Breve Compendio Teorico.docx - User

168
BREVE COMPENDIO TEORICO-PRATICO PER LA CONOSCENZA INTERIORE INDICE PARTE PRIMA L'UOMO SEZIONE PRIMA: LA STRUTTURA PSICOLOGICA DELL'UOM0 LIBERTA' E CONDIZIONAMENTO o la dottrina dei molti o la personalità o l'Essenza IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA o i quattro stati di coscienza o la dottrina dell'istante IL CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE o lo stato di "nigredo" o autoricordo ed autoosservazione o i diversi tipi di relazione

description

Breve Compendio Teorico

Transcript of Breve Compendio Teorico.docx - User

  • BREVE COMPENDIO TEORICO-PRATICO

    PER LA CONOSCENZA INTERIORE

    INDICE

    PARTE PRIMA

    L'UOMO

    SEZIONE PRIMA: LA STRUTTURA PSICOLOGICA DELL'UOM0

    LIBERTA' E CONDIZIONAMENTO

    o la dottrina dei molti o la personalit o l'Essenza

    IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA

    o i quattro stati di coscienza o la dottrina dell'istante

    IL CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE

    o lo stato di "nigredo" o autoricordo ed autoosservazione o i diversi tipi di relazione

  • SEZIONE SECONDA: LA STRUTTURA FISICA DELL'UOMO

    I CINQUE CENTRI DELLA MACCHINA UMANA

    o i tre cervelli o i cinque settori e lo schema corporeo

    L'ALIMENTAZIONE

    o il cibo o l'aria o le impressioni

    IL RILASSAMENTO

    o teoria e pratica del rilassamento

    IL SESSO

    o la sessualit normale o l'infrasessualit o la soprasessualit o la coppia polare

    SEZIONE TERZA: L'INIZIO DEL LAVORO LA MENTE

    o la disciplina della mente o le effigi mentali o i tre tipi di mente o memoria meccanica e memoria lavoro o conscio e inconscio o la chiacchiera mentale ed il silenzio della mente o attenzione, concentrazione, meditazione o l'immaginazione cosciente

    IL LAVORO ESOTERICO PSICOLOGICO

    o il lavoro per il corpo o il lavoro per l'anima o il lavoro per lo spirito

  • PARTE SECONDA

    L'UNIVERSO

    SEZIONE PRIMA: IL COSMO LE LEGGI COSMICHE

    o la legge del ritorno o la legge di ricorrenza o la legge di entropia o la legge delle ottave o la legge di evoluzione e involuzione o la legge del pendolo o la legge del tre o la legge del sette

    ASSOLUTO, ESSERE ED ESSENZA

    o il Padre Eterno Cosmico Comune o la Monade o l'Anima ed il Principio animico o la Ruota del Samsara

    LA STRUTTURA DEL COSMO

    o lo Zodiaco o i Cosmi o i Mondi o i Corpi o le Gerarchie o le Dimensioni o il Diavolo, Satana e Lucifero

    SEZIONE SECONDA: IL RAPPORTO CON L'ASSOLUTO LA PREGHIERA

    o cos' la preghiera o perch si prega o quando si prega o dove si prega o come si prega

    LA LEGGE DEL KARMA

    o la legge di "azione e conseguenza" o pratica della bilancia o della croce

  • SEZIONE TERZA: L'ESPERIENZA DIRETTA IL SONNO E I SOGNI

    o lo Yoga del sonno o il sogno meccanico o il sogno cosciente o il ricordo dei sogni o l'esperienza dell'Essere

    LO SDOPPIAMENTO ASTRALE COSCIENTE

    o lo sdoppiamento con il corpo lunare o lo sdoppiamento con il corpo solare o tecniche per lo sdoppiamento astrale cosciente

    LA MORTE E LA NASCITA DEL CORPO FISICO

    o l'Antakarana e il raggio della morte o il destino del disincarnato o i rapporti con i defunti o il concepimento o il momento della nascita o il neonato

    PARTE TERZA

    IL MISTERO

    SEZIONE PRIMA: L'INIZIAZIONE LE SCUOLE INIZIATICHE

    o essoterismo, mesoterismo, esoterismo o le pseudoscuole

    IL CAMMINO INIZIATICO

    o i preparativi o la soglia o il sentiero probatorio o le tre Montagne

  • SEZIONE SECONDA: LA MORTE DELL'EGO I TRE FATTORI PER LA RIVOLUZIONE DELLA COSCIENZA

    o il risveglio dell'Essenza o il primo fattore: la "decapitazione" o la Trasformazione delle impressioni o la morte in cammino o il secondo fattore: l'alchimia o la purificazione dell'energia o il risveglio del Fuoco Sacro o il terzo fattore: il sacrificio per l'umanit o l'amore o la trasmutazione delle energie cosmiche

    SEZIONE TERZA: LA SALVEZZA GLI ASPETTI DELL'ASSOLUTO IMMANIFESTATO

    o Ain, Ain Soph, Ain Soph Aur o il Tetragramma sacro

    LA SACRA TRIADE MANIFESTATA

    o Keter, Chokmah, Binah o Cristo il "Salvatore" o il Cristo Cosmico o il Cristo Intimo o il Cristo Storico

  • EGO - PERSONALITA' - ESSENZA

    LIBERTA' E CONDIZIONAMENTO

    Dobbiamo renderci conto che non siamo liberi, che le nostre azioni sono condizionate, che, anche se talvolta cos non ci sembra, non esercitiamo quasi mai la nostra volont e che siamo sempre comandati da "altri". La nostra, insomma, non una condizione di uomini, ma di burattini, di umanoidi, di robots. Come tutte le persone che fanno la volont di qualcun altro, viviamo come ipnotizzati, nel sonno della coscienza.

    Molte favole che si raccontano ai bambini, ma che in realt andrebbero spiegate agli adulti, trattano questo argomento. Per esempio, "Cenerentola" e "La bella addormentata nel bosco" di Perrault e, soprattutto, "Pinocchio" di Collodi.

    Per, anche se ci rendiamo consapevoli di tutto questo, di solito diamo la colpa ai condizionamenti esterni: la famiglia, la scuola, l'educazione, la TV, la pubblicit, il lavoro, gli incontri, gli amici, il tempo atmosferico, la salute, le circostanze, l'ambiente. In realt, i condizionamenti pi importanti si trovano al nostro interno, e sono i nostri stati d'animo, i nostri desideri, le nostre fantasie. Sono i pi importanti perch sono proprio loro a determinare le circostanze esterne che, invece, quasi sempre incolpiamo ("gli stati attirano gli eventi ").

    Cosi, forse, pu essere la pigrizia a farmi accendere la TV (o ad impedirmi di spegnerla) per poi esserne condizionato; o, forse, il mio cattivo umore che mi fa litigare con quei "fastidiosi" vicini di casa; forse la noia che mi conduce al bar o in osteria, dove incontrer i soliti amici che mi inviteranno a bere; o, forse, l'avidit e la sete di quadagno che mi impedisce di avere un po' di tempo libero per guardarmi intorno; o la paura di non essere abbastanza considerato che mi fa vivere con persone sgradevoli o profittatrici; o la gelosia ad impedirmi di avere una felice vita coniugale e familiare; o le continue, inutili preoccupazioni a rovinarmi, giorno dopo giorno, la salute.

    Le situazioni concrete della nostra vita, insomma, piacevoli o spiacevoli (i rapporti con gli altri, la vita familiare, la salute, il lavoro ecc.), sono il prodotto di stati interiori mutevoli, di illusori aggregati della nostra psiche che, essendo solo il frutto di fuggevoli impressioni, non hanno alcun motivo reale per esistere.

    Da questo punto di vista, tutta la nostra vita ILLUSIONE (Velo di Maya per gli Indostani), perch fondata sull'affascinazione. E spesso affascinazione dolorosa, perch la speranza si alterna alla delusione, la salute alla malattia, la ricchezza alla povert, l'amicizia al tradimento e cos via fino alla morte, senza alcuna speranza di stabilit.

    Per questi motivi, la vita terrena chiamata VALLE DI LACRIME.

    Cos' dunque la nostra vita? Un insieme di avvenimenti che non abbiamo voluto e di cui abbiamo scarsa coscienza, perch sono prodotti non da noi, ma da AGGREGATI PSICHICI. Se vogliamo abbandonare la condizione infraumana di burattini, dobbiamo allontanarci dall'illusorio mondo dell'affascinazione ed avviare quel processo di rinnovamento interiore denominato "seconda nascita" e che porta alla formazione dell' "uomo reale". Tale processo simboleggiato dalla rottura dell'uovo. Per questo la Pasqua, festa di rinascita e di resurrezione, si collega nella cultura occidentale alla simbologia dell'uovo. Esso racchiude nel suo guscio l'uomo nuovo in attesa di essere liberato e portato alla luce.

    La simbologia dell'uovo nella tradizione occidentale riassunta nell' uovo filosofale (o uovo alchemico), rappresentato nell'Emblema n VII dell'ATALANTA FUGIENS di Michael Maier.

  • LA DOTTRINA DEI MOLTI

    Gli Aggregati Psichici si comportano al nostro interno come se fossero dei veri e propri "personaggi psicologici", vere e proprie persone, tanti altri "noi stessi". Per il fatto di essere illusori e meccanici, di procurare in noi l'affascinazione ipnotica e, quindi, di indurci in errore, tali Aggregati sono completamente negativi. Nell'antico Egitto erano chiamati "Diavoli rossi di Seth", nel Vangelo cristiano sono chiamati "Demni". Pi genericamente, possiamo chiamarli DIFETTI. Essi, bench siano tantissimi (in numero di 987 secondo Mouravieff, vedi bibliografia), non sono infiniti; senza voler dar loro un numero preciso, possiamo semplicemente affermare che sono MOLTI.

    Talvolta, la negativit degli Aggregati psichici non sembra evidente. Ci dipende in parte dal fatto che l'umanit ha conferito con l'andar del tempo una valenza "positiva" a certi difetti, per esempio all'orgoglio e all'amor proprio; in parte, perch gli Aggregati sono "furbi" e spesso, per apparire buoni, si vestono di altruismo e di generosit. Dietro la loro apparente bont, tuttavia, c' spesso la paura del giudizio degli altri, l'incapacit di dir di no, la timidezza, il senso di colpa, il vittimismo, la sottomissione, la superbia ecc. ecc.. Proprio a causa del loro innegabile pseudoruolo di affermazione individuale e sociale, nell'antico Tibet i difetti erano chiamati "VALORI".

    Il nostro spazio psicologico individuale non quindi unitario, ma molteplice e frammentato: una molteplicit di difetti (i quagrangoli nella figura sottostante) lo riempie completamente, al 100%. Questo concetto sta alla base della cosiddetta "DOTTRINA DEI MOLTI", e dev'essere perfettamente capito e sperimentato da chiunque desideri mettersi seriamente alla ricerca di se stesso.

  • Uno spunto di riflessione pu essere offerto dalla lettura dell'episodio dell' "indemoniato di Gerasa" (Lc 8, 2-27), da cui si deduce che i Difetti, pur essendo i principali in numero di sette, sono in realt tantissimi, ovverosia LEGIONE. La religione cristiana chiama i sette principali difetti PECCATI CAPITALI e conferisce loro un nome ben preciso: IRA, SUPERBIA, LUSSURIA, GOLA, AVARIZIA, INVIDIA, PIGRIZIA. Resta per inteso che ognuno di essi porta dietro a s tutta una schiera di difetti secondari il cui nome, pur non essendo precisato in alcun luogo, pu essere abbastanza facilmente individuato attraverso un sincero esercizio introspettivo. Si scopre cos che la SUPERBIA si collega all'amor proprio, all'intolleranza, al vittimismo, alla compiacenza, all'ironia, alla vanit; l'INVIDIA all giudizio, al pregiudizio, al confronto, al desiderio, all'autocommiserazione, alla competitivit; la LUSSURIA alla lusinga, alla seduzione, al compiacimento, alla galanteria, al tradimento, alla gelosia; l'IRA alla violenza, al litigio, al rancore ecc. ecc..

    Gli Aggregati, pertanto, formano degli insiemi molto complessi ed intrecciati fra loro. Tali complessi, denominati EGO, vengono ta lvolta paragonati ad un albero, che riconosce nel tronco il difetto principale, nelle foglie i difetti ad esso collegati e nelle radici i difetti nascosti, difficili o impossibili da ammettere. Altre volte i complessi egoici vengono paragonati alla LUNA ("Luna Psicologica"), che possiede una faccia illuminata (difetti visibili) ed una faccia in ombra (difetti nascosti). Per questo, ancora, si dice che L'EGO E' FORMATO DA TANTI DETTAGLI.

    Gli Aggregati psichici non coabitano in modo tranquillo all'interno dello spazio psicologico di una persona, ma ciascuno cerca di prevalere sugli altri e di imporre agli altri la propria volont. Tutti sono in continua lotta per la supremazia e ciascuno, a turno, la ottiene, diventando per un certo tempo il re ed il signore della situazione. Questo accade perch ogni Aggregato formato da una certa quota di ENERGIA, che per agisce in modo assolutamente inconsapevole. La volont dell'Aggregato non quindi in alcun modo una volont cosciente, bens meccanica, ripetitiva, capricciosa, caotica e priva di qualsiasi indirizzo stabile. Essa si esprime attraverso semplici dinamiche associative innescate dagli organi di senso o dal pensiero. Vedo una certa persona e subito prevale in me l'Aggregato dell'intolleranza; ne vedo un'altra e provo simpatia; sento una certa canzone a cado nella malinconia; ricevo un insulto e sono preso dal vittimismo; ricordo un buon affare compiuto e mi riempio di soddisfazione ecc. ecc..

    Infine, gli Aggregati non sono rappresentati in modo uniforme all'interno della psiche: alcuni sono pi estesi, altri pi ristretti. Come si visto nella figura precedente, le superfici quadrangolari non sono tutte uguali. E' evidente che gli Aggregati pi estesi hanno maggiore possibilit di imporsi su quelli pi ristretti, i quali possono prendere il potere pi raramente, e solo di quando in quando.

    (La DOTTRINA DEI MOLTI complessa e qui ne abbiamo fatto solo qualche cenno. Ulteriori chiarimenti ed approfondimenti saranno forniti a richiesta. Per un riferimento letterario vedi H. Hesse: IL LUPO DELLA STEPPA - Mondadori).

  • LA PERSONALITA'

    Gli Aggregati psichici entrano nello spazio psicologico di una persona, uno dopo l'altro, nei primi sette anni di vita. Essi entrano per imitazione, sul modello, cio, degli Aggregati che gi esistono nell'ambiente psicologico che circonda il bambino: la sua famiglia, i parenti, gli educatori, le prime amicizie ecc.. Attorno ai sette anni di et, la psiche del bambino gi piena, al 100%, di Aggregati psichici, e quindi di Ego, e nulla si pu pi fare per impedire la loro manifestazione. Comunemente si dice che il bambino ha formato la propria PERSONALITA'.

    In senso morfologico possiamo quindi intendere per personalit la STRUTTURA PSICOLOGICA formata dall'insieme degli Aggregati psichici. Tale struttura perfettamente caratterizzata in base alla frequenza con cui i singoli Aggregati si manifestano. Poich tale frequenza sempre diversa da individuo a individuo e dal momento che sempre diverse sono le combinazioni dei vari Aggregati tra loro, si deduce facilmente non solo che il numero degli Ego grandissimo, ma che numerosissime sono anche le Personalit, che degli Ego sono il veicolo di manifestazione. E' pertanto praticamente impossibile, negli esseri umani, trovare due Personalit uguali.

    Ogni persona ha pertanto degli Ego ben caratteristici, formati da Aggregati diversi che si combinano in modo caratteristico tra loro. Ogni Personalit evidenzia quindi un "profilo psicologico principale" (PPP), che si riconosce per la specifica frequenza con cui uno o pi complessi egoici entra in azione.

    Particolarmente interessante l'efetto della combinazione di diversi Aggregati tra loro. Uno stesso Aggregato, dominante e caratteristico in due persone diverse, pu esprimersi in modo differente in ciascuna. Ad esempio, un grande Aggregato del furto pu caratterizzare la Personalit del grande ladro se si associa con l'Aggregato della presunzione, dell'ambizione e dell'orgoglio; caratterizza viceverso la personalt del ladruncolo se si associa ad un Aggregato di paura o di insicurezza.

    Non sempre il riconoscimento del PPP agevole, specie in Personalit complesse.

    Per il fatto di essere espressione dei difetti della psiche, la Personalit sostanzialmente negativa. E' bene abituarsi presto a questo concetto, perch nel linguaggio comune una "forte personalit" indica generalmente qualcosa di buono e di desiderabile.

    In senso dinamico, infine, possiamo definire la personalit come l'ENERGIA risultante dalla somma delle diverse quote energetiche presenti nei difetti di uno spazio psicologico. Ma a quanto ammonta l'energia di una Personalit? Per quanto possa sembrare impossibile, la sua energia uguale a zero. L'energia della Personalit , infatti, illusoria proprio come illusori sono gli elementi che la costituiscono. E' vero che questi ultimi, presi isolatamente o a gruppi, possiedono un'energia ben evidente, che dimostrano soprattutto quando si impossessano drammaticamente della psiche. Ma altrettanto vero che, se facciamo la somma vettoriale di tutti gli Aggregati presenti in uno spazio psicologico, la risultante non pu essere che zero, poich essi non appartengono alla realt, ma sono solo artefatti, fantasmi del nostro mondo interiore.

  • L'ESSENZA

    L'uomo comune e corrente generalmente rassegnato alla sua condizione. Pur rendendosi conto di di trascorrere la sua esistenza in modo illusorio e per lo pi infelice, non fa nulla per cercare di prendere in mano la situazione e di liberarsi degli Aggregati psichici.

    1) Un primo motivo senz'altro la paura di ritrovarsi, una volta distrutti gli Aggregati, con uno spazio psicologico vuoto, privo cio di quegli stimoli che, nel bene e nel male, danno significato all'esistenza. Generalmente, infatti, l'identificazione con l'Ego tale da far ritenere che esso sia l'unica presenza esistente all'interno della psiche.

    Se cos fosse, sarebbe disperante. Nulla di reale, infatti, esisterebbe nell'uomo, ma solo un ammasso informe di Aggregati psichici.

    Chi per riesce, magari solo per qualche istante, a superare il mondo dell'affascinazione e ad avere quindi di s una visione consapevole, capisce come, non potendo l'Aggregato per il suo essere illusorio, soggettivo, mutevole, meccanico rappresentare la natura vera dell'uomo, debba esistere all'interno dello spazio psicologico individuale qualcos'altro di pi vero e di pi legittimo. Questo qualcosa, rappresentato dalla reale natura umana e riassumibile nei concetti di oggettivit, verit, volont , coscienza ecc., costituisce una sorta di "principio animico" o scintilla d'anima, che si definisce con il termine di ESSENZA.

    Nell'Essenza ciascuno trova pertanto la capacit di esprimersi in modo reale al di l di ogni possibile condizionamento e trova anche l'orientamento stabile per affrontare le difficili esperienze nella materia densa del Mondo Fisico.

    Ma perch, allora, se l'uomo conserva in s la sua vera natura, in pratica vive poi come se essa non ci fosse - al punto di essere tentato di negarla - e, rinunciando quasi ad ogni forma di esperienza oggettiva, ritiene di non possedere al proprio interno null'altro che gli Aggregati psichici? In altri termini, dove si smarrita l'Essenza? Perch non si rivela?

    Tentare una risposta non semplice. Significa riandare all'inizio della storia dell'umanit, che parla di inganni e di paradisi perduti. La coscienza collettiva, attraverso l'elaborazione della favola e del mito, mantiene il ricordo di strane battaglie, di troni usurpati e insanguinati, di patrie dimenticate, di tesori rubati e nascosti, di lontane terra da riconquistare. Vicende che non difficile riferire ai contenuti dello spazio psicologico, ad oscure lotte tra la parte cosciente e quella infracosciente della psiche.

  • Scopriamo allora che l'Essenza, nel corso della storia dell'uomo, stata progressivamente vinta e catturata dall'Ego, che la tiene ancora saldamente prigioniera al proprio interno. Essa, che dovrebbe dimorare di diritto, unica ed indivisa, all'interno dello spazio psicologico individuale, non esiste pi. Inutilmente, come Diogene, la potremmo cercare, perch si trova, molteplice e frammentata, all'interno degli Aggregati della psiche.

    La distruzione dell'Aggregato, pertanto, non deve spaventare. Ci che si distrugge, in fondo, soltanto un ladro e un usurpatore, un abitante abusivo del nostro mondo interiore che, nel momento stesso della sua morte, libera finalmente la particella di Essenza che teneva prigioniera. La distruzione dell'Ego non lascia dunque vuoto lo spazio psicologico, ma, al contrario, costituisce la condizione indispensabile al recupero dell'Essenza e pone la basi per la cristallizzazione dell'ANIMA.

    2) Il secondo motivo che generalmente ostacola il lavoro interno la sua apparente difficolt. Infatti, se le cose fossero esattamente come appena descritto, potremmo dire che l'eliminazione degli Aggregati psichici, affidata unicamente alle forze instabili e soggettive degli elementi stessi da distruggere, sarebbe un'impresa destinata al fallimento.

    Fortunatamente, per, come si pu talvolta constatare dalla occasionale comparsa di qualche elemento consapevole, l'uomo mantiene ancora dentro di s, non ancora caduta nelle mani dell'Ego, una piccola quota di Essenza libera, forse un 3% del totale. Questa piccola particella autocosciente costituisce il solo punto d'appoggio stabile e sicuro per poter iniziare il processo di distruzione degli Aggregati psichici. Tuttavia, si tratta ugualmente di un lavoro non facile, anzi, cos difficile che la maggioranza delle persone, pur conoscendone i vantaggi, sceglie di non affrontare, preferendo piuttosto una vita di illusione e di sofferenza. Il 3% di Essenza, infatti, nonostante esista, si comporta inizialmente come se non ci fosse, poich giace profondamente addormentato all'interno della psiche, sopraffatto dalla gran massa di Aggregati che ne impedisce la manifestazione. Riuscire a fargli spazio non cosa da poco, perch si tratta di andare alla ricerca di qualcosa che si tentati di negare, e di limitare allo stesso tempo la forza e l'espressione dell' Ego, che invece appare come l'unica Realt.

    Riducendo, tuttavia, anche solo di poco l'aggressivit e la presenza di qualche Aggregato psichico dentro se stessi (questo , in fondo, il significato della disciplina ascetica), si verifica una situazione nuova e particolarmente favorevole: il 3% di Essenza diventa concretamente "presente" all'interno della psiche e comincia a manifestarsi.

    Da questo primo momento di autocoscienza, sia pur precario e provvisorio (COSCIENZA SOGGETTIVA), l'eliminazione concreta degli Aggregati Psichici diventa realmente possibile. Ogni Aggregato distrutto lascia uscire la scintilla di Essenza che teneva prigioniera e questa, aggiungendosi alla parte libera, ne aumenta progressivamente la percentuale (COSCIENZA OGGETTIVA).

    Da quanto fin qui esposto, possiamo dunque dire che la liberazione dello spazio psicologico, con la conseguente reintegrazione in esso dell'Essenza, consta di due momenti non necessariamente separati nel tempo:

    un momento psicologico (o momento della coscienza soggettiva, detto anche momento ascetico) rivolto all' "estensione" dell'Aggregato (cio alla frequenza della sua comparsa), che ha per obiettivo il risveglio della Coscienza e del 3% diEssenza;

    un momento spirituale ed esoterico (o momento della coscienza oggettiva, detto anche momento mistico) rivolto all' "energia" dell'Aggregato (cio alla causa stessa della sua sussistenza), finalizzato alla eliminazione totale

  • dell'Ego attraverso le facolt contenute nella quote, sempre crescenti, di Essenza libera e risvegliata.

    Fornire le basi teorico-pratiche per la messa in pratica di tali momenti e per restituire all'uomo la sua legittima libert precisamente uno degli scopi degli studi gnostici.

    IL RISVEGLIO DELLA COSCIENZA

    IL CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE

    La strada che conduce alla seconda nascita, cio allo sviluppo dellAnima, la strada del risveglio della coscienza. E una strada "rivoluzionaria", ma non nel senso di rivoluzione sociale, esterna e collettiva, bens in quello di rivoluzione psicologica, interna ed individuale (rivoluzione della coscienza).

    Essa si attua percorrendo un sentiero iniziatico che porta ad un progressivo e graduale innalzamento del livello dellEssere.

    Infiniti, sia in alto che in basso, sono i gradi del livello dellEssere. Ogni individuo occupa in ogni istante della sua vita un gradino ben preciso sulla scala dellEssere ed il livello raggiunto dipende strettamente dalla sua capacit di liberare la propria Essenza eliminando gli Aggregati psichici.

    Chi vive con la coscienza addormentata, affascinato dai propri Aggregati e dimentico di se stesso, obbedisce continuamente alla volont di "altri": non detiene pertanto un alto livello dellEssere. Tutti i nostri sforzi devono tendere in modo pratico ad innalzare sempre pi questo livello.

    E quindi importante la simbologia della scala. Essa rappresenta, gradino dopo gradino, il cammino che conduce allautorealizzazione intima. Possiamo capire, adesso, il significato delle scalinate poste ai lati delle piramidi dellAmerica precolombiana e che conducevano ai templi del sole; e capiamo anche il significato della biblica scala di Giacobbe (Gen. 28, 12).

    Riproduciamo qui sotto una incisione di ispirazione alchemica (*Mutus liber* di Altus): oltre al simbolo della scala, contiene anche un esplicito invito al risveglio, rappresentato dagli angeli che suonano le trombe in direzione delluomo addormentato.

  • Da un punto di vista psicologico, lo stare su una scala implica una condizione provvisoria, di transito. Su una scala non si sta: o si sale o si scende. Di fatto, il non salire significa discendere. Colui che non distrugge i suoi Aggregati, li rafforza ("le tendenze si accentuano"). Non possibile mantenere stabile il proprio livello dellEssere: se esso non si innalza, inevitabilmente si abbassa.

    Quattro sono le tappe fondamentali della salita sullinfinita scala del livello dellEssere, ed ogni tappa caratterizzata da un diverso stato di coscienza.

    Le linee fondamentali di questa dottrina sono tratte da Platone, *La Repubblica*).

    Il primo stato di coscienza, quello pi basso (ma non esiste un limite inferiore in questo stato), paragonabile al sonno profondo e ipnotico. Pi che di coscienza, si potrebbe parlare di incoscienza o infracoscienza. E il livello delleiksia, della pura imitazione ipnotica, della barbarie.

    Un passaggio automatico, fisiologico, lo separa dal secondo stato, quello della pistis, che in un certo senso rappresenta un risveglio. Ma lo stato di veglia della pistis paragonabile a quello delluomo quando si sveglia al mattino, non dunque un vero risveglio della coscienza. Nella pistis regna ancora laffascinazione, anche se scompare la barbarie e la pura imitazione. Si pu infatti dire che qui limitazione lascia il posto alla credulit, che pure una forma di imitazione, ma in un certo senso pi elevata: credo perch lha detto un altro.

    Questi due primi stati sono comuni e si alternano in tutte le persone correnti. Ma sono entrambi stati dellignoranza e dellerrore, in cui la coscienza resta profondamente addormentata.

    Il risveglio vero inizia nel terzo stato di coscienza, quello della dinoia. Ma il passaggio a questo stato non n automatico n fisiologico. E un passaggio volontario e critico. In condizioni normali lumanoide non in grado di eseguirlo e resta intrappolato nei primi due livelli. Solo eventi straordinari come una grande inquietudine spirituale, avvenimenti tragici come gravi delusioni o malattie, eccezionali qualit morali come uninsolita capacit di autocritica e di pentimento possono aiutare lumanoide ad effettuare questo passaggio. Il terzo stato di coscienza lo stato in cui comincia il vero risveglio, lo stato della "messa in discussione".

    Dalla credulit si passa al vero credere. qui non si crede pi perch ci si fida, ma perch si incomincia a sperimentare di persona. Questo anche lo stato del cammino iniziatico, lo stato in cui il livello dellEssere comincia finalmente ad innalzarsi. E lo stato in cui si inizia a formare una stabile relazione con lEssenza e in cui gli Aggregati vengono compresi ed eliminati.

    Da questo stato, attraverso un passaggio rivoluzionario (nel senso precisato allinizio di queste pagine), si entra nel quarto stato di coscienza, cio in quello della nous, che lo stato dellAnima formata. In questo stato la coscienza completamente risvegliata e lumanoide diventato Uomo. Si manifestano quindi le qualit della coscienza, la felicit, la volont, la pace, lamore, lestasi, la shamadhi. E lo stato che, nel suo infinito estendersi in alto, porta alla liberazione totale e allautorealizzazione.

  • Poich il nostro un obbiettivo pratico, si tratta di individuare alcune norme di comportamento che ci possano portare concretamente al risveglio della coscienza.

    "Risveglio" significa uscita dal sonno e dallaffascinazione di cui sono responsabili i nostri Aggregati. Essi, come abbiamo gi visto, sono illusione e fanno vivere lumanoide in una realt fittizia che viene scambiata per Realt oggettiva. Ma in che modo agisce lAggregato, come riesce a creare in noi questa falsa realt? Fondamentalmente, attraverso due meccanismi.

    1) Innanzitutto, con la distrazione dallistante, dal "qui e ora". LEgo, infatti, ci trascina sempre fuori dallattimo e dalla situazione presente e reale (fuori dal tempo e dallo spazio) e, attraverso rimpianti, progetti, fantasie, ci proietta in mondi irreali posti spesso nel passato o nel futuro.

    La realt del presente viene sostituita dallirrealt di vani contenuti psichici. Un attacco dira, ad esempio, agisce distraendoci dalla situazione reale e trascinandoci altrove in una fantasia di violenza; un desiderio ci porta lontano nel tempo, facendoci fantasticare su un poco probabile futuro. Cos dunque la vita, vissuta in questo modo? Solo una raccolta di sogni illusori. Dove siamo noi adesso? Opera lEssenza o un Aggregato?

    Da questa situazione si esce con un atto di volont, con la decisione di VIVERE LISTANTE. Solo questo istante conta, reale. Tutto il resto illusione e sogno. Il tempo della nostra vita un insieme lunghissimo di punti, di istanti. Dove siamo noi in questi istanti? Ci siamo o non ci siamo? In quale affascinazione, desiderio, fantasia siamo coinvolti? (fig. 15)

    E quindi indispensabile, se nella nostra vita non vogliamo collezionare solo vuote illusioni, accettare e praticare la DOTTRINA DELLISTANTE. Ogni istante, cio, deve essere vissuto in piena consapevolezza. La chiave di questa consapevolezza la chiave di violino, chiamata anche chiave di sol : S.O.L. significa: Soggetto, Oggetto,

  • Luogo. In ogni istante, cio, consapevolezza di noi stessi, di chi ci sta di fronte, dellambiente che ci circonda.

    La distrazione, quindi, deve lasciare il posto a ci che viene definito stato di allerta percezione, lo stato proprio delle sentinelle in tempo di guerra. Risveglio della coscienza significa anzitutto capacit di utilizzare al massimo la percezione dei cinque sensi. Quante cose non vediamo perch siamo distratti dallEgo! Percorriamo decine di volte la stessa strada senza accorgerci della forma di una finestra o di un simbolo posto su un balcone. Siamo perfino capaci di scivolare su una buccia di banana perch non lavevamo vista! Doveravamo in quel momento? Certo non camminavamo assieme al nostro corpo fisico su quella strada.

    Cos, giorno dopo giorno, accumuliamo occasioni mancate, incontri perduti, suoni non uditi, cose non toccate. Esperienze che, se fossero state vissute, sarebbero state vita reale.

    2) LEgo non agisce soltanto attraverso la distrazione. Abbiamo gi considerato come una delle sue principali caratteristiche sia la meccanicit. Il risveglio della coscienza si deve ottenere dunque anche attraverso il controllo dei comportamenti meccanici, assumendo la condizione psicologica dello stato di allerta novit. Ci significa continua e costante disponibilit verso il nuovo, il cambiamento, il confronto, il cambiar modo di pensare, labbandono di preconcetti e di pregiudizi. Significa anche distacco dalle cose, accettazione della impermanenza e della provvisoriet della materia. Tutto il mondo delle forme muta di continuo e luomo, in quanto forma, deve saper mutare con il tutto.

    Lostinato attaccamento al vecchio, la ripetizione meccanica, il ricordo sterile sono spesso strumenti nelle mani dellEgo, cos come la capacit di rinnovamento, di ricominciare da capo, anche giorno dopo giorno, sono spesso espressione dellEssenza.

    Distrazione e meccanicit sono dunque due importanti caratteristiche dellEgo che, una volta scoperte, lo rendono vulnerabile e ne consentono lindebolimento attraverso le fasi iniziali del lavoro interno.

    IL CENTRO DI GRAVITA PERMANENTE

    Il cammino iniziatico, le cui origini sono situate al passaggio tra il secondo ed il terzo stato di coscienza, ha per fondamento una condizione psicologica particolare rappresentata, come s visto, da una forte inquietudine spirituale quasi sempre unita a un crollo delle illusioni e a forti tensioni emozionali (la compassione buddista). Colui che cerca ("der Suchende") sperimenta linsoddisfazione per il mondo in cui vive ed irresistibilmente attratto da un altro mondo, che per intuisce senza ancora conoscere. Capisce, insomma, che l dov non pu restare, ma non sa bene ancora dove andare.

  • E questa la condizione della cosiddetta notte mistica di S. Giovanni della Croce o della selva oscura di Dante. In termini alchemici la nigredo, sorta di doloroso e oscuro travaglio interiore in cui nulla sembra confortare leroe melanconico se non il desiderio, che scaturisce dal 3% della sua Essenza, per lOpera che vuole compiere, cio il cammino verso la propria Autorealizzazione.

    La condizione di nigredo, che di fatto rappresenta una ricerca passiva, una specie di fermentazione psicologica, lascia poi il posto ad una ricerca attiva detta, sempre in termini alchemici, peregrinatio, che simboleggiata da un viaggio per mare. In ci sta il significato della nave, che spesso ha in bella mostra una scala di corda che conduce alla cima dellalbero maestro.

    Il senso della peregrinatio senzaltro quello di una separazione, ma anche quello di un cambiamento e di una scoperta nuova. Chi affronta questo viaggio vive unesperienza di abbandono e di distacco da qualcosa di certo e di noto, ma sa di dirigersi, con la sua caravella, verso una pi gratificante speranza; in fondo lieto di abbandonare le sue certezze, perch lo stato di nigredo gli ha fatto comprendere che erano illusorie.

    Tuttavia, non unimpresa facile, perch si tratta di cambiare un intero modo di pensare: il passaggio al nuovo mondo implica labbandono definitivo del vecchio (non si pu mettere il vino nuovo in otri vecchi). Questo concetto, banale nel suo enunciato, devessere perfettamente compreso e messo in pratica.

    La peregrinatio un periodo psicologico ben delimitato nel tempo. Corto o lungo che sia, per indispensabile al ricercatore, perch costituisce per lui una specie di lavacro purificatore che consente al suo 3% di Essenza di manifestarsi attraverso un nuovo senso di orientamento interiore. Inizia cos a formarsi, allinterno del suo spazio psicologico, quello che viene definito il centro di gravit permanente.

    Uscendo ora dalla metafora del viaggio, cerchiamo di definire meglio cosa si intenda per centro di gravit permanente.

    Nello spazio psicologico dellumanoide, cio delluomo dei primi due stati di coscienza, nulla di permanente sembra dimorare, ma solo i mutevoli Aggregati che lo trasportano continuamente da un comportamento ad un altro, da uno stato

  • danimo ad un altro ecc.. Lunica cosa degna di poter essere definita permanente, integra e non frammentata o plurale, sarebbe il 3% di Essenza, in quanto solo esso potrebbe costituire un nucleo di vero e duraturo centro di orientamento psicologico. Ma questo 3% soffocato, oscurato dallEgo; di fatto, lEgo che costituisce il centro di gravit dellumanoide. Ma non reale n permanente.

    Il viaggio per mare, in pratica, ha il significato di una volontaria rinuncia allEgo e di una decisione di entrare in relazione con lEssenza. Questa concreta condizione psicologica sancita da diverse cerimonie e rituali diniziazione, tra cui il battesimo cristiano, dove al battezzando (cio a colui che sta per decidere di entrare nel cammino iniziatico) viene formalmente chiesto di rinunciare al male e a Satana (le cosiddette "promesse battesimali").

    Unimportante differenza tra il simbolismo della peregrinatio e la condizione psicologica concreta che, nella realt pratica, non ci si separa dallEgo cos facilmente come ci si separa da una costa. Allinizio del viaggio, lEgo continua infatti ad abitare ben saldo nella psiche del navigatore e a tenere soffocata la totalit della sua coscienza.

    La separazione , dunque, solo psicologica: un proposito, una buona intenzione. Il ricercatore dice a se stesso: "da adesso in poi non intendo pi gravitare attorno allEgo, bens attorno al 3% di Essenza".

    Allintenzione, per, come spesso succede, non corrispondono i fatti , che continuano, come sempre, ad essere determinati dallEgo. Questa condizione di incoerenza, che fa soffrire il ricercatore, ben evidenziata in Ovidio, nella celebre frase di Medea: "video meliora, proboque: deteriora sequor": vedo il bene, lapprovo, ma seguo il male.

    Per superare questa difficolt, indispensabile un piccolo atto di eroismo: bisogna che lumanoide, gi insoddisfatto della sua vita, deluso nelle sue illusioni, passato per forti crisi emozionali, dopo aver cambiato modo di pensare, pratichi degli sforzi coscienti e dei sacrifici volontari. Il proposito di rifiutare un certo numero di comportamenti egoici deve corrispondere alla messa in atto di altrettanti comportamenti coscienti. In questo modo la meccanicit, laffascinazione, il rumore, lincostanza, lindisciplina, limbroglio, il sotterfugio, la falsit, il disordine, lambiguit lasciano il posto al silenzio, alla disciplina, allorganizzazione, allordine, alla rettitudine, alla perseveranza; il tutto in uno stato di allerta percezione-novit.

    Cos, pur rimanendo il suo spazio psicologico pieno di Ego, egli di fatto comincia ad allontanarsene: le nuove qualit interiori, ridimensionando lestensione degli Aggregati, iniziano a farlo gravitare attorno al 3% di Essenza e riescono a fargli prendere coscienza dei suoi difetti. Prima, con lAggregato egli era un tuttuno, confluiva con esso, era Aggregato lui stesso e non ne poteva quindi avere unesperienza reale. Ora, osservando le cose dal punto di vista dellEssenza, gli possibile disidentificarsi, realizzare cio nei confronti dellAggregato quella separazione tra osservatore e osservato che rende possibile la vera conoscenza. Osservando lEgo dallEssenza, egli ha la possibilit di studiarlo in maniera scientifica e reale.

    Possiamo quindi affermare che proprio la disidentificazione il vero significato psicologico della peregrinatio.

    Losservazione degli Aggregati compiuta dal 3% di Essenza, cio in modo non identificato, prende il nome di autoosservazione psicologica. In chi fa dell Essenza il proprio centro di gravit, lAutoosservazione diventa una facolt costante, attiva

  • in ogni momento ed in ogni circostanza. Pi grandi sono le difficolt della vita, maggiori sono le opportunit per lAutoosservazione psicologica, perch proprio nelle difficolt che gli Ego hanno le maggiori possibilit di manifestarsi. Il ritiro dalla vita attiva, se da un lato pu favorire lo studio di s attraverso il silenzio, dallaltro pu portare alla falsa credenza di possedere relativamente pochi Aggregati. Perci la vita di tutti i giorni, la cosiddetta palestra psicologica, rappresenta la via migliore per la conoscenza di s.

    LAutoosservazione, basandosi fondamentalmente sulla relazione con il 3% di Essenza, porta con s il concetto di autoricordo, cio la capacit di ricordarsi sempre, di istante in istante, di s stessi. Colui che non capace di ricordarsi di se stesso, non neppure capace di autoosservarsi; e viceversa.

    Possiamo affermare che autoricordo e autoosservazione sono le due facolt fondamentali che si risvegliano in chi comincia a creare in s il centro di gravit permanente. Sono queste le due facolt-base per tutto il successivo lavoro interno.

    La capacit di Autoosservazione rende possibile un importante esercizio, sia pure facoltativo, di autoanalisi: la RETROSPEZIONE. Si tratta di ripercorrere, in modo non identificato e quindi alla luce del 3& di Essenza, la giornata a ritroso nel tempo con lo scopo di evidenziare gli Aggregati che si sono manifestati allinterno della spazio psicologico. Maggiore la capacit di vivere listante in Autoosservazione durante il giorno, maggiori sono i frutti della pratica della Retrospezione. Essa si attua alla sera, con il corpo perfettamente rilassato e dopo aver liberato la mente da qualsiasi pensiero: non bisogna compiere lerrore di "pensare" allAggregato, perch il pensiero identificante e porta con s reazioni emozionali personali e soggettive. Lo scopo della Retrospezione invece quello di riuscire a scoprire e poi a studiare laggregato in modo oggettivo. E pertanto indispensabile che, allinizio della pratica della Retrospezione, ci si metta in relazione con lEssenza.

    Ci si astenga, tuttavia, per il momento, di eseguire simile pratiche fino a che, continuando la lettura di questo libro, non se ne sia capita la tecnica perfetta.

    AUTORICORDO e AUTOOSSERVAZIONE costituiscono gli strumenti fondamentali per la comprensione dello spazio psicologico. La pratica costante di queste due facolt, resa possibile dalla formazione del Centro di gravit permanente, porta allautoscoperta e allautorivelazione: riusciamo cio a vederci per ci che veramente siamo, senza illusioni e senza identificazioni.

    Tale scoperta critica degli Aggregati rappresenta il presupposto per il loro studio e per quel processo di autoanalisi che conduce alla conoscenza di s (autoconoscenza). Ed proprio la conoscenza di s uno degli obiettivi, non certo secondario, del ricercatore, perch egli sa che la seconda nascita, il diventare vero uomo, passa attraverso la gi citata frase incisa nel frontone del tempio di Apollo in Delfi: conosci te stesso e conoscerai luniverso e gli dei.

    Una importante caratteristica del Centro di gravit permanente quella di essere magnetico, di essere cio capace di attrarre e mettersi in contatto con altri Centri analoghi. Anche gli Ego si attraggono. La loro attrazione, per, non magnetica, ma conseguenza nellesistenza di determinate leggi (del caso, della ricorrenza) che studieremo pi avanti; e la relazione che si stabilisce tra di loro dura solo per il periodo, in genere breve, del loro predominio nello spazio psicologico; dura, cio, fino a che quellEgo non viene soppiantato da un altro.

    Ad esempio, unamicizia pu stabilirsi perch due persone, per ricorrenza o per caso, si incontrano e scoprono in loro Aggregati comuni; lamicizia finir quando a quegli Ego subentreranno degli altri.

  • Esempio di attrazione tra diversi centri magnetici in persone che hanno risvegliato una certa percentuale di Essenza.

    Ci non accade se lattrazione determinata dallEssenza. Chi sviluppa in s un Centro di gravit permanente, ne attrarr magneticamente un altro, e questo un altro ancora, e cos via. Con questa particolarit: che una simile relazione non fugace come quella provocata dallEgo, bens duratura. Anzi, permanente. Inoltre, un Centro piccolo viene pi fortemente attratto da un Centro pi grande, e la situazione generale che si viene a creare rappresentata nella figura qui sopra. Tra le persone che cercano e che riescono a risvegliare un po di Coscienza viene cio a stabilirsi, apparentemente in forma inspiegabile, un legame stabile che consente loro di non perdersi e di ritrovarsi sempre nel labirinto dellesistenza.

    La formazione del Centro di Gravit Permanente non ha per solo leffetto di portare allAutoconoscenza. Di fatto, migliora anche la qualit di vita del ricercatore, poich ne migliora le relazioni.

    Lessere umano ha fondamentalmente due tipi di relazione: una con il "s" e una con il "fuori di s". Dal momento per che la sua vita , come abbiamo visto, completamente condizionata dallEgo, non c da stupirsi se le sue relazioni sono entrambe sbagliate e squilibrate.

    Con se stesso, pertanto, lumanoide in vera relazione non capace di entrare. Confonde se stesso con il proprio corpo, la propria mente, le proprie emozioni. Dominato dallaffascinazione, quando sano pensa di poter restare tale per sempre, pensa perfino di poter essere immortale. Pensa che la salute gli spetti di diritto anche se mangia, dorme, respira, si veste e si comporta da incosciente. Pretende anche che una persona estranea, che di lui non conosce niente o quasi, il cosiddetto medico, lo faccia guarire al pi presto quando si ammala. E, se guarisce, riprende a mettersi allo specchio della sua vanit.

    Con il mondo esterno le cose non vanno meglio. Nei rapporti con le persone gli Aggregati dominano incontrastati, alternandosi lun laltro. Lorgoglio, lintolleranza, la gelosia, la lussuria, lira, linvidia, la cupidigia, il furto, la menzogna, lipocrisia, il pregiudizio, loffesa, lindifferenza ecc. costituiscono la base del rapporto che lumanoide ha con i suoi simili. Non sa amare nemmeno le persone pi care.

    I rapporti tra la persone sottostanno tuttavia ad un processo di autoregolazione. Ogni azione limitata e controllata dalla reazione dellaltro; sono scontri tra Ego

  • che, con le loro dinamiche, si attestano attorno allequilibrio che consente la cosiddetta "convivenza sociale" (vedi figura).

    Nei confronti dellambiente, per, luomo pi distruttivo. La reazione della natura, non essendo causata dallenergia dellEgo, bens da leggi cosmiche, generalmente pi lenta di quella di un essere umano, e consente agli aggregati psichici dellaggressore di avere effetti devastanti e talvolta irreversibili. Di fatto, luomo ha distrutto il pianeta.

    La formazione del Centro di Gravit Permanente permette di migliorare notevolmente la qualit della nostra vita. Gli stati di sofferenza, gli impedimenti, le preoccupazioni, le circostanze sfavorevoli, per il fatto di essere causate dallEgo e dalle conseguenti nostre pessime relazioni, a poco a poco scompaiono.

    Il miglioramento delle relazioni con noi stessi e con lesterno ci conduce a quella progressiva semplificazione (plosis) della nostra vita che la base della futura FELICITA.

    PRATICA DI AUTOOSSERVAZIONE: sdoppiarsi ogni tanto nella giornata in osservatore (Essenza) e osservato (Ego); attraverso lEssenza, percepire lEgo che ci domina in quel momento e, se possibile, dargli un nome (intolleranza, desiderio, invidia ecc.). Non reprimerlo se questo costa troppo sforzo.

    PRATICA DI AUTORICORDO: nella giornata, ricordarsi ogni tanto di "se stessi", della propria Essenza, del fatto che non si soltanto corpo fisico, ma che siamo manovrati da Aggregati psichici.

    LA STRUTTURA FISICA DELL'UOMO

    I CINQUE CENTRI

    Il corpo una macchina biologica.

    Esso rende possibile la manifestazione nel mondo fisico (tridimensionale, sensoriale) dello spazio psicologico di ciascuno. Se non esistesse il corpo fisico, lo spazio psicologico non potrebbe manifestarsi.

    Con uno spazio psicologico costituito da Ego, il corpo la manifestazione dellEgo. Con uno spazio psicologico costituito da Essenza (o se si sta formando in esso un centro di gravit permanente), il corpo , o comincia ad essere, la manifestazione dellEssenza.

  • La macchina umana organizzata in tre cervelli (fig.1): cervello intellettuale, cervello emozionale e cervello motore. Ci rappresentato simbolicamente dal numero otto che, posto in orizzontale, sta ad indicare linfinito; lotto, cio, il simbolo dellunione delluomo con linfinito, del macrocosmo con il microcosmo.

    I tre cervelli funzionano attraverso cinque Centri.

    Il cervello intellettuale possiede 1 Centro (Centro intellettuale) con sede nella scatola cranica cio nellencefalo.

    Il cervello emozionale possiede 1 Centro (Centro emozionale) e ha due sedi: una nel cuore e una nel cosiddetto plesso solare, cio la rete nervosa in prossimit della bocca dello stomaco.

    Il cervello motore ha 3 Centri: Centro motore propriamente detto, con sede nel midollo spinale cervicale; Centro istintivo (o viscerale), con sede nel midollo spinale lombare; Centro sessuale, con sede nelle ghiandole sessuali (ovaie e testicoli) (fig. 2).

    La situazione, riassunta dalla tabella della figura 3, pu essere rappresentata anche dalla figura 4, che mostra lo schema corporeo organizzato nella forma di un edificio a tre piani (i 3 cervelli) che comprende 5 settori (i 5 Centri). Per possedere un buon equilibrio psicofisico, occorre che i settori siano tutti in giusta proporzione tra loro, proprio come mostra la figura 4.

  • ..................................

    La figura 5 mostra invece alcuni esempi di schema corporeo alterato, con prevalenza di uno o pi settori a scapito di qualche altro.

    La prima cosa da fare in chi riconosca disarmonico il proprio schema corporeo, quella di riportarlo ad un giusto equilibrio.

    Valgono tre regole fondamentali:

    1) i Centri sono serbatoi energetici. Completamente carichi al mattino, essi distribuiscono, nel corso della giornata, la propria energia nei territori di loro competenza, assicurando in tal modo il perfetto funzionamento di tutto lorganismo;

    2) i Centri sono tutti in comunicazione tra loro, come i componenti di un circuito elettrico (vedi fig. 6). Ci significa che, se un Centro si scarica precocemente

  • durante la giornata, pu utilizzare provvisoriamente lenergia di un altro Centro pi carico;

    3) ogni Centro utilizza una sua propria energia (chiamata esotericamente idrogeno), che diversa da quella degli altri. Ci significa che, se un Centro ormai scarico costretto ad utilizzare lIdrogeno di un altro Centro, si trova anche da esso contaminato.

    La condizione di "debito energetico", premessa di ulteriori squilibri e prevista come eccezionale, invece la regola nelluomo comune e corrente. Ci dovuto alla presenza dellEgo che, attraverso la sua attivit meccanica (chiacchiera mentale, identificazione, emozioni negative, uso scorretto del movimento e della sessualit ecc.), produce un inutile sovraaffaticamento dei Centri ed un loro precoce esaurimento molto prima che la giornata abbia termine.

    E quindi importante, al fine di permettere ai Centri di funzionare con unenergia quantitativamente e qualitativamente corretta, sottrarli al pi presto dallinfluenza dellEgo, trasferendo nellEssenza il Centro di Gravit Permanente.

    Diamo ora, per ciascun Centro, dei brevi cenni di chiarimento.

    CENTRO INTELLETTUALE. Non dobbiamo confondere questo Centro con la "mente". La "mente" unaltra cosa, come vedremo pi avanti, e non appartiene alla macchina biologica. Il Centro intellettuale, invece, un organo del corpo fisico. Esso funziona attraverso la cosiddetta "logica della ragione", cio attraverso il ragionamento, processo particolarmente studiato da Aristotele nella sua teoria sul sillogismo (protesi, antitesi, sintesi). E un Centro lento, perch il processo logico avviene tramite un susseguirsi di scelte binarie successive, ognuna basata su un proprio particolare percorso.

  • Il Centro Intellettuale sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " I ".

    CENTRO EMOZIONALE. Il Centro emozionale, gestito dallEssenza, dovrebbe trasformare tutti i nostri sentimenti in comprensione, compassione e amore. Invece, a causa della presenza dellEgo nel nostro spazio psicologico, noi non siamo pi capaci di provare delle vere emozioni, ma diventiamo il bersaglio di interferenze capaci di produrre soltanto emozioni negative: batticuore, brivido, pianto, riso, stretta allo stomaco, blocco del respiro ecc. ecc..

    Ci accade perch abbiamo perduto la capacit di stupirci: la natura, la musica e larte in genere, il rapporto con i nostri simili sono cose che non stupiscono pi: ci si stupisce solo di fronte al brutto, allinverosimile, allazzardato, al trasgressivo.

    Il Centro emozionale pi rapido di quello intellettuale, perch si fonda non sul ragionamento, ma sullintuizione. Per sviluppare le intuizioni si possono usare le vibrazioni sonore delle vocali " O " (relazionata con il cuore) e " U " (relazionata con il plesso solare).

    CENTRO SESSUALE. E un Centro fondamentale. Oltre ad essere implicato nei processi di generazione e rigenerazione, si trova anche al centro di ogni attivit umana. Poche sono, tuttavia, le persone che possiedono un Centro sessuale equilibrato, proporzionato e carico. La sua energia H 12, in genere molto scarsa perch dispersa inutilmente in vario modo, infatti molto spesso inquinata dagl idrogeni degli altri Centri, che intervengono per integrarla.

    Nel Centro sessuale racchiuso il pi grande segreto delluniverso, segreto ben conosciuto dagli antichi, ma poi quasi del tutto dimenticato. Luso corretto di questo Centro, una volta rigenerato, indispensabile per lautorealizzazione del singolo (vedi pi avanti, in questa stessa Parte Prima, e poi nella Parte Terza, nel capitolo dedicato al Secondo Fattore).

    Il Centro sessuale, particolarmente collegato con la respirazione, sintonizzato sulle vibrazioni sonore della vocale " A ".

    CENTRO MOTORE. E il Centro che coordina il movimento, il gesto, la parola. Governato dallEssenza, questo Centro esprime grazia ed armonia (vedi le arti figurative classiche); governato dallEgo, cio nelle sue condizioni abituali, si esprime in modo sgraziato e disarmonico: ticks nervosi, contratture muscolari, movimento a scatti, voce sgradevole e stridula ecc. ecc..

    Inerzia ed eccessivo esercizio fisico rovinano questo Centro: la pratica del rilassamento e di una moderata attivit lo fortificano.

    Il Centro motore sintonizzato sulla vibrazione sonora della vocale " E ".

    CENTRO VISCERALE (o ISTINTIVO). Lavora per assicurare gli automatismi del corpo (digestione, respirazione, funzione ghiandolare, immunitaria ecc.) e per coordinare le funzioni istintive e di adattamento allambiente (fame, sete, sopravvivenza, riproduzione ecc.). Un Centro istintivo scarico e mal equilibrato, quindi, predispone alla malattia e al disadattamento. Poich questo Centro elabora le sostanze e le impressioni che provengono dal mondo esterno, importante proteggerlo vigilando su di esse, in particolare sullalimentazione e sulle percezioni sensoriali.

  • E facile a questo punto comprendere come, secondo la visione che siamo andati esponendo, la salute del corpo fisico dipenda in gran parte dalla capacit di mantenere i Centri in equilibrio armonico attraverso luso corretto della loro energia, che non deve mai esaurirsi completamente durante la giornata per non creare mescolanze di Idrogeni.

    Tale condizione di armonia (vedi fig. 4) trova il suo fondamento nella parte del lavoro interno dedicata alleliminazione degli Aggregati psichici, unica causa di disordine, squilibrio e contaminazione energetica. Se i Centri fossero espressione dellEssenza invece che dellEgo, ben vero che la condizione abituale delluomo sarebbe quella di un sostanziale benessere. Non peraltro nostra intenzione approfondire in questa sede i concetti di salute e di malattia, particolarmente complessi e non riferibili unicamente alla struttura del corpo fisico. Tuttavia, per dare a chi legge lopportunit di migliorare fin dora, anche prima di iniziare il vero e proprio "lavoro interno", la propria condizione di salute, accenneremo qui di seguito ad alcuni accorgimenti utili ad equilibrare la struttura dello schema corporeo. Questo, nella consapevolezza che nessun "lavoro interno" pu essere iniziato con un corpo fisico troppo sofferente.

    PER MANTENERE LA CONDIZIONE DI SALUTE

    A) METODI GENERALI

    - rotazione dei Centri: non usare mai troppo a lungo un Centro nella giornata, ma alternarlo ad altri. Ad esempio, non studiare troppo a lungo, non fare troppo a lungo attivit fisica, ma cercare di inserire nella giornata i settori carenti;

    - uso di un solo Centro per volta: preferibile non utilizzare pi Centri contemporaneamente, per non creare interferenze e contaminazioni. Quando si cammina, si cammini; quando si legge, si legga; quando si ascolta, si ascolti. Il brivido che talvolta si avverte durante unemozione uninterferenza tra il Centro emozionale e Centro motore;

    - cercare di dormire bene: i Centri, come abbiamo visto, si ricaricano di notte attraverso un sonno riposante e fisiologico. E utile pertanto non affaticare i Centri prima di coricarsi (con il leggere, lo studiare, il mangiare, il far ginnastica ecc.), ma far precedere il sonno dal rilassamento e dal silenzio della mente;

    - rispettare i ritmi naturali: coricarsi presto alla sera e svegliarsi presto al mattino. Questo perch il corpo fisico attinge la propria energia dalla luce del sole, che viene accumulata durante il giorno e riversata nei Centri durante la notte. Meno ore di luce si godono, meno energia ricevono i Centri. Lideale sarebbe coricarsi al tramonto e svegliarsi allalba.

    B) METODI PARTICOLARI (RIFERITI A CIASCUN CENTRO)

    - centro intellettuale: si rovina con lintellettualismo, lo studio esagerato, leccesso di pensiero ("il miglior modo di pensare il non pensare"); si rigenera attraverso pensieri positivi ed una attivit equilibrata, che non comporti usura e sovraaffaticamento;

    - centro emozionale: si rovina con le emozioni negative; si rigenera attraverso il contatto con la natura, lespressione artistica, la musica dei grandi classici;

    - centro sessuale: si rovina con lattivit infrasessuale (vedi pi avanti); si rigenera attraverso lattivit sessuale "normale", quella, cio, assolutamente priva di conflitti psicologici ed esercitata secondo legge di natura;

  • - centro motore: si rovina con labuso dellattivit fisica e della parola, come anche con linerzia e leccessiva sedentariet; si rigenera con una moderata attivit fisica, con luso discreto della gestualit e del tono di voce;

    - centro istintivo: si rovina con la sollecitazione eccessiva e disarmonica dei cinque sensi (rumori, luci, ritmi), con lalimentazione scorretta e con la respirazione di aria inquinata; si rigenera con le buone impressioni (educazione dei sensi) e la corretta alimentazione.

    Ricordiamo che un Centro istintivo deteriorato significa gi di per s cattiva salute.

    Approfondiremo lo studio di due comportamenti particolarmente importanti al fine della propria autorealizzazione: la pratica del rilassamento e la sessualit.

    IL RILASSAMENTO

    Se lEssenza, invece di occupare soltanto un 3% dello spazio psicologico, lo riempisse completamente, manifesterebbe la sua benefica presenza in vario modo nei diversi Centri della macchina organica. Cos, in particolare nel Centro motore, lEssenza si potrebbe esprimere in un atteggiamento armonioso dei gesti, della parola, della posizione del corpo, dei lineamenti del viso.

    La considerazione degli antichi per larmonia del corpo e, in generale, della forma, nasce proprio dal fatto che larmonia "esterna" ritenuta espressione e verifica di perfezione "interna", anzi, strumento essa stessa di perfezione. Da ci la funzione pedagogica dellarte nellantichit.

    La nostra macchina organica, invece, allo stato attuale delle cose, non oggetto di manifestazione dellEssenza, ma degli Ego. Se consideriamo il Centro motore, lEgo di manifesta con la tensione del corpo fisico, che porta dietro a s tutta una serie di fattori sgradevoli tra cui il dolore e la perdita di energie. Tale tensione sta allorigine di un circolo vizioso (vedi schema) che rappresenta un grave ostacolo al lavoro interno: dolore e stanchezza, causati dalla presenza dellEgo, impediscono di operare quei processi psicologici che dovrebbero portare alleliminazione

    dellEgo stesso. La pratica della retrospezione, per esempio, risulta pressoch impossibile se il corpo indolenzito e provato da una giornata trascorsa nellidentificazione con i problemi della vita quotidiana.

  • Per spezzare tale circolo vizioso indispensabile eliminare le tensioni muscolari. Ci si ottiene con due metodi diversi.

    Il primo, che abbiamo gi considerato, consiste nel mantenere nel corso di tutta la giornata un costante atteggiamento psicologico volto a mantenere il Centro motore in un giusto equilibrio armonico: attivit fisica moderata e costante, rotazione dei Centri, autoosservazione ecc..

    Il secondo una vera e propria pratica da eseguirsi in un momento particolare della giornata ad esso riservato. Lesercizio costante di questa pratica, oltre a produrre un certo riposo e a consentire il recupero delle energie nel corpo fisico, permette ben presto, a chi se ne serve, di eliminare le tensioni muscolari nei momenti in cui necessario procedere a tutte le diverse fasi del lavoro interno (individuale e di gruppo).

    LA PRATICA DEL RILASSAMENTO

    Questa una pratica fondamentale. Ogni altra pratica strutturata (ad esempio la retrospezione) deve essere preceduta dalla pratica del rilassamento.

    Lo scopo del rilassamento quello di ottenere, nello stato di veglia, un riposo totale del corpo fisico, il suo isolamento dal mondo esterno ed il perfetto equilibrio nel funzionamento dei suoi cinque Centri. Nello spazio psicologico, infatti, lEgo viene temporaneamente ridotto al silenzio attraverso lesercizio della concentrazione, cosicch il 3% di Essenza pu trovare spazio libero per manifestarsi. In effetti, se riesce, la pratica del rilassamento si trasforma progressivamente in una pratica di Autoricordo. Il metodo il seguente.

    Ci porremo distesi a terra, o sopra un letto, in posizione supina (a pancia in su) preferibilmente con il capo rivolto a nord, con le braccia leggermente scostate dal tronco e le gambe leggermente divaricate.

    Chiuderemo gli occhi e cercheremo dentro di noi una buona disposizione per la pratica, dimenticando tutti gli impegni del mondo esterno.

    Cercheremo di isolarci dallambiente circostante eliminando gli stimoli dei cinque sensi. Immagineremo, per esempio, che i nostri sensi siano comandati da piccole leve e le azioneremo una dopo laltra eliminando, di volta in volta, luso della vista, delludito, dellolfatto, del gusto e del tatto.

    A livello del Centro intellettuale, cercheremo di eliminare qualsiasi pensiero, concentrandoci nel suono, anche immaginario, della vocale " i " e nella zona della fronte compresa tra le sopracciglia (intracciglio).

    Ci concentreremo adesso sul Centro motore e cercheremo di rilassare perfettamente il corpo.

    Ci concentreremo dapprima sulle braccia, dalle mani alle spalle, e immagineremo che tutte le tensioni escano dalle dita nella forma di piccole biglie di ferro rotolanti o di piccoli nani. Sentiremo le braccia diventare, a poco a poco, sempre pi pesanti.

    Ripeteremo la stessa cosa anche per le gambe.

    Controlleremo che le spalle siano abbassate e che il viso sia perfettamente liscio e disteso, quasi sorridente, con la fronte e lintracciglio spianati. Controlleremo anche che gli occhi abbiano, dietro le palpebre chiuse, le pupille rivolte in avanti e non in alto. Controlleremo che le mascelle non siano contratte. Eviteremo qualsiasi movimento, anche meccanico: un prurito che dovesse sopraggiungere sparisce da solo se ci si concentra sulla parte interessata.

  • Una volta ottenuto il rilassamento e una profonda sensazione di generale pesantezza del corpo , ci concentreremo nel suono della vocale " e ".

    A livello del Centro emozionale, avremo cura di non essere preda di nessuna emozione negativa, o di tipo inferiore. Unimpressione di paura, ad esempio, pu essere controllata aprendo per qualche istante gli occhi. Ci concentreremo prima nel cuore e nel suono della vocale " o ". Poi nel plesso solare (a livello della cosiddetta "bocca dello stomaco") e nel suono della vocale " u ".

    Ci concentreremo poi sulla respirazione, che si trova in stretta relazione con il Centro sessuale, e quindi nel suono della vocale " a ". Verificheremo che la respirazione sia tranquilla e regolare. Immagineremo laria mentre entra ed esce dal nostro apparato respiratorio, seguendola nei vari tratti (dal naso agli alveoli polmonari e viceversa).

    Immagineremo anche che il corpo sia uno spazio pieno e che la respirazione si espanda regolarmente in tutto questo spazio senza alcuna difficolt. Sentiremo tutto il nostro corpo respirare tranquillamente ("tutto il corpo respira: respirano le braccia, respirano le gambe, respira laddome"). Ci sentiremo uno spazio pieno pesante e caldo che respira" .

    Ci metteremo quindi in rapporto con il 3% della nostra Essenza, cio con la scintilla del nostro Essere Reale. In questo stato, se avremo programmato di eseguire una pratica successiva (retrospezione ecc.) la inizieremo. Altrimenti, rimarremo concentrati per qualche tempo sulla nostra parte reale, sperimentando i benefici della relazione con lEssenza.

    Alla fine, con uno sforzo di volont, decideremo di riprendere il contatto con il nostro corpo. Programmeremo mentalmente i movimenti per la ripresa del tono muscolare normale e poi li eseguiremo stringendo alternativamente a pugno le dita delle mani, piegando gli avambracci sulle braccia, piegando le ginocchia, tirando un profondo respiro e, infine, aprendo gli occhi.

    SESSUOLOGIA TRASCENDENTALE

    Come gi S. Freud aveva intuito allinizio del nostro secolo, il Centro sessuale condiziona fortemente lattivit umana, in modo diretto od indiretto. Esso ha infatti a disposizione lenergia pi potente, sottile e difficile da padroneggiare che si conosca: l energia cosmica creatrice, chiamata anche energia solare. Questa pervade tutto luniverso e, nella macchina umana, sotto forma di energia sessuale, si concentra nelle ovaie e nei testicoli, rispettive sedi, per la donna e per luomo, del Centro sessuale (vedi fig. 2).

    Lessere umano pu utilizzare la propria energia sessuale, in rapporto al proprio livello dellEssere, in modo molto diverso. Si distinguono cos tre tipi di sessualit:

    1. sessualit normale, che conduce alla generazione; 2. infrasessualit, che conduce alla degenerazione; 3. soprasessualit, che conduce alla rigenerazione.

  • SESSUALITA NORMALE.

    Caratteristica della sessualit normale la concordanza con le leggi della natura, secondo cui la vita organica, indispensabile alla sussistenza del pianeta Terra, deve esprimersi sulla sua superficie ad ogni costo ed il pi a lungo possibile. In altri termini, gli esseri umani, gli animali, le piante, i batteri ecc. costituiscono, nel loro insieme, una specie di antenna ricevente sulla crosta terrestre in grado di trasmettere il nutrimento cosmico negli strati sottostanti del pianeta, mantenendolo in vita.

    Senza gli organismi viventi cellulari la Terra morirebbe e farebbe la fine degli altri corpi celesti che hanno ormai esaurito il loro ciclo vitale (come gi accaduto per tutti i pianeti del nostro sistema solare).

    Il perpetuarsi della vita viene assicurato dalla capacit riproduttiva: per questo si dice che la sessualit normale si esprime attraverso la generazione.

    Una persona di questo tipo non ha conflitti sessuali di alcun genere: vive serenamente la propria sessualit, ama, si riproduce senza rendersi conto di essere un semplice ingranaggio al servizio della natura, che pretende sempre nuovi e diversi corpi fisici (vedi la figura di Papageno nel "Flauto magico" di Mozart). E lieta di mettere le proprie energie a disposizione della specie, al pari di tutti gli altri organismi biologici viventi.

    Dal momento che alla natura non interessa lautorealizzazione del singolo, ma solo il mantenimento della vita organica sulla Terra, lEgo non esercita un grande influsso sui Centri delle persone dotate di sessualit normale, ed in particolare sul Centro sessuale, che infatti possono cos risultare relativamente protette da malattie, conflitti e atteggiamenti negativi. Per lo stesso motivo, In loro non si fa per sentire nemmeno in modo particolare linquietudine del 3% di Essenza.

    INFRASESSUALITA

    Nell infrasessualit il Centro sessuale si trova nelle mani di Aggregati molto evidenti ed energeticamente molto carichi, capaci di provocare gravi danni alla persona. Qui, il mezzo viene considerato il fine: il legittimo desiderio e piacere sessuale, che nella sessualit normale conduce alla generazione in accordo alla legge di natura, qui considerato dallEgo lunico obbiettivo da perseguire. Non si ha quindi generazione, bens, essendo la macchina umana nelle mani di Aggregati distruttivi, degenerazione contro la legge di natura.

    Il difetto maggiormente responsabile dellazione sul Centro sessuale , come si pu ben intuire, quello della lussuria. Tantissimi sono, per, gli Ego che gli si accompagnano: il desiderio, la vanit, la curiosit, la gelosia, la galanteria, lamor proprio, la gentilezza, l insicurezza, la crudelt, la paura, la timidezza ecc. ecc..

    Nei confronti della sessualit, intesa come linsieme delle condizioni che trovano il loro coronamento nel congiungimento carnale tra uomo e donna, questi Ego possono avere due effetti: 1) rifiuto dellatto sessuale; 2) abuso dellatto sessuale.

    Il primo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Lilith" *, evidente in molte perversioni sessuali (omosessualit, sadismo, masochismo, feticismo, pedofilia ecc.), in certi comportamenti sessuali alterati (assenza di desiderio, impotenza, frigidit, masturbazione) ed anche in certe scelte di vita (celibato).

    [*secondo una tradizione cabalistica, Adamo aveva due mogli, Lilith e Nahemah]

  • Il secondo effetto, appartenente alla cosiddetta "sfera di Nahemah", si trova nella prostituzione, nelladulterio, nella pornografia, negli eccessi sessuali e, in genere, in tutti i comportamenti caratterizzati dallimpossibilit di darsi una disciplina nella sfera del sesso.

    E evidente che lumanit tutta, attualmente, pi o meno, infrasessuale.

    SOPRASESSUALITA.

    La soprasessualit unaltra cosa. In questo caso, non lEgo a guidare il Centro sessuale, ma

    lEssenza, con evidenti effetti benefici e ricostruttivi in primo luogo sul Corpo Fisico, nei confronti del quale si assiste ad una vera e propria rigenerazione.

    In questo tipo di sessualit lenergia contenuta nel Centro sessuale (energia cosmica creatrice) non viene dunque impegnata per la generazione di corpi fisici (se non eccezionalmente), n tantomeno viene sprecata come accade nellinfrasessualit. Viene invece sapientemente utilizzata. Questo concetto si esprime dicendo che lenergia sessuale viene conservata (vedi il simbolo del calice) e trasmutata.

    A cosa porti questuso centripeto (anzich centrifugo) dellenergia, sar oggetto di argomenti successivi. Qui accenneremo soltanto al fatto che lenergia trasmutata fondamentale per il lavoro interno e che quindi la soprasessualit un importante obbiettivo per ogni serio ricercatore di se stesso. Dal momento per che egli parte frequentemente da una condizione infrasessuale, bisogna che prima possa raggiungere la condizione di sessualit normale. Vale la regola generale secondo

  • cui non possibile praticare la soprasessualit se non si prima raggiunta la condizione di sessualit normale.

    Se la soprasessualit pu essere esercitata da chiunque abbia raggiunto la condizione di sessualit normale, peraltro intuibile che essa trovi la sua massima espressione allinterno di una coppia particolarmente affine, che abbia i medesimi obbiettivi di perfezionamento interiore.

    La coppia completamente affine nota con il termine di coppia polaree realizza la ricostituzione del primitivo "androgino divino" attraverso lunione di due esseri perfettamente complementari. Ogni persona di sesso maschile, maturando affettivamente, sviluppa in s un ideale femminile e ogni persona di sesso femminile sviluppa in s un ideale maschile. Ci espresso dalla figura 7, in cui il triangolo a base inferiore rappresenta luomo, quello a base superiore, la donna; In ciascuno dei due triangoli grandi racchiuso il triangolo complementare "ideale": per ogni uomo esiste soltanto una "donna angelicata" , per ogni donna un solo "principe azzurro".

    Lessere complementare, che fino ad un certo punto interno, deve poi essere riconosciuto nel mondo esterno. Solo a seguito di tale riconoscimento, quasi sempre non facile in quanto ostacolato dalla presenza dellEgo, potr realizzarsi lunione che caratterizza il cosiddetto "matrimonio perfetto", condizione che simboleggia, nel mondo fisico, una pi alta unione animica e spirituale (fig. 8). Si dice, infatti, che il matrimonio perfetto unisca i due partners in tutti i piani cosmici: fisico, vitale, emozionale, mentale, della volont, della coscienza, della sopracoscienza.

  • La coppia polare che esercita la soprasessualit, non perseguendo lobiettivo della generazione dei corpi fisici, bens quello del perfezionamento interiore, non segue la legge di natura, ed effettivamente essa alla natura non serve. Dal momento per che non ne danneggia il corso, come invece avviene per i comportamenti infrasessuali, si dice che essa non va contro , ma va oltre la legge di natura.

    Se la coppia polare la condizione perfetta per luomo e la donna che vogliano esercitare la soprasessualit, non per questo gli incontri meno perfetti devono essere considerati non adatti a tale scopo. Ci che conta latteggiamento che ciascuno deve avere nei confronti della sessualit, che, guidata dallEssenza e non dallEgo, diviene progressivamente qualcosa di sacro e consente, giorno dopo giorno, lo sviluppo delle facolt spirituali.

    SESSUALITA NORMALE: generazione secondo natura

    INFRASESSUALITA: degenerazione contro natura

    SOPRASESSUALITA: rigenerazione oltre la natura

  • LA MENTE

    Non dobbiamo confondere la mente con il Centro intellettuale. La "mente", infatti, non il cervello (o encefalo) e dunque non appartiene al Corpo fisico.

    Possiamo piuttosto definire la mente come linsieme dei contenuti dello spazio psicologico oppure, in senso dinamico, come lenergia prodotta dallinsieme dei contenuti dello spazio psicologico.

    In questo senso, lo spazio psicologico mente; e, poich lo spazio psicologico, completamente nelle mani dell'Ego, costituisce la Personalit, la Personalit mente.

    Ma quali sono i contenuti dello spazio psicologico? Sono sostanzialmente tre:

    - ESSENZA LIBERA, nella quota di un 3% del totale;

    - EGO (Aggregati psichici o difetti), che imprigionano il 97% dellEssenza;

    - EFFIGI MENTALI.

    DellEgo e dellEssenza abbiamo gi detto nellargomento del mese n. 1. Riguardo alle effigi mentali, potremmo dire che esse si affiancano agli Aggregati psichici nel riempire completamente, al 100%, lo spazio psicologico. Esse sono le immagini del mondo esterno, non ancora organizzate in Ego, proiettate nello spazio psicologico attraverso la finestra dei cinque sensi. Le Effigi servono alla manifestazione dellEgo: lidea che abbiamo di una fetta di torta pu effettivamente attivare lEgo della gola. Per lEgo serve anche al rafforzamento delle Effigi: la Lussuria pu condurre un soggetto alla ricerca di unEffigie con cui soddisfarsi.

    Una volta costituite, le Effigi hanno vita autonoma e agiscono attraverso il pensiero ed il ricordo. E molto difficile sbarazzarsi di unEffigie mentale, una volta costituita. Infatti, le percezioni che giungono alla psiche attraverso gli organi di senso non vi si imprimono in

  • modo temporaneo, ma permanente, come su un supporto magnetico. Il fatto di non ricordarle non significa che esse non esistano. Ogni esperienza, pertanto, modifica in modo permanente la struttura psicologica delluomo e, di conseguenza, per azione dellEgo sui tre cervelli, anche la sua struttura fisica. Va posta quindi molta prudenza nellesporsi alle impressioni del mondo esterno ed indispensabile leducazione dei sensi: in modo particolare, non vedere e non sentire tutto ci che potrebbe capitare di vedere e di sentire (immagini, musica, discorsi ecc.), tenendo sempre ben presente per prima cosa la necessit del lavoro interno.

    La Mente si manifesta sotto tre diversi aspetti:

    1) Mente scettica; 2) Mente dogmatica; 3) Mente interiore.

    Le prime due menti sono espressione degli Ego e pertanto si definiscono menti egoiche attive. La terza invece espressione dellEssenza e si definisce mente interiore passiva.

    La Mente scettica accetta solo ci che pu essere confermato dai cinque sensi e perci viene chiamata anche Mente sensoriale. E la mente della scienza ufficiale, accademica, e crede solo nelle sperimentazioni riproducibili in laboratorio o negli studi condotti con determinati "metodi" razionali. Di tutto il resto dubita. Questa Mente, a cui si conferisce normalmente lunico credito, invece ingannevole, perch i cinque sensi non danno limmagine esatta della realt. La vista e ludito sono, ad esempio, molto limitati: certi animali vedono e sentono cose che noi non vediamo e non sentiamo. La cosiddetta "scienza" stata pertanto costretta, in passato, a formulare le sue teorie sulla base di sperimentazioni imperfette; teorie che, ancor oggi, continua sempre a modificare in seguito a nuovi, fallaci, strumenti di percezione prodotti dalla tecnologia. Pertanto, la "scienza" non possiede la verit per il semplice fatto che la verit non pu essere provvisoria. Del resto, essa stessa ammette che "la realt inconoscibile" , perch i dati di cui pu disporre sono parziali ed impermanenti.

    Vedi in: Francisco Varela: "LA VIA DI MEZZO DELLA CONOSCENZA" - Feltrinelli

    La Mente dogmatica accetta soltanto ci che corrisponde a certi suoi contenuti precostituiti e ritenuti veri, ma che veri non sono: sono invece, per lappunto, dogmi prodotti dagli Aggregati psichici. E quindi una mente basata sul pregiudizio. Una tale mente non potr mai essere aperta al nuovo e rappresenta uno dei pi grandi ostacoli al lavoro interno.

    La Mente interiore collegata unicamente con lEssenza. E perci mente di Verit e di Sapere. Si deve alla presenza di questa Mente se il ricercatore sente linquietudine che lo conduce alla porta della Conoscenza e riesce ad aprirla. Lunico problema che lEssenza, nelluomo comune e corrente, solo un 3% del totale e, per di pi, completamente addormentata.

    Le due menti egoiche attive (scettica e dogmatica) sono infedeli e meccaniche perch, essendo al servizio dellEgo, non consentono la formazione di concetti reali. In esse vengono elaborati pensieri soggettivi, illusori, condizionati. Non sono dunque menti creative, ma ripetitive. Si limitano cio a ripetere, e spesso in modo parziale ed imperfetto, ci che hanno appreso in precedenza e lavorano attraverso limitazione e la credulit. Esse appartengono quindi alluomo dei primi due stati di coscienza.

    Gli Ego che condizionano e compongono le prime due menti, si stratificano in numerosi livelli (48 o 49, secondo certe tradizioni). Tali livelli costituiscono l inconscio. Si pu pertanto paragonare la Mente ad un lago profondo (fig. 2), che in superficie rappresentato dagli Ego del preconscio ed in profondit da quelli dell inconscio profondo

  • (lEs, secondo Freud). Il 3% di Essenza, cio il livello del conscio e della Mente interiore, in tale lago non rappresentato, se non occasionalmente.

    Quando luomo crede di essere cosciente, in realt si serve degli Ego del preconscio: confondendo il conscio con linconscio, egli crede di essere sveglio, ma invece dorme e sogna. Detto in altri termini, colui che non in grado di entrare in relazione stabile con la propria percentuale di Essenza libera trascorre lesistenza unicamente tra i vari livelli dellinconscio senza mai poter sperimentare lIo cosciente.

    Tutte le diverse dottrine psicologiche o psicoanalitiche riconoscono una presenza stabile dell io cosciente negli esseri umani. Da quanto finora esposto, si deduce invece che l io cosciente, di norma, non affatto una presenza stabile nella psiche delluomo. Ci che viene definito io cosciente , in realt, lio del secondo stato di coscienza ("pistis", vedi argomento del mese n. 2), che sembra sveglio e libero, ma che invece totalmente condizionato e addormentato.

    Solo attraverso leliminazione dellEgo e la progressiva riduzione delle due Menti attive, il lago incomincia a riempirsi di Mente interiore, di pura Coscienza, costruita attorno ad una quota sempre maggiore di Essenza libera. E la situazione che porta alla costituzione dell anima formata.

    I contenuti delle prime due menti si esprimono nel Centro intellettuale attraverso la memoria meccanica, cio una capacit di ricordare totalmente gestita dalla volont dellEgo.

    In certi casi il ricordo facile, perch appartiene agli Ego superficiali del preconscio. In altri pi difficile o addirittura impossibile, quando appartiene agli Ego dellinconscio profondo, che giacciono sepolti negli strati pi sommersi della psiche.

    Per gli Ego di questo tipo, il cui ricordo normalmente impossibile, risale gi a Freud la messa a punto di una particolare tecnica di indagine, nota come "metodo delle associazioni libere". Essa sfrutta un funzionalismo fondamentale della mente egoica, l associazione mnemonica meccanica (AMM), secondo la quale tutti i contenuti della mente, anche quelli pi profondi, si mettono spontaneamente in relazione tra loro attraverso piccole parti comuni (assonanze, somiglianze, analogie simboliche ecc.). La persona che lascia la propria mente libera di associare i propri contenuti e sfugge alle ripetizioni meccaniche della vita quotidiana realizzando, anche per breve tempo, una condizione di perfetto rilassamento corporeo e di isolamento dallambiente esterno, sar invasa da ogni tipo di pensiero e vedr comparire davanti a s numerosissime immagini,

  • collegate tra loro in modo apparentemente illogico, ma tutte espressione di Ego ben precisi e talvolta anche molto profondi.

    Ci che conta poter sperimentare la presenza di questo mondo sommerso e nascosto, le sue dinamiche ed i suoi effetti sulla psiche e sul corpo fisico. Spesso le immagini sono cos brevi ed evanescenti che si percepiscono solo al momento del loro svanire. Nella situazione psicoanalitica, lo sperimentatore un soggetto esterno, lanalista, che raccoglie le fuggevoli impressioni e ne documenta i percorsi. Nella situazione del ricercatore solitario invece il soggetto stesso a doversi rendere oggettivo scienziato di se stesso. Ci possibile unicamente se egli, entrando in rapporto con il suo 3% di Essenza, diventa capace di vivere listante e di rendersi cosciente delle proprie dinamiche interne nel momento preciso del loro manifestarsi.

    Si crea cos una vera e propria pratica di conoscenza interiore in cui, attraverso lAMM, i diversi Aggregati psichici hanno la possibilit di essere osservati in modo oggettivo per essere studiati e compresi. Come mostra la figura 3, la Coscienza (il 3% di Essenza) non occupa un posto preciso nel lago della mente, potendovi penetrare dovunque, per farvi luce. A differenza di Freud, che collocava lIo cosciente nel livello pi superficiale delle istanze psichiche e che mai quindi avrebbe potuto indagare negli strati dellEs, il nostro ricercatore solitario, polarizzato nellEssenza, si rende conto di poter illuminare anche il proprio inconscio e di giungere allautorivelazione.

    Proponiamo adesso tre diverse tecniche di autoanalisi, da eseguire sempre con il corpo ben rilassato e scollegato da possibili stimoli sensoriali.

    1) Pratica dello schermo cinematografico: con la mente in silenzio e gli occhi chiusi, immagineremo davanti a noi uno schermo cinematografico. Dopo un certo tempo, vi si proietteranno spontaneamente molte immagini, apparentemente caotiche e senza senso, che studieremo passivamente sotto la guida dellEssenza.

    2) Pratica della galleria: con la mente in silenzio e gli occhi chiusi, immagineremo davanti a noi una galleria vuota. Entro breve tempo, essa sar percorsa da ogni tipo di immagini e pensieri, in un senso e nellaltro, che osserveremo e studieremo passivamente, guidati dallEssenza.

    3) Pratica del paese psicologico: con la mente in silenzio e gli occhi chiusi, immagineremo di trovarci dentro a una citt e di percorrerne le strade. Visiteremo quartieri nobili ed ignobili, palazzi ricchi e poveri, soffitte e cantine, chiese ed osterie. Incontreremo persone sconosciute, ma anche amici e conoscenti. Analizzeremo tutto ci passivamente, lasciandoci guidare dallEssenza, nella convinzione di essere nel nostro "paese psicologico", cio allinterno della nostra psiche per conoscerne e studiarne gli Aggregati.

  • Tutto ci che vedremo in questa pratica, infatti, corrisponde ad un Aggregato ben preciso della nostra mente, che si rende spontaneamente osservabile attraverso lAMM.

    LAssociazione Mnemonica Meccanica, caratteristica delle due menti egoiche, pu agire in due sensi: verticale e orizzontale.

    Lassociazione verticale si verifica solo occasionalmente ed in circostanze particolari, come nel sogno o negli esercizi di introspezione, e collega fra loro Ego di ogni tipo, del preconscio e dellinconscio profondo. Pu essere utilizzata dal ricercatore polarizzato nella propria Essenza per il progresso nella conoscenza di s e per il proprio lavoro interno. Le tre pratiche appena illustrate utilizzano per lappunto lassociazione verticale e permettono la manifestazione di Aggregati anche molto profondi, la cui esistenza di norma viene negata dalla maggioranza delle persone (fig. 4).

    Lassociazione orizzontale, invece, si verifica sempre, una costante della mente umana ed accompagna luomo esteriore in ogni istante della propria vita. Essa si svolge prevalentemente tra gli Ego superficiali del preconscio e sta allorigine di due processi particolarmente disturbanti per la conoscenza interiore: la chiacchiera mentale e la fantasia. Tali processi generano, allinterno dello spazio psicologico, un costante "rumore di fondo", come un eccessivo sommovimento della superficie del lago, che impedisce la manifestazione dellEssenza (fig. 5). Essi, pertanto, sono da riconoscere e da eliminare al pi presto da colui che cerca, perch sono allorigine di tre fondamentali ostacoli: sottraggono energie, rendono impossibile lautoricordo e lesperienza dellistante, impediscono lautoanalisi.

  • Per quanto riguarda i ricordi, dobbiamo distinguere i ricordi della memoria meccanica e i ricordi della memoria-lavoro.

    I ricordi della memoria meccanica sono collegati alle due menti egoiche attive (scettica e dogmatica) e sono dunque espressione di Aggregati della psiche. Essi non servono al lavoro interno, anzi, lo ostacolano suscitando stati interiori negativi come il rimpianto, il rammarico, il vittimismo, lorgoglio, la vanit ecc.. Possiamo anche definirli residui negativi della mente o scheletri del passato.

    I ricordi della memoria-lavoro sono collegati invece con la mente interiore. Non sono dunque espressione di Ego, ma di Essenza, e sono utili al progresso nel lavoro interno. Ad esempio, consentono lo studio di un difetto, lanalisi di un sogno, la realizzazione di una pratica, la comprensione di un libro ecc..

    Mentre la memoria meccanica fondata sul passato, la memoria-lavoro si fonda sul presente, sullistante, sullattimo. E quindi una memoria reale, concreta, scollegata con qualsiasi tipo di fantasia. Del resto, il lavoro interno inizia ogni istante da capo e si compie vincendo quella tentazione di voltarsi indietro che fece trasformare la moglie di Lot in una statua di sale.

    Fantasia e la chiacchiera mentale, espressioni della AMM propria delle menti egoiche attive, trovano il loro corrispettivo, nella mente interiore, nell immaginazione e nel silenzio interiore. L immaginazione dunque una facolt della Coscienza ("immaginazione cosciente") e si distingue dalla fantasia perch si compie non nella proiezione attiva dellEgo, ma nel raccoglimento sullEssenza. Ci che produciamo con limmaginazione cosciente si compie sempre, non solo nei cosiddetti "mondi interni", ma anche nel mondo fisico secondo il detto: "immaginare creare".

    Leliminazione della chiacchiera interna e il conseguente silenzio della mente attiva, condizione indispensabile per la relazione con il 3% di Essenza, permette di sperimentare uno stato interiore di fondamentale importanza per il lavoro interno: la concentrazione.

    Per concentrazione dobbiamo intendere una particolare facolt dellEssenza, espressa dalla mente interiore, che consente di rivolgersi ad un unico pensiero vivendo listante in perfetto autoricordo.

  • Secondo questa definizione, perch si possa parlare di concentrazione, occorrono alcune condizioni ben precise:

    - capacit di usare le facolt dellEssenza: esse, a causa della prevalenza dellEgo nello spazio psicologico, sono normalmente atrofizzate; si tratta di risvegliarle con lesercizio costante, proprio come si riabilita un arto atrofizzato;

    - uso della mente interiore: la concentrazione dunque una facolt passiva, spontanea, che si verifica senza alcuno sforzo e senza alcun dispendio di energie;

    - esistenza di un unico pensiero: i pensieri che, assieme ai relativi problemi, di norma affollano in massa lo spazio psicologico, nella concentrazione sono affrontati uno per volta, con metodo rigoroso;

    - capacit di vivere listante: la concentrazione si compie nel momento presente; lunico pensiero, cio, devessere attinente ad una situazione reale che avviene nel "qui ed ora", e deve rispettare il principio della "chiave di S.O.L." (soggetto - oggetto - luogo);

    - stato di autoricordo: chi pratica la concentrazione deve vivere in collegamento con la propria parte Reale ed in continuo ricordo della propria Essenza.

    Distinguiamo inoltre due tipi di concentrazione. Una avviene mentre i Centri della Macchina organica sono attivi (soprattutto il Centro intellettuale) e si verifica nella vita corrente di tutti i giorni; laltra avviene nel completo riposo di tutti i Centri e si compie nel corso di unapposita pr