Bologna, 31 ottobre 2014 LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI IN AMBITO SANITARIO Giovanni Ragazzi Area...
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Bologna, 31 ottobre 2014
LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI
IN AMBITO SANITARIO
Giovanni Ragazzi
Area Comunità, equità e partecipazione
Officina del WelfareMediare i conflitti.
Esperienze e prospettive
ALLE ORIGINIDEL PROGETTO MEDIAZIONE
MALPRACTICE:
lo scarto da uno standard di performance professionale e/o di servizio definibile come l’applicazione delle stesse
abilità e conoscenze - ossia della stessa qualità di cura - che ci si aspetterebbe da un altro professionista e/o
servizio nelle medesime circostanze*
Buscemi, 2009; *Fraser and the Committee on Medical Liability, 2001, p. 602
ERRORE TECNICO
-UNA DIVERSA PERCEZIONE DA PARTE DEL CITTADINO DEL CONCETTO DI DIRITTO ALLA SALUTE E CRESCENTI ASPETTATIVE DI RISULTATI DALLA MEDICINA-IL MUTARE, NEL CORSO DI QUESTI ULTIMI ANNI, DEL MODO DI INTENDERE GIURIDICO DEL CONCETTO DI COLPA PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO
RECLAMI, CONTENZIOSI…
Motivazioni
- Necessità di integrare e migliorare gli iter di reclamo attraverso la gestione non solo legale-razionale, ma anche emotivo-relazionale dell’episodio di malpractice
Obiettivi
- Promuovere e salvaguardare l’immagine aziendale attraverso la ricostruzione della relazione fiduciaria fra cittadino e operatore- Stimolare l’adozione da parte dei professionisti di comportamenti che riducano il rischio di conflittualità con i pazienti- Stimolare una “cultura della mediazione” all’interno dell’azienda opposta alla “cultura dell’errore-colpa-punizione”
IL PROGETTO “GESTIONE STRAGIUDIZIALE DEL CONTENZIOSO”
Gestione della “casistica” di rischio
attività di individuazione dei rischi e di predisposizione di piani di
prevenzione/controllo
Gestione del “caso”
gestione clinica/terapeutica
gestione delle relazioni tra i soggetti
Gestione del sinistro
gestione amministrativa/assicurativa
LA MEDIAZIONE E IL RM
Tecnica umanistica (ascolto attivo) nella comunicazione coi confliggenti
Approccio sistemico relativamente al conflitto in quanto coinvolge l’organizzazione a vari livelli (singolo operatore, equipe, percorso assistenziale, Azienda)
LO STRUMENTO“ASCOLTO E MEDIAZIONE DEI CONFLITTI”
«La mediazione è un processo attraverso il quale due o più parti si rivolgono liberamente ad un terzo neutrale, il mediatore, per ridurre gli effetti indesiderabili di un grave conflitto. La mediazione mira a ristabilire il dialogo tra le parti per poter raggiungere un obiettivo concreto: la realizzazione di un progetto di riorganizzazione delle
relazioni che risulti il più possibile soddisfacente per tutti. L’obiettivo finale della mediazione si realizza una volta che le parti si siano
creativamente riappropriate nell’interesse proprio e di tutti i soggetti coinvolti, della propria attiva e responsabile capacità decisionale»*
*Castelli, 1996, pg.5
4 Corsi formazione per un totale di 88 mediatori formatiValutazione del progetto formativo Monitoraggio dell’impatto organizzativo
Riunioni periodiche: monitoraggio attività
Iniziative di diffusione: sensibilizzazione per addetti al front-office, infermieri e coord. inf., progetti di formazione, pubblicazioni
Comunità di pratica (COAM), condivisione di percorsi, modelli di implementazione e documenti di formalizzazione della funzione
SVILUPPO DEL PROGETTO
Strumento di ascolto qualitativamente approfondito del cittadino e del professionista, delle loro necessità, dei loro vissuti
Punto privilegiato di osservazione mirata ai temi della gestione del rischio con particolare riferimento alle cause scatenanti e alle conseguenze di situazioni relazionali critiche venute in essere fra operatori e utenti
POTENZIALITA’ ECRESCITA DELLA FUNZIONE
Pubblicazioni
http://assr.regione.emilia-romagna.it/it/servizi/pubblicazioni/dossier/doss158
Distributive justice
bisogno danno
retributiva
ristorativa
Procedural justice
Il modo in cui si è trattati dalle istituzioni
interpersonale informativa procedurale
CATEGORIZZAZIONE E ESPERIENZA
ATTRIBUZIONE DI RESPONSABILITÀ
MOTIVAZIONEALLA “CITTADINANZA
ATTIVA”
PERCEZIONI DI GIUSTIZIA
Felstiner, 1980; Groth, e al., 2002; Goldman, e al., 2004
ESPERIENZA DI DANNO
NAMING
BLAMING
CLAIMING - DISPUTING
ATTEGGIAMENTI FINALI
Dalla esperienza di danno alle conclusioni