Biomasse: i sistemi di evacuazione dei fumi...Articolo a cura di: Cudicio Maurizio - Libero...

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IN QUESTO SPECIALE Il sistema di evacuazione dei fumi Dimensionamento e realizzazione canna fumaria e camino Controlli e manutenzione INTERVISTA a Federica Nalon Managing Director di Apros Srl #108 OTTOBRE 2016 Biomasse: i sistemi di evacuazione dei fumi Dimensionamento, normativa e manutenzione

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IN QUESTO SPECIALEIl sistema di evacuazione dei fumi

Dimensionamento e realizzazione canna fumaria e camino

Controlli e manutenzione

INTERVISTA a Federica NalonManaging Director di Apros Srl

#108OTTOBRE 2016

Biomasse: i sistemi di evacuazione dei fumi Dimensionamento, normativa e manutenzione

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Il sistema di evacuazione dei fumi:le regole da rispettare per evitare il pericolo d’incendio

L a veloce diffusione di sistemi alternativi per il riscaldamento degli ambienti, e nello specifico l’installazione di camini a legna e stufe a pellet, richiede indubbie conoscenze e capacità installative dei sistemi di evacuazione, al fine di garantire la corretta combustione della biomassa legnosa, ma

anche evitare incidenti sempre più frequenti. Non ultimo, non va assolutamente sottovalutata la necessità di una corretta e costante attività manutentiva.

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La biomassa legnosa è un prodotto facilmente reperibile nel mercato, ma ha caratteristiche qualitativo-energetiche tali da determinare variazioni anche considerevoli di rendimento, funzionalità e vita media dell’impianto.

Il valore relativo al potere calorifico del legno viene solitamente dato in condizioni ottimali, ossia

completamente secco, anche se tale condizione è molto difficile da ritrovare nei prodotti venduti.

Nella tabella seguente vengono riportati i valori del potere calorifico, ossia la quantità di energia massima ricavabile dalla combustione completa di un chilogrammo di prodotto in condizioni normali.

[*]per ottenere il valore in KJ a partire dalle kcal si moltiplica per 4,186

LA BIOMASSA LEGNOSA

POTERE CALORIFICO DEL LEGNO

Specie Legnosa Potere Calorifico Superiore PCS assoluto teorico (kcal/kg) [*]

Peso Specifico (kg/m2) materiale stagionato all'aria

umidità residua: 12-15%

Abete Bianco 4.650 440

Abete Rosso 4.857 450

Acero Napoletano 4.607 740

Betulla 4.968 650

Carpino Nero 4.640 820

Castagno 4.599 580

Cerro 4.648 900

Cipresso 5.920 620

Corbezzolo - 820

Douglasia 5.030 530

Erica - 900

Faggio 4.617 750

Frassino 5.350 720

Leccio - 960

Larice 4.050 660

Ontano 4.300-4.440 540

Ontano Napoletano 4.700 530

Orniello - 760

Platano - 690

Pioppo Nero 4.130 500

Pino Marittimo 4.952 630

Robinia 4.500 790

Roverella 4.631 880

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ARTICOLO TECNICO

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IL SISTEMA DI EVACUAZIONE DEI FUMI

DIMENSIONAMENTO E REALIZZAZIONE CANNA FUMARIA E CAMINO

In realtà, per avere il valore reale di calore ottenibile dal legno, è necessario calcolare il potere calorifico inferiore PCI, la cui determinazione è eseguita

conoscendo la sua umidità relativa, misurabile con semplici igrometri o con l’ausilio di apposite tabelle.

Il sistema di evacuazione dei fumi derivanti dalla combustione della legna o dei suoi derivati è soggetto al DM 37/08 (ex legge 46/90) in quanto identificabile come un componente di un impianto termico.

Il DM 37/08, all’art. 1, comma 2, lettera c) definisce gli impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, ricomprese anche le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali.

È pertanto necessario che il sistema di evacuazione dei fumi sia certificato da parte di imprese abilitate, attraverso il rilascio della dichiarazione di conformità.

Nel caso in cui il camino, la stufa o qualsivoglia altro sistema che utilizzi biomasse legnose sia stato realizzato antecedentemente da altra azienda, il montatore dell’unità di combustione deve provvedere al rilascio della dichiarazione di conformità parziale.

Ai sensi dell’art. 8 del DM 37/08, il committente ha l’obbligo di verifica dei requisiti professionali richiesti, dal medesimo Decreto Ministeriale, alle imprese affidatarie dei lavori/installatrici (indicati nella visura camerale), mentre il progettista ha l’obbligo di redigere il progetto, se prescritto e richiesto, ed eventualmente verificare la corretta esecuzione dei lavori in conformità al progetto stesso.

La norma UNI 1443 del 2005 definisce i requisiti generali dei camini e identifica i componenti principali del camino che sono:

• Scarico condensa ed elemento per la raccolta

della fuliggine da collocare nel punto più basso del camino;

• Elemento di ispezione per il controllo interno del camino;

UMIDITÀ RELATIVA DELLA LEGNATempi di essicazione legna verde 3 mesi 6 mesi 1 anno 2 anni

Legna lasciata all’aria apertaCiocchi 75 48 37 26 16

Tronchi 78 62 46 35 24

Legna al riparo e ben ventilataCiocchi 75 44 29 25 16

Tronchi 78 61 35 27 14

La formula per il calcolo del potere calorifico inferiore PCI, misurato in kWh/kg, di un legno generico con un certo contenuto idrico e umidità, è la seguente:

PCI = 18,5 · ( 100 – w ) – 2,44 · w · 0,278100

Come si può verificare, il potere calorifico inferiore del legno subisce notevoli variazioni in funzione della percentuale di umidità relativa in esso contenuto, quindi legni diversi, o anche semplicemente forniture di biomassa con contenuto di acqua più o meno elevato, possono produrre variazioni anche considerevoli nel rendimento dell’impianto.

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• Elemento di allaccio tra camino e canale da fumo;• Condotto;• Comignolo.

Un camino può essere realizzato in differenti soluzioni costruttive, già solo per il fatto che deve adattarsi alla casistica del cantiere, come di seguito specificato.

SOLUZIONI COSTRUTTIVE CAMINI

Sistema camino

Camino installato utilizzando una combinazione di componenti compatibili come tubo interno, isolante e involucro esterno prodotti da un solo fabbricante e marcati CE secondo la specifica norma armonizzata, e la cui responsabilità di prodotto, con particolare specificità alla distanza da materiale combustibile, riguarda l’intero sistema camino e ricade sotto il fabbricante medesimo.

Camino composito

Camino installato o costruito in sito utilizzando una combinazione di componenti compatibili, quali tubo interno, eventuale isolamento e involucro esterno, che possono essere forniti da produttori diversi o dallo stesso produttore.La responsabilità dell’individuazione della prestazione di prodotto di tutto l’insieme degli elementi, con particolare attenzione alla distanza dai materiali combustibili, ricade sotto la responsabilità del tecnico che ha eseguito il calcolo secondo le norme UNI EN 15287-1:2010 e UNI EN 15287-2:2008.

Intubamento

Riguarda la condizione nella quale il camino necessita di essere intubato attraverso l’uso di uno specifico condotto, in un cavedio esistente (anche se di nuova fabbricazione) di materiali non combustibili, libero e per uso esclusivo. Il condotto per intubamento deve essere specificatamente dichiarato idoneo e marcato CE, e deve essere libero di dilatare in modo naturale.

La normativa tecnica di riferimento per il calcolo corretto dei camini è la UNI EN 13384-1 del 2012, “Metodi di calcolo termico e fluido dinamico - Parte 1: Camini asserviti a un solo apparecchio”.

Il calcolo della dimensione interna (sezione trasversale) del camino si basa sul confronto tra la pressione in corrispondenza del punto di ingresso dei fumi nel camino e la pressione necessaria per avere un sufficiente tiraggio (funzione delle temperatura dei fumi) alle diverse condizioni ambientali (temperatura esterna minima e massima).

Ovviamente un corretto dimensionamento è alla base di un buon funzionamento del camino, ma non va dimenticato che è anche necessario provvedere a un’altrettanto corretta installazione della canna fumaria, al fine di non incorrere in problemi per la salute e la sicurezza degli occupanti o del fabbricato ospitante.

Le principali regole che una canna fumaria deve rispettare, affinché possa considerarsi costruita a regola d’arte, sono:

• Essere utilizzata da un unico impianto: ogni stufa o camino dovrà avere la sua propria canna fumaria;

• Avere dimensioni e altezza adeguate per garantire un corretto tiraggio;

• Avere un andamento verticale e, ove questo non sia possibile, è necessario ridurre al minimo gli spostamenti e soprattutto gli stessi devono avere spostamenti dolci;

• È assolutamente da evitare il cambio di sezione che può creare turbolenze dei fumi o perdite di carico eccesive;

• La sezione circolare è da prediligere rispetto ad altre sezioni, per il fatto che viene facilitato al massimo lo scorrimento dei fumi. Nel caso in cui sia necessario adottare un camino a sezione quadrata o rettangolare, lo stesso dovrà avere spigoli arrotondati e rapporto tra i lati pari a 1,5;

• Le pareti interne dovranno essere lisce e impermeabili, che eviteranno il deposito di incombusti e l’assorbimento della condensa;

• Essere realizzato con materiali resistenti all’azione corrosiva degli acidi residui di combustione;

• Garantire resistenza a temperature elevate, solitamente comprese tra i 300°C ed i 400°C;

• Essere complete di coibentazione adeguata per

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PRINCIPALI CAUSE DI INCENDIO Tipo di incendio Causa

Incendio fuliggine L’incendio nasce all’interno del camino, per combustione della fuliggine depositata sulla parete interna della canna fumaria.

Incendio per surriscaldamento L’incendio avviene all’esterno del camino a causa del surriscaldamento delle superfici a contatto con la canna fumaria.

Incendio da perdite Incendio causato dalla fuoriuscita di sostanze calde quali fumo, dalla canna fumaria a causa di trafilamento della stessa.

Nel caso in cui la canna fumaria prenda fuoco non si devono eseguire operazioni affrettate o avventante. In caso di incendio è necessario:

• Non gettare acqua nel camino dall’alto perchè la differenza di temperatura tra l’acqua e le pareti arroventate del camino causerebbero la formazione di crepe che andrebbero ad accentuare il fenomeno. La pressione del vapore acqueo prodotto, inoltre, le può indebolire o distruggere;

• Bagnare con poca acqua e lentamente la legna o il combustibile presente nel caminetto al fine di terminare la combustione in atto nell’apparecchio;

• Chiudere l’eventuale valvola dell’aria di tiraggio del camino;

• Allontanare mobili e altri oggetti dai muri attigui la canna fumaria.

In qualsiasi caso, devono essere rispettate le opportune distanze di sicurezza da materiali combustibili, quali travi di legno, isolamento delle strutture edilizie, tubi in plastica, mobili, divani, tende e qualsivoglia altra tipologia di materiale combustibile, perchè il pericolo di innesco di incendio sussiste già a 130°C – 150°C.

garantire il mantenimento della temperatura dei fumi al fine di garantire un costante e corretto tiraggio;

• Essere costruita con materiali adatti a resistere alle sollecitazioni meccaniche derivanti dalle dilatazioni termiche e dagli sbalzi di temperatura;

• Essere dotata di un comignolo che consenta la fuoriuscita dei fumi con qualunque regime di venti, e impedisca la penetrazione di pioggia o neve.

Anche il canale da fumo, ossia il tratto di condotto fumario che collega il camino/stufa alla canna fumaria verticale, necessita di particolari attenzioni come di seguito specificato:

• Avere lunghezza quanto più limitata. Nel caso in cui il canale da fumo abbia lunghezza superiore ai tre metri, o abbia percorso esterno al fabbricato, lo stesso dovrà essere coibentato per evitare eccessivi raffreddamenti dei fumi;

• Avere sezione costante e, come nel caso della canna fumaria, essere possibilmente circolare;

• Avere andamento ascendente con pendenza minima pari a 5%;

• È necessario evitare curve con inclinazione inferiori ai 45°, se indispensabili;

• Avere caratteristiche tecnico-costruttive uguali a quelle della canna fumaria verticale ed essere ispezionabile e scovolabile.

Non va dimenticato che canale da fumo e canna fumaria verticale devono essere manutenuti costantemente e da tecnici esperti e qualificati al fine di non incorrere nei sempre più frequenti incendi di cui si sente parlare e che sono generati da imperizie costruttive e manutentive.

Gli incendi si generano principalmente per i motivi riportati nella tabella seguente.

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EN 13063 Normativa di riferimento della designazione

T400

Temperatura fumi massima di funzionamento a regime. Nel caso di generatori o camini alimentati da combustibile solido ligneo, la classe di temperatura non deve essere in alcun modo inferiore a T400, deve essere non minore alla temperatura massima di uscita fumi dichiarata dal costruttore dell’apparecchio.Nel caso di apparecchi a pellets non sono ammesse classi di temperatura inferiori a T200.Nel caso di “Caminetti aperti” la temperatura di uscita dei fumi è pari alla temperatura di esercizio indicata nella scheda tecnica dell’apparecchio. Se non vi sono indicazioni si consiglia di utilizzare un camino certificato T600.

N1 Grado di tenuta alla pressione dei fumiN1 40 PaP1 200 PaH1 5000 Pa

D Classe di resistenza alla condensaW Funzionamento ad umido/condensazione e a seccoD Solo funzionamento a secco

3 Classe di resistenza alla condensa in funzione del tipo di combustibile1 Gas Naturale/Gas liquido e Cherosene2 1 + Gasolio e Legna in focolai aperti3 1 + 2 + Legna in stufe chiuse, Stufe a pellets, Carbone e Torba

G Resistenza al fuoco di fuliggineG Resistente all’incendio di fuliggine nel caminoO Non resistente all’incendio di fuliggine nel camino

50 Distanza del materiale combustibile dalla superficie esterna del caminoxx La distanza è indicata in mm

LA DESIGNAZIONE DEI CAMINI

Ogni camino deve essere marchiato CE e deve avere una designazione specifica come nell’esempio seguente:

EN 13063-1 T400 N1 D 3 G 50

Dove:

TEMPERATURA MASSIMA SUPERFICIALE ESTERNA Tipo di materiale Massima temperatura

Metallo nudo 70°CMetallo verniciato 80°CMetallo smaltato 86°CMetallo ricoperto da materiale plastico 90°C

Laddove, infine, esista il rischio di contatto umano accidentale, è necessario verificare che la soluzione tecnica e i materiali adottati garantiscano che la

temperatura superficiale della parete esterna del canale da fumo o della canna fumaria verticale non superi i valori riportati nella norma UNI TS 11278:2008.

Qualora le suddette temperature della parete esterna vengano superate, sarà obbligo proteggere opportunamente la superficie esterna di contatto rispettando le indicazioni eventualmente riportate nel libretto del fabbricante, oppure mediante idonei

schermi/strutture di protezione delle parti pericolose. Per evitare il superamento di tali temperature è opportuno e vivamente consigliato l’utilizzo di prodotto coibentato.

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QUOTA DI SBOCCO SOPRA IL TETTO IN PENDENZA

Simbolo Descrizione

AREA DI RISPETTO [mm]

Sistema con

pressione negativo

Sistema con

pressione positiva

Cappe aspiranti

cDistanza misurata a 90° dalla superficie del tetto

1.300 500 500

a Altezza sopra il colmo del tetto 500 500 500

Figura 1: Quota di sbocco sopra il tetto in pendenza (Fonte Manuali pratici ARCA Camino sicuro)

SPECIFICHE E ATTENZIONI INSTALLATIVE

QUOTE DI SBOCCO DEI CAMINI

Il camino deve rispettare le distanze minime specifiche da materiali combustibili come specificato nella designazione come visto in precedenza.

Nel caso di installazione di un camino composito, ossia nel caso vengano utilizzato materiale non certificato a sistema o intubamento di una canna esistente, la distanza dal materiale combustibile deve essere calcolata secondo le UNI EN 15287-1:2010 e UNI EN 15287-2:2008.

Il punto in cui il camino attraversa un solaio, una copertura o più in generale una struttura edilizia, deve essere prevista la posa di materiali che garantiscano una reale separazione che eviti che i materiali a contatto possano entrare nel processo di combustione.

Le distanze minime sono identificate dalla normativa vigente come dalla tabella seguente:

È importante prestare particolare attenzione ai punti di uscita e alla quota dei camini in copertura, soprattutto nel momento in cui gli stessi sfociano in prossimità di aperture o altre unità immobiliari, evidenziando che l’uscita a parete è sempre vietata. È vietato, inoltre, collegare più apparecchi allo

stesso condotto di evacuazione dei prodotti della combustione.

Anche i camini a biomassa, se di potenza inferiore ai 35 kW, devono rispettare le distanze minime prescritte dalla norma UNI 7129.

DISTANZE MINIME DA RISPETTARE NELL’ATTRAVERSAMENTO DEI TETTISimbolo Descrizione Quota [mm]

A Distanza minima dai materiali combustibili dall’intradosso dell’impalcato – solaio – parete 500

A1 Distanza minima dai materiali combustibili dall’estradosso dell’impalcato – solaio – parete 500

X Distanza minima dai materiali combustibili definita dal fabbricate del sistema di evacuazione Da specifiche del produttore

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INDICAZIONE QUOTE DI SBOCCO

Simbolo Descrizione

AREA DI RISPETTO [mm]

Sistema con

pressione negativo

Sistema con

pressione positiva

Cappe aspiranti

A2Altezza sopra la falda virtuale tesa tra i tetti di edifici od ostacoli o vani tecnici adiacenti

500 500 500

B

Altezza sopra i tetti piani o parapetti chiusi. Se il terrazzo o il lastricato solare sono calpestabili, occorre rispettare le distanze relative al piano di calpestio

1.000 500 500

QUOTA DI SBOCCO DEL CAMINO IN FUNZIONE DELLA DISTANZA DAL TERMINALE DALL’OSTACOLO PRIVO DI APERTURE

Pressione negativa Pressione positiva

Distanza [mm] Quota di sbocco [mm] Distanza [mm] Quota di sbocco [mm]

X ≤ 2000 Z + A2 X ≤ 1200 Z + A2

X > 2000 B X > 1200 B

Figura 2: Quota di sbocco camino in funzione della distanza del terminale dall’ostacolo privo di aperture (Fonte: Manuali pratici ARCA Camino sicuro)

INDICAZIONE QUOTE DI SBOCCO

Simbolo Descrizione

AREA DI RISPETTO [mm]

Sistema con pressione negativo

Sistema con pressione positiva

Cappe aspiranti

A2Altezza sopra la falda virtuale tesa tra i tetti di edifici od ostacoli o vani tecnici adiacenti

500 500 500

B

Altezza sopra i tetti piani o parapetti chiusi. Se il terrazzo o il lastricato solare sono calpestabili, occorre rispettare le distanze relative al piano di calpestio

1.000 500 500

QUOTA DI SBOCCO DEL CAMINO IN FUNZIONE DELLA DISTANZA DAL TERMINALE DALL’OSTACOLO DOTATO DI APERTURE

Pressione negativa Pressione positiva

Distanza [mm] Quota di sbocco [mm] Distanza [mm] Quota di sbocco [mm]

X ≤ 3000 Z + A2 X ≤ 2500 Z + A23000 < X ≤ 5000 J 2500 < X ≤ 4000 J

X > 5000 B X > 4000 B

Figura 3: Quota di sbocco camino in funzione della distanza del terminale dall’ostacolo dotato di aperture (Fonte: Manuali pratici ARCA - Camino sicuro)

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QUOTA DI SBOCCO IN PRESENZA DI LUCERNAI

Simbolo Descrizione

AREA DI RISPETTO [mm]

Sistema con

pressione negativo

Sistema con

pressione positiva

Cappe aspiranti

Luce

rnai

oC

Distanza dal filo superiore o laterale di aperture o finestre

1000 600 600

DDistanza dal filo inferiore di aperture o finestre

3000 2500 2500

V Altezza sopra apertura o finestra 1000 1000 1000

QUOTA DI SBOCCO IN PRESENZA DI ABBAINO

Simbolo Descrizione

AREA DI RISPETTO [mm]

Sistema con

pressione negativo

Sistema con

pressione positiva

Cappe aspiranti

Abb

aino

A Distanza laterale da abbaino 1500 600 600

BAltezza sopra il colmo della struttura dell’abbaino

1000 600 600

L Distanza frontale da abbaino 3000 2500 2500

Figura 4: Quota di sbocco in presenza di lucernai (Fonte: Manuali pratici ARCA - Camino sicuro)

Figura 5: Quota di sbocco in presenza di abbaino (Fonte: Manuali pratici ARCA - Camino sicuro)

ALLACCIO DEL CAMINO AL CONDOTTO DI EVACUAZIONE DEI FUMI

L’allaccio del camino al condotto di evacuazione dei prodotti della combustione deve essere eseguito in modo corretto al fine di evitare problemi di tiraggio o reflusso dei fumi.

L’elemento di collegamento tra il camino e i condotti per l’evacuazione dei fumi prende il nome di “canale da fumo” e gli eventuali spostamenti, innesti o cambi di direzione devono essere eseguiti con elementi

aventi angolo massimo pari a 45°.

Per gli altri apparecchi a tiraggio naturale, come le stufe, è concesso effettuare al massimo 3 cambi di direzione non superiori a 90°, compreso quello derivante dal collegamento dell’apparecchio al camino, con lunghezza del canale da fumo in proiezione orizzontale non superiore a 2 metri.

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CONTROLLI PERIODICI E MANUTENZIONE DEI GENERATORI A BIOMASSA

Anche i generatori a biomassa legnosa sono soggetti a controlli che devono essere eseguiti con periodicità, al fine di garantire un elevato rendimento degli stessi ed evitare rischi per le persone e per i fabbricati stessi.

PERIODICITÀ DELLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONETipologia di apparecchio < 15 kW Da 15 a 35 kW

Apparecchio a pellet 2 anni 1 anno

Apparecchi a focolare aperto ad aria 4 anni 4 anni

Apparecchi a focolare chiuso ad aria 2 anni 2 anni

Apparecchi ad acqua quali termocamini, termostufe o termocucine 1 anno 1 anno

Caldaie 1 anno 1 anno

Sistema evacuazione fumi 4 T di combustibile utilizzato 4 T di combustibile utilizzato

PULIZIA DEL CAMINOLa pulizia del camino deve essere eseguita da personale abilitato adeguatamente attrezzato, che deve seguire le prescrizioni impartite dal produttore del sistema fumario adottato o da eventuali leggi regionali o provinciali presenti.

TIPO DI ATTIVITÀ DA ESEGUIRE

Sistemi a combustibile solido

Pulizia del camino in acciaio con spazzole idonee per evitare di danneggiare le pareti interne, che potrebbero causare formazione di ruggine.Successiva aspirazione della cenere depositata sul fondo del camino e pulizia dello scarico condensa da eventuali intasamenti o corpi solidi che dovessero depositarsi ostruendo il regolare deflusso delle condense.Al termine delle attività di pulizia sarebbe consigliabile verificare la condizione del camino attraverso una video ispezione.Per tutti gli apparecchi funzionanti a combustibile solido si raccomanda pulizia ogni 40 quintali di legna, e comunque almeno una volta l’anno.

Pulizia stufa a pellets

La stufa a pellet necessita di una semplice pulizia da parte dell’utilizzatore per poter garantire sempre un rendimento efficiente e un regolare funzionamento. La pulizia deve essere effettuata con l’apparecchiatura spenta e fredda, e le operazioni da effettuare sono:

• Asportare la cenere che si deposita in camera di combustione, in particolare all’interno del braciere (crogiolo). Questa pulizia ha lo scopo di assicurare il libero afflusso dell’aria di combustione (di solito giornalmente);

• Pulizia del cassetto cenere che si trova al di sotto della camera di combustione (di solito settimanalmente);

• Pulizia del vetro (di solito settimanalmente);• Pulizia della caldaia (mensilmente).

Almeno una volta l’anno, inoltre, è opportuno far intervenire il tecnico abilitato per:• La pulizia del camino;• La verifica delle guarnizioni di tenuta;• La pulizia delle parti interne della stufa a pellet.

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Come si eseguono manutenzione e pulizia dei sistemi fumari?

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INTERVISTA a Federica Nalon, Managing Director di Apros Srl

Norme UNI, leggi europee e regole da rispettare per ottenere sistemi di evacuazione fumi a regola d’arte

I sistemi di evacuazione dei fumi sono parte integrante dell’impianto termico, e come tale necessitano di una dichiarazione di prestazione che ne attesti il tipo di materiale, le prestazioni e il perfetto funzionamento a norma di legge.

Ma come si svolge il corretto dimensionamento dei canali da fumo e come si esegue la manutenzione degli stessi? Quali sono le

normative che regolano tali operazioni e quali i materiali più appropriati da utilizzare?

Per approfondire questi argomenti abbiamo intervistato Federica Nalon, Managing Director di Apros srl, azienda padovana di esperienza pluridecennale nella progettazione e produzione di canne fumarie, canali da fumo ed elementi d’arredo.

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INTERVISTA

Come si esegue il corretto dimensionamento dei sistemi di evacuazione dei fumi e quali sono gli errori da non fare?

«Per il corretto dimensionamento dei sistemi fumari è indispensabile seguire le indicazioni del produttore. Nel caso in cui dovessero mancare, è necessario fare un calcolo secondo la norma UNI EN 13384-1, che definisce i metodi di calcolo delle caratteristiche termiche e fluodinamiche dei camini asserviti a un solo apparecchio, oppure seguire le prescrizioni indicate nella UNI 10683, riguardante la verifica, l’installazione, il controllo e la manutenzione dei generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi.È possibile svolgere i calcoli secondo la UNI EN 13384-1 grazie al nostro Apros Configurator, strumento apposito per il dimensionamento delle canne fumarie».

Con quale frequenza vanno effettuate la manutenzione e la pulizia ordinarie di un canale da fumo e quali sono le operazioni da eseguire?

«Manutenzione e pulizia dei canali da fumo vanno svolte come indicato di seguito:- Manutenzione: ogni 4 tonnellate di combustibile

utilizzato;- Pulizia: almeno annuale per il canale da fumo, ma

ancor meglio se svolta semestralmente.

La manutenzione, in particolare, si suddivide in ordinaria e straordinaria, ed entrambe le tipologie prevedono diverse fasi, come specificato di seguito:

Manutenzione ordinaria:- Ispezione generale;- Intervento manutentivo: preparazione dell’area

operativa, azione di pulitura con apposita strumentazione, pulizia dell’area operativa.

Manutenzione straordinaria:- Ricerca anomalia;- Ripristino delle condizioni iniziali del sistema;- Controllo; - Rapporto di controllo e manutenzione.Per la pulizia annuale non serve tecnico abilitato, per la manutenzione biennale/triennale necessita tecnico abilitato.

La UNI 10847 è la norma di riferimento per la manutenzione e il controllo dei canali da fumo e, in particolare, degli impianti fumari singoli per generatori alimentati con combustibili liquidi e solidi».

Quali sono le norme di riferimento a livello nazionale in materia di dimensionamento dei sistemi di evacuazione dei fumi?

«Per il dimensionamento dei sistemi di evacuazione fumi la norma di riferimento è la UNI EN 13384-1, intitolata “Camini – Metodi di calcolo termico e fluido dinamico – Parte 1: Camini asserviti a un solo apparecchio”».

Esistono anche leggi europee che gli stati membri sono tenuti a rispettare in materia?

«Sono ammessi solo i materiali da costruzione previsti dal DPR 246/03, decreto direcepimento della Direttiva Europea “Prodotti da Costruzione” (CPD – 89/106/CEE), e in particolare, per quanto riguarda quelli regolati dal D.Lgs. 152/06 (s.m.i.), sono ammessi solo se incombustibili».

Ci sono materiali più idonei di altri, per essere utilizzati nella costruzione dei sistemi di evacuazione dei fumi, che ne garantiscano prestazioni ottimali e massima sicurezza?

«Sicuramente, se parliamo di camini metallici, i materiali idonei e più sicuri per la costruzione (parliamo di parete a contatto con i fumi), sono gli acciai al nichel cromo molibdeno o AISI 316L/316, che hanno una durata praticamente eterna se ben manutenuti. Come materiale isolante viene usata la lana di roccia, che garantisce ottime performance di resistenza termica e durata nel tempo».

I sistemi di evacuazione dei fumi devono essere strutturati in modo diverso, in base ai generatori di calore a cui vengono collegati?

«Dipende dalla potenza e dal combustibile. Sostanzialmente possiamo dire che le configurazioni di montaggio sono tutte molto simili, infatti gli accessori di supporto e fissaggio vanno bene per quasi tutte le casistiche».

Qual è il prodotto di punta della vostra gamma, nel completo rispetto delle norme e della sicurezza per gli utenti?

«Il nostro prodotto di punta è sicuramente il Dynamic Two, canna fumaria in doppia parete, con tutte le sue caratteristiche e finiture: dall’inox al rame, dal colore nero al colore rame.Un prodotto che garantisce performance incredibili e una precisione nella connessione che facilita anche l’installatore meno esperto.Devo sottolineare, però, che tutti i prodotti Apros rispettano le norme di costruzione e sicurezza richieste dalla CE».

In che modo la vostra azienda supporta il cliente nell’installazione e nel post-vendita?

«In Apros offriamo un servizio a 360°, assistenza telefonica su norme e leggi vigenti relativamente all’installazione dei nostri prodotti, un software di calcolo per il dimensionamento dei sistemi fumari e consigli utili per una corretta installazione. In Apros il cliente è sempre al primo posto!»

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Dynamic ONE e Dynamic TWO sono due canali da fumo con caratteristiche diverse, ma entrambi fiori all’occhiello della produzione Apros, azienda padovana d’eccellenza nella progettazione e produzione nel settore della fumisteria.

Dynamic ONE è il canale da fumo dalle linee eleganti e particolari, destinato all’uso interno, costruito in acciaio INOX AISI 316L con spessore 0,5 mm e utilizzato per l’evacuazione dei fumi in funzionamento a secco o a umido con pressione negativa N1 40 Pa (senza elastomero) o con pressione positiva P1 200 Pa (con elastomero).

È disponibile nei diametri da 80 a 400 mm e può raggiungere una temperatura di esercizio fino a 600°C.

Dynamic TWO, invece, è la canna fumaria in doppia parete per uso esterno marchiata Apros: rendimenti elevati, risparmio energetico e raffinatezza senza confini sono le caratteristiche principali che la contraddistinguono.

Costituita da una parete interna in acciaio INOX e da una parete esterna disponibile in diverse finiture, Dynamic TWO viene utilizzata per l’evacuazione dei fumi in funzionamento a secco o a umido con pressione negativa N1 40 Pa (senza elastomero) o con pressione positiva P1 200 Pa (con elastomero).

Disponibile nei diametri da 80 a 350 mm, Dynamic TWO può raggiungere una temperatura di esercizio fino a 200°C con l’utilizzo di guarnizioni in silicone (su richiesta), o 600°C senza elastomero, e può essere installata internamente come canale da fumo.

Pratici, maneggevoli, semplici da installare ed estremamente all’avanguardia, i canali da fumo Dynamic ONE e Dynamic TWO sono testati V2, quindi resistenti alla corrosione.

Da una produzione di 12.000 pezzi l’anno nel 1997, al milione e mezzo di pezzi al giorno d’oggi. Una crescita davvero importante quella di Apros, azienda padovana leader nella produzione di canne fumarie e prodotti per la fumisteria.

Ogni anno l’azienda investe il 15% del fatturato in ricerca e sviluppo, a dimostrazione di quanto la qualità e l’innovazione tecnologica siano importanti per dominare il mercato e incontrare la domanda del cliente, che per Apros è la figura centrale, attorno a cui far ruotare ogni strategia.

Velocità, originalità, qualità, lungimiranza le caratteristiche alla base dell’azienda, che guarda al futuro come fosse già presente.

L’azienda

APROS SRL Via Lago del Centro Cadore, 3 - 35010 San Giorgio delle Pertiche - ITALIATel. +39 049 9330063 - Fax +39 049 8598393 - www.apros.it

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Dynamic ONE e Dynamic TWO di Apros, l’eleganza Made in Italy in due canali da fumo dai rendimenti elevati

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NPI Italia S.r.l. - A Neoperl Company - Via Velleia, 19 - 20900 Monza (MB) - ITALIATel +39 039.204981 - Fax +39 039.832016 - www.npiitalia.com

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