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BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 49 Serie Ordinaria - Lunedì 05 dicembre 2016 SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 18 novembre 2016 - n. X/5832 Criteri per l’identificazione nei piani di governo del territorio delle opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico (art. 4, comma 9, l.r. 31/2014) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5871 Adesione alla proposta di accordo di programma finalizzato alla riqualificazione dell’area dismessa denominata ex Meda- span - Piano AT1 - Nel comune di Meda (MB) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5874 Determinazioni in merito alla destinazione della quota di riserva delle risorse per ammortizzatori in deroga ex comma 6 bis art. 44 del d.lgs. 148/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5883 Determinazione in ordine all’attuazione del progetto denominato «Alpfoodway: a Cross-Disciplinary,Transnational and Parti- cipative Approach to Alpine Food Cultural Heritage» – Programma europeo «Interreg Alpine Space – Cooperation program- me 2014 – 2020» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5888 Incremento della dotazione finanziaria della Misura «Asset»- Accordi per lo sviluppo socio economico dei territori montani di cui alla d.g.r. 25 luglio 2016 n. x/5463 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5892 Istituzione della Misura «Al Via» - Agevolazioni lombarde per la valorizzazione degli investimenti aziendali – Asse III – Azione III.3.C.1.1 E approvazione dei criteri applicativi - POR FESR 2014-2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5904 Approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Lombardia e l’ATS di Pavia per l’attuazione deL «Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento fibronit sulla popolazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5909 Modulistica unificata e standardizzata per la presentazione del permesso di costruire (PDC): adeguamento della modulisti- ca nazionale alle normative specifiche e di settore di Regione Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5917 Rideterminazione dei termini di attuazione delle linee di azione, C, D ed E di cui alla d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142 «Appro- vazione del secondo programma di attuazione del prerp 2014-2016, approvato con d.c.r. 30 luglio 2014, n. 456» . . . . . 75 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Decreto dirigente unità organizzativa 28 novembre 2016 - n. 12419 Prelievo dal fondo di riserva per le spese obbligatorie ex art. 48 d.lgs. 118/2011 . . . . . . . . . . . . . . . 77 D.G. Istruzione, formazione e lavoro Decreto dirigente struttura 1 dicembre 2016 - n. 12776 Riparto alle Province/Citta’ Metropolitana di Milano delle risorse per la formazione degli apprendisti assunti in lombardia - periodo formativo 2016-2017 e 2017-2018 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 Decreto dirigente struttura 1 dicembre 2016 - n. 12784 Riapertura dei termini e ulteriori determinazioni relative all’»avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di un’offerta formativa finalizzata all’acquisizione di un titolo ai sensi dell’art. 43 d.lgs. 81/2015», approvato con dds 7326/2016 e ss.mm. ii. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 Anno XLVI – N. 308 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

49Serie Ordinaria - Lunedì 05 dicembre 2016

SOMMARIO

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORIDelibera Giunta regionale 18 novembre 2016 - n. X/5832Criteri per l’identificazione nei piani di governo del territorio delle opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico (art. 4, comma 9, l.r. 31/2014) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5871Adesione alla proposta di accordo di programma finalizzato alla riqualificazione dell’area dismessa denominata ex Meda-span - Piano AT1 - Nel comune di Meda (MB) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5874Determinazioni in merito alla destinazione della quota di riserva delle risorse per ammortizzatori in deroga ex comma 6 bis art. 44 del d.lgs. 148/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5883Determinazione in ordine all’attuazione del progetto denominato «Alpfoodway: a Cross-Disciplinary, Transnational and Parti-cipative Approach to Alpine Food Cultural Heritage» – Programma europeo «Interreg Alpine Space – Cooperation program-me 2014 – 2020» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5888Incremento della dotazione finanziaria della Misura «Asset»- Accordi per lo sviluppo socio economico dei territori montani di cui alla d.g.r. 25 luglio 2016 n. x/5463 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5892Istituzione della Misura «Al Via» - Agevolazioni lombarde per la valorizzazione degli investimenti aziendali – Asse III – Azione III.3.C.1.1 E approvazione dei criteri applicativi - POR FESR 2014-2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5904Approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Lombardia e l’ATS di Pavia per l’attuazione deL «Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento fibronit sulla popolazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5909Modulistica unificata e standardizzata per la presentazione del permesso di costruire (PDC): adeguamento della modulisti-ca nazionale alle normative specifiche e di settore di Regione Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . . 40

Delibera Giunta regionale 28 novembre 2016 - n. X/5917Rideterminazione dei termini di attuazione delle linee di azione, C, D ed E di cui alla d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142 «Appro-vazione del secondo programma di attuazione del prerp 2014-2016, approvato con d.c.r. 30 luglio 2014, n. 456» . . . . . 75

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

PresidenzaDecreto dirigente unità organizzativa 28 novembre 2016 - n. 12419Prelievo dal fondo di riserva per le spese obbligatorie ex art. 48 d.lgs. 118/2011 . . . . . . . . . . . . . . . 77

D.G. Istruzione, formazione e lavoroDecreto dirigente struttura 1 dicembre 2016 - n. 12776Riparto alle Province/Citta’ Metropolitana di Milano delle risorse per la formazione degli apprendisti assunti in lombardia - periodo formativo 2016-2017 e 2017-2018 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

Decreto dirigente struttura 1 dicembre 2016 - n. 12784Riapertura dei termini e ulteriori determinazioni relative all’»avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di un’offerta formativa finalizzata all’acquisizione di un titolo ai sensi dell’art. 43 d.lgs. 81/2015», approvato con dds 7326/2016 e ss.mm.ii. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

Anno XLVI – N. 308 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Fabrizio De Vecchi – Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 2 – Bollettino Ufficiale

D.G. Reddito di autonomia e inclusione socialeDecreto dirigente unità organizzativa 28 novembre 2016 - n. 12399Approvazione avvisi pubblici per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

Decreto dirigente unità organizzativa 28 novembre 2016 - n. 12409Approvazione della graduatoria dei progetti presentati in relazione all’avviso pubblico per lo sviluppo di interventi di ac-compagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (Minori e Adulti) – d.d.g. n. 7828 del 4 agosto 2016 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161

Decreto dirigente struttura 28 novembre 2016 - n. 12408Approvazione avviso pubblico relativo a implementazione di interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusio-ne sociale delle persone disabili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175

D.G. AgricolturaDecreto direttore generale 29 novembre 2016 - n. 12431Centri autorizzati di assistenza agricola ( CAA ) riconosciuti in Regione Lombardia. Autorizzazione al trasferimento di una sede operativa della società CAA Coldiretti Lombardia s.r.l. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254

D.G. Sviluppo economicoDecreto dirigente unità organizzativa 28 novembre 2016 - n. 12374Determinazioni in merito al decreto 27 giugno 2016, n. 6003 bando «Digital Award - Il Coraggio di Innovare – Edizione Turismo 2016». Approvazione esiti istruttori e votazioni finali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258

Decreto dirigente unità organizzativa 29 novembre 2016 - n. 12445Modifiche dell’avviso «ASSET: accordi per lo sviluppo socio economico dei territori montani» (d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 985) a seguito dell’incremento della dotazione finanziaria di cui alla d.g.r. 28 novembre 2016 n. X/5888 . . . . . . . . . 263

D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibileDecreto dirigente struttura 28 novembre 2016 - n. 12412D.lgs. 387/2003 e regolamento regionale 2/2006 - Approvazione del progetto per la realizzazione dell’intervento «Recupero di energia dal rilascio per la roggia Gora Molinara da realizzarsi in comune di Vizzola Ticino (VA)». Autorizzazione unica, in favore del concessionario Enel Green Power s.p.a., alla modifica delle opere esistenti, all’eliminazione della valvola dissipa-trice e all’installazione di un gruppo di produzione di energia elettrica . . . . . . . . . . . . . . . . . 302

E) PROVVEDIMENTI DELLO STATOCommissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge n.122 del 1° agosto 2012) 23 novembre 2016 - n.176Liquidazione al Comune di Quingentole delle spese sostenute per attività di supporto tecnico specialistico finalizzate al completamento delle istruttorie per l’assegnazione di contributi per il ripristino di edifici ed unità immobiliari ad uso abitati-vo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 ai sensi dell’Ordinanza 2 novembre 2015, n.154 . . . . . . 307

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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 3 –

D.g.r. 18 novembre 2016 - n. X/5832Criteri per l’identificazione nei piani di governo del territorio delle opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico (art. 4, comma 9, l.r. 31/2014)

LA GIUNTA REGIONALEVisto l’art. 4 comma 9 della Legge regionale 28 novembre

2014 n. 31 «Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato», laddove si dispone che, sulla base di criteri definiti dalla Giunta regionale: «I comuni nell’ambito dei rispettivi piani di governo del territorio possono identificare le opere edilizie incongrue presenti nel territorio agri-colo e negli ambiti di valore paesaggistico per le quali prevede-re volontari interventi di demolizione e contestuale permeabiliz-zazione dei suoli. La rimozione delle opere incongrue, nonché il ripristino ambientale dei suoli, comporta il riconoscimento ai soggetti interessati di diritti edificatori dimensionati secondo cri-teri stabiliti dal piano di governo del territorio. I diritti edificatori così riconosciuti sono utilizzabili in opportuni ambiti individuati dal piano di governo del territorio entro il tessuto urbano conso-lidato. Tali previsioni potranno essere attuate a condizione che gli edifici siano a norma con i permessi previsti dalla legge, non sottoposti a specifica tutela e non adibiti a uso agricolo da al-meno cinque anni»;

Considerato che la proposta di integrazione del Piano Territo-riale Regionale ai sensi della l.r. 31/2014, approvata con d.g.r. n. 4738 del 22 gennaio 2016, ancorché in itinere, costituisce ri-ferimento generale di indirizzo della programmazione e pianifi-cazione alle diverse scale territoriali per contenere il consumo di suolo;

Considerato altresì che la definizione dei Criteri per l’identifi-cazione nei piani di governo del territorio comunale delle opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico, costituisce adempimento necessario ai fini della completa attuazione della l.r. 31/2014 e dei contenuti dell’Integrazione del Piano Territoriale Regionale ai sensi della l.r. 31/2014, e che la formulazione di indicazioni rispetto ai temi di competenza dei PGT riguardanti il dimensionamento dei diritti edificatori e il ripristino ambientale dei suoli, essendo funzionali all’applicazione dei Criteri stessi, risulta opportuna per orientare i comuni rispetto al tema delle opere incongrue, rilevante per il governo del territorio;

Ritenuto pertanto di approvare il documento «Criteri per l’i-dentificazione nei piani di governo del territorio delle opere edi-lizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico (art. 4, comma 9, l.r. 31/2014)», «Allegato 1» parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Visto il PRS della X legislatura approvato con d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 e, in particolare, i seguenti Risultati Attesi:

• 285. Ter 8.1 «Definizione di disposizioni atte a limitare la di-spersione insediativa (consumo e impermeabilizzazione di suolo, erosione del suolo agricolo, inquinamento, ineffi-cienza del Tpl, etc.) in particolare valorizzando il ciclo de-molizione/ricostruzione e incentivando l’utilizzo delle aree dismesse e/o abbandonate»;

• 278. Ter 8.1 «Aggiornamento e revisione del Piano Terri-toriale Regionale integrato con il Piano Paesaggistico confermando l’assetto pianificatorio multiscalare previsto dall’attuale legge regionale»;

• 280. Ter 8.1 «Implementazione di un modello di governo del territorio fortemente integrato (urbanistica, ambien-te, paesaggio) anche attraverso la revisione della l.r. 12/2005»;

Dato atto che la presente deliberazione non comporta riflessi di natura finanziaria;

All’unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di approvare il documento «Criteri per l’identificazione nei piani di governo del territorio delle opere edilizie incongrue pre-senti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico (art. 4, comma 9, l.r. 31/2014)», di cui all’ «Allegato 1» parte inte-grante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

II segretario: Fabrizio De Vecchi

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 4 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO 1

CRITERI PER L’IDENTIFICAZIONE NEI PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO DELLE OPERE EDILIZIE INCONGRUE PRESENTI NEL TERRITORIO AGRICOLO E NEGLI AMBITI DI VALORE PAESAGGISTICO (ART. 4, COMMA 9, L.R. 31/2014)

Il presente documento ha lo scopo di definire i criteri per l’identificazione nei PGT delle opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico, ai sensi dell’art. 4 comma 9 della l.r. 31/2014, che stabilisce quanto segue: “I comuni nell’ambito dei rispettivi piani di governo del territorio possono identificare, sulla base di criteri definiti dalla Giunta regionale, le opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggistico per le quali prevedere volontari interventi di demolizione e contestuale permeabilizzazione dei suoli. La rimozione delle opere incongrue, nonché il ripristino am-bientale dei suoli, comporta il riconoscimento ai soggetti interessati di diritti edificatori dimensionati secondo criteri stabiliti dal piano di governo del territorio. I diritti edificatori così riconosciuti sono utilizzabili in opportuni ambiti individuati dal piano di governo del territorio entro il tessuto urbano consolidato. Tali previsioni potranno essere attuate a condizione che gli edifici siano a norma con i permessi previsti dalla legge, non sottoposti a specifica tutela e non adibiti a uso agricolo da almeno cinque anni”.Al fine di delimitare il campo di applicazione dei presenti criteri, si specifica che per opere edilizie, rispetto a cui valutare gli elementi di incongruità, si intendono sia gli edifici sia i manufatti edilizi che, come previsto dal suddetto dettato normativo, rispondano ai seguenti requisiti:

- siano a norma con i permessi previsti dalla legge, non sottoposti a specifica tutela e non adibiti a uso agricolo da al-meno cinque anni:la l.r. 31/2014 prevede infatti l’esclusione dall’applicazione dei presenti criteri, rispettivamente delle opere in cui l’attività agricola non sia cessata da almeno cinque anni, delle opere assoggettate a specifica tutela e di quelle non a norma con i permessi previsti dalla legge, ovvero realizzate in violazione di norme di legge o di prescrizioni di strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica o realizzate in assenza o in difformità dai titoli abilitativi richiesti, per i quali trova invece applicazione la disciplina in materia di opere abusive.

- siano localizzati nel territorio agricolo o negli ambiti di valore paesaggistico:la l.r. 31/2014 prevede infatti che le opere edilizie incongrue da individuarsi, debbano necessariamente essere situate in contesti caratterizzati e riconosciuti dal PGT da valenze agricole (aree destinate all’agricoltura, così come individuate nel Piano delle Regole) oppure da elevata qualità paesaggistica (ambiti assoggettati a specifica tutela paesaggistica in base alla normativa statale e regionale e aree di valore paesistico-ambientale ed ecologiche così come individuate nel Piano delle Regole, ovvero aree inserite in parchi regionali, riserve, monumenti naturali, siti Natura 2000, rete ecologica regionale, nonché le aree di elevata naturalità individuate dal Piano Paesaggistico Regionale, ecc.).

Rispetto all’oggetto dei presenti criteri, ovvero alla definizione di incongruità, appare appropriato riferirsi in particolare alle opere edilizie esistenti - nel territorio agricolo o negli ambiti di valore paesaggistico - che, per impatto visivo, dimensioni planivolumetriche o caratteristiche tipologiche e funzionali, rappresentino un’evidente alterazione negativa e permanente (detrattori ambientali) dell’inte-grità e dell’identità storica, culturale e paesaggistica dei luoghi. Si riportano di seguito i principali elementi da considerare.

Incongruità - Criteri per l’identificazione nei PGT delle opere edilizie incongrue presenti nel territorio agricolo e negli ambiti di valore paesaggisticoSi individuano i principali aspetti in relazione ai quali le opere edilizie possono risultare incongrue:- dimensioni planivolumetriche;- funzioni e usi; - tipologie edilizie, materiali e stato di conservazione;- interferenza con aree agricole di alto valore produttivo o comunque di rilievo in relazione alla multifunzionalità agricola;- interferenza con il sistema paesaggistico-ambientale;- interferenza con il sistema delle aree protette e/o con altre componenti della rete ecologica;- interferenza con i corsi d’acqua o con aree a pericolosità geologica e idrogeologica.I Comuni possono pertanto valutare incongrue le opere edilizie che:- sono localizzate in ambiti di valore agricolo alto, caratterizzati da produzioni colturali di qualità, così come indicato nelle

rappresentazioni cartografiche di area vasta e di scala locale vigenti, o sono ricomprese all’interno degli ambiti destinati all’attività agricola di interesse strategico individuati dai PTCP o comunque dagli strumenti urbanistici comunali vigenti;

- confliggono con il sistema irriguo e la strutturazione del territorio agricolo (siepi e filari, orditura dei campi, sistema di parcelliz-zazione), così come indicato nelle rappresentazioni cartografiche di area vasta e di scala locale vigenti;

- sono localizzate in contesti di pregio e qualità paesaggistico-ambientale, in particolare confliggenti con gli elementi di primo livello, i corridoi e i varchi della rete ecologica regionale, provinciale o comunale, o confliggenti con gli elementi di tutela paesaggistica individuati ai sensi del D.lgs. 42/04 e nelle aree di elevata naturalità individuate dal Piano Paesaggistico Re-gionale, così come indicato nelle rappresentazioni cartografiche di area vasta e di scala locale vigenti tra cui gli elaborati della componente paesaggistica dei PGT;

- interferiscano con le funzioni ecosistemiche dei corsi d’acqua naturali ed artificiali e delle aree ad essi connesse;- sono localizzate in aree a pericolosità geologica e idrogeologica così come indicato nelle rappresentazioni cartografiche di

area vasta e di scala locale vigenti, o sono localizzate ad una distanza dai corsi d’acqua inferiore a quella di cui all’art. 96, comma 1, lettera f del R.D. 523/1904.

Al fine di promuovere la piena attuazione di quanto previsto dall’art. 4 comma 9 della l.r. 31/2014, oltre ai presenti criteri relativi all’i-dentificazione nei PGT delle opere edilizie incongrue, si forniscono di seguito alcune indicazioni funzionali ai criteri stessi e utili ad orientare l’operato dei Comuni rispetto al tema, di competenza dei PGT, del dimensionamento dei diritti edificatori e del ripristino ambientale dei suoli.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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Indicazioni relative al dimensionamento dei diritti edificatori riconosciuti come compensazione urbanisticaLa l.r. 31/2014 fa riferimento all’uso della compensazione urbanistica riferita alla demolizione di opere incongrue specificando che i diritti edificatori riconosciuti in cambio della demolizione dell’opera, devono essere dimensionati secondo criteri stabiliti dal piano di governo del territorio. A tale proposito è importante indicare che i Comuni, attribuendo diritti edificatori in cambio della demolizione delle opere incon-grue, prevedano che la generazione dei diritti sia il più possibile contestuale alla realizzazione degli stessi, in modo che lo svi-luppo degli insediamenti risponda a uno scenario complessivo di trasformazione del territorio e sia nello stesso tempo realizzabile (ossia è necessario evitare la generazione di volumetrie difficilmente allocabili o la cui realizzazione non sia definita nel tempo).Si suggerisce inoltre di prevedere che la realizzazione dei nuovi volumi sia subordinata alla preventiva demolizione delle opere incongrue e al ripristino ambientale dei suoli (eventualmente attraverso convenzione di reciproco impegno delle parti). Inoltre, è necessario che:- le opere incongrue vengano identificate negli elaborati del PGT; - i diritti volumetrici da esse generate rientrino nel conteggio complessivo del dimensionamento del piano comunale in modo

da trovare idonee aree di atterraggio;- i diritti volumetrici da esse generate contribuiscano a definire gli obiettivi quantitativi di sviluppo (ex art.8 della l.r. 12/2005) in

relazione al fabbisogno insediativo e alla dotazione di servizi e infrastrutture;- i diritti volumetrici da esse generate vengano collocati in ambiti interni al tessuto urbano consolidato, in particolare privile-

giando gli ambiti di rigenerazione urbana e riqualificazione urbanistica, gli ambiti di riqualificazione e ridisegno dei margini urbani, gli ambiti urbani limitrofi alle aree di influenza della mobilità pubblica.

Infine i diritti volumetrici generati dalla demolizione delle opere incongrue devono confluire nel registro delle cessioni dei diritti edificatori (così come previsto dall’art. 11, comma 4 della l.r. 12/2005), nel quale annotare il rilascio dei certificati attestanti l’attri-buzione di diritti edificatori e l’avvenuto utilizzo degli stessi.Si individuano infine alcuni aspetti che i Comuni possono utilizzare per dimensionare la quantità di diritti edificatori da ricono-scere a soggetti terzi in cambio della demolizione di opere incongrue: - la dimensione dell’opera incongrua (ovvero il volume esistente regolarmente assentito);- il livello e la tipologia di incongruità rispetto al contesto, ossia il grado di priorità che il Comune attribuisce alla rimozione

dell’opera e alla contestuale valorizzazione del contesto agricolo o di valore paesaggistico in cui si inserisce;- il costo della demolizione dell’opera e del ripristino della permeabilità dei suoli (compresi gli eventuali interventi - se necessari

- per ristabilire la salubrità del sito);- il probabile maggiore valore delle aree su cui atterrano i diritti edificatori in quanto generalmente localizzate in adiacenza ad

altri edifici ed in aree dotate di maggiori servizi.

Si propone inoltre ai Comuni di prevedere eventuali incentivi per gli interventi che contemplano una gestione attenta dei ma-teriali da demolizione prodotti (prevedendone in particolare la selezione e l’avvio a recupero) o che contemplano, oltre al ri-spristino ambientale dei suoli, anche proposte di riqualificazione e valorizzazione delle aree interessate (es: rinaturalizzazione dei luoghi, recupero di manufatti di pregio storico-architettonico presenti nell’area, ecc.).

Indicazioni relative al ripristino ambientale dei suoliLa demolizione delle opere incongrue e il contestuale ripristino ambientale delle aree si possono configurare come possibili tas-selli del sistema rurale-paesistico-ambientale.Le aree agricole e le aree di pregio paesaggistico su cui incentivare la demolizione delle opere incongrue devono infatti essere individuate in funzione dell’implementazione della rete ecologica e/o della rete verde, della valorizzazione delle aree di pregio ambientale, della ricostruzione/consolidamento del paesaggio agrario, delle azioni di riqualificazione fluviale.Si sottolinea inoltre che è opportuno che il Comune definisca, sulla base di un progetto complessivo degli spazi aperti, gli inter-venti di ripristino, in modo che questi siano coerenti con l’obiettivo di riqualificare lo spazio agricolo e/o di valore paesaggistico.Occorre pertanto considerare l’individuazione dell’oggetto dell’intervento di demolizione non tanto e soltanto come un’opera-zione di eliminazione e conseguente creazione di un “vuoto”, generatore di un miglioramento estetico-visuale, ma anche come un’occasione di ridisegno progettuale del contesto agricolo e di valore paesaggistico, che produce un innalzamento di qualità del paesaggio e, più in generale, di tutto il territorio.Da questo punto di vista i principali riferimenti legislativi per approcciare il tema della qualità del paesaggio sono la “Conven-zione Europea del Paesaggio” e il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, che, richiamando un insieme di requisiti di natura culturale, percettiva, ecologica, di uso del suolo, mirano alla realizzazione di contesti territoriali che assicurino la conservazione del sistema delle relazioni percettive e identitarie riconosciute dalla cultura e tradizione locale, garantiscano la funzionalità sotto il profilo ecologico e della diversità ambientale, prevedano la strategia di recupero delle situazioni compromesse e degradate.In questa prospettiva, l’abbattimento di opere incongrue deve quindi assumere consistenza e prospettiva di progettualità gene-rale, non riconducibile a singoli episodi per quanto in sé significativi, ma come grande opportunità per ripensare, in particolare, gli spazi agricoli e di valore paesaggistico quali fondamentali componenti di un progetto complessivo di pianificazione territoriale e ambientale di qualità.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 6 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5871Adesione alla proposta di accordo di programma finalizzato alla riqualificazione dell’area dismessa denominata ex Medaspan - Piano AT1 - Nel comune di Meda (MB)

LA GIUNTA REGIONALERichiamati:

• il d.lgs. 18 agosto 2000, n.  267 ed in particolare, l’art. 34, riguardante la disciplina generale in materia di accordi di programma;

• la legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 ed in particolare l’art. 6 che disciplina le procedure per gli accordi di programma di interesse regionale;

• il Programma Regionale di Sviluppo della X Legislatura, ap-provato dal Consiglio regionale, con d.c.r. n. 78, del 9 luglio 2013;

Premesso che:

• con d.c.c. n. 21 del 30 luglio 2015 il comune di Meda (MB), ai sensi dell’art.13 della l.r. 12/2005, ha adottato il Piano at-tuativo in variante al vigente Piano di Governo del Territorio relativo all’area dismessa denominata ex Medaspan - pia-no AT1 - e proposto dalla società Pabel s.p.a. proprietaria delle aree;

• con d.g.r. n. X/4668 del 23 dicembre  2015  Regione Lom-bardia, ai sensi dell’art. 13 comma 8 della Legge 12/2005, ha espresso il proprio parere, vincolando tra l’altro la tra-sformazione dell’area AT1 alla sottoscrizione di Accordo di Programma per le importanti implicazioni di carattere infra-strutturale e trasportistico di rilevanza sovracomunale;

• con d.c.c. n. 2 del 25 gennaio 2016 il comune di Meda ha approvato il suddetto Piano Attuativo in variante al vigente PGT, recependo il parere regionale;

Vista la d.g.c. n. 128 del 13 giugno 2016 con la quale il Co-mune di Meda (MB) ha promosso l’accordo di programma fi-nalizzato alla riqualificazione dell’area dismessa denominata ex Medaspan - piano AT1 come da piano attuativo già approvato. La riqualificazione del sito industriale, dismesso da oltre 15 anni, prevede:

• la demolizione di edifici industriali fatiscenti (circa 160.00mc e 40.000mq di slp), con rimozione di eternit (circa 8.000mq) a fronte della realizzazione di nuovi edifici commerciali e servizi pari a mq. 25.000;

• la riqualificazione di una vasta area di circa mq 45.000, con rinaturalizzazione della parte spondale del fiume Certesa-Tarò adiacente all’area;

• la trasformazione a verde di vaste aree degradate, con riu-so e rigenerazione del suolo;

Vista la lettera n.  12846 del 28 giugno 2016 con la quale il Comune di Meda ha chiesto a Regione Lombardia di aderire all’accordo in oggetto, che vedrà anche l’adesione della socie-tà Pabel s.p.a., proprietaria delle aree. La lettera ribadisce che l’accordo:

• rappresenta un’importante opportunità di riqualificazione del territorio e di sviluppo per il Comune;

• non costituisce variante urbanistica;

• le nuove superfici commerciali di vendita sono inferiori a 10.000mq;

• l’accordo dovrà essere definito entro il 31 dicembre 2016; Dato atto che sono obiettivi prioritari del Programma Regiona-

le di Sviluppo della X Legislatura:

• la tutela del territorio e dell’ambiente, a partire dall’atten-zione alla qualità delle aree urbane, dal buon uso e il non consumo di suolo, dal riuso e recupero delle aree dismes-se, dalla bonifica dei siti inquinati. In particolare, gli indirizzi per la programmazione negoziata sono orientati a limitare la dispersione insediativa, a valorizzare il ciclo demolizione e ricostruzione per il riutilizzo di aree già compromesse, a valorizzare il paesaggio prestando attenzione alla qualità edilizia ed architettonica degli interventi ed al corretto in-serimento degli stessi nel contesto urbano e/o territoriale;

• il miglioramento della qualità ecologico-ambientale dei corsi d’acqua, anche con riferimento agli aspetti attinenti alla sicurezza idraulica ed al drenaggio urbano finalizzati ad aumentare la capacità di resilienza dei territori;

• la promozione di uno sviluppo sostenibile dei territori, che coniughi la limitazione del consumo di suolo con lo svilup-po delle attività economiche in una logica di valorizzazione

dell’attrattività territoriale, con una progettazione integrata tra paesaggio urbano, periurbano, infrastrutture e grandi in-sediamenti a tutela delle caratteristiche del territorio;

• il miglioramento dell’accessibilità viabilistica, con interventi mirati e concertati con gli Enti Locali sulle rete stradale fina-lizzati ad aumentarne l’efficienza e la funzionalità, anche ricercando nuove modalità di partnership pubblico-privato per la realizzazione delle infrastrutture;

Ritenuto opportuno, per quanto sopraindicato:

• aderire all’Accordo di programma finalizzato alla riquali-ficazione dell’area dismessa denominata ex Medaspan - piano AT1a Meda (MB);

• precisare che tale Accordo non determina oneri di natura finanziaria a carico di Regione Lombardia;

• provvedere, contestualmente alla data di adozione del pre-sente atto, alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013;

Atteso che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, comma 3, della legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 la presente deliberazione:

• verrà trasmessa in copia al Consiglio regionale;

• verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lom-bardia;

Richiamata la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

Vagliate ed assunte come proprie le suddette motivazioni;A votazione unanime espressa nelle forme di legge

DELIBERAper le motivazioni espresse nelle premesse del presente prov-

vedimento, che qui s’intendono integralmente riportate:1. di aderire alla proposta di Accordo di Programma promos-

so dal Sindaco del Comune di Meda  (MB), ai sensi dell’art.6, comma 12, della l.r.2/2003 e dell’art.34 del d.lgs. 267/2000, fi-nalizzato all’attuazione del piano attuativo «Area ex Medaspan» (AT1) in variante al PGT;

2. di stabilire la partecipazione della Regione alla Conferenza dei rappresentanti delle amministrazioni interessate alla con-clusione dell’Accordo di Programma di cui all’art.34 del d.lgs. 267/2000, dando atto che:

• il coordinamento di tutta l’attività di concertazione, prepa-ratoria ed istruttoria, necessaria alla sottoscrizione dell’Ac-cordo di Programma, è assunto dal Comune di Meda (MB) in quanto soggetto promotore;

• l’Accordo di Programma in argomento dovrà essere defini-to entro il 31 marzo 2017;

3. di dare atto che i soggetti interessati al perfezionamento dell’Accordo di Programma sono:

• Regione Lombardia;

• Comune di Meda (MB);con l’adesione della società Pabel s.p.a., proprietaria delle aree;

4. di dare atto che il presente atto non comporta oneri a cari-co del bilancio regionale;

5. di trasmettere copia della presente deliberazione al Consi-glio regionale ai sensi dell’art.6 comma 3 della l.r. 14 marzo 2003 n. 2;

6. di attestare che, contestualmente alla data di adozione del-la presente deliberazione, si provvede alla pubblicazione di cui all’art. 23 del d.lgs. 33/2013;

7. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6, comma 3, della legge regionale 14 marzo 2003 n. 2.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 7 –

D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5874Determinazioni in merito alla destinazione della quota di riserva delle risorse per ammortizzatori in deroga ex comma 6 bis art. 44 del d.lgs. 148/2015

LA GIUNTA REGIONALEVISTI:

• il decreto legislativo 14 settembre 2015, n.148, recante «Di-sposizioni per il riordino della normativa in materia di am-mortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in at-tuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183;

• il decreto legislativo 24 settembre 2016, n.185 che ha ap-portato modifiche al sopracitato decreto legislativo;

• il decreto legislativo 14 settembre 2015, n.150, recante «Di-sposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e politiche attive ai sensi dell’art. 1 comma 3 della legge 10 dicembre 2014, n.183;

Visti:

• la legge regionale del 28 settembre 2006 , n.22 »Il mercato del lavoro in Lombardia» e successive modifiche e integra-zioni;

• il Programma regionale di sviluppo della X Legislatura, ap-provato con d.c.r. n. X/78 del 9 luglio 2013;

Visti :

• il programma operativo nazionale della Garanzia Giovani in Italia approvato con decisione C(2014)4969 del 11 luglio 2014;

• la d.g.r. X/1761 8 maggio 2014 «determinazione in merito alla convenzione tra Regione Lombardia e Ministero del la-voro e delle politiche sociali - direzione generale per le poli-tiche attive e passive del lavoro per l’attuazione della inizia-tiva europea per l’occupazione dei giovani - e ss.cc.mm.;

• la d.g.r. X/1889 del 30 maggio 2014 «Approvazione del pia-no esecutivo regionale di attuazione della garanzia per i giovani»;

• la d.g.r. X/1983 del 20 giugno 2014 «Determinazioni in ordi-ne all’attuazione della Garanzia per i Giovani e modifiche delle modalità operative di Dote Unica Lavoro di cui alla d.g.r. X/748 del 4 ottobre 2013»;

• il d.d.g. n. 9619 del 16 ottobre 2014 «Piano esecutivo regio-nale di attuazione della garanzia per i giovani in Lombardia - Avviso per i giovani inoccupati e disoccupati di età com-presa fra i 15 e 29 anni che non rientrano in un percorso di istruzione o formazione» e successive modifiche;

Visto l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli ammortiz-zatori sociali in deroga in Lombardia - anno 2016 sottoscritto tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde il 12 gennaio 2016;

Richiamato il d.lgs. 14 settembre 2015 n.148 che, all’art. 44 comma 6, prevede che le Regioni e le Province autonome pos-sano disporre la concessione dei trattamenti di integrazione sa-lariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del d.i. 1° agosto 2014, n. 83473, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite (d’ora innanzi «quota di riserva»); tale previsione è stata confermata dalla legge 28 di-cembre 2015, n.208 anche per il 2016;

Vista la modifica al sopracitato decreto legislativo introdotta dal comma 1 lettera f) dell’art. 2 del citato d.lgs. 24 settembre 2016, n. 185, il quale innalza il tetto disponibile per la quota di riserva, prevedendo in particolare che:

• le Regioni e le Province autonome possano disporre, nell’anno 2016, in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 1° agosto 2014, n. 83473, l’utilizzo delle risorse ad esse attri-buite in misura non superiore al 50 per cento delle risorse assegnate;

• nella determinazione di detta quota di riserva possano es-sere utilizzate le risorse assegnate dallo Stato alla Regione negli anni 2014 - 2015 e 2016, con esclusione delle risorse già oggetto di decretazione;

• è prevista la facoltà per le Regioni di destinare tali risorse, oltre che agli ammortizzatori in deroga, anche ad azioni di politica attiva del lavoro;

Vista la circolare attuativa del Ministero del Lavoro e delle Po-litiche sociali del 4 novembre 2016 che specifica i criteri per l’uti-lizzo delle risorse in deroga a seguito a delle modifiche introdot-te dal citato d.lgs. n. 185/2016, con riferimento alla decorrenza e ai termini dei trattamenti ammessi al finanziamento e ai tempi di decretazione delle concessioni, in particolare:

• le aziende interessate potranno beneficiare di ulteriori pe-riodi di cassa integrazione a valere sulle eventuali risorse rese disponibili, anche per periodi del 2017, ma solo per eventi che abbiano avuto inizio nel 2016;

• per finalizzare tali risorse ad azioni di politica attiva del la-voro è necessario che le stesse abbiano inizio entro il 2016;

inoltre, ai fini della determinazione delle risorse disponibili, è pre-visto che:

• le Regioni possono disporre delle risorse ad esse assegnate dai provvedimenti emanati per gli anni 2014, 2015 e 2016, con esclusione delle risorse già oggetto di decretazione, a chiusura di tutte le situazioni ancora pendenti, indipenden-temente dall’anno di finanziamento di riferimento, seguen-do l’ordine cronologico degli interventi concessi;

• l’INPS è autorizzato ad erogare i trattamenti solo a seguito dell’adozione, da parte delle Regioni, dei decreti di conces-sione relativi ai periodi anteriori al 2016 da adottarsi entro e non oltre il 30 novembre 2016;

Atteso che, dai dati di monitoraggio risultanti dalla banca da-ti percettori INPS riferiti alle erogazioni, ed effettuata una ricogni-zione delle erogazioni stimabili riferite ai procedimenti non anco-ra conclusi o da perfezionare:

• secondo una stima prudenziale, risultano stimate economie a disposizione della Regione Lombardia per un ammontare di circa 50 milioni;tale importo potrà risultare superiore nel caso di applicazione di una diversa modalità di calcolo;

• il criterio di calcolo è attualmente oggetto di verifica con il Ministero in sede di tavolo tecnico delle Regioni;

• al fine di utilizzare tali risorse è comunque necessario com-pletare le decretazioni in sospeso riferite alle annualità 2014 e 2015 fra cui oltre 200 domande già autorizzate, sospese a seguito di controlli successivi operati dal sistema INPS, at-tualmente in attesa di rettifica per il mancato utilizzo degli strumenti ordinari di flessibilità, per un ammontare di circa 3 milioni;

Atteso che il programma di Garanzia Giovani, di cui all’avviso di Regione Lombardia, prevede misure di politica attiva rivolte ai giovani fino ai 29 anni;

Considerato opportuno dare continuità al Programma di Ga-ranzia Giovani mantenendo attive tutte le misure previste;

Atteso che la Regione e le parti sociali, a seguito dell’entrata in vigore de d.lgs. 24 settembre 2016, n.  185, in sede di Sotto-commissione Ammortizzatori sociali in deroga, hanno condiviso, compatibilmente con i vincoli e i criteri previsti dalla circolare ministeriale, le priorità di intervento rivolte alle aziende per l’ac-cesso alla quota di riserva, sottoscrivendo i due documenti (al-legato B al presente provvedimento), che costituiscono adden-dum all’Accordo Quadro Ammortizzatori in deroga 2016, nello specifico:

• addendum sottoscritto il 27 ottobre 2016;

• addendum sottoscritto il 21 novembre 2016, successiva-mente alla sopracitata circolare ministeriale;

Preso atto delle valutazioni condivise in sede di Sottocommis-sione Ammortizzatori sociali in deroga, in ordine alle priorità di intervento, le quali comportano una spesa che potrà incidere sulla quota di riserva per un ammontare indicativo di euro 30 milioni;

Considerato che è obiettivo prioritario dell’Amministrazione sostenere l’occupazione attraverso interventi mirati a contenere il generarsi di situazioni di inattività, sia nei contesti di crisi, sia nelle fasi di ingresso nel mercato del lavoro;

Considerato altresì, al fine di consentire all’INPS di erogare i trattamenti a valere sull’intera quota di riserva disponibile, che vi è l’interesse pubblico a completare tutte le decretazioni 2014 e 2015 entro il 30 novembre 2016; fra i criteri derogabili nell’abito della quota di riserva, possono rientrare anche quelli riferiti all’u-tilizzo preventivo di ferie e permessi;

Ritenuto di destinare la quota di riserva ex art.44 comma 6 bis del d.lgs. 148/2015, da determinarsi con i criteri fissati della circolare ministeriale e le modalità di calcolo che saranno con-fermate dal Ministero:

• per un importo indicativo quantificabile ad oggi in 30 Mi-lioni per i trattamenti di cassa integrazione guadagni in deroga individuati insieme alle parti sociali parti sociali, descritti negli addendum all’Accordo Quadro 2016 allegati al presente provvedimento, fatte salve fin d’ora ulteriori inte-grazioni che potranno derivare a seguito delle successive disposizioni del Ministero e dell’INPS;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 8 – Bollettino Ufficiale

• per la quota rimanente a seguito della determinazione dell’ammontare a disposizione, per il finanziamento regio-nale del programma di Garanzia Giovani, dandone comu-nicazione al Ministero del lavoro come previsto dalla circo-lare ministeriale 4 novembre 2016;

Ritenuto inoltre:

• di disporre che le domande riferite ai periodi 2014 e 2015, già autorizzate e attualmente sospese per il mancato uti-lizzo degli strumenti ordinari di flessibilità, non ancora ret-tificate, vengano ritrasmesse all’INPS entro i termini del 30 novembre 2016, autorizzando il relativo finanziamento in de-roga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 1° agosto 2014, n. 83473;

• di dare mandato alla direzione generale competente di comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la quota da destinare al programma di Garanzia Giovani compatibilmente con le disponibilità finanziarie complessi-ve, e di adottare ogni successivo atto che si renderà neces-sario per attuare il presente provvedimento;

per le ragioni espresse in premessa, all’unanimità dei voti;DELIBERA

1. di destinare la quota di riserva ex art.44 comma 6 bis del d.lgs. 148/2015, da determinarsi con i criteri fissati della circolare ministeriale e le modalità di calcolo che saranno confermate dal Ministero:

• per un importo indicativo quantificabile ad oggi in 30 Mi-lioni per i trattamenti di cassa integrazione guadagni in deroga individuati insieme alle parti sociali, descritti negli addendum all’Accordo Quadro 2016 allegati al presente provvedimento, fatte salve fin d’ora ulteriori integrazioni che potranno derivare a seguito delle successive disposizioni del Ministero e dell’INPS;

• per la quota rimanente a seguito della determinazione dell’ammontare a disposizione, per il finanziamento regio-nale del programma di Garanzia Giovani, dandone comu-nicazione al Ministero del lavoro come previsto dalla circo-lare ministeriale 4 novembre 2016;

2. di disporre che le domande riferite ai periodi 2014 e 2015, già autorizzate e attualmente sospese per il mancato utilizzo de-gli strumenti ordinari di flessibilità, non ancora rettificate, venga-no ritrasmesse all’INPS entro i termini del 30 novembre 2016, au-torizzando il relativo finanziamento in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 1° agosto 2014, n. 83473;

3. di dare mandato alla direzione generale competente di comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la quota da destinare al programma di Garanzia Giovani compa-tibilmente con le disponibilità finanziarie complessive e di adot-tare ogni successivo atto che si renderà necessario per attuare il presente provvedimento;

4. di dare atto che il presente provvedimento viene pubblicato sul BURL.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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ALLEGATO 1

ADDENDUM ALL’ACCORDO QUADRO AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2016

SOTTOSCRITTO IL 27 ottobre 2016

Utilizzo della flessibilità del 50% ex art. 44, comma 6, del D.lgs. n. 148/2015 modificato dall’art. 2 comma 1 lett. f) punto 1 del D.lgs. 24 settembre 2016, n. 185

VISTI:

− l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia - anno 2016 sottoscritto tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde il 12 gennaio 2016;

− l’art. 44, comma 6, del D.lgs. 14 settembre 2015 n.148 che prevede, per l’anno 2015, che le Regioni e le Province autonome possano disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del D.I. 1° agosto 2014, n. 83473, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite;

− l’art. 1, comma 304, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 che, tra l’altro, per l’anno 2016, prevede che le Regioni e le Province autonome possano disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del citato decreto n. 83473/14, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite;

VISTO in particolare l’art. 2 comma 1 lett. f) punto 1 del D.lgs. 24 settembre 2016, n. 185, il quale stabilisce che le Regioni e le Province autonome possano disporre, nell’anno 2016, l’utilizzo delle risorse ad esse attribuite in misura non superiore al 50 per cento delle risor-se assegnate, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 1° agosto 2014, n. 83473;

CONSIDERATO che:

il disposto di legge sopra citato prevede che nella determinazione della quota di riserva possano essere utilizzate le risorse assegnate dallo Stato alla Regione negli anni 2014 - 2015 e 2016 con esclusione delle risorse già oggetto di decretazione;

la possibilità di ampliare la quota di riserva fino ad un massimo del 50% delle risorse assegnate per i trattamenti di integra-zione salariale e di mobilità in deroga 2016 è comunque condizionata alla disponibilità effettiva delle risorse finanziarie resi-due attribuite alla Regione Lombardia; a tale scopo, INPS e Regione Lombardia stanno elaborando una stima delle risorse finanziarie attualmente disponibili al netto delle domande ancora da decretare e di ogni altro accantonamento necessario al fine di assicurare la copertura finanziaria;

l’Accordo Quadro 2016, nell’ambito della c.d. “riserva” del 5%, già individua come destinatari i lavoratori dipendenti da dato-ri di lavoro non imprenditori e gli apprendisti che, ai sensi della normativa vigente, siano esclusi da programmi di intervento di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro utilizzati dagli altri lavoratori della stessa unità operativa, preveden-do la cassa in deroga per gli apprendisti stessi oltre i 3 mesi di durata massima nel corso dell’anno 2016 e fino al limite dei programmi di cui sopra;

Tutto ciò premesso

Le parti convengono di ricorrere all’utilizzo della quota di “riserva” prevista dall’art. 2 comma 1 lett. f) punto 1 del D.lgs. 24 settembre 2016, n. 185, fino ad un massimo del 50% delle risorse finanziarie che saranno effettivamente disponibili prioritariamente per consentire l’accesso ai trattamenti di integrazione salariale in deroga da parte delle seguenti tipologie, ad integrazione di quelle già individuate nel citato Accordo Quadro:

a) Aziende che, a seguito dei controlli operati da INPS successivamente alla decretazione, risultano con matricole sospese o cessate;

b) Aziende che hanno presentato la domanda oltre il termine dei 20 giorni e oltre il periodo di CIGD richiesto, in presenza di giorni decretabili al netto delle decurtazioni operate in base all’art. 2 comma 7 del D.I. n. 83473/14;

c) Aziende, ivi comprese le aziende in procedura concorsuale o in liquidazione, che non siano in grado di documentare espressamente la certezza della continuità aziendale ed occupazionale, ma per le quali sia evidenziata (e comprovabile) la continuazione di azioni concrete volte a perseguirle, attraverso la cessione, anche parziale, dell’azienda o di affitto a terzi dell’azienda o di rami di essa.

Le aziende di cui alla lett. c) dovranno dichiarare sotto la propria responsabilità di non essere in condizione di accedere a nessuno degli ammortizzatori sociali previsti in via ordinaria dal D.lgs. n. 148/15 e produrre la documentazione relativa a bandi attivati per la cessione o per l’affitto dell’azienda condizionati al mantenimento dei rapporti di lavoro con il personale in forza.

La decorrenza del periodo di CIGD richiesto e autorizzato non potrà, in alcun caso, essere antecedente alla data di sottoscrizione del presente Addendum né il termine superare la data del 31 dicembre 2016.

Inoltre, nei casi di istanze di aziende di cui alla lett. c), la consultazione sindacale dovrà concludersi con l’esame congiunto in sede pubblica presso l’Agenzia Regionale per l’Istruzione Formazione e Lavoro (A.R.I.F.L.), ufficio competente individuato dalla Regione Lombardia per l’esame congiunto della situazione aziendale.

In tal caso, il datore di lavoro potrà procedere alla sospensione dei lavoratori a partire dalla data dell’esame congiunto.

L’esame congiunto andrà chiesto ad A.R.I.F.L. al seguente indirizzo pec: [email protected].

Si esclude fin d’ora il concorso di risorse regionali per la copertura dei trattamenti per le domande che non potranno essere autoriz-zate seguendo l’ordine di priorità sopra richiamato, nello stanziamento del 50% disposto dall’art. 44, comma 6, del D.lgs. n. 148/2015 modificato dall’art. 2 comma 1 lett. f) punto 1 del D.lgs. 24 settembre 2016, n. 185.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 10 – Bollettino Ufficiale

Le parti concordano che, a seguito della determinazione delle risorse disponibili e della definizione più precisa del contesto normativo in cui è possibile applicare la quota di riserva fino al 50%, verranno esaminate le condizioni per estendere il presente addendum ad ulteriori casistiche.

Milano, 27 ottobre 2016

Letto, confermato e sottoscritto

Regione Lombardia _________________________________

Per ANMIC _________________________________

Per ANMIL __________________________________

Per CLAAI - Federazione Regionale Lombarda delle Associazioni Artigiane __________________________________

Per CNA Lombardia __________________________________

Per Compagnia delle Opere _________________________________ Per Confagricoltura Lombardia _________________________________ Per Confapindustria Lombardia ________________________________

Per Confartigianato Lombardia ________________________________

Per Confcommercio Lombardia – Imprese per l’Italia _______________________________

Per Confcooperative Lombardia ________________________________

Per Confesercenti Lombardia ________________________________

Per Confindustria Lombardia ________________________________

Per Federazione Regionale Coltivatori diretti ________________________________

Per Legacoop Lombardia ________________________________

Per CGIL ________________________________

Per CISL ________________________________

Per UIL ________________________________

Per UGL ________________________________ Per CISAL ________________________________

Per CONFSAL ________________________________

Consigliera Regionale ________________________________

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 11 –

ALLEGATO 2

SECONDO ADDENDUM ALL’ACCORDO QUADRO AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA 2016SOTTOSCRITTO IL 21 NOVEMBRE 2016

Utilizzo della riserva del 50% ex art. 44, comma 6-bis, del D.lgs. n. 148/2015 modificato dall’art. 2 comma 1 lett. f) punto 1 del D.lgs. 24 settembre 2016, n. 185

VISTI:

− l’art. 44, comma 6, del D.lgs. 14 settembre 2015 n.148 che prevede, per l’anno 2015, che le Regioni e le Province autonome possano disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del D.I. 1° agosto 2014, n.83473, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite;

− l’art. 1, comma 304, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 che, tra l’altro, per l’anno 2016, prevede che le Regioni e le Province autonome possano disporre la concessione dei trattamenti di integrazione salariale e di mobilità, anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del citato decreto n. 83473/14, in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite;

− l’Accordo Quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Lombardia - anno 2016 sottoscritto tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde il 12 gennaio 2016;

− l’Addendum all’Accordo Quadro ammortizzatori sociali in deroga 2016 sottoscritto il 27 ottobre 2016;

VISTI, in particolare:

− l’art. 44, comma 6-bis, del D.lgs. n. 148/2015 modificato dall’art. 2 comma 1 lett. f) punto 1 del D.lgs. 24 settembre 2016, n. 185, il quale stabilisce che le Regioni e le Province autonome possano disporre, nell’anno 2016, l’utilizzo delle risorse ad esse attri-buite in misura non superiore al 50 per cento delle risorse assegnate, con riferimento ai trattamenti di integrazione salariale e di mobilità anche in deroga ai criteri di cui agli articoli 2 e 3 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 1° agosto 2014, n. 83473 e che, in alternativa, abbiano facoltà di destinare le risorse di cui sopra ad azioni di politica attiva del lavoro;

− la Circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 34 del 4 novembre 2016;

CONSIDERATO che:

il disposto di legge sopra citato prevede che nella determinazione della quota di riserva possano essere utilizzate le risorse assegnate dallo Stato alla Regione negli anni 2014, 2015 e 2016 con esclusione delle risorse già oggetto di decretazione;

la possibilità di ampliare la quota di riserva fino ad un massimo del 50% delle risorse assegnate per i trattamenti di integra-zione salariale in deroga 2016 è comunque condizionata alla disponibilità effettiva delle risorse finanziarie residue attribuite alla Regione Lombardia;

a tale scopo, Regione Lombardia ha elaborato una stima delle risorse finanziarie attualmente disponibili partendo dai dati rilevabili dalla scheda di monitoraggio degli ammortizzatori sociali in deroga presente nella banca dati percettori INPS alla data del 13/11/2016 tenendo in considerazione i seguenti elementi:

o le risorse finanziarie complessivamente assegnate alla Regione nel triennio 2014, 2015 e 2016;

o l’individuazione, riguardo a ciascuna annualità, della quota del 50% quale tetto per la riserva di cui al citato art. 44, comma 6-bis, del D.lgs. n. 148/2015 e succ. mod.;

o la decurtazione delle somme relative ai trattamenti già erogati dall’INPS o ancora da erogare sulla base delle domande decretate;

o l’accantonamento di una quota relativa alle istanze per le quali è necessario emanare i provvedimenti concessori;

o le risorse necessarie per le azioni di politica attiva;

alla data del 13/11/2016 la stima delle risorse destinabili alla riserva del 50% per gli ammortizzatori sociali in deroga di cui al citato art. 44, comma 6-bis, del D.lgs. n. 148/2015 e succ. mod. è di € 30.000.000;

l’Accordo Quadro 2016, nell’ambito della c.d. riserva del 5%, già individua come destinatari i lavoratori dipendenti da datori di lavoro non imprenditori e gli apprendisti che, ai sensi della normativa vigente, siano esclusi da programmi di intervento di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro utilizzati dagli altri lavoratori della stessa unità operativa, prevedendo la cassa in deroga per gli apprendisti stessi oltre i 3 mesi di durata massima nel corso dell’anno 2016 e fino al limite dei programmi di cui sopra;

l’Addendum all’Accordo Quadro ammortizzatori sociali in deroga 2016 sottoscritto il 27 ottobre 2016 individua ulteriori tipo-logie di destinatari; lo stesso è sostituito integralmente dal presente Addendum, fatti salvi gli effetti prodotti alla data odierna;

Tutto ciò premesso

Le parti convengono di ricorrere all’utilizzo della quota di riserva prevista dall’art. 44, comma 6-bis, del D.lgs. n. 148/2015 e succ. mod. per un importo non superiore alle risorse finanziarie che saranno effettivamente disponibili, prioritariamente per consentire l’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni in Deroga (CIGD) da parte delle seguenti tipologie di aziende:

a) Aziende che, a seguito dei controlli operati da INPS successivamente alla decretazione, risultano con matricole sospese o cessate;

b) Aziende che hanno presentato la domanda oltre il termine dei 20 giorni e oltre il periodo di CIGD richiesto, in presenza di giorni decretabili al netto delle decurtazioni operate in base all’art. 2 comma 7 del D.I. n. 83473/14;

c) Aziende, ivi comprese le aziende in procedura concorsuale o in liquidazione, che non siano in grado di documentare espressamente la certezza della continuità aziendale ed occupazionale, ma per le quali sia evidenziata (e comprovabile) la continuazione di azioni concrete volte a perseguirle, anche attraverso la cessione o l’affitto a terzi dell’azienda o di rami di essa;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 12 – Bollettino Ufficiale

d) Aziende con un numero di addetti non superiore alle 5 unità che siano escluse dalla possibilità di accesso ai trattamenti di CIGO/CIGS;

e) Aziende con un numero di addetti superiore alle 5 unità che abbiano già utilizzato un massimo di 91 giorni di CIGD nel 2016 e siano escluse dalla possibilità di accesso ai trattamenti di CIGO/CIGS;

Per le tipologie c) e d) il periodo di CIGD autorizzato dovrà avere inizio nell’anno 2016, potrà protrarsi nell’anno 2017 senza possibilità di frazionamento e non potrà eccedere le seguenti durate complessive:

1. Per la tipologia c) un periodo massimo di 6 mesi (pari a 182 giorni) comprensivo dei periodi richiesti/autorizzati anno 2016;

2. Per la tipologia d) un periodo massimo di 6 mesi (pari a 182 giorni) comprensivo dei periodi richiesti/autorizzati anno 2016;

Per la tipologia e) sarà possibile richiedere un periodo aggiuntivo fruibile entro il 30 dicembre 2016.

Le aziende di cui alla tipologia c) dovranno produrre la documentazione relativa ad azioni attivate per la cessione o per l’affitto, anche parziale, dell’azienda condizionati al mantenimento dei rapporti di lavoro con il personale in forza.

Inoltre, nei casi di istanze di aziende di cui alla tipologia c), la consultazione sindacale dovrà concludersi con l’esame congiunto in sede pubblica presso l’Agenzia Regionale per l’Istruzione Formazione e Lavoro (ARIFL), ufficio competente individuato dalla Regione Lombardia per l’esame congiunto della situazione aziendale.

In tal caso il datore di lavoro potrà procedere alla sospensione dei lavoratori a partire dalla data dell’esame congiunto.

Nel caso di aziende di tipologia c) che abbiano precedentemente concluso la consultazione sindacale in sede pubblica prevista nell’Addendum sottoscritto il 27 ottobre 2016 ed intendano avvalersi delle nuove possibilità disposte dal presente Addendum dovrà essere richiesto un nuovo esame congiunto in sede pubblica.

L’esame congiunto andrà chiesto ad ARIFL al seguente indirizzo PEC: [email protected].

Gli accordi di CIGD stipulati in sede sindacale ai sensi del presente Addendum non possono essere sottoscritti né prevedere una decorrenza del trattamento in data antecedente alla data di sottoscrizione dell’Addendum medesimo.

Per quanto non disciplinato dal presente Addendum restano in essere tutti i criteri previsti nell’Accordo Quadro ammortizzatori sociali in deroga 2016.

La Regione comunicherà, attraverso i canali istituzionali, la modalità con cui dovranno essere presentate le domande per i trattamenti finanziabili a seguito del presente Addendum.

Non è prevista alcuna estensione delle possibilità di accesso alla mobilità in deroga rispetto a quelle già previste nell’Accordo Quadro 2016 sottoscritto tra Regione Lombardia e Parti Sociali lombarde il 12 gennaio 2016.

Le autorizzazioni inerenti alla concessione della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga saranno emesse nei limiti delle risorse finan-ziarie disponibili.

Si esclude fin d’ora il concorso di risorse regionali per la copertura dei trattamenti per le domande che non potranno essere autoriz-zate nel limite del 50 % delle risorse attribuite dallo Stato secondo quanto disposto dall’art. 44, comma 6-bis, del D.lgs. n. 148/2015 e succ. mod.

Entro il 16 dicembre 2016 le parti verificheranno la possibilità di utilizzare, anche per il 2017, l’opzione fra prestazione dei Fondi di soli-darietà e CIGD.

Milano, 21 novembre 2016

Letto, confermato e sottoscritto

Regione Lombardia _________________________________

Per ANMIC _________________________________

Per ANMIL __________________________________

Per CLAAI - Federazione Regionale Lombarda delle Associazioni Artigiane __________________________________

Per CNA Lombardia __________________________________

Per Compagnia delle Opere _________________________________

Per Confagricoltura Lombardia _________________________________

Per Confapindustria Lombardia ________________________________

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 13 –

Per Confartigianato Lombardia ________________________________

Per Confcommercio Lombardia – Imprese per l’Italia _______________________________

Per Confcooperative Lombardia ________________________________

Per Confesercenti Lombardia ________________________________

Per Confindustria Lombardia ________________________________

Per Federazione Regionale Coltivatori diretti ________________________________

Per Legacoop Lombardia ________________________________

Per CGIL ________________________________

Per CISL ________________________________

Per UIL ________________________________

Per UGL ________________________________ Per CISAL ________________________________

Per CONFSAL ________________________________

Consigliera Regionale ________________________________

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 14 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5883Determinazione in ordine all’attuazione del progetto denominato «Alpfoodway: a Cross-Disciplinary, Transnational and Participative Approach to Alpine Food Cultural Heritage» – Programma europeo «Interreg Alpine Space – Cooperation programme 2014 – 2020»

LA GIUNTA REGIONALE Visti:

• Il programma transnazionale di «Cooperazione Territoriale Europea» «Interreg Alpine Space – Cooperation Program-me 2014-2020», approvato dalla Commissione europea con Decisione CE (2014) 10145 del 17 dicembre 2014 e finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per l’85% e per il rimanente 15% da fondi nazionali, pubblici o privati;

• La pubblicazione sul sito internet del programma del do-cumento «Terms of Reference (ToR)» con gli estremi della seconda Call per la presentazione di proposte progettuali con procedura a due step, secondo le seguenti scadenze: primo step tramite «Expression of Interest» dal 26 febbraio all’8 aprile 2016 e secondo step tramite «Application Form» dal 7 giugno al 5 agosto 2016;

• La d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013 «Strategia regionale per l’accesso ai programmi a gestione diretta della UE per il periodo 2014-2020: priorità programmatiche, definizione delle proposte progettuali e disciplina per l’accesso al fon-do di cui all’art. 27, c. 10 della l.r. 35/97»;

• Il d.d.c. n. 884 del 10 febbraio 2014 di costituzione del Grup-po per la Progettazione Europea (GPE) in attuazione della sopra citata d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013;

Preso atto che:

• la d.g. culture, identità e autonomie ha ritenuto di presen-tare il progetto: «AlpFoodway: a cross-disciplinary, transna-tional and participative approach to Alpine food cultural heritage» nell’ambito del Programma Europeo «Interreg Alpine Space – Cooperation Programme 2014-2020», come riportato nella scheda allegato A parte integrante e sostan-ziale alla presente deliberazione;

• che il progetto, richiamato al punto precedente, vede Polo Poschiavo (Cantone Grigioni – CH) in qualità di Lead Part-ner, Regione Lombardia in qualità di ERDF Lead Partner, che il partenariato è costituito da:

− Comunità Montana di Valle Camonica (Italia); − Rra Severne Primorske d.o.o. Nova Gorica (Slovenija); − Znanstvenoraziskov center slovenske akademije znano-sti in umetnosti (Slovenija);

− Tsm – Trentino School of Management (Italia); − Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autono-ma Valle d’Aosta – Bureau Régional Ethnologie e Lin-guistique – BREL – (Italia);

− Syndicat Mixte du Parc naturel régional du Massif des Bauges (France);

− Association Groupe Kedge Business School (France); − Razvojna agencija Zgornje Gorenjske (Slovenija); − Associazione Dislivelli (Italia); − Hochschule fur angewandte Wissenschaften Munchen (Deutschland);

− Universitaet Innsbruck (Osterreich); − Centre Régional D’études Des Populations Alpines (Svizzera);

• e che sono coinvolti in qualità di Osservatori n. 39 soggetti;Richiamato l’art. 5, comma 4 del d.d.g. n. 884 del 10 febbra-

io 2014 «Costituzione del Gruppo per la Progettazione Europea (GPE) in attuazione della d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013» che stabilisce che «le proposte progettuali per le quali si preve-de una partecipazione di Regione Lombardia in qualità di ca-pofila o partner dovranno essere presentate al GPE a firma del direttore generale o centrale competente entro il termine di 20 giorni lavorativi dalla scadenza della call di riferimento, utilizzan-do la specifica modulistica validata dal GPE»;

Verificato che:

• il direttore generale della d.g. culture, identità e autonomie ha sottoposto la scheda relativa alla proposta progettua-le «AlpFoodway» al Gruppo per la Progettazione Europea (GPE);

in data 24 marzo 2016  il GPE ha espresso parere favorevole rispetto alla candidatura della proposta progettuale;

• in data 9 giugno 2016 a seguito della Candidatura dell’Ex-pression of Interest, del Progetto «AlpFoodway», il Segretaria-to Congiunto (JS) del Programma ha dato comunicazione al capofila di aver superato con esito positivo il primo step;

• in data 5 agosto 2016 il Capofila del progetto, Polo Poschia-vo (CH), tenendo in considerazione le osservazioni perve-nute dal JS, ha provveduto a trasmettere il progetto «AlpFo-odway», secondo le modalità previste dal Programmal;

• il Segretario Congiunto (JS) del Programma Europeo «Inter-reg Alpine Space Cooperation Programme 2014-2020, in data 26 ottobre 2016 ha inviato al Capofila, Polo Poschia-vo (CH), comunicazione in merito all’ammissione e succes-siva contrattualizzazione del progetto «AlpFoodway: a cross- disciplinary, transnational and participative approach to Alpine food cultural heritage»;

Rilevato che il budget complessivo del progetto approvato ammonta a € 2.540.566,15 così determinato:

• € 1.923.130,22 quota di finanziamento europeo FESR (85% del totale) per i partner UE;

• € 617.435,93 quota di cofinanziamento a carico di ciascun partner (15% del totale per i partner EU, 100% per i part-ners svizzeri); secondo la ripartizione riportata nella scheda progetto – Allegato A – che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Considerato che la realizzazione del progetto «AlpFoodway: a cross-disciplinary, transnational and participative approach to Alpine food cultural heritage» prevede un importo complessi-vo gestito da Regione Lombardia pari a € 420.000,00 derivante dalle seguenti quote:

• € 357.000,00 quale finanziamento a carico della Commis-sione Europea (85%) a valere sul Fondo Europeo di Svilup-po Regionale (FESR);

• € 63.000,00 quale cofinanziamento nazionale (15%) a va-lere sul Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (MEF-IGRUE);

Considerato che i capitoli di bilancio di entrata e spesa per la gestione dei fondi di cui sopra saranno istituiti successivamente con apposita variazione di bilancio nell’ esercizio 2017;

Dato atto che l’allegato 1 della suddetta d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013 prevede che «A seguito dell’approvazione del progetto da parte della Commissione Europea, e della successi-va fase di negoziazione, la direzione responsabile predispone gli atti con cui la Giunta regionale autorizza il direttore o i dirigenti responsabili del progetto alla contrattualizzazione», e che «Con lo stesso provvedimento la Giunta autorizza inoltre i Direttori o i di-rigenti responsabili a recepire, durante l’attuazione del progetto, eventuali modifiche e/o integrazioni che non comportino mo-difiche sostanziali agli obiettivi ed ai risultati attesi del progetto»;

Ritenuto di:

• confermare quale responsabile legale del progetto il diret-tore generale della d.g. culture, identità e autonomie o suo delegato e, quale responsabile amministrativo dello stesso, il dirigente della struttura patrimonio culturale e imprese culturali;

• autorizzare il dirigente della struttura patrimonio culturale e imprese culturali della d.g. culture, identità e autonomie, durante l’attuazione del progetto, ad eventuali modifiche e/o integrazioni proposte dagli Organismi di gestione del Programma e/o dallo Steering Committee del Progetto che non comportino modifiche sostanziali agli obiettivi e ai risul-tati attesi del Progetto stesso;

Vagliate ed assunte come proprie le predette determinazioni;A voti unanimi espressi nelle forme di legge;

DELIBERAper le motivazioni espresse nelle premesse del presente prov-

vedimento che qui si intendono integralmente riportate:1. di attuare in qualità di capofila ERDF il progetto: «AlpFo-

odway: a cross- disciplinary, transnational and participative approach to Alpine food cultural heritage» nell’ambito del Pro-gramma Europeo «Interreg alpine Space – Cooperation Pro-gramme 2014 – 2020», così come riportato nella scheda allega-to A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

2. di dare atto che la quota in capo a Regione Lombardia, per la realizzazione del progetto «AlpFoodway: a cross-discipli-nary, transnational and participative approach to Alpine food

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 15 –

cultural heritage» prevede un importo complessivo pari a € 420.000,00 derivante dalle seguenti quote:

• € 357.000,00 quale finanziamento a carico della Commis-sione Europea (85%) a valere sul Fondo Europeo di Svilup-po Regionale (FESR);

• € 63.000,00 quale cofinanziamento nazionale (15%) a va-lere sul Fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie (MEF-IGRUE); e che la Direzione competente procederà all’istituzione dei capitoli di bilancio dedicati all’attuazione del progetto con successiva apposita varia-zione di bilancio nell’esercizio 2017;

3. di confermare quale responsabile legale del progetto il di-rettore generale della d.g. culture, identità e autonomie, e quale responsabile amministrativo il dirigente della struttura patrimo-nio culturale e imprese culturali;

4. di autorizzare il dirigente della struttura patrimonio culturale e imprese culturali, durante l’attuazione del progetto, ad even-tuali modifiche e/o integrazioni proposte dalla Commissione Europea e/o dallo Steering Committee del Progetto che non comportino modifiche sostanziali agli obiettivi e ai risultati attesi del progetto stesso;

5. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL nonché sul sito web istituzionale di Regione Lombardia, in attuazione del d.lgs. n. 33/2013 e sul sito dedicato alla Program-mazione comunitaria (http://www.ue.regione.lombardia.it).

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 16 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

SCHEDA PROGETTO AlpFoodway Interreg Alpine Space 2014-2020

PARTE 1 - INFORMAZIONI RELATIVE AL PROGETTO

PROGRAMMA CTE PROGRAMMA EUROPEO “INTERREG ALPINE SPACE – COOPERATION PROGRAMME 2014 – 2020”

TITOLO PROGETTO ALPFOODWAY: A CROSS-DISCIPLINARY, TRANSNATIONAL AND PARTICIPATIVE AP-PROACH TO ALPINE FOOD CULTURAL HERITAGE

ACRONIMO AF

DESCRIZIONE SINTETICA DEL PROGETTO: mette in evidenza uno specifico elemento dell’identità alpina: il “patrimonio culturale ali-mentare” interpretato come un sistema dinamico che collega luoghi e paesaggi produttivi, riti e comportamenti sociali, strumenti e oggetti, saperi intangibili legati alla produzione, trasformazione, preparazione e consumo alimentare. Il patrimonio alimentare viene interpretato non solo attraverso i “prodotti” ma come motore per uno sviluppo economico sostenibile e innovativo, non delocalizza-bile, che investe su abilità, competenze, saperi tradizionali e sperimenta modelli innovativi di partecipazione attiva.In particolare, Regione Lombardia si occuperà della gestione complessiva del progetto in qualità di ERDF Lead partner, della rea-lizzare di un’ampia indagine sociale e culturale sulla catena dei valori connessi al patrimonio culturale alimentare alpino, dell’im-plementazione dell’inventario online dedicato al patrimonio intangibile alpino, della predisposizione della “Charta” dei valori e dell’organizzazione di un evento di rilievo internazionale a chiusura del Progetto.

Il progetto intende contribuire alla strategia EUSALP con particolare attenzione agli obiettivi dell’Azione 6 e dell’Azione 3.

Il progetto intende creare le condizioni per un’eventuale candidatura del “patrimonio culturale alpino” nelle Liste UNESCO relative al patrimonio immateriale dell’umanità.

PRIORITA’ DEL PROGRAMMA CTE 3. LIVEABLE ALPINE SPACE

OBIETTIVO SPECIFICO DEL PROGRAMMA CTE 3.1 Sustainably valorize Alpine space cultural and natural heritage

DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA’ WPM MANAGEMENT

T1. IDENTIFICATION & INVENTORY OF ALPINE FOOD INTANGIBLE CULTURAL HERITA-GE (ICH)a) Realizzare un’ampia indagine sociale e culturale sulla catena dei valori

connessi al patrimonio culturale alimentare alpino;b) Implementare un inventario online dedicato al patrimonio intangibile alpi-

no.

T2. IDENTIFICATION OF BEST PRACTICES IN THE COLLECTIVE COMMERCIAL VALORI-SATION OF ALPINE FOOD ICH

T3. PILOT CASES BASED ON KNOWLEDGE TRANSFERc) Riuso – reinvenzione di pratiche tradizionali; d) Salvaguardia di paesaggi produttivi; e) Pratiche collaborative e di cittadinanza attiva;f) Attività di formazione professionale e continua riferite a pratiche tradizionali,

filiere alimentari;g) Percorsi didattici, anche a valenza turistica;

T4. NETWORKING & AWARENESS h) Creazione di un network tematico costituito da: un Osservatorio degli sta-

keholders per l’identificazione dei bisogni e delle opportunità di sviluppo locale;

i) Atelier di Capacity Building;j) Cartha of Alpine Food ICH Values;k) International forum.

WPC. COMMUNICATION

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 17 – Bollettino Ufficiale

RISULTATI ATTESI - Indagine sulla catena dei valori alpini;- Sviluppo e gestione di un inventario online ad accesso libero;- Pubblicazione di un “vision paper” per il patrimonio immateriale alpino;- Mappa virtuale di luoghi, attori e pratiche relative al patrimonio culturale

alimentare alpino;- Linee guida per lo sviluppo di processi di salvaguardia partecipata dei pa-

trimoni;- Piano di gestione delle migliori pratiche di salvaguardia;- Sviluppo di offerte turistiche legate alla valorizzazione di pratiche e luoghi

della tradizione;- Riconoscimento delle competenze nell’ambito di percorsi formativi legati a

pratiche tradizionali;- Sviluppo di un percorso formativo riconosciuto a livello transnazionale;- Strumenti educativi, kit didattici per la promozione del patrimonio intangi-

bile delle Alpi;- Eventi ad alto impatto comunicativo per lo storytelling dei patrimoni culturali

immateriali alpini.DURATA DEL PROGETTO 36 mesi a partire dal 1 novembre 2016

BUDGET COMPLESSIVO 2.540.566,15

QUOTA PER REGIONE LOMBARDIA 420.000,00Quota ERDF 357.000,00Quota Public 63.000,00

CAPOFILA Polo Poschiavo (CH)Regione Lombardia (capofila ERDF) (Italia)

PARTNERS _ Comunità Montana di Valle Camonica (Italia);_ RRA Severne Primorske d.o.o. Nova Gorica (Slovenija);_ Znanstvenoraziskov center slovenske akademije znanosti in umetnosti (Slo-

venija);_ TSM – Trentino School of Management (Italia);_ Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta – Bu-

reau Régional Ethnologie e Linguistique -BREL (Italia);_ Syndicat Mixte du Parc naturel régional du Massif des Bauges (France);_ Association Groupe Kedge Business School (France);_ Razvojna agencija Zgornje Gorenjske (Slovenija);_ Associazione Dislivelli (Italia);_ Hochschule fur angewandte Wissenschaften Munchen (Deutschland);_ Universitaet Innsbruck (Osterreich);_ Centre régional d’études des populations alpines (Svizzera);_ 39 Osservatori.

PARTE 2 – INFORMAZIONI RELATIVE AL PROPONENTE

DIREZIONE GENERALE PROPONENTE DG Culture, Identità e Autonomie

RESPONSABILE LEGALE DEL PROGETTO Sabrina Sammuri

DIRIGENTE RESPONSABILE Benedetta Sevi

RESPONSABILE OPERATIVO Renata Meazza

OBIETTIVO PRS (codice e titolo) 130.1

SINERGIE CON ALTRE INIZIATIVE REGIONALI (even-tuali)NOTE

Data ultimo aggiornamento 26/10/2016

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Bollettino Ufficiale – 18 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

ALLEGATO B

Project budget summary ERDF/NON ERDF

Partner Partner abbreviat Country ERDF ERDF Co‐finPercentage Public contributioPrivate contributioTotal contribution2 ‐ Regione Lombardia  RL ‐ AESS ITALIA  357.000,00€           85,00 % 19,00 % 63.000,00€          0,00€                      63.000,00€             420.000,00€                       3 ‐ Comunità Montana di Valle Camonica CMVC ITALIA  102.000,00€           85,00 % 5,00 % 18.000,00€          0,00€                      18.000,00€             120.000,00€                       5 ‐ RRA Severne Primorske  d.o.o. Nova Gorica RDA of Northern PSLOVENIJA 93.500,00€             85,00 % 5,00 % 16.500,00€          0,00€                      16.500,00€             110.000,00€                       6 ‐ Znanstvenoraziskovalni center slovenske akademije znanosti in umetnosti ZRC SAZU SLOVENIJA 195.500,00€           85,00 % 10,00 % 34.500,00€          0,00€                      34.500,00€             230.000,00€                       7 ‐ TSM ‐Trentino School of Management  TSM ITALIA  102.000,00€           85,00 % 5,00 % 18.000,00€          0,00€                      18.000,00€             120.000,00€                       8 ‐ Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta – Bureau Régional Ethnologie et Linguistique (BREL). RAVA ‐ BREL ITALIA  170.000,00€           85,00 % 9,00 % 30.000,00€          0,00€                      30.000,00€             200.000,00€                       9 ‐ Syndicat Mixte du Parc naturel régional du Massif des Bauges PNRMB FRANCE 170.000,00€           85,00 % 9,00 % 30.000,00€          0,00€                      30.000,00€             200.000,00€                       10 ‐ Association Groupe Kedge Business School  KEDGE BS FRANCE 148.750,00€           85,00 % 8,00 % 0,00€                    26.250,00€            26.250,00€             175.000,00€                       11 ‐ Razvojna agencija Zgornje Gorenjske RAGOR SLOVENIJA 108.379,67€           85,00 % 6,00 % 19.125,83€          0,00€                      19.125,83€             127.505,50€                       12 ‐ Associazione Dislivelli Dislivelli ITALIA  102.000,00€           85,00 % 5,00 % 0,00€                    18.000,00€            18.000,00€             120.000,00€                       13 ‐ Hochschule für angewandte Wissenschaften München MUAS DEUTSCHLAND  195.500,00€           85,00 % 10,00 % 34.500,00€          0,00€                      34.500,00€             230.000,00€                       14 ‐ Universitaet Innsbruck UIBK ÖSTERREICH 178.500,55€           85,00 % 9,00 % 31.500,10€          0,00€                      31.500,10€             210.000,65€                       Total 1.923.130,22€       295.125,93€        44.250,00€           339.375,93€          2.262.506,15€                   

Partner Partner abbreviat Country Non‐ERDF Non‐ERDF CPercentage Public contributioPrivate contributioTotal contribution1 ‐ Polo Poschiavo PoP SCHWEIZ/SUISSE 0,00€                       0,00 % 100,00 % 230.000,00€        0,00€                      230.000,00€           230.000,00€                       4 ‐ Centre régional d’études des populations alpines  CREPA SCHWEIZ/SUISSE 0,00€                       0,00 % 100,00 % 48.060,00€          0,00€                      48.060,00€             48.060,00€                         Total 278.060,00€        278.060,00€          278.060,00€                      

ContributionTotal budget

Partner Programme co‐financing

Partner Programme co‐financing ContributionTotal budget

1

ALLEGATO B

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Bollettino Ufficiale – 19 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

ALLEGATO B

Project budget overview per partner per budget line

Partner Co‐financinStaff costs Office and adminiTravel and accoExternal expertise andEquipment InfrastructuTotal budget Net revenuTotal budget1 ‐ Polo Poschiavo Non‐ERDF 130.000,00€            0,00€                  9.000,00€      91.000,00€                 0,00€                  0,00€       230.000,00€     0,00€       230.000,00€            2 ‐ Regione Lombardia  ERDF 40.920,05€              6.137,95€          14.792,00€    349.750,00€               8.400,00€          0,00€       420.000,00€     0,00€       420.000,00€            

3 ‐ Comunità Montana di Valle Camonica ERDF 9.000,00€                 1.350,00€           4.500,00€       105.150,00€               0,00€                   0,00€        120.000,00€      0,00€        120.000,00€             4 ‐ Centre régional d’études des populations alpines  Non‐ERDF 25.800,00€               0,00€                   7.560,00€       14.700,00€                 0,00€                   0,00€        48.060,00€         0,00€        48.060,00€               5 ‐ RRA Severne Primorske  d.o.o. Nova Gorica ERDF 76.350,00€               11.452,50€         8.500,00€       13.697,50€                 0,00€                   0,00€        110.000,00€      0,00€        110.000,00€             

6 ‐ Znanstvenoraziskovalni center slovenske akademije znanosti in umetnosti ERDF 170.000,00€             25.500,00€         20.000,00€     14.500,00€                 0,00€                   0,00€        230.000,00€      0,00€        230.000,00€             

7 ‐ TSM ‐Trentino School of Management  ERDF 110.300,00€             0,00€                   8.500,00€       1.200,00€                   0,00€                   0,00€        120.000,00€      0,00€        120.000,00€             

8 ‐ Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta – Bureau Régional Ethnologie et Linguistique (BREL). ERDF 0,00€                         0,00€                   13.130,00€     186.870,00€               0,00€                   0,00€        200.000,00€      0,00€        200.000,00€             9 ‐ Syndicat Mixte du Parc naturel régional du Massif des Bauges ERDF 32.000,00€               4.800,00€           5.200,00€       158.000,00€               0,00€                   0,00€        200.000,00€      0,00€        200.000,00€             10 ‐ Association Groupe Kedge Business School  ERDF 105.610,00€             15.841,50€         23.240,00€     30.308,50€                 0,00€                   0,00€        175.000,00€      0,00€        175.000,00€             

11 ‐ Razvojna agencija Zgornje Gorenjske ERDF 62.370,00€               9.355,50€           10.890,00€     44.890,00€                 0,00€                   0,00€        127.505,50€      0,00€        127.505,50€             12 ‐ Associazione Dislivelli ERDF 36.000,00€              5.400,00€          7.100,00€      71.500,00€                 0,00€                  0,00€       120.000,00€     0,00€       120.000,00€            13 ‐ Hochschule für angewandte Wissenschaften München ERDF 169.980,00€             25.497,00€         12.090,00€     22.433,00€                 0,00€                   0,00€        230.000,00€      0,00€        230.000,00€             14 ‐ Universitaet Innsbruck ERDF 125.251,00€            18.787,65€        28.188,00€    37.774,00€                 0,00€                  0,00€       210.000,65€     0,00€       210.000,65€            

Total 1.093.581,05€        124.122,10€      172.690,00€  1.141.773,00€          8.400,00€          0,00€       2.540.566,15€  0,00€       2.540.566,15€         

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 20 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO B

Project budget overview per partner per work package

Partner Co‐financinWp P Wp M Wp T1 Wp T2 Wp T3 Wp T4 Wp C Total budget Net revenuTotal budget1 ‐ Polo Poschiavo Non‐ERDF 0,00€                 139.000,00€         0,00€                          0,00€                15.000,00€         44.000,00€       32.000,00€     230.000,00€          0,00€       230.000,00€     2 ‐ Regione Lombardia  ERDF 425,00€            38.424,50€            175.900,00€             0,00€                0,00€                  179.537,78€     25.712,72€     420.000,00€          0,00€       420.000,00€     3 ‐ Comunità Montana di Valle Camonica ERDF 0,00€                 14.850,00€            0,00€                          0,00€                55.150,00€         50.000,00€       0,00€               120.000,00€          0,00€       120.000,00€     4 ‐ Centre régional d’études des populations alpines  Non‐ERDF 0,00€                  0,00€                       30.120,00€                 0,00€                 15.240,00€         0,00€                  2.700,00€        48.060,00€             0,00€        48.060,00€        

5 ‐ RRA Severne Primorske  d.o.o. Nova Gorica ERDF 1.200,00€          22.950,00€             0,00€                           39.552,50€       0,00€                   26.200,00€        20.097,50€      110.000,00€           0,00€        110.000,00€      

6 ‐ Znanstvenoraziskovalni center slovenske akademije znanosti in umetnosti ERDF 1.200,00€          23.100,00€             77.650,00€                 0,00€                 0,00€                   91.300,00€        36.750,00€      230.000,00€           0,00€        230.000,00€      7 ‐ TSM ‐Trentino School of Management  ERDF 1.200,00€         20.200,00€            39.600,00€                0,00€                5.800,00€           38.100,00€       15.100,00€     120.000,00€          0,00€       120.000,00€     

8 ‐ Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta – Bureau Régional Ethnologie et Linguistique (BREL). ERDF 0,00€                  45.110,00€             40.000,00€                 0,00€                 67.390,00€         40.000,00€        7.500,00€        200.000,00€           0,00€        200.000,00€      9 ‐ Syndicat Mixte du Parc naturel régional du Massif des Bauges ERDF 1.200,00€          13.439,00€             100.614,00€              0,00€                 49.200,00€         31.611,00€        3.936,00€        200.000,00€           0,00€        200.000,00€      

10 ‐ Association Groupe Kedge Business School ERDF 1.200,00€          31.247,30€             0,00€                           122.925,95€    10.536,50€         4.398,15€          4.692,10€        175.000,00€           0,00€        175.000,00€      11 ‐ Razvojna agencija Zgornje Gorenjske ERDF 1.200,00€         29.841,50€            39.705,00€                0,00€                33.450,00€         9.038,00€         14.271,00€     127.505,50€          0,00€       127.505,50€     12 ‐ Associazione Dislivelli ERDF 1.200,00€         11.900,00€            15.000,00€                0,00€                0,00€                  34.400,00€       57.500,00€     120.000,00€          0,00€       120.000,00€     13 ‐ Hochschule für angewandte Wissenschaften München ERDF 1.200,00€          41.426,75€             62.474,45€                 26.799,30€       71.263,60€         0,00€                  26.835,90€      230.000,00€           0,00€        230.000,00€      14 ‐ Universitaet Innsbruck ERDF 1.200,00€         28.526,30€            38.818,45€                119.455,90€   0,00€                  0,00€                 22.000,00€     210.000,65€          0,00€       210.000,65€     Total 11.225,00€ 460.015,35€ 619.881,90€ 308.733,65€ 323.030,10€ 548.584,93€ 269.095,22€ 2.540.566,15€ 0,00€ 2.540.566,15€

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 21 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO B

Project budget overview per partner per period

Partner Co‐financinPeriod 0 Period 1 Period 2 Period 3 Period 4 Period 5 Period 6 Total budget Net revenue Total budget1 ‐ Polo Poschiavo Non‐ERDF 0,00€                     1.500,00€                29.000,00€     29.500,00€      31.000,00€                 59.000,00€    80.000,00€     230.000,00€     0,00€             230.000,00€                2 ‐ Regione Lombardia  ERDF 425,00€                9.843,05€                53.892,99€     98.334,99€      91.892,99€                 99.842,99€    65.767,99€     420.000,00€     0,00€             420.000,00€                

3 ‐ Comunità Montana di Valle Camonica ERDF 0,00€                      0,00€                        30.100,00€      0,00€                 61.950,00€                 0,00€               27.950,00€      120.000,00€      0,00€              120.000,00€                 4 ‐ Centre régional d’études des populations alpines  Non‐ERDF 0,00€                      5.130,00€                 7.290,00€        11.490,00€       11.310,00€                 7.890,00€       4.950,00€        48.060,00€        0,00€              48.060,00€                   5 ‐ RRA Severne Primorske  d.o.o. Nova Gorica ERDF 1.200,00€              15.110,00€              15.357,50€      21.512,50€       22.820,00€                 20.500,00€     13.500,00€      110.000,00€      0,00€              110.000,00€                 

6 ‐ Znanstvenoraziskovalni center slovenske akademije znanosti in umetnosti ERDF 1.200,00€              48.300,00€              110.050,00€    28.750,00€       33.950,00€                 4.450,00€       3.300,00€        230.000,00€      0,00€              230.000,00€                 

7 ‐ TSM ‐Trentino School of Management  ERDF 1.200,00€              25.800,00€              26.000,00€      26.000,00€       27.000,00€                 8.700,00€       5.300,00€        120.000,00€      0,00€              120.000,00€                 

8 ‐ Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d’Aosta – Bureau Régional Ethnologie et Linguistique (BREL). ERDF 0,00€                      3.390,00€                 26.220,00€      21.040,00€       23.020,00€                 92.760,00€     33.570,00€      200.000,00€      0,00€              200.000,00€                 9 ‐ Syndicat Mixte du Parc naturel régional du Massif des Bauges ERDF 1.200,00€              16.590,00€              50.430,00€      34.010,00€       60.424,00€                 21.648,00€     15.698,00€      200.000,00€      0,00€              200.000,00€                 10 ‐ Association Groupe Kedge Business School  ERDF 1.200,00€              28.686,10€              32.923,10€      33.015,10€       40.379,20€                 17.882,40€     20.914,10€      175.000,00€      0,00€              175.000,00€                 

11 ‐ Razvojna agencija Zgornje Gorenjske ERDF 1.200,00€              9.998,75€                 13.723,75€      27.153,75€       38.870,25€                 20.554,25€     16.004,75€      127.505,50€      0,00€              127.505,50€                 12 ‐ Associazione Dislivelli ERDF 1.200,00€             10.820,00€             17.800,00€     28.220,00€      28.220,00€                 14.720,00€    19.020,00€     120.000,00€     0,00€             120.000,00€                13 ‐ Hochschule für angewandte Wissenschaften München ERDF 1.200,00€              35.881,80€              36.080,65€      39.080,65€       39.103,65€                 39.920,65€     38.732,60€      230.000,00€      0,00€              230.000,00€                 14 ‐ Universitaet Innsbruck ERDF 1.200,00€             17.662,15€             39.861,75€     53.861,00€      52.716,65€                 25.553,25€    19.145,85€     210.000,65€     0,00€             210.000,65€                

Total 11.225,00€           228.711,85€           488.729,74€   451.967,99€    562.656,74€               433.421,54€ 363.853,29€   2.540.566,15€  0,00€             2.540.566,15€            

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5888Incremento della dotazione finanziaria della Misura «Asset»- Accordi per lo sviluppo socio economico dei territori montani di cui alla d.g.r. 25 luglio 2016 n. x/5463

LA GIUNTA REGIONALEViste:

• la l.r. 2 febbraio 2010, n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e successive modifiche e integrazioni e in particolare gli artt. 136 e 137;

• la l.r. 1 ottobre 2015, n. 27 «Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo» e in particolare il Capo I del Titolo VI che delinea le «misure di sostegno» per gli «Interventi a favore dell’attrattività del territorio;

Vista altresì la legge regionale 19 febbraio 2014, n. 11 «Impre-sa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitivi-tà» ed in particolare:

• l’art. 2 che individua gli strumenti che concorrono alle fi-nalità di crescita competitiva e di attrattività del contesto territoriale e sociale della Lombardia, tra cui agevolazioni a sostegno degli investimenti delle imprese, attraverso l’e-rogazione di incentivi, contributi, voucher, sovvenzioni e di ogni altra forma di intervento finanziario;

• l’art. 3 che attribuisce alla Giunta regionale la competenza ad individuare azioni, categorie di destinatari e modalità attuative per il perseguimento delle finalità previste dalla legge con specifico riguardo all’attrattività e competitività del territorio, nonché l’attivazione di progetti a carattere sperimentale sul territorio;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legi-slatura, approvato dal Consiglio regionale con d.c.r. X/78 del 9 luglio 2013;

Richiamati altresì: − la d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463 con cui sono stati appro-vati i criteri della misura Asset (Accordi per lo Sviluppo So-cio Economico dei Territori montani) per favorire il manteni-mento e l’insediamento di imprese produttive (artigiane e industriali), della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi nei Comuni classificati come «montani» ai sensi della d.g.r. 8 maggio 2014, n. X/1794 «Classificazione del territorio montano ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 15 ottobre 2007, n. 25»;

− il d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 che ha approvato l’Avviso Asset in attuazione della d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463;

Dato atto che la d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463: − ha individuato Unioncamere Lombardia come soggetto gestore della misura;

− ha stabilito una dotazione finanziaria pari a € 5.000.000,00 di cui € 3.000.000,00 a valere sul capitolo di spesa 14.02.203.7682 del bilancio regionale 2016, che presenta la necessaria disponibilità di competenza e di cassa e € 2.000.000,00 a valere sul Fondo FRIM 8, giacente presso Fin-lombarda s.p.a;

− ha stabilito che sulla base delle disponibilità finanziarie del Bilancio regionale, ovvero delle giacenze dei fondi giacen-ti presso Finlombarda s.p.a., ovvero delle risorse disponibili sul Bilancio delle Camere di Commercio, le risorse potesse-ro essere incrementate con successive deliberazioni;

Considerato l’elevato numero di Comuni (532) classificati come «montani» ai sensi della d.g.r. 8 maggio 2014, n. X/1794 «Classificazione del territorio montano ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 15 ottobre 2007, n. 25», potenziali destinatari del-la misura;

Richiamati: − la deliberazione CIPE 23 novembre 2007, n. 125 «Direttive per la semplificazione dei criteri di riparto e di gestione del cofinanziamento nazionale dei progetti strategici di cui all’art. 16, comma 1 della legge 7 agosto 1997, n. 266» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31 marzo 2007 recante «Direttive per la semplificazione dei criteri di ripar-to e gestione del cofinanziamento nazionale dei progetti strategici;

− l’articolo 5, comma 1 della deliberazione CIPE del 23 no-vembre 2007, n. 125 con il quale viene stabilito che il Mi-nistero dello Sviluppo Economico può accantonare le ri-sorse destinate alla premialità sul Fondo di cui all’articolo 16 comma 1 della Legge 7 agosto 1997, n. 266 e che a detta riserva di premialità affluiscano le risorse impegnate

a favore delle Regioni e delle Province autonome ma non documentate nell’ambito della relazione finale prevista dall’articolo 6, comma 7 della medesima delibera;

− l’articolo 5, comma 2 della deliberazione CIPE del 23 no-vembre 2007, n. 125 stabilisce che con decreto da adot-tarsi su proposta del Comitato di monitoraggio istituito all’articolo 6 della citata delibera, le risorse che affluiscono alla riserva di premialità sono ripartite, sulla base del me-desimo criterio della popolazione residente, fra le Regioni che hanno rendicontato i progetti strategici nei termini e che abbiano attivato un numero di interventi superiore a quelli previsti;

− il Comitato di monitoraggio previsto al punto 6 delle citata delibera nella riunione del 12 febbraio 2014 ha verificato il mancato completamento dei progetti da parte di alcune Regioni nei termini prescritti di quattro anni di cui uno di proroga dalla data di erogazione dell’anticipazione delle risorse stanziate per l’annualità di riferimento;

− il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 10 lu-glio 2014 registrato al visto della Corte dei Conti in data 3 ottobre 2014 con numero 3603 con il quale sono state assegnate alla Regione Lombardia risorse pari a euro 939.036,00 di cui al fondo riserva di premialità da destina-re alle misure di incentivazione delle imprese del settore commercio;

− la d.g.r. 29 aprile 2016, n. 5076 «Variazioni al bilancio di pre-visione 2016/2018 (d.lgs. 118/11 – d.lgs 126/14 – l.r. 19/12 art. 1, co. 4) – 9 ° provvedimento» con la quale sono stati istituiti il capitolo di entrata n. 2.0101.01.11433 «Assegna-zione statale per la promozione e il sostegno delle imprese nel settore del commercio» e di spesa n. 14.02.104.11434 «Trasferimento statale per la promozione e il sostegno delle imprese nel settore del commercio»;

Preso atto che la quota di euro 939.036,00 è già stata versa-ta dal Ministero dello Sviluppo Economico a Regione Lombar-dia come risulta dalle quietanze giornale del 14 ottobre 2016, n.  34433 di euro 562.503,00, n.  34434 di euro 215.442,00 e n. 34435 di euro 161.091,00 quale quota di premialità a valere sulla deliberazione CIPE 23 novembre 2007, n. 125;

Considerato che la misura Asset di cui alla richiamata d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463 è rivolta anche alle imprese del settore commerciale e che nelle aree montane il mantenimento e l’in-sediamento di imprese commerciali risulta fondamentale per lo sviluppo socio economico del territorio;

Ritenuto necessario incrementare la dotazione finanziaria del-la misura con le risorse pari a euro € 939.036,00 versate dal Mi-nistero dello Sviluppo Economico a Regione Lombardia ai sensi della deliberazione CIPE del 23 novembre 2007, n. 125, ridetermi-nandola in complessivi euro 5.939.036,00;

Dato atto che per le risorse versate dal Ministero dello Svilup-po Economico a Regione Lombardia ai sensi della deliberazio-ne CIPE del 23 novembre 2007, n. 125, pari a euro € 939.036,00 l’entrata è in fase di accertamento con imputazione al capitolo di entrata numero 2.0101.02 - 11433 e rispettiva disponibilità sul capitolo di spesa 14.02.104.11434 del Bilancio dell’esercizio in corso;

Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L. 352 del 24 dicembre  2013) relativo all’applicazione degli arti-coli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Euro-pea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni, con riferimento in par-ticolare alla nozione di «impresa unica»), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo);

Ritenuto necessario confermare che l’aumento della do-tazione finanziaria avviene alle medesime regole di cui alla ri-chiamata d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463 compreso il regime di aiuto de minimis di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 sopra richiamato;

Dato atto che con successivi provvedimenti del dirigente della u.o. commercio, reti distributive, programmazione, fiere e tutela dei consumatori si procederà all’adozione degli atti am-ministrativi conseguenti alla presente deliberazione, ivi compresi gli atti contabili, nonché all’assolvimento degli obblighi di pub-blicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;

Dato atto altresì che a seguito dell’adozione della presente deliberazione si provvederà a modificare il d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 che ha approvato l’Avviso Asset in attuazione della d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463 in coerenza con l’incremento del-la dotazione finanziaria;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e il r.r. 2 aprile 2001 n. 1 «Regolamento di contabilità della Giunta regionale e successive modificazioni ed integrazioni»;

Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-menti organizzativi della X Legislatura;

Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di incrementare, per le motivazioni espresse in premessa, la dotazione finanziaria della misura «Asset» (Accordi per lo Sviluppo Socio Economico dei Territori montani) per favorire il mantenimento e l’insediamento di imprese produttive (artigiane e industriali), della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi nei Comuni montani per un importo pari a € 939.036,00, rideterminandola in complessivi € 5.939.036,00;

2. di dare atto che le risorse necessarie all’incremento della dotazione finanziaria trovano copertura a valere sulle risor-se versate dal Ministero dello Sviluppo Economico a Regione Lombardia ai sensi della deliberazione CIPE del 23 novembre 2007, n.  125, pari a euro € 939.036,00, sul capitolo di spesa 14.02.104.11434 del Bilancio dell’esercizio in corso;

3. di trasferire le risorse regionali destinate all’incremento della dotazione finanziaria pari a € 939.036,00, a Unioncamere Lom-bardia in qualità di soggetto gestore della misura;

4. di dare atto che a seguito dell’adozione della presente de-liberazione si provvederà a modificare il d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 che ha approvato l’Avviso Asset in attuazione della d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463 in coerenza con l’incremento della do-tazione finanziaria;

5. di demandare al dirigente della u.o. commercio, reti distri-butive, programmazione, fiere e tutela dei consumatori l’assun-zione di tutti gli atti conseguenti all’adozione della presente deliberazione, nonché all’assolvimento degli obblighi di pubbli-cazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;

6. di trasmettere il presente provvedimento a Unioncamere Lombardia in qualità di soggetto gestore della misura;

7. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione e del suo allegato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito istituzionale www.sviluppoeconomico.regione.lombar-dia.it.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5892Istituzione della Misura «Al Via» - Agevolazioni lombarde per la valorizzazione degli investimenti aziendali – Asse III – Azione III.3.C.1.1 E approvazione dei criteri applicativi - POR FESR 2014-2020

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

• il regolamento (UE, EURATOM) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 che stabili-sce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il Regolamento (CE, EURATOM) n. 1605/2012;

• il regolamento  (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affa-ri marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

• il regolamento  (UE) n.1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo «Investimenti a favore della cresci-ta e dell’occupazione» e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;

• il regolamento delegato  (UE) n.480/2014 della Commis-sione del 3 marzo 2014 che integra il Regolamento  (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio re-cante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesio-ne, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposi-zioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca;

• il regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti com-patibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), con particolare riferimento ai principi gene-rali ed alla sezione dedicata alla categoria in esenzione degli aiuti a favore dell’innovazione dei processi e dell’or-ganizzazione (artt.1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 12 nonché, con riferi-mento alle categorie esentate, l’art. 17);

• il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» ed in particolare gli artt. 1 (campo di ap-plicazione), 2 (definizioni, con riferimento in particolare alla nozione di «impresa unica»), 3 (soglia), 4 (calcolo dell’ESL), 5 (cumulo) e 6 (controllo);

• la Decisione C(2014)8021 del 29 ottobre 2014 mediante la quale la Commissione Europea ha adottato l’Accordo di Partenariato (AP) con l’Italia che stabilisce gli impegni per raggiungere gli obiettivi dell’Unione attraverso la program-mazione dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE) e rappresenta il vincolo di contesto nell’ambito del quale ciascuna Regione è chiamata a declinare i propri Pro-grammi Operativi;

• il Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020 adottato con Decisione di Esecuzione della Commissione Europea del 12 febbraio 2015 C(2015) 923 final;

Richiamata la d.g.r. n. X/3251 del 06 marzo 2015 avente ad oggetto: «Approvazione del Programma Operativo Regionale (POR) a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020 di Regione Lombardia»;

Dato atto che:

• il POR FESR 2014-2020 di Regione Lombardia prevede, nell’ambito dell’Asse III «Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese», l’obiettivo specifico 3.c.1 «Rilan-cio alla propensione degli investimenti», in attuazione del quale è compresa l’azione III.3.c.1.1 (3.1.1 dell’AP) – «Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale»;

• il piano finanziario del POR FESR 2014-2020 prevede, a fronte di una dotazione finanziaria complessiva di euro 970.474.516,00, un’allocazione delle risorse sull’Asse III pari complessivamente ad euro 294.645.000,00 (circa 30% del-la dotazione finanziaria del Programma) al fine di al fine di sostenere la competitività delle PMI;

Dato atto che la Giunta regionale, al fine di soddisfare le pre-condizioni in tema di capacità e possibilità di sviluppo della competitività, per l’accesso ai Fondi della Programmazione Co-munitaria 2014-2020, ha approvato:

• la d.g.r. n. 1051/2013 la « Smart Specialisation Strategy di Regione Lombardia» (S3), (successivamente aggiornata con d.g.r. n. 2146/2014 e d.g.r. n. 3486/2015), con cui sono state individuate per la Lombardia 7 aree di specializzazio-ne prioritarie e l’area di specializzazione trasversale « Smart cities and communities» così come dettagliata nella d.g.r. n. 3336/2015, quali priorità concrete e perseguibili, legate ad ambiti applicativi particolarmente promettenti e sfidan-ti, intorno alle quali concentrare le risorse disponibili allo scopo di rispondere ai bisogni delle imprese e della società nel suo complesso;

• la d.g.r. n. X/2472 del 7 ottobre 2014 che prende atto della comunicazione avente oggetto: «Programmi di lavoro Ri-cerca e Innovazione » delle aree di specializzazione decli-nate nella strategia di specializzazione intelligente – S3 di Regione Lombardia » una prima attuazione alla Strategia regionale di Specializzazione Intelligente approvata con d.g.r. n. 1051 del 5 dicembre 2013;

• la d.g.r. n. X/3486 del 24 Aprile 2015 che prende atto della comunicazione avente oggetto: «La strategia di specializ-zazione intelligente per la ricerca e l’innovazione di regione Lombardia - Smart Specialisation Strategy: II aggiornamen-to, aprile 2015»;

Richiamata la d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 «Programma regio-nale di sviluppo della X Legislatura»;

Considerato che:

• con d.g.r. n. 4331 del 20 novembre 2015 sono state rideter-minate la composizione e le funzioni della Cabina di Regia Fondi Strutturali 2014-2020 e dato il mandato al Segretario Generale della Presidenza di aggiornare le funzioni e le responsabilità in capo alle direzioni generali e centrali indi-viduate con decreto n. 1485 del 27 febbraio 2015;

• con decreto n. 390 del 26 gennaio 2016 il Segretario Ge-nerale della Presidenza ha provveduto ad aggiornare le funzioni e le responsabilità in capo alle Direzioni Generali e Centrali per l’attuazione dei programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020;

• con d.g.r. n. 4653 del 23 dicembre 2015 è stata nominata, nell’ambito della direzione generale università, ricerca e open innovation l’autorità di gestione POR FESR 2014-2020»;

Dato atto che il Comitato di Sorveglianza del POR FESR e FSE 2014-2020 nella seduta del 25 maggio 2016 ha approvato, in rife-rimento all’azione III.3.c.1.1 (3.1.1 dell’AP), i criteri di selezione ed i seguenti criteri di premialità:

− Interventi di riqualificazione e/o riconversione territoriale; − Investimenti in strumenti e modelli organizzativi nell’ambito della «Manifattura diffusa, creativa e tecnologica 4.0»;

− Rilevanza della capacità aggregativa; − Rilevanza della componente femminile e giovanile in termi-ni di partecipazione societaria e/o finanziaria al capitale sociale;

− Presenza di sistemi di certificazione ambientale;Visto il decreto n. 5442 del 10 giugno 2016 con il quale l’Au-

torità di Gestione nomina il dirigente pro tempore della unità or-ganizzativa «Competitività, sviluppo e accesso al credito delle imprese» quale Responsabile dell’Asse III per l’Azione III.3.d.1.1.;

Vista la nota del 23 novembre 2016 Prot. n. O1.2016.0018395, con la quale Finlombarda s.p.a. ha trasmesso lo studio di fattibi-lità per la Valutazione ex Ante (ex art. 37 regolamento generale UE n. 1303/2013), relativo agli strumenti finanziari per supporta-re l’accesso al credito da parte delle PMI lombarde nell’ambito della Programmazione Comunitaria 2014-2020 di Regione Lom-bardia e che in data 24 novembre 2016 è stata avviata la proce-dura formale sull’informativa al Comitato di Sorveglianza della medesima;

Ritenuto, conseguentemente, di istituire la misura «Agevola-zioni Lombarde per la Valorizzazione degli Investimenti Azien-dali – AL VIA» per supportare, in modo diretto e indiretto, nuovi

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investimenti da parte delle imprese al fine di rilanciare il sistema produttivo e facilitare la fase di uscita dalla crisi socio-economi-ca che ha investito anche il territorio lombardo, con specifico riferimento alle aree di specializzazione individuate nella Smart Specialisation Strategy (S3) di Regione Lombardia;

Vista la l.r. 8 agosto 2016 n.22 che, al fine di garantire la piena operatività degli interventi strategici del Programma Operativo Regionale (POR) FESR 2014-2020:

− all’art. 4 comma 29 istituisce e conferisce in gestione a Finlombarda s.p.a. il fondo destinato al supporto di nuo-vi investimenti produttivi realizzati dalle imprese al fine di favorirne la competitività, con dotazione iniziale rispettiva-mente di € 30.400.000,00 nel 2016 e di € 43.000.000,00 nel 2017, alimentato dalle risorse allocate alla missione 14 ‘Svi-luppo economico e competitività’, programma 01 ‘Indu-stria, PMI e Artigianato’ - Titolo 2 «Spese in conto capitale» dello stato di previsione delle spese del bilancio 2016-2018;

− all’art. 4 comma 30 dispone che la Giunta con proprio provvedimento disciplini criteri e modalità di gestione del suddetto fondo destinato al supporto di nuovi investimenti produttivi;

Dato atto che, con d.g.r. 5813 del 18 novembre 2016, si è prov-veduto ad aggiornare il Programma di attività 2016-2018 di Fin-lombarda s.p.a., inserendo nell’Allegato 2 l’attività di gestione del Fondo Linea Al Via;

Richiamata la d.g.r. 4256 del 30 ottobre 2015 che approva il Programma per l’efficientamento energetico delle piccole e me-die imprese, finalizzato alla partecipazione di Regione Lombar-dia al bando approvato il 12 maggio 2015 dal Ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

Dato atto che la d.g.r. 4256/2015 prevede che la spesa conse-guente all’attuazione del suddetto Programma venga finanzia-ta, tra l’altro, per € 1.550.933,78 mediante le risorse relative all’A-zione III.3.c.1.1 del POR 2014 – 2020 disponibili per € 775.446,89 sul capitolo 10839, per € 542.826,82 sul capitolo 10855, per € 232.640,07 sul capitolo 10873;

Considerato che la misura «Al Via» prevede un intervento age-volativo combinato di garanzia e contributo in conto capitale, mentre i capitoli di bilancio coinvolti dalle riserve previste dalla d.g.r. 4256/2015, possono riguardare esclusivamente i contributi concessi a fondo perduto;

Considerato, altresì, che il suddetto Programma per l’efficien-tamento energetico delle piccole e medie imprese, al paragrafo 4, prevede intensità massime di incentivazione di molto inferiori rispetto a quelle ottenibili con la partecipazione delle imprese alla misura Al Via;

Ritenuto, quindi, di rispondere alla volontà manifestata dalla Giunta regionale con d.g.r. 4256/2015, con il riconoscimento di una premialità, nelle modalità previste dal provvedimento at-tuativo, per i progetti relativi a piani di sviluppo aziendale che prevedano il miglioramento dell’efficienza energetica all’interno di sistemi di certificazione ambientale, con conseguente elimi-nazione delle riserve previste dalla d.g.r. 4256/201;

Richiamata la d.g.r. 5200 del 23 maggio 2016 che demanda alla u.o. competitività, imprenditorialità e accesso al credito del-le imprese l’attivazione della misura di incentivazione, in attua-zione del suddetto Programma;

Richiamata la d.g.r. 2672 del 21 novembre 2014 con cui so-no state individuate, attraverso sovrapposizioni cartografiche ed analisi statistiche che ne evidenziano il grado di disagio/perifericità, le prime due Aree Interne di Regione Lombardia nei territori di Alta Valtellina (Comuni di Bormio, Sondalo, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva) e di Valchiavenna (Comuni di Campodol-cino, Chiavenna, Gordona, Madesimo, Menarola, Mese, Novate Mezzola, Prata Camportaccio, Piuro, Samolaco, San Giacomo Filippo, Verceia, Villa di Chiavenna);

Richiamata, altresì, la d.g.r. 4803 dell’8 febbraio 2016 avente ad oggetto «Modalità operative per l’attuazione della strategia nazionale aree interne in Lombardia. Quadro finanziario, proce-dure di selezione, e spese ammissibili per le azioni attuative delle strategie «Aree interne», criteri per l’individuazione delle nuove aree interne», con la quale vengono, tra l’altro, definite le risorse finanziarie dedicate all’area interna dell’Alta Valtellina a valere sull’ASSE III del POR FESR 2014-2020;

Richiamato il d.d.u.o. 22 marzo 2016 - n. 2069 «Procedure e modalità per la selezione delle operazioni in attuazione della strategia nazionale aree interne in Lombardia» ed in partico-lare l’Allegato 1 che individua l’Azione n. 3.1.1. dell’Accordo di Programma (investimenti imprese), tra le Linee di finanziamen-

to dell’Asse III del POR-FESR sulla quale prevedere una riserva di risorse da dedicare all’Area interna Valchiavenna, pari a euro 1.250.000,00;

Vista la Comunicazione in Giunta di cui all’odg della seduta n. 173 del 13 giugno 2016 la quale individua, nella valorizzazione e riqualificazione del sito espositivo Expo, una priorità strategica di Regione Lombardia per sviluppare la competitività e l’attrat-tività del sistema lombardo e del tessuto economico locale in termini di investimento d’impresa e generare un indotto positivo per tutto il territorio nazionale, attirando capitali e competenze;

Considerato che la suddetta Comunicazione in Giunta del 13 giugno 2016 prevede che il POR FESR 2014 – 2020 potrà con-tribuire attivamente alla strategia di sviluppo del Post Expo at-traverso la destinazione di parte delle risorse e, nello specifico, potrà essere destinata una dotazione di euro 100 milioni di cui euro 50 milioni sull’Asse 1 «Ricerca e Innovazione» e euro 50 mi-lioni sull’Asse 3 «Competitività, per sostenere l’insediamento e lo sviluppo nell’area Post Expo di imprese;

Ritenuto, per quanto sopra, di prevedere per la gestione del-la misura «Al Via» un indicatore per il monitoraggio del numero di interventi e delle risorse richieste a fronte di progetti di inve-stimento che insistono sul territorio individuato come area Post Expo;

Visto il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 4 ago-sto 2016 «Individuazione dei territori delle aree di crisi industriale non complessa, ammessi alle agevolazioni di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181»;

Vista la d.g.r. n. 5752 del 31 ottobre 2016, che approva l’elen-co dei territori lombardi da ammettere alle agevolazioni previste per le aree di crisi industriale non complesse in attuazione di quanto stabilito dal suddetto decreto ministeriale;

Visto che, al fine del rispetto dei parametri individuati dal citato decreto ministeriale, è stato necessario con la d.g.r. 5752/2016 operare una selezione di territori rispetto ai sette Siste-mi Locali del Lavoro (SLL) individuati dal Ministero dello Sviluppo Economico in Lombardia, e che ha portato all’esclusione totale del SLL di Sannazzaro de’ Burgondi e parziale dei SLL di Stradella e SLL di Sondrio;

Ritenuto, quindi, di attivare una riserva pari ad euro 3 milioni per le imprese che insistono nei Comuni del SLL di Sannazzaro de’ Burgondi e nei Comuni dei SLL di Stradella e Sondrio, esclusi dagli interventi previsti dalla d.g.r. n. 5752/2016;

Visto l’Allegato A della d.g.r. n. 5126 del 18 luglio 2007 che de-finisce «aree urbane compromesse» quelle degradate o dismes-se, ovvero a rischio di degrado o dismissione, caratterizzate dalla ricorrenza, effettiva o potenziale, di uno o più dei seguenti fattori: dismissione funzionale, compromissione o degrado ambientale, criticità fisico-edilizia, stato di disagio sociale;

Vista la legge regionale n. 11 del 19 febbraio 2014 «Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività», la quale richiama la necessità del recupero di aree dismesse, degradate o sottoutilizzate, nonché la valorizzazione di ambiti strategici, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e la realizzazione di insediamenti integrati ispirati a logiche di soste-nibilità ambientale;

Dato atto che, rispetto alle previsioni della succitata l.r. 8 ago-sto 2016 n. 22, per l’istituzione del Fondo di garanzia, previsto dal-la misura «Al Via», denominato «Fondo di garanzia AL VIA», la do-tazione finanziaria iniziale necessaria pari a euro 55.000.000,00, comprensiva delle spese di gestione del medesimo Fondo, è suddivisa sui seguenti capitoli, nelle seguenti annualità:anno 2016, complessivi euro 30.400.000,00 così suddivisi:

− 15.200.000,00 sul capitolo 14.01.203.010840 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

− 10.640.000,00 sul capitolo 14.01.203.010856 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

− 4.560.000,00 sul capitolo 14.01.203.010874 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

anno 2017, complessivi euro 24.600.000,00 così suddivisi: − 12.300.000,00 sul capitolo 14.01.203.010840 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

− 8.610.000,00 sul capitolo 14.01.203.010856 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 26 – Bollettino Ufficiale

− 3.690.000,00 sul capitolo 14.01.203.010874 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

Ritenuto di procedere con successivi atti alla liquidazio-ne al Gestore del «Fondo di garanzia AL VIA», Finlombarda s.p.a., dell’importo complessivo di euro 55.000.000,00 secon-do le disponibilità individuate nei suddetti capitoli del bilancio regionale;

Richiamato, inoltre, il contratto di finanziamento sottoscritto, in data 24 settembre 2015, tra Finlombarda e la Banca Europea degli Investimenti (BEI), in virtù del quale è stata aperta una li-nea di credito da destinare a interventi finanziari per le imprese lombarde;

Ritenuto, quindi, che la dotazione finanziaria complessiva ini-ziale per la concessione di benefici alle imprese, a valere sulla misura «Al Via», è costituita dalla combinazione di contributo in conto capitale, finanziamento a medio lungo termine e ga-ranzia regionale accessoria, secondo i criteri applicativi di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente prov-vedimento, di cui:

• euro 220.000.000,00 di risorse messe a disposizione da Fin-lombarda (mediante provvista BEI) e dagli intermediari fi-nanziari aderenti, per la concessione dei finanziamenti a medio-lungo termine;

• euro 55.000.000,00 di risorse a valere sul «Fondo di garan-zia Al Via», attivato con risorse dell’Asse III del POR FESR 2014-2010 di Regione Lombardia – azione III.3.c.1.1 (3.1.1 dell’AP) – «Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di rior-ganizzazione e ristrutturazione aziendale», per la concessio-ne della garanzia accessoria al finanziamento;

• euro 20.000.000,00 di risorse a valere sul suddetto Asse III del POR FESR 2014- 2010 di Regione Lombardia – azione III.3.c.1.1 (3.1.1 dell’AP), per la concessione di contributi in conto capitale;

Stabilito che con successivi atti si potrà eventualmente inte-grare la disponibilità iniziale stimata della misura «Al Via», in rela-zione all’andamento della misura;

Stabilito che eventuali integrazioni della disponibilità iniziale possano prevedere l’utilizzo di risorse relative al POR FESR 2014-2020 e/o di risorse regionali, quest’ultime anche in qualità di overbooking ai fini della certificazione della spesa alla Commis-sione europea;

Stabilito inoltre che il contributo in conto capitale previsto dal-la Linea verrà liquidato da Regione Lombardia;

Ritenuto, altresì, di stabilire che la dotazione finanziaria iniziale della misura «Al Via» Per la parte contributo in conto capitale a valere su risorse POR FESR 2014 – 2020 azione III.3.c.1.1, pari ad euro 20.000.000,00, è suddivisa sui seguenti capitoli e sulle se-guenti annualità:anno 2017, complessivi euro 10.000.000,00 così suddivisi:

− 5.000.000,00 sul capitolo 14.01.203.010839 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVE-STIMENTI A IMPRESE»;

− 3.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010855 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

− 1.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010873 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

anno 2018, complessivi euro 10.000.000,00 così suddivisi: − 5.000.000,00 sul capitolo 14.01.203.010839 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVE-STIMENTI A IMPRESE»;

− 3.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010855 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

− 1.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010873 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»

Dato atto che la ripartizione finanziaria, ai sensi della decisio-ne C(2015)923 final del 12 febbraio 2015, relativa al Programma Operativo Regionale a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Re-gionale 2014-2020 di Regione Lombardia (POR FESR 2014-2020), tra i capitoli di spesa sopra individuati risulta come segue: 50% UE, 35% Stato, 15% Regione;

Ritenuto di specificare che le risorse relative alla quota re-gionale, sopra richiamate, sono disponibili sui relativi capitoli di bilancio 14.01.203.010873 e 14.01.203.010874, mentre per le risorse relative alle quote UE e Stato si procederà con gli oppor-tuni accertamenti sui rispettivi capitoli di entrata, ad avvenuta approvazione della presente deliberazione;

Ritenuto che la misura «Al Via» Sarà attuata in alternativa, a scelta del beneficiario:

• nel rispetto del regolamento (CE) n. 1407/2013 della Com-missione del 18 dicembre 2013 (G.U. Unione Europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis» alle imprese e in particola-re degli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo);

• nel rispetto del regolamento (UE) n. 651/2014 della Com-missione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune catego-rie di aiuti compatibili con il mercato interno in applica-zione degli articoli 107 e 108 del trattato ed in particolare nell’alveo dell’articolo 17 (Aiuti per l’innovazione dei pro-cessi e dell’organizzazione);

Dato atto che, nel rispetto dei principi generali del reg. 651/2014:

• la concessione dell’intervento agevolativo non è rivolta alle imprese in difficoltà, secondo la definizione di cui all’art. 2 punto 18, né ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 3;

• l’erogazione dell’intervento agevolativo è subordinata alla dichiarazione del beneficiario di non essere destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una prece-dente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno nonché al requisito della sede legale o unità operativa sul territorio regionale;

Dato atto che, nel rispetto dei principi generali dei reg. 1407/2013:

− la concessione dell’Intervento agevolativo non è rivolta a imprese appartenenti ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 1 e 2 e alle imprese in difficoltà secondo la definizione di cui all’art. 2 punto 18 del reg. UE 651/2014;

− l’Intervento agevolativo non sarà erogato: − ad imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recu-pero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del reg. UE 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successiva-mente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dal-la Commissione Europea ai sensi del regolamento UE 1589/2015;

− ad imprese che non rispettano, in sede di pagamento, il requisito della sede operativa sul territorio regionale;

Dato atto che l’intervento agevolativo di cui all’allegato A sa-rà concesso a seguito di pubblicazione di apposito bando da parte della direzione generale sviluppo economico;

Precisato che il bando attuativo sarà comunicato in esen-zione alla Commissione Europea ai sensi dell’art. 9 del reg. 651/2014;

Dato atto che le imprese beneficiarie che optano per il regi-me de minimis (reg UE 1407/2013) dovranno sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che:

• attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto regolamento (UE);

• informi su eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell’arco de-gli ultimi tre esercizi finanziari in relazione alla propria attività rientrante nella nozione di impresa unica con relativo cu-mulo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti;

• attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una deci-sione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del reg. UE 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del reg. UE 1589/2015;

• attesti di non essere impresa in difficoltà secondo la defini-zione di cui all’art. 2 punto 18 del reg. UE 651/2014;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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• che attesti di avere sede operativa nel territorio regionale al momento dell’erogazione;

Dato atto che le imprese beneficiarie che optano per il regi-me di esenzione in base al regolamento UE n. 651/2014 dovran-no sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva ai sensi del d.p.r. 445/2000:

• che informi su aiuti illegali ricevuti (art. 1, paragrafo 4, lettera A del reg. UE 651/2014);

• di non trovarsi in stato di difficoltà (art. 2, punto 18 del reg. UE n. 651/2014);

• che attesti di non essere operanti nei settori esclusi di cui all’art.1 del reg. UE n. 651/2014;

• che attesti di avere sede legale o unità operativa nel territo-rio regionale al momento dell’erogazione;

Stabilito che l’iter istruttorio delle istanze presentate dai sog-getti richiedenti prevede una procedura valutativa a sportello che sarà esplicitata in sede di attuazione con l’approvazione del bando;

Acquisiti:

• nella seduta del 17 novembre 2016, il parere della Cabina di Regia Fondi Strutturali 2014-2020;

• nella seduta del 2 novembre 2016, il parere del Comitato di Valutazione Aiuti di Stato di cui all’allegato F) della d.g.r. n. 3839 del 14 luglio 2015;

• in data 24 novembre 2016 il parere dell’Autorità di Gestione del POR FESR 2014-2020;

Ritenuto per le motivazioni espresse, di approvare l’alle-gato A, quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Viste:

• la legge regionale 7 luglio 2008, n.20 «Testo unico delle leg-gi regionali in materia organizzazione e personale» e i prov-vedimenti organizzativi della X Legislatura;

• la legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 e successive mo-difiche e integrazioni nonché il regolamento di contabilità della Giunta regionale;

Ad unanimità di voti espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di istituire la misura «Agevolazioni Lombarde per la Valorizza-zione degli Investimenti Aziendali – AL VIA» per supportare, in mo-do diretto e indiretto, nuovi investimenti da parte delle imprese al fine di rilanciare il sistema produttivo e facilitare la fase di uscita dalla crisi socio-economica che ha investito anche il territorio lombardo, con specifico riferimento alle aree di specializzazione individuate nella Smart Specialisation Strategy (S3) di Regione Lombardia;

2. di approvare l’Allegato A, quale parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento;

3. di dare atto che la copertura finanziaria della misura «Al Via» è assicurata:

• per quanto riguarda l’intervento a titolo di finanziamento, mediante l’utilizzo di risorse del sistema bancario e di risorse intermediate da Finlombarda s.p.a., con particolare riferi-mento alla provvista BEI,

• per la concessione di contributo in conto capitale e della garanzia regionale, mediante complessivi euro 75.000.000,00 a valere su risorse POR FESR 2014 – 2020 azio-ne III.3.c.1.1;

4. di rispondere alla volontà manifestata dalla Giunta regio-nale con d.g.r. 4256/2015, con il riconoscimento di una premia-lità, nelle modalità previste dal provvedimento attuativo, per i progetti relativi a piani di sviluppo aziendale che prevedano il miglioramento dell’efficienza energetica all’interno di sistemi di certificazione ambientale, con conseguente eliminazione delle riserve previste dalla d.g.r. 4256/2015;

5. di prevedere, nell’ambito delle risorse POR FESR 2014 – 2020 azione III.3.c.1.1, una riserva di risorse da dedicare all’Area in-terna Valchiavenna, pari a euro 1.250.000,00, secondo quanto indicato nel d.d.u.o. 22 marzo 2016 - n. 2069;

6. di attivare, nell’ambito delle risorse POR FESR 2014 – 2020 azione III.3.c.1.1, una riserva pari ad euro 3.000.000,00 per le im-prese che insistono nei Comuni del SLL di Sannazzaro dè Bur-gondi e nei Comuni dei SLL di Stradella e Sondrio, esclusi dagli interventi previsti dalla d.g.r. n. 5752/2016;

7. di stabilire che eventuali integrazioni della disponibilità ini-ziale possano prevedere l’utilizzo di risorse relative al POR FESR 2014-2020 e/o di risorse regionali, quest’ultime anche in qualità di overbooking ai fini della certificazione della spesa alla Com-missione europea;

8. di prevedere che, rispetto alle previsioni della succitata l.r. 8 agosto 2016 n. 22, per l’istituzione del Fondo di garanzia, previsto dalla misura «Al Via», («Fondo di garanzia Al Via»), la dotazione finanziaria iniziale necessaria è pari ad Euro 55.000.000,00, com-prensiva delle spese di gestione del medesimo Fondo;

9. di riconoscere Finlombarda s.p.a., quale soggetto Gestore del Fondo di garanzia Al Via;

10. di stabilire che si procederà con successivi atti alla liqui-dazione a Finlombarda s.p.a. dell’importo complessivo di euro 55.000.000,00 quale provvista per la costituzione del «Fondo di garanzia Al Via», comprensiva delle spese di gestione del me-desimo Fondo, secondo le disponibilità individuate nei seguenti capitoli del bilancio regionale e sulle seguenti annualità:

− anno 2016, complessivi euro 30.400.000,00 così suddivisi:

• 15.200.000,00 sul capitolo 14.01.203.010840 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

• 10.640.000,00 sul capitolo 14.01.203.010856 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBU-TI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

• 4.560.000,00 sul capitolo 14.01.203.010874 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CON-TRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

− anno 2017, complessivi euro 24.600.000,00 così suddivisi:

• 12.300.000,00 sul capitolo 14.01.203.010840 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

• 8.610.000,00 sul capitolo 14.01.203.010856 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBU-TI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

• 3.690.000,00 sul capitolo 14.01.203.010874 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CON-TRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD IMPRESE CONTROLLATE»;

11. di stabilire che la dotazione finanziaria iniziale della mi-sura «Al Via» per la parte contributo in conto capitale, a valere su risorse POR FESR 2014 – 2020 azione III.3.c.1.1, pari ad euro 20.000.000,00, è suddivisa sui seguenti capitoli e sulle seguenti annualità:

− anno 2017, complessivi euro 10.000.000,00 così suddivisi:

• 5.000.000,00 sul capitolo 14.01.203.010839 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

• 3.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010855 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBU-TI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

• 1.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010873 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CONTRI-BUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

− anno 2018, complessivi euro 10.000.000,00 così suddivisi:

• 5.000.000,00 sul capitolo 14.01.203.010839 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE UE - COMPETITIVITÀ - CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

• 3.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010855 «POR FESR 2014-2020 - RISORSE STATO - COMPETITIVITÀ - CONTRIBU-TI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

• 1.500.000,00 sul capitolo 14.01.203.010873 «POR FESR 2014-2020 - QUOTA REGIONE - COMPETITIVITÀ - CONTRI-BUTI AGLI INVESTIMENTI A IMPRESE»;

12. di stabilire che il contributo in conto capitale previsto dalla Linea verrà liquidato da Regione Lombardia;

13. di dare atto che le risorse relative alla quota regionale, sopra richiamate, sono disponibili sui relativi capitoli di bilancio 14.01.203.010873 e 14.01.203.010874, mentre per le risorse relati-ve alle quote UE e Stato si procederà con gli opportuni accerta-menti sui rispettivi capitoli di entrata, ad avvenuta approvazione della presente deliberazione;

14. di stabilire che la misura «Al Via» Sarà attuata in alternativa, a scelta del beneficiario:

• nel rispetto del regolamento (CE) n. 1407/2013 della Com-missione del 18 dicembre 2013 (G.U. Unione Europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli artt.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 28 – Bollettino Ufficiale

107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Euro-pea agli aiuti «de minimis» alle imprese e in particolare de-gli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 4 (Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo);

• nel rispetto del regolamento (UE) n. 651/2014 della Com-missione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato ed in particolare nell’al-veo dell’articolo 17 (Aiuti per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione);

15. di disporre che l’iter istruttorio delle istanze presentate dai soggetti richiedenti prevede una procedura valutativa a sportel-lo che sarà esplicitata in sede di attuazione, con l’approvazione del bando;

16. di demandare alla direzione generale sviluppo econo-mico, in raccordo con l’Autorità di Gestione del POR FESR 2014-2020, l’emanazione dei provvedimenti attuativi del presente atto e la comunicazione alla Commissione UE del bando in esenzio-ne ai sensi del reg. 651/2014;

17. di dare atto che la direzione competente provvederà alla pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito isti-tuzionale – sezione amministrazione trasparente - in attuazione del d.lgs. n. 33/2013 e sezione Programmazione Comunitaria.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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ALLEGATO A

SOGGETTI BENEFICIARI E INVESTIMENTI AMMISSIBILI

FINALITÀ

Supportare nuovi investimenti da parte delle imprese al fine di rilanciare il sistema produttivo e facilitare la fase di uscita dalla crisi socio-economica che ha investito anche il territorio lombardo. Vengono pertanto finanziati investimenti produttivi, incluso l’acquisto di macchinari, impianti e consulenze specialistiche inse-riti in adeguati Piani di sviluppo aziendale che contengano da una parte un’analisi chiara e dettagliata dello scenario di riferimento (interno ed esterno all’impresa) e dall’altra la definizione di una strategia volta a ripristinare le condizioni ottimali di produzione, a massimizzare l’efficienza energetica, la salubrità dei luoghi di lavoro, la sicurezza dei processi produttivi e a pianificare azioni di crescita sui mercati nazionali ed internazionali.Saranno favoriti anche i piani di sviluppo finalizzati al rilancio di aree produttive.

INVESTIMENTIAMMISSIBILI

Investimenti produttivi per lo sviluppo aziendale basati su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo. Il richiedente potrà presentare domanda su una delle due seguenti linee di intervento:1. LINEA SVILUPPO AZIENDALE: Investimenti da realizzarsi nell’ambito di generici piani di sviluppo azien-

dale;2. LINEA RILANCIO AREE PRODUTTIVE: Investimenti per lo sviluppo aziendale basati su programmi di am-

modernamento e ampliamento produttivo legati a piani di riqualificazione e/o riconversione territoriale di aree produttive, tra cui, a titolo esemplificativo, quelli in “aree urbane compromesse”, così come definite dalla D.g.r. n. 5126 del 18/07/07 o in aree dismesse, degradate o sottoutilizzate, attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente per le quali la legge regionale n. 11 del 19 febbraio 2014 “Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività” prevede un coinvolgimento propositivo delle pubbliche amministrazioni, tra cui i Comuni.

Per entrambe le linee occorre che gli investimenti siano posti in relazione con una delle Aree di Specializza-zione previste dalla Strategia di specializzazione intelligente regionale (S3), che verranno meglio individua-te e delineate nel bando attuativo.

DOTAZIONE

La dotazione finanziaria relativa alla linea AL VIA è pari a 75 milioni di euro, a valere sull’Azione III.3.c.1.1 del POR FESR 2014-2020, di cui:- € 55 milioni POR-FESR 2014-2020 (Fondo di garanzia);- € 20 milioni POR-FESR 2014-2020 (contributo c/capitale).Le risorse a valere sull’azione del POR attivano ulteriori € 220 milioni, di cui 110M€ messi a disposizione da Finlombarda (mediante provvista BEI) e 110M€ da intermediari finanziari convenzionati.Sulla presente azione Azione III.3.c.1.1 sono previste le seguenti riserve:- € 1.250.000,00 quale riserva di risorse da dedicare all’Area interna Valchiavenna come disposto dal

d.d.u.o. 22 marzo 2016 - n. 2069;- € 3.000.000 quale riserva di risorse da dedicare complessivamente alle imprese che insistono nei Co-

muni del SLL di Sannazzaro de’ Burgondi e nei Comuni esclusi dagli interventi previsti dalla DGR n. 5752/2016 e appartenenti agli SLL di Stradella e Sondrio.

La dotazione relativa al contributo c/capitale sarà oggetto di ulteriori incrementi.

SOGGETTI BENEFICIARI

Soggetto beneficiario della liquidazione del Fondo di garanzia relativo alla Linea AL VIA è Finlombarda SpA, in quanto Gestore del Fondo e dello strumento finanziario.Sono, inoltre, beneficiarie le PMI* Le imprese beneficiarie dovranno avere le seguenti caratteristiche:• essere iscritte al Registro delle imprese;• avere sede operativa in Lombardia al momento dell’erogazione;• essere operative da almeno 24 mesi.Nell’ambito dei settori ammessi il dispositivo attuativo potrà prevedere ulteriori delimitazioni.Non saranno ammesse le imprese che, al momento della concessione: • rientrano nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 dei Regolamenti (UE) n. 651/2014 o n. 1407/2013 a

seconda del regime di aiuto selezionato dai beneficiari;• si trovino in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la

ristrutturazione di imprese in difficoltà (ex art. 2 comma 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014) e, in particolare, che non si trovino in stato di fallimento, di liquida-zione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

• siano destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. UE 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Reg. UE 1589/2015;

* il calcolo della dimensione di impresa sarà effettuato ai sensi dell’allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014.

DESTINATARI FINALI PMI come definite nel campo dei Soggetti Beneficiari.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 30 – Bollettino Ufficiale

REGIME DI AIUTO

L’agevolazione sarà concessa in alternativa, a scelta del beneficiario:• nel rispetto del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (G.U. Unione

Europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli artt. 107 e 108 del trattato sul fun-zionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis” alle imprese.

L’intensità di aiuto massima, determinata in ESL, sarà calcolata nel rispetto dei limiti previsti dal suddetto Regolamento (UE) n. 1407/2013.Qualora la concessione di nuovi aiuti “de minimis” comporti il superamento dei massimali di cui al all’art. 3.7 del Reg. UE 1407/2013, nessuna delle nuove misure di aiuto può beneficiare del Reg UE 1407/2013.• nel rispetto del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara

alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato ed in particolare l’articolo 17 (Aiuti agli investimenti a favore delle PMI).

L’intensità di aiuto massima, determinata in ESL, sarà pari al 20% delle spese ammissibili per le Piccole im-prese e al 10% delle spese ammissibili per le Medie Imprese.Per entrambe le Linee di intervento è, pertanto, prevista la scelta da parte del richiedente, in sede di presen-tazione della domanda, tra uno dei precedenti regimi di aiuto.

SPESE AMMISSIBILI

LINEA SVILUPPO AZIENDALE

LINEA RILANCIO AREE PRODUTTIVE

Saranno ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipo-logie di spese sostenute successivamente alla pre-sentazione della domanda di partecipazione, pur-ché funzionali e collegate al progetto:a) macchinari, impianti specifici e attrezzature, ar-

redi nuovi di fabbrica necessari per il consegui-mento delle finalità produttive;

b) sistemi gestionali integrati (software & hardware);c) acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di

produzione;d) opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e

costi assimilati;

Le voci di cui alla lettera d) non potranno superare complessivamente il 20% delle spese ammissibili.Sulla Linea Sviluppo Aziendale sono ammissibili spe-se fino ad un massimo di 3 M€ per impresa.

Saranno ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipo-logie di spese sostenute successivamente alla pre-sentazione della domanda di partecipazione, pur-ché funzionali e collegate al progetto:a) macchinari, impianti specifici e attrezzature, ar-

redi nuovi di fabbrica necessari per il consegui-mento delle finalità produttive;

b) sistemi gestionali integrati (software & hardware);c) acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di

produzione;d) opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e

costi assimilati;e) proprietà/diritto di superficie in relazione ad im-

mobili destinati all’esercizio dell’impresa;

Le voci di cui alle lettere d) ed e) non potranno su-perare complessivamente il 50% delle spese ammis-sibili.Sulla Linea Rilancio Aree Produttive sono ammissibi-li spese fino ad un massimo di 6 M€ (per impresa): massimo 3 M€ per le voci di spesa a), b) e c); massi-mo 3 M€ per le spese di cui alle lettere d) ed e).

DURATA DEGLI INVESTI-MENTI

• LINEA SVILUPPO AZIENDALE: Fino a 12 mesi dalla data di approvazione del provvedimento di conces-sione

• LINEA RILANCIO AREE PRODUTTIVE: Fino a 18 mesi dalla data di approvazione del provvedimento di concessione

ISTRUTTORIAL’iter istruttorio delle istanze presentate dai soggetti richiedenti prevede una procedura valutativa a spor-tello che sarà definita in fase di approvazione del bando attuativo e il procedimento amministrativo si concluderà in un termine massimo di centottanta giorni.

CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO AGEVOLATIVO

SINTESI

L’intervento agevolativo si compone di: • Finanziamento a medio-lungo termine erogato da Finlombarda e dagli intermediari finanziari conven-

zionati;• Garanzia regionale gratuita sul Finanziamento;• Contributo a fondo perduto in conto capitale Il Contributo a fondo perduto è determinato come percentuale del totale delle spese ammissibili; il Finan-ziamento e la relativa Garanzia sono volti a finanziare (per la quota parte non coperta dal Contributo):• nel caso della Linea Sviluppo Aziendale, la totalità delle spese ammissibili;• nel caso della Linea Rilancio Aree Produttive, solo le spese per i macchinari (spese di cui alle lettere a),

b), c)). L’investimento immobiliare (spese di cui alle lettere d) ed e)) è pertanto incentivato esclusiva-mente con il Contributo a fondo perduto.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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FINANZIAMENTO SUP-PORTATO DA GARAN-ZIA E GARANZIA

Finanziamento• Importo: Tra un minimo di € 50.000 e un massimo di € 2.850.000;• Tasso di interesse: Pari alla media ponderata dei tassi applicati alle risorse finanziarie messe a disposi-

zione da Finlombarda e dagli intermediari convenzionati;• Durata: Compresa tra un minimo di 3 anni e un massimo di 6 anni, incluso l’eventuale preammorta-

mento;• Modalità di erogazione: possibilità di anticipazione dal 20% fino al 70% del Finanziamento concesso

alla sottoscrizione del contratto.Garanzia:La Garanzia regionale (a costo zero) coprirà a prima richiesta il 70% dell’importo di ogni singolo finanzia-mento. Il Fondo di garanzia opererà con una leva del 25% sui finanziamenti garantiti.

CONTRIBUTO IN CON-TO CAPITALE

Linea Sviluppo aziendale• Investimenti standard: fino al 10% delle spese ammissibili • Investimenti incentivati*: fino al 15% delle spese ammissibili

* Gli investimenti incentivati sono quelli che presentano le seguenti caratteristiche: - Investimenti in modelli di Manifattura 4.0; - Programmi di investimento che dimostrino rilevanza della capacità aggregativa; - Programmi di investimento che prevedano la presenza di sistemi di certificazione ambientale; - Programmi di investimento realizzati nella riconversione dell’area “Expo”.Linea Rilancio Aree produttive per Investimenti da realizzarsi nell’ambito di piani di sviluppo aziendale inseriti all’interno di progetti di riqualificazione e/o riconversione territoriale di aree produttive. • fino al 15% delle spese ammissibili

INTENSITÀ DELL’AIUTO

L’intensità complessiva dell’aiuto percepito dal beneficiario è pari alla sommatoria dell’aiuto percepi-to in forma di Garanzia gratuita, espresso in ESL e calcolato attraverso il metodo di cui alla decisione N182/2010*, e dell’aiuto percepito in forma di contributo in conto capitale.* L’aiuto, determinato attraverso il metodo di cui alla decisione N182/2010, è pari al valore attualizzato del costo teorico di mercato della Garanzia gratuita concessa.L’aiuto percepito in forma di contributo in conto capitale sarà, in ogni caso, concesso sino al concorrere dell’intensità di aiuto massima concedibile dal regime di aiuto prescelto.Nel rispetto delle regole previste dal regime di aiuto prescelto e dell’art. 65 c.11 del Reg. UE 1303/2014, sarà consentito il cumulo dell’agevolazione concessa con altre agevolazioni.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 32 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5904Approvazione dello schema di convenzione tra la Regione Lombardia e l’ATS di Pavia per l’attuazione deL «Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento fibronit sulla popolazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute»

LA GIUNTA REGIONALEVisto il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela

del Territorio del 18 settembre 2001, n. 468, concernente il «Pro-gramma Nazionale di Bonifica e Ripristino Ambientale dei Siti Inquinati»;

Visto l’articolo 14 della legge 31 luglio 2002, n. 179, concer-nente «Disposizioni in materia ambientale», che ha individuato tra i Siti di Interesse Nazionale quello di «Broni»;

Visto il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 26 novembre 2002 (G.U.R.I. del 29 gen-naio 2013, n. 23), con cui è stata approvata la perimetrazione del Sito di bonifica di Interesse Nazionale di «Broni»;

Visto il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 28 novembre 2006, n. 308, «Regolamento recante integrazioni al decreto del Ministro dell’Ambiente e del-la Tutela del Territorio e del Mare del 18 settembre 2001, n. 468, concernente il Programma Nazionale di Bonifica e Ripristino Am-bientale dei Siti Inquinati», che assegna al Sito d’Interesse Nazio-nale di «Broni» risorse finanziarie pari a € 2.272.727,00;

Considerato che il Tavolo dei Sottoscrittori del 12 gennaio 2015 ha riprogrammato complessivi € 14.000.000,00 attribuen-do al Sito di Bonifica di Interesse Nazionale di «Broni» la somma di € 12.500.000,00 per la realizzazione del progetto «Interventi di bonifica da amianto 2° lotto», di cui:

− € 4.000.000,00 a valere su quota parte delle risorse non an-cora assegnate nell’ambito dell’APQ in materia «Ambiente e Energia» stralcio bonifiche e riqualificazione Siti inquinati – II Atto integrativo del 23 dicembre 2008;

− € 5.000.000,00 a valere su quota parte del finanziamento attribuito dal MATTM al SIN di Sesto San Giovanni con d.m. m. 468/01, già disciplinato nell’AdP del 8 giugno 2006;

− € 2.000.000,00 a valere su quota parte del finanziamento MATTM di cui al d.m. m. 468/01, già disciplinato nell’APQ «Ambiente e Energia» del 9 febbraio 2001 ed in particolare, nell’intervento F002 «La bonifica nell’area Bovisa ex Officine del Gas»;

− € 1.500.000,00 di cofinanziamento proveniente dal Bilan-cio regionale;

Visto il II Atto Integrativo all’Accordo di Programma per la bo-nifica ed il ripristino ambientale del Sito di Interesse Nazionale di «Broni», sottoscritto in data 26 novembre 2015, tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (di segui-to Ministero dell’Ambiente), la Regione Lombardia, la Provin-cia di Pavia e il Comune di Broni, il cui valore ammonta a € 12.500.000,00;

Vista la nota prot. n. 576 del 9 dicembre 2015, con la quale il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Ma-re ha decretato e comunicato ai Soggetti sottoscrittori dell’Ac-cordo di Programma l’avvenuto impegno e contestuale trasfe-rimento a favore della Regione Lombardia della somma di € 12.500.000,00, per la prosecuzione delle attività già disciplinate nell’Accordo medesimo;

Considerato che la citata nota precisa che «... resta di compe-tenza delle Amministrazioni locali interessate, opportunamente supportate da Arpa Lombardia e dalla ASL e, se del caso, dagli Istituti scientifici competenti, l’individuazione delle attività che saranno oggetto di finanziamento e che dovranno essere priori-tarie rispetto ad altre eventuali azioni da realizzare nel Sito, ai fini della più efficace tutela della salute e dell’ambiente»;

Considerato che l‘Accordo di Programma all’articolo 4, com-ma 1, Tabella 1 – «Il Programma di Interventi», prevede l’elenco degli interventi e dei relativi costi nonché dei soggetti attuatori e stabilisce l’affidamento delle attività afferenti «Monitoraggio am-bientale periodico coordinato sull’intero Sito di Interesse Nazio-nale» a Arpa Lombardia, ATS di Pavia e INAIL – DIPIA;

Preso atto che il direttore generale della d.g. welfare, con e.mail del 14 luglio 2016, ha trasmesso al direttore generale della d.g. ambiente, energia e sviluppo sostenibile il «Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’in-sediamento Fibronit sulla popolazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute», predisposto dall’ATS di Pavia;

Considerato che il progetto ha l’obiettivo primario di valutare la morbilità e mortalità per patologie asbesto correlate della po-polazione residente nel comune di Broni e in quelli limitrofi, stra-tificando per livello di esposizione e, insieme, sviluppare ipotesi di lavoro sugli studi di impatto in condizioni di plurime fonti di inquinamento ambientale;

Considerato che il II Atto Integrativo all’Accordo di Program-ma per la bonifica ed il ripristino ambientale del Sito di Interesse Nazionale di «Broni», sottoscritto in data 26 novembre 2015 ha concordato in particolare di attribuire la quota di € 365.000,00 del finanziamento ministeriale complessivo di € 12.500.000,00 al «Monitoraggio ambientale periodico coordinato sull’intero sito di interesse nazionale»;

Dato atto della necessità di procedere all’attuazione del pro-getto mediante Convenzione sottoscritta dalla Regione Lombar-dia e dall’ATS di Pavia, per consentire una consistente riduzione dei tempi di perfezionamento della Convenzione stessa e, quin-di, una più rapida realizzazione del progetto medesimo;

Considerato l’interesse sotteso alla protezione della salute pubblica, il cui perseguimento è finalità comune della Regione Lombardia e dell’ATS di Pavia e acquista particolare rilievo nelle aree che presentano criticità sotto il profilo ambientale;

Visto l’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 che, quale fattispecie generale, riconosce la facoltà delle pubbliche Ammi-nistrazioni di sottoscrivere accordi per disciplinare lo svolgimen-to in collaborazione di attività di interesse comune;

Dato atto che il «Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento Fibronit sulla popolazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute», predisposto dall’ATS di Pavia, indica in un periodo di 3 anni la durata del progetto e in € 146.000,00 la spesa prevista per l’attività di ricerca;

Visto lo schema di Convenzione concernente l’attuazione del «Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento Fibronit sulla popolazione residente della pro-vincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute», allegato quale parte integrante e sostanziale alla pre-sente deliberazione;

Considerato che l’indicato schema di Convenzione riporta le modalità e i termini per l’espletamento delle attività in esso previste;

Considerato che la copertura finanziaria per la realizzazione delle indicate attività, pari a € 146.000,00, è assicurata dalle ri-sorse stanziate per l’Accordo di Programma, impegnate e tra-sferite a favore della regione Lombardia con il citato decreto del Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare;

Considerato che le indicate risorse sono disponibili al cap. 9.01.203.8526 del Bilancio regionale, codificato come PdC per la concessione di contributi agli investimenti a Amministrazioni locali;

Considerato che, in conformità alle modalità e ai termini di pagamento previsti dallo schema di Convenzione, gli impegni di spesa previsti per l’attuazione delle attività di progetto per gli anni 2017, 2018 e 2019 sono pari a € 146.000,00, cosi ripartiti:

• euro 58.400 anno 2017;

• euro 43.800 anno 2018;

• euro 43.800 anno 2019;Ritenuto di approvare lo schema di Convenzione tra la Regio-

ne Lombardia e l’ATS di Pavia, allegato alla presente deliberazio-ne, quale parte integrante e sostanziale;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», non-ché i provvedimenti organizzativi della X Legislatura;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di approvare per le motivazioni espresse in premessa lo schema di Convenzione tra la Regione Lombardia e l’ATS di Pa-via per l’attuazione del «Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento Fibronit sulla popo-lazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute», allegato alla presente delibe-razione quale parte integrante e sostanziale;

2. di dare atto che l’impegno di spesa previsto per gli anni 2017, 2018 e 2019 è pari a € 146.000,00,cosi ripartiti: euro 58.400 anno 2017, euro 43.800 anno 2018, euro 43.800 anno 2019, a valere sul capitolo 9.01.203.8526 del Bilancio regionale, con atti-vazione del fondo pluriennale vincolato;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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3. di dare atto che alla sottoscrizione della Convenzione di cui al punto 1 procederà il direttore generale della direzione gene-rale ambiente, energia e sviluppo sostenibile, ing. Mario Nova;

4. di trasmettere la presente deliberazione all’ATS di Pavia (PV) e alla dg welfare;

5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficia-le della Regione Lombardia, dando atto che tutta la relativa do-cumentazione è disponibile presso i competenti uffici regionali.

6. di provvedere agli obblighi di pubblicazione di cui al d.lgs. 33/2013.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 34 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO

Regione Lombardia

ATS Pavia

SCHEMA DI CONVENZIONE

CONCERNENTE L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO DI EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE VOLTO A VALUTARE L’IMPATTO DELL’INSEDIAMENTO FI-BRONIT SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PAVIA E STUDIO DI UN MODELLO PER IL MONITORAGGIO DELLA SALUTE

TRA

la Regione Lombardia di seguito denominata “Regione” con sede e domicilio fiscale in Milano, Piazza Città di Lombardia n. 1, codi-ce fiscale 80050050154, agli effetti del presente atto rappresentata dall’ing. Mario Nova, Direttore Generale della Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile;

E

la ATS di Pavia, con sede e domicilio fiscale in Pavia, Viale Indipendenza n. 3, codice fiscale e Partita IVA 02613260187, agli effetti del presente atto rappresentata dal Direttore Generale dott.ssa Anna Pavan

PREMESSE

VISTO il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio del 18 settembre 2001, n. 468, concernente il “Programma Na-zionale di Bonifica e Ripristino Ambientale dei Siti Inquinati”;

VISTO l’articolo 14 della legge 31 luglio 2002, n. 179, concernente “Disposizioni in materia ambientale”, che ha individuato tra i Siti di Interesse Nazionale quello di “Broni”;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 26 novembre 2002 (G.U.R.I. del 29 gennaio 2013, n. 23), con cui è stata approvata la perimetrazione del Sito di bonifica di Interesse Nazionale di “Broni”;

VISTO il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 28 novembre 2006, n. 308, “Regolamento recante integrazioni al decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 18 settembre 2001, n. 468, concernente il Programma Nazionale di Bonifica e Ripristino Ambientale dei Siti Inquinati”, che assegna al Sito d’Interesse Nazionale di “Broni” risorse finanziarie pari a € 2.272.727,00;

CONSIDERATO che il Tavolo dei Sottoscrittori del 12 gennaio 2015 ha riprogrammato complessivi € 14.000.000,00 attribuendo al Sito di Bonifica di Interesse Nazionale di “Broni” la somma di € 12.500.000,00 per la realizzazione del progetto “Interventi di bonifica da amianto 2° lotto”, di cui:

- € 4.000.000,00 a valere su quota parte delle risorse non ancora assegnate nell’ambito dell’APQ in materia “Ambiente e Energia” stralcio bonifiche e riqualificazione Siti inquinati – II Atto integrativo del 23 dicembre 2008;

- € 5.000.000,00 a valere su quota parte del finanziamento attribuito dal MATTM al SIN di Sesto San Giovanni con D.M. m. 468/01, già disciplinato nell’AdP del 8 giugno 2006;

- € 2.000.000,00 a valere su quota parte del finanziamento MATTM di cui al D.M. m. 468/01, già disciplinato nell’APQ “Ambiente e Energia” del 9 febbraio 2001 ed in particolare, nell’intervento F002 “La bonifica nell’area Bovisa ex Officine del Gas”;

- € 1.500.000,00 di cofinanziamento proveniente dal Bilancio regionale.

VISTO il II Atto Integrativo all’Accordo di Programma per la bonifica ed il ripristino ambientale del Sito di Interesse Nazionale di “Broni”, sottoscritto in data 26 novembre 2015, tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (di seguito Ministero dell’Am-biente), la Regione Lombardia, la Provincia di Pavia e il Comune di Broni, il cui valore ammonta a € 12.500.000,00;

VISTA la nota prot. n. 576 del 09.12.2015, con la quale il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha decretato e comunicato ai Soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma l’avvenuto impegno e contestuale trasferimento a favore della Regio-ne Lombardia della somma di € 12.500.000,00, per la prosecuzione delle attività già disciplinate nell’Accordo medesimo;

CONSIDERATO che la citata nota precisa che “... resta di competenza delle Amministrazioni locali interessate, opportunamente sup-portate da ARPA Lombardia e dalla ASL e, se del caso, dagli Istituti scientifici competenti, l’individuazione delle attività che saranno oggetto di finanziamento e che dovranno essere prioritarie rispetto ad altre eventuali azioni da realizzare nel Sito, ai fini della più effi-cace tutela della salute e dell’ambiente”;

CONSIDERATO che l‘Accordo di Programma all’articolo 4, comma 1, Tabella 1 – “Il Programma di Interventi”, prevede l’elenco degli interventi e dei relativi costi nonché dei soggetti attuatori e stabilisce l’affidamento delle attività afferenti “Monitoraggio ambientale periodico coordinato sull’intero Sito di Interesse Nazionale” a ARPA Lombardia, ATS di Pavia e INAIL – DIPIA;

PRESO ATTO che il Direttore Generale della D.G. Welfare, con e.mail del 14 luglio 2016, ha trasmesso al Direttore Generale della D.G. Am-biente, Energia e Sviluppo Sostenibile il “Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento Fibronit sul-la popolazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute”, predisposto dall’ATS di Pavia;

CONSIDERATO che il progetto ha l’obiettivo primario di valutare la morbilità e mortalità per patologie asbesto correlate della popola-zione residente nel comune di Broni e in quelli limitrofi, stratificando per livello di esposizione e, insieme, sviluppare ipotesi di lavoro sugli studi di impatto in condizioni di plurime fonti di inquinamento ambientale;

CONSIDERATO che il II Atto Integrativo all’Accordo di Programma per la bonifica ed il ripristino ambientale del Sito di Interesse Naziona-le di “Broni”, sottoscritto in data 26 novembre 2015 ha concordato in particolare di attribuire la quota di € 365.000,00 del finanziamento ministeriale complessivo di € 12.500.000,00 al “Monitoraggio ambientale periodico coordinato sull’intero sito di interesse nazionale”;

DATO ATTO della necessità di procedere all’attuazione del progetto mediante Convenzione sottoscritta dalla Regione Lombardia e dall’ATS di Pavia, per consentire una consistente riduzione dei tempi di perfezionamento della Convenzione stessa e, quindi, una più rapida realizzazione del progetto medesimo;

CONSIDERATO l’interesse sotteso alla protezione della salute pubblica, il cui perseguimento è finalità comune della Regione Lombar-dia e dell’ATS di Pavia e acquista particolare rilievo nelle aree che presentano criticità sotto il profilo ambientale,

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LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE:

Articolo 1 (Premesse)

1. Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale della presente Convenzione.

Articolo 2 (Oggetto e obiettivi dell’incarico)

1. La presente Convenzione, comprensiva di Appendice contenente il Programma delle attività, è finalizzata all’attuazione del “Progetto di epidemiologia ambientale volto a valutare l’impatto dell’insediamento Fibronit sulla popolazione residente della provincia di Pavia e studio di un modello per il monitoraggio della salute” (di seguito Progetto), che integra gli interventi previsti dall’Accordo di Programma “per la bonifica ed il ripristino ambientale del Sito di bonifica di Interesse Nazionale di “Broni”, di cui alle premesse.

2. Il progetto ha l’obiettivo primario, comune a Regione e ATS di Pavia, di valutare la morbilità e mortalità per patologie asbesto correlate della popolazione residente nel comune di Broni e in quelli limitrofi, stratificando per livello di esposizione e, insieme, sviluppare ipotesi di lavoro sugli studi di impatto in condizioni di plurime fonti di inquinamento ambientale.

Articolo 3(Ambiti di attività)

1. La Regione coordina e verifica lo stato di avanzamento delle attività svolte dall’ATS di Pavia in attuazione della presente Con-venzione, secondo le modalità indicate nell’Allegato.

2. L’ATS di Pavia svolge le attività necessarie all’attuazione del Progetto, le cui singole fasi e le relative scadenze temporali, indivi-duate a partire dalla data di sottoscrizione della presente Convenzione, sono indicate puntualmente nell’Allegato, unitamente ai prodotti che la stessa ATS deve presentare alla Regione.

Articolo 4 (Importo del finanziamento)

1. Per lo svolgimento delle attività di cui all’Allegato alla presente Convenzione la Regione corrisponderà alla ATS di Pavia un importo totale pari ad € 146.000,00, IVA compresa.

2. L’erogazione del suddetto importo avverrà secondo quanto stabilito al successivo articolo 5. 3. L’importo di cui al comma 1 sarà coperto con quota parte delle risorse trasferite dal Ministero alla Regione con nota prot. n.

576 del 09 dicembre 2015.

Articolo 5 (Modalità e termini di pagamento)

1. Il pagamento dell’importo totale di € 146.000,00 di cui all’articolo 4, comma 1 avverrà in conformità con quanto disposto al comma 2 e sarà erogato alla ATS di Pavia c.f. e Partita IVA 02613260187, con accredito delle somme sul Conto di Tesoreria Unica aziendale Contabilità Speciale Banca d’Italia n. 0319715 intestata all’ATS della Provincia di Pavia, con sede in comune di Pavia, V.le Indipendenza, 3 ;

2. L’importo di cui al comma 1 sarà erogato secondo tre quote da versare all’ATS di Pavia alle seguenti scadenze, con riferimento alle attività e ai prodotti specificati nell’Appendice alla presente Convenzione:• 40% alla presentazione alla Regione del protocollo operativo di progetto (pari a € 58.400,00) ;• 30% alla presentazione alla Regione del report WP2 (pari a € 43.800);• 30% alla presentazione alla Regione della relazione finale e della rendicontazione dei costi sostenuti (pari a € 43.800,00);

3. Fermo restando il totale dell’importo assentito per l’esecuzione del progetto, la Regione potrà autorizzare la rimodulazione e/o la compensazione delle risorse di cui alla attività riportate nell’Appendice alla presente Convenzione, su motivata, preventiva richiesta da parte dell’ATS di Pavia.

4. Il pagamento degli importi è subordinato alla positiva valutazione da parte della Regione degli elaborati e della rendiconta-zione dei costi sostenuti.

Articolo 6 (Durata e decorrenza della Convenzione)

1. La presente Convenzione ha efficacia a decorrere dalla data di sottoscrizione da parte di Regione e ATS di Pavia e avrà una durata complessiva di anni 3 dalla data indicata.

2. Tale termine potrà essere prorogato dalla Regione, su motivata richiesta della ATS di Pavia.

Articolo 7(Responsabili della Convenzione)

1. Si individua quale responsabile per la Regione il Direttore Generale della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, ing. Mario Nova, o suo delegato.

2. Si individua quale responsabile della ATS di Pavia il Direttore Generale, dott.ssa Anna Pavan o suo delegato.3. Le suddette individuazioni e le conseguenti attività non comportano il riconoscimento di alcun compenso aggiuntivo.

Articolo 8(Patto di riservatezza)

1. La Regione e l’ATS di Pavia si impegnano a non divulgare e non utilizzare per fini diversi da quelli inerenti la presente Conven-

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zione, anche successivamente alla cessazione delle relative attività, le notizie riservate di cui siano venuti a conoscenza

Articolo 9 (Trattamento dei dati personali)

1. La Regione e l’ATS di Pavia dichiarano reciprocamente di essere informate e di acconsentire che i dati personali forniti o raccolti in conseguenza della presente Convenzione saranno trattati esclusivamente per le finalità indicate e in conformità a quanto previsto dal d.lgs. 196/2003.

2. Ai sensi dell’articolo 29 dell’indicato decreto, titolari del trattamento sono la Giunta regionale nella persona del proprio legale rappresentante e l’ATS di Pavia nella persona del proprio legale rappresentante pro tempore.

Articolo 10 (Responsabilità)

1. La Regione e l’ATS di Pavia sono responsabili dell’adempimento delle attività di cui alla presente Convenzione. 2. L’ATS di Pavia esonera e solleva la Giunta regionale da qualsiasi danno e responsabilità che a qualsiasi titolo possa derivare,

nei confronti di terzi, dall’esecuzione delle azioni poste in essere nell’attuazione della presente Convenzione.

Articolo 11 (Disposizioni finali)

1. La Regione e l’ATS di Pavia si impegnano a risolvere, nello spirito di leale collaborazione tra le pubbliche amministrazioni, qua-lunque problema che dovesse insorgere nell’esecuzione e nell’interpretazione del presente Accordo.

Milano ………………

REGIONE LOMBARDIADirettore Generale

Ing. Mario Nova

ATS DI PAVIADirettore Generale Dott. Anna Pavan

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Allegato

PROGETTO DI EPIDEMIOLOGIA AMBIENTALE VOLTO A VALUTARE L’IMPATTO DELL’INSEDIAMENTO FIBRONIT SULLA POPOLAZIONE RESI-DENTE DELLA PROVINCIA DI PAVIA E STUDIO DI UN MODELLO PER IL MONITORAGGIO DELLA SALUTE

PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

1. RazionaleNel territorio della Provincia di Pavia e, segnatamente, del comune di Broni, è stata evidenziata una incidenza e mortalità di tumori asbesto correlati significativamente superiore al dato regionale e nazionale ed è ormai appurato che tale aumento sia ascrivibile all’attività della ditta Fibronit (1-5).Numerosi studi si sono susseguiti, anche in anni recenti, sia sulla popolazione generale che su coorti di lavoratori esposti a fibre di amianto: in entrambi i casi vi sono studi specifici sia sui tumori asbesto correlati (con evidenza per mesotelioma, tumore del polmone, tumore della laringe e dell’ovaio, e necessità di ulteriori approfondimenti per tumori della faringe, stomaco, colon e retto) che sulla mortalità generale (1-6).La necessità di condurre un ulteriore studio epidemiologico deriva:

- da sollecitazioni di istituzioni e cittadini delle comunità anche limitrofe al territorio di Broni, anch’esse duramente colpite da un incremento nella morbilità e mortalità di patologie asbesto correlate,

- dall’interesse dei decision maker della sanità pubblica di ampliare ad un’area geografica più estesa lo studio sugli effetti a lungo termine dell’esposizione ad amianto indagando quali outocome sia la mortalità che dell’incidenza di patologie croniche e del ricorso a ricoveri e cure.

Il progetto dello studio, di seguito descritto, avrà come risultato atteso quello di integrare le metodologie di studio geografico fino ad ora utilizzate (7, 8) per la valutazione della ricaduta del sito produttivo sulla zona circostante, con strumenti che possano identificare la reale impronta del problema (9). La finalità ultima sarà quindi mettere a disposizione di cittadini, Enti locali, e associazioni di categoria, uno strumento, scientificamente riconosciuto, per leggere, in modo dinamico, i dati epidemiologici correnti relativi al territorio, integrati con il contesto urbanistico e produttivo, al fine di poter supportare scelte e decisioni delle comunità.

2. Obiettivi generali e specificiObiettivo generale di questo progetto è valutare la morbilità e mortalità per patologie asbesto correlate della popolazione residente nel comune di Broni e in quelli limitrofi, stratificando per livello di esposizione e, insieme, sviluppare ipotesi di lavoro sugli studi di impatto in condizioni di plurime fonti di inquinamento ambientale. Per il raggiungimento dell’obiettivo generale si renderà necessario il passaggio da obiettivi specifici quali:

- valutazione dello stato di salute della popolazione della Provincia di Pavia tra il 1980 e il 2015 rispetto alle patologie asbesto correlate per comune, con un focus su Broni e hinterland (da ora “area di studio”); valutazione comparativa della mortalità/morbosità dei comuni della provincia di Pavia rispetto a Regione Lombardia e Italia (WP1);

- valutazione dell’impatto ambientale degli insediamenti produttivi e altre fonti inquinanti, oltre la Fibronit, a Broni e hinterland (WP2);- valutazione della relazione tra stato di salute per patologie asbesto correlate e livello di esposizione della popolazione

residente nell’area di studio; verifica dell’effetto stratificando nella coorte degli ex esposti, famigliari, popolazione generale residente rimanente (WP3);

- implementazione di un modello predittivo per valutare gli effetti a lungo termine dell’esposizione all’amianto sulla salute della popolazione dell’area di studio (WP4);

- proposizione di ipotesi di lavoro relative alle fonti di dati correnti da utilizzare a livello territoriale per la valutazione di impatto sulla salute in territori con pluralità di fonti di inquinamento ambientale (WP5).

3. MetodologiaLa metodologia utilizzata per il raggiungimento degli obiettivi è rappresentata dallo sviluppo e conclusione di differenti studi, riassunti nella tabella seguente:

Studio Fonte dei dati e analisi prevista

WP1 Studio del profilo di salute della popolazione residente della Pro-vincia di Pavia, suddivisa per co-mune e comparazione con Lom-bardia e Italia

Fonte dei datiOutcome “morte” mesotelioma pleurico, tumore del polmone, tumore della faringe, tumore dell’ovaio, tumore dello stomaco, colon e retto:- Registro di mortalità, ATS di Pavia;- Registro del mesotelioma pleurico, ATS di Pavia.Outcome “ospedalizzazione” per patologie asbesto correlate e/o tutte le cause escluse i traumatismi, con diagnosi principale delle schede di dimissione ospedaliera:- Fonte dati SDO, ATS di Pavia.Periodo di analisi: 1980-2015, suddividendolo in intervalli temporali differenti (con sito produttivo attivo, con sito produttivo chiuso fino alla prima bonifica, dalla prima alla seconda bonifica)Analisi- Tassi di mortalità ed ospedalizzazione causa e sesso specifici nel periodo pre-

so in considerazione, usando come popolazione di riferimento quella Italiana dell’ultimo censimento;

- Trend di mortalità e ospedalizzazione anno specifico;- Rapporto Standardizzato indiretto di Mortalità (SMR) e Ospedalizzazione (SHR);- Distribuzione geografica degli SMR e SHR utilizzando approccio bayesiano;- Confronto dei dati analizzati sui comuni della Provincia di Pavia con i dati Regio-

nali e Nazionali.

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WP2 Studio degli insediamenti produt-tivi e delle fonti di inquinamento

Fonte dei dati- ARPA Regione Lombardia- ATS di PaviaAnalisi- Analisi geostatistica: distribuzione e determinazione principali fonti di inquina-

mento puntuali, lineari ed areali presenti in provincia;- Georeferenziazione dei soggetti residenti nell’area di studio nel 1992, anno di

dismissione della Fibronit;- Modellizzazione e determinazione del valore di esposizione di ogni singolo sog-

getto risiedente nell’area di studio nel 1992 per ogni fattore ambientale consi-derato.

WP3 Studio epidemiologico sulla coor-te dei residenti nell’area di studio nell’anno 1992

Fonte dei datiOutcome “morte” per mesotelioma pleurico, tumore del polmone, tumore della farin-ge, tumore dell’ovaio, tumore dello stomaco, colon e retto e/o per “ospedalizzazio-ne” per patologie asbesto-correlate e/o “consumo di farmaci” (vedere WP1)Numeratore- Anagrafe sanitaria regionale per identificare i residenti nell’area di studio nel

1992;- Fonte dati SDO, ATS di Pavia;- Registro di mortalità, ATS di Pavia;- Registro dei mesotelioma pleurico, ATS di Pavia;- Prescrizione farmaci per le patologie asbesto correlate croniche (asbestosi,

placche pleuriche), File F;Denominatore- Anagrafe sanitaria regionale per identificare i residenti nell’area di studio nel

1992. Covariate- Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).Analisi- Recorde-linkage tra le diverse fonti;- Stima dell’incidenza cumulativa della morte e/o ospedalizzazione e/o consumo

di farmaci nella coorte studiata;- Stima dell’incidenza cumulativa stratificata per ex esposti, famigliari di ex esposti,

popolazione residente rimanente;- Stime aggiustate per comorbidità se disponibile FSE.

WP4 Definizione di un modello epide-miologico per la lettura integrata dei dati di contesto ed epidemio-logici

Fonte dei dati- Come per WP3CovariateLivello di esposizione:- proxy dalla distanza derivante dalla georeferenziazione di cui in WP2;- quantitativo derivante dalla modellizzazione di cui in WP2.Analisi- Modelli lineari generali, usando la famiglia di link adeguata. Nello specifico, ver-

rà calcolato il peso del livello di esposizione stimato in WP2 sulla probabilità di insorgenza di patologie asbestocorrelate aggiustando per la presenza di altre fonti inquinanti e/o comorbidità

WP5 Definizione di un modello da utiliz-zare a livello territoriale che consi-deri i set di dati da valutare per la valutazione della relazione salute-ambiente

Fonte dei dati- Dati ATS e ARPA- Dati correnti di INAIL, ISPRA, ISTATAnalisi- Valutazione dei dati correnti di maggior significatività a livello territoriale per la

predisposizione di mappa integrata del contesto ambientale;- Definizione dei dati di salute di popolazione e del livello territoriale minimo per

ottenere la significatività;- Messa a punto di un’ipotesi di dati da valutare per lo studio della relazione am-

biente-salute e da fornire a fronte di richieste specifiche.

4. Modalità e prospetto costi

Come già evidenziato in premessa la relazione tra esposizione, professionale e non, all’asbesto e patologia tumorale è stata ampia-mente studiata e sono in atto tuttora progetti e iniziative volte a monitorare il fenomeno, quali ad esempio il registro nazionale meso-teliomi o il registro ex-esposti.

ATS si pone pertanto all’interno di tale alveo, prevedendo di proseguire la collaborazione sia con il Centro Operativo Regionale-COR della Fondazione IRCCS Policlinico di Milano che con la UOML della Fondazione Maugeri; entrambe le Fondazioni hanno in atto rap-porti convenzionali o finanziamenti vincolati con/da parte della Direzione Generale Welfare di RL.

Analogamente sono mantenuti fermi i rapporti di integrazione con ARPA, dipartimento territoriale di Pavia, relativamente a conoscen-za, presidio e monitoraggio del territorio sotto il profilo ambientale.

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Per quanto riguarda il presente progetto si ritiene necessario il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Pavia, segnatamente del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense, con il quale ATS ha una convenzione per la formazione dei tecnici della prevenzione e degli specializzandi in igiene e medicina preventiva. Tale Dipartimento, nel quale opera l’Unità di Biostatistica ed Epidemiologia Clinica, ha tra le proprie linee di ricerca l’epidemiologia ambientale; la medesima unità ha la responsabilità scientifica dello Studio EPI-EST: esposizioni ambientali e salute pubblica, relativo alla valutazione dell’impatto dell’inquinamento ambientale da parte dell’impianto petrolchimico Eni S.p.A. di Sannazzaro de’ Burgondi (PV) sulla salute della popolazione residente.In considerazione della necessità di dare una forte strutturazione alla collaborazione, si prevede di finanziare una posizione di ricer-catore a tempo determinato per un triennio, che possa operare presso la sede di ATS per le analisi delle banche dati ivi disponibili, con il supporto scientifico e operativo dell’Unità di Biostatistica per l’elaborazione dei dati e la predisposizione del modello di lettura integrata.I costi sono pertanto così riassumibili.

Tipologia Dettaglio Università Convenzione con Regione Lombardia

Personale Ricercatore a tempo determi-nato

146.000 (copertura costo per ri-cercatore universitario a tempo

determinato per un triennio)

Personale Dirigente AnalistaPersonale di ruolo, dedicato per 30% del debito orario per

due anni

Personale Dirigente medico Personale di ruolo, per 20% del debito orario per un triennio

Personale Professore associato per super-visione scientifica

Software per elaborazione dati e stime Licenze e utilizzo garantito

Pubblicazioni Pubblicazione dati su sito inter-net aziendale e report

Inclusi nei costi di manutenzio-ne ordinaria s.i.

5. Cronoprogramma e sistemi di monitoraggioNella tabella successiva è indicato il cronoprogramma previsto; il monitoraggio avverrà a cura dell’ATS e DGW.

Attività 1° semestre2017

2° semestre2017

1° semestre2018

2° semestre2018

1° semestre2019

2° semestre 2019

Stesura progetto e coordinamento con Istituti e Enti coinvolti (ARPA, Registro Mesoteliomi, UOML Maugeri, Comune di Broni……)Adeguamento convenzione con Università per reclutamento ricercatoreWP1 - Studio del profilo di salute della popolazio-ne residente della provincia di Pavia, suddivisa per comune e comparazione con Lombardia e ItaliaReport WP1 e strumento dinamico per la con-sultazioneWP2 – Studio degli insediamenti produttivi e del-le fonti di inquinamento a) Analisi lineare e arealeWP2 - Studio degli insediamenti produttivi e del-le fonti di inquinamentob) Georeferenziazione e modellizzazione dell’e-sposizioneReport WP2

WP3 - Studio epidemiologico sulla coorte dei residenti nell’area di studio nell’anno1992WP4 - Definizione di un modello epidemiologico per la lettura integrata dei dati di contesto ed epidemiologiciReport WP3 e WP4

Pubblicazioni su profilo di salute popolazione residenti nell’area di studio

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D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5909Modulistica unificata e standardizzata per la presentazione del permesso di costruire (PDC): adeguamento della modulistica nazionale alle normative specifiche e di settore di Regione Lombardia

LA GIUNTA REGIONALEVisto l’Accordo tra il Governo, le Regioni e gli Enti Locali, con-

cernente l’adozione di moduli unificati e semplificati per la presentazione dell’istanza del Permesso di Costruire e della Se-gnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) Edilizia. Accordo ai sensi dell’art. 9 comma 2 lett. c) del d.lgs 28 agosto 1997 n. 28, approvato in data 12 giugno 2014, repertorio atti n.67/CU, pub-blicato nel S.O. alla Gazzetta Ufficiale n.161 del 14 luglio 2014;

Visti:

• il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 n.380 «Testo Unico delle leggi in materia di edilizia»;

• la legge 7 agosto 1990 n.241 «Nuove norme sul procedi-mento amministrativo»;

• il decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010 n.160 «Regolamento per la semplificazione e il rior-dino della disciplina sullo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)»;

• il comma 3 dell’articolo 24 del decreto legge 24 giugno 2014 n.  90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.114 «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffi-ci giudiziari», in cui si stabilisce che il Governo, le Regioni e gli Enti locali concludano, in sede di Conferenza unificata, accordi ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281 o intese ai sensi dell’art. 8 della legge 5 giugno 2003, n.131, per adottare, tenendo conto delle specifiche normative regionali, una modulistica unifica-ta e standardizzata su tutto il territorio nazionale per la presentazione alle pubbliche amministrazioni di istanze, dichiarazioni e segnalazioni con riferimento all’edilizia e all’avvio di attività produttive;

• il comma 4 dello stesso articolo che stabilisce che tali ac-cordi costituiscono livelli essenziali delle prestazioni con-cernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale e assicurano il coordinamen-to informativo statistico e informatico dei dati dell’ammini-strazione statale, regionale e locale;

• la legge regionale n. 12/2005 «Legge per il Governo del Territorio», art. 32 comma 4 , che conferisce alla Giunta regionale la facoltà di approvare l’adeguamento alla nor-mativa specifica e di settore regionale della modulistica edilizia unificata e standardizzata statale riguardante le procedure edilizie, alla quale si adeguano i comuni;

• la delibera di Giunta regionale n.3299 del 16 marzo 2015, che prende atto della comunicazione degli Assessori Bec-calossi, Garavaglia e Melazzini avente oggetto «Adozione modulistica edilizia unificata e semplificata»;

• la delibera di Giunta regionale n.3543 dell’8 maggio 2015 di approvazione dell’adeguamento della modulistica nazionale alle normative specifiche e di settore di Regio-ne Lombardia, relativamente alla modulistica unificata e standardizzata per la presentazione della comunicazione di inizio lavori (CIL) e della comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA);

• la delibera di Giunta regionale n.4601 del 17 dicembre 2015 di approvazione dell’adeguamento della modulisti-ca nazionale alle normative specifiche e di settore di Re-gione Lombardia, relativamente alla modulistica unificata e standardizzata per la presentazione della Dichiarazione Inizio Attività (DIA);

Richiamati:

• l’Agenda per la Semplificazione nazionale per il triennio 2015-2017, condivisa tra Governo, Regioni e Autonomie locali nella Conferenza Unificata del 13 novembre 2014 e approvata dal Consiglio dei Ministri il 1 dicembre 2014, che al punto 4.1 prevede l’adozione di moduli unificati e semplificati in materia edilizia;

• i lavori condotti dal Tavolo istituito nell’ambito della Con-ferenza unificata, sancito nella seduta del 13 novembre 2014, concernente l’attuazione dell’Agenda per la Sem-plificazione per il triennio 2015-2017, cui ha partecipato Regione Lombardia;

Considerato che il predetto Accordo tra il Governo, le Regio-ni e gli Enti Locali, concernente l’adozione di moduli unificati e semplificati, prevede che:

• le Regioni, ove necessario, adeguino, in relazione alle specifiche normative regionali e di settore, i contenuti dei quadri informativi dei moduli semplificati ed unificati utiliz-zando i quadri e le informazioni individuati come variabili;

• i Comuni adeguino la modulistica in uso sulla base delle previsioni dello stesso accordo;

• le Regioni e i Comuni garantiscano la massima diffusione dei moduli;

Ritenuto di procedere all’adeguamento dei contenuti infor-mativi del modulo nazionale Permesso di Costruire sulla base delle peculiarità della normativa regionale e di settore della Re-gione Lombardia, tenuto conto dei contributi forniti da:

• Gruppo di lavoro «Modulistica edilizia regionale», costituito con decreto n. 840 dell’11 febbraio 2016, cui partecipano i rappresentanti delle Direzioni Generali regionali, di Union-camere e di ANCI;

• Tavolo di confronto sulla modulistica edilizia unificata nell’ambito del Protocollo d’intesa con le Consulte e gli Ordini Professionali regionali in materia tecnica di cui alla d.g.r. n. 1899 del 30/05/14;

Ritenuto pertanto di:

• approvare la modulistica unificata e standardizzata di Re-gione Lombardia per la presentazione dell’istanza del Per-messo di Costruire, allegata alla presente deliberazione, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

• disporre che, ai sensi del citato Accordo tra il Governo, le Regioni e gli Enti Locali, concernente l’adozione di moduli unificati e semplificati:

− i Comuni lombardi provvedano all’adeguamento dei contenuti, anche in formato digitale, della modulistica già in uso per la presentazione del Permesso di Costrui-re entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;

− demandare ad apposito decreto del dirigente regio-nale competente gli eventuali aggiornamenti della modulistica relativa al Permesso di costruire, DIA, CIL e CILA, derivanti da sopravvenute disposizioni normative, nuove specifiche tecniche, correzioni di errori materiali che non modifichino nella sostanza l’impostazione del-la modulistica, discendente dagli accordi in conferenza unificata e dalle deliberazioni regionali;

Visto il PRS della X legislatura approvato con d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 e, in particolare, il risultato Atteso TER.08 Assetto del Territorio ed edilizia abitativa, Programma 1 Urbanistica ed As-setto del Territorio, 282 Sperimentazione dell’aggiornamento di database topografico in cooperazione con enti locali e suoi sviluppi, Azione 282.1 Sperimentazione dell’aggiornamento di database topografico in cooperazione con enti locali, prodotto 281.1.1 Informatizzazione titoli edilizi e segnalazione modifiche territoriali per l’aggiornamento del database topografico;

Richiamata la l.r. 20/2008 e i Provvedimenti Organizzativi della X Legislatura;

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di approvare la modulistica unificata e standardizzata di Re-gione Lombardia per la presentazione dell’istanza di Permesso di Costruire, di cui all’Allegato A della presente deliberazione, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, quale ade-guamento della modulistica nazionale alle normative specifi-che e di settore di Regione Lombardia;

2. di disporre che i Comuni lombardi provvedano all’adegua-mento dei contenuti della modulistica, anche in formato digi-tale, già in uso per la presentazione dell’istanza di Permesso di Costruire entro centottanta giorni dalla data di pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia;

3. di demandare ad appositi decreti del dirigente regionale competente gli eventuali aggiornamenti della modulistica re-lativa al Permesso di costruire, DIA alternativa al permesso di costruire, CIL e CILA, derivanti da sopravvenute disposizioni nor-mative, nuove specifiche tecniche, correzioni di errori materiali che non modifichino nella sostanza l’impostazione della modu-listica, discendente dagli accordi in conferenza unificata e dalle deliberazioni regionali;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 41 –

4. di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficia-le della Regione Lombardia;

5. di dare mandato ai competenti uffici regionali di procede-re alla pubblicazione della presente deliberazione e dei relativi allegati sul sito web istituzionale della Regione Lombardia e di notificarla ai Comuni per garantirne la massima diffusione.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 42 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

Al Comune di _

☐ Sportello Unico Attività Produttive

☐ Sportello Unico Edilizia

Indirizzo

PEC / Posta elettronica

Pratica edilizia

del | | | | | | | | |

Protocollo

RICHIESTA DI PERMESSO DI COSTRUIRE (art. 20 D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 – art. 7, D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160 – L.R. 11 marzo 2005, n. 12)

DATI DEL TITOLARE (la sezione è ripetibile in caso di più titolari firmatari)

Cognome ____________________________________ Nome ______________________________________________

codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__| sesso |__| citt. ________________________

in qualità di 1 __________________________ della ditta / società

___________________________________________

Iscritta alla C.C.I.A.A. di _______________________________________ prov. |__|__| n. |__|__|__|__|__|__|__|

con sede in _____________________________ prov. |__|__| indirizzo ____________________________________

con codice fiscale |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|

partita IVA |__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|__|

nato a _______________________ prov. |__|__| stato ____________________ nato il |__|__|__|__|__|__|__|__|

residente in ___________________________ prov. |__|__| stato _________________________________________

indirizzo ________________________________________________________ n. _________ C.A.P. |__|__|__|__|__

PEC ______________________________ posta elettronica _______________________________________________

telefono fisso / cellulare

ALLEGATO A

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 43 –

ALLEGATO A

CHIEDE

a) Qualificazione dell’intervento

Il rilascio del permesso di costruire per (è possibile selezionare più opzioni): a.1 ☐ D.P.R. n. 380/2001:

☐ ristrutturazione edilizia (articolo 3, comma 1 lettera d) ☐ nuova costruzione (articolo 3, comma 1 lettera e) ☐ ristrutturazione urbanistica (articolo 3, comma 1 lettera f) ☐ restauro e risanamento conservativo (articolo 3, comma 1 lettera c) ☐ intervento in sanatoria (articolo 36, comma 1 - conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia

vigente) ☐ manutenzione straordinaria riguardante parti anche strutturali (articolo 3, comma 1 lettera b) ☐ interventi in deroga alle previsioni degli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti (articolo

14) ☐ PdC convenzionato (articolo 28.bis) ☐ intervento assoggettato a Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) per il quale

l’interessato può richiedere il rilascio del Permesso di costruire ai sensi dell’articolo 22 comma 7

a.2 ☐ D.P.R. n. 160/2010: ☐ titolo unico (articolo 7) ☐ attività produttive che comportino variante a strumentazione urbanistica (articolo 8)

a.3 ☐ L.R. n. 12/2005: ☐ realizzazione o ampliamento di sale giochi, sale scommesse, sale bingo (articolo 33, comma 3-

ter) ☐ mutamento di destinazione d’uso riguardante luoghi di culto, centri sociali, sale giochi, sale

scommesse, sale bingo (articolo 52, commi 3-bis e 3-ter) ☐ intervento in aree destinate all’agricoltura (articolo 60)

a.4 ☐ Intervento in deroga alle previsioni degli strumenti di pianificazione urbanistica vigenti, per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico (articolo 14, comma 1.bis del D.P.R. n. 380/2001 e articolo 40 della L.R. n. 12/2005) alla: ☐ densità edilizia (specificare) ☐ altezza (specificare) ☐ distanza tra i fabbricati (specificare) ☐ destinazione d’uso (specificare)

a.5 ☐ variante (se il titolo non è scaduto e non rientra nel caso degli interventi di cui all’art. 41 comma 2 della L.R. n. 12/2005 e non è un’opera di completamento): ☐ a titolo unico n. del | | | | | | | | | ☐ a permesso di costruire n. del | | | | | | | | | ☐ a denuncia di inizio attività n. del | | | | | | | | | ☐ a SCIA n. del | | | | | | | | |

a.6 ☐ opera di completamento (se il titolo è scaduto): ☐ a permesso di costruire n. del | | | | | | | | | ☐ a denuncia di inizio attività n. del | | | | | | | | |

a.7 ☐ altro (specificare)

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– 44 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

DICHIARAZIONI

Il titolare, consapevole delle pene stabilite per false attestazioni e mendaci dichiarazioni ai sensi dell’articolo 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 e degli artt. 483, 495 e 496 del Codice penale e che inoltre, qualora dal controllo effettuato emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione resa, decadrà dai benefici conseguenti al provvedimento conseguito sulla base della dichiarazione non veritiera ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000, sotto la propria responsabilità.

DICHIARA

b) Titolarità dell’intervento

di avere titolo alla presentazione di questa pratica edilizia in quanto (ad es. proprietario, comproprietario/i, usufruttuario/i, ecc…) (possibile scelta multipla) dell’immobile interessato dall’intervento e di:

b.1 ☐ avere titolarità esclusiva all’esecuzione dell’intervento (in questo caso tutti gli aventi diritto devono firmare il modulo del permesso di costruire)

b.2 ☐ non avere titolarità esclusiva all’esecuzione dell’intervento, ma di disporre comunque della dichiarazione di assenso / delega / procura speciale dei terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori

c) Localizzazione dell’intervento 2

che l’intervento interessa l’immobile sito in (via, piazza, ecc.) n.

Comune scala piano interno

C.A.P. |_| | | | | censito al catasto ☐ fabbricati ☐ terreni

Nome del Comune censuario Codice del Comune censuario

foglio n. map.

(se presenti) sub. sez. sez. urb.

avente destinazione d’uso (ad es. residenziale, industriale, commerciale, ecc.)

d) Opere su parti comuni o modifiche esterne

che l’intervento

d.1 ☐ non riguarda parti comuni d.2 ☐ riguarda le parti comuni di un fabbricato condominiale ed è stato approvato dall’assemblea

condominiale del | | | | | | | | | d.3 ☐ riguarda parti comuni di un fabbricato con più proprietà, non costituito in condominio, ed è stato

approvato dai comproprietari delle parti comuni, come risulta da atto (dichiarazione di assenso/delega/procura speciale) consegnato al progettista ovvero dalla sottoscrizione degli elaborati da parte di tutti i comproprietari corredata da copia di documento d’identità

d.4 ☐ riguarda parti dell’edificio di proprietà comune ma non necessitano di assenso perché, secondo l’art. 1102 c.c., apportano, a spese del titolare, le modificazioni necessarie per il miglior godimento delle parti comuni non alterandone la destinazione e senza impedire agli altri partecipanti di usufruirne secondo il loro diritto

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 45 –

ALLEGATO A

e) Descrizione sintetica dell’intervento

che i lavori per i quali viene inoltrata la presente richiesta di permesso di costruire consistono in:

f) Regolarità urbanistica e precedenti edilizi

f.1 ☐ che le opere riguardano un intervento di nuova costruzione su area libera f.2 ☐ che lo stato attuale dell’immobile, rispetto ai titoli descritti nella Tabella sottostante (ottenuti prima o dopo

il 1942) risulta conforme o difforme: prima del 1942 dopo il 1942

conforme difforme conforme difforme f.2.1 primo accatastamento n. del | | | | | | | | ☐ ☐ ☐ ☐

f.2.2 titolo unico (SUAP) n. del | | | | | | | |

☐ ☐

f.2.3 permesso di costruire / licenza edil. / conc. edilizia / nulla osta /

n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.2.4 autorizzazione edilizia n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.2.5 comunicazione edilizia (art. 26 L. n. 47/1985) n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.2.6 condono edilizio n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.2.7 denuncia di inizio attività n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.2.8 segnalazione certificata di inizio attività n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.2.9 comunicazione edilizia libera n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.2.10 altro (specificare) n. del | | | | | | | | ☐ ☐

f.3 ☐ non sono stati reperiti titoli abilitativi essendo l’immobile di remota costruzione e non interessato

successivamente da interventi edilizi per i quali era necessario munirsi di titoli abilitativi

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– 46 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

g) Calcolo del contributo di costruzione

che l’intervento da realizzare:

g.1 ☐ è a titolo gratuito, ai sensi della seguente normativa g.2 ☐ è a titolo oneroso e pertanto

g.2.1 ☐ allega il prospetto di calcolo preventivo del contributo di costruzione a firma di tecnico abilitato

g.2.2 ☐ chiede allo Sportello Unico di effettuare il calcolo del contributo di costruzione e, a tal fine, allega la documentazione tecnica necessaria alla sua determinazione. In tal caso non potrà formarsi il silenzio assenso

inoltre, relativamente al pagamento del contributo di costruzione

g.2.3 ☐ dichiara che il versamento del contributo di costruzione sarà effettuato entro il ritiro del titolo abilitativo secondo le modalità stabilite dal Comune o entro la data di formazione del silenzio assenso

g.2.4 ☐ chiede la rateizzazione del contributo di costruzione secondo le modalità stabilite dal Comune g.2.5 ☐ relativamente agli oneri di urbanizzazione chiede di eseguire direttamente, a scomputo di

quanto dovuto, le opere di urbanizzazione e a tal fine allega la proposta di progetto per la realizzazione delle stesse

h) Tecnici incaricati

☐ di aver incaricato i tecnici, indicati alla sezione 1 dell’allegato “Soggetti coinvolti”

i) Impresa esecutrice dei lavori

i.1 ☐ che i lavori saranno eseguiti dalla/e impresa/e indicata/e alla sezione 2 dell’allegato “Soggetti coinvolti”

i.2 ☐ indicazione non dovuta trattandosi di opere in sanatoria

l) Rispetto degli obblighi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

☐ gli adempimenti di cui al D.lgs 81/2008 titolo IV in materia di Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro verranno espletati tramite il sistema informativo della Regione Lombardia Ge.C.A. (http://www.previmpresa.servizirl.it/cantieri/)

m) Diritti di terzi

di essere consapevole che il permesso di costruire non comporta limitazione dei diritti dei terzi

n) Rispetto della normativa sulla privacy

di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali posta al termine del presente modulo

QUADRO RIEPILOGATIVO DELLA DOCUMENTAZIONE A CURA DEL TITOLARE Il titolare allega la documentazione di seguito indicata o fa riferimento ad atti in possesso del Comune o di altre Amm.ni, quale parte integrante e sostanziale della presente richiesta di permesso di costruire:

Atti in possesso del Comune e di altre amm.ni

Atti allegati

Denominazione allegato Quadro informativo di riferimento

Casi in cui è previsto l’allegato

☐ Soggetti coinvolti Sempre obbligatorio

☐ Estremi del codice identificativo della marca da bollo se presentato

- Da indicarsi obbligatoriamente

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 47 –

ALLEGATO A

Atti in possesso del Comune e di altre amm.ni

Atti allegati

Denominazione allegato Quadro informativo di riferimento

Casi in cui è previsto l’allegato

telematicamente annullata mediante la data, ovvero altre modalità di assolvimento, anche virtuale, dell’imposta di bollo ☐ Virtuale ☐ Cartaceo ☐ Esente perché ente pubblico

☐ ☐

Atto di impegno di mantenimento della destinazione dell’immobile al servizio dell’attività agricola a)

Per interventi in aree destinate all’agricoltura (articolo 60, comma 2, lett. a della Lr 12/05)

☐ ☐ Proposta di convenzione relativa al permesso di costruire convenzionato

Se l’intervento è relativo al permesso di costruire convenzionato (art. 28.bis d.P.R. 380/2001)

☐ Copia del documento di

identità del/i titolare/i

b)

Sempre obbligatorio

☐ Copia dei documenti d’identità dei comproprietari

Se gli eventuali comproprietari dell’immobile hanno sottoscritto gli elaborati allegati

☐ Dichiarazione di assenso dei terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori

Sussiste nel caso in cui il bene non sia di titolarità esclusiva di chi chiede l'esecuzione dell'intervento. La dichiarazione di assenso da parte del contitolare non fa venir meno le sue eventuali responsabilità rispetto all'intervento per il quale è stata presentata istanza dall'altro contitolare.

☐ Delega dei terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori

La delega materiale implica una mera sostituzione nell'esecuzione di un adempimento per conto del soggetto che ha conferito l'incarico. Trattandosi di una mera sostituzione, l'attività effettuata permane, sostanzialmente, in capo al soggetto che ha conferito la delega.

☐ Procura speciale dei terzi titolari di altri diritti reali o obbligatori

Il mandatario, in forza di una procura generale o speciale "ad negotia", può esercitare tutti i poteri e le facoltà spettanti al mandante inerenti e necessarie all'esecuzione del mandato ricevuto ai sensi dell'art. 1390 e 1391 cc. A differenza della dichiarazione di assenso, il mandatario risponde in luogo del mandante salve le eccezioni di cui al cc

☐ Codice Modello ISTAT - Per interventi di nuova costruzione e di ampliamento di volume di fabbricati esistenti (art. 7 D.Lgs. n. 322/1989)

☐ Prospetto di calcolo preventivo del contributo di costruzione

g) Se l’intervento da realizzare è a titolo oneroso

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 48 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

Atti in possesso del Comune e di altre amm.ni

Atti allegati

Denominazione allegato Quadro informativo di riferimento

Casi in cui è previsto l’allegato

☐ Proposta di progetto per la realizzazione delle opere di urbanizzazione

Se l’intervento da realizzare è a titolo oneroso e viene richiesto lo scomputo degli oneri di urbanizzazione

Data e luogo il/i dichiarante/i

Data e luogo il/i dichiarante/i

Data e luogo il/i dichiarante/i

Data e luogo il/i dichiarante/i

INFORMATIVA SULLA PRIVACY (art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003) Ai sensi dell’art. 13 del codice in materia di protezione dei dati personali si forniscono le seguenti informazioni: Finalità del trattamento: I dati personali dichiarati saranno utilizzati dagli uffici nell’abito del procedimento per il quale la presente denuncia viene resa. Modalità: Il trattamento avverrà sia con strumenti cartacei sia su supporti informatici a disposizione degli uffici. Ambito di comunicazione: I dati verranno comunicati a terzi ai sensi della L. n. 241/1990, ove applicabile, e in caso di verifiche ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. n. 445/2000. Diritti: Il sottoscrittore può in ogni momento esercitare i diritti di accesso, rettifica, aggiornamento e integrazione dei dati ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003 rivolgendo le richieste al SUAP/SUE.

Titolare: SUAP/SUE di

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 49 –

ALLEGATO A

Pratica edilizia

del | | | | | | | | |

Protocollo

SOGGETTI COINVOLTI

1. TECNICI INCARICATI (compilare obbligatoriamente)

Progettista delle opere architettoniche (sempre necessario)

☐ incaricato anche come direttore dei lavori delle opere architettoniche

☐ non incaricato anche come direttore dei lavori delle opere architettoniche

Cognome e Nome codice fiscale | | | | | | | | | | | | | | | | |

nato a prov. | | | stato nato il | | | | | | | | |

residente in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

con studio in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

iscritto all’ordine/collegio di al n. | | | | | |

telefono fax cell. posta elettronica certificata

Firma per accettazione incarico

Direttore dei lavori delle opere architettoniche (solo se diverso dal progettista delle opere architettoniche)

☐ Verrà nominato prima dell’inizio lavori

Cognome e Nome codice fiscale | | | | | | | | | | | | | | | | |

nato a prov. | | | stato nato il | | | | | | | | |

residente in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

con studio in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

iscritto all’ordine/collegio di al n. | | | | | |

telefono fax. cell.

posta elettronica certificata

Firma per accettazione incarico

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 50 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

Progettista delle opere strutturali (solo se necessario)

☐ incaricato anche come direttore dei lavori delle opere strutturali

☐ non incaricato anche come direttore dei lavori delle opere strutturali

Cognome e Nome codice fiscale | | | | | | | | | | | | | | | | |

nato a prov. | | | stato nato il | | | | | | | | |

residente in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

con studio in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

iscritto all’ordine/collegio di al n. | | | | | |

telefono fax. cell.

posta elettronica certificata

Firma per accettazione incarico

Direttore dei lavori delle opere strutturali (solo se necessario e se diverso dal progettista delle opere strutturali)

☐ Verrà nominato prima dell’effettivo inizio dei lavori strutturali (nei casi in cui è ammesso)

Cognome e Nome codice fiscale |_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|_|

nato a prov. | | | stato nato il | | | | | | | | | residente in prov. | | | stato indirizzo n. C.A.P. | | | | | | con studio in prov. | | | stato indirizzo n. C.A.P. | | | | | | iscritto all’ordine/collegio di al n. | | | | | | telefono fax. cell. posta elettronica certificata

Firma per accettazione incarico

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 51 –

ALLEGATO A

Altri tecnici incaricati (la sezione è ripetibile in base al numero di altri tecnici coinvolti nell’intervento)

☐ Verrà nominato prima dell’inizio lavori

Incaricato della (ad es. progettazione degli impianti/certificazione energetica, ecc.)

Cognome e Nome codice fiscale | | | | | | | | | | | | | | | | |

nato a prov. | | | stato nato il | | | | | | | | |

residente in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

con studio in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

(se il tecnico è iscritto ad un ordine professionale)

iscritto all’ordine/collegio di al n. | | | | | |

(se il tecnico è dipendente di un’impresa)

Dati dell’impresa

ragione sociale

codice fiscale /p. IVA | | | | | | | | | | | | | | | | |

iscritta alla C.C.I.A.A. di _ prov. | | | n. | | | | | | | |

con sede in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

il cui legale rappresentante è

Estremi dell’abilitazione (se per lo svolgimento dell’attività oggetto dell’incarico è richiesta una specifica autorizzazione / iscrizione in albi e registri)

telefono fax. cell.

posta elettronica

Firma per accettazione incarico

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 52 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

2. IMPRESE ESECUTRICI (sezione ripetibile)

☐ che l’impresa esecutrice/imprese esecutrici sarà/saranno individuata/e prima dell’inizio dei lavori

Ragione sociale

codice fiscale | | | | | | | | | | | | | | | | | p. IVA | | | | | | | | | | | | | | | | |

Iscritta alla C.C.I.A.A. di prov. | | | n. | | | | | | | |

con sede in prov. | | | stato

indirizzo n. C.A.P. | | | | | |

il cui legale rappresentante è codice fiscale | | | | | | | | | | | | | | | | |

nato a prov. | | | stato nato il | | | | | | | | |

telefono fax. cell.

posta elettronica

Dati per la verifica della regolarità contributiva

☐ Cassa edile sede di

codice impresa n. codice cassa n.

☐ INPS sede di

Matr./Pos. Contr. n.

☐ INAIL sede di

codice impresa n. pos. assicurativa territoriale n.

Firma per accettazione incarico

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 53 –

ALLEGATO A

Pratica edilizia

del | | | | | | | | |

Protocollo

RELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAZIONE

(art. 20, D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380)

DATI DEL PROGETTISTA Cognome e Nome Iscritto all’ordine/collegio di al n. | | | | | | N.B. I dati del progettista coincidono con quelli già indicati, nella sezione 1 dell’Allegato “Soggetti coinvolti”,

per il progettista delle opere architettoniche DICHIARAZIONI Il progettista, in qualità di tecnico asseverante, preso atto di assumere la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del Codice penale, consapevole che le dichiarazioni false, la falsità negli atti e l'uso di atti falsi comportano l'applicazione delle sanzioni penali previste dagli artt. 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000, sotto la propria responsabilità

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 54 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

DICHIARA

1) Tipologia di intervento e descrizione delle opere

che i lavori riguardano l’immobile individuato nella richiesta di permesso di costruire di cui la presente relazione costituisce parte integrante e sostanziale e che le opere in progetto sono subordinate a rilascio del permesso di costruire in quanto rientrano nella seguente tipologia di intervento:

1.1 ☐ ristrutturazione edilizia 1.1.1 ☐ volta a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere che

possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente (articolo 3, comma 1, lettera d) del D.P.R. n. 380/2001)

1.1.1.1 ☐ senza demolizione integrale e ricostruzione 1.1.1.2 ☐ con demolizione integrale e ricostruzione rispettando la sagoma preesistente 1.1.1.3 ☐ con demolizione integrale e ricostruzione non rispettando la sagoma preesistente

(esclusi gli immobili vincolati) 1.1.2 ☐ per il recupero abitativo di sottotetto (artt. 63, 64, 65 L.R. n. 12/2005)

1.2 ☐ nuova costruzione (articolo 3, comma 1, lettera e) del D.P.R. n. 380/2001) 1.2.1 ☐ costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti

all'esterno della sagoma esistente 1.2.2 ☐ urbanizzazione primaria e secondaria realizzata da soggetti diversi dal Comune 1.2.3 ☐ realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la

trasformazione in via permanente di suolo inedificato 1.2.4 ☐ l'installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali

roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, ad eccezione di quelli che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee o siano ricompresi in strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore;

1.2.5 ☐ interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell’edificio principale

1.2.6 ☐ realizzazione di depositi di merci o di materiali, realizzazione di impianti per attività produttive all'aperto ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato

1.2.7 ☐ altro (specificare. Ad esempio: demolizione integrale e ricostruzione non rispettando la sagoma preesistente per gli immobili vincolati)

1.3 ☐ ristrutturazione urbanistica (articolo 3, comma 1, lettera f) del D.P.R. n. 380/2001) volta a sostituire l'esistente tessuto urbanistico-edilizio con altro diverso, mediante un insieme sistematico di interventi edilizi, anche con la modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale

1.4 ☐ manutenzione straordinaria riguardante parti anche strutturali (articolo 3 comma 1 lettera b) del D.P.R. n. 380/2001)

1.5 ☐ restauro e risanamento conservativo (articolo 3 comma 1 lettera c) D.P.R. n. 380/2001)

Che gli interventi consistono in (descrivere sinteticamente gli interventi):

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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ALLEGATO A

2) Dati geometrici del lotto e dell'immobile oggetto di intervento

che il lotto oggetto di intervento ricade nelle seguenti tipologie di aree 3:

totale ricadente in area agricola 4

ricadente in area naturale / seminaturale e boscata (complessiva) 5

ricadente nella sola area boscata 6

ricadente in aree dismesse 7

Superficie del lotto (mq)

Rappresentazione cartografica Coordinate geografiche dell’intervento (nel sistema di riferimento WGS 84 32N) 8 ☐ x ☐ y ☐ l’intervento non comporta modifiche alla rappresentazione cartografica 9 ☐ l’intervento comporta modifiche alla rappresentazione cartografica

☐ allega l’elaborato digitale della mappa dell’intervento (qualora richiesto dal Comune)

Dati geometrici e destinazione funzionale dell’immobile

Esistente Progetto Totale

superficie lorda di pavimento (s.l.p.) residenziale (mq)

superficie lorda di pavimento (s.l.p.) servizi (mq)

superficie lorda di pavimento (s.l.p.) terziario / commerciale (mq)

superficie lorda di pavimento (s.l.p.) industriale (mq)

Volumetria residenziale (mc)

Volumetria servizi (mc)

Volumetria terziario / commerciale (mc) Volumetria industriale (mc) Superficie coperta (s.c.) (mq)

Numero di piani (n)

3) Strumentazione urbanistica comunale vigente e in salvaguardia

che l’area / immobile oggetto di intervento risulta individuata dal / è da realizzarsi su:

SPECIFICARE ZONA ART.

☐ PGT (documento di piano - piano delle regole - piano dei servizi)

specificare se è nel documento di piano - piano delle regole - piano dei servizi

indicare la zona individuata in uno dei documenti a cui si è fatto riferimento nella colonna precedente

☐ PIANI O PROGRAMMI ATTUATIVI ☐ ALTRO:

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– 56 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

4) Barriere architettoniche

che l’intervento:

4.1 ☐ non è soggetto alle prescrizioni degli articoli 77 e seguenti del D.P.R. n. 380/2001 e del D.M. n. 236/1989 o della corrispondente normativa regionale

4.2 ☐ interessa un edificio privato aperto al pubblico e che le opere previste sono conformi all’articolo 82 del D.P.R. n. 380/2001 o della corrispondente normativa regionale come da relazione e schemi dimostrativi allegati al progetto

4.3 ☐ è soggetto alle prescrizioni degli articoli 77 e seguenti del D.P.R. n. 380/2001 e del D.M. n. 236/1989 o della corrispondente normativa regionale e, come da relazione e schemi dimostrativi allegati, soddisfa il requisito di:

4.3.1 ☐ accessibilità 4.3.2 ☐ visitabilità 4.3.3 ☐ adattabilità

4.4 ☐ pur essendo soggetto alle prescrizioni degli articoli 77 e seguenti del D.P.R. n. 380/2001 e del D.M. n. 236/1989 o della corrispondente normativa regionale, non rispetta la normativa in materia di barriere architettoniche, pertanto

4.4.1 ☐ si richiede la deroga, come meglio descritto nella relazione tecnica allegata e schemi dimostrativi allegati

4.4.2 ☐ la relativa deroga è stata richiesta a con prot. n. in data | | | | | | | | | 4.4.3 ☐ la relativa deroga è stata ottenuta da con prot. n. in data | | | | | | | | |

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ALLEGATO A

5) Sicurezza degli impianti e dispositivi

che l’intervento:

5.1 ☐ non comporta l’installazione, la trasformazione o l’ampliamento di impianti tecnologici 5.2 ☐ comporta l’installazione, la trasformazione o l’ampliamento dei seguenti impianti tecnologici (è

possibile selezionare più di un’opzione): 5.2.1 ☐ di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'energia elettrica, di

protezione contro le scariche atmosferiche, di automazione di porte, cancelli e barriere 5.2.2 ☐ radiotelevisivi, antenne ed elettronici in genere 5.2.3 ☐ di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi

natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali

5.2.4 ☐ idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie 5.2.5 ☐ per la distribuzione e l'utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione

dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali; 5.2.6 ☐ impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale

mobili e simili 5.2.7 ☐ di protezione antincendio 5.2.8 ☐ altre tipologie di impianti, anche definite dalla corrispondente normativa regionale

(specificare)

pertanto, ai sensi del D.M. n. 37/2008 (“Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della L. n. 248/2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici”), l’intervento proposto:

5.2.(1-8).1 ☐ non è soggetto agli obblighi di presentazione del progetto ai sensi dell’articolo 10, comma 2 (ripetibile in base al numero di opzioni selezionate)

5.2.(1-8).2 ☐ è soggetto agli obblighi di presentazione del progetto (ripetibile in base al numero di opzioni selezionate) e pertanto: 5.2.(1-8).2.1 ☐ allega i relativi elaborati

5.3 dispositivi anticaduta (ai sensi del Decreto Regione Lombardia 119 del 14/1/2009): 5.3.1 ☐ l'intervento non è soggetto all'obbligo di realizzazione dei sistemi anticaduta 5.3.2 ☐ l'intervento è soggetto all'obbligo di realizzazione dei sistemi anticaduta, in tal caso allega il

progetto di realizzazione dei dispositivi anticaduta

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– 58 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

6) Fabbisogni energetici

6.1 che l’intervento, in materia di risparmio energetico: 6.1.1 ☐ non è soggetto al deposito del progetto e della relazione tecnica di cui all’articolo 125 del

D.P.R. n. 380/2001 e del D.Lgs. n. 192/2005 6.1.2 ☐ è soggetto all’applicazione dell’articolo 125 del D.P.R. n. 380/2001 e del D.Lgs. n. 192/2005,

pertanto allega la relazione tecnica sul rispetto delle prescrizioni in materia di risparmio energetico secondo il modello approvato con decreto regionale n. 6480 del 30.7.2015

6.2 che l’intervento, in relazione agli obblighi in materia di fonti rinnovabili 6.2.1 ☐ non è soggetto all’applicazione del D.Lgs. n. 28/2011 in quanto non riguarda edifici di nuova

costruzione o edifici sottoposti ad una ristrutturazione rilevante (definita nel D.Lgs. n. 28/2011) né edifici soggetti ad una ristrutturazione importante di I livello (di cui al D.M. 26/6/2015)

6.2.2 ☐ è soggetto all’applicazione del D.Lgs. n. 28/2011, pertanto 6.2.2.1 ☐ il rispetto delle prescrizioni in materia di utilizzo di fonti di energia rinnovabili è

indicato negli elaborati progettuali e nella relazione tecnica prevista dall’articolo 125 del D.P.R. n. 380/2001 e dal D.Lgs. n. 192/2005 in materia di risparmio energetico secondo il modello approvato con decreto regionale n. 6480 del 30.7.2015

6.2.2.2 ☐ l’impossibilità tecnica di ottemperare, in tutto o in parte, agli obblighi previsti, è evidenziata nella relazione tecnica dovuta ai sensi dell’articolo 125 del D.P.R. n. 380/2001 e del D.Lgs. n. 192/2005, con l’indicazione della non fattibilità di tutte le diverse opzioni tecnologiche disponibili e contestualmente, del rispetto del requisito alternativo, previsto dall’allegato 3, comma 8, del D.Lgs. 28/2011

6.3 che l’intervento, in relazione alle prestazioni energetiche fornite riscontrabili nella relazione tecnica (di cui all'art. 8 D.Lgs. n. 192/2005 e secondo il modello approvato con decreto regionale n. 6480/2015) può accedere ai seguenti bonus 6.3.1 ☐ detrazione muri perimetrali ai sensi della L.R. n. 31/2014 6.3.2 ☐ detrazione muri perimetrali ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 102/2014 6.3.3 ☐ incentivo volumetrico del % ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. n. 28/2011 6.3.4 ☐ deroga distanza minima tra edifici ai sensi della L.R. n. 31/2014 6.3.5 ☐ deroga distanza minima tra edifici ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 102/2014 6.3.6 ☐ deroga altezza massima degli edifici ai sensi della L.R. n. 31/2014 6.3.7 ☐ deroga altezza massima degli edifici ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 102/2014

7) Tutela dall’inquinamento acustico

che l’intervento:

7.1 ☐ non rientra nell’ambito di applicazione dell’articolo 8 della L. n. 447/1995 7.2 ☐ rientra nell’ambito di applicazione dell’articolo 8 della L. n. 447/1995, integrato con i contenuti

dell’articolo 4 del D.P.R. n. 227/2011 e pertanto allega: 7.2.1 ☐ documentazione di impatto acustico (art. 8, commi 2 e 4, L. n. 447/1995) 7.2.2 ☐ valutazione previsionale di clima acustico (art. 8, comma 3, L. n. 447/1995) 7.2.3 ☐ autocertificazione a firma del tecnico abilitato competente in acustica ambientale in cui si

attesta il rispetto dei requisiti di protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento (art. 8, comma 3-bis, L. n. 447/1995)

7.3 ☐ prevede relazione, che si allega, sui requisiti acustici passivi degli edifici ed impianti di cui al D.P.C.M. 5.12.1997 e regolamenti comunali ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 3, della L.R. n. 13/2001

7.4 ☐ prevede dichiarazione del progettista, che si allega, sui requisiti acustici passivi degli edifici ed impianti di cui al D.P.C.M. 5.12.1997 e regolamenti comunali ai sensi dell’articolo 7, comma 1, della L.R. n. 13/2001

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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ALLEGATO A

8) Produzione di materiali di scavo e rifiuti da demolizione

che le opere

8.1 ☐ non comportano la realizzazione di scavi 8.2 ☐ comportano la produzione di m3 di materiali da scavo misurato in banco e:

8.2.1 ☐ si intende utilizzare m3 come sottoprodotto: 8.2.1.1 ☐ essendo l'opera non soggetta a VIA o AIA si allega autocertificazione del titolare resa

all’ARPA ai sensi del comma 2 dell’art. 41-bis D.L. n. 69 del 2013 (convertito in L. 9 agosto 2013, n. 98 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”) impegnandosi a comunicare all'autorità competente ogni eventuale variazione intervenuta rispetto ai contenuti della autocertificazione e, al termine dei lavori, il completo riutilizzo dei materiali da scavo secondo quanto le previsioni indicate

8.2.1.2 ☐ essendo l'opera soggetta a VIA o AIA con quantità totale inferiore a 6000 m3 si allega autocertificazione del titolare resa all’ARPA ai sensi del comma 2 dell’art. 41-bis del D.L. n. 69 del 2013 (convertito in L. n. 98/2013 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”) impegnandosi a comunicare all'autorità competente ogni eventuale variazione intervenuta rispetto ai contenuti della autocertificazione e, al termine dei lavori, il completo riutilizzo dei materiali da scavo secondo quanto le previsioni indicate

8.2.1.3 ☐ essendo l'opera soggetta a VIA o AIA con quantità totale superiore a 6000 m3 si comunica gli estremi del provvedimento di VIA o AIA, comprensivo dell’assenso al Piano di Utilizzo dei materiali da scavo redatto ai sensi del D.M. n. 161/2012, rilasciato da ________________________con prot. n. _____________ in data |__|__|__|__|__|__|__|__

8.2.2 ☐ si intende riutilizzare m3 di materiali da scavo nello stesso luogo di produzione ai sensi dell’articolo 185, comma 1, lettera c) del D.Lgs. n. 152/2006

8.2.3 ☐ si intende gestire m3 di materiale da scavo come rifiuto ai sensi della parte IV del D.Lgs. n 152/2006

8.3 ☐ riguardano interventi di demolizione di edifici o altri manufatti preesistenti per m3 di rifiuti, la cui gestione è disciplinata ai sensi della parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006

9) Prevenzione incendi

che l’intervento 9.1 ☐ non è soggetto alle norme di prevenzione incendi 9.2 ☐ è soggetto alle norme tecniche di prevenzione incendi e ricade nelle seguenti categorie di cui all’art

2 comma 3 del d.P.R. n. 151/2011 ☐ A ☐ B ☐ C e quindi: 9.2.1 ☐ non è soggetto alla valutazione del progetto da parte del Comando Provinciale dei Vigili del

Fuoco ai sensi del d.P.R. n. 151/2011 9.2.2 ☐ è soggetto alla valutazione del progetto da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco,

ai sensi dell’articolo 3 del d.P.R. n. 151/2011 e pertanto 9.2.2.1 ☐ allega la documentazione necessaria alla valutazione del progetto 9.2.2.2 ☐ la documentazione necessaria alla valutazione del progetto è stata presentata a

con prot. in data | |_| | |_| | |_| 9.2.2.3 ☐ la valutazione del progetto è stata ottenuta da con prot. n.

in data | |_| | |_| | |_| 9.2.3 ☐ presenta caratteristiche tali da non consentire l’integrale osservanza delle regole tecniche di

prevenzione incendi e pertanto ai sensi dell’art 7 del d.P.R. n. 151/2011 e allega la deroga ottenuta da con prot. n. in data | || | || | | | da parte dei Vigili del Fuoco

9.3 ☐ opere in variante che non costituiscono variazione dei requisiti di sicurezza antincendio già approvati

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– 60 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

10) Amianto

che le opere:

10.1 ☐ non interessano parti di edifici con presenza di manufatti in amianto 10.2 ☐ interessano parti di edifici con presenza di manufatti in amianto, sui quali:

10.2.1 ☐ si procederà a “bonifica” ai sensi dell’articolo 256 del D.Lgs. n. 81/2008 e pertanto: 10.2.1.1 ☐ l’impresa ha trasmesso il Piano di lavoro attraverso il servizio telematico Ge.M.A.

(www.previmpresa.servizirl.it/gema) con prot. n. in data | | | | | | | | | 10.2.1.2 ☐ l’impresa trasmetterà il Piano di lavoro attraverso il servizio telematico Ge.M.A.

(www.previmpresa.servizirl.it/gema) prima dell’inizio dei lavori comunicando gli estremi di trasmissione al Comune.

10.2.2 ☐ non si procederà ad intervento di “bonifica” ai sensi dell’articolo 256 del D.Lgs. n. 81/2008

11) Conformità igienico-sanitaria

che l’intervento:

11.1 ☐ rispetterà i requisiti igienico-sanitari ai sensi dell’art. 20 del D.P.R. n. 380/2001 11.2 ☐ comporta deroga ai requisiti igienico-sanitari e pertanto

11.2.1 ☐ allega la documentazione necessaria per ottenerla 11.2.2 ☐ la relativa deroga è stata richiesta a con prot. n. del 11.2.3 ☐ la relativa deroga è stata ottenuta da con prot. n. del

11.3 ☐ non è assoggettato al rispetto dei requisiti igienico-sanitari

12) Interventi strutturali e/o in zona sismica

12.1 Interventi in funzione delle zone sismiche

L'intervento

12.1.1 ☐ non è compreso tra quelli definiti all'Art. 93 c.1 del d.P.R. 380/2001, né costituisce variante come definita all’art. 5 della LR 33/2015 e all’All. D della DGR 5001/2016 e non richiede il deposito / autorizzazione / di opere in zona sismica ai sensi della LR 33/2015

12.1.2 ☐ è compreso tra quelli definiti all'Art. 93 c.1 del d.P.R. 380/2001, e/o costituisce variante come definita all’art. 5 della LR 33/2015 e all’All. D della DGR 5001/2016 e richiede il deposito / autorizzazione di opere in zona sismica ai sensi della LR 33/2015, ed in particolare:

12.1.2.1 ☐ ricade in zona sismica 2 secondo la DGR 2129/2014 e provvede al deposito ai sensi dell’art. 6 della LR 33/2015 per l'ottenimento dell'autorizzazione preventiva ai sensi dell'Art. 8 della LR 33/2015 , pertanto :

☐ l'istanza per l'autorizzazione è già stata presentata a in data | | | | | | | | | con prot. n.

☐ l’autorizzazione è già stata ottenuta da con prot. n. In data | | | | | | | | |

☐ l'istanza per l'autorizzazione verrà presentata prima dell'inizio dei lavori 12.1.2.2 ☐ ricade in zona sismica 3 o 4 secondo la DGR 2129/2014 e richiede il deposito del

progetto ai sensi dell'Art. 6 della LR 33/2015, pertanto: ☐ il progetto è già stato depositato presso in data | | | | | | | | |

con prot. n. ☐ il progetto verrà depositato prima dell'inizio dei lavori

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ALLEGATO A

12.2 Interventi di sopraelevazione

L'intervento

12.2.1 ☐ non è una sopraelevazione e non richiede la certificazione preventiva ai sensi dell’art. 90 del d.P.R. 380/2001 e dell’art. 2 della L.R. n. 33/2015.

12.2.2 ☐ è una sopraelevazione e richiede certificazione preventiva ai sensi dell’art. 90 del d.P.R. 380/2001 e art. 2 della L.R. n. 33/2015, pertanto:

se l’intervento è localizzato in zona sismica 2, ai sensi dell’art. 8 comma 1 bis della L.R. n. 33/2015

12.2.2.1 ☐ l’istanza per la certificazione di sopraelevazione è compresa nell’istanza di autorizzazione sismica presentata a in data | | | | | | | | | con prot. n.

12.2.2.2 ☐ l’autorizzazione comprensiva di certificazione è già stata ottenuta da con prot. n. In data | | | | | | | | |

12.2.2.3 ☐ l'istanza per l'autorizzazione comprensiva di quella di certificazione verrà presentata prima dell'inizio dei lavori

se l’intervento è localizzato in zona sismica 3 o 4 12.2.2.2 ☐ contestualmente presenta l’istanza per la certificazione di sopraelevazione 12.2.2.3 ☐ l’istanza per la certificazione di sopraelevazione è già stata presentata a

in data | | | | | | | | | con prot. n. 12.2.2.4 ☐ la certificazione è già stata ottenuta da con prot. n. in data | | | | | | | | | 12.2.2.5 ☐ l’istanza per la certificazione di sopraelevazione verrà presentata prima dell’inizio dei

lavori 12.3 Interventi strutturali

L’intervento

12.3.1 ☐ non prevede la realizzazione di opere strutturali in conglomerato cementizio armato normale, precompresso o a struttura metallica come definite all’Art.65 del d.P.R. 380/2001 e non richiede la specifica denuncia

12.3.2 ☐ prevede la realizzazione di opere strutturali in conglomerato cementizio armato normale, precompresso come definite all’Art.65 del d.P.R. 380/2001 e richiede la specifica denuncia, pertanto:

12.3.2.1 ☐ contestualmente presenta la denuncia 12.3.2.2 ☐ la denuncia è già stata presentata a in data | | | | | | | | | con prot.

n. 12.3.2.3 ☐ la denuncia è compresa nella documentazione presentata per l’istanza di

autorizzazione o deposito sismico ai sensi dell’articolo 6 comma 4 L.R. n. 33/2015 che reca la sottoscrizione del costruttore e tutta la documentazione prevista dall’articolo 65 del d.P.R. 380/2001.

12.3.2.4 ☐ la denuncia verrà presentata prima dell’inizio dei lavori strutturali 12.4 Sistemi geotecnici

L’intervento

12.4.1 ☐ non prevede la realizzazione di opere di fondazione o sistemi geotecnici come definiti al punto 6.1.1 del D.M. 14/01/08 e non richiede il deposito della relazione geologica ai sensi del punto 6.2.1 del D.M. 14/01/08 né della relazione geotecnica ai sensi del punto 6.2.2 del D.M. 14/01/08

12.4.2 ☐ prevede la realizzazione di opere di fondazione o sistemi geotecnici come definiti al punto 6.1.1 del D.M. 14/01/08 soggetti al deposito della relazione geologica ai sensi del punto 6.2.1 del D.M. 14/01/08 e della relazione geotecnica ai sensi del punto 6.2.2 del D.M. 14/01/08, pertanto:

12.4.2.1 ☐ allega la relazione geologica

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 62 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

12.4.2.2 ☐ la relazione geologica è già stata presentata a in data | | | | | | | | | con prot. n.

12.4.2.3 ☐ la relazione geologica è compresa nella documentazione presentata per l’istanza di autorizzazione o deposito sismico

12.4.2.4 ☐ la relazione geologica sarà presentata prima dell’inizio dei lavori 12.4.2.5 ☐ allega la relazione geotecnica 12.4.2.6 ☐ la relazione geotecnica è già stata presentata a in data | | | | | | | | | con

prot. n. 12.4.2.7 ☐ la relazione geotecnica è compresa nella documentazione presentata per l’istanza di

autorizzazione o deposito sismico 12.4.2.8 ☐ la relazione geotecnica verrà presentata prima dell’inizio dei lavori

13) Qualità ambientale dei terreni

che l’area oggetto di intervento, in relazione alla qualità ambientale dei terreni:

13.1 ☐ non richiede indagini ambientali preventive 10 13.2 ☐ non necessita di bonifica come risulta dalle preventive analisi ambientali dei terreni effettuate, i cui

risultati si allegano alla presente richiesta 13.3 ☐ è stata oggetto di bonifica dei terreni con obiettivi compatibili con la destinazione d’uso del presente

intervento, come risulta dalla certificazione conclusiva di avvenuta bonifica (rif. artt. 248, c. 2 – 242bis. c. 4 del D.lgs. 152/2006)

13.3.1 ☐ è stata oggetto di un progetto operativo di bonifica delle acque di falda, come risulta dalla allegata certificazione conclusiva di avvenuta bonifica (rif. art. 248, c. 2 del D.lgs. n. 152/2006).

13.3.2 ☐ è attualmente oggetto di un progetto operativo di bonifica delle acque di falda, approvato con provvedimento n. del

14) Parcheggi pertinenziali

che l’intervento:

14.1 ☐ non rientra nei casi previsti dall’art. 9 della L. 24/03/1989, n. 122 e degli articoli 66, 67, 68 e 69 della L.R. n. 12/2005

14.2 ☐ rientra nei casi previsti dall’art. 9 della L. 24/03/1989, n. 122 e degli articoli 66, 67, 68 e 69 della L.R. n. 12/2005

14.2.1 ☐ si impegna a presentare copia dell'atto registrato e trascritto di vincolo delle autorimesse da costruire a pertinenza di unità immobiliari prima o contestualmente alla dichiarazione di fine lavori

14.2.2 ☐ allega copia dell'atto registrato e trascritto di vincolo delle autorimesse da costruire a pertinenza di unità immobiliari

15) Fascia di rispetto degli elettrodotti

che l’intervento:

15.1 ☐ non è soggetto al vincolo stabilito dalla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera h) della L. n. 36/2001

15.2 ☐ è soggetto al vincolo stabilito dalla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera h) della L. n. 36/2001 ma ricade completamente all’esterno della fascia individuata dalla Dpa (Distanza di prima approssimazione) ai sensi del decreto ministeriale 29 maggio 2008 “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti”

15.3 ☐ è soggetto al vincolo stabilito dalla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera h) della L. n. 36/01 e ricade, in parte o totalmente, all’interno della fascia individuata dalla Dpa (Distanza di prima approssimazione) ai sensi del decreto ministeriale 29 maggio 2008 “Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti” e pertanto

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 63 –

ALLEGATO A

15.3.1 ☐ allega la relazione tecnica e tavole attestanti la conformità al vincolo stabilito dalla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi dell’art.4, comma 1, lettera h) della L. 36/01.

16) Opere di urbanizzazione primaria

che l’area / immobile oggetto di intervento:

16.1 ☐ è dotata delle opere di urbanizzazione primaria 16.2 ☐ non è dotata delle opere di urbanizzazione primaria e la loro attuazione è prevista da parte

dell’amministrazione comunale nel corso del prossimo triennio 16.3 ☐ non è dotata delle opere di urbanizzazione primaria e la loro realizzazione è prevista

contestualmente all’intervento in progetto 16.4 ☐ non è servita da opere di urbanizzazione e le stesse non sono necessarie per l’intervento

17) Scarichi idrici

Che l’intervento: 17.1 non prevede scarichi idrici 17.2 è soggetto all’obbligo di allaccio alla pubblica fognatura (in funzione del Regolamento di fognatura

vigente) 17.3 non è soggetto all’obbligo di allaccio alla pubblica fognatura

in relazione agli eventuali scarichi idrici/fognari residenziali o assimilabili previsti nel progetto: 17.4 non è necessaria la comunicazione al gestore del servizio di fognatura 17.5 è necessaria la comunicazione al gestore del servizio di fognatura e:

17.5.1 si allega la comunicazione da trasmettere al gestore del servizio idrico integrato/servizio di fognatura

17.5.2 la comunicazione è già stata inviata al gestore del servizio idrico integrato/servizio di fognatura con prot. n. in data |_|_|_|_|_|_|_|_|

17.5.3 la pronuncia da parte del gestore è già stata ottenuta con prot. n. in data |_|_|_|_|_|_|_|_|

17.6 è necessaria l’autorizzazione allo scarico sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo ai sensi del d.lgs. n. 152/2006 e:

17.6.1 si richiede contestualmente l’autorizzazione allegando la documentazione necessaria 17.6.2 l’autorizzazione è stata già richiesta a ____________ con prot. ______________ in data

|_|_|_|_|_|_|_|_| 17.6.3 l’autorizzazione è stata ottenuta da ____________ con prot. ______________ in data

|_|_|_|_|_|_|_|_| 17.7 è necessaria l’autorizzazione allo scarico in acque superficiali pertanto

17.7.1 si richiede contestualmente l’autorizzazione allegando la documentazione necessaria 17.7.2 l’autorizzazione è stata già richiesta a ____________ con prot. n. ______________ in data

|_|_|_|_|_|_|_|_| 17.7.3 l’autorizzazione è stata ottenuta da ____________ con prot. n. ______________ in data

|_|_|_|_|_|_|_|_| 17.8 se lo scarico interessa aree demaniali:

17.8.1 è stata richiesta la concessione demaniale ai sensi del Regio decreto n. 523/1904 e del Regolamento regionale Lombardia 3/2010 all’autorità idraulica competente ____________ con prot. n. ______________ in data |_|_|_|_|_|_|_|_|

17.8.2 è stata acquisita la concessione demaniale ai sensi del RD 523/1904 e del Regolamento regionale Lombardia 3/2010 dall’autorità idraulica competente ____________ con prot. n. ______________ in data |_|_|_|_|_|_|_|_|

in relazione agli eventuali scarichi idrici produttivi previsti nel progetto 17.9 non è necessaria l’autorizzazione allo scarico 17.10 è necessaria l’autorizzazione allo scarico in fognatura o in acque superficiali e la stessa

17.10.1 è stata richiesta nell’ambito di altre autorizzazioni o valutazioni ambientali (AUA, AIA) 17.10.2 è stata ottenuta nell’ambito di altre autorizzazioni o valutazioni ambientali (AUA, AIA) da

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– 64 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

____________ con prot. n. ______________ in data |_|_|_|_|_|_|_|_| 17.11 se lo scarico interessa aree demaniali:

17.11.1 è stata richiesta la concessione demaniale ai sensi del RD 523/1904 e del Regolamento regionale Lombardia 3/2010 all’autorità idraulica competente ____________ con prot. n. ______________ in data |_|_|_|_|_|_|_|_|

17.11.2 è stata acquisita la concessione demaniale ai sensi del RD 523/1904 e del Regolamento regionale Lombardia 3/2010 dall’autorità idraulica competente ____________ con prot. n. ______________ in data |_|_|_|_|_|_|_|_|

18) Intervento commerciale

Con riferimento alla normativa commerciale di cui al DLgs 114/98, L.R. n. 6/2010, alla DGR 1193/13 e alla DGR 6024/2009 e successive modifiche per l’intervento da realizzarsi:

18.1 ☐ richiede contestualmente apposita autorizzazione commerciale 18.2 ☐ è stata richiesta apposita autorizzazione d a con prot. n in data

|_|_|_|_|_|_|_|_| 18.3 ☐ è stata ottenuta apposita autorizzazione d a con prot. n in data

|_|_|_|_|_|_|_|_|

19) Norme per l’infrastrutturazione digitale degli edifici

Il rilascio del permesso di costruire riguarda edifici che:

19.1 ☐ non sono soggetti alle prescrizioni dell’articolo 135. bis del D.P.R. n. 380/2001 inerenti l’equipaggiamento dell’edificio con infrastruttura fisica multiservizio e punto di accesso;

19.2 ☐ sono soggetti alle prescrizioni dell’articolo 135. bis del D.P.R. n. 380/2001 e l’edificio sarà equipaggiato con infrastruttura fisica multiservizio e punto di accesso

DICHIARAZIONI RELATIVE AI VINCOLI

TUTELA PAESAGGISTICA / CULTURALE

20) Bene sottoposto ad autorizzazione paesaggistica

che l’intervento, ai sensi della Parte III del D.Lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio):

20.1 ☐ non ricade in zona sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004, con riferimento all’esame dell’impatto paesistico del progetto, ai sensi della Parte IV delle Norme del PPR e sulla base delle “Linee guida per l’esame paesistico dei progetti” approvate con D.G.R. 8 novembre 2002 n. 7/II045, e

20.1.1 ☐ non incide sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici e pertanto non è necessaria la presentazione della determinazione dell’incidenza paesistica dell’intervento e la domanda di giudizio paesistico

20.1.2 ☐ incide sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici e pertanto è necessario che il progetto sia accompagnato dall’esame dell’impatto paesistico

20.1.2.1 ☐ l’entità dell’impatto paesistico risulta inferiore alla soglia di rilevanza ed è automaticamente accettabile sotto il profilo paesistico

20.1.2.2 ☐ l’entità dell’impatto paesistico risulta superiore alla soglia di rilevanza e pertanto allega la relazione paesistica (cfr. art. 35, c. 6 e art. 39, comma 3 delle Norme del PPR)

20.2 ☐ ricade in zona tutelata sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 e le opere: 20.2.1 ☐ comportano alterazione dei luoghi o dell’aspetto esteriore degli edifici

20.2.1.1 ☐ è assoggettato al procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica, in quanto di lieve entità, secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 139/2010, e pertanto 20.2.1.1.1 ☐ si allega la relazione paesaggistica semplificata e la documentazione

necessaria ai fini del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica semplificata

20.2.1.1.2 ☐ l’autorizzazione paesaggistica semplificata è stata rilasciata da

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 65 –

ALLEGATO A

con prot.n. in data | |_| | |_| | |_| 20.2.1.1.3 ☐ l’autorizzazione paesaggistica semplificata è stata richiesta a

con prot. n. in data | |_| | |_| | |_| 20.2.1.2 ☐ è assoggettato al procedimento ordinario di autorizzazione paesaggistica, e pertanto

20.2.1.2.1 ☐ allega la relazione paesaggistica e la documentazione necessaria ai fini del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica

20.2.1.2.2 ☐ l’autorizzazione paesaggistica è stata rilasciata da con prot. n. in data | |_| | |_| | |_|

20.2.1.2.3 ☐ l’autorizzazione paesaggistica è stata richiesta a con prot. in data | |_| | |_| | |_|

20.2.2 ☐ non comportano alterazione dei luoghi o dell’aspetto esteriore degli edifici

21) Bene sottoposto ad autorizzazione / atto di assenso della Soprintendenza archeologica / architettonica

che l’immobile oggetto dei lavori, ai sensi della parte II – beni culturali del D.Lgs. n. 42/2004

21.1 ☐ non è sottoposto a tutela 21.2 ☐ è sottoposto a tutela e pertanto

21.2.1 ☐ allega la documentazione necessaria ai fini del rilascio dell’autorizzazione/atto di assenso 21.2.2 ☐ l’autorizzazione/atto di assenso è stato richiesto a con prot. n.

in data | |_| | |_| | |_| 21.2.3 ☐ l’autorizzazione/atto di assenso è stato rilasciato da con prot. n.

in data | |_| | |_| | |_|

22) Bene in area protetta

che l’immobile oggetto dei lavori,

22.1 ☐ non ricade in area protetta (le aree protette in Lombardia sono: i Parchi regionali e naturali di cui alla L.R. n. 16/2007; le Riserve naturali, i Monumenti naturali, il Parco nazionale dello Stelvio)

22.2 ☐ ricade in area protetta, ma le opere non comportano alterazione dei luoghi o dell’aspetto esteriore degli edifici

22.3 ☐ ricade in area protetta ed è sottoposto alle relative disposizioni e pertanto 22.3.1 ☐ allega la documentazione necessaria ai fini del rilascio del parere/nulla osta 22.3.2 ☐ il parere/nulla osta è stato richiesto a con prot. n. in data | | | | | | | | 22.3.3 ☐ il parere/nulla osta è stato rilasciato da con prot. n. in data | | | | | | | |

TUTELA AMBIENTALE

23) Zona sottoposta a vincolo idrogeologico

che, ai fini del vincolo idrogeologico (articoli 1 e 7 del R.D. 3267/1923), l’area oggetto di intervento:

23.1 ☐ non è sottoposta a vincolo 22.2 ☐ è sottoposta a vincolo e l’intervento rientra nei casi eseguibili previa comunicazione ai sensi dell’art.

44, comma 6, lettera a) della L.R. n. 31/2008 (la presente funge da comunicazione); 23.3 ☐ è sottoposta a vincolo e l’intervento rientra nei casi eseguibili previa certificazione di un tecnico

abilitato ai sensi dell’art. 44, comma 2, della L.R. n. 31/2008, e pertanto 23.3.1 ☐ allega la certificazione 23.3.2 ☐ presenterà la certificazione prima dell’inizio lavori

23.4 ☐ è sottoposta a vincolo e l’intervento richiede l’autorizzazione dell’ente forestale competente e pertanto:

23.4.1 ☐ allega la documentazione necessaria ai fini del rilascio dell’autorizzazione 23.4.2 ☐ l’autorizzazione è stata richiesta a con prot. n. in data | | | | | | | | 23.4.3 ☐ l’autorizzazione è stata rilasciata dall’ente forestale con prot. n. in data | | | | | | | |

23.5 ☐ è sottoposta a vincolo e riguarda un'area classificata a bosco e pertanto l'autorizzazione per gli interventi di trasformazione del bosco tiene luogo dell'autorizzazione alla trasformazione d'uso del suolo

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 66 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

24) Zona boscata

che, per quanto riguarda la trasformazione d’uso di aree boscate (L.R. n. 31/2008 art. 42 e 43), l’intervento

24.1 ☐ non comporta trasformazione del bosco, ossia non comporta cambio di destinazione d’uso da bosco ad altro uso del suolo;

24.2 ☐ comporta trasformazione del bosco ed è quindi soggetto ad autorizzazione, pertanto 24.2.1 ☐ allega la documentazione necessaria per l’autorizzazione da parte dell’ente forestale

competente 24.2.2. ☐ l’autorizzazione è stata rilasciata dall’ente forestale con prot. n.

in data | | | | | | | |_| 24.2.3. ☐ l’autorizzazione è stata richiesta a con prot. n. in data | | | | | | | |_|

25) Bene sottoposto a vincolo idraulico

che l’area oggetto di intervento:

25.1 ☐ non interferisce con corsi d’acqua e relative fasce di rispetto e/o aree demaniali fluviali sottoposti alle norme di polizia idraulica di cui al R.D. 523/1904 e al R.R. 3/2010

25.2 ☐ interferisce con corsi d’acqua e relative fasce di rispetto e/o aree demaniali fluviali sottoposte alle norme di polizia idraulica di cui al R.D. 523/1904 e dal R.R. 3/2010

25.2.1 ☐ è stata richiesta la concessione demaniale/nulla osta idraulico a con prot. n. in data | |_| | |_| | | |

25.2.2 ☐ è stata acquisita la concessione demaniale/nulla osta idraulico rilasciata/o da con prot. n. in data | |_| | |_| | | |

26) Prevenzione dei rischi geologici, idrogeologici, idraulici e sismici nella pianificazione comunale

che l’intervento

26.1 ☐ è compatibile con le limitazioni derivanti dalla classe di fattibilità geologica entro la quale ricade, come desumibile dallo studio geologico a supporto del PGT redatto ai sensi della l.r.12/2005, art. 57 poiché:

26.1.1 ☐ ricade in classe di fattibilità geologica 1 e sono assenti scenari di pericolosità sismica per i quali è necessaria la relazione di fattibilità geologica redatta ai sensi delle norme geologiche di PGT

26.1.2 ☐ ricade in classe di fattibilità geologica 2, 3, 4 oppure in classe di fattibilità geologica 1 con scenari di pericolosità sismica per i quali è richiesta una relazione di fattibilità geologica redatta ai sensi delle norme geologiche di PGT e pertanto:

26.1.2.1 ☐ allega la relazione di fattibilità geologica 26. 2 ☐ ricade in un’area che fino all’entrata in vigore della variante normativa al PAI (Piano di Assetto

Idrogeologico adottata con Delibera del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino del Po n. 5 del 17/12/2015) in raccordo al PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) e dei conseguenti Atti regionali:

26.2.1 ☐ non è sottoposta a misure di salvaguardia di cui al punto 3.1.a dell’Atto di indirizzo e coordinamento emanato con D.P.C.M. 29/09/1998;

26.2.2 ☐ è sottoposta a misure di salvaguardia di cui al punto 3.1.a dell’Atto di indirizzo e coordinamento emanato con D.P.C.M. 29/09/1998 e in questo caso l’intervento:

26.2.2.1 ☐ è soggetto alla redazione dello “Studio di compatibilità idraulica” 26.2.2.1.1 ☐ che viene allegato per ottenere l’approvazione da parte dell’Autorità

idraulica competente 26.2.2.1.2 ☐ che ha ottenuto l’approvazione da parte dell’Autorità idraulica

competente in data | | | | | | | | | con prot. n.

26.2.2.1.3 ☐ per il quale ha richiesto l’approvazione a in data | | | | | | | | | | con prot. n.

26.2.2.2 ☐ non è soggetto alla redazione dello “Studio di compatibilità idraulica”

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 67 –

ALLEGATO A

27) Zona di conservazione “Natura 2000”

che, ai fini della zona speciale di conservazione appartenente alla rete “Natura 2000” (D.P.R. n. 357/1997e D.P.R. n. 120/2003) l’Intervento

27.1 ☐ non è soggetto a Valutazione d’incidenza (VINCA) 27.2 ☐ è soggetto a Valutazione d’incidenza (VINCA), pertanto

27.2.1 ☐ allega la documentazione necessaria all’approvazione del progetto 27.2.2 ☐ la valutazione è stata effettuata da con prot.n. In data | | | | | | | | | 27.2.3 ☐ la valutazione è stata richiesta a con prot.n. In data | | | | | | | | |

28) Fascia di rispetto cimiteriale

che in merito alla fascia di rispetto cimiteriale

28.1 ☐ l’intervento non ricade nella fascia di rispetto 28.2 ☐ l’intervento ricade nella fascia di rispetto ed è consentito ai sensi del Regolamento Regionale n.

6/2004 articolo 8, e del Regio Decreto 1265/1934 art. 338.

29) Aree a rischio di incidente rilevante

che in merito alle attività a rischio d’incidente rilevante (D.lgs. 105/2015 “Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose):

29.1 ☐ l’opera non è soggetta agli adempimenti del D.lgs. 105/2015 29.2 ☐ l’opera è adibita ad attività di cui al D.lgs. 105/2015 o è all’interno di uno stabilimento in cui si

svolgono attività soggette al D.Lgs. n. 105/2015: 29.2.1 ☐ lo stabilimento è di “soglia inferiore”, ex lett. b) art. 3

29.2.1.1 ☐ è stata presentata notifica di cui all’art. 13 ai soggetti individuati dallo stesso articolo in data | | | | | | | | | con prot. n. _______

29.2.1.2 ☐ è stato predisposto il documento di politica di prevenzione degli incidenti rilevanti di cui all’art. 14

29.2.2 ☐ lo stabilimento è di “soglia superiore”, ex lett. c) art. 3 29.2.2.1 ☐ è stata presentata notifica di cui all’art. 13 ai soggetti individuati dallo stesso articolo

in data| | | | | | | | | con prot. n. 29.2.2.2 ☐ è stato presentato Rapporto di Sicurezza di cui all’art. 15 ai soggetti individuati dallo

stesso articolo in data| | | | | | | | | con prot. n. 29.2.2.3 ☐ ha ottenuto nulla osta di fattibilità di cui all’art. 17 in data| | | | | | | | | con prot. n.

_______ 29.2.2.4 ☐ è in attesa di nulla osta di fattibilità di cui all’art. 17 29.2.2.5 ☐ è stato predisposto il documento di politica di prevenzione degli incidenti rilevanti di

cui all’art. 14

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 68 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

30) Altri vincoli di tutela ecologica

che l’area/immobile oggetto di intervento risulta assoggettata ai seguenti vincoli:

30.1 ☐ fascia di rispetto dei depuratori (punto 1.2, allegato 4 della deliberazione 4 febbraio 1977 del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque)

30.2 ☐ fascia di rispetto per pozzi e emergenze idriche (art. 94, commi 1 e 6, D.Lgs. n. 152/2006) 30.3 ☐ altro (specificare)

In caso di area/immobile assoggettato ad uno o più dei sopracitati vincoli

30.(1-3).1 ☐ allega le autocertificazioni relative alla conformità dell’intervento per i relativi vincoli 30.(1-3).2 ☐ allega la documentazione necessaria ai fini del rilascio dei relativi atti di assenso (l’opzione

è ripetibile in base al numero di vincoli che insistono sull’area/immobile) 30.(1-3).3 ☐ il relativo atto di assenso è stato richiesto a con prot.

in data | | | | | | | | | (l’opzione è ripetibile in base al numero di vincoli che insistono sull’area/immobile)

30.(1-3).4 ☐ il relativo atto di assenso è stato rilasciato da con prot. in data | | | | | | | | | (l’opzione è ripetibile in base al numero di vincoli che insistono sull’area/immobile)

31) Vincoli / atti di assenso / nulla osta in materia di inquinamento luminoso

che le opere in progetto

31.1 ☐ non sono assoggettate alle disposizioni vigenti in materia di prevenzione dell’inquinamento luminoso 31.2 ☐ sono assoggettate alle disposizioni vigenti in materia di prevenzione dell’inquinamento luminoso, e

pertanto 31.2.1 ☐ allega la dichiarazione di conformità dell’intervento alla vigente normativa regionale in

materia (L.R. 5 ottobre 2015 n. 31); 31.2.2 ☐ il relativo atto di assenso/autorizzazione è stato rilasciato dall’Ente

con prot. n. in data | | | | | | | | | 31.2.3 ☐ il relativo atto di assenso/autorizzazione è stato richiesto a

con prot. n. in data | | | | | | | | |

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 69 –

ALLEGATO A

TUTELA FUNZIONALE

32) Vincoli per garantire il coerente uso del suolo e l’efficienza tecnica delle infrastrutture

32.1 ☐ L’area/immobile oggetto di intervento non risulta assoggettata a vincolo di salvaguardia per la realizzazione di opere infrastrutturali (ai sensi della L.R. n. 9 del 2001 “Programmazione e sviluppo della rete viaria di interesse regionale”) 32.2 l’area/immobile oggetto di intervento, rispetto ai vincoli sotto riportati, risulta:

Vincoli

non

asso

gget

tata

asso

gget

tata

si allegano autocertificazioni relative alla conformità dell’intervento

si allega documentazione necessaria ai fini del rilascio dei relativi atti di assenso

il relativo atto di assenso è stato rilasciato

32.2.1 stradale (D.M. n. 1404/1968, D.P.R. n. 495/92) (specificare)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | | | | |

32.2.2 ferroviario (D.P.R. n. 753/1980)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | |_| | |

32.2.3 elettrodotto (D.M. n. 449/1998 e Decreto 16 gennaio 1991 che lo modifica)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | |_| | |

32.2.4 gasdotto (D.M. 24 novembre 1984)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | |_| | |

32.2.5 militare (D.Lgs. n. 66/2010)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | |_| | |

32.2.6 aeroportuale (piano di rischio ai sensi dell’art. 707 del Cod. della navigazione, specifiche tecniche ENAC)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | |_| | |

32.2.7 di salvaguardia infrastrutturale derivante dalle procedure del D.lgs. n. 163 del 2006 (ex legge Obiettivo)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | |_| | |

32.2.8 altro (specificare)

☐ ☐ ☐ ☐ ☐ da con prot. n. in data | | | | | |_| | |

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 70 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

QUADRO RIEPILOGATIVO DELLA DOCUMENTAZIONE A CURA DEL PROFESSIONISTA

Atti in possesso del Comune e di altre amm.ni

Atti allegati

Denominazione allegato Quadro informativo

di riferimento

Casi in cui è previsto l’allegato

☐copia della carta d’identità dei professionisti

da non allegare se l’istanza è presentata in modalità telematica o se la firma autografa è posta davanti a un pubblico ufficiale

☐ relazione tecnica illustrativa delle opere

1) sempre obbligatori ☐ ☐ elaborati grafici dello stato di fatto, di progetto e comparativi

☐ ☐ documentazione fotografica dello stato di fatto

☐ elaborato digitale di inquadramento cartografico dell’intervento

2) nel caso in cui il Comune lo richieda

☐ ☐

elaborati relativi al soddisfacimento dei requisiti richiesti dalla normativa sulle barriere architettoniche 4)

se l’intervento è soggetto alle prescrizioni dell’art. 82 e seguenti (edifici privati aperti al pubblico) ovvero degli artt. 77 e seguenti (nuova costruzione e ristrutturazione di interi edifici residenziali) del D.P.R. n. 380/2001 ☐

allegati per richiesta di deroga alla normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche

☐ ☐ progetto degli impianti (ripetibile)

5)

se l’intervento comporta installazione, trasformazione o ampliamento di impianti tecnologici, ai sensi del D.M. n. 37/2008

☐ ☐ progetto di realizzazione di dispositivi anticaduta

se l'intervento è soggetto all'obbligo di realizzazione dei sistemi anticaduta (ai sensi del Decreto Regione Lombardia n. 119 del 14/1/2009)

☐ ☐ relazione tecnica sul rispetto delle prescrizioni in materia di risparmio energetico

6)

se l’intervento è soggetto all’applicazione del D.Lgs. n. 192/2005 e/o del D.Lgs. n. 28/2011 secondo quanto previsto dal decreto regionale 6480 del 30.7.2015

☐ documentazione di impatto acustico (art. 8, commi 2 e 4, L. n. 447/1995)

7)

se l’intervento rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 8, commi 2, 3 e 4, della L. n. 447/1995, integrato con i contenuti dell’art. 4 del D.P.R. n. 227/2011.

☐ valutazione previsionale di clima acustico (art. 8, comma 3, L. n. 447/1995)

autocertificazione a firma del tecnico abilitato competente in acustica ambientale in cui si attesta il rispetto dei requisiti di protezione acustica in relazione alla zonizzazione acustica di riferimento (art. 8, comma 3-bis, L. n. 447/1995)

relazione sui requisiti acustici passivi degli edifici ed impianti di cui al D.P.C.M. 5.12.1997 e regolamenti comunali ai sensi dell’art. 7, commi 2 e 3, della L.R. n. 13/01

per interventi di nuova costruzione ai sensi dell’art 7 commi 2 e 3 della L.R. n. 13/01

☐ dichiarazione del progettista sui requisiti acustici passivi degli edifici

per interventi sul patrimonio edilizio esistente ai sensi dell’art. 7 comma 1 della L.R. n. 13/01

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 71 –

ALLEGATO A

Atti in possesso del Comune e di altre amm.ni

Atti allegati

Denominazione allegato Quadro informativo

di riferimento

Casi in cui è previsto l’allegato

ed impianti di cui al D.P.C.M. 5.12.1997 regolamenti comunali ai sensi dell’articolo 7, comma 1, della L.R. n. 13/01

☐ ☐

autocertificazione del titolare resa all’ARPA ai sensi del comma 2 dell’art. 41-bis del D.L. n. 69 del 2013 (convertito in L. 9 agosto 2013, n. 98 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”)

8) per opere che comportano la produzione di materiali da scavo

☐ documentazione necessaria alla valutazione del progetto

9)

se il progetto è soggetto alla valutazione da parte del Comando provinciale dei VVFF ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. 151 del 2011

☐ deroga all’integrale osservanza delle regole tecniche di prevenzione incendi

se l’intervento ha ottenuto deroga alle regole di prevenzione incendi ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. n. 151/2011

☐ ☐ documentazione necessaria per la richiesta di deroga igienico sanitaria 11)

se l’intervento comporta la richiesta di una deroga alle norme igienico sanitarie (art. 20 del D.P.R. 380/2001)

☐ ☐ istanza per la certificazione per opere di sopraelevazione

12)

ai sensi dell’art. 90 del D.P.R. n. 380/2001 in zona sismica 3 o 4

☐ ☐

denuncia dei lavori di opere in conglomerato cementizio armato normale precompresso e strutture metalliche

se l’intervento prevede la realizzazione di opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica da denunciare ai sensi dell’art. 65 del D.P.R. n. 380/2001

☐ ☐ relazione geologica ai sensi del D.M. 14.01.08 Punto 6.2.1

☐ ☐ relazione geotecnica ai sensi del D.M. 14.01.08 Punto 6.2.2

☐ ☐ certificazione conclusiva di avvenuta bonifica 13) se l’area dell’intervento è stata oggetto di bonifica

(rif. art. 248, c. 2 del D.lgs. n. 152/2006)

☐ ☐

copia dell’atto registrato e trascritto di vincolo delle autorimesse da costruire a pertinenza di unità immobiliari

14)

per interventi che rientrano nei casi previsti dall’art. 9 della L. 24/3/1989 n. 122 e art. 66, 67, 68, 69 della L.R. n. 12/2005 per parcheggi pertinenziali

☐ ☐ relazione tecnica e tavole attestanti la conformità al vincolo stabilito dalla fascia di rispetto

15) per interventi soggetti al vincolo stabilito dalla fascia di rispetto degli elettrodotti ai sensi dell’art. 4 comma 1, lettera h) della L. 36/2001

☐ ☐ comunicazione da trasmettere al gestore del servizio idrico integrato/servizio di fognatura

17)

scarichi idrici / fognari residenziali

☐ ☐

documentazione necessaria per richiedere l’autorizzazione allo scarico sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo ai sensi del d.lgs. n. 152/2006

scarichi sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo ai sensi del d.lgs. n. 152/2006

☐ ☐ documentazione necessaria per richiedere l’autorizzazione allo scarico in acque superficiali

scarichi in acque superficiali

☐ documentazione per richiedere autorizzazione commerciale 18)

con riferimento alla normativa commerciale di cui al D.Lgs. n. 114/98, L.R. n. 6/2010, DGR 1193/2013 e DGR 6024/2009 e successive modifiche

☐ ☐ esame di impatto paesistico (entità 20) se l’intervento, non ricade in zona sottoposta a

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 72 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

Atti in possesso del Comune e di altre amm.ni

Atti allegati

Denominazione allegato Quadro informativo

di riferimento

Casi in cui è previsto l’allegato

impatto paesistico inferiore alla soglia di rilevanza)

tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 ma incide sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici (soggetto ad esame impatto paesistico in base all’art. 35 delle Norme del vigente PPR – cfr. punto 19.1.2.1).

☐ ☐ relazione paesistica (entità impatto paesistico superiore alla soglia di rilevanza)

se l’entità dell’impatto paesistico risulta superiore alla soglia di rilevanza (cfr. art. 35, comma 6 e art. 39, comma 3 delle Norme del PPR)

☐ ☐

relazione paesaggistica semplificata e documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica semplificata

se l’intervento ricade in zona sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004, incide sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici ed il progetto è assoggettato al procedimento semplificato di autorizzazione paesaggistica secondo quanto previsto dal d.P.R. 139/2010

☐ ☐

relazione paesaggistica ordinaria e documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica ordinaria

se l’intervento ricade in zona sottoposta a tutela paesaggistica ai sensi del D.Lgs. 42/2004, incide sull’aspetto esteriore dei luoghi e degli edifici ed il progetto è assoggettato al procedimento ordinario di autorizzazione paesaggistica secondo quanto previsto dall’articolo 146 del D.Lgs. 42/2004

☐ ☐ documentazione necessaria per il rilascio del parere/nulla osta da parte della Soprintendenza

21) se l’immobile oggetto dei lavori è sottoposto a tutela ai sensi del Titolo I, Capo I, Parte II del D.Lgs. n. 42/2004

☐ ☐

documentazione necessaria per il rilascio del parere/nulla osta dell’ente competente per bene in area protetta

22) se l’immobile oggetto dei lavori ricade in area tutelata e le opere comportano alterazione dei luoghi ai sensi della L. n. 394/1991

☐ ☐ documentazione necessaria per il rilascio dell’autorizzazione relativa al vincolo idrogeologico

23) se l’area oggetto di intervento è sottoposta a tutela ai sensi degli artt. 1 e 7 del R.D. 3267/1923

☐ ☐ documentazione necessaria per l’autorizzazione da parte dell’ente forestale competente

24) se riguarda la trasformazione d’uso di aree boscate ai sensi della L.R. n. 31/2008 artt 42 e 43

☐ ☐ relazione di fattibilità geologica redatta ai sensi delle norme geologiche di PGT

26)

se l’intervento ricade nelle classi di fattibilità geologica 2, 3 o 4 o in aree ove siano riconosciuti scenari di pericolosità sismica locale

☐ ☐ studio di compatibilità idraulica

se l’intervento ricade in un’area che fino all’entrata in vigore della variante normativa al PAI (Piano di Assetto Idrogeologico adottata con Delibera del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino del Po n. 5 del 17/12/2015) in raccordo al PGRA (Piano di Gestione del Rischio Alluvioni) e dei conseguenti Atti regionali

☐ ☐ documentazione necessaria all’approvazione del progetto in zona speciale di conservazione

27) se l’intervento è soggetto a valutazione d’incidenza nelle zone appartenenti alla rete “Natura 2000”

☐ ☐

documentazione necessaria per il rilascio di atti di assenso relativi ad altri vincoli di tutela ecologica (specificare i vincoli in oggetto)

30)

ad es. se l’intervento ricade nella fascia di rispetto dei depuratori

☐ autocertificazioni relative alla conformità dell’intervento per i relativi vincoli (specificare i vincoli

nel caso di sussistenza di vincoli di tutela ecologica

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Bollettino Ufficiale

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– 73 –

ALLEGATO A

Atti in possesso del Comune e di altre amm.ni

Atti allegati

Denominazione allegato Quadro informativo

di riferimento

Casi in cui è previsto l’allegato

in oggetto)

☐ ☐ dichiarazione di conformità dell’intervento in materia di inquinamento luminoso

31) in base alla vigente normativa nazionale e regionale in materia di inquinamento luminoso (L.R. n. 31/2015)

autocertificazioni relative alla conformità dell’intervento per i relativi vincoli di tutela funzionale (specificare i vincoli in oggetto)

32) ad es. se l’intervento ricade nella fascia di rispetto stradale, ferroviario, di elettrodotto, gasdotto, militare, ecc.

☐ ☐

documentazione necessaria per il rilascio di atti di assenso relativi ai vincoli di tutela funzionale (specificare i vincoli in oggetto)

☐ ☐ altro (specificare)

ASSEVERAZIONE

Tutto ciò premesso, il sottoscritto tecnico, in qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli artt.359 e 481 del Codice penale, esperiti i necessari accertamenti di carattere urbanistico, edilizio, statico, igienico ed a seguito del sopralluogo, consapevole delle penalità previste in caso di dichiarazioni mendaci o che affermano fatti non conformi al vero,

ASSEVERA

la conformità delle opere sopra indicate, compiutamente descritte negli elaborati progettuali, agli strumenti urbanistici approvati e non in contrasto con quelli adottati, la conformità al Regolamento Edilizio Comunale, al Codice della strada, nonché al Codice civile e assevera che le stesse rispettano le norme di sicurezza e igienico/sanitarie e le altre norme vigenti in materia di urbanistica, edilizia, e quanto vigente in materia, come sopra richiamato. Il sottoscritto dichiara inoltre che l’allegato progetto è compilato in piena conformità alle norme di legge e dei vigenti regolamenti comunali, nei riguardi pure delle proprietà confinanti essendo consapevole che il permesso di costruire non comporta limitazione dei diritti dei terzi.

Data e luogo il progettista

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 74 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

INFORMATIVA SULLA PRIVACY (ART. 13 del D.Lgs. n. 196/2003)

Ai sensi dell’art. 13 del codice in materia di protezione dei dati personali si forniscono le seguenti informazioni: Finalità del trattamento: I dati personali dichiarati saranno utilizzati dagli uffici nell’abito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Modalità: Il trattamento avverrà sia con strumenti cartacei sia su supporti informatici a disposizione degli uffici. Ambito di comunicazione: I dati verranno comunicati a terzi ai sensi della L. n. 241/1990, ove applicabile, e in caso di verifiche ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. n. 445/2000. Diritti: Il sottoscrittore può in ogni momento esercitare i diritti di accesso, rettifica, aggiornamento e integrazione dei dati ai sensi dell’art. 7 del D.Lgs. n. 196/2003 rivolgendo le richieste al SUAP/SUE.

Titolare: SUAP/SUE di

1 Specificare se proprietario, usufruttuario, legale rappresentante, ecc … 2 se l’intervento interessa più mappali, fogli, immobili, scale, piani ecc. duplicare i campi che servono 3 per le superfici ricadenti in area agricola, naturale, seminaturale e boscata si può fare riferimento ai dati Dusaf (Destinazione d'Uso

dei Suoli Agricoli e Forestali) più recenti pubblicati sul Geoportale di Regione Lombardia (http://www.geoportale.regione.lombardia.it/)

4 superficie del lotto oggetto di intervento che ricade in una delle seguenti categorie: seminativi semplici – risaie – vigneti - frutteti e frutti minori - oliveti - arboricoltura da legno - prati permanenti

5 superficie del lotto oggetto di intervento che ricade in una delle seguenti categorie: boschi di latifoglie - boschi di conifere - boschi misti di conifere e latifoglie - rimboschimenti recenti - praterie naturali d’alta quota - cespuglieti e arbusteti - aree in evoluzione (degradazione o rigenerazione della foresta) - spiagge, dune ed alvei ghiaiosi - accumuli detritici e affioramenti litoidi privi di vegetazione - vegetazione rada - vegetazione delle aree umide interne e delle torbiere

6 superficie del lotto oggetto di intervento che ricade in una delle seguenti categorie: boschi di latifoglie - boschi di conifere - boschi misti di conifere e latifoglie - cespuglieti con presenza significativa di specie arbustive alte ed arboree

7 superficie del lotto oggetto di intervento che ricade in area dismessa. L’attività pregressa può essere stata di vari tipi: agricolo-zootecnico – industriale - artigianale - residenziale - turistico-ricettivo - terziario-servizi - infrastrutture mobilità - commerciale – altro.

8 Si intendono le coordinate piane, espresse in metri, del numero civico dell’indirizzo dell’intervento o, in caso di assenza di tale dato, di un punto centrale interno all’intervento

9 Si intendono per “modifiche alla rappresentazione cartografica” i seguenti casi (riferimento al Capitolo 4 del documento “L’AGGIORNAMENTO DEL DATABASE TOPOGRAFICO - FLUSSO TOPOGRAFICO EDIFICI (FLU.T.E.)” approvato con decreto regionale n. 3870 del 7 maggio 2012): nuovo corpo edificato modifica di corpo edificato esistente con variazione del contenuto planimetrico delle geometrie rappresentate nel Database

topografico superiore a 1,2 metri per ogni dimensione; modifica di corpo edificato senza variazione del contenuto planimetrico ma solo modifiche altimetriche superiori a 0,80 metri.

10 in relazione alle attività finora svolte sull’area interessata dall’intervento, all’utilizzo di sostanze chimiche di interesse per effetti rilevanti nel suolo e nel sottosuolo e nelle acque sotterranee, alla presenza di accumulo e stoccaggio di rifiuti e materiali pericolosi, vasche e serbatoi fuori terra o interrati, pozzi disperdenti, cumuli di rifiuti in contenitori o dispersi, tubature e fognature, ecc.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 75 –

D.g.r. 28 novembre 2016 - n. X/5917Rideterminazione dei termini di attuazione delle linee di azione, C, D ed E di cui alla d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142 «Approvazione del secondo programma di attuazione del prerp 2014-2016, approvato con d.c.r. 30 luglio 2014, n. 456»

LA GIUNTA REGIONALEVista la l.r. 8 luglio 2016 n. 16 «Disciplina regionale dei servizi

abitativi»;Richiamata la d.c.r. 9 luglio 2013 n. 78 di approvazione del Pro-

gramma Regionale di Sviluppo della X legislatura che individua, tra le priorità strategiche per la Lombardia, a partire da temi più rilevanti nel contesto attuale e con una visione al 2018, l’edilizia residenziale pubblica e l’housing sociale e promuove, tra l’altro, politiche volte a riqualificare e accrescere l’offerta pubblica di alloggi, con interventi orientati alla sostenibilità ambientale ed energetica, per una sempre più efficace risposta al fabbisogno abitativo;

Vista la d.c.r. 30 luglio 2014 n. 456, con cui è stato approva-to il Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) 2014-2016 con cui si sono state individuate le priorità di intervento relative al triennio di riferimento;

Considerati gli obiettivi strategici, di seguito indicati, definiti dal PRERP 2014-2016, su cui si è concentrato l’utilizzo delle risorse de-stinate all’edilizia residenziale pubblica nel triennio 2014-2016:

1. sviluppo dell’offerta abitativa pubblica, attraverso la ri-qualificazione e il recupero del patrimonio abitativo pub-blico non utilizzato da rimettere nel circuito abitativo a vantaggio delle fasce sociali più deboli;

2. completamento dei programmi di investimento previsti in strumenti di programmazione negoziata;

Richiamate: − la d.g.r. 15 maggio 2015 n. X/3577 «Approvazione del programma annuale di attuazione per il 2015 del PRERP 2014-2016 approvato con d.c.r. 30 luglio 2014 n. 456 - Pri-mo provvedimento» con cui si è provveduto ad appro-vare una prima linea di attuazione del PRERP per l’anno 2015 volta alla riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, in relazione alle disposizioni conte-nute nell’art. 4 della legge 23 maggio 2014 n. 80;

− la d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142 «Approvazione del se-condo programma di attuazione del PRERP 2014-2016, approvato con d.c.r. 30 luglio 2014 n. 456» con cui si è da-ta attuazione a Linee di intervento già individuate con il citato Primo provvedimento attuativo e sono state definite ulteriori Linee di azione attraverso cui proseguire l’attua-zione degli obiettivi prioritari del PRERP 2014-2016, grazie agli ulteriori stanziamenti disposti con la Legge Regionale 5 agosto 2015 n. 22 di assestamento del bilancio regio-nale 2015-2017, e nello specifico:

• Linea di Azione A Interventi per il completamento di programmi di rimozione dell’amianto dagli immobili di edilizia residenziale pubblica delle Aler per un importo complessivo di € 15.152.814,00;

• Linea di Azione B Interventi per il sostegno alla realizzazione di piani di manutenzione straordinaria del patrimonio di edilizia residenziale pubblica delle Aler per un importo complessivo di € 106.500.000,00;

• Linea di Azione C Interventi di installazione di sistemi di videosorveglianza finalizzati in particolare a scoraggiare il fenomeno delle occupazioni abusive per un importo complessivo di € 3.650.000,00;

• Linea di Azione D Interventi di completamento dei programmi di investimento previsti con strumenti di programmazione negoziata per un importo complessivo di € 10.000.000,00;

• Linea di Azione E Interventi per l’adeguamento dell’offerta abitativa pubblica alla domanda per un importo complessivo di € 4.717.000,00;

• Linea di Azione F Intervento per il completamento dell’accordo di programma via Adriano 60, Milano per un importo complessivo di € 783.000,00;

Richiamati, altresì, i provvedimenti con cui sono stati approvati gli interventi ammessi a contributo regionale nell’ambito di alcu-ne delle Linee di azione sopra citate, e nello specifico:

− d.d.s. 2 dicembre 2015 n.  10713 «Approvazione dei piani straordinari di video sorveglianza dei quartieri a rischio di degrado presentati dalle ALER in relazione al secondo programma di attuazione del PRERP 2014-2016,

approvato con d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142, e impegno delle risorse a favore di 4 ALER» (Linea di azione C);

− d.d.s. 4 dicembre 2015 n. 10991 «d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142 Linea di azione D – Interventi di completamento dei programmi di investimento previsti con strumenti di programmazione negoziata - Approvazione degli esiti dell’istruttoria»;

− d.d.s. 4 dicembre 2015 n. 11012 «d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142 Linea di azione E – Interventi per l’adeguamento dell’offerta abitativa pubblica alla domanda a comple-tamento di investimenti previsti in strumenti di program-mazione negoziata - Interventi ammissibili, non ammissi-bili e determinazione dei contributi»;

Dato atto che, relativamente alle modalità di attuazione degli interventi ammessi a contributo, per le predette Linee di azione sono stati stabiliti dei termini, tra i quali, nello specifico:

− Linea di azione C: «Entro il 31 dicembre 2016 dovranno essere in funzione gli interventi e i servizi dell’intero piano»;

− Linea di azione D: «Entro il 30 novembre 2016, per tutti gli interventi bloccati ammessi a contributo straordinario, deve essere stato emesso il provvedimento di avvenuta aggiudicazione definitiva dei lavori»;

− Linea di azione E: «Entro il 30 settembre 2016 ALER e comu-ni devono presentare apposita relazione riferita agli esiti delle assegnazioni degli alloggi ammessi a contributo»;

Visto il d.lgs. 18 aprile 2016 n.  50 «Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’ener-gia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture» (cosiddetto «nuovo codice degli appalti»);

Considerato che, dall’analisi circa lo stato di attuazione degli interventi oggetto di contributo regionale nell’ambito delle Linee di azione, C, D ed E, si rende necessaria una rideterminazione complessiva delle disposizioni attuative, con riferimento ai ter-mini sopra indicati anche alla luce delle modifiche sostanziali previste dal sopracitato d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50;

Ritenuto che la mancata rideterminazione dei termini degli in-terventi ammessi a contributo regionale nell’ambito delle Linee di azione, C, D ed E comporterebbe, tra l’altro, l’immediata pro-nuncia di decadenza, compromettendo il perseguimento degli obiettivi strategici definiti dal PRERP 2014-2016 in precedenza citati;

Valutato che l’esigenza della predetta rideterminazione dei termini è da ritenersi indipendente dalla volontà dei singoli Sog-getti Attuatori degli interventi ammessi a contributo, bensì dovu-ta prevalentemente a diverse circostanze determinate da fattori esterni e riconducibili a:

− modifiche sostanziali alle modalità realizzative inizialmen-te previste e maturate a seguito dell’entrata in vigore del d. lgs. 18 aprile 2016 n. 50;

− per la sopravvenuta necessità, nel caso di alcuni inter-venti inseriti in Accordo di Programma con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sottoscritto il 23 maggio 2003, di apportare, di concerto con i sottoscrittori e preli-minarmente all’esecuzione dei lavori, rimodulazioni allo stesso Accordo;

− nel caso della Linea di azione E, mancanza di alloggi di adeguate dimensioni rispetto alle esigenze dei nuclei fa-migliari già in graduatoria per l’assegnazione di un allog-gio a canone sociale, ovvero per mancanza di gradua-toria in corso di validità, come si evince dalle Relazioni in merito agli esiti, regolarmente pervenute entro il termine previsto del 30 settembre 2016;

Ritenuto opportuno, pertanto, procedere alla rideterminazio-ne dei termini degli interventi ammessi a contributo regionale nell’ambito delle Linee di azione, C, D ed E al fine di consen-tirne la prosecuzione ed il completamento, come di seguito specificato:

− Linea di azione C: messa in funzione degli interventi e dei servizi dell’intero piano entro il 28 febbraio 2017;

− Linea di azione D: emissione del provvedimento di avve-nuta aggiudicazione definitiva dei lavori entro il 30 no-vembre 2017;

− Linea di azione E: presentazione della Relazione aggior-nata riferita agli esiti delle assegnazioni degli alloggi am-messi a contributo entro il 31 marzo 2017;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 76 – Bollettino Ufficiale

Considerato che, per alcuni interventi inseriti nell’ambito delle Linee di azione D ed E, sono stati assunti impegni di spe-sa sul capitolo di bilancio n.  8.02.203.10757 per le annualità 2016 (n. 11324/2016 e n. 11359/2016), 2017 (n. 10287/2016 e n. 11407/2016) e 2018 (n. 11464/2016);

Ritenuto che i citati impegni saranno oggetto di rimodulazio-ne in conseguenza alla rideterminazione sopra indicata;

All’unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge;DELIBERA

per le ragioni indicate in premessa che qui si intendono inte-gralmente riportate:

1. di procedere, per le motivazioni illustrate in premessa, alla rideterminazione dei termini degli interventi ammessi a contribu-to nell’ambito delle Linee di azione, C, D ed E del Secondo pro-gramma di attuazione del PRERP 2014-2016 approvato con d.g.r. 8 ottobre 2015 n. X/4142, come di seguito dettagliato:

− Linea di azione C: messa in funzione degli interventi e dei servizi dell’intero piano entro il 28 febbraio 2017;

− Linea di azione D: emissione del provvedimento di avve-nuta aggiudicazione definitiva dei lavori entro il 30 no-vembre 2017;

− Linea di azione E: presentazione della Relazione aggior-nata riferita agli esiti delle assegnazioni degli alloggi am-messi a contributo entro il 31 marzo 2017;

2. di considerare che le successive attività ed i relativi termi-ni entro cui adempiere sono da considerarsi traslate in conse-guenza del nuovo termine fissato al punto precedente;

3. di precisare che il presente provvedimento non comporta oneri finanziari ulteriori a carico del bilancio regionale;

4. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito internet della Direzione Generale Casa, Housing sociale, Expo 2015 e In-ternazionalizzazione delle imprese.

Il segretario: Fabrizio De Vecchi

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D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

Presidenza

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 77 –

D.d.u.o. 28 novembre 2016 - n. 12419Prelievo dal fondo di riserva per le spese obbligatorie ex art. 48 d.lgs. 118/2011

IL DIRIGENTE DELL’UNITA’ ORGANIZZATIVAPROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA

Vista la legge regionale 30 dicembre 2015, n. 43 «Legge di Sta-bilità 2016»;

Vista la legge regionale 30 dicembre 2015, n. 44 «Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2016 e bilancio pluriennale 2016/2018 a legislazione vigente»;

Vista la d.g.r. 29 dicembre 2015 n. X/4709 «Approvazione Documento Tecnico di accompagnamento al Bilancio di Pre-visione 2016-2018- Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili regionali per l’anno 2016 – Programma triennale delle opere pubbliche 2016-2018- Programmi annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e societa’ in house- piano- Prospetti per il consolidamento dei conti del bilancio regionale e degli enti dipendenti - Piano studi e ricerche 2016-2018»;

Vista la d.g.r. n. 5541 del 2 agosto 2016 Approvazione integra-zione alla d.g.r. n. x/4709 del 29 dicembre 2015 »Documento tec-nico di accompagnamento al «Bilancio di previsione 2016-2018- Prospetti per il consolidamento dei conti del bilancio regionale e degli enti dipendenti - Prospetti di raccordo degli enti, aziende dipendenti e società in house – Piano studi e ricerche 2016-2018 - Piano delle alienazioni 2016» a seguito della l.c.r. n. 124 del 27 luglio 2016 «Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2016–2018 - I provvedimento di variazione con modifiche di leg-gi regionali»;

Vista la legge regionale dell’8 agosto 2016, n.  22 «Assesta-mento al bilancio 2016/2018 - I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali»;

Visto il decreto del Segretario generale n. 7814 del 4/8/16 «In-tegrazione al bilancio finanziario gestionale 2016-2018 a seguito dell’«Assestamento al bilancio 2016-2018 – I provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali», approvato con l.c.r. n. 124 del 27 luglio 2016.»;

Visto l’art 48 del d.lgs.118/2011 «Disposizioni in materia di ar-monizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali ed i loro organismi, a norma degli artico-li 1 e 2 della l.42/2009»e successivo d.lgs.126/2014«Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 23 giugno 2011 n.118»che disciplina le fattispecie e modalità di utilizzo dei fondi di riserva iscritti a bilancio compresa la competenza soggettiva all’assunzione dell’atto di prelievo dal fondo spese obbligatorie;

Vista la comunicazione (protocollo A1.2016.0120015 del 18 novembre  2016) pervenuta dall’ufficio competente con la quale si richiede il prelievo dal fondo di riserva spese obbligato-rie per un importo di euro 405.000 al fine di far fronte alle com-missioni spettanti al tesoriere regionale (Intesa Sanpaolo s.p.a.) relativi alla riscossione della tassa automobilistica mediante internet- home banking-sportelli bancari e atm per l’esercizio fi-nanziario 2016;

Considerata, per quanto sopra, la necessità di integra-re la dotazione finanziaria per l’esercizio 2016 del capitolo 1.04.103.7921:«Servizi finanziari per attività di riscossione e con-trollo dei tributi regionali» per:

• euro 405.000,00 in termini di competenza;

• euro 244.648,47 in termini di cassa attraverso il prelievo dal fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa

Accertato che il suddetto capitolo è classificato nel bilancio di previsione per l’esercizio 2016-2018 tra le spese a carattere ob-bligatorio, e che pertanto, può essere integrato tramite il prelievo dal cap. 537 «Fondo di riserva per le spese obbligatorie» che pre-senta la necessaria dotazione finanziaria di competenza;

Visto l’articolo 51 co. 6 del d.lg.118/2011 che deroga alla da-ta del 30 novembre dell’anno cui il bilancio si riferisce il termine per la predisposizione delle variazioni di bilancio di prelievo dal fondo di riserva per le spese obbligatorie;

Verificato che la spesa da imputare sulla gestione 2016 è esigibile nella stessa gestione in coerenza con il principio del-la competenza finanziaria di cui all’allegato 4/1 del d.lgs. 118/2011;

Considerato che tale operazione non altera l’equilibrio di par-te corrente del bilancio 2016;

Visto il decreto del Segretario generale della Presidenza del 20 maggio 2016, n. 4517 contenente la definizione e l’articolazione delle strutture organizzative dirigenziali oggetto di rimodulazione delle direzioni ed aree;

Visti i provvedimenti organizzativi della X legislatura;Visto in particolare il VII Provvedimento Organizzativo 2016

della X Legislatura adottato con la d.g.r. n. 5227 del 31 maggio 2016 che ha definito gli assetti organizzativi della Giunta regio-nale conferendo l’incarico di dirigente dell’Unità Organizzativa «Programmazione e gestione finanziaria» alla Dott.ssa Marelli Eli-de Maria;

Richiamata la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e s.m.i. che detta «Nor-me sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della regione» ed il R.R. 2 aprile 2001, n. 1 «Regola-mento di contabilità della Giunta regionale» per quanto compa-tibili con le norme di cui al citato decreto legislativo n. 118/2011;

DECRETA1. Di prelevare la somma di euro 405.000,00 dalla dotazio-

ne di competenza del capitolo 20.01.110.537 «Fondo di riserva per le spese obbligatorie» per l’esercizio 2016 e integrare – per uguale importo - la dotazione di competenza del capitolo 1.04.103.7921:«Servizi finanziari per attività di riscossione e con-trollo dei tributi regionali».

2. Di prelevare la somma di euro 244.648,47 dalla dotazione di cassa del capitolo 20.01.110.736 «Fondo di riserva del bilan-cio di cassa» per l’esercizio 2016 e integrare – per uguale impor-to - la dotazione di cassa del capitolo 1.04.103.7921:«Servizi fi-nanziari per attività di riscossione e controllo dei tributi regionali».

3. Di pubblicare copia del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

IL dirigenteElide Maria Marelli

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D.G. Istruzione, formazione e lavoro

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 78 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 1 dicembre 2016 - n. 12776Riparto alle Province/Citta’ Metropolitana di Milano delle risorse per la formazione degli apprendisti assunti in lombardia - periodo formativo 2016-2017 e 2017-2018

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA OCCUPAZIONE E OCCUPABILITÀ

Richiamati:

• il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 inerente la «Di-sciplina organica dei contratti di lavoro e la revisione del-la normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183» ed in parti-colare l’art. 44 relativo all’apprendistato professionalizzante

• il decreto legislativo 14 settembre 2011, n.167 «Testo unico dell’apprendistato» ed in particolare l’art.4 «Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere», che, nel confer-mare che la formazione è svolta sotto la responsabilità delle aziende, afferma che essa è integrata, nei limiti delle risorse disponibili, dalla offerta formativa pubblica;

• la legge 28 giugno 2012, n. 92 «Disposizioni in materia di ri-forma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita», che valorizza l’apprendistato come modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;

• la legge 9 agosto 2013, n. 99 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, «Pri-mi interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti» che, all’art. 2 comma 2, promuove il con-tratto di apprendistato quale modalità tipica di entrata dei giovani nel mercato del lavoro;

• la legge 16 maggio 2014 n.  78 di Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34, recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’oc-cupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese;

• la legge regionale 28 settembre 2006, n. 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia», in particolare:– l’art. 4 demanda alle Province la programmazione

territoriale, nonché gli interventi attuativi per le politi-che attive di sostegno alla transizione al lavoro, fra cui l’apprendistato;

– l’art. 20 prevede la promozione dell’apprendistato;

• la legge regionale 6 agosto 2007, n.19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombar-dia»;

• la d.g.r. del 23 dicembre 2015 n. 4676 «Disciplina dei pro-fili formativi del contratto di apprendistato» con la quale in particolare si approva la disciplina della formazione di base e trasversale dell’apprendistato professionalizzante ai sensi dell’art. 44 del d.lgs n. 81/2015;

• la d.g.r. del 13 settembre 2013, n. 666, «Riparto delle risorse per la formazione degli apprendisti assunti in Lombardia – periodo formativo 2013-2014» con la quale si sono definiti i criteri per il riparto delle risorse;

• la legge regionale 29 dicembre 2015 n. 42 «Disposizioni per l’attuazione della programmazione economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9-ter della l.r. 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bi-lancio e sulla contabilità della Regione) - Collegato 2016»;

Considerato che il decreto legge 28 giugno 2013, convertito in legge n. 78/2014, stabiliva che entro il 30 settembre 2013 la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, adottava «linee gui-da» volte a disciplinare il contratto di apprendistato professio-nalizzante o contratto di mestiere, anche in deroga, in materia di formazione di base e trasversale, al decreto legislativo 14 set-tembre 2011, n. 167;

Vista la la d.g.r. del 1° agosto 2014 n. 2258 «disciplina dell’of-ferta formativa pubblica per il contratto di apprendistato profes-sionalizzante o di mestiere – recepimento delle linee di guida nazionali approvate il 20 febbraio 2014 dalla conferenza stato regioni» e ss.mm.ii.;

Richiamato, inoltre, il d.d.u.o. n. 12453 del 20 dicembre 2012 «Approvazione delle indicazioni regionali per l’offerta formativa relativa a percorsi professionalizzanti di formazione continua, permanente, di specializzazione, abilitante e regolamentata»

che stabilisce che «I contenuti di apprendimento dei percorsi e delle azioni di Formazione Permanente, Continua e di Specia-lizzazione regionale, con esclusione dei percorsi di IFTS, per cui vale la specifica regolamentazione nazionale, sono definiti, in rapporto agli specifici fabbisogni di competenze del mercato del lavoro territoriale, dagli standard professionali del Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP). Il riferimento ai contenuti standard professionali regionali costituisce condizio-ne per i processi di progettazione formativa, validazione e cer-tificazione delle competenze sviluppate nell’ambito dell’offerta professionalizzante, secondo i livelli di qualificazione previsti dal framework europeo»;

Vista la Convenzione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Lombardia, sottoscritta il 2 dicembre 2015, per definire la gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche at-tive del lavoro nella prima fase di attuazione del D.lgs 150/2015, e la conseguente Convenzione tra Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano e Province Lombarde, sottoscritta il 26 aprile 2016, che ha confermato in capo alle Province la gestione dei servizi al lavoro;

Rilevato che l’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere favorisce il rilancio dell’occupazione giovanile, con-sentendo l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro con un contratto a tempo indeterminato a contenuto formativo, acqui-sendo una specifica professionalità;

Considerato opportuno programmare per il triennio 2016/2018 interventi correlati alle istanze del territorio e garantire continuità alla formazione pubblica rivolta agli apprendisti, dan-do mandato alle Province/Città Metropolitana al fine di favorire l’attivazione di contratti di apprendistato professionalizzante o contratti di mestiere stipulati ai sensi della normativa vigente;

Preso atto che le Amministrazioni Provinciali hanno provvedu-to a comunicare:

− il n. di apprendisti attivi alla data del 31 dicembre  2015, dato utile per il riparto delle risorse, agli atti della struttu-ra competente, così come previsto dalla richiamata DGR 666/2013;

− la quota di risorse residue riferite ai riparti 2012-2013, 2013-2014 e 2015-2016;

− l’esercizio finanziario su cui introitare le quote spettanti, te-nuto conto dei propri vincoli di bilancio:

• trasferimento risorse esercizio finanziario 2016: Province di Bergamo, Brescia, Como, Mantova, Monze e Brianza, Varese;

• trasferimento risorse esercizio finanziario 2017: Province di Cremona, Lecco, Lodi, Pavia e Città Metropolitana di Milano;

Vista la richiesta presentata dalla Provincia di Sondrio in da-ta 9 novembre 2016 – Prot. RL E1.2016.0530420 del 11 novem-bre 2016, con la quale chiede di poter utilizzare la quota residua, pari a Euro 207.200,00, rinunciando al riparto 2016-2017;

Dato atto che le somme residue riferite ai riparti 2012-2013 (dds 11960/2011 e ss.mm.ii) 2013-2014 (dds 11153/2013) 2015-2016 (dds 1558/2015 e dds 10641/2015) ammontano ad Euro 2.085.479,41, così come esplicitato nell’allegato A) parte inte-grante del presente atto;

Atteso che la situazione finanziaria delle Amministrazioni pro-vinciali, anche in relazione al rispetto del «Patto di stabilità» è per altro è fortemente eterogenea e pertanto l’impegno e la liquida-zione delle risorse potrà avvenire in tempi diversi in relazione agli equilibri di bilancio Regionali e Provinciali;

Rilevato che le risorse disponibili a valere sul capitolo 15.02.104.8281 ammontano ad Euro 12.000.000,00;

Ritenuto di:

• attuare, per i periodi formativi 2016-2017 e 2017-2018, il ri-parto delle risorse relative ai contratti di apprendistato pro-fessionalizzante o contratti di mestiere art. 44 D.lgs 81/2015, secondo i criteri definiti dalla dgr 666/2013, per un totale complessivo di Euro 12.000.000,00, a valere sul capitolo 15.02.104.8281 del bilancio in corso, che offre la sufficien-te disponibilità di competenza e di cassa, a favore delle Province lombarde e la Città Metropolitana di Milano, cosi suddivisi:

− periodo formativo 2016- 2017: Euro 6.000.000, suddivi-so tra 11 Amministrazioni provinciali, come specificato nell’Allegato A), parte integrante e sostanziale del pre-sente atto;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 79 –

− periodo formativo 2017-2018: Euro 6.000.000,00 suddi-viso tra 12 Amministrazioni Provinciali, come specificato nell’Allegato B), parte integrante e sostanziale del pre-sente atto;

• disporre che le risorse ripartite nelle annualità 2013-2014-2015 pari a Euro 2.085.479,410 non ancora spese e conta-bilizzate sui bilanci provinciali dovranno essere utilizzate in aggiunta alla quota del presente riparto;

• impegnare a favore delle Province Lombarde /Città Me-tropolitana di Milano della somma complessiva di Euro 12.000.000,00 a valere sul capitolo 15.01.104.8281, ferma restando la sua successiva re-imputazione agli esercizi 2017 e 2018, così come evidenziato dalla seguente tabella:

Anno 2016 Anno 2017 Anno 20182.882.704,32 3.117.295,68 6.000.000,00

al fine di consentire, con successiva opportuna variazione di bi-lancio, l’istituzione nel bilancio 2017/2018 dei relativi fondi plu-riennali vincolati per il finanziamento delle obbligazioni passive esigibili negli esercizi sopraindicati;

• procedere alla liquidazione di complessivi Euro 2.882.704,32 ripartito tra le singole Province, come da allegato A);

• rinviare a successivi atti la liquidazione delle quote impe-gnate sugli esercizi finanziari 2017 e 2018 come di seguito specificato:

− annualità 2017: riferite al periodo formativo 2016-2017, a seguito di richiesta formale, da parte delle amministra-zioni provinciali interessate;

− annualità 2018: a seguito della chiusura del periodo formativo 2016-2017 e della presentazione della rendi-contazione finale della spesa e di tutte le azioni avviate, comprendente una relazione qualitativa rispetto ai de-stinatari e gli esiti raggiunti, da inviare entro il 30 giugno 2018;

Ritenuto inoltre di prevedere un monitoraggio semestrale da inviare a Regione Lombardia, con i dati al 30 giugno e al 31 di-cembre di ogni annualità.

Alla chiusura di ogni annualità le competenti strutture pro-vinciali predispongono una rendicontazione intermedia di tut-te le azioni, comprendente una relazione qualitativa rispetto ai destinatari e gli esiti raggiunti da inviare a Regione Lombardia tramite tempi e modalità che la Struttura regionale competente individuerà con successivo atto;

Dato atto che il presente provvedimento è stato assunto nei termini previsti dalla legge 241/90, entro 30 giorni dall’ultima no-ta della Provincia di Sondrio del 11 novembre 2016;

Preso atto delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 126 del 10 agosto 2014, correttivo del decreto legislativo n. 118 del 23 giugno 2011, ed in particolare del principio contabile ap-plicato concernente la contabilità finanziaria che prescrive:

a) il criterio di registrazione delle operazioni di accertamento e di impegno con le quali vengono imputate agli esercizi finanziari le entrate e le spese derivanti da obbligazioni giu-ridicamente perfezionate (attive e passive);

b) il criterio di registrazione degli incassi e dei pagamenti, che devono essere imputati agli esercizi in cui il tesoriere ha ef-fettuato l’operazione.

Riscontrato che tali disposizioni si esauriscono nella defini-zione del principio della competenza finanziaria potenziato secondo il quale, le obbligazioni giuridiche perfezionate so-no registrate nelle scritture contabili al momento della nascita dell’obbligazione, imputandole all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza. La scadenza dell’obbligazione è il momento in cui l’obbligazione diventa esigibile. La consolidata giurispru-denza della Corte di Cassazione definisce come esigibile un credito per il quale non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è consentito, quindi, pretendere l’adempimento. Non si dubita, quindi, della coincidenza tra esigibilità e possibilità di esercitare il diritto di credito.

Attestata, da parte del dirigente che sottoscrive il presente at-to, la perfetta rispondenza alle indicazioni contenute nel richia-mato principio della competenza finanziaria potenziato, delle obbligazioni giuridiche assunte con il presente atto, la cui esigi-bilità è accertata negli esercizi finanziari 2016-2017 e 2018;

Verificato che la disciplina di settore riferita alla spesa oggetto del presente provvedimento non prevede la verifica della rego-larità contributiva del beneficiario.

Richiamati i provvedimenti con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi di avvio della X° legislatura, e precisamente:

• la d.g.r. del 20 marzo 2013, n. 3, «Costituzione delle Direzioni generali, incarichi e altre disposizioni organizzative – I Prov-vedimento organizzativo – X legislatura»;

• la d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 « II Provvedimento organiz-zativo 2013», con cui sono stati definiti gli assetti organizza-tivi della Giunta regionale con i relativi incarichi dirigenziali;

• il decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013 e la successiva DGR del 29 aprile 2016 n. 5112 «IV Provvedi-mento organizzativo 2016»;

Viste:

• la l.r. n. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, non-ché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;

• la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-menti organizzativi relativi alla X° Legislatura;

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della L. 136/2010 (traccia-bilità dei flussi finanziari)»

DECRETA

1. di attuare, per i periodi formativi 2016-2017 e 2017-2018, il riparto delle risorse relative ai contratti di apprendistato profes-sionalizzante o contratti di mestiere art. 44 d.lgs 81/2015, secon-do i criteri definiti dalla dgr 666/2013, per un totale complessivo di Euro 12.000.000,00, a valere sul capitolo 15.02.104.8281 del bilancio in corso, che offre la sufficiente disponibilità di compe-tenza e di cassa, a favore delle Province lombarde e la Città Me-tropolitana di Milano, cosi suddivisi:

− periodo formativo 2016- 2017: Euro 6.000.000, suddiviso tra 11 Amministrazioni provinciali, come specificato nell’Alle-gato A), parte integrante e sostanziale del presente atto;

− periodo formativo 2017-2018: Euro 6.000.000,00 suddiviso tra 11 Amministrazioni Provinciali e la Città Metropolitana di Milano, come specificato nell’Allegato B), parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di disporre che le risorse ripartite nelle annualità 2013-2014-2015 pari a Euro 2.085.479,41 non ancora spese e contabilizzate sui bilanci provinciali dovranno essere utilizzate in aggiunta alla quota del presente riparto;

3. di assumere impegni a favore dei beneficiari indicati nella tabella seguente e meglio specificati negli allegati A e B, con imputazione ai capitoli e agli esercizi ivi indicati, attestando la relativa esigibilità della obbligazione nei relativi esercizi di imputazione:

Beneficiario/Ruolo Codice CapitoloAnno2016

Anno2017

Anno2018

IMPEGNO 2016 RIPARTO ALLE PROVINCE

48725 15.02.104.8281 2.882.704,32 0,00 0,00

IMPEGNO FPV ANNUALITÀ 2017 - RIPARTO ALLE PROVINCE PERIODO FORMATIVO 2016-2017

48816 15.02.104.8281 3.117.295,68 0,00 0,00

IMPEGNO FPV ANNUALITÀ 2018 - RIPARTO ALLE PROVINCE PERIODO FORMATIVO 2017-2018

48804 15.02.104.8281 6.000.000,00 0,00 0,00

4. di dare mandato alla U.O. Programmazione e gestione fi-nanziaria a effettuare le opportune variazioni di bilancio finaliz-zate all’istituzione del relativo fondo pluriennale vincolato per il finanziamento delle obbligazioni passive esigibili nell’esercizio indicato in premessa e alla re-imputazione delle obbligazioni passive scadenti negli esercizi 2017 e 2018;

5. di liquidare a favore delle Province di cui all’allegato A):

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 80 – Bollettino Ufficiale

Beneficiario/Ruolo

Codice Capitolo ImpegnoImp.

PerenteDa liquidare

IMPEGNO 2016 RIPARTO ALLE PROVINCE

48725 15.02.104.8281 2016 / 0 / 0 2.882.704,32

6. di rinviare a successivi atti la liquidazione delle quote im-pegnate sugli esercizi finanziari 2017 e 2018 come di seguito specificato:

• annualità 2017: riferite al periodo formativo 2016-2017, a seguito di richiesta formale, da parte delle amministrazioni provinciali interessate;

• annualità 2018: a seguito della chiusura del periodo forma-tivo 2016-2017 e della presentazione della rendicontazione finale della spesa e di tutte le azioni avviate, comprendente una relazione qualitativa rispetto ai destinatari e gli esiti rag-giunti, da inviare entro il 30 giugno 2018;

7. di prevedere un monitoraggio semestrale da inviare a Re-gione Lombardia, con i dati al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni annualità.

8. di attestare che la spesa oggetto del presente provvedi-mento rientra nell’ambito di applicazione degli artt. 26 e 27 del d.lgs 33/2013;

9. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale di Regio-ne Lombardia e sul sito internet www.regione.lombardia.it.

Il dirigente Alessandro Corno

——— • ———

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Bollettino Ufficiale – 81 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

RIPARTO TRA LE PROVINCE E LA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO ANNUALITÀ 2016-20176.000.000€

quota fissa azioni di sistema attività di totale

unità %quota fissa

20%

quota variabile

80%totale

formazione risorse riparto

Bergamo 8.168 12,51% 50.000€ 9.909€ 54.531€ 64.440€ 613.472€ 727.912,34€ 44.657,000€ 772.569,34€ 727.912,34€ Brescia 9.091 13,92% 50.000€ 9.909€ 60.693€ 70.602€ 682.796€ 803.398,01€ 1.200.000,000€ 2.003.398,01€ 803.398,01€ Como 3.193 4,89% 50.000€ 9.909€ 21.317€ 31.226€ 239.816€ 321.042,09€ 349.637,000€ 670.679,09€ 321.042,09€ Cremona 1.299 1,99% 50.000€ 9.909€ 8.672€ 18.581€ 97.564€ 166.145,16€ 78.817,000€ 166.145,16€ Lecco 1.719 2,63% 50.000€ 9.909€ 11.476€ 21.385€ 129.109€ 200.494,01€ 163.694,950€ 364.188,96€ 200.494,01€ Lodi 1.032 1,58% 50.000€ 9.909€ 6.890€ 16.799€ 77.510€ 144.309,11€ 141.731,460€ 286.040,57€ 144.309,11€ Mantova 2.392 3,66% 50.000€ 9.909€ 15.969€ 25.878€ 179.655€ 255.533,94€ 32.842,000€ 288.375,94€ 255.533,94€ Milano 28.650 43,87% 50.000€ 9.909€ 191.272€ 201.181€ 2.151.810€ 2.402.991,00€ -€ 2.402.991,00€ 2.402.991,00€ Monza 3.981 6,10% 50.000€ 9.909€ 26.578€ 36.487€ 299.000€ 385.487,07€ -€ 385.487,07€ 385.487,07€ Pavia 1.754 2,69% 50.000€ 9.909€ 11.710€ 21.619€ 131.737€ 203.356,41€ 74.100,000€ 277.456,41€ 203.356,41€

Sondrio 0 0,00% -€ 0€ -€ 0€ -€ 0,00€ -€ 0,00€

la Provincia con nota del 09/11/2016 ha chiesto di utilizzare solo la quota di residui

Varese 4.028 6,17% 50.000€ 9.909€ 26.892€ 36.801€ 302.530€ 389.330,87€ -€ 389.330,87€ 389.330,87€ Totale 65.307 100,00% 550.000€ 109.000€ 436.000€ 545.000€ 4.905.000€ 6.000.000,00€ 2.085.479,410€ 8.085.479,41€ 2.882.704,32 3.117.295,68

DATI PROPOSTA DELIBERAtotale risorse 6.000.000€ quote fisse 550.000€ da ripartire 5.450.000€ di cuiaz sistema 10% 545.000€ formazione 90% 4.905.000€

VERIFICA CALCOLIaz sistema fisso 109.000€ az sistema variab 436.000€ tot az sist 545.000€ VEROtot formazione 4.905.000€ VERO

impegno FPVesercizio 2017

Provincia/Città Metropolitana

Apprendisti attivi al 31/12/2015

residuiTOTALE

J+Knote

impegno e contestuale liquidazione

esercizio 2016

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ALLEGATO A

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 82 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO BRIPARTO TRA LE PROVINCE E LA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO ANNUALITÀ 2017-2018

6.000.000€

quota fissa azioni di sistema attività di totale

unità %quota fissa

20%

quota variabile

80%totale

formazione risorse ripartoFPV 2018

Bergamo 8.168 12,24% 50.000€ 9.000€ 52.865€ 61.865€ 594.731€ 706.595,49€ Brescia 9.091 13,62% 50.000€ 9.000€ 58.839€ 67.839€ 661.936€ 779.775,05€ Como 3.193 4,78% 50.000€ 9.000€ 20.666€ 29.666€ 232.490€ 312.155,29€ Cremona 1.299 1,95% 50.000€ 9.000€ 8.407€ 17.407€ 94.583€ 161.990,52€ Lecco 1.719 2,58% 50.000€ 9.000€ 11.126€ 20.126€ 125.164€ 195.289,99€ Lodi 1.032 1,55% 50.000€ 9.000€ 6.679€ 15.679€ 75.142€ 140.821,57€ Mantova 2.392 3,58% 50.000€ 9.000€ 15.482€ 24.482€ 174.167€ 248.648,43€ Milano 28.650 42,92% 50.000€ 9.000€ 185.429€ 194.429€ 2.086.071€ 2.330.499,84€ Monza 3.981 5,96% 50.000€ 9.000€ 25.766€ 34.766€ 289.866€ 374.631,44€ Pavia 1.754 2,63% 50.000€ 9.000€ 11.352€ 20.352€ 127.713€ 198.064,95€ Sondrio 1.440 2,16% 50.000€ 9.000€ 9.320€ 18.320€ 104.850€ 173.169,63€ Varese 4.028 6,03% 50.000€ 9.000€ 26.070€ 35.070€ 293.288€ 378.357,81€

Totale 66.747 100,00% 600.000€ 108.000€ 432.000€ 540.000€ 4.860.000€ 6.000.000,00€

DATI PROPOSTA DELIBERAtotale risorse 6.000.000€ quote fisse 600.000€ da ripartire 5.400.000€ di cuiaz sistema 10% 540.000€ formazione 90% 4.860.000€

VERIFICA CALCOLI

Provincia/Città Metropolitana

Apprendisti attivi al 31/12/2015

ALLEGATO B

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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D.d.s. 1 dicembre 2016 - n. 12784Riapertura dei termini e ulteriori determinazioni relative all’»avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di un’offerta formativa finalizzata all’acquisizione di un titolo ai sensi dell’art. 43 d.lgs. 81/2015», approvato con dds 7326/2016 e ss.mm.ii.

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA OCCUPAZIONE E OCCUPABILITÀ

Richiamato il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 inerente la «Disciplina organica dei contratti di lavoro e la revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183»;

Visti:

• la d.g.r. 4676 del 23 dicembre 2015 «Disciplina dei profili for-mativi dell’apprendistato» che regolamenta la durata del periodo di apprendistato a seconda del titolo di studio da conseguire;

• il decreto direttoriale n. 70/2016 del 4 aprile 2016, con cui il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha trasferito per l’annualità 2015 a Regione Lombardia un importo di € 6.324.237,00 per il finanziamento delle attività di formazione nell’esercizio dell’apprendistato.

• il decreto dirigenziale del 26 luglio 2016 n. 7326 di appro-vazione dell’»Avviso pubblico per il sostegno alla realizza-zione di un’offerta formativa finalizzata all’acquisizione di un titolo ai sensi dell’art. 43 d.lgs. 81/2015», che ha previsto, in particolare, lo stanziamento di risorse per un importo di € 100.000,00 per finanziare percorsi in apprendistato per il conseguimento del diploma di istruzione secondaria di secondo grado e il successivo decreto dirigenziale del 5 ottobre 2016 n. 9763;

Atteso che l’allegato 1 del richiamato Avviso di cui al dds n. 7326/2016 – così come modificato dal d.d.s. 9763 del 05 ot-tobre 2016 – al punto 5 «Dotazione finanziaria» prevedeva che per i percorsi inerenti l’acquisizione del diploma di istruzione secondaria di secondo grado in apprendistato le risorse di-sponibili ammontano a € 100.000,00, rilevate dall’importo assegnato a Regione Lombardia per i percorsi di apprendi-stato con d.d. del 4 aprile 2016, trasmesso con nota del Mini-stero del Lavoro e delle Politiche Sociali prot. n.  39/0000070;

Visto il decreto dirigenziale del 27 ottobre 2016, n. 10772, con cui sono stati approvati i progetti ammessi al finanziamenti e le relative risorse nell’ambito dell’avviso sull’apprendistato ex art. 43 d.lgs 81/2015;

Rilevato che alla chiusura della finestra di candidatura non sono pervenute proposte progettuali inerenti percorsi di appren-distato finalizzati all’acquisizione del diploma di istruzione se-condaria di secondo grado;

Dato atto che, si rende ancora disponibile l’intero importo di € 100.000,00 stanziato per i percorsi di apprendistato finalizzati all’acquisizione del diploma di istruzione secondaria di secon-do grado;

Considerato opportuno, promuovere la diffusione del contrat-to di apprendistato anche nei percorsi di istruzione per il conse-guimento del titolo di istruzione secondaria superiore, quale stru-mento centrale del sistema duale lombardo e forma principale per avvicinare il sistema educativo al sistema produttivo, al fine di migliorare l’occupabilità dei giovani;

Ritenuto di

• riaprire i termini dell’«Avviso pubblico per il sostegno alla re-alizzazione di un’offerta formativa finalizzata all’acquisizione di un titolo ai sensi dell’art. 43 d.lgs. 81/2015«, limitatamen-te ai percorsi di istruzione secondaria di secondo grado, nel rispetto delle modalità e delle tempistiche dettagliate nell’allegato A) parte integrante e sostanziale del presen-te provvedimento, fermo restando lo stanziamento di Euro 100.000,00;

• di stabilire che la domanda di contributo potrà essere pre-sentata a far data dalla adozione del presente atto ed en-tro e non oltre il 29 dicembre 2016 ore 17:00;

• aggiornare l’allegato 2 «Modello di domanda di contributo, già approvato con d.d.s. 9763 del 5 ottobre 2016, come da allegato A) e di integrare le modalità per la presentazione della domanda di contributo specificate al par. 7 «Modalità e termini di presentazione dei progetti», prevedendo che la stessa, redatta su modello «Allegato 2» e sottoscritta digital-mente dal legale rappresentante dell’operatore, sia corre-data da:

− preventivo finanziario contente la previsione del nu-mero di apprendisti e dei relativi servizi (allegato 3)

− descrizione degli obiettivi e della struttura del progetto formativo (Allegato 4);

− lettera di intenti all’assunzione dell’apprendista rilascia-ta dall’impresa, redatta in forma libera, ovvero, nel caso di apprendista già assunto, copia della comunicazione obbligatoria

− tabella riepilogativa delle aziende e del numero di apprendisti.

Tutti gli allegati sono disponibili sul sito web della Direzione Ge-nerale Istruzione e Formazione Lavoro;

Dato atto che il presente provvedimento è assunto nel rispet-to dei termini previsti dal decreto direttoriale n. 70/2016 del Mi-nistero del Lavoro e delle politiche sociali che impone l’impe-gno delle risorse entro i 24 mesi successivi al trasferimento delle stesse, da destinarsi alla formazione degli apprendisti assunti in Lombardia;

Vista la I.r. 7 luglio 2008, n.20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale», nonché i provvedi-menti organizzativi relativi alla X Legislatura regionale;

Richiamati i provvedimenti con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi di avvio della X legislatura e precisamente: la d.g.r. del 29 aprile 2013, n. 87 «II Provvedimento organizzativo 2013», con cui sono stati definiti gli assetti organizzativi della Giunta re-gionale con i relativi incarichi dirigenziali, il decreto del Segreta-rio Generale n. 7110 del 25 luglio 2013 e dalla successiva d.g.r. del 29 aprile 2016 n. 5112 «IV Provvedimento organizzativo 2016;

DECRETA1. di riaprire i termini per la presentazione delle domande di

contributo relative ai soli percorsi per l’acquisizione del diploma di istruzione secondaria di secondo grado in apprendistato, pre-visti dal dds 7326/2016 nel rispetto delle modalità e delle tempi-stiche dettagliate nell’allegato «A» parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, fermo restando lo stanziamento di Euro 100.000,00;

2. di stabilire che la domanda di contributo potrà essere pre-sentata a far data dalla adozione del presente atto ed entro e non oltre il 29 dicembre 2016 ore 17/00;

3. di aggiornare l’allegato 2 «modello di domanda di contri-buto», già approvato con dds 9763 del 5 ottobre  2016, come riportato nell’allegato A) e di integrare le modalità per la pre-sentazione della domanda di contributo specificate al par. 7 «Modalità e termini di presentazione dei progetti»dell’avviso, pre-vedendo che la stessa, redatta su modello «Allegato 2» e sotto-scritta digitalmente dal legale rappresentante dell’operatore, sia corredata da:

− Preventivo finanziario contente la previsione del numero di apprendisti e dei relativi servizi (allegato 3);

− descrizione degli obiettivi e della struttura del progetto for-mativo (Allegato 4);

− lettera di intenti all’assunzione dell’apprendista rilascia-ta dall’impresa, redatta in forma libera, ovvero, nel caso di apprendista già assunto, copia della comunicazione obbligatoria;

− tabella riepilogativa delle aziende e del numero di apprendisti;

Tutti gli allegati sono disponibili sul sito web della Direzione Ge-nerale Istruzione e Formazione Lavoro;

4. di disporre la pubblicazione del presente Decreto sul Bollet-tino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Dire-zione Generale competente.

Il dirigenteAlessandro Corno

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 84 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

NUOVE DETERMINAZIONI ALL’”AVVISO PUBBLICO PER IL SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI UN’OFFERTA FORMATIVA FINALIZZATA ALL’ACQUISIZIONE DI UN TITOLO AI SENSI DELL’ART. 43 D.LGS. 81/2015”.

1. MODIFICHE ALL’ALLEGATO 1 DEL DDS 7326/2016 COSI’ COME GIA’ MODIFICATO DAL DDS 9763/2016

PAR. 7 MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTIIl periodo “La domanda di contributo, redatta su modello Allegato 2 e sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante dell’opera-tore, deve essere corredata da:

1. Preventivo finanziario contente la previsione del numero di apprendisti e dei relativi servizi (allegato 3) 2. descrizione degli obiettivi e della struttura del progetto formativo, nei casi di progetti sperimentali di cui al punto 3.2 (Allegato

4); 3. lettera di intenti all’assunzione dell’apprendista rilasciata dall’impresa, redatta in forma libera, ovvero, nel caso di apprendi-

sta già assunto, copia della la comunicazione obbligatoria 4. tabella riepilogativa delle aziende e del numero di apprendisti”

E’ sostituito dal seguente:“La domanda di contributo, redatta su modello Allegato 2 e sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante dell’operatore, deve essere corredata da:

1. Preventivo finanziario contente la previsione del numero di apprendisti e dei relativi servizi (allegato 3)

2. descrizione degli obiettivi e della struttura del progetto formativo (Allegato 4); 3. lettera di intenti all’assunzione dell’apprendista rilasciata dall’impresa, redatta in forma libera, ovvero, nel caso di apprendi-

sta già assunto, copia della la comunicazione obbligatoria

4. tabella riepilogativa delle aziende e del numero di apprendisti”

PAR. 7/17 RIEPILOGO TEMPI E SCADENZE I termini per la presentazione dei progetti sono così determinati: dalla data di adozione del presente atto e chiusura il 29/12/2016 ore 17.00.

2. MODIFICHE ALL’ALLEGATO 2 DEL DDS 7326/2016 COSI’ COME GIA’ MODIFICATO DAL DDS 9763/2016

ALLEGATO 2 “MODELLO DI DOMANDA PER L’ACCESSO A CONTRIBUTO”Il periodo “che il progetto dal titolo......................................................................... che prevede il preventivo di spesa indicato nel modello Allegato 3 e descritto nel progetto formativo redatto su modello Allegato 4 (solo nel caso di progetti sperimentali di cui al paragrafo 3.2), allegati alla presente domanda di cui costituiscono parte integrante, venga ammesso a beneficiare del contributo di € ............” È sostituito dal seguente:“che il progetto dal titolo......................................................................... che prevede il preventivo di spesa indi-cato nel modello Allegato 3 e descritto nel progetto formativo redatto su modello Allegato 4, allegati alla presente domanda di cui costituiscono parte integrante, venga ammesso a beneficiare del contributo di € ............”.

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D.G. Reddito di autonomia e inclusione sociale

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 85 –

D.d.u.o. 28 novembre 2016 - n. 12399Approvazione avvisi pubblici per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SOSTEGNO E PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE DELLE PERSONE E RETI FAMILIARI DELLA

DIREZIONE REDDITO DI AUTONOMIA E INCLUSIONE SOCIALERichiamati:

• il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l’altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo so-ciale Europeo, e recante abrogazione del regolamen-to (CE) n.1083/2006 del Consiglio;

• il regolamento  (UE) n.1304/2013 del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio;

• la d.g.r. 3017 del 16 gennaio  2015  all’oggetto «Piano di rafforzamento amministrativo(PRA)relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020»

• la d.g.r. n. 4390 del 30 novembre 2015 avente ad ogget-to «Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020 – I Aggiornamento»;

• la d.g.r. 3069 del 23 gennaio 2015 relativa alla presa d’at-to dell’approvazione del Programma Operativo Regionale – FSE 2014 /2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final;

• il Programma regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatu-ra di cui alla d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 ed il Documento di Economia e Finanza regionale 2015 (DEFR) approvato con d.c.r. n. 897 del 24 novembre 2015;

• le DDGR:

• 13 giugno  2008, n.  7438 «Determinazione in ordine all’individuazione delle unità di offerta sociosanitarie ai sensi dell’articolo 5, comma 2 della l.r 3/2008»

• 13 giugno  2008, n.  7437 «Determinazione in ordine all’individuazione delle unità di offerta sociali ai sensi dell’articolo 4, comma 2 della l.r 3/2008»

• 17 marzo 2010, n. 11497 «Definizione dei requisiti minimi di esercizio dell’unità di offerta sociale «Alloggio Protetto per Anziani»;

• la d.g.r. n. 20763 del 16 febbraio 2005 «Definizione dei re-quisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per le persone disabili» e d.g.r. n. 20943 del 16 febbraio 2005 «Definizione dei cri-teri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone con disabilità»;

• la d.g.r. n. 7433 del 13 giugno 2008 «Definizione dei requi-siti minimi per il funzionamento delle unità d’offerta so-ciale Servizio di formazione all’autonomia per le persone disabili»;

• il d.d.g. n. 3731 del 29 aprile 2016 avente ad oggetto «Ap-provazione della metodologia per la definizione di importi forfettari relativi a interventi sia per l’autonomia e l’inclusio-ne sociale delle persone disabili sia per una migliore qua-lità di vita delle persone anziane in condizione di fragilità, ai sensi dell’art. 67 del reg. (UE) 1303/2013, in sostituzione del d.d.g. 15209 del 25 novembre 2015»;

• la d.g.r. 5060 del 18 aprile 2016 all’oggetto «Reddito di au-tonomia anno 2016: evoluzione del programma e misure innovative»;

Vista la d.g.r. 5672 del 11 ottobre  2016  all’oggetto «Misura reddito di autonomia 2016: Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autono-mia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili» che prevede misure relative sia per la qualità della vita delle per-sone anziane sia per lo sviluppo dell’autonomia delle persone disabili;

Dato atto che l’obiettivo specifico 9.3 e l’Azione 9.3.6 dell’Asse II, promuovono interventi che, al fine di garantire alle persone anziane in condizione di vulnerabilità socio-economica a pos-sibilità di permanere al domicilio, stimolano il consolidamento o lo sviluppo dei livelli di relazioni sociali e di capacità di cura di sé e dell’ambiente domestico;

Dato atto invece che l’obiettivo specifico 9.2 e l’Azione 9.2.1 della Asse II del POR FSE 2014-2020 declinano attività che con-corrono alla acquisizione/mantenimento di autonomia perso-nale, alla socializzazione, alla conservazione del livello culturale delle persone disabili mediante una presa in carico multi pro-fessionale, al fine di un completo processo di inclusione attiva;

Rilevato che la suddetta d.g.r. 5672/2016, in particolare agli Allegati C e D, declina la caratterizzazione della misura a favore delle persone anziane e delle persone disabili definendo quale soggetto beneficiario l’Ambito Comune di Milano, le caratteristi-che dei destinatari finali, gli interventi ammissibili, i termini di rea-lizzazione delle operazioni, le spese ammissibili e la tipologia di aiuto finanziario nonché la dotazione complessiva ammontante ad €. 1.336.479;

Considerato che il numero definito di voucher rispetto al dato di popolazione presente nel territorio dell’Ambito del Comune di Milano è pari a n.146 voucher a favore delle persone anziane e n. 132 voucher a favore delle persone disabili, determinando un importo complessivo pari ad € 1.334.400;

Preso atto che la stessa delibera da mandato alla Direzione Reddito di Autonomia e Inclusione sociale di definire i conse-guenti provvedimenti ed avviare le modalità operative;

Ritenuto quindi di approvare i seguenti allegati, quali parti in-tegranti e sostanziali del presente provvedimento, che identifica-no in dettaglio le modalità operative sia per garantire alle per-sone anziane, in condizione di vulnerabilità socio-economica, di permanere al proprio domicilio consolidando i livelli di relazioni sociali e di capacità di cura di sé e del proprio ambiente dome-stico che per implementare, in persone disabili giovani ed adul-te, le competenze e le abilità finalizzate all’inclusione sociale ed allo sviluppo dell’autonomia personale, mediante percorsi di potenziamento delle capacità funzionali e relazionali:

• Avviso pubblico per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia- Allegato A;

• Avviso pubblico per l’implementazione di interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili - Allegato B;

• Graduatoria dei destinatari anziani predisposta dal Comune di Milano e contenuti obbligatori del verbale – Allegato C;

• Graduatoria dei destinatari disabili predisposta dal Comune di Milano e contenuti obbligatori del verbale – Allegato D;

• Comunicazione esito valutazione ai destinatari anziani– Allegato E;

• Comunicazione esito valutazione ai destinatari disabili – Allegato F;

• Progetto individualizzato PI anziani (UdO maggiore intensità – Allegato G1);

• Progetto individualizzato PI anziani (UdO minore intensità – Allegato G2)

• Progetto individualizzato PI disabili (UdO maggiore intensità – Allegato H1);

• Progetto individualizzato PI disabili (UdO minore intensità – Allegato H2);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a maggiore intensità I1);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a minore intensità I2);

• Questionario per la misurazione dell’indicatore dell’Azione 9.3.6 – Allegato L

• Questionario per la misurazione dell’indicatore dell’Azione 9.2.1 – Allegato M

• Informativa ex art. 13 d.lgs. 196/2003 e formula di acquisizione del consenso dell’interessato Allegato N;

• Relative Strees Scale (RSS) – Allegato OConsiderato che per garantire l’erogazione di interventi

finalizzati:

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 86 – Bollettino Ufficiale

• a migliorare la qualità della vita di famiglie e persone an-ziane è necessario investire risorse pari ad Euro 700.800,00 a valere sul POR FSE 2014/2020 - Asse 2 «Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà» - Missione 12. Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia – Programma 03;

• a percorsi di autonomia per giovani e adulti disabili è ne-cessario investire risorse pari ad Euro 633.600,00 a valere sul POR FSE 2014/2020 - Asse 2 «Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà» - Missione 12. Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia – Programma 02;

Rilevato che le risorse, per un importo complessivo di € 1.334.400,00, sono a valere sui seguenti capitoli che presentano la necessaria disponibilità:

• interventi per anziani - trasferimenti correnti ad Ammini-strazioni Pubbliche Locali complessivi per € 700.800,00 di cui al:

• capitolo 11264 per € 245.280,00 - capitolo 11265 per € 171.696,00 - capitolo 11263 per € 73.584,00 del bilancio 2017;

• capitolo 11264 per € 105.120,00 - capitolo 11265 per € 73.584,00 - capitolo 11263 per € 31.536,00 del bilancio 2018;

• interventi per disabili - trasferimenti correnti ad Amministra-zioni Pubbliche Locali complessivi per € 633.600,00 di cui al:

• capitolo 10914 per € 221.760,00 - capitolo 10921 per € 155.232,00 - capitolo 10936 per € 66.528,00 del bilancio 2017;

• capitolo 10914 per € 95.040,00 - capitolo 10921 per € 66.528,00 - capitolo 10936 per € 28.512,00 del bilancio 2018;

Preso atto del parere dell’Autorità di Gestione POR FSE 2014/2020 di cui alla nota protocollo n. E1.2016.0546892 espres-so in data 22 novembre 2016;

Richiamate la l.r. 20/2008 e le dd.g.r. relative all’Assetto Orga-nizzativo della Giunta Regionale;

Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sul sito www.regione.lombardia.it e sul Portale dedicato alla Programmazione Comunitaria(http://www.ue.regione.lom-bardia.it);

DECRETA1. di approvare i seguenti allegati, quali parti integranti e so-

stanziali del presente provvedimento, che identificano in detta-glio le modalità operative sia per garantire alle persone anziane, in condizione di vulnerabilità socio-economica, di permanere al proprio domicilio consolidando i livelli di relazioni sociali e di ca-pacità di cura di sé e del proprio ambiente domestico che per implementare, in persone disabili giovani ed adulte, le compe-tenze e le abilità finalizzate all’inclusione sociale ed allo sviluppo dell’autonomia personale, mediante percorsi di potenziamento delle capacità funzionali e relazionali:

• Avviso pubblico per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia- Allegato A;

• Avviso pubblico per l’implementazione di interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili - Allegato B;

• Graduatoria dei destinatari anziani predisposta dal Comune di Milano e contenuti obbligatori del verbale – Allegato C;

• Graduatoria dei destinatari disabili predisposta dal Comune di Milano e contenuti obbligatori del verbale – Allegato D;

• Comunicazione esito valutazione ai destinatari anziani– Allegato E;

• Comunicazione esito valutazione ai destinatari disabili – Allegato F;

• Progetto individualizzato PI anziani (UdO maggiore intensità – Allegato G1);

• Progetto individualizzato PI anziani (UdO minore intensità – Allegato G2)

• Progetto individualizzato PI disabili (UdO maggiore intensità – Allegato H1);

• Progetto individualizzato PI disabili (UdO minore intensità – Allegato H2);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a maggiore intensità I1);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a minore intensità I2);

• Questionario per la misurazione dell’indicatore dell’Azio-ne 9.3.6 – Allegato L

• Questionario per la misurazione dell’indicatore dell’Azio-ne 9.2.1 – Allegato M

• Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 e formula di acquisi-zione del consenso dell’interessato Allegato N;

• Relative Strees Scale (RSS) – Allegato O2. di stabilire che le risorse, per un importo complessivo di €

1.334.400,00, sono a valere sui seguenti capitoli che presentano la necessaria disponibilità:

• interventi per anziani - trasferimenti correnti ad Ammini-strazioni Pubbliche Locali complessivi per € 700.800,00 di cui al:

• capitolo 11264 per € 245.280,00 - capitolo 11265 per € 171.696,00 - capitolo 11263 per € 73.584,00 del bilancio 2017;

• capitolo 11264 per € 105.120,00 - capitolo 11265 per € 73.584,00 - capitolo 11263 per € 31.536,00 del bilancio 2018;

• interventi per disabili - trasferimenti correnti ad Amministra-zioni Pubbliche Locali complessivi per € 633.600,00 di cui al:

• capitolo 10914 per € 221.760,00 - capitolo 10921 per € 155.232,00 - capitolo 10936 per € 66.528,00 del bilancio 2017;

• capitolo 10914 per € 95.040,00 - capitolo 10921 per € 66.528,00 - capitolo 10936 per € 28.512,00 del bilancio 2018;

3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sul sito www.regione.lombardia.it e sul Portale dedicato alla Pro-grammazione Comunitaria (http://www.ue.regione.lombardia.it).

La dirigenteMarina Matucci

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014‐2020 OBIETTIVO “INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE” 

(Cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo)  

 

 

 

ASSE PRIORITARIO II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’

Azione 9.3.6 – Implementazione di buoni servizi per servizi a persone con limitazioni nell’autonomia (per favorire l’accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi socio-sanitari domiciliari e a ciclo diurno e per favorire l’incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione delle fasce orarie e di integrazione della filiera e per la promozione dell’occupazione regolare nel settore).

“AVVISO PUBBLICO PER L’IMPLEMENTAZIONE DI INTERVENTI VOLTI A MIGLIORARE LA

QUALITA’ DELLA VITA DELLE FAMIGLIE E DELLE PERSONE ANZIANE

CON LIMITAZIONE DELL’AUTONOMIA“

- AMBITO DI MILANO -

 

 

 

ALLEGATO A

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 88 – Bollettino Ufficiale

INDICE

1. Riferimenti normativi

2. Oggetto dell’intervento

3. Obiettivo generale

4. Obiettivi specifici

5. Dotazione finanziaria

6. Soggetti beneficiari

7. Destinatari degli interventi

8. Aree di intervento

9. Metodologia e durata temporale del processo di presa in carico del giovane e adulto

disabile al fine della concessione dei voucher

10. Ammontare e validità del voucher

11. Durata e tempi dell’Avviso

12. Condizioni di rimborso dell’importo forfettario

13. Modalità di erogazione del contributo pubblico

14. Indicatore di risultato dell’Azione 9.3.6

15. Monitoraggio e verifica

16. Controlli

17. Pubblicizzazione del sostegno del FSE

18. Obblighi del beneficiario e sanzioni

19. Informativa ai sensi degli artt. 7 e 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n.196

20. Disposizioni finali

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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1.RIFERIMENTI NORMATIVI

Richiamati: gli atti di programmazione strategica regionale quali il Programma regionale di Sviluppo

(PRS) della X legislatura di cui alla DCR 78 del 9 luglio 2013 ed il Documento di Economia e Finanza regionale 2015 (DEFR) approvato con d.c.r. n. 897 del 24.11.2015 dove viene sottolineato che, considerata la fase attuale contraddistinta da una forte e perdurante crisi economica con una progressiva riduzione delle risorse disponibili, affrontare il tema dello sviluppo dei sistemi di promozione, protezione, tutela e inclusione sociale risulta strategico;

le DDGR: o 13.6.2008, n. 7438 “Determinazione in ordine all'individuazione delle unità di offerta

sociosanitarie ai sensi dell'articolo 5, comma 2 della l.r 3/2008” o 13.6.2008 n. 7437 “Determinazione in ordine all'individuazione delle unità di offerta

sociali ai sensi dell'articolo 4, comma 2 della l.r 3/2008” il Regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre

2013, recante, tra l’altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo sociale Europeo, e recante abrogazione del Regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio;

il Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio;

la DGR 3017 del 16.1.2015 all’oggetto “Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020”;

la DGR 4390 del 30.11.2015 avente ad oggetto "Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020 – I Aggiornamento";

la DGR 3069 del 23.01.2015 relativa alla presa d’atto dell’approvazione del Programma Operativo Regionale – FSE 2014 /2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final;

il DDG 3731 del 29.04.2016 all’oggetto “Approvazione della metodologia per la definizione di importi forfettari relativi ad interventi sia per l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone disabili sia per una migliore qualità di vita delle persone anziane in condizione di fragilità ai sensi dell’art. 67 del Reg (UE) 1303/2013, in sostituzione del DDG 15209 del 25.11.2015”;

la DGR 5060 del 18.04.2016 all’oggetto “Reddito di autonomia anno 2016: evoluzione del programma e misure innovative”;

la DGR 5672 del 11.10.2016 all’oggetto “Misura reddito di autonomia 2016: Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”;

2. OGGETTO DELL’INTERVENTO

Le migliorate condizioni di salute, i progressi della medicina, la vita media più elevata, i maggiori livelli di istruzione e di benessere hanno contribuito a rendere la condizione anziana (cioè quella delle persone con più di 65 anni) una fase del ciclo di vita sempre più lunga e articolata. Accanto a persone attive protagoniste delle loro famiglie e delle comunità di riferimento sono presenti anziani non autosufficienti – o in condizione di fragilità variabile. Dai recenti dati pubblicati dall’Istat, se si mantengono gli attuali livelli di sopravvivenza nelle varie età della vita, nei prossimi anni il 50% della popolazione maschile supererà gli 81 anni e il 25% gli 88. Per il genere femminile il 50% supererà gli 86 anni e il 25% i 92. I dati quantitativi e gli elementi qualitativi suggeriscono di spostare l’attenzione dal piano dei numeri a quello della qualità e dell’identificazione dello specifico bisogno: senza trascurare pertanto i parametri quantitativi, si deve dare centralità al bisogno della singola persona, attraverso una precisa valutazione della condizione che può portare alla perdita parziale dell’autosufficienza nelle attività di base della vita quotidiana nonché, in taluni casi, ad una povertà relazionale (es. progressiva scomparsa dei rapporti familiari, di amicizia, di vicinato ecc.) per evitare o rimandare la comparsa di ulteriori fattori che possano deteriorare la qualità della vita della persona fragile.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 90 – Bollettino Ufficiale

Pertanto è fondamentale realizzare interventi centrati su tre differenti e peculiari segmenti: la casa, le reti familiari e la comunità, intesa come ambiente di vita, dove si coniugano una forte motivazione all’azione (valori relazionali) con elevati livelli di professionalità e di gestione. Questi servizi/interventi hanno come utente/consumatore la persona anziana e la sua famiglia, si focalizzano sulla casa e tendono a ricreare ambienti “complementari” che permettono a queste persone, mediante un rinforzo della capacità funzionale e relazionale, una maggiore libertà di “fare”, aumentando anche la propria autostima e la valutazione soggettiva della propria condizione, rinforzando il desiderio di dignità che è presente in ogni individuo. Di conseguenza la misura che viene attivata mediante il presente avviso, attraverso il riconoscimento di un voucher alle persone anziane, deve garantire questo approccio modulare costruito sul “bisogno individuale” della persona sviluppando:

metodologie abilitative e socializzanti innovative per l’empowerment personale dell’anziano

un processo di presa in carico secondo modalità innovative ed espressive che valorizzino anche l’aspetto ludico e animativo per un miglioramento della qualità di vita

luoghi di incontro per la vita di relazione Questa misura si indirizza infine anche a persone anziane che svolgono la funzione di caregiver di familiari non autosufficienti e che possono avere bisogno di momenti di sollievo per rigenerare le proprie risorse psico-fisiche e mantenere un adeguato livello di qualità relazionale.

3. OBIETTIVO GENERALE

Garantire alle persone anziane, in condizione di vulnerabilità socio economica, la possibilità di permanere al domicilio consolidando o sviluppando i livelli di relazioni sociali e di capacità di cura di sé e dell’ambiente domestico mediante l’attivazione di voucher che garantiscano l’integrazione/implementazione dell’attuale rete dei servizi, in ottica di risposta flessibile e modulabile costruita sul bisogno individuale della persona.

4. OBIETTIVI SPECIFICI

garantire la permanenza nel proprio luogo di vita il più a lungo possibile; rendere accessibile la fruizione di servizi/prestazioni a persone che, anche a causa di

una situazione di deprivazione economica e/o relazionale, non vi accedono; implementazione di risposte integrate, flessibili e modulabili attraverso il sistema a

voucher, rendendo partecipe la persona nella scelta; garantire alla persona anziana caregiver familiare di una persona non autosufficiente,

un supporto al suo benessere psico-fisico per mantenere una adeguata qualità della vita.

5. DOTAZIONE FINANZIARIA  Le risorse pubbliche disponibili per il presente Avviso ammontano a complessivi Euro 700.800,00 a valere sulle risorse FSE del POR 2014/2020 Asse II “Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà”- Obiettivo specifico 9.3 “Aumento/consolidamento/qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazione dell’autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell’offerta di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali” - Azione 9.3.6 , Missione 12 – codice programma 03 - sui seguenti capitoli che presentano la seguente dotazione:

Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Pubbliche Locali o capitolo 11264 per € 245.280,00 - capitolo 11265 per € 171.696,00 - capitolo 11263

per € 73.584,00 del bilancio 2017; o capitolo 11264 per € 105.120,00 - capitolo 11265 per € 73.584,00 - capitolo 11263 per

€ 31.536,00 del bilancio 2018;

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Bollettino Ufficiale

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6. SOGGETTI BENEFICIARI

Ente capofila di Ambito è il Comune di Milano (di seguito Comune). Il Comune è l’unico referente nei riguardi di Regione Lombardia e garante di tutte le attività derivanti dalla realizzazione del presente Avviso.

7. DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

Persone anziane:

di età uguale o >65 anni; con reddito ISEE (ordinario o ristretto) di riferimento uguale o <20.000 euro annui, in corso di

validità al momento della presentazione della domanda (compreso quello corrente); che vivono al proprio domicilio.

Tali persone si caratterizzano inoltre per almeno una delle seguenti caratteristiche:

compromissione funzionale lieve/moderata ovvero condizioni che possono comportare una minore cura di sé e dell’ambiente domestico nonché povertà relazionale intesa come rarefazione delle relazioni familiari progressiva scomparsa dei rapporti di amicizia e di vicinato, ecc. con conseguenti importanti effetti dal punto di vista del decadimento psico-fisico;

essere caregiver di familiari non autosufficienti con necessità di sollievo e supporto per mantenere una adeguata qualità della vita, purché non sia già previsto come intervento della Misura RSA aperta ex DGR n. 2942/2014.

Alla luce di quanto specificato, non possono beneficiare del presente Avviso persone anziane con gravi limitazioni dell’autosufficienza ed autonomia personale (eventualmente anche in condizione di dipendenza vitale). Non sono inoltre destinatari di questa misura coloro che:

frequentano in maniera sistematica e continuativa unità d’offerta o servizi a carattere socio-sanitario (es. il centro diurno integrato, ecc.);

hanno in corso (all’atto della presentazione della domanda) interventi afferenti all’Avviso di cui al d.d.g. 10226/2015.

I requisiti devono essere mantenuti per tutto il periodo di svolgimento del percorso

8. AREE DI INTERVENTO

Come previsto dal catalogo delle prestazioni/servizi di cui al d.d.g. 3731/2016 le Aree di intervento di pertinenza del presente Avviso sono: mantenimento del livello culturale e sociale autonomia personale contesto familiare (per gli interventi a favore del caregiver familiare).

Per il dettaglio delle prestazioni/servizi si rinvia al citato catalogo, precisando che tali interventi si caratterizzano per essere:

di stimolo nello svolgimento delle attività della vita quotidiana, di mantenimento e sollecitazione psicofisica (attività occupazionali, stimolazione cognitiva,

accompagnamento, dialogo e arricchimento del tempo, uscite per mantenere relazioni e favorire l’autonomia motoria ecc.);

di supporto/sollievo alla persona anziana caregiver familiare per il suo stato di benessere, anche al fine dello svolgimento dell’attività di cura al familiare non autosufficiente.

Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Diurno Integrato (CDI) e il Centro Diurno

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 92 – Bollettino Ufficiale

(CD). Al fine di favorire la sperimentazione di risposte integrate, flessibili e modulabili costruite sul bisogno individuale della persona, le prestazioni/servizi potranno essere erogati anche da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di servizi in favore delle persone anziane: rete di enti accreditati, Enti convenzionati con il Comune, Organizzazioni del Terzo settore iscritte nei registri nazionali o regionali o ad analoghi elenchi nazionali/regionali accreditabili/convenzionabili, o con i quali il Comune ha avviato un percorso di co-progettazione nell’area degli interventi a favore delle persone anziane. Resta fermo che tutti gli Enti coinvolti nella realizzazione del percorso multidimensionale sono tenuti a erogare servizi/interventi socio-educativi e/o socio-animativi in coerenza con le tipologie e i profili professionali previsti dal citato catalogo.

Questa misura può essere complementare ad altri interventi di natura meramente assistenziale quali, ad esempio:

contributi economici per il sostegno della situazione di vulnerabilità (per il pagamento delle utenze, dell’affitto, buoni pasto o spesa, ecc.);

interventi a domicilio di natura tutelare o integrativi alla domiciliarità (lavanderia, pasti, trasporto, ecc.).

In ogni caso non deve sovrapporsi né sostituirsi a prestazioni rese da altri servizi in favore del medesimo destinatario. A titolo esemplificativo, le prestazioni domiciliari previste dal citato catalogo prestazioni/servizi e finanziabili su questo avviso sono di natura educativa/abilitativa a sostegno del percorso di acquisizione di autonomia o dello sviluppo dei livelli di relazione sociale e di capacità di cura di sè e non di natura meramente assistenziale.

Nel caso in cui tale misura venga attivata a favore della persona anziana caregiver familiare, la stessa è compatibile con l’erogazione alla persona non autosufficiente da lui assistita dei benefici di cui al Fondo Nazionale non Autosufficienze (FNA).

9. METODOLOGIA E DURATA TEMPORALE PER L’INDIVIDUAZIONE DEL PROCESSO DI PRESA IN CARICO DELLA PERSONA ANZIANA AL FINE DELLA CONCESSIONE DEI VOUCHER

A. Raccolta delle domande

A partire dalla pubblicazione dell’Avviso, Il Comune avvia le procedure di pubblicizzazione dell’Avviso e di raccolta delle domande.

Il comune deve attenersi alle vigenti disposizioni europee in tema di informazione e pubblicità contenute nel Reg. (UE) 1303/2013 – ALLEGATO XII – punto 2.2. “Responsabilità dei beneficiari” e nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione e, successivamente, alle ulteriori indicazioni per la pubblicità e la comunicazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2014-2020 che saranno reperibili sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it

In particolare ai fini della visibilità del sostegno assicurato dal FSE alla realizzazione degli interventi, il Comune assicura che:

i destinatari siano informati in merito al sostegno del FSE per la realizzazione dei percorsi; qualsiasi documento di natura informativa o di pubblicizzazione dell’intervento usato per il

pubblico oppure per i partecipanti contenga un riferimento specifico al cofinanziamento ricevuto dal POR FSE e riporti i loghi secondo i format grafici resi disponibili da Regione Lombardia

I cittadini possono presentare domanda di adesione all’iniziativa al Comune di Milano fino al 13 gennaio 2017.

B. Valutazione multidimensionale

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 93 –

L’équipe multidimensionale del Comune effettua la valutazione delle persone anziane che hanno presentato richiesta per accedere al presente Avviso, tenuto conto dei requisiti di cui al punto 7.

La valutazione multidimensionale esplora le dimensioni delle “Attività personali”, in particolare nelle aree dell’autonomia personale e delle abilità socio-relazionali, nonché dei “Fattori contestuali”, ovvero le caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale che con la loro presenza o assenza rappresentano un facilitatore o una barriera. Per quanto riguarda l’autonomia personale, sono identificate le scale validate scientificamente, ADL e IADL, per il calcolo dell’indice di dipendenza nelle attività quotidiane finalizzate alla cura di sé e in quelle strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita. Per valutare le necessità di supporto del caregiver familiare può essere utilizzata la Relative Stress Scale (RSS) che contribuisce a definire la forma e l’intensità dello stress generale che si sviluppa in un parente che assiste una persona anziana non autosufficiente (Allegato O) Tale processo valutativo permette di individuare le persone anziane che potranno beneficiare degli interventi previsti dal presente Avviso e declinare quindi la graduatoria.

L’Ente capofila dell’Ambito, in seguito all’individuazione dei destinatari che potranno beneficiare degli interventi, invia a Regione Lombardia la graduatoria entro e non oltre le h.17 del 24 febbraio 2017.

La graduatoria dovrà comprendere tutte le domande valutate idonee dal Comune anche qualora in numero superiore ai voucher assegnabili sulla base del budget previsionale per eventuali scorrimenti della graduatoria a fronte di risorse liberate conseguenti al mancato utilizzo dei voucher.

Tutti i dettagli relativi alla procedura di caricamento da parte del Comune della documentazione da rendere disponibile a Regione Lombardia contestualmente all’invio della graduatoria (Allegato C) attraverso l’utilizzo del sistema informativo SiAge saranno rese disponibili contestualmente all’apertura del sistema informativo per le procedure legate al presente Avviso.

Regione Lombardia verifica la presenza e la regolarità di tale documentazione. Nel caso in cui venga rilevata l’incompletezza della stessa, sarà richiesta la necessaria integrazione, cui seguirà una successiva verifica e la conseguente validazione della graduatoria.

C. Predisposizione del progetto Individuale (PI) e attività di case management

Una volta validata la graduatoria per l’assegnazione dei voucher da parte di Regione Lombardia, il Comune:

comunica, tramite il format (Allegato E), l’esito della valutazione ai destinatari che hanno presentato domanda;

individua un “responsabile del caso” (case manager) le cui funzioni sono indicate al seguente punto D;

predispone il Progetto Individuale (PI) insieme ai destinatari assegnatari del voucher che accedono al percorso ed alle loro famiglie con la declinazione degli Interventi e delle prestazioni previsti afferenti al catalogo (Allegati G1 o G2);

somministra alle persone anziane il questionario di misurazione dell’indicatore di risultato del POR FSE dell’Azione 9.3.6 “Nuclei familiari partecipanti che al termine dell'intervento dichiarano una migliorata gestione dei "tempi di vita e di lavoro" (Allegato L).

avendo condiviso i contenuti del PI, accompagna i destinatari nella identificazione e scelta del servizio presso il quale utilizzare il voucher (Cfr. punto 8)

D. Attività di case Management

Le funzioni di case management sono proprie del Comune e vengono valorizzate all’interno dell’intervento multidimensionale secondo le modalità descritte al paragrafo 12.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 94 – Bollettino Ufficiale

Il responsabile del caso” (case manager) garantirà le seguenti funzioni:

informazione, orientamento e accompagnamento della persona anziana e della sua famiglia;

accompagnamento alla realizzazione del PI; consulenza alla famiglia e sostegno alle relazioni familiari; raccordo e coordinamento dei diversi attori del sistema dei servizi per la buona riuscita

degli interventi prefigurati nel Progetto Individuale (es. Comune/Ambito territoriale, Enti gestori dei servizi coinvolti nel PI, ecc.);

monitoraggio e verifica del percorso e degli esiti nei riguardi delle persone anziane e delle loro famiglie

Il case manager provvede: alla verifica formale dei calendari e diari da trasmettere a Regione Lombardia; alla somministrazione, a conclusione delle attività, del questionario di misurazione

dell’indicatore di risultato dell’Azione 9.3.6 "Nuclei familiari partecipanti che al termine dell’intervento dichiarano una migliorata gestione dei tempi di vita e di lavoro”(Allegato L);

a una verifica complessiva di quanto realizzato mediante la redazione della relazione finale individuale avente ad oggetto: gli esiti prodotti sulle singole persone anziane sulle loro famiglie in termini di sostegno a percorsi di autonomia della persona anziana e di inclusione in contesti sociali e nella vita di relazione.

D. Fruizione del servizio, monitoraggio e verifica degli esiti nei riguardi delle persone anziane

A partire dal 14 aprile 2017 le persone anziane seguono il percorso condiviso usufruendo dei servizi identificati nel PI in modo flessibile e secondo le proprie necessità ed esigenze. Il case management supporta la persona nel suo percorso e monitora i progressi effettuati e/o le criticità emerse e valuta, insieme alla persona (coinvolgendo anche l’equipe – se opportuno) quali correttivi apportare al percorso stesso.

Qualora si verifichino impedimenti che determinino un’interruzione temporanea, il PI può essere sospeso per un massimo di 90 giorni, anche non consecutivi e poi riattivato. Tale sospensione del PI, nonché la conseguente riattivazione, deve essere tempestivamente comunicata a Regione Lombardia per la formale autorizzazione della proroga dei termini. In ogni caso per il rimborso dell’importo forfettario devono essere rispettate le condizioni di rimborso di cui al punto 12.

Qualora l’impedimento comporti l’impossibilità di riconoscimento dell’importo forfettario, il Comune è tenuto a darne tempestiva comunicata a Regione Lombardia, che, ove possibile, potrà procedere allo scorrimento delle graduatorie.

10. AMMONTARE E VALIDITA’ DEL VOUCHER

Il voucher è destinato a sostenere i Progetti Individualizzati per un ammontare complessivo, di € 4.800,00 per 12 mesi. E’ finalizzato a definire e sostenere percorsi di autonomia della persona anziana e di inclusione in contesti sociali e nella vita di relazione. Nel caso di interruzione del percorso, come indicato al paragrafo 9, la durata di validità del voucher può estendersi fino ad un massimo di 15 mesi.

11. DURATA E TEMPI DELL’AVVISO

A partire dalla pubblicazione dell’Avviso, il Comune avvia le procedure di pubblicizzazione dell’Avviso e di raccolta delle domande fino al 13 gennaio 2017 (cfr. punto 9 A)

Il Comune, effettua la valutazione e definisce la graduatoria delle domande pervenute, e la trasmette (cfr. punto 9 B) unitamente alla graduatoria approvata e al verbale con l’evidenziazione

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dei criteri applicati al fine della validazione regionale (Allegato C) entro le h.17 del 24 febbraio 2017. La trasmissione avviene attraverso il sistema informativo “Sistema Agevolazioni - SiAge”, all’indirizzo https://www.siage.regione.lombardia.it/ (per informazioni [email protected] n. 800131151).

A partire dalla validazione regionale della graduatoria da parte della Regione Lombardia potranno essere avviate le attività fruibili con il voucher (definizione del PI e fruizione del servizio) che dovranno concludersi entro 12 mesi e comunque non oltre il 15 giugno 2018 in caso di interruzione temporanea (cfr. punto 9E).

Dal 16 giugno 2018 iniziano le procedure per la chiusura dell’Avviso, mediante la rendicontazione finale e la valutazione degli esiti, che avverrà entro il 30 luglio 2018.

12. CONDIZIONI DI RIMBORSO DELL’IMPORTO FORFETTARIO E MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PUBBLICO

Il Comune avrà a disposizione un “budget” previsionale definito attraverso l’utilizzo di dati riguardanti le fasce di popolazione di riferimento dell’Avviso presenti nel territorio considerato, che rappresenta l’importo massimo disponibile per l’attivazione di n. 146 voucher. Tale importo costituisce assegnazione formale di risorse e potrà essere rideterminato in base al numero dei destinatari assegnatari di voucher di cui alla graduatoria validata da Regione Lombardia. Il budget potenzialmente erogabile corrisponderà, in ogni caso, alla somma dei voucher assegnati ai destinatari che hanno sottoscritto un Progetto Individuale.

Per l’accesso all’intervento multidimensionale viene assegnato ai destinatari un voucher nominativo di 4.800 euro.

L’importo di 4.800 euro è un contributo forfettario onnicomprensivo a copertura delle azioni correlate alla presa in carico e all’accompagnamento e di tutte le prestazioni/servizi direttamente erogati ai destinatari in coerenza al catalogo approvato con d.d.g. 3731del 29.04.2016 e successive modifiche.

I destinatari dell’Avviso potranno accedere ad un percorso multidimensionale declinabile, in base alla maggiore o minore intensità di intervento che prevede, oltre a prestazioni/servizi trasversali, l’erogazione di almeno una delle linee di prodotto (prestazioni/servizi) e delle conseguenti tipologie di intervento individuate in coerenza con le aree di intervento indicate dal PI.

I servizi a maggiore intensità potranno essere erogati da UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Diurno Integrato o da altri Enti con cui siano già stati instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi in favore delle persone anziane (cfr. punto 8). I servizi a minore intensità potranno essere erogati da UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Diurno o da atri Enti con cui siano già stati instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi in favore delle persone anziane (cfr. punto 8).

Le modalità di riconoscimento dei costi verranno formalizzate con provvedimento di Regione contestualmente all’approvazione della graduatoria degli assegnatari dei voucher (ai sensi dell’art.67 del Reg.1303/2013). Il contributo massimo erogabile per ciascun percorso multidimensionale non potrà in ogni caso superare il valore del voucher, ossia 4.800 euro.

Il rimborso del contributo pubblico, in analogia a quanto avviene sul resto del territorio lombardo, sarà comunque legato alla realizzazione degli output previsti dal percorso multidimensionale riportati nelle tabelle che seguono:    

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– 96 – Bollettino Ufficiale

Tabella 1. Percorsi di autonomia che prevedono servizi/interventi socio-educativi e socio-animativi a maggiore intensità

SERVIZI/INTERVENTI OUTPUT

Valutazione multidimensionale Definizione del PI

Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del PI

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Realizzazione del PI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

  Tabella 2. Percorsi di autonomia che prevedono servizi/interventi socio-educativi e socio-animativi a minoreintensità

SERVIZI/INTERVENTI OUTPUT

Valutazione multidimensionale Definizione del PI

Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del PI

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Realizzazione del PI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

Il PI si considera realizzato qualora: attraverso il percorso siano stati conseguiti gli obiettivi di autonomia previsti; siano stati erogati servizi/prestazioni indicati nel PI e sia documentato almeno il 70% del

numero di accessi stimato su base annua (cfr. DDG n.3731 del 29/04/2016 e successive modifiche). Il numero minimo di accessi è pertanto pari a: - 70 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di

servizi a maggiore intensità; - 118 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di

servizi a minore intensità.

In sede di rendicontazione il Comune dovrà fornire le informazioni utili a verificare la sussistenza delle condizioni sovraesposte.

13. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PUBBLICO

Le modalità di erogazione verranno definite nel provvedimento regionale con cui si formalizzeranno le procedure di riconoscimento dei costi (cfr. p.12).

14. INDICATORE DI RISULTATO DELL’AZIONE 9.3.6 "Nuclei familiari partecipanti che al termine dell’intervento dichiarano una migliorata gestione dei tempi di vita e di lavoro”

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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Il Comune, durante la stesura e condivisione del PI, somministra ai destinatari il questionario (Allegato L) per la misurazione dell’indicatore definito nel POR FSE. Successivamente, in allegato alla rendicontazione finale, l’Ambito invia alla Regione la sintesi degli esiti della seconda somministrazione del questionario.

15. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Il Comune è tenuto a provvedere all’aggiornamento periodico delle informazioni sullo stato di avanzamento dei percorsi multidimensionali nel rispetto di modalità e tempi definiti.

Nell’ambito della valutazione degli esiti e dell’impatto che gli interventi finanziati dall’Avviso produrranno sul territorio regionale, il beneficiario si impegna a dare disponibilità a fornire le informazioni richieste e/o a partecipare a iniziative di valutazione realizzate da Regione Lombardia o da altri soggetti da essa incaricati allo scopo di raccogliere e analizzare i dati a scopo conoscitivo e scientifico.

16. CONTROLLI

L’erogazione del contributo è subordinata alle verifiche condotte da Regione Lombardia.

Oltre alle verifiche amministrative su tutte le richieste di liquidazione è facoltà di Regione effettuare visite e controlli, anche senza preavviso, in loco, nelle sedi in cui si svolgono le attività al fine di verificare che gli interventi finanziati siano realizzati coerentemente alle finalità di cui alla DGR 5672/2016 e nel rispetto delle disposizioni del presente Avviso e delle successive indicazioni operative per i beneficiari. Ove opportuno Regione Lombardia si riserva la facoltà di richiedere al beneficiario i chiarimenti e le integrazioni che si rendessero necessari; il beneficiario è tenuto a rispondere nei termini e nei modi di volta in volta indicati dagli uffici regionali competenti. È altresì facoltà degli Organi di controllo europei, nazionali e regionali effettuare verifiche e visite, anche senza preavviso, in ogni fase dell’attività, al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni finanziate. Qualora gli Organismi preposti rilevassero gravi irregolarità, Regione Lombardia si riserva di decidere in merito alla revoca del finanziamento.

Al fine di permettere lo svolgimento dei controlli da parte di Regione Lombardia e/o di altri organismi competenti, il beneficiario deve pertanto conservare tutta la documentazione relativa alla realizzazione degli interventi, nel rispetto delle disposizioni dell’art. 140 del Regolamento (UE) n.1303/2013 e secondo quanto verrà definito nelle indicazioni operative per i beneficiari.

17. PUBBLICIZZAZIONE DEL SOSTEGNO DEL FSE

I beneficiari devono attenersi alle vigenti disposizioni europee in tema di informazione e pubblicità contenute nel Reg. (UE) n.1303/2013 – ALLEGATO XII – punto 2.2. Responsabilità dei beneficiari e nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione e, successivamente alle ulteriori indicazioni per la pubblicità e la comunicazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2014-2020 che saranno reperibili sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it

In particolare i beneficiari assicurano che: i partecipanti siano stati informati in merito al sostegno del FSE per la realizzazione dei

percorsi; qualsiasi documento, relativo all'attuazione di un'operazione usato per il pubblico oppure

per i partecipanti, compresi certificati di frequenza o altro, contenga una dichiarazione da cui risulti che il programma operativo è stato finanziato dal FSE.

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– 98 – Bollettino Ufficiale

Con l'accettazione del contributo il beneficiario acconsente alla pubblicazione sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it e sul sito http://www.opencoesione.gov.it dei dati da includere nell’elenco delle operazioni finanziate pubblicato ai sensi dell’art. 115, paragrafo 2 del Reg. (UE) n.1303/2013.

18. OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO E SANZIONI

In caso di inosservanza ed inadempienza delle disposizioni, delle prescrizioni e di tutti gli obblighi, inclusi quelli di informazione e comunicazione, e dei divieti previsti dal presente avviso pubblico, Regione Lombardia si riserva di non liquidare il contributo pubblico oppure, se le somme sono già state erogate, di adottare azioni di recupero/compensazione delle somme indebitamente percepite dal beneficiario. A tal fine il Comune regola con gli eventuali Enti che erogano i servizi gli aspetti inerenti il presente avviso, incluso l’obbligo per tali Enti di acconsentire lo svolgimento delle verifiche da parte degli organismi competenti.

19. INFORMATIVA AI SENSI DEGLI ART.7 E 13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N.196

Ai sensi del D.Lgs. n.196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali" e successive modifiche, i dati acquisiti in esecuzione del presente atto vengono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Il titolare del trattamento di tali dati è la Giunta Regionale nella persona del legale rappresentante. Il responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale. Il trattamento dei dati sarà effettuato con modalità informatizzata. Responsabile del trattamento è il Comune per lo svolgimento dell’attività istruttoria. Regione Lombardia in qualità di titolare del trattamento per la validazione finale del percorso tratterà i dati in forma aggregata nel rispetto della normativa. Il conferimento dei dati è obbligatorio e l'eventuale rifiuto di fornire tali dati comporta l’esclusione dal i benefici dell’Avviso. E’ compito del Comune far compilare e sottoscrivere ai soggetti interessati o familiari il seguente documento: Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 e formula di acquisizione del consenso dell'interessato (Allegato N).

20. DISPOSIZIONI FINALI

Per quanto non previsto nel presente documento e nelle successive indicazioni operative per i beneficiari si fa riferimento alle norme europee, nazionali e regionali vigenti.

Regione Lombardia si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a seguito dell’emanazione di normative comunitarie e/o statali e/o regionali.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014‐2020 OBIETTIVO “INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE” 

(Cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo)  

 

 

 

ASSE PRIORITARIO II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’

Azione 9.2.1 – Interventi di presa in carico multiprofessionale, finalizzati all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità attraverso la definizione di progetti personalizzati. Promozione della diffusione e personalizzazione del modello ICF (international classification of functioning, disability and health) su scala territoriale. Interventi di politica attiva specialmente rivolti alle persone con disabilità.

“AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA

FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI”

– Ambito di Milano -

 

ALLEGATO B

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INDICE

1. Riferimenti normativi

2. Oggetto dell’intervento

3. Obiettivo generale

4. Obiettivi specifici

5. Dotazione finanziaria

6. Soggetti beneficiari

7. Destinatari degli interventi

8. Aree di intervento

9. Metodologia e durata temporale del processo di presa in carico del giovane e adulto

disabile al fine della concessione dei voucher

10. Ammontare e validità del voucher

11. Durata e tempi dell’Avviso

12. Condizioni di rimborso dell’importo forfettario

13. Modalità di erogazione del contributo pubblico

14. Indicatore di risultato dell’Azione 9.2.1

15. Monitoraggio e valutazione

16. Controlli

17. Pubblicizzazione del sostegno del FSE

18. Obblighi del beneficiario e sanzioni

19. Informativa ai sensi degli artt. 7 e 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n.196

20. Disposizioni finali

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Bollettino Ufficiale

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1.RIFERIMENTI NORMATIVI

Richiamati: gli atti di programmazione strategica regionale quali il Programma regionale di Sviluppo

(PRS) della X legislatura di cui alla DCR 78 del 9 luglio 2013 il Documento di Economia e Finanza regionale 2015 (DEFR) approvato con d.c.r. n. 897 del 24.11.2015 dove viene sottolineato che, considerata la fase attuale contraddistinta da una forte e perdurante crisi economica con una progressiva riduzione delle risorse disponibili, affrontare il tema dello sviluppo dei sistemi di promozione, protezione, tutela e inclusione sociale risulta strategico;

la DGR n. 20763 del 16.2.2005 “Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per le persone disabili” e DGR n. 20943 del 16.2.2005 “Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone con disabilità”;

la DGR n. 7433 del 13.6.2008 “definizione dei requisiti minimi per il funzionamento delle unità d’offerta sociale Servizio di formazione all’autonomia per le persone disabili”.

il Regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l’altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo sociale Europeo, e recante abrogazione del Regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio;

il Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio;

la DGR 3017 del 16.1.2015 all’oggetto “Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020”;

la DGR 4390 del 30.11.2015 avente ad oggetto "Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020 – I Aggiornamento";

la DGR 3069 del 23.01.2015 relativa alla presa d’atto dell’approvazione del Programma Operativo Regionale – FSE 2014 /2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final;

il DDG 3731 del 29.04.2016 all’oggetto “Approvazione della metodologia per la definizione di importi forfettari relativi ad interventi sia per l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone disabili sia per una migliore qualità di vita delle persone anziane in condizione di fragilità ai sensi dell’art. 67 del Reg (UE) 1303/2013, in sostituzione del DDG 15209 del 25.11.2015”;

la DGR 5060 del 18.04.2016 all’oggetto “Reddito di autonomia anno 2016: evoluzione del programma e misure innovative”;

la DGR 5672 del 11.10.2016 all’oggetto “Misura reddito di autonomia 2016: Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”.

2. OGGETTO DELL’INTERVENTO

La rete territoriale delle unità d’offerta e degli interventi a favore delle persone con disabilità è ben articolata e distribuita sul territorio regionale e offre risposte, a seconda dei bisogni delle persone e delle loro famiglie, di tipo sia sociosanitario sia sociale. In questi ultimi quindici anni è stata posta particolare attenzione da parte del programmatore regionale al riordino delle unità d’offerta sociosanitarie deputate all’accoglienza di persone con disabilità gravissima che necessitano di interventi ad alta protezione. Sul versante della rete sociale, sono state definite nuove unità d’offerta per rispondere a persone con disabilità non particolarmente grave, da un punto di vista sanitario e funzionale, ma certamente con necessità di intervento socio-educativo per favorire il mantenimento e/o il potenziamento delle abilità, la socializzazione, il sostegno alla maturazione e al consolidamento dell’identità personale utili anche ad avviare percorsi di inserimento lavorativo. In questo contesto si è rilevata la necessità di promuovere nuovi interventi con il decreto n. 10227/2015 atti a sostenere percorsi di autonomia di persone giovani e adulte con disabilità, anche della sfera cognitiva, prodotta sia da patologie invalidanti e/o da esiti di trauma, per supportare e

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sviluppare abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili anche per il proprio inserimento professionale e lavorativo. Tali interventi sono stati realizzati presso servizi diurni a ciò dedicati (i Centri socio educativi ed i Servizi di formazione all’autonomia) prevedendo anche il raccordo con il servizio di assistenza educativa domiciliare, mediante la presa in carico globale a livello territoriale, la valutazione multidimensionale dei bisogni della persona e la predisposizione del progetto individuale. Con il presente Avviso, si intende proseguire il processo innovativo, già avviato, implementando la capacità della misura proposta di agire in termini di rinnovamento sul sistema dei servizi formali, aprendo anche a nuove realtà del Terzo settore operanti nell’ambito dell’inclusione sociale a favore della disabilità medio grave.

3. OBIETTIVO GENERALE

Implementare, in disabili giovani ed adulti, le competenze e le abilità finalizzate: all’inclusione sociale; allo sviluppo dell’autonomia personale mediante percorsi di potenziamento delle capacità

funzionali e relazionali.

4. OBIETTIVI SPECIFICI

Promuovere azioni per la presa in carico globale della persona attraverso la valutazione multidimensionale, la predisposizione del progetto individuale redatto in maniera condivisa, partecipata e corresponsabile;

potenziare il sostegno ai percorsi di autonomia di persone disabili giovani e adulte per garantire una migliore qualità della vita;

favorire azioni propedeutiche all’inserimento lavorativo (tirocini, ecc.) finalizzate a consolidare l’autonomia della persona e promuoverne l’inclusione sociale;

sviluppare e consolidare una rete di servizi territoriali che sia in grado di rispondere in modo integrato e flessibile ai percorsi personalizzati di empowerment.

5. DOTAZIONE FINANZIARIA

Le risorse pubbliche disponibili per il presente Avviso ammontano a complessivi Euro 633.600,00 a valere sulle risorse FSE del POR 2014/2020 Asse II “Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà” - Obiettivo specifico 9.1 “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale” - Azione 9.2.1 - Missione 12 – codice programma 02, sui seguenti capitoli:

o capitolo 10914 per € 221.760,00 - capitolo 10921 per € 155.232,00 - capitolo 10936 per € 66.528,00 del bilancio 2017;

o capitolo 10914 per € 95.040,00 - capitolo 10921 per € 66.528,00 - capitolo 10936 per € 28.512,00 del bilancio 2018;

6. SOGGETTI BENEFICIARI

Ente capofila di Ambito è il Comune di Milano (di seguito Comune). Il Comune è l’unico referente nei riguardi di Regione Lombardia e garante di tutte le attività derivanti dalla realizzazione del presente Avviso.

7. DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

Giovani e adulti con disabilità a forte rischio di esclusione sociale: di età pari o superiore a 16 anni e fino a 64 anni, con un livello di compromissione funzionale che consente un percorso di acquisizione di abilità

sociali e relative all’autonomia nella cura di sé e dell’ambiente di vita, nonché nella vita di relazioni;

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con reddito ISEE (ordinario o ristretto) in corso di validità al momento della presentazione della domanda (compreso quello corrente) pari o inferiore a 20.000 euro.

Tali persone devono caratterizzarsi inoltre per la presenza di: livelli di abilità funzionali che consentono interventi socio educativi volti ad implementare le

competenze necessarie alla cura di sé; un livello di competenza per lo svolgimento delle attività della vita quotidiana che consente

interventi socio educativi e socio formativi per sviluppare/implementare/riacquisire: o competenze relazionali e sociali, o competenze da agire all’interno della famiglia o per emanciparsi da essa, o competenze intese come prerequisiti utili per un eventuale inserimento/reinserimento

lavorativo;

Alla luce di quanto specificato, non possono beneficiare del presente Avviso persone con disabilità gravissima (in condizione di dipendenza vitale) e persone con disabilità che determina gravi limitazioni dell’autosufficienza ed autonomia personale nelle attività della vita quotidiana e di relazione.

Non sono inoltre destinatari di questo Avviso giovani e adulti con disabilità che: frequentano in maniera sistematica e continuativa unità d’offerta o servizi a carattere sociale o

socio-sanitario (il centro socio educativo, il servizio di formazione all’autonomia, ecc.); frequentano corsi di formazione professionale; hanno in corso (all’atto della presentazione della domanda) interventi afferenti all’Avviso di cui

al d.d.g. 10227/2015.

I requisiti devono essere mantenuti per tutto il periodo di svolgimento del percorso

8. AREE DI INTERVENTO Come previsto dal catalogo delle prestazioni/servizi di cui al d.d.g. 3731/2016 le Aree di intervento di pertinenza del presente Avviso sono: autonomia personale; socializzazione; competenze Sociali; mantenimento del livello culturale; propedeuticità all’inserimento lavorativo; ruolo nella famiglia o emancipazione dalla famiglia.

Per il dettaglio delle prestazioni/servizi si rinvia al citato catalogo. Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Socio Educativo (CSE) e il Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA). Al fine di favorire la sperimentazione di risposte integrate, flessibili e modulabili costruite sul bisogno individuale della persona, le prestazioni/servizi potranno essere erogati anche da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di servizi in favore delle persone con disabilità: enti accreditati, Enti convenzionati con il Comune, Organizzazioni del Terzo settore iscritte nei registri nazionali o regionali o ad analoghi elenchi nazionali/regionali accreditabili/convenzionabili, o con i quali il Comune ha avviato un percorso di co-progettazione nell’ambito dell’inclusione sociale a favore della disabilità. Resta fermo che tutti gli Enti coinvolti nella realizzazione dei percorsi multidimensionali sono tenuti a erogare servizi/interventi socio-educativi e/o socio-animativi in coerenza con le tipologie e i profili professionali previsti dal citato catalogo.

Questo Avviso, finalizzato ad implementare l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone disabili, può essere complementare ad altri interventi di natura meramente assistenziale quali, ad esempio: buono sociale e/o voucher sociale per interventi integrativi a sostegno della domiciliarità della

misura B2 del Fondo Nazionale non Autosufficienze (FNA) ; contributi economici per il sostegno della situazione di vulnerabilità (per il pagamento delle

utenze, dell’affitto, buoni pasto o spesa, ecc.);

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interventi a domicilio di natura tutelare (es. prestazioni assistenziali in sostituzione della persona disabile) o integrativi alla domiciliarità (lavanderia, pasti, trasporto, ecc.).

In ogni caso le prestazioni/servizi non devono sovrapporsi né sostituirsi a prestazioni rese da altri servizi in favore del medesimo destinatario.

A titolo esemplificativo, le prestazioni domiciliari previste dal citato catalogo delle prestazioni/servizi finanziabili su questo Avviso sono di natura educativa/abilitativa a sostegno del percorso di acquisizione di autonomia e non di natura meramente assistenziale.

9 METODOLOGIA E DURATA TEMPORALE DEL PROCESSO DI PRESA IN CARICO DEL GIOVANE E ADULTO DISABILE AL FINE DELLA CONCESSIONE DEI VOUCHER

A. Raccolta delle domande A partire dalla pubblicazione dell’Avviso, il Comune avvia le procedure di pubblicizzazione dell’Avviso e di raccolta delle domande.

Il Comune deve attenersi alle vigenti disposizioni europee in tema di informazione e pubblicità contenute nel Reg. (UE) 1303/2013 – ALLEGATO XII – punto 2.2. “Responsabilità dei beneficiari” e nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione e, successivamente, alle ulteriori indicazioni per la pubblicità e la comunicazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2014-2020 che saranno reperibili sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it

In particolare, ai fini della visibilità del sostegno assicurato dal FSE alla realizzazione degli interventi, il Comune assicura che:

i destinatari siano informati in merito al sostegno del FSE per la realizzazione dei percorsi; qualsiasi documento di natura informativa o di pubblicizzazione dell’intervento usato per il

pubblico oppure per i partecipanti contenga un riferimento specifico al cofinanziamento ricevuto dal POR FSE e riporti i loghi secondo i format grafici resi disponibili da Regione Lombardia

I cittadini in possesso dei requisiti previsti al punto 7 possono presentare domanda di adesione all’iniziativa al Comune di Milano fino al 13 gennaio 2017.

B. Valutazione multidimensionale

L’équipe multidimensionale del Comune effettua la valutazione delle persone con disabilità che hanno presentato richiesta per accedere al presente Avviso, tenuto conto del rispetto dei requisiti di ammissibilità definiti al punto 7.

La valutazione multidimensionale, in armonia con la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), esplora le dimensioni delle “Attività personali”, in particolare nelle aree dell’autonomia personale, delle funzioni cognitive e delle abilità socio-relazionali, nonché dei “Fattori contestuali”, ovvero le caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale che, secondo la classificazione ICF, con la loro presenza o assenza rappresentano un facilitatore o una barriera. Per quanto riguarda l’autonomia personale, sono identificate le scale validate scientificamente, ADL e IADL, per il calcolo dell’indice di dipendenza nelle attività quotidiane finalizzate alla cura di sé e in quelle strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita. Tale processo valutativo permette di individuare le persone disabili che potranno beneficiare degli interventi previsti dal presente Avviso e declinare quindi la graduatoria.

Il Comune, in seguito all’individuazione dei destinatari che potranno beneficiare degli interventi, invia a Regione Lombardia la graduatoria entro e non oltre le h.17 del 24 febbraio 2017.

La graduatoria dovrà comprendere tutte le domande valutate idonee dal Comune, anche

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qualora in numero superiore ai voucher assegnabili sulla base del budget previsionale per eventuali scorrimenti della graduatoria a fronte di risorse liberate conseguenti al mancato utilizzo dei voucher.

Tutti i dettagli relativi alla procedura di caricamento da parte del Comune, della documentazione da rendere disponibile a Regione Lombardia, contestualmente all’invio della graduatoria (Allegato D), attraverso l’utilizzo del sistema informativo SiAge, saranno resi disponibili contestualmente all’apertura del sistema informativo per le procedure legate al presente Avviso.

Regione Lombardia verifica la presenza e la regolarità di tale documentazione. Nel caso in cui venga rilevata l’incompletezza della stessa, sarà richiesta la necessaria integrazione, cui seguirà una successiva verifica e la conseguente validazione della graduatoria.

C. Predisposizione del Progetto Individuale (PI) Una volta validata la graduatoria per l’assegnazione dei voucher da parte di Regione Lombardia, il Comune:

comunica l’esito della valutazione ai destinatari che hanno presentato domanda tramite l’apposito format (Allegato F);

individua un “responsabile del caso” (case manager) le cui funzioni sono indicate al seguente punto D

predispone il Progetto Individuale (PI) insieme ai destinatari assegnatari del voucher che accedono al percorso ed alle loro famiglie con la declinazione degli Interventi e delle prestazioni previsti afferenti al catalogo (Allegati H1 o H2)

somministra alle persone disabili il questionario di misurazione dell’indicatore di risultato del POR FSE dell’Azione 9.2.1 “Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento” (Allegato M).

avendo condiviso i contenuti del PI, accompagna i destinatari nella identificazione e scelta del servizio presso il quale utilizzare il voucher (Cfr. punto 8)

D. Attività di case Management Le funzioni di case management sono proprie del Comune e vengono valorizzate all’interno dell’intervento multidimensionale secondo le modalità descritte al paragrafo 12. Il case manager svolge le seguenti funzioni:

informazione, orientamento e accompagnamento della famiglia e della persona con disabilità,

accompagnamento alla realizzazione del PI/PEI consulenza alla famiglia e sostegno alle relazioni familiari raccordo e coordinamento dei diversi attori del sistema dei servizi per la buona riuscita

degli interventi prefigurati nel Progetto Individuale (es. Comune, Enti gestori dei servizi coinvolti nel PI, ecc);

monitoraggio e verifica del percorso e degli esiti nei riguardi delle persone disabili e delle loro famiglie

Il case manager provvede: alla verifica formale dei calendari e diari da trasmettere a Regione Lombardia alla somministrazione, a conclusione delle attività, del questionario di misurazione

dell’indicatore di risultato dell’Azione 9.2.1 “Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento” – (Allegato M);

a una verifica complessiva di quanto realizzato mediante la redazione della relazione finale individuale avente ad oggetto: gli esiti prodotti sulle singole persone disabili e sulle loro famiglie, in termini di sviluppo di abilità e consapevolezza in un percorso che mira a garantire inclusione sociale.

E. Definizione del Piano Educativo Individuale (PEI) ed erogazione dei servizi L’Ente scelto dal destinatario dell’intervento e dalla sua famiglia, dopo un periodo di osservazione

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definisce il PEI (Allegati I1 o I2) , quale declinazione operativa del PI, entro il 13 aprile 2017.

A partire dal 14 aprile 2017 le persone disabili seguono il percorso condiviso usufruendo dei servizi identificati nel PI/PEI in modo flessibile e secondo le proprie necessità ed esigenze. Il case manager supporta la persona nel suo percorso e monitora i progressi effettuati e/o le criticità emerse e valuta, insieme alla persona (coinvolgendo anche l’equipe, se opportuno) quali correttivi apportare al percorso stesso.

Qualora si verifichino impedimenti che determinino un’interruzione temporanea, il PI/PEI può essere sospeso per un massimo di 90 giorni, anche non consecutivi e poi riattivato. Tale sospensione del PI/PEI, nonché la conseguente riattivazione, deve essere tempestivamente comunicata a Regione Lombardia per la formale autorizzazione della proroga dei termini. In ogni caso per il rimborso devono essere rispettate le condizioni di cui al punto 12.

Qualora l’impedimento comporti l’impossibilità di riconoscere l’ammontare totale del Voucher, il Comune è tenuto a darne tempestiva comunicazione a Regione Lombardia che, ove possibile, potrà procedere allo scorrimento delle graduatorie.

10. AMMONTARE E VALIDITA’ DEL VOUCHER

Il voucher è destinato a sostenere i Progetti Individuali per un ammontare complessivo, di € 4.800,00 per 12 mesi. E’ finalizzato a definire e sostenere percorsi di autonomia della persona disabile, in rapporto al nucleo familiare, e di inclusione in contesti sociali e nella vita di relazione, anche finalizzati a percorsi di inclusione attiva. Nel caso di interruzione del percorso, come indicato al paragrafo 9, la durata di validità del voucher può estendersi fino ad un massimo di 15 mesi.

11. DURATA E TEMPI DELL’AVVISO

A partire dalla pubblicazione dell’Avviso, il Comune avvia le procedure di pubblicizzazione dell’Avviso e di raccolta delle domande fino al 13 gennaio 2017 (cfr. punto 9 A).

Il Comune (cfr. punto 9 B) effettua la valutazione e definisce la graduatoria delle domande pervenute e la trasmette unitamente al verbale con l’evidenziazione dei criteri applicati (Allegato D) ai fini della validazione regionale, entro le h.17 del 24 febbraio 2017. La trasmissione avviene attraverso il sistema informativo “Sistema Agevolazioni - SiAge”, all’indirizzo https://www.siage.regione.lombardia.it/ (per informazioni [email protected] oppure n. 800131151).

A seguito della validazione della graduatoria da parte di Regione Lombardia, potranno essere avviate le attività fruibili con il voucher (definizione del PI, osservazione e definizione del PEI e fruizione dei servizi/unità d’offerta) che dovranno concludersi entro 12 mesi e comunque non oltre il 15 giugno 2018 in caso di interruzione temporanea.

Dal 16 giugno 2018 iniziano le procedure per la chiusura dell’Avviso, mediante la rendicontazione finale e la valutazione degli esiti, che avverrà entro il 30 luglio 2018.

12. CONDIZIONI DI RIMBORSO DELL’IMPORTO FORFETTARIO E MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PUBBLICO

Il Comune avrà a disposizione un “budget” previsionale definito attraverso l’utilizzo di dati riguardanti le fasce di popolazione di riferimento dell’Avviso presenti nel territorio considerato, che rappresenta l’importo massimo disponibile per l’attivazione di n. 132 voucher. Tale importo costituisce assegnazione formale di risorse e potrà essere rideterminato in base al numero dei

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destinatari assegnatari di voucher di cui alla graduatoria validata da Regione Lombardia. Il budget potenzialmente erogabile corrisponderà, in ogni caso, alla somma dei voucher assegnati ai destinatari che hanno sottoscritto un Progetto Individuale.

Per l’accesso all’intervento multidimensionale viene assegnato ai destinatari un voucher nominativo di 4.800 euro.

L’importo di 4.800 euro è un contributo forfettario onnicomprensivo a copertura delle azioni correlate alla presa in carico e all’accompagnamento e di tutte le prestazioni/servizi direttamente erogati ai destinatari in coerenza al catalogo approvato con d.d.g. 3731del 29.04.2016 e successive modifiche.

I destinatari dell’Avviso potranno accedere ad un percorso multidimensionale declinabile, in base alla maggiore o minore intensità di intervento che prevede, oltre a prestazioni/servizi trasversali, l’erogazione di almeno una delle linee di prodotto (prestazioni/servizi) e delle conseguenti tipologie di intervento individuate in coerenza con le aree di intervento indicate dal PI/PEI.

I servizi a maggiore intensità potranno essere erogati da UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Socio Educativo o da altri Enti con cui siano già stati instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi in favore delle persone anziane (cfr. punto 8). I servizi a minore intensità potranno essere erogati da UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Servizio Formazione all’Autonomia o da altri enti con cui siano già stati instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi in favore delle persone anziane (cfr. punto 8).

Le modalità di riconoscimento dei costi verranno formalizzate con provvedimento di Regione contestualmente all’approvazione della graduatoria degli assegnatari dei voucher (ai sensi dell’art.67 del Reg.1303/2013). Il contributo massimo erogabile per ciascun percorso multidimensionale non potrà in ogni caso superare il valore del voucher, ossia 4.800 euro.

Il rimborso del contributo pubblico, in analogia a quanto avviene sul resto del territorio lombardo, sarà comunque legato alla realizzazione degli output previsti dal percorso multidimensionale riportati nelle tabelle che seguono:  Tabella 1. Percorsi di autonomia che prevedono servizi/interventi socio-educativi e socio-animativi a maggiore intensità

SERVIZI/INTERVENTI OUTPUT Valutazione multidimensionale Definizione del PI Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del PEI

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Osservazione e redazione del PEI. Realizzazione del PI/PEI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

 Tabella 2. Percorsi di autonomia che prevedono servizi/interventi socio-educativi e socio-animativi a minore intensità 

SERVIZI/INTERVENTI OUTPUT Valutazione multidimensionale Definizione del PI Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del PEI

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Osservazione e redazione del PEI. Realizzazione del PI/PEI l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

Il PI/PEI si considera realizzato qualora: attraverso il percorso siano stati conseguiti gli obiettivi di autonomia previsti; siano stati erogati servizi/prestazioni indicati nel PI/PEI e sia documentato almeno il 70% del

numero di accessi stimato su base annua (cfr. DDG n.3731 del 29/04/2016 e successive modifiche). Il numero minimo di accessi è pertanto pari a:

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- 70 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di servizi a maggiore intensità;

- 118 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di servizi a minore intensità.

In sede di rendicontazione il Comune dovrà fornire le informazioni utili a verificare la sussistenza delle condizioni stabilite.

13. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PUBBLICO

Le modalità di erogazione verranno definite nel provvedimento regionale con cui si formalizzeranno le procedure di riconoscimento dei costi (cfr. p.12).

14. INDICATORE DI RISULTATO DELL’AZIONE 9.2.1 "Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento".

Il Comune, durante la stesura e condivisione del PI, somministra ai destinatari il questionario (Allegato M) per la misurazione dell’indicatore definito nel POR FSE. Successivamente in allegato alla rendicontazione finale, il Comune invia alla Regione la sintesi degli esiti della seconda somministrazione del questionario.

15. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Il Comune è tenuto a provvedere all’aggiornamento periodico delle informazioni sullo stato di avanzamento dei percorsi multidimensionali nel rispetto di modalità e tempi definiti.

Nell’ambito della valutazione degli esiti e dell’impatto che gli interventi finanziati dall’Avviso produrranno sul territorio regionale, il beneficiario si impegna a dare disponibilità a fornire le informazioni richieste e/o a partecipare a iniziative di valutazione realizzate da Regione Lombardia o da altri soggetti da essa incaricati allo scopo di raccogliere e analizzare i dati a scopo conoscitivo e scientifico.

16. CONTROLLI

L’erogazione del contributo è subordinata alle verifiche condotte da Regione Lombardia.

Oltre alle verifiche amministrative su tutte le richieste di liquidazione è facoltà di Regione effettuare visite e controlli, anche senza preavviso, in loco, nelle sedi in cui si svolgono le attività al fine di verificare che gli interventi finanziati siano realizzati coerentemente alle finalità di cui alla DGR 5672/2016 e nel rispetto delle disposizioni del presente Avviso e delle successive indicazioni operative per i beneficiari.

Ove opportuno Regione Lombardia si riserva la facoltà di richiedere al beneficiario i chiarimenti e le integrazioni che si rendessero necessari; il beneficiario è tenuto a rispondere nei termini e nei modi di volta in volta indicati dagli uffici regionali competenti. È altresì facoltà degli Organi di controllo europei, nazionali e regionali effettuare verifiche e visite, anche senza preavviso, in ogni fase dell’attività, al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni finanziate. Qualora gli Organismi preposti rilevassero gravi irregolarità, Regione Lombardia si riserva di decidere in merito alla revoca del finanziamento.

Al fine di permettere lo svolgimento dei controlli da parte di Regione Lombardia e/o di altri organismi competenti, il beneficiario deve pertanto conservare tutta la documentazione relativa

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alla realizzazione degli interventi, nel rispetto delle disposizioni dell’art. 140 del Regolamento (UE) n.1303/2013 e secondo quanto verrà definito nelle indicazioni operative per i beneficiari.

17. PUBBLICIZZAZIONE DEL SOSTEGNO DEL FSE

I beneficiari devono attenersi alle vigenti disposizioni europee in tema di informazione e pubblicità contenute nel Reg. (UE) n.1303/2013 – ALLEGATO XII – punto 2.2. Responsabilità dei beneficiari e nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione e, successivamente alle ulteriori indicazioni per la pubblicità e la comunicazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2014-2020 che saranno reperibili sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it

In particolare i beneficiari assicurano che: i partecipanti siano stati informati in merito al sostegno del FSE per la realizzazione dei

percorsi; qualsiasi documento, relativo all'attuazione di un'operazione usato per il pubblico oppure

per i partecipanti, compresi certificati di frequenza o altro, contenga una dichiarazione da cui risulti che il programma operativo è stato finanziato dal FSE.

Con l'accettazione del contributo il beneficiario acconsente alla pubblicazione sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it e sul sito nazionale http://www.opencoesione.gov.it dei dati da includere nell’elenco delle operazioni finanziate pubblicato ai sensi dell’art. 115, paragrafo 2 del Reg. (UE) n.1303/2013.

18.OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO E SANZIONI

In caso di inosservanza ed inadempienza delle disposizioni, delle prescrizioni e di tutti gli obblighi, inclusi quelli di informazione e comunicazione, e dei divieti previsti dal presente avviso pubblico, Regione Lombardia si riserva di non liquidare il contributo pubblico oppure, se le somme sono già state erogate, di adottare azioni di recupero/compensazione delle somme indebitamente percepite dal beneficiario. A tal fine il Comune regola con gli eventuali Enti che erogano i servizi gli aspetti inerenti il presente avviso, incluso l’obbligo per tali Enti di acconsentire allo svolgimento delle verifiche da parte degli organismi competenti.

19. INFORMATIVA AI SENSI DEGLI ART.7 E 13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N.196

Ai sensi del D.Lgs. n.196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali" e successive modifiche, i dati acquisiti in esecuzione del presente atto vengono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Il titolare del trattamento di tali dati è la Giunta Regionale nella persona del legale rappresentante. Il responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale. Il trattamento dei dati sarà effettuato con modalità informatizzata. Responsabili del trattamento è il Comune per lo svolgimento dell’attività istruttoria. Regione Lombardia in qualità di titolare del trattamento per la validazione finale del percorso tratterà i dati in forma aggregata nel rispetto della normativa. Il conferimento dei dati è obbligatorio e l'eventuale rifiuto di fornire tali dati comporta l’esclusione dal i benefici dell’Avviso. E’ compito del Comune far compilare e sottoscrivere ai soggetti interessati (genitore/persona che ne ha la tutela in caso di minorenne) il seguente documento: Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 e formula di acquisizione del consenso dell'interessato (Allegato N).

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– 110 – Bollettino Ufficiale

20. DISPOSIZIONI FINALI

Per quanto non previsto nel presente documento e nelle successive indicazioni operative per i beneficiari si fa riferimento alle norme europee, nazionali e regionali vigenti.

Regione Lombardia si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a seguito dell’emanazione di normative europee e/o statali e/o regionali. 

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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GRADUATORIA RELATIVA ALL’AVVISO PUBBLICO RELATIVO A IMPLEMENTAZIONE DI INTERVENTI VOLTI A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA DELLE FAMIGLIE E DELLE

PERSONE ANZIANE CON LIMITAZIONE DELL’AUTONOMIA

AMBITO DI MILANO

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO _________________

N°PROGRESSIVO

N°PRATICA

ETÀ ISEE DOMICILIO TIPOLOGIA COMPROMISSIONE

CAREGIVER

      Inferiore a€ 20.000

Uguale a € 20.000

Proprio Famiglia(es. c/o

figli,parenti)

Lieve Moderata si no

                                                                                    

ALLEGATO C

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– 112 – Bollettino Ufficiale

FAC-SIMILE DI VERBALE PER LA DEFINIZIONE DELLA GRADUATORIA(Firmato dal responsabile del procedimento e su carta intestata dell’Ente)

* * * * * * * *

Il verbale deve contenere: Numero delle domande presentate;

Numero delle domande NON ammissibili: o Motivazioni della NON ammissibilità delle domande o Da chi sono state effettuate le verifiche di ammissibilità (es. segreteria

gruppo/equipe di valutazione, personale amministrativo, ecc.)

Valutazione e definizione della graduatoria: o Descrizione delle modalità utilizzate per la valutazione (es. figure

professionali che hanno effettuato la valutazione, numero dei colloqui, somministrazione delle scale ADL/IADL etc);

o Definizione di ulteriori criteri utili all’inserimento in graduatoria (specificare quali sono i criteri utilizzati e motivare tale scelta)

Numero delle domande inserite in graduatoria (precisare se tutte sono finanziabili)

Altri elementi considerati utili per la definizione della graduatoria e per la relativa validazione a livello regionale.

 

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 113 –

 

 

 

GRADUATORIA RELATIVA ALL’AVVISO PUBBLICO RELATIVO PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

AMBITO DI MILANO

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO _________________

N°PROGRESSIVO

N° PRATICA ETÀ ISEE TIPOLOGIA COMPETENZE

      Inferiore a € 20.000

Uguale a € 20.000

Relazionali/sociali

Agitenella

famiglia

Prerequisitiinserimentolavorativo

                                                            

ALLEGATO D

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 114 – Bollettino Ufficiale

FAC-SIMILE DI VERBALE PER LA DEFINIZIONE DELLA GRADUATORIA(Firmato dal responsabile del procedimento e su carta intestata dell’Ente)

* * * * * * * *

Il verbale deve contenere: Numero delle domande presentate;

Numero delle domande NON ammissibili: o Motivazioni della NON ammissibilità delle domande o Da chi sono state effettuate le verifiche di ammissibilità (es. segreteria

gruppo/equipe di valutazione, personale amministrativo, ecc.)

Valutazione e definizione della graduatoria: o Descrizione delle modalità utilizzate per la valutazione (es. figure

professionali che hanno effettuato la valutazione, numero dei colloqui, somministrazione delle scale ADL/IADL etc);

o Definizione di ulteriori criteri utili all’inserimento in graduatoria (specificare quali sono i criteri utilizzati e motivare tale scelta)

Numero delle domande inserite in graduatoria (precisare se tutte sono finanziabili)

Altri elementi considerati utili per la definizione della graduatoria e per la relativa validazione a livello regionale.

——— • ———

Page 115: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 115 –

Ambito di Milano

luogo, data

Gentile Signora/Gentile Signore/Gentile Famiglia

siamo lieti di comunicarle che la sua/vostra domanda di partecipazione ai benefici della misura denominata “Reddito di Autonomia 2016: Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia”, è stata accolta.

Ricordiamo che l’iniziativa è stata attivata attraverso le risorse del Programma Operativo Regionale della Regione Lombardia cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

La presente è occasione per ricordare che sul territorio sono disponibili anche altre tipologie di servizi rispetto alle quali vi invitiamo ad aggiornarvi consultando le pagine web all’indirizzo…………… (completare).

Ci auguriamo che possiate anche nel futuro trovare risposte valide alle vostre esigenze.

(Il rappresentante dell’Ente Capofila dell’Ambito)

ALLEGATO E

——— • ———

Page 116: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 116 – Bollettino Ufficiale

Ambito di Milano

luogo, data

Gentile Signora/Gentile Signore/Gentile Famiglia

siamo lieti di comunicarle che la sua/vostra domanda di partecipazione ai benefici della misura denominata “Reddito di Autonomia 2016: Sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”, è stata accolta.

Ricordiamo che l’iniziativa è stata attivata attraverso le risorse del Programma Operativo della Regione Lombardia cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

La presente è occasione per ricordare che sul territorio sono disponibili anche altre tipologie di servizi rispetto alle quali vi invitiamo ad aggiornarvi consultando le pagine web all’indirizzo…………… (completare).

Ci auguriamo che possiate anche nel futuro trovare risposte valide alle vostre esigenze.

(Il rappresentante dell’Ente Capofila dell’Ambito)

 

ALLEGATO F

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 117 –

  

PROGETTO INDIVIDUALE - UDO A MAGGIORE INTENSITÀ

Il format seguente è fornito per facilitare gli Uffici di Piano nella predisposizione dei progetti individuali, a seguito dellavalutazione multidimensionale effettuata nei riguardi delle persone che accedono alla misura.

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME ________________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA _____________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ ________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER L’IMPLEMENTAZIONE DI INTERVENTI

VOLTI A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLAVITA DELLE FAMIGLIE E DELLE PERSONE

ANZIANE CON LIMITAZIONE DELL’AUTONOMIA

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE

UdP di ______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.3.6

ALLEGATO G1

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 118 – Bollettino Ufficiale

  

GENERE maschio femmina STATO CIVILE celibe/nubile coniugato/convivente RESIDENZA ANAGRAFICA ATTUALE Indirizzo__________________________________________________________________________________ Cap___________Comune_____________________________________________________________________ ISEE uguale a € 20.000 inferiore a € 20.000 invalidità civile SCOLARIZZAZIONE scuola dell’obbligo conclusa non conclusa formazione professionale conclusa non conclusa scuola secondaria di secondo grado conclusa non conclusa università conclusa non conclusa SITUAZIONE FAMILIAREConiuge sì no convivente sì no se sì, età______ Figlio/figlia sì no convivente sì no se sì, età______ Fratelli/sorelle (specificare)____________________________ convivente sì no Altri famigliari (specificare)____________________________ convivente sì no 2. MOTIVO DELLA DOMANDA

- Indicare il motivo principale

Attivazione percorso di autonomia

Disagio psicologico e relazionale (relazioni familiari difficili, eventi di vita stressanti)

Acquisizione/Recupero dei ruoli sociali, in famiglia e all’esterno

Possibilità di muoversi autonomamente sul territorio e organizzare il proprio tempo

Altro (specificare)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 119 –

  

3. VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE

DIMENSIONE DELLE ATTIVITA PERSONALI

Area autonomia personale

- Indicare per le attività quotidiane finalizzate alla cura di sé l’indice di dipendenza rilevato con la scala ADL ______________________________________________________________________________________________

- Indicare per le attività strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita, l’indice di dipendenza rilevato con la somministrazione della scala IADL

______________________________________________________________________________________________

Area cognitiva Indicare le capacità possedute dalla persona, rilevando il livello di difficoltà: NESSUNA LIEVE (leggera, piccola...) MEDIA (moderata, discreta...) GRAVE (notevole, estrema...) COMPLETA in ordine alle funzioni mentali:

- memoria - attenzione- scrittura- lettura - decodifica lettura - rielaborazione - comprensione di concetti

__________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________

Area socio-relazionale Indicare la capacità di:

- interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - mantenere e gestire le interazioni con gli altri, in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - gestire relazioni sociali formali e informali

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 120 – Bollettino Ufficiale

  

DIMENSIONE DEI FATTORI CONTESTUALI

FATTORI AMBIENTALI.

Indicare i principali Fattori ambientali che, rispetto alla condizione della persona, rappresentano un facilitatore o una barriera:

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

RISORSE INDIVIDUALI E FATTORI PROTETTIVI

- Consapevolezza e stima di sé - Consapevolezza e gestione delle emozioni - Motivazione e adesione al progetto - Forma e intensità dello stress generale per la persona anziana caregiver - Altro (specificare………………………………..)

4. OBIETTIVI DEL PROGETTO INDIVIDUALE

Selezionare i principali obiettivi :

Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale: □ Avere cura di sé; □ Vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita; □ Migliorare e consolidare il senso di autostima; □ Organizzare il proprio tempo; □ Consolidare/sviluppare relazioni sociali. □ Altro (specificare)……………………………………………….. Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia: □ Ri-apprendimento di abilità specifiche quali ad esempio: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare tempi e spazi

familiari, ecc;

□ Altro (specificare)………………………………………………..

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Bollettino Ufficiale – 121 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

  

5. MODULAZIONE DELL’UNITÀ D’OFFERTA/SERVIZI IN RELAZIONE AI BISOGNI DELLA PERSONA

In coerenza con gli obiettivi, selezionare la/le prestazione/i – servizio/i che sostanzieranno il percorso multidimensionale, selezionare la tipologia di intervento e identificare le relative figure professionali nella colonna “Risorse umane” (V. Catalogo – Allegato 6).

Unità di Offerta Aree di intervento Prestazioni/servizi Tipologia di intervento Risorse umane

Centri Diurni Integrati

(DGR 8494/02 e DGR

12903/03)

Centri Diurni (DCR IV/871

del 23/12/1987)

Mantenimento del livello culturale e sociale

Accompagnare la persona dal domicilio ad attività sociali (es. disbrigo pratiche, visita eventi, accesso iniziative di natura culturale, ecc.)

Accompagnamento ad attività esterne

Attività di stimolazione cognitiva Laboratorio di stimolazione cognitiva Attività ludico ricreative (attività manuali e pratiche, letture etc.) Laboratorio espressivo Teatro Laboratorio espressivo Cucina Laboratorio di cucina Alfabetizzazione informatica Laboratorio informatico Manualità espressiva Laboratorio di manualità espressiva ed artistica Escursioni, gite, mostre, concerti Accompagnamento ad attività esterne Partecipazione ad altri eventi esterni Accompagnamento ad attività esterne Inserimento in reti esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Altro

Autonomia personale

Benessere e relax Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Servizi personali di cura e igiene personale (manicure, pedicure, lavaggio capelli) e di supporto (stireria, lavanderia)

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Assistenza emotivo relazionale Interventi personalizzati con lo psicologo Altro Altro

Contesto familiare

Sportello d'ascolto Colloquio con le famiglie

Altro Altro

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 122 – Bollettino Ufficiale

  

6. TEMPORIZZAZIONE DEGLI INTERVENTITipologie di intervento afferenti alle diverse prestazioni/servizi, da realizzarsi nell’arco di 11 mesi (segnare con una X la/le colonna/e corrispondenti) a seguito della valutazione/osservazione

Tipologia di intervento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Accompagnamento ad attività esterne Laboratorio di stimolazione cognitiva Laboratorio espressivo Laboratorio espressivo Laboratorio di cucina Laboratorio informatico Laboratorio di manualità espressiva ed artistica Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Interventi personalizzati con lo psicologo Altro Colloquio con le famiglie Altro

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 123 –

  

7. RISULTATI ATTESI

Descrivere i risultati attesi dagli interventi offerti per lo sviluppo dell’autonomia delle persone anziane in funzione degli obiettivi e degli interventi.

Obiettivo Area di Intervento Risultati attesi Ad esempio: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale

Ad esempio: Mantenimento del livello culturale e sociale

8. MONITORAGGIO /ESITI

Fornire un calendario indicativo dei momenti di verifica (di norma da effettuare dopo 6 mesi circa ed alla fine) tra l’Ente erogatore ed il responsabile del caso, degli interventi che verranno organizzati.

Periodo Oggetto

9. INTERVENTI DI CASE MANAGEMENT

Ciascun intervento multidimensionale prevede l’individuazione di un “responsabile del caso” (case manager) che garantisce: informazione: informazione, orientamento e accompagnamento, consulenza e sostegno alla famiglia, raccordo e coordinamento degli attori del sistema dei servizi e degli interventi in attuazione del Progetto Individuale.

Indicare il nominativo della persona responsabile del caso ___________________________________________________

10. DURATA DEL PROGETTO

12 mesi

11. VOUCHER RICONOSCIUTO

€ 4.800 annui

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 124 – Bollettino Ufficiale

  

L’intervento multidimensionale per interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data…………………………

Firma del Responsabile Ambito

_____________________________________

Firma del Case Manager

_____________________________________

Firma della persona o di un familiare

_____________________________________

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 125 –

  

PROGETTO INDIVIDUALE - UDO A MINORE INTENSITÀ

Il format seguente è fornito per facilitare gli Uffici di Piano nella predisposizione dei progetti individuali, a seguito dellavalutazione multidimensionale effettuata nei riguardi delle persone che accedono alla misura.

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME ________________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA _____________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ ________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER L’IMPLEMENTAZIONE DI INTERVENTI

VOLTI A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLAVITA DELLE FAMIGLIE E DELLE PERSONE

ANZIANE CON LIMITAZIONE DELL’AUTONOMIA

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE

UdP di ______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.3.6

ALLEGATO G2

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 126 – Bollettino Ufficiale

  

GENERE maschio femmina STATO CIVILE celibe/nubile coniugato/convivente RESIDENZA ANAGRAFICA ATTUALE Indirizzo__________________________________________________________________________________ Cap___________Comune_____________________________________________________________________ ISEE uguale a € 20.000 inferiore a € 20.000 invalidità civile SCOLARIZZAZIONE scuola dell’obbligo conclusa non conclusa formazione professionale conclusa non conclusa scuola secondaria di secondo grado conclusa non conclusa università conclusa non conclusa SITUAZIONE FAMILIAREConiuge sì no convivente sì no se sì, età______ Figlio/figlia sì no convivente sì no se sì, età______ Fratelli/sorelle (specificare)____________________________ convivente sì no Altri famigliari (specificare)____________________________ convivente sì no 2. MOTIVO DELLA DOMANDA

- Indicare il motivo principale

Attivazione percorso di autonomia

Disagio psicologico e relazionale (relazioni familiari difficili, eventi di vita stressanti)

Acquisizione/Recupero dei ruoli sociali, in famiglia e all’esterno

Possibilità di muoversi autonomamente sul territorio e organizzare il proprio tempo

Altro (specificare)

Page 127: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 127 –

  

3. VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE

DIMENSIONE DELLE ATTIVITA PERSONALI

Area autonomia personale

- Indicare per le attività quotidiane finalizzate alla cura di sé l’indice di dipendenza rilevato con la scala ADL ______________________________________________________________________________________________

- Indicare per le attività strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita, l’indice di dipendenza rilevato con la somministrazione della scala IADL

______________________________________________________________________________________________

Area cognitiva Indicare le capacità possedute dalla persona, rilevando il livello di difficoltà: NESSUNA LIEVE (leggera, piccola...) MEDIA (moderata, discreta...) GRAVE (notevole, estrema...) COMPLETA in ordine alle funzioni mentali:

- memoria - attenzione- scrittura- lettura - decodifica lettura - rielaborazione - comprensione di concetti

__________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________

Area socio-relazionale Indicare la capacità di:

- interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - mantenere e gestire le interazioni con gli altri, in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - gestire relazioni sociali formali e informali

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Page 128: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 128 – Bollettino Ufficiale

  

DIMENSIONE DEI FATTORI CONTESTUALI

FATTORI AMBIENTALI.

Indicare i principali Fattori ambientali che, rispetto alla condizione della persona, rappresentano un facilitatore o una barriera:

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

RISORSE INDIVIDUALI E FATTORI PROTETTIVI

- Consapevolezza e stima di sé - Consapevolezza e gestione delle emozioni - Motivazione e adesione al progetto - Forma e intensità dello stress generale per la persona anziana caregiver - Altro (specificare………………………………..)

4. OBIETTIVI DEL PROGETTO INDIVIDUALE

Selezionare i principali obiettivi :

Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale: □ Avere cura di sé; □ Vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita; □ Migliorare e consolidare il senso di autostima; □ Organizzare il proprio tempo; □ Consolidare/sviluppare relazioni sociali. □ Altro (specificare)……………………………………………….. Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia: □ Ri-apprendimento di abilità specifiche quali ad esempio: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare tempi e spazi

familiari, ecc;

□ Altro (specificare)………………………………………………..

Page 129: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Bollettino Ufficiale – 129 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

  

5. MODULAZIONE DELL’UNITÀ D’OFFERTA/SERVIZI IN RELAZIONE AI BISOGNI DELLA PERSONA

In coerenza con gli obiettivi, selezionare la/le prestazione/i – servizio/i che sostanzieranno il percorso multidimensionale, selezionare la tipologia di intervento e identificare le relative figure professionali nella colonna “Risorse umane” (V. Catalogo – Allegato 6).

Unità di Offerta Aree di intervento Prestazioni/servizi Tipologia di intervento Risorse umane

Centri Diurni Integrati

(DGR 8494/02 e DGR

12903/03)

Centri Diurni (DCR IV/871

del 23/12/1987)

Mantenimento del livello culturale e sociale

Accompagnare la persona dal domicilio ad attività sociali (es. disbrigo pratiche, visita eventi, accesso iniziative di natura culturale, ecc.)

Accompagnamento ad attività esterne

Attività di stimolazione cognitiva Laboratorio di stimolazione cognitiva Attività ludico ricreative (attività manuali e pratiche, letture etc.) Laboratorio espressivo Teatro Laboratorio espressivo Cucina Laboratorio di cucina Alfabetizzazione informatica Laboratorio informatico Manualità espressiva Laboratorio di manualità espressiva ed artistica Escursioni, gite, mostre, concerti Accompagnamento ad attività esterne Partecipazione ad altri eventi esterni Accompagnamento ad attività esterne Inserimento in reti esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Altro

Autonomia personale

Benessere e relax Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Servizi personali di cura e igiene personale (manicure, pedicure, lavaggio capelli) e di supporto (stireria, lavanderia)

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Assistenza emotivo relazionale Interventi personalizzati con lo psicologo Altro Altro

Contesto familiare

Sportello d'ascolto Colloquio con le famiglie

Altro Altro

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 130 – Bollettino Ufficiale

  

6. TEMPORIZZAZIONE DEGLI INTERVENTITipologie di intervento afferenti alle diverse prestazioni/servizi, da realizzarsi nell’arco di 11 mesi (segnare con una X la/le colonna/e corrispondenti) a seguito della valutazione/osservazione

Tipologia di intervento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Accompagnamento ad attività esterne Laboratorio di stimolazione cognitiva Laboratorio espressivo Laboratorio espressivo Laboratorio di cucina Laboratorio informatico Laboratorio di manualità espressiva ed artistica Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Interventi personalizzati con lo psicologo Altro Colloquio con le famiglie Altro

Page 131: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 131 –

  

7. RISULTATI ATTESI

Descrivere i risultati attesi dagli interventi offerti per lo sviluppo dell’autonomia delle persone anziane in funzione degli obiettivi e degli interventi.

Obiettivo Area di Intervento Risultati attesi Ad esempio: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale

Ad esempio: Mantenimento del livello culturale e sociale

8. MONITORAGGIO /ESITI

Fornire un calendario indicativo dei momenti di verifica (di norma da effettuare dopo 6 mesi circa ed alla fine) tra l’Ente erogatore ed il responsabile del caso, degli interventi che verranno organizzati.

Periodo Oggetto

9. INTERVENTI DI CASE MANAGEMENT

Ciascun intervento multidimensionale prevede l’individuazione di un “responsabile del caso” (case manager) che garantisce: informazione: informazione, orientamento e accompagnamento, consulenza e sostegno alla famiglia, raccordo e coordinamento degli attori del sistema dei servizi e degli interventi in attuazione del Progetto Individuale.

Indicare il nominativo della persona responsabile del caso ___________________________________________________

10. DURATA DEL PROGETTO

12 mesi

11. VOUCHER RICONOSCIUTO

€ 4.800 annui

Page 132: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 132 – Bollettino Ufficiale

  

L’intervento multidimensionale per interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data…………………………

Firma del Responsabile Ambito

_____________________________________

Firma del Case Manager

_____________________________________

Firma della persona o di un familiare

_____________________________________

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 133 –

PROGETTO INDIVIDUALE – UDO A MAGGIORE INTENSITÀ

Il format seguente è fornito per facilitare gli Uffici di Piano nella predisposizione dei progetti individuali, a seguito dellavalutazione multidimensionale effettuata nei riguardi delle persone che accedono alla misura.

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME _______________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA ______________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ____________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ _________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPODELL’AUTONOMIA FINALIZZATA

ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE

UdP di ______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO H1

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 134 – Bollettino Ufficiale

GENERE maschio femmina STATO CIVILE celibe/nubile coniugato/convivente RESIDENZA ANAGRAFICA ATTUALE Indirizzo____________________________________________________________________________________ Cap___________Comune_______________________________________________________________ ________ ISEE uguale a € 20.000 inferiore a € 20.000 invalidità civile indennità di accompagnamento sì no SCOLARIZZAZIONE scuola dell’obbligo conclusa non conclusa formazione professionale conclusa non conclusa scuola secondaria di secondo grado conclusa non conclusa università conclusa non conclusa SITUAZIONE FAMILIAREMadre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ padre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ coniuge sì no convivente sì no Fratelli/sorelle (specificare)____________________________ convivente sì no Altri famigliari (specificare)____________________________ convivente sì no 2. MOTIVO DELLA DOMANDA

- Indicare il motivo principale

Attivazione percorso di autonomia

Disagio psicologico e relazionale, blocchi del processo evolutivo (relazioni familiari difficili, eventi di vitastressanti)

Acquisizione/Recupero dei ruoli sociali, in famiglia e all’esterno

Possibilità di muoversi autonomamente sul territorio e organizzare il proprio tempo

Inclusione sociale, anche attraverso l’inserimento e/o accompagnamento presso ambienti lavorativi e ricreativi

Altro (specificare)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 135 –

3. VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE

DIMENSIONE DELLE ATTIVITA PERSONALI

Area autonomia personale

- Indicare per le attività quotidiane finalizzate alla cura di sé l’indice di dipendenza rilevato con la scala ADL _______________________________________________________________________________________________

- Indicare per le attività strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita, l’indice di dipendenza rilevato con la somministrazione della scala IADL

_______________________________________________________________________________________________

Area cognitiva Indicare le capacità possedute dalla persona, rilevando il livello di difficoltà: NESSUNA LIEVE (leggera, piccola...) MEDIA (moderata, discreta...) GRAVE (notevole, estrema...) COMPLETA in ordine alle funzioni mentali:

- memoria - attenzione- scrittura- lettura - decodifica lettura - rielaborazione - comprensione di concetti

__________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________

Area socio-relazionale Indicare la capacità di:

- interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - mantenere e gestire le interazioni con gli altri, in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - gestire relazioni sociali formali e informali

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 136 – Bollettino Ufficiale

4. DIMENSIONE DEI FATTORI CONTESTUALI

FATTORI AMBIENTALI.

Indicare i principali Fattori ambientali che, rispetto alla condizione di disabilità della persona, rappresentano un facilitatore o una barriera:

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

RISORSE INDIVIDUALI E FATTORI PROTETTIVI

- Consapevolezza e stima di sé - Consapevolezza e gestione delle emozioni - Senso di responsabilità della propria condizione e delle proprie azioni - Presenza di modelli di ruolo adulto nel contesto di vita - Motivazione e adesione al progetto - Altro ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. OBIETTIVI DEL PROGETTO INDIVIDUALE

Indicare quali dei seguenti obiettivi:

Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale: □ Avere cura di sé; □ Vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita; □ Migliorare e consolidare il senso di autostima e senso di responsabilità delle proprie azioni; □ Organizzare il proprio tempo; □ Intessere relazioni sociali. Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa: □ Apprendimento/ri-apprendimento di abilità specifiche quali ad esempio: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare

tempi e spazi familiari, ecc;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole familiari e sociali. Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo: □ Sviluppo/potenziamento delle competenze cognitive;

□ Potenziamento delle abilità funzionali residue;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 137 –

6. MODULAZIONE DELL’UNITÀ D’OFFERTA/SERVIZI IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE DELLA PERSONA

In coerenza con gli obiettivi del Progetto individuale, selezionare la/le prestazione/i –servizio/i che sostanzieranno il percorso multidimensionale

7. INTERVENTI DI CASE MANAGEMENT

Ciascun intervento multidimensionale prevede l’individuazione di un “responsabile del caso” (case manager) che garantisce: informazione: informazione, orientamento e accompagnamento, consulenza e sostegno alla famiglia, raccordo e coordinamento degli attori del sistema dei servizi e degli interventi in attuazione del Progetto Individuale.

Indicare il nominativo della persona responsabile del caso ___________________________________________________

Unità di Offerta Aree di intervento Prestazioni/servizi

Centro Socio Educativo - CSE (DGR 20763/05)

Autonomia personale

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Attività domestiche Manualità espressiva Benessere e relax Educazione psicomotoria Altro (specificare)

Socializzazione

Educazione emotivo relazionale Teatro Escursioni, gite, mostre, concerti Attività ludiche di gruppo Altro (specificare)

Mantenimento del livello culturale

Abilità linguistiche Scienza e tecnica Letteratura ed arte Alfabetizzazione informatica Sport (piscina, equitazione, calcio, etc.) Diritti ed empowerment Altro (specificare)

Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

Partecipazione ad eventi esterni Inserimento in reti esterne Assemblaggio Giardinaggio e vivaio Artigianato/Falegnameria Gestione magazzino Altre attività lavorative Altro (specificare)

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 138 – Bollettino Ufficiale

8. DURATA DEL PROGETTO

12 mesi

9. VOUCHER RICONOSCIUTO

€ 4.800 annui

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà. Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ambito _____________________________________

Firma del Case Manager _____________________________________

Firma della persona o di un familiare _____________________________________

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 139 –

PROGETTO INDIVIDUALE - UDO A MINORE INTENSITÀ

Il format seguente è fornito per facilitare gli Uffici di Piano nella predisposizione dei progetti individuali, a seguito dellavalutazione multidimensionale effettuata nei riguardi delle persone che accedono alla misura.

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME _______________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA ______________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ____________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ _________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA

FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE DELLE PERSONE DISABILI

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE

UdP di ______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO H2

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 140 – Bollettino Ufficiale

GENERE maschio femmina STATO CIVILE celibe/nubile coniugato/convivente RESIDENZA ANAGRAFICA ATTUALE Indirizzo__________________________________________________________________________________ Cap___________Comune________________________________________________________________________ ISEE uguale a € 20.000 inferiore a € 20.000 invalidità civile indennità di accompagnamento sì no SCOLARIZZAZIONE scuola dell’obbligo conclusa non conclusa formazione professionale conclusa non conclusa scuola secondaria di secondo grado conclusa non conclusa università conclusa non conclusa SITUAZIONE FAMILIAREMadre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ padre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ coniuge sì no convivente sì no Fratelli/sorelle (specificare)____________________________ convivente sì no Altri famigliari (specificare)____________________________ convivente sì no 2. MOTIVO DELLA DOMANDA

- Indicare il motivo principale

Attivazione percorso di autonomia

Disagio psicologico e relazionale, blocchi del processo evolutivo (relazioni familiari difficili, eventi di vitastressanti)

Acquisizione/Recupero dei ruoli sociali, in famiglia e all’esterno

Possibilità di muoversi autonomamente sul territorio e organizzare il proprio tempo

Inclusione sociale, anche attraverso l’inserimento e/o accompagnamento presso ambienti lavorativi e ricreativi

Altro (specificare)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 141 –

3. VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE

DIMENSIONE DELLE ATTIVITA PERSONALI

Area autonomia personale

- Indicare per le attività quotidiane finalizzate alla cura di sé l’indice di dipendenza rilevato con la scala ADL ______________________________________________________________________________________________

- Indicare per le attività strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita, l’indice di dipendenza rilevato con la somministrazione della scala IADL

______________________________________________________________________________________________

Area cognitiva Indicare le capacità possedute dalla persona, rilevando il livello di difficoltà: NESSUNA LIEVE (leggera, piccola...) MEDIA (moderata, discreta...) GRAVE (notevole, estrema...) COMPLETA in ordine alle funzioni mentali:

- memoria - attenzione- scrittura- lettura - decodifica lettura - rielaborazione - comprensione di concetti

__________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________

Area socio-relazionale Indicare la capacità di:

- interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - mantenere e gestire le interazioni con gli altri, in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - gestire relazioni sociali formali e informali

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 142 – Bollettino Ufficiale

4. DIMENSIONE DEI FATTORI CONTESTUALI

FATTORI AMBIENTALI.

Indicare i principali Fattori ambientali che, rispetto alla condizione di disabilità della persona, rappresentano un facilitatore o una barriera:

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

RISORSE INDIVIDUALI E FATTORI PROTETTIVI

- Consapevolezza e stima di sé - Consapevolezza e gestione delle emozioni - Senso di responsabilità della propria condizione e delle proprie azioni - Presenza di modelli di ruolo adulto nel contesto di vita - Motivazione e adesione al progetto - Altro ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. OBIETTIVI DEL PROGETTO INDIVIDUALE

Indicare quali dei seguenti obiettivi:

Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale: □ Avere cura di sé; □ Vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita; □ Migliorare e consolidare il senso di autostima e senso di responsabilità delle proprie azioni; □ Organizzare il proprio tempo; □ Intessere relazioni sociali. Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa: □ Apprendimento/ri-apprendimento di abilità specifiche quali ad esempio: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare

tempi e spazi familiari, ecc;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole familiari e sociali. Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo: □ Sviluppo/potenziamento delle competenze cognitive;

□ Potenziamento delle abilità funzionali residue;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 143 –

6. MODULAZIONE DELL’UNITÀ D’OFFERTA/SERVIZI IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE DELLA PERSONA

In coerenza con gli obiettivi del Progetto individuale, selezionare la/le prestazione/i –servizio/i che sostanzieranno il percorso multidimensionale

Unità di Offerta Aree di intervento Prestazioni/servizi

Servizio di Formazione all’Autonomia – SFA

(DGR 7433/08)

Competenze sociali (Muoversi autonomamente sul territorio del proprio contesto di vita; Organizzare il proprio tempo; Avere cura di sé; Interesse relazioni sociali)

Accompagnare la persona nei propri spostamenti quotidiani con una progressiva autonomia

Attività educative individuali Modulo gestione del tempo Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Benessere e relax Teatro Escursioni, gite, mostre, concerti Partecipazione ad altri eventi esterni Inserimento in reti esterne Altro (specificare)

Il ruolo nella famiglia o l’emancipazione dalla famiglia

(Apprendimento/ri-apprendimento di abilità specifiche quali: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare tempi e spazi familiari; Riconoscimento e rispetto delle regole famigliari e sociali)

Attività domestiche

Educazione emotivo relazionale

Accompagnamento all'autonomia abitativa

Agire il proprio ruolo individuale e sociale

Altro (specificare)

Inserimento / reinserimento lavorativo (Potenziamento e sviluppo delle competenze cognitive; Potenziamento delle abilità funzionali residue; Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro)

Abilità linguistiche Scienza e tecnica Letteratura ed arte Alfabetizzazione informatica Teatro Attività educative di gruppo Assemblaggio Giardinaggio e vivaio Artigianato/Falegnameria Gestione magazzino Pulizie, lavanderia Altre attività lavorative protette Agire il proprio ruolo individuale e sociale (es. mediante simulazione di colloqui di lavoro)

Altro (specificare)

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 144 – Bollettino Ufficiale

7. INTERVENTI DI CASE MANAGEMENT

Ciascun intervento multidimensionale prevede l’individuazione di un “responsabile del caso” (case manager) che garantisce: informazione: informazione, orientamento e accompagnamento, consulenza e sostegno alla famiglia, raccordo e coordinamento degli attori del sistema dei servizi e degli interventi in attuazione del Progetto Individuale.

Indicare il nominativo della persona responsabile del caso ___________________________________________________

8. DURATA DEL PROGETTO

12 mesi

9. VOUCHER RICONOSCIUTO

€ 4.800 annui

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ambito _____________________________________

Firma del Case Manager _____________________________________

Firma della persona o di un familiare _____________________________________

——— • ———

Page 145: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 145 –

  

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE – UDO A MAGGIORE INTENSITA’

Il presente format viene fornito per facilitare gli Enti erogatori nella formulazione del Piano Educativo Individuale (PEI) , che deve essere predisposto durante la fase di osservazione e sarà coerente con il Progetto individuale (PI).

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME ________________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA _____________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ ________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPODELL’AUTONOMIA FINALIZZATA

ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

Ente erogatore

_______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO I1

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 146 – Bollettino Ufficiale

  

2. OBIETTIVI E RELATIVE AREE DI INTERVENTO DEFINITI DAL PI

Obiettivi: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale; Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa; Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo;

Aree di intervento: Autonomia personale Socializzazione Mantenimento del livello culturale Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

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Bollettino Ufficiale – 147 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

  

3. PROCESSO DI INTERVENTO In coerenza con gli obiettivi, le aree di intervento e le prestazioni/servizi identificati nel PI, selezionare con una X le tipologie di intervento e declinare le relative figure professionali nella colonna “Risorse umane” (V. Catalogo – Allegato 6):

Aree di intervento Prestazioni/servizi Tipologia di intervento Risorse umane

Autonomia personale

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Attività domestiche Laboratorio di cucinaRiordino, autonomia domestica

Manualità espressiva Laboratorio di manualità espressiva ed artisticaBenessere e relax Massaggi, ginnastica leggera, danza, yogaEducazione psicomotoria Laboratorio psicomotricitàAltro Altro

Socializzazione

Educazione emotivo relazionale Interventi personalizzati con lo psicologoTeatro Laboratorio espressivoEscursioni, gite, mostre, concerti Accompagnamento ad attività esterneAttività ludiche di gruppo Laboratorio espressivoAltro Altro

Mantenimento del livello culturale

Abilità linguistiche Laboratori cognitivi e di culturaScienza e tecnica Laboratori cognitivi e di culturaLetteratura ed arte Laboratori cognitivi e di culturaAlfabetizzazione informatica Laboratorio informaticoSport (piscina, equitazione, calcio, etc.) Sport in strutture specializzateDiritti ed empowerment Laboratori cognitivi e di culturaAltro Altro

Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

Partecipazione ad eventi esterni Accompagnamento ad attività esterneInserimento in reti esterne Accompagnamento ad attività esterneAssemblaggio Laboratori occupazionaliGiardinaggio e vivaio Laboratori occupazionaliArtigianato/Falegnameria Laboratori occupazionaliGestione magazzino Laboratori occupazionaliAltre attività lavorative Laboratori occupazionaliAltro Altro

Page 148: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 148 – Bollettino Ufficiale

  

4. TEMPORIZZAZIONE DEGLI INTERVENTITipologie di intervento afferenti alle diverse prestazioni/servizi, da realizzarsi nell’arco di 11 mesi (segnare con una X la/le colonna/e corrispondenti) a seguito della valutazione/osservazione

Tipologia di intervento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Laboratorio di cucina Riordino, autonomia domestica Laboratorio di manualità espressiva ed artistica Massaggi, ginnastica leggera, danza, yoga Laboratorio psicomotricità Altro Interventi personalizzati con lo psicologo Laboratorio espressivo Accompagnamento ad attività esterne Laboratorio espressivo Altro Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratorio informatico Sport in strutture specializzate Laboratori cognitivi e di cultura Altro Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Altro

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 149 –

  

5. RISULTATI ATTESI

Descrivere i risultati attesi dagli interventi offerti per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili in funzione degli obiettivi e degli interventi socio-educativi o socio-animativi identificati nel Progetto Individuale.

Obiettivo Area di Intervento Risultati attesi Ad esempio: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale

Ad esempio: Mantenimento del livello culturale

6. MONITORAGGIO /ESITI

Fornire un calendario indicativo dei momenti di verifica (di norma da effettuare dopo 6 mesi circa ed alla fine) degli interventiche verranno organizzati con il responsabile del caso.

Periodo Oggetto

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ente erogatore

_____________________________________

Firma del Case Manager ____________________________________

Firma della persona o del familiare _____________________________________

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 150 – Bollettino Ufficiale

  

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE – UDO A MINORE INTENSITA’

Il presente format viene fornito per facilitare gli Enti erogatori nella formulazione del Piano Educativo Individuale (PEI) , che deve essere predisposto durante la fase di osservazione e sarà coerente con il Progetto individuale (PI).

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME ________________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA _____________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ ________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPODELL’AUTONOMIA FINALIZZATA

ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

Ente erogatore

_______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO I2

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 151 – Bollettino Ufficiale

  

2. OBIETTIVI E RELATIVE AREE DI INTERVENTO DEFINITI DAL PI

Obiettivi: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale; Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa; Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo;

Aree di intervento: Autonomia personale Socializzazione Mantenimento del livello culturale Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

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Bollettino Ufficiale – 152 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

  

3. PROCESSO DI INTERVENTO In coerenza con gli obiettivi, le aree di intervento e le prestazioni/servizi identificati nel PI, selezionare con una X le tipologie di intervento e declinare le relative figure professionali nella colonna “Risorse umane” (V. Catalogo – Allegato 6):

Aree di intervento Prestazioni/servizi Tipologia di intervento Risorse umane

Competenze sociali (Muoversi autonomamente nel proprio contesto di vita; Organizzare il proprio tempo; Avere cura di sé; Interesse nelle relazioni sociali)

Accompagnare la persona nei propri spostamenti quotidiani con una progressiva autonomia Accompagnamento ad attività esterne

Attività educative individuali Accompagnamento individuale Modulo gestione del tempo Laboratori cognitivi e di cultura

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Benessere e relax Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Teatro Laboratorio espressivo Escursioni, gite, mostre, concerti Accompagnamento ad attività esterne Partecipazione ad altri eventi esterni Accompagnamento ad attività esterne Inserimento in reti esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Altro

Il ruolo nella famiglia o l’emancipazione dalla famiglia (Apprendimento/ri -apprendimento di abilità specifiche quali: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare tempi e spazi familiari; Riconoscimento e rispetto delle regole famigliari e sociali)

Attività domestiche Laboratorio di cucina Riordino, autonomia domestica Spesa, economia domestica

Educazione emotivo relazionale Interventi personalizzati con lo psicologo Accompagnamento all'autonomia abitativa Attività educative domiciliari Agire il proprio ruolo individuale e sociale Attività di auto-valutazione Altro Altro

Inserimento / reinserimento lavorativo(Potenziamento e sviluppo delle competenze cognitive; Potenziamento delle abilità funzionali residue; Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro)

Abilità linguistiche Laboratori cognitivi e di culturaScienza e tecnica Laboratori cognitivi e di culturaLetteratura ed arte Laboratori cognitivi e di culturaAlfabetizzazione informatica Laboratorio informatico Teatro Laboratorio espressivo Attività educative di gruppo Laboratorio espressivo Assemblaggio Laboratori occupazionali Giardinaggio e vivaio Laboratori occupazionali Artigianato/Falegnameria Laboratori occupazionali Gestione magazzino Laboratori occupazionali Pulizie, lavanderia Laboratori occupazionali Altre attività lavorative protette Laboratori occupazionali Agire il proprio ruolo individuale e sociale (es. mediante simulazione di colloqui di lavoro)

attività di auto-valutazione

Altro Altro

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– 153 – Bollettino Ufficiale

  

4. TEMPORIZZAZIONE DEGLI INTERVENTITipologie di intervento afferenti alle diverse prestazioni/servizi, da realizzarsi nell’arco di 11 mesi (segnare con una X la/le colonna/e corrispondenti) a seguito della valutazione/osservazione

Tipologia di intervento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento individuale Laboratori cognitivi e di cultura Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Laboratorio espressivo Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Laboratorio di cucina Riordino, autonomia domestica Spesa, economia domestica Interventi personalizzati con lo psicologo Attività educative domiciliari Attività di auto-valutazione Altro Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratorio informatico Laboratorio espressivo Laboratorio espressivo Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali attività di auto-valutazione Altro

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– 154 –

  

5. RISULTATI ATTESI

Descrivere i risultati attesi dagli interventi offerti per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili in funzione degli obiettivi e degli interventi socio-educativi o socio-animativi identificati nel Progetto Individuale.

Obiettivo Area di Intervento Risultati attesi Ad esempio: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale

Ad esempio: Mantenimento del livello culturale

6. MONITORAGGIO/ESITI

Fornire un calendario indicativo dei momenti di verifica (di norma da effettuare dopo 6 mesi circa ed alla fine) degli interventiche verranno organizzati con il responsabile del caso.

Periodo Oggetto

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ente erogatore

_____________________________________

Firma del Case Manager ____________________________________

Firma della persona o del familiare _____________________________________

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– 155 –

    

INDICATORE DI RISULTATO DELL’AZIONE 9.3.6 " Nuclei familiari partecipanti che, al termine dell’intervento, dichiarano una migliorata gestione dei tempi di vita e lavoro".

QUESTIONARIO

(da somministrare al familiare in età lavorativa della persona anziana - sia esso convivente o meno)

pratica n.__________

PARTE DA COMPILARE IN FASE DI PRIMA VALUTAZIONE DOPO LA SEGNALAZIONE

Età

Sesso M F

Nazionalità

Che relazione ha con la persona anziana destinataria degli interventi?

Convivente

Figlia/Figlio

Altro (specificare):

Indicare nella tabella sottostante la ripartizione del tempo1 da lei dedicato alle attività professionali e alle attività domestiche all’interno della settimana

Tempo per attività professionale2 (incluso il trasporto da/verso il lavoro)

Attività domestica3 (pulizie, spese, cura familiari, accompagnamenti, faccende burocratiche,…)

Lunedì

Martedì

                                                            1 Per la compilazione della “ripartizione del tempo” giornaliero  utilizzare la seguente suddivisione: mattino (6.00‐13.00), pomeriggio (13.00‐18.00), sera (18.00‐23.00)  2 Per attività professionale si intende qualsiasi lavoro retribuito.  3 Per attività domestica si intende tutto ciò che non è attività professionale escluso il tempo libero e il tempo del riposo.  

ALLEGATO L

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– 156 – Bollettino Ufficiale

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica

PARTE DA COMPILARE DOPO L’INTERVENTO IN FASE DI RENDICONTAZIONE FINALE

Indicare nella tabella sottostante la ripartizione del tempo4 da lei dedicato alle attività professionali e alle attività domestiche all’interno della settimana

Tempo per attività professionale5 (incluso il trasporto da/verso il lavoro)

Attività domestica6 (pulizie, spese, cura familiari, accompagnamenti, faccende burocratiche,…)

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Domenica

 

                                                            4 Per la compilazione della “ripartizione del tempo” giornaliero  utilizzare la seguente suddivisione: mattino (6.00‐13.00), pomeriggio (13.00‐18.00), sera (18.00‐23.00)  5 Per attività professionale si intende qualsiasi lavoro retribuito. 6  Per attività domestica si intende tutto ciò che non è attività professionale escluso il tempo libero e il tempo del riposo.  

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– 157 –

INDICATORE DI RISULTATO DELL’AZIONE 9.2.1 "Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento".

QUESTIONARIO

(rivolto ai giovani e adulti che beneficiano della misura)

Pratica n.

AVVIO DEL PERCORSO

Sei interessato a studiare? Ti piacerebbe trovare un’occupazione? Che lavoro vorresti svolgere?

CONCLUSIONE DEL PERCORSO

Sei interessato a studiare? Ti piacerebbe trovare un’occupazione? Che lavoro vorresti svolgere?

ALLEGATO M

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– 158 – Bollettino Ufficiale

Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003

 

Gentile Signore/a,

Desideriamo informarLa che il D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti.

Ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. n.196/2003, pertanto, Le forniamo le seguenti informazioni:

Finalità e modalità del trattamento

1. I dati da Lei forniti verranno trattati per le seguenti finalità: Attività istruttoria finalizzata alla verifica e coerenza dei dati forniti rispetto ai contenuti dell’Avviso;

2. Il trattamento sarà effettuato con le seguenti modalità: Informatizzato;

3. Natura obbligatoria - conseguenze del mancato conferimento dei dati:

I dati richiesti sono obbligatori, in caso di mancato conferimento degli stessi l’interessato non potrà godere del servizio/beneficio richiesto.

4. Il titolare del trattamento è: la Giunta Regionale della Regione Lombardia con sede a Milano piazza città di Lombardia, 1 Milano

5. Il responsabile del trattamento è: Il Direttore generale della Direzione Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale della Giunta Regionale

6. Responsabili del trattamento sono i Comuni nella persona del legale rappresentante che saranno legittimati a trattare i dati nell’ambito dell’attività di carattere istruttorio Regione Lombardia in qualità di titolare del trattamento tratterà i dati solo per la validazione finale del singolo percorso e tratterà i dati in forma aggregata nel rispetto della normativa

ALLEGATO N

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– 159 –

Diritti dell’interessato:

In relazione al presente trattamento Lei potrà rivolgersi al responsabile del trattamento per far valere i suoi diritti cosi come previsti dall’art.7 del D.Lgs.196/2003. Le modalità di esercizio dei suoi diritti sono previste dall’art.8 del citato decreto.

_______________________________________________________________________________

Consenso al trattamento dei dati art.23 del D.Lgs.196/2003

Il/La sottoscritto/a, dopo aver letto l’informativa di cui all’art.13 e consapevole, in particolare, che il trattamento riguarderà i dati personali e anche i dati "sensibili" di cui all'art.4 comma 1 lett. d),

- presta il suo consenso per il trattamento dei dati necessari allo svolgimento delle operazioni indicate nell'informativa.

Firma leggibile .......................................................................

- presta il suo consenso per la diffusione dei dati nell'ambito indicato nell' informativa (nel caso in cui sia prevista anche la diffusione dei dati sensibili diversi da quelli idonei a rivelare lo stato di salute dell'interessato; questi ultimi non possono essere diffusi).

Firma leggibile .......................................................................

Luogo e Data

Cognome ................................. Nome ...................................

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– 160 – Bollettino Ufficiale

 

 

Relative Stress Scale (RSS) La Relative Stress Scale (RSS) è una scala ordinale di 15 item  a  5  gradi  che  definisce  la  forma  e  l’intensità  dello  stress  generale  che  si sviluppa  in  un  parente  o  in  un  caregiver  che  assista  una  persona  anziana  non autosufficiente. 

 Il punteggio che si ottiene può variare da 15 a 75. 

 

 

 

ALLEGATO O

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– 161 –

D.d.u.o. 28 novembre 2016 - n. 12409Approvazione della graduatoria dei progetti presentati in relazione all’avviso pubblico per lo sviluppo di interventi di accompagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (Minori e Adulti) – d.d.g. n. 7828 del 4 agosto 2016

IL DIRIGENTE DELLA U.O. AZIONI E MISUREPER L’AUTONOMIA E L’INCLUSIONE SOCIALE

Richiamati: − il regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l’altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo so-ciale Europeo, e recante abrogazione del regolamen-to (CE) n.1083/2006 del Consiglio;

− il regolamento  (UE) n.1304/2013 del Parlamento euro-peo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fon-do sociale europeo e che abroga il regolamento  (CE) n.1081/2006 del Consiglio;

− la d.g.r. n. 3017 del 16 gennaio 2015 all’oggetto ..Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020»;

− la d.g.r. n. 4390 del 30 novembre 2015 avente ad ogget-to «Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020- l Aggiornamento»;

− la d.g.r. 3069 del 23 gennaio 2015 relativa alla presa d’at-to dell’approvazione del Programma Operativo Regiona-le – FSE 2014/2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C (2014) 10098 final;

− il programma regionale di sviluppo ( PRS) della X Legisla-tura di cui alla d.c.r. 78 del 9 luglio 2013 ed il Documento di Economia e Finanza regionale 2015 ( DEFR) approvato con d.c.r. n. 897 del 24 novembre 2015;

− l. n.  67/2014 « Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzio-natorio. Disposizioni in materia di sospensione del pro-cedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili», ed in particolare per quanto esplicitamente riferito alla diffusione e l’implementazione di pratiche di giustizia riparativa;

− l. n.117 del20.8.2014 «Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 26 giugno 2014, n. 92.recante,tra altre, disposizioni urgenti di modifiche al codice di proce-dura penali e alle disposizioni di attuazione, all’ordina-mento del Corpo di Polizia Penitenziario e all’ordinamen-to penitenziario, anche minorile»;

− il t.u. Riforma dell’Ordinamento Penitenziario, in particola-re al Capitolo l, art. l Condotte riparative, ad oggi in di-scussione al Senato - rif. Atti Camera dei Deputati n.2798 e n.2067 Senato;

− la l.r. 8/2005 « Disposizioni per la tutela delle perso-ne ristrette negli Istituti Penitenziaria della Regione Lombardia»;

Vista la d.g.r. n. 5456 del 25 luglio 2016 «Interventi di accom-pagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sotto-poste a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria (minori e adulti) e per l’implementazione delle buone pratiche della giustizia riparativa;

Visto il d.d.g. n. 7828 del 4 agosto 2016 ad oggetto «Approva-zione di avviso pubblico per lo sviluppo di interventi di accom-pagnamento all’inclusione socio lavorativa delle persone sotto-poste a provvedimenti dell’autorità giudiziaria (minori e adulti) - d.g.r. n. 5456/2016;

Precisato che l’oggetto del su citato avviso è dato dalla re-alizzazione di un progetto di inclusione sociale per le persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria ( adulti e minori) o a fine pena, anche attraverso la programmazione di servizi, integrata e condivisa, tra i diversi soggetti territoriali e la promozione di interventi finalizzati al miglioramento dell’offerta di servizi e di percorsi che si realizzano già nel corso del periodo di detenzione, in linea con l’obiettivo del POR FSE che intende accrescere l’occupabilità e la partecipazione al mercato del lavoro delle persone maggiormente vulnerabili, sostenendo per-corsi personalizzati di inclusione attiva;

Considerato che, come definito nell’avviso stesso: − i soggetti beneficiari potevano partecipare come part-ner o capofila ad un massimo di n. 3 progetti

− ciascun progetto doveva presentare una partnership composta d almeno 3 soggetti ammissibili in qualità di partner effettivo

− era obbligatorio che all’interno della partnership fosse presente sempre il Comune ( sia singolo che median-te l’Ambito), come capofila o come partner effettivo o associato

− contestualmente all’invio della proposta progettuale do-veva essere presentata in allegato una lettera di dichia-razione di interesse rilasciata dalle Direzioni dei Servizi dell’Amministrazione Penitenziaria e della Giustizia Mino-rile, utilizzando in format approvato

− la domanda di partecipazione, a cura dell’ente capo-fila del partenariato, doveva essere presentata esclu-sivamente attraverso SiAge a partire dalle ore 12 del 15 settembre 2016 ed entro, pena l’esclusione, alle ore 17 del 30 settembre 2016, completa della seguente documentazioni: 1) domanda di contributo2) scheda di progetto3) piano dei costi4) lettera di dichiarazione di interesse delle Direzioni dei

Servizi ( IP/IPM/CPA/UEPE/USSM)5) dichiarazione di intenti per la partecipazione alla

partnership mediante accordo di partenariato/ATS per organizzazione partner effettivo

6) dichiarazione di intenti per la partecipazione alla partnership mediante accordo di partenariato/ATS per organizzazione partner associato

7) delega di firma del soggetto diverso dal Rappresen-tante legale dell’ente

8) assolvimento, se dovuto, in modo virtuale della mar-ca da bollo tramite carta di credito sui circuiti autoriz-zati (VISA e Mastecard);

Considerato altresì che, relativamente alla realizzazione dell’attività di accoglienza abitativa temporanea, la stessa do-vrà essere realizzata esclusivamente nelle aree urbane di cui all’allegato 2 del d.d.g. 7828/2016;

Rilevato che il finanziamento massimo assegnabile viene pro-porzionato all’articolazione e composizione della partnership, secondo il dettaglio precisato nell’avviso stesso, nell’intento di promuovere l’integrazione stabile tra i diversi enti;

Preso atto inoltre che il citato Avviso al fine della selezione dei progetti presentati e della loro ammissibilità al finanziamento, prevede al paragrafo 13 dell’Allegato 1:

− l’istituzione del «Nucleo di valutazione, Monitoraggio e Verifica»;

− i criteri ammissibilità da verificare a cura della segreteria tecnica;

− I criteri di valutazione quale strumento per la selezione dei progetti a cura del Nucleo;

Preso atto altresì che sono definiti criteri di ammissibilità: il ri-spetto della scadenza di presentazione della domanda e dei relativi decreti allegati di cui al par. 12 dell’Allegato 1 del d.d.g. 7828/2016 e presenza della documentazione, corretto utilizzo della modulistica e rispetto delle modalità di presentazione di cui al già citato pr 12;

Dato atto che, alla data di scadenza su indicata, sono per-venuti, mediante SIAge, n.  33 proposte progettuali, così co-me da allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Rilevato che, in ottemperanza ai citati criteri di ammissibilità, n. 3 progetti presentati rispettivamente da: 

1) ARIMO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE- Progetto M.a.p.pa

2) OFFICINA LAVORO SOC. COOPERATIVA ONLUS- Progetto N.I

3) QUESTA GENERAZIONE – Progetto Come in Co- Come in-clude Como

non sono stati ammessi alla valutazione per la mancanza di uno dei requisiti di ammissibilità, così come specificato nell’Alle-gato 2 , parte integrante e sostanziale del presente atto;

Rilevato altresì che, a seguito di verifica a cura della segreteria nel nucleo di valutazione, n. 30 progetti sono stati ammessi alla valutazione in quanto rispettanti i sotto indicati criteri:

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 162 – Bollettino Ufficiale

− Rispetto dei requisiti di ammissibilità dei beneficiari di cui al pr.9 del citato avviso

− Esperienza almeno biennale di operatività nell’area penale

− Completezza della documentazione, corretto utilizzo del-la modulistica e rispetto delle modalità di presentazione di cui al paragrafo 12 del citato avviso

− Realizzazione delle attività di accoglienza abitativa tem-poranea nelle aree urbane di cui all’allegato 2 del d.d.g. 782872016

− Rispetto dei parametri finanziari di cui al paragrafo 6 «Do-tazione finanziaria e spese eleggibili» del citato avviso

− Numero dei progetti presentati coerentemente rispetto a quanto stabilito al paragrafo 9 del citato avviso;

Rilevato che, in fase di istruttoria, sono stati acquisiti da parte della Unità Organizzativa Azioni e misure per l’autonomia e l’in-clusione sociale, integrazioni di natura documentale a supporto di quanto obbligatoriamente richiesto al già citato paragrafo 12, rispettivamente:

− Porta Aperta Società Cooperativa Sociale Onlus - Prot. J1.2016.0019158 del 7 novembre 2016 

− Fondazione Casa della carità Angelo Abriani Onlus- Prot.J1.2016.0020361 del 23 novembre 2016

− Fondazione Padri Somaschi Onlus- Prot. J1.2016.002042 del 23 novembre 2016

− Fondazione Caritas Ambrosiana- Prot. J1.2016.0020430 del 23 novembre 2016

e che la predetta documentazione risulta agli atti della com-petente Unità Organizzativa Azioni e misure per l’autonomia e l’inclusione sociale;

Considerato che con decreto n. 10624 del 25 ottobre 2016 ad oggetto «Costituzione del Nucleo di Valutazione, monitoraggio e verifica», è stato insediato il previsto nucleo, che ha realizzato l’istruttoria di valutazione dei progetti ammessi, rispettivamente nelle date del 28 ottobre, 7 novembre, 9 novembre, 11 novembre, 14 novembre 2016, come da verbali agli atti della Unità Orga-nizzativa Azioni e misure per l’autonomia e l’inclusione sociale;

Preso atto pertanto che a fronte dell’iter procedurale sopra descritto il procedimento relativo all’ istruttoria e valutazione dei progetti avrà termine con l’adozione del provvedimento in og-getto concernente l’approvazione della graduatoria dei proget-ti finanziati, non ammessi, nonché ammessi e non finanziati;

Precisato che a seguito del completamento dell’iter procedi-mentale relativo all’istruttoria e valutazione, sono:

1) Ammessi al contributo regionale per un importo comples-sivo di euro 9.668.738,59 n. 29 progetti, rispettivamente per euro 8.551.320,94 a valere sulle aree di intervento 1,2,3, e per euro 1.117.417,65 a valere sulle aree di intervento 4, così come da allegato 4), parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2) I n.  29 progetti ammessi di cui al già citato allegato 4) vengono assoggettati alla riduzione del contributo a fronte di una dotazione finanziaria complessiva di euro 9.000,000,00 rispettivamente euro 8.000,000,00 a valere sulle aree di intervento 1,2,3 e euro 1.000.000,00 a vale-re sull’ area di intervento 4, in misura proporzionale, alla quota richiesta, per un importo complessivo di euro 668.738,59, rispettivamente euro 551.320,94 a valere sulle aree di intervento 1,2,3, e euro 117.417,65 a valere sull’a-rea di intervento 4, così come da allegato 5), parte inte-grante e sostanziale del presente provvedimento;

3) N. 1 progetto non è ammissibile al contributo non avendo raggiunto il punteggio minimo (uguale o superiore a 60 punti) come previsto al paragrafo 13 dell’Avviso stesso, co-me da allegato 6) parte integrante e sostanziale del pre-sente provvedimento;

Richiamato il d.d.g. 7828/2016, in cui è stato stabilito lo stan-ziamento complessivo di euro 9.000,000,00 (di cui 8.000.000,00 relativi all’azione 9.2.2 e euro 1.000.000,00 sull’azione 9.5.9), sui seguenti capitoli:

− Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Pubbliche locali euro 4.725.000,00 di cui:Capitolo 10917 per euro 945.000,00 - capitolo 10924 per euro 661.500,00 - capitolo 10939 per euro 283.500,00 del bilancio 2016

Capitolo 10917 per euro 945.000,00 - capitolo 10924 per euro 661.500,00 - capitolo 10939 per euro 283.500,00 del bilancio 2017Capitolo 10917 per euro 472.500,00 - capitolo 10924 per euro 330.750,00 - capitolo 10939 per euro 141.750,00 del bilancio 2018;- Trasferimenti correnti ad Istituzioni Sociali Private (orga-nizzazione del terzo settore) euro 4.275.000,000,00 di cui:Capitolo 10918 per euro 885.000,00- capitolo 10925 per euro 598.500,00- capitolo 10940 per euro 256.500,00 del bilancio 2016;Capitolo 10918 per euro 885.000,00- capitolo 10925 per euro 598.500,00- capitolo 10940 per euro 256.500,00 del bilancio 2017;Capitolo 10918 per euro 427.500,00- capitolo 10925 per euro 299.500,00- capitolo 10940 per euro 128.250,00 del bilancio 2018;

e che lo stesso verrà reso disponibile a seguito delle variazioni compensative dovute dalla definizione dei progetti ammessi e fi-nanziati, articolati in Amministrazioni Pubbliche locali e Istituzioni Sociali Private ( Organizzazione del terzo settore);

Ritenuto pertanto di assegnare agli enti di cui all’allegato 5) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento la quota corrispondente al contributo autorizzato;

Ritenuto altresì di procedere successivamente all’erogazione del contributo, secondo quanto stabilito al pr.16 dell’avviso di cui al d.d.g. 7828/2016, ed in particolare a seguito di richiesta di liquidazione da parte del soggetto beneficiario e alla presen-tazione di idonea fidejussione bancaria o assicurativa nel caso di soggetti di diritto privato, escutibile a prima richiesta, per un importo pari all’anticipazione da concedere;

Valutato pertanto di procedere all’approvazione degli allegati1) elenco dei progetti ricevuti2) elenco dei progetti non ammessi3) elenco dei progetti ammessi4) graduatoria progetti5) elenco dei progetti finanziati6) elenco dei progetti non finanziati

che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Dato atto che: − Il presente provvedimento verrà pubblicato sul BURL e sul sito web della Direzione Generale Reddito di autonomia e Inclusione Sociale;

− Che il presente provvedimento rientra nell’ambito di ap-plicazione dell’art. 26 del d.lgs. n. 33/2013;

Dato atto altresì che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nel rispetto dei termini e delle modalità previsti dalla d.g.r. 5456/2016 e d.d.g. 7828/2016;

Vista la l.r. n. 34/78 e il regolamento regionale di contabilità n. 1/01 e loro successive modifiche e integrazioni nonché la leg-ge di approvazione del bilancio regionale per l’anno in corso;

Vista la l.r. n. 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni, nonché o provvedimenti organizzativi della X legislatura;

DECRETAPer le motivazione espresse in premesse che qui si intendono

integralmente riportate: 1. Di approvare gli esiti dell’attività di istruttoria e valutazione

di cui al nominato Nucleo di valutazione ex d.d.g. 10624/2016, come risultante dalla documentazione agli atti della Unità Orga-nizzativa Azioni e misure per l’autonomia e l’inclusione sociale e contenuta negli allegati 1), 2), 3), 4) 5), 6), quali parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. Di demandare a successivo provvedimento a cura della Unità Organizzativa Azioni e misure per l’autonomia e l’inclusio-ne sociale il relativo impegno e successiva erogazione dei con-tributi di cui all’allegato 5), a seguito della variazioni compen-sative dovute dalla definizione dei progetti ammessi e finanziati, articolati in Amministrazioni Pubbliche locali e Istituzioni Sociali Private (organizzazione terzo settore) e secondo quanto previsto nel pr.16 dell’avviso di cui al d.dg.7828/2916;

3. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL e sul sito web della Direzione Generale Reddito di Auto-nomia e Inclusione Sociale;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 163 – Bollettino Ufficiale

4. Di dare atto che il presente provvedimento rientra nell’am-bito di applicazione dell’art. 26 del d.lgs n. 33/2013.

Il dirigenteIlaria Marzi

——— • ———

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Bollettino Ufficiale – 164 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

NUM.PROGETTO DENOMINAZIONE ENTE CAPOFILA TITOLO PROGETTO ADULTI/

MINORICOSTO PROGETTO -

AZIONI 1,2,3COSTO PROGETTO

- AZIONE 4COSTO PROGETTO

TOTALE

232539 APOLF-AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO IL LAVORO E LA FORMAZIONE CREARE OPPORTUNITA' NUOVE - C.O.N. A 634.729,87 52.729,19 687.459,07

232615 A&I SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS N.E.T. MILANO OPERA A 681.893,74 4.932,90 686.826,64

232807 LA FUCINA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS BOLLATI E GARANTITI A 177.669,80 0,00 177.669,80

232989 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA INSIDE OUT M 687.226,51 0,00 687.226,51

233081 COMUNE DI BERGAMO SENTIERI DI LIBERTA' A 547.875,83 125.949,42 673.825,25

233135 ARIMO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE M.A.P.P.A. M 182.000,10 0,00 182.000,10

233320 A&I - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS N.E.T. MILANO BOLLATE A 654.152,27 33.141,89 687.294,16

233323 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE -CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI GLI INVISIBILI A 181.427,58 131.048,06 312.475,65

234218 COMUNE DI BERGAMO GIOCO DI SQUADRA M 468.120,94 0,00 468.120,94

234462 A&I SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

E.T.- EVOLUZIONI TERRITORIALI. PERCORSI DI INCLUSIONE PER MINORI E GIOVANI ADULTI

SOTTOPOSTI A PROVVEDIMENTO DELL'AUTORITA' GIUDIZIARIA

M 646.774,10 6.720,00 653.494,10

234501 MESTIERI LOMBARDIA - CONSORZIO DICOOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA N.E.T. MILANO SAN VITTORE A 401.661,26 35.280,00 436.941,26

234553 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD MILANO A.S.C. N.E.T. WORK UEPE A 687.479,62 0,00 687.479,62

ELENCO PROGETTI RICEVUTI

ALLEGATO 1

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Bollettino Ufficiale – 165 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

NUM.PROGETTO DENOMINAZIONE ENTE CAPOFILA TITOLO PROGETTO ADULTI/

MINORICOSTO PROGETTO -

AZIONI 1,2,3COSTO PROGETTO

- AZIONE 4COSTO PROGETTO

TOTALE

235558 IPPOGRIFO COOPERATIVA SOCIALEFUORILUOGO - PROGETTI DI INSERIMENTO E

REINSERIMENTO A FAVORE DI MINORI ENTRATI IN CONTATTO CON IL CIRCUITO PENALE

M 199.954,69 0,00 199.954,69

235980 COOPERATIVA SOCIALE ALICE DONNE OLTRE LE MURA A 301.697,34 116.149,10 417.846,44

236206 HIKE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ARESPONSABILITA' LIMITATA ONLUS MILONE A 205.093,84 7.392,00 212.485,84

237296 AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DEL LODIGIANO PER I SERVIZI ALLA PERSONA

SIS. AC.T - SISTEMA DI ACCOGLIENZA TERRITORIALE A 261.580,20 42.424,20 304.004,40

238306 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA TALEA A 487.501,81 112.947,90 600.449,71

238493 ALCE NERO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEONLUS IN TRASFORMAZIONE M 111.949,60 0,00 111.949,60

238670 IL MAGO DI OZ - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS PROGETTO ALFA OMEGA M 437.474,97 0,00 437.474,97

238765 A.S.C.I. - AZIENDA SOCIALE COMUNI INSIEME MY MAP M 150.906,00 0,00 150.906,00

240199 COOPERATIVA DI BESSIMO, COOPERATIVA SOCIALE A RESPONSABILITA' LIMITATA ONLUS

VALE LA PENA - DALLA RECLUSIONE ALL'INCLUSIONE A 519.271,06                 168.228,59              687.499,65

240680 COOPERATIVA SOCIALE COMUNITA' DELGIAMBELLINO N.E.T. HOUSING UEPE A 353.814,89 59.221,22 413.036,11

241558 OFFICINA LAVORO SOC COOPERATIVA ONLUS 375.490,08 0,00 375.490,08

242632 IL BIVACCO SERVIZI - SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE ONLUS POLARISUP M 268.014,54 0,00 268.014,54

243824 FONDAZIONE CARITAS DI VIGEVANO - ONLUS SESTA OPERA - SOSTEGNO E SOLIDARIETA' DENTRO E FUORI IL CARCERE A 256.734,49 27.399,62 284.134,12

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– 166 – Bollettino Ufficiale

NUM.PROGETTO DENOMINAZIONE ENTE CAPOFILA TITOLO PROGETTO ADULTI/

MINORICOSTO PROGETTO -

AZIONI 1,2,3COSTO PROGETTO

- AZIONE 4COSTO PROGETTO

TOTALE

245346 E.S.T.I.A. SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE SOC.COOP. SOCIALE TECNICHE DA INSERIMENTO T.D.I. A 202.822,90 7.000,00 209.822,90

245949 CONSORZIO CONSOLIDA - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE PORTE APERTE 2.0 A 216.919,07 58.644,91 275.563,97

246505"COOPERATIVA LOTTA CONTRO L'EMARGINAZIONE COOPERATIVA SOCIALE - (O.N.L.U.S.) SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

CHANGE & CHANGE M 291.573,10 0,00 291.573,10

247133 COMUNE DI CREMONA RE - START - PERCORSI DI REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO OLTRE LA PENA A 351.824,90 26.156,90 377.981,80

248128 "CONSORZIO COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA'COOPERATIVA ONLUS" ODISSEO M 248.203,96 0,00 248.203,96

249812 COMUNE DI MONZA SINTESI - SISTEMA INTERNO ESTERNO INTEGRATO A 442.268,61                 82.718,50                524.987,11

251099QUESTA GENERAZIONE COOPERATIVA SOCIALE PROMOSSA DALLE ACLI (ASSOCAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI)

COME IN CO - COME INCLUDE COMO A 538.711,60 0,00 538.711,60

251203 IRIDE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IMPRESASOCIALE

OUTSIDERS-PROGETTO PER LA PRESA IN CARICO INTEGRATA DEL MINORE AURORE DI REATO DELLA

PROVINCIA DI CREMONAM 184.891,00 0,00 184.891,00

TOTALE 12.357.710,28 1.098.084,40 13.455.794,68

——— • ———

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Bollettino Ufficiale – 167 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

NUM.PROGETTO DENOMINAZIONE ENTE CAPOFILA TITOLO PROGETTO

ADULTI/MIN

ORI

COSTOPROGETTO - AZIONI 1,2,3

COSTOPROGETTO -

AZIONE 4MOTIVAZIONE

233135 ARIMO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE M.A.P.P.A. M 182.000,10 0,00

la scheda di progetto non è presente in SIAGE e non risulta presente sottoscrizione del legale rappresentante

241558 OFFICINA LAVORO SOC COOPERATIVA ONLUS Non indicato 375.490,08 0,00

la scheda di progetto non è presente in SIAGErisulta la sottoscrizione del legale rappresentante in documento vuoto

251099QUESTA GENERAZIONE COOPERATIVA SOCIALE PROMOSSA DALLE ACLI (ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI)

COME IN CO - COME INCLUDE COMO A 538.711,60 0,00

Non è stato rispetatto il termini di scadenza per la presentazioen della domanda stabiliti nelle ore 17 del 15 settembre 2016

ELENCO PROGETTI NON AMMESSI PER MANCANZA DEI REQUISITI FORMALI

ALLEGATO 2

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 168 – Bollettino Ufficiale

NUM.PROGETTO DENOMINAZIONE ENTE CAPOFILA TITOLO PROGETTO ADULTI/M

INORI

COSTOPROGETTO - AZIONI 1,2,3

COSTOPROGETTO -

AZIONE 4

COSTO TOTALE PROGETTO

CONTRIBUTORICHIESTOAZIONE 1,2,3

CONTRIBUTORICHIESTOAZIONE 4

CONTRIBUTO TOTALE RICHIESTO

232539APOLF-AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO IL LAVORO E LA FORMAZIONE

CREARE OPPORTUNITA' NUOVE - C.O.N. A 634.729,87 52.729,19 687.459,07 507.783,90 42.183,35 549.967,25

232615 A&I SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS N.E.T. MILANO OPERA A 681.893,74 4.932,90 686.826,64 545.514,99 3.946,32 549.461,31

232807 LA FUCINA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS BOLLATI E GARANTITI A 177.669,80 0,00 177.669,80 142.135,84 0,00 142.135,84

232989 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA INSIDE OUT M 687.226,51 0,00 687.226,51 549.781,21 0,00 549.781,21

233081 COMUNE DI BERGAMO SENTIERI DI LIBERTA' A 547.875,83 125.949,42 673.825,25 438.300,66 100.759,54 539.060,20

233320 A&I - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS N.E.T. MILANO BOLLATE A 654.152,27 33.141,89 687.294,16 523.321,82 26.513,51 549.835,33

233323 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE -CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI GLI INVISIBILI A 181.427,58 131.048,06 312.475,65 145.142,06 104.838,45 249.980,51

234218 COMUNE DI BERGAMO GIOCO DI SQUADRA M 468.120,94 0,00 468.120,94 438.300,66 100.759,54 539.060,20

234462 A&I SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUSE.T.- EVOLUZIONI TERRITORIALI. PERCORSI DI INCLUSIONE PER MINORI E GIOVANI ADULTI

SOTTOPOSTI A PROVVEDIMENTO M 646.774,10 6.720,00 653.494,10 517.419,28 5.376,00 522.795,28

234501MESTIERI LOMBARDIA - CONSORZIO DICOOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA

N.E.T. MILANO SAN VITTORE A 401.661,26 35.280,00 436.941,26 321.329,01 28.224,00 349.553,01

234553AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO EIL LAVORO SUD MILANO A.S.C.

N.E.T. WORK UEPE A 687.479,62 0,00 687.479,62 549.983,70 0,00 549.983,70

235558 IPPOGRIFO COOPERATIVA SOCIALEFUORILUOGO - PROGETTI DI INSERIMENTO E

REINSERIMENTO A FAVORE DI MINORI ENTRATI IN CONTATTO CON IL CIRCUITO

M 199.954,69 0,00 199.954,69 159.963,75 0,00 159.963,75

235980 COOPERATIVA SOCIALE ALICE DONNE OLTRE LE MURA A 301.697,34 116.149,10 417.846,44 241.357,87 92.919,28 334.277,15

236206 HIKE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ARESPONSABILITA' LIMITATA ONLUS MILONE A 205.093,84 7.392,00 212.485,84 164.075,07 5.913,60 169.988,67

237296 AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DEL LODIGIANO PER I SERVIZI ALLA PERSONA

SIS. AC.T - SISTEMA DI ACCOGLIENZA TERRITORIALE A 261.580,20 42.424,20 304.004,40 209.264,16 33.939,36 243.203,52

238306 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA TALEA A 487.501,81 112.947,90 600.449,71 390.001,45 90.358,32 480.359,77

ELENCO PROGETTI AMMESSI ALLA VALUTAZIONE

ALLEGATO 3

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Bollettino Ufficiale – 169 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

NUM.PROGETTO DENOMINAZIONE ENTE CAPOFILA TITOLO PROGETTO ADULTI/M

INORI

COSTOPROGETTO - AZIONI 1,2,3

COSTOPROGETTO -

AZIONE 4

COSTO TOTALE PROGETTO

CONTRIBUTORICHIESTOAZIONE 1,2,3

CONTRIBUTORICHIESTOAZIONE 4

CONTRIBUTO TOTALE RICHIESTO

238493 ALCE NERO SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALEONLUS IN TRASFORMAZIONE M 111.949,60 0,00 111.949,60 89.559,68 0,00 89.559,68

238670 IL MAGO DI OZ - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS PROGETTO ALFA OMEGA M 437.474,97 0,00 437.474,97 349.979,98 0,00 349.979,98

238765 A.S.C.I. - AZIENDA SOCIALE COMUNI INSIEME MY MAP M 150.906,00 0,00 150.906,00 120.724,80 0,00 120.724,80

240199COOPERATIVA DI BESSIMO, COOPERATIVA SOCIALE A RESPONSABILITA' LIMITATA ONLUS

VALE LA PENA - DALLA RECLUSIONE ALL'INCLUSIONE A 519.271,06           168.228,59           687.499,65 415.416,85 134.582,87 549.999,72

240680 COOPERATIVA SOCIALE COMUNITA' DELGIAMBELLINO N.E.T. HOUSING UEPE A 73.030,66 357.908,87 430.939,53 58.424,53 286.327,10 344.751,63

242632 IL BIVACCO SERVIZI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS POLARISUP M 268.014,54 0,00 268.014,54 214.411,63 0,00 214.411,63

243824 FONDAZIONE CARITAS DI VIGEVANO - ONLUS SESTA OPERA - SOSTEGNO E SOLIDARIETA' DENTRO E FUORI IL CARCERE A 256.734,49 27.399,62 284.134,12 205.387,59 21.919,70 227.307,29

245346 E.S.T.I.A. SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE SOC. COOP. SOCIALE TECNICHE DA INSERIMENTO T.D.I. A 202.822,90 7.000,00 209.822,90 162.258,32 5.600,00 167.858,32

245949 CONSORZIO CONSOLIDA - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE PORTE APERTE 2.0 A 216.919,07 58.644,91 275.563,97 173.535,26 46.915,93 220.451,19

246505

"COOPERATIVA LOTTA CONTRO L'EMARGINAZIONE COOPERATIVA SOCIALE - (O.N.L.U.S.) SOCIETA'COOPERATIVA SOCIALE

CHANGE & CHANGE M 291.573,10 0,00 291.573,10 233.258,48 0,00 233.258,48

247133 COMUNE DI CREMONA RE - START - PERCORSI DI REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO OLTRE LA PENA A 351.824,90 26.156,90 377.981,80 281.459,92 20.925,52 302.385,44

248128 "CONSORZIO COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA ONLUS" ODISSEO M 248.203,96 0,00 248.203,96 198.563,17 0,00 198.563,17

249812 COMUNE DI MONZA SINTESI - SISTEMA INTERNO ESTERNO INTEGRATO A 442.268,61           82.718,50              524.987,11 353.814,89 66.174,80 419.989,69

251203 IRIDE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IMPRESA SOCIALE

OUTSIDERS-PROGETTO PER LA PRESA IN CARICO INTEGRATA DEL MINORE AURORE DI

REATO DELLA PROVINCIA DI CREMONAM 184.891,00 0,00 184.891,00 147.912,80 0,00 147.912,80

TOTALE 12.377.496,32 8.848.383,33 1.218.177,19 10.066.560,52

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 170 – Bollettino Ufficiale

238670IL MAGO DI OZ - SOCIETA'COOPERATIVA

PROGETTO ALFA OMEGA M 25 35 36 96

235980 COOPERATIVASOCIALE ALICE DONNE OLTRE LE MURA A 25 35 31 91

232989 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA INSIDE OUT M 25 35 30 90

242632IL BIVACCO SERVIZI - SOCIETA'COOPERATIVA

POLARISUP M 25 35 30 90

234218 COMUNE DI BERGAMO GIOCO DI SQUADRA M 23 35 31 89

245346E.S.T.I.A. SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE SOC.

TECNICHE DA INSERIMENTO T.D.I. A 25 35 29 89

248128"CONSORZIOCOOPERATIVESOCIALI - SOCIETA'

ODISSEO M 25 33 31 89

240680COOPERATIVASOCIALE COMUNITA' DEL

N.E.T. HOUSING UEPE A 23 35 30 88

237296AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DEL LODIGIANO PER I

SIS. AC.T - SISTEMA DI ACCOGLIENZATERRITORIALE

A 23 35 28 86

245949CONSORZIOCONSOLIDA - SOCIETA'

PORTE APERTE 2.0 A 25 29 31 85

233081 COMUNE DI BERGAMO SENTIERI DI LIBERTA' A 21 28 34 83

234462A&I SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE ONLUS

E.T.- EVOLUZIONI TERRITORIALI. PERCORSI DI INCLUSIONE PER MINORI E

M 21 31 29 81

234553AGENZIA PER LA FORMAZIONE,L'ORIENTAMENTO E IL

N.E.T. WORK UEPE A 23 29 27 79

238306 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA TALEA A 21 33 25 79

238493ALCE NERO SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE

IN TRASFORMAZIONE M 21 29 28 78

238765A.S.C.I. - AZIENDA SOCIALE COMUNI INSIEME

MY MAP M 21 29 27 77

GRADUATORIA DEI PROGETTI SECONDO I CRITERI DI VALUTAZIONE

NUM PROG DENOMINAZIONECAPOFILA PROGETTO ADULTI/MINORI QUALITA'

PARTERNARIATO

EFFICACIAPOTENZIALEINTERVENTI

QUALITA' PROGETTI E ADEGUATEZZA/SOSTENIBILITA' ECONOMICO-FINANZIARIA

PUNTEGGIOTOTALE

PROGETTO

ALLEGATO 4

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Bollettino Ufficiale – 171 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

NUM PROG DENOMINAZIONECAPOFILA PROGETTO ADULTI/MINORI QUALITA'

PARTERNARIATO

EFFICACIAPOTENZIALEINTERVENTI

QUALITA' PROGETTI E ADEGUATEZZA/SOSTENIBILITA' ECONOMICO-FINANZIARIA

PUNTEGGIOTOTALE

PROGETTO

233323CONSORZIO SIRSOLIDARIETA' IN RETE -

GLI INVISIBILI A 23 20 33 76

247133 COMUNE DI CREMONA

RE - START - PERCORSI DI REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO OLTRE LA

A 21 24 31 76

234501MESTIERILOMBARDIA - CONSORZIO DI

N.E.T. MILANO SAN VITTORE A 21 27 27 75

232539APOLF-AGENZIAPROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO IL

CREARE OPPORTUNITA' NUOVE - C.O.N. A 21 26 27 74

240199COOPERATIVA DI BESSIMO,COOPERATIVA

VALE LA PENA - DALLA RECLUSIONE

ALL'INCLUSIONEA 23 33 18 74

235558IPPOGRIFOCOOPERATIVASOCIALE

FUORILUOGO - PROGETTI DI INSERIMENTO E

REINSERIMENTO A FAVORE M 23 26 24 73

236206HIKE SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE A

MILONE A 23 19 31 73

232615A&I SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE ONLUS

N.E.T. MILANO OPERA A 19 24 25 68

232807LA FUCINA COOPERATIVASOCIALE ONLUS

BOLLATI E GARANTITI A 21 18 27 66

251203IRIDE SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE IMPRESA

OUTSIDERS-PROGETTO PER LA PRESA IN CARICO

INTEGRATA DEL MINORE M 21 20 25 66

233320A&I - SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE ONLUS

N.E.T. MILANO BOLLATE A 17 22 25 64

249812 COMUNE DI MONZA SINTESI - SISTEMA INTERNO ESTERNO INTEGRATO A 21 17 26 64

243824FONDAZIONECARITAS DI VIGEVANO - ONLUS

SESTA OPERA - SOSTEGNO E SOLIDARIETA' DENTRO E

FUORI IL CARCEREA 21 17 23 61

246505

COOPERATIVALOTTA CONTRO L'EMARGINAZIONECOOPERATIVASOCIALE - (O.N.L.U.S.) SOCIETA'COOPERATIVA

CHANGE & CHANGE M 17 8 14 39NON FINANZIATO PER

PUNTEGGIO NON RAGGIUNTO

——— • ———

Page 172: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 172 – Bollettino Ufficiale

238670IL MAGO DI OZ - SOCIETA'COOPERATIVA

PROGETTO ALFA OMEGA M 96 349.979,98 0,00 349.979,98 327.416,07 0,00 327.416,07

235980 COOPERATIVASOCIALE ALICE DONNE OLTRE LE MURA A 91 241.357,87 92.919,28 334.277,15 225.797,05 83.155,41 308.952,46

232989 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA INSIDE OUT M 90 549.781,21 0,00 549.781,21 514.335,72 0,00 514.335,72

242632IL BIVACCO SERVIZI - SOCIETA'COOPERATIVA

POLARISUP M 90 214.411,63 0,00 214.411,63 200.588,08 0,00 200.588,08

234218 COMUNE DI BERGAMO GIOCO DI SQUADRA M 89 438.300,66 100.759,54 539.060,20 350.352,20 0,00 350.352,20

245346E.S.T.I.A. SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE SOC.

TECNICHE DA INSERIMENTO T.D.I. A 89 162.258,32 5.600,00 167.858,32 151.797,20 5.011,56 156.808,76

248128"CONSORZIOCOOPERATIVESOCIALI - SOCIETA'

ODISSEO M 89 281.459,92 20.925,52 302.385,44 185.761,41 0,00 185.761,41

240680COOPERATIVASOCIALE COMUNITA' DEL

N.E.T. HOUSING UEPE A 88 58.424,53 286.327,10 344.751,63 54.657,78 256.240,13 310.897,92

237296AZIENDA SPECIALE CONSORTILE DEL LODIGIANO PER I

SIS. AC.T - SISTEMA DI ACCOGLIENZATERRITORIALE

A 86 209.264,16 33.939,36 243.203,52 195.772,48 30.373,05 226.145,53

245949CONSORZIOCONSOLIDA - SOCIETA'

PORTE APERTE 2.0 A 85 173.535,26 46.915,93 220.451,19 162.347,09 41.986,05 204.333,15

233081 COMUNE DI BERGAMO SENTIERI DI LIBERTA' A 83 438.300,66 100.759,54 539.060,20 410.042,54 90.171,83 500.214,37

234462A&I SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE ONLUS

E.T.- EVOLUZIONI TERRITORIALI. PERCORSI DI INCLUSIONE PER MINORI E

M 81 517.419,28 5.376,00 522.795,28 484.060,22 4.811,10 488.871,32

234553AGENZIA PER LA FORMAZIONE,L'ORIENTAMENTO E IL

N.E.T.WORK UEPE A 79 549.983,70 0,00 549.983,70 514.525,15 0,00 514.525,15

238306 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA TALEA A 79 390.001,45 90.358,32 480.359,77 364.857,28 80.863,56 445.720,83

238493ALCE NERO SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE

IN TRASFORMAZIONE M 78 89.559,68 0,00 89.559,68 83.785,59 0,00 83.785,59

CONTRIBUTOAUTORIZZATO

AZIONE 4

TOTALECONTRIBUTOASSEGNATO

PROGETTI FINANZIATI - CONTRIBUTO AUTORIZZATO

NUM PROG DENOMINAZIONECAPOFILA PROGETTO ADULTI/MINORI

PUNTEGGIOTOTALE

PROGETTO

CONTRIBUTOAUTORIZZATOAZIONE 1,2,3

CONTRIBUTORICHIESTO

AZIONE 1,2,3

CONTRIBUTORICHIESTOAZIONE 4

CONTRIBUTOTOTALE

RICHIESTO

ALLEGATO 5

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Bollettino Ufficiale – 173 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

CONTRIBUTOAUTORIZZATO

AZIONE 4

TOTALECONTRIBUTOASSEGNATO

NUM PROG DENOMINAZIONECAPOFILA PROGETTO ADULTI/MINORI

PUNTEGGIOTOTALE

PROGETTO

CONTRIBUTOAUTORIZZATOAZIONE 1,2,3

CONTRIBUTORICHIESTO

AZIONE 1,2,3

CONTRIBUTORICHIESTOAZIONE 4

CONTRIBUTOTOTALE

RICHIESTO

238765A.S.C.I. - AZIENDA SOCIALE COMUNI INSIEME

MY MAP M 77 120.724,80 0,00 120.724,80 112.941,43 0,00 112.941,43

233323CONSORZIO SIRSOLIDARIETA' IN RETE -

GLI INVISIBILI A 76 145.142,06 104.838,45 249.980,51 135.784,46 93.822,13 229.606,59

247133 COMUNE DI CREMONA

RE - START - PERCORSI DI REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO OLTRE LA

A 76 233.258,48 0,00 233.258,48 263.313,64 18.726,69 282.040,32

234501MESTIERILOMBARDIA - CONSORZIO DI

N.E.T. MILANO SAN VITTORE A 75 321.329,01 28.224,00 349.553,01 300.612,29 25.258,25 325.870,54

232539APOLF-AGENZIAPROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO IL

CREARE OPPORTUNITA' NUOVE - C.O.N. A 74 507.783,90 42.183,35 549.967,25 475.046,06 37.750,77 512.796,82

240199COOPERATIVA DI BESSIMO,COOPERATIVA

VALE LA PENA - DALLA RECLUSIONE

ALL'INCLUSIONEA 74 415.416,85 134.582,87 549.999,72 388.634,09 120.441,04 509.075,13

235558IPPOGRIFOCOOPERATIVASOCIALE

FUORILUOGO - PROGETTI DI INSERIMENTO E

REINSERIMENTO A FAVORE M 73 159.963,75 0,00 159.963,75 149.650,57 0,00 149.650,57

236206HIKE SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE A

MILONE A 73 164.075,07 5.913,60 169.988,67 153.496,82 5.292,20 158.789,03

232615A&I SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE ONLUS

N.E.T. MILANO OPERA A 68 545.514,99 3.946,32 549.461,31 510.344,55 3.531,64 513.876,19

232807LA FUCINA COOPERATIVASOCIALE ONLUS

BOLLATI E GARANTITI A 66 142.135,84 0,00 142.135,84 132.972,06 0,00 132.972,06

251203IRIDE SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE IMPRESA

OUTSIDERS-PROGETTO PER LA PRESA IN CARICO

INTEGRATA DEL MINORE M 66 353.814,89 66.174,80 419.989,69 138.376,57 0,00 138.376,57

233320A&I - SOCIETA' COOPERATIVASOCIALE ONLUS

N.E.T. MILANO BOLLATE A 64 523.321,82 26.513,51 549.835,33 489.582,22 23.727,50 513.309,71

249812 COMUNE DI MONZA SINTESI - SISTEMA INTERNO ESTERNO INTEGRATO A 64 198.563,17 0,00 198.563,17 331.003,74 59.221,22 390.224,95

243824FONDAZIONECARITAS DI VIGEVANO - ONLUS

SESTA OPERA - SOSTEGNO E SOLIDARIETA' DENTRO E

FUORI IL CARCEREA 61 205.387,59 21.919,70 227.307,29 192.145,66 19.615,88 211.761,54

147.912,80 1.218.177,19 147.912,80 8.000.000,00 1.000.000,00 9.000.000,00

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 174 – Bollettino Ufficiale

246505

"COOPERATIVA LOTTA CONTRO L'EMARGINAZIONE COOPERATIVA SOCIALE - (O.N.L.U.S.) SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE

CHANGE & CHANGE M 17 8 14 39NON FINANZIATO PER

PUNTEGGIO NON RAGGIUNTO

ELENCO PROGETTI NON FINANZIATI

NUM PROG DENOMINAZIONE CAPOFILA PROGETTO ADULTI/MINORI QUALITA'PARTERNARIATO

EFFICACIAPOTENZIALEINTERVENTI

QUALITA' PROGETTI E ADEGUATEZZA/SOSTENIBILITA' ECONOMICO-FINANZIARIA

PUNTEGGIOTOTALE

PROGETTO

ALLEGATO 6

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 175 –

D.d.s. 28 novembre 2016 - n. 12408Approvazione avviso pubblico relativo a implementazione di interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili

LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SOSTEGNO E PROMOZIONE DELL’INCLUSIONE DELLE PERSONE E RETI FAMILIARI DELLA DIREZIO-

NE REDDITO DI AUTONOMIA E INCLUSIONE SOCIALERichiamati:

• il regolamento  (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l’altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo socia-le Europeo, e recante abrogazione del regolamento  (CE) n.1083/2006 del Consiglio;

• il regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo socia-le europeo e che abroga il regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio;

• la d.g.r. 3017 del 16 gennaio 2015 all’oggetto «Piano di raf-forzamento amministrativo(PRA)relativo ai Programmi ope-rativi regionali FESR e FSE 2014-2020»

• la d.g.r. n.  4390 del 30 novembre 2015 avente ad ogget-to «Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020 – I Ag-giornamento»;

• la d.g.r. 3069 del 23 gennaio 2015 relativa alla presa d’atto dell’approvazione del Programma Operativo Regionale – FSE 2014 /2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final;

• il Programma regionale di Sviluppo (PRS) della X Legislatura di cui alla d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013 ed il Documento di Economia e Finanza regionale 2015 (DEFR) approvato con d.c.r. n. 897 del 24 novembre 2015;

• la d.g.r. n.  20763 del 16 febbraio 2005  «Definizione dei re-quisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per le persone disabili» e d.g.r. n. 20943 del 16 febbraio 2005 «Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone con disabilità»;

• la d.g.r. n. 7433 del 13 giugno 2008 «Definizione dei requisiti minimi per il funzionamento delle unità d’offerta sociale Ser-vizio di formazione all’autonomia per le persone disabili»;

• il d.d.g. n. 3731 del 29 aprile 2016 avente ad oggetto «Ap-provazione della metodologia per la definizione di importi forfettari relativi a interventi sia per l’autonomia e l’inclusio-ne sociale delle persone disabili sia per una migliore quali-tà di vita delle persone anziane in condizione di fragilità, ai sensi dell’art. 67 del reg. (UE) 1303/2013, in sostituzione del d.d.g. 15209 del 25 novembre 2015»;

• la d.g.r. 5060 del 18 aprile 2016 all’oggetto «Reddito di au-tonomia anno 2016: evoluzione del programma e misure innovative»;

Vista la d.g.r. 5672 del 11 ottobre  2016  all’oggetto «Misura reddito di autonomia 2016: Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autono-mia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili» che prevede misure relative sia per la qualità della vita delle per-sone anziane sia per lo sviluppo dell’autonomia delle persone disabili;

Dato atto che l’obiettivo specifico 9.2 e l’Azione 9.2.1 della As-se II del POR FSE 2014-2020 promuovono interventi che, al fine di un completo processo di inclusione attiva delle persone disabili, concorrono alla acquisizione/mantenimento di autonomia per-sonale, alla socializzazione, alla conservazione del livello cultura-le mediante una presa in carico multi professionale;

Rilevato che la suddetta d.g.r. 5672/2016, in particolare all’Al-legato B, declina la caratterizzazione della misura a favore delle persone disabili definendo quali soggetti beneficiari i 97 Ambiti dei Comuni, le caratteristiche dei destinatari finali, gli interven-ti ammissibili, i termini di realizzazione delle operazioni, le spese ammissibili e la tipologia di aiuto finanziario nonché la dotazio-ne complessiva ammontante ad €. 4.478.400,00;

Preso atto che la stessa delibera da mandato alla direzione reddito di autonomia e inclusione sociale di definire i conse-guenti provvedimenti ed avviare le modalità operative;

Rilevato che a seguito sia degli incontri con gli Ambiti dei Comuni sia dagli elementi emersi durante l’attuazione dei pre-cedenti Avvisi di cui ai decreti 10226/2015 e 10227/2015, si è ritenuto necessario apportare alcune specifiche ulteriori alla metodologia per la definizione degli importi forfettari relativi a in-terventi per l’autonomia e l’inclusione sociale ai sensi dell’art. 67 del reg. (UE) 1303/2013 di cui al d.d.g. 3731/2016, come previsto nell’Allegato B del presente atto;

Ritenuto quindi di approvare i seguenti allegati, quali parti integranti e sostanziali del presente provvedimento, che identi-ficano in dettaglio le modalità operative per implementare, in persone disabili giovani ed adulte, le competenze e le abilità fi-nalizzate all’inclusione sociale ed allo sviluppo dell’autonomia personale, mediante percorsi di potenziamento delle capacità funzionali e relazionali:

• Avviso pubblico per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone disabili con limitazione dell’autonomia- Allegato A;

• Modifica alla metodologia per la definizione di importi for-fettari – Allegato B;

• Assegnazione Ambiti/budget previsionale – Allegato C;

• Graduatoria dei destinatari predisposta dagli Ambiti e con-tenuti obbligatori del verbale – Allegato D;

• Comunicazione esito valutazione ai destinatari– Allegato E;

• Atto di adesione – Allegato F;

• Progetto individualizzato PI (UdO maggiore intensità – Alle-gato G1);

• Progetto individualizzato PI (UdO minore intensità – Allegato G2);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a maggiore intensità H1);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a minore intensità H2);

• Questionario per la misurazione dell’indicatore dell’Azione 9.2.1 – Allegato I;

• Calendario previsionale – Allegato L;

• Diario – Allegato M;

• Informativa ex art. 13 d.lgs. 196/2003 e formula di acquisizio-ne del consenso dell’interessato Allegato N;

• Relazione finale individuale – Allegato O;

• Indicazioni Operative per la gestione e rendicontazione – Allegato P;

Considerato che per garantire l’erogazione di interventi finaliz-zati a percorsi di autonomia per giovani e adulti disabili è neces-sario investire risorse pari ad euro 4.478.400,00 a valere sul POR FSE 2014/2020 - Asse 2 «Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà» - Missione 12. Diritti Sociali, Politiche Sociali e Famiglia – Program-ma 02;

Rilevato che le risorse, per un importo complessivo di € 4.478.400,00, sono a valere sui seguenti capitoli che presentano la necessaria disponibilità:

• Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Pubbliche Locali

• capitolo 10914 per € 1.567.440,00 - capitolo 10921 per € 1.097.208,00 - capitolo 10936 per € 470.232 del bilan-cio 2017;

• capitolo 10914 per € 671.760,00 - capitolo 10921 per € 470.232,00 - capitolo 10936 per € 201.528,00 del bilan-cio 2018;

Preso atto del parere dell’Autorità di Gestione POR FSE 2014/2020 di cui alla nota protocollo n. E1.2016.0545146 espres-so in data 21 novembre 2016;

Richiamate la l.r. 20/2008 e le dd.g.r. relative all’Assetto Orga-nizzativo della Giunta Regionale;

Ritenuto di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sul sito www.regione.lombardia.it e sul portale dedicato alla programmazione comunitaria (http://www.ue.regione.lom-bardia.it);

DECRETA1. di approvare i seguenti allegati, quali parti integranti e so-

stanziali del presente provvedimento, che identificano le moda-lità operative per implementare, in persone disabili giovani ed adulte, le competenze e le abilità finalizzate all’inclusione socia-le ed allo sviluppo dell’autonomia personale, mediante percorsi di potenziamento delle capacità funzionali e relazionali:

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 176 – Bollettino Ufficiale

• Avviso pubblico per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone disabili con limitazione dell’autonomia- Allegato A;

• Modifica alla metodologia per la definizione di importi for-fettari – Allegato B;

• Assegnazione Ambiti/budget previsionale – Allegato C;

• Graduatoria dei destinatari predisposta dagli Ambiti e con-tenuti obbligatori del verbale – Allegato D;

• Comunicazione esito valutazione ai destinatari– Allegato E;

• Atto di adesione – Allegato F;

• Progetto individualizzato PI (UdO maggiore intensità – Alle-gato G1);

• Progetto individualizzato PI (UdO minore intensità – Allegato G2);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a maggiore intensità H1);

• Piano educativo individuale PEI (UdO a minore intensità H2);

• Questionario per la misurazione dell’indicatore dell’Azione 9.2.1 – Allegato I;

• Calendario previsionale – Allegato L;

• Diario – Allegato M;

• Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 e formula di acquisizio-ne del consenso dell’interessato Allegato N;

• Relazione finale individuale – Allegato O;

• Indicazioni Operative per la gestione e rendicontazione – Allegato P;

2. di stabilire che le risorse, per un importo complessivo di € 4.478.400,00, sono a valere sui seguenti capitoli che presentano la necessaria disponibilità:

• Trasferimenti correnti ad Amministrazioni Pubbliche Locali

• capitolo 10914 per € 1.567.440,00 - capitolo 10921 per € 1.097.208,00 - capitolo 10936 per € 470.232 del bilan-cio 2017;

• capitolo 10914 per € 671.760,00 - capitolo 10921 per € 470.232,00 - capitolo 10936 per € 201.528,00 del bilan-cio 2018;

3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL, sul sito www.regione.lombardia.it e sul portale dedicato alla pro-grammazione comunitaria (http://www.ue.regione.lombardia.it).

La dirigente Marina Matucci

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014‐2020 OBIETTIVO “INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL’OCCUPAZIONE” 

(Cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo)  

 

 

 

ASSE PRIORITARIO II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’

Azione 9.2.1 – Interventi di presa in carico multiprofessionale, finalizzati all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità attraverso la definizione di progetti personalizzati. Promozione della diffusione e personalizzazione del modello ICF (international classification of functioning, disability and health) su scala territoriale. Interventi di politica attiva specialmente rivolti alle persone con disabilità.

“AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA

FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI”

 

ALLEGATO A

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 178 – Bollettino Ufficiale

INDICE

1. Riferimenti normativi

2. Oggetto dell’intervento

3. Obiettivo generale

4. Obiettivi specifici

5. Dotazione finanziaria

6. Soggetti beneficiari

7. Destinatari degli interventi

8. Aree di intervento

9. Metodologia e durata temporale del processo di presa in carico del giovane e adulto

disabile al fine della concessione dei voucher

10. Ammontare e validità del voucher

11. Durata e tempi dell’Avviso

12. Condizioni di rimborso dell’importo forfettario

13. Modalità di erogazione del contributo pubblico

14. Indicatore di risultato dell’Azione 9.2.1

15. Monitoraggio e verifica

16. Controlli

17. Pubblicizzazione del sostegno del FSE

18. Obblighi del beneficiario e sanzioni

19. Informativa ai sensi degli artt. 7 e 13 del d.lgs. 30 giugno 2003 n.196

20. Disposizioni finali

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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1.RIFERIMENTI NORMATIVI

Richiamati:

gli atti di programmazione strategica regionale quali il Programma regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura di cui alla DCR 78 del 9 luglio 2013 il Documento di Economia e Finanza regionale 2015 (DEFR) approvato con d.c.r. n. 897 del 24.11.2015 dove viene sottolineato che, considerata la fase attuale contraddistinta da una forte e perdurante crisi economica con una progressiva riduzione delle risorse disponibili, affrontare il tema dello sviluppo dei sistemi di promozione, protezione, tutela e inclusione sociale risulta strategico;

la DGR n. 20763 del 16.2.2005 “Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per le persone disabili” e DGR n. 20943 del 16.2.2005 “Definizione dei criteri per l’accreditamento dei servizi sociali per la prima infanzia, dei servizi sociali di accoglienza residenziale per minori e dei servizi sociali per persone con disabilità”;

la DGR n. 7433 del 13.6.2008 “definizione dei requisiti minimi per il funzionamento delle unità d’offerta sociale Servizio di formazione all’autonomia per le persone disabili”.

il Regolamento (UE) n.1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, recante, tra l’altro, disposizioni comuni e disposizioni generali sul Fondo sociale Europeo, e recante abrogazione del Regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio;

il Regolamento (UE) n.1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il Regolamento (CE) n.1081/2006 del Consiglio;

la DGR 3017 del 16.1.2015 all’oggetto “Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020”;

la DGR 4390 del 30.11.2015 avente ad oggetto "Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) relativo ai Programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020 – I Aggiornamento";

la DGR 3069 del 23.01.2015 relativa alla presa d’atto dell’approvazione del Programma Operativo Regionale – FSE 2014 /2020 da parte della Commissione Europea con Decisione di Esecuzione CE del 17 dicembre 2014 C(2014) 10098 final;

il DDG 3731 del 29.04.2016 all’oggetto “Approvazione della metodologia per la definizione di importi forfettari relativi ad interventi sia per l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone disabili sia per una migliore qualità di vita delle persone anziane in condizione di fragilità ai sensi dell’art. 67 del Reg (UE) 1303/2013, in sostituzione del DDG 15209 del 25.11.2015”;

la DGR 5060 del 18.04.2016 all’oggetto “Reddito di autonomia anno 2016: evoluzione del programma e misure innovative”;

la DGR 5672 del 11.10.2016 all’oggetto “Misura reddito di autonomia 2016: Implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”;

2. OGGETTO DELL’INTERVENTO

La rete territoriale delle unità d’offerta e degli interventi a favore delle persone con disabilità è ben articolata e distribuita sul territorio regionale e offre risposte, a seconda dei bisogni delle persone e delle loro famiglie, di tipo sia sociosanitario sia sociale. In questi ultimi quindici anni è stata posta particolare attenzione da parte del programmatore regionale al riordino delle unità d’offerta sociosanitarie deputate all’accoglienza di persone con disabilità gravissima che necessitano di interventi ad alta protezione. Sul versante della rete sociale, sono state definite nuove unità d’offerta per rispondere a persone con disabilità non particolarmente grave, da un punto di vista sanitario e funzionale, ma certamente con necessità di intervento socio-educativo per favorire il mantenimento e/o il potenziamento delle abilità, la socializzazione, il sostegno alla maturazione e al consolidamento dell’identità personale utili anche ad avviare percorsi di inserimento lavorativo. In questo contesto si è rilevata la necessità di promuovere nuovi interventi con il decreto n. 10227/2015 atti a sostenere percorsi di autonomia di persone giovani e adulte con disabilità, anche

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della sfera cognitiva, prodotta sia da patologie invalidanti e/o da esiti di trauma, per supportare e sviluppare abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili anche per il proprio inserimento professionale e lavorativo. Tali interventi sono stati realizzati presso servizi diurni a ciò dedicati (i Centri socio educativi ed i Servizi di formazione all’autonomia) prevedendo anche il raccordo con il servizio di assistenza educativa domiciliare, mediante la presa in carico globale a livello territoriale, la valutazione multidimensionale dei bisogni della persona e la predisposizione del progetto individuale. Con il presente Avviso, si intende proseguire il processo innovativo, già avviato, implementando la capacità della misura proposta di agire in termini di rinnovamento sul sistema dei servizi formali, aprendo anche a nuove realtà del Terzo settore operanti nell’ambito dell’inclusione sociale a favore della disabilità medio grave.

3. OBIETTIVO GENERALE

Implementare, in disabili giovani ed adulti, le competenze e le abilità finalizzate: all’inclusione sociale; allo sviluppo dell’autonomia personale mediante percorsi di potenziamento delle capacità

funzionali e relazionali.

4. OBIETTIVI SPECIFICI

Promuovere azioni per la presa in carico globale della persona attraverso la valutazione multidimensionale, la predisposizione del progetto individuale redatto in maniera condivisa, partecipata e corresponsabile;

potenziare il sostegno ai percorsi di autonomia di persone disabili giovani e adulte per garantire una migliore qualità della vita;

favorire azioni propedeutiche all’inserimento lavorativo (tirocini, ecc.) finalizzate a consolidare l’autonomia della persona e promuoverne l’inclusione sociale;

sviluppare e consolidare una rete di servizi territoriali che sia in grado di rispondere in modo integrato e flessibile ai percorsi personalizzati di empowerment.

5. DOTAZIONE FINANZIARIA  Le risorse pubbliche disponibili per il presente Avviso ammontano a complessivi Euro 4.478.400,00 a valere sulle risorse FSE del POR 2014/2020 Asse II “Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà” - Obiettivo specifico 9.1 “Riduzione della povertà, dell’esclusione sociale e promozione dell’innovazione sociale” - Azione 9.2.1 - Missione 12 – codice programma 02, sui seguenti capitoli:

capitolo 10914 per € 1.567.440,00 - capitolo 10921 per € 1.097.208,00 - capitolo 10936 per € 470.232 del bilancio 2017;

capitolo 10914 per € 671.760,00 - capitolo 10921 per € 470.232,00 - capitolo 10936 per € 201.528,00 del bilancio 2018;

6. SOGGETTI BENEFICIARI

Ente capofila (Comune, Comunità Montana, Consorzio, Azienda speciale) dell’accordo di programma di Ambito/Ambiti ovvero di uno o più Ambiti. Il numero totale di territori coinvolti è relativo a 97Ambiti. L’Ente capofila dell’Ambito/degli Ambiti è l’unico referente nei riguardi di Regione Lombardia e garante di tutte le attività derivanti dalla realizzazione del presente Avviso

7. DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

Giovani e adulti con disabilità a forte rischio di esclusione sociale:

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di età pari o superiore a 16 anni e fino a 64 anni; con un livello di compromissione funzionale che consente un percorso di acquisizione di abilità

sociali e relative all’autonomia nella cura di sé e dell’ambiente di vita, nonché nella vita di relazioni;

con reddito ISEE (ordinario o ristretto) in corso di validità al momento della presentazione della domanda (compreso quello corrente) pari o inferiore a 20.000 euro.

Tali persone devono caratterizzarsi inoltre per la presenza di: livelli di abilità funzionali che consentono interventi socio educativi volti ad implementare le

competenze necessarie alla cura di sé; un livello di competenza per lo svolgimento delle attività della vita quotidiana che consente

interventi socio educativi e socio formativi per sviluppare/implementare/riacquisire: - competenze relazionali e sociali, - competenze da agire all’interno della famiglia o per emanciparsi da essa, - competenze intese come prerequisiti utili per un eventuale inserimento/reinserimento

lavorativo;

Alla luce di quanto specificato, non possono beneficiare del presente Avviso persone con disabilità gravissima (in condizione di dipendenza vitale) e persone con disabilità che determina gravi limitazioni dell’autosufficienza ed autonomia personale nelle attività della vita quotidiana e di relazione.

Non sono inoltre destinatari di questo Avviso giovani e adulti con disabilità che: frequentano in maniera sistematica e continuativa unità d’offerta o servizi a carattere

sociale o socio-sanitario (il centro socio educativo, il servizio di formazione all’autonomia, ecc.);

frequentano corsi di formazione professionale; hanno in corso (all’atto della presentazione della domanda) interventi afferenti all’Avviso di

cui al d.d.g. 10227/2015.

I requisiti devono essere mantenuti per tutto il periodo di svolgimento del percorso

8. AREE DI INTERVENTO

Come previsto dal catalogo delle prestazioni/servizi di cui al d.d.g. 3731/2016 le Aree di intervento di pertinenza del presente Avviso sono: autonomia personale; socializzazione; competenze Sociali; mantenimento del livello culturale; propedeuticità all’inserimento lavorativo; ruolo nella famiglia o emancipazione dalla famiglia.

Per il dettaglio delle prestazioni/servizi si rinvia al citato catalogo.

Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Socio Educativo (CSE) e il Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA). Al fine di favorire la sperimentazione di risposte integrate, flessibili e modulabili costruite sul bisogno individuale della persona, le prestazioni/servizi potranno essere erogati anche da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di servizi in favore delle persone con disabilità: rete di enti accreditati, Enti convenzionati con i Comuni dell’Ambito/degli Ambiti, Organizzazioni del Terzo settore iscritte nei registri nazionali o regionali o ad analoghi elenchi nazionali/regionali accreditabili/convenzionabili, o con i quali i Comuni dell’Ambito hanno avviato un percorso di co-progettazione nell’area dell’inclusione sociale a favore della disabilità.

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– 182 – Bollettino Ufficiale

Resta fermo che tutti gli Enti coinvolti nella realizzazione del percorso multidimensionale sono tenuti a erogare servizi/interventi socio-educativi e/o socio-animativi in coerenza con le tipologie e i profili professionali previsti dal citato catalogo.

Questo Avviso, finalizzato ad implementare l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone disabili, può essere complementare ad altri interventi di natura meramente assistenziale quali, ad esempio: buono sociale e/o voucher sociale per interventi integrativi a sostegno della domiciliarità della

misura B2 del Fondo Nazionale non Autosufficienze (FNA) ; contributi economici per il sostegno della situazione di vulnerabilità (per il pagamento delle

utenze, dell’affitto, buoni pasto o spesa, ecc.); interventi a domicilio di natura tutelare (es. prestazioni assistenziali in sostituzione della persona

disabile) o integrativi alla domiciliarità (lavanderia, pasti, trasporto, ecc.).

In ogni caso le prestazioni/servizi non devono sovrapporsi né sostituirsi a prestazioni rese da altri servizi in favore del medesimo destinatario.

A titolo esemplificativo, le prestazioni domiciliari previste dal citato catalogo delle prestazioni/servizi finanziabili su questo Avviso sono di natura educativa/abilitativa a sostegno del percorso di acquisizione di autonomia e non di natura meramente assistenziale.

9 METODOLOGIA E DURATA TEMPORALE DEL PROCESSO DI PRESA IN CARICO DEL GIOVANE E ADULTO DISABILE AL FINE DELLA CONCESSIONE DEI VOUCHER

A. Raccolta delle domande

A partire dalla pubblicazione dell’Avviso, l’Ente capofila dell’Ambito/degli Ambiti avvia le procedure di pubblicizzazione dell’Avviso e di raccolta delle domande.

L’Ente capofila dell’Ambito/degli Ambiti deve attenersi alle vigenti disposizioni europee in tema di informazione e pubblicità contenute nel Reg. (UE) 1303/2013 – ALLEGATO XII – punto 2.2. “Responsabilità dei beneficiari” e nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione e, successivamente, alle ulteriori indicazioni per la pubblicità e la comunicazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2014-2020 che saranno reperibili sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it

In particolare ai fini della visibilità del sostegno assicurato dal FSE alla realizzazione degli interventi, l’Ente capofila dell’Ambito/degli Ambiti assicura che:

i destinatari siano informati in merito al sostegno del FSE per la realizzazione dei percorsi; qualsiasi documento di natura informativa o di pubblicizzazione dell’intervento usato per il

pubblico oppure per i partecipanti contenga un riferimento specifico al cofinanziamento ricevuto dal POR FSE e riporti i loghi secondo i format grafici resi disponibili da Regione Lombardia

I cittadini in possesso dei requisiti previsti al punto 7 possono presentare domanda di adesione all’iniziativa al Comune/Ambito del territorio di appartenenza fino al 13 gennaio 2017.

B. Valutazione multidimensionale

L’équipe multidimensionale dell’Ambito effettua la valutazione delle persone con disabilità che hanno presentato richiesta per accedere al presente Avviso, tenuto conto del rispetto dei requisiti di ammissibilità definiti al punto 7.

La valutazione multidimensionale, in armonia con la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), esplora le dimensioni delle “Attività personali”, in particolare nelle aree dell’autonomia personale, delle funzioni cognitive e delle abilità socio-relazionali, nonché dei “Fattori contestuali”, ovvero le caratteristiche dell’ambiente fisico e sociale

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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che, secondo la classificazione ICF, con la loro presenza o assenza rappresentano un facilitatore o una barriera. Per quanto riguarda l’autonomia personale, sono identificate le scale validate scientificamente, ADL e IADL, per il calcolo dell’indice di dipendenza nelle attività quotidiane finalizzate alla cura di sé e in quelle strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita. Tale processo valutativo permette di individuare le persone disabili che potranno beneficiare degli interventi previsti dal presente Avviso e declinare quindi la graduatoria.

L’Ente capofila dell’Ambito, in seguito all’individuazione dei destinatari che potranno beneficiare degli interventi, invia a Regione Lombardia la graduatoria entro e non oltre le h.17 del 24 febbraio 2017.

La graduatoria dovrà comprendere tutte le domande valutate idonee dall’Ambito anche qualora in numero superiore ai voucher assegnabili sulla base del budget previsionale (Allegato C), per eventuali scorrimenti della graduatoria a fronte di risorse liberate conseguenti al mancato utilizzo dei voucher.

Tutti i dettagli relativi alla procedura di caricamento da parte degli Ambiti della documentazione da rendere disponibile a Regione Lombardia contestualmente all’invio della graduatoria (Allegato D) attraverso l’utilizzo del sistema informativo SiAge saranno rese disponibili contestualmente all’apertura del sistema informativo per le procedure legate al presente Avviso.

Regione Lombardia verifica la presenza e la regolarità di tale documentazione. Nel caso in cui venga rilevata l’incompletezza della stessa, sarà richiesta la necessaria integrazione, cui seguirà una successiva verifica e la conseguente validazione della graduatoria

C. Predisposizione del Progetto Individuale (PI) Una volta validata la graduatoria per l’assegnazione dei voucher da parte di Regione Lombardia, l’Ente capofila dell’Ambito:

comunica l’esito della valutazione ai destinatari che hanno presentato domanda, tramite il format (Allegato E);

individua un “responsabile del caso” le cui funzioni sono indicate al seguente punto D predispone il Progetto Individuale (PI) insieme ai destinatari assegnatari del voucher che

accedono al percorso ed alle loro famiglie con la declinazione degli Interventi e delle prestazioni previsti afferenti al catalogo (Allegato G1 o G2)

somministra alle persone disabili il questionario di misurazione dell’indicatore di risultato del POR FSE dell’Azione 9.2.1 “Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento” (Allegato I).

avendo condiviso i contenuti del PI, accompagna i destinatari nella identificazione e scelta del servizio presso il quale utilizzare il voucher (Cfr. punto 8)

D. Attività di case Management

Le funzioni di case management sono proprie dell’Ambito territoriale e vengono valorizzate all’interno dell’intervento multidimensionale secondo le modalità descritte al paragrafo 12. Il responsabile del caso” (case manager) garantirà le seguenti funzioni:

informazione, orientamento e accompagnamento della famiglia e della persona con disabilità,

accompagnamento alla realizzazione del PI/PEI consulenza alla famiglia e sostegno alle relazioni familiari raccordo e coordinamento dei diversi attori del sistema dei servizi per la buona riuscita

degli interventi prefigurati nel Progetto Individuale (es. Comune/Ambito territoriale, Enti gestori dei servizi coinvolti nel PI, ecc);

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monitoraggio e verifica del percorso e degli esiti nei riguardi delle persone disabili e delle loro famiglie

Il case manager provvede: alla verifica formale dei calendari e diari da trasmettere a Regione Lombardia; alla somministrazione, a conclusione delle attività, del questionario di misurazione

dell’indicatore di risultato dell’Azione 9.2.1 “Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento” (Allegato I);

ad una verifica complessiva di quanto realizzato mediante la redazione della relazione finale individuale (Allegato O) avente ad oggetto: gli esiti prodotti sulle singole persone disabili e sulle loro famiglie, in termini di sviluppo di abilità e consapevolezza in un percorso che mira a garantire inclusione sociale.

E. Definizione del Piano Educativo Individuale (PEI) ed erogazione dei servizi

L’Ente scelto dal destinatario dell’intervento e dalla sua famiglia, dopo un periodo di osservazione definisce il PEI (Allegati H1 o H2), quale declinazione operativa del PI, entro il 13 aprile 2017.

A partire dal 14 aprile 2017 le persone disabili seguono il percorso condiviso usufruendo dei servizi identificati nel PI/PEI in modo flessibile e secondo le proprie necessità ed esigenze. Il case manager supporta la persona nel suo percorso e monitora i progressi effettuati e/o le criticità emerse e valuta, insieme alla persona (coinvolgendo anche l’equipe, se opportuno) quali correttivi apportare al percorso stesso.

Qualora si verifichino impedimenti che determinino un’interruzione temporanea, il PI/PEI può essere sospeso per un massimo di 90 giorni, anche non consecutivi e poi riattivato. Tale sospensione del PI/PEI, nonché la conseguente riattivazione, deve essere tempestivamente comunicata a Regione Lombardia per la formale autorizzazione della proroga dei termini. In ogni caso per il rimborso dell’importo forfettario devono essere rispettate le condizioni di rimborso di cui al punto 12.

Qualora l’impedimento comporti l’impossibilità di riconoscere l’importo forfettario, l’Ambito è tenuto a darne tempestiva comunicazione a Regione Lombardia, che, ove possibile, potrà procedere allo scorrimento delle graduatorie.

10. AMMONTARE E VALIDITA’ DEL VOUCHER Il voucher è destinato a sostenere i Progetti Individuali per un ammontare complessivo, di € 4.800,00 per 12 mesi. E’ finalizzato a definire e sostenere percorsi di autonomia della persona disabile, in rapporto al nucleo familiare, e di inclusione in contesti sociali e nella vita di relazione, anche finalizzati a percorsi di inclusione attiva. Nel caso di interruzione del percorso, come indicato al paragrafo 9, la durata di validità del voucher può estendersi fino ad un massimo di 15 mesi.

11. DURATA E TEMPI DELL’AVVISO

A partire dalla pubblicazione dell’Avviso, l’Ente capofila dell’Ambito/degli Ambiti avvia le procedure di pubblicizzazione dell’Avviso e di raccolta delle domande fino al 13 gennaio 2017 (cfr. punto 9 A).

L’Ente capofila dell’Ambito/degli Ambiti, effettua la valutazione e definisce la graduatoria delle domande pervenute e la trasmette (cfr. punto 9 B), unitamente al verbale, con l’evidenziazione dei criteri applicati ai fini della validazione regionale (Allegato D) entro le h.17 del 24 febbraio 2017.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 185 –

La trasmissione avviene attraverso il sistema informativo “Sistema Agevolazioni - SiAge”, all’indirizzo https://www.siage.regione.lombardia.it/ (per informazioni [email protected] oppure n. 800131151).

A seguito della validazione della graduatoria da parte di Regione Lombardia potranno essere avviate le attività fruibili con il voucher (definizione del PI, osservazione, definizione del PEI e fruizione del servizio/unità d’offerta) che dovranno concludersi entro 12 mesi e comunque non oltre il 15 giugno 2018 in caso di interruzione temporanea (cfr. punto 9E).

Dal 16 giugno 2018 iniziano le procedure per la chiusura dell’Avviso, mediante la rendicontazione finale e la valutazione degli esiti, che avverrà entro il 30 luglio 2018.

12. CONDIZIONI DI RIMBORSO DELL’IMPORTO FORFETTARIO

Ogni Ambito avrà a disposizione un “budget” previsionale definito attraverso l’utilizzo di dati riguardanti le fasce di popolazione di riferimento dell’Avviso presenti in ogni territorio considerato, che rappresenta l’importo massimo disponibile per l’attivazione dei voucher. Tale importo costituisce assegnazione formale di risorse e potrà essere rideterminato in base al numero di destinatari assegnatari di voucher di cui alla graduatoria validata da Regione Lombardia. Il budget potenzialmente erogabile corrisponderà, in ogni caso, alla somma dei voucher assegnati ai destinatari che hanno sottoscritto un Progetto Individuale.

Per l’accesso all’intervento multidimensionale viene assegnato ai destinatari un voucher nominativo di 4.800 euro.

L’importo di 4.800 euro è un contributo forfettario onnicomprensivo a copertura delle azioni correlate alla presa in carico e all’accompagnamento e di tutte le prestazioni/servizi direttamente erogati ai destinatari in coerenza al catalogo approvato con d.d.g. 3731del 29.04.2016 e successive modifiche.

I destinatari dell’Avviso potranno accedere ad un percorso multidimensionale declinabile, in base alla maggiore o minore intensità di intervento che prevede, oltre a prestazioni/servizi trasversali, l’erogazione di almeno una delle linee di prodotto (prestazioni/servizi) e delle conseguenti tipologie di intervento individuate in coerenza con le aree di intervento indicate dal PI/PEI.

I servizi a maggiore intensità potranno essere erogati da UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Socio Educativo o da atri Enti con cui siano già stati instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi in favore delle persone disabili (cfr. punto 8). I servizi a minore intensità potranno essere erogati da UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Servizio Formazione all’Autonomia o da altri enti con cui siano già stati instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi in favore delle persone disabili (cfr. punto 8).

Il rimborso del contributo pubblico è legato alla realizzazione degli output previsti dal percorso multidimensionale riportati nelle tabelle che seguono:  Tabella 1. Percorsi di autonomia che prevedono servizi/interventi socio-educativi e socio-animativi a maggiore intensità

SERVIZI/INTERVENTI OUTPUT IMPORTO FORFETTARIO Valutazione multidimensionale Definizione del PI € 480

Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del PEI € 480

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Osservazione e redazione del PEI. Realizzazione del PI/PEI l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo

€ 3.840

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– 186 – Bollettino Ufficiale

dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

VALORE DEL VOUCHER € 4.800 Tabella 2. Percorsi di autonomia che prevedono servizi/interventi socio-educativi e socio-animativi a minore intensità  

SERVIZI/INTERVENTI OUTPUT IMPORTO FORFETTARIO Valutazione multidimensionale Definizione del PI € 284

Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del PEI € 284

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Osservazione e redazione del PEI. Realizzazione del PI/PEI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

€ 4.232

VALORE DEL VOUCHER € 4.800

 Il contributo di 4.800 euro è riconosciuto se i destinatari usufruiscono di tutti i servizi previsti dai percorsi secondo la seguente articolazione:

l’importo forfettario legato alla realizzazione della valutazione multidimensionale è rimborsato all’Ambito a seguito della definizione del PI (output), anche qualora l’intervento multidimensionale non venisse poi completato;

l’importo forfettario legato alle attività di case management è rimborsato all’Ambito a fronte della realizzazione del PI/PEI, ossia dello svolgimento del percorso multidimensionale (output);

l’importo forfettario legato all’osservazione e redazione del PEI e all’erogazione dei servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi è riconosciuto a fronte dell’effettiva realizzazione del PI/PEI, ossia dello svolgimento del percorso multidimensionale (output).   

Il PI/PEI si considera realizzato qualora: attraverso il percorso siano stati conseguiti gli obiettivi di autonomia previsti; siano stati erogati servizi/prestazioni indicati nel PI/PEI e sia documentato almeno il 70% del

numero di accessi stimato su base annua (cfr. d.d.g. n. 3731 del 29/04/2016 e successive modifiche). Il numero minimo di accessi è pertanto pari a: - 70 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di

servizi a maggiore intensità; - 118 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di

servizi a minore intensità.

In sede di rendicontazione gli Enti Capofila dell’Ambito/degli Ambiti dovranno fornire le informazioni utili a verificare la sussistenza delle condizioni sovra esposte.

Le procedure e i documenti che comprovano l’effettiva realizzazione degli output, a cui è legato il riconoscimento dell’importo forfettario sono specificati in dettaglio nelle “Indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali” (Allegato P).

Si rinvia in particolare a tali indicazioni per quanto riguarda: gli adempimenti procedurali richiesti ai soggetti coinvolti nell’attuazione degli interventi

multidimensionali; la documentazione (secondo i format indicati) da rendere disponibile e conservare per

dimostrare l’effettiva realizzazione degli output e il conseguimento dei risultati e consentire le verifiche da parte degli organismi competenti.

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13. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PUBBLICO

Il contributo sarà erogato da Regione Lombardia agli Enti capofila degli Ambiti secondo le seguenti modalità:

una quota, a titolo di anticipazione, pari al 40% del valore dei voucher assegnati ai destinatari per i quali è stato definito e trasmesso a Regione Lombardia il Progetto Individuale. Unitamente alla richiesta dovranno essere allegati: l’atto di adesione sottoscritto; la copia dei PI e dei questionari di misurazione dell’indicatore di risultato debitamente compilati;

una quota a saldo, calcolata in base al valore dei voucher per i percorsi realizzati, al netto dell’anticipazione, previa presentazione di regolare documentazione a comprova della effettiva realizzazione degli output, secondo le modalità precisate nelle indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali (Allegato P).

Regione Lombardia provvederà ai pagamenti entro 60 giorni dalla presentazione delle richieste di liquidazione trasmesse dall’Ente Capofila attraverso SiAGE.

14. INDICATORE DI RISULTATO DELL’AZIONE 9.2.1 "Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento".

Il capofila dell’Ambito/Ambiti, durante la stesura e condivisione del PI, somministra ai destinatari il questionario (Allegato I) per la misurazione dell’indicatore definito nel POR FSE. Successivamente in allegato alla rendicontazione finale, l’Ambito invia alla Regione la sintesi degli esiti della seconda somministrazione del questionario.

15. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

I Capofila dell’Ambito/Ambiti sono tenuti a provvedere all’aggiornamento periodico delle informazioni sullo stato di avanzamento dei percorsi multidimensionali nel rispetto di modalità e tempi definiti nelle indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali.

Nell’ambito della valutazione degli esiti e dell’impatto che gli interventi finanziati dall’Avviso produrranno sul territorio regionale, il beneficiario si impegna a dare disponibilità a fornire le informazioni richieste e/o a partecipare a iniziative di valutazione realizzate da Regione Lombardia o da altri soggetti da essa incaricati allo scopo di raccogliere e analizzare i dati a scopo conoscitivo e scientifico.

16. CONTROLLI

L’erogazione del contributo è subordinata alle verifiche condotte da Regione Lombardia.

Oltre alle verifiche amministrative su tutte le richieste di liquidazione è facoltà di Regione effettuare visite e controlli, anche senza preavviso, in loco, nelle sedi in cui si svolgono le attività al fine di verificare che gli interventi finanziati siano realizzati coerentemente alle finalità di cui alla DGR 5672/2016 e nel rispetto delle disposizioni del presente Avviso e nelle indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali.

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– 188 – Bollettino Ufficiale

Ove opportuno Regione Lombardia si riserva la facoltà di richiedere ai beneficiari i chiarimenti e le integrazioni che si rendessero necessari; i soggetti beneficiari sono tenuti a rispondere nei termini e nei modi di volta in volta indicati dagli uffici regionali competenti. È altresì facoltà degli Organi di controllo europei, nazionali e regionali effettuare verifiche e visite, anche senza preavviso, in ogni fase dell’attività, al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni finanziate. Qualora gli Organismi preposti rilevassero gravi irregolarità, Regione Lombardia si riserva di decidere in merito alla revoca del finanziamento.

Al fine di permettere lo svolgimento dei controlli da parte di Regione Lombardia e/o di altri organismi competenti, i beneficiari devono pertanto conservare tutta la documentazione relativa alla realizzazione degli interventi, nel rispetto delle disposizioni dell’art. 140 del Regolamento (UE) n.1303/2013 e secondo quanto definito nelle indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali.

17. PUBBLICIZZAZIONE DEL SOSTEGNO DEL FSE

I beneficiari devono attenersi alle vigenti disposizioni europee in tema di informazione e pubblicità contenute nel Reg. (UE) n.1303/2013 – ALLEGATO XII – punto 2.2. Responsabilità dei beneficiari e nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione e, successivamente alle ulteriori indicazioni per la pubblicità e la comunicazione degli interventi finanziati dal POR FSE 2014-2020 che saranno reperibili sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it

In particolare i beneficiari assicurano che: i partecipanti siano stati informati in merito al sostegno del FSE per la realizzazione dei

percorsi; qualsiasi documento, relativo all'attuazione di un'operazione usato per il pubblico oppure

per i partecipanti, compresi certificati di frequenza o altro, contenga una dichiarazione da cui risulti che il programma operativo è stato finanziato dal FSE.

Con l'accettazione del contributo il beneficiario acconsente alla pubblicazione sul sito di Regione Lombardia http://www.ue.regione.lombardia.it e sul sito nazionale http://www.opencoesione.gov.it dei dati da includere nell’elenco delle operazioni finanziate pubblicato ai sensi dell’art. 115, paragrafo 2 del Reg. (UE) n.1303/2013.

18.OBBLIGHI DEL BENEFICIARIO E SANZIONI

In caso di inosservanza ed inadempienza delle disposizioni, delle prescrizioni e di tutti gli obblighi, inclusi quelli di informazione e comunicazione, e dei divieti previsti dal presente avviso pubblico, Regione Lombardia si riserva di non liquidare il contributo pubblico oppure, se le somme sono già state erogate, di adottare azioni di recupero/compensazione delle somme indebitamente percepite dal beneficiario. A tal fine l’Ente Capofila dell’Ambito/Ambiti regola con gli eventuali Enti che erogano i servizi gli aspetti inerenti il presente avviso, incluso l’obbligo per tali Enti di acconsentire allo svolgimento delle verifiche da parte degli organismi competenti.

19. INFORMATIVA AI SENSI DEGLI ART.7 E 13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N.196

Ai sensi del D.Lgs. n.196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali" e successive modifiche, i dati acquisiti in esecuzione del presente atto vengono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti. Il titolare del trattamento di tali dati è la Giunta Regionale nella persona del legale rappresentante.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 189 –

Il responsabile del trattamento è il Direttore Generale della Direzione Generale Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale. Il trattamento dei dati sarà effettuato con modalità informatizzata. Responsabili del trattamento sono i Comuni per lo svolgimento dell’attività istruttoria. Regione Lombardia in qualità di titolare del trattamento per la validazione finale del percorso tratterà i dati in forma aggregata nel rispetto della normativa. Il conferimento dei dati è obbligatorio e l'eventuale rifiuto di fornire tali dati comporta l’esclusione dal i benefici dell’Avviso. E’ compito del Capofila dell’Ambito/Ambiti far compilare e sottoscrivere ai soggetti interessati (genitore/persona che ne ha la tutela in caso di minorenne) il seguente documento: Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 e formula di acquisizione del consenso dell'interessato (Allegato N).

20. DISPOSIZIONI FINALI

Per quanto non previsto nel presente documento e nelle indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali, si fa riferimento alle norme europee, nazionali e regionali vigenti nonché alle indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali.

Regione Lombardia si riserva, ove necessario, di impartire ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a seguito dell’emanazione di normative europee e/o statali e/o regionali.

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– 190 – Bollettino Ufficiale

    

   

P.O.R. F.S.E 2014‐2020 ASSE PRIORITARIO II ‐ INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’ 

 Avviso pubblico per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia  Avviso pubblico relativo ad interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata 

all’inclusione delle persone disabili    

        

MODIFICHE ALLA METODOLOGIA PER LA DEFINIZIONE DI IMPORTI FORFETTARI NEL QUADRO DELLE OPZIONI SEMPLIFICATE IN MATERIA DI COSTI DI CUI ALL’ART.67

DEL REG.(UE) 13013/2013 ADOTTATA CON DDG 3731 DEL 29.04.2016

ALLEGATO B

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 191 –

La metodologia per la definizione di importi forfettari nel quadro delle opzioni semplificate in materia di costi di cui all’art.67 del Reg.(UE) 13013/2013 adottata con DDG 3731 del 29.04.2016, sebbene contenga riferimenti agli Avvisi approvati con Decreto 10227 del 25 11 2015 e 10226 del 25 11 2015, si applica anche agli Avvisi adottati con il presente provvedimento, fatta eccezione per i paragrafi 4 e 5 di seguito modificati.   Il paragrafo 4 “criteri e condizioni per la determinazione e riconoscimento del contributo pubblico” della Metodologia adottata con DDG n.3731 del 29.04.2016 viene sostituito dal seguente testo1:

4. Criteri e condizioni per la determinazione e riconoscimento del contributo pubblico

L’importo forfettario di 4.800 euro viene riconosciuto per la realizzazione di un intervento multidimensionale che si sostanzia nella presa in carico e nella fruizione attraverso l’accesso alle UdO di un mix di prestazioni erogate da personale socio educativo e variamente articolato dal punto di vista quali-quantitativo, in coerenza con il percorso definito nel Progetto Individuale (PI)2 e, nel caso degli utenti disabili, del Piano Educativo Individuale (PEI)3.

L’importo forfettario di 4.800 euro è onnicomprensivo e include, oltre a tutte le prestazioni/servizi direttamente rivolti all’utenza, anche tutte le azioni correlate alla gestione della casistica e dell’intervento multidimensionale.

L’intervento multidimensionale, che ha una durata di 12 mesi, si caratterizza: per un set comune di servizi con finalità trasversale; per un set di servizi con finalità specificamente legate agli obiettivi di miglioramento della qualità della

vita delle famiglie e delle persone a anziane con limitazione dell’autonomia e allo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili.

     Figura 1 - Struttura degli interventi multidimensionali

                                                            1 Le modifiche al testo sono evidenziate in grassetto. 2  Il progetto individuale (PI) è il documento con cui, sulla base della valutazione multidimensionale, vengono definiti gli obiettivi e individuati i servizi e le prestazioni in cui si sostanzia l’intervento in favore delle persone anziane e delle persone disabili.  3 Il piano educativo individuale è definito dall’Ente erogatore dei servizi socio-educativi e/o socio-animativi quale declinazione operativa del progetto individuale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili.

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– 192 – Bollettino Ufficiale

4.1. Condizioni di determinazione del contributo pubblico per l’avviso relativo a interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili

Il riconoscimento del contributo pubblico è legato alla realizzazione degli output previsti nell’ambito del percorso multidimensionale come di seguito esposto.

Nelle tabelle seguenti vengono individuati gli output che caratterizzano l’effettiva realizzazione del percorso di presa in carico e a fronte dei quali viene riconosciuto l’importo forfettario predeterminato.

Percorsi di autonomia realizzati presso i Centri Socio educativi Servizi/interventi (UdO CSE) Output Importo forfettario

Valutazione multidimensionale Definizione del PI € 480

Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del PEI € 480

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Osservazione e redazione del PEI. Realizzazione del PI/PEI attraverso l’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

€ 3.840

Totale costi ammissibili € 4.800

Percorsi di autonomia realizzati presso i Servizi di Formazione all’autonomia Servizi interventi (UdO SFA) Output Importo forfettario

Valutazione multidimensionale Definizione del PI € 284

Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione PEI € 284

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Osservazione e redazione del PEI.Realizzazione del PI/PEI attraverso l’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

€ 4.232

Totale costi ammissibili € 4.800

I destinatari dell’avviso “persone disabili” potranno avere accesso ad un intervento multidimensionale declinabile, in base alla maggiore (accesso prestazioni/servizi UdO CSE) o minore intensità di intervento (accesso prestazioni/servizi UdO SFA)4, che prevede, oltre all’erogazione di prestazioni/servizi trasversali, l’erogazione di almeno una delle linee di prodotto (prestazioni/servizi) e delle conseguenti tipologie di intervento connesse ad una o più aree di intervento previste dal PI/PEI ed elencate, a titolo esemplificativo, nel catalogo allegato al d.d.g. 3731/2016.

4.2. Condizioni di determinazione del contributo pubblico per l’avviso per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

                                                            4 Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Socio Educativo (CSE) e il Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA). Al fine di favorire la sperimentazione di risposte integrate, flessibili e modulabili costruite sul bisogno individuale della persona, le prestazioni/servizi potranno essere erogati anche da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di servizi in favore delle persone con disabilità: rete di enti accreditati, Enti convenzionati con i Comunidell’Ambito/degli Ambiti, Organizzazioni del Terzo settore iscritte nei registri nazionali o regionali o ad analoghi elenchi nazionali/regionali accreditabili/convenzionabili, o con i quali i Comuni dell’Ambito hanno avviato un percorso di co-progettazione nell’area dell’inclusione sociale a favore della disabilità. 

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 193 –

Il riconoscimento del contributo pubblico è legato alla realizzazione degli output previsti nell’ambito del percorso multidimensionale come di seguito esposto.

Nelle tabelle seguenti vengono individuati gli output che caratterizzano l’effettiva realizzazione del percorso multidimensionale e a fronte dei quali viene riconosciuto l’importo forfettario predeterminato.

Interventi per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e delle famiglie realizzati presso i Centri Diurni Integrati

Servizi interventi (UdO CDI) Output Importo forfettario Valutazione multidimensionale Definizione del PI € 480 Case management Accompagnamento all’attuazione del PI € 480 Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Realizzazione del PI attraverso l’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

€ 3.840

Totale costo € 4.800

Interventi per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e delle famiglie realizzati presso i Centri Diurni

Servizi interventi (UdO CD) Output Importo forfettario Valutazione multidimensionale Definizione del PI € 284 Case management Accompagnamento all’attuazione del PI € 284 Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

Realizzazione del PI attraverso l’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

€ 4.232

Totale costo € 4.800

I destinatari dell’avviso “persone anziane” potranno avere accesso ad un intervento multidimensionale declinabile, in base alla maggiore (accesso prestazioni/servizi Udo CDI) o minore intensità di intervento (accesso prestazioni/servizi Udo CD)5, che prevede, oltre all’erogazione di prestazioni/servizi trasversali, l’erogazione di almeno una delle linee di prodotto (prestazioni/servizi) e delle conseguenti tipologie di intervento connesse ad una o più aree di intervento previste dal PI ed elencate, a titolo esemplificativo, nel catalogo allegato al d.d.g. 3731/2016.

                                                            5 Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Diurno Integrato (CDI) e il Centro Diurno (CD). Al fine di favorire la sperimentazione dirisposte integrate, flessibili e modulabili costruite sul bisogno individuale della persona, le prestazioni/servizi potranno essere erogati anche da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di serviziin favore delle persone anziane: rete di enti accreditati, Enti convenzionati con i Comuni dell’Ambito/degli Ambiti, Organizzazioni del Terzo settore iscritte nei registri nazionali o regionali o ad analoghi elenchi nazionali/regionali accreditabili/convenzionabili, o con i quali i Comuni dell’Ambito hanno avviato un percorso di co-progettazione nell’area degli interventi in favore delle persone anziane. 

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– 194 – Bollettino Ufficiale

4.3. Riconoscimento del contributo

Il contributo potrà essere riconosciuto nella misura massima di 4.800 euro se i destinatari degli Avvisi usufruiranno di tutti i servizi trasversali e specifici previsti dai percorsi , secondo la seguente articolazione: l’importo forfettario legato alla realizzazione della valutazione multidimensionale è rimborsato all’Ambito a seguito

della definizione del PI (output), anche qualora l’intervento multidimensionale non venisse poi completato; l’importo forfettario legato alle attività di case management è rimborsato all’Ambito a fronte del buon esito

dell’intervento multidimensionale (output); l’importo forfettario legato all’erogazione dei servizi/prestazioni specifiche è riconosciuto a fronte dell’effettiva

realizzazione del percorso multidimensionale (output).

Il PI/PEI si considera realizzato qualora: attraverso il percorso siano stati conseguiti gli obiettivi di autonomia previsti; siano stati erogati servizi/prestazioni indicati nel PI/PEI e sia documentato almeno il 70% del numero di accessi6

stimato su base annua (cfr. paragrafo 3.4). Il numero minimo di accessi dovrà essere pertanto pari a: - 70 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di servizi a maggiore

intensità; - 118 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di servizi a minore

intensità.

Qualora si verifichino impedimenti che determinino un’interruzione temporanea, il PI/PEI può essere sospeso per un massimo di 90 giorni, anche non consecutivi e poi riattivato. Tale sospensione del PI/PEI, nonché la conseguente riattivazione, deve essere tempestivamente comunicata a Regione Lombardia per la formale autorizzazione della proroga dei termini. In ogni caso per il rimborso dell’importo forfettario devono essere rispettate le condizioni di rimborso indicate sopra.

Il paragrafo 5 “Giustificazione dei costi” della Metodologia adottata con DDG n.3731 del 29.04.2016 il testo viene modificato come di seguito indicato7:

5. Giustificazione dei costi

Nei successivi paragrafi vengono esplicitati i documenti che attestano l’effettiva realizzazione degli output cui è legato il rimborso dei costi ammissibili.

5.1. Avviso relativo ad interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili

La presente Azione, come descritto nel paragrafo 4, prevede tre fasi di sviluppo sinergiche8 – (1) valutazione multidimensionale, (2) case management, (3) osservazione e stesura del PEI e fruizione offerta servizi socio educativi e/o socio animativi - che hanno richiesto l’introduzione di specifici criteri di valutazione per il riconoscimento degli importi forfettari.

                                                            6 L’intervento multidimensionale si sostanzia nell’accesso dell’utente (persona disabile o persona anziana e/o loro familiari) nella sede di attività o nella presenza di una o più figure professionali nel contesto familiare o di vita della persona disabile o della persona anziana. Si assume che l’accesso corrisponde alla fruizione di servizi nell’arco di una giornata . Per la fase di definizione del PI e per le attività di case management l’accesso fa riferimento a tutte le attività riferibili alla valutazione multidimensionale e alle attività di monitoraggio e accompagnamento dell’intervento che possono anche prescindere dalla presenza dell’utente. Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari degli Avvisi avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO a ciò dedicate o erogati da altri Enti con cui siano già instaurati rapporti di collaborazione(cfr. nota 6). 7 Le modifiche sono evidenziate in grassetto. 8 Cfr. figura 1

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 195 –

In tale ottica, l’output della prima fase, concernente la valutazione multidimensionale, è la definizione del Progetto Individuale (PI). I documenti giustificativi sono rappresentati pertanto dallo stesso PI, dal diario e dal questionario per la rilevazione degli esiti.

L’output della seconda fase, che prevede una serie di attività (informazione, orientamento, raccordo degli attori) trasversali all’intervento multidimensionale, è costituito dal buon esito dell’intervento multidimensionale, ossia dall’effettiva fruizione dei servizi attraverso cui è stata assicurata la realizzazione del PI/PEI. I documenti giustificativi a supporto sono:

il diario relativo alle attività di case management la relazione individuale finale, attraverso cui è possibile verificare i benefici prodotti sulle singole

persone disabili e sulle loro famiglie il questionario somministrato per la rilevazione degli esiti dell’intervento

Nella terza fase, l’importo forfettario per la fruizione dell’offerta di servizi socio educativi e/o socio animativi è riconosciuto all’ente erogatore dei servizi a fronte della realizzazione del PI/PEI, cioè dell’’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti per lo sviluppo dell’autonomia della persona disabile in cui si sostanzia l’intervento. A comprova dell’effettiva realizzazione dell’output dovrà essere fornita la documentazione in grado di attestare gli elementi quanti/qualitativi inerenti la realizzazione dell’intervento multidimensionale realizzato. Nello specifico:

il PEI il diario che attesta gli aspetti quantitativi, da esso risultano infatti i servizi erogati attraverso gli accessi

alle UdO, e qualitativi, attraverso le annotazioni che descrivono l’andamento e gli esiti dell’intervento multidimensionale;

i calendari previsionali trimestrali la relazione individuale finale (a cura del case manager);

La tabella sintetizza i documenti comprovanti l’effettiva realizzazione degli output a cui è legato il riconoscimento degli importi forfettari prestabiliti.

Servizi/ interventi (UdO CSE - UdO SFA) OutputDocumenti comprovanti

la realizzazione degli output

Valutazione multidimensionale - Definizione del PI - PI- Diario- Questionario di misurazione dell’indicatore di risultato

Case management - Accompagnamento nella definizione e attuazione del PEI

- Diario- Relazione individuale finale - Questionario per la rilevazione degli esiti

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

- Osservazione e Definizione del PEI quale declinazione del PI

- Realizzazione del PI/PEI attraverso l’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

- PEI- Diario- Calendari previsionali trimestrali - Relazione individuale finale (a cura del Case Manager)

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– 196 – Bollettino Ufficiale

5.2. Avviso relativo all’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

La presente Azione, come descritto nel paragrafo 4, prevede tre fasi di sviluppo sinergiche – (1) valutazione multidimensionale, (2) case management, (3) fruizione offerta servizi socio educativi e/o socio animativi - che hanno richiesto l’introduzione di specifici criteri di valutazione per il riconoscimento degli importi forfettari.

In tale ottica, l’output della prima fase, concernente la valutazione multidimensionale, è la definizione del Progetto Individuale (PI). I documenti giustificativi sono rappresentati pertanto dallo stesso PI, dal diario e dal questionario per la rilevazione degli esiti.

L’output della seconda fase, che prevede una serie di attività (informazione, orientamento, raccordo degli attori) trasversali all’intervento multidimensionale, è costituito dal buon esito del percorso, ossia dall’effettiva fruizione dei servizi attraverso cui è stata assicurata la realizzazione del PI. I documenti giustificativi a supporto sono:

il diario relativo alle attività di case management la relazione individuale finale, attraverso cui è possibile verificare i benefici prodotti sulle singole

persone anziane e sulle loro famiglie e la capacità della rete dei servizi di modulare l’offerta secondo le esigenze espresse dalle persone anziane che vi accedono

il questionario somministrato per la rilevazione degli esiti dell’intervento.

Nella terza fase, l’importo forfettario per la fruizione dell’offerta di servizi socio educativi e/o socio animativi è riconosciuto all’ente erogatore dei servizi a fronte della realizzazione del PI, cioè dell’’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e delle loro famiglie in cui si sostanzia l’intervento multidimensionale. A comprova dell’effettiva realizzazione dell’output dovrà essere fornita la documentazione in grado di attestare gli elementi quanti/qualitativi inerenti la realizzazione dell’intervento multidimensionale realizzato. Nello specifico:

il diario, che attesta gli aspetti quantitativi, da esso risultano infatti i servizi erogati attraverso gli accessi alle UdO, e qualitativi, attraverso le annotazioni che descrivono l’andamento e gli esiti dell’intervento multidimensionale;

i calendari previsionali trimestrali; la relazione individuale finale (a cura del case manager).

La tabella sintetizza i documenti comprovanti l’effettiva realizzazione degli output a cui è legato il riconoscimento degli importi forfettari prestabiliti.

Servizi/ interventi (UdO CDI - UdO CD) OutputDocumenti comprovanti

la realizzazione degli output

Valutazione multidimensionale - Definizione del PI - PI- Diario- Questionario di misurazione dell’indicatore di risultato

Case management - Accompagnamento all’attuazione del PI - Diario- Relazione individuale finale - Questionari per la rilevazione degli esiti

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi

- Realizzazione del PI attraverso l’accesso a UdO sociale per l’erogazione dei servizi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

- Diario- Calendari previsionali trimestrali - Relazione individuale finale( a cura del Case Manager)

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– 197 – Bollettino Ufficiale

In sintesi si rappresentano le attività tipiche degli interventi multidimensionali e in particolare i risultati (output e result) alla cui realizzazione è legato il rimborso dei costi ammissibili sulla base dell’importo forfettario stabilito.

Figura 2 – Prodotti e risultati degli interventi multidimensionali per persone disabili 

Figura 3 – Prodotti e risultati degli interventi multidimensionali per persone anziane 

——— • ———

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Bollettino Ufficiale – 198 –

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ASSEGNAZIONE AMBITI ‐ DISABILI 

Codice ATS 

Denominazione ATS  ASL  Codice ambito  Descrizione ambito Totale

Popolazione

16-64 anni

Assegnazione VoucherTeorici

BudgetPrevisionale

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

306  30600  Casalpusterlengo ‐ Lodi ‐ Sant'Angelo Lodigiano 152.346 20,00 96.000

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

308  30801  Sesto San Giovanni 80.244 14,00 67.200

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

308  30802  Cinisello Balsamo 85.899 15,00 72.000

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

309  30900  Rho 108.504 19,00 91.200

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

309  30901  Garbagnate Milanese 123.597 20,00 96.000

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

309  30902  Corsico 75.230 13,00 62.400

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

309  30903  Legnano 120.397 20,00 96.000

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

309  30904  Castano Primo 44.455 8,00 38.400

ALLEGATO C

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Bollettino Ufficiale – 199 –

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321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

309  30905  Magenta 82.022 14,00 67.200

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

309  30906  Abbiategrasso 52.482 9,00 43.200

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31000  Paullo 36.240 6,00 28.800

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31001  San Giuliano Milanese 69.704 12,00 57.600

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31002  Cernusco sul Naviglio 75.369 13,00 62.400

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31003  Pioltello 59.377 10,00 48.000

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31004  Melzo 53.629 9,00 43.200

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31005  Binasco 33.939 6,00 28.800

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31006  Rozzano 46.788 8,00 38.400

321  CITTA' METROPOLITANA DI MILANO 

310  31007  Trezzo d'Adda 27.429 5,00 24.000

322  INSUBRIA  303  30300  Olgiate Comasco  58.108 10,00 48.000

322  INSUBRIA  303  30301  Campione d'Italia  1.207 - -

322  INSUBRIA  303  30302  Como  88.448 15,00 72.000

322  INSUBRIA  303  30305  Cantù  49.140 8,00 38.400

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 200 – Bollettino Ufficiale

322  INSUBRIA  303  30306  Erba  45.485 8,00 38.400

322  INSUBRIA  303  30307  Mariano Comense  37.258 6,00 28.800

322  INSUBRIA  303  30308  Lomazzo ‐ Fino Mornasco  66.674 11,00 52.800

322  INSUBRIA  314  31400  Arcisate  32.038 5,00 24.000

322  INSUBRIA  314  31401  Azzate  33.039 6,00 28.800

322  INSUBRIA  314  31402  Busto Arsizio  51.099 9,00 43.200

322  INSUBRIA  314  31403  Castellanza  41.460 7,00 33.600

322  INSUBRIA  314  31404  Gallarate  77.656 13,00 62.400

322  INSUBRIA  314  31405  Laveno  44.771 8,00 38.400

322  INSUBRIA  314  31406  Luino  35.425 6,00 28.800

322  INSUBRIA  314  31407  Saronno  60.901 10,00 48.000

322  INSUBRIA  314  31408  Sesto Calende  31.423 5,00 24.000

322  INSUBRIA  314  31409  Somma Lombardo  45.181 8,00 38.400

322  INSUBRIA  314  31410  Tradate  35.081 6,00 28.800

322  INSUBRIA  314  31411  Varese  70.242 12,00 57.600

323  MONTAGNA  303  30303  Menaggio  23.194 4,00 19.200

323  MONTAGNA  303  30304  Dongo  10.807 2,00 9.600

323  MONTAGNA  313  31300  Bormio  16.290 3,00 14.400

323  MONTAGNA  313  31301  Tirano  18.145 3,00 14.400

323  MONTAGNA  313  31302  Morbegno  29.871 5,00 24.000

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Bollettino Ufficiale – 201 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

323  MONTAGNA  313  31303  Sondrio  35.393 6,00 28.800

323  MONTAGNA  313  31304  Chiavenna  15.957 3,00 14.400

323  MONTAGNA  315  31500  Vallecamonica  64.698 11,00 52.800

324  BRIANZA  305  30500  Lecco  104.191 18,00 86.400

324  BRIANZA  305  30501  Bellano  33.408 6,00 28.800

324  BRIANZA  305  30502  Merate  76.352 13,00 62.400

324  BRIANZA  311  31102  Seregno  107.671 18,00 86.400

324  BRIANZA  311  31103  Carate Brianza  97.604 17,00 81.600

324  BRIANZA  311  31104  Desio  123.854 20,00 96.000

324  BRIANZA  311  31107  Vimercate  115.789 20,00 96.000

324  BRIANZA  311  31108  Monza  104.881 18,00 86.400

325  BERGAMO  301  30100  Bergamo  94.123 16,00 76.800

325  BERGAMO  301  30101  Dalmine  94.975 16,00 76.800

325  BERGAMO  301  30102  Grumello  32.331 6,00 28.800

325  BERGAMO  301  30103  Seriate  51.054 9,00 43.200

325  BERGAMO  301  30104  Valle Cavallina  35.337 6,00 28.800

325  BERGAMO  301  30105  Monte Bronzone ‐ Basso Sebino  20.790 4,00 19.200

325  BERGAMO  301  30106  Alto Sebino  19.310 3,00 14.400

325  BERGAMO  301  30107  Valle Seriana Superiore e Valle di Scalve  27.511 5,00 24.000

325  BERGAMO  301  30108  Valle Brembana  26.557 5,00 24.000

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 202 – Bollettino Ufficiale

325  BERGAMO  301  30109  Villa Imagna e Villa d'Almè  33.982 6,00 28.800

325  BERGAMO  301  30110  Isola Bergamasca  86.860 15,00 72.000

325  BERGAMO  301  30111  Treviglio  71.428 12,00 57.600

325  BERGAMO  301  30112  Romano di Lombardia  55.370 9,00 43.200

325  BERGAMO  301  30113  Albino (Valle Seriana)  62.136 11,00 52.800

326  BRESCIA  302  30200  Brescia  122.718 20,00 96.000

326  BRESCIA  302  30201  Brescia Ovest  65.653 11,00 52.800

326  BRESCIA  302  30202  Valle Trompia  71.860 12,00 57.600

326  BRESCIA  302  30203  Oglio Ovest  62.189 11,00 52.800

326  BRESCIA  302  30204  Bassa Bresciana Occidentale  37.114 6,00 28.800

326  BRESCIA  302  30205  Bassa Bresciana Orientale  42.878 7,00 33.600

326  BRESCIA  302  30206  Bassa Bresciana Centrale  75.056 13,00 62.400

326  BRESCIA  302  30207  Garda ‐ Salò  79.297 14,00 67.200

326  BRESCIA  302  30208  Valle Sabbia  47.675 8,00 38.400

326  BRESCIA  302  30209  Brescia Est  62.669 11,00 52.800

326  BRESCIA  302  30210  Sebino  35.561 6,00 28.800

326  BRESCIA  302  30211  Monte Orfano  38.695 7,00 33.600

327  VAL PADANA  304  30400  Cremona  97.542 17,00 81.600

327  VAL PADANA  304  30401  Crema  104.897 18,00 86.400

327  VAL PADANA  304  30402  Casalmaggiore  24.551 4,00 19.200

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 203 – Bollettino Ufficiale

327  VAL PADANA  307  30700  Asola  29.249 5,00 24.000

327  VAL PADANA  307  30701  Guidizzolo  42.037 7,00 33.600

327  VAL PADANA  307  30702  Mantova  97.592 17,00 81.600

327  VAL PADANA  307  30703  Ostiglia  27.667 5,00 24.000

327  VAL PADANA  307  30704  Suzzara  32.954 6,00 28.800

327  VAL PADANA  307  30705  Viadana  30.204 5,00 24.000

328  PAVIA  312  31200  Pavia  66.355 11,00 52.800

328  PAVIA  312  31201  Certosa  50.207 9,00 43.200

328  PAVIA  312  31202  Corteolona  29.426 5,00 24.000

328  PAVIA  312  31203  Vigevano  51.856 9,00 43.200

328  PAVIA  312  31204  Garlasco  34.598 6,00 28.800

328  PAVIA  312  31205  Mortara  26.364 4,00 19.200

328  PAVIA  312  31206  Voghera  40.461 7,00 33.600

328  PAVIA  312  31207  Broni  24.866 4,00 19.200

328  PAVIA  312  31208  Casteggio  21.238 4,00 19.200

Totale complessivo    

5.495.585  933,00 4.478.400

 

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 204 –

 

 

 

GRADUATORIA RELATIVA ALL’AVVISO PUBBLICO RELATIVO PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

DDG n…….del…………

AMBITO/AMBITI DI _________________________

Il/la sottoscritto/a ……………… nato/a a…………….………..., prov….…, il …………, Cod. Fiscale …………... in qualità □ di legale rappresentante □ altro soggetto delegato con potere di firma dell’Ente capofila dell’Accordo di programma di Ambito………………….…………, ……….. con sede legale in via/piazza …………………………. , n. ….., nel Comune di ………..CAP….. Prov. …. CF……………………. P. IVA………………………., indirizzo email (utilizzato per le comunicazioni ufficiali relative all’intervento)………………………………….. consapevole, in caso di dichiarazioni mendaci, della responsabilità penale ex art. 76 del DPR 445/2000, nonché della decadenza dal contributo concesso ex art. 75 DPR 445/2000

DICHIARA1. di aver preso visione e di accettare le condizioni di sostegno per il riconoscimento del

contributo pubblico previste dall’Avviso e dalle indicazioni operative per la gestione e la rendicontazione degli interventi multidimensionali

2. di aver raccolto le richieste di accesso ai voucher da parte dei potenziali destinatari, di averne verificato i requisiti richiesti dall’Avviso e di aver realizzato la valutazione multidimensionale

3. di aver redatto, in conformità a quanto previsto dall’Avviso, la seguente graduatoria per l’individuazione dei destinatari che potranno beneficiare degli interventi

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO _________________

PROGRESSIVO

N° PRATICA

ETÀ

ISEE

TIPOLOGIA COMPETENZE

      Inferiore a € 20.000

Uguale a € 20.000

Relazionali/sociali

Agitenella

famiglia

Prerequisitiinserimentolavorativo

                                                            

ALLEGATO D

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 205 –

FAC-SIMILE DI VERBALE PER LA DEFINIZIONE DELLA GRADUATORIA (Firmato dal responsabile del procedimento e su carta intestata dell’Ente)

* * * * * * * * Il verbale deve contenere:

Numero delle domande presentate;

Numero delle domande NON ammissibili: o Motivazioni della NON ammissibilità delle domande o Da chi sono state effettuate le verifiche di ammissibilità (es. segreteria

gruppo/equipe di valutazione, personale amministrativo, ecc.)

Valutazione e definizione della graduatoria: o Descrizione delle modalità utilizzate per la valutazione (es. figure

professionali che hanno effettuato la valutazione, numero dei colloqui, somministrazione delle scale ADL/IADL etc);

o Definizione di ulteriori criteri utili all’inserimento in graduatoria (specificare quali sono i criteri utilizzati e motivare tale scelta)

Numero delle domande inserite in graduatoria (precisare se tutte sono

finanziabili)

Altri elementi considerati utili per la definizione della graduatoria e per la relativa validazione a livello regionale.

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 206 – Bollettino Ufficiale

Ambito di……………………………………….

luogo, data

Gentile Signora/Gentile Signore/Gentile Famiglia

siamo lieti di comunicarle che la sua/vostra domanda di partecipazione ai benefici della misura denominata “Reddito di Autonomia 2016: Sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”, è stata accolta.

Ricordiamo che l’iniziativa è stata attivata attraverso le risorse del Programma Operativo della Regione Lombardia cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo 2014-2020.

La presente è occasione per ricordare che sul territorio sono disponibili anche altre tipologie di servizi rispetto alle quali vi invitiamo ad aggiornarvi consultando le pagine web all’indirizzo…………… (completare).

Ci auguriamo che possiate anche nel futuro trovare risposte valide alle vostre esigenze.

(Il rappresentante dell’Ente Capofila dell’Ambito)

ALLEGATO E

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 207 –

 

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE PRIORITARIO II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’

Avviso pubblico per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata

all’inclusione sociale delle persone disabili DDG n…………..del ……………….

ATTO DI ADESIONE UNICO

Il/la sottoscritto/a ……………… nato/a a…………….………..., prov….…, il …………, Cod. Fiscale …………... in qualità □ di legale rappresentante □ altro soggetto delegato con potere di firma dell’Ente capofila dell’Accordo di programma di Ambito………………….…………, ……….. con sede legale in via/piazza …………………………. , n. ….., nel Comune di ………..CAP….. Prov. …. CF……………………. P. IVA………………………., indirizzo email (utilizzato per le comunicazioni ufficiali relative all’intervento)…………………………………..

PREMESSO CHE1. in qualità di Ente capofila dell’accordo di programma di Ambito………………….., a seguito dell’approvazione della graduatoria da parte di

Regione Lombardia con DDG n…………….del ……………, è stata disposta l’assegnazione nominativa di un numero di voucher pari a ……….. per un valore complessivo di € ……….…;

2. all’esito della valutazione multidimensionale risultano definiti n……..… Progetti individuali per un valore pari a € …………..; 3. (solo se pertinente) in seguito alla rinuncia da parte dei destinatari, i Progetti individuali che non proseguono e per i quali è riconoscibile solo

l’importo forfettario connesso alla definizione del PI sono n………………; 4. l’assegnazione nominativa di voucher di cui all’”Avviso pubblico per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone

disabili”, approvato con DDG n. ……… del …………….., comporta che l’Ente capofila dell’Ambito sia beneficiario del FSE, nonché unico referente nei riguardi di Regione Lombardia e garante di tutte le attività derivanti dalla realizzazione del citato Avviso;

ACCETTA DI

1. garantire che tutte le attività previste dal PI/PEI, incluse quelle a carico degli Enti erogatori, siano realizzate nel rispetto delle condizioni e modalità previste dall’Avviso nonché nel rispetto della normativa europea, nazionale e regionale di riferimento;

2. rispettare le condizioni di riconoscimento del voucher esplicitate con DDG n.3731/2016 del 29/04/2016 come modificate e integrate con DDG …….del ………., relativo alla definizione degli importi forfettari e attraverso le indicazioni operative per la gestione e rendicontazione degli interventi multidimensionali predisposte da Regione Lombardia e di renderle note agli enti erogatori;

3. rispettare le modalità e le tempistiche per la rendicontazione e per la richiesta del contributo pubblico previste dall’avviso e nelle ulteriori indicazioni fornite da Regione Lombardia;

4. concludere le attività progettuali al più tardi entro il 15 giugno 2018 e di produrre la rendicontazione finale entro il 30 luglio 2018; 5. raccogliere, anche dagli enti erogatori che possono essere coinvolti ai sensi del punto 8 dell’Avviso, tutte le informazioni e la documentazione

relative alla realizzazione degli interventi multidimensionali ai fini del monitoraggio e della valutazione di quanto realizzato e altresì per rispondere ad eventuali richieste provenienti da Regione Lombardia;

6. consentire le attività di verifica e controllo da parte dei funzionari regionali, nazionali e dell’Unione europea competenti così come previsto dall’Avviso e nell’ulteriore documentazione prodotta da Regione Lombardia anche presso gli Enti erogatori;

7. somministrare i questionari per la misurazione degli indicatori di riferimento e fornire tutte le altre informazioni sui destinatari richieste da Regione Lombardia per fini statistici, di monitoraggio e valutazione degli esiti degli interventi;

8. rispettare le disposizioni normative e deontologiche in materia di tutela della riservatezza e di protezione dei dati personali; 9. rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale e di sicurezza dei lavoratori e dei partecipanti impegnati negli interventi approvati; 10. adempiere agli obblighi definiti dal presente Atto di Adesione per tutta la durata dell’iniziativa.

Il sottoscritto, consapevole, in caso di dichiarazioni mendaci, della responsabilità penale ex art. 76 del DPR 445/2000, nonché della decadenza dal contributo concesso ex art. 75 DPR 445/2000

ALLEGATO F

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 208 – Bollettino Ufficiale

DICHIARA □ di aver raccolto le richieste di accesso ai voucher da parte dei potenziali destinatari, di averne verificato i requisiti richiesti dall’Avviso e di aver

realizzato la valutazione multidimensionale ai fini della definizione della graduatoria dei destinatari dei voucher; □ di aver comunicato, in seguito all’approvazione della graduatoria da parte di Regione Lombardia l’assegnazione nominativa del voucher ai

singoli destinatari entro i termini temporali previsti dall’Avviso e attraverso il format fornito da Regione Lombardia; □ di aver predisposto insieme ai destinatari e alle loro famiglie il Progetto Individuale (PI); □ di aver individuato il responsabile del caso (case manager) per ciascuno dei PI attivati; □ che i destinatari, unitamente alle proprie famiglie, hanno identificato il servizio presso il quale utilizzare il voucher scegliendo tra gli Enti indicati

al punto 8 dell’Avviso; □ che è stata avviata la realizzazione dei PI/PEI, ossia degli interventi multidimensionali; □ di aver accertato che gli Enti erogatori selezionati:

posseggano tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente per accedere a finanziamenti pubblici; garantiscano, nel caso di utilizzo di strutture, il rispetto delle norme regionali o nazionali in materia di igiene, sanità pubblica, sicurezza

degli impianti, urbanistica-edilizia e, per il personale, rispetto dei rapporti di lavoro; □ di accertare che gli Enti Erogatori non percepiscano, per lo svolgimento delle attività previste a favore degli assegnatari di voucher, altri

finanziamenti pubblici e di impegnarsi a comunicare a Regione Lombardia la presenza di eventuali altri contributi erogati da organismi pubblici per tali medesime attività;

□ di aver accertato che gli Enti Erogatori accettino tutte le condizioni, comprese quelle economiche, previste da Regione Lombardia e che si vincolino a non richiedere erogazioni di somme a qualsiasi titolo ai destinatari per le attività previste nel PI/PEI;

□ di essere consapevole della facoltà di Regione Lombardia di: non erogare/erogare solo una parte dei contributi forfettari qualora il PI/PEI non siano considerati realizzati, in base a quanto indicato

nell’Avviso e nelle indicazioni operative per la gestione e rendicontazione degli interventi multidimensionali; recuperare somme indebitamente erogate e revocare il finanziamento qualora a seguito delle attività di verifica e controllo si rilevino

irregolarità nella realizzazione delle attività e/o nella documentazione di spesa e di averne informato anche gli Enti erogatori

SI IMPEGNA ALTRESÌ

1. a fornire ai destinatari tutte le informazioni relative alla realizzazione del PI/PEI e alle conseguenze derivanti dall’eventuale interruzione del percorso multidimensionale, accertandosi al contempo che gli Entri erogatori rispettino il medesimo adempimento per le attività di loro competenza;

2. a comunicare tempestivamente a Regione Lombardia eventuali rinunce o situazioni che precludono il completamento degli interventi multidimensionali;

3. a trasferire agli Enti erogatori il contributo pubblico ricevuto in base al numero di percorsi multidimensionali effettivamente realizzati; 4. a rispettare le regole previste per la rendicontazione e per la richiesta di liquidazione così come delineate nell’Avviso e nelle indicazioni

operative per la gestione e rendicontazione degli interventi multidimensionali, accertandosi al contempo che anche gli Enti Erogatori le rispettino;

5. a conservare la documentazione necessaria a comprovare la realizzazione degli output per la liquidazione degli importi forfettari definiti, così come previsto nell’Avviso e nel rispetto delle disposizioni dell’art. 140 del Regolamento (UE) 1303/2013 e ad assicurare che anche gli Enti partner rispettino tale adempimento;

6. a regolare con gli Enti erogatori tutti gli aspetti connessi all’Avviso e al presente atto necessari alla corretta realizzazione degli interventi multidimensionali, incluso l’obbligo per tali Enti di acconsentire lo svolgimento delle verifiche da parte degli organismi competenti.

Luogo, lì ____________

Legale rappresentante ______________

Firma In allegato copia del documento di identità

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 209 –

  

PROGETTO INDIVIDUALE – UDO A MAGGIORE INTENSITÀ

Il format seguente è fornito per facilitare gli Uffici di Piano nella predisposizione dei progetti individuali, a seguito dellavalutazione multidimensionale effettuata nei riguardi delle persone che accedono alla misura.

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME _______________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA ______________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ____________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ _________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPODELL’AUTONOMIA FINALIZZATA

ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE

UdP di ______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO G1

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 210 – Bollettino Ufficiale

  

GENERE maschio femmina STATO CIVILE celibe/nubile coniugato/convivente RESIDENZA ANAGRAFICA ATTUALE Indirizzo____________________________________________________________________________________ Cap___________Comune_______________________________________________________________ ________ ISEE uguale a € 20.000 inferiore a € 20.000 invalidità civile indennità di accompagnamento sì no SCOLARIZZAZIONE scuola dell’obbligo conclusa non conclusa formazione professionale conclusa non conclusa scuola secondaria di secondo grado conclusa non conclusa università conclusa non conclusa SITUAZIONE FAMILIAREMadre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ padre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ coniuge sì no convivente sì no Fratelli/sorelle (specificare)____________________________ convivente sì no Altri famigliari (specificare)____________________________ convivente sì no 2. MOTIVO DELLA DOMANDA

- Indicare il motivo principale

Attivazione percorso di autonomia

Disagio psicologico e relazionale, blocchi del processo evolutivo (relazioni familiari difficili, eventi di vitastressanti)

Acquisizione/Recupero dei ruoli sociali, in famiglia e all’esterno

Possibilità di muoversi autonomamente sul territorio e organizzare il proprio tempo

Inclusione sociale, anche attraverso l’inserimento e/o accompagnamento presso ambienti lavorativi e ricreativi

Altro (specificare)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 211 –

  

3. VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE

DIMENSIONE DELLE ATTIVITA PERSONALI

Area autonomia personale

- Indicare per le attività quotidiane finalizzate alla cura di sé l’indice di dipendenza rilevato con la scala ADL _______________________________________________________________________________________________

- Indicare per le attività strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita, l’indice di dipendenza rilevato con la somministrazione della scala IADL

_______________________________________________________________________________________________

Area cognitiva Indicare le capacità possedute dalla persona, rilevando il livello di difficoltà: NESSUNA LIEVE (leggera, piccola...) MEDIA (moderata, discreta...) GRAVE (notevole, estrema...) COMPLETA in ordine alle funzioni mentali:

- memoria - attenzione- scrittura- lettura - decodifica lettura - rielaborazione - comprensione di concetti

__________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________

Area socio-relazionale Indicare la capacità di:

- interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - mantenere e gestire le interazioni con gli altri, in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - gestire relazioni sociali formali e informali

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 212 – Bollettino Ufficiale

  

4. DIMENSIONE DEI FATTORI CONTESTUALI

FATTORI AMBIENTALI.

Indicare i principali Fattori ambientali che, rispetto alla condizione di disabilità della persona, rappresentano un facilitatore o una barriera:

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

RISORSE INDIVIDUALI E FATTORI PROTETTIVI

- Consapevolezza e stima di sé - Consapevolezza e gestione delle emozioni - Senso di responsabilità della propria condizione e delle proprie azioni - Presenza di modelli di ruolo adulto nel contesto di vita - Motivazione e adesione al progetto - Altro ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. OBIETTIVI DEL PROGETTO INDIVIDUALE

Indicare quali dei seguenti obiettivi:

Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale: □ Avere cura di sé; □ Vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita; □ Migliorare e consolidare il senso di autostima e senso di responsabilità delle proprie azioni; □ Organizzare il proprio tempo; □ Intessere relazioni sociali. Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa: □ Apprendimento/ri-apprendimento di abilità specifiche quali ad esempio: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare

tempi e spazi familiari, ecc;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole familiari e sociali. Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo: □ Sviluppo/potenziamento delle competenze cognitive;

□ Potenziamento delle abilità funzionali residue;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 213 –

  

6. MODULAZIONE DELL’UNITÀ D’OFFERTA/SERVIZI IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE DELLA PERSONA

In coerenza con gli obiettivi del Progetto individuale, selezionare la/le prestazione/i –servizio/i che sostanzieranno il percorso multidimensionale

7. INTERVENTI DI CASE MANAGEMENT

Ciascun intervento multidimensionale prevede l’individuazione di un “responsabile del caso” (case manager) che garantisce: informazione: informazione, orientamento e accompagnamento, consulenza e sostegno alla famiglia, raccordo e coordinamento degli attori del sistema dei servizi e degli interventi in attuazione del Progetto Individuale.

Indicare il nominativo della persona responsabile del caso ___________________________________________________

Unità di Offerta Aree di intervento Prestazioni/servizi

Centro Socio Educativo - CSE (DGR 20763/05)

Autonomia personale

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Attività domestiche Manualità espressiva Benessere e relax Educazione psicomotoria Altro (specificare)

Socializzazione

Educazione emotivo relazionale Teatro Escursioni, gite, mostre, concerti Attività ludiche di gruppo Altro (specificare)

Mantenimento del livello culturale

Abilità linguistiche Scienza e tecnica Letteratura ed arte Alfabetizzazione informatica Sport (piscina, equitazione, calcio, etc.) Diritti ed empowerment Altro (specificare)

Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

Partecipazione ad eventi esterni Inserimento in reti esterne Assemblaggio Giardinaggio e vivaio Artigianato/Falegnameria Gestione magazzino Altre attività lavorative Altro (specificare)

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 214 – Bollettino Ufficiale

  

8. DURATA DEL PROGETTO

12 mesi

9. VOUCHER RICONOSCIUTO

€ 4.800 annui

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà. Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ambito _____________________________________

Firma del Case Manager _____________________________________

Firma della persona o di un familiare _____________________________________

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 215 –

PROGETTO INDIVIDUALE - UDO A MINORE INTENSITÀ

Il format seguente è fornito per facilitare gli Uffici di Piano nella predisposizione dei progetti individuali, a seguito dellavalutazione multidimensionale effettuata nei riguardi delle persone che accedono alla misura.

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME _______________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA ______________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ____________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ _________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPO DELL’AUTONOMIA

FINALIZZATA ALL’INCLUSIONE DELLE PERSONE DISABILI

EQUIPE MULTIDISCIPLINARE

UdP di ______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO G2

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 216 – Bollettino Ufficiale

GENERE maschio femmina STATO CIVILE celibe/nubile coniugato/convivente RESIDENZA ANAGRAFICA ATTUALE Indirizzo__________________________________________________________________________________ Cap___________Comune________________________________________________________________________ ISEE uguale a € 20.000 inferiore a € 20.000 invalidità civile indennità di accompagnamento sì no SCOLARIZZAZIONE scuola dell’obbligo conclusa non conclusa formazione professionale conclusa non conclusa scuola secondaria di secondo grado conclusa non conclusa università conclusa non conclusa SITUAZIONE FAMILIAREMadre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ padre in vita sì no convivente sì no se sì, età______ coniuge sì no convivente sì no Fratelli/sorelle (specificare)____________________________ convivente sì no Altri famigliari (specificare)____________________________ convivente sì no 2. MOTIVO DELLA DOMANDA

- Indicare il motivo principale

Attivazione percorso di autonomia

Disagio psicologico e relazionale, blocchi del processo evolutivo (relazioni familiari difficili, eventi di vitastressanti)

Acquisizione/Recupero dei ruoli sociali, in famiglia e all’esterno

Possibilità di muoversi autonomamente sul territorio e organizzare il proprio tempo

Inclusione sociale, anche attraverso l’inserimento e/o accompagnamento presso ambienti lavorativi e ricreativi

Altro (specificare)

Page 217: BOLLETTINO UFFICIALE - Comune Gromo · 2016. 12. 27. · Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 217 –

3. VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE

DIMENSIONE DELLE ATTIVITA PERSONALI

Area autonomia personale

- Indicare per le attività quotidiane finalizzate alla cura di sé l’indice di dipendenza rilevato con la scala ADL ______________________________________________________________________________________________

- Indicare per le attività strumentali, che consentono a una persona di vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita, l’indice di dipendenza rilevato con la somministrazione della scala IADL

______________________________________________________________________________________________

Area cognitiva Indicare le capacità possedute dalla persona, rilevando il livello di difficoltà: NESSUNA LIEVE (leggera, piccola...) MEDIA (moderata, discreta...) GRAVE (notevole, estrema...) COMPLETA in ordine alle funzioni mentali:

- memoria - attenzione- scrittura- lettura - decodifica lettura - rielaborazione - comprensione di concetti

__________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________

Area socio-relazionale Indicare la capacità di:

- interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - mantenere e gestire le interazioni con gli altri, in un modo contestualmente e socialmente adeguato, - gestire relazioni sociali formali e informali

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 218 – Bollettino Ufficiale

4. DIMENSIONE DEI FATTORI CONTESTUALI

FATTORI AMBIENTALI.

Indicare i principali Fattori ambientali che, rispetto alla condizione di disabilità della persona, rappresentano un facilitatore o una barriera:

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

RISORSE INDIVIDUALI E FATTORI PROTETTIVI

- Consapevolezza e stima di sé - Consapevolezza e gestione delle emozioni - Senso di responsabilità della propria condizione e delle proprie azioni - Presenza di modelli di ruolo adulto nel contesto di vita - Motivazione e adesione al progetto - Altro ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. OBIETTIVI DEL PROGETTO INDIVIDUALE

Indicare quali dei seguenti obiettivi:

Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale: □ Avere cura di sé; □ Vivere in maniera autonoma nel proprio contesto di vita; □ Migliorare e consolidare il senso di autostima e senso di responsabilità delle proprie azioni; □ Organizzare il proprio tempo; □ Intessere relazioni sociali. Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa: □ Apprendimento/ri-apprendimento di abilità specifiche quali ad esempio: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare

tempi e spazi familiari, ecc;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole familiari e sociali. Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo: □ Sviluppo/potenziamento delle competenze cognitive;

□ Potenziamento delle abilità funzionali residue;

□ Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 219 –

6. MODULAZIONE DELL’UNITÀ D’OFFERTA/SERVIZI IN RELAZIONE ALLE ESIGENZE DELLA PERSONA

In coerenza con gli obiettivi del Progetto individuale, selezionare la/le prestazione/i –servizio/i che sostanzieranno il percorso multidimensionale

Unità di Offerta Aree di intervento Prestazioni/servizi

Servizio di Formazione all’Autonomia – SFA

(DGR 7433/08)

Competenze sociali (Muoversi autonomamente sul territorio del proprio contesto di vita; Organizzare il proprio tempo; Avere cura di sé; Interesse relazioni sociali)

Accompagnare la persona nei propri spostamenti quotidiani con una progressiva autonomia

Attività educative individuali Modulo gestione del tempo Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Benessere e relax Teatro Escursioni, gite, mostre, concerti Partecipazione ad altri eventi esterni Inserimento in reti esterne Altro (specificare)

Il ruolo nella famiglia o l’emancipazione dalla famiglia

(Apprendimento/ri-apprendimento di abilità specifiche quali: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare tempi e spazi familiari; Riconoscimento e rispetto delle regole famigliari e sociali)

Attività domestiche

Educazione emotivo relazionale

Accompagnamento all'autonomia abitativa

Agire il proprio ruolo individuale e sociale

Altro (specificare)

Inserimento / reinserimento lavorativo (Potenziamento e sviluppo delle competenze cognitive; Potenziamento delle abilità funzionali residue; Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro)

Abilità linguistiche Scienza e tecnica Letteratura ed arte Alfabetizzazione informatica Teatro Attività educative di gruppo Assemblaggio Giardinaggio e vivaio Artigianato/Falegnameria Gestione magazzino Pulizie, lavanderia Altre attività lavorative protette Agire il proprio ruolo individuale e sociale (es. mediante simulazione di colloqui di lavoro)

Altro (specificare)

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 220 – Bollettino Ufficiale

7. INTERVENTI DI CASE MANAGEMENT

Ciascun intervento multidimensionale prevede l’individuazione di un “responsabile del caso” (case manager) che garantisce: informazione: informazione, orientamento e accompagnamento, consulenza e sostegno alla famiglia, raccordo e coordinamento degli attori del sistema dei servizi e degli interventi in attuazione del Progetto Individuale.

Indicare il nominativo della persona responsabile del caso ___________________________________________________

8. DURATA DEL PROGETTO

12 mesi

9. VOUCHER RICONOSCIUTO

€ 4.800 annui

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ambito _____________________________________

Firma del Case Manager _____________________________________

Firma della persona o di un familiare _____________________________________

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 221 –

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE – UDO A MAGGIORE INTENSITA’

Il presente format viene fornito per facilitare gli Enti erogatori nella formulazione del Piano Educativo Individuale (PEI) , che deve essere predisposto durante la fase di osservazione e sarà coerente con il Progetto individuale (PI).

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME ________________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA _____________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ ________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPODELL’AUTONOMIA FINALIZZATA

ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

Ente erogatore

_______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO H1

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 222 – Bollettino Ufficiale

2. OBIETTIVI E RELATIVE AREE DI INTERVENTO DEFINITI DAL PI

Obiettivi: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale; Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa; Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo;

Aree di intervento: Autonomia personale Socializzazione Mantenimento del livello culturale Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

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Bollettino Ufficiale – 223 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

3. PROCESSO DI INTERVENTO In coerenza con gli obiettivi, le aree di intervento e le prestazioni/servizi identificati nel PI, selezionare con una X le tipologie di intervento e declinare le relative figure professionali nella colonna “Risorse umane” (Cfr. catalogo delle prestazioni/servizi di cui al d.d.g. 3731/2016).

Aree di intervento Prestazioni/servizi Tipologia di intervento Risorse umane

Autonomia personale

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Attività domestiche Laboratorio di cucinaRiordino, autonomia domestica

Manualità espressiva Laboratorio di manualità espressiva ed artisticaBenessere e relax Massaggi, ginnastica leggera, danza, yogaEducazione psicomotoria Laboratorio psicomotricitàAltro Altro

Socializzazione

Educazione emotivo relazionale Interventi personalizzati con lo psicologoTeatro Laboratorio espressivoEscursioni, gite, mostre, concerti Accompagnamento ad attività esterneAttività ludiche di gruppo Laboratorio espressivoAltro Altro

Mantenimento del livello culturale

Abilità linguistiche Laboratori cognitivi e di culturaScienza e tecnica Laboratori cognitivi e di culturaLetteratura ed arte Laboratori cognitivi e di culturaAlfabetizzazione informatica Laboratorio informaticoSport (piscina, equitazione, calcio, etc.) Sport in strutture specializzateDiritti ed empowerment Laboratori cognitivi e di culturaAltro Altro

Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

Partecipazione ad eventi esterni Accompagnamento ad attività esterneInserimento in reti esterne Accompagnamento ad attività esterneAssemblaggio Laboratori occupazionaliGiardinaggio e vivaio Laboratori occupazionaliArtigianato/Falegnameria Laboratori occupazionaliGestione magazzino Laboratori occupazionaliAltre attività lavorative Laboratori occupazionaliAltro Altro

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 224 – Bollettino Ufficiale

4. TEMPORIZZAZIONE DEGLI INTERVENTITipologie di intervento afferenti alle diverse prestazioni/servizi, da realizzarsi nell’arco di 11 mesi (segnare con una X la/le colonna/e corrispondenti) a seguito della valutazione/osservazione

Tipologia di intervento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Laboratorio di cucina Riordino, autonomia domestica Laboratorio di manualità espressiva ed artistica Massaggi, ginnastica leggera, danza, yoga Laboratorio psicomotricità Altro Interventi personalizzati con lo psicologo Laboratorio espressivo Accompagnamento ad attività esterne Laboratorio espressivo Altro Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratorio informatico Sport in strutture specializzate Laboratori cognitivi e di cultura Altro Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Altro

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 225 –

5. RISULTATI ATTESI

Descrivere i risultati attesi dagli interventi offerti per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili in funzione degli obiettivi e degli interventi socio-educativi o socio-animativi identificati nel Progetto Individuale.

Obiettivo Area di Intervento Risultati attesi Ad esempio: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale

Ad esempio: Mantenimento del livello culturale

6. MONITORAGGIO /ESITI

Fornire un calendario indicativo dei momenti di verifica (di norma da effettuare dopo 6 mesi circa ed alla fine) degli interventiche verranno organizzati con il responsabile del caso.

Periodo Oggetto

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ente erogatore

_____________________________________

Firma del Case Manager ____________________________________

Firma della persona o del familiare _____________________________________

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 226 – Bollettino Ufficiale

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALE – UDO A MINORE INTENSITA’

Il presente format viene fornito per facilitare gli Enti erogatori nella formulazione del Piano Educativo Individuale (PEI) , che deve essere predisposto durante la fase di osservazione e sarà coerente con il Progetto individuale (PI).

1. DATI ANAGRAFICI

COGNOME ___________________________________________________________________________________

NOME ________________________________________________________________________________________

CODICE FISCALE ______________________________________________________________________________

DATA DI NASCITA _____________________________________________________________________________

LUOGO DI NASCITA ___________________________________________________________________________

NAZIONALITA’ ________________________________________________________________________________

AVVISO PUBBLICO PER LO SVILUPPODELL’AUTONOMIA FINALIZZATA

ALL’INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI

Ente erogatore

_______________________

P.O.R. F.S.E 2014-2020

ASSE II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA

Azione 9.2.1

ALLEGATO H2

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 227 – Bollettino Ufficiale

2. OBIETTIVI E RELATIVE AREE DI INTERVENTO DEFINITI DAL PI

Obiettivi: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale; Acquisire/riacquisire il proprio ruolo nella famiglia o emanciparsi dalla stessa; Acquisire prerequisiti per un inserimento/reinserimento lavorativo;

Aree di intervento: Autonomia personale Socializzazione Mantenimento del livello culturale Propedeutici all'inserimento nel mercato del lavoro

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Bollettino Ufficiale – 228 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

3. PROCESSO DI INTERVENTO In coerenza con gli obiettivi, le aree di intervento e le prestazioni/servizi identificati nel PI, selezionare con una X le tipologie di intervento e declinare le relative figure professionali nella colonna “Risorse umane” (Cfr. catalogo delle prestazioni/servizi di cui al d.d.g. 3731/2016).

Aree di intervento Prestazioni/servizi Tipologia di intervento Risorse umane

Competenze sociali (Muoversi autonomamente nel proprio contesto di vita; Organizzare il proprio tempo; Avere cura di sé; Interesse nelle relazioni sociali)

Accompagnare la persona nei propri spostamenti quotidiani con una progressiva autonomia Accompagnamento ad attività esterne

Attività educative individuali Accompagnamento individuale Modulo gestione del tempo Laboratori cognitivi e di cultura

Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo

Benessere e relax Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Teatro Laboratorio espressivo Escursioni, gite, mostre, concerti Accompagnamento ad attività esterne Partecipazione ad altri eventi esterni Accompagnamento ad attività esterne Inserimento in reti esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Altro

Il ruolo nella famiglia o l’emancipazione dalla famiglia (Apprendimento/ri -apprendimento di abilità specifiche quali: cucinare, tenere in ordine la casa, organizzare tempi e spazi familiari; Riconoscimento e rispetto delle regole famigliari e sociali)

Attività domestiche Laboratorio di cucina Riordino, autonomia domestica Spesa, economia domestica

Educazione emotivo relazionale Interventi personalizzati con lo psicologo Accompagnamento all'autonomia abitativa Attività educative domiciliari Agire il proprio ruolo individuale e sociale Attività di auto-valutazione Altro Altro

Inserimento / reinserimento lavorativo(Potenziamento e sviluppo delle competenze cognitive; Potenziamento delle abilità funzionali residue; Riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro)

Abilità linguistiche Laboratori cognitivi e di culturaScienza e tecnica Laboratori cognitivi e di culturaLetteratura ed arte Laboratori cognitivi e di culturaAlfabetizzazione informatica Laboratorio informatico Teatro Laboratorio espressivo Attività educative di gruppo Laboratorio espressivo Assemblaggio Laboratori occupazionali Giardinaggio e vivaio Laboratori occupazionali Artigianato/Falegnameria Laboratori occupazionali Gestione magazzino Laboratori occupazionali Pulizie, lavanderia Laboratori occupazionali Altre attività lavorative protette Laboratori occupazionali Agire il proprio ruolo individuale e sociale (es. mediante simulazione di colloqui di lavoro)

attività di auto-valutazione

Altro Altro

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 229 – Bollettino Ufficiale

4. TEMPORIZZAZIONE DEGLI INTERVENTITipologie di intervento afferenti alle diverse prestazioni/servizi, da realizzarsi nell’arco di 11 mesi (segnare con una X la/le colonna/e corrispondenti) a seguito della valutazione/osservazione

Tipologia di intervento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento individuale Laboratori cognitivi e di cultura Accompagnamento all'autonomia nell'igiene personale e nella cura del corpo Massaggi, rilassamento, ginnastica leggera, danza, yoga Laboratorio espressivo Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Accompagnamento ad attività esterne Altro Laboratorio di cucina Riordino, autonomia domestica Spesa, economia domestica Interventi personalizzati con lo psicologo Attività educative domiciliari Attività di auto-valutazione Altro Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratori cognitivi e di cultura Laboratorio informatico Laboratorio espressivo Laboratorio espressivo Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali Laboratori occupazionali attività di auto-valutazione Altro

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 230 –

5. RISULTATI ATTESI

Descrivere i risultati attesi dagli interventi offerti per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili in funzione degli obiettivi e degli interventi socio-educativi o socio-animativi identificati nel Progetto Individuale.

Obiettivo Area di Intervento Risultati attesi Ad esempio: Acquisire autonomia personale, competenze sociali, consapevolezza di sé e consolidare il proprio benessere emozionale

Ad esempio: Mantenimento del livello culturale

6. MONITORAGGIO/ESITI

Fornire un calendario indicativo dei momenti di verifica (di norma da effettuare dopo 6 mesi circa ed alla fine) degli interventiche verranno organizzati con il responsabile del caso.

Periodo Oggetto

L’intervento multidimensionale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili è realizzato con risorse a valere sul Programma Operativo Regionale cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia – Asse II Inclusione Sociale e Lotta alla Povertà.

Per maggiori informazioni www.ue.regione.lombardia.it

Data………………………… Firma del Responsabile Ente erogatore

_____________________________________

Firma del Case Manager ____________________________________

Firma della persona o del familiare _____________________________________

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 231 – Bollettino Ufficiale

INDICATORE DI RISULTATO DELL’AZIONE 9.2.1 "Partecipanti svantaggiati impegnati nella ricerca di un lavoro, in un percorso di istruzione/formazione, nell’acquisizione di una qualifica, in un’occupazione, anche autonoma, al momento della conclusione della loro partecipazione all’intervento".

QUESTIONARIO

(rivolto ai giovani e adulti che beneficiano della misura)

Pratica n.

AVVIO DEL PERCORSO

Sei interessato a studiare? Ti piacerebbe trovare un’occupazione? Che lavoro vorresti svolgere?

CONCLUSIONE DEL PERCORSO

Sei interessato a studiare? Ti piacerebbe trovare un’occupazione? Che lavoro vorresti svolgere?

ALLEGATO I

——— • ———

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Bollettino Ufficiale – 232 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

Calendario previsionale trimestrale Elaborato in data: Ente capofila dell'Ambito

Date previsionali degli interventi Prestazioni/servizi (cfr. PI/PEI) Tipologia di intervento (cfr. Catalogo) Luogo di erogazione Indirizzo Note

Firma del Responsabile dell'Ente erogatore

Firma della persona anziana o di un familiare

Firma del case manager

Identificativo persona disabile (inserire classificazione adottata dall’Ente capofila dell’Ambito) …………………………….

Trimestre di riferimento: da………………………………a………………………………….

ALLEGATO L

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 233 – Bollettino Ufficiale

Allegato M

Diario per l'attestazione dell'effettivo svolgimento dei servizi/interventi

Data Nominativo/i professionista/i

Identificativo persona disabile (inserire classificazione adottata dall’Ente capofila dell’Ambito)…………………………….

Annnotazioni/osservazioni sull'andamento esiti dell'intervento

ALLEGATO M

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 234 –

Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003

 

Gentile Signore/a,

Desideriamo informarLa che il D.lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Secondo la normativa indicata, tale trattamento sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della Sua riservatezza e dei Suoi diritti.

Ai sensi dell'articolo 13 del D.lgs. n.196/2003, pertanto, Le forniamo le seguenti informazioni:

Finalità e modalità del trattamento

1. I dati da Lei forniti verranno trattati per le seguenti finalità: Attività istruttoria finalizzata alla verifica e coerenza dei dati forniti rispetto ai contenuti dell’Avviso;

2. Il trattamento sarà effettuato con le seguenti modalità: Informatizzato;

3. Natura obbligatoria - conseguenze del mancato conferimento dei dati:

I dati richiesti sono obbligatori, in caso di mancato conferimento degli stessi l’interessato non potrà godere del servizio/beneficio richiesto.

4. Il titolare del trattamento è: la Giunta Regionale della Regione Lombardia con sede a Milano piazza città di Lombardia, 1 Milano

5. Il responsabile del trattamento è: Il Direttore generale della Direzione Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale della Giunta Regionale

6. Responsabili del trattamento sono i Comuni nella persona del legale rappresentante che saranno legittimati a trattare i dati nell’ambito dell’attività di carattere istruttorio Regione Lombardia in qualità di titolare del trattamento tratterà i dati solo per la validazione finale del singolo percorso e tratterà i dati in forma aggregata nel rispetto della normativa

ALLEGATO N

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 235 –

Diritti dell’interessato:

In relazione al presente trattamento Lei potrà rivolgersi al responsabile del trattamento per far valere i suoi diritti cosi come previsti dall’art.7 del D.Lgs.196/2003. Le modalità di esercizio dei suoi diritti sono previste dall’art.8 del citato decreto.

_______________________________________________________________________________

Consenso al trattamento dei dati art.23 del D.Lgs.196/2003

Il/La sottoscritto/a, dopo aver letto l’informativa di cui all’art.13 e consapevole, in particolare, che il trattamento riguarderà i dati personali e anche i dati "sensibili" di cui all'art.4 comma 1 lett. d),

- presta il suo consenso per il trattamento dei dati necessari allo svolgimento delle operazioni indicate nell'informativa.

Firma leggibile .......................................................................

- presta il suo consenso per la diffusione dei dati nell'ambito indicato nell' informativa (nel caso in cui sia prevista anche la diffusione dei dati sensibili diversi da quelli idonei a rivelare lo stato di salute dell'interessato; questi ultimi non possono essere diffusi).

Firma leggibile .......................................................................

Luogo e Data

Cognome ................................. Nome ...................................

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 236 – Bollettino Ufficiale

RELAZIONE FINALE INDIVIDUALE

Ente capofila ……………………………. Identificativo persona (inserire classificazione adottata dall’Ente capofila dell’Ambito) …………………………….

Obiettivo della relazione finale individuale è quello di offrire una valutazione dell’intervento multidimensionale realizzato con riferimento in particolare agli aspetti legati alla sua efficacia (cioè alla capacità dei servizi/prestazioni offerti di conseguire gli obiettivi e i risultati attesi in termini di benefici in favore dei destinatari e di miglioramento della qualità della rete dei servizi sociali) e adeguatezza (cioè all’appropriatezza delle metodologie di lavoro, degli strumenti e delle risorse umane e strumentali impiegate).

La relazione è redatta dal responsabile del caso (case manager) sulla base della documentazione relativa alla definizione e realizzazione dell’intervento multidimensionale e delle attività di orientamento e osservazione proprie delle funzioni di case management (incontri di orientamento e accompagnamento delle famiglie, riunioni di raccordo e coordinamento con equipe UdO coinvolte etc.).

Di seguito si indicano i contenuti essenziali della relazione individuale.

1. Natura del bisogno rilevato e obiettivi e risultati attesi del PI Fornire una sintesi del Progetto Individuale (PI) partendo dal bisogno della persona ed evidenziando gli obiettivi definiti

2. Caratteristiche dell’intervento multidimensionale realizzato Fornire una sintetica analisi dell’intervento e delle prestazioni/servizi offerti che hanno caratterizzato la fase di realizzazione del percorso multidimensionale, anche con riferimento al PEI, evidenziandone le principali caratteristiche relative all’adeguatezza delle metodologie, agli strumenti utilizzati e professionalità impiegate. Analizzare le eventuali variazioni riscontrate in fase di attuazione rispetto a quanto previsto nel PI/PEI, specificandone la motivazione.

ALLEGATO O

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 237 –

3. Accessi

Indicare il numero di accessi risultanti dal diario redatto dall’ente erogatore nella fase di erogazione dei servizi/prestazioni, inclusa l’osservazione e definizione del PEI. Numero di accessi ………………

4. Risultati conseguiti Descrivere i risultati conseguiti dall’intervento multidimensionale in termini di benefici in favore dei destinatari (ad esempio per lo sviluppo dell’autonomia e il miglioramento della qualità della vita) e di miglioramento della qualità della rete dei servizi (ad esempio per rafforzare la capacità di modulare l’offerta secondo le esigenze espresse dai destinatari). Precisare se gli obiettivi, rispetto ai destinatari e alle loro famiglie, sono stati raggiunti, parzialmente raggiunti o non raggiunti, indicando la motivazione. Esaminare il livello di partecipazione e soddisfazione dei destinatari e delle loro famiglie in relazione all’intervento multidimensionale offerto.

5. Note

Data…………………………

Firma del Case Manager ____________________________________

Firma dell’Ente capofila dell’Ambito _____________________________________

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 238 – Bollettino Ufficiale

P.O.R. F.S.E 2014-2020ASSE PRIORITARIO II - INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’

Avviso pubblico per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione

dell’autonomia

Avviso pubblico relativo ad interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione delle persone disabili

INDICAZIONI OPERATIVE PER LA GESTIONE E LA RENDICONTAZIONE DEGLI INTERVENTI MULTIDIMENSIONALI

Indice

1.  Premessa 

2.  Indicazioni di carattere generale 

3.  Fasi di attuazione degli interventi multidimensionali 

4.  Tempi di realizzazione degli interventi e modalità di erogazione del contributo pubblico 

5.  Obblighi dei beneficiari 

ALLEGATO P

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 239 –

1. Premessa

1.1. Data di riferimentoVersione Data Principali modifiche relativamente al d.d.g. 6836 del

13/07/2016Adottata nell’ambito degli Avvisi di cui alla d.g.r 5672 dell’11/10/2016 “Misura Reddito di Autonomia 2016: Implemen-tazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e sviluppo di autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili”

Novembre2016

Punto 2.2. “Condizioni per il rimborso dell’importo forfetta-rio”.Nell’ambito delle indicazioni relative al riconoscimento del contri-buto: a) viene esplicitata la possibilità per i destinatari di poter accedere nell’ambito dell’intervento multidimensionale, oltre alla rete delle UdO sociali dedicate (CSE e SFA, CDI e CD), a servi-zi/prestazioni erogati da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di servizi negli am-biti di intervento degli Avvisi; b) viene individuato nel 70% il nu-mero minimo di accessi su base annua per considerare realiz-zato un percorso multidimensionale (70 accessi per i percorsi che prevedano servizi a maggiore intensità, 118 per i percorsi che prevedano servizi a minore intensità); c) è disciplinata l’interruzione temporanea con la previsione della possibilità di sospensione del percorso per un massimo di 90 giorni. Punto 2.3. “Documentazione di supporto e modalità di tra-smissione e archiviazione” Previsione dell’obbligo per l’Ente capofila, in quanto beneficiario, di raccogliere al termine dell’intervento tutta la documentazione in originale. Punto 3.3 “Attuazione dell’intervento multidimensionale” Previsione in capo all’Ente capofila dell’obbligo di somministra-zione ai destinatari del questionario di rilevazione degli esiti

1.2. Obiettivi e destinatari del documento

Il presente documento fornisce le indicazioni operative per la gestione e rendicontazione degli interventi multidimensionali nell’ambito degli Avvisi “persone disabili” e “persone anziane” ai sensi della d.g.r. 5672 dell’11/10/2016, finanziati a valere sul POR FSE 2014-2020. E’ rivolto agli Enti capofila dell’accordo di programma di Ambito/Ambiti ovvero di uno o più Ambiti (di se-guito Ente capofila) e agli Enti erogatori nell’attuazione degli interventi multidimensionali.

Le indicazioni qui contenute esplicitano quanto già previsto negli Avvisi e tengono conto della metodolo-gia per la definizione di importi forfettari1, descrivendo nel dettaglio:

i criteri e le condizioni per il riconoscimento degli importi forfettari legati alla realizzazione dell’intervento multidimensionale;

gli adempimenti procedurali legati alle responsabilità e ai compiti dei soggetti coinvolti nell’attuazione degli interventi multidimensionali;

la documentazione da rendere disponibile e conservare per dimostrare l’effettiva realizzazio-ne degli output e il conseguimento dei risultati e consentire le verifiche da parte degli organismi competenti.

1 Cfr. DDG n.3731 del 29/04/2016

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2. Indicazioni di carattere generale

2.1. L’intervento multidimensionale

L’intervento multidimensionale si sostanzia nella presa in carico e nella fruizione di un mix di presta-zioni erogate da personale socio educativo e variamente articolato dal punto di vista quali-quantitativo, in coerenza con il percorso definito nel Progetto Individuale (PI)2 e, nel caso degli utenti disabili, anche del Piano Educativo Individuale (PEI)3.

L’intervento multidimensionale, che ha una durata di 12 mesi, si caratterizza:per un set comune di servizi con finalità trasversale;per un set di servizi con finalità specificamente legate agli obiettivi di miglioramento della qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia e allo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili.

Figura 1 - Struttura degli interventi multidimensionali

2.2. Le condizioni per il rimborso dell’importo forfettario

Per l’accesso all’intervento multidimensionale viene assegnato alle persone disabili e alle persone anziane (di seguito destinatari) un voucher nominativo di 4.800 euro. L’importo di 4.800 euro viene riconosciuto come contributo forfettario onnicomprensivo e a copertura delle azioni correlate alla presa in carico e alla gestione dei singoli casi e di tutte le prestazioni/servizi direttamente rivolti ai destinatari.

2 Il progetto individuale (PI) è il documento con cui, sulla base della valutazione multidimensionale, vengono definiti gli obiettivi e individuati i servizi e le prestazioni in cui si sostanzia l’intervento in favore delle persone anziane e delle persone disabili. 3 Il Piano educativo individuale (PEI) è definito dall’Ente erogatore dei servizi socio-educativi e/o socio-animativi quale declina-zione operativa del progetto individuale per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili.

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Condizioni (output) per il riconoscimento del voucher - Avviso persone disabili

I destinatari dell’Avviso “persone disabili” potranno avere accesso ad un intervento multidimensionale de-clinabile, in base alla maggiore (accesso a prestazioni/servizi offerti dalle UdO Centro Socio Educativo – di seguito CSE - o ad altri servizi sociali a cura di Enti con cui sono stati già istaurati rapporti di collabora-zione per la realizzazione di interventi in favore delle persone con disabilità) o minore intensità di inter-vento (accesso a prestazioni/servizi offerti dalle UdO Servizio di Formazione all’Autonomia – di seguito SFA - o ad altri servizi sociali a cura di Enti con cui sono stati già istaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi in favore delle persone con disabilità)4, che prevede, oltre all’erogazione di pre-stazioni/servizi trasversali, l’erogazione di almeno una delle linee di prodotto (prestazioni/servizi) e delle conseguenti tipologie di intervento5 connesse ad una o più aree di intervento previste dal PI/PEI.

Il riconoscimento del contributo pubblico è legato alla realizzazione degli output previsti nell’ambito del percorso multidimensionale. Nelle tabelle seguenti vengono individuati gli output che caratterizzano l’effettiva realizzazione del percorso multidimensionale e a fronte dei quali viene ricono-sciuto l’importo forfettario predeterminato.

Tabella 1. Percorsi di autonomia a maggiore intensità SERVIZI/INTERVENTI OUTPUT IMPORTO FORFETTA-

RIOValutazione multidimensionale Definizione del PI € 480 Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione del

PEI € 480

Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio ani-mativi

Osservazione e redazione del PEI. Realizzazione del PI/PEI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

€ 3.840

VALORE DEL VOUCHER € 4.800

Tabella 2. Percorsi di autonomia a minore intensità SERVIZI INTERVENTI OUTPUT IMPORTO FORFETTA-

RIOValutazione multidimensionale Definizione del PI € 284 Case management Accompagnamento nella definizione e attuazione PEI € 284 Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio ani-mativi

Osservazione e redazione del PEI. Realizzazione del PI/PEI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

€ 4.232

VALORE DEL VOUCHER € 4.800

4 Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Socio Educativo (CSE) e il Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA). Al fine di favorire la spe-rimentazione di risposte integrate, flessibili e modulabili costruite sul bisogno individuale della persona, le prestazioni/servizi potranno essere erogati anche da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione diservizi in favore delle persone con disabilità: rete di enti accreditati, Enti convenzionati con i Comuni dell’Ambito/degli Ambiti, Organizzazioni del Terzo settore iscritte nei registri nazionali o regionali o ad analoghi elenchi nazionali/regionali accreditabi-li/convenzionabili, o con i quali i Comuni dell’Ambito hanno avviato un percorso di co-progettazione nell’area dell’inclusionesociale a favore della disabilità.5 Cfr. Catalogo approvato con DDG n.3731 del 29/04/2016 e successive modifiche

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Condizioni (output) per il riconoscimento del voucher - Avviso persone anziane

I destinatari dell’Avviso “persone anziane” potranno avere accesso ad un intervento multidimensionale declinabile, in base alla maggiore (accesso prestazioni/servizi Udo Centro Diurno Integrato - di seguito CDI -o ad altri servizi sociali a cura di Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi a favore delle persone anziane) o minore intensità di intervento (accesso pre-stazioni/servizi UdO Centro Diurno - di seguito CD - o ad altri servizi sociali a cura di Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di interventi a favore delle persone an-ziane)6, che prevede, oltre all’erogazione di prestazioni/servizi trasversali, l’erogazione di almeno una del-le linee di prodotto (prestazioni/servizi) e delle conseguenti tipologie di intervento7 connesse ad una o più aree di intervento previste dal PI.

Il riconoscimento del contributo pubblico è legato alla realizzazione degli output previsti nell’ambito del percorso multidimensionale. Nelle tabelle seguenti vengono individuati gli output che caratterizzano l’effettiva realizzazione del percorso multidimensionale e a fronte dei quali viene ricono-sciuto l’importo forfettario predeterminato.

Tabella 3. Interventi per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e delle famiglie a maggiore intensità SERVIZI INTERVENTI OUTPUT IMPORTO FORFETTA-

RIOValutazione multidimensionale Definizione del PI € 480 Case management Accompagnamento all’attuazione del PI € 480 Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio ani-mativi

Realizzazione del PI attraverso l’erogazione dei servi-zi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

€ 3.840

VALORE DEL VOUCHER € 4.800

Tabella 4. Interventi per migliorare la qualità della vita delle persone anziane e delle famiglie a minore intensità SERVIZI INTERVENTI OUTPUT IMPORTO FORFETTA-

RIOValutazione multidimensionale Definizione del PI € 284 Case management Accompagnamento all’attuazione del PI € 284 Servizi/prestazioni socio educativi e/o socio ani-mativi

Realizzazione del PI attraverso l’erogazione dei servi-zi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

€ 4.232

VALORE DEL VOUCHER € 4.800

Riconoscimento del contributo

Il contributo potrà essere riconosciuto nella misura massima di 4.800 euro se i destinatari degli Avvisi usufruiranno di tutti i servizi trasversali e specifici previsti dai percorsi, secondo la seguente articolazione:

6 Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari avranno accesso ai servizi della rete territoriale delle UdO sociali a ciò dedicate e cioè il Centro Diurno Integrato (CDI) e il Centro Diurno (CD). Al fine di favorire la sperimentazione di risposteintegrate, flessibili e modulabili costruite sul bisogno individuale della persona, le prestazioni/servizi potranno essere erogatianche da altri Enti con cui sono stati già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di servizi in favore delle per-sone anziane: rete di enti accreditati, Enti convenzionati con i Comuni dell’Ambito/degli Ambiti, Organizzazioni del Terzo setto-re iscritte nei registri nazionali o regionali o ad analoghi elenchi nazionali/regionali accreditabili/convenzionabili, o con i quali i Comuni dell’Ambito hanno avviato un percorso di co-progettazione nell’area degli interventi in favore delle persone anziane. 7 Cfr. DDG n.3731 del 29/04/2016

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l’importo forfettario legato alla realizzazione della valutazione multidimensionale è rimborsato all’Ambito a seguito della definizione del PI (output), anche qualora l’intervento multidimensionale non venisse poi completato;

l’importo forfettario legato alle attività di case management è rimborsato all’Ambito a fronte della rea-lizzazione del PI/PEI, ossia dello svolgimento del percorso multidimensionale (output);

l’importo forfettario legato all’erogazione dei servizi/prestazioni specifiche è riconosciuto a fronte dell’effettiva realizzazione del PI/PEI, ossia dello svolgimento del percorso multidimensionale (output).

Il PI/PEI si considera realizzato qualora: attraverso il percorso siano stati conseguiti gli obiettivi di autonomia previsti; siano stati erogati servizi/prestazioni indicati nel PI/PEI e sia documentato almeno il 70% del numero

di accessi8 stimato su base annua9. Il numero minimo di accessi è pertanto pari a: - 70 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di servizi a

maggiore intensità;- 118 per la realizzazione di un intervento multidimensionale che preveda l’erogazione di servizi a

minore intensità.

Qualora si verifichino impedimenti che determinino un’interruzione temporanea, il PI/PEI può essere sospeso per un massimo di 90 giorni, anche non consecutivi e poi riattivato. Tale sospensione del PI/PEI, nonché la conseguente riattivazione, deve essere tempestivamente comunicata a Regione Lombardia per la formale autorizzazione della proroga dei termini. In ogni caso per il rimborso dell’importo forfettario de-vono essere rispettate le condizioni di rimborso indicate sopra.

Qualora l’impedimento comporti l’impossibilità di riconoscere l’importo forfettario, l’Ambito è te-nuto a darne tempestiva comunicazione a Regione Lombardia che, ove possibile, potrà procedere allo scorrimento delle graduatorie.

I documenti che comprovano l’effettiva realizzazione degli output, a cui è legato il riconoscimento dei dell’importo forfettario stabilito, sono specificati in dettaglio nel capitolo 3.

8 L’intervento multidimensionale si sostanzia nell’accesso dell’utente (persona disabile o persona anziana e/o loro familiari) nella sede di attività o nella presenza di una o più figure professionali nel contesto familiare o di vita della persona disabile o della persona anziana. Si assume che l’accesso corrisponde alla fruizione di servizi nell’arco di una giornata. Per la fase di definizione del PI e per le attività di case management l’accesso fa riferimento a tutte le attività riferibili alla valutazione mul-tidimensionale e alle attività di monitoraggio e accompagnamento dell’intervento che possono anche prescindere dalla presen-za dell’utente. Per la realizzazione dei percorsi di autonomia i destinatari degli Avvisi avranno accesso ai servizi della rete terri-toriale delle UdO a ciò dedicate o erogati da Enti con cui siano già instaurati rapporti di collaborazione per la realizzazione di servizi in favore di persone anziane e disabili (cfr. note 6 e 8). 9 Cfr. DDG 3731 del 29.04.2016 e successive modifiche.

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2.3. La documentazione di supporto e le modalità di trasmissione e archiviazione

Di seguito vengono fornite alcune indicazioni relative alle caratteristiche dei documenti giustificativi e alle modalità di trasmissione e archiviazione della documentazione.

DiarioAl fine di attestare l’effettiva erogazione dei servizi e consentire lo svolgimento delle verifiche sulla corret-ta realizzazione degli interventi è richiesta, per ciascun destinatario, la compilazione del Diario per l'atte-stazione dell'effettivo svolgimento dei servizi/interventi. La compilazione del diario spetta sia agli Enti ca-pofila, sia agli Enti erogatori, in riferimento ai servizi/interventi di propria competenza. Ciascuno organi-smo coinvolto compilerà pertanto il/i proprio/i Diario/i.

Il Diario dovrà essere: firmato dal/i professionista/i coinvolti nell’erogazione dei servizi/interventi per ogni singolo acces-

so; controfirmato dal responsabile dell’Ente capofila o dell’Ente erogatore e dal Case manager al

termine della fase (valutazione multidimensionale, case management, servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi) a cui si riferisce. Il diario sarà controfirmato anche dal destinatario dell’intervento (persona anziana – persona disabile) o da un familiare. L’originale, al termine dell’intervento, sarà conservato dall’Ente capofila.

Il diario relativo alle attività connesse alla valutazione multidimensionale e al case management si com-pone della sola sezione dedicata alla verifica degli elementi quantitativi inerenti la realizzazione del per-corso multidimensionale.

Il diario relativo alla fruizione dei servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi si compone di due sezioni: una dedicata alla verifica degli elementi quantitativi inerenti la realizzazione del percorso multidi-mensionale e avente ad oggetto la registrazione delle prestazioni/servizi offerti; una dedicata alla regi-strazione, a cura dei professionisti coinvolti nell’erogazione dei servizi/prestazioni, di eventuali elementi qualitativi inerenti l’andamento e/o gli esiti del percorso multidimensionale che possano essere utili per la valutazione complessiva finale dell’intervento multidimensionale.

L’aggiornamento del Diario dovrà avvenire in “tempo reale”, tale documento sarà oggetto di controllo nelle visite che, senza preavviso, verranno svolte da Regione Lombardia durante lo svolgimento del PI/PEI.

Calendario previsionale trimestrale degli accessi ai serviziContestualmente all’avvio del PI (nel caso delle persone anziane) e del PEI (nel caso delle persone disa-bili), e con cadenza trimestrale, l’Ente capofila è tenuto ad inviare a Regione Lombardia (allegati in SiAge) i calendari previsionali degli accessi relativi ai 3 mesi successivi. A tal fine l’Ente capofila dovrà assumere accordi con gli Enti erogatori su tempi e modalità di ricezione dei calendari. Le eventuali variazioni saran-no verificabili attraverso il diario.

Relazione individuale finale sull’intervento multidimensionale e sui risultati conseguiti Per la rendicontazione finale l’Ente capofila provvederà ad elaborare una relazione individuale finale, a cura del case manager, nella quale si dia conto, in particolare, delle caratteristiche degli interventi (attività svolte, metodologie utilizzate, eventuali difficoltà) e dei benefici prodotti sulle singole persone disabili e anziane e sulle loro famiglie.

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Conservazione della documentazione Tutta la documentazione in originale, inclusa quella trasmessa attraverso SiAge, deve essere archiviata e conservata da parte dell’Ente capofila. Ai fini della realizzazione delle verifiche da parte degli organismi competenti, e comunque alla conclusio-ne di ciascun PI/PEI, l’Ente capofila, in quanto beneficiario, ha l’obbligo di raccogliere tutta la documenta-zione originale dagli altri enti erogatori coinvolti, ai fini della conservazione della documentazione prevista all’art.140 del Reg (UE) n.1303/2013.

Sistema SiAgeIl Sistema SiAge, “Sistema Agevolazioni”, è un servizio web (www.SiAge.regione.lombardia.it), messo a disposizione da Regione Lombardia che permette a cittadini, imprese ed enti pubblici e privati di presen-tare on-line richieste di contributo e di gestire gli interventi ammessi a finanziamento sui fondi regionali, nazionali ed europei.

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3. Fasi di attuazione degli interventi multidimensionali

3.1. La valutazione multidimensionale

L’équipe multidimensionale dell’Ambito effettua la valutazione dei bisogni dei destinatari che hanno pre-sentato richiesta per accedere ai percorsi multidimensionali e che risultano ammissibili in base ai criteri definiti dagli Avvisi. L’Ente capofila, in seguito all’individuazione dei destinatari che potranno beneficiare degli interventi, invia a Regione Lombardia la graduatoria. Una volta validata la graduatoria da parte di Regione Lombardia, viene assegnato il voucher nominativo, predisposto il Progetto Individuale (PI) in-sieme ai destinatari che accedono al percorso ed alle loro famiglie; viene altresì somministrato il questio-nario di misurazione dell’indicatore di risultato del POR FSE. Questa fase si conclude con l’individuazione del “responsabile del caso” (case manager) e la scelta, da parte dei destinatari e delle loro famiglie, dell’Ente erogatore presso il quale utilizzare il voucher per l’accesso ai servizi sociali.

Durante il periodo di erogazione dei servizi/interventi legati alla valutazione multidimensionale, l’Ente ca-pofila è tenuto ad assicurare l’aggiornamento del Diario in “tempo reale”. Tale documento sarà in-fatti oggetto di controllo nelle visite che, senza preavviso, verranno svolte da Regione Lombardia durante lo svolgimento dell’intervento multidimensionale.

L’output a cui è legato il riconoscimento dell’importo forfettario concernente la valutazione multi-dimensionale, è la definizione del Progetto Individuale (PI).

Per provare l’effettiva realizzazione dell’output e per la liquidazione dell’importo forfettario previ-sto, l’Ente capofila è tenuto a trasmettere a Regione Lombardia: copia del PI; copia del diario relativo alle attività connesse alla valutazione multidimensionale e alla predisposizione

del PI; copia del questionario di misurazione dell’indicatore di risultato somministrato ai destinatari.

La trasmissione della documentazione a Regione Lombardia avviene attraverso l’upload nell’apposita se-zione di SiAge. Le copie del PI e del questionario verranno trasmesse a Regione contestualmente alla richiesta di anticipazione, la copia del diario al momento della domanda di liquidazione del saldo.

Ai fini del rispetto della normativa europea di cui all’art.140 del Reg. (UE) 1303/2013, l’Ente capofila è inoltre tenuto a conservare in originale presso la propria sede e fino alla chiusura della programma-zione europea 2014-2020 i documenti trasmessi in copia a Regione Lombardia.

Tabella 5. Fase valutazione multidimensionale: check list documenti giustificativi Avviso “persone anziane” e “per-sone disabili” SOGGETTO RESPONSABILE SERVIZI/ INTERVENTI OUTPUT DOCUMENTI COMPROVANTI

LA REALIZZAZIONE DELL’OUTPUT

Ente capofila Valutazione multidimensionale - Progetto Individuale - Progetto Individuale - Diario- Questionario di misurazione

dell’indicatore di risultato

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3.2. Il case Management

L’Ente capofila dell’Ambito, contestualmente alla predisposizione di ciascun progetto individuale, indivi-dua un “responsabile del caso” (case manager), che garantirà una serie di attività trasversali al percorso multidimensionale: informazione, orientamento e accompagnamento della famiglia e dei destinatari; con-sulenza alla famiglia; sostegno alle relazioni familiari; raccordo e coordinamento dei diversi attori del si-stema dei servizi per la buona riuscita degli interventi prefigurati nel Progetto Individuale. L’erogazione dei servizi/interventi di case management dovrà essere registrata “in tempo reale” sul diario a cura del case manager/Ente capofila. Tale documento sarà infatti oggetto di controllo nelle visite che, senza preavviso, verranno svolte da Regione Lombardia durante lo svolgimento dell’intervento multidimensionale.

L’output a cui è legato il riconoscimento dell’importo forfettario concernente i servizi di case ma-nagement è rappresentato dalla realizzazione del PI/PEI10, ossia dalla fruizione dei servizi previsti nel Progetto Individuale, nel caso dell’Avviso “persone anziane”, e nel Piano Educativo Individuale (PEI) nel caso dell’Avviso “persone disabili”.

Per provare l’effettiva realizzazione dell’output e per la liquidazione dell’importo forfettario previ-sto, in sede di rendicontazione finale, l’Ente capofila è tenuto a trasmettere a Regione Lombardia: copia del diario relativo alle attività di case management; copia della relazione individuale finale, attraverso cui è possibile verificare i benefici prodotti sui desti-

natari degli interventi e sulle loro famiglie (utile alla comprova dell’effettiva realizzazione dell’erogazione delle prestazioni/servizi);

copia del questionario somministrato per la rilevazione degli esiti dell’intervento. La liquidazione dell’importo forfettario riconosciuto per il case management è comunque subordinato al riconoscimento dell’importo forfettario previsto per l’erogazione dei servizi/prestazioni specifici offerti. La relazione finale relativa a ciascun intervento multidimensionale viene redatta a cura del case manager, secondo le linee guida fornite da Regione Lombardia.

La trasmissione della documentazione a Regione Lombardia avviene, a cura dell’Ente capofila, attraverso upload in SiAge contestualmente all’invio della domanda di liquidazione del saldo redatta nell’apposita sezione di SiAge.

Ai fini del rispetto della normativa europea di cui all’art.140 del Reg. (UE) 1303/2013, l’Ente capofila è inoltre tenuto a conservare in originale presso la propria sede e fino alla chiusura della programma-zione europea 2014-2020 i documenti trasmessi in copia a Regione Lombardia.Tabella 6. Fase case management: check list documenti giustificativi Avviso “persone anziane” e “persone disabili”

SOGGETTO RESPONSABILE SERVIZI/ INTERVENTI OUTPUTDOCUMENTI COMPROVANTI

LA REALIZZAZIONE DELL’OUTPUT

Ente capofila Case management - Accompagnamento nella de-finizione e attuazione del PI (Avviso “persone anziane”)

- Accompagnamento nella de-finizione e attuazione del PEI (Avviso “persone disabili)

- Diario- Relazione individuale finale - Questionario per la rilevazio-

ne degli esiti

10 Per effettiva realizzazione del PI/PEI si intende l’erogazione del numero minimo di accessi indicati nel paragrafo 2.2.

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3.3. L’attuazione dell’intervento multidimensionale

3.3.1 Interventi per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale delle persone disabili

Una volta scelto l’Ente erogatore da parte dei destinatari degli Avvisi e delle loro famiglie, questi definisce il PEI, quale declinazione operativa del PI, e avvia l’erogazione dei servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi che caratterizzano l’intervento multidimensionale.Contestualmente all’avvio del PEI, e successivamente con cadenza trimestrale, l’Ente Erogatore è tenuto a trasmette all’Ente capofila il calendario previsionale degli accessi relativi ai tre mesi successivi. I tempi e le modalità di inoltro dei calendari saranno definiti nell’ambito degli accordi tra l’Ente erogatore e l’Ente capofila. Una volta ricevuta copia del calendario, l’Ente capofila è tenuto ad inviare i calendari previsionali a Re-gione Lombardia (attraverso upload in SiAge).

Durante il periodo di erogazione dei servizi/interventi sociali, l’Ente erogatore è tenuto ad assicurare l’aggiornamento del Diario in “tempo reale”. Tale documento sarà infatti oggetto di controllo nelle visi-te che, senza preavviso, verranno svolte da Regione Lombardia durante lo svolgimento dell’intervento multidimensionale.Una volta terminato l’intervento multidimensionale l’originale del diario, debitamente compilato e sotto-scritto, dovrà essere trasmessa all’Ente capofila.

L’output a cui è legato il riconoscimento dell’importo forfettario per la fruizione dell’offerta di ser-vizi socio educativi e/o socio animativi è la realizzazione del PI/PEI11.

Nell’ambito di questa fase gli Enti erogatori sono tenuti a: trasmettere copia del PEI all’Ente capofila e, al termine dell’intervento, l’originale; attivare tutti gli interventi previsti e garantire le prestazioni definite nel PEI entro la scadenza sta-

bilita; redigere il diario e, al termine dell’intervento multidimensionale, trasmetterlo in originale all’Ente

capofila; redigere il calendario trimestrale e trasmetterlo all’Ente capofila secondo le modalità concordate

con lo stesso; assicurare il raccordo e coordinamento con il case manager per il buon esito dell’intervento e

comunicare eventuali variazioni o rinunce da parte dei destinatari.

L’Ente capofila è tenuto a sua volta a: trasmettere a Regione Lombardia i calendari trimestrali di previsione degli accessi, allegati

nell’apposita sezione del sistema informativo SiAge; assicurare le attività di case management nel periodo di realizzazione dell’intervento multidimen-

sionale; redigere il diario relativo alle attività di case management; somministrare, al termine dell’intervento multidimensionale, il questionario di rilevazione degli esi-

ti ai destinatari. redigere la relazione individuale finale;

11 Per effettiva realizzazione del PI/PEI si intende l’erogazione del numero minimo di accessi indicati nel paragrafo 2.2.

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raccogliere e archiviare la documentazione originale, alla conclusione dell’intervento, prodotta dagli Enti erogatori ai fini di provare l’effettiva realizzazione dell’output.

Per provare l’effettiva realizzazione dell’output e per la liquidazione dell’importo forfettario con-nesso alla realizzazione del PI/PEI, in sede di rendicontazione finale, l’Ente capofila è tenuto a tra-smettere a Regione Lombardia:

copia del PEI copia del diario, redatto dall’Ente erogatore, che attesta gli aspetti quantitativi e qualitativi

che descrivono l’andamento e gli esiti dell’intervento multidimensionale; copia della relazione individuale finale predisposta dal case manager (utile alla comprova

dell’effettiva realizzazione delle attività di case management).

La trasmissione della documentazione a Regione Lombardia avviene, a cura dell’Ente capofila, attraverso upload in SiAge contestualmente all’invio della domanda di liquidazione del saldo redatta nell’apposita sezione di SiAge.Ai fini del rispetto della normativa europea di cui all’art.140 del Reg. (UE) 1303/2013, l’Ente capofila è tenuto a conservare in originale presso la propria sede e fino alla chiusura della programmazione eu-ropea 2014-2020 i documenti trasmessi in copia a Regione Lombardia.

Tabella 7. Fase attuazione dell’intervento multidimensionale: check list documenti giustificativi Avviso “persone di-sabili”

SOGGETTO RESPONSABI-LE SERVIZI/ INTERVENTI OUTPUT

DOCUMENTI COMPROVANTILA REALIZZAZIONE

DELL’OUTPUTEnte erogatore Servizi/prestazioni socio educa-

tivi e/o socio animativi - Osservazione e definizione

del PEI quale declinazione del PI

- Realizzazione del PI/PEI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI/PEI per lo sviluppo dell’autonomia finalizzata all’inclusione sociale della persona disabile

- PEI- Diario- Relazione individuale finale (a

cura del Case Manager) - Calendario previsionale tri-

mestrale

3.3.2 Interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazio-ne dell’autonomia

Una volta scelto l’Ente erogatore sociali da parte dei destinatari degli Avvisi e delle loro famiglie, questi avvia l’erogazione dei servizi/prestazioni socio educativi e/o socio animativi che caratterizzano l’intervento multidimensionale.Contestualmente all’avvio del PI, e successivamente con cadenza trimestrale, l’Ente erogatore è tenuto a trasmette all’Ente capofila il calendario previsionale degli accessi relativi ai tre mesi successivi. I tempi e le modalità di inoltro dei calendari saranno definiti nell’ambito degli accordi tra l’Ente erogatore e l’Ente capofila. Una volta ricevuta copia del calendario, l’Ente capofila è tenuto ad inviare i calendari previsionali a Re-gione Lombardia (attraverso upload in SiAge).

Durante il periodo di erogazione dei servizi/interventi sociali, l’Ente erogatore è tenuto ad assicurare l’aggiornamento del Diario in “tempo reale”. Tale documento sarà infatti oggetto di controllo nelle visi-

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 250 – Bollettino Ufficiale

te che, senza preavviso, verranno svolte da Regione Lombardia durante lo svolgimento dell’intervento multidimensionale.Una volta terminato l’intervento multidimensionale l’originale del diario debitamente compilato e sottoscrit-to dovrà essere trasmessa all’Ente capofila.

L’output a cui è legato il riconoscimento dell’importo forfettario per la fruizione dell’offerta di ser-vizi socio educativi e/o socio animativi è la realizzazione del PI. Nell’ambito di questa fase gli Enti erogatori sono tenuti a:

attivare tutti gli interventi previsti e garantire le prestazioni definite nel PI entro la scadenza stabili-ta;

redigere il diario e, al termine dell’intervento multidimensionale, trasmetterlo in originale all’Ente capofila;

redigere il calendario trimestrale e trasmetterlo all’Ente capofila, secondo le modalità concordate con lo stesso;

assicurare il raccordo e coordinamento con il case manager per il buon esito dell’intervento e comunicare eventuali variazioni o rinunce da parte dei destinatari.

L’Ente capofila è tenuto a sua volta a: trasmettere a Regione Lombardia i calendari trimestrali di previsione degli accessi, allegati

nell’apposita sezione del sistema informativo SiAge; assicurare le attività di case management nel periodo di realizzazione dell’intervento multidimen-

sionale; redigere il diario relativo alle attività di case management; somministrare, al termine dell’intervento multidimensionale, il questionario di rilevazione degli esi-

ti ai destinatari; redigere la relazione individuale finale; raccogliere e archiviare gli originali della documentazione prodotta dagli Enti erogatori, alla con-

clusione dell’intervento, ai fini di provare dell’effettiva realizzazione dell’output.

Per provare l’effettiva realizzazione dell’output e per la liquidazione dell’importo forfettario con-nesso alla realizzazione del PI, in sede di rendicontazione finale, l’Ente capofila è tenuto a trasmette-re a Regione Lombardia:

copia del diario, redatto dall’Ente erogatore, che attesta gli aspetti quantitativi e qualitativi che descrivono l’andamento e gli esiti dell’intervento multidimensionale;

copia della relazione individuale finale predisposta dal case manager (utile alla comprova dell’effettiva realizzazione delle attività di case management).

La trasmissione della documentazione a Regione Lombardia avviene, a cura dell’Ente capofila, attraverso upload in SiAge contestualmente all’invio della domanda di liquidazione del saldo redatta nell’apposita sezione di SiAge.

Ai fini del rispetto della normativa europea di cui all’art.140 del Reg. (UE) 1303/2013, l’Ente capofila è inoltre tenuto a conservare in originale presso la propria sede e fino alla chiusura della programma-zione europea 2014-2020 i documenti trasmessi in copia a Regione Lombardia ai fini della prova degli output.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 251 –

Tabella 8. Fase attuazione dell’intervento multidimensionale: check list documenti giustificativi Avviso “persone an-ziane”

SOGGETTO RESPONSABILE SERVIZI/ INTERVENTI OUTPUTDOCUMENTI COMPROVANTI

LA REALIZZAZIONE DELL’OUTPUT

Ente erogatore Servizi/prestazioni socio educa-tivi e/o socio animativi a mag-giore intensità

- Realizzazione del PI attraverso l’erogazione dei servizi previsti dal PI per l’implementazione di interventi volti a migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle persone anziane con limitazione dell’autonomia

- Diario- Relazione individuale finale (a cura del Case Manager)

- Calendario previsionale trime-strale

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 252 – Bollettino Ufficiale

4. Tempi di realizzazione degli interventi e modalità di eroga-zione del contributo pubblico

Gli interventi multidimensionali ammessi a finanziamento, debbono essere realizzati entro 12 mesi dall’avvio e comunque non oltre i termini indicati nell’Avviso “persone disabili” e nell’Avviso “persone An-ziane”12. Le richieste di saldo dovranno pervenire entro le scadenze previste dagli Avvisi.

Il contributo sarà erogato da Regione Lombardia agli Enti capofila secondo le seguenti modalità: una quota, a titolo di anticipazione, pari al 40% del valore dei voucher relativi ai percorsi per i

quali è stato definito e trasmesso a Regione Lombardia il Progetto Individuale, entro 60 giorni dalla richiesta dell’ente capofila (mediante richiesta di liquidazione compilata nella sezione dedi-cata di SiAge). Unitamente alla richiesta verranno allegati: l’atto di adesione sottoscritto; la copia del PI e il questionario di misurazione dell’indicatore di risultato debitamente compilato (cfr. para-grafo 3.1);

una quota a saldo, calcolata sul valore dei voucher dei percorsi realizzati, al netto dell’anticipazione, entro 60 giorni dalla richiesta di liquidazione dell’Ente capofila e previa pre-sentazione di regolare documentazione a comprova della effettiva realizzazione degli output, se-condo le modalità indicate nei paragrafi precedenti. Unitamente alla richiesta verrà allegata an-che la sintesi degli esiti della seconda somministrazione del questionario13.

12 Cfr. Punto 12 degli Avvisi “persone disabili” e “persone anziane” 13 Cfr. Punto 14 degli Avvisi “persone disabili” e “persone anziane”

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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5. Obblighi dei beneficiariOltre alle indicazioni contenute nel presente documento, gli Enti capofila degli Ambiti, in qualità di benefi-ciari di finanziamenti del POR FSE 2014-2020 di Regione Lombardia, sono tenuti a rispettare e a far ri-spettare agli Enti erogatori le condizioni indicate nell’atto di adesione.

In particolare i flussi informativi e finanziari tra Ente capofila ed Enti erogatori dovranno essere definiti da appositi accordi tra detti enti. I pagamenti da parte dell’Ente capofila agli enti Erogatori dovranno avvenire nel rispetto della normativa vigente in tema di regolarità contributiva, antimafia, tracciabilità dei pagamen-ti, garanzie sulle somme a titolo di anticipo.

Tutte le attività e iniziative di comunicazione e informazione legate alla realizzazione dei percorsi multidi-mensionali devono essere realizzate in coerenza con la Strategia di Comunicazione del POR FSE di Re-gione Lombardia e assicurando il rispetto degli obblighi in materia di informazione e pubblicità di cui all’Allegato XII punto 2.2. del Reg. (UE) 1303/2013 “Responsabilità dei beneficiari” e di cui al Regolamen-to di esecuzione (UE) n. 821/2014 della Commissione.

L’Ente capofila e gli Enti erogatori si impegnano a garantire che i partecipanti alle iniziative siano informati che l’intervento è cofinanziato dal POR FSE 2014-2020 di Regione Lombardia.In particolare ai fini della visibilità del sostegno assicurato dal FSE alla realizzazione degli interventi, l’Ente capofila assicura che:

i destinatari siano informati in merito al sostegno del FSE per la realizzazione dei percorsi; qualsiasi documento di natura informativa o di pubblicizzazione dell’intervento usato per il pubbli-

co oppure per i partecipanti contenga un riferimento specifico al cofinanziamento ricevuto dal POR FSE e riporti i loghi secondo i format grafici resi disponibili da Regione Lombardia.

Ulteriori indicazioni in merito agli obblighi di informazione e comunicazione sono disponibili nelle pagine web dedicate al POR FSE 2014 -2020 di Regione Lombardia www.ue.regione.lombardia.it

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D.G. Agricoltura

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 254 – Bollettino Ufficiale

D.d.g. 29 novembre 2016 - n. 12431Centri autorizzati di assistenza agricola ( CAA ) riconosciuti in Regione Lombardia. Autorizzazione al trasferimento di una sede operativa della società CAA Coldiretti Lombardia s.r.l.

IL DIRETTORE GENERALE ALL’ AGRICOLTURA Visto il decreto legislativo 27 maggio 1999, n. 165, recante sop-

pressione dell’AIMA e istituzione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59, modificato dal decreto legislativo 15 giugno 2000, n. 188, e in particolare l’art. 3 bis, che disciplina l’attività dei Centri autorizzati di assistenza agricola affidando a un decreto del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali la defi-nizione dei requisiti minimi di garanzia e di funzionamento per lo svolgimento dell’attività dei CAA e alle Regioni i compiti di verifi-ca e di vigilanza dei medesimi requisiti, ai fini dell’autorizzazione all’esercizio delle attività di CAA all’interno del proprio territorio;

Visto il decreto 27 marzo 2001 del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali recante « Requisiti minimi di ga-ranzia e di funzionamento per le attività dei centri autorizzati di assistenza agricola», ora sostituito dal decreto 27 marzo 2008 del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali recante « Riforma dei Centri di Assistenza Agricola»;

Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 6402 del 12 otto-bre 2001 con la quale è stata approvata la circolare applicativa del citato decreto 27 marzo 2001 del MIPAAF per l’autorizzazione allo svolgimento dell’attività dei CAA nel territorio della Regione Lombardia, ora sostituita dalla deliberazione di Giunta regionale numero 2228 del 21 settembre 2011;

Visto il decreto del Direttore Generale all’Agricoltura della Re-gione Lombardia n. 5077 del 19 marzo 2002 con cui la società CAA Coldiretti Lombardia SRL con sede legale in Milano in Via Fabio Filzi 27 è stata riconosciuta idonea a svolgere l’attività di CAA nel territorio della Regione Lombardia;

Visto il decreto 27 marzo 2008 del Ministro delle politiche agri-cole, alimentari e forestali recante « Riforma dei Centri autorizzati di assistenza agricola «;

Vista la deliberazione di Giunta regionale numero 2228 del 21 settembre 2011 con la quale sono state dettate le nuove dispo-sizioni finalizzate al riconoscimento e controllo dei Centri Auto-rizzati di Assistenza Agricola ai sensi del citato decreto 27 marzo 2008 del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali;

Vista la nota prot. numero 537/2016 del 15 novembre 2016 con la quale la società CAA Coldiretti Lombardia SRL ha comu-nicato, a seguito di trasloco, il nuovo indirizzo della sede operati-va di Sermide, prov. Mantova – codifica SIARL MN 115 – codifica SIAN 262 – MN – 015 , che da Vicolo Teatro 15 si trasferisce in Via 29 Luglio 1848 n. 87;

Vista la nota email del 16 novembre 2016 con la quale il Diret-tore Generale all’Agricoltura ha comunicato alla società CAA Coldiretti Lombardia s.r.l. la data del sopralluogo presso il nuovo indirizzo della sede operativa di Sermide in Via 29 Luglio 1848, n. 87 per la verifica dei requisiti minimi di garanzia e di funziona-mento di cui al d.m. 27 marzo 2008 del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali;

Visti gli esiti positivi dei controlli amministrativi effettuati in data 24 novembre 2016 dai competenti uffici della Direzione Genera-le Agricoltura la cui documentazione è conservata agli atti della medesima Direzione;

Ritenuto pertanto, sulla base di quanto sopra esposto, di au-torizzare la società CAA Coldiretti Lombardia s.r.l. a trasferire la propria sede operativa dislocata nel Comune di Sermide , prov. Mantova, da Vicolo Teatro 15 a Via 29 Luglio 1848 n. 87;

Ritenuto, altresì, di approvare l’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento , con il quale si ag-giorna l’elenco delle sedi operative della società CAA Coldiretti Lombardia s.r.l., dislocate in regione Lombardia, comprensivo della nuova richiesta descritta nel medesimo allegato;

Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti dal decreto 27 marzo 2008 del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali;

Considerato che il presente provvedimento rientra tra le com-petenze della Direzione Generale Agricoltura individuate dalla d.g.r. n. 1300 del 30 gennaio 2014;

Visto l’art. 16 della legge regionale n. 20 del 7 luglio 2008 non-ché i provvedimenti organizzativi della X legislatura.

DECRETARecepite le premesse:1. di autorizzare la società CAA Coldiretti Lombardia s.r.l. , con

sede legale in Via Fabio Filzi, 27 Milano a trasferire la propria sede operativa dislocata nel Comune di Sermide, provincia di Mantova, codifica SIARL MN 115 – codifica SIAN 262 – MN – 015 , da Vicolo Teatro 15 a Via 29 Luglio 1848 n. 87;

2. di approvare l’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, con il quale si aggiorna l’elenco delle sedi operative della società CAA Coldiretti Lombardia s.r.l., dislo-cate in regione Lombardia, comprensivo della nuova richiesta descritta nel medesimo allegato;

3. di dare atto che il presente provvedimento conclude il rela-tivo procedimento nei termini previsti dal decreto 27 marzo 2008 del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali;

4. di pubblicare il presente provvedimento ai sensi dell’art. 23 del decreto legislativo 33 /2013;

5. di trasmettere copia del presente provvedimento alla socie-tà CAA Coldiretti, ad AGEA e all’Organismo Pagatore di Regione Lombardia per i successivi adempimenti di competenza;

6. di pubblicare il presente atto sul BURL. Il direttore generale

Roberto Cova

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Bollettino Ufficiale – 255 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

SEDE Indirizzo CAP Comune Prov. COD SIARL COD SIAN

Sede Regionale Via F. Filzi, 27 20124 Milano MI MI199 262-MI-199

Sede Provinciale Via San Zeno, 69 25124 Brescia BS BS115 262-BS-000

Sede Provinciale Via Plinio, 1 22070 Grandate CO CO101 262-CO-000

Sede Provinciale Via G. Verdi, 4 26100 Cremona CR CR104 262-CR-000

Sede Provinciale Via P. Verri, 33 46100 Mantova MN MN109 262-MN-000

Sede Provinciale Via Fabio Filzi, 27 20124 Milano MI MI107 262-MI-000

Sede Provinciale Via Brambilla, 34 27100 Pavia PV PV108 262-PV-000

Sede Provinciale L.go Sindelfingen, 9 23100 Sondrio SO SO105 262-SO-000

Sede Provinciale Via Piave, 9 21100 Varese VA VA102 262-VA-000

Sede Provinciale Via Mangili, 21 24100 Bergamo BG BG101 262-BG-000

Bergamo 2 Via Borgo Palazzo, 169 24100 Bergamo BG BG102 262-BG-001

Clusone Via S. Vincenzo de' Paoli, 10 24023 Clusone BG BG103 262-BG-002

Ponte San Pietro Via V. Emanuele, 60 24036 Ponte San Pietro BG BG104 262-BG-003

Romano di Lombardia Via del Commercio, 30 24058 Romano di Lombardia BG BG105 262-BG-004

Sarnico Via Suardo, 6 24067 Sarnico BG BG106 262-BG-005

Treviglio Via XXIV Maggio, 30/A 24047 Treviglio BG BG107 262-BG-006

Zogno Via Ruggeri,12 24019 Zogno BG BG108 262-BG-007

Breno Via Carlo Tassara, 19/A 25043 Breno BS BS101 262-BS-001

Brescia 1 Via San Zeno, 69 25124 Brescia BS BS102 262-BS-002

Brescia 2 Via Cefalonia, 56 25124 Brescia BS BS103 262 - BS-003

Chiari Vicolo Pace, 5 25032 Chiari BS BS104 262-BS-004

Iseo Via Ninfea, 44 25049 Iseo BS BS106 262-BS-006

Lonato Via Marziali Cerutti, 11 25017 Lonato BS BS107 262-BS-007

Montichiari P.zza Paolo VI, 35 25018 Montichiari BS BS108 262-BS-008

Orzinuovi Via Colombo, 11 25034 Orzinuovi BS BS109 262-BS-009

Rovato Via Macina, 1 25038 Rovato BS BS110 262-BS-010

Salò Via Golgi, 4 - loc. Cunettone 25087 Salò BS BS111 262-BS-011

Verolanuova Via Semenza, 37 25028 Verolanuova BS BS112 262-BS-012

Vestone Via IV Novembre, 11/A 25078 Vestone BS BS113 262-BS-013

Leno Via Tonolini Giovanni Battista 14/int 1 25024 Leno BS BS114 262-BS-014

Sedi Operative

CAA Coldiretti Lombardia - Elenco sedi Operative dislocate in Regione Lombardia

ALLEGATO 1

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 256 – Bollettino Ufficiale

Como Via Plinio , 1 22070 Grandate CO CO105 262-CO-005

Menaggio Via Cadorna , 184 22017 Menaggio CO CO103 262-CO-003

Merate Via Statale 11/i 23807 Merate LC LC102 262-LC-002

Lecco Via Tito Speri 2 23900 Lecco LC LC101 262-LC-001

Casalmaggiore Via Cairoli, 3 26041 Casalmaggiore CR CR101 262-CR-006

Crema Via Macello, 34 26013 Crema CR CR102 262-CR-004

Cremona Via Ruffini, 28 26100 Cremona CR CR103 262-CR-001

Soresina Via Lombardia, 3 26015 Soresina CR CR105 262-CR-005

Asola Via Sauro, 34 46041 Asola MN MN101 262-MN-001

Castel Goffredo Via Bonfiglio, 31 46042 Castel Goffredo MN MN102 262-MN-014

Castiglione delle Stiviere Viale Dunant 23/a 46043 Castiglione delle Stiviere MN MN103 262-MN-003

Curtatone Via Caduti del Lavoro, 1 46010 Curtatone MN MN104 262-MN-004

Goito Via Levata, 71 46044 Goito MN MN106 262-MN-005

Mantova Via Pietro Verri, 35 46100 Mantova MN MN108 262-MN-007

Ostiglia Via Vittorio Veneto, 3 46035 Ostiglia MN MN111 262-MN-009

Sabbioneta P.zza San Rocco, 2 46018 Sabbioneta MN MN113 262-MN-011

Sermide Via 29 luglio 1848, n. 87 46028 Sermide MN MN115 262-MN-013

Viadana Vicolo Teatro, 2 46019 Viadana MN MN116 262-MN-018

Pegognaga Via Piave, 6 46020 Pegognaga MN MN119 262-MN-019

Volta Mantovana Via Goito, 2 46049 Volta Mantovana MN MN118 262-MN-016

Abbiategrasso Viale Sforza, 62 20081 Abbiategrasso MI MI101 262-MI-001

Cuggiono Viale Roma, 2 20012 Cuggiono MI MI102 262-MI-002

Melegnano Via J. Lennon, 4 20077 Melegnano MI MI104 262-MI-004

Melzo Via Colombo, 10 - Plz. A 20066 Melzo MI MI105 262-MI-005

Milano Via Fabio Filzi, 27 20124 Milano MI MI106 262-MI-006

Monza Via Remo Brambilla, 23 20863 Concorezzo MB MB101 262-MI-007

Codogno Via Carducci, 9 26845 Codogno LO LO101 262-LO-001

Lodi Via Hausmann, 11/i 26900 Lodi LO LO102 262-LO-002

Corteolona P.zza Verdi, 10 27014 Corteolona PV PV103 262-PV-003

Mortara P.zza Trieste, 3 27036 Mortara PV PV105 262-PV-006

Varzi Via Mazza, 11 27057 Varzi PV PV110 262-PV-009

Pavia Strada Bellingera 451 27100 Pavia PV PV106 262-PV-007

Casteggio Via Emilia, 107 27045 Casteggio PV PV102 262-PV-002

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Bollettino Ufficiale – 257 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

Voghera Piazza Duomo, 38 27058 Voghera PV PV112 262-PV-011

Vigevano Via Bertolini, 9/F 27018 Vigevano PV PV111 262-PV-010

Mede Via Cavour, 25 27035 Mede PV PV104 262-PV-005

Stradella Via Dallagiovanna, 19 27049 Stradella PV PV109 262-PV-008

Bormio Via Stelvio, 8 23032 Bormio SO SO101 262-SO-005

Morbegno Via Damiani, 39 23037 Morbegno SO SO103 262-SO-003

Sondrio L.go Sindelfingen, 9 23100 Sondrio SO SO104 262-SO-001

Tirano Via S. Giuseppe, 8 23030 Tirano SO SO106 262-SO-002

Varese Via Piave, 9 21100 Varese VA VA101 262-VA-001

Repilogo delle variazioni approvate con decretoTrasferimento sede operativa di Sermide da Vicolo Teatro 15 a Via 29 luglio 1848, n.87

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D.G. Sviluppo economico

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 258 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 28 novembre 2016 - n. 12374Determinazioni in merito al decreto 27 giugno 2016, n. 6003 bando «Digital Award - Il Coraggio di Innovare – Edizione Turismo 2016». Approvazione esiti istruttori e votazioni finali

IL DIRIGENTE DELLA UNITÀ ORGANIZZATIVAATTRATTIVITA’ INTEGRATA – TURISMO, MODA E DESIGN

Vista la l.r. 1 ottobre 2015 n. 27 «Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo» in particolare:

• l’articolo 2 comma 1 − lettera b) che prevede che l’ente regionale orienti politi-che volte all’innovazione per favorire la crescita compe-titiva del sistema turistico regionale e locale per il miglio-ramento della qualità dell’organizzazione, delle strutture e dei servizi;

− lettera e) riconosce nella valorizzazione del capitale umano lo strumento chiave per lo sviluppo della com-petitività delle imprese;

− lettera l) promuove la commercializzazione dei servizi turistici con particolare riferimento agli investimenti nei mezzi digitali;

• l’articolo 9 che prevede che la Regione e le CCIAA, sin-gole o in forma associata, promuovono e sviluppano pro-getti e iniziative per l’attrattività turistica e integrata del territorio di riferimento con l’obiettivo del consolidamento e della crescita competitiva e qualitativa delle imprese;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X legi-slatura, approvato con d.c.r. n X/78 del 9 luglio 2013, che indivi-dua, tra le linee strategiche per l’azione del governo regionale, la messa a sistema di risorse e operatori turistici, alla luce dei nuovi paradigmi della progettazione di esperienze turistiche innovative, ricombinando, adattando e gestendo con metodi innovativi l’offerta turistica esistente, per una sua piena valorizza-zione nel mercato nazionale ed internazionale;

Richiamata la d.g.r. n. 4745 del 22 gennaio 2016 con cui Re-gione Lombardia ha individuato a partire dal 29 maggio 2016 e fino al 29 maggio 2017 l’anno del turismo lombardo preveden-do, tra le altre iniziative, la promozione di eventi che coinvolgono i territori e gli operatori della filiera dell’attrattività, gli stakeholders di riferimento, i cittadini, i turisti e gli opinion leader;

Richiamato l’Accordo di Programma per lo sviluppo economi-co e la competitività del sistema lombardo, fra Regione Lombar-dia e Sistema Camerale lombardo, approvato con d.g.r n. 5009 dell’11 aprile 2016 «Approvazione dello schema dell’accordo per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lom-bardo tra Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo e istituzione del collegio di indirizzo e sorveglianza»;

Richiamati:

• la d.g.r. 20 giugno 2016, n. 5319 «Digital Award – Il corag-gio di innovare – Edizione Turismo 2016 criteri attuativi» ed in particolare l’allegato A, con il quale sono stati approvati i criteri attuativi del bando;

• il d.d.u.o. 27 giugno 2016, n.  6003 di approvazione del bando «Digital Award – Il coraggio di innovare - Edizione Turismo 2016»;

• il d.d.u.o. 15 settembre 2016, n.  8935 di costituzione del Nucleo di Valutazione per l’istruttoria e la valutazione delle proposte progettuali;

Dato atto che la suddetta d.g.r. del 20 giugno 2016, n. 5319:

• individua Unioncamere Lombardia quale soggetto attuatore della presente iniziativa anche ai fini della verifica del possesso requisiti de minimis e della trasmissione dati per l’alimentazione della BDA;

• prevede per la realizzazione del progetto risorse finanziarie pari a € 150.000,00 a carico di Regione Lombardia;

• stabilisce che il premio da assegnare ai soggetti: − vincitori delle categorie con premio in danaro con-siste in un contributo pari a € 10.000,00 al netto della ritenuta d’imposta del 25% ai sensi dell’art. 30 del DPR 600/1973;

− finalisti consiste in un riconoscimento simbolico me-diante l’assegnazione di targhe e/o pergamene;

• stabilisce che il bando «Digital Award – Il coraggio di inno-vare» ed il relativo finanziamento è attuato per i soggetti che svolgono attività economica nel rispetto del regola-

mento  (UE) n.  1407/2013 della Commissione del 18 di-cembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unio-ne Europea agli aiuti de minimis, con particolare riferimen-to agli articoli 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo);

Dato atto che il bando di cui al d.d.u.o. 27 giugno 2016, n. 6003 è stato aperto dalle ore 12:00 del 11 luglio 2016 fino alle ore 12:00 del 7 ottobre 2016;

Preso atto che a partire dalla data di apertura e sino alla data di chiusura risultano pervenute n. 59 domande di cui:

• Categorie con premio in danaro − Categoria Destinazione Smart: n. 19 − Categoria Comunicazione: n. 10 − Categoria Mobilità: n. 5 − Categoria Made in Lombardia: n. 9 − Categoria Ospitalità: n. 11

• Categorie con premio simbolico − Categoria Anno del Turismo: n. 3 − Categoria Loyalty Marketing: n. 0

• Senza specificazione della categoria: n. 2;Dato atto che le domande presentate sono state sottoposte,

ai sensi della Fase 2 dell’art. 4 del bando:

• all’iter di istruttoria formale effettuata da Unioncamere Lombardia – soggetto gestore;

• all’iter di valutazione di merito condotta dal Nucleo di Valutazione costituito con d.d.u.o. 15 settembre 2016, n. 8935;

Dato atto che a seguito degli esiti dell’istruttoria formale risul-tano non ammesse alla valutazione di merito n. 3 domande di cui 2 senza specificazione della categoria (allegato C «Non am-messi all’istruttoria di merito - Fase 2»);

Verificate e fatte proprie le risultanze del Nucleo di Valutazione per l’istruttoria e la valutazione delle proposte progettuali, costi-tuito con il citato d.d.u.o. 15 settembre 2016, n. 8935, così come emerge dai verbali – agli atti presso gli uffici regionali – delle se-dute del

26 - 27 - 28 ottobre 2016 da cui risultano:Categorie con premio in danaro

• n. 41 domande non ammesse alla Fase 3 di voto on line (allegato B «Non ammessi alla Fase 3»);

• n. 15 progetti finalisti ammessi alla fase 3 di voto on line;Categorie con premio simbolico

• non assegnati finalisti alla categoria anno del turismo da-ta l’esiguità delle domande pervenute, inadeguate rispet-to al brief indicato in sede di bando;

• non assegnati finalisti alla categoria loyalty marketing a causa della mancanza di progetti candidati.

Preso atto che i 15 progetti finalisti delle categorie con premio in danaro sono stati pubblicati sul sito dedicato per essere votati dal pubblico della rete a partire dalle ore 12:00 del 16 novembre e fino alle ore 12:00 del 25 novembre 2016;

Dato atto che la selezione dei n. 5 vincitori è stata effettuata mediante il conteggio dei voti ottenuti entro le ore 12:00 del 25 novembre 2016 e che il progetto finalista per categoria che ha raccolto il maggior numero di voti on line si è aggiudicato, ai sensi dell’art 4 del bando, 30 punti aggiuntivi che sono confluiti nella valutazione finale di cui all’allegato A «Progetti finalisti»;

Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche ed in-tegrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge re-gionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 e i provvedimenti organizzativi della X legislatura

DECRETA1. Di approvare gli esiti delle istruttorie e delle votazioni finali

delle domande presentate a valere sul bando «Digital Award – Il coraggio di innovare – Edizione Turismo 2016» di cui al d.d.u.o. 27 giugno 2016, n. 6003, come specificato negli allegati A «Pro-getti finalisti», B «Non ammessi alla Fase 3» e C «Non ammessi all’istruttoria di merito – Fase 2», parti integranti e sostanziali del presente provvedimento.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 259 – Bollettino Ufficiale

2. Di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli articoli 26 e 27 del d.lgs. 33/2013.

3. Di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale di Regione Lombardia e sui siti www.sviluppoeconomico.regione.lombardia.it e www.ilcoraggiodinnovare.it.

IL dirigenteAntonella Prete

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Bollettino Ufficiale – 260 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

Allegato A

Data arrivo Num. Protocollo Impresa Codice Fiscale Punteggio

Fase 2Voti

on linePunteggio

Fase 3PunteggioT

otale De Minimis

04/09/2016 3191 LIFI LAB SRL 03378700128 58 48

14/10/2016 4313 A.P.T. LIVIGNO 92015260141 52 504 30 82 0,00

14/10/2016 4321 FABBRICADIGITALE SRL 01214800193 50 407

06/10/2016 3978 IMILLE SRL 04198690960 58 32

05/10/2016 3932 WEBLITZ 07373980965 57 111

07/10/2016 4021 MUSEO DELLA GUERRA BIANCA IN ADAMELLO 99000580177 50 225 30 80 0,00

20/07/2016 2892 COPPA & LANDINI SRL 07055080969 55 171

05/10/2016 3954 DANIELA RIBERA RBRDNL80H47L682R 53 99

07/10/2016 4009 AC BOAT DI BOLGIANI MARIA CRISTINA BLGMCR64D45C933G 53 203 30 83 10.000,00

12/10/2016 4204 EXPERIENCE ITALY TOURS SRL 03665440131 48 178

11/10/2016 4159 JOT-TO SRL 09421780967 55 110

12/10/2016 4244 AEDO SOCIETÀ COOPERATIVA IMPRESA SOCIALE 08730410969 53 349 30 83 10.000,00

04/10/2016 3895 ITALIAN HOTELS & FRIENDS 03635060134 53 112

06/10/2016 3992 LEO COM SRL 08194520964 57 53

12/10/2016 4190AGENZIA PER LO SVILUPPO E LA PROMOZIONE TURISTICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO

02910070164 54 117 30 84 0,00

Categoria "Ospitalità"

DIGITAL AWARD - IL CORAGGIO DI INNOVARE EDIZIONE TURISMO 2016 PROGETTI FINALISTI

Categoria "Destinazione Smart"

Categoria "Comunicazione"

Categoria "Mobilità"

Categoria "Made in Lombardia"

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ALLEGATO A

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 261 – Bollettino Ufficiale

Allegato B

Data protocollo

Num. Protocollo Impresa Codice Fiscale Punteggio

Fase 2

23/09/2016 3724 DIEGO ANTONIO HOHENAUER HHNDNT82P06F205S 48

30/09/2016 3833 BERGAMO TERZIARIA SRL 01980060162 3630/09/2016 3844 ZESTRIP SRL 08976520968 4805/10/2016 3955 GIANNELLA VITTORIO 08268850156 3806/10/2016 3972 ANTONIO GIOVANNI SALVI SLVNNG53H24E424K 3006/10/2016 4004 COMUNE DI MONZA 02030880153 3807/10/2016 4043 DIGINTEL S.R.L. 04557840966 3810/10/2016 4090 ASSOCIAZIONE COQUEAT 09229600961 4012/10/2016 4225 ARTES SRL SB 09451640966 3512/10/2016 4240 ASSOCIAZIONE NEATERRA 03680590985 3013/10/2016 4284 ITALIAN BRAND FACTORY SRL 08791260964 3611/10/2016 4114 ROUTES SOFTWARE 03579090139 4613/10/2016 4300 LARIOFIERE 00579730136 40

13/10/2016 4305 MONTAGNE DEL LAGO DI COMO 03651180139 36

14/10/2016 4319 TEZAN SRLS 09382850965 3021/09/2016 3638 GO BIMBO SRL 09165390965 40

30/09/2016 3836CONFCOMMERCIO - IMPRESE PER L’ITALIA DELLA PROVINCIA DI LECCO

92004870132 36

05/10/2016 3950 COMUNE DI COMO 80005370137 4206/10/2016 3993 VILLAGGI MARE CLUB SRL 03595990163 3013/10/2016 4276 VARESE WEB SRL 02588310124 3614/10/2016 4311 NEW TARGET WEB SRL 03114730165 4214/10/2016 4322 GOOUT SRL 02520180411 3614/10/2016 4306 ROBERTA ALGHISI LGHRRT67H61B157J 46

Categoria "Mobilità" 11/10/2016 4135 PINANDGO SRL 09436740964 38

04/10/2016 3921 DISIGNUM 10422420017 4105/10/2016 3944 MULTI-CONSULT SRL 02303740167 3310/10/2016 4072 LOMBARDIA FOOD SRL 09060530962 3613/10/2016 4298 LOREDANA SAPORITO SPRLDN74H51F205C 4013/10/2016 4304 IL RE DEI CUOCHI SRL 09016040967 36

14/10/2016 4307 SOC. AGRICOLA LAZZARI S.S. DI GIOVANNI E DARIO 03213050176 36

13/10/2016 4301 OSYS SRL 08947160969 3328/09/2016 3787 EXAUDI SRL 04109200164 5003/10/2016 3879 TAG4U SRL 08713030966 4303/10/2016 3891 DOMUS SECUNDA SAS 04187080231 44

06/10/2016 3970

CASE VACANZA ALPEXPERIENCE IN ALTA VALLE CAMONICA DI MARTINO OCCHI

CCHMTN82P09D391X 34

13/10/2016 4281 FINDMYLOST SRL 09405890964 42

14/10/2016 4312 MAPLY SISTEMI TURISTICI DI FORLEO SERGIO FRLSRG82L05I628S 36

10/10/2016 4081 LUIGI D'URSO DRSLGU68E03F205O 4005/10/2016 3936 ASSOCIAZIONE BEL PAESE 03542740133 4005/10/2016 3949 VIGEVANO WEB SRL 01648760187 3607/10/2016 4011 AUDIOLUX SNC 02786800132 39

Categoria Speciale "Anno del Turismo"

DIGITAL AWARD - IL CORAGGIO DI INNOVARE - EDIZIONE TURISMO 2016NON AMMESSI ALLA FASE 3

Categoria "Destinazione Smart"

Categoria "Comunicazione"

Categoria "Made in Lombardia"

Categoria "Ospitalità"

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ALLEGATO B

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Bollettino Ufficiale – 262 –

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

Allegato C

Data arrivo Num. Protocollo Impresa Codice Fiscale Categoria ESITO MOTIVAZIONE

05/10/2016 3927 Valli Ferruccio Terenzio --- --- INAMMISSIBILE

Ai sensi dell'art. 4 del bando: documentazione incompleta (Allegato A non compilato integralmente)

11/10/2016 4123 Accor Hospitality Italia S.r.l. 09421280158 Ospitalità INAMMISSIBILEAi sensi dell'art. 8 del bando: raggiungimento della soglia de minimis

14/10/2016 4317 Trekking Italia 09434450152 --- INAMMISSIBILEAi sensi dell'art. 4 del bando: documentazione incompleta (Allegato A mancante)

DIGITAL AWARD - IL CORAGGIO DI INNOVARE - EDIZIONE TURISMO 2016NON AMMESSI ALL'ISTRUTTORIA DI MERITO - FASE 2

ALLEGATO C

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 263 –

D.d.u.o. 29 novembre 2016 - n. 12445Modifiche dell’avviso «ASSET: accordi per lo sviluppo socio economico dei territori montani» (d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 985) a seguito dell’incremento della dotazione finanziaria di cui alla d.g.r. 28 novembre 2016 n. X/5888

IL DIRIGENTE DELLA UNITA’ ORGANIZZATIVA COMMERCIO, RETI DISTRIBUTIVE, PROGRAMMAZIONE, FIERE E TUTELA

DEI CONSUMATORI Viste:

− la l.r. 2 febbraio 2010, n. 6 «Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e successive modifiche e integrazioni e in particolare gli artt. 136 e 137;

− la l.r. 1 ottobre 2015, n. 27 «Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo» e in par-ticolare il Capo I del Titolo VI che delinea le «misure di sostegno» per gli «Interventi a favore dell’attrattività del territorio;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della X Legi-slatura, approvato dal Consiglio Regionale con d.c.r. X/78 del 9 luglio 2013;

Richiamati: − l’Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo, tra Regione Lombar-dia e Sistema Camerale lombardo, approvato con d.g.r. 11 aprile 2016 n. X/5009;

− la d.g.r. 25 luglio 2016 n. X/5463 con cui sono stati ap-provati i criteri per l’attuazione della misura Asset finaliz-zata a sostenere lo sviluppo socio economico dei territori montani e a favorire il mantenimento o l’insediamento di imprese produttive (artigiane e industriali), della distribu-zione commerciale, del turismo e dei servizi in tali territori, individuando Unioncamere Lombardia come soggetto gestore della misura;

− il d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 che ha approvato l’Avvi-so Asset in attuazione della d.g.r. 25 luglio 2016, n. X/5463;

− la d.g.r. 28 novembre 2016 n. X/5888 che ha incremen-tato la dotazione finanziaria destinata alla misura Asset;

Dato atto che nella richiamata d.g.r. 28 novembre 2016 n. X/5888 è stabilito:

− di incrementare di euro 939.036,00 la dotazione finanzia-ria della misura Asset a valere sulle risorse versate dal Mi-nistero dello Sviluppo Economico a Regione Lombardia ai sensi della deliberazione CIPE del 23 novembre 2007, n. 125 disposnibili sul capitolo di spesa 14.02.104.11434 del bilancio regionale 2016, che presenta la necessaria disponibilità di competenza e di cassa;

− di trasferire le risorse regionali destinate all’incremento della dotazione finanziaria pari a € 939.036,00, a Union-camere Lombardia in qualità di soggetto gestore della misura ex d.g.r. 25 luglio 2016 n. X/5463;

− che a seguito dell’adozione della presente deliberazio-ne si provvederà a modificare il d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 che ha approvato l’Avviso Asset in coerenza con l’incremento della dotazione finanziaria;

Ritenuto pertanto di dare attuazione alla richiamata DGR 28 novembre 2016 n. X/5888 tramite la modifica dell’Avviso «Asset» già approvato con d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 co-me da allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Considerato che dai momenti di presentazione ai Comuni Montani della misura «Asset» di cui a al d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 è emersa la difficoltà di progettazione interna dei piccoli comuni, seppur aggregati, e la conseguente richiesta di preve-dere a valere sul contributo regionale, costi di progettazione, ge-stione e coordinamento dei progetti;

Valutata la congruità della richiesta rispetto al target di Co-muni beneficiari e quindi ritenuto idoneo riconoscere all’interno della quota di contributo regionale, costi di gestione, assistenza tecnica e coordinamento del progetto nella misura del 4% delle spese ammissibili al contributo;

Ritenuto necessario, a seguito delle modifiche di cui all’Alle-gato 1, al fine di favorire il più possibile l’accesso al bando da parte dei soggetti interessati, pubblicare sul BURL e sul sito Inter-net della Direzione Generale Sviluppo Economico il testo coordi-nato dell’Avviso approvato con d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852 come da Allegato A parte integrante e sostanziale della presen-te delibera;

Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24 dicembre  2013) relativo all’applicazione degli arti-coli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Euro-pea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo);

Dato atto che come previsto dalla richiamata d.g.r. 25 luglio 2016 n. X/5463 e come riconfermato nella d.g.r. 28 novembre 2016 n. X/5888 i contributi saranno concessi agli operatori eco-nomici nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013;

Dato atto che per l’adozione del presente provvedimento so-no stati rispettati i termini procedimentali di cui alla l.r. 1/2012;

Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 e successive modifiche ed in-tegrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge di ap-provazione del Bilancio di previsione dell’anno in corso;

Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art. 3 della l. 136/2010 (traccia-bilità dei flussi finanziari)»;

Vista la legge regionale 7 luglio 2008, n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Richiamati i provvedimenti organizzativi della X legislatura ed in particolare:

− la deliberazione della Giunta regionale n. X/87 del 29 Aprile 2013 avente ad oggetto «II Provvedimento Organiz-zativo 2013» che, nell’ allegato A, definisce gli assetti orga-nizzativi della Giunta regionale, gli incarichi dirigenziali e le connesse graduazioni;

− il decreto del Segretario generale n. 7110 del 25 Luglio 2013 recante «Individuazione delle Strutture organizzative e delle relative competenze ed aree di attività delle Dire-zioni Generali della Giunta regionale – X Legislatura», con particolare riferimento alle competenze della Unità Orga-nizzativa Commercio, reti distributive, programmazione, fiere e tutela dei consumatori come integrate dalla d.g.r. X/5527 del 31 maggio 2016 «VII Provvedimento organiz-zativo 2016»;

DECRETA1. Di approvare, per le motivazioni di cui in premessa, l’Allega-

to 1 con le modifiche puntuali all’Avviso «ASSET – Accordi per lo Sviluppo Socio Economico dei Territori montani» già approvato con d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n. 9852, parte integrante e sostanzia-le del presente provvedimento.

2. Di approvare, al fine di favorire il più possibile l’accesso al bando da parte dei soggetti interessati, il testo coordinato dell’Avviso approvato con d.d.u.o. 7 ottobre 2016, n.  9852 co-me da Allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

3. Di trasmettere il presente provvedimento a Unioncamere Lombardia, in qualità di soggetto gestore della misura.

4. Di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente provvedimento si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013 che verrà integrata in sede di adozione del decreto di approvazione dei progetti ammessi a contributo.

5. Di disporre la pubblicazione del presente decreto e del suo allegato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul sito www.sviluppoeconomico.regione.lombardia.it.

ll dirigente della unità organizzativacommercio, reti distributive, programmazione,

fiere e tutela dei consumatoriPaolo Mora

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 264 – Bollettino Ufficiale

ALLEGATO A

TESTO COORDINATO

ASSET: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI

MONTANI

1.  PREMESSE E OBIETTIVI 2.  AREE DI INTERVENTO E DURATA DEI PROGETTI 3.  DOTAZIONE FINANZIARIA ED ENTITÀ DEI PROGETTI E DEL CONTRIBUTO REGIONALE 4.  AMBITO TERRITORIALE 5.  SOGGETTO CAPOFILA  6.  COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATO 7.  SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI 8.  SPESE AMMISSIBILI 9.  COFINANZIAMENTO DEI PROGETTI 10.  FASI DEL PROCEDIMENTO E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 11.  MODALITÀ DI EROGAZIONE E RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI 12.  REGIME DI AIUTO 13.  OBBLIGHI DEI BENEFICIARI FINALI 14.  VARIAZIONI AL PROGETTO, RINUNCE E DECADENZA 15.  ISPEZIONI E CONTROLLI 16.  RESPONSABILI DEL PROCEDIMENTO 17.  INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 18.  CONTATTI APPENDICE A APPENDICE B  APPENDICE C APPENDICE D  APPENDICE E  APPENDICE F  APPENDICE G 

ALLEGATO A

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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1. PREMESSE E OBIETTIVIUn terzo dei Comuni lombardi è costituito da aree montane soggette da tempo a spopolamento demografico e produttivo nonostante la presenza di importanti tradizioni imprenditoriali e di risorse turistiche, naturalistiche ed enogastronomiche. Per conservare, consolidare e ampliare l’offerta produttiva, commerciale e di servizi a beneficio dei residenti e dei fruitori del territorio (turisti, emigrati dai paesi montani, proprietari di seconde case o escursionisti di breve periodo), i territori montani devono essere aiutati a trovare le modalità con cui valorizzare le proprie vocazioni e i propri punti di forza e devono essere capaci di inquadrare in una programmazione strategica di almeno tre/cinque anni le risorse e caratteristiche del territorio per il suo sviluppo economico e la competitività. L’obiettivo principale dell’Avviso è favorire sia il mantenimento sia il reinsediamento di imprese produttive (artigiane e industriali), della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi in aree montane a debole densità abitativa. 2. AREE DI INTERVENTO E DURATA DEI PROGETTI I progetti dovranno essere articolati nelle seguenti aree di intervento e sviluppare le azioni afferenti alla declinazione delle aree stesse:

1) Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale: Sviluppo dell’offerta commerciale e produttiva con interventi finalizzati

all’avvio di nuove imprese ovvero alla produzione e distribuzione di nuovi prodotti e servizi, anche attraverso progetti di formazione scuola-lavoro;

Reinsediamento e valorizzazione delle produzioni di tradizione locale, dell’artigianato di qualità, dell’industria;

Creazione e potenziamento di reti territoriali o di filiera tra imprese; Misure di incentivazione degli esercizi commerciali, dell’artigianato e turistici

per il mantenimento dell’offerta commerciale, anche in forma di multiservizi; Riutilizzo di spazi sfitti per nuove attività ad uso commerciale, produttivo e di

servizi (accoglienza, ricettività, ristorazione);

2) Promozione, animazione e marketing: Sviluppo dell’offerta turistica e promozione di prodotti e itinerari turistici

basati sulla scoperta dell’identità, sulla valorizzazione e sulla promozione di eccellenze architettoniche, commerciali, enogastronomiche, produttive, naturali e storiche unite alla disponibilità di strutture e di servizi di accoglienza di qualità e funzionali all’itinerario;

Attività di animazione, eventi: si tratta di qualificati allestimenti culturali, eventi creativi e di attrazione a carattere né episodico né effimero strettamente finalizzati volti ad animare l’area oggetto di intervento;

Strumenti, iniziative e materiali di marketing, promozione e gestione dell’immagine coordinata dell’offerta commerciale e turistica, in coerenza con le linee guida stabilite da Regione Lombardia.

Iniziative e strumenti di promozione e fidelizzazione commerciale e turistica basati su tecnologie digitali, uso di big data e open data.

3) Interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio: Riutilizzo e riqualificazione dei beni demaniali a fini commerciali, produttivi e

turistici;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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Lavori e opere di pubblica utilità strettamente finalizzati allo sviluppo dell’offerta commerciale, produttiva e turistica, quali riqualificazione e miglioramento dell’arredo urbano, delle postazioni mercatali e dei posteggi isolati per attività commerciali e di somministrazione su area pubblica, della pubblica illuminazione (con attenzione all’impatto ambientale ed energetico) e per il miglioramento dell'accessibilità.

I progetti devono coprire almeno 2 delle aree di intervento sopra elencate per risultare ammissibili alle fase di negoziazione di cui al successivo punto 10.2. Gli interventi previsti nei progetti dovranno avere una durata massima di 24 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione delle convenzioni di cui al successivo punto 10.3. 3. DOTAZIONE FINANZIARIA ED ENTITÀ DEI PROGETTI E DEL CONTRIBUTO REGIONALE La dotazione finanziaria dell’Avviso è pari a € 5.909.036,00. Su tale dotazione complessiva la quota del 10% pari a € 509.903,60 è considerato riserva premiale da assegnare secondo le modalità previste al successivo punto 10.2 “Fase negoziale e presentazione del progetto definitivo.” Le risorse della riserva premiale possono essere anche di natura corrente. È ammesso per ogni capofila un progetto complessivo di dimensione minima di € 50.000,00 con un contributo regionale a fondo perduto fino a un massimo del 50%, di cui il 4% con risorse di natura corrente destinate ai costi di gestione di cui al successivo punto 5 “Soggetto capofila”. Il contributo regionale non potrà eccedere l’importo massimo di € 300.000,00. La riserva premiale del 10% della dotazione finanziaria sarà utilizzata nella fase negoziale, di cui al successivo punto 10.2, dal Comitato di progetto per finanziare l’estensione dei progetti approvati con ulteriori azioni, coerenti con quanto previsto dai criteri previsti dalla presente misura, fino ad un massimo di ulteriori € 50.000,00 di contributo per ciascun progetto. A tale incremento in fase negoziale possono essere destinati anche eventuali residui derivanti da un minor importo destinato ai progetti rispetto al massimale di 300.000,00 euro sopra indicato. 4. AMBITO TERRITORIALE Gli interventi ammissibili a contributo regionale dovranno realizzarsi nei 532 Comuni lombardi classificati come “montani” ai sensi della D.G.R. 8 maggio 2014, n. X/1794 “Classificazione del territorio montano ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 15 ottobre 2007, n. 25”. 5. SOGGETTO CAPOFILAIl compito di capofila dei progetti, ossia di referente per i rapporti con Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, è affidato ad un Comune, una Comunità Montana o una Unione di Comuni. Il Capofila è tenuto a:

a) costruire il partenariato pubblico-privato anche al fine di assicurare la copertura finanziaria del progetto relativamente alle risorse eccedenti il contributo regionale e la quota del capofila;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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b) rappresentare il partenariato nei confronti di Regione Lombardia; c) compiere tutti gli atti necessari per la partecipazione alla procedura di

selezione e conseguenti alla stessa fino alla completa realizzazione degli interventi previsti nel progetto;

d) coordinare il processo di realizzazione del progetto e assicurarne il monitoraggio;

e) rendicontare a Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia le attività finanziate conformemente a quanto previsto dall’atto di approvazione della graduatoria e del relativo contributo;

f) rispettare la normativa fiscale e amministrativa nella gestione amministrativa del finanziamento regionale;

g) attivare le procedure di incentivazione attuative degli interventi finanziari a favore dei beneficiari finali (bando pubblico). Nel bando saranno definite le modalità procedurali e le tempistiche per la presentazione delle istanze e per la rendicontazione al fine di consentire al Capofila il rispetto delle tempistiche di rendicontazione di cui al successivo punto 11. I tempi del procedimento saranno stabiliti ai sensi della L.R. 1/2012 e non potranno superare i termini ivi indicati. Nel bando sarà altresì definita qualsiasi altra eventuale modalità amministrativo-procedurale necessaria al completamento dell’iter amministrativo (es. percentuale massima di contribuzione, periodo di ammissibilità delle spese, previsione della garanzia fideiussoria a fronte dell’erogazione di anticipi, etc);

h) concedere i contributi nel rispetto della legge regionale 2 febbraio 2010 n. 6 e della normativa nazionale ed europea in materia di incentivi alle imprese, con particolare riferimento al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24/12/2013) relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»;

i) assegnare i CUP (Codice Unico Progetto) in sede di utilizzo delle risorse regionali ai sensi delle disposizioni nazionali vigenti;

j) svolgere l’attività di istruttoria e di controllo ex Regolamento (UE) n. 1407/2013; k) acquisire servizi nel rispetto delle norme vigenti in materia.

Nelle procedure di evidenza pubblica di incentivazione (bandi) a favore delle imprese di cui ai beneficiari finali del presente Avviso, il soggetto capofila è tenuto ad utilizzare per la dichiarazione de minimis la modulistica approvata in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome in data 12 giugno 2014, di cui all’Appendice C. L’Ente pubblico capofila o gli altri soggetti pubblici del partenariato che concedono i contributi alle imprese devono alimentare il Registro Nazionale Aiuti (RNA) del Ministero dello Sviluppo Economico ovvero garantire a Regione Lombardia e a Unioncamere Lombardia il monitoraggio dei dati de minimis ai fini dell’alimentazione del Registro Nazionale Aiuti (RNA). Nei bandi dovranno essere previsti gli obblighi dei beneficiari finali di cui al successivo punto 13. Al Capofila saranno riconosciuti costi di gestione, assistenza tecnica e coordinamento del Progetto nella misura del 4% delle spese ammissibili al contributo sul valore totale dei progetto (all’interno dei costi di gestione non possono essere ricomprese le spese del personale interno dedicato alla gestione del Progetto).

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6. COMPOSIZIONE DEL PARTENARIATONel partenariato, che deve aggregare minimo 5 Comuni tra quelli di cui all’ambito territoriale specificato al punto 4, dovrà essere previsto il coinvolgimento delle associazioni più rappresentative di cui alla L. 580/93 delle imprese del commercio, produttive (artigiane e industriali), del turismo e dei servizi. Dovrà essere coinvolta almeno una associazione per ciascuno dei macro settori sopraindicati, se interessati dal progetto. Nella fase di presentazione del progetto preliminare di cui al successivo punto 10.1 la costruzione del partenariato con i soggetti prima elencati non richiederà specifica formalizzazione, ma dovrà essere documentata almeno l’attività di confronto e di ricerca del partenariato. La composizione e l’apporto specifico del partenariato dovranno essere invece formalizzati nella fase di presentazione del progetto definitivo di cui al successivo punto 10.2. attraverso la sottoscrizione dell’Accordo di Partenariato, di cui all’Appendice B, con firma autografa da parte dei legali rappresentanti di tutti i soggetti facenti parte del partenariato, precisando ruolo e impegni di ciascuno. Il progetto deve trovare la compartecipazione finanziaria ed una forte corresponsabilizzazione progettuale del soggetto capofila e degli altri soggetti pubblici parte del partenariato che devono necessariamente impegnarsi a verificare e adottare nei propri strumenti di programmazione e pianificazione urbana le misure necessarie per diminuire le esternalità negative nelle aree oggetto di intervento (ad es. strumenti di semplificazione per l’uso dei beni, sul piano urbanistico, servizi di pulizia, accessibilità, arredo urbano). Tali misure dovranno essere obbligatoriamente enunciate e presenti già nel progetto preliminare. 7. SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI I beneficiari finali del contributo regionale, per il tramite del soggetto Capofila sono prioritariamente le Micro e PMi produttive (artigiane e industriali), della distribuzione commerciale, del turismo e dei servizi ricadenti nell’area montana oggetto del progetto e che attivano interventi rispondenti agli obiettivi di cui al presente Avviso. Il contributo regionale può essere anche destinato a realizzare interventi pubblici (es. opere di arredo urbano, per la mobilità dolce e la pubblica illuminazione, segnaletica) che vedono come beneficiario diretto il capofila o gli altri soggetti pubblici facenti parte del partenariato, coerenti con gli obiettivi di cui al presente provvedimento, nel limite massimo del 30% del contributo regionale. Nelle Micro e PMI sono escluse le imprese con i codici Ateco di attività prevalente elencati di seguito: - 47.78.94 Commercio al dettaglio di articoli per adulti - 92.00 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco - 92.00.02 Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a

moneta o a gettone - 92.00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse - 96.04 Servizi dei centri per il benessere fisico - 96.04.1 Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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Gli operatori economici beneficiari del contributo regionale, in forma singola o aggregata, dovranno rispettare i seguenti requisiti in fase di richiesta e concessione del contributo: essere micro, piccola o media impresa con riferimento all’Allegato I del

Regolamento UE 651/2014, del 17 giugno 2015; essere iscritte e attive al Registro Imprese delle Camere di Commercio; non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di Stato dichiarati

incompatibili dalla Commissione europea; non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione, di amministrazione controllata, di

concordato preventivo o in qualsiasi situazione equivalente secondo la normativa vigente; avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e

soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall'art. 67 del D. Lgs. 06/09/2011, n. 159 (c.d. Codice delle leggi antimafia); svolgere l’attività di cui ai settori richiamati nel presente paragrafo (commercio,

turismo, industria, artigianato e servizi); presentare i requisiti previsti dal D. Lgs 231/2007 e successive disposizioni

attuative emanate da Banca d'Italia in materia di riciclaggio e finanziamento al terrorismo.

In fase di erogazione dovranno non essere destinatari di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) n. 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1589/2015.

Gli operatori economici beneficiari del contributo regionale, devono sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000 che: attesti di non rientrare nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 del suddetto

Regolamento (UE); informi su eventuali aiuti “de minimis”, ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi

finanziari in relazione alla propria attività rientrante nella nozione di impresa unica con relativo cumulo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti; attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero

pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Regolamento (CE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1589/2015; attesti di non essere impresa che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione

(anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.

Ai sensi della l.r. 8/2013, le imprese beneficiarie di agevolazioni coperte dalla quota parte di cofinanziamento regionale che detengono a qualsiasi titolo apparecchi per il gioco d’azzardo lecito devono rimuovere tali apparecchi eventualmente detenuti a qualsiasi titolo alla scadenza del contratto di installazione stipulato con il concessionario e non potranno procedere con nuove installazioni dalla data di presentazione della domanda di contributo e per i successivi tre anni dall’erogazione dello stesso.

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Secondo quanto disposto dall’art. 72 della l.r. 27/2015 ”Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo”, qualora i Comuni eroghino agevolazioni alle strutture ricettive alberghiere e non alberghiere, devono acquisire entro la data di concessione del contributo, una specifica dichiarazione del beneficiario in cui lo stesso dichiari che il proprio fatturato o il ricavato dell'attività ricettiva degli ultimi tre anni deriva interamente dall'attività turistica, pena la decadenza al diritto al contributo per la struttura ricettiva e per il Capofila. La presente disposizione deve essere inserita a cura del Capofila in eventuali bandi derivanti dai progetti presentati. 8. SPESE AMMISSIBILILe spese ammissibili all’interno delle aree di intervento sono le seguenti: Intervento 1. Mantenimento e crescita del tessuto imprenditoriale: spese per l’avvio di nuove imprese e per la produzione e distribuzione di nuovi prodotti e servizi, anche attraverso progetti di formazione scuola-lavoro; spese per favorire l’insediamento o il reinsediamento di unità locali di imprese della produzione (a partire da quelle espressive delle tradizione locale), dell’artigianato di qualità, del commercio e del turismo per la loro conseguente valorizzazione; spese inerenti misure di incentivazione degli esercizi commerciali, dell’artigianato e turistici finalizzate al mantenimento dell’offerta commerciale, anche in forma di multiservizi; interventi di ripristino strutturale o igienico-sanitario (al di fuori dell’adeguamento ai meri obblighi di legge) di locali sfitti da adibire a nuove attività ad uso commerciale, produttivo e di servizi; miglioramento della facciata, delle insegne e delle vetrine dei negozi; miglioramento dei servizi alla clientela o al cittadino (installazione di sistemi wi-fi gratuiti e vetrine interattive), miglioramenti delle aree private e pertinenziali attigue ad uso pubblico.

Intervento 2. Promozione, animazione e marketing: spese per iniziative e produzione di materiali finalizzati allo sviluppo e alla promozione di prodotti dell’offerta turistica e di itinerari turistici basati sulla scoperta dell’identità, sulla valorizzazione e sulla promozione di eccellenze architettoniche, commerciali, enogastronomiche, produttive, naturali e storiche unite alla disponibilità di strutture e di servizi di accoglienza di qualità e funzionali all’itinerario; spese per eventi e attività di animazione (qualificati allestimenti culturali, eventi creativi e di attrazione) a carattere né episodico né effimero strettamente finalizzati volti ad animare l’area oggetto di intervento; spese per iniziative e produzione di materiali di marketing, promozione e gestione dell’immagine coordinata dell’offerta commerciale e turistica, in coerenza con le linee guida stabilite da Regione Lombardia e valorizzando il brand “InLombardia”; spese per interventi sulla multicanalità e per il commercio elettronico a beneficio delle imprese del territorio; spese per interventi di promozione e fidelizzazione commerciale e turistica basati su tecnologie digitali, anche attraverso l’uso di big data e open data; spese per l’immagine coordinata.

Intervento 3. Interventi pubblici per lo sviluppo socio economico del territorio: spese strettamente connesse al riutilizzo e alla riqualificazione dei beni demaniali a fini commerciali, produttivi e turistici (il riutilizzo con tali finalità è condizione imprescindibile per interventi di riqualificazione); spese inerenti lavori e opere di pubblica utilità strettamente finalizzati allo sviluppo dell’offerta commerciale, produttiva

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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e turistica, quali riqualificazione e miglioramento dell’arredo urbano e delle postazioni mercatali e dei posteggi isolati per attività commerciali e di somministrazione su area pubblica, della pubblica illuminazione (con attenzione all’impatto ambientale ed energetico) e per il miglioramento dell'accessibilità. Come specificato al punto 7 le spese per interventi pubblici devono rientrare nel limite massimo del 30% del contributo regionale. Come specificato al precedente punto 5 per il Capofila sono ammissibili costi di gestione, assistenza tecnica e coordinamento del Progetto nella misura massima del 4% delle spese ammissibili al contributo sul valore totale dei progetto (non possono essere ricomprese le spese del personale interno dedicato alla gestione del Progetto). Tale costo di gestione non rientra nel computo del De Minimis. 9. COFINANZIAMENTO DEI PROGETTI Il progetto complessivo dovrà essere cofinanziato dal partenariato in misura paritetica al contributo assegnato da Regione Lombardia al progetto stesso, con conseguente raddoppio delle risorse disponibili sul territorio. Il capofila dovrà finanziare il progetto complessivo destinando, risorse pari almeno al 50% del contributo assegnato da Regione Lombardia al progetto stesso (in altri termini almeno il 25% del valore totale del progetto). A copertura di tale quota è ipotizzabile altresì la partecipazione finanziaria di altri soggetti pubblici che siano parte del partenariato (CCIAA, Comuni, società a maggioranza o a partecipazione pubblica). A copertura della quota eccedente del costo complessivo del progetto, il 15% minimo (sul totale ammissibile del progetto) deve essere assicurato da operatori privati che partecipano in qualità di investitori (e non di beneficiari del contributo regionale) e per la quota restante dai beneficiari finali del contributo regionale, ovvero da altri soggetti pubblici o privati parte del partenariato. Per la realizzazione di interventi che richiedono risorse di natura corrente le stesse dovranno essere assicurate dal partenariato all’interno della quota di cofinanziamento essendo il contributo regionale esclusivamente destinato a spese di investimento. Le risorse del soggetto capofila e degli altri soggetti pubblici possono essere imputate sui rispettivi bilanci in coerenza con il cronoprogramma attuativo delle azioni inserite nella proposta di progetto. Il soggetto capofila e gli altri soggetti pubblici provvederanno a comprovare l’assunzione degli impegni finanziari mediante idonei provvedimenti amministrativi di propria competenza che dovranno essere allegati

A titolo esemplificativo per un progetto del valore di euro 600.000 la quota massima di contributo regionale è pari al 50% del costo totale ossia 300.000. Il partenariato ha l’obbligo di cofinanziare pariteticamente al contributo regionale e quindi per 300.000 euro. Di questi 300.000 euro 150.000 (che possono essere anche di natura corrente nel caso in cui siano necessarie risorse in corrente per la realizzazione del progetto) sono a carico del soggetto capofila/partenariato pubblico (che ha l'obbligo di cofinanziare almeno in misura pari al 50% del contributo regionale ossia 25% del costo totale del progetto), euro 90.000 sono a carico di investitori privati non beneficiari di contributo (la quota di investimenti privati deve essere nell’ordine minimo del 15% del valore totale ammissibile del progetto) e i restanti 60.000 euro sono a carico dei destinatari finali del contributo regionale ossia le imprese beneficiarie finali tramite il capofila oppure possono essere a carico di altri soggetti pubblici e privati del partenariato). Rispetto ai vincoli sui destinatari del contributo regionale si specifica che i 300.000 euro di contributo regionale devono essere destinati per il 70% alle MPMI specificate al punto 7 (210.000 euro) e il 30% può essere utilizzato per investimenti pubblici (90.000).

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– 272 – Bollettino Ufficiale

nella fase di presentazione del progetto definitivo di cui al successivo punto 10.2. Nella fase di presentazione del progetto preliminare di cui al successivo punto 10.1 è sufficiente allegare l’attestazione del soggetto capofila e degli altri soggetti pubblici. La presenza fin dalla proposta di progetto preliminare della quota di investimenti privati significativa (nell’ordine minimo del 15% sul totale ammissibile del progetto) da parte di operatori privati che partecipano in qualità di investitori nel progetto (e non di beneficiari del contributo regionale) è un requisito per accedere alla fase di presentazione del progetto definitivo di cui al successivo punto 10.2. Gli investitori privati possono essere rappresentati anche da imprese di media e grande dimensione o da organizzazioni del settore no profit. L’impegno degli investitori deve essere attestato formalmente nella fase di presentazione del progetto definitivo di cui al successivo punto 10.2. Nella fase di presentazione del progetto preliminare di cui al successivo punto 10.1 è sufficiente allegare una lettera di appoggio (endorsement) del privato (come da fac simile Appendice F). Le voci di spesa dei progetti potranno essere ammesse solo se relative ad attività realizzate e a spese sostenute (giustificativi di spesa) a partire dalla data di presentazione delle proposte di progetto preliminare (di cui al successivo punto 10.1) e fino alla conclusione degli stessi.

Le spese dovranno essere quietanzate (giustificativi di pagamento) entro i 60 giorni successivi la conclusione del progetto (termine ultimo per la trasmissione della rendicontazione finale del progetto). Ai fini del calcolo del contributo, tutte le spese sono da considerarsi al netto di IVA o altre imposte e tasse, ad eccezione dei casi in cui l’IVA sia realmente e definitivamente sostenuta dai soggetti beneficiari e non sia in alcun modo recuperabile dagli stessi, tenendo conto della disciplina fiscale cui i soggetti beneficiari sono assoggettati (indipendentemente dalla loro natura pubblica o privata). Il progetto, infine, dovrà portare all’avvio di nuove attività d’impresa sul territorio oggetto del progetto. Tale requisito sarà misurato ex post a conclusione del progetto e per i successivi tre anni da Regione Lombardia ovvero da Unioncamere Lombardia anche attraverso le Camere di Commercio. 10. FASI DEL PROCEDIMENTO E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La procedura si articola in due fasi descritte nel presente punto. 10.1 Presentazione proposte di progetto preliminare – fase valutativa Questa fase prevede la trasmissione da parte del soggetto Capofila della proposta progettuale rispondente ai requisiti e alle finalità di cui ai criteri stabiliti con la D.G.R. n. X/5463 del 25/07/2016 e con le modalità di cui al presente Avviso. Le istanze dovranno essere trasmesse via pec all’indirizzo [email protected] dalle ore 10.00 del 24 ottobre 2016 fino alle ore 12.00 del 28 febbraio 2017 e dovranno riportare in oggetto: “Proposta di progetto preliminare - Avviso Asset”.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 273 –

La proposta di progetto dovrà essere corredata della seguente documentazione:

Proposta di progetto preliminare secondo lo schema di cui all’appendice A al presente Avviso che dovrà contenere i seguenti allegati:

l’attestazione di impegno finanziario del soggetto Capofila pari almeno al 50% dell’ammontare del contributo regionale richiesto (come da fac simile Appendice D);

l’attestazione di impegno finanziario degli altri soggetti pubblici/ privati parte del partenariato per la parte di cofinanziamento residuo tale da garantire la copertura finanziaria del 50% del valore totale del progetto (come da fac simile Appendice E);

la lettera di appoggio (endorsement) dell’investitore o degli investitori privati in cui si attesta un impegno finanziario pari almeno al 15% del valore totale ammissibile del progetto (come da fac simile Appendice F).

Le proposte progettuali preliminari presentate verranno sottoposte alla valutazione del Dirigente pro-tempore della U.O. Commercio, Reti distributive, Programmazione, Fiere e Tutela dei consumatori di Regione Lombardia, con il supporto di un apposito “Nucleo di Valutazione” individuato all’interno della Direzione Generale Sviluppo Economico e che potrà avvalersi anche del supporto di enti e società regionali. La valutazione della proposta progettuale avverrà sulla base dei seguenti criteri: verifica della presenza di almeno 2 (due) delle aree di intervento come specificato

al punto 2; verifica dell’impegno al cofinanziamento da parte di investitori privati nella misura

minima del 15% sul valore totale ammissibile del progetto; qualità del partenariato (ampiezza, rappresentatività, concretezza degli impegni); aumento dell’attrattività degli investimenti e riduzione delle esternalità negative; impatto della proposta progettuale sulle aree territoriali a rischio di declino o di

desertificazione produttiva, commerciale o turistica interessate dal progetto; incremento dell’attrattività dei flussi commerciali e turistici dei territori; incremento del livello occupazionale della popolazione residente; sviluppo e il miglioramento qualitativo dei servizi offerti per residenti e turisti

(ricettività, ristorazione, somministrazione, shopping, informazione e servizi); addizionalità di risorse e sinergie con attori pubblici e privati impegnati nello

sviluppo economico del territorio; valorizzazione delle risorse che formano l’identità e la peculiarità del territorio, a

partire da quelle ambientali, enogastronomiche, culturali e produttive; sostenibilità nel tempo dei servizi e degli interventi relativi ai progetti inseriti nella

proposta progettuale; presenza di indicatori di efficacia che devono consentire la valutazione della

proposta di progetto e che devono essere previsti su ogni singolo intervento facente parte del progetto.

A parità di valutazione avranno priorità i progetti presentati da: - partenariati costituiti anche dai Distretti Diffusi o da loro aggregazioni; - territori che non abbiano già beneficiato di contributi per le Aree Interne individuate in attuazione dell’Accordo di Partenariato tra Stato Italiano e Unione Europea adottato in sede comunitaria il 29 ottobre 2014.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 274 – Bollettino Ufficiale

Qualora si ravvisasse la necessità di rimodulare i budget dei progetti presentati, sarà operata con il provvedimento di cui al successivo punto 10.2, una riduzione percentuale uguale per tutti i progetti ad eccezione di quelli costituiti da aggregazioni su filiere tematiche e idee di sviluppo complementari, per i quali potrà essere operata una riduzione in percentuale minore rispetto agli altri ovvero non essere operata alcuna riduzione. Tale differenza ricade nella premialità prevista dalla D.G.R. n. X/5463 del 25/07/2016. Si intendono quali aggregazioni tematiche e idee di sviluppo complementari, i progetti promossi da aggregazioni di più Comuni, preferibilmente già aggregati in uno o più Distretti, che valorizzano e sviluppano specifiche vocazioni attrattive coerenti con quelle individuate quali Macro temi del riposizionamento per l’attrattività turistica nella DGR n. X/651 del 6 settembre 2013: 1. Arte & cultura 2. Enogastronomia e food experience 3. Natura e green 4. Sport e turismo attivo 5. Fashion, design, artigianato & shopping 6. Terme & benessere 7. Musica, teatro & spettacolo 8. Business 9. Turismo religioso. 10.2 Fase Negoziale e presentazione del progetto definitivo

I progetti preliminari presentati nella prima fase e considerati ammissibili con apposito provvedimento del Responsabile del procedimento, verranno negoziati e sviluppati nell’ambito di un Comitato di Progetto con funzioni di coordinamento, pianificazione e controllo, composto da Dirigenti o funzionari di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e soggetto Capofila e presieduto da Regione Lombardia. Il Comitato concorda il progetto definitivo con i soggetti proponenti e ne monitora in forma congiunta la sua attuazione. Agli incontri del Comitato di Progetto, che non dà diritto a nessun tipo di gettone, rimborso o emolumento, possono partecipare anche dirigenti e funzionari di enti e società controllate da Regione Lombardia o dagli Enti del partenariato. In questa fase il Responsabile del Procedimento, supportato dal Nucleo di Valutazione, destina una riserva premiale pari al 10% della dotazione finanziaria distribuita nel limite massimo di 50.000 per progetto sulla base della qualità degli indicatori di risultato delle azioni previste. In tale fase possono anche essere destinati eventuali residui derivanti da un minor importo assegnato ai progetti rispetto al massimale di cui al precedente punto 3. Anche la quota premiale prevede la compartecipazione del Capofila per una percentuale di almeno il 50% della quota aggiuntiva di contributo regionale. La seconda fase si concluderà entro il 30 maggio 2017 data entro la quale devono essere presentati i progetti definitivi con le stesse modalità dei progetti preliminari di cui al precedente punto 10.1. Al progetto definito deve essere allegato l’Accordo di Partenariato di cui all’Appendice B, con firma autografa da parte dei legali rappresentanti di tutti i soggetti facenti parte del partenariato, precisando ruolo e impegni di ciascuno, nonché l’attestazione formale dell’impegno finanziario

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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dell’investitore o degli investitori privati secondo il fac simile di atto unilaterale di impegno di cui all’Appendice G. 10.3 Approvazione dei progetti definitivi, assegnazione del contributo e

sottoscrizione delle Convenzioni Entro 10 giorni decorrenti dalla data di chiusura della fase negoziale il Responsabile del Procedimento con apposito provvedimento approva l’elenco dei progetti definitivi e i relativi contributi assegnati, ivi incluso il costo di gestione di cui al precedente punto 5. Dopo l’assegnazione dei contributi, a completamento della fase negoziale, sarà sottoscritta una Convenzione tra Regione Lombardia e ogni soggetto capofila aderente all’iniziativa. Lo schema di Convenzione, come previsto dalla D.G.R. n. X/5463 del 25/07/2016, sarà approvato dal Direttore Generale della Direzione Generale Sviluppo Economico di Regione Lombardia o suo delegato. Le convenzioni saranno sottoscritte dal legale rappresentante del soggetto capofila o suo delegato e dal Direttore Generale della Direzione Sviluppo Economico di Regione Lombardia o suo delegato entro il 30 giugno 2017. 11. MODALITÀ DI EROGAZIONE E RENDICONTAZIONE DEI CONTRIBUTI Il contributo regionale è erogato da Unioncamere Lombardia ai Comuni capofila ade-renti all’iniziativa nella misura del 50% alla sottoscrizione della Convenzione e del 50%, a saldo, alla chiusura e rendicontazione del progetto. L’erogazione a favore dei promotori avverrà da parte di Unioncamere Lombardia con le seguenti modalità: acconto del 50% del contributo massimo totale concesso, entro 60 giorni dalla

sottoscrizione delle convenzioni. Ogni soggetto Capofila stabilisce nel Progetto definitivo le attività per le quali è richiesto l’anticipo;

saldo del restante 50% del contributo massimo concesso, entro 60 giorni dalla trasmissione della rendicontazione finale del Progetto definitivo, previa verifica della stessa da parte di Unioncamere Lombardia.

Entro 60 giorni dalla data di conclusione del progetto, il soggetto capofila dovrà presentare la rendicontazione online all’indirizzo pec [email protected] con oggetto “Rendicontazione Avviso Asset” allegando la seguente documentazione firmata digitalmente: il modulo di rendicontazione recante l’elenco delle fatture e/o dei documenti

contabili probanti e delle relative quietanze sottoscritto ai sensi del d.p.r. 445/2000 dal legale rappresentante o suo delegato e dal Responsabile della contabilità del soggetto capofila, redatto secondo lo schema allegato al provvedimento che approva l’elenco dei progetti definitivi e i relativi contributi assegnati;

la relazione tecnica relativa alla realizzazione del Progetto definitivo sull’attività svolta e i risultati ottenuti.

Le fatture quietanzate relative all’investimento complessivamente ammesso dovranno essere tenute agli atti presso gli uffici del soggetto Capofila ed esibite in caso di controlli e dovranno riportare la dicitura: “Spese per realizzazione Progetto cofinanziato sull’Iniziativa Asset”.

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– 276 – Bollettino Ufficiale

In sede di rendicontazione del Progetto definitivo, il soggetto capofila agisce quale referente, anche per i soggetti coinvolti nella realizzazione del Progetto. 12. REGIME DI AIUTO Le agevolazioni previste saranno stabilite e concesse ai beneficiari finali, con appositi provvedimenti del Comune o degli altri Enti pubblici, nei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sugli aiuti de minimis. Ai sensi del detto Regolamento, in particolare, tale regime prevede che: • (art. 3 c. 2) l’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi a un’impresa unica non può superare € 200.000,00 nell’arco di tre esercizi finanziari. Tali massimali si applicano a prescindere dalla forma dell’aiuto de minimis o dall’obiettivo perseguito e indipendentemente dal fatto che l’aiuto concesso sia finanziato interamente o parzialmente con risorse provenienti dall’Unione. Il periodo di tre esercizi finanziari viene determinato facendo riferimento agli esercizi finanziari utilizzati dall’impresa. Qualora la concessione di nuovi aiuti de minimis comporti il superamento dei massimali, nessuna delle nuove misure di aiuto può beneficiare del presente regolamento. In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti de minimis a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superino il massimale pertinente, occorre tener conto di tutti gli aiuti de minimis precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione. Gli aiuti de minimis concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi. In caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti de minimis concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti de minimis. Qualora tale attribuzione non sia possibile, l’aiuto de minimis è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione. • (art. 2 c. 2) per “impresa unica” s’intende l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima; e) imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui alle lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese. il periodo di tre anni da prendere in considerazione deve essere valutato su base mobile, nel senso che, in caso di nuova concessione di un aiuto de minimis, si deve tener conto dell’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi nell’esercizio finanziario in questione e nei due esercizi finanziari precedenti; il periodo di tre anni da prendere in considerazione deve essere valutato su base mobile, nel senso che, in caso di nuova concessione di un aiuto de minimis, si deve

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tener conto dell’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi nell’esercizio finanziario in questione e nei due esercizi finanziari precedenti; • (art. 5 - Cumulo) gli aiuti de minimis concessi a norma del Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 possono essere cumulati con gli aiuti de minimis concessi a norma del regolamento (UE) n. 360/2012 della Commissione a concorrenza del massimale previsto. Essi possono essere cumulati con aiuti de minimis concessi a norma di altri regolamenti de minimis a condizione che non superino il massimale pertinente. Gli aiuti de minimis non sono cumulabili con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili o con aiuti di Stato relativi alla stessa misura di finanziamento del rischio se tale cumulo comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione. Gli aiuti de minimis che non sono concessi per specifici costi ammissibili o non sono a essi imputabili possono essere cumulati con altri aiuti di Stato concessi a norma di un regolamento d’esenzione per categoria o di una decisione adottata dalla Commissione; • (art. 6 - Controllo) è richiesta all’impresa unica, prima di concedere l’aiuto, una dichiarazione, ai sensi del DPR 445/2000, in forma scritta o elettronica, relativa a qualsiasi altro aiuto de minimis ricevuto a norma del Regolamento (CE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 o di altri regolamenti de minimis durante i due esercizi finanziari precedenti e l’esercizio finanziario in corso. Le dichiarazioni relative ai requisiti richiesti per l’applicazione corretta del Regolamento de minimis saranno oggetto di specifico vaglio in fase istruttoria nonché di eventuale controllo successivo. Il Regolamento (UE) n. 1407 del 18 dicembre 2013 non deve applicarsi agli aiuti alle esportazioni né agli aiuti subordinati all’uso di prodotti nazionali rispetto a prodotti importati. In particolare, non deve applicarsi agli aiuti che finanziano la costituzione e la gestione di una rete di distribuzione in altri Stati membri o paesi terzi. Non costituiscono di norma aiuti all’esportazione gli aiuti inerenti ai costi relativi a studi o servizi di consulenza necessari per il lancio di nuovi prodotti oppure per il lancio di prodotti già esistenti su un nuovo mercato in un altro Stato membro o paese terzo. Si specifica che non trova applicazione l’art. 72 della legge 27 dicembre 2002 n. 289 in quanto le caratteristiche degli interventi rientrano nei casi di esclusione previsti dalla norma, nonché dalle linee di indirizzo regionali per l’applicazione della norma che esclude le erogazioni di contributi per lo sviluppo delle aree “depresse” (o ad esse equiparabili) lombarde e per le imprese ivi localizzate tra le quali ricadano le aree montane. 13. OBBLIGHI DEI BENEFICIARI FINALII soggetti beneficiari finali, singoli o aggregati, sono obbligati, pena la decadenza dal contributo, a:

a) ottemperare alle prescrizioni contenute nell’ Avviso “Asset” e nei bandi di finanziamento attivati dai soggetti capofila;

b) assicurare la puntuale realizzazione degli interventi in conformità alle richieste di contributo presentate ed entro i termini stabiliti dai bandi di finanziamento attivati dai soggetti capofila e dai relativi provvedimenti di concessione del contributo;

c) conservare, per un periodo di 5 (cinque) anni a decorrere dalla data di erogazione del saldo del contributo, la documentazione tecnica, amministrativa

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e contabile (compresa la documentazione originale di spesa) relativa all’intervento agevolato;

d) assicurare la copertura finanziaria per la parte di spese non coperte dal contributo;

e) essere impresa attiva e iscritta al Registro delle imprese di una della Camere di Commercio della Regione Lombardia;

f) non trovarsi in nessuna delle situazioni ostative relative agli aiuti di Stato dichiarati incompatibili dalla Commissione europea;

g) non cedere, alienare o distrarre i beni agevolati, per 3 anni dalla data di pubblicazione della graduatoria;

h) mantenere la destinazione d’uso di beni e opere finanziate per 3 anni dalla data di pubblicazione della graduatoria.

Le imprese beneficiarie finali di contributo che detengono a qualsiasi titolo apparecchi per il gioco d'azzardo lecito sono obbligate altresì a rimuovere, gli apparecchi, alla scadenza del contratto di installazione stipulato con il concessionario e a non procedere con nuove installazioni per i successivi tre anni dall’erogazione del contributo. Le strutture ricettive beneficiarie di contributo devono dichiarare che il proprio fatturato o il ricavato dell'attività ricettiva degli ultimi tre anni deriva interamente dall'attività turistica, pena la decadenza al diritto al contributo. 14. VARIAZIONI AL PROGETTO, RINUNCE E DECADENZA

Qualora i soggetti beneficiari intendano effettuare variazioni al progetto approvato o rinunciare al contributo concesso, devono darne comunicazione a mezzo PEC all’indirizzo [email protected] con oggetto “Variazione al progetto - Avviso Asset” ovvero “Rinuncia al contributo - Avviso Asset” motivandone le cause. Il contributo concesso in attuazione del presente Avviso decade qualora: a) non vengano rispettati gli obblighi previsti dal Avviso e dagli atti a questi

conseguenti, ovvero nel caso in cui l’investimento realizzato non sia conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, all’investimento ammesso a contributo;

b) sia riscontrata la mancanza dei requisiti di ammissibilità sulla base dei quali è stata approvata la domanda di contributo;

c) sia accertato il rilascio di dichiarazioni ed informazioni non veritiere, sia relativamente al possesso dei requisiti previsti dal Avviso sia in fase di realizzazione e rendicontazione degli investimenti;

d) si rinunci al contributo ovvero alla realizzazione dell’investimento; e) non sia realizzato e rendicontato almeno il 70% del totale dell’investimento

complessivo ammesso a contributo.

La decadenza dal contributo è operata, nei casi prima indicati, ai singoli beneficiari del contributo regionale facenti parte del partenariato. In caso di decadenza (totale o parziale) del contributo già erogato, il soggetto beneficiario dovrà restituire, entro 30 (trenta) giorni dalla notifica del provvedimento di decadenza, la quota di contributo percepita, aumentata degli interessi legali calcolati a decorrere dalla data di erogazione e sino alla data di assunzione del provvedimento di decadenza.

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Il mancato rispetto delle condizioni previste al precedente punto 7 relative al rispetto del dispositivo di cui all’art. 72 della l.r. 27/2015 e del regolamento de minimis, rappresentano motivo di decadenza del diritto al contributo pubblico. 15. ISPEZIONI E CONTROLLI

Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, in qualsiasi momento, anche tramite propri Enti o delegati ovvero tramite le Camere di Commercio, dispone, su base campionaria non inferiore al 10% dei progetti finanziati, ispezioni e controlli sugli investimenti e sulle spese del progetti presso la sede del Capofila beneficiario e dei soggetti coinvolti. I controlli sono finalizzati a verificare:

l’effettiva fruizione dei servizi oggetto di contributo; il rispetto degli obblighi previsti dal presente provvedimento; il rispetto del Regolamento De Minimis e l’alimentazione del RNA; la verifica del soggetto Capofila in merito alle dichiarazioni prodotte dai

beneficiari finali; i documenti dichiarati (fatture, contratti, ...).

16. RESPONSABILI DEL PROCEDIMENTO

Il responsabile del procedimento è Paolo Mora, dirigente dell’Unità Organizzativa Commercio, Reti Distributive, Programmazione, Fiere e Tutela dei Consumatori.

17. INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Ai sensi del D.L.gs. n. 196 del 30 giugno 2003 e s.m.i. “Codice in materia di protezione dei dati personali”, i dati acquisiti in esecuzione del presente bando saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Ai sensi del D.lgs. n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” si informa che tutti i dati personali che verranno in possesso di Regione Lombardia e dei soggetti eventualmente incaricati della raccolta, dell’istruttoria delle domande di partecipazione, della gestione delle domande ammesse a contributo, saranno trattati esclusivamente per le finalità del presente bando e nel rispetto dell’art. 13 della sopraccitata legge. Ai sensi dell’articolo 13 del D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196, si informa che il titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia, nella persona del suo legale rappresentante. Responsabile del trattamento è Unioncamere Lombardia nella persona del legale rappresentante. Responsabile del trattamento interno è il Direttore Generale pro tempore della Direzione Sviluppo Economico. Ai fini dell’erogazione dei contributi previsti dal presente bando, i dati devono essere forniti obbligatoriamente. Il mancato conferimento comporta l’impossibilità dello

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 280 – Bollettino Ufficiale

svolgimento dell’attività istruttoria e la decadenza/perdita del diritto al beneficio con riferimento alla fase di erogazione del contributo. I dati acquisiti saranno trattati con modalità manuale e informatica e saranno utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale gli stessi sono stati comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Si informa, inoltre, che gli interessati possono esercitare i diritti previsti dai commi 1, 3 e 4 dell’articolo 7 del D.lgs. n. 196/2003 e dal d.s.g. 10312 del 6/11/2014, tra i quali figurano: - ottenere la conferma dell’esistenza dei dati personali, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile; - l’indicazione della loro origine, delle finalità e delle modalità del loro trattamento; - l’aggiornamento, la rettifica e l’integrazione dei dati, la loro cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge; - l’attestazione che tali operazioni di cui al precedente punto elenco sono state portate a conoscenza di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si riveli impossibile o comporti un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato; - opporsi al trattamento dei dati personali in presenza di motivi legittimi o per giustificati motivi.

18. CONTATTIQualsiasi informazione relativa al bando e agli adempimenti ad esso connessi potrà essere richiesta agli indirizzi: [email protected] [email protected]

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Appendice AASSET: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI

TERRITORI MONTANI

SCHEDA DI SINTESI DEL PROGETTOSoggetto Capofila(Denominazione, Dati ana-grafici del rappresentante legale) Referente Operativo del Capofila (nome e contatto tele-fonico/e-mail) Denominazione delProgetto

Obiettivi e finalità del progetto− Descrizione degli

obiettivi del progetto − Descrizione del con-

testo (corredato dai dati)

− Localizzazione geo-grafica

− Descrizione sintetica degli interventi previ-sti

Risultati attesi (indicatore di efficacia)

Devono rendere misurabili: mantenimento e crescita

del tessuto produttivo, commerciale, turistico e degli investimenti sul territorio da parte di medie e grandi imprese ovvero di imprenditori dell’artigianato di tradizione e delle nuove professioni artigiane (makers, digital, ecc.);

aumento dell’attrattività dei territori in termini di flussi turistici e di permanenza temporanea;

aumento del livello occupazionale della popolazione residente

Elementi di valorizzazione delle risorse che formano l’identità e la peculiarità del

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– 282 – Bollettino Ufficiale

territorio, a partire da quelle ambientali, enogastronomiche,culturali e produttive Elementi chiave del mantenimento e della crescita del tessuto produttivo e degliInvestimentiEsiti verifica strumenti di programmazione e pianificazione urbana (Indicare le misure necessarie per diminuire le esternalità negative nelle aree oggetto di intervento)

Partenariato(Soggetti coinvolti, impegni e ruoli di ciascuno) Risorse previste del Progetto CORRENTE  CAPITALE  TOTALE 

Capofila  (comprese  società partecipate)          

Destinatari  finali  del  contributo regionale       

Partner  territoriali  pubblici,soggetti pubblico‐privati          

 Investitori privati  (non beneficiari del contributo regionale) 

     

Totale         

Partner e sponsor privati           

Totale         Contributo richiesto a Regione Lombardia (*)          

Importo totale Progetto         

(*) specificare se si intende accedere alla riserva   

Indice degli interventi (titolo e risorse)

Area di Intervento 1.  “……..…..” ‐  €………… Are di Intervento 2. “……..…..” ‐  €………… Area di intervento 3.  “……..…..” ‐  €………… ......  Totale Progetto ____________________  

Riferimenti del capofila per il versamento del contributo (n. conto cor-rente di tesoreria unica)

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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SCHEDA DI SINTESI AREA D’INTERVENTO

Area diintervento n.(riportare denominazio-ne)

Descrizionesintetica degli obiettivi e delle attività previste nell’intervento

Destinatari

Soggettiattuatori

Soggetticoinvolti

Quadrofinanziariodel progetto

Costo dell’intervento €_________________

di cui: Capofila Investitori privati Regione Altri soggetti (specificare)

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– 284 – Bollettino Ufficiale

Cronoprogramma

Referentioperativi(nome e contatto telefonico/e-mail)

Note eventuali

Si allega con l’invio del progetto preliminare: - l’attestazione di impegno finanziario del Capofila pari almeno al 50% dell’ammontare

del contributo regionale richiesto (come da fac simile Appendice D)

- l’attestazione di impegno finanziario degli altri soggetti pubblici/ privati parte del partenariato per la parte di cofinanziamento residuo tale da garantire la copertura finanziaria del 50% del valore totale del progetto (come da fac simile Appendice E)

- la lettera di appoggio (endorsement) di ciascun investitore privato, in cui si attesta un impegno finanziario pari almeno al 15% del valore totale ammissibile del progetto (come da fac simile Appendice F).

Si allega con l’invio del progetto definitivo: - l’Accordo di Partenariato, con firma autografa da parte dei legali rappresentanti di tutti i

soggetti facenti parte del partenariato, precisando ruolo e impegni di ciascuno (come da fac simile Appendice B)

- l’atto unilaterale di impegno di ciascun investitore privato in cui si attesta l’impegno a realizzare l’investimento (come da fac simile Appendice G)

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– 285 –

Appendice B – Accordo di Partenariato

ACCORDO DI PARTENARIATO

TRA

Il Presidente/legale rappresentante della Associazione di rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese più rappresentative di cui alla L. 580/93 del commercio,

___________________________________________________ ___________________________________________________

produttive (artigiane e industriali)

___________________________________________________ ___________________________________________________

del turismo e dei servizi

__________________________________________________ ___________________________________________________

E Il legale rappresentante dell’impresa/operatore no profit in qualità di investitore privato

__________________________________

OLTRE A

Il Presidente o legale rappresentante o delegato di __________________________________;

Il Presidente o legale rappresentante o delegato di __________________________________;

in qualità di soggetti partner per la realizzazione del Progetto presentato sull’Avviso regionale “Asset”

PREMESSO CHE

Regione Lombardia con D.G.R. X/5463 del 25/07/2016 ha approvato i criteri per l’iniziativa ““ASSET”: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI”;

l’intervento si sviluppa sul territorio dei Comuni ______ ricompresi tra i 532 comuni classificati come “montani” ai sensi della D.G.R. 8 maggio 2014, n. X/1794 “Classificazione del territorio montano ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 15 ottobre 2007, n. 25”.

in base a quanto previsto dai citati criteri, hanno titolo a presentare proposte progettuali in qualità di capofila Comuni/Comunità Montane/Unioni di Comuni;

il soggetto Capofila e i soggetti partner con propria Deliberazione di Giunta/atto (da allegare) hanno:

o approvato la partecipazione al progetto, gli interventi in esso previsti per la parte di propria competenza, la quota di co-finanziamento di propria competenza;

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 286 – Bollettino Ufficiale

o dato mandato al Sindaco/legale rappresentante di sottoscrizione del presente Accordo.

Tutto ciò premesso e considerato, tra le parti si conviene di sottoscrivere il seguente

Accordo di Partenariato

Articolo 1 – Impegni dei soggetti sottoscrittori Ferme restando le competenze di ciascun soggetto sottoscrittore, le parti che sottoscrivono il presente Accordo si impegnano a: approvare il Progetto (parte integrante e sostanziale del presente accordo),

predisposto dall’ente capofila in raccordo con gli altri soggetti del Partenariato, presentato in nome e per conto del partenariato e allegato al presente Accordo;

realizzare gli interventi di propria competenza e previsti all’interno del Progetto nel rispetto dei criteri e delle modalità definiti dal presente accordo, dalla DGR e dal successivo Avviso promosso da Regione Lombardia;

assicurare il rispetto delle normative vigenti in tema di erogazione alle MPMI (es. regolamento comunitario “De Minimis”);

assicurare la copertura finanziaria della parte di investimento eccedente il contributo regionale e di sottoscrivere gli impegni economici previsti dal presente accordo.

In particolare: i soggetti pubblici partner si impegnano a:

o raccogliere e orientare le istanze del territorio, le proposte degli soggetti pubblici e

privati coerenti con le finalità dell’Avviso Asset al fine del loro inserimento nel Progetto Definitivo;

o collaborare al reperimento delle risorse necessarie a sostenere l’attuazione delle misure d’intervento, in addizionalità al finanziamento pubblico;

o ridurre le esternalità negative dell’area oggetto degli interventi attraverso le leve della programmazione comunale (es. viabilità, servizi pubblici locali);

o realizzare il monitoraggio dell’avanzamento del progetto; o promuovere e curare la realizzazione degli interventi di propria diretta competenza

finalizzati agli obiettivi perseguiti dal progetto.

Gli investitori privati partner si impegnano a:

o assicurare la copertura finanziaria della parte di investimento eccedente il contributo regionale nella misura minima del 15% del valore totale ammissibile del progetto e di sottoscrivere gli impegni economici previsti dal presente accordo;

o garantire nuovi investimenti nelle aree oggetto di intervento; o favorire l’aumento del livello occupazionale della popolazione residente.

Le Associazioni di rappresentanza delle micro, piccole e medie imprese più rappresentati-

ve di cui alla L. 580/93 del commercio, produttive (artigiane e industriali), dell’artigianato e dei servizi, si impegnano a:

o raccogliere le istanze del territorio, le proposte degli attori pubblici e privati coerenti con le finalità dell’Avviso Asset al fine del loro inserimento nel Progetto Definitivo;

o condividere ed arricchire le analisi e le conoscenze disponibili sullo sviluppo socio economico delle aree montane;

o mobilitare e convogliare l’interesse e la partecipazione degli operatori economici;

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o concorrere alla formulazione di proposte per il mantenimento e la crescita del tessuto produttivo e degli investimenti sul territorio da parte di medie e grandi imprese ovvero di imprenditori dell’artigianato di tradizione e delle nuove professioni artigiane (makers, digital, ecc.););

o offrire opportunità di accompagnamento agli operatori e promuoverne l’innovazione e gli investimenti;

o favorire l’integrazione stabile tra produzione, commercio, artigianato, attrattori turistici e servizi di pubblica utilità;

o favorire la condivisione di esperienze, attivare circuiti di confronto, emulazione e miglioramento tra aggregazioni di operatori di realtà territoriali diverse;

o collaborare al reperimento delle risorse necessarie a sostenere l’attuazione delle misure d’intervento, in addizionalità al finanziamento pubblico.

Gli altri partner

o si impegnano a concorrere alla realizzazione del Progetto attraverso iniziative, risorse, competenze e quanto utile all’innalzamento della qualità del progetto.

(Gli impegni di cui al presente articolo possono essere ulteriormente ampliati e declinati in vir-tù delle specifiche caratteristiche del contesto locale).

Articolo 2 – Individuazione del Soggetto Capofila I soggetti sottoscrittori conferiscono mandato al/alla Comune/Comunità Montana/Unione di Comuni di _____________________________ di Capofila del partenariato al fine di presentare il progetto a valere sull’Avviso Asset nel quale sono individuate le azioni e gli interventi da realizzarsi a cura del partenariato firmatario del presente Accordo. Il Capofila ha i seguenti compiti:

a) costruire il partenariato pubblico-privato anche al fine di assicurare la copertura finanziaria del progetto relativamente alle risorse eccedenti il contributo regionale e la quota comunale;

b) rappresentare il partenariato nei confronti di Regione Lombardia; c) compiere tutti gli atti necessari per la partecipazione alla procedura di selezione e

conseguenti la stessa fino alla completa realizzazione degli interventi previsti nel progetto;

d) coordinare il processo di realizzazione del progetto e assicurarne il monitoraggio; e) rendicontare a Regione Lombardia le attività finanziate conformemente a quanto

previsto dall’atto di approvazione della graduatoria e del relativo contributo; f) rispettare la normativa fiscale e amministrativa nella gestione amministrativa del

finanziamento regionale; g) attivare le procedure di incentivazione attuative degli interventi finanziari a favore dei

beneficiari finali (bando pubblico). Nel bando saranno definite le modalità procedurali e le tempistiche per la presentazione delle istanze e per la rendicontazione al fine di consentire al Capofila il rispetto delle tempistiche di rendicontazione di cui al punto 11 del Bando. I tempi del procedimento saranno stabiliti ai sensi della L.R. 1/2012 e non potranno superare i termini ivi indicati. Nel bando sarà altresì definita qualsiasi altra eventuale modalità amministrativo-procedurale necessaria al completamento dell’iter amministrativo (es. percentuale massima di contribuzione, periodo di ammissibilità delle spese, previsione della garanzia fideiussoria a fronte dell’erogazione di anticipi etc);

h) concedere i contributi nel rispetto della legge regionale 2 febbraio 2010 n. 6 e della normativa nazionale ed europea in materia di incentivi alle imprese, con particolare riferimento al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla G.U. dell’Unione Europea L 352 del 24/12/2013) relativo

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all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis»;

i) assegnare i CUP (Codice Unico Progetto) in sede di utilizzo delle risorse regionali ai sensi delle disposizioni nazionali vigenti;

j) svolgere l’attività di istruttoria e di controllo ex Regolamento (UE) n. 1407/2013; k) acquisire servizi nel rispetto delle norme vigenti in materia.

Nelle procedure di evidenza pubblica di incentivazione (bandi) a favore delle imprese di cui ai beneficiari finali del presente Avviso, il soggetto capofila è tenuto ad utilizzare per la dichiara-zione de minimis la modulistica approvata in sede di Conferenza delle Regioni e delle Provin-ce Autonome in data 12 giugno 2014, di cui all’Appendice C. L’Ente pubblico capofila o gli altri soggetti pubblici del partenariato che concedono i contributi alle imprese devono alimentare il Registro Nazionale Aiuti (RNA) del Ministero dello Sviluppo Economico ovvero garantire a Regione Lombardia e a Unioncamere Lombardia il monitorag-gio dei dati de minimis ai fini dell’alimentazione del Registro Nazionale Aiuti (RNA). Nei bandi dovranno essere previsti gli obblighi dei beneficiari finali di cui al punto 13 dell’Avviso. Articolo 3 – Durata del programmaLe azioni e gli interventi previsti per la realizzazione del Progetto saranno attuati nel rispetto del cronoprogramma contenuto nel Progetto Definitivo. Articolo 4 – Piano finanziario La copertura finanziaria e le quote in capo a ciascun partner sono quelle previste nel piano finanziario contenuto nel Progetto Definitivo.

In allegato

Deliberazioni citate nell’accordo Provvedimenti amministrativi del soggetto capofila e degli altri soggetti pubblici

sottoscrittori, comprovanti l’assunzione degli impegni finanziari di propria competenza

In fede ed in piena conferma di quanto sopra, le parti sottoscrivono come segue:

Data _______________________

ENTE/ASSOCIAZIONE LEGALE RAPPRESENTANTE (nome e cognome)

FIRMA

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Appendice C Modello base de minimis

REGIONE LOMBARDIA - “ASSET: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI”

Dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in «de minimis», ai sensi dell'art. 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445

(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa)

Il sottoscritto:

SEZIONE 1 – Anagrafica richiedente

Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa

Nome e cognome nata/o il nel Comune di Prov

Comune di residenza CAP Via n. Prov

In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:

SEZIONE 2 – Anagrafica impresa

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

In relazione a quanto previsto dal bando:

Bando

Titolo: Estremi provvedimento di approvazione Pubblicato in BURL

“ASSET: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI”

DGR X/5463 del 25/07/2016

d.d.u.o. ………………………….

Serie Ordinaria n......

Serie Ordinaria n. ..del ….

Per la concessione di aiuti «de minimis» di cui al Regolamento (UE) n. ……../……. della Commissione del …….., (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L …../… del ………),

Nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione: - Regolamento n. 1407/2013 de minimis generale - Regolamento n. 1408/2013 de minimis nel settore agricolo - Regolamento n. 717/2014 de minimis nel settore pesca - Regolamento n. 360/2012 de minimis SIEG

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PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I);

CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa),

DICHIARA

Sezione A – Natura dell’impresa

Che l’impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente1, altre imprese.

Che l’impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per cia-scuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica impresa controllata

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

Che l’impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. prov

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

Sezione B - Rispetto del massimale

1) Che l’esercizio finanziario (anno fiscale) dell’impresa rappresentata inizia il ___________ e termina il _________;

2)                                                             1 Per il concetto di controllo, ai fini della presente dichiarazione, si vedano le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. A)

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2.1 - Che all’impresa rappresentata NON E’ STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni2;

2.2 - Che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti «de minimis», tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni3:

(Aggiungere righe se necessario)

Impresa cui è stato concesso il de minimis

Ente concedente

Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione

Provvedimento di concessione e data

Reg. UE de minimis4

Importo dell’aiuto de minimis

Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi

Concesso Effettivo5

1

2

3

TOTALE

Le seguenti sezioni C, D ed E dello schema si intendono come SEZIONI FACOLTATIVE per l’Amministrazione concedente che le inserirà solo qualora lo riterrà necessario, soprattutto nel caso di utilizzo di fondi strutturali per facilitare i controlli.

Sezione C – settori in cui opera l’impresa

Che l’impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento;

Che l’impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;

Che l’impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi.

Sezione D - condizioni di cumulo

Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata NON ha beneficiato di altri aiuti di Stato.

Che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata ha beneficiato dei seguenti aiuti di Stato:

n. Ente concedente Riferimento normativo o

Provvedimento di concessione

Regolamento di esenzione (e articolo

Intensità di aiuto

Importo

                                                            2 In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)3 In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, in tabella va inserito anche il de minimis usufruito dall’impresa o ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, indicare solo l’ammontare attribuito o assegnato all’impresa richiedente. In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)4 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/ 2014 (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG).5 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez.B).

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amministrativo che prevede l’agevolazione

pertinente) o Decisione Commissione UE6

Ammissibile Applicata imputato sulla voce di costo o

sul progetto

1

2

TOTALE

Sezione E - Aiuti de minimis sotto forma di «prestiti» o «garanzie»

Che l’impresa rappresentata non è oggetto di procedura concorsuale per insolvenza oppure non soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;

Per le Grandi Imprese:

Che l’impresa rappresentata si trova in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-;

AUTORIZZA

l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.

Località e data ……………

In fede

(Il titolare/legale rappresentante dell'impresa)

___________________________________

                                                            6 Indicare gli estremi del Regolamento (ad esempio Regolamento di esenzione 800/08) oppure della Decisione della Commissione che ha approvato l’aiuto notificato.

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ISTRUZIONI PER LE IMPRESE PER LA COMPILAZIONE DEI MODULI

Il legale rappresentante di ogni impresa candidata a ricevere un aiuto in regime «de minimis» è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione – rilasciata ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000 – che attesti l’ammontare degli aiuti «de minimis» ottenuti nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti.

Il nuovo aiuto potrà essere concesso solo se, sommato a quelli già ottenuti nei tre esercizi finanziari suddetti, non superi i massimali stabiliti da ogni Regolamento di riferimento.

Poiché il momento rilevante per la verifica dell’ammissibilità è quello in cui avviene la concessione (il momento in cui sorge il diritto all’agevolazione), la dichiarazione dovrà essere confermata – o aggiornata – con riferimento al momento della concessione.

Si ricorda che se con la concessione Y fosse superato il massimale previsto, l’impresa perderebbe il diritto non all’importo in eccedenza, ma all’intero importo dell’aiuto oggetto della concessione Y in conseguenza del quale tale massimale è stato superato.

Sezione A: Come individuare il beneficiario – Il concetto di “controllo” e l’impresa unica. Le regole europee stabiliscono che, ai fini della verifica del rispetto dei massimali, “le entità controllate (di diritto o di fatto) dalla stessa entità debbano essere considerate come un’unica impresa beneficiaria”. Ne consegue che nel rilasciare la dichiarazione «de minimis» si dovrà tener conto degli aiuti ottenuti nel triennio di riferimento non solo dall’impresa richiedente, ma anche da tutte le imprese, a monte o a valle, legate ad essa da un rapporto di collegamento (controllo), nell’ambito dello stesso Stato membro. Fanno eccezione le imprese tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, che sono prese in considerazione singolarmente. Fanno eccezione anche le imprese tra quali il collegamento si realizza attraverso persone fisiche, che non dà luogo all’”impresa unica”.

Il rapporto di collegamento (controllo) può essere anche indiretto, cioè può sussistere anche per il tramite di un’impresa terza.

Art. 2, par. 2 Regolamento n. 1407/2013/UE Ai fini del presente regolamento, s'intende per «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o

sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima

oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci

dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima. Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma, lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.  Pertanto, qualora l’impresa richiedente faccia parte di «un’impresa unica» così definita, ciascuna impresa ad essa collegata (controllata o controllante) dovrà fornire le informazioni relative al rispetto del massimale, facendo sottoscrivere al proprio legale rappresentante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Allegato II). Tali dichiarazioni dovranno essere allegate alla domanda da parte dell’impresa richiedente.

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– 294 – Bollettino Ufficiale

Sezione B: Rispetto del massimale.

Quali agevolazioni indicare? Devono essere riportate tutte le agevolazioni ottenute in «de minimis» ai sensi di qualsiasi regolamento europeo relativo a tale tipologia di aiuti, specificando, per ogni aiuto, a quale regolamento faccia riferimento (agricoltura, pesca, SIEG o “generale”).

Nel caso di aiuti concessi in forma diversa dalla sovvenzione (ad esempio, come prestito agevolato o come garanzia), dovrà essere indicato l’importo dell’equivalente sovvenzione, come risulta dall’atto di concessione di ciascun aiuto.

In relazione a ciascun aiuto deve essere rispettato il massimale triennale stabilito dal regolamento di riferimento e nell’avviso.

Un’impresa può essere beneficiaria di aiuti ai sensi di più regolamenti «de minimis»; a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente, con l’avvertenza che l’importo totale degli aiuti «de minimis» ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento.

Inoltre, qualora l'importo concesso sia stato nel frattempo anche liquidato a saldo, l'impresa potrà dichiarare anche questo importo effettivamente ricevuto se di valore diverso (inferiore) da quello concesso. Fino al momento in cui non sia intervenuta l’erogazione a saldo, dovrà essere indicato solo l’importo concesso.

Periodo di riferimento: Il massimale ammissibile stabilito nell’avviso si riferisce all’esercizio finanziario in corso e ai due esercizi precedenti. Per “esercizio finanziario” si intende l’anno fiscale dell’impresa. Qualora le imprese facenti parte dell’”impresa unica” abbiano esercizi fiscali non coincidenti, l’esercizio fiscale di riferimento ai fini del calcolo del cumulo è quello dell’impresa richiedente per tutte le imprese facenti parte dell’impresa unica. Il caso specifico delle fusioni, acquisizioni e trasferimenti di rami d’azienda: Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente sia incorsa in vicende di fusioni o acquisizioni (art.3(8) del Reg 1407/2013/UE) tutti gli aiuti «de minimis» accordati alle imprese oggetto dell’operazione devono essere sommati.

In questo caso la tabella andrà compilata inserendo anche il de minimis ottenuto dall’impresa/dalle imprese oggetto acquisizione o fusione.

Ad esempio:

All’impresa A sono stati concessi 80.000€ in de minimis nell’anno 2010

All’impresa B sono stati concessi 20.000€ in de minimis nell’anno 2010

Nell’anno 2011 l’impresa A si fonde con l’impresa B e diventa un nuovo soggetto (A+B)

Nell’anno 2011 il soggetto (A+B) vuole fare domanda per un nuovo de minimis di 70.000€. L’impresa (A+B) dovrà dichiarare gli aiuti ricevuti anche dalle imprese A e B, che ammonteranno ad un totale di 100.000€

Qualora l’impresa (A+B) voglia ottenere un nuovo de minimis nel 2012, dovrà dichiarare che gli sono stati concessi nell’anno in corso e nei due precedenti aiuti de minimis pari a 170.000€

Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente origini da operazioni di scissione (art.3(9) del Reg 1407/2013/UE) di un’impresa in due o più imprese distinte, si segnala che l’importo degli aiuti «de minimis» ottenuti dall’impresa originaria deve essere attribuito all’impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito.

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Valutazioni caso per caso dovranno essere effettuate per la fattispecie di un trasferimento di un ramo d’azienda che, configurato come operazione di acquisizione, determina il trasferimento del de minimis in capo all’impresa che ha effettuato l’acquisizione, se l’aiuto de minimis era imputato al ramo d’azienda trasferito. Viceversa, nel caso in cui un trasferimento di ramo d’azienda si configuri come una operazione di cessione, l’impresa che ha ceduto il ramo può dedurre dall’importo dichiarato l’aiuto de minimis imputato al ramo ceduto.

Le seguente parte di istruzioni per la compilazione fornisce indicazioni utili per fornire istruzioni ai partecipanti relativamente alle seguenti sezioni (C, D ed E) nel modulo. (FACOLTATIVE a discrezione dell’amministrazione concedente). Sezione C: Campo di applicazione Se un’impresa opera sia in settori ammissibili dall’avviso/bando, sia in settori esclusi, deve essere va garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficino degli aiuti “de minimis”. Da Regolamento 1407/2013/UE (articolo 1, par.1), sono esclusi gli aiuti alle imprese operanti nei seguenti settori: - della pesca e dell’acquacoltura, di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio; - della produzione primaria dei prodotti agricoli; - solo negli specifici casi in cui l’importo dell’aiuto sia stato fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, o qualora l’aiuto sia stato subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La stessa regola vale per le imprese che operano in settori ammissibili ma che ai sensi dei regolamenti “de minimis” godono di massimali diversi. Ad esempio, se un’impresa che effettua trasporto di merci su strada per conto terzi esercita anche altre attività soggette al massimale di 200.000 EUR, all’impresa si applicherà quest’ultimo massimale, a condizione che sia garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che l’attività di trasporto di merci su strada non tragga un vantaggio superiore a 100.000 EUR.

Sezione D: Condizioni per il cumulo Se l’Avviso/Bando consente il cumulo degli aiuti de minimis con altri aiuti di Stato e gli aiuti «de minimis» sono concessi per specifici costi ammissibili, questi possono essere cumulati: - con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili se tale cumulo non comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione. - con aiuti di Stato concessi per costi ammissibili diversi da quelli finanziati in «de minimis».

Per questo motivo l’impresa dovrà indicare se ed eventualmente quali aiuti ha già ricevuto sugli stessi costi ammissibili, a norma di un regolamento di esenzione o di una decisione della Commissione europea, affinché non si verifichino superamenti delle relative intensità. Nella tabella dovrà pertanto essere indicata l’intensità relativa al progetto e l’importo imputato alla voce di costo o all’intero progetto in valore assoluto.

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– 296 – Bollettino Ufficiale

Esempio 1: per la ristrutturazione di un capannone, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per quel finanziamento era del 20% (pari a 400.000€) ma gli è stato concesso (oppure erogato a saldo) il 15% (pari a 300.000€). Nella tabella l’impresa dovrà dichiarare questi ultimi due importi. Per lo stesso capannone (stessa voce di costo) l’impresa potrà ottenere un finanziamento in de minimis pari a 100.000€. Esempio 2: Per una misura di assunzione di lavoratori svantaggiati, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per il complessivo del progetto, era del 50% dei costi salariali per 12 mesi pari ad un complessivo di 6000€ (500€ al mese). Tuttavia il finanziamento effettivamente concesso (oppure erogato a saldo) è stato del 40% pari ad un importo di 4800€ (corrispondenti a 400€ al mese). L’impresa avrebbe quindi diritto ad un ulteriore finanziamento, in de minimis, pari a 1200€ per il progetto complessivamente inteso. Sezione E: Condizioni per aiuti sotto forma di «prestiti» e «garanzie» La sezione E deve essere compilata soltanto nel caso in cui l’aiuto de minimis sia concesso, sulla base di quanto previsto dal Bando/Avviso, sotto forma di “prestiti” o “garanzia”. Qualora l’aiuto «de minimis» possa essere concesso sotto forma di prestito o garanzia, il beneficiario dovrà dichiarare di non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o di non soddisfare le condizioni previste dalla vigente normativa italiana per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori. Nel caso in cui il beneficiario sia una Grande Impresa, lo stesso dovrà dichiarare di trovarsi in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-. Per la definizione di PMI si rimanda alla raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE, anche allegato I del Regolamento (CE) n. 800/08.  

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– 297 –

Appendice D

ATTESTAZIONE DI IMPEGNO FINANZIARIO DEL SOGGETTO CAPOFILA

II legale rappresentante del Comune/Comunità Montana/Unione di Comuni di _______________________________________________ in qualità di Capofila del partenariato formalizzato nello specifico Accordo di partenariato ai fini delle presentazione del progetto _________________________________ a valere sull’Avviso ““ASSET”: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI”

DICHIARA

che il Capofila per partecipare all’Avviso intende operare uno stanziamento di risorse sul proprio bilancio (indicare annualità) __________ pari a euro ____________________________ che corrispondono al ____% dell’ammontare del contributo regionale richiesto;

che le risorse pubbliche di cui al punto precedente sono di natura (corrente/capitale) come di seguito specificato:

che nella quota di risorse del Capofila sono valorizzate le partecipazioni finanziarie dei seguenti altri soggetti pubblici (es. CCIAA, società a maggioranza o a partecipazione pubblica):

che gli impegni finanziari saranno formalizzati con apposito provvedimento del soggetto Capofila che sarà allegato in fase di presentazione del progetto definitivo.

     

 Data……………………….  

FIRMA

___________________________________

Il Legale Rappresentante ______________

CORRENTE  CAPITALE  TOTALE         

SOGGETTI PUBBLICI  RISORSE         

Timbro 

dell’ente 

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– 298 – Bollettino Ufficiale

Appendice E

ATTESTAZIONE DI IMPEGNO FINANZIARIO DEGLI ALTRI SOGGETTI PUBBLICI/ PRIVATI PARTE DEL PARTENARIATO

II legale rappresentante dell’Ente/ dell’impresa __________________________ _______________________________________________ in qualità di Partner del partenariato formalizzato nello specifico Accordo di partenariato ai fini delle presentazione del progetto _________________________________ a valere sull’Avviso ““ASSET”: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI”

DICHIARA

che per partecipare all’Avviso intende operare uno stanziamento di risorse sul proprio bilancio (indicare annualità) __________ pari a euro ____________________________ che corrispondono al ____% dell’ammontare del contributo regionale richiesto;

che le risorse pubbliche di cui al punto precedente sono di natura (corrente/capitale) come di seguito specificato:

che le risorse private sono pari a:

che gli impegni finanziari del soggetto pubblico ________________ saranno formalizzati con apposito provvedimento dell’ente pubblico che sarà allegato in fase di presentazione del progetto definitivo;

che gli impegni finanziari dei soggetti privati_________________________ saranno formalizzati con atto di impegno unilaterale che sarà allegato in fase di presentazione del progetto definitivo.

     

 Data……………………….         FIRMA

___________________________________

Il Legale Rappresentante dell’Ente/ dell’impresa

CORRENTE  CAPITALE  TOTALE         

SOGGETTI PRIVATI  RISORSE         

Timbro dell’ente

(solo per soggetti pubblici) 

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– 299 –

Appendice F

LETTERA DI APPOGGIO (ENDORSEMENT) DELL’INVESTITORE PRIVATO

Il sottoscritto _______________________________________________________ Codice fiscale ______________________________________________________ Indirizzo e-mail/PEC: ………………… Recapito telefonico: …………………………. In qualità di Legale rappresentante dell’impresa (indicare di seguito denominazione e codice fiscale e partita iva dell’impresa)

_________________________________________________________________ In forza dei poteri conferiti a mezzo: ____________________________________________________________________

Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di

omessa o falsa dichiarazione ai sensi dell’art.55 comma 2 e 3 del d.lgs.231/2007

DICHIARA

di non risultare tra i soggetti beneficiari dell’Avviso “Asset”;

di rilasciare l’appoggio (endorsement) in favore del progetto __________________________________________ presentato sull’Avviso ““ASSET”: ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI;

in qualità di Partner (non beneficiario di contributo) del partenariato formalizzato nello specifico Accordo di partenariato ai fini delle presentazione del progetto _________________________________ a valere sull’Avviso ““ASSET”:ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI” intende attivare un investimento sul territorio oggetto di intervento per un valore di pari almeno al 15% del valore totale ammissibile del progetto, ossia euro __________________, coperti interamente da risorse proprie.

ENDORSEMENT

Il livello di interesse sul progetto ___________________________ è adeguato anche in termini di potenzialità per investimenti privati in quanto (motivare) ………………………………….. L’investimento che si intende attivare è supportato dalla realizzazione del progetto _____________________ per le motivazioni indicate di seguito (spiegare brevemente oggetto dell’investimento privato e correlazioni positive con il progetto)

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003 e smi Data, __________________

Firma……………………………………………………

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– 300 – Bollettino Ufficiale

Appendice G

ATTO UNILATERALE DI IMPEGNO DELL’INVESTITORE PRIVATO (da allegare con la trasmissione del progetto definitivo)

Il sottoscritto _______________________________________________________ Codice fiscale ______________________________________________________ Indirizzo e-mail/PEC: ………………… Recapito telefonico: …………………………. In qualità di Legale rappresentante dell’impresa (indicare di seguito denominazione e codice fiscale e partita iva dell’impresa)

_________________________________________________________________ In forza dei poteri conferiti a mezzo: ____________________________________________________________________

Consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di

omessa o falsa dichiarazione ai sensi dell’art.55 comma 2 e 3 del d.lgs.231/2007

SI IMPEGNA in qualità di Partner (non beneficiario di contributo) del partenariato formalizzato

nello specifico Accordo di partenariato ai fini delle presentazione del progetto _________________________________ a valere sull’Avviso ““ASSET”:ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI” ad attivare un investimento sul territorio oggetto di intervento per un valore di euro __________________, coperti interamente da risorse proprie (pari almeno al 15% del valore totale ammissibile del progetto);

a realizzare il seguente investimento ……………….................................................(dettagliare tempi, fasi, localizzazione, unità di personale necessario etc)

     

 Data……………………….         FIRMA

——— • ———

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Bollettino Ufficiale

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– 301 –

ALLEGATO 1

MODIFICHE ALL’AVVISO “ASSET – ACCORDI PER LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO DEI TERRITORI MONTANI” APPROVATO CON D.D.U.O. 7 OTTOBRE 2016, N. 9852

Al punto 3 DOTAZIONE FINANZIARIA ED ENTITÀ DEI PROGETTI E DEL CONTRIBUTO REGIONALE sono apportate le seguenti modifiche:

- al primo capoverso la frase “La dotazione finanziaria dell’Avviso è pari a € 4.970.000,00. Su tale dotazione complessiva la quota del 10% pari a € 497.000,00 è considerato riserva premiale da assegnare secondo le modalità previste al successivo punto 10.2 “Fase negoziale e presentazione del progetto definitivo.”” è sostituita dalla seguente: “La dotazione finanziaria dell’Avviso è pari a € 5.909.036,00. Su tale dotazione complessiva la quota del 10% pari a € 509.903,60 è considerato riserva premiale da assegnare secondo le modalità previste al successivo punto 10.2 “Fase negoziale e presentazione del progetto definitivo.””;

- dopo il primo capoverso è aggiunto il seguente: “Le risorse della riserva premiale possono essere anche di natura corrente.”;

- al secondo capoverso la frase “È ammesso per ogni capofila un progetto complessivo di dimensione minima di € 50.000,00 con un contributo regionale a fondo perduto (esclusivamente a copertura di spese di investimento) fino a un massimo del 50%.” è sostituita dalla seguente: “È ammesso per ogni capofila un progetto complessivo di dimensione minima di € 50.000,00 con un contributo regionale a fondo perduto fino a un massimo del 50%, di cui il 4% con risorse di natura corrente destinate ai costi di gestione di cui al successivo punto 5 “Soggetto capofila”.

Al punto 5 SOGGETTO CAPOFILA è aggiunto un ultimo capoverso: - “Al Capofila saranno riconosciuti costi di gestione, assistenza tecnica e

coordinamento del Progetto nella misura del 4% delle spese ammissibili al contributo sul valore totale dei progetto (all’interno dei costi di gestione non possono essere ricomprese le spese del personale interno dedicato alla gestione del Progetto).”.

Al punto 8 SPESE AMMISSIBILI è aggiunto un ultimo capoverso: - “Come specificato al precedente punto 5 per il Capofila sono ammissibili costi

di gestione, assistenza tecnica e coordinamento del Progetto nella misura massima del 4% delle spese ammissibili al contributo sul valore totale dei progetto (non possono essere ricomprese le spese del personale interno dedicato alla gestione del Progetto). Tale costo di gestione non rientra nel computo del De Minimis.”.

ALLEGATO 1

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D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 302 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 28 novembre 2016 - n. 12412D.lgs. 387/2003 e regolamento regionale 2/2006 - Approvazione del progetto per la realizzazione dell’intervento «Recupero di energia dal rilascio per la roggia Gora Molinara da realizzarsi in comune di Vizzola Ticino (VA)». Autorizzazione unica, in favore del concessionario Enel Green Power s.p.a., alla modifica delle opere esistenti, all’eliminazione della valvola dissipatrice e all’installazione di un gruppo di produzione di energia elettrica

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA GESTIONE E REGOLAMENTAZIONE DEGLI USI DELLE ACQUE, SICUREZZA DEGLI INVASI

Visti: − il regio decreto 11 dicembre 1933 n. 1775 «Approvazio-ne del Testo Unico delle disposizioni di legge sulle acque e sugli impianti elettrici» e successive modificazioni ed integrazioni;

− il regio decreto 14 agosto 1920 n. 1285 «Regolamento per le derivazioni ed utilizzazioni di acque pubbliche»;

− la legge regionale 16 agosto 1982 n. 52 «Norme in mate-ria di opere concernenti linee ed impianti elettrici fino a 150.000 Volt»;

− la legge 7 agosto 1990 n. 241 «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e s.m.i.;

− il decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 112 «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regio-ni e agli Enti Locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59»;

− il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 «Attuazione del-la direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il merca-to interno dell’energia elettrica» e s.m.i.;

− la legge regionale 12 dicembre 2003, n.  26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche» ed in particolare il titolo V recante «Disciplina delle Risorse Idriche»;

− il decreto legislativo 29 dicembre 2003 n.  387 e s.m.i. «Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità» e s.m.i.;

− il decreto legislativo 42/2004 «Codici dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137» e s.m.i.;

− la legge 18 aprile 2005, n. 62 «Disposizioni per l’adempi-mento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2004», in par-ticolare l’articolo 15 «Disposizioni per l’attuazione della direttiva 2003/54/CE del 26 giugno 2003, del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica e che abroga la di-rettiva 96/92/CE;

− il regolamento regionale 24 marzo 2006 n. 2 «Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell’art. 52, comma 1, lettera c) della Legge Regionale 12 dicembre 2003 n. 26»;

− il programma di tutela e uso delle acque approvato con d.g.r. n. 2244 del 29 marzo 2006;

− il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. «Norme in materia ambientale»;

− le «Linee guida nazionali per l’autorizzazione degli im-pianti alimentati da fonti rinnovabili» di cui al d.m. Svilup-po Economico del 10 settembre 2010;

− la deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po n. 1 del 3 marzo 2016, con la quale è stato approvato il riesame e aggiornamento al 2015 del Piano di Gestione del Distretto idrografico del Fiume Po (ciclo di pianificazione 2015–2021);

− il decreto legislativo 28 marzo 2011 n. 28 «Attuazione del-la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’e-nergia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE»;

− la d.g.r. 22 dicembre 2011, n. IX/2727 «Criteri e procedure per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di

beni paesaggistici in attuazione della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 - Contestuale revoca della d.g.r. 2121/2006»;

− la legge regionale 1 febbraio 2012 n. 1 «Riordino norma-tivo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria»;

− la d.g.r. 18 aprile 2012 n. IX/3298 «Linee guida regiona-li per l’autorizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili (FER) mediante recepimento della normativa nazionale in materia».

Premesso che: − Con regio decreto n. 1143 del 8 aprile 1939 regolato dal disciplinare n. 3096 di rep. del 9 novembre 1936, dal disci-plinare suppletivo n. 3274 di rep. del 19 gennaio 1938 e dal secondo disciplinare suppletivo n.  3483 di rep. del 06 dicembre 1938 è stato concesso di utilizzare una por-tata massima di moduli 1200 (120 m3/s) e media di 1080 (108 m3/s) derivati dal fiume Ticino tramite il «Canale Industriale» per produrre sul salto di m 29,33 la potenza nominale media annua di HP 42.235,20 (31.055,29 kW) nell’impianto idroelettrico di Vizzola Ticino con scadenza 31 gennaio 1977;

− per effetto delle disposizioni di legge conseguenti alla nazionalizzazione dell’industria elettrica di cui alla legge 6 dicembre 1962, n. 1643 e al d.p.r. 18 marzo 1965, n. 342, gli impianti oggetto della concessione di Vizzola Ticino e la concessione stessa sono stati trasferiti all’ENEL - Ente Nazionale per l’Energia Elettrica;

− per effetto delle disposizioni concernenti il recepimento della direttiva comunitaria 96/92/CE, all’ENEL - Ente Na-zionale per l’Energia Elettrica è succeduta ope legis Enel s.p.a. e ai sensi dell’art. 12 del d.lgs. 79/1999 la scaden-za della concessione di cui trattasi è stata ristabilita al 31 marzo 2029;

− all’Enel s.p.a. nel frattempo è succeduta Enel Green Po-wer s.p.a., giusto riconoscimento di cui al d.d.s. 20 no-vembre 2009, n. 12289;

− nel disciplinare n. 3096 di rep. del 09 novembre 1936 era previsto all’art. 8 tra le condizioni cui subordinare la con-cessione in argomento che il concessionario fosse tenuto ad eseguire a sue «spese e cura le modifiche necessarie per mantenere efficienti la derivazione della Roggia Gora Molinara di Valle Ticino nella misura stabilita dal Decre-to Ministeriale 12 aprile 1935 n. 3599 di riconoscimento dell’utenza», nella misura di 1,5 m3/s (1500 l/s);

− per l’assolvimento dell’obbligo di cui sopra era prevista la realizzazione di un impianto di sollevamento della por-tata di competenza della Roggia Gora Molinara di Val-le Ticino in prossimità del sottopasso della Roggia Gora Molinara al canale di restituzione dell’impianto di Vizzola Ticino;

− all’obbligo di cui sopra il concessionario dell’impianto di Vizzola Ticino, invece di realizzare, mantenere e gestire l’impianto di sollevamento in prossimità del sifone sotto-passante il canale di restituzione ha volontariamente adempiuto mediante una differente soluzione progettua-le con prelievo (spillamento) delle portate di competen-za della Roggia Gora Molinara direttamente dalla vasca di carico del canale superiore, prima che le acque fosse-ro utilizzate in generazione nell’impianto di Vizzola Ticino;

− le portate così spillate dalla vasca di carico vennero poi addotte mediante apposita condotta prima in pressione e poi mediante canale a pelo libero in parte interrato in parte a cielo aperto, all’immissione nell’alveo della Rog-gia Gora Molinara garantendone comunque la compe-tenza d’acqua in ragione degli atti di concessione della stessa;

− le portate di competenza della Roggia Gora Molinara da garantire ai sensi dell’art. 8 del disciplinare vennero rideterminate, in seguito alla scadenza ed al conseguen-te rinnovo della concessione della Roggia Gora Molina-ra operato dalla Provincia di Varese con provvedimento n. 3894 del 22 dicembre 2014 in moduli 10 (1000 l/s) co-stanti per tutto l’anno invece di moduli 15 (1500 l/s);

− la derivazione della Roggia Gora Molinara è stata assenti-ta per la durata di anni 40 successivi e continui decorrenti dalla data del decreto, quindi fino al 22 dicembre 2054 e pertanto almeno fino al 31 marzo 2029 persiste l’obbligo in capo al concessionario dell’impianto di Vizzola Ticino

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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di garantire le portate di competenza della Roggia Gora Molinara stessa, nella quantità e modalità descritte.

Considerato che: − ai sensi dell’art. 89 del d.lgs. 112/98 sono state conferite alle Regioni le funzioni relative alla gestione del demanio idrico, ivi comprese tutte le funzioni amministrative relati-ve alle concessioni di derivazioni d’acqua pubblica, alla ricerca, estrazione ed utilizzazione dei canoni di conces-sione e all’introito dei relativi proventi. Le concessioni di derivazione di acque che interessano più regioni sono rilasciate d’intesa tra le regioni interessate;

− dall’entrata in vigore del d.p.c.m. 12 ottobre 2000 (pub-blicato sulla G.U.R.I. n. 31 del 21 febbraio 2001) decorre l’effettivo esercizio delle Regioni delle funzioni in materia di gestione del demanio idrico conferite in virtù del d.lgs. 112/1998;

− per effetto della Convenzione approvata con d.g.r. VII/3970 del 23  marzo  2001  e sottoscritta tra Regione Lombardia e Provveditorato alle OO.PP. per la Lombardia, quest’ultimo ha continuato a gestire, transitoriamente, i procedimenti amministrativi di competenza della Lom-bardia fino al 31 dicembre 2001;

− la documentazione amministrativa relativa agli atti com-piuti dall’Amministrazione dello Stato è stata trasferita agli uffici Regionali nel del 2002, i quali hanno preso atto delle opere esistenti nello stato di fatto e di diritto in cui si trova-va l’impianto Vizzola in tale data.

Vista l’istanza di Autorizzazione Unica, ai sensi dell’art. 12 del d.lgs. 387/2003 e s.m.i. e dell’art. 21 del r.r. n. 2/2006 presenta-ta alla Regione Lombardia in data 12 novembre  2015  (prot. T1.2015.0057310 - pratica FERA 40043) dalla Società Enel Green Power S.p.A., corredata da progetto «Recupero di energia dal rilascio per la Roggia Gora Molinara da realizzarsi in Comune di Vizzola Ticino (VA)» a firma Ing. Giuliano Visinoni, con la è stato chiesto di modificare parzialmente le opere e i manufatti esisten-ti tramite i quali vengono garantite le portate di competenza della Roggia Gora Molinara di Valle Ticino oggetto di separata e distinta concessione di derivazione.

Considerato che: − l’istanza in questione ed il relativo progetto non modificano i parametri dell’esistente concessione dell’impianto idroelettrico di Vizzola Ticino né in termini di portata derivata dal fiume Ticino né in termini di potenza nominale di concessione soggetta a canone, che restano invariati;

− il progetto presentato garantisce di soddisfacimento dell’obbligo di alimentazione della Roggia Gora Molinara secondo una modalità operativa che consente di recuperare alla produzione elettrica una quota della forza idraulica già concessa;

− in particolare il progetto consente di destinare alla produzione elettrica la forza idraulica ottenibile dalla portata di 1000 l/s già spillata dalla vasca di carico dell’impianto di Vizzola Ticino tramite l’esistente condotta, così da produrre su un dislivello di 24 m (esistente tra il livello di esercizio della vasca di carico e il livello nella vasca dissipatrice al termine della condotta di spillamento dalla quale si diparte il canale a pelo libero di alimentazione della Roggia Gora Molinara) la potenza nominale di 1000 [l/s] *24 [m] / 102 = 235,29 kW nominali;

− la predetta potenza nominale, ai fini della correspon-sione del canone demaniale, è tuttavia già ricompresa nella complessiva forza idraulica di 31.055,29 kW oggetto della concessione dell’impianto di Vizzola Ticino e per-tanto la realizzazione dell’impianto in oggetto non muta i parametri dell’esistente concessione di derivazione, es-sendo che la portata e la potenza concessa ricompren-dono «nominalmente» anche la potenza che viene ora ad essere effettivamente trasformata in energia elettrica, in conseguenza delle nuove opere e delle modifiche apportate.

Dato atto che: − il progetto in oggetto non prevede alcuna nuova deri-vazione d’acqua ma prevede invece la realizzazione di un nuovo impianto idroelettrico che rientra nella fattispe-cie di cui all’allegato IV alla parte II del d.lgs 152/2006 e s.m.i. «m) impianti per la produzione di energia idroelet-trica con potenza nominale di concessione superiore a 100 kW e, per i soli impianti idroelettrici che rientrano nella

casistica di cui all’articolo 166 del presente decreto ed all’articolo 4, punto 3.b, lettera i), del decreto del Ministro dello sviluppo economico in data 6 luglio 2012, pubbli-cato nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 159 del 2012, con potenza nominale di concessione superiore a 250 kW;» e nella voce 2.m.1) dell’allegato B alla l.r. 5/2010 e s.m.i. ,

− per tale progetto, ubicato all’interno dell’area naturale protetta di cui alla legge 06 dicembre 1991, n. 394 de-nominata «Parco Naturale della Valle del Ticino» istituita con l.r. 12 dicembre 2002, n. 31 è prevista la Valutazione di Impatto Ambientale regionale ai sensi della l.r. 5/2010 e s.m.i. il cui procedimento deve essere coordinato con la Valutazione di Incidenza (art. 4.5 della l.r. 5/2010) in quanto gli effetti del progetto ricadono in aree incluse nella Rete Natura 2000 e precisamente la zona di prote-zione speciale (ZPS) «Boschi del Ticino» e il sito di impor-tanza comunitaria (SIC) «Turbigaccio, Boschi di Castellet-to e Lanca di Bernate»;

− con istanza presentata in data 31 agosto  2015  la so-cietà Enel Green Power s.p.a. ha depositato presso Regione Lombardia - Struttura Valutazione di impatto ambientale, istanza di pronuncia di compatibilità am-bientale per il progetto in argomento (in atti regionali prot. T1.2015.44243 - pratica VIA RG 1058) ed ha proce-duto ad effettuare la pubblicazione dell’annuncio del deposito sui quotidiani «La Provincia di Varese» e «La Pre-alpina» in data 27 novembre 2015.

Preso atto che il progetto è costituito da relazioni tecniche ed elaborati grafici, a firma Ing. Giuliano Visinoni, il cui elenco è di seguito riportato:

− Allegato 01 – Relazione generale (R.93.IT.H.76275.00.003.00)

− Allegato 02 – Relazioni tecniche specialistiche − Allegato 02A - Studio di impatto ambientale (K.93.IT.H.76275.00.004.00)

− Allegato 02B - Studio di Incidenza (K.93.IT.H.76275.00.005.00)

− Allegato 02C – Sintesi non tecnica (K.93.IT.H.76275.00.006.00)

− Allegato 02D – Relazione idraulica (K.93.IT.H.76275.00.007.00)

− Allegato 02E – Relazione paesaggistica (K.93.IT.H.76275.00.008.00)

− Allegato 02F – Relazione allacciamento elettrico (K.93.IT.H.76275.00.009.00)

− Allegato 02G – Studio per il monitoraggio ambientale del sito di intervento (K.93.IT.H.76275.00.010.00)

− Allegato 02H – Valutazione previsionale di impatto acusti-co (K.93.IT.H.76275.00.011.00)

− Allegato 02I – Relazione inerente il reinserimento e recu-pero ambientale dei luoghi (K.93.IT.H.76275.00.012.00)

− Allegato 03 – Piano particellare e visure catastali − Allegato 03A – Piano particellare (K.93.IT.H.76275.00.013.00)

− Allegato 03B – Visure catastali (K.93.IT.H.76275.00.014.00) − Allegato 03C – Estratto mappa catastale (K.93.IT.H.76275.00.015.00)

− Allegato 04 – Calcolo delle strutture e degli impianti − Allegato 04A – Relazione di calcolo delle strutture (K.93.IT.H.76275.00.016.00)

− Allegato 05 – Computo metrico estimativo (K.93.IT.H.76275.00.018.00)

− Allegato 06 – Analisi economiche − Allegato 06A – Piano economico finanziario (K.93.IT.H.76275.00.019.00)

− Allegato 08 – Capitolato speciale d’appalto tecnico (K.93.IT.H.76275.00.021.00)

− Allegato 09 – Cronoprogramma (K.93.IT.H.76275.00.022.00)

− Allegato 10 – Documentazione fotografica ante operam (K.93.IT.H.76275.00.023.00)

− Allegato 12 – Concessione di derivazione d’acque per uso idroelettrico (K.93.IT.H.76275.00.024.00)

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 304 – Bollettino Ufficiale

− Allegato 13 – Riscontro domanda di allacciamento alla rete elettrica presentata al gestore (K.93.IT.H.76275.00.025.00)

− Allegato 14 – Riscontro pagamento oneri istruttori (K.93.IT.H.76275.00.026.00)

− Allegato 15 – Elenco delle autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, nulla osta e assensi già acquisiti o da acquisire (K.93.IT.H.76275.00.027.00)

− Allegato 16 – Copia comunicazione alle competenti soprintendenze (K.93.IT.H.76275.00.043.00)

− Allegato 17 – richiesta del Certificato di destinazione Urbanistica (K.93.IT.H.76275.00.044.00)

Tavole grafiche: − Tavola ID_DIS01 - Cartografia di inquadramento – Co-rografia, estratto CTR ed ortofoto – scale varie (D.93.IT.H.76275.00.028.00)

− Tavola ID_DIS02 - Cartografia di inquadramento – Estratto PGT, estratto vincoli PGT, zone Natura 2000 e Parchi, estratto mappa catastale – scale varie (D.93.IT.H.76275.00.029.00)

− Tavola ID_DIS03 – Situazione di rilievo – Planimetria gene-rale stato di fatto, pianta stato di fatto, documentazione fo-tografica – scale 1:500 – 1:50 (D.93.IT.H.76275.00.030.00)

− Tavola ID_DIS04 – Situazione di rilievo –Prospetti sta-to di fatto, sezioni stato di fatto - scala 1:50 (D.93.IT.H.76275.00.031.00)

− Tavola ID_DIS05 – Situazione di rilievo – Profilo longitudina-le condotta - scala 1:100 (D.93.IT.H.76275.00.032.00)

− Tavola ID_DIS06 – Situazione di rilievo – Schema idraulico funzionale – fuori scala (D.93.IT.H.76275.00.033.00)

− Tavola ID_DIS07 – Situazione di progetto – Planimetria ge-nerale stato di progetto, pianta stato di progetto, fotoin-serimento - scale 1:500 – 1:50 (D.93.IT.H.76275.00.034.00)

− Tavola ID_DIS08 – Situazione di progetto – Prospetti stato di progetto, sezioni stato di progetto - scala 1:50 (D.93.IT.H.76275.00.035.00)

− Tavola ID_DIS09 – Situazione di sovrapposizione –Pianta stato di sovrapposizione, sezioni stato di sovrapposizione - scala 1:50 (D.93.IT.H.76275.00.036.00)

− Tavola ID_DIS10 – Situazione di progetto – Partico-lare struttura nuova copertura - scala 1:100 (D.93.IT.H.76275.00.037.00)

− Tavola ID_DIS11 – Situazione di progetto – Planimetria con percorso cavi per collegamento elettrico, sezione tipo posa cavidotto interrato, documentazione fotografica - scale 1:500 (D.93.IT.H.76275.00.038.00)

− Tavola ID_DIS12 – Situazione di progetto – Pianta locale quadri MT trasformatore, particolari costruttivi - scale va-rie (D.93.IT.H.76275.00.039.00)

− Tavola ID_DIS13 – Situazione di progetto – Schema elettri-co unifilare - fuori scala (D.93.IT.H.76275.00.040.00)

− Tavola ID_DIS14 – Situazione di progetto – Schema turbi-na Francis e generatore, schema valvola dissipatrice - scale 1:20 (D.93.IT.H.76275.00.041.00)

− Tavola ID_DIS15 – Situazione di progetto – Layout di can-tiere - scale 1:250 (D.93.IT.H.76275.00.042.00)

Verificata la coerenza del progetto presentato con quanto assentito con i Decreti di concessione dell’impianto di Vizzola Ticino e della derivazione della Roggia Gora Molinara di Valle Ticino, come sopra citati.

Dato atto che il procedimento di autorizzazione per la realizza-zione delle nuove opere e per la modifica delle opere esistenti al fine di realizzare l’impianto in oggetto è il procedimento unico di cui all’art. 12 del d.lgs. 387/2003 s.m.i.

Considerato che: − in esito al controllo documentale sulla documentazio-ne trasmessa e caricata dal proponente nel program-ma MUTA-FERAU (pratica FERA 40043), con nota prot. T1.2015.0059918 in data 25 novembre  2015  la Struttura Gestione e regolamentazione degli usi delle acque e sicurezza degli invasi, ha inizialmente comunicato al proponente l’improcedibilità dell’istanza per mancanza della documentazione minima obbligatoria costituita dal preventivo di connessione alla rete elettrica, richiedendo pertanto l’integrazione della documentazione e sospen-dendo i termini del procedimento;

− la documentazione integrativa relativa alla richiesta di Autorizzazione Unica è stata presentata da par-te del proponente in data 2 febbraio  2016  (prot. n. T1.2016.0005351), consistente nel seguente: «allegato 13 - Contenente il preventivo di connessione alla rete MT di Enel Distribuzione, comprensivo dell’accettazione e benestare al pagamento da parte del concessionario (K.93.IT.H.76275.00.025.00)»;

− la documentazione tecnica come sopra integrata è risultata completa ai sensi dell’art. 4, 4 comma 1 della d.g.r. 18 aprile 2012 n. IX/3298, ed è stato possibile avviare il procedimento.

Dato atto che: − il 23 febbraio 2016 è stata convocata la Conferenza dei Servizi di cui al procedimento di Autorizzazione Unica ex d.lgs. 387/2003 (in seguito AU 387) contestuale alla Conferenza di Servizi per il procedimento della VIA regionale ai sensi della l.r. 5/2010;

− Il procedimento AU 387 è stato in tale data sospeso per consentire al proponente di acquisire sul progetto presentato il giudizio di Valutazione di Impatto Ambientale, comprensivo di Valutazione di Incidenza.

Preso atto che il procedimento di Valutazione di Impatto Am-bientale comprensivo della Valutazione di Incidenza sul proget-to in questione si è concluso favorevolmente con l’assunzione del d.d.s. n.  8847 del 13 settembre  2016  pubblicato sul BURL n. 38 S.O. del 23 settembre 2016, con il quale la Struttura Valu-tazione di Impatto Ambientale ha espresso valutazione di inci-denza positiva – ai sensi del d.p.r. 357/1997 - e reso il giudizio positivo di Valutazione di Impatto Ambientale, a condizione che vengano ottemperate le prescrizioni contenute nella relazione istruttoria allegata al decreto stesso.

Considerato che in conseguenza della conclusione favorevo-le del predetto procedimento di VIA è stato possibile riavviare il procedimento AU 387 e che a tal fine è stata convocata per il 19 ottobre 2016 la seconda seduta della Conferenza dei Servizi, per il solo procedimento AU 387.

Visti i verbali della Conferenza dei Servizi AU 387 aperta in data 23 febbraio 2016 (1a seduta) e conclusa in data 19 otto-bre 2016 (2a seduta), nel corso della quale sono pervenuti i pa-reri/comunicazioni/autorizzazioni/atti di assenso da parte delle seguenti Amministrazioni o soggetti interessati:

− ENEL DISTRIBUZIONE - Divisione Infrastrutture e Reti – Area di Business e Rete Elettrica, nota acquista al protocollo T1.2016.0007996 in data 17 febbraio 2016;

− ATS Insubria, nota prot. MPC 11306 del 15 febbraio 2016, consegnata nel corso della prima seduta della Confe-renza di Servizi;

− Comune di Vizzola Ticino, Certificato di destinazione ur-banistica prot. 4997 del 16 novembre  2015, prodotto nel corso della prima seduta della Conferenza di Servizi, esplicitando il proprio assenso per quanto di competen-za alla realizzazione dell’intervento in oggetto;

− Comando Militare Esercito «Lombardia» - Ufficio Servitù Militare, nota acquisita al protocollo T1.2016.0011985 in data 8 marzo 2016;

− Comando 1° Regione Aerea, nota acquisita al prot. T1.2016.0024564 in data 18 maggio 2016;

− ENEL DISTRIBUZIONE - Divisione Infrastrutture e Reti – Area di Business e Rete Elettrica, nota acquisita al protocollo T1.2016.0050956 in data 10 ottobre 2016;

− Provincia di Varese – area 4 Ambiente e Territorio – Settore Energia, Rifiuti, Risorse Idriche nota acquista al protocollo T1.2016.0052042 in data 12 ottobre 2016;

− Regione Lombardia – Struttura Valutazione e autorizza-zioni ambientali – nota T1.2016.0052754 in data 17 otto-bre 2016, con la quale ha rilasciato l’Autorizzazione Pae-saggistica ai sensi del d.lgs. 42/2004;

− Parco Lombardo della valle del Ticino – U.O. 4 Territorio ur-banistica e Siti natura 2000, nota acquisita al protocollo regionale T1.2016.0053463 in data 19 ottobre 2016 con la quale esprime parere favorevole sul progetto;

− Regione Lombardia - Ufficio Territoriale Regionale Insubria, nota T1.2016.0052254 in data 13 ottobre  2016, con cui non rileva ambiti di competenza e pertanto non esprime parere in merito;

− Comune di Vizzola Ticino con nota prot. 4414 in da-ta 18 ottobre  2016, acquisito al protocollo regionale

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 305 –

T1.2016.0053411 in data 19 ottobre  2016, ha con-fermato il proprio nulla osta per gli aspetti di natura urbanistico-edilizia;

− La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Province di Como, Lecco, Sondrio, Monza Brianza, Pavia e Varese, nota acquista al prot. T1.2016.0053531 in data 19 ottobre 2016, anticipata per e-mail, chiede di in-serire il controllo archeologico in corso d’opera da parte di ditta specializzata.

Preso atto che successivamente alla conclusione dei lavori della Conferenza dei Servizi è pervenuto il contributo del Co-mando Provinciale Vigili del Fuoco di Varese con nota acquisita al prot. T1.2016.0054930 in data 24 ottobre 2016, per il quale non emergono elementi tali da ricondurre l’attività in questione fra le attività soggette ai controlli di Prevenzione Incendi.

Dato atto che i verbali delle sedute della Conferenza dei Servizi sono stati trasmessi a tutti gli Enti/Amministrazioni/Sog-getti interessati con note in data 26 febbraio  2016  e 24 otto-bre 2016 prot. T1.2016.0054825, con in allegato pareri/comuni-cazioni/autorizzazioni/atti di assenso pervenuti nel corso del procedimento.

Dato atto che i soggetti intervenuti al procedimento, ivi com-presi gli Enti e le Amministrazioni preposte alla tutela ambienta-le, paesaggistica-territoriale e della salute dei cittadini ai sensi dell’art. 14 comma 4 della legge 241/90 e s.m.i., hanno espres-so parere favorevole all’approvazione del progetto in oggetto, con le eventuali relative prescrizioni recepite nei verbali della conferenza o contenute nelle comunicazioni pervenute, alle-gate quali parti integranti ai verbali della Conferenza dei Servizi unitamente alle prescrizioni di natura ambientale contenute nel favorevole giudizio di compatibilità ambientale reso con d.d.s. n. 8847 del 13 settembre 2016.

Tenuto conto dei suddetti pareri e delle conclusioni della Con-ferenza dei Servizi di cui ai verbali del 23 febbraio 2016 e del 19 ottobre 2016 che costituiscono, unitamente ai relativi allega-ti, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

Considerato che: − le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrut-ture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti sono di pubblico interesse ed indifferibili ed urgenti ai sensi dell’art.12 comma 1 del d.lgs. 387/2003 e come indicato della d.g.r. 18 aprile 2012 n. IX/3298, punto 4.6;

− l’Autorizzazione Unica rilasciata ai sensi dell’art. 12 del d.lgs 387/2003, conforme alla determinazione conclusi-va assunta in esito ai lavori della Conferenza dei Servizi, sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle Amministrazioni coinvolte nel procedimento;

− i mappali interessati dalle opere e dalle occupazioni tem-poranee sono tutti di proprietà della Società Enel Green Power s.p.a. e pertanto non è necessario apporre il vinco-lo preordinato all’esproprio di beni e terreni;

− relativamente alla servitù di elettrodotto della connes-sione tra la cabina di trasformazione e l’allacciamento all’esistente linea MT di Enel Distribuzione i terreni interes-sati risultano di proprietà del richiedente o di proprietà di società del gruppo Enel s.p.a. per il cui utilizzo Enel Green Power s.p.a. ha dimostrato di aver attivato la procedura abbreviata di cui all’art. 7 della l.r. 52/1982.

Dato atto CHE la Società Enel Green Power s.p.a. ha dimo-strato di aver versato gli oneri istruttori, quantificati in 180,00 Euro come previsto al punto 2.7 della d.g.r. IX/3298 del 18 apri-le 2012 emanata in attuazione del d.m. 10 settembre 2010.

Ritenuto che in esito al procedimento esperito ed ai pareri, nulla osta, atti di assenso acquisiti nel corso del procedimen-to come risultanti dai verbali delle sedute della Conferenza di Servizi, tenuto conto delle prescrizioni impartite in materia am-bientale contenute nel d.d.s. n. 8847 del 13 settembre 2016, si possa approvare ai sensi dell’art. 12 del d.lgs. 387/2003 e s.m.i., il progetto presentato dalla Società Enel Green Power s.p.a. in data 12 novembre 2015, così come integrato in data 02 febbra-io 2016, consistente nelle opere come sopra descritte e rappre-sentate negli elaborati progettuali elencati.

Vista la l.r. 7 luglio 2008 n. 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e i provvedimenti or-ganizzativi della X legislatura.

DECRETAPer le motivazioni espresse in premessa, da intendersi integral-

mente recepite:1. Di autorizzare ai sensi dell’art. 21 del r.r. 2/2006 e dell’art. 12

del d.lgs. 387/2003 e s.m.i., la Società Enel Green Power s.p.a. (codice fiscale e P.IVA 10236451000, sede legale in Roma, Viale Regina Margherita n. 125) alla realizzazione delle opere e degli interventi contenuti nel progetto «Recupero di energia dal rila-scio per la Roggia Gora Molinara da realizzarsi in Comune di Viz-zola Ticino (VA)» a firma Ing. Giuliano Visinoni, datato novembre 2015, così come integrato in data 02 febbraio  2016, costituito dagli elaborati in premessa indicati.

2. Di autorizzare la Società Enel Green Power s.p.a, ai sensi dell’art. 7 della l.r. 52/82, alla costruzione ed all’esercizio delle opere (infrastrutture) funzionali all’immissione nella Rete Elettri-ca del Distributore dell’energia prodotta dall’impianto (elettro-dotto) da realizzarsi secondo gli elaborati di progetto indicati.

3. Di stabilire che l’esercizio dell’impianto rimane subordinato agli adempimenti di cui all’art. 21 comma 9 del regolamento regionale 2/2006 consistenti nel collaudo delle opere effettuato dall’Autorità Concedente il cui onere sarà a carico della Società Enel Green Power s.p.a..

4. Di vincolare la Società Enel Green Power s.p.a. al rispetto di tutte le prescrizioni impartite dai vari Enti nelle rispettive determi-nazioni e/o pareri acquisiti nel corso del procedimento istrutto-rio come riportati nei verbali del 23 febbraio 2016 e del 19 otto-bre 2016 della Conferenza dei Servizi, che costituiscono parte integrante e sostanziale della presente autorizzazione, nonché alle disposizioni e direttive vigenti per quanto non previsto dal presente atto in materia ambientale, regolamento di igiene, si-curezza dei luoghi di lavoro e tutela della salute dei lavoratori, antincendio, sicurezza pubblica, applicabili in relazione all’im-pianto in progetto.

5. Di vincolare la Società Enel Green Power s.p.a. al rispetto delle prescrizioni contenute nel d.d.s. n.  8847 del 13 settem-bre 2016 relativo al giudizio di compatibilità ambientale, come descritte nel cap. 6 della relazione istruttoria allegata allo stesso

6. Di dare atto che:

• la Società Enel Green Power s.p.a. resta vincolata alle pre-scrizioni, condizioni e obblighi contenute nel decreto di concessione e disciplinari vigenti relative alla derivazione ed utilizzazione delle acque del fiume Ticino, in quanto il presente provvedimento non muta i parametri dell’esi-stente concessione di derivazione, essendo che la portata e la potenza concessa ricomprendono «nominalmente» anche la potenza che viene ora ad essere effettivamen-te trasformata in energia elettrica, in conseguenza delle nuove opere e delle modifiche apportate;

• la presente autorizzazione unica costituisce, laddove ne-cessario, variante allo strumento urbanistico comunale ai sensi dell’art. 12 comma 3 del d.lgs. 387/2003;

• alla conclusione dei lavori, le opere ed i manufatti affe-renti l’elettrodotto di collegamento tra la cabina di trasfor-mazione e la rete elettrica MT esistente, potranno essere cedute al soggetto esercente la rete di media tensione in cui l’energia viene immessa;

• il presente provvedimento obbliga la Società Enel Green Power S.p.A. a provvedere a suo carico e spese al ripristino dello stato dei luoghi in caso di dismissione dell’impian-to ovvero per decadenza della concessione nel caso di inadempienza alle prescrizioni imposte con la presente autorizzazione o con la concessione di derivazione, fatta salva l’applicazione di quanto disposto dall’art. 25 del t.u. 1775/1933 e dall’art. 12 del d.lgs 79/1999.

7. Di stabilire che l’inizio dei lavori di realizzazione delle ope-re dovrà avvenire entro un anno a decorrere dalla data della presente autorizzazione mentre i lavori dovranno essere conclusi entro tre anni dalla medesima data.

8. Di obbligare la Società Enel Green Power s.p.a. a comuni-care tempestivamente all’Autorità concedente la data di inizio lavori unitamente ai nominativi della Direzione Lavori e della dit-ta esecutrice nonché di notificare la fine lavori entro 30 giorni dal termine degli stessi.

9. Di dare atto che il rilascio della presente autorizzazione non è avvenuto nel rispetto dei termini stabiliti dalla vigente normati-va a causa della complessità della procedura.

10. Di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia e di trasmetterne copia a tutti gli Enti coinvolti.

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Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

– 306 – Bollettino Ufficiale

11. La Società Enel Green Power s.p.a. risponde esclusiva-mente in proprio, tenendo sollevata ed indenne l’Amministrazio-ne da qualunque danno o pregiudizio possa derivare a terzi o a cose in conseguenza dell’esecuzione dei lavori e delle opere realizzate in forza del presente provvedimento.

12. Il presente provvedimento ai sensi dell’art. 12 del d.lgs 387/2003 e s.m.i. sostituisce a tutti gli effetti ogni autorizzazione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di compe-tenza delle Amministrazioni coinvolte nel procedimento, come specificato al punto 4.6 della d.g.r. n. IX/3298 del 18 aprile 2012.

13. Avverso il presente provvedimento può essere fatto ricor-so entro 60 (sessanta) giorni al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.

IL dirigenteRaffaele Occhi

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E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 49 - Lunedì 05 dicembre 2016

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Commissario Delegato per l’emergenza Sisma del 20 e 29 maggio 2012 (Decreto Legge 6 giugno 2012, n.74Convertito in Legge n.122 del 1° agosto 2012) 23 novembre 2016 - n.176Liquidazione al Comune di Quingentole delle spese sostenute per attività di supporto tecnico specialistico finalizzate al completamento delle istruttorie per l’assegnazione di contributi per il ripristino di edifici ed unità immobiliari ad uso abitativo danneggiati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 ai sensi dell’Ordinanza 2 novembre 2015, n.154

IL SOGGETTO ATTUATOREViste le deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 22 maggio

2012 e del 30 maggio 2012 con le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza in conseguenza dell’evento sismico del 20 maggio 2012 che ha colpito il territorio delle province di Bolo-gna, Modena, Ferrara e Mantova.

Dato atto che lo stato di emergenza è stato, da ultimo, pro-rogato alla data del 31 dicembre 2018, con Legge 26 febbraio 2016, n.21.

Visto il d.l. 6 giugno 2012, n.74 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012», pubblicato nel-la G.U. n.131 del 7 giugno 2012 e convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n.122, pubblicata nella G.U. n.180 del 3 agosto 2012 (in seguito d.l. 74/2012), con il quale:

• i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono stati nominati Commissari delegati per la ri-costruzione;

• è stato istituito il Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012, le cui risorse sono assegnate su apposite contabilità speciali in-testate ai Commissari delegati;

• è stato stabilito che i Presidenti delle tre Regioni possano adottare «idonee modalità di coordinamento e program-mazione degli interventi per le attività di ricostruzione» ed inoltre, in qualità di Commissari, possano costituire una apposita Struttura Commissariale e si possano avvalere e/o delegare funzioni attribuite dallo stesso D.L. ai Sindaci dei Comuni e ai Presidenti delle Provincie interessate dal sisma per l’attuazione dei necessari interventi (art.1, com-ma 5 e 5-bis).

Dato atto del disposto delle Ordinanze del Commissario de-legato per l’emergenza sismica in Lombardia del maggio 2012:

• 13 agosto 2012, n.3, con la quale tra l’altro è stata costi-tuita la Struttura Commissariale di cui all’art.1, comma 5°, del d.l. 74/2012 a supporto del Commissario stesso, sud-divisa in due articolazioni, delle quali una incaricata dello svolgimento di attività a carattere amministrativo-contabi-le e l’altra delle attività a contenuto tecnico;

• 20 giugno 2014, n.51, con la quale il Commissario delega-to ha disposto l’affidamento complessivo di tutte le attività per la predisposizione, l’attuazione ed il coordinamento delle attività operative di cui all’art.1 del decreto legge 6 giugno 2012 n.74, convertito con modificazioni nella Leg-ge 1° agosto 2012, n.122, al dott. Roberto Cerretti, quale Soggetto Attuatore unico.

Richiamata l’Ordinanza Commissariale 20 febbraio 2013, n.16 e s.m.i., recante: «Criteri e modalità di assegnazione di contri-buti per la riparazione e il ripristino con miglioramento sismico la demolizione e la ricostruzione di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo che hanno subito danni significativi, gravi e gra-vissimi dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 e che sono stati dichiarati inagibili (Esito E0, E1, E2, E3)», con la quale sono stati disposti ed aggiornati nel tempo i criteri ed i termini per la presentazione delle istanze di contributo per il ripristino di edifici ed unità immobiliari ad uso abitativo gravemente danneggiati e resi inagibili dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.

Dato atto che con Ordinanza Commissariale 2 novembre 2015, n.154, considerati il particolare momento di sovraccarico di attività presenti presso gli uffici tecnici comunali, la necessità di fornire ai potenziali beneficiari tempi certi circa la conclusione delle attività istruttorie che li riguardano, nonché la complessità tecnica dei progetti di ripristino presentati a valere sulla citata Ordinanza n.16:

• si prendeva atto dell’espressa richiesta avanzata, fin dal marzo 2015, dai Comuni in numerose sedute del Gruppo di Lavoro Tecnico Ristretto, finalizzata a ricevere assistenza

tecnica specialistica in tutte le fasi istruttorie di ammissibi-lità al contributo dei progetti proposti dai cittadini a valere sulla più volte richiamata Ordinanza n.16 e s.m.i., specie per quanto attiene all’analisi progettuale, anche al fine di non ritardare i tempi istruttori e rispettare i termini perentori imposti dalla Commissione Europea;

• si riteneva di riconoscere ai Comuni, che lo richiedessero e che necessitassero di un supporto tecnico specialistico per l’analisi dei progetti di ricostruzione relativi ad edifici di civile abitazione e/o produttivi ai sensi della succitata Ordinanza n.16 e s.m.i., un contributo forfetario di € 350,00 (trecentocinquanta/00) a pratica, per l’incarico di even-tuali consulenti esperti, esterni alla Amministrazione comu-nale, che collaborassero alle istruttorie di detto progetti;

• si disponeva che, agli oneri derivanti da tali incarichi, si sarebbe provveduto mediante utilizzo di risorse nella di-sponibilità del Commissario ai sensi dell’art.13 del Decreto legge n.78/2015.

Considerato che il Comune di Quingentole, con propria nota 22 novembre 2016, acquisita agli atti della Struttura Commissa-riale con protocollo n.C1.2016.0006334 del 23 novembre 2016, ha provveduto a trasmettere apposita istanza di liquidazione a saldo, corredata di tutta la documentazione prevista relativa-mente alle spese da questo sostenute, richiedendo il rimborso per le attività istruttorie eseguite pari a n.3 istanze, per un am-montare complessivo di Euro 1.050,00 (millecinquanta/00).

Validati e fatti propri gli esiti dell’istruttoria condotta dagli uffi-ci della Struttura Commissariale sulla rendicontazione prodotta dal succitato Comune.

Accertata la regolarità della documentazione presenta-ta, nonché la congruità, conformità ed effettività della spesa sostenuta.

Ritenuto pertanto di dover liquidare al Comune di Quingento-le la somma complessiva di € 1.050,00, quale rimborso a saldo delle spese sostenute per l’esecuzione di n.3 istruttorie tecniche eseguite a valere sull’Ordinanza n.16 e s.m.i., secondo le moda-lità previste dalla succitata Ordinanza n.154.

Dato atto che la spesa di cui trattasi trova copertura finanzia-ria sulle risorse afferenti all’art.13 del d.l. n.78/2015 accreditate nel conto di contabilità speciale n.5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissario delegato, che presenta la necessaria disponibilità di cassa.

Accertato che tutti gli obblighi previsti dal d.lgs 14 marzo 2013, n.33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza, e diffu-sione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni», ove applicabili, sono stati assolti.

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto.Tutto ciò premesso e considerato,

DECRETAper le motivazioni di cui in premessa e che qui si intendono

interamente richiamate,1. di liquidare, in forza di quanto disposto dall’Ordinanza

Commissariale n.154, al Comune di Quingentole (MN) la som-ma complessiva di € 1.050,00, a rimborso del contributo con-cesso per l’esecuzione, mediante tecnici esterni, di n.3 istruttorie eseguite su istanze relative ad edifici di tipo abitativo, produttivo e/o agricolo presentate a valere sull’Ordinanza Commissariale n.16 e s.m.i.;

2. di imputare la suddetta somma sulle risorse afferenti all’art.13 del d.l. n.78/2015 accreditate nel conto di contabili-tà speciale n.5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissario delegato, che presenta la necessaria disponibilità di cassa;

3. di trasmettere il presente atto al Comune interessato, non-ché di pubblicare lo stesso nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL) e nel portale internet della Regione Lombar-dia, pagine dedicate alla ricostruzione post-eventi sismici del maggio 2012.

Il Soggetto attuatoreRoberto Cerretti