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N° 14 - Nuova Serie, Giugno 2007

CARLO HOUBEN di Mt. Argus: SANTO “un Capolavoro della Saggezza di Dio”

“un vero Figlio della Passione”

I N D I C ELa Curia Informa

MESSAGGIO DEL SUPERIORE GENERALE DELLA CONGREGAZIONE DELLA PASSIONEIN OCCASIONE DELLA CANONIZZAZIONE DI

P. CARLO DI MOUNT ARGUSP. Ottaviano D’Egidio, Superiore Generale, C.P..........p. 3

BIOGRAFIA DI CARLO HOUBENP. Giovanni Zubiani, C.P.................................................p.5

NELLA LINEA ECUMENICA DEL BEATO DOMENICO BARBERI: Preghiera e sacrificio per riunire i fratelli della stessa fedeP. Fabiano Giorgini, C.P...........................................p.7

SEMPRE DISPONIBILE NELLE CASE E NEGLI OSPEDALI DI DUBLINO: Come novellosamaritano si inchinò sulle piaghe dei sofferentiP. Paul Francis Spencer, C.P..........................................p. 9

TENNE VIVA NEI CUORI DEL POPOLO DI DIO LA MEMORIA DELLA PASSIONE DI CRISTOP. Paul Francis Spencer, C.P.........................................p. 10

LA DEVOZIONE MARIANA DI SAN CARLO DI MOUNT ARGUS: la memoria dell’addolorato cuore della Madre ai piedi della CroceP. Giovanni Zubiani, C.P...............................................p. 12

LA CANONIZZAZIONE: Piazza San Pietro

Benedetto XVI - Omelia................................................p. 14

PHOTO COLLAGE.....................................................p. 16

Vita Passionista

Notizie dalle Conferenze

CII. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 20COPAL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 21IPCM. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 22CIPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 23CPA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 25Eventi Speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 27Monache Passioniste e Laici. . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 28 Ordinazioni e Professioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 29Nuove Pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 30Obitus. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 31

Bollettino InternazionalePassionista

N° 14 - Nuova Serie - Giugno 2007

EditoreCuria Generalizia dellaCongregazione della Passione

Consultore Generale per l’informazioneDenis Travers, C.P.

Redazione e traduzione testiGiovanni Pelà, C.P.Lawrence Rywalt, C.P.Ramiro Ruiz, C.P.

FotografieLawrence Rywalt, C.P.Donald Webber, C.P.Ottaviano D’Egidio, C.P. Miguel Ángel Villanueva, C.P.

IndirizzoUfficio ComunicazioniCuria GeneraliziaP.za Ss. Giovanni e Paolo, 1300184 Roma - ITALIATel. 06.77.27.11Fax: 06.700.84.54Pagina Web: http://passiochristi.orgE-mail: commcuria@passiochristi.org

GraficaMarco Animobono

Logo della CopertinaLoretta Lynch

CopertinaCARLO HOUBEN di Mt. Argus: SANTO"un Capolavoro della Saggezza di Dio"

"un vero Figlio della Passione"

StampaGrafica Animobono s.a.s.Via dell’Imbrecciato, 71a00149 Roma

LA CURIA INFORMA

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Nel dare un messaggio in occasione del gioio-so evento della Canonizzazione di questo nostrofratello, unitamente ai Provinciali di Olanda P.Leo Bos e d’Irlanda, P. Martin Coffey, non trovomigliore inizio che queste sue parole scritte dalRitiro di S. Giuseppe in Londra il 7 ottobre 1873,con le quali egli consola nel modo seguente unapersona che era stata colpita da afflizioni:

« Io spero che Ella sarà rassegnata alla Santavolontà di Dio, in questo piccolo dolore che Laaffligge. La croce portata con pazienza per amoredi Dio è un grande aiuto per la salvezza eterna.

Ho fiducia che tutto si volga in vostro favore,come piacerà a Dio. Procurate di pensare ogni gior-no per pochi minuti ai durissimi patimenti di GesùCristo ».

Queste parole ci ricordano che la vita di P.Carlo è stata segnata fortemente dalla croce e,con lui la via passionis giunge all’ultima stazione:la crocifissione e la morte. Ma la sua canonizza-zione è immagine della risurrezione che Cristocomunica ai suoi servi fedeli e ci offre la speran-za per il futuro dei nostri religiosi e dei cattolicinelle nazioni da Egli tanto amate: il Belgio,l’Inghilterra, ma soprattutto la patria Olandese ela cara Irlanda, ove riposa.

Il Crocefisso era per lui unlibro che non perdeva mai il suointeresse, ma andava ogni gior-no sempre più avanti nel suostudio: questo era il suo grandetesoro, e ben spesso lo si vede-va baciare le Sacre Piaghe diquel piccolo crocifisso che ripo-sava costantemente nel palmodella sua mano.

Era poi una sua pratica fre-quente di raccomandare l’usodel Crocifisso: in una sua lette-ra a proposito di un uomo chesi trovava in pericolo di morirefuori dalla comunione dellaChiesa, egli consigliava tra altrecose di mostrare una immagine

MESSAGGIO DEL SUPERIORE GENERALE DELLACONGREGAZIONE DELLA PASSIONE IN OCCASIONE

DELLA CANONIZZAZIONE DI P. CARLO DI MOUNT ARGUS

P. Ottaviano D’Egidio, CP

Tomba di San Carlo nella Chiesa del Convento di Mt. Argus, Dublin

"fu spesso visto baciare le Sante Ferite del piccolo crocifisso cheportava nel palmo della sua mano".

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dell’Agonizzante Salvatore dinnanzi agli occhidell’infermo, il quale nella sua indifferenza eraindurito alla luce della Fede.

Ed in un’altra lettera diretta ad una Signoraegli scrive: « Se la cara figliuola qualche voltadiventa impaziente e grida, mettete nelle sue maniun Crocifisso, e ditele: Guardate, mia figliuola,come Gesù Cristo ha patito ».

Molti ricordano infine che quando celebrava ilSanto Sacrificio e incontrava dei passaggi chefacevano allusione alla Passione non poteva trat-tenere le sue lacrime. Il suo cuore si struggeva dicompassione per Lui « che era ferito per le nostreiniquità ed ammaccato per i nostri peccati ».

Il messaggio che P. Carlo oggi rivolge allaChiesa, alla Congregazione della Passione, almondo, è quindi un invito forte alla fedeltà aCristo anche a costo della propria vita. Un invitoa vivere la memoria di Gesù Crocifisso, esistenzadonata per il bene di ogni persona, che diventanel passionista sorgente per essere a sua voltavita donata agli altri fino alla morte. Questosperò Paolo della Croce quando scrisse: “I religio-si, morti a sé stessi, sono disposti a ricevere l’im-

pressioni della divina grazia, sicché poi a suo tempocon cuore ripieno di amor di Dio possano intra-prendere cose grandi per la di Lui gloria e per ladifesa della S. Chiesa a costo ancora della propriavita, senza perdonare a stento, a fatica alcuna”.

P. Carlo, come cristiano e passionista, neimomenti poi in cui la fedeltà al Cristo esigevaero-ismo, si è rivolto a Gesù nel Getsemani perimpetrare, con la preghiera personale e con l’in-tercessione del nostro Fondatore S. Paolo, laforza per compiere la volontà del Padre celestecome si manifestava nelle esistenze di coloro chericorrevano a Lui e per accettare di essere il chic-co di grano che cade sotto terra per risorgerenella germinazione e alimentare la vita di altri.

In questo spirito di risurrezione, allora, cheemana dall’evento della Canonizzazione di P.Carlo Houben vi chiedo di unirci in preghieraperché in Olanda, in Irlanda, in ogni nazionedove la Congregazione è presente, tutti iPassionisti annuncino con sempre maggiorecoraggio ed entusiasmo e testimonino con la vital’Amore Crocifisso: Cristo Gesù morto e risortoper noi.

Roma, 1 maggio 2007

P. Ottaviano D’EgidioSuperiore Generale

Reliquia di San Carlo di Monte Argus presentata durante laceremonia di canonizzazione

Sin-Des: P. Paul Francis Spencer (PATR), P. Leo Boss (SPE)e P. Frank Keevins (PATR)

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Il Beato Carlodi S. Andrea, alsecolo GiovanniAndrea Houben,nacque l’11 di-cembre 1821 aMunster-geleen,nella diocesi diR u r e m o n d(Olanda), quartodi dieci figli.Battezzato lostesso giorno colnome di Gio-vanni Andrea, siaccostò alla pri-ma comunione il26 aprile 1835 ericevette il sa-cramento dellaconfermazione il28 giugno dellostesso anno. Iniziò gli studi classici a Sittart, pro-seguendoli a Brochsittard, fino a quando dovetteinterromperli nel 1840 per il servizio militare,durante il quale, pare sentì parlare per la primavolta della Congregazione della Passione. Dopo ilcongedo, completati gli studi, chiese di esserviammesso. La sua domanda fu accolta dal BeatoDomenico Barberi e, entrato in noviziato ad Ere,presso Tournai il 5 novembre 1845, in dicembreindossa l’abito della Passione, prendendo il nomereligioso di Carlo di S. Andrea. Espletato l’annocanonico di noviziato, emise la professione deivoti il 10 dicembre dell’anno seguente. Dopo averespletato gli studi filosofici e teologici, il 21dicembre 1850, alla conclusione degli studi, fuinfine ordinato presbitero da mons. Labis,Vescovo di Tournai.

Subito dopo fu inviato in Inghilterra, dove iPassionisti avevano fondato tre conventi e quiesercitò per qualche tempo l’incarico di vicemae-stro dei novizi a Broadway ed il comune ministe-ro sa-cerdotale, sia nella parrocchia di S. Wilfridoche nel circondario, finché nel 1856 fu trasferitonel nuovo convento di Mount Argus, presso

Dublino.

Il BeatoCarlo Houben,visse quasi tut-to il restodella sua vitain questo riti-ro e dagli ir-landesi fu mol-to amato, cosìda essere chia-mato dal po-polo – egli,olandese- Padre Carlodi Mount Ar-gus.Fu sacerdotedi particolarepietà; partico-larmente si

distinse nell’esercizio dell’obbedienza, nella prati-ca della povertà, dell’umiltà e della semplicità, eancor più nella devozione alla Passione delSignore.

Per la sua imperfetta conoscenza della linguainglese, non fu mai un grande predicatore, nécompì missioni, ma si dedicò particolarmente econ efficacia alla direzione spirituale delle animeattraverso la confessione.

La fama delle sue virtù attirò ben presto alconvento un gran numero di fedeli che chiedeva-no la sua benedizione ed esistono attendibili testi-monianze di guarigioni sorprendenti, tanto dacreargli una fama di taumaturgo.

Proprio a causa di tale fama, diffusa in tutto ilRegno Unito e giunta anche in America edAustralia, per dargli un poco di tranquillità, futrasferito nel 1866 in Inghilterra, dove dimorò neiconventi di Broadway, Sutton e Londra; vi con-dusse l’apostolato di sempre, assediato dentro efuori il Ritiro dai fedeli sia cattolici che d’altreconfessioni.

BIOGRAFIA DI CARLO HOUBENP. Giovanni Zubiani, C.P.

Casa dove è nato Carlo Houben in Munstergeleen, Holland

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Tornò a Dublino nel 1874, per restarvi sino allamorte, giunta all’alba del 5 gennaio 1893.

Durante i suoi solennissimi funerali con genteda tutta l’Irlanda, si ebbe una chiara prova delladevozione popolare che lo aveva circondato invita. Un giornale del tempo scriveva: “Mai primad’oggi a memoria d’uomo si è verificata un’esplo-sione di sentimento religioso e di venerazioneprofonda come quella che si è potuta osservareintorno alle spoglie di padre Carlo”. Il superioredel Ritiro scrisse invece ai familiari: “Il popolo loha già dichiarato santo”.

La causa di Canonizzazione fu introdotta il 13novembre 1935. I Processi Apostolici furono istruiti

dall’anno 1936 all’anno 1938 nella Curia diDublino; nel 1931 nella Curia di Southwark(Inghilterra); dall’anno 1936 all’anno 1937 nellaCuria di Roermond. La validità di tutti i Processiporta la data del 14 dicembre 1945.

Finalmente, celebrato il Congresso dei Teologil’11 luglio 1978 e la Plenaria dei Cardinaliil 30 gennaio 1979, fu solennemente letto « coramSanctissimo » il Decreto sulle virtù eroiche il 10maggio 1979.

Istruito un Processo canonico su una prodigiosaguarigione nella diocesi di Roermond e celebrato unProcesso Apostolico nella medesima diocesi neglianni 1954-1955, decretata la validità di taleProcesso il 13 giugno 1986, il Santo Padre GiovanniPaolo II ne ascrisse il nome nell’albo dei Beati il 16ottobre 1988.

Il caso di guarigione esaminato in vista dellaCanonizzazione riguarda il Sig. Adolf Dormans diMunstergeleen, paese di origine del Beato.L’inchiesta diocesana super miro è stata istruitapure nella diocesi di Roermond (Olanda) dal 6novembre 2002 al 19 febbraio 2003, e la sua validi-

tà è stata riconosciuta conDecreto della Congregazio-ne delle Cause dei Santi il 7novembre 2003.

Convocata la Con-sultaMedica per il 24 novembre2005, dopo la discussione,unanimemente nei suoimembri si è espressa sulla“non scientificamente spie-gabile” guarigione del Sig.Dormans da “appendicitegangrenosa perforata conperitonite generalizzata ecompromissione multiorga-nica con stato settico pro-lungato e stato agonico”.

I Consultori Teologi, nelCongresso peculiare del 21febbraio 2006 e laCongregazione Ordinariadei Padri Cardinali e Vescovidel 12 dicembre 2006 hannopure riconosciuto unanime-mente la preternaturalità

della predetta guarigione.

Il Decreto sul miracolo è stato promulgato allapresenza del Santo Padre Benedetto XVI il 21dicembre 2006, che nel solenne Concistoro del 23febbbraio 2007 ha fissato la data dellaCanonizzazione di P. Carlo per il 3 giugno seguente.

Sig. Adolf Dormans e sua moglie

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Il 12 febbraio 1895 il Card. H. Vaughan presenta-va al Papa Leone XIII un promemoria per la pre-parazione di una lettera pontificia per animare apregare intensamente per il ritornodell'Inghilterra alla Chiesa cattolica.

Nella sua proposta presentava molti passi deldiario del passionista padre Ignazio Spencer che,nel luglio 1844, aveva visitato il Nunzio apostoli-co Pecci, i vescovi e le comunità religiose delBelgio per impegnarLe ad una preghiera conti-nuata per ottenere da Dio il ritornodell'Inghilterra all'unità della Chiesa cattolica.

Spencer già dal 1830, in Roma, si eraincontrato con il passionista B. DomenicoBarberi e da lui aveva appreso quanto ardo-re sentisse nell'anima per il ritornodell'Inghilterra all'unità della Chiesa cattoli-ca e come aveva già, dal 1820 circa, iniziatoad organizzare una crociata di preghiera perquesto scopo, sicuro che solo un interventopotente di Dio avrebbe dato alle menti laluce necessaria e alle volontà la capacità disupe-rare le difficoltà che si frapponeva, alritorno degli inglesi alla Chiesa cattolica.

Lo Spencer, da poco passato al cattolice-simo si stava preparando ad essere consacra-to sacerdote cattolico; rimase conquisto daquesto ardore del B. Domenico e fece sual'opera della crociata di preghiera per il ritor-no degli inglesi alla Chiesa cattolica. Egli furicevuto nella Congregazione passionista dalB. Domenico a cui successe, nel 1849, comesuperiore alla morte improvvisa del B.Domenico.

Tra i frutti della crociata di preghiera, ilCard. Vaughan indicava il ritorno alla Chiesacattolica di vari distinti inglesi tra cui ilNewman. Questi, nella notte dell'8 ottobre1845, dinanzi al B. Domenico fece la suaprofessione di fede cattolica.

Carlo Houben ebbe notizia di questi avveni-menti: appena entrato nel noviziato, il 5 novem-bre 1845, trovò la comunità passionista di Ere,nel Belgio, piena di gioia per il passaggio diNewman alla Chiesa cattolica che il B. Domenicoaveva narrato con viva commozione durante lasua visita nella se-conda metà di ottobre. I collo-qui che Carlo fece con Domenico quando, comesuperiore provinciale, vi-sitava la comunità diEre, i contatti che ebbe, sia in Belgio ma special-mente in Inghilterra, con Spencer lo resero pro-fondamente consapevole dell'impegno ecumeni-co presente nella vocazione passionista fin daltempo del fondatore, S. Paolo della Croce.

NELLA LINEA ECUMENICA DEL BEATO BARBERI:Preghiera e sacrificio per riunire i fratelli della stessa fede

P. Fabiano Giorgini, CP

Beato Domenico Barberi (1792-1849)

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La conoscenza ed amicizia che contrasse nelconvento di S. Wilfrido, in Cotton Hall, con il P.Paolo Maria Pakenham, un capitano dei grana-tieri convertitosi al cattolicesimo nel 1850 e reso-si passionista nel 1851, infiammò ancora piùCarlo nell'impegno ecumenico.

Egli assunse questo impegno di preghiera e disacrificio per ottenere da Dio un tanto dono. Nefece consapevole anche i famigliari e certamentene avrà fatto oggetto delle sue conversazioni conla gente sia in Inghilterra che in Mount Argus.

L'apostolato di Carlo Houben è una confermaluminosa della validità della spiritualità passio-nista vissuta e insegnata dal B. Domenico nellasua qualità di primo responsabile nel trapiantarela congregazione passionista nel nord Europa:Belgio, Olanda, Inghilterra, Irlanda. Egli soste-neva che la fedeltà, reale edinamica ad un tempo, allaregola del fondatore, laradicale adesione alle esi-genze della vocazione pas-sionista sarebbero statepossibili anche in quellenazioni ad opera di perso-ne chiamate veramente daDio alla vocazione passio-nista.

Era convinto che la qua-lità dei passionisti avrebbeaiutato i fratelli se-parati arientrare nella Chiesa cat-tolica. La sua vita, quelladel B. Carlo Houben, diIgnazio Spencer, di PaoloMaria Pakenham, testimo-niano la validità dell'appor-to ecumenico dato dallatestimonianza della santità,dalla preghiera assiduaunita alla penitenza.

Nel filone spirituale diSan Paolo della Croce, ilpadre Carlo assumeva laforza e le energie necessa-rie per svolgere il suo apo-stolato. I documenti storiciassicurano che il padre

Carlo preferiva la via dell'umiltà, della discrezio-ne. Non erano ancora maturi i tempi del confron-to teologico, degli incontri interreligiosi per esa-minare i punti comuni e per eliminare le diver-genze. Il punto focale del ministero del padreCarlo era il Vangelo della Passione su cui anche ifratelli non cattolici fondano le loro ragioni difede e di speranza.

Nei suoi anni trascorsi sia in Inghilterra che inIrlanda il padre Carlo è stato un testimone auten-tico di Cristo e un fervido propagatore del mes-saggio di salvezza, nello spirito di dedizione e dicarità che lo hanno fatto apprezzare e amare datutti coloro che lo hanno avvicinato. Il seme dalui sparso ha aperto una nuova stagione all'unitàdei cristiani e all'intero movimento ecumenico.

Il Servitore di Dio, P. Ignatius Spencer (1799-1864)

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SEMPRE DISPONIBILE NELLE CASE ENEGLI OSPEDALI DI DUBLINO

Come novello samaritano si inchinò sulle piaghedei sofferenti

P. Paul Francis Spencer, CP.Tutti i giorni folle di persone si recano in visi-

ta a Mount Argus (Dublino) per pregare sullatomba di Carlo Houben. La maggior parte vienea pregare per la guarigione, chiedendo per sestessi o per altri la grazia di essere liberati daqualche malattia fisica, mentale o spirituale. Perla gente dei no-stri giorni, come già per quelli inmezzo ai quali egli visse e lavorò, Carlo è notosoprattutto per il dono delle guarigioni. Durante la sua vita, centinaia di persone veniva-no quotidianamente nella chiesa di Mount Argusperché si pregasse su di loro e fossero benedettecon la reliquia di San Paolo della Croce, fondato-re dei passionisti. «Sono molte le guarigioni e iveri e propri miracoli che si verificano - scrive uncontemporaneo - ma noi non vi facciamo caso, emolto meno il padre Carlo».

Il suo apostolato lo portò spesso fuori del con-vento. Di giorno e di notte, egli era chiamato abenedire ammalati nelle loro case o nei diversiospedali di Dublino. I medici e le infermiere,quando non potevano far nient'altro per unpaziente in fin di vita, spesso ricorrevano all'espe-diente di consigliare alla famiglia di «mandare achiamare il padre Carlo».

Quanti lo conobbero ricordavano la sua genti-lezza, la sua pazienza e, soprattutto, la sua dispo-nibilità. Egli era « completamente a disposizionedegli infermi, dei poveri e dei moribondi», sem-pre pronto, alla prima chiamata, a lasciare qual-siasi altra cosa, per andare a pregare con loro. Unsuo compa-gno passionista faceva notare che «non si lamentava mai, neanche quando gli si chie-devano servizi oltre il ragionevole, come accade-va in conti-nuazione ».

La compassione di Carlo per i bisognosi sem-brava non aver limiti: «Quello che contava per luiera che essi erano in difficoltà e avevano biso-gnodel suo aiuto; ed egli lo dava subito e con grandeamore». Tale compassione per gli altri era fruttodel suo profondo amore per Gesù Crocifisso edella sua personale esperienza della sofferenza.

Negli ultimi undici anni di vita, in seguito adun incidente di viaggio, egli dovette soffrire incontinuazione. Questa situazione fu per lui moti-vo di sentirsi ancor più vicino a Cristo. Leggiamoin una delle sue lettere: «La Croce portata

pazientemente ci è di grande aiuto per l'eternasalvezza». Il suo «aspetto da infermo» era già dasolo una predica eloquente sull'amore di Dio.Egli «aveva l'aspetto di una persona molto stan-ca, esile e incurvata dalla malattia e sarebbedovuto restare a letto. Invece, lavorava senzaposa, pregando e benedicendo tante persone.Nel suo apostolato cercava, attraverso la preghie-ra e la predicazione, di condurre la gente all'espe-rienza della potenza risanatrice dell'amore diCristo, di quell'amore da Lui mostrato sulCalvario: «Dalle sue piaghe noi siamo stati guari-ti» (1 Pt. 2, 24). Il suo apostolato affondava leradici nella passione di Gesù, la quale «rivela lapotenza di Dio che pervade il mondo, perdistruggere il potere del male e costruire il regnodi Dio» (Costituzioni Passioniste, par. 5).

Non tutti quelli che si recarono a MountArgus per ricevere la sua benedizione furonoguariti fisicamente. Ad alcuni rivolse parole diincoraggiamento alla rassegnazione; ad altridisse di prepararsi alla morte. Attraverso il donodel discer-nimento, egli era in grado di aiutaretutti a conoscere ed accettare la volontà di Dio e,attraverso la preghiera, di donar loro la guarigio-ne interiore ed una pace profonda. Quanti vennero a contatto con Carlo furono dalsuo esempio rafforzati nella fede. Un suo compa-gno ha lasciato scritto: «La fede e la fiducia dellagente era tanto grande da far loro pensare che alui fosse possibile quasi ogni cosa. Tuttavia, luistesso era il più grande miracolo, vivendo pertanti anni totalmente dedito alla sua vocazione ».

Convento di Mt. Argus, Dublin, Irlanda

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Il fine apostolico della congregazione dei pas-sionisti è quello di tener viva nei cuori del popolodi Dio la memoria della passione di Gesù. SanPaolo della Croce era convinto che proprio ladimenticanza dell’amore, dimostrato da Gesùnella sua passione, è la causa che allontana l’uo-mo da Dio e lo fa perdere nel peccato. Egli vole-va che i suoi figli portassero anche gli altri allagrata memoria di Cristo Crocifisso.

Carlo di Mount Argus approfittò di ogni occa-sione per portare ai poveri e agli ammalati il mes-saggio della Croce. In una lettera ad una personainferma scriveva: « Bisogna impegnarsi a pensareogni giorno, almeno per qualche minuto, alleamare sofferenze di Gesù Cristo ». Come S. Paolodella Croce, egli era consapevole che la passionedi Gesù è « la più grande e stupenda opera del

divino amore » (Lettere di S. Paolo della Croce,11, 449).

Ben sapendo che il messaggio della Croce puòessere annunziato agli altri solo dopo che esso hacompenetrato la propria vita, Carlo trascorrevaore ed ore ogni giorno nella contemplazione delCristo Crocifisso. Portava in mano un piccoloCrocifisso dovunque andasse e, secondo quantoscrive un compagno, « il più semplice discorsosulla passione moveva il padre Carlo al pianto ».

Seguendo l’insegnamento di S. Paolo dellaCroce, Carlo basava la propria vita sui tre valorifondamentali della regola passionista: preghiera,penitenza e solitudine. La sua attività apostolicasgorgava dalla sua vita interiore, così che il solovederlo sembrava procurasse del bene: «Sel’aspetto esterno rappresentava la sua anima,

TENNE VIVA NEI CUORI DEL POPOLO DI DIO LA MEMORIA DELLA PASSIONE DI CRISTO

P. Paul Francis Spencer, CP

“Crocifisso all'Altare Papale durante la Canonizzazione ”

allora bisogna dire che egli erainfiammato di amor di Dio ».

Per quelli che lo conobbero, lacaratteristica più saliente dellasua vita era lo spirito di preghiera:«La sua unione con Dio era conti-nua». Viveva continuamente allapresenza di Dio e, nelle sue predi-che, incoraggiava gli altri a far lostesso: «Abbiamo Dio davanti agliocchi giorno e notte ed avanzere-mo nella perfezione ».

Il fondatore dei passionisti nonfu solo un grande mistico, maanche un grande maestro di pre-ghiera. Nella regola scrisse cheuno degli obiettivi principali dellacongregazione è di «insegnare aviva voce ai popoli la devotamemoria della passione e mortedi Gesù Cristo Signore nostro ».Ogni giorno, prima di benedire ilpopolo a Mount Argus, Carlousava fare un’esortazione istrutti-va sulla preghiera e poi pregava avoce alta spontaneamente, per-mettendo loro, in qualche modo,di penetrare nella sua propriaesperienza di Gesù Crocifisso.

Il suo spirito di penitenza eraespresso non solo dall’osservanzadei digiuni, delle vigilie ed altremortificazioni imposte dalla rego-la di S. Paolo della Croce, maanche dall’accettazione delle sof-ferenze che dovette incontrare.Alle volte fu incompreso daglialtri della sua comunità; spesso fuderiso e umiliato da quelli che loinvidiavano per la sua fama disantità. Avendo coscienza chequeste circostanze erano altret-tanti inviti a partecipare allaPassione di Cristo, egli scrisse: «soltanto quelli chedesiderano essere calpestati, messi in ridicolo eumiliati; che portano ogni giorno la loro croceappresso a Gesù, che camminano sulle sue ormeed il suo esempio: soltanto costoro saranno salva-ti ».

Pur partecipando pienamente alla vita dellacomunità religiosa e dedicandosi senza mai stan-

carsi ai poveri, ai malati ed ai morenti, egli usavacontemporaneamente ogni premura nel coltivareuna vera solitudine interiore. I suoi momenti libe-ri li trascorreva davanti al SS. Sacramento. Nonera mai tanto felice quanto nel trovarsi « solo colSolo », seguendo l’insegnamento di S. Paolo dellaCroce: « Stia dentro di sé, nel regno interno delsuo spirito» (Lettere, 1, 558).

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"Se il suo aspetto esteriore fosse una riflessione della sua anima, si potrebbe direche lui era di fuoco per l'amore di Dio."

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LA DEVOZIONE MARIANA DI SAN CARLO DI MOUNT ARGUS:la memoria dell’addolorato cuore della Madre ai piedi della Croce

P. Giovanni Zubiani, C.P.

Il Padre Carlo come giovane, come novizio,come studente e come sacerdote, fu rimarchevo-le per la sua figliale devozione verso laSantissima Vergine. Centinaia di Volte (e potreb-be anche dirsi migliaia), ripeteva in ogni giorno ilsanto nome di Maria. Entrando o uscendo dallasua cella si inginocchiava e recitava una AveMaria, ed a chiunque bussava alla sua porta, eglirispondeva: « Ave Maria». Quando pronunziavail nome di Lei dovunque egli si trovasse, alzava lasua berretta in segno del suo profondo rispettoper la Regina del Cielo. Per mezzo di questonome può dirsi in verità che egli schiacciò la testadel serpente, e grande fu il suo zelo nell’impara-re tanto ai piccoli, quanto agli adulti, la frequen-te invocazione del suo Nome.

Le preghiere scritte dal Padre Carlo durante

la sua vita potrebbero riempire un buon volume,e sarebbe difficile trovarne una che non cerchi disvegliare sentimenti di affezione per MariaImmacolata e di domandare il di Lei soccorso. Equesto nome che era il suo scudo durante la suavita, fu da lui invocato nelle sue ultime ore conuna celestiale dolcezza. Ogni giorno egli recitavail Santo Rosario e le Litanie Lauretane, e nessu-na voce più fervente si univa al canto della bellis-sima Litania dell’Immacolata Concezione: « Totapulchra es Maria », quanto quella del PadreCarlo, nelle preghiere serali.

Non vi era gioia maggiore per il cuore di que-sto caro vegliardo, quanto radunare i giovani reli-giosi per cantare con lui un inno a Maria. E quan-do echeggiava il solenne rimbombare delle cam-pane che suonavano le lodi di Maria, egli faceva

"L'aspetto più straordinario della sua venerazione per Maria era la sua devozione ai suoi Dolori". (I Sette Dolori di Maria,Chiesa di Santo Stefano Rotondo Roma)

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una sosta ed ascoltava con evidentedelizia. Le sublimi parole delMagnificat quando venivano cantatenei Vesperi solenni facevano vibrare ilsuo cuore, ed egli sembrava comerapito in estasi. Per il glorioso dogmadella Chiesa Cattolica, l’ImmacolataConcezione, il quale accerta, « che laBeata Vergine Maria nel primo istan-te del suo concepimento, per una gra-zia ed un privilegio specialedell’Onnipotente Iddio, in vista deimeriti di Gesù Cristo il Salvatore del-l’umano genere, fu preservata liberada ogni macchia di peccato originale», il Padre Carlo aveva una meravi-gliosa devozione imitando in tal modoSan Paolo della Croce, il quale moltotempo prima che questo fosse defini-to da Pio IX come Articolo di Fede,manifestò la sua credenza in questo,dichiarando che, se era necessario,avrebbe versato il suo sangue in dife-sa di questo.

Quando veniva il Maggio, il mesedi Maria, e la folla si radunava, lamusica suonava e le campane echeg-giavano, le bandiere multicolori svo-lazzavano ed i fanciulli gettavanofiori, nessun cuore era più contento aMount Argus, di quello del PadreCarlo, e qualunque potesse essere la sua stan-chezza, il Venerabile Padre partecipava semprecon gioia alle processioni. E siccome quandocamminava pensava alla felicità che Maria gode-va nel Cielo, la folla si radunava per rimirarlo, eper baciare i suoi abiti, ed anche talvolta per por-tar via una particella di questi, come un ricordodi lui.Ma il più notevole tratto della sua venerazioneper la nostra santissima Vergine era la sua devo-zione ai Dolori di Lei. Sembrava che egli medi-tasse sempre sopra quel mondo di dolore cheinondò l’anima di Maria e la faceva soffrire più ditutti i martiri, e, dopo la sacra Passione, nullapoteva allontanarlo più da qualunque cosa disapore mondano, con le sue massime e le suemaniere, e renderlo atto a procedere degnamen-te nella sua vocazione, quanto la memoria del-l’addolorato cuore della Madre ai piedi dellaCroce.

Costantemente egli portava intorno al collo lacorona dei Dolori, e profittava di ogni favorevo-le occasione per propagare la devozione aiDolori di Maria. Per consolare altri che eranooppressi da affanni, egli soleva far loro presentetutto quello che il tenero cuore di Maria avevasofferto dal tempo della profezia di Simeone finoa che Essa con le sue mani reverenti aveva depo-sto nella tomba il corpo del suo Figlio divino; econ tali mezzi infondeva a molti la forza di sop-portare con serenità il pesante giogo della crocedel mondo, in modo che questi assimilavano laloro vita a quella di Maria, e coltivavano in loro ilsuo interno spirito di rassegnazione.

La devozione la più perfetta che il Padre Carlopraticò verso la Beatissima Vergine era quella diimitare le sue virtù, e specialmente quella del suoaffetto per il suo Figlio Divino, il quale non solodurante la vita la fece partecipe dei suoi dolori ela più fedele imitatrice di Lui, ma al termine dellasua vita La fece morire di puro amore.

Nostra Madre dei Dolori, Convento di Sant'Angelo di Vetralla

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Alle 10 di mattina, nella Solennità della SS.maTrinità, il Santo Padre Benedetto XVI ha cele-brato l'Eucaristia nella piazza della BasilicaVaticana e ha canonizzato quattro Beati fra iquali Charles di San Andrew Houben (1821-1893).

Durante la S. Messa,dopo il Rito della Cano-nizzazione e la proclama-zione del Vangelo, il Papaha tenuto l'omelia che, inparte, viene riportata quisotto:

“La Sapienza di Dio èmanifesta nel creato,nella varietà e nella bel-lezza dei suoi elementi,ma i suoi capolavori,dove la sua bellezza e lasua grandezza appaionomaggiormente, sono isanti”.

"L'amore di Dio è statoriversato nei nostri cuoridallo Spirito Santo che ciè stato dato."

Davvero, nel sacerdotePassionista, Charles diSant’ Andrea, noi vedia-mo come quell’ amoreinondò una vita total-mente dedicata alla curadelle anime.

Nei suo molti anni diministero sacerdotale inInghilterra ed Irlanda, lepersone andavano da luiper cercare il suo saggioconsiglio, la sua curacompassionevole ed esse-re da lui guariti.

Nella sofferenza del-l’ammalato egli riconob-be il volto di Cristo Croci-

fisso, per il quale egli aveva una devozione pro-fonda.

Lui bevve profondamente ai fiumi di acquaviva versati dal costato del Trafitto, e con la forzadello Spirito egli diede testimonianza al mondo

LA CANONIZZAZIONE

Piazza san Pietro

Zucchetto portato da Papa Benedetto XVI durante la canonizzazione e donato ai Passionisti

dell'amore del Padre. Al funerale di questo sacer-dote, affettuosamente noto come Padre Carlo diMonte Argus , il superiore osservò: “Il popolo giàl’ha dichiarato santo”

Cari fratelli e sorelle, ringraziamo Dio per lemeraviglie che egli ha operato nei Santi, nei qualila sua gloria risplende. Conceda anche a noi diessere ispirati dal loro esempio; di essere guidatidal loro insegnamento; e come loro, la nostra vitaintera possa diventare un canto di lode a gloriadella Santissima Trinità. Possa Maria, la Reginadei Santi, ottenerci questa grazia per l’intercessio-ne di questi quattro nostri " Fratelli e Sorella" cheoggi gioiosamente veneriamo. Amen.

Saluto del santo Padre al termine dellaCelebrazione dell’Eucaristia per LaCanonizzazione dei Quattro Beati.

Io saluto cordialmente la DelegazioneUfficiale ed i pellegrini che sono venuti dai Paesi

Bassi per lac a n o n i z z a -zione del Pas-sionista pa-dre Charlesdi Sant’ An-drea, nato inOlanda. Perla sua inter-cessione pos-sa il popolodi Dio deiPaesi Bassicamminarenella fede,nella speran-za e nel-l’amore.

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P. Giovanni Zubiani, Postulatore Generale e Papa Benedetto XVI, la Canonizzazione in piazza San Pietro

P. Joachim Van Der Heijden (SPE), Vice-Postulatore per la Causa di San

Carlo Houben

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NOTIZIE DALLE CONFERENZE

CCCC IIII IIII CONFERENZA IBERICA

CINQUANTESIMO DELLA DEDICAZIONE DEL SANTUARIO DI SANTA GEMMA A BARCELLONA, SPAGNA

Il 14 maggio 2007, nella festa di Santa Gemma, l'Arcivescovo di Barcellona, Luis Martínez Sistachha presieduto alla Concelebrazione Eucaristia per ricordare il 50° Anniversario della consacrazione delSantuario.

La costruzione venne iniziata nel 1953 e fu conclusa nel 1957. Fu benedetta il 9 gennaio 1957. Èuna costruzione di stile moderno; consiste di tre navate e ha una capacità di 1.000 persone. Il 10 gen-naio 2004, in occasione del primo centenario della morte di San Gemma, venne anche inaugurato ilgrande organo.

Il Santuario è uno dei luoghi di venerazione più frequentati in Barcellona. Ogni domenica più di5.000 persone frequentano la Messa e gli altri riti religiosi. Attualmente è servito da una comunità diotto Passionisti: sette Sacerdoti ed un Fratello della Provincia passionista FAM.

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NOTIZIE DALLE CONFERENZE

CCCCOOOOPPPPAAAALLLL AMERICA LATINA

ASSEMBLEA DEL VICARIATO SANG- EXAL (BOLIVIA)

Dal 23 al 27 aprile 2007, a La PAZ, si è tenuta l’Assemblea del Vicariato SANG-EXAL (Bolivia). Vihanno partecipato 15 religiosi e P. José María Hernando, CP, Vicario Regionale, ne è stato il presiden-te. L'Assemblea ha studiato il documento intitolato “Aree di priorità del quarantacinquesimo capitologenerale”.

Incontro della Curia Generale con la CLAP e COPAL

Il Superiore Generale con il suo consiglio sisono incontrati presso la Comunità Passionista disan Gabriele a Cajicá, Colombia, con la CLAP (laFamiglia Passionista dell'America Latina), il 14 –20 maggio 2007 e la COPAL (Superiori passioni-sti dell’America Latina), il 21 – 25 maggio 2007.

Il Coordinatore del gruppo CLAP, Sr. LourdesMargarita Mesa (Messico), e il Vicepresidente,Anna Culliton (del Cile), hanno presentato i pro-blemi seguenti: il finanziamento dell'organizzazio-ne e le sue riunioni; la partecipazione del laicatodella zona; lo studio della attuale struttura e orga-nizzazione.

La prossima Riunione della CLAP avrà luogonel maggio 2010. Gli specifici obiettivi di questariunione saranno: 1) condivisione delle esperien-ze sulla giustizia, pace e integrità del creato e dellaprospettiva biblico-carismatica, alla luce delleconclusioni della 5ª riunione del CELAM; 2) il lai-cato passionista; 3) le donne nella vita e spirituali-tà passionista.

La riunione della COPAL aveva come tema ‘laRistrutturazione’. La sua missione è riassunta inquesto obiettivo: "Noi Passionisti della COPAL, ispirati dallaMemoria Passionis, ci impegniamo a promuovere inostri progetti comuni nelle aree della formazione,della giustizia, pace e integrità del creato, nella scel-ta per i giovani e i Laici Passionisti, per animare ilprocesso di Ristrutturazione."

Il nuovo presidente della COPAL così come ilCoordinatore Regionale per la Ristrutturazione inAmerica Latina è P. Norberto Donizetti (CALV)ed il suo sostituto è P. Miguel González (FID).

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NOTIZIE DALLE CONFERENZE

32° CAPITOLO PROVINCIALE DELLAPROVINCIA DELLA SANTA CROCE (CRUC)

I Passionisti professi della Provincia passioni-sta della Santa Croce e la Famiglia laicale legata aquesta provincia si sono riuniti il 15 giugno nelConvento ‘Mater Dolorosa’ in Serra Madre, CA,per celebrare il 32° Capitolo Provinciale. IlCapitolo è cominciato con un ritiro spirituale didue giorni, animato dal P. Denis Travers, CP.

Oltre all’elezione dei nuovi membri delConsiglio (venerdì, 22 giugno), il CapitoloProvinciale ha affrontato e votato sugli altri pro-blemi, che riguardavano: l’approvazione delPiano Strategico della Provincia, una nuovaStruttura Missionaria, la creazione dell’Ufficio diGiustizia, Pace e Integrità del Creato, un Ufficioper la pastorale del Giovane Adulto ed iniziativeper nuove Vocazioni.

I religiosi, eletti per la guida della Provincia,sono: P. Donald Webber, CP, Provinciale; PrimoConsultore: James Strommer, C.P.; SecondoConsultore: Giuseppe Moons, C.P.; terzoConsultore: John Schork, C.P.; e quartoConsultore: Filippo Paxton, C.P.

Nell’indirizzo di apertura al CapitoloProvinciale, p. Ottaviano D'Egidio, SuperioreGenerale, ha detto: S. Paolo della Croce è statoun grande mistico, uomo di fede e quindi anche, incerto senso, ‘sognatore in Dio’, ma era anche unuomo che sapeva essere concreto. Concretezzanella fede che ci è richiesta oggi, in occasione delCapitolo provinciale, in riferimento all’analisi diquanto bene si è compiuto con l’aiuto di Dio, e acome discernere le vie per il futuro. Il mio vuoleessere un incoraggiamento nella verità. P. Denis,che ha effettuato, in preparazione al Capitolo, lavisita canonica incontrando tutti i religiosi sia per-sonalmente che in gruppo ha precisato: “ho trova-to molta vitalità e desiderio di ben operare anchese sono presenti problemi, come è umano chesia…”. Voglio ringraziare ancora una volta laProvincia per i religiosi che ha posto a serviziodella Curia generale durante il corso di molti anni.La vitalità dei passionisti in Giappone, in Coreaed ora in India, deve molto alla generosità degliuomini di questa Provincia. La Provincia inoltrepuo’ essere orgogliosa del suo lavoro di alto livel-lo nel campo vitale della istruzione con il CTU;così come dello sviluppo della collaborazione coni laici della Famiglia passionista. Uno specialeringraziamento a P. Michael Higgins per i contri-buti che ha dato negli otto anni dei suoi due man-dati, alla vita della Congregazione.

IIII PPPPCCCCMMMMUSA - CANADA

S-D: P. James Strommer; P. Giuseppe Moons; P. Donald Webber, Provinciale; John Schork e P. Filippo Paxton

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CCCCIIII PPPP IIII ITALIA

CAPITOLO PROVINCIALE DELLAPROVINCIA DOL

Il Capitolo Provinciale è stato celebrato nella casadi esercizi dei Gesuiti a Napoli dal 23 al 27 aprile2007. Il tema del Capitolo era: "Pieni di speranzaper rinnovare la nostra vita".

Il Capitolo provinciale discusse sui problemi dimolte aree di azione, comprendenti : la pastoraledelle vocazioni, la formazione iniziale e perma-nente; la vita fraterna per la missione; la cultura ela storia come parte della sua presenza nelle spe-cifiche aree geografiche; le possibili forme di col-laborazione a livello provinciale e interprovincialeed internazionale specialmente con i Passionistidel continente europeo e con il suo Vicariatoregionale brasiliano.

Il Capitolo Provinciale ha eletto alla guida dellaProvincia i seguenti Religiosi: P. Salvatore EnzoDel Brocco, Superiore Provinciale; P. MarioCaccavale, Primo Consultore e Consultore perl’economia; P. Costantino Comparelli, Consultoreper la vita comunitaria e spirituale; P. Amedeo DeFrancesco, Consultore per l'apostolato; P. AntonioMannara, Consultore per la formazione.

P. Salvatore Enzo Del Brocco: "Un collaboratore prezioso - un buon ambasciatore"

Durante il primo mandato come SuperioreGenerale, P. Ottaviano D’Egidio fu assistito da P.

Enzo Del Brocco come suo segretario personale.Riportiamo il commento che P. Ottaviano ha fattoalla conclusione del Capitolo Provinciale DOL,che ha eletto P. Enzo come Superiore Provincialedella Provincia. “L’elezione di P. Enzo Del Brocco a SuperioreProvinciale priva il Consiglio generale e me di uneccellente e valido collaboratore, attento e solerte neivari servizi richiesti e con una sensibilità particolarenelle traduzioni simultanee dove riusciva a trasmet-tere anche le più lievi sfumature. Grazie P. Enzo, seistato anche un buon “ambasciatore” dellaCongregazione con la tua gioia e positività nellenumerose parti del mondo passionista che abbiamovisitato. Sono certo che anche la comunità dei SS.Giovanni e Paolo ti ringrazierà per la presenza e ladisponibilità”.

ASSEMBLEA STRAORDINARIA DELLA CONFERENZA INTERPROVINICALEDEI PASSIONISTI ITALIANI (CIPI)

Dall’ 11 al 13 giugno 2007, la CIPI si è riunitain Assemblea Straordinaria nella casa generali-

zia dei Ss. Giovanni e Paolo a Roma (Italia). I Provinciali ed il loro Consultori hanno

discusso su vari problemi inerenti il processodella Ristrutturazione.

L’Assemblea ha, inoltre, eletto il suoPresidente, p. Antonio Curto, superiore pro-vinciale LAT e il Coordinatore Regionale perla Ristrutturazione, p. Leone Masnata, supe-

riore provinciale CFIXI.

S-D: P. Mario Caccavale; P. Costantino Comparelli; P. Salvatore Enzo Del Brocco, Superiore Provinciale;

P. Ottaviano D’Egidio, Superiore Generale; P. P. Amedeo DeFrancesco e P. Antonio Mannara

P. Antonio Curto (LAT), Directore CIPI .

P. Leone Masnata (CORM),Coordinatore Regionale per la

Ristrutturazione

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NOTIZIE DALLE CONFERENZE

CAPITOLO PROVINCIALE DEL SS.MO CROCIFISSO (CFIXI)

Dall’ 11 al 14 aprile 2007 i Passionisti della Siciliahanno celebrato il loro Capitolo Provinciale esono stati eletti alla guida della Provincia: P.Leone Masnata (CORM), Superiore Provinciale;P. Gioacchino Zagarrì, primo Consultore; P.Gianni Trumello, secondo Consultore.

In occasione della sua elezione, il SuperioreProvinciale, P. Leone Masnata, un religioso dellaProvincia CORM, ha detto: "La Spiritualità dellaCroce è espressa in Speranza al suo livello più alto enoi Passionisti dovremmo essere uomini che sonoriempiti di Speranza perché, attraverso noi, lo SpiritoSanto vuole attrarre a Lui le persone che oggi sonospesso prive di speranza."

Il tema della speranza che la Chiesa dell'Italiaha sentito il bisogno di riscoprire nell’Incontro diVerona, richiede un approccio che è specificamen-te Passionista. Infatti, ci è sembrato che le confe-renze dei presentatori all’Incontro non abbianodato attenzione sufficiente ai "due terzi" dell’annuncio Pasquale: la croce, la tomba ossia ilmistero del sabato Santo, e la gloria della mortesulla croce. Mentre è vero che la luce bianca dellaRisurrezione illumina tutte le cose, rimane nasco-sta la Kenosis. Dio, infatti, si rivela auto-svuotan-dosi; in Gesù Egli diviene la maledizione chediventa una benedizione (Gal. 3, 13-14), Eglidiviene peccato che giustifica. (2 Cor.5,21).

CAPITOLO PROVINCIALE DELSACRO COSTATO (LAT)

Il 27°Capitolo Provinciale della Provincia diLAT dell'Italia meridionale è stato celebrato aLaurignano (CS), dal 28 maggio al 1 giugno 2007. Il Capitolo Provinciale ha eletto: P. AntonioCurto, Superiore Provinciale; P. Augusto Sagaria,primo Consultore, per la vita di Comunità; P.Cosimo Chianura, per l’Apostolato; P. MarioMadonna, per la Formazione; P. Mario Lifrieri,per l’Economia.

Il tema del Capitolo era: "Rinnovati con spe-ranza". Nel documento di studio preparatorio alCapitolo Provinciale leggiamo: "Vogliamo ricorda-re che i momenti di prova, nel piano di Dio, sonosempre momenti della grazia. Forse oggi più diprima, siamo consapevoli della nostra inadeguatez-za nell'eseguire la nostra missione, ma anche nelvivere la nostra vocazione. Abbiamo bisogno diriconoscere la nostra incapacità di seguire fedelmen-te Cristo. Comunque questa non è una confessionedi fallimento, perché questo ci aiuta ad essere veri, epuò servire a scoprire le possibilità nuove. È neces-sario renderci conto dell'impossibilità di percorrere

la strada da soli… In questa difficile storia nostra ènecessario che i nostri occhi siano rivolti "più chemai su Dio". (NMI, 16)… Più di tutte le nostre altrepossibili iniziative il suo sguardo fisso sarà quelloche illumina e trasforma la nostra vita, facendoneuna riflessione ed una proclamazione di Dio. Così,noi Passionisti rimarremo fedeli alla nostra vocazio-ne ed adempiremo la nostra missione."

S-D: P. Gioacchino Zagarrì; P. Leone Masnata (CORM), Superiore Provinciale e P. Gianni Trumello

S-D: P. Cosimo Chianura; P. Mario Lifrieri; P. Ottaviano D’Egidio,Superiore Generale; P. Antonio Curto, Superiore Provinciale; P.

Mario Madonna e P. Augusto Sagaria, Primo Consultore

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NOTIZIE DALLE CONFERENZE

CCCCPPPPAAAA AFRICA

Il 4 maggio 2007, il Superiore Generale, P.Ottaviano D'Egidio, ha aperto le celebrazioni(protrattesi fino al 6 maggio) che ricordano i 75anni di presenza passionista (Vice-provinciaSALV) nella Repubblica Democratica del Congo.

Una celebrazione eucaristica fu presieduta dalNunzio Apostolico, l'Arcivescovo AndrésCarrascosa Coso. Ci sono state varie attività cul-turali e con-ferenze sullastoria e spi-ritualità deiPassionist iin Congo.L'ultima Eu-caristia fupres iedutadal VescovoAusiliare diKinshasa. La Vicepro-vincia SALVfu fondatadalla Provin-cia di SanG a b r i e l( G A B R ) ,Belgio, cheha rispostoal l ’appel lodella Con-gregaz ioneper la Propa-gazione della Fede ed ha iniziato il ministerodelle missioni nel Congo il 18 dicembre 1930 coiprimi due missionari, P. Giorgio Joye e P.Benedetto Weetjens.

Nei primi trenta anni la nostra presenza pas-sionista fu limitata al Vicariato Apostolico diTshumbe, che divenne diocesi il 10 novembre1939. A quell’epoca la missione aveva 11 stazioniprimarie e 45 stazioni secondarie con 36 sacerdo-ti passionisti e 11 fratelli.

La Congregazione cominciò ad espandersioltre la zona di missione iniziale e nel 1964 entròa Kinshasha e poi, nel 1983, a Lumbi. Nel 1980vennero accettati i primi candidati alla vita pas-sionista e nel 1982 è stato eretto il VicariatoRegionale di Cristo Salvatore. Nel 1986 ilCapitolo Provinciale stabilì un fondo per la for-mazione nel Vicariato e nel 1989 la Provincia ed il

Vicariato si unirono per attuare a Kisima ilProgetto di Teologato africano in Nairobi.

Nel Sinodo Generale del 2006, il Vicariato fuelevato a status di Vice-provincia. La Vice-provincia comprende 60 religiosi distri-buiti in 10 comunità: Kinshasa-Limete, Kinshasa-Ksangani, Kinshasa-Binza, Kinshasa-St.Chritophe, Kinshasa-Makanza, Lumbi-Paroisse,Lumbi-Noviciat, Lodja, Ototo e Lovo.

75 ANNI DI PRESENZA PASSIONISTA NELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO (SALV)

“Celebrazione Eucaristica nella Commemorazione dei 75 anni di presenza Passionista nel Congo”

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NOTIZIE DALLE CONFERENZE

La prima Riunione della Vice-provincia SALVdella Repubblica Democratica del Congo ebbeluogo l’ 1-2 maggio 2007 presso la comunità SanVincenzo Mary a Kinshasa. All’evento erano pre-senti il Vice-provinciale, P. Emery e circa altri 30religiosi della Vice-provincia, P. OttavianoD'Egidio, Superiore Generale e P. Luis AlbertoCano, Consultore Generale.

Durante l’Assemblea, il Superiore Generale, P.Ottaviano D’Egidio, ha detto: “La Viceprovinciaha valide possibilità di sviluppo e di servizio allaChiesa cattolica nel Congo. La prima linea guidaindicata nel primo congresso nel 1983 è divenutarealtà con la creazione della Viceprovincia.Occorre però ancora lavorare con buona volontàper realizzare meglio le altre due linee direttive ecioé: creare una mentalità di gruppo tra i religio-si provenienti da differenti aree della nazione e da

differenti tribù; scoprire e rendere efficace lapotenza liberatrice di Gesù crocifisso e risorto,per liberarsi dal protagonismo egoistico e dall’in-teresse personale per fare crescere l’interesse peril bene comune della Congregazione come fami-glia al servizio dell’evangelizzazione.

E’ doveroso anche continuare quell’aperturaalle altre aree passioniste dell’Africa in modo dasostenere quelle iniziative di formazione iniziale opermanente che possono assicurare meglio l’effi-cacia dell’iniziativa e creare sempre più una inte-sa e cooperazione a largo raggio. Il processo diRistrutturazione della Congregazione iniziatocon il Sinodo del 2004 e confermato dal Capitologenerale del 2006 ci impegna nel cercare cammi-ni di solidarietà in senso ampio all’internodell’Africa con le varie realtà e presenza nellediverse nazioni e con la Congregazione intera”.

ASSEMBLEA DELLA VICE-PROVINCIA SALV DELLA REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

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EVENTI SPECIALI

Il 3 maggio 2007 il Vicario Generale di Roma, il card. Camillo Ruini pubblicò un ‘edit-to’ per invitare i fedeli a raccogliere manoscritti, diari, lettere ed ogni altro materialescritto privato del Servo di Dio, P. Teodoro Foley.

EDITTO

La sera del 9 Ottobre 1974, moriva a Roma ilServo di Dio Padre Teodoro di Maria Immacolata(al secolo Daniel) FOLEY, Sacerdote professodella Congregazione della Passione di NostroSignore Gesù Cristo, già Superiore Generale.

Il Servo di Dio, uomo di viva preghiera, dotato diun grande equilibrio interiore, amato e stimato datutti coloro che venivano a contatto con lui a moti-vo della sua bontà, affabilità, signorilità e soprattut-to semplicità, pur ricoprendo l’incarico di SuperioreGenerale della Congregazione religiosa, ha testimo-niato con la vita e le parole il compito affidatoglidalla Chiesa di annunciare il Vangelo dellaPassione, esortando i suoi confratelli a vivere in pie-nezza l’essenza della grazia nella loro vocazionereligiosa.

Essendo andata vieppiù aumentando, col passaredegli anni, la sua fama di santità ed essendo statoformalmente richiesto di dare inizio alla Causa diBeatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio,nel portarne a conoscenza la Comunità ecclesiale,invitiamo tutti e singoli i fedeli a comunicarci diret-tamente o a far pervenire al Tribunale Diocesanodel Vicariato di Roma (Piazza S. Giovanni inLaterano, 6 - 00184 ROMA) tutte quelle notizie,dalle quali si possano in qualche modo arguire ele-menti favorevoli o contrari alla fama di santità deidetto Servo di Dio.

Dovendosi, inoltre, raccogliere, a norma delledisposizioni legali, tutti gli scritti a lui attribuiti,ordiniamo, col presente EDITTO, a quanti ne fos-

sero in possesso, di rimettere con debita sollecitudi-ne al medesimo Tribunale qualsiasi scritto, cheabbia come autore il Servo di Dio, qualora non siagià stato consegnato alla Postulazione della Causa.

Ricordiamo che col nome di scritti non s’inten-dono soltanto le opere stampate, che peraltro sonogià state raccolte, ma anche i manoscritti, i diari, lelettere ed ogni altra scrittura privata del Servo diDio. Coloro, che gradissero conservarne gli origina-li, potranno presentarne copia debitamente autenti-cata.

Stabiliamo, infine, che il presente EDITTOrimanga affisso per la durata di due mesi alle portedel Vicariato di Roma, e che venga pubblicato sulla“Rivista Diocesana” di Roma, e sul “BollettinoInternazionale Passionista” della medesimaCongregazione religiosa.

Dato in Roma, dalla Sede delVicariato, il 3 Maggio 2007

CAMILLO Card. RUINIVic. Gen.

Giuseppe GobbiNotaro

VICARIATO DI ROMA

Causadi Beatificazione e Canonizzazione

del Servo di DioPADRE TEODORO DI MARIA IMMACOLATA FOLEY

(al secolo Daniel)Sacerdote professo della Congregazione della Passione di

Nostro Signore Gesù Cristogià Superiore Generale

Il Servo di Dio Teodoro Foley eil Papa Paolo VI

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MONACHE PASSIONISTE - LAICI

PROFESSIONI RELIGIOSE IN ITALIAMONASTERO DELLE MONACHEPASSIONISTE DI VIGNANELLO (VT)23 Giugno 2007

Suora Renyarosary del Sacro CuoreSuora Mariangela dei Sacri CuoriSuora Veronika di Gesù Bambino

INCONTRO DEL MOVIMENTO LAICALE PASSIONISTA "AMICI DEL CROCIFISSO"

La riunione del Movimento Laicale Passionista "Amici del Crocifisso" si è tenuto il 20 maggio 2007nel Santuario di San Gabriele (Teramo), Italia. Questo gruppo fu fondato nel 1989 in risposta ad una richiesta di molti laici che desideravano condivi-dere la spiritualità Passionista. Oggi conta circa 2.580 membri. Fu organizzato da P. AlbertoPierangioli, CP (PIET), approvato dal Superiore Provinciale, P. Floriano De Fabiis, CP ed incoraggia-to dal Superiore Generale. Lo scopo di questo movimento è di aiutare il laicato a camminare su una via di santità ispirata all'amo-re di Gesù Crocifisso.

PROFESSIONE IN MESSICO Monaca Passionista

Suora María Rocío Martínez Sánchez3 Marzo 2007 Monastero Passionista diVilla Corregidora, (Qro) Messico

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ORDINAZIONI SACERDOTALI

Nella Provincia di CALV del Brasile, il 3 maggio 2007, sono stati ordinati sacerdoti: P. Da Sidnei Silvae Gesner José Coube. Nel Vicariato CRUC-THOM (India), l’11 aprile 2007, è stato ordinato sacerdo-te P. Jose Mathew Kulangarathottiyil. Nella Provincia PIET (Italia), sono stati ordinati sacerdoti P.Marco Pasquali e p. Sandro Pippa, rispettivamente il 12 maggio 2007 e il 23 giugno 2007.

P. Sandro Pippa (PIET)

ORDINAZIONI E PROFESSIONI

ORDINAZIONI DIACONALI

Il 15 maggio 2007, Angelo Zilioli, della Provincia CORM (Italia), è stato ordinato diacono.

PRIME PROFESSIONI Nella Provincia PASS delle Filippine, il 2 maggio 2007 hanno professato i primi Voti: AlessandroBentolano Arellano, Andrew Quinton Gumboc, Vivien Lugo Nuera, Crisanto Renacido eDimaculangan. Nel Vicariato CRUC-THOM (India) il 16 maggio 2007, hanno professato i primi Voti:Rockson Balummel, John Varghese Thadathil, Jose Mejo Nedumparambil, Joel Sathya Ratna edEinstein Thyparampil.

PROFESSIONI PERPETUE

Nella Provincia CALV del Brasile, il 22 aprile 2007, hanno emesso i voti perpetui: José Francisco doNascimento, Sérgio Raczkóviak ,José Jaílson da Silva e Mário Porfírio Ferreira. Il 2 maggio 2007, nella Provincia PASS delle Filippine, hanno emesso i voti perpetui: Evan BasiaoEsmade, Locarno Otar Anor, Eric Felonia Funtanares e David Te Ong.

P. Marco Pasquali (PIET)P. Jose Mathew Kulangarathottiyil

i religiosi delle Filippine......... e i religiosi dell’India

Bordo, Bernardino, C.P.UN PROCESSO che interpella tuttora la coscienza

dell’umanitàEdizione: G.E.I. Anno Edizione: 2007

García Macho, Pablo, C.P.SAN PABLO DE LA CRUZ VIDA Y DIARIO ESPIRITUALEdición: Monte Carmelo Año Edición: 2007TEOLOGIA DEL MARITRIOBeatos martires pasionistas - Daimiel 1936 Edición: EDICEP Año Edición: 2007

Gonzalo Hernández, Pablo, C.P.PASIONISTAS EN EL CARIBE50 Años De Presencia Haciendo Vida La Pasión De CristoEdición: Curia Provincial Pasionista Año Edición: 2007

Liébana Callado, Esteban Jesús, C.P.EVANGELIO DE LA FAMILIASer y Hacer FamiliaEdición: Horizonte C.A. - Venezuela Año Edición: 2006

Lodge, Benedict, C.P.IGNATIUS SPENCEREdizione: CTS Publishers Anno Edizione: 2005

Montefiori, Maurilio, C.P.SIAMO PARTITIAbbiamo riconosciuto e creduto all’amoreEdizione: Ed. Rivista Passionista - Il divin Crocifisso Anno Edizione: 2006Poesie di Padre Maurilio Montefiori

Muakasa Ngumba, Elie, C.P.FONDEMENT ANTHROPOLOGIQUE DE LA FRATERNITE POLITIQUE CHEZ GABRIEL MARCELEdizione: Roma Anno Edizione: 2007Dissertation pour l’obtention de grade de Licence en philosophie, Universite Pontificale Gregorienne

Okey Mukolmen Miki-Ile, Willy-Félicien, C.P.ACTION POLITIQUE ET BANALITE DU MALActualité de la pensée politique de Hannah ArendtEdizione: Roma Anno Edizione: 2007Dissertatio ad lauream in facultate philosophiae apud Pontificiam Universitatem S. Thomae In

Urbe.Plet, Philippe François, C.P.

PRIER 15 JOURS AVEC GEMMAGALGANIEdizione: Nouvelle Cité Anno Edizione: 2007

Spina, Adriano, C.P.LE PREDICAZIONI DEI PASSIONISTI IN TOSCANAI registri dei ministeri dal 1828 al 1902Edizione: Roma - Scala Santa, Apostolato Passionista Anno Edizione: 2007

Zecca, Tito Paolo, C.P.UN PAPA CONTROVERSO: CLEMENTE XIVAlcune Riflessioni Nel III Centenario Della Nascita (31 ottobre 1705-2005)Edizione: STUDI ROMAGNOLI, Lvi Anno Edizione: 2007Estratto da Studi Romagnoli, LVI 2005

ALTRI AUTORIBarlocci, Moreno (Don)

FRATEL LORENZO DELLO SPIRITO SANTO PASSIONISTA IL QUESTUANTE DI DIOEdizione: Editrice Rogate Anno Edizione: 2004Anche testimonianze: M.R.P. Ottaviano D’Egidio, Superiore Generale e P. Adolfo Lippi, Provinciale passionista

Boidi, Leonarda, cpUNA PASSIONISTA ALESSANDRINARicerche e studiEdizione: Monastero delle Passioniste, Ovada (AL)2006Prima Parte: Madre Leonarda Nella Storia Della Sua FamigliaUNA PASSIONISTA ALESSANDRINARicerche e studiEdizione: Monastero delle Passioniste Anno Edizione: 2006Seconda Parte: La Vita Santa Di Leonarda BoidaTra Le Passioniste

Carla Matilde,cpCANTICO DI LODE ALLA PASSIONE DEL SIGNOREStoria radiosa delle due sorelle passionisteEdizione: Monastero delle Passioniste - Ovada (AL) Anno Edizione: 2006

Holbock, FerdinandDIE NEUEN HEILIGEN DER KATHOLISCHEN

KIRCHEVon Papst Johannes Paul II. In den Jahren 1988 bis 1991 kanonisierte Selige und Heilige Band 3Edizione: Christiana-Verlag Stein Am Rhein Anno Edizione: 1994Passionists: Silvestrellli, p. 80; Houben, p. 83Niceforus, p. 142; Salvi, p. 146; Arnau, p. 180

Schamoni, WilhelmDAS WAHRE GESICHT DER HEILIGENEdizione: IM KOSEL-VERLAG ZU MUNCHEN

Anno Edizione: 1949Paulus Vom Kreuz, pp. 258-261Gemma Galgani, pp. 308-309

Volpe, BenedettoINVENTARIO DEL FONDO ANTICOBiblioteca di S. Sosio Martire FalvaterraEdizione: Falvaterra Anno Edizione: 2007

NUOVE PUBBLICAZIONI

Usque ad diem martii 2007 - iunii 2007, acceptae

DIE OBDORMIVIT PROVINCIA NATUS VOTA

IN DOMINO NUNCUPAVERAT

24 martii 2007 Fra. Domingo García R. SANG 1929 08 maii 1949

24 martii 2007 Sac. Andrew Kennedy PATR 1915 17 septembris 1933

30 martii 2007 Fra. Tomás Aizpuru Zinkunegi CORI 1930 01 octobris 1933

10 aprilis 2007 Sac. Nicolás Gill PAUL 1913 15 augusti 1933

24 martii 2007 Sac. Miguel Julián Llamazarez SANG 1921 24 septembris 1937

19 maii 2007 Sac. Paulino Alonso Blanco FAM 1927 05 novembris 1943

01 iunii 2007 Sac. Victoriano Balenziaga M. CORI 1923 23 maii 1943

03 iunii 2007 Sac. Justo Olaetxea Irazola CORI 1937 12 iunii 1955

18 iunii 2007 Sac. Manuel Elejalde Ugarte CORI 1926 23 maii 1943

19 iunii 2007 Sac. Ángel Goiburu Insausti CORI 1918 25 septembris 1935

MONIALES ET SORORES

24 aprilis 2007 Sr. Gemma di Gesù Monasterio Passionistarum (Loreto) 1912 24 maii 1940

04 iunii 2007 Sr. Maria Eufrosina Monasterio Passionistarum (España) 1924 28 maii 1961

16 maii 2007 Sr. Ma. Rosa Rodriguez Monasterio Passionistarum (Brasil) 1915 16 iulii 1954

NOTITIAE OBITUS

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PREGHIERA PER L'INTERCESSIONEDI SAN CARLO HOUBEN

Eterno Padre, tu hai chiamato San Carlo di Monte Argus

a portare il vangelo ai poveri e a guarire chi ha il cuore spezzato,

ed hai aperto i suoi occhi per vedere la presenza di Cristo Crocifisso in coloro che soffrono.

Per sua intercessione, concedici di esperimentare il tuo amore compassionevole,

con la benedizione del Tuo potere che guarisce. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

San Carlo di Monte Argus, prega per noi!