Biografia Robert Cray - SLANG MUSICmente richiesto per collaborazioni: dall’album Journeyman di...

Con 5 Grammy Awards, 15 nominations, milioni di album venduti in tutto il mondo e migliaia di concerti sold-out, l’icona rock-blues Robert Cray è considerata “uno dei migliori chitarristi della sua ge-nerazione.” La rivista Rolling Stone lo definisce “un artista che si è reinven-tato il blues con il suo distintivo sound, introducendo una nuova generazione di fan tendenzialmente rock al linguaggio e alla forma del blues, con il suo album Strong Persuader del 1986”.

Da allora ha realizzato ben 15 album in studio e si è esibito con tutti: da Eric Clapton a Stevie Ray Vaughan, da Bonnie Raitt a John Lee Hooker; re-centemente introdotto nella Blues Hall of Fame, all’età di 57 anni è uno delle più giovani leggende viventi a ricevere questo presti-gioso onore e, mentre guarda indietro a tre decadi di stupefacente carriera enfatizzati dal suo sound e dal distintivo stile, Robert Cray è già impegnato a continuare il suo viaggio realizzando il suo sedicesimo album in studio e ad intraprendere un altro tour mondiale.

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yNothing But Love, uscito ad Agosto 2012, è la prima collaborazione con l’etichetta Provogue record e con il grande produttore Kevin Shirley (Ae-rosmith, The Black Crowes, Journey); dieci brani che includono materiale di tutti e quattro i membri della Robert Cray Band (Jim Pugh - keyboards, Richard Cousins - bass e Tony Braunagel - drums) e che mescolano blues, rock, soul e jazz con liriche che esaminano trionfi, cadute e follie della vita e dell’amore.

“Kevin ha fatto un sorprendente lavoro con questo album e io sono veramente contento del risultato, ha catturato la vera essenza della Robert Cray Band, la grande energia che scaturisce dai nostri live e che normalmente è difficile da catturare in studio. Penso sia uno dei più accattivanti prodotti che abbiamo mai fatto,” e ha ragione; in termini di produzione i fan di lunga data saranno entusiasti di un album che Shirley definisce “the dirt under the fingernails.” Registrato dal vivo per oltre due settimane ai Revolver Studios di L.A., Nothin But Love presenta brani come il crescente blues di “Won’t Be Co-ming Home”, il jazz di “I’ll Always Remember You”, l’assolata ode di “Great Big Old House” fino al delirante rock aromatizzato anni ’50 di “Side Dish.”

Ricordando il suo primo amore che lo ha guidato fino a qui dice “Mio padre era nell’esercito, così noi ci spostavamo spesso e io avevo un sacco di tem-po libero… e la chitarra divenne una mia grande amica, oltre al fatto che ne presi una perché molti ragazzi l’avevano, causa dell’influenza dei Beatles che erano appena nati. La maggior parte dei discorsi di quei tempi era –…ho im-parato a suonarla – bene, mostrami come si fa questo… - e tutto ha suscitato un interesse che non mi ha mai lasciato.”

Considera Jimi Hendrix, Buddy Guy e B.B. King come le sue principa-li influenze accanto a cantanti come Bobby “Blue” Bland, ma di grande importanza per l’aspirante bluesman è la testimonianza di Albert Collins, ed è proprio grazie ad un esibizione di Collins alla sua scuola che decide di formare la Robert Cray Band nel 1974. Una band di quattro elementi guidata da Cray alla voce e alla chitarra e dall’amico di lunga data Richard Cousins al basso, i cui moderni tocchi, unici nel genere del blues, sono l’argomento principale del circuito, anche se il can-tante è un poco introverso sullo stage. “Non riuscivo a parlare con il pubblico così Richard faceva le presentazioni. Ora penso di essere meglio.” Nel 1976, dopo due anni di tour e nel primo dei più rilevanti periodi, la band viene invitata a suonare per Albert Collins; uno stellare tirocinio musicale e una fantasia scolaresca che durerà ben 18 mesi.

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Aprendo la loro carriera nel 1980 con Who’s Been Talkin’, la Robert Cray Band realizza ben tre album in succes-sione. Sebbene False Accusations, del 1985, dirotta le classifiche e vince un blues Award, è l’album successivo, Strong Persuader, che li fa decollare occupando il terzo posto nelle classifi-che radiofoniche americane, fatto sen-za precedenti per un album blues. “…mi auguro che Strong Persuader abbia catturato lo spirito e l’energia giusta. I fans continuano a richiedermi alcuni di questi brani. L’album è stato un buon trampolino, sia grazie ai pezzi ma pen-so anche grazie al favorevole periodo musicale, le radio e MTV ci hanno dato un buon appiglio tanto che abbiamo fatto anche un video.”

Cray a questo punto è arrivato nella “big leagues”, con canzoni come “Smoking Gun” che hanno scalato le classifiche mondiali e le recensioni positive dei suoi leggendari show dal vivo, il suo nome comincia ad essere menzionato accanto a grandi icone del blues dai quali viene regolar-mente richiesto per collaborazioni: dall’album Journeyman di Eric Clapton, alle esibizioni con Keith Richards, dalle apparizioni nello special televisivo di Tina Turner “Break Every Rule”, al supporto per John Lee Hooker.Di quest’ultimo dice “siamo diventati dei grandi amici, ci siamo esibiti spesso insieme perchè face-vamo parte della stessa agenzia. Andai anche in Giappone con lui e vidi come i fans giapponesi impazzivano, è stato fantastico, lui era veramente unico”

Più volte è stato detto che “questo bluesman migliora con l’età”, e l’evolversi di Cray attraverso le due decadi successive da molto peso a questa teoria. “Negli anni ‘90 realizzammo I Was Warned (1992) seguito da Sweet Potato Pie (1997) che divennero presto un oggetto indispensabile da avere, sono molto soddisfatto di questi due lavori perché contengono del buon materiale.”

Nel 2000 porta a casa un Grammy con Take Your Shoes Off e prosegue con la realizzazione di altri due album nominati ai Grammy: Twenty (2005) che contiene la struggente canzone anti-Iraq con lo stesso nome, e This Time (2009) con il favorito brano “I Can’t Fail.” L’anno seguente the Robert Cray Band realizzano l’album live Cookin’ In Mobile (2010) e ancora una volta intraprendono un tour mondiale con il tutto esaurito.



“Siamo stati molto fortunati, con la musica diventata prettamente digitale ne-gli ultimi anni e artisti che non vendono più gli stessi numeri di album fisici, noi abbiamo avuto il lusso di avere uno standard di leali e fantastici fans in tutto il mondo.” È un’umile e modesta sentenza, data l’illustre carriera, ma questo è il suo stile.

Senza mai dare nulla per scontato e senza mai posarsi sugli allo-ri, con il suo sedicesimo album in studio Robert Cray ha scoperto di nuovo le sue carte, testando il suo talento e fondendo la sua impressionante voce con il miglior materiale di ben tre decadi, of-frendo ai suoi fans Nothin But Love.

sito ufficiale: robertcray.com/

Line-up:Robert Cray - guitar, lead vocalsJim Pugh - keyboardsRichard Cousins - bassTony Braunagel - drums

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Discografia

WHO’S BEEN TALKING (1980)Tomato

BAD INFLUENCE (1983) Hightone

FALSE ACCUSATIONS (1985)Hightone

SHOWDOWN! (1985) Albert Collins / Johnny Copeland / Robert Cray Alligator

STRONG PERSUADER (1986)Mercury

DON’T BE AFRAID OF THE DARK (1988) Mercury

MIDNIGHT STROLL (1990)Mercury

NOTHIN’ BUT A WOMAN (1990) Mercury

I WAS WARNED (1992) Mercury



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SHAME + SIN (1993)Mercury

THE BLUES COLLECTION 25: WHO’S BEEN TAKIN’ (1994)

SOME RAINY MORNING (1995)Mercury

SWEET POTATO PIE (1997) Mercury

NEW BLUES (1997) Mercury

TAKE YOUR SHOES OFF (1999)Rykodisc

HEAVY PICKS: THE ROBERT CRAY BAND COLLECTION (1999) Mercury

SHOULDA BEEN HOME (2001)Rykodisc

20th CENTURY MASTERS: THE MILLENIUM COLLEC-TION: THE BEST OF ROBERT CRAY (2002) Mercury

TIME WILL TELL (2003) Sanctuary



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HERITAGE OF THE BLUES (2003)Hightone

TWENTY (2005) Sanctuary

LIVE FROM ACROSS THE POND (2006)Nozzle / Vanguard

THE DEFINITIVE COLLECTION (2007) Hip-O

LIVE AT BBC (2008) Universal Distribution

THIS TIME (2009)Welk

COOKIN’ IN MOBILE (2010) Nozzle

AUTHORIZED BOOTLEG: AUSTIN, TEXAS 5/25/87 (2010)Mercury

NOTHING BUT LOVE (2013) Provogue record



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