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06/04/2014 1 Bisogni Educativi Bisogni Educativi Speciali Speciali Fano, 2 aprile 2014 Susanna Testa Susanna Testa Indice Indice Gli alunni con Bisogni educativi speciali Borderline cognitivi DSA ADHD Area Disagio Alunni Stranieri Susanna Testa

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Bisogni EducativiBisogni EducativiSpecialiSpeciali

Fano, 2 aprile 2014Susanna Testa

Susanna Testa

IndiceIndice Gli alunni con Bisogni educativi speciali Borderline cognitivi DSA ADHD Area Disagio Alunni Stranieri

Susanna Testa

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NormativaNormativaAlunni BES Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti

d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali eorganizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”

C.M. 8 del 6 marzo 2013

Alunni con DSA Legge 170/2010 Decreto Attuativo 5669/ 2011 e Linee guida per il diritto

allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specificidi apprendimento

Alunni disabiliLegge 104/92 e DPR 24 febbraio 94Accordo di Programma Provinciale

Susanna Testa

BES

Susanna Testa

Studentistranieri

Studentidisagio-socio-

economico

Studentidisabili

Studenticon DSA

StudentiADHD

Studentiborderline

Legge 104/92e DPR 24febbraio 94

Legge 170/2010Linee Guida

DM 27/12/2012

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L’area dei bisogni educativi specialidunque è molto più ampia di quellariferibile esplicitamente alla presenza dideficit.

Svantaggiolinguistico e

socio-culturale

Disturbievolutivispecifici

Disabilità

Direttiva Ministeriale 27/12/2012Susanna Testa

Alunni con bisogni educativiAlunni con bisogni educativispecialispeciali Il concetto di bisogno educativo

speciale è una macrocategoriache comprende alunni disabili,con dsa, con deficit diattenzione e iperattività,borderline cognitivi, stranieri, estudenti con disagio socio-emotivo.

Ognuna di queste persone haun funzionamento per qualcheaspetto problematico e hadiritto di ricevere un’attenzioneeducativo-didattica efficace.

Pag 30 BES Ianes, CramerottiSusanna Testa

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IndividualizzazioneIndividualizzazione Individualizzazione si riferisce all’uso di strategie

didattiche diverse (tempi, materiali, stili diapprendimento) che mirano ad assicurare a tuttigli studenti il raggiungimento delle competenzefondamentali del curricolo (obiettivi comuni dagarantire a tutti).

Strategia didattica ACompetenzefondamentaliStrategia didattica B

alunno

raggiunge

individualizzazione

Susanna Testa

Strategie N…

Piano Didattico PersonalizzatoPiano Didattico Personalizzato

La scuola è chiamata a realizzare percorsiformativi sempre più rispondenti alleinclinazioni personali degli studenti, nelrispetto delle diverse modalità difunzionamento di ciascun di essi, nellaprospettiva di valorizzare gli aspettipeculiari della personalità di ognuno. Lo strumento di lavoro è il PDP/

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Obiettivo della Direttiva Personalizzazione

Estendere pertanto atutti gli studenti indifficoltà, il diritto allapersonalizzazionedell’apprendimento,richiamandosiespressamente aiprincipi enunciati dallaLegge 53/03.

Indica l’uso distrategie didattichefinalizzate a garantiread ogni studente unapropria forma dieccellenza cognitiva,attraverso lapossibilità di coltivarele proprie potenzialitàintellettive.

Susanna Testa

PersonalizzarePersonalizzare

Aiutare ogni studente a sviluppare i propritalenti è probabilmente un obiettivoaltrettanto importante di quello digarantire a tutti la padronanza dellecompetenze fondamentali.

Baldacci Università di Urbino

Susanna Testa

Strategia A

Strategia BAlunno Sviluppa talenti personali

Strategie N…

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BESCategorie

Certificazioni Chi se neoccupa?

Strumenti dilavoro

Disabilità Cert. Insegnantespecializzato eC.d.C.

Piano EducativoIndividualizzatoLegge 104/92

DisturbiEvolutiviSpecifici

Disturbi arealinguaggio ecoordinazionemotoria

Insegnantidel C. d. C

Piano DidatticoPersonalizzatoLegge 170/2010

Disturbi specificiapprendimento(3-5 %popolazione inetà scolare)

Cert. Insegnantidel C. d. C

Piano DidatticoPersonalizzatoLegge 170/2010Linee guida

Susanna Testa

BESCategorie

Certificazioni Chi se ne occupa? Strumenti dilavoro

Alunni con deficit diattenzione eiperattività(3-5%)

SI Insegnantidel C. d. C

Piano DidatticoPersonalizzatoDM 27/12/2012

Bordeline cognitivi con QI globaletra 70 e 85

Insegnantidel C. d. C

Piano DidatticoPersonalizzatoDM 27/12/2012

Alunni consvantaggiosocioeconomico,linguistico eculturale

Individuati inbase a elementioggettivi(segnalazioneservizi sociali)

Insegnantidel C. d. C

Piano DidatticoPersonalizzatoDM 27/12/2012

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Funzionamento intellettivo limiteFunzionamento intellettivo limite Il Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) interessa allievi

che pur avendo difficoltà cognitive, di apprendimento e diadattamento risultano ai test di intelligenza senza ritardomentale (e quindi, di norma, non certificabili in situazionedi handicap e senza le caratteristiche necessarie peressere seguiti dall’insegnante di sostegno) e con un QIcompreso fra 71 e 85.

Si tratta di molti allievi (fra il 13 e il 14%, cioè circa unallievo su 7; 2 o 3 per classe).

Ritardo mentale lieve se QI è inferiore a 70 QI nella norma tra 90 e 110

Susanna Testa

DSADSA Disturbo specifico dell’apprendimento o

Learning Disability Le persone con dsa hanno un QI nella

norma e prestazioni scolastichesignificativamente al di sotto della norma. Dove la normalità è data dalla prestazione

della maggioranza delle persone.

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Abilità vs disabilitàAbilità vs disabilità

Abilità significa mettere in atto una serie di azioni insequenza per raggiungere uno scopo in modo rapido edefficiente con il minimo dispendio di energia.

Il concetto di abilità nel normolettore coincide con l’automatizzazione della lettura. Ciò consente di decodificarevelocemente il testo senza commettere errori, con il minimodispendio di energia.

Learning disability significa in questo caso incapacità astabilizzare una routine di azioni che non possono essereeseguite in modo automatico.

Susanna Testa

NeurodiversitàNeurodiversità La mancata acquisizione di questa abilità,è la manifestazione di una neurodiversità, cioè di

uno sviluppo neurologico atipico, espressionedella varianza della popolazione.

Mancano i prerequisiti di base per automatizzareil processo di lettura, e ciò non può migliorarecon la frequenza all’esercizio…, ma con misurecompensative…

Giacomo Stella, Università di Modena 13-14settembre 2013

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Dislessia è un disturbo specifico di lettura, sicaratterizza per la difficoltà di leggere in modo fluenteed accurato in termini di velocità e correttezza.

Disortografia è un disturbo specifico che riguarda lacomponente costruttiva della scrittura, consiste nelladifficoltà di scrivere in modo corretto.

Disgrafia riguarda la componente esecutiva emotoria della scrittura, in altre parole alla difficoltà discrivere in modo fluido , veloce ed efficace.

Discalculia riguarda la difficoltà nel manipolare ilconcetto di numero, nell’esecuzione di calcoli a mentee scritti, nel recuperare i risultati delle tabelline e nelrisolvere problemi

Susanna Testa

Lettura e scritturaAl termine della prima elementare vanno segnalati

ai genitori i bambini che hanno:Lettura-scrittura◦ Difficoltà ad associare grafema-fonema◦ Non hanno raggiunto il controllo sillabico in lettura e

scrittura◦ Sono eccessivamente lenti nella lettura◦ Incapaci di scrivere lettere in stampato maiuscolo che

siano riconoscibiliCalcolo◦ Non è stato raggiunto il riconoscimento di piccole

quantità◦ Non sanno leggere e scrivere i numeri entro il 10◦ Non sanno calcolare con il supporto concreto

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I tempi per la diagnosi vera eI tempi per la diagnosi vera epropriapropria

Per la dislessia e disortografia al terminedella seconda elementare Per disgrafia e discalculia al termine della

terza elementare

La diagnosi non sempre arriva durante lascuola elementare…

Susanna Testa

Giacomo Cutrera (2008) dislessico adultodice che gli strumenti compensativi sonosoggettivi: a un dislessico può essere utileil registratore, a un altro la sintesi vocale,a un altro ancora la conoscenza del swCmap. Demone Bianco, Cutrera 2008

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Strumenti compensativi

Strumenti ad alta tecnologia e a bassa tecnologia

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Gli strumenti compensativi non risolvonotutti i problemi degli allievi con dsa, cioènon annullano le difficoltà, certo facilitanol’apprendimento, ma non vale l’equazione:

Soggetto con dsa + strumenticompensativi= soggetto senza dsa

Il computer e gli strumenti compensativisono solo dei mediatori per cui bisognanon sottovalutare le difficoltà che restanoe valorizzare le abilità dello studente.

Susanna Testa

Strumenti CompensativiStrumenti CompensativiMisureMisure DispensativeDispensativeGli strumenti

compensativi sonostrumenti didattici etecnologici chesostituiscono ofacilitano laprestazione richiestanell’abilità deficitaria.

Per esempio:La sintesi vocaletrasforma un compito dilettura in un compito diascolto.

Le misure dispensative sonointerventi che consentonoall’alunno di non svolgerealcune prestazioni che, acausa del disturbo,risultano particolarmentedifficoltose e che nonmigliorano conl’apprendimento.

Per esempio:Nell’alunno dislessico,l’esercizio della lettura nonmigliora le abilità di lettura

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Strumenti compensativi

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Strumenti compensativiStrumenti compensativisintesi vocale, che trasforma un compito di

lettura in un compito di ascolto;registratore, che consente all’alunno dinon scrivere gli appunti della lezione;

programmi di video scrittura concorrettore ortografico, che permettono laproduzione di testi sufficientemente correttisenza l’affaticamento della rilettura e dellacontestuale correzione degli errori;

calcolatrice che facilita le operazione dicalcolo, tabelle, formulari, mappaconcettuali

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MisureMisure dispensativedispensativeNon è utile far leggere a un alunno con dislessia un

lungo brano, in quanto l’esercizio, per via deldisturbo, non migliora la sua prestazione nellalettura. ….

D’altra parte, consentire all’alunno o allo studentecon DSA di usufruire di maggior tempo per losvolgimento di una prova, o di poter svolgere lastessa su un contenuto comunque disciplinarmentesignificativo ma ridotto, trova la sua ragion d’esserenel fatto che il disturbo lo impegna per più tempo deipropri compagni nella fase di decodifica degli itemsdella prova.

…una quota del 30% in più appare un ragionevoletempo aggiuntivo

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Decreto 5669/2011Articolo 4 Misure educative e didattichecommi 4. Le Istituzioni scolastiche assicurano l’impiego degli

opportuni strumenti compensativi, curando particolarmentel’acquisizione, da parte dell’alunno e dello studente, conDSA, delle competenze per un efficiente utilizzo degli stessi.

5. L’adozione delle misure dispensative è finalizzata adevitare situazioni di affaticamento e di disagio in compitidirettamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre illivello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsididattici individualizzati e personalizzati.

Susanna Testa

Art. 6 Forme di verifica e valutazione

Le Istituzioni scolastiche attuano ognistrategia didattica per consentire ad alunnie studenti con DSA l’apprendimento dellelingue straniere. A tal fine valorizzano lemodalità attraverso cui il discente megliopuò esprimere le sue competenze,privilegiando l’espressione orale, nonchéricorrendo agli strumenti compensativi ealle misure dispensative più opportune.

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Le prove scritte di lingua straniera sonoprogettate, presentate e valutate secondomodalità compatibili con le difficoltàconnesse ai DSA. Fatto salvo quanto definito nel comma

precedente, si possono dispensare alunni estudenti dalle prestazioni scritte in linguastraniera in corso d’anno scolastico e insede di esami di Stato, nel caso in cuiricorrano tutte le condizioni di seguitoelencate:

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certificazione di DSA attestante la gravità deldisturbo e recante esplicita richiesta di dispensadalle prove scritte;

richiesta di dispensa dalle prove scritte di linguastraniera presentata dalla famiglia o dall’allievose maggiorenne;

….In sede di esami di Stato, conclusivi del primoe del secondo ciclo di istruzione, modalità econtenuti delle prove orali – sostitutive delleprove scritte – sono stabiliti dalle Commissioni,sulla base della documentazione fornita daiconsigli di classe.

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Percorso personalizzato con dispensa dalle prestazioni in formascritta, sia in corso d’anno scolastico, sia in sede di esami di Statoconclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione, che verranno sostituiteda prove orali stabilite dai Consigli di classe di Classe (da notareanche in questa situazione il ruolo strategico del PDP, nel quale dovràessere indicato in modo dettagliato la tipologia di prove orali individuateper sostituire quelle scritte). “ Le modalità e i contenuti delle prove orali,

sostitutive di quelle scritte, sono stabiliti dalle Commissioni , sulla basedella documentazione fornita dai Consigli di classe “ ( Decreto Attuativo,art.6, c. 5).

Susanna Testa

AID LINGUE Straniere e DSA

Nella C.M 4674/2007 si parla di valutazione degli studenti con DSA e siscrive “ In tutti i casi in cui le prove scritte interessino lingue diverse daquella materna e non si possono dispensare gli studenti dalla loroeffettuazione, gli insegnanti vorranno riservare maggiore considerazioneper le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta”.

Percorso didattico differenziato con esonerodall’insegnamento della lingua straniera. L’esonerocomporta conseguenze pesanti, come prospettal’avvocato Salvatore Nocera in un articolo “Altro puntonon esplicitato, ma importantissimo, è quello concernentegli alunni con DSA che conseguono l'attestato agli esamifinali di Stato. Qui è chiaro - e non ci sono dubbi - che talialunni non potranno iscriversi all'università, neppure seuna norma amministrativa lo consentisse, poichéquest'ultima sarebbe illegittima, sia per violazione dellalegge sugli accessi universitari, sia per disparità ditrattamento nei confronti degli alunni con disabilità consemplice attestato, ai quali giustamente è preclusol'accesso all'università”

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AID e lingue straniere

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INVALSIINVALSI

Art. 6 Forme di verifica e valutazione

Le Commissioni d’esame assicurano,altresì, l’utilizzazione di idonei strumenticompensativi e adottano criteri valutativiattenti soprattutto ai contenuti piuttostoche alla forma, sia nelle prove scritte,anche con riferimento alle prove nazionaliINVALSI previste per gli esami di Stato,sia in fase di colloquio.

Susanna Testa

Deficit di attenzione e iperattivitàDeficit di attenzione e iperattività Alunni con deficit di attenzione e

iperattività (Attention Deficit HyperactivityDisorder ADHD) (3% e il 5%; con unrapporto maschi/femmine che va da 4:1 a9:1 www.aidaiassociazione.com) Sono alunni che hanno disturbi a livello

attentivo e di iperattività e impulsività comorbilità con il disturbo oppositivo

provocatorio e di condotta (inadolescenza)

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EZIOLOGIA

La maggior parte delle ricerche scientifiche che indagano lecause del ADHD riguardano la genetica. Infatti, il 57% deigenitori di un bambino con ADHD presenta a loro volta lo stessodisturbo, la percentuale scende al 32% se si tratta di fratelli nongemelli-

Secondo un ampio studio di Goodman e Stevenson (1989), lapercentuale di causalità dell’ ADHD attribuibile a fattorigenetici si aggira tra il 70% e il 91%, mentre il restante 10%-30% è attribuibile a fattori ambientali.

Sembra pertanto plausibile ipotizzare che l’insorgenza del ADHDsia da attribuire, per la maggior parte, a fattori ereditari!

D’altro canto, la gravità, l’evoluzione e la prognosi dei sintomidipendono da fattori legati all’educazione e all’ambiente socialein cui si trova inserito il bambino (Barkley, 1998).

Pesaro 23 Gennaio- 21 Febbraio Susanna Testa

Susanna Testa

Deficit di attenzione senzaDeficit di attenzione senzaiperattivitàiperattività

Sono bambini che non riescono a mantenerel’attenzione sul compito e/o sul gioco

Non seguono le istruzioni, cioè non ascoltano enon portano a termine le consegne

Hanno difficoltà ad organizzarsi e avversione adimpegnarsi in compiti che richiedono lo sforzomentale protratto

Sono sbadati, perdono le cose, sono distratti

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Deficit di attenzione conDeficit di attenzione conIperattività e ImpulsivitàIperattività e Impulsività Sono bambini che si muovono in continuazione, lasciano il

posto chiedono di andare in bagno spesso Parlano troppo Sono impulsivi e a domanda rispondono senza riflettere Hanno difficoltà a rispettare il proprio turno, interrompono

gli altri nei giochi e nelle attività scolastiche Non amano i giochi tranquilli Possono manifestare comportamenti aggressivi e oppositivi

Rifiuto dai pariDecorso non sempre positivo

Susanna Testa

Susanna Testa

1. Deficit delle funzioni esecutive (scarsa pianificazione, perseverazioni,inefficace senso del tempo, difficoltà di inibizione, deficit nell’uso distrategie) determinato anche dalla disattenzione

2. Deficit motivazionale (ogni attività diventa subito poco interessante)3. Difficoltà ad aspettare (l’educazione non ha consentito di apprendere aposticipare una gratificazione o l’inizio di un’azione)4. Bassa tolleranza alla frustrazione5 Difficoltà di autocontrollo emotivo6. Difficoltà ad autoregolare l’impegno7. Difficoltà di controllo fine - motorio (difficoltà nell’implementazione deglischemi motori, alti tempi di reazione, scadente calligalifria)8. Difficoltà a seguire le regole di comportamento9.Scarse abilità di problem –solving10.Iperattività motoria allo scopo di creare nuove situazioni stimolanti

Profilo Cognitivo e comportamentale deglistudenti con ADHD

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L’ADHD essendo un disturbo evolutivo cambia con l’età. Si osservanocambiamenti soprattutto nelle fasi di transizione (quali ad esempio l’ingressoalla scuola primaria o il passaggio alla scuola secondaria di primogrado). Quello che si osserva è una diminuzione in adolescenza dei sintomilegati all’iperattività mentre possono sopraggiungere problemi legati all’umoree all’autostima. Durante l’età adulta permangono difficoltà di natura esecutivaconnesse soprattutto con l’organizzazione e pianificazione delle attivitàquotidiane.1) età prescolare: è l’età in cui vi è il massimo grado di iperattività. E’caratterizzata da comportamenti aggressivi, rabbia e comportamenti litigiosi eprovocatori. L’assenza di paura che caratterizza il disturbo, porta il bambino adattuare comportamenti pericolosi per la sua incolumità e al verificarsi diincidenti. Possono presentarsi inoltre dei disturbi legati al sonno.2) età scolare: si evidenziano maggiormente i sintomi cognitivi quali ladisattenzione e l’impulsività, può verificarsi una riduzione dell’iperattività. Simanifestano difficoltà scolastiche legate anche all’evitamento di compitiprolungati nel tempo. Possibile manifestazioni di comportamenti oppositivi-provocatori.

Disturbo evolutivo

Susanna Testa

ADHDADHD 3) preadolescenza e adolescenza: accentuato

disturbo dell’attenzione, difficoltà scolastiche e diorganizzazione della vita quotidiana (pianificazione).Si evidenzia una riduzione del comportamentoiperattivo e un aumento delle condotte pericolose.Possibile manifestazione di disturbi depressivo-ansiosi.

4) età adulta: possono perdurare difficoltà nellerelazioni sociali, incapacità a mantenere un lavoro, adavere relazioni affettive stabili. Permane anche unacerta disorganizzazione nell’intraprendere azioni efare scelte di vita.

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Disturbo oppositivo-provocatorioQuesto è un disturbo che si caratterizzacome una modalità di comportamentoostile e provocatorio nei confronti degliadulti, cioè delle figure autorevoli: genitoried educatori.Sono irritabili, vanno facilmente in collerasfidano l’adulto e non rispettano le regolenell’ambito scolastico, sociale (giochi) efamiliareAccusano i coetanei per azioni proprie

Disturbo di condottaE’ una modalità di comportamento ripetitiva e persistente di tipo antisocialein cui i diritti degli altri e le regole societarie vengono violate.Aggressione a persone, distruzione di proprietà frode e furtoÈ un disturbo che evolve in età adulta in disturbo antisociale

Susanna Testa

DM 27/12/2012DM 27/12/2012circolare 8/2013circolare 8/2013

Fermo restando l'obbligo di presentazione dellecertificazioni per l'esercizio dei diritti conseguentialle situazioni di disabilità e di DSA, è compitodoveroso dei Consigli di classe indicare in qualialtri casi sia opportuna e necessaria l’ adozionedi una personalizzazione della didattica edeventualmente di misure compensative o

dispensative, nella prospettiva di una presa incarico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.

Susanna Testa

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Piano didattico personalizzatoPiano didattico personalizzato Per gli alunni con bisogni educativi speciali è allora

necessario elaborare Piano Didattico Personalizzato, cheserva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnantied abbia la funzione di documentare alle famiglie lestrategie di intervento programmate.

Le scuole – con determinazioni assunte dai Consigli diclasse, risultanti dall’esame della documentazione clinicapresentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni dicarattere psicopedagogico e didattico –possono avvalersiper tutti gli alunni con bisogni educativi speciali deglistrumenti compensativi e delle misure dispensativepreviste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010(DM 5669/2011), meglio descritte nelle allegate Lineeguida.

Susanna Testa

PEI DisabilitàPEI DisabilitàE’ redatto congiuntamente(responsabilità condivisa in tutte lefasi dalla scuola e dai servizi Socio-sanitari che hanno incarico l’alunnoe dalla famiglia.

E’ redatto congiuntamente(responsabilità condivisa in tutte lefasi dalla scuola e dai servizi Socio-sanitari che hanno incarico l’alunnoe dalla famiglia.

Le azioni definite nel PEI devono esserecoerenti con le indicazioni espresse nelladiagnosi e nel Profilo DinamicoFunzionale

Le azioni definite nel PEI devono esserecoerenti con le indicazioni espresse nelladiagnosi e nel Profilo DinamicoFunzionale

Famiglia collabora con i due soggettipubblici, ed è beneficiaria del servizioFamiglia collabora con i due soggettipubblici, ed è beneficiaria del servizio

I contenuti del PEI sono definiti dalla normadi riferimento (DPR 24/2/1994) solo negliobiettivi generali. I modelli sono definitinell’Accordo di Programma.

I contenuti del PEI sono definiti dalla normadi riferimento (DPR 24/2/1994) solo negliobiettivi generali. I modelli sono definitinell’Accordo di Programma.

Susanna Testa

PEI

Scuola

Sanità Famiglia

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PDPPDP-- DSADSAE’ redatto solo dalla scuola che puòchiedere il contributo di esperti mane rimane la responsabile.

E’ redatto solo dalla scuola che puòchiedere il contributo di esperti mane rimane la responsabile.

Le azioni definite nel PDP devonoessere coerenti con le indicazioniespresse nella certificazione di DSAconsegnata alla scuola.

Le azioni definite nel PDP devonoessere coerenti con le indicazioniespresse nella certificazione di DSAconsegnata alla scuola.

IL PDP è redatto in raccordo con lafamiglia (Linee guida 2011). I contenutiminimi sono indicati nelle Linee guida suiDSA.

IL PDP è redatto in raccordo con lafamiglia (Linee guida 2011). I contenutiminimi sono indicati nelle Linee guida suiDSA.

La scuola può costruire i modelli che ritiene piùefficaciLa scuola può costruire i modelli che ritiene piùefficaci

Susanna Testa

IL PDP per i DSA è previsto dalla Legge 170/2010 e dalle Linee guida-

….La scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che nonsuperino il primo trimestre scolastico, un documento che dovrà contenerealmeno le seguenti voci, articolato per le discipline coinvolte dal disturbo:

•Dati anagrafici•Tipologia del disturbo•Attività didattiche individualizzate•Attività didattiche personalizzate•Strumenti compensativi•Misure dispensative adottate•Forme di verifica e valutazione personalizzate

Di fatto-scrive Ianes- i margini di discrezionalità per la scuola si riducono:essapuò definire come redigere il documento (nelle forme ritenute più idonee epuò decidere di chiamarlo anche in altro modo, cioè non necessariamentePDP, ma la norma indica non solo i contenuti ma anche i tempi di redazione

Pag.146 Alunni con BES Ianes, Cramerotti

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PDPPDP-- DSADSARispetto al PEI, il PDP è di piena competenza dellascuola che può (può e non deve) chiedere lacollaborazione di specialisti e altri soggetti esterni maconserva interamente la responsabilità della suadefinizione.Rispetto alle famiglie non si parla di collaborazione,come nel PEI, ma di raccordo ossia di concretapartecipazione e scambio di informazioni. Dal punto divista pratico, ne deriva un quadro molto simile, centratosui diritti come utente e ovviamente non sui compitioperativi che restano di competenza degli operatoriprofessionisti.

Susanna Testa

PDPPDP--stranieristranieriADHDADHDDisagioDisagiosocialesocialeBorderlineBorderline

La stesura del PDP è contestualeall’individuazione dell’alunno con BES.Non si può parlare strettamente diobbligo perché è conseguente a un attodi discrezionalità della scuola.

E’ redatto solo dalla scuola che puòchiedere il contributo di esperti ma nerimane responsabile.

IL PDP tiene conto, se esistono, dieventuali diagnosi e relazioni clinicheconsegnate alla scuola.

(CM.8/2013) Il PDP è il risultato dello sforzocongiunto scuola-famiglia

Non sono indicati i contenuti del PDP,la scuola è libera di costruire il suo modello.

Susanna Testa

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PDPPDP --BESBES

Scuola redige il PDPIn seguito all’individuazionedi diagnosi di DSA

In seguito alla certificazionediagnostica di disabiltà

Scuola Sanità in collaborazionecon Famiglia redigono PEI

BES

Il consiglio di classe riconosce che si rende opportuna enecessaria l’adozione di una personalizzazione delladidattica con esplicitazione di misure compensative odispensative nella prospettiva di una presa in caricoglobale e inclusiva di tutti gli alunni.

Susanna Testa

SitografiaSitografia

1) http://sostegnobes.wordpress.com/pianoforte-didattico-personalizzato/

2) IC Gandiglio di Fano http://www.ctsfano.it

3) http://handitecno.indire.it/

4)https://www.youtube.com/watch?v=Hb0_Hs1cJWU&list=PLZy8QP-h3QHQZ4jSOSlhsV6un8owaxjad

Susanna Testa

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BibliografiaBibliografia1) Alunni con BES, Ianes e Cramerotti, Erickson2) Index per l’inclusione: una proposta per lo sviluppo

inclusivo della scuola”, Erickson3) La dislessia e i DSA Giacomo Stella e Luca Grandi, Giunti

Scuola4) Giacomo Stella, Università di Modena 13-14 settembre

20135) Linee Guida alunni con DSA6) Dispense per insegnanti- Associazione Italiana per i

Disturbi dell'Attenzione e Iperattività (A.I.D.A.I.)7) Manuale di psicopatologia del’infanzia e

dell’adolescenza, Massimo Ammaniti8) Il demone bianco-di Giacomo Cutrera

Susanna Testa

Se non riesco aimparare nel modoin cui insegni,potresti insegnarenel modo in cuiimparo?

Susanna Testa

G. Stella