braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco...

44
MENSILE DEL SANTUARIO DELL’AMORE MISERICORDIOSO COLLEVALENZA ANNO LVIII “Madre mia, Tu che stai continuamente con le braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua misericordia e compassione per ogni bisognoso... Insegnami a fare la Sua divina volontà... Madre Speranza

Transcript of braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco...

Page 1: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

MENSILE DEL SANTUARIO

DELL’AMORE MISERICORDIOSO

COLLEVALENZAANNO LVIII

“Madre mia, Tu che stai continuamente con lebraccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la suamisericordia e compassione per ogni bisognoso...Insegnami a fare la Sua divina volontà...

Madre Speranza

Page 2: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

SOMMARIO

MENSILE DEL SANTUARIO

DELL’AMORE MISERICORDIOSO

COLLEVALENZAANNO LVIII

“Madre mia, Tu che stai continuamente con lebraccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la suamisericordia e compassione per ogni bisognoso...Insegnami a fare la Sua divina volontà...

Madre Speranza

L’AMORE MISERICORDIOSORIVISTA MENSILE - ANNO LVIII

MAGGIO • 5

P. Mario Gialletti

Marina Berardi

Edizioni L'Amore Misericordioso

06059 Collevalenza (Pg)Tel. 075.89581 - Fax 075.8958228Autorizzazione:Trib. Perugia n. 275, 1-12-1959

LitografTodi s.r.l. - Todi

€ 15,00 / Estero € 25,00C/C Postale 1011516133

A.P. art. 2 comma 20/CLegge 662/96 - Filiale Perugia

I dati personali di ogni abbonato alla no-stra rivista “L’Amore Misericordioso” nonsaranno oggetto di comunicazione o dif-fusione a terzi.Per essi ogni abbonato potrà richiedere,in qualsiasi momento, modifiche, aggior-namenti, integrazioni o cancellazione, ri-volgendosi al responsabile dei datipres so l’amministrazione della rivista.

www.collevalenza.itVisita anche tu l’home page

del sito del SantuarioSono sempre più quelli che vi trovanonotizie, informazioni, scritti dellabeata Madre Speranza, e molto ma-teriale di studio e di meditazione.

DAGLI SCRITTI DI MADRE SPERANZA

LA PAROLA DEL PAPA

LA PAROLA DEI PADRI

PASTORALE FAMILIARE

“Sta nascendo una nuova Alba di Misericordia”

LA FAMIGLIA DELL’AMORE MISERICORDIOSO NEL MONDO

L’ACQUA DELL’AMORE MISERICORDIOSO 26

LA LETTERA

STUDI

Il ruolo dei Santuari nella nuova evangelizzazione

VERSO UNA CULTURA DELLA MISERICORDIALa misericordia tra fragilità e cura

DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

8 giugnoGiornata di santificazioneSacerdotale

Page 3: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 1

Il demonio è nemico di Gesù e il principale tentatore delle anime con-sacrate. Egli peccò di orgoglio non riconoscendo che doveva alla gene-rosità di Dio la sua situazione di creatura privilegiata. Gesù per rimet-

tere a posto le cose rispose agli insulti di satana umiliandosi.

Ammiriamo l’atteggiamento di Gesù che per umiliarsi non ebbe orrore delpresepio, della croce, del sepolcro, delle specie eucaristiche, né delle no-stre anime che scelse come sua abitazione e dalle quali tante volte si ras-segna anche ad essere scacciato. Che pena!

Sforziamoci di vivere unite a Gesù. Pensiamo che per essere uniti a Luiogni uomo deve essere umile e caritatevole. A niente serve essere intelli-genti e intraprendenti, né è sufficiente avere buona volontà o un buon ca-rattere, ma occorre essere disce poli di colui che ha detto: ”imparate da meche sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime”.

MisericordiaQualcuna mi ha detto che nonostante avesse sentito parlare molto di mi-sericordia, non sa cosa sia, o meglio non sa cosa prova un cuore misericor-

Madre Speranza di Gesù Alhama Valera nata il30 settembre 1893 a Santomera morta in Col-levalenza l'8 febbraio 1983 Fondatrice delle An-celle e dei Figli dell'Amore Misericordioso e delSantuario di Collevalenza.

È in corso il Processo canonico per la sua cano-nizzazione;� il 23 aprile 2002 la Chiesa l'ha dichiarata ve-

nerabile; � il 5 luglio 2013 è stato riconosciuto il miracolo

ottenuto per sua intercessione;� il 31 maggio 2014 è stata proclamata beata.� la festa liturgica si celebra il giorno 8 febbraio.

Umiltà

dagli scritti di madre speranzaa cura di P. Mario Gialletti fam �

Page 4: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 20172

dagli scritti di madre speranza

dioso. Credo che la misericordia sia la compassione che si prova vedendoqualcuno soffrire o oppresso da qualche disgrazia.

Saremo misericordiosi quando le pene degli altri ci faranno soffrire, o me-glio quando ci faranno piangere le loro sofferenze, ricordando che l’animain namorata di Gesù versa molte lacrime perché vede molti fratelli chenon lo amano, lo offendono e poche volte accettano la sua volontà. Questaper loro è la più grande disgrazia.

Amor proprioUna religiosa mi ha detto: ”Madre, provo una grande pena perché il miopiù grande desiderio è avanzare nella via della perfezione e per questocon l’aiuto del Buon Gesù cerco di esercitarmi nelle virtù. Mi sforzo di es-sere caritatevole, mortificata, mi sacrifico per i poveri, pensando che sonole persone più care a Gesù.

Cerco di fare bene la preghiera, faccio tante penitenze e se non tratto an-cora più male il mio corpo è perché non me lo consente il confessore, in-fatti se dipendesse da me porterei tanti cilizi e non andrei a riposare pri-ma di aver dato al mio corpo una sonora disciplina, nonostante tutto vedoche le mie passioni sono più vive di prima. Non vedo risultati per lo sforzofatto per domarle o tenerle a freno”.

Credo che questo ci capiti perché confondiamo la perfezione con i mezziper raggiungerla. Noi ci preoccupiamo di tener pulito il vaso all’esterno,ossia vogliamo correggere i difetti e le mancanze esteriori, senza preoccu-parci di estirpare le radici che le producono e alimentano. Così corriamoinvano e combattiamo come chi batte l’aria, senza disturbare il nemico.Anche se lottiamo per raggiungere la perfezione non siamo capaci di sop-portare una lieve ingiuria e ci lamentiamo perché ci trovia mo sempre im-pelagati con le stesse mancanze e infedeltà.

Credo che se esaminiamo e scrutiamo bene il nostro cuore vi troveremo ilnostro peggior nemico: l’amor proprio che ha come base un forte attacca-mento alla propria volontà e giudizio per far fallire i più fermi propositi e imigliori desideri. Qualcuna mi dirà, per quanto mi esamini non so cosasia l’amor proprio.

L’ Amor proprio è l’amore smodato per noi stesse e per le cose all’infuri diDio. Ossia Dio non è il fine principale della nostra vita e allora si nota chiara-mente che l’amor proprio lavora solo per affermare se stesso, per evitare unavergogna, un danno, un disonore o per ottenere riconoscimenti o adulazioni.

Tale amor proprio c’inganna perché sotto parvenza di virtù facciamo quel-lo che ci piace e lo facciamo non per Dio, ma per rispetto umano e per in-

Page 5: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

dagli scritti di madre speranza

3

teresse. Desideriamo che le nostre opere buone siano notate e conosciuteda tutti e ci glorifichiamo del poco bene che facciamo.

Ricordiamo che se non sradichiamo da noi l’io e non domiamo l’amor pro-prio e la nostra volontà non faremo un passo avanti nella via della perfe-zione e per una cosa fatta per amore di Dio altre cento ne eseguiremo peramor nostro. Questo amor proprio ha la fantasia di dipingere le cose comevuole mirando sempre al proprio interesse.

Esso ci allontana dall’amore a Gesù cui dobbiamo indirizzare tutte le no-stre opere; ossia l’io e l’amor proprio sono capaci di farci meritare il rim-provero di Gesù: ”hai già ricevuto la tua ricompensa per il lavoro con i po-veri e per la tua carità, poiché in esse ricercavi solo te stessa”.

Così l’amor proprio ci farà sempre cercare noi stesse e molte cose le fare-mo per vanità e per essere lodate. E questo non è servire i poveri. Gesùnon guarderà alla quantità delle azioni né misurerà se sono grandi o pic-cole, ma guarderà l’amore con cui operiamo. Il nostro ideale è quello difar contento Gesù, cercando di fare sempre la sua volontà e che il nostrocuore s’impregni bene del suo amore.

Credo che l’Ancella dell’Amore Misericordioso non debba preoccuparsidella propria reputazione, del benessere o del futuro, ma di come incen-diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi lecose come vuole perché in lei si realizzi la volontà divina e Lui possa fissa-re la sua dimora in noi per regnarvi e governare da re.

Siate molto vigilanti sul vostro amor proprio che spesso spinge le animeconsacrate ad aspirare a incarichi speciali facendo loro credere che sonomeritori, aiutano ad acquistare virtù e non sono da disprezzare. Gli incari-chi onorifici che vengono loro offerti sembra che siano affidati per le lorocapacità e attitudini e così li accettano con molta gratificazione.

Quelle che non ne hanno pensano che certi impieghi andrebbero primadati a loro poi ad altri; sentono la passione del comando e anche se sonomeno capaci, si permettono di dettar leggi che osserveranno solo se la su-periora muore o la cambiano. Credono che se l’obbedienza affidasse lorola pesante croce del comando sarebbero capaci di svolgerlo molto bene espesso sono così ridicole da cercare voti favorevoli. Poveracce!

Se continuano ad alimentare il loro amor proprio finirà che nella casa reli-giosa non ci sarà un compito sufficientemente onorifico per le loro capaci-tà e dovranno tornarsene nel mondo per vedere se almeno lì lo troveran-no. Per carità, uccidete l’amor proprio e se volete essere veramente Ancel-le dell’Amore Misericordioso non desiderate né rifiutate niente.

Ricordiamo gli insegnamenti di Gesù. Guardiamo lo bambino nella culla: lìaccetta la povertà, la compagnia degli animali, il freddo e tutto quello che

Page 6: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 20174

dagli scritti di madre speranza

suo Padre permette e non troviamo da nessuna parte che chiedesse aiutoa sua madre. Così ciascuno di noi non deve desiderare o rifiutare ciò chela divina provvidenza permette ci succeda.

Una sola cosa dobbiamo desiderare continuamente ossia fare la divina vo-lontà e non conoscere altra legge che quella di far contento Gesù, né altroscopo che quello della sua provvidenza. Desiderare o ricercare incarichiche ci lusinghino è essere in fedeli a Gesù e alla vita religiosa e inoltre cau-sa scompiglio nelle comunità. Attente: l’amor proprio non dorme ma stacontinuamente cercando come sedurci.

Quando abbiamo emesso la professione religiosa abbiamo promesso a Ge-sù di spogliarci della nostra volontà e sul suo esempio di vivere solo perfare la volontà di Dio. Abbiamo rinunciato per sempre a soddisfare i ca-pricci della natura, mentre adesso seguendo le lusinghe dell’amor propriodesideriamo che i superiori siano rispettosi verso di noi, ci sistemino de-gnamente, sa Dio dove!. Ma in questo modo non si trovano nella comunitàincarichi così importanti ed onorifici e secondo le nostre capacità. Tali so-no i sentimenti di una religiosa infedele. (El pan 5, 237-257)

26 5 aprile 1928 Questa notte Gesù mi ha invitato a provare un po’ i dolori e le ango-

sce della sua passione, dicendomi che da questa ho molto da imparare per unirmi più a Lui.

Così abbraccerò con gioia la sua divina volontà e svolgerò volentieri il lavoro che mi atten-

de. Quanto sperimenterò in questa intimità con Lui durante tale sofferenza, debbo lasciarlo

scritto non solo nel suo diario, ma anche in questo quaderno.

27 Questa notte, come mai, ho provato i dolori e le angosce della passione del buon Gesù.

Ciò che più mi ha impressionato e fatto soffrire, è stato quando si sono riprodotti in me, in

un modo misterioso che non so spiegarle, i terribili effetti di tristezza, abbattimento e sfini-

mento che assalirono il buon Gesù nell’orto.

28 Colui che, dimentico di se stesso, si sacrificò continuamente per la gloria del Padre e la

salvezza degli uomini, in questi momenti si vede solo, abbattuto, vicino alla sua passione e

abbandonato, apparentemente, perfino da suo Padre e da ogni umana consolazione. Lì, tra

le tenebre della notte, caricato delle nostre ingratitudini, attende sereno – ma oppresso da

angosce mortali – il figlio amato che dovrà consegnarlo. Che orrore e tormento ha provato

il mio cuore davanti a questa visione, padre mio!

... dal Diario di Madre Speranza ... 8

Page 7: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 5

la Parola di Papa FrancescoPapa Francesco

Meditazione mattutina nella Cappella della Domus Sanctae Marthae - Lunedì, 3 aprile 2017

«Anche noi giudichiamonel cuore gli altri»

Nel crocevia profondamente uma-no tra «innocenza e peccato, cor-ruzione e legge», Gesù chiede di

guardare gli altri sempre con misericor-dia, senza ergersi a giudici del loro cuo-re: è il suggerimento che il Papa ha pro-posto nella messa celebrata lunedì 3aprile a Santa Marta.

«La parola di Dio che la Chiesa oggi offrealla nostra meditazione — ha subito fattopresente Francesco — sembra essere sudue donne sorprese in adulterio: unadulterio finto, fittizio; l’altro vero». Il ri-ferimento è alla vicenda di Susanna, rac-contata nel libro di Daniele (13,1-9.15-17.19-30.33-62), e a quella della donnasorpresa in adulterio, narrata da Giovan-ni nel suo vangelo (8, 1-11). Attraversoqueste due donne, dunque, «il messag-gio è profondo» in quanto, nelle due let-ture, «si danno appuntamento quattropersone, si incontrano quattro situazionidiverse». Ed è proprio «quello che laChiesa vuole che noi oggi pensiamo, ve-diamo: si incontrano l’innocenza e ilpeccato, la corruzione e la legge». E in-fatti, ha insistito il Pontefice, dalla litur-gia viene fuori «un incontro fra questequattro cose: innocenza, peccato, corru-zione e legge».

Nella sua meditazione il Papaha preso le mosse dall’«inno-cenza di questa donna, Susan-na, accusata in falso da queidue giudici anziani: lei è co-stretta a scegliere: o fedeltà a

Page 8: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

Dio e alla legge o salvare la vita».Chissà, ha proseguito il Pontefice,«forse Susanna era una donna cheaveva altri peccati, perché tutti sia-mo peccatori» Infatti «l’unica donnache non ha peccato è la Madonna;tutti gli altri, tutti noi, ne abbiamo».Ma «Susanna era una donna conpeccati lievi, non era un’adultera,era fedele al marito»; e questa è«l’innocenza» presentata dalla litur-gia. Poi ecco «il peccato: l’altra don-na — racconta Giovanni nel Vange-lo — è stata sorpresa in peccato,davvero aveva peccato, era un’adul-tera, era stata infedele al marito».Quindi arriva «la corruzione»: quel-la «che era nei giudici di ambedue icasi, sia con la Susanna sia con l’al-tra donna adultera», perché «in am-bedue i casi i giudici erano corrot-ti». E infine c’è «la legge, la pienez-za della legge: Gesù».

Nella liturgia, dunque, «si incontra-no» queste quattro realtà: «innocen-za, peccato, corruzione e legge», os-sia la «legge nella sua pienezza».Non è certo l’unico caso evangelicodi «giudici diventati corrotti»: al ca-pitolo 18 di Luca, infatti, «Gesù par-la di un altro che non temeva Dioné si curava di nessuno». Del resto,ha osservato Francesco, «sempre cisono stati nel mondo giudici corrot-ti» e «anche oggi in tutte le parti delmondo ce ne sono». La questione,ha detto, è «perché viene la corru-zione in una persona».

In realtà, ha spiegato il Papa, la cor-ruzione è peggio del peccato, per-chè io posso peccare, «scivolo, sono

infedele a Dio, ma poi cerco di nonfare di più o cerco di sistemarmicon il Signore o almeno so che nonsta bene». Invece «la corruzione èquando il peccato entra, entra, en-tra, entra nella tua coscienza e nonti lascia posto neppure per l’aria,tutto diventa peccato: questo è cor-ruzione».

Da parte loro, i corrotti «credonoche fanno bene le cose così, si cre-dono con impunità», ha rimarcatoFrancesco. Oltretutto, «nel caso diSusanna», i due anziani «persinoconfessano la loro corruzione» e«dicono la verità: erano corrotti daivizi della lussuria». Essi si rivolgo-no così a Susanna: «Ecco, le portedel giardino sono chiuse, nessunoci vede e noi bruciamo di passioneper te; acconsenti e concediti a noi.In caso contrario ti accuseremo; di-remo che un giovane era con te eperciò hai fatto uscire le ancelle».Insomma, le dicono: «o fai questo ofaremo una falsa testimonianza».

«Non è il primo caso che nella Bib-bia appaiono le false testimonianze»ha affermato il Papa. «Pensiamo aNabot, quando la regina Gezabelecombina tutta quella falsa testimo-nianza; pensiamo a Gesù, che è con-dannato a morte con falsa testimo-nianza; pensiamo a santo Stefano».

Ma, ha avvertito il Pontefice facen-do riferimento al passo evangelicodi Giovanni, «sono corrotti anche idottori della legge che portano que-sta donna — scribi, alcuni farisei —e dicono a Gesù: “Maestro, questa

la Parola del Papa

L’Amore Misericordioso - maggio 20176

Page 9: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

la Parola del Papa

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 7

donna è stata sorpresa in flagranteadultèrio. Ora Mosè, nella legge, ciha comandato di lapidare donne co-me questa. Tu che ne dici?”». Sequella contro Susanna «era una falsatestimonianza, questo è vero». E seSusanna «era innocente, questa erapeccatrice». E «anche questi sonogiudici». Gli anziani, con Susanna,«avevano perso la testa lasciandoche la lussuria si impadronisse di lo-ro». Costoro, invece, «avevano persola testa facendo crescere in loroun’interpretazione della legge tantorigida che non lasciava spazio alloSpirito Santo: corruzione di legalità,di legalismo, contro la grazia».

«E poi c’è la quarta persona, Gesù:la pienezza della legge» ha spiegatoFrancesco. E «lui si incontra comemaestro della legge davanti a que-sti che sono maestri della legge:“Tu che ne dici?” gli domandano lo-ro». Ai «falsi giudici che accusavanoSusanna» Gesù risponde così «perbocca di Daniele: “Stirpe di Canaane non di Giuda, la bellezza ti ha se-dotto, la passione ti ha pervertito ilcuore! Così facevate con le donned’Israele ed esse per paura si univa-no a voi”». E «all’altro gli dice: “Ouomo invecchiato nel male! Ecco, ituoi peccati commessi in passatovengono alla luce, quando davisentenze ingiuste, opprimendo gliinnocenti e assolvendo i malvagi”».

«Questa è la corruzione di questigiudici» ha proseguito il Ponteficein riferimento al passo dell’Anticotestamento. Invece «agli altri giudi-ci Gesù dice poche cose: “Chi di voi

è senza peccato, getti per primo lapietra contro di lei”». Poi si rivolgecosì alla peccatrice: “Neanch’io ticondanno; va’ e d’ora in poi nonpeccare più”». E «questa — ha spie-gato il Papa — è la pienezza dellalegge; non quella degli scribi e fari-sei che avevano corrotto la suamente facendo tante leggi, tanteleggi, senza lasciare spazio alla mi-sericordia: Gesù è la pienezza dellalegge e Gesù giudica con misericor-dia».

Così il Signore «lascia libera unadonna innocente per mezzo delprofeta del popolo» ha affermatoancora Francesco. E «ai giudici cor-rotti dice — abbiamo sentito parolenon belle per bocca del profeta —“invecchiati nei vizi”». Poi «ai giudi-ci corrotti per un atteggiamentomalvagio davanti alla legge dice:“Chi di voi è senza peccato, gettiper primo la pietra”». Quindi «Ge-sù, il totalmente innocente, all’in-nocente può dire “mamma”, perchéla sua madre è l’unica innocente».

In conclusione il Papa ha invitato apensare a «questa strada, alla mal-vagità con la quale i nostri vizi giu-dicano la gente», perché «anche noigiudichiamo nel cuore gli altri». Edè opportuno domandarsi se «siamocorrotti o ancora no». Allora è benefermarsi e guardare «Gesù che sem-pre giudica con misericordia:“Neanch’io ti condanno; va’ e d’orain poi non peccare più”».

© Copyright - Libreria Editrice Vaticana (da: www.osservatoreromano.va)

Page 10: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

Un cuore amico è sempre un conforto, un sollievo; un cuo-re che soffre con noi e per noi è una salvezza. Questa sal-vezza possiamo scoprirla nella meditazione di S. Agosti-

no; in lui c’è qualcosa di tutti noi, la sete di felicità, l’intri-garsi nel piacere dei sensi,la ripugnanza di noi stessi,il tentativo disperato disquarciare l’inviluppo delpeccato. Ma in lui c’è anchela nostra via alla Luce, allaVita e la gioia della libera-zione. Seguiamolo nellaanalisi che fa della sua mi-seria per risalire poi allasorgente di acqua viva.Prima disposizione è nonnascondere la realtà dellanostra situazione, ma aprir-ci a Dio come siamo.

«Anche se non mi volessi aprire aTe, che cosa potresti ignorare in meTu che vedi a nudo degli abissi dellaumana coscienza? Nasconderei Te ame stesso e non io a Te. Pertanto orache il mio gemito è testimonio che iosono disgustato ai miei occhi Tu miappari fulgido e bello, perché abbia vergogna di me e rinneghi me stesso,per appigliarmi a te. Ciò che io sono tu lo sai ... e la confessione che io fotace con le labbra, ma grida con l’affetto».

Se cerca di aprirsi a Dio con tanta ansia è perché in Lui hascoperto la felicità della vita.

«Cercando Te, mio Dio, cerco la vita beata.

Che io ti cerchi affinché l’anima mia sia viva.

la parola dei padriSant’Agostino

Miseria e Misericordia

L’Amore Misericordioso - maggio 20178

Page 11: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

Stia lontana dal mio cuore la tentazione di reputarmi beato di qualun-que gioia; c’è infatti una gioia che non è concessa agli empi ma solo aquanti ti servono con amore puro e questa gioia sei tu. E qui sta la vitabeata: nel godere in te, per te, di te; qui sta e non in altro.

C’è un velo che ci nasconde Dio, che ce lo rende distante, noioso, op-primente, a volte ingiusto e inumano, ma è un velo che, tolto, ci manife-sterà la realtà ben diversa, tanto da arrossire di vergogna per esserci la-sciati ingannare così abilmente.

«Tardi ti ho amato, o bellezza sempre antica e sempre nuova, tardi ti hoamato. Tu eri dentro di me ed io fuori di te e fuori ti cercavo. in queste co-se belle che tu hai fatto io mi slanciavo vilissimo. Tu eri con me, ed io non

ero con te. Chi mi tenevalontano da te? Quelle coseche non fossero fatte da tenon esisterebbero. Tu mi haichiamato, hai gridato forte,hai sfondato la mia sordità.Mi vibrasti un raggio, unlampo della tua luce, e haidissipato le tenebre, mi haigettato un tuo profumo e iolo aspiro e sospiro a te. Tiho gustato e tuttavia ho di tefame e sete. Tu mi hai tocca-to e io desidero ardente-mente la tua pace. Quandoti sarò unito del tutto alloranon più dolore, non più sof-ferenza; tutta viva sarà lamia vita, perché tutta pienadi te. L’anima che tu riempi,si fa leggera; io che non so-no pieno di te, sento il miopeso.

Le mie piaghe non le nascondo; tu sei medico, io infermo; tu miseri-cordioso, io miseria ... E tutta la mia speranza non è che nella tua immen-sa misericordia. Tu dammi la forza di fare ciò che comandi e poi comandaciò che vuoi».

L’amore di Dio è un amore esclusivo, geloso, ma non esigenulla senza darcene la capacità di compierla.

«Tu vuoi da me la continenza: e so che dice la scrittura, che nessuno

9

la parola dei padri

Page 12: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 201710

la parola dei padri

può averla, se Dio non gliela concede. Non ti ama realmente quanto è ne-cessario chi con te, ama qualche altra cosa non per amor tuo.

Amore di Dio fammi bruciare di te!

Tu esigi da me la continenza, dammi dunque di poter compiere ciò checomandi e poi comanda ciò che ti aggrada».

Chi vuol percorrere una strada, deve tenere gli occhi beneaperti per scansare i pericoli, anche quando superare questipericoli significa fare uno strappo al cuore. E le barriereche ci frenano la corsa sono infinite. A volte volgari e appa-renti, più spesso sottili, invisibili, truccate, ma non per que-sto meno tenaci e pericolose.

«Ma la tua mano, Signore, non può forse sanare tutte le infermità del-l’anima mia? Così accumuleresti su di me i tuoi benefici e l’anima miastrappata via da questa pace della concupiscenza senza più ribellarsi a séstessa volerebbe verso di te. Dove non sei venuto con me o Verità, perammonirmi, che cosa dovessi schivare, che cosa desiderare?».

Per essere più vicino e sensibile a noi l’Amore si è fatto visi-bile in Cristo unico mediatore con Dio.

«Di quale amore non ci hai tu amati, o Buon Padre, che non perdonastial tuo Figlio ma lo hai dato per noi peccatori miserabili?

Per noi egli vittima dinanzi a te e vincitore, per noi dinanzi a te sacer-dote e sacrificio egli da schiavi ci ha fatti tuoi figli; perché egli è figlio tuoe per amor di noi nostro servo. Ho buon diritto quindi di sperare tenace-mente per mezzo di lui di essere guarito dalle mie infermità, altrimentimi abbandonerei alla disperazione perché molte e grandi sono le mie in-fermità, ma più grande ancora la tua medicina.

Atterrito dai miei peccati e curvo sotto il peso della mia miseria, avevopremeditato di fuggire nella solitudine, ma tu me lo hai vietato e mi haiassicurato dicendo: Cristo è morto per tutti.

Ecco dunque Signore io getto nel tuo seno tutti i miei affanni, per vive-re e gustare le meraviglie della tua legge ... Ho davanti agli occhi il prezzodella mia redenzione: esso è mio cibo e mia bevanda.

Povero io bramo essere tra coloro che se ne saziano e ne lodano il Si-gnore.

Ecco ti ho narrato molte cose, perché tu così hai voluto per primo per-ché sei buono e in eterno è la tua misericordia».

(estratti dal cap. X delle Confessioni)

Page 13: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

Oggi, giustamente, si fa ungran parlare delle iniziativeanti-bullismo, soprattutto a li-

vello scolastico, un ambiente a cuisembrano essere legati il 50% diquegli eccessi giovanili che riempionole pagine dei giornali e le news onli-ne. A ben guardare, però, ci possonoessere dei campanelli d’allarme pre-monitori di gesti estremi e riconduci-bili ad un disagio relazionale che sisvela nelle piccole cose fin dalla piùtenera età. Nel crescere, molti ragazzi e giovanisembrano far fatica a vivere una sanaautostima ed autonomia, a stare in-sieme in modo bello, pulito, altruista,a gioire delle cose semplici. La pauradi mettersi in gioco nella relazione, dimetterci la faccia, di affrontare unpossibile rifiuto, spesso fa privilegiarerapporti “filtrati” da un cellulare, unipad, uno schermo o anche “masche-rati” dietro il fumo, l’alcol e lo sballoin genere. Quale potrebbe essere, allora, l’anti-doto a tanta dispersione? Una “buo-na scuola”: a dire “presente”, questavolta dovrebbe essere la famiglia. Èqui che si è aiutati a scoprire il valoredi sé, ad abitare l’interiorità, ad aprir-si alle relazioni, ad essere attenti al-l’altro e al diverso, a sperimentare,attraverso il superamento di fatiche e

difficoltà, il gusto di crescere. Ancorprima che tra i banchi di scuola, in-fatti, ognuno apprende le essenzialinozioni di vita in famiglia, nel cuoredella casa, intesa non tanto comemura ma come relazioni vitali che inessa si sperimentano: dal buongiornodel mattino al “permesso, grazie escusa” vissuto nella giornata, dallacondivisione della mensa al dono disé in un dialogo sincero, dallo spez-zare il pane della Parola al bacio dellabuonanotte.

11

pastorale familiareMarina Berardi

La “buona scuola”inizia in famiglia!

Page 14: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

E quando nel registro di famiglia sitrovasse, invece, la parola “assente”?Quando la si scoprisse ferita? Quan-do le relazioni disfunzionali riduces-sero la capacità di guardare al benepiù grande e di scegliere la felicitàdell’altro? C’è da evitare la tendenzaa cercare un capro espiatorio, a sen-tirsi vittime di una situazione subita ocolpevoli di tutto. Nei rapporti feriti,nei gesti di bullismo, nell’aggressivitàfisica e verbale, nelle piccole e grandi“guerre” non ci sono né vinti né vin-citori perché a “morire” siamo tuttinoi, uccidendo il sogno di un proget-to di felicità e la relazione fraterna.Per affrontare tutto questo, Gesùstesso, tra i possibili antidoti, ci indi-ca: la Chiesa, la Parrocchia, una Casacomune, una Famiglia di famiglie de-siderosa di nutrirsi di Lui nei sacra-menti, pronta a fare cordata, al reci-proco sostegno, ad affrontare insie-me le inevitabili difficoltà che tutti,prima o poi, incontriamo lungo ilcammino.Attraverso la semplicità di queste ri-ghe, vorrei ridire l’importanza delprevenire piuttosto che curare, doveprevenire è, innanzitutto, farsi attentiai piccoli segni fin dal loro sorgere, èrifiutare indifferenza e omertà, è nonfar finta di nulla sperando che passi.Prevenire è anche proporre – comestiamo facendo da tempo – circolivirtuosi capaci di spezzare le catenedei ben più dilaganti e insinuanti “cir-coli viziosi”, quelli che la cronaca siincarica puntualmente di amplificaree ingigantire.Ci sono giovani, adolescenti e bambi-ni che narrano altro, sia in ambito fa-miliare che in quello scolastico, sianel rapporto con i genitori che con il

gruppo dei pari. C’è, dunque, unagenerazione nuova capace di abitarsi,di abitare il cuore e, grazie a questo,attenta a riconoscere le proprie emo-zioni e sentimenti, a trovare soluzio-ni, ad ospitare in sé l’altro, per quan-to diverso, e a sognare in grande,scoprendo che insieme si può esserevincenti nel bene.Da qualche tempo mi ritrovo a legge-re i temi che piccoli e grandi hannosvolto a scuola o messaggi postati sufacebook, ad ammirare disegni colmidi significato e di speranza: il tuttopuntualmente e gioiosamente condi-viso dai genitori. Ho immaginato, co-sì, che questo materiale “fatto in ca-sa” potesse diventare una “buonascuola” per noi adulti. Inizio dalla più piccola, Maria, di 8anni. Il tema propostole dalla Mae-stra per le vacanze ben si inseriscenel tempo che stiamo vivendo: De-scrivi come hai passato la Pasqua o lapasquetta. Maria sceglie di racconta-re un’esperienza che racchiude en-trambe le giornate.“Il giorno di Pasqua, insieme a Papàe Giovanni siamo andati a Colleva-lenza, al Santuario dell’Amore Miseri-cordioso.Qui siamo stati ospitati dalle suore eabbiamo partecipato ai momenti dipreghiera e alle celebrazioni liturgi-che, ma il momento più bello per meè stato quello dell’immersione nellePiscine. Le vasche sono piene di ac-qua che ha il potere di guarire le ma-lattie che la scienza umana non rie-sce a curare. A me piace molto venirea Collevalenza perché ho compresoche Dio è un Padre buono e una te-nera madre che dimentica i nostripeccati e li perdona.

12

pastorale familiare

Page 15: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

Le suore infine ci accolgono semprecon Amore e ci cucinano cibi delizio-si. Spero di tornare qui a Collevalen-za dove ho fatto esperienza di Amo-re, pace e perdono”.Quanto vissuto, Maria lo ha espressoanche con un eloquente disegno, incui al centro del roccolo c’è Gesù edun Sacerdote che distribuisce la Co-munione a delle famiglie… felici eprese per mano! Madre Speranza era soli-ta dire che ad amare ilbuon Gesù si impara dapiccoli e che noi adultiabbiamo la grande re-sponsabilità di educare,di insegnar loro la via delbene, più con l’esempioche con le parole. L’amo-re lo comprendono tuttiperché non è questionedi età ma, piuttosto, èun’esperienza che fa vi-brare le corde del cuore,tanto da trasformarsi inun incontro indimentica-bile, capace di reggerealla sfida del tempo. Èquanto accaduto a Ga-briele, un ragazzo di 13anni, che nello svolgere ilcompito in classe: Qualelibro salveresti tra quellida te letti?, così scrive:“In tutta la mia infanziaed anche in questi annidella mia adolescenza,ho letto molti libri di di-versi generi letterari. Mi ricordo ancora quan-do alle elementari, la no-stra maestra di italiano cileggeva due ore alla set-

timana un libro chiamato “Cipì”.Questo racconta la vita di un uccelli-no curioso e spensierato. Io quelledue ore me le ricordo ancora perchéascoltavo attentamente la lettura e,immergendomi completamente nelbrano, mi sembrava di essere il prota-gonista e compiere così tutte le paz-ze e divertenti avventure di Cipì.Questa passione la coltivai man ma-

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 13

pastorale familiare

Page 16: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

no con la crescita leggendo libri unpo’ impegnativi e interessanti. Ma-aa… Andiamo al sodo: “Quale librosalveresti tra quelli letti?”. Tutto co-mincia tre anni fa quando nel giornodi San Gabriele mia nonna Marisa(che fu insegnante parecchi anni fa)mi regalò un libro: il libro CUORE. Io, tutto incuriosito, lo osservi e nonriuscivo a capire perché il titolo di que-sto brano si chiamasse Cuore. Alloradissi: “O questo libro parla di anato-mia e mia nonna vuole che diventiuno scienziato pazzo oppure questolibro parla di emozioni e di sentimentiche animano la vita di tutti i giorni (amio parere sembrava più ovvia la se-conda). Sempre di più avvolto dal‘manto della curiosità’, aprii il librocuore e vidi che sulla pagina inizialec’era una scritta, una specie di dedicaper me, scritta più o meno in questomodo: “Caro Gabriele, il libro cuore èuna storia che ho letto e riletto insie-me a mio padre quando ero piccola,questo è un brano che ti farà ragiona-re molto… Non ti dico altro, leggiloattentamente…! I tuoi nonni”.Il giorno seguente, sempre più incu-riosito e interessato a cominciare lalettura del libro Cuore, mi misi in sa-lotto (per restare più concentrato sul-la lettura) e lo iniziai. Questo libro parla di alcuni eventiche si sono caratterizzati all’internodi una classe elementare, questo èparticolare perché ogni alunno al suointerno ha delle differenti caratteristi-che: c’è quello che si prende le colpeanche se lui non c’entra niente nel-l’accaduto, c’è quello che fa il bullo,l’intelligente, l’altruista, lo spiritoso,

l’accusatore, il “gigante buono (Gar-rone)” e tanti altri… Inoltre gli alunninon appartengono ad una stessaclasse sociale e questa è un’altra par-ticolarità che li rende diversi…Durante i giorni seguenti di lettura,cercavo di non andare troppo velocea leggerlo, per godermi di più il bra-no; ma allo stesso tempo non riusci-vo a rallentare a causa della scorrevo-lezza delle frasi e anche del desideriodi andare avanti e finire il capitolo…Sta di fatto che lo finii dopo due set-timane.Il libro Cuore lo consiglio a tutti per-ché leggendolo ho provato nuoveemozioni e nuovi sentimenti, comeper esempio malinconia, stupore, te-nerezza, amarezza, felicità ed amore”.Chissà, magari la freschezza di que-ste parole può aiutare anche noi a la-sciare che emozioni e sentimenti ani-mino la vita di tutti giorni, lasciandocicommuovere e stupire dai nostri ra-gazzi che stanno diventando uominie donne capaci di fare la differenza.Potremmo, insieme a loro, prendereposto “in salotto” perché la Paroladivina ed umana riceva da noi la giu-sta attenzione, fino a diventare dialo-go e preghiera. Sarebbe bello impa-rare a gioire per l’unicità di ciascunoed aprirsi all’accoglienza della diversi-tà, colta come ricchezza. Ed infine,celebrare la vita con un “grazie” peruna storia che viene da lontano (bisnonni, nonni, genitori, figli, inse-gnanti, amici…), una storia che è do-no e ci spinge verso un oltre tutto dascoprire, verso un cammino di spe-ranza.

(continua)

L’Amore Misericordioso - maggio 201714

pastorale familiare

Page 17: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 15

“Andiamo e lasciamoci sorprendere daquest’alba diversa, lasciamoci sorprenderedalla novità che solo Cristo può dare. Lascia-mo che la sua tenerezza e il suo amore muo-vano i nostri passi, lasciamo che il battito delsuo cuore trasformi il nostro debole palpito”.

Davvero belle e profonde queste parole che il Santo Padre France-sco ha ripetuto nella Veglia di Pasqua nella Basilica Vaticana il 15Aprile. Parole di speranza che arrivano diritto al cuore e che vo-

gliono scuoterci dalla nostra paralisi spirituale nella quale spesso incap-piamo. Quante volte, infatti, pensiamo che quella pietra sepolcrale abbiasepolto anche la speranza. Già la speranza. Quale speranza oggi portiamonel cuore? Sembra tutto finito perché dovremmo ancora sperare? Anchenoi come tutta la nostra società in cui ci troviamo a vivere sembra essereuna società depressa, senza speranza. Tante persone si lamentano di esse-re arrivate al limite, di sentirsi svuotate, non riescono a trovare la loroenergia vitale. Ma che cosa sta succedendo alla nostra vita?

“Sta nascendo una nuovaAlba di Misericordia”ROBERTO LANZA

Page 18: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 201716

Il carisma dell’Amore Misericordioso

Perché la resurrezione di Cristonon ha senso per chi confida nelproprio io e nelle proprie forze,non dice niente, anzi fa ostacolo ecrea difficoltà, per chi non sa aprir-si al mistero, per chi non accetta laSapienza che viene dall’alto, perchi non rispetta i tempi lunghi epazienti nei quali si dispiega l’azio-ne di Dio, per chi pretende che l’A-more di Dio corrisponda in modofrettoloso, presto e subito, e super-ficiale ai desideri dell’uomo. La Re-surrezione del Cristo fa ostacoloper chi vede nel dolore degli altriun fastidio da lasciare sulle spalledel prossimo e non una provocazio-ne alla vicinanza e alla comunica-zione fraterna.

Nei giorni santissimi del misteropasquale la Chiesa non ha maismesso, con la sua tenerezza e sa-pienza materna, di farci entrarenella logica dell’amore, del servi-zio, nella meraviglia di un Dio checi ha amato fino alla fine. È questol’annuncio pasquale: in questogiorno Gesù non ha soltantovinto la morte,non è soltantorisorto, ha fat-to qualcosa inpiù, ha fattoun passaggio,ha compiutoun passaggio,si è messo nel-le mani del Pa-dre, si è abban-donato al Pa-dre. Cristo hafatto Pasqua. Èpassato al Padre.

Cristo ha rotto le nostre catene, ciha liberati, ha riempito il nostro ba-ratro, ha spezzato le nostre catene,ha rotolato la pietra del nostro se-polcro. La tomba è una tappa non èla fine del viaggio, la croce è soloun passaggio è un passaggio al PA-DRE. La tomba è o un punto d’arri-vo o è un punto di partenza. Puoiscegliere nella tua vita puoi conti-nuare a lottare per un po’ di affetto,per un po’ di potere, per un po’ digratificazione, oppure puoi passareal Padre. Dobbiamo capire che ogninostro dolore, ogni nostra sofferen-za, ogni nostro patimento è unaporta aperta alla relazione con Dio,perché è lì che Dio viene a cercar-ci, nei nostri inferi. Il mistero pas-quale è un’esperienza, dobbiamocercare di andare OLTRE.

Noi non siamo chiamati ad esserebravi, noi siamo stati chiamati aconsegnarci, a dare la vita in offer-ta al Signore!

Se tu sapessi quanto ti ama Dio Pa-dre. Da quando sono cristiano io

non sono più bra-vo, non sono piùforte, non sonopiù coerente, mami sento amato equesto mi ha tira-to via dalla mor-te. Posso anchesmettere di di-mostrare che so-no bravo, maquello che im-porta e che hoscoperto che c’èQualcuno che mi

Page 19: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 17

Il carisma dell’Amore Misericordioso

vuole veramente bene così come so-no. La Resurrezione del Cristo cimette sempre davanti a questa scel-ta: essere ostaggi della morte o es-sere pellegrini verso il Padre, ab-bandonarci in questo Padre. È que-sta l’autentica gioia della nostraidentità più profonda, del nostro es-sere figli di Dio: sentirsi amati e sen-tirsi capaci di amare. È questa la“passione carismatica” che portavanel cuore la Madre Speranza: “Anda-te e incendiate tutto con il fuoco dell’A-more Misericordioso! Vivere un albanuova di misericordia, per essere ca-paci di osare, per trovare in esso laforza di lasciare ciò che è più sicuroe certo, per buttarci verso situazioninuove e difrontiera chec o n t i n u a -mente ci in-terpellano eci scuotono:“Ohé! Figliemie! Vi sieted imen t i ca t eche abbiamoun corpo persoffrire e un cuore per amare?” 1 Eccoallora il grande annuncio pasqualedell’Amore Misericordioso: puoi na-sconderti finchè vuoi, Dio ti verràsempre a cercare, verrà a cercartiproprio là dove sei fuggito e nasco-sto, perché gli appartieni, sei SUOFIGLIO, sei stato generato nell’Amo-re! Ci credi ancora nella Vita? Ci cre-di ancora che l’Amore di Dio è piùforte, è più grande di ogni cosa? Cicredi ancora che puoi risorgere?

Fratello mio non sentirti solo, alzagli occhi al cielo e ti accorgerai chec’è sempre vicino a te qualcuno cheTI VUOLE BENE... e che ama ripe-terlo, nella tua vita, ogni giorno…credilo fermamente e avrai la forzaed il coraggio di amare e di esseredono per ciascun uomo! Vi è unaterra dei morti e una terra dei vivi,chi li distingue è l’amore, quandodiventi dono, è questo che ti rendesimile a Dio e ti rende VIVO. Fratel-lo mio, sblocca il tuo cuore, il tuospirito, e la tua esistenza non saràpiù paralizzata, perché noi non sia-mo testimoni a titolo privato o per-sonale, ma siamo stati chiamati percolorare il mondo dell’amore di Cri-

sto. Nonesitare ini-zia ora,non tipreoccupa-re se nonlo hai maifatto. Co-minciamocon il fareciò che è

necessario, poi ciò che è possibilefare, e all’improvviso ci sorprende-remo a fare l’impossibile.

E quando pensi di aver fatto abba-stanza nell’esercizio della carità, chesei già al massimo, che quello chefai è sufficiente, spingiti ancora piùavanti: ama di più. Chi è innamora-to di Dio non pretende né guadagnoné premio, ma desidera solo perderese stesso e ogni cosa per amore Suo.Questo è l’Amore Misericordioso:Amore che si dona, amore che rima-ne, amore che si comunica, amore1 Diario (1927-1962) (El Pan 18)

Page 20: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

che si moltiplica, amore che si sacri-fica, amore che ci unisce, amoreche ci salva. Se abbiamo gente chesa amare, abbiamo gente che rendesensibile e visibile la presenza diDio tra gli uomini. Siamo stati chia-mati dall’Amore per essere amore,solo così il vangelo della misericor-dia può diventare il centro di tuttociò che siamo e facciamo. Tutto peramore, per dire che colui che è toc-cato dall’amore, non avrà più pace,finché non avrà compiuto fino al-l’ultimo tutto ciò che può fare peraiutare l’amore a trionfare. L’amorese c’è, si vede. L’amore se non si ve-de, è perché non c’è.

Dio poteva scegliere tante stradeper comunicarci la salvezza, ma hapreferito contare su ognuno di noi,ha voluto scegliere TE! Forse man-chi solo tu, affinché il mondo si ca-povolga e l’Amore Misericordioso diDio si diffonda nel mondo. Mi pia-ce pensare che il mio amore è solouna piccola onda di un immensooceano, che niente andrà perso eche ogni mio piccolissimo gestod’amore è come una piccolissimagoccia che contribuisce a formarel’oceano; perché il mio amore, co-me la mia vita, fa parte di un TUT-TO cui appartengo, che mi appar-tiene: è il cuore di Dio che batte in-sieme al mio per l’eternità. Il cam-mino dell’Amore non è affidato allenostre forze, ma è lasciarsi toccaredall’Amore di Dio.

E non sarebbe assurdo se, in fondoalle strade della nostra vita, sentis-simo ancora risuonare la voce delprofeta Madre Speranza che, con

un tono dolce e fermo, ci rispon-desse: “Figlio, svegliati! non c’è più lanotte, svegliati, perché viene nella tuavita la luce vera. C’è un nuovo soleche sta sorgendo, per guidare gli uo-mini alla salvezza…che tu possaaprire le porte del tuo cuore e acco-gliere la luce dell’Amore Misericordio-so per sempre”.

E tu? Chi sei realmente? Cosa stan-no facendo le tue mani?

Questo è il messaggio dell’AmoreMisericordioso: possiamo creareuna nuova civiltà, possiamo co-struire un mondo nuovo. La sceltaè soltanto nostra. Il momento è aportata di mano. Questo è il mo-mento della grazia. Non è troppotardi. ORA è il momento di decide-re, perché l’Amore Misericordioso ètutto ciò che siamo.

Lo vogliamo cambiare il nostromondo?

Ora che il Cristo risorto con la suaLuce ha illuminato la mia nottefonda, ora che ha portato il chiaro-re di un amore immortale, ora pos-so vedere più lontano… posso ve-dere il sorgere di un alba nuova...l’inizio di un giorno nuovo, il levar-si di una vita redenta. Credilo an-che tu e sperimenterai cosa signifi-ca veramente “perdersi” nell’AmoreMisericordioso di Dio. Possa tu con-templare il Volto dell’Amore… pos-sa tu incarnare nella tua vita l’albanella quale Dio ha vegliato per te,possa tu attraversare la porta dellavita sulla quale è stato inciso il no-me stupendo dell’AMORE MISERI-CORDIOSO!

18

Il carisma dell’Amore Misericordioso

Page 21: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 19

La Famigliadell’AmoreMisericordiosonel Mondo ...

La nostra missioneconsiste nel farconoscere agli uomini ditutto il mondo l’Amore ela Misericordia delSignore nei confronti deipoveri che si trovano nelbisogno o nel peccato.

(Madre Speranza)

ROMANIA

LE ANCELLE Le prime ad arrivare in questa terra, cheSan Giovanni Paolo II° ha definito “Gradi-na Mariei”(= il giardino di Maria), sono sta-te le Ancelle, precisamente nell’anno1993, per espresso desiderio di Sua Ec-cellenza Reverendissima, Mons. PetruGherghel, Vescovo della Diocesi di Iaşi. Ilcompito principale che veniva richiesto lo-ro era stato quello di formare ed introdur-re nella Vita Consacrata le “Ancelle di Cri-

sto, Sommo Sacerdote”, Istituto di dirittodiocesano, fondato dallo stesso Vescovonell’anno 1987. In seguito alla formazionericevuta ed alla strutturazione portataavanti, l’Istituto diocesano è stato ricono-sciuto dalla Congregazione per gli Istitutidi Vita Consacrata e le Società di VitaApostolica. Nel frattempo le Ancelle dell’Amore Mise-ricordioso vanno allargando la loro attivitàapostolica collaborando con la nascente

La Famiglia dell’Amore Misericordioso è presente in Romania contutte e tre le realtà che la compongono: le Ancelle, i Figli e i Laicidell’Amore Misericordioso.

�Barticeşti

�Târgu Neamţ

Page 22: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

struttura medico-sanitaria della Diocesi diIaşi che si costruisce nel villaggio rurale diBarticeşti, (struttura conosciuta con la de-nominazione “Ospedale cattolico-Barti-ceşti”), comune Boteşti provincia PiatraNeamţ, dove le stesse Ancelle fissano laloro residenza stabile, costruendo la “Ca-sa Maica Speranţa” inaugurata l’8 settem-bre dell’anno 1998.Una volta terminata la formazione delleSuore dell’Istituto Diocesano, le Ancelledell’Amore Misericordioso hanno iniziatodiverse attività dove molte giovani hannopotuto apprezzare la loro dedizione, se-guendo il loro esempio ed entrando così afar parte della Congregazione. Tra queste attività, sono da segnalarequelle educative e formative, nate in favo-re di una quarantina di bambini e adole-scenti poveri del villaggio, attività accom-pagnate anche da quelle sociali e caritati-ve in favore delle famiglie più bisognose.Negli anni 2010-2011, la struttura medi-co-sanitaria di Barticeşti ha subito un am-pliamento considerevole con l’aggiunta diun nuovo e più funzionale complesso, in-sieme ad un incremento delle prestazionisanitarie nelle diverse discipline. Le Ancel-le dell’Amore Misericordioso hanno conti-nuato a svolgere il proprio ruolo offrendosempre una accoglienza misericordiosanei confronti dei pazienti che, sempre più

numerosi, vengono a cercare un rimedioper il corpo manifestando loro l’amore e labenevolenza di un Dio che è Padre e chevuole bene a tutti i suoi figli.

Un’attività particolare e degna di nota, èanche quella che le Ancelle dell’Amore Mi-sericordioso rivolgono verso le personeche hanno problemi psichici e di abilità fi-sica e motoria, presenti nel Centro di re-cupero e di assistenza giornaliera di Pă-străveni. Con la generosa e provvidenziale assi-stenza finanziaria offerta dal ministro dellaBaviera, Signora Barbara Stamm, che si èpresa “a cuore” la conduzione e il mante-nimento del presidio residenziale fin dallontano 2002, le Ancelle continuano a far-si presenti, periodicamente, nella strutturaportando sollievo alle varie sofferenze edinfondendo in tutti speranza e gioia cri-stiana. Sono da ricordare anche le attività svoltein favore della pastorale giovanile e voca-

20

La Famiglia dell’Amore Misericordioso nel Mondo ...

Page 23: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

zionale, che si svolgono insieme ai Con-fratelli FAM. Qualificanti, e divenuti ormaiuna consuetudine, sono i Corsi di forma-zione spirituale per gli adolescenti e i gio-vani; corsi che si svolgono nei periodi fortidell’anno liturgico, subito dopo il Natale ela Pasqua. Nel periodo estivo si offre aigiovani la possibilità di partecipare ad uncorso di discernimento vocazionale che sisvolge, normalmente, in una località mon-tana.Operando “tutto per amore”, le Ancellecontinuano a far risaltare la bontà e la te-nerezza di Dio che si rivolge con sollecitu-dine verso tutti i suoi figli, manifestandouna preferenza per quelli che sono più de-boli ed abbandonati.Il carisma, lasciato in eredità dalla BeataMadre Speranza di Gesù, vuol essere dif-fuso più con la vita e con i gesti quotidianiche con le parole e i discorsi. Nella discre-zione e nella fedeltà ai servizi assunti, leAncelle vivono la loro consacrazione e de-dizione, con semplicità e amore.

I FIGLI I Figli dell’Amore Misericordioso sono arri-vati in Romania nel marzo del 2005, pre-cisamente a Barticeşti, dove già eranopresenti ed operavano le Consorelle. Laprima residenza, situata difronte alla Chie-sa parrocchiale, è stata quella di una casa

modesta, debitamente ristrutturata, doveaveva alloggiato un sacerdote francesca-no, părintele Anton Demeter, di cui è incorso la fase diocesana della causa dibeatificazione. L’attività prevalente dei pri-mi anni si è diretta all’educazione e allaformazione di alcuni giovani che risiedeva-no nella comunità. Con l’apprendimentodella lingua e delle abitudini locali, ha pre-so il via anche la conoscenza delle par-rocchie e dei sacerdoti, parroci e vicari, in-staurando con loro quei rapporti di amici-zia e di fraternità che caratterizzano lamissione per cui è stata fondata la Con-gregazione. I primi servizi pastorali deiFAM si sono indirizzati prevalentementeverso la parrocchia di Barticeşti, dove sisono alternati diversi giovani sacerdoti-vi-cari con cui si è collaborato intensamentenello svolgimento del ministero sacerdo-tale, amministrando i sacramenti, visitan-do gli ammalati, benedicendo le famiglie.Dall’anno 2007 i FAM hanno affiancato isacerdoti francescani conventuali del vil-

21

La Famiglia dell’Amore Misericordioso nel Mondo ...

Page 24: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

laggio di Nisiporeşti nella cura pastoraledella filiale cattolica della città di TârguNeamţ. Pian piano si è assunta la cura di-retta di questa comunità e nell’anno 2009il Vescovo della Diocesi di Iaşi, Mons. Pe-tru Gherghel l’ha eretta come parrocchia.La Chiesa, ristrutturata ed abbellita, è sta-ta consacrata il 19 marzo del 2011. Ultima comunità cattolica prima di entra -re nella regione della Bucovina, TârguNeamţ è conosciuta nel mondo per lapresenza dei più belli e famosi monasteriortodossi della Moldavia, regione cheprende il nome dal fiume che vi scorre, ilfiume Moldova. Situata proprio nel mez-zo, la città conta 20.000 abitanti di cui ifedeli di fede cattolica sono una minoran-za, mentre nel passato erano più fiorenti enumerosi. A seguito di questo importante incaricoassunto, la comunità dei FAM nel novem-bre del 2015, dopo dieci anni di presenzae di attività nel villaggio di Barticeşti, si ètrasferita a Târgu Neamţ, dove ora ha lanuova residenza, in una casa alla periferiadella città.

La parrocchia di Târgu Neamţ è una picco-la comunità di cattolici che conta appena23 famiglie con 45 anime. La maggior par-te di loro hanno il matrimonio misto. Il lavo-ro pastorale consiste nella celebrazionedelle Sante Messe, nell’amministrazionedei sacramenti e l’assistenza spiritualedegli pazienti cattolici dell’ospedale cittadi-no e di un centro di malati di cancro, nellafase terminale, della clinica ”PALIMED„ .

Entrando a far parte del decanato di Pia-tra Neamţ, i Figli dell’Amore Misericordio-so, sono inseriti in modo diretto nel pre-

22

La Famiglia dell’Amore Misericordioso nel Mondo ...

Page 25: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

sbiterio diocesano e possono svolgereappieno la loro missione di unione frater-na con il clero. In forza delle possibilità e delle occasioniofferte, si collabora con i sacerdoti dioce-sani soprattutto in particolari ricorrenzereligiose e nelle celebrazioni liturgiche.Insieme alle Ancelle, i Figli si occupanoanche della formazione dei giovani, pro-movendo i valori cristiani e la crescitaumana attraverso corsi ed esercizi spiri-tuali.Per la grazia di Dio e con la collaborazio-ne fraterna tra Ancelle e Figli, sono sorteda questa terra varie vocazioni. Dio, che

fa crescere, ricompensi la dedizione ge-nerosa di chi ha seminato ed innaffiatoquesti semi.

I LAICIAnche la terza componente della Famigliacarismatica è presente in Romania, l’As-sociazione dei Laici dell’Amore Misericor-dioso che ha avuto la sua costituzioneformale il 24 marzo 2004, quando ungruppo di 21 persone hanno fatto la pro-messa di appartenenza come Laici dell’A-more Misericordioso a Barticeşti, dopo unperiodo di formazione iniziale nella nostraspiritualità.Vivendo la loro particolare consacrazionenel mondo, testimoniano il carisma dell’A-more Misericordioso all’interno della lorofamiglia e negli ambienti dove svolgono leloro attività. Svolgono anche diversi com-piti all’interno della Chiesa locale collabo-rando con i sacerdoti della parrocchia do-ve prestano anche servizi caritatevoli esociali ai più bisognosi.Sono coinvolti nella formazione perma-nente e partecipano con entusiasmo alleprincipali ricorrenze ed avvenimenti dellaFamiglia Religiosa, di cui si sentono unacomponente attiva e viva.

23

La Famiglia dell’Amore Misericordioso nel Mondo ...

Page 26: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

PREGHIERA AFFETTIVA

Una volta sperimentato l’amore di Dio nella preghiera affettiva, non si può pensare diaver raggiunto una meta definitiva, è sempre necessario perseverare nella purificazione

della vita per non tornare volontariamente indietro, perché questo è sempre possibile per quantoassurdo possa sembrare. Anche Pietro, durante l’ultima cena di Gesù, presumeva di sé che nonLo avrebbe mai abbandonato, neppure se lo avessero fatto tutti gli altri.Per incoraggiare a proseguire il cammino quotidiano, Madre Speranza ha dei consigli semplici,basati sulla sua esperienza di vita.“Se ci siamo persuasi che il buon Gesù vive dentro di noi, dobbiamo fare in modo che nelnostro cuore siano sempre presenti tre sentinelle: la preghiera, la mortificazione e la vigilanza.Esse allontaneranno il nemico e non permetteranno che entri in noi alcun pensiero o desiderioche dispiaccia a Gesù. Sigilliamo infine il nostro cuore con la santa perseveranza e così Gesùresterà con noi come chicco di grano che germina, cresce e porta abbondanti frutti.” (El pan 15, 199)

Inoltre ha il consiglio, che più spesso ripete perché fondamentale, di mantenere il cuore e lamente fissi in Lui, come insegna la stessa Parola di Dio (cfr Eb 12, 1) Corriamo tenendo fisso losguardo su Gesù. Ricordarsi di Dio con la mente e il cuore durante la giornata, prolungherànella vita le intuizioni della preghiera: che Dio è il fine di ogni creatura umana e che il sensodell’esistenza è la gloria di Dio.“Quanto più pensiamo a Dio, tanto più lo ameremo. Ricordare Dio con amore frequentementedurante tutto il giorno, prolungherà e completerà in noi gli effetti positivi della preghiera.Chiediamo a Dio di avere la mente costantemente fissa in Lui in ogni circostanza e situazionee di operare sempre per Lui e la sua gloria e mai per alcuna creatura”. (El pan 15, 194-5)

Per esercitarsi a ciò, Madre Speranza aggiunge di invitare Gesù a restare in noi e di abituarcia considerare ogni avvenimento o persona quali “messaggi di Dio” per noi.“Certamente non possiamo amare ardentemente Dio senza conoscerlo e per questo mezzi efficacisono la preghiera e l’abitudine di vedere Dio in tutte le cose, persone e avvenimenti”. (El pan 15,192)

“Contempliamolo dentro di noi; poiché il nostro cuore può diventare un tabernacolo vivente,è sufficiente che lo invitiamo a rimanere in noi, con la certezza che Egli lo farà e si adatterà nelnostro povero e misero cuore. Allora vivremo sotto il suo sguardo e il suo influsso, lo adoreremoe lavoreremo con Lui per la santificazione nostra e del prossimo.” (El pan 15, 198)

Maria Antonietta Sansone

Gesù, Fonte di vita, fa’ che gustando di Te, io non abbia altra sete che di Te

Un ulteriore simbolo attribuito all’acqua è quello utilizzato dai Maestri di spirito per parlaredella preghiera, che può zampillare e dissetare all’improvviso senza fatica, per puro dono di Dioo come ricompensa ad una lunga, faticosa e perseverante ricerca. Come l’acqua la preghieraè dono e insieme conquista, e poiché non si può improvvisare e necessita di tutta la nostracollaborazione, proveremo a imparare a pregare alla scuola di Madre Speranza

26

Acqua dell’Amore Misericordioso

24

Page 27: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 25

La lettera �

Carissimo,

il femminile creato da Dio, il femminile che genera Dio, il fem-minile che Dio ama.

La Chiesa è parabola del femminile, la Chiesa “è donna”, diràPapa Francesco.

Come la donna, la Chiesa accoglie, genera, aiuta. Capiscol’osanna di tutta la Chiesa, quando Paolo VI, a conclusione delConcilio, poté proclamare Maria “Madre della Chiesa”.

Madre della Chiesa, certo. Se la Chiesa è il Corpo di Cristo, Ma-ria è madre di questo Corpo.

Sì, alla Chiesa importa la donna. Importa il volto sfigurato del-la donna. La donna merce, da usare, da abusare, la donna mutila-ta da orrende pratiche, la donna da turismo erotico, la donna davendere, da uccidere.

Oggi più che mai, la Chiesa interroga il mondo sulla donna. Sipensi l’attualità della riflessione sinodale sulla donna nella fami-glia, si pensi la perseverante, continua, difesa di Papa Francesco.

La donna esposta alla furia femminicida, allo sfruttamento del-la prostituzione, ed, invece, l’amore della Chiesa, la misericordiae il futuro consegnati alla sua libertà.

Bellissima la “Lettera aperta” indirizzata alle “figlie della notte”,in cui David Maria Turoldo si fa celebrante della misericordia diDio. Un Dio che rifiuta l’ipocrisia dei buoni e ricerca i peccatori ele meretrici: “...Quando, o sorelle, / sarete buttate / come un cano-vaccio / verrò a raccogliervi / per fare di voi / il lino della Veronica /e del vostro pianto / il vino migliore / per la mia consacrazione”.

Nell’amore del Figlio di Dio per la donna, il grazie alla donnache fu di Giovanni Paolo II, il bisogno di una storia al femminile.

NINO BARRACO

Storia al femminile

Page 28: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

“Non rubare”. È un comanda-mento formulato in modo generale,senza menzione di nessun oggettospecifico. Fa certamente riferimento,però, a tutto ciò che noi oggi chiamia-mo furto, e quindi l’appropriazione in-giusta dei beni materiali del prossimo.Il comandamento non rubare secondoil suo originale e primario significatobiblico era in riferimento ai truffatoridi persone; era in riferimento a coloroche realizzavano guadagni e si arricchi-vano a spese degli altri. Era uso pressol’antico popolo d’Israele che qualcuno,non avendo come pagare dei grossidebiti, si vendesse come schiavo al suocreditore. Ma c’era pure la legge mo-saica che poneva un limite a questaconsuetudine: ”Se un tuo fratello, unebreo o un’ebrea, si vende a te, ti ser-virà per sei anni, ma al settimo lo ri-manderai libero. Quando lo lasceraiandare via libero, non lo lascerai a ma-ni vuote, ma gli farai doni dal tuo

gregge, dalla tua aia e dal tuo torchio.Nella misura in cui il Signore tuo Dio tiavrà benedetto, darai a lui. Ti ricorde-rai che sei stato schiavo nel paesed’Egitto e che il Signore ti ha riscatta-to. Perciò oggi ti comando questo”(Dt15, 12-15).Era chiaro agliebrei che Dio di-sapprova che iricchi sfruttano ipoveri comeschiavi. Questocomandamentoprima di tutto,quindi, mette inprimo luogo ildiritto della per-sona umana alpossesso dellecose come beni.Qualche autoremoderno hafatto notare che

L’Amore Misericordioso - maggio 201726

Sac. Angelo Spilla

I COMANDAMENTI (8)Non rubare

Page 29: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017

questo settimo comandamento, seconsiderato nella sfera dei beni mate-riali, risulterebbe un doppione del de-cimo. Per cui questo comandamento,nella sua origine, non era in riferimen-to alla proibizione del furto in genera-le, ma al rapimento di un israelita libe-ro, fatto soprattutto in vista di vender-lo come schiavo. È il caso di Giuseppe,venduto dai suoi fratelli (cfr Gn 40,15).Questo comandamento affermerebbe,quindi, innanzitutto il diritto dell’israe-lita alla libera disposizione di se stesso.Sono un bene sacro la vita e la libertà.Come Israele è stato liberato da Diodalla schiavitù dell’Egitto, così non sideve rapire nessuno di questi liberatiper fare di lui uno schiavo. Ma il comandamento ha anche unasua estensione più ampia: è una cosamoralmente cattiva appropriarsi di ciòche appartiene agli altri; si estendecioè ad un orizzonte più vasto come ilfurto di oggetti e beni; una estensionedi significato dal rapimento alla rapina.Il comandamento condanna tutti gli

attentati controla libertà umana,e in particolaretutti i tentativimoderni, infini-tamente vari, perridurre in schiavi-tù la personaumana (cfr GS,27).Volendo attualiz-zare il settimocomandamento,cerchiamo dicomprendere ilsignificato e ciò acui fa riferimento

questo divieto. Il rubare è un impos-sessarsi delle proprietà altrui contro laragionevole volontà del padrone ed èun’offesa alla giustizia e, ancor più, al-la verità.Questo comandamento, quindi, proi-bisce di prendere o di tenere ingiusta-mente i beni e di arrecare danno alprossimo nei suoi beni. Fa riferimentoa questo comandamento l’e stor sione,come anche l’abuso di cui può esserefatto oggetto la persona umana. È fur-to anche pagare salari ingiusti, specu-lare sul valore dei beni per trarre van-taggio a danno di altri, contraffare as-segni o fatture.Proibisce, anche, di commettere frodifiscali o commerciali, come anche diarrecare volontariamente un danno al-le proprietà private o pubbliche.Il Catechismo della Chiesa Cattolica cidice pure che è furto anche l’usura, lacorruzione, l’abuso privato di beni so-ciali, i lavori colpevolmente male ese-guiti, lo sperpero. È in riferimento alretto agire nell’attività economica enella vita sociale e politica, all’amoreper i poveri, alla dignità del lavoroumano e alla giustizia.

27

s t u d i

Page 30: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

Anche lo stesso doppio la-voro, fatto per ingordigiadi guadagno, diventa vio-lazione di questo coman-damento, perché in questomodo si toglie l’impiego aldisoccupato. Si ruba eva-dendo le tasse, imbroglian-do sui prezzi, non com-piendo fino in fondo il pro-prio lavoro.La lista dei furti continuaancora: un imprenditoreche costringesse i suoi di-pendenti a lavorare ben oltre il dovuto,forse anche minacciandoli di licenzia-mento, o fare firmare la paga mensiledando una somma minore. Pensiamopure alle “tratta delle donne”, fatteschiave nel mercato della prostituzio-ne. Anche il turismo sessuale tacita-mente regolamentato e pubblicizzato,o a quelle persone che non possiedo-no regolari permessi di soggiorno e so-no in balia dei loro padroni. Sono ladri

anche i “trafficanti di confini” estor-cendo cifre elevatissime promettendolavoro e benessere. È furto pure levarel’onore a un uomo, la dignità a unadonna, la tranquillità ad una persona,la speranza ad un anziano, l’affetto adun bisognoso, ecc.Sappiamo comunque che Dio ci ordinadi riparare al danno arrecato e a nonfarlo più. Ricordiamo dal vangelo il ca-so di Zaccheo che ottiene il perdono

dal Signore davanti alpentimento e al propo-nimento: ”Se ho frodatoqualcuno, restituiscoquattro volte tanto”(Lc19,8). Chi infrange que-sto comandamento èchiamato, oltre che achiedere perdono, a fareun gesto concreto: resti-tuire ciò che ha rubato.Il comandamento puòesprimersi in termini po-sitivi così: mi basta quel-lo che ho. Sono ricono-scente di ciò che Dio midà e gioisco per quelloche possiedo.

L’Amore Misericordioso - maggio 201728

s t u d i

Page 31: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 29

Con la Lettera apostoli-ca in forma diMotu Pro-

prio, “Sanctua-rium in Ecclesia”,che porta la datadell’11 febbraio2017, memorialiturgica di No-stra Signora diLourdes, papaFrancesco hadeciso di trasferi-re al Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione,guidato dall’arcivescovo Rino Fisichella, le competenze sui santuari che erano fino-ra attribuite alla Congregazione per il clero.«I Santuari - scrive papa Francesco nel documento - sono chiamati a svolgere unruolo nella nuova evangelizzazione della società di oggi» e «la Chiesa è chiamataa valorizzare pastoralmente le mozioni del cuore che si esprimono attraverso leperegrinazioni ai Santuari e ai luoghi di devozione». E ancora, «il Santuario è un luogo sacro dove la proclamazione della Parola di Dio,la celebrazione dei Sacramenti, in particolare della Riconciliazione e dell’Eucaristia,e la testimonianza della carità esprimono il grande impegno della Chiesa per l’e-vangelizzazione; e perciò si caratterizza come genuino luogo di evangelizzazione,dove dal primo annuncio fino alla celebrazione dei sacri misteri si rende manifestala potente azione con cui opera la misericordia di Dio nella vita delle persone». I Santuari sono «spazi sacri verso cui andare pellegrini per trovare un momento disosta, di silenzio e di contemplazione nella vita spesso frenetica dei nostri giorni.Un desiderio nascosto fa sorgere in molti la nostalgia di Dio; e i Santuari possonoessere un vero rifugio per riscoprire sé stessi e ritrovare la necessaria forza per la

Il ruolo deiSantuari nellanuovaevangelizzazione

Page 32: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 201730

pastorale familiare

propria conversione». Alla vita spirituale alimentata dalla frequentazione di unSantuario è poi generalmente connessa l’esperienza del pellegrinaggio. «Il grandeafflusso di pellegrini, la preghiera umile e semplice del popolo di Dio alternata allecelebrazioni liturgiche, il compiersi di tante grazie che molti credenti attestano diaver ricevuto e la bellezza naturale di questi luoghi permettono – scrive Francesco– di verificare come i Santuari, nella varietà delle loro forme, esprimono un’oppor-tunità insostituibile per l’evangelizzazione nel nostro tempo».

Riproponiamo il testo completo di Papa Francesco nella Lettera apostolica in for-ma di Motu Proprio:

SANCTUARIUM IN ECCLESIA1. Il Santuario possiede nella Chiesa una «grande valenza simbolica»[1] e farsipellegrini è una genuina professione di fede. Attraverso la contemplazionedell’immagine sacra, infatti, si attesta la speranza di sentire più forte la vici-nanza di Dio che apre il cuore alla fiducia di essere ascoltati ed esauditi nei de-sideri più profondi[2]. La pietà popolare, che è una «autentica espressione del-l’azione missionaria spontanea del Popolo di Dio»[3], trova nel Santuario unluogo privilegiato dove poter esprimere la bella tradizione di preghiera, di de-vozione e di affidamento alla misericordia di Dio inculturati nella vita di ognipopolo. Fin dai primi secoli, infatti, si pensò alpellegrinaggio anzitutto verso i luoghidove Gesù Cristo aveva vissuto, an-nunciato il mistero dell’amore del Pa-dre e, soprattutto, dove si trovava unsegno tangibile della sua risurrezione:la tomba vuota. I pellegrini, successi-vamente, si misero in cammino verso iluoghi dove, secondo le diverse tradi-zioni, si trovavano le tombe degliApostoli. Nel corso dei secoli, infine, ilpellegrinaggio si estese anche a queiluoghi, diventati ormai la maggioran-za, dove la pietà popolare ha toccatocon mano la misteriosa presenza dellaMadre di Dio, dei Santi e dei Beati[4].

2. I Santuari permangono fino ai nostri giorni in ogni parte del mondo comesegno peculiare della fede semplice e umile dei credenti, che trovano in questiluoghi sacri la dimensione basilare della loro esistenza credente. Qui sperimen-tano in modo profondo la vicinanza di Dio, la tenerezza della Vergine Maria e

Page 33: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 2017 31

pastorale familiare

la compagnia dei Santi: un’esperienza di vera spiritualità che non può esseresvalutata, pena il mortificare l’azione dello Spirito Santo e la vita di grazia.Molti Santuari sono stati a tal punto percepiti come parte della vita delle per-sone, delle famiglie e delle comunità da aver plasmato l’identità di intere ge-nerazioni, fino ad incidere sulla storia di alcune nazioni.Il grande afflusso di pellegrini, la preghiera umile e semplice del popolo di Dioalternata alle celebrazioni liturgiche, il compiersi di tante grazie che molti cre-denti attestano di aver ricevuto e la bellezza naturale di questi luoghi permet-tono di verificare come i Santuari, nella varietà delle loro forme, esprimonoun’opportunità insostituibile per l’evangelizzazione nel nostro tempo.

3. Questi luoghi, nonostante la crisi di fede che investe il mondo contempora-neo, vengono ancora percepiti come spazi sacri verso cui andare pellegrini pertrovare un momento di sosta, di silenzio e di contemplazione nella vita spessofrenetica dei nostri giorni. Un desiderio nascosto fa sorgere in molti la nostal-gia di Dio; e i Santuari possono essere un vero rifugio per riscoprire sé stessi eritrovare la necessaria forza per la propria conversione. Nel Santuario, infine, ifedeli possono ricevere un sostegno per il loro cammino ordinario nella par-rocchia e nella comunità cristiana. Questa osmosi tra il pellegrinaggio al San-tuario e la vita di tutti i giorni è un valido aiuto per la pastorale, perché le con-sente di ravvivare l’impegno di evangelizzazione mediante una testimonianza

più convinta. Pertanto, camminareverso il Santuario e partecipare allaspiritualità che questi luoghi esprimo-no sono già un atto di evangelizzazio-ne, che merita di essere valorizzatoper il suo intenso valore pastorale[5].

4. Per sua stessa natura, dunque, ilSantuario è un luogo sacro dove laproclamazione della Parola di Dio, lacelebrazione dei Sacramenti, in parti-colare della Riconciliazione e dell’Eu-caristia, e la testimonianza della caritàesprimono il grande impegno dellaChiesa per l’evangelizzazione; e perciòsi caratterizza come genuino luogo dievangelizzazione, dove dal primo an-nuncio fino alla celebrazione dei sacri

misteri si rende manifesta la potente azione con cui opera la misericordia diDio nella vita delle persone. Attraverso la spiritualità propria di ogni Santuario, i pellegrini sono condotticon la “pedagogia di evangelizzazione” [6] ad un impegno sempre più re-

Page 34: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

L’Amore Misericordioso - maggio 201732

pastorale familiare

sponsabile sia nella loro formazione cristiana, sia nella necessaria testimonian-za di carità che ne scaturisce. Il Santuario, inoltre, contribuisce non poco al-l’impegno catechetico della comunità cristiana;[7] trasmettendo, infatti, inmodo coerente ai tempi il messaggio che ha dato inizio alla sua fondazione,arricchisce la vita dei credenti, offrendo loro le ragioni per un impegno nellafede (cfr 1 Ts 1,3) più maturo e consapevole. Nel Santuario, infine, si spalan-cano le porte ai malati, alle persone disabili e, soprattutto, ai poveri, agliemarginati, ai rifugiati e migranti.

5. Alla luce di que-ste considerazionirisulta chiaro che iSantuari sono chia-mati a svolgere unruolo nella nuovaevangelizzazionedella società di og-gi e che la Chiesa èchiamata a valoriz-zare pastoralmentele mozioni del cuo-re che si esprimo-no attraverso leperegrinazioni aiSantuari e ai luoghidi devozione.

Perciò, volendo favorire lo sviluppo della pastorale che viene svolta nei San-tuari della Chiesa, ho deciso di trasferire al Pontificio Consiglio per la Promo-zione della Nuova Evangelizzazione le competenze che, in virtù dell’art. 97, 1°della Cost. ap. Pastor Bonus, erano finora attribuite alla Congregazione per ilClero e anche quelle previste nell’art. 151 della medesima Costituzione riguar-do ai viaggi per motivi di pietà, senza pregiudizio, però, dei compiti delle legit-time Autorità ecclesiastiche e di quelli che, in virtù di leggi speciali, spettanoad altri organismi nei confronti di determinati Santuari.

Di conseguenza, stabilisco che in avvenire sarà compito del Pontificio Consi-glio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione:

a) l’erezione di Santuari internazionali e l’approvazione dei rispettivi statuti, anorma dei cann. 1232-1233 CIC;

b) lo studio e l’attuazione di provvedimenti che favoriscano il ruolo evangeliz-zatore dei Santuari e la coltivazione in essi della religiosità popolare;

Page 35: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

pastorale familiare

c) la promozione di una pastorale organica dei Santuari come centri propul-sori della nuova evangelizzazione;

d) la promozione di incontri nazionali e internazionali per favorire un’operacomune di rinnovamento della pastorale della pietà popolare e del pellegri-naggio verso luoghi di devozione;

e) la promozione della specifica formazione degli operatori dei Santuari e deiluoghi di pietà e devozione;

f) la vigilanza affinché venga offerta ai pellegrini, nei luoghi di percorrenza,una coerente e sostenuta assistenza spirituale ed ecclesiale che permetta ilmaggiore frutto personale di queste esperienze;

g) la valorizzazione culturale e artistica dei Santuari secondo la via pulchritu-dinis quale modalità peculiare dell’evangelizzazione della Chiesa.

Tutto ciò che ho deliberato con questa Lettera apostolica in forma di MotuProprio, ordino che sia osservato in tutte le sue parti, nonostante qualsiasi co-sa contraria anche se degna di particolare menzione, e stabilisco che vengapromulgato mediante la pubblicazione sul quotidiano L’Osservatore Romano,entrando in vigore quindici giorni dopo la promulgazione, e quindi inseritonegli Acta Apostolicae Sedis.

Dato nella Città del Vaticano l’11 febbraio 2017, Memoria liturgica di NostraSignora di Lourdes, anno IV di pontificato.

Francesco

[1] Congregazione per il Culto Divino ela Disciplina dei Sacramenti, Direttoriosu pietà popolare e liturgia. Principi eorientamenti (2002), 263.[2] Cfr V Conferenza Generale dell’Epi-scopato Latino-americano e dei Caraibi,Documento di Aparecida, 29 giugno2007, 259.[3] Esort. ap. Evangelii gaudium, 122.[4] Cfr Pontificio Consiglio della pasto-rale per i Migranti e gli Itineranti, Il pel-legrinaggio nel grande Giubileo del2000(25 aprile 1998), 12-17.[5] Cfr Esort. ap. Evangelii gaudium,124.126.[6] Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nun-tiandi, 48.[7] Cfr Pontificio Consiglio della pasto-rale per i Migranti e gli Itineranti, Il San-tuario, memoria, presenza e profeziadel Dio vivente (8 maggio 1999), 10.

© Copyright - Libreria Editrice Vaticana

33L’Amore Misericordioso - maggio 2017

Page 36: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

La possibilità di comprendere il vero senso della misericordia dipende dal ri-conoscimento della fragilità come cifra della condizione umana. Con taleconsapevolezza, nasce La misericordia tra fragilità e cura, il volume curato

da Antonio Pieretti, appena pubblicato daAncora, quinto della collana Rachamim/Mi-sericordia (sezione “Percorsi”), promossadal Centro Studi Amore Misericordioso. Il li-bro, che dà una veste editoriale all’esperien-za del seminario su “La misericordia tra fra-gilità e cura” tenutosi a Collevalenza neigiorni 4 e 5 marzo 2015, contiene testi diAntonio Pieretti, Ina Siviglia, Giuseppina DeSimone, Ivo Lizzola, Maria Beatrice Toro e Do-natella Pagliacci, nonché testimonianze di Vir-ginio Colmegna, Gabriel Antunes Ferreira DeAlmeida, Riccardo Rezzesi, Francesca Petetta eSerena Meattini.

I vari contributi aiutano a far luce sull’impor-tanza del riconoscersi fragili, non in quantomanchevoli di qualche elemento costitutivo, bensì in quanto costitutivamenteesposti al rischio della caduta e della miseria. Sul terreno fertile della fragilità,la vita fiorisce come un dono prezioso che richiede le cure dell’uomo, il quale,accogliendo tale dono, si scopre immeritatamente graziato dall’amore divino.È questo amore misericordioso che invita e aiuta l’uomo stesso a rialzarsi e aorientarsi, nel mondo, verso la meta ultramondana, preannunciata dal sacrifi-cio di Gesù che si è immolato per redimere, salvare e donare speranza. Affi-dandosi all’amore misericordioso di Dio, l’uomo diviene capace non solo diprendersi cura della propria vita fragile, ma anche di compiere atti di misericor-dia che, spesso, sorgono proprio laddove si incontrano fragilità, ferite, colpe esofferenze. La misericordia chiama dunque a non sprecare quella fragilità, maa integrarla nella vita, amando e perdonando un’alterità che, in alcuni casi, èpercepita come una minaccia.Nella congiuntura tra fragilità e cura, così, l’uomo che rinuncia alla propria fa-me di progresso insaziabile e indiscriminato scopre l’amore divino che, nellafragilità e dalla fragilità lo convoca alla cura, destinando a lui - e soltanto a lui- il nobile compito della responsabilità e, insieme, la grazia inaspettata che losostiene offrendogli misericordia.

La misericordia tra fragilità e cura

Verso una cultura della misericordiaFrancesca Petetta

L’Amore Misericordioso - maggio 201734

Page 37: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

P. Ireneo Martín fam

Aprile 2017

I santuari luoghi della nuova evangelizzazione

35

DAL SANTUARIO DI COLLEVALENZADAL SANTUARIO DI COLLEVALENZA

Page 38: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

DAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZADAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZA

La Settimana Santa al Santuario

RRiieevvooccaazziioonnee iinnggrreessssoo GGeessùù aa GGeerruussaalleemmmmee

DDaa AApprriilliiaa

DDaa CCaammppoobbaassssoo

DDaa CCaasstteellffiiddaarrddoo ((AANN))

CCeennttrroo SSoocciiaallee CCoollllee AAmmeennoo

36

Page 39: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

Pasqua

DAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZADAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZA

DDaallllaa FFrraanncciiaa

DDaa CCoolllleeffiioorriittoo ddii GGuuiiddoonniiaa

DDaallllaa FFrraanncciiaa

DDaa FFiirreennzzee

DDaa FFooggggiiaa

37

Page 40: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

DAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZADAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZA

38

Domenica della Divina Misericordia

Corale polifonica “Città di Porto Sant’Elpidio”

DDaa CCiivviittaannoovvaa MMaarrcchhee

DDaa CCiivviittaavveecccchhiiaa

DDaa FFaalllleerroonnaa

DDaa GGiiuulliiaannoo ddii RRoommaa

CCoorraallee PPoolliiffoonniiccaa CCiittttàà ddii SSaanntt’’EEllppiiddiioo

Page 41: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

DAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZADAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZA

I Pellegrinaggi

DDaa JJeessii ee TToolleennttiinnoo

DDaa JJeessoolloo ((VVEE))

DDaa PPeerruuggiiaa

DDaa RRaavveennnnaa

DDaa RRooddii GGaarrggaanniiccoo ((FFooggggiiaa))

39

Page 42: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

DAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZADAL SANTUARIO DI COL L E VA L ENZA

Gruppi

DDaa VViiccaannttoouurr ((CCSS)) DDaa FFrroossiinnoonnee

RReelliiqquuiiee ddeeii ggeenniittoorrii ddii SS.. TTeerreessaa ddii LLiissiieeuuxx

DDaa TTeerrmmoollii

DDaa RReeccaannaattii

DDaallll’’UUccrraaiinnaa

40

Page 43: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

PER Collevalenzada Roma Staz. Tiburtina 7,00 Ditta Sulga ferialeda Roma Staz. Tiburtina 8,15 Ditta Sulga festivo

da Roma Staz. Tiburtina 14,00 Ditta Sulga ferialeDitta Sulga - Fermata a Todi Pian di Porto festivo

da Roma Staz. Tiburtina 16,00 Ditta Sulga - Fermata al Bivio paese Collevalenza ferialeda Fiumicino 16,30 Ditta Sulga - Fermata a Todi Pian di Porto festivoda Fiumicino 17,00 Ditta Sulga - Fermata a Todi Pian di Porto ferialeda Napoli 8,15 Ditta Sulga - a richiesta - su Prenotazio ne* giornalieroda Pompei 7,15 Ditta Sulga - a richiesta - su Prenotazio ne* giornalieroda Roma Staz. Tiburtina 18,00 Ditta Sulga - Fermata a Todi Pian di Porto festivoda Roma Staz. Tiburtina 18,30 Ditta Sulga -Fermata a Todi Pian di Porto feriale

DA Collevalenzaper Roma Staz. Tiburtina 7,40 Dal bivio paese Collevalenza ferialeper Roma Staz. Tiburtina 14,45 Dal Centro informazioni - Fermata a richiesta - Prenotazio ne* ferialeper Roma Staz. Tiburtina 15,20 Dal Centro informazioni - Fermata a richiesta - Prenotazione * festivoper Napoli - Pompei 14,45 FERIALI (Navetta)

15,20 FESTIVI (Pullman di linea) ( ) giornaliero

per Roma - Fiumicino 8,10 Da Todi Pian di Porto festivoper Roma - Fiumicino 8,40 Da Todi Pian di Porto ferialeper Roma - Fiumicino 9,10 Da Todi Pian di Porto festivoper Roma - Fiumicino 9,40 Da Todi Pian di Porto feriale

* Le prenotazioni vanno effettuate al n. verde 800.099661 entrol’ultimo giorno feriale antecedente la parten za (entro le 19.00)

Dal Centro informazioni - Fermata a richiesta - Preno tazione*

2017 iniziative a Collevalenza

31 m

aggi

o 20

14 -

Bea

tifi

cazi

one

di M

adre

Spe

ranz

a

31 maggio Anniversario Beatificazione di Madre Speranza

8 giugno Giornata di santificazioneSacerdotale

19-23 giugno Esercizi Spirituali per Sacerdoti Diocesani

23 giugno Raduno ragazzi e Festa dellaFamiglia

6-9 Luglio Esercizi Spirituali per Laici

15 agosto 50° anniversario inaugurazioneCasa del Pellegrino

28 Agosto - 1 Sett. Esercizi Spirituali per SacerdotiDiocesani

24 settembre Festa del Santuariodell’Amore Misericordioso

20 - 22 ottobre Convegno ALAM Nazionale

13-17 Novembre Esercizi Spirituali per SacerdotiDiocesani

18 - 19 Novembre Seminario CESAM

20 - 24 Novembre Convegno CISM

ESERCIZI SPIRITUALICORSI PER SACERDOTI Esercizi Spirituali 2017

CORSI PER SACERDOTI 19-23 GIUGNOGuida: Mons. LorenzoChiarinelli (Vescovo emerito diViterbo) Tema: “... perché so che tu sei unDio misericordioso...” (Giona 4,2)

28 AGOSTO 1 SETTEMBRE:Guida: Don Rocco D’Ambrosio(Docente Pontificia Università diRoma)Tema: Dall’umanità sacerdotale alministero dell’Ordine Sacro delsacerdote: tra spiritualità e azionepastorale/sociale

13-17 NOVEMBRE:Guida: Mons. Luigi Mansi(Vescovo di Andria)Tema: I SALMI DELLA LITURGIADELLE ORE: voce del mondo chesale al Padre attraverso la voce diCristo e della Chiesa

8 GIUGNOGiornata di SantificazioneSacerdotaleLuogo: Santuario dell’AmoreMisericordioso- Collevalenza

***CORSO PER LAICI6-9 LUGLIOGuida: D. Giuseppe Alessi,SDFAM (Caltanissetta)Tema: Il viaggio spirituale: “Beatochi trova in Te la sua forza e decidenel suo cuore il santo viaggio”(Salmo 83)

***CORSI PER GIOVANI22-25 APRILETema: Riconciliarsi con gli altri03-06 AGOSTOTema: Riconciliarsi con Dio

Page 44: braccia aperte implorando dal Tuo Divin Figlio la sua ... · diare il proprio cuore col fuoco dell’Amore e lasciare che Gesù sistemi le cose come vuole perché in lei si realizzi

Orari e Attività del Santuario

Orari e Attività del Santuario

Come arrivare a

Dall’autostrada del Sole:per chi viene da NORD: uscire al Casello di VALDICHIANA e prose-

guire per Perugia, Ponte San Giovanni, Todi, Collevalenza;per chi viene da SUD: uscire al Casello di ORTE e proseguire (sulla

linea di Perugia) per Sangemini, Acquasparta, Collevalenza.

Con il pullman:Vedi orari sullo specchietto “SERVIZI DI PULLMAN” sulla pagina

precedente (III di Copertina)

In trenola rete delle Ferrovie dello Stato è collegata con la rete ferroviariadella Centrale Umbra: Sansepolcro – Terni.

SANTUARIO AMORE MISERICORDIOSO - COLLEVALENZAhttp://www.collevalenza.it

Centralino Telefonico 075-8958.1Conto Corrente Postale 11819067

Tel.: 075-895 82 82 - Fax: 075-895 82 83E-mail: [email protected]

TELEFONI – FAX – E-MAIL– CASA del PELLEGRINO

075-8958.1 - [email protected]

– ATTIVITÀ GIOVANILE VOCAZIONALE075-8958.209 - 075-8958.291

E-mail: [email protected] - http://www.giovaniamoremisericordioso.it

– POSTULAZIONE CAUSA DI CANONIZZAZIONE DI MADRE SPERANZA075-8958.1 -

Accoglienza dei sacerdoti diocesani a Collevalenza:1. Presso la Comunità FAM del Santuario, per i sacerdoti che vogliono trascorrere qualche

giorno in comunità (referente il Superiore della Comunità del Santuario).2. Presso la Comunità di Accoglienza sacerdotale dei FAM, per i sacerdoti diocesani anziani,

in modo residenziale (referente il Superiore della Comunità di Accoglienza).