Bimestrale anno 8° DiCemBre 2014 euro 3,05 Il Notiziario · 1 1 n1.2./041euro3,5o Bimestrale anno...
Transcript of Bimestrale anno 8° DiCemBre 2014 euro 3,05 Il Notiziario · 1 1 n1.2./041euro3,5o Bimestrale anno...
1
n. 2/2014 DICEMBREBimestrale anno 8° n. 2/2014 DiCemBre 2014 euro 3,05
P e r i o d i c o d e l l ’ A s s o c i A z i o n e A g e n t i A l l i A n zPOSTE ITALIANE SPA-SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L.353/2003 (CONV.IN L.27/02/2004 N.46) ART.1 COMMA 1 - DCB ROMA
Il Notiziario
07 10 16
IntervIstaaI presIdentIdeI Gaa MIlano
uea denunCIaI CoMparatorI
Motor,la proposta aaa
editorialeabbIaMo avutoraGIonedi massimo Gabrielli, tonino rosato, Giovanni trotta
a quasi nove mesi dalla nascita dell’associa-zione agenti allianz, è doverosa una riflessio-ne da parte di noi Presidenti, per provare a for-nire le prime risposte alle tante domande ed ai tanti dubbi legittimamente sollevati alla vigilia dell’unificazione.in altre parti del notiziario troverete resocon-ti ed analisi sull’attività politica e strategica dell’associazione; in questo spazio invece proveremo a trasferirvi le sensazioni e le emo-zioni che abbiamo vissuto in questi mesi.nei giorni immediatamente successivi all’even-to che sanciva l’unificazione di Gala, Gna ed Uia (a proposito di emozioni, le avvertiamo ancora addosso quelle vissute al marriott di roma), ci siamo ritrovati a dover gestire una macchina grande e complessa.oltre duemila associati, due sedi, milano e trieste, integrazione del personale amministra-tivo, sinergie e compatibilità delle società col-legate, contabilità, e chi più ne ha più ne metta.Chiunque si sarebbe spaventato, chiunque avrebbe pronunciato la fatidica frase “chi me lo ha fatto fare”.noi, piuttosto che rimpianti, abbiamo prefe-rito rimboccarci le maniche e già dalla prima riunione di Consiglio Direttivo, ci siamo dati
>> pag 2
il seConDo BinarioGuardando al futuro
Cambiamento: protagonisti, non passivi spettatori
A cura del Consiglio Direttivo AAA
Negli ultimi mesi, sulla stampa specializzata e non, sono ap-parsi articoli dal titolo: “ora an-
che Ikea sfida i big delle polizze – Negli store svedesi coperture per la famiglia. E potrebbero scendere in campo Goo-gle e Amazon”…L’alto interesse di altri operatori verso il comparto assicurativo è dovuto ai nuovi sviluppi offerti dall’innovazione digitale e al fatto che le assicurazioni hanno retto, meglio di altri settori, gli effetti della crisi (…forse, fino ad oggi, anche grazie a noi Agenti...?). Google ha ormai lanciato Google Company, un comparatore di prodotti
assicurativi, in Gran Bretagna, Fran-cia e Germania e ora sarebbe pronta per la prossima tappa, l’Italia e con-clude sostenendo che per reagire e non subire gli effetti della rivoluzione digitale e arginare la concorrenza di grandi operatori della distribuzione, della tecnologia e dell’e-commerce, che si sono ormai affacciati sul nostro mercato, occorre muoversi d’anticipo e rivedere i tradizionali modelli di bu-siness e distributivi. Gli investimenti nel digitale di colossi come Allianz e Generali indica che la direzione del cambiamento è segnata.” Questa è la fotografia del nostro tempo!
>> pag 3
l’assemBlea elettiva aaa si terrà a riCCione
il 12, 13 e 14 marzo 2015
n. 2/2014 DICEMBREIl Notiziario
La disintermediazione ormai non è più, e non da oggi, un tema da con-vegno, un rischio possibile, un’ipo-
tesi in campo fra tante…. è la cruda real-tà in espansione.Questo è il motivo conduttore, l’evidenza sempre presente che accompagna l’im-pegno quotidiano del Direttivo dell’Asso-ciazione Agenti Allianz, dall’unificazione del febbraio scorso ad oggi: Come difendere e rappresentare effica-cemente il ruolo degli Agenti Allianz den-tro il mercato in cambiamento e di fronte alle scelte strategiche e alle politiche as-suntive adottate dalla Compagnia?Quale parte interpretare nel big match dell’innovazione, che determinerà le sor-ti dell’intermediazione assicurativa nel prossimo futuro, salvaguardando la red-ditività delle Agenzie e la figura dell’A-gente quale interlocutore privilegiato del Cliente?Abbiamo inteso fin qui operare in due direzioni, senza dimenticare che siamo affidatari di un periodo annuale di tran-sizione che ci condurrà, nella primavera del 2015, all’elezione dei nuovi vertici dell’Associazione.Da un lato abbiamo interloquito con Al-lianz, puntando a mettere in sicurezza alcuni elementi di redditività e di certez-za normativa per gli Agenti e, dall’altro, iniziando a predisporre percorsi e stru-menti, emancipati dalla Compagnia, che dovranno trovare attuazione nel tempo e che saranno tanto più utili ed efficaci quanto condivisi e partecipati dalla larga parte dei nostri Associati.Sul versante della tutela della professio-ne e del ruolo da noi Agenti esercitato nel rapporto con i clienti, abbiamo voluto dare sostanza e dignità regolamentare a tali fondamentali aspetti con l’Accordo Digital, sull’importanza del quale non ci stancheremo di richiamare l’attenzione dei nostri Associati.La titolarità dei dati dei clienti che a noi si affidano, quali consulenti e primi inter-locutori nella gestione dei loro bisogni
assicurativi, non sono questioni di lana caprina e vanno affrontate con la dovuta conoscenza e consapevolezza.Proprio per facilitarne la comprensio-ne e le implicazioni, abbiamo stipulato convenzioni con Studi professionali ai quali ogni Associato può rivolgersi ed a tal proposito in altra parte del Notiziario trovate una interessante intervista all’Av-vocato Floreani; abbiamo finanziato a fondo perduto, per tutti gli Associati, la formazione e consulenza 2014 sul tema; abbiamo monitorato la corretta applica-zione, da parte della Compagnia, degli accordi sottoscritti e, quando abbiamo riscontrato difformità, siamo immedia-tamente intervenuti con la Compliance di Allianz; abbiamo, inoltre, organizzato seminari informativi in varie parti d’Italia.Inserito nello stesso Accordo Digital, tro-viamo anche l’elenco dei dati che Allianz si è impegnata a mettere a disposizione dei propri Agenti, sia durante il rappor-to di mandato che una volta cessato lo stesso; ciò consente anche lo sviluppo di programmi gestionali autonomi d’Agen-zia, strumenti di lavoro molto utili, per chi desidera dotarsene.Sul versante della redditività, in un mo-mento di grande difficoltà e problemi di tenuta per molte Agenzie, abbiamo lavo-rato al rinnovo dell’Accordo Economico integrativo, riuscendo a confermare l’en-tità delle risorse messe a disposizione da Allianz, ampliare le finestre d’entrata, aumentare la percentuale premiante e prolungare l’operatività dello stesso fino al 31 dicembre 2016, in modo da con-sentire al nuovo Direttivo di insediarsi, impostare la strategia e le prime azioni nel 2015 e avviare poi la nuova trattativa, alla luce anche delle evoluzioni di mer-cato e del modello distributivo di Allianz.Ciò consentirà, nel frattempo, certezza di regole per quanto concerne l’integra-zione economica e verifiche periodiche, attraverso un’apposita Commissione, sull’efficacia dell’Accordo stesso.Per essere costantemente coinvolti nei
da pag. 1
i compiti – le famose deleghe – in modo che ogni componente assumesse la responsabilità di un settore operativo.È stato difficile e complesso, è ancora difficile e complesso ma, con l’andare dei mesi, ci convin-ciamo sempre più di aver fatto la cosa giusta.tale convinzione matura quotidianamente nel vedere la disponibilità di tutti i Componenti del Consiglio Direttivo a fare sintesi di posizioni e visioni, ancora, inevitabilmente, diverse.Grande equilibrio di tutti, grande capacità nel mettere a servizio di un obiettivo comune espe-rienze diverse, una grande dose di pazienza, quella pazienza che trasforma il “sentire gli al-tri” in ascoltare, valutare e perché no, accettare.Possiamo dire che tale atteggiamento lo stia-mo riscontrando anche nelle regioni, dove, dopo la prima difficile fase di rodaggio, stia-mo raggiungendo quasi dappertutto un ottimo livello di amalgama dei Colleghi.merito di tutti i rappresentanti regionali, che hanno saputo interpretare al meglio il ruolo di presidio del territorio, stemperando gradual-mente i retaggi del passato, riuscendo insom-ma a “fare squadra”.a loro va il nostro ringraziamento per quanto stanno facendo e per quanto faranno ancora.ed allora, consentiteci di rivendicare con orgo-glio la scelta maturata negli anni scorsi e con-cretizzatasi a roma nel febbraio di quest’anno. non possiamo negarlo, avevamo dubbi e timori, ma anche la consapevolezza che era giusto e utile unificarsi.abbiamo avuto ragione!
2
da pag. 1
la via Dell’emanCiPazioneIntegrativo prolungato fino al 2016
Non è nostro obiettivo perseguire politiche contrarie agli interessi di Allianz, ma tutelare gli interessi degli Associati
processi di innovazione in atto, abbiamo continuato a presidiare i Tavoli di Lavoro, portando puntualmente l’opinione degli Agenti sulle criticità riscontrate, le richie-ste di modifiche e le esigenze di sviluppo in linea con gli interessi degli Agenti. Sap-piamo che questo è un processo lungo e delicato: dobbiamo riuscire ad allargare quanto maggiormente possibile le maglie
3
CooPerare vUol Dire CollaBorareFormazione e potenziamento del programma Alpha gli obiettivi immediati
Abbiamo intervistato Fabio Boni, presi-dente Uiacoop, per conoscere lo stato dell’arte.Presidente, vorresti farci una breve presentazione di Uiacoop?Uiacoop e’ la nostra cooperativa e come tale esprime il nostro spirito collaborativo, uno spirito che a volte genera imperfezioni, ma che sicura-mente coinvolge. Mi piace pensarla come una fucina di idee che devo-no diventare sistema in coerenza con gli indirizzi politici di AAA. At-tualmente siamo concentrati sulla
formazione e sul potenziamento del programma Alpha.Che tipo di formazione?Partendo dal presupposto che sia sempre più importante per noi Agenti fruire di una formazione indipendente, che permetta a ciascuno di noi di prendere con consapevolezza le decisioni più’ consone alla propria realtà, abbiamo lavorato al progetto plurimandato, stiamo erogando formazione relativa alla privacy ed alla proprietà dei dati, abbiamo in cantiere un pro-gramma di formazione manageriale dedicata agli Agenti.Accennavi prima al programma Alpha, ce lo descrivi in poche parole?Lo definirei innanzitutto uno strumento di integrazione con i sistemi assun-tivi e gestionali centralizzati, che ci permette di gestire al meglio le nostra agenzie, facilmente, attraverso l’utilizzo dei dati che ci fornisce, utilizzo fi-nalizzato all’aumento dei ricavi ed alla riduzione dei costi.Un esempio semplice: poter inviare con un solo click 200 avvisi al mese con la posta elettronica, ci permette di risparmiare in un anno più dell’intero costo del programma stesso.Più che descriverlo bisognerebbe provarlo, per questo abbiamo pen-sato di creare delle demo che permettano, innanzitutto a chi ancora non lo possiede, ma anche a chi già ha mosso i primi passi nel mon-do Alpha, di capirne appieno le potenzialità. Saranno disponibili nelle prossime regionali AAA.Concludendo, mi sembra di capire che la cooperativa è attiva su più fronti?Assolutamente sì, e a tal proposito ci tengo a sottolineare che Uiacoop è il luogo dove ciascuno può inviare le proprie idee per sviluppare la professione; Vi posso assicurare che verranno valu-tate e se possibile, come già successo in passato, messe in atto. Consideratelo un invito.
UIACOOP
1
2
3
4
5
6
54
Il Notiziario n. 2/2014 DiCemBre
di Allianz, per quanto concerne i processi e i principi assuntivi, valorizzando la no-stra concreta esperienza giornaliera, che la Compagnia, spesso, vuole ignorare, salvo poi accorgersi che è più utile con-frontarsi prima che rimediare poi.Lavoriamo sulla definizione di regole certe per quanto riguarda la concorrenza interna fra Agenzie, e con i “canali alter-nativi”, soprattutto nell’ultimo periodo, cercando di limitare l’invadenza di so-cietà compartecipate da Allianz sui nostri portafogli d’Agenzia. Puntiamo a definire regole certe sulla geolocalizzazione del-le Agenzie, questione già da tempo im-portante, ora divenuta impellente anche a seguito dell’acquisizione delle centinaia di Agenzie ex Unipol/Sai.Abbiamo ottenuto la mensilizzazione, senza interessi, delle polizze auto e l’al-lineamento delle provvigioni Tcm fra il prodotto tradizionalmente a catalogo e quello inserito in Allianz1. Sul versante provvigionale rimangono ancora aperti al-cuni fronti che sono oggetto di attenzione da parte nostra.Nonostante le facilitazioni di pagamento dei premi, ci preoccupa molto il mercato Motor, ancor oggi principale fonte di red-ditività per le Agenzie. Tutti gli indicatori di mercato ci dicono che i fatturati sono in diminuzione per molteplici fattori e i premi sono ulteriormente desinati a diminuire; la stessa riforma della Rc Auto, il cui di-segno di legge è entrato in Commissione parlamentare, comporterà, una volta in vigore, nuovi obblighi, convenienze ed opportunità in capo alle Compagnie e agli assicurati, con contestuale contrazione di provvigioni per noi Agenti. La situazione non è facile e, in molti casi, la stessa poli-tica assuntiva della Compagnia non aiuta a superare gli ostacoli. E allora? Che fare?Accanto al necessario ed improrogabile
aumento di informazione, formazione, co-noscenza, adattamento organizzativo e crescita di consapevolezza di ogni Agen-te, secondo caratteristiche personali e imprenditoriali, come Associazione Agenti Allianz dobbiamo pensare al secondo bi-nario. La direzione che corre parallela a quella del confronto con Allianz è la stra-da dell’emancipazione dalla Mandante. L’etimologia della parola deriva dal latino emancipatio, istituto tramite il quale il fi-glio otteneva l’estinzione della patria po-testà….. Non si tratta di perseguire politiche con-trarie agli interessi di Allianz, tant’è che siamo quotidianamente impegnati nel confronto, per stare dentro i processi in-novativi, possibilmente anticipando lo stesso mercato.Però, è nostro compito statutario rappre-sentare e tutelare gli interessi dei nostri Associati.Facile dirlo, più complicato realizzarlo se, tutti insieme non facciamo ora, in questo tempo, nelle attuali contingenze, nel vor-tice del cambiamento, il salto di qualità necessario per affrontare con successo il nuovo che avanza.Come Direttivo dell’Associazione si accin-giamo a mettere in campo percorsi di for-mazione che consentano a tutti gli Asso-ciati di aumentare le proprie conoscenze e abilità nell’affrontare il nuovo mercato, cosa diversa dalla conoscenza di un spe-cifico prodotto.Stiamo da tempo lavorando per far cre-scere una società di brokeraggio del Gruppo, in quanto riteniamo che il servi-zio e la fidelizzazione del Cliente sia pri-oritario rispetto al semplice piazzamento del rischio non gradito ad Allianz.Combattiamo strenuamente contro ogni tentativo della Compagnia di diversifica-re gli Agenti fra mono e plurimandatari in termini non solo di prodotti e opportunità,
ma anche di politiche assuntive piuttosto che di clusterizzazioni basate sul profilo professionale prescelto da ognuno. Riteniamo però che questo non sia suffi-ciente; nella più grande ed importante As-sociazione di Agenti del mercato assicu-rativo italiano, il principio della reciproca collaborazione fra Colleghi deve essere uno degli assi portanti sui quali si basa la difesa del nostro ruolo. Nel mercato in tempesta non ci si salva da soli, oggi ca-pita ad uno di affondare ma domani po-trebbe capitare a me….Ecco perché siamo disponibili ad accom-pagnare tutte le forme di collaborazione fra Agenti.Perché non pensare, ad esempio, ad ac-cordi di piazza fra mono e pluri per piaz-zare rischi, sulla base di accordi tipo, che tutelino tutte le parti in causa?Continuiamo a seguire ”ad personam” le situazioni di crisi e vi invitiamo a rivolger-vi al Direttivo ad ogni sentore di difficoltà, prima che sia troppo tardi.Stiamo operando per tenere sempre in-formati i Responsabili regionali e gli Asso-ciati tutti su ogni iniziativa messa in cam-po e sugli sviluppi dei rapporti industriali con la Compagnia. Contiamo di potenzia-re gli strumenti di dialogo con gli Agenti, lasciando al nuovo Direttivo il compito di redigere un Piano di Comunicazione ade-guato all’importanza che la nostra realtà ha assunto a seguito dell’unificazione.Lavoriamo, in stretto contatto con le no-stre Società collegate, per concretizzare, attraverso azioni sinergiche, le linee gui-da elaborate in seno all’Associazione.Chiediamo a ogni singolo Associato di partecipare alla vita di Aaa; tempi nuovi avanzano e le cose accadono così velo-cemente che a volte si fa fatica a render-sene conto, finché non si è coinvolti.Meglio esserne protagonisti piuttosto che passivi spettatori.
Una realtà oPerativa al servizio Di tUttiConsorzio Gala
Perchè uniti si ottengono più risultati
Di Sergio Di Bonito
Care Colleghe e Cari Colleghi,in questo spazio ho il piacere di presentare bre-vemente l’attività, gli scopi, le opportunità del
Consorzio.Il Consorzio Gala è uno strumento, una realtà operativa a disposizione di tutti gli agenti Allianz, è un punto d’incon-tro, un riferimento, un gruppo d’acquisto che rende forti noi agenti nella scelta dei servizi collaterali alla nostra at-tività assicurativa e non solo; il Consorzio Gala ci dà la possibilità di risparmiare e crescere insieme.Ricalchiamo dalla nostra Associazione Aaa il concetto che “uniti si ottengono più risultati” e non lo applichiamo alla sfera politica bensì all’utilità pratica, tradotta in servizi per noi agenti di Assicurazione.Il Consorzio nasce nel 2003, per volontà dell’allora Grup-po Agenti Lloyd Adriatico; non ha scopo di lucro, si svilup-pa con l’obiettivo primario di coordinare l’attività delle im-prese consorziate e di migliorarne la capacità produttiva e l’efficienza, si dota di propria sede, a Trieste, e si consoli-da nel corso degli anni attraverso la stipula di convenzioni e l’offerta di polizze strutturate ad hoc per gli agenti. Oggi il Consorzio Gala è una struttura solida anche dal punto di vista finanziario che gestisce, assieme ad Uia Coop e Aaa Service, ogni attività demandata dal Consiglio Diret-tivo dell’Associazione “Aaa - Associazione Agenti Allianz”. Ricordo, tra le convenzioni in essere, quella con la Banca Popolare di Vicenza, con Seat Pg Italia, con Sia, con Glo-bal Office, tanto per fare degli esempi, ma vi invito calda-mente a visitare il nostro nuovo sito www.consorziogala.it ed a visionare personalmente tutte le collaborazioni ed
2
3
1
76
n. 2/2014 DICEMBREIl Notiziario
9
7
5
8
6
4
Un CamBiamento traUmatiCo, ma Gestito Intervista a Francesco Bovio, presidente Magap e Dario Piana, presidente Gamdi Alessandra Schofield
Abbiamo intervistato Francesco Bovio, presidente Magap e Dario Piana, presidente Gam, in questo
momento impegnati a sostenere i colle-ghi nel difficile passaggio ad Allianz. Il presidente Gasav Cinzia Pizzato, ana-logamente interpellata, non ha ancora avuto modo di rispondere; speriamo di poterne ospitare il contributo sul prossi-mo numero.
Dal 1 luglio oltre 900 Agenti sono pas-sati in Allianz, tra cui molti del Gruppo Agenti di cui Lei è Presidente. Come stanno vivendo i Suoi Associati que-sto cambiamento? FrAnCeSCo Bovio Si è trattato di un cambiamento traumatico, soprattutto in quanto attuato in tempi trop-po concentrati per tutte le cose che in effetti c’erano da fare. Il trauma, infatti, non è do-vuto alla qualità degli attori, ma alla mole degli adempimenti che, a tutti i livelli, è stato necessario eseguire in poco tempo. Meta-foricamente parlando, per costruire un grat-tacielo di cento piani possiamo avvalerci di mille operai ed utilizzare i migliori materiali, ma il completamento dell’opera richiederà comunque il rispetto di determinate tempi-stiche non restringibili. Ecco, qui è la stessa
cosa: questo tipo di operazioni non può es-sere portato a termine in maniera profittevo-le se si agisce in maniera frettolosa. D’altro canto, ad Allianz va riconosciuto senz’altro il massimo impegno; la Compagnia ha impie-gato risorse di ogni tipo (umane, economi-che, etc) per la buona riuscita del progetto. Ciononostante, tutt’ora persistono delle dif-ficoltà, sebbene gran parte delle criticità sia stata risolta. Le nostre commissioni lavora-no a tempo pieno, ma sempre in una sorta di logica emergenziale, che non aiuta. Da parte loro, i colleghi coinvolti direttamente nel processo hanno dimostrato grande ma-turità intellettuale ed emotiva, scegliendo di assecondare il cambiamento e non tentare di ostacolarlo.
DArio PiAnA Come tutti i cambiamenti, anche questo genera turbamento. Il passaggio ha rap-presentato, finalmente, la conclusione di un’odissea che si protraeva da anni e dell’incertezza che hanno vissuto gli agenti Milano; ma è naturale che abbia ingenerato in noi qualche preoccupazio-ne. Se la solidità e la storia di Allianz ci facevano ben sperare, si sa che lasciare il certo per l’incerto è sempre difficile.
Quali ritiene siano le maggiori differen-ze, sia in chiave positiva che negativa?
F.B.: Vi sono due tipi di differenze: la differenza tra la compagnia di partenza e quella di arrivo, per così dire, e la dif-ferenza tra le due reti agenziali. La rete Misa (Milano Sasa) è diversa dalla rete Tripla A (Allianz tradizionale), e – per fare un esempio – è partita direttamente con la sola Digital Agency laddove i colle-ghi Allianz utilizzano ancora entrambi i sistemi. Va comunque detto che il pas-saggio è stato impegnativo anche per gli stessi agenti Tripla A; è chiaro che, con la nostra entrata, la concentrazione di agenzie Allianz è fortemente aumentata e questo ha creato comprensibili tensio-ni tra le stesse reti. Per quanto riguarda le compagnie, Unipol ed Allianz hanno in comune solo il fatto di essere due dei tre grandi gruppi che – insieme a Generali – gestiscono il mercato assicurativo ita-liano. Per il resto – strategie, prodotti, po-litica etc – sono completamente diverse. E non è una questione di valutare chi sia meglio o peggio: sono proprio differenti, non paragonabili. Il punto di eccellenza di Allianz è senz’altro la tecnologia, sulla quale è decisamente avanti rispetto alle altre imprese.D.P.: A mio parere, sotto il profilo della di-gitalizzazione Allianz è la compagnia più avanzata del mercato italiano e la rete si è trovata impreparata. Quindi, pur trat-tandosi di una differenza positiva rispet-to alla nostra esperienza precedente, è comunque stata difficile da affrontare. Vi sono poi le differenze legate ai prodotti, sia per quanto riguarda la struttura sia per quanto riguarda l’approccio commer-ciale: distinguendosi da un mercato mol-to flessibile sul piano tariffario, Allianz ha delle posizioni piuttosto rigide in questo senso, concedendo flessibilità molto con-tenute rispetto a quelle delle altre com-pagnie.
Come si stanno relazionando Allianz ed il Management con i nuovi Agenti? e con il Gruppo Agenti che Lei presiede?
Unificazionei vantaggi da esse derivanti. Ricordo ancora che iscriversi è molto semplice, le modalità le trovate sul sito e/o contattando la Segreteria del Consorzio; attendiamo quindi numerose le vo-stre adesioni, proprio perché il Consorzio cresce e si sviluppa
con l’apporto di tutti noi! Sono certo che saprete cogliere l’utilità della nostra attività consortile e, consapevoli che si può sempre migliorare, siamo aperti a nuove idee e progetti che Voi tutti vorrete suggerirci.
8
n. 2/2014 DICEMBREIl Notiziario
F.B.: Bisogna fare una premessa. I colle-ghi lamentano di non aver avuto il giusto tempo di adattamento soprattutto psico-logico per un passaggio così radicale, il che inevitabilmente li ha portati a viverlo in maniera disagevole e traumatica. Sen-sazione accentuata dal fatto che questo cambio di compagnia è
stato im-posto, non liberamente scelto. Molti
hanno fatto grande fatica, ma è difficile distinguere quanto questa fatica sia sta-ta legata a questioni puramente tecniche e quanto a fattori psicologici. Un aspetto particolare della situazione è rappresenta-to dal fatto che i portafogli Vita e Cauzio-ni dei colleghi resta in UnipolSai, tramite un mandato di scopo che ne consente la gestione ma non lo sviluppo (che invece deve essere fatto in Allianz). Questo ha fatto sì che agenti monomandatari nel proprio Dna si trovino a tutti gli effetti ad essere bi-mandatari. Gradatamente, co-munque, le cose si stanno assestando ed i colleghi cominciano a vedere anche le positività del passaggio. Detto ciò, la modalità di relazione scelta da Allianz, sia rispetto al Gaa che ai singoli agenti, è sta-ta comunque di supporto e comprensio-ne, all’insegna della volontà di facilitare la
transizione per quanto possibile.D.P.: La Compagnia ha fatto molto per agevolare il passaggio e creare un cli-ma sereno. Proprio all’inizio di luglio, per esempio, ha organizzato una convention con l’obiettivo preciso di tranquillizzare la rete. Ed oggettivamente, sta facendo il possibile – anche dal punto di vista opera-tivo – per facilitare gli aspetti tecnici della transizione.
Come sta affrontando le novità il suo Gaa? Come state assistendo gli Asso-ciati? Quali obiettivi vi ponete? F.B.: A tutt’oggi, la migrazione dei porta-fogli non è stata ancora completata e non lo sarà e fino alla fine di dicembre. Noi, in quanto Gruppo Agenti, stiamo accanto ai nostri iscritti, garantendo a tutti la possi-bilità di scegliere come fare impresa. Mi spiego meglio: da sempre sosteniamo il principio che una buona relazione rete-impresa, con una reciproca attenzione ai rispettivi interessi, è alla base di un otti-mo funzionamento del tutto. Se, quindi, il rapporto tra Allianz ed i colleghi Misa sarà improntato in questo modo, troverà in noi uno stabile supporto. Forniremo ai col-leghi gli strumenti perché possano com-piere una scelta totalmente consapevole: saremo pronti a dare loro, se richiesti, un parere ponderato – che rappresenti la sin-tesi di tutti i fattori e di tutti i dati – sulla positività o meno della relazione con Al-lianz. Qualora essi decidano di scindere tale rapporto, anche a fronte di una nostra valutazione positiva, offriremo comunque loro ogni appoggio necessario alla miglio-re espressione dell’attività professionale.D.P.: Il primo obiettivo è stato senza dub-bio la migrazione, che ci terrà impegnati ancora fino alla fine di dicembre. L’inte-resse congiunto di Unipol da una parte ed Allianz dall’altra al completamento dell’o-perazione, ha indotto entrambe le impre-se ad un impegno economico in tal senso. Ma sul piano operativo abbiamo dovuto sin dall’inizio attuare numerose modifiche
ai sistemi operativi. A gennaio, con l’avve-nuta migrazione di tutto il nostro portafo-glio, cominceremo a dedicarci agli aspetti tariffari, allo sviluppo, ai prodotti.
Avete già incontrato l’Associazione Agenti Allianz? Che tipo di rapporti avete instaurato? F.B.: È presto per parlare dell’instaura-zione di rapporti. Anche in questo caso è necessario rispettare certe tempistiche. Non ci sono stati ostacoli ed i rapporti personali sono ottimi; ma non c’è ancora stato il tempo materiale di fermarsi a par-lare. L’AAA sa che per noi è stato un pas-saggio traumatico e, come dicevo prima, d’altra parte noi comprendiamo anche le loro difficoltà. Fino a che non sarà stata completata la migrazione, è difficile che ci si possa sedere ed affrontare questio-ni concrete. In un certo senso, ora come ora abbiamo poi obiettivi “diversi”: noi mi-riamo a rendere stabile questo momento eccezionale; loro vogliono rassicurazioni sul fatto che il nostro arrivo non sconvolga la loro stabilità. Ma sono certo che trove-remo una convergenza ed un supporto reciproco. È necessario, dato che ormai siamo tutti agenti Allianz e tutti dobbiamo relazionarci con la medesima Compagnia.D.P.: Al di là degli ottimi rapporti sul pia-no personale, debbo ammettere che – pur essendosi tenuti alcuni incontri con l’Uf-ficio di Presidenza della AAA, che hanno consentito di chiarire alcuni malintesi cre-atisi all’epoca della nostra entrata nella rete Allianz – non abbiamo ancora iniziato ad affrontare concretamente i problemi. Essendo ottimista per definizione, credo che troveremo comunque un punto di in-contro; anche perché, in caso contrario, saremmo tutti perduti. So per esperien-za che i Gruppi Agenti, pur facendo rife-rimento ad una stessa mandante, hanno peculiarità, storie, culture diverse. Inoltre, gli agenti sono – per loro natura – estre-mamente individualisti. E tuttavia, trovare punti di contatto è obbligatorio per tutti.
di Alessandro Mangano
Il Congresso che ha sancito la nascita dell’Associazione Agenti Allianz è or-mai un lontano ricordo, ma la fusione
ha comportato diverse incombenze ammi-nistrative interessando anche le Società “collegate”.A supporto della memoria di ognuno ricor-do che l’Associazione, quindi noi tutti, si avvale dell’attività di Uia Coop, Consorzio Gala e dell’ex Uia Service oggi Aaa Servi-ce srl. Le attività della Coop e del Consor-zio verranno egregiamente rappresentate dai rispettivi Presidenti, a me il compito di illustrare gli obiettivi della Service.L’Aaa Service è una società di capitali a “Socio unico” – l’Associazione – e consen-te a quest’ultima di operare come meglio ritiene, superando il limite giuridico impo-sto alle Associazioni no profit. La gestione è demandata ad un Cda inizialmente com-posto da quattro consiglieri: Alessandro Mangano, Mario Luridiana, Luca Affatato e Romeo Sangiorgi. Successivamente, ri-coprendo anche il ruolo di responsabile di tutte le società collegate, Sangiorgi è usci-to dal Cda e nella stessa seduta sono stati inseriti due colleghi: Giampaolo Castelli e Giuseppe Giardinella.Le attività principali di Aaa Service sono di tipo amministrativo, editoriale e com-
merciale. L’amministrazione si rende ne-cessaria per regolare i “flussi economici” rispetto a tutte le partite di bilancio quali locazioni, utenze, fornitori etc. L’attività editoriale è rappresentata dalla gestione del periodico dell’Associazione “Il Noti-ziario”, organo di comunicazione dell’As-sociazione finalizzato a creare l’auspicato scambio di opinioni tra noi e per rafforzare i principi delle azioni condotte dagli organi associativi e dei risultati ottenuti, senz’al-tro dibattuti diffusamente dai Rappresen-tanti Regionali durante le periodiche as-semblee.Infine, certamente non per importanza, l’attività commerciale. Questo Cda, sin dalle prime riunioni, aveva individuato un obiettivo fondamentale da raggiungere; la possibilità di offrire un “catalogo prodotti” quanto più ampio possibile e di facile fru-ibilità per impattare con le strategie delle compagnie sempre meno propense a svolgere un ruolo storicamente di propria pertinenza: l’assunzione dei rischi. Il per-corso non è stato giuridicamente facile, spesso la “pratica” non risultava coerente alla “politica”, talvolta si è dovuto schivare il “fuoco amico”; ma ci siamo riusciti. Con la costituzione di una nuova società di bro-keraggio – la A&B Broker Srl, di cui è socio unico Aaa Service, a sua volta posseduta
unicamente dall’Associazione Agenti Allianz – per proprietà transitiva possia-mo affermare che ogni agente Allianz è “proprietario” della società A&B Broker e, come tale, la deve utilizzare. Questo bro-ker domestico si occupa dell’intermedia-zione in esclusiva di tutte le coperture ne-cessarie agli agenti ed alle agenzie inoltre è a disposizione per soddisfare in chiave contrattuale le esigenze dei clienti di ogni collega, al fine di tutelare adeguatamente il consumatore senza rischiare di perdere margini di redditività per gli Agenti. Vi invi-tiamo a contribuire con le vostre preziose idee e suggerimenti che costituiranno per noi un prezioso patrimonio da utilizzare con saggezza; la stessa che sin qui ci ha accompagnato.
Una soCietà DeGli aGenti Per Gli aGentiAAA Service
Le vostre idee sono un prezioso patrimonio
Periodico d’informazionedell’Associazione Agenti Allianz
Direttore ResponsabileAlessandra Schofield
EditoreAAA Service S.r.l.
Corso Italia, 22 - MilanoRedazione
Via Tende, 62 - 00036 Palestrina (Rm)[email protected] tel. 06.95.27.07.74
GraficaMarco ValerianiTel. 329 1672765
StampaStamperia Lampo
Via Adda, 129/A - 00198 RomaTel. 06 85.54.312
Reg. Tribunale di Tivolin. 16/2004 del 20/12/2004
Finito di stampare nel mese di dicembre 2014
iL notiziArio è voStro!Inviateci articoli, commenti, opinioni,
riflessioni e (perché no?) anche critiche.
Saremo felicissimi di pubblicare ogni contributo
ASSoCiAzione AGenti ALLiAnz - Corso italia, 22 - 20122 Milano tel. 02.72.02.13.81 - via Fabio Filzi, 21/1 - 34100 trieste tel. 040.63.22.42 e-mail: [email protected]
Augura a tutti i colleghi feste serene ed un propizio anno nuovo!
10
n. 2/2014 DICEMBREIl Notiziario
11
Italia, alcune Camere di Commercio, stampa tecnica di settore ed intermediari professionali.Non era un risultato né facile né scontato, specialmente in un Paese, quale è il no-stro, dove l’intero impianto giurisdizionale è orientato a tutelare i torti; poco importa che si tratti dei torti di chi occupa abu-sivamente il mio appartamento mentre io sono ricoverato in ospedale ( magari avendo preso in “affitto” due minorenni all’uopo addestrati), oppure dei torti del pluriomicida che deve avere la possibilità dei lavori socialmente utili, l’importante è che siano tutelati i torti dei carnefici e ignorati i diritti delle vittime.Anche per queste ragioni è un risultato “importante”, che Uea ha ottenuto da sola, senza risorse finanziarie, senza pa-drini politici o non politici di alcun genere, ma solamente con l’intelligenza, la capar-bietà ed i sacrifici delle sue donne e dei suoi uomini.Mercoledì 26 novembre, nella mia qualità di Presidente, ho firmato la segnalazio-ne all’Antitrust contro le cattive pratiche commerciali dei comparatori, giovedì all’Università Statale di Milano si è tenuto un Convegno, promosso da Uea, volto a fare luce sulle pratiche di inter-mediazione e sugli intermedia-ri delle quote associative ai Fondi Sanitari Integrativi, alle Società di Mutuo Soccorso e Dio solo sa a cosa altro.
Un mondo completamente opaco, privo di un quadro normativo di riferimento, del quale nulla è dato sapere, ma che occu-pa migliaia di intermediari nella allegra indifferenza di tutti.La motivazione è sempre la stessa: tu-telare i diritti e non i torti, affinché la le-galità, anche in questo Paese, non sia sempre un optional.Uea non ha pregiudizio alcuno nei con-fronti della concorrenza, siamo convinti che la concorrenza sia, insieme a delle regole certe e condivise, la migliore me-dicina per qualsiasi mercato, certo deve essere corretta, leale, legittima e pratica-ta con le medesime regole. Uea ha inve-ce fortissimi pregiudizi nei confronti di chi si improvvisa abusivamente intermedia-rio di prodotti e servizi, a maggior ragione se si tratta di prodotti complessi e scritti in un linguaggio incomprensibile quali sono i contratti di assicurazione.Nei con-fronti di que-
sti sedicenti intermediari, forti della loro ignoranza che coltivano con cura, non avendo obblighi formativi, e della loro sedicente terzietà che gli consentirebbe di operare out of law, al fuori delle leggi in qualità di tertium genus, la posizione di Uea è sempre la stessa: denunciarli al fine di ripristinare la legalità a tutela dei consumatori e di tutti gli altri Intermediari.La storia ci dirà se saranno ancora ca-paci di intermediare rispettando le Leggi.Uea continuerà la sua campagna contro la disintermediazione del servizio assicu-rativo, perché la guardia non va abbas-sata mai.Ci piacerebbe non essere sempre soli, però non ci piacerebbe neppure vedere confermato il detto di Bruno Barilli “l’ita-liano è sempre pronto a volare in soccor-so del vincitore”. Vedremo.
Uea DenUnCia i ComParatoriAttualità
Il risultato importante della campagna Uea contro la disintermediazione del servizio assicurativodi Roberto Conforti - Presidente Uea
Cito dall’indagine Ivass sui siti comparativi nel mercato assicu-rativo italiano, 29 pagine la cui
lettura dovrebbe essere resa obbligato-rie in tutte le scuole italiane di ogni or-dine e grado, per tutti i dipendenti delle Compagnie a cominciare dai dirigenti ed in tutte le Agenzie di Assicurazioni a co-minciare dagli Agenti:
- da pag. 4:[…] “è emerso che i siti comparano solo (o prevalentemente) le imprese (n.7) con cui hanno stipulato accordi di partnership e da cui percepiscono provvigioni in rela-zione a ciascun contratto stipulato”.[…] “L’indagine ha evidenziato un con-fronto basato esclusivamente sul prezzo, che non tiene conto dei contenuti delle po-lizze;... la pubblicizzazione di un numero di imprese confrontate superiore a quello effettivo”.[…] “viene fatto largo uso di messaggi pubblicitari formulati in modo tale da in-generare nell’utente un convincimento
improprio circa la possibilità di ottenere risparmi o di acquista-re il miglior prodotto”. - da pag. 7 punto 2.3:[…] “Delle 68 imprese, italiane ed estere, operanti in Italia nel ramo Rc auto, i siti compara-no solo (o prevalentemente) 7 compagnie “dirette”, che operano mediante tecniche di vendita a distanza, con cui hanno stipulato appositi accordi di collaborazione e da cui percepiscono prov-vigioni”. Aggiungo io, ma il tormentone veicolato dalle dirette e da alcuni dirigenti che ignorano o fingono di ignorare i costi/ricavi delle “dirette”, non era quello che le stesse sono più convenienti perché non pagano le provvigioni agli Agenti?!?!?! Pa-garle ai sedicenti comparatori è diverso???
- da pag. 15 punto 3.3:[…] “La comparazione fondata esclusi-
vamente sul premio non con-sente, infatti, al consumatore di valutare l’effettiva convenienza del prodotto rispet-to alle proprie esigenze assicurative”.Per ottenere questo risultato “importan-te” Uea ha impiegato quasi due anni, sei Convegni nazionali con i quali ha coin-volto Ivass, Agcm, Mise, Ania, Konsumer
12
n. 2/2014 DICEMBREIl Notiziario
13
FlessiBilità, anCora non Ci siamoAlle richieste di maggiore autonomia commerciale, si risponde sempre con la volontà di salvaguardare il miglior equilibrio tecnico e la redditività aziendale
caso positivo – in che limiti percentuali.Il fatto stesso che l’inserimento di tale CMC avvenga tramite un VPS automati-co, e cioè mediante una approvazione da parte di Allianz, serve a legittimare da un punto di vista regolamentare quella che è stata nei fatti una progressiva limitazione delle autonomie degli agenti. Le dotazioni di CMC sono anch’esse dif-ferenziate in base al cluster auto di primo e secondo livello, e – a differenza della flessibilità commerciale – vengono at-tribuite mensilmente in percentuale sul quietanzamento in scadenza, senza al-
cun riguardo rispetto alla media di CMC presente sullo stesso portafoglio.Tutti gli interventi messi in campo per migliorare la retention negli ultimi mesi (come il Price Cap Intelligente, o la CMC programmata) hanno sempre influito in maniera diretta o indiretta esclusivamen-te sulla disponibilità di CMC in capo agli agenti, a fronte di continue e pressanti richieste di dotazioni di flessibilità com-merciale.Sino ad oggi, peraltro, le iniezioni di CMC erano abbondantemente inferiori alle percentuali di appartenenza.
Ora, a fronte di ripetute richieste di stru-menti per la difesa del portafoglio (cioè di flessibilità commerciale), la risposta di Allianz è stata ancora una volta quella di agire sulla CMC, aumentando le dotazio-ni agenziali fino a far coincidere le “inie-zioni” mensili con la capienza del cluster di appartenenza di ciascuna agenzia.Non possiamo certi dirci soddisfatti: a fronte di richieste di maggiore autonomia commerciale, infatti, la risposta è ancora una volta condizionata dalla salvaguardia del miglior equilibrio tecnico e di redditivi-tà (esclusivamente) aziendale.
A cura della Commissione Motor
“Tenuto conto del fabbisogno ta-riffario complessivo, le imprese possono utilizzare la flessibilità
quale strumento di riduzione del premio ri-spetto alla tariffa in corso al fine di ulteriore personalizzazione del rischio in relazione alle caratteristiche del singolo assicurato.Le imprese che operano attraverso inter-mediari, nell’ipotesi di cui al comma 1, in-dicano agli stessi la misura complessiva degli sconti riconoscibili alla clientela in un determinato
periodo di tempo. Nel fornire le indicazioni, le imprese non fissano limiti in ordine alla misura degli sconti praticabili ai singoli assicurati, ri-spetto alla tariffa in corso.Le imprese conservano evidenza docu-mentale delle istruzioni impartite alle pro-prie reti distributive”.Così stabilisce l’articolo 7 del Regolamento Ivass (allora Isvap) n. 23 del 2 maggio 2008, denominato “Regolamento con-cernente la disciplina della trasparenza dei premi e delle condizioni di contratto nell’assicurazione obbligatoria per i vei-coli a motore e natanti, di cui all’articolo 131 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 – Codice delle Assicurazioni Private”.Lo stesso Ivass, nella relazione accompa-gnatoria al regolamento, scrive: “Quanto al divieto di imposizione ai distributori di
sconti massimi praticabili ai consumatori, l’Autorità ritiene compatibile con le fina-lità e con la formulazione dell’articolo 8 della legge 248/2006 la permanenza di una flessibilità tariffaria sistematica che si esplichi mediante istruzioni impartite ex ante dalle imprese alla propria rete distributiva, volte unicamente a stabilire in via preventiva la misura complessiva degli sconti riconoscibili alla clientela in un determinato periodo di tempo (il co-siddetto “monte sconti” ndr).Tenuto conto del fabbisogno tariffario complessivo, le imprese hanno, pertanto, la facoltà di utilizzare la flessibilità quale strumento di riduzione del premio rispet-to alla tariffa in corso, al fine di effettuare una ulteriore “personalizzazione” del ri-schio in relazione alle caratteristiche del singolo assicurato.È fatto divieto alle imprese di indicare alle proprie reti distributive limiti in ordine alla misura degli sconti praticabili ai singoli assicurati, rispetto al premio di tariffa. Le imprese potranno, dunque, continuare a determinare un “monte sconti” nel ri-spetto della stabilità della tariffa, ferma restando l’autonomia dell’intermedia-
rio in ordine ai casi ed alla misura dello sconto da riconoscersi al singolo cliente, quale fattore di concorrenza”.È del tutto evidente come la realtà con cui oggi in Allianz dobbiamo tutti confron-tarci sia alquanto diversa. Abbiamo a che fare con due tipologie di flessibilità:• Flessibilità Commerciale• CMC – Correzione mutualità cliente
Vediamole nel dettaglio.
LA FLeSSiBiLità CoMMerCiALeÈ una flessibilità il cui utilizzo è di asso-luta discrezionalità da parte dell’agente, secondo quanto prevede l’articolo 7 del regolamento Ivass n. 23 sopra riportato.Attualmente, ogni agenzia è dotata di flessibilità commerciale in misura legata al proprio «cluster» (cioè in base al pro-
prio andamento tecnico Auto): migliore è il cluster, maggiore è la flessibilità ricono-sciuta come media sul portafoglio (in base ai cluster, abbiamo percentuali di flex commer-ciale variabili tra lo 0,5% e il 2%). La media viene calcolata su base annuale e applicazione mensile. Ciò significa che:
• il collega che superi la soglia annuale si vede inibita la flessibilità commercia-le fino a quando i recuperi sul quietan-zamento (o l’aumento del portafoglio) non riportano la media effettiva sotto la percentuale assegnata
• dal momento però che l’applicazione ha anche un limite mensile, può ca-pitare che un agente che abbia una media annua sotto la soglia assegna-ta, ma una media mensile superiore a tale media, si veda inibita la flessibilità commerciale limitatamente al mese in cui abbia “sforato”.
Dal momento che tali regole risalgono al 2008, periodo in cui la redditività di Allianz nel Motor era sotto pressione, la Commissione Auto – alla luce del mutato contesto tecnico e degli eccellenti risulta-ti ottenuti negli utlimi due anni da Allianz – ha richiesto più volte, in occasione de-gli incontri con la direzione tecnica, sia l’innalzamento delle soglie per ogni clu-ster, sia la misurazione della flessibilità non più su base mensile ma semestrale (quest’ultimo per permettere un miglior lavoro sul prequietanzamento).Come ben sapete, ad oggi, le nostre ri-chieste sono rimaste inascoltate.
LA Correzione MUtUALità CLiente (CMC)La CMC è, nei fatti, una tipologia di fles-sibilità che potremmo definire “direzio-nale”, applicabile solo su una serie di rischi (definiti tecnicamente sovratariffa-ti) preselezionati, con punte massime di sconto applicabile anch’esse predefinite: in sostanza, per ogni rischio Motor viene previsto se tale CMC è applicabile e – in
Lo stato dell’arte
A cura di Umberto D’Andrea
Trattamento e proprietà dei dati, Privacy, Accordo Digital. Abbiamo chiesto all’avvocato Rudi Floreani,
un’autorità in materia, di esporre il suo punto di vista.
Avvocato, può sinteticamente, ma an-che semplicemente, spiegare cosa si intende per dati del cliente?Sono dati personali, secondo quanto di-spone la normativa vigente, tutte le infor-mazioni riferite (o anche semplicemente riferibili) al cliente (persona fisica determi-nata o determinabile) che permettano, an-che indirettamente, di identificarlo. Nome, cognome, data di nascita, indirizzo e-mail, numero di telefono, codice fiscale, indiriz-zo IP: sono tutti esempi di dati personali che consentono l’identificazione dell’inte-ressato – cliente.
Quale è il valore dei dati del cliente per chi svolge l’attività di intermediario di Assicurazioni e soprattutto di Agente di Assicurazioni?In ordine al valore dei dati, due sono le considerazioni che si possono fare. La pri-ma, di carattere giuridico, attiene alla pos-sibilità per l’intermediario di trattare i dati dei clienti oltre le modalità e le finalità indi-cate dalla compagnia e quindi nella veste di titolare autonomo. Questo è senz’altro un valore aggiunto in capo all’intermedia-rio, che può così legittimamente costituirsi delle banche dati contenenti l’elenco dei propri clienti. Si deve considerare, in se-
condo luogo, che le banche dati così co-stituite possono essere suscettibili di valu-tazione economica (i cosiddetti intangible asset). Sul tema, data la collaborazione in corso tra il mio Studio e l’Università di Parma-Dipartimento di Economia, stiamo ponendo le basi per una ricerca sul valore economico-finanziario dei data base. Non è stato ancora scritto nulla in campo assi-curativo, in merito all’argomento. Vi sarà un team comune di ricercatori. Io avrò la supervisione della parte giuridica e il Pro-fessor Claudio Cacciamani, docente di Economia delle Aziende di Assicurazioni, di quella economica.
esprima una valutazione sull’Accordo Digital sottoscritto da Allianz e dall’As-sociazione Agenti Allianz.L’Accordo Digital è, senza ombra di dub-bio, il frutto di un serio e complesso lavo-ro che Compagnia e Associazione Agenti hanno affrontato in ordine a questo innova-tivo tema dei dati dei clienti, delle banche dati e dei cosiddetti “big data”. Si consideri che, secondo le recenti statistiche interna-zionali, la maggior parte delle banche dati oggi esistenti su sistemi informativi si sono costituite negli ultimi tre anni. Questo a si-gnificare l’attualità del tema. L’Accordo Di-gital ha affrontato e disciplinato lo scambio dei dati tra Impresa e Agente in un’ottica innovativa e di grande rispetto sia del ruolo della Compagnia sia del ruolo degli inter-mediari. Tra i diversi aspetti disciplinati, per esempio, l’Accordo Digital prevede un vero e proprio obbligo della Compagnia di ren-
dere disponibili i dati dei clienti agli Agenti (che possono così utilizzarli su propri si-stemi informativi) o, ancora, di condividere con gli intermediari alcuni termini di tratta-mento dei dati medesimi.
Come si inserisce tale Accordo nello scenario dell’attività dei Gruppi Agenti italiani ?Attualmente pochi sono i gruppi agenti ita-liani che hanno un vero e proprio “Accor-do Digital”, quanto meno nell’accezione di un accordo che disciplini il trattamen-to dei dati dei clienti nel rapporto impre-sa – agente e il “destino” delle banche dati costituite attraverso sistemi informa-tivi spesso comuni ad entrambe le parti. Qualche Gruppo Agenti ha condiviso con la Compagnia la regolamentazione in punto esclusivamente in riferimento alla designazione a responsabile dell’Agente da parte della Compagnia.
Un aCCorDo DeCisamente innovativoProprietà e trattamento dei dati
Digital, grande rispetto dei reciproci ruoli
14
n. 2/2014 DICEMBREIl Notiziario
15
quiescenza che hanno già goduto di pre-stazioni sovradimensionate. Soprattutto, gli agenti in attività non vedrebbero de-curtate le somme corrisposte personal-mente e anzi potrebbero contare su un margine aggiuntivo rispetto ai contribu-ti personali erogati, ferme le eventuali condizioni di maggior favore previste dalla contrattazione aziendale.Si invitano pertanto i Sindacati Agenti a considerare con attenzione e spirito di responsabilità la soluzione prospettata, la cui unica alternativa è il default del Fondo, che provocherebbe conseguen-ze negative soprattutto nei confronti de-gli agenti in attività”.
Si tratta, in effetti, della formalizzazio-ne ed ufficializzazione dell’ipotesi già offerta alle parti durante l’estate, e da queste allora rigettata in quanto ritenuta insufficiente sia sul piano del contributo economico delle imprese sia su quello delle garanzie per i pensionati e per gli agenti in attività che stanno versando sul Fondo.A differenza dello scorso luglio, però, stavolta Anapa ed Unapass hanno scel-to di accettare la proposta dell’Associa-zione delle Imprese. Secondo quanto hanno dichiarato le presidenze delle due associazioni sia perché si prospetta come imminente l’intervento della Covip e sia perché la normativa vigente consente soltanto per un periodo limitato di tempo la sospen-sione dei trasferimenti delle posizioni individuali degli iscritti attivi presso al-tri fondi pensione. “Dopo estenuanti 10 mesi di trattativa – hanno affermato in una nota congiunta Anapa ed Unapass – si è giunti al punto di non ritorno”. Ecco perché, pur valutando come in-sufficiente l’offerta non più negoziabile delle compagnie di 16 milioni di euro, le due associazioni, ” con senso di respon-sabilità hanno preso atto dello stato di fatto, dichiarandosi disposte al salva-taggio del Fondo nella particolare con-siderazione dell’impegno dell’Ania” alla salvaguardia delle prestazioni mutuali-stiche, al mantenimento del 50% della contribuzione totale al Fondo e alla pos-sibilità di aumentare le dotazioni straor-dinarie a benefico degli agenti tramite la contrattazione di secondo livello.Lo Sna, invece, ha deciso di mantenere
il punto e rifiutare la proposta, nella con-vinzione che il taglio per gli agenti pen-sionati possa addirittura raggiungere il 70% di quanto attualmente percepito e che lo spostamento della contrattazione delle condizioni migliorative al secondo livello rappresenti un cavallo di Troia verso una definitiva delegittimazione del ruolo politico della rappresentanza sindacale in quanto tale. “Non ci convincerete a rottamare i nostri pensionati” ha dichiarato a caldo Clau-dio Demozzi, subito dopo l’incontro del 6 ottobre. I medesimi concetti sono stati poi ribaditi nella lettera che Sna ha in-viato il 10 novembre a Fpa, Ania, Anapa ed Unapass, contenente anche un’ipo-tesi di piano per il riequilibrio del Fondo.
Il Comitato dei Gruppi Agenti Sna, dal canto suo, al termine di una riunione di fine ottobre aveva diffuso un documen-to nel quale si affermava il sostegno unanime dei presidenti dei GAA ad ogni azione che l’Esecutivo Nazionale Sna ritenesse opportuna per il salvataggio del Fondo Pensione Agenti e ribadiva un netto no alla trattativa di secondo li-vello sul Fondo Pensione. Anche a seguito delle determinazio-ni assunte durante quell’incontro, è in fase di avvio un giro d’Italia con incontri aperti a tutta la categoria, organizzato in coordinamento tra Esecutivo Nazionale
Sna e Gruppi Agenti, che ha l’obiettivo di spiegare la situazione ai colleghi e prospettare le possibilità oggettivamen-te percorribili per risolvere la grave crisi. Tonino Rosato, presidente del Comitato dei Gaa ha affermato “In questi mesi ab-biamo assistito a troppe chiacchiere e troppe strumentalizzazioni. Inoltre bisogna coinvolgere e compatta-re tutti, indipendentemente se si è iscrit-ti, con chi si è iscritti o peggio non si è iscritti. La crisi del Fondo riguarda tutti e tutti dobbiamo farcene carico. Francesco Pavanello, presidente del Fondo Pensione Agenti, ha invitato Anapa, Sna ed Unapass ad un incontro per il 16 dicembre presso la sede del Fpa, durante il quale verranno illustra-te le risultanze dell’analisi del Piano di riequilibrio attuariale che il CdA del Fondo esaminerà il prossimo 12 dicem-bre. Piano che dovrà necessariamente essere condiviso con le fonti istitutive (Associazioni di Categoria degli Agenti e Ania). Tale riunione, preliminare rispetto ad analoga che il presidente Pavanello ri-chiederà all’Ania, è finalizzata ad illu-strare le caratteristiche del piano stesso nonché a condividerne e sostenerne le richieste da sottoporre alle Imprese, quale indispensabile premessa per la successiva presentazione all’autorità di vigilanza (Covip).
Di Alessandra Schofield
Quanto segue è il testo integrale della proposta di salvataggio del Fpa che Ania ha presentato ad
Anapa, Sna, Unapass e Cda del Fondo Pensione Agenti lo scorso 6 ottobre.
“Va premesso che la grave situazione di incapienza prospettica del Fondo impo-ne soluzioni radicali che consentano di mettere in sicurezza la gestione della forma pensionistica. Il Fondo Pen-sione Agenti Professionisti è un sistema di previdenza integrativa di antica concezione. Nato nel 1974 in attuazione della con-trattazione collettiva nazionale che detta la disciplina di base dei contratti di agenzia, è stato strutturato come una tipica for-ma previdenziale a prestazione definita. Il Fondo è alimentato da una contribuzione paritetica delle imprese di assicurazione mandanti e degli agenti, la cui misura nel corso del tempo è stata oggetto di negoziazio-ne tra gli enti rappresentativi delle due categorie.L’attuale struttura del Fondo pensione agenti è in forte squilibrio prospettico, vale a dire che l’entità delle prestazioni che sono state erogate e di quelle an-cora da erogare, per larga parte della platea degli aderenti, risulta eccessiva rispetto all’entità della disponibilità de-gli attivi attuali e prospettici del Fondo (contribuzione attualmente prevista). È facile dimostrare che le pensioni oggi erogate e quelle promesse sono un mul-tiplo delle prestazioni sostenibili in equi-librio, di quelle cioè che si otterrebbero in qualsiasi altro fondo o forma pensio-nistica complementare a parità di con-tribuzione.A questo punto è evidente che non è più procrastinabile una revisione di un modello economicamente insostenibile in sé, anche a prescindere dall’imposta-zione di privilegiare i pensionati attuali e futuri oltre le disponibilità derivanti dalla contribuzione.
In tale contesto le imprese di assicura-zione hanno assunto una posizione di responsabilità individuando il percorso e alcune risorse per un piano di risana-mento equo e duraturo nel tempo.La proposta dell’Ania, sul piano struttu-rale, si basa sulla trasfor-m a - z i o n e
d e l l a gest io-ne del Fondo, attualmente a prestazio-ne definita, in una forma a contribuzio-ne definita, che è un modello in grado di garantire prestazioni, rivalutabili nel tempo sulla base dei risultati della ge-stione finanziaria, equilibrate rispetto ai contributi versati. Ogni iscritto avrebbe la certezza di ricevere una prestazione pensionistica integrativa proporzionale a quanto da egli versato.Dal punto di vista dell’equilibrio eco-nomico e del contributo straordinario che le imprese potrebbero stanziare, la soluzione prospettata dall’Ania si fon-da sulle ipotesi calcolate dal Fondo in relazione al passaggio a contribuzione definita, con abbattimento delle pen-sioni di vecchiaia e anticipate e con co-pertura parziale delle dotazioni iniziali prendendo come riferimento il valore di trasferimento delle posizioni degli agenti attivi. L’ipotesi individuata prevede una
ripartizione equilibrata dei sacrifici, con conservazione delle pensioni in essere e delle dotazioni iniziali degli agenti atti-vi pari, per entrambe, a circa il 60% de-gli importi attuali. L’importo da finanziare da parte delle imprese corrispondereb-be a 16 milioni di euro da ripartire tra le imprese stesse in funzione del numero dei rispettivi agenti attivi iscritti.Sempre sulla base dei principi di equità e proporzionalità richiesti da operazioni
di risanamento di questa natura, le dotazioni iniziali degli agenti pros-
simi alla quiescenza dovrebbero essere penalizzate in misura mi-nore rispetto agli agenti con più ampia prospettiva temporale di esercizio dell’attività. Le pen-sioni di invalidità e in favore dei superstiti non formerebbero og-getto di modifica.
Naturalmente, resterebbero fermi gli attuali contributi annuali stabiliti
con l’ultima rivisitazione del 2003.La proposta fa salve ulteriori con-
dizioni migliorative deliberate da ogni singola impresa in favore della propria rete agenziale, nell’ambito delle nego-ziazioni di secondo livello. Questo fatto è reso possibile proprio dall’introduzione del nuovo modello gestionale a contri-buzione definita che permette la costitu-zione di posizioni individuali alimentabili anche con versamenti differenziati.Le imprese di assicurazione hanno pro-posto un piano di salvataggio serio. Le condizioni proposte ancorché non rile-vanti non vanno lette semplicisticamen-te nella disponibilità a una contribuzione straordinaria di 16 milioni di euro, ma va-lutate nel loro complesso, nel fatto cioè che comportano l’impegno a mantenere gli attuali livelli contributivi da parte delle imprese nell’ambito di un sistema in cui ci sia un equilibrio tra la prestazione da erogare e quanto versato durante la vita lavorativa. La riconversione proposta del modello esige naturalmente la cessazio-ne dei privilegi esistenti, nell’ambito di un disegno che collettivizzi equamente le perdite tra gli agenti attivi e quelli in
FonDo Pensione aGenti, a CHe PUnto siamoAttualità
La proposta dell’Ania, le reazioni di Anapa, Sna, Unapass e Gruppi Agenti
16
Il Notiziario
ALLIANZ MOTOR PLU
S
Si può dare di più
Alcune proposte di m
iglioramento norma?vo da pa
rte della Commissione Tec
nica Motor dell’Associazion
e
Agen? Allianz
CVT PLUS Decorsi 3 anni dalla data di prima immatricolazione del veicolo, il
danno massimo risarcibile verrebbe determinato applicando al
valore commerciale le seguen? percentuali: VALORE RISARCIBILE ANZIANITA' VEICOLO
VALORE COMMERCIALE +20% DA 36 MESI A 60 +30%
DA 60 MESI A 96 +40% OLTRE 96 MESI
La premessa
La diminuzione del contabil
izzato Motor, aFuale e prospe
Gca;
l’aumento della concorren
za a colpi di flessibilità
;
l’esasperata aFenzio
ne al prezzo;
l’avvento di nuovi com
pe?tor nel mercato aut
o…
Quanto sopra rende
necessario pensare a
d una valorizzazione
della qualità dell’offe
rta
e del servizio da part
e del canale agen?, d
elle sue indubbie com
petenze professional
i e
tecniche, della sua ca
pacità di prestare ser
vizio e garan?re prot
ezione al cliente.
Quanto sopra, a maggior ragi
one è valido per la re
te Allianz.
CVT PLUS In caso di evento risarcibile secondo le condizioni generali di
assicurazione (Incendio, Furto, Kasko, Even? naturali e aG vandalici),
che compor? danno al veicolo, Allianz si impegna nei primi 3 anni di vita
dello stesso, a non applicare alcun degrado (risarcimento a valore a
nuovo) alle seguen? condizioni: -‐ Il cliente provveda all'acquisto di un nuovo veicolo;
-‐ Il cliente effeFui la riparazione dello stesso Questa formulazione permeFerebbe il consolidamento dei premi CVT, oggi fortemente erosi
dalla concorrenza dei concessionari e delle case automoblis?che
La nostra proposta m
ira ad un intervento q
ualita?vo sia sul norm
a?vo
RCVT che sul norma?vo CVT,
per dare vita a quella
che ci è piaciuto
definire
ALLIANZ MOTOR PLU
S
un mix di clausole esclusiv
e sul mercato, che vanno nel
la direzione di
valorizzare il ruolo pr
ofessionale dell’agen
te e la capacità innov
a?va di
Allianz.
Un valido strumento per l’
aumento della reten?on,
per la fidelizzazione
della clientela, per u
n approccio al mercato bas
ato sulla qualità.
RCA PLUS -‐ segue Non applicare – in caso di avvenuta riparazione del veicolo – alcun
degrado per tuG i sinistri avvenu? nei primi 36 mesi
dall’immatricolazione del veicolo.
Impegnarsi a riconoscere quale risarcimento – sempre in caso di effeGva
riparazione del veicolo – le seguen? percentuali, in aumento al valore
commerciale del veicolo stesso, se la riparazione fosse an?economica: VALORE RISARCIBILE ANZIANITA' VEICOLO
VALORE COMMERCIALE +20% DA 36 MESI A 60
+30% DA 60 MESI A 96
+40% OLTRE 96 MESI
Questa garanzia potrebbe cos?tuire l’evoluzione dell’aFuale clausola di INDENNITA’ DANNO TOTALE
RCA PLUS Nel caso in cui il nostro assicurato subisca un sinistro con:
1) veicolo assicurato all'estero;
2) veicolo non assicurato;
3) ciclis? o pedoni;
Allianz si impegna ad applicare al nostro assicurato la disciplina prevista dall’indennizzo direFo, an?cipando allo stesso quanto dovuto, con
contestuale cessione del credito.
Questa garanzia potrebbe andare ad implementare l’aFuale Condizione Aggiun?va IMPREVISTI DA CIRCOLAZIONE
1
2
3
4
5
6
7
la Commissione motor Ha Presentato alla Direzione qUesto ProGetto, nel Corso Dell’inContro tenUtosi il 27 novemBre.
in attesa Del risContro Di allianz, CHe si È riservata Di valUtarlo e Dare risPosta, lo sottoPoniamo a voi.