Bollettino 03 la noia

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Page 1: Bollettino 03   la noia

p a s s e g g i a n d o a t e m p o d i n o i a

s e g u i i l c a m b i a m e n t o s u r o v a t t i c o n s u l t i n g . c o m

La motivazione intrinsecaavviene quando ci si impegna in un’attività perché la si trova stimolante e gratificante di per se stessa, e si prova soddisfazione a sentirsi più competenti. La motivazione intrinseca è basata sulla curiosità, che viene attivata quando incontriamo caratteristiche ambientali inusuali, sorprendenti, nuove. Qui la persona sperimenta e sente il bisogno di esplorare l’ambiente alla ricerca di più informazioni e nuove soluzioni.

La noia di un amico

Il lavoro è ok, la famiglia è ok,

le vacanze sono ok, il suo sport

è ok. Nonostante tutto questo il

risultato finale u uno solo:

un’insopportabile noia.

Nulla di cui lamentarsi

Una vita normale e/o di

successo : sembra però che

raggiungere i propri obiettivi

personali, professionali e di

“status” non porti alla felicità.

Obiettivi S.M.A.R.T.?

Obiettivi chiari, definiti,

misurabili ... Per favore, basta!

Mi domando invece se il

raggiungere obiettivi sia

veramente un “attivatore” di

benessere o di felicità.

Ma sono io l’obiettivo?

Scopriamo che gli obiettivi che

perseguiamo sono estranei al

nostro essere. La soddisfazione

non risiede nell’ottenere un

risultato ma nel modo in cui lo

si ottiene.

ABBIAMO FORSE SBAGLIATO TUTTO?“Vuoi far male ad una persona? Aiutala a raggiungere i suoi obiettivi” così in un libro che lessi tempo fa. Forse è

sbagliato l’approccio: si presta troppa attenzione all’obbiettivo e poco al processo per raggiungerlo. Secondo una ricerca pubblicata nel 2000 è possibile distinguere 16 desideri fondamentali che stanno alla base della motivazione intrinseca. Partendo dalla considerazione che ognuno dei 16 desideri di base è indipendente, e che la soddisfazione di ciascuno dei desideri produce un sentimento intrinseco di gioia, si può ipotizzare che ogni persona abbia diverse priorità in base al contesto sociale, ai valori di riferimento e alle esperienze personali passate. Quindi, il sentimento di soddisfazione e gioia si trova più nelle attività che svolgiamo e in come ci relazioniamo con esse, che nei risultati che otteniamo. Ma il lato “magico” della motivazione intrinseca è che se riusciamo

ad attivarla raggiungiamo nello stesso tempo obiettivi sani, che perdono il loro valore assoluto dal quale dipendiamo come assetati alla fonte e diventano un giusto by-product del nostro nuovo approccio.

“Non posso lamentarmi di nulla, ma mi annoio”. Caro amico, non esiste la ricetta magica, ma forse stiamo guardando dalla parte sbagliata: la felicità non è nei successi che si ottengono, ma nel come si ottengono. Dobbiamo trovare piacere in

quello che facciamo al di là della meta che ci prefiggiamo e – senza accorgerci – ci arriveremo comunque.