BUNBU-RYŌDŌ 文武両道 BUNBU-RYŌDŌ Cultura ( Bun Bu 文 …...(Hiragana e Katakana). Ogni...

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Programma: Venerdi 12 Aprile*: 17-19 Conferenza e dimostrazione pubblica di Shodô Sabato 13 Aprile**: 10.00 Lezione introduttiva di Jôdô 12.15 Dimostrazione pubblica di Jôdô Dal pomeriggio di Sabato (15-18.30) alla Domenica 14 Aprile*** (9-12 e 14-17) le attività proseguiranno con il seminario internazionale di Jôdô * Sala Anziani, Palazzo Moroni, Via del Municipio 1, Pd ** Palazzetto parco Brentella “Filippo Raciti”, via Pelosa 74/c, Pd *** Palazzetto Vlacovich, via Vlacovich 6, Pd Per informazioni: Tsuki Kage Dôjô Padova www.tsukikage.it BUNBU-RYŌDŌ 文武両道 Le due Vie: cultura e arti marziali L’evento è a ingresso libero e comprende seminari e dimostrazioni pubbliche e lezioni introduttive alle arti per neofiti a partecipazione gratuita BUNBU-RYŌDŌ 文武両道 Le due Vie: cultura e arti marziali I «Gojô» “Le cinque condizioni” «Nin, Gi, Rei, Chi, Shin » Benevolenza Giustizia Etichetta Conoscenza Fiducia JÔDÔ 杖道 la Via del Bastone SHODÔ 書道 la Via della Scrittura Incontri, seminari, pratica e dimostrazioni Sergio DIECI Menkyo Kaiden Shintô Musô Ryû Jôdô Kuden IJF (International Jôdô Federation) Godan Shodô Tôka Shoin Japan Pascal KRIEGER Menkyo Kaiden Shintô Musô Ryû Jôdô Kuden IJF (International Jôdô Federation) Direttore tecnico FEJ (Federazione Europea Jôdô) Shihan Shodô Tôka Shoin Japan Vicedirettore tecnico FEI (Federazione Europea Iaidô) In collaborazione con il Settore Servizi Sportivi del Comune di Padova e per iniziativa studentesca «Conoscere la cultura e le arti marziali giapponesi» finanziata con il contributo dell'Università sui fondi della Legge 3.8.1985 n. 429 Con il Patrocinio di: Comune di Padova e Università degli Studi di Padova Padova, 12-14 Aprile 2013 Cultura (Bun) e abilità marziale (Bu) sono aspetti inscindibili della Via del Guerriero (Bushidô), complementari nel conseguimento dell’armonia e del giusto equilibrio tra l’allenamento fisico e l’applicazione alle arti estetiche. Il pennello e la spada (quest’ultima rappresentativa di tutti gli stili armati) sono strumenti diversi della stessa Via, ricerca interminabile di perfezione, che sublima nell’esecuzione di un gesto che racchiuda in ogni preciso istante semplicità, eleganza e potenza. I principi tecnici degli strumenti specifici utilizzati nelle arti e nelle vie marziali giapponesi (il pennello, la spada, il bastone) si intrecciano con gli aspetti filosofici che permeano queste discipline, rendendole una pratica eccezionale per il corpo e la mente ed un metodo concreto di miglioramento e crescita personale. Le Vie marziali ci aiutano a tornare alle nostre radici, a riconoscere i valori umani universali, avvicinando mondi (l’oriente e l’occidente) che diventano reciprocamente accessibili. Esse rappresentano un tesoro di inestimabile valore, ed è sorprendente come il loro preservarsi nei secoli avvenga, oggi come allora, attraverso la trasmissione “da cuore a cuore” tra maestro e allievo. L’incontro con il Maestro consentirà di esplorare gli aspetti che accomunano l’arte della calligrafia giapponese e gli stili armati delle arti marziali tradizionali, evidenziando come, anche ai giorni nostri, sia possibile trovare, nello spirito delle discipline orientali, elementi preziosi che si possano applicare nell’ambiente culturale attuale e nella nostra quotidianità.

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Programma: Venerdi 12 Aprile*: 17-19 Conferenza e dimostrazione pubblica di Shodô Sabato 13 Aprile**: 10.00 Lezione introduttiva di Jôdô 12.15 Dimostrazione pubblica di Jôdô

Dal pomeriggio di Sabato (15-18.30) alla Domenica 14 Aprile*** (9-12 e 14-17) le attività proseguiranno con il seminario internazionale di Jôdô

* Sala Anziani, Palazzo Moroni, Via del Municipio 1, Pd ** Palazzetto parco Brentella “Filippo Raciti”, via Pelosa 74/c, Pd

*** Palazzetto Vlacovich, via Vlacovich 6, Pd

Per informazioni: Tsuki Kage Dôjô Padova

www.tsukikage.it

BUNBU-RYŌDŌ 文武両道

Le due Vie: cultura e arti marziali

L’evento è a ingresso libero e comprende seminari e dimostrazioni pubbliche e lezioni introduttive alle arti per neofiti a partecipazione gratuita

BUNBU-RYŌDŌ 文武両道 Le due Vie: cultura e arti marziali

I «Gojô»

“Le cinque condizioni”

«Nin, Gi, Rei, Chi, Shin »

Benevolenza Giustizia Etichetta

Conoscenza Fiducia

JÔDÔ 杖道 la Via del Bastone

SHODÔ 書道 la Via della Scrittura

Incontri, seminari, pratica e dimostrazioni

Sergio DIECI Menkyo Kaiden Shintô Musô Ryû Jôdô

Kuden IJF (International Jôdô Federation)

Godan Shodô Tôka Shoin Japan

Pascal KRIEGER Menkyo Kaiden Shintô Musô Ryû Jôdô

Kuden IJF (International Jôdô Federation) Direttore tecnico FEJ (Federazione Europea Jôdô)

Shihan Shodô Tôka Shoin Japan

Vicedirettore tecnico FEI (Federazione Europea Iaidô)

In collaborazione con il Settore Servizi Sportivi del Comune di Padova e per iniziativa studentesca «Conoscere la cultura e le arti marziali giapponesi» finanziata con il contributo dell'Università sui fondi della Legge 3.8.1985 n. 429

Con il Patrocinio di:

Comune di Padova e Università degli Studi di Padova

Padova, 12-14 Aprile 2013

Cultura (文 Bun) e abilità marziale (武 Bu) sono aspetti inscindibili della Via del Guerriero (Bushidô), complementari nel conseguimento dell’armonia e del giusto equilibrio tra l’allenamento fisico e l’applicazione alle arti estetiche. Il pennello e la spada (quest’ultima rappresentativa di tutti gli stili armati) sono strumenti diversi della stessa Via, ricerca interminabile di perfezione, che sublima nell’esecuzione di un gesto che racchiuda in ogni preciso istante semplicità, eleganza e potenza. I principi tecnici degli strumenti specifici utilizzati nelle arti e nelle vie marziali giapponesi (il pennello, la spada, il bastone) si intrecciano con gli aspetti filosofici che permeano queste discipline, rendendole una pratica eccezionale per il corpo e la mente ed un metodo concreto di miglioramento e crescita personale. Le Vie marziali ci aiutano a tornare alle nostre radici, a riconoscere i valori umani universali, avvicinando mondi (l’oriente e l’occidente) che diventano reciprocamente accessibili. Esse rappresentano un tesoro di inestimabile valore, ed è sorprendente come il loro preservarsi nei secoli avvenga, oggi come allora, attraverso la trasmissione “da cuore a cuore” tra maestro e allievo. L’incontro con il Maestro consentirà di esplorare gli aspetti che accomunano l’arte della calligrafia giapponese e gli stili armati delle arti marziali tradizionali, evidenziando come, anche ai giorni nostri, sia possibile trovare, nello spirito delle discipline orientali, elementi preziosi che si possano applicare nell’ambiente culturale attuale e nella nostra quotidianità.

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Il Maestro: Pascal Krieger Di nazionalità Svizzera, ha vissuto per diversi anni in Giappone, ove si recò nel 1969 per approfondire il Jûdô, arte da lui praticata fin da giovane. Al Kôdôkan, (il quartier generale del Jûdô a Tôkyô) nello stesso anno, incontrerà Donald F. Draeger, grande studioso ed esperto di discipline marziali orientali, che lo incoraggerà a praticare altre arti parallelamente al Jûdô. Sarà lui a fargli conoscere Shimizu Takaji, 25° gran maestro dello Shintô Musô Ryû Jôdô, e Kuroda Ichitaro,

SHODŌ 書道

La Via della Scrittura

Lo Shodô Per i giapponesi, così come per i cinesi, la Calligrafia è molto più di un esercizio di bella scrittura: il suffisso Dô indica una “Via”, una scuola di vita spirituale, mentale e fisica, da percorrere per tutta la vita. Un sentiero che ci incoraggia a considerare ogni passo una esperienza unica, concreta, che porta alla conoscenza di sé. Gli ideogrammi (kanji) rappresentano un’immagine o un’idea, la cui traccia con il pennello ne esprime l’essenza. La calligrafia giapponese consiste di cinque stili: Tensho (stile sigillo), Reisho (stile dello scriba), Kaisho (stampatello), Gyôsho (semi-corsivo), Sosho (corsivo), a cui si aggiungono i sillabari Kana (Hiragana e Katakana). Ogni tratto viene tracciato in un unico movimento, senza ritocchi o correzioni, quale espressione del momento presente e rivelazione del Ki (energia vitale) che gli dà vita. La calligrafia, nella sua istantaneità, trasmette quindi il “cuore” del calligrafo e la sua interiorità. Lo Shodô si può praticare senza avere conoscenza della lingua cinese o giapponese. Si comincia con l’esercizio dei tratti di base e la conoscenza delle specificità posturali, per poi apprendere gli elementi di relazione tra i tratti, di proporzione, equilibrio, ritmo, i cui principi sono comuni alle arti marziali.

L’incontro con il Maestro e le dimostrazioni pratiche previste per questo evento, consentiranno di approfondire gli aspetti tecnici, artistici e filosofici dell’arte della calligrafia, evidenziando le similitudini con gli stili armati delle arti marziali giapponesi.

Conferenza e dimostrazione pubblica di Shodô: Venerdì 12 Aprile, 17.00-19.00

Sala Anziani - Palazzo Moroni

Lezione aperta e dimostrazione pubblica di Jôdô: Sabato 13 Aprile - 10.00 (lezione introduttiva) e 12.15 (dimostrazione) Palazzetto parco Brentella «Filippo Raciti»

Il Jôdô Lo Shintô Musô Ryû Jôdô fonda le sue origini nel XVII secolo, ad opera di Muso Gonnosuke Katsukichi, guerriero addestratosi nel Tenshin Shôden Katori Shintô Ryû (la più antica scuola di spada giapponese ancora esistente, oggi preservata quale tesoro nazionale dell’arte e della cultura nipponica), il quale mise a punto un efficacissimo sistema di combattimento con il bastone medio (Jô) per fronteggiare un avversario armato di spada. Lo stile incorpora le tecniche delle armi tradizionali più antiche, ossia i colpi di punta della lancia (yari), le spazzate dell’alabarda (naginata), i colpi di taglio del bastone lungo (bo) e della spada (tachi). Per oltre 200 anni l’arte rimase ad esclusivo dominio delle famiglie di guerrieri (clan) di Fukuoka (prefettura dell’isola di Kyûshû, nel sud-ovest del Giappone), e solo dal 1900 venne diffusa al di fuori dell’isola, in particolare a Tôkyô, da cui si sviluppò in tutto il Giappone e, fino ai giorni nostri, in Nord America, Europa e Australia.

La scuola prevede la pratica di esercizi e tecniche di base (kihon) e l’apprendimento di forme di attacco e difesa (in 64 kata organizzati in 7 serie) contro la spada lunga (ôdachi), quella corta (kodachi), e da entrambe le spade (nitô).

La tradizione dello Shintô Musô Ryû comprende anche le arti di combattimento specifiche della spada (kenjutsu) e le armi associate: il bastone corto (tanjô), la mazzetta e il ventaglio di ferro (jûtte e tessen), il falcetto con catena (kusarigama), la corda per legare (hojo).

JŌDŌ 杖道

La Via del Bastone

L’allievo: Sergio Dieci Di radici italiane, risiede a Ginevra. Comincia a praticare arti marziali nel 1979, dedicandosi in particolare al Kyudô, e successivamente allo Iaidô, al Jôdô e allo Shodô, sotto la guida di Pascal Krieger. Esperto in tutte le discipline, ha ricevuto da Pascal Krieger il Menkyo Kaiden dello Shintô Muso Ryû Jôdô nel 2011.

BUNBU-RYŌDŌ 文武両道 Le due Vie: cultura e arti marziali

Federazione Europea di Jôdô

www.fej.ch

«Dai Dō Mu Mon» “La vera Via non ha

barriere”

«Sho wa Kokoro wo Kaku Nari»

“Scrivere è descrivere il proprio cuore”

maestro di Iaidô e Shodô. Da quel momento le diverse arti si integreranno ed arricchiranno vicendevolmente, con contributi, per il Jôdô, degli insegnamenti del maestro Kaminoda Tsunemori e del maestro Nishioka Tsuneo, da cui riceverà nel 1996 il Menkyo Kaiden, la massima licenza d'insegnamento. Ritornato in Europa vi porterà lo Shintô Musô Ryû Jôdô e ne promuoverà lo sviluppo e l’organizzazione della diffusione, fondando nel 1979 la Federazione Europea di Jôdô (FEJ), di cui è Direttore Tecnico. È inoltre Presidente della Federazione Internazionale di Jôdô (IJF) e Vicedirettore Tecnico della Federazione Europea di Iaidô (FEI). Profondo conoscitore dell’Arte della Calligrafia, detiene la massima qualifica (Shihan), ottenuta nel 2006 dalla Federazione Giapponese di Shodô Tôka Shoin. Dirige stage internazionali e promuove lo studio e la pratica delle discipline marziali con conferenze ed «embu» (dimostrazioni). Nel giugno 2008 è stato insignito della medaglia dell’«Ordine del Sol Levante», riconoscimento dell’Imperatore del Giappone, per i meriti nello sviluppo e diffusione della cultura giapponese in Occidente. Nell’ottobre 2011 ha organizzato a Ginevra la mostra di Calligrafia Giapponese «Dai Dô Mu Mon», che ha visto la partecipazione ed esposizione di opere di numerosi calligrafi europei e giapponesi, tra cui il M° Saito Isoji, Presidente della Federazione Giapponese di Shodô. Ha pubblicato un testo bilingue francese/inglese sul Jôdô intitolato “Jôdô, la Voie du Bâton/The Way of the Stick” ed un testo trilingue francese/inglese/spagnolo sulle relazioni tra Budô e Shodô intitolato “Ten-jin-chi” (Cielo-Uomo-Terra).

«Makoto» “Sincerità” «Ki» “Energia vitale”

«Jô» “Bastone medio”