USO DI FUMI DI SILICE NEL RIPRISTINO DEI DANNI DA …

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USO DI FUMI DI SILICE NEL RIPRISTINO DEI DANNI DA EROSIONE IN UNA GALLERIA"DI DEVIAZIONE IN CALCESTRUZZO Mario BERRA Ingegnere Civile ENEL - CRIS Gerardo FERRARA Ingegnere Civile ENEL - CRIS Salvatore TAVANO Dottore in Chimica Salvatore Tavano S.r.l. SOMMARIO La galleria di deviazione del torrente Archivato e la relativa opera di sbocco, inserite nel complesso dell'impianto idroelettrico della Sila, hanno recentemente subito un severo danno da erosione. L'intervento di ripristino prevede la messa in opera di un calcestruzzo di elevata resistenza meccanica e di un ricoprimento di malta particolarmente resistente all'erosione: entrambi confezionati con aggiunta di fumi di silice. La valutazione della resistenza all'erosione di diverse miscele di malta con fumo di silice, con e senza fibre, è stata condotta in laboratorio attraverso una particolare metodologia di prova, simile a quella sviluppata dal Corpo Americano degli Ingegneri. La presente relazione riporta i dati relativi allo studio del calcestruzzo e delle malte mettendo in evidenza gli effetti dei fumi di silice e dellè fibre sulla loro resistenza all'erosione. SUMMARY The diversion tunnel of Archivato river and the pertinent spillway in the Sila hydroelectric power plant have recently experienced severe erosion damage. For the repair works a high strength concrete and a mortar cover that provide the greatest erosion resistance are to be used: both made with silica fumes. Through a suitable test method, similar to that developed at U.S. Corps of Engineers, laboratory studies were performed to evaluate the erosion resistance of several silica fume mortars, with and without fibers. In this paper the results are reported, emphasizing the silica fume and fiber effects upon the concrete and mortar erosion resistance. 1. INTRODUZIONE Le disastrose conseguenze di una serie di nubifragi verificatisi nell'inverno 1972 sull'altipiano Silano nei pressi degli omonimi impianti idroelettrici dell'ENEL resero necessario l'attuazione di un esteso intervento di risanamento idrogeologico della zona. Tra l'altro, fu prevista la "regolarizzazione e la sistemazione dell'alveo del torrente Archivato assicurando la deviazione tempestiva dei relativi deflussi nel fiume Neto a mezzo di una terza galleria, di ampia sezione idrica, opportunamente ubicata, onde realizzare una effettiva protezione dell'esistente centrale idroelettrica" (l).

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USO DI FUMI DI SILICE NEL RIPRISTINO DEI DANNI DA EROSIONE

IN UNA GALLERIA"DI DEVIAZIONE IN CALCESTRUZZO

Mario BERRA

Ingegnere Civile

ENEL - CRIS

Gerardo FERRARA

Ingegnere Civile

ENEL - CRIS

Salvatore TAVANO

Dottore in Chimica

Salvatore Tavano S.r.l.

SOMMARIO

La galleria di deviazione del torrente Archivato e la relativa opera di sbocco,

inserite nel complesso dell'impianto idroelettrico della Sila, hanno

recentemente subito un severo danno da erosione. L'intervento di ripristino

prevede la messa in opera di un calcestruzzo di elevata resistenza meccanica e

di un ricoprimento di malta particolarmente resistente all'erosione: entrambi

confezionati con aggiunta di fumi di silice. La valutazione della resistenzaall'erosione di diverse miscele di malta con fumo di silice, con e senza fibre,

è stata condotta in laboratorio attraverso una particolare metodologia di

prova, simile a quella sviluppata dal Corpo Americano degli Ingegneri. La

presente relazione riporta i dati relativi allo studio del calcestruzzo e delle

malte mettendo in evidenza gli effetti dei fumi di silice e dellè fibre sullaloro resistenza all'erosione.

SUMMARY

The diversion tunnel of Archivato river and the pertinent spillway in the Sila

hydroelectric power plant have recently experienced severe erosion damage. For

the repair works a high strength concrete and a mortar cover that provide the

greatest erosion resistance are to be used: both made with silica fumes.

Through a suitable test method, similar to that developed at U.S. Corps of

Engineers, laboratory studies were performed to evaluate the erosion resistance

of several silica fume mortars, with and without fibers. In this paper the

results are reported, emphasizing the silica fume and fiber effects upon theconcrete and mortar erosion resistance.

1. INTRODUZIONE

Le disastrose conseguenze di una serie di nubifragi verificatisi

nell'inverno 1972 sull'altipiano Silano nei pressi degli omonimi impianti

idroelettrici dell'ENEL resero necessario l'attuazione di un esteso intervento

di risanamento idrogeologico della zona.

Tra l'altro, fu prevista la "regolarizzazione e la sistemazione dell'alveo

del torrente Archivato assicurando la deviazione tempestiva dei relativi

deflussi nel fiume Neto a mezzo di una terza galleria, di ampia sezione idrica,

opportunamente ubicata, onde realizzare una effettiva protezione dell'esistente

centrale idroelettrica" (l).

La Fig. 1 riporta il profilo e la sezione tipo della nuova galleria

realizzata nell'anno 1974. Rettilinea, lunga circa 240 m con pendenza uniforme

del 16%, scavata in roccia granitoide di buona consistenza, la galleria furivestita con un arco rovescio in c.a. nella parte inferiore e protetta nella

parte superiore con uno strato di gunite inglobante le centine.

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b. - Sezione tipo.

a, - Profilo.

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OPERE 01 SBOCCO

Fig. 1 - Profilo e sezione tipo della

terza galleria di deviazione deideflussi del T. Archivato

La velocità dell' acqua e l'enorme trasporto solido (massi, pietrame,

sabbia) collegato al regime torrentizio dell' Archivato che attraversa

formazioni grani toidi diaclasate più o meno degradate, hanno prodotto, nel

corso degli anni, profondi danni da erosione sul calcestruzzo della galleria in

questione.

Per tutta la lunghezza della galleria la parte centrale dell'arco rovescio

armato è stata completamente asportata mettendo a nudo la roccia sottostante

(Fig. 2). L'ultima parte dello scivolo terminale poi, interessata probabilmente

oltre che dall'erosione anche dagli urti dei sassi trasportati, presenta panni

ancora maggiori (Fig. 3).

Fig. 2 - Danni da erosione all'interno

della galleria

Fig. 3 - Danni.scivolo terminale

da erosione dello

della galleria

Problemi di questo genere sono all'ordine del giorno specialmente negli

impianti idroelettrici: gli sfioratori delle dighe, i bacini di smorzamento, le

gallerie di derivazione e gli scarichi di fondo sono i manufatti piùsollecitati in tal senso.

I materiali e le tecniche operative impiegati nel ripristino strutturale di

tali opere in ogni parte del mondo Sono stati numerosissimi con risultati più o

meno soddisfacenti (2). Nella maggior parte dei casi comunque, tali materiali

sono stati impiegati direttamente in situ senza alcun tentativo di una

appropriata valutazione in laboratorio della loro effettiva efficacia.

In quel che segue viene illustrato il tipo di intervento previsto per il

ripristino della galleria citata e si riportano i risultati delle prove

effettuate presso i Laboratori dell'ENEL-CRIS per valutare le caratteristiche

meccaniche di diverse malte cementizie di rivestimento con particolareriferimento alla loro resistenza all'erosione.

2. PROGRAMMA DI RISANAMENTO

Negli interventi per la riparazione dei danni da erosione effettuati in

passato sono stati utilizzati, come accennato, materiali e tecnologie diversetra cui:

- calcestruzzi e malte con fibre di svariata natura

- malte con resine acriliche o epossidiche

- malte con aggregati metallici.

La scarsa bibliografia esistente sull'argomento riferisce

risultati conseguiti con strati di usura realizzati con particolari

di poliuretano o con malte di resine epossidiche o acriliche (3).

Questi materiali sono però notevolmente costosi e necessitano di tecniche

di posa in opera particolarmente accurate e, soprattutto, non possono garantire

un collegamento affidabile ad un supporto non del tutto asciutto. Mal si

adattano quindi agli interventi straordinari di manutenzione in cui la presenza

di umidità il più delle volte non può essere evitata.

Tali considerazioni hanno indirizzato la scelta

ripristino in esame su materiali più tradizionali per

calcestruzzi e malte con e senza fibre.

Le esperienze precedenti .con questi ultimi materiali (4) hanno messo

chiaramente in evidenza la necessità di utilizzare calcestruzzi e mal te con

aggregati duri e soprattutto con matrici estremamente compatte e resistenti.

E' sembrato pertanto opportuno far ricorso all'uso dei fumi di silice.. 3

E' ben noto infatti che, per la finezza delle loro particelle (200-250xl0

Blaine) che vanno a riempire i vuoti tra le più grosse particelle di cemento, i

fumi di silice esercitano una eccezionale azione di filler.

Ciò, in aggiunta alla elevata attività pozzolanica, consente di ottenere un

sistema cementizio densamente compattato, con una ridotta porosità ed elevate

caratteristiche di resistenza (5).

In definitiva nel corso dell'intervento di manutenzione è previsto di:

- ripristinare le zone completamente erose nella parte centrale dell'arco

rovescio e dello sfioratore con un calcestruzzo armato di buona qualità

confezionato con aggregati alluvionali locali, cemento Portland 425, fumi di

silice ed additivi superfluidificanti;

- rivestire l'intero fondo della galleria con uno strato di 3-4 cm di una malta

particolarmente resistente all'erosione, eventualmente con fibre, realizzata

in cantiere con sabbia alluvionale della zona, cemento Portland 425 ed un

premiscelato secco contenente per il 45% circa fumi di silice e, per la

restante parte, cemento ad alta resistenza ed additivi superfluidificanti.

di buoni

componenti

per l'intervento di

le opere idrauliche:

3. PROVE DI LABORATORIO

Lo studio delle miscele cementizie ha preso le mosse dall'esame degli

100

90

.07.25 3.15 5 12.5 20

Fig. 4 - Distribuzionegranulometricadelle singole classi di aggregati e

miscela risultante utilizzata per ilcalcestruzzo

.0

70

i 60

i 50

; 40

D-30

20

10

31.5

Hp.rtura det vag" quadrt d (..., - (Scala proporztonate a Vd ,

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aggregati disponibili in prossimità del cantiere e pervenuti in laboratorio

suddivisi in cinque classi.

Di tipo alluvionale, con integrazione di elementi di frantumazione, gli

aggregati sono stati classificati dal punto di vista petrografico come

provenienti da formazioni granitoidi diaclasate.

Il lavaggio effettuato in cava in fase di produzione e classificazione è

risultato sufficiente: la prova "colorimetrica" (UNI 8520/14) e quella per la

determinazione delle impurità terrose (UNI 8520/15) condotte sulle due classi

più fini hanno fornito risultati del tutto accettabili.

Le curve granulometriche di ciascuna classe, medie di due analisi su

altrettanti prelievi, sono riportate in Fig. 4.

3.1 Calcestruzzo

La scelta di affidare la resistenza all'erosione allo strato di malta ha

reso superfluo uno studio particolare del calcestruzzo per il ripristino

dell'arco rovepcio.

Infatti precedenti3 esperienze di laboratorio h~no consentito diindividuare in 350 kg/m di cemento PTL 425 ed in 35 kg/m di fumi di silice

(il 10% in peso sul cemento) un dosaggio di tutta tranquillità per ottenere un

calcestruzzo di buona resistenza e compattezza, con un'ottima lavorabilità, ed

in grado di fornire, anche da solo, buone prestazioni nei confrontidell'erosione.

L'assortimento granulometrico della miscela è stato studiato dapprima

analiticamente facendo in modo di mantenere la curva risultante all'interno del

fuso individuato dalla curva di Fuller e da quella di Bolomey.

Con alcuni impastini di prova sono state apportate leggere modifiche alla

distribuzione granulometrica per ottenere la lavorabilità desiderata col minimo

quantitativo di acqua senza creare segregazione, e si è pervenuti così alla

seguente composizione finale:

La massa volumica dell'impasto definitivo con cui son03stati confezionati icampioni per le prove programmate è risultata di 2391 kg/m (UNI 6394), mentre

le misure di lavorabilità con il cono di Abrams e con la tavola a scosse (UNI

8020) hanno fornito rispettivamente valori di 10 cm, e di 68%.

I valori delle caratteristiche meccaniche più importanti misurate sul

calcestruzzo maturato in ambiente standard con 20°C e 95% di UR. alle classiche

scadenze sono riportate nella Tab 1.

3AGGREGATI 1808 kg/mCEMENTO PTL 425 350 "

FUMI DI SILICE 35 "

ACQUA 170 "

ADDITIVO SUPERFLUIDIFICANTE 7,7 "

2370,7 "

3.2 Malte

Tab. 1 - Caratteristiche

del calcestruzzo

meccaniche

Col programma predisposto per le malte si è inteso essenzialmente chiarire

due comportamenti:

- valutare il contributo dei

più compatta;

- verificare se l'uso di fibre, 01tre a ridurre l'entità del

aumentare la resistenza agli urti, fosse utile anche ai fini del

dell'erosione.

Pertanto oltre alle prime due classi di aggregati (Fig. 5) ed al cemento

PTL 425 già usati per il calcestruzzo, sono stati impiegati nella confezione

delle malte diverse quantità di un premiscelato contenente il 45% in peso di

fumi di silice e tre tipi di fibre:

fumi di silice nel conseguimento di una matrice

- fibre metalliche WIRAND del tipo Duoform

Industria Leghe Metalliche di Bologna;

- fibre metalliche DRAMIX ZPX 30/60 (0,60x30

Milano;

Ji

3. lS

Apertura de' vagli quadri d (mm) - (Scala proporziona'e a Vd )

ri tiro e adcontenimento

(0,40x25 rnrn) distribuite dalla

mm) distribuite dalla BEKAERT di

Fig.5 - Distribuzione granulometrica e

miscela risultante dalle due sabbie

utilizzate per le malte

----------

NUMERO UNITA' ETA'CAR,\TTEHISn': DI DI VALORI MEDI

CAMPIONI MISURA (giorni)

Compre'sione ""od5 cm 4 kg/em2 7 432

" l-,"lodo cm 4 " 28 565

'Ido H20 cm 2 kg/cm2

7 310Compressione

" !-:J H20 cm 2 " 28 463

Teazione diretta i :0 ".:0 cm 2 kg/em2

7 21,6" " 0-:0 ".2(' cm 2 " 28 23,2

Mod.Ela"_Statico ",16,48 cm 3 kg/cm2 14 338.000" k,'Ox'.e cm 3 " 28 347.000

Mod.El.,t,Vibrozional" )o;.,I';x48 cm 3 kg/cm2

7 369.000" " 16xl6x48 cm 3 " 14 386.000" " l'C,:,-,,.,,, cm 3 " 28 391.000

Ri tiro ."iale 10dOx50 cm 2 ILlm 7 181" " lOdOx50 om 2 " 28 300" " l0<lOx0 cm 2 " a) 38S

100

90

80

70

60

r-+:S0<L",40n.

30

20

10

- fibre acriliche RICEM C/25/8/AF sperimentali della Società Italiana ProdottiAcrilici di Milano.

Tutte le miscele, le cui composizioni e caratteristiche salienti sono

riportate nellii Tab 2, sono state realizzate in un'impastatrice ad asse

orizzontale della capacità di 10 litri. Si è proceduto inizialmente ad una

miscelazione a secco per circa 1 minuto di tutti i componenti (comprese le

fibre, se presenti); poi la miscelazione è continuata per altri 4 minuti

introducendo l'acqua totale in due fasi successive.

Come si nota dalla Tab 2 il rapporto aggregato/legante è stato mantenuto

costante e pari a 2 per tutte le malte. Ciò si è reso necessario, nonostante i

pericoli connessi col maggior ritiro, per contenere il rapporto acqua/legante

intorno al valore di 0.3, e realizzare così matrici sufficientemente chiuse e

compatte maggiormente resistenti all'erosione.

Per ciascuna delle malte si sono confezionati numerosi campioni (4x4x16 cm)

al fine di valutare:

- le resistenza a flessione ed a compressioone sui relativi monconi (D.M.

3/6/68) a 3,7,28,90 giorni di maturazione;

- l'andamento del ritiro assiale in ambiente a 20°C e 50% di UR sia ad un

giorno dopo il disarmo che dopo una maturazione in acqua di 7 giorni (UNI 6687)

- la resistenza al gelo (UNI 8087)

- la porosità

I risultati acquisiti fino

riportati nei grafici di Figg.

a questo momento sono racchiusi nella Tab.

6, 7.

3 e

Tab. 2 - Composizione e caratteristiche salienti delle malte studiate

P = Premisce1ato

C = Cemento Portland 425

S = Fumo di silice

a = acquaA = Additivo superfluidificante

F = Fibre

w = fibre WIRAND

b = fibre BEKAERT

r = fibre RICEM

(kg/m3)CONSISTENZA

COMPOSIZIONE(UNI 7044) S SABBIA a+A

MALTA LEGANTE SABBIAMASSA VOLUMICA dopo

P+C P+C P+C

0+3 3+6 a A F 45'P C

65% 35% TEORICA REALE % % %

A / 700 906 486 227 21 / 2340 2352 117 78 / 1,989 0,354

Aw / 693 897 481 224,7 20,8 80 2396 2365 46 27 / 1,988 0,354

B 100 600 910 490 225 / / 2325 2352 94 / 6,4 2,000 0,321

D 240 480 930 502 198 / / 2350 2315 101 84 15,0 1,989 0,275

Dw 236 472 917 494 196 / 80 2395 2378 95 52 15,0 1,993 0,277

Db 236 472 917 494 196 / 80 2395 2380 84 64 15,0 1,993 0,277

Dr 233 466 907 488 200 / 2,4 2296,4 2255 57 39 15,0 1,996 0,286

60 80

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Fig. 6 - Resistenzadelle malte

a compressione Fig. 7 - Ritiro assiale delle malte

dopo 7 giorni di maturazione in acqua

Tab. 3 - Caratteristiche meccaniche delle malte

.,

* Valori medi su 3 campioni

3.3 Valutazione della resistenza all'erosione

Tra i tanti metodi messi a punto per la valutazione della resistenza

all'erosione-abrasione del calcestruzzo e più o meno ufficializzati dagli Enti

Nazionali di normalizzazione (6), quello utilizzato presso i Laboratori del

Corpo degli Ingegneri degli Stati Uniti (U.S. Army Engineer Waterways

Experiment Station) (3) è particolarmente indicato nel campo delle opereidrauliche.

Infatti l'apparecchiatura ivi approntata consente di mantenere in rotazione

veloce dell'acqua su di un campione di calcestruzzo a forma di disco. L'acqua,

mediante un agi tatore ruotante a '" 1200 giri/minuto, trasporta nel suo

movimento 75 sfere di acciaio di varie dimensioni (10 da 25 mm, 35 da 19 mm e

2-

... ,1;811J

-,--.........400

..."'

0"

.0_,

RESISTENZk A FLESSIONE* RESISTENZA A COMPRESSIONE* RITIRO ASSIALE SU PRISMI 4x4x16 cm" (fLi rn)

(kg/cm2) (kg/cm2)_n- ---_o .-------

MALTASTAGIONATURA l GIORNO STAGIONATURA 7 GIORNI

STAGIONATURA GIORNI: STAGIONATURA GIORNI: --____0- -_u--

n Tempo: Tempo:

3 7 28 3 7 28 7 28 cc 7 2d I ccI,

A 84,3 86,8 88,8 559 639 775 1001 1411 1634 784 ] ln 1412

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Aw 91,1 90,6 121,9 618 688 836 797 1141 1332 488 8:;4 I 1138I

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O 83,1 98,0 110,8 564 744 955 1084 1363 1490 768 997 I 1107!------ i.-.--.--

Ow 103,0 120,3 135,9 690 899 1028 905 1136 1242 620 789 867

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Ob 81,9 91,8 114,2 554 761 1014 930 1195 1321 514

I,:::

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__n_n_O

:Or 78,8 91,1 92,2 535 702 935 1279 1571 1701 1044 1587

_-un_.

25 da 13 mm):

trasporto solido.

La variazione di peso, dopo un tempo prefissato di funzionamento, consente

di valutare l'erosione subita dal campione.

E' evidente che tale prova non può fornire un valore assoluto della

resistenza all'erosione; essa tuttavia consente di confrontare il comportamento

di più materiali e di orientare così la scelta verso il rivestimento più

adatto.

Con alcune modifiche lo stesso dispositivo è stato realizzato anche presso

i laboratori dell'ENEL-CRIS.

La Fig. 8 mostra l'apparecchiatura durante l'esecuzione della prova: si

noti l'acqua in rotazione vorticosa.

Nella Fig. 9 si possono vedere i singoli componenti: il contenitore

cilindrico di diametro interno 0 = 31 cm ed h = 50 cm, il supporto di base con

guarnizione su cui è poggiato il campione, le sfere.

viene così simulata la reale azione erosiva in presenza di

Fig. 8 - Dispositivo per la prova di

erosione in funzione

Fig. 9 - Elementi costituenti

diaspositivo di prova

del

Per ciascuna delle malte e per il calcestruzzo di sottofondo sono stati

approntati 2 campioni 0 = 30 cm, H ~ lO cm, da sottoporre a prova dopo una

maturazione in acqua di almeno ventotto giorni.

La resistenza all'erosione è stata quantizzata mediante la variazione di

peso accusata dal campione in condizione di superficie asciutta, dopo un

trattamento complessivo di 72 ore, ed espressa come profondità media dierosione in millimetri.

Infatti è

~ P = Y ~ V =y 6. h S

con ~P

YS

~h

: variazione di peso

: massa volumica del materiale

: superficie del campione

: profondità media di erosione

La Fig. lO mostra l'evidente stato di erosione subita da una delle malte

alla fine della prova.

I risultati acquisiti fino a questo momento sono racchiusi nel grafico di

Fig. 11.

--

4. CONCLUSIONI

~

120

"."~.."

"

~oci:

9648 ?2

Tempo (ore)

Fig. 11media direalizzate

della

perprofondità

le mal te

Valorierosione

Fig. 10 - Erosione prodotta

delle malte provate

su una

Dall'analisi dei risultati sino ad ora disponibili è possibile formulare le

seguenti considerazioni:

- il calcestruzzo messo a punto con fumi di silice ha fornito le prestazioni

per le quali era stato progettato: buona lavorabilità, ottime resistenze,

ritiro contenuto e, soprattutto, una resistenza all'erosione confrontabile

con quella di calcestruzzi di analogo dosaggio (4).

- i risultati di tutte le prove effettuate sulle malte sono perfettamente

congruenti nel senso che a maggiori compattezze hanno fatto riscontro

maggiori resistenze meccaniche, minor ritiro, minore erosione. E' evidente

che l'uso dei fumi di silice è positivo: il 15% di tale prodotto presente

nella malta.D ne migliora sensibilmente le prestazioni rispetto alla malta A

di riferimento (Tab. 3 e Fig. Il).

- l'uso delle fibre acriliche RICEM, almeno per il dosaggio usato (0,2% involume) nella malta Dr, ha ridotto tutte le prestazioni di questa nei

confronti della malta D. E ciò per l'elevata superficie specifica ed il basso

valore della massa volumica delle fibre stesse.

l'uso delle fibre metalliche è risultato efficace ai fini della resistenza

all'erosione solo in concomitanza dell'impiego di fumi di silice. L'erosione

della malta Aw è risultata infatti maggiore di quella relativa alla malta Asenza fibre, mentre l'inverso si è verificato nel caso della malta Dw e D

contenenti il 15% di fumo di silice. Tale comportamento è da attribuire con

tutta probabilità alla maggior compattezzaazione di filler dei fumi di silice.

conseguita con l'eccezionale

- le fibre metalliche Duoform della WlRAND hanno offerto prestazioni

leggermente superiori a quelle Dramix della BEKAERT sia dal punto di vista

meccanico (Tab. 3 ) che per l'erosione (Fig. 11) E ciò presumibilmente per il

più elevato rapporto d'aspetto delle fibre Duoform (62,5 contro 50).

Alla luce delle considerazioni fatte, la malta Dw sembra la più idonea ad

essere impiegata nel rivestimento del fondo della galleria in esame.Confezionata col 15% di fumo di silice sul peso totale del legante, e con 1'1%

in volume di fibre WIRAND, la malta Dw per quanto riguarda l'erosione,

presenta infatti le migliori prestazioni tra tutte quelle sperimentate e

risulta di poco inferiore a quelle realizzate con resine epossidiche (3ì.

RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano vivamente

fattiva collaborazione.

superfluidificanti usati

sono stati forniti dalla

il geom. G.Melchiorri ed il p.i. C.Zuffi per la loro

I fumi di silice, il premiscelato e gli additivi

per il confezionamento del calcestruzzo e delle malte

ditta Salvatore Tavano s.r.l. - Missaglia (CO).

BIBLIOGRAFIA

1) TEDESCHI, C.: "Alcuni esempi di risanamento di frane", Rivista Italiana di

Geotecnica, Anno X, N. 2, 1976, pp. 125-144

2) AMERICAN CONCRETE INSTITUTE: "Erosion of Concrete in Hydraulic Structures",

Committee 210 Report, ACI Materials Journal, N. 2, 1987, pp. 136-157

3) LIU, T.C.: "Abrasion Resistance of Concrete", ACI Journal, N. 5, 1981, pp.341-350

4) HOLLAND, T.C., KRYSA, A., LUTHER, M.D., LIU, T.C.: "Use of Silica-Fume

Concrete to Repair Abrasion-Erosion Damage in the Kinzua Dam Stilling

Basin" , 2nd International Conference on Fly Ash, Silica Fume, Slag and

Natural Pozzolans in Concrete, Madrid, Aprile 1986, ACI Publication SP91

V.2, pp. 841-863

5) BERRA, M., TAVANO, S.: "Proprietà di miscele cementizie contenenti fumo di

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