BIMESTRALE DEL COLLEGIO PROVINCIALE DEI GEOMETRI DI ROMA · del territorio, quella magia che attrae...

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4/04 EDIT ORIALE Nolli: una storia d’amore 4 Giorgio Maria de Grisogono MONOGRAFIA Nolli “celebre geometra” e la sua Pianta di Roma 6 Mario Bevilacqua MOSTRA “NOLLI”: INIZIA TIVE DEL COLLEGIO Dal Nolli al nuovo geometra: un passato carico di storia, un futuro da inventare 18 Marco D’Alesio 3 4/04 SOMMARIO Editore Collegio Provinciale dei Geometri di Roma Presidente Giuseppe Baudille Vice Presidente Bernardino Romiti Segretario Carlo Belleudi Tesoriere Angelo Benedetti Consiglieri Antonella Antimi, Marco D’Alesio, Giorgio Maria de Grisogono, Luciano Felici, Gabriele Gabriel, Marco Nardini, Maurizio Pellini, Silvano Silvestri,Natale Venuto, Fausto Volponi,Vincenzo Zaccaria Redazione P.le VaI Fiorita,4/F 00144 Roma Tel.06 59.26.829 Fax 06 59.14.992 Direttore responsabile Giorgio Maria de Grisogono Comitato di Redazione Carlo Belleudi, Angelo Benedetti, Marco D’Alesio, Gabriele Gabriel, Maurizio Pellini Consulenza Editoriale Franca Aprosio Progetto grafico e impaginazione ARTEFATTO/ Manuela Sodani, Mauro Fanti Stampa Tipografia OGRARO Vicolo dei Tabacchi 1- Roma Tel 06 5818605 Pubblicità AGICOM srl 00060 Castelnuovo di Porto (Rm) Via Flaminia, 20 Tel.06 9078285 Fax 06 9079256 Autorizzazione del Tribunale Civile di Roma n. 131 dell’8 aprile 2004. Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Roma ANNO I - Periodico bimestrale N. 4 novembre-dicembre 2004 Chiuso in tipografia il 20 novembre 2004. Pubblicazione inviata agli iscritti al Collegio Provinciale dei Geometri di Roma, agli Enti ed Amministrazioni interessati. Gli articoli e le note firmate esprimono solo l’opinione dell’autore e non impegnano il Collegio dei Geometri né la Redazione del periodico. BIMESTRALE DEL COLLEGIO PROVINCIALE DEI GEOMETRI DI ROMA NUMERO MONOGRAFICO SULLA MOSTRA NOLLI, VASI, PIRANESI. IMMAGINE DI ROMA ANTICA E MODERNA Roma, Palazzo Fontana di Trevi 27 novembre 2004 - 7 febbraio 2005 MOSTRA “NOLLI,VASI, PIRANESI. IMMAGINE DI ROMA ANTICA E MODERNA” SCONTO SUL BIGLIETTO D’INGRESSO PER I NOSTRI LETTORI E PER TUTTI I GEOMETRI Presentando alla biglietteria il coupon pubblicato a pagina 17 o il tesserino di iscrizione al Collegio Pro- vinciale dei Geometri di Roma, sarà possibile acquistare il biglietto al prezzo ridotto di Euro 5,00.

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EDITORIALE

Nolli: una storia d’amore 4Giorgio Maria de Grisogono

MONOGRAFIA

Nolli “celebre geometra”e la sua Pianta di Roma 6

Mario Bevilacqua

MOSTRA “NOLLI”:INIZIATIVE DEL COLLEGIO

Dal Nolli al nuovo geometra:un passato carico di storia,

un futuro da inventare 18Marco D’Alesio

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4/04SOMMARIOEditoreCollegio Provinciale dei Geometri di RomaPresidenteGiuseppe Baudille Vice PresidenteBernardino RomitiSegretario Carlo BelleudiTesoriereAngelo BenedettiConsiglieriAntonella Antimi, Marco D’Alesio,Giorgio Maria de Grisogono,Luciano Felici, Gabriele Gabriel,Marco Nardini, Maurizio Pellini,Silvano Silvestri, Natale Venuto,Fausto Volponi,Vincenzo ZaccariaRedazioneP.le VaI Fiorita, 4/F 00144 RomaTel. 06 59.26.829 Fax 06 59.14.992Direttore responsabileGiorgio Maria de GrisogonoComitato di RedazioneCarlo Belleudi, Angelo Benedetti,Marco D’Alesio, Gabriele Gabriel,Maurizio PelliniConsulenza EditorialeFranca AprosioProgetto grafico eimpaginazioneARTEFATTO/Manuela Sodani, Mauro FantiStampaTipografia OGRARO

Vicolo dei Tabacchi 1- RomaTel 06 5818605Pubblicità AGICOM srl00060 Castelnuovo di Porto (Rm)Via Flaminia, 20Tel. 06 9078285 Fax 06 9079256

Autorizzazione del Tribunale Civile di Roma n. 131 dell’8 aprile 2004.Poste Italiane SpA.Spedizione in abbonamentopostale 70% DCB RomaANNO I - Periodico bimestraleN. 4 novembre-dicembre 2004Chiuso in tipografia il 20 novembre 2004.

Pubblicazione inviata agli iscritti al Collegio Provinciale deiGeometri di Roma, agli Enti ed Amministrazioni interessati.Gli articoli e le note firmateesprimono solo l’opinionedell’autore e non impegnano il Collegio dei Geometri né laRedazione del periodico.

BIMESTRALE DEL COLLEGIO PROVINCIALE DEI GEOMETRI DI ROMA

NUMERO MONOGRAFICO SULLA MOSTRA

NOLLI,VASI, PIRANESI.IMMAGINE DI ROMA ANTICA E MODERNA

Roma, Palazzo Fontana di Trevi27 novembre 2004 - 7 febbraio 2005

MOSTRA “NOLLI,VASI, PIRANESI. IMMAGINE DI ROMA ANTICA E MODERNA”

SCONTO SUL BIGLIETTO D’INGRESSO PER I NOSTRI LETTORI E PER TUTTI I GEOMETRIPresentando alla biglietteria il coupon pubblicato a pagina 17 o il tesserino di iscrizione al Collegio Pro-vinciale dei Geometri di Roma, sarà possibile acquistare il biglietto al prezzo ridotto di Euro 5,00.

C he gli attuali geo-metri amino Gio-van Battista Nollinon è certo una no-

vità e lo hanno già dimostratoin passato favorendo la pub-blicazione del libro del prof.Mario Bevilacqua “Roma nelsecolo dei Lumi”.D’altronde il Nolli amava or-gogliosamente fregiarsi diquesto titolo, tanto da volerloiscritto sulla propria tomba.L’amore è quindi – annullandoil tempo – reciproco e questopotrebbe anche bastare perquanto riguarda oggi i suoieredi professionali.Per approfondire le ragioni diquesta reciproca passione oc-corre rileggere i nostri libri distoria e non solo di storia, perproiettarsi nel clima culturalee scientifico dell’epoca i cui in-flussi caratterizzano ancoraoggi il nostro modo di vivere,di pensare e di operare.Solo cento anni prima del Nol-

li, tra Rinascimento e Baroc-co, opera Galileo Galilei chedifende – fin dove umanamen-te può – con cognizione edesperienza scientifica, le teo-rie eliocentriche copernicane,subendo le condanne dellaChiesa cattolica che simboleg-gia l’atteggiamento del dispo-tismo politico e culturale diquella aristocrazia che, alleatadella monarchia assoluta, do-minava l’Europa.Galileo depone il seme di quel-la rivoluzione ideologica e cul-turale che germoglia nel 1688in Inghilterra e fiorisce nel1789, dopo un secolo, con larivoluzione francese.Una pianta centenaria che tro-va nuovi fertilizzanti nella ra-gione, nella ricerca scientificama anche in quella culturale,politica e sociale. La borghesiaè il giardiniere che, paziente,ricerca il suo riscatto e la luceche cancelli il buio del dogma-tismo sempre più precaria-mente espresso dalle classi cle-ricali e nobiliari che tendevanoa difendere i loro privilegi an-che intellettuali.È luce quindi, luce progressiva,lento ma continuo affermarsidella ragione e della scienza,prudente per D’Alambert, piùardita per Diderot, i quali cure-

ranno però insieme – con le am-pie collaborazioni di personag-gi quali Montesquieu, Voltairee Rousseau – la nascita dellaprima “Encyclopédie”, sommafilosofica del XVIII secolo.È in questo clima di grandefermento culturale che si for-ma il Nolli partecipando pri-ma alla formazione del cata-sto lombardo, definito poi Te-resiano, primo esempio di ap-plicazione, su larga scala, delsistema geometrico-particel-lare basato sul rigore dei rilie-vi topografici. Ed è proprioqui – alla scuola del Marinoni -che il nostro antesignano col-lega prende dimestichezzacon la tavoletta pretoriana chegià da qualche decennio sosti-tuiva lo squadro, consentendomaggiori precisioni nella defi-nizione degli allineamenti e lasimultaneità delle operazionidi rilievo con quelle della resti-

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di Giorgio Maria de Grisogono

editorialeNOLLI:UNA STORIA D’AMORE

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tuzione grafica delle misureche è la vera innovazione,paragonabile oggi solamentealla ripresa e restituzione ae-rofotogrammetrica.Successivamente, dopo altreesperienze, il Nolli si ferma aRoma, una città che stenta an-cora ad inserirsi nel nuovo cli-ma culturale. Da bravo geome-tra il Nolli interpreta perfetta-mente le esigenze dell’epocanel contesto della città; propo-ne ed ottiene l’incarico del ri-lievo per la redazione di unanuova pianta della città cheunisca al rigore geometricodella topografia il rispetto del-le antiche vestigia, puntual-mente e minuziosamente rap-presentate, e l’utilità della im-mediata individuazione dellebasiliche (era prossimo l’annoSanto), delle chiese e della lororappresentazione interna.In effetti, realizza più di quan-to potesse forse lui stesso con-cepire dal punto di vista tecni-co e scientifico; allora, forseimpaurito, cede al Barocco ededica più di un quarto delledodici tavole alla cornice dellerappresentazioni allegoriche,dove si riconosce il bulino delPiranesi e dove, al centro dellato sinistro, un finto ricciolodella carta (simile alle orec-

chiette che tutti facevamo suiquaderni delle scuole elemen-tari), sembra voler rendere piùumanamente accettabile l’o-pera anche a coloro che nonavrebbero potuto apprezzarela sola misteriosa, intrigantebellezza della rappresentazio-ne geometrica.La pianta di Roma è un suc-cesso e diviene la base di tuttele successive esperienze chevedono emergere una nuovacategoria professionale: l’agri-mensore diventa così geome-tra e nascono le prime scuoledi una nuova professione che,pur affondando le sue radicinel passato, si afferma per lasua capacità di entrare in rap-porti più intimi con il territo-rio che misura e rileva.Per merito del Nolli ancoraoggi questo è vero: le opera-zioni di rilievo sottendonosempre ad una acquisizione di

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possesso, quasi che, solo peraver dato forma e dimensionealla terra, il geometra riesca atrattenere, attraverso lo stru-mento di una geometria checonsegna agli altri per le nor-mali necessità giuridiche o fi-scali, quella intima essenzadel territorio, quella magiache attrae l’uomo, quella chelo costringe a fermarsi per co-struire prima la casa, poi lacittà e quindi la metropoli.Da tutto questo nasce la volon-tà dei geometri di Roma di ce-lebrare il Nolli, partecipandoalla realizzazione della mostra“Nolli, Vasi, Piranesi. Immagi-ne di Roma Antica e Moderna”che si inaugura a fine novem-bre a palazzo Fontana di Trevi.È per tutto questo che amia-mo il Nolli ed essere in primafila alla celebrazione della suaopera è il segno del nostro ri-cambiato amore.

G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma, particolare

Nella pagina a fianco:La tavoletta pretoriana e il suo uso,incisioni (da Marinoni, 1751)

Una Mostra aPalazzo Fontana diTrevi celebra il piùgrande geometraitaliano di ognitempo e la suaopera: un capolavoroassoluto che hainfluenzato tutta lacultura europeaarrivando a porsicome prototipo perla rappresentazionedella megalopolicontemporanea.Fondatore di unasolida scuola digeometri, da alloraprotagonisti dellagestione delterritorio.

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Mario Bevilacqua

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NOLLI “CELEBRE GEOMETRA”E LA SUA NUOVA PIANTA DI ROMA

G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma,particolare

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G iovan Battista Nol-li (Valle Intelvi/Co-mo,1701 - Roma,1756) è stato forse

il più grande geometra italia-no di ogni tempo: attivo dagiovane al catasto milanesevoluto dall’imperatore CarloVI (il primo catasto geometri-co-particellare europeo), sistabilisce in seguito a Roma,dove esegue il primo rileva-mento moderno di tutta la cit-tà, pubblicando nel 1748 lastraordinaria Nuova Pianta diRoma, una delle più grandioseoperazioni di cartografia ur-bana nell’Europa del Sette-cento, a cui collaborano i prin-cipali scienziati, intellettuali,artisti e architetti dell’epoca.“Gli anni Trenta segnarono,nell’Italia del Settecento, ilpunto più basso dello sgreto-lamento politico, della depres-sione economica, della delu-sione intellettuale. Segnaronoinsieme, per contrasto, alme-no in alcuni centri della peni-sola, l’inizio d’una lenta ripre-sa, il primo abbrivio alle tra-sformazioni e alle riforme. Inquel decennio, tra il 1730 e il1740, cominciò a cambiar disegno la situazione politica,economica, intellettuale ita-liana”. Così Franco Venturi,

NOLLI, VASI, PIRANESIIMMAGINE DI ROMA ANTICA E MODERNA27 NOVEMBRE 2004 - 7 FEBBRAIO 2005Roma, Istituto Nazionale per la GraficaPalazzo della Fontana di Trevi

Curata da Mario Bevilacqua, la Mostra è realizzata dall’Istituto Nazionale per la Grafica e dal Centro di Studi sulla Culturae l’Immagine di Roma presso l’Accademia Nazionale dei Lincei,e vede ilCollegio Provinciale dei Geometri di Roma come main sponsor

La Mostra celebra G.B.Nolli, forse il più grande geometra e cartografo euro-peo del Settecento, autore della prima pianta di Roma, misurata e rappre-

sentata con quell’esattezza scientifica che sarà il carattere distintivo della carto-grafia moderna. L’esposizione illustra anche il suo ruolo di maestro del giovanePiranesi, in un momento cruciale per la civiltà urbana europea, in cui il trionfali-smo della cultura barocca cede all’avanzare del pensiero illuminista.È in queste circostanze che prende forma l’immagine di Roma come metropoli,centro internazionale di cultura scientifica e artistica. Grazie all’impresa della“Nuova Pianta di Roma” di Nolli e Piranesi, la città raggiunge improvvisamenteuna posizione di avanguardia, affermandosi in Europa come modello di una nuo-va concezione di capitale moderna.L’esperienza cartografica romana segna tutta la produzione europea. Il prototi-po della “Nuova Pianta di Roma”,vera e propria nuova icona della città e monu-mento riconosciuto della moderna immagine urbana, continuerà ad influenzaretutta la cultura europea, arrivando a porsi come prototipo per la rappresenta-zione della megalopoli contemporanea.La “Nuova Pianta di Roma” di G.B.Nolli, pubblicata nel 1748 e immediatamenteaccolta con enorme successo,e la produzione di Piranesi, che dell’opera di Nol-li subì la forte influenza, sono il fulcro attorno a cui viene ricostruita un’interastagione culturale.L’Italia ne rappresenta il punto nevralgico,crocevia di percor-si ed esperienze nell’Europa dell’Illuminismo.Nei monumentali ambienti del Palazzo della Fontana di Trevi,uno degli edifici piùrappresentativi del primo Settecento romano, l’itinerario espositivo presentaopere di diverso carattere artistico e documentario, tra cui dipinti, disegni, inci-sioni,matrici calcografiche, volumi a stampa e manoscritti, strumenti scientifici.Sezioni specifiche sono dedicate alla formazione di Nolli e alla produzione cata-stale del Settecento;alla pubblicazione della “Nuova Pianta di Roma”;alla forma-zione di Piranesi e il suo apprendistato con Nolli e Giuseppe Vasi; alla produzio-ne cartografica di Piranesi, la sua fascinazione per la topografia dell’Urbe anticae contemporanea, i suoi rapporti con il vedutismo, le sue visioni utopistiche dimegalopoli.Una sezione speciale è riservata alla figura dell’incisore vedutista Giuseppe Vasi,di cui l’Istituto Nazionale per la Grafica ha recentemente acquisito sul mercatoantiquario statunitense l’eccezionale fondo di 100 matrici calcografiche delle“Magnificenze di Roma antica e moderna”,qui esposte per la prima volta.Una se-zione conclusiva illustra l’enorme fortuna della “Nuova Pianta di Roma” di Nol-li e delle opere di Piranesi nella rappresentazione della metropoli contempora-nea in Italia, in Europa,negli Stati Uniti d’America.

A PA G I N A 1 7 I L C O U P O N P E R U S U F R U I R E D E L L O S C O N T O

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LA ‘NUOVAPIANTA DI ROMA’

La Nuova Pianta di Roma diG.B. Nolli è uno dei più

impeccabili e preziosi fruttidell’altissima produzioneeditoriale romana del ‘700,immagine tra le più note esignificative della metropolicosmopolita del Grand Tour,crocevia di esperienze eincontri nell’Europa colta eraffinata del secolo dei Lumi.Il grandioso progetto dirilevamento dell’intera cittànasce nel 1736 comeambizioso programmaenciclopedico di piantadell’Urbe antica e moderna,promosso da una società diintellettuali delle corti deicardinali Corsini e Albani. Il“celebre geometra” G.B.Nolli, che si era formato allascuola catastale milanese,portava con entusiasmo aRoma una rinnovataconcezione di planimetriaurbana, svincolandol’immagine della cittàbarocca dal prototipo della“veduta” per promuovereuna più moderna concezionedel valore della misurazionecome dato planimetricocerto, ottenuto conl’applicazione di metodologierinnovate nelle tecniche enegli strumenti, secondocriteri scientificamenteineccepibili. La Nuova Piantadi Roma rinnovaradicalmente l’immagine

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della città, e si pone alla basedi tutte le successiveelaborazioni planimetriche ecatastali, fino all’iniziodell’età contemporanea.Il rilievo del tessuto urbanoall’interno delle mura, con laplanimetria di tutte le più di300 chiese, fu terminato incirca due anni; venne poitradotto in una incisione digrandi dimensioni, formatadall’unione di 12 fogli,completata da indiciesaustivi di chiese, oratori,conventi, palazzi pubblici eprivati, strade, antichità.Nella cornice decorativa siaffrontano, in armonia diintenti, la rappresentazionedi Roma antica e di Romamoderna, unite nellacelebrazione dei fasti dellacittà contemporanea.La pubblicazione nel 1748 fuun immediato e duraturosuccesso. La Nuova Pianta diRoma si diffonde nelleprincipali collezioni, musei ebiblioteche in Italia e inEuropa, divenendo l’iconacelebrata, nell’esatta resaplanimetrica, nella ricchezzainformativa della simbologiae delle didascalie, dellacomplessa realtà della cittànella sua stratificazionestorica. La raffinatezza delsegno grafico e la suachiarezza cristallina hannocontinuato ad affascinare lacultura occidentale,decretandone la fortuna el’influenza sullaprogettazione urbana fino ainostri giorni.

G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma

tra i più autorevoli studiosidell’età dei Lumi, sintetizza larealtà politico-culturale dellapenisola in un momento cru-ciale della sua storia, in cui sidelinea il concreto passaggioall’età moderna. In questocomplesso contesto, in cui siintrecciano aspirazioni al nuo-vo e pesanti eredità del passa-to, lo Stato della Chiesa si po-ne come realtà pienamente in-serita nel rinnovamento gene-rale, e Roma si conferma co-me primario centro di elabo-

razione culturale, aperto allepiù avanzate ricerche scienti-fiche europee, palcoscenicoprivilegiato di tutta una co-smopolita società che la eleg-ge a proprio punto di incon-tro.La Nuova Pianta di Roma,ideata nel 1736 e pubblicatanel 1748, è uno dei capolavoriassoluti della cultura romanae italiana, espressione di quel-l’esplosione dei lumi che con-traddistinse la società euro-pea tra 1730 e 1750, in cui eb-

be grande rilevanza la rifles-sione geografica e più specifi-camente cartografica, disci-plina tecnica dagli evidenti ri-svolti politici che poteva fon-dere in sé, in una profondasintesi, i saperi scientifico estorico. In questo contesto varibadita l’importanza di alcu-ni episodi che portarono, pro-prio nel corso della prima me-tà del ‘700, alla nascita di unacultura tecnica e alla forma-zione di una nuova classe pro-fessionale diversa dagli artistie dagli architetti - quella deigeometri appunto - cui verràdemandata, con lo stabilirsi discuole e programmi di studiodifferenziati, la gestione delterritorio. Tra questi, è soprat-

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La Nuova Pianta di Roma è unadelle piùgrandioseoperazioni dicartografiaurbananell’Europa delSettecento

G.B. Nolli, Mappa del cabreoBettoni, 1724-25

Nella pagina a fianco:- G.B. Nolli e collaboratori, Mappedel Catasto lombardo di Carlo VI(1722-23)- La tavoletta pretoriana

tutto la vasta impresa catasta-le di Lombardia degli anni ‘20che svolse effettivamente unruolo catalizzatore: rese chia-re le possibilità riformisteaperte a una grande unità sta-tuale burocraticamente effi-ciente e centralizzata, e formòuna unitaria classe di funzio-nari tecnici, i “Geometri diSua Maestà Cesarea”, svinco-lata da interessi e protezionilocali, attiva poi nel corso delsecolo nell’intera penisola nel-l’espletamento di mansioniinerenti la diretta gestione delterritorio, dalla redazione dimappe scientificamente sem-pre più attendibili, all’archi-tettura militare, alla progetta-zione di grandi infrastrutture(il Settecento è l’età delle stra-

de, dei ponti, dei porti, dellebonifiche). La Nuova Pianta di Roma diNolli nasce dal programma diuna società di intellettuali egentiluomini interessati a fareseguire, pubblicare e com-mercializzare un rilievo dellacittà scientificamente attendi-bile, completato dal rileva-mento di tutte le emergenzearcheologiche. Nolli prevede-va di riuscire a rilevare l’interoterritorio all’interno delle mu-ra aureliane nel corso di unanno, con l’aiuto di un nuovostrumento tecnico, la “tavolet-ta pretoriana”, il cui uso si eradiffuso in Italia soprattuttodopo gli adattamenti che viaveva apportato in occasione

del catasto lombardo il mate-matico della corte vienneseGiovanni Giacomo Marinoni. Lo strumento è formato essen-zialmente da un piano di lavo-ro in legno applicato, tramiteuna giuntura snodabile, a uncavalletto; ad esso è appoggia-to il foglio di carta su cui l’ope-ratore delinea direttamente ilrilevamento con l’aiuto di unabussola e di un’alidada mobilemunita di due traguardi per iltracciamento delle linee e de-gli angoli. La caratteristicaspecifica del rilevamento conla tavoletta pretoriana, a diffe-renza dello squadro agrimen-sorio, è la possibilità di ottene-re, direttamente sul campo econ l’ausilio unicamente di

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Nella prima metàdel ‘700 si assistealla formazionedella classeprofessionale deigeometri cui verràdemandata lagestione delterritorio.

Si formò unaunitaria classe difunzionari tecnici, i“Geometri di SuaMaestà Cesarea”,attiva nell’interapenisola conmansioni inerentila diretta gestionedel territorio.

Nolli prevedeva dirilevare l’interoterritorioall’interno dellemura aurelianecon l’aiuto della“tavolettapretoriana”.

canne o catene per la determi-nazione delle misure, la map-pa desiderata, senza alcunasusseguente elaborazione didati numerici, fase in cui spes-so venivano commessi errori eimprecisioni.Le vicende della realizzazionedella Nuova Pianta di Roma,nata dunque dall’incontro del-le esigenze di un gruppo di in-tellettuali romani con le capa-

cità tecniche che il geometralombardo aveva appreso du-rante i lavori catastali milane-si, non furono semplici e li-neari. Rilevare il vasto territo-rio entro le mura della cittànon era impresa agevole, so-prattutto se condotta da unuomo meticoloso come Nolli.Trattandosi di una realtà par-ticolarmente complessa eglidovette intraprendere l’operapartendo da un’idea generaledella morfologia urbana desu-mibile dalla produzione carto-grafica già disponibile, chenella seconda metà del ‘600aveva buon livello di precisio-ne; procedendo quindi a un’at-tenta revisione delle misura-zioni del perimetro e dell’areadella città con operazioni divera e propria triangolazione(i cui vertici potevano esserefissati dalle emergenze deiquattro obelischi eretti da Si-sto V e delle due colonne cocli-di, e appoggiata alla base co-stituita forse da uno dei mag-giori assi viari rettilinei comeil Corso). Dopo queste opera-zioni preliminari Nolli poté

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Lo scrupolometodologico diNolli può essererilevato dal fattoche egli vollerimisurare queigrandi complessiarchitettonici osnodi urbanisticidove esistevanorilievi attendibili.

Rilevare il vastoterritorio entro lemura della cittànon era impresaagevole,soprattutto secondotta da unuomo meticolosocome Nolli.

Dall’alto:- G.B. Nolli, Nuova Pianta di Roma,particolare con la veduta di piazza S. Pietro- G.B. Piranesi, disegno preparatorio con piazza S. Pietro

quindi procedere al meticolo-so rilevamento dei singoli iso-lati. Lo scrupolo metodologico diNolli può essere rilevato dalfatto che egli volle rimisurare,per verifica, anche tutti queigrandi complessi architettoni-ci o quei grandi snodi urbani-stici dove avrebbe potuto uti-lizzare rilievi già disponibili esufficientemente attendibili.È questo il caso del Colosseo,di cui Carlo Fontana, il grandearchitetto allievo di Bernini,aveva pubblicato la pianta po-chi decenni prima, o dell’inte-ra piazza S. Pietro, anch’essagià rilevata e pubblicata daFontana: sappiamo che Nolli,con il solo uso di catene agri-mensorie e della tavoletta pre-

toriana, rimisurò entrambi,rilevando importanti inesat-tezze (fu ad esempio il primo adimostrare attraverso il rilie-vo il disassamento dell’obeli-sco Vaticano rispetto alla fac-ciata della basilica di S. Pie-tro). Ma Nolli non si limitava arilevare gli isolati e le proprie-tà rurali (all’epoca circa i dueterzi dell’area all’interno dellemura erano inedificati e occu-pati da una ininterrotta coro-na di ville, vigne e giardini),ma procedeva alla misurazio-ne degli androni, cortili e vani-scala dei principali palazziprivati, delle piante internedelle più di 300 chiese, di ognimonumento e rovina antichi,fino alla disposizione dei via-letti di ogni singolo parco, or-

to o giardino. Tra il 1741 e il 1746 Nolli tra-sferisce su 12 lastre di ramel’intera planimetria della città,corredandola di ricchissimiindici; si avvale in questa fasedi lavoro del giovanissimo fi-glio Carlo e del Piranesi, unodei più geniali artisti del Sette-cento, di cui Nolli subito rico-nosce e valorizza l’inquieta ge-nialità. L’opera vedrà infine laluce, dopo una serie di difficilicircostanze, nel 1748, quandonel corso di una solenne udien-za un esemplare appena usci-to dai torchi e sontuosamenterilegato verrà offerto dal cele-bre geometra al pontefice Be-nedetto XIV.La Nuova Pianta di Roma è

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La Roma di Nollirinnovaradicalmentel’immagine dellacittà, costituendoun nettospartiacque con latradizione.

G.B. Nolli La Nuova Pianta diRoma, particolare

G.B. Nolli, la Nuova Pianta di Roma,particolare del primo e secondostato della “pianta grande” con lacorrezione dell’orientamentodell’obelisco di Montecitorio

uno dei più impeccabili e pre-ziosi frutti dell’altissima pro-duzione editoriale romana del‘700, e come tale si conservaoggi nei principali Musei e Bi-blioteche, nonché in numero-se collezioni private, d’Europae d’America. La Roma di Nollirinnova radicalmente l’imma-gine della città, costituendoun netto spartiacque con latradizione: la rappresentazio-ne iconografica zenitale, ilcorretto orientamento con ilnord in alto, la semplice sim-bologia adottata, la resa plani-metrica dell’interno degli edi-fici religiosi e dei principalipassaggi semi-pubblici deigrandi palazzi, benché espe-dienti singolarmente già pre-senti in precedenti realizza-zioni, e comuni ad alcune del-le principali imprese cartogra-fiche italiane ed europee delsecolo, diverranno nel loro in-sieme caratteristiche della fu-tura rappresentazione urba-na. Pur non essendo una pian-ta catastale della città, la suacelebrata esattezza fece sì cheall’inizio dell’Ottocento i geo-metri incaricati di redigere laprima mappa catastale di Ro-

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I geometriincaricati diredigere la primamappa catastale diRoma utilizzaronola Pianta del Nollicome basecartografica.

G.B. Nolli La Nuova Pianta diRoma, particolare

ma utilizzassero la pianta diNolli come base cartografica. L’opera di Nolli è un vero ca-polavoro della cultura romanae italiana di metà Settecento,in equilibrio perfetto tra rigo-re scientifico, analisi esattadella complessità della realtàurbana, e forte pregnanza poe-tica, specchio di una realtà inprocinto di essere per sempreperduta, immagine malinco-nica e sublime di una città ric-ca e vivace ma ancora piena-mente “a misura d’uomo”, pri-ma che, divenuta capitale delRegno d’Italia, i nuovi interes-si speculativi ne stravolgesseroper sempre l’organizzazione.Nella cosmopolita capitaledella metà del ‘700 Nolli simuove con disinvoltura tragrandi mecenati, principi, car-dinali e intellettuali, cortigianie affermati professionisti,stringendo rapporti di fami-liarità che lo portano a conso-lidare un ruolo originale e bendefinito: “geometra milanese”o comasco, come sempre or-gogliosamente firmò le sueopere. Innovatore delle prati-che cartografiche fino ad allo-ra in uso in città appare comeil fondatore di una solida scuo-la di geometri, secondo unapratica corrente nel corso del

‘700, quando le mansioni pro-fessionali del geometra anda-vano precisandosi ma eranoancora molteplici, oltre cheagrimensore-catastiere-carto-grafo. Nolli fu anche apprez-zato ingegnere idraulico, alleprese con lo studio dei proble-mi connessi alla bonifica dellePaludi Pontine; esperto in pro-blemi di scienza delle costru-zioni (venne interpellato per idissesti statici della cupola diS. Pietro); e infine progettistaautonomo. Anche in quest’ul-timo campo, nel ricco e sfac-cettato panorama dell’attivitàarchitettonica romana dellaprima metà del ‘700, Nolli ope-

ra con sicurezza una scelta disicuro rigore, recuperando lalezione dei grandi maestri delBarocco, soprattutto Bernini,Borromini e Carlo Fontana,come dimostra la piccola chie-sa di S. Dorotea in Trastevere.Una ricerca complessa ha pe-rò dato risultati insperati e in-coraggianti, consentendo unaprima ricostruzione di un’in-tensa pratica professionale.Nolli costruisce edifici resi-denziali, progetta e in parteesegue la ristrutturazione del-

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Nolli consolidò unruolo originale eben definito:“geometramilanese”.

G.B. Nolli, progetto di sistemazione di villa Albani, 1747

la basilica di S. Alessio all’A-ventino, è architetto dei prin-cipi Corsini, del cardinale Al-bani, col quale collabora alladefinizione architettonica del-la sua celebre villa (oggi villaAlbani Torlonia sulla Salaria),del banchiere Belloni, per ilquale progetta un grandiosopalazzo presso piazza di Spa-gna, dei frati Francescani, peri quali progetta la chiesa di S.Dorotea, il nuovo monasterodi S. Bartolomeo a Sezze, unanuova facciata per S. France-sco a Velletri. E proprio l’atti-vità laziale di Nolli è risultataestremamente densa di pro-getti e realizzazioni, come di-mostrano i catasti di Barbara-no Romano e delle proprietàrurali del Comune di Velletriin località Commune, Faiola e

Lariano, di cui ho potuto rin-tracciare la serie di 30 splendi-de tavole acquerellate, acqui-state ora dalla Biblioteca Co-munale di Velletri.Sulla scena romana il geome-tra Nolli è dunque, certamen-te, tra i protagonisti: autore delprimo rilevamento rigorosa-mente scientifico della città,‘maestro’ di Piranesi, coinvoltonell’ideazione di villa Albani,una delle fabbriche più signifi-cative della metà del secolo.Ma, tra i protagonisti, è quellodi cui ancora sappiamo moltopoco: meticoloso fino alla ma-niacalità, forse scontroso e dif-ficile, attaccato alle sue originilombarde, celebre in Europa ein America, a Roma e per i ro-mani è ancora quasi uno sco-nosciuto. La Mostra “Nolli Va-

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La Mostra vuoleessere un tributoal “celebregeometra” e alsuo lavoro, accantoa quello dei piùgrandi artisti delSettecento.

Mario Bevilacqua, professore diStoria dell’Architettura all’Università diFirenze, è il curatore scientifico dellaMostra Nolli,Vasi, Piranesi.Immagine di Roma Antica eModerna, che si tiene a Palazzo Poli-Fontana di Trevi dal 27 novembre2004 al 7 febbraio 2005; promossadall’Istituto Nazionale per la Grafica edal Centro di Studi sulla Cultura el’Immagine di Roma, un eventosponsorizzato dal Collegio Provincialedei Geometri di Roma. MarioBevilacqua è autore di moltepubblicazioni sulle città italiane e laloro rappresentazione tra ‘500 e ‘700,e del volume monografico Roma nelsecolo dei Lumi.Architetturaerudizione scienza nella Pianta diG.B. Nolli ‘celebre geometra’,Napoli 1998 (“L’immagine storicadella città”, collana diretta daMarcello Fagiolo), pubblicazione resapossibile grazie all’egida del CollegioProvinciale dei Geometri di Roma edalla quale sono tratte le immaginiche corredano l’articolo.

si Piranesi. Immagine di RomaAntica e Moderna” vuole esse-re un tributo al “celebre geo-metra” e al suo lavoro, accantoa quello dei più grandi artistidel Settecento.

G.Vasi, panorama di Roma,incisione, 1765

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MOSTRANOLLI, VASI, PIRANESIIMMAGINE DI ROMAANTICA E MODERNARappresentare e conoscere la metropoli dei Lumi

Roma, Palazzo Fontana di Trevi27 novembre 2004 - 7 febbraio 2005

Orario: tutti i giorni ore 10.00 – 19.00

Costo del biglietto: intero Euro 7,00

SCONTO SUL BIGLIETTOD’INGRESSO

PER I NOSTRI LETTORI E PER TUTTI I GEOMETRI

Presentando alla biglietteria questo coupon, o in alternativa

il tesserino di iscrizione al CollegioProvinciale dei Geometri di Roma,

sarà possibile acquistare il biglietto al prezzo ridotto di Euro 5,00

Per una coincidenzapiuttosto significativa,mentre la categoria siinterroga sulla suaidentità futura e sullasua stessasopravvivenza, è propriola figura del geometrache viene celebrata inun’importante mostra aRoma dedicata al Nolli“sommo geometra” esponsorizzata dalnostro Collegio.Una conferma storicadelle profonde radiciculturali di unaprofessione che, nelcorso dei secoli, hasempre trovato lacapacità di rispondereed adattarsi alleesigenze della società in evoluzione.

A Riccione, in un ini-zio di novembre cal-do come da temponon si ricordava, i

vertici della categoria si sonoriuniti per interrogarsi sulproprio futuro e per decidereun’eventuale fusione con chi,accomunato da analoga sorte,ha perso la propria identità edè costretto a trovare un nomecon cui poter identificare unaprofessione. La riforma dei ci-cli scolastici, entrata in vigorenel ’98 e mai portata a compi-mento, ha posto fine agli Isti-tuti Tecnici per Geometri, econ essi alla nostra categoria,visto che da qui a qualche an-no non esisteranno più geo-metri diplomati e potrannoiscriversi al nostro Albo solocoloro che saranno in posses-so di una laurea di primo livel-lo in classe IV, VII o VIII.A Roma invece, alla fine di no-vembre e con i rigori dell’in-verno ormai alle porte, s’inau-gura una mostra fortementevoluta dall’Istituto Nazionaleper la Grafica, organismo ap-partenente al Ministero per iBeni e le Attività Culturali, eche ha per soggetto colui che,forse per primo, si fregiò deltitolo di Geometra. Alla mo-stra, a Giovan Battista Nolli ed

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Marco D’Alesio

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DAL NOLLI AL NUOVO GEOMETRA:UN PASSATO CARICO DI STORIA, UN FUTURO DA INVENTARE

A Romas’inaugura unamostra sul Nollicon il Collegio dei Geometri di Roma mainsponsor dellamanifestazione.

alla sua Nuova Pianta di Romaè dedicato questo numero mo-nografico della rivista, mentrein questo articolo l’intento è difar conoscere le iniziative col-laterali che il Collegio dei Geo-metri di Roma, main sponsordi questa rilevante manifesta-zione culturale, ha intrapreso.L’occasione è qualificante an-che perché la sede della mostraè ubicata nel cuore di Roma, aPalazzo Poli, un edificio che aqualcuno potrebbe risultaresconosciuto, mentre è invecenoto a tutti, se non altro per-chè il prospetto principale èidentificato con la celeberrima“Fontana di Trevi”. Immagina-te solo per un attimo di affac-ciarvi da quelle finestre e di go-dere d’una prospettiva privile-giata di quella fontana, preclu-sa a molti e soprattutto a colo-ro che, giù in basso, sgomita-no per lanciare una monetinatra migliaia di giapponesi in-tenti a fotografare lo spumeg-giante gruppo scultoreo. Èproprio il caso di dire un’occa-sione da non mancare, consi-derato altresì che il prezzo del

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Il prezzo delbiglietto dellamostra è ridottoper i geometriiscritti all’Albo eper i lettori dellarivista.

Veduta della Fontana di Trevi

Nella pagina a fianco:La tavoletta pretoriana e il suo uso,incisioni (da Marinoni, 1751)

biglietto è ridotto per i geome-tri iscritti all’Albo e per i letto-ri della rivista.Durante tutto il periodo che lamostra rimarrà allestita, il Col-legio di Roma avrà la possibili-tà di organizzare degli eventiall’interno di Palazzo Poli.

CONSEGNA MEDAGLIEAGLI ISCRITTIIl primo in ordine di tempo sa-rà correlato alla cerimonia cheprevede la consegna delle me-daglie a coloro che hanno rag-giunto il 35° ed il 50° anno diiscrizione all’Albo. Un traguar-do ambizioso per i colleghi de-cani, che oltre alla medaglia inmetallo prezioso, avranno ilpiacere di essere accompagna-ti da una guida esperta allascoperta delle opere dell’illu-stre predecessore, che ha fattodell’attività di misuratore lapropria professione.È grazie infatti all’attività diNolli, e per alcuni versi anchea quella di Piranesi, le cui ope-re sono esposte nella mostraunitamente a quelle del som-mo Geometra, se oggi cono-sciamo l’impianto urbanisticodella Roma nel secolo dei Lu-

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Il primo eventosarà la cerimoniadella consegnadelle medaglie peril 35° ed il 50° annodi iscrizioneall’Albo.

G.B. Piranesi, Pianta di Roma e delCampo Marzio, incisione, 1774 ca.

mi. Molto spesso restiamo col-piti soprattutto dall’elevatofattore estetico di tali piante equesto rischia di farci trascu-rare, e per noi geometri è unacolpa, tutto il procedimento, ilsapere, la scienza, la tecnica el’attrezzatura che stanno allabase dell’attività di rilevazionee di restituzione cartografica.

ASSEMBLEA DEI PRESIDENTI DEI COLLEGI D’ITALIAUn’ altra importante iniziativasi terrà verso la fine di gennaio2005, nella sede storica della“Stamperia di Stato” sempre aPalazzo Poli, con un’Assem-blea dei Presidenti dei Collegid’Italia che saranno chiamatiad approvare i programmi re-

lativi al futuro della categoria,illustrati nel citato incontro diRiccione dal CNG e dalla Cas-sa di Previdenza dei Geometri.

SERATA DI GALA A PALAZZO POLII saloni del nobile Palazzoospiteranno in seguito, orga-nizzata dal Consiglio del Col-legio, una serata di gala dedi-cata alla figura professionaledel geometra moderno, a cuisaranno invitati i vertici na-zionali della categoria, i rap-presentanti degli enti territo-riali del Lazio, quali la Regio-ne, la Provincia ed il Comunedi Roma, oltre a rappresen-

tanti del mondo della cultura edel giornalismo.Un’occasione irripetibile perpromuovere e valorizzare latradizione e la competenza ul-tracentenaria di una categoriafortemente motivata che, nel-l’arco dei secoli, ha sempretrovato la capacità e gli stimo-li per adeguarsi alle mutateesigenze della società in evolu-zione.

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Si terrà unaAssemblea deiPresidenti deiCollegi d’Italia,per approvare iprogrammi relativial futuro dellacategoria.

Sarà organizzatauna serata di galadedicata alla figuraprofessionale delgeometra moderno.

Un’occasione pervalorizzare unacategoria che,nell’arco dei secoli,ha sempre trovato lacapacità di adeguarsialle esigenze dellasocietà in evoluzione.

Nelle piante delNolli si coglie ilsapere, la scienza,la tecnica el’attrezzatura allabase dell’attività dirilevazione e direstituzionecartografica.

G.B. Nolli, Disegno preparatorio per la Nuova Pianta di Roma