Bolzano/ Bozen TRENTO - maestro Matteo · la Popoazione l azione la Stora i a Tritorio e r ritorio...

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46° 47° 12° Longitudine 11° Est da Greenwich Lago di S.Giustina Avisio A di g e Lago di Molveno Chiese Brenta Isarco Aurino Rienza Lago di Garda A di g e Sarca Isarco Parco Nazionale dello Stelvio Monti Sarentini Palla Bianca 1507 Monte Cevedale 3736 2758 3764 Ortles A l p i V e n o s t e V a l l e I s a r c o Passo dello Stelvio Alpi Br eo ni e V a l V e n o s t a V a l d i S o l e T i r o l o A l p i A u r i n e V a l P u s t e ri a 3510 Gran Pilastro V a ll e A u r i n a 3436 Collalto Vetta d’Italia 2912 3498 Picco dei Tre Signori Tre Cime di Lavaredo 2998 3243 Le Tofane Pale di San Martino 2334 Monte Pavione 3554 Adamello 3558 Presanella V a l d i N o n 3173 V a l l i G i u d i c a r i e 2254 Monte Cadria 2847 Cima d’Asta V a l s u g a n a 2341 Cima Dodici 2235 Pasubio V a l L a g a r i n a D o l o m i t i Cima Tosa 2982 Passo di Resia 3905 V al d i F i e m m e S V I Z Z E R A V a l B a d i a Passo del Tonale Passo del Brennero 1375 Similaun 3596 Marmolada 3343 Cima Carega 2259 3507 Pan di Zucchero TRENTO Bolzano/ Bozen 1833 V e n e t o L o m b a r d i a A U S T R I A A l p i R e t i c h e A l p i A t e s i n e V . G a r de n a V a l d i F a s s a Lago di Caldonazzo Lago di Tovel Lago di Carezza Gruppo di Sella 3152 Dobbiaco/ Toblach San Candido/ Innichen Sarentino/ Sarntal Resia/ Reschen Silandro/Schlanders Pejo Madonna di Campiglio Predazzo Cles Lavis Levico Terme Ortisei/ Sankt Ulrich San Martino di Castrozza Canazei Chiusa/ Klausen San Leonardo in Passiria/ Sankt Leonhard in Passeier Vipiteno/ Sterzing Brunico/ Bruneck Bressanone/ Brixen Laives/Leifers Appiano sulla Strada del Vino/ Eppan an der Weinstrasse Merano/ Meran Riva del Garda Rovereto Arco Pergine Valsugana 0 10 20 30 km 1 cm = 12,5 km 1

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46°

47°

12° Longitudine 11° Est da Greenwich

Lago diS.Giustina

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San Leonardo in Passiria/Sankt Leonhard in Passeier

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Eppan an der Weinstrasse

Merano/Meran

Riva delGarda Rovereto

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0 10 20 30 km

1 cm = 12,5 km

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Popolazione Popolazione

Scopri la

Storia Storia

Territorio Territorio alle pagine 6 - 9

alle pagine 4 - 5

Scopri il

alle pagine 10 - 15

Scopri la

Cultura locale Cultura locale Cultura locale

alle pagine 16 - 272

Il nome della regione indica le due zone che la compongono.

Il TRENTINO comprende ilterritorio della provinciaautonoma di TRENTO. L’ALTO ADIGE (Südtirol)comprende il territoriodella provincia autonoma

di BOLZANO.

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La regione in numeri

SUPERFICIE13 607 km2

POPOLAZIONE994 703 abitanti

PROVINCETrento (TN): 507 030 abitantiBolzano (BO): 487 673 abitanti

FIUMI PRINCIPALIAdige: 410 kmBrenta: 160 kmChiese: 160 kmRienza: 90 km

MONTI PRINCIPALIOrtles: 3 905Monte Cevedale: 3 764 mPalla Binca: 3 736 mSimilaun: 3 596 mPresanella: 3 558 mMarmolada: 3 343Gruppo di Sella: 3 152 m Tre Cime di Lavaredo: 2 998 m

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LE ATTRAZIONI DELLA TUA REGIONE.Cercale nelle prossime pagine vicine a questo simbolo!

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Trento

Bolzano

Osserva la posizione del Trentino-Alto Adige rispetto

alle altre regioni d’Italia.

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PreistoriaVerso la fine del Paleolitico, i ghiacciai che coprivano ancorabuona parte delle valli ai piedi delle Dolomiti cominciarono a riti-rarsi. Nel Neolitico, intorno al IV millennio a.C., si formarono iprimi villaggi. È di questo periodo il corpo perfettamente con-servato di un uomo che fu poi chiamato Ötzi, ritrovato in AltoAdige nel ghiacciaio di Senales, vicino al rifugio di Similaun.Durante il II millennio a.C. si svilupparono villaggi di palafit-te. Gli abitanti si dedicavano all’agricoltura e all’allevamento,inoltre commerciavano l’ambra e il bronzo.

La storiaLa storiaLa storia

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Età anticaNel I millennio a.C., giunsero i Reti, una popolazione prove-niente dalle Alpi centrali e orientali. Costruirono villaggi benorganizzati, che nel 15 a.C. furono annessi all’Impero roma-no. Trento acquistò una grande importanza militare e strate-gica, diventando il centro principale della regione. Nel I secolo d.C. furono costruite la via Claudia Padana percollegare la Pianura padana e la Baviera e la via Claudia Altinateper unire Trento e Treviso.

Medioevo (dal 476 d.C. al 1492)Dopo la caduta dell’Impero romano, la regione divennepreda delle popolazioni barbare, finché nel 500 d.C. fuoccupata dai Longobardi che costituirono il ducato diTrento. Per la sua importanza strategica, la zona fu ogget-to di molte contese. Nel X secolo passò sotto il controllodel Regno di Germania, che creò i due principati vesco-vili di Trento (con Bolzano) e di Bressanone. Nel XIII seco-lo sul principato di Bressanone e su Bolzano si affermaro-no i conti del Tirolo, ponendo le basi per quella chesarebbe diventata la contea del Tirolo. Nella seconda metàdel Trecento, con la morte dell’ultimo erede dei Tirolo, ipossedimenti passarono ai duchi d’Asburgo d’Austria.

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Con compagni e insegnante aggiorna la linea del tempo

scrivendo quali sono gli episodi più significativi accaduti

in Trentino-Alto Adige negli ultimi anni.

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Oggi

Età moderna (dal 1492 al 1789)Nel Cinquecento gli Asburgo rafforzarono il Tirolo e riconobberol’indipendenza di Trento e Bressanone. In questo periodo Trentoraggiunse il suo massimo splendore. Nel Settecento, i territoritrentini e tirolesi furono interessati da un periodo di guerra.Nell’Ottocento, nella regione si alternarono i domini francesi eaustriaci. Risale a questo periodo l’inizio della lotta per l’indipen-denza da parte dei Tirolesi, che furono però sconfitti e annessiall’Austria.

Età contemporanea (dal 1789)Nel 1919 la parte meridionale delTirolo fu attribuita al Regno d’Italia eprese il nome di Alto Adige, mentre la zonasettentrionale entrò a far parte dellaRepubblica Austriaca. Nello stesso anno fuannesso al Regno d’Italia anche ilTrentino.Dopo essere stati annessi alla Germanianel 1943, il Trentino e l’Alto Adige tornaro-no all’Italia al termine della Seconda guerramondiale (1945), ottenendo l’autonomiaper le due province di Trento e Bolzano. Nel1971 il Trentino-Alto Adige divenne unaregione a statuto speciale.

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100%montagna100%montagna

Il 75% del territorio del Trentino-Alto Adige si trova al di sopra dei 1000 metri di altitudine.

Il territorio della regione è interamente montuoso. Tra le catene alpine si aprono molte valli. I numerosi laghi di montagna sono quasi tutti di origine glaciale.

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Il paesaggioIl paesaggioIl paesaggio

Monti e valli

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I monti sono formati a nord dalle Alpi Atesine,distinte in Alpi Venoste, Breonie e Aurine, concime superiori ai 3500 metri. Il Passo di Resia eil Passo del Brennero collegano Italia e Austria.A sud-ovest svettano le cime delle Alpi Retiche,tra cui dominano i gruppi dell’Ortles-Cevedale edell’Adamello-Presanella. Il Passo delloStelvio e il Passo del Tonalemettono in comu-nicazione Trentino e Lombardia.A est si innalzano le Dolomiti, fra i cui rilievispiccano la Marmolada e il Gruppo di Sella.

In Trentino ci sono numerose valli, le prin-cipali sono la Val Lagarina, la Val diNon, la Val Venosta, la Valsugana, laVal di Fiemme e la Val Pusteria.

• Sella

• Tipica valle trentina vicino a Bolzano

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Il fiume più lungo della regione èl’Adige, che per lunghezza è il secondod’Italia. Vi sono poi il Brenta, il Chiese,il Rienza e il Sarca.

In Trentino ci sono moltissimi piccolilaghi montani, fra i quali spiccano quelli diCarezza, di Caldonazzo, di Molveno,di Tovel e di S. Giustina. Appartiene aquesta regione anche l’estremità setten-trionale del Lago di Garda.

Il clima è alpino, con inverni freddi e nevosi ed estati fresche. La temperatura è più mite nelle valli e in prossimità del Lago di Garda. In primavera sof-fia da nord un vento caldo e asciutto: il föhn.

Il climaIl clima

Fiumi, laghi e cascate

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Il maso (foto a destra) è la tipicaazienda agricola altotesina, costi-tuita da edifici con funzioni diverse: lacasa vera e propria, la stalla e il fienile;è circondata dai campi coltivati acereali, foraggio, patate, alberi da frut-ta e ortaggi. Costruita in legno su unabase in pietra e posta al di fuori deicentri abitati nelle alte valli, era unorganismo completamente autono-mo. Per evitare che alla morte delproprietario il maso fosse diviso tra ifigli e quindi smembrato, una leggestabilì il «maso chiuso». In base aquesta legge, la sua proprietà passa-va a uno dei figli, mentre gli altri rice-vevano compensi in denaro.

Vivere sulle montagneVivere sulle montagneVivere sulle montagne

• Lago di Carezza

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La rosa delle AlpiLa rosa delle AlpiLa rosa delle Alpi

Il rododendro è un arbusto sempreverde, che cresce sulleAlpi e sui Pirenei. Presenta rami robusti con foglie di gran-di dimensioni dal colore verde scuro, i suoi fiori sono rosa-purpurei. È una pianta molto resistente, che sopporta benesia il caldo sia il freddo. In greco rododendro significa:«albero della rosa». In tedesco è chiamata Alpenrose, ossia«rosa delle Alpi».

La floraLa floraLa florae la faunae la faunae la fauna

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Il Trentino-Alto Adige è una delle regioni più boscose d’Italia ed è tra le prime per la percentuale di territorio protetto.

Lungo il Lago di Garda crescono alcune piante di tipo mediter-raneo. Fino a un’altitudine di circa 800 metri sono diffuse lelatifoglie, come il castagno e la quercia.Fino ai 1500 metri, ci sono boschi di faggio; fino a

1800-1900 metri, lemontagne si copronodi boschi di abeterosso e bian co, la -ri ce e pino nero. An -cora più in alto s’incontra-no il pino mugo e ces pu glidi rododendro e di ginepronano. Salendo di quota la vegetazione lascia il postoai pascoli, dove in estate si possono osservare fiori digenziana, campanula, sassifraga e ranuncolo.

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Il camoscio è un mammifero dal mantello color marrone(chiaro d’estate e scuro d’inverno). Ha le corna incurvate auncino e una mascherina bianca e nera sul muso. È un ani-male agilissimo, capace di balzi e scalate incredibili. Durantel’estate scende di altitudine e lo si può incontrare facilmentein zone aperte, intento a pascolare. La femmina di solito par-torisce uno o due cuccioli nella tarda primavera.

Salti da camoscioSalti da camoscio

Le foreste ospitano numerosespecie di animali selvatici.

Nella zona dell’Adamello-Brenta è presente l’orsobruno. Nelle zone alpine vivono camosci, caprioli (fotoin basso a sinistra), cervi e stambecchi. Nei pascoli d’al-ta quota sono comuni volpi, scoiattoli, lepri (foto inbasso a destra) e marmotte. Tra gli uccelli montani sonodiffusi il gallo cedrone e il francolino di monte. I cieli alpini sono solcati anche dal volo di predatori comel’aquila reale, la poiana (foto in alto) e lo sparviero.Sono state avvistate, inoltre, due specie di rapaci ormaimolto rari nel territorio italiano: il grifone (foto a sinistra)e l’avvoltoio degli agnelli. Sulle rupi più impervie vivono il gracchio corallino, ilcorvo imperiale e la cornacchia. Nei boschi sonofrequenti il picchio verde, la ghiandaia, lo scric-ciolo e il gufo. Tra i rettili, tipica è la presenza dellavipera.Sul Lago di Garda vivono anche uccelli mediterranei,come il gabbiano reale, il passero solitario e ilcodirossone, oltre ad alcune specie di anatre.

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Trento

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Le città Le città Le città

Il Trentino-Alto Adige ha una bassa densità di popolazione.Lo spopolamento delle montagne è stato limitato e ha interessato soprattutto la provincia di Trento.

La popolazione si concentra nei centri urbani dei fondivalle.

Trento è situata lungo la via che, attraverso ilBrennero, mette in comunicazione la Pianura padanacon l’Europa centro-orientale. Sorge sulla riva sinistradell’Adige ed è un importante centro turistico e com-merciale. In epoca medievale la città era protetta damura difensive, di cui resta visibile la Torre Vanga.Fu eretta per proteggere il ponte sul fiume che con-duceva al Doss Trento, il rifugio per la popolazione incaso di attacco nemico. Tra i monumenti di Tren -to ricordiamo il Ca stellodel Buon con siglio, ilDuomo e la Basi licadi Santa Maria Mag -giore. La città è sedeuniversitaria, ha nume-rosi musei e ospita in -con tri e manifestazioniculturali.

Il capoluogo

Primati in cittàPrimati in cittàPrimati in città

Nella notte del 26 aprile del 1890, la città ospitò la prova generale dell’illuminazio-ne elettrica delle vie cittadine. Una testimonianza dice: «Si spensero i fanali a gas ele strade del centro s’illuminarono, suscitando l’entusiasmo generale». Il 26 giugnosuccessivo lo straordinario avvenimento era già diventato un fatto compiuto. Trento fula prima città d’Europa ad avere le vie illuminate a energia elettrica.10

meno di 25

da 26 a 100

da 101 a 200

da 201 a 500

da 501 a 1000

più di 1000

Abitanti per km2

• Torre Vanga

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Il Duomo è una grande costruzione che risale alla metà del VIsecolo e che fu poi rimaneggiata nei secoli successivi. Nel XVIsecolo, nel Duomo si tenne il Concilio di Trento, voluto dallachiesa cattolica per combattere la Riforma di Lutero. In mezzoa piazza del Duomo si trova la fontana del Nettuno, del1769, che è da secoli il simbolo della città di Trento. Può sembra-re strano l’abbinamento di una città di montagna con il dio delmare, così come la scelta di collocare la statua di un dio paganodavanti a una cattedrale cattolica, ma nel Settecento si ritenneche questo fosse il monumento più adatto a rappresentare l’inte-ra cittadinanza.

Il Castello del Buonconsiglio è formato da diversi edifici,costruiti nel corso dei secoli. La costruzione più antica è ilCastelvecchio, a cui si aggiunse nel Cinquecento il MagnoPalazzo. Le sale di entrambi gli edifici sono decorate con affreschidipinti da importanti artisti. Vi era anche uno splendido giardinocon fontane e giochi d’acqua, andato perduto quando gli Austriacilo trasformarono in prigione.

Nel cuore del centro storico di Trentosi trova l’ampia piazza del Duomo,su cui si affacciano le mura diPalazzo Pretorio, chiuso tra la torreCivica e il cosiddetto Castelletto.

A spasso per Trento

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In provincia di BolzanoIl turismo in Trentino-Alto Adige ebbe inizioverso la metà dell’Ottocento a Merano,città conosciuta da nobili e borghesi euro-pei per il clima mite. Bressanone, Vipiteno, Ortisei e Bru ni -co sono altre note località turistiche.

Bressanone è un’importante città d’arte,ricca di monumenti come il Duomo e ilpalazzo vescovile. Lungo le sue vie si affac-ciano case in stile medievale; un esempioè via dei Portici Maggiori, fiancheggia-ta da edifici con belle merlature e balconisporgenti di tipo nordico.

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Le città Le città Le città

BolzanoSorge in un’area pianeggiante all’incontrodelle valli dell’Adige e dell’Isarco e ospitaogni due anni, alternandosi con Trento, le riu-nioni del Consiglio regionale. Nella sua pro-vincia si parla italiano e tedesco. Nel cen-tro storico di Bolzano i nomi delle strade cit-tadine ricordano i mestieri esercitati lì untempo: via Argentieri, via Bottai, viaConciapelli… Alcune case hanno finestrecaratteristiche che sporgono oltre la faccia-ta (foto a sinistra). Si chiamano erker esono state concepite dai commercianti percontrollare dalla loro abitazione i garzoni allavoro nei magazzini al piano terra.L’economia della provincia di Bolzano ètradizionalmente legata alla produzionedi frutta e di vino; nel secondo dopo-guerra c’è stata anche una forte espan-sione industriale.

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• Al numero 14 di via dei Portici Maggiori a Bressanone si trova il Municipio,con un cortile decorato da affreschi.

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I tre gruppi linguisticiI tre gruppi linguisticiI tre gruppi linguistici

Il territorio del Trentino-Alto Adige costitui-sce il punto di passaggio italiano all’Europacentrale. Grazie alla sua posizione geografi-ca, la regione è sempre stata un luogo d’in-contro fra cultura e lingua italiana e tedesca.Attualmente in Trentino-Alto Adige convivo-no tre gruppi linguistici diversi. Accanto algruppo italiano, sono presenti un gruppolinguistico tedesco (circa 280000 persone),che vive nella provincia di Bolzano, e unoladino (circa 18000 persone), nella zonadolomitica. Per risolvere il problema della convivenza fragruppi linguistici diversi e tutelare le mino-ranze etniche, la regione gode di una parti-colare autonomia ed è bilingue.

In provincia di TrentoMadonna di Campiglio è unarinomata stazione sciistica. Verso lafine dell’Ottocento divenne una dellepiù belle località di villeggiatura dellaregione. Ospitò anche l’imperatored’Austria Francesco Giuseppe e suamoglie, la principessa Sissi.

Riva del Garda è una località turi-stica sull’omonimo lago. LèvicoTerme e Pejo sono centri termali.Rovereto è un centro industrialecon più di 30 000 abitanti.

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• Riva del Garda

• Presso Lavini di Marco, vicino a Rovereto, è possibile vedere alcune orme di dinosauri che risalgono a 200 milioni di anni fa.

www.museocivico.rovereto.tn.it/

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67,2%terziario

5,8%primario26,1%

secondario

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secondario

L’agricoltura è diffusa su una superficie limitata di terri-torio, perché quest’ultimo è di natura montuosa; tutta-via è molto produttiva perché è praticata in modo

moderno e specializzato. Nelle valli dell’Adige,di Non, di Bolzano e di Merano, si coltivanouva, mele e pere. La montagna forniscele gname, pascoli e funghi.

TrasportiT

AgricolturaAgricoltura

L’allevamento è l’attività tradizionale della regione,specie quello dei bovini, alimentati dagli ampipascoli. Oggi, però, è in diminuzione e viene pratica-to soprattutto nelle stalle, mentre un tempo, d’esta-te, le mandrie venivano portate negli alpeggi ad altaquota. Prodotti di qualità sono i latticini e i formaggi. Dall’allevamento deimaiali si ricava lo speck, un salu-me affumicato, vera specialità altoatesina.

AllevamentoAllevamento

Tradizioni

Le attività Le attività economiche economiche Le attività economiche

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Il Trentino-Alto Adige è unadelle regioni più evolute e ricche d’Italia.

La regione ha un alto reddito annuo disponibile perabitante (18 589 euro). La percentuale di analfabeti-smo è la più bassa d’Italia e la regione ha il minor nume-ro di disoccupati. Negli ultimi decenni si è passati daun’economia prevalentemente agricola a un’economia basatasoprattutto sul settore terziario, nel quale un posto di rilievo spetta al turismo.

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L’industria ha conosciuto una crescita recente, grazieall’abbondanza di energia prodotta nelle centrali idroe-lettriche. Nelle zone di Trento, Bolzano e Rovereto sonoconcentrate le industrie siderurgiche, meccani-che, chimiche e le cartiere. Importanti sono anchele industrie alimentari: caseifici, industrie conser-viere e per la produzione del vino. Il legname è lavo-rato sia dall’industria sia dai numerosi artigiani. La tradizione dell’artigianato è tramandata di generazio-ne in generazione e offre sculture in legno, mobili,ceramiche, tessuti e ricami.

Industria e artigianatoIndustria e artigianato

Sulle Dolomiti e sulle rive setten-trionali del Lago di Garda i turistisono numerosi tutto l’anno. Il turi-smo d’arte può contare su nume-rosi castelli, chiese e monumenti,ma la vera ricchezza del Trentino-Alto Adige è la neve. Quindi, è par-ticolarmente importante il turi-smo invernale. L’industria dellosci, con le sue centinaia di chilo-metri di piste da discesa e dafondo, ha trasformato numerosipaesi di montagna in ricche località

turistiche. È diffuso anche il turismo termale (per esempio a Levico Terme inValsugana e a Pejo in Val di Sole).

Turismo

Turismo

La più importante via di comunicazione, sia ferroviaria sia stradale e autostradale, è quel-la che percorre le valli dell’Adige e dell’Isarco fino al passo del Brennero, collegandol’Italia con l’Austria e la Germania. Si tratta di una via ad alto transito, sia per le mercisia per il turismo. Meno importante è il traffico aereo, perché la regione non dispone diaeroporti di rilievo.

Vie di comunicazioneVie di comunicazione

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La Festa dell’uvaLa Festa dell’uvaLa Festa dell’uvaA Merano, in ottobre si svolge la Festa dell’uva, con paratedi carri e sfilate di personaggi che rappresentano i diversimomenti della raccolta e della lavorazione dell’uva. Il sabato sipossono acquistare presso gli stand gastronomici allestiti inPiazza Duomo molti prodotti locali. La domenica si svolge laMaiaoktoberfest, una manifestazione sportivo-popolare.

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Ogni popolo nel corso dei secoli ha sviluppato abitudini e costumi caratteristici che hannoinfluenzato il suo modo di parlare, la sua cucina, i suoi canti e le sue feste. Il folklore èl’insieme delle tradizioni popolari (proverbi, canzoni, musiche, ninnenanne, abitudini ali-mentari…) e delle loro manifestazioni. Lo studio del folklore passa attraverso libri, dischi,spettacoli, sagre paesane e musei etnografici, ma anche attraverso ricerche «sul campo».Così gli studiosi del folklore raggiungono i paesi più isolati per raccogliere testimonianze,per farsi raccontare dagli anziani storie e leggende locali o per partecipare alle feste pae-sane che si svolgono ancora con gli stessi rituali di molti secoli fa.

Il folkloreIl folkloreIl folkloreIl folkloreIl Trentino-Alto Adige attira molti turisti grazie alle numerose sagre e manifestazioni.

La Festa di san NicolaLa Festa di san NicolaLa Festa di san NicolaIl 5 dicembre è la Festa di san Nicola. In quel giorno il santoviene festeggiato in diverse località del Trentino-Alto Adige. AVipiteno-Sterzing (in provincia di Bolzano) ha luogo un corteoin cui il vescovo, protettore dei bambini, è accompagnato da varipersonaggi. I Krampus sono diavoli rossi e neri che usano lafuliggine per tenere lontana la gente. Due servi mori ricordanola provenienza orientale del santo. Il servitore Ruprecht è unafigura demoniaca cornuta, con una maschera dalla lingua rossa.

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La principessa Sissi, chesposò giovanissima l’im-peratore d’Austria Fran -cesco Giuseppe, amava lanatura, le lunghe cavalcateall’aria aperta e i viaggi.Quando giunse in Trentinonell’estate del 1889, s’in-namorò di Madonna diCampiglio e vi ritornò permolti anni in villeggiaturainsieme al marito. In onoredella famosa principessa,nel periodo di Carnevale, a Madonna di Campiglio si celebra il Carnevale asburgico. Ifesteggiamenti durano un’intera settimana e iniziano con l’arrivo della principessa e del-l’imperatore in carrozza, scortati dalle guardie a cavallo. L’evento più atteso è il GranBallo dell’Imperatore, durante il quale rivive la grande tradizione viennese del ballo.

Il Carnevale AsburgicoIl Carnevale AsburgicoIl Carnevale Asburgico

La sfilata dell’EgetmannLa sfilata dell’EgetmannLa sfilata dell’EgetmannA Termeno (il paese vicino a Bolzano chevedi nella foto), durante il Carnevale si svol-ge la sfilata dell’Egetmann. La sfilata è aper-ta da un trombettiere, seguito dai contadinia cavallo con i loro servi; arrivano poi gli stra-dini, con il compito di tenere pulito il percor-so. Dietro di loro, sfila tutta la popolazionecontadina con gli antichi attrezzi per lavora-re la terra, che accompagna il carro carico disementi. Ed ecco finalmente la figura cen-trale: l’Egetmann, un pupazzo in giaccanera, cilindro e guanti bianchi su un calesse.Accanto a lui la sua sposa. Dietro al calessecamminano i consiglieri, cioè gli uomini delpotere. Il corteo percorre le vie di Termenoe si ferma a ogni fontana per annunciarel’offerta di matrimonio dell’Egetmann. Non si hanno notizie certe sull’origine e isignificati di questa sfilata, quasi sicuramen-te rappresenta in modo simbolico la con-trapposizione tra il buio dell’inverno e la lucedella primavera. 17

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L’anello magicoL’anello magico

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Il folkloreIl folkloreIl folkloreIl folkloreil

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Un giovane povero disse alla suamamma: – Mamma, io vado per ilmondo a cercare fortuna perché

sono stanco di essere povero; ma torneròe, anche per te, mamma, verranno giornipiù felici.Arrivato in città, vide una vecchietta chesaliva per un ripido vicolo e ansimava sottoil peso di due secchi pieni d’acqua.S’avvicinò, le offrì il suo aiuto e le portò isecchi fino alla cucina della sua casetta. Lacucina era piena di cani e gatti che si affol-lavano intorno alla vecchietta facendole lefeste e le fusa.– Che cosa posso darti per ricompensa? –chiese la vecchietta.– Niente. L’ho fatto per farvi piacere.– Aspetta – rispose la vecchietta.Uscì e tornò con un anellino da quattrosoldi; glielo infilò al dito e gli disse:– Questo è un anello magico: ogni voltache lo giri e gli domandi quello che vuoi,quello che vuoi avverrà. Guarda solo di nonperderlo, che sarebbe la tua rovina. E, peressere sicura che non lo perdi, ti do ancheuno dei miei cani e uno dei miei gatti. Sonobestie in gamba e, se non oggi, domani tisaranno utili.

Il giovane ringraziò e uscì, ma non credetteneanche a una parola. Se ne andò dallacittà con il cane e il gatto che gli trotterella-vano dietro. Lui amava gli animali ed eramolto contento di averli con sé. Entrò inuna foresta. Arrivò la notte e si sistemò perdormire, ma aveva una gran fame. Cosìprovò a girare l’anello chiedendo da man-giare e da bere. Comparve una tavolaimbandita: lui si sedette, fece sedereanche il cane e il gatto e si misero tutti etre a mangiare con molto gusto. Adessoall’anello ci credeva e cominciò a pensare atutte le cose che poteva fare. Un po’ desi-derava oro e argento, un po’ carrozze ecavalli, un po’ terre e castelli, finché deciseche facendo così sarebbe impazzito erimandò ogni decisione al giorno dopo.

UNA FIABA DELTRENTINO

A metà del Novecento un grande scrittore italiano,Italo Calvino, raccolse in un volume fiabe popolari delle varie regioni d’Italia.Quella che riportiamo proviene dal Trentino.

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La mattina dopo, sempre fantasticando,continuò a camminare nel bosco, finchéarrivò a un gran palazzo: alla finestra eraaffacciata una bellissima ragazza e il giova-ne se ne innamorò all’istante. Allora decisedi usare l’anello e gli comandò di far sorge-re un bellissimo palazzo di fronte a quellodella ragazza. E così fu: il giovane si siste-mò nella casa con i suoi animali, poi andòad affacciarsi alla finestra della sua stanzae vide davanti a sé quella cui stava affaccia-ta la ragazza tutta sorridente. I due chiac-chierarono, poi lui decise di andare a chie-dere la mano di lei al padre. Lei era conten-ta, i genitori pure e così avvennero lenozze. Ma, poco dopo le nozze, la ragazzachiese al marito come mai il suo palazzofosse sorto così in fretta. Lui era incerto sedirglielo, pensò che era sua moglie e le rac-contò delle proprietà dell’anello. Quando ilmarito si addormentò, lei gli tolse l’anellodal dito, poi raccolse tutti i servitori e insie-me tornarono alla casa dei suoi genitori. Lìla donna ordinò all’anello di spostare lacasa del marito sulla cima più alta e sco-scesa di una montagna.Quando il giovane si svegliò, non solo nontrovò la sposa al suo fianco, ma si accorseanche che non aveva più l’anello e chedalle finestre e dalle porte si vedevano soloripidissimi pendii e burroni. Capì che lamoglie l’aveva tradito e che sarebbe mortodi lì a poco, dato che aveva solo cibo perpochi giorni. Si mise a piangere disperato,ma il gatto e il cane lo consolarono dicen-do che loro sicuramente sarebbero riuscitia scendere e che gli avrebbero riportatol’anello. Per farlo dovettero anche attraver-sare un fiume e il cane prese sulla groppail gatto. Finalmente arrivarono al palazzodella ragazza: il cane rimase fuori a fare dapalo, il gatto entrò dalla gattaiola e girò nelpalazzo finché trovò la stanza della sposatraditrice. La porta era chiusa chiave e ilgatto non sapeva come entrare.

Allora afferrò un topo che passava di lì; iltopo lo supplicò di lasciarlo in vita e il gattogli chiese, in cambio della vita, di rosicchia-re la porta.Passarono molte ore, ma dopo tanto lavo-ro il buco era così piccolo che solo il toporiuscì a entrare. Il gatto intimò al topo dientrare e prendere l’anello che la donnaaveva al dito. Ma il topo tornò dicendo chela ragazza al dito non aveva proprio nessunanello. Il gatto, dopo aver riflettuto, ordinòal topo di fare il solletico con la sua coda allafaccia della ragazza. Sicuramente la ragazzaavrebbe starnutito e nella bocca aperta iltopo avrebbe trovato l’anello. Così fu e ilgatto poté uscire dal palazzo trionfante. Mail cane era geloso perché era stato il gatto atrovare l’anello. Arrivarono al fiume e il canedisse al gatto che l’avrebbe portato di làsolo se gli avesse dato l’anello.Si misero a bisticciare, l’anello cadde nelfiume e fu inghiottito da un pesce. Il caneprontamente afferrò con la bocca il pescee così ebbe l’anello. Fece salire il gattosulla groppa e, continuando a bisticciare,tornarono dal padrone.Gli ridiedero l’anello e ciascuno dei due siattribuiva il merito dell’impresa. Il giovane liringraziò sostenendo che tutti e due lo ave-vano salvato, perché senza il gatto nonavrebbero potuto prendere l’anello allaragazza e senza il cane l’anello sarebbeandato perduto nel fiume. Poi si misel’anello al dito, ordinò che il suo palazzo tor-nasse dov’era prima e quello della ragazzaandasse sulla cima della montagna.Andò a prendere la madre, le diede unavecchiaia felice, ma non usò molto l’anelloperché pensava: «Non è bene che l’uomopossa avere troppo facilmente tutto quelloche desidera».E la sposa traditrice? Quando scalarono lamontagna la trovarono morta di fame,secca come un chiodo. Fu una fine crude-le, ma non ne meritava una migliore. 19

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In tutta Italia le canzoni dialettali, cioè le canzoni il cui testo è in dialetto, sono molto nume-rose. Anche il Trentino-Alto Adige non fa eccezione. Queste canzoni cantano le gioie e idolori di una vita semplice e dura: l’amore, la fatica nel lavoro di campi, i figli.Spesso cantano anche le bellezze della natura e dei monti.La canzone a p. 21 è una filastrocca per bambini. Racconta di una mamma che va al mer-cato tutti i giorni e porta a casa ogni volta un animale diverso, che il bambino considera un por-tafortuna.

Fa pecà tant chi roba che chi tegn la scala.Fa peccato tanto chi ruba tanto chi gli tiene la scala.

Co gnént se fa gnént.Con niente non si fa niente.Il proverbio vuole dire che la fortuna può fare poco, se non si possiede nulla.

Chi g’ha tort ziga più fort.Chi ha torto grida più forte.

Al bosiardo non se ghe crede gnanca quando ’l dis la verità.Al bugiardo non si crede neanche quando dice la verità.

In tutta Italia, i proverbi e le canzoni dialettali sono molto numerosi.

La canzone dialettale

ProverbiProverbiProverbie canzonie canzonie canzoni

Leggi alcuni proverbi del Trentino-Alto Adigee scopri il loro significato.

Si dice che i proverbi siano la sapienza dei popoli; infatti dietro queste brevi frasi sinascondono sempre un insegnamento o un invito alla riflessione.

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El galét chirichichìEl galét chirichichìEl galét chirichichì

E la mia mama la va al mercàe tutti i dì la ’ncompra uno-uno-uno.E l’ha comprà un bel galetoche ’l sarà la mia fortuna-una-una.E ’l bel galet chirichichìl’è sempre lì, l’è sempre lì.E ’l galet chirichichìl’è sempre lì, l’è sempre lì.Chirichichì, chirichichì.E ’l bel galet chirichichì.Ma ’l galet chirichichìlu l’è lì, l’è sempre lì. (2 volte)

E la mia mama la va al mercàe tutti i dì la ’ncompra uno-uno-uno.E l’ha comprà un bel gatelloche ’l sarà la mia fortuna-una-una.E ’l bel gatel fa miao, fa miao. (2 volte)E ’l bel galet chirichichìl’è sempre lì, l’è sempre lì.E ’l gatel fa miao miao. (2 volte)Ma ’l galet chirichichìlu l’è lì, l’è sempre lì. (2 volte)

E la mia mama la va al mercàe tutti i dì la ’ncompra uno-uno-uno.E l’ha comprà un bel cagnétoche ’l sarà la mia fortuna-una-una.E ’l cagnéto fa biff e bóff. (2 volte)E ’l bel galet chirichichìl’è sempre lì, l’è sempre lì.E l’ cagnet biff bóffe ’l cagnet biff biff bóff.Ma ’l galet chirichichìlu l’è lì, l’è sempre lì. (2 volte)

E la mia mama la va al mercàe tutti i dì la ’ncompra uno-uno-uno.E l’ha comprà una bela galinotache ’l sarà la mia fortuna-una-una.Fa la galina co-codè. (2 volte)Ma ’l bel galet chirichichìl’è sempre lì, l’è sempre lì.La galina co-codè,coco-coco-co-dè.Ma ’l galet chirichichìno l’è lì, no l’è più lì. (2 volte)

La mia mamma va al mercatoe tutti i giorni compra una cosa.E ha comprato un bel gallettoche sarà la mia fortuna-una-una.E il bel galletto chirichichìè sempre lì, è sempre lì.E il galletto chirichichìè sempre lì, è sempre lì.Chirichichì, chirichichì.E il bel galletto chirichichì.Ma il bel galletto chirichichìlui è lì, è sempre lì. (2 volte)

La mia mamma va al mercatoe tutti i giorni compra una cosa.E ha comprato un bel gattinoche sarà la mia fortuna-una-una.E il bel gattino fa miao, fa miao. (2 volte)E il bel galletto chirichichìè sempre lì, è sempre lì.E il gattino fa miao, fa miao miao. (2 volte)Ma il galletto chirichichìlui è lì, è sempre lì. (2 volte)

La mia mamma va al mercatoe tutti i giorni compra una cosa.E ha comprato un bel cagnettoche sarà la mia fortuna-una-una.E il bel cagnetto fa biff e bóff. (2 volte)E il bel galletto chirichichìè sempre lì, è sempre lì.E il cagnetto biff e bóffe il cagnetto biff biff e bóff.Ma il galletto chirichichìlui è lì, è sempre lì. (2 volte)

E la mia mamma va al mercatoe tutti i giorni compra una cosa.E ha comprato una bella gallinellache sarà la mia fortuna-una-una.Fa la gallina co-codè. (2 volte)Ma il bel galletto chirchichìè sempre lì, è sempre lì.La gallina co-codè,coco-coco-co-codè.Ma il galletto chirichichìnon è lì, non è più lì. (2 volte)

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L’origine della cucina dell’Alto Adige è stata influenzata da quellaaustriaca sia nelle preparazioni, sia nell’accostamento dei saporidolce e salato. Questa cucina si basava sull’allevamento delmaiale, sulla produzione di latticini, sulla raccolta dellemele, dei frutti di bosco e dei funghi, sulla caccia e sullaproduzione di polenta gialla.

In cucinaIn cucinaIn cucina

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Gli alimenti più utilizzati sono il maiale, le patate, la segale, l’orzo e il cavolo.

Un’antica lavorazioneUn’antica lavorazioneUn’antica lavorazioneTutti i piatti di carne o di funghi così come gli insaccati, i formaggi e il latte si mangianocon la polenta. La polenta della Valle del Chiese è ottenuta con la famosa farina dimais di Storo, un tipo di granoturco prodotto rispettando i cicli della natura. Le pannoc-chie, raccolte in autunno e poi asciugate in locali aerati, vengono macinate lentamente inmolini a pietra.

I piatti tipiciNelle valli alpine sono diffusi i piatti a base di selvagginao di funghi. Le verdure più utilizzate sono le pata-te e i cavoli, da cui si ricavano i crauti. Esistonomoltissimi tipi di pane, che spesso sono di farina disegale con l’aggiunta di semi di lino, anice o finoc-chio. Con il pane a dadini, ammorbiditi nel latte, sipreparano gli Knödel (i canederli), che sono impa-stati con uova e farina, poi arricchiti con spinaci, for-maggio e speck; si cuociono nel brodo e si servonoinsieme a piatti di carne molto sugosi. Meritano un assaggio i latticini dell’Alto Adige, comeil formaggio di capra Praies, la ricotta e il formaggiogrigio di Vallurina.Dai vigneti della regione si ricavano vini pregiati:Cabernet, Traminer, Riesling, Müller Thurgau.

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Per i dolci si utilizzano mele, albicocche, ciliegie,prugne, frutti di bosco, castagne, noci, cioc-colata e spezie (cannella, anice, semi dipapavero). I Krapfen (foto a sinistra) sono frittelledi pasta dolce lievitata a forma tondeggiante, farci-ti con crema pasticcera o al cioccolato. Lo strudel

(foto a in basso) è una specialità dell’Austria: si trattadi una torta croccante di forma arrotolata, farcita con

mele e cannella. I lebkuchen sono biscotti diorigine tedesca, a base di spezie, frut-

ta secca e cannella e si preparanoin occasione delle feste natalizie.

I vanillekipferl sono biscottialle mandorle a forma dimezzaluna.

È un prodotto tipico dell’Alto Adige, prodotto con le coscedi maiale aromatizzate con sale e spezie. Le carnisono fatte stagionare secondo le antiche tecniche utiliz-zate nei masi di montagna e poi affumicate. Il modomigliore per gustare lo speck è accompagnarlo con ilpane integrale oppure con frutta e noci.

Lo speckLo speckLo speck

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Cavoli!Cavoli!Cavoli!In Trentino la produzione dei crauti ha origini antiche ed è legataalla necessità di far durare i prodotti anche in stagioni nellequali la terra non li produce. I crauti sono cavoli cappucci(foto a sinistra) conservati secondo una tecnica particolare.Dopo averli tagliati in strisce molto sottili, si depongono astrati, alternandoli con una manciata di sale. Ben pressatie coperti, vengono lasciati fermentare. In queste condi-

zioni, infatti, alcuni fermenti lattici come quelli dello yogurttrasformano gli zuccheri presenti nei cavoli in acido lattico.Grazie alla fermentazione lattica, i crauti si possono conserva-re per parecchi mesi e diventano anche più digeribili. La fer-

mentazione lattica è un metodo di conservazione antichissimo: già migliaia di anni fai Cinesi ottenevano prodotti simili ai crauti fermentati.

Dolci specialiDolci specialiDolci speciali

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Arte e museiArte e museiArte e musei

Il Duomo di Bolzano è una costruzionemedievale, gotica. Si caratterizza per il suoslancio verso l’alto, che voleva rappresen-tare la volontà dell’uomo di avvicinarsi aDio. Il tetto, spiovente, è decorato contegole di vari colori. L’alto campanile ha incima elegantissime finestre traforate.

Il Duomo di Bressanone è un edificiodel XIII secolo che è stato rimaneggiato inquelli successivi. La facciata è racchiusatra due alte torri a cupola, che richiamanole cattedrali nordiche. Sul lato destro conserva un chiostro me-dievale, con volte affrescate.

Il Trentino-Alto Adige è ricco di testimonianzedel passato: antichi castelli, chiese medievali,maestosi palazzi...

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Ritaglia i pezzi del puzzle e scopri

qual è il monumento raffigurato,

poi descrivilo qui sotto.

VIA CITTÀ NUOVAVipiteno

DUOMOMerano

CASTELLO

DEL BUON

CONSIGLIO

TrentoDUOMOBolzano

CASTELLORovereto

VIA DEI PORTICI MAGGIORIBressanone

Osserva sulla carta dove sono collocati alcuni tra i principali monumenti del Trentino-Alto Adige.

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Molto spesso i musei espongono talmentetanti reperti che è quasi impossibile osser-vare tutto. Quindi, quando si va a visitareun museo è meglio prepararsi prima, con-sultando un catalogo per scegliere cosa ciinteressa di più.Molti musei propongono esperienze dilaboratorio, che permettono di sperimenta-re, giocare o realizzare piccole opere d’arte.

A spassoA spassoper i museiper i musei

A spassoper i musei

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Secondo gli antichi Greci,

le Muse erano le divinità che proteggevano le arti,la poesia e le scienze.Museo vuol dire

«luogo sacro alle Muse».

Ci sono musei di vario tipo: quelli che rac-colgono scoperte scientifiche, quelli chericostruiscono l’ambiente in cui vivono glianimali, quelli dedicati alle tradizioni popo-lari, al teatro, al cinema… A seconda deltipo, hanno nomi diversi: per esempio, lepinacoteche conservano i dipinti e i museiarcheologici raccolgono testimonianze eoggetti antichi.

Arte e museiArte e museiArte e musei

• Museo Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provincialiTrento - Via Bernardo Clesio, 5www.buonconsiglio.it

• MART (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto)Rovereto - Corso Bettini, 43www.mart.trento.it

• Museo delle Palafitte del Lago di LedroMolina di Ledro (TN) - Via Lungolago, 1www.palafitteledro.it

• Museo Archeologico dell’Alto AdigeBolzano - Via Museo, 43www.bolzano.net/museoarcheologico.htm

• Museo d’Arte modernaBolzano - Via Sernesi, 1

• Museo Civico presso l’Aquila RossaMerano - Via delle Corse, 42/a

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Il Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano è ricco ditestimonianze, dall’arte preistorica fino al Medioevo. Visitando lesue sale si può conoscere la storia altoatesina ma, soprattutto,s’incontra Ötzi, l’uomo di Similaun, una mummia che ha 5300

anni. Fu ritrovata nel ghiacciaio di Senales nel 1991, vici-no al rifugio di Similaun. Il freddo lo ha conservato per-fettamente. Aveva numerosi tatuaggi, cicatrici e frattu-re risalenti a prima della morte, avvenuta intorno ai 40

anni. Portava un paio di calzoni, una sopravveste e un ber-retto di pelliccia, un paio di scarpe (il più antico al mondo!),un’ascia con la lama di rame (l’unica di età preistorica giunta anoi perfettamente conservata). Morì per un colpo di freccia.

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Questa è la riproduzione di unaffresco che decora le sale delMuseo Castello del Buon-consiglio di Trento. Fa parte delCiclo dei Mesi, in cui sono raffi-gurati gli svaghi dei nobili e il lavo-ro dei contadini nel Me dio evo.

Prova a colorare il dipinto e poi vai a vedere quello vero,

per scoprire se tu e l’artista amate gli stessi colori.

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Giochi Giochi

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Questo gioco consiste nel disporreuna parola data in verticale e utiliz-zare ogni lettera di questa comeiniziale di un’altra parola. Ti diamo un esempio qui sotto.Potete giocare anche a squadre. Componete un acrostico peruna provincia del Trentino-AltoAdige a vostra scelta. Vincechi forma l’acrostico piùbuffo!

Quali parole, che si riferiscono al Trentino-AltoAdige, si nascondono in questi anagrammi?Dovrai scoprirlo provando a cambiare l’ordi-ne delle lettere come nell’esempio.

Dividetevi a squadre. Vincerà la squadrache scoprirà in meno tempo le parolenascoste.

GIADE | SVENATO | BRUCONI |ROMANE | A SORCI | RETE ROVO |SEI TORI | PINO VITE

L’acrostico

Sai risolvere un rebus? Sostituisci ai dise-gni le parole che rappresentano, e scopriraiil nome della valle che occorre percorrereper raggiungere l’Austria dal Trentino equale passo occorre attraversare. I numeritra parentesi ti indicano da quante lettere èformata ogni parola.

Il rebus

Gli anagrammi

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1

2

3

4

5

6

Completa il cruciverba e nella colonna evi-denziata troverai il nome di una famosalocalità termale del Trentino.

1. Catena montuosa a est della regione.

2. Capoluogo del Trentino-Alto Adige.

3. Passo che mette in comunicazione Tren-tino e Lombardia.

4. Il fiume più lungo della regione.

5. Un altro fiume del Trentino-Alto Adige.

6. Regione storica che comprende l’Alto-Adige.

Il cruciverba

BolzanoBolzanoBalzonoBalzonoTRE

O

NT

railievilevatiotiuristivunque

IS

B

RO

(6;8)

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Traforo delM. Bianco

Colle delMonginevro

Passo delSempione

Traforo delFréjus

Colle delMoncenisio

Colle di Tenda

Passodello Stelvio

Passo del Brennero

Passo delTonale

Passodei Giovi

Colle diCadibona Passo

dell’AbetonePasso

della Futa

Passodella Cisa

Ischia

Isole Egadi

I s o l e E o l i e

Arc i p

el a

go

To s c a n o

Pantelleria

VerrèsCourmayeur

Alba

Marostica

Murano

Chioggia

Asiago

Burano

Brunico

Riva delGarda Aquileia

S. Danieledel Friuli

Comacchio

PortofinoFaenza

Volterra

S. Benedettodel Tronto

Fabriano

Orvieto

Gubbio

Todi

Assisi

Narni

Foligno

Tarquinia

Cassino

CerveteriCivitavecchia

Marino

Fiuggi

Gaeta

Cocullo Termoli

Jesi

Pietrabbondante

Amalfi

ErcolanoPompei

PaestumSorrento

GiffoniAlberobello

Otranto

ViesteManfredonia

S. Mariadi Leuca

Gioia delColle

Melfi

Maratea

Metaponto

Eraclea

Gioia Tauro

Sibari

Tropea

LocriVillaS. Giovanni

Soverato

Cefalù

Taormina

Mazaradel Vallo

Marsala

Noto

Augusta

Bomarzo

Alghero

Barùmini

PortoTorres

Orosei

Cortinad’Ampezzo Tolmezzo

Palmanova

Riace

Arbatax

Latina

Frosinone

TeramoPescara

Chieti

Isernia

CasertaAvellino

Salerno

Benevento

Foggia

Asti

Cuneo

Vercelli

Biella

Alessandria

Novara

Verbania

LeccoBergamo

Brescia

Pavia Cremona

Varese

Lodi

Como

Mantova

Sondrio

Belluno

Padova

Rovigo

Treviso

VeronaVicenza

Bolzano

Gorizia

Pordenone

Udine

Imperia

SavonaLa Spezia

Rimini

Ferrara

Ravenna

Forlì

Modena

ReggioEmiliaParma

Piacenza

Cesena

Prato

Massa

Lucca

Pistoia

PisaLivorno Arezzo

Siena

CarraraPesaro

Macerata

Urbino

Fermo

Monza

Grosseto

AscoliPiceno

Terni

Viterbo Rieti

Nuoro

Oristano

Sassari

Carbonia

Iglesias

TempioPausania Olbia

Sanluri

TortolíLanusei

Taranto

Brindisi

Lecce

Andria

BarlettaTrani

Matera

Cosenza

Reggiodi Calabria

Vibo Valentia

Trapani

Messina

Caltanissetta

Agrigento

EnnaCatania

Siracusa

Ragusa

Crotone

AOSTA

TORINO

MILANOVENEZIA

TRENTO

TRIESTE

GENOVA

BOLOGNA

FIRENZEANCONA

PERUGIA

ROMA

L’AQUILA

CAGLIARI

CAMPOBASSO

NAPOLI

BARI

POTENZA

CATANZARO

PALERMO

M A RM E D I T E R R

AN

EO

MAR LIGURE

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Alcantara

Autostradeitaliane

Scala 1 : 7 000 000

0 50 100 150 Km

viaggio! in in viaggio!

Principali vie di comunicazione stradali

Nelle prossime pagine ti proponiamo un itinerario nei luoghi caratteristici della tua regionee di alcune di quelle vicine: colora in rosso sulla carta dell’Italia che trovi in questa paginale strade percorse.

Page 30: Bolzano/ Bozen TRENTO - maestro Matteo · la Popoazione l azione la Stora i a Tritorio e r ritorio 9 5 il 15 la a locale Cultua locale r a locale 27 2 Il nome della regione indica

A Riva del Gardain agosto accade una… Notte di fiaba.Il paese si riempie di personaggi incostume che recitanouna fiaba ogni annodiversa.

Il ParcoNazionale dello Stelvioè il parco più esteso dell’arco

alpino. Qui si possono incontrarecamosci, stambecchi, marmotte, ermellini e molte specie

di uccelli, fra cui l’aquila reale, simbolo del parco.

Bolzano è il capoluogodel Südtirol, con le suecaratteristiche case e il tradizionale mercato di Natale.

Passo delBrennero

Cortid’Amp

Be

Bolzano

Riva delGarda

Verona

Vicenza

Rovigo

Asiago

Marostica

Pado

Adi

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Adige

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Brenta

Astico

L. diGarda

Passo delloStelvio

Passodel

Tonale

P.N. delleDolomiti Bellu

P.N. delloStelvio

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2

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Trento

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viaggio! in in viaggio!

A spasso per Trentino-Alto Adige e...Questo viaggio ti propone un breve itinerario fra alcune delle loca-lità più note, caratteristiche o curiose della tua regione e di alcunedi quelle vicine. Altre mete interessanti potrai scoprirle tu, con lacuriosità di un vero viaggiatore, e proporle ai tuoi compagni.

Page 31: Bolzano/ Bozen TRENTO - maestro Matteo · la Popoazione l azione la Stora i a Tritorio e r ritorio 9 5 il 15 la a locale Cultua locale r a locale 27 2 Il nome della regione indica

La prima tappa in Friuli-Venezia Giulia è Palmanova, cittadellafortificata a forma di stella a nove punte.

In Veneto si visitano le località della Lagunaveneta.

Murano, famosa per la lavorazione del vetro.

Burano, dove un tempo le donne ricamavano pizzi e merletti sedute davanti a case variopinte.

Venezia, costruita su 120 isole collegate da più di 400 ponti. I suoi palazzi sono sostenuti da enormi tronchi conficcati nel fondo della laguna.

Secondo un sondaggio Trieste è una delle cittàitaliane in cui si vive meglio: gli abitanti apprezzano il lungomare, la vicinanza alle montagne e la ricchezza di storia e cultura.

naezzo

Tolmezzo

S. Danieledel Friuli

UdinePordenone

elluno

Palmanova

AquileiaIsonzo

Tagliam

ento

Livenza

Gorizia

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Treviso

Burano

Murano

Chioggia

Piave

e unesi

Aquileia fu unantico portoromano, orainterrato. Oltrealle rovine romanesi può ammirareuna splendida basilica eretta dai primi cristiani (IV sec. d.C.).

4

5

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7-8-9

Venezia

Trieste

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Si parte! Leggi le didascalie e segui con ordine la numerazione delle diverse «tappe», in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia

e Veneto, poi colora in rosso, sul disegno qui sotto e sulla carta a p. 29, le strade da percorrere.

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32• Scrivi sui puntini il nome del capoluogo di regione e del capoluogo di provincia.• Distingui e denomina alcuni elementi geografici: monti, laghi e fiumi principali.