IL RISVEGLIO INIZIATICO - Misraimmemphis.org · 2018. 10. 14. · IL RISVEGLIO INIZIATICO OTTOBRE...

IL RISVEGLIO INIZIATICO OTTOBRE 2018

Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraim e Memphis

IL RISVEGLIO INIZIATICO AnnoXXX–N.10 Ottobre2018

La presente pubblicazione non è in vendita ed è scaricabile in formato PDF sul sito www.misraimmemphis.org

IL RISVEGLIO INIZIATICO OTTOBRE 2018 2

SOMMARIO

VUOTO,SUONO,SILENZIOEPAROLAILS�G�H�G� S�G�M� ...............................................3

ASTROLOGIA

Fulvio.................................................................................................6ILVEROAMOREELASECONDANASCITA

Cesare..............................................................................................11 MUOVERSI NELLA CROCE

Franco...............................................................................................13

RedazioneDirettoreresponsabile:MarcoVannuccini


VUOTO, SUONO, SILENZIO E PAROLA

n quest'epoca oscura, calamitosae buia, oramai quasi completa-mente assordati da ogni genere

di rumore, frastornati, storditi e di-sorientati, vaghiamo, come tantisciocchi e illusi novelli pseudo-filosofi, pseudo-scienziati e pseudo-iniziati alla luce "elettrica", semprepiù immersi nelle tenebre dell'igno-ranzaedellasuperstizione.L'uomo moderno, falsamente auto-convinto dell'infallibilità del propriometodo d'indagine, tutto vanamenteprotesonell'infinita analisi della sualogica e della sua razionalità e perconseguenza refrattario alla sintesicheèdonodelloSpiritochedistillaesublimaogni fatica, non riescepiù acomunicare con quella scintilla, ri-flesso della divinità, che alberga aborigine nelle remotissime e anticheregionidellasuainteriorità!Ancor prima di rendersi visibile neisuoiaspettidi"luce"edi"fuoco"ediesserepercepitodalla"vista", loYodera "udito" nella sua ritmica vibra-zione, come una nota armonica ul-trasonora in grado d'imprimere lapropriavolontàsudiunamateriaso-lo apparentemente spenta e inerte,portando amanifestazione ogni for-ma e ogni pensiero ancora latenti einespressi.Attraversol'IniziazioneeiMisteriadessacollegativieneoffertaall'Umani-tà, comeundonodellaProvvidenza,lapossibilitàdirecuperare l'appren-dimentodiquestaprimordialecapa-citàdi"ascolto",questo"udire"oltre

la barriera del suono fisico, per im-mergersinelpianodelGrandeSilen-zioinattesadella"rivelazione".Dobbiamo innanzitutto imparare adiscerneretracaosecosmos,traspi-rito emateria, tramusica e frastuo-no, tra armonia e disarmonia, scen-dendo e risalendo ripetutamente igradini che dalla base della GrandePiramide, lungo l'asse della sua al-tezza geometrica, conducono al suovertice, interiorizzando simbolica-mente l'immagine di questa altezzacome se fosse la colonna vertebraledel Dio Osiride, il sacro Djed, il no-strostessorachideequivalentedellanostra virilità spirituale, ininterrot-tamente, rettificando, purificando,

I

Figura1–AceofWands–Blue-Chara


eliminandoognivoltadipiùlescorieresiduedellanostrapersonalitàpro-fana e del nostro piccolo ego indivi-duale sino a quando, nel Silenzio enel Vuoto pieno d'ogni possibilità,riemergerà, finalmente, la nota mi-steriosa, il "quid"checi faràvibrare,comeall'originedei tempi, all'uniso-no col Supremo Artefice DeiMondi!Ogni nostra componente vibrerà al-loranella totalitàdell'Essere,proiet-tandosinelladirezionediquelpianodivino dal quale siamo precipitatipernostravolontà,vittimedelnostroorgogliomanel contempospintian-che, forse, chi può negarlo, da unaVolontà Superiore alla nostra che cihavolutomettereallaprovaperdo-narci, conungestod'Amoreprofon-do, la Conoscenza tutta intera, inquanto fatti aSua immaginee somi-glianza!Èl'ultrasuono"primo"dicuiparlava,inchiaveallegorica,ilGrandeFratel-lo Aldebaran nel suo romanzo "Laterra delle quattro giustizie" in rife-rimentoalle "CampanedelSilenzio".Èquell'attimotantodesideratoefor-temente volutonel quale finalmentetuttotace.Taccionoisensi, lesensa-zioni, i pensieri, le passioni, i senti-menti, i condizionamentiumani…LanostrapiccolaanimasiconfondeconlaGrandeAnima,ilfinitoconl'infini-to, per lameraviglia della cosaUna!Grazieaquesto contatto l'uomo tor-naa"vedere",a"udire"esa!IlnostroRitoinsegnaall'Apprendistal'arte della realizzazione interioredelSilenziononpermerosensodelladisciplina, del rigore e del rispettodelle gerarchie, valori pur sempre

importanti e propedeutici, bensì perconferirgli la primitiva consapevo-lezzachela"parola"cheusciràdallasuaboccadovràtrasformarsierecu-perare, da suono disarticolato escomposto,lapienezzadeisuoipote-ri, purificando, rettificando, ridiven-tando parola di potenza e parolacreatrice.Èla"ParolaPerduta"chesicelanella "Volta segretadi perfezio-ne", come perduta è la sua esattapronuncia, quella particolare modu-lazione di frequenza che innescascintille e vibrazioni nella materiacheincontralungoilsuotragitto:di-ce il saggio che quando la parola èstataproferitaelanciataessadiventaondapensiero, attraversa tutti ipia-ni,visibilieinvisibili,perritornareinultimo al punto di partenza, ripor-tandoconséintelligenza,amore,pa-ce e giustizia oppure, talvolta, tur-bamento,odio,conflittualitàeiniqui-tà!A ognuno di noi spetta, in piena li-bertà di coscienza, la decisione, lasceltaritenutagiustaecorretta:cer-care Dio nei nostri cuori o allonta-narci verso l'ombra e l'esilio nellavalledellaMorte!

IlS∴G∴H∴G∴ S∴G∴M∴

~


Figura2–WingedEgg–TauPalamas


ASTROLOGIA

Dio disse: facciamo l'uo-mo a nostra immagine, se-condo la nostra somi-

glianza, e abbia potere sui pesci del mare e sui volatili del cielo, sugli ani-mali domestici, su tutte le fiere della terra e sopra tutti i rettili che strisciano sulla terra. "E Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò." Allora il Signore Iddio, con la polvere del suolo modellò l'uomo, gli soffiò nel-le narici un alito di vita e l'uomo di-venne essere vivente, poi, il Signore Iddio piantò un giardino in Eden ad oriente, e vi collocò l'uomo che aveva modellato. Il Signore Iddio fece spun-tare dal suolo ogni sorta di alberi pia-cevoli all'aspetto e buoni a mangiare e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. Poi il Signore Iddio diede all'uomo questo ordine: "Tu puoi man-giare di ogni albero del giardino, ma dall'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangerai, perché il giorno di cui ne mangiassi di certo mo-riresti".»1 L'uomo, il microcosmo, contiene l'im-magine e la somiglianza di Dio, il ma-crocosmo; figlio della terra e delle stel-le, dopo la caduta e la cacciata dal giardino di Eden prende coscienza del-la dualità della vita, si rende conto che il suo essere fisico è legato alla terra e che il suo essere psichico è legato al tempo ed allo spazio che lo circonda,

1Pentateuco–Genesi.

quella terra, quel tempo e quello spazio che durante tutta la sua vita, gli servi-ranno per poter comprendere "il sapo-re" di quel frutto che lui ha voluto co-gliere dall'albero della conoscenza del bene e del male, quella terra quel tem-po e quello spazio che gli permetterà di capire in tutti i suoi aspetti l'essenza della vita e della morte, la ricerca del suo essere fisico e spirituale, la sensibi-lità dell'altro uomo nella molteplicità, la ricerca e la bramosia del ritorno ver-so l'origine, verso il paradiso perduto del giardino di Eden, verso la luce che tutto illumina. Il concetto dell'astrologia in un certo senso è questo, l'uomo ha nella sua in-teriorità il tempo e lo spazio circostan-te, egli è un microcosmo in analogia al macrocosmo e questo spazio tempo vissuto nella dualità delle cose terrene,

«E

Figura3–ReturningHome–LaurieWeaver


porta, al suo livello psichico, quei prin-cipi di bene di male ovvero i pregi ed i difetti che esistono nelle costellazioni nelle stelle e nei pianeti "dell'interiorità umana" e che vengono analogicamente, fatti appartenere alle costellazioni alle stelle ed ai pianeti che si trovano nello spazio circostante della sua casa cioè la terra, in quel momento, anche se ha già perduto il paradiso terrestre, è ancora vicino al suo creatore, lo spirito lo inonda ancora di amore e conoscenza, egli riesce a comprendere il cielo, nel-la magnificenza del giorno con i suoi mille colori e della notte con quel pro-fondo nero tempestato di stelle ed è co-sì che viene portato ad una grande me-ditazione e ad una ricerca introspettiva molto profonda e questa ricerca religio-sa e filosofica dell'"essere" e di tutte quelle forze lo mantengono, dà origine al concetto Astrologico, cioè, lo studio filosofico e spirituale delle stelle che ci circondano in analogia con l'interiorità

dell'essere umano posto sulla terra. Vediamo un'altra riflessione estrapolata dal trattato completo teorico-pratico di Astrologia di Nicola Sementovsky – Kurilo (storia dell'astrologia). Con l'affermarsi dell'uomo di fronte al-la potenza della natura e il conseguente acuirsi delle sue capacità conoscitive ed intellettive, la sua particolare aspira-zione di comprendere ed interpretare la propria posizione nel cosmo, che aveva trovato una iniziale espressione nella divinazione degli astri, cominciò a concretarsi sotto forme nuove: dall'a-strolatria, che si risolveva in una più o meno passiva venerazione dei corpi ce-lesti e delle divinità ad essi attribuite l'uomo passava ad una sempre più si-stematica osservazione dei fenomeni puramente fisici in cui si manifestava la vita del cosmo per rendersi conto, se, e in quale misura, esistessero rapporti diretti fra i moti celesti ed il divenire delle cose terrene, e specialmente se, e in quale modo, gli astri esercitassero un influsso immediato sulle vicende uma-ne. Così alla prima esperienza essen-zialmente contemplativa si sostituiva a poco a poco l'attivo desiderio di svelare i misteri dell'esistenza umana intesa come un fenomeno strettamente legato all'esistenza del cosmo: l'astrolatria ce-deva il proprio posto all'astrologia. Ma per lungo tempo ancora la credenza mistica delle divine qualità degli astri si conservava accanto alla esplorazione del cielo con metodi che già presenta-vano le caratteristiche di una disciplina razionale; questo sviluppo fatalmente doveva portare un giorno al sorgere dell'astronomia dal seno stesso dell'a-strologia. Figura4–Astrologer–AlexeyAkindinov


Anche Carl Gustav Jung parla dell'a-strologia quando tratta gli archetipi dell'inconscio collettivo… Finora nelle indagini mitologiche ci si è sempre limitati a far ricorso a rappre-sentazioni solari, lunari, meteorologi-che, vegetali o di altro genere ma non si è mai accettato il fatto che i miti sia-no in primo luogo manifestazioni psi-chiche che rivelano l'essenza dell'ani-ma. All'uomo primitivo non importa quasi affatto conoscere la spiegazione oggettiva dei fenomeni evidenti, egli invece sente la perentoria necessità, anzi meglio, la sua anima inconscia è invincibilmente portata a far risalire qualunque esperienza sensibile ad un accadere psichico; all'uomo primitivo non basta vedere sorgere e tramontare il sole, quella osservazione esteriore deve costituire anche un avvenimento psichico, cioè il sole, nel suo peregrina-re, deve raffigurare il destino di un dio o di un eroe il quale in fin dei conti, non vive che nell'anima dell'uomo. Tut-ti i fenomeni naturali mitizzati, come estate inverno, fasi lunari, stagioni del-le piogge, non sono affatto allegorie di quegli avvenimenti oggettivi, ma piut-tosto espressioni simboliche dell'inter-no e inconscio dramma dell'anima che diventa accessibile alla coscienza uma-na per mezzo della proiezione, del ri-flesso cioè dei fenomeni naturali. La proiezione è così radicata che sono occorsi alcuni millenni di cultura per separarla, sia pure in una certa misura dall'oggetto esterno. Nel caso dell'a-strologia, per esempio, si è giunti ad accusare di eresia quell'antichissima scienza intuitiva poiché l'uomo non aveva ancora portato a termine il pro-cesso di separazione della caratterolo-

gia psicologica dalle stelle; e chi oggi crede ancora o ritorna a credere all'a-strologia, finisce sovente per ricadere nelle antiche ipotesi di superstizione degli influssi astrali chi sa calcolare un oroscopo, dovrebbe sapere che fin dai tempi di Ipparco d'Alessandria l'equi-nozio di primavera è fissato al grado 0 dell'Ariete di conseguenza ogni oro-scopo si basa su uno zodiaco arbitrario poiché, a seguito della precessione de-gli equinozi, l'equinozio di primavera si è spostato verso i primi gradi dei pesci. L'uomo primitivo è di una soggettività così impressionante che si sarebbe do-vuto pensare per prima cosa a collegare i miti a ciò che è proprio della psiche. La sua conoscenza della natura è es-senzialmente linguaggio e rivestimento del processo psichico inconscio; ma proprio perché quest'ultimo è inconscio per spiegare il mito si è pensato tutto fuorché alla psiche. Non si sapeva che

Figura 5 – Carl Gustav Jung Portrait – Suzann'sArt


l'anima contiene tutte quelle immagini dalle quali sono sorti i miti, e che il no-stro inconscio è un soggetto attivo e passivo, il cui dramma l'uomo primiti-vo ritrova per analogia in tutti i feno-meni naturali grandi e piccoli. "Nel tuo petto sono le stelle del tuo destino" di-ce Seni a Wallenstein, il che dovrebbe soddisfare tutti gli astrologi, solo se si sapesse qualcosa dei segreti del cuo-re… Per quanto riguarda la Massoneria sap-piamo che l'astrologia ha un ruolo fon-damentale sia per la costruzione del Tempio con i FF:. e sia per la costru-zione del proprio Tempio personale; quegli archetipi così potenti ci permet-tono di comprendere che "pietra" sia-mo, se meditiamo sulla nostra anima ella si aprirà a queste forze celesti e ci

permetterà di rettificare e di squadrare il nostro essere, ci permetterà di com-prendere gli altri e farà si che quando entriamo in loggia come ufficiali noi si possa esprimere, armonizzando nel mi-glior modo possibile i vizi e le virtù che ciascuna costellazione e ciascun pianeta emana. "Nel nostro petto sono le stelle del no-stro destino" ma nella nostra volontà c'è la ricerca della conoscenza "Daat" dell'intelligenza "Binà" e della sapienza "Chokhma".

Fulvio

a

Figura6–WallensteineSeni–NahlKarl(Inciso-re:DertingerErnst)


Figura7–ThewidowfromthetribeofNaphtali–StephanStelfCharest


IL VERO AMORE E LA SECONDA NASCITA

artinez de Pasqually ci hatrasmessountrattatoperlareintegrazione degli esseriumani nella loro primitiva

proprietà di potenza spirituale e di-vina.Egli cidice che, in seguitoalla ribel-lione dei primi spiriti, il creatoreformò l'universo fisicodi formama-terialeapparenteedemanòunesse-realuisomiglianteperdotispiritua-li, affinché in questo universo fisicolo rappresentasse su tutte le formecreate, questo essere che la bibbiachiama Adamo, fu rivestito di una"formagloriosa"edotatodellestes-sepotenzialitàdeiprimispiriti.Tuttisappiamocomepurtroppoque-sto esperimento sia degenerato ecomel'uomoodierno,discendentedaquesto primoprototipo umano, vivala suaesistenzaesiliatonell'oscuritàdellamateria.Fortunatamente questa situazionenon è irreversibile e l'uomo nel suocammino terrestre è sempre statoaiutato e sostenuto da esseri spiri-tuali luminosichegli indicanoconti-nuamente il sentierodella redenzio-ne, che hanno fornito l'input per lacreazione di scuole esoteriche cheattraverso l'insegnamento di prati-che meditative e di particolari mo-menti illuminanti, chiamati "inizia-zioni", gli aprono le porte su unanuova epiùprofonda conoscenzadisestesso.Per mia esperienza personale devoperò dire che per poter realizzare

appieno le "potenziali possibilità"trasmessedaordinispiritualicomeilnostro(acuimionorodiappartene-re), deve nascere nella personalitàuna sensibilità particolare e indi-spensabile,inquantoèlasolaingra-do di trasformare il vizio in virtù, illimiteininfinito.I profani lo chiamanoamore, gli ini-ziati lo chiamano "farmaco univer-sale"inquantocapacediognimuta-zioneinnatura.Imaestrispiritualiassicuranocheadogni essere umano nel corso dellasua vita (magari anche in tarda età)

M

Figura 8 – Martinez Pasqually – Mary EvansPictureLibrary


vienedatalapossibilitàdisperimen-tarequestotiposuperiorediamore.Primachel'essereumanosipolarizziin un determinato sesso possiedeuna duplice caratteristica animica,siamaschile che femminile, ciò per-mette a questo "amore spirituale"di poterlo visitare e ricollegarlo adun mondo interiore che gli svela lasuaveranatura.Se l'uomo in quel momento non è"sveglio"vienecondizionatodalver-so naturale e rivolge questa vibra-zione sottilissima verso il mondoesterno,polarizzandolainunafiguramaschile o femminile e la costringecosìafuggire,perchéquestapossen-teenergiauniversalenonpuòessererinchiusa in un vaso, seppur bellis-simo. L'iniziato deve essere sempresveglio, attento e presente verso lepiù disparate richieste che la vitaprofanaglipresentaquotidianamen-te,conlalampadadell'amoresempreaccesa,perchélosposo(ilRegnodeiCieli) può arrivare in qualsiasi mo-mentoelodevetrovareconsapevole,così ci esorta Gesù nella paraboladellevergini.L'iniziatotrovatoconlafiammad'amoreaccesariesceapor-tare questa frequenza nel suo inter-noesperimentalarealtàanimica.L'animasiseparadalcorpomateria-lenellavita fisica, senzaattendere ildistaccodellamorteerinasceper lasecondavolta.Muoionoinluituttelenegativitàdellapersonalitàprofanaeinizia veramente a vivere la vita e anon esserepiù vissutodalla vita co-meinpassato.Scopre che il mondo animico non èchissàdovenei cieli,ma èdentrodi

luiechevierasemprestato,invisibi-leperchéricopertodallepaureedaivizi.Allora può vedere che al di là delmondofisiconeesisteunaltrospiri-tuale,intessutoconquellomateriale,caratterizzato da una vibrazionetalmente sottile che le sue orecchienonriuscivanoaudire.Questa "seconda nascita" permetteall'iniziato di sperimentare nel suocorpo fisico tutte le caratteristichedel mondo animico ed intravvedereal di là di esso «qualcuno dei pianiperfettidellasaggezzaconlaquale ilgrandearchitettogovernaimondi».Adamo nel giardino dell'eden parte-cipavaaquestarealtà.La bibbia non è una favoletta perbambiniritardaticomelanostracosìdetta scienza moderna la vuole di-pingere (cosa che ho sentito recen-temente in un dibattito sulla tv na-zionale), ma un grande contenitoresacrochedescriveinchiavesimboli-ca ipossentiavvenimentichehannodeterminato l'umanità ad esserequellacheciappareora.Dicoappareperché l'iniziato risvegliato nella se-condanascitaèconsapevoledivive-re inunarealtàseparataequindi il-lusoriaechelasua"veraidentità"sitrovaaldilàdelvelodeltempio.

Cesare

!


MUOVERSI NELLA CROCE

4 elementi simuovono, vibrano,nelgiococosmicodellavitaedel-lamorte, ricchezza, povertà, non

sonocheterminiriconducibiliadunacomprensione che gradualmente sisfaldaesiriassemblainmodiecon-dizionidiverse.Ciòcheneresta,èilconcettodelpre-sente… già passato essendo flussofluentedelcreato.Varistati siattra-versanoinquestavita,eognunopor-ta in grembo preziosi insegnamenti,capiti solo se esaminati e vissuti nelvero. Prendiamo, come esempio, ilcosiddettobenessere, questo sollevaefagodereimomenticonunsaporegradevolemacrea,senonbengesti-to,freddezzad'animoeausterità:èiltuttodovuto.Questobenesserenellamaggior parte dei casi non è neces-sariamentepaceinteriore,anzi,mol-tevolteèapparenza, vacuità.Nonsidà spesso il giusto peso a ciò che siha,finchéquestononvieneamanca-re. Inopposto lamalattiaomalesse-re, a volte, è la prova migliore peraverelaconsapevolezzadiciòchesiperde e di ciò che conta veramente.Spesso questa malattia può essererivolta ad altri, oppure a noi stessi;ma questa, nella penombra di unatristezza interiore quasi incontrolla-bile, fa percepire in modo forzato,nellamaggior parte dei casi, quantoci amiamo veramente e quantoamiamo veramente. La malattia,termine tabù, pauroso per i più, fascaturirepensieri che solitamente siattribuisconoafattoriesterni.Finché

siamo forti crediamo che nulla cipossa succedere,ma,primaopoi, lavita ci mette alla prova. I quattroelementi in tale stato ci sembranoimbizzarriti o, addirittura, ci si di-menticadellaloroinfluenza.Restalafobia della risoluzione immediata etale stato fa offuscare la mente e fadimenticaretotalmenteiprincipiperi quali abbiamodeciso di sacrificarebuona parte della nostra vita nellaricercadellaverità.Scoprireeaccet-tarechedinostrononabbiamopro-priounbelniente,poichéilsensodiappartenenza, di avere stesso, è si-nonimodischiavizzazione,faancorapiùmale!E il salesulla feritaapertacorrode ancor di più. Quanto siamofortunati finché siamo sani e lucidi,quanto inveceattribuiamocolpeallasfortuna, nel momento in cui tuttosembra abbandonarci. Finché si ècome la società ci vuole, siamo cir-condati da amici,ma come siamo in

I

Figura9–HolySpirit–KerryAllen


difficoltàecadiamonellimbo,questiamicipianopianosidileguanonell'a-ria e non sappiamo più distinguerel'uno dall'altro… neppure noi stessi.Illimboinquestocasoèunasalvezzasecondo me, la linea verticale dallaqualerisalire.Senecadiceva:«posse-dereunbenenonserveanientesenonsièprontiaperderlo».Gliamicisonoun bene, un tesoro immenso se c'èsincerità e, ancor di più, se c'è unapassione da condividere. La fratel-lanza, invero, non è amicizia, è datada un richiamo interiore, non è, severae linda,corruttibile,èsensove-ro di unità, in condivisione di pianisottili in buona coscienza ed onestipropositi; si è a tutti gli effettipartedi una confraternita e ciò che c'eraprimadiconoscereilsensodellaFra-tellanza, è paragonabile spesso, manon in tutti i casi, alla "possessionematerialista", atta perlopiù a un de-centraredeformanteneltempo.Inte-riorizzato questo, a mio avviso, sipuò intuire che l'armonia degli ele-menti viene consolidata dal quintoprincipale fattore che, silentema la-tente in ognuno di questi, emerge:questo fattore è lo Spirito. QuestoSpirito losiscoprepianopiano,gra-zie ad una graduale risonanza deglielementiattraverso il filtro interioredell'uomo.Esso,vieneattivatoesco-perto, attraverso il processo di spo-liazione continua, dove l'elementospiritualeèrichiamatoinmodocon-gruoalla limpidezzad'animoed allamaturità. Il maschile e il femminile,rappresentati fin dagli alboridell'ermetismo dall'incrocio di duelinee, una orizzontale (femminile) e

l'altra verticale (maschile), formanolacrocenellaqualel'uomopuòmuo-versi dal basso in alto e da destra asinistra o viceversa, cosicché, incro-ciandosempredegliopposti,adognipassaggio ne acquisirà le caratteri-stiche. Qui, da un semplice ma pro-fondo simbolo sgorgano importantistati,l'incrociodeglielementi,laloronaturalefusionealgoritmicael'uomoqualetestimonepassivooagenteat-tivo,attraversoildesideriodirettifi-cazione. Che siano fattori dolorosi omeno a portarci sulla croce, nellacroce noi viviamo e ci muoviamo.Cercaredistarenelcentroècompitoarduo,poichéprimasideve inqual-che modo sperimentare in sintesil'altezza e la bassezza, la destra e lasinistra.Seriusciamoatenereinnoil'elemento spirituale come guida,nulla dobbiamo temere se non noistessi, dato che le vecchie struttu-re/storture della personalità, torna-no a galla prima o poi e, anche se ilviaggio è individuale, sappiamo co-munque che i fratelli sono semprecon noi, come cellule di un grandeorganismo dalle quali è possibileprendere esempio per raggiungereanchesolounpocolaliberazione.

Franco


Figura10–BlindJustice–BenjaminHaley


Tutti i racconti, i saggi, le poesie, i disegni che le Sorelle ed i Fratelli vorranno proporre, potranno essere inviati alla seguente email:

[email protected]

Chi preferisca ricevere questa pubblicazione anche per posta elettronica

(in alternativa al supporto cartaceo, tramite la consueta spedizione postale) può richiederla, inviando un semplice messaggio all'indirizzo email:

[email protected] specificando l'indirizzo o gli indirizzi email a cui inviarla.

Vi preghiamo anche di comunicare eventuali cambiamenti di tali indirizzi email.

È importante ricordare, comunque, che si può "scaricare" la copia della nostra pubblicazione direttamente dal sito

www.misraimmemphis.org

IL RISVEGLIO INIZIATICO - Misraimmemphis.org · 2018. 10. 14. · IL RISVEGLIO INIZIATICO OTTOBRE...

Documents

Transcript of IL RISVEGLIO INIZIATICO - Misraimmemphis.org · 2018. 10. 14. · IL RISVEGLIO INIZIATICO OTTOBRE...