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BOLLETTINO UFFICIALE REPUBBLICA ITALIANA 29 Serie Ordinaria - Venerdì 19 luglio 2019 SOMMARIO A) CONSIGLIO REGIONALE Deliberazione Consiglio regionale 9 luglio 2019 - n. XI/556 Norme di tutela dei PLIS. Modifiche alla legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 (Piano regionale delle aree protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale). (Deliberazione di non passaggio all’esame degli articoli) . . . . . . . . . . . . . . 3 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Delibera Giunta regionale 9 luglio 2019 - n. XI/1856 Variazioni al bilancio di previsione 2019-2021 - Prelievo dal fondo rischi contenzioso legale (art. 1, c. 4, l.r. 23/2013) – 7° prov- vedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1916 Intesa interregionale tra le regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l’esercizio delle funzioni ammini- strative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate. Approvazione dello schema di nuova convenzione regolante i rapporti tra le regioni dell’intesa interregionale . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1922 Approvazione del piano di interventi prioritari per alcune specie di anfibi e rettili di interesse conservazionistico di cui all’a- zione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020 e approvazione dei criteri per l’assegnazione di contributi regionali per attuazio- ne del piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1923 Approvazione di «Protocolli di contenimento per alcune specie o gruppi di specie vegetali esotiche invasive in Lombardia e individuazione di aree pilota prioritarie in cui applicare i corrispondenti protocolli» realizzati nell’ambito dell’azione A7 del progetto IPGESTIRE2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1928 Determinazioni in ordine alla partecipazione al progetto europeo denominato «Plasteco - Supporting EU regions to curb plastics waste and littering» presentato a valere sul programma «Interreg Europe». Autorizzazione della direzione generale Ambiente e clima alla fase di attuazione in rappresentanza di Regione Lombardia . . . . . . . . . . . . . 45 Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1929 Aggiornamento dei procedimenti di approvazione del piano e del regolamento del Parco Nazionale dello Stelvio . . . . . 48 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale Presidenza Comunicato regionale 15 luglio 2019 - n. 85 Aggiornamento allegato A1 – Sezione I della l.r. 27 dicembre 2006 n. 30. . . . . . . . . . . . . . . . . 52 D.G. Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità Decreto dirigente unità organizzativa 16 luglio 2019 - n. 10478 Costituzione del tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne (art. 5 comma 3 l.r. 11/2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 D.G. Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Decreto dirigente struttura 16 luglio 2019 - n. 10423 Reg. (UE) n. 1305/2013 - Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - Operazione 4.3.02 «Salvaguardia e valorizzazione dei sistemi malghivi» - Decreto n. 19083 del 19 dicembre 2018 - Modifica della tempistica per l’istruttoria di ammissibilità delle domande di contributo e per il conseguente provvedimento di approvazione degli esiti di istruttoria da parte del responsa- bile di operazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57 Anno XLIX – N. 188 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Enrico Gasparini – Web Hosting: Aria S.p.a. - Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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BOLLETTINO UFFICIALE

REPUBBLICA ITALIANA

29Serie Ordinaria - Venerdì 19 luglio 2019

SOMMARIO

A) CONSIGLIO REGIONALEDeliberazione Consiglio regionale 9 luglio 2019 - n. XI/556Norme di tutela dei PLIS. Modifiche alla legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 (Piano regionale delle aree protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale). (Deliberazione di non passaggio all’esame degli articoli) . . . . . . . . . . . . . . 3

C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORIDelibera Giunta regionale 9 luglio 2019 - n. XI/1856Variazioni al bilancio di previsione 2019-2021 - Prelievo dal fondo rischi contenzioso legale (art. 1, c. 4, l.r. 23/2013) – 7° prov-vedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1916Intesa interregionale tra le regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l’esercizio delle funzioni ammini-strative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate. Approvazione dello schema di nuova convenzione regolante i rapporti tra le regioni dell’intesa interregionale . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1922Approvazione del piano di interventi prioritari per alcune specie di anfibi e rettili di interesse conservazionistico di cui all’a-zione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020 e approvazione dei criteri per l’assegnazione di contributi regionali per attuazio-ne del piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1923Approvazione di «Protocolli di contenimento per alcune specie o gruppi di specie vegetali esotiche invasive in Lombardia e individuazione di aree pilota prioritarie in cui applicare i corrispondenti protocolli» realizzati nell’ambito dell’azione A7 del progetto IPGESTIRE2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1928Determinazioni in ordine alla partecipazione al progetto europeo denominato «Plasteco - Supporting EU regions to curb plastics waste and littering» presentato a valere sul programma «Interreg Europe». Autorizzazione della direzione generale Ambiente e clima alla fase di attuazione in rappresentanza di Regione Lombardia . . . . . . . . . . . . . 45

Delibera Giunta regionale 15 luglio 2019 - n. XI/1929Aggiornamento dei procedimenti di approvazione del piano e del regolamento del Parco Nazionale dello Stelvio . . . . . 48

D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale

PresidenzaComunicato regionale 15 luglio 2019 - n. 85Aggiornamento allegato A1 – Sezione I della l.r. 27 dicembre 2006 n. 30. . . . . . . . . . . . . . . . . 52

D.G. Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunitàDecreto dirigente unità organizzativa 16 luglio 2019 - n. 10478Costituzione del tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne (art. 5 comma 3 l.r. 11/2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

D.G. Agricoltura, alimentazione e sistemi verdiDecreto dirigente struttura 16 luglio 2019 - n. 10423Reg. (UE) n. 1305/2013 - Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - Operazione 4.3.02 «Salvaguardia e valorizzazione dei sistemi malghivi» - Decreto n. 19083 del 19 dicembre 2018 - Modifica della tempistica per l’istruttoria di ammissibilità delle domande di contributo e per il conseguente provvedimento di approvazione degli esiti di istruttoria da parte del responsa-bile di operazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

Anno XLIX – N. 188 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Enrico Gasparini – Web Hosting: Aria S.p.a. - Redazione: tel. 02/6765 int. 4428 – 5748; e-mail: [email protected]

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 2 – Bollettino Ufficiale

D.G. Sport e giovaniTesto coordinato decreto dirigente unità organizzativa 15 luglio 2019 - n. 10414T. c. del d.d.u.o. 15 luglio 2019, n. 10414 «Approvazione del bando per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente - Stagione sciistica 2018/2019 (Bando innevamento 2019)» integrato dal d.d.u.o. 16 luglio 2019, n. 10503 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

Decreto dirigente unità organizzativa 16 luglio 2019 - n. 10462Approvazione del bando per l’assegnazione di contributi a fondo perduto finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde (bando Neve programma-ta H48) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

D.G. Ambiente e climaDecreto dirigente unità organizzativa 15 luglio 2019 - n. 10321Approvazione del sedicesimo elenco delle rendicontazioni presentate in relazione al bando approvato con decreto n. 8675 dell’8 settembre 2016 per incentivare la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di un sistema di gestione dell’e-nergia conforme alla norma ISO 50001 da parte delle PMI della Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . 158

Decreto dirigente struttura 1 luglio 2019 - n. 9573Approvazione ai sensi della d.g.r. 24 gennaio 2007, n. 4033, del perimetro provvisorio del sito di interesse regionale relativo allo sversamento accidentale di prodotto industriale nel Colatore Carona comuni di Villanterio e Gerenzago, nei comuni di Villanterio e Gerenzago. Contestuale approvazione del «Piano della caratterizzazione ex d.lgs. 152/06, art. 242 – Sversa-mento accidentale nel Colatore Carona comuni di Villanterio e Gerenzago – 31 ottobre 2018» e suoi elaborati integrativi e contestuale autorizzazione alla società San Giorgio s.p.a. all’attuazione degli interventi in esso previsti . . . . . . . . 161

Decreto dirigente struttura 15 luglio 2019 - n. 10320Determinazioni in merito all’esito dell’istruttoria delle domande presentate a valere sul bando «Rinnova veicoli» per la con-cessione di contributi per l’acquisto di nuovi veicoli ad uso commerciale N1 ed N2 a basso impatto ambientale a favore delle micro, piccole e medie imprese (approvato con decreto n. 13405 del 21 settembre 2018 ex d.g.r. 2 agosto 2018, n. XI/499, successivamente modificato dal decreto 16504 del 14 novembre 2018 ex d.g.r. 5 novembre 2018 n. XI/757) – VIII provvedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .178

E) PROVVEDIMENTI DELLO STATOStruttura Commissariale per gli eventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Decreto n. 100 del 5 luglio 2019Ordinanza commissariale 1° agosto 2018 n. 413 - Piano degli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici dan-neggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 5 – Erogazione del saldo a favore del comune di San Bene-detto Po per il progetto: «Lavori di riparazione della copertura dell’edificio comunale sito in via Ferri n. 100» - ID n. 37 . . . . 185

Struttura Commissariale per gli eventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Decreto n. 101 del 5 luglio 2019Ordinanza commissariale 1° agosto 2018 n. 413 - Piano degli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici dan-neggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – Aggiornamento 5 – Approvazione del contributo definitivo dopo la gara d’appalto del progetto avente per oggetto: «Lavori di ristrutturazione e ridestinazione funzionale del complesso di edifici della scuola dell’infanzia», del comune di San Giacomo delle Segnate – ID49 . . . . . . . . . . . . . . . 187

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A) CONSIGLIO REGIONALE

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 3 –

D.c.r. 9 luglio 2019 - n. XI/556Norme di tutela dei PLIS. Modifiche alla legge regionale 30 novembre 1983, n.  86 (Piano regionale delle aree protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale). (Deliberazione di non passaggio all’esame degli articoli)

Presidenza del Presidente FermiIL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

Visto il progetto di legge n. 6 «Norme di tutela dei PLIS. Modi-fiche alla legge regionale 30 novembre 1983, n.  86 (Piano re-gionale delle aree protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale)» assegna-to in sede referente alla VIII commissione consiliare «Agricoltura, montagna, foreste e parchi» e in sede consultiva alla VI commis-sione «Ambiente e protezione civile»;

Dato atto che le audizioni svolte hanno posto in evidenza co-me il PDL/6 risponda solo parzialmente all’esigenza di una effi-cace tutela naturalistica e ambientale dei Parchi locali di inte-resse sovracomunale (PLIS);

Preso atto che nell’ambito dell’istruttoria del progetto di legge sono emerse criticità di natura giuridica in ordine ai contenuti del medesimo;

Constatato che il gruppo di lavoro - istituito dalle commissioni consiliari VIII e VI al fine di esaminare gli aspetti critici presenti nel testo del progetto di legge - è stato convocato l’11 giugno 2019 e, in pari data, è stato sconvocato su richiesta di alcuni compo-nenti senza essere più riprogrammato;

Dato atto che la VI commissione consiliare non ha reso parere ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento generale in merito al PDL/6;

Richiamato l’articolo 45 della legge regionale 6 giugno 2019, n. 9 (legge di revisione normativa e di semplificazione 2019) che introduce il comma 7 ter dell’articolo 59 della legge regiona-le 11 marzo 2005, n. 12 (legge per il governo del territorio), vol-to a prevedere nel Programma regionale di gestione dei rifiuti (PRGR), ai sensi dell’articolo 199 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), misure di maggiore tutela per le aree inserite negli ambiti agricoli di interesse strate-gico nell’ottica del risparmio di consumo di suolo agricolo;

Constatato che il citato recente intervento legislativo sulla l.r. 12/2005 disciplina temi analoghi a quelli contenuti nel PDL/6, oltretutto con riferimento a porzioni di territorio più estese;

Considerato quanto esposto ed in particolare: − che la richiamata previsione contenuta nella l.r. 9/2019, volta a conferire maggior tutela a determinate aree, risulta in linea con l’attuale ripartizione di competenze - legislati-ve e amministrative - nell’ambito della procedura comples-sa relativa alla programmazione della gestione dei rifiuti;

− che, invece, la diversa impostazione del PDL/6 ignora il modello definito dalla legge regionale 12 dicembre 2003, n.  26 (Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di ener-gia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche);

− che è imminente l’approvazione da parte della Giunta regionale e la trasmissione al Consiglio regionale della proposta dell’atto di indirizzi, preordinato all’aggiornamen-to del Programma regionale di gestione dei rifiuti, previsto dall’articolo 19, comma 3, della l.r. 26/2003;

Preso atto della relazione della VIII commissione consiliare;con votazione nominale che dà il seguente risultato:

Consiglieri presenti: n. 68

Non partecipano alla votazione: n. 1

Consiglieri votanti: n. 67

Voti favorevoli: n. 43

Voti contrari: n. 24

Astenuti: n. =

DELIBERAil non passaggio all’esame degli articoli del progetto di legge

n. 6 «Norme di tutela dei PLIS. Modifiche alla legge regionale 30 novembre 1983, n. 86 ‘Piano regionale delle aree protette. Nor-me per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale’» per le motivazioni espresse in premessa.

Il presidente: Alessandro FermiIl consigliere segretario: Dario Violi

Il segretario dell’assemblea consiliareSilvana Magnabosco

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C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 4 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 9 luglio 2019 - n. XI/1856Variazioni al bilancio di previsione 2019-2021 - Prelievo dal fondo rischi contenzioso legale (art. 1, c. 4, l.r. 23/2013) – 7° provvedimento

LA GIUNTA REGIONALEVisto l’articolo 57 dello Statuto;Visto il d.lgs. 118/2011 come integrato e corretto dal d.lgs. 10

agosto 2014, n. 126 «Disposizioni integrative e correttive del d.lgs 118/2011 recante disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della l. 42/2009»;

Visti l’art. 2 della legge regionale 17 dicembre 2012, n. 18 (fi-nanziaria 2013), che ha istituito il collegio dei revisori e il rego-lamento regionale 10 giugno 2013 n. 1 di attuazione dell’art. 2, comma 5 della legge regionale;

Richiamato il punto 5.2, lett. h) del principio contabile appli-cato concernente la contabilità finanziaria, allegato al d.lgs. 118/2011, che disciplina il caso in cui un ente, a seguito di con-tenzioso nel quale ha significative probabilità di soccombere o di sentenza non definitiva e non esecutiva, sia in attesa degli esiti del giudizio, prevedendo l’obbligo di:

− accantonare le risorse necessarie per il pagamento degli oneri previsti dalla sentenza, tramite istituzione di apposito fondo rischi;

− determinare, in fase di prima applicazione del principio, l’accantonamento del fondo rischi spese legali sulla ba-se di una ricognizione del contenzioso esistente a carico dell’ente formatosi negli esercizi precedenti, ripartibile tra gli esercizi del bilancio di previsione;

− aggiornare il fondo nel primo esercizio considerato nel bi-lancio di previsione per tener conto del nuovo contenzioso formatosi nel corso dell’esercizio precedente;

Considerato che l’art. 1, c. 4 della legge regionale 24 dicem-bre 2013, n. 23 «Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014 e bilancio pluriennale 2014/2016 a legislazione vigente», in applicazione del principio 5.2, lett. h) ha istituito alla missione 20 «Fondi e accantonamenti»- programma 20.03 «Altri fondi» il Fon-do Rischi Contenzioso legale - Parte corrente» e il «Fondo Rischi Contenzioso legale - Parte capitale» per l’accantonamento del-le risorse necessarie alla copertura del rischio di maggiori spese legate al contenzioso in attesa degli esiti del giudizio;

Vista la nota prot. A1.254801 del 4 giugno 2019, modificata con nota A1.263179 del 17 giugno 19 con la quale l’Area Orga-nizzazione, Personale, Patrimonio e Sistema informativo chiede di procedere al prelievo dal fondo rischi contenzioso legale – quota corrente, come da allegato A, parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento, al fine di poter procedere alla liquidazione di quanto dovuto a dipendenti regionali a seguito:

•di sentenza del Tribunale di Brescia n.  320/2009 per € 12.626,00;

•di sentenza del Tribunale di Milano n. 1838/2008 e di sen-tenza della Corte di Appello n. 139/2011 per € 22.624,00;

•di sentenza del Tribunale di Milano n.  2167/18 per € 3.240,00 su cause civili promosse contro l’Amministrazione;

•e di una istanza di conciliazione in sede stragiudiziale per € 42.785,00;

Preso atto che con comunicazione del 2 giugno 2019 la UO Avvocatura, Affari europei e Supporto giuridico ha autorizzato il prelievo delle somma richieste, in quanto accantonate al fondo rischi contenzioso;

Vista la legge regionale del 28 dicembre 2018, n. 25 «Bilancio di previsione 2019-2021»;

Vista la d.g.r. 1121 del 28 dicembre 2018 «Approvazione del documento tecnico di accompagnamento al bilancio di pre-visione 2019-2021 - Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili regionali per l’anno 2019 –Programma triennale delle opere pubbliche 2019-2021 - Programmi pluriennali delle attività degli enti e delle società in house - Prospetti per il consolida-mento dei conti del bilancio regionale e degli enti dipendenti»;

Visto il decreto del Segretario generale n. 20067 del 28 dicem-bre 2018 «Bilancio finanziario gestionale 2019-2021»;

Vista la d.g.r. n. 1782 del 21 giugno 2019 «Approvazione della proposta di progetto di legge «Assestamento al bilancio 2019 –

2021 con modifiche di leggi regionali» e del relativo documento tecnico di accompagnamento»;

Richiamati:

•la d.g.r. n.  1174 del 28 gennaio 2019  «Aggiornamento, ai sensi dell’art. 42 del d.lgs. 118/2011, dell’allegato 8 «Pro-spetto esplicativo del risultato di amministrazione presunto 2018» della legge regionale 28 dicembre - n. 25 «Bilancio di previsione 2019 – 2021»;

•il decreto 4412 dell’1 aprile 2019 «Formalizzazione ai fini gestionali del dettaglio analitico della determinazione dell’avanzo vincolato (ed accantonato) prescritti dal d.lgs. 118/2011 (e relativi principi allegati) al 31 dicembre 2018;

•la d.g.r. n. 1571 del 19 aprile 2019 «Proposta di progetto di legge Rendiconto generale della gestione 2018;

Preso atto che l’art. 5 della l.r. 19/14, in un’ottica di semplifica-zione, ha previsto, ove possibile, l’arrotondamento degli importi dovuti dalla Regione;

Visti altresì gli stati di previsione delle entrate e delle spese del bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2019 e successivi;

Verificato da parte del Dirigente della Struttura Bilancio la re-golarità dell’istruttoria e della proposta di deliberazione sia sotto il profilo tecnico che di legittimità;

Vagliate ed assunte come proprie le predette valutazioni e considerazioni;

Ad unanimità dei voti espressi nelle forme di legge:DELIBERA

1. di apportare al bilancio per gli esercizi finanziari 2019-2021 e al documento tecnico di accompagnamento le variazioni in-dicate all’allegato A della presente deliberazione di cui costitui-sce parte integrante e sostanziale;

2. di trasmettere la presente delibera al Collegio dei revisori dei conti ai sensi e nei termini previsti dall’art. 3, comma 7 del regolamento 10 giugno 2013 n. 1 di attuazione dell’articolo 2, comma 5 della l.r. 17 dicembre 2012 n. 18 (finanziaria 2013);

3. di trasmettere la presente deliberazione al Consiglio regio-nale ai sensi e nei termini stabiliti dall’ordinamento contabile regionale;

4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, ai sensi dall’ordi-namento contabile regionale.

Il segretario: Enrico Gasparini

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 5 –

ALLEGATO A

Stato di previsione delle spese:

20.03 Altri fondi

110 Altre spese correnti

10354 FONDO RISCHI CONTENZIOSO LEGALE - PARTE CORRENTE

2019 2020 2021Competenza Cassa Competenza Competenza

- € 81.275,00 € 0,00 € 0,00 € 0,00

1.10 Risorse umane

110 Altre spese correnti

4965 ONERI DERIVANTI DA PROCEDURE DI CONCILIAZIONE E DA PROVVEDIMENTI GIUDIZIALI NELLE CONTROVERSIE DI LAVORO

2019 2020 2021Competenza Cassa Competenza Competenza

€ 81.275,00 € 81.275,00 € 0,00 € 0,00

VARIAZIONI DEL FONDO CASSA

20.01 Fondo di riserva

110 Altre spese correnti

736 FONDO DI RISERVA DEL BILANCIO DI CASSA

2019 2020 2021Competenza Cassa Competenza Competenza

€ 0,00 - € 81.275,00 € 0,00 € 0,00

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 6 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 15 luglio 2019 - n. XI/1916Intesa interregionale tra le regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate. Approvazione dello schema di nuova convenzione regolante i rapporti tra le regioni dell’intesa interregionale

LA GIUNTA REGIONALEPremesso che:

− l’art. 59 comma 1 della legge regionale 6/2012 «Disciplina del settore dei trasporti» prevede che «le funzioni ammini-strative concernenti la navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate, di cui all’art. 98 del d.p.r. 616/1977, sono esercitate sulla base d’intesa stipulata fra la Regione Lom-bardia e le Regioni Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte ai sensi dell’articolo 117, ottavo comma, della Costituzione»;

− l’Intesa Interregionale per la Navigazione Interna è oggi funzionante sulla base di una Convenzione regolante i rap-porti fra le Regioni Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, approvata dal Consiglio Regionale con DCR 10 marzo 1999 n. VI/1177;

− l’organo di governance dell’Intesa Interregionale costitui-to dal Comitato composto dagli Assessori ai trasporti delle quattro Regioni ha rilevato, come da verbale della seduta del 3 settembre 2018, la necessità di aggiornare il testo del-la Convenzione per renderlo più rispondente alle mutate esigenze del settore della navigazione interna, condividen-do altresì le richieste avanzate dalla Regione Piemonte di diminuzione della quota di contribuzione al bilancio com-plessivo delle spese di gestione fintantoché la navigazione non produrrà benefici anche fino al territorio piemontese;

− il Comitato, nella medesima seduta del 3 settembre 2018 ha quindi dato mandato alla Commissione tecnico-con-sultiva, da cui è coadiuvato per lo svolgimento delle pro-prie funzioni, di definire e condividere un nuovo testo di Convenzione improntata a rendere più incisiva l’azione delle 4 Regioni in termini di efficienza della gestione del si-stema idroviario e di riparto delle spese connesse;

− la Commissione tecnico-consultiva, in adempimento del mandato ricevuto, ha pertanto elaborato – condividendo-ne la formulazione finale nella riunione del 16 aprile 2019 e sottoponendolo nello stesso giorno al Comitato degli As-sessori per l’approvazione – un nuovo testo di Convenzione nel rispetto dei seguenti principi:

•impegno delle Regioni ad esercitare le funzioni ammini-strative di cui trattasi, direttamente o attraverso i sogget-ti cui è affidata la gestione della navigazione sul siste-ma idroviario, riservando all’esercizio diretto le funzioni aventi valenza strategica (tra le quali programmazione, promozione del sistema, rapporti con lo Stato e la UE) e consentendo che le funzioni con caratteristiche tecni-co/gestionali siano esercitate dai predetti soggetti;

•centralità dei programmi di manutenzione finalizzati al mantenimento in esercizio del sistema idroviario;

•modifica, in accoglimento delle richieste del Piemonte avanzate con note prot. S1.2016.0002133 del 25 gen-naio  2016, prot. S1.2016.0018251 del 29 aprile  2016  e S1.2018.0027679 del 6 settembre  2018, delle quote di ripartizione delle spese di gestione complessive, da perequare mediante conguagli fra Regioni, passando dalle attuali quote del 33% ciascuna per le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e 1% per la Re-gione Piemonte alle quote previste del 33,3% ciascuna per le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e 0,1% per la Regione Piemonte, fino a quando il traccia-to della via navigabile in territorio piemontese non sarà reso conforme ai requisiti previsti per le infrastrutture di trasporto di cui al Regolamento UE n. 131/2013;

•utilizzo delle risorse dedicate ai conguagli fra Regioni anche per la risoluzione, qualora emergenti, di proble-matiche di funzionalità del sistema manifestatesi nel breve periodo e non previste dai programmi di manu-tenzione annuali;

− il Comitato ha approvato con deliberazione n.  2 del 16 aprile 2019, dopo averla esaminata e condivisa, la propo-sta di nuova Convenzione regolante l’Intesa Interregionale tra le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Pie-monte per l’esercizio delle funzioni amministrative regiona-li in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate, che si allega alla presente deliberazione quale

parte integrante e sostanziale, onde consentire da parte di ciascuna Regione il completamento dell’iter di approva-zione sulla base dei rispettivi ordinamenti;

Dato atto che l’art. 13 della legge regionale 22/2016 prevede, in caso di intese e accordi interregionali, una procedura di per-fezionamento degli stessi basata sui seguenti passaggi:

− informativa del Presidente della Regione al Consiglio Re-gionale sui principali contenuti della Convenzione;

− approvazione in Giunta Regionale dello schema di Con-venzione e dell’eventuale delega per la sua sottoscrizione;

− sottoscrizione della Convenzione; − ratifica della Convenzione da parte del Consiglio Regiona-le, a seguito della presentazione della relativa proposta di progetto di legge da parte del Presidente della Regione;

Dato atto che, in attuazione del primo dei sopra menzionati passaggi, Il Presidente della Giunta, nella seduta del 15 mag-gio 2019, ha già reso sull’argomento un’apposita informativa trasmessa al consiglio Regionale, ai sensi del citato art. 13 della legge regionale 22/2016;

Dato atto che anche la presente d.g.r. attua quanto previ-sto dal citato art.13 della legge regionale 22/2016, onde con-sentire la sottoscrizione dell’atto con valenza interregionale costituito dalla Convenzione allegata quale parte integrante e sostanziale;

Ritenuto che la nuova Convenzione, il cui schema è approva-to con la presente delibera, sia sottoscritta dall’Assessore regio-nale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile, in quanto membro del Comitato dell’Intesa Interregionale per la Naviga-zione Interna;

Ritenuto, sulla base dell’andamento della spesa risultante dai bilanci dell’Intesa di stimare la spesa annua a carico di Regione in 2.100.000 euro;

Considerato che gli oneri a carico di Regione trovano coper-tura sul capitolo 1061 del Bilancio pluriennale 2019/21 coerente-mente alla d.g.r. 1782 del 21 giugno 2019 di approvazione della proposta di PDL relativo all’Assestamento al Bilancio 2019/21;

Considerato che il sistema idroviario padano veneto costitu-isce un insieme di percorsi navigabili interni interamente rica-denti in territorio italiano, che rivestono rilevanza economica a livello locale senza impattare sugli scambi con altri Stati membri per via navigabile e, quindi, non comportano distorsioni della concorrenza;

Valutato, quindi, che tale fattispecie non rientra nei casi con-templati dalla disciplina sugli Aiuti di Stato;

Visti la legge regionale 20/2008 e i provvedimenti organizzativi della XI legislatura che definiscono l’attuale assetto organizzati-vo della Giunta regionale e il conseguente conferimento degli incarichi dirigenziali;

Dato atto che il presente provvedimento concorre all’obiettivo TER 1003.240 del vigente PRS «Sviluppo, regolamentazione e si-curezza della navigazione interna e valorizzazione del demanio lacuale e idroviario»;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1. di approvare l’allegato schema di Convenzione, parte in-tegrante e sostanziale del presente atto, che sostituirà la Con-venzione vigente approvata con d.c.r. 10 marzo 1999 n. VI/1177, regolante il funzionamento dell’Intesa Interregionale tra le Regio-ni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte per l’esercizio delle funzioni amministrative regionali in materia di navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate;

2. di stabilire che gli oneri di cui alla presente deliberazione, stimati in 2.100.000 euro annui, trovano copertura sul capitolo 1061 del Bilancio pluriennale 2019/21 coerentemente alla d.g.r. 1782 del 21 giugno 2019 di approvazione della proposta di PDL relativo all’Assestamento al Bilancio 2019/21;

3. di demandare all’Assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile la sottoscrizione della Convenzione;

4. di dare atto che la Convenzione, una volta sottoscritta, do-vrà essere ratificata con legge regionale e di impegnarsi pertan-to, a seguito della sottoscrizione della Convenzione, ad appro-vare la proposta di progetto di legge di ratifica da sottoporre al Consiglio regionale;

5. di demandare gli adempimenti attuativi della presente d.g.r. al Dirigente competente della U.O. in materia di naviga-zione della Direzione Generale Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 7 –

6. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento in applicazione dell’art. 23 del decreto legislativo n. 33/2013;

7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul BURL.

Il segretario: Enrico Gasparini

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 8 – Bollettino Ufficiale

INTESA INTERREGIONALE TRA LE REGIONI EMILIA ROMAGNA, LOMBARDIA, VENETO E PIEMONTE PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE REGIONALI IN MATERIA DI NAVIGAZIONE INTERNA INTERREGIONALE SUL FIUME PO E IDROVIE COLLEGATE Premesso che: con il D.P.R. 24/07/1977 n. 616, sono state dettate disposizioni afferenti il trasferimento alle Regioni delle funzioni amministrative in materia di navigazione interna e porti lacuali; è stato inoltre previsto che qualora siano interessati territori di più Regioni le competenze siano esercitate mediante intesa tra gli enti interessati; con legge 29/11/1990 n. 380 è stata prevista la realizzazione del “sistema idroviario padano veneto”, riguardante la navigazione sul fiume Po e idrovie collegate, dichiarandolo di preminente interesse nazionale; le funzioni amministrative in materia di navigazione interna e porti lacuali, esercitate mediante l’Intesa Interregionale per l’esercizio della Navigazione interna sul fiume Po ed idrovie collegate, concordata ai sensi degli art. 8 e 98 del D.P.R. 24/07/1977 n. 616 tra le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte, sono regolate dalle seguenti leggi regionali: - n. 11/1995, Regione Emilia Romagna; - n. 6/2012, Regione Lombardia; - n. 23/1997, Regione Veneto; - n. 28/1995, Regione Piemonte; le Regioni che hanno aderito all’Intesa hanno redatto un’apposita convenzione per l’esercizio delle funzioni amministrative in argomento che è stata approvata e recepita dai rispettivi ordinamenti con D.C.R. dell’Emilia-Romagna n. 1094/1999, con D.C.R. della Lombardia n. 1177/1999, con D.G.R. della Regione Veneto n. 2148/1998 e con D.G.R. Regione Piemonte n. 99-29588/2000. Rilevato che dalla data in cui l’infrastruttura è stata dichiarata di interesse nazionale l’opera non è stata realizzata nella sua interezza, non sono pervenuti i finanziamenti previsti e sono intervenute, nel contempo, importanti riforme amministrative che hanno modificato la normativa in materia. Ritenuto necessario ed opportuno modificare i contenuti della convenzione esistente per attualizzarla e renderla compatibile alle esigenze di programmazione e sviluppo delle reti di navigazione interna, alla disponibilità di finanziamenti e ai diversi tempi di attuazione delle opere, nonché ad un diverso riparto degli oneri per il funzionamento dell’Intesa. vista la legge 27 Gennaio 2000, n.16: “Ratifica ed esecuzione dell’Accordo europeo sulle grandi vie navigabili di importanza internazionale, con Annessi, fatto a Ginevra il 19 gennaio 1996” rev.3 nella quale vengono individuate le grandi idrovie di interesse nazionale, tra cui i tratti già compresi nel sistema idroviario padano veneto:

Numero di idrovie

E Descrizione del percorso*

Idrovie principali Rami

91 [Canale Milano-Po], Po da Cremona a Volta Grimana, il canale Po-Brondolo e l'idrovia Litoranea Veneta fino a Monfalcone-Trieste

E 91-01 Fiume Mincio dalla foce al Lago Inferiore (Mantova)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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E 91-02 Po da Conca di Cremona a Casale Monferrato

E 91-03 Canale Mantova − mare Adriatico fino a Porto Levante

E 91-03-02 Po − Canale Mantova − mare Adriatico attraverso il collegamento di S. Leone

E 91-04 Idrovia da Ferrara a Porto Garibaldi

E 91-05 [Canale Padova-Venezia]

E 91-06 Po Grande da Volta Grimana alla sua foce

Visto il Regolamento (UE) n.1315/2013 del parlamento europeo e del consiglio dell’11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti. Rilevato che in più occasioni l’Unione Europea ha espresso l’esigenza di uno sviluppo della rete globale di trasporto che interessa le vie d’acqua, ponendo la navigazione interna in relazione alla protezione della natura e sottolineando l’importanza del settore in una prospettiva di sostenibilità a lungo termine; Vista la deliberazione del Comitato dell’Intesa Interregionale per l’esercizio della Navigazione interna sul fiume Po ed idrovie collegate n……..del ……, con la quale si propone di modificare la convenzione sino ad oggi vigente e contestualmente si approva il nuovo testo come di seguito indicato:

Art. 1 – FUNZIONI ESERCITATE D’INTESA

Le Regioni Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte si impegnano, direttamente o attraverso i soggetti cui è affidata la gestione della navigazione, ad esercitare d’intesa le funzioni regionali concernenti l’ordinaria amministrazione e gestione in materia di navigazione interna, sui tratti appartenenti al sistema idroviario padano veneto individuati nella legge 16/2000 e indicati in premessa. Le Regioni esercitano direttamente le funzioni che comportano le seguenti attività: a) iniziative promozionali per lo sviluppo della navigazione in acque interne; sia quelle di natura

commerciale rivolte al trasporto di merci e di persone che quelle di natura ambientale, turistica, culturale, ricreativa e sportiva;

b) iniziative rivolte a garantire la navigazione sul sistema idroviario e al superamento degli sbarramenti artificiali esistenti;

c) svolgimento di studi, di ricerche, di sperimentazioni e di progettazioni, nonché di pubblicazioni inerenti alla navigazione interna;

d) iniziative volte all’ottenimento di finanziamenti di natura statale ed europea per la realizzazione, il potenziamento e il mantenimento della rete di navigazione riconducibile al sistema idroviario padano veneto;

e) programmazione degli interventi riguardanti la realizzazione di nuove opere idroviarie sulle vie navigabili della rete gestita in comune;

f) programmazione della manutenzione delle vie navigabili, garantendo la continuità e la sicurezza della rete,

g) relazioni istituzionali con enti e organismi che si occupano di navigazione interna; h) organizzazione di riunioni e di convegni attinenti alle problematiche che interessano il settore; i) finanziamento degli oneri relativi alle predette funzioni ed attività; j) adozione degli atti amministrativi necessari per lo svolgimento delle predette funzioni e attività.

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– 10 – Bollettino Ufficiale

Ai soggetti cui le Regioni hanno affidato la gestione della navigazione competono le funzioni connesse alle seguenti attività: a) manutenzione, ripristino e adeguamento delle opere di navigazione sulle vie navigabili; b) manutenzione dei mezzi e delle componenti strumentali (meccaniche, idrauliche, elettriche,

elettroniche, unità navigabili) necessarie per garantire il corretto funzionamento delle vie navigabili, compresa l’eventuale sostituzione dei mezzi obsoleti o non a norma;

c) servizio di gestione del traffico fluviale relativo alla navigazione e gestione ed uso della rete di comunicazione e informazione collegata;

d) servizio di segnalamento e di eventuale pilotaggio lungo le vie di navigazione; e) servizio di manovra delle conche di navigazione; f) servizio di piena relativo alle infrastrutture della navigazione interna; g) polizia amministrativa relativa alla navigazione interna; h) gestione tecnico-amministrativa dell’intera rete idrografica indicata nella legge 16/2000; i) adempimenti connessi alla gestione afferenti le opere, gli impianti, i mezzi, le attrezzature, i

materiali, il personale e ogni altro bene strumentale attinente l’attività; j) conservazione delle finalità demaniali dei beni costituenti il demanio della navigazione interna e

sua gestione, favorendo l’utilizzo e la valorizzazione degli stessi per una pubblica utilità di interesse locale, regionale e sovraregionale.

Art. 2 – OBIETTIVI

Le Regioni, nel rispetto degli ecosistemi ambientali e del paesaggio, si impegnano a perseguire gli obiettivi di seguito indicati:

- coordinamento e pianificazione della rete di navigazione sottesa all’asta fluviale del fiume Po, comprese le iniziative di altro settore che concorrono nell’utilizzo del sistema terra-acqua collegato;

- ottenimento di risorse economiche pubbliche o private necessarie per migliorare e/o incrementare la rete, l’offerta dei servizi connessi alla navigazione e l’ambiente posto in relazione;

- armonizzazione di tutta la rete di navigazione sottesa all’asta del fiume Po, anche se non espressamente indicata dalla legge 27 gennaio 2000, n. 16;

- armonizzazione della rete di navigazione con le altre reti di trasporto, compresa quella delle piste ciclopedonali e quella collegata ai parchi fluviali;

- realizzazione di nuove opere infrastrutturali rivolte alla navigazione; - miglioramento della sicurezza delle vie di navigazione, dei porti e di tutte le attività riconducibili

alla navigazione interna.

Art. 3 – PROGRAMMAZIONE

Le Regioni di comune accordo, ognuna per quanto riguarda il territorio di propria competenza, si impegnano a definire: - lo stato di attuazione del sistema idroviario padano veneto, dei tratti individuati nella legge

n.16/2000, aggiornando periodicamente il sistema informativo TENtec della Commissione europea per quanto riguarda le infrastrutture della mobilità e dei trasporti, le grandi vie navigabili di importanza internazionale;

- l’aggiornamento periodico del Project List del Corridoio Mediterraneo della rete TEN T finalizzato anche all’ottenimento di finanziamenti europei e statali;

- un Programma triennale di manutenzione del sistema idroviario aggiornato con cadenza annuale.

Il documento di programmazione di cui sopra è aggiornato annualmente in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione finanziario ovvero quando ritenuto necessario per il raggiungimento di un obiettivo specifico.

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Bollettino Ufficiale

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Art. 4 - ORGANISMI DI GESTIONE, DI RAPPRESENTANZA E DI CONSULTAZIONE

Allo svolgimento delle funzioni amministrative individuate agli articoli 1 e 3, nonché all’attuazione degli obiettivi di cui all’articolo 2 sovrintende un “Comitato Interregionale per la navigazione interna” composto dai quattro Assessori con delega a Infrastrutture e Trasporti delle Regioni partecipanti all’Intesa o da loro delegati. A presiedere il Comitato, ogni tre anni e con un criterio di rotazione, viene scelto uno dei partecipanti, avente il ruolo di “Presidente” e di rappresentante dell’Intesa. Per lo svolgimento delle proprie funzioni il Comitato è coadiuvato da una “Commissione consultiva tecnico-amministrativa” composta da otto membri effettivi, 2 per ciascuna delle regioni e da queste nominati. Ad integrazione, alle sedute della Commissione partecipa un rappresentante per ogni agenzia, azienda o struttura operativa pubblica competente sul territorio in materia di navigazione interna senza diritto di voto. La Commissione nomina altresì, fra i dipendenti regionali, un “Segretario”, la cui principale funzione è quella di assicurare la continuità amministrativa dell’Intesa e di coordinare gli organismi di funzionamento previsti. Il Segretario dura in carica contestualmente al Presidente pro-tempore dell’Intesa, in base ai medesimi meccanismi di rotazione. Il Comitato interregionale per la navigazione interna può riunirsi congiuntamente alla Commissione consultiva tecnico-amministrativa. Il Comitato decide su tutte le questioni inerenti alla materia in parola; per la validità delle sue riunioni è richiesta la presenza di tutti e quattro i membri o di loro delegati; per la validità delle sue decisioni è richiesta l’unanimità dei voti; i verbali delle riunioni sono firmati da tutti i membri e dal Segretario della Commissione Consultiva tecnico-amministrativa quale soggetto verbalizzante. Costituisce eccezione alla richiesta dell’unanimità di voto il caso indicato al successivo articolo 5 riguardante l’approvazione dei bilanci consuntivi dell’Intesa dove per un periodo transitorio la Regione Piemonte partecipa alla spesa solo con una quota simbolica; in tal caso l’espressione di voto dell’Ente interessato è meramente consultiva e non vincolante.

Art. 5 - ONERI A CARICO DELLE PARTI E RIPARTIZIONE SPESE

In condizioni ordinarie di esercizio dell’Intesa, a seguito della completa trasformazione del tracciato afferente il sistema idroviario padano-veneto riguardante il fiume Po e idrovie collegate, indicato dalla legge n.16/2000, gli oneri sostenuti dalle singole Regioni relativi alle funzioni e attività di cui al precedente articolo 1 vengono ripartiti tra le Regioni Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte secondo le seguenti aliquote:

- 33% la Regione Emilia-Romagna; - 33% la Regione Lombardia; - 33% la Regione Veneto; - 1% la Regione Piemonte.

È ammissibile ogni spesa riconducibile a finalità di gestione del sistema idroviario, sia esplicitamente prevista nei singoli bilanci regionali, sia non esplicitamente prevista ma documentabile nelle rendicontazioni dei soggetti di cui si avvalgono le Regioni per la gestione del sistema idroviario, purché derivante da introiti legati alla gestione del demanio della navigazione interna incamerati direttamente dai soggetti anziché dalle regioni. Transitoriamente, nel periodo breve e medio, e comunque sino a quando il tracciato della via di navigazione posto in territorio piemontese non sarà reso conforme ai requisiti previsti per le infrastrutture di trasporto indicati dal Regolamento UE n.1315/2013, la Regione Piemonte partecipa

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– 12 – Bollettino Ufficiale

alla spesa con una quota simbolica dello 0,1% e pertanto la parte rimanente di quota ordinaria sopra indicata dell’1% viene proporzionalmente ripartita fra le altre Regioni già toccate da una navigazione CEMT di almeno classe IV, portando l’aliquota al 33,3%. Tale disposizione si applica ai bilanci approvati successivamente all’entrata in vigore della presente Convenzione. Il bilancio di previsione finanziario annuale e pluriennale dell’Intesa e il relativo riparto delle spese deve essere approvato dal Comitato Interregionale per la navigazione interna entro il 30 settembre dell’anno precedente a quello di riferimento al fine di permettere alle Regioni di inserire le previsioni nel proprio bilancio di previsione. Il bilancio consuntivo del rendiconto di gestione dell’Intesa e il relativo riparto delle spese deve essere approvato dal Comitato Interregionale per la navigazione interna entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento al fine di permettere alle Regioni di provvedere all’adozione dei conseguenti atti amministrativi. Ai fini di definire le previsioni di bilancio il Comitato Interregionale per la navigazione interna può avvalersi di sistemi semplificati di quantificazione della spesa preventivamente approvati, basati sulla standardizzazione dei costi e sulla definizione dello standard di servizio che si vuole erogare. Ai fini della definizione delle somme poste a conguaglio, a seguito dell’approvazione del rendiconto di gestione, le differenze rispetto al bilancio di previsione non possono essere superiori al 20%, dell’importo approvato con il relativo bilancio di previsione, fatto salvo eventuali costi indifferibili sopraggiunti nel corso dell’esercizio. Tali situazioni devono essere preventivamente comunicate e approvate dal Comitato. Ai fini dell’approvazione del bilancio consuntivo si fa riferimento, nella relazione illustrativa di accompagnamento, anche alle spese sostenute in attuazione del programma delle manutenzioni di cui all’art. 3 della presente Convenzione, al fine del riscontro da parte delle Regioni del livello di attuazione di quanto programmato e della definizione del programma relativo alle annualità successive. In caso di esigenze di funzionalità del sistema segnalate nel corso dell’anno e ritenute accoglibili dalle Regioni, è contemplata la possibilità che quota parte del conguaglio dovuto sia dedicato alla risoluzioni di tale problematiche da attuarsi tramite atto di convenzionamento specifico tra le Regioni interessate, qualora necessario. Le Regioni si impegnano a liquidare le spettanze entro sei mesi dalla data di approvazione dei bilanci compatibilmente con le disponibilità di bilancio.

Art. 6 - MODIFICHE DELLA CONVENZIONE

Le parti concordano che i contenuti del presente accordo possano essere modificati su proposta di uno degli Assessori facenti parte del Comitato Interregionale per la navigazione interna recepite dalle amministrazioni regionali interessate.

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D.g.r. 15 luglio 2019 - n. XI/1922Approvazione del piano di interventi prioritari per alcune specie di anfibi e rettili di interesse conservazionistico di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020 e approvazione dei criteri per l’assegnazione di contributi regionali per attuazione del piano

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

− la Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa alla conserva-zione degli uccelli selvatici, che prevede misure speciali di conservazione;

− la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e semina-turali e della flora e della fauna selvatiche, che prevede la costituzione di una rete ecologica europea di zone specia-li di conservazione (ZSC), denominata Natura 2000;

− il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 «Regolamento recante attuazione della diret-tiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche»;

− il decreto del Ministero dell’ambiente 3 settembre 2002, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 224 del 24 settembre 2002, con il quale sono state dettate le linee guida per la gestione dei siti Natura 2000;

− la legge regionale 30 novembre 1983 n. 86 «Piano regio-nale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti natu-rali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale»;

− la deliberazione della Giunta regionale 20 aprile 2001, n.  4345 «Approvazione del programma regionale per gli interventi di conservazione e gestione della fauna selva-tica nelle aree protette e del protocollo di attività per gli interventi di reintroduzione di specie faunistiche nelle aree protette della Regione Lombardia»;

− la d.g.r. 8 agosto 2003 n. 7/14106 «Elenco dei proposti siti d’importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione di incidenza»;

− la d.g.r. 20 febbraio 2008 n. 8/6648 «Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e individuazione di relativi divieti, obblighi e attività, in attuazione degli articoli 3, 4, 5 e 6 del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 «Criteri minimi uni-formi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Prote-zione Speciale (ZPS)»;

− la d.g.r. 30 luglio 2008 n. 8/7884 «Misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde ai sensi del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 – Integrazione alla d.g.r. n. 6648/2008» e s.m.i.;

− la d.g.r. del 8 aprile 2009 n. 8/9275 «Determinazioni relati-ve alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lom-barde in attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del d.p.r. 357/97 ed ai sensi degli articoli 3, 4, 5, 6 del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 – Modificazioni alla d.g.r. n. 7884/2008»;

− la d.g.r. del 5 dicembre 2013 n. X/1029 «Adozione delle mi-sure di conservazione relative ai siti di interesse comunita-rio e delle misure sito-specifiche per 46 siti di importanza comunitaria (SIC), ai sensi del d.p.r. 357/97 e s.m.i. e del d.m. 184/2007 e s.m.i.»;

− la d.g.r. 4429 del 30 novembre 2015 adozione delle misure di conservazione relative a 154 siti Rete Natura 2000, ai sen-si del d.p.r. 357/97 e s.m.i. e del d.m. 184/2007 e s.m.i. e pro-posta di integrazione della rete ecologica regionale per la connessione ecologica tra i siti Natura 2000 lombardi;

− la d.g.r. X/5928 del 30 novembre  2016  - Adozione delle misure di conservazione relative ai 9 siti rete natura 2000 compresi nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio e trasmissione delle stesse al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai sensi del d.p.r. 357/97 e s.m.i. e del d.m. 184/2007 e s.m.i;

Dato atto che Regione Lombardia è capofila del progetto eu-ropeo «Nature Integrated management to 2020 – GESTIRE 2020» (LIFE IP GESTIRE 2020), finanziato a valere sul Programma LIFE 2014-2020, come da d.g.r. X/4543 del 10 dicembre 2015;

Dato atto che la politica internazionale (Convenzione sulla Biodiversità), europea e nazionale di salvaguardia della biodi-versità individuano, tra gli strumenti per la conservazione delle specie, la redazione ed attuazione di Piani d’Azione, in quanto strumenti che prevedano, secondo un approccio ecosistemico, la definizione di obiettivi e di azioni da svolgere nel breve, medio e lungo periodo;

Vista l’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile e in parti-colare il goal 15 «Proteggere, ripristinare e favorire un uso sosteni-bile dell’ecosistema terrestre»;

Dato atto che Regione Lombardia ha approvato sinora i se-guenti Piani d’Azione:

•Piano d’azione per la specie Storione cobice (Acipenser naccarii);

•Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’Or-so bruno nelle Alpi centro-orientali (PACOBACE);

•Piano d’azione per l’Averla piccola (Lanius collurio) in Lom-bardia;

•Piano d’azione per la conservazione del gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) in Regione Lombardia;

•Piano d’azione per la flora in Direttiva Habitat (Allegati II e IV) di Lombardia;

•Piano d’azione per i chirotteri in Lombardia;Preso atto che tra i prodotti da realizzare nell’ambito del pro-

getto LIFE IP GESTIRE2020 (deliverable) è previsto il «Piano di in-terventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus car-nifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis» di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020;

Visto il documento «Piano di interventi prioritari per Salaman-dra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubri-cus, Bombina variegata ed Emys orbicularis» realizzato da WWF, in collaborazione con Regione Lombardia, in seguito definito «Piano», allegato 1 parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

Rilevato che il suddetto piano riguarda le specie di anfibi e rettili oggetto della Direttiva 92/43/CEE presenti in Regione Lom-bardia e contiene il programma degli interventi, le schede tec-niche e le tipologie di intervento per singola specie, nonché le misure e gli interventi prioritari;

Ritenuto che il piano oggetto della presente deliberazione sia conforme a quanto previsto dal progetto LIFE IP GESTIRE2020 e necessario alla realizzazione degli interventi prioritari per la tute-la ed il miglioramento dello stato di conservazione delle specie trattate;

Dato atto che la realizzazione degli interventi di cui al piano avverrà, in primo luogo mediante l’assegnazione dei fondi pre-visti dall’azione C10 del progetto LIFE IP GESTIRE2020, e succes-sivamente in funzione della disponibilità di risorse economiche reperite con l’attivazione di fondi complementari, in coordina-mento con gli altri Enti coinvolti;

Rilevato, per quanto sopra esposto, l’opportunità di contribui-re finanziariamente fino all’importo complessivo di € 150.000,00 previsto dall’azione C10 del progetto LIFE IP GESTIRE 2020 all’at-tuazione degli interventi descritti nel Piano, in quanto tali inter-venti sono in grado di offrire un contributo all’attuazione delle azioni prioritarie necessarie ad assicurare la conservazione del-le specie di anfibi e rettili in Lombardia;

Dato atto che gli enti che potranno beneficiare dei contributi per gli interventi finalizzati alla conservazione delle specie consi-derate sono stati coinvolti durante la redazione del piano stesso e informati al termine della redazione nell’ambito del Tavolo Per-manente degli enti gestori svolto in data 30 ottobre 2018;

Rilevato che la competente Struttura Natura e Biodiversità ha predisposto l’Allegato 2 »Criteri per l’assegnazione di contributi regionali a favore degli Enti gestori dei siti della rete Natura 2000 ed amministrazioni pubbliche per attuazione del «Piano di inter-venti prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carni-fex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys or-bicularis» di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020» parte integrante della presente deliberazione, in cui sono indi-cate le finalità e le modalità di partecipazione alla realizzazione degli interventi regionali;

Ritenuto, pertanto, opportuno approvare gli allegati docu-menti «Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis» (All.1) e «Criteri per l’assegnazio-ne di contributi regionali a favore degli Enti gestori dei siti della rete Natura 2000 ed amministrazioni pubbliche per attuazione

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 14 – Bollettino Ufficiale

del «Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana lata-stei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina varie-gata ed Emys orbicularis» di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020» (All. 2) come parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

Accertato che gli interventi previsti dall’azione C10 del progetto LIFE IP GESTIRE2020 trovano copertura sul capitolo 9.05.203.11635 COFINANZIAMENTO REGIONALE PER CONTRIBU-TI AGLI INVESTIMENTI AD AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVE AL PROGETTO LIFE NATURE INTEGRATED MANAGEMENT TO 2020- GE-STIRE 2020 dei bilanci 2019, 2020 e 2021, secondo la seguente ripartizione: 30.000 € al bilancio 2019, 45.000 € al bilancio 2020 e 75.000 € al bilancio 2021;

Ritenuto di dare mandato al dirigente competente della Dire-zione generale Ambiente e Clima Struttura Natura e biodiversità di provvedere all’adozione degli atti successivi ivi compreso il provvedimento di emanazione del «Bando per la realizzazione del piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana lata-stei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina varie-gata ed Emys orbicularis di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020»;

Vista la l.r. 31 marzo 1978 n. 34 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché il regolamento di contabilità;

Visto l’Obiettivo Ter 9.5.208 Valorizzazione del capitale natura-le e salvaguardia della biodiversità del Programma Regionale di Sviluppo dell’XI legislatura, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale XI/64 del 10 luglio 2018;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1) di approvare gli allegati documenti «Piano di interven-ti prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbi-cularis» (All.1) (omissis), e «Criteri per l’assegnazione di contri-buti regionali a favore degli Enti gestori dei siti della rete Natura 2000 ed amministrazioni pubbliche per l’attuazione del «Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Tritu-rus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis» di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTI-RE2020» (All. 2) come parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

2) di dare atto che la realizzazione degli interventi di cui al piano avverrà, in primo luogo mediante la realizzazione dell’a-zione C10 del progetto LIFE IP GESTIRE2020, e successivamente in funzione della disponibilità di risorse economiche reperite con l’attivazione di fondi complementari, in coordinamento con gli altri Enti coinvolti;

3) di stabilire che gli interventi previsti dall’azione C10 del progetto LIFE IP GESTIRE2020 trovano copertura sul capitolo 9.05.203.11635 COFINANZIAMENTO REGIONALE PER CONTRIBU-TI AGLI INVESTIMENTI AD AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVE AL PROGETTO LIFE NATURE INTEGRATED MANAGEMENT TO 2020- GE-STIRE 2020 dei bilanci 2019, 2020 e 2021, secondo la seguente ripartizione: 30.000 € al bilancio 2019, 45.000 € al bilancio 2020 e 75.000 € al bilancio 2021;

4) di dare mandato al dirigente competente della Direzione Generale Ambiente e Clima Struttura Natura e biodiversità di provvedere all’adozione degli atti successivi ivi compreso il prov-vedimento di emanazione del «Bando per la realizzazione del piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variega-ta ed Emys orbicularis di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020»;

5) di disporre la pubblicazione del presente atto ai sensi dell’art. 26 e 27del d.lgs. 33/2013;

6) di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia.

Il segretario: Enrico Gasparini

N.d.r. : Il piano degli interventi - allegato 1 - è consultabile al se-guente link: http://www.naturachevale.it/documenti/

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 15 –

1

TITOLO

PROGETTO LIFE GESTIRE2020 – AZIONE C10 Criteri per l’assegnazione di contributi regionali a favore degli Enti gestori dei siti della rete Natura 2000/amministrazioni pubbliche per attuazione del “Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis” di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020-

FINALITÀ

Contribuire alla tutela delle popolazioni lombarde di anfibi e rettili di interesse comunitario attraverso l’attuazione del Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis” -AZIONE A14 DEL PROGETTO LIFE GESTIRE2020 (di seguito Piano).

R.A. DEL PRS X LGS. 208. Ter. 9.5 Valorizzazione del capitale naturale, anche nelle aree intercluse, e salvaguardia della biodiversità

SOGGETTI BENEFICIARI Le amministrazioni pubbliche e gli Enti gestori dei siti della rete Natura 2000 in Regione Lombardia, ai sensi del comma 2 dell’art. 25bis della L.R. 86/83;

DOTAZIONE FINANZIARIA La dotazione finanziaria complessiva del bando è pari a 150.000 euro a valere sul capitolo 9.05.203.11635 COFINANZIAMENTO REGIONALE PER CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI AD AMMINISTRAZIONI LOCALI RELATIVE AL PROGETTO LIFE NATURE INTEGRATED MANAGEMENT TO 2020- GESTIRE 2020

FONTE DI FINANZIAMENTO Fondi regionali vincolati LIFE GESTIRE2020 azione C10.

PERCENTUALE FINANZIABILE

Il contributo in capitale a fondo perduto, ai sensi dell’art. 28-sexies della L.R. 34/78, verrà disposto nella misura massima del 100% trattandosi di interventi di rinaturalizzazione o comunque volti al miglioramento e alla conservazione della biodiversità.

IMPORTO DEI PROGETTI

L’importo massimo finanziabile per la realizzazione degli interventi per ciascun beneficiario è pari a 15.000 € per gli interventi a favore di Rana latastei, Triturus carnifex e Pelobates fuscus insubricus, e di 40.000 € per gli interventi a favore di Bombina variegata. I progetti presentati dai soggetti beneficiari potranno anche prevedere cofinanziamenti con fondi propri dell’ente o con fondi di altri soggetti pubblici o privati. Anche in caso di cofinanziamento il contributo regionale non potrà superare 15.000 € per gli interventi a favore di Rana latastei, Triturus carnifex e Pelobates fuscus insubricus,e di 40.000 € per gli interventi a favore di Bombina variegata. La presenza di cofinanziamento concorrerà alla determinazione della graduatoria finale come meglio specificato nella sezione “Istruttoria e valutazione” della presente scheda

INTERVENTI AMMISSIBILI

Sono ammissibili interventi mirati al miglioramento degli habitat necessari alla sopravvivenza delle specie di anfibi e rettili oggetto del bando di cui all’allegato VIII del Piano (Interventi prioritari anfibi finanziabili tramite bando di Regione Lombardia – II fase) e riferiti alle tipologie di interventi e schede tecniche del Piano. Ogni Ente beneficiario potrà presentare una sola domanda.

Al fine dell’ammissibilità al contributo i lavori dovranno essere avviati entro il 30/06/2020 e ultimati entro il 30/06/2021 È possibile chiedere una proroga ai termini di inizio e ultimazione degli interventi, secondo quanto disposto dal c. 3 dell’art. 27 della L.R. 34/78.

ALLEGATO 2

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 16 – Bollettino Ufficiale

2

TITOLO

PROGETTO LIFE GESTIRE2020 – AZIONE C10 Criteri per l’assegnazione di contributi regionali a favore degli Enti gestori dei siti della rete Natura 2000/amministrazioni pubbliche per attuazione del “Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis” di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020- Il decreto attuativo definirà nel dettaglio le spese ammissibili a rendicontazione.

SCELTA DELLE AREE

Gli interventi possono essere realizzati in aree pubbliche o private. Le aree pubbliche possono essere di proprietà dell’Ente, del comune, del demanio provinciale, regionale o statale. E’ necessario attestare la disponibilità dell’area al momento della presentazione del progetto. L’utilizzo delle aree private può avvenire, ad esempio, per convenzione, concessione, comodato, con vincolo per il mantenimento di destinazione o d’uso, per almeno 15 anni. Non sono ammissibili acquisizioni di nuove aree o immobili. Qualora nelle aree sulle quali si realizzeranno gli interventi sia consentito l’accesso al pubblico, questo dovrà avvenire a titolo gratuito.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili esclusivamente le spese finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati e contenute nel Quadro Economico del singolo progetto. L’importo progettuale potrà prevedere anche spese per progettazione, sicurezza, appalto, imprevisti, monitoraggi faunistici ed ecologici degli interventi ecc., complessivamente non superiori al 20%, compresa iva, dell’importo delle spese di investimento previste in fase progettuale, comprensive di iva. L’importo progettuale dovrà prevedere spese per la comunicazione e diffusione delle attività per un importo non superiore al 10%, secondo le modalità definite nel bando Le spese di manutenzione degli interventi successive alla conclusione degli stessi saranno a carico del soggetto proponente per un periodo minimo di 5 anni. Non saranno finanziati interventi consistenti in sole attività di studio e ricerca. Non sono ammesse spese relative ad acquisizione di nuove aree o immobili. Per le risorse destinate ad iniziative di comunicazione, le spese ammissibili a rendicontazione saranno definite dal decreto attuativo Saranno ammissibili spese sostenute a partire dalla data di pubblicazione del presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

TIPOLOGIA DELLA PROCEDURA La procedura da adottare sarà di tipo valutativo

ISTRUTTORIA E VALUTAZIONE

Le candidature, corredate della documentazione progettuale, che verrà definita con il decreto attuativo, saranno presentate in formato digitale utilizzando la posta elettronica certificata regionale La verifica di ammissibilità al finanziamento delle istanze pervenute terrà conto dei termini di presentazione, dei contenuti del progettoe della loro coerenza con i criteri del Piano, con le disposizioni della presente deliberazione e del decreto attuativo del dirigente competente. Una volta determinate le istanze ammissibili a finanziamento si procederà alla predisposizione della graduatoria secondo i seguenti criteri, in ordine di

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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3

TITOLO

PROGETTO LIFE GESTIRE2020 – AZIONE C10 Criteri per l’assegnazione di contributi regionali a favore degli Enti gestori dei siti della rete Natura 2000/amministrazioni pubbliche per attuazione del “Piano di interventi prioritari per Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis” di cui all’azione A14 del progetto LIFE IP GESTIRE2020- priorità:

1. Attuazione degli interventi all’interno delle aree prioritarie individuate dal Piano in allegato

2. Qualità della proposta progettuale in termini di coerenza con le indicazioni contenute nel Piano degli interventi prioritari per anfibi e rettili. Per gli interventi prevalentemente a favore di Bombina variegata saranno favorite azioni di sistema o a rete (realizzazione e ripristino di più pozze/abbeveratoi/zone umide in ambiti territoriali omogenei)

3. Partecipazione finanziaria alla realizzazione degli interventi da parte dell’ente, con fondi propri o con fondi di altri soggetti pubblici e/o privati. L’attribuzione del punteggio di tale criterio avverrà in modo proporzionale all’incidenza del cofinanziamento rispetto all’importo complessivo del progetto

4. Coinvolgimento di altri soggetti (associazioni, gruppi di volontariato, ecc) nella realizzazione degli interventi.

5. Interventi che favoriscono più specie, con particolare riferimento alle specie di anfibi e rettili target del Piano

6. Garanzia del presidio e manutenzione almeno per cinque anni al termine degli interventi

7. Interventi complementari a carico del proponente (costituzione di fasce boscate, siepi e filari, ripristino di habitat, ecc)

8. Integrazione con altri interventi già programmati e finanziati o in corso di realizzazione

Il procedimento valutativo delle domande di finanziamento si concluderà con l’approvazione della graduatoria e l’impegno delle risorse finanziarie, entro 60 giorni dalla data di chiusura del bando.

MODALITÀ DI EROGAZIONE

DELL’AGEVOLAZIONE

Le risorse saranno impegnate con decreto dirigenziale, entro 90 giorni dalla data di chiusura del bando, previa acquisizione degli Atti di Accettazione del contributo sottoscritti daibeneficiari. L’erogazione delle risorse avverrà secondo le seguenti modalità:

• 20% all’acquisizione degli Atti di Accettazione del contributo sottoscritti dai beneficiari;

• 30% entro 30 giorni dalla comunicazione di avvio dei lavori; • 50% entro 60 giorni dalla presentazione completa della

rendicontazione finale delle opere.

CONTROLLO DEGLI INTERVENTI REALIZZATI

La Struttura Natura e Biodiversità provvederà ad effettuare controlli tecnici, amministrativi e contabili, a campione, sia durante la realizzazione delle opere sia nel periodo successivo, per verificare la corretta gestione delle risorse regionali. Le modalità di controllo saranno definite nel decreto dirigenziale di approvazione del bando.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 18 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 15 luglio 2019 - n. XI/1923Approvazione di «Protocolli di contenimento per alcune specie o gruppi di specie vegetali esotiche invasive in Lombardia e individuazione di aree pilota prioritarie in cui applicare i corrispondenti protocolli» realizzati nell’ambito dell’azione A7 del progetto IPGESTIRE2020

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

− la Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa alla conserva-zione degli uccelli selvatici, che prevede misure speciali di conservazione;

− la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e semina-turali e della flora e della fauna selvatiche, che prevede la costituzione di una rete ecologica europea di zone specia-li di conservazione (ZSC), denominata Natura 2000;

− il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 «Regolamento recante attuazione della diret-tiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche»;

− il decreto del Ministero dell’ambiente 3 settembre 2002, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 224 del 24 settembre 2002, con il quale sono state dettate le linee guida per la gestione dei siti Natura 2000;

− la legge regionale 30 novembre 1983 n. 86 «Piano regio-nale delle aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti natu-rali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale»;

Rilevato che Regione Lombardia è capofila del progetto eu-ropeo «Nature Integrated management to 2020 – GESTIRE 2020» (IP GESTIRE 2020), finanziato a valere sul Programma LIFE 2014-2020, coordinato da Regione Lombardia, come da d.g.r. X/4543 del 10 dicembre 2015;

Visto il Regolamento (UE) n. 1143/2014 del Parlamento Euro-peo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 recante disposizioni vol-te a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive;

Visto il decreto legislativo 15 dicembre 2017, n.  230 «Ade-guamento della normativa nazionale alle disposizioni del re-golamento  (UE) n.  1143/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 recante disposizioni volte a preve-nire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive»;

Considerato che nell’ambito dell’azione A7 del progetto IPGE-STIRE2020 è stata definita la Strategia di azione e degli interventi per il controllo e gestione delle specie alloctone» in Lombardia;

Preso atto che tra i prodotti da realizzare nell’ambito della suddetta azione A7 è prevista la predisposizione di almeno 5 protocolli di intervento per il contenimento delle specie esotiche invasive (IAS) vegetali, da condividere con gli enti gestori dei Siti Natura 2000;

Visto i «Protocolli di contenimento per alcune specie o gruppi di specie vegetali esotiche invasive in Lombardia e individuazio-ne di aree pilota prioritarie in cui applicare i corrispondenti pro-tocolli» realizzato nell’ambito del progetto nel 2018 e condiviso con gli enti gestori dei Siti Natura 2000 a seguito di confronto durante la stesura dei protocolli e infine in occasione della «Con-ferenza sulla strategia regionale per la gestione delle specie aliene invasive» svolta il 1 febbraio 2019;

Rilevato che il suddetto documento riguarda le seguenti specie:

− Protocollo 1: Elodea nuttallii, Lagarosiphon major − Protocollo 2: Reynoutria spp., Persicaria filiformis − Protocollo 3: Saururus cernuus − Protocollo 4: Asclepias syriaca − Protocollo 5: Heracleum mantegazzianum − Protocollo 6: Myriophyllum aquaticum;

Considerato che ciascun Protocollo definisce per ogni specie o gruppo di specie:

− un inquadramento dell’ecologia degli organismi e degli impatti reali e potenziali ad essi associati;

− alcune proposte progettuali pilota dimostrative per inter-venti di contenimento/eradicazione, articolate in: azioni

preliminari, dettaglio delle azioni di contenimento, fre-quenza degli interventi e durata complessiva, monitorag-gi durante la fase operativa e post-intervento, azioni di prevenzione;

Valutati come adeguati i contenuti del documento, che in parte derivano dall’esperienza maturata a seguito di interventi già eseguiti dagli enti gestori dei Siti Natura 2000 in occasione di bandi finanziati da Regione Lombardia;

Dato atto che l’applicazione dei Protocolli avverrà in primo luogo nell’ambito dell’azione C5 del progetto IPGESTIRE2020, a seguito dell’approvazione di criteri per l’emanazione di specifi-co bando per la selezione di progetti candidati da enti gestori dei siti Natura 2000 ed altri enti territoriali e successivamente in funzione della disponibilità di eventuali ulteriori risorse economi-che reperite mediante l’attivazione di fondi complementari;

Vista l’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile e in parti-colare il goal 15 «Vita sulla terra»;

Visto l’obiettivo Ter 9.5.208 Valorizzazione del capitale natura-le e salvaguardia della biodiversità del Programma Regionale di Sviluppo dell’XI Legislatura, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale XI/64 del 10 luglio 2018;

Ritenuto di: − approvare i «Protocolli di contenimento per alcune specie o gruppi di specie vegetali esotiche invasive in Lombardia e individuazione di aree pilota prioritarie in cui applicare i corrispondenti protocolli» allegati e parte integrante e so-stanziale della presente deliberazione, individuando altre-sì le aree pilota di intervento descritte nei Protocolli stessi quali aree prioritarie in cui intervenire a livello regionale per il contenimento delle specie esotiche invasive;

− di stabilire che i Protocolli dovranno essere applicati nella progettazione ed esecuzione di attività di contenimento delle specie vegetali esotiche invasive oggetto dei rispettivi protocolli in Lombardia;

A voti unanimi espressi nelle forme di legge;DELIBERA

1) di approvare il documento «Protocolli di contenimento per alcune specie o gruppi di specie vegetali esotiche invasive in Lombardia e individuazione di aree pilota prioritarie in cui appli-care i corrispondenti protocolli» come parte integrante e sostan-ziale della presente deliberazione;

2) di individuare le aree pilota di intervento descritte nei pro-tocolli di cui al punto 1) quali aree prioritarie in cui intervenire a livello regionale per il contenimento delle specie vegetali esoti-che invasive;

3) di stabilire che i Protocolli dovranno essere applicati nella progettazione ed esecuzione di attività di contenimento delle specie vegetali esotiche invasive oggetto dei rispettivi protocolli in Lombardia;

4) di dare atto che la realizzazione delle azioni previste dal suddetto documento avverrà, in primo luogo nell’ambito dell’a-zione C5 del progetto IPGESTIRE2020 a seguito dell’approvazio-ne di criteri per l’emanazione di specifico bando per la selezio-ne di progetti candidati da enti gestori dei siti Natura 2000 ed altri enti territoriali, e successivamente in funzione della dispo-nibilità di risorse economiche reperite con l’attivazione di fondi complementari;

5) di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia e sul sito WEB del progetto IPGE-STIRE2020: www.naturachevale.it.

Il segretario: Enrico Gasparini

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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N Nature Integrated Management to 2020

LIFE IP GESTIRE 2020

LIFE14 IPE IT 018GESTIRE2020 - Nature Integrated Management to 2020 - con il contributo dello strumento finanziario LIFE+ della Commissione Europea

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 20 – Bollettino Ufficiale

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I protocolli redatti sono stati frutto di confronto con gli enti territoriali coinvolti, al fine di proporre delle soluzioni fattibili dal punto di vista operativo. È necessario tuttavia sottolineare che le metodologie proposte si basano su "studi pilota" mancando a oggi una conoscenza ben consolidata sulle tecniche di controllo/eradicazione di molte delle specie esotiche target ed esperienze locali. I protocolli dovranno poi essere seguiti da un piano operativo più dettagliato, una volta stabilita la loro applicazione. Le specie di cui di seguito vengono riportati i protocolli sono: Protocollo 1: Elodea nuttallii, Lagarosiphon major Protocollo 2: Reynoutria spp., Periscaria filiformis Protocollo 3: Saururuus cernuus Protocollo 4: Asclepias syriaca Protocollo 5: Heracleum mantegazzianum Protocollo 6: Myriophyllum aquaticum Gli autori dei protocolli sono: Montagnani C., Gentili R., Citterio S. - Università di Milano Bicocca

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Protocollo 1

Inquadramento organismo e impatti

Specie target Elodea nuttallii (Planch.) H.St.John

Lagarosiphon major (Ridl.) Moss

Specie in Regolamento EU 1143/2014

Habitat E. nuttallii è frequente in laghi ricchi di nutrienti e corsi d'acqua a lento scorrimento. In genere colonizzano acque non troppo profonde, raggiungendo mediamente i 3 m benché siano riportati anche casi di popolamenti a 5-6 m di profondità. L. major colonizza diversi ambienti d'acqua dolce, fermi o a lento scorrimento, in genere tra i 60-140 cm di profondità, con un limite fisiologico oltre i 6,6 m di profondità. L. major ha la sua massima espressione vegetativa in acque limpide e calme.

Impatti reali e potenziali Sono macrofite in grado di crescere rapidamente e formare densi nuclei monospecifici flottanti con alterazioni dei parametri ambientali quali luce, nutrienti, pH, ossigeno a svantaggio di altre macrofite e del fitoplancton. Se presenti in grandi quantità possono ostacolare l'accesso ai corpi idrici e avere impatti negativi sulle attività economiche, ricreative e gli sport acquatici.

Proposta progettuale per il contenimento/eradicazione

Area pilota

Ente responsabile: Parco naturale della Valle del Ticino Sito A) Lago Maggiore. Golfo di Sant'Anna - cantieri navali Rilevanza: sito con alti livelli d'infestazione macrofite acquatiche con relative problematiche dal punto di vista conservazionistico ed economico. L'intervento si rende necessario anche per contenere un importante nucleo di dispersione di macrofite esotiche, prevenire possibili azioni di contenimento con metodi inadatti e dannosi da parte dei gestori delle attività di cantieristica (es. contenimento chimico), collaborare con gli stakeholder nella gestione sostenibile dell'emergenza. Sito B) Lago Maggiore. Area meridionale. Rilevanza: sito con alti livelli d'infestazione macrofite acquatiche con relative problematiche dal punto di vista conservazionistico. Ente responsabile: Provincia di Varese Sito C) Lago Maggiore. ZSC Palude Bruschera Rilevanza: sito con alti livelli d'infestazione macrofite acquatiche con relative problematiche dal punto di vista conservazionistico. Sito D) Lago Maggiore. ZSC Sabbie d'Oro e Palude Bozza Monvallina Rilevanza: sito con alti livelli d'infestazione macrofite acquatiche con relative problematiche dal punto di vista conservazionistico.

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Azioni preliminari - Caratterizzazione nucleo

Perimetratura e caratterizzazione dei nuclei. A tal fine è necessario dotarsi di attrezzatura idonea, imbarcazioni e subacquei istruiti sul riconoscimento delle specie. I rilievi in campo mirano a definire:

- l'estensione del popolamento (anche limiti batimetrici) per entrambe le specie - le caratteristiche del popolamento (grado di copertura, frammentarietà del popolamento, abbondanza individui) e valutazione del grado d'infestazione (es. scheda per la valutazione dell'infestazione approntata nell'ambito del progetto EUPHRESCO- DeClaim del Dutch Plant Protection Service & Centre for Ecology & Hydrology)

- le caratteristiche del sito utili per lo svolgimento delle azioni successive (modalità d'accesso all'acqua, caratteristiche vegetazionali del sito, livello di naturalità)

Fase operativa - Azioni di contenimento

Accorgimenti pre- e post- intervento: onde evitare la dispersione dei frammenti, isolare i siti d'intervento con di barriere galleggianti e/o prevedere l'utilizzo di imbarcazioni che raccolgano il materiale vegetale galleggiante. Valutare l'impatto e la fattibilità del lasciare in posa le barriere anche dopo gli interventi fino alla ripresa della comunità macrofitica nativa, per prevenire la ricolonizzazione delle specie esotiche attraverso l'attecchimento di frammenti. Durante e dopo gli interventi è bene evitare azioni di disturbo nei siti. Controllo manuale e meccanico Rimozione manuale Dove: possibile in tutti i siti, nel caso di un'infestazione ai primi stadi (nuclei di pochi m2 in un solo sito o diversi piccoli nuclei di meno di 10 m2 a breve distanza gli uni dagli altri, ma localizzati in differenti parti del corso d'acqua e in stagni limitrofi). Come: estirpazione manuale o con l'uso di rastrelli da riva, avendo massima cura nel rimuovere l'intera pianta e nel non disperdere alcun frammento. È richiesto l'impiego di personale qualificato e specializzato. Vantaggi: metodo selettivo, con impatto sull'ecosistema acquatico molto limitato o nullo. Svantaggi: efficace solo su piccola scala, richiede impiego di tempo e un buon numero di operatori specializzati. Efficacia: Buona. La rimozione manuale in diversi casi ha permesso l'eradicazione o quanto meno una forte riduzione di entrambe le macrofite. Aspirazione (suction dredging) Dove: possibile in tutti i siti con infestazioni limitate, allo stadio iniziale o nel caso di ripresa delle macrofite dopo interventi di taglio, su fondi soffici in aree < 0,1 ha. Come: con una pompa ad aspirazione le piante vengono sradicate con parte del sedimento superficiale e successivamente l'operatore raccoglie il materiale di

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risulta in reti a maglia fine o sacchi su una chiatta/barca o veicolo (nuclei su sponde) "d'appoggio". Vantaggi: selettivo (si può usare anche dove sono presenti macrofite native), attuabile su scale più ampia della rimozione manuale, impatto sull'ecosistema acquatico molto limitato, la rimozione di parte del sedimento fine superficiale può scoraggiare la ricomparsa delle macrofite esotiche, i costi sono contenuti (limitati interventi di manutenzione post intervento) Svantaggi: efficace solo su media/piccola scala, richiede impiego di tempo e un buon numero di operatori specializzati. Efficacia: metodo testato con successo per L. major, non è stato mai testato per ora con E. nuttallii. Taglio e ombreggiamento con barriere bentoniche. Dove: possibile nel Sito A e in aree altamente infestate e biologicamente compromesse negli altri siti, su superfici di media estensione (< 0,4 ha). Come: Per entrambe le specie vengono utilizzate barche con barre falcianti per le macrofite, in genere con una profondità di taglio di 2-3 metri, oppure idonei rastrelli che possono essere utilizzati dalle rive. L. major ed E. nuttallii sono state rimosse con buon successo grazie al taglio passivo attraverso l'uso di una lama smussata a V trainata da un'imbarcazione. Raggiungendo una profondità di 2-3 m, la lama ha agito anche nel sedimento, rimuovendo quindi anche la porzione ipogea della pianta. In combinazione con il taglio si può mettere in loco un telo "ombreggiante/pacciamante" di juta: il telo va sommerso e ancorato al fondo a coprire l'area occupata dalle macrofite prima del taglio e lasciato in posa per diversi mesi; la juta è da preferirsi a materiali plastici perché biodegradabile, più maneggevole in ambiente acquatico e soprattutto, pur alterando in qualche modo l'ambiente, non crea condizioni totalmente inadatte alla ripresa della biodiversità nativa animale e vegetale. La rete deve essere di uno spessore e di una maglia adeguati per prevenirne il sollevamento, assicurare l'efficacia dell'intervento e facilitare la ricolonizzazione delle macrofite native. le barriere bentoniche possono essere utilizzate solo su medie estensioni (<0,4 ha). Durante i monitoraggi è necessario verificare anche lo stato di conservazione del telo di juta e il suo corretto posizionamento. L'ombreggiamento si può effettuare anche stendendo teli ombreggianti plastici sulla superficie dell'acqua (maggiore impatto ambientale) o mettendo a dimora arbusti e alberi adeguati sulle sponde del corpo idrico (efficace solo per nuclei vicino a riva) Vantaggi: attuabile su media scala, le barriere bentoniche non interferiscono con la fruizione dei corpi idrici, è una soluzione che può avere una resa rapida con un conseguente buon grado di accettazione da parte di cittadini e stakeholder, è stata verificata la ricolonizzazione da parte di macrofite native nonostante la presenza di barriere bentoniche in juta. Svantaggi: metodo non selettivo, con possibili e rilevanti impatti negativi per la comunità biologica e l'ecosistema, costi di realizzazione possono essere elevati. Efficacia: la combinazione di "taglio e ombreggiamento" è stato testato con successo per entrambe le macrofite, mentre il taglio non è una misura che assicura in sé risultati durevoli.

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Dragaggio. Dove: possibile nel Sito A, solo qualora lo sfalcio non fosse efficace, nel caso di alti livelli d'infestazione. Come: dragaggio da imbarcazioni o da terra con draghe di superficie o profondità dotate di benna. È possibile combinare il dragaggio con l'ombreggiamento (metodologia descritta al punto precedente). Vantaggi: attuabile su ampia scala, richiede tempistiche d'intervento non lunghe e un numero di operatori non elevato. Svantaggi: metodo non selettivo, con possibili e rilevanti impatti negativi per la comunità biologica e l'ecosistema. Efficacia: Hydro-venturi system (sperimentale) Dove: possibile nel Sito A e in aree di limitato interesse conservazionistico negli altri siti, in aree con un grado d'infestazione rilevante, acque superficiali fino a 1,5 m di profondità, su fondi soffici. Come: con un sistema di pompe ed erogatori basati sul sistema Venturi, un forte getto d'acqua viene indirizzato sul nucleo di macrofite così da scalzare le piante dal sedimento; il materiale vegetale di risulta viene raccolto. Vantaggi: meno ricrescrita delle macrofite target rispetto al taglio, numero di frammenti dispersi inferiore rispetto ad altri metodi, applicabile su scala maggiore rispetto ad altri metodi, costi contenuti. Svantaggi: metodo testato in contesti molto differenti dalla Lombardia (Olanda), non è selettivo, può avere rilevanti impatti negativi per la comunità biologica e l'ecosistema Efficacia: questo metodo è stato testata per lo più su altre macrofite (Cabomba caroliniana, Myriophyllum heterophyllum), non è mai stato testato su L. major e i test su E. nuttallii non hanno dato buoni risultati (biomassa raccolta scarsa)

Tempistiche- Fase operativa (indicazioni di

massima da tarare in base a fenologia locale specie, metodo

adottato)

Durata 3-5 anni (dipende dalla risposta della pianta) Periodo e frequenza nell'arco dell'anno Periodo: Si consiglia di effettuare la rimozione manuale e meccanica, quando la biomassa è più ridotta, con ulteriori interventi a primavera inoltrata (maggio-giugno). Intervenire quando le temperature sono più elevate può ridurre l'efficacia delle misure di contenimento. Frequenza: il primo anno si stimano 3 interventi (inizio stagione vegetativa - maggio/giugno - inizio settembre), mentre per i successivi è necessario verificare la risposta delle piante

Monitoraggi Monitoraggi durante fase operativa Il primo anno d'intervento è necessario monitorare l'efficacia dei trattamenti ogni mese (a intervalli di 3-4 settimane) al fine di programmare con adeguato tempismo gli interventi successivi. Gli elementi da monitorare sono: - presenza di ripresa vegetativa e di materiale flottante - grado di copertura/infestazione della pianta Per gli anni successivi è necessario verificare la risposta delle piante; durante i

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monitoraggi gli operatori possono rimuovere manualmente gli esemplari che ri-attecchiscono dopo l'intervento. Monitoraggi post-intervento Alla fine degli interventi programmati è necessario monitorare il sito d'intervento per almeno altri 3 anni dalla fine della fase operativa per poter determinare l'efficacia dei trattamenti.

Azioni di prevenzione Per la buona riuscita del controllo delle due macrofite è molto importante prevenirne la diffusione e nuove introduzioni. Un progetto di eradicazione/controllo deve pertanto prevedere anche un piano di azioni preventive quali: - campagne di sensibilizzazione indirizzate a cittadini, fruitori del lago e stakeholders mirate a:

- disincentivare l'utilizzo e la vendita di questa specie (es. consigliare la sostituzione con specie native/non invasive) e a far conoscere i danni che la specie può causare - sensibilizzare all'applicazione di una serie di semplici buone pratiche igieniche da applicare a natanti e attrezzature (es. lavaggio dei natanti in entrata e in uscita dai corsi d'acqua, lavaggio delle attrezzature da pesca, riconoscimento e rimozione delle macrofite esotiche presenti sulla propria imbarcazione, ecc.).

- campagne di early detection con il coinvolgimento di cittadini (citizen science), associazioni sportive, professionisti, enti territoriali, ecc. - contenimento nuclei non gestiti: nuclei non gestiti possono essere "isolati" con barriere galleggianti al fine di evitare eventi di dispersione.

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Protocollo 2

Inquadramento organismo e impatti Specie target Reynoutria spp. [R. japonica, R. x bohemica](sito A, sito B)

Persicaria filformis (sito A) Specie in Regolamento EU 1143/2014

No

Habitat Reynoutria spp.: sponde di corsi d'acqua, margini d'infrastrutture lineari (strade e ferrovie) e di campi, aree ruderali. È possibile trovare esemplari del genere Reynoutria anche in prati e pascoli e nel sottobosco di boschi chiari (latifoglie). Persicaria filformis: formazioni boschive aperte, radure, margini di sentieri, spesso si rinviene in aree prative o comunità ruderali.

Impatti reali e potenziali

Reynoutria spp.: ha effetti negativi sulla biodiversità vegetale in particolare a livello di biomassa, copertura e ricchezza delle specie. La crescita rapida di questo genere inibisce la crescita di altre specie, vincendo la competizione per la luce e lo spazio. Effetti deleteri sulla componente nativa e a livello ambientale sono indotti dall'alterazione della chimica del suolo da parte del rizoma profondo e dall'abbondante produzione di una lettiera differente da quella prodotta dalle specie native (più alto rapporto C/N e lignina/N). Può ostacolare l'accesso all'acqua lungo i fiumi e sulle sponde dei laghi. Il rizoma di Reynoutria può arrecare danni ai manufatti (muri, pavimentazioni) e alle strutture poste a prevenzione delle esondazioni fluviali. Inoltre, Reynoutria può arrecare danni all'allevamento riducendo il valore dei pascoli che colonizza. Il maggior danno economico è tuttavia legato alla spesa per le azioni di contenimento. Persicaria filformis: forma popolamenti monofitici escludendo altre specie; I maggiori impatti ambientali attualmente si hanno lungo i sentieri e le radure di formazioni boschive aperte, afferenti anche a formazioni di pregio naturalistico (Habitat 9160: Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa centrale del Carpinion betuli).

Proposta progettuale per il contenimento/eradicazione Area pilota Ente responsabile: Parco Valle del Lambro

Sito A) ZSC Valle del Rio Pegorino (sito limitrofo) Rilevanza: sito al confine con sito di rilevante interesse conservazionistico. Sito B) Parco della Valle del Lambro - Parco di Monza Rilevanza: sito ad alta infestazione di Reynoutria spp.

Azioni preliminari -

Caratterizzazione nucleo

Perimetratura e caratterizzazione nucleo. Rilievi in campo per definire: - l'estensione del popolamento (traccia GPS e/o supporto foto aeree, telerilevamento) - le caratteristiche del popolamento (grado di copertura, abbondanza individui, periodo di fioritura e fruttificazione, possibilmente profondità raggiunta dai rizomi nel suolo)

- le caratteristiche del sito utili per lo svolgimento delle azioni successive (pendenza, modalità d'accesso, caratteristiche vegetazionali del sito)

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Fase operativa - Azioni di

contenimento

Accorgimenti pre- e post- intervento: dopo le operazioni di sfalcio delle specie non abbandonare nell'ambiente né compostare (salvo che in impianti industriali dove non è possibile che il materiale si disperda) gli scarti vegetali derivati dal taglio della specie, ma incenerirli (Tabella 1); inoltre è necessario avere cura di pulire attentamente i macchinari impiegati e/o presenti durante le operazioni (ruote, parti meccaniche, ecc.) dopo ogni intervento di taglio e avere massima attenzione durante il trasporto del materiale vegetale, onde evitarne la dispersione. Non utilizzare suoli inquinati dai propaguli della specie e nel caso di asportazione di suolo bonificarlo come spiegato nella tabella 2. È necessario limitare la creazione di aree prive di copertura vegetale o di aree fortemente perturbate nelle zone interessate dagli interventi ed è importante creare condizioni stabili dove possa facilmente evolvere una vegetazione autoctona. Queste indicazioni sono estendibili anche a Persicaria filiformis, sebbene non sia noto se i rizomi della specie o la soil seed bank richieda un trattamento degli scarti e dei suoli come quello previsto per Reynoutria. Ove possibile, soprattutto per Reynoutria, è utile prevedere l'utilizzo di compattatori che riducano il volume del materiale vegetale di scarto e quindi agevolino gli interventi, limitando eventi di dispersione accidentale nell'ambiente. Tabella 1 - Tabella raccomandazioni per trattamento scarti vegetali Reynoutria (AGIN, 2015)

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Tabella 2 - Tabella di smaltimento per il suolo asportato biologicamente inquinato (AGIN, 2016)

Nel sito A, l'area di presenza di Reynoutria spp. e P. filiformis si sovrappongono. È necessario che gli operatori siano adeguatamente istruiti sulle differenze tra i due generi ed eventualmente è bene ricorrere a barriere che delimitino le estensioni occupate (tenere conto anche della possibile espansione sotterranea del rizoma: +7 m). Controllo meccanico Taglio ripetuto parte aerea e rimozione delle basi (intervento manuale, scavo parziale). Specie target: Reynoutria spp. Dove: Sito A (nuclei limitati in numero ed estensione). Come: delimitare l'area d'intervento su Reynoutria affinché sia visibile e distinta da quella in cui s'interviene su P. filiformis. Attualmente non si rilevano evidenti segni d'introgressione tra le due specie, ma è possibile che le operazioni di controllo mutino le condizioni e quindi, per esempio, Reynoutria attraverso il rizoma invada i siti limitrofi dove P. filiformis viene sfalciata. Per evitare questo, i nuclei di Reynoutria possono essere isolati con barriere ipogee quali geomembrane in grado di arrestare l'avanzata dei rizomi (interrare le geomembrane per una profondità di almeno 2m e cercare di utilizzare fogli unici). Effettuate queste operazioni, tagliare la pianta con falciatrici a pettine o

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decespugliatori a lama (si sconsiglia l'utilizzo di macchine trincianti o decespugliatori a filo che disperdono maggiormente i frammenti vegetali). In seguito gli operatori devono intervenire per la rimozione delle basi delle piante (estirpazione con picconi) e con l'estirpazione degli individui più giovani (rimozione manuale). Queste operazioni devono essere ripetute fino all'esaurimento/evidente indebolimento della pianta.

Dopo 2-3 anni, o comunque dopo un evidente indebolimento della pianta (netta riduzione della biomassa), è possibile mettere a dimora piante arbustive o arboree che inibiscano la ripresa vegetativa dell'esotica. Per la scelta delle essenze native, vanno selezionate specie tipiche della formazione forestale dominante, con una crescita veloce e un alto grado di copertura È sconsigliato piantare specie native quando Reynoutria è ancora vigorosa, poiché la loro presenza potrebbe ostacolare le operazioni di sfalcio e scavo. Vantaggi: limitati impatti per l'ambiente Svantaggi: impegno continuo e prolungato per diversi anni, sono necessari diversi operatori, l'impiego di una geomembrana può arrecare danno alla pedofauna e al rinnovamento forestale. Efficacia: con lo sfalcio la pianta viene indebolita; studi pilota in Svizzera hanno evidenziato che con 6 tagli/anno per 4 anni, la biomassa si riduce del 75-78%; dopo 5 anni di tagli ripetuti la biomassa si stabilizza a 15-25% di quella iniziale. L'efficacia del metodo è variabile e dipende dalla costanza e dal numero di interventi effettuati. Lo sfalcio e la rimozione delle basi, metodo testato in campo in diverse aree della Svizzera, ha dato buoni risultati (es. progetti di controllo di Naturnetz in Val Mesolcina, Sascha Gregori - GREGECO GMBH, comunicazione personale) con una frequenza di interventi variabile a seconda della grandezza dei nuclei trattati. Su grandi estensioni è un metodo molto impegnativo, ma con nuclei ridotti in numero ed estensione può essere risolutivo. Taglio ripetuto parte aerea (o sarchiatura) Specie target: Persicaria filiformis Dove: Sito A Come: sfalcio a filo del terreno; alcune pratiche colturali, per contenere le persicarie ornamentali nei giardini, prevedono la sarchiatura del terreno colonizzato dalla specie che può essere utile se il rizoma è superficiale. È importante non fare fruttificare la specie, ma nel caso in cui accadesse rimuovere con massima attenzione gli scapi con i frutti onde evitare eventi di dispersione dei semi. Qualora lo sfalcio non fosse sufficiente, è possibile ricorrere all'uso di teli pacciamanti per coprire l'area d'intervento (il telo deve essere steso 8 m oltre i confini della popolazione); il telo deve essere

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lasciato in loco per un anno almeno e considerato che P. filiformis costituisce un popolamento consistente nel sito in questione, questa misura, che può arrecare danni alla pedofauna e al rinnovamento forestale, va considerata solo come ultima risorsa o in aree molto limitate. Dopo un evidente indebolimento della pianta (netta riduzione della biomassa), è possibile mettere a dimora piante arbustive o arboree che inibiscano la ripresa vegetativa dell'esotica. Vantaggi: limitati impatti per l'ambiente. Svantaggi: impegno continuo e prolungato per diversi anni, sono necessari diversi operatori. Efficacia: le misure proposte sono state applicate ad altre specie di Persicaria (es. P. wallichiii) o altre Polygonaceae erbacee (es. Koenigia polystachya), poiché non sono noti progetti di controllo di P. filiformis. Pertanto non è possibile per il momento stimare l'efficacia degli interventi. Controllo meccanico e chimico Taglio, rimozione delle basi e aspersione fogliare Dove: Sito B Come: taglio, rimozione delle basi di Reynoutria di dimensioni maggiori e aspersione fogliare di glifosate al 2% sui ricacci con polverizzatori manuali, mantenendo una velocità di avanzamento elevata per consentire il deposito di uno strato sottile di glifosate. Nel caso di nuclei limitati l'aspersione può essere sostituita dall'iniezione alla base dei singoli fusti. A seguito di tali interventi è bene prevedere la messa a dimora di specie native arbustive o arboree che inibiscano la ripresa vegetativa dell'esotica. Vantaggi: maggiore rapidità. Svantaggi: possibili impatti per l'ambiente e la salute umana. Efficacia: taglio e aspersione fogliare sono risultati efficaci in Svizzera e in Valle d'Aosta. Le basse percentuali di glifosate sono state testate con successo in Svizzera e la preventiva rimozione delle basi più ingrossate di Reynoutria è un accorgimento derivato dalla sperimentazione in campo nel Cantone dei Grigioni (progetti di controllo di Naturnetz in Val Mesolcina, Sascha Gregori - GREGECO GMBH, comunicazione personale). Il Parco della Valle del Lambro ha già sperimentato l'utilizzo del glifosate, ma i risultati non sono stati ottimali. È possibile prevedere l'allestimento di due plot da trattare con erbicidi differenti. Sperimentazioni possono essere fatte anche con la componente vegetale per il ripristino della vegetazione e la lotta a Reynoutria; considerato l'ambiente d'intervento, le piante native da testare potrebbero essere salici arbustivi, carici cespitose, ontano e cannuccia di palude.

Tempistiche- Fase operativa

(indicazioni di massima da tarare in base a fenologia locale

specie)

Durata 5-7 anni (dipende dalla risposta della pianta) Periodo e frequenza nell'arco dell'anno Taglio parte aerea e rimozione delle basi (intervento manuale, scavo parziale). Specie target: Reynoutria spp. Periodo: aprile-maggio (le piante devono raggiungere i 50 cm per il primo sfalcio) fino alla fine della stagione vegetativa (ottobre). Frequenza: 1 taglio ogni mese con conseguente intervento manuale. Studi pilota in Svizzera hanno evidenziato che con 6 tagli/anno per 4 anni, la biomassa si riduce del 75-78%; dopo 5 anni di tagli ripetuti la biomassa si stabilizza a 15-25% di quella iniziale. La cadenza degli interventi deve essere calibrata in base alla risposta della pianta e dopo i primi anni la frequenza degli interventi può calare.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Taglio ripetuto parte aerea (o sarchiatura) Specie target: Persicaria filiformis Periodo: aprile-ottobre (necessari approfondimenti ciclo biologico della specie) Frequenza: lo sfalcio deve essere effettuato 1/2 volte al mese nell'arco della stagione vegetativa. Le tempistiche per la sarchiatura si attestano su 1/2 volte l'anno, ma si ricorda che sono tempi dettati da esigenze differenti rispetto al controllo di popolamenti invasivi. Taglio con aspersione fogliare Periodo: è consigliato operare lo sfalcio entro la prima metà di luglio e procedere con l'erbicida 6 settimane dopo il taglio (seconda metà di agosto). Il trattamento soprattutto in tarda estate-autunno, ovvero quando la pianta intensifica il trasporto floematico di fotosintetati agli organi di riserva sotterranei, ha dato i risultati migliori in termini di riduzione della biomassa aerea e di indebolimento del rizoma. Frequenza: è necessario intervenire di base 2 volte all'anno, una per il taglio e una per l'applicazione dell'erbicida. In alcuni casi in due anni si può già raggiungere un'ottima riduzione della specie, ma vi è una certa variabilità nei diversi studi pilota ed può essere necessario agire per più anni, al fine di esaurire del tutto la capacità rigenerativa di Reynoutria.

Monitoraggi Monitoraggi durante fase operativa Il primo anno d'intervento è necessario monitorare l'efficacia dei trattamenti ogni mese (a intervalli di 3-4 settimane) al fine di programmare con adeguato tempismo gli interventi successivi. Gli elementi da monitorare sono: - grado di copertura; - abbondanza ricacci; - grado di rinnovamento della specie (numero di plantule, di individui maturi) Monitoraggi post-intervento Il controllo dell'efficacia delle misure di contenimento deve essere portato avanti per almeno 2 anni dal termine della fase operativa.

Azioni di prevenzione

Impedire nuove introduzioni volontarie: sensibilizzare i cittadini sul problema legato alla proliferazione di Reynoutria, disincentivandone l'acquisto (è possibile acquistare le piante anche on line) e la messa a dimora. Impedire nuove introduzioni involontarie: - evitare il prelievo e l'utilizzo di suoli in aree dove è presente (suoli contaminati da semi e propaguli); - non abbandonare nell'ambiente né compostare (salvo che in impianti industriali dove non è possibile che il materiale si disperda) gli scarti vegetali derivati dal taglio della specie, ma incenerirli; - istruire gli operatori del verde che si occupano della gestione di aree infestate dalle specie in questione Evitare azioni di disturbo nell'area d'intervento: - segnalare chiaramente le aree d'intervento - evitare azioni di disturbo quali interventi sulle sponde, abbattimento di alberature, tagli non preventivati. Qualora vi fossero azioni improrogabili, prevedere un protocollo per non inficiare il controllo delle specie esotiche.

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Protocollo 3

Inquadramento organismo e impatti Specie target Saururus cernuus L. Specie in Regolamento EU 1143/2014 No

Habitat Zone umide d'acqua dolce quali rive dei laghi, aree palustri, formazioni boschive riparie, rive di stagni fangosi, in formazioni palustri a elofite, lungo canali, in aree caratterizzate da un marcato ristagno d'acqua e su aggallati di elofite (es. "zattere" galleggianti di Phragmites australis). Nel suo areale nativo è associato anche a formazioni mature dal punto di vista della dinamica vegetazionale e soggette a scarse perturbazioni.

Impatti reali e potenziali La specie ha una crescita rapida e può entrare in competizione con la flora nativa delle sponde dei corpi idrici, oltre che incidere negativamente sullo stato di conservazione delle formazioni vegetali (es. canneti). Il potenziale d'invasività della specie è stato rilevato solo negli ultimi anni e pertanto sono in corso studi per approfondire la sua pericolosità. Il polline, prodotto in grandi quantità, potrebbe essere allergenico.

Proposta progettuale per il contenimento/eradicazione

Area pilota

Ente responsabile: Parco naturale della Valle del Ticino Sito A.1) Lago di Comabbio - nucleo in canneto densamente infestato Sito A.2) Lago di Comabbio - nucleo in canneto scarsamente infestato Rilevanza: interesse conservazionistico, sperimentazione metodologia in ambiente di difficile intervento Sito B) Lago di Comabbio - nucleo su riva libera Rilevanza: interesse conservazionistico, sperimentazione metodologia in ambiente aperto. Sito C) Lago di Comabbio - nucleo in sottobosco Rilevanza: interesse conservazionistico, sperimentazione metodologia in ambiente più sciafilo.

Azioni preliminari - Caratterizzazione nucleo

Caratterizzazione fenologica dei popolamenti - comportamento invernale ed eventuale periodo emergenza - periodo di fioritura - presenza/assenza fruttificazione e quantificazione frutti/semi Perimetratura e caratterizzazione nucleo. Rilievi in campo per definire:

- l'estensione del popolamento - le caratteristiche del popolamento (grado di copertura, abbondanza individui)

- le caratteristiche del sito utili per lo svolgimento delle azioni successive (pendenza, modalità d'accesso, caratteristiche vegetazionali del sito)

Fase operativa - Azioni di contenimento

Accorgimenti pre- e post- intervento: Smaltire adeguatamente materiale vegetale e sedimenti derivati dalla rimozione della pianta. Pulire le attrezzature e i macchinari con attenzione onde evitare la dispersione di propaguli vitali. Evitare perturbazioni nei siti pilota.

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Controllo manuale e meccanico Taglio e rimozione manuale ripetuti Dove: Sito A.2, sito B, sito C Come: in un'area di 5-10 m2 per sito S. cernuus viene tagliato e si procede a una ripetuta rimozione manuale o a successivi tagli (qualora la rivegetazione fosse vigorosa) dei ricacci. Vantaggi: intervento puntuale e poco invasivo per la biodiversità. Svantaggi: impegnativo, tempi potenzialmente medio-lunghi, di difficile applicazione in aree a fitta copertura vegetale (es. canneto). Efficacia: Le informazioni sui metodi di controllo di S. cernuus sono limitate e ancora a una fase sperimentale, pertanto non è possibile stimare l'efficacia dell'intervento su un periodo di tempo prolungato. Le sperimentazioni in campo al Lago di Comabbio (progetto Species per aquam), hanno evidenziato come la rimozione manuale sia impegnativa a fronte di risultati non soddisfacenti (GRAIA in verbis). Tuttavia, considerato che si tratta di una tecnica a basso impatto ambientale, è bene tenere in considerazione la sua applicazione ove è possibile o in combinazione con altri metodi. Taglio e ombreggiamento Dove: Sito A.1 Come: in un'area di 5-10 m2 si procede al taglio raso di S. cernuus e della vegetazione presente. Le condizioni migliori prevedrebbero l'azione su un nucleo isolato della specie, al fine di comprendere meglio l'efficacia del trattamento; qualora fosse possibile, la vegetazione il taglio deve interessare anche un buffer di almeno 1 m intorno al'area di taglio. Successivamente si stende un telo opaco scuro di polietilene che copra la superficie tagliata+1 m per lato. Il telo deve essere ancorato adeguatamente al suolo, non piegarsi né lasciare spazi scoperti. Nel caso si utilizzino più teli, i bordi devono sovrapporsi per almeno 10 cm e devono essere uniti solidamente. È necessario porre massima attenzione durante eventuali sommersioni stagionali. Vantaggi: manutenzione e interventi limitati. Svantaggi: intervento potenzialmente invasivo per la biodiversità. Efficacia: Le informazioni sui metodi di controllo di S. cernuus sono limitate e ancora a una fase sperimentale, pertanto non è possibile stimare l'efficacia dell'intervento. Taglio e semina specie autoctone competitive Dove: Sito B, Sito C Come: in un'area di 5-10 m2 per sito procedere con la semina invernale o con la messa a dimora (piante cresciute in serra) a primavera di diverse specie autoctone su una superficie preventivamente bonificata da S. cernuus attraverso il taglio. A seconda della fenologia della pianta durante l'inverno, è possibile effettuare la semina anche prima dell'emergenza dell'esotica. Successivamente S. cernuus va rimosso manualmente dal sito. Le specie autoctone da prendere in considerazioni devono essere perenni o bienni idonee alla messa a dimora nei siti pilota; Lythrum salicaria è specie che può essere molto competitiva e avere la meglio su S. cernuus. Si consiglia di scegliere le altre specie tra quelle che

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tipicamente si rinvengono in associazione con L. salicaria. Vantaggi: intervento puntuale e poco/non invasivo per la biodiversità. Svantaggi: impegnativo in termini di tempi e costi, le variabili sperimentali non note sono più numerose che per le altre metodologie (es. scelta e sopravvivenza specie autoctone). Efficacia: Le informazioni sui metodi di controllo di S. cernuus sono limitate e ancora a una fase sperimentale, pertanto non è possibile stimare l'efficacia dell'intervento.

Tempistiche- Fase operativa (indicazioni di

massima da tarare in base a fenologia locale specie)

Durata 5 anni (dipende dalla risposta della pianta) Periodo e frequenza nell'arco dell'anno Taglio e rimozione manuale ripetuti Periodo: inizio primavera - autunno Frequenza: ogni 3 settimane per il primo anno, salvo variazioni in base alla risposta della pianta Taglio e ombreggiamento Periodo: taglio a inizio primavera e posa del telo per almeno 12 mesi Frequenza: 1 taglio iniziale. Taglio e semina specie autoctone competitive Periodo: fine inverno/primavera- autunno Frequenza: 1 taglio a inizio primavera ed eventuali rimozioni manuali nei mesi successivi (ogni 3 settimane per il primo anno, salvo variazioni in base alla risposta della pianta); la semina può iniziare dall'inverno a seconda delle specie autoctone selezionate e può richiedere più di un intervento.

Monitoraggi Monitoraggi durante fase operativa Taglio e rimozione manuale ripetuti/ Taglio e semina specie autoctone competitive Monitorare i siti ogni 2 settimane almeno il primo anno, al fine di programmare con adeguato tempismo gli interventi successivi. Gli elementi da monitorare sono: - presenza di ricacci dal rizoma o di plantule - piante che arrivano a fioritura, maturazione - grado di copertura della pianta Taglio e ombreggiamento Monitorare i siti ogni 3-4 settimane almeno il primo anno, al fine di programmare con adeguato tempismo gli interventi successivi. Monitoraggi post-intervento Alla fine degli interventi programmati è necessario monitorare il sito d'intervento per almeno altri 3 anni al fine di determinare l'efficacia dei trattamenti.

Azioni di prevenzione - Campagne di sensibilizzazione al fine di non acquistare/piantare S. cernuus o non diffonderlo inavvertitamente. - Isolamento dei siti "non gestibili" attraverso la messa in posa di barriere

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galleggianti o barriere fisiche da porre sottoterra per frenare l'avanzata del rizoma. - Mantenimento condizioni d'equilibrio delle formazioni naturali.

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Protocollo 4

Inquadramento organismo e impatti Specie target Asclepias syriaca L. Specie in Regolamento EU 1143/2014

Habitat A. syriaca colonizza aree disturbate ed è abbondante lungo i margini stradali, ferrovie, incolti e nei pressi di corpi idrici, oltre che in seminativi, frutteti e vigneti abbandonati. La pianta si può trovare anche in habitat semi-naturali, quali prati mesofili, aree umide e margini boschivi. Si può rinvenire anche in formazioni boschive come per esempio boschi umidi ripariali. A. syriaca è specie rizomatosa, il cui apparato radicale può svilupparsi anche in profondità (fino a 3,8 m)e inoltre il taglio della parte aerea può stimolare l'emissione di nuovi getti.

Impatti reali e potenziali Impatti negativi sulle specie vegetali e sull'artropofauna, alterazioni habitat colonizzati con spostamento verso formazioni di minor pregio naturalistico. Il lattice di A. syriaca è tossico (presenza di cardenolidi) e può provocare irritazioni cutanee o avvelenamento se ingerito. È una pianta tossica per il bestiame.

Proposta progettuale per il contenimento/eradicazione Area pilota Ente responsabile: Parco naturale della Valle del Ticino

Sito A) ZSC Boschi di Vaccarizza Rilevanza: A. syriaca è segnalata in un'area d'interesse conservazionistico in una formazione forestale afferibile all'habitat 91E0* "Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae).

Azioni preliminari - Caratterizzazione

nucleo

Perimetratura e caratterizzazione nucleo. Rilievi in campo per definire: - l'estensione del popolamento - le caratteristiche del popolamento (grado di copertura, abbondanza individui)

- le caratteristiche del sito utili per lo svolgimento delle azioni successive (pendenza, modalità d'accesso, caratteristiche vegetazionali del sito)

Fase operativa - Azioni di contenimento

Accorgimenti pre- e post- intervento: non abbandonare nell'ambiente gli scarti vegetali derivanti da taglio o rimozione di A. syriaca. Combinare il controllo meccanico con azioni di riqualificazione vegetale o quanto meno evitare possibili azioni di disturbo della comunità vegetale residente. Controllo manuale e meccanico Rimozione manuale Dove: piccoli nuclei con piante giovani in numero limitato. In genere i nuclei non sono mai molto abbondanti. Come: rimuovere manualmente l'intera pianta avendo cura di sradicare interamente anche l'apparato sotterraneo. Vantaggi: selettivo, costi contenuti. Svantaggi: l'eradicazione di tutto l'apparato radicale può essere difficile se le piante non sono giovani e quindi possono permanere residui vitali nel terreno. Efficacia: non sono disponibili dati su esperienze operative in altri contesti; è plausibile che l'eradicazione di piante giovani sia efficace, mentre sia più problematico agire con nuclei più maturi.

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Sfalcio. Dove: nuclei stabili e più numerosi. Come: operare lo sfalcio della parte aerea tre volte l'anno. Monitoraggio: verificare la presenza di possibili ricacci ogni 3-4 settimane nell'arco della stagione vegetativa. Pro del metodo: rapido, costi contenuti. Contro del metodo: tempi medio-lunghi. Efficacia: metodo riportato come efficace in diversi lavori, tuttavia alcune esperienze di contenimento tramite sfalcio nell'ambito di nuclei consistenti non si sono rivelate risolutive, benché il numero di interventi l'anno fosse inferiore (2 e non 3).

Tempistiche- Fase operativa (indicazioni di

massima da tarare in base a fenologia locale specie)

Durata 3-4 anni (dipende dalla risposta della pianta) Periodo e frequenza nell'arco dell'anno Periodo: aprile/maggio - settembre; interventi vanno iniziati prima della fioritura della pianta (giugno-agosto) o almeno della fruttificazione. Frequenza: 2-3 interventi nell'arco della stagione vegetativa: maggio - luglio - agosto (dipende dalla risposta della pianta e dai ritmi biologici che hanno i popolamenti in Lombardia, che per il momento non sono stati mai osservati)

Monitoraggi Monitoraggi durante fase operativa Dal primo anno d'intervento è necessario monitorare l'efficacia dei tagli ogni 3-4 settimane al fine di programmare con adeguato tempismo gli interventi successivi. Gli elementi da monitorare sono: - presenza di ricacci dal rizoma o di plantule - piante che arrivano a fioritura, maturazione - grado di copertura della pianta Monitoraggi post-intervento Alla fine degli interventi programmati è necessario monitorare il sito d'intervento per almeno altri 3 anni al fine di determinare l'efficacia dei trattamenti.

Azioni di prevenzione Per la buona riuscita del controllo di A. syriaca è molto importante prevenirne la diffusione e nuove introduzioni. Un progetto di eradicazione/controllo deve pertanto prevedere anche un piano di azioni preventive quali: - campagne di sensibilizzazione indirizzate a cittadini, florovivaisti e agricoltori mirate a far conoscere gli obblighi e divieti normativi in merito ad A. syriaca (specie di rilevanza unionale ex Reg. 1143/2014). - campagne di sensibilizzazione indirizzate enti pubblici, operatori del verde, agricoltori ecc. a gestire sapientemente la specie, al fine di prevenirne la fruttificazione: oltre al divieto di piantagione, azioni preventive sono rappresentate dal taglio delle infiorescenze prima della fruttificazione, dal non utilizzo di suoli contaminati dai propaguli della specie e dal mantenimento di condizioni d'equilibrio nelle comunità vegetali limitrofe o potenzialmente colonizzabili dalla specie. Inoltre è necessario non abbandonare nell'ambiente gli scarti vegetali derivanti da taglio o rimozione di A. syriaca.

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Protocollo 5

Inquadramento organismo e impatti Specie target Heracleum mantegazzianum Sommier & Levier Specie in Regolamento EU 1143/2014

Habitat La specie invade praterie semi-naturali, margini boschivi e radure, formazioni riparie e habitat ruderali, così come si può trovare lungo le infrastrutture lineari, discariche e terreni incolti.

Impatti reali e potenziali H. mantegazzianum è una specie con una notevole crescita rapida ed è in grado di formare densi nuclei monofitici escludendo altre specie; ha effetti negativi sulla ricchezza specifica e la sua presenza induce cambiamenti nel corteggio floristico delle comunità vegetali. Inoltre può modificare l'equilibrio dei nutrienti nel suolo (es. aumento N). H. mantegazzianum può arrecare gravi fito-fotodermatiti (eritemi, dolorose vesciche) a causa delle furanocumarine della linfa contenuta nei peli. I maggiori impatti economici sono legati alla spesa per il contenimento della specie

Proposta progettuale per il contenimento/eradicazione Area pilota Ente responsabile: Comunità montana di Valle Camonica

Sito A) Sonico (BS) - Val Rabbia Rilevanza: sito ai confini del Parco dell'Adamello, in ambiente semi-naturale Sito B) Fiume Oglio da Vione a Rino Rilevanza: siti ai confini con il Parco dell'Adamello e compresi nei comuni del Parco posti in connessione genica dall'Oglio, che contribuiscono alla persistenza della specie da diverso tempo. Ente responsabile: Parco Regionale Orobie Bergamasche e Comune di Lenna Sito C) Lenna (BG) - Fiume Brembo Rilevanza: sito ai confini del Parco delle Orobie Bergamasche e con il PLIS Parco del Brembo e dei cantoni di Lenna

Azioni preliminari - Caratterizzazione nucleo

Perimetratura e caratterizzazione nucleo. Rilievi in campo per definire: - l'estensione del popolamento (l'area d'indagine deve includere le aree più vulnerabili alla colonizzazione e deve tenere conto della distanza di dispersione dei semi di H. mantegazzianum (es. 4 m dispersione anemocora, 2 km lungo infrastrutture lineari). - le caratteristiche del popolamento (grado di copertura, abbondanza individui)

- rinnovamento della specie (numero di plantule, di individui maturi e caratterizzare i popolamenti in base alle diverse classi dimensionali al fine di stimare il potenziale riproduttivo dei nuclei, poiché la fioritura degli individui è correlata alla dimensione/età della pianta)

- fenologia: periodo emergenza, fioritura, fruttificazione dei popolamenti (importante per definire le tempistiche d'intervento)

- le caratteristiche del sito utili per lo svolgimento delle azioni successive (pendenza, modalità d'accesso, caratteristiche vegetazionali del sito)

Fase operativa - Azioni Accorgimenti pre- e post- intervento: Gli operatori devono dotarsi di idonei

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di contenimento dispositivi atti a evitare rischi per la salute (protezioni, indumenti impermeabili). È necessario porre massima attenzione alla pulizia di attrezzi, macchinari e indumenti utilizzati durante le azioni di contenimento, al fine di non disperdere propaguli della specie. Dopo gli interventi è necessario operare una riqualificazione della comunità vegetale autoctona. La semina di mix di sementi autoctone, il mantenimento di un'adeguata canopea arborea (eventuale messa a dimora di alberature) contribuiscono a inibire la crescita di H. mantegazzianum e la nascita di nuove plantule. Le semine devono essere intensive (es. 4000 plantule emergenti/m2) e devono comprendere specie competitive, adatte all'ambiente d'impianto. È necessario gestire correttamente gli scarti di H. mantegazzianum non disperdendo propaguli della specie, conferendo il materiale tra i rifiuti o compostandolo correttamente a seconda che contenga fiori/semi o no (linee guida AGIN Svizzera). Le ombrelle rimosse devono essere eliminate e non devono essere lasciate in loco sebbene i semi non siano maturi. Durante il trasporto del materiale vegetale deve essere posta grande attenzione a non diffonderlo accidentalmente (es. coprire scarti vegetali durante il trasporto). Controllo manuale e meccanico Rimozione manuale Dove: possibile in tutti i siti, in presenza di singoli individui o nuclei ridotti con piante allo stadio giovanile (plantule). Come: sradicamento manuale o con appositi strumenti dell'intera pianta Pro del metodo: selettivo, costi contenuti. Contro del metodo: applicabile su piccola scala, tempi medio-lunghi. Efficacia: è un metodo considerato efficace seppur su piccola scala. Taglio alla radice ed estirpazione Dove: possibile in tutti i siti, in presenza di singoli individui o di nuclei ridotti (< 200 esemplari) Come: Si procede con vanga e forca estirpatrice. Con la vanga la radice deve essere tagliata almeno 10 cm al di sotto della superficie del suolo e se possibile anche oltre (oltre ai 10 cm il taglio è ancora più efficace poiché è più probabile intercettare il colletto della pianta che tende a infossarsi maggiormente se le piante sono oggetto di tagli ripetuti). La radice deve essere poi estirpata ed eliminata. Pro del metodo: selettivo, uccide subitaneamente la pianta. Contro del metodo: applicabile su piccola scala, tempi medio-lunghi, impegnativo. Efficacia: è possibile avere una notevole riduzione della biomassa già nell'arco di tre anni (esperienza progetto NAPEA in Val d'Aosta). Taglio della parte aerea (+ aratura/rimozione radice) Dove: possibile in tutti i siti. Come: si può operare con falci, seghe (es. "hogweed tool": sega ricurva con lungo manico per evitare il contatto con la pianta) o trinciaerba. Al fine di rendere più efficace e meno laborioso il controllo (l'effetto del taglio delle ombrelle corrisponde a 3 interventi di sfalcio "semplice"), si procede al

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taglio al colletto delle sole piante mature (taglio e la rimozione delle ombrelle). Poiché nelle piante sottoposte a ripetuti tagli si assiste a un abbassamento del colletto, combinare il taglio con l'aratura o con la rimozione della radice può uccidere definitivamente gli esemplari. Pro del metodo: selettivo, mirato, non eccessivamente laborioso. Contro del metodo: è necessario agire in un periodo di tempo ristretto al di fuori del quale il metodo non è più efficace, richiede tempistiche medio-lunghe in base all'estensione del nucleo. Efficacia: è un metodo che si è rivelato efficace nel controllo della pianta, ma non in una drastica riduzione dei nuclei, probabilmente per problematiche legate alla tempistica d'intervento e alla vitalità della soil seed bank.

Controllo meccanico e chimico Metodo integrato con irrorazione fogliare + estirpazione manuale delle piante sopravvissute e rivegetazione Dove: possibile in tutti i siti, salvo restrizioni sull'utilizzo di erbicidi. Come: il primo anno si procede con irrorazione fogliare con glifosate al 3% e successivamene, nel/dal secondo anno, si effettua l'estirpazione manuale delle piante sopravvissute. Se il trattamento si rivela efficace e non si prevede la ripetizione d'interventi chimici, nel sito devono essere messe a dimora specie autoctone adeguate all'ambiente d'impianto e che possano offrire un'idonea copertura per contrastare la ripresa di H. mantegazzianum. Pro del metodo: rapido, efficace, costi contenuti. Contro del metodo: l'uso di erbicidi può arrecare danni alla biodiversità, alla salute umana ed è soggetto a restrizioni normative. Efficacia: l'utilizzo del glifosate può rendere il trattamento efficace già dal primo anno (esperienza progetto NAPEA in Val d'Aosta); tuttavia diverse esperienze sul contenimento chimico della pianta hanno mostrato come essa possa essere resistente e pertanto è necessario agire con costanza e monitorare con attenzione i siti.

Tempistiche- Fase operativa (indicazioni di

massima da tarare in base a fenologia locale specie)

Durata 3-5 anni (dipende dalla risposta della pianta) Periodo e frequenza nell'arco dell'anno Rimozione manuale Periodo: durante la stagione vegetativa, prima della fioritura. Frequenza: all'inizio della primavera ed è possibile che sia necessario intervenire più volte all'anno (es. metà e fine estate), qualora vi sia un'emergenza scalare. Taglio alla radice ed estirpazione Periodo: durante la stagione vegetativa, prima della fioritura. Frequenza: all'inizio della primavera e richiede un successivo intervento a metà della stagione estiva. Taglio della parte aerea Periodo: l'intervento deve essere effettuato quando i semi e sono ancora verdi (in genere s'interviene a luglio e agosto). Il tempismo è cruciale poiché intervenendo troppo presto (prima della piena fioritura) la pianta potrebbe rispondere con una vigorosa ricrescita, mentre un'azione tardiva permetterebbe la dispersione dei semi nell'ambiente. Frequenza: il taglio delle ombrelle deve essere ripetuto fino all'esaurimento del

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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nucleo. Metodo integrato con irrorazione fogliare + estirpazione manuale delle piante sopravvissute e rivegetazione Periodo: Le piante devono essere trattate all'inizio della primavera (20-50 cm d'altezza) e può essere necessaria un'altra applicazione sulle nuove plantule prima della fine di maggio, azione che può essere sostituita da un intervento meccanico (sfalcio, taglio). Le estirpazioni devono essere portate avanti prima di una possibile fioritura delle piante fino all'esaurimento del nucleo. Frequenza: 1-2 interventi di irrorazione durante il primo anno, 1-2 interventi di estirpazione nell'anno successivo e fino all'esaurimento del nucleo.

Monitoraggi Monitoraggi durante fase operativa Il primo anno d'intervento è necessario monitorare l'efficacia dei trattamenti ogni mese (a intervalli di 3-4 settimane) al fine di programmare con adeguato tempismo gli interventi successivi. Gli elementi da monitorare sono: - grado di copertura; - abbondanza individui; - grado di rinnovamento della specie (numero di plantule, di individui maturi e caratterizzare i popolamenti in base alle diverse classi dimensionali) Monitoraggi post-intervento Il controllo dell'efficacia delle misure di contenimento deve essere portato avanti per almeno 7 anni dall'ultimo evento di dispersione (periodo stimato in base al tempo di decadimento della soil seed bank).

Azioni di prevenzione H. mantegazzianum è specie di rilevanza unionale (ex Reg. 1143/2014), il cui commercio è vietato. Pertanto è necessario prevenire nuove introduzioni in natura, avviando campagne mirate a far conoscere gli obblighi e divieti normativi in merito. È necessario altresì sensibilizzare enti pubblici, operatori del verde, proprietari e gestori di giardini privati o pubblici e aree verdi dove H. mantegazzianum è coltivato o è presente a gestire sapientemente la specie e in sicurezza anche per evitare rischi per la salute. Oltre al divieto di piantagione, azioni preventive sono rappresentate dal taglio delle ombrelle prima della fruttificazione, dalla pulizia di attrezzature e macchinari utilizzati per lo sfalcio o in generale in aree infestate dalla specie, dal non utilizzo di suoli contaminati dai propaguli della specie, dall'adeguata gestione degli scarti vegetali della specie e dal mantenimento di condizioni d'equilibrio nelle comunità vegetali limitrofe o potenzialmente colonizzabili dalla specie.

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Protocollo 6

Inquadramento organismo e impatti Specie target Myriophyllum aquaticum (Vell.) Verdc. Specie in Regolamento EU 1143/2014

Habitat Tipica di acque ferme o a lento scorrimento, in genere poco profonde (<1,5 m) ed eutrofiche quali stagni, laghi e canali caratterizzati per lo più da substrati fangosi. Tuttavia è una specie in grado di adattarsi a condizioni differenti, poiché è in grado di resistere a variazioni dei parametri ambientali, e la si può rinvenire anche in acque correnti e più profonde con diverse concentrazioni di nutrienti; in acque più profonde la si può trovare frequentemente come macrofita galleggiante. M. aquaticum predilige climi miti (optimum fisiologico 27°-37°C) ed esposizioni soleggiate.

Impatti reali e potenziali M. aquaticum è in grado di alterare significativamente gli ambienti che colonizza, incidendo sugli equilibri chimico-fisici e ambientali dei siti. Può rappresentare un elemento disturbo per l'accesso ai corpi idrici e per gli sport acquatici (pesca, canottaggio, ecc.). Popolamenti densi possono rallentare e ostacolare il flusso dell’acqua nei canali irrigui.

Proposta progettuale per il contenimento/eradicazione Area pilota Ente responsabile: Parco naturale della Valle del Ticino

Sito A) Vigevano - Cascina dei Ronchi Rilevanza: uno dei pochi siti in Lombardia per cui la presenza della sia stata confermata, che ricade nel Parco del Ticino.

Azioni preliminari - Caratterizzazione

nucleo

Perimetratura e caratterizzazione dei nuclei. A tal fine è necessario dotarsi di attrezzatura idonea all'accesso in acqua. I rilievi in campo mirano a definire:

- l'estensione del popolamento (anche limiti batimetrici) - le caratteristiche del popolamento (grado di copertura, frammentarietà del popolamento, abbondanza individui) e valutazione del grado d'infestazione (es. scheda per la valutazione dell'infestazione approntata nell'ambito del progetto EUPHRESCO- DeClaim del Dutch Plant Protection Service & Centre for Ecology & Hydrology)

- le caratteristiche del sito utili per lo svolgimento delle azioni successive (modalità d'accesso all'acqua, caratteristiche vegetazionali del sito, livello di naturalità)

Fase operativa - Azioni di contenimento

Accorgimenti pre- e post- intervento: onde evitare la dispersione dei frammenti, isolare i siti d'intervento con barriere galleggianti. Durante e dopo gli interventi è bene evitare azioni di disturbo nei siti. Valutare l'impatto e la fattibilità (intervento in canali irrigui) del lasciare in posa le barriere anche dopo gli interventi fino alla ripresa della comunità macrofitica nativa, per prevenire la ricolonizzazione da parte di specie esotiche attraverso l'attecchimento di frammenti.

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Controllo manuale e meccanico Rimozione manuale Dove: nel caso di nuclei isolati con un'infestazione ai primi stadi (nuclei di pochi m2 in un solo sito o diversi piccoli nuclei di meno di 10 m2 a breve distanza gli uni dagli altri, ma localizzati in differenti parti del corso d'acqua e in stagni limitrofi). Come: estirpazione manuale avendo massima cura nel rimuovere l'intera pianta e nel non disperdere alcun frammento. Vantaggi: metodo selettivo, con impatto sull'ecosistema acquatico molto limitato o nullo. Svantaggi: efficace solo su piccola scala, richiede impiego di tempo e un buon numero di operatori specializzati. Efficacia: Buona. La rimozione manuale in diversi casi ha permesso l'eradicazione o quanto meno una forte riduzione di M. aquaticum. Taglio e ombreggiamento con barriere bentoniche Dove: lungo il canale dove è presente M. aquaticum in corrispondenza di nuclei più numerosi. Come: dalle rive con l'uso di appositi rastrelli o, se necessario, con l'utilizzo di benne falcianti montate sul braccio idraulico di escavatori, M. aquaticum viene tagliato e successivamente viene ancorato al fondo un telo di juta a coprire l'area occupata prima del taglio e lasciato sul posto per diversi mesi. La rete deve essere di uno spessore e di una maglia adeguati, onde evitare pieghe e sollevamenti o la ripresa della pianta. Qualora non fosse possibile usare la barriera bentonica e il sito non presentasse emergenze ambientali, è possibile usare un telo di polietilene da porre sulla superficie dell'acqua (metodo con maggiore impatto ambientale). I teli ombreggianti possono essere usati anche per indebolire il popolamento a partire dalle prime fasi d'emergenza stagionale. Vantaggi: le barriere bentoniche non interferiscono con la fruizione dei corpi idrici, è una soluzione che può avere una resa relativamente rapida. Svantaggi: può arrecare disturbo alla biodiversità, la messa in posa delle barriere bentoniche lungo canali irrigui può non essere agevole. Efficacia: la combinazione di "taglio e ombreggiamento" è stato testato con successo per altre specie di Myriophyllum con ecologia simile a M. aquaticum.

Tempistiche- Fase operativa (indicazioni di

massima da tarare in base a fenologia locale specie)

Durata 3 anni (dipende dalla risposta della pianta) Periodo e frequenza nell'arco dell'anno Rimozione manuale Periodo: i dati disponibili indicano diversi momenti per intervenire; l'estate e l'autunno sembrano essere indicati per le azioni di contenimento. In alcuni casi la rimozione manuale è consigliata tra ottobre e marzo, quando la pianta ha meno riserve energetiche. Frequenza: monitorare il sito ogni 6-9 settimane, ripetendo il trattamento fino all'esaurimento della pianta.

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Taglio e ombreggiamento con barriere bentoniche Periodo: alcune sperimentazioni sconsigliano di intervenire con il controllo meccanico tra marzo e la prima metà luglio. Tuttavia il telo di juta va messo in posa all'inizio della stagione vegetativa della pianta. Pertanto si consiglia un taglio preliminare, se necessario, è la successiva, immediata posa del telo. Frequenza: monitorare il sito ogni 6-9 settimane, verificando se vi fosse la necessità di ulteriori tagli e lo stato di conservazione del telo di juta.

Monitoraggi Monitoraggi durante fase operativa Monitorare il sito ogni 6-9 settimane almeno per il primo anno e successivamente stabilire un calendario di monitoraggio compatibile con la risposta della specie. Gli elementi da monitorare sono: - presenza di ripresa vegetativa - grado di copertura/infestazione della pianta Durante i monitoraggi gli operatori possono rimuovere manualmente gli esemplari che ri-attecchiscono dopo l'intervento. Monitoraggi post-intervento Alla fine degli interventi programmati è necessario monitorare il sito d'intervento per almeno altri 3 anni dalla fine della fase operativa per poter determinare l'efficacia dei trattamenti.

Azioni di prevenzione Per la buona riuscita del controllo è molto importante prevenire la diffusione e nuove introduzioni di M. aquaticum. Sebbene l'intervento sia concentrato in un'area limitata, possono essere di supporto azioni preventive quali: - campagne di sensibilizzazione indirizzate agli abitanti dell'area o a una zona più ampia mirate a:

- far conoscere i danni che la specie può causare; - sensibilizzare all'applicazione di una serie di semplici buone pratiche igieniche per evitare la diffusione della specie (es. lavaggio attrezzature impiegate nella pulizia, utilizzo dei canali); - rendere note semplici metodologie di contenimento qualora si rinvenisse la specie - coinvolgerli in campagne di early detection.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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D.g.r. 15 luglio 2019 - n. XI/1928Determinazioni in ordine alla partecipazione al progetto europeo denominato «Plasteco - Supporting EU regions to curb plastics waste and littering» presentato a valere sul programma «Interreg Europe». Autorizzazione della direzione generale Ambiente e clima alla fase di attuazione in rappresentanza di Regione Lombardia

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

•il Programma europeo INTERREG Europe 2014-2020, ap-provato dalla Commissione Europea con Decisione C(2014)4053 finale dell’11 giugno 2015;

•la pubblicazione, sul sito internet del programma, della quarta call per la presentazione dei progetti dal 7 maggio al 22 giugno 2019;

•la d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013 «Strategia regionale per l’accesso ai Programmi a gestione diretta dell’UE per il periodo 2014-2020: priorità programmatiche, definizione delle proposte progettuali e disciplina per l’accesso al fon-do di cui all’art. 27, c. 10 della l.r. 35/97»;

•il decreto n.  884 del 10 febbraio 2014 di costituzione del Gruppo per la Progettazione europea (GPE) in attuazione della sopra citata d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013, Co-me aggiornato con decreto n. 7200 del 9 settembre 2015;

•la delibera CIPE n. 10 del 28 gennaio 2015 «Definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei program-mi europei per il periodo di programmazione 2014-2020 e relativo monitoraggio. Programmazione degli interventi complementari di cui all’articolo 1, comma 242, della leg-ge n. 147/2013 previsti nell’accordo di partenariato 2014-2020», che stabilisce la dotazione finanziaria complessiva del cofinanziamento nazionale dei Programmi europei 2014-2020, con la relativa ripartizione per programmi e per aree territoriali;

Preso atto che la DG Ambiente e Clima, in qualità di partner, ha ritenuto di aderire al progetto «PLASTECO - Supporting EU regions to curb plastics waste and littering» nell’ambito del Pro-gramma INTERREG Europe – 2014-2020, in particolare nella sua quarta call (7 maggio 2019 – 22 giugno 2019), unitamente ai seguenti partners:

•Municipality of Rethymno (EL) – Capofila;

•Styrian Provincial Government (AT);

•Stara Zagora Regional Economic Development Agency (BG);

•Cluster of Environmental Technologies Bavaria (DE);

•Auvergne-Rhône-Alpes Energy Environment Agency (FR);

•Bucharest-Ilfov Regional Development Agency (RO);

•Association Baltic Coasts (LV);Verificato che:

•il GPE ha espresso nella riunione del 19 giugno 2018 parere favorevole rispetto alla candidatura della proposta proget-tuale in argomento;

•in data 22 giugno 2018 è stata presentata e registrata dal parte del Capofila la proposta di progetto ;

•in data 4 giugno 2019 il Segretariato Congiunto  (JS) del Programma ha inviato al Capofila comunicazione in merito all’approvazione del progetto europeo «PLASTECO» (ID Pro-getto: PGI06169 PLASTECO) da parte del Comitato di Moni-toraggio del Programma;

•in data 4 e 10 giugno 2019 è stato sottoscritto il «Subsidy Contract» da parte dell’Autorità di gestione del Programma e da parte del Capofila;

Vista la «Part A - Project summary» della versione approvata dell’Application Form, allegata al sopracitato «Subsidy Con-tract», che riporta la descrizione sintetica del progetto ed il relati-vo piano finanziario, e che costituisce parte integrante e sostan-ziale della presente deliberazione (Allegato A);

Rilevato che il budget complessivo del progetto approvato ammonta a €1.610.258.00 così determinato:

•€ 1.335.759,90 quota di finanziamento europeo FESR per i partner UE;

•€ 274.498,10 quota di cofinanziamento a carico di ciascun partner;

Considerato che la quota in capo a Regione Lombardia risul-ta pari a €193.100,00 così suddivisa:

•85% pari a € 164.135,00 di finanziamento FESR (Commissio-ne Europea);

•15% pari a € 28.965,00 di cofinanziamento nazionale Fondo di Rotazione;

Dato atto che è stato individuato quale responsabile ammi-nistrativo del progetto il Direttore Generale della DG Ambiente e Clima e quale responsabile operativo dello stesso la Dirigente della Unità Organizzativa Economia Circolare, Usi della Materia e Bonifiche;

Dato atto che, secondo quanto disposto dalla già citata d.g.r. n. X/1042 del 5 dicembre 2013, la Direzione potrà recepire, du-rante l’attuazione del progetto, eventuali modifiche e/o integra-zioni proposte dagli Organismi di gestione del Programma che non comportino modifiche sostanziali agli obiettivi e ai risultati attesi del progetto;

Vista l’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ed in par-ticolare il goal n. 12 «Consumo e produzione responsabili»;

Visto il Programma Regionale di Sviluppo della XI legislatura, approvato con Deliberazione del Consiglio regionale n. 64/2018 e pubblicato sul BURL del 28 luglio 2018, ed in particolare il Risul-tato Atteso «203.Ter.09.03 Sviluppo dell’economia circolare»;

Ritenuto pertanto di approvare la partecipazione della Dire-zione Generale Ambiente e Clima in qualità di partner al proget-to europeo «PLASTECO - Supporting EU regions to curb plastics waste and littering» (ID Progetto: PGI06169 PLASTECO)finanziato a valere sul Programma INTERREG Europe – 2014-2020;

Vagliate ed assunte come proprie le predette determinazioni;A voti unanimi espressi nelle forme di legge;

DELIBERA1. di approvare la partecipazione della Direzione Genera-

le Ambiente e Clima in qualità di partner al progetto europeo «PLASTECO - Supporting EU regions to curb plastics waste and littering» (ID Progetto: PGI06169 PLASTECO), finanziato a valere sul Programma INTERREG Europe – 2014-2020, così come descrit-to sinteticamente nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, che riporta anche il piano finanzia-rio del progetto stesso;

2. di autorizzare la Direzione Generale Ambiente e Clima a provvedere, con propri atti, alle procedure necessarie all’attua-zione del progetto europeo PLASTECO;

3. di dare atto che la quota in capo a Regione Lombardia risulta pari a € 193.100,00 ed è così suddivisa:

•85% pari a € 164.135,00 di finanziamento FESR (Commissio-ne Europea);

•15% pari a € 28.965,00 di cofinanziamento nazionale Fondo di Rotazione;

e che la Direzione competente procederà all’istituzione dei ca-pitoli di bilancio dedicati all’attuazione del progetto europeo PLASTECO;

4. di confermare quale responsabile amministrativo del pro-getto il Direttore Generale della DG Ambiente e Clima e quale responsabile operativo dello stesso il Dirigente della Unità Orga-nizzativa Economia Circolare, Usi della Materia e Bonifiche;

5. di autorizzare il Direttore Generale della DG Ambiente e Cli-ma a recepire, durante l’attuazione del progetto, eventuali mo-difiche e/o integrazioni proposte dalla Commissione Europea che non comportino modifiche sostanziali agli obiettivi e ai risul-tati attesi del progetto;

6. di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale di Regio-ne Lombardia (BURL);

7. di disporre la pubblicazione del presente provvedimento ai sensi dell’art. 23 del d.lgs. 33/2013 e di demandare al Dirigente competente la pubblicazione degli atti conseguenti e successi-vi come previsto dal d.lgs. n. 33/2013.

Il segretario: Enrico Gasparini

——— • ———

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 46 – Bollettino Ufficiale

PART A – Project summary

A.1 Project identification

Project title Supporting EU regions to curb plastics waste and littering

58 / 300 characters

Project

acronym

PLASTECO

8 / 22 characters

Name of the

lead partner

organisation in

English

Municipality of Rethymno

Specific

objective

4.2. Improving resource-efficient economy policies

Project

duration

Phase 1 Duration 36 Months Project start date 01/08/2019

Phase 2 Duration 12 Months

Total No. months 48

A.2 Project abstract

CURBING PLASTICS WASTE AND LITTERING IN EU REGIONSThe widespread plastic pollution necessitates a strong reaction from EU regions, to address growing environmental and health concerns. PLASTECO, in line withthe “European Strategy for Plastics in a Circular Economy”, will support participating territories to take the steps necessary for a transition towards a “new plasticseconomy”; the focus will be on advances in waste management, eradication of single-use plastics from regional value chains, and spurring growth through eco-innovation. PLASTECO will cover the areas of waste management, public procurement, funding/investments, secondary raw materials, and awareness raising.

OBJECTIVEPLASTECO will support 8 partners from 8 EU countries, through joint policy learning efforts and exchanges of experiences, to benefit from the momentum of theEU plastics strategy and achieve their goals in terms of protecting the environment, increasing resource efficiency, alleviating health effects, and boostinginnovation. PLASTECO will enable partners and key stakeholders to: a) assess the current situation, potential, and barriers in their regions, b) identify pathways forsustainable growth in plastics value-chains, and c) design and put into effect new policy measures and regulations.

EXPECTED IMPACT-Increased capacity of 180 staff of public administrations to effectively support new growth trajectories & energy security-19 million euros unlocked to support projects on plastic reuse, eco-innovation, alternative technologies-Increased awareness & consensus building among plastic producers and consumers/the public

MAIN OUTPUTS & BENEFICIARIES-8 action plans to improve the addressed policies, benefiting managing authorities & stakeholders-4 interregional workshops, 2 study visits, and 2 joint policy planning and strategic review procedures, to promote capacity building among partners andstakeholders-3 joint thematic studies on territorial needs and good practices

1,994 / 2,000 characters

A.3 Project budget summary

Programme Funding Partner Contributions

Total Budget

Amount Funding Rate Public Contribution Private Contribution Total Contribution

ERDF 1,335,759.90 82.95 % 192,099.60 82,398.50 274,498.10 Total eligible to

ERDF 1,610,258.00

Norway 0.00 0.00 % 0.00 0.00 0.00 Total Norway 0.00

INTERREG Europe 1,335,759.90 82.95 % 192,099.60 82,398.50 274,498.10 Total INTERREG

Europe 1,610,258.00

Other Funding 0.00

Grand Total 1,610,258.00

Project Acronym: PLASTECOIndex Number: PGI06169Version Number: 5

Control number: e16b67baf1ab4f10b3241f2c0b0c5a9f

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 47 –

A.4 Overview of project partners

N° Organisation Country Partner Budget

1-LP Municipality of Rethymno EL

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

329,175.25 58,089.75 387,265.00

2-PP Lombardy Region IT

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

164,135.00 28,965.00 193,100.00

3-PP Styrian Provincial Government AT

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

163,193.20 28,798.80 191,992.00

4-PP Stara Zagora Regional Economic Development Agency BG

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

135,883.55 23,979.45 159,863.00

5-PP Cluster of Environmental Technologies Bavaria DE

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

127,781.25 42,593.75 170,375.00

6-PP Auvergne-Rhône-Alpes Energy Environment Agency FR

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

171,499.40 30,264.60 201,764.00

7-PP Bucharest-Ilfov Regional Development Agency RO

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

124,678.00 22,002.00 146,680.00

8-PP Association Baltic Coasts LV

ProgrammeFunding

PartnerContribution

Total

119,414.25 39,804.75 159,219.00

Lead partner confirmation

By submitting the application form the lead partner hereby confirms that:

The information provided in this application is accurate and true to the best knowledge of the lead partner.

The project is in line with the relevant EU and national legislation and policies of the countries involved.

The lead partner and the project partners will act according to the provisions of the relevant national and EU regulations, especially regarding structural funds,

public procurement, state aid, environment and equal opportunities, as well as the specific provisions of the programme.

No expenditure related to the above mentioned project has been, is or will be funded by any other EU funded programme, except for partners that do not

receive funding directly from the Interreg Europe programme.

Project Acronym: PLASTECOIndex Number: PGI06169Version Number: 5

Control number: e16b67baf1ab4f10b3241f2c0b0c5a9f

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 48 – Bollettino Ufficiale

D.g.r. 15 luglio 2019 - n. XI/1929Aggiornamento dei procedimenti di approvazione del piano e del regolamento del Parco Nazionale dello Stelvio

LA GIUNTA REGIONALEVisti:

•l’articolo 35, comma 1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, il quale dispone che: «Per il Parco nazionale dello Stelvio si provvede in base a quanto stabilito dall’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n.  279. Le intese ivi previste vanno assunte anche con la Regione Lombardia e devono essere informate ai principi generali della presente legge»;

•l’articolo 1, comma 515, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ai sensi del quale mediante intese tra lo Stato e le Province autonome di Trento e di Bolzano sono definiti gli ambiti per il trasferimento o la delega di funzioni statali e dei relativi oneri finanziari riferiti al Parco Nazionale dello Stelvio;

•l’articolo 11, comma 8, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, il quale dispone che: «In armonia con le finalità e i princìpi dell’ordinamento giuridico nazionale in materia di aree protette, nonché con la disciplina comunitaria re-lativa alla Rete Natura 2000, le funzioni statali concernenti la parte lombarda del Parco nazionale dello Stelvio sono attribuite alla Regione Lombardia che, conseguentemente, partecipa all’intesa relativa al predetto Parco, di cui all’arti-colo 1, comma 515, della legge 27 dicembre 2013, n. 147»;

Visti:

•la legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30 «Disposizioni le-gislative per l’attuazione del documento di programmazio-ne economico-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9 ter della legge regionale 31 marzo 1978 n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla con-tabilità della Regione) – Collegato 2007)»;

•la legge regionale 22 dicembre 2015, n. 39 «Recepimento dell’intesa concernente l’attribuzione di funzioni statali e dei relativi oneri finanziari riferiti al Parco nazionale dello Stelvio, ai sensi dell’articolo 1, comma 515, della legge 27 dicem-bre 2013, n. 147 e dell’articolo 11, comma 8, del d.l. 24 giu-gno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 11 agosto 2014, n. 116»;

•la deliberazione di Giunta regionale del 23 dicembre 2015, n. X/4675 «Prime determinazioni in attuazione della legge del consiglio regionale n. 99«Recepimento dell’intesa con-cernente l’attribuzione di funzioni statali e dei relativi one-ri finanziari riferiti al Parco nazionale dello Stelvio, ai sensi dell’articolo 1, comma 515, della legge 27 dicembre 2013, n.  147 e dell’articolo 11, comma 8, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla leg-ge 11 agosto 2014, n. 116» approvata nella seduta del 10 dicembre 2015»;

•la deliberazione della Giunta regionale del 30 novembre 2016, n. X/5928 «Adozione delle misure di conservazione relative ai 9 siti Rete Natura 2000 compresi nel territorio del Parco nazionale dello Stelvio e trasmissione delle stesse al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Ma-re, ai sensi del d.p.r. 357/97 e s.m.i. e del d.m. 184/2007 e s.m.i.» di adozione degli obiettivi e delle misure di conser-vazione relative ai siti della rete Natura 2000 compresi nel territorio lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio;

•il relativo decreto del Ministero dell’Ambiente del 14 giugno 2017 «Designazione di 8 zone speciali di conservazione (ZSC) della regione biogeografica alpina insistenti nel ter-ritorio della Regione Lombardia»;

•la deliberazione di Giunta regionale dell’11 dicembre 2017 n. X/7496 «Avvio dei procedimenti per l’approvazione del piano e del regolamento del parco nazionale dello Stelvio e contestuale avvio della procedura di valutazione am-bientale strategica del piano del parco nazionale dello Stelvio (di concerto con l’assessore Terzi)»;

Visti altresì:

•la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Con-siglio del 27 giugno 2001, concernente la valutazione am-bientale strategica degli effetti di determinati piani e pro-grammi sull’ambiente;

•il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 «Norme in materia ambientale» che ha recepito la suddetta direttiva europea 2001/42/CE, che prevede l’obbligo di sottoporre a valuta-

zione ambientale strategica determinati piani e programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente;

•la legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 «Legge per il go-verno del territorio» e, in particolare, l’art. 4, che norma la valutazione ambientale dei piani;

•la deliberazione di Consiglio regionale 13 marzo 2007, n.  351 «Indirizzi generali per la Valutazione di Piani e Pro-grammi (articolo 4, comma 1, l.r. 11 marzo 2005 n. 12)»;

•la deliberazione della Giunta regionale del 10 novembre 2010, n. IX/761 «Determinazioni della procedura di Valu-tazione ambientale di piani e programmi – VAS (art. 4, l.r. n. 12/2005; d.c.r. n. 351/2007) – Recepimento delle disposi-zioni di cui al d.lgs. 29 giugno 2010, n. 128, con modifica ed integrazione delle dd.g.r. 27 dicembre 2008, n. 8/6420 e 30 dicembre 2009, n. 8/10971» che fornisce modelli metodolo-gici procedurali e organizzativi della valutazione ambienta-le di piani e programmi (VAS);

Richiamata la d.g.r. n. X/7496 del 11 dicembre 2017 con la quale:

•si è avviato il procedimento per l’approvazione del Piano del Parco nazionale dello Stelvio contestualmente alla pro-cedura di Valutazione Ambientale Strategica;

•sono state individuate le Autorità procedente, l’Autorità competente per la Valutazione Ambientale Strategica, l’Au-torità competente per la Valutazione di Incidenza;

•sono state dettagliate le fasi del procedimento integrato di Piano, Valutazione d’Incidenza e Valutazione Ambientale Strategica per il Piano del Parco nazionale dello Stelvio;

•si è dato avvio al procedimento per l’approvazione del Re-golamento del Parco Nazionale dello Stelvio;

•sono state dettagliate le fasi del procedimento di appro-vazione del Regolamento del Parco nazionale dello Stelvio;

Visto il IV Provvedimento Organizzativo 2018 approvato con dgr n. 294 del 28 giugno 2018 e successive modifiche che attri-buisce alla Struttura «Riordino Istituzionale territoriale, riorganiz-zazione dei processi amministrativi nelle autonomie locali e rap-porti con le comunità montane» assegnata alla U.O. «Rapporti con gli Enti Locali e loro aggregazioni. Coordinamento degli uffi-ci territoriali» - Direzione Generale «Enti locali, montagna e piccoli comuni», la competenza «Presidio della governance del Parco Nazionale dello Stelvio»;

Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione di ERSAF n.  IV/13 del 31 ottobre 2018 che conferisce l’incarico di Direttore del Parco dello Stelvio ad Alessandro Nardo a seguito dell’indi-cazione della Giunta Regionale con d.g.r. n. XI/701 del 24 otto-bre 2018;

Considerato che:

•la legge regionale 39/2015 affida le funzioni di gestione operativa e di tutela del Parco Nazionale dello Stelvio all’en-te regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste sulla base degli indirizzi della Giunta regionale di cui all’articolo 9 bis, comma 3, lettera c), della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione);

•il direttore del parco svolge le funzioni di gestione operativa e di tutela del Parco;

•il direttore altresì esercita le funzioni sulla base di un piano annuale delle attività e di un Piano Triennale degli investi-menti approvati dalla giunta regionale, con un rapporto fi-duciario tra Giunta e direttore che esclude dalla governan-ce del Parco dello Stelvio gli organi dell’ERSAF;

•l’attività del direttore del Parco dello Stelvio, ai sensi dell’art. 5, c. 1, lett. r) del d.lgs. 152/2006 si esplica nell’elaborazione del piano e non si può pertanto prescindere dal suo coin-volgimento nelle relative attività istruttorie fino all’approva-zione definitiva, anche in considerazione delle relazioni che intrattiene con le province autonome di Trento e Bolzano ed il MATTM al fine della costituzione di strumenti di pianifica-zione e regolamentazione coordinati;

Ritenuto che al Direttore del parco debba essere riconosciuto un ruolo attivo ed operativo di supporto all’Autorità Procedente, con il coinvolgimento in tutte le fasi del procedimento di appro-vazione del piano del parco e del regolamento del parco, per la conoscenza della complessità del territorio e per le relazioni con le province autonome di TR e BZ ed il MATTM;

Sentite:

•l’Autorità competente per la VAS, individuata nella Struttura

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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«Giuridico per il Territorio e VAS» assegnata alla UO «Urbani-stica e Assetto del Territorio» - Direzione Generale «Territorio e Protezione Civile» precedentemente denominata «Fonda-menti e Strategie per il governo del territorio e VAS»;

•l’Autorità competente per la Valutazione di Incidenza, in-dividuata nella Struttura «Natura e Biodiversità» assegnata alla UO «Sviluppo Sostenibile e Tutela Risorse dell’Ambiente» - Direzione Generale «Ambiente e Clima» precedentemente denominata «Valorizzazione delle Aree protette e Biodiver-sità»;

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge; DELIBERA

1. di aggiornare le fasi del procedimento di approvazione del Piano del Parco nazionale dello Stelvio, coordinato con la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, comprensiva della Valutazione d’incidenza, così come indicate nell’allegato al presente provvedimento (Allegato A), di cui è parte integrante e sostanziale;

2. di aggiornare le fasi del procedimento di approvazione del Regolamento del Parco nazionale dello Stelvio, così come indi-cate nell’allegato al presente provvedimento (Allegato B), di cui è parte integrante e sostanziale;

3. di individuare, per l’espletamento delle funzioni di Auto-rità procedente della procedura di approvazione del Piano, la Struttura «Riordino Istituzionale territoriale, riorganizzazione dei processi amministrativi nelle autonomie locali e rapporti con le comunità montane» assegnata all’Unità Organizzativa «Rapporti con gli Enti Locali e loro aggregazioni. Coordinamento degli uffi-ci territoriali» - Direzione Generale «Enti locali, montagna e piccoli comuni»di Regione Lombardia;

4. di individuare come Autorità competente per la Valutazio-ne Ambientale Strategica del Piano la Struttura «Giuridico per il territorio e VAS», assegnata all’Unità Organizzativa «Urbanistica e Assetto del Territorio» - Direzione Generale Territorio e Protezione Civile di Regione Lombardia;

5. di individuare come Autorità competente per la Valuta-zione di Incidenza del Piano la Struttura «Natura e Biodiversità» assegnata all’Unità Organizzativa «Sviluppo Sostenibile e Tutela Risorse dell’Ambiente» - Direzione Generale «Ambiente e Clima» di Regione Lombardia;

6. di pubblicare il presente atto sul BURL e sul sito web S.I.V.A.S. di Regione Lombardia.

Il segretario: Enrico Gasparini

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Allegato A - PROCEDURA COORDINATA DI APPROVAZIONE DEL PIANO DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO, VAS E VINCA 1. Delibera regionale di avvio del procedimento di Piano e contestuale VAS e VIC (DGR 7496 dell’11/12/2017)

individuazione dell’Autorità procedente, dell’Autorità competente per la VAS e dell’Autorità competente per la VIncA 2. L’Autorità procedente provvede alla pubblicazione della delibera sul sito web SIVAS e sul BURL. Il proponente (Direttore Parco dello Stelvio) pubblica la delibera

sul sito web dell'Ente. 3. L’Autorità procedente, d’intesa con l’autorità competente per la VAS, con decreto individua i soggetti e le modalità della consultazione pubblica. 4. Il proponente elabora un documento illustrativo dei contenuti e degli obiettivi di Piano e del Documento di Scoping 5. Il proponente consegna la documentazione prodotta all’Autorità procedente. 6. L’Autorità procedente mette a disposizione il Documento di Scoping, per 30 giorni, sul sito web SIVAS e convoca, d’intesa con l’Autorità competente, la prima

conferenza di valutazione 7. PRIMA CONFERENZA DI VALUTAZIONE E FORUM PUBBLICO (tenutasi il 10/05/2018)

consultazione relativa al Documento di Scoping. 8. Il proponente elabora il Rapporto Ambientale comprensivo dello Studio d’incidenza. 9. Il proponente consegna il Rapporto Ambientale comprensivo dello Studio d’incidenza all’autorità procedente. 10. L'Autorità procedente, previo parere del Comitato dei Comuni, invia la proposta di Piano ed il Rapporto Ambientale (comprensivo dello Studio d’incidenza e della

Sintesi non Tecnica) alle Autorità competenti per la VAS e la VIC, ai soggetti competenti in materia ambientale e agli enti interessati e li mette a disposizione per 60 giorni consecutivi sul sito SIVAS. Il proponente mette a disposizione la documentazione sul sito web dell'Ente.

11. L’Autorità procedente, d’intesa con l’Autorità competente VAS, convoca la seconda conferenza di valutazione 12. SECONDA CONFERENZA DI VALUTAZIONE E FORUM PUBBLICO (tenutasi il 27/6/2019)

consultazione relativa al Piano e al Rapporto Ambientale 13. I soggetti interessati possono prendere visione del Piano e presentare osservazioni scritte entro 60 giorni dalla pubblicazione.

Il proponente raccoglie le osservazioni e procede a disamina tecnica preliminare a supporto del Nucleo Tecnico Regionale VAS. 14. PARERE MOTIVATO

espresso con decreto dirigenziale dall’Autorità competente per la VAS entro 90 giorni dalla fine delle consultazioni ed estende le proprie valutazioni all'incidenza sui siti della Rete Natura 2000

15. L’Autorità procedente, in collaborazione con l'Autorità competente per la VAS, tenuto conto delle risultanze del Parere motivato, indica al proponente le opportune revisioni da apportare al Piano.

16. Il proponente aggiorna il Piano e il Rapporto Ambientale 17. Il proponente acquisisce l’intesa del Comitato dei Comuni sul Piano revisionato a seguito del parere motivato.

18. L’Autorità procedente, con il supporto del Proponente, definisce la proposta di Piano, comprensivo del Rapporto Ambientale, dello Studio d’Incidenza, della Sintesi non tecnica, nonché l’Intesa del Comitato dei Comuni ed i contenuti tecnici per la predisposizione della Dichiarazione di sintesi e della proposta di deliberazione

19. ADOZIONE da parte della Giunta regionale del Piano del Parco comprensivo del Rapporto Ambientale, della Sintesi non tecnica, e dello Studio d’Incidenza

20. L’Autorità procedente, qualora in fase di adozione il Piano sia ulteriormente revisionato, aggiorna la Dichiarazione di Sintesi dopodiché pubblica il Piano del Parco Nazionale dello Stelvio adottato con le Misure per il monitoraggio, il Parere motivato e la Dichiarazione di sintesi presso gli albi pretori degli enti territoriali interessati presso gli albi pretori per 30 giorni consecutivi, dandone Avviso sul BURL e su almeno due quotidiani, con l’indicazione della sede e dei siti web dove si può prendere visione dei relativi elaborati (SIVAS e sito web del Parco).

21. L’autorità procedente presenta istanza di Valutazione di Incidenza all’Autorità competente consegnando lo Studio d’incidenza, che viene altresì pubblicato sul sito web SiVIC contestualmente all’avvio del procedimento di VIncA.

22. Entro i successivi 60 giorni dalla pubblicazione chiunque può presentare osservazioni scritte all’Autorità procedente e al Parco. 23. Il proponente procede alla disamina tecnica preliminare a supporto degli uffici regionali fornendo una proposta di controdeduzioni all’Autorità procedente e

all’Autorità competente per la VAS 24. L’Autorità procedente, in collaborazione con l’autorità competente per la VAS, con il supporto del Proponente, valuta le osservazioni pervenute e redige le

controdeduzioni da sottoporre alla Giunta Regionale. 25. VALUTAZIONE D’INCIDENZA

Espressa con decreto dirigenziale dall’Autorità competente per la VIncA entro 60 giorni dalla pubblicazione su SIVIC e pubblicata sul sito web SIVIC 26. PARERE MOTIVATO FINALE

Espressa con decreto dirigenziale dall’Autorità competente per la VAS entro 90 gg dalla fine delle consultazioni e comprensivo delle prescrizioni della VIncA 27. Il proponente, su indicazioni dell’Autorità procedente e dell’Autorità competente per la VAS, revisiona il Piano tenendo conto delle osservazioni accolte e delle

condizioni poste dal parere motivato finale e trasmette tutta la documentazione all’Autorità procedente. 28. L’Autorità procedente, con il supporto del Proponente, definisce la proposta di Piano, comprensivo del rapporto ambientale, dello Studio d’incidenza, della Sintesi

non tecnica, nonché le controdeduzioni alle osservazioni ed i contenuti tecnici per predisposizione della proposta di deliberazione. 29. APPROVAZIONE CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI

da parte della Giunta regionale entro 90 gg dalla fine delle consultazioni 30. La Giunta regionale trasmette la proposta di Piano integrata con le controdeduzioni al Consiglio regionale per l’esame della competente Commissione consiliare

che si esprime nei successivi 30 giorni. Il proponente supporta la Commissione consiliare nei lavori istruttori. 31. In seguito al parere della Commissione, l’Autorità Procedente, con il supporto del Proponente, definisce la proposta di revisione del piano, la relazione istruttoria,

il Rapporto Ambientale e lo Studio di Incidenza, nonché i contenuti tecnici per la predisposizione della Dichiarazione di sintesi e della proposta di deliberazione. 32. La Giunta regionale delibera la proposta definitiva di Piano entro 60 giorni dall’espressione del parere della competente commissione consiliare 33. L’Autorità procedente trasmette la proposta definitiva di Piano al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che si esprime con parere

vincolante entro 90 giorni dal ricevimento. Il proponente supporta il MATTM nei lavori istruttori. 34. A seguito del parere del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Autorità Procedente, con il supporto del Proponente, definisce la

proposta di revisione del piano, la relazione istruttoria, il Rapporto Ambientale e lo Studio di Incidenza nonché i contenuti tecnici per la predisposizione della Dichiarazione di sintesi e della proposta di deliberazione.

35. APPROVAZIONE La Giunta regionale, acquisito il parere del MATTM, approva il Piano Nazionale comprensivo del Rapporto Ambientale e, qualora il Piano sia ulteriormente

revisionato, integra la Dichiarazione di Sintesi finale. 36. Il Piano approvato è pubblicato sul BURL e sulla G.U. nonché sul sito web SIVAS e sul sito web del Parco nazionale dello Stelvio unitamente alla Dichiarazion e

di Sintesi finale, alle Misure per il monitoraggio e al Parere motivato finale.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Allegato B PROCEDIMENTO DI APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO DEL PARCO NAZIONALE DELLO

STELVIO Delibera regionale di avvio del procedimento di approvazione del Regolamento La delibera contiene l’individuazione delle strutture responsabili del procedimento di approvazione del Regolamento La Giunta regionale provvede alla pubblicazione della delibera sul BURL. Il proponente pubblica la delibera sul sito web dell'Ente L'Autorità procedente, previo parere del Comitato dei Comuni, entro 90 giorni, invia la proposta di Regolamento alla Giunta Regionale. Il proponente mette a disposizione la documentazione sul sito web dell'Ente Adozione da parte della Giunta regionale del Regolamento del Parco. L’Autorità procedente pubblica il Regolamento del Parco nazionale dello Stelvio adottato presso gli albi pretori degli enti territoriali interessati per 60 giorni consecutivi, dandone avviso sul BURL, con l’indicazione della sede e degli indirizzi web dove si può prenderne visione. L’Autorità procedente, con il supporto del Proponente che procede alla disamina tecnica preliminare a supporto degli uffici regionali, valuta le osservazioni pervenute e redige le controdeduzioni da trasmettere alla Giunta Regionale. APPROVAZIONE CONTRODEDUZIONI ALLE OSSERVAZIONI da parte della Giunta regionale entro 90 gg dalla fine delle consultazioni La Giunta regionale trasmette alla competente commissione consiliare il Regolamento integrato con le controdeduzioni alle osservazioni, ai fini dell’acquisizione del parere consiliare in ordine al rispetto degli atti di indirizzo, programmazione e pianificazione regionale. In seguito al parere della Commissione consiliare, l’Autorità Procedente, con il supporto del Proponente, aggiorna il regolamento Entro 60 giorni dall’acquisizione del parere della commissione consiliare o dal decorso del termine per l’espressione del medesimo parere, la Giunta regionale delibera la proposta definitiva del Regolamento e la trasmette al Ministero dell’Ambiente per l’acquisizione del parere vincolante. Il Ministero dell’Ambiente si esprime entro 90 giorni dal ricevimento della proposta di Regolamento In seguito al parere del Ministero dell’Ambiente, l’Autorità Procedente, con il supporto del Proponente, aggiorna il regolamento. Acquisito il parere del Ministero dell’Ambiente la Giunta regionale approva definitivamente il Regolamento

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D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionalePresidenza

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Comunicato regionale 15 luglio 2019 - n. 85Aggiornamento allegato A1 – Sezione I della l.r. 27 dicembre 2006 n. 30.

IL VICARIO DEL SEGRETARIO GENERALERichiamati:

•L’articolo 1 della legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30 recante «Configurazione del sistema regionale. Interventi di razionalizzazione e semplificazione per il raggiungimen-to degli obiettivi di finanza pubblica da parte del sistema regionale. Contributo al raggiungimento degli obiettivi del-la programmazione regionale. Modifiche alla l.r. 34/1978» in cui si prevede che «in attuazione dell’articolo 48 dello Statuto di autonomia, il sistema regionale è costituito dalla regione e dagli enti di cui agli allegati A1 e A2»;

•La previsione di cui al comma 1 dell’art. 1 della l.r. 30/2006 in base alla quale «la Giunta Regionale provvede ad ag-giornare gli allegati in occasione dell’approvazione di atti e provvedimenti istitutivi di nuovi enti ovvero modificativi o estintivi di quelli esistenti. L’elenco aggiornato è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione»;

•L’articolo 1 della legge regionale 3 aprile 2019 n. 6 «Dispo-sizioni in merito alla fusione delle società partecipate in modo totalitario Azienda regionale centrale acquisti s.p.a. (Arca s.p.a.), Lombardia Informatica s.p.a. (LIspa) e Infra-strutture Lombarde s.p.a. (ILspa) – Nuova determinazione della società incorporante: Azienda regionale per l’innova-zione e gli acquisti s.p.a. (Aria s.p.a.)»;

•La deliberazione della Giunta regionale n. XI/1852 del 2 luglio 2019 «Determinazioni in ordine ad ARIA s.p.a.», con la quale è stato disposto l’aggiornamento dell’elenco al-legato A1, Sezione I (Società partecipate in modo totalita-rio) della legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30, ai sensi dell’art. 1, comma 1 della legge regionale medesima, inse-rendo ARIA s.p.a. e contestualmente espungendo Lombar-dia Informatica s.p.a. e l’Azienda regionale centrale acqui-sti s.p.a. (ARCA s.p.a.) dal medesimo elenco;

COMUNICA CHEL’allegato A1, Sezione I - società partecipate in modo totalita-

rio della legge regionale 27 dicembre 2006, n. 30 è aggiornato con le seguenti modifiche:

− È inserita ARIA s.p.a. e sono contestualmente espunte Lom-bardia Informatica s.p.a. e l’Azienda regionale centrale ac-quisti s.p.a. (ARCA s.p.a.).

L’allegato A1 Sezione I, pertanto presenta la seguente com-posizione che sostituisce integralmente quella attualmente vigente:

ALLEGATO A1SEZIONE I

ENTI DIPENDENTIa) Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA);b) Ente regionale per i servizi all’agricoltura e Foreste (ERSAF);c) Istituto regionale per il supporto delle politiche della Lom-

bardia (Polis-Lombardia).

SOCIETÀ PARTECIPATE IN MODO TOTALITARIOa) Finlombarda s.p.a;b) Infrastrutture Lombarde s.p.a.;c) Azienda regionale per l’innovazione e gli acquisti s.p.a.

(ARIA s.p.a.)

La sezione II dell’allegato A1 e l’allegato A2 della legge regiona-le 27 dicembre 2006, n. 30 mantengono l’attuale composizione.

Il vicario del segretario generalePier Attilio Superti

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D.G. Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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D.d.u.o. 16 luglio 2019 - n. 10478Costituzione del tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne (art. 5 comma 3 l.r. 11/2012)

LA DIRIGENTE DELLA U.O. FAMIGLIA E PARI OPPORTUNITÀVista la legge regionale 3 luglio 2012, n. 11, «Interventi di pre-

venzione, contrasto e sostegno a favore delle donne vittime di violenza», all’art. 5, comma 3, che prevede la costituzione di un Tavolo permanente, quale strumento per promuovere l’integra-zione delle politiche sociali e socio-sanitarie con le politiche dell’educazione, della formazione, del lavoro, della casa, della tutela della sicurezza;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della XI Legislatura adottato con d.c.r. IX/64 del 10 luglio 2018, che in-dividua tra i risultati attesi dell’area sociale – Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia – la prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e il potenziamento dei servizi di acco-glienza e protezione delle donne vittime di violenza, sfruttamen-to e/o di tratta;

Considerato che il Tavolo permanente, di seguito denominato Tavolo regionale antiviolenza:

•è sede di raccordo e consultazione per la programmazio-ne, il monitoraggio e la valutazione degli interventi regionali previsti dalla legge;

•costituisce la sede permanente di interlocuzione tra Regio-ne Lombardia e i soggetti che, a diverso titolo e per diverse competenze, operano sul territorio regionale per contrasta-re il fenomeno della violenza nei confronti delle donne, in coerenza con il principio di sussidiarietà verticale e orizzon-tale affermato all’articolo 3 dello Statuto regionale;

Vista la d.g.r. 19 novembre 2018, n. 820, «Criteri di composizio-ne, funzioni e modalità di funzionamento del Tavolo permanente per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne (art. 5, comma 4, l.r. 11/12) - (richiesta di parere alla commissio-ne consiliare)»;

Visto il parere n.  18 del 13 dicembre  2018, espresso dalla Commissione consiliare III - Sanità e Politiche sociali;

Dato atto che, a seguito del citato parere della Commissio-ne consiliare competente sopra richiamato, con d.g.r. 1049 del 17 dicembre 2018 si sono definiti i criteri di composizione, le fun-zioni e le modalità di funzionamento del Tavolo regionale anti-violenza e all’allegato A) si è previsto che il numero complessivo delle/dei componenti del Tavolo regionale antiviolenza sia pari a 78 (settantotto), ripartiti in egual misura tra soggetti istituzionali (n. 39) e gli enti del terzo settore di cui alla l.r. 11/2012, art. 10, comma 3, lettere b) e c) (39), come di seguito indicato:

Soggetti istituzionali

•n. 27 enti locali capifila delle Reti territoriali interistituzionali attive sul territorio regionale e con i quali la Regione Lom-bardia ha sottoscritto un apposito accordo di collaborazio-ne ai sensi dell’art. 15 ex l.241/90;

•n.  8 componenti indicate/i dal sistema socio-sanitario, di cui:

− 5 dirigenti di Pronto soccorso delle Aziende Socio-Sani-tarie Territoriali (ASST) e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) lombardi

− 3 direttori socio-sanitari (di cui 2 di ATS e 1 di ASST)

•n. 2 componenti indicate/i dal sistema giudiziario, di cui un magistrato ordinario e un magistrato minorile

•n. 2 componenti indicate/i dagli Uffici Territoriali del Gover-no, di cui un/a rappresentante della Polizia di Stato e un/a rappresentante dell’Arma dei Carabinieri

Soggetti di cui alla l.r. 11/2012, art. 10, comma 3, lettere b) e c), corrispondenti alle/ai 39 legali rappresentanti dei centri antivio-lenza iscritti all’«Albo regionale dei centri antiviolenza, delle case rifugio e delle case di accoglienza di cui all’art. 3 della l.r. 3 luglio 2012, n. 11», di cui alla d.g.r. n. X/6712 del 14 giugno 2017, aventi convenzioni attive con gli enti locali capifila di Reti territoriali anti-violenza per l’esercizio di tali funzioni;

Visto inoltre che la d.g.r. 1049/18 prevede, tra i criteri di com-posizione e le modalità di funzionamento del Tavolo regionale anitviolenza prevede:

•la presenza, in qualità di invitata permanente, della Presi-

dente del Consiglio per le pari opportunità (organismo pre-visto all’art. 63 dello Statuto di autonomia della Lombardia) o di sua delegata;

•la presidenza del Tavolo stesso da parte dell’Assessore competente per materia;

Viste le note inviate in data 29 gennaio  2019  dall’Assesso-re alle Politiche per la famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani, agli enti del terzo settore, nonché agli enti e istitu-zioni pubbliche individuate dalla citata d.g.r. n. 1049/2018 e le relative risposte, conservate agli atti della Direzione Generale competente;

Preso atto delle designazioni pervenute e della comunicazio-ne del Direttore Generale della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, con cui vengono designati gli 8 rappresen-tanti del servizio socio sanitario;

Considerato che, relativamente ai componenti afferenti al si-stema giudiziario sono pervenute più candidature e che, per-tanto, si è provveduto a scegliere tra i magistrati indicati in ragio-ne dell’esperienza maturata in tema di contrasto alla violenza maschile contro le donne;

Ritenuto pertanto opportuno definire la composizione del Tavolo regionale antiviolenza come risulta dall’allegato A) al presente provvedimento, di cui costituisce parte integrante e sostanziale;

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico in materia di or-ganizzazione e personale», nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura;

Visti i provvedimenti organizzativi dell’XI legislatura, e in parti-colare la d.g.r. 4 aprile 2018, n. 4 «I Provvedimento organizzativo 2018» con la quale è stata costituita la Direzione Generale Politi-che per la famiglia, genitorialità e pari opportunità, e la d.g.r. 19 aprile 2019, n. 1574 «III Provvedimento organizzativo 2019» con la quale la dott.ssa Clara Sabatini è stata nominata dirigente della U.O. Famiglia e pari opportunità;

DECRETA1. di approvare l’allegato A), parte integrante e sostanziale

del presente atto, «Composizione del Tavolo Regionale Perma-nente Antiviolenza (ex art.5, comma 3, l.r. 11/2012)»;

2. di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Re-gione Lombardia del presente decreto e dell’allegato A), che ne costituisce parte integrante e sostanziale;

3. di notificare alle interessate e agli interessati il presente provvedimento;

4. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obbli-ghi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013.

La dirigenteClara Sabatini

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 54 – Bollettino Ufficiale

Allegato A)

COMPOSIZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

SOGGETTI ISTITUZIONALI n. 27 enti locali corrispondenti ai referenti politici di tutti gli enti locali capifila delle Reti territoriali interistituzionali attive sul territorio regionale e con i quali la Regione Lombardia ha sottoscritto un apposito accordo di collaborazione ai sensi dell’art. 15, l.241/90.

n. Ente locale Prov. Nominativo Qualifica e delega 1 Comune di Bergamo BG Marcella Messina Assessora alle Politiche sociali 2 Comune di Brescia BS Roberta Morelli Assessora alle Politiche giovanili e Pari

opportunità 3 Comune di Busto Arsizio VA Manuela Maffioli Assessora alle Politiche sociali 4 Comune di Cerro Maggiore MI Giuseppina Berra Sindaca 5 Comune di Cinisello Balsamo MI Riccardo Visentin Assessore alla Centralità della persona 6 Comune di Como CO Mario Landriscina Sindaco 7 Comune di Cremona CR Rosita Viola Assessora alle Politiche sociali e delle

fragilità 8 Comune di Darfo Boario Terme BS Doralice Piccinelli Assessora alle Politiche sociali,

Pubblica istruzione, III Settore, Pari opportunità

9 Comune di Desenzano del Garda BS Annalisa Colombo Assessora alle Politiche sociali e alle Politiche educative

10 Comune di Lecco LC Francesca Bonacina Vicesindaca - Assessora alle Pari opportunità

11 Comune di Lodi LO Giuseppina Molinari Assessora alle Pari opportunità 12 Comune di Mantova MN Chiara Sortino Assessora alle Politiche per la famiglia

e la genitorialità, Infanzia e adolescenza, Conciliazione e pari opportunità

13 Comune di Melzo MI Valentina Francapi Assessora ai Servizi alla persona e alla famiglia

14 Comune di Milano MI Daria Colombo Delegata del Sindaco alle Pari opportunità di genere

15 Comune di Monza MB Désirée Chiara Merlini Assessora alla Famiglia, Politiche sociali, Piani di Zona, Volontariato, Politiche abitative - ERP

16 Comune di Palazzolo sull’Oglio BS Nadia Valli Assessora ai Servizi sociali, Sanità, Pari opportunità

17 Comune di Pavia PV Barbara Lucia Longo Assessora alle Pari opportunità 18 Comune di Rho MI Nicola Violante Assessore ai Servizi socio-assistenziali,

Politiche familiari, Politiche dell’abitare, Politiche dell’integrazione e la pace, Lavoro e formazione professionale

19 Comune di Rozzano MI Paola Battaglia Presidente Assemblea dei Sindaci Ambito Visconteo Milano Sud - Assessora Politiche sociali, Pari opportunità e Partecipazione, Casa, Lavoro e Politiche giovanili del Comune di Pieve Emanuele

20 Comune di San Donato Milanese MI Chiara Papetti Assessora alle Risorse umane, Servizi sociali, Biblioteche, Ecologia, Arredo urbano

21 Comune di San Pellegrino Terme BG Vittorio Milesi Sindaco 22 Comune di Seriate BG Gabriele Cortesi Vicesindaco e Assessore alle Politiche

Sociali e del Lavoro, Politiche di ambito

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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n. Ente locale Prov. Nominativo Qualifica e delega 23 Comune di Sondrio SO Barbara Dell’Erba Assessora alle Pari opportunità,

Organizzazione, Politiche dei tempi 24 Comune di Suisio BG Paola Pagnoncelli Sindaca 25 Comune di Treviglio BG Giuseppina Zoccoli in

Prandina Vicesindaca con delega ai Servizi alla persona e alle Pari opportunità

26 Comune di Varese VA Rosa Dimaggio Assessora ai Servizi educativi e Pari opportunità

27 Comunità Montana Valle Trompia BS Ivonne Valcamonico Assessora n. 8 componenti del sistema socio-sanitario di cui 5 dirigenti di Pronto soccorso delle Aziende Socio-Sanitarie Territoriali (ASST) e degli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) lombardi, 3 direttori socio-sanitari (di cui 2 di ATS e 1 di ASST)

n. Ente Città Prov. Nominativo Qualifica 1 ASST Fatebenefratelli Sacco Milano MI Anna Maria Brambilla Direttrice S.C. Medicina d’urgenza - Sacco 2 ASST Lecco Lecco LC Luciano D’Angelo Direttore Pronto Soccorso 3 ASST Monza Monza MB Gianluca Peschi Direttore socio-sanitario 4 ASST Santi Paolo e Carlo Milano MI Francesca Cortellaro Direttrice S.C. DEA - Degenza breve del

presidio S. Carlo Borromeo 5 ASST Spedali Civili Brescia BS Ciro Paolillo Direttore Pronto Soccorso 6 ATS Insubria Varese VA Esterina Poncato Direttrice socio-sanitaria 7 ATS Milano Città Metropolitana Milano MI Rossana Angela Giove Direttrice socio-sanitaria 8 Fondazione IRCCS Ca’ Granda

Ospedale Maggiore Policlinico Milano MI Alessandra

Kustermann Direttrice UOC Pronto Soccorso e Accettazione Ostetrico-ginecologica, SVSeD e Consultorio familiare

n. 2 componenti del sistema giudiziario

n. Tribunale Nominativo Carica 1 Tribunale di Milano Fabio Roia Presidente Sezione Autonoma Misure di

Prevenzione 2 Tribunale dei minorenni di Milano

n. 2 componenti delle Forze dell’Ordine indicati dagli Uffici Territoriali del Governo

n. Corpo Nominativo Carica 1 Arma dei Carabinieri Alessandra Simone Prima dirigente di P.S., Dirigente della Divisione Anticrimine

della Questura di Milano 2 Polizia di Stato Luigi Manzini Tenente colonnello - Comandante del Reparto operativo di

Milano - Comando provinciale di Milano SOGGETTI DI CUI ALLA L.R. 11/2012, ART. 10, COMMA 3, LETTERE B) E C)

n. 39 soggetti di cui alla l.r. 11/2012, art. 10, comma 3, lettere b) e c), corrispondenti alle legali rappresentanti dei 39 centri antiviolenza iscritti all’“Albo regionale dei centri antiviolenza, delle case rifugio e delle case di accoglienza” di cui alla d.g.r. 6712/2017, aventi convenzioni attive con gli enti locali capifila di Reti territoriali. n. Nome soggetto giuridico Prov. Nominativo legale rappresentante

1 A.I.D.A. Onlus - Associazione Incontro Donne Antiviolenza CR Monica Pedroni 2 Aiuto Donna - Uscire dalla violenza Onlus BG Oliana Maccarini 3 Amico Fragile Onlus VA Liliana Colombo 4 Associazione Donne contro la Violenza PV Lucia Gravaghi 5 Associazione ICORE VA Luciana Giovanna Lucietto 6 Associazione Multietnica Terre Unite BS Adelaide Zinelli 7 Associazione Rete di Dafne Onlus BS Maria Grazia Savardi 8 Associazione Rete Rosa VA Oriella Stamerra

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 56 – Bollettino Ufficiale

n. Nome soggetto giuridico Prov. Nominativo legale rappresentante 9 Associazione Volontarie Telefono Rosa - Mantova MN Paola Mari

10 C.A.DO.M. Centro Aiuto alle Donne Maltrattate - APS MB Anna Levrero 11 Casa delle Donne - CaD Brescia BS Piera Stretti 12 Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano

CADMI MI Manuela Ulivi 13 Centro Ambrosiano di Solidarietà (CeAS) MI Giovanni Cavedon 14 Centro di Aiuto alla Vita - CAV Mantova MN Marzia Monelli 15 Centro Donne Mantova MN Claudia Forini 16 Cerchi d’Acqua soc.coop.a.r.l. - Contro la violenza alle

donne contro la violenza in famiglia Onlus MI Graziella Mazzoli 17 Cooperativa Sociale Kore Onlus PV Maria Nicla Spezzati 18 Donna Si-cura VA Antonietta Luongo 19 Donne Insieme contro la Violenza MI Cinzia Dalle Lucche

20 EOS O.n.l.u.s. - Centro di ascolto e di accompagnamento contro le molestie, la violenza sessuale e i maltrattamenti alle donne e ai minori

VA Olivia Ghelfi

21 E.VA. - Emergenza contro la Violenza - Associazione di volontariato VA Elisabetta Marca

22 Farsi Prossimo MI Annamaria Elena Lodi 23 Filo Rosa Auser VA Loredana Serraglia 24 Fondazione Caritas Ambrosiana MI Luciano Gualzetti

25 Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico (SVSeD - Soccorso Violenza Sessuale e Domestica)

MI Alessandra Kustermann

26 Fondazione Somaschi Onlus MI Piergiorgio Novelli 27 Il Coraggio di Frida - APS SO Manuela Rossi 28 L'Altra metà del Cielo - Telefono Donna di Merate LC Amalia Bonfanti 29 LiberaMente - Percorsi di donne contro la violenza -

Cooperativa sociale Onlus PV Paola Tavazzi 30 L'Orsa Minore Onlus LO Paola Metalla 31 M.I.A. - Movimento Incontro Ascolto CR Annise Grandi 32 Mittatron Onlus MI Giuseppina Spaghetto 33 Organizzazione di volontariato C.H.I.A.R.A. (Chi Ha Invano

Atteso Riceverà Aiuto) PV Cristina Boffelli 34 Sirio CSF Coop. Sociale ONLUS BG Roberto Bandera 35 SVS Donna Aiuta Donna Onlus MI Rossella Nunziata 36 Telefono Donna Como Onlus CO Maria Giuditta Berti 37 Telefono Donna Lecco LC Maria Vitali 38 Telefono Donna Onlus MI Rita Vacchini 39 White Mathilda - Associazione di Promozione Sociale MB Luisa Oliva

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D.G. Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 57 – Bollettino Ufficiale

D.d.s. 16 luglio 2019 - n. 10423Reg. (UE) n. 1305/2013 - Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 - Operazione 4.3.02 «Salvaguardia e valorizzazione dei sistemi malghivi» - Decreto n. 19083 del 19 dicembre 2018 - Modifica della tempistica per l’istruttoria di ammissibilità delle domande di contributo e per il conseguente provvedimento di approvazione degli esiti di istruttoria da parte del responsabile di operazione

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SVILUPPO DELLE POLITICHE FORESTALI E DELLA MONTAGNA

Visto il decreto del Dirigente della Struttura Sviluppo delle politiche forestali e della montagna n. 19083 del 19 dicembre 2018, di approvazione del II° bando per la presentazione delle domande, relative alla operazione 4.3.02 «Salvaguardia e va-lorizzazione dei sistemi malghivi» e, in particolare, l’allegato 1, paragrafo 16, in base al quale le istruttorie, comprensive delle attività di riesame, devono essere completate entro il 30 giugno 2019, mentre gli esiti definitivi di istruttoria sono da approvare e pubblicare entro il 15 luglio 2019, con decreto del Responsabile di Operazione;

Dato atto che nella riunione del Gruppo Tecnico di supporto dello scorso 5 giugno, il funzionario dell’UTR di Brescia, delegato a partecipare, ha chiesto a questa Struttura di valutare la possi-bilità di prevedere una proroga per la conclusione delle attivi-tà istruttorie, condivisa anche dagli altri componenti il Gruppo Tecnico;

Vista la nota n. AE03.2019.0015260 del 7 giugno 2019, ns. prot. n. M1.2019 0065750 del 7 giugno 2019, dell’UTR di Brescia, agli atti di questa Struttura, con la quale chiede una proroga di 30 giorni per la conclusione delle istruttorie del suddetto bando, data la numerosità delle domande e la concomitanza con la chiusura di altre operazioni del PSR 2014-2020 e le attività di ve-rifica dei progetti esecutivi, inizio lavori e istruttoria di varianti di operazioni già chiuse, nonché altre emergenze legate all’attività d’ufficio;

Visti i pareri favorevoli a posticipare i termini di conclusione dell’istruttoria, espressi per posta elettronica, in data 18 giugno 2019, dall’Autorità di Gestione del PSR e dall’ Organismo Paga-tore Regionale;

Ritenuto pertanto necessario modificare il bando approvato con decreto 19083/2018 sopra citato, per quanto riguarda la tempistica relativa all’istruttoria di ammissibilità delle domande di contributo e al conseguente provvedimento di approvazione degli esiti di istruttoria da parte del Responsabile di Operazione, così come riportato nell’allegato A, parte integrante e sostanzia-le del presente atto;

Visto il decreto della Direzione Generale Agricoltura n. 6196 del 22 luglio 2015 con il quale è stato approvato l’elenco dei Diri-genti regionali pro tempore responsabili delle singole Operazio-ni, successivamente aggiornato con i decreti n. 5571 del 15 giu-gno 2016, n. 7481 del 29 luglio 2016, n. 4842 del 3 maggio 2017, n. 2944 del 2 marzo 2018, n. 9774 del 5 luglio 2018 e n. 13415 del 21 settembre 2018;

Considerato che il presente provvedimento rientra tra le com-petenze della Struttura, individuate dalla d.g.r. n. 294 del 28 giu-gno 2018;

Visto l’art. 17 della l.r. 20 del 7 luglio 2008 «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e i prov-vedimenti organizzativi della XI legislatura;

DECRETA1. di modificare il bando approvato con decreto

n. 19083/2018 sopra richiamato, così come riportato nell’allega-to A, parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese a carico del Bilancio regionale;

3. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obbli-ghi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;

4. di comunicare per posta elettronica il presente provvedi-mento all’OPR, agli Uffici Territoriali Regionali Interessati e alla Pro-vincia di Sondrio;

5. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia e sul portale istituzionale di Re-gione Lombardia - www.regione.lombardia.it – Sezione Bandi.

Il dirigenteMarco Armenante

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Bollettino Ufficiale – 58 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

Allegato n. A

ALLEGATO A

Operazione 4.3.02 “Salvaguardia e valorizzazione dei sistemi malghivi” Disposizioni attuative Operazione 4.3.02 Decreto n. 19083 del 19 dicembre 2018

Disposizioni attuative Operazione 4.3.02 Testo modificato

16. CHIUSURA DELLE ISTRUTTORIE Le istruttorie, comprensive delle attività di riesame, devono essere completate entro il 30/06/2019. I richiedenti potranno proporre eventuale ricorso secondo le modalità previste al paragrafo 34. A conclusione delle istruttorie viene eseguita la registrazione del contributo su SIAN (sistema informativo agricolo nazionale) a valere sul regime SA.46855(2016/XA) Aiuti di Stato /Italia (Lombardia) ID 7489. Della Suddetta registrazione e dei controlli eseguiti ne viene dato atto nel provvedimento di cui al successivo paragrafo 17.

16. CHIUSURA DELLE ISTRUTTORIE Le istruttorie, comprensive delle attività di riesame, devono essere completate entro il 31/07/2019. I richiedenti potranno proporre eventuale ricorso secondo le modalità previste al paragrafo 34. A conclusione delle istruttorie viene eseguita la registrazione del contributo su SIAN (sistema informativo agricolo nazionale) a valere sul regime SA.46855(2016/XA) Aiuti di Stato /Italia (Lombardia) ID 7489. Della Suddetta registrazione e dei controlli eseguiti ne viene dato atto nel provvedimento di cui al successivo paragrafo 17.

18. PUBBLICAZIONE, INFORMAZIONI E CONTATTI Il provvedimento di cui al paragrafo precedente, a cura del Responsabile di Operazione, è:

pubblicato sul BURL entro il 15/07/2019 e diventa efficace dalla data di pubblicazione; pubblicato sul portale web di Regione Lombardia (www.psr.regione.lombardia.it) sezione bandi; comunicato tramite PEC ai richiedenti.

18. COMUNICAZIONI E PUBBLICAZIONI Il provvedimento di cui al paragrafo precedente, a cura del Responsabile di Operazione, è:

pubblicato sul BURL entro il 10/09/2019 e diventa efficace dalla data di pubblicazione; pubblicato sul portale web di Regione Lombardia (www.psr.regione.lombardia.it) sezione bandi; comunicato tramite PEC ai richiedenti.

37) RIEPILOGO TEMPISTICA

Nella seguente tabella è riportato il crono–programma relativo all’applicazione delle presenti disposizioni attuative.

Data inizio periodo di presentazione, tramite SISCO, delle domande alla Regione Lombardia Dal 1° febbraio 2019 Data fine periodo di presentazione, tramite SISCO, delle domande alla Regione Lombardia 31 marzo 2019 Termine per invio alla regione dei verbali di istruttoria delle domande; entro tale data devono essere concluse le istruttorie, compresi i riesami 30 giugno 2019Data di pubblicazione del provvedimento di approvazione degli esiti istruttori e di ammissione a finanziamento Entro il 15 luglio 2019Termine per la presentazione del progetto esecutivo da parte dei beneficiari che non lo hanno presentato con la domanda di finanziamento Entro il 15 novembre 2019Termine per la verifica del progetto esecutivo da parte dei beneficiari che non lo hanno presentato con la domanda di finanziamento da parte dell’Amministrazione competente Entro il 15 febbraio 2020Termine per la comunicazione da parte dell’Amministrazione competente del quadro economico definitivo ai beneficiari che non hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento

Entro il 28 febbraio 2020

Inizio dei lavori per i beneficiari che hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il 15 novembre 2019Inizio dei lavori per i beneficiari che non hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il 30 giugno 2020 Conclusione dei lavori per i beneficiari che hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il 15 gennaio 2021 Conclusione dei lavori per i beneficiari che non hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il 31 agosto 2021

37) RIEPILOGO TEMPISTICA

Nella seguente tabella è riportato il crono–programma relativo all’applicazione delle presenti disposizioni attuative.

Data inizio periodo di presentazione, tramite SISCO, delle domande alla Regione Lombardia Dal 1° febbraio 2019 Data fine periodo di presentazione, tramite SISCO, delle domande alla Regione Lombardia 31 marzo 2019 Termine per invio alla regione dei verbali di istruttoria delle domande; entro tale data devono essere concluse le istruttorie, compresi i riesami 31 luglio 2019Data di pubblicazione del provvedimento di approvazione degli esiti istruttori e di ammissione a finanziamento Entro il 10 settembre 2019Termine per la presentazione del progetto esecutivo da parte dei beneficiari che non lo hanno presentato con la domanda di finanziamento Entro il l’8 gennaio 2020Termine per la verifica del progetto esecutivo da parte dei beneficiari che non lo hanno presentato con la domanda di finanziamento da parte dell’Amministrazione competente Entro il 7 aprile 2020Termine per la comunicazione da parte dell’Amministrazione competente del quadro economico definitivo ai beneficiari che non hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento

Entro il 15 aprile 2020

Inizio dei lavori per i beneficiari che hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il l’8 gennaio 2020 Inizio dei lavori per i beneficiari che non hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il 13 agosto 2020 Conclusione dei lavori per i beneficiari che hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il 10 marzo 2021 Conclusione dei lavori per i beneficiari che non hanno presentato il progetto esecutivo con la domanda di finanziamento Entro il 14 ottobre2021

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D.G. Sport e giovani

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Testo coordinato decreto dirigente unità organizzativa 15 luglio 2019 - n. 10414T. c. del d.d.u.o. 15 luglio 2019, n. 10414 «Approvazione del bando per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente - Stagione sciistica 2018/2019 (Bando innevamento 2019)» integrato dal d.d.u.o. 16 luglio 2019, n. 10503

IL DIRIGENTE DELLA U.O. IMPIANTI SPORTIVI E INFRASTRUTTURE

E PROFESSIONI SPORTIVE DELLA MONTAGNAVista la legge regionale 1 ottobre 2014, n. 26: «Norme per la

promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’im-piantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive ine-renti alla montagna», ed in particolare:

•l’articolo 1, che alla lettera h), prevede tra le finalità la «pro-mozione dell’attrattività dei territori montani, dell’escursio-nismo e degli sport della montagna, anche attraverso la migliore fruibilità di rifugi, bivacchi, sentieri, piste di sci e im-pianti di risalita»;

•l’articolo 3, che al comma 2 lettera j), prevede il «sostegno alla realizzazione, alla sostituzione, all’adeguamento anche ai fini della sicurezza, alla riqualificazione, al miglioramento ambientale ed energetico, nonché al rifacimento o poten-ziamento degli impianti di risalita funzionali alla pratica de-gli sport invernali e della montagna, delle piste di sci, delle strutture, infrastrutture od opere accessorie connesse, degli impianti di innevamento programmato e delle attrezzature per la battitura delle piste», fra le tipologie di intervento per le quali la Giunta Regionale individua annualmente le spe-cifiche misure attuative, i relativi strumenti finanziari e i criteri di assegnazione dei benefici e degli incentivi;

Richiamati:

•il Programma Regionale di Sviluppo della XI legislatura, ap-provato dal Consiglio regionale, con d.c.r. 10 luglio 2018, n. XI/64, che prevede, alla Missione 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero - Sport e tempo libero, di incentivare inter-venti per la riqualificazione degli impianti di risalita al fine di favorire lo sviluppo della pratica degli sport di montagna;

•la proposta di Documento di Economia e Finanza Regiona-le 2019, approvata con d.g.r. n. XI/1803 del 02 luglio 2019;

Vista la d.c.r. XI/188 del 13 novembre 2018 di approvazione delle Linee Guida e priorità di intervento per la promozione dello sport in Lombardia in attuazione della l.r. 1 ottobre 2014 n. 26 (art. 3, comma 1), ed in particolare l’Asse 3, Sviluppo e monito-raggio dell’impiantistica sportiva, paragrafo 3.3. Qualificazione degli impianti di risalita e delle piste da sci, che prevede il soste-gno alla gestione e all’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci – in particolare da discesa e da fondo – con l’obietti-vo di favorire e potenziare la fruizione in sicurezza delle piste e di garantire la sicurezza nella pratica degli sport della neve;

Vista la d.g.r. n. X/6028 del 19 dicembre 2016 di approvazione del Documento di azione regionale per l’adattamento al cam-biamento climatico della Lombardia, che, in particolare, impe-gna le Direzioni Generali interessate a continuare lo sviluppo nei diversi settori delle attività di adattamento, declinandole in dettagli negli strumenti a disposizione di ogni politica settoriale;

Considerato che il Documento di azione regionale per l’adat-tamento al cambiamento climatico della Lombardia, al punto 3.2.4.4 «Turismo e Sport», individua il turismo invernale come un importante settore economico per la Lombardia, con notevoli volumi di prodotto, e considera la presenza di neve come il fatto-re generante reddito, raccomandando di:

•prestare particolare attenzione alla Linea di Affidabilità del-la Neve (SRL), in progressivo aumento di quota;

•includere tecniche adatte a mettere in sicurezza e monito-rare l’attività sciistica;

•effettuare una valutazione economica dei comprensori sci-istici lombardi volta a stimare la convenienza economica della loro rivitalizzazione;

•salvaguardare l’offerta sportiva per il turismo invernale, lad-dove economicamente sostenibile;

Visti:

•la Comunicazione della Commissione Europea sulla nozio-ne di aiuto di Stato di cui all’articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (2016/C 262/01), con particolare riferimento al punto 197 (riportan-

te esempi di situazioni in cui la Commissione ha considera-to, alla luce delle circostanze specifiche del caso, che il so-stegno pubblico non era idoneo ad incidere sugli scambi tra gli Stati membri), lettera h);

•il Regolamento  (UE) n.  1407 del 18 dicembre 2013 relati-vo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (Campo di applica-zione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo), applicabile solo per i potenziali beneficiari che svolgono attività economica e nel caso in cui le manifesta-zioni assumono rilievo internazionale, che si applica fino al 31 dicembre 2020;

•il Regolamento  (UE) n.  651/2014  (CE) della Commissio-ne del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione agli articoli 107 e 108 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), con particolare riferimento al considerando 74, relativo agli aiuti agli investimenti per le infrastrutture sportive, che si applica fino al 31 dicembre 2020;

•la d.g.r. n. X/7108 del 25 settembre 2017 con la quale sono state adottate le determinazioni in ordine a criteri e moda-lità di applicazione della disciplina aiuti di stato per i con-tributi nel settore dello sport (infrastrutture e grandi eventi sportivi) per il periodo 2017-2020, ai sensi del citato regola-mento (UE) n. 651/2014 ed in particolare dell’art. 55;

•la comunicazione della citata d.g.r. n. X/7108 del 25 set-tembre 2017 registrata dalla Commissione Europea con n. SA. 49295 in data 06 ottobre 2017;

Richiamata la d.g.r. n. XI/1766 del 17 giugno  2019  «Soste-gno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente - Approvazione dei criteri per contributi in conto corrente (Bando Innevamento 2019)», con la quale sono stati approvati i «Criteri per l’assegnazione di contri-buti in conto corrente finalizzati al sostegno della gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artifi-cialmente» per la stagione sciistica 2018/2019;

Considerato che la d.g.r. n. XI/1766 del 17 giugno 2019:

•ha demandato al Dirigente competente della DG Sport e i Giovani, entro 60 giorni dall’approvazione di suddetta deli-berazione, l’approvazione del bando, nel quale sono definiti le modalità e i termini per la presentazione delle domande, le modalità di assegnazione ed erogazione del contributo, nonché le scadenze per gli adempimenti amministrativi in attuazione dei criteri di cui all’Allegato A, nel rispetto dei tempi del procedimento previsti dalla d.g.r. n. X/5500 del 2 agosto 2016 «Semplificazione dei bandi regionali: deter-minazioni e strumenti a supporto»;

•ha destinato all’attuazione dei contributi da essa previsti una dotazione finanziaria pari a 1.400.000 euro a valere sul capitolo 6.01.104.12002 «Contributi per la gestione e l’eser-cizio degli impianti di risalita e per la sicurezza delle piste da sci», che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità: 100.000 euro a valere sul Bilancio 2019, 1.300.000 euro a valere sul Bilancio 2020;

Visto il decreto n. 6567 del 10 maggio 2019 che ha approva-to l’elenco regionale delle piste destinate agli sport sulla neve 2018, ai sensi dell’art. 13 della l.r. 26/2014 «Norme per la promo-zione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impianti-stica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti la montagna»;

Vista la proposta di bando per l’assegnazione di contribu-ti per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente – stagione sci-istica 2018/2019, Allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, nella quale sono definiti le modalità e i termini per la presentazione delle domande, le modalità di assegnazione ed erogazione dei contributi, nonché le scaden-ze per gli adempimenti amministrativi in attuazione dei criteri di cui all’Allegato A della d.g.r. XI/1766 del 17 giugno 2019 e nel rispetto dei tempi del procedimento previsti dalla d.g.r. X/5500 del 2 agosto 2016 «Semplificazione dei bandi regionali: determi-nazioni e strumenti a supporto»;

Ritenuto che i contributi, in attuazione della d.g.r. XI/1766 del 17 giugno 2019, fatti salvi i casi che, a seguito di una motivata valutazione caso per caso, non rilevano ai fini della disciplina degli aiuti di Stato in quanto non soddisfano tutte le condizio-ni dell’art. 107 TFUE par.1, come previsto dalla prassi decisionale della Commissione UE e come risultante dalla documentazione

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 60 – Bollettino Ufficiale

del richiedente, possono essere assegnati mediante applicazio-ne di una delle seguenti basi giuridiche, che il richiedente stesso dovrà scegliere e indicare nella domanda:

•ai sensi del Regolamento  (UE) n.  651/2014 del 17 giu-gno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compa-tibili con il mercato interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percentuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle mo-dalità di utilizzo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-b e 9) e al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 12);

•ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicem-bre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento della Unione Europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cu-mulo) e 6 (controllo);

Dato atto che:

•i contributi richiesti ai sensi del Regolamento  (UE) n. 1407/2013:

− non sono concessi ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del Reg. UE 1407/2013;

− non sono concessi alle imprese in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi al-tra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente;

•i contributi richiesti ai sensi del Regolamento  (UE) n. 651/2014:

− non sono concessi alle imprese in difficoltà ai sen-si dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento  (UE) n. 651/2014, in quanto applicabile;

− non sono erogati alle imprese che sono state destina-tarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una deci-sione adottata dalla Commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015 in tema di aiuti illegali e che non hanno provveduto al rimborso o non hanno depositato in un conto bloccato l’aiuto illegale;

Dato atto che il contributo non è concesso ai soggetti giuridi-ci che, anche per tramite dei propri legali rappresentanti:

•siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Fe-derazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza nei 3 (tre) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

•siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della doman-da per il presente bando;

•siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Na-zionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospen-sione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di com-portamento sportivo del CONI;

Dato atto che i soggetti beneficiari del contributo ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 dovranno sottoscrivere una di-chiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che:

•informi su eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell’arco de-gli ultimi tre esercizi finanziari in relazione alla propria attività rientrante nella nozione di impresa unica con relativo cu-mulo complessivo degli aiuti «de minimis» ricevuti;

•attesti di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di con-cordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalen-te secondo la normativa statale vigente;

Dato atto che, qualora l’importo dell’aiuto individuale «de mi-nimis» sia superiore all’importo dell’aiuto concedibile, tale aiuto sarà concesso nei limiti del massimale de minimis ancora di-sponibile, ai sensi dell’art. 14, comma 4 del decreto ministeriale 115/2017;

Dato atto che i soggetti beneficiari del contributo ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 dovranno sottoscrivere una di-chiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che:

•attesti di non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del suddetto Regolamento (UE);

•attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una deci-sione di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Reg. (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dal-la commissione europea ai sensi del Regolamento  (UE) 1589/2015;

•informi su eventuali ulteriori contributi inquadrati come aiuti da parte enti pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili oggetto di contributo da parte del presente bando;

Dato atto che, nel caso di contributi richiesti ai sensi del Re-golamento (UE) n. 651/2014, dovrà essere garantita l’intensità massima di aiuto nel limite dell’80 % dei costi ammissibili, tenuto conto di tutti gli altri contributi pubblici a valere sulle stesse spe-se ammissibili inquadrati come aiuti;

Visti:

•la legge 24 dicembre 2012, n.  234 «Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea», e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 52 «Registro Nazionale degli aiuti di Stato»;

•il decreto Ministero Sviluppo Economico 31 maggio 2017, n. 115 «Regolamento recante la disciplina per il funziona-mento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni», con partico-lare riferimento agli articoli 9 (Registrazione degli aiuti indi-viduali), 13 (Verifiche relative agli aiuti di Stato e agli aiuti SIEG) e 14, comma 4 (Verifiche relative agli aiuti de minimis - Registrazione dell’aiuto individuale nei limiti del massimale de minimis ancora disponibile);

Dato atto che, ai fini dell’adozione del provvedimento di in-dividuazione dei soggetti ammessi al contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti eventualmente non ammessi, si procederà pertanto:

•alle verifiche di cui agli artt. 13, 14 e 15 del suddetto decreto ministeriale 115/2017 per le finalità di cui all’art. 17 del me-desimo decreto;

•alla registrazione ai sensi degli artt. 8 e 9 del suddetto de-creto ministeriale 115/2017 dell’aiuto individuale mediante il codice di concessione COR;

Ritenuto quindi di procedere, in attuazione dei criteri stabili-ti dalla d.g.r. XI/1766 del 17 giugno 2019, all’approvazione del Bando per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente – stagione sciistica 2018/2019, Allegato A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Viste le d.g.r. n. X/5500 del 2 agosto 2016, n. X/6000 del 19 di-cembre  2016, n. X/6642 del 29 maggio  2017  «Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto», pri-mo, secondo e terzo provvedimento;

Visti:

•il decreto n.  8528 del 13 luglio 2017 «Approvazione dello strumento di semplificazione denominato ‘Fac Simile ban-do’ e rettifica e integrazione dell’Allegato ‘D’ alla Delibera-zione n. 5500 del 2 agosto 2016 ‘Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto’ e degli allegati ‘A, B, C, D, F, G’ alla d.g.r. n. X/6642 del 29 maggio 2017 ‘Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto - terzo provvedimento»;

•il decreto n. 7754 del 30 maggio 2019 «Semplificazione dei bandi: aggiornamenti strumenti a supporto»;

Vista la comunicazione del 5 luglio 2018 della Direzione com-petente in materia di Semplificazione in merito alla verifica pre-ventiva di conformità del bando di cui all’Allegato G alla d.g.r. n. 6642 del 29 maggio 2017 e s.m.i.;

Visti gli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n.  33 che dispongono la pubblicità sul sito istituzionale delle pubbliche amministrazioni dei dati attinenti alla concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi econo-mici a persone ed enti pubblici e privati;

Vista la legge n. 241/1990 che, all’art. 12, recita: «La conces-sione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attri-buzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 61 –

ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazio-ne ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni proce-denti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi»;

Visto l’art. 8 della l.r. 1/2012, ove è disposto che qualora non siano già stabiliti da leggi o regolamenti, i criteri e le modalità da osservarsi nei singoli provvedimenti di concessione di sovvenzio-ni, contributi, sussidi e vantaggi economici di qualsiasi genere a persone o enti pubblici o privati, sono predeterminati, con ap-posito provvedimento da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale;

Dato atto altresì che il presente decreto è adottato nel rispetto del termine per la conclusione del procedimento stabilito dalla citata d.g.r. XI/1766 del 17 giugno 2019 (entro 60 giorni dall’ap-provazione della stessa);

Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e le successive modifiche ed integrazioni, nonché il Regolamen-to di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilan-cio dell’anno in corso;

Vista la l.r. n. 20/2008 e le successive modifiche ed integrazio-ni, ed i provvedimenti organizzativi della XI Legislatura che de-finiscono l’attuale assetto organizzativo della Giunta regionale;

Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze dell’Unità Organizzativa Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna, così come individuate dal-la d.g.r. 28 giugno 2018, n. XI/294 «IV Provvedimento organizza-tivo 2018»;

Ravvisato di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web di Re-gione Lombardia;

Per le motivazioni sopra espresseDECRETA

1. di approvare il Bando per l’assegnazione di contributi per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente – stagione sciistica 2018/2019, Allegato A parte integrante e sostanziale del presen-te provvedimento;

2. di dare atto che la dotazione finanziaria del Bando è pari a 1.400.000 euro a valere sul capitolo 6.01.104.12002 «Contributi per la gestione e l’esercizio degli impianti di risalita e per la sicu-rezza delle piste da sci», che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità: 100.000 euro a valere sul Bilancio 2019, 1.300.000 euro a valere sul Bilancio 2020;

3. di prevedere che il Bando ed i relativi contributi, fatti salvi i casi che, a seguito di una motivata valutazione caso per caso, non rilevano ai fini della disciplina degli aiuti di Stato in quanto non soddisfano tutte le condizioni dell’art. 107 TFUE par.1, come previsto dalla prassi decisionale della Commissione UE e come risultante dalla documentazione del richiedente, siano attuati nel rispetto del:

a) Regolamento  (UE) n.  651/2014 del 17 giugno  2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il merca-to interno, con particolare riguardo alle finalità e alla per-centuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle modalità di utiliz-zo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-b e 9) e al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 12);

b) Regolamento  (UE) n.  1407/2013 del 18 dicembre  2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del tratta-to sul funzionamento della Unione Europea agli aiuti «de minimis», con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumu-lo) e 6 (controllo);

4. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia (BURL) e sul portale istituziona-le di Regione Lombardia - www.regione.lombardia.it - Sezione Bandi;

5. di attestare che la pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013 è avvenuta in sede di adozione della d.g.r. XI/1766 del 17 giugno 2019 e che si provvede a modificare me-diante la pubblicazione del presente atto.

Il dirigenteLuca Ambrogio Vaghi

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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BANDO PER IL SOSTEGNO ALLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI RISALITA E DELLE PISTE DA SCI LOMBARDE INNEVATE ARTIFICIALMENTE

Sommario A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE

A.1. Finalità e obiettivi

A.2. Riferimenti normativi

A.3. Soggetti beneficiari

A.4. Dotazione finanziaria

B. CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE B.1. Caratteristiche dell’agevolazione

B.1.a. Linea di finanziamento 1 – Rilevanza Locale (Non aiuto)B.1.b. Linea di finanziamento 2 – De Minimis B.1.c. Linea di finanziamento 3 – Esenzione da notifica

B.2. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità

C. TEMPI E FASI DEL PROCEDIMENTOC.1. Presentazione delle domande

C.2. Tipologia di procedura per l’assegnazione delle risorse

C.3. Istruttoria C.3.a. Modalità e tempi del processoC.3.b. Verifica di ammissibilità delle domandeC.3.c. Valutazione delle domande C.3.d. Integrazione documentale C.3.e. Concessione dell'agevolazione e comunicazione degli esiti dell'istruttoria

C.4. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazioneC.4.a. Adempimenti post concessioneC.4.b. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione

D. DISPOSIZIONI FINALI D.1. Obblighi dei soggetti beneficiari

D.2. Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari

D.3. Proroghe dei termini

D.4. Ispezioni e controlli

D.5. Monitoraggio dei risultati

D.6. Responsabile del procedimento

D.7. Trattamento dei dati personali

D.8. Pubblicazione, informazioni e contatti

D.9. Diritto di accesso agli atti

D.10. Definizioni e glossario

D.11. Riepilogo date e termini temporali

Allegato A

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE

A.1. Finalità e obiettivi Il presente Bando prevede l’assegnazione di contributi per il sostegno della gestione e dell’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci, da discesa o da fondo, dotate di impianti di produzione di neve programmata all’interno dei comprensori sciistici lombardi, nell’obiettivo di favorire e potenziare la fruizione in sicurezza delle piste da sci e di garantire la sicurezza nella pratica degli sport sulla neve.

A.2. Riferimenti normativi Il presente Bando è attuato in coerenza con:

il Regolamento (UE) n. 1407 del 18/12/2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis”, con particolare riferimento agli artt. 1 (Campo di applicazione), 2 (Definizioni), 3 (Aiuti de minimis), 5 (Cumulo) e 6 (Controllo), applicabile solo per i potenziali beneficiari che svolgono attività economica e nel caso in cui le manifestazioni assumono rilievo internazionale, che si applica fino al 31 dicembre 2020;

il Regolamento (UE) n. 651/2014 (CE) della Commissione del 17/06/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione agli articoli 107 e 108 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), con particolare riferimento al considerando 74, relativo agli aiuti agli investimenti per le infrastrutture sportive, che si applica fino al 31 dicembre 2020;

la Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (2016/C 262/01), con particolare riferimento al punto 197, lettera h);

la D.G.R. n. X/7108 del 25/09/2017 con la quale sono state adottate le determinazioni in ordine a criteri e modalità di applicazione della disciplina aiuti di stato per i contributi nel settore dello sport (infrastrutture e grandi eventi sportivi) per il periodo 2017-2020, ai sensi del citato regolamento (UE) n. 651/2014 ed in particolare dell’art. 55;

la Comunicazione della citata D.G.R. n. X/7108 del 25/09/2017 registrata dalla Commissione Europea con n. SA. 49295 in data 06/10/2017;

la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”, e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 52 “Registro Nazionale degli aiuti di Stato”;

il Decreto Ministero Sviluppo Economico 31 maggio 2017, n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell'articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni”, con particolare riferimento agli articoli 9 (Registrazione degli aiuti individuali), 13 (Verifiche relative agli aiuti di Stato e agli aiuti SIEG) e 14, comma 4 (Verifiche relative agli aiuti de minimis - Registrazione dell’aiuto individuale nei limiti del massimale de minimis ancora disponibile);

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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la Legge Regionale 01/10/2014, n. 26 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell'impiantistica sportiva e per l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna”;

la D.C.R. n. 64 del 10/07/2018 “Programma regionale di sviluppo della XI legislatura” che prevede, alla voce: Missione 6 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO di incentivare, tra l’altro, gli interventi per la riqualificazione degli impianti di risalita;

la D.G.R. n. 5500 del 02/08/2016, n. 6000 del 19/12/2016, n. 6642 del 29/05/2017 “Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto, primo, secondo e terzo provvedimento;

il Decreto n. 8528 del 13 luglio 2017 “Approvazione dello strumento di semplificazione denominato ‘Fac Simile Bando’ e rettifica e integrazione dell’Allegato ‘D’ alla Deliberazione n. 5500 del 2 agosto 2016 ‘Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto’ e degli allegati ‘A, B, C, D, F, G’ alla Deliberazione n. 6642 del 29 maggio 2017 ‘Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto - terzo provvedimento”;

il Decreto n. 7754 del 30 maggio 2019 “Semplificazione dei bandi: aggiornamenti strumenti a supporto”;

la D.G.R. n. XI/1766 del 17/06/2019 “Sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente - Approvazione dei criteri per contributi in conto corrente (Bando Innevamento 2019) - (Di concerto con l'Assessore Sertori)”;

il Decreto n. 6567 del 10/05/2019 “Rettifica allegato A) DDUO n. 2819 del 04 marzo 2019 “Approvazione dell'elenco regionale delle piste destinate agli sport sulla neve 2018, ai sensi dell’art. 13 della l.r. 26/2014 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti la montagna”.

L’articolo 16 (Clausola Valutativa) della Legge Regionale 1/10/2014, n. 26: “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell'impiantistica sportiva e per l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna” prevede in particolare che la Giunta regionale informi il Consiglio sull'attuazione della legge e sui risultati da essa ottenuti tramite la promozione di attività motorie, lo sviluppo della relativa impiantistica e l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna. A tal fine, la Giunta trasmette al Consiglio una relazione, con cadenza triennale, che documenta e descrive:

come la domanda e l'offerta di risorse finanziarie si è distribuita fra gli interventi previsti e sul territorio regionale e in quale misura è stata soddisfatta la richiesta espressa dai destinatari;

con quali modalità e tempi sono stati erogati i contributi ed è stata diffusa l'informazione ai possibili destinatari, quali eventuali criticità o fattori di successo sono stati riscontrati nel corso dell'attuazione delle misure previste;

in che modo l'anagrafe prevista dall'articolo 7 è stata implementata e ha supportato la programmazione di settore;

in quale misura è aumentato l'utilizzo di impianti sportivi di uso pubblico e il numero delle iscrizioni ad associazioni o società sportive.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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A.3. Soggetti beneficiari Possono presentare domanda ai sensi del presente Bando soggetti pubblici o privati che, alla data della presentazione dell’istanza di contributo, siano gestori di impianti di risalita e di piste da sci (da discesa o da fondo) dotate di impianti di produzione di neve programmata ubicati sul territorio della Regione Lombardia.

Nel caso di imprese, esse devono essere in attività ed essere iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio di competenza.

Nel caso di “ASD/SSD lombarde”, senza scopo di lucro, aventi sede legale o operativa in Lombardia, esse devono avere:

iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Federazioni Sportive Nazionali (FSN);

iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Discipline Sportive Associazione (DSA) ed Enti di Promozione Sportiva (EPS);

iscrizione al Registro CIP (registro CONI sezione parallela CIP) e/o affiliazione a Federazioni Sportive Paralimpiche (FSP), Discipline Sportive Paralimpiche (DSP), a Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche (FSNP) e Discipline Sportive Associate Paralimpiche (DSAP).

I contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013:

non sono concessi ai settori esclusi di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del Reg. UE 1407/2013;

non sono concessi alle imprese in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.

I contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17/06/2014:

non sono concessi alle imprese in difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento UE n. 651/2014, in quanto applicabile;

non sono erogati alle imprese che sono state destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) 1589/2015 in tema di aiuti illegali e che non hanno provveduto al rimborso o non hanno depositato in un conto bloccato l’aiuto illegale;

Non sono ammissibili i soggetti giuridici che, anche per tramite dei propri legali rappresentanti:

siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza nei 3 (tre) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospensione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di comportamento sportivo del CONI.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 66 – Bollettino Ufficiale

Ogni soggetto gestore può presentare una sola domanda, ed è esclusa la possibilità di presentare più domande di contributo a valere sulle stesse spese ammissibili.

A.4. Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria messa a disposizione per il presente bando è pari a 1.400.000 euro, in base a quanto previsto dalla D.G.R. n. XI/1766 del 17/06/2019, salvo ulteriori risorse aggiuntive che si renderanno disponibili, a valere sul capitolo 6.01.104.12002, che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità:

100.000 euro a valere sul Bilancio 2019;

1.300.000,00 euro a valere sul Bilancio 2020.

B. CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE

B.1. Caratteristiche dell’agevolazione Il contributo è a valere sulle risorse regionali ed è a fondo perduto ed è destinato a sostenere le spese per la gestione e l’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci dotate di impianti di produzione di neve programmata, relative alle tipologie definite al successivo art. B.2, ed è riconosciuto nella misura massima di 125.000 euro e secondo le percentuali di cui al punto C.3.c del presente Bando.

Qualora la dotazione complessiva del Bando fosse insufficiente a soddisfare tutte le istanze ammesse a contributo nella misura massima prevista, si provvederà a ridurre la percentuale di contributo in misura proporzionale per ogni domanda, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

I contributi, fatti salvi i casi che, a seguito di una motivata valutazione caso per caso, non rilevano ai fini della disciplina degli aiuti di Stato in quanto non soddisfano tutte le condizioni dell’art. 107 TFUE par.1, come previsto dalla prassi decisionale della Commissione UE e come risultante dalla documentazione del richiedente, possono essere assegnati mediante applicazione di una delle seguenti due procedure, che il richiedente stesso dovrà scegliere e indicare nella domanda:

ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 del 17/06/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percentuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle modalità di utilizzo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-b e 9) e al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 12);

ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18/12/2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento della Unione Europea agli aiuti “de minimis”, con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo).

Al momento della presentazione della Domanda, i soggetti richiedenti dovranno optare per una delle seguenti linee di finanziamento in relazione all’applicabilità delle norme UE in tema di aiuti di stato.

B.1.a. Linea di finanziamento 1 – Rilevanza Locale (Non aiuto)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 67 –

Il contributo complessivamente assegnabile a ciascuna domanda è determinato nella misura massima del 70% delle spese ammissibili.

La rilevanza locale si ha quando si verifica almeno una delle seguenti condizioni:

la stazione sciistica dispone complessivamente di un numero di impianti inferiore a 3 (tre) ed inoltre gli stessi hanno lunghezza inferiore a 3 (tre) km;

il numero di pass settimanali venduti nell’intera stagione, con riferimento alla stazione sciistica, non supera il 15% (quindici per cento) del numero totale di pass venduti e il numero di letti commerciali disponibili è inferiore o pari a n. 2.000 (duemila).

Per la quantificazione del “numero di impianti” e della “lunghezza degli impianti”, si deve fare riferimento alla stazione sciistica nel suo complesso ed ai dati in possesso di ANEFSKI Lombardia. Saranno considerati solamente gli impianti a fune, con esclusione dei tappeti.

Per la quantificazione del “numero di pass settimanali”, da intendersi come somma dei pass di 6 e 7 giorni consecutivi, e del “numero totale di pass venduti” nell’intera stagione, si deve fare riferimento alla stagione sciistica 2017/2018, alla stazione sciistica nel suo complesso ed ai dati in possesso di ANEFSKI Lombardia.

I soggetti richiedenti che optano per il regime di finanziamento saranno tenuti, all’atto della presentazione della domanda, a dichiarare tali dati in autocertificazione, ai sensi del D.P.R. 28/12/2000, n. 445.

Regione Lombardia, in ogni caso, nella fase relativa ai controlli, potrà verificare a campione la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni rese dai soggetti richiedenti, anche acquisendo i dati attraverso ANEFSKI Lombardia, preventivamente all’ammissione al beneficio.

Per la quantificazione del “numero di letti commerciali disponibili”, si farà invece riferimento ai dati ISTAT sulla ricettività turistica anno 2017 (Fonte: Istat, Capacità degli esercizi ricettivi -> ASR Lombardia - Annuario Statistico Lombardia - Sez. Turismo). I dati possono essere reperiti al seguente indirizzo web: http://www.asr-lombardia.it/ASR/i-comuni-della-lombardia/turismo/).

I valori considerati riguardano le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, ad esclusione del numero di letti riferiti a rifugi alpini, campeggi e villaggi turistici, con riferimento al Comune o ai Comuni cui la Stazione Sciistica complessiva si riferisce.

Per alcune stazioni sciistiche i suddetti dati sono stati per comodità riassunti nella tabella 1 di seguito riportata, dalla quale emerge che il numero di letti commerciali disponibili è superiore a n. 2.000 (duemila) nelle seguenti stazioni sciistiche: Bormio, Livigno, Adamello Ski (Ponte di Legno – Tonale).

STAZIONE SCIISTICA

COMUNI DI RIFERIMENTO DELLA STAZIONE SCIISTICA

PROVINCIA TOTALE

POSTI LETTO 2016

ALPE GIUMELLO Casargo LC 65

APRICA Aprica SO 1164 Corteno Golgi BS 473

Totale stazione 1.702 BAGOLINO - GAVER Bagolino BS 208 BORMIO Bormio SO 3.101 BORNO Borno BS 290

Ogni soggetto gestore può presentare una sola domanda, ed è esclusa la possibilità di presentare più domande di contributo a valere sulle stesse spese ammissibili.

A.4. Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria messa a disposizione per il presente bando è pari a 1.400.000 euro, in base a quanto previsto dalla D.G.R. n. XI/1766 del 17/06/2019, salvo ulteriori risorse aggiuntive che si renderanno disponibili, a valere sul capitolo 6.01.104.12002, che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità:

100.000 euro a valere sul Bilancio 2019;

1.300.000,00 euro a valere sul Bilancio 2020.

B. CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE

B.1. Caratteristiche dell’agevolazione Il contributo è a valere sulle risorse regionali ed è a fondo perduto ed è destinato a sostenere le spese per la gestione e l’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci dotate di impianti di produzione di neve programmata, relative alle tipologie definite al successivo art. B.2, ed è riconosciuto nella misura massima di 125.000 euro e secondo le percentuali di cui al punto C.3.c del presente Bando.

Qualora la dotazione complessiva del Bando fosse insufficiente a soddisfare tutte le istanze ammesse a contributo nella misura massima prevista, si provvederà a ridurre la percentuale di contributo in misura proporzionale per ogni domanda, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

I contributi, fatti salvi i casi che, a seguito di una motivata valutazione caso per caso, non rilevano ai fini della disciplina degli aiuti di Stato in quanto non soddisfano tutte le condizioni dell’art. 107 TFUE par.1, come previsto dalla prassi decisionale della Commissione UE e come risultante dalla documentazione del richiedente, possono essere assegnati mediante applicazione di una delle seguenti due procedure, che il richiedente stesso dovrà scegliere e indicare nella domanda:

ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 del 17/06/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percentuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle modalità di utilizzo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-b e 9) e al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 12);

ai sensi del regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18/12/2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento della Unione Europea agli aiuti “de minimis”, con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo).

Al momento della presentazione della Domanda, i soggetti richiedenti dovranno optare per una delle seguenti linee di finanziamento in relazione all’applicabilità delle norme UE in tema di aiuti di stato.

B.1.a. Linea di finanziamento 1 – Rilevanza Locale (Non aiuto)

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 68 – Bollettino Ufficiale

CASPOGGIO

Chiesa in Valmalenco SO 927

Caspoggio SO 280 Lanzada SO 192

Totale stazione 1.399

CHIESA VALMALENCO

Chiesa in Valmalenco SO 927

Caspoggio SO 280 Lanzada SO 192

Totale stazione 1.399 COLERE Colere BG 108

FOPPOLO – CARONA – SAN SIMONE (BREMBO SKI)

Foppolo BG 309 Carona BG 18 Valleve BG 108

Totale stazione 435 LIVIGNO Livigno SO 5.069 LIZZOLA Valbondione BG 203

MADESIMO Madesimo SO 1.023 Campodolcino SO 536

Totale stazione 1.559

MANIVA SKI Collio BS 463 Bagolino BS 208

Totale stazione 671 MONTE SAN PRIMO Bellagio CO 1.067 MONTECAMPIONE Artogne BS 21 PESCEGALLO VALGEROLA Gerola Alta SO 204

PIAN DELLE BETULLE – ALPE DI PAGLIO Margno LC 18

PIANI DI BOBBIO E VALTORTA

Barzio LC 165 Valtorta BG 13

Totale stazione 178 PIAZZATORRE Piazzatorre BG 189 PONTEDILEGNO - TONALE (ADAMELLO SKI)

Ponte di Legno BS 2.029 Temù BS 574

Totale stazione 2.603 PRESOLANA – MONTE PORA

Castione della Presolana BG 919

OGA – SAN COLOMBANO

Valdidentro SO 1.141 Valdisotto SO 624

Totale stazione 1.765 SANTA CATERINA VALFURVA Valfurva SO 1.961

SPIAZZI DI GROMO Gromo BG 249 TEGLIO Teglio SO 257

Tab. 1 - Numero di letti commerciali disponibili in alcune stazioni sciistiche lombarde

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 69 –

Un caso particolare è costituito dalla stazione sciistica del Passo dello Stelvio in Comune di Bormio che, per il tipo di servizio che svolge (sci estivo), si deve considerare di rilevanza non locale.

In sintesi, non potranno optare per la linea di finanziamento 1– Rilevanza Locale (Non aiuto) i soggetti richiedenti rientranti nelle stazioni di: Bormio, Livigno, Ponte di Legno - Tonale (Adamello ski).

B.1.b. Linea di finanziamento 2 – De Minimis Il contributo sarà concesso in conformità al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione Europea del 18/12/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti di stato “de minimis”, con particolare riferimento agli artt. 1 (campo di applicazione), 2 (definizioni), 3 (aiuti de minimis), 5 (cumulo) e 6 (controllo).

Il contributo complessivamente assegnabile a ciascuna domanda è determinato:

fino al 70 % delle spese ammissibili;

l’importo complessivo degli aiuti concessi ad una singola unica1, ai sensi dell’art. 3, comma 2 del Regolamento De Minimis, non deve superare euro 200.000,00 (duecentomila/00) nell’arco di 3 (tre) esercizi finanziari.

Qualora l’importo dell’aiuto individuale sia superiore all’importo dell’aiuto concedibile tale aiuto sarà concesso nei limiti del massimale de minimis ancora disponibile, ai sensi dell’art. 14, comma 4 del Decreto Ministeriale 115/2017.

Pertanto, i soggetti che, nell’esercizio finanziario nel quale avviene la concessione dell’aiuto, nonché nei due esercizi finanziari precedenti, abbiano ottenuto altri aiuti a titolo “de minimis” sono tenuti ad indicarne l’importo nella domanda e, in caso di variazioni, a darne alla Regione immediata comunicazione fino alla data di comunicazione di ammissione al contributo.

L’aiuto si considera ottenuto nel momento in cui sorge per il beneficiario il diritto a ricevere l’aiuto stesso.

I soggetti richiedenti dovranno sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000 che:

informi su eventuali aiuti de minimis, ricevuti nell’arco degli ultimi 3 (tre) esercizi finanziari in relazione alla propria attività rientrante nella nozione di impresa unica con relativo cumulo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti;

1 Il Regolamento n. 1407/2013 si applica agli aiuti concessi alle “imprese”, nel rispetto della definizione di “impresa unica” di cui all’articolo 2 (Definizioni), dove viene definita l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: • Un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; • Un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di

amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa; • Un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un

contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; • Un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato

con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima.

Le imprese fra le quali intercorre una delle richiamate relazioni per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 70 – Bollettino Ufficiale

attesti di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente.

I modelli allegati dal numero 4 al numero 7 contengono lo schema delle dichiarazioni da compilare da parte dei soggetti richiedenti e le istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni “de minimis”.

Si segnala in particolare, ai fini dell’applicazione del Regolamento “de minimis”, ai fini della verifica del rispetto dei massimali, che:

nel rilasciare la dichiarazione “de minimis” si dovrà tener conto degli aiuti ottenuti nel triennio di riferimento non solo dall’impresa richiedente, ma anche da tutte le imprese, a monte o a valle, legate ad essa da un rapporto di collegamento (controllo), nell’ambito dello stesso Stato membro. Fanno eccezione le imprese tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, che sono prese in considerazione singolarmente. Fanno eccezione anche le imprese tra quali il collegamento si realizza attraverso persone fisiche, che non dà luogo alla “impresa unica”;

in caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti “de minimis” a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superino il massimale pertinente, occorre tener conto di tutti gli aiuti “de minimis” precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione; gli aiuti “de minimis” concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi;

in caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti “de minimis” concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti. Qualora tale attribuzione non sia possibile, l’aiuto è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione.

Tali massimali si applicano a prescindere dalla forma dell’aiuto “de minimis” o dall’obiettivo perseguito ed a prescindere dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse di origine comunitaria.

B.1.c. Linea di finanziamento 3 – Esenzione da notifica Il contributo sarà concesso in conformità al Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione Europea del 17/06/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percentuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle modalità di utilizzo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-b e 9) e al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 12).

Il contributo complessivamente assegnabile a ciascuna domanda è determinato fino al 70 % delle spese ammissibili e comunque nel limite dei tetti massimi definiti dal presente bando, fermo restando che, per gli aiuti che non superano 2 milioni di EURO, l'importo massimo dell'aiuto può essere fissato all'80 % dei costi ammissibili, ai sensi del comma 12 dell’art. 55 del Regolamento (UE) n. 651/2014.

I soggetti richiedenti dovranno sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000 che:

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 71 –

Attesti di non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014;

Attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015;

Informi su eventuali ulteriori contributi inquadrati come aiuti da parte enti pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili oggetto di contributo da parte del presente bando.

Nel caso di contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014, dovrà essere garantita l’intensità massima di aiuto nel limite dell’80 % dei costi ammissibili, tenuto conto di tutti gli altri contributi pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili inquadrati come aiuti.

B.2. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità Ai fini del presente Bando, sono considerate ammissibili a contributo regionale le spese per la gestione e l’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci, da discesa o da fondo, dotate di impianti di produzione di neve programmata all’interno dei comprensori sciistici lombardi e regolarmente apprestate ed aperte al pubblico ai sensi della normativa al tempo vigente ed inserite all’interno dell’Elenco Regionale delle piste destinate agli sport sulla neve, sostenute nella stagione sciistica 2018/2019 (nel periodo compreso tra 1 novembre 2018 ed il 30 aprile 2019) e relative ai costi sostenuti per:

consumo di energia elettrica;

consumo del carburante dei mezzi atti alla sistemazione e battitura delle piste;

approvvigionamento idrico per la produzione di neve programmata.

Dette spese ammissibili dovranno essere giustificate con idonea documentazione amministrativa e devono:

essere reali ed effettive, cioè comprovate attraverso documenti fiscali idonei a garantire la piena tracciabilità delle operazioni ai sensi della legge 136/2010, art. 3, commi 1 e 3;

essere fatturate al Soggetto beneficiario ed allo stesso integralmente quietanzate entro e non oltre la data di presentazione della Domanda e chiaramente attribuibili a spese di gestione ed esercizio sostenute nella stagione sciistica 2018/2019;

essere computate al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario. Tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal richiedente al momento della domanda di contributo.

C. TEMPI E FASI DEL PROCEDIMENTO

C.1. Presentazione delle domande

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 72 – Bollettino Ufficiale

La Domanda di partecipazione al Bando, pena l’inammissibilità della stessa, dovrà essere presentata dal legale rappresentante (o altra persona munita di procura o delega, secondo il modello 8) dei soggetti di cui all’art. A.3, esclusivamente tramite l’applicativo informatico “Bandi online” messo a disposizione da Regione Lombardia all’indirizzo internet:

https://www.bandi.servizirl.it/procedimenti/welcome/bandi

Saranno istruite unicamente le Domande che perverranno:

a partire dalle ore 12:00 di mercoledì 4 settembre 2019; fino alle ore 12:00 di mercoledì 2 ottobre 2019.

Ai fini del rispetto del termine, farà fede la data e l’ora di invio telematico della Domanda al protocollo regionale, che viene rilasciata solo al completo caricamento dei dati relativi alla domanda di partecipazione, al completo caricamento degli allegati elettronici nelle modalità di seguito indicate e del relativo invio.

La domanda di contributo dovrà essere trasmessa utilizzando la modulistica di cui al presente bando: non potranno essere accolte Domande pervenute con modalità diverse rispetto a quanto previsto nel presente Bando o fuori termine.

Prima di presentare domanda di partecipazione al Bando, il soggetto richiedente deve:

registrarsi (fase di registrazione) al fine del rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo Bandi Online: la registrazione deve essere effettuata dalla persona incaricata per la compilazione della domanda in nome e per conto del soggetto beneficiario;

provvedere alla fase di profilazione sul predetto sito che consiste nel:

o associare alle credenziali della persona fisica incaricata per la compilazione della domanda dal soggetto beneficiario;

o compilare le informazioni relative al soggetto beneficiario;

o allegare il documento d’identità in corso di validità del legale rappresentante e l’Atto costitutivo che rechi le cariche associative;

attendere la validazione (i tempi di validazione potranno richiedere, a seconda della modalità di registrazione e profilazione utilizzata, fino a 16 ore lavorative).

I soggetti già in possesso delle credenziali di accesso a Bandi Online dovranno provvedere alla verifica della correttezza dei dati presenti e al loro eventuale aggiornamento e rettifica in tempo utile per completare l’iter di partecipazione al presente Bando.

La verifica dell’aggiornamento e della correttezza dei dati presenti sul profilo all’interno del Sistema Informativo è a esclusiva cura e responsabilità del soggetto richiedente stesso.

Per la presentazione della domanda, la procedura richiede obbligatoriamente la sottoscrizione della Domanda, generata automaticamente dal sistema informatico, per il tramite di firma digitale o con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), da parte del legale rappresentante o suo delegato; solo in quest’ultimo caso sarà necessario allegare la procura, ai sensi dell’art. 1392 C.C., firmato dal legale rappresentante e corredato dal documento di identità in corso di validità dello stesso (come da modello 8).

Attesti di non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014;

Attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015;

Informi su eventuali ulteriori contributi inquadrati come aiuti da parte enti pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili oggetto di contributo da parte del presente bando.

Nel caso di contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014, dovrà essere garantita l’intensità massima di aiuto nel limite dell’80 % dei costi ammissibili, tenuto conto di tutti gli altri contributi pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili inquadrati come aiuti.

B.2. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità Ai fini del presente Bando, sono considerate ammissibili a contributo regionale le spese per la gestione e l’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci, da discesa o da fondo, dotate di impianti di produzione di neve programmata all’interno dei comprensori sciistici lombardi e regolarmente apprestate ed aperte al pubblico ai sensi della normativa al tempo vigente ed inserite all’interno dell’Elenco Regionale delle piste destinate agli sport sulla neve, sostenute nella stagione sciistica 2018/2019 (nel periodo compreso tra 1 novembre 2018 ed il 30 aprile 2019) e relative ai costi sostenuti per:

consumo di energia elettrica;

consumo del carburante dei mezzi atti alla sistemazione e battitura delle piste;

approvvigionamento idrico per la produzione di neve programmata.

Dette spese ammissibili dovranno essere giustificate con idonea documentazione amministrativa e devono:

essere reali ed effettive, cioè comprovate attraverso documenti fiscali idonei a garantire la piena tracciabilità delle operazioni ai sensi della legge 136/2010, art. 3, commi 1 e 3;

essere fatturate al Soggetto beneficiario ed allo stesso integralmente quietanzate entro e non oltre la data di presentazione della Domanda e chiaramente attribuibili a spese di gestione ed esercizio sostenute nella stagione sciistica 2018/2019;

essere computate al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario. Tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal richiedente al momento della domanda di contributo.

C. TEMPI E FASI DEL PROCEDIMENTO

C.1. Presentazione delle domande

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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I soggetti, all’atto della presentazione della domanda, saranno tenuti a dichiarare i dati richiesti in autocertificazione, ai sensi del D.P.R. 28/12/2000, n. 445.

Ai sensi del Regolamento dell'Unione Europea n. 910/2014, cosiddetto regolamento “eIDAS” (electronic IDentification Authentication and Signature - Identificazione, Autenticazione e Firma elettronica), la sottoscrizione della documentazione utile alla partecipazione al bando dovrà essere effettuata con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata. È ammessa quindi anche la firma con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), purché generata attraverso l'utilizzo di una versione del software di firma elettronica avanzata aggiornato a quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22/2/2013 "Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b) , 35, comma 2, 36, comma 2, e 71" (Il software gratuito messo a disposizione da Regione Lombardia è stato adeguato a tale Decreto a partire dalla versione 4.0 in avanti).

La domanda deve essere perfezionata con il pagamento dell’imposta di bollo di 16,00 euro, ai sensi del DPR 642/1972, o valore stabilito dalle successive normative.

A seguito del completo caricamento della documentazione richiesta, il soggetto richiedente dovrà procedere all’assolvimento in modo virtuale della marca da bollo tramite carta di credito sui circuiti autorizzati accedendo all’apposita sezione del Sistema Informativo.

Il modulo di presentazione della domanda di contributo dovrà altresì, per i casi di esenzione dagli obblighi di bollo ai sensi della normativa vigente, prevedere la dichiarazione di essere esente dall'applicazione dell’imposta di bollo in quanto il richiedente è soggetto esente ai sensi del DPR n. 642/1972 allegato B o L. n. 427/93 art. 66.6 bis o L. 266/1991.

In ogni caso, il mancato pagamento della marca da bollo in fase di domanda dovrà essere obbligatoriamente sanato prima del Decreto di assegnazione del contributo.

Alla richiesta di contributo andrà allegata, secondo la modulistica predisposta da Regione Lombardia, la seguente documentazione, sottoscritta digitalmente da parte del legale rappresentante o suo delegato, ovvero da parte del tecnico incaricato:

1) dichiarazione sostitutiva di atto notorio a firma del legale rappresentante (come da modello 1), rilasciata ai sensi e per gli effetti degli articoli 38 e 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 contenente una “dichiarazione della lunghezza delle piste e delle caratteristiche degli impianti di innevamento programmato esistenti” con le seguenti informazioni di sintesi:

a) piste da sci gestite, regolarmente apprestate ed aperte al pubblico ed inserite nell’Elenco Regionale delle piste destinate agli sport sulla neve 2018 (Decreto n. 6567 del 10/05/2019);

b) lunghezza delle piste da sci innevate artificialmente e mantenute in esercizio e percorribili dagli utenti per almeno 30 (trenta) giorni nel corso della stagione sciistica 2018/2019;

c) caratteristiche degli impianti per la produzione di neve programmata a disposizione.

Con riferimento alle informazioni a), b) e c) sopracitate, nel caso di assenza di modifiche alla documentazione tecnica fornita nell’ambito del Bando 2018, non

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 74 – Bollettino Ufficiale

sarà necessario produrre nuovamente tale dichiarazione, attestando nel modello 1 tale fattispecie;

d) spese complessive sostenute relative alla gestione ed all’esercizio degli impianti di risalita e piste da sci nel corso della stagione sciistica 2018/2019;

2) Relazione tecnica, sottoscritta da tecnico incaricato, che descriva le caratteristiche ed il funzionamento di:

a) impianti di risalita. A titolo esemplificativo e non esaustivo: denominazione, tracciato, tipologia di impianto e funzionamento, portata oraria, anno di realizzazione (evidenziare se prima o dopo l'entrata in vigore del D. Lgs. n. 210/2003), stato (funzionante, non funzionante, non funzionante ma in fase di riapertura, demolito - o in attesa di demolizione), ultime revisioni effettuate (con riferimento al D.M. 1/12/2015, n. 203);

b) piste da sci gestite: identificativo (ID) e nome pista (Nome) indicati all’interno dell’Elenco Regionale 2018 delle piste destinate agli sport sulla neve, descrizione delle caratteristiche della pista (Rif. art. 30, comma 1, lettera c), punto 2 del Regolamento regionale 29 settembre 2017, n. 5;

c) impianti di produzione di neve programmata a servizio della stazione sciistica. A titolo esemplificativo e non esaustivo: tipologia d’impianto, superficie da innevare, fabbisogni e disponibilità idrica, impianti di approvvigionamento, vasche e/o bacini di accumulo, caratteristiche e numero dei generatori di neve, linee di innevamento, condutture e pozzetti, sistemi di pompaggio, stazioni di compressione, descrizione dei sistemi di gestione (automatizzati e non) dell’impianto;

d) parco mezzi attrezzati disponibili per lo spandimento e la battitura della neve.

Con riferimento ai punti sopracitati, nel caso di assenza di modifiche alla relazione tecnica fornita nell’ambito del Bando 2018, non sarà necessario produrre nuovamente tale relazione;

3) planimetria a scala adeguata (indicativamente da 1:10.000 a 1:25.000, a seconda dell’ampiezza del comprensorio), sottoscritta da tecnico incaricato, sulla quale è rappresentato il complesso delle piste nonché degli impianti, delle infrastrutture e dei servizi funzionali alle piste (piste, impianti di risalita, impianti di innevamento, bacini artificiali, ecc.);

Nel caso di assenza di modifiche alla planimetria fornita nell’ambito del Bando 2018, per il Bando 2019 non sarà necessario produrre nuovamente tale planimetria;

4) rendiconto analitico delle spese sostenute nella stagione sciistica 2018/2019, sottoscritto dal legale rappresentante (come da modello 2);

5) copia conforme all’originale delle fatture, o documenti di equivalente valore probatorio, intestate al soggetto beneficiario, relative alle spese sostenute, recanti la precisa indicazione dell’oggetto/causale e copia conforme all’originale della relativa quietanza effettuata. Sono ammessi esclusivamente i pagamenti tracciabili effettuati dal beneficiario. Non sono ammessi pagamenti in denaro contante e le spese sostenute tramite compensazione tra crediti e debiti;

6) specifica perizia asseverata redatta e sottoscritta da un tecnico abilitato, non dipendente dal soggetto richiedente, secondo lo schema di cui al modello 3, nella quale si attesta che, per la stagione sciistica 2018/2019, la dotazione impiantistica

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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per l’innevamento artificiale del gestore, i consumi rendicontati e le specifiche spese complessivamente sostenute sono coerenti e compatibili con la lunghezza delle piste indicate dal gestore come piste innevate artificialmente e mantenute in esercizio e percorribili dagli utenti per almeno 30 (trenta) giorni nel corso della stagione sciistica 2018/2019.

Nel caso di assenza di modifiche alla documentazione tecnica fornita nell’ambito del Bando 2018, con riferimento ai punti 1 (con eccezione della lettera d), 2 e 3:

a) se le spese sostenute nel corso della stagione sciistica 2018/2019 sono inferiori a quelle sostenute nel corso della stagione 2017/2018, non sarà necessario predisporre una nuova perizia asseverata, redatta da un tecnico abilitato;

b) se le spese sostenute nel corso della stagione sciistica 2018/2019 sono superiori a quelle sostenute nel corso della stagione 2017/2018, sarà comunque necessario predisporre una nuova perizia asseverata, redatta da un tecnico abilitato.

In caso di scelta della Linea di Finanziamento 2 (De minimis):

7) dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in “de minimis” (come da modello 4) da compilarsi da parte del soggetto richiedente l’agevolazione finanziaria, ed eventualmente da parte dell’impresa controllante o controllata (come da modello 5), secondo le istruzioni di cui al modello 6;

In caso di scelta della Linea di Finanziamento 2 (De minimis) o della Linea di Finanziamento 3 (Esenzione da notifica):

8) dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti di Stato (come da modello 7). Dovranno essere inoltre allegati:

9) in caso di soggetto firmatario diverso dal legale rappresentante, copia dell’eventuale procura conferita ai sensi di legge (art. 1392 C.C.) per la sottoscrizione (come da modello 8);

10) solamente per i soggetti privati, dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000 ai fini della verifica della regolarità contributiva (come da modello 9);

11) solamente per i soggetti privati, dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla CCIAA;

12) solamente per i soggetti privati, autocertificazione, sottoscritta con le modalità di cui all'articolo 38 del D.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445, con la quale il beneficiario, ai sensi dell’art. 89, comma 1, del D.Lgs. 159/2011 (autocertificazione antimafia), attesta che nei propri confronti non sussistono cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 del D.Lgs. 159/2011.

Ai fini della concessione del contributo il soggetto richiedente deve essere in regola con la normativa antimafia e presentare le dichiarazioni necessarie per permettere alla Pubblica Amministrazione di effettuare le verifiche attraverso la banca dati della Prefettura ai sensi del combinato disposto dell'art. 83, comma 1, e dell'art. 67, comma 1, lettera g, del D. Lgs. n. 159/2011 e ss.mm.ii. L’esito positivo della verifica in tema di certificazione antimafia comporterà la decadenza dal contributo.

Non saranno considerate ammissibili:

le Domande prive di uno o più documenti sopra indicati, obbligatori in base alla tipologia del contributo richiesto o del soggetto richiedente;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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le Domande presentate in forma cartacea.

C.2. Tipologia di procedura per l’assegnazione delle risorse Bando valutativo – Presentazione delle domande su piattaforma informatica “Bandi Online”.

C.3. Istruttoria

C.3.a. Modalità e tempi del processo Da mercoledì 04/09/2019 ore 12.00 a mercoledì 02/10/2019 ore 12.00: deposito

delle domande di contributo;

Le risultanze dell’istruttoria, con l’individuazione dei soggetti ammessi a contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti non ammessi, verranno approvate da Regione Lombardia mediante uno o più provvedimenti dirigenziali, entro venerdì 29/11/2019, fatto salvo quanto stabilito nell’art. C.3.d per i casi di integrazione documentale;

I predetti provvedimenti saranno pubblicati sul BURL e sul sito internet di Regione Lombardia.

C.3.b. Verifica di ammissibilità delle domande L'istruttoria formale è finalizzata a verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità dei soggetti richiedenti, la correttezza della modalità di presentazione della domanda di partecipazione, la completezza documentale della stessa nonché l'assolvimento degli eventuali obblighi di bollo.

Regione Lombardia provvederà ad effettuare l’istruttoria di ammissibilità formale delle Domande, finalizzata a verificare:

rispetto delle modalità e termini di presentazione previsti dal Bando;

sussistenza dei requisiti soggettivi dei beneficiari previsti dalla normativa di riferimento e dal Bando, anche sulla base delle autocertificazioni fornite dal soggetto richiedente;

completezza e regolarità della domanda e della documentazione tecnica allegata;

fruizione generalizzata dell’impianto e delle piste da sci, ossia la garanzia dell’utilizzo degli impianti e delle piste da sci da parte di tutti i cittadini indistintamente previo pagamento, se previsto, della tariffa di utilizzo;

avvenuto aggiornamento, alla data della presentazione della domanda, da parte del gestore, dei dati relativi alle piste ed agli impianti di risalita gestiti all’interno della piattaforma informatica Osservatorio degli Sport di Montagna (www.osm.lispa.it).

C.3.c. Valutazione delle domande Regione Lombardia provvederà, superata la verifica di ammissibilità di cui al precedente articolo, ad effettuare l’istruttoria tecnica – economica delle domande presentate, finalizzata a verificare, in particolare:

i contenuti della documentazione tecnica trasmessa;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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la coerenza della documentazione tecnica inviata con:

o i dati trasmessi dalle Comunità Montane a Regione Lombardia alla D.G. Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, sulla esistenza e funzionamento degli impianti a fune e di risalita in genere non classificati come Trasporto Pubblico Locale;

o le piste inserite nell’Elenco Regionale 2018 delle piste destinate agli sport sulla neve;

in caso di pista autorizzata dalla Comunità Montana ma dalla stessa non ancora inserita nell’Elenco regionale delle piste destinate agli Sport sulla neve, ovvero di impianto non comunicato alla D.G. Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Regione Lombardia provvederà a specifica verifica presso gli Enti competenti;

la corretta quantificazione del dato relativo alla lunghezza delle piste innevate artificialmente e del periodo di mantenimento in esercizio delle piste;

la completezza della documentazione relativa alle spese sostenute e la corretta imputazione alla stagione invernale 2018/2019 e l’attinenza con le voci di spesa ammissibili;

il calcolo del contributo massimo erogabile, sulla base dei criteri di seguito specificati;

o l’importo da erogare ai richiedenti sarà determinato in percentuale variabile (50 – 60 – 70) sulle spese sostenute (costi energetici, costi carburante, costi di approvvigionamento idrico), in funzione della lunghezza delle piste innevate artificialmente e con l’applicazione di un tetto massimo;

o nel dettaglio, il contributo deriva da:

- lunghezza (in km) delle piste da sci innevate artificialmente (L) nel corso della stagione 2018/2019;

- somma del contributo % (in funzione della classe individuata) calcolato separatamente sui costi energetici (E), sui costi del carburante (C) e sui costi di approvvigionamento idrico (I);

- applicazione del tetto massimo ammissibile: il contributo massimo erogabile, complessivamente, non potrà comunque superare il tetto massimo stabilito per ogni classe (A, B, C) individuata, secondo la seguente tabella:

L (km)

Cla

sse

Contributo % su E

Contributo % su C

Contributo % su I

Tetto massimo (E+C+I)

(€)

0 < L ≤ 10 C 70 75.000

10 < L ≤ 25 B 60 100.000

L > 25 A 50 125.000

o ai fini dell’individuazione di L (km), saranno assunte a conteggio le piste o i tratti di piste servite dagli impianti di innevamento programmato, che sono state mantenute in esercizio e percorribili dagli utenti per almeno 30 (trenta) giorni nel corso della stagione sciistica 2018/2019;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 78 – Bollettino Ufficiale

o a tale scopo, il richiedente dovrà presentare in allegato una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata ai sensi e per gli effetti degli articoli 38 (Modalità di invio e sottoscrizione delle istanze) e 47 (Dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà) del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 (Modello 1), di cui al Punto C.1, accompagnata da una specifica perizia asseverata, redatta da un tecnico abilitato, secondo lo schema di cui al Modello 3, salvo quanto previsto al punto 6, del paragrafo C.1;

o il contributo massimo erogabile potrà essere rideterminato in considerazione degli esiti dell’istruttoria a valere sulla documentazione prodotta. L’ammontare del contributo erogato sarà arrotondato all’euro, così come previsto dall’art. 5 della L.R. 19/2014.

C.3.d. Integrazione documentale Regione Lombardia, nel corso dell’istruttoria di ammissibilità formale e tecnica – economica delle domande presentate, potrà richiedere l’integrazione della documentazione incompleta ovvero eventuali chiarimenti riguardanti la documentazione presentata dal soggetto richiedente, ritenuta utile ai fini dell’esame delle dichiarazioni presentate, fissando i termini per la risposta, che comunque non potranno essere superiori a 15 (quindici) giorni dalla data della richiesta; la mancata risposta comporterà la non ammissibilità della Domanda.

La richiesta di integrazione della documentazione comporta la sospensione del termine di conclusione dell’istruttoria, fissato dall’ art. C.3.a. La risposta alle richieste di integrazione della documentazione deve pervenire su Bandi Online.

C.3.e. Concessione dell'agevolazione e comunicazione degli esiti dell'istruttoria Entro il 29 novembre 2019, il Responsabile Unico del Procedimento approva con proprio provvedimento le risultanze dell’istruttoria con l’individuazione dei soggetti ammessi al contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti eventualmente non ammessi.

L'esito dell'istruttoria verrà pubblicato Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul portale regionale specificando l'entità del contributo, nonché condizioni e obblighi da rispettare ai fini dell'erogazione.

C.4. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione

C.4.a. Adempimenti post concessione Il contributo assegnato sarà erogato ai soggetti beneficiari ammessi previa:

verifica della conformità, regolarità e completezza della documentazione inviata;

acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Il documento di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità è acquisito d’ufficio da Regione Lombardia, presso gli enti competenti, in base a quanto stabilito dall’art. 6 del Decreto del 30.01.2015 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (G.U. Serie Generale n. 125 del 1.6.2015). In caso di accertata irregolarità in fase di erogazione, verrà trattenuto l’importo corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi (L. n. 98/2013, art. 31 commi 3 e 8-bis);

acquisizione, attraverso la consultazione della Banca Dati Nazionale unica Antimafia, ai sensi dell’art. 87 del D.Lgs. 159/2011, della comunicazione antimafia

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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ai fini della verifica dell’assenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all'articolo 67. In tali casi, la comunicazione antimafia liberatoria attesta che la stessa è emessa utilizzando il collegamento alla banca dati nazionale unica. Decorsi 30 giorni sarà possibile procedere all’erogazione del contributo anche in assenza della comunicazione antimafia, previa acquisizione dell'autocertificazione di cui all'articolo 89 (punto 11 del paragrafo C.1). In tale caso, i contributi, i finanziamenti, le agevolazioni e le altre erogazioni di cui all'articolo 67 sono corrisposti sotto condizione risolutiva e i soggetti di cui all'articolo 83, commi 1 e 2, revocano le autorizzazioni e le concessioni o recedono dai contratti, fatto salvo il pagamento del valore delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione del rimanente, nei limiti delle utilità conseguite;

verifica della regolarità della dichiarazione attestante l’assenza di aiuti illegali non rimborsati (c.d. “Impegno Deggendorf”);

aggiornamento, da parte del gestore, nella piattaforma informatica OSM, dei dati relativi agli infortuni occorsi nella stagione sciistica 2018/2019, dei nominativi dei Direttore delle Piste e del Servizio di Soccorso stagione 2018/2019.

C.4.b. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione Regione Lombardia provvederà all’erogazione del contributo in due soluzioni, secondo le risorse disponibili a valere sulle annualità 2018 e 2019, e secondo le seguenti tempistiche:

entro il 31 dicembre 2019: erogazione della 1° quota di contributo, pari complessivamente a 100.000 euro, da suddividersi in maniera proporzionale tra tutte le domande ammesse a contributo;

entro il 28 febbraio 2020: erogazione della 2° quota di contributo, pari complessivamente a 1.300.000 euro.

D. DISPOSIZIONI FINALI

D.1. Obblighi dei soggetti beneficiari I soggetti beneficiari dei contributi sono tenuti a:

mettere a disposizione, su richiesta di Regione Lombardia, eventuali spazi per la trasmissione di messaggi di comunicazione istituzionale; le modalità di attuazione di tutti gli obblighi connessi ad aspetti di comunicazione saranno da concordare con la Direzione Generale Sport e Giovani;

mantenere, nel caso di soggetti che abbiano già beneficiato del bando “Skipass Lombardia”, per almeno 6(sei) anni dalla data di fine lavori la compatibilità dei sistemi di bigliettazione, controllo accessi ed invio dati al server ANEF Ski Lombardia, così come previsto dal “Libro Bianco Open pass”, di cui alle Deliberazioni di Giunta Regionale n. X/5358 del 27/06/2016 e n. X/7234 del 17/10/2017;

fornire, sia in estate che in inverno (nei periodi di apertura al pubblico degli impianti), i dati delle presenze e passaggi degli utilizzatori degli impianti di risalita, al server di ANEFSki Lombardia, che li renderà disponibili a Regione Lombardia;

concedere il consenso non revocabile affinché Regione Lombardia possa utilizzare i predetti dati per scopi di programmazione e/o di promozione del settore;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 80 – Bollettino Ufficiale

assistere i funzionari incaricati da Regione Lombardia nell’attività di verifica dei contributi erogati, garantendo il pieno accesso agli impianti ed alle piste della stazione sciistica;

far pervenire a Regione Lombardia, entro il 02/10/2019, ove non già adempiuto, supporto informatico contenente file in formato SHAPE con sistema di riferimento WGS84 UTM32N oppure WGS84 in gradi, o formato compatibile, riportante i dati aggiornati relativi ai tracciati di tutte le piste da sci e degli impianti di risalita gestiti, comprese le posizioni dei tornelli di partenza e di arrivo.

D.2. Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari Con Decreto delle Regione Lombardia il contributo potrà venire dichiarato decaduto in caso di:

mancanza o venir meno di uno o più requisiti soggettivi di ammissibilità dichiarati in sede di presentazione della Domanda di partecipazione al presente Bando;

inosservanza e inadempienza delle disposizioni, delle prescrizioni e di tutti gli vincoli previsti dal Bando;

qualora risultino false le dichiarazioni rese e sottoscritte dal beneficiario in fase di presentazione della domanda;

mancato rispetto della normativa inerente agli aiuti di stato citata nel presente Decreto.

Regione Lombardia si riserva di non liquidare il contributo oppure, se le somme sono già state erogate, di adottare azioni di recupero/compensazione delle somme indebitamente percepite.

A fronte dell’intervenuta decadenza del contributo, gli importi dovuti ed indicati nello specifico provvedimento del Responsabile del procedimento dovranno essere incrementati di un tasso di interesse annuale pari al tasso ufficiale di riferimento della BCE, vigente alla data dell’ordinativo di pagamento, maggiorato di cinque punti percentuali per anno, calcolato a decorrere da dalla data di erogazione del contributo, qualora venga riscontrato, in sede di eventuale controllo di cui al successivo art. D.4:

la mancata esibizione degli originali dei documenti di spesa e della documentazione attestante il pagamento delle spese sostenute nella stagione sciistica 2018/2019;

il riscontro di mancato pagamento delle spese rendicontate.

Nel caso in cui non vengano rispettati gli obblighi dei beneficiari contenuti nel presente Bando, di cui all’articolo D.1., Regione Lombardia si riserva di valutarne a suo insindacabile giudizio la gravità per stabilire eventuali conseguenze quali la dichiarazione di decadenza ovvero la riduzione del contributo.

In caso di decadenza, rinuncia e/o rideterminazione del contributo e qualora sia già stato erogato, totalmente o parzialmente, il contributo, i Soggetti beneficiari dovranno restituire, entro 30 (trenta) giorni solari e consecutivi dalla notifica del provvedimento di decadenza, di rideterminazione o dalla comunicazione della rinuncia, l’importo erogato o la quota di contributo oggetto di riduzione, maggiorato degli interessi legali per il periodo intercorrente dalla data di erogazione alla data di restituzione.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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La restituzione avverrà con le modalità ed i tempi indicati nel provvedimento di decadenza e contestuale richiesta di restituzione e/o rideterminazione del contributo.

I Soggetti Beneficiari, qualora intendano rinunciare, al contributo devono darne immediata comunicazione alla Direzione Generale Sport e Giovani mediante PEC all’indirizzo: [email protected].

D.3. Proroghe dei termini Con decreto della Regione Lombardia potranno essere prorogati i termini previsti dal presente bando.

D.4. Ispezioni e controlli Regione Lombardia si riserva il diritto di svolgere controlli a campione sui beneficiari pari ad almeno il 5%, anche mediante ispezioni e sopralluoghi, finalizzate ad accertare:

la regolarità e la corrispondenza della documentazione presentata;

il rispetto degli obblighi posti a carico dei Soggetti beneficiari dal presente Bando;

le modalità di pagamento delle spese rendicontate;

la veridicità delle dichiarazioni rese;

per i soggetti beneficiari, pubblici o privati che svolgono attività economica, nel caso in cui le domande ammesse a contributo siano state presentate secondo la Linea di finanziamento 2 “de minimis”, i controlli riguarderanno anche l’accertamento dei requisiti e delle dichiarazioni rilasciate ai fini de minimis.

I beneficiari sono tenuti a consentire le procedure di controllo, ad esibire gli originali della documentazione prodotta in fase di presentazione della domanda e degli strumenti di pagamento delle spese effettivamente sostenute, e consentire il pieno accesso da parte dei funzionari incaricati alla stazione sciistica e ad ogni struttura oggetto di contributo, pena decadenza del contributo e restituzione della somma ricevuta.

D.5. Monitoraggio dei risultati Al fine di misurare l’effettivo livello di raggiungimento degli obiettivi di risultato collegati a questa misura, l’indicatore individuato è il rapporto fra le risorse erogate e la dotazione finanziaria dell’iniziativa.

In attuazione del disposto normativo nazionale e regionale (art. 7 del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e art. 32, co. 2 bis, lettera c della l. r. 1/02/2012, n. 1), è possibile compilare un questionario di customer satisfaction nella fase di ‘adesione’. Tutte le informazioni saranno raccolte ed elaborate in forma anonima dal soggetto responsabile del bando, che le utilizzerà in un’ottica di miglioramento costante delle performance al fine di garantire un servizio sempre più efficace, chiaro ed apprezzato da parte dei potenziali beneficiari.

D.6. Responsabile del procedimento Responsabile Unico del Procedimento (RUP) di cui al presente bando è il Dirigente della Unità Organizzativa Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 82 – Bollettino Ufficiale

montagna, Direzione Generale Sport e Giovani, Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano.

D.7. Trattamento dei dati personali In attuazione del Codice in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs. n. 196/2003, Regolamento UE n. 2016/679 e D.lgs.101/2018), si rimanda all’Informativa sul trattamento dei dati personali.

Informativa relativa al trattamento dei dati personali Prima che Lei ci fornisca i dati personali che La riguardano, in armonia con quanto previsto dal Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali 2016/679 e dal D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 c.d. Codice Privacy, il cui obiettivo è quello di proteggere i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche, in particolare il diritto alla protezione dei dati personali, è necessario che Lei prenda visione di una serie di informazioni che La possono aiutare a comprendere le motivazioni per le quali verranno trattati i Suoi dati personali, spiegandoLe quali sono i Suoi diritti e come li potrà esercitare.

Finalità del trattamento dati I Suoi dati personali sono trattati esclusivamente per la presentazione della domanda e la conseguente partecipazione al “Bando per l’assegnazione di contributi per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente nei comprensori sciistici lombardi – Stagione sciistica 2018/2019” così come definito dalla Legge Regionale 01/10/2014, n. 26 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell'impiantistica sportiva e per l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna”.

Modalità del trattamento dati Il trattamento è effettuato con l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e trasmessi attraverso reti telematiche (Bandi Online). Il Titolare adotta misure tecniche e organizzative adeguate a garantire un livello di sicurezza idoneo rispetto alla tipologia di dati trattati.

Titolare del Trattamento Titolare del trattamento dei dati è Regione Lombardia nella persona del Presidente pro-tempore, con sede in Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano.

Responsabile della Protezione dei dati (RPD) Il Responsabile della Protezione dei dati (RPD) è contattabile al seguente indirizzo mail: [email protected].

Comunicazione e diffusione dei dati personali I Suoi dati inoltre, potranno essere comunicati a soggetti terzi (ARIA S.p.A.) in qualità di Responsabili del Trattamento, nominati dal Titolare. L’elenco di detti soggetti terzi è disponibile presso la sede Titolare.

I destinatari dei Suoi dati personali sono stati adeguatamente istruiti per poter trattare i Suoi dati personali, e assicurano il medesimo livello di sicurezza offerto dal Titolare. I Suoi dati personali non saranno diffusi.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Tempi di conservazione dei dati I dati personali saranno conservati per un periodo pari ad anni 5 dalla scadenza dei termini per presentare le domande di contributo in ragione delle tempistiche delle attività istruttorie e di controllo previste dal bando.

Diritti dell'interessato Lei potrà esercitare i diritti di cui agli artt. da 15 a 22 del Regolamento UE 679/2016, ove applicabili con particolare riferimento all’art.13 comma 2 lettera B) che prevede il diritto di accesso ai dati personali, la rettifica, la cancellazione, la limitazione del trattamento, l’opposizione e la portabilità dei dati.

Le sue Richieste per l’esercizio dei Suoi diritti dovranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure a mezzo posta raccomandata all'indirizzo Piazza Città di Lombardia 1, 20124 Milano, all'attenzione della Direzione Sport e Giovani. Lei ha, inoltre, diritto di proporre reclamo ad un’Autorità di Controllo.

D.8. Pubblicazione, informazioni e contatti Il presente Bando è pubblicato sul BURL e sul sito internet di Regione Lombardia. Informazioni di carattere tecnico e procedurale possono essere richieste:

All’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

Telefonicamente all’ufficio competente della Giunta Regionale: Unità Organizzativa – Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna:

o Da lunedì a giovedì: 9,30-12,30; 14,30-16,30;

o Il venerdì: 9,30-12,30;

ai numeri : 02-6765.2036 oppure 02-6765.2924

Informazioni sull’applicativo informatico Bandi Online possono essere richieste al Numero Verde 800 131 151 di ARIA S.p.A.

Informazioni integrative di interesse generale saranno pubblicate sul sito Internet di Regione Lombardia.

Per rendere più agevole la partecipazione al bando in attuazione della L.R. 1 febbraio 2012, n.1, si rimanda alla Scheda informativa, di seguito riportata.

TITOLO Bando per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci lombarde innevate artificialmente.

DI COSA SI TRATTA Il presente Bando prevede l’assegnazione di contributi per il sostegno della gestione e dell’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci, da discesa o da fondo, dotate di impianti di produzione di neve programmata all’interno dei comprensori sciistici lombardi, nell’obiettivo di favorire e potenziare la fruizione in sicurezza delle piste da sci e di garantire la sicurezza nella pratica degli sport sulla neve.

TIPOLOGIA Contributo a fondo perduto.

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CHI PUÒ PARTECIPARE

Possono presentare domanda ai sensi del presente Bando (di seguito “Soggetti beneficiari”) Possono partecipare al presente bando i soggetti che, al momento della presentazione della domanda, posseggano i seguenti requisiti:

soggetti pubblici o privati che siano gestori di impianti di risalita e di piste da sci (da discesa o da fondo) dotate di impianti di produzione di neve programmata ubicati sul territorio della Regione Lombardia;

nel caso di imprese, esse devono essere in attività ed essere iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio di competenza;

nel caso di Associazioni/Società Sportive dilettantistiche, esse devono essere iscritte al Registro CONI Lombardia e/o alla Sezione parallela del Comitato Italiano Paraolimpico (CIP) e/o affiliata a Federazioni Sportive Nazionali e/o Discipline Sportive Associate (DSA) e/o Enti di Promozione Sportiva (EPS).

I contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013: non sono concessi ai settori esclusi di cui all’art. 1 par.

1 e 2 del Reg. UE 1407/2013;

non sono concessi alle imprese in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa statale vigente;

I contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014: non sono concessi alle imprese in difficoltà ai sensi

dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento UE n. 651/2014, in quanto applicabile;

non sono erogati alle imprese che sono state destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) 1589/2015 in tema di aiuti illegali e che non hanno provveduto al rimborso o non hanno depositato in un conto bloccato l’aiuto illegale.

Non sono ammissibili i soggetti giuridici che, anche per tramite dei propri legali rappresentanti:

siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza nei 3 (tre) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospensione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di comportamento sportivo del CONI.

RISORSE DISPONIBILI € 1.400.000

CARATTERISTICHE

DELL’AGEVOLAZIONE

Il contributo è a valere sulle risorse regionali ed è a fondo perduto ed è destinato a sostenere le spese per la gestione e l’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci dotate di impianti di produzione di neve programmata, relative alle tipologie definite all’art. B.2., ed è riconosciuto nella misura massima di 125.000 euro e secondo le percentuali di cui al punto C.3.c. del presente Bando.

L'agevolazione viene erogata in 2 tranches:

Entro il 31 dicembre 2019: erogazione della 1° quota di contributo, pari complessivamente a 100.000 euro, da suddividersi in maniera proporzionale tra tutte le domande ammesse a contributo;

Entro il 28 febbraio 2020: erogazione della 2° quota di contributo, pari complessivamente a 1.300.000 euro.

DATA DI APERTURA Ore 12:00 del 04/09/2019

DATA DI CHIUSURA Ore 12:00 del 02/10/2019

COME PARTECIPARE La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata, pena la non ammissibilità, dal Soggetto richiedente obbligatoriamente in forma telematica, per mezzo del Sistema Informativo Bandi online disponibile all’indirizzo: www.bandi.servizirl.it/procedimenti/welcome/bandi

La domanda deve essere corredata dei seguenti allegati da caricare elettronicamente sul sistema informativo:

atto Notorio;

dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti in 'De Minimis’;

autocertificazione relativa agli Aiuti di Stato;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 86 – Bollettino Ufficiale

incarico per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della domanda;

dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà per soggetti che non hanno posizione INPS/INAIL;

Ai fini della determinazione della data di presentazione della domanda verrà considerata esclusivamente la data e l’ora di avvenuta protocollazione elettronica tramite il sistema Bandi online come indicato nel Bando.

PROCEDURA DI SELEZIONE

Bando valutativo – Presentazione delle domande su piattaforma informatica (Bandi online).

INFORMAZIONI E CONTATTI

Per assistenza tecnica sull'utilizzo del servizio on line della piattaforma Bandi Online Sistema Agevolazioni scrivere a [email protected] o contattare il numero verde 800.131.151 attivo dal lunedì al sabato escluso festivi dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

Per informazioni e segnalazioni relative al bando:

Unità Organizzativa – Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna:

Luca Vaghi (02 6765 2924), Francesco Coviello (02 6765 2036).

Mail: [email protected]

(*) La scheda informativa tipo dei bandi regionali non ha valore legale. Si rinvia al testo del bando per tutti i contenuti completi e vincolanti.

D.9. Diritto di accesso agli atti Il diritto di accesso agli atti relativi al bando è tutelato ai sensi della Legge 7/08/1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).

Tale diritto consiste nella possibilità di prendere visione, con eventuale rilascio di copia anche su supporti magnetici e digitali, del bando e degli atti ad esso connessi, nonché delle informazioni elaborate da Regione Lombardia. L’interessato può accedere ai dati in possesso dell’Amministrazione nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti.

Per la consultazione o la richiesta di copie - conformi o in carta libera - è possibile presentare domanda verbale o scritta agli uffici competenti:

D.C./D.G. Sport e Giovani

Unità Organizzativa Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna

Indirizzo Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano

Telefono 02 6765 1917

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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E-mail [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Lunedì – Giovedì: 09:30-12:30 / 14:30-16:30

Venerdì: 09:30-12:30

La semplice visione e consultazione dei documenti è gratuita, mentre le modalità operative per il rilascio delle copie e i relativi costi di riproduzione sono definiti nel Decreto n. 1806/2010, che li determina come segue:

La copia cartacea costa 0,10 euro per ciascun foglio (formato A4);

La riproduzione su supporto informatico dell’interessato costa 2,00 euro;

Le copie autentiche sono soggette ad imposta di bollo pari a euro 16,00 ogni quattro facciate. Tale imposta è dovuta fin dalla richiesta, salvo ipotesi di esenzione da indicare in modo esplicito.

Sono esenti dal contributo le Pubbliche Amministrazioni e le richieste per importi inferiori o uguali a 0,50.

D.10. Definizioni e glossario Ai fini del presente Bando si intende per:

Bando: il presente avviso pubblico;

Domanda: la richiesta di concessione del contributo a valere sul Bando;

Bandi Online (www.bandi.servizirl.it/procedimenti/welcome/bandi): è un servizio web, messo a disposizione da Regione Lombardia che permette di presentare on line richieste di contributo e di finanziamento a valere sui fondi promossi dalla Regione Lombardia e dalla Comunità Europea;

Data ed ora di Ricezione della domanda: la data e l’ora di invio telematico della domanda su Bandi Online per la protocollazione;

Impresa (giurisprudenza comunitaria): ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica;

Regolamento De Minimis: quanto indicato nel regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti d’importanza minore;

Spesa Ammissibile: la spesa sostenuta e giustificata da fattura, o documento di equivalente valore probatorio, emessa nei confronti del Soggetto Beneficiario che risulti interamente quietanzata a quest’ultimo;

Stagione invernale o sciistica 2018/2019: il periodo compreso tra il 1° novembre 2018 ed il 30 aprile 2019;

Stazione sciistica: località turistica cui gli impianti oggetto della richiesta di agevolazione finanziaria fanno riferimento;

Comprensori sciistici: aree territoriali montane che comprendono più stazioni sciistiche, collegate tra loro attraverso funivie o altri mezzi, che forniscono servizi funzionali alla pratica di sport sulla neve (Decreto n. 86 del 10/01/2017).

D.11. Riepilogo date e termini temporali

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 88 – Bollettino Ufficiale

Avvio dei termini per presentare le domande di contributo

04 settembre 2019

Scadenza dei termini per presentare le domande di contributo

02 ottobre 2019

Scadenza dei termini per l’approvazione da parte di Regione Lombardia delle risultanze delle istruttorie, con l’individuazione dei soggetti ammessi al contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti eventualmente non ammessi

29 novembre 2019

Scadenza termini per l’erogazione della 1° quota contributo

31 dicembre 2019

Scadenza termini per l’erogazione della 2° quota contributo

28 febbraio 2020

E-mail [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Lunedì – Giovedì: 09:30-12:30 / 14:30-16:30

Venerdì: 09:30-12:30

La semplice visione e consultazione dei documenti è gratuita, mentre le modalità operative per il rilascio delle copie e i relativi costi di riproduzione sono definiti nel Decreto n. 1806/2010, che li determina come segue:

La copia cartacea costa 0,10 euro per ciascun foglio (formato A4);

La riproduzione su supporto informatico dell’interessato costa 2,00 euro;

Le copie autentiche sono soggette ad imposta di bollo pari a euro 16,00 ogni quattro facciate. Tale imposta è dovuta fin dalla richiesta, salvo ipotesi di esenzione da indicare in modo esplicito.

Sono esenti dal contributo le Pubbliche Amministrazioni e le richieste per importi inferiori o uguali a 0,50.

D.10. Definizioni e glossario Ai fini del presente Bando si intende per:

Bando: il presente avviso pubblico;

Domanda: la richiesta di concessione del contributo a valere sul Bando;

Bandi Online (www.bandi.servizirl.it/procedimenti/welcome/bandi): è un servizio web, messo a disposizione da Regione Lombardia che permette di presentare on line richieste di contributo e di finanziamento a valere sui fondi promossi dalla Regione Lombardia e dalla Comunità Europea;

Data ed ora di Ricezione della domanda: la data e l’ora di invio telematico della domanda su Bandi Online per la protocollazione;

Impresa (giurisprudenza comunitaria): ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica;

Regolamento De Minimis: quanto indicato nel regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti d’importanza minore;

Spesa Ammissibile: la spesa sostenuta e giustificata da fattura, o documento di equivalente valore probatorio, emessa nei confronti del Soggetto Beneficiario che risulti interamente quietanzata a quest’ultimo;

Stagione invernale o sciistica 2018/2019: il periodo compreso tra il 1° novembre 2018 ed il 30 aprile 2019;

Stazione sciistica: località turistica cui gli impianti oggetto della richiesta di agevolazione finanziaria fanno riferimento;

Comprensori sciistici: aree territoriali montane che comprendono più stazioni sciistiche, collegate tra loro attraverso funivie o altri mezzi, che forniscono servizi funzionali alla pratica di sport sulla neve (Decreto n. 86 del 10/01/2017).

D.11. Riepilogo date e termini temporali

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Bollettino Ufficiale – 89 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

MODELLO 1

SCHEMA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO Rilasciata ai sensi e per gli effetti dell’art. 38 e 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445

Il/la sottoscritto/a ____________________________________nato/a a _____________________________ (Comune/Paese estero) Prov.

________________________________ il ______/_______/________ Codice Fiscale ___________________________ residente in (Via/Corso, etc.)

__________________________________ n. ____________ Comune ________________ Documento di riconoscimento (carta d’identità, patente, etc.)

_________________________ n. ________________ rilasciato da ____________________________________________ il ___/____/_____ scadenza _____/____/_____

Cittadinanza __________________________ in qualità di legale rappresentante del soggetto beneficiario

______________________________________________________________________________________________________con sede legale in

_____________________________ Via __________________________ n. _____ Codice Fiscale _________________________ Partita IVA______________________, in

qualità di gestore di impianti di risalita e piste da sci ubicati nel territorio della Regione Lombardia, stazione sciistica di

______________________________________ consapevole delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni non veritiere e di falsità negli atti e della

conseguente decadenza dai benefici di cui agli art. 75 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, in relazione alla domanda di contributo di cui al

Bando “per l’assegnazione di contributi per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente nei

comprensori sciistici lombardi” approvato con D.D.S. n. ____________del _________________ e riferito alle spese sostenute nella stagione sciistica

2018/2019 (dal 01/11/2018 al 30/04/2019)

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 90 – Bollettino Ufficiale

D I C H I A R A:

Con riferimento alla stagione sciistica 2018/2019 (1° novembre 2018 – 30 aprile 2019) – barrare l’opzione prescelta:

1. Che le piste gestite sono le seguenti:

ID Pista (OSM)

ID Pista (dell’Elenco Regionale delle piste destinate agli sport sulla neve)

Nome pista (dell’Elenco Regionale delle piste destinate agli sport sulla neve)

Per complessivi1 km ________________________

Oppure (in alternativa al punto 1)

2. Con riferimento alle piste gestite, non si rilevano modifiche alla documentazione tecnica fornita nell’ambito del Bando 2018;

3. Che le piste su cui si trovano parti innevate artificialmente sono le seguenti:

ID Pista (OSM)

ID Pista (dell’Elenco Regionale delle piste destinate agli sport sulla neve)

Estremi del Decreto di apprestamento/apertura al pubblico della pista da sci

Tratto innevato artificialmente (km)

Apertura della Pista

(n. tot. gg.)

Per complessivi2 km ________________________

1 Esprimere il numero in chilometri con 2 decimali 2 Esprimere il numero in chilometri con 2 decimali

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Bollettino Ufficiale – 91 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

Oppure (in alternativa al punto 3)

4. Con riferimento piste su cui si trovano parti innevate artificialmente, non si rilevano modifiche alla documentazione tecnica fornita nell’ambito del Bando 2018;

5. Che per la stagione sciistica 2018/2019 sono stati regolarmente osservate le disposizioni di cui all’art. 13, comma 7 della L.R. 26/2014 (Contratto di Assicurazione RC; Servizio piste; Servizio di primo soccorso; Direttore della pista; Esposizione di informazioni, regole di comportamento e segnaletica);

6. Che gli impianti per la produzione di neve programmata utilizzati per l’innevamento delle piste di cui al punto 3 presentano le seguenti caratteristiche:

Superficie complessiva Innevata (kmq)

Numero complessivo di piste innevate (N°)

Numero complessivo di ore di funzionamento dell'impianto per la stagione sciistica 2018/2019

Stazione di pompaggio Unità di misura Quantità Tipo di corrente

Pompe N°

Potenza totale delle pompe3

kW

Bacino di accumulo Unità di misura Quantità

Numero dei bacini di accumulo N°

3 Indicare la potenza totale installata

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 92 – Bollettino Ufficiale

Capienza massima dei bacini di accumulo mc

Torri di raffreddamento / Boulage Unità di misura Quantità

Torri N°

Boulage N°

Ore di lavoro h

Ore di lavoro h

Rete idrica Materiale4 Unità di misura Quantità Diametro

Tubature per trasporto idrico km

Tubature per trasporto idrico km

Cavi elettrici km

Tubature per aria compressa km

Tubi passacavo km

Pozzetti N°

4 Es. Ghisa sferoidale, Acciaio bituminato, Vetroresina/Cemento, Ecc.

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Bollettino Ufficiale – 93 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

Produzione Neve - Tipo Unità di misura Quantità Ore d'uso annuale

Anno di installazione

Cannoni N°

Lance N°

Consumi Unità di misura Quantità

Consumo elettrico per rifornimento bacino5

kWh

Consumo elettrico Torri di raffreddamento e/o boulage7

kWh

Consumo elettrico per la produzione di neve artificiale7

kWh

Consumo elettrico per la distribuzione dell'acqua per la produzione di neve artificiale7

kWh

Consumo elettrico per la produzione di aria compressa7

kWh

Consumo elettrico complessivo degli impianti7

kWh

Acqua utilizzata Mc

5 Se disponibile da contatori separati, altrimenti indicare dato complessivo degli impianti (di risalita, innevamento, ecc.)

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 94 – Bollettino Ufficiale

Oppure (in alternativa al punto 6)

7. Con riferimento agli impianti per la produzione di neve programmata utilizzati per l’innevamento delle piste di cui al punto 3, non si rilevano modifiche alla documentazione tecnica fornita nell’ambito del Bando 2018;

8. Che le spese relative alla gestione ed all’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci, come risultanti nel rendiconto analitico delle spese allegato alla richiesta di contributo, ammontano complessivamente ad euro:

PER CONSUMI DI ENERGIA

ELETTRICA (€) PER CONSUMI DI

CARBURANTE DEI MEZZI (€) PER APPROVVIGIONAMENTO

IDRICO (€) TOTALE

IMPORTO NETTO

IVA

IMPORTO TOTALE

9. Che le spese relative alla gestione ed all’esercizio degli impianti di risalita e delle piste da sci, di cui al punto 8, come risultanti nel rendiconto

analitico delle spese allegato alla richiesta di contributo, sono pertanto superiori/inferiori rispetto alle spese sostenute e fornite nell’ambito del Bando 2017.

Data _________________

Timbro e firma del Legale Rappresentante _________________

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Bollettino Ufficiale – 95 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

MODELLO 2

SCHEMA RENDICONTO ANALITICO DELLE SPESE SOSTENUTE

• Si riportano di seguito le spese sostenute e riferite alla stagione sciistica 2018/2019, con gli estremi dei documenti giustificativi suddivisi per tipologia di spesa, indicando per ognuno: data fattura, numero fattura, denominazione fornitore, periodo di riferimento della spesa, importo netto, IVA ed importo totale, data di pagamento.

Tipologia di spesa6

Data doc. N. doc. Fornitore Periodo di riferimento della

spesa Importo

netto IVA Importo

totale Data di pagamento

TOTALE € € €

Data _________________

Timbro e firma del Legale Rappresentante _________________

6 Indicare “1” per consumi di energia elettrica, “2” per consumi carburante dei mezzi, “3” per approvvigionamento idrico

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 96 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 3

SCHEMA DI PERIZIA ASSEVERATA

Il sottoscritto _________________________________________________(nome e cognome) iscritto al n. _______________ dell’Albo/Collegio professionale dei _________________________________________ (qualifica tecnica) della Provincia di __________________________________________________________ in esecuzione dell’incarico conferito dal Signor ___________________________________ ______________ __________________________________________________ (indicare: nome e cognome, luogo e data di nascita, domicilio o residenza e Codice Fiscale)________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ in qualità di legale rappresentante della società cooperativa/micro/piccola impresa/soggetto non ancora costituito in impresa (barrare voce che non interessa) _____________________________________, con sede legale a ___________________ in via _______________________, n. _____, C.F. ________________, P.IVA _____________________,

REDIGE PERIZIA ASSEVERATA

in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo C1 e C3, del “Bando per l’assegnazione di contributi per il sostegno alla gestione degli impianti di risalita e delle piste da sci innevate artificialmente nei comprensori sciistici lombardi” approvato con Decreto D.S. n. ____ del ___________________ e riferito alle spese sostenute nella stagione sciistica 2018/2019 (dal 01/11/2018 al 30/04/2019); Preso atto dell’intenzione da parte del committente sopra generalizzato di presentare a Regione Lombardia domanda di contributo a valere sul Bando citato; Verificato che l’assegnazione di tali contributi: - È determinata in base alla lunghezza delle piste innevate artificialmente ed ai costi

sostenuti per consumi di energia elettrica, carburante dei mezzi atti alla sistemazione e battitura delle piste e di approvvigionamento idrico per la produzione di neve programmata;

- È subordinata alla presentazione dei giustificativi delle spese sostenute riferiti ai consumi sopracitati, relativi alla stagione sciistica 2018/2019;

- È subordinata alla presentazione da parte del committente di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata ai sensi e per gli effetti degli articoli 38 e 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, che indica i dati di sintesi relativi alle piste gestite, alle piste o ai tratti di piste innevate artificialmente, agli impianti per la produzione di neve programmata utilizzati per l'innevamento delle piste;

- È subordinata alla presentazione di una specifica perizia asseverata redatta da un tecnico abilitato nella quale si attesta che, per la stagione 2018/2019, la dotazione impiantistica per l’innevamento artificiale del gestore, i consumi rendicontati e le specifiche spese complessivamente sostenute sono coerenti e compatibili con la lunghezza delle piste indicate dal gestore come piste innevate artificialmente.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 97 –

Presa in esame la documentazione tecnica predisposta dal gestore ai fini della presentazione della richiesta di contributo, relativa a: - Relazione tecnica che illustri le caratteristiche ed il funzionamento degli impianti di

risalita (impianti a fune non classificati di Trasporto Pubblico Locale) e delle piste da sci gestite, ed anche degli impianti di produzione di neve programmata a servizio della stazione sciistica;

- Planimetria a scala 1: 10.000 sulla quale è rappresentato il complesso delle piste nonché degli impianti, delle infrastrutture e dei servizi funzionali alle piste (piste, impianti di risalita, impianti di innevamento, bacini artificiali, ecc.), con l’indicazione anche della delimitazione delle aree sciabili;

- Rendiconto analitico e giustificati delle spese di gestione ed esercizio sostenute; - Altro

Preso atto inoltre della dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata ai sensi e per gli effetti dell’art. 38 e 47 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, a firma di _______________________in data ____________________; Considerate le caratteristiche specifiche dell’impianto di innevamento presente ed utilizzato per la produzione di neve programmata nella stagione invernale 2018/2019, i consumi rilevati e le spese sostenute per la gestione e l’esercizio degli impianti di risaluta e per la produzione di neve programmata; Verificato nel corso del sopralluogo tecnico in data _________________la consistenza degli impianti e delle piste da sci; Acquisita specifica documentazione e la dichiarazione del Direttore delle piste Sig. ___________________________________, nominato dal gestore con __________________ per lo svolgimento dei compiti di coordinamento e direzione del servizio di soccorso, del servizio piste e delle operazioni eventualmente affidate a terzi, di cui agli articoli 33, 34 e 35 del R.R. 5/2017;

(Altro) Verificato che vi è una diretta connessione tra le spese sostenute e le attività esercitate dal gestore nella stagione sciistica 2018/2019 oggetto di contributo;

ATTESTA QUANTO SEGUE:

Che la dotazione impiantistica per l’innevamento artificiale a disposizione del gestore per la stagione 2018/2019, i consumi rendicontati e le specifiche spese complessivamente sostenute nel periodo 01/11/2018 – 30/04/2019, sono coerenti e compatibili e compatibili con la lunghezza delle piste indicate dal gestore come piste innevate artificialmente e mantenute in esercizio e percorribili dagli utenti per almeno 30 (trenta) giorni nel corso della stagione sciistica 2018/2019.

Luogo e data

Sottoscrizione del tecnico incaricato della perizia

______________________________________________________________

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– 98 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 4

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA CONCESSIONE DI AIUTI IN ‘DE MINIMIS’

(Art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n.445)

Il/la sottoscritto/a:

SEZIONE 1 – Anagrafica richiedente

Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa

Nome e cognome nato/a il nel Comune di Prov.

Comune di residenza CAP Via n. Prov.

In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:

SEZIONE 2 – Anagrafica impresa

Impresa Denominazione/Ragione sociale Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. Prov.

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

In relazione a quanto previsto dall’Avviso Pubblico

Bando/Avviso Titolo: Estremi provvedimento Pubblicato in BUR

Per la concessione di aiuti ‘de minimis’ di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L.352 / del 24 dicembre 2013),

nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione:

Regolamento n. 1407/2013 ‘de minimis’ generale

Regolamento n. 1408/2013 ‘de minimis’ nel settore agricolo

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Bollettino Ufficiale

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– 99 –

Regolamento n. 717/2014 ‘de minimis’ nel settore pesca

Regolamento n. 360/2012 ‘de minimis’ SIEG

PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione (Allegato I);

CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa);

DICHIARA

Sezione A – Natura dell’impresa

☐ che l’impresa non è controllata né controlla, direttamente o indirettamente7, altre imprese.

☐ che l’impresa controlla, anche indirettamente, le imprese seguenti aventi sede legale in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica impresa controllata

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. Prov.

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

☐ che l’impresa è controllata, anche indirettamente, dalle imprese seguenti aventi sede legale o unità operativa in Italia, per ciascuna delle quali presenta la dichiarazione di cui all’allegato II:

(Ragione sociale e dati anagrafici) (ripetere tabella se necessario)

Anagrafica dell’impresa che esercita il controllo sulla richiedente

Impresa Denominazione/Ragione sociale dell’impresa Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. Prov.

7 Per il concetto di controllo, ai fini della presente dichiarazione, si vedano le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. A)

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 100 – Bollettino Ufficiale

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

Sezione B - Rispetto del massimale

che l’esercizio finanziario (anno fiscale) dell’impresa rappresentata inizia il ___/___/___ e termina il ___/___/___ ;

☐ 2.1 - che all’impresa rappresentata NON È STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto ‘de minimis’, tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni8;

☐ 2.2 - che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti ‘de minimis’, tenuto conto anche delle disposizioni relative a fusioni/acquisizioni o scissioni9.

(Aggiungere righe se necessario)

n.

Impresa cui è stato

concesso il ‘de minimis’

Ente concedente

Riferimento normativo/

amministrativo che prevede

l’agevolazione

Provvedimento di concessione

e data

Reg. UE ‘de

minimis’10

Importo dell’aiuto ‘de minimis’

Di cui imputabile

all’attività di trasporto merci su

strada per conto terzi Concesso Effettivo11

1

2

3

TOTALE

Le seguenti sezioni C, D ed E dello schema si intendono come SEZIONI FACOLTATIVE per l’Amministrazione concedente che le inserirà solo qualora lo riterrà necessario, soprattutto nel caso di utilizzo di fondi strutturali per facilitare i controlli.

Sezione C – settori in cui opera l’impresa

☐ che l’impresa rappresentata opera solo nei settori economici ammissibili al finanziamento;

8 In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B) 9 In caso di acquisizioni di aziende o di rami di aziende o fusioni, in tabella va inserito anche il de minimis usufruito dall’impresa o

ramo d’azienda oggetto di acquisizione o fusione. In caso di scissioni, indicare solo l’ammontare attribuito o assegnato all’impresa richiedente. In proposito si vedano le Istruzioni per la compilazione (Allegato I, Sez. B)

10 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto “de minimis”: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/2014 (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG).

11 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez.B).

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Bollettino Ufficiale

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– 101 –

☐ che l’impresa rappresentata opera anche in settori economici esclusi, tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi;

☐ che l’impresa rappresentata opera anche nel settore economico del «trasporto merci su strada per conto terzi», tuttavia dispone di un sistema adeguato di separazione delle attività o distinzione dei costi.

Sezione D - condizioni di cumulo

☐ che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata NON ha beneficiato di altri aiuti di Stato.

☐ che in riferimento agli stessi «costi ammissibili» l’impresa rappresentata ha beneficiato dei seguenti aiuti di Stato:

n. Ente concedente

Riferimento normativo o amministrativo che prevede l’agevolazione

Provvedimento di concessione

Regolamento di esenzione (e articolo pertinente) o Decisione Commissione UE12

Intensità di aiuto Importo imputato sulla voce di costo o sul progetto Ammissibile Applicata

1

2

3

TOTALE

Sezione E - Aiuti ‘de minimis’ sotto forma di «prestiti» o «garanzie»

☐ che l’impresa rappresentata non è oggetto di procedura concorsuale per insolvenza oppure non soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori;

Per le Grandi Imprese:

☐ che l’impresa rappresentata si trova in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-;:

AUTORIZZA

l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti 13con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

______________________________________ (Firma)

12 Indicare gli estremi del Regolamento (ad esempio Regolamento di esenzione 800/08) oppure della Decisione della Commissione

che ha approvato l’aiuto notificato. 13 Ai sensi della normativa di protezione dei dati personali (D. Lgs. n. 196/2003, Regolamento UE n. 2016/679 e D.lgs.101/2018)

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– 102 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 5

MODELLO DA COMPILARSI DA PARTE DELL’IMPRESA CONTROLLANTE O

CONTROLLATA

Il/la sottoscritto/a:

SEZIONE 1 – Anagrafica

Il Titolare / legale rappresentante dell'impresa

Nome e cognome nato/a il nel Comune di Prov.

Comune di residenza CAP Via n. Prov.

In qualità di titolare/legale rappresentante dell’impresa:

SEZIONE 2 – Anagrafica impresa

Impresa Denominazione/Ragione sociale Forma giuridica

Sede legale Comune CAP Via n. Prov.

Dati impresa Codice fiscale Partita IVA

CONTROLLATA o CONTROLLANTE dell’impresa richiedente _______________________________ (denominazione/ragione sociale, forma giuridica)

in relazione a quanto previsto dall’Avviso Pubblico

Bando/Avviso Titolo:

Estremi provvedimento di approvazione

Pubblicato in BUR

Per la concessione di aiuti ‘de minimis’ di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n. L.352 / del 24 dicembre 2013),

nel rispetto di quanto previsto dai seguenti Regolamenti della Commissione:

Regolamento n. 1407/2013 ‘de minimis’ generale

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 103 –

Regolamento n. 1408/2013 ‘de minimis’ nel settore agricolo

Regolamento n. 717/2014 ‘de minimis’ nel settore pesca

Regolamento n. 360/2012 ‘de minimis’ SIEG

PRESA VISIONE delle istruzioni per la predisposizione della presente dichiarazione;

CONSAPEVOLE delle responsabilità anche penali assunte in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci, formazione di atti falsi e loro uso, e della conseguente decadenza dai benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli articoli 75 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa);

DICHIARA14

☐ 1.1 - che all’impresa rappresentata NON È STATO CONCESSO nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti alcun aiuto ‘de minimis’.

☐ 2.2 - che all’impresa rappresentata SONO STATI CONCESSI nell’esercizio finanziario corrente e nei due esercizi finanziari precedenti i seguenti aiuti ‘de minimis’.

(Aggiungere righe se necessario)

n.

Impresa cui è stato concesso il ‘de minimis’

Ente concedente

Riferimento normativo/ amministrativo che prevede l’agevolazione

Provvedimento di concessione e data

Reg. UE ‘de minimis’15

Importo dell’aiuto ‘de minimis’

Di cui imputabile all’attività di trasporto merci su strada per conto terzi

Concesso Effettivo16

1

2

3

TOTALE

14 Il triennio fiscale di riferimento da applicare è quello dell’impresa richiedente l’agevolazione. 15 Indicare il regolamento in base al quale è stato concesso l’aiuto ‘de minimis’: Reg. n. 1998/2006 (generale per il periodo 2007-

2013); Reg. n. 1407/2013 (generale per il periodo 2014-2020); Reg. n: 1535/2007 (agricoltura 2007-2013); Reg. n: 1408/2013 (settore agricolo 2014-2020), Reg. n. 875/2007 (pesca 2007-2013); Reg. n. 717/2014 (pesca 2014-2020); Reg. n. 360/2012 (SIEG).

16 Indicare l’importo effettivamente liquidato a saldo, se inferiore a quello concesso, e/o l’importo attribuito o assegnato all’impresa richiedente in caso di scissione e/o l’importo attribuito o assegnato al ramo d’azienda ceduto. Si vedano anche le Istruzioni per la compilazione (allegato I, Sez. B)

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– 104 – Bollettino Ufficiale

Il sottoscritto, infine, tenuto conto di quanto dichiarato, ai sensi dell’art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione di dati personali) novellato dal d.lgs. 101/2018:

AUTORIZZA

l’Amministrazione concedente al trattamento e all’elaborazione dei dati forniti 17 con la presente dichiarazione, per finalità gestionali e statistiche, anche mediante l’ausilio di mezzi elettronici o automatizzati, nel rispetto della sicurezza e della riservatezza e ai sensi dell’articolo 38 del citato DPR n. 445/2000 allegando alla presente dichiarazione, copia fotostatica di un documento di identità.

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data) ______________________________________

17 Ai sensi della normativa di protezione dei dati personali (D. Lgs. n. 196/2003, Regolamento UE n. 2016/679 e D.lgs.101/2018)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 105 –

MODELLO 6

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE DICHIARAZIONI ‘DE MINIMIS’

Il legale rappresentante di ogni impresa candidata a ricevere un aiuto in regime ‘de minimis’ è tenuto a sottoscrivere una dichiarazione – rilasciata ai sensi dell’art. 47 del DPR 445/2000 – che attesti l’ammontare degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti.

Il nuovo aiuto potrà essere concesso solo se, sommato a quelli già ottenuti nei tre esercizi finanziari suddetti, non superi i massimali stabiliti da ogni Regolamento di riferimento.

Poiché il momento rilevante per la verifica dell’ammissibilità è quello in cui avviene la concessione (il momento in cui sorge il diritto all’agevolazione), la dichiarazione dovrà essere confermata – o aggiornata – con riferimento al momento della concessione.

Si ricorda che se con la concessione Y fosse superato il massimale previsto, l’impresa perderebbe il diritto non all’importo in eccedenza, ma all’intero importo dell’aiuto oggetto della concessione Y in conseguenza del quale tale massimale è stato superato.

Sezione A: Come individuare il beneficiario – Il concetto di “controllo” e l’impresa unica. Le regole europee stabiliscono che, ai fini della verifica del rispetto dei massimali, “le entità controllate (di diritto o di fatto) dalla stessa entità debbano essere considerate come un’unica impresa beneficiaria”. Ne consegue che nel rilasciare la dichiarazione ‘de minimis’ si dovrà tener conto degli aiuti ottenuti nel triennio di riferimento non solo dall’impresa richiedente, ma anche da tutte le imprese, a monte o a valle, legate ad essa da un rapporto di collegamento (controllo), nell’ambito dello stesso Stato membro. Fanno eccezione le imprese tra le quali il collegamento si realizza attraverso un Ente pubblico, che sono prese in considerazione singolarmente. Fanno eccezione anche le imprese tra quali il collegamento si realizza attraverso persone fisiche, che non dà luogo alla “impresa unica”.

Il rapporto di collegamento (controllo) può essere anche indiretto, cioè può sussistere anche per il tramite di un’impresa terza.

Art. 2, par. 2 Regolamento n. 1407/2013/UE

Ai fini del presente regolamento, s'intende per «impresa unica» l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione,

direzione o sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso

con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri

azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima. Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui al primo comma, lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.

Pertanto, qualora l’impresa richiedente faccia parte di «un’impresa unica» così definita, ciascuna impresa ad essa collegata (controllata o controllante) dovrà fornire le informazioni relative al rispetto del massimale, facendo sottoscrivere al proprio legale rappresentante una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Allegato II). Tali dichiarazioni dovranno essere allegate alla domanda da parte dell’impresa richiedente.

Sezione B: Rispetto del massimale.

Quali agevolazioni indicare? Devono essere riportate tutte le agevolazioni ottenute in ‘de minimis’ ai sensi di qualsiasi regolamento europeo relativo a tale tipologia di aiuti, specificando, per ogni aiuto, a quale regolamento faccia riferimento (agricoltura, pesca, SIEG o “generale”).

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 106 – Bollettino Ufficiale

Nel caso di aiuti concessi in forma diversa dalla sovvenzione (ad esempio, come prestito agevolato o come garanzia), dovrà essere indicato l’importo dell’equivalente sovvenzione, come risulta dall’atto di concessione di ciascun aiuto.

In relazione a ciascun aiuto deve essere rispettato il massimale triennale stabilito dal regolamento di riferimento e nell’avviso.

Un’impresa può essere beneficiaria di aiuti ai sensi di più regolamenti ‘de minimis’; a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente, con l’avvertenza che l’importo totale degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento.

Inoltre, qualora l'importo concesso sia stato nel frattempo anche liquidato a saldo, l'impresa potrà dichiarare anche questo importo effettivamente ricevuto se di valore diverso (inferiore) da quello concesso. Fino al momento in cui non sia intervenuta l’erogazione a saldo, dovrà essere indicato solo l’importo concesso.

Periodo di riferimento: Il massimale ammissibile stabilito nell’avviso si riferisce all’esercizio finanziario in corso e ai due esercizi precedenti. Per “esercizio finanziario” si intende l’anno fiscale dell’impresa. Qualora le imprese facenti parte dell’“impresa unica” abbiano esercizi fiscali non coincidenti, l’esercizio fiscale di riferimento ai fini del calcolo del cumulo è quello dell’impresa richiedente per tutte le imprese facenti parte dell’impresa unica. Il caso specifico delle fusioni, acquisizioni e trasferimenti di rami d’azienda: Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente sia incorsa in vicende di fusioni o acquisizioni (art.3(8) del Reg 1407/2013/UE) tutti gli aiuti ‘de minimis’ accordati alle imprese oggetto dell’operazione devono essere sommati.

In questo caso la tabella andrà compilata inserendo anche il ‘de minimis’ ottenuto dall’impresa/dalle imprese oggetto acquisizione o fusione.

Ad esempio:

All’impresa A sono stati concessi 80.000€ in ‘de minimis’ nell’anno 2010

All’impresa B sono stati concessi 20.000€ in ‘de minimis’ nell’anno 2010

Nell’anno 2011 l’impresa A si fonde con l’impresa B e diventa un nuovo soggetto (A+B)

Nell’anno 2011 il soggetto (A+B) vuole fare domanda per un nuovo ‘de minimis’ di 70.000€. L’impresa (A+B) dovrà dichiarare gli aiuti ricevuti anche dalle imprese A e B, che ammonteranno ad un totale di 100.000€

Qualora l’impresa (A+B) voglia ottenere un nuovo ‘de minimis’ nel 2012, dovrà dichiarare che gli sono stati concessi nell’anno in corso e nei due precedenti aiuti ‘de minimis’ pari a 170.000€

Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente origini da operazioni di scissione (art.3(9) del Reg 1407/2013/UE) di un’impresa in due o più imprese distinte, si segnala che l’importo degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti dall’impresa originaria deve essere attribuito all’impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito.

Valutazioni caso per caso dovranno essere effettuate per la fattispecie di un trasferimento di un ramo d’azienda che, configurato come operazione di acquisizione, determina il trasferimento del ‘de minimis’ in capo all’impresa che ha effettuato l’acquisizione, se l’aiuto ‘de minimis’ era imputato al ramo d’azienda trasferito. Viceversa, nel caso in cui un trasferimento di ramo d’azienda si configuri come una operazione di cessione, l’impresa che ha ceduto il ramo può dedurre dall’importo dichiarato l’aiuto ‘de minimis’ imputato al ramo ceduto.

Le seguente parte di istruzioni per la compilazione fornisce indicazioni utili per fornire istruzioni ai partecipanti relativamente alle seguenti sezioni (C, D ed E) nel modulo. (FACOLTATIVE a discrezione dell’amministrazione concedente). Sezione C: Campo di applicazione

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 107 –

Se un’impresa opera sia in settori ammissibili dall’avviso/bando, sia in settori esclusi, deve essere garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficino degli aiuti ‘de minimis’. Da Regolamento 1407/2013/UE (articolo 1, par.1), sono esclusi gli aiuti alle imprese operanti nei seguenti settori:

- della pesca e dell’acquacoltura, di cui al regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio; - della produzione primaria dei prodotti agricoli; - solo negli specifici casi in cui l’importo dell’aiuto sia stato fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali

prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate, o qualora l’aiuto sia stato subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

La stessa regola vale per le imprese che operano in settori ammissibili ma che ai sensi dei regolamenti ‘de minimis’ godono di massimali diversi. Ad esempio, se un’impresa che effettua trasporto di merci su strada per conto terzi esercita anche altre attività soggette al massimale di 200.000 EUR, all’impresa si applicherà quest’ultimo massimale, a condizione che sia garantito, tramite la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che l’attività di trasporto di merci su strada non tragga un vantaggio superiore a 100.000 EUR. Sezione D: Condizioni per il cumulo Se l’Avviso/Bando consente il cumulo degli aiuti ‘de minimis’ con altri aiuti di Stato e gli aiuti ‘de minimis’ sono concessi per specifici costi ammissibili, questi possono essere cumulati:

- con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili se tale cumulo non comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione adottata dalla Commissione.

- con aiuti di Stato concessi per costi ammissibili diversi da quelli finanziati in ‘de minimis’.

Per questo motivo l’impresa dovrà indicare se ed eventualmente quali aiuti ha già ricevuto sugli stessi costi ammissibili, a norma di un regolamento di esenzione o di una decisione della Commissione europea, affinché non si verifichino superamenti delle relative intensità.

Nella tabella dovrà pertanto essere indicata l’intensità relativa al progetto e l’importo imputato alla voce di costo o all’intero progetto in valore assoluto. Esempio 1: per la ristrutturazione di un capannone, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per quel finanziamento era del 20% (pari a 400.000€) ma gli è stato concesso (oppure erogato a saldo) il 15% (pari a 300.000€). Nella tabella l’impresa dovrà dichiarare questi ultimi due importi. Per lo stesso capannone (stessa voce di costo) l’impresa potrà ottenere un finanziamento in ‘de minimis’ pari a 100.000€. Esempio 2: Per una misura di assunzione di lavoratori svantaggiati, un’impresa ha ricevuto un finanziamento in esenzione. L’intensità massima per il complessivo del progetto, era del 50% dei costi salariali per 12 mesi pari ad un complessivo di 6000€ (500€ al mese). Tuttavia il finanziamento effettivamente concesso (oppure erogato a saldo) è stato del 40% pari ad un importo di 4800€ (corrispondenti a 400€ al mese). L’impresa avrebbe quindi diritto ad un ulteriore finanziamento, in ‘de minimis’, pari a 1200€ per il progetto complessivamente inteso. Sezione E: Condizioni per aiuti sotto forma di «prestiti» e «garanzie»

La sezione E deve essere compilata soltanto nel caso in cui l’aiuto ‘de minimis’ sia concesso, sulla base di quanto previsto dal Bando/Avviso, sotto forma di “prestiti” o “garanzia”. Qualora l’aiuto ‘de minimis’ possa essere concesso sotto forma di prestito o garanzia, il beneficiario dovrà dichiarare di non essere oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o di non soddisfare le condizioni previste dalla vigente normativa italiana per l’apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori. Nel caso in cui il beneficiario sia una Grande Impresa, lo stesso dovrà dichiarare di trovarsi in una situazione comparabile ad un rating del credito pari ad almeno B-. Per la definizione di PMI si rimanda alla raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE, anche allegato I del Regolamento (CE) n. 800/08.

Nel caso di aiuti concessi in forma diversa dalla sovvenzione (ad esempio, come prestito agevolato o come garanzia), dovrà essere indicato l’importo dell’equivalente sovvenzione, come risulta dall’atto di concessione di ciascun aiuto.

In relazione a ciascun aiuto deve essere rispettato il massimale triennale stabilito dal regolamento di riferimento e nell’avviso.

Un’impresa può essere beneficiaria di aiuti ai sensi di più regolamenti ‘de minimis’; a ciascuno di tali aiuti si applicherà il massimale pertinente, con l’avvertenza che l’importo totale degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti in ciascun triennio di riferimento non potrà comunque superare il tetto massimo più elevato tra quelli cui si fa riferimento.

Inoltre, qualora l'importo concesso sia stato nel frattempo anche liquidato a saldo, l'impresa potrà dichiarare anche questo importo effettivamente ricevuto se di valore diverso (inferiore) da quello concesso. Fino al momento in cui non sia intervenuta l’erogazione a saldo, dovrà essere indicato solo l’importo concesso.

Periodo di riferimento: Il massimale ammissibile stabilito nell’avviso si riferisce all’esercizio finanziario in corso e ai due esercizi precedenti. Per “esercizio finanziario” si intende l’anno fiscale dell’impresa. Qualora le imprese facenti parte dell’“impresa unica” abbiano esercizi fiscali non coincidenti, l’esercizio fiscale di riferimento ai fini del calcolo del cumulo è quello dell’impresa richiedente per tutte le imprese facenti parte dell’impresa unica. Il caso specifico delle fusioni, acquisizioni e trasferimenti di rami d’azienda: Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente sia incorsa in vicende di fusioni o acquisizioni (art.3(8) del Reg 1407/2013/UE) tutti gli aiuti ‘de minimis’ accordati alle imprese oggetto dell’operazione devono essere sommati.

In questo caso la tabella andrà compilata inserendo anche il ‘de minimis’ ottenuto dall’impresa/dalle imprese oggetto acquisizione o fusione.

Ad esempio:

All’impresa A sono stati concessi 80.000€ in ‘de minimis’ nell’anno 2010

All’impresa B sono stati concessi 20.000€ in ‘de minimis’ nell’anno 2010

Nell’anno 2011 l’impresa A si fonde con l’impresa B e diventa un nuovo soggetto (A+B)

Nell’anno 2011 il soggetto (A+B) vuole fare domanda per un nuovo ‘de minimis’ di 70.000€. L’impresa (A+B) dovrà dichiarare gli aiuti ricevuti anche dalle imprese A e B, che ammonteranno ad un totale di 100.000€

Qualora l’impresa (A+B) voglia ottenere un nuovo ‘de minimis’ nel 2012, dovrà dichiarare che gli sono stati concessi nell’anno in corso e nei due precedenti aiuti ‘de minimis’ pari a 170.000€

Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente origini da operazioni di scissione (art.3(9) del Reg 1407/2013/UE) di un’impresa in due o più imprese distinte, si segnala che l’importo degli aiuti ‘de minimis’ ottenuti dall’impresa originaria deve essere attribuito all’impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito.

Valutazioni caso per caso dovranno essere effettuate per la fattispecie di un trasferimento di un ramo d’azienda che, configurato come operazione di acquisizione, determina il trasferimento del ‘de minimis’ in capo all’impresa che ha effettuato l’acquisizione, se l’aiuto ‘de minimis’ era imputato al ramo d’azienda trasferito. Viceversa, nel caso in cui un trasferimento di ramo d’azienda si configuri come una operazione di cessione, l’impresa che ha ceduto il ramo può dedurre dall’importo dichiarato l’aiuto ‘de minimis’ imputato al ramo ceduto.

Le seguente parte di istruzioni per la compilazione fornisce indicazioni utili per fornire istruzioni ai partecipanti relativamente alle seguenti sezioni (C, D ed E) nel modulo. (FACOLTATIVE a discrezione dell’amministrazione concedente). Sezione C: Campo di applicazione

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 108 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 7

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA CONCESSIONE DI AIUTI DI STATO

Il sottoscritto _____________________________________________________________________

(Nome Cognome) nato/a a ____________________________

(Comune) (____) (Prov.)

il _____ /_____ / __________ (gg/mm/aaaa)

residente in ___________________________ (Comune)

(____) (Prov.)

__________________________ (Via, Piazza, ecc.)

_____ (Num)

in qualità di:

in via di autocertificazione, sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali a carico di chi rilascia dichiarazioni mendaci e forma atti falsi, ai sensi degli Artt. 46, 47, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000

DICHIARA

ai fini della concessione dell’agevolazione, qualificabile come aiuto di Stato ai sensi dell’art. 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e concessa ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014:

☐ di non essere impresa in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 par. 1 punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014, in quanto applicabile;

☐ di non avere ricevuto altri “aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di ‘de minimis’ o Fondi UE a gestione diretta a valere sullo stesso progetto di cui si chiede il finanziamento

☐ di avere ricevuto altri “aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di ‘de minimis’ o Fondi UE a gestione diretta a valere sullo stesso progetto di cui si chiede il finanziamento che riguardano i seguenti costi e relativi importi come da elenco seguente e di cui è in grado di produrre, se richiesto, la documentazione giustificativa di spesa, e si impegna ad aggiornare ogni eventuale successiva variazione intervenuta fino al momento della concessione dell’aiuto di cui al presente bando

Deve essere sottoscritta una sola alternativa. Se l’impresa ha ricevuto altri “aiuti di Stato” o contributi nell’anno in corso compilare la tabella che segue:

☒ legale rappresentante della società _______________________________________________________

(Ragione sociale)

☒ titolare dell’impresa __________________________________________________________________

(Denominazione)

con sede in: _______________________ (____) ____________________________ ______

(Comune) (Provincia) (Via, Piazza, ecc.) (Numero)

Tel. _______________________ C.F./P.IVA: ________________________________

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 109 –

Ente concedente Riferimento normativo o

amministrativo che prevede l’agevolazione

Importo dell’agevolazione Data di concessione

___________________ ___________________ € ____________ , ____ ____ /____ / _______

___________________ ___________________ € ____________ , ____ ____ /____ / _______

___________________ ___________________ € ____________ , ____ ____ /____ / _______

DICHIARA INOLTRE

ai fini dell’erogazione dell’agevolazione

☐ di essere ☐ di non essere

destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno

Deve essere sottoscritta una sola alternativa. Se il soggetto è destinatario di un’ingiunzione di recupero:

☐ di aver rimborsato per intero l’importo oggetto dell’ingiunzione di recupero

☐ di aver depositato l’intero importo oggetto dell’ingiunzione di recupero in un conto corrente bloccato

SI IMPEGNA

a ripresentare la presente dichiarazione qualora intervengano variazioni rispetto a quanto dichiarato con la presente dichiarazione in occasione di ogni successiva erogazione

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

______________________________________ (Firma)

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 110 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 8

INCARICO PER LA SOTTOSCRIZIONE DIGITALE E PRESENTAZIONE

TELEMATICA DELLA DOMANDA A VALERE SUL BANDO PER IL SOSTEGNO

ALLA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI RISALITA E DELLE PISTE DA SCI

LOMBARDE INNEVATE ARTIFICIALMENTE

PROCURA AI SENSI DELL’ART. 1392 C.C.

Il/La sottoscritto/a_____________________________________________________________________________ Presidente Legale rappresentante pro tempore Altro della società denominata __________________________________________________________________ con sede legale nel Comune di ______________________________________________________________ Via___________________________ CAP_______________Prov. __________________________________ tel.:_____________________________________cell. Referente: ___________________________________ email___________________________________________________________________________________CF_____________________________________________________________________________________ Indirizzo postale (se diverso da quello legale) __________________________________________________ indirizzo P.E.C. ___________________________________________________________________________ autorizzato con procura dal competente organo deliberante della società dallo Statuto

DICHIARA DI CONFERIRE

al sig. (cognome e nome dell’intermediario) ____________________________________________________ in qualità di ____________________________________________________ (denominazione intermediario)

PROCURA SPECIALE

per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della domanda ai fini della partecipazione al bando _________________________________ quale assolvimento di tutti gli adempimenti amministrativi previsti dal bando. Domicilio Speciale: è eletto domicilio speciale, per tutti gli atti e le comunicazioni inerenti il procedimento amministrativo, presso l’indirizzo di posta elettronica del soggetto che provvede alla trasmissione telematica, a cui viene conferita la facoltà di eseguire eventuali rettifiche di errori formali inerenti la domanda. Nel caso in cui non si voglia domiciliare la pratica presso l’indirizzo di posta elettronica del soggetto che provvede alla trasmissione telematica occorre barrare la seguente casella Il presente modello va compilato, sottoscritto con firma autografa dal/i delegante/i, scansito in formato pdf ed allegato, con firma digitale del delegato, alla modulistica elettronica Al presente modello deve inoltre essere allegata copia informatica di un documento di identità valido di ciascuno dei soggetti che hanno apposto la firma autografa.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 111 –

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ

Colui che, in qualità di procuratore, sottoscrive con firma digitale la copia informatica del presente documento, consapevole delle responsabilità penali di cui all’articolo 76 del medesimo D.P.R. n. 445/2000 per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci

DICHIARA

▪ ai sensi dell’art 46.1 lett. U) del D.P.R. 445/2000 di agire in qualità di procuratore speciale in

rappresentanza della società.

▪ ai sensi dell’art. 48 del D.P.R. 445/2000 e del D.L.vo 196/2003, novellato dal d.lgs. 101/2018, si informa che i dati contenuti nel presente modello saranno utilizzati esclusivamente per gli adempimenti amministrativi relativi alla presentazione telematica della domanda.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 112 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 9

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ PER SOGGETTI

CHE NON HANNO POSIZIONE INPS/INAIL

(Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

AI FINI DELLA VERIFICA DELLA REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA Il sottoscritto ……………………………… in qualità di ………………… (titolare/legale rappr.)

della Ditta………………………………… Esercente l’attività di …………………………...

Cod.Fisc. …………………………..…… P.IVA ……………………………………………………

Recapito telefonico…………………………E-mail………………………………………………….

ID Progetto …………………………………………………...…………………………

C.C.N.L. applicato: □ edilizia; □ edile con soli impiegati e tecnici; □ altri settori (specificare quale)

………………………………………………………………………………………………….

TIPO DITTA (vedi allegato 1)

Datore di lavoro Gestione separata – Committente/Associante

Lavoratore autonomo Gestione separata – Titolare di reddito di lavoro autonomo di arte e professione

consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000 in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, a tal fine

DICHIARA

di essere ai fini del non obbligo assicurativo INAIL (barrare la casella d’interesse): □ titolare ditta individuale commercio senza ausilio di dipendenti, familiari e collaboratori a vario titolo (parasubordinati, co.co.co., co.co.pro, mini co.co.co., stagisti, tirocinanti, allievi di corsi di addestramento professionale, addetti a lavori socialmente utili, addetti a lavori di pubblica utilità) □ titolare agricolo che non esercita lavorazioni meccanico-agricole per conto terzi (trebbiatura, mietitrebbiatura ecc.) □ agente di commercio che svolge attività in forma autonoma e non societaria senza ausilio di dipendenti, familiari e collaboratori a vario titolo (parasubordinati, co.co.co., co.co.pro, mini co.co.co., stagisti, tirocinanti, allievi di corsi di addestramento professionale, addetti a lavori socialmente utili, addetti a lavori di pubblica utilità)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 113 –

□ libero professionista iscritto all’ordine che versa i contributi alla cassa di riferimento senza ausilio di dipendenti, familiari e collaboratori a vario titolo (parasubordinati, co.co.co., co.co.pro, mini co.co.co., stagisti, tirocinanti, allievi di corsi di addestramento professionale, addetti a lavori socialmente utili, addetti a lavori di pubblica utilità) □ studio associato di Professionisti iscritti all’Albo (non soci lavoratori e soggetti alla dipendenza funzionale nei confronti della Società per il raggiungimento dei beni e dei fini societari) □ altro (specificare) ………………………………………………………………………………… nonché di non essere soggetto agli obblighi assicurativi, non ricorrendovi i presupposti, previsti agli artt. 1 e 4 della Legge n. 1124 del 30/6/1965.

Firma……………………………………………………

DICHIARA

ai fini del non obbligo di imposizione INPS (barrare la casella d’interesse): □ di essere lavoratore dipendente con versamento della contribuzione a INPS/INPDAP/ENPALS (barrare gli enti non interessati) □ di versare la contribuzione alla seguente cassa Professionale……………………………………. □ altro (specificare)……………………………………………………………………………………

Firma…………………………………………………… N.B. allegare fotocopia di un documento d’identità valido Allegato 1 Datori di lavoro: soggetti che hanno alle dipendenze lavoratori subordinati e possono occupare anche lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, resa anche nella modalità a progetto, aventi per oggetto la prestazione di attività svolte senza vincolo di subordinazione. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del numero di matricola Inps riferito alla posizione per cui è richiesto il DURC ed il settore contrattuale del CCNL applicato dal datore di lavoro.

Lavoratori autonomi: soggetti iscritti alla gestione artigiani e commercianti. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del numero di posizione contributiva individuale riferito alla posizione per cui è richiesto il DURC.

Gestione Separata - Committenti/Associanti: soggetti che occupano lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, resa anche nella modalità a progetto, aventi per oggetto la prestazione di attività svolte senza vincolo di subordinazione. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del codice fiscale del committente/associante e del CAP della sede legale della posizione per cui è richiesto il DURC.

Gestione Separata - Titolare di reddito di lavoro autonomo di arte e professione (liberi professionisti): soggetti iscritti alla Gestione Separata. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del codice fiscale e del CAP della residenza anagrafica del libero professionista per il quale è richiesto il DURC.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 114 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 16 luglio 2019 - n. 10462Approvazione del bando per l’assegnazione di contributi a fondo perduto finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde (bando Neve programmata H48)

IL DIRIGENTE DELLA U.O. IMPIANTI SPORTIVI E INFRASTRUTTURE

E PROFESSIONI SPORTIVE DELLA MONTAGNAVista la legge regionale 1ottobre 2014, n.  26 «Norme per la

promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’im-piantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive ine-renti alla montagna», ed in particolare:

•l’articolo 1, che alla lettera h), prevede tra le finalità della l.r. 26/2014 la «promozione dell’attrattività dei territori montani, dell’escursionismo e degli sport della montagna, anche at-traverso la migliore fruibilità di rifugi, bivacchi, sentieri, piste di sci e impianti di risalita»;

•l’articolo 3, che al comma 2 lettera j), prevede il «sostegno alla realizzazione, alla sostituzione, all’adeguamento anche ai fini della sicurezza, alla riqualificazione, al miglioramento ambientale ed energetico, nonché al rifacimento o poten-ziamento degli impianti di risalita funzionali alla pratica de-gli sport invernali e della montagna, delle piste di sci, delle strutture, infrastrutture od opere accessorie connesse, degli impianti di innevamento programmato e delle attrezzature per la battitura delle piste», fra le tipologie di intervento per le quali la Giunta regionale individua annualmente le spe-cifiche misure attuative, i relativi strumenti finanziari e i criteri di assegnazione dei benefici e degli incentivi;

•l’art. 13, comma 4-bis, che stabilisce di incentivare «l’ade-guamento tecnologico e funzionale e il potenziamento, nonché la rilocalizzazione degli impianti esistenti o dismes-si, anche mediante l’apertura al pubblico di nuove piste e nuovi impianti di risalita», per supportare l’incremento dell’offerta turistico-sportiva nei territori montani;

•l’art. 13, comma 4-ter, che stabilisce di privilegiare - nei casi di cui al comma 4-bis, anche per potenziare l’offerta in chia-ve di mobilità dolce e per migliorare gli impatti ambientali e paesaggistici – «gli interventi di aumento della portata oraria degli impianti, anche mediante ricorso a tecnologie e tecniche di trasporto diverse da quelle utilizzate nell’im-pianto originario, e la realizzazione di opere a servizio dell’u-tenza»;

•l’art. 13, comma 4-quater, che stabilisce di definire le moda-lità attuative dei commi 4-bis e 4-ter dell’art. 13 con apposi-ta deliberazione della Giunta regionale;

Vista la d.g.r. 17 gennaio 2018, n. X/7786 che:

•approva all’Allegato A il documento «Modalità attuative dell’art. 13, comma 4-quater della l.r. 26/2014, come intro-dotti dall’articolo 4 della l.r. 40/2017 – Prime indicazioni», e dispone che tali modalità contengono elementi a cui fare riferimento nella successiva attivazione di strumenti opera-tivi (bandi, accordi e altri strumenti) diretti alla concreta at-tuazione delle finalità di cui al soprarichiamato articolo 13, commi 4-bis e 4-ter;

•che, tra le aree di intervento individuate nell’Allegato A (1. adeguamento tecnologico e funzionale degli impianti e delle infrastrutture esistenti e potenziamento degli stessi; 2. Rilocalizzazione degli impianti esistenti o dismessi) sono ri-compresi gli interventi di «realizzazione, ammodernamento ed ampliamento degli impianti per la produzione di neve programmata, ivi comprese opere al servizio di impianti di innevamento (ad esempio: vasche di accumulo, centrali di pompaggio, rete di innevamento)»;

Richiamati:

•il Programma Regionale di Sviluppo della XI legislatura, ap-provato dal Consiglio regionale, con d.c.r. 10 luglio 2018, n. XI/64, che prevede, alla Missione 6 Politiche giovanili, sport e tempo libero - Sport e tempo libero, di incentivare inter-venti per la riqualificazione degli impianti di risalita al fine di favorire lo sviluppo della pratica degli sport di montagna;

•la proposta di Documento di Economia e Finanza Regio-nale 2019, approvata con d.g.r. n. XI/1803 del 2 luglio 2019;

Vista la d.c.r. XI/188 del 13 novembre 2018 di approvazione delle Linee Guida e priorità di intervento per la promozione dello sport in Lombardia in attuazione della l.r. 1° ottobre 2014 n. 26 (art. 3, comma 1);

Vista la d.g.r. n. X/6028 del 19 dicembre 2016 di approvazione del Documento di azione regionale per l’adattamento al cam-

biamento climatico della Lombardia, che, in particolare, impe-gna le Direzioni Generali interessate a continuare lo sviluppo nei diversi settori delle attività di adattamento, declinandole in dettagli negli strumenti a disposizione di ogni politica settoriale;

Considerato che il Documento di azione regionale per l’adat-tamento al cambiamento climatico della Lombardia, al punto 3.2.4.4 «Turismo e Sport», individua il turismo invernale come un importante settore economico per la Lombardia, con notevoli volumi di prodotto, e considera la presenza di neve come il fatto-re generante reddito, raccomandando di:

•prestare particolare attenzione alla Linea di Affidabilità del-la Neve (SRL), in progressivo aumento di quota;

•includere tecniche adatte a mettere in sicurezza e monito-rare l’attività sciistica;

•effettuare una valutazione economica dei comprensori sci-istici lombardi volta a stimare la convenienza economica della loro rivitalizzazione;

•salvaguardare l’offerta sportiva per il turismo invernale, lad-dove economicamente sostenibile;

Visti:

•la Comunicazione della Commissione Europea sulla nozio-ne di aiuto di Stato di cui all’articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (2016/C 262/01), con particolare riferimento al punto 197 (riportan-te esempi di situazioni in cui la Commissione ha considera-to, alla luce delle circostanze specifiche del caso, che il so-stegno pubblico non era idoneo ad incidere sugli scambi tra gli Stati membri), lettera h);

•il Reg. (UE) n. 651/2014 (CE) della Commissione del 17 giu-gno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compati-bili con il mercato comune in applicazione agli articoli 107 e 108 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), con particolare riferimento al considerando 74, relativo agli aiuti agli investimenti per le infrastrutture sporti-ve, che si applica fino al 31 dicembre 2020;

•la d.g.r. n. X/7108 del 25 settembre 2017 con la quale sono state adottate le determinazioni in ordine a criteri e moda-lità di applicazione della disciplina aiuti di stato per i con-tributi nel settore dello sport (infrastrutture e grandi eventi sportivi) per il periodo 2017-2020, ai sensi del citato Regola-mento (UE) n. 651/2014 ed in particolare dell’art. 55;

•la comunicazione della citata d.g.r. n. X/7108 del 25 set-tembre 2017 registrata dalla Commissione Europea con n. SA. 49295 in data 6 ottobre 2017;

Richiamata la d.g.r. n. XI/1767 del 17 giugno 2019 «Bando ne-ve programmata H48: potenziamento ed efficientamento della capacità di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde - Approvazione dei criteri per l’assegnazione di con-tributi in conto capitale» con la quale è stato approvato l’Alle-gato A «Criteri per l’assegnazione di contributi in conto capitale finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde»;

Considerato che la d.g.r. n. XI/1767 del 17 giugno 2019:

•ha demandato al Dirigente competente della Direzione Ge-nerale Sport e Giovani, entro 60 giorni dall’approvazione del-la citata deliberazione, l’approvazione del Bando nel quale saranno definiti le modalità e i termini per la presentazione delle domande, le modalità di assegnazione ed erogazio-ne del contributo, nonché le scadenze per gli adempimenti amministrativi in attuazione dei criteri di cui all’allegato A, nel rispetto dei tempi del procedimento previsti dalla d.g.r. n. X/5500 del 02 agosto  2016  «Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto»;

•ha destinato all’attuazione dei contributi da essa previsti una dotazione finanziaria pari a 8 Mln € a valere sul capi-tolo 6.01.203.14010 «Contributi in capitale per la realizzazio-ne, ammodernamento e potenziamento degli impianti per l’esercizio degli sport invernali», che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità: 4 Mln € a valere sul Bilancio 2020; 4 Mln € a valere sul Bilancio 2021;

Visto il decreto n. 6567 del 10 maggio 2019 «Rettifica allegato A) d.d.u.o. n. 2819 del 4 marzo 2019 «Approvazione dell’elenco regionale delle piste destinate agli sport sulla neve 2018, ai sensi dell’art. 13 della l.r. 26/2014 «Norme per la promozione e lo svi-luppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti la montagna»;

Ritenuto che i contributi, in attuazione della d.g.r. n. XI/1767 del 17 giugno 2019, fatti salvi i casi che a seguito di una motiva-

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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ta valutazione caso per caso non rilevino ai fini della disciplina degli aiuti di Stato in quanto non soddisfano tutte le condizioni dell’art. 107 TFUE par. 1, come previsto dalla prassi decisionale della Commissione UE e come risultante dalla documentazio-ne del richiedente, sono assegnati nel rispetto della d.g.r. n. X/7108 del 25 settembre 2017 e del regime SA. 49295 ai sensi del Reg.  (UE) n.  651/2014 Commissione Europea del 17 giu-gno  2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percentuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle modalità di utilizzo e fru-izione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-a e 10) ed al metodo di calco-lo e monitoraggio (par. 10 e 12);

Dato atto che i contributi richiesti ai sensi del Reg.  (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014:

•non sono concessi alle imprese in difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Reg. (UE) n. 651/2014, in quanto ap-plicabile;

•non sono erogati alle imprese che sono state destinata-rie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) n. 1589/2015 in tema di aiuti illegali e che non hanno prov-veduto al rimborso o non hanno depositato in un conto bloccato l’aiuto illegale;

Dato atto che il contributo non è concesso ai soggetti giuridi-ci che, anche per tramite dei propri legali rappresentanti:

•siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Federa-zioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Pro-mozione Sportiva di appartenenza nei 3 (tre) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

•siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della doman-da per il presente bando;

•siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Na-zionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospen-sione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di com-portamento sportivo del CONI;

Dato atto che i soggetti beneficiari del contributo ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 dovranno sottoscrivere una di-chiarazione ai sensi del d.p.r. 445/2000 che:

•attesti di non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del suddetto Regolamento (UE);

•attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisio-ne di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Reg.  (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e suc-cessivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo stato è tenuto a recuperare in esecuzio-ne di una decisione di recupero adottata dalla commissio-ne europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015;

•informi su eventuali ulteriori contributi inquadrati come aiuti da parte enti pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili oggetto di contributo da parte del presente bando;

Dato atto che, nel caso di contributi richiesti ai sensi del Re-golamento (UE) n. 651/2014, dovrà essere garantita l’intensità massima di aiuto nel limite dell’80 % dei costi ammissibili, tenuto conto di tutti gli altri contributi pubblici a valere sulle stesse spe-se ammissibili inquadrati come aiuti;

Visti:

•la legge 24 dicembre 2012, n.  234 «Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea», e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 52 «Registro Nazionale degli aiuti di Stato»;

•il decreto Ministero Sviluppo Economico 31 maggio 2017, n. 115 «Regolamento recante la disciplina per il funziona-mento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni», con partico-lare riferimento agli articoli 9 (Registrazione degli aiuti indi-viduali), 13 (Verifiche relative agli aiuti di Stato e agli aiuti SIEG);

Dato atto che si procederà pertanto:

•alle verifiche di cui agli artt. 13 e 15 del suddetto decreto ministeriale 115/2017 per le finalità di cui all’art. 17 del me-desimo decreto;

•alla registrazione ai sensi degli artt. 8 e 9 del suddetto de-creto ministeriale 115/2017 dell’aiuto individuale mediante il codice di concessione COR;

Ritenuto quindi di procedere, in attuazione dei criteri stabiliti dalla d.g.r. n. XI/1767 del 17 giugno 2019, all’approvazione del Bando per l’assegnazione di contributi a fondo perduto finaliz-zati al potenziamento ed efficientamento della capacità com-plessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde (Bando Neve programmata H48), Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Viste le d.g.r. n. X/5500 del 2 agosto 2016, n. X/6000 del 19 di-cembre 2016 e n. X/6642 del 29 maggio 2017 «Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto», pri-mo, secondo e terzo provvedimento;

Visti:

•il decreto n.  8528 del 13 luglio 2017 «Approvazione dello strumento di semplificazione denominato ‘Fac Simile ban-do’ e rettifica e integrazione dell’Allegato ‘D’ alla Delibera-zione n. X/5500 del 2 agosto 2016 ‘Semplificazione dei ban-di regionali: determinazioni e strumenti a supporto’ e degli allegati ‘A, B, C, D, F, G’ alla Deliberazione n. X/6642 del 29 maggio 2017 ‘Semplificazione dei bandi regionali: determi-nazioni e strumenti a supporto - terzo provvedimento»;

•il decreto n. 7754 del 30 maggio 2019 «Semplificazione dei bandi: aggiornamenti strumenti a supporto»;

Vista la comunicazione del 3 luglio 2018 della Direzione com-petente in materia di Semplificazione in merito alla verifica pre-ventiva di conformità del bando di cui all’Allegato G alla d.g.r. n. X/6642 del 29 maggio 2017 e s.m.i.;

Visti gli articoli 26 e 27 del decreto legislativo n. 33 del 14 mar-zo 2013 che dispongono la pubblicità sul sito istituzionale delle pubbliche amministrazioni dei dati attinenti alla concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi econo-mici a persone ed enti pubblici e privati;

Vista la legge n. 241/1990 che, all’art. 12, recita: «La conces-sione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attri-buzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazio-ne ed alla pubblicazione da parte delle amministrazioni proce-denti, nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi»;

Visto l’art. 8 della l.r. 1/2012, ove è disposto che qualora non siano già stabiliti da leggi o regolamenti, i criteri e le modalità da osservarsi nei singoli provvedimenti di concessione di sovvenzio-ni, contributi, sussidi e vantaggi economici di qualsiasi genere a persone o enti pubblici o privati, sono predeterminati, con ap-posito provvedimento da pubblicarsi sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale;

Dato atto altresì che il presente decreto è adottato nel rispetto del termine per la conclusione del procedimento stabilito dal-la citata d.g.r. n. XI/1767 del 17 giugno  2019  (entro 60 giorni dall’approvazione della stessa);

Vista la l.r. 31 marzo 1978, n. 34 «Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione» e le successive modifiche ed integrazioni, nonché il Regolamen-to di contabilità e la Legge Regionale di approvazione del bilan-cio dell’anno in corso;

Vista la l.r. n. 20/2008 e le successive modifiche ed integrazio-ni, ed i provvedimenti organizzativi della XI Legislatura che de-finiscono l’attuale assetto organizzativo della Giunta regionale;

Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze dell’Unità Organizzativa Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna, così come individuate dal-la d.g.r. 28 giugno 2018, n. XI/294 «IV Provvedimento organizza-tivo 2018»;

Ravvisato di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web di Re-gione Lombardia;

Per le motivazioni sopra espresseDECRETA

1. di approvare il Bando per l’assegnazione di contributi a fon-do perduto finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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piste da sci lombarde (Bando Neve programmata H48), Allega-to A parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di dare atto che la dotazione finanziaria del Bando è pari a 8 Mln € a valere sul capitolo 6.01.203.14010 «Contributi in ca-pitale per la realizzazione, ammodernamento e potenziamento degli impianti per l’esercizio degli sport invernali», che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità: 4 Mln € a valere sul Bilancio 2020; 4 Mln € a valere sul Bilancio 2021;

3. di prevedere che i contributi, fatti salvi i casi che, a segui-to di una motivata valutazione caso per caso, non rilevano ai fini della disciplina degli aiuti di Stato in quanto non soddisfano tutte le condizioni dell’art. 107 TFUE par.1, come previsto dalla prassi decisionale della Commissione UE e come risultante dalla documentazione del richiedente, sono attuati nel rispetto della d.g.r. n. X/7108 del 25 settembre 2017 e del regime SA. 49295, ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il merca-to interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percen-tuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizio-ne di infrastruttura sportiva, alle modalità di utilizzo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-a e 10) ed al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 10 e 12);

4. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale della Regione Lombardia (BURL) e sul portale istituziona-le di Regione Lombardia - www.regione.lombardia.it - Sezione Bandi;

5. di attestare che la pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013 è avvenuta in sede di adozione della d.g.r. n. XI/1767 del 17 giugno 2019 e che si provvede a modificare mediante la pubblicazione del presente atto.

Il dirigenteLuca Ambrogio Vaghi

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINALIZZATI AL POTENZIAMENTO ED EFFICIENTAMENTO DELLA CAPACITÀ COMPLESSIVA DI INNEVAMENTO E APPRESTAMENTO DELLE PISTE DA SCI LOMBARDE – NEVE PROGRAMMATA H48

Sommario A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE

A.1. Finalità e obiettivi

A.2. Riferimenti normativi

A.3. Soggetti beneficiari

A.4. Dotazione finanziaria

B. CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE

B.1. Caratteristiche dell’agevolazione B.1.a. Linea di finanziamento 1 – Rilevanza Locale (Non aiuto)B.1.b. Linea di finanziamento 2 – Esenzione da notifica

B.2. Progetti finanziabili

B.3. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità

C. TEMPI E FASI DEL PROCEDIMENTO

C.1. Presentazione delle domande

C.2. Tipologia di procedura per l’assegnazione delle risorse

C.3. IstruttoriaC.3.a. Modalità e tempi del processoC.3.b. Verifica di ammissibilità delle domande C.3.c. Valutazione delle domande C.3.d. Integrazione documentaleC.3.e. Concessione del contributo e comunicazione degli esiti dell'istruttoria

C.4. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazioneC.4.a. Adempimenti post concessione C.4.b. Caratteristiche della fase di rendicontazioneC.4.c. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione C.4.d. Variazioni progettuali e rideterminazione dei contributi

D. DISPOSIZIONI FINALI

D.1. Obblighi dei soggetti beneficiari

D.2. Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari

D.3. Proroghe dei termini

D.4. Ispezioni e controlli

D.5. Monitoraggio dei risultati

D.6. Responsabile del procedimento

D.7. Trattamento dei dati personali

D.8. Pubblicazione, informazioni e contatti

D.9. Diritto di accesso agli atti

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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D.10. Definizioni e glossario

D.11. Riepilogo date e termini temporali Modelli: 1) SCHEDA DI SINTESI DELL’INTERVENTO 2) INCARICO PER LA SOTTOSCRIZIONE DIGITALE E PRESENTAZIONE TELEMATICA DELLA DOMANDA -

ROCURA AI SENSI DELL’ART. 1392 C.C. 3) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA CONCESSIONE DI AIUTI DI STATO 4) DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ PER SOGGETTI CHE NON HANNO POSIZIONE

INPS/INAIL, AI FINI DELLA VERIFICA DELLA REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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A. INTERVENTO, SOGGETTI, RISORSE

A.1. Finalità e obiettivi Il presente bando prevede l’assegnazione di contributi finalizzati alla realizzazione di interventi di potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento ed apprestamento delle piste da sci lombarde (discesa e fondo), affinché i gestori possano ridurre i tempi per innevare artificialmente la propria stazione sciistica o parte di essa, nell'ambito di una più ristretta finestra temporale, tendente a 48 ore, o ampliare le superfici delle piste da sci innevate artificialmente.

A.2. Riferimenti normativi Il presente bando è attuato in coerenza con:

a) il Regolamento (UE) n. 651/2014 (CE) della Commissione del 17/06/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione agli articoli 107 e 108 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), con particolare riferimento al considerando 74, relativo agli aiuti agli investimenti per le infrastrutture sportive, che si applica fino al 31 dicembre 2020;

b) il Regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015, recante modalità di applicazione dell'articolo 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea;

c) la Comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (2016/C 262/01), con particolare riferimento al punto 197, lettera h);

d) la D.G.R. n. X/7108 del 25/09/2017 con la quale sono state adottate le determinazioni in ordine a criteri e modalità di applicazione della disciplina aiuti di stato per i contributi nel settore dello sport (infrastrutture e grandi eventi sportivi) per il periodo 2017-2020, ai sensi del citato regolamento (UE) n. 651/2014 ed in particolare dell’art. 55;

e) la Comunicazione della citata D.G.R. n. X/7108 del 25/09/2017 registrata dalla Commissione Europea con n. SA. 49295 in data 06/10/2017;

f) la Legge 24 dicembre 2012, n. 234 “Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea”, e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 52 “Registro Nazionale degli aiuti di Stato”;

g) il Decreto Ministero Sviluppo Economico 31 maggio 2017, n. 115 “Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell'articolo 52, comma 6, della Legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni”, con particolare riferimento agli articoli 9 (Registrazione degli aiuti individuali), 13 (Verifiche relative agli aiuti di Stato e agli aiuti SIEG) e 14, comma 4 (Verifiche relative agli aiuti de minimis - Registrazione dell’aiuto individuale nei limiti del massimale de minimis ancora disponibile);

h) la Legge Regionale 01/10/2014, n. 26 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell'impiantistica sportiva e per l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna”;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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i) la D.G.R. n. X/7786 del 17 gennaio 2018 “Modalità attuative dell'articolo 13, comma 4 - quater della l.r. 26/2014 come modificato dall'articolo 4 della l.r. 40/2017 – Prima applicazione”;

j) la D.C.R. n. 64 del 10/07/2018 “Programma regionale di sviluppo della XI legislatura” che prevede, alla voce: Missione 6 - POLITICHE GIOVANILI, SPORT E TEMPO LIBERO di incentivare, tra l’altro, gli interventi per la riqualificazione degli impianti di risalita;

k) la D.G.R. n. X/6028 del 19/12/2016 “Approvazione del documento di azione regionale per l’adattamento al cambiamento climatico della Lombardia”;

l) la D.G.R. n. 5500 del 02/08/2016, n. 6000 del 19/12/2016, n. 6642 del 29/05/2017 “Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto, primo, secondo e terzo provvedimento;

m) il Decreto n. 8528 del 13 luglio 2017 “Approvazione dello strumento di semplificazione denominato ‘Fac Simile bando’ e rettifica e integrazione dell’Allegato ‘D’ alla Deliberazione n. 5500 del 2 agosto 2016 ‘Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto’ e degli allegati ‘A, B, C, D, F, G’ alla Deliberazione n. 6642 del 29 maggio 2017 ‘Semplificazione dei bandi regionali: determinazioni e strumenti a supporto - terzo provvedimento”;

n) il Decreto n. 7754 del 30 maggio 2019 “Semplificazione dei bandi: aggiornamenti strumenti a supporto”;

o) la D.G.R. XI/1767 del 17/06/2019 “Bando neve programmata H48: potenziamento ed efficientamento della capacità di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde - Approvazione dei criteri per l’assegnazione di contributi in conto capitale - (Di concerto con l'Assessore Sertori)”;

p) il Decreto n. 6567 del 10/05/2019 “Rettifica allegato A) DDUO n. 2819 del 04 marzo 2019 “Approvazione dell'elenco regionale delle piste destinate agli sport sulla neve 2018, ai sensi dell’art. 13 della l.r. 26/2014 “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell’impiantistica sportiva e per l’esercizio delle professioni sportive inerenti la montagna”.

L’articolo 16 (Clausola Valutativa) della Legge Regionale 1/10/2014, n. 26: “Norme per la promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell'impiantistica sportiva e per l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna” prevede in particolare che la Giunta regionale informi il Consiglio sull'attuazione della legge e sui risultati da essa ottenuti tramite la promozione di attività motorie, lo sviluppo della relativa impiantistica e l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna. A tal fine, la Giunta trasmette al Consiglio una relazione, con cadenza triennale, che documenta e descrive:

a) come la domanda e l'offerta di risorse finanziarie si è distribuita fra gli interventi previsti e sul territorio regionale e in quale misura è stata soddisfatta la richiesta espressa dai destinatari;

b) con quali modalità e tempi sono stati erogati i contributi ed è stata diffusa l'informazione ai possibili destinatari, quali eventuali criticità o fattori di successo sono stati riscontrati nel corso dell'attuazione delle misure previste;

c) in che modo l'anagrafe prevista dall'articolo 7 è stata implementata e ha supportato la programmazione di settore;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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d) in quale misura è aumentato l'utilizzo di impianti sportivi di uso pubblico e il numero delle iscrizioni ad associazioni o società sportive.

A.3. Soggetti beneficiari Possono presentare domanda ai sensi del presente bando soggetti pubblici o privati che, alla data della presentazione della domanda di contributo, siano proprietari e/o gestori di impianti di risalita e/o di piste da sci presenti sul territorio lombardo.

Nel caso di imprese, esse devono essere in attività ed essere iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio di competenza.

I contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17/06/2014:

a) non sono concessi alle imprese in difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento UE n. 651/2014, in quanto applicabile;

b) non sono erogati alle imprese che sono state destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (UE) 1589/2015 in tema di aiuti illegali e che non hanno provveduto al rimborso o non hanno depositato in un conto bloccato l’aiuto illegale.

Nel caso di “ASD/SSD lombarde”, senza scopo di lucro, aventi sede legale o operativa in Lombardia, esse devono avere:

c) iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Federazioni Sportive Nazionali (FSN);

d) iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Discipline Sportive Associazione (DSA) ed Enti di Promozione Sportiva (EPS);

e) iscrizione al Registro CIP (registro CONI sezione parallela CIP) e/o affiliazione a Federazioni Sportive Paralimpiche (FSP), Discipline Sportive Paralimpiche (DSP), a Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche (FSNP) e Discipline Sportive Associate Paralimpiche (DSAP).

Non sono ammissibili i soggetti giuridici che, anche per tramite dei propri legali rappresentanti:

a) siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza nei 3 (tre) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

b) siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

c) siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospensione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di comportamento sportivo del CONI.

I soggetti privati, proprietari e/o gestori di impianti di risalita e di piste da sci presenti sul territorio lombardo, possono, altresì, presentare domanda in forma aggregata mediante accordi di partenariato o Associazione Temporanea d’Impresa (A.T.I.).

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 122 – Bollettino Ufficiale

Ogni soggetto gestore può presentare una sola domanda, sia essa in forma singola che aggregata, ed è esclusa la possibilità di presentare più domande di contributo a valere sulle stesse spese ammissibili.

Nel caso di accordi di partenariato, gli stessi devono essere finalizzati alla costituzione di un “Contratto di Rete1 senza soggettività giuridica. I raggruppamenti devono essere già costituiti al momento della domanda, presentata da parte del capofila, e le condizioni contrattuali e programmatiche presenti nell’atto di aggregazione devono essere coerenti con gli obiettivi e le finalità dell’Intervento presentato.

Il contratto di rete dovrà:

a) essere formato da un minimo di 3 soggetti giuridici, in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità previsti dal presente articolo del bando;

b) prevedere un capofila che tenga i rapporti con Regione Lombardia, da nominarsi tra i soggetti che costituiscono il contratto di rete;

c) essere stipulato fra soggetti proprietari e/o gestori di impianti di risalita e di pista da sci, purché imprese;

d) prevedere come obiettivo quello di favorire il rilancio e la sostenibilità economico-finanziaria della gestione degli impianti di risalita;

e) prevedere la realizzazione di un intervento avente caratteristiche di ammissibilità secondo i criteri previsti dal presente bando;

f) indicare gli impegni ed i compiti, rispettivamente di capofila e altri componenti dell’aggregazione;

g) il capofila del contratto di rete dovrà svolgere i seguenti compiti e funzioni nei confronti di Regione Lombardia:

o coordinare la predisposizione di tutta la documentazione richiesta dal bando e dagli atti ad esso conseguenti e curare la trasmissione della stessa;

o trasmettere l’intervento complessivo previsto dal contratto di rete ai componenti del contratto di rete;

o coordinare le attività di rendicontazione e curare la trasmissione della conseguente documentazione;

o coordinare i flussi informativi verso Regione Lombardia;

o monitorare in itinere il rispetto degli impegni assunti da ciascun soggetto beneficiario e segnalare tempestivamente a Regione Lombardia eventuali ritardi e/o inadempimenti e/o eventi che possano incidere sulla composizione dell’aggregazione e/o sulla realizzazione dell’intervento;

o individuare e indicare un responsabile operativo/tecnico di riferimento per le strutture di Regione Lombardia;

h) ciascun soggetto partecipante all’aggregazione si impegnerà a:

1 Ai sensi del D.L. 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge 9 aprile 2009, n. 33 e modificato dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122, con il “contratto di rete” più imprenditori “perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato e a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e in ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese ovvero a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa. […] Il contratto deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata […].”

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 123 –

o realizzare l’attività di propria competenza nei tempi e nei modi previsti dal bando;

o predisporre tutta la documentazione richiesta dal Bando e dagli atti ad esso conseguenti e a trasmetterla al capofila;

o favorire l’espletamento dei compiti attribuiti al capofila, agevolando le attività di coordinamento, di monitoraggio e di rendicontazione.

Nel caso in cui si verifichino, nel corso della realizzazione dell’intervento, eventi inerenti a un soggetto partecipante che incidano sulla realizzazione delle attività progettuali di sua competenza, gli altri provvederanno, per il tramite del capofila, a comunicare:

a) la sostituzione con un soggetto in possesso delle medesime caratteristiche e in possesso dei requisiti di ammissibilità previsti;

b) la rinuncia del partner ed il prosieguo delle attività, a condizione che vengano garantiti in ogni caso la dimensione minima dell’aggregazione e il raggiungimento degli obiettivi dell’Intervento, ferme restando le previsioni in riferimento a decadenza, rinuncia, rideterminazione.

Il Responsabile Unico del Procedimento autorizzerà - entro 45 (quarantacinque) giorni solari consecutivi dal ricevimento della richiesta di variazione - la sostituzione o il prosieguo delle attività a seguito della valutazione delle vicende sottoposte e della conseguente eventualità di procedere alla rideterminazione dell’entità del contributo.

Nel caso di Associazione Temporanea d’Impresa (A.T.I.), oltre a quanto sopra specificato, si rimanda alle disposizioni dell’art. 48 del Codice dei Contratti Pubblici approvato con D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50.

A.4. Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria messa a disposizione per il presente bando è pari a 8.000.000 euro, in base a quanto previsto dalla D.G.R. n. XI/1767 del 17/06/2019, salvo ulteriori risorse aggiuntive che si renderanno disponibili, a valere sul capitolo 6.01.203.14010 “Contributi in capitale per la realizzazione, ammodernamento e potenziamento degli impianti per l'esercizio degli sport invernali” che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità, che presenta la necessaria disponibilità sulle seguenti annualità:

a) 4.000.000 euro a valere sul Bilancio 2020;

b) 4.000.000 euro a valere sul Bilancio 2021.

B. CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE

B.1. Caratteristiche dell’agevolazione Il contributo è a valere sulle risorse regionali ed è a fondo perduto: è destinato a sostenere spese di investimento relative alle tipologie definite al successivo art. B.2., ed è riconosciuto nella misura massima di 800.000 euro e minima riferita ad un importo di spesa ammissibile almeno pari a 50.000 euro, e secondo le percentuali di cui al punto C.3.c. del presente bando.

I contributi, fatti salvi i casi che, a seguito di una motivata valutazione caso per caso, non rilevano ai fini della disciplina degli aiuti di Stato in quanto non soddisfano tutte

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 124 – Bollettino Ufficiale

le condizioni dell’art. 107 TFUE par.1, come previsto dalla prassi decisionale della Commissione UE e come risultante dalla documentazione del richiedente, sono assegnati nel rispetto della D.G.R. n. X/7108 del 25/09/2017 e del regime SA. 49295, ai sensi del regolamento (UE) n. 651/2014 del 17/06/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percentuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle modalità di utilizzo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-a e 10) ed al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 10 e 12).

Al momento della presentazione della domanda, i soggetti richiedenti dovranno optare per una delle seguenti linee di finanziamento in relazione all’applicabilità delle norme UE in tema di aiuti di stato.

B.1.a. Linea di finanziamento 1 – Rilevanza Locale (Non aiuto) Il contributo complessivamente assegnabile a ciascuna domanda è determinato nella misura massima del 50% delle spese ammissibili.

La rilevanza locale si ha quando si verifica almeno una delle seguenti condizioni:

a) la stazione sciistica dispone complessivamente di un numero di impianti inferiore a 3 (tre) ed inoltre gli stessi hanno lunghezza inferiore a 3 (tre) km;

b) il numero di pass settimanali venduti nell’intera stagione, con riferimento alla stazione sciistica, non supera il 15% (quindici per cento) del numero totale di pass venduti e il numero di letti commerciali disponibili è inferiore o pari a n. 2.000 (duemila).

Per la quantificazione del “numero di impianti” e della “lunghezza degli impianti”, si deve fare riferimento alla stazione sciistica nel suo complesso ed ai dati in possesso di ANEFSKI Lombardia. Saranno considerati solamente gli impianti a fune, con esclusione dei tappeti.

Per la quantificazione del “numero di pass settimanali”, da intendersi come somma dei pass di 6 e 7 giorni consecutivi, e del “numero totale di pass venduti” nell’intera stagione, si deve fare riferimento alla stagione sciistica 2017/2018, alla stazione sciistica nel suo complesso ed ai dati in possesso di ANEFSKI Lombardia.

I soggetti richiedenti che optano per il regime di finanziamento saranno tenuti, all’atto della presentazione della domanda, a dichiarare tali dati in autocertificazione, ai sensi del D.P.R. 28/12/2000, n. 445.

Regione Lombardia, in ogni caso, nella fase relativa ai controlli, potrà verificare a campione la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni rese dai soggetti richiedenti, anche acquisendo i dati attraverso ANEFSKI Lombardia, preventivamente all’ammissione al beneficio.

Per la quantificazione del “numero di letti commerciali disponibili”, si farà invece riferimento ai dati ISTAT sulla ricettività turistica anno 2017 (Fonte: Istat, Capacità degli esercizi ricettivi -> ASR Lombardia - Annuario Statistico Lombardia - Sez. Turismo). I dati possono essere reperiti al seguente indirizzo web: http://www.asr-lombardia.it/ASR/i-comuni-della-lombardia/turismo/).

I valori considerati riguardano le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, ad esclusione del numero di letti riferiti a rifugi alpini, campeggi e villaggi turistici, con riferimento al Comune o ai Comuni cui la Stazione Sciistica complessiva si riferisce.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 125 –

Per alcune stazioni sciistiche i suddetti dati sono stati per comodità riassunti nella tabella 1 di seguito riportata, dalla quale emerge che il numero di letti commerciali disponibili è superiore a n. 2.000 (duemila) nelle seguenti stazioni sciistiche: Bormio, Livigno, Adamello Ski (Ponte di Legno – Tonale).

STAZIONE SCIISTICA

COMUNI DI RIFERIMENTO DELLA STAZIONE SCIISTICA

PROVINCIA TOTALE

POSTI LETTO 2017

ALPE GIUMELLO Casargo LC 65

APRICA Aprica SO 1164 Corteno Golgi BS 473

Totale stazione 1.702 BAGOLINO - GAVER Bagolino BS 208 BORMIO Bormio SO 3.101 BORNO Borno BS 290

CASPOGGIO

Chiesa in Valmalenco SO 927

Caspoggio SO 280 Lanzada SO 192

Totale stazione 1.399

CHIESA VALMALENCO

Chiesa in Valmalenco SO 927

Caspoggio SO 280 Lanzada SO 192

Totale stazione 1.399 COLERE Colere BG 108

FOPPOLO – CARONA – SAN SIMONE (BREMBO SKI)

Foppolo BG 309 Carona BG 18 Valleve BG 108

Totale stazione 435 LIVIGNO Livigno SO 5.069 LIZZOLA Valbondione BG 203

MADESIMO Madesimo SO 1.023 Campodolcino SO 536

Totale stazione 1.559

MANIVA SKI Collio BS 463 Bagolino BS 208

Totale stazione 671 MONTE SAN PRIMO Bellagio CO 1.067 MONTECAMPIONE Artogne BS 21 PESCEGALLO VALGEROLA Gerola Alta SO 204

PIAN DELLE BETULLE – ALPE DI PAGLIO Margno LC 18

PIANI DI BOBBIO E VALTORTA

Barzio LC 165 Valtorta BG 13

Totale stazione 178 PIAZZATORRE Piazzatorre BG 189

Ponte di Legno BS 2.029

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 126 – Bollettino Ufficiale

PONTEDILEGNO - TONALE (ADAMELLO SKI)

Temù BS 574

Totale stazione 2.603

PRESOLANA – MONTE PORA

Castione della Presolana BG 919

OGA – SAN COLOMBANO

Valdidentro SO 1.141 Valdisotto SO 624

Totale stazione 1.765 SANTA CATERINA VALFURVA Valfurva SO 1.961

SPIAZZI DI GROMO Gromo BG 249 TEGLIO Teglio SO 257

Tab. 1 - Numero di letti commerciali disponibili in alcune stazioni sciistiche lombarde

Un caso particolare è costituito dalla stazione sciistica del Passo dello Stelvio in Comune di Bormio che, per il tipo di servizio che svolge (sci estivo), si deve considerare di rilevanza non locale.

In sintesi, non potranno optare per la linea di finanziamento 1– Rilevanza Locale (Non aiuto) i soggetti richiedenti rientranti nelle stazioni di: Bormio, Livigno, Ponte di Legno - Tonale (Adamello ski).

B.1.b. Linea di finanziamento 2 – Esenzione da notifica Il contributo sarà concesso in conformità al Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione Europea del 17/06/2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, con particolare riguardo alle finalità e alla percentuale massima prevista dall’articolo 55 inerente gli aiuti per le infrastrutture sportive, con particolare riferimento alla definizione di infrastruttura sportiva, alle modalità di utilizzo e fruizione dell’infrastruttura (par. 2 e 4) alle modalità di affidamento (par. 6), ai costi ammissibili (par. 7-a e 10) e al metodo di calcolo e monitoraggio (par. 10 e 12).

Il contributo complessivamente assegnabile a ciascuna domanda è determinato fino al 50 % delle spese ammissibili e comunque nel limite dei tetti massimi definiti dal presente bando, fermo restando che, per gli aiuti che non superano 2 milioni di euro, l'importo massimo dell'aiuto può essere fissato all'80 % dei costi ammissibili, ai sensi del comma 12 dell’art. 55 del Regolamento (UE) n. 651/2014.

I soggetti richiedenti dovranno sottoscrivere una dichiarazione ai sensi del D.P.R. 445/2000 che:

a) attesti di non trovarsi in stato di difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014;

b) attesti di non rientrare tra imprese che sono destinatarie di ingiunzioni di recupero pendente per effetto di una decisione di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015 in quanto hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla commissione europea ai sensi del Regolamento (UE) 1589/2015;

c) informi su eventuali ulteriori contributi inquadrati come aiuti da parte enti pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili oggetto di contributo da parte del presente bando.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 127 –

Nel caso di contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014, dovrà essere garantita l’intensità massima di aiuto nel limite dell’80 % dei costi ammissibili, tenuto conto di tutti gli altri contributi pubblici a valere sulle stesse spese ammissibili inquadrati come aiuti.

B.2. Progetti finanziabili Sono considerati ammissibili gli interventi realizzati all’interno dei comprensori sciistici lombardi e coerenti con le finalità di cui al precedente art. 1 del presente bando.

Gli impianti di risalita e le piste da sci, ai quali gli interventi sono collegati funzionalmente, devono essere in possesso di regolare autorizzazione, così come previsto dalla normativa vigente di settore2.

Sono ammissibili al presente bando gli interventi riconducibili ad una delle seguenti categorie:

a) di riqualificazione, potenziamento e ammodernamento degli impianti di innevamento programmato;

b) al servizio di impianti di innevamento quali opere di captazione e stoccaggio, vasche di accumulo, opere idrauliche di distribuzione;

c) per l'apprestamento delle piste (le spese per tali interventi saranno considerate ammissibili solo se associate ad altre categorie di intervento previste dal bando); per la gestione della neve, quali ad esempio sistemi di recupero e contenimento neve, impianti e sistemi di monitoraggio del manto nevoso volti a programmare gli interventi di gestione delle piste innevate;

d) su piste e skiweg, finalizzati ad ottimizzare le superfici da destinare ad innevamento programmato, al fine di ridurre/contenere il fabbisogno di neve programmata.

Saranno considerati ammissibili interventi:

a) i cui lavori di realizzazione non siano ancora iniziati al momento della presentazione della domanda;

b) conformi alle previsioni dei piani paesaggistico-ambientali vigenti;

c) collegati funzionalmente ad impianti di risalita/piste da sci regolarmente autorizzate ai sensi della normativa vigente, la cui fruizione deve essere generalizzata, ovvero il cui utilizzo dell’impianto deve essere garantito indistintamente a tutti i cittadini, previo pagamento, se previsto, della tariffa di utilizzo;

d) la cui soglia minima di spesa ammissibile sia almeno pari a € 50.000.

Tutti gli interventi di investimento sopra elencati sono ammissibili solo se:

a) localizzati sul territorio della regione Lombardia, fatti salvi gli interventi relativi ad impianti parzialmente insistenti sul territorio di altre regioni purché la concessione dell’impianto sia stata rilasciata da un ente territoriale lombardo;

b) iniziati dopo la domanda di contributo;

Non sono ammissibili:

2 Ad esempio, per le piste da sci Legge 363/2003, Legge Regionale 26/2014; per gli impianti di risalita: D.P.R. 11 luglio 1980, n. 753, Legge Regionale 22/1998, Legge Regionale 6/2012; DGR 1 ottobre 1999, n. 45419.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 128 – Bollettino Ufficiale

a) interventi già finanziati da Regione Lombardia;

b) più domande riferite al medesimo intervento, anche se presentate da soggetti differenti.

La Fine dei Lavori deve avvenire entro il 31 ottobre 2021, a pena di decadenza del contributo concesso, con la conseguente riassegnazione delle risorse liberate, salvo proroghe concesse dalla Regione Lombardia. - Direzione Generale Sport e Giovani – U.O. Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna.

Solo in caso di fatti estranei alla volontà del soggetto beneficiario, che siano sopravvenuti a ritardare l’inizio o l’esecuzione dell’intervento, che dovrà dimostrare di avere intrapreso tutte la azioni necessarie per il rispetto delle scadenze previste, potrà essere presa in considerazione da parte di Regione Lombardia la presentazione, entro gli stessi termini, di un’eventuale richiesta motivata di proroga, secondo le tempistiche e le modalità stabilite dall’art. 27, della L.R. 34/1978.

B.3. Spese ammissibili e soglie minime e massime di ammissibilità Ai fini del presente bando sono considerate ammissibili al contributo le spese:

a) per lavori;

b) per opere civili ed impiantistiche;

c) per acquisto ed installazione di impianti, macchinari, attrezzature; nel caso di macchinari per apprestamento delle piste, fino ad un massimo del 20% delle spese ammissibili;

d) altre spese accessorie relative alla realizzazione degli interventi di cui al capitolo B.2;

e) spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudi, fino ad un massimo del 10% delle spese ammissibili complessive.

Sono altresì considerate ammissibili altre spese inerenti agli interventi finalizzati alla realizzazione del progetto di aggregazione o di costituzione della A.T.I.

Dette spese ammissibili dovranno essere fatturate al Soggetto beneficiario e dallo stesso quietanzate successivamente alla presentazione della Domanda di contributo e comunque entro e non oltre il termine ultimo di fine lavori previsto all’art. B.2, intendendo per tale termine la data dell’ultima fattura relativa ai lavori effettuati o alle forniture acquisite

Sono escluse le spese sostenute per:

a) realizzazione di opere o acquisizione di beni attraverso contratti di locazione finanziaria (leasing);

b) acquisto di terreni e/o fabbricati;

c) acquisto di personal computer, stampanti e altre periferiche e di software;

d) acquisto di materiali di consumo (ad es., combustibili, lubrificanti, ecc.);

e) spese di funzionamento;

f) lavori in economia realizzati direttamente dal personale dipendente del soggetto richiedente;

g) prestazioni rese da soggetti collegati (ad es.: partecipazione azionariato) al richiedente;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 129 –

h) acquisto di arredi e utensili;

i) acquisto di attrezzature, beni e strumentazioni usati;

j) oneri meramente finanziari (commissioni per operazioni finanziarie, ecc.) e per il rilascio di fideiussioni;

k) imposte, tasse, tributi, oneri fiscali, previdenziali e assicurativi, ecc.;

l) allacciamenti ai pubblici servizi.

Nel caso di domande presentate da parte di soggetti in forma aggregata saranno, altresì, ammissibili:

a) le spese notarili e di registrazione sostenute per la formalizzazione del contratto di rete o per la costituzione dell’A.T.I., nell’importo massimo di spesa ammissibile di euro 2.000,00 (duemila/00) per ogni domanda;

b) le spese per consulenze ordinarie, contabili e fiscali relative ad approfondimenti di tali aspetti in relazione alle aggregazioni di imprese, nell’importo massimo di spesa ammissibile di euro 2.000,00 (duemila/00) per ogni domanda.

Dette spese ammissibili dovranno essere giustificate con idonea documentazione amministrativa e devono:

a) essere reali ed effettive, cioè comprovate attraverso documenti fiscali idonei a garantire la piena tracciabilità delle operazioni ai sensi della legge 136/2010, art. 3, commi 1 e 3;

b) essere fatturate al Soggetto beneficiario, ed allo stesso integralmente quietanzate successivamente alla data di presentazione della Domanda di contributo;

c) essere computate al lordo dell’I.V.A., salvo i casi in cui la stessa possa essere recuperata, rimborsata o compensata, in qualche modo, da parte del beneficiario. Tali casi devono essere obbligatoriamente segnalati dal richiedente al momento della domanda di contributo.

L’IVA è ammissibile solo nei casi in cui sia realmente e definitivamente sostenuta dal soggetto beneficiario e non sia in alcun modo recuperabile dallo stesso, tenendo conto della disciplina fiscale cui i soggetti beneficiari sono assoggettati (indipendentemente dalla loro natura pubblica o privata).

C. TEMPI E FASI DEL PROCEDIMENTO

C.1. Presentazione delle domande La Domanda di partecipazione al bando, pena l’inammissibilità della stessa, dovrà essere presentata dal legale rappresentante (o altra persona munita di procura o delega, secondo il Modello 2) dei soggetti di cui all’art. A.3. ovvero dal capofila dell’aggregazione o dell’A.T.I., nel caso in cui la domanda venga fatta in forma aggregata, esclusivamente tramite l’applicativo informatico “Bandi online” messo a disposizione da Regione Lombardia all’indirizzo internet:

https://www.bandi.servizirl.it/procedimenti/welcome/bandi

Saranno istruite unicamente le domande che perverranno:

a) a partire dalle ore 12:00 di giovedì 1 agosto 2019; b) fino alle ore 12:00 del giorno martedì 31 dicembre 2019.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 130 – Bollettino Ufficiale

Ai fini del rispetto del termine, farà fede la data e l’ora di invio telematico della Domanda al protocollo regionale, che viene rilasciata solo al completo caricamento dei dati relativi alla domanda di partecipazione, al completo caricamento degli allegati elettronici nelle modalità di seguito indicate e del relativo invio.

Il dirigente responsabile del procedimento effettuerà il monitoraggio delle domande presentate e, sulla base della valutazione dell’ammontare delle agevolazioni finanziarie richieste in relazione alla disponibilità finanziaria del bando, si riserva la facoltà di procedere alla chiusura, anche temporanea, dei termini di presentazione delle Domande, dandone comunicazione sul sito internet regionale e sul BURL, ovvero della proroga.

La domanda di contributo dovrà essere trasmessa utilizzando la modulistica di cui al presente bando; non potranno essere accolte domande pervenute con modalità diverse rispetto a quanto previsto nel presente bando o fuori termine.

Prima di presentare domanda di partecipazione al bando, il soggetto richiedente deve:

• Registrarsi (fase di registrazione) al fine del rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo Bandi online: la registrazione deve essere effettuata dalla persona incaricata per la compilazione della domanda in nome e per conto del soggetto beneficiario;

• Provvedere alla fase di profilazione sul predetto sito che consiste nel:

o Associare alle credenziali della persona fisica incaricata per la compilazione della domanda dal soggetto beneficiario;

o Compilare le informazioni relative al soggetto beneficiario;

o Allegare il documento d’identità in corso di validità del legale rappresentante e l’Atto costitutivo che rechi le cariche associative;

• Attendere la validazione (i tempi di validazione potranno richiedere, a seconda della modalità di registrazione e profilazione utilizzata, fino a 16 ore lavorative).

I soggetti già in possesso delle credenziali di accesso a Bandi online dovranno provvedere alla verifica della correttezza dei dati presenti e al loro eventuale aggiornamento e rettifica in tempo utile per completare l’iter di partecipazione al presente bando.

La verifica dell’aggiornamento e della correttezza dei dati presenti sul profilo all’interno del Sistema Informativo è a esclusiva cura e responsabilità del soggetto richiedente stesso.

Per la presentazione della domanda, la procedura richiede obbligatoriamente la sottoscrizione della Domanda, generata automaticamente dal sistema informatico, per il tramite di firma digitale o con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), da parte del legale rappresentante o suo delegato; solo in quest’ultimo caso sarà necessario allegare la procura, ai sensi dell’art. 1392 C.C., firmato dal legale rappresentante e corredato dal documento di identità in corso di validità dello stesso (come da Modello 2).

I soggetti, all’atto della presentazione della domanda, saranno tenuti a dichiarare i dati richiesti in autocertificazione, ai sensi del D.P.R. 28/12/2000, n. 445.

Ai sensi del Regolamento dell'Unione Europea n. 910/2014, cosiddetto regolamento “eIDAS” (electronic IDentification Authentication and Signature - Identificazione,

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Autenticazione e Firma elettronica), la sottoscrizione della documentazione utile alla partecipazione al bando dovrà essere effettuata con firma digitale o firma elettronica qualificata o firma elettronica avanzata. È ammessa quindi anche la firma con Carta Regionale dei Servizi (CRS) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS), purché generata attraverso l'utilizzo di una versione del software di firma elettronica avanzata aggiornato a quanto previsto dal Decreto del Consiglio dei Ministri del 22/2/2013 "Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4, 28, comma 3, 32, comma 3, lettera b) , 35, comma 2, 36, comma 2, e 71" (Il software gratuito messo a disposizione da Regione Lombardia è stato adeguato a tale Decreto a partire dalla versione 4.0 in avanti).

La domanda deve essere perfezionata con il pagamento dell’imposta di bollo di 16,00 euro, ai sensi del DPR 642/1972, o valore stabilito dalle successive normative.

A seguito del completo caricamento della documentazione richiesta, il soggetto richiedente dovrà procedere all’assolvimento in modo virtuale della marca da bollo tramite carta di credito sui circuiti autorizzati accedendo all’apposita sezione del Sistema Informativo.

Il modulo di presentazione della domanda di contributo dovrà altresì, per i casi di esenzione dagli obblighi di bollo ai sensi della normativa vigente, prevedere la dichiarazione di essere esente dall'applicazione dell’imposta di bollo in quanto il richiedente è soggetto esente ai sensi del DPR n. 642/1972 allegato B o L. n. 427/93 art. 66.6 bis o L. 266/1991.

In ogni caso, il mancato pagamento della marca da bollo in fase di domanda dovrà essere obbligatoriamente sanato prima del Decreto di assegnazione del contributo.

Alla richiesta (in forma singola o aggregata) di contributo andrà allegata, secondo la modulistica predisposta da Regione Lombardia, la seguente documentazione, sottoscritta digitalmente da parte del legale rappresentante o suo delegato, ovvero da parte del tecnico incaricato:

a) scheda di sintesi dell’intervento, come da Modello 1;

b) quantificazione del “coefficiente di impresa”, di cui all’art. C.3.c;

c) progetto complessivo dell’intervento, a firma di un tecnico incaricato, contenente:

1) relazione dettagliata, che:

- definisca le finalità del progetto;

- illustri, anche su supporto cartografico, in particolare, gli impianti, le strutture ed i mezzi per la produzione e la distribuzione sulle piste della neve programmata attualmente a disposizione del gestore, le superfici innevate, la tempistica e la modalità dell’innevamento attuali;

- descriva le opere/interventi da realizzare e/o, nel caso di forniture, degli specifici beni, attrezzature, macchinari o servizi da acquisire;

- dimostri i miglioramenti previsti in termini di riduzione delle tempistiche e/o di ampliamento delle superfici innevate o altro, anche su supporto cartografico, conseguenti alla realizzazione del progetto complessivo;

- illustri la conformità delle opere/interventi da realizzare agli strumenti di pianificazione vigente (comunali, paesaggistici, aree protette, provinciali,

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regionali, ecc.), che, comunque, dovrà essere interamente acquisita prima dell’inizio dei lavori;

- per le forniture, sia corredata da schede illustrative recanti l’indicazione delle caratteristiche tecniche del prodotto;

2) quadro economico, analitico per voci di costo e piano economico finanziario, specificando anche le modalità per il finanziamento della parte dell’intervento non garantita dal contributo regionale;

3) cronoprogramma della realizzazione degli interventi, che comprenda anche le fasi relative all’ottenimento delle autorizzazioni necessarie, evidenziando in particolare l’avvio dei lavori, S.A.L. 50% e Fine lavori;

4) elaborati grafici illustrativi delle opere e degli interventi;

5) estratto cartografico alla scala adeguata con l’esatta individuazione degli interventi, compresa l’indicazione della quota altimetrica ove vengono realizzati, evidenziando ove gli interventi sono sviluppati al di sotto dei 1.500 m s.l.m.;

6) documentazione fotografica illustrativa dello stato di fatto;

d) dichiarazione resa da parte del proprietario, accompagnata da copia del documento d’identità, avente ad oggetto il consenso all’esecuzione dell’intervento ed il consenso al mantenimento degli impianti aperti al pubblico per almeno 6 (sei) anni dalla data di fine lavori, qualora il soggetto richiedente non sia proprietario del suolo e/o dei beni o terreni interessati dagli interventi;

e) in caso di domanda in forma aggregata, copia dell’atto di aggregazione o della costituzione dell’A.T.I.;

f) copia del documento d’identità in corso di validità del tecnico incaricato;

g) copia del documento d’identità in corso di validità del legale rappresentante (o altra persona munita di procura);

h) in caso di In caso di soggetto firmatario diverso dal legale rappresentante, copia dell’eventuale procura conferita ai sensi di legge (art. 1392 C.C.) per la sottoscrizione (come da Modello 2);

i) in caso di scelta della Linea di Finanziamento 2 (Esenzione da notifica), dichiarazione sostitutiva per la concessione di aiuti di Stato (come da Modello 3);

j) solamente per i soggetti privati, dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 445/2000 ai fini della verifica della regolarità contributiva (come da Modello 4);

k) dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla CCIAA;

l) autocertificazione ai sensi dell’art. 89 del d.lgs. 159/2011; ai fini della comunicazione antimafia;

m) dichiarazioni sostitutive relative ai soggetti elencati all’art. 85, commi da 1 a 2-quater, del D. Lgs. n. 159/2011 e ai loro familiari conviventi, ai fini dell’informativa antimafia.

Non saranno considerate ammissibili le domande:

a) prive di uno o più documenti sopra indicati, obbligatori in base alla tipologia dell’intervento richiesto o del soggetto richiedente;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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b) presentate oltre i termini e le procedure stabilite dal Bando all’art. C.1.;

c) presentate da soggetti non indicati come ammissibili all’art. A.3.;

d) che non rispettano almeno una delle condizioni indicate all’art. B.2.;

e) nel caso di interventi e opere non conformi alle previsioni dei piani paesaggistico-ambientali vigenti;

f) non collegate funzionalmente agli impianti di risalita/piste la cui fruizione è generalizzata, per le quali sia garantito l’utilizzo dell’impianto da parte di tutti i cittadini indistintamente, previo pagamento, se previsto, della tariffa di utilizzo;

g) che non garantiscono la disponibilità delle aree in cui vengono realizzati i lavori e/o dove vengono installati gli impianti, le attrezzature o i beni oggetto del contributo.

C.2. Tipologia di procedura per l’assegnazione delle risorse Bando valutativo a sportello.

C.3. Istruttoria L’istruttoria delle domande presentate verrà effettuata dalla Direzione Generale Sport e Giovani – Unità Organizzativa Impianti Sportivi e Infrastrutture e professioni Sportive della Montagna, nel rispetto della procedura valutativa a sportello, secondo l'ordine cronologico determinato dalla data di ricezione.

C.3.a.Modalità e tempi del processo a) Da giovedì 1 agosto 2019, ore 12:00, fino a martedì 31 dicembre 2019, ore 12:00:

deposito delle domande di contributo.

b) Le risultanze dell’istruttoria, con l’individuazione dei soggetti ammessi a contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti non ammessi, verranno approvate da Regione Lombardia mediante uno o più provvedimenti dirigenziali, entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda, fatto salvo quanto stabilito nell’art. C.3.d. per i casi di integrazione documentale.

c) I predetti provvedimenti saranno pubblicati sul BURL e sul sito internet di Regione Lombardia.

C.3.b.Verifica di ammissibilità delle domande Regione Lombardia provvederà ad effettuare l’istruttoria di ammissibilità formale delle domande, finalizzata a verificare:

a) rispetto delle modalità e termini di presentazione previsti dal bando;

b) sussistenza dei requisiti soggettivi dei beneficiari previsti dalla normativa di riferimento e dal bando, anche sulla base delle autocertificazioni fornite dal soggetto richiedente;

c) completezza e regolarità della domanda e della documentazione tecnica allegata, compreso l'assolvimento degli eventuali obblighi di bollo

d) fruizione generalizzata dell’impianto e delle piste da sci, ossia la garanzia dell’utilizzo degli impianti e delle piste da sci da parte di tutti i cittadini indistintamente previo pagamento, se previsto, della tariffa di utilizzo.

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C.3.c.Valutazione delle domande Regione Lombardia provvederà, superata la verifica di ammissibilità di cui al precedente articolo, ad effettuare l’istruttoria tecnica – economica delle domande presentate, finalizzata a verificare, in particolare:

a) i contenuti della documentazione tecnica trasmessa;

b) la coerenza della documentazione tecnica inviata con:

1) i dati trasmessi dalle Comunità Montane a Regione Lombardia alla D.G. Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, sulla esistenza e funzionamento degli impianti a fune e di risalita in genere non classificati come Trasporto Pubblico Locale;

2) le piste inserite nell’Elenco Regionale 2018 delle piste destinate agli sport sulla neve.

In caso di pista autorizzata dalla Comunità Montana, ma dalla stessa non ancora inserita nell’Elenco regionale delle piste destinate agli Sport sulla neve, ovvero di impianto non comunicato alla D.G. Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Regione Lombardia provvederà a specifica verifica presso gli Enti competenti;

c) il contributo massimo erogabile, che sarà calcolato sulla base dei criteri di seguito specificati:

1) nel rispetto dei massimali previsti dal regime d’aiuto (vedi di seguito), il contributo regionale sarà concesso in base alla consistenza del soggetto richiedente (gestore piccolo, medio o grande), quantificata in base al coefficiente di impresa, come di seguito riportato (nel calcolo delle spese ammissibili, dovranno essere considerate le percentuali massime stabilite al punto B.3 per macchinari per apprestamento delle piste e spese tecniche):

Tipologia gestore

Coefficiente d’Impresa – C.I. (€)

Contributo regionale

Contributo massimo (€)

“grande” C.I. ≥ 450.000 fino al 30 % delle spese ammissibili 800.000

“medio” 250.000 ≤ C.I < 450.000 fino al 40 % delle spese ammissibili 700.000

“piccolo” 0 ≤ C.I < 250.000 fino al 50 % delle spese ammissibili 400.000

2) il “coefficiente impresa” viene quantificato in funzione della tipologia e del

numero di impianti di risalita posseduti e/o gestiti da parte del soggetto richiedente3 che abbiano ottenuto concessione da parte di un ente territoriale lombardo, come di seguito riportato:

Tipologia impianto di risalita posseduti e/o gestiti

Valore/cad (€)

Funivie, Cabinovie, Funicolari 80.000 Seggiovie ad ammorsamento automatico

70.000

Seggiovie ad attacco fisso 60.000 Sciovie 40.000 Tappeti 10.000

3 Il “coefficiente impresa” si calcola sommando il valore determinato nella tabella sottostante per ciascuna tipologia di impianto: es1. il “coefficiente” del gestore/proprietario di una funivia e di una sciovia sarà pari a € 80.000 + € 40.000 = € 120.000; es.2: il “coefficiente” del gestore/proprietario di due funivie sarà pari a € 80.000 + € 80.000 = € 160.000; ecc.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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3) nel caso di piste da fondo, in assenza di impianti di risalita, il gestore sarà

assimilato alla categoria “piccolo”;

4) sempre nel rispetto dei massimali previsti dal regime di aiuto, per incentivare la realizzazione di opere significative a livello di comprensorio, che possano essere utilizzate da più gestori, nel caso in cui i soggetti richiedenti presentino domanda in forma aggregata mediante accordi di partenariato o associazione temporanea d’impresa, il coefficiente di impresa dell’aggregazione o dell’A.T.I. sarà pari alla somma dei coefficienti dei singoli gestori aggregati. In tal caso le percentuali di contributo saranno incrementate come di seguito riportato:

Tipologia gestori

Coefficiente d’Impresa – C.I. (€)

Contributo regionale

Contributo massimo (€)

“grande” C.I. ≥ 450.000 fino al 40 % delle spese ammissibili 800.000

“medio” 250.000 ≤ C.I < 450.000 fino al 50 % delle spese ammissibili 700.000

“piccolo” 0 ≤ C.I < 250.000 fino al 50 % delle spese ammissibili 500.000

L’ammontare del contributo erogato sarà arrotondato all’euro, così come previsto dall’art. 5 della L.R. 19/2014.

C.3.d. Integrazione documentale Regione Lombardia, nel corso dell’istruttoria di ammissibilità formale e tecnica – economica delle domande presentate, potrà richiedere l’integrazione della documentazione incompleta ovvero eventuali chiarimenti riguardanti la documentazione presentata dal soggetto richiedente, ritenuta utile ai fini dell’esame delle dichiarazioni presentate, fissando i termini per la risposta, che comunque non potranno essere superiori a 15 (quindici) giorni dalla data della richiesta; la mancata risposta comporterà la non ammissibilità della domanda.

La richiesta di integrazione della documentazione comporta la sospensione del termine di conclusione dell’istruttoria, fissato dall’ art. C.3.a. La risposta alle richieste di integrazione della documentazione deve pervenire attraverso l’applicativo Bandi Online.

C.3.e.Concessione del contributo e comunicazione degli esiti dell'istruttoria Entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda, fatto salvo quanto stabilito nell’art. C.3.d. per i casi di integrazione documentale, il responsabile del procedimento approva con proprio provvedimento le risultanze dell’istruttoria con l’individuazione dei soggetti ammessi al contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti eventualmente non ammessi.

L'esito dell'istruttoria verrà pubblicato Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia e sul portale regionale specificando l'entità del contributo, nonché condizioni e obblighi da rispettare ai fini dell'erogazione.

Eventuali domande ammissibili ma non finanziabili per esaurimento delle risorse potranno essere finanziate successivamente a seguito di nuova disponibilità finanziaria, derivante anche da rinunce, economie e decadenze.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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C.4. Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione Regione Lombardia provvederà all’erogazione del contributo per importi pari allo stato di avanzamento contabile dell’iniziativa, ai sensi dell’art. 2, comma 2-bis della l.r. 19 febbraio 2014, n. 11, e specificatamente in due soluzioni, secondo le risorse disponibili a valere sulle annualità 2020 e 2021, con le seguenti tempistiche:

a) erogazione della 1° quota, pari al 50% del contributo: entro 30 giorni dalla trasmissione della documentazione attestante lo stato di avanzamento contabile dei lavori pari almeno al 50% delle spese ammesse a contributo, da trasmettere a Regione Lombardia attraverso l’applicativo Bandi Online entro e non oltre il 31/10/2020.

Qualora il soggetto beneficiario non raggiunga uno stato di avanzamento contabile dei lavori del 50% entro il 31/10/2020, gli verrà corrisposto un contributo regionale pari alla percentuale dello stato di avanzamento dei lavori effettivamente raggiunto. In tal caso, la quota residua del contributo sull’annualità 2020 non potrà essere recuperata all’erogazione del saldo finale4, fatta salva la possibilità, per i soggetti privati, di presentare apposita garanzia fidejussoria5 rilasciata da una banca6 o da un Intermediario finanziario7 muniti di apposita autorizzazione e iscritti nei relativi Albi o Registri o Elenchi, come previsto dalla legge, di importo pari alla somma da erogare non coperta da S.A.L.;

b) erogazione della 2° quota, pari al restante 50% del contributo: entro 30 giorni dalla trasmissione della rendicontazione finale delle opere realizzate e delle spese sostenute, da trasmettere a Regione Lombardia attraverso l’applicativo Bandi Online entro e non oltre il 31/10/2021.

In alternativa a quanto indicato al punto a), l’erogazione della 1° quota, pari al 50% del contributo, potrà essere disposta da Regione Lombardia, su richiesta del soggetto beneficiario, entro 30 giorni dalla trasmissione della documentazione attestante l’avvenuto inizio dei lavori (secondo le modalità individuate all’art. C.4.a.) e, solo per i soggetti privati, previa presentazione di apposita garanzia fidejussoria rilasciata da una banca o da un intermediario finanziario muniti di apposita autorizzazione e iscritti nei relativi Albi o Registri o Elenchi, come previsto dalla legge, di importo pari alla somma da erogare, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 2-bis, della l.r. 19 febbraio 2014, n. 11.

Lo svincolo della eventuale garanzia prestata sarà correlato all’avvenuta verifica con esito positivo della rendicontazione delle spese relative all’impiego delle somme anticipate.

4 A titolo di esempio: se al 31/10/2020 il beneficiario rendiconterà uno stato di avanzamento dei lavori del 40%, a fronte di un contributo ammesso di € 800.000, riceverà € 320.000 senza la possibilità di recuperare il residuo 10% relativo all’annualità 2020. Al 31/10/2021, a fronte di una rendicontazione del 100% dei lavori, riceverà il restante 50% del contributo relativo all’annualità 2021, pari a € 400.000. 5 Art. 2, comma 2, L.R. 19 febbraio 2014 , n. 11 “Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività”: Le garanzie fidejussorie previste dall’articolo 28 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) e richieste sulle agevolazioni di cui alla lettera d) del comma 1 possono essere prestate da enti bancari e assicurativi abilitati ai sensi della normativa vigente ovvero dagli intermediari finanziari sottoposti a vigilanza ai sensi dell'articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia). 6 Banca: impresa autorizzata all’esercizio dell’attività bancaria ai sensi del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e ss.mm.ii.7 Intermediario finanziario: società iscritta nell’albo di cui all’art. 106 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385 e ss.mm.ii.

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Nel caso in cui il soggetto beneficiario sia pubblico la 1° quota potrà essere erogata all’avvio dei lavori, senza la presentazione della garanzia fideiussoria.

C.4.a.Adempimenti post concessione Nel caso di erogazione della prima quota all’inizio dei lavori previa presentazione di garanzia fideiussoria, come previsto al capitolo precedente, a seguito dell’individuazione dei soggetti ammessi, i beneficiari dovranno dare comunicazione a Regione Lombardia, a firma del legale rappresentante (o altra persona munita di procura, secondo il Modello 2), dell’avvenuto inizio dei lavori entro e non oltre 60 giorni, pena la decadenza del contributo, unitamente alla richiesta di erogazione del 50% del contributo, a titolo di anticipazione, allegando la seguente documentazione:

a) per le opere e gli interventi: verbale di consegna lavori; copia del titolo abilitativo all’esecuzione delle stesse;

b) per le forniture: ordine d’acquisto;

c) per entrambi: apposita garanzia fidejussoria bancaria di importo pari alla somma da erogare, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 2-bis, della l.r. 19 febbraio 2014, n. 11.

C.4.b.Caratteristiche della fase di rendicontazione Il soggetto beneficiario dovrà provvedere trasmettere a Regione Lombardia, attraverso l’applicativo Bandi Online, la rendicontazione finale delle opere realizzate e le spese sostenute, unitamente alla richiesta di erogazione del contributo a titolo di saldo finale (quota relativa sull’annualità 2021), entro e non oltre 60 giorni dalla fine dei lavori.

Alla richiesta, sottoscritta dal legale rappresentante (o altra persona munita di procura, secondo il Modello 2), dovrà essere allegata la seguente documentazione:

a) relazione finale di sintesi, in cui dovranno essere descritte le opere realizzate e i risultati ottenuti, attestando la rispondenza degli stessi all’intervento ammesso a contributo;

b) certificato di regolare esecuzione/conformità delle opere e delle installazioni o certificato di collaudo se previsto, e/o documento di trasporto/consegna per le forniture;

c) documentazione fotografica di raffronto fra la situazione precedente e successiva agli interventi;

d) elenco e copie conformi all’originale delle fatture, o documenti di equivalente valore probatorio, intestate al soggetto beneficiario, relative alle spese sostenute per la realizzazione delle opere e/o forniture oggetto dell’agevolazione, recanti la precisa indicazione dell’oggetto/causale (“Spesa a valere sul bando anno 2019 – Neve H48”);

e) copia conforme all’originale delle relative quietanze effettuate. Sono ammessi esclusivamente i pagamenti tracciabili effettuati dal beneficiario. Non sono ammessi pagamenti in denaro contante e le spese sostenute tramite compensazione tra crediti e debiti;

f) nel caso di acquisto di macchinari e attrezzature: dichiarazione su carta intestata e sottoscritta dai fornitori, che certifichi gli apparati come “nuovi di fabbrica”.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 138 – Bollettino Ufficiale

In caso di aggregazione, la richiesta di erogazione del saldo del contributo dovrà essere trasmessa dal soggetto capofila con unico invio.

C.4.c.Modalità e tempi di erogazione dell’agevolazione Il contributo assegnato sarà erogato ai soggetti beneficiari ammessi previa:

a) verifica della conformità, regolarità e completezza della documentazione inviata;

b) verifica dell’ammissibilità della garanzia fideiussoria trasmessa, nel caso di richiesta di contributo sull’annualità 2020 all’inizio dei lavori;

c) acquisizione del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). Il documento di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità è acquisito d’ufficio da Regione Lombardia, presso gli enti competenti, in base a quanto stabilito dall’art. 6 del Decreto del 30.01.2015 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (G.U. Serie Generale n. 125 del 1.6.2015). In caso di accertata irregolarità in fase di erogazione, verrà trattenuto l’importo corrispondente all’inadempienza e versato agli enti previdenziali e assicurativi (L. n. 98/2013, art. 31 commi 3 e 8-bis);

d) acquisizione della documentazione ai fini della verifica del rispetto della normativa antimafia. Ai fini della concessione del contributo il soggetto richiedente deve essere in regola con la normativa antimafia e presentare le dichiarazioni necessarie per permettere alla Pubblica Amministrazione di effettuare le verifiche attraverso la banca dati della Prefettura ai sensi del combinato disposto dell'art. 83, comma 1, e dell'art. 67, comma 1, lettera g, del D. Lgs. n. 159/2011 e ss.mm.ii L’esito positivo della verifica in tema di certificazione antimafia comporterà la decadenza dal contributo:

1) per contributi inferiori a 150.000 € acquisizione, attraverso la consultazione della Banca Dati Nazionale unica Antimafia, ai sensi dell’art. 87 del D.Lgs. 159/2011, della comunicazione antimafia ai fini della verifica dell’assenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all'articolo 67. In tali casi, la comunicazione antimafia liberatoria attesta che la stessa è emessa utilizzando il collegamento alla banca dati nazionale unica. Decorsi 30 giorni sarà possibile procedere all’erogazione del contributo anche in assenza della comunicazione antimafia, previa acquisizione dell'autocertificazione di cui all'articolo 89 (punto 11 del paragrafo C.1). In tale caso, i contributi, i finanziamenti, le agevolazioni e le altre erogazioni di cui all'articolo 67 sono corrisposti sotto condizione risolutiva e i soggetti di cui all'articolo 83, commi 1 e 2, revocano le autorizzazioni e le concessioni o recedono dai contratti, fatto salvo il pagamento del valore delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l'esecuzione del rimanente, nei limiti delle utilità conseguite;

2) per contributi superiori a 150.000 € invio alla D.G. Sport e Giovani del modulo antimafia – da scaricare dal sito internet della Prefettura di competenza ai sensi di quanto disposto dal D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 in materia di antimafia – debitamente compilato e sottoscritto mediante apposizione di firma digitale o elettronica del legale rappresentante del soggetto beneficiario;

e) eventuale verifica della regolarità della dichiarazione attestante l’assenza di aiuti illegali non rimborsati (c.d. “Impegno Deggendorf”), in caso di adesione alla Linea di finanziamento 2 – Esenzione da notifica (Rif. B.1.b).

Qualora le spese ammissibili finali oggetto della rendicontazione:

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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a) dovessero risultare superiori alle spese totali ammesse, non incideranno sull’ammontare del contributo concesso, che comunque non potrà essere incrementato in misura proporzionale;

b) dovessero risultare inferiori alle spese totali ammesse, il contributo sarà ricalcolato sulla base delle spese ammissibili rendicontate e pertanto ridotto in misura proporzionale, previo decreto di ridetermina da parte di Regione Lombardia.

In ogni caso, se le spese ammissibili rendicontate dovessero risultare inferiori al 60% delle spese ammesse, il contributo verrà revocato totalmente.

C.4.d.Variazioni progettuali e rideterminazione dei contributi In caso di necessità di apportare eventuali variazioni o modifiche al piano di interventi ammesso, il soggetto beneficiario deve richiedere preventiva autorizzazione a Regione Lombardia, motivando adeguatamente tale richiesta, che dovrà essere accompagnata da adeguata documentazione tecnica esplicativa della variante stessa, attestandone ove necessario, la conformità urbanistica.

Regione Lombardia procederà all’analisi della proposta di variazione, che non deve:

a) prevedere interventi o tipologie di investimento non ammissibili;

b) determinare pregiudizio al raggiungimento degli obiettivi e delle finalità originarie dell’intervento.

Regione Lombardia trasmetterà entro 30 (trenta) giorni dal ricevimento della richiesta le determinazioni sulla proposta presentata.

In nessun caso le varianti potranno dare luogo ad un incremento del beneficio assegnato dal decreto di concessione del contributo previsto dal presente bando.

In caso di riduzione delle spese, si procederà alla rideterminazione del contributo secondo quanto disposto all’art. C.4.c.

D. DISPOSIZIONI FINALI

D.1. Obblighi dei soggetti beneficiari I soggetti beneficiari dei contributi sono tenuti a:

a) assicurare la copertura finanziaria per la totale realizzazione dell’intervento, per la parte di spese non coperte dal contributo;

b) mantenere tutti i requisiti previsti dal presente bando che hanno determinato l’ammissione del soggetto beneficiario al contributo, per un arco temporale di 6 anni dalla data di fine lavori, nonché garantire il rispetto degli impegni sottoscritti in domanda;

c) concludere i lavori di realizzazione degli interventi nei tempi massimi stabiliti all’art. B.2. e rendicontare le spese nei tempi massimi stabiliti all’art. C.4.b.;

d) realizzare l’Intervento in conformità a quanto ammesso a contributo, e comunque per un importo pari almeno al 60% (sessanta per cento) del contributo complessivamente concesso;

e) garantire, pena la revoca del contributo, il mantenimento dell’apertura al pubblico esercizio degli impianti di risalita o delle relative piste, oggetto di intervento finanziato dal bando, per almeno 6 (sei) anni dalla data di fine lavori;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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f) conservare, per un periodo di 10 (dieci) anni a decorrere dalla data di pagamento del saldo, i titoli di spesa originali utilizzati per la rendicontazione delle spese relative all’intervento, da esibirsi in caso di controllo e/o di ispezioni;

g) mantenere la destinazione d’uso di impianti, attrezzature ed infrastrutture oggetto di contributo presso la stessa stazione sciistica per almeno 6 (sei) anni a decorrere dalla data di fine lavori;

h) fornire, a richiesta di Regione Lombardia, rendiconti sullo stato di realizzazione degli interventi e sul raggiungimento degli obiettivi;

i) assistere i funzionari incaricati da Regione Lombardia nell’attività di verifica sugli interventi realizzati, garantendo il pieno accesso alla stazione sciistica e ad ogni struttura oggetto di interventi;

j) riservare una porzione di spazio in cui apporre il logo di Regione Lombardia sui tornelli di accesso (o sugli impianti), sugli skipass, sulle pubblicazioni, sul materiale a stampa e su tutte le pubblicità da essi eventualmente realizzate;

k) mantenere, nel caso di soggetti che abbiano già beneficiato del bando “Skipass Lombardia”, per almeno 6(sei) anni dalla data di fine lavori la compatibilità dei sistemi di bigliettazione, controllo accessi ed invio dati al server ANEF Ski Lombardia, così come previsto dal “Libro Bianco Open pass”, di cui alle Deliberazioni di Giunta Regionale n. X/5358 del 27/06/2016 e n. X/7234 del 17/10/2017;

l) fornire, con frequenza giornaliera, nei periodi di apertura al pubblico degli impianti (sia in estate che in inverno), i dati delle presenze e passaggi degli utilizzatori degli impianti di risalita, al server di ANEF Ski Lombardia;

m) concedere il consenso non revocabile affinché Regione Lombardia possa utilizzare i predetti dati per scopi di programmazione e/o di promozione del settore.

n) apporre sulle strutture oggetto di finanziamento targhe indicanti che gli interventi sono stati realizzati con il contributo di Regione Lombardia, secondo le specifiche tecniche da concordare con la Direzione Generale Sport e Giovani;

Solo se i beneficiari dei contributi sono enti locali sono tenuti a:

a) evidenziare, in tutte le eventuali forme di pubblicizzazione del progetto (es. materiale a stampa, pubblicità eventualmente realizzate), che esso è realizzato con il concorso di risorse di Regione Lombardia;

b) mettere a disposizione, su richiesta di Regione Lombardia, eventuali spazi per la trasmissione di messaggi di comunicazione istituzionale.

Le modalità di attuazione di tutti gli obblighi connessi ad aspetti di comunicazione saranno da concordare con la Direzione Generale Sport e Giovani.

D.2. Decadenze, revoche, rinunce dei soggetti beneficiari Oltre ai casi espressamente previsti dal presente bando il contributo verrà dichiarato decaduto con decreto della Regione Lombardia in caso di:

a) mancanza o venir meno di uno o più requisiti soggettivi di ammissibilità dichiarati in sede di presentazione della domanda di partecipazione al presente bando;

b) inosservanza e inadempienza delle disposizioni, delle prescrizioni e di tutti gli vincoli previsti dal bando;

c) mancato rispetto dei termini di conclusione dei lavori;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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d) qualora risultino false le dichiarazioni rese e sottoscritte dal beneficiario in fase di presentazione della domanda;

e) mancato rispetto della normativa inerente agli aiuti di stato citata nel presente bando;

f) accertata difformità dell’intervento realizzato rispetto all’Intervento oggetto della domanda di contributo, qualora non sia stata richiesta ed autorizzata alcuna variante, come previsto all’art. C.4.d.;

g) spese ammissibili rendicontate inferiori al 60% (sessanta per cento) del contributo concesso;

h) riscontro di mancato pagamento delle spese rendicontate.

Il contributo verrà revocato parzialmente o totalmente con decreto della Regione Lombardia in caso di impresa sottoposta a procedura concorsuale, che si trovi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Nel caso in cui non vengano rispettati i restanti obblighi e vincoli contenuti nel presente bando o negli impegni assunti con la presentazione della domanda, Regione Lombardia si riserva di valutarne a suo insindacabile giudizio la gravità e il pregiudizio arrecato ai presupposti o alle indicazioni del bando, per stabilire eventuali conseguenze quali la dichiarazione di decadenza ovvero la riduzione del contributo.

In caso di decadenza, rinuncia e/o rideterminazione del contributo e qualora sia già stato erogato, totalmente o parzialmente, il contributo, i Soggetti beneficiari dovranno restituire, entro 30 (trenta) giorni solari e consecutivi dalla comunicazione del provvedimento di decadenza, di rideterminazione o dalla comunicazione della rinuncia, l’importo erogato o la quota di contributo oggetto di riduzione, maggiorato degli interessi legali per il periodo intercorrente dalla data di erogazione alla data di restituzione.

La restituzione avverrà con le modalità ed i tempi indicati nel provvedimento di decadenza e contestuale richiesta di restituzione e/o rideterminazione del contributo.

I Soggetti Beneficiari, qualora intendano rinunciare, al contributo devono darne immediata comunicazione alla Direzione Generale Sport e Giovani mediante PEC all’indirizzo: [email protected].

D.3. Proroghe dei termini Con decreto della Regione Lombardia potranno essere prorogati i termini previsti dal presente bando.

D.4. Ispezioni e controlli Regione Lombardia si riserva il diritto di svolgere controlli a campione sui beneficiari pari ad almeno il 5%, anche mediante ispezioni e sopralluoghi, finalizzate ad accertare:

a) la regolarità e la corrispondenza della documentazione presentata;

b) il rispetto degli obblighi posti a carico dei soggetti beneficiari dal presente bando;

c) le modalità di pagamento delle spese rendicontate;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 142 – Bollettino Ufficiale

d) la veridicità delle dichiarazioni rese;

I beneficiari sono tenuti a consentire le procedure di controllo, ad esibire gli originali della documentazione prodotta in fase di presentazione della domanda e degli strumenti di pagamento delle spese effettivamente sostenute, e consentire il pieno accesso da parte dei funzionari incaricati alla stazione sciistica e ad ogni struttura oggetto di contributo, pena decadenza del contributo e restituzione della somma ricevuta.

D.5. Monitoraggio dei risultati Al fine di misurare l’effettivo livello di raggiungimento degli obiettivi di risultato collegati a questa misura, l’indicatore individuato è il rapporto fra le risorse erogate e la dotazione finanziaria dell’iniziativa.

In attuazione del disposto normativo nazionale e regionale (art. 7 del D. Lgs. 7 marzo 2005, n. 82 e art. 32, co. 2 bis, lettera c della l. r. 1/02/2012, n. 1), è possibile compilare un questionario di customer satisfaction, sia nella fase di ‘adesione’ che di ‘rendicontazione’. Tutte le informazioni saranno raccolte ed elaborate in forma anonima dal soggetto responsabile del bando, che le utilizzerà in un’ottica di miglioramento costante delle performance al fine di garantire un servizio sempre più efficace, chiaro ed apprezzato da parte dei potenziali beneficiari.

D.6. Responsabile del procedimento Responsabile Unico del Procedimento (RUP) di cui al presente bando è il Dirigente della Unità Organizzativa – Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna, Direzione Generale Sport e Giovani, Regione Lombardia, Piazza Città di Lombardia, 1 - 20124 Milano.

D.7. Trattamento dei dati personali In attuazione del Codice in materia di protezione dei dati personali (D. Lgs. n. 196/2003, Regolamento UE n. 2016/679 e D.lgs.101/2018), si rimanda all’Informativa sul trattamento dei dati personali.

Informativa relativa al trattamento dei dati personali Prima che Lei ci fornisca i dati personali che La riguardano, in armonia con quanto previsto dal Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali 2016/679 e dal D.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 c.d. Codice Privacy, il cui obiettivo è quello di proteggere i diritti e le libertà fondamentali delle persone fisiche, in particolare il diritto alla protezione dei dati personali, è necessario che Lei prenda visione di una serie di informazioni che La possono aiutare a comprendere le motivazioni per le quali verranno trattati i Suoi dati personali, spiegandoLe quali sono i Suoi diritti e come li potrà esercitare.

Finalità del trattamento dati I Suoi dati personali sono trattati esclusivamente per la presentazione della domanda e la conseguente partecipazione al “Bando per l’assegnazione di contributi a fondo perduto finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde – Neve programmata H48” così come definito dalla Legge Regionale 01/10/2014, n. 26 “Norme per la

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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promozione e lo sviluppo delle attività motorie e sportive, dell'impiantistica sportiva e per l'esercizio delle professioni sportive inerenti alla montagna”.

Modalità del trattamento dati Il trattamento è effettuato con l’ausilio di mezzi elettronici o comunque automatizzati e trasmessi attraverso reti telematiche (Bandi online). Il Titolare adotta misure tecniche e organizzative adeguate a garantire un livello di sicurezza idoneo rispetto alla tipologia di dati trattati.

Titolare del Trattamento Titolare del trattamento dei dati è Regione Lombardia nella persona del Presidente pro-tempore, con sede in Piazza Città di Lombardia 1 – 20124 Milano.

Responsabile della Protezione dei dati (RPD) Il Responsabile della Protezione dei dati (RPD) è contattabile al seguente indirizzo mail: [email protected].

Comunicazione e diffusione dei dati personali I Suoi dati inoltre, potranno essere comunicati a soggetti terzi (ARIA S.p.A.) in qualità di Responsabili del Trattamento, nominati dal Titolare. L’elenco di detti soggetti terzi è disponibile presso la sede Titolare.

I destinatari dei Suoi dati personali sono stati adeguatamente istruiti per poter trattare i Suoi dati personali, e assicurano il medesimo livello di sicurezza offerto dal Titolare. I Suoi dati personali non saranno diffusi.

Tempi di conservazione dei dati I dati personali saranno conservati per un periodo pari ad anni 5 dalla scadenza dei termini per presentare le domande di contributo in ragione delle tempistiche delle attività istruttorie e di controllo previste dal bando.

Diritti dell'interessato Lei potrà esercitare i diritti di cui agli artt. da 15 a 22 del Regolamento UE 679/2016, ove applicabili con particolare riferimento all’art.13 comma 2 lettera B) che prevede il diritto di accesso ai dati personali, la rettifica, la cancellazione, la limitazione del trattamento, l’opposizione e la portabilità dei dati.

Le sue Richieste per l’esercizio dei Suoi diritti dovranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure a mezzo posta raccomandata all'indirizzo Piazza Città di Lombardia 1, 20124 Milano, all'attenzione della Direzione Sport e Giovani. Lei ha, inoltre, diritto di proporre reclamo ad un’Autorità di Controllo.

D.8. Pubblicazione, informazioni e contatti Il presente bando è pubblicato sul BURL e sul sito internet di Regione Lombardia. Informazioni di carattere tecnico e procedurale possono essere richieste:

• All’indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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• Telefonicamente all’ufficio competente della Giunta Regionale: Unità Organizzativa – Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna:

o Da lunedì a giovedì: 9,30-12,30 / 14,30-16,30;

o Il venerdì: 9,30-12,30;

ai numeri: 02-6765.2036 oppure 02-6765.2924.

Informazioni sull’applicativo informatico Bandi online possono essere richieste al Numero Verde 800 131 151 di ARIA S.p.A.

Informazioni integrative di interesse generale saranno pubblicate sul sito Internet di Regione Lombardia.

Per rendere più agevole la partecipazione al bando in attuazione della L.R. 1 febbraio 2012 n.1, si rimanda alla Scheda informativa, di seguito riportata.

TITOLO Bando per l’assegnazione di contributi a fondo perduto finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde – Neve programmata H48.

DI COSA SI TRATTA Il presente bando prevede l’assegnazione di contributi per la realizzazione di interventi di potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde (discesa e fondo), affinché i gestori riescano a innevare artificialmente la propria stazione sciistica, nell'ambito di una più ristretta finestra temporale, tendente a 48 ore.

TIPOLOGIA Contributo a fondo perduto.

CHI PUÒ PARTECIPARE

Possono presentare domanda ai sensi del presente bando (di seguito “Soggetti beneficiari”) i soggetti che, al momento della presentazione della domanda, posseggano i seguenti requisiti:

• soggetti pubblici o privati che siano gestori di impianti di risalita e di piste da sci (da discesa o da fondo) dotate di impianti di produzione di neve programmata ubicati sul territorio della Regione Lombardia;

• nel caso di imprese, esse devono essere in attività ed essere iscritte al Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio di competenza;

• nel caso di “ASD/SSD lombarde”, senza scopo di lucro, aventi sede legale o operativa in Lombardia, esse devono avere:

o iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Federazioni Sportive Nazionali (FSN);

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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o iscrizione al Registro CONI e/o affiliazione a Discipline Sportive Associazione (DSA) ed Enti di Promozione Sportiva (EPS);

o iscrizione al Registro CIP (registro CONI sezione parallela CIP) e/o affiliazione a Federazioni Sportive Paralimpiche (FSP), Discipline Sportive Paralimpiche (DSP), a Federazioni Sportive Nazionali Paralimpiche (FSNP) e Discipline Sportive Associate Paralimpiche (DSAP).

Per quanto riguarda i contributi richiesti ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17/06/2014 sono escluse: • le imprese in difficoltà ai sensi dell’art. 2, par. 1, punto

18 del Regolamento UE n. 651/2014, in quanto applicabile;

• le imprese che sono state destinatarie di ingiunzioni di recupero per effetto di una decisione adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg. (CE) 659/1999 in tema di aiuti illegali e che non hanno provveduto al rimborso o non hanno depositato in un conto bloccato l’aiuto illegale.

Non sono ammissibili i soggetti giuridici che, anche per tramite dei propri legali rappresentanti:

• siano stati condannati per illecito sportivo da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza nei 3 (tre) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

• siano stati condannati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza per l’uso di sostanze dopanti nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando;

• siano stati sanzionati da CONI e Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva di appartenenza, nei 5 (cinque) anni precedenti la presentazione della domanda per il presente bando, con la squalifica, inibizione o radiazione ovvero con la sospensione, anche in via cautelare, prevista dal Codice di comportamento sportivo del CONI.

RISORSE DISPONIBILI € 8.000.000

CARATTERISTICHE

DELL’AGEVOLAZIONE

Il contributo è a valere sulle risorse regionali ed è a fondo perduto ed è destinato a sostenere le spese per la realizzazione di interventi di potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 146 – Bollettino Ufficiale

innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde, relative alle tipologie definite all’art. B.2., ed è riconosciuto nella misura massima di 800.000 euro e secondo le percentuali di cui al punto C.3.c. del presente bando.

Il contributo viene erogato in 2 tranches:

• erogazione della 1° quota, pari complessivamente al 50% del contributo: entro 30 giorni dalla trasmissione della documentazione attestante uno stato di avanzamento contabile dei lavori pari almeno al 50% delle spese ammesse a contributo, da trasmettere a Regione Lombardia entro e non oltre il 31/10/2020;

• erogazione della 2° quota, pari complessivamente al 50% del contributo: entro 30 giorni dalla trasmissione della rendicontazione finale delle opere realizzate e delle spese sostenute, da trasmettere a Regione Lombardia entro e non oltre il 31/10/2021.

In alternativa, l’erogazione della 1° quota del contributo, pari complessivamente al 50% del contributo, potrà essere disposta da Regione Lombardia, su richiesta del soggetto beneficiario, entro 30 giorni dalla trasmissione della documentazione attestante l’avvenuto inizio dei lavori (secondo le modalità individuate all’art. C.4.a.), e, solo per i soggetti privati, previa presentazione di apposita garanzia fidejussoria bancaria8 di importo pari alla somma da erogare, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 2-bis, della l.r. 19 febbraio 2014, n. 11.

DATA DI APERTURA Ore 12:00 del 01/08/2019

DATA DI CHIUSURA Ore 12:00 del 31/12/2019

COME PARTECIPARE La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata, pena la non ammissibilità, dal Soggetto richiedente obbligatoriamente in forma telematica, per mezzo del Sistema Informativo Bandi online disponibile all’indirizzo: www.bandi.servizirl.it/procedimenti/welcome/bandi

La domanda deve essere corredata dei seguenti allegati da caricare elettronicamente sul sistema informativo:

• atto Notorio;

8 Art. 2, comma 2, L.R. 19 febbraio 2014 , n. 11 “Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività”: Le garanzie fidejussorie previste dall’articolo 28 ter della legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 (Norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione) e richieste sulle agevolazioni di cui alla lettera d) del comma 1 possono essere prestate da enti bancari e assicurativi abilitati ai sensi della normativa vigente ovvero dagli intermediari finanziari sottoposti a vigilanza ai sensi dell'articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia).

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 147 –

• autocertificazione relativa agli Aiuti di Stato;

• incarico per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della domanda;

• dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà per soggetti che non hanno posizione INPS/INAIL.

Ai fini della determinazione della data di presentazione della domanda verrà considerata esclusivamente la data e l’ora di avvenuta protocollazione elettronica tramite il sistema Bandi online come indicato nel bando.

PROCEDURA DI SELEZIONE

Bando valutativo a sportello.

INFORMAZIONI E CONTATTI

Per assistenza tecnica sull'utilizzo del servizio on line della piattaforma Bandi online scrivere a [email protected] o contattare il numero verde 800.131.151 attivo dal lunedì al sabato escluso festivi dalle ore 10:00 alle ore 20:00.

Per informazioni e segnalazioni relative al bando:

• Unità Organizzativa – Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna:

• Luca Vaghi (02 6765 2924), Francesco Coviello (02 6765 2036).

• Mail: [email protected]

(*) La scheda informativa tipo dei bandi regionali non ha valore legale. Si rinvia al testo del bando per tutti i contenuti completi e vincolanti.

D.9. Diritto di accesso agli atti Il diritto di accesso agli atti relativi al bando è tutelato ai sensi della Legge 7/08/1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).

Tale diritto consiste nella possibilità di prendere visione, con eventuale rilascio di copia anche su supporti magnetici e digitali, del bando e degli atti ad esso connessi, nonché delle informazioni elaborate da Regione Lombardia. L’interessato può accedere ai dati in possesso dell’Amministrazione nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi giuridicamente rilevanti.

Per la consultazione o la richiesta di copie - conformi o in carta libera - è possibile presentare domanda verbale o scritta agli uffici competenti:

D.C./D.G. Sport e Giovani

Unità Organizzativa Impianti sportivi e infrastrutture e professioni sportive della montagna

Indirizzo Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 148 – Bollettino Ufficiale

Telefono 02 6765 1917

E-mail [email protected]

Orari di apertura al pubblico

Lunedì – Giovedì: 09:30-12:30 / 14:30-16:30

Venerdì: 09:30-12:30

La semplice visione e consultazione dei documenti è gratuita, mentre le modalità operative per il rilascio delle copie e i relativi costi di riproduzione sono definiti nel Decreto n. 1806/2010, che li determina come segue:

• La copia cartacea costa 0,10 euro per ciascun foglio (formato A4);

• La riproduzione su supporto informatico dell’interessato costa 2,00 euro;

• Le copie autentiche sono soggette ad imposta di bollo pari a euro 16,00 ogni quattro facciate. Tale imposta è dovuta fin dalla richiesta, salvo ipotesi di esenzione da indicare in modo esplicito.

Sono esenti dal contributo le Pubbliche Amministrazioni e le richieste per importi inferiori o uguali a 0,50.

D.10. Definizioni e glossario Ai fini del presente bando si intende per:

• Bando: il presente avviso pubblico;

• Domanda: la richiesta di concessione del contributo a valere sul bando;

• Data ed ora di Ricezione della domanda: la data e l’ora di invio telematico della domanda su Bandi online per la protocollazione;

• Impresa (giurisprudenza comunitaria): ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica;

• Spesa Ammissibile: la spesa sostenuta e giustificata da fattura, o documento di equivalente valore probatorio, emessa nei confronti del soggetto beneficiario che risulti interamente quietanzata a quest’ultimo;

• Contributo: la quota a fondo perduto in conto capitale;

• Intervento: il programma di investimento per il quale si richiede il contributo;

• Soggetti beneficiari: soggetti, pubblici o privati, che siano proprietari o gestori, di impianti di risalita e/o piste da sci, presenti sul territorio lombardo e funzionali alla pratica dello sci, qualunque sia la loro forma giuridica che, in esito all'istruttoria, sono stati ammessi al contributo. Nel caso di presentazione di domanda in forma aggregata, per soggetto beneficiario si intende il capofila dell’aggregazione.

• Inizio lavori:

o per le opere e gli interventi: verbale di consegna lavori;

o per le forniture: ordine d’acquisto;

• Fine lavori: la data dell’ultima fattura relativa all’intervento;

• Intervento: il programma di investimento per il quale si richiede il contributo;

• Stazione sciistica: località turistica cui gli impianti oggetto della richiesta di agevolazione finanziaria fanno riferimento;

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 149 –

• Comprensori sciistici: aree territoriali montane che comprendono più stazioni sciistiche, collegate tra loro attraverso funivie o altri mezzi, che forniscono servizi funzionali alla pratica di sport sulla neve (Decreto n. 86 del 10/01/2017).

D.11. Riepilogo date e termini temporali Avvio dei termini per presentare le domande di contributo

01 agosto 2019

Scadenza dei termini per presentare le domande di contributo

31 dicembre 2019

Scadenza dei termini per l’approvazione da parte di Regione Lombardia delle risultanze delle istruttorie, con l’individuazione dei soggetti ammessi al contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti eventualmente non ammessi

Entro 90 giorni dalla presentazione delle domande

Avvio lavori Entro il 31/07/2020

Stato avanzamento contabile dei lavori al 50%

Entro il 31/10/2020

Fine lavori Entro il 31/10/2021

Scadenza termini per l’erogazione della 1° quota contributo (anticipo)

Entro 30 giorni:

- dalla comunicazione attestante uno stato di avanzamento contabile dei lavori pari al 50%;

o, in alternativa,

- dalla comunicazione di avvio lavori, previa presentazione di garanzia fideiussoria

Scadenza termini per l’erogazione della 2° quota contributo (saldo)

Entro 30 giorni dalla trasmissione della rendicontazione finale delle opere realizzate e delle spese sostenute.

MODELLO 1

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 150 – Bollettino Ufficiale

SCHEDA DI SINTESI DELL’INTERVENTO

In caso di Intervento oggetto di una Domanda di contributo presentata in forma singola indicare di seguito il

SOGGETTO RICHIEDENTE

...................................................................................................................................................................................

(indicare la denominazione e la natura giuridica riportata nella “Domanda ai fini l’assegnazione di contributi a fondo perduto finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde – Neve programmata H48”)

In caso di Intervento oggetto di una Domanda di contributo presentata in forma aggregata indicare di seguito il

SOGGETTO CAPOFILA

...................................................................................................................................................................................

(indicare la denominazione e la natura giuridica del soggetto capofila riportata nella “Domanda ai fini l’assegnazione di contributi a fondo perduto finalizzati al potenziamento ed efficientamento della capacità complessiva di innevamento e apprestamento delle piste da sci lombarde – Neve programmata H48”)

DENOMINAZIONE INTERVENTO:

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE DA REALIZZARE:

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

• Comprensori sciistici: aree territoriali montane che comprendono più stazioni sciistiche, collegate tra loro attraverso funivie o altri mezzi, che forniscono servizi funzionali alla pratica di sport sulla neve (Decreto n. 86 del 10/01/2017).

D.11. Riepilogo date e termini temporali Avvio dei termini per presentare le domande di contributo

01 agosto 2019

Scadenza dei termini per presentare le domande di contributo

31 dicembre 2019

Scadenza dei termini per l’approvazione da parte di Regione Lombardia delle risultanze delle istruttorie, con l’individuazione dei soggetti ammessi al contributo, degli importi rispettivamente assegnati e dei soggetti eventualmente non ammessi

Entro 90 giorni dalla presentazione delle domande

Avvio lavori Entro il 31/07/2020

Stato avanzamento contabile dei lavori al 50%

Entro il 31/10/2020

Fine lavori Entro il 31/10/2021

Scadenza termini per l’erogazione della 1° quota contributo (anticipo)

Entro 30 giorni:

- dalla comunicazione attestante uno stato di avanzamento contabile dei lavori pari al 50%;

o, in alternativa,

- dalla comunicazione di avvio lavori, previa presentazione di garanzia fideiussoria

Scadenza termini per l’erogazione della 2° quota contributo (saldo)

Entro 30 giorni dalla trasmissione della rendicontazione finale delle opere realizzate e delle spese sostenute.

MODELLO 1

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Bollettino Ufficiale – 151 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

SPESE AMMISSIBILI/TIPOLOGIA DI INTERVENTO Spese/Interventi9 riqualificazione, potenziamento

e ammodernamento degli impianti di innevamento programmato

al servizio di impianti di innevamento quali opere di captazione e stoccaggio, vasche di accumulo, opere idrauliche di distribuzione

per l'apprestamento piste, per la gestione della neve quali ad esempio sistemi di recupero e contenimento neve, impianti e sistemi di monitoraggio del manto nevoso volti a programmare gli interventi di gestione delle piste innevate

su piste e skiweg finalizzati ad ottimizzare le superfici da destinare ad innevamento programmato al fine di ridurre/contenere il fabbisogno di neve programmata

per lavori per opere civili ed impiantistiche per acquisto ed installazione di impianti, macchinari, attrezzature

altre spese accessorie relative alla realizzazione degli interventi di cui al capitolo B.2.

spese tecniche per progettazione, direzione lavori, collaudi, fino ad un massimo del 10% delle spese ammissibili complessive

TOTALE

9 Se l’i.v.a. è recuperabile l’importo va indicato i.v.a. esclusa; se l’i.v.a. non è recuperabile l’importo va indicato i.v.a. compresa

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 152 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 2

INCARICO PER LA SOTTOSCRIZIONE DIGITALE E PRESENTAZIONE

TELEMATICA DELLA DOMANDA A VALERE SUL BANDO PER

L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FINALIZZATI AL

POTENZIAMENTO ED EFFICIENTAMENTO DELLA CAPACITÀ COMPLESSIVA

DI INNEVAMENTO E APPRESTAMENTO DELLE PISTE DA SCI LOMBARDE –

NEVE PROGRAMMATA H48

PROCURA AI SENSI DELL’ART. 1392 C.C.

Il/La sottoscritto/a_____________________________________________________________________________ Presidente Legale rappresentante pro tempore Altro della società denominata __________________________________________________________________ con sede legale nel Comune di ______________________________________________________________ Via___________________________ CAP_______________Prov. __________________________________ tel.:_____________________________________cell. Referente: ___________________________________ email___________________________________________________________________________________CF_____________________________________________________________________________________ Indirizzo postale (se diverso da quello legale) __________________________________________________ indirizzo P.E.C. ___________________________________________________________________________ autorizzato con procura dal competente organo deliberante della società dallo Statuto

DICHIARA DI CONFERIRE

al sig. (cognome e nome dell’intermediario) ____________________________________________________ in qualità di ____________________________________________________ (denominazione intermediario)

PROCURA SPECIALE

per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della domanda ai fini della partecipazione al bando _________________________________ quale assolvimento di tutti gli adempimenti amministrativi previsti dal bando. Domicilio Speciale: è eletto domicilio speciale, per tutti gli atti e le comunicazioni inerenti il procedimento amministrativo, presso l’indirizzo di posta elettronica del soggetto che provvede alla trasmissione telematica, a cui viene conferita la facoltà di eseguire eventuali rettifiche di errori formali inerenti la domanda. Nel caso in cui non si voglia domiciliare la pratica presso l’indirizzo di posta elettronica del soggetto che provvede alla trasmissione telematica occorre barrare la seguente casella Il presente modello va compilato, sottoscritto con firma autografa dal/i delegante/i, scansito in formato pdf ed allegato, con firma digitale del delegato, alla modulistica elettronica

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 153 –

Al presente modello deve inoltre essere allegata copia informatica di un documento di identità valido di ciascuno dei soggetti che hanno apposto la firma autografa.

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ

Colui che, in qualità di procuratore, sottoscrive con firma digitale la copia informatica del presente documento, consapevole delle responsabilità penali di cui all’articolo 76 del medesimo D.P.R. n. 445/2000 per le ipotesi di falsità in atti e dichiarazioni mendaci

DICHIARA

▪ ai sensi dell’art 46.1 lett. U) del D.P.R. 445/2000 di agire in qualità di procuratore speciale in

rappresentanza della società.

▪ ai sensi dell’art. 48 del D.P.R. 445/2000 e del D.L.vo 196/2003, novellato dal d.lgs. 101/2018, si informa che i dati contenuti nel presente modello saranno utilizzati esclusivamente per gli adempimenti amministrativi relativi alla presentazione telematica della domanda.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 154 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 3

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA PER LA CONCESSIONE DI AIUTI DI STATO

Il sottoscritto _____________________________________________________________________

(Nome Cognome)

nato/a a ____________________________

(Comune)

(____)

(Prov.)

il _____ /_____ / __________

(gg/mm/aaaa)

residente in ___________________________

(Comune)

(____)

(Prov.)

__________________________

(Via, Piazza, ecc.)

_____ (Num)

in qualità di:

in via di autocertificazione, sotto la propria responsabilità e consapevole delle sanzioni penali a carico di chi rilascia dichiarazioni mendaci e forma atti falsi, ai sensi degli Artt. 46, 47, 75 e 76 del D.P.R. n. 445/2000

DICHIARA

ai fini della concessione dell’agevolazione, qualificabile come aiuto di Stato ai sensi dell’art. 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e concessa ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014:

☐ di non essere impresa in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 par. 1 punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014, in quanto applicabile;

☐ di non avere ricevuto altri “aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di ‘de minimis’ o Fondi UE a gestione diretta a valere sullo stesso progetto di cui si chiede il finanziamento

☒ legale rappresentante della società _______________________________________________________

(Ragione sociale)

☒ titolare dell’impresa __________________________________________________________________

(Denominazione)

con sede in: _______________________ (____) ____________________________ ______

(Comune) (Provincia) (Via, Piazza, ecc.) (Numero)

Tel. _______________________ C.F./P.IVA: ________________________________

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 155 –

☐ di avere ricevuto altri “aiuti di Stato” o contributi concessi a titolo di ‘de minimis’ o Fondi UE a gestione diretta a valere sullo stesso progetto di cui si chiede il finanziamento che riguardano i seguenti costi e relativi importi come da elenco seguente e di cui è in grado di produrre, se richiesto, la documentazione giustificativa di spesa, e si impegna ad aggiornare ogni eventuale successiva variazione intervenuta fino al momento della concessione dell’aiuto di cui al presente bando

Deve essere sottoscritta una sola alternativa. Se l’impresa ha ricevuto altri “aiuti di Stato” o contributi nell’anno in corso compilare la tabella che segue:

Ente concedente Riferimento normativo o

amministrativo che prevede l’agevolazione

Importo dell’agevolazione Data di concessione

___________________ ___________________ € ____________ , ____ ____ /____ / _______

___________________ ___________________ € ____________ , ____ ____ /____ / _______

___________________ ___________________ € ____________ , ____ ____ /____ / _______

DICHIARA INOLTRE

ai fini dell’erogazione dell’agevolazione

☐ di essere ☐ di non essere

destinatario di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno

Deve essere sottoscritta una sola alternativa. Se il soggetto è destinatario di un’ingiunzione di recupero:

☐ di aver rimborsato per intero l’importo oggetto dell’ingiunzione di recupero

☐ di aver depositato l’intero importo oggetto dell’ingiunzione di recupero in un conto corrente bloccato

SI IMPEGNA

a ripresentare la presente dichiarazione qualora intervengano variazioni rispetto a quanto dichiarato con la presente dichiarazione in occasione di ogni successiva erogazione

_____________________ , ____ /____ / _________ (Luogo) (Data)

______________________________________ (Firma)

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 156 – Bollettino Ufficiale

MODELLO 4

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL’ATTO DI NOTORIETÀ PER SOGGETTI

CHE NON HANNO POSIZIONE INPS/INAIL

(Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

AI FINI DELLA VERIFICA DELLA REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA Il sottoscritto ……………………………… in qualità di ………………… (titolare/legale rappr.)

della Ditta………………………………… Esercente l’attività di …………………………...

Cod.Fisc. …………………………..…… P.IVA ……………………………………………………

Recapito telefonico…………………………E-mail………………………………………………….

ID Progetto …………………………………………………...…………………………

C.C.N.L. applicato: □ edilizia; □ edile con soli impiegati e tecnici; □ altri settori (specificare quale)

………………………………………………………………………………………………….

TIPO DITTA (vedi allegato 1)

Datore di lavoro Gestione separata – Committente/Associante

Lavoratore autonomo Gestione separata – Titolare di reddito di lavoro autonomo di arte

e professione consapevole delle sanzioni penali richiamate dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000 in caso di dichiarazioni mendaci e di formazione o uso di atti falsi, a tal fine

DICHIARA

di essere ai fini del non obbligo assicurativo INAIL (barrare la casella d’interesse): □ titolare ditta individuale commercio senza ausilio di dipendenti, familiari e collaboratori a vario titolo (parasubordinati, co.co.co., co.co.pro, mini co.co.co., stagisti, tirocinanti, allievi di corsi di addestramento professionale, addetti a lavori socialmente utili, addetti a lavori di pubblica utilità) □ titolare agricolo che non esercita lavorazioni meccanico-agricole per conto terzi (trebbiatura, mietitrebbiatura ecc.) □ agente di commercio che svolge attività in forma autonoma e non societaria senza ausilio di dipendenti, familiari e collaboratori a vario titolo (parasubordinati, co.co.co., co.co.pro, mini co.co.co., stagisti, tirocinanti, allievi di corsi di addestramento professionale, addetti a lavori socialmente utili, addetti a lavori di pubblica utilità)

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 157 –

□ libero professionista iscritto all’ordine che versa i contributi alla cassa di riferimento senza ausilio di dipendenti, familiari e collaboratori a vario titolo (parasubordinati, co.co.co., co.co.pro, mini co.co.co., stagisti, tirocinanti, allievi di corsi di addestramento professionale, addetti a lavori socialmente utili, addetti a lavori di pubblica utilità) □ studio associato di Professionisti iscritti all’Albo (non soci lavoratori e soggetti alla dipendenza funzionale nei confronti della Società per il raggiungimento dei beni e dei fini societari) □ altro (specificare) ………………………………………………………………………………… nonché di non essere soggetto agli obblighi assicurativi, non ricorrendovi i presupposti, previsti agli artt. 1 e 4 della Legge n. 1124 del 30/6/1965.

Firma……………………………………………………

DICHIARA

ai fini del non obbligo di imposizione INPS (barrare la casella d’interesse): □ di essere lavoratore dipendente con versamento della contribuzione a INPS/INPDAP/ENPALS (barrare gli enti non interessati) □ di versare la contribuzione alla seguente cassa Professionale……………………………………. □ altro (specificare)……………………………………………………………………………………

Firma……………………………………………………

N.B. allegare fotocopia di un documento d’identità valido

Allegato 1

Datori di lavoro: soggetti che hanno alle dipendenze lavoratori subordinati e possono occupare anche lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, resa anche nella modalità a progetto, aventi per oggetto la prestazione di attività svolte senza vincolo di subordinazione. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del numero di matricola Inps riferito alla posizione per cui è richiesto il DURC ed il settore contrattuale del CCNL applicato dal datore di lavoro.

Lavoratori autonomi: soggetti iscritti alla gestione artigiani e commercianti. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del numero di posizione contributiva individuale riferito alla posizione per cui è richiesto il DURC.

Gestione Separata - Committenti/Associanti: soggetti che occupano lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, resa anche nella modalità a progetto, aventi per oggetto la prestazione di attività svolte senza vincolo di subordinazione. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del codice fiscale del committente/associante e del CAP della sede legale della posizione per cui è richiesto il DURC.

Gestione Separata - Titolare di reddito di lavoro autonomo di arte e professione (liberi professionisti): soggetti iscritti alla Gestione Separata. Se selezionato tale tipo, il sistema richiederà l’indicazione del codice fiscale e del CAP della residenza anagrafica del libero professionista per il quale è richiesto il DURC.

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D.G. Ambiente e clima

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 158 – Bollettino Ufficiale

D.d.u.o. 15 luglio 2019 - n. 10321Approvazione del sedicesimo elenco delle rendicontazioni presentate in relazione al bando approvato con decreto n. 8675 dell’8 settembre 2016 per incentivare la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di un sistema di gestione dell’energia conforme alla norma ISO 50001 da parte delle PMI della Lombardia

IL DIRIGENTE DELLA U.O. CLIMA E QUALITA’ DELL’ARIAPremesso che:

•con d.g.r. 5200 del 23 maggio 2016 è stato approvato lo schema di convenzione con il Ministero dello Sviluppo Eco-nomico (MISE) per cofinanziare la concessione di contributi finalizzati ad incentivare la realizzazione di diagnosi ener-getiche o l’adozione di un sistema di gestione dell’energia conforme alla norma ISO 50001 nelle Piccole e Medie Im-prese (PMI);

•con decreto del dirigente di U.O. n.  8675 dell’8 settem-bre 2016 è stato approvato il bando previsto dalla d.g.r. 5200/2016, dando atto che i contributi alle PMI sarebbero stati erogati da Infrastrutture Lombarde s.p.a., previo esito favorevole dell’istruttoria dell’U.O. competente sulla rendi-contazione finale presentata dalle imprese;

•con d.d.u.o. 12730 dell’1 dicembre 2016 è stato, fra l’altro, modificato il requisito del bando relativo alla sede legale, prevedendo che quest’ultima possa essere situata anche fuori dai confini regionali, purché la domanda di contributo riguardi sedi operative situate in Lombardia;

•con d.d.u.o. 17298 del 26 novembre 2018 è stato modifica-to il requisito di cui al punto 2, lett. d) del bando approvato con decreto n.  8675 dell’8 settembre 2016, eliminando il riferimento «alla data del 30 ottobre 2015 (data di approva-zione del Programma regionale)»;

•con d.d.u.o. 5669 del 17 maggio 2017 è stato costituito il Gruppo di lavoro per la valutazione e l’esame delle rendi-contazioni presentate dalle PMI;

Dato atto che il nulla osta alla liquidazione delle rendiconta-zioni precedentemente pervenute e ritenute idonee è stato di-sposto con i seguenti provvedimenti:

•d.d.u.o. 8591 del 13 luglio 2017;

•d.d.u.o. 9763 del 4 agosto 2017;

•d.d.u.o. 11717 del 28 settembre 2017;

•d.d.u.o. 14915 del 27 novembre 2017;

•d.d.u.o. 335 del 15 gennaio 2018, parzialmente rettificato con d.d.u.o. 778 del 24 gennaio 2018;

•d.d.u.o. 3021 del 5 marzo 2018;

•d.d.u.o. 4895 del 6 aprile 2018;

•d.d.u.o. 7984 del 30 maggio 2018;

•d.d.u.o. 10813 del 24 luglio 2018;

•d.d.u.o. 15326 del 24 ottobre 2018, parzialmente rettificato con d.d.u.o. 15750 del 31 ottobre 2018;

•d.d.u.o. 18418 del 10 dicembre 2018, parzialmente rettifica-to con d.d.u.o. 18475 del 13 dicembre 2018;

•d.d.u.o. 367 del 16 gennaio 2019;

•d.d.u.o. 2272 del 22 febbraio 2019;

•d.d.u.o. 5244 del 12 aprile 2019;

•d.d.u.o. 8105 del 6 giugno 2019.Considerato che Il Gruppo di lavoro ha esaminato le ulteriori

rendicontazioni pervenute, pervenendo alle conclusioni riporta-te nel verbale sottoscritto il 12 luglio 2019, allegato quale parte integrante e sostanziale del presente decreto;

Ritenuto di approvare le risultanze del suddetto verbale e di disporre l’erogazione dei contributi per cui è stata riscontrata la regolarità della rendicontazione.

Dato atto

•che il contributo complessivo che può essere erogato in base alle risultanze del verbale allegato ammonta a € 46.447,00;

•che la suddetta spesa non verrà liquidata sul bilancio re-gionale in quanto i contributi saranno erogati da ILspa, co-me previsto dal d.d.u.o. 8675/2016;

•che il presente provvedimento viene assunto nel rispetto dei tempi previsti dal bando.

Considerato che il presente provvedimento rientra nel risultato atteso del PRS individuato con codice 17 «Energia e diversifica-zione delle fonti energetiche», R.A.226 «Incremento delle diagno-si energetiche e dell’adesione alla norma ISO 50001 da parte delle piccole e medie imprese».

Vista:

•la l.r. 31 marzo 1978, n.  34 e successive modifiche ed in-tegrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio in corso;

•la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le compe-tenze della U.O. Clima e Qualità dell’aria, individuate dalla d.g.r. n. 294 del 28 giugno 2018.

DECRETA1. di approvare il verbale sottoscritto il 12 luglio 2019 dal Grup-

po di lavoro di cui in premessa, parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di dare atto che ILspa dovrà provvedere, entro 30 giorni dalla data del presente provvedimento, ad erogare il contributo spettante a ciascuna delle PMI, come indicato nel verbale di cui al punto 1, per l’importo complessivo di € 46.447,00;

3. di provvedere, contestualmente alla data di adozione del presente atto, alla trasmissione dello stesso ad ILspa;

4. di attestare che la pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013 è

avvenuta in sede di adozione del dduo 9992 del 10 ago-sto 2017 e del d.d.u.o. 3731 del 16 marzo 2018 riferiti rispettiva-mente a Feat Group s.p.a. e S.E.M.P. S.r.l. che si provvede a modi-ficare mediante la pubblicazione del presente atto;

5. di trasmettere il presente provvedimento al Ministero dello Sviluppo Economico, Direzione generale MEREEN, Divisione VII «efficienza energetica e risparmio energetico»;

6. di pubblicare il presente provvedimento e i relativi allegati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito istituzio-nale di Regione Lombardia.

Il dirigenteGian Luca Gurrieri

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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D.d.s. 1 luglio 2019 - n. 9573Approvazione ai sensi della d.g.r. 24 gennaio 2007, n.  4033, del perimetro provvisorio del sito di interesse regionale relativo allo sversamento accidentale di prodotto industriale nel Colatore Carona comuni di Villanterio e Gerenzago, nei comuni di Villanterio e Gerenzago. Contestuale approvazione del «Piano della caratterizzazione ex d.lgs. 152/06, art. 242 – Sversamento accidentale nel Colatore Carona comuni di Villanterio e Gerenzago – 31 ottobre 2018» e suoi elaborati integrativi e contestuale autorizzazione alla società San Giorgio s.p.a. all’attuazione degli interventi in esso previsti

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA BONIFICHEVista la Direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del

Consiglio del 21 aprile 2004 sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, ed in particolare il principio «chi inquina paga»;

Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152: «Norme in ma-teria ambientale», in particolare il Titolo V «Bonifica di siti conta-minati» e s.m.i.;

Visto il decreto 1 marzo 2019, n. 46 «Regolamento relativo agli interventi di bonifica, di ripristino ambientale e di messa in sicu-rezza, d’emergenza, operativa e permanente, delle aree desti-nate alla produzione agricola e all’allevamento, ai sensi dell’arti-colo 241 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152»;

Vista la l. 22 maggio 2015, n. 68 (Disposizioni in materia di de-litti contro l’ambiente), Titolo Vbis «Dei delitti contro l’ambiente», inserito dopo il Titolo VI del Libro secondo del Codice Penale;

Vista la l.r. 12 dicembre 2003, n. 26: «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche» e s.m.i.;

Visto il r.r. 15 giugno 2012, n. 2: «Attuazione dell’articolo 21 del-la legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26 «Disciplina dei servizi locali di interesse economico generale. Norme in materia di ge-stione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche», relativamente alle procedure di bonifica e ripristino am-bientale dei siti inquinati»;

Vista la l.r. 12 dicembre 2017, n. 36, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento regionale ai decreti legislativi n. 126/2016, n. 127/2016, n. 222/2016 e n. 104/2017, relative al-la disciplina della conferenza dei servizi, ai regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti e a ulteriori mi-sure di razionalizzazione;

Richiamato il Programma Regionale di Sviluppo della XI legi-slatura approvato dal Consiglio regionale il 10 luglio 2018 con d.c.r. XI/64;

Dato atto che il documento programmatico di cui sopra pre-vede alla Missione 9: «Sviluppo Sostenibile e Tutela del Territorio e dell’Ambiente» il raggiungimento del Risultato atteso «Ter. 9.1 Promozione e gestione degli interventi in materia di bonifica dei siti inquinati e istituzione di un fondo permanente» (R.A. 187);

Richiamate le deliberazioni di Giunta regionale: − 27 giugno 2006, n.  2838 avente ad oggetto: «Modalità applicative del Titolo V «Bonifica di siti contaminati» del-la parte quarta del d.lgs. 152/2006 – Norme in materia ambientale.»;

− 24 gennaio 2007, n. 4033 avente ad oggetto: «Trasferimen-to ai comuni delle funzioni amministrative inerenti gli inter-venti di bonifica di siti contaminati in attuazione della l.r. n. 30/2006. Modifica alla d.g.r. n. 2838/2006», nella ratifica dell’inapplicabilità dell’art. 5 della l.r. n. 30/2006, nei casi di interventi di bonifica ricompresi nel territorio di più Comuni, rimandando così, alle procedure operative ed amministra-tive di cui al Titolo V – Parte IV del d.lgs. n. 152/2006;

− 23 maggio 2012, n. 3509, «Linee giuda per la disciplina del procedimento per il rilascio della certificazione di avvenu-ta bonifica, messa in sicurezza operativa e messa in sicu-rezza permanente dei siti»;

− 20 giugno 2014, n. 1990 di approvazione del Programma regionale di gestione dei rifiuti (P.R.G.R.) comprensivo del Piano regionale delle Bonifiche (P.R.B.) e dei relativi do-cumenti previsti dalla valutazione ambientale strategica (V.A.S.);

Dato atto che per gli effetti della d.g.r. 24 gennaio 2007, n. 4033, l’Amministrazione titolare della competenza sul procedi-mento è Regione Lombardia, il Responsabile del procedimento è l’ing. Massimo Leoni, dirigente della Struttura Bonifiche;

Premesso che ai fini istruttori in data 14 marzo 2019 si è tenu-to presso il Comune di Villanterio, presenti i rappresentanti dei Comuni di Villanterio e Gerenzago (PV), di Regione Lombardia – Struttura Bonifiche, di Provincia di Pavia, la Società San Giorgio S.p.A. e suoi consulenti tecnici, un incontro per definire le proce-dure operative di cui al d.lgs. n. 152/2006 ed in particolare va-lutare i presupposti della competenza di Regione nell’adozione dei provvedimenti nel procedimento relativo all’evento di inqui-namento a seguito di uno sversamento accidentale di materia-le resinoso (formaldeide) nel Colatore Coria-Carona;

Considerato che nel corso dell’incontro del 14 marzo 2019 è stato inoltre illustrato dalla Parte interessata il documento del Piano della caratterizzazione ai sensi dell’art. 242 del d.lgs. 152/2006, nel quale gli Enti hanno evidenziato:

− la necessità di definire i mappali delle proprietà private e/odi eventuali aree demaniali interessate dal fenomeno, anche ai fini della trasparenza amministrativa, in virtù dei diritti di terzi;

− di ipotizzare una estensione provvisoria della caratterizza-zione del sito, con l’approfondimento sull’accessibilità alle aree da indagate;

− l’esigenza di riportare su idonea planimetria unitaria le porzioni e il tracciato delle aree coinvolte dal fenomeno di inquinamento, con riferimento ai Comuni di Villanterio e Gerenzago;

Dato atto che con nota del 27 marzo 2019, prot. n. 10583, Re-gione Lombardia ha indetto la conferenza di servizi decisoria di cui all’art. 14, co. 2 della l. 241/1990, in forma semplificata e in modalità asincrona ai sensi dell’art. 14-bis (Conferenza semplifi-cata), avente ad oggetto il documento progettuale «Piano della caratterizzazione ex d.lgs. 152/06, art. 242 – Sversamento acci-dentale nel Colatore Carona Comuni di Villanterio e Gerenza-go – 31 ottobre 2018», redatto da Ferristudio Ambiente Sicurezza Architettura, con sede in Via Filippo Baldinucci, 87 – 20158 Mila-no, in collaborazione con lo studio associato S.G.P. – Phytosfera di Pavia, per conto della proponente Società San Giorgio s.p.a. con sede in Località Castellere – 27019 Villanterio (PV), trasmes-so agli Enti con nota del 9 novembre 2018, acquisita agli atti re-gionali al prot. n. 52726 del 14 novembre 2018;

Acquisita la documentazione integrativa richiesta nel corso del tavolo tecnico del 14 marzo 2019 ed in particolare le tavole con l’indicazione dei tratti interessati dal fenomeno di inquina-mento, trasmessa dallo Studio Mauro Ferri, per conto della So-cietà San Giorgio s.p.a., con nota del 26 marzo 2019, agli atti regionali del 29 marzo 2019, prot. n. 10915, parti integranti e so-stanziali del presente provvedimento;

Acquisite le valutazioni sul piano di caratterizzazione «Piano della caratterizzazione ex d.lgs. 152/06, art. 242 – Sversamento accidentale nel Colatore Carona Comuni di Villanterio e Geren-zago – 31 ottobre 2018», di:

− ARPA Lombardia – Dipartimento di Pavia e Lodi del 3 aprile 2019, prot. n. 56381, agli atti regionali del 5 aprile 2019, prot. n. 11790;

− Comune di Villanterio del 7 maggio 2019, prot. n. 2980, agli atti regionali del 8 maggio 2019, prot. n. 14826;

− Provincia di Pavia del 10 maggio 2019, prot. n. 27496, agli atti regionali del 13 maggio 2019, prot. n. 15261;

− Comune di Gerenzago del 11 giugno 2019, prot. n. 1732, agli atti regionali del 12 giugno 2019, prot. n. 18975,

parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; Ritenuto di procedere alla perimetrazione provvisoria del sito

di interesse regionale relativo allo sversamento accidentale di prodotto industriale nel Colatore Carona Comuni di Villanterio e Gerenzago, come tracciato nell’elaborato «Villanterio Geren-zago PV perimetrazione sito - planimetria generale ALL A», parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Ritenuto di approvare il documento «Piano della caratterizza-zione ex d.lgs. 152/06, art. 242 – Sversamento accidentale nel Colatore Carona Comuni di Villanterio e Gerenzago – 31 ottobre 2018» e suoi elaborati integrativi e di autorizzare la proponente Società San Giorgio s.p.a. all’attuazione degli interventi in esso previsti;

Ritenuto di considerare conclusa l’istruttoria di competenza della Struttura proponente il presente provvedimento;

Dato atto della coerenza del presente provvedimento con il Programma di governo ed il piano Strategico Regionale;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 162 – Bollettino Ufficiale

Vista la l.r. 7 luglio 2008, n. 20 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale» e i Provvedimenti Or-ganizzativi della XI Legislatura;

Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le com-petenze dell’U.O. Economia Circolare, Usi della Materia e Boni-fiche/Struttura Bonifiche, individuata dalla d.g.r. del 11 marzo 2019, n. 1375 – II Provvedimento Organizzativo 2019,

DECRETA1. di approvare, per gli effetti della d.g.r. 24 gennaio 2007,

n. 4033, il perimetro provvisorio del sito di interesse regionale re-lativo allo sversamento accidentale di prodotto industriale nel Colatore Carona Comuni di Villanterio e Gerenzago, nei Comuni di Villanterio e Gerenzago, come tracciato nell’elaborato «Villan-terio Gerenzago PV perimetrazione sito - planimetria generale ALL A», parte integrante e sostanziale del presente decreto;

2. di dare atto che il perimetro provvisorio, potrà essere aggior-nato a seguito dell’evoluzione significativa delle attività previste nel piano della caratterizzazione, a cura dei soggetti interessati non responsabili/obbligati, ovvero realizzati in via sostitutiva da parte delle Amministrazioni coinvolte nel procedimento a diver-so titolo;

3. di prendere atto delle valutazioni sul piano di caratterizza-zione «Piano della caratterizzazione ex d.lgs. 152/06, art. 242 – Sversamento accidentale nel Colatore Carona Comuni di Villan-terio e Gerenzago – 31 ottobre 2018», di:

− ARPA Lombardia – Dipartimento di Pavia e Lodi del 3 aprile 2019, prot. n. 56381, agli atti regionali del 5 aprile 2019, prot. n. 11790;

− Comune di Villanterio del 7 maggio 2019, prot. n. 2980, agli atti regionali del 8 maggio 2019, prot. n. 14826;

− Provincia di Pavia del 10 maggio 2019, prot. n. 27496, agli atti regionali del 13 maggio 2019, prot. n. 15261;

− Comune di Gerenzago del 11 giugno 2019, prot. n. 1732, agli atti regionali del 12 giugno 2019, prot. n. 18975,

parti integranti e sostanziali del presente provvedimento; 4. di approvare il documento «Piano della caratterizzazione ex

d.lgs. 152/06, art. 242 – Sversamento accidentale nel Colatore Carona Comuni di Villanterio e Gerenzago – 31 ottobre 2018» e suoi elaborati integrativi e di autorizzare la proponente Società San Giorgio s.p.a. all’attuazione degli interventi in esso previsti;

5. di fare salve le attribuzioni dei Comuni di Villanterio e Ge-renzago e degli Enti coinvolti a diverso titolo, ai sensi dell’art. 8 della legge 241/1990 e ss.mm.ii., ai fini dell’obbligo della comu-nicazione di avvio del procedimento amministrativo;

6. di dare atto, ai fini istruttori, che ogni eventuale modifica al piano della caratterizzazione dovrà essere tempestivamente comunicata tramite PEC agli Enti coinvolti e all’Ente procedente all’indirizzo PEC: [email protected] - Regio-ne Lombardia, D.G. Ambiente e Clima, U.O. Economia Circolare, Usi della Materia e Bonifiche – Struttura Bonifiche, Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano;

7. di trasmettere il presente decreto alla Società San Giorgio s.p.a. con sede in Località Castellere – 27019 Villanterio (PV);

8. di disporre la trasmissione del presente decreto ai Comuni di Villanterio e Gerenzago, alla Provincia di Pavia, ARPA Lombar-dia Dipartimento di Pavia, ATS Pavia;

9. di comunicare che la documentazione relativa al procedi-mento di competenza di Regione Lombardia è depositata pres-so la Struttura Bonifiche, ed accessibile da parte di chiunque vi abbia interesse, con le modalità ed i limiti stabiliti dalle vigenti norme in materia di accesso ai documenti amministrativi;

10. di dare atto che l’efficacia del presente provvedimen-to decorre dalla data della comunicazione che attesti il suo ricevimento;

11. di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri finanziari a carico dell’Amministrazione procedente;

12. di pubblicare il presente decreto sul BURL Lombardia, compreso l’elaborato «Villanterio Gerenzago PV perimetrazione sito - planimetria generale ALL A» e le valutazioni tecniche di cui al punto 3 del decretato;

13. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obbli-ghi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013;

14. di comunicare che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4 della legge n. 241/1990, avverso il presente atto potrà essere esperito ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regio-nale della Lombardia, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento del provvedimento stesso, ovvero potrà essere pro-

posto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 (centoventi) giorni dalla data di ricevimento del provvedi-mento stesso.

Il dirigenteMassimo Leoni

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Bollettino Ufficiale – 163 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

Villanterio Gerenzago PV perimetrazione sito – planimetria generale ALL A

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 164 – Bollettino Ufficiale

U.O. Bonifiche e Attività Estrattive

Class. 11.2 Fascicolo 2019.7.80.100

Spettabile

REGIONE LOMBARDIA - AMBIENTE E CLIMA

PIAZZA CITTA' DI LOMBARDIA 1

20124 MILANO (MI)

Email: [email protected]

Oggetto : Comuni di Villanterio e Gerenzago. Sversamento accidentale in Località Colatore Coria-Carona.

Soggetto proponente Società San Giorgio S.p.A.. Conferenza dei Servizi semplificata in modalità asincrona.

Si trasmette la valutazione tecnica istruttoria di ARPA, per la conferenza dei servizi riguardante il sito indicato

in oggetto. Nello specifico, si fa riferimento alla documentazione ricevuta in data 25 gennaio 2019 e predisposta da

“Ferristudio” di Milano, con il supporto dello Studio associato Phytosfera di Pavia, avente per oggetto: “Piano di

Caratterizzazione ex D.Lgs 152/06, art. 242”.

Vista la documentazione, si richiama quanto emerso nella nota ARPA prot. 70172 “San Giorgio S.p.A.:

“Sversamento accidentale in data 04/12/2017 nella Roggia Carona presso Loc. Castellere in Comune di Villanterio e

Gerenzago. Risultati indagine ambientale” del 04 maggio 2018”, con la quale sono state espresse alcune valutazioni

preliminari a seguito delle indagini in contraddittorio effettuate in data 7 marzo 2018.

Premesso che dalla lettura della documentazione sopra evidenziata si rileva quanto segue:

➢ lo sversamento delle acque di lavaggio contaminate è avvenuto in data 4 dicembre 2017;

➢ prima del marzo 2018, in data 12/12/2017 e 10/01/2018 sono stati effettuati ulteriori prelievi, in autonomia

dalla Parte;

➢ lo scopo dell’attuale proposta di indagine è quello di verificare i livelli di presenza di Formaldeide nel Colatore

Carona, anche per consentire una verifica, in relazione ai possibili effetti dovuti all’”attenuazione naturale”;

➢ nello studio viene proposto di fare riferimento alla “colonna B” (commerciale / industriale) della Tab. 1, All. 5

al Titolo V, Parte Quarta del D.Lgs 152/06 e s.m.i., ciò in considerazione della funzione e dell’utilizzo del

Colatore Carona. Viene altresì richiamata la più recente nota tecnica dell’Istituto Superiore di Sanità,

dell’agosto 2018, nella quale sono definiti dei valori di riferimento di 0.7 mg/kg per suoli ad uso

residenziale/verde pubblico e 3 mg/kg per suoli ad uso industriale /commerciale;

➢ è inoltre indicata la necessità di valutare la correttezza di confronto tra gli esiti dei campioni previsti, costituiti

da sedimenti e le CSC, che sono invece previste per la matrice “terreno”.

Fatte salve le indicazioni da parte di altri Enti, si ritiene che per l’esecuzione del Piano di Caratterizzazione

Responsabile del procedimento: Dott. Luciano Bosticco tel.:0382/412256 mail: l.bosticco @arpalombardia.it

Responsabile di U.O.: Dott.ssa Lia Broglia tel: 0382 /412229 mail:[email protected]

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dipartimento di Pavia - Indirizzo PEC: [email protected]

Dipartimento di Lodi - Indirizzo PEC: [email protected]

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 165 –

occorra fare riferimento alle seguenti indicazioni:

1. Tenuto conto della natura del recettore della potenziale contaminazione, si può ritenere adeguato valutare se vi

sono ancora tenori di contaminazione significativi, al fine di verificare il perdurare del livello di compromissione

del corpo idrico superficiale nel tempo, stante il tempo ormai trascorso dall'evento (oltre un anno e mezzo).

Quantunque tale fatto era stato già ampiamente delineato a tre mesi di distanza dall’evento, dal persistere di

concentrazioni superiori a 400 volte (punto V5) rispetto al valore riscontrato a monte idrologico (punto M1).

2. Inoltre, vista la natura prevalentemente antropica della sostanza e il meccanismo di dispersione della stessa

nell'ambiente idrico superficiale, si sollevano perplessità sull'ipotesi che possa essere considerato un “fondo

naturale” nei terreni agricoli circostanti il colatore, da considerare come obiettivo del risanamento dei sedimenti del

“corpo idrico”. Ad ogni buon conto i valori riscontrati nei terreni vicini al canale sembrerebbero presentare

concentrazioni non superiori ai valori consigliati da ISS per la colonna A.

3. Nell’ambito della caratterizzazione proposta, si intendono quindi effettuare dei campioni di “sedimento” secondo

uno schema che prevede prelievi sistematici (in settori di circa 100 m) ed a diverse profondità, con l’intento di

valutare i tenori di concentrazione della Formaldeide. Si ritiene che le modalità di campionamento in

contraddittorio dovrebbero essere indicativamente conformi a queste indicazioni:

la ricerca di composti volatili, da effettuarsi in contraddittorio attraverso il prelievo di aliquote, come sul “tal

quale”, avendo cura di utilizzare vasetti ermetici e di consentire la conservazione degli stessi a bassa

temperatura sino al laboratorio;

in tale circostanza il prelievo da eseguirsi in modo puntuale, senza setacciatura né omogeneizzazione o

miscelazione;

durante la realizzazione dei campionamenti, funzionari ARPA potranno acquisire controcampioni e qualora si

riscontrino necessità, eventuali ulteriori “scavi” e quindi ulteriori prelievi;

per la determinazione della Formaldeide nelle matrici ambientali, si ritiene di dover adottare la metodica EPA

8315A 1996, come già richiamato nella nota ARPA prot. 70172 del 04/05/2018;

si ritiene che i campionamenti siano da eseguirsi in condizioni di asciutta del colatore, per quanto possibile.

4. Dovrà essere verificata, a cura del soggetto responsabile/interessato, la messa a punto ed il corretto funzionamento

dei macchinari e la decontaminazione delle attrezzature prima dell’effettivo utilizzo in sito, la verifica delle

condizioni di sicurezza e la compilazione del Giornale dei Lavori.

5. In conclusione, dovrà essere prodotta una relazione descrittiva sulle indagini ambientali effettuate, con

rappresentazione dell'ubicazione dei punti, profondità delle indagini, modalità esecutive, protocollo analitico,

metodiche di analisi e quant'altro ancora necessario per la definizione di un “modello concettuale del sito”.

6. Potrebbe risultare superfluo acquisire specifici parametri sito-specifici per l'implementazione di un'analisi di

rischio. Infatti, si manifestano perplessità in ordine alla possibilità di poter predisporre un’analisi di rischio, almeno

secondo i criteri esposti all'Allegato 1 al Titolo V del più volte citato Decreto Legislativo e dei correlati criteri

metodologici, usualmente adottati per un'analisi di rischio sanitario-ambientale sito specifica di livello 2. Non si è

a conoscenza di criteri metodologici specifici, idonei per consentire una valutazione del rischio riguardante i

sedimenti di corpi idrici superficiali.

7. Per quanto riguarda la destinazione d’uso di riferimento, non si esprimono valutazioni, poiché di norma, il

ricondurre le destinazioni d’uso previste dai PGT a una delle due colonne (All.5 Tab.1), secondo un utilizzo per

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Dipartimento di Pavia - Indirizzo PEC: [email protected]

Dipartimento di Lodi - Indirizzo PEC: [email protected]

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 166 – Bollettino Ufficiale

similitudine o per prevalenza, costituisce una competenza dei Comuni territorialmente interessati. In generale

l’approccio che viene di norma adottato - per questa tipologia di eventi - è di riferirsi inizialmente, ai valori limite

tabellari proposti dalla normativa vigente per evidenziare situazioni di potenziale contaminazione, valutando però

attentamente le condizioni a “monte” idrologico del corso d’acqua rispetto al punto di sversamento. In tal senso,

vengono realizzati dei punti di “bianco” situati a monte rispetto alla zona in cui si è verificato lo sversamento, che

pur non costituendo a tutti gli effetti dei “valori di fondo”, possono essere utilmente adottati per effettuare dei

semplici ma efficaci confronti analitici. Tale attività condotta a monte del punto di sversamento sul Colatore

Carona, ha restituito dei valori inferiori a 0.1 mg/kg, comunque significativamente inferiori rispetto ai valori di

Formaldeide riscontrati nei sedimenti a valle dello scarico. In tal senso, alcuni campioni potrebbero essere

nuovamente eseguiti per caratterizzare il colatore a “monte” del punto di immissione dello sversamento.

8. Si evidenzia che le date di campionamento in contraddittorio con ARPA dovranno essere preventivamente

concordate, previa acquisizione di approvazione del Piano di caratterizzazione da parte dell’Autorità competente.

Si fa presente che, in ottemperanza alle recenti disposizioni del Direttore Generale, l’Agenzia partecipa

esclusivamente alle conferenze di servizi istruttorie o agli incontri tecnici e si astiene dal partecipare alle conferenze

decisorie. Si evidenzia che le attività di ARPA saranno a titolo oneroso, il competente ufficio ARPA provvederà ad

emettere fattura sulla base del vigente tariffario.

Il responsabile del procedimento LUCIANO BOSTICCO

Allegati:

Visto: il Responsabile di U.O. Dott.ssa Lia Broglia

Visto: il Direttore del Dipartimento Dott. Sergio Padovani

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dipartimento di Pavia - Indirizzo PEC: [email protected]

Dipartimento di Lodi - Indirizzo PEC: [email protected]

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 167 –AOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2905/2019 del 03-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

AOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2980/2019 del 07-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 168 – Bollettino UfficialeAOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2905/2019 del 03-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

AOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2980/2019 del 07-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 169 –AOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2905/2019 del 03-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

AOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2980/2019 del 07-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 170 – Bollettino UfficialeAOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2905/2019 del 03-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

AOO COMUNE DI VILLANTERIO

Protocollo Partenza N. 2980/2019 del 07-05-2019

Doc. Principale - Copia Documento

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 171 –

UO Bonifiche e Compatibilità Paesistico Ambientale: 0382 597 787 – 885

S:\BONIFICHE\VILLANTERIO SAN GIORGIO - id 669\19.100par.docx

[email protected] Settore Tutela Ambientale, Promozione del Territorio e Sostenibilità

U.O. Bonifiche e Compatibilità Paesistico Ambientale

Class/Fasc: 2019.009.005.2

Regione Lombardia DG Ambiente e Clima, Economia circolare, usi della materia e bonifiche

P.E.C.: [email protected]

p.c. Comune di Villanterio PEC: [email protected]

p.c. Comune di Gerenzago

PEC: [email protected]

p.c. A.T.S. di Pavia P.E.C.: [email protected]

p.c. ARPA Dip. di Pavia e Lodi P.E.C.: [email protected]

OGGETTO: Procedimento ex D.Lgs. 152/2006 Parte IV Titolo V. Sversamento accidentale Colatore Carona – ditta San Giorgio SpA in comune di Villanterio e Gerenzago (PV). Documento “Piano di caratterizzazione” agli atti con prot. 67174 del 12 novembre 2018.

Con la presente, vista l’indizione da parte di Regione Lombardia della Conferenza decisoria in forma semplificata e in modalità asincrona, agli atti con prot. 19160 del 27/03/2019, per l’espressione di parere in merito al documento in oggetto specificato,

visto il documento “Piano di caratterizzazione” redatto per conto della ditta San Giorgio Spa, agli atti con prot. 67174 del 12 novembre 2018 e la successiva integrazione richiesta da Regione Lombardia in sede di tavolo tecnico del 14/03/2019 e pervenuta in data 27/03/2019 agli atti di prot. 19005;

si esprime, per quanto di competenza, parere favorevole con le seguenti osservazioni e prescrizioni:

fatto salvo quanto eventualmente sarà espresso in merito dai Comuni, la destinazione d'uso di un corso d'acqua è assimilabile all'uso verde/residenziale come avviene per i terreni agricoli, che, in questo caso, risultano attraversati dal colatore stesso per la quasi totalità del tratto in esame;

nella definizione del modello concettuale successivo all’attuazione del Piano di caratterizzazione, dovranno essere considerati anche i risultati già acquisiti in sede di indagine preliminare, pur considerando la possibile biodegradazione nel frattempo intervenuta;

dovrà essere eseguita una campagna di controllo delle acque sotterranee in contraddittorio con ARPA;

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 172 – Bollettino Ufficiale

UO Bonifiche e Compatibilità Paesistico Ambientale: 0382 597 787 – 885

in merito alle modalità di campionamento e al set analitico da adottare sia per i terreni che per le acque di falda, si rimanda a quanto indicato da ARPA.

Si rimane in attesa, fatti salvi i pareri degli altri Enti, delle determinazioni dell’autorità

competente.

Cordiali saluti

La Dirigente responsabile del Settore Tutela Ambientale, Promozione del Territorio e Sostenibilità

Anna Betto Dottore agronomo

Firma autografa sostituita con indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile ai sensi del D.lgs 39/93 art. 3 c. 2.

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D.d.s. 15 luglio 2019 - n. 10320Determinazioni in merito all’esito dell’istruttoria delle domande presentate a valere sul bando «Rinnova veicoli» per la concessione di contributi per l’acquisto di nuovi veicoli ad uso commerciale N1 ed N2 a basso impatto ambientale a favore delle micro, piccole e medie imprese (approvato con decreto n.  13405 del 21 settembre  2018  ex d.g.r. 2 agosto 2018, n. XI/499, successivamente modificato dal decreto 16504 del 14 novembre  2018  ex d.g.r. 5 novembre 2018 n. XI/757) – VIII provvedimento

IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ARIAViste:

− la legge regionale 6/2010 «Testo Unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere» e ss.mm.ii. ed in partico-lare gli artt. 136 e 137 nei quali sono indicati gli «Interventi regionali per la qualificazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese commerciali»;

− la legge regionale 11 dicembre 2006, n.  24 «Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfe-ra a tutela della salute e dell’ambiente» ed in particolare gli artt. 13 e 14 c. 3 che stabiliscono, rispettivamente, che Regione Lombardia può stabilire misure di limitazione alla circolazione e all’utilizzo dei veicoli finalizzate alla riduzione dell’accumulo degli inquinanti in atmosfera e individuare forme incentivanti a sostegno di determinate tipologie di veicoli, di impianti, di combustibili a basso impatto ambien-tale e di altri dispositivi per la riduzione delle emissioni in atmosfera;

− la legge regionale 19 febbraio 2014, n. 11 «Impresa Lom-bardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitivi-tà» ed in particolare l’art. 2 che individua gli strumenti che concorrono alle finalità di crescita competitiva e di attrat-tività del contesto territoriale e sociale della Lombardia, tra cui agevolazioni per favorire gli investimenti in particolare negli ambiti dell’innovazione, della ricerca, delle infrastrut-ture immateriali e dello sviluppo sostenibile, attraverso l’e-rogazione di incentivi, contributi, voucher, sovvenzioni e di ogni altra forma di intervento finanziario, individuati rispetto alle dimensioni di impresa, con particolare attenzione alle microimprese;

Richiamati: − il Programma Regionale di Sviluppo della XI Legislatura, approvato con la d.c.r. 10 luglio 2018, n. XI/64 che prevede, tra l’altro, azioni per la riduzione delle emissioni inquinanti e per lo sviluppo della mobilità a basso impatto ambientale;

− il Piano regionale degli interventi per la qualita’ dell’aria (PRIA) approvato con d.g.r. 11 settembre 2013 n. X/593 e successivamente aggiornato con d.g.r. 2 agosto 2018 n XI/449 che prevede misure di incentivazione per il rinnovo dei veicoli in accompagnamento alle misure di limitazione alla circolazione;

− l’Accordo di Programma di bacino padano, il cui schema è stato approvato con d.g.r. n. 7 Giugno 2017 n. X/6675, sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare con le Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto e Emilia Romagna a Bologna il 9 giugno 2017 diret-to ad assicurare la realizzazione coordinata e congiunta di misure addizionali di risanamento nell’ambito del proces-so cooperativo Stato-Regioni avviato per il rientro nei valori limite di qualità dell’aria;

− la d.g.r. 2 agosto 2018, n. XI/499 con cui, in attuazione di quanto previsto dall’Accordo di bacino padano soprari-chiamato è stata approvato il programma regionale per la concessione di contributi per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel settore delle micro, piccole e medie imprese attraverso l’adozione di incentivi all’acquisto di nuovi vei-coli ad uso commerciale N1 ed N2 a basso impatto am-bientale, definendone i criteri e demandandone la gestio-ne a Unioncamere Lombardia;

− il decreto n. 13405 del 21 settembre 2018 che ha disposto l’approvazione del Bando «Rinnova veicoli - contributi per l’acquisto di nuovi veicoli ad uso commerciale N1 ed N2 a basso impatto ambientale a favore delle micro, piccole e medie imprese»;

− la d.g.r. 5 novembre 2018 n. XI/757 che ha incrementato la dotazione finanziaria del Bando «Rinnova Veicoli» per eu-ro 500.000,00 rideterminandola in euro 6.500.000,00 e ha contemporaneamente innalzato l’entità dei contributi;

− il decreto n. 16504 del 14 novembre 2018 che a seguito delle modifiche sull’entità del contributo e dell’aumento

della dotazione finanziaria di cui alla d.g.r. 5 novembre 2018, n. XI/757 ha aggiornato il bando «Rinnova Veicoli»;

Dato atto che il bando in oggetto prevede che:

•«Il contributo è concesso con procedura valutativa «a spor-tello» con prenotazione delle risorse, in finestre temporali di 30 giorni (di seguito finestra mensile), secondo l’ordine cro-nologico di invio telematico della richiesta e con gradua-torie da adottare nei successivi 60 giorni dalla chiusura di ciascuna finestra temporale […]. La prima finestra ad ecce-zione delle seguenti non è mensile in quanto è aperta dal 16 ottobre al 30 ottobre.»

•«Gli esiti delle istruttorie (formale e tecnica) effettuate da Unioncamere Lombardia, anche tramite le Camere di Commercio, sono trasmessi da Unioncamere Lombardia al Responsabile del procedimento entro 50 giorni dalla data di scadenza delle finestre mensili del bando. Unioncame-re Lombardia si riserva la facoltà di richiedere ulteriore do-cumentazione o chiarimenti a integrazione dell’intervento presentato. La richiesta di integrazione, che deve essere soddisfatta entro 15 giorni dalla sua ricevuta, interrompe il termine per la conclusione del procedimento.»

•«per ogni finestra mensile, entro 10 giorni dalla data di tra-smissione degli esiti delle istruttorie (formale e tecnica), Re-gione Lombardia, subordinatamente alle verifiche in tema di rispetto del tetto di aiuti «de minimis» concedibili (effet-tuata anche tramite il Registro Nazionale Aiuti), conclude il procedimento con l’approvazione della graduatoria, mediante apposito provvedimento del Responsabile del procedimento, recante l’indicazione delle domande am-messe, del punteggio ottenuto e dell’entità del contributo; nel decreto si darà atto delle domande non ammesse per carenza dei requisiti formali ovvero per valutazione insuffi-ciente e delle domande ammesse in graduatoria ma non beneficiarie del contributo per eventuale esaurimento del-la dotazione finanziaria.»;

•«L’impresa deve necessariamente presentare la rendiconta-zione con modalità on line attraverso il sito http://webtele-maco.infocamere.it entro120 giorni dalla data di pubblica-zione del decreto regionale di concessione del contributo e comunque non oltre le ore 12:00 del 30 dicembre 2019.»

•«I soggetti beneficiari sono obbligati, pena la decadenza del contributo, a: […] - assicurare la puntuale e completa realizzazione degli interventi in conformità alle richieste di contributo presentate ed entro i termini stabiliti dal bando e relativo decreto di concessione del contributo»

Vista la l. 17 ottobre 2017, n. 161 «Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle nor-me di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate» che tra gli altri ha modificato l’art. 83 del d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (c.d. Codice antimafia) variando l’ambito di applicazione della norma e in particolare i casi di esclusione di acquisizione della documentazione antimafia da parte di Pubbliche Amministra-zioni prima di stipulare, approvare o autorizzare i contratti e sub-contratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, ovvero prima di rilasciare o consentire i provvedimenti indicati nell’articolo 67 del medesimo d.lgs. 159/2011, tra i quali rientrano al c. 1 lett. g) «contributi, finanziamenti o mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo, comunque denominate, concessi o erogati da parte dello Stato, di altri enti pubblici o delle Comunità europee»;

Dato atto che ai sensi di quanto previsto dal d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159 (c.d. Codice antimafia), come modificato dalla l. 161/2017, si è provveduto a richiedere, attraverso la Banca Dati Nazionale unica della documentazione Antimafia (B.D.N.A.), il rilascio della comunicazione antimafia ai sensi dell’art. 87 del d.lgs. 6 settembre 2011, n.159, «Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in ma-teria di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n.136» e successive modifiche ed integrazioni;

Considerato che in esito alle richieste di comunicazione an-timafia la Banca Dati Nazionale unica della documentazione Antimafia (B.D.N.A.) ha rilasciato la comunicazione antimafia che attesta che non sussistono le cause di decadenza, di so-spensione o di divieto di cui all’art. 67 del d.lgs. 159/2011 per i beneficiari indicati nella tabella di cui all’Allegato 2;

Dato atto che ai sensi dell’art. 88 del d.lgs. 159/2011 è stabilito il termine di trenta giorni per il rilascio della comunicazione anti-mafia a decorrere dalla data di consultazione della Banca Da-

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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ti Nazionale unica della documentazione Antimafia (B.D.N.A.), decorso il quale si procede anche in assenza della comunica-zione antimafia, previa acquisizione dell’autocertificazione di cui all’ articolo 89 e in tale caso, i contributi, i finanziamenti, le agevolazioni e le altre erogazioni di cui all’ articolo 67 sono corri-sposti sotto condizione risolutiva;

Preso atto della nota del 8 luglio  2019  prot. regionale T1.2019.22127 con cui Unioncamere Lombardia – Soggetto Ge-store - trasmette gli esiti istruttori delle domande pervenute entro la scadenza dell’ottava e della nona finestra mensile relative al periodo dal 1 al 31 maggio 2019 e dal 1 al 30 giugno 2019 da cui si rileva che:

− sono state presentate 46 domande entro il 30 giugno 2019 per un totale di contributi richiesti pari ad euro 266.000,00 indicate nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

− sono ammesse e finanziate, con certificazione antimafia liberatoria acquisita, 12 domande indicate nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per un importo complessivo pari ad euro 60.000,00;

− sono ammesse e finanziate, con autocertificazioni anti-mafia di cui all’art. 89 del d.lgs. 159/2011 e pertanto sotto condizione risolutiva, 27 domande indicate nell’allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per un importo complessivo pari ad euro 167.000,00;

− sono non ammesse 7 domande indicate nell’allegato 4, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento per le motivazioni ivi indicate;

Recepite le risultanze degli esiti istruttori effettuati dal Soggetto Gestore e fatte proprie dal Dirigente della Struttura Aria della Di-rezione Generale Ambiente e Clima della Giunta regionale;

Ritenuto quindi necessario approvare gli esiti istruttori relati-vi alle domande presentate nelle finestre di maggio e giugno 2019;

Visto il decreto ministeriale n. 115 del 31 maggio 2017 di ap-provazione del «Regolamento recante la disciplina per il fun-zionamento del Registro nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell’articolo 52, comma 6, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni» ed in particolare l’art. 9, commi 1 e 9 in cui è stabilito che il soggetto concedente è tenuto alla registrazione nel Registro Nazionale Aiuti dell’Aiuto individuale prima della concessione dello stesso e che i prov-vedimenti di concessione devono indicare espressamente l’avvenuto inserimento riportando il «Codice Concessione RNA – COR»;

Dato atto che gli aiuti sono stati inseriti nel registro nazionale aiuti ai sensi del d.m. 31 maggio 2017, n. 115 come da COR indi-cato nelle tabelle di cui agli allegati 2 e 3;

Dato atto che il presente provvedimento è assunto nel rispet-to dei termini procedurali previsti dall’art. 2 della l. n. 241/1990, dell’art. 5 della l.r. 1/2012, nonché del par. C.3 del Bando «Rinno-va Veicoli»;

Dato atto che, ai sensi dell’art. 3, comma 4, legge 241/90, av-verso il presente provvedimento è diritto degli interessati esperire ricorso dinanzi al Tribunale Ordinario entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del presente provvedimento sul BURL;

Dato atto altresì che il presente provvedimento rientra nel risul-tato atteso del PRS individuato con codice Ter 0908.218 «Riduzio-ne delle emissioni inquinanti in atmosfera e aggiornamento del Piano regionale degli Interventi per la qualità dell’aria»;

Visti gli articoli 26 e 27 del decreto legislativo n. 33 del 14 mar-zo 2013 che dispongono la pubblicità sul sito istituzionale delle pubbliche amministrazioni dei dati attinenti alla concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e attribuzione di vantaggi econo-mici a persone ed enti pubblici e privati;

Visti altresì:

•la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, «Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale»;

•i provvedimenti organizzativi della XI legislatura regionale ed in particolare la deliberazione della Giunta regionale n. XI/1091 del 19 dicembre 2018 avente ad oggetto «XI PROV-VEDIMENTO ORGANIZZATIVO 2018» con la quale è stato at-tribuito al dott. Matteo Lazzarini l’incarico di dirigente della struttura Aria che ha la competenza dell’adozione del pre-sente atto;

•la legge regionale 31 marzo 1978, n. 34 «Norme sulle proce-dure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della regione» e s.m.i. e il regolamento regionale 2 aprile

2001, n. 1 «Regolamento di contabilità della Giunta regio-nale».

DECRETA1. Di prendere atto che sono pervenute 46 domande nelle fi-

nestre di maggio e giugno 2019 indicate nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.

2. Di approvare l’elenco delle domande:a) ammesse con certificazione antimafia liberatoria ac-

quisita, di cui all’allegato 2, parte integrante e sostanzia-le del presente provvedimento, per un importo comples-sivo pari ad euro 60.000,00;

b) ammesse con autocertificazioni antimafia di cui all’art. 89 del d.lgs. 159/2011 e pertanto sotto condizione riso-lutiva, di cui all’allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per un importo complessi-vo pari ad euro 167.000,00;

c) non ammesse di cui all’allegato 4, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento per le motiva-zioni ivi indicate.

3. Di dare opportuna informazione degli esiti di cui al pre-sente provvedimento a tutti i soggetti che hanno presentato domanda, per il tramite di Unioncamere Lombardia soggetto gestore del bando.

4. Di trasmettere il presente provvedimento a Unioncamere Lombardia per gli adempimenti conseguenti in qualità di sog-getto gestore del bando.

5. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento, comprensivo degli Allegati 1,2,3,4, parti integranti e sostanziali, sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, sul sito www.re-gione.lombardia.it e sul sito www.unioncamerelombardia.it.

6. Di dare atto che, ai sensi dell’art. 3, comma 4, legge 241/90, avverso il presente provvedimento è diritto degli interessati espe-rire ricorso dinanzi al Tribunale Ordinario entro 30 giorni dalla da-ta di pubblicazione del presente provvedimento sul BURL.

7. Di attestare che contestualmente alla data di adozione del presente atto si provvede alla pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013.

Il dirigenteMatteo Lazzarini

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

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N. Protocollo Data Arrivo Denominazione Codice Fiscale contributo richiesto 1 N. 3623 01/04/2019 ELETTRODIESEL DI PASINI LORIS E BOCCHI NADIR S.N.C. 01172190199 € 4.000,002 N. 3797 05/04/2019 BETTONI FAUSTO & C. S.N.C. 00405980178 € 5.000,003 N. 3891 09/04/2019 DE SIMONE MICHELE DSMMHL62S20F205I € 7.000,004 N. 4454 02/05/2019 RTM.TEC S.R.L. 01408760195 € 5.000,005 N. 4535 06/05/2019 CHECCOLIN GABRIELE AZ. AGR. CHCGRL59C18E146I € 5.000,00

6 N. 4548 06/05/2019 VERDE IN CITTA SNC DI GIANPRIMO DAN FRANCESCO PALMIERI E CESARE BORELLI 08623630152 € 4.000,00

7 N. 4550 06/05/2019 IDRAULICA 77 S.R.L. 03445990165 € 5.000,008 N. 4659 09/05/2019 GARDEN BEDETTI S.R.L. 01927620136 € 7.000,009 N. 4663 09/05/2019 GSG INTERNATIONAL S.R.L. 12178170150 € 4.000,00

10 N. 4722 13/05/2019 PAGANELLI RAIMONDO S.R.L. 03585040169 € 5.000,0011 N. 4742 13/05/2019 ERRETIPI SRL 09138460150 € 5.000,0012 N. 4850 16/05/2019 SE.COM. SERVIZI E COMUNITA' S.R.L. 01395120205 € 4.000,0013 N. 4958 20/05/2019 MUTINELLI TEMISTOCLE MTNTST63T25F205V € 5.000,0014 N. 5004 21/05/2019 A.R. ELETTROTECNICA S.R.L. 02735610988 € 10.000,0015 N. 5103 22/05/2019 F&J ELETTROTECNICA S.A.S. DI MASTROROCCO FRANCESCO 01911760187 € 4.000,0016 N. 5111 22/05/2019 R.A.F. SERVIZI INTEGRATI S.R.L. 02819620135 € 7.000,0017 N. 5128 23/05/2019 BREDA ANGELO BRDNGL66M18A246Q € 5.000,0018 N. 5218 27/05/2019 LORUSSO ANTONIO LRSNTN64C09F205L € 5.000,0019 N. 5279 28/05/2019 RISTORANTE PIZZERIA BAMBU' DI ARMONDI EMANUELE E C. S.N.C. 02432840201 € 5.000,0020 N. 5400 30/05/2019 NIS-CAR S.R.L. 01843810134 € 8.000,0021 N. 5590 31/05/2019 L'ANTINFORTUNISTICA S.R.L. 01730340161 € 14.000,0022 N. 5625 03/06/2019 MARCHISELLA & FIGLI S.N.C. DI MARCHISELLA TERESA 02876950961 € 6.000,0023 N. 5684 05/06/2019 LA BRIANTEA SRL 07911120967 € 5.000,0024 N. 5690 06/06/2019 C.G.C. DI CARNEVALE ROBERTO E CARNEVALE KATIA SNC 00434250189 € 5.000,0025 N. 5722 09/06/2019 GB CALOR S.N.C. DI GUSMEROLI SIMONE E BRACELLI ROBERTO 00985320142 € 4.000,0026 N. 5821 11/06/2019 CDR SRL 02490070964 € 7.000,0027 N. 5910 14/06/2019 EREDI MICHELETTI CARLO DI MICHELETTI LINO & C. S.N.C. 02269780132 € 5.000,0028 N. 5994 18/06/2019 LORY DI BERTOLI GIANFRANCO BRTGFR65M18G170J € 5.000,0029 N. 6136 21/06/2019 ATS SRL 02292640980 € 5.000,0030 N. 6165 24/06/2019 LOGISER S.R.L. 02782320127 € 5.000,0031 N. 6177 25/06/2019 MONTE ISOLA SERVICE S.R.L. ABBREVIATO M.I.S. S.R.L. 03266330178 € 5.000,0032 N. 6180 25/06/2019 E.L.T.A. DI ARMATI PIERANGELO RMTPNG59D25L388I € 6.000,0033 N. 6184 25/06/2019 LA PERLA S.A.S. DI CORTINOVIS MARIALUISA & C. 02205820166 € 10.000,0034 N. 6195 25/06/2019 SANTAVERONICA S.A.S. DI SILVANO BANFI E C. 09329430152 € 7.000,0035 N. 6213 26/06/2019 AIR ENERGY S.R.L. 02763220122 € 6.000,0036 N. 6237 27/06/2019 ARREDAMENTI BRAMBILLA GIOVANNI & C. S.N.C. 06381430153 € 7.000,0037 N. 6289 28/06/2019 SISAC SAS DI LO FARO SERGIO E C. 02085520969 € 4.000,0038 N. 6296 30/06/2019 DIACHEM S.P.A. 03483880161 € 7.000,0039 N. 645 05/02/2019 SERVICE CAMINETTI 02135560981 € 5.000,0040 N. 4567 07/05/2019 GIANGIACOMI ASCENSORI S.R.L. 06571740155 € 4.000,0041 N. 4986 21/05/2019 E.L.T.A. DI ARMATI PIERANGELO RMTPNG59D25L388I € 5.000,0042 N. 5000 21/05/2019 A.R. ELETTROTECNICA S.R.L. 02735610988 € 10.000,0043 N. 5204 27/05/2019 SGARBI ALDINO S.R.L. 01643290206 € 5.000,0044 N. 5856 12/06/2019 "I.M.E DI PIRRONE ANTONINO" PRRNNN61D09C351C € 5.000,0045 N. 5883 13/06/2019 SGARBI ALDINO S.R.L. 01643290206 € 5.000,0046 N. 6214 26/06/2019 ELETTRICA M.D. SRL 02297260024 € 5.000,00

€ 266.000,00

All. 1 BANDO RINNOVA VEICOLIDOMANDE PRESENTATE - OTTAVA E NONA FINESTRA (domande pervenute dal 1 al 31 Maggio 2019 e dal 1 al

30 Giugno 2019)

Totale complessivo

NOTA: Nell'elenco potrebbero essere ricomprese domande con una data di arrivo precedente al periodo di apertura della/e finestra/e in quanto le imprese richiedenti hanno presentato una istanza incompleta integrata in data successiva.

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Bollettino Ufficiale – 181 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

N. Protocollo Data Arrivo Denominazione Codice Fiscale N. veicoli contributi richiesti contributi concessi Punteggio COR CUP (codice unico progetto) Controllo antimafia1 N. 4535 06/05/2019 CHECCOLIN GABRIELE AZ. AGR. CHCGRL59C18E146I 1 € 5.000,00 € 5.000,00 40 1004523 F94B19000380003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura 2 N. 4550 06/05/2019 IDRAULICA 77 S.R.L. 03445990165 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004525 F84B19000180003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura 3 N. 4659 09/05/2019 GARDEN BEDETTI S.R.L. 01927620136 1 € 7.000,00 € 7.000,00 100 1004526 F34B19000100003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura 4 N. 4663 09/05/2019 GSG INTERNATIONAL S.R.L. 12178170150 1 € 4.000,00 € 4.000,00 70 1004527 F64B19000180003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura 5 N. 4722 13/05/2019 PAGANELLI RAIMONDO S.R.L. 03585040169 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004528 F54B19000060003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura 6 N. 4850 16/05/2019 SE.COM. SERVIZI E COMUNITA' S.R.L. 01395120205 1 € 4.000,00 € 4.000,00 70 1004530 F14B19000160003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura 7 N. 4958 20/05/2019 MUTINELLI TEMISTOCLE MTNTST63T25F205V 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004531 F24B19000160003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura

8 N. 5103 22/05/2019 F&J ELETTROTECNICA S.A.S. DI MASTROROCCO FRANCESCO 01911760187 1 € 4.000,00 € 4.000,00 40 1004533 F54B19000070003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura

9 N. 5111 22/05/2019 R.A.F. SERVIZI INTEGRATI S.R.L. 02819620135 1 € 7.000,00 € 7.000,00 100 1004534 F24B19000170003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura

10 N. 5690 06/06/2019 C.G.C. DI CARNEVALE ROBERTO E CARNEVALE KATIA SNC 00434250189 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004542 F44B19000260003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura

11 N. 5722 09/06/2019GB CALOR S.N.C. DI GUSMEROLI SIMONE E BRACELLI

ROBERTO00985320142 1 € 4.000,00 € 4.000,00 70 1004543 F74B19000130003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura

12 N. 645 05/02/2019 SERVICE CAMINETTI 02135560981 1 € 5.000,00 € 5.000,00 40 875453 F25I19000190003 Comunicazione Antimafia liberatoria acquisita dalla Prefettura

€ 60.000,00 € 60.000,00

All. 2 BANDO RINNOVA VEICOLIDOMANDE AMMESSE CON COMUNICAZIONE ANTIMAFIA LIBERATORIA - OTTAVA E NONA FINESTRA (domande pervenute dal 1 al 31 Maggio 2019 e dal 1 al 30 Giugno 2019)

Totale complessivo

NOTE: alcune imprese ammesse potrebbero avere un contributo concesso superiore a quanto richiesto, poiché in fase di compilazione della domanda hanno erroneamente inserito un contributo inferiore a quanto spettante ai sensi del bando così come modificato dal decreto 16504 del 14/11/2018. Nell'elenco potrebbero essere ricomprese domande con una data di arrivo precedente al periodo di apertura della/e finestra/e in quanto le imprese richiedenti hanno presentato una istanza incompleta integrata in data successiva.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 182 – Bollettino Ufficiale

N. Protocollo Data Arrivo Denominazione Codice Fiscale N. veicoli contributo richiesto contributo concesso Punteggio COR CUP (codice unico progetto) Controllo antimafia

1 N. 3623 01/04/2019 ELETTRODIESEL DI PASINI LORIS E BOCCHI NADIR S.N.C.

01172190199 1 € 4.000,00 € 4.000,00 40 1004519 F64B19000170003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

2 N. 3797 05/04/2019 BETTONI FAUSTO & C. S.N.C. 00405980178 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004520 F94B19000360003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

3 N. 3891 09/04/2019 DE SIMONE MICHELE DSMMHL62S20F205I 1 € 7.000,00 € 7.000,00 70 1004521 F44B19000220003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

4 N. 4454 02/05/2019 RTM.TEC S.R.L. 01408760195 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004522 F94B19000370003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

5 N. 4548 06/05/2019VERDE IN CITTA SNC DI GIANPRIMO

DAN FRANCESCO PALMIERI E CESARE BORELLI

08623630152 1 € 4.000,00 € 4.000,00 70 1004524 F44B19000230003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

6 N. 4742 13/05/2019 ERRETIPI SRL 09138460150 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004529 F44B19000240003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

7 N. 5004 21/05/2019 A.R. ELETTROTECNICA S.R.L. 02735610988 2 € 10.000,00 € 10.000,00 Veicolo I: 40 Veicolo II: 40

1004532 F74B19000120003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

8 N. 5128 23/05/2019 BREDA ANGELO BRDNGL66M18A246Q 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004535 F24B19000180003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

9 N. 5218 27/05/2019 LORUSSO ANTONIO LRSNTN64C09F205L 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004536 F54B19000080003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

10 N. 5279 28/05/2019 RISTORANTE PIZZERIA BAMBU' DI ARMONDI EMANUELE E C. S.N.C.

02432840201 1 € 5.000,00 € 5.000,00 40 1004537 F94B19000390003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

11 N. 5400 30/05/2019 NIS-CAR S.R.L. 01843810134 1 € 8.000,00 € 8.000,00 100 1004538 F94B19000400003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

12 N. 5590 31/05/2019 L'ANTINFORTUNISTICA S.R.L. 01730340161 2 € 14.000,00 € 14.000,00 Veicolo I: 70 Veicolo II: 70

1004539 F44B19000250003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

13 N. 5625 03/06/2019 MARCHISELLA & FIGLI S.N.C. DI MARCHISELLA TERESA

02876950961 1 € 6.000,00 € 6.000,00 70 1004540 F24B19000190003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

14 N. 5684 05/06/2019 LA BRIANTEA SRL 07911120967 1 € 5.000,00 € 5.000,00 40 1004541 F54B19000090003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

15 N. 5821 11/06/2019 CDR SRL 02490070964 1 € 7.000,00 € 7.000,00 70 1004544 F64B19000190003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

16 N. 5910 14/06/2019 EREDI MICHELETTI CARLO DI MICHELETTI LINO & C. S.N.C.

02269780132 1 € 5.000,00 € 5.000,00 40 1004545 F14B19000170003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

17 N. 5994 18/06/2019 LORY DI BERTOLI GIANFRANCO BRTGFR65M18G170J 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004546 F74B19000140003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

18 N. 6136 21/06/2019 ATS SRL 02292640980 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004547 F84B19000190003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

19 N. 6165 24/06/2019 LOGISER S.R.L. 02782320127 1 € 5.000,00 € 5.000,00 70 1004548 F34B19000110003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

20 N. 6177 25/06/2019 MONTE ISOLA SERVICE S.R.L. ABBREVIATO M.I.S. S.R.L.

03266330178 1 € 5.000,00 € 5.000,00 40 1004549 F94B19000410003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

21 N. 6180 25/06/2019 E.L.T.A. DI ARMATI PIERANGELO RMTPNG59D25L388I 1 € 6.000,00 € 6.000,00 70 1004550 F44B19000270003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

22 N. 6184 25/06/2019 LA PERLA S.A.S. DI CORTINOVIS MARIALUISA & C.

02205820166 2 € 10.000,00 € 10.000,00 Veicolo I: 70 Veicolo II: 70

1004551 F24B19000200003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

23 N. 6195 25/06/2019 SANTAVERONICA S.A.S. DI SILVANO BANFI E C.

09329430152 1 € 7.000,00 € 7.000,00 100 1004552 F44B19000280003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

24 N. 6213 26/06/2019 AIR ENERGY S.R.L. 02763220122 1 € 6.000,00 € 6.000,00 100 1004553 F34B19000120003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

25 N. 6237 27/06/2019 ARREDAMENTI BRAMBILLA GIOVANNI & C. S.N.C.

06381430153 1 € 7.000,00 € 7.000,00 70 1004554 F34B19000130003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

26 N. 6289 28/06/2019 SISAC SAS DI LO FARO SERGIO E C. 02085520969 1 € 4.000,00 € 4.000,00 70 1004555 F24B19000210003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

27 N. 6296 30/06/2019 DIACHEM S.P.A. 03483880161 1 € 7.000,00 € 7.000,00 100 1004556 F74B19000150003 DOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA Autocertificazione Antimafia acquisita da impresa

€ 167.000,00 € 167.000,00

All. 3 BANDO RINNOVA VEICOLIDOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA - OTTAVA E NONA FINESTRA (domande pervenute dal 1 al 31 Maggio 2019 e dal 1 al 30 Giugno 2019)

Totale complessivo

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Bollettino Ufficiale – 183 –

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

N. Protocollo Data Arrivo Denominazione Codice Fiscale N. veicoli contributo richiesto contributo concesso Punteggio COR CUP (codice unico progetto) Controllo antimafia

All. 3 BANDO RINNOVA VEICOLIDOMANDE AMMESSE SOTTO CONDIZIONE RISOLUTIVA - OTTAVA E NONA FINESTRA (domande pervenute dal 1 al 31 Maggio 2019 e dal 1 al 30 Giugno 2019)

NOTA: alcune imprese ammesse potrebbero avere un contributo concesso superiore a quanto richiesto, poiché in fase di compilazione della domanda hanno erroneamente inserito un contributo inferiore a quanto spettante ai sensi del bando così come modificato dal decreto 16504 del 14/11/2018. Nell'elenco potrebbero essere ricomprese domande con una data di arrivo precedente al periodo di apertura della/e finestra/e in quanto le imprese richiedenti hanno presentato una istanza incompleta integrata in data successiva.

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 184 – Bollettino Ufficiale

N. Protocollo data Denominazione Codice Fiscale contributi richiesti Motivi di non ammissibilita'

1N. 4567 07/05/2019 GIANGIACOMI ASCENSORI S.R.L. 06571740155 € 4.000,00 l'impresa ha presentato contestualmente domanda di contributo e rendicontazione. La

fattura risulta antecedente la data di presentazione della domanda

2 N. 4986 21/05/2019 E.L.T.A. DI ARMATI PIERANGELO RMTPNG59D25L388I € 5.000,00 L'impresa ha rinunciato al contributo e ripresentato nuova domanda 3 N. 5000 21/05/2019 A.R. ELETTROTECNICA S.R.L. 02735610988 € 10.000,00 L'impresa ha rinunciato al contributo con pec del 24/06/20194 N. 5204 27/05/2019 SGARBI ALDINO S.R.L. 01643290206 € 5.000,00 L'impresa ha già presentato due domanda di contributo

5N. 5856 12/06/2019 "I.M.E DI PIRRONE ANTONINO" PRRNNN61D09C351C € 5.000,00 L'impresa ha presentato contestualmente domanda di contributo e rendiconatzione. La

fattura risulta antecedente la data di presentazioen della domanda

6 N. 5883 13/06/2019 SGARBI ALDINO S.R.L. 01643290206 € 5.000,00 L'impresa ha già presentato due domanda di contributo

7N. 6214 26/06/2019 ELETTRICA M.D. SRL 02297260024 € 5.000,00 L'impresa non ha presentato la documentazione obbligatoria nel dettaglio: ha presentato

solo il preventivo dal quale non si evince lo sconto

All. 4 BANDO RINNOVA VEICOLI DOMANDE NON AMMESSE - OTTAVA E NONA FINESTRA (domande pervenute dal 1 al 31 Maggio 2019 e dal 1 al 30 Giugno 2019)

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E) PROVVEDIMENTI DELLO STATO

Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 185 –

Struttura Commissariale per gli eventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Decreto n. 100 del 5 luglio 2019Ordinanza commissariale 1° agosto 2018 n.  413 - Piano degli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – aggiornamento 5 – Erogazione del saldo a favore del comune di San Benedetto Po per il progetto: «Lavori di riparazione della copertura dell’edificio comunale sito in via Ferri n. 100» - ID n. 37

IL SOGGETTO ATTUATOREViste le deliberazioni del Consiglio dei ministri del 22 maggio

2012 e del 30 maggio 2012 con le quali è stato dichiarato lo sta-to di emergenza in conseguenza degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 che hanno colpito il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova.

Dato atto che lo Stato di Emergenza è stato più volte proroga-to nel tempo e - da ultimo - con legge 4 dicembre 2017, n. 172, sino alla data del 31 dicembre 2020.

Visto il d.l. 6 giugno 2012, n. 74 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012», pubblicato nel-la G.U. n. 131 del 7 giugno 2012 e convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n. 122, pubblicata nella G.U. n. 180 del 3 agosto 2012 (in seguito d.l. 74/2012), con il quale:

•i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Ve-neto sono stati nominati Commissari delegati per la rico-struzione;

•è stato istituito il Fondo per la Ricostruzione delle aree colpi-te dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012, le cui risorse sono assegnate su apposite contabilità speciali intestate ai Commissari delegati;

•è stato stabilito che i Presidenti delle tre Regioni possano adottare «idonee modalità di coordinamento e program-mazione degli interventi per le attività di ricostruzione» ed inoltre, in qualità di Commissari, possano costituire una ap-posita Struttura Commissariale e si possano avvalere e/o delegare funzioni attribuite dallo stesso d.l. ai Sindaci dei Comuni e ai Presidenti delle Provincie interessate dal sisma per l’attuazione dei necessari interventi (art. 1, comma 5 e 5-bis);

•è stato stabilito che i succitati Commissari delegati fissi-no, con propri provvedimenti adottati in coerenza con il d.p.c.m. di cui all’art. 2, comma 2 del d.l. stesso, le modalità di predisposizione e di attivazione di un Piano di interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggia-ti dagli eventi sismici, con priorità per quelli adibiti all’uso scolastico o educativo per la prima infanzia, delle strutture universitarie, nonché degli edifici municipali, delle caserme in uso all’amministrazione della difesa e degli immobili de-maniali o di proprietà degli enti ecclesiastici riconosciuti, formalmente dichiarati di interesse storico artistico ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al d.lgs. n. 42/2004 (art. 4, comma 1°, lett. a);

•si è stabilito che i succitati Commissari delegati individuino le modalità di predisposizione e di attuazione di un Piano di interventi urgenti per il ripristino degli edifici ad uso pub-blico, ivi compresi archivi, musei, biblioteche e chiese, a tal fine equiparati agli immobili di cui alla lett. a) del d.l. stesso, stipulando, per la realizzazione di questi interventi, apposi-te convenzioni con i soggetti proprietari/titolari di edifici ad uso pubblico, al fine di assicurare la celere esecuzione delle attività di ricostruzione delle strutture ovvero di riparazione anche praticando interventi di miglioramento sismico, on-de consentire la regolare fruibilità pubblica degli edifici me-desimi (art. 4, comma 1°, lett. b-bis);

•si è disposto che i succitati Commissari delegati individuino le modalità organizzative per consentire la pronta ripresa delle attività degli uffici delle Amministrazioni statali, degli Enti pubblici nazionali e delle agenzie fiscali nel territorio colpito dagli eventi sismici (art. 4, comma 1°, lett. b).

Considerato che l’art. 1, comma 5, dello stesso d.l. n. 74/2012, così come modificato dall’art. 10, comma 15, del D.L. n. 83/2012 e successivamente dall’art. 6-sexies del d.l. 43/2013, prevedeva

che – a supporto dei Commissari – potesse essere costituita ap-posita Struttura Commissariale composta da personale dipen-dente delle pubbliche amministrazioni in posizione di distacco o di comando, anche parziale, nel limite di 15 unità di personale, con oneri posti a carico delle risorse assegnate nell’ambito del-la ripartizione del Fondo per la Ricostruzione di cui all’art. 2 del citato d.l. n. 74/2012.

Dato atto del disposto delle ordinanze del Commissario de-legato per l’emergenza sismica in Lombardia del maggio 2012:

•13 agosto 2012, n. 3, con la quale tra l’altro è stata costituita la Struttura Commissariale di cui all’art. 1, comma 5°, del d.l. 74/2012 a supporto del Commissario stesso, suddivisa in due articolazioni, delle quali una incaricata dello svol-gimento di attività a carattere amministrativo-contabile e l’altra delle attività a contenuto tecnico;

•20 giugno 2014, n. 51, con la quale il Commissario delegato ha disposto l’affidamento complessivo di tutte le attività per la predisposizione, l’attuazione ed il coordinamento delle attività operative di cui all’art. 1 del decreto-legge 6 giu-gno 2012, n. 74, convertito con modificazioni nella legge 1° agosto 2012, n. 122, al dott. Roberto Cerretti, quale Soggetto Attuatore unico.

Richiamata l’ordinanza n. 1° agosto 2018, n. 413 recante «Pia-no degli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – Aggiorna-mento 5» con la quale il Commissario Delegato ha da ultimo aggiornato il succitato Piano, ed inserito l’intervento in oggetto, identificato con numero ID37, in allegato A con un contributo complessivo definitivo a carico del Commissario Delegato pa-ri ad € 134.991,42, al netto del rimborso assicurativo pari ad € 50.000,00, definito con decreto del soggetto attuatore n. 170 del 6 dicembre 2017.

Ricordato che al Comune di San Benedetto Po, con lo stes-so decreto del soggetto attuatore n. 170/2017, è stata liquida-ta la somma di € 67.495,71 quale quota di anticipazione del 50%, dell’importo a carico del Commissario Delegato risultante dall’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione dell’intervento.

Richiamato il decreto del soggetto attuatore n. 47 del 17 mar-zo 2016, che approva le «Disposizioni tecniche e procedurali per la approvazione dei progetti e le modalità di erogazione del contributo per il ripristino degli immobili pubblici e degli edifici ad uso pubblico», come integrato dal decreto del soggetto at-tuatore n. 139 del 25 settembre 2017.

Acquisita agli atti la documentazione pervenuta in data 20 maggio 2019, prot. n.C1.2019.2265, il Comune di San Benedetto Po, ai fini dell’erogazione del saldo del finanziamento, così come integrata per le vie brevi in data 25 giugno 2019 e vagliata la completezza e correttezza, in merito a:

•Conto finale;

•Copia dei SAL e dei certificati di pagamento indicanti la documentazione non precedentemente presentata;

•fatture;

•fotocopie dei mandati e delle quietanze di pagamento non precedentemente presentate;

•Documenti di Regolarità Contributiva (DURC) e dei controlli fiscali eseguiti presso EQUITALIA (per fatture di importo su-periori ad € 10.000,00) non precedentemente presentati;

•Copie conformi all’originale degli atti amministrativi che di-mostrino gli impegni di spesa e di liquidazione (per le am-ministrazioni pubbliche);

•la relazione descrittiva finale e documentazione grafica e fotografica che dia conto dei risultati dell’intervento;

•Certificato di regolare esecuzione e/o di collaudo oppure per i lavori in amministrazione diretta di importo inferiore a 20.000 euro e per i lavori effettuati mediante cottimo fidu-ciario di importo inferiore a 40.000 euro, la contabilità può essere redatta in forma semplificata mediante apposizione del visto del Direttore dei lavori sulle fatture di spesa.

•dichiarazioni relative agli adempimenti previsti dall’ordinan-za 178/2015 ovvero le stampe dei report del sistema «T&T e ADEMPIMENTI DELL’ANAGRAFE DEGLI ESECUTORI SISMA 2012».

Preso atto altresì delle risultanze dell’attività istruttoria tecnico-amministrativa e contabile condotte dalla Struttura Commissa-riale su detta rendicontazione finale, da cui emerge che è sta-to rendicontato un importo complessivo ammissibile pari a € 179.318,14, a cui corrisponde un contributo finale a carico del

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 186 – Bollettino Ufficiale

Commissario Delegato pari ad € 129.318,14, al netto del rimbor-so assicurativo pari a € 50.000,00.

Accertata la regolarità della documentazione amministrativa e contabile presentata in allegato al suddetto rendiconto finale, nonché la congruità, conformità ed effettività delle spese pre-sentate unitamente all’istanza di erogazione per il saldo lavori di cui sopra.

Ritenuto pertanto di poter procedere alla erogazione del sal-do in favore del Comune di San Benedetto Po per un importo complessivo di € 61.822,43.

Dato atto che la suddetta spesa trova copertura sul conto sul-le risorse trasferite al Commissario Delegato sul conto di conta-bilità speciale n. 5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissario stesso, che presenta la necessaria disponibilità di cassa e più precisamente sulle risorse trasferite ai sensi dell’articolo 13 del d.l. 78/2015, capitolo 7452, che presenta la necessaria disponibilità di cassa.

Accertato che tutti gli obblighi previsti dal d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffu-sione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni», ove applicabili, sono stati assolti.

Attestata la regolarità amministrativa del presente atto. Tutto ciò premesso e considerato,

DECRETAper le motivazioni di cui in premessa e che qui si intendono

interamente richiamate,1. prendere atto e fare proprie le risultanze delle attività istrut-

torie tecnico-amministrative e contabili condotte dalla Struttura Commissariale sulla rendicontazione finale presentata dal Co-mune di San Benedetto Po dell’intervento: «lavori di riparazione della copertura dell’edificio comunale sito in via Ferri n.100» - ID n. 37, CUP n. D49J16000540005, dalle quali si evince un con-tributo finale a carico del Commissario Delegato pari ad € 129.318,14, al netto del rimborso assicurativo pari a € 50.000,00;

2. di liquidare contestualmente in favore del Comune di San Benedetto Po, sul conto di corrente di contabilità speciale n. IT38X0100003245134300070084, la somma di € 61.822,43, a tito-lo di saldo del contributo massimo riconoscibile al netto delle anticipazioni già erogate, di cui in premessa;

3. di imputare la suddetta spesa sulle risorse trasferite al Commissario Delegato sul conto di contabilità speciale n. 5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissario stesso, che presenta la necessaria disponibilità di cassa e più precisamente sulle risorse trasferite ai sensi dell’art. 13 del d.l. n. 78/2015, che presenta la necessaria disponibilità di cassa, sul capitolo 7452;

4. di trasmettere il presente atto al Comune di San Benedetto Po, nonché di pubblicare lo stesso nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (BURL).

Il soggetto attuatoreRoberto Cerretti

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Bollettino Ufficiale

Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 187 –

Struttura Commissariale per gli eventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Mantova e Cremona il 20 e il 29 maggio 2012 (decreto legge 6 giugno 2012, n. 74, come convertito in legge 1° agosto 2012, n. 122) - Decreto n. 101 del 5 luglio 2019Ordinanza commissariale 1° agosto 2018 n. 413 - Piano degli interventi urgenti per il ripristino degli immobili pubblici danneggiati dagli eventi sismici del maggio 2012 – Aggiornamento 5 – Approvazione del contributo definitivo dopo la gara d’appalto del progetto avente per oggetto: «Lavori di ristrutturazione e ridestinazione funzionale del complesso di edifici della scuola dell’infanzia», del comune di San Giacomo delle Segnate – ID49

IL SOGGETTO ATTUATOREViste le deliberazioni del Consiglio dei ministri del 22 maggio

2012 e del 30 maggio 2012 con le quali è stato dichiarato lo sta-to di emergenza in conseguenza degli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 che hanno colpito il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova.

Dato atto che lo Stato di Emergenza è stato più volte proroga-to nel tempo e - da ultimo - con Legge 4 dicembre 2017, n. 172, sino alla data del 31 dicembre 2020.

Visto il d.l. 6 giugno 2012, n. 74 «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012», pubblicato nel-la G.U. n. 131 del 7 giugno 2012 e convertito, con modificazioni, dalla legge 1° agosto 2012, n. 122, pubblicata nella G.U. n. 180 del 3 agosto 2012 (in seguito d.l. 74/2012), con il quale:

•i Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Ve-neto sono stati nominati Commissari Delegati per la rico-struzione;

•è stato istituito il Fondo per la Ricostruzione delle aree colpi-te dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012, le cui risorse sono assegnate su apposite contabilità speciali intestate ai Commissari Delegati;

•è stato stabilito che i Presidenti delle tre Regioni possano adottare «idonee modalità di coordinamento e program-mazione degli interventi per le attività di ricostruzione» ed inoltre, in qualità di Commissari, possano costituire una ap-posita Struttura Commissariale e si possano avvalere e/o delegare funzioni attribuite dallo stesso d.l. ai Sindaci dei Comuni e ai Presidenti delle Provincie interessate dal sisma per l’attuazione dei necessari interventi (art. 1, comma 5 e 5-bis).

Visto l’art. 10, comma 15-ter, del d.l. n. 83/2012, così come convertito in legge, secondo cui, al fine di operare l’opportuno raccordo con le ulteriori Amministrazioni interessate, i Presidenti delle Regioni possono avvalersi, nel rispetto della normativa vi-gente e nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie di-sponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o mag-giori oneri per la finanza pubblica, di Soggetti Attuatori all’uopo nominati, cui affidare specifici settori di intervento sulla base di specifiche direttive ed indicazioni appositamente impartite.

Considerato che l’art. 1, comma 5, dello stesso d.l. n. 74/2012, così come modificato dall’art. 10, comma 15, del d.l. n. 83/2012 e successivamente dall’art.6-sexies del d.l. n. 43/2013, prevede-va che – a supporto dei Commissari – potesse essere costitu-ita apposita Struttura Commissariale composta da personale dipendente delle pubbliche amministrazioni in posizione di distacco o di comando, anche parziale, nel limite di 15 unità di personale, con oneri posti a carico delle risorse assegnate nell’ambito della ripartizione del Fondo per la Ricostruzione di cui all’art. 2 del citato d.l. n. 74/2012.

Dato atto del disposto delle ordinanze del Commissario De-legato per l’emergenza sismica in Lombardia del maggio 2012:

•13 agosto 2012, n. 3, con la quale tra l’altro è stata costituita la Struttura Commissariale di cui all’art. 1, comma 5°, del d.l. 74/2012 a supporto del Commissario stesso, suddivisa in due articolazioni, delle quali una incaricata dello svol-gimento di attività a carattere amministrativo-contabile e l’altra delle attività a contenuto tecnico;

•20 giugno 2014, n. 51, con la quale il Commissario Delegato ha disposto l’affidamento complessivo di tutte le attività per la predisposizione, l’attuazione ed il coordinamento delle attività operative di cui all’art. 1 del decreto-legge 6 giu-gno 2012, n. 74, convertito con modificazioni nella legge 1° agosto 2012, n. 122, al dott. Roberto Cerretti, quale Soggetto Attuatore unico.

Vista quindi l’ordinanza del Commissario Delegato del 19 aprile 2017 n. 308 inerente all’approvazione e finanziamento del progetto dei «Lavori di ristrutturazione e ridestinazione funziona-le del complesso degli edifici della scuola dell’infanzia» ID n. 49, con cui il Commissario Delegato ha approvato il progetto ese-cutivo in oggetto ed un contributo complessivo provvisorio pari a € 788.630,80.

Richiamato il decreto del Soggetto Attuatore n. 47 del 17 mar-zo 2016, che approva le «Disposizioni tecniche e procedurali per la approvazione dei progetti e le modalità di erogazione del contributo per il ripristino degli immobili pubblici e degli edifici ad uso pubblico», come integrato dal decreto del Soggetto At-tuatore n. 139 del 25 settembre 2017.

Visto in particolare il punto 4.2 del sopra richiamato decreto: «Fase istruttoria finale e conferma del contributo effettivo» che prevede quanto segue: «Successivamente alle procedure di gara e comunque entro 90 giorni dall’aggiudicazione definitiva della stessa, la stazione appaltante dovrà procedere alla conse-gna di copia del contratto di appalto, dei verbali di consegna ed inizio lavori e del nuovo quadro economico aggiornato a se-guito della gara stessa. Sulla scorta di tale documentazione, la Struttura Commissariale procederà alla effettiva determinazione e conferma del contributo provvisoriamente concesso, sottraen-do per intero l’eventuale somma derivante da rimborso assicu-rativo e riducendo nel caso di cofinanziamento il proprio contri-buto e del cofinanziamento, sulla base delle percentuali definite nel verbale di cui al punto 4.1».

Vista la nota, acquisita a protocollo n. C1.2019.2556 del 10 giugno 2019, con cui il Comune di San Giacomo delle Segnate trasmette la documentazione prevista dal punto 4.2 delle sopra citate Disposizioni, ai fini della conferma del contributo finale ed allo scopo allega:

•copia del contratto d’appalto REP. N° 4348, sottoscritto il 12 marzo 2019, per un importo complessivo pari ad € 621.550,00 compresi gli oneri per la sicurezza di € 25.000,00 non soggetti a ribasso d’asta, oltre IVA, contenente altresì tutti gli impegni previsti dalla normativa vigente in materia di controlli antimafia, così come prevista dal d.l. n. 74/2012 e dall’ordinanza n. 178/2015;

•copia del processo verbale di consegna lavori ed inizio la-vori sottoscritto il 6 giugno 2019;

•che lo stesso verbale di consegna lavori stabilisce nel 17 febbraio 2020 il termine per la conclusione dei lavori;

•copia della determina di aggiudicazione definitiva n. 253 del 29 dicembre 2018 con cui viene definito altresì il qua-dro economico dell’intervento aggiornato a seguito della gara;

•dichiarazioni relative agli adempimenti previsti dall’ordinan-za n. 178/2015 mediante l’invio dei report del sistema «T&T e ADEMPIMENTI DELL’ANAGRAFE DEGLI ESECUTORI»

Accertata la regolarità della documentazione presentata.Verificato come ammissibile a contributo il quadro economi-

co come di seguito riportato:

CALCOLO DEL CONTRIBUTO DOPO LA GARA D'APPALTO

LAVORI IN APPALTO € 621.550,00

IVA 10% SU LAVORI IN APPALTO € 62.155,00

SPESE TECNICHE CON IVA E CASSA € 64.000,00

LAVORI IN ECONOMIA € 5.000,00

IMPREVISTI CON IVA € 18.307,00

SEGGIO COMMISSIONE GARA € 4.500,00

ANAC € 377,00

SPESE PUBBLICITA' € 1.500,00

SPESE PER PARERI E ACCATASTAMENTI € 1.500,00

PROVE, RELEZIONE GEOLOGICA E ANALI-SI STRATIGRAFICHE

€ 3.111,00

ALLACCIAMENTI € 6.630,80

QUADRO TECNICO ECONOMICO (A) € 788.630,80

RIPARTIZIONE DELLE SPESE:

RIMBORSO ASSICURATIVO (B) € -

COFINANZIAMENTO (C) € -

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Serie Ordinaria n. 29 - Venerdì 19 luglio 2019

– 188 – Bollettino Ufficiale

CALCOLO DEL CONTRIBUTO DOPO LA GARA D'APPALTO

A CARICO DEL COMMISSARIO DELE-GATO

(D) € 788.630,80

Valutato quindi che, a seguito dell’espletamento della gara, è emerso un quadro economico ammissibile pari a € 788.630,80 che non determina un minore onere a carico del Commissario Delegato.

Dato atto che, con l’ordinanza del Commissario Delegato n. 308 sopra richiamata, la copertura finanziaria del presente inter-vento è stata individuata come segue:

•per € 39.500,00 a valere sulle risorse assegnate al Com-missario ai sensi dell’articolo 1, comma 440, della Legge n. 208/2016, risorse già erogate a titolo di anticipo per la progettazione con il decreto del Soggetto Attuatore n. 56 del 8 aprile 2016;

•per € 749.130,80 sulle risorse assegnate al Commissario ai sensi dell’articolo 13 del d.l. n. 78/2015

tutte complessivamente sulle risorse trasferite al Commissario Delegato sul conto di contabilità speciale n.b5713, aperto pres-so la Banca d’Italia, Sezione di Milano ed intestato al Commissa-rio stesso, che presenta la necessaria disponibilità di cassa.

Accertato che tutti gli obblighi previsti dal d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, recante «Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza, e diffu-sione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni», ove applicabili, sono stati assolti.

per le motivazioni di cui in premessa e che qui si intendono interamente richiamate,

DECRETA1. di approvare il nuovo quadro economico determinato do-

po il ribasso d’asta come segue:

CALCOLO DEL CONTRIBUTO DOPO LA GARA D'APPALTO

LAVORI IN APPALTO € 621.550,00

IVA 10% SU LAVORI IN APPALTO € 62.155,00

SPESE TECNICHE CON IVA E CASSA

€ 64.000,00

LAVORI IN ECONOMIA € 5.000,00

IMPREVISTI CON IVA € 18.307,00

SEGGIO COMMISSIONE GARA € 4.500,00

ANAC € 377,00

SPESE PUBBLICITA' € 1.500,00

SPESE PER PARERI E ACCATA-STAMENTI

€ 1.500,00

PROVE, RELEZIONE GEOLOGICA E ANALISI STRATIGRAFICHE

€ 3.111,00

ALLACCIAMENTI € 6.630,80

QUADRO TECNICO ECONO-MICO

(A) € 788.630,80

RIPARTIZIONE DELLE SPESE:

RIMBORSO ASSICURATIVO (B) € -

COFINANZIAMENTO (C) € -

A CARICO DEL COMMISSARIO DELEGATO

(D) € 788.630,80

che determina quindi la quota definitiva a carico del Commis-sario Delegato in € 788.630,80;

2. che tale spesa, pari ad € 788.630,80, trova copertura sulle risorse trasferite al Commissario Delegato sul conto di contabi-lità speciale n. 5713, aperto presso la Banca d’Italia, Sezione di Milano, ed intestato al Commissario stesso, che presenta la ne-cessaria disponibilità di cassa e più precisamente nel seguente modo:

•per € 39.500,00 a valere sulle risorse assegnate al Com-missario ai sensi dell’articolo 1, comma 440, della legge n. 208/2016, risorse già erogate a titolo di anticipo per la pro-gettazione con il decreto del Soggetto Attuatore n. 56 del 8

aprile 2016;

•per € 749.130,80 sulle risorse assegnate al Commissario ai sensi dell’articolo 13 del d.l. n. 78/2015

3. di liquidare al Comune di San Giacomo delle Segnate la somma di € 354.815,40 così calcolata al netto della quota di an-ticipazione del 5% per la progettazione pari a € 39.500,00, quale anticipazione del 50% dell’importo a carico del Commissario Delegato risultante dall’aggiudicazione dei lavori per la realiz-zazione dell’intervento ID n. 49: «Lavori di ristrutturazione e ridesti-nazione funzionale del complesso di edifici della scuola dell’In-fanzia», CUP D51H16000030001, sul conto del Comune di San Giacomo delle Segnate IBAN n.IT48R0103057930000005316452, con risorse a valere sui fondi predetti di cui all’art. 13 del d.l. 78/2015, capitolo 706;

4. di trasmettere il presente atto al Comune di San Giacomo delle Segnate e di pubblicare lo stesso sul Bollettino Ufficiale del-la Regione Lombardia (BURL) e sul portale web della Regione Lombardia, pagine dedicate alla ricostruzione post-sisma del 20 e 29 maggio 2012.

Il soggetto attuatoreRoberto Cerretti