Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi...

43
Bollettino Primavera 2013 La protezione delle persone

Transcript of Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi...

Page 1: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

BollettinoPrimavera 2013

La protezione delle persone

Pantone 109 C

Page 2: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet -tivi loghi, delle Federazioni svizzere di cui l'Asso -ciazione fa parte:

insieme

Federazione Svizzera delle associazioni deigenitori di persone con handicap mentale Aabergergasse 33, 3001 Berna

Cerebral

Associazione Svizzera a favore dei CerebrolesiASC - Zuchwilerstrasse 43 - 4501 Soletta

Siamo lieti di mettere a disposizione uno spazio sul nostro Bollettino per chiunque voles-se pubblicare osservazioni, opinioni, esperienze, legate alle tematiche dell’handicap.La scadenza per la consegna degli articoli, da inviare al nostro Segretariato, per il prossi-mo numero: «Estate 2013», è entro il 20 maggio 2013.

SOMMARIO: pag.

Editoriale: di Michela Luraschi 1

Il Comitato Cantonale Informa: di René Derighetti e Monica Lupi 3

Temi d’attualità:• Appuntamenti informativi, occasioni di riflessione 11• Integrazione professionale 12• Atgabbes: nuovo indirizzo 12

Attività alla ribalta:• Nuovo progetto di colonia diurna integrata per piccoli: il bosco magico 14• Scuola calcio over 12 14• Sabato 10 novembre 2012: uscita a Genova 15• Campo sci l’Auberson, 28.12.2012 - 04.01.2013 16

Dossier: di Michela Luraschi e Donatella Oggier-Fusi• Della protezione degli adulti… 18• …e della prevenzione protettiva, per tutti 23

Cultura e formazione:• In cucina con i pittogrammi 30• Itinerari culturali 31• Corsi “Integrati”: di Michela Luraschi 32

Ospite:• Un’esperienza formativa innovativa: di Michela Luraschi 34

Fondazione Diamante:• Dal 2012, una nuova struttura: 1/2 Vira 39

atgabbes

ASSOCIAZIONE TICINESE DI GENITORIED AMICI DEI BAMBINI BISOGNOSIDI EDUCAZIONE SPECIALE

Segretariato:via Canevascini 4 - 6900 LuganoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp [email protected] • www.atgabbes.ch

FONDAZIONE DIAMANTE

Segretariato:via Violino 1 - C.P. 267 - 6928 MannoTel. 091 610 00 20 • www.f-diamante.ch

Copertina interno Primavera 2013_Copertina interno estate 04 18.03.13 08:22 Pagina 2

Page 3: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

La promozione dell’autodeterminazionedella persona in situazione di handicap è alcentro del nuovo diritto della protezione de-gli adulti, entrato in vigore il 1 gennaio 2013e oggetto del dossier di questa edizione delBollettino 2013. Il sostegno all’autonomia ela prevenzione protettiva, saranno infatti ilfilo conduttore, oltre che delle attività e del-la natura stessa della nostra Associazione,degli argomenti trattati nelle diverse rubri-che. La prevenzione è un tassello importan-te dell’intervento sociale. Alla prevenzioneviene a volte attribuito una sorta di signifi-cato di limitazione, o di propagatore di pau-re anche ingiustificate. Non è questo che at-gabbes, attraverso le attività e i servizi chepropone, vuole fare. La prevenzione è unostrumento importante che permette di entra-re in relazione con le persone, mettendo a te-ma l’importanza di sé e della protezionedella propria individualità e della propria li-bertà. Un lavoro che deve essere continuo,appropriato a ogni fase della vita, e a ognisituazione. Un lavoro delicato, che atgab-bes, come altri enti operanti nel settore, hadeciso di affrontare, oltre che con formazio-ni dirette alle persone in situazione di han-dicap, con un dialogo concreto con gli ope-ratori, siano essi professionisti o volontari.Uno degli strumenti per instaurare questodialogo, sarà la “Carta per la prevenzionedegli abusi” già presentata lo scorso anno, eapprofondita nella seconda parte del Dos-sier di questo numero.Primavera per la nostra Associazione si-

gnifica però anche Assemblea dei delegati.Vi lasciamo dunque l’invito a partecipare nu-merosi e propositivi per questo incontro chesi terrà a Bellinzona, Castelgrande, sabato 20aprile a partire dalle ore 09.00. Nella rubricaComitato Cantonale informa, troverete la lo-candina e il tagliando per l’iscrizione.

Michela Luraschi

1

ED

IT

OR

IA

LE

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 1

Page 4: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

2

IL GRUPPO LUGANESEAL CARNEVALE DEL CUORE

Immagini che parlano da sé! Che gioia.

Arrivederci all’anno prossimo!

NO

TI

ZI

E

DA

I

RE

GI

ON

AL

I

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 2

Page 5: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

3

Colui che ha salute ha speranza, colui cheha speranza ha tutto.

Proverbio Arabo

Il periodo invernale ha visto il nostro Comi-tato riflettere in modo particolare attorno altema delle possibilità e delle difficoltà d’in-tegrazione di bambini e ragazzi in attivitàscolastiche o parascolastiche destinate atutta la popolazione. Quello dell’integra-zione, come noto, è lo scopo ultimo al qua-le tende la nostra Associazione. Il tema nonriguarda solo i minori, ma pure gli adulti. Cisembra però intuitivo come la questione as-suma un’importanza particolare nel corsodell’infanzia e dell’adolescenza. Infatti, lapossibilità di svolgere attività con bimbi egiovani che non hanno bisogni educativiparticolari assicura al bimbo e al giovane insituazione di handicap occasioni di socia-lizzazione che attivano e consolidano le suepotenzialità nell’assumere comportamentianaloghi a quelli dei suoi coetanei. Questocontatto è quindi di per sé fonte di sviluppo.Se dal bimbo o giovane in situazione di han-dicap volgiamo lo sguardo ai minorenninormodotati, il contatto con coloro che ildestino ha voluto in situazione di handicap,promuove mentalità aperte al rispetto delledifferenze e l’acquisizione di senso di re-sponsabilità, come possiamo ben notarenon solo nei nostri preasili integrati, ma pu-re nelle nostre colonie integrate per adole-scenti. Il contatto fra minorenni in situazio-ne di handicap e minorenni normodotati,quindi, è fonte d’occasioni educative perentrambe le popolazioni. In aggiunta, ilcontatto fin dall’infanzia con coetanei in si-tuazione di handicap faciliterà in età adultalo stesso tipo di relazione, per esempio inoccasione di inserimenti in azienda di colle-ghi in situazione di handicap, ma anche inoccasioni di relazioni di vicinato.IL

COM

ITAT

O CA

NTO

NAL

E IN

FORM

A

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 3

Page 6: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

4

Già nel Bollettino scorso abbiamo potutoinformare chi ci legge su una nostra ricercadi contatto con l’ufficio Gioventù e Sport,prendendo spunto dalla segnalazione di unafamiglia. In questo Bollettino, oltre ad in-formare sul proseguo di quella vicenda, da-remo qualche indicazione sulle prospettivedi atgabbes per l’integrazione scolastica.

Integrazione in attività extra-scolasticheorganizzate dal DECSNello scorso Bollettino avevamo infor-

mato della vicenda relativa all’esclusione diuna bimba in situazione di handicap dai cor-si di Lingua e Sport e della nostra ricerca diun dialogo con l’ufficio preposto. Il nostroscopo era quello di entrare in contatto conquesto ufficio in modo da poter discutere diprospettive concrete volte a favorire la frui-zione di queste opportunità anche a bambi-ni e ragazzi delle scuole speciali per oraesclusi dalle proposte. Quest’esclusionenon è dovuta a mancanza di sensibilità: neicorsi di Lingua e Sport il tasso d’inquadra-mento alto, la mancanza di personale spe-cializzato e di possibilità volte a conoscere ibambini prima della settimana di corso,rendono impossibile un’accoglienza ade-guata ad un bimbo o ragazzo in situazione dihandicap.Siamo contenti di poter informare i no-

stri soci che il contatto ha potuto instaurarsigrazie al Consigliere di Stato Manuele Ber-toli che ringraziamo per aver attivato il ca-nale di dialogo che cercavamo.La nostra intenzione è quella d’instaura-

re una collaborazione attiva con quest’uffi-cio, reperendo volontari che possano ac-compagnare i ragazzi di scuola speciale nelcorso delle attività organizzate nel quadrodei corsi Lingua e Sport. Un volontario checonosce il bambino o la bambina, infatti,potrebbe portar rimedio alle condizioni og-

gettive che conducono ad escludere dalleproposte i bambini che frequentano le scuo-le speciali.Nel corso dei nostri contatti, purtroppo,

abbiamo saputo che non tutti i genitori se-gnalano bisogni educativi particolari dei lo-ro figli con il risultato che, accolti nei corsiLingua e Sport, questi bambini o ragazzi in-contrano difficoltà insormontabili. ComeAssociazione ricordiamo a tutti i genitori, lanecessità di segnalare la situazione effettivadel figlio o della figlia: si tratta di un doverevolto a non porre il figlio o figlia in situa-zioni che non è in grado di gestire.Rimane inteso per l’Associazione che le

esperienze di partecipazione a questi corsi,dovranno avere luogo unicamente se per ilbimbo o ragazzo in questione avranno sen-so. Atgabbes è infatti del tutto consapevoleche vi sono bimbi e ragazzi con bisogni edu-cativi particolari la cui differenziazione del-le attività, nel corso di una giornata, sono ta-li e tante da rendere più sensata la frequenzadi una delle colonie integrate che gestiamonoi o altre associazioni del privato sociale.Sottolineiamo l’espressione “colonie inte-grate”: per i minori, infatti, tutte le propostedi tempo libero destinate a bimbi e ragazzicon bisogni educativi particolari, accolgo-no pure bimbi e ragazzi normodotati.

Integrazione a scuolaDa più parti ci arrivano voci di difficoltà

nell’integrazione nelle scuole regolari dibambini con difficoltà d’apprendimento. Sitratta spesso di fatti riportati da terzi che,quindi, non sappiamo quanto fondati.Vi sono però anche genitori che, in modo

diretto, ci narrano di queste difficoltà. In ta-luni casi le difficoltà risiedono in quella cheil genitore vive come decisione affrettata diuna scolarità speciale senza che siano statepercorse vie volte a tentare di mantenere

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 4

Page 7: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

5

care quella che per loro è la miglior soluzio-ne per i loro figli. La soddisfazione perso-nale di aver fatto tutto il possibile eviterà lo-ro dei rincrescimenti.Ricordiamo inoltre che la scuola specia-

le a sua volta, come scritto prima per le co-lonie organizzate da associazioni come lanostra, non costituisce una “condanna ad unghetto”: essa ha lo scopo di favorire il più al-to grado d’autonomia possibile alla personain situazione di handicap, compreso il piùalto grado d’acquisizione delle conoscenzescolastiche che il bambino e ragazzo posso-no raggiungere grazie all’inserimento ingruppi scolastici ad effettivo molto ridotto ea docenti specializzati.D’altronde, molti ragazzi al termine del-

le scuole speciali sono integrati nel mondodel lavoro, con o senza un sostegno da partedi operatori specializzati.E anche chi, con maggiori bisogni di pro-

tezione, necessiterà di un laboratorio pro-tetto o di un centro diurno, non vivrà chiusofra quattro mura avulso dalla realtà circo-stante, ma vivrà in contatto con il resto del-la cittadinanza.Ma proprio in vista di un futuro non stac-

cato dal resto della società, anche per colo-ro che necessitano ancora in età adulta dimaggior protezione, come Associazione, ri-teniamo irrinunciabile che bimbi e ragazziper i quali la scuola speciale è la miglior so-luzione beneficino di momenti d’integra-zione per attività creative, musicali o sporti-ve. Lo riscriviamo: le attività integratecostituiscono momenti educativi non soloper il bimbo o ragazzo in situazione di han-dicap, ma pure per i suoi coetanei normodo-tati che attraverso quest’esperienza hannola possibilità di costruire una mentalitàaperta al rispetto della differenza e un nuo-vo senso delle responsabilità. È questo tipodi mentalità che favorisce poi l’integrazio-ne, non solo delle persone in situazione di

l’inserimento nella scuola regolare con unsostegno adeguato. In questi casi ricordia-mo ai genitori la possibilità offerta dallanuova Legge sulla pedagogia speciale d’op-porsi a questa decisione. Un’opposizioneche porta poi al monitoraggio della scolari-tà del bambino da parte di un’apposita com-missione.Vi sono però pure genitori che, pur es-

sendo convinti della necessità di una scola-rità speciale dei loro figli, auspicherebberomomenti d’integrazione in classi regolariper attività a carattere creativo, musicale osportivo e trovano grandi difficoltà nell’at-tivare queste possibilità.Per atgabbes rimane inteso che per un

bimbo in età da scuola dell’infanzia o dascuola elementare, la soluzione scuola spe-ciale dovrebbe essere un’ultima ratio, dopoche siano state vagliate soluzioni volte aconsentire al bambino soluzioni integratenella scuola regolare, ottenendo il coinvol-gimento del docente su questo punto anchegrazie ad un sostegno adeguato. Una solu-zione integrata potrà comportare che il bam-bino al termine delle scuole elementari nonavrà raggiunto l’apprendimento previsto daquesto grado scolastico, ma avrà certamenteguadagnato quanto ad opportunità di socia-lizzazione e con lui avranno guadagnato isuoi compagni di scuola in opportunità d’e-ducazione al rispetto dell’altro, malgrado ledifferenze e la responsabilizzazione.Per le scuole medie la questione ci appa-

re diversa: riteniamo infatti, che l’alto nu-mero di docenti per classe possa renderequesta soluzione troppo complessa da gesti-re per il ragazzo o la ragazza con bisognieducativi particolari per ragioni a caratterecognitivo.Atgabbes, attraverso il suo segretariato,

rimane a disposizione dei genitori che in-tendessero vagliare percorsi integrativi.Questo però non dispensa i genitori dal cer-

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 5

Page 8: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

6

handicap, ma di tutti coloro che sono porta-tori di differenze, garantendo la coesionesociale. Ed è questo tipo di mentalità cheauspichiamo trovare in chi è preposto all’e-ducazione e all’istruzione delle e dei nostrigiovani.

Per il Comitato Cantonale

René Derighetti Monica LupiPresidente atgabbes Membro CC

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 6

Page 9: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

7

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 7

Page 10: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

8

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 8

Page 11: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

9

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 9

Page 12: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

10

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 10

Page 13: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

11

TE

MI

D

’A

TT

UA

LI

TÀ APPUNTAMENTI INFORMATIVI,

OCCASIONI DI RIFLESSIONE

Anche questa primavera sarà ricca di propo-ste d’incontri e serate di riflessione attornoa temi proposti sia da genitori e soci che dalsegretariato atgabbes. Vi invitiamo quindi apartecipare numerosi e ad allargare l’invitoa conoscenti e possibili interessati.

Mercoledì 10 aprile 2013, ore 20.15, pres-so il Canvetto Luganese, proponiamo unaserata dal tema “Cosa è bene sapere sullasindrome di Down” con particolare riferi-mento ai problemi e ai controlli di salutenelle varie fasce di vita. Relatore sarà il Dr.U. Formica, Primario Emerito di Pediatria,referente scientifico dell’Associazione Ge-nitori e Persone con Sindrome di Down diMilano e autore del libro “Aspetti medicidella sindrome di Down, dal concepimentoall’età adulta”. Interverrà quale moderatoreil Dr. Carbonetti, genitore, Psicologo spe-cialista in psicoterapia FSP ed autore insie-me alla moglie Daniela di due importanti te-sti “Vivere con un figlio Down” (1996) e“Mio figlio down diventa grande” (2004).

Martedì 30 aprile 2013, ore 20.30, pressoil Centro diurno comunale, a Rivera, orga-nizziamo in collaborazione con Pro Infir-mis una serata di discussione e approfondi-mento sul “Nuovo diritto della protezionedegli adulti”. Vista l’attualità del tema el’importanza dei cambiamenti introdotti,l’Avvocato Mario Branda, ci condurrà nellacomprensione delle nuove sfaccettature le-gislative che concernono la persona in si-tuazione di handicap e i loro familiari. Ilnuovo diritto promuove in particolare l’au-todeterminazione dell’individuo e il soste-gno familiare. Il Nuovo diritto della prote-zione degli adulti è tema del nostro dossier.

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 11

Page 14: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

12

Mario Branda, professionalmente da sem-pre vicino all’ambito della protezione dellepersone in situazione di vulnerabilità, dal-l’entrata in vigore del nuovo diritto (1 gen-naio 2013) ha analizzato in modo approfon-dito il tema, presentandone alcuni aspetti inaltri convegni.

Mercoledì 22 maggio 2013, ore 20.30,presso il Canvetto Luganese, ci sarà una se-rata dal tema “Patto educativo tra genitorie professionisti: l’applicazione della Pe-dagogia dei genitori in Ticino, un proget-to in continuo movimento.” Con grandepiacere accogliamo un amico di vecchia da-ta di atgabbes, il Prof. Riziero Zucchi con ilquale nel 2006 era nata un’importante col-laborazione che ha portato alla declinazio-ne della metodologia “Pedagogia dei geni-tori” anche qui in Ticino, nell’ambitospecifico dell’handicap. Questo progettocontinua il suo cammino ed annualmentealcuni genitori intervengono in scuole pro-fessionali quali formatori, offrendo tramitele loro narrazioni una riflessione sulle com-petenze genitoriali e promuovendo il pattoeducativo tra famiglie e professionisti. Ab-biamo invitato il Prof. Zucchi per aiutarci arilanciare ed approfondire i valori persegui-ti da questo metodo e che sono da semprecondivisi da atgabbes, associazione che ènata proprio grazie alla collaborazione digenitori ed amici, tra i quali numerosi pro-fessionisti.

INTEGRAZIONE PROFESSIONALE

Presa di posizione da parte di insiemeSvizzera, dell’associazione cerebral sviz-zera e di Procap Svizzera. Attraverso questa presa di posizione comu-ne, le tre organizzazioni rivendicano più au-

tonomia e una migliore integrazione socia-le delle persone in situazione di handicap.Viene contestato il legame tra redditività ediritto di integrazione professionale deigiovani in situazione di handicap.Già nel 2011, attraverso la petizione

“Formazione per tutti”, che ricordiamo ave-va raccolto più di 100’000 firme, la preoc-cupazione a livello federale in merito a que-sto argomento era stata messa nero subianco. Nella nuova presa di posizione le treorganizzazioni mettono l’accento sulle dif-ficoltà con le quali sono confrontati i giova-ni in situazione di handicap durante la loroformazione professionale e quando si affac-ciano al mercato del lavoro alla ricerca di unposto. In breve, la presa di posizione mettein evidenza tre bisogni: 1. Ottimizzare il passaggio tra scuola e for-mazione professionale.

2. Migliorare la formazione professionale.3. Il mercato del lavoro primario deve esse-re accessibile a tutti.

Per maggiori informazioni:www.insieme.ch

ATGABBES: NUOVO INDIRIZZO

Vi rendiamo attenti che da qualche mese,pur non avendo cambiato sede, l’indirizzodel segretariato cantonale atgabbes e dun-que anche del servizio di Cultura e Forma-zione è stato leggermente modificato (ab-biamo tolto la casella postale).Ringraziandovi per l’attenzione, il nuovoindirizzo: atgabbesvia Canevascini 46900 Lugano-Besso

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 12

Page 15: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

La Primavera ancora si fa desiderare, ma ilsegretariato atgabbes è già in piena efferve-scenza per la preparazione di campi e colo-nie per l’estate. Da qualche giorno è infattigiunto nelle case e visionabile sul nostro si-to il nuovo e ricco programma dei campi2013, che presenta mete oramai consolidatee molto gettonate e qualche novità: trovatedi seguito qualche informazione per stuzzi-care la vostra voglia di vacanza!

Programma campi estivi 2013

1. dal 29 giugno al 6 luglio, Bibione 1,Veneto (appartamenti)

2. dal 6 al 13 luglio, Guardistallo 1, To-scana (appartamenti)

3. dal 7 al 14 luglio, Bellaria, Emilia Ro-magna (hotel)

4. dal 13 al 20 luglio, Gatteo Mare, Emi-lia Romagna (hotel)

5. dal 14 al 21 luglio, Vercorin, Vallese(casa per gruppi con pensione com-pleta)

6. dal 20 al 27 luglio, Campo Pet da Lüv,Selva, Grigioni (casa per gruppi)

7. dal 21 al 27 luglio, Campo polisporti-vo Tenero (struttura centro sportivonazionale Tenero)

8. dal 27 luglio al 3 agosto, Sirmione,Lago di Garda (appartamenti)

9. dal 27 luglio al 3 agosto, Bibione 2,Veneto (appartamenti)

10. dal 27 luglio al 3 agosto, Pietra Ligu-re, Liguria (appartamenti)

11. dal 3 al 10 agosto, Guardistallo 2, To-scana (appartamenti)

12. dal 3 al 10 agosto, Lido di Spina, Emi-lia Romagna (appartamenti)

13

AT

TIV

ITÀ

A

LL

A

RIB

ALT

A

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 13

Page 16: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

14

Anche nell’ambito delle colonie, il lavorodi riservazione delle case è quasi concluso ela nostra responsabile del tempo liberoSladjana Stojanovic accompagna con entu-siasmo e passione le équipe dei monitorinella preparazione di tutti i dettagli che per-metteranno anche quest’estate di accogliereoltre 300 partecipanti, bambini, adolescentie adulti. Quest’anno presentiamo anche unapiccola ma importante novità: una coloniadiurna per piccoli.

NUOVO PROGETTO DI COLONIADIURNA INTEGRATA PER PICCOLI:IL BOSCO MAGICO

Alcuni genitori di allievi che frequentano laclasse speciale di Pollegio hanno manifesta-to ai docenti il bisogno di trovare un’attivitàdurante l’estate per i loro figli in età pre-scolastica. I genitori sostengono infatti chenelle Tre Valli, durante l’estate, le propostenon sono molte e la necessità di trovare del-le attività per la fascia d’età della scuola del-l’infanzia si fa sempre più importante. Ge-nitori e docenti si sono quindi rivolti allanostra associazione che da anni promuoveesperienze d’integrazione per segnalarequesto bisogno, chiedendoci di realizzareuna colonia diurna per l’estate. Il ComitatoCantonale ha accolto con piacere e con en-tusiasmo questo nuovo progetto che ci per-metterà di ampliare la fascia d’età alla qua-le si rivolgono le nostre offerte, ritenendoche si tratti in effetti di un bisogno scoperto.Proprio grazie all’esperienza accumulata inquesti anni nel campo dell’integrazioneprecoce, principio sul quale si fondano i no-stri pre-asili integrati di Pedevilla e Lugano,atgabbes è infatti dell’avviso che non è maitroppo presto per iniziare un’esperienzad’integrazione; il contatto con piccoli com-

pagni ha un forte effetto stimolante che dif-ficilmente può essere ottenuto dalla sola re-lazione con una persona adulta.La colonia diurna proprio perché rispet-

tosa del ritmo di vita del piccolo bambinoed attenta alle sue necessità, permette puredi iniziare un percorso di accompagnamen-to all’autonomia che pian pianino permette-rà sia ai partecipanti che ai genitori di intra-prendere anche esperienze di “lontananza”più importanti. Il progetto accoglierà 16bambini, di cui 8 in situazione di handicap,dai 3 ai 6 anni che saranno accompagnati dauna solida équipe di 14 monitori e si svolge-rà presso le scuole speciali di Pollegio, neilocali messi a disposizione gratuitamentedall’Ufficio di Pedagogia Speciale. L’avventura nel bosco magico sta quindi

per iniziare e potremo narrarvela nel Bolet-tino d’autunno.

SCUOLA CALCIO OVER 12

Il Settore Giovanile del Football Club Luga-no in collaborazione con Special OlympicsSwitzerland e atgabbes, inizia un nuovoprogetto interessante e propone con entu-siasmo l‘attività Scuola Calcio rivolta ai ra-gazzi e alle ragazze dai 12 ai 15 anni che fre-quentano la Scuola Speciale.Se siete interessati a questa proposta,

non esitate a contattare il segretariato atgab-bes: saremo a disposizione per darvi tutte leinformazioni supplementari di cui necessi-tate. Lo sport e il tempo libero sono due “con-

cetti” che spesso si affiancano. Siamo dun-que contenti di sostenere quest’iniziativapromossa da chi si occupa di allenamentosportivo e competizioni per ragazzi e adulticon disabilità intellettive e da un club locale.

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 14

Page 17: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

15

SABATO 10 NOVEMBRE 2012:USCITA A GENOVA

Nonostante la pioggia battente, puntuali econ alle spalle le altre tappe di partenza aCamorino e Lugano, alle 9.00 eccoci aMendrisio, dove si aggiungono gli ultimipartecipanti alla gita. Poco dopo, tutti a bordo di un conforte-

vole pullman, eravamo pronti a partire per ilnostro viaggio… destinazione: Genova!Sul bus tutto fila liscio; ci si diverte, si

chiacchiera, si canta e si guarda fuori dai fi-

nestrini. Dopo circa un’ora e mezza di viag-gio decidiamo di fare uno stop in un auto-grill. C’è chi si beve un caffè, chi si mangiaun panino, chi semplicemente si sgranchi-sce un po’ le gambe dopo il tempo passatoseduto. Una pausa ci voleva proprio per tutti.Dopo 20 minuti in cui ci si è rimpinzati e

ristorati, si riparte. Il tempo stringe, ogniminuto è prezioso, perché le ore che abbia-mo a disposizione per la giornata non sonomolte.Poco prima di mezzogiorno finalmente

eccoci a Genova. Lasciato il pullman e l’autista, decidia-

mo di andare subito a cercare un ristoranti-no vicino al porto, dove gustarci qualchepiatto tipico della regione, prima del mo-mento clou della giornata: la visita all’ac-quario!

La nostra ricerca dura pochi minuti. Deci-diamo di pranzare in una graziosa locanda,che in quel momento non è neanche troppoaffollata e ci può ospitare tutti. Evviva!Siamo affamati e, letta la carta, in poco

tempo ordiniamo: c’è chi sceglie la classicapasta al pesto, chi invece decide per il pesce,chi per il fritto misto, chi ancora altre spe-cialità del posto. È tutto buono e attorno al-la tavola ci si fa compagnia e ci si gusta ilpiatto scelto.Lasciato il ristorante, in pochissimi mi-

nuti riusciamo finalmente ad entrare all’ac-quario!Le vasche si susseguono, siamo tutti am-

maliati e osserviamo ogni vasca con gli oc-chi spalancati… quante creature meravi-gliose!Meduse, squali di varie specie, delfini,

pinguini, pesci tropicali e tanto altro… chedire, tutto fantastico e molto interessante!Decidiamo anche di immortalare questo

bellissimo momento scattando qualche fotoricordo.

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 15

Page 18: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

16

alla “Grange”. È bello viaggiare con il tre-no, è il modo migliore per viaggiare. Si dis-fano le valigie e si passa la prima serata incompagnia.

La mattina dopo, siamo subito sulle piste.La neve, ahimè non abbonda, il gruppo chefa sci di fondo si dà alle ciaspole. Dal se-condo giorno il clima ci sostiene, è statofantastico! Non sono mancate le abbondan-ti sciate addirittura su spolveratine di nevefresca. Il panorama dalle piste era incredibi-le, pianure innevate, pini e abeti, un po’ disole e un po’ di vento. C’è chi era motivatis-simo e chi invece se l’è goduta tranquilla-mente. Clima, panorama, sciate, ma senzadimenticare una cioccolata calda o una Co-ca Cola light al bar.

Dopo il rientro a casa, docce e momentotranquillo in attesa della cena. Un gruppettodi persone cerca le tessere di un puzzle,Guido aiuta in cucina, altre persone giocanoal gioco delle uova, Marina e Annalisachiacchierano in camera, c’è chi gioca aUno, c’è chi resta incantato giocando con lapiccola Nora, chi riposa sul divano, chi silancia in partite a calcetto o a ping-pong. Oltre allo sci ci siamo dati anche al bo-

wling e allo shopping! Le serate sono state davvero belle, giochi,

quiz, film. Non potremo dimenticare la festadell’ultimo dell’anno, tutti vestiti elegantiper la tombola (ma era lunga o corta?), labuonissima fondue (che spirito ci voleva?),il karaoke, i fuochi d’artificio e tanti tantiballi fino a notte fonda. Ma che bello termi-nare e iniziare un anno in questo modo!Purtroppo presto è arrivato l’ultimo gior-

no, il ritorno. La vacanza non finisce perchéin treno si respira ancora aria di colonia. Isaluti, gli abbracci, lo scambio dei numeridi cellulare scritti sui tovaglioli.Anche quest’anno abbiamo riscoperto

Finita la visita, c’è stato ancora il tempo peruna tappa al negozietto di questo bellissimoacquario, dove c’è chi ha voluto acquistarequalche ricordino (cappellino, maglietta,ecc.).Purtroppo le ore passano in fretta, è or-

mai ora di tornare al pullman per il viaggiodi ritorno.Piove parecchio, siamo felici quando fi-

nalmente riusciamo a salire a bordo.Salutiamo Genova e via, si riparte.Anche il viaggio, sempre sotto la piog-

gia, procede bene e in orario giungiamo allevarie destinazioni. Ci salutiamo, un po’ stanchi, ma sicura-

mente felici e grati per la bella giornata tra-scorsa assieme!

CAMPO SCI L’AUBERSON,28.12.2012-04.01.2013

Ritrovo alla stazione di Lugano, qualchevolto nuovo, molti sorrisi e tanta voglia dipartire. Dopo avere caricato tutti i bagaglisu due furgoni, per la prima volta abbiamoraggiunto la casa di vacanza a l’Aubersoncon il treno: un piacevole viaggio ecologicoinfarcito di chiacchiere, risate, cibo e… av-venture, come il cambio di treno in pochiminuti. Che corsa! Ci contiamo e ricontia-mo, siamo tutti, una trentina, tutti di nuovo

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 16

Page 19: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

17

l’importanza di condividere una realtà di-vertente, concreta, ciascuno con i propripregi e i propri difetti, ciascuno con le pro-prie modalità. Non ci sono delle soluzioni divita, ognuno trova la sua, ma insieme si con-divide un attimo sul lungo percorso che è lapropria vita. Ci auguriamo che sia sempre così, ci au-

guriamo di essere sempre più spesso strito-lati dentro un abbraccio di gruppo fatto ditanti amici, tutti diversi.

Speriamo di rivederci a presto, è statobello e importante, grazie.

Paola e Gerri

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 17

Page 20: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

18

DELLA PROTEZIONE DEGLI ADULTI…

“Ogni individuo ha diritto alla vita,alla libertà ed alla sicurezza della

propria persona”

Dichiarazione universaledei diritti umani, art.3.

Più protezione = più autonomia?

Sì, se i diritti della persona in situazione dihandicap non vengono limitati inutilmente.In vigore dal 1° gennaio 2013, il nuovo dirit-to della protezione degli adulti si posizionain una costante e concreta ricerca di giustoequilibrio tra autodeterminazione e prote-zione della persona. Assicurare protezionealla persona, sostenendone la sua libertà el’autodeterminazione: è questa l’importantesfida che la nuova legislazione ha affrontatoe cercherà ora di rendere concreta attraversol’attuazione dei nuovi aspetti considerati. Inun recente intervento fatto durante il pome-riggio di studio organizzato dalla Commis-sione di etica clinica dell’Ente ospedalierocantonale (COMEC) sul tema del maltratta-mento degli anziani, l’avvocato Mario Bran-da ha ben esposto la questione del comples-so intreccio etico e giuridico presente traquesti due grandi aspetti della vita. Le per-sone in situazione di handicap si trovano inuna condizione di vulnerabilità la quale in-derogabilmente mina l’autonomia e la re-sponsabilità individuale. In situazione divulnerabilità, aumenta la difficoltà nell’af-fermazione dei propri diritti. Non cade peròil principio che l’autonomia è fondamentaleper tutti, poiché ci caratterizza e che la per-sona in situazione di handicap, come ognialtro cittadino, è soggetto a dei diritti. “Dirit-to alla vita; all’integrità fisica, psichica esessuale; alla libertà di movimento; a rap-D

OS

SI

ER

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 18

Page 21: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

19

porti sociali; al rispetto della vita privata efamigliare; ecc. Tutti questi diritti sono pre-senti nella Costituzione svizzera, esplicitatiattraverso i diritti fondamentali (in partico-lare: diritto al rispetto della dignità delle per-sone; diritto alla vita e alla libertà personale;diritto al rispetto della sfera privata; dirittoall’uguaglianza giuridica) e nel Codice Ci-vile svizzero, attraverso l’art.28 sui dirittidella personalità”. Questi articoli di legge, insieme a quelli

del nuovo diritto, coinvolgono attori diversi,e questa grande sfida potrà dunque esserecolta e realizzata unicamente con la collabo-razione di tutti partendo dalla persona in si-tuazione di handicap, dai genitori e i con-giunti, amici e professionisti. Tecnicamentesono molti i cambiamenti portati dalle mo-difiche di legge, molti gli aspetti positivi e lefacilitazioni per le persone in situazione dihandicap e i loro famigliari. In queste pagineriassumiamo gli aspetti principali della nuo-va legislazione. Ricordiamo che la letturaesaustiva del nuovo diritto è presentata in unopuscolo redatto da insieme intitolato “Laprotezione di cui ho bisogno…”, a disposi-zione in segretariato atgabbes e da cui pren-diamo spunto per l’articolazione di questodossier.

La nuova curatela

Con il nuovo diritto, non si parla più di tu-tela. La persona in situazione di handicap,per quanto possibile, deve prendere delledecisioni ed agire in maniera autonoma. Sequesto non è possibile, la persona riceve unsostegno. In questo senso, la nuova curate-la si basa sull’individualizzazione della si-tuazione di ogni persona, permettendo cosìdi creare delle forme di sostegno molto dif-ferenziate. L’autorità di protezione degliadulti può infatti decidere in modo mirato i

compiti per i quali una persona ha bisognodi supporto, definendo di conseguenza, inmodo minuzioso, i compiti dell’eventualecuratore. Inoltre può combinare i diversi ti-pi di curatela in funzione di detti compiti. Icompiti possono concernere contempora-neamente la cura della persona, quella de-gli interessi patrimoniali o le relazioni giu-ridiche.

Per permettere una curatela su misura, sonostati identificati quattro generi di curatela:

1. L’amministrazione di sostegno, art. 3931 Se la persona bisognosa di aiuto ne-cessita di un sostegno per provvedere adeterminati affari, con il suo consenso èistituita un’amministrazione di soste-gno.2 L’amministrazione di sostegno nonlimita l’esercizio dei diritti civili dell’in-teressato.

L’amministrazione di sostegno viene impo-sta unicamente se la persona in situazione dihandicap non riceve sostegno dai congiunti(genitori, fratelli e sorelle) o da un’altra per-sona di fiducia.

2. La curatela di cooperazione, art. 3961 Una curatela di cooperazione è isti-tuita se occorre che il curatore accon-senta a determinati atti della personabisognosa d’aiuto, per proteggerla.2 L’esercizio dei diritti civili dell’inte-ressato è limitato di conseguenza perlegge.

Per protezione della persona in situazione dihandicap, si conviene che quest’ultima deb-ba chiedere il consenso del curatore per ef-fettuare alcune azioni che potrebbero cau-sarle danno. Il consenso del curatore èdunque necessario perché queste azioni sia-no giuridicamente ritenute valide.

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 19

Page 22: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

20

3. La curatela di rappresentanza, art. 394,In genere1 Se la persona bisognosa di aiuto nonpuò provvedere a determinati affari edeve pertanto essere rappresentata, èistituita una curatela di rappresentanza.2 L’autorità di protezione degli adultipuò limitare di conseguenza l’eserciziodei diritti civili dell’interessato.3 Anche se non sono posti limiti al suoesercizio dei diritti civili, l’interessato èobbligato dagli atti del curatore.

Art. 395, Amministrazione dei beni1 Se istituisce una curatela di rappre-sentanza per l’amministrazione dei be-ni, l’autorità di protezione degli adultidesigna i beni che devono essere ammi-nistrati dal curatore. Può porre sottoamministrazione del curatore determi-nati elementi del reddito o del patrimo-nio, l’intero reddito o l’intero patrimo-nio o l’insieme di reddito e patrimonio.

In questo caso, il curatore compie gli atti perla persona in situazione di handicap e ne di-venta rappresentante legale.

4. La curatela generale, art. 3981 Una curatela generale è istituita seuna persona ha un particolare bisognod’aiuto, segnatamente a causa di dure-vole incapacità di discernimento.2 La curatela generale comprende tut-to quanto concerne la cura della perso-na e degli interessi patrimoniali e le re-lazioni giuridiche.3 L’interessato è privato per legge del-l’esercizio dei diritti civili.

Questa curatela è concepita per le personecon bisogno di accompagnamento impor-tante e che non sono in grado di agire perconto proprio. Oltre alla personalizzazione della moda-

lità di curatela, per garantire l’autonomia

della persona in situazione di handicap, di-verse disposizioni sono state incluse nelnuovo diritto. Per esempio, al momento discegliere il curatore, la persona interessataviene coinvolta e può proporre una sua per-sona di fiducia, come anche opporsi allascelta fatta dall’autorità. A livello economi-co, la persona protetta può disporre di im-porti adeguati dei propri beni e fare acquistisenza il continuo bisogno di avere il consen-so del curatore. Quest’ultimo deve metterea disposizione questi importi, come anche,se richiesta, una copia dei conti dei rapportiredatti all’attenzione dell’autorità. Non daultimo, l’opinione della persona in situazio-ne di handicap deve essere considerata, cosìcome deve essere rispettata la volontàespressa in materia di organizzazione dellapropria vita privata, secondo le proprie ca-pacità (art. 19, 401, 406, 409, 410, 411).

Genitori, fratelli e sorelle

Il diritto della protezione degli adulti nonprevede più l’autorità parentale prolungata.I nuovi termini della legge permettono a ge-nitori, fratelle e sorelle, di assumere il ruolodi curatore. La curatela può essere affidata apiù persone, come, per esempio, ad entram-bi i genitori, i quali assumono insieme ilruolo di curatori (come era finora nel casodell’autorità parentale prolungata). Nel ca-so di curatela a più persone, siano essi geni-tori, fratelli, sorelle, o amici fidati, l’autori-tà può anche definire chi si occupa di qualicompiti. Per esempio, un fratello può occu-parsi degli aspetti di cura della persona, euna sorella, della gestione amministrativa.Il nuovo diritto della protezione degli adultipermette di esonerare genitori, fratelli e so-relle da certi obblighi amministrativi. Se lecircostanze lo giustificano, l’autorità diprotezione può dispensare parzialmente o

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 20

Page 23: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

21

completamente i curatori (congiunti) daquesti obblighi: compilazione e consegnadell’inventario; redazione di rapporti perio-dici; consegna dei conti; richiesta di con-senso dell’autorità di protezione degli adul-ti per certe azioni. Malgrado questi esoneri,per garantire un accompagnamento e unaprotezione ottimale, l’autorità deve control-lare che i curatori (cioè i familiari) ricevanoistruzione, consulenza e sostegno indispen-sabili all’esercizio della propria funzione. Non tutte le persone in situazione di han-

dicap però beneficiano di una misura di cu-ratela. In alcuni casi, la famiglia, come an-che un’istituzione, può offrire il sostegnonecessario alla persona, senza attribuirlegiuridicamente una misura di protezione.Per le persone incapaci di discernimentoche però non hanno un curatore, i genitori oi fratelli e sorelle, in certe situazioni diven-tano i loro rappresentanti, acquisendo an-che i seguenti diritti: possono acconsentiread un trattamento medico; possono firmareun contratto con un’istituzione, a nome del-la persona in situazione di handicap; se lapersona in situazione di handicap vive inistituzione, qualora venisse presa la deci-sione di limitarne la libertà di movimento,devono essere informati.

Quando la propria casa è l’istituto

Art.382 1 Se per un lungo periodo una per-sona incapace di discernimento riceve assi-stenza in un istituto di accoglienza o di cu-ra, un contratto di assistenza scritto devestabilire quali siano le prestazioni fornitedall’istituto e quale ne sia il prezzo.2 Per la determinazione delle prestazionifornite dall’istituto si considerano perquanto possibile i desideri dell’interessato. Con questo articolo il nuovo diritto apre ilcapitolo sulla protezione delle persone che

vivono in strutture speciali. Gli articoli se-guenti, fino al 387, mettono in risalto la pre-sa in considerazione della persona in situa-zione di handicap: in ogni questione che lariguardi, la persona viene coinvolta e infor-mata. L’istituto è chiamato anche a proteg-gere e sostenere la personalità della personaresidente, attraverso varie misure tra cui, le-giferata (art. 386), l’incoraggiamento nelcostruire – avere, mantenere – dei contatticon persone che vivono fuori dall’istituto.Se questo non accade “automaticamente”,l’istituto è tenuto ad informare l’autorità diprotezione degli adulti, la quale si adopere-rà nel mettere in atto altre misure di soste-gno. Questo diritto si basa sulla fondamen-tale importanza, per l’autonomia di ogniindividuo, delle relazioni personali e dellacostituzione di una rete sociale, spesso mol-to difficile da tessere per una persona in si-tuazione di handicap. Un aspetto molto importante inerente la

vita all’interno di un’istituzione, è la restri-zione della libertà di movimento dellapersona accolta. Questo argomento, da annidiscusso e di difficile gestione, è stato an-che oggetto di una giornata di studio, in Ti-cino, promossa dal GO3 (Gruppo operativo3, Cura e qualità di vita negli istituti per in-validi, di cui atgabbes fa parte rappresen-tando proprio i genitori e familiari). Questogruppo è nato proprio con l’obiettivo di sen-sibilizzare gli istituti e i professionisti sultema della promozione e della tutela dellaqualità di vita degli ospiti degli istituti Li-spi, promuovendo delle proposte concrete(giornate di studio, formazione continua,ecc.) in modo da fornire agli istituti deglielementi per predisporre delle politiche isti-tuzionali di prevenzione degli abusi e mal-trattamenti che permettano di: definire dellepolitiche di prevenzione dei maltrattamentie di promozione della qualità di vita; regola-mentare le pratiche di contenzione; definire

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 21

Page 24: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

22

un protocollo per la gestione delle segnala-zioni di presunti episodi.Dagli Atti di una giornata di studio pro-

mossa dal GO3 nel 2010: Cure e qualità divita, la contenzione, ricaviamo alcune in-formazioni importanti che permettono lamiglior lettura delle nuove leggi in ambitodella protezione degli adulti che vivono inistituto. Innanzitutto, che cos’è la conten-zione? Etimologicamente contenzione si-gnifica tenere contenuto, legare. Il dottorGiorgio Merlani, spiegava che in ambitomedico, una definizione condivisa di con-tenzione è: “Qualsiasi dispositivo meccani-co (architettonico) o agente chimico utiliz-zato allo scopo o con l’effetto di ostacolareo limitare il movimento del paziente”. L’uf-ficio del Medico cantonale ha elaboratodelle “direttive che si basano su imperatividi tipo etico, giuridico e clinico che portanoa far sì che la contenzione debba essere co-munque sempre l’ultima ratio. Ce deve sem-pre essere una valutazione psico-fisica del-l’individuo/struttura. Vanno valutate lealternative applicabili e stilato un protocol-lo di attuazione di misure di contenzioneche comprende: prescrizione medica; ste-sura di un verbale; documento della cartel-la clinica. Il protocollo è importante perchévengono attuati dei ragionamenti. Mettereper iscritto i ragionamenti permette di capi-re se è veramente necessario attuare la con-tenzione. Permette, inoltre, la tracciabilità.La misura limitativa della libertà può esse-re applicata solo se: esiste una minacciaper se stessi o gli altri; le cause della mi-naccia non possono essere eliminate; sonostate valutate le possibili alternative. E de-ve essere proporzionata nei modi e limitatanei tempi; nel limite del possibile ci deve es-sere il consenso; va compilato il protocollo”. Per riassumere, utilizziamo l’intervento

del dottor Valdo Pezzoli che riportava, nellasua riflessione, un passaggio delle direttive

dell’ambito medico riguardo alle misurecoercitive: “nei pazienti con disabilità, tur-be del comportamento, agitazione o staticonfusionali dovuti a malattie psichiche oad altre ragioni possono talvolta rappre-sentare un pericolo per i pazienti stessi oper terzi o ancora arrecare forte disturboalla collettività. L’applicazione di misurecoercitive, che si prefiggono eludere questopericolo, costituisce una violazione dei di-ritti fondamentali della persona e deve perquesto rimanere sostanzialmente un’ecce-zione. Tali interventi devo essere commisu-rati alla situazione e orientati all’interessedel paziente. Vanno osservate a tal proposi-to le disposizioni federali o cantonali”.

Ecco che la legge sulla protezione degliadulti legifera quanto già auspicato dalGO3 e quanto emanato dalla Accademiasvizzera delle scienze mediche. Contieneinfatti delle regole riguardanti le limitazionidella libertà di movimento per proteggere lepersone in situazione di handicap grave e/ocon problemi comportamentali contro ognilimitazione ingiustificata. Innanzitutto, congli art. 383-384, legifera l’obbligo di infor-mazione alla persona e di verbalizzazionedi tutto quello che viene indicato, spiegato,attuato, in ambito di restrizione della libertàdi movimento. L’istituzione può limitare lalibertà di movimento di una persona incapa-ce di discernere solo nel caso in cui metodimeno severi abbiano fallito o si ritenganoinsufficienti a priori. Questa misura deveservire a: prevenire un grave pericolo per lavita o l’integrità corporale della persona inquestione o di altrui; impedire una graveperturbazione della vita comunitaria. Se lalimitazione della libertà di movimento do-vesse imporsi come unica soluzione, è ne-cessario informare la persona in questioneriguardo lo svolgimento di questa misura,della sua durata e di chi si prenderà cura di

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 22

Page 25: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

23

lei durante questo periodo. La limitazionedella libertà di movimento dev’essere inter-rotta appena la situazione lo permette. Inol-tre, ogni misura di limitazione della libertàdei movimenti presa dall’istituzione deveseguire un protocollo. L’istituzione è tenutaad informare il rappresentante della perso-na in situazione di handicap. Il rappresen-tante della persona in questione può prende-re visione del protocollo in qualunquemomento. Se la persona in situazione dihandicap non ha un rappresentante, l’istitu-zione deve avvisare l’autorità di protezionedegli adulti.

I miglioramenti portati dal nuovo dirit-to in breve:

• Promozione del diritto all’autodeter-minazione.

• Una sola misura di protezione: la cu-ratela (adattata in funzione dei biso-gni della persona).

• Rimozione dei termini stigmatizzantie abolizione della pubblicazione sulFoglio ufficiale della messa sotto “tu-tela”.

• Abolizione del prolungamento del-l’autorità parentale. Ora genitori, fra-telli e sorelle possono adempiere lafunzione di curatore.

• Migliore protezione delle persone chevivono in istituto di accoglienza o dicura.

• Introduzione del ruolo di autorità in-terdisciplinare.

… E DELLA PREVENZIONEPROTETTIVA, PER TUTTI

La tutela della persona in situazione di han-dicap è tema centrale per atgabbes che èportavoce di genitori e familiari e che lavo-ra, attraverso le consulenze, i pre-asili, i cor-si di formazione continua e le attività deltempo libero, direttamente con le persone insituazione di handicap. Il nuovo diritto diprotezione va di pari passo con altre misurescaturite da anni di riflessione che si allar-gano però non solo alle persone che hannoraggiunto la maggiore età, ma anche ai piùgiovani. La prevenzione è infatti uno stru-mento che va “applicato” sin da subito. Co-me attenzione nostra, di operatori, amici,famigliari, volontari, siamo tenuti a veglia-re sul rispetto della persona dal suo primogiorno di vita. Come informatori della per-sona stessa, siamo tenuti a trovare tempi,metodo e strumenti giusti per offrire unaformazione utile alla loro stessa salvaguar-dia dei propri diritti e al rispetto degli altri.

Carta per la prevenzione degli abusi ses-suali, dei maltrattamenti e altre forme diviolazione dell’integrità delle persone insituazione di handicap:dall’attenzione a livello nazionale, alladeclinazione operativa di strategie di in-formazione.

Esattamente un anno fa, nel Bollettino pri-mavera 2012 illustravamo i principi conte-nuti nella Carta per la prevenzione sotto-scritta dalle nostre associazioni mantelloInsieme e Cerebral e da altre organizzazionia livello svizzero. Documento frutto del-l’intenso impegno del “Gruppo di lavoro In-terassociativo Prevenzione” che si è chinatosulla tematica a seguito della grande emo-zione e costernazione sollevata dalla sco-

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 23

Page 26: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

24

perta, ad inizio 2011, degli abusi perpetratiper oltre 30 anni da un educatore nel cantonBerna.Durante quest’ultimo anno, atgabbes si è

data come obiettivo quello di rendere opera-tivi i principi contenuti nella Carta, elaboran-do delle strategie da applicare nella nostrarealtà associativa e, soprattutto, continuandoil grande lavoro di informazione e formazio-ne intrapreso in questi ultimi anni.Concretamente abbiamo collaborato in

un gruppo di lavoro della Cerebral alla rea-lizzazione di un concetto globale di preven-zione applicabile alle attività del tempo li-bero basate soprattutto sull’impiego dicollaboratori non professionisti e di volon-tari, concetto che comprende differenti assid’azione:- la sensibilizzazione ed informazione deicollaboratori e dei partecipanti su temiquali le relazioni, la gestione delle di-stanze e i rischi di abuso;

- la richiesta a tutti i collaboratori, salaria-ti e volontari, della sottoscrizione di unadichiarazione di impegno personale incui si impegnano a prendere parte attiva-mente alla politica di prevenzione;

- l’offerta di corsi di formazione per i col-laboratori sul tema della prevenzione.

Questo documento di base ci fornisce degliottimi spunti e ci permette di operare in uncontesto associativo nazionale, pur tuttaviaimmaginando delle declinazioni specifichealla nostra realtà ticinese. Per esempio, lacreazione di un servizio di bassa soglia perl’esame delle eventuali segnalazioni di so-spetto di violazioni od abusi, richiesto espli-citamente dalla Carta di prevenzione, rima-ne un aspetto da approfondire anche con lealtre realtà istituzionali ed associative pre-senti sul nostro territorio, immaginando unlavoro di rete con i servizi preposti e già atti-vi quali il servizio per l’aiuto alle vittime direati (LAV), la magistratura, la polizia.

Strategie atgabbes

Elemento caratteristico e già ben implemen-tato in questi ultimi anni dalla nostra Asso-ciazione è la promozione attraverso corsi econsulenze delle competenze personalidelle persone in situazione di handicap, gio-vani ed adulti. Non solo i nostri sforzi sonorivolti alla formazione dei collaboratori chea vario titolo operano all’interno di atgab-bes, ma anche alla formazione delle personeche, trovandosi in situazioni di dipendenza,rischiano di subire maltrattamenti od abusi.Siamo convinti, infatti, che, anche in presen-za di un handicap importante, si debba lavo-rare su concetti quali la giusta distanza/giu-sta vicinanza, la capacità e possibilità discegliere e di dire di no, la conoscenza delproprio corpo e del suo funzionamento, ec-cetera.In questo ambito, oltre ai corsi per adulti

“L’amore è…” offerti da Cultura e Forma-zione da oramai oltre 10 anni, atgabbes rea-lizza in collaborazione con Otaf ed ora an-che con l’Istituto Canisio, dei corsi sullatematica della pubertà rivolto a giovani ado-lescenti. Infatti, i primi episodi che pongo-no interrogativi a genitori ed educatori so-praggiungono in questa fascia d’età cosìcomplessa: durante la pubertà il corpo sitrasforma e questi cambiamenti sono anco-ra più difficilmente comprensibili per chi siconfronta con un handicap mentale.

Dall’estate 2013, a tutti i collaboratori at-gabbes, siano essi formatori di Cultura eFormazione o volontari di campi e colonie,verrà richiesta la sottoscrizione di una di-chiarazione d’impegno personale che con-templa, oltre all’accettazione ed alla condi-visione delle linee guida relative alle misuredi prevenzione, anche l’impegno a parteci-pare alle occasioni di formazione continuaofferte dall’Associazione.

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 24

Page 27: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

25

il décalage tra età mentale e età fisica èimportante.

Come è nata la collaborazione con l’OTAFIl corso “Bambina, ragazza, giovane donna:il mio corpo cambia” è nato dalla richiestadi intervento formulata da alcuni educatoridel settore minorenni dell’OTAF che lavo-rano quotidianamente con adolescenti. Ilper-corso è stato costruito partendo propriodalle esigenze espresse dai professionisti edadattato ai bisogni e alle competenze delleragazze. Lo scopo globale del corso eraquello di offrire un luogo e un tempo privi-legiato nel quale trattare le tematiche legatealla pubertà e alle trasformazioni sia fisicheche emozionali e sociali che essa comporta.Il tutto grazie all’intervento e all’ accompa-gnamento di una docente specificatamenteformata che altro non fa che affiancare e so-stenere il lavoro che già viene svolto a livel-lo individuale dagli educatori nella quoti-dianità istituzionale.

Come si è svolto concretamente il corsoTra ottobre e aprile si sono svolte 10 lezioniquindicinali con il mio intervento alle qualisi alternavano dei momenti durante i qualila docente Paola Fasana riprendeva ed ap-profondiva le tematiche toccate: inoltre ab-biamo potuto svolgere due lezioni esternepresso il percorso didattico “Sono unico eprezioso” dell’ASPI sul tema della preven-zione degli abusi sessuali. Con grande interesse e motivazione, le

ragazze hanno seguito il percorso proposto,partecipando attivamente alle attività comeper esempio la costruzione del cartellonedella linea della vita, le sagome rappresen-tanti il nostro corpo o ancora le attività cor-poree come i massaggi e gli esercizi sui toc-chi piacevoli e i tocchi fastidiosi.

Proprio nell’ambito della prevenzione diabusi e maltrattamenti nel corso dell’annoverrà organizzato un corso specifico, cosìda offrire la possibilità a volontari e colla-boratori di approfondire la riflessione edavere un confronto su questo delicato tema.

Imparare a conoscersi per sapere dire disì o di no

La rivista della Fondazione OTAF, Semi dibene, numero 4/12 riporta un approfondi-mento sul tema dell’affettività e della ses-sualità delle persone in situazione di handi-cap, nello specifico, di giovani ragazze chestanno affrontando l’adolescenza. Per por-tare esempio di uno strumento di prevenzio-ne-sensibilizzazione sulla persona in situa-zione di handicap, restituiamo un estrattodell’articolo scritto da Donatella Oggier-Fusi e parte di un’intervista realizzata daMarco Canonico a Paola Fasana e a Dona-tella Oggier-Fusi, in quanto responsabilidella formazione in questione.

“Da oltre un decennio, l’Associazione ti-cinese dei genitori e amici di bambini bi-sognosi di educazione speciale (atgabbes)attraverso il servizio di Cultura e Forma-zione propone dei corsi sulla tematica del-l’affettività e sessualità rivolti ad adulti egiovani adulti in situazione di handicapmentale durante i quali si affrontano temipiù specifici quali il corpo, la pubertà, lerelazioni, l’identità, il rapporto sessuale,la prevenzione di malattie e di abusi. Dal-lo scambio e dal confronto con alcuni pro-fessionisti del settore dell’handicap e an-che con numerosi genitori è apparso utile,se non addirittura necessario, poter inizia-re questo tipo di discorso già prima dell’e-tà adulta anagrafica. L’adolescenza e lapubertà diventano infatti un passaggiotanto più faticoso e problematico tanto più

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 25

Page 28: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

26

Le tematiche del corsoDurante le lezioni abbiamo trattato vari te-mi, sempre legati alla realtà e alla quotidia-nità delle partecipanti come per esempiol’intimità, l’igiene, la cura del proprio cor-po, le relazioni e le emozioni. Ci siamo an-che allenati a riconoscere i tocchi, quellibuoni che mi fanno piacere da quelli cattiviche non mi fanno piacere ed abbiamo ancheimparato che ognuno può dire di no, espri-mere cosa piace e cosa non piace.

Far capo alla quotidianità per capire meglioAbbiamo notato come sia importante e fon-damentale ripetere, ripetere e ancora ripeterei messaggi che vogliamo vengano integrati:ripeterli con modalità diverse, in situazionidiverse ma il più possibile legati alla quoti-dianità degli utenti. Anche la partecipazionealle lezioni esterne in collaborazione conl’ASPI è stata molto gratificante e positiva.Sono del parere che l’educazione sessualedovrebbe accompagnare le ragazze durantetutta la loro vita istituzionale.Infatti questo tipo di percorso potrebbe e

dovrebbe venir adattato alle varie tappe del-la vita dell’ospite e in contemporanea an-drebbe fatto pure un percorso di sensibiliz-zazione del personale educativo, aprendoanche spazi di scambio e dialogo con le fa-miglie.

Il ruolo delle famiglieDurante questi anni abbiamo potuto costata-re come sia importantissimo poter affrontarel’educazione sessuale in maniera diversifi-cata e specifica, affiancando agli interventieducativi individualizzati di educatori ed in-segnanti anche percorsi formativi specificidi sostegno come questo. Affinché si possafare un discorso coerente e significativo perla vita dei giovani ed adolescenti in situazio-ne di handicap, e non solo, è però altrettan-to importante collaborare e lavorare con le

famiglie, offrendo degli spazi di confronto edi formazione anche per i genitori. A due ri-prese atgabbes e Pro Infirmis hanno propo-sto dei cicli di incontro per genitori propriosu questa tematica così come delle serate atema.”

L’intervista

Il corso è stato promosso da atgabbes suinvito della scuola speciale dell’OTAF.Come è nata l’esigenza di affrontare que-sto argomento?P.F. All’inizio io non facevo parte del pro-getto ma l’esigenza è nata proprio in unadelle nostre classi di scuola speciale: laclasse verde. In seguito, da settembre 2011,anch’io mi sono dedicata a questo progettosulla sessualità. Ancora dal settore dei mi-norenni, in particolare da quello residenzia-le, alcune educatrice segnalarono l‘esigen-za di proporre un corso che affrontasse latematica della sessualità. Faccio un esem-pio, per Alessandra, una ragazza che acco-gliamo si presentava la necessità di spiegar-le alcuni aspetti sull’intimità e sull’igienepersonale (come le mestruazioni). Nellamedesima classe c’erano altre ragazze tutteadolescenti e quindi si è pensato che questoargomento andava trattato proprio per crea-re un momento privilegiato in cui parlarneliberamente. Personalmente ho accettatomolto volentieri di partecipare a questo pro-getto pilota perché il tema sulla sessualitàper disabili mi ha sempre interessato e hogià frequentato dei corsi di aggiornamentosu questo tema.

Come veniva allora affrontata da noi laproblematica della sessualità in età evo-lutiva? P.F.Ogni classe/gruppo e ogni educatore ri-spondeva ai bisogni puntuali o alle situazio-ni di emergenza dopo aver parlato con la ca-

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 26

Page 29: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

27

mente molto concreti e realisti e fissare de-gli obiettivi minimi ma realizzabili: distin-guere fra il bene e il male è forse materia dafilosofi, mentre offrire l’occasione di sce-gliere tra una gonna rossa e un paio di pantsblu, tra un dessert alle mele e uno al ciocco-lato, sono azioni molto più semplici ma chepermettono di allenare la capacità di scelta.

I genitori legittimamente hanno grandiattese da parte dei propri figli, anchequella che essi possano avere, crescendo,una vita affettiva e sessuale normale. Èpossibile dare forma a questi desideri?Sei a conoscenza di esempi? D.O-F. Partendo dal presupposto che purcondividendo tutti la stessa sessualità, vi so-no molte forme di viverla e di esprimerla,più o meno affaticate e più o meno bisogno-se di sostegno, nella mia esperienza di oltreun decennio posso dire di aver incontrato edaccompagnato anche alcune coppie di inna-morati “speciali”, che come tutte le coppiedel mondo attraversano momenti più o me-no felici. Ho anche incontrato giovani e me-no giovani con i quali ho potuto soprattuttocondividere la sofferenza e la tristezza dinon essere ancora riusciti a trovare l’animagemella. Il ruolo della famiglia e dei genito-ri è importante in entrambe le situazioni,così come quello di noi professionisti: es-serci e dare un sostegno anche a quei sogniche sembrano irrealizzabili. Posso anchedire di aver incontrato alcune coppie dette“disabili”, così innamorate da rendermiquasi invidiosa…

Apparentemente sembra che sia natura-le parlare della sessualità della personadisabile, in realtà si ha l’impressione chenon sia così semplice affrontarla. Un ar-gomento ancora tabù? O quanto menodifficile da gestire e da lasciar gestire?

po settore o aver discusso in equipe, o ba-sandosi sul proprio buon senso o sulla pro-pria esperienza professionale/personale.Oggi, dopo questa prima esperienza, c’èmaggiore consapevolezza dell’importanzadell’educazione e della prevenzione.

Per quale motivo, per ora, il corso è statoorientato alle sole ragazze escludendo iragazzi? P.F. Perché solo ragazze? Proprio perché èstato costruito per Alessandra e le sue pro-blematiche si è pensato che fosse meglio ungruppo solo di ragazze. Il corso è stato unprogetto pilota (il primo in Ticino), perciòanche noi non sapevamo bene come muo-verci o cosa aspettarci, ma alla fine del cor-so siamo state molto soddisfatte dei risultatie dell’interesse che ha suscitato. Quest’annoil gruppo sarà misto e più numeroso e prove-remo a includere anche utenti con una casi-stica diversa perché vogliamo provare ad al-largare l’esperienza.

Come è possibile per una bambina o ra-gazza disabile discernere ciò che fa piace-re, che è “buono”, da ciò che potrebbe farepiacere, ma è “cattivo”? Tutti distinguonofacilmente il bene dal male?D.O-F.Questa domanda mette il dito su unadelle maggiori difficoltà incontrate duranteil nostro corso, cioè la capacità di fare dellescelte; difficoltà tra l’altro che incontriamotutti indipendentemente dalle nostre diffi-coltà. Molto concretamente risponderei cheper imparare a scegliere, a distinguere, bi-sogna averne l’opportunità, bisogna potersiallenare nella quotidianità: durante il corsoper esempio abbiamo fatto degli esercizimolto pratici per imparare a diversificare i“tocchi buoni” che fanno piacere dai “toc-chi strani” che non ci fanno piacere, abbia-mo allenato pure la capacità di dire di“NO”. Penso che bisogna rimanere vera-

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 27

Page 30: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

28

Cosa ne pensi? D.O-F. Ti rispondo con una citazione chefaccio spesso, si tratta del titolo di un librodel Prof. Veglia di Torino, che anche in Tici-no conosciamo bene: “Handicap e sessuali-tà: il silenzio, la voce, la carezza ”. «Infatti,se possiamo dire che negli ultimi decenni siè passato da un imbarazzato silenzio - dovedi certe cose non si parlava, tanto meno nelcampo dell’handicap - all’aver creato occa-sioni per parlarne - penso alle varie serate econferenze che ciclicamente si organizzanoper parlare della sessualità degli altri, maga-ri solo per poter mostrare la nostra pseudo li-bertà di vedute - adesso è venuto il momen-to di concretizzare, di diventare propositivied immaginare risposte reali ed inserite nel-la quotidianità delle persone in situazione dihandicap. Non solo parlare di “diritti allasessualità astratti e lontani”, ma avere l’u-miltà di immaginare e di percorrere cammi-ni a volte molto difficoltosi e limitati, alle-stendo percorsi di educazione affettiva esessuale, creando spazi di discussione e discambio, offrendo consulenze, ecc..» Mipermetto di dire con una punta di orgoglio:ci stiamo lavorando, e questa iniziativa traOTAF ed atgabbes ne è una piccola ma tan-gibile prova.

Intervista a cura di Marco Canonico;Paola Fasana (P.F.)

Donatella Oggier-Fusi (D.O-F.)

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 28

Page 31: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

29

Il 2013 è un anno di festeggiamenti nellaSvizzera italiana per i Corsi per adulti: 50anni di attività! Il servizio, rivolto a tutta lapopolazione residente nel Cantone Ticino enel Moesano, fa parte della Divisione dellaformazione professionale del Dipartimentodell’educazione, della cultura e dello sport.Nel 1963 furono 8 i primi corsi organizzati,ai quali si iscrissero 396 partecipanti. Nel2012 i corsi sono stati 1’300 per più di14’000 partecipanti. Le cifre per i corsi diCultura e Formazione non sono paragona-bili… i corsi offerti in un anno sono una cin-quantina e i partecipanti più di 300. Anchenel nostro piccolo, però, un’evoluzione c’èstata. Nel 2000, per esempio, i corsi offertierano una trentina e le ore totali di ore offer-te erano circa 4000, rispetto alle quasi 6000di oggi. Ma torniamo al 50emo dei Corsi peradulti. Come da loro presentazione ufficia-le, essi rappresentano l’Università Popolaredella Svizzera italiana e promuovono l’ap-prendimento lungo l’arco di tutta la vita (li-felong learning), con particolare attenzioneall’accessibilità, trasparenza e qualità del-l’offerta. Valori cari e su cui poggia anche ilnostro servizio. Per questo, oltre agli auguriche porgiamo con stima a questo preziososervizio pubblico, accogliamo con piacereuna breve intervista fatta a Katiusca Cre-metti, ispettrice dei Corsi per adulti, attra-verso la quale è iniziato il dialogo e in se-guito la reale collaborazione tra i nostri dueservizi attraverso l’offerta di corsi ‘Integra-TI’. Prima però, due corsi si raccontano…

CU

LTU

RA

E F

OR

MA

ZIO

NE

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 29

Page 32: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

30

IN CUCINA CON I PITTOGRAMMI

26 gennaio 2013, MendrisioCon piacere, anche quest’anno è stato ripro-posto il corso di cucina tenuto da Giona Za-notta e Daniela Lurà. L’ausilio dei pitto-grammi, strumento di comunicazioneutilizzato da Giona, ha facilitato la com-prensione delle ricette a tutti i partecipanti.Con cura e attenzione, Daniela insieme al-l’amica Bettina, hanno offerto ad ognunoun momento oltre che formativo, bello: icorsisti hanno portato a casa il risultato delloro lavoro, avvolto in un’elegante confe-zione, pensata appositamente per essere re-galata.

Grazie!

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 30

Page 33: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

31

ITINERARI CULTURALI

Poco tempo fa mi è capitato di scrivere perun’amica una lista di luoghi che ben si adat-tano a una visita di gruppo. Basandomi sul-l’esperienza accumulata con Itinerari Cul-turali, mi sono quindi divertita ad elencaremete interessanti, non senza farle una pre-messa: le uscite “più belle” sono state quel-le, dove siamo stati accolti bene, con caloreumano e dove i bisogni particolari dei nostripartecipanti sono stati ascoltati.

Niente s’improvvisa, sembra essere diven-tato il nostro motto, le nostre visite sono an-nunciate con largo anticipo, lasciando iltempo a entrambe le parti di negoziarne lemodalità. Siamo un gruppo di adulti, manon amiamo le visite troppo serie! Ben ven-ga quindi la battutina della guida che mettetutti a loro agio e da il la a una serie di col-laudate battute dalla parte dei nostri parteci-panti!Non ci offendiamo se non ci è stata pre-

sentata la mostra nel suo intero perché spes-so ci viene offerta la possibilità di soffer-marci sui temi che a noi più interessano. All’inizio dell’anno programmiamo le

uscite cercando di variare i contenuti nel-l’intento di avvicinarci agli interessi di ogninostro partecipante e portandoli a scoprire

oltre che i musei anche i retroscena di un’in-dustria o di un servizio.Quando poi ci salutiamo, alla fine di ogni

uscita, la sensazione che prevale, non è tan-to legata alla nuova acquisizione, quanto albenessere del gruppo, alla leggerezza cheporta un bel pomeriggio dove si è attesi, ac-colti (spesso con il tappeto rosso!), accom-pagnati, ascoltati, salutati con il sorriso espesso invitati a ritornare!

Un sentito grazie a tutte le persone per cuiquesto è possibile, difficile sarebbe elencar-le tutte senza dimenticare qualcuno, grazie!

Silvia

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 31

Page 34: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

32

ta formativa sempre diversificata. Seguireun corso di cucina, ad esempio, è d’aiuto adaccrescere l’estro culinario e a fare nuoveconoscenze tra i fornelli.

I corsi integrati sono stati finora propostiin cucina. Secondo voi, in futuro, è possi-bile un ampliamento dell’offerta anchead altri settori?Certo, si potrebbe pensare di offrire cor-

si integrati anche in altri ambiti dei Corsiper adulti; vedrei di buon occhio il settoreartigianale ed artistico e le escursioni. I cor-si in un contesto ampio, non prettamente suibanchi scolastici per intenderci.

Siete soddisfatti di aver fatto questa scel-ta, nel 2011, un po’ pionieristica nell’am-bito della formazione per adulti?Assolutamente sì, i dati provano che è

stata una buona idea e la collaborazione si èdimostrata fin da subito buona. I feedbackricevuti hanno poi permesso di miglioraread ogni edizione e trovare delle offerte sem-pre più vicine alle richieste degli utenti.

Quali aspetti positivi e negativi vedete inquesto tipo di offerta?La maggior parte sono sicuramente

aspetti positivi; tranne forse l’unico neo a li-vello organizzativo, i partecipanti faticano acapire che a gestire la parte amministrativanon sono i nostri animatori locali.

Quali auspici futuri?Continuare su questa base ed essere

pronti a progettare un eventuale amplia-mento dell’offerta. Far avvicinare il mag-gior numero di partecipanti alle persone insituazione di handicap: hanno così tanto daoffrire!

Intervista a cura di Michela Luraschi

CORSI “INTEGRATI”

Intervista a Katiusca Cremetti, ispettriceCorsi per adulti

Dal 2011, sull’opuscolo dei Corsi peradulti appare anche, tra le offerte, la dici-tura “integraTI”. Insieme a quest’ulti-ma, la presentazione di Cultura e Forma-zione, servizio di atgabbes che promuovecorsi per adulti invalidi. Questa novitàcome è stata accolta? Dal vostro ente, inquanto a coordinatore di corsi? E dalpubblico?È sicuramente una proposta che ho ac-

colto con piacere e sostenuto sin dall’ini-zio. Credo infatti sia importante offrirepossibilità di scambio ed avvicinare il no-stro pubblico alle persone in situazione dihandicap. La reazione del pubblico è statapositiva, i corsi si sono sempre realizzaticon successo.

Voi vi occupate di formazione: i corsi peradulti hanno grande successo. Sono sem-pre più numerosi e richiesti e questo è le-gato a nuove sfaccettature della nostrasocietà, nuove modalità di vita. Secondovoi, questi aspetti valgono anche per lepersone in situazione di handicap?La formazione continua è sicuramente

un aspetto che ci arricchisce e nutre lungotutto il periodo della vita. I corsi offerti sonoseguiti da persone che vogliono fare qualco-sa per il proprio piacere personale e vivonola formazione non come obbligo ma comepossibilità. Scelgono insomma! Coltivare un hobby e incontrare nuove

persone… chi si iscrive generalmente lo faper poter ampliare le proprie conoscenze edinteragire con altra gente dagli stessi inte-ressi. Quindi si, credo che anche le personein situazioni di handicap apprezzino l’offer-

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 32

Page 35: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

33

I prossimi appuntamenti IntegraTI

Pasta sfoglia dolce e salataLugano, 19 aprile 2013Per imparare a preparare stuzzichini, torte,merende, tutto con la pasta sfoglia.

InsalatissimeLocarno, 15 maggio 2013Una serata all’insegna della fantasia, persorprendere con insalate di ogni tipo: fred-de, calde, con la frutta, il pesce, i germogli...

(I corsi sono già al completo)

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 33

Page 36: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

UN’ESPERIENZA FORMATIVAINNOVATIVA

Se saprai starmi vicino,e potremo essere diversi,

se il sole illuminerà entrambisenza che le nostre ombre si sovrappongano,

se riusciremo ad essere “noi”in mezzo al mondo

e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.Se ogni giorno sarà scoprire quello che

siamoe non il ricordo di come eravamo,

se sapremo darci l’un l’altrosenza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimose il tuo corpo canterà con il mio perché in-

sieme è gioia…Allora sarà amore

e non sarà stato vano aspettarsi tanto

Pablo Neruda

Aiuto massaggiatrice: un sogno divenutoprofessione

Cambiamo l’amore di Neruda, dell’ultimoverso, con “cultura dell’integrazione”, equeste righe si trasformano in un’ode al-l’accompagnamento, in una speranza di vi-ta comunitaria, rispettosa, che dà spazio etempo, a noi stessi, insieme agli altri.

Pablo Neruda è il poeta preferito di Aimée.Aimée Flor Mudry è “L’ospite” dell’edi-zione primaverile del nostro Bollettino, at-traverso il quale raccontiamo la sua espe-rienza professionale: un percorso intenso dicrescita, avvenuto tra sogni, fatiche e spiritoinnovativo.

Quando sui giornali si leggono le liste deivari diplomati nella tal o talaltra disciplina,

34

L’

OS

PI

TE

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 34

Page 37: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

35

spesso si fa scorrere il dito tra i nomi per cer-care qualcuno che si conosce. Così faccio an-ch'io. Due volte, negli ultimi due anni, ho tro-vato il nome di Aimée Flor Mudry, e hosorriso. Nel 2010 Aimée ottiene il diplomadella Scuola superiore medico-tecnica di Lu-gano (SSMT) come aiuto massaggiatrice;nel 2012, il diploma di Massaggiatrice Salu-te e benessere, ottenuto presso la Scuola Mi-gros e riconosciuto dalla Federazione Sviz-zera dei Massaggiatori Professionali. “SonoOrgogliosa che ho superato gli esami teori-ci e pratici e ho conquistato il Diploma comemassaggiatrice Indipendente”. Con questeparole inizia il racconto di Aimée, 24 anni,che in parte scrive lei stessa e in parte è statoraccolto durante un nostro incontro. Aimée,dopo avere effettuato diversi stage presso glistudi di fisioterapia di alcune Case per an-ziani, trova lavoro presso la Casa per anzianiAl Pagnolo, di Sorengo. Elogia la relazionecreatasi con il direttore della struttura e con ilfisioterapista con il quale collabora diretta-mente. Sogna però di poter fare più massag-gi agli anziani. I sogni di Aimée, in ambitoprofessionale, sono tanti. “Amo sempre dipiù il mio lavoro. Mi piacciono tanto sia ibambini che i neonati e vorrei poter offrire imie massaggi anche a loro. Vorrei imparareil massaggio linfodrenante e praticare ilmassaggio sportivo con persone disabili enon. Vorrei avere un mio spazio con un letti-no elettrico e organizzare la mia agenda dimassaggi per mezza giornata; vorrei faresolo quello perché posso curare con le miemani e con il mio cuore patologie come l'ar-trosi e la scoliosi, dolori e tensioni sia allacolonna vertebrale che alle articolazionidelle spalle e delle anche, pratico anche unbel massaggio drenante agli arti inferiori esuperiori”. Parte di questi sogni sono realiz-zati. Infatti, chiedendole di raccontarci lasua giornata di lavoro, per permetterci di ca-pire meglio la sua attività, scopriamo che è

riuscita a trovare un suo spazio “indipen-dente”. Aimée la mattina si reca in Casa peranziani, dove l’aspetto relazionale con l’u-tenza è al centro del suo lavoro, prima ancoradella tecnica di massaggio. Al pomeriggio,da qualche tempo, gestisce una sua clientelaprivata, acquisita attraverso conoscenze epassaparola. “Nel pomeriggio ho la libertàdi praticare i miei massaggi nel centro di yo-ga di mia mamma, a Lugano. Lì ho il miospazio con lettino elettrico e oli caldi e pro-fumati che posso usare con i suoi allievi. So-no molto felice di lavorare autonoma e con ilmateriale come le schede dei miei pazientifatte da me che poi ho il piacere di elaborar-le insieme a loro”. Non manca l’aspetto del-la formazione continua, che attraverso la suatenacia alimenta seguendo corsi e praticandostage presso altri centri di massaggio. Peresempio, attualmente “sto imparando ilmassaggio hawaiano Lomi Lomi con unamaestra bravissima e con un bellissimogruppo; usiamo l'olio caldo profumato e sipratica a 4 mani”.

Prima del diploma…

Un diploma arriva dopo un percorso forma-tivo. Nel caso di Aimée, il percorso è sicura-mente considerabile innovativo: attraversol’espressione di un suo desiderio, nasce unnuovo curriculum di studi presso la Scuolasuperiore medico-tecnica di Lugano: For-mazione di aiuto massaggiatore per per-sone diversamente abili.

Ma veniamo a questo ‘prima’ attraverso ilracconto della madre di Aimée, che ha ac-compagnato sua figlia in questo percorso,che lei definisce intenso e fortunato, mal-grado le tante difficoltà. (…) Aimée, all’etàdi 17 anni frequenta la scuola Steiner. Nellasua classe, è arrivato il periodo di proiettar-si verso il futuro e decidere cosa fare dopo la

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 35

Page 38: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

36

scuola. Il liceo? Un apprendistato? “Aiméeconfida ad un docente di voler diventaremassaggiatrice. Il medico antroposoficoattesta che Aimée ha una capacità tattile esensibile molto dichiarata e che loro comescuola vedrebbero molto positiva la sceltadi andare in questa direzione. Chiedo e ve-rifico più volte con Aimée se ciò è vero, elei si dice entusiasta dell'idea! Per me èstato un fulmine a ciel sereno. Ma da dovesi inizia? Ma come si farà? A chi chiedo?Così, inizio a chiedere ad Aimée di scrive-re un piccolo testo su cosa è per lei il mas-saggio, redigo un piccolo curriculum dellasua formazione e con una piccola letteraaccompagnatoria invio il dossier a tutti icentri di massaggio a Lugano e Locarno: 3mi rispondono positivamente ed accolgo-no Aimée in studio per 1 settimana per ve-rificare il suo interesse. Il rapporto di que-ste esperienze è molto positivo ed iodecido, con Aimée, di bussare alla portadella SSMT, Scuola superiore medico-tec-nica. La direzione accoglie con positivosbalordimento la caparbia decisione di Ai-mée di voler imparare questo mestiere. Macome fare? Un anno di durissimo lavoro,con test psicologici di attitudine per Aiméea Milano, esplorazioni all'interno dellascuola per formare un team di docenti edorganizzare una formazione diurna, cer-care i finanziamenti e presentare all'Uffi-cio federale per le pari opportunità dellepersone con disabilità, che dicono di sì apatto che il progetto pilota abbia almeno 4allievi. E il quarto allievo c’è, dando cosìavvio ad una classe pilota che inizia ad af-frontare il primo di quattro anni di pro-gramma intenso, con esami di anatomia,patologia, igiene, dislocazioni di pazientiin carrozzina e tutte le tecniche manuali dimassaggio, e stage pratici in fisioterapie dicase per anziani.Alla fine della scuola, il famoso diploma

come Aiuto massaggiatore (il nome del di-ploma è stato creato dalla scuola per defi-nire che l'attività lavorativa dei diplomati èsubordinata alla supervisione di un fisiote-rapista, questo per proteggerli da un so-vraccarico di responsabilità): grande festadi fine diploma organizzata! Ma Aimée di-ce che non si accontenta: lei vuol diventaremassaggiatrice e non solo aiuto massag-giatrice perché vuol essere indipendente.Per caso, lavorando di sera alla Scuola Mi-gros, vedo l'annuncio di un corso annualeper Massaggiatori benessere e salute coniscrizione all'albo massaggiatori. Aimée sipresenta da sola al colloquio d'accettazio-ne, portando con sé il suo diploma, il suomateriale didattico e… viene accettata! Èstato un anno molto impegnativo di scuola(8/9 ore tutti i sabati), ma Aimée è felice diessere fuori dal contesto “handicap” e diavere nuovi contatti, nuovi docenti. Dice ditrovarsi bene. Dalla scuola mi confermanoche va bene, che Aimée partecipa molto elascia sempre i suoi messaggi augurali d'i-nizio giornata perché è la prima ad entrarein sala: gesti solari, apprezzati dal gruppo.Insomma, dopo un po’ di fatiche, si arrivaal rush finale ...tantissima materia di stu-dio, e per la prima volta, gli esami sonoorali! Per Aimée questo è un dramma. Leipensava gli esami fossero scritti. Ha pauradi emozionarsi. Così, iniziamo un “allena-mento” di oltre 3 mesi, dove esercitiamo larisposta breve, immediata. (È stato intensoe come madre mi sono spesso chiesta se eragiusto un tale tour de force). Ma Aimée, conmolta paura dichiarata, è andata da solaad affrontare i 2 esami pratico e teorico,svolti lo stesso giorno, e li ha superati alprimo colpo! All’esame teorico, si augura-va tanto che uscisse come tema il cervello,su cui si sentiva più pronta, e un po’ di for-tuna c’è stata: ha pescato proprio quello!Ora Aimée è iscritta nel registro dei mas-

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 36

Page 39: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

37

saggiatori professionisti. Questo le permet-te di praticare il suo lavoro anche senza lasupervisione di un fisioterapista. Così Ai-mée inizia a praticare massaggi nella miasala di Yoga, su alcuni clienti che presenta-no problemi di diverso genere (ginocchiadoloranti, schiena, eccetera). Continua an-che a formarsi. Legge e attraverso internetimpara nuove tecniche e così è sempre allaricerca di massaggiatori professionisti chela prendano per brevi stage, per insegnarlenuove pratiche. Ora in sala c’è il suo verostudio: abbiamo acquistato un lettino elet-trico, carrello, oli caldi con essenze diverse.Offre i suoi massaggi ad un prezzo molto ri-dotto affinché lei possa avere la soddisfa-zione di lavorare anche a piccolo reddito,avvicinandosi ad una clientela che le fa fi-ducia nonostante il suoi dolci occhi azzurriun po' a mandorla e la sua pronuncia nonperfettamente chiara e limpida. In ambeduele direzioni si dà e si riceve!”

Interviste a cura diMichela Luraschi

[email protected]

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 37

Page 40: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

38

La costruzione del progetto: difficoltà e novità• Il genere di percorso formativo proposto è una novità assoluta in quanto non è mai stato népensato, né applicato.

• Non esistendo la figura professionale dell’aiuto massaggiatore si devono organizzare ed otte-nere le basi per “crearla”.

• C’è la necessità da parte del team organizzatore di avere un supporto di conoscenze peda-gogico/scientifiche e, se possibile, un quadro teorico di riferimento per l’elaborazione e laconduzione del progetto.

• Appare indispensabile poter valutare l’idoneità dei candidati e di conseguenza stabilire un li-mite all’entità dell’handicap in modo da evitare, per quanto possibile, inutili insuccessi.

• Definizione del mansionario della nuova figura dell’aiuto massaggiatore: vengono stabili-ti i contenuti per i 3 ambiti professionali, vale a dire: il sapere (conoscenze), il saper fare(manualità), il saper essere (l’aspetto relazionale) e elaborato un programma di massimache si sviluppa su 3 anni di formazione con un impegno da parte dell’allievo di 4 mezzegiornate alla settimana.

Con entusiasmo il progetto viene presentato all’Ufficio federale per le pari opportunità dellepersone disabili (UFDP); il progetto piace anche alla Confederazione che, dopo un’attenta va-lutazione, decide di supportarlo ritenendolo valido, innovativo, ambizioso e, soprattutto, po-sitivo ai fini di una reale integrazione. Il finanziamento di questo importante progetto è statoquindi garantito dalla Confederazione, dalla Divisione della formazione professionale e dadue fondazioni.

Il curriculum di studio3 anni di formazione, 4 mezze giornate a settimana, tra scuola e stage. Le materie proposte dalla formazione sono: anatomia, fisiologia, patologia, massaggio e mo-bilizzazione, massaggio del piede, ergonomia, approccio psico-corporeo, igiene, conoscenzadei materiali, bendaggi e Feuerstein.In più vi è l’accompagnamento da parte di docenti SSMT attraverso regolari “incontri forma-tivi” che si svolgono in compresenza dei loro responsabili di stage (fisioterapisti o massag-giatori medici) presso le strutture che li accolgono.Il totale delle ore (teoriche e pratiche a scuola e nei luoghi di stage) è di circa 600 all’anno. Al termine del terzo anno sono stati previsti degli esami di certificazione.Gli esami si sono svolti presso il luogo di stage, con l’ausilio di un paziente vero. Gli allieviche hanno superato gli esami, hanno ottenuto il diploma di Aiuto Massaggiatore (timbrato efirmato sia dalla Confederazione UFDP, che dal Cantone DFP).Alla formazione, viene aggiunto un quarto anno, denominato “inserimento al lavoro” suddi-viso in due semestri: un semestre di ricerca della performance lavorativa; un semestre di pe-riodo di prova.

Alla fine di questa prima esperienza (2010), quattro studenti ottengono il diploma e trovanolavoro in strutture pubbliche. Ad oggi, altri studenti stanno seguendo questa formazione.

Formazione di aiuto massaggiatore per persone diversamente abili

Tratto da: www.lugano.ssmt.ch

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 38

Page 41: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

39

Con al centro l’obiettivo della promozionedell’autonomia della persona in situazionedi handicap e con la grande sfida di sempredi riuscire a far convivere mercato, sociali-tà, economia e solidarietà, la FondazioneDiamante apre un nuovo laboratorio.

Le attività proposte:• cura di vigneti, produzione e vendita divino Merlot e Gamaret;

• produzione articoli di legno;• lavori di assemblaggio;• trasformazione e vendita di alimentiquali conserve, sughi;

• attività di cucina ed economia domestica• vendita k-lumet.

Sotto sede del laboratorio Al Ronchetto, 1/2Vira (Mezzovira) porta novità di dinamichee di volti: operatori e utenti che cambianosede, nuove assunzioni, nuovi spazi. Daparte di atgabbes, un augurio a questa nuo-va struttura e un sorriso alla sua originalepresentazione accolta in questo spazio, dasempre dedicato alle attività della Fonda-zione. Buon “ascolto”…

DAL 2012, UNA NUOVA STRUTTURA:1/2 VIRA

Con l’apertura della struttura a Mezzovico,denominata ½ Vira poiché sita tra il nucleodi Mezzovico e la frazione di Vira, l’équipedel laboratorio Al Ronchetto, dopo tanti an-ni di lavoro assieme (per taluni oltre 20!),separarsi ha implicato un percorso di elabo-razione sia di gruppo che personale. Il testorivisitato della nota canzone del compiantoLucio Dalla, vuole essere una raccolta (unpo’ frivola ma sentita) dei sentimenti di chiè rimasto a lavorare a Pazzallo, dedicata aicolleghi che si sono trasferiti a ½ Vira.F

ON

DA

ZIO

NE

D

IAM

AN

TE

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 39

Page 42: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

40

Pazzallo, l’anno che verrà

Caro collega ti scrivo,così ci rifletto un po’e siccome sei andato lontanoun’email ti scriveròil fatto che sei partito,è la grossa novitàil progetto è avviato ormaima ci stiamo abituando già.

Si lavora molto, mattino e seracompreso quando è festa …C’è chi pensava già a Manno,ma la pianificazione ci ha messo mano.È stata colta la sfidaqualche frutto si vede già.

I mass media dirannoche il nuovo annoporterà una trasformazione,che tutti quanti stavano già aspettando.Ci sarà da mangiare ed uva tutto l’anno,faremo tre volte vendemmiae carta tutto l’anno.E questa è la novità.

Vedi caro collega, cosa ti scrivo e ti dico.Se anche il mal di pancia ho avutorestiamo un gruppo affiatato e unito.

Gli anni che stanno arrivando, tra poco passerannonoi ci stiamo preparandoe questa non è una novità.

L’équipe di Pazzallodel laboratorio Al Ronchetto

Impag. Bollettino Primavera 2013_impag. A5 primavera 2013 22.04.13 10:47 Pagina 40

Page 43: Bollettino Pantone 109 C Primavera 2013 - · PDF filePantone 109 C. Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet - tivi loghi, ... 04.01.2013 16 Dossier: di Michela Luraschi

INDIRIZZI UTILI

Redazione: Segretariato atgabbes - Lugano Impaginazione: Laser - Fondazione Diamante - Lugano • Stampa: TBS, La Buona Stampa SA - Pregassona

atgabbes - segretariatovia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp 69-5150-0e-mail: [email protected]

Gruppo regionale mendrisiotto

Presidente: Daniele MartiniTel. 079 859 76 43

Gruppo regionale luganese

Presidente: Cosimo MazzottaTel. 091 971 37 14

Gruppo regionale bellinzonese

Presidente: Camillo RossiTel. 091 858 17 94

Gruppo regionale locarnese

Presidente: René DerighettiTel. 091 791 70 43

Gruppo regionale Biasca e Tre Valli

Presidente: Gianni RavasiTel. 091 880 31 31

Atelier Pedevilla - PREASILOvia Ravecchia 76512 GiubiascoResponsabile:Claudia Müller-Grigolo

Tel. 091 857 38 55

Consulenza Giuridica Andicapvia Linoleum 7casella postale 8346512 GiubiascoTel. 091 850 90 20 - Fax 091 850 90 99e-mail:[email protected]

Cultura e Formazione per personeinvalidevia Canevascini 46900 Lugano-BessoTel. 091 970 37 29 - Fax 091 970 19 09e-mail: [email protected]

Gruppo giovani LA FINESTRAChiassoResponsabile:Lorena Ruggiero

Tel. 076 561 16 43

Gruppo SUPERGIOVANILuganeseResponsabile:Alessandro Corti

Tel. 079 274 79 82

ATELIER DI PITTURA6742 PollegioResponsabile:Luciana Ravasi

Tel. 091 862 16 79

Gruppo Integrativo - PREASILOvia Ronchetto 166900 LuganoResponsabile: Piera Regazzoni

Tel. 091 970 31 01

Sostegno Famiglie AndicapSottoceneri: c/o Pro Infirmis

via dei Sindacatori 16900 MassagnoTel. 091 960 28 80

Sopraceneri: c/o Pro Infirmisvia Varenna 16600 LocarnoTel. 091 756 05 50

Copertina interno Primavera 2013_Copertina interno estate 04 18.03.13 08:22 Pagina 3