Buratti

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2° CONVEGNO NAZIONALE sulle MALATTIE MITOCONDRIALI …dalla diagnosi alla gestione quotidiana 26-27 maggio 2012 FIRENZE dott.sa Mariagrazia BURATTI Logopedista Deglutologa Responsabile diagnosi funzionale deglutologica Docente c/o Master di deglutologia – Clinica ORL - Università di Pisa Centro Diagnosi & Riabilitazione - Saronno (VA) - Sede staccata Lugano (CH) www.crescerecomunicando.it [email protected]

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2° CONVEGNO NAZIONALE sulle MALATTIE MITOCONDRIALI

…dalla diagnosi alla gestione quotidiana 26-27 maggio 2012 FIRENZE

dott.sa Mariagrazia BURATTILogopedista Deglutologa

Responsabile diagnosi funzionale deglutologicaDocente c/o Master di deglutologia – Clinica ORL - Università di Pisa

Centro Diagnosi & Riabilitazione - Saronno (VA) - Sede staccata Lugano (CH)

www.crescerecomunicando.it [email protected]

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La disfagiaLa pedofagia: i care

(la figura del logopedista deglutologo)

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Con il termine PEDOFAGIA

si intendono tutti i disturbi della deglutizione (disfagie) in età pediatrica (GISD/SIFEL, 2007)

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Cause di pedofagia da alterato transito

• Malattie neurologiche:

• Alterazioni strutturali:

• malattie gastrointestinali:

• Encefalopatia anossica, emorragica, tossica

• Tumori cerebrali• Miopatie• Labiopalatoschisi,• Sindromi (Franceschetti,

Apert, Crouzon, ….)• Stenosi (tracheali, coanali…• MRGE• Atresia esofagea

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• Malattie respiratorie e prematurità:

• Malattie cardiache

• Distress respiratorio• Broncodisplasie• …..

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Cause di pedofagia di sviluppo

• Disturbi comportamentali:

• Ritardo mentale• Disgnazie, malocclusioni• Respirazione orale• Ridotta esperienza

alimentare:

• Rifiuto del cibo• Ruminazione• Fagofobie e ossessioni

• Primaria : iperprotezione buccale

• Secondaria a pedofagia da alterato transito

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•Malattie neurologiche

• Danno diffuso della corteccia da cause pre e perinatali

• Malattie del tronco encefalico

Meccanismo fisiopat. della disfagia• Persistenza dei rifl. arcaici• Ritardo d’innesco reflessogeno• Deficit di sviluppo della fase buccale e

orale• Deficit di masticazione e elaborazione

orale del bolo• Deficit di spinta linguale

Paresi/paralisi di uno o più n. cranici VII →ipotonia labiale e guancia IX → insuff. velare X → insuff. Glottica X II →deficit della fase orale

Ritardo d’innesco

Incoordinata apertura sfint. Esof. Sup

Deficit peristalsi esofagea

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• Malattie dei nervi cranici

• Disturbi della motilità esofagea

• Paresi/paralisi di uno o più nervi cranici

• Ridotta peristalsi esofagea

• Rigurgito

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APPROCCIO DI ABILITAZIONE NEL PICCOLISSIMO

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Approccio di abilitazione nel piccolissimo

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Condizioni essenziali perché vi sia possibilità di serena permanenza del bambino disfagico all’interno delle

famiglieBassissima percentuale di rischio vitale per il bambino di fronte a proposte quali la nutrizione

Adeguato livello di formazione della coppia genitoriale in merito a:

Patologia del bimbo Rischi insiti nella patologia

di base rispetto al quadro alimentare

Aspetti della vita quotidiana

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ASPIRAZIONE e/o sospetto tale

PER-DEGLUTITORIA

PRE-DEGLUTITORIAPOST-DEGLUTITORIAParte del bolo permane in oro-faringe o in esofago

Vi può essere assenza di RIFLESSO di TOSSE (ASPIRAZIONE SILENTE)SEGNI e SINTOMI di probabile aspirazione:• voce e pianto gorgoglianti•Voce rauca con respiro pesante ed affaticato•Respiro gorgogliante con o senza Aumento della salivazione e puntate febbrili•Aumento/diminuzione ritmo respiratorio

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INTEGRITA’ PSICOLOGICA ED EMOTIVA FAMILIARE

Raggiungimento efficace e mirato dei vari programmi abilitativi programmati sul bambino

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CARE LOAD “PESO DELL’ASSISTENZA” al soggetto

da applicare nell’immediato e nel tempo per l’assistenza del bambino

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Risorse umaneImpiego di tempo

Impiego di specificità strumentali d’indagine

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PROGETTUALITA’ per OBIETTIVI

SIGNIFICATO ESSENZIALE EVOLUZIONE

CURA ASSISTENZIALISMO AVANZAMENTO finalità che si “perdono” ADATTAMENTO plateaux di livello non all’ambiente, persone, riconosciuti comunità… né rispettati Bilanci di controllo non effettuati

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I PERCORSI DI CURA

DALLA NEONATOLOGIA AI CONTROLLI E RIABILITAZIONE IN SITUAZIONE

AMBULATORIALETUTTO IL PERCORSO DEVE

PROMUOVERE ABILITA’ GENITORIALI

NEL RISPETTO E RINFORZO DELLA RELAZIONE

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Genitori non si nasce ma si diventa….

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Focus sui genitori

Vissuto del problema

Situazione

Beneficio atteso

• Mancanza di comprensione/conoscenza

• Demotivazione• “Fossilizzazione” delle azioni

• Ricerca di soluzioni• Ricerca di informazione• Formazione personale

• EMOTIVO: fornisce alla famiglia un futuro progettabile

• FUNZIONALE: aiuta nella risoluzione dei problemi pratici della vita quotidiana

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“MISSION” svezzamento

•Sviluppare le abilità necessarie a gestire la prassi ordinaria e straordinaria• mantenere il ruolo attivo di genitori

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AMBIENTE

PersoneVoci giochi e vezzeggi di fratelli e di adultiRumoriMusica proposte gustativeMovimenti rumori improvvisiLuce radio televisione

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AMBIENTE

• Spazi, contenimenti• Forza di gravità, luce,

rumore, …..Ambiente

fisico

• Contatto con persone e oggettiAmbiente

sociale

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MOMENTO PASTO: informazioni sensoriali

• Informazioni vestibolari (equilibrio contro gravità)

• Informazioni Tattili-propriocettive (sensibilità aptica)

Percezione attraverso la pelle e kinestesica (muscoli e articolazioni)

• Informazioni visive• Informazioni uditive• Informazioni gustative14/04/2023

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POSIZIONAMENTO Adulto/Bambino

• Creare le condizioni migliori per dare al bimbo stabilità posturale

• Compiere movimenti lenti e prevedibili• Le mani devono toccare il bimbo con sicurezza

sottoponendolo sempre a una lieve pressione

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Importanza e scopo della corretta posturalità

Organizzare la stabilità assialemigliorare le competenze posturo-motorie del capo e degli

arti superiori sulla linea medianastabilizzare l’aspetto neuro-vegetativo e motorio del

bambinocurare le modalità di alimentazione nel bambinogiungere alla comodità e stabilità della postura dell’adultoregolare l’imput ambientalefacilitare le funzioni oro-motorie

Adrienne DAVIDSON, 1998

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Il bambino piccolo alimentato in braccio è un bambino contenuto

situazioni non confortevoli inducono atteggiamenti di allerta con aumento del tono muscolare e delle distonie

presenti

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Postura ottimale del bambino seduto

• Posizione del capo equilibrata in situazione mediana• Evitare assolutamente posizione del collo in lordosi

mantenendo la nuca dritta con il piegamento conseguente del mento sul petto

• Tronco non insaccato e stabile con l’allineamento delle anche e degli arti inferiori

• Piedi supportati da piani adeguatiRICORDO che la mancanza di allineamento capo-tronco-

bacino provoca l’instabilità dell’osso ioide, “fulcro della deglutizione”

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RIABILITAZIONEABILITAZIONE

Programma personalizzato ed individuale da inserire nel contesto

familiare

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Adeguato apporto nutritivo e calorico

Un bambino con disfagia è a rischio di problemi nutrizionali/calorici

assicurare il giusto apporto nutrizionale pasti “volumetricamente” accettabili per rispettare: le tempistiche le abilità/competenze l’apporto necessario e completo

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Riabilitazione deglutologica/alimentare

• Identificare i cicli di sonno/ veglia fame / sazietà collaborazione con nutrizionisti per equilibrare funzioni e proposte per os• Desensibilizzazione il bambino in olfatto e

propriocettivamente preparazione bocca

• per svezzamento• Ridurre il disagio al momento del pasto

da SNG o PEG• Far tollerare una dieta per os evoluzione

cibi• Aumentare il volume degli alimenti

• Alleanza terapeutica specialisti e famiglia

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Il trattamento riabilitativo disfagia ex non usu

Situazioni cliniche che impediscono alimentazione per bocca:

Gravi malformazioni o deficit del funzionamento del quadrivio orofaringeo Bambini che devono essere trattati chirurgicamenteBambini che hanno subito traumi da ospedalizzazioni prolungate Provocano problemi: • sensoriali in fase di preparazione• di suzione•deficit esperienziali • favoriscono condotte di evitamento, di dissuasione alla proposta

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….ne consegue….

• Rifiuto del cibo• Irritabilità• Durata eccessiva del pasto• Condotte di evitamento• Condotte emotive inadeguate al

momento del pasto (tremori,paura)

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Attivazione senso-percettiva

Stimolazioni :• Tattili • Olfattive• Visive• Gustative• Promuovere l’esplorazione orale

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TRATTAMENTO DIRETTO

• Ridurre od eliminare i fattori che influenzano negativamente la funzione alimentare:posture facilitanti, speciali tettarelle e/o biberon, cucchiaini e bicchieri

• Utilizzo posture facilitanti e di difesa• Normalizzare la sensibilità orale• Stimolare la qualità dei movimenti • Favorire il consolidamento di movimento più

normali • Evitare il consolidamento di meccanismi

anomali di compenso• Migliorare le abilità buccali e quindi di

alimentazione• Aumentare la consapevolezza del meccanismo

orale

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Aspetti critici

Paura, rifiuto, assenza di esperienze e non conoscenza

Ossessività, rifiuti fagofobie

Valutazione di apposizione di SNG e/o PEG (o JPEG)

SNG per non più di 3-6 m PEG come “opportunità”Alterazione della dinamica deglutitoria

Aspirazione/penetrazioneSenso di soffocamento

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Deglutizione??? Mai da sola!

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respirazione

comunicazione

Esplorazione conoscenza esperienza

Voluttuarietà edonismo

consolazione

Azioni masticatorie attività bucco-cervico-facciali

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Scelta del cucchiaio

• Sconsigliabili i vari strumenti in pastica, silicone, metalo rivestito in gomma, ecc. in base al processo di adattamento allo stimolo esterno (=cucchiaio) che, è assolutamente instabile

• Consigliabile lo strumento in metallo (acciaio o argento) Dimensioni contenute con paletta non troppo profonda Non curvatura a 45° Proposto di taglio proveniente dal basso

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Grazie e buon

proseguimentodei lavori!