Biochimica Emoglobina

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21/01/2014 1 Digestione proteine della dieta Ormoni polipeptidici prodotti da cellule endocrine dell’apparato gastrointestinale: gastrina, secretina, colecistochinina (CCK) La secrezione è regolata da: nutrienti, fattori propri del lumen (pH, [ Ca ++ ], ecc.), ormoni e neurotrasmettitori ORMONI GASTROENTERICI Coinvolti nella digestione delle proteine

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    Digestione proteine della dieta

    Ormoni polipeptidici prodotti da cellule endocrine dellapparato gastrointestinale: gastrina, secretina, colecistochinina (CCK)

    La secrezione regolata da: nutrienti, fattori propri del lumen (pH, [ Ca++], ecc.), ormoni e neurotrasmettitori

    ORMONI GASTROENTERICICoinvolti nella digestione delle proteine

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    ORMONI GASTROENTERICI

    Controllano importanti funzioni degli organi addettiallassorbimento e alla digestione dei nutrienti:

    Secrezione di acqua, enzimi, elettroliti ed ormoni

    Motilit delle pareti

    Afflusso di sangue

    ORMONI GASTROENTERICI

    1. Gastrina

    Ormone formato da 17 residui aminoacidici

    Prodotto dalla mucosa gastrica

    Stimola la secrezione di HCl (cellule parietali) e pepsinogeno (cellule adelomorfe)

    2. Secretina

    Ormone formato da 27 residui aminoacidici

    Prodotto dalla mucosa dellintestino tenue

    Stimola la secrezione di HCO3- da parte del pancreas

    al fine di neutralizzare lacidit

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    ORMONI GASTROENTERICI

    3. Colecistochinina (CCK) Ormone formato da 33 residui aminoacidici

    Prodotto dal tratto iniziale dellintestino tenue

    Stimola lo svuotamento della colecisti, la secrezione di enzimi pancreatici e di HCO3

    -

    La secrezione di colecistochinina stimolata da monogliceridi, acidi grassi e alcuni aminoacidi

    DIGESTIONE DELLE PROTEINE

    A causa delle dimensioni elevate,non vengono assorbite come tali: eccessivamente grandi per passare attraverso le membrane

    Enzimi digestivi Rompono i legami peptidici

    Secreti come pre-enzimi inattivi Prevengono lauto-digestione

    H3N+ C

    HC

    R

    O

    NH

    CH

    C

    O

    RNH

    CH

    C

    R

    O

    O

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    Classi di enzimi coinvolti nella digestione delle proteine

    Endopeptidasi: enzimi proteolitici appartenenti alla classe delle idrolasi che catalizzano lidrolisi dei legami peptidici interni alla catena delle proteine o dei peptidi- pepsina

    - tripsina

    - chimotripsina

    - elastasi

    Esopeptidasi: enzimi proteolitici appartenenti alla classe delle idrolasi che catalizzano lidrolisi dei legami peptidici in corrispondenza delle estremit delle catene proteiche- carbossipeptidasi

    - amminopeptidasi

    - dipeptidasi

    Enzimi digestivi secreti come zimogeni inattivi

    attivati tramite proteolisi

    DIGESTIONE PROTEINE - STOMACO

    PEPSINOGENO pH acido, pepsina PEPSINA + peptidiproteine alimentari pepsina grandi peptidi

    INTESTINO (secreti dal pancreas esocrino)

    TRIPSINOGENO enterochinasi TRIPSINA + esapeptidi

    CHIMOTRIPSINOGENO tripsina CHIMOTRIPSINA +2 dipeptidi

    PROCARBOSSIPEPTIDASI tripsina CARBOSSIPEPTIDASI

    PROELASTASI tripsina ELASTASi

    TRIPSINA - scinde legame COO- di a.a. basici (arginina, lisina)

    CHIMOTRIPSINA - scinde legame COO- di a.a. aromatici (Phe, Tyr)

    ELASTASI - scinde legame COO- di glicina

    CARBOSSIPEPTIDASI A - a.a. aromatici

    CARBOSSIPEPTIDASI B - a.a basici

    MUCOSA INTESTINALE

    AMINOPEPTIDASIDIPEPTIDASI

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    digestione enzimatica

    delle proteine a livello

    gastro-intestinale

    Digestione gastrica delle proteine

    Cellule parietali secernono HCl (stimolata da gastrina)

    Stomaco: pH 1.6 - 3.2

    Vengono denaturatele strutture 40, 30, e 20

    le cellule adelomorfe (o zimogeniche) dello stomaco secernono pepsinogeno. Una volta attivato dall'acidit agisce come proteasi,

    Taglia le proteine in corrispondenza di : fenilalanina, tirosina, triptofano

    Le proteine lasciano lo stomaco come una miscela di proteineinsolubili, proteine solubili,l peptidi ed aminoacidi.

    aminoacidi aromatici

    PepsinogenoHCl

    Pepsina

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    K+K+

    SANGUELUME

    Cl Cl

    Cl Cl

    HCO3

    CO2 + H2O

    metabolismo

    H+ H+

    pompaH+/K+

    ATPasi

    membrana

    apicale

    membrana

    baso-laterale

    HCO3

    La pepsina in grado di digerire il collagene,costituente principale del tessuto connettivointercellulare della carne. Quando il collagene digerito, gli enzimi proteolitici possonoattaccare pi agevolmente le proteinecellulari.

    La pepsina garantisce solo il 10-20% delladigestione proteica

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    Il rilascio di colecistochinina dalle cellule enteroendocrine stimolato da:

    -aminoacidi ed acidi grassi

    -CCK Releasing Peptide e Peptide monitor (rilasciati a seguito anche di input nervosi)

    Attivazione per taglio proteolitico

    il pH acido del succo gastrico induce la secrezione nel sangue da parte dellepitelio duodenale di secretina. Questa stimola il rilascio di bicarbonato per neutralizzare il pH. Lingresso di AA nel duodeno induce la secrezione di colecistochinina che stimola la secrezione di enzimi pancreatici , il rilascio di bile e diminuisce la motilit gastrica

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    Digestione delle proteine nel piccolo intestino (1)

    Tripsinogeno Tripsina Endopeptidasi

    Taglia il legame peptidico in corrispondenza del carbonile di Lys & Arg

    Enteropeptidasi/Tripsina

    Conversione degli zimogeni nella loro forma attiva

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    Digestione delle proteine piccolo intestino (2)Conversione degli zimogeni nella loro forma attiva

    Chimotripsinogeno Chimotripsina

    Endopeptidasi

    Taglia il legame peptidico in corrispondenza di Phe, Tyr and Trp

    Procarbossipeptidasi Carbossipeptidasi Esopeptidasi

    Rimuove I residui carbossi-terminali

    Carbossipeptidasi A: NON agisce in corrispondenza di Arg Lys

    Carbossipeptidasi B: Arg-Lys

    Enteropeptidasi/Tripsina

    Tripsina

    pH 7,5 8,5

    pH succo intestinale

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    Digestione delle proteine piccolo

    intestino (3) (orlo a spazzola)

    Lassorbimento intestinale avviene attraverso un trasporto attivo

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    Assorbimento amminoacidi liberi

    AA liberi

    Sistemi di trasporto AA neutri

    AA basici

    AA acidi

    Iminoacidi (prolina e idrossiprolina)

    Lingresso di alcuni AA richiede trasporto attivo

    Consumo di energia

    Na+ Na+

    Il trasporto a livello dellenterocita avviene in maniera analoga al trasporto del glucosio, si ha un simporto con Na+

    Trasportatori di amminoacidi(orlo a spazzola membrana)

    Sistema ditrasporto

    Richiestaenergetica

    Substrato trasportato

    L

    B

    IMINO

    y+

    Bo,+

    bo,+

    No

    Si

    Si

    No

    Si

    No

    Leu, altri neutri

    Phe, Tyr, Trp, Ile, Leu, Val

    Pro, Gly

    AA basici

    AA neutri e basici

    AA neutri e basici

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    Assorbimento di peptidi Pi rapido

    dellassorbimento diAA liberi

    Trasporto attivo

    Metabolizzati ad aminoacidi liberinellenterocita

    Solo gli aminoacidiliberi vengonotrasportati a livelloematico

    Famaci peptidomimeticiAntibiotici beta-lattamiciAngiotensin Converting Enzyme-inibitori

    Negli enterociti

    Rappresentano le primecellule che utilizzano gliamminoacidi assunti conla dieta

    Trasferimento ematico a livello portale

    Sintesi proteica

    Fonte energetica

    Stoll et al. (1998)

    %

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    Membrana Basolaterae

    Trasporto solo di AA liberi I peptidi sono digeriti nellenterocita

    trasporto principalmente per diffusione e attraverso trasportatori Na-indipendenti

    Trasporto degli aminoacidi nel sangue

    Gli AA diffondono attraverso la membrana basolaterale Enterociti vena portafegato tessuti

    Trasportati principalmente come AA liberi

    Fegato Gli aa vengono metabolizzati

    Sintesi di AA non essenziali

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    SERINA PROTEASI

    Spesso attivano zimogeni e quindi partecipano a processi fisologici altemente controllati quali:

    Coagulazione del sangueFibrinolisiAttivazione del complementoFecondazione Produzione di ormoniDigestione

    NN

    H

    O HH

    OH

    H2O

    Idrolizzato in condizioni non fisiologiche:

    ambiente acido (HCl 6 M, 110C, 24-72 h) ambiente basico (KOH 1 M 100C 24 h)

    Il legame peptidico particolarmente stabile in condizioni fisiologiche. Anche se termodinamicamente instabile, il t1/2 di circa 10

    2 anni

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    Sito catalitico:

    Triade catalitica delle serina proteasi

    chimotripsina

    Il diisopropilfosfofluoruro (DIPF) tra le possibili 28 serine disponibili reagisce esclusivamente con la serina 195.Non reagisce con lenzima che ha perso il folding o con la serina libera.

    Il DIPF tossico: inibisce lacetilcolinesterasi.

    Identificazione dei residui aminoacidici

    coinvolti nella catalisi: Ser195

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    Identificazione dei residui aminoacidici

    coinvolti nella catalisi: His57

    Substrato normale della chimotripsina

    Tosil-fenilalanina-clorometil chetone

    evoluzione convergente

    RELAZIONI EVOLUTIVE TRA SERINA PROTEASI

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    Diversa struttura terziaria ma identico sito attivo

    TripsinaSubtilisina

    Sito di legame

    per il substrato

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    veloce

    P-nitrofenolo

    lento

    Cinetica dello stato prestazionario

    Formazione di un intermedio covalente acil-enzima

    P-nitrofenil-acetato

    Kcat/Km

    Kcat

    1/Km

    Stato di ionizzazione dellHis57: protonata a pH bassi non pu accettare il protone dalla Ser195

    Stato di ionizzazione del gruppo amminico dellIle16 (estremit N ter). Nellenzima attivo forma un ponte salino con lAsp194

    A pH elevati perde il protone e rompe il ponte salino. Una modificazione conformazionale chiude la tasca idrofobica del sito attivo

    CHIMOTRIPSINA:

    DIPENDENZA DELLA REAZIONE DAL PH

    kcatkM

    =v0 [E]T[S] [S]

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    Formazione di Legami idrogeno a bassa barriera

    pKa troppo elevato per cedere il protone

    Compressione del legame idrogeno

    Formazione del legame idrogeno abassa barriera: il pKa dellistidinaaumenta da 7 a 12 e pu quindicomportarsi da base generale

    chimotripsina

    Sito riconoscimento Substrato

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    Catalisi covalente

    1 legame idrogeno

    2 legami idrogeno

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    TASCA OSSIANIONE

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    Catalisi acido-base

    Distacco 1P

    Ingresso 2S

    E modificato

    Distacco 2 P

    E torna libero

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    Metabolismo degli amminoacidi

    Metabolismo del gruppo amminico

    Metabolismo dello scheletro carbonioso degli amminoacidi

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    DESTINO METABOLICO DEI GRUPPI AMMINICI

    Catabolismo degli aminoacidi

    ureaurea

    NHNH33

    aminoacidoaminoacido

    ScheletroScheletrocarboniosocarbonioso

    COCO22 glucosioglucosioacetilCoAacetilCoA

    CorpiCorpichetonicichetonici

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    ESCREZIONE DELLAZOTO

    Animali uricotelici

    (rettili, uccelli)

    Animali ammoniotelici

    (pesci ossei), larve di anfibio

    Animali ureotelici

    vertebrati terrestri e squali

    DEAMMINAZIONE DEGLI AMMINOACIDI

    La maggior parte degli amminoacidi vengonodeamminati mediante transaminazione: trasferimento digruppi amminici ad un -chetoacido con formazionedell -chetoacido dellamminoacido di partenza e di unnuovo amminoacido.

    Esistono transaminasi per quasi tutti gli aminoacidi.

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    I principali accettori del gruppo amminico sono l-chetoglutarato e lossalacetato.

    le transaminasi o aminotransferasi richiedono come cofattore piridossal-5-fosfato (vitamina B6 ).

    piridossina (B6)

    piridossal-5- fosfato

    piridossina e piridossal fosfato

    la forma biologicamente attiva della vitamina B6(piridossina) il piridossal fosfato (PLP)

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    il piridossal fosfato esiste in due forme tautomeriche:

    il PLP prende parte alla catalisi di unampia

    variet di reazioni che coinvolgono aminoacidi:

    transaminazioni- e -decarbossilazioni- e -eliminazioniracemizzazionireazioni aldoliche

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    enzima

    enzima

    il PLP lega lenzima con formazione di una base di schiff

    1

    2

    il PLP lega lAA con formazione di una base di schiff

    aminoacido

    Meccanismo di reazione delle transaminasi

    N CH3

    H

    P

    CH N

    H

    O

    (CH2)4

    EnzymeB:

    R C

    H

    NH2

    COO +

    N CH3

    H

    P

    CH N

    H

    O

    R C

    H

    COO

    EnzymeB:

    -Amino Acid

    Enzyme-PLP Schiff Base

    Amino Acid-PLP Schiff Base (aldimine)

    Lys

    Il gruppo amminico nucleofilico dellamminoacidoattacca latomo di carbonio del legame enzima-PLPcon formazione di unaldimmina esterna

    -amminoacido

    enzima-PLP

    base di Schiffenzima-PLP

    base di Schiff

    amminoacido-PLP

    base di Schiff

    (aldimmina esterna)

    1) transimminazione

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    2)Tautomerizzazione

    N CH3

    H

    P

    C

    H N

    H

    O

    R C

    H

    COO

    EnzymeB:Lys

    N CH3

    H

    P

    C

    H N

    H

    O

    R C COO

    EnzymeBH+Lys

    la lisina agisce come un catalizzatore acido-base generale

    Intermedio di reazione stabilizzato per risonanza

    N CH3

    H

    P

    C

    H N

    H

    O

    R C COO

    EnzymeBH+Lys

    N CH3

    H

    P

    C

    H N

    H

    O

    R C COO

    EnzymeBH+Lys

    Intermedio chinonoide

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    N CH3

    H

    P

    C

    H N

    H

    O

    R C COO

    EnzymeBH+Lys

    N CH3

    H

    P

    C

    H N

    H

    O

    R C COO

    EnzymeB:Lys

    H

    Ketiminechetimmina

    lamminoacido-PLP base di Schiff tautomerizza a un -chetoacido-PMP base di Schiff (chetimmina)

    3) idrolisi

    N CH3

    H

    P

    C

    H N

    H

    O

    R C COO

    EnzymeB:Lys

    H

    N CH3

    H

    P

    C

    O

    H H

    NH

    CR COO

    O

    H

    EnzymeB:Lys

    OH

    N CH3

    H

    P

    C

    O

    H H

    NH2

    R C

    O

    COO

    EnzymeB:Lys

    Pyridoxamine Phosphate (PMP) Enzyme

    -Keto Acid

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    63

    Reazione dell Aspartato Transaminasi

    L-Asp OAA -KG L-Glu

    meccanismo a ping-pong: reazione a 2 substrati a spiazzamento doppio

    E-PLP PLP-Asp PLP-OAA PLP-a-KG PLP-GluE-PMP E-PLP

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    tossicit dellammoniaca

    NH3 + H2O NH4+ + OH-

    - TRASPORTO EMATICO : GLUTAMMINA, ALANINA- ELIMINAZIONE: UREA

    Incorporazione dellNH4+

    -chetoglutarato + NH4+ glutammato

    glutammato + NH4+ + ATP glutammina + ADP + Pi

    NH4+ + HCO3

    + 2 ATP carbamilfosfato + 2ADP + Pi

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    GLUTAMMATO DEIDROGENASI

    (deamminazione ossidativa/

    amminazione riduttiva)

    importante nel metabolismo intracellulare dei gruppi amminici

    GLUTAMMATO DEIDROGENASI

    (Mitocondrio)

    -chetoglutaratoglutammato

    Glutamatodeidrogenasi

    I gruppi amminici di molti -amminoacidi vengono raccolti nel fegato sotto forma del gruppo amminico del glutammato

    -imminoglutarato

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    Transaminazione vs deaminazione

    Trasferimento di NH2 da un aminoacido a un chetoacido

    Glutammato transaminasi (GOT):

    Aminoacido + -ketoglutarato-chetoacido + glutammato

    Alanina transaminasi (ALT):

    Aminoacido + piruvato

    -chetoacido + alanina

    Coenzima: piridossal fosfato (vitamina B)

    Rimozione di NH2 da Glu:

    glutammato + NAD(P)+

    -chetoglutarato + NAD(P)H + NH3

    glutammina sintetasi (nei tessuti extraepatici)

    glutammato glutammina

    glutammina: importante nel trasporto dei gruppi

    amminici dai tessuti extraepatici al fegato e come

    donatrice di azoto per le biosintesi

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    Trasporto ematico

    dellammoniaca: la glutammina

    La glutammina la forma di trasporto

    delleccesso di ammoniaca tissutale al

    fegato.

    Lammoniaca che deriva dal metabolismo

    degradativo, viene legata covalentemente

    al glutamato, grazie allenzima glutamina

    sintetasi, originando glutamina.

    La reazione richiede ATP ed avviene in

    due tappe:

    nella prima abbiamo la formazione del -glutamil fosfato (il P quello terminale

    dellATP)

    nella seconda il glutamil fosfatoreagisce con lammoniaca, originando

    glutammina e Pi.

    Glutammina sintetasi di E.Coli

    -Regolata allostericamente mediante inibizione cumulativa a feedback da 9 inibitori specifici: prodotti finali metabolismo glutammina, e da molecole che indicano lo stato generale metabolismo aminoacidico.

    -inibita mediante modificazione covalente: adenilazione di un residuo Tyr

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    Regolazione allosterica della GS

    O

    O

    NH3+

    O

    O

    2HN

    O

    NH3+

    O

    O

    NH2

    O

    N

    N

    O

    H

    NH2

    O

    O

    HH

    NH2

    O

    CH3

    O

    Nh2

    O

    N

    O

    H

    NH3+

    PO

    O

    O

    O

    P

    O

    OO

    O

    NO

    N

    N

    OHOH

    N

    NH2

    P

    OO

    O

    O

    OH

    NH2

    OH

    OH

    O

    P

    O

    OO

    P

    O

    OO

    P

    O

    OO O

    NO

    OH

    N

    OOH

    NH2

    NH2

    OH

    O

    O

    ATP + NH4+

    ADP + Pi

    Glutamato

    GlutaminaGlucosamina-6-fosfato

    CTP

    AMP

    Carbamilfosfato

    Triptofano

    Istidina

    Serina

    Alanina

    Glicina

    Indicatori metabolismo generale aa

    Regolazione covalente della GS

    Ognuna delle dodici subunit della glutamina sintasi pu essere adenilata in Tyr397

    La GS adenilata pi sensibile allinibizione cumulativa e al feeback.

    un meccanismo finemente regolato, non on-off.

    *

    OH

    12

    NO

    N

    N

    OHOH

    N

    NH2

    O

    *

    OP

    O

    O

    12

    12 ATP 12 PPi

    Tyr397

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    37

    glutammato glutammato

    ATP

    NH4+

    H2O, ADP, Pi

    glutammina glutammina

    glutammina sintetasi

    H2O

    NH4+

    glutamminasi

    urea

    LA MAGGIOR PARTE DEI TESSUTI FEGATO

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    38

    CICLO GLUCOSIO-ALANINA

    Ciclo di Cori

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    39

    NEL CERVELLO

    Alti livelli di glutammato e glutammina per detossificazione da NH3

    la produzione di glutammato pu abbassare il livello di -chetoglutarato e quindi: ciclo di Krebs produzione di energia

    glutammato e -amminobutirrato (GABA) sono neurotrasmettitori. La sintesi di glutammina a partire da glutammano causa una diminuzione di questi neurotrasmettitori.

    La glutammina osmoticamente attiva e richiama acqua negli astrociticausando edema cerbrale.

    Ingresso dellazoto nei mitocondri

  • 21/01/2014

    40

    Sintesi del carbamil fosfato

    carbamil fosfato sintetasi I

    enzima mitocondriale attivato alloststericamente da N-acetilglutammato.

    La reazione avviene in 3 tappe:

    1. Attivazione del HCO3- da parte dellATP con

    formazione di carbonil fosfato e ADP

    2. Attacco dellNH4+ e produzione di

    carbammato e Pi

    3. Fosforilazione del carbammato ad opera dellATP con formazione del carbamilfosfato e di ADP

    Sintesi di

    N-acetilglutammato

    Aumento del ritmo di demolizione degli AA

    Sovrabbondanza di N

    Aumento della concentrazione di glutammato

    attivato da arginina

  • 21/01/2014

    41

    CPS I (Mitocondriale) Usa NH3 Ciclo dellurea

    CPS II (Citosolica) Usa Glutammina Biosintesi delle pirimidine

    ornitina

    citrullina

    Il carbammil fosfato entra nel ciclo dellureacondensando con lornitina a formarecitrullina con rilascio di Pi

    ornitina transcarbamilasi

  • 21/01/2014

    42

    argininosuccinato sintetasi

    Catalizza la reazione di condensazione tra il gruppoamminico dellaspartato e il gruppo ureidico dellacitrullina a formare argininosuccinato.

    La reazione richiede ATP e passa per la formazione diun intermedio adenilato: citrullil-AMP

    Citrullil-AMP

    citrullina

    Citrullil-AMP

    arginina

    argininosuccinato liasi

    Argininosuccinato

    urea

    arginasi

  • 21/01/2014

    43

    Interconnessioni tra il ciclo

    dellurea e il ciclo di Krebsqueste trasformazioni sono catalizzate da isoenzimi citosolici di analoghi enzimi del ciclo di Krebs (mitocondriali).

    Il bilancio complessivo per la sintesi di una molecola di urea il

    seguente:

    2NH3 + CO2 + 3ATP + H2O UREA + 2ADP+ 4Pi +AMP

    vengono inoltre prodotti collateralmente 2 NADH:

    -Dalla glutammato deidrogenasi che libera il gruppo amminico iniziale dal glutammato per la sintesi di carbamil fosfato

    -Dalla malato deidrogenasi citosolica.

    FUMARATO MALATO OSSALACETATO

    Le due molecole di NADH prodotte portano alla formazione di 4 ATP(il NADH citosolico, per mezzo dello shuttle glicerolo-3-P, trasferisce elettroni al FADH2 nel mitocondrio).

    fumarasi Malato deidrogenasi

    NADH + H+NAD+

  • 21/01/2014

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    Difetti genetici del ciclo dellurea

    NAGS Deficit di N-acetilglutammato sintetasi CPS1 Deficit di Carbamilfosfato sintetasi OTC Deficit di Ornitina transcarbamilasi ASS Deficit di Argininosuccinato sintetasi o Citrullinaemia ALL Deficit di Argininosuccinato liasi o Aciduria argininosuccinica Arginasi Deficit di Arginasi

    iperammonemia

  • 21/01/2014

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    Iperammonemiaterapia

    Limitare lassunzione di proteine e laccumulo di ammoniaca

    Rimuovere leccesso di ammoniaca

    somministrazione di composti che legano covalentemente gli aminoacidi produzione di molecole azotate eliminate con le urine

    Rimpiazzare i composti intermedi mancanti nel ciclo dellurea

    Trapianto di fegato

    Lattulosio (fruttosio-galattosio): metabolizzato dai batteri intestinali a prodotti acidi Ammoniaca escreta con le feci sotto forma di NH4

    +

    Trattamento delliperammonemia

    Eliminati con le urine

  • 21/01/2014

    46

    Destino dello scheletro carbonioso Scheletro carbonioso

    I 20 aminoacidi standard vengono convertiti in uno dei seguenti setteintermbedi metabolici:

    Piruvato-chetoglutaratoSuccinil-CoAFumaratoOssalacetato

    Acetil-CoAacetoacetato

    AMINOACIDI GLUCOGENICI

    Gli scheletri carboniosi sono precursori del glucosio

    AMINOACIDI CHETOGENICI

    Gli scheletri carboniosi sono precursori di acidi grassi o corpi chetonici

  • 21/01/2014

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    Gli scheletri cerboniosi degli AA glucogenici vengono convertiti in:

    piruvato

    Intermedi del ciclo di Krebs a 4-C o 5-C

    Qiando i livelli di glucosio sono bassi, gli AA glucogenici sono la maggiore fonte di carbonio per la gluconeogenesi.

    Possono anche essere catabolizzati per ricavare energia oppure possono essere convertiti in glicogeno o acidi grassi (riserve energetiche)

    Gli scheletri cerboniosi degli AA chetogenici vengono convertiti in:

    acetil-CoA

    acetoacetato

    Non portano a produzione netta di ossalacetato che un precursore della gluconeogenesi

    Per ogni Ac-CoA (2-C)che entra nel ciclo di Krebs Cycle, 2 atomi C vengono eliminati sotto forma di CO2.

    Gli aminoacidi chetogenici vengono quindi convertiti in acidi grassi o corpi chetonici ma non in glucosio

  • 21/01/2014

    48

    piruvato

    acetil-CoA

    acetoacetil-CoA

    citrato succinil~CoA

    succinato

    fumaratomalato

    -chetoglutatotriptofanoleucina

    glicina, alanina, serina,

    cisteina,triptofano

    arginina, glutammina, istidina, prolina

    valina metioninatreonina

    glutammato

    leucina lisina

    Fenilalanina

    tirosina

    aspartato, asparagina

    isoleucina

    isoleucina

    fenilalaninatirosina

    propionil~CoA

    biotina

    B12

    isocitrato

    ossalacetato

    in giallo a.a glucosio

    in rosa

    a.a. glucosio e corpi chetonici

    in celeste a.a. corpi chetonici

    Alcuni cofattori giocano un ruolo fondamentale nel catabolismo degli aminoacidi

    Reazioni di trasferimento di unit monocarboniose

  • 21/01/2014

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    Gli AA a 3 atomi di C vengono convertiti in piruvato

    Serina deidratasi

    Serina idrossimetil transferasi

    Glicina sintasi

    Serina deidratasi

  • 21/01/2014

    50

    Il legame che deve essere rotto deve giacere nel piano perpendicolare a quello del sistema dellorbitale del PLP. Il taglio pu essere realizzato mediante rotazione del legame C-N

    Lasparagina viene idrolizzata dallasparaginasi a NH4+ e

    aspartato.

    Laspartato pu anche essere convertito in fumarato nel ciclo dellurea

    aspartato -chetoglu tarato ossalacetato glu tammato

    Aminotransferasi

    COO

    CH2

    CH2

    C

    COO

    O

    COO

    CH2

    HC

    COO

    NH3+

    COO

    CH2

    CH2

    HC

    COO

    NH3+

    COO

    CH2

    C

    COO

    O + +

    Gli AA a 4 atomi di C vengono convertiti in ossalacetato

  • 21/01/2014

    51

    AA a 5 atomi di C: alcuni vengono

    convertiti in -chetoglutarato attraverso il glutammato

  • 21/01/2014

    52

    metionina degradata a Succinil-CoA (1)

    S-adenosil-metionina uno degli agenti metilanti pi importanti

    metionina degradata a Succinil-CoA (2)

  • 21/01/2014

    53

    Aminoacidi Ramificati (1): isoleucina, leucina e valina

    Sebbene il metabolismo della gran parte degli aminoacidi avvenga nel fegato, gli aminoacidi ramificati vengono ossidati prevalentemente nel muscolo, nelrene e nel cervello.

    questi tessuti extraepatici contengono una transaminasi, assente nel fegato, che agisce su questi tre aminoacidi producendo i corrispettivi -cheto acidi.

    Una deidrogenasi specifica per gli -cheto acidi ramificati catalizza la lorodecarbossilazione ossidativa rilasciando CO2 e producendo diversi acil-CoA

    Aminoacidi Ramificati (1): isoleucina, leucina e valina

    transaminazione

    Decarbossilazione ossidativa

    deidrogenazione

  • 21/01/2014

    54

    Aminoacidi Ramificati (2)

    isoleucina valina leucina

    idratazione

    ossidazione

    tiolisi

    Reaz. Standard nella formazione di corpi chetonici

    Lisina

    convertita ad

    acetoacetato e

    acetil-CoA

  • 21/01/2014

    55

    Catabolismo di fenilalanina e tirosina

    fenilpiruvato

    fenillattato

    Phe-idrossilasi= ossidasi a funzione mista poich utilizza un cofattore e lossigeno molecolare per compiere la reazione di idrossilazione.

    Lossigeno necessario per la reazione di idrossilazione proviene dalla molecola biatomica dellO2.Laltro atomo di ossigeno si unisce ai due atomi di idrogeno portati dalla tetraidrobiopterina formando acqua.

    Il ripristino della forma ridotta tetraidrobiopterina si ha con la reazione di riduzione catalizzata dalla diidrobiopterina reduttasi che usa NADH *

  • 21/01/2014

    56

    113

    Catabolismo della tirosina (a)

    tirosina idrossilasitetraidrobiopterina

    DOPA decarbossilasiPiridossalfosfato

    (prodotto finale nellasubstantia nigra)

    Nella porzione midollaredella ghiandola surrenale:

    SAM

    114

    Due vie di degradazione del triptofano:

    1. formazione di acetoacetato

  • 21/01/2014

    57

    115

    2. Formazione di serotoninaimportante neurotrasmettitorenel cervello

    Vie di degradazione del triptofano:

    Morbo di Hartnup: alterato trasportotransmembrana del triptofano

    melatonina: implicata nella regolazione dei ritmi circadiani. Inibisce la sintesi e la secrezione di altri neurotrasmettitori, quali DOPA e GABA

    *

    *

    serotonina

    melatonina

  • 21/01/2014

    58

    Biosintesi delleme

    85% cellule eritroidi emoglobinatrasporto dellossigeno (emoglobina e mioglobina)

    15 % epatica cofattore di enzimi

    trasporto di elettroni (citocromi)

    ossidazioni a funzione mista (citocromo P450)

    decomposizione del perossido didrogeno (perossidasi),

    sintesi del GMP ciclico (guanilato ciclasi)

    ossidazione del triptofano (triptofano pirrolasi), delle prostaglandine (prostaglandina endoperossido sintetasi) e dellindolammina (indolamina diossigenasi).

    L'eme pu presentarsi sotto tre diverse forme: eme a, eme b ed eme c.

    eme a: differisce dall' eme b in quanto ha un gruppo metile ossidato a un gruppo formile (CHO), e una delle catene viniliche rimpiazzata da una isoprenica. Tra gli enzimi contenenti questo tipo di eme vi la citocromo c ossidasi.

    eme b: il pi comune dei tre, presente tra gli altri nell'emoglobina e nella mioglobina

    eme c: simile all'eme b con la differenza che con le due catene viniliche covalentemente legata alla sua apoproteina. Tra le proteine che possiedono questa forma vi il citocromo c

  • 21/01/2014

    59

    Uroporfirinogeno I Coproporfirinogeno I

    Schema Schema generalegenerale delladella biosintesibiosintesi dellemedelleme

    Succinil CoA + Glicina

    Acido -aminolevulinico

    Porfobilinogeno Uroporfirinogeno III Copropofirinogeno III

    Coproporfirinogeno III

    Protoporfirinogeno IX

    Protoporfirina IX

    eme

    ALA sintasi

    citoplasma

    Matrice mitocondriale

    Acido -aminolevulinico

    Passaggio chiave della via biosintetica

    Regolato a livello trascrizionale, lemivita dellenzima breve (t1/2 = 1 hr). Leme e lemina bloccano la trascrizione

    Nelle cellule eritroidi, la sintesi delleme coordinata con quella delle catene globiniche ed entrambe sono stimolate da eritropoietina

    Leme e lemina inibiscono allostericamente l ALA sintasi

    Succinil CoA glicina-amminolevulinato

    -amminolevulinato sintasi

    1. Sintesi di -amminolevulinato (mitocondri)

  • 21/01/2014

    60

    La reazione coinvolge nel sito attivo due residui di lisina ed un catione (Zn++).Il gruppi chetonici del -aminolevulinato (ALA) formano una base di Schiff con il gruppo amminico della lisina. Queste basi di Schiff promuovono le successive condensazioni C-C and C-N grazie allazione del catione che coordina I gruppi amminici delle molecole si ALA

    -aminolevulinato porfobilinogeno

    Porfobilinogeno sintasi

    Inibita da piombo

    2.Sintesi di profobilinogeno (citosol)

    Porfbilinogeno Deaminasi (o uroporfirinogeno sintasi): gruppo prostetico dipirrometano legato ad un residuo di cisteina

    Le unit di porfobilinogeno sono aggiunte fino a formare un esapirrolo lineare

    3a. Sintesi di uroporfirinogeno III (citosol)

  • 21/01/2014

    61

    3b. Sintesi di uroporfirinogeno III (citosol)

    Uroporfirinogeno III

    cosintasi

    Uroporfirinogeno IIIUroporfirinogeno I

    4 porfobilinogeno

    idrossimetilbilano

    4. lUroporfirinogeno Decarbossilasi rimodella le catene laterali di

    acetato (Citosol)

    Coproporfirinogeno III(fisiologicamente utile)

    Coproporfirinogeno I(non utile)

    Uroporfirinogeno I Uroporfirinogeno III

  • 21/01/2014

    62

    5. Coproporfirinogeno III Ossidasi catalizza la decarbossilazione ossidativa di specifiche

    catene laterali di propionato ( mitocondri)

    Coproporfirinogeno III protoporfirinogeno IX

    6. Formazione della protoporfirina IX (mitocondri)

    Lenzima ossida i ponti metilenici che collegano gli anelli pirrolici in

    modo da estendere la coniugazione allintero tetrapirrolo

    proto

    Protoporfirinogeno ossidasi

    Protoporfirinogeno IX Protoporfirina IX

  • 21/01/2014

    63

    7. Inserzione di Fe2+ (mitocondri)

    La reazione richiede ac. Ascorbico e cisteina come agenti riducenti

    (Pb2+ agisce come inibitore competitivo rispetto al Fe2 ma non viene comunque inserito nella protoporfirina IX

    La mancanza di ferro porta allinserzione di Zn2+ (zinco- protoporfirina) (ZnPP), un importante indicatore clinico di deficit di ferro

    Ferrochelatasi

    Protoporfirina IX eme

    Regolazione della sintesi delleme

    Fegato

    Gli enzimi contenenti eme sono soggetti ad un rapido turnover per consentire gli adattamenti metabolici (inibizione a feedback)

    Precursori globuli rossi

    Biosintesi mantenuta a livelli altiSensibile alla concentrazione di ferro

  • 21/01/2014

    64

    Disordini della sintesi di eme

    Acquisiti: avvelenamento da piombo

    Congeniti: Porfirie

    -amminolevulinato

    porfobilinogeno

    preuroporfirinogeno

    uroporfirinogeno III

    coproporfirinogeno

    protoporfirinogeno

    protoporfirina

    eme

    PORFIRIA DI DOSS

    PORFIRIA INTERMITTENTE ACUTA

    PORFIRIA ERITROPOIETICA CONGENITA(deficit di uroporfirinogeno III cosintasi accumulo di uroporfirinogeno I)

    PORFIRIA CUTANEA TARDA

    COPROPORFIRIA EREDITARIA

    PORFIRIA VARIEGATA

    PROTOPORFIRIA ERITROPOIETICA

    PORFIRIE

  • 21/01/2014

    65

    PORFIRIE

    gruppo di malattie metaboliche rare, ereditarie causate dalla ridotta attivit di uno degli enzimi della via biosintetica dell'eme

    determinano livelli eccessivi di varie sostanze dette porfirine o dei loro precursori nella via metabolica

    che si accumulano in sedi diverse

    vengono escreti nelle urine e nelle feci

    determinano manifestazioni patologiche per i loro effetti su sistema nervoso e cute

    CATABOLISMO DELLEME E FORMAZIONE DELLA

    BILIRUBINA

  • 21/01/2014

    66

    Destino dei globuli rossi

    Circolano mediamente per 60-120 giorni

    RBC senescenti vengono fagocitati e/o lisati

    Normalmente la lisi avviene extravascolarmente nei macrofagi della milza, fegato e midollo osseo,quello della emoglobina libera prevalentemente negli epatociti

    la lisi pu avvenire intravascolarmente

    emoglobina

    Globina

    Amminoacidi

    Pool amminoacidi

    eme Bilirubina

    Fe2+

    escrezione

    fagocitosi & Lisi

    Riciclo

    Il catabolismo della emoglobina derivata dagli eritrociti avviene nei macrofagi della milza, fegato e midollo osseo,quello della emoglobina libera prevalentemente negli epatociti

  • 21/01/2014

    67

    Citotossicit delleme libero

    Capacit pro-ossidante dovuta alla presenza di ferro e alla capacit di generare radicali liberiPerossiredossina-1

    ferritina

    bilirubina

    Meccanismi di protezione nei confronti di eme libero

    emoglobina

    aptoglobina

    eme

    Macrofagi epatociti

    emopessina

    Macrofagi

  • 21/01/2014

    68

    Eme libero: induce la sintesi di apo-emoproteine in cui deve essere incorporato. Leccesso viene degradato a livello cellulare.

    Metabolismo della bilirubina

    Il catabolismo dell'eme porta alla produzione dei pigmenti biliari; i suoi precursori sono l'Hb dei GR in disfacimento, i precursori dei GR nel midollo osseo, nonch le proteine contenenti questo gruppo prodotte nel fegato e in altri tessuti.

    La bilirubina, un anione organico pigmentato un prodotto insolubile del catabolismo. Per essere escreta deve essere convertita in una formaidrosolubile; questa trasformazione rappresenta l'obiettivo finale del metabolismo della bilirubina, che si svolge attraverso 5 tappe fondamentali:

    1. FORMAZIONE

    2. TRASPORTO PLASMATICO

    3. CAPTAZIONE EPATICA

    4. CONIUGAZIONE

    5. ESCREZIONE BILIARE

  • 21/01/2014

    69

    1. Formazione: ogni giorno si formano circa 250-350 mg di bilirubina; il 70-80% deriva dalla distruzione dei GR invecchiati. Il restante 20-30% deriva dalle altre proteine contenenti l'eme, localizzate principalmente nel fegato e nel midollo osseo.

    EME

    biliverdina

    Eme ossigenasi

    Eme ossigenasi 2: espressa costitutivamente nella maggior parte delle cellule e catabolizza leme in condizioni omeostaticheEme ossigenasi 1: viene prodotta quando c eme in eccesso, quindi a seguito di stress metabolico

    CO: modula lattivit delle emoproteine legando il ferro; impedisce lossidazione delle stesse proteinePreviene il rilascio delleme dallemoglobina

    Ferro: pu catalizzare la formazione di ROS con meccanismo fenton;Viene legato dalla ferritina che possiede anche attivit ferrossidasica (Fe+2 Fe+3)

    biliverdina

    biliverdina

    bilirubina

    Biliverdina reduttasi

    La biliverdina riduttasi, converte, poi, la biliverdina a bilirubina.

    Questi passaggi avvengono principalmente nelle cellule del sistema reticoloendoteliale (fagociti mononucleati).

  • 21/01/2014

    70

    2. Trasporto plasmatico: a causa dei legami idrogeno interni, la bilirubina non idrosolubile. La bilirubina non coniugata (a reazione indiretta) perci trasportata nel plasma legata all'albumina e non pu attraversare la membrana glomerulare e quindi non compare nelle urine. Il legame si indebolisce in alcune condizioni (p. es., l'acidosi), mentre alcune sostanze (p. es., certi antibiotici e i salicilati) competono con la bilirubina per i siti di legame dell'albumina.

    3. Captazione epatica: sono ancora poco chiari i dettagli della captazione della bilirubina da parte del fegato e l'importanza delle proteine di legame (binding proteins) intracellulari (p. es., la ligandina o la proteina Y). La captazione della bilirubina avviene attraverso un trasporto attivo ed rapida.

  • 21/01/2014

    71

    4. Coniugazione: la bilirubina libera concentrata nel fegato viene coniugata con l'acido glicuronico a formare la bilirubina diglicuronide o bilirubina coniugata (a reazione diretta). Questa reazione, catalizzata dall'enzima microsomiale glicuronil-transferasi, rende il pigmento idrosolubile.

    5. Escrezione biliare:la bilirubina coniugata viene escreta nei canalicoli biliari insieme agli altri costituenti della bile. Nell'intestino, la flora batterica deconiuga e trasforma la bilirubina in urobilinogeno.

    La maggior parte di questo viene convertito in stercobilina ed eliminato con le feci; una piccola quota viene riassorbita (circolazione enteroepatica), ed inviata al rene dove viene convertito in urobilina.

  • 21/01/2014

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    rene-glucuronidasi battericheurobilina

    Cir

    cola

    zio

    ne

    ente

    roep

    atic

    a

    Bilirubina totale: 0.1 1 mg/dl

    Bilirubina indiretta o non coniugata: 0.1 1 mg/dl

    Bilirubina diretta o coniugata: 0 0.20 mg/dl

    Subittero:

    bilirubinemia > 1,5 mg/dl

    Ittero:

    bilirubinemia > 2,5 mg/dl

    GLI ITTERI

    Ittero la colorazione giallastra della cute e delle mucose dovuta a concentrazioni di bilirubina superiori a 1,5-2 mg/dl. Classicamente si distingue tra ittero e subittero: questo termine indica la colorazione giallastra delle sclere e della mucosa sottolinguale che si ha quando la bilirubinemia compresa tra 1,5-2 mg/dl.

  • 21/01/2014

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    Iperproduzione di Bilirubina

    Emolisi

    Eritropoiesi inefficace

    Alterato Metabolismo

    Epatico della Bilirubina

    Difetto di Coniugazione:s.di Crigler-Najjar

    Difetti di Captazione eConiugazione: s. di Gilbert

    Difetto di Escrezione: s. diDubin-Johnson, s. di Rotor

    Itteri Acquisiti

    Difettosa captazione e trasporto(epatiti acute,croniche, da farmaci)

    Difettosa coniugazine(latte materno, farmaci)

    Itteri da Ostacolato Deflusso

    Intraepatico colestasi gravidica IIItrimestre Cirrosi Biliare Primitiva Colangite sclerosante Extraepatico litiasi biliare tumori della v. biliare, tumori della testa del pancreas