C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa...

24
QUARANTA CINQUE C QUARANTA CINQUE C QUARANTA CINQUE C NEWS NEWS Notizie di rilievo: Il sondaggio: titolo giornalino Intervista al Dirigente scolastico CI… SIAMO!! NOI DELLA 4^ - 5^ C Il progetto “DAL TESTO AL TASTO” coinvolge tutti gli alunni delle classi 4^ e 5^C, in un lavoro d’equipe che, oltre ad essere un momento cul- turale e formativo, rap- presenta l’occasione di confronto e strumento operativo del “Saper fa- re”. Le finalità generali della partecipazione alla redazione di tale giorna- lino è quella di contribu- ire, attraverso una atti- va ricerca, opportuna- mente guidata dai do- centi, allo sviluppo di ca- pacità critiche, di ricerca di materiali adatti allo scopo, di analisi e confron- to, anche mediante il ri- corso a grafici e tabelle, per facilitare ed incorag- giare un processo di auto- apprendimento, che vada a completare idealmente il percorso di studio e a rafforzare le competenze linguistiche espressive anche per la seconda lin- gua (Inglese). Le attività descritte nel giornalino ”QUARANTA CINQUE C NEWS” scaturiscono dalle attività didattiche svolte in clas- se , dalle visite sul terri- torio, dalle interviste, dai compiti di realtà pro- grammati e altro. Gli articoli proposti, di segui- to riportati, intendono favorire l’interazione e la cooperazione tra gli stu- denti e con i docenti se- condo i modelli emergenti della didattica collabora- tiva. Ins. C. Bavetta - G. Santangelo NUMERO UNO - PAGINA 1 Sommario: Il sondaggio: "Titolo giornalino" La giornata della gentilezza Intervista al Dirigente scolastico Inaugurazione anno scolastico Il copione "La giara" Il fumetto La settimana del libro Intervista all'autore Campanella L'angolo del buon umore La pagina degli artisti English corner Le filastrocche La giornata della testimonianza Educazione alimentare nella nostra tradizione Il nostro gemellaggio Le nostre attività nella scuola Scuola Primaria "S. G. Bosco" Sono la mascotte del giornalino, mi chiamo TONDINO, detto "Occhiolino. Rappresenterò il lavoro delle nostre due classi che fanno parte della stessa sezione "C" . TONDINO vi accompagnerà nella let- tura del nostro giornalino

Transcript of C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa...

Page 1: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

QUARANTA CINQUE C

QUARANTA CINQUE C

QUARANTA CINQUE C

NEWSNEWS

Notizie di rilievo: Il sondaggio: titolo giornalino

Intervista al Dirigente scolastico

CI… SIAMO!! NOI DELLA 4^ - 5^ C

Il progetto “DAL TESTO ALTASTO” coinvolge tutti glialunni delle classi 4^ e5^C, in un lavorod’equipe che, oltre adessere un momento cul-turale e formativo, rap-presenta l’occasione diconfronto e strumentooperativo del “Saper fa-re”. Le finalità generalidella partecipazione allaredazione di tale giorna-lino è quella di contribu-ire, attraverso una atti-va ricerca, opportuna-mente guidata dai do-

centi, allo sviluppo di ca-pacità critiche, di ricercadi materiali adatti alloscopo, di analisi e confron-to, anche mediante il ri-corso a grafici e tabelle,per facilitare ed incorag-giare un processo di auto-apprendimento, che vadaa completare idealmenteil percorso di studio e arafforzare le competenzelinguistiche espressiveanche per la seconda lin-gua (Inglese). Le attivitàdescritte nel giornalino”QUARANTA CINQUE C NEWS”

scaturiscono dalle attivitàdidattiche svolte in clas-se , dalle visite sul terri-torio, dalle interviste, daicompiti di realtà pro-grammati e altro. Gliarticoli proposti, di segui-to riportati, intendonofavorire l’interazione e lacooperazione tra gli stu-denti e con i docenti se-condo i modelli emergentidella didattica collabora-tiva.

Ins. C. Bavetta - G. Santangelo

NUMERO UNO - PAGINA 1

Sommario: Il sondaggio: "Titolo giornalino"

La giornata della gentilezza

Intervista al Dirigente scolastico

Inaugurazione anno scolastico

Il copione "La giara"

Il fumetto

La settimana del libro

Intervista all'autore Campanella

L'angolo del buon umore

La pagina degli artisti

English corner

Le filastrocche

La giornata della testimonianza

Educazione alimentare nellanostra tradizione

Il nostro gemellaggio

Le nostre attività nella scuola

Scuola Primaria "S. G. Bosco"

Sono la mascotte del giornalino, michiamo TONDINO, detto "Occhiolino.Rappresenterò il lavoro delle nostredue classi che fanno parte della stessasezione "C" .

TONDINO vi accompagnerà nella let-tura del nostro giornalino

Page 2: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

tutti i nostri compagni avevanoelaborato delle proposte, non èstato difficile giungere a unascelta condivisa. Il titolo sceltodalla redazione è stato il risulta-to di un sondaggio effettuato trale diverse idee veramente origi-nali e creative. Abbiamo votatoed ha ottenuto la maggioranzadei voti il titolo: QUARANTACINQUE C NEWS che sta adindicare la quarta e la quintaclasse della sezione C. (Chiara DiGiovanna)

Il primo passo della redazione èstato quello di scegliere la ma-scotte “portafortuna” del giorna-lino. Doveva essere del tutto ine-dita. Tondino detto "Occhiolino",ideato dalla nostra compagnaMarina Parrino, in realtà nessu-no di noi l'aveva mai visto. Unpersonaggio di questo tipo, ci fa-ceva pensare alla C letteradell'alfabeto che CI accomuna. Ilsecondo passo è stato quello dellascelta del titolo. Dopo attenteriflessioni e discussioni, poiché

LA REDAZIONE ALLA RICERCA DELLA MASCOTTE E DEL TITOLI DEL GIORNALINO

PAGINA 2 QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

IL TITOLO DEL GIORNALINO E’STATO SCELTO E VOTATO DALLA

REDAZIONEEcco i risultati del sondaggio

PRIMO CLASSIFICATO: QUARANTA CINQUE C NEWSIDEATO DA GINA REINASECONDO CLASSIFICATO: CLASS ROOMIDEATO DA PAOLA INTERRANTE

TERZO CLASSIFICATO: WRITE TIMEIDEATO DA AURORA SALADINO

I risultati, indicano il gradimento da parte dei componenti la redazione,sonovisualizzati sul grafico (in alto).

Page 3: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

PAGINA 3QUARANTA CINQUE C

NEWSNUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Le Nostre attività: La giornata della Gentilezza"La gentilezza è la lingua che i sordi possono sentire e i ciechi possono vedere" (Mark Twain )

La gentilezza viene dal cuore, spontanea, disinteressata e accogliente, cosa di-versa dalla cortesia, che è formale ed esteriore”. Sai davvero cos'èla gentilezza? Innanzitutto, è cortesia, buona educazione e buone maniere. Di-re grazie, per favore, prego, scusa. Ma non basta. Gentilezza è anche essereuna brava persona: altruista, generosa e disponibile con gli altri, in modo di-sinteressato. Devi sapere che la gentilezza fa bene non solo a chi la riceve, cioèa tutti quelli che ti stanno intorno, ma soprattutto a chi la fa. Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fabene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motiviin più per imparare a praticarla senza sforzi e con un po' di attenzione verso ilprossimo. La gentilezza va praticata ogni giorno della tua vita. (La redazione)

Il 22 Settembre 2016 noi alunni della classe quarta C della Scuola Primaria “S. G. Bosco” con l’insegnanteMaria Grazia Calà abbiamo vissuto un momento particolare per ricordare questa giornata speciale. E’ statofatto un grande cerchio nella stanza - palestra. Si è parlato di gesti gentili e gratuiti, si è danzato e giocatoai “Giochi della gentilezza”. E’ stato bellissimo, a me è piaciuto molto perché oltre ad essere divertente miha fatto capire che è molto importante essere gentili cosi si può vivere in pace,con noi stessi e con gli altri .(Andrea Mulè)

Page 4: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

Le Nostre Interviste del giorna-lino sono iniziate con la dispo-nibilità del Dirigente Prof. Gi-rolamo Piazza che ha rispostoalle domande della redazione.Nel ringraziarlo per la collabo-razione riportiamo la conversa-zione avuta con gli alunni.

ILARIA C.: Perché ha voluto fare ildirigente?DIRIGENTE: Non era nei miei pro-getti fare il dirigente ma durante lavita si devono fare delle scelte. Nellamia carriera io ho fatto diverse e-sperienze professionali: insegnantedi scuola media, di sostegno, coordi-natore di una rete di scuola e viceDirigente. Svolgendo queste man-sioni mi sono appassionato e mi èvenuto spontaneo partecipare alconcorso per diventare Dirigentescolastico, che io considero un bel-lissimo " lavoro". Questo lavorocomplesso è una missione direi, senon si ha la determinazione a e-sporsi e innovare, non si ottengonorisultati. Le gratificazioni non arri-vano da un punto di vista economi-co e sociale, ma da voi alunni quan-do dimostrate di aver acquisito au-tonomia critica e riuscite a progre-dire negli studi. Il nostro compito èaccompagnarvi nel percorso di cre-scita scolastica e personale.ROSY: Da quanti anni fa’ il dirigen-te? E' un lavoro faticoso?DIRIGENTE: Questo è il mio deci-mo anno che faccio il dirigente. Hoiniziato giovanissimo all'età di di-ciannove anni a fare l'insegnante aMilano, non avevo nessuna espe-rienza. Era una scuola molto com-plessa, dove la maggior parte deglialunni proveniva dalla Calabria edalla Sicilia con situazioni di disa-gio economico e culturale, per cuigli insegnanti erano molto impe-gnati anche nel sociale.ANGELO: Quali interessi aveva leida ragazzo? Che lavoro voleva fare?D I R I G E N T E : D a r a g a z z om’interessavo allo sport, giocavo ap a l l a v o l o e f a c e v o c o r s a(mezzofondo 1500 m). Oltre allosport m’interessavo alla lettura, per

merito di bravi insegnanti che mihanno educato alla lettura e cheoltre ad insegnarmi le discipline mihanno indirizzato e fatto capirecome approcciarmi al mondo. Gra-zie a loro sono diventato l’uomo dioggi. Alle superiori con dei mieicompagni avevamo il desiderio discrivere dei libri e avevamo creatoun circolo letterario. All’età di 14-15 anni ci siamo dedicati alla poli-tica, con l'aiuto degli insegnantiabbiamo imparato a essere rispetto-si delle regole e nel contempo criticiverso le Istituzioni. Anche voi sareteciò che vorrete diventare, grazie agliinsegnanti.ANDREA: Come erano le scuole incui ha lavorato prima della nostracome dirigente?DIRIGENTE: Oltre questa scuola,ho avuto una bellissima esperienzaprofessionale in un piccolo Istitutocomprensivo, dove c'era un bel cli-ma. Lì ho coordinato la ristruttura-zione dell'Istituto creando diversilaboratorio tra cui quello scientifi-co, dove gli alunni di scuola Prima-ria e della Media si recavano perfare esperimenti. Tutt'ora gli inse-gnanti mi chiamano per avere deiconsigli.VITO: Come si trova nella nostrascuola?DIRIGENTE: La mia esperienzaqui a Santa Margherita è divisa in

due momenti, nei primi anni erauna realtà più piccola, facile dagestire, perché ancora non c’eral’Istituto di Montevago, poil’Istituto si è ampliato. La primacosa che ho notato è stata la vogliadi fare e di crescere sia da partedelle Istituzioni con la collabora-zione esterna, sia da parte degliinsegnanti, degli alunni e anchedei genitori. E' una realtà comples-sa, ma molto appassionante nellaquale abbiamo fatto molte esperien-ze realizzando molti progetti: pro-getto di scambi culturali Comeniuscon altri paesi europei, quello diCittadinanza e Costituzione "Vorreiuna legge che" per il quale gli a-lunni sono stati premiati al Senatoe il percorso di educazione alla le-galità. Con queste attività la scuolaha raggiunto risultati molto positi-vi in ambito regionale e nazionale.MARINA: Se Lei tornasse indietrocambierebbe qualcosa nella nostrascuola?DIRIGENTE: Non cambierei ciòche è stato fatto, ma ancora siamoin una fase in cui dobbiamo miglio-rare anche da un punto di vistastrutturale. Un mio desiderio è dicreare più aule laboratorio, in mo-do che gli alunni possano usciredalle classi e svolgere operativa-mente le attività didattiche, sfrut-tando al meglio anche le tecnologiemultimediali.CHIARA: Quando inizieremo autilizzare i testi digitali?DIRIGENTE: Molto dipende dallestrutture funzionanti che abbiamo.Entro dicembre installeranno unanuova rete Wi-fi, che permetterà dicollegarsi ad internet in qualsiasipunto della scuola.

Le Nostre Interviste: al Dirigente Scolastico

PAGINA 4 QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Page 5: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

GAIA: Noi cosa possiamo fare permigliorare la nostra scuola?DIRIGENTE: La prima cosa fon-damentale è rispettare l’ambientein cui lavorate e studiate; rispetta-re le attrezzature e sussidi, fare laraccolta differenziata, nel modocorretto, come cittadini responsabi-li e seguire le indicazioni degli in-segnanti rispettandovi anche travoi alunni.GIORGIA: Come possiamo fare e achi dobbiamo chiedere arredi nuoviper la nostra scuola?DIRIGENTE: Una buona scuoladeve essere accogliente, gradevolecon attrezzature nuove. Il compitodi arredare la scuola è dell’Entelocale. Tutti insieme possiamo fareun’opera di sensibilizzazione versoil comune, perché acquisti gli arre-di nuovi. Ogni anno vengono fattedelle richieste, quest' anno con isoldi istanziati dal Comune abbia-mo acquistato l'arredo per la salamensa utilizzata dagli alunni i-scritti al tempo pieno.ILARIA B.: Quanto sono sicure ens. scuole e perché non ci sono lescale di sicurezza come nelle me-die?DIRIGENTE: Da uno a dieci possodirvi che questo plesso e la scuolamedia sono aldilà della media. Perquanto riguarda la sicurezza strut-turale, soprattutto questo plesso,dopo la ristrutturazione, dal puntodi vista della sicurezza è a posto.Qui voi avete tutte le uscite di sicu-rezza e tutto ciò che riguardano lasicurezza, sono state rifatte:l’impianto elettrico, quello antin-

cendio, quindi da questo punto divista la scuola è sicura, molto sicu-ra. Antisismica e tutto il resto. Ilproblema è che voi dovete esserepronti, preparati ed educati allacultura della sicurezza. Dobbiamoessere preparati per le emergenze,quanto prima inizieremo a fare leprove di evacuazione, per saperecome comportarci in caso di eventiimprovvisi, ecc.LUCA: Come mai non abbiamo lapalestra?DIRIGENTE: Voi non avete la pale-stra perché chi aveva progettatoquesta scuola, non ha pensando allevostre esigenze dal punto di vistamotorio, non tutte le scuole primariehanno una palestra, questa é statacostruita molto tempo prima delterremoto.JOLANDA: Quando pensa che fini-ranno i lavori di ristrutturazione?DIRIGENTE: Io mi auguro entroDicembre, non dipende da noi, io hofatto di tutto per farmi consegnarealmeno due piani per permettervi diiniziare le attività didattiche neitempi regolari, speriamo che entroDicembre riescano a consegnarci iltutto.AURORA:Visto che siamo alla finedel nostro percorso della scuola pri-maria ci piacerebbe avere informa-

zioni specifiche sia sul tempo pro-lungato sia sul tempo normale del-la scuola media, cosa ci consiglia discegliere.DIRIGENTE: Prima che io vi con-sigli di scegliere, voi dovete averedelle informazioni più dettagliate,quindi noi ci rivedremo, insieme aivostri genitori, per informarvi sullescelte organizzative e didattichedella scuola. Io sono per il poten-ziamento del tempo scuola. Infatti,il tempo prolungato conduce i ra-gazzi a raggiungere risultati mi-gliori e senz'altro positivi. Al Nordhanno ottenuto risultati positiviper quanto riguarda le prove Inval-si. Perché? Il tempo scuola è mag-giore rispetto a quello del Sud. Piùtempo i ragazzi sono immersi nellesollecitazioni che vengono dallascuola, più riescono a risolvere leloro carenze dal punto di vistadell’apprendimento, più riescono aessere positivi e a raggiungere gliobiettivi formativi del nostro siste-ma scolastico.VITTORIA: A noi l’idea di scriverearticoli in un giornalino è piaciutamolto, perché ci permette di scrive-re e di parlare di tutto ciò che cipiace. Lei come dirigente che consi-glio potrebbe dare a noi studentiper poter scrivere un articolo, chepossa rispecchiare la vera realtàdel nostro Istituto?DIRIGENTE: Intanto il progettogiornalino è un'idea che io avevo inmente da parecchi anni. Il progettovi mette in condizione di esprimer-vi sia dal punto di vista della scrit-tura, sia dal punto di vista dellalettura, sia dal punto di vista dellacreatività. Inoltre vi permette diriflettere criticamente sui temi cheaffrontate, per esempio quelladell’ambiente ciò vi consentirà diriflettere, di cercare le fonti, di ave-re una vostra idea in merito e diesporla agli altri. Pertanto, questoprogetto è una modalità, strategiaeducativa di lavoro che vi permettedi esprimervi al meglio; è un mezzodi comunicazione efficace sulle atti-vità che sono svolte a scuola e suquelle che si vogliono svolgere an-che fuori dall'ambiente scolastico.(Trascritta a cura di: Marco Guirreri,Giuseppe Catalano, Chiara Di Giovanna,Giorgia Guardino)

PAGINA 5QUARANTA CINQUE CNEWS NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Page 6: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

PAGINA 6QUARANTA CINQUE C

NEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

PREGHIERE PER L'INAUGURAZIONEDELL'ANNO SCOLASTICO 2016 - 2017

Il 20 ottobre 2016 nella Chiesa madre di S. Mar-gherita di Belice si è svolta la messa per l'inaugu-razione dell'anno scolastico, 2016-17, celebrata dalparroco Don Filippo con la presenza del Dirigentescolastico prof. G. Piazza, organizzata dalle inse-gnanti di religione M. Calà e V. Montalbano.Dopo aver ascoltato la lettura della parola di Dio edel Vangelo secondo Matteo (Il cieco, lo zoppo el'incendio), gli alunni presenti hanno pregato e in-tonato dei canti.Un momento molto indicativo, è stato quando alcu-ni alunni hanno portato all'altare dei doni: il libro,il diario, il quaderno, il mappamondo, la sveglia, lacartina, lo zaino, il pallone, la candela, i talenti e ivoti che ricordano l'impegno e la costanza, che ognigiorno ognuno di loro, devono avere per raccoglie-re, alla fine dell’anno, i frutti del loro studio.Tutti questi simboli rappresentano la speranza,l’intelligenza, la memoria, la costanza, la fantasiae la curiosità per diventare buoni studenti. Anche idocenti presenti hanno recitato "La preghieradell'insegnante" affinché Dio possa aiutarli, a esse-re capaci di accoglienza, per guidare e incoraggiaregli alunni a loro affidati. Infine anche il Dirigenteinterviene per un saluto e un augurio a tutti i pre-senti. (La redazione)

Page 7: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

LA GIARAVERSIONE DIALETTALE

I contadini : Calma , calma un ti infuscari !Don Lollò: Aspè u’casu novu eni ! Fabio , va’ sellami lamula.

L’AVVOCATO DISSE A DON LOLLÒ CHE TENERE ZI DIMA NELLA

GIARA SAREBBE STATO SEQUESTRO DI PERSONA.DON LOLLÒ, DI RITORNO DALL’AVVOCATO, TROVA I CONTADINI

UBRIACHI CHE FESTEGGIAVANO ATTORNO ALLA GIARA. ZI DIMA

AVEVA CAMBIATO IDEA E VOLEVA RESTARE NELLA GIARA.Don Lollò: Quantu pensi chi costi la giara cunciata accus-si? Sta’ giara l’accattavi pi quattru onze!Zi Dima: Cu mia ca dintra? Cu lu mastici sulu, comu vu-lia iu, quantu nova! Cu si puntazzi un terzu!

DON LOLLO CI RESTO MALE PERCHÉ LUI E L’AVVOCATO NON L’AVEVANO PREVISTO.Don Lollò: Vi dinunzio! Per alloggio abbusivo e perché miimpedisci l’uso della giara.Zi Dima: Nossignore! Io nun’ ni impedisciu nenti, rumpila giara e mi ni vaiu. Buongiornu e arrivederci!

COSÌ DON LOLLÒ ,TANTO ERA ARRABBIATO, CHE PRESE LA GIARA E

LA FECE ROTOLARE FINO AD UN ULIVO, LA GIARA SI RUPPE E LA

VINSE ZI DIMA.(arrangiamento e cura di da Saladino Aurora)

PAGINA 7QUARANTA CINQUE C

NEWSNUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Personaggi:Don Lollò Zirafa era un uomo dal carattere molto litigiosoperciò si recava spesso dall’ avvocato.La moglie Lia era soprannominata ‘’ Lia la Curiusa ‘’perché s’impicciava sempre negli affar altrui.Erina e Michelina erano le migliori amiche di Lia ed era-no tali e quali a lei.I contadini Fabio e Simuni erano i contadini fidati diDon Lollò.Zi Dima Li Casi era il concia Brocche.L ‘ avvocato si chiamava Lucio ed era il legale della fami-glia .Copione:QUANDO ARRIVA LA GIARA … LIA, MICHELINA E ERINA.Michelina: - Ma chi è bedda stà giara!Erina:- Dunni l’ accattastivu ?

Lia: L‘accattamu a Santu Stefano di Camastra , un cipensi??

ALLA TERZA GIORNATA DI RACCOLTA …. LA GIARA SI ROMPE .Lia : Bedda matri e cu ci lavi a diri a me maritu ?LE AMICHE E I CONTADINI : Tu ! Chi si so mugghieri!

MENTRE RITORNA DON LOLLÒ.Don Lollò : Cu fu !! Lia mi la diri fu Simuni o Fabio !I contadini : Nuatri la truvammu accussi .Erina : Chiama a Li Casi, unni lu canusci?Don Lollo : E allura chiamamolo a chissu …

LA MATTINA SEGUENTE ZI DIMA SI PRESENTA ALL’ALBA CON LA

CESTA DEGLI ATTREZZI E LA SCATOLA DI LATTA CHE CONTENEVA IL

MASTICE MIRACOLOSO.Don Lollò : Fammi vidiri stu mastice ,lu miraculusu …Zi Dima: All‘opira si vidi !Don Lollo : Ma verrà bene ,cu lu mastice sulu ci vogghiuanche li punti.Zi Dima :Mi ni vaiu?Don lollo : Dunni vai ,accussi mi trattate?

ZI DIMA SI MISE ALL ‘OPERA E PER L ‘ IRA, IL DISPETTO E LA RAB-

BIA, CHE GLI USCIVA DA OGNI PORO, SI DIMENTICÒ DI PRENDERE

LE MISURE PER CUCIRE LA GIARA RIMANENDOVI DENTRO, DOPO

AVERLA SANATA CON I PUNTI E IL MASTICE.Zi Dima : Aitatimi ! Veni ca’ Simuni !MENTRE I CONTADINI RIDONO PER LA BUFFA SITUAZIONE.Simuni : Appena ti vidi Don Lollò ,mortu si !Fabio : Ah ah ah !

ZI DIMA , COME UNA BESTIA IN GABBIA E SI LAMENTA, E NEL FRAT-

TEMPO ARRIVA DON LOLLÒ CHE SI METTE A GRIDARE .

Page 8: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C QUARANTA CINQUE CNEWS

PAGINA 8

COLORA … Il fumetto "LA GIARA"

21

43

65

Page 9: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C QUARANTA CINQUE CNEWS

PAGINA 9

7 8

9 10

COLORA …

Fumetto realizzato da:Gaia PalmeriAttività:Apprendimento cooperativo

Page 10: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

La terza edizione di "Libriamoci", giornate di lettura nel-le scuole, si è svolta dal 24 al 29 ottobre nella scuola diSanta Margherita di Belìce. Sono stati organizzate atti-vità che prevedevano momenti di lettura ad alta voce conla partecipazione dei genitori per creare attività dedicatiesclusivamente al piacere della lettura attraverso l'espe-rienza personale del racconto.In particolare nella classe 4^ C il genitore di GiuseppeCatalano ha letto e raccontato alcuni brani tratti dallibro "Beuwulf" di Rosemary Sutcliff. Nelle 5^ C il geni-tore dell'alunno Abruzzo Antonio ha intrattenuto gli a-lunni con esperienze personali legate alla lettura del li-bro "Cuore" di Edmondo de Amicis, i bambini hanno lettoe socializzato un capitolo del racconto. (Martina La Sala)

LA SETTIMANA DEL LIBRO"PROGETTO LIBRIAMOCI"

PAGINA 10 QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

La settimana del libro - libriamociAll'inizio dell'anno scolastico la mia classe ha partecipato ad un progetto che si chiama "Libriamoci". Ab-biamo acquistato un libro di narrativa dal titolo "Il volto e le maschere" editore S. Estero, che leggeremo ecompleteremo durante l'anno scolastico. Lo scorso mese, grazie a questo progetto, abbiamo avuto la fortunadi conoscere l'autore lo scrittore siciliano Angelo Campanella , che ha adatto alla lettura didattica le"Novelle di Pirandello". E' venuto a trovarci a scuola e durante l'incontro ci ha raccontato della sua passio-

ne per la lettura e per la scritturae di come è importante fin da bam-bini avvicinarsi ai libri e leggernetanti. Noi bambini abbiamo prepa-rato un'intervista e lui, molto gen-tilmente, ha risposto alle nostredomande. Sempre a proposta diquesto progetto è venuta in classela mamma di Antonio Abruzzo cheha letto alcune pagine del libro"Cuore" del quale ha spiegato ilcontenuto e il significato.(Giuseppe Ferraro)

Page 11: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

Intervista all'autore: Angelo Campanella

non possano leggere queste storie? Sono difficili dacomprendere, quindi ho adattato il testo rendendolofruibile a un pubblico della vostra età in modo cheanche i bambini potevano leggerlo.AURORA: Le piace il romanzo, il Gattopardo di Giusep-pe Tomasi di Lampedusa?CAMPANELLA: Ho letto il Gattopardo ho visto anche ilfilm, è un libro bellissimo, uno dei romanzi più bellidel 900, dove si trovano parecchie riflessioni e si com-prende la nostra sicilianità.MARINA: Perché non trasforma ”Il gattopardo” un te-sto per ragazzi come quello di Pirandello?CAMPANELLA: Potrebbe essere una bella idea.GINA: E’ d’accordo con il concetto delle maschere diPirandello?CAMPANELLA: Io sono dell’idea che ognuno di noi in-dossa una maschera in base a dove si trova.SOFIA L.: Quale libro consiglierebbe a dei ragazzi chenon hanno tanta voglia di leggere?

CAMPANELLA: Decine e deci-ne se ne possono consigliareper esempio per cominciare”Il piccolo principe”.KAROLA: Qual è stato il libroche ha letto e le è rimastonel cuore?CAMPANELLA: L’Odissea.FRANCESCO: Io voglio diven-tare scrittore come si fa?CAMPANELLA: Intanto ti con-siglio di leggere tanto, nons’impara a scrivere scrivendoma leggendo …LUSIANNA: Quanto tempo ci

vuole per scrivere un libro?CAMPANELLA: Per il libro diPirandello ci sono volutiquattro mesi, e ci sono altrilibri che ci vogliono anni,quindi non è un lavoro chedura pochi giorni, è un lavo-ro lento e faticoso.(Trascrizione a cura di: GiuseppeFerraro, Angelo Di Carlo, SofiaCalandra, Aurora Saladino, EnzoFemminella)

Nel mese di ottobre, a scuola si è realizzato il“Progetto Libriamoci” finalizzato alla diffusionedella lettura fra i giovani. Sono stati organizzatiincontri con autori di libri per ragazzi tra i qualiAngelo Campanella che ha rivisitato il libro diLuigi Pirandello “Il volto e le maschere” adottatonella classe 5^C. L’autore ha risposto gentilmen-te a una serie di domande poste da noi alunni.Dopo l’incontro di lettura, intervista e autografisono stati offerti all’autore i prodotti tipici delnostro paese: i fichidindia. (Karola Li Voti)

JOLANDA: Da dove viene? È sposato?CAMPANELLA: Sono nato ad Agrigento ma vivo a Racal-muto, non sono sposato, sono sul mercato.SOFIA C.: Da piccolo le piaceva scrivere e leggere?CAMPANELLA: Più che scrivere leggere, il primo libro cheho letto è stato “Il giro del mondo in ottanta giorni", mi èpiaciuto tanto e da allora non mi sono fermato più. Poiho trovato la passione per la scrittura, se siete coinvoltidalla lettura, affinerete la scrittura.ROBERTO:Con quale scrittore s’identifica di più?CAMPANELLA: Io non m’identifico con nessuno scrittorema sono legato particolarmente oltre a Pirandello a duescrittori moderni di Agrigento, Sciascia e Camilleri e poilo scrittore non contemporaneo Omero e le opere che mipiacciono di più sono l’Iliade e l’Odissea.GAIA: Qual è il suo racconto preferito del libro “Il volto ele maschere”? Perché?CAMPANELLA: E’ il naso stortoperché nessuno si conosce real-mente per quello che è, ognunodi noi ha un punto di vista di-verso nel vedere le cose.ILARIA C.: Che cosa le piacevaleggere quando aveva la nostraetà?CAMPANELLA: <Il giro del mon-do in ottanta giorni>, <Il piccoloprincipe>, < Il gabbiano Jona-than Livingston> e< I piccoliuomini>…ENZO: Da dove le è venutal’ispirazione per creare un testoper ragazzi di Pirandello?CAMPANELLA: Non è questioned’ispirazione, Io ho pubblicatodieci libri e per questi ho avutol’ispirazione. Io non sonol’autore “Del volto e le maschere”ma il curatore. Ho visto che nonesistevano edizioni dei raccontidi Pirandello adatti ai bambini,quindi era lettura riservata airagazzi più maturi. Questa cosaa me non piaceva. Ho dettocom’è possibile che i bambini

PAGINA 11QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Page 12: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

ENGLISH CORNER

PAGINA 12 QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

The maze

color apple

Christmas crossword

Proverbs:(Proverbi)An apple a day keeps the doctor away.(una mela al giorno toglie il medico di torno)East or West, home is the best.(non c’è posto migliore della propria casa)

Better an egg today than a hen Tomorrow.(meglio un uovo oggi che una gallina domani)

Page 13: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C QUARANTA CINQUE CNEWS

PAGINA 13

Filastrocca dei coloriSono il rosa di una cosatanto amata e profumata.Sono il viola e del colorec'è di nome un fiore.Son giallo come un pulcinoche ho visto qua vicino.Sono verde come il pratodove oggi ho camminato.Sono il bianco, mi puoi usaree far chiaro diventare.Sono il rosso, come il cuoree del gioco... dell'amore.Sono l'azzurro, per fare il mareil bianco e il blu devi mescolare.Sono l'arancione, sono bellosono del rosso il fratello.Sono il blu e col palloncino

Il gioco dei sedi Gianni Rodari

Se comandasse Arlecchinoil cielo sai come lo vuole?A toppe di cento coloricucite con un raggio di sole.Se Gianduia diventasseministro dello Stato,farebbe le case di zuccherocon le porte di cioccolato.Se comandasse Pulcinellala legge sarebbe questa:a chi ha brutti pensierisia data una nuova testa.

Il punto interrogativoGianni Rodari

C’era una volta il puntointerrogativo,un grande curiosonecon un solo ricciolone,che faceva domandea tutte le persone,e se la rispostanon era quella giustasventolava il suo ricciolocome una frusta.Agli esami fu messoin fondo a un problemacosì complicatoche nessuno trovò il risultato.Il poveretto, chedi cuore non era cattivo,diventò per il rimorsoun punto esclamativo.

Stelle senza nomeGianni Rodari

I nomi delle stelle sono belli:Sirio, Andromeda, l’Orsa, i due Ge-melli.Chi mai potrebbe dirli tutti in fila?Son più di cento volte centomila.E in fondo al cielo, non so dove ecome,c’è un milione di stelle senza no-me :stelle comuni, nessuno le cura,ma per loro la notte è meno scura.

LE FILASTROCCHE

Filastrocca con numeriQuanto dormiamo?1 ora dorme il gallo2 ore il cavallo3 il viandante4 ore l'ambulante5 il prelato6 ore il magistrato7 lo studente8 ore tutta la gente9 la signoria10 ore la poltroneria!

Tutti a ScuolaI bambini vanno a scuolazitti, zitti, senza parola...Con lo zaino e il cappello,quando piove con l'ombrello.Poi si siedono nei banchi,ma son tristi e sempre stanchi.Quando suona il campanello,senti il solito ritornellogridan tutti "e' finita",

Immagini di Keith Haring

Page 14: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

LA GIORNATA … DEL RICORDO

stavano bene, decisero di andare a rifugiarsi in unacampagna vicino al paese. Nel frattempo la terracontinuava a tremare. Costruirono una capanna,per potersi riparare dal freddo e dalla pioggia, nellaquale da una parte dormirono donne e bambini edall’altra solo uomini. Andavano in bagno fuori eall’aperto. La nonna continua a raccontarmi cheerano molto tristi e pieni di dubbi perché non sape-vano come sarebbe andata a finire. L’indomanimattina per fortuna arrivò l’esercito e i volontariche cominciarono a distribuire tende coperte e cibo.Anche le notizie iniziarono ad arrivare. Si disse cheil paese di Montevago e di Gibellina erano comple-tamente distrutti e che anche altri paesi come:Menfi, Santa Ninfa, Poggioreale e Salaparuta era-no stati colpiti dal terremoto. La gente, poi, allog-giata nelle tende cercò di ricominciare a vivere inun modo diverso e a convivere con le continue scos-se di assestamento. Si usava il fuoco per riscaldarsie per cucinare la verdura raccolta nei campi, anchese giornalmente i volontari passavano per distribu-ire cibo e medicine e tutto quello di cui potevanoavere bisogno. Il 25 Gennaio la storia si ripete: laterra tremò fortemente, tanto che un’altra partedella chiesa Madre crollò e la gente continuò adavere paura. La Valle del Belìce era sotto il domi-nio della forza della natura. Dopo qualche temponon vi furono più scosse e così la gente ricominciò avivere normalmente. Passarono mesi e mesi nelletendopoli e passarono anni e anni nelle baracche edalle baracche, grazie agli incentivi, lentamentevennero ricostruite le case e i paesi colpiti dal ter-remoto del '68. Mia nonna finisce il racconto dicen-do che né lei né tutte le persone che hanno vissutoquei momenti potranno mai dimenticare quellaterribile esperienza. (Gina Reina)

Nonna mi racconti come haivissuto il terremoto?

Quando le ho fatto questa do-manda, ho visto che i suoi occhisi sono intristiti e riempiti dilacrime. Ha cominciato subito araccontare di quel giorno. Miazia aveva quattro anni, mio zione aveva tre, era incinta di miopadre. Era il mese di gennaio efaceva molto freddo, c’era la ne-ve. Durante la giornata del 14Gennaio gli abitanti del paeseavevano sentito delle scosse,quasi come un avvertimento,perciò molti decisero di dormirein macchina o comunque di uscire all'aperto e fuoridalle proprie case;altri continuarono a fare quello chefacevano di solitamente ogni giorno. Verso le ore 2.00(di notte) mentre tutti dormivano, la terra cominciò atremare così forte, si pensa a una scossa di 6.1 di ma-gnitudo, che non solo tutti si sono svegliati, ma sisono visti costretti a scappare dalle proprie case. Fuil panico totale. La nonna mi racconta che dopo averafferrato per mano i figli piccolini, si mise a correreper le scale e ruzzolò fino a piano terra. Quando rag-giunse l’uscita con l’aiuto del nonno, il paese fuorisembrava un altro, un vero scenario di guerra. Casediroccate, gente che correva urlando dalla paura, ungrande polverone e il buio totale. A piedi e un po’ sve-stiti, dopo aver cercato i familiari, per assicurarsi che

PAGINA 14 QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Page 15: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

PAGINA 15 QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Il terremoto …

Quando ho intervistato mianonna, mi ha raccontato che lanotte del 14 Gennaio del 1968 aS. Margherita e in altri paesidella Valle del Belice c’è statoun fortissimo terremoto. Erauna notte freddissima, perchéaveva nevicato, la gente dormi-va, quando un forte boato e unascossa svegliarono le personeche impaurite, scapparono dalleproprie case per strada. Quic’era una grande confusione: ledonne gridavano, i bambinipiangevano e si aggrappavanoal collo delle loro mamme. In-tanto le scosse continuavano e lecase cominciavano a cadere esotto le rovine restavano moltepersone. I giorni seguenti furonomolto duri per la popolazioneche era rimasta all’aperto e sen-za più una casa, aveva bisognodi tutto. Fortunatamente neigiorni a seguire cominciarono adarrivare i soccorsi, da parte del-le forze dell’ordine e di moltivolontari, che accorsero per aiu-tare la gente. (Giovanni Maggio)

Il terremoto …

Io, non essendo molto informato suquest’argomento, ho chiesto ai miei nonniquello che hanno vissuto quella notte delgennaio del 1968. Mi hanno raccontato chehanno visto tremare le mura e muoversi ilampadari, sono corsi fuori dalla loro casa,mentre il freddo era davvero difficile dasopportare. Sono usciti vestiti ma senzacoperte, senza cappotti, senza nient’altro.Mia nonna aveva molta paura e non riu-sciva ad avere nessun contatto con i suoigenitori che abitavano lontano dal loroquartiere. Dopo una lunga notte e all’alba,finalmente i miei bisnonni si sono fatti vivie hanno raccontato quello che hanno vistomentre andavano da loro. Uno scenarioimpressionante: gente che correva, piange-va, gridava che cercava un posto dove rifu-giarsi; persone che erano rimaste intrap-polate dalle macerie e che non riuscivano aliberarsi e, altro. Il giorno dopo sono arri-vati i soccorsi che hanno fornito coperte,cibo e medicine a chi ne aveva bisogno. Neigiorni seguenti un gruppo di persone vici-no ai miei nonni costruì una baracca dilegno e lì hanno dormito in tanti e per tan-ti giorni. Poi si sono trasferiti nelle tendo-poli. Io mi auguro di non dover vivereun’esperienza simile anche perché, mentrei miei nonni mi raccontavano questa sto-ria, guardando nei loro occhi, ho visto ilterrore e la tristezza per quell’esperienzavissuta nel '68. (Tommaso Ciaccio)

LA GIORNATA …E DELLA TESTIMONIANZA

Page 16: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

Dalle olive all'olioLa coltivazione delle olive è una tradizione tipicadella nostra cittadina. Le olive si raccolgono neimesi di ottobre e novembre a mano e con mezzimeccanici. Dopo la raccolta si trasportano al fran-toio per la molitura. Lemaestre ci hanno spiega-to le fasi della lavorazio-ne per estrarre l’olio. Cihanno spiegato che nelpassato le olive veniva-no schiacciate da unenorme ruota di pietrache veniva spinta dacavalli, oppure dallemucche. Oggi la primafase della lavorazione è ladefogliazione e il lavag-gio, attraverso un mac-

chinario vengono tolte tutte le foglie e i ramoscellicosì le olive vengono lavate. Ci sono tante varietàe tipi di olive: cerasuola, biancolilla e nocellara ecc.La seconda fase è la frangitura, cioè le olive ven-gono frantumate. La terza fase è la gramolatura

che consiste nel mescola-re e lavorare la pasta ot-tenuta per circamezz’ora. La quarta faseconsiste nella separazio-ne e nell’estrazione, ven-gono separate le tre com-ponenti principali chesono: olio, sanza, acqua.Questa separazione av-viene in una centrifuga.Dopo tutti questi passag-gi finalmente si ottienel’olio. (Rabito Melchiore)

Educazione AlimentareNella nostra tradizione

PAGINA 16QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

La ricetta della pizza con le oliveIngredienti : 2 Kg di farina 1 litro d’acqua 4 cubetti di lievito di birra 30 g di zucchero 30 g di sale fino 60 g di olio extra vergine di

oliva Olive snocciolateProcedimentoSi prepara l'impasto in una ciotola con lievito, sciolto ilacqua calda, e la farina. Mischiato il tutto si fa lievitare.Poi si stende l'impasto dentro una teglia con un po’ di olioe olive. Si inforna per 30 minuti a 200 gradi . Ed ecco lapizza con le olive!

LavoratoreVito Anselmo

LavoratoreGiacomo Ganci

Page 17: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

Ficodindia Fest 2016

PAGINA 17QUARANTA CINQUE CNUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Tra spine e saporiIl ficodindia fest si svolge ogni anno a Santa Margherita di Belice. Nella piazzaMatteotti vengono allestiti degli stand per gustare i ficodindia del Belice fatti indiversi modi: birre, liquori, marmellate e mostarde ecc... Vengono tante persone damolti paesi lontani ad assaggiare queste delizie e ad assistere a questa sacra mera-vigliosa. Ogni serata viene allietata da spettacoli e guide ai vari musei, resi notidall’ autore del Gattopardo Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ogni anno l’edizione e

sempre più bella perché gli organizzatori l’arricchiscono facendola sembrare completamente diversa, purconcentrandosi su un unico frutto, il focodindia. Vi è un paese in fermento, pieno di bus, auto, camper ecc…anche perché gli alunni degli istituti alberghieri fanno gustare il frutto belicino in svariate versioni.(Marina Parrino)

La Sagra del FicodindiaIl 22 e 23 ottobre ogni anno a Santa Marghe-rita di Belice si svolge un itinerario tra cultu-ra e tradizioni. La comunità belicina è statain fermento per la XVIII edizione della Sagradel ficodindia denominata “Ficodindia Fest”.Un importante appuntamento culturale e ri-creativo che si è svolto nella via Libertà e nel-la piazza Matteotti. Vengono allestiti nume-rosi stand nei quali vengono pubblicizzati evenduti prodotti di gastronomia e di artigia-nato locali. Inoltre, è possibile degustare ottimi prodotti culinari realizzati con il nostro delizioso frutto.Entrambe le serate vengono animate da gruppi folk locali. (Vittoria La Rocca)

Parlando di ficodindia

Page 18: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

PAGINA 18VOLUME 1, NUMERO

LE PAGINE DEGLI ARTISTI

QUARANTA CINQUE CNEWS

Page 19: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

PAGINA 19 QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

I nostri artisti sono stati ispiratidalle attività realizzate durante

il primo quadrimestre.

LE PAGINE DEGLI ARTISTI

Page 20: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

LA GIORNATA DEL RICORDO…TESTIMONIANZA IN VERSI E IMMAGINI

PAGINA 20QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

LU ME PAISI

Quant'era beddu lu me paisi: li stratti, lu chianu,la chiazza,la matrici, tanti chiesi, lu cinamu, lutiatru, li negozi, la villa comunali.Nenti ci mancava!La genti laburiusa pinsavava sulu a travagghiari,Li fimmini a lu cufilaru, l'omini a la campagnafischiannu la matina sinni ianu e fischiannu lasira vinianu cuntenti di turnari a la casuzza.Mi lu ricordu accussì lu me paisi.Chinu di suli, cu tanti picciliddi chi iucavanu pi listrati.La notti di lu 15 di innaru di lu '68 tutti cosi fine-ru 'nta un minutu: prova a chiudiri l'occhi e cuntafinu a trenta, tantu ci vosi a ittarini fora di li no-stri casi e di lu paisi.La terra trimau, tutti cosi sdirrupati, accussì fine-ru li fatichi e li sudura di la genti travagghiatura.Di tannu a oggi su passati quarant'anni, e ccul'avia a diri chi lu paisi s'avia a ricostruiri!E cu ci putia cridiri, a comu s'avianu misu li cosi:tant'anni di barracchi, 'nta trenta metri quatri cutanti 'nconvenienti, li picciliddi iucavanu ancorapi li strati, ma puru accussì eranu contenti, lipicciliddi iucavanu ancora pi li strati, li fimminiassittati cu li vicini a fari li puntini e l'omini ri-pigghiaru la vita di prima.C'era lu cinamu, lu passeggiu nni la via cannitel-lo, la villa comunali e pi carnevali ni nni iamututti a ballari.Ma li tempi ianu canciannu, già di tannu si iavidennu: la machina diventau lu beni cchiù mpur-tanti e cuminciamu a fari a ccu l'avia cchiù gran-ni.Hann'a veniri li tempi boni!E vinniru piddaveru!Li studenti, chiddi chiu' intelligenti, tutti in archi-tettura studiaru, e lu paisi ricostrueru.Finalmenti la casuzza! Nicaredda , sapurita!Li maduna un su granchè?Che m'importa, dintra chisti quattru mura iu misentu un re!Finalmenti semu fora di li barracchi e barrac-cheddi, ringraziamu lu signuri chi ni vosi accussìbeni e ni fici superari ddi mumenti tantu amari.(L'ins. Franca Bilello)

Page 21: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

PAGINA 21QUARANTA CINQUE C

NEWS

IL GEMELLAGGIO CON LA CROAZIA

PROGETTO ETWINNINGLe classi V della scuola primaria “San Giovanni Bosco” di S.Margherita di Belice ed ”Eleonora Gravina” di Montevagohanno partecipato ad un progetto di gemellaggio eTwinningcon la Croazia “Christmas around the Europe”

Che cosa è eTwinning?Nata nel 2005 su iniziativa della Commis-sione Europea e attualmente tra le azionidel Programma Erasmus+ 2014-2020, e-Twinning si realizza attraverso una piatta-forma informatica che coinvolge i docenti

facendoli conoscere e collaborare in modo semplice, veloce e sicuro,sfruttando le potenzialità delle nuove Tecnologie dell’Informazione edella Comunicazione (TIC) per favorire un’apertura alla dimensionecomunitaria dell’istruzione e la creazione di un sentimento di cittadi-nanza europea condiviso nelle nuove generazioni. Tale progetto è iltramite per aprirsi ad una nuova didattica basata sullo scambio e lacollaborazione in un contesto multiculturale: comunicare, collaborare,sviluppare progetti e condividere idee. Noi alunni abbiamo condivisocon gli studenti della Croazia le tradizioni del Natale, scambiandocibiglietti augurali e foto. Abbiamo realizzato un PPT in lingua inglesedove abbiamo scritto le nostre tradizioni: la preparazione del presepe edell’albero di Natale, i nostri dolci tipici e i canti natalizi. Inoltre ab-biamo preparato tante cartoline augurali che abbiamo inviato tramitepacco postale e abbiamo inserito anche alcune foto e disegni fatte danoi alunni. Ci siamo divertiti molto!!! (La redazione)

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Page 22: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

Le nostre attività

QUARANTA CINQUE CNEWS

Il coro per la classe quarta C

Gli strumenti musicali per la quinta C

PAGINA 22 NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

Page 23: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

IL COLMO PER ….

QUAL E' IL COLMO PER UN GOLOSO?Mangiarsi anche le... parole!QUAL E' IL COLMO PER LA BEFANA?Non saper giocare a scopa!QUAL E' IL COLMO PER UN INSE-GNANTE DI ITALIANO?Rimanere senza parole.QUAL E' IL COLMO PER UNA MAE-STRA?Non avere classe.QUAL E' IL COLMO PER UN VIGILE?Sparire... dalla circolazione!

Com'è andato il compito di matematica? - chiede Pierino a Carletto. Male l'ho consegnato in bianco!Accidenti, anch'io l'ho consegnato in bianco! Stai a vedere che adesso diranno che abbiamo copiato!

Pierino va con sua madre a un saggio di danza classica e le chiede: Mamma, ma perché ballano tutte sullepunte? Non potevano scegliere delle ragazze più alte?

La maestra dice agli alunni: Il titolo del tema di oggi è "Che cosa farei se fossi miliardario?”.Tutta la classe,piena di idee, comincia a scrivere. Pierino, invece, rimane fermo a guardare la finestra e non scrive niente.La maestra ritira i testi e Pierino consegna il foglio bianco. La maestra allora chiede: Pierino, perché nonhai scritto niente? Maestra, è quello che farei se fossi miliardario!

Il nonno a Pierino chiede: Pierino, quanti anni hai? Pierino: 10, perché?. Il nonno: Ma non ne avevi11? Pierino: Sì, ma visto che mi hanno bocciato ho perso un anno!

INDOVINELLI ???

Il cruciverba … alimentare

LE BARZELLETTE DI PIERINO

Anche se lo pianti non cresce. Cos’è?(il chiodo)Anche se puoi vederla non puoi toc-carla. Cos’è?(l’ombra)Ascolta sempre con attenzione ma nonparla mai. Cos’è?(l’orecchio)

PAGINA 23QUARANTA CINQUE CNEWS

NUMERO UNO – CLASSE 4^ - 5^ C

L’ANGOLO DEL BUON UMORE

E’ tuo ma lo usano sempre gli altri.Cos’è?(il nome)Ha braccia e collo ma non ha mani etesta. Cos’è?(la camicia)Ha buchi a destra e sinistra, sopra esotto eppure contiene acqua. Cos’è?(la spugna)

Page 24: C WS...Per riflesso sicu-ramente, ma anche per appagamento del tuo senso del dovere. Per di più fa bene anche al tuo cuore, rendendoti sereno e rilassato! Ecco quindi tanti motivi

QUARANTA CINQUE

QUARANTA CINQUE

QUARANTA CINQUECCCNEWSNEWS

NOTE:

Lo scopo del giornalino è stato quello di attuare una pratica didattica e di scrittura diversa dai tradizionali“temi e riassunti”. La descrizione, la narrazione, il racconto, le esperienze didattiche, la relazione di alcune espe-rienze scientifiche e sociali, la poesia, la corrispondenza e molto altro sono state occasioni per trasformare l’attodello scrivere in un reale significato comunicativo e di educazione sociale.

La redazione ha coinvolto tutti gli alunni e delle classi 4^ e 5^ C che hanno collaborato alle varie fasi della pro-duzione .

Le attività svolte riguardano: la ricerca, la documentazione sui fatti, le interviste, la stesura dei testi, la corre-zione delle bozze, la scelta delle illustrazioni e dei grafici, l’impaginazione degli articoli e della grafica.

Le immagini pubblicate sono raccolte per i fini scolastici e destinate a un ambito familiare o amicale e non alladiffusione. La riproduzione e/o pubblicazione delle immagini e tutelata dalla normativa sulla privacy.

TITOLO : GIORNALINO SCOLASTICO DAL “ TESTO AL TASTO ”

Docenti coinvolti: Bavetta Caterina e Santangelo Giuseppina

Scritto stampato e riprodotto ad uso didatticoI. C. " G. Tomasi di Lampedusa" - Scuola Primaria " S. G. Bosco"

Santa Margherita di Belìce (AG)

Dirigente Scolastico Prof. Girolamo Piazza