Bullismo, cyberbullismo, definizioni e responsabilità (I) · cyberbullismo, open data,...

51
Bullismo, cyberbullismo, definizioni e responsabilità (I) Avv.Mauro Alovisio [email protected] 333/3597588 Associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea Torino Milano, Ordine dei Giornalisti, 8 luglio 2016

Transcript of Bullismo, cyberbullismo, definizioni e responsabilità (I) · cyberbullismo, open data,...

Bullismo, cyberbullismo, definizioni e

responsabilità (I)

Avv.Mauro Alovisio

[email protected]

333/3597588

Associazione Centro Studi di informatica Giuridica di Ivrea

Torino

Milano, Ordine dei Giornalisti, 8 luglio 2016

Il Centro Nexa su Internet & Società

● Centro di ricerca del Politecnico di Torino (Dipartimento di

Automatica e Informatica), fondato nel 2006.

● Studia Internet e il suo impatto sulla società in ottica

multidisciplinare (tecnologica, giuridica ed economica).

● Svolge supporto alla policy in ambito europeo (e.g., sugli aspetti

giuridici dell'informazione del settore pubblico) e nazionale.

● Collaborazioni internazionali:

●partner del Network of Excellence on Internet Science (EINS)

http://www.internet-science.eu/

●membro fondatore della Rete globale di centri su Internet &

Società http://cyber.law.harvard.edu/research/network_of_centers

Csig di Ivrea-Torino

Il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino è un’ associazione

indipendente senza finalità di lucro interdisciplinare attiva dal 2005

(rivolta a giuristi, informatici, psicologi, professori, studenti, giornalisti, etc.)

Mission: aggiornamento professionale, informazione, approfondimento

dell’evoluzione dell’ICT e dell’innovazione e dell’impatto sui diritti, trasparenza on

line e partecipazione

Aderisce alla Coalizione per le competenze digitali promossa da Agid , ha

un blog http://csigivreatorino.it ed un Comitato Scientifico di magistrati,

professori e professionisti

Ha partecipato alle consultazioni on line in materia di privacy, diritto di autore

cyberbullismo, open data, crowdfunding, open data e trasparenza, videosorveglianza

e droni, wi-fi e software libero, violenza on line e pari opportunità

18 settembre 2016, salone dei droni, Modena

24 settembre 2016, seminario su regolamento europeo protezione dati

personali Ordine Ing. Torino

1 Ottobre 2016, festival di Jaamola, Milano

9 Ottobre 2016 Festival di Internet di Pisa (droni e cinema)

21- 23 Ottobre Smau Milano (tre laboratori: )

Novembre 2016 Dronitaly a Milano e Festival ICT

Prossime Tappe associazione

- consultazione su codice di autoregolamentazione in materia di cyberbullismo

(gennaio 2014 )

- convegno sul cyberbullismo presso università degli Studi di Torino (febbraio 2014)

- consultazione sulla Buona Scuola con contributo su pari opportunità e bullismo

-contributo sul nuovo disegno di legge in materia di cyberbullismo

- organizzazione convegni, seminari con istituto Avogadro, Cesedi, tavola Valdese,

Centro Sereno Regis, corsi di formazione per docenti e forze di polizia

- progetto social media e cyberbullismo e adesione alle competenze digitali Agid

- pubblicazione di articoli su riviste specializzate ed ebook in materia di competenze

digitali

- partnership con altre associazioni, audizioni, partecipazioni a bandi

Csig, bullismo e cyberbullismo

Le forme del bullismo

Flaming:l’invio di messaggi elettronici violenti e volgari finalizzati a suscitare

discussioni on line

Harassment:molestie ripetute attraverso l’invio di messaggi elettronici offensivi

Denigration: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria

la sua reputazione o le sue amicizie,.

Impersonation “sostituzione di persona”

Outing and trickery: “rivelazioni ed inganno”

Esclusione

Cyberstalking

Avv. Mauro Alovisio

Strategie

Social Media e Cyberbullismo

Periodo: da gennaio 2015 a

dicembre 2016

Obiettivo: fare conoscere e comprendere

il fenomeno del bullismo e cyberbullismo

Strumenti: ciclo di conferenze ed incontri informativi e formativi in materia di sensibilizzazione,

prevenzione e contrasto sul cyberbullismo, identità digitale, aggressività on line,

sicurezza informatica rivolti a studenti, docenti, genitori e dirigenti,

condivisione di materiali attraverso blog e spazi social

Tappe del progetto: seminari per insegnanti in materia di cyberbullismo in partnership con il Centro Cesedi della Città

Metropolitana di Torino

partecipazione a presentazione del Progetto di contrasto del bullismo della Diaconia Valdese a Pinerolo

prima presentazione delle linee guida del Miur su cyberbullismo nel Nord Italia in sinergia con Istituto

salesiano Rebaudengo di Torino e corso formazione docenti

partecipazione al Festival di innovazione Supernova e al festiva Internet di Pisa

incontro con i genitori su cyberbullismo all’interno del Festival Ada

8 500

Dati: 8 eventi con una partecipazione complessiva di 500 (studenti, giovani, cittadini)

gennaio dicembre

2015

Punti di forza

Interdisciplinarietà dei contributi (professori, ricercatori, avvocati, informatici, esperti

di privacy, e social media education)

Coinvolgimento e partnership di altre associazioni, istituzioni ed enti (Istituto

Avogadro, Centro Sereno Regis) e forze di polizia (Nucleo di prossimità urbana)

Informazione e coinvolgimento dei decisori politici nazionali e locali

Invio contributo sul disegno di legge in materia di bullismo e cyberbullismo e richiesta

di audizione alla Camera dei Deputati

Aspetti da consolidare e migliorare

Maggiore coinvolgimento di Tribunale dei Minorenni, ASL

Partnership con Ordine dei giornalisti

Partecipazione a bandi europei e nazionali in partnership con università, enti e centri

di ricerca (novembre 2015- adesione a tre bandi Miur)

Pubblicazione di libro (contratto di edizione)

Organizzazione di convegni e seminari per anziani

Seminari presso biblioteche e informagiovani

http://competenzedigitali.agid.gov.it/progetto/social-media-e-cyberbullismo

Principali evidenze da replicare

- Utilizzo per finalità didattiche di video, film, libri , canzoni

- Rovesciamento della classe

- Coinvolgimento dei ragazzi come testimonial

- Utilizzo dei materiali e quiz predisposti dal Garante privacy

- Indicazione di siti e libri per approfondire e istruzioni come segnalare episodi di bullismo

- Informazione, formazione e sperimentazione di peer education

- Condivisione dei materiali sui social e utilizzo di licenze creative commons

- Cosa migliorare come Coalizione?

- Organizzazione di laboratori per il Safer Internet Day

Buone prassi

Buone prassi

peer education (formo chi forma)

Agenda

-Nativi e Immigrati digitali

-Cyberbullismo : definizioni, scenari e strumenti

-Linee guida del Miur: Pari Opportunità e hate speech

-Responsabilità

Agenda

-Nativi e Immigrati digitali

-Cyberbullismo : definizioni, scenari e strumenti

-Linee guida del Miur: Pari Opportunità e hate speech

-Responsabilità

Agenda

-Nativi e Immigrati digitali

-Cyberbullismo : definizioni, scenari e strumenti

-Linee guida del Miur: Pari Opportunità e hate speech

-Responsabilità

Gli albori di un nuovo mondo

Avv. Mauro Alovisio

- nessuna distinzione fra off line e on line

●- nuova concezione del tempo e dello spazio

●- sviluppo dell’ internet degli oggetti; (ottobre 2014: i dispositivi mobili superano il

numero della popolazione mondiale: 7,2 miliardi)

●- conseguenze modifiche antropologiche, cognitive, sociali, culturali, organizzative

●-impatto sul mondo educativo, della scuola, del lavoro, sull’organizzazione della

società

»Nel 2010 è stata creata una quantità di dati superiore a quella prodotta dall’uomo

complessivamente negli ultimi 30.000 anni»

Eric Shmidt amministratore delegato di Google

https://www.youtube.com/watch?v=qYnmfBiomlo

●- presenza digital divide fra nativi digitali e immigrati digitali: siamo di fronte ad un’

emergenza educativa?

I nostri figli sono diversi da noi?

Occorre comprendere la diversità dei nostri figli rispetto alle generazioni

precedenti

I nativi digitali sono in simbiosi con la tecnologia

-conoscono

-comunicano

-apprendono

-collaborano

in autonomia, indipendenza, con curiosità e in modo completamente

diverso dagli adulti con frequenza di uso e appropriazione mediale di

internet diversa (cosa fanno on line e la loro rappresentazione)

Avv. Mauro Alovisio

I nuovi mondi

La conoscenza è potere – F. BACONE

Oggi anche i dati e le informazioni sono potere

Più l’informazione è personale più ha potere chi la detiene

Oggetto delle informazioni: hobby, gusti, desideri, età, capacità economica, orientamento politico e sessuale

Dai dati all’identità delle persone

(in 60 secondi su facebook sono caricati 2 milioni di contenuti!)

Internet e privacy

I social network un rischio per un giovane su quattro

"Cyberbullismo in aumento" allarme del Garante della privacy.

"I giovani non hanno la reale percezione del potere della rete. Di come la vita

privata, nell'era dei social network, acquisti un altro peso e i rapporti tutta un'altra

platea: sempre più vasta, sempre più sconosciuta".

Quello che mettete in rete resta. Per sempre. E tra chi lo guarda oggi e chi lo vedrà

fra anni, c'è anche chi non vi conosce e potrebbe usarlo contro di voi".

Antonello Soro, presidente dell'Ufficio del Garante della privacy, valuta la situazione italiana nella Giornata europea della protezione dei dati personali.

Il valore delle informazioni

Internet e privacy

Il primo strumento per tutelare la privacy è la consapevolezza

Etica del digitale

Video su app. e privacy

http://www.garanteprivacy.it/app

Video su social network: Connetti la testa

http://www.garanteprivacy.it/connettilatesta

Video su smartphone e tablet

Fatti Smart

https://www.youtube.com/watch?v=6eF-mwKhrVo

- Right to be let alone “Diritto ad essere lasciati soli” (Warren e Brandeis, Right to Privacy, Harvard Law Review, 1890) diritto alla riservatezza della propria sfera privata, a non subire intrusioni indesiderate nella propria vita intima privacy statica - Pretesa dell’individuo di essere il solo a determinare in che misura egli desidera condividere parte di sé con altri - Diritto al controllo sulla circolazione dei dati ed informazioni che ci riguardono privacy dinamica

Definizione ed origine della privacy

Bentham, Panopticon, 1791

Avv. Mauro Alovisio

Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle

libertà fondamentali o CEDU (Roma 4 novembre 1950)

Direttiva 95/46/CEE “Tutela delle persone fisiche con riguardo al

trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati” e

direttiva 2002/58/Ce privacy nel settore delle comunicazioni

elettroniche

- Legislatore comunitario -“sistema Schengen” per favorire la

circolazione dei lavoratori - l’Italia approva la legge n. 675 del 1996 in

materia di privacy

-Codice in materia di protezione dei dati personali (D L.vo n. 196 del

2003)

-La carta dei diritti fondamentali dell’unione europea (art.8)

Il valore della protezione dei dati

la sicurezza informatica consiste nella protezione dei requisiti:

- di integrità

- di disponibilità

- di confidenzialità di un sistema informativo

- verificabilità

-reattività

rapporto dell’associazione Clusit 2015 gli attacchi informatici: 9 miliardi di danni

solo in Italia

Sicurezza informatica

il regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali (regolamento

2016/679), è stato approvato in data 14 aprile 2016 dal Parlamento Europeo e

pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea del 4 maggio 2016 e prevede alcune

novità importanti:

-rafforzamento dei diritti dei cittadini digitali nell’utilizzo di internet e nei

socialnetwork , portabilità dei dati, informativa, consenso, diritto all’oblio

- introduzione del privacy by design e by default, privacy impact

assessment (valutazione dell'impatto-privacy )

-obbligo di costituire un "data protection officer“

- rafforzamento dei poteri delle autorità nazionali (sanzioni)

- inasprimento delle sanzioni (multe che possono arrivare al 2%-4% del

fatturato o a una cifra massima di 10-20 milioni di euro)

Il nuovo regolamento Europeo

Qualora si applichi l'articolo 6, paragrafo 1, lettera a), per

quanto riguarda l'offerta diretta di servizi della società

dell’informazione ai minori, il trattamento di dati

personali del minore è lecito ove il minore abbia

almeno 16 anni.

Ove il minore abbia un'età inferiore ai 16 anni, tale trattamento

è lecito soltanto se e nella misura in cui tale consenso è

prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità

genitoriale.

Gli Stati membri possono stabilire per legge un'età inferiore a

tali fini purché non inferiore ai 13 anni.

(art.8)

Il nuovo regolamento Europeo e minori (a)

2. Il titolare del trattamento si adopera in ogni modo

ragionevole per verificare in tali casi che il consenso sia

espresso o autorizzato dal titolare della responsabilità

genitoriale sul minore, in considerazione delle

tecnologie disponibili.

3. Il paragrafo 1 non pregiudica le disposizioni generali del

diritto dei contratti degli Stati membri, quali le norme sulla

validità, la formazione o l’efficacia di un contratto rispetto a un

minore.

Il nuovo regolamento Europeo e minori (b)

Internet e privacy

Il primo strumento per tutelare la privacy è la consapevolezza

Etica del digitale

Video su app. e privacy

http://www.garanteprivacy.it/app

Video su social network: Connetti la testa

http://www.garanteprivacy.it/connettilatesta

Video su smartphone e tablet

Fatti Smart

https://www.youtube.com/watch?v=6eF-mwKhrVo

Internet e privacy

primo strumento per tutelare la privacy è la consapevolezza.

http://www.garanteprivacy.it/app

Scenari attuali

«Nel 2010 è stata creata una quantità di dati superiore a quella

prodotta dall’uomo complessivamente negli ultimi 30.000 anni»

Eric Shmidt, amministratore delegato di Google

Non vi è più alcun confine fra l’on line e l’off line, vita reale e vita

digitale

SPOT BELGA sull'ingenuità delle persone riguardo i propri dati

personali in pasto ai social network

https://www.youtube.com/watch?v=qYnmfBiomlo

Hai spiegato a tuo figlio che non deve toccare il fornello acceso, lo hai educato ad

attraversare la strada, a “non prendere caramelle dagli sconosciuti”... ma gli hai insegnato a riconoscere i segnali di pericolo della rete?

Gli hai insegnato a difendersi dalle aggressioni di potenziali provocatori o

molestatori on-line?

A non raccontare a tutti, anche a sconosciuti, particolari della sua vita privata e di quella degli amici?

Hai mai provato a navigare insieme a tuo figlio? Gli hai chiesto di mostrarti come

si usa Internet e le reti sociali alle quali è iscritto?

(linguaggio tra generazioni) http://www.youtube.com/watch?v=Zkd3hcEhYjA

Genitori e social media (a)

Se vedi tua figlia turbata, le chiedi come è andata la giornata con i suoi gruppi sui

social network?

Provi mai a farti spiegare dai tuoi figli quali sono gli argomenti di discussione più

interessanti sui social network in quel momento?

Ti informi se i tuoi figli hanno conosciuto nuovi amici in chat?

Pericoli di Internet - reale e virtuale - Dov'è Klaus?

http://www.youtube.com/watch?v=KoFUr3h0Yxc

Genitori e social media (b)

Casi concreti

Verso un uso consapevole dei media digitali

Era della comunicazione digitale

-il 91% dei giovani tra 14 e 18 anni è iscritto ad almeno un social

network

l'87% usa uno smartphone connesso a internet

-Cyberbullismo

ll 52% dei presidi italiani ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale,

il 10% di sexting e il 3% di adescamento online.

-Genitori

i genitori hanno poca consapevolezza e tendono a sminuire il

fenomeno, dice l'81% dei dirigenti scolastici

● Indagine Censi sui dirigenti scolastici marzo 2016

http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

A che punto siamo?

Indagine Censis «Verso un uso consapevole dei

media digitali» marzo 2016- dirigenti scolastici

Indagine Censis sui dirigenti scolastici marzo 2016 http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

Indagine Il tempo del web. Adolescenti e genitori online a cura di Doxa Kids e Telefono azzurro

Febbraio 2016

Indagine Istat sul bullismo e cyberbullismo

Dicembre 2015

http://www.istat.it/it/archivio/176335

●(materiali nella cartella valigia degli attrezzi)

Verso un uso consapevole dei media digitali

Era della comunicazione digitale

-il 91% dei giovani tra 14 e 18 anni è iscritto ad almeno un social

network

l'87% usa uno smartphone connesso a internet

-Cyberbullismo

ll 52% dei presidi italiani ha dovuto gestire episodi di bullismo digitale,

il 10% di sexting e il 3% di adescamento online.

-Genitori

i genitori hanno poca consapevolezza e tendono a sminuire il

fenomeno, dice l'81% dei dirigenti scolastici

● Indagine Censi sui dirigenti scolastici marzo 2016

http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

A che punto siamo?

Indagine Censis sui dirigenti scolastici marzo

2016 Verso un uso consapevole dei media digitali

Indagine Censi sui dirigenti scolastici marzo 2016 http://www.censis.it/7?shadow_comunicato_stampa=121051

Indagine Il tempo del web. Adolescenti e genitori online a cura di Doxa Kisd e Telefono azzurro

Il tempo del web. Adolescenti e genitori online”, realizzata da SOS Il Telefono Azzurro Onlus (c)

● Acquisti online. Altro dato sorprendente della ricerca riguarda

l’uso del denaro che gli adolescenti fanno sulla rete. Un

intervistato su 10 confessa di aver proceduto a un acquisto senza

accorgersene, ma quello che salta all’occhio è che più di 2 su 3

(38%) compra regolarmente con carta dei genitori (63%) o con

propria (22%).

● Una serie di allarmi lanciati dagli adolescenti italiani a cui spesso

i genitori non sono in grado da soli di dare risposta: il 71% degli

intervistati dichiara di non aver mai sentito parlare di sexting, il 12%

di non saper cos’è il cyberbullismo.

Rapporto Istat giovani e bullismo

● Comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi: Bullismo

● Nel 2014, poco più del 50% degli 11-17enni ha subìto qualche episodio offensivo, non rispettoso

e/o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nei 12 mesi precedenti. Il 19,8% è vittima assidua di

una delle "tipiche" azioni di bullismo, cioè le subisce più volte al mese. Per il 9,1% gli atti di

prepotenza si ripetono con cadenza settimanale.

● Hanno subìto ripetutamente comportamenti offensivi, non rispettosi e/o violenti più i ragazzi 11-

13enni (22,5%) che gli adolescenti 14-17enni (17,9%); più le femmine (20,9%) che i maschi (18,8%).

Tra gli studenti delle superiori, i liceali sono in testa (19,4%); seguono gli studenti degli istituti

professionali (18,1%) e quelli degli istituti tecnici (16%).

● Le vittime assidue di soprusi raggiungono il 23% degli 11-17enni nel Nord del paese. Considerando

anche le azioni avvenute sporadicamente (qualche volta nell'anno), sono oltre il 57% i giovanissimi

oggetto di prepotenze residenti al Nord.

● Tra i ragazzi utilizzatori di cellulare e/o Internet, il 5,9% denuncia di avere subìto ripetutamente

azioni vessatorie tramite sms, e-mail, chat o sui social network. Le ragazze sono più di frequente

vittime di Cyber bullismo (7,1% contro il 4,6% dei ragazzi).

● Le prepotenze più comuni consistono in offese con brutti soprannomi, parolacce o insulti (12,1%),

derisione per l'aspetto fisico e/o il modo di parlare (6,3%), diffamazione (5,1%), esclusione per le

proprie opinioni (4,7%), aggressioni con spintoni, botte, calci e pugni (3,8%).

● Il 16,9% degli 11-17enni è rimasto vittima di atti di bullismo diretto, caratterizzato da una relazione

vis a vis tra la vittima e bullo e il 10,8% di azioni indirette, prive di contatti fisici. Tra le ragazze è

minima la differenza tra prepotenze di tipo "diretto" e "indiretto" (rispettivamente 16,7% e 14%). Al

contrario, tra i maschi le forme dirette (17%) sono più del doppio di quelle indirette (7,7%).

● http://www.istat.it/it/archivio/176335

Generazioni Connesse- ricerca 2016 ●Generazione Z, i nati tra il 1996 e il 2010,

●un’indagine affidata da Generazioni Connesse a Skuola.net e all’Università degli

Studi di Firenze.

Dalla ricerca emerge che il 17% degli intervistati rimane connesso tra le 5 e le 10 ore

al giorno (considerando l’uso integrato di personal computer, tablet e cellulare). Una

percentuale analoga di ragazzi si dichiara sempre connessa.

Nel mondo dei giovanissimi sono le chat a farla da padrone: Whatsapp è la piattaforma

preferita dal 90% degli intervistati, una percentuale superiore a quella registrata dai

social network come Facebook (64%), Instagram (61%) e Youtube (58%). Quasi la

totalità degli intervistati, più del 90%, confessa di usare quotidianamente le chat.

Tra questi ci sono anche giovanissimi che sviluppano una certa dipendenza: sono quelli

a rischio vamping, che chattano anche di notte (6%), oppure quelli che lo fanno ogni

volta che possono, anche quando è vietato, come a scuola (26% circa).

I ragazzi sono online ben prima dei 14 anni ma, per fortuna, sono sempre più attenti

alla loro privacy. Temono i bulli digitali, ma ancora in troppi sottovalutano il

cyberbullismo, tanto che solo l’8% ammette di aver intenzionalmente vessato un

coetaneo, mentre 1 su 10 banalizza il proprio comportamento come semplice scherzo.

●Con Legge 13 luglio 2015 , n. 107

art.1 , comma 7

Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali

disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per

la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia,

in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del

monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei

curricoli e degli spazi di flessibilità nonché in riferimento a iniziative di

potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il

raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:

-prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico;

potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con

bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati

anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi

del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di

indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal

Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca il 18 dicembre 2014;

Riforma Buona Scuola (a)

- Legge 13 luglio 2015 , n. 107

d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva democratica attraverso

la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e

il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della

solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei

doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-

finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita';

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto

della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali;

h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare

riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei

social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo

del lavoro;

.

Riforma Buona Scuola (b)

contributo Csig di Ivrea Torino alla consultazione

«l’articolo sull’educazione va inserito tra i primi articoli della

dichiarazione (all’ art.2) e non all’art.13 della bozza di dichiarazione in

quanto si tratta di un aspetto strategico per lo sviluppo del nostro paese (uno di

più arretrati in Europa v. ritardi di carattere culturale, politico e tecnico v.

criticità del digital divide) e rientra nel dovere costituzionale del diritto

all’istruzione

-Educazione come fattore di cittadinanza e sviluppo delle società

-conoscere ed imparare ad utilizzare internet

-conoscere i propri diritti e i propri doveri su internet

come è finita? L’articolo sull’educazione è il terzo della dichiarazione!

http://www.camera.it/leg17/1179

Dichiarazione dei diritti su internet

e-book Cyberbullismo

www.wister.it

Avv. Mauro Alovisio

Alovisio M., I nostri dati personali e la rete, in “Educare ai tempi di Internet”, Edizione Elledici, Torino, 2010

Alovisio M., Il Cyberbullismo: scenari e profili giuridici ed il tentativo di codice di autoregolamentazione in

«La rete ed il fattore conoscenza » a cura di Marzano F.

Montegione S. , Pietrafresa E., Edizione Wister, 2014

Alovisio M., Le Linee guida su bullismo e cyberbullismo , Quotidiano giuridico, Ipsoa, 2015

Bruschi B. Iannacone A, Quaglia R. , Crescere Digitali, Aracne, 2011

Genta M.L. Brighi A e Guarini A, Cyberbullismo, Ricerche e strategie di intervento, Franco Angeli, 2013

Ozenda M., Bissolati L., Sicuri in rete, Guida per genitori e insegnanti all’uso consapevole di Internet e dei

socialnetwork, Hoepli, 2013

Pennetta, A.L, La responsabilità giuridica per atti di bullismo, Giappichelli, 2014

Rossetti A., Educazione digitale, 40k Unofficial, 2014

Senor M., Cyber bullismo: poco cyber, molto drama, Medialaws, 2014, http://www.medialaws.eu/cyber-bullismo-

poco-cyber-molto-drama

Sposini. C. , Il medodo anticyberbullismo per un uso consapevole di internet e dei social networks, San Paolo

Edizioni, 2014

Tirocchi S., Sociologie della Media Education. Giovani e media al tempo dei nativi digitali, Franco Angeli, 2012

Ziccardi. G. . L' odio online. Violenza verbale e ossessioni in rete, Cortina, 2016

Per approfondire

slide edite in creative commons attribuzione non commerciale

Avv. Mauro Alovisio

Presidente Csig Ivrea Torino www.csigivreatorino.it

Fellow del centro di ricerca su Internet e Società Nexa

3333597588

slide edite con licenza creative commons 3.0 (IT BY-NC-SA)

per approfondimenti:

[email protected]

LinkdIn: Mauro Alovisio

Twitter: Mauro Alovisio

Grazie per attenzione!