del

Rendiconto generale 2018, Sartore ha presentato un

emendamento finalizzato a recepire quanto

rappresentato nella decisione di parifica della Corte dei

conti, per quel che concerne il risultato di

amministrazione e le problematiche connesse con la

doppia contribuzione statale e regionale in materia di

dissesto finanziario dei comuni.

La Regione Lazio ha chiuso il 2018 in positivo, con un

risultato di amministrazione pari a 730 milioni di euro

(al netto del fondo pluriennale vincolato), a fronte del

disavanzo di 450 milioni di euro dell’esercizio 2017. Al

31 dicembre risultavano residui attivi (crediti) per 4,155

miliardi di euro e residui passivi (debiti), per 3,553 mld.

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Il fondo anticipazioni di liquidità ammontava a 7,375

mld, il disavanzo sostanziale a meno 7,824 mld, il

disavanzo effettivo a meno 448,674 milioni di euro. Il

totale complessivo delle entrate accertate ammontava a

30,901 mld, quello degli impegni di spesa a 29,678 mld,

con un avanzo di competenza pari a circa 1,223 mld. Gli

accertamenti relativi alle entrate correnti libere, vale a

dire senza vincolo di destinazione, ammontavano a

3,348 mld. Le entrate tributarie diverse da quelle

destinate al finanziamento del servizio sanitario

regionale nel 2018 sono state di 2,579 mld di euro.

Nel corso della sua relazione al Rendiconto, Sartore si è

soffermata sulle minori entrate, circa 324 milioni di euro

nel 2018, dell’addizionale regionale Irpef, dovute alle

esenzioni introdotte per determinate categorie di

contribuenti, grazie al cosiddetto “fondo tagliatasse”.

Sartore ha voluto anche sottolineare che nel 2018 il

valore dell’utilizzo delle anticipazioni di cassa da parte

dell’istituto bancario tesoriere è stato per la prima volta

pari a zero (a ritroso: quasi 29 milioni nel 2017, 108 nel

2016, 276 nel 2015 ecc.). L’indebitamento complessivo

della Regione al 31 dicembre 2018 ammontava a 22,724

miliardi di euro, di cui 12,722 mld relativi al debito

proprio della Regione e 9,3 mld relativi alle anticipazioni

di liquidità dello Stato, di cui al decreto legge 35/2013,

per il pagamento dei debiti liquidi, certi ed esigibili di

regioni e province autonome. Sartore ha anche riportato

alla commissione i numeri chiave del rientro dal deficit

sanitario, passato da meno 1,6 miliardi del 2006 a meno

670 milioni di euro del 2013, per arrivare al risultato di

più sei milioni per l’esercizio 2018, riaccertato dal

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Tavolo di verifica per gli adempimenti del Piano di

rientro, nella riunione del 30 luglio scorso.

Il Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2018,

oggetto della proposta di deliberazione consiliare n. 34,

dà una visione completa delle consistenze finanziarie del

gruppo composto dalla Regione Lazio e dal Consiglio

regionale del Lazio, utilizzando i dati del Rendiconto

generale 2018 (pl 178). I dati sono ottenuti aggiungendo

alle risultanze della Regione quelle del Consiglio

regionale ed eliminando i trasferimenti interni. Il

risultato finanziario consolidato Giunta-Consiglio 2018 è

pari a meno 440,209 milioni di euro, ed è il saldo tra il

disavanzo della Regione Lazio (al netto del fondo

anticipazioni liquidità) di 448,674 milioni di euro e

l’avanzo del Consiglio regionale, pari a 8.465.753 euro.

Rispetto all’esercizio 2017 il disavanzo si è ridotto del

72% circa, passando da un importo di 1,564 miliardi di

euro a 440,209 milioni di euro.

Con la pl 172, “Assestamento delle previsioni di Bilancio

2019-2021”, si provvede a rideterminare le scritture del

bilancio di previsione, anche sulla scorta della

consistenza dei residui attivi (entrate di bilancio non

ancora versate nelle casse regionali) e dei residui passivi

(impegni di bilancio non ancora pagati) accertata in fase

di rendicontazione dell’esercizio finanziario precedente.

In particolare, si provvede alla rideterminazione del

risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018,

tenendo conto dell’apposito prospetto del Rendiconto

2018, all’aggiornamento del limite massimo

dell’autorizzazione per il ricorso al mercato finanziario

per l’anno 2019 (436 mln, in riduzione per euro 214

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mln, rispetto a quanto stabilito in precedenza) e si dà

conto dei dati assestati delle entrate e delle spese

previste, le quali, rispetto allo stato di previsione del

Bilancio 2019-2021, e tenuto conto delle previsioni di

bilancio effettuate nel corso dell’esercizio finanziario

corrente, risultano pari a 34,613 mld di euro, in termini

di competenza, e a 31,011 mld, in termini di cassa, per

l’anno 2019, e pari a 30,488 mld in termini di

competenza per l’anno 2020 e pari a 30,039 mld per il

2021. Infine, la pl 172 fornisce il quadro esplicativo delle

modifiche relative alle autorizzazioni di spesa

concernenti le leggi regionali di spesa.

Seduta n . 42 del 19 settembre 2019 Odg: Testo Unificato delle proposte di legge n. 122 e n. 137,

concernente: “Disposizioni in materia di disostruzione delle vie aeree e della rianimazione cardiopolmonare con

l’impiego del defibrillatore”. Parere ai sensi dell’articolo 59 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale; Proposta di deliberazione consiliare n. 33 del primo

agosto 2019, concernente: “Approvazione del programma strategico triennale per la tutela dei consumatori e degli utenti, annualità 2019-2020-2021”.

Parere ai sensi dell’articolo 59 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale.

SINTESI

La pdl n. 122 (d’iniziativa del consigliere Giannini (Lega)

prevede che la Regione, nell’ambito della prevenzione

primaria, promuova e incentivi la diffusione di manovre

salvavita in ambito extra-ospedaliero mediante percorsi

formativi e informativi sulle tecniche di disostruzione

delle vie aeree, di primo soccorso e di rianimazione

cardiopolmonare.

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La pdl n. 137 (d’iniziativa delle consigliere Leonori (Pd),

Tidei (Pd) ed altri) detta disposizioni per diffondere la

conoscenza delle tecniche salvavita della disostruzione

delle vie aeree e della rianimazione cardiopolmonare con

l’impiego del defibrillatore semi-automatico esterno, in

ambiente extra-ospedaliero. Previsto un piano triennale

di interventi per la promozione delle tecniche salvavita

in ambiti scolastici, sportivi e ricreativi.

Con la pdc n. 33 il Consiglio regionale approva il

Programma strategico triennale degli interventi per la

tutela dei consumatori e degli utenti (di seguito

Programma triennale); -la Giunta regionale, previo

parere del CRCU (Consiglio Regionale dei

Consumatori e degli Utenti), predispone la proposta

di Programma triennale, suscettibile di aggiornamento

annuale. Per le iniziative a vantaggio dei consumatori,

previste nel triennio 2019 –2021, sono stati stanziati sul

cap. R31923 complessivamente € 300.000,00, così

ripartiti:-Annualità 2019 –100.000,00-Annualità 2020 –

100.000,00-Annualità 2021 –100.000,00

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO PARERE FAVOREVOLE IN COMMISSIONE AL

RENDICONTO 2018 E ALL'ASSESTAMENTO DEL BILANCIO 2019-2021

17/09/2019 - La commissione Bilancio,

programmazione economico-finanziaria, partecipazioni

regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio,

presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), ha dato parere

favorevole alla proposta di legge regionale n. 178,

d’iniziativa della Giunta, “Rendiconto generale della

Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2018”, alla pl

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172, “Assestamento delle previsioni di Bilancio 2019-

2021”, e alla proposta di deliberazione consiliare n. 34,

“Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2018”.

Sia la pl 178 che la 172 sono state emendate nel corso

dei lavori in commissione dall’assessore al Bilancio,

Alessandra Sartore. In particolare, nel caso del

Rendiconto generale 2018, Sartore ha presentato un

emendamento finalizzato a recepire quanto

rappresentato nella decisione di parifica della Corte dei

conti, per quel che concerne il risultato di

amministrazione e le problematiche connesse con la

doppia contribuzione statale e regionale in materia di

dissesto finanziario dei comuni.

La Regione Lazio ha chiuso il 2018 in positivo, con un

risultato di amministrazione pari a 730 milioni di euro

(al netto del fondo pluriennale vincolato), a fronte del

disavanzo di 450 milioni di euro dell’esercizio 2017. Al

31 dicembre risultavano residui attivi (crediti) per 4,155

miliardi di euro e residui passivi (debiti), per 3,553 mld.

Il fondo anticipazioni di liquidità ammontava a 7,375

mld, il disavanzo sostanziale a meno 7,824 mld, il

disavanzo effettivo a meno 448,674 milioni di euro. Il

totale complessivo delle entrate accertate ammontava a

30,901 mld, quello degli impegni di spesa a 29,678 mld,

con un avanzo di competenza pari a circa 1,223 mld. Gli

accertamenti relativi alle entrate correnti libere, vale a

dire senza vincolo di destinazione, ammontavano a

3,348 mld. Le entrate tributarie diverse da quelle

destinate al finanziamento del servizio sanitario

regionale nel 2018 sono state di 2,579 mld di euro.

Nel corso della sua relazione al Rendiconto, Sartore si è

soffermata sulle minori entrate, circa 324 milioni di euro

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nel 2018, dell’addizionale regionale Irpef, dovute alle

esenzioni introdotte per determinate categorie di

contribuenti, grazie al cosiddetto “fondo tagliatasse”.

Sartore ha voluto anche sottolineare che nel 2018 il

valore dell’utilizzo delle anticipazioni di cassa da parte

dell’istituto bancario tesoriere è stato per la prima volta

pari a zero (a ritroso: quasi 29 milioni nel 2017, 108 nel

2016, 276 nel 2015 ecc.). L’indebitamento complessivo

della Regione al 31 dicembre 2018 ammontava a 22,724

miliardi di euro, di cui 12,722 mld relativi al debito

proprio della Regione e 9,3 mld relativi alle anticipazioni

di liquidità dello Stato, di cui al decreto legge 35/2013,

per il pagamento dei debiti liquidi, certi ed esigibili di

regioni e province autonome. Sartore ha anche riportato

alla commissione i numeri chiave del rientro dal deficit

sanitario, passato da meno 1,6 miliardi del 2006 a meno

670 milioni di euro del 2013, per arrivare al risultato di

più sei milioni per l’esercizio 2018, riaccertato dal

Tavolo di verifica per gli adempimenti del Piano di

rientro, nella riunione del 30 luglio scorso.

Il Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2018,

oggetto della proposta di deliberazione consiliare n. 34,

dà una visione completa delle consistenze finanziarie del

gruppo composto dalla Regione Lazio e dal Consiglio

regionale del Lazio, utilizzando i dati del Rendiconto

generale 2018 (pl 178). I dati sono ottenuti aggiungendo

alle risultanze della Regione quelle del Consiglio

regionale ed eliminando i trasferimenti interni. Il

risultato finanziario consolidato Giunta-Consiglio 2018 è

pari a meno 440,209 milioni di euro, ed è il saldo tra il

disavanzo della Regione Lazio (al netto del fondo

anticipazioni liquidità) di 448,674 milioni di euro e

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l’avanzo del Consiglio regionale, pari a 8.465.753 euro.

Rispetto all’esercizio 2017 il disavanzo si è ridotto del

72% circa, passando da un importo di 1,564 miliardi di

euro a 440,209 milioni di euro.

Con la pl 172, “Assestamento delle previsioni di Bilancio

2019-2021”, si provvede a rideterminare le scritture del

bilancio di previsione, anche sulla scorta della

consistenza dei residui attivi (entrate di bilancio non

ancora versate nelle casse regionali) e dei residui passivi

(impegni di bilancio non ancora pagati) accertata in fase

di rendicontazione dell’esercizio finanziario precedente.

In particolare, si provvede alla rideterminazione del

risultato di amministrazione al 31 dicembre 2018,

tenendo conto dell’apposito prospetto del Rendiconto

2018, all’aggiornamento del limite massimo

dell’autorizzazione per il ricorso al mercato finanziario

per l’anno 2019 (436 mln, in riduzione per euro 214

mln, rispetto a quanto stabilito in precedenza) e si dà

conto dei dati assestati delle entrate e delle spese

previste, le quali, rispetto allo stato di previsione del

Bilancio 2019-2021, e tenuto conto delle previsioni di

bilancio effettuate nel corso dell’esercizio finanziario

corrente, risultano pari a 34,613 mld di euro, in termini

di competenza, e a 31,011 mld, in termini di cassa, per

l’anno 2019, e pari a 30,488 mld in termini di

competenza per l’anno 2020 e pari a 30,039 mld per il

2021. Infine, la pl 172 fornisce il quadro esplicativo delle

modifiche relative alle autorizzazioni di spesa

concernenti le leggi regionali di spesa.

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Seduta n. 44 del 24 settembre 2019 Odg: Testo unificato delle proposte di legge regionale n.

122 e n. 137 e Pdc n. 33.

SINTESI (Vedi pagine precedenti)

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

OK IN QUARTA COMMISSIONE: 600 MILA EURO PER DEFIBRILLATORI E CORSI SULLE TECNICHE

SALVAVITA 24/09/2019 - Seicentomila euro nel biennio 2020-2021.

A tanto ammonta lo stanziamento per le “Disposizioni in

materia di disostruzione delle vie aeree e della

rianimazione cardiopolmonare con l’impiego del

defibrillatore”. La quarta commissione Bilancio,

programmazione economico-finanziaria, partecipazioni

regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio,

presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), ha dato parere

favorevole, all’unanimità, al testo unificato delle

proposte di legge regionale 122 e 137, condizionato

all’accoglimento di due emendamenti di natura

finanziaria.

Il primo dei due emendamenti, presentato dall’assessore

alla Sanità, Alessio D’Amato, non comporta ulteriori

spese (è un’aggiunta alla clausola di salvaguardia). Il

secondo, invece, presentato dall’assessore al Bilancio,

Alessandra Sartore, prevede l’istituzione di due specifici

fondi finalizzati: uno, con 200 mila euro nel prossimo

biennio, alla promozione delle tecniche salvavita,

attraverso campagne di comunicazione e appositi corsi

di formazione e aggiornamento rivolti a vari soggetti;

l’altro, con un’autorizzazione di spesa di 200 mila euro

(150 in conto capitale e 50 mila euro di parte corrente)

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per ciascuna annualità 2020 e 2021, all’acquisto e alla

manutenzione dei defibrillatori, nonché a finanziare

appositi corsi di formazione per l’utilizzo degli stessi.

Apprezzamento è stato espresso in dichiarazione di voto

dal capogruppo della Lega, Orlando Tripodi, il quale ha

parlato di un “segnale concreto per aiutare il prossimo”,

guadagnandosi i ringraziamenti da Marta Leonori (Pd),

la quale è tra i proponenti di una delle due proposte del

testo unificato, la pl 137 (l’altra, la pl 122, è stata

presentata dal consigliere della Lega Giannini). Il testo

unificato dovrà ora tornare alla commissione di merito,

prima dell’invio all’Aula consiliare per l’approvazione

definitiva.

Nel corso della seduta, la quarta commissione ha altresì

dato parere favorevole alla norma finanziaria della

proposta di Deliberazione consiliare n. 33, concernente:

“Approvazione del programma strategico triennale per la

tutela dei consumatori e degli utenti, annualità 2019-

2020-2021”: per l’apposito fondo sono stanziati 300 mila

euro nel triennio 2019-2021. Rinviata, invece, la

discussione sulla proposta di legge regionale n. 45,

concernente: “Stabilizzazione occupazionale dei

lavoratori socialmente utili ex art.1, comma 2, D.LGS

81/2000 e dei lavoratori di cui alla D.G.R. 1799 del

01/08/2000 nell’ambito di politiche attive del lavoro”.

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COMMISSIONE VI - Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti

Presidente: Eugenio Patanè (Pd)

Seduta n. 20 del 5 settembre 2019

Og: S.D. n. 73 dell'8 agosto 2019 concernente: “Legge Regionale n. 14/2008 Art. 1, comma 38, concessione di finanziamenti straordinari – Cap. C12520 – E.F. 2019-

2020-2021 per complessivi euro 410.000,00”.

SINTESI S.D. n. 73 - La L.R. 14/2008 prevede che “per

particolari motivi di urgenza o problematiche locali e

sociali, la Giunta regionale,sentita la competente

commissone consiliare ove previsto dalla legge vigente, è

autorizzata a concedere finanziamenti straordinari fino

al massimo del 25% degli stanziamenti previsti nei

capitoli di bilancio relativi ad opere pubbliche, in deroga

alla L.R. 6/1999.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO PARERE FAVOREVOLE IN SESTA COMMISSIONE A

FINANZIAMENTI STRAORDINARI PER TRE COMUNI 05/09/2019 - La commissione Lavori pubblici,

infrastrutture, mobilità, trasporti, del Consiglio

regionale, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), ha dato

oggi parere favorevole all’unanimità allo schema di

deliberazione di Giunta n. 73 dell'8 agosto 2019 che

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riguarda la concessione di 410mila euro di

finanziamenti straordinari ai comuni di Formello,

Cisterna di Latina e Palombara Sabina. Il provvedimento

tornerà in Giunta per l’approvazione definitiva.

La delibera, illustrata in sesta commissione

dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici e Tutela del

Territorio, Mobilità, Mauro Alessandri, stanzia

complessivamente 410mila euro, divisi in tre annualità:

152mila euro per il 2019; 195mila euro per il 2020;

63mila euro per il 2021. I finanziamenti straordinari

sono così ripartiti:

- Comune di Formello (Roma): 150mila euro per il

restauro di Palazzo Chigi (facciate esterne, giardino,

finiture interne);

- Comune di Cisterna di Latina (Lt): 140mila euro

per interventi di consolidamento del manufatto stradale

di attraversamento del fosso di Cisterna ubicato su via

del Bosco;

- Comune di Palombara Sabina (Roma): 120mila

euro per la realizzazione di un parco urbano nella

frazione di Stazzano.

Alessandri ha spiegato che lo strumento normativo

utilizzato per la concessione dei finanziamenti è il

comma 38 dell’articolo 1 della legge regionale n. 14

dell’11 agosto 2008 (Assestamento del bilancio annuale

e pluriennale 2008-2010 della Regione Lazio), nel quale

viene stabilito che “per particolari motivi di urgenza o di

problematiche locali e sociali, la Giunta regionale,

sentita la competente commissione consiliare

permanente ove previsto dalla legislazione vigente, è

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autorizzata a concedere finanziamenti straordinari fino

al massimo del 25 per cento degli stanziamenti previsti

nei capitoli di bilancio relativi ad opere e lavori pubblici,

in deroga a quanto stabilito dall’articolo 93 della legge

regionale 7 giugno 1999, n. 6 e successive modifiche,

relativo alla disciplina per l’ammissione ai benefìci ed

alle provvidenze di legge”.

Hanno espresso parere favorevole, oltre al presidente

Patanè, i consiglieri Gino De Paolis (Lista Civica

Zingaretti), Emiliano Minnucci (Pd), Valentina Grippo

(Pd) e Devid Porrello (M5s).

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COMMISSIONE VII- Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria, welfare

Presidente: Giuseppe Simeone (FI)

Seduta n. 31 del 1 agosto 2019 Odg: Proposta di Legge n. 18 del 20 aprile 2018 concernente: “Disposizioni in materia di tutela della

salute sessuale e della fertilità maschile”. Esame emendamento Norma Finanziaria e votazione proposta di legge nel suo complesso.

SINTESI In Italia i ragazzi, diversamente da come avviene per le

ragazze, non vengono seguiti durante il loro sviluppo

sessuale. Ciò determina l’insorgere di problemi di

carattere sanitario come disturbi sessuali o sterilità e

conseguenze sul piano sociale. Con la pdl n. 18

(d’iniziativa del consigliere Patanè (Pd)) si propone di

sviluppare un programma di screening e prevenzione

delle patologie andrologiche per i ragazzi di età

compresa tra i 14 e i 25 anni. A tale scopo si propone la

creazione di strutture di andrologia urologica negli

ospedali.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

SANITÀ, OK IN COMMISSIONE A PROPOSTA SU TUTELA DELLA FERTILITÀ MASCHILE

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01/08/2019 - Via libera all’unanimità dalla

commissione settima (Sanità, politiche sociali,

integrazione sociosanitaria, welfare) del Consiglio

regionale del Lazio, presieduta oggi dal vicepresidente

Paolo Ciani, alla proposta di legge n. 18 del 20 aprile

2018, concernente: “Disposizioni in materia di tutela

della salute sessuale e della fertilità maschile”, primo

firmatario Eugenio Patanè (Pd). L’iter proseguirà ora con

l’esame da parte dell’Aula consiliare.

Prima del voto sulla legge nel suo complesso, la

commissione, che aveva approvato in data 16 luglio

scorso cinque dei sei articoli della stessa, ha approvato

l’emendamento alla norma finanziaria dell’assessore

Sartore già esaminato e approvato il 29 luglio scorso

dalla quarta commissione consiliare permanente,

Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio,

programmazione economico-finanziaria, ai sensi dell’art.

59 del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale. Lo

stanziamento è di cinquantamila euro per ciascuna

annualità 2020, 2021, destinati a finanziare gli

“interventi di promozione della conoscenza delle

principali malattie uro-andrologiche attraverso

campagne di informazione e prevenzione nelle scuole”.

Il testo, che con l’eccezione della norma finanziaria era

stato già esaminato e approvato il 16 luglio scorso dalla

commissione settima, mira infatti a tutelare la salute dei

ragazzi, attraverso un programma di screening e

prevenzione delle patologie andrologiche per tutti gli

uomini di età compresa tra i 15 e i 24 anni, proponendo

di creare una serie di strutture di andrologia urologica

presso le aziende sanitarie locali per intercettare,

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diagnosticare e trattare le patologie. Uno degli articoli

della proposta istituisce il “Registro regionale delle

patologie uro-andrologiche”.

Come detto dal proponente in quella occasione, infatti,

dopo l’abolizione della leva obbligatoria, in cui nei

cosiddetti tre giorni di visita avveniva uno screening di

massa, questo fenomeno è divenuto sommerso e senza

più controlli. A tal fine, nella relazione che accompagna

la proposta di legge sono allegati i risultati di una

ricerca condotta presso il Distretto militare di Roma,

ottenuti quando ancora esisteva la visita di leva. Tali

dati mostrano che il 70 per cento dei ragazzi presentava

patologie ai genitali più o meno gravi.

Erano presenti alla seduta odierna anche i consiglieri

Michela Di Biase, Eugenio Patanè e Marietta Tidei del

Partito democratico, Marta Bonafoni della lista

Zingaretti, Loreto Marcelli del Movimento 5 stelle e

Massimiliano Maselli di Noi con l’Italia.

Audizione n°63 e 64 dell’11 settembre 2019

Odg:

Ore 14:30: Tavolo Tecnico per la Cultura dell’Agibilità sui fondi regionali destinati all’abbattimento delle

barriere architettoniche nei luoghi privati. Invitati: Elena De Paolis, Presidente del Tavolo tecnico.

Ore 15:30: Chiusura della Breast Unit di Palazzo

Baleani del Policlinico Umberto I. Invitati: Prof.ssa Maria Luisa Basile, Responsabile del coordinamento

diagnostico-terapeutico Centro Palazzo Baleani; Dott. Vincenzo Panella, Direttore Generale del Policlinico Umberto I.

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SINTESI

L’audizione con la presidente del Tavolo Tecnico per la

Cultura dell’Agibilità intende mettere a fuoco le iniziative

volte all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Preannunciata la realizzazione di una cabina di regia e

la presentazione di una proposta di legge regionale in tal

senso.

L’audizione inerente la Chiusura della Breast Unit di

Palazzo Baleani del Policlinico Umberto I, centro di

eccellenza per la lotta al tumore al seno. La chiusura

dovrebbe essere soltanto temporanea per permettere il

completamento di alcuni lavori, ma emerge anche la

volontà di riportare all'interno della struttura

universitaria le attività ambulatoriali attualmente svolte

a Palazzo Baleani. Inoltre c’è da tenere in considerazione

che occorre far passare l’utenza attraverso un punto

unico di accesso (in questo caso il Policlinico) per

ottemperare alle norme nazionali.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

DUE AUDIZIONI IN COMMISSIONE SALUTE OGGI ALLA PISANA

11/09/2019 - Due audizioni oggi in commissione

Sanità, presieduta da Giuseppe Simeone (FI): la prima

sui fondi regionali destinati all’abbattimento delle

barriere architettoniche nei luoghi privati e pubblici, la

seconda sul tema della chiusura della Breast Unit di

Palazzo Baleani del Policlinico Umberto I.

Nella prima audizione, a rappresentare la realtà di

Civitavecchia è stata la presidente del Tavolo tecnico “la

Cultura dell’agibilità”, Elena De Paolis. Nell’audizione,

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richiesta dal vice presidente Paolo Ciani del Centro

solidale, la rappresentante del tavolo tecnico ha

illustrato la carente politica sulla disabilità partendo

dalla realtà di Civitavecchia e estendendo la questione a

tutto il territorio regionale. Inoltre, nel suo intervento ha

illustrato la frastagliata normativa sul tema della

disabilità, con un invito a comporre un testo unico.

Sull’importanza di ascoltare queste associazioni per

aprire finestre di dialogo e cercare soluzioni si è

soffermato il consigliere Paolo Ciani che ha sottolineato

quanto la disabilità “investe molteplici settori, non solo

quello della sanità, ma anche quello della mobilità e del

sociale e quindi occorre fare un lavoro di squadra”. Dello

stesso parere Massimiliano Maselli (Noi con l'Italia) che

ha aggiunto: “ di fronte a queste tematiche la politica

deve essere trasversale, ci sono fondi non spesi, intanto

spendiamo quello che abbiamo in bilancio. Manca un

input univoco, partiamo quindi da un focus sulla realtà

del Lazio con tutti gli assessorati coinvolti”. Invito

prontamente accolto dal presidente Simeone. L’auspicio

della consigliera Michela di Biase (Pd) è che con la

fuoriuscita dal commissariamento si possano sbloccare

più fondi per l’adeguamento delle barriere

architettoniche anche a Roma. Valentina Grippo (Pd) ha

illustrato i principali punti della sua bozza di legge che

presto presenterà in commissione. Si tratta di un testo

che affronta il tema delle barriere architettoniche, ma

anche dello sblocco dei fondi per l’edilizia privata e

pubblica, “occorre comporre un puzzle dal basso - ha

spiegato la consigliera Grippo - la legge che ho proposto

è molto semplice, nasce sui temi socio-assistenziali, la

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disabilità ha diverse sfaccettature e presto condividerò

questa mia prima bozza con i consiglieri”.

L’audizione si è conclusa con l’invito del presidente

Giuseppe Simeone a realizzare una cabina di regia sulla

disabilità nel Lazio.

Nella seconda audizione il richiedente consigliere Loreto

Marcelli del Movimento 5 stelle, nel suo intervento

introduttivo, ha ricordato che la chiusura della Breast

Unit di palazzo Baleani desta preoccupazione per il

carattere di eccellenza della struttura nella lotta al

cancro al seno e che la tematica era stata già sollevata

con una interrogazione nell’aula consiliare, ricevendo

come risposta dall'assessore D’Amato una conferma

della notizia della chiusura, definita però temporanea, a

causa di improrogabili lavori finalizzati alla messa in

sicurezza dell’edificio, ma senza indicazioni sui tempi di

ripresa dell’attività del centro.

Per il direttore sanitario Ferdinando Romano, presente

in sostituzione del direttore generale del Policlinico

Vincenzo Panella, la necessità è quella di riportare

all'interno del perimetro del Policlinico, dove vi sono le

massime garanzie di qualità e di multidisciplinarità, le

attività ambulatoriali attualmente ubicate all'esterno.

Inoltre far passare l’utenza attraverso il punto unico di

accesso del Policlinico risponde a normative di livello

nazionale, ha proseguito Romano, che ha anche fatto

presente come sempre la legge preveda che le unità

operative complesse devono essere presenti in numero

di una ogni 17,5 posti letto almeno. Il servizio non va

confuso con la struttura, quindi: esso viene mantenuto

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ma riportato nel Policlinico nell'interesse prevalente dei

pazienti, ha concluso Romano. La dottoressa Barca

dell’area Promozione della salute della Giunta regionale

ha aggiunto a ciò che era stata rilevata una

sovrapposizione e uno scarso coordinamento delle

attività di prevenzione messe in opera dalla Breast Unit

di palazzo Baleani con quelle realizzate dalla Asl

territoriale.

La dottoressa Basile, responsabile del coordinamento

diagnostico-terapeutico Centro Palazzo Baleani, ha

smentito però con forza un passaggio della risposta

fornita dall'assessore D'Amato all'interrogazione

proposta in aula, secondo la quale il trasferimento non

andrebbe ad influire sul normale funzionamento della

Breast Unit. La dottoressa ha tenuto a sottolineare il

fatto che quello che si realizza a Palazzo Baleani è un

percorso clinico vero e proprio, non l’erogazione di

semplici prestazioni specialistiche. Inoltre Basile ha

lamentato in generale una mancanza di feedback da

parte dei vertici aziendali ai quesiti da lei posti cosa

inaccettabile dato il fatto che essa è stata preposta al

servizio che dirige da un atto formale.

Dopo la testimonianza di una paziente sull'importanza

del lavoro svolto a Palazzo Baleani, ha preso la parola

Giancarlo Righini di Fratelli d’Italia, per il quale

l'atteggiamento del direttore Panella è quantomeno

evasivo su questa problematica. Sulla stessa lunghezza

d’onda Massimiliano Maselli di Noi con l’Italia, che ha

definito “un autogol” il fatto che si chiuda una struttura

dal valore di eccellenza riconosciuto universalmente.

Inoltre Maselli ha stigmatizzato quello che egli ha

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definito un atteggiamento ricorrente da parte dei

manager della sanità di disporre spesso senza motivare

a sufficienza le loro scelte nelle sedi opportune.

Il presidente Simeone ha concluso facendo sue le

preoccupazioni espresse e dicendo che il tema si potrà

considerare esaurito in commissione solo allorquando il

direttore Panella sarà intervenuto personalmente a

spiegare le ragioni che sottostanno a questa decisione.

Presente anche il consigliere Paolo Ciani del Centro

solidale.

Seduta n. 32 del 12 settembre 2019

Odg:

Testo unificato PPLL n. 122 e n. 137 concernente:

“Disposizioni in materia di disostruzione delle vie aeree e della rianimazione cardiopolmonare con l'impiego del defibrillatore”. (firmatari Giannini e Leonori).

Esame emendamenti e subemendamenti; Proposta di legge regionale n. 20 del 24 aprile 2018

concernente: ”Interventi regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali” (firmatari Barillari e altri);

Proposta di legge regionale n. 38 del 20 giugno 2018 concernente: “Misure di contrasto e prevenzione degli sprechi alimentari e farmaceutici” (firmatari Porrello e

altri); Proposta di legge regionale n. 142 del 11 aprile 2019

concernente: “Interventi regionali per la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari, non alimentari e farmacologici a fini di solidarietà sociale” (firmatari

Mattia); Proposta di legge regionale n. 145 del 17 aprile 2019

concernente: “Disposizioni per favorire il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari, sostenere il contrasto agli sprechi e favorire il riutilizzo dei farmaci”

(firmatari Tidei e Minnucci). Esame abbinato ai sensi dell’articolo 61 del regolamento dei lavori del Consiglio regionale.

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SINTESI

La pdl n. 122 (d’iniziativa del consigliere Giannini (Lega)

prevede che la Regione, nell’ambito della prevenzione

primaria, promuova e incentivi la diffusione di manovre

salvavita in ambito extra-ospedaliero mediante percorsi

formativi e informativi sulle tecniche di disostruzione

delle vie aeree, di primo soccorso e di rianimazione

cardiopolmonare.

La pdl n. 137 (d’iniziativa delle consigliere Leonori (Pd) e

Tide (Pd) ed altri) detta disposizioni per diffondere la

conoscenza delle tecniche salvavita della disostruzione

delle vie aeree e della rianimazione cardiopolmonare con

l’impiego del defibrillatore semi-automatico esterno, in

ambiente extra-ospedaliero. Previsto un piano triennale

di interventi per la promozione delle tecniche salvavita

in ambiti scolastici, sportivi e ricreativi.

La pdl n. 20 (d’iniziativa dei consiglieri Barillari,

Porrello, Lombardi, Novelli, Pernarella, Blasi, Cacciatore,

Corrado, Marcelli (M5s)) punta a incentivare il recupero,

reimpiego e donazione, di medicinali non utilizzati e in

corso di validità. Sono esclusi i medicinali da conservare

in frigorifero, quelli contenenti sostanze stupefacenti o

psicotrope e quelli dispensabili in strutture ospedaliere.

Approvata la legge, sarà la giunta regionale con proprio

provvedimento, a rendere operativa la normativa.

La pdl n. 38 (d’iniziativa dei consiglieri del gruppo M5s)

propone di organizzare, promuovere e incentivare, in

armonia con le il contrasto e la prevenzione degli sprechi

alimentari e farmaceutici. In particolare, favorisce il

recupero e la donazione di eccedenze alimentari,

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prodotti farmaceutici e altri prodotti ai fini di solidarietà

sociale, nel quadro di un’economia solidale.

Pressoché analoghi gli scopi della pdl n. 142 (d’iniziativa

della consigliera Mattia (Pd)) e della pdl n. 145

(d’iniziativa dei consiglieri Tidei e Minnucci (Pd)), che

sostengono la riduzione degli sprechi e valorizza e

promuove l’attività di solidarietà e beneficienza

finalizzata al recupero e alla distribuzione delle

eccedenze alimentarie non alimentari a favore delle

persone in stato di povertà o disagio sociale.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

TECNICHE SALVAVITA E DI PRIMO SOCCORSO, CONCLUSO L'ESAME IN COMMISSIONE SANITÀ

12/09/2019 - La commissione Sanità del Consiglio

regionale del Lazio, presieduta da Giuseppe Simeone, ha

esaminato oggi gli emendamenti alla proposta di legge

per la promozione delle tecniche salvavita. In particolare

sono state approvate una serie di modifiche che

ampliano il campo di applicazione delle norme,

includendo anche le tecniche di primo soccorso,

proposte dal consigliere Massimiliano Maselli (Noi con

l’Italia).

Si tratta di un testo unificato, che deriva da due diverse

proposte di legge, primi firmatari Daniele Giannini

(Lega) e Marta Leonori (Pd), che mira a diffondere la

conoscenza della tecniche salvavita e di primo soccorso,

attraverso la concessione di contributi, la promozione e

l’organizzazione di campagne di informazione e corsi

formativi rivolti in primo luogo a genitori e operatori

scolastici. In particolare è previsto un piano triennale di

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interventi per realizzare compagne di informazione sulle

tecniche di disostruzione delle vie aeree, di rianimazione

anche attraverso l’impiego di defibrillatori e di primo

soccorso.

Prima del via libera definitivo da parte della

commissione servirà il parere della commissione

Bilancio sulle norme a carattere finanziario. L’assessore

alla Sanità, Alessio D’Amato, ha già presentato un

emendamento secondo il quale dalla legge non può

derivare alcun ulteriore aggravio di spesa sul servizio

sanitario regionale.

La commissione ha anche deciso di istituire una

sottocommissione per unificare quattro diverse proposte

che riguardano il contrasto allo spreco di alimenti e

farmaci, che hanno come primi firmatari Davide

Barillari (M5s), Devid Porrello (M5s), Eleonora Mattia

(Pd) e Marietta Tidei (Pd). La sottocommissione sarà

guidata dal vicepresidente Loreto Marcelli e ne faranno

parte gli stessi primi firmatari.

Audizione del 19 settembre 2019 Odg:

Audizione su chiusura del pronto soccorso e del reparto pediatrico dell’Ospedale di Anzio; Audizione su chiusura del reparto di Ostetricia della

casa di cura Fabia mater di Roma.

SINTESI

L’Ospedale di Anzio serve un bacino di utenti da

100mila persone, con oltre 50mila famiglie con bambini

che durante l’estate raddoppia le presenze. La paventata

chiusura è principalmente dovuta in primo luogo alla

carenza di pediatri, in secondo luogo alle nascite che

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sono in netto calo: da 750 l’anno di 4 anni fa alle 300

circa di quest’anno. Anche il Pronto soccorso pediatrico,

è prossimo a chiudere.

La chiusura del reparto ostetricia Fabia Mater (struttura

accreditata dal servizio sanitario regionale) è un’ipotesi

che la proprietà della clinica starebbe valutando. Il

reparto rappresenta un’eccellenza del territorio ed è

struttura di riferimento fondamentale e preziosa per le

donne del V Municipio. Sanità, Pd: "Scongiurare

chiusura reparto ostetricia Fabia Mater". La clinica

garantisce circa 1.500 parti annui.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

DUE AUDIZIONI SU STRUTTURE SANITARIE OGGI IN COMMISSIONE SETTIMA

19/09/2019 - Due audizioni oggi in commissione

Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria,

welfare, presieduta da Giuseppe Simeone, la prima delle

quali verteva sul tema della chiusura del pronto

soccorso e del reparto pediatrico dell’Ospedale di Anzio,

mentre la seconda riguardava la chiusura del reparto di

Ostetricia della casa di cura Fabia mater di Roma.

Il richiedente Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia ha

sintetizzato lo scopo della prima audizione nell’esigenza

di trovare soluzioni stabili per l'ospedale di Anzio.

Domande sul futuro della struttura si è posta Valentina

Corrado del Movimento 5 stelle, che ha chiesto un tavolo

tecnico sulla sanità nella Asl Rm6, mentre per Antonello

Aurigemma, del Gruppo misto, con l’apertura

dell’ospedale dei Castelli si è creato un vuoto di

programmazione a proposito della altre strutture.

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Il sindaco di Anzio, Candido De Angelis, ha detto di voler

conoscere il futuro di questo ospedale, specie con

riferimento a reparti come ostetricia e ginecologia, che

pochi anni fa costituivano delle eccellenze regionali e

oggi sono evidentemente in sofferenza. Centomila

persone sono il potenziale bacino d’utenza di questa

struttura, ha detto ancora il sindaco, che ha concluso

dicendo come il tavolo tra sindaci sulla sanità non abbia

funzionato. L’altro sindaco, quello di Nettuno,

Alessandro Coppola, pur avendo premesso di ricoprire la

carica da poco tempo, ha confermato di aver visto

l’ospedale di Anzio degradare di livello in modo rapido

negli ultimi tempi.

Il Direttore Generale della ASL Roma 6, Narciso

Mostarda, ha detto che non è nei piani una chiusura

della struttura ospedaliera, anzi si sta operando una

rimodulazione dei servizi, ma “verso l’alto, non verso il

basso”. I problemi sono legati al calo delle nascite,

generale ma particolarmente avvertito nell’ospedale di

Anzio, forse perché si preferisce andare, per motivi di

maggiore sicurezza percepita, nelle strutture in cui i

numeri delle nascite sono più alti. Ma soprattutto, il

problema è legato alla difficoltà di attrarre personale

medico, che preferisce altre sedi, senza dimenticare il

lungo periodo di blocco delle assunzioni da cui si sta

appena uscendo. Una convenzione di un anno con il

Bambin Gesù in campo pediatrico stipulata nel luglio

scorso e la disponibilità a un altro incontro sulla Asl

Rm6 in generale sono state le ultime cose aggiunte da

Mostarda.

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Ancora tra i consiglieri, Massimiliano Maselli ha

suggerito di fare i bandi in modo che il personale sia

incentivato e vincolato a rimanere nella struttura.

Ancora sulla necessità di programmazione a lungo

termine hanno insistito Daniele Giannini della Lega e

Davide Barillari del M5s, secondo il quale quando gli

ospedali diventano “scatole vuote”, è normale che i

cittadini se ne vadano. Ancora Valentina Corrado ha

contestato l’affermazione del direttore secondo cui la

rimodulazione dei servizi in corso sia verso l’alto.

Rassicurazioni sono pervenute dall’assessorato alla

Salute sulle preoccupazioni di Maselli, poiché si sta

lavorando a clausole di permanenza nella struttura e

anche di incentivazione economica per i prossimi bandi.

A ulteriori richieste di chiarimento di Aurigemma,

invece, Mostarda ha replicato che nessun medico è stato

trasferito all’ospedale dei Castelli da quello di Anzio.

FABIA MATER, REGIONE E ASL: NO ALLA CHIUSURA

DEL REPARTO DI OSTETRICIA

Un netto no alla ventilata chiusura del reparto di

ostetricia della clinica Fabia Mater. Lo hanno ribadito

sia la direzione generale della Asl Rm2, sia l’assessorato

alla Sanità della Regione Lazio nel corso della seconda

audizione.

Il tema è stato portato all’attenzione della commissione

dalla consigliera Michela Di Biase (Pd) che ha parlato di

“pazienti dirottate su altre strutture con avvisi affissi

nella clinica, di minacce di licenziamento collettivo nei

confronti del personale da parte della proprietà di una

struttura essenziale per il territorio con i suoi 1.500

parti l’anno”. Sia l’assessorato regionale che la direttrice

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della Asl, Flori Degrassi hanno ribadito che la proprietà

della clinica, oggi assente all’audizione malgrado l’invito,

è tenuta a rispettare la convenzione con cui la struttura

è stata accreditata dal servizio sanitario: “Il fabbisogno

della nostra Asl non consente nessuna rimodulazione

della convenzione per quanto riguarda l’ostetricia”. Nel

corso dell’audizione sono intervenuti anche

rappresentanti dei lavoratori della Fabia Mater che

hanno confermato l’intenzione della proprietà della

clinica di depotenziare man mano il reparto,

scoraggiando le partorienti e indirizzandole verso altre

struttura, per arrivare alla chiusura in tempi brevi.

Preoccupazione e un invito a monitorare con attenzione

il rispetto delle regole e della qualità delle prestazioni è

stata espressa sia dal presidente Simeone che dai

consiglieri Massimiliano Maselli (Noi con L’Italia), Paolo

Ciani (Centro solidale – Demos), Davide Barillari (M5s).

Erano presenti anche i consiglieri Laura Corrotti della

Lega, Loreto Marcelli del M5s e Daniele Ognibene di Leu

Lazio.

Seduta n. 33 del 26 settembre 2019

Odg: esame del testo unificato delle proposte di legge n. 122 e n. 137, concernente: "Disposizioni in materia di disostruzione delle vie aeree e della rianimazione

cardiopolmonare con l'impiego del defibrillatore". Saranno esaminati gli emendamenti approvati dalla

commissione Bilancio e si procederà alla votazione della proposta di legge nel suo complesso.

Sanità: approvata la legge su disostruzione gastrica e

rianimazione cardiopolmonare Ammonta a seicentomila euro lo stanziamento per il

biennio 2020-2021

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26/09/2019 - Votata all’unanimità la pl sulle

“Disposizioni in materia di disostruzione delle vie aeree e

della rianimazione cardiopolmonare con l’impiego del

defibrillatore” in commissione Sanità, presieduta da

Giuseppe Simeone. La legge dopo l’ok della commissione

bilancio è tornata alla commissione di merito per

l’approvazione. Ammonta a seicentomila lo stanziamento

per il biennio 2020-2021, di cui 200 mila euro destinate

alla promozione delle tecniche salvavita, attraverso

campagne di comunicazione e appositi corsi di

formazione e aggiornamento rivolti a vari soggetti; e con

un’autorizzazione di spesa di 200 mila euro (150 in

conto capitale e 50 mila euro di parte corrente) per

ciascuna annualità 2020 e 2021, all’acquisto e alla

manutenzione dei defibrillatori, nonché a finanziare

appositi corsi di formazione per l’utilizzo degli stessi. La

legge di iniziativa della consigliera Marta Leonori (Pd) è

ora pronta per il voto definitivo dell’aula.

Erano presenti: Michela di Biase ( Pd), Massimiliano

Maselli (Noi con l’Italia), Mariella Tidei (Pd), Davide

Barillari (m5s), Loreto Marcelli (M5s), Marta Leonori

(Pd).

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COMMISSIONE VIII - Agricoltura, ambiente

Presidente: Valerio Novelli (M5s)

Seduta n. 34 del 26 settembre 2019 Odg: Schema di decreto del presidente della Regione n.

46 del 22 luglio 2019 concernente "Istituzione del Monumento Naturale 'Bosco del Castello di San Martino'

ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29".

Audizione n. 20 del 26 settembre 2019 Odg: Audizione su problematiche inerenti la gestione del Parco del Pineto.

Invitati: Presidente Municipio XIV; Assessore Politiche

ambientali, cultura, turismo XIV Municipio; Ente Roma Natura; Associazione Italia Nostra; Retake Roma Balduina; Comitato quartiere Valle Aurelia; Pinacci

Nostri; Comitato Monte Ciocci; Volontari per il Decoro; Associazione Balduina per il Pineto; Balduina per il Pineto nel Cuore Papiniano; Il Pineto nel Cuore E.T.S;

Comitato Valle dell’Inferno.

SINTESI Al fine di consentire, in considerazione delle sue

caratteristiche, la conservazione dell’area del 'Bosco del

Castello di San Martino', con lo S.D. n. 46 si ritiene

opportuno istituire un Monumento Naturale (L.R. 6/97

n. 29) affidandone la gestione al Comune di Priverno

(LT) che vi provvederà con le proprie strutture tecnico-

amministrative.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

PARERE FAVOREVOLE ALL'ISTITUZIONE DEL MONUMENTO NATURALE 'BOSCO DEL CASTELLO DI SAN MARTINO'

26/09/2019 - Doppia seduta oggi per la commissione

Agricoltura, ambiente del Consiglio regionale, presieduta

da Valerio Novelli (M5s). Nella prima è stato dato parere

favorevole all’unanimità allo schema di decreto del

presidente della Regione n. 46 del 22 luglio 2019

concernente "Istituzione del Monumento Naturale Bosco

del Castello di San Martino ai sensi dell’articolo 6 della

legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29". Si tratta di

un’area di circa 24 ettari nel comune di Priverno (LT)

sulla quale – ha spiegato il direttore regionale Vito

Consoli – sono presenti alberi e piante dall’elevata

importanza ecologica per la resilienza del territorio.

Hanno votato, oltre a Novelli, i consiglieri Silvia Blasi

(M5s), Gianluca Quadrana (Lista civica Zingaretti) e

Daniele Ognibene (Leu).

Nella seconda seduta, l’ottava commissione si è riunita

per un’audizione richiesta dalla consigliera Francesca

De Vito (M5s) sulle problematiche inerenti la gestione

del Parco del Pineto, alla quale hanno partecipato

Alberto Marinsaldi, assessore alla tutela ambientale del

XIV Municipio di Roma Capitale, lo stesso direttore Vito

Consoli e i rappresentanti di numerose associazioni di

cittadini residenti nei quartieri limitrofi al parco.

Assente Roma Natura, che era stata invitata in quanto

Ente gestore di gran parte dell’area in questione.

L’assessore e i cittadini hanno denunciato lo stato di

degrado e di abbandono in cui versano le aree pubbliche

del parco, nonostante i ripetuti solleciti a intervenire che

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si sono succeduti negli ultimi 10 anni nei confronti di

tutte le istituzioni pubbliche competenti.

Nel corso dell’audizione, oltre a De Vito e al consigliere

Eugenio Patanè (Pd), sono intervenuti: Associazione

Italia Nostra; Retake Roma Balduina; Comitato quartiere

Valle Aurelia; Volontari per il Decoro; Associazione

Balduina per il Pineto; Comitato Valle dell’Inferno;

Associazione “Sant’Onofrio”; Comitato Aurelia Boccea.

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COMMISSIONE IX - Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio

Presidente: Eleonora Mattia (Pd)

Audizione del 6 agosto 2019 Odg: Audizione sulla proposta di legge n. 99,

concernente “Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia”. Invitati: Vicesindaca Città Metropolitana di Roma

Capitale con delega alle Politiche Culturali, Giovanili, sport, Edilizia Scolastica, Formazione professionale, Attività turistica, Bilancio e Partecipate, Assessore alla

Scuola di Roma Capitale, Assessori alla scuola dei Municipi di Roma, Assessora ai Servizi Sociali del

Comune di Rieti, Assessora ai Servizi Sociali del Comune di Frosinone, Assessore alla pubblica istruzione del Comune di Viterbo, LEGANET-Ali, ANINSEI,

Associazione Genima, Presidente del Consiglio d’Istituto dell’I.C. “Maria Montessori”, Save the Children.

SINTESI

Con la pdl n. 99 (Prime firmataria la consigliera Mattia

(Pd) la Regione intende favorire lo sviluppo psicofisico e

l’adeguata crescita educativa dei bambini riconosciuti

quali soggetti titolari di diritti individuali, giuridici, civili

e sociali, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro dei

genitori, e la partecipazione attiva delle donne al

mercato del lavoro. La Pdl fa riferimento al Dlgs 13

aprile 2017, n. 65 (le Regioni attuano, per quanto di loro

competenza, il sistema integrato di educazione ed

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istruzione dalla nascita fino ai sei anni, previsto dalle

norme vigenti).

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

SISTEMA INTEGRATO DI EDUCAZIONE E ISTRUZIONE

PER L'INFANZIA NELL'AUDIZIONE IN COMMISSIONE IX

06/08/2019 - Importante audizione oggi, per

ammissione della stessa presidente Eleonora Mattia,

della IX Commissione - Lavoro, formazione, politiche

giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio,

sulla proposta di legge n. 99, concernente “Disposizioni

in materia di sistema integrato di educazione e

istruzione per l’infanzia”. Tra gli invitati a portare il loro

contributo sul testo prima che esso venga esaminato

nell’articolato dalla commissione, l’Assessore alla

Persona, Scuola e comunità solidale di Roma Capitale,

Laura Baldassarre, ma anche le associazioni ANINSEI,

GENIMA e Save the Children.

Prima a parlare, l’assessora Baldassarre ha esordito

manifestando alcuni accenti critici sulla proposta, che, a

suo dire, non evidenzierebbe la centralità del bambino

nel sistema integrato educativo e scolastico 0-6 anni

così come si delinea a livello di normativa nazionale, e

farebbe riferimento, sempre secondo l’assessora, a

“modelli superati”, come è evidente all’articolo 23. I

servizi educativi non possono poi essere presi

isolatamente rispetto al sistema integrato dei servizi,

concezione di cui appare la prima traccia nel testo solo

all’articolo 21, sempre secondo Baldassarre. Il tema

della qualità del servizio è centrale, ha proseguito poi

Baldassarre, secondo la quale i tagli lineari alle tariffe

non tutelano a sufficienza le fasce di utenza più deboli.

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Il rappresentante di ANINSEI ha spiegato che si tratta di

una associazione nazionale (qui presente nella sua

componente laziale) che aderisce a Confindustria e

tutela la parte datoriale degli istituti educativi per

l’infanzia laici, firmataria in quanto tale dei contratti

collettivi per i nidi privati. La proposta è da accogliere

con favore, a suo avviso, ma si è raccomandata

particolare attenzione alle sezioni primavera, come fase

intermedia tra nidi e scuola dell’infanzia, e si è espressa

perplessità sui nidi domestici, che vanno comunque

normati per riempire un vuoto, ma senza “sconti”

rispetto alle certificazioni previste per gli altri, specie a

livello igienico. Spazi Be.Bi., necessità di scongiurare

aumenti a carico dell’utenza e importanza del

regolamento sono stati altri temi affrontati

nell’intervento di ANINSEI.

Positivo anche il parere sulla proposta della

rappresentante di GENIMA, associazione che riunisce i

genitori che frequentano strutture per la prima infanzia,

da cui è pervenuta la raccomandazione di curare i

problemi di adattamento nel passaggio da nido a scuola

dell’infanzia attraverso iniziative ad hoc, che, ove

attuate, hanno avuto successo. Critica la

rappresentante di GENIMA sull’offerta di nidi nella

capitale, dove risultano coperti più i quartieri centrali

(che sono quelli a maggioranza di popolazione anziana)

che quelli periferici, dove il bisogno è maggiore. Più

ampia partecipazione delle famiglie è stata richiesta a

proposito delle linee guida di Roma capitale sul bando

per la refezione scolastica, che allo stato attuale non

garantiscono, per GENIMA, gli obiettivi di qualità.

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Sottolineata da Save the Children l’importanza

dell’educazione prescolare, specie per chi proviene da

situazioni di disagio; le ricerche evidenziano una scarsa

copertura della popolazione della fascia di età

considerata nel Lazio (inserire nella PL un obiettivo di

copertura minimo, questa la raccomandazione) e anche

una non buona posizione del Lazio nelle statistiche

sull’occupazione femminile, che vede ridursi i suoi spazi

in presenza di figli piccoli. Ok a codice di condotta per

educatori e ad attenzione per la sicurezza scolastica, si

chiede però una fascia di esenzione dalle rette per le

famiglie in stato di disagio e una educazione alla

genitorialità, che permetta di individuare anche possibili

situazioni di violenza domestica.

Importante per la consigliera Francesca De Vito, del

Movimento 5 stelle, che la continuità sia garantita con

riferimento all’intero percorso 0-6 anni, piuttosto che

alle sue due metà considerate separatamente.

La presidente Mattia, nel ringraziare tutti dei

suggerimenti, ha precisato che sui nidi domestici ci sarà

una ulteriore riflessione; per quanto riguarda l’aderenza

alla normativa nazionale, Mattia ha detto che ci si è resi

conto che le competenze regionali si concentrano

soprattutto sulla fascia 0-3 anni, ma tuttavia ci si

sforzerà di rendere la normativa più coerente con quella

nazionale, sottolineando la centralità del bambino, che

comunque, all’articolo 1, è definito già chiaramente

come soggetto di diritti. Ribadita infine dalla presidente

l’attenzione per il bando per la refezione scolastica a

Roma.

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Seduta n. 32 del 17 settembre 2019

Odg: Pdl n. 45 sulla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili.

SINTESI La pdl n. 45 (d’iniziativa del consigliere Aurigemma

(Misto)) punta a favorire la stabilizzazione degli Lsu e

Lpu attuando, anche attraverso forme associative, di

accordo e intesa istituzionale con autonomie locali e

ministero del lavoro la contrattualizzazione di detti

lavoratori.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI, LA PROPOSTA

SARÀ ESAMINATA DIRETTAMENTE IN AULA

17/09/2019 - La commissione Lavoro del Consiglio

regionale del Lazio, presieduta da Elenora Mattia, ha

stabilito all’unanimità di inviare direttamente all’Aula la

proposta di legge per la stabilizzazione dei lavoratori

socialmente utili, di iniziativa di Antonio Aurigemma

(gruppo misto). La legge era stata illustrata il 18 aprile

scorso. La discussione degli articoli e di eventuali

emendamenti, avverrà dunque in una prossima seduta

del Consiglio regionale, secondo quanto stabilirà la

conferenza dei capigruppo.

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COMMISSIONE X - Urbanistica, politiche abitative, rifiuti

Presidente: Marco Cacciatore (M5s)

Audizione n. 21 del 24 settembre 2019 Odg: Audizione su “Impianto SEP di Pontinia (LT). Invitati:

Assessore Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e Impianti di trattamento, smaltimento e

recupero, Massimiliano Valeriani; direttore regionale Politiche abitative e Ciclo dei rifiuti, Flaminia Tosini; direttore generale Arpa Lazio, Marco Lupo; dirigente

Dipartimento Pressioni sull’ambiente della Sezione provinciale di Latina di Arpa Lazio, Concetta Fabozzi;

direttore generale della ASL di Latina, Giorgio Casati; direttore generale della Asl RM6, Narciso Mostarda; direttore generale della ASL RM2, Flori Degrassi;

dirigente regionale Luca Fegatelli; presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici; esponenti delle amministrazioni comunali di Roma, Ardea, Pontinia,

Priverno, Sabaudia, Sonnino, Roccasecca dei Volsci, Maenza, Roccagorga, Cori, Terracina; IX Municipio

Roma Capitale; Amministratore giudiziario impianti Carmen Regina Silvestri; ex amministratore giudiziario impianti Mario Cucchiarelli; i sindaci di Pontinia,

Priverno e Sonnino; i rappresentanti dei comitati dei cittadini: Comitato Mazzocchio di Pontinia, Il Fontanile

di Sonnino Scalo, Il Boschetto-Gricilli-Macallè di Priverno, Comitato per la salute e l’ambiente di Pontinia.

SINTESI L’impianto di compostaggio SEP di Pontinia presenta dei

gravi problemi riguardanti i miasmi sprigionati dai rifiuti

lavorati dallo stabilimento. La vicenda è sfociata in una

denuncia alla magistratura che si sta occupando del

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caso. Nel frattempo, la gestione commissariale sta

intervenendo sulla scarsa manutenzione dell’impianto

stesso cercando di lenire le emissioni. Sindaci e cittadini

del territorio sono sul piede di guerra e non cessano di

rivolgersi alle istituzioni affinché si arrivi alla

eliminazione de fenomeno o alla chiusura di Sep.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO SEP PONTINIA, AUDIZIONE IN COMMISSIONE DECIMA

SULLE PROSPETTIVE

24/09/2019 - Audizione molto partecipata oggi sulla

delicata situazione dell’Impianto di compostaggio SEP di

Pontinia (Lt) in commissione decima del Consiglio

regionale. Il presidente Marco Cacciatore ha premesso

che in questa sede non ci si sarebbe potuti occupare di

altro che delle prospettive di funzionamento di questo

impianto, attualmente sotto sequestro e sottoposto ad

amministrazione giudiziaria dopo un’operazione di

polizia del giugno scorso, dal momento che le

competenze sull’inquinamento appartengono ad altra

commissione consiliare. L'amministrazione giudiziaria

dell'azienda ha comunque annunciato un miglioramento

della situazione dei miasmi nei prossimi mesi.

La parola è stata data anzitutto ai comitati di cittadini:

per Altobelli de “Il fontanile” di Sonnino la situazione

non è cambiata, perché sono stati interrotti gli

sversamenti ma la situazione è sempre ai limiti della

vivibilità. Secondo Musilli de “Il Boschetto-Gricilli-

Macallè” di Priverno le uniche azioni nei confronti della

Sep sono state della magistratura ma i disagi per i

cittadini proseguono. Cosa vuole fare la Regione di

fronte a un problema che è diventato di ordine pubblico,

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è il suo quesito. Per Pisano del Comitato salute e

ambiente di Pontinia “non si è mai usciti dalla fase

dell'emergenza”, il che denuncia un difetto di

pianificazione da parte delle istituzioni pubbliche. La

Sep non è in grado di sostenere il processo, secondo

Pisano, come dimostrano i due incendi e le svariate

chiusure, quindi va bloccata, a suo avviso. Anche per

Cellini, del comitato Mazzocchio di Pontinia solo la

magistratura ha operato, nell'inerzia della politica.

Purtroppo dopo l'operazione giudiziaria nulla è cambiato

dal punto di vista dei miasmi, quindi la revoca

dell'autorizzazione integrata ambientale è la sola via, ha

detto. Patrizia Sperlonga, vicesindaco di Pontinia, ha

chiesto una tempistica precisa, perché finora le autorità

sono state evasive. Anche per lei, se non ci sono le

condizioni per cui la Sep possa lavorare senza produrre

disagi per la cittadinanza, deve essere chiusa. Il sindaco

di Sonnino, De Angelis, ha testimoniato che anche a

Sonnino le problematiche vengono percepite nettamente

e ha insistito sul problema dei costi per i comuni nel

servizio di smaltimento rifiuti. Anche per Rossi,

consigliere comunale di Priverno, la situazione è ormai

insostenibile.

Il presidente, precisato che quando entrano in campo le

gestioni giudiziarie, come in questo caso, la politica deve

farsi da parte, ha poi chiamato a intervenire i

responsabili dell’attuale gestione della Sep, la seconda

nella storia dell’azienda. L’amministratore giudiziario

Carmen Regina Silvestri ha riferito come, dopo un inizio

difficile, anche perché coinciso con il periodo estivo, nei

prossimi mesi dovrebbe registrarsi un sensibile

miglioramento, poiché si sta entrando nella fase in cui si

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interviene sulla parte della lavorazione che produce i

cattivi odori. L'ingegner Petrucciani, direttore

dell'impianto, ha confermato le difficoltà iniziali dovute

al periodo estivo e al carente stato di manutenzione in

cui è stato trovato l'impianto stesso. Anche Petrucciani

ha annunciato per i prossimi mesi i probabili primi

effetti positivi dell'attività intrapresa, precisando però

che non si possono assimilare automaticamente le

molestie olfattive ai danni alla salute, sulla base della

documentazione esistente. Marco Lupo, direttore di Arpa

Lazio, presente insieme alla responsabile di Arpa Latina

Fabozzi, ha respinto le accuse di inerzia per quel che

concerne la parte tecnica, dicendo che Arpa già a inizio

anno, quindi prima del sequestro, aveva dato parere

negativo all’attività dell'azienda.

Tra i consiglieri, per Angelo Tripodi della Lega non si è

toccato un punto importante, quello dei danni ai terreni

della zona, che è a forte vocazione agricola, per gli

sversamenti inquinanti. Cacciatore gli ha ricordato però

quanto premesso all’inizio sul tema della competenza di

questa commissione. Tripodi ha puntato il dito contro le

amministrazioni di centrosinistra nonché la Regione,

che non ha fatto che incrementare il carico

dell'impianto. Gaia Pernarella del Movimento 5 stelle ha

concordato sul fatto che Sep abbia funzionato male e

anche sull’anomalia, già rilevata da Tripodi, costituita

dal fatto che ciononostante Sep compaia ancora nel

nuovo piano rifiuti. Pernarella ha anche lamentato

l’assenza oggi sia dell’assessore che del responsabile del

settore della Regione. “Incompatibilità con il territorio” è

quella che emerge nel caso di Sep, secondo Giuseppe

Simeone, da questa audizione; se occorre troppo tempo

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per ovviare alle criticità è più opportuno chiudere per

riaprire dopo l'adeguamento. Non vale neanche come

argomento il fatto che la Regione abbia carenza di

impianti, ha concluso il consigliere di Forza Italia.

Salvatore Lapenna del Partito democratico ha

riconosciuto il ruolo dei comitati e la necessità, in caso

le criticità non siano superabili, di prendere in esame

l’ipotesi della chiusura. No alla politicizzazione del

problema però da parte del consigliere, per il quale i

sindaci sono sempre e comunque dalla parte dei

cittadini. Decisivo resta il tema dei controlli, per Laura

Cartaginese di Forza Italia. Presente alla audizione

anche il consigliere Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia e le

aziende sanitarie locali di Latina, Rm2 e Rm6.

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COMMISSIONE XI - Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione

Presidente: Maselli Massimiliano (Noi con L'Italia)

Seduta n. 20 del 12 settembre 2019

Odg:

P.L. n. 37 del 20 giugno 2018, concernente: "Disciplina del Commercio e della Somministrazione di alimenti e

bevande.". Schema di Deliberazione n. 64 - R.U.REG.LAZIO 0543267 (Proposta n. 11825 del 04.07.2019) - decisione

n. 57/2019 - Rif. Prot. 434/2019 - concernente: "Linee di indirizzo inerenti criteri, modalità e garanzie per

l'accesso al Fondo Rotativo per il recupero di aziende in crisi e per l'individuazione del Soggetto gestore - Legge regionale di Stabilità 2019, 22 dicembre 2018 n. 13 -

articolo 4 - commi 40-44.". P.D.C. n. 33 del 1 agosto 2019, concernente: "Approvazione del Programma strategico triennale per la

tutela dei consumatori e degli utenti, annualità 2019-2020-2021.".

Designazione da parte del Consiglio Regionale di tre componenti della Commissione regionale consultiva per le attività estrattive. Trasmissione documentazione ai

fini dell’esame istruttorio.

SINTESI

Le attuali leggi regionali che disciplinano il commercio e

la somministrazione di alimenti e bevande, sono ormai

datate e necessitano di adeguamento in seguito alle

intervenute innovazioni in tema di attività economiche,

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anche con riguardo alla semplificazione dei

procedimenti di avvio e di svolgimento dell’attività.

Pertanto, con la pdl n. 37 (d’iniziativa della Giunta

regionale) si punta a semplificare e innovare le

normative di settore e le procedure amministrative,

valorizzando e sostenendo al contempo, la funzione

commerciale.

Lo S.D. n. 64 adotta le linee di indirizzo inerenti i criteri,

le modalità e le garanzie richiesti per l’accesso al Fondo

rotativo per il recupero di aziende in crisi e per

l’individuazione del Soggetto gestore. Per il triennio

2019/2011 al Fondo rotativo sono assegnati 2.000.000

di euro per ciascuna annualità. L’operazione avviene

attraverso Lazio Innova.

Con la pdc n. 33 il Consiglio regionale approva il

Programma strategico triennale degli interventi z per

la tutela dei consumatori e degli utenti (di seguito

Programma triennale); -la Giunta regionale, previo

parere del CRCU (Consiglio Regionale dei

Consumatori e degli Utenti), predispone la proposta

di Programma triennale, suscettibile di aggiornamento

annuale.

Per le iniziative a vantaggio dei consumatori, previste nel

triennio 2019 –2021, sono stati stanziati sul cap.

R31923 complessivamente € 300.000,00, così ripartiti:-

Annualità 2019 –100.000,00-Annualità 2020 –

100.000,00-Annualità 2021 –100.000,00

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

LA COMMISSIONE SVILUPPO ECONOMICO INVIA ALL'AULA IL TESTO UNICO DEL COMMERCIO

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12/09/2019 - Parere favorevole oggi in commissione

undicesima (Sviluppo economico e attività produttive,

start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei

consumatori, ricerca e innovazione), presieduta da

Massimiliano Maselli, alla proposta di legge n. 37 del 20

giugno 2018, recante il “testo unico del commercio”,

come da titolo modificato oggi in commissione grazie a

uno degli emendamenti approvati. Il testo andrà ora in

Aula per esame e approvazione definitiva. Inoltre, parere

favorevole, con due osservazioni approvate, anche per lo

schema di deliberazione n. 64, "Linee di indirizzo

inerenti criteri, modalità e garanzie per l'accesso al

Fondo Rotativo per il recupero di aziende in crisi e per

l'individuazione del Soggetto gestore - Legge regionale di

Stabilità 2019, 22 dicembre 2018 n. 13 - articolo 4 -

commi 40-44.". Inviata infine alla commissione Bilancio

per il parere di competenza la proposta di deliberazione

consiliare n. 33 del 1 agosto 2019, "Approvazione del

Programma strategico triennale per la tutela dei

consumatori e degli utenti, annualità 2019-2020-2021."

La votazione finale sul testo unico del commercio è

arrivata dopo l’approvazione, oltre che

dell’emendamento modificativo del titolo, di una serie di

emendamenti, tredici per la precisione, aventi natura

finanziaria, presentati dall’assessore Sartore alla

commissione Bilancio tenutasi il 9 settembre scorso e

resisi necessari a causa delle modifiche alla normativa

scaturite dal lavoro della commissione undicesima, che

si era concluso il 24 luglio. Un lavoro largamente

condiviso da tutti i gruppi politici presenti in

commissione, che ha tenuto conto delle osservazioni

delle tante associazioni di categoria che sono state

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ascoltate, in collaborazione costante con l’assessore allo

Sviluppo Economico Gian Paolo Manzella.

La legge prevede tra le novità salienti gli articoli 80, per

l’apertura di nuovi punti vendita per la stampa periodica

e quotidiana, l’art. 75 bis, che disciplina l’attività di

commercio di animali di affezione e la detenzione degli

animali da parte dell’esercizio commerciale, con la

previsione di relative sanzioni. Per la salvaguardia dei

beni culturali e il decoro urbano viene introdotta la

facoltà per i comuni di emettere provvedimenti di

riordino e di localizzazione delle attività di commercio su

aree pubbliche di posteggio fuori mercato.

Soddisfazione espressa oggi dall’assessore Manzella, dal

presidente della commissione Maselli e da vari membri

della commissione stessa, tra cui Michela Califano,

Marta Leonori e Marietta Tidei del Partito democratico e

Francesca De Vito del Movimento 5 stelle. Unica voce

dissonante quella di Giancarlo Righini, Fratelli d’Italia,

che ha fatto presente che il clima idilliaco dei lavori in

commissione potrebbe non riprodursi in Aula, se ci

saranno delle “forzature” da parte della maggioranza.

Il secondo provvedimento che ha ricevuto oggi parere

favorevole, lo schema di deliberazione n. 64,

regolamenta, come ha spiegato ancora l’assessore

Manzella, il fondo per sostenere l’attività di cooperative

di dipendenti che decidano di rilevare aziende in crisi,

previsto dalla finanziaria 2019. Le cooperative potranno

essere ammesse al beneficio economico, approntato

dalla Regione con l’ausilio di un “soggetto gestore” del

fondo che dovrà essere individuato attraverso una

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procedura aperta curata da Lazio innova. Il

provvedimento ha ricevuto parere favorevole con due

osservazioni presentate da Francesca De Vito e

approvate dalla commissione, la prima delle quali

raddoppia praticamente, portandolo a dieci anni, il

termine per ammortare il prestito concesso e la seconda

elimina i limiti temporali originariamente presenti nel

provvedimento a proposito della data di costituzione

delle cooperative che intendano rilevare le aziende.

Per quanto riguarda il terzo provvedimento,

"Approvazione del Programma strategico triennale per la

tutela dei consumatori e degli utenti, annualità 2019-

2020-2021", esso è stato inviato direttamente alla

commissione Bilancio per l’esame di competenza, poiché

non erano presenti agli atti della commissione

undicesima osservazioni in proposito.

Presenti alla seduta anche i consiglieri Sara Battisti e

Enrico Forte del Pd e Devid Porrello del Movimento 5

stelle.

Seduta n°21 del 26 settembre 2019

Odg:

1) Schema di Deliberazione n. 74, concernente "Legge regionale 4 agosto 2008 n. 13. Approvazione 'Piano annuale per la ricerca, l'innovazione ed il trasferimento

tecnologico 2019'.". 2) Proposta di legge n. 112 del 18 febbraio 2019, concernente: "Istituzione del registro regionale dei

comuni con prodotti De.Co.". 3) Proposta di legge n. 126 del 7 marzo 2019,

concernente: "Disposizioni in materia di cooperative di comunità.".

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SINTESI

In base alla L.R. 4 agosto 2008 n. 13, con lo S.D. n. 74

la Giunta regionale adotta un Piano annuale, nel quale

sono individuati, per l’anno di riferimento, gli interventi,

i soggetti ammessi, le risorse, nonché i tempie le

modalità di realizzazione degli interventi stessi. La

Deliberazione dà attuazione anche al documento

Strategico di Programmazione (DSP) 2018-2023 che

prevede investimenti per la ricerca pubblica e privata -

ed in particolare sostiene la candidatura ENEA -

Fusione nucleare (DTT).

La pdl n. 112 (d’iniziativa del consigliere Pirozzi (LPP))

intende istituire e valorizzare le De.Co. (Denominazioni

Comunali che sono il riconoscimento concesso dalle

amministrazioni comunali a un prodotto strettamente

legato al territorio) per promuovere la salvaguardia delle

produzioni agroalimentari ed enogastronomiche

territoriali, della biodiversità, nonché della storia, delle

tradizioni e saperi locali. Prevista l’istituzione di un

registro regionale dei Comuni con prodotti De.Co..

La pdl n. 126 (d’iniziativa dei consiglieri Mattia, La

Penna e Minnucci (Pd)) detta le disposizioni per definire i

criteri e i requisiti per il riconoscimento delle cooperative

di comunità (cooperative che valorizzano le competenze

della popolazione residente, le tradizioni culturali e le

risorse territoriali) istituendone l’albo regionale e

prevedendo agevolazioni e interventi a favore delle

stesse.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

VIA LIBERA IN COMMISSIONE AL PIANO ANNUALE PER LA RICERCA, L'INNOVAZIONE E IL

TRASFERIMENTO TECNOLOGICO

26/09/2019 - La commissione Sviluppo economico,

ricerca e innovazione del Consiglio regionale del Lazio,

presieduta da Massimiliano Maselli, ha dato stamani

parere favorevole al piano annuale per la ricerca,

l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Si tratta della terza annualità del programma 2017/19 e

quindi riguarda in sostanza il completamento di progetti

già iniziati, in tutto 18. Alla fine dei tre anni sono stati

impegnati circa 191 milioni di euro, una spesa

addirittura maggiore dei 187 milioni preventivati

inizialmente. Si tratta di progetti che spaziano dalla

medicina, alla green economy, all’innovazione applicata

alla cultura, alla mobilità sostenibile.

Il più rilevante, con un impegno di spesa di circa della

Regione di circa 25 milioni di euro per il progetto in sé e

di 41 per le infrastrutture necessarie, riguarda un

bando dell’Enea, vinto dalla Regione Lazio, il “Divertor

tokamak test facility” (Dtt) per la produzione di energia

da fusione nucleare e sarà realizzato a Frascati.

Complessivamente si tratta di un investimento di circa

500 milioni di euro (fra fondi pubblici e privati) e creerà

1.600 posti di lavoro.

Dopo il parere della commissione, il piano torna adesso

in Giunta per il via libero definitivo.

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Le consigliere Marta Leonori e Marietta Tidei (Pd) hanno

chiesto un ruolo più attivo della commissione nella

redazione della prossimo programma triennale che

dovrà essere approvato entro aprile del prossimo anno.

Il presidente Maselli ha stabilito di calendarizzare

quanto prima un’audizione dell’assessore responsabile

della materia per avviare un lavoro di collaborazione.

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COMMISSIONE XII - Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione

Presidente: Sergio Pirozzi (Sergio Pirozzi Presidente)

Seduta n. 16 del 23 settembre 2019

Odg:

1) Schema di deliberazione n. 69, su "Approvazione del Regolamento regionale concernente 'Requisiti per l’iscrizione e modalità di gestione dell’Elenco territoriale

delle organizzazioni di volontariato di protezione civile della Regione Lazio. Abrogazione del regolamento

regionale 21 aprile 2017, n.12 (Disposizioni relative alla gestione dell’Elenco territoriale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile della Regione Lazio)'";

2) Schema di deliberazione n.70, su "Approvazione del Regolamento regionale concernente 'Modifiche al regolamento 7 agosto 2015 n. 9 (Misure a favore delle

organizzazioni di volontariato di protezione civile)'"; 3) Proposta di legge regionale n. 134 del giorno 28 marzo

2019 concernente: "Modifiche alla legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2 (Sistema integrato regionale di protezione civile. Istituzione dell'Agenzia regionale di

protezione civile) e successive modificazioni".

SINTESI

Lo S.D. n. 69 abroga il regolamento regionale n. 12 del

21 aprile 2017. Con la presente delibera si approva un

nuovo testo aggiornato secondo le esigenze dell’Agenzia

regionale di protezione civile, prevedendo i requisiti

necessari per l’iscrizione e degli obblighi in capo alle

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organizzazioni di volontariato, ottimizzando i requisiti di

accesso e di gestione.

Con lo S.D. n. 70 si disciplinano le modalità e i criteri di

erogazione di contributi alle Organizzazioni di

Volontariato facenti parte del Servizio regionale di

Protezione Civile valorizzandone l’operatività, la

preparazione, la formazione e le competenze

specialistiche delle stesse Organizzazioni. Si individuano

altresì i parametri e le caratteristiche per valutare

l’idoneità delle singole organizzazioni per partecipare alle

attività di previsione, prevenzione emergenza e post

calamità regionali, interregionali e nazionali.

La pdl n. 134 (d’iniziativa del consigliere Pirozzi (LPP))

prevede che le organizzazioni di volontariato di

protezione civile siano esentati dal pagamento delle

tasse automobilistiche dei mezzi utilizzati per l’attività di

protezione civile, e l’esenzione del pagamento dei

pedaggi autostradali unitamente all’esenzione del ticket

previsto per le visite mediche relative al rilascio del

certificato d’idoneità. Previste misure di potenziamento

del Sistema integrato regionale di protezione civile

attraverso il conferimento gratuito, o in comodato d’uso

di beni e mezzi di proprietà della Regione per

l’espletamento delle attività. Importante novità,

l’istituzione da parte dell’Agenzia regionale dei Centri

Polifunzionali di Prossimità di protezione civile (CPP). In

pratica, si istituiscono e dislocano nelle aree

maggiormente a rischio, delle appendici infrastrutturali

e operative per intervenire tempestivamente in caso di

emergenza.

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COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

PROTEZIONE CIVILE, FISSATI TERMINI PER I LAVORI SU TRE PROVVEDIMENTI IN COMMISSIONE XII

23/09/2019 - Illustrati oggi in XII Commissione - Tutela

del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi

rischi, protezione civile, ricostruzione, presieduta da

Sergio Pirozzi, due schemi di deliberazione, il n. 69 e il

n. 70, per i quali sono stati fissati i termini di

presentazione delle osservazioni al prossimo 27

settembre. Fissati inoltre dal presidente, rispettivamente

al 4 e 7 ottobre prossimi, anche i termini per la

presentazione di emendamenti e subemendamenti alla

proposta di legge regionale n. 134 del 28 marzo 2019,

"Modifiche alla legge regionale 26 febbraio 2014, n. 2

(Sistema integrato regionale di protezione civile.

Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile) e

successive modificazioni".

I due schemi di deliberazione, riguardanti

rispettivamente i requisiti per l’iscrizione e le modalità di

gestione dell’elenco territoriale delle organizzazioni di

volontariato di protezione civile, il primo, e modifiche ai

criteri sulle misure a favore delle organizzazioni stesse,

il secondo, sono stati illustrati in commissione dal dott.

Carmelo Tulumello, direttore dell’Agenzia regionale di

protezione civile: essi sono frutto di un processo di

concertazione tra l’Agenzia e le organizzazioni di

volontariato che operano nel settore della protezione

civile, ha detto Tulumello.

Il primo provvedimento abroga il regolamento regionale

21 aprile 2017, n.12 (Disposizioni relative alla gestione

dell’Elenco territoriale delle organizzazioni di

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volontariato di protezione civile della Regione Lazio)'".

L’articolo 3 del provvedimento prevede la fissazione di

classi e sezioni specialistiche in cui si articola l’Elenco,

necessità dettata dal numero ingente (sono circa 480)

delle organizzazioni, al fine di rendere più snello ed

efficace il lavoro dell’Agenzia. Si è ritenuto invece di

lasciare a una DGR, strumento più flessibile, la

fissazione dei criteri per l’iscrizione alle sezioni

specialistiche di ciascuna organizzazione.

Lo schema di deliberazione n.70, invece, interviene sul

regolamento 7 agosto 2015 n. 9 (Misure a favore delle

organizzazioni di volontariato di protezione civile)

apportando, ha spiegato il direttore dell’Agenzia,

modifiche ai criteri e parametri per la concessione dei

contributi alle associazioni.

Il presidente Pirozzi ha concluso la seduta ricordando,

anche con riferimento all’ultima scossa di terremoto in

ordine di tempo, registrata ieri nella zona interessata dal

sisma del 2016, come la prevenzione sia l’unica arma a

disposizione contro i terremoti, e rivendicando con

orgoglio al Lazio e segnatamente alla XII commissione la

bontà del lavoro fatto su questo terreno, elemento

decisivo per il quale è la speditezza dei lavori.

Presenti alla seduta i consiglieri Michela Di Biase e

Rodolfo Lena del Partito democratico, Marco Cacciatore

del Movimento 5 stelle e Laura Corrotti della Lega.

Seduta n. 17 del 30 settembre 2019

Odg:

1) Schema di deliberazione n. 69, concernente: "Approvazione del Regolamento regionale concernente

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'Requisiti per l’iscrizione e modalità di gestione dell’Elenco territoriale delle organizzazioni di

volontariato di protezione civile della Regione Lazio. Abrogazione del regolamento regionale 21 aprile 2017, n.12 (Disposizioni relative alla gestione dell’Elenco

territoriale delle organizzazioni di volontariato di protezione civile della Regione Lazio)'.”.

2) Schema di deliberazione n. 70, concernente: "Approvazione del Regolamento regionale concernente 'Modifiche al regolamento 7 agosto 2015 n. 9 (Misure a

favore delle organizzazioni di volontariato di protezione civile)

SINTESI

(Vedi pagine precedenti)

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

TUTELA DEL TERRITORIO: NOVITÀ PER IL

VOLONTARIATO

30/09/2019 - Votate, in commissione Tutela del

territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi,

protezione civile e ricostruzione, presieduta da Sergio

Pirozzi, le osservazioni a due schemi di deliberazione di

giunta.

Il primo schema riguarda l’approvazione del

Regolamento regionale concernente 'Requisiti per

l’iscrizione e modalità di gestione dell’Elenco territoriale

delle organizzazioni di volontariato di protezione civile

della Regione Lazio. Abrogazione del regolamento

regionale 21 aprile 2017, n.12 (Disposizioni relative alla

gestione dell’Elenco territoriale delle organizzazioni di

volontariato di protezione civile della Regione Lazio)'.

Sono state respinte alcune osservazioni presentate da

Laura Corrotti (Lega) e Mauro Cacciatore (M5s), accolte,

invece, quelle di Sergio Pirozzi, tra le quali l’introduzione

di sezioni specialistiche nelle organizzazioni di

volontariato, soprattutto per la parte dell’assistenza

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tecnico logistica. Per quanto riguarda il secondo

schema di deliberazione n. 70, sulle “Misure a favore

delle organizzazioni di volontariato di protezione civile”,

sono state introdotte e votate alcune novità proposte

dalla giunta, presente con Albino Ruberti; le disposizioni

riguardano la parte della revoca di mezzi e/o

attrezzature in comodato d’uso e i casi di esclusione dal

beneficio di contributi e dei rimborsi per le

organizzazioni destinatarie di provvedimenti esecutivi.

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COMMISSIONE SPECIALE PIANI DI ZONA

Presidente: Roberta Lombardi (M5s)

Audizione del 30 settembre 2019

Audizione congiunta con la VI Commissione

Odg: acquisizione utili approfondimenti in merito alle “opere a scomputo dei piani di zona con particolare

riferimento alla situazione di Monte Stallonara”. Soggetti auditi: l’Assessore regionale Mauro Alessandri, l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca

Montuori, l’Assessora alle Infrastrutture di Roma Capitale Margherita Gatta, l’Assessore alle Politiche

ambientali e Lavori pubblici dell’XI Municipio Giacomo Giujusa, il Direttore Generale del C.B.T.A.R. Andrea Renna, la Cooperativa Habitat 70, il Comitato di zona

Monte Stallonara e il Consorzio Monte Stallonara.

Audizione del 30 settembre 2019

Odg: Audizione su Piano di zona D6 Osteria del Curato 2 Coop. Edilizia La Goletta; Piano di Zona C23 Pisana

Vignaccia Coop Edilizia Atilia; Piano di zona D5 Romanina Coop. Maria Teresa 76; Piano di zona B47 La Storta Stazione Coop. Lega San Paolo Auto; Piano di

Zona C25 Borghesiana Pantano Coop. Lega San Paolo Auto. Invitati: Avv. Anna Lanza – Avv. Francesco Carluccio

(Lega San Paolo Auto) - Titolare Amm. Coop Maria Teresa 76 – Dott. Giuseppe Pisano (Comm. Liquidatore

La Goletta) – Prof. Emanuele Dinnella (Comm. Liquidatore Atilia) – Presidente Municipio VII Monica Lozzi – Direttore PAU Cinzia Esposito – Direttore

regionale politiche abitative, Manuela Manetti.

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SINTESI

Le audizioni riguardano le problematiche di alcuni

complessi residenziali pubblici ora in mano ai

commissari liquidatori che devono stabilire eventuali

violazioni di legge avvenute riguardo la cessione degli

immobili e salvaguardare i diritti dei creditori. Al tempo

stesso si intende garantire il diritto a persone anziane e

occupanti che osservano e regole a poter procedere

all’acquisto degli immobili usufruendo della parte di

finanziamenti delle istituzioni. Situazioni molto

complesse giuridicamente e in merito alle quali la

Regione può farsi parte attiva soltanto in parte.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

PIANI DI ZONA, AUDIZIONE NELLA COMMISSIONE

SPECIALE DELLA PISANA

30/09/2019 - Audizione oggi in Commissione speciale

sui piani di zona per l'edilizia economica e popolare

nella Regione, presieduta da Roberta Lombardi, sulle

problematiche di alcuni complessi residenziali pubblici.

Per primi hanno preso la parola i commissari liquidatori:

Giuseppe Pisano (Comm. liquidatore La Goletta, Piano

di zona D6 Osteria del Curato 2) ha riferito che su 32

immobili ci sono state 26 manifestazione di interesse e

dieci proposte di acquisto. Emanuele Dinnella (Comm.

liquidatore Coop. edilizia Atilia, per il Piano di Zona C23

Pisana Vignaccia) ha detto che in questo caso si tratta di

25 immobili, di cui però 21 occupati. Interesse

principale dell’amministrazione commissariale è che i

creditori vengano soddisfatti, ha aggiunto.

Per il sindacato Usb, Fascetti ha fatto presente che in

caso di fallimento o di gravi violazioni la convenzione

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può essere revocata, per questo stupisce ascoltare che

sarà consentito l'acquisto ai congiunti degli occupanti.

In ogni caso, dal prezzo massimo di cessione va

scomputato il finanziamento pubblico, che equivale in

genere al 70, 80 per cento, ha detto ancora.

Per quanto riguarda Osteria del curato e Vignaccia,

Orlandi della U.o. Edilizia sociale di Roma capitale ha

detto che sarà pronunciata decadenza dei titolari dalla

convenzione, causa fallimento. Il Direttore regionale

politiche abitative, Manuela Manetti, da parte sua ha

fatto presente che i commissari sono nominati dal

ministero, ma la Regione deve fare le sue verifiche sulle

tabelle da essi prodotte, sia per quanto riguarda i prezzi

massimi di cessione che sulla correttezza dello

scomputo del contributo pubblico. Cosa che è stata fatta

per Osteria del curato, ad esempio.

Per Marco Cacciatore del Movimento 5 stelle, in una

materia così delicata e complessa è importante ricorrere

agli istituti giuridici ad hoc quando ci sono violazioni; in

ogni caso, se si parla di gestione commissariale vuol dire

che la politica ha già fallito. Roberta Lombardi ha

aggiunto che ci si riserva un approfondimento delle

situazioni discusse, ma comunque l’interesse principale

è tutelare il diritto all’alloggio, specie per gli anziani

occupanti.

A seguire, si è affrontato il tema del Piano di zona B47

La Storta e del Piano di Zona C25 Borghesiana Pantano,

in entrambi i quali il soggetto chiamato in causa è la

Coop. Lega San Paolo Auto. Prima ad intervenire l’ avv.

Anna Lanza, in rappresentanza del creditore, Banca

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intesa: l’avvocato ha ricordato che il credito della banca

è privilegiato anche rispetto a quello della Regione,

potendo vantare l’iscrizione ipotecaria sull’immobile. Il

direttore Manetti, pur riconoscendo ciò, ha però

precisato che quando un immobile è stato oggetto di un

finanziamento pubblico, per ciò stesso gli viene

riconosciuto il pubblico interesse, come da numerose

sentenze in materia. A seguire, sono intervenuti i

comitati degli inquilini, che hanno illustrato la

drammatica situazione degli inquilini di 110

appartamenti, nel caso di Pantano, e di 40, nel caso

della Storta. Regione e Comune devono intervenire, è

stato chiesto, anche perché, ha aggiunto Fascetti di

Usb, non hanno svolto a suo tempo la loro funzione di

controllo.

Per Roma capitale, Orlandi ha detto che anche in questo

caso esiste la possibilità di acquisire gli immobili al

patrimonio comunale, facendo decadere le convenzioni.

Anche il PAU (Dip. Programmazione e Attuazione

Urbanistica) di Roma capitale ha aggiunto che occorre

prestare attenzione anche alla determinazione dei

canoni e al calcolo del contributo pubblico da

scomputare. Il direttore Manetti ha comunque precisato

che la Regione si sta costituendo in ogni tipo di

procedimento, ma ovviamente ha un suo scadenzario.

La presidente Lombardi ha concluso i lavori dicendo che

questi incontri sono importanti anzitutto per colmare un

vuoto di comunicazione sul tema tra gli attori in causa e

quindi anche per valutare le azioni da intraprendere.

Presenti all'audizione anche i consiglieri Fabrizio Ghera

di Fratelli d'Italia e Devid Porrello del M5s.

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Comitato monitoraggio attuazione leggi e valutazione effetti delle politiche regionali

Presidente: Enrico Cavallari (GM)

Seduta n. 5 del 27 settembre 2019 Odg: Relazione della Giunta regionale ai sensi della

clausola valutativa contenuta nell'articolo 22 comma 1, lettera a) della legge regionale 22 febbraio 2019, n. 2 "Riordino delle istituzioni pubbliche di assistenza e

beneficenza (Ipab) e disciplina delle aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp)" (deliberazione di Giunta

regionale n. 255 del 30 aprile 2019) Relazione della Giunta regionale ai sensi della clausola valutativa contenuta nell'articolo 19 della legge regionale

3 novembre 2015, n. 14 "Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovra-indebitamento o vittime di usura o di estorsione" (deliberazione di Giunta

regionale n. 489 del 23 luglio 2019 SINTESI

Il Comitato valuta la legge regionale 22 febbraio 2019, n.

2 ha disposto il riordino e la trasformazione delle

Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB)

in Aziende di Servizi alla Persona (ASP), ovvero in

persone giuridiche di diritto privato. Le ASP hanno

personalità giuridica di diritto pubblico, sono dotate di

autonomia giuridica e amministrativa, in particolare

statutaria, contabile, patrimoniale, gestionale e tecnica e

non hanno scopo di lucro. Esse ordinano la propria

organizzazione in base ai principi di efficacia,

economicità, efficienza e trasparenza, nel rispetto

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dell’equilibrio di bilancio e sono sottoposte alla vigilanza

della Regione Lazio.

L’altra valutazione riguarda la clausola valutativa

contenuta nell'articolo 19 della legge regionale 3

novembre 2015, n. 14. La legge in questione contrasta il

fenomeno dell’usura e del sovra-indebitamento e

sostiene le persone vittime del fenomeno favorendo il

loro reinserimento nell’economia legale. A tale scopo è

stato istituito un Fondo destinato alle persone e alle Pmi

coinvolte, all’assistenza e alla tutela, nonché ai consorzi

e le cooperative di garanzia collettiva dei fidi.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

NOMINATI DUE RELATORI PER LA VALUTAZIONE DELLA RELAZIONE SULLA LEGGE ANTIUSURA

25/09/2019 - Il comitato per il monitoraggio

dell'attuazione delle leggi e la valutazione degli effetti

delle politiche regionali ha preso in esame, presieduto

da Enrico Cavallari, nella seduta odierna ha preso in

esame due relazioni arrivate dalla giunta regionale.

Sulla prima, che riguarda la fase iniziale di attuazione

della legge di riordino delle Ipab, il comitato, visto che la

relazione si limita alla fotografia della situazione

esistente, si è limitato a una semplice presa d'atto. Per

esaminare la seconda, che riguarda l'attuazione delle

legge n. 14/2015 “Interventi regionali in favore dei

soggetti interessati dal sovra-indebitamento o vittime di

usura o di estorsione”, e rientra tra i provvedimenti su

cui il comitato ha deciso di puntare la sua attenzione,

sono state nominate come relatrici le consigliere

Valentina Grippo (Pd) e Valentina Corrado (M5s).

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Insieme agli uffici tecnici dovranno approfondire l'esame

della relazione e riferire al comitato stesso.

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CO.RE.CO.CO - Comitato regionale di controllo contabile

Presidente: Giancarlo Righini (FdI)

Seduta del 25 settembre 2019

Odg: Rendiconto generale della Regione Lazio per

l’esercizio finanziario 2018”.

SINTESI

Il Rendiconto Generale e si riferisce all’esercizio già

terminato. Tale bilancio contempla l’indicazione delle

entrate effettivamente realizzate e delle spese

effettivamente sostenute nel periodo che viene preso in

considerazione. Il rendiconto è articolato per Missioni e

Programmi ed è preceduto da una nota preliminare

generale. Si compone di due documenti: Conto del

bilancio, che illustra i risultati della gestione finanziaria,

confrontando le voci d'entrata e di spesa con quelle del

bilancio di previsione, illustra la gestione dei residui

dell'esercizio precedente e i residui da tramandare a

quello successivo;

Conto del patrimonio, con cui si evidenziano le

variazioni del patrimonio e la situazione patrimoniale

finale e viene confrontato con il conto del bilancio.

Il Rendiconto Consolidato Giunta-Consiglio consente

di ottenere una visione completa delle consistenze

finanziare, con il relativo risultato di

amministrazione, e delle risultanze economico-

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patrimoniali, incluso il risultato economico, del

gruppo composto dalla Regione Lazio e dal Consiglio

Regionale del Lazio. I dati utilizzati sono quelli del

Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio

finanziario 2018, approvato sotto forma di proposta di

legge con deliberazione di Giunta regionale n. 240 del

18aprile 2019 ed il rendiconto generale del Consiglio

regionale del Lazio per l’esercizio finanziario 2018

approvato con deliberazione del Consiglio regionale del

Lazio n.6 del 07agosto2019.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

CORECOCO: OK AI RENDICONTI DEGLI ENTI TRANNE PER IRVIT, MONTI SIMBRUINI E PARCO RIVIERA DI ULISSE

25/09/2019 - Il Comitato regionale di controllo

contabile (Corecoco), presieduto da Giancarlo Righini

(FdI), ha espresso, all'unanimità, parere favorevole al

Rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio

finanziario 2018, al conto consuntivo del Consiglio

regionale e ai rendiconti delle agenzie e degli enti

dipendenti fatta eccezione per l’Irvit, i Monti Simbruini e

per il Parco Riviera di Ulisse. Su quest’ultimo non

avendo potuto esaminare i bilanci, a causa del mancato

invio degli stessi al comitato, il presidente Righini ha

proposto un odg da presentare in aula a firma del

Comitato.

Nella seduta odierna è stato inoltre ascoltato il

presidente dell’Arsial, Antonio Rosati e il revisore dei

conti dello stesso ente, Emanuele Carabotta per

chiarimenti sulla rendicontazione che alla voce

“personale” e “fornitura d’acqua” riporta incrementi di

spesa.

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Il presidente dell’Arsial ha illustrato le performance sul

lavoro svolto per lo smaltimento dei residui attivi passati

da 7 milioni del 2016 a 536 mila del 2018, ha spiegato

come le spese per il personale sono attribuibili a

adeguamenti contrattuali e alla gestione del fondo per

l’assunzione di tecnici a tempo determinato. Carabotta,

revisore contabile, ha altresì illustrato come dal punto di

vista sostanziale si tratti solo di uno spostamento di

dati. Sul fronte delle spese per la fornitura dell’acqua, il

presidente dell’Arsial ha illustrato al Comitato le vicende

sulla gestione del ciclo idrico, sostanzialmente fatto di

pozzi di acqua non potabile che l’ente si è trovato a

gestire, in alcune zone rurali, nelle more dei

trasferimenti al gestore unico, Ato Acea. Le spese sono

dunque riconducibili all’acquisto di 26 serbatoi mobili e

alla manutenzione e adeguamento della rete.

Il Comitato ha concluso con la richiesta di una relazione

scritta e dettagliata sulla vicenda dell’acqua che l’Arsial

presenterà a breve.

Sono intervenuti: Valentina Corrado ( M5S), Marco

Vincenzi (Pd).

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CONSIGLIO REGIONALE

Presidente

Mauro Buschini (Pd)

Vice presidenti

Devid Porrello (M5s) Giuseppe Emanuele Cangemi (GM)

Seduta n. 38 del 29 luglio - 7 agosto 2019

Odg: 1.Proposta di deliberazione consiliare n. 26 del 4 gennaio 2019,adottata dalla Giunta regionale con

decisione n. 59 del 20 dicembre 2018, concernente: Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) ai sensi degli articoli 21, 22 e 23 della legge regionale 6 luglio

1998,n. 24 (pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico) e degli articoli

135, 141bis, 143 e156 del decreto legislativo 22 gennaio 2004,n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002,N. 137) e

successive modifiche; 2.Testo unificato concernente “Disposizioni per

contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura” delle seguenti proposte di legge:-Proposta di legge regionale n. 100 del

23 gennaio 2019 presentata dai consiglieri Bonafoni, Capriccioli, De Paolis, Leonori, Panunzi, Lena E Califano, concernente: Norme di contrasto e per

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l’emersione del lavoro non regolare in agricoltura;-Proposta di legge regionale n. 107 del 6 febbraio

2019,adottatadalla Giunta regionale con deliberazione n. 47 del 31 gennaio 2019, concernente: Disciplina in materia di contrasto al lavoro non regolare in

agricoltura; 3.Proposta di legge regionale n. 113 del 18 febbraio

2019 presentata dai consiglieri Cacciatore, Lombardi, Porrello, Novelli, Marcelli, De Vito E Blasi, concernente: Disposizioni per promuovere le pratiche di compostaggio

aerobico di rifiuti organici; 4.Proposta di deliberazione consiliare n. 30 del 17 maggio 2019, adottata dalla Giunta regionale con

decisione n. 26 del 14 maggio 2019, concernente: Approvazione del Piano del Parco Nazionale del Gran

Sasso e Monti della Laga ai sensi dell’articolo 12, comma 4, della legge 6 dicembre 1991, n.394 (legge quadro sulle aree protette) e successive modifiche.

SINTESI

Nel corso dell’approvazione del PTPR sono state

introdotte delle modifiche alla L.R. 24/1998 e ad

ulteriori leggi regionali settoriali. Il PTPR, oggetto di

intesa con il Ministero competente, ha comportato

l’inserimento di nuovi elementi tra cui nuove aree

archeologiche. La PDC n. 26 corregge alcuni errori

materiali che intervenuti nel corso dell’elaborazione e

approva il PTPR con gli elaborati del Piano così come

adottato e aggiornato contenente l’aggiornamento della

base cartografica CTR in scala 1:5000 agg. 2014 che

costituisce rappresentazione più attuale e descrittiva

del territorio regionale (non assume valore prescrittivo

e non modifica la disciplina di tutela, d’uso e

valorizzazione dei paesaggi).

La pdl n. 100 (d’iniziativa dei consiglieri Bonafoni (LcZ) e

Capriccioli (+Europa)), affida alla Regione il compito di

definire e adottare il Piano d’Intervento per contrastare il

lavoro nero in agricoltura nel Lazio. Si stabilisce

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l’obbligatorietà, per chi beneficia dei fondi comunitari, di

applicare contratti collettivi di lavoro nazionali e

territoriali del settore agricolo, pena la riduzione o

revoca degli stanziamenti e conseguente denuncia alle

autorità.

Con la pdl n. 107 (d’iniziativa della Giunta regionale), la

Regione esercita le proprie competenze legislative ed

amministrative in materia di tutela e sicurezza del

lavoro. Inoltre, con la nuova normativa si disciplinano le

modalità, le misure e gli strumenti per favorire

l'emersione del lavoro non regolare in agricoltura.

Al fine di ridurre lo scarto di rifiuti urbani, con la pdl n.

113 (d’iniziativa del consigliere Cacciatore (M5s) ed altri)

la Regione incentiva il compostaggio aerobico (in

particolare l’auto-compostaggio), il compostaggio di

comunità e di prossimità. Incentivata anche la

produzione aerobica e l’utilizzo di un compost di qualità.

Previsti contributi per soggetti pubblici e privati e il

monitoraggio da parte del Consiglio regionale

sull’attuazione della legge.

Con la pdc n. 30 si propone al Consiglio regionale

l’approvazione del Piano del Parco Nazionale del Gran

Sasso e Monti della Laga come da intese sottoscritte da

Regione Lazio, Ente Parco e Comuni di Accomuli e

Amatrice.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

IL CONSIGLIO APPROVA IL PIANO TERRITORIALE

PAESISTICO REGIONALE

02/08/2019 - Il Consiglio regionale del Lazio ha

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approvato a maggioranza il Piano territoriale paesistico

regionale (Proposta di deliberazione consiliare n. 26 del

4 gennaio 2019) al termine di una sessione d’Aula

durata tre giorni. Il voto è arrivato alle 6 di questa

mattina, dopo una maratona notturna iniziata poco

prima dell’una, quando l’assessore regionale

Massimiliano Valeriani ha presentato quattro

subemendamenti che hanno interamente sostituito

alcune parti del corposo provvedimento (tra cui le norme

tecniche e le osservazioni), facendo decadere circa 2000

emendamenti. Le modalità e i tempi dei lavori d’Aula

hanno suscitato le proteste dei gruppi consiliari del

Movimento 5 stelle e di Fratelli d’Italia, che hanno

criticato, in particolare, l’esiguo tempo concesso per

esaminare gli ultimi quattro subemendamenti,

presentati alla ripresa dei lavori dopo una lunga

interruzione durata dalle 14 di ieri all’una del mattino di

oggi.

Il Piano territoriale paesistico regionale (Ptpr), redatto

secondo i contenuti della Legge regionale 6 luglio 1998,

n. 24 (Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle

aree sottoposti a vincolo paesistico), è un piano

paesaggistico che sottopone a specifica normativa d'uso

l’intero territorio della Regione Lazio con la finalità di

salvaguardare i valori del paesaggio, ai sensi degli

articoli 131, 135 e 143 del Codice dei beni culturali e del

paesaggio. Il Ptpr approvato oggi sostituisce i Piani

territoriali paesistici (Ptp) attualmente vigenti,

costituendo un unico piano paesaggistico per l’intero

ambito regionale, con l’unica eccezione della parte di

territorio relativa al “Piano Valle della Caffarella, Appia

antica e Acquedotti”. Le norme del piano sono

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sovraordinate alla pianificazione urbanistica delle

Province e dei Comuni e offrono un riferimento

cartografico univoco e completamente informatizzato per

l’individuazione e la perimetrazione dei beni

paesaggistici. Le sue previsioni sono anche direttamente

efficaci e conformative dei diritti di terzi, prevalendo

sugli strumenti urbanistici vigenti.

Tra i numerosi documenti allegati al Piano, le norme

tecniche possono essere considerate la parte centrale del

provvedimento, perché hanno natura prescrittiva e

contengono le disposizioni generali, la disciplina di

tutela e di uso dei singoli ambiti di paesaggio con

l’individuazione degli usi compatibili e delle azioni

ammesse. Contengono, inoltre, anche le modalità di

tutela delle aree protette per legge, le modalità di tutela

degli immobili e le aree del patrimonio identitario

regionale, gli indirizzi volti a realizzare lo sviluppo

sostenibile delle aree interessate.

Seduta n. 38 del 7-8 agosto 2019

Odg: 1.Testo unificato concernente “Disposizioni per

contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura” delle seguenti proposte di legge: - Proposta di legge regionale n. 100

del 23 gennaio 2019 presentata dai consiglieri Bonafoni, Capriccioli, De Paolis, Leonori, Panunzi, Lena E Califano, concernente: Norme di contrasto e per

l’emersione del lavoro non regolare in agricoltura; - Proposta di legge regionale n. 107 del 6 febbraio

2019,adottatadalla Giunta regionale con deliberazione n. 47 del 31 gennaio 2019, concernente: Disciplina in materia di contrasto al lavoro non regolare in

agricoltura; 2. Proposta di legge regionale n. 113 del 18 febbraio 2019 presentata dai consiglieri Cacciatore, Lombardi,

Porrello, Novelli, Marcelli, De Vito E Blasi, concernente: “Disposizioni per promuovere le pratiche di

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compostaggio aerobico di rifiuti organici”; 3. Proposta di deliberazione consiliare n. 30 del 17

maggio 2019, adottata dalla Giunta regionale con decisione n. 26 del 14 maggio 2019, concernente: Approvazione del Piano del Parco Nazionale del Gran

Sasso e Monti della Laga ai sensi dell’articolo 12, comma 4, della legge 6 dicembre 1991, n.394(legge

quadro sulle aree protette) e successive modifiche.

SINTESI

(Vedi pagine precedenti)

COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

APPROVATO IL PIANO DEL "PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA"

07/08/2019 - Il Consiglio regionale del Lazio,

presieduto da Mauro Buschini, ha approvato oggi il

piano del “Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della

Laga” (proposta di deliberazione consiliare n. 30 del 17

maggio 2019), limitatamente al territorio del Lazio

(Accumoli e Amatrice). Nella stessa seduta l’Aula ha

approvato anche il rendiconto generale del Consiglio per

l’esercizio 2018 (proposta di deliberazione consiliare n.

32 del 1° luglio 2019) e dodici ordini del giorno collegati

al Piano territoriale paesistico regionale, già votato

venerdì scorso. I lavori proseguiranno domani a partire

dalle ore 10,30.

La proposta di delibera consiliare che approva il piano

del “Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”

è stata illustrata in Aula dall’assessora regionale Enrica

Onorati, titolare delle deleghe all’Agricoltura,

Promozione della filiera e della cultura del cibo,

Ambiente e risorse naturali. “Noi siamo coinvolti come

Regione Lazio per due nostri comuni – ha detto Onorati

– rispettivamente Accumoli ed Amatrice, che insistono

dentro questo parco nazionale. È la prima volta che la

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Regione Lazio adotta un piano d’assetto di un parco

nazionale, in questo caso interregionale molto

importante”. L’assessora ha poi elencato gli obiettivi del

Piano: garantire la massima salvaguardia delle aree a

maggiore naturalità; valorizzare le peculiarità presenti

all’interno dell’area, nello specifico quelle naturalistiche,

storico-architettoniche ed archeologiche; favorire la

relazione e la continuità biologica con i contesti

territoriali limitrofi; organizzare e promuovere forme di

fruizione turistica e ricreativa con azioni coordinate a

livello anche territoriale.

Valerio Novelli (M5s), presidente dell’ottava commissione

che ha avviato l’iter di approvazione del provvedimento,

è intervenuto per invitare l’Aula a “un voto consapevole,

un voto responsabile, non solo perché stiamo parlando

del terzo piano di assetto approvato dall’inizio della

legislatura, ma anche perché stiamo parlando di alcuni

territori che, effettivamente, sono stati gravati da

situazioni terribili e terrificanti”.

L’area del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della

Laga interessa marginalmente il Lazio, essendo

l’Abruzzo la regione capofila. La grandissima parte dei

circa 150mila ettari dell’ente, infatti, sono all’interno dei

suoi confini, così come 40 dei 44 comuni interessati.

Fanno eccezione i due comuni laziali della provincia di

Rieti, Amatrice e Accumoli, e due comuni della provincia

di Ascoli Piceno (Marche).

Il rendiconto generale del Consiglio regionale del Lazio

per l’esercizio 2018, invece, è stato illustrato in Aula dal

vice presidente della Regione ed ex presidente del

Consiglio, Daniele Leodori (Pd), il quale ha detto che il

bilancio complessivo ammonta a poco meno di 60

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milioni di euro. Nel dettaglio, Leodori ha poi elencato

puntualmente tutte le entrate: “Noi abbiamo un bilancio

del Consiglio formato da: entrate costituite da

trasferimenti dalla Giunta per 58.750.000 euro; entrate

costituite da altri trasferimenti per 150.000 euro;

entrate costituite da trasferimenti riguardanti iniziative

per lo sviluppo del processo di integrazione europea per

50.000 euro, sempre dalla Giunta; entrate costituite da

trasferimenti in materia previdenziale per 1,320 milioni

di euro; entrate costituite dalla convenzione per

l’Autorità per le comunicazioni per 202.000 euro, che

vengono trasferiti al Corecom; altre entrate varie per

49.830 euro derivanti da entrate diverse. Inoltre, ci sono

entrate extra-tributarie per 72.602 euro ed entrate

diverse per 2.400 euro”. Leodori ha poi aggiunto che vi è

una restituzione alla Giunta di circa 11 milioni di euro,

“che – ha detto – costituiscono l’avanzo di

amministrazione e da due anni a questa parte, così

come richiesto dalla Corte dei conti, anziché trattenerli

nel bilancio del Consiglio, come precedentemente veniva

fatto, vengono restituiti”.

Durante i lavori odierni, dopo l’esame del rendiconto e

prima dell’approvazione del piano del Parco, il Consiglio

ha esaminato numerosi ordini del giorno collegati

all’approvazione del Piano territoriale paesistico

regionale (avvenuta venerdì scorso), approvandone 12.

APPROVATO LA LEGGE PER IL CONTRASTO AL LAVORO IRREGOLARE IN AGRICOLTURA

09/08/2019 - Il Consiglio regionale del Lazio presieduto

da Mauro Buschini ha approvato oggi a maggioranza

con 26 voti favorevoli e 4 astenuti su 31 presenti, il testo

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unificato delle proposte di legge regionale n. 100 e n.

107 (Disposizioni per contrastare il fenomeno del lavoro

irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in

agricoltura). Si tratta di un testo proveniente dal lavoro

di una sottocommissione, che ha unificato una proposta

di legge di Giunta (la n. 107) con una avente come primi

firmatari Marta Bonafoni della lista Zingaretti e

Alessandro Capriccioli di Più Europa radicali (la n. 100).

Il suo obiettivo, come enunciato nell’articolo 1, è quello

di contrastare lo sfruttamento dei lavoratori e favorire

l’emersione del lavoro irregolare nel settore agricolo. La

situazione si è sbloccata solo alle 3,30 della notte, dopo

che per lunghe ore il centro destra aveva portato avanti

una dura opposizione. A questo scopo è stata presentata

anche una mole ingente di ordini del giorno, che sono

stati però rinviati alla prossima seduta, successiva alla

pausa estiva, il 10 settembre. Rinviato anche l’esame

della proposta di legge regionale n. 113 (Compostaggio

aerobico di rifiuti organici), dopo che la stessa era stata

presentata da Marco Cacciatore (M5s) nel primo

pomeriggio dell’8 agosto. Proprio questa alternanza tra

le due proposte di legge era stata contestata

dall’opposizione di centrodestra che, alla ripresa dei

lavori sul testo sul lavoro irregolare, con l’esame

dell’articolato, aveva iniziato la sua opposizione, con i

consiglieri Antonello Aurigemma di Forza Italia, Daniele

Giannini e Angelo Tripodi della Lega e Chiara Colosimo e

Fabrizio Ghera di Fratelli d’Italia.

Tra i contenuti della normativa approvata oggi, gli

elenchi di prenotazione telematici previsti dall’articolo 3

per fare incontrare domanda e offerta di lavoro e gli

indici di congruità (articolo 4), attraverso i quali si

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definisce il rapporto tra quantità e qualità dei beni e

servizi offerti dai datori di lavoro e quantità delle ore

lavorate. Molti emendamenti hanno modificato l’articolo

5 della proposta, sui centri polifunzionali per prestare

assistenza ai lavoratori, a cui l’opposizione di destra

rimproverava il fatto di realizzare un duplicato dei centri

per l’impiego. Vari gli emendamenti anche all’articolo 6,

che istituisce un osservatorio regionale sul lavoro in

agricoltura presso l’assessorato competente in materia

di lavoro. Il programma triennale degli interventi è

previsto all’articolo 7 e comprende, tra gli altri,

l’incentivazione all’assunzione di soggetti che hanno

denunciato una o più imprese per ricorso al lavoro

irregolare e l’agevolazione del trasporto dei lavoratori da

e per il luogo di lavoro. Le condizioni di accesso ai

benefici economici da parte delle imprese agricole sono

l’oggetto dell’articolo 8, approvato senza emendamenti,

così come il 9 sulle campagne di informazione e azioni di

sensibilizzazione. Il regolamento di attuazione è regolato

dall’articolo 12 e il monitoraggio di questa legge

dall’articolo 13. 430 mila euro per l’anno corrente, 950

mila ciascuno per i due anni seguenti sono le cifre del

finanziamento di questa normativa, contenute

nell’articolo 15, come emendato dall’assessore Sartore.

Approvato anche un articolo aggiuntivo per

salvaguardare gli stipendi dei tirocinanti della giustizia.

Per Bonafoni, prima ad intervenire in discussione

generale in mattinata, la politica deve dimostrare con

questa legge di essere più forte della criminalità. La

consigliera ha stigmatizzato però al termine dei lavori

l’atteggiamento tenuto dal centro destra su un tema così

importante e ha invece riconosciuto il senso di

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responsabilità del M5s. Il lavoro agricolo è

particolarmente soggetto alla penetrazione della

criminalità, secondo l’assessore Claudio Di Berardino, a

causa tra l’altro della stagionalità delle attività.

Particolarmente importante secondo l’assessore è

l’intervento della normativa a proposito del trasporto

verso i campi, poiché questo è il momento di contatto

tra i “caporali” e la manodopera. “La corsa al ribasso dei

diritti quando comincia non finisce più”, ha detto poi la

presidente della commissione Lavoro Eleonora Mattia

del Pd, che ha parlato anche di “una alleanza tra cibo

sano e lavoro sano”. Sfruttamento doppio è quello della

manodopera femminile, che spesso è anche fatta oggetto

di ricatto sessuale, ha concluso Mattia. “Schiavitù” è

l’unico termine in grado di descrivere la situazione dei

lavoratori irregolari in agricoltura, secondo il presidente

della commissione seconda, Capriccioli: “condizioni di

vita disumane, paghe irrisorie, arbitrio dei padroni”

connotano questa situazione. Contrario alla

differenziazione tra uomini e donne nella considerazione

dello sfruttamento si è detto Loreto Marcelli del

Movimento 5 stelle; una sintesi tra la lotta al caporalato

e la tutela degli interessi legittimi degli imprenditori è

necessaria per Daniele Giannini della Lega. Attenzione

va posta anche alla fase della distribuzione secondo

Pasquale Ciacciarelli di Forza Italia, citando gli esercizi

di ortofrutta gestiti da immigrati con orari assai più

ampi di quelli normali. Auspicato che questa normativa

non diventi una “bandiera”, da agitare per fini politici,

da parte di Sergio Pirozzi. Aurigemma di Forza Italia ha

ricordato il coinvolgimento di elementi anche dei

sindacati nelle recenti inchieste sul lavoro nero ed ha

auspicato un attento esame degli emendamenti

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presentati. Un problema di competenza è quello

sollevato da Massimiliano Maselli di Noi con l’Italia, che

ritiene che questa materia ricada quasi del tutto in

ambito statale. Non si può essere certo in disaccordo

sugli intenti di questa normativa, secondo Ghera

secondo cui però l’afflusso incontrastato di immigrati

degli scorsi anni con governi di centro sinistra ha

favorito il fenomeno.

Seduta n. 38 del 10 settembre 2019

Odg: Proposta di legge regionale n. 113 del 18 febbraio 2019 presentata dai consiglieri Cacciatore, Lombardi,

Porrello, Novelli, Marcelli, De Vito E Blasi, concernente: “Disposizioni per promuovere le pratiche di compostaggio aerobico di rifiuti organici”;

SINTESI

(vedi pagine precedenti)

Seduta n. 40 del 16 settembre 2019

Odg: dibattito sulla situazione politica.

Seduta n. 38 del 16 e 17 settembre 2019

Odg: Proposta di legge regionale n. 113 del 18 febbraio 2019 presentata dai consiglieri Cacciatore, Lombardi, Porrello, Novelli, Marcelli, De Vito E Blasi, concernente:

“Disposizioni per promuovere le pratiche di compostaggio aerobico di rifiuti organici”;

SINTESI

(Vedi pagine precedenti)

COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

DIBATTITO D'AULA SUI NUOVI SCENARI, NAZIONALI E

IN REGIONE

16/09/2019 - La nuova situazione politica italiana,

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scaturita dalla formazione di un nuovo governo M5s-Pd,

è stata oggetto di una seduta straordinaria del Consiglio

regionale del Lazio richiesta dai consiglieri del

centrodestra che si è svolta nella mattinata. In apertura

dei lavori, il presidente Mauro Buschini (Pd) ha

comunicato all’Aula il passaggio dei consiglieri Antonello

Aurigemma, Adriano Palozzi e Pasquale Ciacciarelli da

Forza Italia al gruppo Misto, a far data dal 10 settembre

2019, e l’assunzione, nella stessa data, della carica di

capogruppo di Forza Italia da parte del consigliere

Giuseppe Simeone.

Ad aprire il confronto è poi intervenuta la capogruppo

del Movimento 5 stelle, Roberta Lombardi, la quale,

paragonando Salvini al capitano di una squadra che

sceglie di interrompere una partita al due a zero, ha

ripercorso gli eventi nazionali che hanno portato al “caos

istituzionale per la logica di profitto di Salvini”. Secondo

Lombardi, "decidendo di interrompere l'esperienza di

governo, Salvini è andato contro la volontà popolare”.

Una prima risposta a Lombardi è arrivata da Stefano

Parisi (Lazio 2018): “voi sbandierate questa onestà come

se fosse una vostra caratteristica che gli altri non

hanno, veramente è una cosa che ha stufato”. Per Parisi,

“è profondamente disonesto che una persona totalmente

incompetente di relazioni internazionali, che non ha mai

avuto nessuna funzione estera nel paese, accetti di fare

il ministro degli Esteri”. In vista del possibile

allargamento della maggioranza in Consiglio regionale,

Antonello Aurigemma (Misto) ha ricordato che il

Movimento 5 stelle si era presentato agli elettori come

un’alternativa al Pd e che giammai avrebbe dato

sostegno alla maggioranza Zingaretti.

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“Astio” e “acredine” ha colto Daniele Giannini (Lega),

nell’intervento di Lombardi. “Questa legislatura – ha

ricordato Giannini - era già iniziata con delle

dichiarazioni della presidente Lombardi di apertura al

Pd, poi messe in naftalina. Oggi – ha proseguito

Giannini - con questo accordo nazionale potete essere

ritirati fuori e portati come esempio, anche perché alla

fine di tutto ciò, io penso che, come è successo un po’

nello scorso governo, anche qua sarete pian piano

prosciugati nel vostro elettorato da chi fa politica da più

tempo e da chi, comunque, in quei settori, che sono le

banche, l’alta finanza, l’Europa e le cooperative, è

sicuramente in grado di dare più risposte di voi”. Per

Pasquale Ciacciarelli (Misto), “oggi si suggella quello che

accadeva già dall’inizio della legislatura, e cioè un

accordo non detto tra Pd e 5 Stelle”. Secondo

Massimiliano Maselli (NcI), “il valore della coerenza, che

è un valore non negoziabile, che si dovrebbe tenere alto

sia a livello nazionale sia a livello regionale”. Pur

ricordando i due consiglieri di centrodestra passati al

gruppo Misto, Maselli ha voluto sottolineare che “il

centrodestra ha tante responsabilità sicuramente, ha

commesso tanti errori sicuramente, ma non ha mai

governato insieme alla parte contro la quale si è sempre

contrapposto”.

“Il Movimento 5 Stelle - ha dichiarato la consigliera

Francesca De Vito (M5s) - rappresenta sicuramente

un’anomalia. Lo abbiamo detto da subito: noi vorremmo

superare quella ideologia di destra e di sinistra, e se Dio

vuole ci stiamo anche riuscendo. Siamo i cittadini che

portano avanti le idee. E se le idee sono buone, e se

intorno a queste convergono le azioni di altre forze

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politiche, ben venga”. Per Gianluca Quadrana (Lista

Zingaretti), “qualora ci fosse l’apertura di un dialogo con

il Movimento 5 Stelle, nelle altre regioni e anche nella

regione Lazio, sarebbe un dialogo termini politici, non di

rivalità, non di acrimonia, o di antipatie, che invece

governano il vostro campo”. Il capogruppo di Fratelli

d’Italia, Fabrizio Ghera, ha parlato senza mezzi termini

di “tradimento del mandato elettorale”. La capogruppo

della Lista Zingaretti, Marta Bonafoni, ha proposto

ironicamente una risoluzione di solidarietà al

centrodestra, per gli “schiaffoni” ricevuti dalla

consigliera Lombardi, ma anche “nei confronti di una

situazione che evidentemente vede imbarazzo,

insufficienze, regolamenti di conti”.

Sergio Pirozzi pensa che “il più pulito abbia la rogna” e

che “le scelte politiche di un gruppo poi si paghino nel

medio e nel lungo periodo”. Pirozzi ha ricordato Fini “che

è scomparso, e ricordo quello che ha fatto l’Ncd eletto

con il centrodestra che poi è diventato parte organica del

Governo Renzi e Gentiloni. Oggi ho perso notizie

dell’Ncd”. Con un certo fair play, il capogruppo della

Lega, Orlando Tripodi, ha iniziato il proprio intervento

augurando agli ex assessori regionali Manzella e

Bonaccorsi, nominati sottosegretari del governo Conte,

“un buon lavoro, veramente di cuore, gli auguri per

portare le esigenze del Lazio nei loro ruoli amministrativi

così importanti”. “Nessuno ha mai detto che questo

governo non è legittimo nelle norme della Costituzione –

ha proseguito Tripodi - Noi diciamo che è illegittimo

nella democrazia popolare”. Tripodi ha poi chiesto “di

sapere su che strada possiamo lavorare, quale percorso

dobbiamo fare, chi è maggioranza e chi è opposizione,

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senza più nascondersi”.

La risposta è arrivata dal capogruppo del Pd, Marco

Vincenzi, il quale ha parlato della volontà “di provare la

possibilità di un accordo anche in Regione Lazio, una

volontà piena, chiara e legittima che non contrasta con

nessuna legge elettorale”. “E' vero che le coalizioni

presentano un candidato governatore – ha proseguito

Vincenzi - ma anche che le forze siedono in consiglio e

nessuna legge vieta che si possa allargare la

maggioranza”. Vincenzi ha inoltre parlato di un

imminente chiarimento sugli obiettivi programmatici, di

governo e politici generali, “su come dare il nostro

contributo nella nostra regione con l'esperienza specifica

di un laboratorio originale di sintesi in questo Consiglio,

anche nella direzione di allargare una maggioranza che

non sarà più larga solo qui ma anche nella nostra

comunità nel Lazio e dia il suo contributo a un progetto

nazionale".

A conclusione del dibattito è infine intervenuto il

vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori (Pd).

"Oggi politicamente si apre a livello nazionale una fase

nuova- ha dichiarato Leodori - e noi rientriamo in un

contesto politico nazionale: siamo stati anzi fautori

dell'apertura di un percorso nuovo. Quando ci si

scandalizza del fatto che non c'è un ritorno alle urne -

ha aggiunto - si ricordi che si è votato solo pochi mesi

fa. E' una legislatura agli albori. Alla Lega dico: ogni

tanto un po' di autocritica farebbe bene, è stato un

suicidio politico evidente e unilaterale. Gli altri sono

stati fermi ad assistere e capire come comportarsi, e con

un dibattito, pubblico, ne’ semplice ne' scontato. Così

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deve avvenire nella nostra regione. Una settimana fa

dicevo che era prematuro se non azzardato parlare di

accordo già definito con il M5s - ha concluso Leodori -

Oggi aggiungo: ho difficoltà a capire perché ciò possa

destare stupore, vista la situazione nazionale. E' una

conseguenza di questa, un percorso comune sui temi,

non sulle poltrone”.

RIFIUTI, PROSEGUE L'ESAME DELLA PROPOSTA DI LEGGE PER INCENTIVARE IL COMPOSTAGGIO

AEROBICO

16/09/2019 - Il Consiglio regionale del Lazio,

presieduto da Mauro Buschini, ha proseguito oggi

l’esame della proposta di legge per incentivare il

compostaggio aerobico dei rifiuti organici. Nel

pomeriggio sono stati esaminati gli emendamenti e sono

stati approvati tutti gli articoli del testo. Il presidente ha

poi aggiornato la seduta alle 12 di domani, martedì 17

settembre, per procedere all’esame degli ordini del

giorno presentati e quindi alla votazione finale sulla

proposta di legge.

Il provvedimento, che ha come primo firmatario Marco

Cacciatore (M5s), individua una serie di azioni volte al

trattamento e alla valorizzazione locale dei rifiuti

organici, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale

prodotto dai trasporti. Nelle intenzioni dei proponenti, la

gestione diretta o associata in comunità di piccole e

medie dimensioni della frazione del rifiuto organico

secondo metodi di trasformazione aerobica consente

facilmente di governare il processo di trasformazione in

compost del rifiuto organico che potrà poi essere

utilizzato agevolmente dagli agricoltori nei terreni

prossimi al punto di trasformazione e produzione. La

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Regione incentiva da tempo i metodi biologici di

produzione agricola e l’utilizzo del compost di qualità sui

terreni costituisce la chiusura del cerchio di questa

pratica virtuosa.

La proposta di legge prevede bandi pubblici per

concedere contributi a soggetti anche privati per la

produzione di compost di qualità; per diffondere le

pratiche di auto-compostaggio di comunità; per

realizzare impianti di prossimità; per sviluppare progetti

di informazione, controllo e monitoraggio; per realizzare,

infine, iniziative di formazione e informazione sulle

pratiche di compostaggio. Per queste finalità, vengono

istituti due specifici fondi: per la parte corrente sono

stanziati 200 mila euro per il 2020 e il 2021, 500mila

l’anno per lo stesso periodo per la parte in conto

capitale.

RIFIUTI, APPROVATA LEGGE SU COMPOSTAGGIO AEROBICO

17/09/2019 - Il Consiglio regionale del Lazio,

presieduto da Mauro Buschini, ha approvato oggi a

maggioranza (con 26 voti a favore, 4 astenuti e 4

contrari) la proposta di legge per incentivare il

compostaggio aerobico dei rifiuti organici, primo

firmatario Marco Cacciatore (M5s). Le nuove norme

impegnano la Regione a promuovere le pratiche di

compostaggio aerobico e, in particolare, di auto

compostaggio, di compostaggio di comunità e di

prossimità, in maniera da aumentare la produzione di

compost di qualità, contribuendo allo stesso tempo a

ridurre l’impatto ambientale prodotto dai trasporti. La

Regione adotterà, entro 90 giorni dall’entrata in vigore

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della legge un disciplinare per definire le azioni e le

misure utili ad assicurare la qualità del prodotto.

Il monitoraggio della produzione sarà assicurato

attraverso la comunicazione annuale da parte dei

Comuni alla direzione regionale competente su:

quantitativo del rifiuto organico raccolto, tipologia e

ubicazione degli impianti di trattamento, numero delle

utenze che hanno effettuato l’auto-compostaggio e il

compostaggio di comunità. Al fine di incentivare queste

pratiche, sono previsti specifici bandi per concedere

contributi a soggetti pubblici e privati finalizzati alla

realizzazione di impianti di prossimità, allo sviluppo di

progetti di informazione, controllo e monitoraggio e,

infine, alla promozione di iniziative di formazione e

informazione sulle pratiche di compostaggio.

I risultati ottenuti saranno monitorati attraverso una

relazione predisposta dalla Giunta regionale – entro un

anno dall’entrata in vigore della legge – che sarà inviata

alla commissione consiliare competente e al comitato

per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi. Per le

finalità della legge, inoltre, vengono istituti due specifici

fondi: per la parte corrente sono stanziati 200mila euro

per ciascuna annualità 2020 e 2021; per la parte in

conto capitale 500mila euro l’anno per lo stesso periodo.

A favore della legge hanno votato tutti i gruppi consiliari

che fanno riferimento al presidente Zingaretti e il

Movimento 5 stelle. Hanno votato contro i consiglieri

della Lega, Stefano Parisi (Lazio 2018) e Massimiliano

Maselli (NcI). Astenuti Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Prima del voto finale sono stati approvati anche 24

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ordini del giorno collegati alla legge, tutti presentati dal

gruppo consiliare Fratelli d’Italia.

Ad aprire le dichiarazioni di voto, Massimiliano Maselli

(NcI), che ha parlato di “inutilità assoluta di questa

proposta di legge, classico esempio di propaganda

elettorale”. Nell’esprimere parere contrario, Maselli ha

spiegato che a suo avviso le priorità sono gli impianti,

completare il ciclo dei rifiuti, organizzare bene la

raccolta differenziata, “tutte grandi carenze che noi

abbiamo nel Lazio”, ha detto. Voto contrario è stato

dichiarato anche dal capogruppo della Lega, Orlando

Tripodi, il quale però ha precisato che i motivi del parere

negativo sono dovuti “a come la legge è stata imposta

dalla maggioranza di quest’Aula, per come è stata messa

in campo dal Movimento 5 Stelle. La norma è giusta,

corretta, ben fatta – ha detto Tripodi – ma il sistema in

cui è stata obbligata l’Aula a essere qui a discutere di

questa cosa a noi non sta bene”. Negativo anche il

giudizio di Pasquale Ciacciarelli (Misto), secondo il quale

la legge doveva essere inserita in un piano più organico:

“Oggi noi ci troviamo a varare un provvedimento monco,

che ha bisogno di una maggiore riflessione, ma che deve

essere varato perché c’è questo accordo tacito tra il Pd e

il Movimento 5 Stelle”.

Voto di astensione è stato invece annunciato da Fabrizio

Ghera, capogruppo di Fratelli d’Italia e da Giuseppe

Simeone, presidente del gruppo di Forza Italia. Il primo

ha precisato che vi è un parere negativo non nel merito,

“dove comunque ci sono situazioni con le quali

possiamo anche concordare”, ma per il modo con cui si

è arrivati a questa proposta di legge, “al fatto che fosse

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incardinata più velocemente rispetto al piano rifiuti”.

Giuseppe Simeone ha così motivato l’astensione del suo

gruppo: “Avremmo voluto trovare questa materia dentro

il Piano regionale dei rifiuti e affrontarla nella sua

interezza, certe volte, però, è meglio poco che niente e

allora ci accontentiamo anche di questo. Ma i Comuni

che ogni giorno combattono con i rifiuti e non sanno

dove smaltirli non si possono accontentare. Prima

affrontiamo il Piano regionale dei rifiuti, prima

riusciamo a dare tutte le risposte all’intera filiera”.

Il primo firmatario della proposta di legge, Marco

Cacciatore (M5s), nel dichiarare il voto positivo del suo

gruppo, ha richiamato la direttiva europea 98/2008

(cosiddetta “Direttiva rifiuti) che è stata più volte

riformata ma non sul computo che l’Unione europea

chiede sull’organico. “L’Unione europea – ha spiegato il

presidente della decima commissione – non vuole il 65

per cento di raccolta differenziata, posto che quel

risultato è migliorativo: l’Unione Europea vuole che gli

Stati differenzino la componente organica biodegradabile

al 55 per cento e noi siamo molto indietro”. Cacciatore

ha poi precisato che con la legge approvata oggi “il

sistema pubblico è alleggerito e, quindi, avvantaggiato:

risparmia costi e ci guadagna in efficienza, in un

contesto, come dicono gli americani, win-win, dove tutti

in qualche modo guadagnano”.

Voto favorevole è stato espresso anche da Gino De Paolis

(Lista civica Zingaretti), intervenuto a nome di tutti i

gruppi di maggioranza relativa. “Pensiamo che

approvare questo provvedimento, mentre la Giunta ha

già depositato il Piano rifiuti, sia rafforzativo di una

linea politica decisa da questa Regione e condivisa con il

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Movimento 5 Stelle o con chi vorrà darci il suo

contributo in termini di voti”, ha dichiarato De Paolis.

“Noi non siamo per l’incenerimento dei rifiuti – ha

aggiunto – noi siamo per una modalità che chiude il

ciclo rifiuti in maniera corretta e rispettosa

dell’ambiente. Il Piano rifiuti, chiaramente, sarà

determinante e darà una fisionomia a questa

maggioranza sotto il punto di vista proprio di una

assunzione di responsabilità”.

In chiusura di seduta è intervenuto anche l’assessore

regionale Massimiliano Valeriani, il quale ha dichiarato

che la Giunta approva il provvedimento perché va nella

stessa direzione del Piano rifiuti. A tal proposito,

rispondendo ad alcuni consiglieri che chiedevano a che

punto fosse il Piano, Valeriani ha spiegato che “adesso è

in fase di pubblicazione per le osservazioni e tra qualche

settimana lo avrete qui e lo discuteremo”. Sul tema degli

impianti, l’assessore ha anticipato la posizione della

Giunta: “Noi abbiamo il dovere di sollecitare il più

possibile gli enti locali, la Regione farà la sua parte

mettendo risorse pubbliche per far realizzare, far

costruire impianti di proprietà pubblica. Uno degli

elementi di fragilità del sistema Lazio – ha concluso

Valeriani – è che c’è una totale predominanza della

proprietà privata rispetto agli impianti di trattamento

dei rifiuti”.

Seduta n. 41 del 25 e 26 settembre 2019

Odg:

Proposta di legge regionale n.172 dell’8 luglio 2019, concernente: Assestamento delle previsioni di bilancio 2019-2021;

Proposta di legge regionale n. 45 del 5 luglio 2018, concernente: Stabilizzazione occupazionale dei lavoratori

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socialmente utili ex art. 1, comma 2, d.lgs 81/2000 e dei lavoratori di cui alla d.g.r. 1799 del 01/08/2000

nell’ambito di politiche attive del lavoro; Proposta di legge regionale n. 37 del 20 giugno 2018 adottata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 288

del 12 giugno 2018, concernente: Testo unico del commercio;

Testo unificato concernente “Disciplina dell’attivita’ di trasporto di persone mediante noleggio di autobus con conducente” delle seguenti proposte di legge:

- Proposta di legge regionale n. 148 del 13 maggio 2019, concernente: Disciplina dell’attività di trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con

conducente; - Proposta di legge regionale n. 153 del 16 maggio 2019,

concernente: Disciplina dell’attività di trasporto di viaggiatori mediante noleggio autobus con conducente; - Proposta di legge regionale n. 18 del 20 aprile 2018,

concernente: Disposizioni in materia di tutela della salute sessuale e della fertilità maschile.

SINTESI

Pdl n. 172 - Ai sensi dell’articolo 50 del decreto

legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in

materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli

schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei

loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5

maggio 2009, n. 42) e successive modifiche e relativi

principi applicativie dell’articolo 25 del regolamento

regionale 9 novembre 2017, n. 26 (Regolamento

regionale di contabilità), le previsioni di bilancio

riportate nello stato delle entrate e delle spese della

legge regionale 28 dicembre 2018, n. 14 (Bilancio di

previsione finanziario della Regione Lazio 2019-2021),

sono rideterminate in conformità ai corrispondenti dati

definitivi, risultanti dal Rendiconto generale per

l’esercizio finanziario 2018:

La pdl n. 45 (d’iniziativa del consigliere Aurigemma

(Misto)) punta a favorire la stabilizzazione degli Lsu e

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Lpu attuando, anche attraverso forme associative, di

accordo e intesa istituzionale con autonomie locali e

ministero del lavoro la contrattualizzazione di detti

lavoratori.

Le attuali leggi regionali che disciplinano il commercio e

la somministrazione di alimenti e bevande, sono ormai

datate e necessitano di adeguamento in seguito alle

intervenute innovazioni in tema di attività economiche,

anche con riguardo alla semplificazione dei

procedimenti di avvio e di svolgimento dell’attività.

Pertanto, con la pdl n. 37 (d’iniziativa della Giunta

regionale) si punta a semplificare e innovare le

normative di settore e le procedure amministrative,

valorizzando e sostenendo al contempo, la funzione

commerciale.

La pdl n. 148 (d’iniziativa dei consiglieri Minnucci,

Patanè, Leonori e Tidei (Pd)) recepisce la normativa

introdotta dalla legge 11 agosto 2003 n. 218 che

disciplina l’attività di trasporto di viaggiatori mediante

noleggio di autobus con conducente. La pdl, riferendosi

ai contenuti della suddetta legge nazionale (rispettando i

dettami in materia della Ue) punta a inserire nel settore

la trasparenza del mercato, la concorrenza e la libertà di

accesso, il libero esercizio, la sicurezza dei viaggiatori,

l’omogeneità dei requisiti professionali e la tutela dei

lavoratori.

Analoghi gli obettivi della pdl n. 153 (d’iniziativa del

consigliere Cavallari (GM)). Da qui l’unificazione dei due

testi.

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In Italia i ragazzi, diversamente da come avviene per le

ragazze, non vengono seguiti durante il loro sviluppo

sessuale. Ciò determina l’insorgere di problemi di

carattere sanitario come disturbi sessuali o sterilità e

conseguenze sul piano sociale. Con la pdl n. 18

(d’iniziativa del consigliere Patanè (Pd)) si propone di

sviluppare un programma di screening e prevenzione

delle patologie andrologiche per i ragazzi di età

compresa tra i 14 e i 25 anni. A tale scopo si propone la

creazione di strutture di andrologia urologica negli

ospedali.

COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO

RENDICONTO GENERALE 2018, IL CONSIGLIO APPROVA

25/09/2019 - Il Consiglio regionale del Lazio,

presieduto da Mauro Buschini (Pd), ha approvato con 19

voti a favore e 18 contrari, la proposta di legge regionale

n. 178, d’iniziativa della Giunta, “Rendiconto generale

della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2018”. Il

Consiglio ha altresì approvato la proposta di

deliberazione consiliare n. 34, “Rendiconto consolidato

Giunta-Consiglio 2018” e due ordini del giorno

presentati dal presidente del Comitato regionale di

controllo contabile (Corecoco), Giancarlo Righini (FdI),

uno per il rilancio o la soppressione dell’Istituto

regionale per le ville tuscolane (Irvit), l’altro riguardante

il mancato invio nei termini del rendiconto da parte

all’ente parco Riviera di Ulisse. L’assessore al Bilancio,

Alessandra Sartore, aveva illustrato anche la pl 172,

“Assestamento delle previsioni di Bilancio 2019-2021”,

ma l'Aula non ha potuto passare al voto, perché, dopo

l’esame degli ordini del giorno, è mancato il numero

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legale. Buschini ha così aggiornato i lavori dell’Aula a

domani, giovedì 26 settembre, alle ore 12.

Il Rendiconto generale della Regione Lazio

La Regione Lazio ha chiuso il 2018 in positivo, con un

risultato di amministrazione pari a 730 milioni di euro

(al netto del fondo pluriennale vincolato), a fronte del

disavanzo di 450 milioni di euro dell’esercizio 2017. Al

31 dicembre risultavano residui attivi (crediti) per 4,155

miliardi di euro e residui passivi (debiti), per 3,553 mld.

Il fondo anticipazioni di liquidità ammontava a 7,375

mld, il disavanzo sostanziale a meno 7,824 mld, il

disavanzo effettivo a meno 448,674 milioni di euro. Il

totale complessivo delle entrate accertate ammontava a

30,901 mld, quello degli impegni di spesa a 29,678 mld,

con un avanzo di competenza pari a circa 1,223 mld. Gli

accertamenti relativi alle entrate correnti libere, vale a

dire senza vincolo di destinazione, ammontavano a

3,348 mld. Le entrate tributarie diverse da quelle

destinate al finanziamento del servizio sanitario

regionale nel 2018 sono state di 2,579 mld di euro.

Come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Alessandra

Sartore, nel corso della sua relazione introduttiva, è

stato recepito quanto rappresentato nella decisione di

parifica della Corte dei conti, per quel che concerne il

risultato di amministrazione e le problematiche

connesse con la doppia contribuzione statale e regionale

in materia di dissesto finanziario dei comuni. Sartore ha

evidenziato che nel 2018 il valore dell’utilizzo delle

anticipazioni di cassa da parte dell’istituto bancario

tesoriere è stato per la prima volta pari a zero (a ritroso:

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quasi 29 milioni nel 2017, 108 nel 2016, 276 nel 2015

ecc.). L’indebitamento complessivo della Regione al 31

dicembre 2018 ammontava a 22,724 miliardi di euro, di

cui 12,722 mld relativi al debito proprio della Regione e

9,3 mld relativi alle anticipazioni di liquidità dello Stato,

di cui al decreto legge 35/2013, per il pagamento dei

debiti liquidi, certi ed esigibili di regioni e province

autonome. Sartore ha anche riportato i numeri chiave

del rientro dal deficit sanitario, passato da meno 1,6

miliardi del 2006 a meno 670 milioni di euro del 2013,

per arrivare al risultato di più sei milioni per l’esercizio

2018, riaccertato dal Tavolo di verifica per gli

adempimenti del Piano di rientro, nella riunione del 30

luglio scorso.

Il Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio

Il Rendiconto consolidato Giunta-Consiglio 2018,

oggetto della proposta di deliberazione consiliare n. 34,

dà una visione completa delle consistenze finanziarie del

gruppo composto dalla Regione Lazio e dal Consiglio

regionale del Lazio, utilizzando i dati del Rendiconto

generale 2018 (pl 178). I dati sono ottenuti aggiungendo

alle risultanze della Regione quelle del Consiglio

regionale ed eliminando i trasferimenti interni. Il

risultato finanziario consolidato Giunta-Consiglio 2018 è

pari a meno 440,209 milioni di euro, ed è il saldo tra il

disavanzo della Regione Lazio (al netto del fondo

anticipazioni liquidità) di 448,674 milioni di euro e

l’avanzo del Consiglio regionale, pari a 8.465.753 euro.

Rispetto all’esercizio 2017 il disavanzo si è ridotto del

72% circa, passando da un importo di 1,564 miliardi di

euro a 440,209 milioni di euro.

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Nel corso della discussione generale è intervenuta la

consigliera Valentina Corrado (M5s), la quale ha posto

l’accento sull’aumento dell’esposizione debitoria della

Regione Lazio, passata dai 21,3 miliardi di euro del

2016 ai 21,9 mld del 2017 ai 22,7 mld del Rendiconto

2018. Ciò, secondo Corrado, "denota un trend

peggiorativo dei conti che penalizza i cittadini del Lazio, i

quali non ottengono servizi, soprattutto nei trasporti e

nella sanità, commisurati alle aliquote Irap e Irap che

pagano e sono tra le più alte in Italia”. Nel corso della

discussione generale sono intervenuti anche i consiglieri

Sergio Pirozzi (Lista Pirozzi) e Giuseppe Simeone (FI).

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EVENTI

Il Consiglio regionale ospita il gruppo di lavoro della Calre su migrazione e diritti umani

19/09/2019 - Si riunirà domani, venerdì 20 settembre,

nella sala Etruschi del Consiglio regionale del Lazio, il

gruppo di lavoro della Calre (Conferenza dei presidenti

delle Assemblee regionali europee) su “Migrazione,

politiche sociali e diritti umani. Minori stranieri non

accompagnati”. L’evento è organizzato dal vice

presidente del Consiglio regionale, Devid Porrello, in

qualità di coordinatore del gruppo di lavoro. La riunione

si articolerà in due sessioni: una mattutina (dalle 10 alle

13) e una pomeridiana (dalle 15 in poi). Interverranno

esperti del settore, docenti universitari e rappresentanti

delle assemblee legislative regionali.

La Calre raggruppa i Parlamenti regionali dell'Unione

Europea che dispongono di poteri legislativi. In tutto si

tratta di 74 regioni facenti parte di 8 Paesi. Tali Regioni

rappresentano insieme 200 milioni di abitanti. Più

specificamente la Calre comprende i Parlamenti delle

Comunità autonome spagnole; i Consigli regionali

italiani; le Assemblee delle Regioni e Comunità belghe; i

Parlamenti sia dei Länder austriaci che dei Länder

tedeschi; il Parlamento autonomo di Åland (Finlandia);

le Assemblee regionali delle Azzorre e Madeira

(Portogallo); e quello di Scozia, Galles e Irlanda del Nord

(Regno Unito).

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INDICE DEI NOMI

Alessandri, Mauro, 36, 81

Bacci, Alessandro, 8, 9, 11

Baldassarre, Laura, 58

Barca, Alessandra, 44

Barillari, Davide, 15, 16, 45, 46, 48, 51-53

Basile, Maria Luisa, 40, 44

Battisti, Sara, 8, 71

Blasi, Silvia, 13, 14, 46, 55, 92, 95, 102

Bonaccorsi, Lorenza, 105

Bonafoni, Marta, 40, 91, 92, 95, 99, 100, 105

Buschini, Mauro, 91, 96, 98, 103, 107, 108, 115, 116

Cacciatore, Marco, 18, 46, 62, 63, 65, 78, 79, 83, 92, 93, 95, 99, 102, 107, 108, 111

Calcagnini, Maria, 8

Califano, Michela, 70, 91, 95

Cangemi, Giuseppe Emanuele, 91

Capriccioli, Alessandro, 8, 12-14, 91, 92, 95, 99, 101

Carabotta, Emanuele, 89, 90

Carluccio, Francesco, 81

Cartaginese, Laura, 66

Casati, Giorgio, 62

Cavallari, Enrico, 14, 85, 86, 114

Cellini, Luigi, 64

Ciacciarelli, Pasquale, 101, 103, 104, 110

Ciani, Paolo, 39, 42, 45, 52

Colosimo, Chiara, 8, 99

Coppola, Alessandro, 50

Corrado, Valentina, 8, 46, 49, 51, 86, 90, 118

Corrotti, Laura, 52, 78, 79

Cucchiarelli, Mario, 62

D’Amato, Alessio, 33, 43, 44, 48

De Angelis, Candido, 50

De Angelis, Livio, 8-10

De Angelis, Luciano, 64

De Paolis, Elena, 40, 41

De Paolis, Gino, 37, 91, 95, 111, 112

Degrassi, Floris, 52, 62

Di Berardino, Claudio, 101

Di Biase, Michela, 40, 42, 51, 53, 78

Dinnella, Emanuele, 81, 82

Esposito, Cinzia, 81

Fabozzi, Concetta, 62, 65

Fascetti, Angelo, 82, 84

Fegatelli, Luca, 62

Forte, Enrico Maria, 71

Gatta, Margherita, 81

Gentiloni, Paolo, 105

Ghera, Fabrizio, 49, 66, 84, 99, 102, 105, 110

Giannini, Daniele, 28, 34, 45-47, 51, 99, 101, 104

Giujusa, Giacomo, 81

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121

Grippo, Valentina, 37, 42, 86

Lanza, Anna, 81, 83

Lena, Rodolfo, 6-9, 18, 40, 41, 78, 91, 95

Leodori, Daniele, 97, 98, 106, 107

Lozzi, Monica, 81

Lupo, Marco, 62, 65

Manetti, Manuela, 81, 83, 84

Manzella, Gian Paolo, 70, 105

Maselli, Massimiliano, 9, 40, 42, 44, 47, 51-53, 67, 69, 70, 73, 74, 102, 104, 109, 110

Mattia, Eleonora, 45, 47, 48, 57, 58, 60, 61, 72, 101

Medici, Carlo, 62

Minnucci, Emiliano, 14, 18, 37, 45, 47, 72, 114

Montuori, Luca, 81

Mostarda, Narciso, 50, 51, 62

Musilli, Enzo, 63

Novelli, Valerio, 46, 54, 55, 92, 95, 97, 102

Ognibene, Daniele, 52, 55

Onorati, Enrica, 96

Orlandi, Fabrizio, 83, 84

Palozzi, Adriano, 103

Panella, Vincenzo, 40, 43-45

Panunzi, Enrico, 91, 95

Parisi, Stefano, 103, 109

Patanè, Eugenio, 35, 37-40, 56, 114, 115

Pernarella, Gaia, 46, 65

Petrucciani, Giovanni, 65

Piacenti, Fabio, 16-18

Pirozzi, Sergio, 72, 75-79, 101, 105, 118

Pisano, Giuseppe, 64, 81, 82

Porrello, Devid, 37, 45, 46, 48, 71, 84, 91, 92, 95, 102, 119

Quadrana, Gianluca, 55, 105

Refrigeri, Fabio, 19, 20, 22, 24, 25, 29, 33

Renna, Andrea, 81

Renzi, Matteo, 105

Righini, Giancarlo, 23, 44, 70, 88, 89, 115

Romano, Ferdinando, 43, 44

Rosati, Antonio, 89

Rossi, Emilio, 64

Ruberti, Albino, 80

Salvini, Matteo, 103

Sartore, Alessandra, 20, 22, 23, 25, 26, 30, 31, 33, 39, 69, 100, 115-117

Silvestri, Carmen Regina, 62, 64

Simeone, Giuseppe, 38, 41-43, 45, 47, 49, 52, 53, 65, 103, 110, 111, 118

Sperlonga, Patrizia, 64

Tidei, Marietta, 29, 40, 45, 47, 48, 53, 70,74, 114

Tosini, Flaminia, 62

Tulumello, Carmelo, 77

Valeriani, Massimiliano, 62, 94, 112

Vincenzi, Marco, 90,106

Zingaretti, Nicola, 103, 109