Bimestrale della Sezione di Ivrea dell’Associazione ... · Folgaria e Lavarone ci fermia-mo al...

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LO SCARPONE CANAVESANO - 1 Bimestrale della Sezione di Ivrea dell’Associazione Nazionale Alpini Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004 n.46 / art.1 comma 2) D.C.B. Torino 10015 Ivrea - Via A. De Gasperi 1 . C.P. 72 - Tel e Fax 0125618158 - Gratuito ai Soci Maggio / Giugno 2006 Anno LIX - Numero 3 Sito Internet: www.anaivrea.it ASIAGO

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LO SCARPONE CANAVESANO - 1

Bimestrale della Sezione di Ivrea dell’Associazione Nazionale AlpiniSpedizione in a.p. D.L. 353/2003(conv. L. 27/2/2004 n.46 / art.1 comma 2)

D.C.B. Torino10015 Ivrea - Via A. De Gasperi 1 . C.P. 72 - Tel e Fax 0125618158 - Gratuito ai Soci

Maggio / Giugno 2006

Anno LIX - Numero 3Sito Internet: www.anaivrea.it

ASIAGO

2 - LO SCARPONE CANAVESANO

DALLA SEZIONE

LA MIA ADUNATA DI ASIAGOPuntuale come un cronome-

tro alle ore 13 di sabato 13maggio si ferma sotto casa l’au-to di Roberto con il quale hocombinato la trasferta di Asia-go.

Caricati i bagagli partiamoper la grande avventura attesada un anno e, seguendo le trac-ce di padre Dante, attraversia-mo quasi tutto “lo dolce pianoche da Vercelli a Marcabò di-china”. E così Santhià, Milano,Bergamo, Brescia. A Peschieradel Garda ci immettiamo sul-l’autostrada del Brennero, risa-lendo la valle dell’Adige, da suda nord, sino a Rovereto. Unavalle ampia, luminosa, ricca diborghi ridenti, di castelli, di vi-gneti, carica di storia, portad’Italia. A fondo valle, maesto-so, “il grande Adige va”. A Ro-vereto si svolta a destra e si co-mincia a salire verso l’altopia-no di Asiago. Lo spettacolo èstraordinario, tra lo smalto deiprati gonfi di fiori, le faggete e iboschi di conifere. SuperatiFolgaria e Lavarone ci fermia-mo al passo di Vézzena, metri1400, ove a ricordo delle gestadella brigata di fanteria che por-ta il nome della città di Ivrea, isuperstiti hanno eretto un cip-po avanti al quale ogni vian-dante ben nato, non può nonfermarsi, a meditare.

Sono le 17 quando ci accin-giamo ad entrare ad Asiago,

convinti che ormai il più siafatto. Senonché giunti alla cir-convallazione anti oraria obbli-gatoria, ci troviamo imbotti-gliati in uno sterminato ser-pentone di auto, camper e pul-mann che procede a sbalzi eche , per percorrere una ventinadi chilometri, ci fa perdere circa4 ore. Finalmente arriviamo alpiazzale dell’areoporto, ma or-mai si è fatto buio. Secondo gliaccordi dobbiamo raggiungerel’istituto dei Salesiani, ma nes-suno sa dove sia. Scopriamopoi che non dei Salesiani sitratta, ma dei Saveriani. Stia-mo già per prepararci a passarela notte in macchina, quandopassa un gruppetto di Alpini,uno dei quali mi scruta attenta-

mente e poi sbotta: ma lei è diIvrea, che si è gemellata con ilgruppo del mio paese, Arcu-gnano. Per fortuna l’alpino diArcugnano dalla prodigiosamemoria, ci conduce all’istitu-to dei Saveriani ove ci offronoun brodo caldo ed un letto. Nel-la cameretta assegnataci tro-viamo il consigliere sezionaleRemo Iosio ed il dottor Carra,in rappresentanza del nostroSindaco. Tra i due è in corsouna lotta senza quartiere a chirussa più forte. Alla fine possia-

mo testimoniare che la spuntail dottor Carra. Poi, come Diovolle, ci addormentiamo ed al-l’alba siamo già in piedi per lagrande sfilata.

Piove. Ma nel più rigorosorispetto della par condicio,

nessuno allude al Governo.Raggiunto l’areoporto e par-cheggiata l’auto, iniziamo lalunga marcia di avvicinamento

alla zona dell’ammassamento.Intanto sono sempre più nu-merosi gli alpini che, come unfiume, vanno a posizionarsi.Roberto considerando l’allegrabaraonda scherza: “pare di es-sere nelle retrovie di Caporet-to”. Eppure anche nel bel mez-zo della ressa non manca qual-che incontro inaspettato e feli-ce: un giovane alpino di Parma(forse Astorri?) mi saluta ricor-dando il recente convegno dellastampa alpina di Imperia. CosìMonzani di “Monza e Brianza

alpina”. Così anche il sempreattento ed elegante collega di“La più bela fameja” di Porde-none (Pellizzetti?).

Intanto arriva il momentodell’inizio della sfilata. Ser-

rati i ranghi si parte badando atenere il passo. Ci precede ilpresidente Sala che scorta ilvessillo sezionale, portato congrande impegno da Renzino

capo gruppo di Settimo. Rober-to ed io affianchiamo il tenentePatrizia Alberghino, la primadonna canavesana e forse ditutto il Piemonte, ufficiale de-gli Alpini. La gente è colpitadalla sua marziale eleganza efioccano gli applausi di cui noied i Sindaci che seguono imme-diatamente, ci illudiamo di es-sere in qualche misura destina-tari.

Trascinati dalla fanfara sfi-liamo fieramente tra due ali difolla che applaude. Passiamoavanti la tribuna d’onore caricadi Autorità ed al labaro dell’as-sociazione che rappresenta tut-ti i nostri Caduti. La pioggiabattente rende meno festosama più austera la cerimonia. Siva e nella commozione cui nonriesco a sottrarmi, mi tornanoinsistentemente alla mente leparole del nostro striscione te-matico: “Ortigara: Termopilid’Italia. In memoria dei 23.000giovani che non sono tornati”.Il dolente ricordo di questi ra-gazzi fa lc iat i sul le balzedell’Ortigara durante la primaguerra civile europea, ci ingom-bra la mente e ci serra la gola.Per loro non riesco a trovare pa-role più delicate e struggenti diquelle affidate ad un frammen-to di 25 secoli addietro dal poe-ta greco Anacreonte. Versi de-dicati ai giovanissimi soldatispartani caduti al passo delleTermopili, per fare argine alledilaganti orde persiane. Versiche più o meno suonano così:“a voi che per salvare la Patriasiete morti nell’età che ancoranon conosce dolcezza di don-na”.

Al ritorno niente di nuovo,salvo il solito ritardo di

circa quattro ore per uscire dal-l’infernale carosello di Asiago.Ma nessuna protesta. La nostranon è una gita turistica, ma unpellegrinaggio per ricordare benaltri sacrifici!

Cuneo “possente e paziente”ci attende nel 2007 nel ricordodei mille e mille alpini della di-visione Cuneense caduti in ter-ra di Russia.

Antonio Raucci

Sacrario del Leiten. Arrivo della Bandiera di Guerra del 7° ReggimentoAlpini della Julia

LO SCARPONE CANAVESANO - 3

DALLA SEZIONE

PER NON DIMENTICARE

Ad Asiago alla recente adu-nata non era possibile dimenti-care.

In ogni località cippi, lapidi,piccoli cimiteri, cappelle votiveerano lì per ricordarci che no-vant’anni fa la prima guerramondiale era stata la protago-nista di tante storie individualidolorose che unite tra loro han-no costituito il tessuto di unafaticosa identità nazionale.

Venerdì 12, di buon mattinola fanfara sezionale, accompa-gnata dal nostro PresidenteGigi Sala, dal Segretario BeppeFranzoso, da alcuni compo-nenti del direttivo e dal Presi-dente del Consiglio Comunaledi Ivrea Paolo Carra e dal rap-presentante della Provincia diTorino il Consigliere Provin-ciale Vilmo Chiarotto è partitaalla volta di Asiago. Pranzo alMonte Zovetto, dove un mo-numento ricorda il sacrificio di10.000 fanti della Brigata Ligu-ria. Al pomeriggio, piccolo con-certino informale a Canove.Indi faticoso raggiungimentodella colonia dei Padri Saveria-ni ad Asiago. Il traffico instra-

dato su un anello di circa 25km era completamente blocca-to in quanto gli alpini avevanoinvaso 1’Altipiano in ogni cen-timetro disponibile. Ad acco-glierci il Gruppo di Arcugnano“Casarotto” che con la consue-ta squisita ospitalità ci haviziato per tre giorni cucinandodelizie vicentine.

Il sabato 13 il Sacrario milita-re di Asiago del Leiten, posto suuna collina che domina la cittàal termine del viale degli Eroi,visto dall’alto era un tappeto diCappelli Alpini: una folla stra-ripante che rendeva omaggio aisessantamila caduti ivi sepolti.

La nostra Sezione, rappresen-tata dal suo Presidente, ha resoomaggio ai caduti deponendola corona di alloro, inviata dalComune di Ivrea, nel sacelloposto al centro del sacrario,sotto l’insegna che 1’A.N.A na-zionale ha posto a ricordo della79ª Adunata. Presenti: con lafascia tricolore il Presidente delConsiglio Comunale PaoloCarra, con la fascia azzurra del-la Provincia di Torino VilmoChiarotto, per la Fanfara sezio-

nale il Maresciallo MaggioreSergio Bonessio e il PresidenteRoberto Cossavella, i musici enumerosi membri del Diretti-vo e Delegati di Zona. La trom-ba ha suonato il Silenzio, tuttigli alpini presenti hanno rivol-to un grato pensiero a coloroche si sono sacrificati per laPatria.

Nel pomeriggio i vice-presi-denti sezionali Antonio Rauccie Roberto Ganio Mego, al Pas-so di Vezzena, hanno sostato ereso omaggio ai Caduti pressoil monumento-cippo dedicatoalla Brigata di fanteria “Ivrea”.

Di questo cippo lo “ScarponeCanavesano” ha diffusamenteparlato nei numeri scorsi. Ilnome Ivrea è ben vivo presso lapopolazione di Asiago tantoche una importante via delcentro storico è dedicata allaBrigata Ivrea.

Domenica 14 circa 800 alpi-ni della Sezione di Ivrea, prece-duti dal Coro sezionale, sottola pioggia hanno sfilato accom-pagnati dal suono entusia-smante della Fanfara sezionalediretta dal M.M. Sergio Bones-

sio, ha sfilato pure come di con-sueto la Banda di Valperga. Altermine, gioioso ritorno a casa,non senza un allegro pranzo aS. Agostino (al confine conArcugnano) e relativo concerti-no dei musici. Arrivederci aCuneo nel 2007.

Remo Iosio

Presenti:

– 54 Gruppi su 62

– 2 Striscioni

– Il vessillo Sezionale

– Il Consiglio Sezionale alcompleto

– 15 Sindaci più il rappre-sentante della Provincia

– La Protezione Civile

– La Fanfara Sezionale

– La Fanfara di Valperga

– Il Coro Sezionale

– Alpini partecipantialla sfilata: 800 circa

4 - LO SCARPONE CANAVESANO

DALLA SEZIONE

Deposizione della Corona inviata dalla Città di Ivrea.

Seguono alcuni momenti della sfilata

LO SCARPONE CANAVESANO - 5

DALLA SEZIONE

IL CORO ad ASIAGOUn lungo applauso ha coro-

nato la grande prestazione ca-nora del nostro Coro nella Par-rocchiale di Recoaro Terme,gremita di gente che ha volutocosì dimostrare un grande af-fetto ai nostri coristi. Questoconcerto è stato uno dei mo-menti magici della trasferta adAsiago per la grande Adunatadi quest’anno; il concerto erastato preparato con grande curadal maestro Dal Maso con l’af-

finamento delle voci nel corsodelle prove nelle settimane pre-cedenti. Ne è valsa la pena per-ché la soddisfazione dei coristiè stata grande. Il concerto, checomprendeva i canti tipici degliAlpini in guerra e in sintoniacon l’evento che si stava cele-brando, sono stati presentatimolto bene dal corista Prozzocon quella sobrietà che il luogoe i canti stessi richiedevano. Edevo dire che, come succede intutti i concerti del nostro Coro,il canto “L’ultima notte”, can-tato e recitato benissimo, pez-zo forte del programma, è sem-pre ascoltato con grande atten-zione, direi in meditazione, edè molto molto gradito. La tra-sferta era iniziata al mattinopresto del sabato 13 con arrivoa Recoaro Terme per l’ora dipranzo. Pomeriggio turistico epoi alle ore 17.00 il concerto inchiesa e, a seguire, l’accompa-gnamento alla Messa con i can-ti della liturgia per concluderecon il classico “Signore dellecime” nel corso della “Preghie-ra dell’alpino”. Appena termi-nata la Messa, tutti i presenti eil nostro Coro si sono trasferitidi fronte alla chiesa davanti almonumento ai Caduti sovra-stato dalla bellissima statua diun Alpino. Con l’accompagna-

mento dei canti dei nostri cori-sti e le musiche della FanfaraAlpina abruzzese di Cittaduca-le, il Sindaco di Recoaro Termeha presenziato alla deposizionedelle corone di alloro e hatenuto un breve discorso. Lagiornata di sabato si è conclusacon un’ottima cena e la “ritira-ta” ad una ora non tarda.

Prestissimo, al mattino didomenica sotto una pioggia in-sistente, il temuto trasferimen-

to ad Asiago, sentitele notizie sull’im-possibile trafficostradale del sabato,è stato fortunata-mente veloce.

Si è potuti arriva-re ad Asiago conmolto anticipo equindi g iungeresenza problemi al-l’ammassamento epartecipare cosi’alla sfilata. Il pran-

zo sul lago di Garda ha comple-tato con successo questa tra-sferta con grande soddisfazionedei nostri Coristi che hannocosì avuto modo di farsi cono-scere dagli abitanti della Valledell’Agno, terra di Alpini eteatro della Grande Guerra.

Sulla via del ritorno attraver-so il Passo di Vezzena ho avutomodo di pensare, conversandocon un amico corista nativodell’Altopiano, al significato diquesta adunata che definireiuna “adunata-pellegrinaggio”poiché, proprio nel territorio diAsiago, il 15 maggio del 1916 èiniziata la grande offensiva au-striaca Straf-Expedition che hacausato nella battaglia del-l’Ortigara, 23.000 Caduti, tuttieroi, dei quali 16.000 Alpini.

E così ho ricordato di aver let-to uno scritto di Paolo Monelli,ufficiale alpino di complemen-to che ha partecipato a quellebattaglie, nel quale esalta le ge-sta dei Caduti sull’Ortigara conun motto preso dallo storicolatino, Tacito:

“Fortunam inter dubiis, vir-tutem inter certis numerave-runt”. Annoverarono la fortu-na fra le cose dubbie, fra le certeil valore.

Giorgio Mosca

LA FANFARA ad ASIAGOLe bandiere “ASIAGO la città

degli alpini” sventolano lungole strade dell’altopiano salu-tando le migliaia di alpini chepartecipano alla 79a AdunataNazionale.

Lo striscione “Sulle orme deipadri... per non dimenticare”apre la sfilata che dopo tantianni è ritornata sull’Ortigara,ai piedi di quella famosa Co-lonna Mozza che era stata eret-ta a ricordo dei 24 battaglionialpini, dei 23000 soldati, chesu quelle montagne persero lavita a difesa della nostra Patria,della nostra Bandiera.

Asiago è presa d’assalto da ol-tre 55 mila alpini e ben 175fanfare fanno salire al cielo ilnostro inno: la nostra FanfaraSezionale non poteva mancaread un appuntamento così den-so di significati.

La formazione al gran com-pleto inizia la sua adunata dal-l’alto del Rifugio Kùbelek nelComune di Roana dove vengo-no resi gli onori ai Caduti difronte al monumento innalza-to dalla sezione di Genova a ri-cordo dei caduti della BrigataLiguria. Dopo l’ovvio acquistodi alcune forme di “asiago” laFanfara suona sfilando in bor-ghese a Canove e quindi il pul-lman si mette pazientementein coda per raggiungere la CasaAlpina Pietro Uccelli dove gliamici cuochi del gruppo diArcugnano hanno già prepara-to uno squisito bollito misto.La serata prosegue in allegriacon canti e musica fino a nottefonda.

Al sabato mattina una dele-gazione della Fanfara e della Se-zione d’Ivrea, con i labari e iltrombettista, si reca all’internodel Sacrario Militare di Asiagoper la deposizione di coronache attira l’attenzione dell’im-menso numero di alpini che inquel momento è in visita almonumento. Solo per non darel’impressione che si sia patitala fame, dopo la polenta e bac-calà del pranzo, gli alpini dellafanfara si rifocillano prima diraggiungere a piedi il vivo dellafesta. L’euforia del sabato seraaccompagna tutti fino all’umi-da alba della domenica quandouna indesiderata pioggia in-

zuppa le divise degli alpini fer-mi all’ammassamento in atte-sa del via. In perfetto orario hainizio la sfilata ed il Labaro Na-zionale, scortato dal PresidentePerona e dal Ministro Giova-nardi, viene seguito dalle fanfa-re in armi della Julia, della Tri-dentina e della Taurinense indivisa d’epoca, oltre a due plo-toni in armi dove varie ragazzealpine portano con orgoglio illoro fucile. Seguono i “veci” abordo dei mezzi storici con an-che il famoso scrittore RigoniStern, quindi i gruppi di prote-zione civile ed i gruppi ANAprovenienti dall’estero.

Verso le nove ha inizio la sfi-lata della nostra Sezione e laFanfara, diretta dal MarescialloSergio Bonessio, sotto la piog-gia, con le note note del 33 e deiCoscritti, segna il passo ai mol-ti Alpini Canavesani interve-nuti. In segno di rispetto si in-terrompe la musica davantialla tribuna d’onore e al Sacra-rio a ricordo degli alpini Manu-el e Luca vilmente assassinatidurante le operazioni di pacenei pressi di Kabul.

Tra la soddisfazione generalesi giunge allo scioglimento, siarriva velocemente al pullmane, con molta calma, ci si mettein coda per uscire da Asiago.Nel pomeriggio, raggiunta laTrattoria Trentatrè di Altavil-la, il Presidente Sala, che per laprima volta ha vissuto l’adu-niata in compagnia della Fan-fara, pronuncia gratificanti pa-role di lode per l’ennesima bellaprestazione della formazione.Nel corso del pranzo, dopo iringraziamenti al gruppo diArcugnano per la preziosa col-laborazione, i musici si scam-biano le impressioni sull’adu-nata e si informano con curio-sità sull’avanzamento dei lavo-ri di sistemazione della nuovasala prove di Ivrea che divente-rà a breve la sede ufficiale dellaFanfara. Dopo aver suonatocon gioia le ultime canzoni al-pine, il gruppo sale sul pullnane non appena si entra in auto-strada le braccia di Morfeostringono in un tenero abbrac-cio la maggior parte dei musicifino al loro rientro ad Ivrea.

alp. giacomo spiller

6 - LO SCARPONE CANAVESANO

DALLA SEZIONE

20 AGOSTO 2006: 11° RADUNO INTERSEZIONALE SUL MOMBARONESon passati 15 anni dall’otto-

bre 1991, quando con orgoglioe soddisfazione, festeggiando il70° anniversario di fondazionedella Sezione inaugurammo ilricostruito monumento a “Cri-sto Redentore” sul Mombaro-ne. L’iniziativa da noi propu-gnata, e avallata dal Comune diGraglia, di ricostruire il Monu-mento su progetto di FrancoThumiger e realizzato da Gui-do Rocchi ebbe il suo compi-mento e lo possiamo dire: il so-gno divenne realtà. Intorno anoi si strinsero le diocesi, i co-muni confinanti, le Pro Locodei paesi viciniori, enti e so-prattutto le popolazioni cana-vesane, biellesi e valdostane.

Il 20 Agosto la Sezione diIvrea organizzerà l’11° RadunoIntersezionale tra le Sezioni diBiella - Aosta ed Ivrea ed in taleoccasione fasteggeremo il 15°anniversario della ricostruzio-ne e l’85° anniversario di fon-dazione della Sezione. È già an-nunciata la presenza del Presi-

dente Nazionale Corrado Pero-na. Vi invito tutti a parteciparealla manifestazione e consiglioai più pigri di incominciare adallenarsi per essere all’altezzadel compito (essere personal-mente presenti sulla colma delMombarone). Io incominceròdomani. Mi auguro di vederviin tanti in quell’occasione perricordare quanto con fatica, de-dizione e soddisfazione è statofatto, dando lustro e visibilitàalla nostra Sezione ed allanostra Associazione.

Luigi Sala

SAMONE

Inaugurazione Monumentoai Caduti

Nel firmamento alpino ènata un’altra piccola stella. È ilmonumento all’ALPINO che ilGruppo di Samone della Sezio-ne ANA di Ivrea ha inauguratoil 30 aprile 06.

Alla presenza del Vice Presi-dente Nazionale Giorgio Son-zogni, del consigliere nazionaleBionaz, del Presidente Seziona-le Luigi Sala, del Direttore delloScarpone, il nostro giornale se-zionale Raucci Antonio, degliamici francesi dell’Amicale del27°,67°,6° e 13° BataillonsChasseurs Alpins di Annecy,guidati dai Ten. Col. Combepi-ne e Morand. gemellati con lanostra sezione, del vessillo se-zionale valdostano accompa-gnato dai gagliardetti dei grup-pi di Champorcher, Valpelline,Pont Boset, dei gagliardetti deiNovelle e Sellero (Valcamoni-

ca), con noi gemellati, di Tori-no Centro,dai numerosissimigagliardetti della nostra sezio-ne,.dagli alpini di Samone alcompleto, è stato rimosso il tri-colore che copriva il monu-mento.

Presente il Sindaco di Samo-ne Sig. Maurizio Giovando, si èproceduto alla benedizione delMonumento e quindi, di segui-to, la celebrazione della S. Mes-sa, accompagnata dai canti delCoro Sezionale diretto dal M°Luciano Dal Maso.

Al termine si sono tenuti i di-scorsi ufficiali iniziando dalCapogruppo di Samone Lucia-no Dal Maso, dal Sindaco Sig.Giovando, dal Presidente Se-zionale Luigi Sala, dal Consi-gliere Nazionale Carlo Bionaz,e dal Vice Presidente Naziona-le Giorgio Sonzogni che ha an-che portato il saluto del Presi-dente Nazionale Corrado Pero-na. Concepito nel segno del-l’emblema del Corpo degli

Alpini, IL CAPPELLO, vuolerappresentare la continuitàdella morale storica sintetizza-ta nel motto apposto in fregio almonumento “ieri, oggi, doma-ni, sempre”.

Ideato e realizzato dal Grup-po Alpini di Samone con capa-cità, tenacia, sacrificio e tantabuona voglia, assecondati an-che da collaborazioni esterne,

dall’Amministrazione comu-nale, Enti pubblici e privati.

Vada a tutti gli attori di que-sto magico ed indimenticabilemomento il nostro più sentitoringraziamento affinché possacontinuare a perpetrarsi il mot-to del nostro gruppo “conti-nua....una fede, una tradizio-ne, un cuore”.

Valter Vallino

DAI NOSTRI GRUPPI

Il Monumento prima e dopo la ricostruzione

ore 10,00Raduno dei partecipanti

sulla Colmaore 10,30

Santa Messaore 11,00

Discorsi ufficiali

Funzionerà servizio di trasportoa mezzo elicottero

LE NOSTRE GIOIE

VALENTINA figlia del so-cio Valentino Gannio e ni-pote del socio Piero Gan-nio.

FRANCESCA GALLET-TI figlia del socio Cristiane nipote del socio MarioPeradotto.

EMANUELE LAGNAFIETTA nipote del socioFranco Lagna Fietta.

PAOLO TOMASI CONTfiglio del socio Piero.

ARIANNA DEMURTASfiglia della Madrina delGruppo Ornella Cappia enipote del socio BattistaCappia.

SAMUELE REINERIO fi-glio del socio Guido e ni-pote del CapogruppoArnaldo Brusa.

ALESSIA MINUTO figliadel socio Michele, Alpinoin Armi.

AGNESE BRUSA nipotedel socio Elio Brusa.

GIORGIO BARAMASCOpronipote del socio Giaco-mo Baramasco.

ERIK PELLITTERI nipotedel socio Giovanni Pellit-teri.

STEFANO GHISETTI fi-glio del socio Sandro.

GAIA GENISIO nipotedel Consigliere Corrado.

MARTINA BOLATTOnipote del socio Enzo.

NOEMI MAJEWSKI ni-pote del socio AngeloBracco.

PAOLO DI BIASE nipotedel socio Bruno Taraglio.

ALESSIO MARTELLO ni-pote del socio GiuseppeGoia.

EDOARDO DE FAZIO fi-glio del socio Francesco.

MANILA VALLERO figliadel Consigliere Renatocon VITTORIO ALES-SANDRIA.

LORIS PISTONE figliod e l s o c i o L u i g i c o nMARZIA CESCHIN.

LAURA GRAIANI nipotedel socio Giuseppe Baroha conseguito la laurea inIngegneria dell’Organiz-zazione d’Impresa pressoil Politecnico di Torino.

STEFANIA GUERRA fi-glia del socio Silvano haconseguito la laurea inEconomia con voto di 100su 110.

TANIA FRANCESCACAVALLETTI nuora delsocio Giacomo Bernardinha conseguito la laurea inScienze Motorie pressol’Università di Torino.

I NOSTRI DOLORI

ROSINA COMBA NEL-LA mamma dei soci Eral-do e Piero Garda e nonnadel socio Marco Garda.

GIUSEPPE GARDA sociodel Gruppo (anni 94).

F L A V I O I L V O F R A-SCHETTO simpatizzan-te del Gruppo e papà delsocio Claudio.

CARLO GAMERRO papàdel socio Luigino e fratellodel socio Anziano Anto-nio.

TERESA GAIDA mammadel socio Giovanni Ros-setto.

MADDALENA COR-DERA mamma del socioCarlo Petitti.

CAROLINA DESTE-FANO cognata del socioAndrea Tapparo.

GIUSEPPE ACTIS DA-TO cognato del socio Ren-zo Laurent.

CESARINO JON e CAR-LA MOLINATTI cognatidel socio Adino Ganio.

Dott. LUIGI BIANCO so-cio aggregato.

Dott. LUIGI BIANCOfratello del socio Renato.

STEFANO GRUA papàdel socio Italo.

AGOSTINO QUERIO so-cio del Gruppo.

CARLO ANDREO nonnodel Consigliere del Grup-po Moreno Andreo.

D O M E N I C O C O N-TRATTO socio del Grup-po e suocero del socio Igi-no Tarro Lucia.

SEVERINO NORA sociodel Gruppo.

NATALE BERTOLDOsocio fondatore del Grup-po e suocero del socio Re-nato Roscio.

GUALTIERO OBERTOsocio del Gruppo.

SAVINO TARRO BOIROsocio del Gruppo.

M A R Y B O N T E M P Omamma del socio PietroBerta.

GIUSEPPE ACTIS sociodel Gruppo e cognato delsocio Silvano Bario.

CELESTINO VALLE so-cio del Gruppo.

GIUSEPPE BASSO suoce-ro del socio Marco Grosso.

F I L O M E N A F A L V Omamma del socio in ArmiEnzo Talarico.

ELENA GIACOMA PINmamma del socio MarcoGrosso.

ALFONSO RIMERICI pa-dre del socio Massimilia-no.

SECONDINA POLLAMATTIOT mamma dellaMadrina del Gruppo Divi-na Cavagnet.

GIORGIO GHIOTTIConsigliere del Gruppo.

TERESA ALIFREDI ved.Perino nonna del socioRoberto Solari.

PATRIZIA BERTETTI fi-glia del socio Emilio.

GIOVANNI MUSSANOsocio del Gruppo.

PIETRO ANTONIO CI-GNETTI socio del Grup-po.

L U I G I N A C H I A V E-NUTO in Pindo Macariosuocera del socio Massi-miliano Spagnuolo.

BRUNO PASQUALONEfratello del socio Ennio.

MARGHERITA TRONO(Pierina) vedova Egidio,suocera del socio PietroVallesa.

LO SCARPONE CANAVESANO - 7

ANAGRAFE ALPINA

Autoriz. Tribun. Ivrea n. 5 del 16/3/1949

Litografia Davide Bolognino - Ivrea

Proprietario - Editore:Associazione Nazionale Alpini, Ivrea

Direttore Responsabile:Avv. Antonio Raucci

Redazione:Sergio Botaletto, Giovanni Donato,

Roberto Ganio Mego,Giovanni B. Gianoglio Vercellino,

Antonio Raucci, Luigi Sala, Carlo Salvetti

8 - LO SCARPONE CANAVESANO

RUBRICHE

DUE ANNI DI RECLUSIONE ALL’EX-AGENTE DI VIAGGIRESPONSABILE DELLA MANCATA TRASFERTA DI CATANIA

IL TRIBUNALE DI IVREA

alla udienza del 27-4-06 sentita la difesa che ha chiesto l’assoluzione dell’imputato che non avrebbe commesso alcuna truffa,ma tutt’al più una inadempienza contrattuale, sentiti il P.M. e le parti civili che ne hanno chiesto la condanna, ha emesso la sen-tenza di cui pubblichiamo il dispositivo nei suoi passaggi più salienti. (Si tratta di un primo significativo passo avanti sulla stradavolta a rendere giustizia agli Alpini e risarcire loro i danni materiali e morali).

Il Giudice, dott.ssa Federica BOMPIERI, nel processo a carico di VIRETTO Gianfranco, iscritto sub R.G. Trib. 3I2005, ha pro-nunciato la seguente

SENTENZA

Visti gli artt. 533 e 535 c.p.p.DICHIARA

VIRETTO Gianfranco colpevole dei reati a lui ascritti e, concesse in suo favore le circostanze attenuanti generiche considerateequivalenti alle contestate aggravanti, unificati gli addebiti contestati al capo 1) dal vincolo della continuazione tra di loro e conquello contestato al capo 2), lo

CONDANNA

alla pena di anni due di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali;visto l’art.539 c.p.p.

CONDANNA

VIRETTO Gianfranco al risarcimento dei danni morali e materiali in favore delle parti civili e rimette le parti avanti al Giudicecivile per la liquidazione;

CONDANNA

VIRETTO Gianfranco al pagamento, in favore di ciascuna della parti civili, di una provvisionale immediatamente esecutivaex-lege

... omissis ...

CONDANNA

VIRETTO Gianfranco a rifondere alle parti civili le spese di costituzione, che liquida in complessivi euro 1.500,00 oltre acces-sori per le parti civili assistite dall’avv. Alessandro RAUCCI e in complessivi euro 7.000,00 oltre aceessori per le parti civili assi-stite dall’avv. Antonio RAUCCI; visti gli artt.l63, 165 e 175 c.p.

DISPONE

che in favore di VIRETTO Gianfranco la pena rimanga sospesa per il termine ed alle condizioni di legge e che della condannanon sia fatta menzione nel certificato del casellario giudiziale spedito a richiesta di privati non per ragioni di diritto elettorale, su-bordinatameote al pagamento delle somme in questa sede liquidate a titolo di provvisionale in favore dette parti civili;

visto l’art. 544 c.3 c.p.p.Indica in giorni 60 il termine per il deposito della motivazione.

Ivrea, 27 aprile 2006IL GIUDICE

Dott.ssa Federica BOMPIERI

GIUGNO 23-24 Ivrea: 85° di fondazione della Sezione

LUGLIO 2 S. Martino: festa del Gruppo9 Ortigara9 Mazzè: 70° di fondazione

16 Quincinetto: festa del Gruppo30 Adamello

AGOSTO 6 Frassinetto: festa del Gruppo6 Settimo Vitt./Carema: festa del Gruppo

13 Ronco C.se: festa del Gruppo15-16 Bairo: festa del Gruppo (nel contesto

della 34a Festa verde)20 Mombarone: Raduno Intersezionale27 Castelnuovo Nigra: festa del Gruppo

SETTEMBRE 3 Issiglio: festa del Gruppo10 Belmonte: Pellegrinaggio Penne Mozze

23-24 Intra: Raduno 1° Raggruppamento