BIOCATALISIBIOCATALISI A. 2008 -2009 Dr. Davide Tessaro Lezione 4: Enzimi redox: le deidrogenasi.

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BIOCATALISI

A.A.

2008 -2009

Dr. Davide Tessaro

Lezione 4:Enzimi redox:

le deidrogenasi

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Scala redox composti bio

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Enzimi redox

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Le DHasi NAD-dipendentiSi avvalgono del cofattore Nicotinammide Adenina Dinucleotide (NADH), eventualmente fosforilato (NADPH), che non è legato covalentemente all’enzima e che viene consumato in quantità stechiometrica.

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MeccanismoNella catalisi è coinvolto anche uno ione Zn++, che orienta e attiva il substrato

Le Dhasi sono selettive per quanto riguarda la stereochimica dell’idruro del cofattore: ogni enzima ha una propria specificità

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Stereospecificità

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Specificità di substrato

Y = lievito; HL = fegato di cavallo; TB = Thermoanaerobium brockii;

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Riciclo del cofattorePrimo metodo: accoppiamento dei substrati

• per spostare l’equilibrio verso i prodotti va usato un eccesso di substrato ausiliario

• l’attività dell’enzima è distribuita tra le due reazioni;

• il prodotto deve essere purificato dalla gran quantità di ausiliario

• ausiliari reattivi deattivano l’enzima

• le alte concentrazioni in gioco portano ad inibizione

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Riciclo del cofattoreSecondo metodo: accoppiamento di enzimi

• le reazioni devono essere indipendenti l’una dall’altra

• i substrati non devono competere per lo stesso enzima

• stato dell’arte OK per NADH, si cerca ancora un metodo efficiente a livello industriale per NADPH

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Formiato deidrogenasi

• la reazione è irreversibile

• sia il formiato che la CO2 sono innocui (anche per l’enzima) e facilmente separabili

• il formiato è poco costoso

• TTN: 103 105

• FDH costosa e poco attiva (3 U/mg) si immobilizza l’enzima o si una una membrana

• FDH da Candida boidinii per NAD, FDH da Pseudomonas sp. Ingegnerizzata per NADPH

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Glucosio deidrogenasi

• reazione irreversibile per idrolisi gluconolattone

• GDH da Bacillus cereus accetta sia NAD+ che NADP+ ed è stabile

• GDH costosa e separazione prodotto può essere non banale

• G6PDH da Leuconostoc mesenteroides è poco costosa, accetta sia NAD+ che NADP+, ma G6P è costoso, deve essere preparato in situ (uso di esokinasi + ATP) o sostituito con ausiliari simili (gluc-6-solfato)

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Alcol deidrogenasi

• l’equilibrio va spostato rimuovendo i prodotti o usando un eccesso di reagenti

• ultimamente ADH da Rhodococcus ruber usa i-PrOH (fino al 50%) come substrato

• ADH da lievito per NADH, ADH da Leuconostoc mesenteroides per NADPH

• TTN ancora un po’ bassini

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Forma ossidata

• attenzione al potenziale redox

• LDH accetta solo NADH

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ApplicazioniH

H

O O

H

H

O

O

O O

H

H

O OH

H

H

OH

O

O OH

HL-ADH

riciclo NADH

HL-ADH

riciclo NADH

HL-ADH

riciclo NADH

e.e. > 98%

e.e. > 98%

e.e. > 98%

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Riduzioni con cellule intere

R1 R2

O

R1 R2

OH

• facile trattabilità, costo ridotto

• largo spettro di attività

• no aggiunta cofattori (riciclo interno, consumo Glu)

• combinano diversi enzimi

Lievito da panettieri (S. cerevisiae)

• basse produttività

• eventuale tossicità del substrato o prodotto

• purificazione difficoltosa

• diversi enzimi presenti: controllo reazioni collaterali

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DHasi da lievito

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Riduzione chetoni

Il lievito agisce secondo le regole di Prelog

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riduzione beta-ketoesteri

Evidentemente agiscono contemporaneamente enzimi diversi

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Inibizione selettivaSi va ad inibire l’enzima “D”

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Diastereoselettività lievito

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Diastereoselettività lievito

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Deracemizzazione alcoliSi procede via stereoinversione, sfruttando i sistemi già presenti nel microorganismo.

R1 R2

OH

R1R2

OH

R1 R2

O

NAD(P)+

NAD(P)H

deidrogenasi enzima redox

La seconda reazione DEVE essere irreversibile

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Deracemizzazione alcoli

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Enoato reduttasiÈ noto che diversi generi di microorganismi (Clostridia, Proteus, Beauveria, Saccharomyces) sono capaci di ridurre doppi legami attivati con alte specificità.

Tale attività è associata ad una classe di enzimi (enoato reduttasi) coinvolti nella biosintesi degli acidi grassi.

Pur essendo stati, tali enzimi, isolati e caratterizzati, si preferisce fare ricorso, per le biotrasformazioni, alle cellule intere, per evitare problemi di riciclo del cofattore e di stabilità all’ossigeno dell’enzima stesso.

La formale addizione di idrogeno avviene, solitamente, con stereochimica trans.

La scoperta di tale attività, nel lievito da panettiere, risale addirittura al 1934.

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Substrati per lievitoVengono ridotti solo doppi legami C=C attivati dalla coniugazione con gruppi elettron-attrattori. Doppi legami isolati e tripli legami non vengono ridotti.

• acidi ed esteri α,β-insaturi. Gli esteri possono venire parallelamente idrolizzati.

• lattoni α,β-insaturi

• aldeidi α,β-insature. C’è la parallela riduzione del carbonile. Alternativa: alcoli allilici

• chetoni α,β-insaturi: destino simile alle aldeidi

• nitrocomposti α,β-insaturi

• 1,3-dieni attivati (coniugati): viene ridotto solo il doppio legame α,β

Spesso (ma non sempre) la stereochimica della riduzione è controllabile a partire dalla conformazione E o Z del substrato

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Esempi

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Esempi

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Esempi

Processo Hoffman La-Roche

pH 8.0-9.0; 20°C

Fed-batch per evitare livelli tossici di oxoisoforone

Conv. 87%, resa 80%, selettività 92%, e.e. 97%

STY 2.8 g/(L d)

Scopo: produzione carotenoidi

OH

OH

zeaxantina: mais, zafferano, tuorlo d'uovo, retina oculare

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Controllo reazioniLa cellula di lievito è un sistema multienzimatico: se più enzimi competono per lo stesso substrato, è necessario trovare un metodo di controllo cinetico.

Devo fare in modo che la concentrazione di substrati e prodotti rimanga piccola, di modo da non incorrere in fenomeni inibitori o in reazioni collaterali.

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Extractive biocatalysisUso una resina apolare: substrato e prodotti si adsorbono su di essa mantenendo una loro (piccola) concentrazione in acqua determinata dal rispettivo coefficiente di partizione.

Anche il work-up è facile: basta filtrare le particelle di resina e poi “lavare via” il prodotto avvalendosi di un solvente organico

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Esempio

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EsempioO

OO

O

OOH

Processo Eli Lilly

Cellule intere di Zigosaccharomyces rouxii, pH 7.0, 33-35°CIl substrato ha un limite di tossicità di 6 g/L: usando una resina XAD-7, si hanno meno di 2 g/L in soluzione, pur avendo 40 g/L complessivamente.La resina ha log P < 2, non è tossica, non ha effetti denaturanti, e può essere facilmente riutilizzata.

Resa 96%, e.e. > 99.9%, purezza 95 %, STY 75 g / (L d)

O

OOH

O

O N

N

NH2

O

LY300164benzodiazepina

in test per trattamentosclerosi laterale amiotrofica