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PARTE NON UFFICIALE _ r0 14 settembre I SS4. Anno XX, num. 74. 1D C)31 PUBBLICAZIONE: Nei giorni di GIOVEDI e DOMENICA. Un numero, centesimi 10. DIREZIONE: Nella 'Tipografia Vannucchi, via del Monte, 12, Pisa. AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucclii, risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. 1 manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. il PI PI SA ABBUONAMENTI: Anno, L. 10. Semestre, I,. 5. Trimestre I,. 2,50 (Con aumento delle spese postali per l'estero). INSERZIONI: Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa- zio di linea. Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs. Annunzi commerciali, industriali ec,, per la prima pubblicazione, 5 centesimi ogn i centimetro qua- drato; per le ristampe successive, non inter- rotte, si l'anno abbuonamenti. GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE PARTE UFFICIALE Imprestito dei comuni della provincia di Pisa Notificazione. In seguito alla precedente notifica- zione del dì 2 settembre corrente, es- sendosi in questa mattina proceduto alla ventiduesima estrazione delle car- telle dell' imprestito dei comuni della provincia di Pisa, in numero di cin- quecentocinquantasette (557) rimbor- sabili alla pari al 2 gennaio 1885, H sottoscritto rende di pubblica ragione la estrazione medesima avvenuta coi numeri seguenti: 6 2350 4311 6520 9082 128 2439 4324 6596 9103 285 2484 4335 6614 9191_ 401 2533 4352 6628 9217 412 2547 4375 6701 9285 477 2563 4404 6719 9332 485 2564 4441 6766 9345 514 2582 4503 6799 9356 529 2613 4545 6847 9566 548 2682 4552 6899 9616 609 2718 4567 6956 9630 642 2762 4594 6966 9665 647 2806 4597 7064 9687 727 28 9 2 4618 7090 9712 756 9 852 4623 7106 9764 811 2857 4635 7212 9790 825 2871 4732 7283 9799 827 2887 4758 7304 9830 869 2944 4767 7309 9847 877 3039 4784 7327 9868 879 3043 4803 7358 9873 897 3064 4825 7359 9879 1019 3095 4853 7368 9956 1047 3107 4867 7399 10030 1055 3139 4924 7400 10098 1073 3158 5003 7420 10204 1185 3179 5018 7439 10216 1214 3220 5059 7474 10278 1259 3228 5680 7499 10284 1282 3245 5095 7507 10288 1290 3260 5138 7525 10328 1301 3323 5205 7591 10340 1334 3355 5253 7601 10399 1411 3359 5367 7657 10402 1414 3389 5375 7667 10418 1420 3446 5481 7692 10438 1428 3478 5484 7773 10537 1429 3494 5502 7794 10571 1434 3534 5509 7846 10604 1517 3571 5510 7895 10609 1531 3580 5511 7901 10740 1550 3589 5730 7982 10770 1569 3602 5785 8075 10841 1599 3610 5781 8076 10916 1601 3708 5843 8093 10924 1609 3798 5901 8214 10927 1771 3810 5980 8285 10953 1835 3813 5981 8359 10961 1848 3823 5982 8368 10983 1864 3829 6005 8371 11002 1946 3831 6009 8578 11049 1984 3866 6031 8585 11155 2010 3869 6035 8644 11204 2043 3878 6058 8646 11252 2060 3883 6098 8701 11375 2075 3893 6149 8720 11380 2098 3937 6163 8728 11382 2100 4001 6208 8790 11437 2138 4078 6235 8830 11442 2145 4091 6242 8845 11526 2180 4135 6277 8864 11533 2237 4193 6283 8877 11614 2283 4218 6298 8912 11627 2305 4234 6350 8950 11660 2346 4310 6372 9055 11664 NOTIZ I A RIO — Nella agitazione preparatoria per le elezioni in Germania, il partito che più si di- stingue è certamente quello clericale. Giorni sono si radunava ad Amburgo il congresso dei cattolici tedeschi ed affermava nuovamente il proprio vangelo politico, cioè la divozione cieca alla chiesa di Roma. in tutte le questioni che vennero trattate. E queste furono l'ordinamento della stampa, delle associazioni e delle scuole cattoliche, il rista- bilimento del potere temporale del papa, la conversione delle proprietà di propaganda fide, ed altre dello stesso genere. 11 pontefice massimo degli ultramontani tedeschi, il deputato Windhorst, tenne un lungo discorso, in cui esortò i cattolici a con- tinuare con zelo e costanza la lotta per la libertà della chiesa, che attraversa ora una delle fasi più gravi. Disse che l'autorità dello stato non si rialza punto coll'abbassare quella della chiesa ; raccomandò la massima attività nelle prossime elezioni, offrì che il partito del centro venga potentemente rafforzato e concluse dicendo « Se faremo il nostro dovere, la vittoria è- certa ». Un altro congresso raccolse a Breslavia 4000 cattolici della Slesia, e qui pure si con- certò la condotta da tenersi nelle prossime elezioni, ed agli evviva all' imperatore si uni- rono gli evviva al papa-re. I clericali tedeschi, che furono sempre intraprendenti ed energici, si preparano dun- que a nuove lotte, con forze ringagliardite e con speranze alimentate dal generale risveglio dei cattolici di tutta Europa. La grande dimostrazione che i clericali, organizzarono domenica scorsa a Bruxelles per ecllissare la precedente splendida dimostra- zione liberale, e per sostenere il ministero oscurantista, ebbe gravissime conseguenze. I dimostranti clericali calcolatisi a 100 mila, venuti da tutte le provincie. Sul loro passaggio pochi negozi erano chiusi, malgrado la parola d'ordine dei liberali, perchè i clericali avevano minacciato gli esercenti, che chiudessero, di denunziarli alla clientela cattolica. Alle fine- stre vedevansi molte bandiere azzurre velate di nero. I clericali percorsero il boulevard Anspach. Sulle loro insegne leggevasi « viva la costi- tuzione ! Abbasso le scuole ! » I liberali in- tuonarono la Brabanponne. Il tumulto avvenne davanti alla borsa. Migliaia di liberali., armati di bastoni, irrup- pero contro i manifestanti. La guardia civica era impotente a frenarli. I liberali trionfarono sbandando i clericali. La cavalleria, chiamata in aiuto, caricò ripetutamente la folla. Vi furono 80 feriti si fecero 185 arresti e parlasi di tre morti. Malgrado la grande eccitazione, la serata passò relativamente tranquilla. Secondo quanto riferiscono i giornali viennesi quell'autorità di polizia annette grande importanza al recente arresto di parecchi a- narchici ed alla scoperta di una stamperia da cui uscivano proclami, ed altri stampati sediziosi. Nella notte del 2 al 3 di questo mese, la polizia procedette all'arresto dei tre capo- rioni della combriccola anarchica, presso i quali fn sequestrato molto materiale incrimi- nabile. Questo arresto fu per altro tenuto segreto, perchè non si era potuto imposses- sarsi di un quarto individuo, pure indiziato quale agitatore anarchico dei più pericolosi. Le cause che condussero la polizia all'ar- resto di queste persone, sono le seguenti : Il 13 agosto, dopo l'esecuzione capitale di Stellmacher, furono sparsi per Vienna, tra gli operai, proclami sediziosi. Messasi alla ri- cerca della provenienza di tali proclami, la poli- zia riescl in breve nel suo intento ; cioè, venne a sapere che la stamperia era in una cantina del quartiere suburbano di Lerchenfeld. Pro- cedette quindi al sequestro del materiale ti- pografico, e contemporaneamente arrestò il pittore di stanze Villibaldo Buchmann, la di lui moglie Anna, l'operaio in metalli Leopoldo Springer, il compositore tipografo Ferdinando abner ed il calzolaio Antonio Thiel. Il tipografo Hiibner, il quarto complice, di cui non si poteva avere traccia, malgrado le più estese ricerche, andò da se stesso a cadere nelle mani della polizia. Nella supposizione che costui si sarebbe recato al luogo dove era stata scoperta la stamperia, venne attivata un'attenta sorve- glianza nelle vicinanze. Infatti, la sera del giorno 3, Htibner si presentò alla casa di Buch- mann, chiedendo di lui. Trovò invece quattro agenti di polizia, che lo arrestarono. All'atto dell'arresto, Hiihner tentò di mettere mano ad un revolver, che teneva in tasca, ma non ne ebbe il tempo. — Fra grandi precauzioni e misure di polizia - si seguono a Varsavia, le feste che si fanno per la visita del monarca. Tutte le chiese del subborgo di Cracovia ( a Varsavia) furono visitate nei loro più se- greti ripostigli, per accertarsi che non vi fos- sero scavate delle mine. La stazione ferroviaria è sempre occupata dai militari e della polizia. Le truppe restano consegnate in perma- nenza. Il movimento dei veicoli, nelle ore in cui esce lo czar, è severamente proibito. Tutte le case, lungo le vie che deve per- correre lo czar, furono perquisite dalla polizia, che impose agli inquilini, nei più minuti par- ticolari, il modo con cui essi devono festeg- giare lo czar. Ogni casa di Varsavia non può esporre più di due bandiere, visitate ed ap- provate prima dalla polizia. È vietato al pub- blico l'ingresso al giardino Lazienki, passeggio favorito della popolazione di Varsavia. 1LA IL A_ N AlP C> L I Proseguiamo a dare le notizie della visita del re a Napoli. Nel I 0 la sua prima visita fu per il nuovo ospedale che si sta impiantando al Poggio reale. Ricevuto festosamente dagli operai egli ha visitato le baracche in parte qui allestite e il grande fabbricato che si sta pure costruendo e che per sabato sarà anch' esso pronto pel pietoso ufficio cui deve servire. Vi si potranno allogare circa 150 letti, e 26 troveranno po- sto in ciascuna delle baracche. S. M. si congratulò cogli operai; li animò al lavoro, e fece distribuir loro duecento lire. Partito di là, il re ha cominciato il giro delle sezioni. Anche nel risalire che faceva in carrozza uno dei deputati che l' accompagnavano, non ha voluto lasciarsi scappare l' occasione di raccomandargli di esser cauto, di salvagual- darsi dal troppo affrontare i pericoli. Il re ha risposto semplicemente : Io fo come tutti i cittadini napoletani, lei per esempio. Io non ho fatto che il mio dovere a dirvelo — ha soggiunto l'onorevole. Ed io fo il mio a non tenerne conto. Re Umberto è stato fermo — ha dichia- rato che voleva andare dappertutto — e dap- pertutto constatare de visu le condizioni delle popolazioni. Il giro dunque è stato stabilito, ed è co- minciato dalla Vicaria, dove il vice-sindaco De Felice ha ricevuto i visitatori a piè della scala del suo ufficio, e ha dovuto dare al re tutte le più minute informazioni sul numero dei colpiti, sulle loro famiglie, sui piii urgenti bisogni. Il re ha avuto per lui e pei suoi collabo- ratori parole d' incoraggiamento e di elogio, e ha promesso che si sarebbe provveduto ad aiutarli nella santa impresa. Dalla Vicaria è passato poi a Pendino. Anche qui il vice-sindaco Gargiulo, il medico ispettore Cotronci e gli aggiunti hanno fatto, tristemente, gli onori di casa. 11746 11803 11818 11823 11893 11909 11932 11986 11989 11996 12005 12067 12072 12160 12175 12188 12316 12327 12500 12535 12597 12601 12632 12691 12700 12717 12743 12756 12775 12777 12800 12803 12847 12885 12978 12989 13134 13137 13237 13271 13477 13490 13516 13559 13595 13607 I 3658 uffizio della provincia di Pisa 12 settembre 1884. Per il R. prefetto Presidente della deputazione provinciale CAPOCCI. 13780 13793 13888 13932 13942 13987 13989 13995 14078 14097 14141 14183 14193 14245 14276 14278 14283 14335 14370 14433 14447 14463 14480 14494 14540 14594 14611 14675 14721 14749 14766 14839 14875 14897 14957 14961 14977 15001 15051 15057 15060 15129 15154 15173 15190 15207 15227 15270 15304 15333 15344 15374 15382 15394 15469 15500 15509 15582 15650 15660 15667 15689 15706 15730 15746 15747 15785 15788 15789 15792 15799 15840 15855 15870 15988 16020 16068 16109 16214 16270 16281 16313 16389 16414 16487 16499 16510 16556 16559 I 6601 16604 16662 16673 16738 16747 16776 16854 16905 16960 16974 16991 17036 17075 17077 17082 17108 17123 17139 17140 17141 17182 17249 17260 17309 17379 17392 17464 17567 17573 17583 17592 17597 17605 17641 17670 17739 17762 17774 17841 17921 17969 17993 18098 18140 18152 18219 18225 18266 18283 18322 18370 18399 18443 18444 18454 18460 18498 18526 18531 18549 18584 18593 18595 18618 18675 18738 18770 18827 19089 19196 19200 19234 19248 19292 19312 19330 19348 19386 19420 19427 19433 19495 19507 19575 19609 19610 19619 19638 19678 19710 19800 19807 I 9826 19873 19920

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PARTE NON UFFICIALE

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14 settembre I SS4.Anno XX, num. 74. 1D C)31

PUBBLICAZIONE:

Nei giorni di GIOVEDI e DOMENICA.

Un numero, centesimi 10.

DIREZIONE:

Nella 'Tipografia Vannucchi, via del Monte, 12, Pisa.

AVVERTENZE:

L'Amministrazione, F.11i Vannucclii, risponde deisoli incassi di cui ha emesso ricevuta.

1 manoscritti non si restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

il PI PISAABBUONAMENTI:

Anno, L. 10. Semestre, I,. 5. Trimestre I,. 2,50(Con aumento delle spese postali per l'estero).

INSERZIONI:

Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spa-zio di linea.

Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs.

Annunzi commerciali, industriali ec,, per la primapubblicazione, 5 centesimi ogn i centimetro qua-

drato; per le ristampe successive, non inter-rotte, si l'anno abbuonamenti.

GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO

UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE

PARTE UFFICIALE

Imprestito dei comuni della provincia di Pisa

Notificazione.

In seguito alla precedente notifica-zione del dì 2 settembre corrente, es-sendosi in questa mattina procedutoalla ventiduesima estrazione delle car-telle dell' imprestito dei comuni dellaprovincia di Pisa, in numero di cin-quecentocinquantasette (557) rimbor-sabili alla pari al 2 gennaio 1885, Hsottoscritto rende di pubblica ragionela estrazione medesima avvenuta coinumeri seguenti:

6 2350 4311 6520 9082

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1984 3866 6031 8585 11155

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2043 3878 6058 8646 11252

2060 3883 6098 8701 11375

2075 3893 6149 8720 11380

2098 3937 6163 8728 11382

2100 4001 6208 8790 11437

2138 4078 6235 8830 11442

2145 4091 6242 8845 11526

2180 4135 6277 8864 11533

2237 4193 6283 8877 11614

2283 4218 6298 8912 11627

2305 4234 6350 8950 11660

2346 4310 6372 9055 11664

NOTIZ I A RIO

— Nella agitazione preparatoria per leelezioni in Germania, il partito che più si di-stingue è certamente quello clericale.

Giorni sono si radunava ad Amburgo ilcongresso dei cattolici tedeschi ed affermavanuovamente il proprio vangelo politico, cioèla divozione cieca alla chiesa di Roma. intutte le questioni che vennero trattate. Equeste furono l'ordinamento della stampa, delleassociazioni e delle scuole cattoliche, il rista-bilimento del potere temporale del papa, laconversione delle proprietà di propagandafide, ed altre dello stesso genere.

11 pontefice massimo degli ultramontanitedeschi, il deputato Windhorst, tenne unlungo discorso, in cui esortò i cattolici a con-tinuare con zelo e costanza la lotta per lalibertà della chiesa, che attraversa ora unadelle fasi più gravi.

Disse che l'autorità dello stato non sirialza punto coll'abbassare quella della chiesa ;raccomandò la massima attività nelle prossimeelezioni, offrì che il partito del centro vengapotentemente rafforzato e concluse dicendo

« Se faremo il nostro dovere, la vittoria

è- certa ».Un altro congresso raccolse a Breslavia

4000 cattolici della Slesia, e qui pure si con-certò la condotta da tenersi nelle prossimeelezioni, ed agli evviva all' imperatore si uni-rono gli evviva al papa-re.

I clericali tedeschi, che furono sempreintraprendenti ed energici, si preparano dun-que a nuove lotte, con forze ringagliardite econ speranze alimentate dal generale risvegliodei cattolici di tutta Europa.

— La grande dimostrazione che i clericali,organizzarono domenica scorsa a Bruxelles perecllissare la precedente splendida dimostra-zione liberale, e per sostenere il ministerooscurantista, ebbe gravissime conseguenze.

I dimostranti clericali calcolatisi a 100 mila,venuti da tutte le provincie. Sul loro passaggiopochi negozi erano chiusi, malgrado la parolad'ordine dei liberali, perchè i clericali avevanominacciato gli esercenti, che chiudessero, didenunziarli alla clientela cattolica. Alle fine-stre vedevansi molte bandiere azzurre velatedi nero.

I clericali percorsero il boulevard Anspach.Sulle loro insegne leggevasi « viva la costi-tuzione ! Abbasso le scuole ! » I liberali in-tuonarono la Brabanponne.

Il tumulto avvenne davanti alla borsa.Migliaia di liberali., armati di bastoni, irrup-pero contro i manifestanti. La guardia civicaera impotente a frenarli. I liberali trionfaronosbandando i clericali.

La cavalleria, chiamata in aiuto, caricòripetutamente la folla. Vi furono 80 feritisi fecero 185 arresti e parlasi di tre morti.

Malgrado la grande eccitazione, la seratapassò relativamente tranquilla.

— Secondo quanto riferiscono i giornaliviennesi quell'autorità di polizia annette grandeimportanza al recente arresto di parecchi a-narchici ed alla scoperta di una stamperiada cui uscivano proclami, ed altri stampatisediziosi.

Nella notte del 2 al 3 di questo mese,la polizia procedette all'arresto dei tre capo-rioni della combriccola anarchica, presso iquali fn sequestrato molto materiale incrimi-nabile. Questo arresto fu per altro tenutosegreto, perchè non si era potuto imposses-sarsi di un quarto individuo, pure indiziatoquale agitatore anarchico dei più pericolosi.

Le cause che condussero la polizia all'ar-resto di queste persone, sono le seguenti :

Il 13 agosto, dopo l'esecuzione capitaledi Stellmacher, furono sparsi per Vienna, tragli operai, proclami sediziosi. Messasi alla ri-cerca della provenienza di tali proclami, la poli-zia riescl in breve nel suo intento ; cioè, vennea sapere che la stamperia era in una cantinadel quartiere suburbano di Lerchenfeld. Pro-cedette quindi al sequestro del materiale ti-pografico, e contemporaneamente arrestò ilpittore di stanze Villibaldo Buchmann, la dilui moglie Anna, l'operaio in metalli LeopoldoSpringer, il compositore tipografo Ferdinandoabner ed il calzolaio Antonio Thiel.

Il tipografo Hiibner, il quarto complice,di cui non si poteva avere traccia, malgradole più estese ricerche, andò da se stesso acadere nelle mani della polizia.

Nella supposizione che costui si sarebberecato al luogo dove era stata scoperta lastamperia, venne attivata un'attenta sorve-glianza nelle vicinanze. Infatti, la sera delgiorno 3, Htibner si presentò alla casa di Buch-

mann, chiedendo di lui. Trovò invece quattroagenti di polizia, che lo arrestarono. All'attodell'arresto, Hiihner tentò di mettere manoad un revolver, che teneva in tasca, ma nonne ebbe il tempo.

— Fra grandi precauzioni e misure dipolizia - si seguono a Varsavia, le feste chesi fanno per la visita del monarca.

Tutte le chiese del subborgo di Cracovia( a Varsavia) furono visitate nei loro più se-

greti ripostigli, per accertarsi che non vi fos-sero scavate delle mine.

La stazione ferroviaria è sempre occupatadai militari e della polizia.

Le truppe restano consegnate in perma-nenza.

Il movimento dei veicoli, nelle ore in cuiesce lo czar, è severamente proibito.

Tutte le case, lungo le vie che deve per-correre lo czar, furono perquisite dalla polizia,che impose agli inquilini, nei più minuti par-ticolari, il modo con cui essi devono festeg-giare lo czar. Ogni casa di Varsavia non puòesporre più di due bandiere, visitate ed ap-provate prima dalla polizia. È vietato al pub-blico l'ingresso al giardino Lazienki, passeggiofavorito della popolazione di Varsavia.

1LA IL A_ N AlP C> L I

Proseguiamo a dare le notizie della visitadel re a Napoli.

Nel I 0 la sua prima visita fu per il nuovoospedale che si sta impiantando al Poggioreale.

Ricevuto festosamente dagli operai egli havisitato le baracche in parte qui allestite eil grande fabbricato che si sta pure costruendoe che per sabato sarà anch' esso pronto pelpietoso ufficio cui deve servire. Vi si potrannoallogare circa 150 letti, e 26 troveranno po-sto in ciascuna delle baracche.

S. M. si congratulò cogli operai; li animòal lavoro, e fece distribuir loro duecento lire.

Partito di là, il re ha cominciato il girodelle sezioni.

Anche nel risalire che faceva in carrozzauno dei deputati che l' accompagnavano, nonha voluto lasciarsi scappare l' occasione diraccomandargli di esser cauto, di salvagual-darsi dal troppo affrontare i pericoli. Il re harisposto semplicemente :

— Io fo come tutti i cittadini napoletani,lei per esempio.

— Io non ho fatto che il mio dovere adirvelo — ha soggiunto l'onorevole.

— Ed io fo il mio a non tenerne conto.Re Umberto è stato fermo — ha dichia-

rato che voleva andare dappertutto — e dap-pertutto constatare de visu le condizioni dellepopolazioni.

Il giro dunque è stato stabilito, ed è co-minciato dalla Vicaria, dove il vice-sindacoDe Felice ha ricevuto i visitatori a piè della

scala del suo ufficio, e ha dovuto dare al retutte le più minute informazioni sul numerodei colpiti, sulle loro famiglie, sui piii urgentibisogni.

Il re ha avuto per lui e pei suoi collabo-ratori parole d' incoraggiamento e di elogio,

e ha promesso che si sarebbe provveduto ad

aiutarli nella santa impresa.Dalla Vicaria è passato poi a Pendino.

Anche qui il vice-sindaco Gargiulo, il medicoispettore Cotronci e gli aggiunti hanno fatto,tristemente, gli onori di casa.

11746118031181811823118931190911932119861198911996120051206712072121601217512188123161232712500125351259712601126321269112700127171274312756127751277712800128031284712885129781298913134131371323713271134771349013516135591359513607I 3658

uffizio della provincia di Pisa12 settembre 1884.

Per il R. prefettoPresidente della deputazione provinciale

CAPOCCI.

1378013793138881393213942139871398913995140781409714141141831419314245142761427814283143351437014433144471446314480144941454014594146111467514721147491476614839148751489714957149611497715001150511505715060151291515415173151901520715227

152701530415333153441537415382153941546915500155091558215650156601566715689157061573015746157471578515788157891579215799158401585515870159881602016068161091621416270162811631316389164141648716499165101655616559I 660116604166621667316738

1674716776168541690516960169741699117036170751707717082171081712317139171401714117182172491726017309173791739217464175671757317583175921759717605176411767017739177621777417841179211796917993180981814018152182191822518266182831832218370

1839918443184441845418460184981852618531185491858418593185951861818675187381877018827190891919619200192341924819292193121933019348193861942019427194331949519507195751960919610196191963819678197101980019807I 98261987319920

Più lunga è stata la visita alla sezioneMercato — la più colpita fra tutte. Il re hagirato per le vie in compagnia del marchese

Campodisola, e del dottor Della Corte, testerisanato da un attacco colerico; ha sentitocolle sue orecchie, le comari che gli venivanogridando: Maestà facite ribassà u' prezzodaicarnel ha avuto dai popolani le dimostra-zioni di ammirazione e d' affetto le più com-moventi.

Si è recato poi a visitare le cucine eco-nomiche della sezione; ha chiesto informazionidel modo con cui procedono, e ha deciso siaumenti il numero dei buoni giornalieri.

Da ultimo visitò la sezione di Porto.Re Umberto voleva assolutamente recarsi

a visitare i cosiddetti Fondaci, i luoghi cioèdove il morbo infierisce più crudele — edentrare in luoghi da cui la infezione ha giùcacciato la maggior parte degli abitanti.

Ma vi fu chi si oppose con disperata ener-gia, e persuase il re a non voler col pericolosuo fare il danno del popolino, che certo loavrebbe seguito nella sua peregrinazione.

Egli vi si rassegnò a mala pena.Il duca Sandonato, nel presentare al re la

commissione del consiglio provinciale incari-cata di esprimergli la gratitudine e 1' ammi-razione della provincia di Napoli, rivolse alre le seguenti parole:

« Sire, alle benedizioni del popolo vogliateunire i saluti riconoscenti e devoti del consi-glio provinciale di Napoli. Il vostro atto nonci ha punto mertivigliati. Educati alle nobilitradizioni della dinastia di Savoia, non aspet-tavamo meno dal magnanimo vostro cuore.La visita vostra confortò gli animi afflitti,tempestati dalla grande sciagura; siate bene-detto per quanto avete operato! — Dio visalvi sempre; nel vostro benessere vive lafortuna d' Italia! »

Il re commosso, stringendo le mani diSandonato, rispose:

«Ringrazio il consiglio provinciale dellacortese visita, e più ancora di quanto ha ope-rato ed opera in questi frangenti. Sono lietodi vedere tra voi molti da me conosciuti perservizi già resi al paese, e di sapere tuttibenemeriti nella presente calamità. Io sonocommosso vedendo tanta gara di carità cit-tadina, tanto illuminato concorso di tutti icorpi costituiti locali. Girai e giro per Napoli,dovunque trovai la desolazione, la morte, maconstatai anche il coraggio dei cittadini, l'as-senza d'ogni sgomento. — Sono afflitto dellecondizioni sanitarie di Napoli, nè vi nascondod' esserne vivamente preoccupato anche perI' avvenire ».

All'on. Nicotera, che non potè trattenersidal dire a S. M. come tutti erano in appren-sione per i pericoli a cui si esponeva, e dal-1' esortarlo a partire subito, il re Umbertorispose scherzando, rimproverandolo di nonavere imparato, come ministro dell'interno, arispettare abbastanza la libertà individuale econchiuse:

« A Napoli c'è posto per tutti ! E in-tendo rimanere finché il morbo non incomincia diminuire ».

Il re ha spedito al municipio lire 150 milacon ordine di distribuirle subito fra i poveridelle sezioni colpite. Altre 150 mila lire ven-gono date dal re per la fondazione di unospizio per gli orfani dal colera.

S. M. rifiuta di accondiscendere alle sol-lecitazioni che le vengono dirette onde lasciNapoli. Credesi che resterà parecchi altrigiorni.

S. M. nei giorni successivi ha continuatosempre le sua visite agli ospedali e nei quar-tieri della città più afflitti dal morbo e semprecalmo e sorridente, in coraggia con affettuoseparole i malati, i medici, le autorità.

La popolazione è entusiasta.

La stampa estera e Il re

Mentre tutta la stampa italiana, senza di-stinzione di partito inneggia al re Umberto,por l' atto di sublime abnegazione che ora

compie a Napoli, anche la stampa estera siunisce a questo concorde concerto di lodi.

Si telegrafa da Berlino che i giornali siesprimono con entusiasmo sul coraggio e l'ab-negazione di re Umberto recandosi sul luogoove maggiormente infuria il morbo, e chia-mano il suo contegno degno delle cavallere-sche tradizioni della dinastia che ha datoall'Italia l'unità.

Da Vienna si ha pure per telegrammache i giornali recano particolari commoventisull'arrivo del re d' Italia a Napoli, e diconoche questo ha dato ora una prova splendidis-sinia dell'affetto che lo lega al suo popolo, ilquale nell'ora del pericolo trova sempre nelsuo capo supremo l'esempio del coraggio edella fortezza d'animo.

Da Parigi abbiamo che i giornali dellacapitale sono unanimi nel constatare la no-biltà e la generosità dell'atto compiuto da reUmberto.

Dicono che il re d'Italia si distingue fratutti i regnanti (l Europa nell'obbedienza alleleggi di solidarietà col suo popolo che eglistesso si è imposte.

Conchiudono dicendo che nessun altro ètanto amato dal suo popolo.

11 colèra, a Napoli

La situazione si mantiene sempre gra-vissima

Nei quartieri bassi le botteghe sono chiusein gran parte. Solo in Toledo rimane ancoraqualche po' di vita; ma se le condizioni odiernepeggiorassero, non c' è dubbio che anche icaffè e i negozi delle principali strade si chiu-derebbero, e Napoli piglierebbe, da cima afondo, l' aspetto d' una vera necropoli.

Quasi tutti i Comuni della provincia sonoinfetti.

L' arcivescovo Satifelice ha diramato unacircolare ai parroci per invitarli a sconsigliaredal pergamo le processioni e le questue.

Si dubita però che il popolino voglia ob-bedire. Le scenate per le vie continuano.

Per le vie si succedono continue proces-sioni di femmine scapigliate, di vecchi, difanciulli ec. Ecco quello che scrive il Pun-golo:

« La più parte di quelle femmine scapi-gliate sono gente di mal affare, che si trasci-nano dietro un lungo codazzo di ammoniti edi camorristi, protettori della speculazione,bruttissimi exploiteurs di una sciagura napo-letana. Non don.andano un' elemosina, l'estor-cono; non è una questua, è una sopraffazione.

« Aggiungiamo ad onor del vero che moltipreti hanno sconsigliato questa offesa alla re-ligione. Abbiamo sentito noi stessi un parroco,che costringeva una di coteste processioni asciogliersi.

« Se volete pregare — egli diceva — an-date nelle case vostre, o in chiesa; ma perle strade no; non affliggete la gente ! ».

La carità pubblica assume delle propor-zioni epidemiche.

È un contagio d'eroismo che vince quellodel morbo.

Chi è giunto il dì prima tremando, il diseguente è invaso dalla febbre che brucia tutti.Dalle villeggiature accorre a Napoli anche lagioventù aristocratica e gentile ad ascriversialla croce bianca.

L'on. Magliani, ministro delle finanze, havoluto con nobilissimo atto, che vengano dateai poveri di Napoli le somme raccolte dalcomitato per offrigli un dono nazionale, e hafatto nota questa sua determinazione all'ono-revole Pianciani presidente del comitato, conla lettera che segue:

« Roma, li 2 settembre 1884.« Onorevole signor conte,

« Debbo rendere grazie alla S. V. on. e allaaltre onorevoli persone che con gentile e raraspontaneita vollero costituirsi in comitato perun dono nazionale a mio favore.

Se io fossi rieseito a fare qualcosa diutile pel mio paese che_ infinitamente amo,

ne avrei larga ricompensa nella coscienza diaver compiuto un dovere.

« Perciò un sentimento non meno giustoche naturale mi muove a pregare la S. vo-stra ori. e il comitato di aderire al mio de-siderio che le somme raccolte sieri° inveceesclusivamente destinate a sollievo degli operaipoveri della città di Napoli.

« Gradisca, egregio signor conte gli atte-stati della mia più distinta stima.

« Suo dev.mo - MAGLIANI >>.

Con altra lettera, in data dell' 8 settem-bre, 1' on. Magliatii annunzia al sindaco diNapoli cornm. Amore il suo vivo e fermodesiderio, e lo prega di ricevere nelle cassedel municipio, per spenderle a servizio deipoveri, le somme che vi saranno versate dalcomitato pel dono nazionale.

Mancini alle ambasciate italiane

L'onorevole ministro degli affari esteri hadiretto alle ambasciate di S. M. il seguentetelegramma:

« S. M. il nostro augusto sovrano e S. A.. R. ilduca d'Aosta si trovano qui, circondati dalle

manifestazioni di riconoscenza e di ammira-zione, che toccano l'entusiasmo, di questaimmensa e sventurata popolazione.

« Il re e suo fratello, con Depretis e me,hanno visitato tutti gli ospe,lali e quasi ogni

singolo infermo. Esso sono rimasti edificatidalla calma e dall'attività caritatevole, che,vinto il turbamento dei primi giorni, ripreserol'abituale loro sopravvento fra questa nume-rosa popolazione.

« S. M. ammira la regolarità che regnane' pubblici servizi, malgrado le difficoltà diuna situazione affatto eccezionale e si com-piace dello spettacolo, che l' Italia offre inquesto momento all'Europa, il quale dimostrauna volta 'di più che l' unità politica dellanostra nazione riposa su la incrollabile basedell' unità e della solidarietà dei sentimenti.

« Da tre giorni, il cuore magnanimo del no-stro re rifiuta d'arrendersi alle reiterate i-stanze, non solo dei ministri responsabili, maanche dei rappresentanti il municipio e laprovincia, per ottenere che S. M. avendo ornaidato anche troppe prove della sua abnegazionee sparso nella città i benefizi de' suoi gene-rosi soccorsi e l'esempio del suo coraggio,voglia finalmente non prolungare davvantaggioil suo personale pericolo, che preoccupa viva-mente l'intera nazione ».

11 reddito delle imposte

Parallelo fra le riscossioni dal 1° luglio atutto agosto 1884 e quelle degli stessi mesidel!' anno precedente:

Imposte dirette: nel 1884, 54.518,134,21lire, nel 188:3 lire 55,877,951,36. Diminuzionenel 1884 lire 1,359,817,15 ( 1 ).

Tasse sugli affari, nel 1884: 31,093,072,46lire, nel 1883 lire 29,990,185,70, aumentonel 1884 lire 1,102,886,76.

Dogane ed altri proventi amministratidalla direzione generale delle gabelle nel 1 884lire 96,536,548,73 nel 1883 L. 94,784,648,09,aumento nel 1884 lire 1,751,900,64.

Totale nel 1884 Pre 182,147,755,40, nel1883 lire 180,652,785,15; aumento nel 1884lire 2,854,787,40, diminuzione nel 1884 lire1,359,817,15.

Aumento nel 1884 lire 1,494,970,25.

I primi casi di coléra a Parigi

Lettera al D.' Barduzzi.

Parigi, 9 settembre 1884.Caro amico

Sebbene i bollettini officiali nonl' abbiano annunziato non havvi però

(l) La diminuzione non ha importanza, deri-vando da ritardo di liquidazione delle ritenute neipagamenti.

dubbio che a Parigi sonosi osservatialcuni casi di colèra.

Dal 1° corrente venne ammesso allospedale Bichat un diarroico nel ser-vizio dei colerici diretto dal doti. Hu-card, e morì il giorno susseguente coni sintomi della malattia.

Dopo cinque giorni era ricevuto unsecondo caso proveniente da Amélie-les-Bains, e che aveva dieci giorniprima passato ventiquattro ore a Per-pignano.

Nello stesso giorno veniva pureammesso un malato della XV circo-scrizione,, diarroico da cinque a seigiorni, il quale presentava tutti i segnipiù caratteristici del colèra. Morival' indomani e l'autopsia confermava ladiagnosi.

Il 6 settembre vi furono condottida Aubervilliers un uomo di 45 annied una bambina di 12, padre e figlia,con i sintomi colèrici senza che sia po-tuto fin qui conoscere l' origine delcontagio.

Per tua norma ti dirò che la curamessa in opera in questi casi è stataa seconda dell' indicazioni di iniezioniipodermiche di etere e di caffeina adalte dosi, di inalazioni di ossigeno, difrizioni, di bagni senapati e di altrimetodi noti.

Si è usata anche la preparazionedi Kala-Bah più ricca in caffeina del

caffè, e quella di nitrito di sodio peruso interno; metodi nuovi questi nellacura del colèra.

Oltre ciò sono state prese le piùgrandi precauzioni. Si è completamenteisolato tutto il personale; si sono se-gregate le sale, e si sono sospese leconsultazioni esterne. Senza dirlo Sisono fatte disinfezioni nelle deiezionicon cloruro di zinco, e nella atmosferadelle sale si sono usate continue pol-verizzazioni di acido fenico. Forse erameglio ricorrere a qualche altro paras-siticida più -sicuro che non quest'ultimo.

Da sabato non vi è stato fino adoggi, martedì, nessun altro caso nuovoper cui tutto porta a credere che sitratti di una esplosione colerica limi-tata e senza tendenza alla diffusione.

Tuo affezionatissimoD.' W.

CORRIERE MILITARE

M ministero della guerra si sta provve-dendo per la nomina ad ufficiali medici dicomplemento. degli allievi della scuola di ap-plicazione di sanità militare, ritardatari dileva, onde avere un sufficiente numero di me-dici militari per provvedere nelle attuali con-dizioni sanitarie nel regno, ad un completoed esatto servizio medico.

Lo stesso ministero ha determinato che isottufficiali, i quali nell'esperimento in iscrittodi lingua italiana, dato il 22 luglio p. p., fu-rono dichiarati idonei, siano ammessi agliesami orali che avranno principio il 22 set-tembre corrente presso la scuola militare pergli aspiranti al corso speciale e presso lascuola normale di fanteria per gli aspirantial corso di contabilità.

Pei sottufficiali che andranno alla scuolanormale di fanteria si dovrà avere presenteil disposto del regolamento sullo stato deisottufficiali.

I sottufficiali per contro che si recherannoalla scuola militare, dovranno essere armatidi sciabola e saranno presi in aggregazionealla scuola stessa.

1F3 TI"Va; 231k

— Dal sindaco della nostra cittàè stato inviato il telegramma che se-gue:

S. E. generale Pasi primo aiutante campoS. M. Napoli.

Mentre Italia tutta ansiosa, riconoscente,segue colle benedizioni, coi voti amatissimore, che intrepido fra i pericoli di morbo cru-dele, reca consolazioni, soccorsi; la giunta co-munale di Pisa, interprete sentimenti citta-dinanza prega la E. V. presentare alla MaestàSua omaggi, rispettosa ammirazione atto gene-roso, nobilissimo che con vincoli nuovi congiungepopolo italiano alla gloriosa dinastia di Savoia.

PEVERADA, Sindaco.

'Or

— Esempio di nobile e generosagara offre ora la città nostra, nellaquale si organizzano squadre di volen-terosi che offrono l' opera loro perso-nale, e si costituiscono comitati nel-l'intendimento di raccogliere offerte,in soccorso di coloro che soffrono.

Ed a questa caritatevole iniziativanoi diamo lode sincera, pensando qualesomma di forze Si riunirebbe e qualepotente impulso avrebbe la carità cit-tadina, se anche Pisa dovesse fatal-mente trovarsi assalita dal terribilemorbo.

— Una commissione provvisoriacomposta dei sig. Pellegrini Gio. Leone,Giannitrapani Giuseppe, Bracaloni A-dolfo, Giusti Vittorio, Becherini Olinto,Pistelli Luigi, Gasperi Giuseppe, si éfatta iniziatrice, per costituire nel quar-tiere di S. Antonio, un comitato perraccogliere oblazioni e biancheria afavore dei danneggiati dal colera.

Il comitato si costituì venerdì sera.Erano presenti 120 membri ed elesseroad unanimità la giunta esecutiva cherestò composta come appresso:

Presidente: Tribolati cav. uff. Felice; vicepresidente, Pardocchi dott. Carlo; segretario:Gianni trapani Giuseppe; vice segretario: Bra-caloni Adolfo ; cassiere: Grassi Eugenio; con-siglieri : Contrucci avv. Antonio, Morelli O-scardo, Franceschi Egisto, Brondi Francesco,Ruglioni Ulivo, D' Aste maggior Salvatore,Becherini Olinto, Bernardi prof. Giulio Cesare,Crollolanza cavalier Goffredo, Filippi Barto-lommeo.

— Fino da qualche giorno, alcunicittadini, venuti nella determinazionedi recarsi a Napoli onde prestare l'o-pera loro in soccorso dei colerosi,hanno sottoscritto una nota la quale,venne presentata al sindaco, essendonecessario il di lui consenso per quelliche sono impiegati del comune, e per-chè ne dasse comunicazione al sindacodi Napoli.

Se questa squadriglia di giovanianimosi verrà chiamata a Napoli saràcondotta dal doti.. Carlo Pardocchi chene prende la direzione.

Nel far plauso a questa iniziativaveramente umanitaria, riproduciamo lanota stessa. Eccola:

I sottoscritti, vivamente impressionati dalledolorose notizie che ogni momento giungonodalla disgraziata città di Napoli, ove il flagelloinfierisce crudelmente, ed animati dal più purosentimento di carità fraterna, si pongono adisposizione dell'on. sindaco di Napoli, quandoil bisogno lo richieda, per tutto quello chel'opera loro può valere in simili luttuose cir-costanze.

D'Aste Salvadore, Giannitrapani Giuseppe,Della Nave Giuseppe, Menocci Giovanni, Ca-ramelli Valentino, Pellegrini Giuseppe, Tolo-rnei Giovanni, Cini Aldobrando, Gallina Pa-squale, Caramelli Gino, Bracci Odoardo, Ta-

gliagambe Ferdinando , Gasperi GiuseppeBaldinotti Francesco , Bonaguidi Goffredo,Corucci Dante, Fanucchi Giulio, Sivieri Vit-torio, °aprili Mìlziade, Palla Egisto.

— Sappiamo che per umanitariainiziativa dell' ing. Faustino Cerri si ècostituita una squadra di 12 popolanidella nostra città, la quale ha offerto alprefetto l'opera propria per l'assistenzadei colerosi sia in Napoli, sia in qua-lunque altra località nella quale po-tessero venir destinati.

— Alcuni cittadini si sono inscrittiin prefettura, mettendosi a disposizionede,11' autorità all' oggetto di prestarel'opera loro . in tutto quanto potesseoccorrere, dato il caso di una epidemia.

È un generoso pensiero che verràcertamente imitato da molti.

— Tutto il personale del lazzerettoè stato messo in libertà ed il lazzerettostesso, di cui unico ospite fu il Bat-tici caduto ammalato e morto nel 25agosto scorso, è chiuso.

Questa notizia dice abbastanza chela salute pubblica in Pisa non potrebbeesser migliore.

— La società ginnastica pisana hapubblicato il seguente manifesto:

Il consiglio direttivo della societa suddettanella sua adunanza tenuta il giorno 6 settecu-bre corrente, considerando che le condizioniattuali della pubblica salute nella nostra pro-vincia e particolarmente nella nostra città,sono sotto ogni rapporto eccellenti, deliberavache col giorno 15 settembre detto, debbanoaver principio, per tutti i soci che vorrannofrequentarle, le lezioni serali di scherma eginnastica nel locale di residenza della societàposto in via delle Belle Torri n. 11. Le oreed i giorni in cui avranno luogo le lezionimedesime saranno indicati da apposito orarioaffisso nelle sale della residenza sociale.

Successivamente il consiglio surriferito nel-l'intendimento di concorrere, in quanto i mezzidella società lo permettano, al miglioramentofisico e morale del popolo generalizzando gliesercizi ginnastici educativi, statuiva nell'adu-nanza anzidetta di aprire col 1° ottobre pros-simo venturo una scuola gratuita di ginnasticaper 30 figli del popolo.

Tutti coloro pertanto che vorranno fre-quentare la scuola medesima dovranno entroil giorno 25 del corrente mese avanzare do-manda in scritto alla presidenza corredata deiseguenti documenti tutti redatti in carta libera,cioè:

a) fede di nascita comprovante di averraggiunto l'età di anni 8 e di non avere ol-trepassata quella di anni 16;

b) fede di buoni costumi rilasciata dalsindaco

c) fede di miserabilità;d) certificato di sana costituzione fisica.

Le domande dovranno essere presentateal sottoscritto segretario, borgo largo, 17.

Per ultimo il consiglio direttivo volendorendere più familiare anco l'esercizio dellascherma facilitandone per quanto è possibilei mezzi per apprenderlo, deliberava di aprirealtresì una scuola di scherma nelle ore diurnemediante il correspettivo di una tassa mensiledi L. 3,00.

Le iscrizioni a questa scuola saranno essepure ricevute dal sottoscritto segretario e lelezioni avranno principio non appena saràraggiunto un conveniente numero di alunni.

Pisa, dalla residenza della societa li 12settembre 1884.

Il vice presidente Il segretarioG. BAR TORELLI. U. LUCARELLI.

— La fratellanza militare ha avutoora occasione di attuare il fine percui si è costituita, il mutuo soccorso.

Essendo caduto ammalato il socioRanieri Toscanelli, il quale si trova al-

l'ospedale, la fratellanza, passa allafamiglia di questo, il sussidio giorna-liero di lire 1,50 e continuerà a pas-sarglielo fino a che rimarrà in condi-zioni di salute che non gli permettanodi lavorare.

— Dicemmo già nel nostro numero55 che i signori Simi Enrico e BertoniSalvatore attendevano a musicare unanuova opera intitolata Lord Byron.

Siamo ora lieti di annunziare cheessi hanno quasi condotto a terminequesta loro composizione musicale.

-4(— Alcuni ladri, introdottisi in un

podere a Cenaia, in comune di Lari,fecero man bassa sopra sessanta pollied una quantità di uva, caricando poitutto sopra un barroccio. Essi avevanofatto i conti senza gli agricoltori diquel podere i quali accortisi di quantoera passato, si armarono di fucile efecero loro fuoco addosso. Caddero duedei ladri e restò ucciso il cavallo daun proiettile nel collo. I ladri rimastiillesi si dettero alla fuga ed i conta-dini, veduto l'effetto del colpo, fuggi-rono essi pure.

Pare però che i ladri si fosseroallontanati di poco, perché veduto ilcampo libero, tornarono presso i com-pagni ; staccarono il cavallo dal bar-roccio in cui adagiarono i compagniferiti e ci inessero pure i finimenti diquello; poi si incamminarono per Poli-sacco. Giunti colà furono arrestati daireali carabinieri.

Dei due feriti, fu riscontrato cheuno lo era piuttosto gravemente, l'al-tro meno.

Pare che la polizia, mentre si istrui-sce il processo, sia sulle tracce di altricomplici.

OSSERVATORIO METEORICO della scuolasuperiore di agraria della R. univer-sità di Pisa.

li haronietrn è ridotto a O .

Altezza della stazione SUI livello del ?Dare: metri 10.

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Sett. 10 11 12i inass. 27°4 27'4 27"4( mm. 12"5 14°8 13"8STATO DM, GIM.O.

Settembre 10. Coperto.Settembre 11. Id. Pioggia in 24 ore: millim. 0,9.Settembre 12. Id. Pioggia in 24 ore: millim. 3,8.

ATTI (iIU I )1ZIARII

Sunto degli atti legali inseriti nel n. 73( 9 settembre ) del Supplemento al foglio pe-riodico della R. prefettura di Pisa.

— Seconda pubblicazione dell'estratto dibando per vendita coatta, lotto 1°, a dannodel sig. Pellegrino Nieri di Calcinaia, la qualeavrà luogo avanti il tribunale di Pisa la mat-tina del 2 ottobre 1884.

— Seconda pubblicazione dell'estratto dibando per vendita di immobili, lotto 2° e 3°in danno del sig. Pellegrino Nieri, la qualeavrà luogo la mattina del 2 ottobre 1884avanti il tribunale di Pisa.

- All' udienza del tribunale di Pisa del16 ottobre 1884 sarà esposto all' incanto pelprezzo di L. 2,858,40 a danno del sig. Pietro

Panchetti, una casa con orto posta nei BagniS. Giuliano.

— Il sig. Maurizio Jung ha fatto istanzaal presidente del tribunale di Volterra per lanomina di un perito che stimi i beni del ca-valier Niccolò Maffei.

— L'intendenza di finanza di Pisa avvisaessere aperto il concorso pel conferimentodelle sottodescritte rivendite di generi di pri-vativa di seconda categoria nella provincia d iPisa.

Rivendita numero 27 situata nel comunedi Cascina (Montione ) assegnata per le levoal magazzino di Pisa, del presunto redditolordo di L. 565,12.

Rivendita numero 39 situata nel comunedi Pisa (Oratoio ) assegnata per le leve almagazzino di Pisa, presunto reddito lordo diL. 552,34.

Rivendita numero 2 situata nel comunedi Capannol i ( Piazza ) assegnata per le leveal magazzino di Pisa, presunto reddito lordodi L. 485,51.

Rivendita numero 3 situata nel comunedi Palaia (Montefoscoli) assegnata per le leveal magazzino di Pisa, presunto reddito lordodi L. 442,50.

Rivendita numero 20 situata nel comunedi Pisa (S. Cristina) assegnata per le leve almagazzino di Pisa, presunto reddito lordo diL. 436,72.

Rivendita numero 6 situata nel comunedi Terricciola (Morrona) assegnata per le leve'al magazzino di Volterra, presunto redditolordo di L. 268,52.

Rivendita numero 5 nuova istituzione nelcomune di I3uti (via nuova della vigna) asse-gnata per le leve al magazzino di Pisa, pre-sunto reddito lordo di L. 265,00.

Rivendita numero 6 (già rifiutata) nel co-mune di Piombino ( Riotorto) assegnata perle leve al magazzino di Piombino, presuntoreddito lordo di L. 524,44.

Rivendita numero 2 situata nel comunedi Castellina (Terriccio) assegnata per le leveal magazzino di Cecina, presunto reddito lordodi L. 146,32.

Le rivendite suddette saranno conferite anorma del regio decreto 7 gennaio 1875, nu-mero 2336 (serie 2a).

Gli aspiranti dovranno presentare a questaintendenza nel termine di un mese dalla datadella inserzione del presente nella Gazzettaufficiale del regno e nel giornale per le in-serzioni giudiziarie della provincia le proprieistanze in carta da bollo da centesimi 50, cor-redate dei relativi documenti.

— Ai seguito dell'avvenuto aumento delsesto, saranno nuovamente esposti all'incantoper il prezzo di L. 933,33 i beni escussi acarico del sig. Giuseppe Sciacca Banti. L' in-canto avrà luogo avanti il tribunale di Pisanella mattina del 9 ottobre 1884.

PASQUALE FINALI, gerente resi).

Provincia di risa

COMUNE DI SASSETTA

Il sindaco sottoscritto, dietro il pareredella commissione municipale di sanità, e-spresso nella sua adunanza del dì 6 settembrecorrente, valendosi delle facoltà conferiteglidalle vigenti leggi,

Notifica:1° Che saranno sottoposti a visita medica

tutti i viaggiatori provenienti da luoghi in-

fetti; e assoggettati ad una osservazione, non

maggiore di giorni venti in uno speciale laz-zeretto, tutti coloro i quali potessero resultaresospetti d' infezione.

2° Verranno respinte le merci usate con-sistenti in abiti, stracci, balle, ossa, pelli,calzature e biancherie di qual unque prove-

nienza, se non sono accompagnate da un cer-tificato del sindaco del comune da cui sonostate estratte: le altre merci non ancora in

uso, potranno essere introdotto in paese pre-via disinfezione o senza, a seconda del luogodi loro derivazione e provenienza.

Sassetta, dall'ufficio municipaleLi I I settembre 1884.

Il sindacoF. BERTINELLI

Pisa, Tipografia Vannucchi 1884.

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e già Segretario ed Uffiziale di Stato civile nel Comune di Pisa

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chi ne faccia richiesta, dietro invio di un vaglia di L. 10,00.

Le richieste ed i vaglia debbono dirigersi — Al dott. Augusto Rossini notaro a Pisa

I sottoscritti , essendo inrelazione con la Ditta E. Biniq. D. di Livorno depositariadella casa Benedetto Somma-riva di Palermo per lo smerciodella rinomata

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