BS “strutturato” = ciascuno deve esprimere propria idea...
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BRAINSTORMING
• BS “strutturato” = ciascuno deve esprimere
la propria idea a turno
• BS “non strutturato” = ciascuno esprime la
propria idea senza rispettare turni
Spinge ognuno a partecipare,
ma può portare contributi “forzati” e
non spontanei
L’atmosfera generale è più rilassata,
ma i meno estroversi possono rimanere
un po’ “schiacciati”
Tipologie:
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• Gruppo di persone in numero inferiore a 12 (limite
inferiore indicativo di 5)
• Disposizione a ferro di cavallo, così che tutti vedano tutti
• Atmosfera distesa e desiderio di partecipazione
• Strumenti per scrivere e prendere appunti (se possibile
lavagna visibile da tutti per redigere la “lista delle idee”)
• Regole del BS note a tutti (eventualmente richiamate dal
facilitatore)
• Chiara identificazione e spiegazione al gruppo del tema
• Durata limitata (solitamente inferiore ai 30 minuti)
BRAINSTORMING
Come preparare una sessione di Brainstorming:
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• Fissare in modo chiaro e non vago l’argomento
• Non criticare nessuna idea, né ragionarci sopra
• Andare a ruota libera (OK anche le idee pazze, perché
possono essere spunto per generarne altre valide)
• Obiettivo: massima quantità di idee generate, non
qualità
• Trascrivere ogni idea, anche se già esposta in altro
modo
• Lista delle idee visibile a tutti
• No al “mattatore” !
BRAINSTORMING
Come condurre una sessione di Brainstorming:
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Un Caso (tratto da A.M. Chauvel)CAUSE POTENZIALI DEL PROBLEMA
“CONSISTENZA GRANULOSA DELLA CREMA”
1. Il tasso di umidità del latte
evaporato
2. La fonte di riscaldamento
3. Il controllo della temperatura
4. Il miscelatore nel paiolo
5. La % di materia solubile
contenuta nella cioccolata
6. La portata della pompa n°1
7. La durata di riscaldamento
della miscela
8. La qualità dello zucchero
9. Le dimensioni del paiolo di
cottura
10. La taratura del viscosimetro
11. La viscosità dello sciroppo di mais
12. L’esperienza dei nuovi impiegati
13. La formazione del personale
14. La velocità di rotazione del
miscelatore
15. L’angolo delle eliche del
miscelatore
16. La taratura del termometro
17. Lo standard di riferimento del
colorimetro
18. La % di grasso nel burro
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Un esempio: i problemi individuati da una classe in relazione
all’apprendimento in un corso di formazione
1. novità argomenti2. difficoltà confronto con altri partecipanti3. costanza studio4. distanza argomenti con propria realtà5. tempo scarso6. mancanza conoscenza aziendale 360 gradi
partecipanti7. carenza materiale didattico8. mancanza simulazione esame9. troppa teoria su alcuni argomenti10. difficoltà seguire argomenti che richiedono
conoscenze di base11.scarsa focalizzazione dei concetti12.mancanza programma dettagliato di tutto il qsm13.poca finalizzazione su argomenti di proprio interesse
in azienda14.mancanza filo logico15.difficoltà di memorizzazione norme, concetti non
maggiormente approfonditi16.poche esercitazioni17.necessità di legare concetti teorici ad aspetti
applicativi18.mancanza individuazione argomenti più importanti19.poca capacità di sintesi nello studio20.insegnamento non omogeneo21.poco studio22.distanza fase aula fase studio casa23.materiale didattico ripetitivo e non integrativo della
lezione24.mancanza metodo studio25.scarso approfondimento di alcuni argomenti
26. poca applicabilità alla propria realtà27. difficoltà ad apprendere termini tecnici28. pochi esercizi di verifica extra esami29. insuff conoscenze di base su alcune tematiche30. aula differenziata conoscenze di base31. scarsa applicazione degli strumenti alla realtà32. mancanza nel materiale didattico di specifici
esercizi di apprendimento33. necessita di studiare per studenti lavoratori in
ore poco efficienti34. linguaggio in alcune dispense poco chiaro35. poca abitudine all’apprendimento36. scarso collega fra gli argomenti37. stesso docente per stessa materia provoca
noia38. scarsa applicazione guidata39. poca esperienza aziendale su alcuni arg da
parte dello stud40. scarsa rispondenza arg con la realtà aziendale41. scarso stimolo all’apprendimento42. mancanza di riferimenti per
chiarimenti/assistenza didattica43. migliore definizione apprendimento per ogni
modulo44. ritmo espositivo diverso dei docenti45. differenti competenze discenti che
impediscono approfondimenti specifici46. mancata discussione risultati prove di esame47. poca chiarezza obiettivi studio (esame o
professionalità) 48. dicotomia obiettivi (docenza, azienda, discenti)
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Un esempio: i problemi individuati da una classe in relazione
all’apprendimento in un corso di formazione
Risultati della votazione di priorità
1. tempo scarso
2. insufficienti conoscenze di base su alcune
tematiche
3. dicotomia obiettivi (docenza, azienda, discenti)
4. mancanza simulazione esame
5. pochi esercizi di verifica apprendimento extra esami
6. materiale didattico
7. mancanza nel materiale didattico di specifici esercizi di apprendimento
8. necessità di legare concetti teorici ad aspetti applicativi
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10. DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO
Permette di organizzare e di visualizzare le
cause potenziali di un problema.
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EFFETTO
MATERIALIMANODOPERA
MACCHINE
Le 4 classiche categorie di cause
“4M”
METODI
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EFFETTO
HARDWAREUTENTE
AMBIENTE
…ma non le sole possibili !
SOFTWARE
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VARIAZIONE
DIMENSIONALE
MACCHINAOPERATORI
PARTI E
MATERIALI METODO
GRADO DI
FISSAGGIO
QUALITA’ DEL
MATERIALE
SALUTE
.
LAVORO
COMPONENTE
DIMENSIONE
ATTENZIONE
SPIRITOABILITA’
ADDESTRAMENTO
UTENSILI
POSIZIONAMENTO
MANUTENZ.
FATICA MALATTIA
ESPERIENZA
FORMA
FORMAZIONE
STOCCAGGIO
DIAMETRO
PROFILO
ORDINE
FISSAGGIO
VELOCITA’
PROCEDURA
POSIZIONE
ANGOLO
CONCENTRAZIONE
ISPEZIONE
SET-UP
ABRASIONE
DEFORMAZIONE
FUNZIONAMENTO
BILANCIAMENTO
STABILITA’
Diagramma Causa Effetto
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CAFFÈ
CATTIVO
MATERIALEMACCHINA
MANODOPERAMETODO
TIPO DI CAFFÈ
IMPORTATO/NAZIONALE
TIPO DI
DOLCIFICANTE
MACINATURA
SOLUBILE
ACQUA
TIPO DI
CONTENITORE
MANUALE
AUTOMATICA
NAPOLETANA
ESPRESSO
CON FILTRO/
SENZA FILTRO
TEMPO
QUANTITÀ CAFFÈ
TAZZINA NON
RISCALDATATEMPERATURA
ESPERIENZA
ABILITÀ
PREFERENZA
( LUNGO/ FORTE)
un caffè … cattivo
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CAPSULA
PERDITE NEI
CONTENITORI
MANO D’OPERA METODI
MATERIALI
RILEVATORE
CONTROLLI
CONTENITORE
STERILIZZATORE
PRESSIONE
INCAPSULATORE
LINEA
AMBIENTE
ILLUMINAZIONE
RUMOREUMIDITA’
MEZZI
Diagramma Causa Effetto
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DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO
IN FORMA DI PROCESSO
È una variante, la cui caratteristica è di
presentare le cause potenziali del problema non
raggruppate per famiglie, ma posizionate in
modo sequenziale lungo le tappe di
realizzazione del processo, al quale il problema
è riferito.
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SCARICO CONTENITORI
PULIZIA/LAVAGGIO
RIEMPIMENTO
INCAPSULAMENTO
PERDITE NEI CONTENITORI
VELOCITÀ
URTI
ATTREZZATURA
ATTREZZATURA
ATTREZZATURA
ATTREZZATURA
REGOLAZIONE
ACQUA
PRODOTTO
CONTENITORE
CAPSULA
FESSURE
PLANARITA’
PRESSIONE
TEMPERATURA
QUANTITA’
TEMPERATURA
PERFORATA
METALLO
SENZA GIUNTO
INVERTITORE
REGOLAZIONE GUIDE
CORONA DI GUIDA
SPAZIO LIBERO
SERRAGGIO
PRESSIONE
POSIZIONAMENTO
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11. VOTO
• Permette di effettuare la scelta fra le proposte
presentate dai partecipanti ad un gruppo.
• Il voto è tipicamente usato in circostanze quali:
– la scelta del problema da affrontare
– la selezione delle cause sulle quali investigare
– la decisione riguardo alle soluzioni da adottare
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Possibili modalità di votazione
A) VOTO SEMPLICE
B) VOTO PONDERATO
C) MATRICE DI PONDERAZIONE
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A) VOTO SEMPLICE
Procedura:
• Votare individualmente 3 soggetti (o un
qualsiasi altro numero prefissato) fra tutti
quelli presentati
• Classificare i soggetti in base al punteggio
ottenuto (ad ogni voto corrisponde un
punto)
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I problemi del reparto
VOTI TOTALEARGOMENTI
OBIETTIVI TROPPO AMBIZIOSI II 2
RITMI DI PRODUZIONE ECCESSIVI IIII 5
SCARSA MOTIVAZIONE PERSONALE III 3
LONTANANZA DA ALTRI REPARTI IIII II 7
LOGISTICA INTERNA INADEGUATA II 2
MANCANZA MENSA INTERNA III 3
CARENZA DI PERSONALE IIII III 8
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B) VOTO PONDERATO
Procedura:
• Votare individualmente 3 soggetti (o un
qualsiasi altro numero prefissato) fra tutti
quelli presentati, assegnando un punteggio
da 1 a 3 in ordine di importanza crescente
• Classificare i soggetti in base al punteggio
ottenuto
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I problemi del repartoARGOMENTI PARTECIPANTI PUNTEGGIO
TOTALE
A B C D E F G H I L
Obiettivi troppo ambiziosi 1 1 2
Ritmi di produzione eccessivi 3 1 2 1 2 3 12
Scarsa motivazione personale 2 1 2 5
Lontananza da altri reparti 2 3 1 2 1 2 3 1 15
Logistica interna inadeguata 3 3 6
Mancanza mensa interna 1 1 2
Carenza di personale 3 2 3 3 3 2 2 18
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C) MATRICE DI PONDERAZIONE
Procedura:
• Paragonare ciascun soggetto, uno dopo l’altro, con tutti gli altri. Se il soggetto è ritenuto:
- molto più importante, segnare +3
- più importante, segnare +2
- poco più importante, segnare +1
- ugualmente importante, segnare 0
- poco meno importante, segnare -1
- meno importante, segnare -2
- molto meno importante, segnare -3
• Classificare i soggetti in base al punteggio ottenuto
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1. Obiettivi troppo ambiziosi
2. Scarsa motivazione personale
3. Lontananza da altri reparti
4. Logistica interna inadeguata
5. Carenza di personale
SOGGETTIPARAGONI
1 2 3 4 5
+ + -
1 0 2 2 3
- - -
2 1 3 0
+
3 0 3
-
2 0
TOT. ( + )
PER RIGA
TOT. ( - ) PER COLONNA 0 0 2 1 7
RIPORTO ( + ) PER RIGA 3 0 3 0 0
TOTALE FINALE 3 0 5 1 7
0
I problemi del reparto
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12. MATRICE MULTI-CRITERI
Permette di scegliere la soluzione da attuare
fra tutte quelle proposte dal gruppo di
lavoro, tenendo conto di criteri di selezione
prestabiliti
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Centraggio bobine di
riscaldamento
Modificatolleranze diforma sede
Aumentotemperaturariscaldamento
Aumento angolodi smusso sedecuscinetto
Rettificasede
cuscinetto
SOLUZIONI
CRITERI
Totale
4 3 3 1 11
1 2 4 2 9
5 5 3 5 18
3 5 2 4 14
3 3 2 3 11
Montaggio difettoso dei cuscinetti
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MATRICE MULTI-CRITERI
PONDERATA
• Variante della matrice multi-criteri, rispetto alla
quale presenta un fattore di ponderazione,
associato ad ogni criterio, che è funzione
dell’importanza relativa di ciascun criterio
rispetto agli altri
• La matrice multi-criteri ponderata permette di
operare una valutazione più rigorosa delle
soluzioni proposte