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B OLLETTINO ANNO XXXVII - Maggio 2006 N° 5 notiziario ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DI BOLOGNA Direzione e amministrazione: via Zaccherini Alvisi, 4 Bologna - Tel. 051.399745 - Pubblicazione mensile - Spedizione in A.P. 45% - articolo 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Bologna www.odmbologna.it IN QUESTO NUMERO LA NUOVA DIRETTIVA REGIONALE PER L ATTO AZIENDALE. ALCUNE NOTE ESPLICATIVE di M. Lavecchia e R. De Palma pag. 4 NORME PER LA VALUTAZIONE DELLE DOMANDE DI PUBBLICITÀ SANITARIA Commissione ordinistica Pubblicità Sanitaria pag. 10

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BOLLETTINOANNO XXXVII - Maggio 2006 N° 5 notiziario

ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRI D I BOLOGNA

Direzione e amministrazione: via Zaccherini Alvisi, 4 Bologna - Tel. 051.399745 - Pubblicazione mensile - Spedizione in A.P. 45% - articolo 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Bologna

www.odmbologna.it

I N Q U E S T O N U M E R O• LA NUOVA DIRETTIVA REGIONALE PER L’ATTO AZIENDALE. ALCUNE NOTE ESPLICATIVE di M. Lavecchia e R. De Palma pag. 4• NORME PER LA VALUTAZIONE DELLE DOMANDE DI PUBBLICITÀ SANITARIA Commissione ordinistica Pubblicità Sanitaria pag. 10

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1Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

ORGANO UFFICIALEDELL’ORDINE

DEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRI

DI BOLOGNA

BOLLETTINONOTIZIARIO

05/06

ORGANO UFFICIALE DELL’ORDINE

DEI MEDICI CHIRURGHI

E DEGLI ODONTOIATRI DI BOLOGNA

DIRETTORE RESPONSABILE

Dott.ssa Rossana De Palma

DIRETTORE DI REDAZIONE

Dott. Mario Lavecchia

COMITATO DI REDAZIONE

Dott. Domenico PanuccioDott. Luigi BagnoliDott.ssa Giuseppina BovinaDott. Flavio LambertiniDott.ssa Patrizia StancariDott. Stefano RubiniDott. Danilo Di DiodoroDott. Francesco Cicognani SimonciniDott. Carlo D’AchilleDott. Paolo Roberti

DIREZIONE E REDAZIONE

Via Giovanna Zaccherini Alvisi, 4Telefono 051.399745Contiene I.P.

I Colleghi sono invitati a collaborarealla realizzazione del Bollettino.Gli Articoli sono pubblicati a giudiziodel Comitato di RedazionePubblicazione MensileSpedizione in A.P. - 45%art. 2 comma 20/b - legge 662/96Filiale di Bo

Autorizzazione Tribunale di Bolognan. 3194 del 21 marzo 1966

Editore: Ordine Medici Chirurghi edOdontoiatri Provincia di Bologna

Fotocomposizione e stampa:Renografica - Bologna

Il Bollettino di Aprile 2006 è stato consegnato in posta il giorno 02/05/06

I N D I C EARTICOLILa nuova direttiva regionale per l’atto aziendale. Alcune note esplicative 4

Norme per la valutazione delle domande di pubblicità sanitaria 10

NOTIZIEResponsabilità di medici collaboratori in casa di cura. Responsabilità professionale da contatto 22

Procedimenti disciplinari ordinistici - Obbligo di sospensione in caso di procedimento penale 22

Convenzionati con il SSN - Falsa dichiarazione circa lo svolgimento di attivitàdi direttore sanitario presso struttura privata 22

Decreto 18 gennaio 2006 - Modifica ed integrazione delle tabelle dei servizi e delle disciplineequipollenti e delle tabelle delle discipline affini. (Prelievo organi e tessuti) 23

Nuova ricetta del SSN 26

Decreto 10 marzo 2006: Approvazione del ricettario per la prescrizione di farmaci di cui allatabella II, sezione A e all’allegato III-bis al D.P.R. n. 309 del 09/10/1990 modificato conLegge n. 49 del 21/02/2006 27

Informazione relativa allo studio PASSI 28

Comunicato Giunta esecutiva del 29 Marzo 2206 28

Comunicato Consiglio di Amministrazione 8 Aprile 2006 30

Basta con la “Caccia alle streghe”. La FNOMCEO chiama in causa tutto il sistema 31

Medici e Ministero di nuovo a braccetto sulla formazione medica continua 32

Decreto 18 gennaio 2006 - Modifica ed integrazione delle tabelle dei servizi e delle disciplineequipollenti e delle tabelle delle discipline affini 33

Grand Hotel Terme di Augusto***** 35

Risultati elettorali per i Comitati Consultivi Zonali e Comitato Consultivo Regionale Artt. 24 e 25Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei Rapporti dei medici specialisti Ambulatoriali 36

Pagamento dei certificati redatti dai medici di Medicina generale e dai Presidi ospedalieriEsenzione IVA 38

Nuova Normativa regionale relativa alla segnalazione di casi di malattie infettive 39

Dipartimento di Patologia clinica, Microbiologia e Virologia, Medicina Trasfusionale 43

Medici disponibili per attività professionali 48

ANNUNCI“Praticare la psichiatria oggi in Gran Bretagna ed in Italia: Analogie e differenze” 50

Medici e infermieri professionisti per gruppi di studenti EF 51

CONVEGNI CONGRESSIArtropatie da Cristalli 52

Evoluzione storica e tendenze attuali in chirurgia dell’obesità 56

Le Basi Scientifiche delle Cefalee 56

Nutrizione e benessere 57

La comunicazione per la salute 60

Dipartimento di Formazione ed MCQ 61

Corso di Ecografia Vascolare in Emergenza 62

PICCOLI ANNUNCI 64

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2 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

ORDINE PROVINCIALEDEI MEDICI CHIRURGHIE DEGLI ODONTOIATRIDI BOLOGNA

PresidenteDott. GIANCARLO PIZZA

Vice PresidenteDott. LUIGI BAGNOLI

SegretarioDott. MARIO ANTONIO LAVECCHIA

TesoriereDott.ssa PATRIZIA STANCARI

ConsiglieriDott.ssa GIUSEPPINA BOVINADott. PAOLO CERNUSCHIDott.ssa ROSSANA DE PALMADott. ALBERTO GRASSIGLIDott. FLAVIO LAMBERTINIDott.ssa NICOLETTA LONGODott. PAOLO MESSINADott. FEDERICO MIGLIODott. ALVISE PASCOLIDott. STEFANO RUBINIDott. SERGIO SCOTO

Consiglieri OdontoiatriDott. CARLO D’ACHILLEDott. STEFANO DALLA

Collegio Revisori dei ContiDott. ANDREA MINARINI (Presidente)Dott.ssa MARINA GRANDI (Effettivo)Dott. DOMENICO PANUCCIO (Effettivo)Dott.ssa ANNA TOMESANI (Supplente)

Commissione OdontoiatriPresidente: Dott. ALESSANDRO NOBILISegretario: Dott. CARLO D’ACHILLEComponenti: Dott. FRANCESCO CICOGNANI SIMONCINI

Dott.ssa PIERANGELA SCIANNAMÈDott. STEFANO DALLA

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Bologna, 2 maggio 2006

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10 anni 4,75% 10,48

12 anni 5,05% 9,27

15 anni 5,05% 7,93

20 anni 5,30% 6,77

25 anni 5,50% 6,14

30 anni 5,70% 5,80

DOMUS TASSO VARIABILEDURATA MUTUO TASSO RATA MENSILE PER MILLE EURO

5 anni EURIBOR 3 M. + 0,90% 18,30

7 anni EURIBOR 3 M. + 0,90% 13,55

10 anni EURIBOR 3 M. + 0,95% 10,02

12 anni EURIBOR 3 M. + 1,00% 8,67

15 anni EURIBOR 3 M. + 1,00% 7,31

20 anni EURIBOR 3 M. + 1,10% 6,02

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4 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

La nuova direttivaregionale per l’atto aziendale. Alcune note esplicativeM. Lavecchia e R. De Palma

La Giunta della Regione Emilia Ro-magna ha deliberato in data 30.1.2006(N. 86/2006) la nuova direttiva alleaziende sanitarie della regione per l’a-dozione dell’atto aziendale.In particolare vengono date indicazio-ne ai Direttori generali relativamenteagli assetti organizzativi, alle articola-zioni di governo, affinché possano di-sporre “atti aziendali” coerenti e funzio-nali con le finalità del SSN e del SSRcome da legge regionale 29/2004.In attesa che i direttori generali emaninol’atto aziendale di propria competenza,riteniamo opportuno produrre alcuneschede sintetiche sui contenuti dell’attodi indirizzo e sul quadro generale nellaquale esse si inseriscono. Successivamente verranno pubblicatenote e pareri delle apposite commissio-ni ordinistiche.

Obiettivi generali• Definizione degli assetti organizzativi edelle relazioni funzionali di tutte le aziendesanitarie della Regione Emilia-Romagna• lntegrazione della tradizionale funzio-ne primaria di assistenza con quelle diricerca e di formazione• Individuazione di competenze e pote-ri degli organi aziendali….“Le direttive si riferiscono a tutte leforme di azienda sanitaria del Serviziosanitario regionale della Regione Emilia-Romagna individuate dalla L.R. 29/2004,

Aziende USL, Aziende ospedaliere,Aziende ospedaliero-universitarie non-ché agli Istituti Ortopedici Rizzoli.Le direttive hanno l’obiettivo primario didelineare la configurazione degli as-setti organizzativi e delle relazionifunzionali che le aziende dovranno as-sumere al proprio interno, nelle recipro-che relazioni e nei rapporti con gli EntiLocali e con la Regione”.….“L’emanazione di indirizzi comuni atutte le forme di azienda è resa possibi-le e, al tempo stessa, richiesta dal fattoche la legge regionale 29/2004 in attua-zione delle competenze in materia di ri-cerca e di assistenza riconosciute alleRegioni dalla riforma costituzionale inatto prevede, per tutte le aziende sani-tarie e nel rispetto delle peculiarità diciascuna, l’esercizio delle funzioni diassistenza, di ricerca e di formazione.Tutte le aziende del SSR condividono lacomune tensione verso l’integrazionedella tradizionale funzione primaria diassistenza con quelle di ricerca e di for-mazione. Tuttavia, le diverse forme diazienda attribuiscono un peso relativodiverso a ciascuna delle tre componen-ti, che costituiscono comunque compo-nenti essenziali di un servizio sanitariomoderno che intende mantenersi tale”.….“Le direttive intendono garantire unprofilo omogeneo alla struttura e alfunzionamento delle aziende sanita-rie, nel rispetto delle funzioni proprie alleloro diverse forme, tenendo conto dellepeculiarità locali e salvaguardando l’e-spressione dell’autonomia su cui si basala responsabilità di ciascuna azienda.Esse riservano particolare attenzione adindividuare le competenze ed i poteri chegli atti aziendali devono attribuire agli orga-ni aziendali al fine di permettere un efficaceesercizio delle loro funzioni ed alla distin-zione fra assetti organizzativi ed articola-zioni di governo all’interno delle aziende”.

SERVIZIO SANITARIO REGIONALELe Regioni a seguito del processo di tra-

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5Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

sformazione legislativa dello Stato in sensofederale, possono adottare un proprio mo-dello di servizio sanitario regionale. Esistono diversi modelli teorici che sidifferenziano secondo il tipo di finanzia-mento e le caratteristiche istituzionali(numero e dimensioni) ed organizzative. Schematicamente passiamo individuaretre tipologie di servizio sanitario regionale:

1. Modello a centralità AziendaleL’Azienda Sanitaria Locale ha un ruolocentrale nel sistema, e ricopre la doppiaveste di acquirente ed erogatore di pre-stazioni:• è finanziata per quota capitaria pesata, • possiede e gestisce la maggior partedelle strutture d’offerta, compresi gliOspedali,• paga direttamente la mobilità sanitariain uscita,• deve soddisfare i bisogni di salute del-la propria popolazione al minor costo dimercato,• non ha alcun interesse a incrementarein modo improprio la produzione di pre-stazioni (l’attività non è pagata a presta-zione).Lo scorporo degli Ospedali sarà limitatosolo a quelli ad alta specialità i quali sa-ranno remunerati in basa a tariffe perprestazione; gli ospedali Asl sono finan-ziati in base alla spesa storica.La Asl cercherà di raggiungere l’autosuffi-cienza, programmando la propria capacitàproduttiva e governando la domanda affin-ché essa non privilegi le strutture esterne. Alla Regione compete un ruolo di arbitrocomplessivo del sistema.

2. Modello a centralità Regionale La Regione ha un ruolo centrale nel go-verno del sistema: • è unico acquirente collettivo del sistema, • tutte le aziende sanitarie sono sempliciproduttori di prestazioni, • finanzia a tariffa per prestazione (Drg) tut-te le strutture d’offerta sia ospedaliere siaterritoriali, pubbliche e private accreditate,

• la dimensione della Asl è abbastanzaindifferente,• gli ospedali e le grandi strutture d’offer-ta sono scorporate dalle Asl,• il controllo del sistema si esercita attra-verso il governo dell’offerta.La stabilità economica del sistema di-pende dal controllo dell’offerta che laRegione esercita mediante contratti otetti di spesa.

3. Modello di libero mercato Netta separazione tra acquirente e pro-duttore; il cittadino è libero di scegliere lastruttura, pubblica o privata accreditata,a cui rivolgersi. • L’Asl ha compiti di medicina di base,diprevenzione e compiti socio-sanitari.• Le Asl sono finanziate a quota capitariae comprano le prestazioni per i propri re-sidenti dai produttori esterni.• Tutti gli Ospedali e i fornitori di presta-zioni (strutture specialistiche territorialied accreditate) sono scorporati dalle Asl,• La Regione esercita esclusivamente uncontrollo sulla domanda.• È favorita la massima competizione traproduttori.Alla Asl, in quanto ente pagatore:• compete il ruolo di controllore del si-stema attraverso i sistemi di governodella domanda (budget per il Medico diMedicina Generale, budget di Distretto,adozione di protocolli diagnostici-tera-peutici ecc.), • deve scoraggiare comportamenti espan-sivi ed inflattivi, • deve evitare il pericolo di crescita verti-ginosa ed incontrollata della spesa.Alla Regione è riservato il ruolo d’arbitro.

VALORI PRINCIPI E PRIORITÀ DIPOLITICA SANITARIA

I valori del servizio sanitario regionalecomprendono:• Partecipazione dei cittadini, degli uten-ti e degli operatori.• Trasparenza nei risultati, nelle procedu-re e nei processi organizzativi.

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• Integrazione istituzionale, finanziaria,organizzativa e professionale.I 5 principi ispiratori del servizio sani-tario regionale comprendono: • la responsabilità pubblica della tuteladella salute (centralità del cittadino);• la universalità ed equità di accesso aiservizi sanitari per tutte le persone pre-senti sul territorio regionale (libera sceltadel luogo di cura);• la globalità di copertura in base alla ne-cessità assistenziale di ciascuno, secon-do quanto previsto dai livelli essenziali diassistenza; • il finanziamento pubblico attraverso lafiscalità generale; • la portabilità dei diritti in tutto il territo-rio nazionale.Si segnalano inoltre la valorizzazione del-le risorse umane e professionali deglioperatori del SSR e lo sviluppo delle atti-vità di ricerca e di formazione per l’inno-vazione tecnologica ed organizzativa deiservizi e il miglioramento continuo dellaqualità dell’assistenza. A questo scopola Regione promuove la collaborazionefra il SSR ed il sistema delle Universitàdella regione. Costituisce inoltre un principio ispiratoredel SSR la compartecipazione degli Entilocali alla programmazione sanitaria e so-ciosanitaria attraverso la Conferenza ter-ritoriale sociale e sanitaria e il Comitato didistretto, e, a livello regionale, la Com-missione Regione-Autonomie Locali.

L’AZIENDA SANITARIAED I SUOI ORGANI

La terza aziendalizzazioneLa legge regionale 29/2004 prefigura unnuovo modello di aziendalizzazione fon-data sui seguenti punti:1. Integrazione tra la funzione di assi-stenza con la funzione di formazione edi ricerca..... “tutte le aziende sanitariedevono integrare la tradizionale e prima-ria funzione di assistenza con le funzionidi formazione e di ricerca, il cui sviluppo èindispensabile per garantire un flusso co-

stante di innovazione al sistema. La diffe-renza fra le principali tipologie di aziendesanitarie (aziende USL, aziende ospeda-liere, aziende ospedaliero-universitarie eIRCCS) è quindi nel grado/intensità chele tre funzioni fondamentali assumono inciascuna, mentre è comune a tutte leaziende sanitarie la ricerca della formapiù efficace per la loro integrazione”.2. Decentramento, partecipazione ecollegialità..... “le aziende si caratteriz-zano per partecipazione, decentramentoe collegialità nell’assunzione da parte deldirettore generale delle decisioni strate-giche relativamente allo sviluppo dell’a-zienda e all’organizzazione dei servizi”.

• DecentramentoIl decentramento è assicurato dai distret-ti che sono l’articolazione a livello territo-riale del governo dell’azienda e che assi-curano le relazioni con gli Enti locali.

• PartecipazioneAl Collegio di direzione, diventato organoaziendale, vengono attribuite responsa-bilità, autonomia di elaborazione e pro-posta relativamente • alla organizzazione e sviluppo dei servizi,• alla attività di formazione, di ricerca e diinnovazione.Il Direttore Generale deve adeguatamentemotivare eventuali decisioni non conformial parere del Collegio di direzione.Del Collegio di direzione oltre ai direttori didipartimento fanno parte una rappresen-tanza (3 max 5) dei medici di medicina ge-nerale, pediatri di libera scelta e specialistiambulatoriali, oltre a componenti della di-rezione aziendale, incluse figure infermie-ristiche e tecnico-sanitarie o riabilitativecon responsabilità organizzative.

• CollegialitàLa direzione generale si configura comeun organo che agisce in modo collegiale,acquisendo i pareri delle varie componen-ti sanitarie, tecniche e professionali pre-senti nell’azienda e realizzandone l’inte-

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grazione per definire le strategie aziendali. Svolge quindi un’azione di coordinamentoe di sintesi che assicura inoltre il recepi-mento degli indirizzi di politica sanitariadella Regione e permette lo sviluppo di re-lazioni interaziendali specifiche di area va-sta nonché la cooperazione di sistema. La direzione infermieristica e tecnica, il diret-tore delle attività socio sanitaria, la direzionemedica di presidio, la direzione dell’assi-stenza farmaceutica sono figure che si af-fiancano a quelle tradizionali di direttore sa-nitario di azienda e direttore amministrativo.Gli Enti Locali partecipano alla programma-zione sanitaria e sociosanitaria attraversola Conferenza territoriale sociale e sani-taria, il Comitato di distretto, la Commis-sione Regione-Autonomie locale.Il Collegio aziendale delle professionisanitarie è un organo elettivo compostoda rappresentanti del personale dipen-dente e convenzionato dell’Azienda elet-ti da tutte le componenti professionalidell’azienda. Ha le funzioni di:• valorizzare lo sviluppo delle competen-ze professionali degli operatori;• collaborare con il Collegio di direzionealla elaborazione del programma per laformazione permanente e valutarne ladiffusione fra le diverse figure professio-nali dell’azienda; • collaborare con il Comitato Etico azien-dale per gli aspetti relativi all’etica delleprofessioni; • promuovere la collaborazione multidi-sciplinare e multiprofessionale nell’ambi-to di forme di organizzazione del lavoro.

LA STRUTTURA DELL’AZIENDA:DISTRETTI E DIPARTIMENTI

La L.R. 29/2004 stabilisce che le aziendeUSL sono articolate in distretti ed orga-nizzate per dipartimenti, sottolineando ladifferenza fra i distretti come organo didecentramento del governo aziendale edi dipartimenti come assetto organizzativofondamentale per la organizzazione e lagestione della produzione dei servizi edelle prestazioni assistenziali.

I DistrettiI distretti rappresentano l’articolazioneterritoriale fondamentale del governoaziendale, il luogo della formulazione deipiani di committenza, che esprimono ilfabbisogno di assistenza specialistica eterritoriale, in forma residenziale, ambu-latoriale e domiciliare. Sono il punto privilegiato delle relazionifra attività aziendali ed Enti locali, parti-colarmente nel settore delle cure prima-rie e della integrazione fra servizi socialie sanitari. L’assistenza territoriale ha nel distretto ilsuo luogo di governo; nel dipartimentodelle cure primarie la sua forma organiz-zativa specifica; nel Nucleo delle cureprimarie l’unità operativa fondamentale enei medici di medicina generale e pedia-tri di libera scelta i suoi principali prota-gonisti, nell’ambito di équipe multipro-fessionali.

I DipartimentiI dipartimenti rappresentano la strutturaorganizzativa fondamentale delle azien-de con l’obiettivo di garantire la globalitàdegli interventi preventivi ed assistenzialie la continuità dell’assistenza; assicurareil governo clinico del sistema di produ-zione dei servizi sanitari sia in termini disistema decisionale finalizzato ad assi-curare l’obbligo di qualità tecnica delleprestazioni e dei servizi, sia in termini dipartecipazione dei professionisti alle de-cisioni di carattere strategico, organizza-tivo e gestionali che influenzano la qua-lità dei servizi e il rendimento delle risor-se disponibili.I dipartimenti aggregano una pluralità diunità operative/servizi di discipline o fun-zioni assistenziali affini o complementaried assicurano la gestione unitaria dellerisorse al fine di soddisfare gli obiettivinegoziati a livello aziendale, adottandosoluzioni organizzative che garantiscanoservizi rispondenti alle necessità assi-stenziali e alle preferenze della persona,tecnicamente appropriati sul piano clini-

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co ed organizzativo e di elevata qualitàtecnica.In particolare, i dipartimenti perseguonol’ottimizzazione dell’uso delle risorse conparticolare riferimento a quelle di uso co-mune alle diverse unità operative/serviziattraverso la definizione di criteri espliciti diaccesso alle risorse e/o di allocazione in-terna, nonché la ricerca e la messa in prati-ca di innovazioni organizzative capaci disfruttare adeguatamente le innovazionitecnologiche al fine di migliorare la qualitàdei servizi e la loro sostenibilità economica.

GESTIONE DEL RISCHIO EGOVERNO CLINICO

La gestione del rischio è una componenteessenziale della funzione di governo clinicoche ha avuto un notevole sviluppo negli ul-timi anni in molte delle sue numerose com-ponenti, che devono tuttavia essere ora ri-composte in un sistema integrato a livelloaziendale e (in parte) regionale. Tre problemi fondamentali emergono:• Ricomporre in un modello integrato at-tività attualmente disperse in settori diversi, clinici, amministrativi e tecnici(=superamento della frammentazionedegli interventi).• Sviluppare la funzione di consulenza esupporto ai clinici responsabili della atti-vità assistenziale per quesiti di naturaetico-professionale e problemi di re-sponsabilità professionale. • Organizzare la gestione del contenzioso,incluse le relazioni con le compagnie assi-curative, integrando competenze econo-miche, legali, cliniche e medico-legali. Attraverso l’atto aziendale il Direttore ge-nerale, su proposta del Collegio di dire-zione, dispone la organizzazione inte-grata delle diverse componenti dellagestione del rischio, secondo il Program-ma aziendale di gestione del rischio. Taleorganizzazione integrata viene diretta dalDirettore sanitario aziendale, avvalendosidi una funzione in staff alla Direzione ge-nerale. Nella gestione del rischio il Colle-gio di direzione diviene l’organo di go-

verno e i Dipartimenti la principale sedeoperativa e di gestione.

RICERCA E INNOVAZIONELa funzione di ricerca e sviluppo dell’in-novazione tecnologica ed organizzativarappresenta una funzione istituzionaledelle aziende sanitarie, al pari della fun-zione di assistenza ed è strettamenteconnessa alle attività di formazione, concui deve essere integrata. Al fine di svi-luppare le attività di ricerca e svilupponell’ambito del SSR, la Regione ha av-viato il Programma di Ricerca ed Inno-vazione (PRI-ER) che prevede il finan-ziamento di una serie di programmi diricerca e di innovazione tecnologica edorganizzativa in ambito cardiologico, on-cologico e della assistenza territoriale. A livello aziendale il Collegio di direzio-ne rappresenta il punto di collegamentoe di elaborazione di programmi di ricercae di valutazione delle innovazioni orga-nizzative e di programmi di formazione,gestiti a livello dipartimentale ed orienta-ti sia a coloro che hanno la responsabi-lità diretta della gestione della tecnologiasia ai loro principali utilizzatori.

Programma di Ricerca ed Innovazione(PRI-ER)Il PRI ER è nato con la principale finalità dipromuovere la ricerca finalizzata al tempe-stivo trasferimento dell’innovazione clini-co-organizzativa nelle strutture del SSR. Il PRIER non è quindi un tradizionale pro-gramma di ricerca che ha nei ricercatori iprincipali destinatari ma costituisce un’ini-ziativa mirata a trasformare le organizzazio-ne e gli operatori del SSR da partecipanti aprotagonisti di un processo nel quale ricercae innovazione sono parte integrante del si-stema ed elementi di trasformazione dell’or-ganizzazione e della gestione assistenziale. Le attività avviate con il programma PRIER – i cui primi risultati sono stati pre-sentati nel convegno tenutosi a Bolognaa fine febbraio 2006(www.asr.regione.emiliaromagna.it/wcm/

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asr/eventi/2006/20060227_conv_prier.htm)– hanno accresciuto la consapevolezzadel ruolo che il SSR può avere nel soste-gno e promozione della ricerca. Il censimento delle attività di ricercasvolte dalle AUSL e AO della RER nel pe-riodo 2002-2004 ha infatti messo in luce: a) una difficoltà generale di documentaree valorizzare l’attività di ricerca che vienesvolta nelle strutture del SSR; b) una dispersione delle attività ed una so-stanziale duplicazione di sforzi in assenzadi forme di prioritarizzazione ed indirizzo; c) l’impossibilità di valutare risultati e l’im-patto ed il ritorno delle attività di ricerca,ed in particolare di ricerca sanitaria.Sempre in questo contesto un’attenzionespecifica del PRI-ER è stata rivolta allavalorizzazione del ruolo e dell’attività deiComitati Etici (CE) locali allo scopo di:• tutelare i diritti dei cittadini e dei pazienti• promuovere la cultura della ricerca cli-nica nel e per il servizio sanitario• gestire in modo trasparente l’attività diricerca nelle strutture del SSR.I CE locali sono stati istituiti sul territorionazionale con il DM 18 marzo 1998 (G.U.n. 122 del 28/05/98) con il compito di va-lutare i protocolli di sperimentazione cli-nica per fornire pubblica garanzia dei di-ritti e della sicurezza dei soggetticoinvolti negli studi. Con la creazionedella rete dei CE locali si è voluto dare un

segnale ed un impulso al decentramentodella ricerca clinica e, almeno negli au-spici, all’assunzione di forti responsabi-lità del servizio sanitario pubblico alla eti-cità e scientificità della ricerca clinica. In questi primi 18 mesi di attività il PRI-ER ha avviato progetti in varie aree:

Area: Oncologia• L’innovazione in radioterapia oncologica.• L’uso appropriato dei farmaci oncolo-gici (progetto AFO).• Il follow-up del paziente oncologico.

Area: Cardiologia • Gli stent medicati o i bypass nei pazien-ti con patologia coronaria multivasale.

Area: Cerebrovascolari• Assistenza integrata ai pazienti con ictus.

Area: Diagnostica ad alto costo• L’uso della PET in oncologia. • L’uso della TAC multistrato nella malat-tia coronarica.

Area: Rischio infettivo• Ridurre la mortalità per sepsi gravi.

Sono inoltre state poste le basi per l’av-vio di progetti di ricerca - intervento nelcampo della continuità assistenziale edella integrazione socio-sanitaria.

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Norme per lavalutazionedelle domandedi pubblicitàsanitariaCommissione ordinisticaPubblicità Sanitaria.Regolamento interno perla valutazione delle domande di pubblicità

NOZIONI GENERALI

PUBBLICITÀFONTIArt. 201 T.U.L.L.S.S.Legge 5 febbraio 1992, n. 175 e succes-sive modificazioni ed integrazioni .Articolo 53 Codice di Deontologia Medi-ca 1998.

NOZIONEQualsiasi forma di messaggio, in qualun-que modo diffuso nell’esercizio dell’atti-vità professionale, mirante a promuoverel’attività svolta.

FORME CONSENTITESono consentite solo quelle previste dal-la legge:Singoli medici• Targhe murarie• Inserzioni in:- elenchi telefonici- pagine gialle- elenchi di categoria- riviste specializzate- giornali (quotidiani e periodici) destinatial grande pubblico

- emittenti radiotelevisive localinel rispetto di quanto stabilito agli artt. 1- 3 della legge n. 175/92 e del Regola-mento Attuativo n.657/94.

Strutture autorizzate (gabinetti, ambula-tori mono o polispecialistici, case di cu-ra):• targhe murarie• insegne• inserzioni in:- elenchi telefonici- pagine gialle- elenchi di categoria- riviste specializzate- giornali (quotidiani periodici) destinati algrande pubblico- emittenti radiotelevisive localinel rispetto di quanto stabilito agli artt. 4- 5 della legge n. 175/92 8 successivemodificazioni e del Regolamento Attuati-vo n. 657/94nonché• pubblicità a mezzo stampa o in qual-siasi altro modo su autorizzazione sinda-cale previo nulla osta dell’Ordine ai sensidell’art. 201 TULLSS.

INFORMAZIONEFontiArt. 54 Codice di Deontologia Medica1998.

NOZIONEQualsiasi comunicazione, in qualunquemodo diffusa, avulsa da aprioristiche fi-nalità lucrative e commerciali.All’interno del concetto di informazionedi cui all’art. 54 C.D. è possibile distin-guere poi due diverse articolazioni:

INFORMAZIONE SANITARIAQualsiasi comunicazione inerente le atti-vità svolte dal professionista e/o dallastruttura autorizzata (gabinetti, ambulato-ri mono o polispecialistici, case di cura).

Forma consentitaSono consentiti qualsiasi forma e qual-

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siasi mezzo, purché il messaggio sia uti-le, veritiero, certificato con dati oggettivie controllabili e, in ogni caso, tale da as-sicurare l’effettiva corrispondenza alleaspettative del pubblico senza possibi-lità di fraintendimenti e/o pregiudizi.Non sono consentiti messaggi di conte-nuto denigratorio verso colleghi, enti e/ostrutture pubbliche e/o private.È indispensabile la previa verifica deicontenuti del messaggio da parte del-l’Ordine, che rilascia all’interessato il re-lativo nulla osta.L’informazione sulle attività acquista ca-rattere di pubblicità commerciale quan-do il messaggio utilizza espressioni pro-clamatorie, promozionali, slogan, scontisulle tariffe praticate.

INFORMAZIONE SCIENTIFICAQualsiasi comuinicazione inerente temidi interesse scientifico, anche finalizzataad iniziative di educazione sanitaria.

Forma consentitaSono consentiti qualsiasi forma e qual-siasi mezzo, purché il messaggio con-tenga informazioni scientificamente rigo-rose, obiettive, prudenti (che nonproducano timori infondati, spinte con-sumistiche o illusorie attese nella pubbli-ca opinione).

PUBBLICITÀ A MEZZO INTERNETPremesseLa Legge 5 febbraio 1992 n. 175, comemodificata con leggi 26.02.1999 n.42 e14 ottobre 1999, n. 362, non ha esplicita-mente e direttamente previsto l’utilizzodella rete Internet quale strumento di dif-fusione dei messaggi pubblicitari.Sul punto la FNOMCeO, con Comunica-zione 10 novembre 1999, n. 124, ha resonoto l’orientamento assunto dal ComitatoCentrale, a parere del quale la pubblicità amezzo Internet deve rispettare i dettatidella legge n. 175/92 nonché dell’art. 53del Codice di Deontologia Medica.Questo Ordine reputa inoltre che, con ri-ferimento ai messaggi privi di connotatistrettamente pubblicitari, sia imprescin-dibile il dettato dell’art. 54 del CodiceDeontologico in tema di informazione sa-nitaria la quale, proprio perché ivi con-sentita con “ogni mezzo” ed “in qualsiasiforma”, potrà essere effettuata anche at-traverso gli strumenti telematici.In questo senso, peraltro, si orientava laproposta di ulteriore modifica ed integra-zione della legge n. 175/92 messa a pun-to nel febbraio 2002 dalla CommissionePubblicità istituita in seno alla FNOM-CeO, la quale ipotizzava la legittimitàdella diffusione in rete di siti Internet de-stinati a fini professionali, nonché di

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Direttore Sanitario: Dott. Franco Neri Medico Chirurgo - Specialista in Psicologia

CENTRALINO: TEL. 051 580 395AMBULATORI: TEL. 051 644 7852

VILLA BARUZZIANAOSPEDALE PRIVATO ACCREDITATO

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quelli concernenti la diffusione di consu-lenze professionali, e rinviava all’adozio-ne di linee guida ad hoc da parte del Mi-nistero della Salute, previo parerevincolante delle Federazioni Nazionalidegli Ordini e dei Collegi professionali,sentite le organizzazioni e associazioniper la difesa dei consumatori.Nelle more dell’esame e dell’eventualeapprovazione da parte del Parlamento ditale proposta di legge, il continuo e co-stante perfezionamento degli strumenti dicomunicazione telematica per la diffusio-ne di notizie attraverso la rete, nonché ilcrescente numero di richieste di pubbli-cità a mezzo Internet da parte degli iscrit-ti e delle strutture sanitarie private, hannoreso più che mai urgente la necessità didotarsi di regole certe per una uniforme ecoerente valutazione delle domande, unaconseguente eguale parità di trattamentodi tutti gli iscritti ed un’informazione cor-retta e veritiera ai cittadini.Con tali finalità è stato pertanto stilato ilRegolamento interno di seguito riportato.

REGOLAMENTO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELLEDOMANDE DI PUBBLICITÀA MEZZO INTERNET

PRINCIPI GENERALI

Art. 11. È consentita la pubblicità sanitaria ef-fettuata attraverso siti Internet previo ri-lascio di apposito nulla osta da partedell’Ordine.2. Il nulla osta sarà rilasciato su doman-da dell’interessato.3. La domanda, redatta su carta sempli-ce e sottoscritta in calce dall’iscritto ov-vero dal Direttore Sanitario della strutturaautorizzata, dovrà essere corredato dellaseguente documentazione:a) copia del documento di registrazionedel sito;b) copia stampata a colori delle singolepagine di cui si compone il sito;

c) segnalazione della presenza di even-tuali filmati;d) dichiarazione autografa di conformitàdel sito ai contenuti del presente Regola-mento.4. L’Ordine rilascia il nulla osta entrotrenta giorni dalla presentazione delladomanda.5. Ogni variazione apportata all’originariacomposizione del sito necessita di nuo-vo nulla osta dell’Ordine.

Art. 21. Il sito dovrà essere registrato come do-minio di primo livello a nome del medicoe/o odontoiatra interessato o del legalerappresentante della struttura autorizzata.2. Non è consentita l’utilizzazione di spaziWeb gratuiti e di redirect su altri provider.

Art. 3La denominazione del sito Web e l’even-tuale indirizzo e-mail devono contenereriferimenti diretti ad identificare il medi-co, l’odontoiatra sanitario o la strutturasanitaria.

Art. 41. Il sito Web deve essere visualizzabilemediante l’utilizzo dei browser più comuni.2. Il sito deve avere caratteristiche grafi-che e cromatiche consone al decoro del-la professione e prive dei connotati tipicidella pubblicità commerciale.3. Non sono consentite animazioni ad ec-cezione dei filmati di carattere scientifico.In tale ipotesi, ove le scene riprodottepossono turbare la sensibilità degli utenti,deve essere richiesto apposito preventivoconsenso ai fini dell’accesso alla pagina.4. Per la corretta visualizzazione del sitonon deve essere richiesta l’installazionedi software e/o plug-in, né di cookies.5. È consentita la riproduzione dellapiantina stradale atta ad identificare l’u-bicazione dello studio medico e/o odon-toiatrico e della struttura.6. È vietata l’indicazione delle tariffe pro-fessionali praticate.

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Art. 51. Il sito Web non deve ospitare spazipubblicitari (cosiddetti banner) o fare ri-ferimento a prodotti di industrie farma-ceutiche o di dispositivi medici legati al-l’esercizio dell’attività professionale.2. Sono esclusi da tale divieto gli spazipubblicitari tecnici la cui presenza sul si-to ha lo scopo di fornire all’utente stru-menti utili di visualizzazione dei dati (adesempio: software per leggere docu-menti, software per la comprensione deidati, ecc.) a condizione che trattasi diprogrammi shareware o freeware. Sonoaltresì esclusi gli strumenti utili al pro-prietario del sito per il controllo e monito-raggio degli accessi (ad esempio: conta-tori, ecc.)3. Il sito può contenere una zona riserva-ta per notizie informative destinate uni-camente ai professionisti medici o odon-toiatri a condizione che lo stesso siapreventivamente identificato attraversoapposito form e venga rilasciata unapassword di accesso.

Art. 61. È consentita l’indicazione di link e sitiWeb di istituzioni pubbliche di rilievo na-zionale (Ministero della Salute, FNOM-CEO), e locale (Regioni, Province, Comu-ni), a banche dati di carattere scientificoin ambito sanitario ed a società scientifi-che senza fini di lucro.2. È vietato l’inserimento di link e sitiWeb di Aziende farmaceutiche o produt-trici di dispositivi medici.

Art. 71. Il medico e/o l’odontoiatra e le strutturesanitarie possono anche fornire consulen-ze agli utenti tramite e-mail, con l’avver-tenza che una consulenza via e-mail nonpuò considerarsi in alcun modo sostitutivadella visita medica, che, scientificamente,rappresenta il solo strumento diagnostico.In proposito è necessario che nel sitocompaia chiaramente apposito avviso chepuò avere il seguente tenore: “Per dovero-

sa informazione, si ricorda che la visita me-dica effettuata dal proprio medico abitualerappresenta il solo strumento diagnosticoper un efficace trattamento terapeutico. Iconsigli forniti in questo sito devono esse-re intesi semplicemente come suggeri-menti di comportamento”.2. Nel caso in cui gli stessi siano conven-zionati con una associazione di mutualitàvolontaria, possono darne informazioneal pubblico.

DISPOSIZIONI PARTICOLARI

Art. 8SINGOLI MEDICI O ODONTOIATRI1. Oltre alle disposizioni di carattere ge-nerale, il medico o l’odontoiatra devonoindicare nella home-page del sito pressoquale Ordine provinciale sono iscritti ed ilrelativo numero di iscrizione all’Albo.2. In attesa di una regolamentazionespecifica della materia non è consentitospecificare la pratica di medicine nonconvenzionali.

Art. 9STRUTTURE SANITARIE1. La struttura sanitaria, qualunque sial’ambito di attività, deve indicare nellahome-page del proprio sito:a) gli estremi dell’autorizzazione all’eser-cizio di attività sanitaria rilasciata dall’au-torità competente;b) il nominativo del Direttore Sanitario erelativa qualifica professionale;c) le eventuali branche specialistiche ogget-to di autorizzazione, con indicazione perciascuna branca del nominativo del sog-getto responsabile con relativa qualificaprofessionale nonché, anche in altra paginad) la Carta dei Servizi Sanitari o comun-que informazione similare.2. Per quanto concerne le notizie infor-mative di esclusivo interesse dei profes-sionisti medici od odontoiatri, è compitodel Direttore Sanitario verificare la veridi-cità delle dichiarazioni degli utenti, anche

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tramite la collaborazione dell’Ordineprofessionale. Non appena sarà tecni-camente possibile, tale identificazionepotrà essere verificata tramite la firmadigitale.

Art. 10DISPOSIZIONI TRANSITORIEEntro il 31 dicembre 2003 tutti gli iscritti,nonché i legali rappresentanti delle strut-ture sanitarie che abbiano attivato sitiWeb senza il preventivo nulla osta del-l’Ordine devono regolarizzare la propriaposizione mediante presentazione di ap-posita domanda ai sensi dell’art.1 delpresente Regolamento.

NORMA FINALERestano ferme le disposizioni di cui al-l’art. 201 T.U.LL.SS., alla legge 5 feb-braio 1992, n. 175 e agli artt. 53 e 54 delCodice di Deontologia Medica.

ARTICOLI DI LEGGE RIGUARDANTILA PUBBLICITA’ SANITARIA

NORME DI MATERIA DI PUBBLICITÀSANITARIA E DI REPRESSIONE

DELL’ESERCIZIO ABUSIVODELLE PROFESSIONI SANITARIE

Art. 11. La pubblicità concernente l’eserciziodelle professioni sanitarie ausiliarie pre-viste e regolamentate dalle leggi vigenti èconsentita soltanto mediante targhe ap-poste sull’edificio in cui si svolge l’attivitàprofessionale nonché mediante inserzio-ni sugli elenchi telefonici.(SUGLI ELENCHI GENERALI DI CATE-GORIA E ATTRAVERSO GIORNALI E PE-RIODICI DESTINATI ESCLUSIVAMENTEAGLI ESERCENTI LE PROFESSIONI SA-NITARIE).2. Le targhe e le inserzioni di cui al com-ma 1 possono contenere solo le seguen-ti indicazioni:

a) nome, cognome, indirizzo, numero te-lefonico ed eventuale recapito del pro-fessionista e orario delle visite o di aper-tura al pubblico;b) titoli di studio, titoli accademici, titolidi specializzazione e di carriera, senzaabbreviazioni che possano indurre inequivoco;c) onorificenze concesse o riconosciutedallo Stato.3. L’uso della qualifica di specialista èconsentito soltanto a coloro che abbianoconseguito il relativo diploma ai sensidella normativa vigente. È vietato l’uso dititoli, compresi quelli di specializzazioneconseguiti all’estero, se non riconosciutidallo Stato.4. Il medico non specialista può faremenzione della particolare disciplinaspecialistica che esercita, con espres-sioni che ripetano la denominazione uf-ficiale della specialità e che non indu-cano in errore o equivoco sul possessodel titolo di specializzazione, quandoabbia svolto attività professionale nelladisciplina medesima per un periodo al-meno pari alla durata legale del relativocorso universitario di specializzazionepresso strutture sanitarie o istituzioniprivate a cui si applicano le norme, intema di autorizzazione e vigilanza, dicui all’articolo 43 della legge 23 dicem-bre 1978, n. 833. L’attività svolta e lasua durata devono essere comprovatemediante attestato rilasciato dal re-sponsabile sanitario della struttura oistituzione. Copia di tale attestato vadepositata presso l’ordine provincialedei medici-chirurghi e odontoiatri. Taleattestato non può costituire titolo alcu-no ai fini concorsuali e di graduatoria.5. Le disposizioni del presente articolo siapplicano anche alle associazioni fra sa-nitari e alle iscrizioni sui fogli di ricettariodei medici-chirurghi, dei laureati in odon-toiatria e protesi dentaria e dei veterinarie sulle carte professionali usate dagliesercenti le altre professioni di cui alcomma 1.

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Art. 21. Per la pubblicità a mezzo targhe e in-serzioni contemplate dall’articolo 1, ènecessaria l’autorizzazione del sindacoche la rilascia previo nulla osta dell’ordi-ne o collegio professionale presso il qua-le è iscritto il richiedente. Quando l’atti-vità a cui si riferisce l’annuncio sia svoltain provincia diversa da quella di iscrizio-ne all’albo professionale, il nulla osta è ri-lasciato dall’ordine o collegio professio-nale della provincia nella quale vienediffuso l’annuncio stesso.2. Ai fini del rilascio dell’autorizzazionecomunale, il professionista deve inol-trare domanda attraverso l’ordine ocollegio professionale competente,corredata da una descrizione dettaglia-ta del tipo, delle caratteristiche e deicontenuti dell’annuncio pubblicitario.L’ordine o collegio professionale tra-smette la domanda al sindaco, con ilproprio nulla osta, entro trenta giornidalla data di presentazione.3. Ai fini del rilascio del nulla osta, l’or-dine o collegio professionale deve veri-ficare l’osservanza delle disposizioni dicui all’articolo 1, nonché la rispondenzadelle caratteristiche estetiche della tar-ga o dell’inserzione o delle insegne dicui all’articolo 4 a quelle stabilite conapposito regolamento emanato dal Mi-nistero della Sanità, sentiti il Consigliosuperiore di sanità, nonché, ove costi-tuiti, gli ordini o i collegi professionali,che esprimono il parere entro novantagiorni dalla richiesta.(3bis LE AUTORIZZAZIONI DI CUI ALCOMMA 1 SONO RINNOVATE SOLOQUALORA SIANO APPORTATE MODI-FICHE AL TESTO ORIGINARIO DELLAPUBBLICITÀ)

Art. 31. Gli esercenti le professioni sanitariedi cui all’articolo 1, che effettuino pub-blicità nelle forme consentite dallostesso articolo senza autorizzazionedel sindaco, sono sospesi dall’eserci-

zio della professione sanitaria per unperiodo da due mesi a sei mesi. (SONOASSOGGETTATI ALLE SANZIONI DI-SCIPLINARI DELLA CENSURA ODELLA SOSPENSIONE DALL’ESER-CIZIO DELLA PROFESSIONE SANI-TARIA, AI SENSI DELL’ART. 40 DELREGOLAMENTO APPROVATO CONDECRETO DEL PRESIDENTE DELLAREPUBBLICA 5 APRILE 1950, N.221). Se la pubblicità non autorizzatacontiene indicazioni false la sospensio-ne è da sei mesi a un anno. Alla stessasanzione sono soggetti gli esercenti leprofessioni sanitarie che effettuinopubblicità a qualsiasi titolo con mezzi eforme non disciplinati dalla presentelegge.

Art. 41. La pubblicità concernente le case dicura private e i gabinetti e ambulatorimono o polispecialistici soggetti alleautorizzazioni di legge è consentita me-diante targhe o insegne apposte sull’e-dificio in cui si svolge l’attività profes-sionale nonché con inserzioni suglielenchi telefonici, (E SUGLI ELENCHIGENERALI DI CATEGORIA) attraver-so giornali e periodici destinati esclu-sivamente agli esercenti le professio-ni sanitarie, con facoltà di indicare lespecifiche attività medico-chirurgiche ele prescrizioni diagnostiche e terapeuti-che effettivamente svolte, purché ac-compagnate dalla indicazione del no-me, cognome e titoli professionali deiresponsabili di ciascuna branca specia-listica.2. È in ogni caso obbligatoria l’indicazio-ne del nome, cognome e titoli professio-nali del medico responsabile della dire-zione sanitaria.3. Ai responsabili di ciascuna brancaspecialistica di cui al comma 1, nonchéal medico responsabile della direzionesanitaria di cui al comma 2, si applicanole disposizioni di cui al comma 3 del-l’art. 1.

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Art. 51. La pubblicità di cui all’articolo 4 è au-torizzata dalla regione, sentite le federa-zioni regionali degli ordini o dei collegiprofessionali, ove costituiti, che devonogarantire il possesso e la validità dei tito-li accademici e scientifici, nonché la ri-spondenza delle caratteristiche estetichedella targa, dell’insegna o dell’inserzionea quelle stabilite dal regolamento di cuial comma 3 dell’articolo 2.2. Con decreto del Ministero della sanitàsono stabilite le modalità per il rilasciodell’autorizzazione regionale.3. Gli annunci pubblicitari di cui al pre-sente articolo devono indicare gli estremidell’autorizzazione regionale.4. I titolari e i direttori sanitari responsa-bili delle strutture di cui all’articolo 4, cheeffettuino pubblicità nelle forme consen-tite senza l’autorizzazione regionale, so-no sospesi dall’esercizio della professio-ne sanitaria per un periodo da due a seimesi. (SONO ASSOGGETTATI ALLESANZIONI DISCIPLINARI DELLA CEN-SURA O DELLA SOSPENSIONE DAL-L’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONESANITARIA, AI SENSI DELL’ART. 40DEL REGOLAMENTO APPROVATOCON DECRETO DEL PRESIDENTEDELLA REPUBBLICA 5 APRILE 1950N. 221).5. Qualora l’annuncio pubblicitario con-tenga indicazioni false sulle attività e pre-stazioni che la struttura è abilitata a svol-gere o non contenga l’indicazione deldirettore sanitario, l’autorizzazione am-ministrativa all’esercizio dell’attività sani-taria è sospesa da sei mesi ad un anno.5BIS. LE INSERZIONI AUTORIZZATEDALLA REGIONE PER LA PUBBLI-CITÀ SUGLI ELENCHI TELEFONICIPOSSONO ESSERE UTILIZZATE PERLA PUBBLICITÀ SUGLI ELENCHI GE-NERALI DI CATEGORIA E, VICEVER-SA, LE INSERZIONI AUTORIZZATEDALLA REGIONE PER LA PUBBLI-CITÀ’ SUGLI ELENCHI GENERALI DICATEGORIA POSSONO ESSERE UTI-

LIZZATE PER LA PUBBLICITÀ SUGLIELENCHI TELEFONICI.5TER. LE AUTORIZZAZIONI DI CUI ALCOMMA 1 SONO RINNOVATE SOLOQUALORA SIANO APPORTATE MODI-FICHE AL TESTO ORIGINARIO DELLAPUBBLICITÀ.

Art. 61. È necessaria l’autorizzazione del sin-daco per la pubblicità concernente l’e-sercizio di un’arte ausiliaria delle profes-sioni sanitarie.2. L’autorizzazione è rilasciata dal sinda-co previo parere dei rispettivi ordini ocollegi professionali, ove costituiti.3. Si applicano, nei confronti degli eser-centi le arti ausiliarie delle professioni sani-tarie, le disposizioni contenute nell’articolo1 e nell’articolo 3, in quanto compatibili.

Art. 71. Il Ministero della sanità, di propria ini-ziativa o su richiesta degli ordini e deicollegi professionali, ove costituiti, puòdisporre la rettifica di informazioni e noti-zie su argomenti di carattere medicocontroversi, forniti al pubblico in modounilaterale attraverso la stampa e i mezzidi comunicazione radiotelevisivi.2. A tal fine, il Ministero della sanità, sen-tito, ove necessario, il parere del Consi-glio superiore di sanità, invita i responsa-bili della pubblicazione o della trasmis-sione, fissando ad essi un termine, aprovvedere alla divulgazione della rettifi-ca, che deve avvenire con lo stesso rilie-vo e, quando trattasi di trasmissioni ra-diofoniche o televisive, nelle stesse orein cui è stata diffusa la notizia cui si riferi-sce la notifica stessa.3. I responsabili delle reti radiofoniche etelevisive sono tenuti a fornire al Ministe-ro della sanità, agli ordini o ai collegi pro-fessionali, ove costituiti, su loro richiesta,il testo integrale dei comunicati, intervi-ste, programmi o servizi concernenti ar-gomenti medici o d’interesse sanitariotrasmessi dalle reti medesime.

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4. Per l’inosservanza delle disposizioni dicui al presente articolo la sanzione di cuial sesto comma dell’articolo 8 della leg-ge 8 febbraio 1948, n. 47, come sostitui-to dall’articolo 42 della legge 5 agosto1981, n. 416.

Art. 81. Gli esercenti le professioni sanitarieche prestano comunque il proprio nome,ovvero la propria attività allo scopo dipermettere o di agevolare l’esercizio abu-sivo delle professioni medesime sono pu-niti con l’interdizione dalla professioneper un periodo non inferiore ad un anno.2. Gli ordini e i collegi professionali, ovecostituiti, hanno facoltà di promuovereispezioni presso gli studi professionalidegli iscritti ai rispettivi albi provinciali, alfine di vigilare sul rispetto dei doveri ine-renti alle rispettive professioni.

Art. 91. Con decreto del Ministero della sanità,sentito il parere delle federazioni nazio-nali degli ordini, dei collegi professionalie delle associazioni professionali degliesercenti le arti ausiliarie delle professio-ni sanitarie, è fissato, e periodicamenteaggiornato, l’elenco delle attrezzaturetecniche e strumentali di cui possono es-sere dotati gli esercenti le predette artiausiliarie.2. Il commercio e la fornitura, a qualsia-si titolo, anche gratuito, di apparecchi estrumenti diversi da quelli indicati neldecreto di cui al comma 1, sono vietatinei confronti di coloro che non dimo-strino di essere iscritti agli albi degliesercenti le professioni sanitarie, me-diante attestato del relativo organo pro-fessionale di data non anteriore ai duemesi.3. La violazione delle disposizioni di cuial comma 2 è punita, anche in aggiuntaalle sanzioni applicabili ove il fatto costi-tuisca più grave reato, con una ammen-da pari al valore dei beni forniti, elevabilefino al doppio in caso di recidiva.

Art. 9 BIS1. GLI ESERCENTI LE PROFESSIONISANITARIE DI CUI ALL’ART. 1 NON-CHÉ LE STRUTTURE SANITARIE DICUI ALL’ART. 4 POSSONO EFFETTUA-RE LA PUBBLICITÀ NELLE FORMECONSENTITE DALLA PRESENTELEGGE E NEL LIMITE DI SPESA DEL 5PER CENTO DEL REDDITO DICHIA-RATO PER L’ANNO PRECEDENTE.

Art. 101. Entro centottanta giorni dalla data dientrata in vigore della presente legge, gliesercenti le professioni di cui al comma 1dell’articolo 1, le strutture di cui all’articolo4 e gli esercenti le arti ausiliarie di cui al-l’art. 6, devono provvedere a regolarizzaregli annunci pubblicitari in atto, secondoquanto previsto dalle disposizioni dellapresente legge, qualora tali annunci nonsiano conformi alle disposizioni stesse.

MINISTERO DELLA SANITÀDECRETO 16 settembre 1994, n. 657.

Regolamento concernente la disciplinadelle caratteristiche estetiche delle tar-ghe, insegne e inserzioni per la pubbli-cità sanitaria.

IL MINISTERO DELLA SANITÀ

Vista la Legge 5 febbraio 1992, n.175,concernente norme in materia di pubbli-cità sanitaria e di repressione dell’eserci-zio abusivo delle professioni sanitarie;Visto l’art. 2. comma 3, della predettalegge che dispone che il Ministro dellasanità, con apposito regolamento, disci-plina le caratteristiche estetiche delle tar-ghe, insegne e inserzioni per la pubbli-cità concernente l’esercizio delle pro-fessioni e arti sanitarie e per la pubblicitàconcernente le case di cura private e igabinetti e ambulatori soggetti alle auto-rizzazioni di legge;Considerato che le autorizzazioni alla

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pubblicità per le case di cura private eper i gabinetti ed ambulatori devono es-sere rilasciate dalla regione sentite le fe-derazioni regionali degli ordini e dei col-legi professionali, ove costituiti;Considerato che per alcune categorienon risultano costituite le federazioni re-gionali degli ordini e collegi professionali;Ritenuta l’esigenza di prevedere che leregioni, in tali casi, sentano l’ordine o ilcollegio della provincia in cui è ubicata lastruttura sanitaria;Visto l’art. 17, comma 3. Della legge 23agosto 1988, n. 400;Sentite le federazioni nazionali degli ordi-ni, dei collegi professionali e delle asso-ciazioni professionali degli esercenti leprofessioni e arti ausiliare;Sentito il Consiglio superiore di sanità;Udito il parere del Consiglio di Statoespresso nell’adunanza generale del 28aprile 1994 e del 27 luglio 1994;Vista la nota datata 15 settembre 1994con cui lo schema di regolamento èstato trasmesso ai sensi dell’art.17,comma 3, della cui citata legge n. 400del 1988, al Presidente del Consigliodei Ministri;

ADOTTA

Il seguente regolamento:

Art. 1Finalità

1. Il presente regolamento disciplina lecaratteristiche estetiche delle targhe, in-segne e inserzioni per la pubblicità sani-taria.2. La disciplina si applica agli esercenti leprofessioni sanitarie, le professioni sani-tarie ausiliare e le arti ausiliare delle pro-fessioni sanitarie.3. La disciplina si applica, altresì, alle ca-se di cura private ed ai gabinetti e agliambulatori, mono e polispecialistici, sog-getti ad autorizzazione ai sensi della nor-mativa vigente.

Art. 2Targhe

1. Le targhe, concernenti le attività profes-sionali di cui al comma 2 dell’art. 1, eserci-tate in studi personali, singoli o associati,devono rispondere, salvo vincoli particola-ri previsti in materia dai regolamenti comu-nali, alle seguenti caratteristiche:a) avere dimensioni non superiori a 3.000centimetri quadrati (di norma cm 50 x cm60); i relativi caratteri debbono essere “astampatello” e di grandezza non supe-riore a cm 8;b) essere di fattura compatta, con esclu-sione di qualsiasi componente luminosaovvero illuminate;c) riportare il numero e la data dell’auto-rizzazione rilasciata dal sindaco;d) non contenere alcun grafico, disegno,figura o simbolo, ad eccezione di quellorappresentativo della professione.2. Le targhe concernenti le strutture sa-nitarie di cui al comma 3 dell’art. 1, salvovincoli particolare previsti in materia dairegolamenti comunali, devono risponde-re alle seguenti caratteristiche:a) avere dimensioni non superiori a 6.000cm quadrati (di norma cm 60 x cm 100); irelativi caratteri debbono essere “astampatello” e di grandezza non supe-riore a cm 12;b) essere di fattura compatta, con esclu-sione di qualsiasi componente luminosaovvero illuminante;c) riportare il numero e la data dell’auto-rizzazione rilasciata dalla regione:d) non contenere alcun grafico, disegno,figura o simbolo, ad eccezione di quellorappresentativo della professione:e) riportare eventualmente la denomina-zione o ragione sociale nonché i segnidistintivi dell’impresa ai sensi della nor-mativa vigente.3. Il testo, riguardante le specifiche attivitàmedico-chirurgiche e le prestazioni dia-gnostiche e terapeutiche svolte nellestrutture di cui al comma 2, nonché i nomied i titoli professionali dei relativi respon-sabili, deve essere composto con caratte-

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ri la cui grandezza non sia superiore a cm8, salvo che per il direttore sanitario.4. Le targhe, previste dal presente artico-lo, vanno apposte all’edificio in cui sisvolge l’attività; quando l’edificio insistein un complesso recintato, le targhe pos-sono essere apposte anche sulla recin-zione.

Art. 3Insegne

1. Le insegne, concernenti le strutture dicui al comma 3 dell’art. 1, salvo vincoliparticolari previsti in materia dai regola-menti comunali, devono rispondere alleseguenti caratteristiche:a) avere dimensioni non superiori a20.000 cm quadrati (di norma cm 100 xcm 200);b) gli eventuali elementi luminosi e/o illu-minati non devono essere intermittenti olampeggianti né programmati in mododa dare un messaggio variabile;c) riportare il numero e la data dell’auto-rizzazione rilasciata dalla regione;d) essere costituite da materiale non de-teriorabile;e) essere collocate orizzontalmente, ver-ticalmente o a bandiera, sopra l’edificio,e, quando l’edificio insiste in un com-plesso recintato, anche sulla recinzione;f) non può essere riportato alcun grafico,disegno o figura ad eccezione del sim-bolo rappresentativo della professione odell’associazione professionale o di quel-lo che segnala, laddove esista, un servi-zio di pronto soccorso.

Art. 4Inserzioni

1. Le inserzioni sugli elenchi telefonicidelle società concessionarie del serviziopubblico telefonico devono risponderealle seguenti caratteristiche:a) occupare uno spazio non superiore a50 cm quadrati (di norma cm 5 x cm 10);b) avere carattere e colore tipograficoconformi a quelli normalmente usati;c) non contenere riquadri e sottolineaturevolti ad evidenziare il testo dell’inserzio-

ne medesima;d) riportare il testo autorizzato con esclu-sione di qualsiasi grafico, disegno o figu-ra ad eccezione del simbolo rappresen-tativo della professione o della asso-ciazione professionale o di quello chesegnala, laddove esista, un servizio dipronto soccorso;e) riportare il numero e la data dell’auto-rizzazione rilasciata dal comune o dallaregione.2. Le disposizioni di cui al precedentecomma non si applicano alle inserzionidestinate alla informazione apposta suelenchi generali di categoria (elenchi,guide e annuari, ecc.) che non pongonoalcuna limitazione nei confronti di qual-siasi richiesta di inserzione e che sonovolte esclusivamente a dare diffusione anominativi per categoria professionalecon l’indicazione soltanto dei relativi re-capiti telefonici, degli indirizzi e delle atti-vità esercitate. Sono, comunque, vietatequelle inserzioni che, per l’evidenza, il ti-po di grafica, la dimensione, la riquadra-tura o le notizie in esse contenute, svol-gono funzione di promozione dell’attivitàoltre che di informazione.3. Le inserzioni sui giornali e sui periodici,destinati esclusivamente agli esercenti leprofessioni e le arti di cui al presente re-golamento, debbono essere stampatecon caratteri di grandezza non superiorea mm 8 in una superficie non superiore a50 cm quadrati ( di norma cm 5 x cm 10),con l’esclusione di elementi grafici e diimpaginazione, tendenti ad evidenziare iltesto a scopi promozionali, nonché di di-segni, figure, fotografie o simboli ad ec-cezione del simbolo rappresentativo del-la professione o dell’associazione profes-sionale o di quello che segnala, laddoveesista, un servizio di pronto soccorso. Iltesto deve riportare il numero e la datadell’autorizzazione regionale.

Art. 5Cartelli segnaletici

1. Al fine di fornire al cittadino le neces-

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20 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

sarie informazioni sulla loro ubicazione,le strutture sanitarie di cui al comma 3dell’art. 1, possono utilizzare cartelli se-gnaletici, contenenti esclusivamente ilsimbolo rappresentativo della struttura,la denominazione della stessa, l’indirizzoin cui è ubicata e la riproduzione stilizza-ta di una freccia direzionale.

Art. 6Autorizzazioni

1. Fino a quando non saranno costituitele federazioni regionali degli ordini e col-legi professionali, la pubblicità, concer-nente le strutture di cui al comma 3 del-l’art. 1, è autorizzata sentiti gli ordini o icollegi della provincia in cui sono ubicati.

Art. 7Norma transitoria

1. Gli esercenti le professioni e arti sani-tarie, ed i presidi sono tenuti ad adeguar-si al presente regolamento entro centot-tanta giorni dalla sua pubblicazione nellaGazzetta Ufficiale della Repubblica italia-na. L’adeguamento alle caratteristicheestetiche stabilite del regolamento noncomporta la richiesta di una nuova auto-rizzazione.Il presente decreto, munito del sigillodello Stato, sarà inserito nella Raccoltaufficiale degli atti normativi della Repub-blica italiana. È fatto obbligo a chiunquespetti di osservarlo e di farlo osservare.

Roma, 16 settembre 1994.

Il Ministro Costa

NOTE:AVVERTENZA:

Il testo delle note qui pubblicato è statoredatto ai sensi dell’art. 10, comma 3,del testo unico delle disposizioni sullapromulgazione delle leggi, sull’emana-zione dei decreti del Presidente della Re-pubblica e sulle pubblicazioni ufficialidella Repubblica italiana, approvato con

decreto del Presidente della Repubblica28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine difacilitare la lettura delle disposizioni dilegge alle quali è operato il rinvio. Resta-no invariati il valore e l’efficacia degli attilegislativi qui trascritti.

Note alle premesse:– Il testo dell’art. 2, comma 3, della leggen. 175/1992 è il seguente: “3. Ai fini delrilascio del nulla osta, l’ordine o collegioprofessionale deve verificare l’osservan-za delle disposizioni di cui all’art. 1, non-ché la rispondenza delle caratteristicheestetiche della targa o dell’inserzione odelle insegne di cui all’art. 4 a quelle sta-bilite con apposito regolamento dal Mini-stro della sanità, sentiti il Consiglio supe-riore di sanità, nonché, ove costituiti, gliordini o i collegi professionali, che espri-mono il parere entro novanta giorni dallarichiesta”.– Il comma 3 dell’art. 17 della legge n.400/1988 (Disciplina dell’attività di Go-verno e ordinamento della Presidenzadel Consiglio dei Ministri) prevede checon decreto ministeriale possano essereadottati regolamenti nelle materie dicompetenza del Ministro o di autoritàsottordinate al Ministro, quando la leggeespressamente conferisca tale potere.Tali regolamenti, per materie di compe-tenza di più Ministri, possono essereadottati con decreti interministeriali, fer-ma restando la necessità di apposita au-torizzazione da parte della legge. I rego-lamenti ministeriali ed interministerialinon possono dettare norme contrarie aquelle dei regolamenti emanati dal Go-verno. Essi debbono essere comunicatial Presidente del Consiglio dei Ministriprima della loro emanazione. Il comma 4dello stesso articolo stabilisce che gli an-zidetti regolamenti debbano recare la de-nominazione di “regolamento”, sianoadottati previo parere del Consiglio diStato, sottoposti al visto ed alla registra-zione della Corte dei conti e pubblicatinella Gazzetta Ufficiale.

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21Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

LEGGE 14 ottobre 1999, n. 362.

Art. 12(Modifiche alla legge 5 febbraio 1992,

n. 175)1. All’articolo 1, comma 1, della legge 5febbraio 1992, n. 175, come modificatodall’articolo 3 della legge 26 febbraio1999, n. 42, le parole: “attraverso gior-nali e periodici destinati esclusiva-mente agli esercenti le professioni sa-nitarie” sono sostituite dalle seguenti:“attraverso periodici destinati esclusi-vamente agli esercenti le professionisanitarie e attraverso giornali quoti-diani e periodici di informazione”.2. All’articolo 4, comma 1, della legge 5febbraio 1992, n. 175, come modificatodall’articolo 3 della legge 26 febbraio1999, n. 42, le parole: “attraverso gior-nali e periodici agli esercenti le profes-sioni sanitarie” sono sostituite dalle se-guenti: “attraverso periodici destinatiesclusivamente agli esercenti le pro-fessioni sanitarie e attraverso giornaliquotidiani e periodici di informazione”.

LEGGE 3 maggio 2004, n. 112

Art. 7 comma 8(Modifica alla legge 5 febbraio 1992,

n. 175)8. All’articolo 1, comma 1, della legge 5febbraio 1992, n. 175, come modificatodall’art. 3 della legge 26 febbraio 1999,n. 42, e dall’articolo 12, comma 1, dellalegge 14 ottobre 1999, n. 362, le parole“e attraverso giornali quotidiani eperiodici di informazione” sono so-stituite dalle seguenti: “attraversogiornali quotidiani e periodici diinformazione e le emittenti radiotele-visive locali”. All’art. 4, comma 1, dellalegge 5 febbraio 1992, n. 175, comemodificato dall’art. 3 della legge 26febbraio 1999, n. 42, e dell’articolo 12,comma 4, della legge 14 ottobre 1999,n. 362, le parole: “e attraverso giorna-li quotidiani e periodici di informazio-ne” sono sostituite dalle seguenti: “at-traverso giornali quotidiani eperiodici di informazione e le emit-tenti radiotelevisive locali”.

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22 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

Responsabilità di medicicollaboratori in casa di cura.Responsabilità professionale da contatto

Trib Bologna n. 274 del 31 gennaio2006

La sentenza si pone sul solco della re-cente giurisprudenza in materia di re-sponsabilità professionale da contatto.Il caso è quello di una paziente mortadopo 5 mesi di coma per una reazioneallo iodio utilizzato nel corso di una mie-lotomografia assiale computerizzata.Elemento determinante – che ha fattoescludere l’imprevedibilità dell’evento eha quindi configurato la responsabilitàdei sanitari e della casa di cura – il fattoche nel corso della anamnesi tale aller-gia allo iodio era emersa (seppure in ma-niera dubbia).Il giudice si è quindi pronunciato per ilrisarcimento danni a favore dei figli del-la defunta (che agivano in proprio e co-me eredi) da pagarsi in solido tra casadi cura e medici che avevano operatosulla paziente. Per questi ultimi poi ilgiudice – prendendo atto che gli stessierano liberi professionisti – ha configu-rato la responsabilità da contatto socia-le.Si segnala la sentenza anche per la am-pia e articolata ricostruzione dei diversiistituti giuridici relativi alla responsabi-lità medica.

Procedimenti disciplinariordinistici – Obbligo di sospensione in caso diprocedimento penale

Cass, Sez Unite, 8 marzo 2006 n.4893

La sentenza riveste massima impor-tanza. La Cassazione a Sezioni Uniteinfatti ha stabilito che alla luce dellemodificazioni di cui all’art. 1 della legge97/2001 il procedimento disciplinareordinistico (nel caso si trattava di un av-vocato ma il principio è valido ancheper le altre professioni) deve essere so-speso in attesa della decisione penale.L’art. 1 della legge 97/2001, ampliandola portata dell’art. 653 c.p.c. ha stabilitola valenza della sentenza penale nelprocedimento disciplinare.Più esattamente:La sentenza penale irrevocabile di as-soluzione ha efficacia ove accerti:• che il fatto non sussiste (oppure) • che il fatto non costituisce illecito pe-nale (oppure) • che l’imputato non lo ha commesso. La sentenza penale irrevocabile di con-danna ha efficacia di giudicato ove ac-certi:• la sussistenza del fatto; • la sua illiceità penale • l’affermazione che l’imputato lo hacommesso. L’ampia portata dell’efficacia del pro-cedimento penale in quello disciplinareimpone sempre , secondo la Cassazio-ne a Sezione Unite, la sospensione delprocedimento disciplinare ai sensi del-l’art. 295 c.p.c.Resta ferma – per giurisprudenza paci-fica – la valutazione deontologica diquanto accertato in sede penale.

Convenzionati con il SSN -Falsa dichiarazione circalo svolgimento di attivitàdi direttore sanitario presso struttura privata

Trib Penale di Genova – sentenza 22febbraio 2006 sez II

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23Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

Assolto il medico di base che svolgevaattività di direttore sanitario presso unastruttura sanitaria privata avendo dichia-rato alla AUSL di non trovarsi in situazio-ni di incompatibilità.Al contrario l’art. 4 comma 2 lett c) deldpr 270/00 vieta al medico di operare aqualsiasi titolo in presidi, strutture sanita-rie o istituzioni private convenzionate.

Il giudice ha argomentato la sua decisio-ne – che peraltro solleva qualche dubbio– per carenza dell’elemento soggettivo inragione del fatto che il comportamentodell’imputata era stato dettato non dallavolontà di lucrare sul “doppio lavoro” mada un approccio superficiale e disinfor-mato circa gli obblighi collegati al con-venzionamento con il SSN.

Decreto18 gennaio 2006 -Modifica ed integrazione delletabelle dei servizie delle disciplineequipollenti e delletabelle delle discipline affini.(Prelievo organi etessuti)

Cari Presidentinella Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana n. 82 del 7 aprile 2006 è statopubblicato il decreto del Ministero dellasalute 18 gennaio 2006 recante “Modifi-ca ed integrazione delle tabelle dei servi-zi e delle discipline equipollenti e delletabelle delle discipline affini. (Prelievo or-gani e tessuti)”.Il decreto in oggetto, di cui si allega co-pia, è stato emanato al fine di provvede-re alla integrazione delle tabelle, previstedal D.M. 30 gennaio 1998 e dal D.M. 31gennaio 1998, relative ai servizi, alle spe-

cializzazioni equipollenti e alle specializ-zazioni affini, per inserirvi l’Attività dicoordinamento di prelievo di organi e ditessuti, rilevata la sua specificità e la suaattinenza a varie figure professionali pro-venienti da diverse discipline.In particolare pertanto l’art. 1 del provve-dimento prevede che l’Attività di coordi-namento di prelievo di organi e di tessutisia inquadrata nell’Area di sanità pubbli-ca nella disciplina di Direzione medica diPresidio ospedaliero.Cordiali saluti

Amedeo Bianco

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Visto il decreto legislativo 30 dicembre1992, n. 502, e successive modificazionied integrazioni;Visto il decreto del Presidente della Re-pubblica 10 dicembre 1997, n. 484, con-cernente i requisiti per l’accesso alla di-rezione sanitaria aziendale ed i requisitied i criteri per l’accesso al secondo livel-lo dirigenziale per il personale del ruolosanitario del Servizio sanitario nazionale;Visto il decreto ministeriale 30 gennaio1998 (Gazzetta Ufficiale - S.O. n. 25 del14 febbraio 1998, e successive modifi-cazioni ed integrazioni), concernente letabelle relative ai servizi ed alle specia-lizzazioni equipollenti;Visto il decreto ministeriale 31 gennaio1998 (Gazzetta Ufficiale - S.O. n. 25 dei

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24 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

14 febbraio 1998), e successive modifi-cazioni ed integrazioni, concernente letabelle relative alle specializzazioni affini;Visto l’Accordo tra il Ministro della salu-te, le regioni e le province autonome diTrento e Bolzano, definito in sede diConferenza Stato - Regioni il 21 marzo2002, concernente “Linee guida per leattività di coordinamento per il reperi-mento di organi e tessuti in ambito na-zionale ai fini di trapianto, con l’unito al-legato A relativo a Linee guida peruniformare le attività di coordinamento inordine al reperimento di organi e tessutiin ambito nazionale (articoli 8, 9, 10, 11 e12 della legge n. 91/1999”);Rilevato che le specificità dell’attività dicoordinamento di prelievo di organi etessuti sono multidisciplinari e l’afferenzaa tale attività riguarda figure professiona-li provenienti da diverse discipline;Atteso che occorre ricondurre la suddettaattività di coordinamento di prelievo di or-gani e di tessuti, svolta sia a livello dicoordinatore regionale - interregionale edi coordinatore locale, ad una disciplina;Ritenuto di provvedere alla definizionedelle tabelle relative ai servizi ed alle spe-cializzazioni equipollenti;Ritenuto di integrare le tabelle relative al-le specializzazioni affini;Sentito il Consiglio superiore di sanità, inordine alla determinazione della discipli-na di “Attività di prelievo di organi e tes-suti”, che nella seduta del 22 settembree del 13 ottobre 2005 ha espresso parerefavorevole alle modifiche ed integrazionidei servizi e delle specializzazioni equi-pollenti nonché alle integrazioni dellespecializzazioni affini;

Decreta:Art. 1.

Per le motivazioni di cui in premessa edin conformità al parere espresso dalConsiglio superiore di sanità nella sedutadel 22 settembre e del 13 ottobre 2005,“l’attività di coordinamento di prelievo diorgani e di tessuti” è inquadrata nell’Area

di sanità pubblica nella disciplina di Dire-zione medica di Presidio ospedaliero.

Art. 2.Le tabelle A e B, relative ai servizi ed allespecializzazioni equipollenti, di cui al de-creto del Ministro della sanità 30 gennaio1998, pubblicato nel supplemento ordi-nario n. 25 alla Gazzetta Ufficiale n. 37del 14 febbraio 1998, è modificata comeindicato nell’allegato 1.La tabella relativa alle specializzazioni indiscipline affini, di cui al decreto del Mi-nistro della sanità 31 gennaio 1998,pubblicato nel supplemento ordinarion. 25 alla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 14febbraio 1998, è integrata come nell’al-legato 2.Il presente decreto sarà pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Repubblica ita-liana.Roma, 18 gennaio 2006

Il Ministro: Storace

Registrato alla Corte dei conti il 13 marzo2006 Ufficio di controllo preventivo suiMinisteri dei servizi alla persona e dei be-ni culturali, registro n. 1, foglio n. 181.Allegato 1

Ai servizi ed alle scuole di cui alla tabellaA e B del decreto ministeriale 30 gennaio1998 sono aggiunti i seguenti servizi escuole equipollenti:

Area di sanità pubblica

5) Direzione medica di Presidio

Anestesiologia e rianimazione**

Cardiochirurgia**

Cardiologia**

Chirurgia generale ed equipollenti**

Genetica medica ed equipollenti**

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25Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

Igiene***

Igiene, tecnica e direzione ospedaliera***

Immunoematologia ed equipollenti**

Immunologia e trasfusione**

Medicina interna**

Medicina legale**

Nefrologia**

Patologia clinica**

**Equipollenza valida solo per la valutazionedell’“Attività di coordinamento di prelievo di organie di tessuti”.***Equipollenza valida anche per la valutazionedell’“Attività di coordinamento di prelievo di organie di tessuti”.

Allegato 2

Alle tabelle delle specializzazioni in disci-pline affini di cui al decreto ministeriale31 gennaio 1998 e successive modifica-zioni sono aggiunte le seguenti specializ-zazioni:

Area di sanità pubblica

5) Direzione medica di Presidio ospeda-liero - Discipline affini:Allergologia e immunologia clinica*Endocrinologia*Gastroenterologia*

*Affinità valida solo per l’“Attività di coordinamentodi prelievo di organi e di tessuti”.

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Poliambulatorio privatoPcon Day SurgeryDott. OppiciDirettore sanitario Dott. Lauro OppiciMedico Chirurgo - Odontoiatra

n° prot. PG66586 del 16.04.2003 Aut. San. PG.136081 del 28.07.2003

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26 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

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Nuova ricettadel SSNIntegrazione alle informative DGRUERI/9310/I.3.bdel 18 novembre 2004,DGRUERI/2276/I.3.bdell’8 marzo 2005,DGRUERI/4673del 23 maggio 2003

Facendo seguito alle precedenti informativedi cui all’oggetto, con la presente si apportaun’ulteriore integrazione alle medesime, re-lativamente alla compilazione della ricetta.Sul retro della ricetta, infatti, per quantoconcerne gli assistiti in possesso di Tes-sera Europea di Assicurazione Malattia,dovrà essere indicata anche la data discadenza di quest’ultima. Questo dato in-sieme a quello relativo alla data di nascita

è indispensabile per una corretta fattura-zione all’istituzione estera competente.Nelle successive ristampe della ricettaverrà appositamente individuato un campoper indicare la scadenza (ed anche la data).Per il momento si consiglia di fare appor-re la data di scadenza (e la data di nasci-ta) così come da fac-simile allegato.Resta valida, in ogni caso, come già indi-cato nelle precedenti note informative, lafacoltà del medico di allegare alla ricettala fotocopia della TEAM.Si invita codesto Assessorato ad infor-mare le rispettive azienda sanitarie pergli adempimenti di loro competenza e gliordini dei medici delle rispettive regioni,rappresentando l’importanza dellacorretta compilazione della ricetta daparte dei medici, ai fini del rimborsoda parte degli Stati esteri delle presta-zioni sanitarie erogate ai loro assistiti.

Il Direttore dell’UfficioDott.ssa Francesca Basile

FACSIMILE COMPILAZIONE RICETTA ASSISTITO UE TITOLARE DI TEAM

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27Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

Decreto10 marzo 2006:Approvazione delricettario per laprescrizione di farmaci di cui allatabella II, sezione Ae all’allegato III-bisal D.P.R. n. 309 del 09/10/1990modificato con Legge n. 49 del 21/02/2006

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 31 mar-zo 2006 è stato pubblicato il Decreto mi-nisteriale che approva il nuovo modellodi ricettario per le prescrizioni di medici-nali stupefacenti e ne stabilisce le normed’uso. Il nuovo modello di ricettario con-

tiene 30 ricette in triplice copia a ricalconumerate progressivamente.A partire dal 15 aprile 2006, data di en-trata in vigore del succitato Decreto, nonsarà più utilizzabile il ricettario giallo pre-visto dall’art. 43, comma 2 del DPR n.309/90.I Medici ed i Veterinari in possesso di taliricettari sono invitati a restituirli ai rispet-tivi ordini professionali per la successivaconsegna al Ministero della Salute.Nel periodo necessario alla stampa e alladistribuzione del nuovo ricettario è con-sentito a Medici e Veterinari di usarein via transitoria, per la prescrizione dimedicinali compresi nella tabella II se-zione A e nell’allegato III-bis, il ricetta-rio approvato con Decreto del Mini-stro della Sanità del 24/05/2001(attuale ricettario in triplice copia a rical-co), fino ad esaurimento delle scorte enel rispetto delle indicazioni giè impartitecon la nota citata in precedenza.Per eventuale chiarimento le SS.LL. pos-sono rivolgersi al Servizio farmaceuticoterritoriale e vigilanza via S. Isaia, 94, tel.051/6597357.Le Direzioni in indirizzo sono invitate adiffondere la presente presso i prescrit-tori di rispettiva pertinenza.Distinti saluti.

Gilberto Bragonzi

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OSPEDALE PRIVATO ACCREDITATO

Direttore Sanitario:DOTT. GIUSEPPE GUERRA MEDICO CHIRURGO

Spec. in Igiene e Sanità Pubblica, Medicina Legale e delle Assicurazioni

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Responsabile di Raggruppamento:DOTT. MARIA ROSARIA LEO MEDICO CHIRURGO

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28 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

Informazionerelativa allostudio PASSI

Con la presente desideriamo informarViche le Aziende Usl della nostra Regionepartecipano, anche questo anno, allostudio PASSI (Progressi delle AziendeSanitarie per la Salute in Italia), realizzatoin collaborazione con l’Istituto Superioredi Sanità.Tale indagine, come previsto dal nuovoPiano Sanitario nazionale 2006-2008 re-centemente pubblicato, si sta avviando adiventare un sistema di sorveglianza na-zionale sulle abitudini di vita della nostracomunità (attività fisica, abitudini alimen-tari, consumo di tabacco e alcool,ecc...), sui test di screening abitualmenteeseguiti e più in generale sullo stato disalute percepito dalla nostra popolazio-ne. L’indagine, coordinata dall’Assesso-rato alle Politiche per la Salute, verrà ri-petuta nelle prossime settimane, arric-chita di nuove sezioni come la sicurezza

domestica, alimentare e la salute men-tale.L’edizione 2005 ci sta consentendo diavere informazioni preziose sullo stato disalute dei cittadini della nostra regione,di effettuare confronti tra Aziende Usl econ il resto del Paese. Il rapporto finale èattualmente in corso di stampa e Vi verràinviato non appena disponibile, indicati-vamente nella seconda metà di maggio.Analogamente allo scorso anno, l’indagi-ne verrà effettuata attraverso intervistetelefoniche ad un campione di personescelte casualmente dalle liste dell’ana-grafe dell’Azienda Sanitaria. I cittadiniselezionati verranno preventivamenteavvisati attraverso una lettera informati-va, così come i loro medici di medicinagenerale. L’intervista avverrà durante ilperiodo maggio-giugno 2006.Per eventuali ulteriori informazioni è pos-sibile rivolgersi alla Dr. Alba Carola Fina-relli. Referente regionale dello studioServizio Sanità Pubblica, Direzione Ge-nerale Sanità e Politiche socialitel. 051/6397349,e-mail: [email protected] l’occasione si inviano i più cordialisaluti.

Pierluigi Macini

ComunicatoGiunta esecutiva del29 Marzo 2006 In data 29 marzo si è riunita la GiuntaEsecutiva della Fondazione ONAOSIpresieduta dal Dr. Aristide Paci.

A seguito della riorganizzazione dei ser-vizi dell’Amministrazione Centrale ap-provata con delibera 133/2005, la GiuntaEsecutiva ha dedicato parte importantedella seduta alla assegnazione formaledelle responsabilità delle nuove articola-zioni. Sono state assunte varie decisioni,finalizzate ad ottimizzare e valorizzare lerisorse umane ed a ridefinire gli ambiti dicompetenza ed i livelli di responsabilità. Successivamente sono stati presi in esameargomenti relativi all’assistenza e sono statiassegnati sussidi assistenziali a soggettiassistiti, studenti universitari e non per un

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29Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

importo complessivo di euro 170.096,80. L’ONAOSI continua a rivolgere la massi-ma attenzione ai giovani assistiti poten-ziando varie forme di intervento in lorofavore anche attraverso maggiori oppor-tunità la formazione. Anche in questa se-duta è stato assegnato un contributo perla formazione professionale ad un giova-ne assistito. Sono stati confermati contributi in dana-ro nei confronti di n. 7 soggetti assistitidisabili per un importo complessivo dieuro 47.052,00 inoltre, al fine di rafforza-re gli interventi in favore degli assistiti disabili è stato erogato un contributostraordinario una tantum ad una giovaneassistita disabile. Dal 1° al 12 luglio 2006 l’ONAOSI organiz-zerà il tradizionale soggiorno estivo, dan-do la possibilità ai giovani assistiti, chefrequentano la scuola media inferiore, ditrascorrere un periodo di vacanza nellestrutture di Perugia. Tale possibilità di par-tecipazione è stata recentemente estesa

anche ai giovani che frequentano l’ultimae la prima classe, rispettivamente delleScuole elementari e medie superiori, com-patibilmente con la disponibilità di posti.Durante il soggiorno i ragazzi possonousufruire di un serie di attività ricreative,turistiche e sportive, si tratta sicuramen-te di una positiva esperienza per la lorocrescita e formazione. Sono state adeguate e aumentate, le ret-te e i canoni per l’ospitalità a pagamentopresso i convitti nei collegi universitari enei centri Formativi per l’anno scolasticoed accademico 2006/2007 (vedi pro-spetto allegato). Tali aumenti sono dovu-ti all’andamento del costo della vita. La Giunta Esecutiva ha, infine, adottatoaltri provvedimenti relativi al personale eall’ordinaria gestione delle attività dellaFondazione.

DR. UMBERTO ROSSA Consigliere di Amministrazione ONAOSI

Delegato alla Comunicazione

Rette per l’ospitalità a pagamento nei Convitti, nei Collegi Universitari e nei Centri Formativi della Fondazione ONAOSI per l’anno scolastico ed accademico 2006/2007:

Laddove disponibili, per le sistemazioni in monolocali e/o appartamenti utilizzati su richiesta per uso singolo la retta è aumentata di € 500,00.

Paganti in proprio

CONVITTO € 6.300,00

COLLEGI UNIVERSITARI € 5.000,00

CENTRI FORMATIVI Bologna e Torino € 3.200,00

CENTRI FORMATIVI Padova,Pavia e Campus Montebelo € 3.000,00

CENTRI FORMATIVI Bari e Messina € 2.400,00

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30 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

ComunicatoConsiglio di Amministrazione 8 Aprile 2006In data 8 aprile si è riunito il Consiglio diAmministrazione della FondazioneONAOSI presieduto dal Dr. Aristide Paci. Ad inizio di seduta il Presidente A. Paciha informato il Consiglio che in data 8marzo 2006 è stato sottoscritto il con-tratto per l’acquisto del nuovo CentroFormativo di Torino che verrà inauguratonell’estate prossima. Relativamente al rinnovo del contrattointegrativo aziendale si è proceduto allaconvocazione delle OO. SS. per l’apertu-ra del tavolo di confronto. Sono stateprogrammate una serie di riunioni perdefinire altri istituti di contrattazione de-centrata. Successivamente è stato evidenziato,per quanto riguarda il servizio dell’Ana-grafe dei contribuenti che, da parte di al-cuni Ordini dei Medici Chirurghi e degliOdontoiatri, Medici Veterinari e Farmaci-sti si registra il mancato invio all’ONAOSIdegli albi professionali aggiornati. L’in-certezza di tali dati crea difficoltà ammi-nistrative e non consente alla Fondazio-ne di ottemperare al dettato legislativo diriscossione dei contributi da parte di tut-ti i sanitari iscritti agli albi professionali.Infatti, Sanitari trasferiti, deceduti can-cellati dagli albi continuano a riceveresolleciti di pagamento inutili, avvisi bo-nari e quanto prima cartelle esattoriali,ecc. A tale riguardo si sta provvedendoad inviare una lettera ai Presidenti degliOrdini interessati richiedendo collabora-zione. Relativamente all’aggiornamento ISTATdella quota Contributiva anno 2006 di cui

alla delibera CdA n. 13/2005 con la qua-le è stato ridotto entro i limiti delle com-patibilità di bilancio, l’onere in capo aicontribuenti e sono stati altresì introdottielementi di progressività nella relativadeterminazione, il Consiglio di Ammini-strazione ha deciso, sentito il parereespresso dal Presidente del Collegio sin-dacale, che si darà attuazione all’aggior-namento ISTAT a partire dal 2007 cumu-lando l’incremento dell’1,7% relativoall’anno 2005 con la variazione percen-tuale che sarà determinata per l’anno2006 (i costi dell’operazione avrebberovanificato i vantaggi dell’adeguamentoISTAT). Riguardo alle destinazioni d’uso delleunità immobiliari resisi disponibili, anchea seguito dell’orientamento espresso re-centemente dal CdA, gli Uffici compe-tenti hanno approfondito gli studi già ef-fettuati per individuare ulteriori possibiliutilizzi di tali proprietà. Tenendo contodell’ubicazione, della consistenza, e del-l’attuale stato generale delle strutture si èdeciso di procedere per la locazione del-l’immobile di Via Eugubina e di LargoCacciatori delle Alpi in Perugia e di rin-viare previo ulteriore approfondimentoogni decisione riguardo alle altre pro-prietà immobiliari disponibili. In relazione alla richiesta di coinvolgi-mento della Fondazione ONAOSI riguar-do alla realizzazione di una Casa Fami-glia per Soggetti Disabili Figli di Medici inFirenze avanzata da un medico contri-buente, il Consiglio di Amministrazioneha confermato l’orientamento, giàespresso dalla Giunta Esecutiva, di nonpoter aderire – in conformità con i conte-nuti delle “Linee Guida Politiche e Pro-grammatiche” – alla proposta poichénon rientra nei programmi dell’Ente enon risulta essere in sintonia con i finiistituzionali della Fondazione.

DR. UMBERTO ROSSA Consigliere di Amministrazione ONAOSI

Delegato alla Comunicazione

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31Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

COMUNICATO STAMPA

Basta con la“Caccia allestreghe”.La FNOMCEOchiama incausa tutto ilsistemaLe dichiarazioni del neo elettopresidente Amedeo Bianco

“Il sistema ha bisogno di un colpevoleo vuole cercare di capire perché avvengo-no gli errori in Sanità? Basta con questa“caccia alle streghe” che non giova a nes-suno: non al cittadino, sempre più spaven-tato e sfiduciato, non ad una categoriaquella medica messa all’angolo da stimeinesistenti, non alla collettività che paga icosti di inefficaci pratiche difensive”.Il primo Comitato Centrale della nuovapresidenza della Federazione Nazionaledegli Ordini dei Medici Chirurghi degliOdontoiatri alza i toni protesta contro

l’infondatezza dei numeri relativi agli er-rori in medicina, ampiamente diffusi dallaStampa in questi giorni.“Perché è stato detto durante la riunionepolitica invece di sbattere il mostro in pri-ma pagina non cominciamo a porci delledomande? Cosa si sta facendo, in con-creto, per prevenire tali errori e garantireveramente la sicurezza del paziente: af-fermazioni quali quelle circolate in questigiorni sulle responsabilità del mediconon solo sono infondate dal punto di vi-sta numerico dato che non esistono sta-tistiche in tal senso ma sicuramente noncontribuiscono a dare soluzioni ad un fe-nomeno che è assai complesso e al qua-le concorrono molte variabili”.In sostanza, hanno detto i camici bianchiuscendo dalla loro assise istituzionale,l’importante è capire come e perché si èdeterminato un errore e individuare tuttele responsabilità coinvolte, per arrivarepoi ad un’efficace prevenzione e gestio-ne del rischio”.Su questo argomento il neo eletto alla pre-sidenza della Federazione, Amedeo Bian-co, è stato molto esplicito. “Nulla volendotogliere alle personali responsabilità deimedici, laddove esistano – ha dichiarato –a questo punto è importante responsabi-lizzare tutti i protagonisti del sistema: chi loorganizza, chi lo gestisce, chi lo sanziona,chi comunica queste informazioni. Tuttidovranno fare la loro parte per cambiare lacultura presente, più rivolta ad una rozzaricerca del colpevole che alla prevenzionedell’errore. Perché non si ripeta”.

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32 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

COMUNICATO STAMPA

Medici e Ministero di nuovo a braccetto sullaformazione medica continua

“Sul progetto della Educazione Continuain Medicina, la professione medica haavuto cocenti delusioni, è per questo chesiamo arrivati a scelte drastiche, comequella di abbandonare la CommissioneNazionale Ecm: vi si può ritornare ma èimportante che cambino alcuni presup-posti, e avere garanzie per poter final-mente svolgere appieno il nostro ruolo”.Con queste parole Amedeo Bianco, neopresidente della Fnomceo, ha aperto i la-vori del Comitato Centrale che ha vistopresenti – per la prima volta – i più altiFunzionari del Ministero della Salute(Mastrocola, Leonardi, Palumbo, Al-borello, Camera, Castorina, Ghilardi-no, Linetti, Messina, Parisi).L’assenza di un ruolo più incisivo dell’Or-dine, quale garante della correttezza ditutto il Sistema ECM fu infatti la principa-le motivazione che indusse il ConsiglioNazionale – nel luglio del 2004 – a chie-dere a tutti i suoi rappresentanti di ab-bandonare la Commissione ECM.

Naturalmente potrà essere solo il Consi-glio Nazionale – come del resto Biancoha ribadito – a cambiare questa imposta-zione.“Qualche errore politico – è vero – èstato fatto ma oggi esistono quellegaranzie perché la Fnomceo torni apieno titolo all’interno della Commis-sione, e svolga la missione che il legi-slatore ha voluto darle, assegnando alpresidente della Federazione dei me-dici e dei dentisti italiani la carica di vi-ce presidente di tale Commissione”.Ha infatti così risposto Claudio Mastro-cola, Direttore Generale del Dipartimentodella Qualità del Ministero della Salute,ribadendo la necessità che la Federazio-ne torni quanto prima a ricoprire il suoruolo fondamentale all’interno delle pro-blematiche della Formazione ECM. E hadato una notizia: tutta la formazione me-dica è stata ripensata e rivisitata e do-vrebbe ripartire con nuovi presupposti.E a giugno si cambia. Questa “rifonda-zione” dell’educazione continua, dandofinalmente seguito al mandato ricevutoall’Intesa Stato-Regioni del marzo del2005, la sigleranno Governo e Regioni.Entro il 31 maggio del 2006, infatti, dovràessere approvato il Piano Nazionale del-l’aggiornamento del personale sanitario2005-2007.Ma è stata tanta la carne messa al fuocoin questo importante Comitato Centraleche ha visto il vero esordio del nuovopresidente. E un prossimo Workshop –questa l’idea lanciata da Bianco – su tut-te le tematiche cruciali della categoria(Riforma degli Ordini, Errore in Medicina,Osservatorio sui Farmaci, Codice Deon-tologico, tra gli altri) vedrà Ministero eFederazione lavorare gomito a gomito,dando contenuti pragmatici a questanuova collaborazione.

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33Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

Decreto18 gennaio 2006 -Modifica ed integrazione delletabelle dei servizie delle disciplineequipollenti e delletabelle delle discipline affini.

Cari Presidentinella Gazzetta Ufficiale della RepubblicaItaliana n. 82 del 7 aprile 2006 è statopubblicato il decreto del Ministero dellasalute 18 gennaio 2006 recante “Modifi-ca ed integrazione delle tabelle dei servi-zi e delle discipline equipollenti e delletabelle delle discipline affini”.Come noto, con l’Accordo 29 luglio 1994tra il Ministero della salute, le regioni e leprovince autonome di Trento e Bolzanosi inserisce la disciplina di “Audiologia efoniatria” tra quelle nelle quali possonoessere conferiti gli incarichi dirigenziali distruttura complessa nelle aziende sani-tarie per la categoria professionale deimedici – area della medicina diagnosticae dei servizi (v. comunicazione n. 95 del29 settembre 1994). Il decreto in oggetto, riportato qui di se-guito, è stato pertanto emanato al fine diprovvedere alla integrazione delle tabel-le, previste dal D.M. 30 gennaio 1998 edal D.M. 31 gennaio 1998, relative ai ser-vizi, alle specializzazioni equipollenti ealle specializzazioni affini.In particolare l’art. 1 del provvedimentoprevede che limitatamente ad un quin-quennio sia mantenuta per coloro che ri-sultino già in possesso della specializza-zione in “Otorinolaringoiatria e audiologia

e foniatria” l’equipollenza delle specializ-zazioni e dei servizi. Inoltre viene assicura-ta l’affinità tra le suddette specializzazioniper ulteriori cinque anni dopo il consegui-mento del diploma di specializzazione pertutti coloro che risultino attualmente iscrit-ti alle specializzazioni stesse.L’Attività decade per coloro che si iscri-vono per la prima volta alle scuole dispecializzazione in “audiologia e fonia-tria” ovvero in “otorinolaringoiatria”, a fardata dall’anno accademico 2004/2005.Cordiali saluti

Amedeo Bianco

IL MINISTRO DELLA SALUTE

Visto il decreto legislativo 30 dicembre1992, n. 502, e successive modificazionied integrazioni;Visto il decreto del Presidente della Re-pubblica 10 dicembre 1997, n. 484, con-cernente i requisiti per l’accesso alla di-rezione sanitaria aziendale ed i requisitied i criteri per l’accesso al secondo livel-lo dirigenziale per il personale dei ruolosanitario del Servizio sanitario nazionale;Visto il decreto ministeriale 30 gennaio1998, (Gazzetta Ufficiale - S.O. n. 25 del14 febbraio 1998, e successive modifi-cazioni ed integrazioni, concernente letabelle relative ai servizi ed alle specializ-zazioni equipollenti;Visto il decreto ministeriale 31 gennaio1998 (Gazzetta Ufficiale - S.O. n. 25 del14 febbraio 1998) e successive modifi-cazioni ed integrazioni, concernente letabelle relative alle specializzazioni affini;Visto l’Accordo tra il Ministro della salute,le regioni e le province autonome di Tren-to e Bolzano, stipulato il 29 luglio 2004con il quale si è proceduto alla individua-zione delle discipline nelle quali possonoessere conferiti gli incarichi di strutturacomplessa (già di secondo livello) nelleaziende sanitarie, ai sensi dell’art. 4, com-ma 1, del decreto del Presidente della Re-pubblica 10 dicembre 1997, n. 484;Considerato che con il citato accordo del

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29 luglio 2004 è stata inserita la nuovadisciplina di “Audiologia e foniatria”; nel-l’ambito dell’area della medicina diagno-stica e dei servizi per la categoria profes-sionale dei medici;Ritenuto di provvedere alla definizionedelle tabelle relative ai servizi ed alle spe-cializzazioni equipollenti;Ritenuto, altresì di provvedere alla inte-grazione delle tabelle relative alle specia-lizzazioni affini;Sentito il Consiglio superiore di sanitàche nella seduta del 28 gennao 2004 haespresso parere relativo alle equipolien-ze ed alle affinità per la disciplina di “Au-diologia e Foniatria”.

Decreta:Art. 1.

Per le motivazioni di cui in premessa ed inconformità al parere emesso dal Consigliosuperiore di sanità nella seduta del 28 gen-naio 2004 al fine di salvaguardare eperien-ze, professionalità e diritti acquisiti, limitata-mente ad un quinquennio, è mantenuta,solo per coloro che risultano già in posses-so della specializzazione in “Otorinolarin-goiatria e audiologia e foniatria”, l’equipol-lenza delle specializzazioni e dei servizi.Inoltre, è assicurata l’affinità tra le suddettespecializzazioni per ulteriori cinque annidopo il conseguimento del diploma di spe-cializzazione, per tutti coloro che risultanoattualmente iscritti alle specializzazionistesse. L’affinità decade per coloro che siiscrivono per la prima volta alle scuole dispecializzazione in “audiologia e foniatria”;ovvero in “otorinolaringoiatria”, a far datadall’anno accacemico 2004/2005.

Art. 2.Le tabelle A e B, relative ai servizi ed allespecializzazioni equipollenti, di cui al de-creto del Ministro della sanità 30 gennaio1998, pubblicato nel supplemento ordi-nario n. 25 alla Gazzetta Ufficiale n. 37del 14 febbraio 1998 è modificata comeindicato nell’allegato 1.La tabella relativa alle specializzazioni in

discipline affini, di cui al decreto del Mini-stro della sanità 31 gennaio 1998, pubbli-cato nel supplemento ordinario n. 25 allaGazzetta Ufficiale n. 37 del 14 febbraio1998, è integrata come nell’allegato 2.Il presente decreto sarà pubblicato nellaGazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.Roma, 18 gennaio 2006

Il Ministro: Storace

Registrato alla Corte dei conti il 13 marzo2006 Ufficio di controllo preventivo suiMinisteri dei servizi alla persona e dei be-ni culturali registro n. 1, foglio n. 182.

Allegato 1Ai servizi ed alle scuole di cui alla ta-bella A e B del decreto ministeriale 30gennaio 1998 sono aggiunti i seguentiservizi e scuole equipollenti:Area chirurgica e delle specialità chirur-giche

12) Otorinolaringoiatria servizi equipol-lenti:Audiologia e Foniatria*

*Equipollenza valida limitatamentead un quinquennio

Area della medicina diagnosticae dei servizi

3) Audiologia e foniatria servizi equipol-lentiOtorinolaringoiatria*

*Equipollenza valida limitatamentead un quinquennio.

Allegato 2Alle tabelle delle specializzazioni in disci-pline affini di cui al decreto ministeriale31 gennaio 1998 e successive modifica-zioni sono aggiunte le seguenti specializ-zazioni:

Area chirurgica e delle specialitàchirurgiche

12) OtorinolaringoiatriaDiscipline affini: Audiologia e Foniatria*

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35Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

*Affinità valida per ulteriori cinque annidopo il conseguimento della specializza-zione.

Area della medicina diagnosticae dei servizi

3) Audiologia e FoniatriaDiscipline affini: Otorinolaringoiatria**

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Congressi e meeting: Auditorium Augu-sto (20/220); la Colombaia (20/150); SalaScilla (26/36). Ampia dotazione tecnica e

servizi di segreteria organizzativa.

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palestra attrezzata (con personal trainer),di un (1) massaggio rilassante, del no-stro internet point, del parcheggio privato,del campo da bocce, del piano bar “TUT-TAISCHIA” con musica dal vivo, anima-zione tutte le sere e serate a tema. Servi-zio navetta per Parco Termale Negombo.

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A B C20/05 - 24/06 08/04 - 20/05 19/01 - 08/0405/08 - 23/09 24/06 - 05/08 23/09 - 29/10

Camera doppia Standard € 115,00 € 95,00 € 85,00vista Epomeo - giardino internoCamera doppia Superior € 141,00 € 121,00 € 111,00vista mare - piscinaJunior Suite con soggiorno € 171,00 € 151,00 € 141,00vista mare - piscinaCamera doppia uso singola € 153,00 € 133,00 € 123,00vista Epomeo - giardino interno

Pensione completa (supplemento): € 26,00 - Persona aggiunta: € 65,00 Animali piccola taglia: € 38,00 - Ferragosto – San Silvestro (supplemento): € 58,00

Risultati elettoraliper i Comitati Consultivi Zonali eComitato ConsultivoRegionale Artt. 24 e 25 Accordo Collettivo Nazionaleper la disciplina deiRapporti dei medicispecialisti Ambulatoriali

A seguito delle elezioni dei rappresentantidei medici specialisti ambulatoriali di cui agliartt. 24 e 25 dell’Accordo Collettivo naziona-le per la disciplina dei rapporti con i medicispecialisti ambulatoriali tenutesi presso lesedi provinciali degli Ordini dei Medici Chi-rurghi e degli Odontoiatri delle province del-l’Emilia Romagna il 2 aprile 2006 il ConsiglioDirettivo di questo Ordine nella seduta del12 aprile 2006 ha proceduto alla proclama-zione degli eletti per i Comitati Consultivi Zo-nali e per il Comitato Consultivo Regionale.Risultano pertanto eletti:

COMITATI CONSULTIVI ZONALI(ART. 24 ACCORDO COLLETTIVONAZIONALE PER LA DISCIPLINA

DEI RAPPORTI CON I MEDICISPECIALISTI AMBULATORIALI INTERNI)

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COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI PIACENZA

TITOLARIDOTT.SSA MARIA PIA LIBE’DOTT. LUIGI PALLASTRELLIDOTT. SALVATORE MAZZARASUPPLENTIDOTT. MICHELE ZACCONIDOTT. FRANCESCO PETRELLIDOTT. CELESTINO FERRARI

COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI PARMA

TITOLARIDOTT. PIERLUIGI BONATIDOTT. GIOVANNI LABRINIDOTT. DOMENICO BERARDI

SUPPLENTIDOTT. ROBERTO MANFREDI DOTT. LUCA MARIA BONDIDOTT. SALVATORE SCIOSCIOLI

COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI REGGIO EMILIA

TITOLARIDOTT. KAYALI MOHAMMAD MAHERDOTT. ANGELO MORELLODOTT. GIACOMO PIETRANERA

SUPPLENTIDOTT. GUIDO FERRARIDOTT. GIANLUIGI ROSSIDOTT.SSA LUISA VASTANO

COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI MODENA

TITOLARIDOTT.SSA ANNA LUISA LAGANA’DOTT. SSA MARISA ZANINIDOTT. RAFFAELE LUCA’

SUPPLENTIDOTT.SSA LUIGIA SANTORODOTT. MASSIMO CORRADINIDOTT. ANDREA CIPRESSI

COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI BOLOGNA

TITOLARIDOTT. ALBERTO MUZZARELLIDOTT. CLAUDIO PAGANELLIDOTT. GIANCARLO MAROSTICA

SUPPLENTIDOTT.SSA MARIA SOFIA RINIDOTT.SSA MARIA BORRIELLODOTT.SSA LEONARDA SPINELLI

COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI FERRARA

TITOLARIDOTT. MAURO SIONIDOTT. GIORGIO ZABINIDOTT.SSA ANTONELLA GIALLORENZO

SUPPLENTIDOTT. ANTONIO CHIEFFODOTT. MARIA PIA MAZZILLIDOTT. PIERO PICCININI

COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI RAVENNA

TITOLARIDOTT. ROSALBINO MANTUANODOTT. BIAGIO DI DECODOTT. SERGIO KRAIGHER

SUPPLENTIDOTT. ROBERTO CAPUTODOTT. ROBERTO ERANIDOTT. GIOVANNI TONELLI

COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI FORLI’ - CESENA

TITOLARIDOTT. GIANPAOLO BORSETTADOTT. FABIO MAGGIORIDOTT.SSA OLIVA SERANTINI

SUPPLENTIDOTT. GIORGIO ANIBALLIDOTT. FRANCA FOSCHI DOTT.SSA SYLVIE DE GAROTE

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COMITATO CONSULTIVO ZONALEDI RIMINI

TITOLARIDOTT.SSA GIULIANA BAFFONIDOTT. MASSIMO MANCINIDOTT. MAURO TERCON

SUPPLENTIDOTT. MASSIMO ERMETIDOTT. FRANCESCO LUPODOTT.SSA SIMONA LOLLI

COMITATO CONSULTIVO REGIONALE(art. 25 ACCORDO COLLETTIVONAZIONALE PER LA DISCIPLINA

DEI RAPPORTI CON I MEDICISPECIALISTI AMBULATORIALI INTERNI)

TITOLARIDOTT. SALVATORE VATRELLADOTT. FRANCESCO BRIGANTEDOTT. GIACOMO PIETRANERA

SUPPLENTIDOTT FRANCESCO VENTURADOTT.SSA LUISA IANNOTTIDOTT. MARCO POLLEDRI

Distinti saluti.

IL PRESIDENTE(Dott. Giancarlo Pizza)

Pagamentodei certificatiredatti daimedici di medicina generale e daiPresidi ospedalieri - Esenzione IVA

Come certamente noto, l’Agenzia delleEntrate, relativamente ai pagamenti inoggetto, ha modificato il precedente

orientamento stabilendo che le visite peril rilascio della certificazione di infortunio,effettuate dai medici di medicina genera-le e dai Presidi ospedalieri per contodell’INAIL, a favore degli infortunati sullavoro e dei tecnopatici, rientrano tra leprestazioni esenti dall’IVA.Si è ritenuto, infatti, che in questi casi laprestazione resa dal medico, concretiz-zandosi in un intervento che accerta lanon idoneità al lavoro del dipendente perun determinato periodo di tempo, perse-gua in via prevalente una finalità di tuteladella salute.Vista l’importanza dell’argomento, confi-do nella disponibilità a darne adeguatadiffusione.Cordiali saluti.

IL DIRETTORE DELLA SEDEDr. Carla Castellucci

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dei servizi preposti dell’Azienda USL;2. consentire all’Azienda USL di segnala-re rapidamente alla Regione eventi po-tenzialente pericolosi per la salute pub-blica, anche per l’eventuale adozione diprovvedimenti a livello sovraziendale.Al riguardo assumono un particolare rilie-vo anche le informazioni concernenti lacollettività frequentata, l’eventuale acqui-sizione della malattia nel corso di assisten-za sanitaria o socio-sanitario e l’esistenzadi altri casi di malattia potenzialmente cor-relati, consentendo di poter indagare, confinalità epidemiologico-preventive, su“eventi sentinella”, possibili criticità sanita-rie ed episodi epidemici.La scheda dovrà essere trasmessa,com’è sempre stato, all’Area Igiene e Sa-nità Pubblica del Dipartimento di Sanitàpubblica territorialmente competente(si vedano gli indirizzi specificati sullascheda stessa), con due diverse modalità:1. SEGNALAZIONE RAPIDA: il primapossibile ed al massimo entro 12 ore.Viene prevista per alcune malattie, anchesolo sospette, per le quali è riconosciutal’efficacia di misure rapide di controllo odi prevenzione post-esposizione. Oltrealle malattie infettive di classe I (D.M.15.12.1990) e ad infezioni emergenti(SARS, malattia di Creutzfeldt-Jacob) ocorrelate al bioterrorismo (antrace, vaio-lo). Rientrano nell’obblico di segnalazionerapida l’epatite virale A, l’epatite virale B,le tossinfezioni alimentari, la malattia in-vasiva da meningococco, la malattia in-vasiva da Haemophilus influenzae di tipoB, la meningite batterica non specificataed il morbillo. Per tali malattie, che nellascheda sono contrassegnate dal simbolo�, è necessario fare una segnalazione te-lefonica o via telefax, entro 12 ore, ai nu-meri indicati sulla scheda, a secondadel territorio di appartenenza del Me-dico o della struttura che notifica.SI EVIDENZIA CHE NEI GIORNI PREFE-STIVI, A PARTIRE DALLE ORE 13,00 ENEI FESTIVI, OCCORRE FARE RIFERI-MENTO AL N° TELEFONICO DEL MEDI-

Nuova normativa regionale relativa alla segnalazionedi casi di malattie infettive

Con la presente si comunica che, ai sen-si della Deliberazione della Giunta Regio-nale 7 febbraio 2005 n. 186 e della De-terminazione del Direttore GeneraleSanità e Politiche Sociali della RegioneEmilia-Romagna 16 febbraio 2006 n.1925, è stato attivato un nuovo “Sistemadi segnalazione rapida” di eventi epide-mici e di eventi sentinella nelle strutturesanitarie e nella popolazione in generale.Pertanto con decorrenza

1 aprile 2006tutte le malattie infettive, accertate o so-spette, devono essere notificate utiliz-zando la nuova scheda regionale “Se-gnalazione di caso di malattia infettiva -SSCMI/2006” (Allegato 1).Tale scheda sostituisce a tutti gli effettiquella precedentemente utilizzata e do-vrà essere debitamente compilata se-condo le istruzioni riportate sul retro del-la stessa.Si sottolinea l’estrema importanza di unacompilazione completa in tutte le sueparti, significando che le informazionifornite nel loro insieme hanno gli obiettivigenerali di:1. assicurare un intervento tempestivo

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CO REPERIBILE (348 3916713). IL ME-DICO È RINGRACCIABILE ANCHE TRA-MITE IL SERVIZIO 118.2. SEGNALAZIONE ORDINARIA: entro48 ore. Per tutte le restanti malattie infet-tive, contrassegnate dal simbolo ✉, èprevista una segnalazione per posta ovia telefax, entro 48 ore, agli indirizzi onumeri indicati sulla scheda, a secon-da del territorio di appartenenza.Copie della nuova scheda sarà costante-mente tenuta a disposizione di tutti i me-dici presso tutte le sedi territoriali d’Igie-ne e Sanità Pubblica (Bologna, SanGiovanni in Persiceto, San Giorgio diPiano, Casalecchio di Reno, PorrettaTerme, San Lazzaro di Savena).È stata richiesta, inoltre, all’Ufficio com-petente dell’AUSL di Bologna la pubbli-cazione sul sito aziendale della scheda edell’intera normativa citata in premessa.Si pregano le Articolazioni aziendali e gliEnti e strutture in indirizzo di favorire lamassima diffusione di questa nota a tuttii medici ad essi afferenti.Distinti saluti

Dott. Fausto Francia

Il medico è tenuto ad effettuare la segna-lazione compilando tutte le voci presentisulla scheda.Il flusso informativo prevede la trasmis-sione della scheda dal medico, diretta-mente o attraverso la Direzione Sanitariadel Presidio/Azienda Ospedaliera, al Di-partimento di Sanità Pubblica della ASLcompetente per territorio.

MALATTIADevono essere segnalate tutte le malat-tie infettive e diffusive. Barrare il riquadrocorrispondente alla malattia infettiva dasegnalare; se la malattia non è presentenell’elenco barrare “altro” e specificare[es. Altro (specificare) ✉ amebiasi, mono-nucleosi infettiva, Infezione da Clamidia,ecc.].

DATI RELATIVI AL PAZIENTECognome / Nome / Data di nascita /Sesso / Comune di nascita: compilarecorrettamente i dati anagrafici Domicilio:indicare Via Comune Provincia (sigla).Per soggetti senza fissa dimora o noma-di indicare il Comune di domicilio abitua-le negli ultimi tre mesi prima dell’iniziodella malattia; per i detenuti indicare, sepossibile, il Comune di domicilio negli ul-timi tre mesi prima dell’inizio della malat-tia oppure l’Istituto Penitenziario in cuierano ospiti al momento dell’inizio dellamalattia.Residenza (se diversa da domicilio):indicare Via Comune Provincia (sigla)Recapito telefonico: molto utile perpermettere con immediatezza la condu-zione dell’inchiesta epidemiologica daparte del Servizio di Igiene e Sanità Pub-blica:Collettività frequentata: (es. scuolamaterna, casa di riposo...)si intendono tutti quei luoghi in cui sog-getti non appartenenti allo stesso nucleofamiliare condividano con altre persone imedesimi spazi ed ambienti con fre-quenza e durata tali da configurare il po-tenziale per un contagio; ad esempio: ni-di, scuole, collegi; strutture residenziali osemi-residenziali, quali RSA, Case Pro-tette, comunità alloggio, residenze pro-tette, case di riposo, residenze per recu-pero di tossicodipendenti e malati psi-chici; residenze per immigrati e profughi;caserme; istituti penitenziari e di rieduca-zione; campo nomadi. L’indicazione delnome e dell’indirizzo della collettività fre-quentata dal paziente permette agli ope-ratori di sanità pubblica di valutare velo-cemente l’esistenza di altri casi nellastessa collettività e di programmare conanticipo le misure da intraprendere per ilcontrollo dell’infezione.Data inizio sintomi: indicare la data diinizio dei sintomi relativi all’episodio incorso; esso permette di valutare il mo-mento del contagio e il periodo di infetti-vità del caso.

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Comune inizio sintomi: luogo in cui isintomi hanno avuto inizio.Viaggi/soggiorno all’estero: indicareeventuali viaggi e soggiorni all’estero inun periodo compatibile con quello di in-cubazione della malattia.Ricovero ospedaliero: se sì specificarel’ospedale ed il reparto.Gravidanza se presente stato di gravi-danza specificare l’età gestionale: im-portante per molte malattie infettive masoprattutto in relazione al piano di elimi-nazione della rosolia congenita.Precedentemente vaccinato: barrare sì/ no / non so.Criteri di diagnosi: Clinica / Sierologia/ Esame diretto/istologico / Esamecolturale / Altro: barrare uno o più crite-ri utilizzati per la diagnosi, specificando ilmateriale biologico su cui l’esame è sta-to eseguito.Malattia infettiva acquisita nel corsodell’assistenza sanitaria o socio-sanita-ria: si definiscono così le malattie infettiveacquisite da pazienti ricoverati in ospedaleo ospiti di strutture socio-sanitarie che nonerano presenti in incubazione né manifesteclinicamente al momento dell’ingresso instruttura. Includere solo le malattie infettivedi classe II, III e V (secondo DM 15/12/90).Presenza di altri casi di malattia po-tenzialmente correlati: segnalare se so-no stati richiesti interventi in casi di ma-

lattia che potrebbero avere un legameepidemiologico. N.B. questo campo de-finisce il sospetto o la presenza di un fo-colaio epidemico.

DATI RELATIVI AL MEDICOI dati possono essere indicati anche permezzo di un timbro; è importante segna-lare il recapito telefonico per renderepossibile al Servizio di Igiene e SanitàPubblica un contatto diretto in caso dinecessità.

DATI A CURA DEL DIPARTIMENTO DISANITÀ PUBBLICAPer i casi di legionellosi, meningite batte-rica, tubercolosi, e malattie rare acquisitenel corso dell’assistenza sanitaria e so-cio-sanitaria, indicare la presenza dei cri-teri che li fanno rientrare nel “Sistema disegnalazione rapida a livello regionale”.Per “struttura turistica” (legionellosi), siintendono tutte le strutture ricettive: al-berghi, hotel, pensioni, campeggi, agri-turismi.Per “collettività a rischio” (tubercolosi), siintendono nidi, scuole, strutture sanitariee socio-sanitarie, carceri, ecc. Segnalarecome “TBC polm. (paziente)”, se TBCpolmonare in paziente ricoverato inospedale o presente in una struttura so-cio-sanitaria per ≥ 1 giorno non in isola-mento respiratorio.

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Dipartimentodi Patologiaclinica, Microbiologiae Virologia,Medicina Trasfusionale

UNITÀ OPERATIVA DI GENETICA MEDICA Direttore Prof. Giovanni Romeo

La U.O. di Genetica Medica, diretta dalProf. Giovanni Romeo, fa parte dell’orga-nizzazione dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S.Or-sola Malpighi e si occupa di tutti gliaspetti medici e scientifici inerenti lo stu-dio e la diagnosi delle malattie geniche.Grazie alla continua attività di ricerca, diaggiornamento professionale, divulga-zione, didattica ed evoluzione tecnologi-ca la UO è conosciuta a livello nazionaleed internazionale ed è in grado di offrireassistenza altamente qualificata per laconsulenza medica e la diagnosi mole-colare di numerose malattie genetiche.La Guida all’Unità Operativa che segue,si propone di fornire informazioni essen-ziali a tutti coloro che, a vario titolo, han-no rapporti con la nostra struttura (pa-zienti e loro famigliari, medici di base,medici ospedalieri e specialisti, studentia diversi livelli di formazione, personaletecnico e amministrativo) e più in gene-rale a chiunque sia interessato alle no-stre attività.In particolare desideriamo impegnarcicon i pazienti ad offrire un servizio di

qualità elevata e verificabile, dichiarandola natura delle prestazioni disponibili, itempi di attesa, i tempi di refertazionedelle analisi e vari altri parametri utili. Inquesto contesto vorremmo invitare tutti inostri utenti ad esprimere la propria sod-disfazione o gli eventuali reclami compi-lando i moduli disponibili presso la UO.Sia gli elogi che i reclami ci aiuteranno amigliorare il servizio, motivandoci o aiu-tandoci a correggere eventuali problemi.

CHI SIAMO

L’ORGANIZZAZIONELa U.O. di Genetica Medica, diretta dalProf. Giovanni Romeo, è ubicata al 2° pia-no del Padiglione 11 (ala Est dell’edificionoto come “Vecchia Clinica Medica”).La U.O. di Genetica Medica è una dellequattro Unità Operative che compongo-no il Dipartimento di Patologia Clinica,Microbiologia e Virologia, Medicina Tra-sfusionale e Genetica Medica diretto dalDr. Roberto Conte.L’organizzazione della U.O. di GeneticaMedica si articola nei Settori funzionaliAMBULATORIO DI CONSULENZA GE-NETICA e LABORATORIO DI GENETI-CA MEDICA di cui vengono descritte diseguito le caratteristiche essenziali edindicati i Dirigenti responsabili.

L’Unità Operativa è strutturata nei se-guenti Settori/Servizi:• Segreteria ed Accettazione• Ambulatorio di Genetica Medica• Laboratorio di Genetica Molecolare

DI COSA CI OCCUPIAMOL’Unità Operativa di Genetica Medicadell’Azienda Ospedaliera di Bolognaopera dall’anno 2003 sotto la direzionedel Prof. Giovanni Romeo. I principaliobiettivi della UO, a cui tutto il personalecollabora secondo le proprie competen-ze, si riassumono in:• Fornire un servizio qualificato ed ag-giornato di consulenza medica per la

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Genetica Clinica (Postnatale), GeneticaOncologica, Genetica Prenatale e Pre-concezionale.• Fornire un servizio qualificato e tecno-logicamente avanzato per le analisi dilaboratorio nell’ambito della diagnosticadi specifiche malattie genetiche.• Svolgere attività di ricerca e di ap-profondimento legata a vari aspetti dellaclinica e della diagnostica di malattie ge-netiche.• Offrire didattica avanzata in tutti icampi della genetica, sia in ambito uni-versitario sia in ambito ospedaliero. IlPersonale Universitario e Ospedaliero aContratto della U.O. svolge corsi di Ge-netica su più corsi di laurea, di diploma,specializzazione e dottorato di ricerca esi occupa di attività di formazione internaed esterna, validi per il conseguimento dicrediti ECM.• Offrire un riferimento tecnico-scienti-fico di eccellenza nel quadro dell’orga-nizzazione regionale dei servizi di Geneti-ca Medica (Piano Hub&Spoke).• Prestare un servizio ispirato a principidi qualità nella gestione, programmazio-ne ed erogazione delle prestazioni e ri-volto al miglioramento continuo.• Garantire al personale un aggiorna-mento professionale continuo.

L’AMBULATORIO DI GENETICA MEDICAResponsabile: Prof. Marco Seri

L’ATTIVITÀ Il servizio fornito: L’ambulatorio intenderispondere alle necessità dei pazienti edei servizi aziendali per quanto riguardala genetica delle malattie rare e la geneti-ca oncologica. In particolare esso si arti-cola in:Ambulatorio di Genetica Medica (Refe-rente: Prof. Marco Seri)Vi si effettuano consulenze genetiche fi-nalizzate alla diagnosi di malattie eredi-tarie e alla valutazione del rischio di ri-correnza di un disordine genetico nellafamiglia. Per condurre queste valutazio-

ni, durante l’incontro si ricostruisce l’al-bero genealogico, si esamina la docu-mentazione clinica dei membri della fa-miglia che presentano la malattia inesame e, se indicato, si visita il paziente.In certe situazioni possono rendersi ne-cessari più incontri ed indagini aggiunti-ve, per cui più che di una semplice visitasi tratta di un vero e proprio percorso.In base al momento e al motivo per cui laconsulenza viene richiesta, si distinguono:Consulenza Genetica Postnatale: perla diagnosi o la precisazione diagnosticadi un disordine genetico in un bambino oin un adultoConsulenza Genetica Prenatale: per ladiagnosi prenatale di malattie gravi e in-validanti in un nascituro (per presenza diuna malattia ereditaria nella famiglia oper anomalie riscontrate alle indaginiprenatali convenzionali)Consulenza Genetica Preconcezionale:per valutare il rischio di ricorrenza di unamalattia ereditaria nella prole di una cop-pia che pianifica una gravidanzaAmbulatorio di Genetica Oncologica(Referente: Dott.ssa Daniela Turchetti)Vi si effettuano consulenze genetiche fi-nalizzate alla valutazione del rischio ere-do-familiare di tumori in una famiglia incui vi sia ricorrenza dello stesso tipo ditumore o di tumori noti per essere geneti-camente correlati (es. tumori della mam-mella e dell’ovaio; tumori dell’intestino edel corpo dell’utero). All’utente che ri-chiede una consulenza genetica oncolo-gica viene spedita una lettera di confer-ma dell’appuntamento e una scheda perla raccolta della storia familiare da com-pilare e rispedire all’ambulatorio primadell’incontro. Durante il 1° incontro si ri-costruisce l’albero genealogico e si esa-mina la documentazione clinica dei mem-bri della famiglia affetti da neoplasia. Sivaluta quindi la probabilità che nella fami-glia esista una predisposizione geneticaai tumori, così come il rischio di ammalar-si di tumore per gli altri componenti dellafamiglia. Vengono infine esplorate le op-

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zioni preventive e diagnostiche disponi-bili per il caso specifico e, se necessario,vengono programmati successivi incon-tri per completare la valutazione.L’ambulatorio di Genetica Medica si av-vale della collaborazione della Dott.ssaElisabetta Razzaboni Psicologo contrat-tista.

Documentazione rilasciata all’utente:Relazione di consulenza genetica

IL LABORATORIO DI GENETICA MEDICAResponsabile: Dr. Cesare Rossi

L’ATTIVITÀ E LE PRESTAZIONIIl Servizio fornito: L’attività assistenzialeè in grado di offrire la diagnosi di una se-rie di malattie genetiche con le tecnichepiù avanzate di diagnostica molecolare(vedi specifica tabella). In particolare èpossibile rilevare tutte le tipologie di mu-tazione o polimorfismi dovuti a sostituzio-ne, inserzione o delezione di un numerolimitato di basi. Sulla base della segrega-zione di marcatori polimorfici è inoltrepossibile analizzare la presenza di inser-zioni o duplicazioni, di disomia uniparen-tale e vengono effettuati test di paternitàe di contaminazione di tessuti o cellule.La U.O. di Genetica Medica partecipa alPiano Regionale Hub & Spoke per la ra-zionalizzazione dei servizi di consulenzae diagnostica nel settore della GeneticaMedica. In particolare la U.O. di GeneticaMedica costituisce Centro di RiferimentoRegionale (Hub) per le attività di “Labo-ratorio di Genetica Medica”.

LE TECNOLOGIE PRINCIPALILa U.O. utilizza per le analisi di laboratorioun’ampia gamma di metodiche, alcunedelle quali ad elevato contenuto tecnolo-gico; in particolare le attività diagnosticheofferte si avvalgono di una o più delle se-guenti metodologie: PCR-RFLP, Sequen-ziamento del DNA, Analisi conformazio-nali DHPLC, SSCP, Analisi di Linkage(SNPs. Microsatellliti).

Diagnosi mediante sequenziazioneDiagnosi mediante DHPLC o SSCPDiagnosi mediante linkage (SNP, micro-satelliti)

I PROCESSI/PERCORSI DIAGNOSTICI- TERAPEUTICI - ASSISTENZIALI L’unità Operativa di Genetica Medica ècoinvolta in processi diagnostici-terapeu-tici-assistenziali concordati ed attivati instretta collaborazione con altre UnitàOperative dell’Azienda; in particolare:• Percorso di consulenza e diagnosi ge-netica prenatale (con U.O. Medicina EtàPrenatale-Rizzo)• Percorso di diagnosi di patologie gene-tiche in età pediatrica (con U.O. Pedia-tria-Cicognani)• Percorso di neurogenetica (con U.O.Neurologia- Cirignotta)• Percorso di genetica oncologica (conUU.OO. Oncologia, Gastroenterologia,Chirurgia e Anatomia Patologica)L’U.O. fa parte della rete regionaleHub&Spoke per la Genetica Medica ed ècentro di riferimento (Hub) per le attivitàdi Laboratorio di Genetica Molecolare.

L’AMBULATORIO PRELIEVI PERESTERNI - AMBULATORIO CENTRA-LIZZATOResponsabile: Dr. Raffaele Parente

Modalità di accesso al servizioPrenotazioni: 051/6363694 dalle ore11.00 alle ore 13.00, tutti i giorni esclusosabato e festivi. All’appuntamento è necessario presen-tarsi con l’impegnativa del medico cu-rante contenente la richiesta di “consu-lenza genetica” ed il motivo per cui vienerichiesta la prestazione. Per le visite suc-cessive e per gli eventuali test geneticinon occorre l’impegnativa. Prima dell’appuntamento è utile racco-gliere informazioni sulle malattie presentinei familiari per facilitare la valutazionegenetica. Quando possibile, le informa-

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zioni dovrebbero essere supportate dadocumentazione clinica.

Esenzione TicketSono esenti da ticket:• Le prestazioni eseguite per la diagnosidi malattia genetica su persona affetta osospetta tale.• Le prestazioni eseguite su pazienti on-cologici.• Le prestazioni eseguite ai fini prenatalise il medico che effettua la consulenza oil ginecologo che l’ha richiesta confer-mano l’effettiva condizione di rischio aisensi del D.Lgs 10/9/98.

Qualche chiarimento sui Test GeneticiDurante la consulenza genetica si valutase sia appropriato eseguire un test gene-tico, ovvero un’analisi molecolare finaliz-zata alla definizione del difetto geneticoche causa la malattia in esame. Questo tipo di indagine viene eseguitoesclusivamente su indicazione dei medi-ci dell’Ambulatorio di Genetica Medica odi specialisti che abbiano precisi accordicon questi.Nel caso sia indicato un test genetico,durante l’incontro si discutono le poten-zialità e le implicazioni di tale indagine e,se il paziente acconsente a sottoporsi altest, può essere eseguito un prelievo disangue (per il quale non occorre essere adigiuno).

I test genetici sono indagini lunghe ecomplesse, per cui intercorre un tempopiuttosto lungo tra il prelievo e il risultatodell’analisi. Questo tempo varia da test atest, ma in media è di 2 mesi, anche se inalcuni casi può essere considerevolmen-te più lungo. Questo non vale, ovviamen-te, per la diagnosi prenatale, in cui i testvengono eseguiti in regime di urgenza.

I RISULTATI

COSA PENSANO DI NOI Numero reclami ed elogiNel corso del 2004 abbiamo ricevuto:nessun reclamo e nessun elogio su oltre6000 prestazioni eseguite.La gestione dei reclami provenienti dal-l’utenza esterna è di responsabilità del-l’Ufficio Comunicazione e Informazioneaziendale.I reclami dei clienti interni sono gestiti inconformità alla relativa Procedura Azien-dale (PA13), direttamente dall’Unità Ope-rativa.

SODDISFAZIONEDELL’UTENZA ESTERNA

Il CSI (CUSTOMER SATISFACTION IN-DEX) “costruito” è espresso in cente-simi e fornisce un’immediata misurasintetica del livello di soddisfazioneespresso dai pazienti/utenti.

CSI CSI CSICOMPLESSIVO PRENOTAZIONE ACCETTAZIONE

TOTALE AREA SERVIZIDIAGNOSTICIED AMBULATORIALI 91,2 91,9 81,1

DIPARTIMENTO: P. CLINICA,MICROB., VIROL. E MEDICINATRASF.- Prof. R. Conte 91,5 92,1 79,6

U.O.Genetica MedicaProf. G. ROMEO 93,5 93,2 83,5

AREA SERVIZI DIAGNOSTICI E AMBULATORIALI

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SODDISFAZIONE DELL’UTENZA INTERNANon risultano risposte negative ai quesitispecifici per la U.O. di Genetica Medica.

CONSIDERAZIONI FINALIIn base all’analisi dei dati, coerentemen-te con i criteri esplicitati nell’introduzionedel presente documento, non si richiedel’apertura di azioni di miglioramento.

LABORATORIO GENETICA MEDICAPer l’invio di campioni o la richiesta di ulte-riori informazioni contattare il Responsa-bile del Laboratorio al seguente indirizzo:Dr. Cesare Rossi, U.O. Genetica Medica, Pad. 11Policlinico S. Orsola-MalpighiVia Massarenti, 9 - 40138 BolognaTel: 051 4294726 / 051 6363693Fax: +39-051-6364004Cellulare: 339 1447836e-mail: [email protected]

Tutti i campioni devono sempre essereaccompagnati da apposito modulocompilato (fornito su richiesta dal Labo-ratorio) e impegnativa del medico o au-torizzazione della Direzione Sanitaria.Di norma l’analisi viene effettuata sucampione di sangue venoso (6-8 ml) rac-colto in provetta contenente EDTA o suDNA genomico purificato. Per campionidiversi è necessario concordare preven-tivamente l’invio con il laboratorio.Eventuali analisi non previste da questalista possono essere concordate diretta-mente con il dirigente responsabile dellaboratorio (Dr. Rossi).Nota: Le prestazioni di analisi di labora-torio per la diagnostica di malattie ge-netiche (malattie rare) sono di normaesenti dal pagamento del ticket. Il relati-vo riferimento normativo è costituito dalDecreto Ministero della Sanità 18 mag-gio 2001 n. 279.

ALTRE INFORMAZIONI

% Pazienti TOTALE AREA DIPARTIMENTO U.O.SERVIZI P. CLINICA, MICROB., Genetica Medica

DIAGNOSTICI VIROL. E MEDICINA TRASF. Prof. G. RomeoAMBULATORIALI Prof. R. Conte

Tempo di attesa dalla prenotazione alla chiamata

Meno di 15 minuti 40,0 42,9 55,0Tra 15 e 30 minuti 35,0 37,7 30,0Tra 30 e 60 minuti 14,3 13,3 5,0Oltre 60 minuti 10,6 6,2 10,0

Tempo di rilascio del Referto

Immediatamente 15,4 4,8 12,5Entro una settimana 61,2 73,0 12,5Entro due settimane 15,8 15,5 12,5Entro un mese 6,1 6,6 12,5Non mi è ancora arrivato 1,0 6,6 50,0-

Lei consiglierebbe il S. Orsola-Malpighi di Bologna ad una persona che ha bisognodelle Sue stesse cure?

Sì 96,1 96,1 100,0No 3,9 3,9 0,0

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MEDICI DISPONIBILI PER ATTIVITÀ PROFESSIONALIAGGIORNATO AL 27/04/2006

Cognome - Nome Indirizzo TelefonoAGOSTINI FEDERICA Via Bencivenni 25 – Bologna 051/40.51.22 - 347/31.86.030

AIUTO MARIA ELVIRA Via A. Cividali, 9 – Bologna 051/38.41.97 - 339/73.97.804

ANTONACCI NICOLA Via Mazzini, 146 – Bologna 051/63.60.881 - 348/53.17.427

BANDINI PATRIZIA Via S. Felice, 57 – Bologna 347/59.24.853

BELLENGHI CHIARA Via Nicolo’ dell’Arca 3/20 – Bologna 051/35.63.73 - 328/17.58.081

BIAZZO DANIELA Via Parisio, 6 – Bologna 349/56.64.115

BORRI FRANCESCO Via Breventani, 10 – Bologna 051/615.48.17 - 347/53.31.438

BRUNO MARIA CARMELA Via F. Malaguti, 15/3 – Bologna 328/01.99.122

BUMBALO VINCENZO Via L. Pagoto, 28 – Busto Palizzolo (TP) 333/90.65.665

CAPOROSSI ELENA Via delle Lame, 56 – Bologna 329/73.89.766

CASTAGNOLI ANNA Via Atti, 5 – Bologna 051/44.23.50 - 339/60.38.863

CAVINA SARA Via Anna Kuliscioff, 3 – Imola 0542/68.05.67 - 349/15.52.646

CECINATO PAOLO Via F. Schiassi, 28 – Bologna 051/58.71.961 - 347/61.17.414

CIACCIA PIERA Via Z. Alvisi, 6 – Bologna 338/19.13.319

COLAPINTO GIANLUCA Via Calmieri, 7/5 – Bologna 051/34.62.89 - 328/66.66.729

CONCORDIA ALESSANDRA Via Vezza, 24 – Bologna c/o della Rocca 051/24.41.90 - 347/29.98.754

CONTI ELENA Via Pizzardi, 39 – Bologna 051/34.41.81 - 348/69.07.683

CREMONINI GIULIA Piazzetta M. Biagi, 3 – Bologna 347/36.34.491

CRISTINO CRISTINA Via dell’Artigiano – Bologna 339/80.64.132

D’ECCLESIA ANNA RITA Via Orlandi, 3 – S.Lazzaro di Savena 329/71.26.175 - 348/95.00.814

DONDI ARIANNA Via L. Bassi, Veratri, 53 – Bologna 051/44.45.91 - 339/47.30.168

ELSADIG GAMALELDEEN Via E. Mattei, 15/4 – Bologna 339/28.72.913 - 051/53.18.48

FARNETI DESIDERATA Via Solforino, 4 – Bologna

Via G. Pascoli, 24 – Ravenna 340/72.59.686

FERACO PAOLA Via Bondi, 61/6 – Bologna 339/16.31.666

FERRI ANNAMARIA Via 28 luglio, 16 – Borgo Maggiore (RSM) 051/30.82.92 - 334/37.69.175

FINELLI MARIA ELISA Via Cassole 753 – Castello di Serravalle 051/83.31.21 - 333/32.29.215

FIORINI MASSIMILIANO Via Caselle, 4 – S. Lazzaro di S. 349/32.52.049

FOCARDI EMANUELA Via S. Giuliano, 3 – Bologna 051/39.82.80 - 347/52.08.162

FORMARO N.SILVANA Via R. Koch, 1/3 – Bologna 347/78.27.325

FRATICELLI LUCILLA Via Bigatto ,15 – Bologna 328/65.43.767

FUSCO LORENZO Via E. Duse, 7 – Bologna 051/51.18.78 - 339/65.77.203

GENTILINI LORENZO Via del Parco, 31 – Bologna 051/91.03.17 - 339/33.07.403

GORGA FRANCESCO Via Garibaldi, 85/4 – Casalecchio di Reno 051/59.22.80 - 338/16.14.287

GROTTOLA TOMMASO Via S. Lazzaro, 27 – S. Lazzaro di Savena 320/60.77.674

HAMEHKHANI AJDAR Via Manzoni, 16 – Castelmaggiore 339/400.79.09

IMBRIACO GRAZIA Via Venezia, 6 – Casalecchio di Reno 051/57.63.69 - 333/70.97.815

KAHANA EILAT Via Primodì, 18 – Bologna 051/30.50.40 - 340/15.45.573

LIO VALENTINO Via Rizzi – Decollatura 051/18.89.23.17 - 348/65.25.277

MAFFIONE ANNA MARGHERITA Via Col di Lana, 24 – Rovigo 0425/29.464 - 328/26.84.119

MARRA ROSA FRANCESCA Via S. Vitale, 42/2 – Bologna 051/23.73.77 - 347/60.68.501

339/14.89.050

MASULLI MASSIMILIANO Via P. Pomponazzi 15 – Bologna 328/8070482

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MURANO RICCARDO S. Via Montanari, 17 – Bologna 051/30.78.12 - 349/86.82.519

MURARIU I.ADIMA Via Rizzoli – Granarolo dell’Emilia 051/76.04.82 - 348/91.48.155

NADDAF FADLO Via di Vittorio, 1 – Minerbio 051/66.100.43

NANNI LISA Via Murri, 58 – Bologna 051/39.73.42 - 347/77.30.083

NANNI MICHELA P.zza M. Curie, 17 – Castenaso 051/78.83.45 - 339/74.68.218

ORAZI LUCA Via iorgine, 3 – Pescara 347/86.16.380

PALENA LUIS MARIANO Via U. Lenzi, 6 – Bologna 051/55.37.77 - 349/89.24.343

PERRONE LILIANA GIGLIOLA Via de Gracchi, 2 – Bologna 328/21.68.981

PESARESI MONICA Via S. Giacomo, 4 – Bologna 349/75.47.361

POSSANZINI PAOLA Via S. Donato, 211 – Bologna 051/50.45.32 - 347/89.26.578

PRATI ANDREA Via Moranti, 5 – Pianoro 347/83.94.839

RAVAIOLI SARA Via Gilda Minguzzi, 30 – Forlì 0543/55.23.66 - 338/24.51.355

REGA DANIELA Via Angelelli, 15 – Bologna 051/62.30.898 - 389/27.53.452

RIZZO ALESSANDRA Via F. Rocchi, 20 – Bologna 347/62.72.570

RIZZUTI SIMONA Via Vittorio Veneto, 38 – Bologna 347/68.86.349

ROJAS LLIMPE FABIOLA LORENZA Via A. Lombardi, 34 – Bologna 051/36.02.44 - 328/47.19.894

ROSSETTI NIRMALA P.zza 7 Novembre, 6 – Bologna 051/58.74.192 - 339/53.23.896

RUGGERI LETIZIA Via A. Costa, 136 – Bologna 051/61.41.983 - 333/11.07.668

SALLUCE STEFANO Via di Corticella, 283 – Bologna 051/70.23.91 - 333/43.66.387

SIOPIS ELENA Via S. Stefano, 116 – Bologna 051/34.89.40 - 320/0582102

TSAMITA CHAROULA Via Murri, 8 – Bologna 051/30.84.51 - 348/03.28.636

VENTURA ELISABETTA Via Majani, 2 – Bologna 333/22.05.287

ZAHLANE DESIREE Via S. dal Ferro, 12 – Bologna 347/81.13.403

ZAMBELLI ILARIA Via Massarenti, 196 – Bologna 051/30.78.24 - 328/66.57.248

MEDICI SPECIALISTI DISPONIBILI PER ATTIVITÀ

Cognome - Nome Specializzazione/Annotazioni TelefonoANGONE ANTONIO Corso di Formazione in Medicina Generale 329/73.39.726

CASATELLO MARIAPIA Corso di Formazione in Medicina Generale 051/63.31.353 - 339/46.91.165

CAVALLARI FABRIZIA Medicina dello Sport 338/40.45.981

CECILIONI LAURA Medicina Interna 329/68.28.113

CONTINI PAOLA Malattie Apparato Respiratorio 347/66.29.912

FRANCA MICHELE Neurologia 333/83.45.159

LUCENTE PASQUALE Dermatologia e Venerologia 051/38.04.62

MACRI’ DAFNI Medicina Fisica e Riabilitazione 051/38.54.34 - 338/60.26.079

MARZARI ROSSELLA Otorinolaringoiatria 051/23.76.68 - 335/53.93.123

MONTANARI SARA Corso di Formazione Medicina Generale 051/49.38.16 - 320/16.48.637

MURA MAURIZIO Chirurgia Plastica 051/53.57.51 - 347/31.50.140

NICASTRO GIOVANNI Chirurgia Maxillo-Facciale 051/63.60.765 - 339/59.61.395

RUGHI MORENA Dermatologia e Venerologia 051/47.78.95 - 333/47.48.247

VILLARI DOMENICO Otorinolaringoiatria 051/58.73.177 - 339/83.02.033

VISENTIN STEFANO Pediatria Preventiva e Puericultura 051/23.13.29 - 340/0087972

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50 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

“Praticare lapsichiatria oggi in GranBretagna edin Italia:Analogie e differenze”Opportunità di lavoro in GranBretagna per medici psichiatri.

AULA SCARPAUniversità degli Studi di PaviaCorso Strada Nuova, 656 maggio 2006dalle ore 9.00 alle 12.00dalle ore 13.00 alle 17.00

IL SERVIZIO SANITARIO BRITANNI-CO CERCA PSICHIATRI IN ITALIAATTRAVERSO LA RETE EURESLa Provincia di Pavia, Servizio EURES,organizza il 6 maggio un convegno permedici psichiatri interessati a lavorarein Gran Bretagna. Il Seminario, che siinserisce nell’ambito del programmainternazionale di reclutamento del si-stema sanitario nazionale britannico(NHS), si terrà nella prestigiosa sede

dell’Università degli Studi di Pavia.Questo programma di reclutamento èpromosso e supportato dalla rete EU-RES italiana, ed in particolare dal Coor-dinamento Nazionale EURES del Mini-stero del Lavoro e delle Politiche Socialie dal Servizio EURES della PROVINCIAdi Pavia.In questo momento la regione dell'Es-sex necessita, infatti, ancora di medicipsichiatri con esperienza e con ottimaconoscenza della lingua inglese. So-no previste assunzioni a tempo indeter-minato e a tempo determinato a partireda un minimo di tre anni. Le retribuzio-ni, che variano secondo l’esperienza,partono da un minimo di €100mila lordiannui.Importante ospedale britannico ilSOUTH ESSEX PARTNERSHIP NHSTRUST sarà presente a Pavia al fine diincontrare personalmente, ed in manie-ra informale, i medici psichiatri interes-sati ad un impiego Oltremanica.Considerata l’importanza di inviare uncurriculum vitae scritto secondo glistandard inglesi EURES offre la possi-bilità di controllare il curriculum primadell’invio. Se siete interessati a questoservizio contattate la referente EURESAurora Scalora.

Per ogni chiarimento e per l’invio delC.V. contattate:Sig.ra Aurora Scalorae-mail [email protected]. 0382/597444Mr.Sean McLoughline-mail [email protected]. 0044 1449 723432

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Medici e infermieri professionistiper gruppi distudenti EF

EF Education, tour operator specializza-to nella formazione linguistica all’estero,ricerca medici e infermieri professionistida inserire presso college in Irlanda, Re-gno Unito e Malta che ospiteranno stu-denti dai 10 ai 18 anni per soggiorni di 2settimane nei mesi di Luglio e Agosto.

Ricerchiamo esclusivamente personaleprofessionista, iscritto all’albo e con unabuona conoscenza della lingua inglese.Gradita esperienza nel ruolo.Si offre contratto stagionale, contesto in-ternazionale, supporto continuativo deinostri uffici in Italia e all’estero.I colloqui si effettueranno presso i nostriuffici di Milano.La ricerca è rivolta a persone di entrambii sessi (L. 903/77) e su tutto il territorionazionale.Inviare un dettagliato CV via e-mail auto-rizzando al trattamento dei dati persona-li a [email protected] alternativa spedirlo via posta a:EF EDUCATIONDipartimento Scuola EducazioneC.so V. Emanuele II, 24 - 20122 Milano

AAAA iiii CCCC oooo llll llll iiiiDirettore Sanitario Responsabile: DR. RAFFAELLO BIAGI

Medico Chirurgo Specialista in Psichiatria

40136 BOLOGNAVIA SAN MAMOLO 158 - TEL. 051 581073 - FAX 051 6448061

AMBULATORI:TEL. 051 583013 - 051 331998

051 6446234 - 051 6446916 P.G

. 34219 -

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OSPEDALE PRIVATO ACCREDITATO PER MALATTIE NERVOSE

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52 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

VI CORSO DI AGGIORNAMENTOURGENZE IN REUMATOLOGIA

Artropatieda CristalliNuove vedutesui progressi clinici e patogenetici

8-9 Giugno 2006 - BolognaSalone BologniniBiblioteca Convento San Domenico

10 Giugno 2006 - Porretta Terme (BO)Sala Convegni - Terme di Porretta

Presidente: Prof. Luigi FrizzieroSegreteria Scientifica: Paolo Leandri,Angelo Pasquale, Massimo Reta, Clau-dia Rizzi, Paola RocchiSegretaria: Tiziana GolinelliIn collaborazione con: U.O.C. Medici-na Interna C - Centro di ReumatologiaOspedale Maggiore - Largo Nigrisoli, 240133 BolognaTel. 051 6478649 - Fax 051 6478319E-mail: [email protected]

Relatori e ModeratoriMauro Alianti Bologna, Giovanni ArioliMantova, Thomas Bardin Parigi (FR),Mario Bianchi Milano, Stefano Bombar-dieri Pisa, Fabrizio Campi Cattolica, AldoCarcassi Sassari, Mario Carrabba Mila-no, Giancarlo Caruso Bologna, RenataCaudarella Bologna, Fabrizio Cigala Na-poli, Marco A. Cimmino Genova, Ales-sandro Ciocci Roma, Angelo CorvettaRimini, Antonello Cossu Sassari, FrancoCozzi Padova, Mario De Bernardi Pavia,Marco Di Stefano Torino, MichaelDoherty Nottingham (UK), Andrea Fac-chini Bologna, Flavio Fantini Milano,Gianfranco Ferraccioli Roma, ClodoveoFerri Modena, Antonio FrizzieroBologna, Luigi Frizziero Bologna, FrancoFuria Porretta Terme, Sandro Giannini

Bologna, Fedele Giannone Bologna,Walter Grassi Jesi, Francesco GrossiRoma, Giancarlo Isaia Torino, MassimoLaus Bologna, Carlo Lesi Bologna, Pa-squale Elviro Loizzi Bari, Nazarena Mala-volta Bologna, Maurilio Marcacci Bolo-gna, Roberto Marcolongo Siena, PieroMarson Padova, Baldassarre MessinaRoma, Beatrice Miccoli Bologna, GiorgioMiccoli Bologna, Giovanni Minisola Ro-ma, Vittorio Modena Torino, Carlomauri-zio Montecucco Pavia, Tiziana Nava Mi-lano, Ranuccio Nuti Siena, FrancescaOliviero Padova, Paolo Paladini Cattoli-ca, Erberto Paresce Milano, Eliseo Pa-scual Gomez Alicante (ES), Walter PasiniRimini, Paola Patrignani Chieti, VincenzoPedone Bologna, Fabrizio Pellacci Bolo-gna, Giuseppe Perpignano Cagliari, Giu-seppe Porcellini Cattolica, LeonardoPunzi Padova, Roberta Ramonda Pado-va, Massimo Reta Bologna, AntonioRubbi Bologna, Silvano Todesco Pado-va, Sergio Tosi Milano, Francesco TrottaFerrara, Marco Valentini Forlì.

Giovedì, 8 Giugno 2006I SESSIONEASPETTI GENERALIModeratori: S. Bombardieri, A. Ciocci15.00 - Malattie da deposito di cristal-li o artropatia riferita a cristalli: unaquestione solo semantica? - R. Marco-longo15.20 - Epidemiologia delle artriti mi-crocristalline - M. A. Cimmino15.40 - Fisiopatologia della formazionee del deposito di microcristalli - L. Punzi16.00 - L’infiammazione da microcri-stalli - A. Facchini16.20 - Discussione16.30 - Coffee break

II SESSIONEPERCORSI DIAGNOSTICIModeratori: M. A. Cimmino, A. Facchini16.40 - Errori nella clinica e nella dia-gnostica - P. Loizzi17.00 - Il ruolo dell’imaging nella diagno-si delle artropatie da cristalli - W. Grassi

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17.20 - L’Artroscopia nella pratica cli-nica - L. Frizziero, A. Frizziero, M. Reta17.40 - L’analisi del liquido sinoviale eidentificazione dei cristalli - F. OlivieroAspetti patomorfologici della mem-brana sinoviale nelle artriti da cristalli- S. Tosi18.20 - DiscussioneLETTURAChair: R. Marcolongo18.40 - “Della odierna diminuzionedella podagra e delle sue cause”Riflessioni storico-epidemiologiche so-pra un saggio di Alfonso Corradi (Bolo-gna, 1860) - P. Marson

Venerdì, 9 Giugno 2006III SESSIONEIPERURICEMIE E GOTTAModeratori: T. Bardin, L. Punzi8.00 - Fisiopatologia delle iperurice-mie - A. Carcassi, A. Cossu8.20 - Il percorso diagnostico delleiperuricemie - G. Perpignano8.40 - Quadri clinici della gotta - M. Valentini9.00 - La gotta senile - F. Trotta9.20 - La gotta viscerale - G. F. Ferraccioli9.40 - DiscussioneLETTURAChair: S. Todesco10.00 - Synovial fluid and hematologicfindings and imaging data for the dia-gnosis of gout (EULAR reccommen-dations) - E. Pascual10.30 - Coffee break

IV SESSIONE (I parte)ARTROPATIE DA CRISTALLI DI CPPDE HAModeratori: C. Ferri, E. Pascual10.50 - Pathogenesis of pyrophospha-te dihydrate crystal deposition - M.Doherty11.20 - La presenza di microcristallinell’ambiente sinoviale: fisiopatologiadell’induzione artrosica - M. Carrabba11.40 - Cristalli e artrosi: aspetti clinici- R. Ramonda12.00 - Discussione12.20 - Comunicazioni sul tema

Moderatori: L. Frizziero, N. Malavolta13.00 - Colazione di lavoroIV SESSIONE (II parte)Moderatori: M. Doherty, F. Trotta14.00 - Pseudogotta nel paziente an-ziano - V. Pedone14.20 - Apatite crystal deposition di-sease - T. Bardin14.40 - Calcinosi tumorale: aspetti cli-nici e patogenetici - F. Fantini15.00 - Discussione

V SESSIONE (I parte)LE TERAPIE MEDICHEModeratori: A. Corvetta, F. Fantini15.30 - Treating gout (EULAR reccom-mendations) - T. Bardin15.50 - La terapia sintomatica dell’at-tacco acuto di gotta - G. Minisola16.10 - La dietoterapia nella gotta: in-dicazioni e limiti - C. Lesi16.30 - Discussione16.50 - Coffee breakV SESSIONE (II parte)LE TERAPIE MEDICHEModeratori: M. Carrabba, G. Minisola17.10 - Profilassi e terapia farmacologi-ca delle artropatie da CPPD - V. Modena17.30 - Il lavaggio articolare - E. Paresce17.50 - I mediatori della risoluzionedell’infiammazione: nuove strategieterapeutiche per il controllo delle ri-sposte infiammatorie - P. Patrignani18.20 - Discussione

Sabato, 10 Giugno 2006VI SESSIONEARTROPATIE DA CRISTALLI E META-BOLISMO DELL’OSSOModeratori: G. Isaia, R. Nuti8.50 - Rimodellamento osseo e artro-patie da cristalli - R. Nuti9.10 - Condrocalcinosi articolare eiperapatiroidismo primitivo - M. Di Ste-fano, G. Isaia9.30 - Calcolosi renale e perdita dimassa ossea - R. Caudarella9.50 - Discussione10.10 - Coffee break

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54 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

VII SESSIONELA CHIRURGIA NELLE ARTROPATIELITICHEModeratori: M. Bianchi, S. Giannini10.30 - Tendinopatia calcifi ca dellacuffi a dei rotatori: complicanze tendi-nee e articolari - F. Campi, P. Paladini,G. Porcellini10.50 - Milwaukee shoulder syndrome- C. Montecucco11.10 - L’artropatia distruttiva rapidadell’anca - S. Giannini11.30 - Artropatia distruttiva rapida delginocchio - M. Marcacci11.50 - Le calcificazioni pre e post-operatorie - F. Pellacci12.10 - DiscussioneLETTURAChair: C. Montecucco12.30 - Diagnosi e terapia del doloreneuropatico e nocicettivo - G. Caruso13.00 - Colazione di lavoroVIII SESSIONEL’AMBIENTE TERMALE: OPPORTU-NITÀ RIABILITATIVAModeratori: G. Arioli, F. Grossi14.30 - La riabilitazione termale - G.Miccoli, F. Giannone14.50 - Termalismo e turismo termale -W. Pasini15.10 - Aspetti giuridici, legislativi ed eco-nomico-sanitari del termalismo - A. Rubbi15.30 - DiscussioneLETTURAChair: B. Messina16.00 - Le acque in medicina termale -M. De Bernardi16.30 - Coffee break

IX SESSIONELE INDICAZIONI DELLE TERAPIETERMALI: QUALI MALATI TRATTAREModeratori: M. Alianti, M. Laus16.50 L’idrologia medica nella storia con-temporanea della reumatologia - F. Grossi17.10 - La terapia termale delle spon-dilopatie - F. Furia, B. Miccoli17.30 - Il trattamento con fango-balneo-terapia delle artriti croniche - F. Cozzi

17.50 - La riabilitazione termale delleartropatie - T. Nava18.10 - Ortopedia, traumatologia e ter-malismo - F. Cigala18.30 - DiscussioneChiusura del CorsoVisita agli stabilimenti termali

Informazioni GeneraliSedi del Corso• 8-9 Giugno 2006 - Salone Bolognini -Biblioteca Convento San DomenicoPiazza San Domenico 13, Bologna• 10 Giugno 2006 - Sala Convegni - Ter-me di PorrettaVia Roma 5, Porretta Terme (BO)

BadgePer poter accedere alle sessioni scientifi-che è necessario esibire il badge che saràconsegnato all’atto della registrazione.Attestato di partecipazioneA tutti gli iscritti verrà rilasciato l’attestatodi partecipazione al termine del corso.L’attestato relativo all’assegnazione deicrediti ECM verrà spedito ai partecipantiprevia correzione del questionario di ap-prendimento.

ECMÈ stato richiesto accreditamento pressoil Ministero della Salute per le figure diMedico Chirurgo, Infermiere, Fisioterapi-sta, Tecnico Ortopedico

Quote di iscrizione (inclusa iva 20%)8-9 Giugno 10 Giugno

Medico Chirurgo 180,00 120,00Infermiere 84,00 36,00Fisioterapista 84,00 36,00Tecnico Ortopedico 84,00 36,00Specializzando 84,00 36,00

La quota di iscrizione comprende:partecipazione ai lavori scientifici • kitcongressuale • attestato di partecipazio-ne • volume degli atti • colazioni di lavo-ro e coffee break • welcome cocktail.

Prenotazione alberghieraPer ogni necessità di pernottamento aBologna e presso le Terme di Porretta si

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prega di contattare direttamente la Se-greteria Organizzativa Nadirex.

Modalità di pagamentoIl pagamento della quota potrà essereeffettuato tramite:assegno bancario intestato a Nadirex In-ternational Srlbonifico bancario (al netto delle spesebancarie) a: Nadirex International SrlBanca Regionale Europea - Ag. 323 diPavia - c/c 30112 - abi 06906 - cab 11323Si prega di indicare come causale di ver-samento “Corso Artropatie da Cristalli”.L’assegno o la copia del bonifico devonoessere inviati unitamente alla scheda diiscrizione compilata a:Nadirex International Srl - Via Riviera, 3927100 PaviaTel. 0382 525735/14 - Fax 0382 525736E-mail: [email protected]

Cancellazioni e rimborsoLe cancellazioni pervenute alla segrete-ria entro il 1 maggio 2006 daranno dirit-to al rimborso della quota di iscrizione,detratti euro 25 per spese di segreteria.Dopo tale data non saranno effettuatirimborsi.

Norme generaliIl Presidente del Corso rivolge un cordia-le invito a tutti i Relatori al rispetto rigoro-so del tempo loro assegnato. Il tempoassegnato prevede sia il tempo per l’e-sposizione, sia quello per una eventualediscussione. I Moderatori sono cortese-mente invitati a far rispettare i tempi on-de consentire il completo svolgimentodel programma scientifico.

Call for abstractGli abstract devono essere inviati alla Se-greteria Organizzativa all’indirizzo [email protected] entro e nonoltre il 10 Maggio 2006. Tra i lavori più in-teressanti ne verranno selezionati cinqueda presentare come comunicazioni orali.La Segreteria Organizzativa comunicherà

l’eventuale accettazione tramite postaelettronica entro il 22 Maggio 2006.

Programma ScientificoIl programma scientifico e sociale qui ri-portato potrà essere soggetto a modifi-che qualora particolari esigenze lo ren-dessero indispensabile.

Come raggiungere8-9 Giugno 2006Salone BologniniBiblioteca Convento San DomenicoPiazza San Domenico 13, BolognaIn auto: Provenienza da NordUscita autostrada Bologna-Borgo Pani-gale. Immettersi nella tangenziale uscita2 Centro-Borgo Panigale. Proseguire fi-no ai viali, direzione Centro-Tribunale.Provenienza da SudUscita autostrada A14 Bologna San Laz-zaro. Uscita autostrada A1 Bologna Casa-lecchio di Reno. Immettersi nella tangen-ziale uscita 7 Via Stalingrado. Proseguire fino ai viali, direzione Centro-Tribunale.Parcheggi a pagamento disponibili nellevicinanze della sede congressuale:Parcheggio STAVECO - Viale Panzacci, 10Garage FARINI - Vicolo San Damiano, 3/3Garage Margherita - Piazza di Porta Ca-stiglione, 14Garage del Tribunale - Via Savenella, 25Piazza San Domenico non è disponibilecome area di parcheggioIn autobus: Dalla stazione ferroviaria: E, 30Dall’aeroporto: aerobus fino alla stazioneferroviariaIn taxi: Radiotaxi: tel. 051372727

10 Giugno 2006Sala ConvegniTerme di PorrettaVia Roma 5, Porretta Terme (BO)In auto: Provenienza da NordAutostrada A1 (Bologna - Firenze) . Usci-ta Sasso Marconi. Prendere la SS 64(Porrettana) direzione Sud per 42 Km.Provenienza da SudAutostrada A11 (Firenze - Mare) . Uscita

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Pistoia. Prendere la SS 64 (Porrettana)direzione Nord per 34 Km.In treno: Da Nord Linea Bologna - Porret-ta Terme (collegamento ogni ora sia inandata sia al ritorno)Da Sud Linea Pistoia - Porretta TermeIn aereo: Aeroporto G. Marconi di Bolo-gna. Aeroporto A. Vespucci di Firenze.

La Segreteria Organizzativa è a dispo-sizione per organizzare il trasferimen-to da Bologna a Porretta Terme pertutti i partecipanti interessati.Per informazioni contattare la Segre-teria Organizzativa al numero0382 525735-14.

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I Evoluzionestorica e tendenze attuali in chirurgia dell’obesità

Sabato 17 giugno 2006 h. 9AULA MAGNA OSPEDALE MAGGIOREBOLOGNA

Lettura magistraleNICOLA SCOPINAROPresidente della Società italiana diChirurgia dell’obesitàHonorary President of the InternationalFederation for the Surgery of Obesity

Tavola rotondaModeratori: Nicola Scopinaro, FrancescoD. Capizzi, L. Angrisani Napoli, N. BassoRoma, S. Boschi Bologna, A. Cuppini Bo-logna, F. Favretti Vicenza, P. Forestieri Na-poli, F. Furbetta Empoli, C. Lesi Bologna,M. Lucchese, Firenze R. Tacchino RomaCoordina: Francesco D. Capizzi

Le Basi Scientifichedelle CefaleeGli obiettivi del Congresso ANIRCEF,enunciati dal Presidente, Prof. Pietro Cortelli:“Il secondo Congresso Nazionale dell’Asso-ciazione Neurologica Italiana per la Ricercasulle Cefalee (ANIRCEF), dal titolo ‘Le BasiScientifiche delle Cefalee’, si svolgerà aBologna nel periodo 17-20 maggio 2006 edesprime l’intento dell’ANIRCEF di promuo-vere lo sviluppo della ricerca scientifica dibase e clinica nel campo delle cefalee.

Il congresso non solo offrirà un ap-profondito aggiornamento sui più impor-tanti argomenti inerenti la fisiopatologia ela terapia delle cefalee ma vedrà riunitiper la prima volta pazienti, medici e or-ganizzatori della Sanità per discutere sucome definire un percorso condiviso digestione e governo clinico di questo pro-blema così comune.Il programma prevede la partecipazionedi illustri studiosi di fama nazionale ed in-ternazionale, ampio spazio per la discus-sione di selezionati posters e riunioni de-dicate a casi clinici reali utili nella nostrapratica clinica.L’organizzazione del Congresso, accredi-tato ECM (14 crediti per tutto il Congresso,5 crediti per la giornata di giovedì 18, 6crediti per la giornata di venerdì 19, 3 cre-

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diti per la mezza giornata di sabato 20),accanto all’ANIRCEF, vede la collabora-zione di prestigiose Istituzioni come il Di-partimento di Scienze Neurologiche del-l’Università di Bologna (Alma Mater

Studiorum), la AUSL di Bologna e l’IstitutoNeurologico Besta di Milano”.

Il PROGRAMMA è disponibile sul sitowww.anircefbologna2006.org.

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ANNO ACCADEMICO 2005-2006CORSO DI PERFEZIONAMENTO IN

Nutrizione ebenessereCoordinatore Prof. Marcella Mottain collaborazione con la Società Italianadi Nutrizione Umana e con la Società Italiana di Endocrinologia

Modulo 1: Composizione dell’organismoumano, fisiologia e biochimica della nu-trizione

Modulo 2: Caratteristiche chimico-fisi-che, tossicologia e igiene degli alimenti

Modulo 3: Esigenze nutrizionali e stati fi-siologici

Modulo 4: Interventi dietetici e condizionipatologiche

Modulo 5: Educazione alimentare e indi-cazioni per una corretta nutrizione

Modulo 6: Legislazione e aspetti sociolo-gici dell’alimentazione

Modulo 7: Cosmesi e nutrizione

Modulo 8: Attività sportiva e nutrizione

A chi si rivolge il corso?Il corso è aperto a tutti i laureati interes-sati ad approfondire le proprie cono-scenze nel campo della nutrizione e del-l’alimentazione.In particolare possono beneficiare i laurea-ti dei Corsi di Laurea afferenti alle Facoltàdi Farmacia, Agraria, Medicina e Chirurgia,Medicina Veterinaria, Scienze Matemati-che, Fisiche e Naturali e Scienze Motorie.

Quali sono gli obiettivi formativi delcorso?Obiettivo del corso è la formazione diesperti nel campo della nutrizione, ingrado di trasmettere correttamenteun’informazione specifica in questo am-bito e di ideare e svolgere attività di ricer-ca sul tema dell’alimentazione.In particolare settori di elezione sono:• supporto alla ricerca in laboratori priva-ti e pubblici e di industrie alimentari• aziende ospedaliere, farmacie e strut-ture del Servizio Sanitario.

Organizzazione del corsoIl corso avrà inizio il 26 maggio e termi-nerà il 14 ottobre 2006. Si svolgerà neimesi di giugno, luglio, settembre e otto-bre il venerdì e il sabato a settimane al-terne (con l’eccezione degli ultimi dueweek-end ravvicinati: 6-7 e 13-14 otto-bre). È previsto un totale di 18 giornate edi 140 ore, così suddivise: 112 ore di di-dattica frontale, 28 ore di esercitazionipratiche e di incontri con il mondo del la-voro presso istituti universitari ed indu-strie che si occupano di scienza dellanutrizione e di prodotti alimentari.

Sede:Istituto di EndocrinologiaUniversità degli Studi di Milanovia Balzaretti 9 - 20133 Milano

Quota di iscrizioneEuro 1200

Numero di postiDa un minimo di 15 a un massimo di 35.Qualora i partecipanti superassero il nu-mero di 35, la modalità di selezione perla graduatoria sarà costituita da: valuta-zione del CV, di altri eventuali titoli e del-le pubblicazioni.

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CertificazioniAttestato di partecipazione al corso rila-sciato dall’Università degli Studi di Mila-no. È stato richiesto l’accreditamento alprogramma di Educazione Continua inMedicina presso il Ministero della Saluteper le professioni di Farmacista, MedicoChirurgo, Biologo, Chimico.

Segreteria OrganizzativaIstituto di EndocrinologiaUniversità degli Studi di Milanovia Balzaretti 9, 20133 Milanotel. 02/503.18242/43, fax 02/503.18204e-mail: [email protected]

Per ulteriori informazioni sul corso si pre-ga di consultare il sito internet dell’Istitutodi Endocrinologia: users.unimi.it/endomi/

Le domande di ammissione al corso sa-ranno disponibili sul sito internet dell’Ateneo:www.unimi.it/studenti/corsiperf/1190.htmdalla metà di marzo al 18 aprile 2006, edovranno essere presentate esclusiva-mente per via telematica.

PROGRAMMA

Venerdì 26 maggio 2006Introduzione al Corso e presentazionequestionari ECM - 8.30-9.00

Alberto BattezzatiComposizione dell’organismo umano edei suoi compartimenti - 9.00-11.00Metabolismo energetico - 11.00-13.00Roberto MaggiControllo nervoso e ormonale dei pro-cessi omeostatici: bilancio idrico e com-portamento di assunzione di acqua -14.00-16.00Controllo nervoso e ormonale dell’as-sunzione di cibo - 16.00-18.00

Sabato 27 maggio 2006Claudio GalliGrassi alimentari e tissutali: aspetti me-tabolici e funzionali - 9.00-11.00Grassi alimentari in condizioni fisiologi-che - 11.00-13.00

Roberto MaggiAlterazioni fisiologiche del comportamen-to di assunzione di cibo - 14.00-16.00Mariarosa ZanisiNutrigenomica - 16.00-18.00

Venerdì 9 giugno 2006Walter Zaggia (SensorMedics) - Ses-sione InterattivaDescrizione del calorimetro (esercitazio-ni) - 9.00-10.00Esecuzione di un test di calorimetria indi-retta (esercitazioni) - 10.00-13.00Sede: SensorMedics Italia, Via Balzaretti,15 - 20133 MilanoPatrizia RestaniTossicologia degli alimenti - 14.00-16.00Allergie alimentari - 16.00-18.00

Sabato 10 giugno 2006Patrizia RestaniIntolleranze alimentari - 9.00-11.00Paolo AureliGli alimenti “nuovi”, con particolare ri-guardo agli alimenti transgenici11.00 - 13.00Igiene degli alimenti - 14.00-16.00Paolo MagniI nutraceutici - 16.00-18.00

Venerdì 23 giugno 2006Anna ArnoldiInfluenze della conservazione e dei trat-tamenti termici sulla composizione deglialimenti - 9.00-11.00Ingredienti funzionali a partire dalle legu-minose - 11.00-13.00Lorenzo MorelliProbiotici - 14.00-16.00Prebiotici - 16.00-18.00

Sabato 24 giugno 2006Marisa PorriniAntiossidanti I - 9.00-11.00Antiossidanti II - 11.00-13.00Nino Carlo BattistiniValutazione dello stato nutrizionale nellevarie età della vita I - 14.00-16.00Valutazione dello stato nutrizionale nellevarie età della vita II - 16.00-18.00

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Venerdì 7 luglio 2006Patrizia LimontaNutrizione e tumori - 9.00-11.00Elisabetta SanziniDalle piante officinali agli integratori ali-mentari, dall’uso tradizionale alla norma-tiva - 11.00-13.00Maria Letizia PetroniAlimentazione e prevenzione - 14.00-16.00Anna Rita SabbatiniNutrizione clinica in oncologia16.00-18.00

Sabato 8 luglio 2006Giorgio Giroli (Nestlé)Probiotici e prebiotici nell’alimentazioneinfantile e in Nutrizione Clinica Enterale9.00-11.00Mariarita GalbiatiI minerali: aspetti funzionali - 11.00-13.00Gianluigi MonticelliIl ferro nell’organismo umano: necessità,stato e problemi - 14.00-16.00Elio RotiOligoelementi e benessere - 16.00-18.00

Venerdì 21 luglio 2006Pietro Morini (DS Medigroup) - Sessio-ne interattivaL’antropometria nelle diverse condizionifisiologiche (esercitazioni) - 9.00-11.00L’analisi impedenziometrica (esercitazio-ni) - 11.00-13.00Dietetica applicata e stili alimentari distampo preventivo (esercitazioni)14.00- 16.00La realizzazione dei modelli dietetici: diete-tica applicata (esercitazioni) - 16.00-18.00Sede: DS Medigroup, V.le Monza, 133 -20125 Milano

Sabato 22 luglio 2006Giulio Testolin (ICANS - Università diMilano) - Sessione interattivaBasi teoriche e pratiche dell’utilizzo delladual X-ray absorptiometry (DXA) per lavalutazione dello stato di nutrizione(esercitazioni) - 9.00-11.00Basi teoriche e pratiche dell’utilizzo della

metodologia Bod-Pod per la valutazionedello stato di nutrizione (esercitazioni) -11.00-13.00Paolo MagniI disturbi del comportamento alimentare:anoressia nervosa, bulimia nervosa ebinge-eating disorders - 14.00-16.00Leonardo De AngelisComponenti naturali degli alimenti:aspetti analitici innovativi - 16.00-18.00Sede di tutta la giornata: ICANS, viaBotticelli, 21 - 20133 Milano

Venerdì 8 settembre 2006Paola Negri CesiL’omeostasi glicemica in condizioni fisio-logiche - 9.00-11.00Andrea StrataObesità: clinica e terapia - 11.00-13.00Diabete tipo 1 e tipo 2: clinica e terapia14.00-16.00Conseguenze metaboliche e manifesta-zioni cliniche di una “non corretta” ali-mentazione - 16.00-18.00

Sabato 9 settembre 2006Paolo MagniAlimentazione e attività sportiva9.00-11.00Enrico ArcelliIntegratori e attività sportiva I - 11.00-13.00Integratori e attività sportiva II 14.00-16.00Pierpaolo De FeoEffetti dell’attività fisica su stato nutrizio-nale e qualità della vita nell’anziano16.00-18.00

Venerdì 22 settembre 2006Anna Vittoria Laneri - Sessione inte-rattivaLinee guida per una sana alimentazioneitaliana I - 9.00-11.00Linee guida per una sana alimentazioneitaliana II (esercitazioni) - 11.00-13.00Claudio GalliGrassi alimentari e stati patologici non ine-renti all’obesità e ai tumori - 14.00-16.00Andrea PoliModulazione alimentare dei processi in-

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60 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

fiammatori nella prevenzione dell’atero-sclerosi - 16.00-18.00

Sabato 23 settembre 2006Giancarlo Taddei - Sessione interattivaDietologia ospedaliera I - 9.00-11.00Dietologia ospedaliera II - 11.00-13.00Dietologia ospedaliera I (esercitazioni)14.00-16.00Dietologia ospedaliera II (esercitazioni)16.00-18.00Sede: Ospedali Riuniti - Largo Barozzi,1 - Bergamo

Venerdì 6 ottobre 2006Anna Vittoria Laneri - Sessione interattivaApplicazione pratica delle linee guida peruna corretta formulazione della dieta(esercitazioni) - 9.00-11.00Roberta MorettiNutrizione in gravidanza e nell’allatta-mento - 11.0 -13.00Anna Maria MarconiPassaggio transplacentare dei nutrientinella gravidanza umana normale e con pa-tologia della crescita fetale - 14.00-16.00Silvia ScaglioniNutrizione nell’infanzia e nell’adolescen-za - 16.00-18.00

Sabato 7 ottobre 2006Maria BucciApplicazioni innovative nell'aging cuta-neo - 9.00-11.00Applicazioni innovative nella cellulite11.00-13.00Alessandra BordoniValutazione degli aspetti nutrizionali nella for-

mulazione di un integratore, con particolareriferimento ai nutricosmetici I 14.00-16.00Valutazione degli aspetti nutrizionali nellaformulazione di un integratore, con par-ticolare riferimento ai nutricosmetici II16.00-18.00

Venerdì 13 ottobre 2006Andrea Budelli - Sessione interattivaProdotti destinati ad una alimentazioneparticolare - approccio allo sviluppo e te-matiche nutrizionali correlate - 9.00-11.00Sicurezza e Benessere nella produzionee nel controllo dei prodotti destinati aduna alimentazione particolare (esercita-zioni) - 11.00-13.00Lavori di gruppo. Progettazione di un ali-mento per l’infanzia. Progettazione di un ali-mento senza glutine. Progettazione di un ali-mento aproteico (esercitazioni) 14.00-16.00Sede: Heinz - Via Cascina Bel Casule,7 - 20141 Milano

Sabato 14 ottobre 2006Giuseppe DurazzoElementi di diritto degli alimenti: alcuniprincipali riferimenti nella legislazionenazionale italiana - 9.00-11.00Elementi di diritto degli alimenti: alcuniprincipali riferimenti nella disciplina del-l’U.E. - 11.00-13.00Paola MinghettiAspetti normativi relativi agli integratorialimentari - 14.00-16.00

Compilazione della scheda di valuta-zione dell’evento formativo da partedei partecipanti - 16.00-18.00

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La comunicazioneper la saluteTra Azienda e professionisti,tra professionisti,tra medico e paziente

BOLOGNA 13 maggio 2006Sessione PlenariaSala Teatro Don BoscoVia Bartolomeo Dal Monte

1 modulo: 24-25 maggio 20062 modulo: 21-22 settembre 20063 modulo: 19-20 ottobre 20064 modulo: 23-24 novembre 2006Hotel Savoia - Via S. Donato 161

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61Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

SESSIONE PLENARIA13 maggio 2006 09.00-10.30 - IL MODELLO AZIENDALE:FAR CONOSCERE L’AZIENDA; INCON-TRO TRA ASPETTATIVE (L’Azienda e lesue aspettative; gli specialisti ambulato-riali) - Dott. Gabriele Cavazza10.30-12.00 - GOVERNO CLINICO: LEASPETTATIVE DEGLI SPECIALISTI -Dott. Roberto Lala 12.00-13.00 - DISCUSSIONE E CON-CLUSIONI

COMUNICARE PER LA SALUTE24 maggio - 22 settembre20 ottobre - 23 novembre 200609.00-13.00 - IL MEDICO, IL PAZIENTE EL’ALTRO (comunicare con il paziente, conl’altro: altro = collega, parente, personaleinfermieristico, ecc) - Prof. Sergio Manghi13.00-14.00 - PRANZO14.00-17.00 - LAVORI DI GRUPPO E DI-SCUSSIONE17.00-18.00 - CONCLUSIONI

LA COMUNICAZIONE DIFFICILE25 maggio - 21 settembre19 ottobre - 24 novembre 200609.00-12.00 - LABORATORIO SULLACOMUNICAZIONE DIFFICILE – PRESEN-TAZIONE DELLE ESPERIENZE DELL’A-ZIENDA OSPEDALIERA DI MODENA (Ca-si – filmati – ecc.) - Dott. Dante Comelli12.00-13.00 - RIFLESSIONI E DISCUSSIONE13.00-14.00 - PRANZO14.00-16.00 - LAVORI DI GRUPPO

16.00-17.00 - COME LAVORARE INSIE-ME: SVILUPPO DI UN MODELLO RELA-ZIONALE TRA I PROFESSIONISTI PERFARE SQUADRA - Dott. Augusto Zappi17.00-18.00 - DISCUSSIONECONCLUSIONI - TEST FINALE

RELATORIDott. Gabriele CavazzaVice Direttore Sanitario Area TerritorialeAzienda USL di BolognaDott. Dante ComelliDocente di Psicologia della SaluteUniversità di ParmaDott. Roberto LalaSegretario Nazionale SUMAIProf. Sergio ManghiProfessore associato di Sociologia dellaConoscenza - Università di ParmaDott. Augusto ZappiDirezione Generale Sanità e Politiche So-ciali - Assessorato Politiche per la SaluteRegione Emilia Romagna

Direttore del Corso:dott. Salvatore [email protected] Tiarinivia Tiarini 10 - Bologna - tel. 051/706315

Segreteria Organizzativa:Rita [email protected] Saragozzavia S.Isaia 94/a - Bolognatel. 051/6597307 - fax 051/523202

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Dipartimentodi Formazioneed MCQResp. Dr. Giuseppina Bovina

MCQ-Miglioramento continuo di qualitàLaboratorio di innovazione didatticaResp. Dr. Giuseppina Bovina

PNL Tecniche di Comunicazione nonverbaleMetodiche di insegnamentoResp. Dr. Silvana Cominetti

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62 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

SCUOLA NAZIONALE ITALIANA DIMEDICINA OMEOPATICAITALIAN NATIONAL HOMOEOPATHICMEDICAL SCHOOL

Costituitasi dalla confluenza di istituzionididattiche di studio e di ricerca, che ope-rano attivamente sin dagli anni ottanta:

CORSO DI FORMAZIONE DI BASE

DURATA: tre anni di corso per comples-sive 400 ore di lezione a carattere teori-co-pratico, cui vanno ad aggiungersipercorsi di e.learning

FREQUENZA: le lezioni sono articolatein settimane intensive residenziali: 2 settimane all’anno con possibilità diimplementazione se richiesta da even-tuali future disposizioni legislative:1° settimana dal 20 al 27 maggio 20062° settimana 11-18 novembre 2006.

SEDE: Rimini

REQUISITI PER L’AMMISSIONE: Corsoa numero chiuso. Sono richieste la Lau-rea in Medicina e Chirurgia, Laurea inMedicina Veterinaria, Laurea in Farmacia.

PROGRAMMA DIDATTICO: secondoquanto stabilito dal Programma Didatti-co Nazionale (1997) e dall’ECH (Euro-pean Comittee for Homoeopathy -1990

e seg.) anche in previsione di un EsameEuropeo con diploma Europeo.Il programma del 1° anno è a disposizio-ne su www.omeomed.net.

METODO DIDATTICO: Il programmaverrà svolto con lezioni teoriche, lezioniinterattive, esercitazioni di gruppo,workshop, esercitazioni pratiche, prati-ca clinica; lo studente sarà seguito daun tutor.

FINALITÀ: fornire la preparazione teori-co-pratica in omeopatia classica edomeopatia clinica necessaria a renderelo studente capace di affrontare un casoclinico con sicura competenza; formaremedici con competenze idonee alla ri-cerca clinica.

DOCENTI: Tutti i Docenti hanno unapratica clinica di circa 20 anni ed unaattività didattica di oltre 15 anni.

COSTO: per ogni settimana di corso,comprensivo del soggiorno, vedere det-tagli su www.omeomed.net.

ATTESTATO: rilasciato dalla SocietàItaliana di Medicina Omeopatica-So-cietà scientifica dei Medici Omeopati,provider ECM.

ECM: per i workshop sono richiesti i cre-diti ECM.

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Corso di Ecografia Vascolare inEmergenzaFirenze 13-16 Giugno 2006Corso di Perfezionamentoteorico-pratico

Direttore del CorsoSergio CastellaniUnità Funzionale di Angiologia Clinica eSperimentale Università di Firenzee-mail: [email protected]

Segreteria ScientificaMarzia Bacci - Giorgia BaldelliTel. 055/7947814e-mail: [email protected]

IscrizioniLe adesioni devono pervenire entro enon oltre il 7 giugno 2006 e saranno ac-

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63Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

cettate in ordine cronologico fino adesaurimento dei posti disponibili.

Per informazioni ed iscrizioniUfficio Corsi di PerfezionamentoSettore post-laureaPlesso Didattico v.le Morgagni n. 4050134 FirenzeLun Mer Ven 9.00-13.00Mar Gio 15.00-16.30Tel. 055 4598776-772 - Fax 055 4598928E-MAIL: [email protected]

A norma dell’Art. 19 della Facoltà di Me-dicina gli iscritti ai corsi di formazione eperfezionamento sono esonerati dall’ob-bligo ECM per l’anno di frequenza delcorso (Presidenza di Medicina; prot 1024del 4/4/2005)Sede del corsoAula Magna della Presidenza della fa-coltà di Medicina e Chirurgia,V.le Morgagni, 85 - Firenze

Caratteristiche e scopi del corsoLa valutazione delle urgenze vascolari èl’argomento di questo terzo corso diEcografia Vascolare in emergenza or-ganizzato presso l’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Careggi. Il corso è ri-volto agli addetti alla diagnostica eco-colordoppler, operatori e specialisti didiversa provenienza disciplinare (inter-nisti, cardiologi, radiologi, neurologi,angiologi, chirurghi vascolari e medicidell'emergenza) interessati ad ap-profondire le applicazioni delle tecni-che con ultrasuoni nella fase acuta deiprincipali quadri di patologia vascolare(ictus, trombosi venosa profonda, com-plicanze vascolari procedurali, ische-mia critica delle arterie inferiori, compli-canze acute degli aneurismi, trauma-tologia). Il corso ha caratteristiche mul-tidisciplinari con l’intento di descriverele potenzialità e le applicazioni correntidelle tecniche ecografiche nei percorsidiagnostico-terapeutici abitualmente

adottati nella gestione dell’urgenza.Ogni sessione prevede infatti una de-scrizione degli aspetti essenziali deisingoli quadri clinici in emergenza edespone i principali quesiti diagnosticiposti all’ecografista dal paziente incondizioni critiche. La parte più ampiadi ogni sessione è dedicata all’insegna-mento del metodo con ultrasuoni e alleapplicazioni che permettono una cor-retta diagnostica differenziale. Per ognisettore di patologia vascolare in emer-genza, infine, è prevista una più succin-ta descrizione dei metodi radiologiciche possono venire utilizzati e del lororuolo ed indicazioni nel particolare con-testo clinico in confronto agli ultrasuo-ni. La parte pratica del corso si articolain 4 sessioni pomeridiane che si apri-ranno con lezioni di orientamento dianatomia, fisica doppler, strumentazio-ne ecografia e si chiuderanno con leesercitazioni ecocolordoppler.

PROGRAMMA13 GIUGNOI SESSIONE: ISCHEMIA CEREBRALEII SESSIONE: EMORRAGIA CEREBRALE

14 GIUGNOI SESSIONE: SHOCKII SESSIONE: ADDOMEIII SESSIONE: RENE

15 GIUGNOI SESSIONE: ISCHEMIA DEGLI ARTIINFERIORIII SESSIONE: TROMBOSI VENOSAPROFONDA

16 GIUGNOI SESSIONE: TRAUMATOLOGIA AD-DOMINALEII SESSIONE: TRAUMI CRANICIIII SESSIONE: TRAUMI VASCOLARIDEGLI ARTI

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64 Bollettino Notiziario n° 5 maggio 2006

ELENCO INSERZIONISTI BOLLETTINO MAGGIO 2006CARISBO GRUPPO SAN PAOLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3

CASA DI CURA “AI COLLI” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51

CENTRO MEDICO SAN MICHELE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21

COOP MURRI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. IIIa di cop.

MERCEDES BENZ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. IVa di cop.

POLIAMBULATORIO CKF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 31

POLIAMBULATORIO OPPICI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 25

RESIDENCE VITTORIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 42

SCUOLA VALET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. IIa di cop.

VILLA BARUZZIANA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 11

VILLA BELLOMBRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 27

CONCESSIONARIO PER LA PUBBLICITÀ: ASSOMNIA SAS DI DE BERNARDIS CLAUDIO E C.17 VIA RANZANI - 40127 BOLOGNA - TELEFONO E FAX 051 241379

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Affittasi (anche per singole giornate) stanza libera in poliambula-torio piano terra a norma via Ortolani Bologna (con fermata auto-bus antistante). Servizio di segreteria. Per informazioni tel.051/547396 cell. 347/2212398.

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