Bilbao 23 Giugno 2009 Livia Mazzà, Ecosistemi
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Bilbao 23 Giugno 2009Livia Mazzà, Ecosistemi
MESA REDONDA 5: Incorporación de criterios ambientales en comedores colectivos: ¿cómo?
Prima Conferenza europeaIn collaborazione con
Jornada "La Administración Pública y la Compra y Contratación Verde: compartimos
experiencias para aprender y avanzar juntos"
La alimentación orgánica en escuelas italianas
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Le esperienze italiane
• Le leve• I comuni pionieri• Mense scolastiche e GPP• Dal biologico all’equo e solidale:
l’esempio del Comune di Genova
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Le leve: perché il biologico?
La richiesta di somministrazione degli alimentibiologici in Italia è pratica diffusa, ma non ènecessariamente legata a politiche e pratiche diacquisti verdi. Esiste tuttavia una normativa inmerito a livello nazionale (legge finanziaria n° 488 del
23/12/99) e in alcune regioni.
Nella “catena del rischio”, in materia dialimentazione, sono riconosciuti i rischi per lasalute ancora prima di quelli per l’ambiente.
anche l’aumento di costo risulta più accettabile
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Le leve: perché il biologico?(2)
E’ una categoria “riconosciuta” e lacomunicazione risulta più efficace.
Le richieste per alimenti biologici sono alle voltelegate anche al tentativo di preservareproduzioni locali di qualità.
L’utilizzo di alimenti biologici può essere legato apiù ampi programmi di educazione ambientale edi educazione al consumo.
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I comuni pionieri
• Dal 1995 nelle Scuole d'Infanzia del Comune di Ferrara si è avviato un processo per la preparazione dei menù giornalieri con la scelta di legumi, cereali, frutta e verdura fresca coltivati con tecniche di produzione biologica.
• Dal 2000 sia in tutte le scuole dell’infanzia che dell’obbligo vengono somministrati pasti completi con prodotti biologici e a lotta integrata.
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Il capitolato d’appalto del Comune di Ferrara
Art. 8 “caratteristiche qualitative dei prodotti alimentari”:
i seguenti prodotti con certificazione che ne attesti la produzione biologica: pane, pasta, (tutti i tipi) riso, orzo perlato, legumi secchi, pomodori pelati, passata di pomodoro, farina, confetture, camomilla, succo di frutta, carne bovina
i seguenti prodotti provenienti da agricoltura biologica e/o integrata: patate, carote, insalata, mele golden, banane (produzione agricola a basso impatto ambientale.)
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Gli atti normativi
La Legge Regionale dell’Emilia Romagna n.29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi e l’educazionealimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazionecollettiva” prevede per le scuole dell’infanzia e elementariuna percentuale di ingredienti biologici pari al100% e per le scuole medie ed altri servizi di ristorazione,una quota del 70% (con la preminenza diprodotti biologici, che devono essere quindi almeno il 35%del totale).
www.sportellomensebio.it
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Bozza capitolato speciale
Servizio di ristorazione collettiva Art. 3 “caratteristiche delle derrate”:
Ai sensi della Legge Regionale n.29/2002, s’intende che i prodotti utilizzati oppure forniti per
la preparazione dei pasti saranno costituiti in misura complessivamente non inferiore al 70
per cento da prodotti provenienti da coltivazioni biologiche, integrate e da prodotti tipici e
tradizionali, riconosciuti ai sensi della vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale,
dando priorità a prodotti provenienti da coltivazioni biologiche e a prodotti di cui si garantisca
l'assenza di organismi geneticamente modificati.
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Bozza capitolato speciale
Servizio di ristorazione collettiva Art. 8 “caratteristiche qualitative dei prodotti alimentari” (segue):
Per i servizi di ristorazione collettiva degli asili nido, delle scuole dell’infanzia ed elementari i
prodotti di origine agricola utilizzati oppure forniti per la preparazione dei pasti saranno
provenienti da coltivazioni biologiche per tutte le tipologie merceologiche reperibili sul
mercato. L’eventuale irreperibilità di prodotto da coltivazione biologica in talune merceologie
dovrà essere attestata da specifica autocertificazione.
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L’esperienza del Comune di Roma
CAPITOLATO SPECIALE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA DEL COMUNE DI ROMA
• SETTEMBRE 2007 – GIUGNO 2012 (base d’asta € 354.851.640,00)
L'A.C., conformemente a quanto previsto dalla legge finanziaria n° 488 del 23/12/99, promuove per tutti gli utenti aventi diritto alla fruizione del servizio l’impiego di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di quelli a denominazione protetta (DOP, IGP) certificati ai sensi delle rispettive normative comunitarie di riferimento
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L’esperienza del Comune di Roma
CAPITOLATO SPECIALE PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA DEL COMUNE DI ROMA
• SETTEMBRE 2007 – GIUGNO 2012 (base d’asta € 354.851.640,00)
Obbligo di raccolta differenziata da parte del gestoreTutto il materiale monouso deve essere biodegradabile,
compostabile e riciclabile, nonché idoneo e funzionale allo svolgimento del servizio;
I mezzi di trasporto dovranno essere euro 4 o a GPL
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L’esperienza del Comune di Roma
DESCRIZIONE CRITERI PUNT. MAX A Offerta Economica 51 B Miglioramento e adeguamento dei refettori e delle cucine attraverso gli
interventi di cui all’allegato tecnico n. 2 parte 2.1 al capitolato speciale di appalto
19
C Fornitura di attrezzature di cucina e di arredi di cui all’allegato tecnico n. 2 parte 2.2 al capitolato speciale di appalto
9
D Somministrazione della frutta di IV gamma a metà pomeriggio quando il menù non la prescrive a fine pasto
5
E Miglioramento dello spuntino di metà mattina, attraverso la somministrazione di panini farciti con prosciutto cotto arrosto o mortadella di Bologna IGP
5
F Utilizzo per le derrate da agricoltura biologica obbligatorie, di prodotti a “freschezza garantita”
5
G Utilizzo, per le derrate da agricoltura biologica obbligatorie dei seguenti prodotti provenienti da “filiera dedicata Bio” –: frutta, verdura, pane e olio
4
H Somministrazione di prodotti provenienti da Cooperative sociali di cui al punto B) del comma 1 dell’art. 1) della legge 381/91
2
TOTALE 100
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L’esperienza del Comune di Genova
Nel 2002 il Servizio di Ristorazione del Comune di Genova ha conseguito la Certificazione di Qualità secondo le Norme UNI EN ISO 9001: 2000. Con la Certificazione il Servizio ha voluto assumere l’impegno al miglioramento continuo e alla garanzia di controllo degli aspetti igienici e di sicurezza della produzione del pasto.
I bambini iscritti al Servizio di Ristorazione del Comune di Genova sono circa 39.000 e ogni giorno 27.000 di loro consumano il pasto a scuola.
Il Servizio è presente sul territorio con 9 Uffici Territoriali dove operano le Dietiste che effettuano controlli e monitoraggi, mantengono rapporti con le famiglie e le scuole ed elaborano le diete richieste dagli utenti.
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L’esperienza del Comune di Genova
Il Capitolato di aggiudicazione del Servizio di Ristorazione per il triennio 2005/2008 ha introdotto specifici articoli, che prevedono garanzie in materia di “sicurezza alimentare, l’ecosostenibilità e la rintracciabilità di filiera agroalimentare”.
In particolare è stato:• adottato il principio di precauzione, precludendo l’uso di
alimenti transgenici, cioè geneticamente modificati, nelle mense scolastiche;
• introdotto il criterio della sicurezza alimentare, a garanzia della provenienza degli alimenti
• aumentato l’utilizzo di prodotti biologici, a lotta integrata e prodotti che si ispirano alla Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale
Comune di GenovaServizi di Ristorazione scolastica
Il percorso degli Acquisti
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I prodotti equo e solidali nel Capitolati di Appalto
2005/2008• Dall’Art.12 -Il Comune richiede e promuove l’utilizzo di
alimenti di produzione biologica, a lotta integrata, tipici e tradizionali, del Commercio Equo e Solidale, nonché di quelli a denominazione protetta.
• Il Comune promuove progetti mirati a favorire la rintracciabilità di filiera, l’educazione alla salute….
I menu base, che già prevedono la presenza di prodotto equo solidale, nel rispetto degli
standard minimi previsti da Capitolato, sonoarricchiti dalle offerte migliorative presentate
dalle Aziende Appaltatrici.
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N. 21.000bananeal mese
N. 1900merendine
quinoa e cioccolato
al mese
Kg 65di quinoa(per minestre)
al mese
I prodotti equo e solidali nel periodo2002/2005
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I quantitativi dei prodotti equo solidali in usonel 2007
Banane
Kg 68ogni 6 settimane
Quinoa
N.41.000ogni 6 settimane
Barrettacon quinoa
N.6400ogni 6 settimane
Pasta di quinoa
Barrettadi cioccolato
Orzo perlato
Kg 14ogni 6 settimane
N. 8400ogni 6 settimane
Kg 68ogni 6 settimane