Bollettino dicembre 2004

8
- Anno 90 - n. 12 - Che Natale sciegliere? Pagg. 1-2 Cristiani o "Cristianisti"? Pagg. 2-3 L'invito dei discepoli di Emmaus Pagg. 3-4 Natale Pag. 4 Tesori d'arte e di fede Pag. 5 In merito a don Bruno Pag. 5 Guazzora: Le ricorrenze dei Santi, dei defunti e del 4 novembre Pag. 6 Pesca di beneficenza ad Alzano Pag. 6 Tombola benefica ad Alzano Pag. 6 Il concerto di Natale Pag. 6 Mezzogiorno di Fuoco Pag. 6 Le vostre offerte Pag. 7 Vi aspettiamo ancora per il presepe vivente Pag. 8 Il "Bollettino" ti chiede un aiuto Pag. 8 - Dicembre - 2004 - PERIODICO MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, OVA - Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale AL - - Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan - Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte - Impaginazione: P.Luigi Bloise - Stampa della Tipografia DIEFFE (s.n.c.) di Franco Fornito e Nando De Stefani Castelnuovo Scrivia (AL) - BOLLETTINO Giornale dell’Unità Pastorale S.Luigi Orione PARROCCHIALE C C h h e e N N a a t t a a l l e e s s c c e e g g l l i i e e r r e e ? ? "Quando Cristo venne nel mondo, tutto andò per il meglio. La stalla era calda e la paglia era morbida. C'erano anche un bue ed un asino, in modo che ogni cosa fosse al suo posto. A sera, anche il vento era placido e non era più così freddo come sono i venti di solito. Anzi era quasi un vento tie- pido. E la stalla era calda e il bambino era splendido. E non mancava più niente o quasi. Maria e Giuseppe erano lieti e soddisfatti, si misero con- tenti a riposare. Di più, per il Cristo, il mondo non poteva fare." (L.Sapienza, in L'Osservatore Romano, 13 dicembre 2002, p.12). Così racconta con ironia il Natale il commediografo tedesco Bertoldt Brecht. Certamente questi termini non ci sono familiari. Per noi la scena che il presepio ci offre è molto diversa. La stalla era un rifugio per i pastori contro le intemperie ed il freddo della notte, la paglia, se c'era, sicuramen- te era umida, forse ammuffita; dell'asino e del bue, antenati degli attuali condizionatori, i vangeli non parlano. E poi raramente il vento notturno è tiepido. Con queste precisazioni è difficile pensare a Maria e Giuseppe sereni, contenti e riposati. Di una sola cosa possiamo essere certi e precisamen- te dello splendore del bambino. Ma a pensarci bene il Natale non rischia ogni anno di essere così superfi- cialmente pensato e soprattutto in parte consapevolmente vissuto? La Notte Santa scritta da G. Gozzano ci presenta Giuseppe che corre e

description

Natale Pag. 4 Tesori d'arte e di fede Pag. 5 In merito a don Bruno Pag. 5 Guazzora: Le ricorrenze dei Santi, dei defunti e del 4 novembre Il "Bollettino" ti chiede un aiuto Pag. 8 Il concerto di Natale Pag. 6 Mezzogiorno di Fuoco Pag. 6 Le vostre offerte Pag. 7 Vi aspettiamo ancora per il presepe vivente Pag. 8 Che Natale sciegliere? Pagg. 1-2 Cristiani o "Cristianisti"? Pagg. 2-3 L'invito dei discepoli di Emmaus Pagg. 3-4 Tombola benefica ad AlzanoPag. 6 - Dicembre - 2004 - Pag. 6

Transcript of Bollettino dicembre 2004

- Anno 90 - n. 12 -

Che Natale sciegliere? Pagg. 1-2Cristiani o "Cristianisti"? Pagg. 2-3L'invito dei discepoli di Emmaus

Pagg. 3-4

Natale Pag. 4Tesori d'arte e di fede Pag. 5In merito a don Bruno Pag. 5Guazzora: Le ricorrenze dei Santi, dei defunti e del 4 novembre

Pag. 6

Pesca di beneficenza ad Alzano

Pag. 6

Tombola benefica ad Alzano Pag. 6

Il concerto di Natale Pag. 6Mezzogiorno di Fuoco Pag. 6Le vostre offerte Pag. 7Vi aspettiamo ancora per il presepe vivente

Pag. 8

Il "Bollettino" ti chiede un aiuto

Pag. 8

- Dicembre - 2004 -

PERIODICO MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, OVA- Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/c legge 662/96 - Aut. Dir. Prov. P.T. Filiale AL -

- Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan - Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte - Impaginazione: P.Luigi Bloise - Stampa della Tipografia DIEFFE (s.n.c.) di Franco Fornito e Nando De Stefani Castelnuovo Scrivia (AL) -

BOLLETTINO

Giornale dell’Unità Pastorale S.Luigi Orione

PARROCCHIALE

CChhee NNaattaallee sscceeggll iieerree??"Quando Cristo venne nel mondo, tutto andò per il meglio. La stalla eracalda e la paglia era morbida. C'erano anche un bue ed un asino, in modoche ogni cosa fosse al suo posto. A sera, anche il vento era placido e nonera più così freddo come sono i venti di solito. Anzi era quasi un vento tie-pido. E la stalla era calda e il bambino era splendido. E non mancava piùniente o quasi. Maria e Giuseppe erano lieti e soddisfatti, si misero con-tenti a riposare. Di più, per il Cristo, il mondo non poteva fare."(L.Sapienza, in L'Osservatore Romano, 13 dicembre 2002, p.12).Così racconta con ironia il Natale il commediografo tedesco BertoldtBrecht. Certamente questi termini non ci sono familiari. Per noi la scenache il presepio ci offre è molto diversa. La stalla era un rifugio per i pastoricontro le intemperie ed il freddo della notte, la paglia, se c'era, sicuramen-te era umida, forse ammuffita; dell'asino e del bue, antenati degli attualicondizionatori, i vangeli non parlano. E poi raramente il vento notturno ètiepido.Con queste precisazioni è difficile pensare a Maria e Giuseppe sereni,contenti e riposati. Di una sola cosa possiamo essere certi e precisamen-te dello splendore del bambino.Ma a pensarci bene il Natale non rischia ogni anno di essere così superfi-cialmente pensato e soprattutto in parte consapevolmente vissuto?La Notte Santa scritta da G. Gozzano ci presenta Giuseppe che corre e

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 2

cerca da un albergo all'altro un ricovero ("anche unsottoscala") per la sua sposa. Le nostre serate, inquesti giorni, non assomigliano forse ad una corsacontro il tempo per cercare e trovare il regalo cheparentela, amicizia, convenienza o debito sembraquasi impongano? E tutte le altre preoccupazioni? Ledecorazioni, gli abiti, i pranzi, le cene, le visite, levacanze, …Se poi si riesce, come da tradizione dopol'Immacolata, anche il presepio. Per fortuna ora sipuò optare per l'albero: è sbrigativo, è sintetico, nonsporca, dura diversi anni, le palline non si romponopiù perché sono di plastica …Se così stanno le cose, come cristiani, dobbiamo rea-gire a questo pericolo che fa smarrire il vero sensodel Natale. Come? Semplicemente rallentando i ritmie le corse. Ma che cosa dirà se non mi vede … senon riceve … Per una volta lasciamo che si pronunci-no parole inutili. Forse sarà l'inizio di un cambiamen-to.Il Natale è tempo di contemplazione. Lo "stupore" deipastori deve essere il nostro stupore, le loro "lodi"devono uscire anche dalla nostra bocca, la loro gioiasarà la nostra se sapremo "vedere"il Figlio di Dio"avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia" (Lc2,7).Figlio di Dio, ma anche figlio dell'uomo come i bambi-ni di Beslam, come i baby soldato, come le baby pro-stitute.Essendo ancora presenti questi fatti nel terzo millen-nio, non si può dire "di più il mondo non poteva fare"!Accettiamo le provocazioni che la storia ci presenta

vincendole seguendo due modelli ben definiti e maifuori moda.Maria, la donna del si, la sposa dell'eccomi, la madreche accoglie la vita; e Giuseppe l'uomo giusto, losposo che accetta la sua originale vocazione, cheama la sua famiglia custodendola e servendola. Perentrambi ogni giorno è stato un tempo di scoperta erealizzazione della volontà di Dio per la costruzionedel suo Regno.Non può essere così anche per ciascuno di noi? Perle nostre comunità parrocchiali? Allora davanti allamangiatoia con il bambino Gesù, non solo dolci melo-die, belle liturgie, nostalgie e buoni sentimenti, mageneroso impegno e rinnovata fede. Sono i mieiauguri di Buon Natale.

Il parroco, don Costantino

Ho letto di recente un interessante articolo (apparsosulla Rivista mensile "30 GIORNI" di ottobre, direttadal senatore Giulio Andreotti) che mi ha aiutato acapire meglio certi contrasti (sempre attuali) traChiesa e società; tra fede e storia; tra dogma e ideo-logia; tra sostanza di vita spirituale e formali etichette.Si trattava dell'intervista (a cura del giornalista GianniValente) al professor Rémi Brague, che insegnaFilosofia araba alla Sorbona di Parigi ed all'Universitàdi Monaco. In pratica è stato ripreso il contenuto di unlibro scritto dal professor Brague nel 1992 (a proposi-to del contributo di Roma e della "romanità" alla fiori-tura della civiltà europea), nel quale proponeva unaoriginale distinzione tra cristiani e "cristianisti", secon-do cui i primi sono quelli che credono semplicementein Cristo; gli altri quelli che esaltano e difendono il cri-stianesimo e la civiltà cristiana. Ma ecco le parole diBrague. "Quelli che difendono il valore del cristianesi-mo e il suo ruolo positivo nella storia mi sono di certopiù simpatici di quelli che lo negano. Io non intendocerto scoraggiarli… Soltanto, io vorrei ricordare loroche il cristianesimo non si interessa a se stesso. Siinteressa a Cristo" (pag. 41). Del resto, proseguenell'intervista Brague, la stessa civiltà dell'Europa cri-

stiana è stata costruita da gente il cui scopo non eraaffatto quello di costruire una "civiltà cristiana"; ladobbiamo a persone che credevano in Cristo, non apersone che credevano nel cristianesimo! Lo stessoSant'Agostino affermava che "ciò che c'è di cristianotra i cristiani è Cristo. Essere cristiani è essere incontatto con una persona". Dunque può essere limi-tativo parlare di "cristianesimo" (perché vero storica-mente, ma debole teologicamente); ed il suffisso può essere percepito come designante una teoria, alpari di altri "ismi", come liberalismo, marxismo, ecce-tera. A proposito, poi, di radici cristiane dell'Europa ilprofessor Brague darebbe torto sia ai "cristianisti" cheai loro avversari. "Ai loro avversari direi: se si vuolefare della storia, allora bisogna chiamare le cose colloro nome, e dire che le due religioni che hannosegnato l'Europa sono l'ebraismo e il cristianesimo".Ciò che mi dà fastidio, prosegue Brague, è lo statod'animo che in questa operazione si manifesta, e cioèl'impulso tipicamente ideologico di negare la realtà eriscrivere il passato. Allo stesso tempo ai "cristianisti"direi: "non è perché il passato è stato quello che èstato che l'avvenire gli debba necessariamente ras-somigliare. La domanda giusta da porsi è se la nostra

CRISTIANI O "CRISTIANISTI"?P r o v e d i r i f l e s s i o n e

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 3

civiltà ha ancora il desiderio di vivere e di agire".Convincente è poi la conclusione dell'intervistato. Ilcristianesimo non è riservato agli europei. E' missio-nario, perciò è riservato ad ogni uomo, di ogni razza,tempo e condizione. Perché…. "la fede non produceeffetti che là dove essa resta fede, e non calcolo"!Sempre nello stesso numero della Rivista "30 GIOR-NI" ho poi trovato una bella intervista all'arcivescovoanglicano di Canterbury Rowan Williams, che mi hacolpito per l'intensa spiritualità delle sue affermazioni.Non potendo riprenderne il contenuto vi lascio soltan-to questa sua chiara riflessione. "La Chiesa non esi-ste per decisione mia o di un qualsiasi numero dipersone, ma per l'azione di Dio. Noi, le nostre opinio-ni, le nostre prospettive, non dettiamo legge su ciòche la Chiesa è al presente. L'esperienza di taleassenza di controllo è in sé stessa salutare…Adessoc'è bisogno di … riconoscere che siamo nella Chiesacome degli invitati, perché siamo stati chiamati.Altrimenti la Chiesa sarebbe soltanto una litigiosasocietà umana"!Sicuramente il tempo di Natale offre a ciascuno di noil'occasione per riflettere sul significato profondo dellanostra appartenenza alla Chiesa, e sul nostro intimoe personale rapporto con Gesù. Per capire meglio questa prospettiva verticale dellanostra fede, e per riuscire a cogliere il mistero dell'a-zione divina nel mondo, trovo bellissimo questo rac-conto dello scrittore Paulo Coelho (pubblicato sulCorriere della Sera la vigilia di Natale di qualche annofa), dal titolo: Mai fidarsi delle apparenze! In pratica siracconta che l'Arcangelo Michele decise di inviare isuoi angeli sulla Terra per vedere se tutto era prontoper la celebrazione della nascita di Gesù. Li inviò incoppia, un angelo anziano ed uno giovane. Una diqueste coppie fu inviata in Brasile. Dapprima i nostridue angeli furono ospitati in una grande villa, il cuipadrone di casa, un nobile sull'orlo del fallimento, era

un cattolico fervente che riconobbe subito i due mes-saggeri; tuttavia, proprio perché occupato alle prepa-razioni e decorazioni natalizie, chiese ai due angeli didormire in cantina. Prima di dormire, l'angelo anzianonotò una crepa nel muro e, con i suoi poteri divini, siaffrettò a ripararla. Il giorno dopo ripartirono, finché,dopo aver percorso molta strada, bussarono allaporta di un'umile casa abitata da una coppia di poverisposi con un bambino, i quali, malgrado non avesse-ro capito che i pellegrini fossero angeli, si mostraronosubito pronti a mettere a disposizione degli ospiti tuttala loro casa. Passata la notte, il mattino seguente idue angeli videro la coppia in lacrime perché erastata ritrovata morta la loro unica mucca, pertanto siscusarono di non poter preparare loro la colazione.Dopo averli salutati, i due angeli ripartirono, e imme-diatamente l'angelo giovane manifestò tutta la suaribellione. Non riesco a capire la tua maniera di agire,disse! Il primo uomo possedeva già tutto, eppure tugli hai anche riparato una crepa in cantina; invece aquesta povera gente, che ci ha accolto così bene,non hai fatto niente per alleviarne la sofferenza. "Lecose non sono sempre come sembrano", risposel'angelo anziano. In realtà ho riparato la crepa nellaprima casa, perché avevo notato che al di là del muroc'era un tesoro, lasciato lì dal vecchio proprietario. Lacrepa stava per mettere allo scoperto il tesoro, alloraho deciso di nasconderlo di nuovo, perché il padronedi casa non sa aiutare chi ne ha bisogno. Invece, l'al-tro giorno, a casa della giovane coppia, ho notato chenella notte era giunto a quella casa l'angelo dellamorte, il quale era stato mandato per portare via ilbambino; ma visto che lo conoscevo da tanti anni l'hoconvinto a togliere la vita alla mucca, al posto delbambino. Ricordati che le apparenze talvolta ingannano!

R.C. DELCONTE

Mane nobiscum domine. Conquesto invito i due discepoli diEmmaus si rivolgono all'ignotoviandante perché si fa sera. I dueritornano sconsolati al loro villag-

gio e incontrano questa stranapersona, che compare all'improv-viso e si unisce a loro. E' una per-sona colta, perché di fronte al lororammarico per la morte di questouomo giusto che però ha mancatoad una promessa, quella di risor-gere, spiega loro le scritture, lerende comprensibili anche a loroche sono persone di cultura mode-sta o di nessuna cultura.Ma l'evangelista Luca ci dice chesentivano ardere qualcosa in loroe che poco alla volta i loro occhi siaprivano.Il viandante si ferma ed essi loriconoscono nello spezzare il pane

L'INVITL'INVITO DEI DISCEPOLI DI EMMAUSO DEI DISCEPOLI DI EMMAUSe capiscono che il Signore è risor-to.In questo invito, si fa sera, statutta la nostra debolezza di fronteal buio, al nulla, alla paura di qual-cosa di incombente. La notte èsempre qualcosa che, se ci trovia-mo per strada, crea paura nelnostro intimo.La resurrezione, che sfolgora ilcielo e che cancella il buio delvenerdì della crocifissione, di queltremore e terremoto che invade laterra, dà a noi tutti la gioia, la spe-ranza, il sapere che abbiamo unconfidente a cui rivolgerci neimomenti belli e tristi della vita.

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 4

Mane nobiscum domine, anchenoi diciamo al Signore rimani connoi non solo oggi ma sempre!Rimani nei nostri cuori. Fa che lanostra vita sia un continuo inno dilode a te Signore buono ed eternoche nel tuo infinito amore verso dinoi ci hai donato il Tuo Corpo eSangue nella Santa Eucaristia. Fache in questo anno eucaristico cheva dall'ottobre del 2004 all'ottobre2005 il popolo cristiano viva diquesto Tuo amore, viva nellamisericordia che è la caratteristicadell'essere cristiani.Mane nobiscum domine perchésiamo capaci di perdonare ainostri nemici, siamo capaci diesercitare sempre la carità neiconfronti del nostro prossimo. Mane nobiscum domine perchési allontanino dal nostro cuore l'or-goglio, la superbia, il voler esserepreminenti rispetto al nostro pros-simo.

Mane nobiscum domine perchépossiamo contemplare il volto diCristo con Maria, Madre dellaChiesa e Madre nostra.Mane nobiscum domine perchésappiamo riscoprire l'educazionealla preghiera sapendo santificarela nostra giornata.Mane nobiscum domine perchésappiamo riscoprire il valore dellaDomenica, del Dies Domini, senti-ta come giorno speciale dellafede, giorno del Signore risorto edel dono dello Spirito, veraPasqua della settimana.Mane nobiscum Domine perchésappiamo coltivare nel culto euca-ristico la viva consapevolezzadella presenza reale di Cristotestimoniandola sempre con ilnostro comportamento e con lanostra vita.

Ernesto StramesiDiacono

Da domenica 21 novemDa domenica 21 novem--b r e a l l e o r e 1 7 , o g n ib r e a l l e o r e 1 7 , o g n iterza domenica del meseterza domenica del mesee per tutto l'anno eucarie per tutto l'anno eucari--stico, presso la Chiesastico, presso la Chiesadi San Rocco, accogliendi San Rocco, accoglien--d o l ' i n v i t o d e l S a n t od o l ' i n v i t o d e l S a n t oP a d r e e d e l n o s t r oP a d r e e d e l n o s t r oVVescovo, si terrà la reciescovo, si terrà la reci--tta dei Va dei Vespri seguitespri seguita dala dal--l ' a d o r a z i o n e e d a l l al ' a d o r a z i o n e e d a l l abenedizione eucaristica.benedizione eucaristica.

Vorrei evitare il rischio d'una falsa retorica. Mi rendoconto che la maggioranza dei membri della Comunitàpensa in modo diverso da me, e dovrei tacere pernon urtarla.Eppure, certe interpretazioni della parola Natale miurtano, quasi mi fosse stata scippata una grande emisteriosa verità, per banalizzarla, al punto che vieneda chiedere a tutti coloro che incontro per strada,anche e soprattutto sconosciuti: "Natale di chi?" ericevere risposte vaghe e imprecise.Natale non è quell'omaccione bonario e sorridente,con un sacco pieno di doni, che sono quelli che lasocietà dei consumi ci impone con martellante tentati-vo di persuasione, per essere all'altezza degli altri.Natale è un mistero, che dopo duemila anni ci lasciaperplessi, e dobbiamo credervi per fede. Si cantavaun tempo alla Novena, subito dopo la meditazionesulle Profezie,

Quem terra, pontus, sideraColunt, adorant, praedicantTrinam regentem machinam

Clausdrum Mariae bajulatQuattro versi d'una precisione che stupisce.Traduzione: "l'intimo di Maria (quarto verso) portacolui che la terra, il mare le stelle proclamano, adora-no , rispettano, e che guida una macchina trinitaria. Dio padrone e reggitore del mondo, per amore dell'u-manità, si umanizza per redimerla, e nascerà bimboda Maria. Atto che i filosofi chiamano empatia, imme-desimarsi, per amore nell'altro, inferiore. Verità chesconcerta gli ebrei e scandalizza gli islamici. Un Dio-uomo, un Dio che ha un figlio è per loro inconcepibi-le. Ma per i cristiani il Natale è tutto qui. I nostri nonnici facevano costruire il Presepe in casa, umilissimo,specialmente negli anni di guerra e del dopoguerra.Statuine essenziali, il resto di cartone, fatto con lenostre mani. Ma c'era il Bambino Gesù, e gli angeliche cantavano "Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pacesulla Terra agli uomini che Egli ama". I regali, mode-sti, una volta sola, erano le dimostrazioni di ricono-scenza al Creatore, che materializzavamo nel prossi-mo. Una facile ricetta per recuperare il Natale?Sacrifichiamo la metà delle cose inutili che inten-diamo acquistare come omaggi natalizi, e doniamo ilcorrispondente valore a chi ha bisogno, specie chinon osa chiedere per pudore. Nel nome di chi voglia-mo ricordare nel giorno della sua nascita.La mattina di Natale salutiamo tutti quelli che incon-triamo con le parole degli angeli, gloria a Dio e pacein terra a tutti, anche a chi non crede, perché Gesù ènato a Betlemme e morto sulla croce per tutti, ancheper noi quando celebriamo questa grande festa piùper consuetudine che per fede. Ci aiuti, sempre.

Lino Stella

N AN A TT A L EA L E

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 5

Sabato 27 novembre scorso, alle ore 16, nei localidel Seminario vescovile di Tortona, è stata inaugura-ta, con la partecipazione di un foltissimo pubblico,alla presenza del Vescovo S.E. mons. Canessa, delSindaco di Tortona Ing. Marguati, del funzionario dizona della Soprintendenza per il Patrimonio StoricoArtistico Dott. Cervini, del direttore dell'Ufficio culturadiocesano Dott. Stramesi, del Rettore del SeminarioDon Maggi e di altre autorità civili e militari, unaimportante Mostra di arte sacra quale anteprima delcostituendo Museo Diocesano. Si tratta di una espo-sizione - nei locali, all'altezza degli standard museali,del chiostro ovest di recente ristrutturazione - chevuole raccontare una parte significativa della storiamillenaria della diocesi di San Marziano, tradizional-mente considerato il primo vescovo di Tortona (di cuila reliquia di una vertebra è conservata in uno splen-dido busto argenteo). Protagonista di questo evento èdunque l'arte sacra nelle sue diverse forme edespressioni: dalla pittura (con il celebre e stupendotrittico di Macrino d'Alba, o il dipinto con SantaMargherita di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo),alla scultura, ai beni librari e archivistici (ad esempiocon il prezioso Evangelario Purpureo di Sarezzano,codice ascrivibile al V-VI secolo), ai paramenti e all'o-rificeria. Come hanno dichiarato le tre curatrici dellaMostra - le storiche dell'arte Valeria Moratti e LeliaRozzo, con l'architetto Mariangela Pelletta - l'intento èquello di sensibilizzare l'opinione pubblica a prenderecoscienza del ricco patrimonio di arte e di fede locale,che deve essere conservato e valorizzato. A questoriguardo occorre anche tener presente come moltiarredi liturgici, non più usati a seguito della riformaconciliare, abbiano subito la sorte dell'accantonamen-to nelle sacrestie, oppure, situazione purtroppo fre-quente, la vendita o il furto. Ecco allora la necessità

di una struttura museale in grado di ospitare e con-servare tali tesori e renderli così più fruibili a tutti. LaMostra tortonese permetterà di ammirare oggetti,opere d'arte e codici che vanno dal V al XVIII secolo,con la possibilità di visitare anche altre attigue saledel ristrutturato Seminario, in modo particolarel'Archivio storico diocesano (il cui completo riordinoterminerà nel 2006) e la cospicua Biblioteca, di cuiverrà presto incrementata l'apertura, venendosi acostituire in tal modo un vero e proprio polo strategicoculturale diocesano. In futuro, quando diventerà ope-rativo il Museo diocesano - di cui, nella stessa giorna-ta di sabato, è stato siglato un protocollo di intesa fraDiocesi, Comune di Tortona, Fondazione Cassa diRisparmio di Tortona ed Ordine Orionino - si cercheràdi promuovere una attenta opera di valorizzazione etutela delle varie opere esistenti nelle parrocchie delvasto territorio diocesano. Infatti, come precisano lecuratrici nel bel catalogo della Mostra, con un mecca-nismo di rotazione sarà possibile, con opportuni alle-stimenti dinamici, apprezzare "oggetti di alto valore esignificato" che potranno essere goduti, studiati e,quando occorre, restaurati, "senza decontestualizzarlidal loro luogo di origine". L'odierna rassegna, che è stata realizzata con ilsostegno finanziario ed il patrocinio della RegionePiemonte, della Provincia di Alessandria, delComune di Tortona, della Fondazione Cassa diRisparmio di Tortona, dell'Asmt di Tortona e del LionsClub Tortona Castello, resterà aperta fino a domenica27 febbraio 2005 con il seguente orario: venerdì,sabato e domenica dalle ore 15,30 alle 18,30, coningresso gratuito. Per i gruppi è invece necessaria laprenotazione presso gli uffici della Curia diocesana(tel. 0131/816611 - fax 0131/816607).

ROBERTO CARLO DELCONTE

Inaugurato sabato 27 novembre i l Museo Diocesano di Tortona

T E S O R I D ' A R T E E D I F E D E

Particolare della figura del Padre eterno nella croceprocessionale esposta a Tortona proveniente dallaparrocchiale di Castelnuovo Scrivia

IN MERITIN MERITO A DON BRUNOO A DON BRUNOSono state esaurite le prime copie del video dedi-cato a don Bruno (alcuni momenti della sua perma-nenza a Castelnuovo e un sunto della serata del23 settembre). Chi ne volesse ancora una copiadeve rivolgersi allo Studio Controluce in viaGaribaldi.Per quanto riguarda l'iniziativa "Testimoniamocon un libro il nostro affetto per don Bruno", ilrisultato è stato per ora modesto, non più di 700euro raccolti. Di conseguenza si terrà venerdì 7gennaio alle ore 21 nella "sala Granotti"dell'Oratorio una riunione alla quale verranno invi-tate una cinquantina di persone che avevanodichiarato interesse per l'iniziativa. Naturalmentenon potendo conoscere le intenzioni di tutti i castel-novesi, chi non riceverà la convocazione, ma èdisponibile a dare una mano, potrà partecipare allariunione e la sua presenza sarà oltremodo gradita.Quindi l'invito, tramite il Bollettino, è esteso a tutti.Vedremo e decideremo in quell'occasione se ecome portare avanti l'iniziativa.

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 6

GUAZZORA: L E R I C O R R E N Z ED E I S A N T I , DEI DEFUNTI E DEL

4 NOVEMBREQuest'anno, a Guazzora, la temporanea inagibilità

della Chiesa parrocchiale, dichiarata nell'ultima setti-mana del mese di ottobre, ha indotto a celebrare lericorrenze dei Santi, dei Defunti e l'Anniversario deiCaduti presso la Chiesetta del Cimitero. Anche lecondizioni del tempo, assai sfavorevoli in quei giorni,hanno contribuito ad apprezzare maggiormente lapossibilità di avere uno spazio pertinente ed adegua-to per la celebrazione della liturgia nell'ambito delCampo Santo. La Chiesetta, che l'Amministrazione Comunale negli

anni scorsi, in concomitanza ai lavori di ampliamentodel cimitero, ha fatto costruire e allestire anche con lacollaborazione di Don Opilio e di famiglie che hannodonato alcuni arredi, quest'anno ha potuto accoglierela comunità cristiana che ha partecipato alla Liturgiadella Parola sia domenica 31 ottobre che nella gior-nata dei Santi. Il giorno 2 novembre, durante la S.Messa celebrata da Don Fulvio, oltre ai Defunti, sisono ricordati anche i Caduti con la deposizione difiori dinanzi alla lapide da parte del Sindaco e dei rap-presentanti dell'Amministrazione Comunale. Anche quest'anno, la consuetudine di recitare il rosa-

rio nell'ora serale del giorno dei santi e del giorno deimorti, è stata realizzata da numerosi parrocchianiinsieme al Diacono: si tratta infatti di una tradizioneintrodotta molti anni or sono da Don Opilio che hasempre riscosso notevole rispondenza tra i fedeli;una iniziativa forse singolare, data l'ora ed il luogo,scarsamente diffusa nella nostra zona, ma alla qualei guazzoresi non saprebbero rinunciare. La possibi-lità di ritrovarsi ai riti religiosi nella chiesetta delCimitero ha supplito e in parte ha consentito di supe-rare il disagio prodotto dalla inaspettata inagibilitàdella Chiesa. Il senso di unione e di raccoglimentoche la chiesetta del cimitero ha rappresentato, anchein comunione con tutti i defunti così vicini, ha permes-so alla popolazione di non sentirsi smarrita. Cosìcome tuttora, ogni domenica, si ritrova unita per par-tecipare alla liturgia festiva nel locale dell'edificioTagliacarne, gentilmente concesso dal Comune, inattesa di poter tornare definitivamente nella parroc-chiale, punto di riferimento insostituibile per l'interacomunità cristiana. T.B.

ALZANO: LA PESCA DI BENEFICENZADurante i giorni della Festa patronale di Alzano (quar-ta domenica di settembre), una delle iniziative piùradicate è certamente la Pesca di Beneficenza. Ilgruppo parrocchiale si era impegnato a fondo perraccogliere materiale vario, dai giocattoli agli oggettida cucina, dal materiale scolastico alle bottiglie dibuon vino.Anche il Banco è stato completamente rinnovato eampliato e la cosa è stata notata, tanto che, nellasperanza di premi ancor più belli, le offerte per laPesca sono decisamente aumentate, raggiungendo i2000 euro. Ciò consentirà di pagare il riscaldamentoinvernale della chiesa.A L Z A N O : T O M B O L A B E N E F I C ACome da tradizione il giorno 6 gennaio, nella giornatadella Epifania, i bambini della Scuola materna ed ele-mentare reciteranno poesie e mottetti in onore diGesù Bambino e per ringraziare i loro genitori per ildono della vita e per tutto quanto fanno per loro.Al termine della recita avrà luogo l'estrazione dellatombola con ricchi premi e l'incasso sarà devoluto inparte per le opere missionarie e in parte per le esi-genze della Chiesa.ALZANO:IL CONCERTO DI NATALESabato 18 dicembre alle ore 21 nella chiesa parroc-chiale di Alzano si terrà il concerto di Natale. Per ilsecondo anno il Piccolo Coro di Alzano si esibirà concanti natalizi tradizionali e spirituals famosi. Il gruppoè guidato dal giovane pianista Stefano Granata checon serietà e dedizione prepara da tempo il gruppoper l'esibizione natalizia. Quest'anno lo affiancherà,alla chitarra, Walter Traversa.Durante l'intervallo si esibiranno Andrea Marchetti eVeronica Marcianò.Appuntamento, allora, per la sera del 18 dicembre!

Domenica 28 Novembre si è svolta nell'oratorio S.Luigi Orione di Castelnuovo Scrivia una grande festaall'insegna del Far west. I tanti bambini che hannopartecipato si sono divertiti giocando a freccette, abowling e si sono cimentati anche in altri giochi apunti organizzati dagli animatori della parrocchia.Sembrava di essere ritornati nel lontano tempo dellaconquista del west grazie alle musiche country chehanno accompagnato tutti durante la giornata e allascenografia costruita e rielaborata secondo il tema. Enon potevano mancare anche lo sceriffo, i cow boy, ledonne del saloon, i baristi ei banditi che alla fine dellagiornata, pentiti, hanno distribuito il loro bottino dicaramelle. La giornata si è poi conclusa alle 17.30dopo la consegna di ricchi premi ai vincitori. È stata una bella festa e soprattutto ricca di momentidi divertimento che sicuramente tutti ricorderanno.Ovviamente speriamo che in futuro ciò si ripeta,magari con un altro tema.

Mirco VillaniI ragazzi dell’oratorio che hanno organizzato ed ani-mato la giornata

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 7

Diamo qui di seguito l'elencodelle offerte pervenute inParrocchia, dall'ultimo BollettinoParrocchiale al 10 novembre2004.Ci scusiamo per eventuali erroried omissioni.Anna Emanuelli 50 € in suffr. diRovati Angelo - La famiglia 50 € inocc. del battesimo di Cecilia Stella- La famiglia 50 € in occ. del batte-simo di Andrea Mattias - La fami-glia 50 € in occ. del battesimo diEmma Rabozzi - Treccani Luigi-Trovamala Piera 100 € in occ. delmatrimonio - N.N. 40 € in suffr.defunti - Alfarano Gerardo 50 € insuffr. defunti della famiglia - Fam.Ghiggino 20 € in suffr. defunti -N.N. 200 € per il dono di Pietro -Fam. Corbo 50 € in occ. del fune-rale di Alfonsa Corbo - N.N. 50 €in ric. del papà (13° ann.) - N.N. insuffr. defunti - N.N. 25 in suffr.defunti - Cicciarella Enrico 50 € insuffr. di Cicciarella Giovanni -Fam.Carega 100 € in occ. delmatrimonio di Carega Mirko eNespoli Monica - Fam. Carega100 € in occ. del funerale di MaggiRosetta ved. Carega - N.N. 300 €in suffr. defunti - N.N. 100 € inmem. di Pessini Renato - Fam.Moro 20 € in suffr. defunti - Lasorella e i nipoti 100 € in mem. diPessini Renato - Balduzzi Renata40 € in suffr. defunti - Fam.Grupillo 50 € in onore dellaMadonna - Marsiglia Giuseppe 30€ in suffr. di La Greca MariaImmacolata - Fam. Polizzari 25 €in suffr. defunti - Rossi Carolino 20€ in suffr. di Basiglio Enrico -Balduzzi Angela 30 € in suffr.defunti - Novelli Liliana 50 € inmem. di Sacchi Luigi-Giovanni eCarmelina - Girotto Carla 25 € insuffr. defunti Pierina Bastita e Gino- I nipoti 120 € in suffr. di RoccoPietro - Oliva Marilena 50 € insuffr. del papà - C.P. 20 € in mem.dei defunti - Bice e Maria Pisa 100€ in suffr. di Pessini Renato - N.N.20 € in suffr. defunti - Pisa 50 € insuffr. Antonio e Pietrina - SposiTrovamala Claudio - Di VannaVania 200 € in occ. del loro matri-monio - Bordone Liliana 120 € insuffr. defunti - Cotroneo Carmela20 € in suffr. defunti - Fam.Frangella 30 € in suffr. defunti -Garberi Albina 50 € in suffr. di LinaScuderi - N.N. 200 € - La famiglia

200 € in mem.di Lavezzari Mario -Mori Ida 30 € in suffr. di Torti Luigi- Musarò Teresa 20 € in suffr. diMusarò Ada - Fam. Frattini 30 € insuffr. defunti - N.N. 50 € in suffr.mamma - La moglie 20 € in suffr.di Beozzo Gildo - AssociazioneCarabinieri Castelnuovo 30 € -N.N. 20 € - Minerva Anna Maria30 € in suffr. defunti - Fam.Soverino 100 € in occ. del funeraledi Marina Mazzone - Fam. Arzani-Spinetta 65 € in suffr. defunti -Decaroli Carla Luise 20 € - N.N.20 € - La moglie e i figli 50 € insuffr. di Ghibaudi Emilio - RossiAnna 30 € in suffr. defunti - EnricoCicciarella 50 € in suffr. diCicciarella Giovanni - StramettoSeverino 30 € in suffr. di Agostinoe Silvana - N.N. 100 € per richie-sta di preghiera - Rina e AnnaCurone 100 € in suffr. della cogna-ta Pagella Maria - Classe 1944euro 100.

O R A T O R I OGiovanni Sottotetti 50 € in occ. delcompleanno - La classe 1947 100€ in mem. di Peppino Torti - Laclasse 1964 150 € - Matteo ePaolo Lavezzari 100 € in mem. delnonno Mario - Belvedere Cecilia20 € in occ. del compleanno - S A N R O C C O

Tonino Bloise 50 € - La sorella e inipoti 50 € in mem. di PessiniRenato - Famiglia Zerba 50 -Orietta Pensa 50 - Famiglia Corbo16 - N.N. 10.MADONNA DELLE GRAZIELa famiglia 150 € in mem. diLavezzari Mario -

BOLLETTINON.N. 10 € -ELENCO OFFERTE PERLIBRO DEDICATO A DONBRUNOClasse 1944 euro 100, LuigiSantafede euro 30, Mario Spinola50, Francesco Apollaro 20,Roberto Dellacà 50, Maria RosaGrassi 10, Piera Rossi 15, CarlaDematti 10, Enrica Soldini 15,Paola Felice 15, Daniela Felice15, Francesca Bassi 20, AttiliaOcchi 50, Maria Corti 10, Onorinae Bruno Zambelli 50, Anna SaccoTorti 20, Soldini Attilio 25, BarbaraParodi 50, Maria Cristina e ChiaraSetti 50, Luigi Trovamala 10,Giordano Stella 20, GildaBernardini 50, Nadia Moscato 10,Laura Sacco 10.

Bensi Carlo 26-10-192715-10-2004 - Rocco

Pietro 01-02-1921 19-10-2004- Lavezzari Mario 21-07-1915 21-10-2004 -Mazzone Marina 28-06-

1926 02-11-2004 - StradaioliErmete 25-09-1923 04- 11- 2004- Pagella Maria 23-12-1924 07-11-2004 - Arduino Armanda 17-03-1928 08-11-2004 - BellinzonaIrma 20-03-1907 12-11-2004 -Decaroli Carla 08-03-1925 18-11-2004

TORNATI AL PADRE

27-11-2004 Vecchi Christian - SemeraroDaniela

GRAZIE MANOMano ci ha lasciati.Sabato 4 dicembrela comunità diCastelnuovo Scrivialo ha salutato, perl'ultima volta. C'eramolta gente: com-mossa, partecipe e

grata. E c'era anche il Coro parroc-chiale dei giovani, che lo ha volutoricordare con affetto. Del resto luifaceva ormai parte della nostra tra-dizione; era un personaggio diquella nostra tipica "castelnove-sità", che è un comune e preziosopatrimonio: di ricordi, di valori e diumanità. Difficile raccontarlo ecapirlo per chi castelnovese non è.Ermanno Zerbinati era nato aGiacciano Con Baruchella (unpaese di circa tremila abitanti inprovincia di Rovigo) il 30 agosto1941, e si è sempre impegnato afondo per la sua famiglia, per lacomunità, per la parrocchia e perchiunque avesse bisogno di una"mano" (a volte i nomi!). Ecco per-ché le sue doti principali furonoproprio la tenace laboriosità, la fer-rea volontà e una grande determi-nazione. Ricordo di non esser mairiuscito a offrirgli nemmeno un cafféal bar. Infatti a quella sua caratteri-stica di forte serietà nel lavoro,bisogna aggiungerne un'altra, forseancora più rara: la generosità ed ilsenso dell'amicizia! Ci mancheraiMano: ma rimarrà sempre con noi ilricordo di tutto il bene che ci haifatto. Grazie.

BOLLETTINO PARROCCHIALE pag. 8

VI ASPETTIAMO ANCORAVI ASPETTIAMO ANCORAPER IL PRESEPE VIVENTEPER IL PRESEPE VIVENTE

Nei giardini di piazza delle Rimembranze quattro saranno quest'anno le rappresentazioni del prese-pe vivente seguendo questo calendario:24 dicembre 2004 dalle ore 21 alle ore 24;26 dicembre 2004 dalle ore 15 alle ore 19;2 gennaio 2005 dalle ore 15 alle ore 19;6 gennaio 2005 dalle ore 15 alle ore 19.Il ricavato delle offerte raccolte durante le quattro rappresentazioni verrà devoluto in beneficenzacontinuando il progetto delle adozioni a distanza che interessano cinque bambini.

IL "B o l l e T T I N oB o l l e T T I N o "TI CHIEDE UN AIUTO

Avrete notato certamente che dal 1993 il Bollettino è cambiato: vi giunge in modo regolare econ una veste e contenuti di un certo livello.Il che richiede impegno da parte di coloro che ne seguono le varie fasi (amministratori, articoli-sti, impaginatori e spedizionieri) e il tutto ovviamente comporta dei costi.Il nostro impegno come redazione è quello di continuare il dialogo fra le Comunità e leParrocchie di Castelnuovo, di Alzano, di Guazzora e di Ova. e di darvene comunicazione tra-mite il Bollettino almeno sei volte all'anno. Vi chiediamo di darci e darvi una mano a sostenerequesto "piccolo e fedele amico", come si autodefinì il Bollettino al suo primo numero nel feb-braio 1914.Il Bollettino viene inviato a 2.600 famiglie sei volte all'anno e ciò comporta una spesa annualedi oltre 6.000 euro. Riteniamo che il Bollettino, giunto al suo novantesimo anno, debba conti-nuare nella sua opera, e con la stessa vivacità attuale. Ciò sarà possibile soprattutto tramite il vostro aiuto economico.Se vuoi aiutare il "Bollettino" puoi farlo recandoti in Canonica o utilizzando il conto cor-rente postale n. 11692159 intestato a Parrocchia dei santi Pietro e Paolo via M.D'Azeglio,9 15053 Castelnuovo Scrivia AL