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SALE OPERATORIE (Piano terzo) BLOCCO T – PIASTRA SERVIZI

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SALE OPERATORIE (Piano terzo)

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Flow chart

Amministrative Accettazione, dimissione, ordine materiale, archiviazione, gestione documentazione

sanitaria, programmazione gestione iter pre-operatorio Attività assistenziali medica e infermieristica Accoglimento paziente, valutazione criticità, compilazione cartella medica e

infermieristica, mobilizzazione, igiene personale, approvvigionamento somministrazione farmaci, stoccaggio e gestione materiale, trasporto pazienti, assistenza pazienti , dimissione sanitaria, tricotomia, trasporto o trasferimento pazienti critici in altri ospedali, visite mediche di reparto e specialistiche,

Trattamenti diagnostici Raccolta/prelievo e invio campioni biologici ai laboratori, indagini radiologiche in

reparto, misurazioni parametri vitali e antropometrici, ECG, toracentesi e broncoscopie, tracheotomie, rachicentesi, posizionamento CVC e cateteri per dialisi, posizionamento cateteri per monitoraggio pressione cardiaca, posizionamento cateteri arteriosi; trattamento di dialisi – ipotermia, decapneizzazione, elettroncefalogrammi

Trattamenti terapeutici Medicazioni, posizionamento SNG per alimentazione, terapia orale, parenterale, e

del dolore, alimentazione parenterale, terapia trasfusionale, ossigenoterapia e ventilazione invasiva e non invasiva, posizionamento CVC, posizionamento ago cannula, posizionamento catetere vescicole, broncoaspirazione, intubazione, tracheotomia, ultrafiltrazione, controllo monitor paziente, defibrillazione, pompa infusione, endovena, pompa per somministrazione enterale

Attività alberghiere Trasporto e dispensa vitto, rifacimento letti, gestione cucinetta di reparto,

approvvigionamento biancheria, cambio biancheria, preparazione infusi, gestione materassi ad acqua

Pulizia e manutenzione ordinaria Riordino ambienti, gestione rifiuti, manutenzione con pulizia apparecchi

elettromedicali, lavaggio igiene dei locali Pulizia e manutenzione

U.O. GRUPPO OPERATORIO: pazienti acuti non autosufficienti del post operatorio, politraumatizzati o affetti da gravi insufficienze vitali

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PERSONALE PRESENTE PERSONALE NUMERO M F Medici Chirurghi provenienti

dai reparti

Caposala 1 Infermieri 39 Personale Ausiliario 9 Personale Amministrativo / TOTALE 49 STRUMENTAZIONE PRESENTE Attrezzatura accessoria Manutenzione

Periodicità Struttura incaricata

alimentatore /raddrizzatore (caricabatterie) anestesia, apparecchio per artroscopio aspiratore medico chirurgico autoclave autotrasfusione, apparecchio per bagno termostatico bisturi ad ultrasuoni bombole di O2 cappa aspirante carrello elettrificato carrello servitore per endoscopi caschetto termoventilato cistoscopio complesso radiogeno criochirurgia, apparecchio per defibrillatore dermotomia, apparecchiatura per diafanoscopio elettrobisturi elettrochirurgia oftalmica, apparecchio per estrattore schegge metalliche facoemulsificatore fonte luminosa per endoscopia Fornello elettrico Forno microonde fototerapia pediatrica, apparecchio per frigorifero biologico gruppo radiologico insufflatore di gas ipo-ipertermia, apparecchio per irrigatore isteroscopio laccio emostatico pneumatico lampada frontale lampada scialitica laparoscopio laser chirurgico lavaggio ad ultrasuoni, apparecchiatura per lavaggio e disinfezione, apparecchio per lavapadelle lavatrice ad ultrasuoni litotritore endoscopico magnete manometria gastroenterologica, apparecchio per modulo acquisizione immagini modulo per la coagulazione ad argon monitor monitor televisivo per bioimmagini morcellatore nefroscopio oftalmoscopio pensile per sala operatoria e terapia intensiva piano operatorio per tavolo operatorio pompa a siringa portatile per radioscopia, apparecchio pulsossimetro retinoscopio rinoscopio riproduttore video o digitale di bioimmagini riscaldatore sanguigno scanner a radioisotopi intraoperatorio sega per gessi sega per ortopedia sistema motorizzato per chirurgia ortopedica sistema passamalati

Le apparecchiature elettromedicali salvavita vengono manutentata con periodicità semestrale/annuale; Le apparecchiature elettromedicali prive di scadenza di manutenzione indicata da leggi e regolamenti, vengono manutentate ogni due anni.

Ingegneria clinica

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sistema robotizzato per chirurgia endoscopica sistema televisivo per endoscopia sistema televisivo per microscopio Sollevapazienti stativo pensile per apparecchio radiologico stimolatore muscolare stimolatore neuromuscolare tavolo operatorio tavolo per paziente per apparecchio radiologico telecamera termoregolazione corporea, apparecchio per testa letto, apparecchio trapano ortopedico trapano otologico trazione ortopedica, tavolo per ureteronefroscopio videoregistratore per bioimmagini vitrectomo

SOSTANZE CHIMICHE

SOSTANZE CHIMICHE PRESENTI

QUANTITA’’

MODALITA’ DI UTILIZZO

OPERATORI ESPOSTI

NORME COMPORTAMENTALI

Alcool etilico CH3CH2OH

7-8 litri Disinfettante per strumentario Operatori sanitari

Etere CH3-CH2-O-CH2-CH3)

3 litri

Utilizzato dagli operatori sanitari per lo sgrassaggio della cute

Operatori sanitari

Per tutti i solventi clorurati adottare le seguenti norme comportamentali: La manipolazione di dette sostanze deve avvenire evitando tassativamente la presenza di innesti; non porre i recipienti al sole e non maneggiarle in prossimità di sorgenti di calore; assicurarsi che i contenitori non diano luogo a perdite; Utilizzare guanti protettivi;

Sodio dicloroisocianurato (Bionil) :disinfettante a base di cloro

utilizzato per l’asportazione con ausilio di strofinacci di materiale biologico dalle superfici sporche Decontaminazione di materiale plastico

Personale ausiliario

Utilizzare guanti protettivi e sovracamice (presente procedura interna)

Candeggina Soluzione al 5% di Ipoclorito di Sodio NaClO.

2-3 litri

Anestetici Alogenati (Sevofluorano); Protossido di Azoto

L’utilizzo avviene durante le operazioni che richiedono la sedazione dei pazienti. Le sostanze vengono somministrate sotto forma di gas attraverso impianto centralizzato e impianto periferico.

Chirurghi Anestesisti Infermieri

• Evitare ove possibile l'impiego di anestetici per inalazione prima dell'intubazione orotracheale;

• Non aprire i flussimetri prima dell’induzione; • Chiudere i gas ai rotameli al termine dell’anestesia; • ossigenazione prolungata del paziente prima

dell'estubazione orotracheale così da ridurre la emissione di gas a livello dell'ambiente;

• nei casi in cui si debba ricorrere all’induzione in maschera, garantire la massima aderenza di questa sul viso;

• utilizzare evaporatori con sistema chiuso di caricamento (tipo pyn-safety) o in alternativa effettuazione delle operazioni di caricamento all'esterno della sala operatoria e, possibilmente, sotto cappa ( sono sufficienti pochissime gocce di sevoflurano per disperdere nell’aria concentrazioni di anestetico oltre il valore limite stabilito).

• verificare periodicamente l’efficienza dei sistemi di raccolta e scarico all'esterno dei gas espirati e provenienti dal circuito;

• verificare periodicamente i ricambi d'aria al fine di garantire almeno 15 ricambi d’aria per ora (per i nuovi impianti e per le ristrutturazioni di impianti esistenti sono richiesti 15 ricambi/ora (D.P.R. 14.01.1997), e comunque devono essere sufficienti ad assicurare condizioni ambientali idonee in termini di concentrazione di agenti chimici);

• garantire che le bocchette di aspirazione dell’aria, poste in basso alle pareti della sala operatoria, siano prive di ostacoli ovvero non siano nascoste da carrelli o altro che possa impedire una corretta aspirazione dell’aria; La ricarica del sevoflurano deve essere fatta al di fuori della sala operatoria e sotto cappa.

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RISCHI LAVORATIVI RISCHI ambientali ed impiantistici

RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da attuare I.A.

Altezza dell’ambiente di lavoro

> di 3 metri D.Lgs. 242/96 art. 16 Circ.Reg. 13/97 p.9.2

1

Cubatura e superficie

A norma di legge Allegato IV del D.Lgs. 81/08 Circ.Reg. 13/97 p.9.2

1

Pavimenti

In buone condizioni; non presentano dislivelli; non sono scivolosi

1

Porte interne, esterne e di emergenza

Adeguate per numero di persone presenti

le uscite di emergenza devono rimanere sgombre e consentire di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro Allegato IV del D.Lgs. 81/08

1

Scale

Si utilizzano i vani scala interni B e C ed esterno G

Scala Larghezza Rapporto

2a+p=62÷64 Ringhiera

H Ringhiera

Elementi (l) Antiscivolo Osservazioni

scala B 209 (2x16)+30=62 126 7.5 sì OK

scala C 97.5 (2x15.5)+30=61.00 103 9 sì

scala G 120 (2x18.5)+29=66.00 127 9 no

Valori discordanti rispetto al p. 1.7 della Circ.Reg.Veneto n.

13 del ’97, pur tuttavia dal punto di vista della sicurezza

non sussistono rischi *misure espresse in centimetri.

1

Servizi igienico-sanitari

presenti

Portatori di handicap

Accesso consentito 1

Vie di circolazione

Sono adeguate alle persone presenti 1

Illuminazione naturale

Adeguata 1

Illuminazione artificiale

A norma di legge Allegato IV del D.Lgs. 81/08 Circ.Reg. 13/97 p.9.4

1

Aerazione naturale

Adeguata 1

Aerazione artificiale

Presente impianto di condizionamento centralizzato con bocchette di mandata e ripresa nei vari locali;

1

RISCHI DI NATURA ELETTRICA

- contatti diretti o indiretti con elementi in tensione (elettrocuzione) - Impianti elettrici non idonei possono essere fonte di incendio o scoppio

Dichiarazione di conformità

Verifica periodica

SI NO Impianto elettrico X SI Impianti elettrici di messa a terra

X SI

Dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche

X SI

Imp. ubicati in luoghi con pericolo di esplosione

n.a.

Presenti nella parte generale del DVR: • gli adempimenti relativi alla omologazione degli

impianti elettrici e alle verifiche periodiche; • norme comportamentali da portare a conoscenza di

tutti gli operatori; Vengono effettuati periodicamente i controlli del buon funzionamento degli interruttori differenziali (pulsante test).

1

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RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da attuare I.A

RISCHIO DI INCENDIO

Livello di rischio di incendio elevato in base al D.M. 10/03/1998

Carico di incendio < a 30 Kg/mq Classificazione area Aree destinate a ricovero in regime ospedaliero e/o

residenziale, nonché aree adibite ad unità speciali (terapia intensiva neonatologia, rianimazione, sale operatorie, infettivi, igiene mentale, terapie particolari, ecc.); Area Tipo D

Piano di Emergenza

Tutto il personale è stato messo a conoscenza del protocollo operativo per l’emergenza incendio dell’ospedale e ha frequentato il corso antincendio per avere minime nozioni in materia e saper utilizzare un estintore. In caso di incendio grave il numero di emergenza interno è 1114 o 88168 (Centrale Portineria) mentre il 1239 o 88125 (Squadra Sicurezza)

Effettuare periodicamente aggiornamento antincendio al personale di nuova assunzione

Uscite di emergenza

presenti 1

Vie di esodo

Nel corridoio principale presente una porta di tipo scorrevole con apertura a spinta

Le vie di esodo non risultano segnalate in modo adeguati

1

Scale per l’emergenza

presenti 1

Rilevamento incendi

Presente un impianto di rilevamento incendi 1

Illuminazione di emergenza

Presente impianto di illuminazione di emergenza

Sostanze infiammabili Si è rilevata la presenza di due bombole di ossigeno all’interno di un deposito di materiale sanitario; Presenza di una cospicua quantità di liquidi infiammabili contenuti in armadi privi di bacino di contenimento (10 lt di alcool, 5 lt di etere, alcuni lt. Di iodopovidone )

2

Sono state identificate tutte le possibili sorgenti di innesco

Presente Piastra elettrica e forno microonde 2

Formazione

La maggior parte degli operatori hanno seguito un corso di formazione teorico-pratico sull’attuazione del Piano di Emergenza Incendi Effettuata nel 2013 formazione obbligatoria dei lavoratori secondo quanto stabilito dall’Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 ai sensi dell’art. 37, c. 2 del D.Lgs. 81/08

1

Prevenzione attiva antincendio (estintori, rete idranti, impianti di spegnimento automatico, impianti di rilevazione e di segnalazione) Piano terzo

Estintori controllati periodicamente dalla squadra di sicurezza presenti: - adeguato numero di estintori sia a CO2 che a polvere; - idranti e naspi; - impianto di rilevazione incendi; Presenti N 6 estintori a polvere da 6 Kg A-B-C dislocati nei punti indicati in planimetria e N° 9 estintore a CO2 Verifica periodica degli estintori gestita dall’U.O. Tecnico

1

Prevenzione attiva antincendio (estintori, rete idranti, impianti di spegnimento automatico, impianti di rilevazione e di segnalazione) Piano quinto

Estintori controllati periodicamente dalla squadra di sicurezza presenti: - adeguato numero di estintori sia a CO2 che a polvere; - idranti e naspi; - impianto di rilevazione incendi;

Presenti N 5 estintori a polvere da 6 Kg A-B-C dislocati nei punti indicati in planimetria e N° 9 estintore a CO2 Verifica periodica degli estintori gestita dall’U.O. Tecnico

1

Compartimentazione Presente 1 Prove di evacuazione Da effettuare 3

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RISCHI DA ATTIVITA’ LAVORATIVA

RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da attuare I.A. RISCHIO BIOLOGICO

I liquidi biologici sono: sangue, siero, plasma, liquor, liquido seminale, lavaggi broncopolmonari, liquidi sinoviali, pleurici, peritoneali, drenaggi e ogni altro liquido che contenga in modo visibile tracce di sangue. Sono da considerare infettanti anche tutte le colture microbiche. Rischio: Rischio biologico, rappresentato usualmente da: Virus B dell’epatite Virus dell’epatite delta Virus C dell’epatite Virus dell’immunodeficienza acquisita Altre malattie infettive-diffusive virali e batteriche: Scabbia

Sorveglianza Sanitaria Vaccinazioni obbligatori e volontarie, p.es: Anti Epatite B Antitubercolare Informazione e formazione Procedure

2

Valutazione rischio da agenti biologici di classe 1-3 Il valore di D è stabilito essere pari a 4 il valore di P si ricava dalla tabella allegata P X D = 4

Punteggio

FATTORE 0-0,7

Registrazione infortuni a rischio biologico 0

D.P.I. (disponibilità ed utilizzo) 0

Procedure e protocolli specifici 0

Formazione specifica 0

Frequenza operazioni/Emergenza 0,7

Paziente con potenzialità di trasmissionedi malattie infettive per manovre scorrette 0,7

Punteggio P = 1

2

Dispositivi di Sicurezza usati

DISPOSITIVI DI SICUREZZA SI NO Siringhe senza aghi (cannula smussata per connettori valvolari, etcc..)

X

Siringhe con aghi protetti (ago permanentemente con cappuccio in plastica rigida)

X

Aghi retrattili in tubo vuoto X Aghi per flebo, per farfalla, per PH con dispositivo di protezione scorrevole

X

Ago cannula provvisto di involucro X Aghi con dispositivo scorrevole allegato alle siringhe monouso e/o agli astucci dei tubi

X

Aghi per flebo, farfalla, autosmussanti (alla retrazione l’ago viene incamerato dentro un cannula di protezione)

X

Aghi – lancette retrattili X Disponibilità di recover rigidi per siringhe, farfalle, etcc nelle camere, ambulatori, camere di medicazione , etc..

X

Acquisire dispositivi di sicurezza

3

Rischio TBC Effettuata valutazione ai sensi della delibera regionale n. 643 del 7/5/2013, dell’intesa ai sensi dell’art. 8, c. 6 della Legge 5/6/2003 n. 139 tra Governo, Regioni e province Autonome del 20/12/2012 e del 7/02/2013. Risulta Classificata in B

2

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RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da

attuare I.A.

Procedure operative

Presente: Procedura di decontaminazione di superfici sporche e/o imbrattate di sangue; Procedura di decontaminazione dello strumentario chirurgico e dei dispositivi medici da inviare alla sterilizzazione; Norme comportamentali in caso di esposizione parenterale o mucosa a materiale potenzialmente infetto; Procedura per il trasporto di campioni biologici Procedura per la gestione corretta dei rifiuti sanitari; Procedura in caso di tubercolosi polmonare Protocollo per l’isolamento del paziente affetto da TBC polmonare Norme comportamentali in caso di pazienti affetta da AIDS Protocollo scabbia Protocollo meningite

1

Monitoraggio Microbiologico

Effettuato a primavera 2009 indagine microbiologica ambientale in tutto il blocco operatorio e nelle aree critiche. Con l’indagine si è quantificata la carica batterica totale (CBT) nell’aria ambiente con campionatori microbiologici Microflow, inoltre sono stati eseguiti in tutti gli ambienti prelievi con piastre sterili per ricerca di CBT su alcune superfici (pavimento, porta, parete, letto o termoculla, carrello terapia). VALORI PER LE AREE CRITICHE

Classe di locali Microrganismi per m3 d’aria

Tipo di stanza

I.Locali con conta batterica molto bassa

Fino a 10

Sale per usi speciali Sale operatorie Laboratori speciali

II. Locali con conta batterica bassa

Fino a 200

Sale operatorie asettiche o quasi; sale operatorie PS; sale parto, nido; unità cura intensiva; unità cura perinatale;

III. Locali con conta batterica bassa

200-250

Reparti, sale di esami, corridoi, magazzini materiale sterile, laboratori, spogliatoi

Per quanto riguarda le superfici, in assenza di riferimenti indicati da organismi internazionali, i risultati si confrontano con i limiti indicati dalla ditta costruttrice delle piastre, come segue:

GIUDIZIO IGIENICO UFC/PIASTRA UFC/Cm2

Insufficiente Accettabile Buono

> 50 26-50 < 25 (0-25)

> 2.08 1.04-2.08 < 1.04 (0-1.04)

Tutte le misure risultano ampiamente al di sotto del valore di riferimento. VALORI LIMITI DELL’ARIA PER LE SALE OPERATORIE (Linee Guida ISPESL 1999)

CFU/m3

Le misure verranno ripetute con periodicità da parte del Servizio Infezioni Ospedaliere

1

RISCHIO RUMORE

Il 31/01/2011 è stata effettuata una valutazione del livello di rumore al fine di determinare l’inquinamento acustico provocato dalla Sterilizzatrice ad ultrasuoni “Med Sonic

Vedi conclusioni della relazione

1

RISCHIO VIBRAZIONI

IDEM come sopra In ogni caso, qualora sorgessero problematiche di questo genere si effettueranno immediate misure stimate mediante banca dati ISPESL,

1

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RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da attuare I.A.

SALA GESSI Il principale rischio è l’uso della sega per il quale l’operatore potrebbe incorrere in tagli e ferite qualora si utilizzino strumenti obsoleti e taglienti.

Utilizzare attrezzature sicure; Non lasciare gli strumenti elettrici in funzione; Afferrare gli strumenti possibilmente con entrambe le mani; verificare lo stato di manutenzione degli strumenti e del collegamento elettrico prima dell’uso; Aerare il locale dopo ogni attività;

1

RADIAZIONI NON IONIZZANTI campi elettromagnetici, radiazioni ottiche artificiali (ultraviolette, infrarosse, laser)

Per le attività che non comportano utilizzo di elettrobisturi si ritiene, in base alla Norma CENELEC EN 50499, Tab. 1, che le condizioni espositive siano giustificabili (non comportano apprezzabili rischi per la salute).

La valutazione del rischio deve essere effettuata per utilizzo di Elettrobisturi (Tab. 2 EN 50499

3

RADIAZIONI IONIZZANTI

Si utilizzano nelle Sale Operatorie RX sia in scopia che in grafia Prescrizioni sono date dall’Esperto Qualificato. Sorveglianza sanitaria a seconda della classificazione del personale Controllo sanitario M.A. Sorveglianza Fisica E.Q.

2

ILLUMINAZIONE

Valutazione Illuminotecnica Non necessaria 1 MICROCLIMA

Valutazione microclimatica

Non necessaria 1

VDT

Videoterminali (schermo, stampanti)

Schermi a norma di colore chiaro con caratteri scuri; Possibilità di regolare luminosità e contrasto; Stampanti prevalentemente laser, solo alcune sono a getto di inchiostro o ad aghi. Screening visivo; Controllo sanitario

1

Affaticamento visivo connesso all’uso dei VDT

Uso di monitor a norma e di buona qualità 1

Postazione lavorativa (Vedasi scheda ergonomia, in Valut. rischio Attività Amm.va – Parte Generale) Tronco Illuminazione e microclima (ricambio aria, condizioni ambientali, raffrescamento, riscaldamento, illuminazione naturale, illuminazione artificiale)

Le postazioni sono adeguate per quanto riguarda scrivanie (tavoli) e sedie

1

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RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da

attuare I.A.

Toner per stampanti e per fotocopiatrici E’ stata emanata e distribuita un’apposita procedura per lo smaltimento dei toner.

1

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Vengono sollevati saltuariamente carichi compresi fra 4 e 10 kg

NON VENGONO SOLLEVATI PESI > 3 KG M F M SOLLEVAMENTO PESI FRA 4 -10 KG F 2 OGNI MINUTO 3 1 OGNI ORA 1 0 POCHE\DIE 0 0 0 M SOLLEVAMENTO PESI FRA 11-19 KG F 3 OGNI MINUTO 4 1 OGNI ORA 2 0 POCHE\DIE 1 M SOLLEVAMENTO PESI FRA 20 -25 KG F 4 OGNI MINUTO N.C. 2 OGNI ORA N.C. 1 POCHE\DIE N.C. SOLLEVAMENTO PESI > 25 KG PER MASCHI O >20 KG PER DONNE 4

Totale

1

Effettuata la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi

Metodo M.A.P.O X Metodo NIOSH no Metodo SNOOK e CIRIELLO X

Effettuata il 29/11/2006 la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi relativa al trasporto dei pazienti su varie tipologie di barelle; PRESCRIZIONI Con la valutazione del 29/11/2006 si sono date le seguenti indicazioni (vedi relazione): far movimentare i letti da almeno n. 2 operatori in particolare nei percorsi critici; acquisire letti - barella motorizzati.

2

STRESS LAVORO CORRELATO

Rischio Burn-out: medio Rischio organizzativo: Corso sulla gestione delle emozioni e conflitti nell’ambiente di lavoro Nominato il garante (esterno) per mobbing, molestie sessuali e disagio psichico nell’ambiente di lavoro

2

Manipolazione strumenti chirurgici Note: Indossare guanti di protezione antitaglio; non estrarre gli aghi dalle siringhe e non tentare di reincappucciarli; non indossare monili od orologi;

2

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RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da attuare I.A

RISCHIO CHIMICO I rischi da agenti chimici e le caratteristiche chimiche dell’aria in sala operatoria sono prevalentemente correlate con la ventilazione ed il conseguente numero di ricambi d'aria presenti nell'ambiente. I fenomeni di inquinamento si evidenziano mediante il monitoraggio della concentrazione dei gas anestetici volatili. L'impiego di questi composti, che determinano effetti di tossicità sull’uomo, comporta un potenziale inquinamento ambientale con conseguente esposizione professionale, che deve essere controllato al fine di rispettare i limiti consigliati dai competenti organismi, nazionali ed internazionali.

Schede di scurezza Le schede di sicurezza delle sostanze chimiche pericolose sono conservate in reparto.

2

Valutazione Rischio chimico

Basso per la sicurezza e irrilevante per la salute dei lavoratori 2

Monitoraggio ambientale formaldeide

Effettuati campionamenti d’aria il 13 e il 19/04/2012 per valutare la formaldeide aerodispersa durante le operazioni connesse alla conservazione di parti anatomiche da avviare a successiva analisi. Dai risultati è emerso: Il travaso di formalina in contenitore da 3000 ml sotto cappa aspirante non ha comportato alcuna dispersione dei vapori di formalina verso l’esterno della cappa in quanto i valori misurati ad altezza respiratoria dell’operatore sono risultati pressoché nulli. RISCHIO IRRILEVANTE Per quanto riguarda i contenitori preriempiti di formalina da 1000 – 500 – 40 ml utilizzati all’interno delle sale operatorie, il monitoraggio delle operazioni su di essi (apertura, introduzione del pezzo anatomico e chiusura degli stessi con tappo a vite) hanno dato risultati diversi. In particolare:

• le operazioni eseguite sui contenitori da 40 e da 500 ml si possono considerare a RISCHIO IRRILEVANTE

• Per quanto riguarda invece le operazioni (apertura, introduzione del pezzo anatomico, richiusura) con utilizzo del contenitore da 1000 ml. L’operazione è a RISCHIO NON IRRILEVANTE

Stilare procedura di sicurezza per utilizzo di formalina in Sala Operatoria

3

Monitoraggio ambientale gas anestetici

Monitoraggi ambientali effettuati: Monitoraggio effettuato a giugno 2006, mediante analizzatore di gas a campionamento automatico in continuo (vedi relazione del 17/10/2006).

Monitoraggio gas anestetici effettuato nell’estate 2007. Alla luce dei risultati del 29/08/2007 si sono consigliate le misure di prevenzione (vedi norme comportamentali gas anestetici) : Monitoraggio gas anestetici effettuato a Luglio 2010 (vedi relazione del 03/08/2010 prot. n. 74927). Dai risultati è emerso che in alcuni momenti sono stati superati i valori limiti di soglia per il Sevoflurano mentre per il Protossido d’Azoto i valori sono risultati molto al di sotto del valore limite.

Effettuazione di periodici monitoraggi da parte del Serv.Prev. Protezione sia del protossido di azoto sia degli anestetici alogenati impiegati mediante metodiche che di volta in volta saranno ritenute più opportune (strumentazione automatica con prelievo di campioni in continuo e/o utilizzo di campionatori personali con successiva analisi di laboratorio Rispettare le indicazioni sulla gestione delle apparecchiature anestesiologiche deve essere eseguita attraverso: - il controllo della tenuta del gruppo anestesiologico mediante la rilevazione della presenza di perdite di gas anestetici (apparecchio, tubi, pallone, ecc.)

2

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Dakin IRRILEVANTE NON BASSO Esojod 10% N.D NON BASSO etanolo (alcool etilico) N.D. NON BASSO etere dietilico (Diethyl-Etere) IRRILEVANTE NON BASSO formaldeide...% NON

IRRILEVANTE NON BASSO

Glutaster Basica NON IRRILEVANTE

NON BASSO

ipoclorito di sodio, soluzione ...% Cl attivo

IRRILEVANTE NON BASSO

Kito Fix Citologico IRRILEVANTE NON BASSO Lifo Scrub IRRILEVANTE NON BASSO Metal Cal IRRILEVANTE NON BASSO n-esano NON

IRRILEVANTE NON BASSO

perossido di idrogeno (Acqua Ossigenata)

NON IRRILEVANTE

NON BASSO

Poviderm 1% IRRILEVANTE NON BASSO Simp 80 N.D. NON BASSO

Gruppo operatorio CSP

Steradrox IRRILEVANTE NON BASSO

Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio apparato cardiocircolatorio per le sostanze Esojod 10% N.D. Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio apparato digerente per le sostanze etanolo (alcool etilico),ipoclorito di sodio, soluzione ...% Cl attivo,Dakin,etere dietilico (Diethyl-Etere),Steradrox,Glutaster Basica,Kito Fix Citologico NON IRRILEVANTE Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio apparato respiratorio per le sostanze formaldeide...%,ipoclorito di sodio, soluzione ...% Cl attivo,Dakin,etere dietilico (Diethyl-Etere),n-esano,Simp 80,Steradrox,Poviderm 1%,Metal Cal,Glutaster Basica NON IRRILEVANTE Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio cute per le sostanze formaldeide...%,perossido di idrogeno (Acqua Ossigenata),etanolo (alcool etilico),ipoclorito di sodio, soluzione ...% Cl attivo,Dakin,etere dietilico (Diethyl-Etere),n-esano,Simp 80,Steradrox,Esojod 10%,Poviderm 1%,Metal Cal,Glutaster Basica,Kito Fix Citologico NON IRRILEVANTE Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio naso per le sostanze formaldeide...% NON IRRILEVANTE Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio occhio e annessi oculari per le sostanze Lifo Scrub,Glutaster Basica,Kito Fix Citologico NON IRRILEVANTE Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio sistema emolinfopoietico per le sostanze etere dietilico (Diethyl-Etere) IRRILEVANTE Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio sistema nervoso centrale per le sostanze etere dietilico (Diethyl-Etere),n-esano NON IRRILEVANTE Valutazione del rischio degli effetti cumulativi per la salute sull'organo bersaglio vie respiratorie per le sostanze Kito Fix Citologico IRRILEVANTE

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TIPO DI DPI

RISCHI DA CUI PROTEGGONO

Camice Monouso in TNT Marcatura CE norma EN 340 467 Certificazioni di test sulle sostanze specifiche Maniche lunghe e sufficientemente larghe Completamente avvolgente con doppia allacciatura posteriore

Agenti biologici Agenti chimici

CAMICE CHIRURGICO MONOUSO TNT. Marcatura CE (classe Is) norma EN 13795 Camice chirurgico idrorepellente in tnt . Classificazione DM: classe 1. sterilizzato a raggi gamma.

Agenti biologici Agenti chimici

CAMICE CHIRURGICO RINFORZATOMONOUSO TNT. Marcatura CE (classe Is) norma EN 13795 Camice chirurgico idrorepellente in tnt con rinforzi in Pet su maniche e davanti. Classificazione DM: classe 1. sterilizzato a raggi gamma.

Agenti biologici Agenti chimici

CALZARI COPRISCARPE Dispositivo medico di classe Id Norma di riferimento: D. Leg. 46/97

Agenti biologici Agenti chimici

COPRICAPO-CUFFIE Dispositivo medico di classe Id Norma di riferimento: D. Leg. 46/97

Agenti biologici Agenti chimici

GUANTI AD USO NON MEDICO SENZA POLVERE Materiale:vinile, nitrile, non sterili; Marcatura CE conformi al DLgs 46/97 come dispositivi medici di CLASSE I Conformi alla norma EN 455 I,II,III (AQL 4) Conformi alla norme ISO 9000 e ASTM

Agenti biologici Agenti chimici

GUANTI STERILI-ALTA CHIRURGIA- IN LATTICE Marcatura CE 0123 DM classe IIa UNI EN 455-1/2/3- UNI ISO10282

Agenti biologici Agenti chimici

GUANTI STERILI -ALTA CHIRURGIA- LATEX FREE Marcatura CE 0120 DM classe IIa UNI EN 455-1/2/3- UNI ISO10282

Agenti biologici Agenti chimici

OCCHIALI CON PROTEZIONI LATERALI E FRONTALE Marcatura CE; Marcatura a norma EN 166; Classe ottica 1

Agenti biologici Agenti chimici

VISIERA SENZA CALOTTA Marcatura CE; Marcatura a norma EN 166; Classe ottica 1; Dispositivo di II categoria

Agenti biologici Agenti chimici

MASCHERINA CON VISIERA Marcatura CE; Marcatura a norma EN 166; Classe ottica 1;

Agenti biologici Agenti chimici

FACCIALE FILTRANTE FFP3 Marcatura CE; Marcatura a norma EN 149:2001 - Disp. III Categoria;

Agenti chimici Agenti biologici

STIVALE ALTO Marcatura CE Marcatura a norma EN 347 P1

Agenti Chimici Agenti Biologici

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ELENCO MANSIONI Le mansioni presenti in…GRUPPO OPERATORIO..sono descritte di seguito: Mansione Descrizione Chirurghi Attività chirurgica Anestesisti Attività anestesiologica Infermieri Attività di assistenza chirurgica O.S.S. Attività di trasporto barellati, sanificazione sale MANSIONI PRESENTI E LUOGHI DI ACCESSO Unità Operativa Mansioni Processi/Fasi Lavorative Altri luoghi a cui accede GRUPPO OPERATORIO

Chirurghi Sale Operatorie Reparti

Anestesisti Sale Operatorie Anestesia e Rianimazione Infermieri Sale Operatorie

Infermieri Sale Operatorie Reparto Oculistico (da cui provengono) Infermieri Sale Operatorie Chirurgia della Mano (da cui provengono) O.S.S. Sale Operatorie Amministrativo Lavoro in segreteria Amministrazione ANALISI CONOSCITIVA MANSIONE LAVORATIVA Si analizzano le mansioni svolte nelle diverse aree ed attività unitamente ai macchinari, alle attrezzature, alle sostanze nocive impiegate o a cui è esposto (anche potenzialmente), i dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) in dotazione ai vari addetti, le attività di formazione, informazione ed addestramento Mansione Macchin

e Attrezzature Movimentaz.

Carichi Sostanze (chimiche/fisiche/ biologiche)

Impianti DPI da utilizzare

Amministrativo:

n.a. Fotocopiatrice P.C. Stampante Fax

Toner n.a.

Chirurghi RX Personal Computer Stampante Fotocopiatrice Elettromedicali vari Elettrobisturi

Agenti biologici Disinfettanti

n.a. Guanti in vinile. Occhiali di protezione Sovracamici Camici piombati Occhiali anti Rx Collare anti Rx

Anestesisti Personal Computer Stampante Fotocopiatrice Elettromedicali vari

Agenti biologici

Apparecchio anestesiologico

Guanti in vinile. Occhiali di protezione Sovracamici

Infermieri RX Personal Computer Stampanti Elettrocardiografo Fotocopiatrice Fax Elettromedicali vari

Paziente N.C. e P.C.

Agenti biologici Tutti gli agenti chimici utilizzati (compresa la formalina)

n.a. Guanti in vinile. Occhiali di protezione Sovracamici Camici piombati Occhiali anti Rx Collare anti Rx

O.S.S. P.C. Stampante Fotocopiatrice Fax

Paziente N.C. e P.C.

Agenti biologici Tutti gli agenti chimici utilizzat (compresa la formalina)

n.a. Guanti in vinile Occhiali di protezione Sovracamici

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MANSIONE: Chirurghi Macchine Attrezzat. Mov.

carichi Sostanze (chimiche/fisiche/ biologiche)

Impianti Rischio Valutazione Rischio

Probabilità (P)

Danno (D)

K I.A.

Sostanze chimiche Inalazione Assorbimento ingestione

NON IRRILEVANTE per la salute NON BASSO per la sicurezza (vedi valut. Rischio Chimico con metodo ARCHIMEDE)

Agenti biologici Via aerea Via ematica contatto

Probabile Grave 0,33 3

Lesioni dorso lombari

Affatic. Visivo

Probabile Medio

0,33 2

Posture incongrue

Probabile Medio 2

Personal Computer

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Stampante

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Elettromedicali

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 2

Tagli Poco probabile

Grave 2

Apparecchio RX

Radiazioni ionizzanti assorbimento Poco probabile

Gravissimo

3

Laser (Chirurghi Urologia)

Radiazioni ottiche assorbimento Poco probabile

Grave 2

Misure di Prevenzione Adottare i D.P.I. :C MANSIONE: Anestesisti Macchine Attrezzat. Mov.

carichi Sostanze (chimiche/fisiche/ biologiche)

Impianti Rischio Valutazione Rischio

Probabilità (P)

Danno (D)

K I.A.

Sostanze chimiche Inalazione Assorbimento ingestione

NON IRRILEVANTE per la salute NON BASSO per la sicurezza (vedi valut. Rischio Chimico con metodo ARCHIMEDE)

Agenti biologici Via aerea Via ematica contatto

Probabile Grave 0,33 3

Lesioni dorso lombari

Affatic. Visivo

Probabile Medio

0,33 2

Posture incongrue

Probabile Medio 2

Personal Computer

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Stampante

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Elettromedicali

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 2

Tagli Poco probabile

Grave 2

Misure di Prevenzione Adottare i D.P.I. :C

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MANSIONE: Infermieri Macchine Attrezzat. Mov.

carichi Sostanze (chimiche/fisiche/ biologiche)

Impianti Rischio Valutazione Rischio

Probabilità (P)

Danno (D)

K I.A.

Sostanze chimiche Inalazione Assorbimento ingestione

NON IRRILEVANTE per la salute NON BASSO per la sicurezza (vedi valut. Rischio Chimico con metodo ARCHIMEDE)

Agenti biologici Via aerea Via ematica contatto

Probabile Grave 0,33 3

Lesioni dorso lombari

Affatic. Visivo

Probabile Medio

0,33 2

Posture incongrue

Probabile Medio 2

Personal Computer

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Stampante

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Elettromedicali

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 2

Tagli Poco probabile

Grave 2

Apparecchio RX

Radiazioni ionizzanti assorbimento Poco probabile

Gravissimo

3

Laser (infermieri di Urologia)

Radiazioni ottiche assorbimento Poco probabile

Grave 2

Misure di Prevenzione Utilizzo dei D.P.I.: Camici in TNT non sterili, Guanti - Occhiali o visiera, Facciali filtranti: FFP3 Formazione, informazione e addestramento

• unico Operatore non esposto a gas anestetici è il Coordinatore infermieristico per il quale il Rischio chimico risulta IRRILEVANTE per la salute NON BASSO per la sicurezza

MANSIONE: O.S.S. Macchine Attrezzat. Mov.

carichi Sostanze (chimiche/fisiche/ biologiche)

Impianti Rischio Valutazione Rischio

Probabilità (P)

Danno (D)

K I.A.

Sostanze chimiche Inalazione Assorbimento ingestione

IRRILEVANTE per la salute NON BASSO per la sicurezza (vedi valut. Rischio Chimico con metodo ARCHIMEDE)

Agenti biologici Via aerea Via ematica contatto

Probabile Grave 0,33 3

Trasporto con barelle

Lesioni dorso lombari

Vedi relazione snook ciriello del 2004

Affatic. Visivo

Probabile Medio

0,33 2

Posture incongrue

Probabile Medio 2

Personal Computer

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Stampante

Elettrocuzione Poco probabile

Grave 0,10 2

Misure di Prevenzione Utilizzare i DPI: Camici in TNT non sterili, Guanti - Occhiali o visiera, Facciali filtranti: FFP3 Formazione, informazione e addestramento

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INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI PER MANSIONE Identificazione mansione Luoghi di lavoro frequentati dalla mansione

MEDICI (CHIRURGHI, ANESTESISTI)

SA

LE O

PE

RA

TOR

IE

RE

PA

RTI

Pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso presente nel luogo di lavoro o connessi con la mansione X: pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso associato ad attività o eventi ordinari o straordinari; S: pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso associato esclusivamente ad attività o eventi straordinari Rischi connessi con il luogo di lavoro

Ris

chi c

onne

ssi c

on l’

attiv

ità

lavo

rativ

a

Spazi di transito non adeguati Spazi di lavoro non adeguati Luoghi ristretti Scale fisse e/o caduta dall’alto X X Caduta di materiali o attrezzi dall’alto Presenza di macchine fisse o impianti X Movimentazione e deposito di materiali Presenza di apparecchi di sollevamento Ascensori o montacarichi X X Presenza di mezzi di trasporto Apparecchi elettrici e impianti elettrici X X Presenza di apparecchi a pressione X X Presenza di apparecchi a gas combustibili Incendio S S Presenza di esplosivi Scariche atmosferiche Presenza di agenti chimici X X Presenza di agenti cancerogeni X Presenza di agenti biologici X X Presenza di rumore Presenza di campi elettromagnetici X X Presenza di ultrasuoni o infrasuoni Atmosfere iperbariche Condizioni microclimatiche non adeguate Sorgenti radiazioni ionizzanti X Sorgenti di radiazioni non ionizzanti X X Radiazioni ottiche artificiali Illuminazione non adeguata

Uso di scale portatili N.A Lavori in quota N.A Uso di apparecchi di sollevamento N.A Uso di mezzi di trasporto N.A Lavori elettrici N.A Uso di apparecchi con gas combustibili N.A Uso di apparecchi a pressione N.A

Uso o contatto con agenti chimici NON IRRILEV per gli anestetici

Uso o contatto con agenti cancerogeni B Uso o contatto con agenti biologici B Moviment. man. carichi e/o movimenti ripetuti B Uso di attrezzature di lavoro B Uso di attrezzature rumorose B Uso di attrezzature vibranti B Sbalzi di temperatura T Eccessivo carico di lavoro fisico e/o mentale M Altri fattori di stress lavoro-correlato M Campi elettromagnetici B Radiazioni ottiche artificiali B Esposizione a mobbing T Uso di videoterminali < 20 ORE SETT Ergonomia/Posture B

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INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI PER MANSIONE Identificazione mansione Luoghi di lavoro frequentati dalla mansione

INFERMIERI

SA

LE O

PE

RA

TOR

IE

Pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso presente nel luogo di lavoro o connessi con la mansione X: pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso associato ad attività o eventi ordinari o straordinari; S: pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso associato esclusivamente ad attività o eventi straordinari Rischi connessi con il luogo di lavoro R

isch

i con

ness

i con

l’a

ttivi

tà la

vora

tiva

Spazi di transito non adeguati Spazi di lavoro non adeguati Luoghi ristretti Scale fisse e/o caduta dall’alto X Caduta di materiali o attrezzi dall’alto Presenza di macchine fisse o impianti X Movimentazione e deposito di materiali Presenza di apparecchi di sollevamento Ascensori o montacarichi X Presenza di mezzi di trasporto Apparecchi elettrici e impianti elettrici X Presenza di apparecchi a pressione X Presenza di apparecchi a gas combustibili Incendio S Presenza di esplosivi Scariche atmosferiche Presenza di agenti chimici X Presenza di agenti cancerogeni X Presenza di agenti biologici X Presenza di rumore Presenza di campi elettromagnetici X Presenza di ultrasuoni o infrasuoni Atmosfere iperbariche Condizioni microclimatiche non adeguate Sorgenti radiazioni ionizzanti X Sorgenti di radiazioni non ionizzanti X Radiazioni ottiche artificiali Illuminazione non adeguata

Uso di scale portatili N.A Lavori in quota N.A Uso di apparecchi di sollevamento N.A Uso di mezzi di trasporto N.A Lavori elettrici N.A Uso di apparecchi a pressione N.A

Uso o contatto con agenti chimici NON IRRILEV per gli anestetici*

Uso o contatto con agenti cancerogeni B Uso o contatto con agenti biologici B Moviment. man. carichi e/o movimenti ripetuti B Uso di attrezzature di lavoro B Uso di attrezzature rumorose B Uso di attrezzature vibranti B Sbalzi di temperatura T Eccessivo carico di lavoro fisico e/o mentale M Altri fattori di stress lavoro-correlato M Campi elettromagnetici B Radiazioni ottiche artificiali B Esposizione a mobbing T Uso di videoterminali < 20 ORE SETT Ergonomia/Posture B

* ad esclusione del Coordinatore Infermieristico per il quale l’uso e il contatto con gli agenti chimici è Irrilevante

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INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI PER MANSIONE Identificazione mansione Luoghi di lavoro frequentati dalla mansione

OSS

SA

LE O

PE

RA

TOR

IE

Pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso presente nel luogo di lavoro o connessi con la mansione X: pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso associato ad attività o eventi ordinari o straordinari; S: pericolo, situazione pericolosa e evento dannoso associato esclusivamente ad attività o eventi straordinari Rischi connessi con il luogo di lavoro R

isch

i con

ness

i con

l’a

ttivi

tà la

vora

tiva

Spazi di transito non adeguati Spazi di lavoro non adeguati Luoghi ristretti Scale fisse e/o caduta dall’alto X Caduta di materiali o attrezzi dall’alto Presenza di macchine fisse o impianti X Movimentazione e deposito di materiali Presenza di apparecchi di sollevamento Ascensori o montacarichi X Presenza di mezzi di trasporto Apparecchi elettrici e impianti elettrici X Presenza di apparecchi a pressione X Presenza di apparecchi a gas combustibili Incendio S Atmosfere esplosive Scariche atmosferiche Presenza di agenti chimici X Presenza di agenti cancerogeni X Presenza di agenti biologici X Presenza di rumore Presenza di campi elettromagnetici X Presenza di ultrasuoni o infrasuoni Atmosfere iperbariche Condizioni microclimatiche non adeguate Sorgenti radiazioni ionizzanti Sorgenti di radiazioni non ionizzanti X Radiazioni ottiche artificiali Illuminazione non adeguata

Uso di scale portatili N.A Lavori in quota N.A Uso di apparecchi di sollevamento N.A Uso di mezzi di trasporto N.A Lavori elettrici N.A Uso di apparecchi con gas combustibili N.A Uso di apparecchi a pressione N.A Uso o contatto con agenti chimici IRRILEVANTE Uso o contatto con agenti cancerogeni B Uso o contatto con agenti biologici B Moviment. man. carichi e/o movimenti ripetuti B Uso di attrezzature di lavoro B Uso di attrezzature rumorose B Uso di attrezzature vibranti B Sbalzi di temperatura T Eccessivo carico di lavoro fisico e/o mentale B Altri fattori di stress lavoro-correlato M Campi elettromagnetici B Radiazioni ottiche artificiali B Esposizione a mobbing T Uso di videoterminali < 20 ORE SETT Ergonomia/Posture B

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Legenda N.A.=  Non Applicabile T =  Trascurabile B =  Basso M =  Medio A =  Alto   RISCHI INDIVIDUALI MMC BIOL CHIM R.I. N.I.R. RUM. INFOR. TURNI STRESS VDT ERG Medici X X X X X X X X X Infermieri X X X X X X X X X X O.S.S. X X X X X X Amministrativi SCHEMA PER INVENTARIO D.P.I.

RISCHI FISICI

MECCANICI

CADUTA DALL’ALTO

URTI, COLPI, IMPATTI, COMPRESSIONI

PUNTURE, TAGLI ABRASIONI

VIBRAZIONI

SCIVOLAMENTI, CADUTE A LIVELLO

CRANIO UDITO OCCHI VIE RESPIRATORIE VOLTO

TESTA

TESTA MANO ARTO

SUP. BRACCIO (parti) PIEDE ARTO

INF. GAMBA X PELLE TRONCO/ADDOME APPARATO G. I.

PARTE DEL CORPO

VARIE

CORPO INTERO

RISCHI FISICI

TERMICI RADIAZIONI

Calore, fiamme

Freddo ELET TRICI Non

ionizzanti Ionizzanti

RUMORE

CRANIO UDITO OCCHI X X VIE RESPIRATORIE

VOLTO

TESTA

TESTA MANO ARTO

SUP. BRACCIO (parti) X PIEDE ARTO

INF. GAMBA PELLE TRONCO/ADDOME APPARATO G. I.

PARTE DEL CORPO

VARIE

CORPO INTERO X

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RISCHI

CHIMICI AEROSOL LIQUIDI

Polveri, fibre

Fumi Nebbie Immersioni Getti, schizzi

GAS e VAPORI

CRANIO UDITO OCCHI X X X VIE RESPIRATRIE X X X VOLTO

TESTA

TESTA MANO X ARTO

SUP. BRACCIO (parti) X PIEDE ARTO

INF. GAMBA PELLE X TRONCO/ADDOME APPARATO G. I.

PARTE DEL CORPO

VARIE

CORPO INTERO

RISCHI BIOLOGICI

BATTERI PATOGENI

VIRUS PATOGENI

FUNGHI PRODUTTORI DI MICOSI

ANTIGENI BIOLOGICI NON MICROBICI

CRANIO UDITO OCCHI X X X VIE RESPIRATRIE X X X VOLTO

TESTA

TESTA MANO X X X ARTO

SUP. BRACCIO (parti) X X X PIEDE ARTO

INF. GAMBA PELLE X X X TRONCO/ADDOME APPARATO G. I. CORPO INTERO

PARTE DEL CORPO

VARIE

CRANIO

RISCHI Provvedimenti attuati Provvedimenti da attuare I.A .

Vengono utilizzati D.P.I. Forniti D.P.I.: Camici in TNT non sterili Camici piombari, occhiali anti Rx, collari; Guanti - Occhiali o visiera Guanti antitaglio Facciali filtranti: FFP3 Facciali filtranti: FFP2 (S)

DANNO ATTESO Dorso-lombalgie croniche, ernie discali, rischio infortunistico per il pericolo di cadute per scivolamento, rischio biologico (TBC, Epatite C, scabbia) , rischio Stress lavoro correlato per turni notturni

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GRIGLIA DI RILEVAZIONE DEI RISCHI PER LAVORATRICI GESTANTI E PUERPERE MEDICI INFERMIERI TECNICI O.S.S. ALTRE FIGURE

RISCHI PRESENTI O OPERAZIONI SVOLTE La lavoratrice sta in piedi per più di metà del turno lavorativo? X X X La mansione prevede l’alzarsi ripetutamente dal sedile? - - La lavoratrice deve stare seduta in posizioni obbligate? La lavoratrice esegue ripetuti piegamenti o rotazione del busto La mansione prevede l’uso di scale, impalcature o pedane? L’attività svolta dalla lavoratrice comporta un indice MAPO ≠ 0? La lavoratrice esegue movimenti ripetitivi degli arti superiori la cui valutazione OCRA ha evidenziato rischio di tipo medio o elevato?

La lavoratrice esegue movimentazione manuale di pesi la cui valutazione NIOSH ha evidenziato rischio superiore a 0.85

La lavoratrice esegue movimentazione manuale di pesi la cui valutazione NIOSH ha evidenziato rischio superiore a 1

La lavoratrice esegue operazioni con contatto o esposizione a rischio biologico come il lavoro presso strutture di cura o laboratori di analisi e ricerca?

La lavoratrice esegue lavori notturni (dalle 24 alle 6)? La lavoratrice esegue mansioni con esposizione personale rumore superiore a 80 dBA (Lex,8h)?

La lavoratrice esegue mansioni con esposizione personale rumore superiore a 85 dBA (Lex,8h)?

La lavoratrice esegue lavori a bordo di mezzi di trasporto La lavoratrice esegue lavori con utilizzo di utensili comportanti vibrazioni o scuotimenti La lavoratrice opera su pedane vibranti con esposizione a rischio vibrazioni a tutto il corpo? La lavoratrice opera su pedane vibranti con esposizione a rischio vibrazioni a tutto il corpo con livello di esposizione giornaliero superiore a 0,5m/s²

La lavoratrice usa macchine mosse a pedale (ad esempio macchine da cucire, presse, eccetera)? La mansione svolta dalla lavoratrice espone a radiazioni infrarosse? O ultraviolette? La mansione svolta dalla lavoratrice espone a campi elettromagnetici? La lavoratrice esegue lavori in vicinanza di fonti di calore o in condizioni microclimatiche sfavorevoli?

La lavoratrice esegue lavori con esposizione a sbalzi termici? La lavoratrice impiega direttamente o è esposta a sostanze e preparati classificati come: tossici (T), molto tossici (T+), corrosivi (C), esplosivi (E), estremamente infiammabili (F+), nocivi (Xn) con le seguenti frasi di rischio R39, R40, R42, R43, R46, R48, R60, R61, irritanti (Xi) con le seguenti frasi di rischio R42, R43; (valutare anche l’esposizione indiretta).

X X X

X = RISCHIO PRESENTE

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D S 1 0

AZIENDA ULSS 15 “ALTA PADOVANA”

SALE OPERATORIE NUOVE - CSP PIANO DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI

Rev. 03

Ultima revisione: 16/11/14

INTERVENTI DA REALIZZARE E MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLE ATTIVITA’ 

FIGURE RESPONSABILI DELLA REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI 

SCADENZA PER LA REALIZZAZIONE 

DEGLI INTERVENTI  (mese/anno) 

 AVANZAMENTO  ‐ 

DATA 

  

VISTO DI CONTROLLO 

Effettuare  formazione  sul  piano  di evacuazione 

S ERV . P REV . P ROT   2014 ‐2016      

Effettuare  periodicamente  monitoraggi ambientali  per  la  misurazione  delle concentrazioni di gas anestetici 

S ERV . P REV . P ROT   annua lmen t e      

Effettuare valutazione MMC relativa alla: ⇒ movimentazione container strumentario; ⇒ Movimentazione  carrelli  di  sala  con  i 

container strumentario; 

S ERV . P REV . P ROT   2014 ‐2015      

L’utilizzazione dei locali deve essere conforme alla destinazione d’uso 

RE S P .  U .O .        

Stilare procedura di sicurezza per utilizzo della formalina in Sala Operatoria.  

PREPOSTO .  S ERV . P REV . P ROT  

2015      

La valutazione del rischio per CEM da utilizzo di Elettrobisturi (Tab. 2 EN 50499 

S ERV . P REV . P ROT   2015