Bollettino Giugno-Luglio 2007

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sua missione era già ben evidente all'i- nizio della sua vita pubblica. Infatti, 2 Eucarestia, Mistero da credere 4 L’attualità del Cardinale Cesare Baronio 5 Cesare Baronio preposito e cardinale per obbedienza 7 Una buona notizia 7 Hanno collaborato con noi... 8 Programma Festa dell’Assunta 9 Sotto la protezione dell’Assunta 10 Appunti di cronaca 12 Notizie Oratoriane 13 In memoria di... 14 Sono tornati alla casa del Padre (Continua) 3 (Continua)

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il dono dello Spirito affinché il pane e il vino diventino il corpo ed il sangue di Gesù Cristo e perché "la comunità tutta intera diventi sempre più corpo di Cristo". Lo Spirito, invocato dal celebrante sui doni del pane e del vino posti sull'altare, è il medesimo che riu-nisce i fedeli "in un solo corpo", ren-dendoli un'offerta spirituale gradita al Padre.

Pietro (cfr 1,18-20). Collocando in questo contesto il suo dono, Gesù manifesta il senso salvifico della sua morte e risurrezione, mistero che diviene realtà rinnovatrice della storia e del cosmo intero. L'istituzione dell'Eu-caristia mostra, infatti, come quella morte, di per sé violenta ed assurda, sia diventata in Gesù supremo atto di amore e definitiva liberazione dell'u-manità dal male.

Figura transit in veritatemIn questo modo Gesù inserisce il

suo novum radicale all'interno dell'an-tica cena sacrificale ebraica. Quella cena per noi cristiani non è più neces-sario ripeterla. Come giustamente dicono i Padri, figura transit in verita-tem: ciò che annunciava le realtà future ha ora lasciato il posto alla verità stes-sa. L'antico rito si è compiuto ed è stato superato definitivamente attra-verso il dono d'amore del Figlio di Dio incarnato. Il cibo della verità, Cristo immolato per noi, dat ... figuris termi-num. Con il comando "Fate questo in memoria di me" (Lc 22,19; 1 Cor 11,25), Egli ci chiede di corrispondere al suo dono e di rappresentarlo sacra-mentalmente. Con queste parole, per-tanto, il Signore esprime, per così dire, l'attesa che la sua Chiesa, nata dal suo sacrificio, accolga questo dono, svilup-pando sotto la guida dello Spirito San to l a fo r ma l i tu rg i ca de l Sacramento. Il memoriale del suo dono perfetto, infatti, non consiste nella semplice ripetizione dell'Ultima Cena, ma propriamente nell'Eucaristia, ossia nella novità radicale del culto cri-stiano. Gesù ci ha così lasciato il com-pito di entrare nella sua "ora": "L'Eucaristia ci attira nell'atto oblativo di Gesù. Noi non riceviamo soltanto in modo statico il Logos incarnato, ma veniamo coinvolti nella dinamica della sua donazione”. Egli "ci attira dentro

Eucaristia: Gesù vero Agnello immolato

La nuova ed eterna alleanza nel sangue dell'Agnello

La missione per la quale Gesù è venuto fra noi giunge a compimento nel Mistero pasquale. Dall'alto della croce, dalla quale attira tutti a sé (cfr Gv 12,32), prima di "consegnare lo Spirito", Egli dice: "Tutto è compiu-to" (Gv 19,30). Nel mistero della sua obbedienza fino alla morte, e alla morte di croce (cfr Fil 2,8), si è com-piuta la nuova ed eterna alleanza. La libertà di Dio e la libertà dell'uomo si sono definitivamente incontrate nella sua carne crocifissa in un patto indis-solubile, valido per sempre. Anche il peccato dell'uomo è stato espiato una volta per tutte dal Figlio di Dio (cfr Eb 7,27; 1 Gv 2,2; 4,10). Come ho già avuto modo di affermare, "nella sua morte in croce si compie quel volgersi di Dio contro se stesso nel quale Egli si dona per rialzare l'uomo e salvarlo – amore, questo, nella sua forma più radicale". Nel Mistero pasquale si è realizzata davvero la nostra liberazio-ne da l ma l e e da l l a mor t e . Nell'istituzione dell'Eucaristia Gesù stesso aveva parlato della "nuova ed eterna alleanza", stipulata nel suo san-gue versato (cfr Mt 26,28; Mc 14,24; Lc 22,20). Questo scopo ultimo della

sua missione era già ben evidente all'i-nizio della sua vita pubblica. Infatti, quando sulle rive del Giordano,

Giovanni il Battista vede Gesù venire verso di lui, esclama: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo" (Gv 1,29). È significativo che la stessa espressione ricorra, ogni volta che celebriamo la santa Messa, nell'invito del sacerdote ad accostarsi all'altare: "Beati gli invitati alla cena del Signore, ecco l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo". Gesù è il vero agnello pasquale che ha offerto spontaneamente se stesso in sacrificio per noi, realizzando così la nuova ed eterna alleanza. L'Eucaristia contiene in sé questa radicale novità, che si ripropone a noi in ogni celebrazione.

L'istituzione dell'EucaristiaIn tal modo siamo portati a riflette-

re sull ' istituzione dell 'Eucaristia nell'Ultima Cena. Ciò accadde nel contesto di una cena rituale che costi-tuiva il memoriale dell'avvenimento fondante del popolo di Israele: la libe-razione dalla schiavitù dell'Egitto. Questa cena rituale, legata all'immola-zione degli agnelli (cfr Es 12,1-28.43-51), era memoria del passato ma, nello stesso tempo, anche memoria profeti-ca, ossia annuncio di una liberazione futura. Infatti, il popolo aveva speri-mentato che quella liberazione non era stata definitiva, poiché la sua storia era ancora troppo segnata dalla schia-vitù e dal peccato. Il memoriale dell'antica liberazione si apriva così alla domanda e all'attesa di una salvez-za più profonda, radicale, universale e definitiva. È in questo contesto che Gesù introduce la novità del suo dono. Nella preghiera di lode, la Berakah, Egli ringrazia il Padre non solo per i grandi eventi della storia passata, ma anche per la propria "esal-tazione". Istituendo il sacramento dell'Eucaristia, Gesù anticipa ed impli-ca il Sacrificio della croce e la vittoria della risurrezione. Al tempo stesso, Egli si rivela come il vero agnello immolato, previsto nel disegno del Padre fin dalla fondazione del mondo, come si legge nella Prima Lettera di

Eucarestia, Mistero da Credere"Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato" (Gv 6,29)

2 Eucarestia, Mistero da credere4 L’attualità del Cardinale Cesare Baronio5 Cesare Baronio preposito e cardinale per obbedienza7 Una buona notizia7 Hanno collaborato con noi...8 Programma Festa dell’Assunta9 Sotto la protezione dell’Assunta10 Appunti di cronaca12 Notizie Oratoriane13 In memoria di...14 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

(Continua)

(Continua)

di sé". La conversione sostanziale del pane e del vino nel suo corpo e nel suo sangue pone dentro la creazione il principio di un cambiamento radicale, come una sorta di "fissione nucleare", per usare un'immagine a noi oggi ben nota, portata nel più intimo dell'essere, un cambiamento destinato a suscitare un processo di trasformazione della realtà, il cui termine ultimo sarà la tra-sfigurazione del mondo intero, fino a quella condizione in cui Dio sarà tutto in tutti (cfr 1 Cor 15,28).

Lo Spirito Santo e l' EucaristiaGesù e lo Spirito SantoCon la sua parola e con il pane ed il

vino il Signore stesso ci ha offerto gli elementi essenziali del culto nuovo. La Chiesa, sua Sposa, è chiamata a cele-brare il convito eucaristico giorno dopo giorno in memoria di Lui. Essa inscrive così il sacrificio redentore del suo Sposo nella storia degli uomini e lo rende presente sacramentalmente in tutte le culture. Questo grande mistero viene celebrato nelle forme liturgiche che la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, sviluppa nel tempo e nello spa-zio. A tale proposito è necessario risvegliare in noi la consapevolezza del ruolo decisivo esercitato dallo Spirito Santo nello sviluppo della forma litur-gica e nell'approfondimento dei divini misteri. Il Paraclito, primo dono ai cre-denti, operante già nella creazione (cfr Gn 1,2), è pienamente presente in tutta l'esistenza del Verbo incarnato: Gesù Cristo, infatti, è concepito dalla Vergine Maria per opera dello Spirito Santo (cfr Mt 1,18; Lc 1,35); all'inizio della sua missione pubblica, sulle rive del Giordano, lo vede scendere su di sé in forma di colomba (cfr Mt 3,16 e par); in questo stesso Spirito agisce, parla ed esulta (cfr Lc 10,21); ed è in Lui che egli può offrire se stesso (cfr Eb 9,14). Nei cosiddetti "discorsi di addio", riportati da Giovanni, Gesù mette in chiara relazione il dono della sua vita nel mistero pasquale con il dono dello Spirito ai suoi (cfr Gv

16,7). Una volta risorto, portando nella sua carne i segni della passione, Egli può effondere lo Spirito (cfr Gv 20,22), rendendo i suoi partecipi della sua stessa missione (cfr Gv 20,21). Sarà poi lo Spirito ad insegnare ai discepoli ogni cosa e a ricordare loro tutto ciò che Cristo ha detto (cfr Gv 14,26), perché spetta a Lui, in quanto Spirito di verità (cfr Gv 15,26), intro-durre i discepoli alla verità tutta intera (cfr Gv 16,13). Nel racconto degli Atti lo Spirito discende sugli Apostoli radu-nati in preghiera con Maria nel giorno di Pentecoste (cfr 2,1-4), e li anima alla missione di annunciare a tutti i popoli la buona novella. Pertanto, è in forza dell'azione dello Spirito che Cristo stesso rimane presente ed operante nella sua Chiesa, a partire dal suo cen-tro vitale che è l'Eucaristia.

Spirito Santo e Celebrazione eucaristica

In questo orizzonte si comprende il ruolo decisivo dello Spirito Santo nella Celebrazione eucaristica ed in partico-lare in riferimento alla transustanzia-zione. La consapevolezza di ciò è ben documentabile nei Padri della Chiesa. San Cirillo di Gerusalemme, nelle sue Catechesi, ricorda che noi "invochia-mo Dio misericordioso di inviare il suo Santo Spirito sulle oblate che ci stanno dinanzi, affinché Egli trasformi il pane in corpo di Cristo e il vino in sangue di Cristo. Ciò che lo Spirito Santo tocca è santificato e trasformato totalmente". Anche san Giovanni Crisostomo rileva che il sacerdote invoca lo Spirito Santo quando celebra il Sacrificio: come Elia, il ministro – egli dice – attira lo Spirito Santo affin-ché "discendendo la grazia sulla vitti-ma si accendano per mezzo di essa le anime di tutti". È quanto mai necessa-ria per la vita spirituale dei fedeli una coscienza più chiara della ricchezza dell'anafora: insieme alle parole pro-nunciate da Cristo nell'Ultima Cena, essa contiene l'epiclesi, quale invoca-zione al Padre perché faccia discendere

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il dono dello Spirito affinché il pane e il vino diventino il corpo ed il sangue di Gesù Cristo e perché "la comunità tutta intera diventi sempre più corpo di Cristo". Lo Spirito, invocato dal celebrante sui doni del pane e del vino posti sull'altare, è il medesimo che riu-nisce i fedeli "in un solo corpo", ren-dendoli un'offerta spirituale gradita al Padre.

Pietro (cfr 1,18-20). Collocando in questo contesto il suo dono, Gesù manifesta il senso salvifico della sua morte e risurrezione, mistero che diviene realtà rinnovatrice della storia e del cosmo intero. L'istituzione dell'Eu-caristia mostra, infatti, come quella morte, di per sé violenta ed assurda, sia diventata in Gesù supremo atto di amore e definitiva liberazione dell'u-manità dal male.

Figura transit in veritatemIn questo modo Gesù inserisce il

suo novum radicale all'interno dell'an-tica cena sacrificale ebraica. Quella cena per noi cristiani non è più neces-sario ripeterla. Come giustamente dicono i Padri, figura transit in verita-tem: ciò che annunciava le realtà future ha ora lasciato il posto alla verità stes-sa. L'antico rito si è compiuto ed è stato superato definitivamente attra-verso il dono d'amore del Figlio di Dio incarnato. Il cibo della verità, Cristo immolato per noi, dat ... figuris termi-num. Con il comando "Fate questo in memoria di me" (Lc 22,19; 1 Cor 11,25), Egli ci chiede di corrispondere al suo dono e di rappresentarlo sacra-mentalmente. Con queste parole, per-tanto, il Signore esprime, per così dire, l'attesa che la sua Chiesa, nata dal suo sacrificio, accolga questo dono, svilup-pando sotto la guida dello Spirito San to l a fo r ma l i tu rg i ca de l Sacramento. Il memoriale del suo dono perfetto, infatti, non consiste nella semplice ripetizione dell'Ultima Cena, ma propriamente nell'Eucaristia, ossia nella novità radicale del culto cri-stiano. Gesù ci ha così lasciato il com-pito di entrare nella sua "ora": "L'Eucaristia ci attira nell'atto oblativo di Gesù. Noi non riceviamo soltanto in modo statico il Logos incarnato, ma veniamo coinvolti nella dinamica della sua donazione”. Egli "ci attira dentro

Eucaristia: Gesù vero Agnello immolato

La nuova ed eterna alleanza nel sangue dell'Agnello

La missione per la quale Gesù è venuto fra noi giunge a compimento nel Mistero pasquale. Dall'alto della croce, dalla quale attira tutti a sé (cfr Gv 12,32), prima di "consegnare lo Spirito", Egli dice: "Tutto è compiu-to" (Gv 19,30). Nel mistero della sua obbedienza fino alla morte, e alla morte di croce (cfr Fil 2,8), si è com-piuta la nuova ed eterna alleanza. La libertà di Dio e la libertà dell'uomo si sono definitivamente incontrate nella sua carne crocifissa in un patto indis-solubile, valido per sempre. Anche il peccato dell'uomo è stato espiato una volta per tutte dal Figlio di Dio (cfr Eb 7,27; 1 Gv 2,2; 4,10). Come ho già avuto modo di affermare, "nella sua morte in croce si compie quel volgersi di Dio contro se stesso nel quale Egli si dona per rialzare l'uomo e salvarlo – amore, questo, nella sua forma più radicale". Nel Mistero pasquale si è realizzata davvero la nostra liberazio-ne da l ma l e e da l l a mor t e . Nell'istituzione dell'Eucaristia Gesù stesso aveva parlato della "nuova ed eterna alleanza", stipulata nel suo san-gue versato (cfr Mt 26,28; Mc 14,24; Lc 22,20). Questo scopo ultimo della

sua missione era già ben evidente all'i-nizio della sua vita pubblica. Infatti, quando sulle rive del Giordano,

Giovanni il Battista vede Gesù venire verso di lui, esclama: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo" (Gv 1,29). È significativo che la stessa espressione ricorra, ogni volta che celebriamo la santa Messa, nell'invito del sacerdote ad accostarsi all'altare: "Beati gli invitati alla cena del Signore, ecco l'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo". Gesù è il vero agnello pasquale che ha offerto spontaneamente se stesso in sacrificio per noi, realizzando così la nuova ed eterna alleanza. L'Eucaristia contiene in sé questa radicale novità, che si ripropone a noi in ogni celebrazione.

L'istituzione dell'EucaristiaIn tal modo siamo portati a riflette-

re sull ' istituzione dell 'Eucaristia nell'Ultima Cena. Ciò accadde nel contesto di una cena rituale che costi-tuiva il memoriale dell'avvenimento fondante del popolo di Israele: la libe-razione dalla schiavitù dell'Egitto. Questa cena rituale, legata all'immola-zione degli agnelli (cfr Es 12,1-28.43-51), era memoria del passato ma, nello stesso tempo, anche memoria profeti-ca, ossia annuncio di una liberazione futura. Infatti, il popolo aveva speri-mentato che quella liberazione non era stata definitiva, poiché la sua storia era ancora troppo segnata dalla schia-vitù e dal peccato. Il memoriale dell'antica liberazione si apriva così alla domanda e all'attesa di una salvez-za più profonda, radicale, universale e definitiva. È in questo contesto che Gesù introduce la novità del suo dono. Nella preghiera di lode, la Berakah, Egli ringrazia il Padre non solo per i grandi eventi della storia passata, ma anche per la propria "esal-tazione". Istituendo il sacramento dell'Eucaristia, Gesù anticipa ed impli-ca il Sacrificio della croce e la vittoria della risurrezione. Al tempo stesso, Egli si rivela come il vero agnello immolato, previsto nel disegno del Padre fin dalla fondazione del mondo, come si legge nella Prima Lettera di

Eucarestia, Mistero da Credere"Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato" (Gv 6,29)

2 Eucarestia, Mistero da credere4 L’attualità del Cardinale Cesare Baronio5 Cesare Baronio preposito e cardinale per obbedienza7 Una buona notizia7 Hanno collaborato con noi...8 Programma Festa dell’Assunta9 Sotto la protezione dell’Assunta10 Appunti di cronaca12 Notizie Oratoriane13 In memoria di...14 Sono tornati alla casa del Padre

in questo numero:

(Continua)

(Continua)

di sé". La conversione sostanziale del pane e del vino nel suo corpo e nel suo sangue pone dentro la creazione il principio di un cambiamento radicale, come una sorta di "fissione nucleare", per usare un'immagine a noi oggi ben nota, portata nel più intimo dell'essere, un cambiamento destinato a suscitare un processo di trasformazione della realtà, il cui termine ultimo sarà la tra-sfigurazione del mondo intero, fino a quella condizione in cui Dio sarà tutto in tutti (cfr 1 Cor 15,28).

Lo Spirito Santo e l' EucaristiaGesù e lo Spirito SantoCon la sua parola e con il pane ed il

vino il Signore stesso ci ha offerto gli elementi essenziali del culto nuovo. La Chiesa, sua Sposa, è chiamata a cele-brare il convito eucaristico giorno dopo giorno in memoria di Lui. Essa inscrive così il sacrificio redentore del suo Sposo nella storia degli uomini e lo rende presente sacramentalmente in tutte le culture. Questo grande mistero viene celebrato nelle forme liturgiche che la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo, sviluppa nel tempo e nello spa-zio. A tale proposito è necessario risvegliare in noi la consapevolezza del ruolo decisivo esercitato dallo Spirito Santo nello sviluppo della forma litur-gica e nell'approfondimento dei divini misteri. Il Paraclito, primo dono ai cre-denti, operante già nella creazione (cfr Gn 1,2), è pienamente presente in tutta l'esistenza del Verbo incarnato: Gesù Cristo, infatti, è concepito dalla Vergine Maria per opera dello Spirito Santo (cfr Mt 1,18; Lc 1,35); all'inizio della sua missione pubblica, sulle rive del Giordano, lo vede scendere su di sé in forma di colomba (cfr Mt 3,16 e par); in questo stesso Spirito agisce, parla ed esulta (cfr Lc 10,21); ed è in Lui che egli può offrire se stesso (cfr Eb 9,14). Nei cosiddetti "discorsi di addio", riportati da Giovanni, Gesù mette in chiara relazione il dono della sua vita nel mistero pasquale con il dono dello Spirito ai suoi (cfr Gv

16,7). Una volta risorto, portando nella sua carne i segni della passione, Egli può effondere lo Spirito (cfr Gv 20,22), rendendo i suoi partecipi della sua stessa missione (cfr Gv 20,21). Sarà poi lo Spirito ad insegnare ai discepoli ogni cosa e a ricordare loro tutto ciò che Cristo ha detto (cfr Gv 14,26), perché spetta a Lui, in quanto Spirito di verità (cfr Gv 15,26), intro-durre i discepoli alla verità tutta intera (cfr Gv 16,13). Nel racconto degli Atti lo Spirito discende sugli Apostoli radu-nati in preghiera con Maria nel giorno di Pentecoste (cfr 2,1-4), e li anima alla missione di annunciare a tutti i popoli la buona novella. Pertanto, è in forza dell'azione dello Spirito che Cristo stesso rimane presente ed operante nella sua Chiesa, a partire dal suo cen-tro vitale che è l'Eucaristia.

Spirito Santo e Celebrazione eucaristica

In questo orizzonte si comprende il ruolo decisivo dello Spirito Santo nella Celebrazione eucaristica ed in partico-lare in riferimento alla transustanzia-zione. La consapevolezza di ciò è ben documentabile nei Padri della Chiesa. San Cirillo di Gerusalemme, nelle sue Catechesi, ricorda che noi "invochia-mo Dio misericordioso di inviare il suo Santo Spirito sulle oblate che ci stanno dinanzi, affinché Egli trasformi il pane in corpo di Cristo e il vino in sangue di Cristo. Ciò che lo Spirito Santo tocca è santificato e trasformato totalmente". Anche san Giovanni Crisostomo rileva che il sacerdote invoca lo Spirito Santo quando celebra il Sacrificio: come Elia, il ministro – egli dice – attira lo Spirito Santo affin-ché "discendendo la grazia sulla vitti-ma si accendano per mezzo di essa le anime di tutti". È quanto mai necessa-ria per la vita spirituale dei fedeli una coscienza più chiara della ricchezza dell'anafora: insieme alle parole pro-nunciate da Cristo nell'Ultima Cena, essa contiene l'epiclesi, quale invoca-zione al Padre perché faccia discendere

Page 4: Bollettino Giugno-Luglio 2007

lavori preparatori per la sua opera gigante-sca, che è senza pari nella storia della storio-grafia ecclesiastica. Nella detta biblioteca si trovano anche i suoi abbozzi di prediche, la corrispondenza giovanile con i suoi genitori e parenti, e l'ampio carteggio con gli uomini più notevoli del suo tempo... la quale mostra

il geniale autore degli Annali dal lato più amabile, non solo come scienzia-to, ma anche come uomo ed asceta. Ancora per lungo tempo si vide nella piccola stanza di lavoro della biblioteca sopra il tavolo di studio su cui Odorico Rainaldi scrisse la sua continuazione degli Annali, il ritratto del Baronio col bel distico:

Splende Baronio al pari per pietà e dottrina;

dallo splendor dell'una sume l'al-tra il suo fulgor.

His tor ia e t p ie ta te micat Baronius:

Alter lumen ab alterius lumine sumit honos".

Mi sono dilungato su questa vicenda finale perché a mio parere racchiude molti degli aspetti basilari

una figura e di una vita eccezionali.

Di tale figura e vita, qui mi limito a riprendere tre ambiti che ce ne danno la caratterizzazione fondamentale.

1. L'uomo di cuLturAE' forse la caratteristica più conosciuta di

Baronio, anche da parte di chi non è al cor-rente su altri aspetti del personaggio. Una grande fama che però ha basi ben solide.

Cesare Barone, nato a Sora in Ciociaria, aveva iniziato gli studi a Veroli per conti-nuarli poi alla facoltà di Legge a Napoli (1556) e quindi alla Sapienza di Roma (1557).

Mentre già pensava alla vita ecclesiastica, per compiacere il padre nel 1561 si addotto-rò in utroque iure. Fu quindi ordinato prete il 27 maggio 1564.

L'intuito di S. Filippo Neri lo mise sulla strada della sua specializzazione culturale, il

Oratoriani un'abitazione nella loro casa, ove aveva passato i giorni più felici della sua vita.

Il Baronio, perciò, si fece riportare il 19 giugno a Roma. Non era l'opposizione ai suoi Annali ad affliggerlo in quei momenti, ma il rammarico di non essere stato degno della porpora e di non aver potuto termina-

re i suoi giorni come semplice prete. Fortificato ripetutamente dal Santo Viatico, egli morì la sera del 30 giugno 1607 fra le preghiera dei suoi Oratoriani. Egli desidera-va di essere seppellito semplicissimamente, come un povero, nella sua chiesa titolare dei SS. Nereo ed Achilleo. Ma gli Oratoriani non poterono separarsi dalle spoglie del morto, e lo deposero nella loro chiesa, nella sepoltura comune a sinistra dell'altar mag-giore.

Il compianto in Roma fu generale, giac-ché la pietà e bontà del cardinale gli avevano acquistato le più grandi simpatie. Parecchi dei 21 cardinali che presero parte alle ese-quie non poterono trattenere le loro lacrime. E' notevole che anche il rappresentante di Venezia, Francesco Contarini, non nascose la sua ammirazione per il defunto; egli l'esal-tò come "l'occhio della Chiesa".

Quasi tutto il materiale manoscritto lasciato dal "padre della storiografia ecclesia-stica moderna" passò nella biblioteca degli Oratoriani presso S. Maria in Vallicella. Quivi si ammirano anche oggi i grandiosi

Quattrocento anni fa, il 30 giugno 1607, il Cardinale Cesare Baronio concludeva la sua vicenda terrena, ricca di successo e di frutti, culturali e spirituali.

Era nato a Sora il 30 ottobre 1538, era quindi alla soglia dei suoi settanta anni.

Il Pastor riporta con molti parti-colari l'ultimo anno della sua vita, da cui emergono i tratti salienti della sua personalità: "Il grande storico si era guadagnato, col suo affaticarsi nello studio e la sua vita dura e mortificata, un male di stomaco, i cui primi sinto-mi apparvero in maniera allarmante al principio del 1606. Egli poté tutta-via completare la stampa del dodice-simo volume dei suoi Annali, dedica-to a Paolo V. Alla fine dell'anno sud-detto egli lo fece consegnare a tutti i Cardinali presenti in Curia...

Il Baronio non si occupava allora più d'altro che di prepararsi alla morte, perché egli conosceva assai bene la serietà del suo stato. Il suo medico gli consigliò di recarsi a Frascati. Sebbene il Baronio ritenesse che questo cambiamento d'aria non poteva più giovargli, volle tuttavia obbedire, solo pregò di essere accompagna-to dal suo confessore. In Frascati, dove egli occupò di nuovo la sua piccola e modesta casetta presso la villa Piccolomini, il suo stato peggiorò talmente, che il 17 giugno in Roma si diceva che fosse morto. La voce si dimostrò prematura, ma le condizioni del dotto vegliardo erano disperate.

Egli sopportò con la più grande pazienza i dolori terribili procuratigli dal suo male: in piena calma di spirito, egli guardava con gioia venire la sua dissoluzione, che doveva riunirlo con Cristo. Per lui, come per S. Francesco, "sorella morte" era una cara amica, con la quale da anni egli s'intratteneva quotidianamente. Un solo desiderio egli aveva ancora: quello di morire tra i suoi cari Oratoriani. Perciò egli aveva già precedente-mente applicate a se stesso le parole del libro di Giobbe: "lo vorrei morire nel mio piccolo nido", e aveva domandato agli

CESARE BARONIO - PREPOSITOE CARDINALE PER OBBEDIENZA

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Il Consiglio Pastorale Parrocchiale in occasione del IV centenario della morte del Venerabile Cardinale Cesare Baronio, discepolo e primo successore di San Filippo Neri, il 30 giugno ha voluto far conoscere a tutti la sua sin-golare figura.

Il prof. Enrico Garofano ha prepa-rato i manifesti che annunziavano l’ini-ziativa alla Comunità mentre l’ins. Vincenzo Di Crosta ha curato un libretto con le notizie biografiche del Baronio ed ha invitato e ospitato il fra-tello Prof. Dott. Mario Presciuttini, Lasalliano, che in Basilica, nel tempo stabilito, ha illustrato brillantemente la figura e l’operato del Personaggio. La relazione completa sarà pubblicata sul nostro Bollettino dell’Assunta.

Una solenne celebrazione eucaristi-ca, animata dalla Corale “Cantate Domino in Laetitia” diretta dalla mae-stra Maria Grazia D’Angelo, ha conclu-so la manifestazione.

Qualche giorno dopo, il segregato del consiglio pastorale il cav. Carlo Labagnara, ha voluto farmi un’intervi-sta che è stata pubblicata sul giornale “Il Sannio” domenica 15 luglio 2007, che riportiamo così come è stata pre-sentata.

Al di là del rapporto che lega Baronio alla comunità filippina, per-ché una così solenne manifestazio-ne a Guardia?

In occasione del IV centenario della sua morte e la ripresa della causa di beatificazione del Venerabile Cesare Baronio era opportuno farlo conoscere non solo perché è stato un grande figlio spirituale di san Filippo Neri e Suo primo successore alla guida della Congregazione, intorno al quale è vivo l’interesse anche al di fuori dell’Orato-rio.

Benedetto XVI in una Lettera dell’8 settembre 2006 alla Confederazione Oratoriana, così ha presentato la sua figura:

“Cresciuto alla scuola di san Filippo Neri nell’umiltà e nello spirito di pre-ghiera, nella carità e nello zelo apostoli-co, il cardinal Baronio manifestò nel corso dell’intera sua esistenza una costante tensione verso quella “oboe-dientia et pax” che compare come motto nel suo stemma cardinalizio”.

Perché la chiesa, dopo quattro-cento anni, non lo ha proclamato beato?

Quello che non si fa oggi non sem-pre si può fare domani. Nell’istruttoria della Congregazione delle cause dei santi sono quattro le tappe per arrivare alla canonizzazione. Bisogna seguirle passo dopo passo perché quando si blocca una di queste, per riprenderle, bisogna leggere pagine e pagine di ver-bali e verificare a che punto è il lavoro fatto molte volte da altri.

Speriamo che la ripresa del processo di beatificazione e la nostra preghiera, in breve tempo, diano i frutti sperati con la beatificazione del cardinale Cesare Baronio.

Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che si sono impegnati per la riu-scita della manifestazione.

Pace e gioia.P. Filippo Di Lonardo d.O.

il messaggio Baroniano come può essere calato nella nostra par-

rocchia?Oggi abbiamo bisogno, non tanto di

maestri, ma di testimoni e guide spiri-tuali. Baronio ha lasciato un forte segno della sua presenza terrena, tale da costi-tuire testimonianza ed esempio per le generazioni future. Egli seguì Gesù Cristo scegliendo come guida San Filippo Neri, patrono della nostra comunità, il quale affermava costante-mente: “Chi vuol altro che Cristo non sa quello che si voglia…Vanitas Vanitatum se non Cristo”. Nella nostra vita, tra le tante attività e idee, nello stu-dio come nel lavoro, Baronio ci insegna a vedere Gesù nel volto dei fratelli, ad ascoltare l’autorità vivente della Chiesa che ci parla e riscoprire la virtù dell’u-miltà contro la vanità, l’ambizione, la presunzione e l’orgoglio che oggi vanno di moda.

il cardinale Baronio appare più come uno studioso che come un pastoralista. ma pare che ciò non sia proprio vero: Perché?

L’attualità del cardinaleCesare Baronio

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lavori preparatori per la sua opera gigante-sca, che è senza pari nella storia della storio-grafia ecclesiastica. Nella detta biblioteca si trovano anche i suoi abbozzi di prediche, la corrispondenza giovanile con i suoi genitori e parenti, e l'ampio carteggio con gli uomini più notevoli del suo tempo... la quale mostra

il geniale autore degli Annali dal lato più amabile, non solo come scienzia-to, ma anche come uomo ed asceta. Ancora per lungo tempo si vide nella piccola stanza di lavoro della biblioteca sopra il tavolo di studio su cui Odorico Rainaldi scrisse la sua continuazione degli Annali, il ritratto del Baronio col bel distico:

Splende Baronio al pari per pietà e dottrina;

dallo splendor dell'una sume l'al-tra il suo fulgor.

His tor ia e t p ie ta te micat Baronius:

Alter lumen ab alterius lumine sumit honos".

Mi sono dilungato su questa vicenda finale perché a mio parere racchiude molti degli aspetti basilari

una figura e di una vita eccezionali.

Di tale figura e vita, qui mi limito a riprendere tre ambiti che ce ne danno la caratterizzazione fondamentale.

1. L'uomo di cuLturAE' forse la caratteristica più conosciuta di

Baronio, anche da parte di chi non è al cor-rente su altri aspetti del personaggio. Una grande fama che però ha basi ben solide.

Cesare Barone, nato a Sora in Ciociaria, aveva iniziato gli studi a Veroli per conti-nuarli poi alla facoltà di Legge a Napoli (1556) e quindi alla Sapienza di Roma (1557).

Mentre già pensava alla vita ecclesiastica, per compiacere il padre nel 1561 si addotto-rò in utroque iure. Fu quindi ordinato prete il 27 maggio 1564.

L'intuito di S. Filippo Neri lo mise sulla strada della sua specializzazione culturale, il

Oratoriani un'abitazione nella loro casa, ove aveva passato i giorni più felici della sua vita.

Il Baronio, perciò, si fece riportare il 19 giugno a Roma. Non era l'opposizione ai suoi Annali ad affliggerlo in quei momenti, ma il rammarico di non essere stato degno della porpora e di non aver potuto termina-

re i suoi giorni come semplice prete. Fortificato ripetutamente dal Santo Viatico, egli morì la sera del 30 giugno 1607 fra le preghiera dei suoi Oratoriani. Egli desidera-va di essere seppellito semplicissimamente, come un povero, nella sua chiesa titolare dei SS. Nereo ed Achilleo. Ma gli Oratoriani non poterono separarsi dalle spoglie del morto, e lo deposero nella loro chiesa, nella sepoltura comune a sinistra dell'altar mag-giore.

Il compianto in Roma fu generale, giac-ché la pietà e bontà del cardinale gli avevano acquistato le più grandi simpatie. Parecchi dei 21 cardinali che presero parte alle ese-quie non poterono trattenere le loro lacrime. E' notevole che anche il rappresentante di Venezia, Francesco Contarini, non nascose la sua ammirazione per il defunto; egli l'esal-tò come "l'occhio della Chiesa".

Quasi tutto il materiale manoscritto lasciato dal "padre della storiografia ecclesia-stica moderna" passò nella biblioteca degli Oratoriani presso S. Maria in Vallicella. Quivi si ammirano anche oggi i grandiosi

Quattrocento anni fa, il 30 giugno 1607, il Cardinale Cesare Baronio concludeva la sua vicenda terrena, ricca di successo e di frutti, culturali e spirituali.

Era nato a Sora il 30 ottobre 1538, era quindi alla soglia dei suoi settanta anni.

Il Pastor riporta con molti parti-colari l'ultimo anno della sua vita, da cui emergono i tratti salienti della sua personalità: "Il grande storico si era guadagnato, col suo affaticarsi nello studio e la sua vita dura e mortificata, un male di stomaco, i cui primi sinto-mi apparvero in maniera allarmante al principio del 1606. Egli poté tutta-via completare la stampa del dodice-simo volume dei suoi Annali, dedica-to a Paolo V. Alla fine dell'anno sud-detto egli lo fece consegnare a tutti i Cardinali presenti in Curia...

Il Baronio non si occupava allora più d'altro che di prepararsi alla morte, perché egli conosceva assai bene la serietà del suo stato. Il suo medico gli consigliò di recarsi a Frascati. Sebbene il Baronio ritenesse che questo cambiamento d'aria non poteva più giovargli, volle tuttavia obbedire, solo pregò di essere accompagna-to dal suo confessore. In Frascati, dove egli occupò di nuovo la sua piccola e modesta casetta presso la villa Piccolomini, il suo stato peggiorò talmente, che il 17 giugno in Roma si diceva che fosse morto. La voce si dimostrò prematura, ma le condizioni del dotto vegliardo erano disperate.

Egli sopportò con la più grande pazienza i dolori terribili procuratigli dal suo male: in piena calma di spirito, egli guardava con gioia venire la sua dissoluzione, che doveva riunirlo con Cristo. Per lui, come per S. Francesco, "sorella morte" era una cara amica, con la quale da anni egli s'intratteneva quotidianamente. Un solo desiderio egli aveva ancora: quello di morire tra i suoi cari Oratoriani. Perciò egli aveva già precedente-mente applicate a se stesso le parole del libro di Giobbe: "lo vorrei morire nel mio piccolo nido", e aveva domandato agli

CESARE BARONIO - PREPOSITOE CARDINALE PER OBBEDIENZA

54

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale in occasione del IV centenario della morte del Venerabile Cardinale Cesare Baronio, discepolo e primo successore di San Filippo Neri, il 30 giugno ha voluto far conoscere a tutti la sua sin-golare figura.

Il prof. Enrico Garofano ha prepa-rato i manifesti che annunziavano l’ini-ziativa alla Comunità mentre l’ins. Vincenzo Di Crosta ha curato un libretto con le notizie biografiche del Baronio ed ha invitato e ospitato il fra-tello Prof. Dott. Mario Presciuttini, Lasalliano, che in Basilica, nel tempo stabilito, ha illustrato brillantemente la figura e l’operato del Personaggio. La relazione completa sarà pubblicata sul nostro Bollettino dell’Assunta.

Una solenne celebrazione eucaristi-ca, animata dalla Corale “Cantate Domino in Laetitia” diretta dalla mae-stra Maria Grazia D’Angelo, ha conclu-so la manifestazione.

Qualche giorno dopo, il segregato del consiglio pastorale il cav. Carlo Labagnara, ha voluto farmi un’intervi-sta che è stata pubblicata sul giornale “Il Sannio” domenica 15 luglio 2007, che riportiamo così come è stata pre-sentata.

Al di là del rapporto che lega Baronio alla comunità filippina, per-ché una così solenne manifestazio-ne a Guardia?

In occasione del IV centenario della sua morte e la ripresa della causa di beatificazione del Venerabile Cesare Baronio era opportuno farlo conoscere non solo perché è stato un grande figlio spirituale di san Filippo Neri e Suo primo successore alla guida della Congregazione, intorno al quale è vivo l’interesse anche al di fuori dell’Orato-rio.

Benedetto XVI in una Lettera dell’8 settembre 2006 alla Confederazione Oratoriana, così ha presentato la sua figura:

“Cresciuto alla scuola di san Filippo Neri nell’umiltà e nello spirito di pre-ghiera, nella carità e nello zelo apostoli-co, il cardinal Baronio manifestò nel corso dell’intera sua esistenza una costante tensione verso quella “oboe-dientia et pax” che compare come motto nel suo stemma cardinalizio”.

Perché la chiesa, dopo quattro-cento anni, non lo ha proclamato beato?

Quello che non si fa oggi non sem-pre si può fare domani. Nell’istruttoria della Congregazione delle cause dei santi sono quattro le tappe per arrivare alla canonizzazione. Bisogna seguirle passo dopo passo perché quando si blocca una di queste, per riprenderle, bisogna leggere pagine e pagine di ver-bali e verificare a che punto è il lavoro fatto molte volte da altri.

Speriamo che la ripresa del processo di beatificazione e la nostra preghiera, in breve tempo, diano i frutti sperati con la beatificazione del cardinale Cesare Baronio.

Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che si sono impegnati per la riu-scita della manifestazione.

Pace e gioia.P. Filippo Di Lonardo d.O.

il messaggio Baroniano come può essere calato nella nostra par-

rocchia?Oggi abbiamo bisogno, non tanto di

maestri, ma di testimoni e guide spiri-tuali. Baronio ha lasciato un forte segno della sua presenza terrena, tale da costi-tuire testimonianza ed esempio per le generazioni future. Egli seguì Gesù Cristo scegliendo come guida San Filippo Neri, patrono della nostra comunità, il quale affermava costante-mente: “Chi vuol altro che Cristo non sa quello che si voglia…Vanitas Vanitatum se non Cristo”. Nella nostra vita, tra le tante attività e idee, nello stu-dio come nel lavoro, Baronio ci insegna a vedere Gesù nel volto dei fratelli, ad ascoltare l’autorità vivente della Chiesa che ci parla e riscoprire la virtù dell’u-miltà contro la vanità, l’ambizione, la presunzione e l’orgoglio che oggi vanno di moda.

il cardinale Baronio appare più come uno studioso che come un pastoralista. ma pare che ciò non sia proprio vero: Perché?

L’attualità del cardinaleCesare Baronio

Page 6: Bollettino Giugno-Luglio 2007

campo della storiografia ecclesiastica. Infatti già dal 1558 S. Filippo lo aveva incaricato, benché riluttante, di narrare la storia della Chiesa nella piccola chiesa (o oratorio) di S. Girolamo in cui si riuniva un cenacolo di intellettuali e di uomini di spirito. In trent'anni, Baronio ebbe occasione di stu-diare per sette volte in tutta la sua ampiezza l'intero campo in cui sarebbe diventato uno specialista profondo.

Questa narrazione viva è il primo seme degli Annales Ecclesiatici, opera grandiosa e insuperata del Baronio, iniziati e cresciuti nello svolgimento vivo della parola.

Nel 1568, dopo dieci anni di questa pra-tica, Filippo dette a lui l'incarico di scrivere una storia della Chiesa e tenne fermo ineso-rabilmente al suo tema questo discepolo che quasi disperato per l'imponenza dell'opera gigantesca, voleva opporvisi. Baronio ha sempre riconosciuto che tutto il merito doveva essere attribuito a S. Filippo. ..

Proseguendo con costanza, per anni, la narrazione della storia ecclesiastica, con disegno sempre più ampio e con sempre maggiore ricchezza di documentazione, si fece presto notare nel mondo culturale e venne a contatto con gli uomini più dotti del suo tempo in Roma, tra i quali il Cardinal Sirleto.

Nel 1580 lo stesso Cardinale chiamò il Baronio a far parte della Commissione per la riforma del Martirologium Romanum: il Baronio vi si fece valere con il suo talento e contribuì più di tutti al compimento dell' opera. Il Martirologio, che contiene la vita dei Santi della Chiesa, fu pubblicato in due edizioni successive nel 1583. Ma il merito del Baronio, più che per la cooperazione all'opera, consiste nelle note rese necessarie dalle polemiche suscitate dalla nuova pub-blicazione. Queste note documentano e giu-stificano l'opera. Tanto che nel 1586 ne uscì la nuova edizione arricchita da queste note: segna l'inizio di un'agiografia costruita su fondamento critico e rese noto il Baronio in tutta Europa.

In questo momento il materiale per l'o-pera principale era pronto.

L'occasione ultima la diede la pubblica-z ione del le cos iddette Centur i e di Magdeburgo, opera storica protestante in 13 volumi, divisa per secoli, di impostazione antiromana e antipapale.

76

U N A B U O N A NOTIZIA: grazie ai fondi europei del Programma Leader Plus il GAL Titerno ha finanziato il rifacimento della facciata del Santuario.

In data 8 novembre 2 0 0 6 , c o m e L e g a l e Rappresentante, presentai la domanda per il recupero della facciata del monumen-tale complesso storico-arti-stico dei Padri Filippini. Il progetto è stato redatto da l l ’ a r ch i t e t to Mar i s a Rubicondo. C ia r l eg l io Nicola, direttore del Gal Titerno, prese subito a cuore la domanda e mi comunicava il 18 maggio 2007 che il progetto presen-tato risultava finanziabile.

“E’ concesso ai Padri

Giovanni di eseguire i lavori e rispettare integral-mente quanto previsto nel Bando di intervento 4H pubblicato dal G.A.L. e quan to ind i ca to ne l Modello di domanda e nel progetto presentato.

I lavori hanno avuto inizio subito perché l’Im-presa non ha molto tempo a disposizione ed è suo desiderio fare un ottimo lavoro ma anche perchè tutti desideriamo vedere la facc ia ta de l l a nostra Basilica Santuario pronta per la solennità dell’As-sunta.

Il resto della spesa complessiva sarà a carico della nostra comunità. Voglio solo ricordare che oltre €2.000,00 sono già a disposizione perché inviati

l’anno scorso dai guardiesi residenti in Australia.

filippini un contributo in conto capitale di €19.500,00 a fronte di una spesa ammissibile a finanziamento pari ad €30.000,00 ed una spesa complessiva dell’intervento pari ad €33.121,22 com-prensiva di IVA, con finanziamento pubblico pari al 65% della spesa massi-ma ammissibile al finanziamento”.

Dopo aver accettato il contributo, ho incaricato la Ditta Foschini

UNA BUONA NOTIZIAprocurarsela Baronio non risparmia fatiche nella Biblioteca Vaticana e chiede codici anche da lontano Perciò il suo ordinamento critico, per quanto lo permetteva anche il metodo scelto, allora tradizionale, di narrare anno per anno segna un grande progresso storiografico Il Baronio usa un'onestà scru-polosa, che nessuno mai mise in dubbio, neppure gli avversari per partito preso, come il Sarpi. Riteneva "sacrilegio"non tra-scrivere un testo nei suoi termini propri per ragioni letterarie, come ebbe a rimproverare a uno che così aveva fatto correggendo le bozze degli Annali

Il timore, espresso da alcuni, che innal-zamento al cardinalato avrebbe ostacolato il grande storico nella continuazione dei suoi Annali, fortunatamente non si avverò. Nel 1596 apparve il settimo volume il quale, come l'ottavo, pubblicato nel 1599, fu dedi-cato a Clemente VIII, suo grande estimato-re, e poi tutti gli altri.

Fr. Mario Presciuttini

SANTUARIO DELL’ASSUNTA82034 Guardia Sanframondi

Direttore e Redattore: P. Filippo Di Lonardo

Responsabile: P. Giuseppe Lando

Dir. Red. Amm.:Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (BN)Tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956n. 25/56 del Registro Stampe

C.C.P. 11000825

IBAN: IT63Q0101075360041200000632BIC: IBSPITNA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C Legge 662/96

Regione Campania -BN

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di AGOSTO 2007 da:TipoLitoGrafica NUOvA IMPRONTA

Cusano Mutri (Bn) - Tel.-fax 0824/[email protected]

Foto di copertina: Giuseppe Caporaso

S. Filippo dimostrò una sorprendente acutezza di vedute quando previde l'impor-tanza e la pericolosità delle Centurie, e per la loro confutazione non pensò, come gli altri, a piccoli o grandi scritti polemici, ma ad un'opera in grande stile. Filippo compren-deva lo spirito dei tempi: non potendo attaccare la Chiesa nel campo dottrinale, cominciava lo sforzo di utilizzare contro di essa la storia per cercare di esporre il suo sviluppo come apostasia dallo spirito di Cristo. Nella cultura aveva inizio il periodo filologico - archeologico nel quale l'attenzio-ne si rivolge alla storia e alla ricerca dell'anti-chità. Filippo per tempo ne riconobbe l'im-portanza: l'entusiasmo per la storia della Chiesa è caratteristico in lui che, non appe-na uscito dalla fanciullezza, cercò nella Roma sacra con i suoi grandi ricordi, una nuova patria, e nelle catacombe un pio inci-tamento. Quindi egli era l'uomo adatto a comprendere la nuova corrente, ad andarle incontro e, proprio nel suo nascere, a ren-derla subito utile per la Chiesa

Mentre, quindi, si discuteva sul modo di rispondere alle Centurie, S. Filippo, con sicu-ro intuito, aveva scelto l'uomo che da solo doveva compiere il grande lavoro Per que-sto aveva cominciato ad addestrarlo e a sor-vegliarlo con gli esercizi dell'Oratorio, per-ché mai si stancasse

Baronio nel 1577 si era già accinto a rivedere tutto il materiale che aveva a dispo-sizione Nel 1578 scriveva a suo padre infor-mandolo del grande aiuto ricevuto dal Cardinal Sirleto per il reperimento di altra documentazione Nel 1579 aveva completa-to il primo volume, ma voleva ancora com-pletare, correggere e limare

Questo lavoro di approfondimento, sommato a quello del Martirologio, ritardò di un decennio la pubblicazione; infatti, il primo volume uscì solo nel 1588 col titolo Annales Ecclesiastici auctore Caesare Baronio, Sorano, Congregationis Oratorii Presbitero. Gli altri Il volumi seguirono per ordine fino al 1607, arrivando nella narrazione fino all'an-no 1198

L'opera ebbe molti continuatori, in parti-colare Odorico Rainaldi dell'Archivio Vaticano che si servì del materiale preparato dal Baronio

La documentazione è abbondante, tal-volta anche eccessiva per l'argomento, e per

DA GUARDIA: Blandino Angelo e Izzo Leonilde – Garofano Elda – Morelli Maria Vicenza – Garofano Giuseppe – Plenzick Giuseppe e Silvestri Elvira – Di Staso Raffaele ed Elena – Cusano Maria – Morone Vittorino – Falato Fausto – Foschini Abele – Di Lonardo Paolo – Ceniccola Maria Teresa – Silvestri Franco – Labagnara Carlo – Silvestri Salvatore – Foschini Irma – Iannotti Giovanna – Gambuti Marilena - Falato Emma.

DALL’ITALIA: Mauriello Gennaro, Pannarano (BN) – Sebastianelli Mario, Erba (CO) – Garofano Pasquale e Gina, Centoia (CO) – Ceniccola Pasqualina, Napoli – Garofano Angela, Milano – Del Vecchio Filippo, Moncalieri (TO) – Di Donato Franca, Rezzato (BS) – Del Vecchio Giuseppe, Milano – Foschini Flaviano, Telese Terme (BN) – Iannucci Salvatore, Casnate con Bernate (CO) – Ceniccola Francesco, Erba (CO) – De Lucia Giuseppina, Solopaca (BN) – Germanotta Carlo, Telese Terme (BN) – Panza Raffaele, Brescia – Sibio Salvatore, Sanremo (IM) – Sanzari Maria, Lipomo (CO) – Varrone Remo, Lipomo (CO) - Ciarleglio Campolattano Tittina, Benevento.

DALL’ESTERO: Lombardi Angela e Rita, USA – Gagliardi Pasqualina, USA – Del Vecchio Giuseppe, Di Paola Vittorio e Filomena, Australia - Izzo Corrado,

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

(Continua)

P. Filippo Di Lonardo d.O.Preposito - Parroco

Page 7: Bollettino Giugno-Luglio 2007

campo della storiografia ecclesiastica. Infatti già dal 1558 S. Filippo lo aveva incaricato, benché riluttante, di narrare la storia della Chiesa nella piccola chiesa (o oratorio) di S. Girolamo in cui si riuniva un cenacolo di intellettuali e di uomini di spirito. In trent'anni, Baronio ebbe occasione di stu-diare per sette volte in tutta la sua ampiezza l'intero campo in cui sarebbe diventato uno specialista profondo.

Questa narrazione viva è il primo seme degli Annales Ecclesiatici, opera grandiosa e insuperata del Baronio, iniziati e cresciuti nello svolgimento vivo della parola.

Nel 1568, dopo dieci anni di questa pra-tica, Filippo dette a lui l'incarico di scrivere una storia della Chiesa e tenne fermo ineso-rabilmente al suo tema questo discepolo che quasi disperato per l'imponenza dell'opera gigantesca, voleva opporvisi. Baronio ha sempre riconosciuto che tutto il merito doveva essere attribuito a S. Filippo. ..

Proseguendo con costanza, per anni, la narrazione della storia ecclesiastica, con disegno sempre più ampio e con sempre maggiore ricchezza di documentazione, si fece presto notare nel mondo culturale e venne a contatto con gli uomini più dotti del suo tempo in Roma, tra i quali il Cardinal Sirleto.

Nel 1580 lo stesso Cardinale chiamò il Baronio a far parte della Commissione per la riforma del Martirologium Romanum: il Baronio vi si fece valere con il suo talento e contribuì più di tutti al compimento dell' opera. Il Martirologio, che contiene la vita dei Santi della Chiesa, fu pubblicato in due edizioni successive nel 1583. Ma il merito del Baronio, più che per la cooperazione all'opera, consiste nelle note rese necessarie dalle polemiche suscitate dalla nuova pub-blicazione. Queste note documentano e giu-stificano l'opera. Tanto che nel 1586 ne uscì la nuova edizione arricchita da queste note: segna l'inizio di un'agiografia costruita su fondamento critico e rese noto il Baronio in tutta Europa.

In questo momento il materiale per l'o-pera principale era pronto.

L'occasione ultima la diede la pubblica-z ione del le cos iddette Centur i e di Magdeburgo, opera storica protestante in 13 volumi, divisa per secoli, di impostazione antiromana e antipapale.

76

U N A B U O N A NOTIZIA: grazie ai fondi europei del Programma Leader Plus il GAL Titerno ha finanziato il rifacimento della facciata del Santuario.

In data 8 novembre 2 0 0 6 , c o m e L e g a l e Rappresentante, presentai la domanda per il recupero della facciata del monumen-tale complesso storico-arti-stico dei Padri Filippini. Il progetto è stato redatto da l l ’ a r ch i t e t to Mar i s a Rubicondo. C ia r l eg l io Nicola, direttore del Gal Titerno, prese subito a cuore la domanda e mi comunicava il 18 maggio 2007 che il progetto presen-tato risultava finanziabile.

“E’ concesso ai Padri

Giovanni di eseguire i lavori e rispettare integral-mente quanto previsto nel Bando di intervento 4H pubblicato dal G.A.L. e quan to ind i ca to ne l Modello di domanda e nel progetto presentato.

I lavori hanno avuto inizio subito perché l’Im-presa non ha molto tempo a disposizione ed è suo desiderio fare un ottimo lavoro ma anche perchè tutti desideriamo vedere la facc ia ta de l l a nostra Basilica Santuario pronta per la solennità dell’As-sunta.

Il resto della spesa complessiva sarà a carico della nostra comunità. Voglio solo ricordare che oltre €2.000,00 sono già a disposizione perché inviati

l’anno scorso dai guardiesi residenti in Australia.

filippini un contributo in conto capitale di €19.500,00 a fronte di una spesa ammissibile a finanziamento pari ad €30.000,00 ed una spesa complessiva dell’intervento pari ad €33.121,22 com-prensiva di IVA, con finanziamento pubblico pari al 65% della spesa massi-ma ammissibile al finanziamento”.

Dopo aver accettato il contributo, ho incaricato la Ditta Foschini

UNA BUONA NOTIZIAprocurarsela Baronio non risparmia fatiche nella Biblioteca Vaticana e chiede codici anche da lontano Perciò il suo ordinamento critico, per quanto lo permetteva anche il metodo scelto, allora tradizionale, di narrare anno per anno segna un grande progresso storiografico Il Baronio usa un'onestà scru-polosa, che nessuno mai mise in dubbio, neppure gli avversari per partito preso, come il Sarpi. Riteneva "sacrilegio"non tra-scrivere un testo nei suoi termini propri per ragioni letterarie, come ebbe a rimproverare a uno che così aveva fatto correggendo le bozze degli Annali

Il timore, espresso da alcuni, che innal-zamento al cardinalato avrebbe ostacolato il grande storico nella continuazione dei suoi Annali, fortunatamente non si avverò. Nel 1596 apparve il settimo volume il quale, come l'ottavo, pubblicato nel 1599, fu dedi-cato a Clemente VIII, suo grande estimato-re, e poi tutti gli altri.

Fr. Mario Presciuttini

SANTUARIO DELL’ASSUNTA82034 Guardia Sanframondi

Direttore e Redattore: P. Filippo Di Lonardo

Responsabile: P. Giuseppe Lando

Dir. Red. Amm.:Congregazione dell’Oratorio PP. Filippini

82034 Guardia Sanframondi (BN)Tel. e Fax 0824.864013

www: santuarioassunta.ite-mail: [email protected]

Aut. Tribunale BN Dec. 3/4/1956n. 25/56 del Registro Stampe

C.C.P. 11000825

IBAN: IT63Q0101075360041200000632BIC: IBSPITNA

Sped. in abb. post., art. 2,comma 20/C Legge 662/96

Regione Campania -BN

Con approvazione ecclesiastica

Stampato nel mese di AGOSTO 2007 da:TipoLitoGrafica NUOvA IMPRONTA

Cusano Mutri (Bn) - Tel.-fax 0824/[email protected]

Foto di copertina: Giuseppe Caporaso

S. Filippo dimostrò una sorprendente acutezza di vedute quando previde l'impor-tanza e la pericolosità delle Centurie, e per la loro confutazione non pensò, come gli altri, a piccoli o grandi scritti polemici, ma ad un'opera in grande stile. Filippo compren-deva lo spirito dei tempi: non potendo attaccare la Chiesa nel campo dottrinale, cominciava lo sforzo di utilizzare contro di essa la storia per cercare di esporre il suo sviluppo come apostasia dallo spirito di Cristo. Nella cultura aveva inizio il periodo filologico - archeologico nel quale l'attenzio-ne si rivolge alla storia e alla ricerca dell'anti-chità. Filippo per tempo ne riconobbe l'im-portanza: l'entusiasmo per la storia della Chiesa è caratteristico in lui che, non appe-na uscito dalla fanciullezza, cercò nella Roma sacra con i suoi grandi ricordi, una nuova patria, e nelle catacombe un pio inci-tamento. Quindi egli era l'uomo adatto a comprendere la nuova corrente, ad andarle incontro e, proprio nel suo nascere, a ren-derla subito utile per la Chiesa

Mentre, quindi, si discuteva sul modo di rispondere alle Centurie, S. Filippo, con sicu-ro intuito, aveva scelto l'uomo che da solo doveva compiere il grande lavoro Per que-sto aveva cominciato ad addestrarlo e a sor-vegliarlo con gli esercizi dell'Oratorio, per-ché mai si stancasse

Baronio nel 1577 si era già accinto a rivedere tutto il materiale che aveva a dispo-sizione Nel 1578 scriveva a suo padre infor-mandolo del grande aiuto ricevuto dal Cardinal Sirleto per il reperimento di altra documentazione Nel 1579 aveva completa-to il primo volume, ma voleva ancora com-pletare, correggere e limare

Questo lavoro di approfondimento, sommato a quello del Martirologio, ritardò di un decennio la pubblicazione; infatti, il primo volume uscì solo nel 1588 col titolo Annales Ecclesiastici auctore Caesare Baronio, Sorano, Congregationis Oratorii Presbitero. Gli altri Il volumi seguirono per ordine fino al 1607, arrivando nella narrazione fino all'an-no 1198

L'opera ebbe molti continuatori, in parti-colare Odorico Rainaldi dell'Archivio Vaticano che si servì del materiale preparato dal Baronio

La documentazione è abbondante, tal-volta anche eccessiva per l'argomento, e per

DA GUARDIA: Blandino Angelo e Izzo Leonilde – Garofano Elda – Morelli Maria Vicenza – Garofano Giuseppe – Plenzick Giuseppe e Silvestri Elvira – Di Staso Raffaele ed Elena – Cusano Maria – Morone Vittorino – Falato Fausto – Foschini Abele – Di Lonardo Paolo – Ceniccola Maria Teresa – Silvestri Franco – Labagnara Carlo – Silvestri Salvatore – Foschini Irma – Iannotti Giovanna – Gambuti Marilena - Falato Emma.

DALL’ITALIA: Mauriello Gennaro, Pannarano (BN) – Sebastianelli Mario, Erba (CO) – Garofano Pasquale e Gina, Centoia (CO) – Ceniccola Pasqualina, Napoli – Garofano Angela, Milano – Del Vecchio Filippo, Moncalieri (TO) – Di Donato Franca, Rezzato (BS) – Del Vecchio Giuseppe, Milano – Foschini Flaviano, Telese Terme (BN) – Iannucci Salvatore, Casnate con Bernate (CO) – Ceniccola Francesco, Erba (CO) – De Lucia Giuseppina, Solopaca (BN) – Germanotta Carlo, Telese Terme (BN) – Panza Raffaele, Brescia – Sibio Salvatore, Sanremo (IM) – Sanzari Maria, Lipomo (CO) – Varrone Remo, Lipomo (CO) - Ciarleglio Campolattano Tittina, Benevento.

DALL’ESTERO: Lombardi Angela e Rita, USA – Gagliardi Pasqualina, USA – Del Vecchio Giuseppe, Di Paola Vittorio e Filomena, Australia - Izzo Corrado,

Hanno collaborato con noi per sostenere il Bollettino

(Continua)

P. Filippo Di Lonardo d.O.Preposito - Parroco

Page 8: Bollettino Giugno-Luglio 2007

NoveNario6 Agosto Ore 19,00 Ricordo dei deputati Rionali defunti.

7 Agosto Ore 19,00 I gruppi ecclesiali.

8 Agosto Ore 19,00 I gruppi ecclesiali.

9 Agosto Ore 19,00 I gruppi ecclesiali.

10 Agosto Ore 19,00 Rione Croce.

11 Agosto Ore 19,00 Rione Portella.

12 Agosto Ore 19,00 Rione Fontanella.

13 Agosto Ore 19,00 Rione Piazza.

14 Agosto Ore 18,30 Solenne celebrazione dei Primi Vespri e dell’Eucaristia, presieduta daS. E. mons. michele de rosa, Vescovo Diocesano.Ore 24,00 Santa Messa della Solennità offerta dal gruppo Battenti presiede P. Giancarlo Giannasso, cappuccino.

15 AgostoOre 6,30 – 8,00 Sante MesseOre 11,00 Messa solenne per tutti i guardiesi residenti in Italia e all’estero.Ore 18,00 S. Messa Vespertina.

La Corale della Basilia “Cantate Domino in laetitia” animerà le cele-brazioni solenni.

Basilica ParrocchialeSanta maria Assunta e San Filippo Neri

Santuario marianoSolennità

assuNzioNe della Beata vergiNe Maria14 - 15 agosto 2007

L’Assunta è il frutto più bello e più esaltante della redenzione e preannuncia il suo traguardo finale: la glorifi-cazione dell’umanità in Cristo. E’ consolante guardare a Maria che è andata avanti e noi la seguiremo.

Per tutta la novena, dalle ore 18,30, nella Basilica si celebra il sacramento della confessione.

9

sotto la protezionedell’Assunta

sotto la protezionedell’Assunta

JacintaDa Sidney (Australia)

I nonni paterniVittorio e Filomena Di Paola

affidano la loro nipotina alla materna prote-zione dell’Assunta,

affinché la protegga e la benedica nel cammi-no della vita.

Antonio camardellaIn occasione

del primo compleannoi genitori Daniele e Mirellalo pongono sotto la maternaprotezione dell’Assunta.

8

Nina SebastianelliCircondata dalle nipoti

che festeggiano con lei il suo 80°compleanno e la pongono sotto

la materna protezione dell’Assunta

Giuseppe Plenzicked Elvira Silvestri

In occasione del 50° anniversario di Matrimonio, celebrato

il 25-4-2007, ringraziano il Signore e la Vergine Assunta per tutti i doni ricevuti e per aver benedetto la loro vita coniugale.

mario Pelosin. 5-12-2006

I genitori Giacomo e Marilina Foschini affi-dano il loro figlio alla

materna protezione dell’Assunta.

Vincenzo de trizioIn occasione della Cresima,la nonna Gilda Filippelli

lo pone sotto la protezione dell’Assunta.

umberto, Gianni e Filippo di Lonardo

I genitori Paolo e Sandra Ciarleglio li affidano alla materna protezione della Vergine Assunta perché li benedica e li

protegga sempre.

Guardia Sanframondi, 1 Agosto 2007Festa di Sant’Alfonso de’ Liguori

Patrono della Diocesi

I Padri FilippiniIl Consiglio Pastorale Parrocchiale

si sono uniti in matrimonioGiugno 2007

2 - Paolella ivan Vincenzo e Garofano daniela.24 - Sanzari Luciano e de ieso Lucia.

30 - Verona Gianluca e Foschini Angela.Luglio 2007

1 - Giordano Pasquale e Pengue dina.13 - ceniccola carlo e Panza ida

15 - mazzamauro davide e Fasulo Pina.19 - ceniccola modestino e carapella Patrizia.29 - di martino mariano e Foschini Emanuela.

Giuseppe del Vecchio e Adelina ceniccolla

Nel loro 50° di Matrimonioil 13-07-2007,

invocano la protezione dell’Assunta

maria ceniccolaPone suo nipote sotto la

materna protezione dell’Assunta.

Page 9: Bollettino Giugno-Luglio 2007

NoveNario6 Agosto Ore 19,00 Ricordo dei deputati Rionali defunti.

7 Agosto Ore 19,00 I gruppi ecclesiali.

8 Agosto Ore 19,00 I gruppi ecclesiali.

9 Agosto Ore 19,00 I gruppi ecclesiali.

10 Agosto Ore 19,00 Rione Croce.

11 Agosto Ore 19,00 Rione Portella.

12 Agosto Ore 19,00 Rione Fontanella.

13 Agosto Ore 19,00 Rione Piazza.

14 Agosto Ore 18,30 Solenne celebrazione dei Primi Vespri e dell’Eucaristia, presieduta daS. E. mons. michele de rosa, Vescovo Diocesano.Ore 24,00 Santa Messa della Solennità offerta dal gruppo Battenti presiede P. Giancarlo Giannasso, cappuccino.

15 AgostoOre 6,30 – 8,00 Sante MesseOre 11,00 Messa solenne per tutti i guardiesi residenti in Italia e all’estero.Ore 18,00 S. Messa Vespertina.

La Corale della Basilia “Cantate Domino in laetitia” animerà le cele-brazioni solenni.

Basilica ParrocchialeSanta maria Assunta e San Filippo Neri

Santuario marianoSolennità

assuNzioNe della Beata vergiNe Maria14 - 15 agosto 2007

L’Assunta è il frutto più bello e più esaltante della redenzione e preannuncia il suo traguardo finale: la glorifi-cazione dell’umanità in Cristo. E’ consolante guardare a Maria che è andata avanti e noi la seguiremo.

Per tutta la novena, dalle ore 18,30, nella Basilica si celebra il sacramento della confessione.

9

sotto la protezionedell’Assunta

sotto la protezionedell’Assunta

JacintaDa Sidney (Australia)

I nonni paterniVittorio e Filomena Di Paola

affidano la loro nipotina alla materna prote-zione dell’Assunta,

affinché la protegga e la benedica nel cammi-no della vita.

Antonio camardellaIn occasione

del primo compleannoi genitori Daniele e Mirellalo pongono sotto la maternaprotezione dell’Assunta.

8

Nina SebastianelliCircondata dalle nipoti

che festeggiano con lei il suo 80°compleanno e la pongono sotto

la materna protezione dell’Assunta

Giuseppe Plenzicked Elvira Silvestri

In occasione del 50° anniversario di Matrimonio, celebrato

il 25-4-2007, ringraziano il Signore e la Vergine Assunta per tutti i doni ricevuti e per aver benedetto la loro vita coniugale.

mario Pelosin. 5-12-2006

I genitori Giacomo e Marilina Foschini affi-dano il loro figlio alla

materna protezione dell’Assunta.

Vincenzo de trizioIn occasione della Cresima,la nonna Gilda Filippelli

lo pone sotto la protezione dell’Assunta.

umberto, Gianni e Filippo di Lonardo

I genitori Paolo e Sandra Ciarleglio li affidano alla materna protezione della Vergine Assunta perché li benedica e li

protegga sempre.

Guardia Sanframondi, 1 Agosto 2007Festa di Sant’Alfonso de’ Liguori

Patrono della Diocesi

I Padri FilippiniIl Consiglio Pastorale Parrocchiale

si sono uniti in matrimonioGiugno 2007

2 - Paolella ivan Vincenzo e Garofano daniela.24 - Sanzari Luciano e de ieso Lucia.

30 - Verona Gianluca e Foschini Angela.Luglio 2007

1 - Giordano Pasquale e Pengue dina.13 - ceniccola carlo e Panza ida

15 - mazzamauro davide e Fasulo Pina.19 - ceniccola modestino e carapella Patrizia.29 - di martino mariano e Foschini Emanuela.

Giuseppe del Vecchio e Adelina ceniccolla

Nel loro 50° di Matrimonioil 13-07-2007,

invocano la protezione dell’Assunta

maria ceniccolaPone suo nipote sotto la

materna protezione dell’Assunta.

Page 10: Bollettino Giugno-Luglio 2007

naria.A conclusione di questo mese (sabato

30 ore 18 ) una particolare iniziativa del Consiglio Pastorale Parrocchiale ha avuto come fulcro la vita e l ’opera del cardinale Baronio. Dopo la relazione c’è stata la celebrazione eucaristica. (sull’argomento vedi altri articoli in que-sto numero)

in paese il mese si è presentato ricco di appuntamenti, legati prevalentemente alla chiusura dell ’anno scolastico. Ricordiamo “Serata d’Autore” del Liceo Scientifico al castello medievale (lunedì 4 ore 17) seguito dallo spettacolo teatrale “Gli antichi mestieri” de l l ’isti tuto comprensivo “Sebastiano Guidi” (giovedì 7, ore 20, nel cortile interno della scuola). C'è stata poi la manifesta-zione di chiusura della Scuola Primaria Statale “Abele De Blas io”, con lo spettacolo “Pinocchio”.

Luglio 2007Il mese è stato proprio estivo:

temperature elevate, caldo e afa l’hanno fatto da padrone per tutto il periodo.

In parrocchia c'è stata regola-re attività. Si è normalmente tenu-to il pellegrinaggio a piedi al Santuario della Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita nel giorno della festività (lunedì 2). Alle ore 5, dopo il raduno vicino la fontana della Sorgente, i fedeli si sono mossi, incolonnati dietro la croce, guidati dal parroco P. Filippo Di Lonardo. Il gruppo pregando e cantando ha raggiunto il Santuario e dopo la celebrazione della S. Messa (ore 7), ognuno ha fatto ritorno a casa.

Nel Santuario il tradizionale appunta-mento del primo sabato con l'Assunta (sabato 7): incontro di preghiera a partire dalle ore 21 cui è seguita la celebrazione della Santa Messa.

Nella nostra parrocchia (domenica 8 ore 11) ha voluto celebrare il 50.mo di sacerdozio ed i 60 anni di vita religiosa Don Mario Morone Salesiano nato a Guardia ma che ha svolto il suo apostola-to in diversi istituti d’Italia. Una Santa

un’altra celebrazione liturgica in San Sebastiano in suffragio delle Anime del Purgatorio. Discreta la partecipazione di fedeli in entrambe le cerimonie.

Le attività del mese si possono dire chiuse con la festa del Patrocinio di S. Filippo (domenica 22). Dopo la S. Messa delle 18 in basilica c’è stata la processione sulla piazza, quindi la benedizione e il bacio della reliquia del santo.

in paese ha preso il via (sabato 7 sul castello dei Sanframondo) la sesta Rassegna Nazionale di Teatro Amatoriale Città di Guardia Sanframondi, "il

Grifone", riservato alle compa-gnie teatrali esordienti, organizza-to dal locale Laboratorio Teatrale presieduto da Silvio Capocefalo. Gli altri appuntamenti sono stati domenica 8, sabato 14 e domeni-ca 15. La serata delle premiazioni (sabato 21) si è conclusa con lo spettacolo “Miseria e Nobiltà” portato in scena dal gruppo tea-trale guardiese ed ha avuto note-vole successo di pubblico e di cri-tica. E' stata poi la volta del famo-so Sixday (martedì 24 – domeni-ca 29), giunto alla decima edizio-ne, organizzato dai giovani dell'Associazione SDSM, presie-duto da Filippo Del Vecchio.

Luca Iuliani

Messa presieduta dal festeggiato attornia-to dai Padri Filippini e dai familiari pre-senti in paese è stata il fulcro di questa felice ricorrenza. L’omelia è stata tenuta da P. Fausto Carlesimo che nel tratteggiare l’operato del P. Morone ha sottolineato le tre “missioni” de presbitero. In questa celebrazione i canti sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale "Cantate Domino in laetitia" diretta dalla maestra Maria Grazia d'Angelo. Al termine il festeggiato ha offerto un aperitivo a tutti i presenti nel cortile dei Padri Filippini.

Grande sorpresa fra tutti i fedeli nel

vedere il nostro Santuario ricoperto dell’impalcatura per i lavori di ripristino di tutta la facciata. Sono iniziati i lavori e quanto prima vedremo di nuovo splende-re tutto il complesso monumentale che, non sembra, ma già si prepara ai Riti del 2010!

Come sempre i devoti dell’icona della Beata Vergine maria del monte carmelo che si trova lungo Corso Umberto hanno voluto sottolineare la ricorrenza della festa. Con le offerte rac-colte è stata celebrata una Santa Messa in San Sebastiano il giorno della festa (lune-dì 16 ore 18) ed il giorno successivo

Giugno 2007Un po’ come l’anno scorso il tempo si

è mantenuto cattivo nei primi quindici giorni, poi è arrivato il caldo e le tempe-rature sono andate anche oltre la norma. Verso la fine del mese si sono un po’ abbassate tornando ai valori normali dell'estate.

in parrocchia, c'è stato il secondo turno delle Prime comunioni (domeni-ca 3 ore 10:30). Questa volta sono stati 27 i ragazzi della parrocchia che per la prima volta hanno ricevuto l’Eucarestia. La S. Messa al Santuario è stata celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo, il grup-po delle catechiste ha preparato la cele-brazione ed i canti sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale "Cantate Domino in laetitia" diretta dalla maestra Maria Grazia d'Angelo.

La processione del Corpus Domini (domenica 10) ha avuto lo svolgimento solito. Dopo la S. Messa delle ore 18:00 al Santuario, celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo, il corteo processionale ha seguito l'itinerario solito e sono interve-

Tralcio”, guidato dal parroco P. Filippo Di Lonardo, si è recato a Pietrelcina per una breve, ed intensa, visita-pellegrinaggio al paese natale del Santo.

Altro appuntamento consueto per la nostra comunità parrocchiale (giovedì 14) la partecipazione al Solenne ottavario Eucaristico a Casoria nella Casa Madre

delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato fondato dalla Beata Suor Maria Cristina Brando. Il pellegrinaggio dell'Asilo Brizio, guidato da Suor Giuliana, è partito con due pullman da piazza Municipio. Ha animato la benedizione e la liturgia eucaristica con canti il gruppo di ragazzi dell’Oratorio guidato da Alfonso De Nicola, mentre i fedeli guar-diesi del Gruppo Eucaristico hanno pre-parato l'offertorio ed organizzato i ragaz-zi con vesti di angeli intorno all'altare.

ultimo giovedì del mese a S. Sebastiano (28, ore 19) con l’ora di pre-ghiera e di adorazione che ha avuto come tema di rif lessione “Chiamati nella Chiesa” per una Chiesa nata dall’Eucare-stia, che vive con Pietro, povera e missio-

nuti tutti i gruppi parrocchiali con i loro s t e n d a r d i e l e l o r o b a n d i e r e . L'Amministrazione Comunale era pre-sente in forma ufficiale con il gonfalone ed il sindaco Nicola Ciarleglio indossava la fascia tricolore. Ancora molti gli altarini sistemati lungo il percorso. E tantissime le coperte appese ai balconi in onore

dell'Eucarestia che ha attraversato tutte le strade del paese accompagnata dal grup-po bandistico Città di Montesarchio. Come sempre, particolarmente suggesti-va è stata l’infiorata realizzata alla fine di via Campopiano dagli abitanti del luogo che quest’anno, tra le altre immagini raffi-gurate, ha presentato un bellissimo Cristo Risorto. Il tema delle riflessioni lette al microfono durante la processione è stato “In cammino con Gesù Eucarestia” cui si sono alternati canti, preghiere, litanie e musiche. Al termine, prima di entrare nel Santuario, c'è stata la benedizione eucari-stica e i fuochi d'artificio curati dal Comitato Festa.

Nel pomeriggio di giovedì 7 il Gruppo di Preghiera di Padre Pio “Il

appunti di cronacaappunti di cronaca

1110

Prime Comunioniicona della Beata Vergine maria

del monte carmelo

Page 11: Bollettino Giugno-Luglio 2007

naria.A conclusione di questo mese (sabato

30 ore 18 ) una particolare iniziativa del Consiglio Pastorale Parrocchiale ha avuto come fulcro la vita e l ’opera del cardinale Baronio. Dopo la relazione c’è stata la celebrazione eucaristica. (sull’argomento vedi altri articoli in que-sto numero)

in paese il mese si è presentato ricco di appuntamenti, legati prevalentemente alla chiusura dell ’anno scolastico. Ricordiamo “Serata d’Autore” del Liceo Scientifico al castello medievale (lunedì 4 ore 17) seguito dallo spettacolo teatrale “Gli antichi mestieri” de l l ’isti tuto comprensivo “Sebastiano Guidi” (giovedì 7, ore 20, nel cortile interno della scuola). C'è stata poi la manifesta-zione di chiusura della Scuola Primaria Statale “Abele De Blas io”, con lo spettacolo “Pinocchio”.

Luglio 2007Il mese è stato proprio estivo:

temperature elevate, caldo e afa l’hanno fatto da padrone per tutto il periodo.

In parrocchia c'è stata regola-re attività. Si è normalmente tenu-to il pellegrinaggio a piedi al Santuario della Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita nel giorno della festività (lunedì 2). Alle ore 5, dopo il raduno vicino la fontana della Sorgente, i fedeli si sono mossi, incolonnati dietro la croce, guidati dal parroco P. Filippo Di Lonardo. Il gruppo pregando e cantando ha raggiunto il Santuario e dopo la celebrazione della S. Messa (ore 7), ognuno ha fatto ritorno a casa.

Nel Santuario il tradizionale appunta-mento del primo sabato con l'Assunta (sabato 7): incontro di preghiera a partire dalle ore 21 cui è seguita la celebrazione della Santa Messa.

Nella nostra parrocchia (domenica 8 ore 11) ha voluto celebrare il 50.mo di sacerdozio ed i 60 anni di vita religiosa Don Mario Morone Salesiano nato a Guardia ma che ha svolto il suo apostola-to in diversi istituti d’Italia. Una Santa

un’altra celebrazione liturgica in San Sebastiano in suffragio delle Anime del Purgatorio. Discreta la partecipazione di fedeli in entrambe le cerimonie.

Le attività del mese si possono dire chiuse con la festa del Patrocinio di S. Filippo (domenica 22). Dopo la S. Messa delle 18 in basilica c’è stata la processione sulla piazza, quindi la benedizione e il bacio della reliquia del santo.

in paese ha preso il via (sabato 7 sul castello dei Sanframondo) la sesta Rassegna Nazionale di Teatro Amatoriale Città di Guardia Sanframondi, "il

Grifone", riservato alle compa-gnie teatrali esordienti, organizza-to dal locale Laboratorio Teatrale presieduto da Silvio Capocefalo. Gli altri appuntamenti sono stati domenica 8, sabato 14 e domeni-ca 15. La serata delle premiazioni (sabato 21) si è conclusa con lo spettacolo “Miseria e Nobiltà” portato in scena dal gruppo tea-trale guardiese ed ha avuto note-vole successo di pubblico e di cri-tica. E' stata poi la volta del famo-so Sixday (martedì 24 – domeni-ca 29), giunto alla decima edizio-ne, organizzato dai giovani dell'Associazione SDSM, presie-duto da Filippo Del Vecchio.

Luca Iuliani

Messa presieduta dal festeggiato attornia-to dai Padri Filippini e dai familiari pre-senti in paese è stata il fulcro di questa felice ricorrenza. L’omelia è stata tenuta da P. Fausto Carlesimo che nel tratteggiare l’operato del P. Morone ha sottolineato le tre “missioni” de presbitero. In questa celebrazione i canti sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale "Cantate Domino in laetitia" diretta dalla maestra Maria Grazia d'Angelo. Al termine il festeggiato ha offerto un aperitivo a tutti i presenti nel cortile dei Padri Filippini.

Grande sorpresa fra tutti i fedeli nel

vedere il nostro Santuario ricoperto dell’impalcatura per i lavori di ripristino di tutta la facciata. Sono iniziati i lavori e quanto prima vedremo di nuovo splende-re tutto il complesso monumentale che, non sembra, ma già si prepara ai Riti del 2010!

Come sempre i devoti dell’icona della Beata Vergine maria del monte carmelo che si trova lungo Corso Umberto hanno voluto sottolineare la ricorrenza della festa. Con le offerte rac-colte è stata celebrata una Santa Messa in San Sebastiano il giorno della festa (lune-dì 16 ore 18) ed il giorno successivo

Giugno 2007Un po’ come l’anno scorso il tempo si

è mantenuto cattivo nei primi quindici giorni, poi è arrivato il caldo e le tempe-rature sono andate anche oltre la norma. Verso la fine del mese si sono un po’ abbassate tornando ai valori normali dell'estate.

in parrocchia, c'è stato il secondo turno delle Prime comunioni (domeni-ca 3 ore 10:30). Questa volta sono stati 27 i ragazzi della parrocchia che per la prima volta hanno ricevuto l’Eucarestia. La S. Messa al Santuario è stata celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo, il grup-po delle catechiste ha preparato la cele-brazione ed i canti sono stati eseguiti dalla corale parrocchiale "Cantate Domino in laetitia" diretta dalla maestra Maria Grazia d'Angelo.

La processione del Corpus Domini (domenica 10) ha avuto lo svolgimento solito. Dopo la S. Messa delle ore 18:00 al Santuario, celebrata dal parroco P. Filippo Di Lonardo, il corteo processionale ha seguito l'itinerario solito e sono interve-

Tralcio”, guidato dal parroco P. Filippo Di Lonardo, si è recato a Pietrelcina per una breve, ed intensa, visita-pellegrinaggio al paese natale del Santo.

Altro appuntamento consueto per la nostra comunità parrocchiale (giovedì 14) la partecipazione al Solenne ottavario Eucaristico a Casoria nella Casa Madre

delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato fondato dalla Beata Suor Maria Cristina Brando. Il pellegrinaggio dell'Asilo Brizio, guidato da Suor Giuliana, è partito con due pullman da piazza Municipio. Ha animato la benedizione e la liturgia eucaristica con canti il gruppo di ragazzi dell’Oratorio guidato da Alfonso De Nicola, mentre i fedeli guar-diesi del Gruppo Eucaristico hanno pre-parato l'offertorio ed organizzato i ragaz-zi con vesti di angeli intorno all'altare.

ultimo giovedì del mese a S. Sebastiano (28, ore 19) con l’ora di pre-ghiera e di adorazione che ha avuto come tema di rif lessione “Chiamati nella Chiesa” per una Chiesa nata dall’Eucare-stia, che vive con Pietro, povera e missio-

nuti tutti i gruppi parrocchiali con i loro s t e n d a r d i e l e l o r o b a n d i e r e . L'Amministrazione Comunale era pre-sente in forma ufficiale con il gonfalone ed il sindaco Nicola Ciarleglio indossava la fascia tricolore. Ancora molti gli altarini sistemati lungo il percorso. E tantissime le coperte appese ai balconi in onore

dell'Eucarestia che ha attraversato tutte le strade del paese accompagnata dal grup-po bandistico Città di Montesarchio. Come sempre, particolarmente suggesti-va è stata l’infiorata realizzata alla fine di via Campopiano dagli abitanti del luogo che quest’anno, tra le altre immagini raffi-gurate, ha presentato un bellissimo Cristo Risorto. Il tema delle riflessioni lette al microfono durante la processione è stato “In cammino con Gesù Eucarestia” cui si sono alternati canti, preghiere, litanie e musiche. Al termine, prima di entrare nel Santuario, c'è stata la benedizione eucari-stica e i fuochi d'artificio curati dal Comitato Festa.

Nel pomeriggio di giovedì 7 il Gruppo di Preghiera di Padre Pio “Il

appunti di cronacaappunti di cronaca

1110

Prime Comunioniicona della Beata Vergine maria

del monte carmelo

Page 12: Bollettino Giugno-Luglio 2007

1312

in memoria di...in memoria di...

I figli Nicola e Sandra li affidano alla misericordia divina,con grande fede nel Signore Risorto.

renato ciarleglion. 05-05-1927 – m. 18-2-2000

umberto Penguen. 28-5-1931 – m. 26-8-2006

La moglie e i figlilo ricordano e lo affidanoalla Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Francesco Basilen. 14-1-1913 – m. 21-3-2003

I familiari la ricordano elo affidano

alla Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Gianna Severinom. 14-8-1999

Adamo Sanzarin. 16-9-1933 - m. 13-7-2006

Nel primo annivarsario della morte la moglie Maria, i figli Angela e Ruggero, con immutato affetto lo affidano alla misericordia del Signore perché gioisca

nella luce dei giusti.

Gino Guarnierin. 2-11-1926 – m. 1-7-2006

Nel primo anniversariodella morte la moglie Ida,

i figli Teresa, Maria e Giuseppelo ricordano a quantil’ebbero caro in vita e

lo affidano alla Vergine Assunta

Vincenzo conten. 8-9-1927 – m. 18-5-2007

La moglie e i figlilo ricordano con immutato affetto e lo affi-

danoalla misericordia del Signore.

Alfredo Garofano15-1-1940 – m. 31-5-2005

La moglie e le figlie lo affidano alla mise-ricordia divina

e alla Vergine Assunta in cielo.

Fausto Falaton. 29-4-1942 – m. 20-7-2005

La moglie e i figli lo ricordanocon immutato affetto e lo affidano alla preghie-

ra della Chiesa.

Alcina moronen. 18-12-1913 – m. 21-5-2007

Il marito e le figliela ricordano a quantila conobbero in vita

e la affidanoalla misericordia divina.

Silvio Lombardin. 1-7-1923 – m. 12-7-2005

Le figlie e il genero lo ricordano con tanto affetto e lo affidano alla Vergine Assunta.

Luisa del Vecchion. 1904 – m. 1957

A 50 annni dalla mortei figli la ricordano a quanti

lo conobbero e la affidano alla preghiera della Chiesa e

alla misericordia divina.

Venerdì 29 giugno, solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, alle ore 18,30, nella Cattedrale in Cerreto Sannita, è stato ordinato Sacerdote il Diacono Don Giuseppe Di Lorenzo, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Miche le De Rosa, vescovo diocesano.

Ha presieduto la prima Eucaristia domenica 1 luglio 2007 alle ore 10 nel Parco delle Terme di Telese Terme. Ci uniamo alla gioia del caro don Giuseppe, a quella della sua famiglia e della intera Comunità Parrocchiale di Telese Terme. Giungano al neo Sacerdote i migliori auguri di un lungo apostolato secondo il Cuore di Cristo.

Ordinazione Sacerdotale

esprimono gratitudine all’Assunta

GiuGno 200717 - Pingue maria Luisa e Falato Filippo.24 - una devota.

LuGLio 20072 - raffaella e famiglia (Australia).7 - Perfetto-di Lonardo.15 - Sanzari Silvio.16 - devoti.

18 - carlesimo Espedito (Firenze).24 - Garofano Francesco e Guarino Adelina per il 25°

di matrimonio.29 - Falato Flaviano e tabasso maria Filomena per il

25° di matrimonio.

Mons. Arista proclamato venerabile

Con particolare gioia la Procura Generale della Confederazione dell’Oratorio annuncia che in data 1 giugno 2007 il Santo Padre Benedetto XVI, ricevuto in Udienza privata Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Card. José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato la Congregazione a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Battista Arista, Vescovo di Acireale, della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, nato il 2 aprile 1863 a Palermo e morto il 27 settembre 1920 ad Acireale.

Al Venerabile Giovambattista Arista, “padre” della Confederazione Oratoriana per l’amore e l’impegno profuso nel renderne possibile l’Istituzione, la Procura Generale offre l’omaggio della comune devozione dell’intera Famiglia dell’Ora-torio.

Notizie Oratoriane

Page 13: Bollettino Giugno-Luglio 2007

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in memoria di...in memoria di...

I figli Nicola e Sandra li affidano alla misericordia divina,con grande fede nel Signore Risorto.

renato ciarleglion. 05-05-1927 – m. 18-2-2000

umberto Penguen. 28-5-1931 – m. 26-8-2006

La moglie e i figlilo ricordano e lo affidanoalla Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Francesco Basilen. 14-1-1913 – m. 21-3-2003

I familiari la ricordano elo affidano

alla Vergine Assunta ealla misericordia divina.

Gianna Severinom. 14-8-1999

Adamo Sanzarin. 16-9-1933 - m. 13-7-2006

Nel primo annivarsario della morte la moglie Maria, i figli Angela e Ruggero, con immutato affetto lo affidano alla misericordia del Signore perché gioisca

nella luce dei giusti.

Gino Guarnierin. 2-11-1926 – m. 1-7-2006

Nel primo anniversariodella morte la moglie Ida,

i figli Teresa, Maria e Giuseppelo ricordano a quantil’ebbero caro in vita e

lo affidano alla Vergine Assunta

Vincenzo conten. 8-9-1927 – m. 18-5-2007

La moglie e i figlilo ricordano con immutato affetto e lo affi-

danoalla misericordia del Signore.

Alfredo Garofano15-1-1940 – m. 31-5-2005

La moglie e le figlie lo affidano alla mise-ricordia divina

e alla Vergine Assunta in cielo.

Fausto Falaton. 29-4-1942 – m. 20-7-2005

La moglie e i figli lo ricordanocon immutato affetto e lo affidano alla preghie-

ra della Chiesa.

Alcina moronen. 18-12-1913 – m. 21-5-2007

Il marito e le figliela ricordano a quantila conobbero in vita

e la affidanoalla misericordia divina.

Silvio Lombardin. 1-7-1923 – m. 12-7-2005

Le figlie e il genero lo ricordano con tanto affetto e lo affidano alla Vergine Assunta.

Luisa del Vecchion. 1904 – m. 1957

A 50 annni dalla mortei figli la ricordano a quanti

lo conobbero e la affidano alla preghiera della Chiesa e

alla misericordia divina.

Venerdì 29 giugno, solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, alle ore 18,30, nella Cattedrale in Cerreto Sannita, è stato ordinato Sacerdote il Diacono Don Giuseppe Di Lorenzo, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Sua Ecc. Rev.ma Mons. Miche le De Rosa, vescovo diocesano.

Ha presieduto la prima Eucaristia domenica 1 luglio 2007 alle ore 10 nel Parco delle Terme di Telese Terme. Ci uniamo alla gioia del caro don Giuseppe, a quella della sua famiglia e della intera Comunità Parrocchiale di Telese Terme. Giungano al neo Sacerdote i migliori auguri di un lungo apostolato secondo il Cuore di Cristo.

Ordinazione Sacerdotale

esprimono gratitudine all’Assunta

GiuGno 200717 - Pingue maria Luisa e Falato Filippo.24 - una devota.

LuGLio 20072 - raffaella e famiglia (Australia).7 - Perfetto-di Lonardo.15 - Sanzari Silvio.16 - devoti.

18 - carlesimo Espedito (Firenze).24 - Garofano Francesco e Guarino Adelina per il 25°

di matrimonio.29 - Falato Flaviano e tabasso maria Filomena per il

25° di matrimonio.

Mons. Arista proclamato venerabile

Con particolare gioia la Procura Generale della Confederazione dell’Oratorio annuncia che in data 1 giugno 2007 il Santo Padre Benedetto XVI, ricevuto in Udienza privata Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Card. José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha autorizzato la Congregazione a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Battista Arista, Vescovo di Acireale, della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, nato il 2 aprile 1863 a Palermo e morto il 27 settembre 1920 ad Acireale.

Al Venerabile Giovambattista Arista, “padre” della Confederazione Oratoriana per l’amore e l’impegno profuso nel renderne possibile l’Istituzione, la Procura Generale offre l’omaggio della comune devozione dell’intera Famiglia dell’Ora-torio.

Notizie Oratoriane

Page 14: Bollettino Giugno-Luglio 2007

GiuGNo 20071 - Pengue carmina (trigesimo), le figlie.2 - di Staso rodolfo, la moglie e figlie. - Garofano Generico, la moglie e figli.3 - Sanzari Adamo, la moglie e figli. - Pengue Giovanni e del Vecchio maria, il nipote Giovanni. - Foschini marino e Garofano romualdo, da Garofano Filomena.4 - Foschini Giovanni, la moglie Vittorina.5 - Pingue Ersilia (trigesimo), il figlio Ezio.6 - Sanzari michele, le sorelle.8 - Borrelli Silvio e Perugini Leonarda, le nipoti.9 - Basile maria (trigesimo), il marito e figli. - Labagnara raffaele, la nuora teresa e famiglia.10 - Pelosi Angelantonio e Giovanni, il figlio michele. - Garofano Ermete, la moglie. - Grillo Alfredo e maddalena, la nipote renata. - Filippelli Ettore, la moglie e figlia. - Sanzari Adamo, la moglie e figli.11 - tessitore Filippo (trigesimo), i figli.12 - oliveto domenico, i cognati. 13 - de Blasio Francesco e concettina, la famiglia.14 - di crosta irma (trigesimo), i figli.

in memoria di...in memoria di...

LuGLio 20071 - romano Silvio e ida, il figlio. - del Vecchio Luisella, il figlio corrado. - Guarnieri Gino (anniversario), la moglie e figli. - Pacelli Almerino e Gina, la figlia Annamaria. - Filippelli maria Assunta e Basile carlo, i figli.2 - Pengue Generosa (anniversario), il marito e figlie.4 - de curtis Guido (trigesimo), la moglie e figlia.5 - Sebastianelli Letizia (trigesimo), i figli.6 - conte Giovanni, la moglie e figli.7 - Foschini marino, la moglie e figli.8 - ciaburri Alfredo e Vincenzo, la congiunta ida. - morone Vittorio, la moglie e figli. - Garofano Alfredo, la moglie e figlie. - Silvestri Luisa, la figlia Pesce rina. - Varrone Filomena e Nicola e Falato Aldo, l’amica renata

Falato.9 - Perugini Vittorio (trigesimo), i figli.10 - conte Antonio e Giovanni, la congiunta Nave dorotea.13 - ceniccola Giovanni, la moglie Adele.14 - ceniccola Giovanni, i genitori.

16 - romano Giovanni, la moglie e figli.17 - di Guglielmo Antonio e Speranza, la congiunta Anna. - Falato Pasquale, la moglie. - Labagnara raffaele, la figlia maria. - orso Angelo, la moglie e figli.18 - conte Vincenzo (trigesimo), la moglie e figli.22 - morone Alcina (trigesimo), il marito e figlie.23 - Foschini Giovanni, la moglie Vittorina. - ceniccola Giovanni, la moglie e figli.24 - Falato Angelo e Angiolina, la figlia renata. - iacobucci Anna e Filippo, la congiunta Filomena. - Pigna Giuseppe e rosa, i genitori. - de Blasio Giovanni, la moglie e figli.25 - Pascale Pietro (anniversario), i figli.26 - ceniccola ilda, il marito e figlia.27 - Santopietro Giuseppa Antonia (trigesimo), la figlia e nipoti. 28 - morone Annibale, la zia Falato Elvezia.29 - Garofano Generico (anniversario), la moglie e figli.30 - caruso Sandro e orlando, la congiunta teresa.

15 - Labagnara Antonio, la sorella Elena. - Garofano Abele e Agnesina, il figlio Nino e moglie

(inghilterra). - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia renata. - Sanzari Adamo (anniversario), la moglie e figli. - ceniccola Giuliano e maria Luigia, la figlia rosolina.17 - Anime del purgatorio.21 - conte Licio e Grillo Angelina, la congiunta matilde.22 - Sanzari Angelina e Pasqualina, il fratello Silvio. - ceniccola Alfredo e Filomena, la nuora Elena. - Garofano domenico e rosalia, la sorella Fina. - Falato Fausto, la moglie e figli. - Falluto Antonio e del Vecchio Antonietta, i figli.26 - carlesimo umberto, la moglie e figli. - Falato doro e Pompilia, la congiunta Emma.27 - mastantuono Angelina (anniversario), il marito e figlia.28 - Abate Alberto e Garofano Filomena, la figlia. - del Vecchio Angela, il figlio Filippo e moglie.29 - colella Giuseppe e Angelina, la figlia. - del Vecchio Antonio e Livia, la figlia rosalia. - Pengue Giovannina, le figlie.

iNFormiAmo i nostri gentili lettori che è possibile effettuare versamenti, dall’Estero, a favore del Santuario dell’Assunta, per offerte, abbonamento, SS. Messe, utilizzando il conto corrente bancario intestato al Santuario dell’Assunta.Si trascrivono qui di seguito le coordinate bancarie da usare solo dall’Estero

iBAN: it63Q0101075360041200000632 Bic: iBSPitNA

in memoria di...in memoria di...

Franco Foschinin. 4-10-1969 – m. 28-4-1989

Angelina mastantuonon. 29-8-1948 – m. 28-7-2006

Nell’anniversario della morteil marito e la figlia

la affidano alla0misericordia del Signore

mario Foschinin. 4-9-1981 – m. 14-7-2004

mari Foschinin. 23-10-1924 – m. 29-11-2000

Il congiunto Flaviano Foschinili ricordano a quanti li ebbero cari in vita e li affida alla misericordia divina.

sono tornati alla casa del Padresono tornati alla casa del PadreGiuGNo 20074 - Sebastianelli Letizia, nata a Guardia Sanframondi il 18 ottobre 1923, vedova del

Vecchio Antonio.4 - de curtis Guido, nato a Sant’Agata dei Goti il 8 agosto 1956, coniugato Pigna

Silvia.7 - Perugini Vittorio, nato a San Lorenzo maggiore il 28 novembre 1923, vedovo de

Blasio maria.LuGLio 20073 - Pengue Egidio, nato a Benevento il 16 settembre 1967, coniugato Fasulo

ciarleglio Angela.9 - Garofano Vincenzo, nato a Guardia Sanframondi il 29 novembre 1911, vedovo

ceniccola Luisa.10 - morelli Giuseppina, nata a campolattaro il 23 maggio 1935, coniugata Foschini

Angelo.

11 - melotta maria, nata a cerreto Sannita il 19 aprile 1924, vedova di Staso Filippo.18 - mancini Antonietta, nata a Guardia Sanframondi il 15 giugno 1923, vedova

d’Angelo.24 - ceniccola Filomena, nata a Guardia Sanframondi il 19 maggio 1941, coniugata

Pengue Luigi.24 - crocco Antonio, nato a cusano mutri il 4 novembre 1920, coniugato Vitelli

Anastasia.28 - ceniccola ida, nata a Guardia Sanframondi il 5 marzo 1916, vedova di Paola

Giuseppe.30 - Garofano Vittorio, nato a Guardia Sanframondi il 6 settembre 1917, coniugato

Varrone Leonilde.31 - Falato Giuseppe, nato a Guardia Sanframondi l’11 Aprile 1924, coniugato de

Nicola rosa.

don Angelo di Santo26-7-1952 – m. 27-3-2006

Giuseppe di Santon. 27-2-1930 – m. 14-4-1982

Vittorio Peruginin. 28-11-1923 – m. 7-6-2007

I figli con grande fedenella Risurrezione

lo affidano Signore della Vitae alle preghiere della Chiesa.

Letizia Sebastianellin. 18-10-1923 – m. 4-6-2007

Nel trigesimo della morte i figli la ricor-dano

nella preghiera e la affidano alla miise-ricordia divina e alla Vergine Assunta.

I congiunti li ricordano con immutato affetto e li affidanoal Signore della vita, perché gioiscano nella luce dei giusti

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Page 15: Bollettino Giugno-Luglio 2007

GiuGNo 20071 - Pengue carmina (trigesimo), le figlie.2 - di Staso rodolfo, la moglie e figlie. - Garofano Generico, la moglie e figli.3 - Sanzari Adamo, la moglie e figli. - Pengue Giovanni e del Vecchio maria, il nipote Giovanni. - Foschini marino e Garofano romualdo, da Garofano Filomena.4 - Foschini Giovanni, la moglie Vittorina.5 - Pingue Ersilia (trigesimo), il figlio Ezio.6 - Sanzari michele, le sorelle.8 - Borrelli Silvio e Perugini Leonarda, le nipoti.9 - Basile maria (trigesimo), il marito e figli. - Labagnara raffaele, la nuora teresa e famiglia.10 - Pelosi Angelantonio e Giovanni, il figlio michele. - Garofano Ermete, la moglie. - Grillo Alfredo e maddalena, la nipote renata. - Filippelli Ettore, la moglie e figlia. - Sanzari Adamo, la moglie e figli.11 - tessitore Filippo (trigesimo), i figli.12 - oliveto domenico, i cognati. 13 - de Blasio Francesco e concettina, la famiglia.14 - di crosta irma (trigesimo), i figli.

in memoria di...in memoria di...

LuGLio 20071 - romano Silvio e ida, il figlio. - del Vecchio Luisella, il figlio corrado. - Guarnieri Gino (anniversario), la moglie e figli. - Pacelli Almerino e Gina, la figlia Annamaria. - Filippelli maria Assunta e Basile carlo, i figli.2 - Pengue Generosa (anniversario), il marito e figlie.4 - de curtis Guido (trigesimo), la moglie e figlia.5 - Sebastianelli Letizia (trigesimo), i figli.6 - conte Giovanni, la moglie e figli.7 - Foschini marino, la moglie e figli.8 - ciaburri Alfredo e Vincenzo, la congiunta ida. - morone Vittorio, la moglie e figli. - Garofano Alfredo, la moglie e figlie. - Silvestri Luisa, la figlia Pesce rina. - Varrone Filomena e Nicola e Falato Aldo, l’amica renata

Falato.9 - Perugini Vittorio (trigesimo), i figli.10 - conte Antonio e Giovanni, la congiunta Nave dorotea.13 - ceniccola Giovanni, la moglie Adele.14 - ceniccola Giovanni, i genitori.

16 - romano Giovanni, la moglie e figli.17 - di Guglielmo Antonio e Speranza, la congiunta Anna. - Falato Pasquale, la moglie. - Labagnara raffaele, la figlia maria. - orso Angelo, la moglie e figli.18 - conte Vincenzo (trigesimo), la moglie e figli.22 - morone Alcina (trigesimo), il marito e figlie.23 - Foschini Giovanni, la moglie Vittorina. - ceniccola Giovanni, la moglie e figli.24 - Falato Angelo e Angiolina, la figlia renata. - iacobucci Anna e Filippo, la congiunta Filomena. - Pigna Giuseppe e rosa, i genitori. - de Blasio Giovanni, la moglie e figli.25 - Pascale Pietro (anniversario), i figli.26 - ceniccola ilda, il marito e figlia.27 - Santopietro Giuseppa Antonia (trigesimo), la figlia e nipoti. 28 - morone Annibale, la zia Falato Elvezia.29 - Garofano Generico (anniversario), la moglie e figli.30 - caruso Sandro e orlando, la congiunta teresa.

15 - Labagnara Antonio, la sorella Elena. - Garofano Abele e Agnesina, il figlio Nino e moglie

(inghilterra). - Falato Angelo e Grillo Angiolina, la figlia renata. - Sanzari Adamo (anniversario), la moglie e figli. - ceniccola Giuliano e maria Luigia, la figlia rosolina.17 - Anime del purgatorio.21 - conte Licio e Grillo Angelina, la congiunta matilde.22 - Sanzari Angelina e Pasqualina, il fratello Silvio. - ceniccola Alfredo e Filomena, la nuora Elena. - Garofano domenico e rosalia, la sorella Fina. - Falato Fausto, la moglie e figli. - Falluto Antonio e del Vecchio Antonietta, i figli.26 - carlesimo umberto, la moglie e figli. - Falato doro e Pompilia, la congiunta Emma.27 - mastantuono Angelina (anniversario), il marito e figlia.28 - Abate Alberto e Garofano Filomena, la figlia. - del Vecchio Angela, il figlio Filippo e moglie.29 - colella Giuseppe e Angelina, la figlia. - del Vecchio Antonio e Livia, la figlia rosalia. - Pengue Giovannina, le figlie.

iNFormiAmo i nostri gentili lettori che è possibile effettuare versamenti, dall’Estero, a favore del Santuario dell’Assunta, per offerte, abbonamento, SS. Messe, utilizzando il conto corrente bancario intestato al Santuario dell’Assunta.Si trascrivono qui di seguito le coordinate bancarie da usare solo dall’Estero

iBAN: it63Q0101075360041200000632 Bic: iBSPitNA

in memoria di...in memoria di...

Franco Foschinin. 4-10-1969 – m. 28-4-1989

Angelina mastantuonon. 29-8-1948 – m. 28-7-2006

Nell’anniversario della morteil marito e la figlia

la affidano alla0misericordia del Signore

mario Foschinin. 4-9-1981 – m. 14-7-2004

mari Foschinin. 23-10-1924 – m. 29-11-2000

Il congiunto Flaviano Foschinili ricordano a quanti li ebbero cari in vita e li affida alla misericordia divina.

sono tornati alla casa del Padresono tornati alla casa del PadreGiuGNo 20074 - Sebastianelli Letizia, nata a Guardia Sanframondi il 18 ottobre 1923, vedova del

Vecchio Antonio.4 - de curtis Guido, nato a Sant’Agata dei Goti il 8 agosto 1956, coniugato Pigna

Silvia.7 - Perugini Vittorio, nato a San Lorenzo maggiore il 28 novembre 1923, vedovo de

Blasio maria.LuGLio 20073 - Pengue Egidio, nato a Benevento il 16 settembre 1967, coniugato Fasulo

ciarleglio Angela.9 - Garofano Vincenzo, nato a Guardia Sanframondi il 29 novembre 1911, vedovo

ceniccola Luisa.10 - morelli Giuseppina, nata a campolattaro il 23 maggio 1935, coniugata Foschini

Angelo.

11 - melotta maria, nata a cerreto Sannita il 19 aprile 1924, vedova di Staso Filippo.18 - mancini Antonietta, nata a Guardia Sanframondi il 15 giugno 1923, vedova

d’Angelo.24 - ceniccola Filomena, nata a Guardia Sanframondi il 19 maggio 1941, coniugata

Pengue Luigi.24 - crocco Antonio, nato a cusano mutri il 4 novembre 1920, coniugato Vitelli

Anastasia.28 - ceniccola ida, nata a Guardia Sanframondi il 5 marzo 1916, vedova di Paola

Giuseppe.30 - Garofano Vittorio, nato a Guardia Sanframondi il 6 settembre 1917, coniugato

Varrone Leonilde.31 - Falato Giuseppe, nato a Guardia Sanframondi l’11 Aprile 1924, coniugato de

Nicola rosa.

don Angelo di Santo26-7-1952 – m. 27-3-2006

Giuseppe di Santon. 27-2-1930 – m. 14-4-1982

Vittorio Peruginin. 28-11-1923 – m. 7-6-2007

I figli con grande fedenella Risurrezione

lo affidano Signore della Vitae alle preghiere della Chiesa.

Letizia Sebastianellin. 18-10-1923 – m. 4-6-2007

Nel trigesimo della morte i figli la ricor-dano

nella preghiera e la affidano alla miise-ricordia divina e alla Vergine Assunta.

I congiunti li ricordano con immutato affetto e li affidanoal Signore della vita, perché gioiscano nella luce dei giusti

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