Monet Livia

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CLAUDE MONET L’IMPRESSIONISMO:

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CLAUDE MONET

L’IMPRESSIONISMO:

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Claude Monet nacque nel 1840 a Parigi e trascorse l'infanzia ad Havre, dove fece le sue prime caricature. E' in questa occasione che Boudin si accorse per primo del suo talento artistico.

Nel 1859 Claude Monet si recò a Parigi dove frequentò l'Accademia Svizzera e fece amicizia con Pissarro. Nell'atelier di Charles Gleyre, fece la conoscenza di Bazille, Renoir e Sisley.

La seconda parte della sua vita lo vede ritirato nella casa di Giverny lungo la Senna a nord di Parigi. Morì per un male incurabile che lo rese addirittura cieco. Alle soglie della morte dichiarò:<non vorrei morire prima di aver detto tutto quello che avevo da dire o almeno di aver tentato di dirlo. E i miei giorni sono contati.>

BIOGRAFIA

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L’operaMonet rappresenta per eccellenza il movimento impressionistico con i suoi

dipinti sulla natura, spesso realizzati in uno stesso posto,ma a differenti ore della giornata o periodi dell'anno. Era inoltre particolarmente attratto dai riflessi dell'acqua con le luci e le ombre degli oggetti circostanti.

Sebbene nel corso della carriera sia stato criticato e addirittura schernito, perché i suoi dipinti mancavano di concretezza, negli ultimi anni la sua straordinaria opera era ormai apprezzata in tutto il mondo.

Monet fu tra i primi ad abolire la preparazione scura della tela e a lavorare sulla tela grezza; dipinge dal vero, all'aperto, con un tocco composto da tratti e virgole nervosamente accostate. Rinuncia al disegno come progetto, per restituire sulla tela l'impressione prodotta dal variare dei rapporti fra colore e luce per fissarla rapidamente sulla tela con pochi, veloci tratti. Non utilizza più i colori dopo averli miscelati sulla tavolozza, ma stende direttamente sulla tela i pigmenti puri: è all'occhio di chi guarda che è demandato il compito della sintesi cromatica, resa possibile dal fatto che le quantità di colore e la loro relazione disposte sulla tela sono correttamente calibrate per l'effetto voluto.

La tecnica impressionistica traeva le proprie radici da una pittura del passato, ma diverso era il modo porsi verso la realtà: era necessario svincolare la pittura da ogni regola e precetto tecnico che limitasse la resa della percezione visiva.

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LE INQUADRATURE

La nuova corrente impressionista fu fortemente influenzata dallo STILE ORIENTALE,soprattutto GIAPPONESE,riguardante le opere grafiche,come le STAMPE.

Gli impressionisti rimasero affascinati dalla grande attenzione che gli artisti giapponesi davano ad ogni minimo particolare della stampa,ma ancora più importante furono le inquadrature che questi erano soliti adottare.

L’adozione delle inquadrature giapponesi rappresentò una rivoluzione sul modo di concepire l’arte in occidente.

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Esempi di stampe giapponesi che influenzarono gli impressionisti :

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Risultati di questa influenza sono opere come le seguenti:

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Emblematico della sua opera è il capolavoro:

Lo stagno delle ninfee

1899Olio su tela89x93,5 cmMusèe d’OrsayParigi.

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Il soggetto è ispirato al giardino in stile giapponese del pittore stesso,presso Giverny, dove egli coltivava diverse piante esotiche e vi era presente un ponticello di legno, che l’artista aveva fatto costruire e dove fece fece convogliare le acque di un laghetto,in armonia con lo stile orientale. Intorno si trovano salici, canne, nasturzi, gladioli, e sull'acqua vi crebbero delle splendide ninfee,che risaltano sulle verdi foglie galleggianti.Fu questo il tema che impegnò maggiormente il pittore fino alla fine della sua vita: egli andava nel suo giardino tutti i giorni e studiava e dipingeva lo stesso angolo variando di poco il punto di vista o le ore della luce.

Nella rappresentazione lo spazio pittorico è diviso orizzontalmente, in due parti dal ponticello a schiena d’asino;non sono evidenziate le due sponde su cui poggia,per cui sembra all’osservatore quasi un ponte sospeso sul laghetto. Questa scelta dell’artista dimostra l’influenza sugli impressionisti delle innovative inquadrature provenienti dall’interesse per le stampe giapponesi.

Le tonalità predominanti sono quelle del verde, che si fondono per creare un’armonie di colori,poiché è completamente assente la linea del disegno e quindi il colore si accampa come unica possibilitàvisiva.

Questo scorcio di giardino evoca un mondo fluttuante,instabile quasi sensuale con le ninfee che sembrano invadere a poco a poco la tela, riempiendo tutto lo spazio della loro presenza colorata sui toni del giallo,rosa,verde chiaro.La predominante luce verdastra, trattenuta dalle chiome dei salici piangenti, genera una sensazione di frescura, alla quale si somma quella generata dall’acqua dello stagno.

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La realtà non sussiste altro che come pretesto per dare voce e colore allo sconfinato mondo delle sensazioni. Lo stesso

Monet scrive :’’ho dipinto tante di queste ninfee,cambiando sempre punto d’osservazione,modificandole a seconda delle stagioni e adattandole a diversi effetti di luce. L’elemento

base è lo specchio d’acqua il cui aspetto muta ogni istante per come brandelli di cielo vi si riflettono conferendoli vita e

movimento. Un uomo può dedicare un’intera vita ad un’opera simile.’’