Brano Da Arriano

download Brano Da Arriano

of 1

description

afagfa

Transcript of Brano Da Arriano

  • A.A. 2010/2011 STORIA GRECA PROF. EUGENIO LANZILLOTTA 6 maggio 2011

    La lettera di Alessandro Magno a Dario III (332 a.C.) Arriano, Anabasi di Alessandro, II, 14 1. Alessandro era ancora a Marato, quando giunsero da lui ambasciatori da parte di Dario per portate una lettera del re e per pregare essi stessi con le loro parole di liberare la madre, la moglie e i figli di Dario. 2. Nella lettera Dario argomentava che amicizia e alleanza erano intercorse tra Filippo e Artaserse; e quando Arses figlio di Artaserse era succeduto sul trono, per primo Filippo si era reso colpevole verso il re Arses, senza aver subito nulla di spiacevole dai Persiani. Da quando poi egli stesso regnava sui Persiani, Alessandro non aveva inviato nessuna ambasceria da lui, per consolidare lantico patto di amicizia e di alleanza, ma alla testa dellesercito era passato in Asia e aveva inferto molti mali ai Persiani. 3. Per questo lui stesso, Dario, era disceso verso la costa: per difendere la regione e salvare il regno dei padri. La battaglia era stata decisa secondo il volere di un dio; ora, per, da re a re chiedeva sua moglie, sua madre e i figli caduti prigionieri; intendeva stringere un patto di amicizia e di alleanza con Alessandro; e per questo lo pregava di inviare insieme a Menisco e Arsima, che erano giunti commessi da parte dei Persiani, persone di sua fiducia, qualificate a dare e ricevere garanzie in nome di Alessandro. 4. Alessandro rep1ic per scritto a queste affermazioni, e insieme agli inviati di Dario mand Tersippo, con lincarico di consegnare la lettera a Dario, ma di non discutere nulla con lui. La lettera di Alessandro diceva cos: I vostri antenati, senza aver subito precedenti ingiustizie, invasero la Macedonia e il resto della Grecia e causarono molti danni a noi. Ora io, eletto comandante supremo dei Greci, sono passato in Asia con lesercito, volendo prendere vendetta sui Persiani: ma siete voi che avete dato inizio alle ostilit. 5. Voi arrecaste aiuto ai cittadini di Perinto, che erano colpevoli verso mio padre; il vostro re Artaserse Ochos condusse un esercito in Tracia, che era sotto il nostro controllo. Mio padre morto, ucciso dai sicari istruiti da voi, come apertamente vi vantate nelle lettere inviate a tutti; ucciso Arses con la complicit di Bagoa, ti sei impadronito del regno non giustamente e non secondo la legge persiana, ma facendo torto ai Persiani; hai diffuso tra i Greci scritti non certo amichevoli su di me, 6. per indurli a farmi guerra; hai inviato denaro ai Lacedemoni e ad altri Greci nessuna citt li ha accettati, i Lacedemonii s ; hai mandato emissari per corrompere i miei amici e per tentare di rompere la pace che avevo procurato ai Greci; dopo tutto questo, ho preso le armi contro di te: ma sei tu che hai dato inizio alle ostilit. 7. Ho vinto in battaglia prima i tuoi generali e i tuoi satrapi, ora te e il tuo esercito: tutto il paese nelle mie mani gli di me ne concedono il diritto; di quei soldati che, schierati dalla tua parte, non morirono in battaglia, ma si rifugiarono da me, io mi prendo cura: non costretti con la forza rimangono, ma di loro volonta combattono nelle mie file. 8. Vieni dunque tu da me, poich sono io il signore di tutta lAsia. Se temi, venendo, di dover subire qualcosa di spiacevole, manda pure qualcuno dei tuoi amici a prendere garanzie. Venuto da me, chiedi tua madre, tua moglie, i figli, e se vuoi qualche altra cosa: chiedi e otterrai; sar tuo tutto ci che mi persuaderai a darti. 9. Per il futuro, se mandi qualcuno da me, invialo al re dellAsia; e non scrivermi da pari a pari, ma se vuoi qualcosa, manifestalo a me come a colui che padrone di tutti i tuoi beni; altrimenti, prender decisioni su di te come colpevole verso la mia persona. E per il regno, se per caso hai parere contrario, combatti a pi fermo per esso e non fuggire, poich io dovunque tu sia ti raggiunger.