Blitz delle fiamme gialle al San Marco Scoperta una … stampa 3/3...di Francesco Celardo AFRAGOLA -...

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di Francesco Celardo AFRAGOLA - Continuano i con- trolli sulla contraffazione calzaturie- ra. A finire nel mirino delle fiamme gialle di Afragola, è stata l’ennesima fabbrica di tomaie per calzature mar- chiate “Hogan”. A finire nei guai il titolare A.P. di anni cinquanta di Afragola che aveva messo in piedi un intero opificio provvisto di tutto l’occorrente per la contraffazione delle scarpe. Siamo nel quartiere San Marco. I finanzieri del nucleo mobi- le appartenenti alla compagnia guar- dia di finanza di Afragola durante alcuni controlli effettuati sul territo- rio per la repressione dei reati legati alla contraffazione, scoprono in un sottoscala un opificio composto da una ventina di macchinari pronti a lavorare a pieno regime, con l’ausi- lio di sette operai a nero. Vi erano anche ottanta tra arredi ed attrezza- ture per il trattamento dei prodotti semi lavorati. Nello specifico, i mili- tari si sono trovati davanti ad una montagna composta da tomaie e stampine con il marchio Hogan. Più di seimilacinquecento parti di scarpe prevalentemente tomaie e clichè recanti la nota “H” del marchio che contraddistingue la scarpa più famo- sa sul mercato. Nei cinquanta metri quadrati, l’uomo aveva messo in piedi una piccola fabbrica che pro- duceva e metteva sul mercato paia di scarpe contraffatte. Secondo gli inquirenti, ci potrebbe essere una connessione tra il sequestro delle paia di scarpe sempre nel rione San Marco effettuata una settimana fa. I sette operai a nero, lavoravano con turni massacranti. Dovevano prepa- rare le scarpe per il confezionamento e l’immissione sul mercato. Un giro d’affari secondo gli inquirenti molto redditizio. Le scarpe riportante la famosa H di Hogan sono famosissi- me sul mercato. Hanno un giro di vendita molto ampio. Gli investiga- tori ritengono che ci si trovi di fronte ad un vero e proprio agglomerato artigianale ed industriale sommerso costituito da diversi opifici di ripro- duzione di calzature e di tanti labo- ratori artigianali formando un vero e proprio indotto del falso. L’attività era totalmente sconosciuta al fisco. Sul mercato, secondo gli inquirenti le scarpe venivano piazzate o al mer- catino rionale, oppure non si esclu- dono i negozi della zona. Infatti, le fiamme gialle incrementeranno i loro controlli per reprimere una eventuale ondata di prodotti con- traffatti. Il titolare è stato denunciato per contraffazione frode danno alle industrie nazionali e vendita di pro- dotti illegali. Con venticinque euro, al mercatino si può indossare una Hogan contraffatta. Pertanto una scarpa seppur contraffatta viene ugualmente acquistata per l’esiguo prezzo di vendita a fronte dei trecen- to da spendere nella normale filiera di vendita. Dunque, la contraffazio- ne non trova freni. La produzione di scarpe contraffatte produce anche lavoratori a nero. Cioè un indotto composto da lavoro sommerso ed immissione sul mercato di merce contraffatta. Un enorme danno alle casse del fisco riscontrabile in centi- naia di migliaia di euro. Il locale e finito sotto chiave. Blitz delle fiamme gialle al San Marco Scoperta una fabbrica di Hogan fasulle Sotto chiave tomaie, cliché e macchinari per il confezionamento delle scarpe. Denunciato il titolare Via Giovanni da Procida, pericolo di crollo MONTE DI PROCIDA (Josi Gerardo Della Ragione) - Disagi conti- nui lungo le arterie del piccolo comune flegreo. Asfalto screpolato, tanfo periodico, continui pan- tani e numerose diffi- coltàdi vario genere. Dopo il nubifragio che colpì l’intera provincia di Napoli circa due mesi fa, non sono ancora stati completati i lavori di messa in sicurezza della vituperata via Giovanni da Procida. Una stradina secondaria già da decen- ni interessata dagli acri olezzi e dalle periodiche perdite causate dal pic- colo depuratore monte- se. Vasca Imhoff, edifi- cata nel lontano 1956 e tutt’ora posta sotto sequestro giudiziario dal Nucleo operativo ecolo- gico dell’Arma dei cara- binieri, generatrice di una serie di annose pro- blematiche culminate nella veemente protesta popolare dello scorso mese di Luglio. Disagi ai quali si sono aggiunte le crepe e gli straripa- menti fognari che metto- no a serio rischio l’inco- lumità di passanti e di automobilisti. A nulla sono servite le segnala- zioni dei locali e le pro- messe dell’assessore alla viabilità del comune di Monte di procida, Rocco Assante di Cupillo. Un rappresentante dell’am- ministrazione locale il quale, solo poche setti- mana fa, annunciava pronti interventi di siste- mazione del manto stra- dale e l’adeguamento della rete fognaria sita alle estremità di via Gio- vanni da Procida. Un’impellenza, quest’ul- tima, di pertinenza della sezione dell’Ufficio tec- nico diretta dall’inge- gnere Andrea Marasco. L’arteria attualmente stanzia in una situazione deprecabile – ha asserito Giuseppe Pugliese, gio- vane consigliere di minoranza - la strada è pericolosissima ma le auto continuano a tran- sitare senza alcuna limi- tazione. Inoltre, come se non bastasse, sta comin- ciando a sgorgare acqua dai tombini. Liquido, di fogna o rubinetto, che è andato ad allagare un grosso tratto di strada. L’amministrazione Ian- nuzzi aveva assicurato delle operazioni radicali e risolutive, ma questa via oramai è divenuta pericolosa anche sotto il profilo sanitario”. L’asfalto ha ceduto in più punti e le piogge creano preoccupanti voragini colme di acqua FRATTAMAGGIORE Piano regolatore, oggi il consiglio comunale Il presidente del consesso Orazio Capasso ha convocato la seduta per oggi alle 19.30 FRATTAMAGGIORE (Teresa Cerisoli) - Il presi- dente del consiglio comuna- le, Orazio Capasso , ha convocato il civico conses- so per oggi alle ore 19.30, in sessione straordinaria di prima convocazione e per la stessa ora giovedì 5 novem- bre, in seconda convocazio- ne. Sei i punti predisposti nell’ordine del giorno, oltre all’approvazione verbali seduta precedente del 28 settembre 2009: lavori per la realizzazione delle opere di infrastrutture primarie in zona “F1” del vigente Piano Regolatore Generale “varia- zione di bilancio”: approva- zione progetto definitivo; riconoscimento legittimità debiti fuori bilancio, ai sensi dell’art.194 del Tuel 267/00; ratifica delibera di giunta comunale n. 128 del 7.10.2009, ad oggetto: “lavori di rifacimento stra- de e marciapiedi di diverse strade comunali: variazione di bilancio”; approvazione regolamento per l’occupa- zione di suolo pubblico con strutture rimovibili su area antistante i pubblici eserci- zi; presa d’atto della senten- za Tar Campania, seconda sezione, n. 2291/2009 reg. gen. riesame in parte del- l’assetto urbanistico del vigente prg relativa confer- ma e conseguente immodi- ficabilità; manifestazione di interesse per l’acquisto del complesso immobiliare posto in questo comune alla via Vittorio Veneto (ex consorzio canapa), da adibi- re a “Città del bambino” - atto di indirizzo. Era il 20 luglio, ultima seduta consi- liare prima della pausa esti- va, quando il sindaco Fran- cesco Russo diede comuni- cazione dell’adozione, da parte dell’Ufficio Tecnico, del progetto definitivo per la realizzazione delle infra- strutture primarie nella zona cosiddetta di Voltacar- rozza. Dopo quella di luglio, che fu una mera comunicazione, il progetto dovrà essere approvato con variante in consiglio comu- nale ai sensi dell’art. 19 del D.P.R. n. 327 del 2001. A Voltacarrozza, il sindaco ha dedicato una vera e propria delega, affidata all’assesso- re dell’Udc Pasquale Gar- giulo. CASAVATORE (rp) - Non è stata la piog- gia - questa volta - a creare disagi alla cir- colazione automobili- stica. Ma il vento. Le forti raffiche che hanno caratterizzato il pomeriggio di ieri hanno messo in peri- colo e in alcuni casi divelto i tabelloni della cartellonistica stradale richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco. Cartelloni pubblicitari ma anche segnali stradali che mossi dal vento si sono staccati dai tra- licci e dai pali sui quali erano affissi rovinando sull’asfalto o rimanendo sospesi nel vuoto con il con- seguente pericolo di crollo. E’ successo a Casavatore ma anche in altri comuni del- l’hinterlan partenopeo soprattutto in prossi- mità delle arterie a scorrimento veloce. Qualche segnalazione è pervenuta alla sala operativa dei vigili del fuoco del comando provinciale di Napoli anche riguardo pali della luce e semafori, per fortuna fino alla tarda serata di ieri non si sono registrati inci- denti o feriti. CASAVATORE Maltempo e vento forte, a rischio la cartellonistica stradale: controlli dei vigili del fuoco AFRAGOLA (rp) - In tempi di crisi economica c’è un mercato che non si è contratto affatto: è quello dei beni di consumo falsi o contraffatti. Negli ultimi 10 anni, solo in Italia, è aumentato del 1.700% causando, secondo la Confartigianato, una per- dita di circa 200.000 posti di lavoro regolari in tutta Europa. Eppure non ci sono solo i produttori di oggetti falsi, il nostro paese è pieno anche di acquirenti, convinti il più delle volte di aver fatto un “autentico affare”. Cosa viene contraffatto. E’ troppo facile dire “di tutto”, è meglio dire “di più”: giocattoli, abbigliamento, cd, videocassette e dvd, programmi per il computer e perfino le cerami- che di Vietri sul Mare. Non paghi, noi italiani riusciamo anche ad “esportare falsi”: in America la metà del vino “Made in Italy” è contraffat- to mentre per i formaggi ci si aggira intorno al 90% di falsi. Il 70% della produzione mondiale di falsi viene dal Sud-Est asiatico: prevalentemen- te Cina e Hong Kong ma anche Thai- landia. Tuttavia anche da noi non si scherza e non solo a Napoli come si crede: una delle province dove si producono più merci contraffatte è Milano. Molto spesso dietro una merce con marchio falso si nasconde un’organizzazione criminale più o meno mafiosa. E queste organizza- zioni si sono divise i compiti e i set- tori in base alla nazionalità: i cinesi, per esempio, si occupano dei giocat- toli mentre i rumeni e i baltici si con- centrano sui bancomat e le carte di credito. Noi italiani ci atteniamo alla nostra tradizione nel tessile, un setto- re privilegiato dalla nostra crimina- lità perchè garantisce buoni guarda- gni con rischi ridotti dal punto di vista penale rispetto, per esempio, al traffico di droga. In più la vendita di falsi è preferibile ad altre attività cri- minali perchè genera scarso allarme sociale: chi ha mai visto i genitori lamentarsi perchè davanti alla scuola dei loro figli si vendono troppi cd copiati’ Il più delle volte sembra solo un problema dei commercianti, men- tre invece i cittadini non si fanno molti problemi a comprare. Un iden- tikit degli acquirenti. A Salerno da quasi 15 anni il Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’U- niversità ha fondato il Centro Studi sul Falso, con annesso museo. Tra le varie ricerche le più interessanti sono sicuramente quelle sugli acquirenti: per esempio quelle su chi compra cd falsi sfatano alcuni luoghi comuni: In genere - spiega il professor Casil- lo, direttore del Centro Studi - si compra la musica che non piace molto, quella che non si acquistereb- be mai in un negozio come l’ultima hit estiva o la compilation di Sanre- mo. E’ come se i consumatori deci- dessero di danneggiare quelli che considerano cattivi cantanti. Ma in realtà i veri danneggiati sono i nego- zi di musica”. Per gli investigatori la falsificazione è il business principale, assieme al narcotraffico, delle cosche malavitose IL FENOMENO, LE INDAGINI, IL CONTRASTO Un giro d’affari da milioni di euro. Da Hong Kong a Napoli A finire nel mirino delle fiamme gialle di Afragola, è stata l’ennesima fabbrica di tomaie per calzature marchiate “Hogan”. A finire nei guai il titolare A.P. di anni cinquanta di Afragola che aveva messo in piedi un intero opificio provvisto di tutto l’occorrente per la contraffazione L’OPERAZIONE Nell’opificio lavoravano a nero sette operai: i turni erano massacranti MONTE DI PROCIDA AFRAGOLA LA CRONACA Napoli Nord CRONACHE di NAPOLI 18 Martedì 3 Novembre 2009 LO STATO Disagi continui lungo le arterie del piccolo comune fle- greo. Asfalto screpolato, tanfo periodico, continui pantani e numerose dif- ficoltàdi vario genere. Dopo il nubifragio che colpì l’intera provincia non sono ancora stati completati i lavori Un deposito di merce contraffatta Caivano, la Lega contro i tumori organizza la giornata del nastro rosa CAIVANO (tercer) - Venerdi 13 Novembre ore 18.30 pres- so il Castello Comunale, la sezione locale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, con il patrocinio del Comune Di Caivano inaugura la terza edizione della campagna mon- diale di prevenzione del tumore al seno “Nastro Rosa”. Il saluto di benvenuto è affidato al Commissario Straordinario Comune di Caivano Marco Valentini; relatori saranno: Giu- seppe Celiento, presidente Lega Tumori di Caivano; Rober- to Mabilia, oncologo Lega Tumori di Napoli; Adolfo Galli- poli D’Errico, presidente Lega Tumori di Napoli. Bacoli, bottiglie vuote e rifiuti sulla spiaggia di Capo Miseno BACOLI - La protesta viene dai residenti e dagli assi- dui frequentatori - anche nei periodi freddi - dell’in- cantevole spiaggia di Capo Miseno. Sull’arenile can- tato anche da Virgilio è presente nei fine settimana un tappeto di bottiglie vuote, barattoli, lattine, cartacce e rifiuti di ogni genere. I cittadini chiedono un interven- to del Comune. Il municipio

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Page 1: Blitz delle fiamme gialle al San Marco Scoperta una … stampa 3/3...di Francesco Celardo AFRAGOLA - Continuano i con-trolli sulla contraffazione calzaturie-ra. A finire nel mirino

di Francesco Celardo

AFRAGOLA - Continuano i con-trolli sulla contraffazione calzaturie-ra. A finire nel mirino delle fiammegialle di Afragola, è stata l’ennesimafabbrica di tomaie per calzature mar-chiate “Hogan”. A finire nei guai iltitolare A.P. di anni cinquanta diAfragola che aveva messo in piediun intero opificio provvisto di tuttol’occorrente per la contraffazionedelle scarpe. Siamo nel quartiere SanMarco. I finanzieri del nucleo mobi-le appartenenti alla compagnia guar-dia di finanza di Afragola durantealcuni controlli effettuati sul territo-rio per la repressione dei reati legatialla contraffazione, scoprono in unsottoscala un opificio composto dauna ventina di macchinari pronti alavorare a pieno regime, con l’ausi-lio di sette operai a nero. Vi eranoanche ottanta tra arredi ed attrezza-ture per il trattamento dei prodottisemi lavorati. Nello specifico, i mili-tari si sono trovati davanti ad una

montagna composta da tomaie estampine con il marchio Hogan. Piùdi seimilacinquecento parti di scarpeprevalentemente tomaie e clichèrecanti la nota “H” del marchio checontraddistingue la scarpa più famo-sa sul mercato. Nei cinquanta metriquadrati, l’uomo aveva messo inpiedi una piccola fabbrica che pro-duceva e metteva sul mercato paia discarpe contraffatte. Secondo gliinquirenti, ci potrebbe essere unaconnessione tra il sequestro dellepaia di scarpe sempre nel rione SanMarco effettuata una settimana fa. Isette operai a nero, lavoravano conturni massacranti. Dovevano prepa-rare le scarpe per il confezionamentoe l’immissione sul mercato. Un girod’affari secondo gli inquirenti moltoredditizio. Le scarpe riportante lafamosa H di Hogan sono famosissi-me sul mercato. Hanno un giro divendita molto ampio. Gli investiga-tori ritengono che ci si trovi di frontead un vero e proprio agglomeratoartigianale ed industriale sommersocostituito da diversi opifici di ripro-duzione di calzature e di tanti labo-ratori artigianali formando un vero eproprio indotto del falso. L’attivitàera totalmente sconosciuta al fisco.Sul mercato, secondo gli inquirentile scarpe venivano piazzate o al mer-catino rionale, oppure non si esclu-

dono i negozi della zona. Infatti, lefiamme gialle incrementeranno iloro controlli per reprimere unaeventuale ondata di prodotti con-traffatti. Il titolare è stato denunciatoper contraffazione frode danno alle

industrie nazionali e vendita di pro-dotti illegali. Con venticinque euro,al mercatino si può indossare unaHogan contraffatta. Pertanto unascarpa seppur contraffatta vieneugualmente acquistata per l’esiguo

prezzo di vendita a fronte dei trecen-to da spendere nella normale filieradi vendita. Dunque, la contraffazio-ne non trova freni. La produzione discarpe contraffatte produce anchelavoratori a nero. Cioè un indotto

composto da lavoro sommerso edimmissione sul mercato di mercecontraffatta. Un enorme danno allecasse del fisco riscontrabile in centi-naia di migliaia di euro. Il locale efinito sotto chiave.

Blitz delle fiamme gialle al San MarcoScoperta una fabbrica di Hogan fasulleSotto chiave tomaie, cliché e macchinari per il confezionamento delle scarpe. Denunciato il titolare

Via Giovanni da Procida, pericolo di crolloMONTE DI PROCIDA(Josi Gerardo DellaRagione) - Disagi conti-nui lungo le arterie delpiccolo comune flegreo.Asfalto screpolato, tanfoperiodico, continui pan-tani e numerose diffi-coltàdi vario genere.Dopo il nubifragio checolpì l’intera provinciadi Napoli circa due mesifa, non sono ancora staticompletat i i lavori dimessa in sicurezza dellavituperata via Giovannida Procida. Una stradinasecondaria già da decen-ni interessata dagli acriolezzi e dalle periodicheperdite causate dal pic-colo depuratore monte-

se. Vasca Imhoff, edifi-cata nel lontano 1956 etutt’ora posta sottosequestro giudiziario dalNucleo operativo ecolo-gico dell’Arma dei cara-binieri, generatrice diuna serie di annose pro-blematiche culminate

nella veemente protestapopolare dello scorsomese di Luglio. Disagiai quali si sono aggiuntele crepe e gli straripa-menti fognari che metto-no a serio rischio l’inco-lumità di passanti e diautomobilisti. A nulla

sono servite le segnala-zioni dei locali e le pro-messe dell’assessore allaviabilità del comune diMonte di procida, RoccoAssante di Cupillo. Unrappresentante dell’am-ministrazione locale ilquale, solo poche setti-mana fa, annunciavapronti interventi di siste-mazione del manto stra-dale e l’adeguamentodella rete fognaria sitaalle estremità di via Gio-vanni da Procida.Un’impellenza, quest’ul-tima, di pertinenza dellasezione dell’Ufficio tec-nico diretta dall’inge-gnere Andrea Marasco.“L’arteria attualmente

stanzia in una situazionedeprecabile – ha asseritoGiuseppe Pugliese, gio-vane consigliere diminoranza - la strada èpericolosissima ma leauto continuano a tran-sitare senza alcuna limi-tazione. Inoltre, come senon bastasse, sta comin-ciando a sgorgare acquadai tombini. Liquido, difogna o rubinetto, che èandato ad allagare ungrosso tratto di strada.L’amministrazione Ian-nuzzi aveva assicuratodelle operazioni radicalie risolutive, ma questavia oramai è divenutapericolosa anche sotto ilprofilo sanitario”.

L’asfalto ha ceduto in più punti e le piogge creano preoccupanti voragini colme di acqua

FRATTAMAGGIORE

Piano regolatore, oggi il consiglio comunaleIl presidente del consesso Orazio Capasso ha convocato la seduta per oggi alle 19.30

F R A T T A M A G G I O R E(Teresa Cerisoli) - Il presi-dente del consiglio comuna-le, Orazio Capasso , haconvocato il civico conses-so per oggi alle ore 19.30,in sessione straordinaria diprima convocazione e per lastessa ora giovedì 5 novem-bre, in seconda convocazio-ne. Sei i punti predispostinell’ordine del giorno, oltreall’approvazione verbaliseduta precedente del 28settembre 2009: lavori perla realizzazione delle operedi infrastrutture primarie inzona “F1” del vigente PianoRegolatore Generale “varia-zione di bilancio”: approva-zione progetto definitivo;riconoscimento legittimitàdebiti fuori bilancio, aisensi dell’art.194 del Tuel

267/00; ratifica delibera digiunta comunale n. 128 del7.10.2009, ad oggetto:“lavori di rifacimento stra-de e marciapiedi di diversestrade comunali: variazionedi bilancio”; approvazioneregolamento per l’occupa-zione di suolo pubblico construtture rimovibili su areaantistante i pubblici eserci-zi; presa d’atto della senten-za Tar Campania, secondasezione, n. 2291/2009 reg.gen. riesame in parte del-l’assetto urbanistico delvigente prg relativa confer-ma e conseguente immodi-ficabilità; manifestazione diinteresse per l’acquisto delcomplesso immobiliareposto in questo comune allavia Vittorio Veneto (exconsorzio canapa), da adibi-

re a “Città del bambino” -atto di indirizzo. Era il 20luglio, ultima seduta consi-liare prima della pausa esti-va, quando il sindaco Fran-cesco Russo diede comuni-cazione dell’adozione, daparte dell’Ufficio Tecnico,del progetto definitivo perla realizzazione delle infra-strutture primarie nellazona cosiddetta di Voltacar-rozza. Dopo quella diluglio, che fu una meracomunicazione, il progettodovrà essere approvato convariante in consiglio comu-nale ai sensi dell’art. 19 delD.P.R. n. 327 del 2001. AVoltacarrozza, il sindaco hadedicato una vera e propriadelega, affidata all’assesso-re dell’Udc Pasquale Gar-giulo.

CASAVATORE (rp)- Non è stata la piog-gia - questa volta - acreare disagi alla cir-colazione automobili-stica. Ma il vento. Leforti raffiche chehanno caratterizzato ilpomeriggio di ierihanno messo in peri-colo e in alcuni casidivelto i tabellonidella cartellonisticastradale richiedendol’intervento dei vigilidel fuoco. Cartellonipubblicitari ma anchesegnali stradali chemossi dal vento sisono staccati dai tra-licci e dai pali suiquali erano affissirovinando sull’asfaltoo rimanendo sospesinel vuoto con il con-seguente pericolo dicrollo. E’ successo aCasavatore ma anchein altri comuni del-l’hinterlan partenopeosoprattutto in prossi-mità delle arterie ascorrimento veloce.Qualche segnalazioneè pervenuta alla salaoperativa dei vigili delfuoco del comandoprovinciale di Napolianche riguardo palidella luce e semafori,per fortuna fino allatarda serata di ieri nonsi sono registrati inci-denti o feriti.

CASAVATORE

Maltempo e ventoforte, a rischio

la cartellonisticastradale: controllidei vigili del fuoco

AFRAGOLA (rp) - In tempi di crisieconomica c’è un mercato che non siè contratto affatto: è quello dei benidi consumo falsi o contraffatti. Negliultimi 10 anni, solo in Italia, èaumentato del 1.700% causando,secondo la Confartigianato, una per-dita di circa 200.000 posti di lavororegolari in tutta Europa. Eppure nonci sono solo i produttori di oggettifalsi, il nostro paese è pieno anche diacquirenti, convinti il più delle voltedi aver fatto un “autentico affare”. Cosa viene contraffatto. E’ troppofacile dire “di tutto”, è meglio dire“di più”: giocattoli, abbigliamento,cd, videocassette e dvd, programmiper il computer e perfino le cerami-che di Vietri sul Mare. Non paghi,noi italiani riusciamo anche ad“esportare falsi”: in America la metàdel vino “Made in Italy” è contraffat-to mentre per i formaggi ci si aggiraintorno al 90% di falsi. Il 70% dellaproduzione mondiale di falsi vienedal Sud-Est asiatico: prevalentemen-te Cina e Hong Kong ma anche Thai-landia. Tuttavia anche da noi non si

scherza e non solo a Napoli come sicrede: una delle province dove siproducono più merci contraffatte èMilano. Molto spesso dietro unamerce con marchio falso si nascondeun’organizzazione criminale più omeno mafiosa. E queste organizza-zioni si sono divise i compiti e i set-tori in base alla nazionalità: i cinesi,per esempio, si occupano dei giocat-toli mentre i rumeni e i baltici si con-centrano sui bancomat e le carte dicredito. Noi italiani ci atteniamo allanostra tradizione nel tessile, un setto-re privilegiato dalla nostra crimina-lità perchè garantisce buoni guarda-gni con rischi ridotti dal punto divista penale rispetto, per esempio, altraffico di droga. In più la vendita difalsi è preferibile ad altre attività cri-minali perchè genera scarso allarmesociale: chi ha mai visto i genitorilamentarsi perchè davanti alla scuoladei loro figli si vendono troppi cdcopiati’ Il più delle volte sembra soloun problema dei commercianti, men-tre invece i cittadini non si fannomolti problemi a comprare. Un iden-

tikit degli acquirenti. A Salerno daquasi 15 anni il Dipartimento diSociologia e Scienza Politica dell’U-niversità ha fondato il Centro Studisul Falso, con annesso museo. Tra levarie ricerche le più interessanti sonosicuramente quelle sugli acquirenti:per esempio quelle su chi compra cdfalsi sfatano alcuni luoghi comuni:“In genere - spiega il professor Casil-

lo, direttore del Centro Studi - sicompra la musica che non piacemolto, quella che non si acquistereb-be mai in un negozio come l’ultimahit estiva o la compilation di Sanre-mo. E’ come se i consumatori deci-dessero di danneggiare quelli checonsiderano cattivi cantanti. Ma inrealtà i veri danneggiati sono i nego-zi di musica”.

Per gli investigatori la falsificazione è il business principale, assieme al narcotraffico, delle cosche malavitose

IL FENOMENO, LE INDAGINI, IL CONTRASTO

Un giro d’affari da milioni di euro. Da Hong Kong a Napoli

A finire nel mirino delle fiamme gialle di Afragola, è stata l’ennesimafabbrica di tomaie per calzature marchiate “Hogan”. A finire nei guai iltitolare A.P. di anni cinquanta di Afragola che aveva messo in piedi unintero opificio provvisto di tutto l’occorrente per la contraffazione

L’OPERAZIONE

Nell’opificiolavoravano a nerosette operai: i turnierano massacranti

MONTE DI PROCIDA

AFRAGOLALA CRONACA

Napoli Nord CRONACHE di NAPOLI18 Martedì 3 Novembre 2009

LO STATO

Disagi continuilungo le arteriedel piccolocomune fle-greo. Asfaltoscrepolato,tanfo periodico,continui pantanie numerose dif-ficoltàdi variogenere. Dopo ilnubifragio checolpì l’interaprovincia nonsono ancorastati completatii lavori

Un deposito di merce contraffatta

Caivano, la Lega contro i tumoriorganizza la giornata del nastro rosa

CAIVANO (tercer) - Venerdi 13 Novembre ore 18.30 pres-so il Castello Comunale, la sezione locale della Lega Italianaper la Lotta contro i Tumori, con il patrocinio del ComuneDi Caivano inaugura la terza edizione della campagna mon-diale di prevenzione del tumore al seno “Nastro Rosa”. Ilsaluto di benvenuto è affidato al Commissario StraordinarioComune di Caivano Marco Valentini; relatori saranno: Giu-seppe Celiento, presidente Lega Tumori di Caivano; Rober-to Mabilia, oncologo Lega Tumori di Napoli; Adolfo Galli-poli D’Errico, presidente Lega Tumori di Napoli.

Bacoli, bottiglie vuote e rifiutisulla spiaggia di Capo Miseno

BACOLI - La protesta viene dai residenti e dagli assi-dui frequentatori - anche nei periodi freddi - dell’in-cantevole spiaggia di Capo Miseno. Sull’arenile can-tato anche da Virgilio è presente nei fine settimana untappeto di bottiglie vuote, barattoli, lattine, cartacce erifiuti di ogni genere. I cittadini chiedono un interven-to del Comune.

Il municipio