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LECCO Sacra Famiglia gestirà la Rsa di Fond. Borsieri CASE MANAGER Progetto in crescita CESANO BOSCONE S.E. il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga uper omnia charitas Buon Natale Buon Natale SOC - DICEMBRE 2013 - Poste Italiane Spa - spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano

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LECCOSacra Famiglia gestiràla Rsa di Fond. Borsieri

CASE MANAGERProgetto in crescita

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Periodico della Fondazione Sacra Famigliadi Cesano Boscone

Direttore responsabileStefano Lampertico

Direttore editorialeDon Vincenzo Barbante

Coordinamento editorialeStefania Culurgioni

Archivio fotograficoArchivio Fondazione IsfDonatella VeroneseTiziano Bernabè

Progetto graficoLuisa Torreni

ImpaginazioneMax Montecorboli

Stampa - Arti grafiche Bianca&VoltaTrucazzano (Mi)Tiratura - Copie 13.000

Direzione e redazionePiazza L. Moneta, 120090 Cesano Boscone (MI)Tel. 02.456.77.753 Fax 02.456.77.309e-mail: [email protected]

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In copertina: Il Presepe della sede di Cesano Boscone

N. 4 - Dicembre 2013

u p e romnia

charitasEDITORIALE�”Questo per voi ilsegno” (Lc 2,12)

AGENDAGOCCE D’ORODonazioni e lasciti

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PRIMO PIANO� Il Cardinale OscarRodriguez Maradiaga,Presidente CaritasInternazionale, visitala Sacra Famiglia� Lecco, FondazioneBorsieri la RSA saràgestita da SacraFamiglia

IL PUNTO� Un convegno sulvolontariato� Recital di Natale� Concorso Presepiin Sacra� La Befana benefica� Gli studenti diSaronno volontari

8LA STORIA� Mons. P. Rampi� Gianni Morandicanta ad Inzago� Gioele Dixin visita a Inzago� Fagnano, VillaSanta Maria

SOMMARIO dicembre 2013

RICEVI TROPPI SUPEROMNIA?Segnalalo a:

[email protected] rifacendo l’indirizzario.

Ci scusiamo per il disagio

SCIENZA� Il Case Manager� Un convegnosulla qualità� Settimo Milanese,l'attività fisicaadattata� Settimo Milanese,parliamo diAlzheimer

SPECIALE� Giada da Inzagoricevuta dal Papa

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S3 )

)EDITORIALE

dicembre 2013 � SOC)

di Don Vincenzo Barbante*

“QUESTO PER VOIil segno” (Lc 2,12)

Se ne sentono tante. Con tutto quello che succede. Chi ci cre-de più? Ne abbiamo abbastanza. Tutti parlano, ma non cam-bia niente. Quest’anno sembra che faccia anche più freddo. Non si trat-ta del clima. Il freddo sembra entrato dentro, nel cuore. C’èstanchezza intorno, e rassegnazione, e poca voglia di sorride-re.

“Troverete un bambino avvolto in fasce inuna mangiatoia” (Lc 2,12). Eppure anche i fatti positivi accadono. Lastoria si arricchisce continuamente. A uncerto punto occorre essere capaci di vede-re e cogliere i segni.

“Diede alla luce il suo figlio primogenito,lo avvolse in fasce e lo pose in una man-giatoia, perché per loro non c’era postonell’alloggio” (Lc 2,7)

In questi giorni sto visitando un po’ alla volta i nostri cen-tri. Incrocio gli sguardi dei nostri ospiti e, come sempre ac-cade, mi lascio travolgere da emozioni e pensieri. Vedo glioperatori, faccio domande, chiedo come vanno le cose, miinformo ora su questo e ora su quello. Ascolto storie di vi-ta, le loro e quelle dei nostri ospiti. Lentamente emerge unaquotidianità fatta di infinite attenzioni e fatiche. Dietroa ogni volto un vissuto complicato. Raccolgo i piccoli mi-racoli sbocciati dalla dedizione, dall’affetto, dalla pazien-za. Ritorno ai volti delle creature che il buon Dio ci ha fat-to incontrare: in certi occhi potrei perdermi. In alcuni scor-go una pace profonda. Altri lasciano trasparire sofferen-za e altri ancora comunicano una gioia ingenua, sponta-nea, sincera. Ci sono silenzi profondi, a volte pensosi, a vol-te semplicemente muti. Giovani e anziani: è il volto del-la Sacra Famiglia.Molto di quello che accade fuori, qui non arriva. Il tem-po percorre sentieri tutti suoi. Su qualche parete ci sonoimmagini sportive di qualche campione o della squadra delcuore, qualche foto con un amico, un parente, disegni …per il resto niente di attuale, tranne …. tranne gli addob-bi di natale: quasi ovunque un presepio. Ce ne sono di tut-ti i tipi, colori e dimensioni, tradizionali e moderni, è unfestival della fantasia. Vorrei dire grazie a tutti. Vorrei che tanti potessero cogliere la bellezza che attraver-sa questi luoghi.

Mi viene in mente cosa disse Gesù a proposito di Giovanniil Battista: “Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Unacanna sbattuta dal vento? Allora che cosa siete andati avedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelliche portano vesti lussuose e vivono nel lusso stanno neipalazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Unprofeta? Sì, io vi dico, più che un profeta. … Io vi dico: frai nati di donna non vi è alcuno più grande di Giovanni:

ma il più piccolo nel regno di Dio è piùgrande di lui” (Lc 7,24-28)Una cosa simile accade qui, sotto i nostriocchi, ogni giorno. Dentro la semplice povertà di quella man-giatoia era custodito il tesoro più grande,l’annuncio più grande. Dio viene a visitar-ci, a cercarci per restare sempre con noi. Sitratta di una parola, di un evento, che con-sola e infonde coraggio, che alimenta unasperanza perenne, che spinge a persevera-re nel bene senza cedere alle tentazioni

della rassegnazione o del disincanto. Il nostro Istituto anche quest’anno si è sforzato di essereprofezia di questo messaggio. Si è trattato di un anno im-pegnativo, nel corso del quale abbiamo lavorato tutti in-tensamente, e nonostante tante difficoltà, abbiamo pro-seguito la nostra missione custodendo intatti i valori e lospirito evangelici del nostro fondatore, don DomenicoPogliani. Abbiamo immaginato e realizzato nuovi proget-ti, intrapreso nuove esperienze, avviato nuove collabora-zioni, promosso l’immagine del nostro Ente e rilanciato co-stantemente l’iniziativa. Sono grato a tutti per questo e so-no consapevole che questo è il contributo più grande chepossiamo offrire al nostro tempo. Essere segno di un mo-do diverso di affrontare il presente. Per noi le parole han-no il peso dei fatti, l’attenzione alla persona si fa davve-ro cura, e la cura non è solo fornire servizi, ma prima di tut-to accoglienza e il Natale, nel suo ripetersi annuale, diven-ta occasione per fare memoria che siamo chiamati ad ac-cogliere Gesù nella verità e chi accoglie Gesù accoglie ilmondo.

A tutti voi i miei più sinceri auguridi buon Natalee di un sereno anno nuovo

*Presidente della fondazione Sacra Famiglia

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(SOC � dicembre 2013

PRIMO PIANO

Il Cardinale honduregno hon-duregno S.E. Oscar RodriguezMaradiaga, Arcivescovo diTegucigalpa e Presidente dellaCaritas internazionale, è venu-to a far visita alla FondazioneSacra Famiglia Onlus di CesanoBoscone (Mi) domenica 24 no-vembre 2013 intorno alle18.00.

Una visita a sorpresa che haonorato Fondazione SacraFamiglia, felice di conoscere edaccogliere un alto porporatoche Papa Francesco ha volutonominare membro, con funzio-ne di coordinatore, del gruppodi cardinali chiamati a consi-gliarlo nel governo della Chiesauniversale e a studiare un pro-getto di revisione della Curiaromana.

Il Cardinale RodriguezMaradiaga, che è arrivato inFondazione accompagnato dadon Andrea Citterio dellaParrocchia di Canegrate (Mi),è stato accolto in sala consiglio

dal Vicario Generaledell’Arcidiocesi Ambrosiana S.Ecc.za Mons. Mario Delpini,dal Vicario episcopale di zonaMons. Franco Carnevali, dalPresidente di Fondazione SacraFamiglia Don VincenzoBarbante, dal DirettoreGenerale di Fondazione SacraFamiglia Dott. Paolo Pigni, dalPrevosto di Cesano Boscone eConsigliere di Amministrazionedella Fondazione Don LuigiCaldera, dal Direttore di CaritasAmbrosiana Dott. LucianoGualzetti e dai Consiglieri diamministrazione di FondazioneSacra Famiglia Prof. CesareKaneklin e Dott. Ennio

Il Cardinale Oscar Maradiaga,in visita alla Sacra Famiglia

� Stefania Culurgioni

Il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga inizia la sua visita

"Questa Opera infonde speranza",queste le parole del Presidente della Caritas Internazionale

Il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga incontra gli ospiti

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Dinetto.

Il Presidente di Sacra FamigliaDon Vincenzo Barbante gli hapresentato prima di tutto laMission e la storia dell’Istituto,fondata nel 1896 da DonDomenico Pogliani, parroco diCesano Boscone, che comin-ciò l’opera di accoglienza di per-sone bisognose di particolariattenzioni. In quasi 120 annidi storia, passando dalle dueguerre mondiali fino ad oggi,la missione di Sacra Famiglianon è cambiata: l’Ente ha sem-pre cercato di rispondere ai bi-sogni emergenti della societànei vari territori in cui opera,anche attraverso le sue filialidi Lombardia, Piemonte eLiguria. Il carisma delFondatore Don DomenicoPogliani è ancora vivo e presen-te, e ispira tutti gli operatoriche lavorano in Sacra Famigliae religiosi, preti diocesani, an-celle, suore, che partecipano aquesta grande opera.

S.E. il Card. Maradiaga haespresso il suo apprezzamentospiegando che una realtà cheperdura da così tanti decenniper il bene dei più fragili è unsegno che infonde speranza, equesto è il motivo per cui ha de-siderato venire a conoscereFondazione Sacra Famiglia.

Successivamente Sua Eminenzaha visitato il reparto SantaTeresina, che ospita personecon disabilità molto gravi, e ilSan Luigi che accoglie personeanziane. Ha salutato gli Ospitie le famiglie che erano presen-ti, e gli stessi Ospiti gli hannodonato un piccolo oggetto fat-

to a mano da loro nei laborato-ri di terapia occupazionale.

Fondazione Sacra FamigliaOnlus ringrazia il CardinaleOscar A. Rodriguez Maradiagaper la visita, l’attenzione e la di-sponibilità a venire a conoscer-

la di persona, e si augura chequesto incontro sia solo il primodi un percorso di conoscenzareciproca che, questo è il sogno,porti un giorno il SommoPontefice ad onorare l’Ente diuna sua visita.Ufficio Comunicazione

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)PRIMO PIANO

dicembre 2013 � SOC)

Il Cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga benedice gli ospiti

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A Lecco, Sacra Famigliagestirà la Rsa e i minialloggi dellaFondazione Borsieri

A nord la cresta del Resegone, a sudil lago del ramo di Lecco. Una posizio-ne perfetta, proprio in centro città, ac-canto alla Basilica, ma è solo uno deipunti di forza di questa bella struttu-ra che, dal 1 gennaio 2014,Fondazione Sacra Famiglia prenderà ingestione. L’edificio è a forma di “L”, edospita appunto una Rsa con 59 postiletto e 19 minialloggi di residenzialitàleggera oltre alla cappella, agli uffici am-ministrativi, alla reception, alle sale dapranzo, all’infermeria, a locali per l’ani-mazione, palestra e ambulatori. A co-struirla fu nel 2007 proprio laFondazione Borsieri: Fondazione SacraFamiglia in realtà gestisce i miniallog-gi già dal 13 giugno 2013 e ha attiva-to anche lì (oltre che a Regoledo) ilsuo progetto pilota di CaseManagement (in questo numero unapprofondimento in Scienza), ma dal2014 Sacra Famiglia si occuperà anchedella Rsa subentrando allaCooperativa Kcs, che però continue-rà a garantire il personale Asa, il ser-vizio di pulizie e di lavanderia. “Per noisi tratta di una grande opportunità –ha spiegato Antonio Rizzi, direttoredella Filiale di Regoledo – comeFondazione Sacra Famiglia vogliamodare un cambio di rotta e portare tut-to il nostro know-how in questa bel-la realtà. Come? Mettendo a disposi-zione la nostra Direzione medica, inmodo da garantire a tutti i nostri nuo-vi utenti la medesima impronta di cu-ra. Aggiungeremo risorse umane, la fi-sioterapista, l’assistente sociale, la re-

ceptionist, gestiremo la mensa.Implementeremo l’equipe infermieri-stica. Inoltre stiamo realizzando unaltro importante progetto: con il no-stro arrivo abbiamo finalmente rag-giunto l’obiettivo di accogliere sacer-doti anziani bisognosi di cure sia neimini alloggi che nella Rsa e siamo incontinuo contatto con la CuriaArcivescovile di Milano”. In futuroinoltre c’è anche la possibilità cheCasa di Cura Ambrosiana possa su-bentrare nella gestione della societàSanta Marta, all’ interno dellaFondazione Borsieri, per l’attività am-

bulatoriale e di visite specialistiche.“Vogliamo attivare una rete con ilComune di Lecco, con l’Asl, con lealtre Rsa – ha continuato Rizzi –vogliamo creare sinergie e lavorareinsieme per costruire insieme strate-gie per prenderci cura della popola-zione fragile di Lecco”. Ma nei pro-getti c’è anche la creazione di un co-mitato parenti, di un gruppo di vo-lontariato, di dare vita a tanti even-ti pubblici per raccontare l’avvio diquesta nuova gestione.

� Stefania Culurgioni

Un'immagine della struttura di Lecco

(PRIMO PIANO

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Quando avevo 5 anni MonsignorGiovanni Borsieri venne comePrevosto a Lecco – San Nicolò.Ho avuto con lui rapporti molto stret-ti, dall’infanzia all’adolescenza, allalaurea in medicina. Il PrevostoBorsieri poco dopo il suo arrivo aSan Nicolò, desideroso di fornire aisuoi parrocchiani una sala cinemato-grafica dove proiettare pellicole ri-spettose dei sani costumi, acquistò asuo spese l’area dove ora è insediatala RSA Borsieri; sempre con denaridella sua famiglia su quell’area edifi-cò un grande cine-teatro (1400 posti)e accanto ad esso ricavò una terrazzae un campetto di calcio per la gioven-tù cattolica. Monsignor Borsieri eraun uomo di umiltà e mitezza incom-parabili, era un uomo di cultura maiostentata: da giovane prete insegnòsacra scrittura ai seminaristi del PI-

ME. Aveva una biblioteca ricca equalificata; dopo la sua morte pur-troppo andò quasi tutto disperso.Aveva una carità anche spicciolacommovente; una donna povera emalfamata una sera bussò in canoni-ca e si autoinvitò a cena; sedette colPrevosto, mangiò con lui ed alla finedichiarò che non avrebbe pensatodi mangiare così male.Era incapace, orami malato e disabi-le dopo un primo ictus, di trattare conla Curia le modalità di passaggio diconsegne al suo Vicario successore.Toccò a me, semplice medico, la spo-la con l’avvocato di Curia, poco frut-tuosa. Morì in gennaio; era nevicatoe sul terreno c’erano 10 cm di nevemarcia: durante il lungo corteo fune-bre molti lecchesi si inginocchiava-no incuranti. Si noti che da secoli ilpopolo di Lecco era intriso di radica-

lismo anticlericale; ul-timo segnale, la statuadel deputato radicaleeretta a voltare le ter-ga alla canonica.Borsieri morì cinquan-ta anni fa. Un tren-tennio dopo il suo ter-zo successore, a mia ri-chiesta (il cineteatroera chiuso da anni per carenze strut-turali di costo insostenibile) dopouna trattativa prolungata nella qua-le fu risolutore don Enzo Barbante,cedette alla erigenda RSA, promos-sa dalla Fondazione che tuttora pre-siedo, a prezzo stimato giusto l’areache a suo tempo Monsignor Borsieriaveva donato alla Parrocchia di SanNicolò. L’obbligo di intitolarla al mioamatissimo Prevosto è stato gioiosa-mente esaudito.

Chi eraMonsignor Borsieri?

Monsignor Giovanni Borsieri

il racconto del Presidente della Fondazione Borsieri Dott. Domenico Colombo

)PRIMO PIANO

I minialloggiI mini alloggi sono un servizio residenziale a carattere permanenteaperto 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, destinato a personeanziane prevalentemente over 65 con una buona autonomia edeventualmente bisognose di una bassa protezione socio-sanitaria e disocializzazione o a rischio di perdita della propria autonomia.I Mini alloggi sono inseriti in una struttura in cui è anche presenteed attiva la Rsa “Mons. Borsieri”. La struttura si trova nel centrodella città di Lecco in via San Nicolò 8. Tutti i mini alloggi sonoarredati con soggiorno / cucina, angolo pranzo, letto e armadio, luci,bagno con doccia, terrazzo. Sono inoltre disponibili ambienti collet-tivi per ristorazione, lettura, tv, musica, cappella, sala polivalenteper attività ludiche, palestra e giardino, parcheggio, bar e parruc-chiere.

7 dicembre 2013 � SOC))

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(SOC � dicembre 2013

LA STORIA

Sono passati dieci anni dalla morte di Mons. PieroRampi (don Piero per gli amici), Direttore dell’IstitutoSacra Famiglia dal 1955 al 1989 (in realtà Mons.Rampi era arrivato a Cesano Boscone appenaconsacrato sacerdote nel 1946, e in seguito alla finedel mandato come Direttore fece parte del Consigliodi Amministrazione della Fondazione).L’anniversario è stato ricordato con una Santa Messanella chiesa Centrale dell’Istituto, il 12 dicembrescorso, alla quale hanno partecipato numerosi ex

collaboratori, ospiti, amici ed estimatori. Mons. Rampiha rappresentato sicuramente, insieme al FondatoreMons. Domenico Pogliani ed al suo primo successoreMons. Luigi Moneta, una luce vivida e calda, che hailluminato il cammino della grande comunità dellaSacra Famiglia (nel 1955, alla morte di Mons. Moneta,solo a Cesano Boscone erano ospitate oltre tremilapersone!), per mezzo secolo.Una fase storica non facile per le importantitrasformazioni sociali ed economiche che si sonoregistrate in quel periodo nel nostro Paese e chehanno avuto riflessi importanti anche nellaorganizzazione dei servizi alle persone disabili edanziane, accolte in Sacra Famiglia.Con il poco spazio a disposizione ci piace quiricordare solamente due concetti cari a mons. Rampi,il quale, nei momenti di difficoltà ricordava ai suoicollaboratori l’invito contenuto nella lettera inviataglinegli anni ’50 dall’allora arcivescovo di MilanoGiovanni Battista Montini (poi Papa Montini):“Animare cristianamente il pubblico servizio svoltodalla Sacra Famiglia, nelle varie modalità e nei diversiterritori in cui l’Ente si trovava ad operare”.E, ancora, vogliamo riprendere un'altra frase con cuimons. Rampi riassumeva l’impegno a cui dovevanotener fede gli amministratori ed responsabilidell’Istituto: “Difendere il servizio agli Ospiti ed i postidi lavoro del personale”.Ed è quello che don Piero ha saputo realizzareall’Istituto Sacra Famiglia, nei cinquant’anni diimpegno e di prossimità – come dice la lapide postaall’ingresso della sede di Cesano Boscone – al serviziodei più poveri.

Vittorio Coralini,Direttore del Centro di Formazione Mons. L. Moneta

MONSIGNOR PIERO RAMPI, UNA LUCE VIVIDA E CALDA SULLA SACRA FAMIGLIA

Il 12 dicembre si è celebrata una Santa Messa per i dieci anni della sua morte

Mons. Piero Rampi

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9(((SOC � dicembre 2013

LA STORIA

Una telefonata qualche giornoprima aveva scaldato i cuori e

acceso la speranza ma la mattina disabato 9 novembre il sogno di tantiospiti dell'Rsd Simona Sorge di Inzago si è veramen-te realizzato: è arrivato Gianni Morandi! Il popolare cantante è arrivato intorno alle 11,00,dispensando per un paio d'ore canzoni, sorrisi, stret-te di mano e parole per tutte le persone che hannogremito il Centro inzaghese. Oltre agli ospiti tanti parenti, amici e il personaleaddetto hanno fatto da contorno gioioso ad unamattinata che il "Gianni nazionale" ha condotto dapar suo, stravolgendo la scaletta che gli addetti delCentro avevano immaginato. Con la sua chitarra ha deliziato i presenti con i pez-zi più famosi del suo repertorio, da "In ginocchio date" a "Se perdo anche te", passando per "Cera un ra-gazzo che come me..." "Andavo a 100 all'ora" echiudendo con la più recente ma simbolica "Uno su

mille". Si è informato sulla vita del Centro,ha posato per tantissime foto ed haanche intonato un coro d'auguri per

un'ospite del Centro, Salvina, che ha compiuto 45anni e che è una sua grandissima fan e che tante vol-te aveva espresso quel desiderio: poter conoscere ilsuo amato Gianni.Lui è arrivato davvero, ed è stato un vero uraganodi simpatia e dolcezza, in poche parole..."Un mon-do d'amore"!

Paolo De Gregorio,educatore della Filiale di Inzago

Inzago, Gianni Morandi FA UNA VISITA A SORPRESA AI NOSTRI OSPITI”

Il sogno di tanti ospiti, è arrivato Gianni Morandi!

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dicembre 2013 � SOC)

LA STORIA

Gioele Dixun uomo dal cuore grande

Gioele Dix è arrivato a Inzago vener-dì 22 Novembre, accompagnato daEmanuela che lavora per “Bananas”,agenzia di management e produzio-ne per lo spettacolo, ed è stato subi-to molto colpito dalla nostra realtà. Come sempre, gli abbiamo fatto un’“intervista”, e lui si è sciolto subito da-vanti ad una sessantina di persone traospiti del Centro, volontari, familiari epersonale. Ci ha confessato di non aver fattonessuna scuola di recitazione, e chenutre una grande passione per lamusica di Pino Daniele, Finardi eDe Andrè. Ci ha detto che nelle co-se e nelle persone in cui si imbatteogni giorno trova sempre molti spun-ti da portare poi in scena.Il suo personaggio più conosciuto,”l’automobilista incazzato”, non è altroche la versione esasperata di ognuno

di noi che si mette in strada (quindi luicompreso) e che si trova a “duellare”

rusticanamentecon altri auto-mobilisti perspuntare unpezzo di asfaltoin più. Ci ha ri-velato che hauna grande pas-sione anche perl’Inter, per il“ m a e s t r o ”Franco Parenti,per Zelig come“Università del-la risata, dovetrovi tanti comi-ci, ognuno conuna caratteristi-ca propria”.

E poi ci ha fatto proprio il suo pezzopiù classico, cioè l’”automobilista”:cinque minuti di grande comicità, di-vertente e dissacrante, apprezzata esalutata da tutti i presenti con unmega applauso.Poi Gioele ha posato per le foto, hasorriso e ha chiesto di tutti e a tutti. Sembrava non volersene più andare!Ci siamo salutati con la promessada parte di tutti che ci saremmo rivi-sti a breve … e così è stato, perchéEmanuela mi ha chiamato dopo po-chi giorni per dirmi che per noi ci so-no cinque biglietti omaggio che GioleDix ci ha riservato al Teatro dellaSocietà di Lecco. Insomma, sarà an-che un “automobilista incazzato” macon un cuore davvero grande…

Paolo De Gregorio

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(SOC � dicembre 2013

LA STORIA

Fagnano di Gaggiano il nostro allegro “atollo in un mare di riso”

Presentiamo la comunità di Vil la Santa Maria di Fagnano

Ciao a tutti! Presentiamo lecomunità di Villa Santa Maria diFagnano per tutti coloro che ciconoscono solo di nome.Distiamo dalla sede di CesanoBoscone solo 13 km, immersinelle campagne gaggianesi. Fra’ Stefano, il nostro frate, ci haparagonato simpaticamente ad unatollo immerso in un “mare diriso”, dal momento che ci trovia-mo in mezzo ad una vera e propriadistesa di terreni coltivati. La struttura è stata aperta 13 annifa, dopo essere stata trasformatada scuola materna in reparto peraccogliere persone disabili. È natacome Rsd (Residenza sanitariaper disabili) con una capacitàricettiva di 20 ragazzi. Il 2009 ci ha portati ad un impor-tante riconoscimento: il nostrocentro, ha ottenuto l’accredita-mento dalla Regione Lombardia esi è trasformato in due Css(Comunità socio sanitarie). Attualmente le persone che vivo-no in questa realtà sono quattor-dici: 10 donne e 4 uomini, cheaffrontano quotidianamente ledifficoltà di una disabilità grave eche sperimentano l’impossibilitàdel fare da soli e del costruirsicome persone autonome.Tutte le mattine la sveglia suonaalle 7.00, e dopo la doccia e unaricca colazione, iniziano le varieattività: il lunedì è dedicatoall’attività motoria a Cesano

Boscone e all’arte terapia conDaniela, una volontaria con qua-lifica di arte terapeuta che da 3anni ci dedica il suo tempo.Il martedì è il giorno della cate-chesi con Fra’ Stefano.Il mercoledì è il giorno dei labora-tori a Cesano Boscone, qui gliOspiti frequentano la serra, illaboratorio di ceramica e quellodi bigiotteria.Il giovedì è dedicato alle attivitàinterne ed a eventuali acquisti sulterritorio, mentre il venerdì è lagiornata del ballo a Cesano conRenato e Silvana.Il sabato mattina c’è l’appunta-mento con i giovani volontariche con la chitarra e il canzonie-re animano l’atmosfera e regalanosorrisi a tutti.Momenti meno frequenti mamolto apprezza-ti da tutti noisono le pizzate ele partecipazio-ni a spettacoliteatrali presso ilCentro cultura-le “La Creta” diMilano. Tutti igiorni alcuniOspiti parteci-pano attiva-mente alla vitaq u o t i d i a n adella Comunitàcontribuendoalle mansioni

domestiche come ad esempiosistemare i bicchieri nella lavasto-viglie, preparare il caffè, metterele federe ai cuscini o preparare ivestiti per il giorno successivo.Un appuntamento atteso da tuttiè la gita del martedì. Grazie al nostro Frate che mette adisposizione oltre al suo tempoanche la sua auto, riusciamo acoinvolgere un maggior numerodi ragazzi. Le destinazioni sonodiverse: d’estate facciamo i pic-nic sul Ticino, d’inverno ciappoggiamo quasi sempre a con-venti. La nostra meta preferita è ilRosetum di Milano, un oasi inmezzo al traffico e allo smog dellacittà.

Saluti da tutti gli ospitie il personale di Villa S. Maria!

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12) dicembre 2013 � SOC)

Il Convegno sul volontariato Il significato di aiutaregli altri

Giovedì 5 dicembre all’Universitàdegli Studi di Milano, in occa-

sione della Giornata Mondiale delVolontariato, Vita ha promosso un con-vegno dal titolo “La RelazioneSalutare”. In questo contesto si è volu-to dare luce ad un tema oggigiorno fon-damentale all’interno dell’ambito sani-tario: il volontariato. L'uso dei volon-tari in contesti sanitari è una pratica cheha radici molto profonde. I contestisanitari sono attratti dalla collaborazio-ne con i volontari poiché la loro presen-za all'interno dell'organizzazione po-trebbe incrementare la qualità dellacura nei confronti della persona mala-ta e di qualsiasi utente che entra inospedale.Si è voluto focalizzare l’attenzione sul si-gnificato e sul ruolo del volontario, es-sendo consapevoli che chi fa volonta-riato in un ambito sanitario pone alcentro del suo servizio la persona, che,vista la sua presenza in ospedale, sta vi-vendo un momento particolare, delica-to e pieno di emotività, che implica an-che il dolore, la paura e la solitudine. Ivolontari giocano un ruolo fondamen-tale nella cura e nell'interesse verso i pa-zienti e svolgono numerosi servizi disupporto che contribuiscono a dareconforto e felicità non solo agli ospiti,ma anche alle loro famiglie e agli uten-ti in generale.L’aula magna di via Festa del Perdono,in origine sede del primo ospedale mi-lanese costruito a fine ‘400 grazie alledonazioni dei cittadini, ha visto anchela partecipazione del Direttore Generale

della Fondazione Sacra Famiglia dottorPaolo Pigni, che ha raccontato e analiz-zato il volontariato alla presenza di per-sone in condizione di fragilità, vissutoall’interno di un contesto socio-sanita-rio come quello dell’Istituto.Il Direttore Generale ha sottolineatol’importanza di una formazione per i vo-lontari, la necessità di dare loro cono-scenze e strumenti appropriati in mododa poter svolgere in maniera adeguataed efficace il proprio compito. Aiutaregli altri e interagire con le persone chequotidianamente si incontrano, facen-dosi anche carico delle loro difficoltà edei loro problemi, diventano le più im-portanti fonti di significato, che dannola forza e la motivazione per entrare nelmondo del volontariato. Attraversol'aiuto e il tempo donato agli altri,l’Ospite si sente accettato e compresoe dall'altra parte il volontario crea conlui dei legami significativi, che dannola possibilità di comprendere come unsemplice gesto possa cambiare e fare ladifferenza nella vita di una persona.Inoltre, sono state elencate le diversemansioni svolte dai volontari dellaFondazione che vanno da quelle di so-stegno alle attività nei comuni attiquotidiani a quelle più ludiche e dianimazione. Tutte le attività sono svi-luppate e concepite secondo dei pro-getti condivisi all’interno dell’equipemulti- professio-nale. F o n d a z i o n eSacra Famigliavede ogni gior-no una presenzae un flusso co-stante e conti-

nuo di volontari che da anni vengonocoinvolti nelle svariate attività. Le per-sone che svolgono il loro servizio divolontariato e donano il loro tempoagli ospiti della Fondazione sono siaadulti che si sono col tempo legati almondo socio-sanitario sia giovani uni-versitari, che fanno riferimento ai fra-ti, e adolescenti, che a seguito dell’ini-ziativa estiva di successo “SummerGreen” hanno iniziato a muovere i pri-mi passi nell’affascinante mondo delvolontariato, scoprendo che attraversoquest’esperienza hanno ricevuto incambio una ricompensa ben più profi-cua di quella economica.

Laura Dell’Acquastagista Ufficio RaccoltaFondi e Comunicazione

)IL PUNTO

In occasione del Convegno, Vita ha anche allestitouna bellissima mostra fotografica in via Dante aMilano per raccontare la realtà del volontariato.C’eravamo anche noi di Fondazione Sacra Famiglia,con una bella immagine dei nostri Ospiti insieme aduna giovane volontaria. La fotografa è BeatriceLencioni, che ci ha regalato anche questo scatto.

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(IL PUNTO

Recital di Natale, i nostri cuori pieni di felicità

Periodo di Natale:tempo di "Recital"

Ecosì succede anche quest'anno che un gruppo conside-revole di ragazzi disabili, anche gravissimi, (in media un

centinaio), insieme a volontari ed operatori, si sono impegna-ti nella recitazione: da qui il nome “recitals”. A Natale - e aPasqua - i ragazzi hanno vissuto il “Recital” in Chiesa, davan-ti ai loro amici. La parola di Gesù che insieme ascoltiamo, me-ditiamo, cantiamo, viene ora assimilata e comunicata attra-verso la gestualità: la Parola diventa gesto. Quest'anno la pa-rola che diventata recital è stata: “Venite: nel mio campo c'èIL TESORO”.Dio papà buono dice a noi che nel suo campo (il mondo - lanostra vita quotidiana) c'è (non sta arrivando) il Tesoro(non un tesoro qualunque, ma il Tesoro unico che può ren-dere felice il tuo cuore). Per questo quest'anno la prima sce-na è stata quella della natività. Poi tutto il recital si è svolto

con gruppi dipersone inter-pretate dal per-sonale, volon-tari e ragazzi,che si sonomessi alla ricer-ca di questo te-soro, aiutati dadue personaggi:uno con la bar-ba bianca e il vestito d'oro (Dio Padre) e uno con il vestito ros-so e il Fuoco (lo Spirito Santo). Sono loro che hanno indica-to dove Il "tesoro Gesù" è venuto nel mondo. Per i ragazzi del-la Sacra Famiglia fare il Recital è sempre una grande gioia.Grazie per aver vissuto con noi la bellezza di questo incontroche riempie il cuore di felicità.

Frate Giuseppe

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14) dicembre 2013 � SOC)

IL PUNTO)

I Presepi di Sacra Famiglia: vieni a scoprirliAlla scoperta dei Presepi di SacraFamiglia. Venite a visitarli?

Questo invito ve lo facciamo perché ci siamo resi conto cheogni Natale, spontaneamente, gli operatori dei reparti in-sieme agli Ospiti si cimentano a costruire dei bellissimiPresepi. Ci mettono impegno e pazienza, e fanno delle ope-re luminose, colorate, che danno luce e vivacità ai repar-ti. Quest’anno abbiamo voluto indire un vero e proprio con-corso a cui parteciperanno il centro diurno Camaleonte,il reparto Santa Maria Bambina diurno e residenziale, ilSanta Elisabetta, il San Luigi, il San Pietro, il SanGiovanni, il Santa Teresina, il San Pietro, il SanBenedetto e il Sant’Agnese e Villa Sormani ma anchel’ufficio ragioneria, personale e informatica, Che cosa suc-cederà? In pratica abbiamo prima di tutto ricamato unostendardo sul quale, di anno in anno, sarà cucito il nomedel reparto vincitore. Ci sarà una giuria composta da set-te persone (due famigliari, due volontari, un frate, unasuora e Mons. Enrico Colombo, delegato di Don VincenzoBarbante). La stessa si munirà di una griglia obiettiva perla valutazione dei presepi, così da poter essere in grado dimotivare la scelta del vincitore. Sarà stampata una pic-cola cartina con il percorso da seguire per visitare i pre-sepi utile per la giuria ma anche per le visite esterne di asi-

li, scuole, gruppi diocesani. Abbiamo previsto anche il“Premio Cuore”, che sarà conferito al presepio che riceve-rà più consensi da parte di reparti ed ospiti, e anche voi po-trete venire a visitarli. L’esposizione è cominciata il 9 dicem-bre e durerà fino al 23 dicembre. Non dimenticatevi di fer-marvi a guardare anche il presepe dei Frati e quello nel giar-dino interno, che però non sono in concorso. Fateci sape-re cosa ne pensate, noi vi racconteremo tutto su Facebook!

Stefania Culurgioni

il Presepe del giardino di Cesano Boscone

La Giuria:

Mons. Enrico Colombo, Presidente Emerito della Fondazione, delegato dal Presidente don Vinvenzo BarbantePaola Cazzamali, famigliare, mamma di Anna ospite Cdd S. ChiaraDomenico Cirrito, famigliare, papà di Diego ospite del S. M. Bambina residenzialeSuor Agostina Capra, in rappresentanza della comunità delle suore di Maria Bambina della sedePadre Stefano Sgobio, in rappresentanza della comunità dei Frati cappuccini della sedeRossella Addante, volontariaAlice Del Giudice, volontaria

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Arrivano in migliaia e fanno un bac-cano infernale. Ma a noi quel bac-cano piace. E crediamo che dovrestevenire anche voi, perché tante mo-to così non si vedono molto spesso ingiro. La Befana benefica è uno diquegli eventi dell’anno che allaSacra Famiglia aspettiamo con trep-idazione, perché gli Ospiti restanosempre contenti e si divertono. Checosa succede? Il 6 gennaio prossi-mo gli amici del Motoclub ticinesevengono a farci visita in sella alleloro moto. Sono qualcosa come 5mi-la centauri, ognuno su una moto di-

versa, partono da Piazza Castello aMilano alle 8.30 del mattino, fannouna tappa all’Istituto Don Orione invia Caterina da Forlì e poi arrivanoa Cesano Boscone alla SacraFamiglia, dove noi li aspettiamo ver-so le ore 11.15.“Questa iniziativa è cominciata 47anni fa da un piccolo gruppo di soci,circa dieci persone, che portavanodoni nei crocevia delle strade mi-lanesi per i figli dei vigili urbani – haspiegato Livio Lepori il Presidentedel Motoclub ticinese - poi un co-mandante di allora vietò questa

tradizione, allora quel gruppetto de-cise di portarli al Don Orione e allaSacra Famiglia. All’inizio erano so-lo una decina di moto, l’anno scor-so eravamo 5mila e la tradizionecontinua. Ogni anno portiamo connoi sacchetti di dolci per gli Ospiti,ma facciamo anche donazioni ecompriamo attrezzature che servonoai reparti”. Un segno della grandesolidarietà di questa associazioneche è nostra amica da quasi mezzo se-colo.“Ma sosteniamo anche altri proget-ti – continua Lepori – aiutiamo pretiin missione, abbiamo dei bambiniadottati a distanza, diamo una manoa tante altre associazioni. Noi delMotoclub siamo 250 soci, ma ilgiorno della Befana i motociclistiarrivano da tutta Milano e dintorni,con moto sempre diverse, tutti conla voglia di partecipare a questa bel-la iniziativa”. Per quell’occasione il servizio volon-tariato ha preparato una mappa del-la sede con l’indicazione del percor-so viabile dedicato ai motociclisti egli eventi più importanti legati aquesta iniziativa. Ci daranno unamano gli amici volontari dellaProtezione civile che indicherannole zone parcheggio, gli amici volon-tari Alpini che allestiranno varipunti di ristoro con il tè caldo. Lamattinata comincerà alle dieci conla Santa Messa nella chiesa internadella sede, poi in attesa dei motoci-clisti Si potranno visitare degli standsappositamente allestiti e un piccolomercatino dove saranno esposti i la-vori dei nostri ospiti e operatori (ce-ramica, legno, decoupage ecc.), pi-ante e fiori della serra. I motociclistiarriveranno verso le 11.15 in testa il

sidecar che trasporta la grande be-fana che percorrerà i viali e i cortilidella sede e si fermerà davanti a queireparti che accolgono i nostri ospi-ti più fragili che non possono parte-cipare attivamente alla festa. Aseguire tutti i motociclisti che porter-anno calze e piccoli doni agli ospiti.Ci saranno quindi i saluti deiPresidenti della Sacra Famiglia e delMotoclub Ticinese a cui seguirà unrinfresco per tutti.Giuseppe Carlo Anselmi, appassion-ato di Moto Guzzi, fa parte delDirettivo del Motoclub ticinese: “IlMotoclub è nato nel 1949 in un bardi Porta Ticinese, in piazza XXIVmaggio – ricorda - ormai i soci fonda-tori non ci sono più. Io ne faccioparte dal 1975, sono stato portato nelMotoclub dai vigili di Milano perchéio sono stato vigile per 38 anni e aiu-tavo ad organizzare la Befana benefi-ca, ma vado in moto da quando ave-vo 14 anni. Il moto club è nato ap-pena dopo la guerra su spinta di tut-ti gli appassionati di allora, all’e-poca non erano molti ad avere lamoto, ma questo gruppo di personecon a capo Giordano Mondini sidivertiva trascorrendo le domenichein giro con le vecchie Lambrettema anche facendo campionati re-gionali e mondiali. Quando veniamoalla Sacra Famiglia il nostro scopo èfar sorridere, il nostro motto è “Unsorriso per un giorno”. È vero fac-ciamo fracasso, ma siamo semprecontenti. Ci unisce la passione per ledue ruote e la solidarietà”.Vi aspettiamo!

Stefania Culurgioni

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(SOC � dicembre 2013

IL PUNTO

Befana benefica 2014

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)IL PUNTO

dicembre 2013 � SOC)

Volontariato: gli studenti odontotecnicidi Saronno una settimana con noi

Una settimana tra gli Ospiti del-la Sacra Famiglia, giocando conloro a bocce e a calcio, parteci-pando attivamente alla vita direparto, lavorando con loro neilaboratori di falegnameria, ce-ramica, decoupage. È stata un’es-perienza intensa e del tutto nuo-va quella che ha vissuto la classedi studenti odontotecnici di unascuola superiore di Saronno cheda 2 al 7 dicembre scorsi ha vissu-to una settimana nella SacraFamiglia.Eh sì, perché i ragazzi hanno pro-prio vissuto dentro la sede diCesano Boscone, con vitto, al-loggio e un fitto programma diattività. Un’esperienza di volon-tariato puro che ha arricchito nonsolo loro, facendogli conoscereuna realtà che mai prima d’ora

forse avevano visto, ma anche laSacra Famiglia che ha trovato en-tusiasmo ed energia nuova inquesto gruppo di diciottenni.La classe, accompagnata dal Prof.Vincenzo Nava, è stata prima ac-colta dal Presidente della SacraFamiglia don Vincenzo Barbantee poi da padre Beppe che hanno spiegato loro l’importanza delvolontariato. Quindi, è cominci-ato il programma che li ha portatiad addentrarsi nel vivo dei repar-ti: il S.Giuseppe, S.Luigi, VillaSormani, S.Benedetto, Laboratoriinsieme ai referenti educatori eistruttori Addonizio, Strada,Portaluppi, Bernaudo, Perina .Alle tante iniziative hanno parte-cipato anche molti volontari chegià prestano servizio in SacraFamiglia: il Gruppo del Lunedì,

Mario Benaglia e Alice DelGiudice per le bocce, FedericoRigato e Martina Pellagata per ilcalcio, Federica Papa come volon-taria del servizio civile dell’annoscorso.I 25 studenti sono stati divisi in 3gruppi per rendere più efficacel’esperienza con gli ospiti e glioperatori e hanno alloggiato alCentro Volontariato sito all’inter-no della Sacra.In questa sett imana hannoconosciuto la realtà e le fragilitàpresenti in Sacra Famiglia (RSDe RSA) con la possibilità di vivereun percorso di servizio con per-sone disabili, adulte e anziane. Questa bella esperienza è solo laprima: ci sono molti altri studen-ti che vogliono venire a conoscer-ci passando del tempo con i nos-tri Ospiti. Li aspettiamo a bracciaaperte!

Stefania Culurgioni

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Il signor Mario ha 80 anni euna mattina non si sente tanto bene.I suoi familiari, non sapendo che fare,lo portano in pronto soccorso. Dopoqualche ora finalmente viene visitato,non è nulla di grave, ma il medicogli prescrive tre visite specialistiche.I suoi familiari dovranno prendere gliappuntamenti cercando di orientarsitra i vari ospedali, gli orari, i tempid’attesa. La signora Luisa ha 90 anni, ha unademenza senile ed è allettata. Si pren-de cura di lei sua figlia che però oraha un bel problema: l’anziana devetenere la flebo per una settimana, mabisogna anche farle il bagno. Comesi può fare?Quella di Mario e Luisa e dei loro fa-miliari sono due situazioni che ci siamoimmaginati ma che rispecchiano ab-bastanza fedelmente la realtà: sonotantissimi gli anziani che hanno bi-sogno di essere seguiti, ma sono ancoradi più le famiglie che spesso devonocavarsela da sole trovando la quadratra numerose strutture ospedaliere edi ricovero. Tante volte accade peresempio che un anziano vorrebbe re-stare a casa sua ed essere accudito lì, einvece si finisce per ricoverarlo inu-tilmente. Altre volte accade il con-trario, ovvero ci sarebbe bisogno diun ricovero temporaneo, ma non sisa come fare. Fondazione Sacra Famiglia ha decisodi venire incontro a questi nuovi bi-sogni attivando un nuovo servizio diCase Management. Si tratta di unasperimentazione di un modello inno-vativo di presa in carico della personae di erogazione dei propri servizi rivoltialle persone fragili. “Il Case Manager

è una figura professionale importanteperché fa da facilitatore della com-plessa rete socio sanitaria che ruotaintorno alla vita di un anziano”, haspiegato Fabrizio Pregliasco, direttorescientifico di Sacra Famiglia.Facciamo qualche esempio di che cosafa: prima di tutto orienta l’anziano, ildisabile o le loro famiglie nella rete diofferta dei servizi del territorio, cer-cando comunque di mantenere la per-sone quanto più possibile a casa, nelproprio contesto di vita, riducendo oritardando gli eventuali costi associatiad un suo ricovero in un ospedale oin una struttura residenziale. “Un altro compito del Case Managerè quello di facilitare la possibilità diricoveri temporanei presso una Rsa ouna Rsd per sopperire ad assenze mo-mentanee del caregiver familiare, oalleviare il carico assistenziale dellefamiglie, come nel caso della signoraLuisa di cui parlavamo sopra – conti-nua il dott. Fabrizio Pregliasco – maanche quando un anziano resta a casac’è bisogno di lui. Lo sappiamo tutti,

restare a casa rende necessario andaredal medico di famiglia, farsi prescriveredelle medicine, delle visite speciali-stiche, degli esami di laboratorio, civuole qualcuno che fluidifichi questaattività, che la faciliti, e per noi è im-portante aggiungere questo serviziocomplementare a quello che potrebbeessere già attivo nell’assistenza domi-ciliare integrata fatta da operatori Asae infermieri che fanno assistenza allapersona”.Fondazione Sacra Famiglia ha elabo-rato questo progetto facendo una va-lutazione di fattibilità e poco dopouna disposizione della RegioneLombardia, la Dgr 116, ha propriodato un suggerimento in questo senso,affinché le Rsa (Residenze Socio as-sistenziali) che tradizionalmente of-frono solo servizi di lungo degenza, siaprano anche a queste nuove formedi ricovero temporaneo, siano più fles-sibili, possano magari ospitare un pa-ziente anche solo per un bagno assi-stito.“In effetti noi facciamo da sempre for-mazione su questo tema – spiega ildott. Pregliasco - abbiamo collaboratocon docenze e patrocinato molti ma-ster dell’Università Cattolica.Fondazione Sacra Famiglia Onlus staquindi attivando un servizio per la fra-gilità che prevede di assistere i pazientia casa e di evitarne l’ospedalizzazione,avvalendosi della collaborazione di seiCase Manager e di altre figure profes-sionali. Il progetto è in parte finanziatodalla Fondazione Cariplo e contiamodi estendere questa sperimentazioneanche alle altre nostre strutture lom-barde e liguri”.

Stefania Culurgioni

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(SCIENZA

(SOC � dicembre 2013

Fondazione Sacra Famiglia lancia un nuovoservizio di sostegno per la persona fragile

Il nuovoSERVIZIOdel Case Management

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Anche quest’anno FondazioneSacra Famiglia ha partecipato aReatech Italia, la fiera dell’acces-sibilità, dell’inclusione e dell’auto-nomia che si è tenuta dal 10 al 12ottobre 2013 pressoFieramilanocity, Milano. Oltre allostand e ad uno spettacolo teatrale,abbiamo partecipato con un con-vegno che ha rappresentato la fasefinale di un percorso di ricerca at-tivato all’interno del sistema di mi-glioramento della qualità diFondazione Sacra Famiglia. Dopouna breve presentazione del sistemacostruito ed implementato daFondazione, sono stati presentatiil percorso metodologico utilizzatoe i risultati ottenuti dalla ricercainerente il ruolo dell’educatore pro-fessionale in Sacra Famiglia e, insenso più ampio, il ruolo dell’edu-catore professionale che opera conla cronicità e la grave disabilità.

Durante ilconvegno si èparlato del si-stema di regolesocio sanitarievigente cheinclude, tra irequisiti obbli-gatori, il pos-sesso di un si-stema di mi-glioramentodella qualitàaziendale e lasomministra-

zione, almeno una volta all’anno,di un questionario di customer sa-tisfaction per ospiti/famiglie e di-pendenti. La Fondazione ha com-piuto i primi passi in tema di qualitàancora prima che questo diventasseun requisito di accreditamento: eral’inizio degli anni 2000 quando, incollaborazione con l’ISR, la

Fondazione dava il via ad un primopercorso di auto valutazione.Nel corso degli anni il sistema èandato avanti ed è cresciuto an-dando a coinvolgere via via semprepiù servizi. È del 2008 l’idea di in-tegrare il sistema in uso nel tenta-tivo di renderlo contemporanea-mente requisito di accreditamento,sistema di miglioramento e stru-mento per la costante verifica delpossesso dei requisiti di accredita-mento.Il convegno ha affrontato le variefasi del percorso andando ad ap-profondire le diverse azioni intra-prese e gli strumenti elaborati finoalla realizzazione della ricerca ef-fettuata relativamente al ruolodell’Educatore in Fondazione e, insenso più ampio, in ambito sociosanitario.

Stefania Culurgioni

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dicembre 2013 � SOC)

SCIENZA

A Reatech abbiamo parlato di Qualità!

In occasione della Fiera dell’Accessibilità, dell’inclusione e dell’autonomia che siè tenuta ad ottobre a Milano, Fondazione Sacra Famiglia ha organizzato un

convegno dal titolo: “Sistemi di miglioramento della qualità in ambito sociosanitario: la ricaduta sui profili professionali e sui processi aziendali”

Il nostro stand a Reatech 2013

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Alla luce del grande successo ot-tenuto presso la sede dellaFondazione Sacra Famiglia diCesano Boscone, in accordo conl’Amministrazione Comunale diSettimo Milanese e con la partner-ship della Fondazione CenciGallingani, il 5 Novembre 2013 èpartita ufficialmente anche in unadelle palestre della Residenza SantaCaterina l’attività di “ APA - Salutein Movimento”.“Salute in movimento” è un pro-gramma di “attività fisica” adattataalle diverse condizioni funzionalidi adulti ed anziani.L’attività si svolge con una frequen-za bisettimanale in gruppi di mas-simo 15/20 utenti, ogni seduta dura75 minuti in cui vengono propostiesercizi adeguati alle esigenze diogni singolo utente.“Questo progetto è una naturaleespansione a Settimo Milanese diun’idea già consolidata a CesanoBoscone – ha spiegato FabrizioPregliasco, direttore scientifico di

Fondazione Sacra Famiglia Onlus– l’abbiamo avviata l’anno scorsopresso la Villa Sormani, grazie allaFondazione Cenci Gallingani, ri-scuotendo un grande successo.È un’attività fisica pensata e stu-diata con specificità su ogni singolapersona. L’obbiettivo che ci pro-poniamo è soprattutto quello dipromuovere uno stile di vita attivo,più sano, dove si faccia movimentoconservando però anche l’aspettoludico e comunicativo, perché glianziani si conoscono e fanno grup-po. Insomma, si tratta di un ap-proccio nuovo, attento ai bisognireali degli utenti del territorio”.L’attività, svolta in ambito privato,sarà seguita da laureati in ScienzeMotorie sotto la supervisione tec-nica, come previsto dalla norma-tiva, dalla Dr.ssa Iride Ghezzi.I medici della Fondazione SacraFamiglia coinvolti sono la Dr.ssaM. Dolores Nuzzo Geriatra eNutrizionista e il Dr. FabrizioPregliasco medico specialista in

Igiene e Medicina preventiva. Salute in movimento rientra a pie-no titolo tra le iniziative del pro-gramma nazionale “GuadagnareSalute - Rendere facili le scelte sa-lutari” approvato dal Governo inaccordo con Regioni e Provinceautonome. “Al momento abbiamo già 16 iscrit-ti – continua il Dott. Pregliasco –ma pensiamo di divulgare il pro-getto anche attraverso le scuole,gli ospedali, i medici di famiglia”.

Stefania Culurgioni

(SCIENZA

Settimo Milanese,l’attività fisica adattata (APA) si espande!

(SOC � dicembre 2013 (19

La Residenza Santa Caterina diSettimo Milanese ha organizzato perla prima volta sabato 21.09.2013 unpomeriggio di sensibilizzazione sullaMalattia di Alzheimer.All’evento hanno partecipato ilSindaco Dr. Massimo Sacchi, l’asses-sore ai servizi sociali Sig. SaraSantagostino, un rappresentante diASL MI1 Dr. Ernestino Gola e DonSergio Stevan Parroco ResponsabileComunità Pastorale.La Residenza Santa Caterina sta col-laborando con il Comune di Settimo

Milanese e con le associazioni presentisul territorio (Caritas, Auser, SercopCRC, Centro anziani…) in una at-tenta analisi dei bisogni per coglierele fragilità e procedere alla realizza-zione di progetti mirati. Breve descrizionesul significato della giornata:Ogni anno, fin dal 1994 e per inizia-tiva della federazione di associazioniinternazionali Alzheimer DiseaseInternational, il 21 Settembre si ce-lebra la Giornata Mondiale sulla ma-lattia di Alzheimer.

Nasce dalla necessità di sensibilizzarel’opinione pubblica, le istituzioni e imedia sul problema dell’Alzheimer,fornire gli strumenti necessari per af-frontare la malattia e cercare di mi-gliorare la qualità di vita del malatoe dei suoi famigliari.Si stima che il 70% delle persone conAlzheimer siano curate in casa conla necessità di dedicare più di 10 oreal giorno per 365 giorni l’anno.La malattia di Alzheimer miete duevittime: il malato e chi si prende curadi lui. Il caregiver rappresenta la risorsa

Settimo milanese, si parla di Alzheimer

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principale ed insostituibile per il ma-lato e, pertanto, va aiutato e sostenutoquanto il malato stesso.La malattia di Alzheimer rappresentail 50-60% di tutte le forme di demen-za. In Italia si stimano in 500-700.000le persone colpite e si prevede che ilnumero raddoppierà entro il 2050.Il nome della malattia di Alzheimerderiva da Alois Alzheimer che nel1906 descrisse i segni della malattianel cervello di una donna di cin-quant’anni, che si riteneva fosse af-fetta da una malattia mentale.I principali fattori di rischio per la

malattia sono l’età, una storia fami-gliare, i traumi cerebrali gravi e unlivello culturale basso.La malattia cambia la persona a noivicina distruggendo gradualmente lasua memoria, la capacità di ragiona-mento e di giudizio, il linguaggio finoal portarlo alla totale dipendenzanelle attività della vita quotidiana.La malattia ha una progressione va-riabile da un minimo di tre anni adun massimo di 15. Può avere un iniziosubdolo, lento, difficile da diagno-sticare a volte prima di alcuni annie poi procedere più velocemente.

Dall’equilibrio psico-fisico e affettivo del fa-miliare caregiver di-pendono le sorti delmalato e le scelte chesi compiono al riguar-do. Lo stress, la fatica,il dolore conducono ifamiliari, se lasciati so-li, ad una situazionesenza via d’uscita conricadute negative sulla qualità del-l’assistenza.

Dr.ssa M. Dolores NuzzoGeriatra e Nutrizionista

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(SOC � dicembre 2013

SCIENZA

Settimo Milanese, LA RESIDENZASanta Caterina riceve la Campana d’oroP1er la Comunità Pastorale “SantaMaria del Rosario” in Settimo, do-menica 27 ottobre 2013 è stato ungiorno davvero memorabile. Tantaera la gioia e forti le emozioni ditutti coloro che vi hanno parteci-pato perché si festeggiava, all’internodella tradizionale festa della IV diottobre dedicata a S. Maria delRosario, il 30° di sacerdozio del no-stro parroco, don Sergio Stevan. In

questa festa èanche con-s u e t u d i n econsegnareuna beneme-renza eccle-siastica, cioèun riconosci-mento uffi-ciale, detta“Campanad’oro”, idivi-dui, gruppo oassociazione,che durante

l’anno trascorso, si sia rivelato par-ticolarmente eminente nel compitoaffidato a tutti i cristiani. Quest’annoè stato espresso desiderio del parrocodon Sergio e, con lui, di tutti i sa-cerdoti e le suore che vivono nellanostra Comunità, voler assegnarela “Campana d’oro” alla residenzaSanta Caterina. Mi limito ad indi-care una frase che abbiamo volutofar incidere sulla targa commemo-rativa; nella quale si definisce la re-sidenza Santa Caterina come un“santuario della carità”. Sì, perchénella residenza Santa Caterina,l’amore e la speranza sono di casa:segno ne è che, tra quelle mura, an-che da chi te lo aspetteresti di menoviene continuamente donato il gestotanto semplice e tanto incisivo diun sorriso. E questo sorriso, proprioperché si spende là dove meno celo si aspetterebbe, è il segno dellasperanza che vince ogni paura, ilsegno di Gesù, risorto e vivo. A nome della Diaconia della

Comunità PastoraleDon Stefano Borri

Anche per il Santa Caterina il 27 ot-tobre 2013 è stato un giorno memo-rabile.Siamo orgogliosi di essere stati consi-derati da don Sergio Stevan meritevolidi ricevere un riconoscimento così im-portante, nonostante il Santa Caterinasia presente sul territorio da pochianni. Mi hanno commossa le parole incisesulla targa, poiché sono felice che siastata colta la nostra essenza, ciò incui ho sempre creduto da quando la-voro in Sacra Famiglia: non si trattamai di evidenziare se una condizioneesistenziale sia degna di essere vissuta,la dignità non dipende da un giudiziodelle condizioni di vita, ma esclusiva-mente dall'esistenza in vita.

Grazie don Sergio e don Stefano!Marina Belli, Direttore della Filiale

di Settimo Milanese

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“Non avrei mai pensato in vitamia di poter rivedere Roma” questesono le parole di Giada al nostro ar-rivo nella capitale. Tutto è iniziato quando Dario, pa-pà di Giada, mi ha chiamata a fineNovembre per dirmi che sua sorel-la, suor Anna, era riuscita ad ot-tenere per Giada un’udienza parti-colare dal Papa per il 4 Dicembre emi chiedeva aiuto per poter soddis-fare il desiderio di Giada di poter in-contrare Papa Francesco. Che fare? Giada a seguito di un in-cidente stradale è tetraparetica e inventilazione meccanica invasiva erichiede una assistenza sanitariacontinua nelle 24 ore. Il tempo eraristretto mancava poco più di unasettimana e le decisioni andavano

prese rapida-mente. Misono con-frontata conPaolo, coordi-natore infer-mieristico del-la filiale diInzago, percapire seavremmo po-tuto farcela, cisiamo guardatie non è statonecessario ag-giungere altro:d o v e v a m ofarcela.Il viaggio eranecessario or-ganizzarlo inauto per il rifi-uto dei treni

ad alta velocità ad accogliere i pazi-enti in ventilazione meccanica.Non solo, serviva un pulmino d’ap-poggio con autisti per il trasportodel materiale necessario all’assis-tenza di Giada (sollevatore, bron-coaspiratore,ventilatore meccanicoausiliario, e materiale per l’assis-tenza diretta) poiché saremmo sta-ti accolti per la notte nel conven-to delle suore benedettine diPriscilla, che ringraziamo con affet-to per l’accoglienza e l’ospitalità,prive di qualunque attrezzaturaidonea all’assistenza. Per questa avventura servivano uncerto numero di professionisti lacui assenza non interferisse conl’attività diretta agli ospiti della fil-iale e a costo zero (volontariamente

dovevano prendersi due giorni diferie). E così si è composto il gruppo cheil 4 dicembre ha incontrato PapaFrancesco: Giada, papà Dario,Roberta, Paolo, Mirabella, Paola,Damiana, Tiziano e suor Anna checi ha attesi a Roma. Con grande emozione la mattinadell’incontro ci siamo recati inVaticano e, quando Giada si ètrovata di fronte a Papa Francesco,è riuscita a dire solo “sono Giada”e nulla di più. Papa Francesco si è intrattenuto alungo con noi in maniera moltosemplice, ha ascoltato la storia diGiada e ha voluto sapere nei det-tagli alcuni particolari. Si è moltodivertito quando gli abbiamo datoi doni che avevamo preparato perlui: il CD dei Todossantos (hascherzato sul nome della band), e lamaglietta della squadra di calcio“FuoriTutti” (formata da alcuniragazzi della sede di Cesano dellaSacra Famiglia) che abbiamo per-sonalizzato facendo scrivere il suonome con il numero 2013 annodella sua elezione, una lettera diinvito a Cesano scritta da un’ospitedella sede e materiale illustrativodella Sacra Famiglia.Quando ci siamo salutati gli abbi-amo detto che lo attendevamo peruna visita in Sacra Famiglia, lui hasorriso e ha detto “si”…chissà: noici abbiamo provato.

Roberta GrisettiMedico responsabile RSD “Simona Sorge” Inzago

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)SPECIALE

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Quando l’impossibilediventa possibile

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INTRA, COME DIVENTAREUN/A BADANTE PERFETTO/A

Sabato 9 novembre 2013 è iniziato,presso la nostra Filiale di Intra diVerbania, il corso di formazione per"Assistenti Familiari". Ecco una fotodella prima giornata che si è svoltaall'interno del Centro Diurnodell'Istituto. Nel corso delle lezioni gliallievi si sono dilettati anche tra ifornelli, imparando a cucinare ilminestrone, le polpette, il puré dipatate, le polpette e la torta di mele.Una cuoca dell’Istituto svolgeràlezioni pratiche di cucinapresentando alcune ricette tipichedel Verbano e coinvolgerà le/gli

aspiranti badanti nella preparazionedei pasti. L’iniziativa è realizzata incollaborazione con l’ANOLF diVerbania e il Centro ServiziVolontariato e Sussidiarietà dellaprovincia del Verbano Cusio Ossola.

VERBANIA, L'ASSOCIAZIONEGENITORI DI SOGGETTIAUTISTICI ANGSA VCOD'ORA IN POI SARÀOSPITATA DALLAFONDAZIONE SACRAFAMIGLIA.!

MSabato 26 ottobre 2013abbiamo inaugurato la nuova

sede dell'Angsa Vco, ovverol'associazione nazionale genitori

soggetti autistici, sezione locale.L'associazione infatti d'ora in poi avràla sua sede all'interno della Filiale diVerbania della Sacra Famiglia, e inparticolare nel padiglione SanGiovanni.I sei nuovi locali messi a disposizioneda Sacra Famiglia serviranno amigliorare e implementare le attivitàdel sodalizio, grazie al quale oggisono seguiti 22 ragazzi affetti da

autismo, con servizi di tipo educativoc o g n i t i v o - c o m p o r t a m e n t a l e ,perfettamente nel solco delle lineeguida del Ministero della Sanità sullacura di questa complessa patologia.A tagliare il nastro il DirettoreGenerale di Fondazione SacraFamiglia Paolo Pigni e Stefano Borioli,Presidente di Angsa vco.

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IL COMUNE DI CESANO FAFESTA NEL TEATRO ISF PERLA PIAZZA RISTRUTTURATA

“Un altro tassello all’idea di città”:questo il filo conduttore dell’eventoche si è tenuto sabato 23 novembre.In occasione della fine dei lavori dipavimentazione della piazza Mons.Luigi Moneta abbiamo organizzatoinsieme al Comune di CesanoBoscone un momento di incontroper la cittadinanza.In questa occasione infatti è statopresentato a tutti i partecipanti ancheil nostro teatro, da poco ristrutturato.Erano presenti molti assessori econsiglieri comunali, oltre natu-

ralmente a numerosi cittadini.Dopo il taglio del nastro in viaMonegherio ad opera del SindacoVincenzo D’Avanzo, tutti sonostati invitati appunto nel nostroteatro: qui il Sindaco e ilPresidente della Fondazione SacraFamiglia Don Vincenzo Barbantehanno sottolineato la reciprocacollaborazione e la volontà diproseguire, anche in futuro, insinergia.A seguire, un momento musicaleofferto dalla Civica Scuola di Musicadi Cesano Boscone, con i MaestriMichele Brescia al flauto e Sebastianodi Gioia al pianoforte, che hanno

eseguito brani di Massenet, Marais,Popp e Mascagni.

Manuela PicozziResponsabile attività teatrali

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partecipato ai laboratori di falegnameria e decoupage. Sono piccoli che vanno dai 4ai 6 anni, sono stati divisi per gruppi e sono venuti alla Sacra Famiglia ogni lunedìpomeriggio da ottobre a dicembre, accompagnati dalla loro maestra e da SuorGregorina. L’esperienza è stata davvero bella, sia per loro, che hanno imparato lamanualità e la creatività proprio come i nostri ospiti, che per le nostre operatriciBarbara Baiardo, Patrizia Era e Pia Cinardi che hanno lavorato fianco a fianco conquesti piccoli artisti allegri e fantasiosi. Quest’anno però c’è stato qualcosa di nuovo:non solo i bimbi sono venuti qui, ma le nostre istruttrici sono andate il martedì mattinaall’asilo nelle classi dei più piccoli di due/ tre anni per aiutarli a realizzare lo stessooggetto che i più “grandi” stanno realizzando presso di noi. Insieme hanno ritagliatocompensato e con la tecn7ica del decoupage lo hanno decorato. Di tutte questeattività è stato fatto un filmato e molte foto che poi saranno mostrate alle famiglie allafesta di Natale della scuola. Stefania Culurgioni

ISCRIVITI AL CORSO ASA!

Ultimi posti disponibili per il Corso di Formazione regionale per AusiliarioSocio Assistenziale (ASA) 2014 organizzato dalla Fondazione Istituto SacraFamiglia. Venerdi 13 dicembre alle ore 13.30, presso il Centro di Formazione dellaSacra Famiglia in via Nazario Sauro 3, si terrà la prima giornata dipresentazione.Il corso si svolgerà a partire da gennaio, dal lunedì al venerdì, dalle 13.30alle 17.30, e avrà una durata complessiva di 800 ore (450 ore d’aula e 350ore di tirocinio pratico). Per iscriversi bisogna aver compiuto 18 anni,essere in possesso di un diploma di licenza media inferiore e, per gli allievistranieri, avere un regolare permesso di soggiorno nonché una buonaconoscenza della lingua italiana. L’ attestato regionale rilasciato al termine del corso, consentel’inserimento nei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a ciclo diurno,domiciliare o residenziale, per anziani, disabili ecc.Per l’iscrizione ed eventuali informazioni contattare il Centro diFormazione della Fondazione Istituto Sacra Famiglia tel.02.4581673email:[email protected] oppure consultare www.sacrafamiglia.orgdove è anche scaricabile il modulo di iscrizione.

Fabrizio FreddiCentro di formazione Mons. Luigi Moneta

ANDORA, GLI AMICI ALPINI ELE CALDARROSTE

Anche quest’anno a fine settembreè arrivato l’autunno e con lui labella festa che da anni il GruppoAlpini Val Merula organizza per iragazzi della Sacra Famiglia diAndora con montagne dicaldarroste preparate nel cortiledella nostra Casa. Un grande grazie

ai nostri Amici Alpini ed arrivedercialla festa del Volontariato inprimavera.

CESANO BOSCONE,QUANTI BAMBINI ALLASACRA FAMIGLIA!

Erano già venuti nel corso dell’anno eavevano fatto l’esperienza dei laboratori,dove con le istruttrici della Sacra Famigliaavevano lavorato la ceramica creandodei bellissimi quadretti colorati con i loronomi. Lo scorso Avvento avevanopreparato dei presepi con l’aiuto dellafalegnameria e delle istruttrici deilaboratori polifunzionali. Anche questoinverno i bambini dell’asilo nido MariaBambina di via Monegherio di CesanoBoscone sono tornati, e hanno

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AGENDA

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Si gioca: Camaleontecontro Hotel Melià

Bocce, palet, calcio, ballo,cuoio.. quante attività allaSacra Famiglia!

Sport per divertirsi, per stare insieme, per sentirsiparte di un gruppo, ma anche per stare bene e

rinforzare il proprio corpo. Lo scorso 23 novembre idipendenti dell’Hotel Melià e gli Ospiti del CentroDiurno Psichiatrico “Il Camaleonte” della FondazioneSacra Famiglia si sono sfidati in una partita di calciopresso il campo sportivo Bruno Cereda di viaVespucci a Cesano Boscone.“La giornata è nata da una collaborazione tra SacraFamiglia e Fondazione Adecco – ha spiegato MicheleRestelli, Direttore delle Unità Residenziali -Quest’ultima cercava un partner per poter realizzaredei momenti di formazione per dipendenti di societàprivate in cui oltre a fare un percorso teorico sipotesse anche sperimentare o vivere esperienze di ciòche si tratta a livello teorico. Per questo Adecco hachiesto a Sacra Famiglia di ospitare i dirigenti dell’HotelMelià di Milano i quali dovevano fare una giornata sultema della diversità”. I dipendenti dell’Hotel hannoprima partecipato ad un momento di presentazione inSala Cornaggia dove Padre Giuseppe ha raccontatoche cos’è Sacra Famiglia e che cosa significa fare ilvolontariato nell’Ente, poi tutti insieme hannomangiato nella mensa interna, quindi il pomeriggio ci siè spostati al centro sportivo per la partita dove glieducatori Rocco Mastrolonardo e Marco Manara, conil supporto di Franco Amorese, hanno organizzatol’evento sportivo. “Svolgiamo questa attivitàregolarmente – ha spiegato Rocco Mastrolonardo –c’è sempre tanta passione, euforia e divertimento. Losport fa divertire, fa stare insieme, aiuta a sentirsi partedi un gruppo, ma anche a rinforzare il proprio corpo.Da tempo sono noti gli aspetti positivi della praticasportiva per il recupero psico-fisico delle persone condisabilità psichica”.“La partita ha visto schierati i nostri Ospiti, Alessio,Daniela, Gianluca, Mariacristina, Alessandro, nomicomuni ma che hanno alle spalle una storia – haraccontato Francesco Amorese, infermierecoordinatore dei centri diurni – nei loro occhi c’è ildesiderio di normalizzazione e di confrontarsi alla paricon altre persone. Anche i dipendenti dell’Hotelavevano voglia di mettersi in gioco, erano liberi dapregiudizi e aperti al confronto”. Al termine della partita il gruppo è tornato in Sacra

Famiglia e insieme si è fatto un momento di confrontosull’andamento della giornata. Un ringraziamentospeciale va ai laboratori che hanno confezionato atempo di record una bella medaglia che è stata data atutti i partecipanti alla partita, Ospiti e lavoratori, e aglieducatori che hanno reso possibile questa bellainiziativa. Stefania Culurgioni

Per concludere l'esperienza dell’attività sportiva dipalet, lo scorso martedì 15 ottobre abbiamoorganizzato, nel giardino del vecchio Sant’Innocenti, untorneo con tutti gli Ospiti che hanno partecipato inquesti mesi all’attività.Alla fine del torneo gli atleti sono stati premiati conmedaglie e poi c’è stata una festa. La fine dell’attività digioco del palet ha coinciso con l'inizio del gioco dellebocce. Per il torneo sono state preparate dellepettorine con il logo della squadra "La bocciofila sacra".L'arbitro ufficiale è stato il volontario Mario Benaglia,che ha aiutato nell’organizzazione insieme ad Alice DelGiudice e Stefano Armanni.Questa bella attività, organizzata dal volontariato dellaSacra Famiglia, è solo una delle tante che ogni giornoanimano nel giornate dei nostri Ospiti. Oltre alle boccee al palet c’è anche il calcio, il ballo, il laboratorio delcuoio e tanto altro!

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NASCE IL RUV,REFERENTE DI UNITÀ PER ILVOLONTARIATO”

Nell’ottica di sviluppare ed integra-re il volontariato nella vita di SacraFamiglia, è nata la figura del Ruv, ilreferente del volontariato per ogni re-parto, comunità della sede e per le fi-liali. Il Ruv è un dipendente dellaFondazione e questo incarico noncomporta il cambiamento del suoruolo istituzionale, non modifica nériduce il suo lavoro in termini di ora-ri, quantità e qualità, e non prevedericonoscimenti specifici. Lo scorso11 novembre 2013 i referenti si sonoriuniti per conoscersi e condividere lemotivazioni che hanno richiesto la fi-gura di referente del volontariato, ilpercorso di integrazione, di collabo-razione e di sviluppo del servizio divolontariato, le linee operative pros-sime e future, il profilo del referente.Il percorso di collaborazione e di la-voro dei referenti del volontariato èsolo all’inizio ma si inserisce in unprocesso che porterà ad una impor-tante integrazione tra volontari e re-parti/servizi sempre all’interno dellacondivisione del progetto di vita peri nostri ospiti.Damiana Isonni, Resp. Volontariato

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Lunedì 2 dicembre 2013 si sono riuniti i volontari singoli della sede diSacra Famiglia. Su 117 volontari erano presenti più di 80 ed è stata unabella occasione per conoscersi direttamente, confrontarsi e condividerealcuni valori fondamentali e aspetti operativi riguardo le attività e il ruolodel volontario. Ha aperto la riunione Paolo Pigni, Direttore Generaledella Fondazione Sacra Famiglia, che ha tracciato il percorso el’importanza del volontariato in Sacra; a seguire Padre Giuseppe sullafigura e il ruolo del volontario e Damiana Isonni che ha esposto le lineeguida operative del volontario.

E’ FINITA LA CAMPAGNA DI SMS SOLIDALESMS SOLIDALE, GRAZIE A TUTTI!Per la prima volta abbiamolanciato sulle reti Mediasetuna campagna di raccolta fon-di istituendo un numero a cuimandare un sms solidale. Laraccolta fondi era finalizzata agarantire agli ospiti della Rsd“Simona Sorge” della Filialedi Inzago una struttura ade-guata dove vivere. È stataun’avventura bellissima e viringraziamo per il sostegno. Aproposito, ci dite se lo spot viè piaciuto? Venite a trovarci suFacebook e scriveteci! Claudio Batta

In ricordo diRosanna Barisi,che ha svolto peranni la sua operadi volontariatopresso la PiccolaCasa della Divina

Provvidenza a Casbeno e che ha segui-to le Ospiti quando si sono trasferitepresso la Filiale di Cocquio, accompa-gnandole con costanza e sollecitudinenelle attività di serra e nei laboratoricreativi diventando un punto di rife-rimento concreto anche per gli Ospitidi Cocquio. Ci piace ricordarti così, al-l’opera, come sempre a fianco di tuttinoi. Angelo Chessa

Grazie Rosanna

I VOLONTARI SI INCONTRANO

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AGENDA

GOCCE D’ORO

Hanno donato fino a 100 euro

Hanno donato fino a 500 euro

Ringraziamo per le loro donazioni

■ Arcarese Teodolinda - SAN CATALDO (CL) ■ Prastaro Aldo Vincenzo – NAPOLI (NA) ■ Nuzzo Giovanni e Greco Rosa - SETTIMO TOR. (TO) ■ Deloitte Consulting S.p.a. – MILANO (MI) ■ Branca Giovanna – VARESE ■ Di Tullio Francesco - VERBANIA (VB) ■ Radice Simona – GEMONIO (VA) ■ Fai Filtri Srl - PONTIROLO NUOVO (BG)

■ Donzelli Antonio – MILANO (MI) ■ Gasparini Costante - CASTELFRANCO VENETO (TV) ■ Martinoli Paolina – SORDIO (LO)

■ Pagliano Maurizio Maria - MILANO ■ Merlo Fortunato e Sommariva Mariella - MILANO (MI)■ Comitato Pro Bambini Bielorussi Onlus - C. BOSCONE (MI)■ Lissoni Adalberto – DESIO (MB)

■ Assistenza Melitense Onlus – MILANO (MI)

Hanno donato fino a 1.000 euro

Hanno donato oltre 5.000 euro

La crisi non risparmia nessuno ed ènaturale che le organizzazioni nonprofit, che si sostengono in buonaparte grazie alla generosità deidonatori, siano preoccupate per lepossibili ripercussioni del perduraredella situazione economica. Unsegnale rassicurante, a questoproposito, è venuto dalla ricercasvolta da IDMC, agenzia diconsulenza specializzata nellaraccolta fondi, sul comportamentodei donatori che hanno sostenutoorganizzazioni non profit negli ultimi12 mesi. L’indagine ha coinvolto uncampione di 1000 persone chenell’ultimo anno hanno effettuatoun atto umanitario e di solidarietà. Tra i dati che emergono dallaricerca, quello che più colpisce perinteresse e attualità è proprio il fattoche la crisi non ha intaccato lavolontà di aiutare il prossimoattraverso la donazione. Ben l’85%degli intervistati, infatti, ha dichiaratodi aver mantenuto costanti leproprie donazioni di denaro,mentre solo il 12% dice di averlediminuite; un 2% dichiara invece diaverle aumentate e l’1% non dàindicazioni in merito. Sempre nella stessa direzione,anche il dato sulla propensione atornare a donare in occasione delprossimo Natale (la ricerca è statasvolta nel settembre 2013): l’80%dichiara di voler continuare adonare, mentre solo il 7% dichiaradi non pensare di farlo a causa dellemutate condizioni economiche.Oltre ad essere confortanti perquanto riguarda la sensibilità deidonatori italiani verso i valori dellasolidarietà e le diverse causesostenute dalle organizzazioni nonprofit, i dati della ricerca dimostranoanche che per i donatori èimportante la relazione conl’organizzazione che si è scelto disostenere. Nella gran parte dei casi,

infatti donatori si dimostrano fedelinel tempo, tornando a donare perla stessa organizzazione e, per il63% degli intervistati, destinandoanche il 5x1000 all’organizzazionesostenuta durante l’anno.Interessante anche il profilo sociodemografico dei donatori cheemerge dalla ricerca: è equamentediviso tra i due sessi, con unaleggera prevalenza maschile, le classidi età più rappresentate sono quelledai 45 anni ai 65 anni e più, mentreper quanto riguarda le professioni, ipiù rappresentati sono i pensionaticon il 49% mentre risultano unanetta minoranza, con il 7%,imprenditori, dirigenti e liberiprofessionisti.Per quanto riguarda le cause a cui idonatori risultano più sensibili, alprimo posto si conferma la ricercamedica e scientifica, 61% degliintervistati, seguita dalla fame nelmondo e l’aiuto a Paesi più poveri,44%. Meno sensibilità viene invecepurtroppo ancora riservata allapovertà in Italia, che risulta al centrodegli interessi di solo il 29% degliintervistati.

Fabio Latino, Resp. Raccolta Fondi

Raccolta Fondi: la carità non va in crisi

Le Stelline di Natale

Quest�’anno per Natale abbia-mo voluto fare ai nostri dona-tori un piccolo regalo: leStelline di Natale. Sono dilegno e le hanno fatte a manoi nostri Ospiti nei laboratori diterapia occupazionale dellasede di Cesano Boscone.Un pensiero semplice ma pernoi di grande valore: conti-nuate a sostenerci, e grazie!

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EDITORIALE(AGENDA

GOCCE D’ORO

LASCITI E DONAZIONI

La Fondazione Istituto Sacra Famiglia è una onlus che of-fre servizi di assistenza e riabilitazione rivolti a persone condisabilità psicofisiche ed anziani non autosiufficienti.Assiste ogni giorno oltre 2000 utenti in forma residenziale,diurna, ambulatoriale e domiciliare operando nelle diver-se sedi di Lombardia, Piemonte e Liguria.Lasciti o donazioni testamentarie possono aiutare laFondazione nel suo lavoro quotidiano a favore degli “ulti-missimi” di cui si prende cura con spirito di fedeltà verso iValori Cristiani. Una donazione o un lascito testamentarioa favore dell’Istituto Sacra Famiglia è un regalo e un gran-de gesto di generosità.

COME FARE UN LASCITO:È sufficiente recarsi presso un notaio e depositare il pro-prio testamento (informando l’Istituto Sacra Famiglia ri-guardo il nome del notaio), oppure, senza l’assistenzadi un notaio, redigerlo interamente di propria mano, in-serendo luogo e data e firmandolo. L’originale va poi in-viato all’istituto Sacra Famiglia p.zza Moneta 1, 20090,Cesano Boscone, Milano.

Ecco un fac-simile: Questo è il mio testamento “luogo e data completi”

Io sottoscritto “nome, cognome, indirizzo” in pienopossesso delle mie facoltà mentali, lascio alla FondazioneIstituto Sacra Famiglia onlus con sede in CesanoBoscone Piazza Moneta 1 “indicare di seguito i beni, im-mobili e/o mobili, i legati, la parte di attivo netto dellasuccessione di cui si desidera che la Fondazione bene-fici.”

Firma per esteso e leggibile

Comunicazione importante per i donatori. Le erogazioni liberali effettuate da persone fisiche o da enti soggetti all’imposta sul red-dito delle società, a favore della Fondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS, sono deducibili, nel limite del 10%, dal reddito complessivo del donatore ecomunque nella misura massima di 70.000 euro annui (art.14, decreto legge n.35 del 14 marzo 2005). Resta in vigore anche la normativa preceden-te (D.Lgs. 460/97) per le donazioni 2005 antecedenti il 17 marzo e nei casi in cui risultasse più conveniente per il donatore. La ricevuta postale obancaria della donazione effettuata è documento valido ai fini fiscali. Per impedire disguidi, consigliamo a chi fa la donazione di apporre la dicituraOnlus nell’intestazione, ovvero: Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus. Se vuoi destinare il 5x1000 alla Fondazione Sacra Famiglia, nella tua dichiara-zione dei redditi o nella scheda allegata al CUD firma nel riquadro delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (Onlus) e riporta il nostro co-dice fiscale: 03034530158.Per maggiori informazioni: Elena Negri: 02.45677740 - [email protected]

COME SOSTENERE LE ATTIVITÀDELLA FONDAZIONE SACRA FAMIGLIA

� conto corrente postale n. 13557277 intestato allaFondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS (allegato allarivista);� bonifico bancario sul conto corrente 8304 intestato a:Fondazione Istituto Sacra Famiglia ONLUS, presso CreditoValtellinese S.c., sede di Milano - P.zza San Fedele n. 4 - Cap20121- IBAN IT34T0521601630000000008304

� versamento con le carte di credito Visa, Cartasì, Eurocard/Mastercard, Diners, American Express, telefonando allo02.45677740 dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 16,00;� online collegandosi al sito www.sacrafamiglia.org;� assegno non trasferibile intestato alla Fondazione IstitutoSacra Famiglia;� presso la sede della Fondazione, Cesano Boscone, spor-tello di cassa;

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cura

assistenza

riabilitazione

riabilitazion

ALTRE SEDI�17051 Andora (Sv) via del Poggio 36tel. 0182.85005 fax 0182.86036Assistenza e riabilitazione residenziale,diurna e ambulatoriale per giovani e adul-ti con disabilità psico-fisica.Assistenza domiciliare in convenzione coni Comuni limitrofi

�17027 Pietra Ligure (Sv) via Della Repubblica 166tel. 019.611415 - fax 019.611577Assistenza e riabilitazione residenziale ediurna per giovani e adulti con disabilità psi-co-fisica

�21034 Cocquio Trevisago (Va) via Pascoli n° 15tel. 0332.975155 - fax 0332.975140Assistenza e riabilitazione residenziale,diurna e ambulatoriale per giovani e adul-ti con disabilità psico-fisica

�23028 Regoledo di Perledo (Lc) via Strada del Verde 11tel. 0341.814111 - fax 0341.814206Assistenza e riabilitazione residenziale peradulti con disabilità psico-fisica Assistenzadomiciliare in convenzione con i Comuni li-mitrofi

�28921 Verbania via P. Rizzolio 8tel. 0323.402349 - fax 0323.404581Assistenza residenziale e diurna, per sogget-ti con disabilità psico-fisica e per anziani nonauto-sufficienti. Riabilitazione post-acutaper anziani.

�20019 Settimo Milanese (Mi) via Giovanni Paolo II 10/12tel. 02.33535101 - fax 02.33535190Centro di assistenza e riabilitazione resi-denziale, diurna, ambulatoriale e domicilia-re per giovani, adulti e anziani con disabili-tà media e grave

�20081 Abbiategrasso (Mi) via S. Carlo 21tel. 02.94960828 - fax 02.94695294Centro diurno riabilitativo per giovani eadulti con disabilità psico-fisica

�20090 Cesano Boscone (Mi) via Dante Alighieri 2tel. 02.45861471 - fax 02.45677553Centro Diurno Integrato per anziani VillaSormani

�20083 Fagnano di Gaggiano (Mi) via Marchesa Medici 1tel. 02.90841175 - fax 02.90841498Centro residenziale assistenziale e riabili-tativo per giovani con disabilità psico-fisica

cura

assistenza

�20065 Inzago (Mi) via Boccaccio, 18tel. 02.954396 - fax 02.95439669Residenza Sanitaria Assistenziale perDisabili affetti da Sclerosi Multipla in faseavanzata o da analoghe patologie neurolo-giche degenerative. L’RSD è stata realizza-ta in collaborazione con LISM (Lega ItalianaSclerosi Multipla) proprietaria dell’edifi-cio.

�20090 Cesano Boscone (Mi) via Tommaseo 4 - tel. 02.4582207Comunità alloggio femminile per giovani eadulti con disabilità psico-fisica

�20080 Albairate (Mi) via Cavour 33 - tel. 02.9406281Comunità alloggio per persone giovani eadulte con disabilità motoria e mentalemedio-grave

�17051 Andora (Sv) via S. Ambrogio 19tel. 0182.683376Comunità alloggio a carattere resi-denziale per adulti con disabilità psico-fisica

�20090 Buccinasco (Mi) via Vivaldi 17tel. 02.45784073Comunità alloggio per persone con ritar-do mentale medio grave

�20019 Settimo Milanese (Mi) viale Stelvio 6 - tel. 02.33512574Comunità alloggio per persone affet-te da autismo

SEDE CENTRALE20090 Cesano Boscone (MI) - piazza L. Moneta 1 - tel. 02.456771 - fax 02.45677411Assistenza e riabilitazione residenziale, diurna, ambulatoriale e domiciliare per minori e adulticon disabilità neuropsichica medio-grave e grave.Assistenza socio-sanitaria per anziani e lungodegenti non autosufficienti

� Casa di Cura Ambrosianatel. 02.458761Centro polispecialistico e casa di cura convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale