Brucchi Cap 2

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Corso di Economia del Lavoro – Daniele Checchi – Brucchi cap.1 – anno 2009-10 1 SCUOLA, FORMAZIONE E MERCATO DEL LAVORO Alcune regolarità empiriche: crescente partecipazione scolastica esiti differenti sul mercato del lavoro, a seconda dell’istruzione diversa qualità della formazione diversi esiti nell’arco della vita, sempre a seconda dell’istruzione. Molti dei dati sono rintracciabili in

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SCUOLA, FORMAZIONE E MERCATO DEL LAVORO Alcune regolarità empiriche:

crescente partecipazione scolastica esiti differenti sul mercato del lavoro, a seconda dell’istruzione diversa qualità della formazione diversi esiti nell’arco della vita, sempre a seconda dell’istruzione.

Molti dei dati sono rintracciabili in

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Crescente scolarizzazione in tutti I paesi

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Ma quantità e qualità della formazione possono differire

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Chi studia più a lungo, lavora di più, è meno disoccupato e guadagna di più

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Anche per queste ragioni, gli individui sono disposti a investire in istruzione

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TEORIA DEL CAPITALE UMANO Domanda di istruzione come bene di consumo (piacere della conoscenza, ricerca dello status). Domanda di istruzione come bene di investimento (costi oggi a fronte di guadagni attesi domani). Tuttavia, a differenza del capitale produttivo, il capitale umano non è trasferibile né rivendibile.

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Ipotesi principali: la conoscenza è un fattore produttivo incorporato nelle persone →

lavoratori diversamente istruiti sono diversamente produttivi → in un mercato concorrenziale per la conoscenza incorporata nei lavoratori più istruiti guadagnano retribuzioni più elevate. Se misuriamo la conoscenza posseduta con il tempo trascorso a scuola dall’individuo i-esimo (che indichiamo con iS ), allora

ii SH = Costi di acquisizione del capitale umano: a) costi monetari diretti (tasse di iscrizione, acquisto dei libri di testo,

ecc.) b) costi monetari indiretti (mancati guadagni) c) costi non monetari (impegno per proseguire nella carriera scolastica)

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il reddito nell’arco della vita dipende dal capitale umano posseduto. Indicando con iI le prospettive di reddito nell’arco della vita dell’individuo i-esimo

( ) ( ) 0,0, <′′>′== IISIHII iii Se l’individuo agisce razionalmente sceglie la quantità di istruzione che massimizza la differenza tra benefici e costi. Indicando con ( ) 0,0, <′′>′ UUSU i l’equivalente monetario del piacere di possedere istruzione e con ( ) 0,0, >ω′′>ω′ω iS l’equivalente monetario dell’insieme dei costi

( ) ( )[ ]iiiSSISU

i

ω−+max

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La soluzione richiede

( ) ( ) ( )

32144 344 21marginale costomarginale beneficio

i

i

i

i

i

i

dSSd

dSSdI

dSSdU ω

=+

Se gli individui hanno differenze nelle capacità individuali (benefici più alti e/o costi più bassi), sceglieranno ottimamente quantità diverse di istruzione. Ma anche se hanno diversa dotazione di risorse finanziarie, i costi diventano elevatissimi ed impediscono di acquisire istruzione oltre una certa soglia.

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In sintesi acquisiscono maggior istruzione gli individui più dotati di talento (cioè provenienti da ambienti culturali migliori e/o più dotati di capacità proprie) e coloro che provengono da famiglie più ricche, tutte le volte che i mercati finanziari sono imperfetti.

=

−++iiii RXASS ,,*

dove iX rappresenta la ricchezza familiare e iR rappresenta il costo dell’indebitamento per l’individuo.

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istruzione

capa

cità

di g

uada

gno

curva di indifferenza

capacità di guadagnoE

*iS

F

**iS

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istruzione

guad

agni

e c

osti

costo marginale

beneficio marginale

E

*iS

F

**iS

G

***iS

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Cos’è il talento ? È possibile misurarlo ? Test IQ misurano capacità già formate Studi sui gemelli azzerano il fattore genetico Studi sugli adottati azzerano il fattore ambientale Ci sono capacità non cognitive che influenzano la capacità di reddito, apprese dall’ambiente familiare (modelli di ruolo)

Sicuramente il talento interessa alle imprese perché lavoratori maggiormente dotati di autonomia. Ma se il talento non è direttamente osservabili → istruzione può agire come segnale.

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Immaginiamo che esistano solo due tipologie di individui, quelli “molto abili” (dotati di un ammontare di talento pari a 1A ) e quelli “poco abili” (dotati di talento pari a 122 , AAA < ). Il primo gruppo costituisce la frazione n della popolazione, ed il secondo gruppo la frazione complementare ( )n−1 . La distribuzione del talento nella popolazione è nota all’impresa (che quindi conosce 21 , AA ed n).

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POOLING EQUILIBRIUM In assenza di ogni informazione, l’impresa presume che ogni individuo che le si presenta davanti possegga un ammontare di talento equivalente al valore atteso nella popolazione (corrispondente alla media campionaria

( ) 21 1 AnnAA −+= ) e lo remunera corrispondentemente. Se ϕ rappresenta la retribuzione (marginale) per ogni unità di talento posseduta, l’impresa pagherà a tutti i lavoratori indistintamente la stessa retribuzione pari a ( )[ ]21 1 AnnAAI −+ϕ=ϕ= . In questo modo gli individui più dotati di talento ricevono una retribuzione più bassa di quella che potrebbero ottenere se la loro caratteristica fosse osservabile, pari a IAI >ϕ= 11 , mentre per contro gli individui “poco abili” ricevono una retribuzione maggiore di quella che toccherebbe loro in rapporto alla loro dotazione di talento, pari a IAI <ϕ= 22 implicita redistribuzione da parte dei “molto abili” verso i “poco abili”.

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SEPARATING EQUILIBRIUM Se l’impresa potesse osservare il talento pagherebbe 2,1, =ϕ= iAI ii .

Anche senza osservarlo direttamente, potrebbe accontentarsi di un segnale che fosse correlato con il talento, per esempio l’istruzione. Allora l’impresa annuncia

,2,1, =⋅β= iSI ii Affinché questa politica sia efficace nel “separare” gli individui, occorre che il costo di acquisizione del segnale da parte degli individui “meno abili” sia per essi più oneroso del guadagno di reddito che ne otterrebbero fingendosi individui “più abili”.

( ) ( )211222 ,, ASIASI ω−≥ω− Contemporaneamente occorre che la stessa politica retributiva sia invece conveniente per gli individui più abili, inducendoli ad investire in istruzione

( ) ( )111122 ,, ASIASI ω−<ω−

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istruzione

capa

cità

di g

uada

gno

curve di indifferenzaindividuo meno abile

E

*1S

F

*2S

curva di indifferenzaindividuo più abile

ii SI β=

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RENDIMENTO ISTRUZIONE Immaginiamo che esistano solo due periodi di tempo. Tralasciando la diversa probabilità di occupazione che caratterizza i diversi livelli di istruzione immaginiamo che un individuo che non acquisisca istruzione lavori in entrambi i periodi conseguendo una retribuzione pari a 1I . Per contro, un individuo che scelga di studiare non potrà lavorare e anzi sosterrà un costo diretto nel primo periodo pari a γ (a cui si deve sommare il mancato guadagno del reddito che avrebbe conseguito se avesse lavorato senza istruzione). Tuttavia, nel secondo periodo otterrà una retribuzione più elevata pari a 12 II > .

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Se consideriamo il valore presente scontato (VPS ) corrispondente, esso è dato dalla somma algebrica dei costi diretti ed indiretti ( )1I+γ e dell’incremento di reddito associato alla maggior istruzione 12 III −=∆ , scontato al periodo presente col tasso di sconto ( )β+1 , in quanto il maggior guadagno si materializza nel secondo periodo.

( )costi

1

guadagni

12

1IIIVPS +γ−

β+−

=

Il tasso di rendimento associato alla scelta di studiare viene allora definito come il tasso di sconto che azzera il valore presente scontato ( 0=VPS ), cioè risolvendo per β otteniamo

11

12 −+γ−

=βIII

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1° periodo

redd

ito in

divi

dual

e

2° periodo

0

1W

2W

γ−

1W

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Se fossero tre i periodi della vita

( )( )

periodo 3guadagni

212

periodo 2guadagni

12

periodo 1costi

1 11°°

°β+−

+β+−

++γ−=IIIIIVPS

Se poi volessimo tener conto delle diverse probabilità di impiego

( ) ( ) ( ) ( ) ( )( )

periodo 3guadagni

21122

periodo 2guadagni

1122

periodo 1costi

1 111

111

°°°

β+−−−

+β+

−−−++γ−=

uIuIuIuIIVPS

Questo è chiamato METODO INTEGRALE. Ha il vantaggio che tiene conto delle diverse storie lavorative. Ha lo svantaggio che è molto oneroso dal punto di vista computazionale.

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In alternativa vi è il METODO MINCERIANO (da Jacob Mincer scopritore di questo approccio). Sia l la durata della vita lavorativa. Il valore scontato di una vita trascorsa lavorando sin dall’inizio è pari a

∫ β−⋅=l tnt

l dteWV0

dove n

tW è il reddito da lavoro di un individuo che non ha proseguito gli studi. Viceversa, se intraprende la carriera scolastica per S anni, il valore presente scontato di questa scelta, al netto dei costi sostenuti, è dato da

( ) ∫∫ β−β− ⋅+⋅γ−=l

S

tSt

S tt

St

S dteWdteWV0

ˆ dove S

tW è l’eventuale reddito da lavoro mentre si studia. Se qualcuno studia e qualcuno lavora deve essere che sl VV = .

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Ipotesi semplificatrici 1) i profili di reddito sono costanti nell’arco della vita ii) la vita lavorativa ha durata identica per entrambe le scelte iii) costi e guadagni durante il periodo di istruzione si compensano (cioè

Stt W=γ ); in questo caso l’unico costo è il costo opportunità

Allora si avrà ∫∫

+ β−β− ⋅=⋅Sl

S

tSl tn dteWdteW0

che risolto produce

( ) ( ) SWWeWW nSS

n

S

⋅β=−⇔= β loglog

La differenza (percentuale) tra i redditi di due persone altresì identiche è (approssimativamente) proporzionale alla differenza nei loro anni di istruzione, con un coefficiente di proporzionalità pari al tasso di rendimento associato ad un anno di istruzione

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Se il reddito da lavoro di una persona sia determinato come combinazione delle caratteristiche individuali osservabili da essa possedute (per esempio gli anni di istruzione, l’età, il genere, l’etnia, il luogo di residenza, ecc.), possiamo usare la regressione multivariata per stimare il rendimento dell’istruzione, usando la formula minceriana

( ) ( ) ( ) ( ) iiW ε++⋅δ+⋅γ+⋅β+α= ...genereetàstudioannilog

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Stime dei rendimenti dell’istruzione per diversi paesi europei – 1995

uomini donne Austria (95) 0.069 0.067 Danimarca (95) 0.064 0.049 Germania (Ovest) (95) 0.079 0.098 Olanda (96) 0.063 0.051 Portogallo (94)(95) 0.097 0.097 Svezia (91) 0.041 0.038 Francia (95) 0.075 0.081 Gran Bretagna (94-96) 0.094 0.115 Irlanda (94) 0.077 0.105 Italia (95) 0.062 0.077 Norvegia 0.046 0.050 Finlandia (93) 0.086 0.088 Spagna (94) 0.072 0.084 Svizzera (95) 0.089 0.092 Grecia (94) 0.063 0.086 Media 0.072 0.079

Note: tra parentesi l’anno a cui si riferiscono i campioni di popolazione su cui sono state svolte le stime. Fonte: Brunello et al.1999, table 4. I valori sono

stimati calcolando l’esperienza potenziale come (età-anni di studio-6).

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Differenza tra rendimento privato e rendimento sociale.

Rendimenti dell’istruzione per livello e per anno – medie regionali sui dati pubblicati

metodo integrale funzione minceriana rendimento sociale rendimento privato anni medi

di scuola rendimento

privato primaria secondaria università primaria secondaria università Africa Sub-Sahariana 24.3 18.2 11.2 41.3 26.6 27.8 5.9 13.4 Asia 19.9 13.3 11.7 39.0 18.9 19.9 8.4 9.6 Europa/MedioOriente/Africa Nord 15.5 11.2 10.6 17.4 15.9 21.7 8.5 8.2 America Latina e Caraibi 17.9 12.8 12.3 26.2 16.8 19.7 7.9 12.4 Paesi OCSE 14.4 10.2 8.7 21.7 12.4 12.3 10.9 6.8 Mondo 18.4 13.1 10.9 29.1 18.1 20.3 8.4 10.1

Fonte: Tables 1 e 4 in Psacharopulos 1994

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CAPITALE ACQUISITO DURANTE LA CARRIERA LAVORATIVA Capitale umano generico: l’azienda non ha interesse a sopportarne i costi, perché aumenta l’appetibilità del lavoratore sul mercato Capitale umano specifico: il lavoratore non è disposto a sopportarne il prezzo perché è un investimento non recuperabile. Nonostante questo, le imprese pagano buona parte dei costi del capitale umano generico.

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Sistemi nazionali di formazione professionale Sistema formativo Paesi Caratteristiche essenziali

Apprendistato Germania, Gran Bretagna (pre-1980), Olanda

- codeterminazione (imprese, sindacati, enti locali) - ripartizione degli oneri - certificazione delle competenze - la buona performance scolastico-formativa è tenuta in considerazione dalle imprese al momento dell’assunzione

Addestramento in azienda (in presenza di basso turnover degli occupati)

Giappone - l’impiego a vita riduce il turnover - le imprese forniscono addestramento sia generale che specifico - l’addestramento è nel corso del processo produttivo - elevata omogeneità di competenze all’uscita dalla scuola

Formazione professionale presso scuole pubbliche

Svezia, Norvegia, Gran Bretagna (post-1980)

- finanziamento da parte del governo centrale - programmi definiti a livello di scuola

Tassa specifica a carico delle imprese per attività di addestramento

Francia, Australia - l’onere si distribuisce su ampia platea di imprese contribuenti - non garantisce che la formazione raggiunga i poco qualificati e/o gli occupati in imprese di dimensione minore

Formazione professionale presso scuole e/o attraverso la pratica

Stati Uniti, Canada - varietà nelle possibilità di addestramento - mancanza di certificazione a livello nazionale - la formazione è essenzialmente specifica all’impresa

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