bios26feb

16
Sabato 26 febbraio 2011 anno 2 numero 2 La Natura in casa tua! Prodotti per l’edilizia naturale PITTURE ECOLOGICHE NATURALI a base di GRASSELLO DI CALCE, LATTE E UOVO per interni ed esterni. IMPREGNANTI PER LEGNO, COTTO E PIETRA a base di OLIO DI LINO COTTO E CRUDO. INTONACI A BASE DI CALCE IDRAULICA. PRODOTTI AL 100% NATURALI, ECOLOGICI E BIODEGRADABILI per RISPETTARE L'AMBIENTE, LA SALUTE DELLE PERSONE E LA BELLEZZA DEI MANUFATTI. ci trovi da CENTERCOLOR GLI SPECIALISTI DEL COLORE! VENDITA ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO Sede: MOLINELLA (BO) Via Podgora, 11/13 Tel. 051 881697 - Fax 051 880938 Filiale: BOLOGNA - BIODIVISION Via Zago, 12/2B - Tel./Fax 051 250533 copia gratuita “Ne abbiamo pieni i polmoni!” È la colorita espressione che Le- gambiente usa per lanciare la sua ultima campagna, “Mal’Aria”. E pro- babilmente a essere pieni non sono solo i polmoni degli ambientalisti. Il report dell’associazione parla di dati allarmanti: in Emilia Romagna nes- sun capoluogo ha rispettato i limiti previsti della qualità dell’aria per smog e polveri sottili. E i principali imputati sembra- no essere industria e trasporti. Ma non solo loro. Nella serie di “inqui- natori patologici” finiscono anche i maschietti. L’originale novità arriva dalla Svezia, dove fior di ricercatori hanno messo a confronto il consu- mo di energia degli uomini e delle donne in quattro paesi europei. E in questa tutta speciale battaglia tra i sessi ad avere la peggio sono i primi. Su tutti i fronti: inquinano e consu- mano di più quanto a energia, tra- sporto, alimenti. Rimedi? Beh, qualche soluzione ce l’abbiamo in casa, Quando usciamo dal garage iniziamo a dare “strappi” ad amici e colleghi, per condividere lo stesso percorso con un unico mezzo di trasporto. Se poi – dopo il car-po- oling - al volante assumiamo i consigli della “ecopatente”, daremo un picco- lo contributo per migliorare lo stile e la qualità della nostra vita. Sempre in casa possiamo trovare i mille articoli, ritagli, pezzi di qualsiasi cosa finiti nel dimenticatoio per pre- parare costumi “fai da te” da sfoggia- re in un Carnevale di seconda mano sempre più a-la-pàge. E sempre in tema di abiti, perché non fare un salto in uno dei nuovissimi negozi della Bot- tega della Canapa, dove ecologia ed etica la fanno da padrone nei processi produttivi? Magari fischiettando qual- che nota di benessere appresa nei nuovissimi corsi di ‘Sound Genius’…. Buon respiro a tutti… [email protected] Benessere dal genio a pag. 7 Sentieri di storia a pag. 8 Maschere riciclate a pag. 11 Inquinamento di genere a pag. 3 Mal’aria di pianura a pag. 5 Canapa etica a pag. 13 Auto condivisa a pag. 15

description

"Ne abbiamo pieni i polmoni!"

Transcript of bios26feb

Page 1: bios26feb

Sabato 26 febbraio 2011 anno 2 numero 2

La Natura in casa tua!Prodotti per l’edilizia naturale

• PITTURE ECOLOGICHE NATURALI a base di GRASSELLO DI CALCE, LATTE E UOVO per interni ed esterni.• IMPREGNANTI PER LEGNO, COTTO E PIETRA a base di OLIO DI LINO COTTO E CRUDO.• INTONACI A BASE DI CALCE IDRAULICA.PRODOTTI AL 100% NATURALI, ECOLOGICI E BIODEGRADABILI per RISPETTARE L'AMBIENTE, LA SALUTE DELLE PERSONE E LA BELLEZZA DEI MANUFATTI.

ci trovi da CENTERCOLORGLI SPECIALISTI DEL COLORE!VENDITA ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO

Sede: MOLINELLA (BO) Via Podgora, 11/13 Tel. 051 881697 - Fax 051 880938Filiale: BOLOGNA - BIODIVISION Via Zago, 12/2B - Tel./Fax 051 250533

copi

a gr

atui

ta9

77

20

37

44

70

04

ISS

N 2

037-

447X

1000

2

“Ne abbiamo pieni i polmoni!”È la colorita espressione che Le-

gambiente usa per lanciare la sua ultima campagna, “Mal’Aria”. E pro-babilmente a essere pieni non sono solo i polmoni degli ambientalisti. Il report dell’associazione parla di dati allarmanti: in Emilia Romagna nes-sun capoluogo ha rispettato i limiti previsti della qualità dell’aria per smog e polveri sottili.

E i principali imputati sembra-no essere industria e trasporti. Ma

non solo loro. Nella serie di “inqui-natori patologici” finiscono anche i maschietti. L’originale novità arriva dalla Svezia, dove fior di ricercatori hanno messo a confronto il consu-mo di energia degli uomini e delle donne in quattro paesi europei. E in questa tutta speciale battaglia tra i sessi ad avere la peggio sono i primi. Su tutti i fronti: inquinano e consu-mano di più quanto a energia, tra-sporto, alimenti.

Rimedi? Beh, qualche soluzione ce l’abbiamo in casa, Quando usciamo dal garage iniziamo a dare “strappi” ad amici e colleghi, per condividere lo stesso percorso con un unico mezzo di trasporto. Se poi – dopo il car-po-oling - al volante assumiamo i consigli della “ecopatente”, daremo un picco-lo contributo per migliorare lo stile e la qualità della nostra vita.

Sempre in casa possiamo trovare i mille articoli, ritagli, pezzi di qualsiasi

cosa finiti nel dimenticatoio per pre-parare costumi “fai da te” da sfoggia-re in un Carnevale di seconda mano sempre più a-la-pàge. E sempre in tema di abiti, perché non fare un salto in uno dei nuovissimi negozi della Bot-tega della Canapa, dove ecologia ed etica la fanno da padrone nei processi produttivi? Magari fischiettando qual-che nota di benessere appresa nei nuovissimi corsi di ‘Sound Genius’…. Buon respiro a tutti…

[email protected]

Benessere dal genio a pag. 7

Sentieri di storia a pag. 8

Maschere riciclate a pag. 11

Inquinamento di genere a pag. 3

Mal’aria di pianura a pag. 5

Canapa etica a pag. 13 Auto condivisa a pag. 15

Page 2: bios26feb

agire

abitare

governare

coltivare

produrre

Terra Futura 2011 è promossa e organizzata da Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus per il sistema Banca Etica,Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale.

È realizzata in partnership con Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente.

In collaborazione e con il patrocinio di Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Firenze Fiera SpA e numerose altrerealtà nazionali e internazionali.

www.terrafutura.it

Relazioni istituzionali e Programmazione culturaleFondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus

tel. +39 049 7399726 - email [email protected]

Organizzazione eventoAdescoop-Agenzia dell’Economia Sociale s.c.tel. +39 049 8726599 - email [email protected]

mostra-convegno internazionale

terrafuturabuone pratiche di vita, di governo e d’impresaverso un futuro equo e sostenibile

firenze - fortezza da basso20-22 maggio 2011

VIII edizione ingresso libero

• appuntamenti culturali • aree espositive • laboratori • animazioni e spettacoli

ONLUS

Regione ToscanaDiritti Valori Innovazione Sostenibilità

EI016903

Page 3: bios26feb

eco-lifestyle

.3

Una ricerca mostra la differenza

tra donne e uomini sull’impatto ambientale

Imputato maschio, si alzi. La giuria è appena uscita dalla camera di con-siglio, pronta ad emettere il verdetto. Questo: è l’uomo, non la donna, a produrre più inquinamento. La batta-glia tra i sessi ha trovato un nuovo ter-reno da occupare ed è stata un’agen-zia di ricerca svedese (per l’esattezza la Swedish defence research agency di Stoccolma) a mettere a confronto il consumo di energia degli uomini e delle donne in quattro paesi europei.

Per differenziare bene il comporta-mento di entrambi i sessi, la ricerca si è concentrata solo sul consumo di persone single. Sono stati analizzati il costo dell’energia e del trasporto, la preparazione dei prodotti alimentari acquistati e consumati, l’influenza di eventuali figli, l’età ed il reddito.

I risultati mostrano che gli uomini single consumano in media più del-le donne single con questi parame-tri: Norvegia 6% in più, Germania 8%,

Svezia 22% e Grecia 39%. Secondo i ricercatori, questo si spiega con il più alto livello di spesa degli uomini, ma anche per le differenze nei modelli di consumo.

In generale, il documento rileva che le donne, in media, spendono più energia per abbigliamento, igiene, sa-lute, beni per la casa e cibo. Ma per quanto riguarda i prodotti alimentari, lo studio conferma che la maggiore assunzione di carne rilevata negli uo-mini (ad eccezione della Grecia), ha un maggiore impatto ambientale sul-le emissioni, sull’effetto serra e sulle alterazioni del territorio, dato che le donne fanno registrare un maggiore consumo di frutta e verdura. Anche il consumo energetico complessivo del-le single svedesi, tedesche, norvegesi e greche è inferiore ai loro compatrioti maschi.

Al contrario, gli uomini mostrano un consumo molto maggiore in altre categorie: trasporti, ristoranti, alcool e tabacco. Ad esempio i norvegesi e i tedeschi consuma-no circa il 70-80% di energia in più per i trasporti rispetto alle donne, in Svezia

100% in più e in Grecia addirittura si registra un +350%. Questo consumo di energia per il trasporto molto più elevato negli uomini si riferisce alla maggiore spesa per le auto, ma anche perché le donne tendono a fare viag-gi più brevi, lavorano spesso a casa, sono più disposte a usare i mezzi pub-blici e in generale guidano per meno chilometri all’anno. Se invece si con-sidera l’età, si rileva che il consumo di energia per il trasporto degli uomini è ancora maggiore nelle generazioni più giovani (nati dopo il 1979).

Secondo i ricercatori, queste infor-mazioni possono essere interessanti per promuovere modelli di consumo più efficiente al fine del risparmio energetico. “Le politiche ambientali – commenta Annika Carlsson-Kanyama dell’agenzia di ricerca svedese - do-vrebbero cominciare a distinguere tra i due sessi, e in particolare nel settore dei trasporti le campagne per la mo-derazione nell’uso dell’auto privata e per la priorità ai mezzi pubblici do-

vrebbero essere più mirate sugli uomini per dimo-strarsi più effica-ci”.

Sesso forte e inquinanteInsofferenti allo smog

Meno inquinatrici, ma non basta. Le donne sono pure quelle che

soffrono maggiormente della scadente qualità dell’aria. A dirlo è uno studio effettuato

dall’università statunitense Virginia Tech. I risultati provengono da

uno studio approfondito che ha preso in analisi i tempi della

maratona, i dati meteorologici e le concentrazioni di inquinanti

nell’aria in sette maratone in un periodo di tempo da otto a

ventotto anni. I tempi dei primi tre classificati maschili e femminili

sono stati confrontati con il record storico della pista e con

i livelli di inquinanti atmosferici, tenendo conto ovviamente delle

alte temperature che hanno alterato le prestazioni prese in

considerazione. Gli elevati livelli di polveri sottili nell’aria sono stati associati a tempi lenti di

esecuzione per le donne, mentre gli uomini pare non ne siano stati

influenzati. La differenza può essere dovuto alla dimensione

ridotta della trachea delle donne, il che rende più facile per

alcune particelle di inquinanti depositarvisi e causare irritazioni.

Abitudini e consumi a confronto

Page 4: bios26feb

®®®

mostra convegno internazionale dellʼenergia sostenibile

SMART CITY alla ribalta...• telegestione• bioenergia• casa attiva• ecomobility

con il sostegno di

TORINO07-09A P R I L Eorario: 9-19

nellʼambito di

energethica.itpreregistrazione online

EI016899

Page 5: bios26feb

inquinamento

.5

Per le nostre città è allarmante il report 2011 di Legambiente

sullo smog e polveri sottili

“Ci siamo rotti i polmoni”. E’ lo slo-gan, efficace e disarmante, con cui Le-gambiente, da diverso tempo, sta con-ducendo la propria campagna contro lo smog in città. Anche quest’anno, lo scorso gennaio, l’associazione ita-liana per la tutela dell’ambiente, del territorio e della salute ha redatto e presentato “Mal’Aria”, un dossier na-zionale sulla qualità dell’aria nei nostri centri abitati realizzato grazie all’ausi-lio di un’unità portatile – il Personal Dustmonit della Con.tec. Engineering Srl - che ha permesso il monitoraggio delle polveri fini.

Nel documento di Legambiente, come anticipato dal suo stesso nome, non ci sono buone notizie. “Mal’Aria 2011” mostra chiaramente che le condizioni della qualità del’aria nel nostro Paese restano pessime: “Nel 2010, tra le 30 peggiori città euro-pee per superamenti di polveri sottili, biossido di azoto e ozono – si legge nel dossier – ben 17 sono italiane”.

Dal nostro punto di vista di abitanti dell’Emilia Romagna il dato che ci al-larma maggiormente del documento “Mal’Aria” è questo: “Tra i 48 capo-luoghi fuorilegge – è scritto – ben 30 appartengono

all’area del-l a

Pianura Padana, che si conferma area critica per la qualità dell’aria”.

In Emilia Romagna – stando ai dati di “Mal’Aria 2011”, nessuna delle città capoluogo ha rispettato, nel 2010, i limiti di legge sul superamento di 50 nanogrammi per metro cubo d’aria per un massimo di 35 giornate all’an-no; in particolare Reggio Emilia e Mo-dena fanno da capofila rispettivamen-te con 84 e 82 giorni di sforamento, seguono Bologna e Piacenza con 63, Parma (61), Ferrara (59), Rimini (58), Ravenna (47) e Forlì (45).

Industria e trasporti, secondo gli approfondimenti condotti da Legam-biente, sarebbero le fonti principali dell’inquinamento atmosferico nella nostra e in molte altre ragioni d’Italia. “L’industria – secondo la classificazio-ne ufficiale redatta da Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricer-ca ambientale – rilascia in atmosfera la quasi totalità degli ossidi di zolfo, ol-tre agli idrocarburi e alle polveri sotti-li, mentre i trasporti emettono la mag-giore quantità di benzene, di monos-sido di carbonio e di ossidi di azoto. Tuttavia anche la produzione di ener-gia, stando a quanto emerge dai dati del dossier, influisce notevolmente sullo stato di malessere dell’aria che respiriamo. “A causa del mancato ri-spetto delle norme comunitarie in materia di qualità dell’aria, e in par-ticolare per il mancato rispetto nei tempi previsti dei limiti di polveri

sottili nell’aria – ricorda il dossier – il 24 novembre 2010 la Commis-sione Europea ha comunicato la sua decisione finale di deferire l’Italia, insieme a Cipro,

Portogallo e Spagna, presso la Corte di Giustizia Europea”.

“Il provvedimento – spiega il do-cumento di Legambiente – è giunto perché nonostante i ripetuti appelli che sono venuti da più parti, a comin-ciare dalla Regioni, il Governo italia-no non ha voluto agire con un piano nazionale di interventi concreti mirati per migliorare la viabilità generale e la qualità dell’aria nelle città italiane”. “Le cause indicate dal nostro Governo per giustificare il non raggiungimento dei limiti nei tempi stabiliti – si legge nel dossier – sono state due: l’appor-to di inquinanti transfrontalieri e la cause climatiche avverse”. Con una nota di pungente ironia Legambiente, nel documento “Mal’Aria” , commenta così queste motivazioni: “Paradossal-mente per il Governo in Pianura Pada-na, nota area colpita dal traffico oltre che dall’industria e dal riscaldamen-to, e nelle aree industriali di Priolo o Taranto, non si riesce a rispettare i limiti del PM10 perché le condizioni climatiche sono state avverse e in cit-tà come Roma, Genova, Perugia, Pa-lermo e Catania è anche colpa delle caratteristiche del territorio che non favoriscono la dispersione degli inqui-nanti ”.

Nel dossier di Legambiente anche uno spazio dedicato alla misurazio-ne dell’inquinamento acustico moni-torato attraverso la campagna Treno Verde, che nel 2010 ha rilevato, in ognuna delle nove città in cui ha fat-to tappa, uno sforamento dei decibel consentiti dalla legge (65 decibel nel-le ore diurne e 55 nelle ore notturne, Dpr n.142/2004) sia di giorno che di notte. Tra le nove città anche Ra-venna dove i valori medi si assestano tra i 70,5 decibel di giorno e i 65,5 di notte.

In pianura tira Mal’Aria

In Emilia Romagna nessun capoluogo

ha rispettato i limiti

Ecopatentati al volante

Si avvia in questi giorni alla conclusione della sua seconda

edizione. E’ il progetto Ecopatente.Nato tra ottobre 2009 e febbraio

2010 in collaborazione con Legambiente e Confarca e

patrocinato dai ministeri della Gioventù e dell’Ambiente,

Ecopatente è il percorso formativo per una guida ecosostenibile che

le autoscuole aderenti al progetto hanno proposto a chi, fino a questo

mese, ha frequentato le lezioni di teoria di scuola guida per il

conseguimento della patente di categoria B e superiori.

Anche grazie all’incentivo di poter partecipare all’estrazione

di un’autovettura Fiat, il progetto Ecopatente ha riscontrato subito

un notevole successo nelle giovani generazioni che, non bisogna

negarlo, dimostrano sempre più spesso, una crescente sensibilità ed attenzione verso le tematiche

legate alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente.

La consapevolezza dell’auto che guidiamo e del modo in cui lo

facciamo rientra, a pieno titolo, nell’elenco dei contributi che

ognuno di noi può mettere in pratica per migliorare lo stile e la

qualità della propria vita.“Ecopatente” insegna che,

attraverso la scelta di automobili di nuova generazione dotate di

tecnologie che consentono di avere motori sempre più efficienti e minori emissioni e con la messa in pratica di piccole accortezze al

volante, una guida ecosostenibile è possibile.

Page 6: bios26feb

Cosmetici ed integratori alimentari innovativi. Gli unici ad essere allo stesso tempo

Biologici certificati Vegan ( senza ingredienti di origine animale) 100% Privi di additivi chimici ed eccipienti Per pelli sensibili a fattori allergizzanti Non testati su animali Preparati freschi al momento dell’ordinazione

ed inviati direttamente a domicilio del cliente per assicurare la massima efficacia e biodisponibilità.

EI0

0987

1

la spesa BIO si fa semplice...on line!

www.novelune.itSCEGLI TRA OLTRE 4000 PRODOTTI: ALIMENTI BIOLOGICI E BIODINAMICI, PROFUMERIA NATURALE, ERBORISTERIA, DETERSIVI ECOLOGICI, LIBRI E CD, PRODOTTI E ALIMENTI PER L’INFANZIA, ...

novelune.it: la spesa biologica direttamente a casa tua!

EI0

1009

1

Page 7: bios26feb

benessere

.7

‘Sound Genius’ note di benessere

Intreccia musica, neuroscienze e quantistica

il progetto del ferrarese

Giorgio Fabbri

Un progetto che intreccia musica, neuroscienze e quantistica. È ‘Sound Genius’, un corso che intende fornire strategie di pensiero e di azione, ricava-te dalle menti geniali di grandi musicisti come Bach, Mozart, Brahms o Charlie Parker. A idearlo, Giorgio Fabbri, mu-sicista ferrarese che ha condotto per 12 anni la direzione dei Conservatori di Adria e di Ferrara.

Il Maestro ferrarese, dopo una lunga carriera raccontata anche in un libro, “Come un’orchestra”, edito l’anno scor-so da Franco Angeli, ha deciso di rias-sumente oltre trent’anni della sua vita artistica e professionale in un progetto, un corso innovativo e originale: “In que-sto corso – spiega Fabbri - conflui- scono la mia at-tività con- certistica, la mia esperienza manageriale, le mie com- petenze di inse-gnante e, non ultime, le r i c e r - che personali c h e i n t re c c i a n o musica, neuroscienze e quan- tistica. Ciò che insegno – precisa l’ex di-rettore - tro- va fondamento e affidabi- lità in ciò che ho vissuto e sperimentato in prima persona”.

Fabbri ispira la propria attività a Leonard Bernstein: “è un musicista eclettico – spiega il Maestro -, che ha saputo incarnare diverse anime: pia-nista, compositore e direttore d’or-chestra, considerava come dovere prioritario del musicista la trasmissio-ne delle emozioni. A ciò – evidenzia Fabbri - aggiungeva un grande amore per la divulgazione e l’insegnamento. Per me è un grande modello, mi ci riconosco in pieno e, nel mio piccolo, cerco di seguirne le orme”.

Ma perché un corso incardinato su Bach, Mozart, Brahms o Charlie Parker? “La genialità espressa nei loro capolavori – spiega il musi-cista - li qualifica come modelli di eccellenza. Il corso di ‘Sound Genius’ fornisce tecniche effica-ci per sviluppare le loro forme di intelligenza e per applicarle con successo negli ambiti di vita personale o professionale”.

L’obiettivo di Sound Genius è dunque lo sviluppo e la cresci-ta della persone. “È pensato sia in senso personale, che per gli ambiti aziendali. Ne ho realizzato due diverse versioni – illustra il musicista -, una destinata a tut-ti, l’altra più orientata al mondo della formazione manageriale. L’unico requisito richiesto ai partecipanti – precisa Fabbri - è l’interesse ad aumentare il pro-prio benessere e a migliorare la propria esistenza”.

Sound Genius si struttura quindi in varie forme, secondo le diverse esigenze. Nella ver-sione per tutti è organizzato su

due week-end consecutivi di un gior-no e mezzo ciascuno. Nella versione per aziende può essere strutturato in forma di workshop, che può andare dalle tre ore di durata fino a due o più giornate di corso.

La versione di Sound Genius aperta a tutti è già stata realizzata più volte, a Ferrara, con ottimi risultati e com-pletando ogni volta i posti disponi-bili. La versione aziendale è invece finita su “palcoscenici” di eccellenza, come in workshop per Confindustria, Confartigianato, in convegni univer-

sitari, o all’interno di master, come ad esempio per la Luiss University (Area Bu-siness School) o per il Ctc di Bologna.

Sono già aperte le iscrizioni per la prossi-ma edizione del corso aperto a tutti: si terrà

a Ferrara, nei giorni 13/14 e 20/21 maggio.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito web www.soundgenius.orgPer iscriversi con quo-

ta ridotta occorre inviare un’email di adesione a [email protected] entro il 20 aprile 2011.

Chi è l’ideatore “Figlio di contadini – racconta il Maestro Giorgio Fabbri -, da piccolo non sapevo neppure

cosa fosse la musica. Ho iniziato per caso, verso gli undici anni, studiando prima organo, e poi

composizione, clavicembalo, direzione d’orchestra,

frequentando anche l’università”. Si presenta così l’ex direttore dei Conservatori di musica di

Adria e Ferrara, che definisce la musica come “il luogo privilegiato

delle emozioni, la possibilità di mantenere giovani lo spirito e la mente, il più efficace strumento

di relazione interpersonale, la compagna più fedele della vita.

Fare musica – spiega Fabbri - mi appassiona e mi fa sentire

privilegiato, perché essa è anche il mio lavoro. Insegnarla – continua

il Maestro - è importante perché la musica è la più formidabile

risorsa per la crescita personale e professionale”.

Strategie di pensiero dalle menti di geniali compositori

Page 8: bios26feb

turismo etico e solidale

8.

Prima parte di un viaggio a piedi

sui sentieri della storia

Può un romanzo noir ispirare un viaggio a piedi con un pizzico di avventura e spregiudicatezza? Penso proprio di sì, o perlome-no è quello che è capitato a me e al mio ristretto gruppo di amici amanti del trekking, desiderosi di ripetere, dopo la Via degli Dei, l’esperienza di una lunga cam-minata con lo zaino in spalla. Il libro in questione è “Il pellegri-no dalle braccia di inchiostro” di Enrico Brizzi, autore non nuovo a racconti incentrati sulle sue espe-rienze di viaggi a piedi. Lo scritto-re bolognese nel 2006 si è bevu-to, passo dopo passo, la bellezza di quasi 1.600 km percorrendo

tutta la leggendaria Via Franci-gena, completata da pochi anni grazie a interventi segnaletici e di valorizzazione che hanno coinvol-to i Paesi di mezza Europa.

Sul tratto forse più difficile, sicu-ramente più affascinante, che va da Martigny (CH) ad Aosta, pas-sando per il Passo del Gran San Bernardo, Brizzi ha ambientato un racconto che, al di là della trama nera frutto della fantasia, è anche un mezzo per descrivere luoghi e sensazioni di quel lungo viaggio. La delicatezza del per-corso impone una certa attenzio-ne alla logistica per affrontare al meglio un tragitto di quasi 90 km con parecchi metri di dislivello. Il gruppo è quello della Bologna – Firenze: il sottoscritto, Cesare, Ciccio, con l’aggiunta di Giulio, altro amico di vecchia data che si è aggiunto per questa sfida alle montagne di alta quota. Partiamo

in macchina, direzione Aosta, con i nostri zaini caricati con tutto il necessario per cavarcela nei 5 giorni successivi, contemplando le diverse condizioni climatiche nei 2000 metri di differenza tra altezza minima e massima del percorso. Raggiunta la città deci-diamo di lasciare il nostro mez-zo nel parcheggio coperto vicino alla stazione e in attesa del pullman che ci porterà in Svizzera ci conce-diamo un giro turi-stico nel grazioso centro di Aosta, inondato dal ca-loroso sole ago-stano. Oltre i tetti delle case la maestosità delle vet-te più alte d ’ I t a l i a .

Per un attimo mi chiedo se non sia un azzardo troppo grande, per noi gente di pianura, l’idea di voler valicare a piedi le Alpi. Ma vedo la spensieratezza sulle facce dei miei compagni, desiderosi di immergersi nella natura silenzio-sa dei boschi. E dopo un attimo

ogni timore è sovrastato dalla voglia di staccare

da tutto per assapora-re il gusto sano della fatica che ti porta a

guadagnare strada e orizzonti, con la sola forza dei pol-moni e delle gam-be.Il pullman scala le salite. “Non guar-

diamo troppo fuori dal fine-strino – intima Cesare – o ci roviniamo il

In cammino lungo la Via

Dal Martigny

ad Aosta con lo zaino in spalla

Page 9: bios26feb

turismo etico e solidale

.9

panorama che dovremmo gustarci durante la camminata”. È vero fino a un certo punto perché la strada che stiamo percorrendo sul mez-zo passa lungo il traforo del San Bernardo, noi invece il passo lo varcheremo dall’alto e sarà tutta un’altra musica. Ci fermiamo alla frontiera, a inizio del tunnel, e qua il primo brivido: Ciccio ha dimen-ticato a casa la carta d’identità. Dopo una breve ramanzina il gra-duato si accontenta della paten-te: appuriamo che non perdiamo per strada il nostro compagno di avventura e il viaggio prosegue. Scendiamo al capolinea, a Orsie-res. Dopo i 55 km di bus, ce ne attendono altri 18 con il treno al-pino che scende fino a Martigny, partenza del nostro tratto di Fran-cigena. Ci arriviamo a tardo pome-riggio e guadagniamo (ovviamente a piedi) il modesto albergo in zona artigianale. Sapevo che non sareb-

be stato il massimo della vita, ma se lo spirito è quello dei pellegrini, quando ho prenotato ho ritenuto illogico concederci troppi lussi. Ma abbiamo una gradita sorpresa: nella vicina Losanna vive il nostro amico Marlon che si è trasferito da qualche anno in Svizzera per occuparsi di finanza. Saputo della nostra avventura si è offerto di ve-nirci a prelevare e con lui visitiamo la città in riva al lago, i punti pa-noramici, la sede del Cio e infine ci fiondiamo in un ristorante in al-tura a gustarci una squisita fondue accompagnata da ottima birra. “Vi invidio molto ragazzi – il saluto di Marlon mentre ci riporta all’hotel – vorrei partire con voi, ma il lavo-ro non me lo consente. Se riesco vi raggiungo per la tappa che porterà al Passo”. La sveglia dell’indomani è puntata alle 7. L’avventura sta per iniziare. (segue)

Leonardo Rosa

In tutta la regione si contano 43 mercati che propongono

prodotti bio. Quelli censiti, almeno, perché iniziative di questo tipo si moltiplicano rapidamente e rendono difficile il monitoraggio.

Vediamo dove sono presenti le bancarelle bio in Emilia Romagna che aprono a cadenza settimanale o periodica.

PROVINCIA DI PIACENZA MERCATO DELL’ARTIGIANATO DEI COLORI E DEI SAPORI,

Piazza Duomo Piacenza, venerdì MERCATO DELL’ARTIGIANATO DEI COLORI E DEI SAPORI,

Piazza Cavalli Piacenza, lunedì PIAZZA CASALI Piacenza, dal lunedì al sabato

CURIOSANDO SOTTO IL CASTELLO - CASTELL’ARQUATO, Piazza del Municipio, seconda domenica di ogni mese da marzo a dicembre (ore 9-19)

MERCATO MENSILE DEL BIOLOGICO E DELLE COSE USATEFIDENZA, primo sabato di ogni mese

PROVINCIA DI PARMA

LA CORTE - DALLA TERRA ALLA TAVOLA, Via Imbriani Parma, sabato (8.30-13) ROCCA E NATURA – FONTANELLATO,

Centro storico, quarta domenica di ogni mese (9-18) MERCATO TRAVERSETOLO – TRAVERSETOLO, Via San Martino, domenica mattina

PROVINCIA DI REGGIO EMILIA MERCATO DEL CONTADINO, Piazza Fontanesi Reggio Emilia, sabato mattina (8-13)

MERCATO DI PIAZZA PICCOLA Piazza San Prospero Reggio Emilia, da lunedì a sabato

PROVINCIA DI MODENA BIOPOMPOSA – Piazza Pomposa Modena, martedì e sabato (8.30-13)

MERCATO CONTADINO - Via Emilia Ovest Modena, venerdì (14-18) MERCATO DEL CONTADINO – SASSUOLO, via Po’ Località Braida, sabato mattina

(7-12.30) MERCATO DI CARPI - Via Alghisi Ex Foro Boario Carpi, giovedì (8-13) BIOSPILLA – SPILAMBERTO, Torrione Medievale, venerdì (8.30-13)

VIGNOL, via Cavova 4, venerdì pomeriggio e sabato mattina

PROVINCIA DI BOLOGNA Via Udine Bologna, presso il cortile della Scuola di Pace, venerdì (17.30-20.30)

VAG61 - Via Paolo Fabbri 110 Bologna, martedi (17.30-20.30) MERCATO DELLA TERRA – Via Azzo Gardino Bologna, sabato (9-14)

XM24 – Via Fioravanti 24 Bologna, giovedì (17.30-21) BIO MARCHÈ BUDRIO- BUDRIO Piazza Antonio da Budrio, lunedì (17-20)

MERCATO DI VERGATO – VERGATO Piazza della Pace, sabato e domenica MERCATO DELLE COSE BUONE

SAVIGNO Piazza centrale, seconda domenica del mese MERCOLBIO – IMOLA Mercato Ortofrutticolo Viale Rivalta 55, mercoledì (17-20)

PROVINCIA DI FERRARA DOMENICHE BIO FERRARA – Piazza Castello Ferrara, seconda domenica del mese

(9-19) SAPORI MATILDEI - BONDENO Piazza Garibaldi, sabato (8-13)

PROVINCIA DI RAVENNA MARTEDÌ GRAS – CSA Spartaco Via Chiavica Romea 88 Ravenna, martedì (18-21)

BIOMARCHÈ LUGO - LUGO Logge del Pavaglione, venerdì (17-21) BIOMARCHÈ FAENZA - FAENZA Parco Vespignani, lunedì (17-21)

PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA MERCATO DI FORLÌ – Mercato Forlì, lunedì e venerdì (7-13)

MERCATO DI CESENATICO CESENATICO (FC) - Piazza Conserve, mercoledì e sabato (7-13)

LE CRETE DI MONTENOVO SAN MAURO PASCOLI Via Renato Serra 17, lunedi, venerdi e sabato (9.30-12.45)

MONTIANO - Via Provinciale Sogliano 2117, martedì e venerdì (15-20) RONCOFREDDO - Via Comandini 38, venerdì-domenica (8-12 e 14-21)

PROVINCIA DI RIMINI RIMINI – Via della Torretta 5, giorni feriali (15-19)

BANCARELLE BIO IN REGIONE

Francigena

Page 10: bios26feb

IL NUOVO SISTEMA PARABOIDALEPER LA PRODUZIONE DI ACQUACALDA E RISCALDAMENTOA INSEGUIMENTO SOLARE

L’energia che il sole manda sulla terra,è pari a 15.000 volte il fabbisogno umano.APPROFITTIAMONE!

ENERCOOPERATTIVA SOCIETA’ COOPERATIVA Via Caselli, 13/B • 44124 • FERRARA TEL: [email protected] • www.enercooperattiva.it

esclusivista di zona per FERRARA e PROVINCIA

SABATO 26 FEBBRAIOdalle ore 11.00 alle ore 12.30 presso lo SHOW ROOM di SIENERGIE - Via Zucchini, 57/D - Ferrara

Presentazione del NUOVO SISTEMA PARABOIDALEdi ultimissima generazione Z SOLEX

Page 11: bios26feb

riciclo

.11

Travestimenti ‘fai da te’

per festeggiare in modo ecologico

Che vi stia simpatico o meno il Car-nevale, in questo periodo dell’anno nessuno può mettersi al riparo da lan-ci di coriandoli e stelle filanti o essere esentati da scorpacciate di frappe, crostoli, castagnole e raviole ripiene – non si può mica sempre resistere a tutte le tentazioni?

Allo stesso modo, che siate pro o contro, può anche capitare di essere invitati ad una classica festa di Carne-vale. Quella che fino a poco tempo fa sarebbe stata accolta come un’occa-sione di divertimento, spesso diventa una specie di via crucis alla ricerca di un travestimento adatto alla propria personalità, alla stazza che ognuno si ritrova o addirittura rispondente al tema della serata in maschera. Dopo una mail in richiesta di soccorso man-data ad amici, parenti o amici di ami-ci – che solitamente offrono un abito da pagliaccio o da cane dalmata (chi lo sa perché ma presto o tardi ce lo proporrà qualcuno, come se ognuno di noi nascesse geneticamente predi-sposto ad uno di questi costumi), vie-ne di solito in mente che in ogni città esiste un negozio di abiti da cerimonia

o una tintoria che in periodo di Carne-vale noleggia travestimenti. La scelta è sempre piuttosto limitata e – dopo la tradizionale visita annuale che si consuma da quasi una vita – ci rimane ben poco da scegliere.

Quando siamo al limite della para-noia, in dubbio fra l’ennesimo D’Ar-tagnan e la sempreverde Colombina, a qualcuno potrebbe venire in mente di riutilizzare capi dismessi e rimasu-gli di tessuti, vecchi cappelli, scarpe fuori moda per inventarsi un costume originale: ecologicamente ed econo-micamente un’iniziativa encomiabile ma che la maggior parte delle volte si conclude con scarsi risultati e bel piz-zico di rabbia per l’impresa fallita.

Mai darsi per vinti: già da qualche settimana il web è una fonte inesauri-bile di idee e tutorial gratuiti per i tra-vestimenti “fai da te e con quello che hai in casa”, alcuni piuttosto improba-bili ma alquanto semplici da realizzare – come il costume da tavola da pic-nic, che si fa bucando una vecchia tovaglia da tavola, magari a quadroni bianchi e rossi, per farci passare la testa e vi si incollano con il silicone piatti di plastica, bicchieri monouso internamente colorati di tempera rossa ad imitare il vino, posatine, panini e quello che possia-mo immaginare di mettere su una

tavola. Se non volete passare tutti per eccentrici travestiti da desco infor-male, ci sono però tante associazioni che si occupano di riutilizzo e riciclo di materiale di scarto di fabbrica o di fondi di magazzino che offrono una grande varietà di travestimenti a no-leggio: con una modica cifra potrete sfoggiare costumi originali e ad impat-to ambientale zero, se non addirittura “sotto zero” dato che salvano dai rifiu-ti pezzi di stoffe e materiali plastici o metallici.

Qualche esempio? Utilizzando avanzi di lavorazione dei divani e delle poltro-ne, gommapiuma gialla e di stoffa mar-rone, si possono realizzare vestiti da gi-rasole: i fogli di gomma diventano petali e ric-cioli di stoffa cuciti fra loro saranno il pistillo che si calza sulla testa. Con una collezione di foulard nascono le gonne e i turbanti di Mammy, personaggio di Via col Vento, ritagli

di pelle diventano gilet di minuscoli ma simpatici sceriffi e maniche di cucite in-sieme sapientemente formano il costu-me da Ganesh. Insomma, ce n’è per tut-ti i gusti e per ogni taglia, bisogna solo avere la pazienza di scovare le botteghe ed associazioni in giro per la propria cit-tà e il problema della “prova costume” sarà rapidamente risolto.

Se invece avete solo bisogno di una maschera per celare il volto potrete

“costruire” la vostra con qualsiasi

materia-le utiliz-z a n d o c o m e

collante del silicone

a caldo, che tiene insieme fra loro mate-riali diversissimi. Un’idea? Appic-cicando insie-me vari strati di stoffa ritagliati a forma di farfalla – o pelle, anche quella ecologi-ca- recuperata da una di quelle

vecchie borse inutilizzate nascosta in fondo al vostro armadio, avre-te una innovativa maschera tri-dimensionale.

Carnevale di seconda mano

Materiali recuperati per maschere e costumi

Page 12: bios26feb

animali, case, auto e moto, lavoro, tempo libero, personali, libri e riviste, vacanze, nautica, telefonia, di tutto un po’...

Ferrara Tel. 0532 200033RavennaTel. 0544 408400

La Coccinella di Via d'Azeglio Vi aspetta nel locale completamente rinnovato

con le specialità di gastronomia vegetariana da asporto, con la possibilità di consumare sul posto nella nuova saletta.

E' aperta tutti i giorni dal lunedì al sabatocon orario continuato dalle 6,30 alle 19,30.

PANETTERIA BIOLOGICAe GASTRONOMIA VEGETARIANA

Via M. d'Azeglio 3/C • Tel. 0544 217700

EI0

0765

7

Page 13: bios26feb

biodiversità

.13

Cesena capitale della produzione con un marchio

tutto italianoEcologia ed etica nei processi pro-

duttivi. Non è un’utopia, è un proget-to realizzato e di successo che porta il nome di ‘Bottega della Canapa’. Sono due romagnoli gli artefi-ci di questo marchio italiano nato nel 2003: si chiamano Giacomo Masioli e Massimiliano Spinelli. Se la ‘Canapa sativa’, questo il nome scientifico della canapa tessile, era coltivata e lavorata dai loro nonni - si pensi alle tradizionali e note tovaglie romagnole di canapa, decorate con stampi di rame nei due classici colori ruggine e verde -, grazie a questi due giovani imprenditori, la Romagna torna ora ad essere cuore pulsante di questa produzione: e Cesena ne è la capitale. La città malatestiana accoglie infatti il centro della prima catena di negozi interamente dedicata a questa pianta, tanto radicata nella memoria collettiva quanto discussa, poiché spesso confu-sa con la controversa ‘Cannabis indica’, al centro di politiche proibizioniste. “Il nostro obiettivo – spiegano i due soci, sulla pagina Facebook della Bot-tega (www.facebook.com/bot-tegadellacanapa) - è quello di riscoprire e promuovere questa eccezionale pianta con le sue in-numerevoli qualità”.

Innumerevoli qualità che si posso-no infatti scoprire visitando uno dei punti in franchising che sono nati e stanno nascendo in questi anni nella nostra regione che, non si scordi, nei primi anni del Novecento, fu la prima esportatrice di canapa al mondo. Ed è proprio con questo intento di valoriz-zazione e commercializzazione di tutti i prodotti derivati dalla canapa che, il

primo marzo 2003, Masioli e Spinelli aprirono il primo negozio della catena, a Cesena, al civico 1303 di via Cerve-se. Tre anni dopo, ne aprirono uno an-che a Bologna in via Marsala 31 e, nel 2008, il terzo taglio del nastro fu al ci-vico 125 di via Garibaldi a Ferrara. Non solo. Di recente hanno inaugurato  un blog (trame.bottegadellacanapa.it), al fine di “creare informazione – si legge sulla home del sito - e condivisione, su tutto quanto la natura ci regala attra-verso una pianta dalla fibra resistente e morbida, traspirante e assorbente e dai semi dalle proprietà nutrizionali ineguagliabili”. Presto la Bottega sarà anche virtuale: si lancerà cioè sul mer-cato dell’e-commerce, dove il carrello sarà digitale, mentre la spesa arriverà a domicilio.

Sugli scaffali reali e virtuali si troverà quindi la canapa, in tutte le sue decli-nazioni. Abbigliamento, anche intimo, cosmetica, anche per bambini, bor-se e accessori per la casa. Alimenti e biogiardinaggio. E darà spazio anche ad altre fibre naturali, coltivate con metodo biologico e nel rispetto di pro-cessi produttivi certificati ad hoc, in cui prioritaria sia la tutela e la salvaguar-dia della salute del lavoratore e della lavoratrice. Che sia in Cina, nella Mon-golia del sud come in Romania, “l’unico Paese in Europa – riferisce Masioli - in cui, attualmente, esista una produzione

consistente”. Questi infatti i Paesi da cui i due giovani imprenditori im-

portano i loro prodotti, mentre esportano per lo più in

Germania, Inghilter-ra e Danimarca.

Partecipano a fiere e saloni nazionali e in-

ternazionali, vendono al dettaglio, presso i tre negozi in franchising, ma anche all’ingrosso, attraverso decine di partners sparsi in tutta Italia, come illustra una mappa presente sul sito ufficiale www.bottegadellacanapa.it.La Bottega permette così di scoprire un’ampia gamma di prodotti derivati dalla pianta che accompagna la storia dell’umanità fin dagli esordi, grazie alla caratteristica fibra che è ecologica ‘na-turalmente’ – non richiedendo l’uso di pesticidi e modiche quantità d’acqua -, resistente (fino a cinque volte di più del cotone) ma al tempo stesso morbida al tatto e biodegradabile al 100%. Il tessu-to che ne viene ricavato è, come ci ricor-davano i nostri nonni,  “fresco d’ estate e caldo d’inverno”. Non solo. È anche anallergico e inattaccabile dalle tarme. Una fibra preziosa, tanto quanto i semi: l’olio che si ricava risulta essere un ali-mento unico, particolarmente ricco di grassi insaturi e quindi importante per prevenire le malattie del sistema car-diocircolatorio, oltre a prestarsi come ottima base per la cosmesi, da cui rica-vare creme, saponi e persino prodotti per capelli. “I nostri prodotti cosmetici – sottolinea Masio-li - sono  certifica-ti Bioagricert e non sono testati su ani-mali. Ne abbiamo realizzato una linea completa di elevata qualità a marchio Bottega della Ca-

napa, in collaborazione con due labo-ratori di saponi artigianali e di cosmesi naturale che operano in Emilia Roma-gna. Un modo per rispondere a tutte le esigenze di bellezza e salute della pelle del viso, del corpo e dei capelli, che ot-teniamo sfruttando tutte le migliori si-nergie di principi attivi, propri di piante di coltivazione biologica certificata, che uniamo alle doti dell’estratto e dell’olio di semi di canapa”. 

Questo olio, dal colore verde scuro, odoroso e  ricco di clorofilla “contiene elevate quantità di acidi grassi essen-ziali – si legge sul blog della Bottega -, Omega 3 e Omega 6, nella proporzione ideale richiesta per una crescita cellulare umana ottima. Lenitivo e riequilibran-te – spiegano sul sito -, è inoltre un olio ricco di vitamine del gruppo B e di vita-mina E, che combatte i radicali liberi re-sponsabili dell’invecchiamento precoce ”. A marzo la Bottega compie otto anni di attività: “Stiamo riscuotendo – trae un bilancio Masioli - l’apprezzamento di un target di clienti estremamente variegato. Tra loro troviamo lo studente ventenne come il pensionato: ciò che li accomuna è la sensibilità verso le tematiche che ci

stanno a cuore, ov-vero l’attenzione tanto al biologico, quanto all’etica della produzione”. Da un mercato di nic-chia all’e-commerce, dal fare memoria di una tradizione an-tica alla promozio-ne di un consumo ecosostenibile. La Bottega della Cana-pa sembra dunque avere tutte le carte in regola per lanciare una moda verde, eti-ca e ‘naturalmente’ multisettoriale.

Bottega della canapa filiera di etica ed ecologia

Prima catena di negozi dedicati a questa pianta

Page 14: bios26feb

EI016439

Page 15: bios26feb

muoversi

.15

ISSN 2037-447X

NO SPAM

Questo gio

rnale non riceve contributi per l'e

ditoria a

fondo

perduto

EDITORE: Edit Italia s.r.lDirezione, Amministrazione, Redazione: Ferrara V.le Cavour, 21 Tel. 0532.200033 Fax 0532.247269Amministratore delegato: ROBERTO AMADORI

CONCESSIONARIE per i capoluoghi e le province di:FORLÌ, CESENA, RIMINI, PESARO, URBINO, RSM, COMUNE DI IMOLA E COMPRENSORIO, BASSO FERRARESE,PUBLIMEDIA ITALIA Srl P.zza Bernini, 6 - 48100 RavennaTel. 0544.51.13.11 - Fax 0544.51.15.55

Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’11/01/2010Direttore responsabile: ROBERTO AMADORIArt Director: SERGIO TOMASI

Redazione: ROBERTO AMADORI, ROMINA BUTTINI, RAFFAELE QUAGLIO, GIAMBALDO PERUGINI, CLAUDIA RICCI, MARA RICCI, SERGIO TOMASI, SCOOP MEDIA EDIT soc. coop.Stampa CSQ Spa Erbusco (BS)

Si diffonde la buona abitudine

del car-poolingla vettura condivisa

Ci sono gesti che compiamo ogni giorno in maniera assolutamente au-tomatica e scene che fanno parte del vissuto quotidiano: saliamo in auto, mettiamo in moto, trascorriamo un po’ di tempo fra le varie code ai se-mafori e gironzoliamo un altro po’ per il quartiere in cerca di parcheggio. Ma avete mai provato ad osservare le automobili che ogni mattina conge-stionano il traffico all’ora di punta? E’ un esercizio che viene meglio se sie-te a piedi o i bicicletta – ma funziona anche dal volante del vostro mezzo: provate a contare quante sono le auto che portano almeno un’altra persona oltre il conducente. Poche, anzi po-chissime: in ambito urbano il numero di persone mediamente a bordo di un’automobile è di 1,2 - vale a dire che se al semaforo avete davanti 10 auto vi troverete in coda con sole 12 persone.

Tutto questo significa che le nostre città perdono vivibilità di anno in anno principalmente a causa della cattiva

gestione della mobilità. Non tutti i cit-tadini hanno la possibilità di spostarsi utilizzando la bicicletta o i mezzi di trasporto pubblico – principalmente nel muoversi verso e dal proprio po-sto di lavoro – ma anche per chi non può esiste un’opportunità alternativa: il car-pooling o car-sharing Anche se risultano essere termini praticamente intraducibili in italiano, suonerebbero come “co-carrozzaggio”, sono sempli-ci nella loro essenza: condividere l’au-tomobile.

Mentre negli anni scorsi il “darsi uno strappo” era una pratica spontanea molto utilizzata è poi caduta in disu-so a causa dell’apparente necessità di autonomia delle persone, tuttavia al momento risulta essere al centro di un programma di rivalutazione ed istituzionalizzazione. Pioniera in Italia è stata l’Università Cattolica di Milano che nel 2008 mise a disposizione dei dipendenti dell’ateneo un portale de-dicato alla condivisione dell’automo-bile fra persone che fanno lo stesso progetto. Il meccanismo era semplice: bastava registrarsi, specificare il pro-prio percorso e creare i proprio pro-filo (dati anagrafici, se si era fumatori o meno e se si intendeva mettere a disposizione la propria auto o meno). A quel punto sulla mappa si potevano

visualizzare gli altri dipendenti iscrit-ti al servizio e il loro percorso, met-tendosi in contatto con quelli con cui sarebbe stato possibile formare un “equipaggio”.

Dal 2008 ad ora le piattaforme web del car-sharing si sono diffuse ed implementate offrendo sempre più garanzie rispetto all’identità dei pas-seggeri e dei guidatori, moltiplicando i percorsi da condividere e riuscendo a mettere in contatto compagni di viag-gio con esigenze analoghe, piacevoli e cordiali – soprattutto grazie al siste-ma di feedback che caratterizza quel-le più moderne. Solo per fare degli esempi, su tutto il territorio nazionale esistono roadsharing.com che è di-sponibile anche su Twitter, Facebook e FriendFeed, viaggiareinsieme.it che essendo integrata con Google Map rende più facile trovare dei passaggi o compagni di viaggio anche se si cam-bia spesso percorso, tandemobiliy.com che offre anche un servizio di car-sharing azien-dale, fino a pas-saggio.it che ha persino un’ App specifica per l’iPhone.

Nel frattempo, mentre i pri-

vati cittadini organizzano il loro car-sharing e risparmiano tempo, stress e denaro, anche le aziende statali e le pubbliche amministrazioni comin-ciano a darsi da fare: nell’estate del 2009 Autostrade per l’Italia aveva presentato lo “sconto” car-pooling sul tratto Como-Varese, ossia applicava una tariffa di passaggio al casello di Euro 0,50 invece dei soliti Euro 1,30 alle auto che viaggiavano con almeno 4 persone a bordo e – contempora-neamente- aveva istituito una piatta-forma web di servizio car-poolig per la tratta interessata all’ampliamento dell’Autostrada dei Laghi. Oggi, anche se pochi la conoscono, l’iniziativa è estesa a tutto il territorio nazionale ed è accessibile dal portale autostra-decarpooling.it. Invece dal 9 genna-io scorso la Provincia di Bologna ha varato “C’è un posto per te”, un pro-tocollo fra l’ente e 15 comuni della provincia che offre ai cittadini il servi-zio della piattaforma autocondivisa.

bo.it. per promuo-vere l’uso intel-ligente dell’auto privata, aumen-tando il numero di occupanti per auto combinando percorsi comuni.

Diamo ‘strappi’ in automobile

Le iniziative per un uso intelligente dei veicoli privati

Page 16: bios26feb

EI017003