cyberbullismo cyberharassment
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#d2dtodi #wister
Foto di relax design, Flickr
Social media e cybermolestie:
(cyberbullismo e cyberstalking)
Emma Pietrafesa

#d2dtodi #wister
Social Media (User Generated Content e/o Counsumer Generated Media) =
•tecnologie e pratiche online (applicazioni del web) che gli utenti adottano per
condividere contenuti testuali, immagini, video e audio;
•media che sono abbastanza flessibili per soddisfare le capacità sociali dei cittadini (Shirky 2008)
Comprendono diverse categorie di media sociali molto diversificate tra loro: Blog (prima forma apparsa), podcasting, istant messaging, social network, wiki, tagging,
Rss…(i.e.Youtube, Slidesshare, Twitter, Wikipedia, Filckr, Facebook, MySpace etc…)
ma con uguali caratteristiche:
• Favoriscono la creazione di legami tra gli utenti;
• Sono altamente decentralizzate;
• Il loro funzionamento si basa su norme sociali emergenti;
• Sono estremamente flessibili;
“Internet non esiste, esistono le persone, non esiste la community,
esiste il raggrupparsi, le tecnologie che abbiamo adesso servono
per questo: per raggrupparsi e organizzarsi” (S. Iaconesi – Internet Festival Pisa, 2012)

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Fonte: www.robertoscano.info
http://www.surfab.it/wp-content/uploads/2010/01/willy_coyote.jpg
I Social Network sono
invece reti “chiuse” ovvero
piattaforme software di
proprietà per accedere alle
quali è necessario registrarsi e
creare un proprio profilo,
fornendo informazioni
personali e firmando una
relativa liberatoria per
l’utilizzo.
Funzionamento e regole sono
stabilite autonomamente e in
assoluta libertà dal
proprietario della piattaforma

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Fonte dati: http://www.lse.ac.uk/media@lse/research/EUKidsOnline/EU%20Kids%20III/Classification/Country-classification-report-EU-Kids-Online.pdf
In Italia il 60% dei ragazzi
usa internet tutti i
giorni o quasi

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Dati Istat 2011-2012
Graphic Design: Fabrizia Monticelli
Illustrazioni: Angela Bornia.
Fonte: Slideshare.com

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Il 57% dei ragazzi italiani di età compresa tra i 9 e 16 anni ha un
profilo su un sito di social network
il 35% di questi profili è pubblico ovvero visibile a chiunque.

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Fonte dati: http://www.lse.ac.uk/media@lse/research/EUKidsOnline/EU%20Kids%20III/Classification/Country-classification-report-EU-Kids-Online.pdf

#d2dtodi #wister
• Le differenze di età
e genere sono
significative: i più piccoli
non hanno competenze
di base
• Le diverse competenze
sono correlate:
maggiori safety skills
migliorano anche le
information skills e
viceversa
Fonte: http://www.lse.ac.uk/media@lse/research/EUKidsOnline/ParticipatingCountries/PDFs/IT%20SIPppt.pdf
Competenze e consapevolezze

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“Il Web è social e amplifica le dinamiche psicologiche e sociali umane: riassume
digitalmente le strutture sociali spontanee umane, replicandone le
dinamiche, le regole e le distorsioni” (D. Chieffi Social media relations, 2013)

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Dove? Luoghi di vita e di lavoro
(Settori più a rischio: scolastico, medico, infermieristico, ICT)
E-mail 50%; Chat room 35%; Gruppo di discussione 15%; Siti web 31%; Siti di social networking 33%; Instantmessaging 31%; telefoni cellulari57% sms 17%; Blog23%; Altro17%.
Fonte dati: Report on the ETUCE survey on cyber-harassment (2010)
35-40% delle molestie avvengono con strumenti ICT

#d2dtodi #wister
cyber stalking
cyber molestie
Cyber
bullismo
Uso distorto delle ICT (Information Communication Technologies) o altri strumenti tecnologici per perseguire incessantemente individuo, o gruppi di individui, con l'intenzione di: •spaventare o imbarazzare la vittima; • rovinarne la reputazione; •furto dell’identità reale o in rete della vittima; •distruggere dati; •sfruttare e molestare sessualmente la vittima, ecc
I giuristi anglofoni distinguono tra cyberbullying (tra minorenni) cyberharassment (tra adulti oppure tra adulto e minore) Il termine cyberbullying è stato coniato dall'educatore canadese Bill Belsey

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27% bullismo
di cui
14% molestie e atti
attraverso tutti gli
strumenti ICT

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in ottica di genere:
al crescere dell’età anagrafica aumenta percezione del fenomeno
soprattutto tra le giovani ragazze relative alle molestie di
tipo sessuale o comunque ad esso legate (vedi cyberstalking)

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Il cyberbullismo (Nancy Willard)
•Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali;
•Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente la reputazione, via e-mail,
messaggistica istantanea, gruppi su social network ecc;
•Sostituzione di persona (impersonation): farsi passare per un'altra persona per spedire
messaggi o pubblicare testi reprensibili;
•Rivelazioni (exposure): pubblicare informazioni private e/o imbarazzanti su un'altra persona;
•Inganno: (trickery); ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o
condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.
•Molestie (harassment): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno;
•Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare un
sentimento di emarginazione;
•Cyber-persecuzione (cyberstalking): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a
incutere paura; Fonte: Educator's Guide to Cyberbullying

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Fonte: Social Media & Cyber Bullying September 2013 Andy Cronin & Simon Small
In Canada…

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Il fenomeno negli Stati Uniti :
• 52% of students who reported being cyber bullied;
• 33% teens who have experienced cyberthreats online;
• 25% teens who have been bullied repeatedly through their cell phones or
the internet;
• 11% of teens who have had embarrassing or damaging pictures taken of
themselves without their permission, often using cell phone cameras;
• 52% teens who do not tell their parents when cyber bullying occurs;
Fonte: Bureau of Justice Statistics,
US Department of Health and
Human Services, Cyberbullying
Research Center
Date Verified: 5.7.2013
Fonte: www.besteducationdegrees.com

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SOURCE: U.S. Department of Justice, Bureau of Justice Statistics, School Crime Supplement (SCS) to the National Crime Victimization Survey, 2011.
In 2011 9 % of students ages 12– 18 reported being cyber-bullied anywhere during the
school year:
4% reported that another student had posted hurtful information on the Internet
4% reported being subject to harassing text messages;
3% reported being subject to harassing instant messages,
2%reported being subject to harassing e-mails;
1% each reported having their private information purposefully shared on the Internet,
being harassed while gaming, and being excluded online.

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Fonte: TRU Insight and McAffe maggio 2012

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• 18% essere esposti a contenuti offensivi e potenzialmente pericolosi
(incitazioni all’odio 12%; all’anoressia 10% forme di autolesionismo 7%, consumo di
sostanze stupefacenti 7%, suicidio 5%);
• i6% uso improprio dei dati personali (password 7%, informazioni personali 4%,
truffe online 1%);
• esposizione alle immagini sessuali (7%).
(Fonte dati: Ricerca Eu Kids Online Network (33 Paesi) dati rilevati su campione di 25 Paesi europei)
In Italia…
(Fonte: ricerca Eu Kids Online )

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(4%) sexting ovvero messaggi sessualmente espliciti e/o immagini
principalmente tramite telefono cellulare, ma anche tramite altri mezzi
informatici;
(4%) incontri offline con i contatti online;
(2%) cyberbullismo I dati sull'incidenza sono al momento inferiori alla
media europea (6%). Va considerato però che i bambini italiani hanno meno
competenze nell’uso di internet rispetto alla media dei coetanei
europei.
(Fonte: ricerca Eu Kids Online )
Infatti proprio il fenomeno del
cyberbullismo e la ricezione di
messaggi sgradevoli o offensivi
turba maggiormente i nostri
ragazzi: il 27% sostiene di essere
'molto turbato', il 47%
'abbastanza sconvolto' e il 12%
'un po' sconvolto 'da messaggi
sgradevoli o dannosi in linea.

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Percezione dei genitori europei:
Solo il 29% dei genitori di bambini che
hanno subito atti di bullismo online ne è
consapevole
mentre
il 15% dichiara di non esserne informato;
il 56% esclude che questo sia mai accaduto;
La consapevolezza aumenta tra i genitori
di ragazze e di adolescenti tra 11-14 anni;
Elevati livelli di inconsapevolezza da parte
dei genitori si riscontrano in Cipro, Ungheria,
Italia, Grecia e Romania;
I genitori più informati sono in Finlandia,
Olanda, Austria.
Fonte
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Fonte
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Alcune riflessioni:
1) Bullismo tradizionale e
cyberbullismo sono
strettamente correlati coloro che sono vittime di bullismo a
scuola, sono vittime di bullismo on line
e coloro che sono bulli off line lo
diventano anche in rete; ( Hinduja e Patchin , 2009; Kowalski & Limber , 2013; Ybarra , Diener -Ovest , e Foglia, 2007)
2) Le ragazze adolescenti hanno
una maggiore probabilità rispetto ai
ragazzi di sperimentare
cyberbullismo (come vittima e
autore del reato) ( Studi internazionali: Floros et al , 2013;
Kowalski et al , 2008; Hinduja & Patchin , 2009; Schneider et al . . . 2012)
le adolescenti di 13-16 anni hanno
subito più esperienze di
cyberbullismo (7%) (dati europei Eu KIDS)

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USA: 39% della popolazione vittima di cyber molestie Data Collection: National Crime Victimization Survey (NCVS)
il 33% delle cyber molestie sono a sfondo sessuale nel 60% dei casi versus donne e giovani donne

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Tipologie comuni di cyber stalker
Ossessivo: ex-partner che rifiuta fine relazione
Delirante: estraneo con disturbi mentali (schizofrenia, delirio,
disordine bipolare etc) convinto di essere destinato alla vittima e
di avere un rapporto con essa
Vendicativo: conoscente, amico, gruppo
Troll: nel gergo di internet, e, in particolare, delle comunità virtuali,
si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite
messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza
senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli
animi

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Fonte
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(2010)
Cyber stalker e maggiori cause
39 % partner o ex 36% persone conosciute
33% estranei (Dati 2011 UK)

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E-mail 32 % Facebook 16% Websites 10.5% Texting 7.25% Message Boards 7% Blogs 4.25%
Chat 4% Twitter 3% Gaming 2.5% Instant Messaging 2.5% YouTube 1.5%
E-mail 50% (soprattutto gli uomini) Chat room 35% Gruppo di discussione 15% Siti web 31% Social networking 33% Instant messaging 31% (soprattutto gli uomini) telefoni cellulari 57% sms 17% Blog 23% Altro17%
Fonte
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(2010)
Strumenti utilizzati: Canada versus Europa

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Initial Contact Environment with Harasser
Fonte: Cyberstalking in the United Kingdom An Analysis of the ECHO Pilot Survey 2011
4% da Online a OFFline ovvero
Face to Face
Casi di Stalking

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(Fonte: Sam Houston State University. "New study examines victims
and cyberstalking“ ScienceDaily, 12 Feb. 2013. Web. 18 Nov. 2013.)
USA: New study 2012 compares the similarities and differences in experiences reported by victims of stalking and cyberstalking:
nei casi di stalking: circa il 70% delle vittime sono donne (40.8 years old); 40% dei casi violenza domestica; nei casi di cyberstalking: vittime femminili rappresentano circa il 58% (38.4 years old)
UK: Sondaggio del 2011 il 35% delle vittime di cyberstalking erano uomini che lamentavano minacce, danni alla reputazione e perdite finanziarie.

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Fonte
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Malgrado natura e diversità del fenomeno cyberstalking la varietà di risposte emotive che le vittime hanno riferito sono legate alle stesse tipologie dello stalking.
Includono paura, depressione, stress, ansia, diminuzione dell'autostima, e una perdita di fiducia nelle altre persone.
Main Fear (Maggiori Ansie) Total Male Female Physical injury to self 23.8% 14.7% 28.0% Injury to feelings 13.0% 10.5% 13.8% Damage to reputation 34.3% 46.3% 28.4% Financial loss 1.9% 3.2% 1.3% Physical injury to significant others 5.9% 5.3% 6.2% Other 21.3% 20.0% 22.2%

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Fear Distress All 80.9% 94.1% Male 76.8% 90.5% Female 82.7% 95.6%
Fonte
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Conclusioni •Cyber harassment (cyber molestie) = uso distorto tecnologia •Maggiore consapevolezza utilizzo strumenti ICT •Differente percezione situazioni di pericolo anche on
line tra ragazzi e adulti
Ma ridurre l’impiego e/o imporre il divieto nell’uso dei social media
per ridurne i rischi connessi comporterebbe solo il perdurare e
perpetrare dell’attuale situazione di esclusione digitale dei
bambini italiani nel contesto europeo e mondiale

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Le ICT fattore chiave di: •promozione culturale tra i cittadini: l'innovazione è un seme da impiantare nelle istituzioni e che può creare un vantaggio competitivo per le aziende nel breve periodo; •cambiamento nell’ambito organizzativo-gestionale con impatto su ambienti di lavoro, ambienti di vita e condizioni stesse di lavoro; •risposta alle grandi sfide della società: invecchiamento della popolazione attiva, attenzione a nuovi modelli di supporto socio-sanitari; energia sostenibile; istruzione; prevenzione e sicurezza, ecc •forza e perno dei cambiamenti sociali: i social media con i propri formati partecipativi hanno traslato i mondi fisici in quelli virtuali e viceversa in maniera dinamica e fluida favorendo condivisione di saperi e competenze necessari alla crescita personale e professionale;
Fonte:http://romebusinessschool.it/sviluppo-personale/

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