Brizzi - Trilogia Del Risveglio

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  • SABATO 3 GENNAIO 2015

    Vegliate!

    State attenti, vegliate, perch non sapete quando sar il momento preciso.

    come uno che partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.

    Vigilate dunque, poich non sapete quando il padrone di casa ritorner, se alla sera o a mezzanotte, al canto del gallo o al mattino, perch non giunga all'improvviso,

    trovandovi addormentati.

    Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!

    Mc 13,33

    Quando Ges parla dello stato di veglia o di vigilanza non sta utilizzando dei termini a caso,ma vuole indicare uno stato della coscienza ben preciso nel quale il praticante si sforza di restare sveglio, di rimanere cio in uno stato di attenzione di allerta e di costante autoosservazione, momento dopo momento.

    indispensabile mantenersi svegli con il fine di prepararsi allarrivo del padrone di casa. Il ritorno del padrone di casa rappresenta infatti lidentificazione con la nostra anima, colei che governa e detta la direzione della nostra vita. Il portiere indica invece lo stato di coscienza di qualcuno che non si ancora definitivamente svegliato alla sua anima (il padrone di casa), ma che ha gi sviluppato un centro di gravit permanente e ha stabilito in maniera inderogabile che lavorer su di s con il fine di svegliarsi. Il suo quindi un ruolo temporaneo, di passaggio fra i servi (i corpi fisico, emotivo e mentale) e il padrone di casa (lanima). Il portiere anche detto maggiordomo si occupa di tenere alta lattenzione verso lattivit dei corpi affinch questi si disciplinino. Solo quando riusciamo a gestire i nostri corpi si crea il terreno adatto per ilritorno del padrone di casa. Il maggiordomo non ha tanti poteri, ma ha il potere dellattenzione, quello fondamentale.

    I tre corpi costituiscono lapparato psicofisico di una persona, ed questo che va svegliato grazieallattenzione costante e prolungata. Lanima deve infatti trovare dei servi svegli, non addormentati, per poter scendere nella materia. Se lanima giunge allimprovviso e non pu usufruire di corpi disciplinati, pu accadere un disastro: lenergia dellanima viene catturata dai corpi stessi che la utilizzano per i loro fini di sopravvivenza, fregandosene degli scopi elevati per cui il padrone di casa venuto sulla Terra. Diveniamo allora preda degli istinti e dei bisogni della personalit, con una forza ancora maggiore rispetto a prima di iniziare un lavoro su noi stessi.

    Lattenzione sveglia i corpi e permette allanima di prenderne il controllo. CHI produce lattenzione non cos importante: viene chiamato portiere o maggiordomo, ma non questo il punto; ci che interessa noi che esso rappresenta lembrione dellautocoscienza, qualcosa di ancora indefinibile eppure potentissimo, risvegliante, terapeutico. Lautocoscienza fatta di volont: se vogliamo tenere salda lattenzione necessario sviluppare una volont inscuotibile.

    Lamigdala parte integrante dellarchicortex, cio la corteccia che abbiamo in comune con gli animali pi primitivi (la cosiddetta corteccia antica), e anche del sistema limbico, che un circuito di memoria. Lamigdala in questo circuito svolge un ruolo molto interessante: elabora gli stimoli che provengono dallesterno, li confronta rapidamente con larchivio di esperienze vissutee memorizzate fino ad allora, e decide autonomamente se quello stimolo pericoloso o no. In parole povere, la parte del cervello che stereotipizza e meccanicizza le nostre reazioni emotive agli eventi.

  • La sua autonomia decisionale non un caso: ci che lamigdala, indipendentemente dalla nostrareale volont, fa fare ai nostri corpi, non arriva al livello di consapevolezza (neocortex) se non inmomenti successivi. Ci essenziale ai fini della sua funzione: farci sopravvivere nella giungla. Le sue reazioni sono talmente immediate che non abbiamo nemmeno il tempo di renderci conto di quel che stiamo facendo (scappare, arrossire o mollare un ceffone) nellimmediato.

    Uno degli assunti di base della psicologia non verbale (che analizza i micromovimenti facciali e del corpo per svelare espressioni ed emozioni) che per luomo impossibile prevenire o alterare lazione dellamigdala, e che quindi in ogni istante della nostra vita, qualunque cosa diciamo con la bocca o tentiamo di esprimere coscientemente con il viso, il corpo ci tradisce e non pu far a meno di esprimere in qualche modo lemozione che sta vivendo nel profondo e di cui spesso non siamo consapevoli nemmeno noi.

    Il percorso spirituale presuppone lacquisizione duna progressiva padronanza di emozioni e pensieri; ma per riuscire a gestire i propri sentimenti e i propri pensieri, bisogna cominciare sorvegliando i minimi gesti che si fanno nella vita quotidiana. cos che si acquisiscono a poco apoco le capacit psichiche che ci permetteranno di dominare in seguito correnti pi potenti, anche esterne a noi. Finch non avremo imparato a dominarci nelle piccole situazioni della vita quotidiana, non potremo dominare la collera, il disprezzo, la bramosia, l'avversione, il bisogno divendetta...

    Lattenzione si rivela fondamentale in questo processo. Se faceste attenzione momento per momento al modo in cui parlate, vi sareste gi accorti che non siete nemmeno capaci di dominare le vostre mani: le muovete in tutte le direzioni, vi grattate, vi toccate il naso, stropicciate gli orli dei vestiti... Cominciate con l'imparare a tenere le vostre mani tranquille. Come volete riuscire a dominare delle forze che vi superano, se non riuscite a controllare le vostre mani? diceva il sempre ottimo Omraam Mikhal Avanhov.

    Lungo questo processo grazie allattenzione costante e prolungata imparerete dapprima a gestire i vostri pensieri (penserete solo quando e ci che vorrete voi), poi le vostre emozioni e infine ... lamigdala ... Ma questultima trasformazione concerne la parte pi oscura e profonda dellessere, quella a contatto con la nostra animalit, la territorialit, listinto riproduttivo... Per molto tempo dopo il risveglio la osserverete lavorare in uno stato di serenit interiore pur senza poter fare niente per modificare i suoi comportamenti primordiali.

    Daltronde il vostro scopo osservare in stato di presenza, in maniera totalmente neutra e priva di giudizio, senza modificare nulla.

    Salvatore Brizzi

    NON DUCOR DUCO

    (non vengo condotto, conduco)

    VENERD 16 GENNAIO 2015

    C' solo PresenzaSi pensa di norma che lo stato di coscienza definito come Presenza, Qui-e-Ora, Risveglio... sia uno stato di coscienza alterato, ossia uno stato straordinario che si eleva al di sopra della condizione cosiddetta normale. Invece, al contrario, lo stato di piena Presenza lo stato di consapevolezza normale per un essere umano che ha seguito una corretta evoluzione, appena sufficiente per vivere una vita sana e serena.

  • La Presenza non si trova in un altro mondo, un universo parallelo al quale tu dovrai un giorno accedere per ottenere la felicit, ma invece presente adesso, in questo istante... ed lunico stato non illusorio, lunico stato che possiede una reale natura essenziale. In pratica... non solo la Presenza possibile e si trova a meno dun passo da te, ma dir di pi: c solo Presenza. Quando entri nella Presenza realizzi che tutto fatto di Presenza.

    La consapevolezza del momento presente accessibile ovunque tu sia. Non hai bisogno di viaggiare in nessun luogo n intraprendere attivit specifiche per innescarla. Visitare Teotihuacan in sudamerica, sdraiarsi nel sarcofago vuoto della piramide di Giza, vivere aipiedi del monte Arunachala in India per respirare lenergia di Ramana Maharshi... niente di tutto questo ti avviciner di pi a ci che sei in questo momento: Presenza.

    La quale per sua stessa definizione ottenibile solo allistante.

    Ma nella misura in cui ti distrai da ci che davvero sei, allora la perdi e sei costretto a cercarla. Ilrumore della societ che ti circonda ti trae continuamente fuori da te stesso. una lotta senza sosta: tu cerchi di esserci, di venire alla vita, mentre lesterno ti trascina via da te stesso catturando a ogni istante la tua attenzione. Per cui ogni istante che potrebbe essere quello giusto per entrare nella Presenza, viene invece occupato da una nuova distrazione. E le distrazioni, anche grazie allimperversare della tecnologia, diventano sempre pi invasive.

    Quanti minuti trascorrete in tranquillit senza dover controllare se arrivato un sms, oppure un messaggio su whatsapp, o uno su facebook o una mail? La vostra giornata non diventata una costellazione di continue notifiche di messaggi? Qualcuno il mondo esterno richiama incessantemente la vostra attenzione e la strappa via dalla Presenza.

    E voi che non sapete dire di no, venite presi nella rete!

    Il vostro risveglio non ancora cos importante come la risposta da scrivere a quellamico su whatsapp... che senn chiss cosa pensa.

    Ecco quindi che uno stato di coscienza che gi conoscete che gi siete che si trova qui-e-proprio-adesso, diviene invece lontanissimo, irraggiungibile, un miraggio che si allontana sempredi pi da voi. Se non un amico un parente, un ex amante, un collega, un compagno di sport o di danza Tutti vogliono un po dattenzione, ognuno col suo messaggio, la sua telefonata, la sua mail. Chi vi propone un video che dovete assolutamente vedere, un brano che dovete assolutamente ascoltare, un libro che dovete assolutamente leggere, chi vi chiede come state,se ci sono novit, se avete tempo per un caff o per una pizza (non dirai di no proprio a me!). E in questo modo le giornate senza Presenza passano una dopo laltra a velocit straordinaria.

    E il giorno in cui decidete di dedicarvi con tutte le vostre forze al vostro risveglio sempre quellosuccessivo.

    In questo modo siete costretti a vivere nel tempo.

    Siete i soldati dispersi dellesercito sconfitto dal dio Cronos.

    Quando sarete costantemente nella Presenza potrete fare tutto e il contrario di tutto, ma la maggior parte di voi che leggete ha un gran bisogno di concentrazione, di stabilire delle priorit:cosa siete venuti a fare su questo pianeta? A rispondere a whatsapp o a svegliarvi?

    Quello che realmente siete non mentale, bens Presenza eterna.

    Non possibile pensare a un modo per accedere alla Presenza. Non potete ragionare fuori dagli schemi, quando lo schema il pensiero stesso con cui vi state sforzando di ragionare!

    La Presenza non vi chiede di stare a testa in gi, nella posizione del loto, o di mangiare solo alghe giapponesi e seitan.

    Questa pratica che non una pratica vi chiede solo di RICORDARVI DI AGGIUNGERE LA VOSTRACONSAPEVOLEZZA A TUTTO Ci CHE GI FATE E DOVE GI LO FATE.

  • Il vero Movimento sempre verticale, verso linterno, verso la Presenza eterna e istantanea. Andare in vacanza in Tibet sar perfettamente inutile. Il movimento esterno sempre fasullo: inviaggio vi agitate, vi stressate o vi rilassate bevendo cocktail al sole, ma non arrivate mai da nessuna parte, perch lunico posto che varrebbe la pena raggiungere dove siete adesso, per cui ogni frenetico tentativo di raggiungerlo una scusa per allontanarsene. Vi immaginate Ges,Buddha, Osho, Eckhart Tolle, E. J. Gold ... che vanno in vacanza?

    Perch loro no e voi s?

    Lo scopo non sentirsi meglio, bens entrare in profondit nel sentire, qualunque esso sia. Starenel presente il pi grande strumento di trasformazione messo a nostra disposizione. I miracoli poi accadono e se necessario un supporto terapeutico esterno troverete anche quello, ma tuttopu aver origine solo dalla vostra ritrovata Presenza.

    Salvatore Brizzi

    NON DUCOR DUCO

    (non vengo condotto, conduco)

    GIOVED 22 GENNAIO 2015

    Risveglio: Una questione di vita o di morte

    Qual la via pi breve che porta alla realizzazione?

    Nessuna via lunga o breve. La questione che c chi pi serio e chi lo meno. Posso raccontarti di me. Ero una persona qualunque, ma ho dato fiducia al mio guru. Ci che mi ha detto di fare, lho fatto. Mi ha detto di concentrarmi sull io sono e lho fatto. Mi ha detto che sono al di l di ogni cosa percepibile e concepibile, e gli ho creduto. Ci ho messo il cuore e lanima, dedicandoci tutta la mia attenzione e ogni momento libero, anche se dovevo mantenerela famiglia col mio lavoro. Il risultato della fede e della seria applicazione stato che ho realizzato il S nel giro di tre annni. Tu puoi scegliere la via che pi ti si conf, ma sar la seriet a determinare i tuoi progressi.

    Nisargadatta Maharaji, Io sono Quello

    Un mese fa ho scritto la Prefazione allultimo libro di E.J. Gold tradotto in italiano dai tipi di Spazio Interiore: La grande avventura. Mi ispiro a uno dei capitoli iniziali del suo libro per trattare dellargomento Risveglio: Una questione di vita o di morte.

    In uno di questi capitoli E.J. Gold parla con un malato terminale, Charlie, a cui resta circa un anno di vita. Un malato terminale una persona che possiede unopportunit unica, quella di sentire lurgenza del Risveglio e pertanto lurgenza di lavorare su di s.

    Le persone di norma pensano e agiscono come se la morte non fosse mai un loro problema. Domani mattina si alzeranno e andranno a lavorare come sempre... per sempre. Per luomo addormentato la morte un problema degli altri. Questo riguarda anche coloro che svolgono un lavoro su di s. Lenergia con cui si dedicano alla propria crescita interiore quella di qualcuno che ha a disposizione un tempo indeterminato, quando invece, nella realt, alcuni di loro potrebbero morire molto prima della scadere di un anno, anche se al momento non lo sanno.

    http://www.salvatorebrizzi.com/2015/01/risveglio-una-questione-di-vita-o-di.htmlhttp://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-grande-avventura-libro.php?pn=166http://www.macrolibrarsi.it/autori/_sri_nisargadatta_maharaj.php?pn=166

  • Proprio qui sta la differenza: ognuno di noi potrebbe morire gi domani, forse questa stessa notte, ma non lo sa, mentre il malato terminale lo sa, ne ha la certezza. Una mucca congelata potrebbe cadere dalla stiva di un aereo che trasporta carne per i MacDonald e colpirci in testa. Ma non possiamo sapere n se n quando accadr. Mentre chi ha una malattia incurabile potrebbe morire anche fra tre o quattro anni, ma sicuro che morir. E questa sicurezza cambiaogni cosa. Non conosce la data, ma tuttavia pu gi iniziare una sorta di conto alla rovescia: Non posso sapere se morir a Settembre o a Ottobre, ma certamente stando alle statistiche che riguardano coloro che soffrono della mia patologia non potr giungere fino allanno nuovo.

    Le persone danno il meglio di s solo quando hanno unadeadline da rispettare, una scadenza improrogabile. Questo vale sia per il lavoro che per il Lavoro. Chi sa di avere a disposizione un tempo indeterminato non riesce a produrre lo stesso livello di energia di chi ha una scadenza da rispettare.

    Fatevi un paio di domande con quel vostro fottuto cervello da terricoli medi: Cosa farei nel corso dei prossimi dodici mesi a partire da oggi se sapessi di poter vivere per altri trenta o quarantanni? Cosa farei nel corso dei prossimi dodici mesi a partire da oggi se sapessi di poter vivere solo questi dodici mesi?. Sapendo di avere a disposizione unicamente i prossimi dodici mesi, riuscireste a raggiungere in un solo anno obiettivi che i comuni mortali (che per si credono immortali) impiegheranno ventanni a realizzare.

    Non sono daccordo con Gold quando dice che impossibile per Charlie realizzare qualcosa di serio nellarco di un solo anno e che quindi necessita laiuto di un gruppo. A mio parere per quanto sia determinante laiuto di un gruppo o la presenza di una persona gi risvegliata (il che sarebbe lideale) un individuo da solo pu ottenere davvero moltissimo. Pu giungere a svegliarsi.

    Gi. Pu giungere a svegliarsi, ma le parole del grande Nisargadatta Maharaji che ho riportato allinizio di questo post sono piuttosto chiare:

    Ci ho messo il cuore e lanima, dedicandoci tutta la mia attenzione e ogni momento libero, anche se dovevo mantenere la famiglia col mio lavoro.

    E voi quanto tempo pensate di avere a disposizione? Quanta energia state impiegando nel tentativo di evadere dalla prigione? divenuta anche per voi una questione di vita o di morte? Gurdjieff diceva che chi non si identifica con lanima gi in vita destinato a morire come un cane. Forse non avete capito che il Risveglio non solo vi permette di raggiungere la pace di fronte a qualunque problema, ma vi consente di restare in vita anche dopo il trapasso; altrimenti siete destinati a una comune vita nellaldil da trascorrere in semicoscienza (come nei sogni) vagando tra le forme illusorie del mondo astrale.

    Sabato 24 Gennaio a Roma, al Teatro Mongiovino, ore 21:00, presenter il libro La grande avventura di E.J. Gold. Per info e iscrizioni: SpazioInteriore .

    Maharaji, hai suggerimenti da darmi?

    Stabilizzati fermamente nella consapevolezza dell io sono. Questo linizio e anche la fine di ogni tuo tentativo.

    Nisargadatta Maharaji, Io sono Quello

    Salvatore Brizzi

    NON DUCOR DUCO

    http://www.macrolibrarsi.it/autori/_sri_nisargadatta_maharaj.php?pn=166http://www.spaziointeriore.com/eventi/calendario/icalrepeat.detail/2015/01/24/473/-/b-salvatore-brizzi-presenta-la-grande-avventura-bhttp://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-grande-avventura-libro.php?pn=166http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-grande-avventura-libro.php?pn=166

    SABATO 3 GENNAIO 2015Vegliate!

    VENERD 16 GENNAIO 2015C' solo Presenza

    GIOVED 22 GENNAIO 2015Risveglio: Una questione di vita o di morte