Buono e santo Natale - La Voce€¦ · nostre diocesi a favore della famiglia Giornata della pace...

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12-13 10-11 8 Bibbia/Liturgia Le letture delle messe del periodo natalizio offrono preziosi insegnamenti sulle caratteristiche di una vera famiglia cristiana Festa regionale della famiglia Il 28 dicembre, per la prima volta, la Chiesa umbra organizza a Santa Maria degli Angeli la “Festa regionale della Santa Famiglia”. Approfondiamo sul senso dell’evento. In più, una grande scheda sulle tante attività delle nostre diocesi a favore della famiglia Giornata della pace Il tema di quest’anno per il 1° gennaio è la schiavitù: una piaga contro cui il cri- stianesimo ha fatto molto, ma molto resta da fare 1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL ’UMBRIA www.lavoce.it anche su N. 46 Venerdì 19 Dicembre 2014 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 20 22 25 27 28 30 DIOCESI PERUGIA Le celebrazioni natalizie con il card. Bassetti DIOCESI CASTELLO Prosegue il corso di formazione della Caritas DIOCESI ORVIETO Messaggio di mons. Benedetto Tuzia per il Natale DIOCESI TERNI Il pranzo natalizio dei più poveri con il Vescovo DIOCESI ASSISI Intervista a mons. Sorrentino sulle feste imminenti SPOLETO Cena di Natale a sostegno del Centro “Don G. Rota” Chi ha paura del presepio? di Elio Bromuri esta grande è il Natale, festa per tutti, soprattutto per bambini. Tutti, anche i cosiddetti “non credenti” lo festeggiano, e fanno regali ai figli e agli amici e parenti. Un amico mi ha lasciato un biglietto scrivendo “auguri di Natale”, e aggiungendo tra parentesi: “Fintanto che si potrà usare ancora questo nome”. Serpeggia un certo sospetto: che si vada verso una società senza riferimenti alla fede, per cui il Natale rimarrà, ma come fatto laico e commerciale. Questo sospetto trova qualche conferma nella questione - che ogni anno si ripresenta - del presepio nelle scuole e negli ambienti pubblici. Non siamo in grado di stabilire chi fa il presepio e chi no. Vi sono alcuni casi in F cui i dirigente o gli insegnanti decidono che in quella scuola non si fa per rispetto di alcuni alunni che non professano la fede cattolica, per cui sarebbe un’indebita costrizione e una mancanza di rispetto verso una minoranza. Questi casi si ritrovano sulla stampa quotidiana senza grandi clamori. Ci si dovrebbe tuttavia domandare: chi ha paura del presepio? Non c’è nessuna rappresentazione al mondo che sia più serena, umana e pacifica. Pensate di descriverlo e dovrete usare molte parole, perché in un presepio che si rispetti c’è tutto: il cielo con le stelle e la cometa, la terra con valli, monti e fiumi, animali come l’asino e il bue, e poi all’arrivo dei Magi i cammelli e altri animali domestici; e le persone: uomini e donne con le loro caratteristiche di pastori, operai, artigiani... insomma la vita quotidiana nella quale avviene una nascita, un bambino che porta la gioia della vita e la speranza del futuro. Si potrebbe dire - come alcuni scrittori hanno suggerito - che il presepio è l’utopia del modo ordinario, normale, di un mondo pacifico in cui niente e nessuno è escluso e ognuno può trovare il suo posto. Che paura, quindi? E perché essere così miopi e pusillanimi da tirarsi sempre indietro di fronte a qualsiasi obiezione e difficoltà? Ci sono motivi per avere paura oggi nel nostro mondo. Oggi (mercoledì 17, mentre scrivo queste semplici riflessioni) le pagine dei giornali e i servizi televisivi sono pieni delle descrizioni della “strage di innocenti”, bambini e ragazzi di una scuola, 130, uccisi come agnelli sacrificali al grido di Allah akbar, facendo loro recitare la shahada come devono fare, prima di morire, i fedeli osservanti della religione islamica. Alcuni autorevoli leader di quest’ultima li hanno condannati in quanto terroristi che non devono essere considerati come infedeli né atei.Secondo l’opinione diffusa tra gli intellettuali europei (Glucksmann), la loro connotazione sfocia in una una forma di nichilismo distruttivo, non di fede. Il Dio a cui si riferiscono queste bande di disperati ignoranti e queste organizzazioni che tentano - mozzando le teste e combattendo gli stessi compagni di religione - di costruire un Califfato islamico in Medio Oriente, non esiste: è un idolo costruito da menti pervertite. L’antidoto a questa deriva è il presepio inteso come orizzonte cristiano di riferimento. Non è la tentazione, riemergente in ambienti cristiani, di ricorrere a forme moderne di crociata, magari nostalgicamente rievocata, con il rischio di offuscare il messaggio della pace e provocare il compattamento dell’intera umma islamica. Utopia? Sì, portata avanti anche a costo di gravi rischi per la vita e per la sorte dei cristiani. Un’amica proprio in questi giorni mi ha regalato un grosso volume documentario dal titolo Il libro nero della condizione dei cristiani nel mondo (ed. Mondadori). I cristiani appartengono oggi alla religione più perseguitata in tutte le parti del mondo. Ciò nonostante, quando ri- centriamo la nostra interiore percezione su Gesù che nasce e rinasce sempre, per noi e per tutti, non può venire meno la speranza. Buon Natale. Buon Natale! 18 Parola a... Mons. Sorrentino svincola Papa Francesco da una facile spiritualità “fai da te” per cui lo si ascolta solo quando fa comodo l’editoriale ari amici, vi auguro che a Natale possiate riscoprire la capacità di stupirvi delle piccole cose. Vi auguro di ritrovare la spontaneità, lo stupore e la gratuità. Diceva Madre Teresa di Calcutta: “Vorrei essere una piccola matita nella mani di Dio, perché Lui possa scrivere grandi opere d’amore”. Dio a Natale ha voluto nascere nella povertà e nell’umiltà. Dovremmo tutti tornare allo stupore, pieno di mistero e di gioia, che solo i bambini sanno provare e diventare tutti “mendicanti” di semi di amore, di giustizia, di pace e di perdono. Natale! Da quel giorno sappiamo che solo l’amore salverà il mondo, e che ogni seme d’amore presto o tardi fiorirà! Ma c’è ancora posto per Lui nella nostra vita e nella nostra società? † Gualtiero card. Bassetti arcivescovo di Perugia - Città della Pieve presidente della Conferenza episcopale umbra C Buono e santo Natale La Voce, nell’augurare a tutti un Buon Natale informa i lettori che l’uscita del prossimo numero è prevista per il 9 Gennaio Adorazione dei Magi di Pietro Perugino, olio su tavola, 1470-76, Galleria nazionale dell’Umbria

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12-13

10-118Bibbia/LiturgiaLe letture delle messe delperiodo natalizio offronopreziosi insegnamentisulle caratteristiche di unavera famiglia cristiana

Festa regionale della famigliaIl 28 dicembre, per la prima volta, la Chiesaumbra organizza a Santa Maria degli Angelila “Festa regionale della Santa Famiglia”.Approfondiamo sul senso dell’evento. In più,una grande scheda sulle tante attività dellenostre diocesi a favore della famiglia

Giornata della paceIl tema di quest’anno per il1° gennaio è la schiavitù:una piaga contro cui il cri-stianesimo ha fatto molto,ma molto resta da fare

1,10 euro SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELL’UMBRIA www.lavoce.it anche su

N. 46Venerdì

19 Dicembre 2014Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

CONTIENE I.P.

20 22 25 27 28 30DIOCESI PERUGIA

Le celebrazioninatalizie conil card. Bassetti

DIOCESI CASTELLO

Prosegue il corsodi formazionedella Caritas

DIOCESI ORVIETOMessaggio di mons.Benedetto Tuziaper il Natale

DIOCESI TERNI

Il pranzo nataliziodei più povericon il Vescovo

DIOCESI ASSISI

Intervista a mons.Sorrentino sullefeste imminenti

SPOLETOCena di Natale asostegno del Centro“Don G. Rota”

Chi ha paura del presepio?

di Elio Bromuri

esta grande è il Natale, festa per tutti,soprattutto per bambini. Tutti, anchei cosiddetti “non credenti” lo

festeggiano, e fanno regali ai figli e agliamici e parenti. Un amico mi ha lasciatoun biglietto scrivendo “auguri di Natale”, eaggiungendo tra parentesi: “Fintanto chesi potrà usare ancora questo nome”.Serpeggia un certo sospetto: che si vadaverso una società senza riferimenti allafede, per cui il Natale rimarrà, ma comefatto laico e commerciale. Questo sospettotrova qualche conferma nella questione -che ogni anno si ripresenta - del presepionelle scuole e negli ambienti pubblici.Non siamo in grado di stabilire chi fa ilpresepio e chi no. Vi sono alcuni casi in

F

cui i dirigente o gli insegnanti decidonoche in quella scuola non si fa per rispettodi alcuni alunni che non professano lafede cattolica, per cui sarebbe un’indebitacostrizione e una mancanza di rispettoverso una minoranza. Questi casi siritrovano sulla stampa quotidiana senzagrandi clamori. Ci si dovrebbe tuttaviadomandare: chi ha paura del presepio?Non c’è nessuna rappresentazione almondo che sia più serena, umana epacifica. Pensate di descriverlo e dovreteusare molte parole, perché in un presepioche si rispetti c’è tutto: il cielo con le stellee la cometa, la terra con valli, monti efiumi, animali come l’asino e il bue, e poiall’arrivo dei Magi i cammelli e altrianimali domestici; e le persone: uomini edonne con le loro caratteristiche dipastori, operai, artigiani... insomma la vitaquotidiana nella quale avviene unanascita, un bambino che porta la gioiadella vita e la speranza del futuro. Sipotrebbe dire - come alcuni scrittorihanno suggerito - che il presepio è l’utopiadel modo ordinario, normale, di un mondo

pacifico in cui niente e nessuno è esclusoe ognuno può trovare il suo posto. Chepaura, quindi? E perché essere così miopie pusillanimi da tirarsi sempre indietro difronte a qualsiasi obiezione e difficoltà? Cisono motivi per avere paura oggi nelnostro mondo. Oggi (mercoledì 17, mentrescrivo queste semplici riflessioni) lepagine dei giornali e i servizi televisivisono pieni delle descrizioni della “stragedi innocenti”, bambini e ragazzi di unascuola, 130, uccisi come agnelli sacrificalial grido di Allah akbar, facendo lororecitare la shahada come devono fare,prima di morire, i fedeli osservanti dellareligione islamica. Alcuni autorevolileader di quest’ultima li hanno condannatiin quanto terroristi che non devono essereconsiderati come infedeli né atei.Secondol’opinione diffusa tra gli intellettualieuropei (Glucksmann), la loroconnotazione sfocia in una una forma dinichilismo distruttivo, non di fede. Il Dio acui si riferiscono queste bande di disperatiignoranti e queste organizzazioni chetentano - mozzando le teste e

combattendo gli stessi compagni direligione - di costruire un Califfatoislamico in Medio Oriente, non esiste: è unidolo costruito da menti pervertite.L’antidoto a questa deriva è il presepiointeso come orizzonte cristiano diriferimento. Non è la tentazione,riemergente in ambienti cristiani, diricorrere a forme moderne di crociata,magari nostalgicamente rievocata, con ilrischio di offuscare il messaggio dellapace e provocare il compattamentodell’intera umma islamica. Utopia? Sì,portata avanti anche a costo di gravi rischiper la vita e per la sorte dei cristiani.Un’amica proprio in questi giorni mi haregalato un grosso volume documentariodal titolo Il libro nero della condizione deicristiani nel mondo (ed. Mondadori). Icristiani appartengono oggi alla religionepiù perseguitata in tutte le parti delmondo. Ciò nonostante, quando ri-centriamo la nostra interiore percezionesu Gesù che nasce e rinasce sempre, pernoi e per tutti, non può venire meno lasperanza. Buon Natale.

Buon Natale!

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Parola a...Mons. Sorrentino svincolaPapa Francesco da unafacile spiritualità “fai date” per cui lo si ascoltasolo quando fa comodo

l’editoriale

ari amici, vi auguro che a Natalepossiate riscoprire la capacità distupirvi delle piccole cose.

Vi auguro di ritrovare la spontaneità, lo stupore e la gratuità.Diceva Madre Teresa di Calcutta: “Vorrei essere una piccola matita nellamani di Dio, perché Lui possa scrivere grandi opere d’amore”.Dio a Natale ha voluto nascere nellapovertà e nell’umiltà. Dovremmo tuttitornare allo stupore, pieno di mistero e di gioia, che solo i bambini sannoprovare e diventare tutti “mendicanti” di semi di amore, di giustizia, di pace e di perdono.Natale! Da quel giorno sappiamo che solol’amore salverà il mondo, e che ogniseme d’amore presto o tardi fiorirà!Ma c’è ancora posto per Lui nella nostravita e nella nostra società?

† Gualtiero card. Bassettiarcivescovo di Perugia - Città della Pieve

presidente della Conferenza episcopale umbra

CBuono e santo Natale

La Voce, nell’augurare a tutti un Buon Natale informa i lettori che l’uscita del prossimo numero è prevista per il 9 Gennaio

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ur abituati acelebrare ilNatale

secondo latradizionecattolicapredominante nelnostro territorio,non possiamodimenticare che

vi sono in Umbria diverse comunitàcristiane che si apprestano a celebrare ilNatale ognuna secondo le proprie liturgie etradizioni.

La comunità ortodossa romena - la piùdiffusa in regione, con circa 27 milapresenze - festeggia il Natale il 25, 26 e 27dicembre a Perugia (chiesa di SanFiorenzo), Città di Castello (chiesa diSant’Andrea Apostolo), Marsciano (chiesadell’Oratorio) e Gubbio (chiesa di Biagiola).In programma diverse iniziative: il 31dicembre (ore 19) a Perugia la comunità siriunirà per il Te Deum di ringraziamento eil 1° gennaio per la festa di san Basilio. Il 6gennaio sarà la volta delle celebrazioni perl’Epifania (a Perugia alle 9.30, a Gubbio alle14 e a Marsciano alle 17) con il rito dellabenedizione dell’acqua, mentre il 7 gennaio

P

Natale rumeno

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

Natale in unvillaggio dellaSiria occupatodagli estremistiislamici

i sarà solo una piccola cul-la sotto l’altare della chie-sa parrocchiale di San Giu-

seppe, nel villaggio di Knayeh nelnord della Siria (vicino al confinecon la Turchia), dove i Frati mi-nori della Custodia di Terra San-ta sono presenti da oltre 125 an-ni. Da tempo sotto il controllodella fazione jihadista Jabhat al-Nusra, braccio siriano di Al Qae-da, il villaggio, abitato da circa800 fedeli, si appresta a vivere ilNatale tra paura e speranza. Come racconta il parroco, il fran-cescano Hanna Jallouf, siriano,62 anni: “La guerra e la violenzahanno spinto molte persone, tracui tanti nostri cristiani, a partire,a cercare rifugio altrove, ancheper permettere ai propri figli dicontinuare a studiare. Nellescuole del villaggio ormai si in-segna solo il Corano”. Da quando la zona è in mano al-le brigate islamiste, vessazioni esoprusi ai danni della popolazio-ne locale sono all’ordine del gior-no. Ma la parrocchia è rimasta at-tiva, anche se deve rinunciare asuonare le campane ed è tenuta arispettare l’obbligo di coprire lestatue e le immagini sacre espo-ste all’aperto. Ora che il Natale èimminente, “i nostri fedeli - pro-segue il parroco - hanno comin-ciato a pulire le case, a prepara-re qualche dolce, per quel che sipuò, e rendere dignitosa la festa”.

Libertà ristretta di culto. “Contutte le difficoltà che abbiamo -dice ancora padre Hanna - man-teniamo una certa libertà di cul-to. Possiamo celebrare messe eriti, ma senza uscire fuori dallachiesa. A Natale non potremo ab-bellire l’esterno della chiesa, fareil presepe, allestire l’albero. Maquesto non ci impedirà di riunir-ci, già il 24 dicembre. La messa dimezzanotte la celebreremo di po-meriggio per motivi di sicurezza.Mancheranno le luminarie, manon fa nulla. In chiesa avremo unpiccolo presepe, fatto solo di unapiccola culla per deporre il Redella pace”. “La situazione è grave - aggiun-ge. - Al villaggio ci hanno porta-to via le terre, le case; abbiamosubìto espropri. Io sono stato im-prigionato insieme ad altre 16persone del mio villaggio. Abbia-mo passato un periodo davverotriste, ma il Signore era con noi eabbiamo sentito la Sua mano po-tente sul nostro capo e sui nostrivillaggi. Non sappiamo come an-

C

drà a finire, e per questo viviamoalla giornata. Abbiamo paura delfuturo, ma la speranza è che il Si-gnore ci protegge”.“Non ci hanno lasciato nulla - di-ce il francescano riferendosi aimiliziani islamisti -, hanno por-tato via tutto. Ora stanno comin-ciando a tagliare gli alberi per fa-re legna da ardere, che rivendo-no a prezzi alti. Tagliano anchegli olivi che sono fonte di sosten-tamento per molti. Ci hanno pre-so il raccolto di olive, della terra,hanno rubato i nostri attrezzi,trattori, macchine, non hanno la-sciato niente”.

Fino alla morte. “Sopravviviamoperché vogliamo dire ai fonda-

mentalisti che siamo cristiani elo resteremo fino alla morte. I no-stri avi sono nati e morti qui. Co-sì faremo anche noi - ribadiscepadre Jallouf. - Con la popolazio-ne locale non abbiamo problemi,viviamo in pace, ci rispettiamo eci aiutiamo da sempre. Abbiamopaura di questi fondamentalistivenuti da fuori, che non cono-scono la nostra terra e la nostratradizione di convivenza. Hannoprovato a convertirci, ma senzasuccesso. Quando ero in prigionevolevano che diventassimo mu-sulmani. Abbiamo detto loro chesiamo cristiani e che lo rimarre-mo fino all’ultima goccia di san-gue. In quei giorni di detenzioneabbiamo sentito la preghiera del-

la nostra comunità e della Chie-sa intera. Nel villaggio le case deicristiani erano diventate tantecappelle di adorazione eucaristi-ca”. A Natale, “alla comunità diKnayeh dirò che Cristo è la pace,e solo da lui viene questo dono.Da lui il coraggio e la forza persostenere tanta sofferenze”. Èuna sorta di staffetta di fede checorre sulla stessa strada percor-sa, duemila anni fa, da san Paoloper andare da Gerusalemme aAntiochia. Quella strada dista so-lo poche centinaia di metri dallaparrocchia di padre Hanna. “Su questa strada - conclude - l’a-postolo dava forza ai fedeli perperseverare nella fede. Ed èquello che stiamo facendo. La tri-bolazione di oggi ci ha permessodi dare al Natale il suo vero valo-re: testimoniare la fede in Cristofino alla morte. Lo diciamo an-che ai nostri fratelli in Occidente.È anche per loro che offriamo lenostre tribolazioni. Buon Nata-le!”.

Daniele Rocchi

La popolazione èvessata, la comunitàcristiana gode diuna libertà religiosamolto ristretta

o specifico del cristianonell’impegno al serviziodel disabile, o comunque

della persona debole, partedalla lotta senza quartierecontro l’emarginazione. Perchénella vita ci sia un posto pertutti. Anche per me, disabile.Un posto in cui possa farequello che so fare. Grande opiccolo che sia, poco importa;“Lo voglio”, grida il disabile. Echi si affianca al disabile, se hacapito qualcosa del Vangelo edella preferenza di Cristo per

L

gli ultimi, assolutizza anche ilminimo dei risultati conseguiti,e tifa per chi lo ha conseguitocome il più accanito dei supporters della Curva sud. Miofiglio Franchino, tetraparetico,disartrico e ritardato mentale,s’è laureato a Padule quandone ero parroco, primissimi anni’80. Una sera dopo cena, in uncontesto di tifo acceso. Laureavera, anche se informale.Eravamo una decina di personenella casa parrocchiale; chigiocava a carte, chisonnecchiava stravaccato suldivano. Sbadigli grandiosi. Latv stava trasmettendo perl’ennesima volta Lo Squalo 1.Solo Franchino seguiva il film.

A un certo punto (ricordate?) losqualo attacca un uomo che stanuotando e gli trancia netto unarto, che lentamente va afondo. A quel punto (era già erateso come le corde dell’obeliscodi piazza S. Pietro quando SistoV volle farlo tirare su tuttoinsieme) Franchino, mentrel’arto tranciato stava toccandoil fondo del mare, si alzò sugliavambracci della suacarrozzina e gridò, fortissimo efinalmente chiarissimo,incurante della sua disartria:“Chiama l’ambulanza!”. Cisvegliammo tutti insieme dalnostro torpore e il tifo esplose.“Chiama l’ambulanza”!? E chigliel’ha detto cos’èun’ambulanza ? Come c’èarrivato a collegare danno

fisico e automezzoper trasportare ildanneggiato? Urla,applausi, cachinni digioia! Tra noi c’eraFabio, obiettore inservizio civile che,con la… scusa diabitare propriodavanti alla casaparrocchiale, in 18mesi di servizio non avrebbechiesto nemmeno un giorno dipermesso: “Fabio, va’ al bar diLuigi, compera due bottiglie dispumante!”. Ah! “E prendilobuono, per favore!”. Fu la granfesta di laurea di Franchino. Setutti gli studenti, nel loro iterdalle elementari alla laurea,realizzassero il cammino cheaveva realizzato Franchino

negli ultimi anni, daquando nel 1977l’avevano visitato letre équipe diverse, alRusk Institute di NewYork, l’Italia sarebbegremita di premiNobel. Assolutizzareil relativo, recepire edesaltare la grandezzadi un risultatooggettivamente

minimo, ma grande, grandiosonella prospettiva del primatodella persona. Altrimenti checosa si riduce questo principiodel primato della persona,tanto decantato? Si riduce auna piccola zeppa adatta azoccare sotto le feste l’armadiosbilenco della nostra vita, chenon spiana mai?

L’assolutizza-zione del relativo

ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci

LA VOCE ATTUALITÀ 3

di quelle per san Giovanni Battista.

La comunità ortodossa greca - che siriunisce nella chiesa di San Gerasimo in viaBenincasa a Perugia, con il parroco padreGiorgio Khachidze - si prepara alla nascitadi Gesù Cristo già domenica 21. Al terminedella liturgia delle 10, i bambini dellaparrocchia perugina si esibiranno nellatradizionale Calada con alcuni canti efilastrocche natalizie. Nel tardo pomeriggiodella Vigilia si celebrerà il vespro,appositamente anticipato rispetto allamezzanotte per non sovrapporlo alla Vegliacattolica, vista la presenza di numerosefamiglie miste; a seguire, il 25 dicembre, ladivina liturgia. Le festività procedono poi il1° gennaio con la festa di san Basilio e il 6con la solennità del Battesimo di Gesù.

A differenza delle altre due, la comunitàortodossa russa festeggia il Natale il 7gennaio, in quanto si rifà al Calendariogiuliano che differisce di tredici giornirispetto a quello gregoriano, attualmente inuso nel resto del mondo e utilizzato anchenei Paesi ortodossi come calendario civile. In vista del 7 gennaio, quindi, la comunitàortodossa russa si riunirà per la veglia il 6gennaio a mezzanotte e poi il 7 per la

liturgia alle 9, presso la chiesa di SanMatteo degli Armeni a Perugia. Inoltre, dal1° al 6 gennaio, i sacerdoti passerannonelle case dei fedeli con l’icona del Nataleper benedire le abitazioni e cantareinsieme inni natalizi. La comunità russa siritroverà comunque il 25 dicembre per laliturgia in onore della festa di sanSpiridione.

Per quanto riguarda il mondo protestante,la Chiesa dei Fratelli, in via Pellas aPerugia, si riunirà soltanto la sera del 31dicembre per la meditazione e la cena tuttiinsieme, quindi non celebra il Natale.Mentre la Chiesa valdese celebrerà il cultoil 25 dicembre, alle 17 in via Machiavelli aPerugia, poi il 28 dicembre (seguirà unacena comunitaria) e il 4 gennaio, conl’anticipazione dell’Epifania. Vi sono poi altre comunità cristiane, quali la Chiesadegli Avventisti del Settimo giorno, laChiesa apostolica, comunità evangelichepentecostali, ecc., che celebreranno ilNatale secondo le rispettive tradizioni ecriteri confessionali. Nonostante lediversità, tutti però danno al Natale il suosignificato autentico, quello della nascitadel Signore Gesù in mezzo agli uomini.

Laura Lana

Il Natale delle altre confessioni cristiane

IRAQ

Fare rinunceper solidarietà

igiuno, preghiera epenitenza nei tre giorni

che precedono il Natale, el’invito a rinunciare a musica eballi nelle feste natalizie e acapodanno: sono i gesti dipenitenza che il Patriarca Louis Raphael I propone atutti i fedeli della Chiesacaldea per invocare laliberazione di Mosul e dellaPiana di Ninive, e permanifestare vicinanza concretaa tutti i profughi iracheni,costretti a abbandonare lecittà e i villaggi caduti sotto ilcontrollo dei jihadisti delloStato islamico (Is). (Fides)

D

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

❖ TASI E TARIFamiglie in affanno

“La Tasi, che tocca l’abitazione principale, è una tassa che colpisceanche le famiglie con possibilità modeste”. Il Forum delleassociazioni familiari dell’Umbria e l’Associazione famiglienumerose danno voce alle difficoltà delle famiglie umbre in meritoalle scadenze fiscali di questi giorni. “Purtroppo - aggiungono -, lasituazione peggiora per i Comuni che hanno adottato l’aliquotamassima per il 2014, come il Comune di Perugia”. In molti“avevano sperato nelle detrazioni, ma l’agevolazione di 25 euro perfiglio si ha per rendite catastali fino a 450 euro e i nuclei numerosidevono vivere in abitazioni che non sono monolocali”. Sarannouna gradita sorpresa, invece, le agevolazioni per i nuclei numerosideliberate per la Tari,“un’apprezzabile attenzione da parte delComune, un segnale incoraggiante”.

❖ SERVIZI INFANZIAContributi dall’Inps

E’ disponibile sul sito dell’Inps laprocedura telematica che permette lapresentazione da parte delle madrilavoratrici della domanda di accesso alcontributo economico utilizzabile, inalternativa al congedo parentale, per ilservizio di baby-sitting oppure per farfronte agli oneri della rete pubblica deiservizi per l’infanzia o dei servizi privatiaccreditati. Per tutti i dettagli:www.inps.it. (avvisi e concorsi - sezione“avvisi” - “istruzioni per la presentazionedella domanda voucher-asili nido”).

❖ UNIONE EUROPEAIn arrivo 237 milioni

La Commissione Europea ha approvato il Programmaoperativo regionale della Regione Umbria, relativo alFondo sociale europeo, per 237,2 milioni di euro. “Siamoparticolarmente soddisfatti - ha sottolineato la presidentedella Regione, Catiuscia Marini-. I fondi sosteranno azioniper il lavoro e l’occupazione, con una specifica attenzionealle donne ed ai giovani, la formazione professionale, e,per la prima volta in questo nuovo settennato diprogrammazione dei fondi comunitari, una serie diinterventi per l’inclusione sociale dei cittadini,comprendenti la lotta alle povertà e il rafforzamentodella rete dei servizi sociali. Tutte le azioni sarannooperative sin dai primi mesi del prossimo anno”.

❖ “ITALIA CONNESSA”Gualdo Tadino vincitore

Il Comune di Gualdo Tadino è tra ivincitori del concorso “ItaliaConnessa”, indetto da Telecom Italiaper promuovere la digitalizzazione delPaese. Nonostante il primo posto siaandato al Comune di Capannori (Lu),Telecom ha riconosciuto “la validità el’importanza del progetto presentatoal contest” dal Comune umbro, perquesto ha deciso di realizzarecomunque l’infrastruttura dedicataallo sviluppo della banda ultra largadigitale nel territorio gualdese.

Nuovo pianoindustriale perl’azienda dei rifiuti,con investimenti da16 milioni di euro

“Stiamo pagandoper scelte sbagliate”,ma la difficilesituazionefinanziaria è in corsodi risanamento

AMBIENTE

rifiuti non sono un problemama una risorsa. Se gestiti cor-rettamente, ci guadagnano tut-

ti: l’ambiente, i cittadini e le azien-de che si occupano della raccoltae dello smaltimento. Ne sono piùche mai convinti il nuovo presi-dente della Gesenu Luca Marconie l’amministratore delegato SilvioGentile, che mercoledì hanno pre-sentato il piano industriale 2014-2017 dell’azienda. È una societàper azioni a capitale misto pubbli-co-privato, fondata nel 1980, dellaquale il Comune di Perugia detie-ne il 45% del capitale sociale. Laquota maggioritaria del 55% èposseduta invece dal gruppo A.Cecchini srl.Gesenu gestisce - direttamente oattraverso società partecipate - iservizi di igiene urbana in 52 Co-muni italiani con circa 900.000abitanti in Umbria, Sardegna, La-zio e Sicilia. Ha 918 dipendenti eun parco mezzi di 990 veicoli.Considerando però anche le so-cietà partecipate, occupa circa4.000 persone in Italia e addirittu-ra 12.000 all’estero. Soltanto inEgitto, gli addetti sono 6.000. Ma èun Paese difficile per le vicendepolitiche degli ultimi anni, e Ge-senu ne sta gradualmente uscen-do per concentrare le attività so-prattutto nel centro Italia. “Dal tradizionale spazzino stiamo

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passando all’industria dell’am-biente” ha sottolineato il nuovopresidente Luca Marconi, che èespressione del socio pubblico,cioè il Comune di Perugia. “Vivia-mo l’epoca della ricerca della so-stenibilità del rifiuto da trasfor-mare in risorsa, ma al momentostiamo pagando un prezzo alto discelte sbagliate e risultate danno-se per l’ecosistema”. Nei 26 Comuni umbri serviti dal-la Gesenu la percentuale di rac-colta differenziata ha raggiuntomediamente il 63%, con punte del73. Il piano industriale prevede in-vestimenti per 16 milioni di euronel prossimo triennio per l’am-modernamento e potenziamentodegli impianti di recupero e riuti-lizzo dei rifiuti, in modo da ridur-re la quantità di quelli che fini-

scono in discarica. In particolaresaranno spesi 11 milioni di europer completare la chiusura delladiscarica di Pietramelina, dovesarà rinnovato l’impianto di com-postaggio, e 4 milioni e mezzo aPonte Rio per trattare carta e pla-stica e produrre il Css da bruciarein altre regioni.

Il piano industrialeEfficienza e redditività sono gliobiettivi del nuovo piano indu-striale illustrato dall’ad SilvioGentile. Da perseguire - ha spie-gato - con una semplificazionedell’assetto societario del gruppo,una riduzione delle partecipate etagli a costi aziendali anche conuna sforbiciata del 35% nel nu-mero dei dirigenti. Puntando sul-la formazione del personale e pri-

vilegiando il merito. E con la ga-ranzia che nessuno perderà il po-sto di lavoro. La difficile situazio-ne finanziaria è in corso di risa-namento. Gesenu deve riscuoterecrediti per 40 milioni in Sicilia, maha debiti con i fornitori per 42 mi-lioni (erano 48 nel 2013) e un’e-sposizione di 11 milioni con lebanche (erano 53 nel 2010) men-

tre sta cercando di azzerare i de-biti con enti previdenziali ed era-rio. “Oggi - ha detto Gentile - conl’avvio di questo piano di risana-

mento, che non richie-de aumenti di capitale,ci sentiamo più sere-ni”.Gesenu insomma vuo-le diventare un model-lo nel mondo delle so-cietà a partecipazionepubblica, con un bilan-cio sano e con servizidi qualità. Puntandoanche, e non solo inItalia, sui settori e mer-cati a maggiore valoreaggiunto, come quellidella raccolta e gestio-ne dei rifiuti speciali, edi quelli ospedalieri. Ilmondo dei rifiuti - hadetto l’amministratoredelegato - “deve essereaccompagnato da una

trasformazione strutturale dei si-stemi di gestione, da mera orga-nizzazione di servizi a sistema in-dustriale finalizzato al recupero dimateria ed energia”. Gesenu faràla sua parte, ma ha bisogno del so-stegno di istituzioni e cittadini piùconsapevoli dell’importanza diuno sviluppo sostenibile e rispet-toso dell’ambiente.

Enzo Ferrini

Un momento della conferenza stampa

NUMERI E COMPETENZEServizi di igiene urbana: - direttamente come Gesenu: in 25Comuni, 650.000 abitanti serviti- tramite Ati e società partecipate: in 27Comuni, 250.000 abitanti servitiTotale: 52 Comuni e oltre 900.000 abitantiserviti.Parco mezzi aziendale: 990 unitàDipendenti: 918 (solo Gesenu spa)Raccolta differenziata raggiunta neiComuni umbri: 63% con punte del 73%Raccolta e trattamento diretto: 441 milatonnellate/anno di rifiuti solidi urbani e6,5 mila ton/anno di rifiuti speciali

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

a un’elezione all’altra, dalrinnovo di tante Amministrazionilocali - con la sorprendente

vittoria del centrodestra a Perugia - allemanovre per la costituzione della nuovaassemblea di palazzo Cesaroni, previstaper la prossima primavera: passaattraverso queste tappe il 2014 dellapolitica umbra, segnata (come al solito)da tante polemiche, dalla grandedifficoltà di fare fronte alla dura crisieconomica, e da una presunta volontàdi cambiare protagonisti e metodi, matutta da dimostrare. Rinnovamento e discontinuità sono state le paroled’ordine dello stato maggiore del Pd,che però ha perso Amministrazionicome Perugia e Spoleto, da sempregovernate dalla sinistra. Il centrodestraè riuscito a vincere, in alcuni casi,grazie al felice connubio tra i proprimeriti e la volontà autolesionista dellasinistra, che si è divisa nelle scelte e neicandidati. Va ricordata - anche se è unaquestione nazionale - la sorte delleProvince, svuotate di risorse dallanuova normativa. Lì è statopraticamente fatto fuori il ceto politico(la guida dell’Ente non è stata scelta conil voto dai cittadini ma dai sindaci) masoprattutto, la riforma ha segnato ilfuturo dei dipendenti, molti dei qualisaranno destinati alla mobilità in altrienti. Come si temeva, il decreto Delrio

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si è fermato a metà, con risorse tagliatee con le competenze di sempre (comeviabilità, edilizia scolastica). Saràdifficile gestire il futuro delle Provincedi Perugia e Terni. Intanto la Regione siavvicina al ricambio dei proprirappresentanti. I cinque anni di Catiuscia Marini sono staticontrassegnati da tante difficoltà per lapesante situazione economica e per lanecessità di ridurre la spesa pubblica. IlPd ha deciso di ricandidarla superando i

dubbi avuti dopol’esito delleamministrative,con la sconfittadi WladimiroBoccali: nessunoha avuto ilcoraggio dimetterla indiscussione. Almomento, ilfronte delcentrodestra è

“molto articolato” – per usare uneufemismo –, visto che l’idea delleprimarie, lanciata per fare chiarezzasulle candidature, non trova unconsenso vero. Claudio Ricci,candidato da mesi, pare che, dopoparziali aperture, intenda chiuderedefinitivamente a questa ipotesi.Insomma, Ricci pensa di affrontare ilvoto da solo con le sue tre liste civiche,convinto che non sia più il caso diattendere ulteriormente. “Non

aspetteremo – ha detto – che siconsumino le ormai antiche, e superate,strategie dei partiti che le persone nonvogliono più”. In attesa dellecandidature, una questione resta insospeso: la nuova legge elettorale.Attesa da mesi, con le urne sempre piùvicine, rimane un’incompiuta: lamaggioranza di centrosinistra è divisa.Si discute ancora su premio dimaggioranza e doppio turno. MassimoMantovani (Ncd) attacca Pd e Psi, che“hanno di fatto impedito che la leggeelettorale venisse votata entro la finedell’anno, come promesso ai cittadinidell’Umbria”. Il Pd si difende con Andrea Smacchi, presidente dellaCommissione speciale per le riformestatutarie e regolamentari,sottolineando che non c’è “nessunintento dilatorio da parte mia o delPartito democratico. Piena disponibilitàanche nel periodo festivo a lavorare sulnuovo testo di legge elettorale e votarlo.Il Pd intende portare avanti i capisaldidella propria proposta in manierachiara, senza nessuna marcia indietro,ma verificandone e correggendone glieventuali vizi di legittimità, per poterapprovare un testo chiaro, efficace erispettoso dei criteri fondamentali didemocrazia e di rappresentativitàpolitica e territoriale”.

Emilio Querini

Il centrosinistra parla di “rinnovamento” maperde consensi. Nelcentrodestra, Riccivuole fare tutto da solo.E si addensano ombresugli enti Provincia

Catiuscia Marini

POLITICA. Tanti nodi restano irrisolti a livello regionale

Le scadenze si avvicinano,le grandi decisioni un po’ meno

e mafie avanzano quando èbasso il livello di allerta dellasocietà civile” afferma

Walter Cardinali, coordinatoreregionale di Libera. “Quello che èaccaduto nella nostra regione -secondo Cardinali - è sintomatico diun’aggressione invisibile e lenta. Lemafie si fermano e si sconfiggono solo

se c’è una diffusaconsapevolezza ecorresponsabilità, un‘noi’ che rafforza lalegalità e il sensodella comunità”.“Corresponsabilità” e“noi” che sonomancati nel caso diquei cittadini eimprenditori umbriche “hanno taciuto difronte alle minacce ealle violenze della’Ndrangheta, e chehanno vinto la paura- ha detto Cardinali -solo quando hannosentito sicura lapresenza, attorno asé, di carabinieri emagistrati. Bisognaaumentare la

vigilanza, fare sì che denunce di questotipo arrivino fin dall’inizio, prima chesi producano danni gravi allaeconomia e alla società. Le vittime - hasottolineato - saranno più pronte alladenuncia e collaborazione sesentiranno la vicinanza e il sostegnonon solo degli inquirenti, ma anchedelle istituzioni locali e di tutta lasocietà regionale”. In Umbria - avevadetto il procuratore nazionaleantimafia Franco Roberti -, adifferenza di altre realtà, non sonoemersi collegamenti con la politica e lapubblica amministrazione. Un fattosicuramente positivo, che però nonpuò fare dimenticare recenti vicendegiudiziarie non ancora concluse come“Appaltopoli” (‘bustarelle’ e favori perl’aggiudicazione di appalti pubblici) e“Sanitopoli” (assunzioni e altro, conimputati come l’ex governatrice MariaRita lorenzetti). “Accogliamo consoddisfazione le dichiarazioni del

L“ procuratore sulla estraneitàdella politica” ha commentato Fabrizio Ricci, referente delpresidio di Libera a Perugiaintitolato ad Antonio Montinaro,uno dei poliziotti della scorta diGiovanni Falcone ucciso nellastrage di Capaci. Tuttavia - hacontinuato Ricci - “chiediamoalle Amministrazioni pubblichela massima trasparenza nelleprocedure per l’aggiudicazionedegli appalti perché vicendecome quelle di ‘Appaltopoli’ e‘Sanitopoli’ ci preoccupano.Rischiano infatti di creare unhumus favorevole percorruzione e illegalità. Inquesto senso, è fondamentalel’impegno di Confindustria edelle altre associazioniimprenditoriali per unavigilanza più attenta”.

Quali sono i segnali e icampanelli di allarme del‘pericolo mafia’ che devonometterci in guardia? Prima ditutto - ha detto Ricci - la grandedisponibilità di soldi. Quello cheal venditore, soprattutto intempo di crisi economica, puòsembrare un affare (il prezzodell’immobile o del negoziospropositato rispetto al mercato) èinvece uno strumento delle mafie perinvestire proventi di traffici illeciti epenetrare nell’economia locale,inquinandola con la concorrenza sleale(lavoro nero, ma anche minacce edanneggiamenti) agli imprenditorionesti. Altro campanello d’allarmesono i prestiti facili ad aziende epersone in difficoltà, con tassi però dausura. È uno degli strumenti più usatidalle mafie per impadronirsi di beni eattività economiche. A volte l’approccioè amichevole e apparentementedisinteressato. A Ponte Felcino, adesempio, da alcuni anni venivasegnalata la presenza di un gruppo dipersone che passavano la giornata inbar e locali pubblici. Primacomportandosi da ‘amici’, poicominciavano a non pagare più leconsumazioni, disturbavano le attività

e facevano minacce più o menoesplicite, fino a offrire la loro‘protezione’. Alcune di queste personesono nella lista degli arrestatidell’operazione “Quarto passo”. Cisono tanti altri segnali di allarme dipresenze delle mafie, come negozi eattività commerciali che continuano acambiare di proprietà, o che aprono ochiudono in pochi mesi. Attivitàimprenditoriali avviate al di fuori diogni logica di mercato, e cheevidentemente nascondono altrefinalità, come quella del riciclaggio diilleciti guadagni.

Libera già nel 2012 aveva redatto unainquietante mappa degli incendi dolosiin Umbria, dove il fuoco aveva distruttoauto, negozi e anche una discoteca. LaCommissione di inchiesta del Consiglioregionale sulla criminalità organizzatae le tossicodipendenza ha proposto lacostituzione di una sorta di intelligencesul problema delle infiltrazioni nel

tessuto economico umbro e unmonitoraggio sui passaggi di proprietàdegli esercizi commerciali. Cittadini eistituzioni devono affiancaremagistratura e forze di polizia inquesta vigilanza contro il pericolo diinfiltrazione della criminalitàorganizzata. “Però quello che fa piùmale alle mafie - ha sottolineato Ricci -è quando vengono colpite nel loropatrimonio” con la confisca dei benidegli affiliati. Purtroppo le proceduresono ancora troppo complesse elunghe. In Umbria - ha detto Ricci - cisono 25 proprietà confiscate. Si trattadi terreni, supermercati ed esercizicommerciali, appartamenti e immobilivari che devono ancora avere unautilizzazione sociale. Un primorisultato è stato ottenuto a Pietralunganella proprietà sequestrata al clan DeStefano. Un immobile con 90 ettari diterreno, dove quest’ anno per la primavolta i volontari di Libera hannocoltivato patate, poi vendute durante laMarcia della pace Perugia-Assisi.“L’utilizzo sociale dei beni delle mafie,quando funziona - ha detto Ricci -,dimostra ai cittadini che quei beni chela mafia ha sottratto con violenze eillegalità oggi creano posti di lavoro esono una fonte di ricchezza per lacomunità. Insomma sono un esempiodi buona economia contro la crisi e perl’affermazione della legalità”. Anche se- è opportuno ripeterlo - per difficoltàburocratiche, ancora troppi di questibeni formalmente confiscati restanoinutilizzati, o addirittura continuano arimanere nella disponibilità di personeche sono o dovrebbero essere ingalera.

Enzo Ferrini

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

Resistere all’avanzatadella mafia, si può

Il coraggio didenunciare la “piovra” cresce quandosi comincia apercepire lapresenzarassicurantedella polizia.Anche lasocietà civilepuò fare molto

CHI È “LIBERA”ibera - associazioni, nomi e numericontro le mafie” è nata nel 1995

con l’intento di sollecitare la società civilenella lotta alle mafie e promuoverelegalità e giustizia. Presidente è don LuigiCiotti, già fondatore del gruppo Abele diTorino; presidente onorario è Nando DallaChiesa, figlio del gen. Carlo Alberto DallaChiesa che fu ucciso nel 1982 a Palermodalla mafia. All’associazione si collegano Libera Terra, che vende prodotti (li sitrova alla Coop) frutto del lavoro di giovaniche, riuniti in cooperative sociali, coltivanoterreni confiscati ai boss. Per promuovereil turismo responsabile è da poco nata “Libera il g(i)usto di viaggiare”. In Umbria, Libera è attiva da una decina dianni; è articolata in 10 presìdi territoriali,ha circa 500 soci e collabora conassociazioni, gruppi e scuole.

L“

CRONACA. Dopo la recente retata di malavitosi

Non siamo più un’isola felice

5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

l New York Times ha scrittoche, in Italia, tutto il territorioè controllato dalle mafie e

dalla criminalità organizzata. Inmolti hanno protestato. Forsehanno anche ragione, ma neglistessi giorni l’operazione dei ca-rabinieri “Quarto passo”, conuna sessantina di arresti di pre-sunti affiliati alla ’Ndranghetacon base operativa a Perugia, hadimostrato ancora una volta cheanche in Umbria la criminalitàorganizzata (soprattutto Camor-ra e ’Ndrangheta) si è pericolo-samente infiltrata nella nostraeconomia approfittando della cri-si delle piccole aziende. Non so-lo, sta tentando con minacce,danneggiamenti e violenze diimporre le sue ‘regole’. Infiltrazioni mafiose cominciatenegli anni ’90 con l’acquisto diimmobili, esercizi commerciali eaziende per riciclare il denarosporco, e con una presenza sem-pre più massiccia nel traffico del-la droga, nello smaltimento deirifiuti e nella gestione di slot ma-chine e gioco d’azzardo. Attivitàcriminali gestite da organizza-zioni diverse e non collegate traloro, per le quali l’Umbria erasoltanto una periferia, e che sono

I

state contrastate e arginate damagistratura e forze di poliziacon operazioni come quelle chia-mate “Naos” (Camorra e ’Ndran-gheta) e “Apogeo” (clan camorri-stico dei Casalesi). La nuova inchiesta della scorsasettimana svela invece una realtàdiversa e molto più preoccupan-te.Già nell’aprile scorso nel rappor-to Ecomafia di Legambiente erascritto: “L’Umbria si confermasempre più un triste paradiso peraffari illeciti di ’Ndrangheta e Ca-morra”. Adesso questa nuova in-

dagine rivela che è proprio a Pe-rugia e nelle sue periferie, co-me Ponte San Giovanni e PonteFelcino, che da almeno sei annisi era costituita una cosca’ndranghetista con ramificazio-ni in ben 12 province di varie re-gioni e collegamenti anche inGermania. Una vera e propria holding mafiosa che operava(questa la sua forza e pericolo-sità) tra criminalità e attivitàeconomiche apparentemente

pulite. Albanesi e nordafricani - secondol’accusa - si occupavano del traf-fico della droga e della prostitu-zione in appartamenti di PonteSan Giovanni. C’era poi il busin-nes dell’usura, dei furti nei can-tieri edili del centro Italia, delracket delle estorsioni. Attivitàcriminali che servivano ancheper aprire le porte dell’economia‘pulita’, approffittando di perso-ne che avevano accumulato de-biti con chi forniva loro la drogao che non riuscivano più a resti-tuire i soldi ottenuti facilmente

con tassi da usura. C’era però anche chi era avevainstaurato rapporti di affari e diamicizia con gente della cosca.Così arrivavano prima gli avver-timenti apparentemente amiche-voli, poi le minacce e le estorsio-ni con incendi e danneggiamen-ti. E intanto attività commercialie imprese edili passavano alla’Ndrangheta e a suoi prestano-me, facendo crescere questa hol-ding mafiosa alla quale la magi-stratura in questa inchiesta hasequestrato 39 imprese, 108 im-mobili, 129 autovetture e contibancari, per un importo com-plessivo di 30 milioni di euro. Questi arresti e sequestri, comesottolineato dal procuratore na-zionale antimafia Franco Rober-ti e dal Pm perugino AntonellaDuchini, dimostrano che lo Sta-to in Umbria ha saputo reagirecon efficacia, grazie anche allacollaborazione dei cittadini e de-gli imprenditori vittime delle vio-lenze della ’Ndrangheta. Solo che questi cittadini hanno

cominciato a collaborare soltan-to quando sono stati convocatidai carabinieri. Alcuni di loroavrebbero subìto per anni, in si-lenzio, minacce e violenze. Èquindi una magra - e pericolosa- consolazione il fatto che in altreregioni l’omertà e il silenzio du-rino anche quando arrivano i ca-rabinieri. Il Centro “Pio La Torre”la scorsa primavera ha svoltoun’indagine sulla “percezionemafiosa” tra 1.126 studenti di 94scuole. Ebbene, soltanto l’11,73per cento di questi giovani ritie-ne che lo Stato sia più forte dellamafia.L’Umbria - ha detto la presiden-te Catiuscia Marini - “è una ter-ra che ha anticorpi robusti perreagire, e che ha fiducia nelloStato, magistratura e forze del-l’ordine”. Anticorpi che però ri-schiano di essere messi fuori usoda una certa indifferenza e sotto-valutazione del pericolo mafioso.Perché - come ha detto anche ilpm Antonella Duchini - “questo èun territorio considerato ancoraun’isola felice, e quindi spessonon vengono colti i segnali di in-filtrazioni della criminalità orga-nizzata”.

E. F.

Le infiltrazioni mafiose nellanostra regione sono cominciatenegli anni ’90: attività criminaligestite da organizzazioni diverse e non collegate tra loro,per le quali l’Umbria restavasoltanto una “periferia”. Ma adesso non è più così

Volontari durante la raccolta delle patate aPietralunga in un terreno gestito da Libera

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

BREVI

❖ ATENEO DI PERUGIAAccordo con la PontificiaUniversità LateranenseL’Università degli studi di Perugia hafirmato in questi giorni una convenzionequadro con la Pontificia UniversitàLateranense. L’accordo è stato sottoscrittodai due Rettori: Franco Moriconi emonsignor Enrico Dal Covolo.“E’ un’intesamolto ampia e dagli sviluppi distraordinario interesse – ha dichiaratoMoriconi –, non solo per lo scambio distudenti, docenti e per la collaborazionenella ricerca scientifica su progetticondivisi. Si prevede anche una strettacooperazione tra le due università inmateria di ambiente, sviluppo sostenibileed economia solidale. Per l’attivazione ditale cooperazione pensiamo di utilizzarela sede distaccata di Assisi, in particolarePalazzo Bernabei, di cui nei prossimigiorni avremo la disponibilità grazieall’accordo stipulato conl’amministrazione comunale della cittàserafica”. “Puntiamo – ha dichiaratomonsignor Dal Covolo – alla creazione diuna rete internazionale di atenei alloscopo di tutelare e valorizzare l’idea e ilpatrimonio dell’Università, nata in Europanel Medio Evo, ancora oggi soggetto criticodella cultura, valido sempre e ovunque”.

❖ SOCIETA’ E FUTUROEconomia civile,venerdì il seminario Un’analisi sul contributoessenziale che l’economia civile èchiamata a dare per il rilancioeconomico e sociale dellecomunità locali. Ad affrontarla,insieme a Università degli Studi eCamera di Commercio di Perugia,sarà anche ConfcooperativeUmbria, che parteciperà alseminario “L’Economia civile perla crescita delle nostre comunità”,in programma a Perugia venerdì19 dicembre (ore 09.30),nell’aula magna deldipartimento di Filosofia,Scienze Umane, Sociali e dellaFormazione dell’Università.Interverranno: l’onorevole LuigiBobba, sottosegretario delMinistero del Lavoro e dellaPolitiche sociali, il sindaco diPerugia Andrea Romizi, ilcardinale Gualtiero Bassetti e ilpresidente della Camera diCommercio di Perugia GiorgioMencaroni. L’incontro si inseriscenell’ambito della presentazione diun nuovo corso di laurea inFilosofia ed Economia Civiledell’Università di Perugia, per ilquale gli strumenti di supportoimprenditoriale verranno messi adisposizione proprio daConfcooperative Umbria.

❖ PREMIO DONATIBiennale di Grafica Contemporanea Resterà aperta fino al 12 gennaio,presso il Centro Espositivo dellaRocca Paolina, la “Biennale diGrafica Contemporanea PremioDiego Donati”. “Padre DiegoDonati – ha detto Teresa Severini,assessore comunale alla Cultura - èun uomo che ha percorso inparallelo due vite, a trattisovrapposte, lungo i binari dellaspiritualità e dell’arte. La suafigura è stata un punto diriferimento fondamentale permotivi di fede, ma anche pergenerazioni di incisori italiani estranieri. La rassegna è strutturatain due sezioni: quella dei Maestri equella degli artisti a concorso, chesaranno giudicati da una giuriatecnica che assegnerà il premioconsistente in una personale darealizzarsi nel 2015”.

FOLIGNO. Concerto a favoredei bambini diTerra Santa

ggi, venerdì 19, alle ore21 presso l’auditoriumdi San Domenico a Foli-

gno, grande concerto di Nata-le, il cui ricavato verrà devolu-to a favore dei bambini biso-gnosi di Gerico. Lo organizza il Commissariatodi Terra Santa, rappresentatoin Umbria da padre GiuseppeBattistelli ofm (anche presi-dente della Conferenza italia-na dei Commissari di TerraSanta e dell’Europa dell’Est),sostenuto dalla Fondazione“Brunello Cuninelli”.Nella scuola di Gerico si inse-gna prevalentemente a guar-dare alla persona, andando ol-tre le differenze religiose, ed èper questo che la frequentanocristiani e musulmani. Gliiscritti attualmente sono più di300. “Ma - soggiunge padre Battistelli - è difficile coinvol-gere la popolazione locale, inquanto prevale ancora unacultura di tipo beduino”. Sul palco saliranno il coro Can-ticum novum e l’Otc Orchestra,diretta dal maestro Fabio Cio-fini, che eseguiranno dall’Ave

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Maria di Gomez alla versionecomposta da Biebl, passandoda brani del Gloria - Rv 589 diVivaldi al Messia di Haendel,per approdare all’esecuzionedi canti natalizi, tra cui un bra-no africano in dialetto yoruba, Betelehemu di Savoy. E ancora,il Cantique de Noel di Adam euna piccola sinfonia di Carols(canti natalizi inglesi) riarran-giati dal maestro Gatti. Ospite d’onore da Gerusalem-me, il custode di Terra Santapadre Pierbattista Pizzaballa.“Senza dubbio - ha confessatoil religioso qualche tempo fa

all’associazione Acs, sintetiz-zando la situazione locale -siamo lontani dalla pace, e nonvedo alcuna possibilità di cam-biamenti in un prossimo futu-ro. Vi è troppa frustrazione emancanza di fiducia”.Secondo Pizzaballa, occorreràmolto tempo per dimenticareanni di odio: “Dobbiamo co-minciare nelle scuole, e poi al-l’interno della società. I pale-stinesi hanno bisogno di qual-cosa in più delle promesse,mentre gli israeliani devonosentire di avere un interlocu-tore”.

Il ricavato verràdevoluto a unascuola multi-religiosa diGerico. Alconcerto èpresente padrePizzaballa

SANTO SEPOLCRO. Pellegrinaggio in Terra Santacon mons. Giulietti e lo storico Franco Cardini

omenica scorsa è statoufficialmente presentato aSanta Maria degli Angeli, nel

corso dell’incontro regionaledell’Ordine del Santo Sepolcro, ilpellegrinaggio in Terra Santa dellaprossima primavera. Mons. PaoloGiulietti, che ne sarà animatore eguida spirituale, ha sottolineato lapeculiarità dell’itinerario, che intendeproporre la visita alle memorie dellapresenza crociata in Palestina e inGiordania negli anni del Regno latinodi Gerusalemme (1099-1291). Si trattadi castelli e fortificazioni, cioè di operebelliche difensive, ma anche di porti,chiese e “ospitali”, cioè edifici destinatiai pellegrini, per il culto nei Luoghisanti e la sicurezza del viaggio. Essiinteressano certamente le più notelocalità di Terra Santa (Gerusalemme,

D Nazareth, Betlemme…), ma ancheluoghi assai poco visitati eppure ricchidi suggestione storica e paesaggistica,come la rocca di Montfort in Galilea, ilcastello di Belvoir nella valle delGiordano, e la piazzaforte di Kerak inGiordania. Il periodo crociato,costellato non solo di battaglie maanche di momenti di incontro e di“contaminazione” tra le civiltà e lereligioni, è icona di una dinamica cheappartiene profondamente allaPalestina: in ragione della suaposizione a cavallo tra Asia e a Africa etra Oriente e Occidente, la Terra delSanto è stata sempre luogo di scontri edi incontri, crocevia degli ideali, dellecredenze, dei trasferimenti di popoli,di conoscenze e di merci sin dallalontana antichità. Questo ruolo“strategico” non appartiene solo al

passato: anche oggi in quel fazzolettodi terra martoriato e glorioso sifronteggiano, convivendofaticosamente, le tre grandi religionirivelate e le rispettive civiltà, maanche gli interessi geopolitici dellegrandi potenze, in un’area tra le più‘calde’ del pianeta. Le Crociate, forse,hanno qualcosa da insegnare agliuomini d’oggi, cristiani, ebrei omusulmani che siano: gli errori e isuccessi di allora possono orientare adar sempre maggior valore a ciò chefavorisce la comprensione el’arricchimento reciproci,disinnescando progressivamente lecause dei conflitti. La presenza dellostorico Franco Cardini, che terrà lesue lezioni nel corso del viaggio, saràcertamente di aiuto per lacomprensione e l’attualizzazione delperiodo delle crociate. Per conoscere ilprogramma del pellegrinaggio: www.novaitinera.sedipg.it; [email protected].

La Fism (FederazioneItaliana ScuoleMaterne) raccoglieoltre 6000 gestori discuole dell’infanzianon statali diispirazione cattolicapresenti in Italia. InUmbria, sono 67 lescuole cheaderiscono alla Fism,di cui 46 nellaprovincia di Perugia e21 in quella di Terni,per una popolazione complessiva di oltre4mila bambini e rispettive famiglie, nonché di230 insegnanti.Nei giorni scorsi, il Direttivo regionale dellaFism si è incontrato per confrontarsi sullestrategie da mettere in campo nell’immediatofuturo. In primis, in vista dell’imminente avviodelle iscrizioni per l’anno scolastico2015/2016. Tra qualche settimana, infatti, le famiglieumbre dovranno iniziare a valutare doveiscrivere i propri figli per il prossimo anno. Sirende, quindi, necessario - è emerso nel corsodell’incontro - l’avvio di una campagna di

promozione delle scuole cheaderiscono alla Fism. “Difronte alla crisi che ciprende tutti - ha sottolineatoa tal proposito il presidentedella Fism Umbria, StefanoQuadraroli -, diventa semprepiù difficile fare una scelta dilibertà vera davanti alleproposte pedagogico-educative che propongono lediverse scuole, sia statali, siaparitarie. Il compito dellaFism è, quindi, quello di

promuovere sul territorio unasensibilizzazione al tema, cercando disostenere le scuole associate nel proporreun’offerta didattica che punti sulla qualità econtenga i costi”.Va in questa direzione anche l’altra iniziativadecisa dal Direttivo regionale Fism, ovvero unconvegno regionale il 20 febbraio, alla Sala deiNotari, che possa mettere a tema il rapportocon le Istituzioni, in particolar modo con laRegione, con il mondo della scuola paritaria,nonché le possibili prospettive dicollaborazione e di ripensamento dell’interosettore dei servizi alla prima infanzia.

FISM L’associazione si mette in moto per il prossimo anno scolastico

Al via la campagna iscrizioni 2015L’appuntamentoIl 20 febbraio, a Perugia, la Fism - cuiaderiscono 67 scuole dell’infanzia inUmbria, con oltre 4mila bambini -organizza un convegno regionale.Temi centrali il rapporto con leIstituzioni e con il mondo della scuolaparitaria, ma anche le prospettivefuture del settore.

Il primo romanzodella Allegrini

er troppo tempo era statachiusa in se stessa, nel suo

dolore. Poi “Valerio avevafrantumato il vetro e riportato permano Valentina alla vita. Era stata

un soprammobileimpolverato: luil’aveva rimessa inmare”. È l’incipitde La ragazza inbottiglia,romanzo dellagiovane autrice Sara Allegrini.Un’opera primadi fiction che siaffaccia sugliscaffali dopoun saggio sulfilosofo Ortega

Y Gasset, conseguente a una tesi dilaurea in Filosofia morale discussapresso l’ateneo perugino. È un libroper tutti, ma individua il suo targetpreferenziale nei giovani, a far capodal periodo pre-adolescenziale. Unastoria d’amore tra due persone cheappartengono a mondi diversi edistanti. Lei, di famiglia borghese,orfana di padre e con una madreautocentrata che la vorrebbe amisura delle sue aspettative. Lui, uncompagno di classe di cetoproletario, studioso e aperto aglialtri, disponibile ad aiutarla a usciredal guscio di una vita piena diaspettative deluse. Dalla loroamicizia, che diventa amorepersuaso, la trasformazionedell’esistenza incolore di Valentinain un mondo vivo, aperto allasperanza e a forme di maturasocialità. “Scrivo – dice Sara –attingendo ai miei ricordi diadolescente. La mia fonte sono idiari che conservo gelosamente e ildialogo costante coi ragazzi. Mirivolgo a tanti giovani, che identificocon i miei allievi, coi quali cerco dicostruire un’ipotesi di realtà ispirataa valori condivisi, nella speranza diuna prospettiva di vita responsabilee positiva”. Il libro – che fa partedella collana “Il cielo negli occhi” – èil primo di una trilogia che vedrà laluce nel prossimo biennio.

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6 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

aro Direttore, in questo tempo di Avvento cheavvicina al santo Natale molti, anch’io, stanno

cominciando a mettere mano a una delle più belle esignificative tradizioni della devozione popolare: fareil presepio. I primi presepi furono quelli francescani(quello di Greccio messo in opera addirittura da san

Francesco), che siallestivano perl’ufficio della nottedi Natale. NelQuattrocento, l’usodel presepedivenne popolarepassando nellecase. Le figureerano di terracottao di legno, masempre eseguitecon moltissima

cura; originariamente la rappresentazionecomprendeva il solo gruppo centrale della Nativitàcon Gesù bambino, avvolto in fasce e deposto nellamangiatoia (Et hoc vobis signum: Inveniétis infàntempannis invòltum, et pòsitum in praesèpio: di qui ilnome), i pastori adoranti e la cavalcata dei Magi. Aqueste si unirono via via altre figure fino arappresentare tutte le classi sociali, dalle più umili alle

più alte, attorno al Redentore appena nato. In SantaMaria Maggiore a Roma si trova un presepio, opera diArnolfo di Cambio, ritenuto il più antico. Queste brevinote per cogliere l’occasione di invitare tutte lefamiglie a fare il presepe nelle proprie case; tradizioneche, si deve a volte con dolore registrare, staattenuandosi a favore del più anonimo –religiosamente parlando – albero di Natale. Lo sipreferisce al presepio perché (l’ho sentito dire anch’io)fa risparmiare tempo e non... sporca in casa (sic!). Cosìche il presepe resta solamente per alcuni, quello chesi va a visitare in chiesa (non parlo qui dei presepi chesi vedono nelle vetrine dei negozi, perché a volte fattipiù secondo interessi commerciali che non animati dareale sentimento religioso!). Ricordo la gioia quandoda piccolo, tornando da scuola, vedevo comparire gli“scatoloni del presepio” che mio padre Romolo avevatirati giù dalla soffitta, e cominciavamo a farloinsieme! Fare il presepe dunque, non è un meroesercizio per modellisti, ma oserei dire un atto di fedeche man mano prende forma, realizzato da tutta lafamiglia riunita, e mostra alla fine, nella sua bellezzae semplicità, uno dei più grandi misteri,l’incarnazione del Signore. Con tanti auguri di unsanto Natale a lei, alla redazione e a tutti i lettori.

Umberto BeniniPassignano sul Trasimeno

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VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014 LA VOCE LETTERE&OPINIONI 7Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusi-vamente il pensiero di chi le scrive.

Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte

Il Presidente che verrà

iamo alle sogliedell’anno nuovo, e il2015 ci porterà, tra

l’altro, un nuovo Capo delloStato. Si sa che ci sarà, manon si ha ancora idea di chisarà. Non si possono fareprevisioni, anche perché ilParlamento (lo abbiamo vistoquando è stato rielettoNapolitano) è lacerato fratroppi partiti, e i partiti sono aloro volta lacerati tra correntie sottocorrenti. Questaincertezza, confesso, miprovoca molta ansietà.Proprio perché il sistemapolitico è così turbolento, ilruolo del Capo dello Stato ètanto più essenziale. In unsistema costituzionale come ilnostro (in Europa ce ne sonoparecchi simili) il peso delCapo dello Stato non dipendetanto da ciò che è scritto nellaCostituzione quanto dallastabilità e dalla coerenza delquadro politico. Quando ilGoverno gode di unamaggioranza stabile e sicuranel Paese, e coesa al suointerno (come nellaGermania di oggi), allora lafigura del Capo dello Statosfuma sullo sfondo e ha unafunzione solo rappresentativae simbolica. In caso contrariodiviene, suo malgrado, unprotagonista, perché devegarantire la stabilità e lagovernabilità del sistema,senza governare in primapersona ma aiutando, comeuna levatrice, il Parlamento apartorire un Governo e atenerlo in vita. Napolitano,checché se ne dica, lo hafatto; e ha potuto farlo grazieall’autorevolezza eall’esperienza derivanti dallasua lunga storia personale.Riccardo Muti, tanto per direun nome di quelli checircolano, non ne avrebbeaffatto i mezzi, pur essendoun bravissimo musicista. Aciascuno il suo mestiere. Mail problema non è solo quellodi trovare l’uomo, o la donna,all’altezza del compito; èquello di trovare lamaggioranza qualificata checi vuole per la sua elezione. Iproblemi del sistema politicoitaliano non sonocongiunturali, sonostrutturali, e non si risolvonocon qualche frettolosariforma costituzionale, messainsieme per accontentare unpo’ questo e un po’ quello.Quando si deve eleggere unPapa, il Conclave è guidatodallo Spirito santo; il nostroParlamento no, anche perché,se pure lo Spirito soffiasse,nessuno gli darebbe retta. Unbrutto affare.

Pier Giorgio Lignani

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IL PUNTO

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

Che bellezza riunirsi attorno al presepe

ta dentro i bilanci delle banche ilnocciolo della crisi economica che

attraversa l’Europa e le impedisce diriprendere il volo. Perché quei bilanci sonozavorrati da miliardi di euro di cosiddetti“crediti inesigibili”: insomma soldibruciati, che mai più torneranno a base.Cartina di tornasole: i primi tre trimestridel 2014 sono stati quasi tutti positivi perle banche italiane. Ma il bilancio dichiusura trasformerà molti segni neri inrossi. Perché una buona gestione presenteviene affossata dai crediti predetti, unamontagna da smaltire senza far tracollarele banche e il sistema in generale. Nelfrattempo non sta andando bene iltentativo fortemente voluto da MarioDraghi di iniettare liquidità a costo zeronel sistema bancario, e quindi in quelloeconomico. Le banche stanno chiedendoalla Bce molti meno euro di quantopreventivato, e di quanto si calcolaservirebbe per rianimare l’euro-economia.La ragione è semplice: quei soldi nonservono. Saranno gratis (i tassi sfiorano lozero), saranno facilmente disponibili, mase non servono… E ciò accade perchél’economia non li richiede. Gli investimentinon ripartono; quindi, se la macchina staferma, la benzina non serve. Parlando coni banchieri, emerge un panorama nonconfortante: a chiedere soldi è soprattuttochi è con le spalle al muro e ha bisogno dicredito come ossigeno per non morire. Ilproblema è che non partono nuoveiniziative, non si fanno ulterioriinvestimenti, non c’è nemmeno - più ditanto - richiesta di euro per acquisizioni inun panorama dove dominano i vendesipiuttosto che i comprasi. In più il mercatoimmobiliare è sostanzialmente…immobile, quindi i mutui sono quel chesono (e le banche non li spingono più ditanto: molti rischi, pochi guadagni); iprestiti sono facilmente accessibili a tutti,a tutti coloro cioè che sono disposti apagare il fior di interessi con i quali sonoofferti. Perché il denaro sarà gratis per lebanche, ma è con l’intermediazione dellostesso che queste campano. Non interessanemmeno più di tanto avere liquiditàaggiuntiva per fare cose poco ortodossequanto succulente quali le speculazionifinanziarie; in primis perché di liquidità cen’è una marea in giro (effetto diretto dellacarenza di investimenti); poi perché c’èpoco su cui speculare con rischi relativi eguadagni adeguati. Infine non si possonocompensare i buchi in bilancio con queisoldi prestati dalla Bce. Morale dellafavola, la mossa della liquidità usata consuccesso negli Usa e in Gran Bretagna – econ alcuni effetti collaterali in Giappone -nell’Eurozona non sta funzionando. ADraghi e alla Bce rimane un ultimo, grossocolpo in canna: l’acquisto di titoli di Statodei Paesi dell’euro per alleggerirli delfardello dei debiti pubblici, e magaririlanciare un grande piano di investimenti.Con due ostacoli da superare: il deciso“no” tedesco (a Berlino non hanno vogliadi farsi carico del nostro debito pubblico) ela diffusa opinione che le politichenazionali – anzitutto quella italiana –approfitteranno dell’occasione per noncambiare nulla e ricominciare asperperare come prima, più di prima. Maqualcosa andrà fatto, perchél’encefalogramma si sta appiattendo purein Germania. Poi, più che recessione, saràdeclino.

Nicola Salvagnin

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Il Papa poteva benenominare don Santoro

aro Direttore, grazie per La Voce, giornale

che sfoglio volentieri ogni voltache una cara amica me lo procura.Non ho molto entusiasmo ingenere per i settimanali cattolici,troppi e poco incisivi. Voi aveteanche il merito di fare un giornaleunico per tutta la regione. Non èpoco. Due osservazioni al suoeditoriale del 5 dicembre: 1)parlando di don Santoro, lei scrive“si chiamava”. Io dico sempre “sichiama”, perché la morte non citoglie il nome, anzi neanche lavita, alla luce della fede; 2) lei dice

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che non era “politicamente corretto”che il Papa in Turchia nominasse donSantoro e mons. Padovese. Miconsenta di non essere d’accordo: conparole adeguate, il Papa potevabenissimo citare quei due martiri ealtri, in un clima di dialogo sincero efraterno. Ci mancherebbe!

Valerio TorreggianiAncona

Mamme che uccidono i figli

aro don Elio,le tragiche vicende delle mamme

che uccidono i propri bambiniricordano quel personaggio dellamitologia greca, Medea: una storia di

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incomprensione, sofferenza, angoscia,una miscela esplosiva che nonammette più soluzione o speranza...Purtroppo anche oggi la disperazionemiete vittime; il pensiero dellapersona disperata sembra innescarequesto meccanismo mortifero:“Nessuno, nulla mi può aiutare, non iparenti o gli amici, e nemmeno (perchi crede) Dio”. Perfino tra i cattolicipraticanti si sottovaluta che ladisperazione è un “peccato gravissimo”contro la speranza e può approdare alrifiuto totale della fede. Ed è così che ildevastante “seme del Nulla” entranelle case. Poi un giorno, in unafamiglia, apparentemente “normale”come tante, il male trascurato scoppianel tragico bisogno di uccidere... Sonomamme ciniche e crudeli, comehanno già stabilito i giornali, i massmedia e tante “persone pie”? Davantial più efferato delitto, penso sempreche il volto del Male abita dentro dinoi, si tramanda di generazione ingenerazione, dal tempo di Caino eAbele. Ma sono anche convinto chenell’intimo di ogni creatura umanaarda una minuscola fiammella inattesa che qualcuno vi soffi sopraperché si trasformi in un incendio.Questa fiammella appartiene a tutti gliesseri umani perché lo Spirito santodella creazione è, nella sua dinamica,in tutte le creature. Allora vediamoaprirsi davanti a noi la strada dellagiustizia e della verità, dellamisericordia e del perdono. Ripenso ailimpidi editoriali de La Voce su questitemi e penso ai tanti corrotti, alfascino perverso del male, alle guerredichiarate, e pure a quelle combattutesenza dichiarazioni. Penso alle tante“Maddalene” oltraggiate, alle“bambine schiave” e ai tanti “Isacchi”sacrificati su un monte di solitudini, diperché non detti, di alibi bugiardi.Penso infine al persuasivo invito diPapa Francesco: “Sdoganate lo Spiritosanto” e “riscoprite la misericordiaconcreta che porta a giustizia nuova”.

Pier Luigi GalassiPerugia

Se nessuno chiedesoldi alle banche per investirli...

Presentazione di Gesù al Tempio con Anna e Simeone

zione della natura umana. Infine, come avoler tutto riassumere e confermare, ilsenso della vocazione cristiana viene pre-sentato nel dono impegnativo della nostrafigliolanza adottiva. In questo circolo vir-tuoso, ciascuno è per l’altro, e l’identità siprofila a partire dalla donazione.Tirando le fila del discorso, che cos’è que-sto se non un mirabile “Vangelo della fa-miglia” che ci porta a contemplare l’altis-sima vocazione a diventare ciascuno il co-struttore della via dell’altro verso il para-diso? Se di questo si avesse maggiore con-sapevolezza, se questo si ricercasse conmaggiore impegno, se da tale ideale ci silasciasse davvero attrarre e plasmare... sa-rebbe davvero un po’ più Natale, cioè unfesta dell’incontro-dono.

F. T. - L. M.

fatto una nascita, quella delSalvatore. Molte volte,soprattutto nella culturaodierna, i figli sono proiezionedei desideri dei genitori. Spessosono voluti, programmati, e si

concentra su diloroun’attenzionemorbosa. Spessoaccade ancheche, dopol’euforia dellanovità iniziale, cisi trovi aescogitare tantiespedienti persistemarli,magari anchedispendio-samente, in mododa ritagliare per igenitori il giusto

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Il “Vangelo della famiglia” nelle liturgie del tempo natalizio

La festa del dono

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el periodo che va da Natale all’Epi-fania le celebrazioni della Sacra Fa-miglia, della solennità di Maria

madre di Dio e della seconda domenica diNatale, prese nel loro insieme, delineanouno speciale “Vangelo della famiglia”.Nella domenica della Sacra Famiglia laprima lettura propone l’imma-gine di Abramo e Sara, mentreil Vangelo fissa lo sguardo suSimeone e Anna. Di fronte aqueste figure sembra di tro-varsi in una prospettiva rove-sciata: quella di Abramo-Sara,che a noi sembra una vera fa-miglia, cede il passo a due per-sonaggi solitari che sembrano‘negare’ la famiglia, e ciò tan-to più considerando che Annaè presentata come vedova.Sorge spontanea la domandasu come mai nella domenicadella Sacra Famiglia le lettureliturgiche costringano a que-sta apparente regressione da una famiglia“in regola” a due “solitari”. La risposta sipuò intuire a partire da una lettura ap-profondita. Abramo e Sara, nonostantel’apparenza, non sono ancora ‘collaudati’come famiglia, perché in essi prevalgonoaspettative e desideri egoistici che li vedo-no ancora al centro delle speranze che nu-trono. Simeone e Anna, al contrario, han-no raggiunto la maturità del rispettivo pro-getto “familiare” nel senso che sono giun-

N ti a plasmare la loro vita trasformandola inattenzione all’altro e assumendo la logicadel dono. Vivono proiettati fuori dai propriinteressi, in fervida attesa, e ciò li rendecapaci di incontrare la giovane famiglia diGesù e di riconoscere il bambino. Da questo esempio si comprende che il

progetto famiglia è di più di unaccordo, anche duraturo, e aspi-ra a far sì che ciascuno deglisposi attraverso l’amore arrivi aportare impresso nei propri oc-chi il sogno altrui fino a viverlocome se fosse il proprio. Il cam-mino che ci viene additato va dalsenso della complicità e del vin-colo, dalla semplice relazionalitàpercepita come combinazione didistinte identità, ciascuna in au-tonomia, verso la vetta della do-nazione vera. Il senso autenticodel “progetto famiglia” consisteprecisamente in questo: fare didue - che si scelgono e che for-

mano inizialmente una coppia - un’unitàindivisibile di due libertà non confuse, madonate, che mettono reciprocamente l’al-tro prima di tutto, fino a suggellare questafecondità nel dono dei figli.Le letture della solennità di Maria madredi Dio si collocano nella stessa prospetti-va e, anche se si sarebbero potuti trovaretanti altri argomenti, descrivono Maria apartire da suo Figlio. Maria non viene ri-tratta per se stessa, elencando varie carat-

teristiche che le appartengono, ma la suaidentità viene tracciata in una radicale etotalizzante proiezione verso il Figlio.Dante, nella sua lirica vibrante, ha resoicastica quest’idea con l’espressione cele-berrima “figlia del tuo Figlio” che canta ilsenso di questa dipendenza intima e altis-sima. L’ultimo passaggio del percorso ideale cheva dal Natale all’Epifania è segnato dallaseconda domenica di Natale, nelle cui let-ture il tema dell’identità in relazione e di-pendenza viene rimarcato e presentatocon tinte diverse, ma altrettanto suggesti-ve. Da un lato, l’inno paolino canta la be-nedizione del Padre attraverso la presen-tazione del Figlio. Dall’altro, il prologo del Vangelo di Giovanni presenta la grandez-za divina del Verbo nella luce dell’assun-

Simeone e Anna - pur non sposatitra loro! - hannoraggiunto lamaturità“familiare”, sonogiunti a plasmarela loro vitatrasformandola inattenzione all’altro

spazio di autonomia edevitare l’esaurimento. Unagriglia di impegni fitti finisceper stravolgere la vita anchedei più piccoli, trascinati diqua e di là come se tutto ciòfosse necessario. Da parteloro i genitori, mentre da unlato esteriormente si vantanoper la prole, dall’altro silamentano della stanchezza, emagari se la prendono con la

società e con lo Stato che nonoffre adeguati servizi socialiutili a favorire l’infanzia esoprattutto la famiglia.

Di fronte a questa situazioneabbastanza comune, il branodel Vangelo e il mistero delNatale invitano a unameditazione seria e profonda,per rinnovare laconsapevolezza circa il grandee faticoso dono che è diventaregenitori per viverloresponsabilmente. I figli nonsono un programma che “si fa”e che può essere portato avanticon disinvoltura. Non possonorientrare nella pianificazione eessere posti sotto controllo. Ifigli sono l’evento dellasorpresa, sono coloro cheabitano la nostra vita

Verrà un Figlio a sconvolgerci Vangelol sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in unacittà della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine,promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome

Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei,disse: “Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”. A questeparole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesseun saluto come questo. L’angelo le disse: “Non temere, Maria,perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai unfiglio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande everrà chiamato Figlio dell’Altissimo...”

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Commento alla liturgia della Domenica

Come ogninascita, anchequelle del Battistae di Gesùcostringono arifare i “piani”

IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO B

l brano evangelico della IVdomenica di Avventopresenta due nascite: quella

di Gesù annunciata allavergine Maria, e quella delBattista, ormai prossima, dellaquale l’arcangelo dà notizia.Abbiamo dunque due madri, edi fronte a loro due figliaccomunati dalla caratteristicadi giungere inaspettatamente,cambiando la vita dei lorogenitori. Tale situazionesuggerisce una meditazioneutile a ogni famiglia sulsignificato dei figli, ma anchesul modo di vivere bene ilNatale, visto che anch’esso è di

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dirottandola. Questo fattore diimprevisto, questa fatica,questa continua rivoluzione deiritmi non sono da scongiurareo contenere, ma da assumere ecomprendere. Ecco che cosa faDio con noi col Natale. Nascecome un Figlio, che non vuoleentrare nei nostri schemi peressere parcheggiato nellamediocrità di una vita cristianamolto superficiale. Non siaccontenta di essere sistematodove noi vogliamo che stia pernon intralciare più di tanto lanostra auto-realizzazione.Come un figlio che viene e cheporta tanti imprevisti, Egli creasorpresa, introduce novità,preme, scombina, e a volte faveramente sussultare,chiedendo che la nostra vitavenga proiettata su di lui: vuoleassorbire e invita ariconfigurare le scelte e le

abitudini in ragione della suaumile presenza.

Elisabetta fu colta allasprovvista: anziana, insieme asuo marito non attendeva piùun figlio, e dovette ripensaretutto. Maria non poteva ancorapensare a dei figli, non essendoneppure sposata. Entrambefurono inondate di grazia, e ciòmediante il dono di un figlioche rese necessari nuoviprogrammi. L’augurio, da unaparte, è che anche per noi ifigli siano un evento dellagrazia, in forza del qualeimpariamo a spendere la vitacome un dono. Dall’altra,l’augurio è che il Natale siadavvero - per eccellenza -l’occasione per riscoprire ilmistero di un Dio che,nascendo, desidera entrarenell’esistenza credente noncome un’aggiunta qualsiasi,ma come colui che chiede diessere fatto oggetto diattenzione, diventando il centrogravitazionale degli interessi eil motivo del cambiamentoradicale di tante scelteesistenziali. La nascita di unfiglio esige una profondarevisione degli stili dicomportamento: allo stessomodo, possa il Nataletrasformare la nostra vita difede abbattendo i muridell’egoismo e delcomodo. Francesco TestaferriLucia Marcaccioli

“FIRMATO” Famiglia

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal Secondo libro di Samuele 7,1-16

SALMO RESPONSORIALESalmo 88

SECONDA LETTURADalla Lettera di Paolo ai Romani 16,25-27

VANGELODal Vangelo secondo Luca 1,26-38

A cura di Michela MassaroSPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINISPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)

FIGLIOPARENTECOLUICASASENSOUOMOSERVASALUTOSESTOAVVENGAANGELO

NONFINEELLANULLAMESESECONDOLUCEMARIAFU (2 VOLTE)DARAI

SOLUZIONE DEL NUMEROPRECEDENTE:1. Profeta; 2. Acqua; 3.Giordano; 4. Risposta;5. Dopo; 6. Isaia; 7. Mezzo; 8. Inviati; 9. Voce; 10. Laccio; 11. Degno; 12. Diritta; 13. Nome. Frase chiave: far spazio a Dio

CRUCIPUZZLELe parole sotto elencate sonotutte contenute nel brano delVangelo di questa domenica.Trovale e cancellale nella gri-glia, dove sono disposte in oriz-zontale, verticale o diagonale, eorientate da sinistra a destra oda destra a sinistra. Le lettereche resteranno, prese nell’ordi-ne, ti daranno la parola-chiavedel Vangelo (11 lettere).

tti disumani, che non si fer-mano neppure davanti aibambini”. Papa Francesco

ha definito così - all’udienza generaledi mercoledì - gli attacchi terroristici av-venuti nei giorni scorsi in Australia,Pakistan e Yemen. E ha chiesto di pre-gare affinché “il Signore accolga nellasua pace i defunti, conforti i familiari, econverta i cuori dei violenti”. Preghierache egli stesso ha voluto concretizzarecon un momento di silenzio seguito dalcanto del Padre nostro.Durante l’udienza, l’ultima dell’anno, ilPapa, proseguendo le riflessioni sullafamiglia, aveva indicato come modellola normalità della vita di Gesù con i ge-nitori a Nazareth, “sperduto villaggiodella periferia dell’Impero romano” do-ve Dio aprì “un nuovo inizio della storiauniversale”.“Il Sinodo dei vescovi sulla famiglia, ap-pena celebrato - ha ricordato -, è stato laprima tappa di un cammino che si con-cluderà nell’ottobre prossimo con la ce-lebrazione di un’altra assemblea, sul te-ma ‘Vocazione e missione della famiglianella Chiesa e nel mondo’. La preghie-ra e la riflessione che devono accompa-gnare questo cammino coinvolgono tut-to il popolo di Dio. Vorrei che anche leconsuete meditazioni delle udienze delmercoledì si inserissero in questo cam-mino comune. Ho deciso perciò di ri-flettere con voi, in questo anno, propriosulla famiglia, su questo grande donoche il Signore ha fatto al mondo fin dalprincipio, quando conferì ad Adamo edEva la missione di moltiplicarsi e diriempire la terra (Gen 1,28). Quel donoche Gesù ha confermato e sigillato nelsuo Vangelo”.“La vicinanza del Natale - ha aggiunto- accende su questo mistero una gran-de luce. L’incarnazione del Figlio di Dioapre un nuovo inizio nella storia uni-versale dell’uomo e della donna. E que-sto nuovo inizio accade in seno a una fa-miglia, a Nazareth. Gesù nacque in unafamiglia. Lui poteva venire spettacolar-mente, o come un guerriero, un impe-ratore… No, no, viene come un figlio difamiglia, in una famiglia. Questo è im-

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VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

BREVI DA S. MARTA

Spunti dalle omelie pronunciate da PapaFrancesco nella cappella di casa Santa Marta. Itesti completi si trovano sul sito del Vaticano(www.vatican.va) nella sezione “Meditazioniquotidiane”.

Giovedì 11 dicembreDio come una mamma “Dio - ha detto Francesco, riecheggiando laprima lettura tratta dal profeta Isasia - salvafacendosi vicino. Non salva a distanza: si favicino e cammina con il Suo popolo. Questa èla salvezza di Dio. Nel libro del Deuteronomiolo ha detto chiaramente al popolo: Dimmi,quale popolo ha un Dio così vicino come te?Nessuno!”. Una “vicinanza che progredisce,progredisce, fino a prendere la nostra umanità.In questo brano c’è una cosa che forse ci faràun po’ sorridere, ma è bella”. Ossia, è talmente“tanta la vicinanza, che Dio si presenta quicome una mamma. Come una mamma chedialoga con il suo bambino: una mammaquando canta la ninna-nanna al bambino, eprende la voce del bambino, e si fa piccolacome il bambino, e parla con il tono delbambino al punto di fare il ridicolo se uno noncapisse cosa c’è lì di grande... Dio fa così: è latenerezza di Dio. Tanto vicino a noi che siesprime con questa tenerezza, la tenerezza diuna mamma... Questa è la grazia di Dio.Quando noi parliamo di grazia, parliamo diquesta vicinanza. Quando uno dice: io sono instato di grazia, io sono vicino al Signore o lascioche il Signore mi si avvicini: quella è la grazia!”.

Lunedì 15 dicembreCristo non si negozia!“Chiedo al Signore la grazia che il nostro cuoresia semplice, luminoso con la verità che Lui cidà, e così possiamo essere amabili,perdonatori, comprensivi con gli altri, di cuoreampio con la gente, misericordiosi... Maicondannare. Se tu hai voglia di condannare,condanna te stesso! Ma mai andarezoppicando con le due gambe, come dice Elia,cercando di approfittare delle situazioni”. Alcontrario, bisogna chiedere “al Signore lagrazia che ci dia questa luce interiore, che ciconvinca che la roccia è soltanto Lui, e nontante storie che noi facciamo come coseimportanti. E che Lui ci accompagni nellastrada, Lui ci allarghi il cuore, perché possanoentrare i problemi di tanta gente, e Lui ci dia lagrazia di sentirci peccatori”. Gesù “ci insegnache il cristiano deve avere il cuore forte, saldo,che cresce sulla roccia che è Cristo [stesso], epoi nel modo di andare, con prudenza”. Infatti,“non si negozia il cuore, non si negozia laRoccia. La roccia è Cristo, non si negozia!...Gesù non negoziava mai il suo cuore di Figliodel Padre, ma era aperto alla gente, cercandostrade per aiutare... Alcune volte, quando io hovisto un cristiano, una cristiana così, col cuoredebole, non fermo, non saldo sulla Roccia econ tanta rigidità fuori, ho chiesto al Signore:buttagli una buccia di banana davanti, perchéfaccia una bella scivolata, si vergogni di esserepeccatore e così incontri te, che sei ilSalvatore!”.

Martedì 16 dicembreChi sono “i salvati”La situazione descritta dal profeta Sofonia èquella di una città ribelle, in cui tuttavia c’ègruppo che si pente dei propri peccati: questo,ha sottolineato il Papa, è il “popolo di Dio” cheha “tre caratteristiche: umiltà, povertà, fiducianel Signore”. Ma nella città ci sono anche quelliche “non hanno accettato la correzione, nonhanno confidato nel Signore. Questi nonpossono ricevere la salvezza. Sono chiusi allasalvezza... E questo fino a oggi, no? Quandovediamo il santo popolo di Dio che è umile,che ha le sue ricchezze nella fede nel Signore,nella fiducia nel Signore; il popolo umile,povero che confida nel Signore, questi sono isalvati e questa è la strada della Chiesa, no?Deve andare per questa strada, non per l’altrastrada che non ascolta la voce, che non accettala correzione e non confida nel Signore... Se iltuo cuore - ha aggiunto - non è un cuorepentito, se tu non ascolti il Signore, non accettila correzione e non confidi in Lui, tu hai uncuore non pentito”, come “questi ipocriti [delVangelo] che si scandalizzano di ciò che diceGesù sui pubblicani e le prostitute, ma poi dinascosto andavano da loro o per sfogare le loropassioni o per fare affari. Erano ‘puri’! E questi,il Signore non li vuole”.

PAPA FRANCESCO. È dedicato allafamiglia il nuovo ciclo di catechesi del mercoledì

La Santa Famiglia di Guido Reni

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Con competenza, onestà e disciplina

portante: guardare nel presepio questascena tanto bella!...Uno potrebbe dire: questo Dio che vie-ne a salvarci, ha perso trent’anni lì, inquella periferia malfamata? Ha persotrent’anni! Lui ha voluto questo... Non siparla di miracoli o guarigioni, di predi-cazioni (non ne ha fatta nessuna in queltempo), di folle che accorrono; a Naza-ret tutto sembra accadere normalmen-te, secondo le consuetudini di una pia eoperosa famiglia israelita: si lavorava,la mamma cucinava, faceva tutte le co-se della casa, stirava le camice… Ilpapà, falegname, lavorava, insegnava alfiglio a lavorare”. “I Vangeli - ha commentato -, nella lorosobrietà, non riferiscono nulla circa l’a-dolescenza di Gesù, lasciano questo

compito alla nostra affettuosa medita-zione. L’arte, la letteratura, la musicahanno percorso questa via dell’imma-ginazione. Di certo, non ci è difficile im-maginare quanto le mamme potrebbe-ro apprendere dalle premure di Mariaper quel Figlio! E quanto i papà potreb-bero ricavare dall’esempio di Giuseppe,uomo giusto, che dedicò la sua vita a so-stenere e a difendere il bambino e lasposa nei passaggi difficili! Per non di-re di quanto i ragazzi potrebbero esse-re incoraggiati da Gesù adolescente acomprendere la necessità e la bellezzadi coltivare la loro vocazione piùprofonda, e di sognare in grande...Ciascuna famiglia cristiana, come fece-ro Maria e Giuseppe, può anzitutto ac-cogliere Gesù, ascoltarlo, parlare conlui, custodirlo, proteggerlo, crescerecon lui; e così migliorare il mondo. Fac-ciamo spazio nel nostro cuore e nellenostre giornate al Signore! Così feceroanche Maria e Giuseppe, e non fu faci-le: quante difficoltà dovettero superare!Non era una famiglia finta, non era unafamiglia irreale. La famiglia di Nazarethci impegna a riscoprire la vocazione e lamissione della famiglia, di ogni fami-glia. E come accadde in quei trent’annia Nazareth, così può accadere ancheper noi: far diventare normale l’amoree non l’odio, far diventare comune l’aiu-to vicendevole... Questa è la grandemissione della famiglia: fare posto a Ge-sù che viene, accogliere Gesù nella fa-miglia, nella persona dei figli, del mari-to, della moglie, dei nonni… Gesù è lì.Accoglierlo lì, perché cresca spiritual-mente in quella famiglia”.

el cuore di ciascu-no di voi, rappre-sentanti del nostro

popolo, ci sono sicuramentele vostre famiglie e i vostri ca-ri. Ma, in forza del vostrocompito istituzionale, ci deveessere anche il Paese, per ilbene del quale siete chiamatia servire con competenza,onestà, disciplina e sacrifi-cio”: lo ha detto mercoledì se-ra a Roma, nella chiesa diSanta Maria sopra Minerva, ilcard. Angelo Bagnasco, pre-sidente della Cei, durante lamessa celebrata in prepara-zione al Natale con i senatorie i deputati.“Servire la nazione - ha ag-giunto - è motivo di onore. El’onore del Paese, il bene del-la gente, e anche l’onore delvostro nome, deve essere cri-terio di ogni vostro pensiero,sentimento e scelta. Il miste-ro dell’incarnazione del Figliodi Dio è paradigma della no-stra vita personale e sociale,

N“ ma anche della politica. Sì,perché incarnazione vuol di-re relazione. Uscire dal peri-metro angusto del nostro ioindividuale, oltrepassare iconfini mortificanti di ideolo-gie vecchie e nuove, conosce-re la realtà concreta dellagente, gli assilli quotidianidella moltitudine, le sue in-certezze protratte, le speran-ze e le aspettative legittime…risponde alla logica dell’in-carnazione, dello stare dentroal dinamismo ferreo delle ge-nerazioni che incalzano”. Ha quindi commentato: “Nonè mai inutile rimettere a fuo-co il fondamento nobile” del-la politica, il “fondamento chela ispira, la sostiene e la pre-serva da intromissioni e sna-turamenti. Possiamo formu-lare questa radice con delledomande: perché è bello egiusto stare insieme? Perchévale la fatica lavorare insie-me, per quale scopo, per an-dare dove?”. Ha poi rimarca-

to che “il ripiegamento all’in-dietro impedisce il cammino,e l’enfasi del nuovo smarrisceil buon senso. L’incarnazionedel Figlio di Dio ci insegna astare in mezzo alla gente nonper fare dei populismi inutilie dannosi, ma per conoscerela vita: non basta vivere la propria vita per conoscere lavita, è necessario stare inmezzo alla vita che nasce dal-la nostra storia e dal nostrooggi. Conoscere non solo perregistrare ma per discernerela verità, il bene, il meglio, ecosì costruire e far crescere lagiustizia, che è lo scopo dellapolitica”. Da ultimo, ha esortato a pen-sare “ai tanti giovani, agli an-ziani e ai poveri, che sono fol-la. Con forte determinazionepensiamo al lavoro per tutti,sapendo che tutti hanno desi-derio di lavorare con rinno-vata consapevolezza, con de-dizione, con onestà e cre-scente competenza”.

CEI. La messa del card. Bagnasco per i parlamentariIN BREVE

Ecco il nuovo Cti,con 5 teologhe

perta con la messa celebratadal card. Müller, prefetto

della Congregazione per ladottrina della fede e presidentedella Commissione teologicainternazionale (Cti), e conclusacon l’udienza dal Papa, si è tenutain Vaticano dal 1° al 5 dicembre laprima sessione plenaria del nonoquinquennio della Commissione.Nel suo discorso il Papa harichiamato l’attenzione su duecaratteristiche della nuova Cti: lapresenza più importante delleteologhe al suo interno (5 donnesu 30 membri) e il suo carattereinternazionale. Un momentoimportante della prima sessionedi un nuovo quinquennio è lascelta dei temi che verrannotrattati nei cinque anni successivi.Il primo tema da prendere inconsiderazione sarà quello dellasinodalità nel contesto dellacattolicità. Il secondo tema sceltodalla Commissione è fede esacramenti. Terzo tema, infine,“La libertà religiosa nel contestoattuale”.

A

Nazareth, esempio di vita

ercoledì si è anche festeggiato il 78°compleanno del Papa. Sono stati otto

poveri di Roma a fargli il regalo piùgradito: un mazzo di girasoli che hannovoluto comprare perché “guardano verso ilsole, e così non perdono mai la speranza”.Francesco ha fatto a sua volta un regalo aciascuno di loro, con un particolareabbraccio a un giovane musulmano checompiva anche lui gli anni. Molto graditoal Papa, poi, il regalo venuto dalla Corea:un pacco di biscotti preparati econfezionati dai ragazzi disabili del“Villaggio dei fiori” che Francesco ha avutomodo di incontrare lo scorso agostodurante il suo viaggio in Asia. E poi ancora:una torta con i colori dell’Argentina, contanto di soffio sulle candeline, e la festosapresenza di 3.000 ballerini di tango che, altermine dell’udienza, si sono esibiti inpiazza Pio XII.

MIL COMPLEANNO

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

ono tante le realtà della no-stra regione che si occupanodi famiglia e che possono da-

re aiuti spirituali e materiali, con-sulenze e servizi a coloro che nehanno bisogno. Dagli uffici di Pa-storale familiare presenti in tuttele diocesi - che offrono percorsi dipreparazione al matrimonio, in-contri per giovani coppie o per “fa-miglie ferite”, punti di ascolto,etc... -, ai Consultori, ai Centri eMovimenti di aiuto alla vita. E an-cora realtà impegnate nel sostegnoalla maternità, ai genitori che vo-gliono adottare un bambino o ai fi-gli di coppie separate o divorziate.Per offrire un panorama quantomai esaustivo di questo mondo alservizio della famiglia, vi riportia-mo di seguito un elenco dellerealtà presenti in Umbria, con l’in-dicazione delle attività svolte, lasede e i recapiti per eventuali con-tatti.

PERUGIA - CITTÀ DELLA PIEVE

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOPerugia. Referenti: don Fabrizio Fucelli,Gianluca e Maria Rita Carloni([email protected] - 338.9794042).

CENTRO FAMILIARE CASADELLA TENEREZZASostegno alle famiglie in difficoltàrelazionali, formazionepermanente per fidanzati ecoppie.Perugia, loc. Montemorcino.Referenti: don Carlo Rocchetta (075-45757) e Mariella Rogaia (340.6104094) [email protected] -www.casadellatenerezza.it.

GRUPPI DI PAROLASostegno ai bambini figli di sposiseparati e divorziati.Perugia, loc. Montemorcino.Referenti: Barbara e Roberta(333.3882513).

ASS. AQUILA FAMIGLIEAFFIDATARIESostegno alle famiglie cheintendono incamminarsi nelpercorso di affidamento di unbambino.Perugia, loc. Montemorcino.Referenti: Francesco Berardi(335.1200921).

QUERCE DI MAMRESostegno alle mamme indifficoltà.Perugia, strada Cenerente ColleUmberto. Telefono 075.690846.

CASA DI ACCOGLIENZALEONE XIIIPer famiglie in difficoltà.Perugia, via Settevalli 493. Telefono075.5271296.

CONSULTORIO LA DIMORAPerugia, via Seri 10 (S. Andrea delleFratte). Referenti: Stefania (349.5844304- [email protected]), Gabriele(339.4005372 - [email protected]).

CENTRO DI AIUTO ALLA VITAe MOVIMENTO PER LA VITAPerugia, strada S. Lucia 56. Telefono efax 075.5847231e 348.6842253 [email protected] (orari perappuntamento lunedì e giovedì, ore09.30-12).

CENTRO DI AIUTO ALLA VITA“MADONNA DI GUADALUPE”Perugia, parrocchia di S. MariaAssunta in Castel del Piano.Telefono388/8908210 (orari: lunedì 16-17.30).

FORUM DELLEASSOCIAZIONI FAMILIARIDELL’UMBRIACoordinamento AssociazioniFamiliari dell’UmbriaPerugia, via col di Tenda 15.Referenti: presidente Ernesto Rossi(320.0699989 -

S

www.forumfamiglieumbria.org [email protected]).

CASTIGLIONE DEL LAGOSPORTELLO PER LA VITACastiglion del Lago, “Casa delGiovane” in via Silvio Pellico.Telefono 338.7428067 [email protected] (orari: 17.30-19, ilprimo giovedì del mese ore 10-11.30).

MOVIMENTO PER LA VITA“MADONNA DEL BAGNO”Deruta, Santuario della Madonna delBagno. Telefono 347.8232489 e075.973330.

TODI - ORVIETO

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOTodi. Referenti: don Marcello Sargeni(3493560179 [email protected]),famiglia Corrieri (347.5414929 [email protected]) e famiglia Spatola(335.6105560 [email protected]).

CONSULTORIO FAMILIARECollevalenza, Santuario AmoreMisericordioso.Referenti: famigliaCorrieri (347.5414929 [email protected]).

MOVIMENTO PER LA VITATodi, via San Lorenzo 20. Telefono075.8944382, 329.2736184 e339.3725116.

SPOLETO-NORCIA

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOTrevi, largo Beato Pietro Bonilli - loc.Cannaiola. Referenti: don Sem Fioretti(direttore), Roberto Mariottini e CristinaTraballoni (codirettori). Telefono 0742-780007 [email protected].

CENTRO DI ASCOLTO

Consulenza a singoli e coppiePresso la Curia Arcivescovile. Telefono0742-780007 [email protected].

CENTRO PASTORALEGIOVANILEPresso la Curia Arcivescovile. Telefono0742-780007 [email protected].

MOVIMENTO PER LA VITASpoleto, via Carlo Bandini 17.Telefono 0743.46426 [email protected].

ASSISI-NOCERA-GUALDO

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOAssisi. Referenti: padre Michele Giura(347.6456296 - [email protected]),famiglia Lollini (333.3102560 [email protected]) e famiglia Cantoni(328.4772020 - [email protected]).

AZIONE CATTOLICAGualdo Tadino. Referenti: PetrelliCelestico (075 9140337).

EQUIPE NOTRE DAMESostegno e formazione per sposiAssisi. Informazioni: www.equipe-notre-dame.it.

ORDINE FRANCESCANO ECENTRO AIUTO ALLA VITAAssisi. Referenti: Anna Rapicetta (357.8808900)

PROGETTO NAZARETHCammino francescano diformazione per famiglie.Assisi. Referenti: Donato e FrancescaLeopoldi (075.8010029).

INCONTRO MATRIMONIALEIncontri per singoli e coppie.Cannara. Referenti: Perugini Francescoe Roberta (0742.720294).

ASSOCIAZIONE PRO FAMILIA

CON SCUOLA DIFORMAZIONE PERCONSULENTI FAMILIARI ECONSULTORIO “LAFAMIGLIA”Palazzo D’Assisi. Referenti: dott.ssaMaria Caponetto e dott.sa MariniSabrina (075.8038197).

FOLIGNO

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOFoligno, piazza S. Giacomo 11.Referenti: famiglia Calderini(348.5659668 [email protected]; tel3335863404 [email protected]).

CENTRO AMORE E VITACentro regionale umbro metodoBillings e consultorio familiare.Foligno, piazza S. Giacomo11.Telefono 0742 340530 [email protected] -www.lafeconditaumana.it.

CENTRO DI AIUTO ALLAVITAAttività consultoriale, interventinelle scuole, sostegno allamaternità, promozione deimetodi naturali, educazioneall’affettività e alle relazioni.Foligno, piazza S. Giacomo 11.Referenti: Concetta Furfaro(0742.340530).

CITTA’ DI CASTELLO

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOCittà Di Castello. Referenti: FoianiFabrizio e Luisa (347.3705643 [email protected]).

MOVIMENTO PER LA VITACittà Di Castello, via XI Settembre 38,presso “Piccole Ancelle S. Cuore”.Telefono 075.8553355 e 328.0561886 [email protected] (orari:

lunedì e venerdì, 17-19).

GUBBIO

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOGubbio. Referenti: Pierucci Mauro eElisabetta (338.5224264 [email protected]).

TERNI-NARNI-AMELIA

UFF. PASTORALE FAMILIAREDIOCESANOTerni, Curia Diocesana in piazzaDuomo 11. Referenti: don StefanoMazzoli (347.5729396 [email protected]), LeonardiMaurizio e Paola (347.2583107 [email protected]).

AZIONE CATTOLICA -SETTORE ADULTITerni, Curia Diocesana in piazzaDuomo 11. Responsabili: presidenteAugusto Magliocchetti (335.5857418),vice presidente Chiara SabatiniAnnesanti (333.2242266) e Rita Sereni(331.6159897).

DISEGNI DI AFFETTIVITÀ DIAZIONE CATTOLICAIncontro annuale, nazionale eresidenziale in prossimità dellafesta di S.Valentino, per giovani,fidanzati e quanti neaccompagnano il percorsoformativo.Terni, via del Pozzo Saraceno 20.Referenti: Stefano e Rita Sereni(331.6159897 - [email protected]).

CONSULTORIO ”LAFAMIGLIA”Terni, via Galleria Nuova 3. Referenti:don Sandro Sciaboletta (0744.404963),Francesca Gardenghi (0744.301191),Pietro e Serafina Catanese(0744.305365).

ASSOCIAZIONE FESTA DELLAMATERNITA’ ASSOCIAZIONEMORALE E CULTURALEOrganizza ogni anno eventiculturali che celebrano la Festadella Maternità. Terni, strada del Gioglio 63. Referenti:Francesca Gardenghi (0744.30.11.91 - [email protected]).

CIF (CENTRO ITALIANOFEMMINILE)Difende e promuove il valoredella vita, della famiglia fondatasul matrimonio e la suasoggettività nelle politiche socialie dell’ambiente.Terni, piazza del Mercato Nuovo 50.Referente: presidente comunale M.Rosaria Bottegal (0744.408085),presidente provinciale Emilia TirantiSconocchia (0744.982469).

MOVIMENTO FAMIGLIE DONBOSCO DEI SALESIANICOOPERATORISostegno alle giovani famiglie edai figli, secondo il modellopedagogico di Don Bosco.Terni, Villaggio Achille Grandi 19. Referenti: Maurizio e Paola Leonardi(0744.425603 - [email protected]),don Giovanni Cossu ([email protected]).

MOVIMENTO “FAMIGLIE DIMARIA”Promuove la santificazione dellafamiglia sul modello dellaFamiglia Trinitaria, della SacraFamiglia di Nazareth e di famigliesante, come quella di Luigi eMaria Beltrame Quattrocchi.Terni, via Gabelli 27. Referenti:Graziella Rasile e don FrancescoVaccarini (0744.301768 -www.famigliedimaria.it [email protected]).

MOVIMENTO PER LA VITA -SEZIONE DI TERNIStroncone, voc. Casale 2. Referenti:Alberto Virgolino (0744/60.72.01-www.mpv.org

La Chiesa tutti i giornial servizio della famiglia

Numerose e diversificate le realtà di sostegno presenti in Umbria: dalla Pastorale diocesana ai consultori, dai Centri di aiuto e iMovimenti per la vita, ad associazioni in supporto delle coppie indifficoltà. Con un obiettivo comune: fare della Chiesa una concreta“famiglia di famiglie”.

LA VOCE IN PRIMO PIANO10

Incontri e attività in un centro aiuto alla vita

Festa della famiglia,scuola di umanità

Edizione 2008 di “Famiglia in Festa” a Perugia

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n questi mesi, la famiglia è‘prepotentemente’protagonista del dibattito

interno ed esterno alla Chiesa.Non è passato molto tempo,infatti, dalla conclusione delSinodo dei vescovi, i cui lavoririprenderanno nel 2015. IntantoPapa Francesco non perdeoccasione per parlare di famigliae sottolinearne la centralità el’importanza. Domenica 28dicembre, solennità della SacraFamiglia di Nazareth, inoltre,l’Umbria si ritroverà a SantaMaria degli Angeli per la primafesta regionale sul tema“Famiglia, scuola di umanità”,promossa dalla Commissione perla famiglia e la vita della Ceu. Maanche la società civile ha “sete”di famiglia: da un recenterapporto dell’Aur sui giovaniumbri (vedi numero scorso de LaVoce) si delinea chiaramentecome la famiglia resti il punto diriferimento fondamentale dellenuove generazioni, roccia ecardine di tutti i loro valori, veromomento di svolta nel passaggioall’adultità. Ne riflettiamo inmaniera più approfonditainsieme ai coniugi Stefano eBarbara Rossi, coordinatoriregionali per la Pastorale dellafamiglia e vita, già noti ai nostrilettori per il commento allaParola domenicale nel tempo diPasqua.

La ricerca Aur sottolinea lacentralità della famiglia per igiovani: è veramente così? Lenuove generazioni sonoconsapevoli di cosa significhicrearsi una famiglia, o lo fannosemplicemente “pertradizione”?“Che i giovani abbiano unagrande voglia di famiglia,nonostante gli attacchi che levengono mossi, è un fatto emersoanche a livello nazionale in altreindagini condotte durante ilSinodo straordinario.Ricordiamo, in tal senso, irisultati presentati dall’IstitutoGiuseppe Toniolo, che affermanocome per il 70% dei giovaniitaliani la famiglia sia un pilastroessenziale della vita; inparticolare il 67% la ritienefondata sul matrimonio.Pensiamo che laddove si arriva ascegliere il matrimonio comesacramento, tale scelta è oggi piùconsapevole che in passato. Ilcondizionamento della tradizionesembra essere venuto meno conl’avvento di forme di convivenzaverso le quali, sempre più spesso,i giovani sembrano optare. Così,se è vero che i numeri ci diconoche calano i matrimoni in chiesa,è altrettanto vero che, per unapercentuale maggiore di untempo, chi vi arriva lo fa per unascelta più profonda econsapevole. Pensiamofortemente che queste giovanifamiglie cristiane siano un donoprezioso per la Chiesa, in quantoportatori di linfa nuova neltestimoniare quanta gioia c’è nelcostruire una famiglia nel e con ilSignore”. Alla luce di questo, quali sonole sfide che si trova davanti chisceglie di formare unafamiglia?“Per chi sceglie ancora la

I

famiglia, oggi le sfide sonoinnegabilmente alte. Il tempostorico, sociale ed economico chestiamo attraversando non aiuta legiovani coppie a vivereserenamente la vocazionesponsale. C’è bisogno prima ditutto di lavoro e, dove c’è, di unlavoro che non stritoli iningranaggi sempre più complessila vita di una famiglia. C’èbisogno di servizi per l’infanzia eper gli anziani, a sostegno di tuttele famiglie che con coraggiofanno in modo che le diversegenerazioni e i legami familiaritra esse restino improntati allacura e alla solidarietà. Pensiamoalla fatica che spesso fa chi siprende cura del genitoreanziano, o alla solitudine in cui siimbatte chi affronta la malattia diun figlio o di un coniuge,cercando di mantenere il giustoequilibrio tra lavoro e famiglia.Ci vogliono politiche sociali asostegno di tutte queste realtà,perché si possa realmenteparlare di un’attenzionecostruttiva nei confronti dellafamiglia e del futuro stesso dellasocietà”.Guardando alla società in cuiviviamo, ha ancora sensoparlare di famiglia come di unarealtà omogenea, o oggiesistono tanti modi di esserefamiglia?“La famiglia fondata sulmatrimonio sacramento è una e,in tal senso, non si possono averedubbi. D’altra parte, nonpossiamo non considerare chealtri nuclei familiari sono storiadel nostro tempo. Pensiamo, adesempio, alle tante famigliecostituitesi su matrimonio civile,di cui, con le dovute differenzerispetto all’ideale, la bontà è statacomunque ribadita anche nelcorso del Sinodo straordinario.Non possiamo poi nasconderciche, nonostante scelte anchefortemente motivate, anche lafamiglia unita dal sacramentosponsale conosce una fragilitàche è sotto l’occhio di tutti.L’esperienza ci dice però chequesta fragilità è spesso lafragilità della coppia su cui sicostruisce la famiglia: una

fragilità tutta umana su cui si puòlavorare, crescere, e quindisuperare. Siamo chiamati, comeChiesa, a non scandalizzarcene,ma piuttosto ad aiutare chi sitrova a vivere la difficoltà, la crisifamiliare, la lacerazione dellaseparazione, perché il passo siasempre quello dei deboli eperché ci si possa riscoprirefamiglia nonostante gli errori e ilimiti. La tenerezza di Gesù ciaiuti a riscoprire la Chiesa comeuna famiglia di famiglie, capacedi farsi carico di quelle più debolie dei loro figli, come haaffermato Papa Francesco nella

Evangelii gaudium (n. 169): ‘LaChiesa dovrà iniziare i suoimembri – sacerdoti, religiosi elaici – a questa artedell’accompagnamento, perchétutti imparino sempre a togliersi isandali davanti alla terra sacradell’altro (cfr. Es 3,5). Dobbiamodare al nostro cammino il ritmosalutare della prossimità, conuno sguardo rispettoso e pieno dicompassione ma che nelmedesimo tempo sani, liberi eincoraggi a maturare nella vitacristiana”.Alla luce anche di questeparole del Papa, qual è

l’atteggiamento della Chiesaverso le tante forme di famigliaesistenti?“Pensiamo che il tempo chestiamo vivendo, racchiuso tradue Sinodi sulla famiglia, quellostraordinario dell’ottobre diquest’anno e quello che vivremonel 2015, la dica lungasull’atteggiamento della Chiesa.È indubbiamente unatteggiamento di riflessioneattenta e di ricerca. In questosenso, ci piace richiamare leparole che Papa Francesco hapronunciato durante la veglia diapertura del Sinodostraordinario, lo scorso 4 ottobre:‘Dobbiamo prestare orecchio aibattiti di questo tempo epercepire l’odore degli uominid’oggi, fino a restare impregnatidelle loro gioie e speranze, delleloro tristezze e angosce: a quelpunto sapremo proporre concredibilità la buona notizia sullafamiglia”. Possiamo, quindi, considerareanche la festa del 28 dicembrecome un momento diriflessione attenta e di ricerca...“La festa regionale della SantaFamiglia, voluta da tutti i Vescovidell’Umbria, nasce dalla volontàdi radunarci e far festa per ildono della Santa Famiglia diNazareth, con l’aiuto della qualevogliamo riscoprire il nostroessere ‘famiglia di famiglie’, checrede fortemente nella bellezzadella vocazione sponsale efamiliare. Per questo invitiamo apartecipare con gioia quantivorranno. Il tema scelto,‘Famiglia, scuola di umanità’,vuole raccontare proprio questobello della famiglia, così come èpensata da Dio Padre. Nella suaautenticità, ogni famiglia hacome unica logica l’amore, e ilegami interni e la comunioneche li realizza fanno più uomo epiù donna ogni membrofamiliare. Nelle diverse stagionidi vita, la famiglia è dunquepienamente ‘scuola di umanità’,perché è in essa che impariamo aportare e a essere portati con lastessa tenerezza che ci hainsegnato Gesù. Impariamo adaccompagnare i più fragili,bambini e anziani. Impariamo laricchezza del dialogo costruttivotra le differenze di generi, diruoli e anche di generazioni.Impariamo che per essereveramente uomini, bisognaamare e porsi in relazione. Ci èpiaciuto, inoltre, pensare aquesto tema fortemente legato alNatale e a come il Padre abbiavoluto che suo Figlio facesse ilsuo ingresso nel mondonascendo in una famiglia.L’umanità di Gesù è impregnatadell’esperienza di vita familiarecon Maria e Giuseppe. Al loroesempio luminoso vogliamoaffidarci tutti insieme il 28dicembre. Ringraziamo conl’occasione tutti i membri dellaConsulta regionale per lafamiglia per il lavoro che stannofacendo, e auguriamo a tutte lefamiglie della regione che ilNatale faccia irrompere nellenostre casa la tenerezza delBambino Gesù, donando gioia,consolazione, forza, speranza ecoraggio”.

Laura Lana

Il 28 dicembre siterrà a SantaMaria degli Angelila prima edizionedella Festaregionale dellaSanta Famiglia

Il momento attualedella Chiesa, tra dueSinodi sulla famiglia, è caratterizzato da unatteggiamento diriflessione attenta e di ricerca

LA VOCE IN PRIMO PIANO 11

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In prima linea per ladignità dei diseredati“La Chiesa - sottolinea ilsegretario diGiustizia epace - sipreoccupadelloscandaloso eabominevolefenomenodella trattadegli esseriumani e dellaloro schiavitùanzitutto apartire dallasua esperienzadellaincarnazione-redenzione diCristo”

er meglio comprendere ilprofondo significato del Mes-saggio per la Giornata mon-

diale della pace del 2015, occorre si-tuarlo all’interno della missione re-ligiosa ed etica della Chiesa. Essa siinteressa della tratta delle personenon primariamente per ragioni poli-tiche o partitiche, come potrebbe ri-sultare dalla lettura di chi tende aequiparare la comunità ecclesiale aqualsiasi società di carattere civile. La Chiesa si preoccupa dello scan-daloso e abominevole fenomeno del-la tratta degli esseri umani e dellaloro schiavitù anzitutto a partire dal-la sua esperienza della incarnazio-ne-redenzione di Cristo. Al centrodella missione della Chiesa sta l’a-more per l’Uomo, specie per i più di-seredati, perché Cristo, facendosicarne, ha accettato di vivere in cia-scuno di essi e in essi vuole essereamato e accolto, condizionando auna tale condotta la verifica ultimadella nostra esistenza sulla terra [cfr. Mt 25, ndr]. La missione della Chie-sa, imperniata su un ministero es-senzialmente religioso, ha inevita-bilmente risvolti pubblici di civiliz-zazione. Unendosi ad altre comunitàreligiose e a uomini e donne di buo-na volontà, fa confluire in una gran-de opera di collaborazione le proprieenergie, specie mediante i christifi-deles laici, per la difesa e la promo-zione della dignità trascendente diogni persona, e infonde vigore mo-rale alle coscienze, vigore che devepermeare il diritto e l’azione politica.È noto come la Chiesa, con la suaopera di evangelizzazione e il suoumanesimo, fin dai primi secoli ab-bia svolto un ruolo di primo pianonell’abolizione dell’istituto dellaschiavitù, che era accettato e regola-to dallo stesso diritto statuale. LaChiesa ha indubbiamente contribui-to all’evoluzione positiva delle co-scienze, ciò che ha condotto a consi-derare la schiavitù un “reato di lesaumanità”.

Un fallimento storicoE tuttavia questo tristissimo feno-meno non è mai stato definitiva-mente debellato. Come constata Pa-pa Francesco, nonostante i numero-si accordi firmati dalla comunità in-ternazionale, ancora oggi milioni dipersone – bambini, uomini e donne– nei modi più diversi vengono pri-vate della libertà e costrette a viverein condizioni assimilabili alla schia-vitù. È un dato sconfortante, che te-stimonia in parte il fallimento nonsolo della politica, ma anche dellesocietà contemporanee, della lorocultura, dei loro ethos. Il Messaggio,passando in rassegna i le nuove for-me di schiavitù, inchioda tutti, sin-goli e gruppi, a prendere atto con unserio esame di coscienza di tali for-me barbare e incivili di esistenza,presenti nelle nostre stesse città, acui sovente non si presta sufficienteattenzione. Parliamo di: a) lavoratori e lavora-trici, anche minori, asserviti, a livel-lo formale e informale nelle diversetipologie del lavoro, da quello dome-stico a quello agricolo, a quello nel-l’industria manifatturiera, minera-ria, tanto nei Paesi in cui la legisla-zione in materia dei diritti del lavo-ro non è conforme alle norme e aglistandard minimi internazionali,quanto in quelli in cui il lavoro è tu-telato, ma dove viene praticato ille-galmente il cosiddetto lavoro nero;b) molti migranti che, nei lorodrammatici viaggi intrapresi nellasperanza di un futuro migliore, sof-frono la fame, vengono privati dellalibertà, spogliati dei loro beni, abu-

P

sati fisicamente e sessualmente;c) persone, tra cui molti minori, co-strette a prostituirsi. Si tratta di verie propri schiavi sessuali; di donne esoprattutto bambine date forzata-mente in sposa, a volte anche ven-dute a tal fine, o trasmesse in suc-cessione a un familiare alla mortedel marito senza avere la possibilitàdi negare il proprio consenso;d) minori e adulti che sono fatti og-getto di mercimonio per l’espianto diorgani, per l’arruolamento nei varieserciti, per l’accattonaggio, per ognitipo di attività illegali come lo smer-cio di stupefacenti, o per forme ma-scherate di adozione internazionale;e) persone rapite e tenute in cattivitàda gruppi terroristici in vista del ri-scatto e, in genere, per quanto ri-guarda le ragazze e le donne, comeschiave sessuali. Tanti sparisconosenza lasciare traccia; alcuni vengo-no venduti anche più volte, sevizia-ti, mutilati, uccisi.

Il coraggio di reagirePapa Francesco e, suo tramite, laChiesa, ai fini di una reazione co-raggiosa e della costruzione di unacoesistenza giusta e pacifica che ab-batta definitivamente la schiavitù, neelenca alcune cause. La loro analisi

permette di approntare soluzionipertinenti, mobilitando istituzioni esocietà civili. Sono cause di tipo reli-gioso e antropologico, sociale e poli-tico, economico e morale, alcunedelle quali a carattere fortementepatologico: conflitti armati, violenze,criminalità, terrorismo.Queste cause reclamano il supera-mento di un’indifferenza generaliz-zata. Accanto a un urgente e conver-gente lavoro istituzionale di preven-zione, di protezione delle vittime edi azione giudiziaria nei confrontidei responsabili, esigono un vastoimpegno da parte della società civi-le, articolato secondo tre linee fon-damentali: il soccorso alle vittime; la riabilitazione sotto il profilo psicolo-gico e formativo; la reintegrazionenella società di destinazione o di ori-gine: lavoro, peraltro, svolto in ma-niera esemplare da diverse congre-gazioni religioseLe istituzioni – siano esse Stati, or-ganizzazioni intergovernative e del-la società civile, ma anche il mondoimprenditoriale – sono chiamate, inparticolare, a sviluppare una coope-razione a diversi livelli, che includacioè soggetti nazionali e internazio-nali, per combattere le reti transna-zionali del crimine organizzato, le

quali gestiscono la tratta delle per-sone e il traffico illegale dei migran-ti.Uno snodo decisivo per l’azione dicontrasto, secondo Papa Francesco,è dato dalle legislazioni nazionali ri-guardanti le migrazioni, il lavoro, leadozioni, la delocalizzazione delleimprese e la commercializzazione diprodotti realizzati mediante lo sfrut-tamento, che devono realmente, enon solo formalmente, rispettare ladignità delle persone: “Sono neces-sarie - scrive - leggi giuste, incentra-te sulla persona umana che difenda-no i suoi diritti fondamentali e li ri-pristino se violati, riabilitando chi èvittima e assicurandone l’incolumità,nonché meccanismi efficaci di con-trollo della corretta applicazione ditali norme, che non lascino spazioalla corruzione e all’impunità”.

La medicinaSi può dire che la piaga della schia-vitù moderna può essere guarita me-diante quello Stato sociale che oggiviene progressivamente smantellatosotto i colpi di un neoliberismo chenon riconosce la relazionalità e la so-lidarietà. Infatti, può essere preve-nuta mediante una democrazia adalta intensità, ovvero inclusiva, ove èreso possibile a tutti l’accesso all’e-ducazione, al lavoro, alla sicurezzasanitaria, alla casa, al cibo. Così, può essere vinta mediante l’af-fermazione di uno Stato di dirittoche, come ha asserito Papa France-sco davanti al Parlamento europeo(25 novembre 2014), poggia sulla di-gnità trascendente dell’uomo, e vapreservato da quel neo-individuali-smo libertario e da quel neo-utilita-rismo che oggi sembrano sgretolar-lo ponendo in gioco i diritti, la sicu-rezza delle norme e la certezza del-le pene.Sul ruolo degli Stati paiono partico-larmente forti le parole del ponteficerivolte alla delegazione dell’Associa-zione internazionale di diritto pena-le sul delitto della tratta delle perso-ne (23 ottobre 2014): “Dal momentoche non è possibile commettere undelitto tanto complesso come la trat-ta delle persone senza la complicità,con azione o omissione, degli Stati, èevidente che, quando gli sforzi perprevenire e combattere questo feno-meno non sono sufficienti, siamo dinuovo davanti a un crimine control’umanità. Più ancora, se accade chechi è preposto a proteggere le perso-ne e garantire la loro libertà, invece,si rende complice di coloro che pra-ticano il commercio di esseri umani,allora, in tali casi, gli Stati sono re-sponsabili davanti ai loro cittadini edi fronte alla comunità internazio-nale”.Il Messaggio menziona anche il ruo-lo della Santa Sede, che ha moltipli-cato gli appelli alla comunità inter-nazionale e ha organizzato alcuni in-contri allo scopo di dare maggiorevisibilità al fenomeno di questa trat-ta infame e di agevolare la collabo-razione tra diversi attori. È di appe-na qualche giorno fa la firma delPontefice su una Dichiarazione con-giunta con i leader religiosi mondia-li da Lui convocati a Roma (vedi quia lato).Molto tuttavia rimane ancora da fa-re. È per questo che tutti hanno l’im-perativo morale di impegnarsi a fon-do, affinché la nostra generazionesia finalmente l’ultima a dover com-battere il turpe commercio di viteumane.

Mons. Mario Tososegretario del Pontificio consigliogiustizia e della pace

Presentazione,in Vaticano, del Messaggio per la Giornatadella pace

La Chiesa lotta da sempre perl’abolizione dellaschiavitù, maancora moltoresta da fare

Grandi religioni unite nella lotta alla schiavitùeligioni unite persradicare la schiavitùmoderna entro il

2020. Una sfida storica,ambiziosa, che ha visto Papa Francesco accoglierein Vaticano leaderanglicani, ortodossi,buddisti, hindu, ebrei emusulmani per firmareuna dichiarazionecongiunta contro unfenomeno dalle dimensionispaventose: quasi 36milioni di persone nelmondo (secondo l’Indiceglobale sulla schiavitù del2014 della Walk FreeFoundation) vittime disfruttamento sessuale,lavoro forzato, lavorominorile, vendita di organi,tratta di esseri umani. Sitratta di un’iniziativapromossa

dall’organizzazione GlobalFreedom Network (Reteglobale per la libertà) inoccasione della Giornatainternazionale perl’abolizione della schiavitùche si è celebrata il 2dicembre, e che ha visto lafirma del Patriarcaortodosso di Costantinopoli,Bartolomeo I,dell’arcivescovo diCanterbury Justin Welby,dei rabbini AbrahamSkorka e David Rosen, diautorità islamiche. C’eraanche la “santona” indiana Amma, famosa in tutto ilmondo perché riempie glistadi solamenteabbracciando le persone ecomunicando loro pace eamore. Papa Francesco nonè nuovo a questi temiperché ha conosciuto in

prima persona a BuenosAires tante vittime dellavoro schiavo e dellaprostituzione forzata; e hadefinito queste forme di“moderna schiavitù” un“delitto aberrante” e un“crimine di lesa umanità”.È la prima volta che ileader delle principalireligioni si uniscono peruno sforzo comune controla schiavitù. Un impegnocolossale, a fronte - adesempio - della situazionein India, con oltre 14,2milioni di persone stimatein schiavitù, seguita dallaCina con 3,2 milioni e dalPakistan con 2 milioni.Numeri approssimativi perdifetto, visto che rientranonell’economia sommersagestita dalla criminalità edalle mafie globalizzate.

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LA VOCE IN PRIMO PIANO12

Raccoglitori di pomodori

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

on più schiavi, ma fratel-li: si richiama alla letteradi san Paolo a Filemone,

nella quale l’Apostolo chiede alsuo collaboratore di accogliereOnesimo - già schiavo dellostesso Filemone, ora diventatocristiano, e quindi meritevole diessere considerato un fratello -il tema del Messaggio di PapaFrancesco per la 48a Giornatamondiale della pace che si ce-lebrerà il 1° gennaio 2015. Il te-sto prende in esame i volti del-la schiavitù di ieri e di oggi, neanalizza le cause profonde,mettendo in rilievo l’impegnocomune, in modo particolaredelle congregazioni religiose,per contrastarla e per lavorareverso una “globalizzazione del-la solidarietà” anziché dell’in-differenza.

I volti della schiavitù. Nono-stante il diritto di ogni personaa non essere tenuta in stato dischiavitù sia stato riconosciutonel Diritto internazionale comenorma inderogabile, “ancoraoggi milioni di persone - bam-bini, uomini e donne di ogni età- vengono private della libertà e

N costrette a vivere in condizioniassimilabili a quelle dellaschiavitù”. Il pensiero di Papa Bergoglio vaquindi ai “tanti lavoratori e la-voratrici, anche minori, asser-viti nei diversi settori”; ai mi-granti che, “nel loro drammati-co tragitto, soffrono la fame,vengono privati della libertà,spogliati dei loro beni o abusa-ti fisicamente e sessualmente;ai detenuti in condizioni a voltedisumane; a quelli tra loro chele diverse circostanze sociali,politiche ed economiche spin-gono alla clandestinità, e aquelli che, per rimanere nellalegalità, accettano di vivere elavorare in condizioni indegne,specie quando le legislazioninazionali creano o consentonouna dipendenza strutturale dellavoratore migrante rispetto aldatore di lavoro, ad esempiocondizionando la legalità delsoggiorno al contratto di lavo-ro”. Il Papa non dimentica “le per-sone costrette a prostituirsi, tracui ci sono molti minori, e alleschiave e agli schiavi sessuali;le donne forzate a sposarsi,

quelle vendute in vista del ma-trimonio o quelle ‘trasmesse insuccessione’ a un familiare allamorte del marito senza che ab-biano il diritto di dare o non da-re il proprio consenso”. E poi ai minori e adulti, “ogget-to di traffico e di mercimonioper l’espianto di organi, per es-sere arruolati come soldati, perl’accattonaggio, per attività ille-gali come la produzione o ven-dita di stupefacenti, o per for-me mascherate di adozione in-ternazionale, ai rapiti da grup-pi terroristici, asserviti ai loroscopi come combattenti o, so-prattutto per quanto riguarda leragazze e le donne, come schia-ve sessuali”.

Le cause della schiavitù. Trale cause che concorrono a spie-gare le forme contemporaneedi schiavitù, il Pontefice elenca“la povertà, il sottosviluppo el’esclusione, specialmentequando essi si combinano conil mancato accesso all’educa-zione o con una realtà caratte-rizzata da scarse, se non inesi-stenti, opportunità di lavoro.Non di rado, le vittime di traffi-co e di asservimento sono per-sone cadute nelle mani dellereti criminali che gestiscono iltraffico di esseri umani. Questereti utilizzano abilmente le mo-derne tecnologie informaticheper adescare giovani e giova-nissimi in ogni parte del mon-do”. La corruzione è un’altra dellecause della schiavitù: “L’asser-vimento e il traffico delle per-sone umane richiedono unacomplicità che spesso passa at-traverso la corruzione degli in-termediari, di alcuni membridelle forze dell’ordine o di altriattori statali o di istituzioni di-verse, civili e militari”. Altre cause della schiavitù sonoi conflitti armati, le violenze, lacriminalità e il terrorismo.

Un impegno comune. Spesso,secondo Francesco, fenomenicome la tratta delle persone e iltraffico illegale dei migrantisembra abbiano luogo “nell’in-differenza generale. Se questoè, purtroppo, in gran parte vero,vorrei ricordare l’enorme lavo-ro silenzioso che molte congre-gazioni religiose, specialmentefemminili, portano avanti datanti anni in favore delle vitti-me. L’azione delle congregazio-ni religiose si articola princi-palmente intorno a tre opere: ilsoccorso alle vittime, la lororiabilitazione sotto il profilo psi-cologico e formativo, e la lororeintegrazione nella società didestinazione o di origine”. Un immenso lavoro, che peròda solo “non può bastare perporre un termine alla piaga del-lo sfruttamento della personaumana”. Occorre anche “un tri-plice impegno a livello istitu-zionale di prevenzione, di pro-tezione delle vittime e di azionegiudiziaria nei confronti dei re-sponsabili” da parte degli Stati,

delle organizzazioni intergo-vernative e delle imprese.

Globalizzare la fraternità. Persconfiggere la schiavitù, scriveil Papa, “occorre non rendersicomplici di questo male; nonvoltare lo sguardo di fronte allesofferenze dei loro fratelli e so-relle in umanità, privati della li-bertà e della dignità, ma avereil coraggio di toccare la carnesofferente di Cristo, che si ren-de visibile attraverso i volti in-numerevoli di coloro che Eglistesso chiama ‘questi miei fra-telli più piccoli’ come ha mo-strato Giuseppina Bakhita, lasanta originaria della regionedel Darfur in Sudan”. Da qui l’appello finale a “farciartefici di una globalizzazionedella solidarietà e della frater-nità, che possa ridare loro lasperanza e far loro riprenderecon coraggio il cammino attra-verso i problemi del nostrotempo e le prospettive nuoveche esso porta con sé e che Diopone nelle nostre mani”.

Daniele Rocchi

GIORNATA DELLA PACE. Il Messaggio di Papa Francesco per la celebrazione della prossima edizione, il 1° gennaio

Impegno comunecontro ogni schiavitù

GIORNATA DELLA PACE

a Giornata mondiale della pace è stata celebrata per laprima volta il 1° gennaio 1968, dopo che Papa Paolo VI

aveva ufficialmente lanciato l’iniziativa con il suo messaggiodell’8 dicembre 1967, auspicando che diventasse unaricorrenza fissa. Scopo della Giornata è inaugurare ogni nuovoanno con la preghiera per la pace nel mondo. Fin dall’inizio, inquesta occasione il Pontefice invia ai Capi delle nazioni e a“tutti gli uomini di buona volontà” un messaggio che invitaalla riflessione sul tema da uno specifico punto di vista. Il Messaggio viene inoltre inviato ogni anno alle Cancellerie ditutto il mondo, così da segnare la linea diplomatica dellaSanta Sede per l’anno che si apre. Per Papa Francesco si trattadella seconda Giornata della pace dall’inizio del suopontificato. L’anno scorso il tema verteva sulla “fraternità,fondamento e via per la pace”.

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LA VOCE IN PRIMO PIANO 13

L’aiuto offerto dalle religiose allevittime della “tratta”, e non solo

in dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha ripetutamentecondannato tutte le forme di

“nuove schiavitù” e sfruttamento chedistruggono la vita, la dignità e il futurodi milioni di persone, inmaggioranza donne ebambini, vittime dipovertà, guerre,ingiustizie, soprusi einganni. In particolare, il Messaggio per laGiornata mondiale dellapace 2015 è tuttoincentrato sullemolteplici forme dischiavitù. Questomessaggio è un grandedono non solo per laChiesa universale, maper tutta l’umanità, bisognosa diriscoprire la dignità, la libertà e il valorenon commerciabile di ogni persona.Questo messaggio porta la data dell’8dicembre 2014, festa dell’Immacolata,che in modo particolare ci ricorda labellezza, la grandezza e la dignità diMaria, madre di Gesù, ma ci parla puredel valore e del ruolo di ogni donna,chiamata a offrire vita in abbondanza, eamore vero e libero da ogni forma disottomissione o manipolazione. Il temacentrale su cui ruota tutta la riflessionedel Papa è “non più schiavi, ma fratelli”.

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Nel testo si ripercorrono tutte le realtà disfruttamento e i sistemi di corruzione:lavoro forzato, prostituzione, matrimoniforzati, ma anche - parlando inparticolare dei minori - si fa riferimentoa quanti sono fatti oggetto di traffico e dimercimonio per l’espianto di organi, peressere arruolati come soldati, perl’accattonaggio, per attività illegali comela produzione o vendita di stupefacenti,o per forme mascherate di adozioneinternazionale. Allo stesso tempo, sistigmatizza il ruolo dei trafficanti e leresponsabilità di tutti coloro che

sostengono questo vergognosocommercio. Il fatto che il Santo Padreabbia scelto un tema così specificorappresenta un forte richiamo per tuttial rispetto, alla fratellanza e allasolidarietà. Il Papa ci aiuta a capire ilprogetto di Dio sull’umanità e ci chiededi metterci in ascolto della sua parolaper riscoprire la bellezza e la nobiltàdell’essere fratelli e sorelle, membridella stessa famiglia umana, pur conruoli diversi, ma per il bene e lo sviluppoarmonico della società. Ma quali rimedio misure di contrasto occorre mettere incampo per debellare la piaga della trattadi esseri umani? Prima di tutto bisognascoprire le cause che facilitano questosfruttamento, che sono la “povertà, ilmancato accesso all’educazione e lescarse, se non inesistenti, opportunità dilavoro”. La corruzione è un’altra gravecausa che produce schiavitù, sfruttandospesso situazioni di povertà e ignoranza.Di fronte a tanta sofferenza e povertàmateriale e morale, ci sono anche segnidi speranza, dedizione, accoglienza erecupero delle vittime. Il Papa le

menziona con riconoscenza. Inparticolare, non ha mancato diriconoscere ed elogiare il servizio ditante religiose che da anni in tutto ilmondo si prodigano a fianco di questinuovi schiavi e schiave, per offrire unamano amica e di madre eaccompagnarli nel loro cammino diliberazione e riconquista della lorodignità. Il Papa ricorda pure ai Governi ea quanti hanno compiti di responsabilitàla necessità di implementare misureadeguate per combattere tutte le formedi schiavitù e di sfruttamento. Terminacon il ricordo di santa GiuseppinaBakhita, piccola schiava sudanese che,dopo il suo riscatto, è diventata cristianae religiosa, nonché santa. Oggi il Papa ciricorda che Bakhita è testimoneesemplare di speranza per le numerosevittime della schiavitù e può sosteneregli sforzi di tutti coloro che si dedicanoalla lotta contro questa “piaga nellacarne di Cristo”. Oggi più che mai, la“globalizzazione dell’indifferenza” pesasulle vite di tante sorelle e di tantifratelli; per questo Papa Francescochiede a tutti noi di farci artefici di unaglobalizzazione della solidarietà e dellafraternità. Solo così potremo essere inuovi “samaritani” del terzo millennio.

Eugenia Bonettiufficio Tratta donne e minori, Usmi;

presidente dell’ass. “Slaves No More”

Nel suo Messaggio,Bergoglio elogial’azione sociale ditante religiose a favoredelle persone finite nel“giro” delle nuoveschiavitù. L’esempiodella santa Bakhita

Santa Bakhita

Origini e finalità

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

La Presidenzaregionale Csi Umbriaaugura BuoneFeste! Che questigiorni di festasiano pieni di serenità e portino pacee fortuna. Tanti auguridi buonNatale!

14 LA VOCE SPAZIOCSI@[email protected]

Siamo in piena emergenza amoreo ritrovato sul mio pcquesto scritto, che non ricordavo.Personaggi autorevoli già

nel 2008 facevano le seguentiriflessioni: “Siamo alle soglie diuna crisi finanziaria edeconomica che si farà sentire intutta la sua forza nell’anno cheinizia”. Il poeta tedesco FriedrichHoelderlin scrive ancora: “Dovecresce il pericolo, cresce anche lasalvezza”. Siamo ancora nel 2008quando il francese Edgar Morin,filosofo della conoscenza e dellainterdisciplinarietà, dice a unintervistatore: “Oggi la crisi puòfinalmente aprire di nuovo le menti. Sitorna alla complessità”. Dopo anni dipensiero semplice: consumare senza freni,avere di più, crescere in quantità,“abbiamo finalmente l’occasione diripensare la nostra civiltà prima che siatroppo tardi... Per troppo tempo abbiamocreduto che lo sviluppo tecnologico edeconomico sarebbe stato la locomotivadella democrazia e del benessere. Oggibisogna cambiare l’egemonia dellaquantità in favore della qualità e di beniimmateriali come l’amore e la felicità... Ilnostro futuro si è fermato negli anniSessanta e Settanta, con la fine delleideologie”. Ma non è il momento ditornare a vecchie ortodossie collettive:bisogna anzi avere un “pensiero

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complesso” capace di trovare soluzionitagliate su misura all’esperienza deisingoli. Morin prevede la nascita dipiccole, nuove utopie. Come il micro-credito, il telelavoro, l’esodo da metropoli“disumane” verso la campagna,l’incremento dell’agricoltura biologica, lacura delle persone anziane. In una frase:“Il ritorno dell’etica”. Mi hanno colpito leconclusioni del filosofo: tornare all’eticavuol dire tornare all’uomo e alla suacentralità. La crisi economica c’è e nonaccenna a risolversi; ma di pari passo c’èuna crisi morale diffusa, di etica, di valori,di amore insomma. Se n’è accorta laChiesa italiana che ha elaborato perquesto decennio ormai a metà strada uncammino educativo - Educare alla vitabuona del Vangelo - per tutti, e soprattutto

per le nuove generazioni più vulnerabili(sfida o emergenza educativa). Se ne sonoaccorti i genitori, che guardano impotentie smarriti i loro figli, più figli della tv, delpc, del telefonino e di altro ancora che figliloro. Se ne sono accorte le cosiddetteagenzie educative: scuola, parrocchia,associazioni. Ce ne siamo accorti anchenoi del Csi. L’“emergenza amore” èun’emergenza diffusa come quellaeconomica: riguarda tutti e tutto in questomondo distratto. Votato più all’avere cheall’essere, più all’apparire che ai valori,relegando l’uomo ai margini, lui, l’Uomo,che Dio ha messo al centro del Suointeresse fino a diventare come lui, in ungesto d’amore che non ha eguali néconfini. Il Natale è quel gesto immensocon cui Dio diventa come noi e noi comeLui (per quanto possibile alla nostranatura, ovviamente). Ebbene, l’emergenzaamore è di tutti, ma in particolare lo è dipiù per i ragazzi e giovani che sonochiamati a crescere in un mondo cosìdistratto. Da qui l’impegno in diversedirezioni per nuove proposte educative. Inquesta sfida ci sentiamo partecipi e attivi:con la Chiesa e le parrocchie, ci siamoanche noi del Csi, con vari progetti, aseguire le belle indicazioni che il Papa ci

ha dato nella festa del settantennio Csi:“Una parrocchia che non ha il grupposportivo, gli manca qualcosa” ha detto. IlCircolo parrocchiale, il gruppo sportivo,l’oratorio sono fucina di educazione e diamore: genitori, sacerdoti, animatori,catechisti, ragazzi, siamo tutti artefici eprotagonisti di un progetto. La soluzioneall’emergenza è una questione di amore: èl’amore del sacerdote-parroco che siespone, che si impegna, che spende einveste in umanità. È l’amore del genitoreche crede nel progetto, è presente,partecipe, investe anche lui in umanità. Èl’amore dell’animatore-catechista, chedona a dismisura energie e fantasia senzacalcoli, e investe anche lui in umanità. Èl’amore dei ragazzi che si sentonoapprezzati, valorizzati e compresi: vedonole persone naturalmente vocate alla lorocrescita pienamente disposte. Il dono piùbello da chiedere al Bambino la notte diNatale è che dia a tutti noi più coraggio,più testimonianza, un pizzico di follia, etanto amore. Anche Lui ha fatto così. Èl’utopia della fede. È perfettamente esatto,e confermato da tutta l’esperienza storica,che il Possibile non verrebbe raggiunto senel mondo non si ritentasse semprel’Impossibile (Max Weber). Sono i miglioriauguri: Buon Natale!

Don Leonardo consulente ecclesiastico

Csi Umbria e Csi Perugia

vescovo di Terni - Narni - Ame-lia, il quale ha sottolineato che“lo sforzo di noi tutti deve esse-re quello di coordinarci per farcrescere i ragazzi in modo chevivano una vita serena”. Rivoltopoi ai giovani neo “dirigenti” delComitato di Terni, capitanatatidal commissario AlessandroRossi, ha aggiunto: “Mi auguroche tante parrocchie della nostradiocesi possano accogliervi epromuovere l’attività sportivadel Csi!”.

Michele Mencaroni

Vogliamo che i figli sianocampioni... o persone?

SPORT E FAMIGLIA

port e famiglia, famiglia esport. Questo è uno dei temiche il Csi affronta da sem-

pre, ed è stato il filo conduttoredell’incontro svoltosi a Terni il14 dicembre.Come ricordato dal presidente

regionale Carlo Moretti, “que-sto è un argomento che non hamai smesso di essere attuale, amaggior ragione in questo pe-riodo di crisi. Noi, come Csi,dobbiamo impegnarci a suppor-tare le famiglie così da poter of-frire a tutti i ragazzi l’opportu-nità di praticare sport”. Sullo stesso tema è intervenutoanche don Alessio Albertini,consulente ecclesiastico nazio-nale Csi, che si è soffermato sulruolo dei genitori. “Un adulto – afferma – devechiedersi che cosa vuole dalproprio figlio. Campione? O uo-mo che magari otterrà anchequalche importante successo?Lo spirito e il desiderio del Csiè, innanzitutto, quello di forma-re e far crescere i giovani attra-verso la praticasportiva, fino afarli diventare uo-mini. Che un ra-gazzo venga con-vocato per unMondiale o perun’Olimpiade èuna eventualitàche noi tutti ci auguriamo, mache partecipi alla vita, questo èsicuro”. Don Albertini ha espresso ancheun suo parere sull’educazione:“È come firmare una cambialein bianco: non puoi sapere quel-

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lo che ti verrà restituito, ma ciònon vuol dire che sia inutile.Educare significa donare deltempo con e per qualcuno, no-nostante si viva in una societàfrenetica. È avere pazienza enon abbandonare i figli a se stes-

si. È avere il coraggio di essereadulti”. Per maggiore incisività, don Al-bertini ha raccontato l’episodiodi un maestro ebreo durantel’invasione nazista della Polonia.Giunto il momento della depor-tazione, i bambini stavano peressere separati dagli adulti, ma ilmaestro allargò le braccia edesclamò: “Non si lasciano soli ibambini in un momento comequesto!”. Sulla stessa linea l’intervento dimons. Giuseppe Piemontese,

L’incontro del 14 dicembre a Terni. “Lo spirito e il desiderio del Csi - si è detto -è anzitutto quello di formare e farcrescere i giovani attraverso la praticasportiva, fino a farli diventare uomini”

I partecipantil convegno “Famiglia e sport”organizzato da Csi Terni e Csi

Umbria, in collaborazione con laPolisportiva ternana e laPastorale giovanile della diocesidi Terni, Narni, Amelia, erapatrocinato dal Coni Umbria, dalCip Umbria, dalla Provincia e dalComune di Terni. Erano presentiper il Csi, oltre al presidenteregionale Carlo Moretti e al“commissario” di TerniAlessandro Rossi, ClaudioBanditelli, Giovanni Noli, MarcoFiorelli, presidentirispettivamente del Csi Perugia,Foligno e Citta di Castello,Giordano Pannacci vicepresidente del Csi Gubbio; donLeonardo Romizi, consulenteecclesiastico del Csi Umbria ePerugia, i consulenti ecclesiasticidi Foligno e Città di castello, donAntonio Rocchetti e don PaoloBruschi. Molti gli amici chehanno condiviso l’evento con ilCsi: mons. Giuseppe Piemontese(vescovo di Terni – Narni –Amelia), Moreno Rosati (vicepresidente Coni Umbria),Francesco Emanuele (presidentedel Comitato italianoparalimpico dell’Umbria), BenitoMontesi (responsabile sittingvolley Fipav), Pietro Pallini(governatore del PanathlonUmbria), don Luciano Afloarei(responsabile Pastorale giovanilediocesi di Terni), MicheleMarchetti (direttore area WelfareCsi nazionale).

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Don Albertini, Mons.Piemontese con Moretti

NATALE CSI. La crisi chestiamo attraver-sando non è soloeconomica

Don Leonardo

Nelle immagini varimomentidell’incontro diTerni. Nella prima:don Albertini, Mons.Piemontese, Moretticon Rossi (a sinistra)e i ragazzi delcomitato CSI Terni.Nella seconda: donAlbertini conMoretti. Nella terza:Alessandro Rossi.Nella quarta: donAlbertini e la saladurante il Convegno

Formazione professionale come leva per la crescita culturale e sociale

Oggi che ladisoccupazionegiovanile sfiora il 45%,ci impegniamo apresentare progetticapaci di stimolare lacondivisione di idee efavorire la nascita di“start up”, veicolare leopportunità diformazione e lavoro esupportare i giovaninella ricerca dioccupazione

naip è l’Ente di istru-zione e formazioneprofessionale delle

Acli che da oltre 20 anni ri-sponde alla necessità di va-lorizzare la formazioneprofessionale come levastrategica per la crescitaculturale e sociale dellapersona, per lo sviluppoeconomico del territorio eper rispondere alle sfidedella competizione globale,ancorandole a un progettoculturale ed educativo cen-trato sui valori della perso-na.Oggi che la disoccupazionegiovanile sfiora il 45%, sia-mo fortemente impegnati apresentare progetti capacidi stimolare la condivisionedi idee e favorire la nascitadi start up giovani e creati-ve, veicolare le opportunitàdi formazione e lavoro esupportare i giovani nellaricerca di occupazione. Conlo stesso impegno, aiutiamoenti e aziende a ottenere fi-nanziamenti per la forma-zione dei dipendenti o permigliorare i processi e stru-mentazioni di lavoro.

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“Street Up - Dalla stradaall’impresa” è un progettoche partirà nel 2015 e cheprevede la realizzazione di street workshop, laboratoridi idee e seminari tematicisu tre piazze della provin-cia di Perugia. Eventi aper-ti a tutti i giovani che vor-ranno incontrarsi e con-frontarsi per costruire per-corsi occupazionali creativi

su tre ambiti di intervento:Città smart, Agricoltura e green economy, Innovazio-ne sociale. Il progetto asse-gnerà un premio in denaroalle migliori business ideache saranno presentate daigruppi giovanili che parte-ciperanno agli eventi.

Risorse finanziarie per laformazione dei lavoratoriin azienda. In poco più ditre anni Enaip Perugia, at-traverso il Fondo interpro-fessionale Fon.Der, ha ga-rantito la formazione di ol-tre 1.000 dipendenti, ero-gando oltre 1.300 ore di for-mazione coperte da finan-ziamento. Questo hapermesso alle aziende nonsolo di risparmiare risorseeconomiche sulla forma-zione e l’aggiornamento deipropri dipendenti, ma an-che di avere un efficientepartner nell’organizzazio-ne, nell’erogazione e nellarendicontazione dei proget-ti formativi. Ogni aziendapuò cogliere l’opportunitàdi ricevere fondi per la for-mazione dei dipendenti, edEnaip può svolgere un’effi-cace consulenza per otte-nere i finanziamenti neces-sari.

Well - work experience.Un’ulteriore opportunitàche vogliamo segnalare aigiovani laureati è l’avvisopubblico per work expe-rience finanziamento a va-lere sul Programma opera-tivo regionale Umbria Fse2007-2013. Attraverso Well,ogni giovane laureato potràottenere una borsa di 800euro per la durata di 6 me-si. Anche in questo casoEnaip può coadiuvare lacompilazione del progetto Well, facilitare l’incontrocon l’azienda desiderata,monitorare l’intervento.

La tua prima esperienza di lavoro parte da Enaipdelle Acli di Perugia

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Sì, desidero ricevere otto copie omaggiodel vostro settimanale al seguente indirizzo

DESIDERIAMO INFORMARLA CHE I DATI DA LEI FORNITI SARANNO TRATTATI SECONDO LE INDICAZIONI DEL D.LGS. N. 196 DEL 30 GIUGNO 2003 (˙CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI¨). PER RICEVERE L�INFORMATIVA IN DETTAGLIO PUæ RIVOLGERSI PRESSO GLI UFFICI DEL SETTIMANALE �LA VOCE� O CONTATTARCI AL NUMERO 075-5720397.

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Don Elio Bromuri

Lettera del direttore a lettori e amici

cla crisi economica che imperversa da tempo nelnostro Paese, e in maniera anche più grave nellanostra regione, si fa sentire anche sull’andamento delnostro settimanale La Voce. Si sa che i nostri lettori e amici sono soprattuttopersone del popolo, e si sa anche che non abbiamoaziende o banche o Fondazioni o altre istituzioni allenostre spalle che ci sostengono, ma solo le Chiesedell’Umbria e i nostri vescovi, anch’essi, d’altra parte,alle prese con molti problemi e difficoltà. Con questa mia lettera vengo a bussare alle portedelle persone che non sono gravemente toccate dallacrisi e hanno risorse che potrebbero andare incontro,e in qualche modo sostenere, il nostro impegno aconservare l’abbonamento a persone che altrimentisarebbero destinate a perderlo.

In tempo di crisi economica, credo che sia moltoimportante non venir meno all’esigenzadell’informazione, di diffondere messaggi di speranza, di confermare nella fede e di svolgere un servizio di carità culturale che viene prima e sostiene ognialtra forma di carità.Non ho dubbi che ci siano persone generose esensibili al richiamo della Chiesa per unacomunicazione cristiana efficace, e che questo appellovenga accolto e porti buoni frutti.

Grazie e un abbraccio a tutti voi.

Il Direttore Don Elio Bromuri

Per rinnovare il proprio abbonamento e donarne uno c’è la quota Solidarietà: (quota abbonamento+contributo volontario per sostenere il nostro impegno a conservare l’abbonamento a persone che dovrebbero rinunciare a causa della crisi)

Pagamento con bonifico bancario sul conto UNICREDIT S.p.A. intestato a: Chiesa di San Severo a Porta SoleLa Voce, P.zza IV Novembre, 6 Perugia. codice IBAN: IT 25 D 02008 03027 000029471611

Con bollettino di c/c postale n.11941069 intestato a La Voce

Direttamente presso la nostra sede in Piazza IV Novembre, n.6, Perugia

Come fare:

ari lettori e amici,

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

’incontro promosso giovedì11 dicembre dall’Associazio-ne “Amici de La Voce” è sta-

to un momento di amicizia e di so-stegno nell’impegno settimanaledi quanti contribuiscono alla rea-lizzazione del giornale. Lo è statoper la presenza di amici lettori ecollaboratori accanto ai collabora-tori diocesani e della redazionecentrale, e lo è stato per la presen-za dell’arcivescovo di Perugia ePresidente della Conferenza epi-scopale umbra il cardinale Gual-tiero Bassetti. “Nelle parole del Cardinale ho let-to una indicazione di fiducia nellacontinuità di questo giornale” hadetto il direttore mons. Elio Bro-muri, riprendendo il discorso do-po l’intervento del Cardinale ilquale parlando della crisi che at-traversa i mezzi di comunicazioneaveva evidenziato che “ciò checonta è ‘come’ superare la crisi,perché se dovessimo privarci di unmezzo come La Voce, sarebbe piùpovera non solo la Chiesa ma tut-ta la società” per il contributo diidee che il settimanale offre e perlo spazio di riflessione pubblicache rappresenta. “È un ruolo - haaggiunto il Cardinale - a cui noinon vogliamo nè possiamo rinun-ciare!”.L’incontro, svoltosi in un clima diamicizia, si era aperto con l’inter-vento del direttore mons. Elio Bro-muri sui sessanta anni di vita delgiornale che ha iniziato le pubbli-cazioni il 13 dicembre del 1953 al-l’interno di un progetto di impe-gno sociale e politico che vedevain prima fila il laicato cattolico. LaVoce, ha ricordato Bromuri, è sta-ta rinnovata dai vescovi umbri nel1984 sulla spinta e sotto la guida

L

dell’arcivescovo mons. CesarePagani il quale “ha creduto inquesto giornale mettendo anchedel suo”. La storia del settimanale, ha ag-

giunto Bromuri, è “frutto di unaChiesa che ha sempre comunica-to” e il settimanale “lega il pulpitoalla piazza”. E lo fa, ha aggiunto,“con uno stile che non è un parla-

re ai nemici, aggressivo e accusa-torio” ma è lo stile indicato da Pa-pa Francesco nella “EvangeliGaudium” quando scrive che laChiesa nei media e con i media è“come una madre che parla al fi-glio”. Il giornale, inoltre, porta valori eidee nel mondo di oggi che è sì po-vero di beni” ma, ha aggiunto, “lapovertà è frutto anche di carenzadi beni spirituali, come mostra lacorruzione dilagante che rende

sempre più poveri ‘gli altri’”.Per continuare questa “mission” ilgiornale oggi guarda al digitalenon solo con il sito web aperto, trai primi, nel 1994, ma con una nuo-va modalità di lettura e di diffusio-ne quale è quella attivata in questigiorni come “Edizione digitale”.Agli “Amici” il direttore ha chiestosostegno per aumentare la diffu-sione e la lettura del giornale, con-tributi di idee e collaborazione perle notizie, e li ha invitati a farsi“animatori” di iniziative culturalinelle proprie comunità ecclesialianche attraverso il settimanale.“Anche l’adesione all’associazionepuò essere un modo per sostenerequesto giornale” ha detto mons.Bromuri ricordando che l’Associa-zione è stata fondata 20 anni faproprio con questa finalità.La sollecitazione è stata ripropo-sta da Alberto Mossone, espertodi marketing e collaboratore delgiornale, il quale ha indicato i“compititi a casa”: vedere se e co-me è possibile diffondere La Vocenella propria parrocchia propo-nendo l’abbonamento. Elisabetta Lomoro, responsabiledelle pagine di Terni, ha sottoli-neato il valore dato dalla regiona-lità del settimanale; Enzo Ferrini,Andrea Coli e Maria Teresa Cap-pannini hanno portato la loroesperienza fatta come collaborato-ri del giornale, insieme al prof.Pierluigi Grasselli e l’architettoMichele Bilancia.L’incontro si è concluso con l’eu-carestia nella cattedrale di San Lo-renzo, presieduta dal direttoremons. Elio Bromuri, celebrata inmemoria di tutti i collaboratori eamici de La Voce.

Maria Rita Valli

Bassetti: il “nostro” settimanale, spazio di riflessione e di dibattito pubblico

Dal cardinale Bassetti parole di incoraggiamentoe un’indicazione di fiducia per la continuità delgiornale. “Senza La Voce - ha sottolineatol’arcivescovo - non solo la Chiesa sarebbe piùpovera, ma tutta la società”

Veri Amici de La Voce

L’incontrodell’asso-ciazione èstato unmomentodi amiciziae sostegnoper ilsettimanale

La sala durante l’incontro

LA VOCE ATTUALITÀ 17

l “nostro” settimanale – e dico “nostro” noncasualmente ma perché è una parteimportante della storia e dell’identità della

Chiesa umbra – ha percorso questi sessantaanni di esistenza accompagnando la vita dellediverse comunità ecclesiali: raccontandone ifatti più importanti e le locali feste religiose; gliincontri culturali e le personalità umbre. Manon solo. La Voce è stata, soprattutto, un grandespazio di riflessione e di dibattito pubblico, unluogo di esercizio concreto della libertàreligiosa e anche un modello di laicitàculturale. Su queste colonne, infatti, hannopotuto trovare posto sensibilità culturali diversee anche espressioni religiose differenti. Tutto,però, nel massimo rispetto della libertà e delladignità altrui. Tra i tanti prodotti del lavorosvolto in questi 60 anni, sono essenzialmentedue i frutti del settimanale che mi piace

I sottolineare in quest’occasione. In primo luogo,il contributo fondamentale per la costruzione diuna vera e propria opinione pubblica regionale.E poi, in secondo luogo, il ruolo determinantenel processo di formazione delle coscienze delmondo cattolico umbro, offrendo ai lettoriquelle categorie interpretative della realtà conle quali è possibile leggere le vicende delmondo. La Voce, infatti, fin dall’inizio, ful’organo ufficiale del mondo cattolico umbro esi caratterizzò per la sua vocazioneregionalistica, vincendo non senza fatica laforte tentazione campanilistica e laframmentazione: allora come oggi sempre inagguato.

Gualtiero Cardinale Bassetti11 dicembre 2014

(Il testo integrale sul sito ww.lavoce.it)

Il card.Bassetti e mons.Bromuri

18

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

iamo in piena “post-modernità”. Alle nostrespalle, i grandi sistemi.

Nelle vetrine del mercatoglobale, opinioni infinite, ma soloopinioni. È il tempo del “fai date”. Capita anche alla religione.L’ultima declinazione di questapsicologia riguarda il Papa. Sì,proprio Papa Francesco. Se nonsul banco degli imputati, anchelui è finito sulla bancarella degliopinionisti. Gli danno pagelle, enon tutte positive. Era daaspettarselo, dopo il primo bagnodi folla e di consensi. Sorvolo sulfatto che, fin dalle prime battutedel pontificato, a sentirloperorare in toni vibrati la causadei poveri – in realtà nel solcodella più classica dottrina socialedella Chiesa – si sono levatelobbies della finanza mondiale astorcere il naso, e… i giornali.Con tutto il rispetto, una talereazione finisce per essere quasiuna garanzia della bontàevangelica del prodotto. Nonsorprende poi – avrebbe sorpresoil contrario – che alcuni gruppicattolici oltranzisti, militantidell’anti-Vaticano II, abbianosubito collocato Papa Francesconella bolgia dei Papi eretici. Anzidei “non Papi”, in ottimacompagnia peraltro di Papi cheormai veneriamo beati, e uno,Giovanni Paolo II, santo! Conbuona pace di tutti. L’ultima

S

novità viene, asorpresa, da giornalisticattolici, alcuni deiquali benemeriti ditestimonianza cristiana,che si sentono indovere di prendere ledistanze da PapaFrancesco. Ne fannoquestione di coscienza, e questa -si sa - è sempre rispettabile; manon per questo è la verità. Essicontinuano a fare professione difede anche accogliendo ilConcilio e i Papi del post-Concilio. Ma fino a BenedettoXVI. Francesco – argomentano –con le sue mezze parole e le(presunte) strategie quasisubliminali di rinnovamento(vedi Sinodo sulla famiglia, ecc.)starebbe gettando la Chiesa nellaconfusione. Sarebbe ora dunquedi dar fiato alla profezia perdenunciare questo pericolo. Eviene propagato addirittura ilsospetto, con malcelata voglia di scoop, che Francesco non sia ilvero Papa. Papa Benedetto XVIsarebbe ancora al timone della

Chiesa, benché in“stand-by”. E ciò sullabase del titolo da luiconservato di “Papaemerito” e un sospettodi svolgimento“irregolare” delConclave che ha elettoBergoglio. Quanto una

tesi così destabilizzante sia privadi fondamento non è statodifficile a qualche buoncanonista di provarlo. Oltre tutto,per ciò che riguarda l’elezione, ilsospetto è tutto sospeso in aria,frutto di illazioni giornalistichesu un fatto, il Conclave, sul qualele norme severissime disegretezza impediscono di fareriscontri. La tesi – o l’ipotesiinsinuata come verosimile – èesposta con l’arte del giornalismoconsumato, e con un certo pathosda eroi della verità nuda e pura,con l’evidente intento di suscitareil rigetto di Papa Francesco (oalmeno la perplessità sul suoconto). Tutto ciò motivato anchecon i presunti limiti delmagistero dell’attuale Pontefice

messi a confronto con i pregi delPapa emerito. I due – si dice -sarebbero in contraddizione. Noiche li amiamo entrambi, dicontraddizioni, nella sostanza,non vediamo traccia (gli stili, èvero, non potrebbero essere piùdiversi). Chi segue attentamente,non a spezzoni, il magistero diPapa Francesco, e ne haminimamente conosciuto latempra evangelica, trova davveroincredibile che lo si accusi difarsi una platea di fans dicendocose che tutti vogliono sentire. Èesattamente il contrario. Ricordole ‘sberle’ salutari che ci diedenella visita ad Assisi: ci disse noncose che volevamo sentire, macose che mettono in crisi!Semmai si fa accogliere per la

semplicità e l’amabilità con cui ledice, anche le più difficili dacredere e da praticare. Adotta, sì,espressioni accattivanti, che siconcentrano nell’annuncio dellamisericordia di Dio. Ma èVangelo puro. Stando all’insiemedel magistero finora prodotto,nulla è dimenticato di ciò checostituisce la verità che non mutae i doveri irrinunciabili di unabuona coscienza. Che se poi, nelmercato della religione “fai date”, c’è chi prende solo ciò che gliinteressa, si può e si devedeplorare. Difficile però cheabbia titolo a farlo chi, in nomedella profezia, pratica il “fai date” persino scegliendosi il Papa. * Vescovo di Assisi - NoceraUmbra - Gualdo Tadino

Papa Francesco vittimadella cultura “fai da te”

+ Domenico Sorrentino*

LE A.C.L.I. PROVINCIALI DI PERUGIA AUGURANO A TUTTIUN SANTO NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO

La Presidenza Provinciale di Perugia

Sede Provinciale di Perugia

Via Sicilia, 57 – Perugiawww.acliperugia.it

[email protected]. 075 5000949

«I lavoratori hanno voglia di fare molto e di partecipare alla vita del Paese, alla risoluzione della crisieconomica, alla formulazione di leggi democratiche; nasce in loro vivissimo – con il desiderio di fare– anche il corrispettivo senso di responsabilità. Non dobbiamo umiliare o respingere queste energie.Sarebbe veramente un peccato. E non dobbiamo nemmeno giudicarle con diffidenza o peggio condisprezzo. Non s’improvvisa certo una classe dirigente, ma gli elementi primi per governare, che sonol’onestà e il buon senso i lavoratori li hanno in abbondanza. Ed è su questo che dobbiamo puntarecon fiducia nell’affidare gradualmente alle forze del lavoro sempre nuove responsabilità»

Nel 2015 le Acli celebrano 70 anni della loro storia partecipando attivamente nello sviluppo del Paese.Con le parole del fondatore Achille Grandi le A.C.L.I. Provinciali di Perugia augurano a tutti, inmodo particolare ai propri soci, un Santo Natale e un Felice Anno Nuovo.

Foto di gruppo del Comitato dell’Albero di Natale più grande del mondo in piazza San Pietro

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

re tagli lineari, che vanno a penalizzarenella stessa maniera enti virtuosi ed en-ti meno virtuosi, auspicando una colla-borazione tra i vari livelli governativi,che permetterebbe di condividere diffi-coltà e risorse. Ma una risposta positiva - ha aggiunto ilrettore Paciullo - potrebbe arrivare an-che dallo sviluppo della cosiddetta cit-tadinanza digitale. Per l’on. Tabacci l’informatizzazione ela digitalizzazione potrebbero contri-buire a rendere sempre più snello ed ef-ficiente il rapporto cittadino ed istitu-zioni. La burocratizzazione - ha aggiun-to- ha favorito la nascita di nuove pro-fessioni, come il “codista”, che tiene ilposto in fila per conto di altre persone.

Fabrizio Ciocchetti

BREVI

❖ SOLIDARIETÀPer gli orfani iracheni“Non dimenticate i cristiani di Mosul ed Erbil,il loro erosimo e la loro sofferenza!” è statol’appello lanciato da padre Rebwar AudishBasa, procuratore generale dell’Ordineantoniano di Sant’Ormisda dei Caldei inoccasione del “Concerto sotto l’Albero” 2014.Gli sponsor dell’iniziativa - in particolareColacem e Park hotel Ai Cappuccini - hannovoluto testimoniare vicinanza eincoraggiamento ai cristiani del Kurdistaniracheno con una donazione destinataall’orfanotrofio “San Giuseppe” di Alqosh(Ninive, Iraq). “Che il nostro piccolo gesto, inun momento molto difficile per i cristianid’Iraq - ha dichiarato il presidente di Colacem,Giovanni Colaiacovo - possa sostenere in partei vostri bisogni e le vostre necessità”. Tra letestimonianze durante il concerto, quella diMarco Bartoli della Comunità di Sant’Egidio.

❖ SPERELLIANA“Chi è veramente Gesù”Lunedì 22 dicembre alle ore 18 nei locali dellaBiblioteca Sperelliana, incontro con il prof.Flavio Della Vecchia, docente dell’UniversitàCattolica di Milano e coordinatore delCommentario teologico del NuovoTestamento, sul tema “Chi è veramente Gesù”.Un’occasione davvero straordinaria perprepararsi a vivere il Natale nei suoi valori piùautentici.

❖ UMBERTIDE/1Corsi di teatro per tuttiDa quest’anno gli appassionati di teatropotranno provare l’emozione di calcare ilpalcoscenico grazie ai corsi di teatro perbambini e per adulti promossi dal Teatrostabile di innovazione Fontemaggiore diPerugia, in collaborazione con il Comune el’Accademia dei Riuniti. Tenuti da Enrico DeMeo, attore e formatore di Fontemaggiore, sisvolgono tutti i giovedì al Teatro dei Riuniti,per i bambini dai 6 ai 10 anni dalle ore 17.30alle ore 19.30, e per gli adulti dalle ore 21 alleore 23. Per informazioni e iscrizioni: 0755286651, 075 5289555 o 075 9412697.

❖ GUBBIOConcerti di NataleIl 25 dicembre: concerto della bandamusicale “Madonna del Ponte”, diretta dalmaestro Stefano Mancini, nella chiesa di SantaMaria al Corso alle ore 17.30. In repertoriobrani di carattre natalizio e di vario genere. Il 26 dicembre, ore 18, chiesa di Santa Maria alCorso, concerto di Natale con Katia Ghigiviolino solista; Ciro Carbone chitarra; GiovanniSannipoli e Nicolò Sannipoli flauti; FrancescaFerranti clavicembalo; Fabio Stirati pianoforte;Orchestra da camera di Gubbio: CeciliaBellucci, Letizia Bocci, ElenaCasagrande,Valentina Palazzari, Claudia Saldi,Lucrezia Sannipoli, violini; Arnaldo Ridolfi eNicoletta Ghigi, viole; Filippo Di Domenicovioloncello; Claudio Rosati contrabbasso.

❖ UMBERTIDE/2Incontri per fidanzatiI corsi per fidanzati in preparazione alsacramento del matrimonio comincerannodomenica 11 gennaio 2015 nella chiesa diCristo Risorto alle ore 16.30 per concludersidomenica 8 febbraio 2015 alle ore 10 a CristoRisorto con le coppie che, insieme aglianimatori, faranno una riflessionesull’itinerario effettuato e poi parteciperannoalla messa alle ore 12. A seguire un pranzocomunitario. (F. C.)

❖ PARI OPPORTUNITÀRita Pagnozzi presidenteNel corso della seduta di insediamento,presente la vice sindaco Rita Cecchetti, laCommissione per le pari opportunità delComune di Gubbio ha eletto presidente RitaPagnozzi, vice presidente Paola Nuti. A farparte dell’ufficio di presidenza sono statechiamate Franca Tognoloni, AnnamariaMonacelli e Chiara Petrocchi.

Scambio di visite

mozioni, fascino, simpatia, gratitu-dine: sono stati questi i sentimentiche hanno attraversato il Comitato

dell’Albero di Natale più grande del mon-do durante l’incontro in piazza San Pietrocon Papa Francesco, proprio nel giornodel suo compleanno. In tale occasione gliè stata consegnata anche una lettera conla quale il sindaco Filippo Stirati lo ha in-vitato a visitare Gubbio, terra di san Fran-cesco e sant’Ubaldo, nonché quella dove“Francesco - come gli aveva scritto il ve-scovo Ceccobelli alla vigilia della cerimo-nia di accensione - rese mansueto il fa-melico lupo, terrore degli abitanti, stabi-lendo con lui un patto di pace, simbolosuggestivo ed efficacissimo di concordia earmonia”. “Sono stati momenti indimenticabili, oltreall’occasione per rinnovargli la gratitudi-ne personale e dell’intera comunità eugu-bina per aver accettato di accendere il no-stro Albero di Natale più grande del mon-do”: mons. Ceccobelli ha sintetizzato cosìl’incontro tra Papa Francesco e il comita-to degli Alberaioli, una cinquantina di per-sone, tra cui anche Anna Buoninsegni inrappresentanza del Comune. “È stataun’emozione fortissima. Capisci imme-diatamente di essere di fronte a una per-sonalità speciale, dalla quale emana unaimmediata simpatia che genera ammira-zione “: a parlare questa volta è Lucio Co-stantini, presidente del Comitato. L’invito, quanto mai gradito, era arrivatodirettamente dalla Prefettura della Casapontificia, quasi a voler ricambiare quellofatto al Sommo Pontefice per “accendere”la grandiosa luminaria che disegna l’albe-ro maestoso sul versante del monte Ingi-no che guarda la città. Una rappresentanza del Comitato (mons.Ceccobelli, Costantini, Pavilio Ramacci,Giampietro Rampini e Anna Buoninsegni)ha avuto poi modo di intrattenersi diretta-

E

mente con il Papa. Opportunità utilizzata da tutti per fargligli auguri per il compleanno e da AnnaBuoninsegni per consegnargli l’artisticaedizione dei Fioretti di san Francesco cu-rata da Unaluna e immediatamente com-

mentata dal Papa con uno spontaneo:“Oh, bellissima!”. Poi, la lettera-invito delsindaco Stirati.L’Albero intanto sta incontrando unostraordinario successo mediatico. Gub-bio, Italy, celebrates Christmas better thananyone else, ovvero “Gubbio celebra il Na-tale meglio di tutti” ha titolato ad esempiol’Huffington Post, giornale on-line tra i piùprestigiosi al mondo. “È un riconosci-mento lusinghiero - ha commentato ilsindaco -, un omaggio alla città, all’Albe-ro acceso dal Papa e agli Alberaioli”.

Giampiero Bedini

UMBERTIDE. Incontro sulla semplificazione della P. A.

Per uffici pubblici più “snelli”romossa dal Comune, al museoSanta Croce si è tenuta l’iniziativa“Per una pubblica amministrazio-

ne più snella ed efficiente: le proposteconcrete del Gover-no”, per affrontare iltema della semplifi-cazione amministrati-va. L’incontro, presiedutodal sindaco MarcoLocchi, ha visto gli in-terventi dell’on.Giampiero Giuliettidella commissioneBilancio, tesoro e pro-grammazione dellaCamera, del presi-dente dell’Anci Um-bria Francesco De Re-botti, del rettore del-l’Università per Stra-nieri Giovanni Paciul-lo e dell’on. Bruno Ta-bacci, presidentedella commissioneparlamentare per laSemplificazione.

P Il dibattito ha preso le mosse dall’anali-si delle complesse procedure burocrati-che a cui sono sottoposte le pubblicheamministrazioni; delle riforme, come

quella dell’abolizionedelle Province che difatto ha generato nuo-ve incertezze relativa-mente al futuro delpersonale dipendentee all’erogazione deiservizi ai cittadini; edel continuo tagliodelle risorse destinateai Comuni, che “oggi –ha affermato Locchi –si trovano a dover ope-rare con meno risorsea disposizione e gran-de incertezze per il fu-turo. La sburocratizza-zione permetterebbedi fornire ai cittadinirisposte più rapide edefficaci”. È stata quindi sottoli-neata dall’on. Giuliet-ti la necessità di evita-

Ricorso control’Imu agricola

l presidente dell’AnciUmbria, Francesco De

Rebotti, ha annunciato chel’Anci stessa presenterà ricorso(sottoscritto dagli 87 Comuniumbri interessati) al Tarcontro l’applicazione dell’Imusui terreni agricoli in territoriomontano. Ciò - ha aggiunto -costringe i sindaci a fare igabellieri per conto delloStato. Si tratta di un’impostache in effetti fa discutere,soprattutto perchépenalizzerebbe un settore giàin difficoltà.

I

Il Papa è stato ringraziatoper aver accettato diaccendere l’Albero piùgrande del mondo. E invitato a Gubbio

IMMIGRAZIONE. I dati del 12° Censimentopromosso dalle Acli. Stranieri in calo

a crisi allontana anche gliimmigrati regolari presentinei Comuni dell’Eugubino-

Gualdese (Costacciaro, Fossato diVico, Gualdo Tadino, Gubbio,Nocera Umbra, Scheggia-Pascelupo, Sigillo e Valfabbrica).È quanto si evince dal 12°Censimento curato dal circoloAcli “Ora et labora” di Fossato diVico, illustrato nei giorni scorsinella sala degli Stemmi dellaresidenza comunale eugubina,

L presenti tra gli altri SantePirrami, il sindaco Filippo MarioStirati, il vescovo MarioCeccobelli. Alla data del 30settembre 2014, su unapopolazione di 65.308 unità,quella straniera era pari a 5.832(-1,9% rispetto al 2013) con unaincidenza dell’8,9% (-0,2% neiconfronti del 2013). Per quantoriguarda età e sesso, il 24,4%sono minorenni, il 55,9% donnee il 44,1% uomini. La fascia di

età prevalente (41%) è tra i 19 e40 anni. Nel dettaglio, Fossato diVico ha la presenza più alta, conil 18,8%, Gubbio registra un6,8%. La nazionalità piùnumerosa è romena (20,3%),seguono Marocco (16%), Ucraina(7,2%), Macedonia (6,7%). Per la

scuola, su 8.754iscritti glistranieri sono2.274 (13,04%); aGubbio, su 4.902sono 449 (9,1%)suddivisi trainfanzia (11,1%),primaria (9%),

secondaria I (9,6%) e II (9,2%).Per provenienza primeggial’Albania (23,3%) su Marocco(21,6%) e Romania (14,3%).Numeri sui quali riflettere,anche per i risvoltisull’economia e occupazione.

G. B.

LA VOCE Gubbio @[email protected] 19

GUBBIO. Una delegazione dalPapa per il suo compleanno

scovo di Perugia-Città dellaPieve, il cardinale GualtieroBassetti. “La nostra Chiesa -ha detto Bassetti - affonda leradici nella testimonianza deimartiri come Fiorenzo. Oggi,questo santo ha riunito il ve-

scovo della Chiesa cattolica e il ve-scovo della Chiesa ortodossa rome-na”. “Il martirio - ha aggiunto il car-dinale - è una testimonianza checontinua ad essere presente ai gior-ni nostri e, forse, oggi ci troviamo ad-dirittura di fronte ad un numeromaggiore di martiri. Papa Francescodice che quando uccidono un cri-stiano, non chiedono se è cattolico oortodosso, ma è il nome di Cristo cheviene colpito. Tanta unità, quindi, nelnome e nel sangue di Fiorenzo, alquale ci rivolgiamo affinché ci dia ilcoraggio della fede, in ogni ambitodella nostra vita”.Anche le parole di monsignor Siluansi sono concentrate sulla potenza,sull’importanza e sull’attualità deimartiri. “Dopo quasi mille anni dal-la divisione della Chiesa di Roma da

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

❖ MONTELUCETutti al lavoro per il primo Presepe vivente

La parrocchia di Monteluce, per laprima volta, propone il Presepevivente in occasione delle Festivitànatalizie. La preparazione delpresepe, sotto la guida del parrocodon Nicola Allevi, coinvolge un po’tutto il quartiere, dai giovanidell’oratorio agli adulti. Sarà

allestito nei locali adiacenti la Chiesa di Monteluce (a destraguardando la Chiesa) e, precisamente, nei locali della nuovaMonteluce (ingresso portone ex ospedale) e nella loggetta. Ilpresepe sarà aperto al pubblico sabato 27 e domenica 28dicembre dalle ore 17 alle 19.30 per entrambi i giorni.

❖ TUOROFesta per Santa Lucia

Si sono tenute domenica 14dicembre, a Vernazzano di Tuoro,le celebrazioni in onore di SantaLucia. La comunità di Vernazzanoha partecipato numerosa allecelebrazioni nelle due messemattutine e, di nuovo, nelpomeriggio per la processionecon l’immagine della santaportata a spalle dai suoi Priori. Aconclusione della cerimonia iltradizionale bacio della reliquiadi santa Lucia.

❖ AMICI DI CATRANAI saluti del salesianomissionario per NataleCome ogni anno, Armando Catrana ha inviatoagli amici di Perugia una lettera per i saluti egli auguri di Natale. Catrana, oggi 76enne, èun Salesiano coadiutore che da 35 anni èmissionario in Brasile (Mato Grosso). Nellalettera, Catrana dà conto degli sviluppi e deiprogressi dell’opera salesiana in cui lavora inBrasile, la cui residenza è attualmente incostruzione e sarà terminata a fine marzo2015. Per il 2015, inoltre, il missionario haannunciato un suo viaggio in Italia di tre mesi.

❖ 150° ANNIVERSARIOFesta all’Istituto “A. Capitini -V. Emanuele II - Di Cambio”L’istituto tecnico economico tecnologico“A.Capitini - V. Emanuele II - A. Di Cambio” hafesteggiato i 150 anni dalla fondazione,avvenuta nel lontano 1864. Per l’occasionesabato 13 è stata organizzata una festa allasala Congressi Capitini, alla presenza diautorità, come la vicepresidente della regioneCarla Casciari, ex allievi, studenti e docentidell’istituto. Durante l’evento è stato anchepresentato il libro curato da Sara Ferranti“L’I.T.E.T. di Perugia - 150 anni di istruzionetecnica 1864-2014”.

cco il nostro Dio: vienea te” è il tema dellaVeglia di preghiera

d’Avvento dei giovanidell’Archidiocesi di Perugia-Cittàdella Pieve con il loro Pastore, ilcardinale Gualtiero Bassetti.Giovedì 18 dicembre, la cattedraledi San Lorenzo ha accolto più diun migliaio di giovani per ilprimo appuntamentodell’impegnativa “agendanatalizia” del Cardinale.L’appuntamento con i giovani perla Veglia di preghiera d’Avvento èuna tappa fondamentale, spiega ildirettore dell’Ufficio di Pastoralegiovanile don Riccardo Pascolini,voluta dallo stesso cardinale, permeditare e pregare in comunionecon tutte le realtà ecclesiali e perrafforzare la certezza che igiovani sentono forte la loroappartenenza alla vita dellaChiesa locale. In questi giorni l’arcivescovo èparticolarmente impegnato inincontri e celebrazioni che lovedono accanto a giovani, anziani,lavoratori, malati, carcerati,famiglie in difficoltà e personesole ed emarginate. Con questeultime (molte sono accoltedurante l’anno dalla Caritas) ilcardinale pranzerà il giorno diNatale rinnovando unappuntamento attraverso cui la

E“

Chiesa esprime loro la propriavicinanza. Il messaggio delNatale, ricorda il Cardinale, èmessaggio di speranza, di pace edi salvezza per gli uomini intenti a“costruire una nuova ‘civiltàdell’amore’ che trasformi dal didentro la nostra società. E questomessaggio è di un Diomeraviglioso, che si fa trovare neipiccoli, nei poveri, in chi si sentemomentaneamente sconfitto”. Inquesti giorni il cardinale incontraanche quanti operano in strutturesocio-sanitarie, chequotidianamente si prendonocura di persone anziane, disabili emalate. Domenica 21 dicembre,alle ore 11, a San Biagio della

Valle, incontrerà operatori,volontari ed assistiti dell’Unitalsi emartedì 23 dicembre, alle ore17.30, celebrerà la S. Messa nellachiesa dell’Ospedale di SantaMaria della Misericordia e faràvisita ad un reparto. Il 28dicembre, alle ore 9.30, il presulefarà visita agli anziani dellaResidenza “Fontenuovo” inPerugia e nel pomeriggioparteciperà, a Santa Maria degliAngeli in Assisi, alla prima “Festaregionale della famiglia”promossa dalla Commissione Ceuper la Pastorale familiare. Come ètradizione, il cardinale Bassettiporterà il suo augurio natalizio aquanti vivono in uno dei luoghi di

maggiore disagio e sofferenzainteriore, il Carcere di PerugiaCapanne, lunedì 22 dicembre, alleore 10, dove celebrerà la S. Messaper i detenuti, le detenute, gliagenti di polizia penitenziaria e ivolontari dell’Apv-Caritas. Ilgiorno seguente, alle ore 8, faràvisita ad una delle opere segnodella Caritas diocesana, “IlCasolare”, in località Sanfatucchiodi Castiglione del Lago,raccogliendosi in preghiera conquanti, in difficoltà, vengonoaccolti in questa struttura apertaanche a chi ha il desiderio didonare qualcosa della propria vitaal servizio dei poveri.

R. L. - M. R. V.

Cattolici e ortodossi unitinel nome di San Fiorenzo

a Scuola Musicale Diocesana “G. Frescobal-di”, fondata da monsignor Pietro Squartininel 1954, ha festeggiato il 13 dicembre il

60esimo anniversario con un concerto presso l’Au-ditorium Marianum. Ad aprire lo spettacolo, “La madre”, composizio-ne dell’attuale direttore della Scuola, monsignorFrancesco Spingola, sui versi di Giuseppe Unga-retti ed eseguita dall’ensemble Nota So’ diretta daMarta Alunni Pini. E’ poi stata la volta del pianistaMarco Fraternali, già allievo della scuola e do-cente presso il Conservatorio di Avellino, che haeseguito “Une larme” di Gioachino Rossini in duocol violoncellista Luca Ricci. E’ seguita un marciadi G. B. Lully, per organo e tromba, del titolaredella cattedra d’organo Felice Pericoli e della cat-tedra di tromba Paolo Bartoni. Buona parte delprogramma del concerto è stato occupato da Da-miana Pinti, mezzosoprano, titolare di canto liricoe da camera, accompagnata da Marco Fraternalie dalla pianista Valentina Cirina.

L

La scuola Musicale Diocesana“Frescobaldi” festeggia 60 anni

e reliquie di San Fiorenzo, ilsanto martire per secoli vene-rato nella bella chiesa parroc-

chiale a lui intitolata, hanno unanuova collocazione. Rimangonosempre custodite nella chiesa di viaAlessi a Perugia (ora concessa in usoalla Comunità ortodossa rumena),ma sono state spostate in un nuovosarcofago in legno. Sul sarcofago, realizzato a mano daartigiani romeni, sono raffigurati al-cuni episodi della vita del santo mar-tirizzato nel 252 insieme a quattrosuoi compagni (Marcellino, Giulia-no, Faustino e Ciriaco), sotto l’Impe-ratore Decio. Alla liturgia di benedizione dellanuova urna hanno partecipato il ve-scovo della Diocesi ortodossa rome-na in Italia, mons. Siluan, e l’arcive-

L

quella di Costantinopoli – ha sottoli-neato Siluan –, ci ritroviamo qui perpregare insieme un martire. Le reli-quie di san Fiorenzo hanno attraver-sato nel tempo molte vicissitudini eproblemi ma, ancora oggi, nel 2014,siamo qui riuniti intorno a questosimbolo a testimonianza che i santimartiri percorrono i secoli, mentrecoloro che li hanno martirizzati nonvengono ricordati”. Padre Ionut Radu, parroco della Co-munità Ortodossa romena di Peru-gia, ha fornito le motivazioni dell’e-vento: “Abbiamo pensato questo mo-mento come un dono da rivolgere aSan Fiorenzo e come ringraziamen-to alla comunità cattolica di Perugiache ci ha accolti”. L’indicatore del-l’unione tra le due Chiese sono statiproprio i fedeli, sia cattolici che orto-dossi, che hanno partecipato nume-rosi a questo momento. Alla liturgiaerano presenti anche l’Ambasciato-re di Romania presso la Santa Sede,Bogdan Tataru – Cazaban e il parro-co ordinario don Mario Stefanoni.

Michele Mencaroni

Le celebrazioni natalizie del cardinale Bassetti

Gli impegnidell’arcivescovo hannopreso il via con laVeglia dei giovani, aseguire gli incontri conoperatori sanitari,carcerati e sofferenti

Liturgie con il VescovoLe principali celebrazionipresiedute dal cardinaleGualtiero Bassetti.

24 DICEMBRES. Messa - Cattedrale di S.Lorenzo, a Perugia (ore24).

25 DICEMBRES. Messa - Cattedrale di S.Lorenzo, a Perugia (ore11.30), e a Città dellaPieve, nella concattedraledei Santi Gervasio eProtasio (ore 17.30).

31 dicembreTe Deum - Cattedrale di S.Lorenzo, a Perugia (ore18).

1 GENNAIOS. Messa della Giornatamondiale della Pace -concattedrale di Cittàdella Pieve (ore 11).Veni Creator del Primodell’Anno - Cattedrale di S.Lorenzo, Perugia (ore 18).

6 GENNAIOS. Messa in S. Lorenzo, aPerugia (ore 11.30). Sacrarappresentazionedell’arrivo dei Magi inpiazza IV Novembre (ore15).

20 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

Laveglia di preghiera diavvento in cattedrale aPerugia il 19 dicembre 2013

perugini eumbri, nonchéneo elettopresidente delForum OratoriRomani, - conGesù la gioia èdi casa, ed èper questo chese nel nostro

cuore abita Gesù non potremoche vivere la nostra vita e lanostra missione con gioia.Grazie al CoordinamentoOratori Romani, a tutti glioratori di Roma che ci hannoaccolto, alle personeincontrate e conosciute egrazie all’oratorio Osma diMarsciano, che ha raccoltocon entusiasmo il nostroinvito”.

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

tualità e religiosità e ci ricordano il sen-so del mistero”, ha aggiunto. Di seguitol’intervento dell’arcivescovo emeritoGiuseppe Chiaretti, che conosceva l’ar-tista e che rivela di essere colpito dallefigure rappresentate. L’Ambasciatore diRomania presso la Santa Sede, BogdanTataru – Cazaban ha ricordato il Mae-stro che “con la sua arte ha segnato i le-gami culturali tra Romania e Italia”. Erapresente all’inaugurazione anche l’Am-basciatrice di Romania in Italia, Danie-la Constaninescu.

Michele Mencaroni

IN BREVE

❖ S. FELICIANOFesta del patrono Spiridione

Anche quest’anno, domenica 14 dicembre, lacomunità di S.Feliciano si è riunita perfesteggiare S. Spiridione, patrono deipescatori. L’Eucaristia è stata presieduta damons. Paolo Giulietti, vescovo ausiliario delladiocesi di Perugia-Città della Pieve. Subitodopo, come da tradizione, sono state portatein processione per le vie del paese e poi sullungolago l’effige e la reliquia del Santo. Dalpontile Mons. Paolo Giulietti ha poi impartitola solenne benedizione alle acque del lago,alle imbarcazioni, ai pescatori e ai numerosipresenti.

❖ MADONNA OLIVETOIl presepe in legno d’olivoSi rinnova anche quest’anno la tradizione delpresepe allestito presso il Santuario dellaMadonna dell’Oliveto, composto per la quasitotalità in legno d’olivo. Nella bella cornice digrandi tronchi di legno, levigati e scolpiti conpazienza certosina, si mostrano, illuminati dacandida luce, le statue dei pastori e dei fedeliche attorniano la Natività. L’opera, fruttodell’abilità artistica e di incisione di due buonicristiani di Passignano, va a sostituire il piùtradizionale presepe, meccanico e conpersonaggi semoventi, di consueto allestitoall’interno del santuario. Il presepe saràvisibile per tutto il periodo delle festività, negliorari consueti di apertura della chiesa per lefunzioni religiose festive e solenni (ore 11.30) oin occasione di aperture straordinarie fatte acura del comitato che ha da decenni lacustodia del Tempio. Umberto Benini

❖ PASSIGNANOTorna il presepe viventeRiapre i battenti anche quest’anno aPassignano sul Trasimeno il tradizionalepresepe vivente. Nei giorni di Natale, SantoStefano, 01, 04 e 06 gennaio, nella splendidacornice della rocca medievale, si potrà dinuovo ammirare la sacra scena della Nativitàdi Gesù accompagnata dalle figure viventi disan Giuseppe e della Vergine, assieme ad unasquadra di volenterosi, organizzati dal “G.R.P.”(Gruppo Ricreativo Passignanese), da anniormai l’anima di questa istituzione natalizia,che attraverso costumi d’epoca rievocano lavita ed i mestieri in quell’autentico stilemedievale, che ben si sposa con la suggestivacornice del castello di Passignano, da pocoriportato all’originale splendore dopoun’attenta opera di restauro. Il presepevivente di Passignano è oramai unappuntamento irrinunciabile per tutti coloroche desiderino godere questo spettacoloofferto in quella suggestiva cornice cheaffaccia sul lago Trasimeno.Umberto Benini

❖ SINERGIA IN MUSICA“Il Grande Concerto”La Filarmonica di Pila, il coro dei Docenti cittàdi Perugia, le corali Berardo Berardi diTavernelle e Fra Giovanni da Pian di Carpinedi Magione hanno dato vita al “GrandeConcerto”, uno spettacolo collettivo sulrepertorio natalizio e non. Appuntamentodomenica 28 dicembre, alle 18, nella chiesa“San Giovanni Battista” di Pila e domenica 04gennaio a Magione, teatro Mengoni.

Fino all’08 gennaio la mostra delle sue opere

L'arte del maestro Udroiuamminando su un raggio diluce, omaggio all’Umbria” èil titolo della mostra del Mae-

stro romeno Constantin Udroiu, inau-gurata venerdì 12 dicembre presso la Sa-la del Dottorato della Cattedrale di SanLorenzo a Perugia e che rimarrà apertafino all’ 8 gennaio. Il pittore, nato nel1930 e scomparso nel marzo del 2014,“oltre ad aver esposto numerose volte inUmbria, due anni fa ha ottenuto anchela cittadinanza onoraria del Comune diPassignano sul Trasimeno” e, per questolegame con l’Umbria - ha ricordato lamoglie Luisa Valmarin presente all’i-naugurazione -, aveva sempre desidera-to renderle omaggio con una mostra. Oltre ai dipinti di Udroiu sono esposti ilavori degli studenti della scuola d’arte“Nikopeia” di Passo Corese (RI), fonda-ta nel 1993 dal Maestro stesso. L’operaprincipale della mostra è un Polittico,

C“ donato al cardinale Bas-setti. “Questo capolavoro– ha detto il cardinale – ol-tre a raffigurare la Vergi-ne, che offre all’umanità ilsuo dono più grande, rap-presenta anche i Santi,componenti della città diDio, che si avvicina a noi. Anche le figu-re paiono vive e sembrano staccarsi pervenire ad incontrarci”. Presente ancheMonsignor Siluan, vescovo della Dioce-si ortodossa romena d’Italia, che ha col-to l’occasione per spiegare l’importanzache rivestono le icone nella cultura or-todossa. “Noi ortodossi – ha illustrato Si-luan – ci rapportiamo alle icone comefossero una vera presenza. Le conside-riamo miracolose e ognuna di esse inte-ragisce con tutti coloro che lo voglionoveramente” . Le icone “non sono solosimbolo di bellezza, ma anche di spiri-

L’oratorio Anspi Osma di Marsciano dal Papaper la benedizione dei Bambinelli del presepe

entoquindici trabambini, educatori efamiglie dell’oratorio

Anspi Osma di Marscianohanno raccolto l’invito delCoordinamento OratoriPerugini ad andare domenica14, per la prima volta, inpiazza San Pietro per laconsueta Benedizione deiBambinelli del presepeimpartita dal Santo Padre.Bambini e famiglie sono statiaccompagnati da FabioForsoni e dagli educatoridell’oratorio marscianese. Loscopo della Benedizione - cheha visto arrivare in piazza SanPietro oltre 4mila persone - è

C aiutare i più piccoli apreparare per Gesù che nasceun posto nelle proprie case,ma soprattutto nel propriocuore e riscoprire il sensodell’attesa e della venuta diGesù. Il gruppo è entrato inBasilica alle 10.30, è seguita laSanta Messa, celebrata dalcardinale Angelo Comastri;poi tutti i presenti si sonoradunati in piazza San Pietroper l’Angelus del papa e labenedizione dei Bambinelli.“Cari bambini - ha detto ilPapa - vi ringrazio della vostrapresenza e vi auguro buonNatale! Quando pregherete acasa, davanti al vostro

presepe, ricordatevi anche dime, come io mi ricordo di voi.La preghiera è il respirodell’anima: è importantetrovare dei momenti nellagiornata per aprire il cuore aDio, anche con le semplici ebrevi preghiere del popolocristiano”. “E’ proprio vero -ha sottolineato don RiccardoPascolini, responsabile delCoordinamento Oratori

Festa San Feliciano,lago Trasimeno 2014

Mons.Spingola con il coro Nota So’

21LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

Si chiamerà “Sala delCardinale”, in segnodi gratitudine e stimaper l’opera svoltanegli annidall’arcivescovoBassetti

A Torgiano si inaugura l’oratorio

n piena atmosfera natalizia aTorgiano, nell’Archidiocesi diPerugia-Città della Pieve, ci

sarà il “taglio del nastro” dell’O-ratorio parrocchiale intitolato“Sala del Cardinale”. Sabato 20 di-cembre, alle ore 17.30, l’arcive-scovo Cardinale Gualtiero Bas-setti inaugura la struttura con labenedizione e la celebrazionedell’Eucaristia nella grande saladell’Oratorio. Il nome “Sala del Cardinale” è stato scel-to, spiega il parroco mons. Giuseppe Pic-cioni, vicario episcopale della Terza Zo-na pastorale dell’Archidiocesi, “per rin-graziare il cardinale della grande atten-zione e dell’amore che ci ha sempre di-mostrato e nello stesso tempo per la-sciare per sempre il ricordo ed il donoche papa Francesco ha voluto fare allaChiesa perugina creando Gualtiero Bas-setti cardinale”.Sono trascorsi dieci anni da quando si èiniziato a riflettere sulla necessità di do-tare la Parrocchia di un funzionale luo-go di aggregazione per i giovani e per leattività pastorali e socio-culturali. I lo-cali parrocchiali esistenti erano diven-tati insufficienti per una comunità par-

I

rocchiale in costante espansione demo-grafica. Oggi questo “sogno” si realizzaa vantaggio di tutte le comunità parroc-chiali dell’Unità pastorale di Torgiano -Brufa - Miralduolo - Pontenuovo, checonta più di 7mila abitanti. La nuova struttura, costruita in cemen-to armato, è a un piano e si estende peruna superficie di 460 mq. Oltre allagrande sala divisibile in tre più piccoleda un sistema di pareti scorrevoli, l’Ora-torio è dotato di un’ampia cucina, servi-zi e magazzini. Per realizzare questastruttura, che di fatto si presta ad ospi-tare attività polivalenti (anche concerti erappresentazioni teatrali), ci sono volu-ti diversi anni per mancanza di fondi.Questi «sono giunti grazie alla Divina

Provvidenza attraverso diverse signifi-cative donazioni e a non pochi benefat-tori», commenta mons. Piccioni. La spin-ta decisiva al completamento dell’edifi-cio, il cui costo complessivo ammonta acirca 450mila euro, è arrivata con la ven-dita di un vecchio edificio parrocchialeinutilizzabile ai fini delle attività pasto-rali. «Siamo riusciti nell’impresa - evi-denzia mons. Piccioni con immensa sod-disfazione ed un pizzico d’orgoglio -,senza aver attinto al contributo dell’Ot-to per Mille della Cei, grazie alla gene-rosità dei torgianesi, al buon lavoro delComitato parrocchiale per gli affari eco-nomici e ai preziosi suggerimenti delConsiglio diocesano economico”.

Riccardo Liguori

Edificio dell’oratorio di Torgiano lato campo sportivo

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

La Bibbia spiegata in 430 schede

BREVI

❖ MONTONE“Gli incontri di Gesù”Si svolge domenica 21 dicembre alle ore 18 nellacappella del monastero “S. Agnese” di Montonel’incontro di preghiera in programma nell’ambito dellaserie dedicata a “Gli incontri di Gesù”. Le suore ClarisseUrbaniste proporranno una riflessione sul tema “Gesùincontra i ciechi”. Oltre alla lectio è previsto il tempoper l’adorazione eucaristica e la preghiera comunitaria.Per informazioni il numero di telefono del monastero è075 9306140.

❖ AZIONE CATTOLICAFesta dell’AdesioneIl 5 dicembre scorso il gruppo Adulti di Azione cattolicaha celebrato la festa dell’Adesione. Si tratta di unmomento associativo importante, caratterizzato dallaconsegna della tessera di adesione data al terminedella celebrazione eucaristica. Abitualmente, in tuttaItalia, l’atto dell’adesione viene celebrato inconcomitanza con la festività dell’ImmacolataConcezione come a voler mettere nelle mani di Marial’impegno alla testimonianza e all’apostolato che ogniaderente si assume. La consegna della tessera è anche ilmomento in cui si è spinti ad approfondire il significatodell’appartenenza a questa associazione che, forsecome nessun’altra, ha rappresentato la forte presenzadel laicato all’interno della Chiesa italiana e quindidelle varie Chiese locali. La consegna della tesserarichiama inoltre alla responsabilità dell’impegno, allaperseveranza nel bene, allo sforzo quotidiano diorientare la propria vita al Vangelo. In un mondo cheva verso una dolorosa perdita di significato e in cuivacillano i riferimenti fondamentali di ciò che è umano,i laici hanno il compito di essere evangelicamente salee luce.(M. M.)

❖ NUVOLENuovo fonte battesimale

Domenica 7 dicembre la parrocchia di San Biagio inNuvole ha vissuto un significativo momento di festa.Nel corso della celebrazione della messa, infatti, è statopresentato e benedetto il nuovo fonte battesimale,realizzato dall’artista Filippo Volpi (che ha scolpito inpietra il monogramma IHS, che si riferisce al nome diCristo) e montato da Lorenzo Pasqui. La messa è stataconcelebrata da don Giorgio Mariotti, amministratoreparrocchiale, don Fabio Radicchi e don Pietro Forlucci.Nella circostanza sono state accolte in chiesa anchealcune reliquie del beato Carlo Liviero, vescovo di Cittàdi Castello dal 1910 al 1932 e fondatore, nel 1915, dellePiccole Ancelle del Sacro Cuore. In occasione dell’Annodella vita consacrata, infatti, nel pomeriggio alcunesuore delle Piccole Ancelle hanno offerto la lorotestimonianza di vita. Nello stesso giorno, inoltre, èstato inaugurato il presepio allestito in chiesa a opera dialcuni parrocchiani.

ella nuova edizioneriveduta e correttasono uscite, per i tipi

delle Edizioni DehoianeBologna, le Schede biblichepastorali curate da GiuseppeBarbaglio. L’opera consta didue volumi (il primo, con ilemmi dalla A alla L, ècostituito da 1.136 pagine, invendita al prezzo di euro 88; ilsecondo, lettere M-Z, dipagine 1.120, euro 88). Con430 voci si coprono tutti itemi di teologia biblica,riportando informazioni suipersonaggi più importantidell’Antico e del NuovoTestamento, in riferimento atutti i libri della sacra

N Scrittura. Ogni voce raccoglieed espone il messaggioteologico e pastorale dellaBibbia sullo specificoargomento, ed è arricchita dalunghe citazioni biblicheprendendo come riferimentola nuova versione dellatraduzione italiana dellaBibbia. Come detto, si tratta diuna riedizione, marielaborata e perlopiù nuova eoriginale. È sicuramenteun’opera di grande respiro,che era da tempo esaurita,redatta con la collaborazionedi numerosi e noti biblisti cheuniscono chiarezza dello stilee sensibilità biblica epastorale.

Proseguendo la pubblicazionedegli scritti di don PrimoMazzolari, è uscito il volume Messaggi della speranza (Edb,pag. 104, euro 9). Curato daGiorgio Vecchio, raccoglienove lettere scritte nel 1945con le quali Mazzolari,fingendo di essere “MammaSperanza”, indirizzava un

messaggio a una figura socialeben precisa. In ogni lettera sirivolgeva a persone cheavevano sofferto durante laguerra appena conclusa, maponendo sul tavolo questionidi più vasta portata come lanecessità di reagire al dolore,di assumere responsabilitàpubbliche, di sfuggire i nuoviconformismi, di coglierel’essenza della propriavocazione. Di FrancescoLambiasi segnaliamo Stupitidal Mistero (Edb, pag. 272,euro 19.80). È il commentoalle letture festive edomenicali proposto dalvescovo di Rimini. Al centrodel libro, e del ciclo B delleletture, la domanda espressao sottintesa “chi è Gesù?”, cherinvia all’interrogativosull’uomo e sul cristiano.

Francesco Mariucci

❖ IN LIBRERIAIl Natale e la Bibbiaper bambini e ragazzi

dedicato interamente al Natale il volume Cerca& trova nelle storie della Bibbia (Elledici, pag.16, euro 15.90). I piccoli lettori possono

trovarvi, riccamente illustrata, la storia della nascitadi Gesù. I testi - tratti dai Vangeli di Matteo e Luca -sono affiancati da grandi tavole con paesaggiaffascinanti che invitano ad andare alla ricerca dipersonaggi, animali e cose. Mentre ascoltano einteragiscono con la storia più bella, i bambinifanno un piccolo, grande passo nella crescita di fede.La mia piccola Bibbia (Elledici, pag. 96, euro 6) èinvece una raccolta di episodi della Bibbia sceltiaccuratamente e raccontati con un linguaggio adattoai ragazzi di un’età compresa fra i 7 e i 13 anni. Gliepisodi sono tratti dai libri della Genesi, dell’Esodo,di Giosuè, dei Giudici, di Rut, di Samuele, dei Re, di Daniele, di Giona, dai Vangeli e dagli Atti degliapostoli. I disegni accompagnano le storie rendendola lettura ancor più facile e avvincente. (F. M.)

È

Alcuniavventorinella libreriaSacro Cuore di Città diCastello

22 LA VOCE Città di Castello

Inaugurazione del fonte battesimale a Nuvole

concerti Vidimus stellameius (“Abbiamo visto laSua stella”) termineranno

sabato 20 dicembre. L’inizia-tiva, che ha accompagnatoogni settimana d’Avvento, èorganizzata dall’associazionecorale “Marietta Alboni”. Do-po il concerto proposto saba-to 13 dall’Alboni Youth Choir,il prossimo e ultimo appunta-mento vedrà protagonista lastessa corale tifernate nella

I chiesa di San Francesco, dal-le 18.30.I concerti sono pensati come“contrappunto alla liturgia”,come un itinerario utile ai fe-deli per collegare fede e mu-sica e avvicinarsi con mag-giore consapevolezza al Nata-le. Queste esibizioni, inoltre,proiettano idealmente la “Ma-rietta Alboni” verso il concer-to di Natale del prossimo ve-nerdì 26 dicembre. Nella se-

rata sarà eseguita la PetiteMesse solennelle di Gioacchi-no Rossini nella cattedrale ti-fernate.

Il concerto, che ini-zierà alle ore 17, saràdiretto dal maestroMarcello Marini. Adaccompagnare la cora-le, nell’occasione, sa-ranno i pianisti Simo-ne Nocchi e Cesare Ti-roli, assieme ad Ange-lo Rosati all’harmo-nium. Voci soliste, in-vece, saranno i sopraniCristina Tirigalli e Ve-ronica Marinelli, il

mezzosoprano Beatrice Mez-zanotte, il tenore Federico Sa-vini e il baritono Diego Savini.

F. O.

CORALE ALBONI. Ultimo concerto del tempo di Avvento, poi il concerto natalizio

CARITAS.Il primoincontro diformazionediocesanorivolto aivolontari deiCentri diascolto. Leriflessioni del Vescovo e degliintervenuti

on possiamo celebrare ve-ramente il Natale, se nonnella carità: tutta la vita

cristiana è incentrata su di essa”. Conqueste parole il Vescovo ha aperto ilsuo intervento nel primo di tre in-contri di formazione organizzati dal-la Caritas di Città di Castello.L’iniziativa - rivolta ai volontari deicentri di ascolto Caritas - oltre che fa-re il punto della situazione, ha offer-to ai tanti partecipanti la possibilitàdi confrontare con gli altri le proprieesperienze e di discutere alcune dif-ficoltà riscontrate nelle attività.I Centri di ascolto sono una realtàpresente, ormai, in tutte le Zone pa-storali della diocesi e rappresentanoun punto di riferimento importanteper molte famiglie e persone in diffi-coltà del territorio. Attivati in diocesida alcuni anni, i Centri si sono inse-riti capillarmente nel tessuto socialedelle varie parrocchie e - come è sta-to più volte ribadito nel corso dell’in-contro - questa presenza, che si tra-duce in vicinanza agli ultimi, rappre-senta il punto di forza dei Centri.Il Vescovo ha preso spunto dal pros-

N“

simo Convegno ecclesiale di Firenze,“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”,per descrivere alcune caratteristichedella carità e del messaggio evange-lico. Cristo infatti, come ha spiegatomons. Cancian, incarnandosi e na-scendo in una stalla, si è calato in pie-no nella realtà degli ultimi e degliemarginati; Gesù è sempre stato vici-no agli ultimi ed è sempre andato lo-ro incontro. È Gesù, con il suo esem-pio, a illustrarci il modo con cui do-

vremmo rapportarci con il prossimo,come ci ha ricordato anche PapaFrancesco nella Evangelii gaudium. Riprendendo poi un documento pre-paratorio allo stesso Convegno di Fi-renze, il Vescovo ha ricordato la ne-cessità di mettersi in ascolto del pros-simo e delle sue esigenze. Citandodon Tonino Bello, infine, ha conclusomettendo in risalto l’importanza dianticipare alcuni generi di bisogni,cercando anche di prevenirli.Nello stesso incontro di sabato 13 di-cembre, ponendo in rilievo l’impor-tante operato svolto dai volontari del-la Caritas, sono state ricordate alcuneattività volte a finanziare sia il pro-getto dei Centri di ascolto che quellodell’Emporio della solidarietà. Giuseppe Floridi, uno dei volontari,ha quindi illustrato la “Grande lotte-ria della Befana”. Questa iniziativa dibeneficenza - è stato spiegato – è mi-rata in modo particolare a raccoglie-re fondi per l’acquisto di alcuni beniper l’Emporio. I biglietti saranno ven-duti anche nello stesso Emporio, alcosto di 2 euro.

Francesco Orlandini

Con Gesù accanto agli ultimi

L’EMPORIO

Aiuta 1.850 personeEmporio della solidarietà di via XISettembre sta diventando sempre

più un punto di riferimento per ilsostegno di tanti nuclei familiari e singoli,italiani e non, che necessitano di un aiutoin questo momento di crisi. Assieme agliauguri di Natale, la Caritas tifernate hareso noti anche alcuni dati sull’Emporio“San Giorgio”. Risulta che le tessereapprovate - una per nucleo familiare - aoggi sono quasi 700, 250 delle quali sonostate rilasciate a famiglie italiane; per untotale di 1.850 beneficiari di questoservizio. Sono già state distribuitetonnellate di generi alimentari.

’LUn momento dell’incontro

Un concerto “Alboni” in cattedrale

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

BREVI

❖ MISSIONILettera dal BangladeshDon Giovanni Gnaldi ci scrive dalBangladesh: “È pomeriggio. Le bambine e ibambini stanno ancora ballando sul palco,come dei piccoli scarafaggi: chi sorride senzadenti, chi gesticola, chi alza le mani persalutare gli amici, chi si divincolaliberamente. Tutti scalzi! Sotto il tendonecolorato, ci troviamo riuniti a Khatanpara,dove è in corso l’onushthan, lo spettacolo, perl’inaugurazione della chiesetta del villaggio. Ilvescovo Sebàstian, il giovane vescovo diDinajpur, stamattina l’ha benedetta einaugurata. I colori giallo e verde... come labandiera del Brasile (!), la fanno risaltareancora di più tra le piante sempreverdi dellaspianata circostante. Il tempio è un segno cheesprime la fede del popolo, di un grupporeligioso, un segno che tutti possono vedere eosservare. Il tempio, come luogo di culto, ècomune a fedeli cristiani, hindu, ebrei,musulmani, buddisti. Il Bangladesh è unPaese quasi totalmente musulmano, ma èbello che, in un villaggio o nell’altro, si possacondividere la gioia del Vangelo con altricristiani! Un tempio, una chiesa, una strutturareligiosa non è sufficiente e non è essenzialeper essere cristiani, ma potrebbe esseremotivo per l’inizio di una bella avventura:quella di diventare cristiani, di diventareChiesa! Con soddisfazione e con gioia, neigiorni scorsi, per il progetto diocesano Programma nuove cappelle, ho consegnato alvescovo Sebastian un piccolo gesto disolidarietà. È la collaborazione del vescovoDomenico, insieme a quella degli amici edelle amiche di Città di Castello. Grazie atutti!”.

❖ ORATORIO DON BOSCOIncontro natalizio L’oratorio “San Giovanni Bosco” invita arivivere la nascita di Gesù per le vie di rioneSan Giacomo. La manifestazione si terràdomenica 21 dicembre alle ore 21 conpartenza da largo Amedeo Corsi (dietro ilcentro “Le Grazie” a Città di Castello).Ricordiamo inoltre che dall’11 dicembre ilVespa club di Castello ha consegnatoall’oratorio “Don Bosco” un modernodefibrillatore portatile, che in caso dinecessità potrà essere utilizzato dai volontariche hanno ricevuto un’apposita preparazione.Alla piccola cerimonia di consegna del dono,svoltasi nella sede dell’oratorio in PomerioSan Girolamo, hanno partecipato i presidentidelle due associazioni con alcuni soci, oltreche ragazzi e volontari dell’oratorio.

❖ PROBLEMA CASACanone concordatoIn Umbria è Città di Castello a firmare il primoprotocollo per le locazioni a canoneconcordato, che recepisce le prescrizioni dibase della Regione Umbria. L’intesa è statasiglata in Comune alla presenza del sindacoLuciano Bacchetta, unitamente all’assessore alBilancio Mauro Alcherigi, e dellerappresentanze delle organizzazioni deiinquilini - Sunia, Sicet, Uniat e Unioneinquilini - e della proprietà edilizia -Confedilizia, Asppi, Appc. “Il disagio abitativo -ha dichiarato il Sindaco - è uno degli effettidella crisi che colpisce le famiglie conmaggiore impatto. Alle azioni specifichevarate dalla Regione oggi si aggiunge unostrumento, di carattere negoziale e, per le suecaratteristiche, destinato a un’applicazionemolto estensiva. Nel protocollo infatti sonopreviste agevolazioni nella tassazione per iproprietari che concederanno a canoneconcordato i propri immobili a usoresidenziale e riduzione dei canoni di affitto, eun aumento della detrazione fino a 491 milaeuro nella denuncia dei redditi per gliinquilini, configurando un doppio vantaggioper le parti interessate”.

❖ ERRATA CORRIGENello scorso numero, a pag. 18, per una svistaè stato erroneamente scritto che lo scrittoreEugenio Armati avrebbe trascorso “la suainimicizia” presso le Piccole Ancelle del SacroCuore. Ovviamente, Armati vi trascorse - felice- “la sua infanzia” e l’adolescenza. Ce nescusiamo con tutti gli interessati.

VILLA MONTESCA. Incontro di approfondimento con la Protezione civile tifernate

23LA VOCE Città di Castello @[email protected]

Quest’anno la giornata dedicata alla solidarietà si è arricchitadi una serie di eventi collaterali che hanno riscontrato l’inte-resse dei numerosi visitatori. La bottega del commercio equoe solidale in piazza Gabriotti ha ospitato “letture equosolida-li” a cura dell’associazione Laav (Letture ad alta voce). Il grup-po Zingarò ha allietato con musica dal vivo le “calde degusta-zioni” di prodotti solidali.L’associazione diabetici “Il Cammino” Alta Valle del Tevereha promosso, presso la sua sede all’interno del loggiato, unacampagna di valutazione del rischio di sviluppare patologiediabetiche. Iniziative di prevenzione sono state promosse nel-la stessa occasione anche dalla Croce rossa, presente in piaz-za Matteotti con un ambulatorio mobile; mentre l’associazio-ne “Le fatiche di Ercole”, in collaborazione con Arci, ha orga-nizzato un’asta di beneficienza di lavori realizzati dai parteci-panti al laboratorio artistico di pittura guidato da Flavio Man-ni, il cui ricavato verrà utilizzato per sostenere altri corsi in col-laborazione con il Centro salute mentale.

Sabina Ronconi

CITTÀ DI CASTELLO. Originale mostraorganizzatadall’associazionefemminile

Al Club 8.3 anche i tavoli sono arte

ra le tante iniziative che hannosegnato la festività e lapartecipazione al Natale, vi è

stata, dall’8 al 14 dicembre,l’esposizione di tavole natalizieimbandite a palazzo Bufalini. Per chientrava nella sala del Quadrilatero, laprima cosa su cui l’occhio si posavaera una serie di svariate scarpefemminili, di colore rosso, disposte sulsuolo; scarpe che sembravanosimboleggiare il percorso spessofaticoso, spesso difficile, della vita dimolte donne. Sopra di esse, appesa almuro, la foto di una mano femminileaperta a mostrare nel palmo unaminuscola scarpina: titolo “unacarezza in un pugno”, opera diPatrizia Perniola. È appunto un clubfemminile, il Club 8.3, sorto nel rionePrato, che ha organizzatoquest’anno l’esposizione ditavole nell’ampio locale. Il Club,il cui nome è già un chiaroriferimento alla Giornata delladonna e al suo significato, ènato cinque anni fa riunendo

donne di varie età e di variaestrazione sociale col proposito disocializzare e dedicarsi ad attivitàvarie. Tra queste, da ricordare qui, loscorso ottobre, la sfilata di moda alTorrione e, nella Pasqua 2014, laprima esposizione di tavole imbandite.Nei giorni scorsi, con la nuovaesposizione, si sono volute ricordareanche tutte le donne che hanno subìtoviolenza o perso la vita per mano degliuomini. Ventuno tavole, addobbateciascuna da una delle partecipanti,che rispecchiavano le preferenze peruno stile più tradizionale o piùmoderno, per una semplicità lineare oun gusto più ricco; non mancavano sualcune i dolci tradizionali lavoratiartisticamente. Espressione tutte dellacura e dell’amore per la casa, della

tradizione che è tipico della donnaconservare e tramandare. Molti ivisitatori invitati a “votare” per le tretavole di loro maggior gradimento.Niente voti per la bellissima tavola aopera dello stesso Club e, anche al difuori delle votazioni, il pregevolepresepio di Orlanda Sollevante.Inaugurata l’8, con l’interventodell’assessore Carletti, la mostra èrestata aperta fino al 14, giorno in cuiha avuto la visita del Sindaco. Il 14sera, cena delle partecipanti del Clube di quella che è stata la “giuriatecnica” composta da Federica Conti,Alessandra Carmignani, LuigiMarinelli e Tea Fiorucci. Scelta daivisitatori la tavola n. 3. Premio: unpiatto artisticamente decorato.

Eleonora Rose

T

Nell’edizione 2014 de “L’albero delvolontariato” lagrande novità eranogli eventi collaterali

Solidarietàe culturasotto l’albero

ittà di Castello conferma la sua vocazione alla solida-rietà con il consueto appuntamento natalizio “L’alberodel volontariato” organizzato dal Cesvol (Centro servi-

zi per il volontariato). Domenica scorsa la manifestazione havisto raccolte presso la tradizionale sede del loggiato Gildoninumerose associazioni del Tifernate e provenienti anche daComuni limitrofi, operative con finalità benefiche nei settoridella sanità, protezione civile, tutela dei disabili, ecc.Gli speciali espositori hanno messo in vendita decorazioni na-talizie e oggettistica di vario genere, perlopiù articoli realizzatia mano dai volontari, il cui ricavato viene utilizzato per soste-nere le attività delle rispettive associazioni. L’Albero del vo-lontariato rappresenta per l’associazionismo locale un’impor-tante vetrina per promuovere la quotidiana laboriosità di tan-te persone il cui operato ha una valenza significativa sul tes-suto sociale locale, soprattutto in periodi difficili come quelloattuale, confermandosi - ha detto il sindaco Bacchetta neigiorni scorsi presentando l’iniziativa - “come supporto impre-scindibile rispetto all’intervento delle istituzioni pubbliche”.

CIl banco di uno degli espositori per l’appuntamento natalizio “L’albero del volontariato”

l progetto See (SafeguardingEducational Enviroment - Tutelarel’ambiente educativo), avviato due

anni fa e finanziato dall’Unione europea,terminerà il 31 dicembre. In vista di taledata il centro studi “Villa Montesca” hapromosso un incontro coinvolgendo ilgruppo comunale della Protezione civiletifernate. La serata si è svolta negli spazidel “Torrione” lo scorso lunedì 15dicembre. Dopo i saluti dell’assessoreEnrico Carloni e del dirigente delservizio di Protezione civile dellaRegione, Sandro Costantini, Maria RitaBracchini - responsabile “Ricerca eformazione” del Centro studi - haillustrato alcune caratteristiche del See.“Questo - ha spiegato - è un progettoeuropeo, coordinato e sviluppato insupporto con altri Paesi europei:Bulgaria, Grecia, Olanda, Romania eSpagna. I suoi obiettivi principali sonoquelli di informare e formare studenti,

I

insegnanti e tecnici, oltre che diffonderele conoscenze acquisite sullaprevenzione di certe situazioni,individuando anche approcci diversi enuove conoscenze: nel sito, infatti, saràsempre possibile aggiungere altri file enuove lezioni. Abbiamo - ha aggiunto -puntato molto sulla scuola perché è statonotato come, in certe situazioni diemergenza, tra le strutturemaggiormente coinvolte si trovino quellescolastiche. Mentre come strumento perdivulgare le informazioni ci siamo basati

sul visual learning.A tale riguardo èstata creata ancheuna web tv per laprotezione civile”.Legata a questoprogetto è statarealizzata ancheuna web-serieeuropea, The

Rescuers (“I soccorritori”), realizzata dalproduttore Alfredo Federico e dal registaAlessandro Minestrini. Il primo episodio, The Old Mud (“Il vecchio fango”), è statopresentato dagli stessi realizzatori nelcorso della serata, assieme all’attoreprotagonista Enrico Paci. Al termine,Sandro Costantini e Cecilia Cantoni delgruppo comunale di Protezione civilehanno consegnato gli attestati difrequenza agli oltre 35 partecipantidell’ultimo corso-base.

F. O.

Un momento dell’incontro

Progetto “See” per tutelare gli ambienti educativi

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

abato 13 dicembre si èsvolto il secondo incontrodella Scuola della Parola,

che quest’anno si svolge nelleparrocchie di Orvieto Scalo eCiconia. Il titolo di questo ciclodi incontri è “Il volto di Dio, ilvolto dell’uomo” e sintetizza lavolontà di riscoprire la nostraumanità “riflettendoci” nellosguardo di Gesù che è vero Dioe vero uomo. Il tema è stato scelto per darecontinuità al cammino fatto du-rante il campeggio adulti, e an-che per essere in sintonia con laChiesa italiana, che si interro-gherà sul nuovo umanesimo inGesù Cristo nel prossimo Con-vegno ecclesiale nazionale chesi svolgerà a novembre 2015 aFirenze. La fede di Dio nell’uo-mo, la Sua bellezza e il Suoamore sono gli aspetti che ven-gono approfonditi negli incon-tri. L’incontro di sabato è iniziatocon un momento di preghiera emeditazione particolare guida-to da don Matteo Antonelli del-la diocesi di Terni-Narni-Ame-lia e assistente regionale del-l’Azione cattolica per l’Acr. DonMatteo ha aiutato i presenti adentrare più in profondità nelmistero di Dio tenendo una me-ditazione sull’immagine della Trinità di Rublëv intervallatadalla lettura della Parola di Dio,da altre letture meditative e conmusica.

S

Partendo dal brano della Bibbiache riporta l’incontro di Abra-mo con il Signore alle querce diMamre, don Matteo, spiegandole particolarità del quadro diRublëv, ha ribadito che il Si-gnore si dona all’uomo e lo amadi un amore infinito; e allo stes-so tempo lo attende a bracciaaperte, alla Sua mensa, nel suogrande Amore trinitario, affin-ché l’uomo diventi a Sua imma-gine e somiglianza e, come Lui,possa amare di una amore gra-tuito.

Dopo aver consumato la cenainsieme, offerta dalla parroc-chie ospitanti, Luca e France-sca, una coppia di Orvieto ap-partenenti alla comunità PapaGiovanni XXIII, hanno riporta-to la loro esperienza di famigliaaperta all’accoglienza e di co-me, nel portare avanti il loroservizio, siano accompagnaticostantemente dalla fedeltà diDio. Hanno affermato con sere-nità e gioia che non è necessa-

rio avere grandi qualitàper fare del bene, mache ci vogliono dei “sì”,degli ”eccomi” costanti,che vanno riaffermatiogni giorno. In questaquotidianità si mostra lafedeltà di Dio. Comehanno aggiunto Luca eFrancesca, per essere fe-lici è necessario “spen-dersi”, donarsi all’altro.

La serata è continuata con la testi-monianza di don Alessandro, unsacerdote ucraino che vive a Romae fa parte dell’associazione Acs Ita-lia che si occupa del sostegno alleChiese che soffrono. Questa testi-monianza ha mostrato la vita deicristiani che vivono in quei Paesidel mondo dove non c’è libertà diculto o dove i cristiani sono perse-guitati. Don Alessandro ha proiet-tato un video sulla situazione in Ni-geria: i cristiani di quel luogo vi-vono la loro fede a rischio della vi-ta. Oltre al mostrare la situazione nelmondo, don Alessandro ha ripor-tato la sua personale testimonian-za di bambino ucraino che ha vis-suto in uno Stato in cui era proibi-to essere cristiani. Nel suo raccon-to, ha detto che il primo esempio difede vissuta che ha ricevuto è sta-to quello della bisnonna che, ri-schiando la galera, ha sempre te-stimoniato, con gesti quotidiani, labellezza del sentirsi amati da GesùCristo.

Emanuele Bagnoli

ORVIETO SCALO -CICONIA. Secondoincontro per il nuovoanno della Scuola della Parola

Un momentodel secondoincontro dellaScuola dellaParola

NEWS IN BREVE

❖ TODI/1Mostra sulla cittàsotterraneaSi svolge a Todi dal 20 dicembreall’8 gennaio la mostra “LaPortaccia e le due valli”, con ilpatrocinio e il contributo delComune, organizzata da “Todisotterranea” e curata daMaurizio Todini. La mostra faparte del progetto che vuoleapprofondire i temi della Todisotterranea partendo dallediverse realtà rionali: un’ideache si è articolata in diverseiniziative, giungendoquest’anno a “trattare” appuntoil rione della Valle, delletrasformazioni avvenutenell’area della Valle bassa esuperiore e della ridefinizioneurbanistica avvenuta conl’apertura della strada dallaConsolazione alla Valle.

❖ ORVIETO/1Quadro “inedito”per santa LuciaIl 13 dicembre è statapresentata pubblicamente allacittà, per iniziativa dell’Isao(Istituto storico-artisticoorvietano), una tela seicentescarimasta chiusa per 140 anni inun magazzino della chiesa diSan Francesco e sconosciuta amolti, che rappresenta la Dedicazione della città di Orvietoalla Madonna con l’intercessionedi san Giuseppe e santa Lucia.Durante la presentazione, ilpresidente dell’Isao, Satolli, haspiegato anche il legame tra lacittà e il culto di santa Lucia,che già all’inizio del 1300 eraprotettrice della città di parteguelfa, e chiamata“l’imperatrice di Orvieto”. Asanta Lucia è dedicata unacappella all’interno del palazzodel Capitano del popolo verso lafine del Trecento, poi spostatanel palazzo dei Sette e nelpalazzo comunale, dove oggi sitrova un’Annunciazione del1700. Nel 1887, l’Opera delduomo l’ha scelta perraffigurarla nelle vetrate delmaestro perugino FrancescoMoretti. Il culto di santa Luciaera molto sentito, almeno fino a

cinquant’anni fa. A Sugano sisuonavano le campane tutta lanotte; a Ficulle, Lucia è presentenella chiesa dei Cappuccini.

❖ TODI/2Sempre più cardioprotettiIl messaggio del progetto “Todinel cuore”, che si propone lasensibilizzazione dell’interapopolazione sull’importanza diun immediato primo soccorsonei casi di arresto cardiaco,lanciato qualche mese fa dalRotary club di Todi e “Umbria ecultura”, sta cominciando adare i suoi frutti. Nella mattinadel 20 dicembre presso il liceo siterrà un corso di formazionesull’utilizzo del defibrillatore, inoccasione del quale sarannoformati 25 nuovi rianimatorilaici, tra cui esponenti dell’Armadei carabinieri e del Corpo deivigili urbani e un gruppo diragazzi dell’ultimo anno diliceo, ai quali verrà rilasciato unattestato valido a tutti i fini dilegge. Verranno poi consegnatinelle mani del sindaco di Todi,Carlo Rossini, due nuovidefibrillatori destinati alle duesedi del liceo.

❖ ORVIETO/2Il presepe nel PozzoCol il patrocinio di RegioneUmbria, Comune di Orvieto,Comune di Greccio, Pro loco diGreccio e basilica papale diSanta Maria degli Angeli inPorziuncola, si svolge dal 23dicembre all’11 gennaio (orario9-20) la 26a edizione delPresepe nel Pozzo: il presepio-evento di Orvieto realizzato nelPozzo della cava nel cuoresotterraneo del quartieremedievale, con personaggianimati a grandezza naturale. Iltema di quest’anno, che segue ilfilone delle “narrazioni”inaugurato lo scorso anno, sarà“L’altare di Francesco, ovveroGreccio 791 anni fa”, a ricordarela storia del primo presepio,realizzato da san Francesconelle campagne di Greccio nelNatale 1223.

Visiti tutti i Museispendendo un euro

Circoli Acli

Incontro dei dirigentiregionali a Sismano

dirigenti dei circoli Acli della provincia di Terni e diquelli della provincia di Perugia che rientrano nelterritorio della diocesi di Orvieto-Todi si

incontreranno insieme con irispettivi dirigenti provincialisabato 20 dicembre alle ore11 a Sismano di Aviglianopresso la chiesa diSant’Andrea Corsini per unincontro di preghiera inpreparazione all’imminentesanto Natale. L’incontro sarà

allargato ai dirigenti del Consiglio regionale delle AcliUmbria, che avranno in Sismano, dalle 9 alle 10.45,una seduta di consiglio per lanciare un’assembleastraordinaria per i 70 anni dalla fondazione delle Acli.Alle ore 11, l’accompagnatore spirituale fratel AntonioColasanto, fam, introdurrà don Francesco Rutigliano,già parroco nella diocesi di Locri, che terrà una lectiodivina sul Natale incentrata sull’Annunciazione, laVisita ad Elisabetta e la Nascita nella grotta. Nel corsodella riflessione il predicatore richiamerà tematichesociali riconducibili alla spiritualità sociale del Natale,quali l’umiltà del servizio, il mistero della vita e lacomunione come segno della sana convivenza sociale.A conclusione i partecipanti, guidati da fratel Antonio,reciteranno l’ora media.

I

TODI. Iniziativa culturale valida per tutto il 2015

La conferenza stampa di presentazione della card “TodiCult”

24 LA VOCE Orvieto.Todi

11 dicembre in conferenza stampa è statapresentata la nuova iniziativa riguardante lanascita di una card dedicata ai tuderti: la

tessera “TodiCult”, nata dalla collaborazione tral’Amministrazione comunale con Sistema Museo edEclis. Al costo di un euro, la card permetterà airesidenti nel Comune di Todi l’ingresso gratuito eillimitato agli spazi del circuito museale comunale(Museo civico, Museo lapidario, Campanile deltempio di San Fortunato e Cisterne romane) pertutto l’anno 2015. L’obiettivo è quello di favorire lavisita al circuito museale civico e sostenere ilpatrimonio culturale della propria città. Nel corsodell’incontro, svoltosi alla presenza dell’assessorealla Cultura di Todi Andrea Caprini e della direttricedel Museo pinacoteca di Todi Nicoletta Paolucci,oltre alla presentazione della card museale (che puòessere acquistata presso il Museo pinacotecadurante l’orario di apertura al pubblico), è statoanche illustrato il bilancio delle attività e delleiniziative svolte nel 2014 per la valorizzazione delcircuito museale, e sono state anticipate alcunenovità in programma per il 2015. Da sottolineare ipositivi dati riguardanti le visite: in undici mesi

’L(gennaio - novembre 2014) si sono registrate 30.091presenze rispetto alle 22.527 complessive del 2013.Tra le diverse iniziative di cui si è riferito, realizzatecon successo nel 2014, vogliamo ricordare il progetto“TodiUnica”, attuato in collaborazione con l’ufficioBeni culturali della diocesi, che ha consentitol’attivazione di un biglietto unico integrato chepermette di visitare, tutti i fine settimana, dalvenerdì alla domenica, a un costo accessibilesoprattutto per giovani e famiglie, insieme al circuitomuseale civico anche quello ecclesiastico (criptadella concattedrale con annesso percorso, palazzovescovile e chiesa della Nunziatina). Visite guidategratuite al circuito TodiUnica saranno effettuate nelperiodo natalizio (sabato 27 dicembre 2014 e sabato3 gennaio 2015), e proseguiranno anche nel corsodel 2015. Per ulteriori informazioni: 075 8944148; [email protected].

M. M.

Testimonianze cristianeda Andrej Rublev a oggi

l cammino dell’umanità nellastoria alterna momenti esaltanti eluminosi a momenti di depressione

e di oscurità. A questi ultimi, chesembrano a volte più numerosi deiprimi, appartiene il tempo che

viviamo. La crisieconomica si èintrecciata conuna generalecrisi politica esociale, e talvoltanon si riescono aintravedere vie diuscita. Di qui, ilsenso didelusione e di

sconforto. In questo contesto risuona,ancora una volta, l’annuncio di gioia edi pace del Natale. Ma quale sensopuò avere questo annuncio? Non èforse una nota stonata e fuori posto?Eppure di anno in anno la Chiesa nonsi stanca di riproporne il messaggio.Anzi, proprio nei momenti più oscuririsuona più forte. Perché? Il motivo èche Dio ha assunto la nostra naturaumana in maniera così totale che

I

nulla di ciò che appartiene all’uomo èestraneo a Lui. Non soltanto quelloche nell’uomo c’è di grande, di nobile,di bello, ma anche quello che c’è in luidi piccolo, di debole, di misero. Dio èentrato nella storia caricandosi di tuttoil peso della condizione umana, che ècondizione di fragilità, di peccato e dimorte. È questo il realismo, la serietàdell’Incarnazione. L’uomo perciò nonè solo, non vive, non lotta, non soffre enon muore da solo, ma Dio è con lui.E lo è definitivamente. Questo

significa che il destino storicodell’umanità non può essere ilfallimento. Con noi è il suo amore e lasua volontà di salvezza. Questa è lacertezza che sostiene la Chiesa e le dàla forza di annunciare a Natale anchenei momenti più bui e drammaticidella storia: la gioia per la venuta diCristo in mezzo a noi. E se Dio è connoi, il suo disegno di salvezza è già inatto e giungerà certamente acompimento.

† Benedetto Tuzia

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

Due Papi in mostra neipresepi a Massa Martana

Presepe di ghiaccio a Massa Martana

25LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

Natale: Dio è con noi

L’uomo non è solo, non vive, nonlotta, non soffre e non muore dasolo, ma Dio è con lui. Perciò ildestino storico dell’umanità nonpuò essere il fallimento

Lorenzo Lotto,Natività, 1523

BREVI

❖ MONTECASTRILLIDiacono permanenteIl giorno della festa del Battesimo del Signore,l’11 gennaio 2015 alle ore 15.30, nella chiesa diSan Nicolò in Montecastrilli, il Vescovo presiederàla celebrazione eucaristica durante la quale verràordinato diacono permanente Pietro Longhi.Pietro è sposato con Antonella e papà diEmanuele e Cristian, di 28 e 15 anni. Attualmenteaccolito, si è sempre impegnato in parrocchia eha compiuto il cammino di formazione alministero diaconale frequentando un appositocorso nella diocesi di Terni.

❖ GIOVANIEsercizi spiritualiDal 27 al 30 dicembre, nella casa diocesana diSpagliagrano si svolgeranno gli esercizi spiritualiper i giovani. Gli esercizi inizieranno sabato 27alle ore 16 e saranno predicati da don FrancescoVerzini, giovane sacerdote della diocesi diPerugia. La frase che dà il titolo all’evento è trattadal libro della Genesi: “E Dio disse: facciamol’uomo…”. Un evento importante per laformazione spirituale dei giovani che, attraversoquesta esperienza, possono consolidare lapropria fede, aprendo il loro animo a Cristo.

❖ DIACONIMessa con il VescovoVenerdì 26 dicembre, nella chiesa di Maria Ss.Madre della Chiesa a Ciconia di Orvieto, alle ore11.30 il Vescovo celebrerà la messa con i diaconidella diocesi, festeggiando così santo Stefano,protomartire e diacono della Chiesa delle origini.Ora i diaconi permanenti diocesani sono 18, cuisi aggiungerà tra pochi giorni Pietro Longhi diMontecastrilli (vedi sopra).

❖ CLERORitiro natalizioIl 18 dicembre si è svolto il ritiro del clero nellacasa diocesana di Spagliagrano. Questo ritiro hapreparato i presbiteri e i diaconi a vivere conmaggiore consapevolezza la festa del Natale. Lameditazione sul grande mistero dell’Incarnazionedel Figlio di Dio è stata svolta dal biblista StefanoMazzoni, dei Servi di Maria.

❖ SS. ANNUNZIATAQuattro nuovi confratelliIl 17 dicembre nella chiesa della Nunziatina,durante l’adorazione eucaristica presieduta damons. Benedetto, sono stati ammessi 4 nuovimembri della confraternita della SS. Annunziata.La confraternita ha la sede ufficiale proprio nellachiesa della Nunziatina, fatta costruire nel sec.XVII per ospitare tale sodalizio. I nuovi confratellisono Giovanni Valcelli, Carlo Nardoni, LucianoCellini, Gianluca Passagrilli.

❖ NATALEPresepi viventiAnche quest’anno alcune parrocchie della diocesie/o associazioni locali propongono il presepevivente, iniziativa che aiuterà ad immergersinell’atmosfera del Natale. Queste le informazionial momento a nostra disposizione: ad Allerona,il 26 dicembre; a Castel dell’Aquila, presso ilCentro pastorale, dalle 15.30 alle 18.30, il 26 e il28 dicembre, il 1° e il 6 gennaio (entrata a gruppidi 70 persone ogni 20-25 minuti; nell’attesa sipotrà visitare il Museo parrocchiale, vedere ladimostrazione di antichi mestieri e degustareprodotti tipici); a Marcellano, il 25, 26 e il 28dicembre, il 1°, il 4 e il 6 gennaio (i locali sonoaperti dalle 15 alle 19, mentre la sacrarappresentazione avrà inizio alle 17.30 circa); a Orvieto il 26 dicembre e il 6 gennaio ore 18.30 -19.30 presso le antiche grotte dei giardini dellachiesa di San Giovenale; a Pesciano il 28dicembre e il 4 gennaio, dalle 15.30 alle 19.45 (sipotranno degustare anche prodotti realizzati inloco); a Porano, il giorno di Natale dalle ore 17alle 19; a Todi, il 26 dicembre e il 3 gennaio alleore 18. Se nel territorio diocesano avranno luogoaltri presepi viventi qui non menzionati, gliorganizzatori possono inviare informazioni a [email protected] entro il 22 dicembre,per pubblicizzare l’evento attraverso il sitointernet della diocesi.

Messe con il Vescovo a Todi

a mostra “Presepi d’Ita-lia”, giunta alla 13a edi-zione, in programma a

Massa Martana dal 24 dicem-bre al 6 gennaio prossimo, èstata annunciata a Roma nelcorso di una conferenza stam-pa presso l’antico refettoriodel Convento di Santa MariaSopra a Minerva. Ciò ne hasottolineato la dimensione na-zionale e la capacità di com-petere con le rassegne natali-zie organizzate in grandi cittàcome Roma e Verona. In pochi anni la mostra diMassa Martana è diventata lapiù importante vetrina nazio-nale dell’arte sacra ispirata alNatale.Grande curiosità ha suscitatola novità di Presepi d’Italia2014: un presepe di ghiaccio

L grande ben 16 metri quadrati!Un presepe unico in Italia, constatue a grandezza naturale,scolpite su grandi blocchi dighiaccio che brillano come sefossero di cristallo. In adora-zione davanti alla Sacra Fami-glia ci saranno le statue deidue nuovi Papi santi: Giovan-ni XXIII e Giovanni Paolo II.Un doveroso omaggio a duePapi che hanno conquistato ilcuore di milioni di fedeli intutto il mondo, e che per laprima volta sono stati scolpitisul materiale più puro che c’è.Le loro statue saranno lumi-nose e trasparenti come il cri-stallo.Va detto che la mostra ruotada anni intorno ad uno straor-dinario personaggio: EnnioPassero, presidente dell’Asso-

ciazione presepi d’Italia, gran-de organizzatore e artista digrande sensibilità e cultura.E grazie a questo “massetanodoc” la mostra ospiterà: 41maestri ceramisti in rappre-sentanza di 16 città della ce-ramica; 52 scultori e 8 pittoridi grande talento che, affasci-nati dalla magia della nascitadi Cristo, hanno scelto MassaMartana per esporre operegeniali e creative che dannolustro e prestigio alla mostra,

rendendola ogni anno tuttanuova; e 63 nuovi presepi, unopiù bello dell’altro, napoleta-ni, palestinesi, popolari e dio-rami, realizzati con grandemaestria da alcuni dei piùbravi presepisti italiani.Senza dubbio “Presepi d’Ita-lia”, la bella mostra di MassaMartana, per dirla con EnnioPassero, è il più bello spetta-colo da vedere a Natale!

Antonio Colasanto

ella concattedrale di Maria SS. Annunziata aTodi, la messa della notte di Natale avràinizio alle ore 23.45 mentre il 25 dicembre,

Natale del Signore, il Vescovopresiederà la celebrazione eucaristicaalle ore 11.30. Il 31 dicembre lamessa con il Te Deum diringraziamento sarà celebrata alle ore18, mentre il 1° gennaio solennità diMaria Madre di Dio e Giornatamondiale di preghiera per la pace,mons. Tuzia presiederà la liturgiaeucaristica alle ore 11.30. Nella

solennità dell’Epifania del Signore, il Vescovopresiederà la messa alle ore 11.30 e al termine porràal bacio dei fedeli l’immagine di Gesù Bambino.

N

DIOCESI. Messaggio del vescovo Tuzia per le festività

Messe delle festività a Orvieto con il Vescovo

n cattedrale lecelebrazioninatalizie

presiedute dalVescovo avrannoinizio con la solennemessa della notte alleore 23.45 di mercoledì24 dicembre, mentreil giorno di Natale lacelebrazione della messa con ilVescovo si svolgerà alle ore 18 esarà concelebrata dal presbiteriocittadino. Il 31 dicembre lamessa con il Te Deum diringraziamento, sempre

presieduta da mons.Benedetto, si terràalle ore 18. Il 1°gennaio, solennità diMaria Madre di Dio eGiornata mondiale dipreghiera per la pace,il Vescovo alle ore 17presiederà la liturgiache ogni anno è

animata da cori Gospel. Il 6gennaio, Epifania del Signore, lacelebrazione eucaristicapresieduta dal Vescovo è alle ore17, e sarà concelebrata daicanonici della cattedrale.

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VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

❖ LICEO TACITOPremiato cortometraggio

Ha vinto il primo premio al Festival nazionale dicinema per la scuola Girocorto, il cortometraggiogirato da Stefano de Majo insieme agli studentidel corso di arte e musica del liceo Tacito di Ternie al progetto “Cinema e scuola” del Comune,tratto dal romanzo Ascolta! Il nemico non tace. Ilcortometraggio evidenzia come il tragicobombardamento dell’11 agosto 1943 non abbiapiegato i ternani alle distruttive strategie militaridi allora, resistendo e ricostruendo la cittàattorno alle sue acciaierie in nome delle sue1.018 vittime civili. Ora, quello che era natocome spettacolo teatrale è diventato un

romanzo, che va oltre il recupero della memoriadi Terni e della difesa del polo industriale, ediviene spunto di analisi e riflessione sull’uomo,“ergendosi - spiega Stefano de Majo - a condannauniversale contro ogni conflitto, dando voce nonsolo alla nostra memoria ma anche a quella delnostro stesso nemico, un nemico che ha tantivolti e voci diverse, come tanti fantasmi chealeggiano sopra e dentro noi stessi e che paionoterrorizzarsi a vicenda riflettendosi l’unonell’altro come dentro uno specchio”. Così nelromanzo si trovano non solo le memorieautentiche dei nonni ternani, raccolti in quattroanni di ricerca, ma anche quelle di quei giovanipiloti statunitensi raccolte presso la base di LittleRock in Arkansas e il locale Museo dell’Aviazionestatunitense. (Claudia Sensi)

❖ CITTADINANZATTIVAEletto il coordinatore

L’assemblea di Terni di Cittadinanzattiva haeletto come coordinatore Daniele Giocondi,avvocato e consulente del Tribunale di Terni.Decine i casi di cittadini che si sono rivoltinell’ultimo anno alla sede di via Aminale perla tutela dei consumatori, e in ospedale e allaAsl presso la sede del Tribunale per i dirittidel malato. Le elezioni hanno segnato iltermine di un lungo periodo dicommissariamento nel corso del quale sonostate poste le basi per un rilancio dell’attivitàdi tutela dei diritti nel campo della sanità,consumatori e utenti, e tutela medico-legale.

❖ OSPEDALE TERNILavori di adeguamento

L’ospedale di Terni si rinnova esternamente nelrifacimento della facciata e nell’adeguamentoantincendio, che prevedono importanti cambiamentistrutturali nel corpo principale del complesso. Neiprossimi mesi l’edificio centrale sarà interessato dainterventi di risanamento conservativo delle facciate edelle strutture in cemento armato, sostituzione delletapparelle, tinteggiatura esterna, realizzazione di settescale esterne e di una torre servizi per due monta-lettighe, compartimentazione con murature e porteantincendio di tre scale interne. Gli interventi verrannoultimati entro il 2015 e comporteranno un investimentocomplessivo di oltre 4 milioni e 800 mila euro.

“Raggiunto l’accordoora si curino le ferite”

La messa nataliziacelebrata dal vescovoPiemontese presso glistabilimenti dellaThyssenKrupp davanti aproprietà e lavoratori

NATALE IN DIOCESI

e celebrazioni inpreparazione al Natale, indiocesi, sono cominciate

come ormai tradizione dallafabbrica, con la messapresieduta dal vescovo Giuseppe Piemontese per ilavoratori e i loro familiari. Inquesto particolare momentoche stanno vivendo la città diTerni e la sua storica industria,la celebrazione in acciaieriarappresenta ancora di più unsegno di speranza, di rinascitadel senso vero del Natale. Allacelebrazione svoltasi all’internodel reparto della Società dellefucine nel complessoindustriale della ThyssenKruppin viale Brin, hanno partecipatol’amministratore delegato LuciaMorselli, il prefetto GianfeliceBellesini, il sindaco di TerniLeopoldo Di Girolamo,sindacalisti, numerosidipendenti dell’Ast e dei lorofamiliari. “Siamo alle porte delNatale - ha detto il Vescovonell’omelia - e tanti segni ce lopreannunciano: le luminarie,gli alberi di Natale, il presepe, lastella di Miranda, il desiderio diprovvedere a qualche regaloalmeno per i bambini. Il climaparticolare della tradizione di

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questo tempo ci ispira duesentimenti: la gioia e lasperanza. La motivazione dellanostra gioia è la venuta delSignore. La gioia di cui parlasan Paolo è un’esperienzacomplessa legata ad alcunifattori: la preghiera, renderegrazie, tenere vivo lo Spirito diDio in noi, vagliare ogni cosa etenere ciò che è buono,astenersi dal male, essereirreprensibili. L’armonizzazionedi questi elementi portaciascuno alla gioia, e consente

di farla arrivare a coloro con iquali viviamo”.

Facendo poi riferimento allafabbrica, al lavoro e alle vicendeche hanno caratterizzato questiultimi mesi, il Vescovo haricordato che “celebrare questamessa è non solo persperimentare la gioia natalizia,ma anche per trovare ragioni disperanza per il futuro di questacomunità aziendale. Una messaper ritrovare le ragioni civili esociali del lavorare tutti attorno

a un progetto che, insieme a ungiusto profitto, è finalizzatoinnanzitutto a costruire lasocietà, elevare il livello dellanostra città, favorire lo sviluppoe la crescita umana, economica,civile e sociale di tutti coloro,che a qualunque titolo,lavorano, operano in questaazienda e si adoperano per essa.Il lungo tempo di sciopero, diconfronto, di incontro e scontrotra le parti sociali di questaazienda ha posto, nero subianco, una parola di

conclusione e di accordo. Oravanno ricuciti i rapportiinterpersonali e istituzionaliall’interno della fabbrica, dovecertamente sarà difficile farfinta che non sia successoniente. Mentre si torna a unanormalità aziendale, vannomedicate e curate le ferite cheognuno riscontra in sé e intornoa sé, perché si potrebbe correreil rischio di avviare l’aziendaverso il decadimento, in cui etutti e ciascuno dei protagonistiverrebbero a perderci intermini di serenità, di salute, dibenessere e di speranza.Ultimamente, troppo spesso,anche noi vediamo con gli occhidel corpo guerre, privazioni,disagi, disoccupazione, povertàche toccano milioni di famigliee intere comunità. QuelBambino di Betlemme chericordiamo a Natale, e che è ilPrincipe della pace, risvegli neigovernanti, nei potenti dellaterra, in tutti gli uominisentimenti nobili di giustiziasociale, pace, solidarietà”. DopoTerni, il Vescovo celebrerà lamessa anche nel poloindustriale di Nera Montoro aNarni per i lavoratori dellaTerni Research.

IN BREVE

❖ NATALEPresepi tradizionali a Terni:prima mostra al cenacolo San Marco

associazione Amici del presepio di Terni presenta la primaesposizione di presepi tradizionali presso il cenacolo San

Marco a piazza dell’Olmo. La mostra si terrà dal 20 dicembreall’11 gennaio, con una ventina di composizioni realizzate daipartecipanti al primo corso di tecnica presepistica organizzatodall’associazione stessa. Una realtà nata alcuni mesi fa a Terniper interessamento di tre appassionati, che hanno inteso cosìdare valore al presepio anche nella città che vide più volte ilpassaggio di san Francesco e che soprattutto si trova a pocadistanza da Greccio. Con questa mostra si vuole dare avvio a unappuntamento annuale con dimensioni cittadine e oltre,mediante il quale anche Terni possa diventare centro di unpercorso di valorizzazione dei molteplici messaggi nascosti nelpresepe, che rappresentano in modo indissolubile la culturacristiana del nostro Paese e, soprattutto, il senso autentico dellafesta del Natale, coinvolgendo anche le rispettive famiglie,dove si concreta la tradizione annuale della rappresentazionedella natività di Gesù. I presepi esposti al cenacolo San Marcosono stati realizzati da Paolo Falfari, Matteo Rossi, MassimoAscani, Maria Cristina Sbarzella, Maurizio Penconi, WalterFiorini, Fiorenza Candelori, Egisto Sani, Orietta Santini, DanielaFilaccia, Maurizio Catanzani, Vincenzo Ferrara, Fiorenzo Sidori,Sergio Tozzi, Mario Attili, Beatrice Bottondi, Massimiliano Erolie Francesco Del Monaco. La mostra sarà aperta i giorni ferialidalle 17 alle 19; i prefestivi e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle16 alle 19.30. Inaugurazione sabato 20 alle ore 17.30.

P. F.

’L

Che cosa aspettarsidal 2015 per Terni

vvicinandosi la fine del2014 viene spontaneogettare lo sguardo sul

nuovo per formulare auspiciper il futuro. L’anno vecchio èstato fortemente segnato per iternani dalla vicenda Ast: 35giorni di sciopero, centinaia diore di riunioni, manifestazionidi piazza sia a Terni che a Ro-ma e alla fine un accordo sot-toposto a un referendum di tut-ti i dipendenti. Il problema Ast però a mio giu-dizio non è da considerarsi de-finitivamente risolto: il perso-nale è stato ridotto di circa 300elementi, e non è una quisqui-lia perché è più del 10% del to-tale. L’accordo contiene previ-

A

sioni di produzione per unquadriennio a patto che si rea-lizzino alcune condizioni sia daparte della ThyssenKrupp cheda parte delle istituzioni - tutte,dal Comune alla Regione alloStato - per infrastrutture e co-sto dell’energia. Insomma, unfuturo incerto anche alla lucedelle fibrillazioni mondiali. Il 2015 si apre con un impegnoserio quanto altro mai per l’ac-ciaieria di Terni. Ma non è ilsolo: il futuro dell’area ex-Ba-sell e tutto il settore chimiconon può essere trascurato, equesto è il secondo pesante im-pegno. Invece all’inizio del2015 dovrebbe trovare una so-luzione positiva vera la SglCarbon, perché la strutturasarà riaperta dall’azienda cui èstata venduta, la produzione ri-prenderà e il personale saràquasi tutto riassorbito. Su un altro piano c’è poi tutto ilproblema istituzionale dellafunzione e funzionamento del-

la Provincia che, come tuttisanno, è in via di trasformazio-ne. Non è più un ente autono-mo eletto dai cittadini, ma unorganismo di area vasta con unConsiglio eletto dai Consiglicomunali dell’area, e uno deisindaci come presidente. Que-sto è già stato eletto ed è Leo-poldo Di Girolamo, attuale sin-daco di Terni. Il grosso dellefunzioni attuali rimane affida-to alla Provincia così trasfor-mata, ma ciò non può non in-cidere sul numero dei dipen-denti. E infine, tanti altri problemidella vita socio-economica ri-mangono aperti. Il 2015 saràun anno impegnativo per tutti,e speriamo che ci si siano buo-ne soluzioni. Molto dipenderàdal senso civico di ciascuno:nessuno pensi solo a se stessoma, nella misura delle propriecompetenze, pensi al bene co-mune.

Nicola Molè

Corso Tacito a Terni

Il casodell’Ast(nonancorarisolto al100%) èsolo il piùevidente ditanti settoriper i qualisi attendeunasoluzione

La messa natalizia celebrata dal vescovo Piemontese presso gli stabilimenti della ThyssenKrupp

26 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

Una messa per “ritrovare le ragioni civili e sociali dellavorare tuttiattorno a unprogetto”

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

BREVI

❖ CAMPOMICCIOLOGiovani in pellegrinaggioa San GabrieleLa parrocchia di Campomicciolo di Terni e ilCammino neocatecumenale propongono unpellegrinaggio per giovani da 16 in su, conlettura guidata della Parola di Dio, al santuariodi San Gabriele dell’Addolorata il 29 e 30dicembre. Per informazioni e adesioni: GustavoCaprioli, 335 6437871.

❖ CHIESA S. ANTONIOAnniversario dellaposa della prima pietraDomenica 21 dicembre nella chiesa diSant’Antonio a Terni sarà ricordato il 90°anniversario della posa della prima pietra(1924-2014). Alle ore 18.30 la celebrazioneeucaristica sarà presieduta da padre ClaudioDurighetto, ministro provinciale dei Frati minoridell’Umbria. Era il 21 dicembre 1924 quandovenne posata la prima pietra per la costruzionedella nuova chiesa dedicata a sant’Antonio diPadova per l’Ordine dei Frati minorifrancescani, progettata dall’architetto CesareBazzani che assunse la direzione dei lavori,eseguiti dall’impresa Bruto Federici.

❖ FIORI D’ARANCIOMichela Menghini e Amedeo ContiliIl 7 dicembre Michela Menghini e AmedeoContili sono convolati a nozze nella chiesa diSan Salvatore a Terni. “L’amore, che misteromeraviglioso! L’amore! Ma che immensafortuna riuscire davvero a respirarne l’odore, asentirne l’importanza sotto la pelle. Chiudere gliocchi e percepirne la presenza attraverso ibrividi tra cuore e pareti intime dell’anima.Tutto scorre dentro in modo fluido, cristallino elo spazio infinito della mente. Tra l’innamorarsie l’amare c’è molta differenza. Quando unapersona si innamora, non lo fa apposta:succede. Ma dopo, per amarsi bisogna sudare,soffrire, ridere, stare svegli, donarsi, fidarsi,sacrificarsi, comprendersi, tutelarsi, rimanereinsieme in costante cammino, cadere e rialzarsipiù uniti, innamorati e forti di prima”. Così icolleghi, gli amici e i dirigenti Acli di Perugia edi Terni augurano ad Amedeo e Michela unmondo di bene. (Marta Ginettelli)

NATALE. Il pranzodi Natale delVescovo con le persone piùbisognose

La festa del Natalecome in famiglia

❖ AMELIALutto per dueBenedettineLutto nella comunità monastica delleBenedettine di San Magno ad Ameliaper la morte, avvenuta a distanza dipochi minuti il 13 dicembre, di suorLioba e suor Marcellina. Suor Lioba,90 anni, era entrata nel monastero diSan Magno nel 1947. Monaca“corista”, ha trascorso la sua vita traricamo e preghiera. Suor Marcellina,76 anni, era stata missionaria nellefondazioni in Argentina e Africa. Neglianni ’80, tornata dalla missione per lamorte del fratello, giunse a SanMagno dove è stata “madre” dellesorelle e delle persone bisognose delpaese. Il 10 dicembre, giorno dellaMadonna di Loreto, trovandosi già aletto a causa della malattia, afesteggiato il suo compleanno con lesorelle nella stanza in cui si trova.

Il Vescovo incontra i “movimenti”

n Natale in amicizia per farsentire ciascuno parte della gioiadella festa della Natività e

dell’amore di Dio. È il Natale che laChiesa diocesana si appresta a viverenell’accoglienza e fraternità con ipoveri, malati, anziani, carcerati,persone bisognose, le tante famigliefragili, gli immigrati. “Le tante luci -ricorda il vescovo Piemontese - erichiami natalizi siano auspicio e avviodi una nuova speranza per la città.Ultimamente, troppo spesso, anche noivediamo con gli occhi del corpo guerre,privazioni, disagi, disoccupazione,povertà e incertezze insopportabili chetoccano milioni di bambini, famiglie eintere comunità. Quel Bambino diBetlemme che ricordiamo a Natale, eche è il Principe della pace, risvegli intutti gli uomini sentimenti nobili digiustizia sociale, pace, solidarietà”. Unprimo appuntamento è stato promossodalla San Vincenzo de’ Paoli a villaSpirito Santo, dove centinaia di personehanno preso parte alla cena in amicizia,con la distribuzione di cesti natalizi,allietata dalla musica e dai balli della“Rakkia” di Collescipoli. Il 25 dicembresi terrà il pranzo di Natale nei salonidella Curia con il Vescovo e circa 200invitati, persone assistite dalleassociazioni caritative della diocesi, e

U che in gran parte frequentano ognigiorno la mensa diocesana “SanValentino”; ma anche intere famiglieche hanno deciso di trascorre la festanon a casa propria ma insieme ai piùbisognosi della città. Una cinquantina ivolontari che si occuperanno dellabuona riuscita della giornata,dall’allestimento all’accoglienza, dallapreparazione del cibo al servizio aitavoli, il tutto grazie anche allacollaborazione di gruppi e movimentidella diocesi, che si sono suddivisi i varicompiti per far vivere a ogni ospite lagioia di un Natale insieme. La comunitàdi Sant’Egidio organizza il pranzo con

gli anziani della residenza di Colleluna.Una solidarietà che coinvolge anche glistudenti della scuola primariadell’istituto comprensivo diCampomaggiore di Terni, che hannopreparato originali portaposate per gliospiti del pranzo di Natale. Tuttipossono dare il loro contributo nelgiorno di Natale come volontari per ilpranzo, con offerte in denaro o con doniutili come prodotti per l’igene, prodottiper l’igiene personale, oggetti per lacasa o giocattoli per i bambini. Perquesto si può contattare la Curiavescovile allo 0744 546535.

Elisabetta Lomoro

La visita del Vescovoai detenuti divocabolo Sabbione Il Vescovo Piemontese in visita ai detenuti di vocabolo Sabbione

n occasione delle feste natalizie, il Ve-scovo ha incontrato i rappresentantidelle aggregazioni laicali. Un incontro

per conoscere la ricchezza dei tanti cari-smi e ministeri di cui è composta la co-munità, per tracciare un comune impe-gno a servizio della pastorale diocesana.Una riflessione a tutto tondo sul ruolo dellaicato nella Chiesa, in quel rapporto dicollaborazione tra le varie realtà, comu-nità parrocchiali, clero, che deve semprepiù assumere il carattere della comunio-ne. Tanti sono i ministeri che arricchiscono laChiesa con le loro particolarità e opero-sità, che la fanno bella e viva. Realtà chenon sono in opposizione ma che, sotto laguida del vescovo, devono camminare in-sieme incontro al Signore, mantenendo vi-vo il carisma donato a ciascuno. Per que-sto è necessario non seguire solo progetti

e obiettivi propri, ma tutti insieme essereal servizio del regno di Dio. La diocesi è ricca di movimenti e associa-zioni aperti al servizio della carità, ma il ri-schio, evidenziato dal Vescovo, è cheognuno faccia il il servizio nel suo conte-sto, mentre si palesa sempre più la neces-sità di camminare insieme per l’evange-lizzazione con gioia. Un’evangelizzazione che parte dai poveridi qualsiasi genere: “In loro possiamo in-contrare Gesù, e da loro dobbiamo impa-rare ad annunciare il Vangelo in questotempo e nei luoghi di vita quotidiana” hadetto padre Piemontese. I laici sono fon-damentali per capire i segni dei tempi, percapire il mondo circostante, per essere lie-vito che può aiutare tutta la Chiesa a por-si in maniera adeguata, a evangelizzareoggi con modi, metodi, stili adatti con unnuovo spirito missionario contemporaneo.

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LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected] 27

ell’ambito degli incon-tri in preparazione alNatale, il vescovo Giu-

seppe Piemontese ha fattovisita ai detenuti della Casacircondariale di vocaboloSabbione a Terni, la primasua visita in carcere dopo lanomina a vescovo della dio-cesi di Terni - Narni - Amelia.Padre Piemontese, accoltodalla direttrice del carcereChiara Pellegrini, dal coman-dante della polizia peniten-ziaria Fabio Gallo, dal cap-pellano del carcere padre Ri-no Morelli, ha incontrato nu-merosi detenuti visitando levarie sezioni del carcere e in-trattenendosi a lungo con lo-ro, portando in dono a cia-scuno per il prossimo Natalela croce francescana del Taue un biglietto che riproducel’affresco di Giotto nella basi-lica superiore di Assisi raffi-

N gurante la liberazione di unprigioniero, e sul retro i duepapi Giovanni XXIII e Gio-vanni Paolo II in occasionedella loro visita in carcere. “Sono contento - ha detto ilVescovo - di essere qui e dipoter augurare a voi un feliceNatale. Il tempo di Natale, perchi non lo trascorre comevorrebbe, può essere ancheun tempo amaro, speciequando si è lontani dalla fa-miglia. Ognuno conserva deiricordi belli del Natale, chevorremmo rivivere rinnovan-do la speranza nel Signoreche non delude mai. Tutto ri-chiama a Cristo, che assumesu di sé l’umanità intera, cheè venuto per rialzare.Il tempo che trascorrete incarcere non deve essere vistocome tempo perso, ma untempo per riflettere, per cre-scere e sperimentare la mise-

ricordia del Signore che nonabbandona mai nessuno, maaccoglie tutti. Questo è il sen-so del Natale, ed è importan-te celebrarlo anche qui, per-ché la sofferenza è motivo diredenzione e di riscatto”.Un incontro all’insegna dellafraternità e dell’accoglienza,che è stato occasione ancheper conoscere la realtà carce-raria di Terni. I detenuti han-no ringraziato il Vescovo perla visita e donato degli ogget-ti in legno realizzati da loro. “In questo periodo di Natale -ha detto un detenuto leggen-do una lettera rivolta al Ve-scovo - la detenzione è piùdifficile da vivere, e il pensie-ro va alle nostre famiglie.Con il suo arrivo, si è rinno-vato un clima d’incontro conla diocesi, con la disponibilitàdi tutti a costruire possibilitàdi integrazione assistenziali e

lavorative per dare un sensoalla nostra pena, che altri-menti resterebbe fine a sestessa. La preghiamo di farsiportavoce presso la comunitàdelle nostre speranze, e ciuniamo a lei nella preghieraperché, con l’aiuto di Dio, tro-viamo una realizzazione. Siamo consapevoli di doverpagare per gli errori com-messi, ma il tanto decantato‘reinserimento sociale’ nonpuò avvenire passando tuttoil tempo in cella senza svol-gere nessuna attività. È que-sto, certo, un problema na-zionale, che in questo perio-do di crisi è acuito, e anchenoi all’interno dell’istitutonon abbiano più possibilità dilavorare. Ma ci ricorda anchePapa Francesco che senza la-voro non c’è dignità”.

E. L.

INCONTRI IN DIOCESIVENERDÌ 19 DICEMBRE, ore 10.30, Narni,

celebrazione prenatalizia del Vescovo allaTerni Research.

Ore 19, Guardea, parrocchia dei Santi Pietro eCesareo, incontro della Pastorale giovaniledella Valle teverina.

DOMENICA 21, ore 17, Terni, chiesa SanFrancesco, concerto “La parola e la musicanel gaudio del Natale” dell’orchestraD’Armonia Città di Terni

MERCOLEDÌ 24, ore 23.45, Terni, cattedrale, ilvescovo Piemontese presiede la celebrazionedella veglia di Natale.

GIOVEDÌ 25, ore 11, Narni, cattedrale,celebrazione della solennità del Natale,presieduta dal Vescovo.

Ore 13, Terni, Curia vescovile, pranzo di Natalecon i poveri.

Ore 18, Amelia, cattedrale, celebrazione diNatale, presieduta dal Vescovo.

VENERDÌ 26, ore 18, Narni, Santuario Madonnadel Ponte, concerto di Natale del gruppo LaTuna della parocchia di Otricoli

SABATO 27, ore 10.30, Vacone, celebrazionedella festa del patrono san GiovanniEvangelista con il Vescovo. A seguire, laprocessione per le vie del paese. Nelpomeriggio adorazione, recita del rosario edesposizione delle reliquie.

MERCOLEDÌ 31, ore 17.30, Terni, cattedrale,solenne celebrazione della messa di fineanno e canto del “Te Deum”, presieduta dalVescovo alla presenza delle autorità cittadine.

GIOVEDÌ 1° GENNAIO 2015, ore 17.30, Terni,cattedrale, celebrazione del Vescovo d’inizioanno e canto del “Veni Creator”.

DOMENICA 5, ore 16.30, Terni, villa SpiritoSanto, “Aspettando la Befana”, grande festadella San Vincenzo de’ Paoli per tutti gliassistiti e i bambini.

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

BREVI

❖ LICEO PROPERZIOPremiato dagli “Agnelli”La Fondazione Agnelli ha creato uno strumentodi valutazione delle scuole italiane denominato www.eduscopio.it, che consente, sulla base dielaborazioni statistiche, di individuare quelleche ottengono i migliori risultati, specialmentenel successivo percorso universitario diformazione. Nel corso della presentazioneavvenuta a Milano, il vice presidente dellaFondazione Agnelli, John Elkann, ha reso notele 20 scuole che a livello nazionale hannosuperato la rigorosa selezione. Tra queste figuraper l’Umbria il liceo “Properzio” di Assisi che hasuperato il “Mariotti” del capoluogo ponendosia livello, tra gli altri, del “Torquato Tasso” dellaCapitale. Vivo compiacimento è stato espressodal dirigente scolastico Giovanni Pace, a tuttomerito di un corpo docente molto impegnato,di attrezzature di prim’ordine, di un ambientesereno e controllato.

❖ ASSISI/1Restauro piazza S. ChiaraDopo alcuni mesi è stato ripristinato il filare ditigli interrotto da una obbligata mutilazione diun esemplare danneggiato da problemidegenerativi del legno. Con la piantumazione diun nuovo albero generosamente offerto da unconcittadino, il balcone panoramico dellapiazza Santa Chiara, meta tra le preferite dallemigliaia di pellegrini in transito e dagli abitantidi Assisi, è tornato alla primitiva bellezza. Aquesta lodevole e molto apprezzata“resurrezione” erano presenti l’assessoreMoreno Fortini e il consigliere Franco Brunozzi.

❖ ASSISI/2 La Rocca multimedialeL’intervento della Fondazione Cassa dirisparmio di Perugia consentirà, con unadeguato stanziamento già disponibile, lavalorizzazione multimediale della Roccamaggiore e del Foro romano, proposti ainumerosi visitatori in una suggestivaricostruzione virtuale dei luoghi come erano inorigine. Il Sindaco della città ha ringraziato ilpresidente della Fondazione, Carlo Colaiacovo,per l’attenzione riservata ad Assisi.

❖ PRO CIVITATEIn memoria di BenedettiA un anno dalla scomparsa (Basilea, 2.12.2013)è stato commemorato, presso la Pro CivitateChristiana di Assisi, lo psichiatra italo svizzeroGaetano Benedetti, allievo di Carl Gustav Jung. Irelatori, tutti medici del dipartimento Salutementale della Usl n.1 (Grignani, Picicca,Catanzaro), hanno evidenziato i grandi meritidello studioso, la cui biblioteca privata è statadonata alla Scuola di psicoterapia psicanaliticafondata a Perugia nel 2008.

❖ ROTARYGovernatore in visitaIl 6 dicembre è giunto in visita ufficiale alRotary di Assisi il governatore distrettuale MarcoBellingacci, accompagnato dalla gentileconsorte Francesca. Ricevuto dal presidenteD’Acunto e dai suoi più stretti collaboratori, coni quali ha esaminato i risultati e le prospettivedella dimensione associativa. Nell’allocuzioneconclusiva, pronunciata al plenum dei soci, ilgovernatore ha offerto un saggio significativodelle sue doti di giurista, affinate dalla praticaforense ad alto livello e dalla specializzazione inDiritto societario in base alla quale ha svolto esvolge importanti incarichi in numerose societàdei comparti finanziario, assicurativo eindustriale. In ambito rotariano vanta unaquarantennale esperienza iniziata nel 1974 conla fondazione del Rotaract di Spoleto, cui hafatto seguito l’ingresso nel Rotary club diSpoleto avvenuta nel 1984 e giunta al verticedistrettuale nel corrente anno, dopo esperienzepositive e gratificanti tra le quali lapartecipazione agli Institutes di Amsterdam(2012) e Montecarlo (2013). Nel corso dellaserata, il club di Assisi ha ammesso un nuovosocio nella persona del geometra assisiateDiego Antonini (classe 1984), liberoprofessionista specializzato in acusticaambientale.

a cura di Pio de Giuli

DIOCESI. Per viverecristianamente ilNatale: intervista alvescovo DomenicoSorrentino

Qualche segno di distinzione

nche in seno alla nostra diocesisembrano talvolta prevalere, inoccasione del Natale, aspetti fol-

cloristici, gastronomici e conformismi.Senza rinnegare usanze e consuetudinie senza sottovalutare eventi significati-vi, pare tuttavia che voglia imporsi una“ritualità” piuttosto paganeggiante. Cosa ne pensa in merito il vescovo Sor-rentino? “La gioia del Natale - dice - siesprime anche nelle forme semplicidella nostra tradizione, vedi il presepe ol’albero. Ci sono poi forme nuove di unacultura che si va facendo sempre piùvaria. Dire ‘pagana’ forse è eccessivo.Importante che i credenti vadano alcuore di questa festa, ovvero a Gesù. Lopossiamo festeggiare, al limite, anchecon Babbo Natale, ma non lo possiamo confondere con Babbo Natale”.

Come vivere la festività in diocesi, ol-tre un facile buonismo?“Con la bontà, che è il volto stesso diDio: vincendo il proprio egoismo, con-dividendo quel poco o molto che si ha,diventando uomini e donne di pace.Quanto ci distinguiamo come Chiesa, intutto questo, non saprei dirlo. Dobbia-mo certo fare di più”. Si fanno pressanti per l’occasione ri-chieste di aiuto...“Occorre scoprire ogni persona e guar-

A

darla negli occhi. Ciascuno fa ciò che ilcuore gli detta e le possibilità gli con-sentono. La Caritas esiste anche perquesto, ma non sostituisce la generositàdi ciascuno di noi”. La realtà occupazionale resta immu-tata in seno alla diocesi?“Dalle storie che ogni giorno mi capitadi ascoltare, ho l’impressione che sia-mo ancora nel buio. Per questo, comeVescovi dell’Umbria, abbiamo rilancia-to il Fondo di solidarietà. Speriamo chetornino i posti di lavoro. Intanto il Nata-le è invito a rinnovare la solidarietà. L’e-lemosina certo non basta, ma almeno èun aiuto perché nessuno disperi”. Padre Piemontese già custode del Sa-cro Convento, don Marconi già retto-re del Seminario regionale in Assisi,padre Viola per anni presidente dellaCaritas, designati vescovi: una coin-

cidenza o un “segno”? “Sono state grandi gioie per Assisi el’Umbria. Una grande effusione di Spi-rito santo. E quanto ai neo-vescovi,un’attenzione del Papa a uomini che sisono distinti in Assisi e nella nostra re-gione. Tutto ciò infonde più fiducia nel-le nostre possibilità: abbiamo risorseumane notevoli, un invito a meglio ope-rare ed attivarsi”. Quale “pensiero dominante” pro-porrà nella Notte santa?“Lo stesso che ho dato come titolo alcammino sinodale: Una Chiesa gioiosae missionaria. Nascendo per noi, il Si-gnore restituisce il senso della vita, edunque un motivo di gioia vera. Se halasciato il Cielo per noi, nessuno può re-starsene chiuso nel suo privato: insiemecon Gesù, ce la possiamo fare”.

Francesco Frascarelli

RIGALI. La festa di santa Lucia, tradizione locale ancora molto sentita

l 13 dicembre si festeggia santaLucia, venerata come protettricedella vista poiché si narra che le

furono strappati gli occhi, o addiritturache lei stessa se li fosse strappati pernon cedere alle lusinghe del peccato. Ilsuo nome, Lucia, ricorda il terminelatino lux ossia “luce”, evocando percontrasto l’episodio dell’accecamento.Percepita anche come patrona dellaluce (non a caso la sua festa è statacollocata nei giorni immediatamenteprecedenti il solstizio d’inverno, quando

I la luce del giorno è più ridotta), ebbeun’esistenza breve ma vissutaintensamente. Nacque a Siracusaintorno al 283. Pare che il documentopiù antico riguardante la Santa siaun’iscrizione del V secolo, dove èriportato che una donna di nomeEuskia era morta il giorno della suapatrona Lucia nel 304. Gli atti del suomartirio raccontano di torture atrociinflittele dal prefetto Pascasio, che nonvoleva piegarsi ai segni straordinari che,attraverso di lei, Dio stava mostrando.

Apprendiamo della vita della Santadalle Memorie di san Gregorio Magno edal poema De laudibus virginum disant’Adelmo. A Rigali di Gualdo Tadinonel santuario dedicato alla Madonnadel Soccorso in cui è venerata unastatua di santa Lucia, sabato scorso èstata celebrata la messa officiata dapadre Pio Federico Spigarelli, al terminedella quale ha benedetto e distribuito idolcetti raffiguranti gli occhi dellaSanta, cucinati dalle donne del paese.Una festa particolarmente sentita che faconvogliare nel piccolo santuario unagrande folla di fedeli provenienti daipaesi vicini.

Marta Ginettelli

utto esaurito al teatro“Don Bosco” di GualdoTadino per lo spettacolo

Scrooge - Canto di Natale mes-so in scena dall’istituto “BambinGesù” di Gualdo Tadino. La pri-ma dello spettacolo, martedìscorso 16 dicembre, ha visto ilteatro completamente esauritocome, del resto, anche la secon-da, mercoledì 17 e lo spettacoloconclusivo, ieri sera, giovedì 18dicembre. Un musical davvero corale, cheha visto in scena, contempora-neamente, gli alunni della scuo-la dell’infanzia, quelli della pri-maria e quelli della secondariadi primo grado di fronte, com-plessivamente, a quasi 1.000spettatori. In tutto, oltre 200 frabambini e ragazzi, guidati daquasi 20 insegnanti, in unoshow davvero complesso: frascenografie, costumi – per iquali è stata chiesta anche lacollaborazione dell’ente Giochidelle Porte – attrezzature di sce-

T na, radiomicrofoni e coreogra-fie anche elaborate, l’istituto halavorato per oltre tre mesi perottenere un risultato davvero ef-ficace. Un progetto didattico innovati-vo, come i tanti finora realizza-ti dall’istituto gualdese, che è in-consueto anche per il periodo incui va in scena, in prossimitàdel Natale, mentre vari altrispettacoli come Notre Dame deParis, Chiara di Dio, Il libro del-la giungla erano stati presenta-ti al pubblico al termine del-l’anno scolastico. Notevole il contributo, come inogni caso, di tante persone: daigenitori dei ragazzi, ai costumi-sti, agli scenografi, ai coreogra-fi di Umbria Ballet, ai coniugiAndrea e Valentina Fiorentini,che hanno guidato anche inquesto caso una macchina or-ganizzativa che non ha nulla dainvidiare a produzioni teatraliben più blasonate.

Pierluigi Gioia

GUALDO TADINO. Spettacolo di Natale di successo

Scrooge al “Bambin Gesù”❖ SCOUTLotteria pro bimbidi Terra Santa

nche quest’anno il gruppoAgesci Assisi 1 partecipa

all’iniziativa di raccolta fondiper la Terra Santa promossadalla Compagnia di sanGiorgio a favore dell’istituto dimusica “Magnificat” diGerusalemme gestito dalla Custodia francescana di TerraSanta a favore di giovani delle diverse etnie e religioni iviresidenti. E ancora, a favore del Baby Caritas Hospital diBetlemme, unico ospedale pediatrico nei territoridell’Autorità palestinese; dell’Hogar Nino Dios di Betlemme,casa di accoglienza per bambini disabili abbandonati o ingrave necessità e degli scout cattolici italiani e di Terra Santa.Fino all’11 gennaio, tutti i membri del gruppo scout locale siprodigheranno nella vendita dei biglietti della lotteria, la cuiestrazione avrà luogo lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 19presso la sede legale della Compagnia di san Giorgio. I primidieci biglietti si aggiudicheranno premi quali un tablet diultima generazione (già vinto nella precedente edizione daun cittadino di Bastia Umbra), uno smartphone, unafotocamera digitale (assegnata lo scorso anno a unanegoziante di Assisi), un cofanetto Emozione 3 per duepersone per 2-4 giorni, un buono spesa del valore di 150euro da utilizzare presso Decathlon; un buono benzina di100 euro; alcune bottiglie di vino Doc del Lazio. I risultatidell’estrazione saranno indicati sul sito web dellaCompagnia, www.sangiorgiocomp.org.

Elena Lovascio

A

Il presepe davanti alla Basilica di san Francesco ad Assisi

Santa Lucia

28 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

L’Esperia riapre con un ricchissimo calendario

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014

BREVI

❖ CANNARACapitolo elettivo Ofs La fraternità Ofs di Cannara ha celebrato il suoCapitolo elettivo il 9 dicembre. Tra i presentiAlberto Ridolfi, ministro regionale Ofs, p.Chearls Baldacchino ofm conv., assistente localeOfs, fra’ Nicola, fra’ Luca e fra’ Massimiliano,assistenti della fraternità Ofs di Cannara. Ridolfiha ricordato l’esempio della ministra uscenteLucia Campagnacci, che “ha dato una veratestimonianza francescana, esempio da portarenel cuore e da trasmettere”. La votazione hadato questi risultati: Ottaviano Turrioni ministrodella fraternità; vice ministro Fabrizio Cerasa;consiglieri Serenella Petrini, Elvira Matteucci edElvira Agostini.

❖ BASTIA/1Sportello apprendimentoIl 13 dicembre, nei locali del centro “Lo Zaino” aBastia, si è tenuto l’incontro pubblico “Dsa-Bes:incontriamoci e parliamone”. In tale occasioneè stato inaugurato lo Sportello per famigliededicato ai disturbi dell’apprendimento. “Oggi -ha affermato la presidente della cooperativa,Anna Maria Belloni - le famiglie faticano atrovare soluzioni immediate ed efficaci. QuestoSportello è stato pensato per dare loro sostegnoe professionalità specifiche. La nostra strutturasegue da molto tempo questa problematica e‘Lo Zaino’ è il primo (e unico nel nostroterritorio) doposcuola specializzato cherisponde a questa esigenza. I ragazzi che oggi lofrequentano, sia quelli con disturbi specificidell’apprendimento sia quelli con bisognieducativi speciali, sono in totale una ventina. Ilcentro è un servizio gratuito che utilizzasoftware compensativi utilissimi”.

❖ BASTIA/2Concorso presepi“Una famiglia intorno a un presepe”: questo iltema del 38° concorso presepi organizzato dallaparrocchia S. Michele Arcangelo di Bastia incollaborazione con La Voce. I partecipantidevono iscriversi presso l’ufficio parrocchialeentro il 23 dicembre. La giuria passerà ilpomeriggio del 29 dicembre. La premiazione siterrà il 6 gennaio, al termine della messa delleore 17, nella chiesa parrocchiale.

❖ BASTIA/3Statua di san Pio Domenica 21 dicembre, alle ore 16, in via delConservificio a Bastia Umbra sarà benedetta lastatua di san Pio. Il gruppo di preghiera invita lapopolazione a partecipare.

❖ BASTIA/4Festa dei diciottenniSabato 27 dicembre, alle ore 16 presso il CentroSan Michele a Bastia si svolgerà la festa deigiovani bastioli che durante il 2014 hannocompiuto 18 anni. L’incontro terminerà con lacena offerta dalle due parrocchie.

❖ GUALDO TADINOTanti presepi da visitareOltre alla Mostra-concorso nazionale deipresepi, aperta fino all’Epifania, sono molti ipresepi realizzati a Gualdo Tadino e nelle suefrazioni. Vale la pena di visitarne qualcuno. Inprimo luogo quello del santuario dellaMadonna del Divino Amore, presso l’omonimoconvento: una realizzazione classica, realistica,con statue davvero belle, visitabile ogni giornofino alle 19, ormai da oltre quarant’anni. Dasegnalare anche il bellissimo e non ordinariopresepe allestito, ormai da quattro anni, pressola chiesa di San Giuseppe Artigiano: si tratta diun intero paese ricostruito nei minimiparticolari, con statuine in movimento e unarealistica ricostruzione di un lago e del desertodel Sinai. Da segnalare anche il presepiosull’acqua a Boschetto: un’originalissimarappresentazione della Natività sospesa al disopra del corso del torrente Rio Fergia,perfettamente inserita nel bel paese eassolutamente da non perdere. Più classico ilpresepio realizzato nella chiesa di Santa Mariadel fiume a Palazzo Mancinelli (tutti i giorni, ore16-17.30; domenica, 10.30-12). (Pie. Gio.)

BASTIA UMBRA. Attività culturaliorganizzate dalla Biblioteca comunale

La sfida dell’Evangelii gaudiumSCUOLA TONIOLO. Il calendario degli incontri di formazione previsti nel 2015

arà inaugurata il 10 gennaio alle ore17 presso la sala conferenze dell’Isti-tuto Serafico di Assisi, con la rifles-

sione di mons. Domenico Sorrentino daltema “La sfida sociale dell’Evangelii gau-dium. Una rilettura a partire dal Toniolo”,la Scuola di formazione socio-politica dio-cesana intitolata al beato sociologo ed eco-nomista, giunta al terzo anno di attività. Tutti gli incontri previsti per l’anno 2015saranno infatti incentrati sull’approfondi-mento del IV capitolo dell’esortazioneapostolica Evangelii gaudium, dedicato al-la dimensione sociale dell’evangelizzazio-ne e strutturato a sua volta in quattro par-ti: le ripercussioni comunitarie e socialidel kerygma, l’inclusione sociale dei po-veri, il bene comune e la pace sociale, ildialogo sociale come contributo per la pa-ce. Tre saranno le serate destinate all’ap-profondimento del documento di PapaFrancesco.

S Il programma annuale, strutturato in do-dici appuntamenti serali, prevede inoltrealcuni incontri di tipo seminariale su te-matiche di attualità, comprensivi di tempidedicati ad attività laboratoriali che ve-dranno il pieno coinvolgimento dei parte-cipanti. Delle due tavole rotonde previste, l’unaapprofondirà il vasto tema del dialogo, l’al-tra il non meno complesso obiettivo pro-prio dell’Esposizione universale di Mila-no (1° maggio - 31 ottobre 2015) “Nutrireil pianeta, energia per la vita”. Si analiz-zeranno pertanto alcune delle sfide delmondo contemporaneo sul piano della nu-trizione, dell’impatto ambientale e deglistili di vita. Gli incontri inizieranno il 20 gennaio e ter-mineranno nel mese di aprile. Le lezionisi terranno sempre il martedì dalle ore 19alle 22, con pausa-cena dalle ore 20.40 al-le ore 21.10.

È previsto una quota di iscrizione annua-le di 50 euro. La Scuola è gratuita per igiovani con meno di 30 anni. Per la cenaè a tutti richiesto un contributo di 5 euro.Al fine di ricevere il modulo di iscrizione,che potrà poi essere rispedito via e-mail, èpossibile rivolgersi presso la Curia vesco-vile o scrivere a [email protected].

Elena Lovascio

La sede idealena politica che non èall’altezza della sua vocazione

– ha affermato il Vescovo – costringe lasocietà, e soprattutto le generazionifuture, a pagare un prezzo troppo alto.Ma non possiamo nasconderci dietroun lamento sterile. Ai cristiani, come atutti gli uomini di buona volontà,compete reagire con uno scatto etico,preparando le condizioni di unapolitica rinnovata attraverso laformazione delle coscienze… Hovoluto che la sede di questa scuolafosse l’Istituto Serafico perché sonoconvinto che questo luogo di amore,dove la persona più debole è posta alcentro dell’attenzione come una risorsadi valori e di umanità, offra il contestoideale per riflettere sulle dimensioni diun bene comune da costruire insieme”.

U“

29LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

rosegue a Bastia il riccoprogramma di eventi na-talizi realizzato dal Co-

mune in collaborazione conConfcommercio e associazio-ne Pois. Gli appuntamenti fi-nora proposti, nell’ambito del-l’iniziativa denominata XmasWhite - Bianco Natale, hannoriscosso particolare apprezza-mento.

P In cartellone figura anche laBiblioteca comunale, che perl’occasione si è trasferita pres-so la sala espositiva delle Be-nedettine in via Garibaldi e re-sterà aperta al pubblico dal 19al 24 dicembre dalle ore 16alle 22. Nei locali, piacevolmente alle-stiti in tema natalizio, è possi-bile trovare le ultime uscite li-

brarie per adulti e ragazzi, po-stazioni studio e un coloratoangolo per i bambini. Inoltre,il 21 dicembre alle ore 16 siterranno letture animate etante sorprese per i più picco-li con “Le storie di Babbo Na-tale”. Le attività della Biblioteca co-munale proseguiranno ancheal termine delle festività nata-lizie. In programma, infatti, inoccasione del centenario dellaPrima guerra mondiale, lettu-re animate e laboratori didat-

tici sui temi della pace, dellaguerra e dei diritti. Attività de-stinate alle scuole dell’infan-zia, primarie e secondarie diprimo grado della città. I lavori realizzati dalle classidurante i laboratori didatticisaranno esposti pubblicamen-te, nell’ambito delle celebra-zioni per il centenario dellaPrima guerra mondiale che ilComune di Bastia intende or-ganizzare dal 24 maggio al 2giugno 2015.

R. B.

opo la chiusuracausata dalleincessanti piogge

estive che avevanodanneggiato il tetto e resoquindi inagibile la struttura, ilcinema-teatro Esperia diBastia riapre i battenti. Ilteatro di Bastia e TèAtririprendono così la loroattività. La gestione è semprela stessa, ovverol’associazione che unisce due realtàlocali ben consolidate, la compagniaPiccolo nuovo teatro e l’associazioneZona franca. Al via una nuova stagionebasata sulla comicità. Commediabrillante, dunque, ma non solo, visto chesono in programma anche tre rassegnecinematografiche e tanta musica diqualità. Ma ecco cosa si potrà vedere

D all’Esperia. Per queste festività natalizie verràproposta una rassegnadedicata ai bambini: sulgrande schermo sarannoproiettati alcuni degliintramontabili classiciDisney. Due concerti nelmese di gennaio: NatalinoBalasso (Stand upBalasso) e poi MaurizioGeri (Swingtet Jazz

Manouch). Si prosegue a febbraio conuna rassegna cinematografica dedicataa Federico Fellini, che si concluderà conuna giornata di incontro insieme a chiha conosciuto il grande regista, comeSandra Milo. La sera del 21 febbraio lospettacolo Federico… come here!regalerà teatro e performance circensi.Per la musica, il 27 febbraio la

cantautrice Cristina Donà presenterà ilsuo nuovo disco Così vicini. Marzo saràun mese ricco di appuntamenti: sulpalco dell’Esperia l’attore e doppiatoredi successo Francesco Pannofino, ilmusicista Giovanni Lindo Ferretti, ilcomico Max Paiella. Spazio anche al teatro giovanile con lo spettacolo Santi,balordi e poveri cristi. Ad aprile si esibiràil giovane attore bastiolo Luca Mammolicon la sua compagnia “Generazionedisagio” e lo spettacolo pluripremiato Dopodiché stasera mi butto. Nello stessomese ancora tante risate con MichelaAndreozzi e poi il grande cinema con larassegna su Tim Burton. Nel corso dellastagione all’Esperia sono previsti ancheappuntamenti con musica nel foyer,giornate di teatro e matineé per lescuole. Info: www.teatroesperia.it.

R. B.

VENERDÌ 19 DICEMBRE 201430 LA VOCE Spoleto / Foligno@[email protected]

BREVI

❖ SPOLETO/1Concerto dell’EpifaniaLunedì 5 gennaio, alle ore 21 presso ilcomplesso monumentale di San Nicolò aSpoleto, l’ensemble Canto ergo sum propone unconcerto per la notte dell’Epifania. La seratasarà l’occasione per un viaggio nel tempo dalXIV al XX secolo passando per i più celebri branidella tradizione natalizia. Monteverdi, Haendel,Chaikovsky... sono solo alcuni degli autori che sipotranno ascoltare durante il concerto,interamente eseguito “a cappella” dai diecicantori. Canto ergo sum nasce come formazionegiovanile nel 1996 da un’idea di MauroPresazzi, attuale direttore artistico del gruppo, edon Oreste Baraffa. Debutta con larappresentazione del musical Jesus ChristSuperstar e da allora l’intensa attivitàconcertistica porta il gruppo a esibirsi in moltezone d’Italia presentando concerti di variogenere, dal gospel al musical, dallo spiritual allamusica sacra. Dalla fine del 2004 l’ensembleintraprende un percorso di specializzazionenello studio del repertorio musicale antico sacroe profano tra l’VIII e il XVII secolo. Nel 2005 siaggiudica il primo premio al concorso nazionaledi esecuzione musicale “Riviera etrusca” diPiombino nella sezione “Cori madrigalistici esacri a cappella”. Oggi il coro ha al suo attivonumerosissimi concerti e partecipazioni arassegne corali regionali, nazionali einternazionali.

❖ NORCIAConcerto di NataleSi svolgerà il 21 dicembre alle ore 18.30, pressoil complesso monumentale di San Francesco diNorcia, il tradizionale concerto di Natale.L’ingresso è libero.

❖ SPOLETO/2Volontariato culturaleÈ stato presentato nei giorni scorsi al palazzocomunale di Spoleto il progetto per larealizzazione di percorsi di volontariato relativialla valorizzazione di beni culturali cheriguarderà, a partire dal 23 dicembre, l’aperturadel Ponte sanguinario. Il progetto, frutto dellacollaborazione tra il Comune di Spoleto e lacooperativa sociale “Il Cerchio”, garantiràl’apertura del monumento nei weekend(venerdì, sabato e domenica) e nei festivi, dalleore 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17, grazie allapresenza delle persone ospiti della residenza“Le Ville”, che si trova in piazza della Vittoria edè gestita direttamente dalla cooperativa “IlCerchio”. Si tratta di un percorso che mira avalorizzare il patrimonio artistico emonumentale, rendendo visitabili luoghi che,come il Ponte sanguinario, non sono ad oggipienamente fruibili. In vista della prossimaapertura del 23 dicembre, l’Ase effettueràinterventi di sistemazione nell’area circostanteil monumento. Entro Pasqua, grazie ai progettiattivati tramite il Servizio civile nazionale, verràgarantita l’apertura anche della chiesa Ss.Giovanni e Paolo e, proprio in questi giorni, sista ragionando con l’Unitre per rendere possibilile visite al teatro nuovo Gian Carlo Menotti.

❖ SPOLETO/318 artisti in mostraSono 18 gli artisti presenti alle mostre d’artecontemporanea esposte a palazzo Collicola diSpoleto. Si tratta del primo passo di un progettopiù ampio che prende il via con questa tornatadi mostre con il nome “On the Wall”. Nelle saledell’ultimo piano del palazzo sono presenti trenuovi percorsi di arte contemporanea: lemostre personali di Croce Taravella con“Biologie”, di Claudio Malacarne con “I sensiliquidi” e la sorprendente collettiva intitolata Baculus che completa un progetto di FrancoTroiani. “Baculus - spiega Troiani - è un progettoartistico che si ispira agli spazi ricreativi degliOrti del sole (gestione dei terreni agricoli per glianziani) e presso i locali di San Carlo Borromeoa Spoleto. In tutti questi luoghi aperti, e piùprecisamente nell’ex chiesa di San Carlo e allaMadonna del Pozzo, si celebravano la primaverae l’estate con delle manifestazioni. In primaveraci saranno nuove iniziative e mostre. Una fratutte, il restauro del Teodolapio, la famosascultura esposta davanti la stazione di Spoleto,per festeggiare con enfasi il ritorno dellafermata Frecciabianca a Spoleto”. (Sa. Sa.)

All’Albornoz Palace Hotel diSpoleto cena di Natale asostegno delle attività delcentro fondato nel 1974 perfronteggiare il problematossicodipendenza

Solidarietà per il “Don Rota”

ltre 200 persone hanno parteci-pato, giovedì 11 dicembre pressol’Albornoz Palace Hotel di Spole-

to, alla Cena di Natale a sostegno delleattività del Centro di solidarietà “donGuerrino Rota”. Diverse le autorità ter-ritoriali che hanno mostrato ancorauna volta vicinanza all’opera fondata dadon Guerrino Rota nel 1974 per fron-teggiare il problema della tossicodi-pendenza: tra gli altri l’arcivescovo Re-nato Boccardo, il sindaco Fabrizio Car-darelli, la dirigente dell’Istituto alber-ghiero di Spoleto, rappresentanti delleForze dell’ordine e membri della Fon-dazione Cassa di risparmio di Spoleto. Gli ospiti sono stati accolti dal presi-dente mons. Eugenio Bartoli e dai suoipiù stretti collaboratori. La cena è sta-ta preparata dall’Apollinare catering &banqueting di Andrea Scotacci e i ser-vizi di accoglienza e ai tavoli è stato cu-rato dai ragazzi dell’Istituto Alberghie-ro di Spoleto, coordinati dal prof. Enri-co Di Curzio. Tutto il necessario per lacena è stato donato da vari sponsor delterritorio. Presente anche un cospicuonumero di imprenditori del territoriodei comuni di Giano dell’Umbria eGualdo Cattaneo, molto sensibili alleattività del Centro di solidarietà. La se-rata è stata allietata dal gruppo musi-cale spoletino “The Apaches”.

O

Durante la cena il vice presidente delCentro Giancarlo Scerna ha ringra-ziato tutti i presenti e quanti hanno re-so possibile la serata. “Come Centro disolidarietà ricorderemo questo 2014che volge al termine – ha detto – perdue ragioni: i quaranta anni dalla fon-dazione (1974) e i venticinque annidalla morte del fondatore, don Guerri-no Rota, il 1° novembre 1989”. Un lun-go applauso si è levato spontaneo insala.

Scerna ha anche ricordato alcuni nu-meri del Centro: le 6 case attualmentein funzione (la struttura osservazionee diagnosi, l’accoglienza residenziale,il progetto donna, la comunità tera-peutica, la comunità di doppia diagno-si e il reinserimento), le 160 presenzemedie di utenti giornalieri e i 50 ope-ratori a contratto a tempo indetermi-nato. Un caloroso ringraziamento èandato anche ai numerosi volontariche ogni giorno affiancano gli opera-tori. Da tutti è stato riconosciuto comeil Centro di solidarietà sia un fiore al-l’occhiello della città di Spoleto. Al termine della cena, ogni persona halasciato in una busta la propria offertaper le attività del Centro con la consa-pevolezza che, come amava dire Ma-dre Teresa di Calcutta, “non importaquanto si dà, ma quanto amore si met-te nel dare”.

Sei le case attualmente infunzione, 160 le residenzemedie di utenti giornalieri e50 gli operatori a contratto atempo indeterminato

Caritas Foligno.“ Adotta una famiglia irachena”,una proposta per il perido d’Avvento

anciata a fine ottobre perandare incontro ai profughiiracheni in fuga dall’Isis,

l’ultima campagna di casa Caritas èora pronta per spiccare il voloanche a Foligno. Adotta unafamiglia irachena, questo l’invito eil nome del progetto messo a puntoda Caritas italiana, un’iniziativa chela Casa della Carità di piazza SanGiacomo di Foligno ripropone oraper il periodo dell’Avvento anche atutte le parrocchie, famiglie,

L associazioni e realtà del folignate.Una staffetta solidale peraccompagnarci durante l’attesa delNatale, in cammino con i più di120.000 cristiani – senza contare lealtre minoranze – messi in fuga daimiliziani del Califfato islamico. Trele declinazioni del progetto cheguarda a famiglia, casa e scuola.“Progetto Famiglia” con il qualesarà possibile assicurare unminimo dignitoso ad un focolare di5 persone. Differenziate anche le

possibilità di impegno: 5 euro perun solo giorno, 140 euro per unimpegno mensile, 420 per untrimestre, 840 per un semestre,1.680 per un anno. Perché anche lasolidarietà sia a misura di ognitasca. L’acquisto di 150 containerper l’alloggio delle famiglie in fugaè invece l’obiettivo del “ProgettoCasa” (costo unitario: 3.140 euro).Ultima possibilità esperibile, quelladel “Progetto Scuola” con l’acquistodi 6 autobus per il trasporto deibambini in 8 scuole tra Erbil eDahuk (costo di un pullman:40.720 euro). “Obiettivo dellaCaritas di Foligno - ha fatto sapere

il direttore della Caritas diocesana Mauro Masciotti – è l’acquisto diuno dei container per il progettocasa” ma è certo – puntualizza -che il contributo per l’Iraq sarà amisura della generosità espressa.Per sostenere gli interventi, oltre afare riferimento alla Segreteriadella Caritas diocesana sita inpiazza San Giacomo 11, le offertepossono essere inviate a CaritasItaliana, via Aurelia 796 – 00165Roma, tramite C/C postale N.347013, specificando nella causale:gemellaggi Iraq / Progetto Famiglia(oppure Casa oppure Scuola). Info www.caritas.it.

La sala durante la cena a sostegno delle attività del centro

Favero, direttrice della rivista RistrettiOrizzonti; Stefano Anastasia, associazio-ne Antigone; Rosario Tortorella, segre-tario nazionale sindacato direttori peni-tenziari; Carlo Fiorio, garante dei dete-nuti della Regione Umbria; Fabio Gian-filippi - magistrato di sorveglianza - Spo-leto; on. Stefano Zappalà, Comitato Cit-tadinanza attiva Lions; Enrico Sbriglia,dirigente generale - provv. regionale A.P. Piemonte Valle d’Aosta e Triveneto;rappresentanti del Parlamento / Gover-no della Repubblica. Alle 12.30 ci sarà ildibattito. Moderatori e coordinatori sonoPaolo Raffaelli - giornalista Tg3 del-l’Umbria, Francesco dell’Aira, dirigentepenitenziario. L’iniziativa è stata pro-mossa dal Comune di Spoleto e dallacooperativa “Il Cerchio”.

Spoleto. Convegno sulla situazione detentiva in Umbria

Il carcere, la pena, la speranzaenerdì 12 dicembre, alle ore 9, al-l’Albornoz Palace hotel di Spoleto,si tiene il convegno “Il carcere, la

pena e la speranza”. Da tempo il carce-re è sotto osservazione della Corte eu-ropea che contesta una realtà nella qua-le molto spesso c’è solo la pena da scon-tare in condizioni disperate e in viola-zione di diritti - si legge nella presenta-zione al convegno.In Umbria nell’ultimo periodo, problemivecchi ed altri nuovi si sono sommati edhanno costretto gli interlocutori finali (isindaci dei quattro comuni dove sonoubicate le strutture penitenziarie e i di-rettori delle stesse strutture) ad affron-tare la soluzione delle difficoltà, soprat-tutto di coordinamento, obbligandoli asostenere una strategia di ben più ampiadimensione.La nuova normativa in materia, che sista nel frattempo evolvendo nella dire-zione di dare maggiore risalto e impul-so alle misure alternative alla detenzio-ne in carcere, ovvero di nuova introdu-zione (ad esempio messa alla prova e la-vori di pubblica utilità), non si coniugacon la carenza di risorse finanziarie e di

V personale. Il Comune di Spoleto, in collaborazionecon altri soggetti pubblici e del terzo set-tore, è determinato ad un impegno co-stante di vicinanza al disagio sociale/de-tentivo attraverso progetti rivolti allapopolazione carceraria di Spoleto. Suqueste riflessioni si inserisce la campa-gna seminariale al fine di presentareagli addetti ai lavori, alle istituzioni e al-la cittadinanza, diversi spunti di rifles-sione.Partendo dunque da quanto si sta fa-cendo a livello locale e regionale - èscritto sempre nella presentazione - edalle tante e continue esperienze matu-rate in questo settore sia utile una gior-nata di riflessione sul tema della condi-zione di vita dei detenuti e del loro do-veroso reinserimento, attraverso un mo-mento di analisi e di confronto con au-torevoli rappresentanti delle istituzionipubbliche e della rete territoriale del-l’associazionismo e del volontariato.Dopo i saluti delle autorità, seguirannogli interventi di Maria Elena Bececco,vicesindaco del Comune di Spoleto sul-le esperienze territoriali locali, Ornella

Il carcere di Spoleto

VENERDÌ 19 DICEMBRE 2014 LA VOCE EVENTI IN UMBRIA 31

l Castello Bufalinia San Giustino è incorso fino al 7

gennaio la mostra “Dalbuio alla luce. Madonnemai viste al castello”,opere mai visteprovenienti dai depositidel museo. Al pianoterra dell’edificio sipotrà ammirarel’armoniosa bellezza diuna serie di Madonnecon Bambino dipinte da

A artisti del ’600 e ’700 edapprezzare il sapienteintaglio di meravigliosecornici lignee dorate.L’esposizione dei dipintisu tela e su tavolacomprende anche copieantiche di capolavoricome la “Bellagiardiniera” di Raffaelloe la Madonna della Rosadel Parmigianino. Nellasala degli Dei, nellasuggestiva cornice delle

scene mitologiche,dipinte dal Gherardi nel1544 per la camera daletto di Giulio Bufalini,verrà esposta “laMedea”, un dipinto sutela che esprime latragica rabbiainfanticida di uno deipersonaggi più celebri econtroversi dellamitologia greca che haispirato opere famose discrittori, musicisti e

pittori. Orario diapertura: sabato,domenica e festivi 10-13/ 14.30-17.30. Ilvenerdì è riservato solosu richiesta (gestitadall’associazione) ascuole e aziende con iseguenti orari 10-12(scuole) - pomeriggio15.30-17.30 (aziende).Per info www.amicideimuseisangiustino.it

n occasione delle festivitànatalizie in alcuni luoghi espazi della regione le proposte

per bambini per passare inallegria l’arrivo del Natale.

PERUGIA

Rocca Paolina, nei suggestivispazi sotterranei la “Rocca deibambini”, dal 6 dicembre al 6gennaio, tutti i giorni dalle ore 16,laboratori, giochi, musica emerenda gratuita! Incontemporanea il mercatino dellestrenne, accogliente, suggestivo,unico! Info www.nataleallarocca.itCentro storico, trenino di Nataleper bambini fino al 6 gennaio.

Post - Officine della scienza edella tecnologia Un Natale condolcezze, con le officine dellaDomenica al Post – Centro dellascienza che propongono dolciricette per avvicinare i piccoliscienziati alle proprietà degliingredienti che si trasformano incucina: www.perugiapost.it/bambini

Palazzo della Penna - Centro dicultura contemporanea il 20dicembre, ore 16, festa di Nataletra leccornie d’arte: impastiamo,sforniamo e decoriamo il nostroOmino di Pan di Zenzero tutto damangiare! Ci accompagnerà ilracconto della sua storia insiemealla creazione di un originaleaddobbo natalizio. Al termine sigustano insieme gli Omini di Pandi Zenzero che si possono portarea casa. Info e prenotazioni:

I

075.5716233 [email protected]

PIEGARO

Museo del vetro, Facciamo iregali! Il 21 dicembre al Museo delvetro laboratorio creativo perrealizzare originali regalini ore 15-18. E sabato 27 dicembrelaboratorio di cucina “I biscottiPan di Zenzero”. www.museodelvetropiegaro.it

NARNI (TR)

Museo Eroli, “FantastiCarte: unNatale di letture e laboratori d’artecolorati e divertenti”, laboratorionarrativo e creativo per bambini. Il20, 27 e 28 dicembre, il 2, 3 e 4gennaio ore 15.30 età consigliata:6+. Costo di partecipazione 1.5euro cad www.comune.narni.tr.it

TERNI

Centro storico Il Trenino diNatale viaggia per per le vie delcentro storico fino al 6 gennaio;

Montecastello di Vibio (Pg), Casa

e villaggio di Babbo Natale, fino al6 gennaio 2015 i bambini potrannovisitare il villaggio di Babbo Natalecon le case in stile inglese,consegnare personalmente aBabbo Natale le proprie letterine evisitare il laboratorio degli elfi,orario festivi e prefestivi 15.30-19.30 info 33667414134 [email protected]

Otricoli, Magie di Natale: ibambini potranno parteciparetutte le domeniche alle simpaticheiniziative dei Folletti con giochi,divertimenti e lettura delle favole.Babbo Natale aspetterà tutti ibambini per accompagnarli nellasua Casa e nel suo laboratorio: www.otricoliturismo.it/

Città di Castello, Babbo Natalescende in Canoa sul Tevere. il 25dicembre ore 17: un gruppo dicanoe illuminate da torcieraggiunge il ponte sul Teverepresso porta San Florido con unsingolare presepe sospeso. Ibambini riceveranno i doni diBabbo Natale sotto il grandealbero allestito nella piazzaprincipale.

“Madonne mai viste”: mostra al castello Bufalini

Natale a misura di bambinoAlcune iniziative per passare in allegriail periodo natalizio

VENERDÌ 19 DICEMBRE 201432 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

Nel 2015 verrà esposta la Sindone in concomitanza con il bicentenario di don Bosco

n’ostensione con i giovani e con lepersone che soffrono. Cosìl’arcivescovo di Torino, mons.

Nosiglia, vuole caratterizzarel’ostensione solenne che, dal 19 aprile al24 giugno 2015, chiamerà nuovamente araccolta il “popolo della Sindone” perpregare davanti a quell’Immagine chericorda con tanta forza espressiva lapassione e la morte di Cristo. Perché igiovani, perché i malati? L’ostensione2015 è stata concessa da Papa Francescoper la coincidenza con i 200 anni dallanascita di san Giovanni Bosco, fondatoredella famiglia salesiana: un “giubileo”che richiamerà a Torino da ogni parte delmondo i giovani - e meno giovani - chehanno frequentato scuole, oratori ecampi sportivi intitolati a don Bosco. Lostesso Francesco sarà a Torino il 21giugno: l’ha annunciato nell’udienza inpiazza San Pietro il 5 novembre. Per lui ilviaggio sarà anche un “ritorno alleradici”: da Torino e dalle colline delMonferrato la famiglia Bergoglio partì,come tanti altri emigranti piemontesi,alla volta dell’Argentina. Quanto aimalati, il collegamento con la Sindone èdiretto: chi conosce la sofferenza, sulproprio corpo o nello spirito, chi viveaccanto a persone malate sperimenta nelprofondo il mistero del dolore; e ancheper questo è tanto più aperto a“riconoscere” e cercare di alleviare lasofferenza altrui, per quanto possibile.

U

L’attenzione al mondo della malattiaporta alla ragione autenticadell’ostensione: contemplare il volto delSignore per “uscire” a servire i fratelli. Èil senso del motto che il “custode”Nosiglia ha scelto per questa esposizione:“L’Amore più grande”. Le parole di Gesùin Giovanni 15 ricordano che non c’èamore più grande di chi dà la vita. Edunque rendono manifesto l’amore diDio per noi, che abbiamo ricevuto la vitadi Dio in Cristo. Ma “l’amore più grande”ci invita, ci spinge a riconoscere ilSignore nei fratelli: nei poveri, neibisognosi, nei sofferenti. L’ostensionedella Sindone, celebrazione epellegrinaggio religioso, spirituale,momento forte di vita della Chiesa, èanche una grande occasione per Torino eper il suo territorio per farsi conoscere eproporre un’accoglienza che, negli ultimianni, è cresciuta in quantità e qualità.Saranno soprattutto i giorni vicini a quellidella visita di Francesco a mostrare un“volto nuovo” di Torino, quando verrannomigliaia di giovani per incontrare il Papa.

Come nelle ostensioni più recenti (dal1998 in poi), Torino e il Piemonte si sonomobilitati per organizzare l’ostensione.Nel Comitato organizzatore siedono,insieme alla diocesi, il Comune, laProvincia di Torino, la Regione Piemonte,le due Fondazioni bancarie “storiche”(Crt e San Paolo), i Salesiani e laDirezione regionale per i beni artistici. Lacoincidenza con l’Expo di Milanodovrebbe favorire il flusso di visitatorianche su Torino. Si vuole realizzareun’ostensione che garantisca a tutti lapossibilità di vedere la Sindone e diconoscere meglio le realtà - ecclesiali enon solo - di Torino e del suo territorio.Per questo, come in passato, la visita allaSindone è gratuita, pur essendoobbligatoria la prenotazione (anch’essagratuita). Si prenota esclusivamente viainternet attraverso il sito ufficiale www.sindone.org. Durante i giornilavorativi è attivo un servizio telefonico diinformazione al numero 011 5292550 (letariffe dipendono dal proprio gestoretelefonico).

Fedeli e pellegrini incontempla-zione epreghieradavanti alla Sindone

Una ostensione di Amore