Bilancio Sociale di Mandato
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BILANCIOSOCIALEdell’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Socialidel Comune di Milano
2009
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Il Bilancio Sociale 2009 dell’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali è fatto per i milanesi e dai milanesi, con lo scopo di rendere conto dei modi, dei tempi e delle risorse con cui il Comune ha operato a favore della nostra Città. È un impegno di trasparenza, un percorso che rafforza il patto stretto tra l’Amministrazione e i cittadini, per rispondere alle esigenze sociali ed educative di Milano.
La novità di questo Bilancio Sociale è il contributo, in ter-mini di partecipazione, offerto dagli attori del Welfare co-munitario ambrosiano e di tutti coloro i quali hanno lavorato per la gestione delle diverse forme di sostegno erogate dal Comune. Essi, assieme ai cittadini tutti, sono i migliori va-lutatori della dell’efficacia e della qualità del lavoro svolto. Il Bilancio Sociale 2009 rende conto di questo processo par-tecipativo, quale opportunità di miglioramento carico di at-tenzione e disponibilità: uno strumento in più, che consente di conoscere gli obiettivi, le attività e i risultati conseguiti in maniera chiara, sintetica e sempre più accessibile anche ai non “addetti ai lavori”.
La famiglia continua ad essere il fulcro dell’attenzione e delle strategie dell’Amministrazione.Essa è valorizzata e riconosciuta come risorsa e come partner attivo dei percorsi di cura, di sostegno, di educazione.
La partecipazione della società civile, di chi è direttamente coinvolto nelle situazioni di difficoltà e delle famiglie è la base per poter costruire un legame di fiducia e di empatia tra l’Am-ministrazione e la comunità locale, il primo ed imprescindibile passo per favorire una collaborazione piena e costruttiva.
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Il Bilancio di Mandato delle Politiche Sociali ed Educative, che costituirà la naturale sintesi di un cammino lungo cinque anni, sarà l’occasione per presentare in modo compiuto quanto è stato realizzato finora per rispondere ai bisogni dei cittadini.Ringrazio l’Assessore Mariolina Moioli per questo lavoro attento e virtuoso, che riflette il metodo di tutta la nostra Amministrazione e conferma una nostra priorità: ascoltare i milanesi e renderli protagonisti.
Letizia MorattiSindaco di Milano
Come ci eravamo ripromessi e, soprattutto, come avevamo promesso ai milanesi, l’impegno per garantire un’ammini-strazione della cosa pubblica trasparente e il più possibile condivisa, è proseguito e prosegue con sempre maggiore convinzione, coinvolgimento e impegno. Ed è proprio in que-sta prospettiva che, dopo avere pubblicato, lo scorso anno, il primo Bilancio Sociale dell’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali (relativo al triennio 2006-2008)1, presentia-mo questo nuovo documento di rendicontazione delle attivi-tà svolte nel corso del 20092.
Un anno, quello preso in esame, che è coinciso con la fase più acuta e drammatica della crisi economico-finanziaria. An-che in tale frangente, però, la società civile ambrosiana e il Comune di Milano hanno saputo trovare nella loro storia e nei valori tuttora presenti, motivazioni e strumenti per conti-nuare a sostenere lo sviluppo economico e sociale della Città con fiducia e concretezza.
Tutto ciò, trova un oggettivo e puntuale riscontro nelle pa-gine seguenti sia per l’entità delle risorse dedicate alle po-litiche sociali ed educative, sia per l’ampiezza delle attività realizzate e della rete dei soggetti coinvolti.
Proprio dal riconoscimento del ruolo strategico del Privato sociale e del Volontariato, scaturisce una delle più importanti novità del Bilancio Sociale 2009. Vale a dire, la partecipazio-ne delle organizzazioni del Terzo settore nella valutazione degli esiti dell’operare quotidiano, condiviso e sussidiario dell’Assessorato. In questo modo, si sono dati ulteriore so-stanza e più rigore metodologico al modello reticolare di welfare
1 Triennio che coincide con il periodo di vigenza del primo “Piano di Zona degli In-terventi e dei Servizi Sociali (2006-2008)” approvato durante questo mandato amministrativo2 Vale a dire, la prima annualità del secondo “Piano di Zona” (2009-2011) approvato da quando si è insediata la “Giunta Moratti”.
6 7
Mariolina MoioliAssessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali
per tracciare le linee di indirizzo delle politiche locali, in una logica autenticamente sussidiaria.
Il prossimo traguardo è la presentazione del Bilancio So-ciale di Mandato, quale naturale conclusione del percorso di trasparenza e partecipazione. In modo sintetico e fruibile a tutti, saranno riportati i risultati del lavoro svolto durante tutto il mandato, così da rendere conto del rispetto della de-lega fiduciaria ricevuta dai cittadini.
In conclusione, desidero ringraziare tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione di questo progetto: il personale dell’Assessorato, gli esperti che ci hanno affiancato e tutti gli attori della sussidiarietà che hanno contribuito a rendere questo Bilancio Sociale un ponte tra il Comune e la sua co-munità.
ambrosiano, che prevede il coinvolgimento della società civile non solo in fase di programmazione e gestione dei servizi, ma anche nel processo di verifica della qualità e dell’efficacia del-le risposte ai bisogni sociali ed educativi. Dopo la prima speri-mentazione, quindi, non poteva mancare nel Bilancio Sociale 2009 la voce di una parte significativa degli enti che collabo-rano direttamente al benessere della comunità. Gli stakehol-der, infatti, sono stati chiamati a esprimere schiettamente le loro valutazioni in merito a servizi e interventi, ai risultati conseguiti, ai punti di forza e di debolezza nel rapporto con l’Assessorato e, infine, sull’utilità del percorso di rendiconta-zione sociale avviato.
Da questo continuo dialogo sono emersi importanti sug-gerimenti per monitorare la domanda sociale e rimodulare coerentemente la risposta dell’Amministrazione alle attese delle persone e delle famiglie.
In linea con questo approccio, abbiamo introdotto l’altra importante novità: una prima analisi della sussidiarietà orizzontale, che rappresenta il cuore del sistema di welfare locale; un cuore che l’Assessorato riconosce e sostiene con-cretamente anche in termini economici, con un impegno quantificato in oltre 132 milioni di euro. Accanto a questo importante investimento di risorse, il Comune ha introdotto con l’accreditamento un’innovativa modalità di relazione con i propri partner, che si sta sempre più affermando.
La speranza espressa nella presentazione della prima edi-zione del Bilancio Sociale, si è dunque realizzata. Questo stru-mento si è effettivamente rivelato una preziosa base informativa
Il Bilancio Sociale 2008 del nostro Assessorato è stato con-siderato da più parti un’esperienza innovativa e origina-le, perché, tra l’altro, è riuscito a rappresentare in maniera piuttosto agevole e completa le attività più significative di competenza della DC Famiglia, indipendentemente dalla loro minore o maggiore rilevanza contabile.
Il Bilancio Sociale 2009, denso di dati e informazioni, si col-loca anch’esso come “l’atto comunicativo“ più alto e più im-pegnativo della Direzione Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, grazie al quale si mette in evidenza, nel contesto dei risultati, la coerenza alle linee strategiche dell’Amministrazione Co-munale, sulle quali abbiamo impostato un lavoro complesso e articolato, per rispondere in modo adeguato ai bisogni delle persone e delle famiglie.
Anche questo Bilancio Sociale 2009 è l’esito di un profondo e condiviso processo di analisi, portato avanti responsabil-mente da tutti i Settori, che ha coniugato la visione politica, gli obiettivi strategici, le risorse e le attività dell’Assessorato, per dare conto in modo verificabile e comprensibile dei risul-tati conseguiti e delle risorse impiegate.
Nella redazione del testo ci siamo sforzati di privilegiare la semplicità, la chiarezza, l’essenzialità, ossia i principali criteri che permettono di fornire le informazioni utili ed utilizzabili e di garantire la leggibilità e la comprensione.
Il lavoro così impostato, che ha previsto un forte coinvol-gimento dei singoli responsabili degli interventi e dei servizi, ha, altresì, potenziato la comunicazione e la collaborazione intersettoriale, consolidando sempre più l’approccio unitario
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e integrato che deve caratterizzare la risposta ai bisogni socio-educativi dei cittadini.
La circolarità interna dell’informazione e dei dati ha mes-so ciascuno in grado di conoscere tutto ciò che esiste e con-tinuamente viene realizzato, verificando, in tempo reale, la coerenza e l’allineamento con gli obiettivi politici dell’Asses-sorato.
Il percorso di partecipazione, in questa seconda edizione del Bilancio Sociale, non si è limitato agli operatori interni, ma ha coinvolto gli attori della sussidiarietà, partners dell’Ammi-nistrazione nella realizzazione delle politiche e dei servizi. Il dialogo con gli interlocutori esterni è stato occasione anche per i Settori per ascoltare le valutazioni degli stakeholder, espresse sulla base delle informazioni strutturate e dei dati quantitativi presenti nel documento, rinforzando la relazione e realizzando, soprattutto, una sorta di feedback, che indub-biamente ha dato dei risultati.
Un altro importante aspetto è stato il riordino tra il livel-lo strategico e il livello operativo, tramite la definizione di obiettivi di cambiamento e delle relative azioni, nonchè la co-struzione di un sistema di controllo sia sui risultati prodotti, sia sugli effetti in termini di capacità di incidere sui bisogni e sul cambiamento. Sarà attivato, infatti, un cruscotto di mo-nitoraggio capace di dare, in tempo reale, dati e informazioni univoci, coniugando le esigenze informative di carattere po-litico e tecnico-operativo e assicurando, allo stesso tempo, uno strumento di trasparenza sistematico e stabile all’ope-rato dell’Assessorato.
Carmela MadaffariDirettore Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali
Alla fine del mandato lasciamo quindi un metodo struttu-rato e uno strumento di programmazione, monitoraggio e rendicontazione che, speriamo, duri nel tempo, per garantire quella continuità di cui necessitano le azioni e gli interventi socio-educativi rivolti alla persona .
Grazie a tutti e a ciascuno.
10 11
UN BILANCIO PER I CITTADINIGuida alla lettura
RENDERSI CONTO PER RENDERE CONTO: IL BILANCIO SO-CIALE DELL’ASSESSORATOIl Bilancio Sociale è un nuova forma di rendicontazione, esito di un processo con il quale l’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano rende conto delle sue scelte, delle risorse impiegate, delle attività svolte, dei risul-tati e degli effetti conseguiti. Il processo di rendicontazione, secondo il metodo Refe, si sviluppa su due versanti. L’anali-si interna (il rendersi conto) dell’identità, delle politiche e del funzionamento dell’ente, con la verifica puntuale dei servizi e degli interventi realizzati, delle risorse allocate e dei risultati ottenuti. La comunicazione esterna (il rendere conto) per far conoscere in modo trasparente, verificabile e comprensibile a tutti, cittadini in primis, il lavoro svolto dall’Assessorato. Con un‘avvertenza: il Bilancio Sociale non rappresenta un obietti-vo in sé, ma intende rafforzare la cultura della responsabilità sociale, intesa come la capacità dell’Assessorato di risponde-re degli effetti della propria azione, ovvero dei cambiamenti prodotti sul sistema dei bisogni dei cittadini. L’obiettivo, in conformità con le indicazioni metodologiche definite nella Direttiva del Ministero della Funzione Pubblica1 e nel ciclo della performance del D.Lgs. 150/09 (c.d. Decreto Brunetta), è quello di accrescere la trasparenza e il dialogo tra cittadini e istituzioni, offrendo una base informativa organizzata e unitaria, che permetta una partecipazione effettiva e consa-pevole di tutti coloro che si riferiscono, a vario titolo, all’As-sessorato.
IL BILANCIO SOCIALE 2009: STRUTTURA E CONTENUTIQuesto secondo Bilancio Sociale dell’Assessorato rendiconta le politiche sociali ed educative e i risultati ottenuti nelle tre aree che riflettono l’approccio unitario dell’Amministrazione alla famiglia. La scelta delle aree, infatti, non ricalca la strut-tura organizzativa interna, ma è volta a superare la logica settoriale, favorendo l’integrazione sociale ed educativa nel-la risposta ai bisogni, la rilettura delle scelte e delle attività in termini di efficacia sociale e la coerenza con la programma-zione sociale del Piano di Zona. Il Bilancio Sociale è il risulta-to di un processo che ha coinvolto l’intero Assessorato, dal livello politico a quello dirigenziale e operativo, per ricostruire la catena di senso che lega obiettivi di cambiamento, risorse, attività, risultati ed effetti ottenuti in ciascuna delle tre aree.
Ricostruire la catena di senso
C. Rogate e T. Tarquini, Fiducia e responsabilità nel governo dell’Ente pubblico. Il Bilancio sociale per le Pubbliche Amministrazioni Territoriali, 2008, Maggioli Editore
1. Direttiva del Ministero della Funzione
Pubblica sulla rendicontazione sociale
nelle Amministrazioni Pubbliche - Gaz-
zetta Ufficiale n. 63 del 16 marzo 2006
MISSIONE E VALORI
POLITICHE E OBIETTIVI
RISORSE ALLOCATE
INTERVENTI REALIZZATI
RISULTATIOTTENUTI
EFFETTI PRODOTTI
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CoMpoSizione del gruppo di lavoro interno
Mariolina Moioli, Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali
Carmela Madaffari, Direttore Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali
giovanni daverio, Direttore Settore Politiche della Famiglia
aurelio Mancini, Direttore Settore Servizi all’Infanzia
patrizio Mercadante, Direttore Settore Servizi per Minori e Giovani
paola Suriano, Direttore Settore Servizi per Adulti in difficoltà
giuseppe Salvato, Direttore Settore Servizi per Anziani
Marianna Faraci, Dirigente Servizio Pianificazione e Programmazione Servizi – Settore Politiche della Famiglia
Fausto Maconi, Comitato d’Indirizzo ESAE
Maria paola tripoli, Consulente dell’Assessorato Famiglia, Scuola e Politiche Sociali - Volontariato
giuseppe Barbalace, giovanna Colace, Carmela Bagnato, valeria Furnari - P.O. Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali
Manuela panerati, Ufficio di Piano
ettore petrasso, Silvia zandrini, nadia Milli, letizia villa, raffaella Marti, egidio turetti - P.O. Settore Politiche della Famiglia
alessandro Cassuto, raffaella Corradini, gloria Bellieni, isabella Calzone, attilio Silipo, Maria Cristina leotta, Maurizia pagano, Francesco Sardella, Franco zaiacometti - P.O. Settore Servizi all’Infanzia
Maria rita Callarotti, roberta dalla Cia, patrizia tosi, alberto pasqualetti, angela Bernasconi, Maria luisa Cavallazzi - P.O. Settore Servizi per Minori e Giovani
Maurizio azzollini, Cesare prina, giancarla Boreatti, Silvana robbiati - P.O. Settore Servizi per Adulti in difficoltà
antonio Mansi Montenegro, graziella Saracco, irene pirali - P.O. Settore Servizi per Anziani
LE PRINCIPALI NOVITÀ: SUSSIDIARIETÀ E PARTECIPAZIONEIl processo del rendersi conto per rendere conto è in continua evoluzione e così anche il Bilancio Sociale che ne rappresenta l’esito. Già questa seconda edizione, infatti, presenta impor-tanti novità.
l’analisi della sussidiarietà orizzontale: la sussidiarietà rap-presenta uno dei principi fondamentali che guidano le politi-che dell’Amministrazione; si è quindi scelto di effettuare un primo esame di realtà sulla natura delle relazioni che legano il Comune con le organizzazioni del privato sociale.
la rappresentazione del sistema dei servizi: l’area Adul-ti in difficoltà supera la logica dei singoli servizi e offre una rappresentazione integrata del sistema di accoglienza nel suo complesso, rendendo più visibili le modalità di risposta dell’Amministrazione all’emergenza freddo e ai bisogni di protezione e integrazione dei richiedenti asilo, rifugiati e ti-tolari di protezione internazionale.
il dialogo con gli interlocutori: la novità più qualificante del secondo Bilancio Sociale dell’Assessorato è costituita dal coinvolgimento diretto degli interlocutori (stakeholder enga-gement) nel processo di elaborazione del documento. In que-sta prima esperienza di redazione partecipata del Bilancio Sociale si è scelto di coinvolgere le organizzazioni del privato sociale che collaborano con l’Amministrazione, in una logica sussidiaria, all’implementazione delle politiche sociali ed edu-cative tramite l’erogazione di servizi e interventi.
Il coinvolgimento ha previsto la condivisione del processo e dei contenuti del Bilancio Sociale 2009 e la consegna di un questionario per valutare:
» i risultati delle attività svolte; » i punti di forza e di debolezza nel rapporto tra le
organizzazioni e l’Assessorato;
» i servizi da rafforzare in un’ottica programmatica; » il bilancio sociale presentato, in merito ai contenuti
e alla sua utilità.Al fine di raccogliere valutazioni competenti e significative, gli interlocutori coinvolti sono stati suddivisi in cinque tavoli te-matici sulla base della tipologia di attività e dei servizi offerti.
Tavoli per aree di rendicontazione
LA STRUTTURA E I CONTENUTI DEL BILANCIO SOCIALE
Identità e risorseSi presenta un quadro di sintesi del contesto socio-economico della città di Milano e le politiche sociali ed educative dell’Am-ministrazione, con la verifica degli impegni presi dal Sindaco all’inizio del mandato. Si rappresenta il sistema sociale ed educativo nella sua complessità e il principale strumento di programmazione e governo: il Piano di Zona. Si fornisce un quadro della presenza del volontariato e del Terzo Settore sul territorio cittadino e si effettua un’analisi della sussidiarietà come elemento caratterizzante del modello di welfare ambro-siano. Dopo una breve descrizione della struttura organizzati-va dell’Assessorato, si procede all’analisi delle risorse umane ed economico-finanziarie impiegate nel 2009 per attuare le politiche.
Obiettivi, attività e risultatiLa sezione costituisce il cuore del Bilancio Sociale ed è suddi-visa in tre aree di rendicontazione:
» FaMiglia, inFanzia, Minori e giovani » adulti in diFFiColtÀ » anziani
Per ciascuna area si rappresenta la percentuale di spesa as-sorbita nel 2009 rispetto al totale dell’Assessorato e l’anda-mento della spesa corrente dell’ultimo triennio. A partire dalle criticità presenti all’inizio del mandato, si descrivono le scelte e le attività realizzate o in corso di realizzazione e si quanti-ficano i principali risultati ottenuti nel 2009. Si commenta-no gli andamenti più significativi del triennio 2006-2009 e si forniscono alcuni approfondimenti relativi agli obiettivi di miglioramento e alle criticità incontrate dall’Amministrazione nel corso dell’anno.
I risultati del coinvolgimento all’interno del Bilancio Sociale sono così presentati: in apertura della sezione “Obiettivi, at-tività e risultati” si illustrano i criteri sulla base dei quali sono stati individuati gli interlocutori, il prospetto delle organizza-zioni invitate e di coloro che hanno effettivamente parteci-pato e le valutazioni relative al Bilancio Sociale.
FAMIGLIA, INFANZIA,MINORI E GIOVANI { Tavolo Famiglia
Tavolo InfanziaTavolo Minori e giovani
ADULTI IN DIFFICOLTÀ
ANZIANI Tavolo Anziani
14 15
Gli esiti della consultazione nei Tavoli Tematici sono riportati al termine di ciascuna area di rendicontazione, nel capitolo “Le risposte degli attori della sussidiarietà”, che in apertura rap-presenta in modo sintetico la valutazione su attività e risultati tramite una matrice costruita su due assi (l’efficacia rispetto ai risultati ottenuti e l’utilità delle attività svolte per raggiungere gli obiettivi) e riporta le osservazioni in merito al rapporto tra le organizzazioni del privato sociale e l’Assessorato e i princi-pali servizi che si chiede di rafforzare.
PROSPETTIVE FUTURE: IL BILANCIO DI MANDATO E DI SUSSIDIARIETÀ La prossima edizione del Bilancio Sociale, aggiornando atti-vità e risultati al 2010, rendiconterà l’intero mandato e co-stituirà quindi l’occasione per dare conto in modo puntuale e trasparente del rispetto degli impegni elettorali da parte dell’Amministrazione. Inoltre si approfondirà, tramite l’utiliz-zo di un set di indicatori multidimensionali, la rendicontazio-ne della sussidiarietà orizzontale attivata dall’Assessorato, analizzando a livello strategico, economico-finanziario e ope-rativo il sistema di relazioni pubblico-private che caratteriz-zano il modello di welfare ambrosiano.
Il Bilancio Sociale di Mandato prevederà infine l’allargamen-to del coinvolgimento degli interlocutori esterni all’Organo di Partecipazione Attiva della Comunità, ai Tavoli tecnico-te-matici del Piano di Zona e ai cittadini, destinatari finali degli interventi e dei servizi. indice
16 17
obiettivi, attività e risultati
dialogo con gli interlocutori
61 FaMiglia, inFanzia, Minori e giovani La famiglia al centro delle politiche sociali ed educative
63 Le criticità all’inizio del mandato
65 SoStenere la FaMiglia nel Suo ruolo eduCativo e SoCiale66 L’accesso ai servizi e il sostegno alla genitorialità70 Servizi per la conciliazione dei tempi di lavoro, la crescita la socializzazione dei bambini82 Qualità e innovazione dei servizi socio-educativi84 Sostegno socio-educativo ed economico per famiglie in difficoltà
95 Favorire la FreQuenza SColaStiCa e Sviluppare pari opportunitÁ per perCorSi ForMativi di SuCCeSSo96 Riduzione della dispersione scolastica e potenziamento dell’offerta formativa in collaborazione con le istituzioni scolastiche
107 aCCreSCere nei giovani la ConSapevolezza dei riSCHi legati alle dipendenze108 Sviluppo di una rete di prevenzione in collaborazione con gli istituti scolastici e il Terzo Settore
113 le riSpoSte degli attori della SuSSidiarietÀ114 Area famiglia116 Area infanzia118 Area minori e giovani
123 adulti in diFFiColtÀ Inclusione sociale e sviluppo dell’autonomia
125 Le criticità all’inizio del mandato
127 ContraStare le Situazioni di povertÀ ed eMarginazione e Favorire il ritorno all’autonoMia130 Prima assistenza, ospitalità notturna e accoglienza diurna138 Ascolto e sviluppo di opportunità di autonomia lavorativa, abitativa e relazionale146 Protezione e assistenza per le donne vittime di violenza e contrasto al fenomeno della prostituzione
151 Favorire il reinSeriMento SoCiale dei Soggetti Con proBleMi di dipendenze e ContraStare il FenoMeno152 Ascolto, accoglienza temporanea e sostegno socio- educativo
157 Favorire l’integrazione SoCiale degli Stranieri Coniugando aCCoglienza e legalitÀ158 Il sistema dei servizi per favorire la presenza regolare degli stranieri in città168 Percorsi di accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria verso l’autonomia172 Controllo e integrazione delle famiglie rom
175 le riSpoSte degli attori della SuSSidiarietÀ
181 anziani Prevenzione del disagio e sostegno al domicilio
183 Le criticità all’inizio del mandato
185 Favorire la perManenza dell’anziano nel proprio ConteSto di vita aFFettivo, SoCiale e relazionale186 L’accesso ai servizi socio-assistenziali per gli anziani190 Contrasto alla solitudine e all’isolamento: socializzazione e sostegno economico194 Sostegno alla domiciliarità per anziani parzialmente autosufficienti202 Inserimento in strutture residenziali di Milano e hinterland e sviluppo di forme innovative di residenzialità
205 le riSpoSte degli attori della SuSSidiarietÀ
53 dialogo Con gli interloCutori
adulti in diFFicoltÀ
anZianiFaMiglia, inFanZia, Minori e gioVani
iDeNtitÁ e risorse
21 Milano Uno sguardo sulla città
27 i noStri iMpegni Le politiche sociali ed educative come motore di sviluppo e fattore di coesione sociale
31 il governo del SiSteMa di WELFARE loCale Il sistema delle responsabilità e gli strumenti di governo
35 volontariato, terzo Settore e SuSSidiarietÀ Il modello di welfare ambrosiano
41 l’aSSetto organizzativo e le riSorSe uMane 5.100 persone al servizio della città
43 le riSorSe eConoMiCo- Finanziarie Come sono finanziati i servizi ai cittadini
18 19
identità e risorse
20 21
MILANOUno sguardo sulla città
LA POPOLAZIONELa città di Milano conta 1.306.561 abitanti1, distribuiti su una superficie di 181,77 Kmq, con una densità di 7.190 abitanti per Kmq. La popolazione residente, in continua diminuzione dal 2006, tra il 2008 e il 2009 torna a crescere.Nonostante il fenomeno dell’invecchiamento demografico stia rallentando, la componente più anziana della popolazio-ne continua a superare i più giovani: ogni 100 giovani si conta-no, infatti, 194 anziani, e la percentuale di anziani raggiunge il 23% del totale della popolazione residente.Il tasso di natalità, pari a 9,63, a partire dal 2000 mostra un andamento crescente. Il 37% delle nascite avviene fuori dal matrimonio e l’incidenza dei nati da almeno un genitore stra-niero ha raggiunto il 33%.
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giu
1 Fonte: Settore Statistica del Comune di
Milano, popolazione al 31 dicembre 2009
1.299.439
1.308.735
1.303.4371.299.633
1.294.603
1.306.561
56%aDulti 26 / 65 aNNi
23%aNziaNi over 65
6%GiovaNi 19 / 25 aNNi
6%iNfaNzia 0 / 6 aNNi
9%MiNori 7 / 18 aNNi
Popolazione residente
Popolazione per fasce di etá
2004
ANNO 2009
2005 2006 2007 2008 2009
22 23
La popolazione straniera2 residente a Milano, in progressivo aumento negli ultimi anni, ha raggiunto i 199.372 abitanti, che costituiscono il 15,3% dell’intera popolazione milanese. Dal 2004 al 2009 l’incremento registrato è pari al 39%, e l’in-cidenza rispetto ai residenti è aumentata del 4,3%. I minori stranieri residenti in città sono 42.359, il 21,25% dell’intera popolazione straniera.
LE FAMIGLIENel 2009 a Milano le famiglie3 residenti sono 680.086, a cui si aggiungono 7.684 convivenze. Dal punto di vista del-la struttura familiare, le famiglie con uno e due componenti sono in progressivo aumento, raggiungendo rispettivamente il 50% e il 24%, mentre le famiglie con 3 componenti e oltre costituiscono il restante 26%. Dal 2001 al 2008 i matrimoni sono diminuiti di circa il 21%, al contrario, i divorzi sono aumentati del 5%. I matrimoni civili rappresentano oltre il 64% della totalità dei matrimoni cele-brati. L’età media degli sposi continua ad alzarsi raggiungen-do i 38,8 anni per gli uomini e i 35,7 per le donne, con conse-guente diminuzione del tasso di crescita della popolazione.
IL LAVORO, I CONSUMI E LA CRISI4
Il contesto economico5 della provincia di Milano, con oltre 284.000 imprese attive nel 2009, che costituiscono il 6% delle imprese italiane e il 35% di quelle lombarde, si caratte-rizza per la sua particolare imprenditività.
Il tasso di occupazione raggiunge il 66,9% ed è superiore di quasi 10 punti al tasso italiano (57,5%); anche il tasso di oc-cupazione femminile, pari al 59,3% supera di 12,9 punti per-centuali il valore nazionale. Infine, il tasso di disoccupazione, che si attesta al 5,7%, è migliore rispetto al dato nazionale pari al 7,8%.
Nel 2009 la spesa media mensile6 totale delle famiglie mila-nesi è stata di 2.870 euro, in calo rispetto al 2008 dello 0,3%, ma più alta del 17,5% rispetto ai consumi medi delle famiglie italiane. La spesa aumenta al crescere del numero dei com-ponenti del nucleo familiare anche se in modo meno che pro-porzionale.
La crisi7 ha avuto effetti sui redditi e sui consumi delle fami-glie, soprattutto per quelle da 1 a 3 componenti, dove prevale la percentuale di nuclei monoreddito.Gli effetti sul mercato del lavoro sono stati notevoli: nel 2009 i posti di lavoro persi nella provincia di Milano sono stati circa 20 mila tra i lavoratori dipendenti e 25 mila tra i lavoratori con contratti flessibili. Sempre nel 2009 sono state registra-te oltre 18 milioni di ore di cassa integrazione ordinaria e 15 milioni di ore di cassa integrazione straordinaria, che hanno interessato circa 19.700 lavoratori.
4 I dati del paragrafo fanno riferimento al
territorio della Provincia di Milano5 Fonte: Camera di Commercio di Milano6 Fonte: Camera di Commercio di Milano7 Fonte: Pubblicazione “Crescere a Mila-
no”, dell’Istituto per la Ricerca Sociale
2 Fonte: Settore Statistica del Comune di
Milano; dati al 31 Dicembre 20093 Fonte: Settore Statistica del Comune
di Milano
11% 14% 15,3%12,4% 13,1% 13,6%
68%aDulti 26 / 65 aNNi
2%aNziaNi oltre 65 aNNi
8%GiovaNi 19 / 25 aNNi
12%MiNori 7 / 18 aNNi
10%iNfaNzia 0 / 6 aNNi
50%1 CoMpoNeNte
24%2 CoMpoNeNti 1%
6 o piÙCoMpoNeNti
9%4 CoMpoNeNti14%
3 CoMpoNeNti
2%5 CoMpoNeNti
Popolazione straniera
Numero di componenti per famiglia
Popolazione straniera per fasce di etá
23% 19% 1%
Incidenza degli stranieri sul totale della popolazione per fascia d’etá
21% 19%
occupazione totale
occupazionefeMMiNile
disoccupazione
€ 1.367€ 2.333
€ 3.583
€ 4.846
€ 7.432
66,9%
57,5% 59,3%
46,4%
5,7% 7,8%
Occupazione e disoccupazione
Spesa media mensile per fasce di reddito
ANNO 2009
POPOLAZIONE ITALIANA
INCIDENZA STRANIERI SUL TOTALE RESIDENTI A MILANO
POPOLAZIONE STRANIERA
ANNO 2009
ANNO 2009
20040%
20%
40%
60%
80%
100%
2005 2006 2007 2008 2009
0%
20%
40%
60%
80%
100%
POPOLAZIONE ITALIANA
0-6 ANNI 7-18 ANNI 19-25 ANNI 26-65 ANNI OVER 65
POPOLAZIONE STRANIERA
ANNO 2009
ANNO 2009
0%
20%
10%
30%
40%
50%
60%
80%
70%
MILANO ITALIA
€ 0
€ 1.000
€ 2.000
€ 3.000
€ 4.000
€ 5.000
€ 6.000
€ 7.000
€ 8.000
24 25
LA SCUOLALa popolazione scolastica8 complessiva aumenta in modo contenuto ma costante. In particolare, nell’anno scolastico 2008/2009 la popolazione inserita nel sistema di istruzione cittadino raggiunge le 182 mila unità.
L’utenza effettiva del servizio scolastico supera di circa 15 mila unità la domanda teorica di istruzione, determinata dai residenti in età scolare. La domanda aggiuntiva di posti è ri-conducibile alla presenza di famiglie domiciliate ma non resi-denti a Milano, all’affluenza di studenti pendolari da comuni limitrofi e all’inserimento degli studenti figli di immigrati in classe inferiore a quella corrispondente per età.
Gli alunni stranieri di varie nazionalità inseriti nel siste-ma educativo milanese sono oltre 28 mila e costituiscono il 15,6% della popolazione scolastica, dato di gran lunga supe-riore a quello nazionale9 che si attesta al 7%: Milano è, infatti, al primo posto fra i comuni italiani per incidenza di presenze straniere fra i banchi di scuola.
Nell’anno scolastico 2008/2009 circa 4.200 alunni disabili hanno frequentato le classi ordinarie della scuola dell’infan-zia, primaria e secondaria di primo grado. L’incidenza sulla popolazione scolastica complessiva è pari al 2,4%, di poco superiore al valore nazionale (2,1%).
8 Fonte: Settore Statistica del Comune
di Milano 9 Fonte: Settore Statistico del Ministero
dell’istruzione, dell’università e della
Ricerca, “Gli alunni stranieri nel sistema
scolastico italiano”
© G
iann
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ISCRITTI
RESIDENTI IN ETà SCOLARE
scuola dell’ iNfaNzia
scuola priMaria
scuola seCoNDariai grado
scuola seCoNDariaii grado
scuola dell’ iNfaNzia
scuola priMaria
scuola seCoNDariai grado
scuola seCoNDariaii grado
ALUNNI CON CITTADINANZA ITALIANAALUNNI STRANIERI
16% 12%
34.271 32.142
52.391 54.446
28.60731.930
47.378
63.346
Popolazione iscritta nell’a.s. 2008-2009
Incidenza alunni stranieri per livello di istruzione nell’a.s. 2008-2009
19% 18%
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
0%
20%
40%
60%
80%
100%
26 27
I NOSTRI IMPEGNILe politiche sociali ed educative come motore di sviluppo e fattore di coesione sociale
Le politiche sociali ed educative e una loro più stretta inte-grazione vengono identificate come fattori di assoluta rile-vanza per la competitività del sistema Milano. A queste è necessario dedicare una grande attenzione anche nell’ottica di rendere l’Expo 2015 una vera occasione di crescita socio-economica per tutta la comunità cittadina e per i territori che fanno riferimento alla Città di Milano.
I VALORI DI RIFERIMENTO E I PRINCIPI GUIDAL’azione, non solo dell’Assessorato ma di tutta l’Amministra-zione comunale, si ispira ai valori chiari e irrinunciabili di liber-tà, responsabilità e partecipazione.
dai valori ai principi guida
Centralità della persona, della famiglia e della comunità
Unitarietà della risposta ai bisogni della persona e della famiglia
Autonomia come superamento della logica di dipendenza assistenzialistica, valoriz-zando le potenzialità di ciascuna persona, famiglia o rete
Integrazione delle politiche sociali ed edu-cative e tra i diversi Assessorati a rilevanza sociale: educazione e formazione, sanità, casa, lavoro, politiche giovanili
Libertà di scelta
Accoglienza e legalità
Solidarietà e Partecipazione Sussidiarietà
Prossimità, avvicinamento dei servizi al cittadino
Responsabilità e Trasparenza Monitoraggio, misurazione e rendicontazio-ne dell’efficacia degli interventi
28 29
A CHE PUNTO SIAMO DEL PROGRAMMA ELETTORALEL’Amministrazione comunale, all’inizio del mandato, ha preso impegni precisi verso i cittadini, sia nel programma elettorale che nel discorso programmatico del Sindaco.
Aumento del numero degli asili nido, dei nidi-famiglia, degli asili di condominio e incentivi alla creazione di nuovi nidi aziendali.
Istituzione di concorsi e premi per i giovani musicisti, pittori e fotografi.
Sostegno ai giovani nel percorso di orientamento al lavoro, rafforzando gli strumenti (stage aziendali e tirocini) che li avvicinino al mondo produttivo.
Grandi eventi culturali e di intrattenimento gratuiti per i giovani.
Convenzioni tra il Comune e le Associazioni e/o le Cooperative che aiutano le famiglie sfrattate nel trasferimento in nuovi alloggi, con assistenza per i traslochi, le pratiche amministrative e l’allaccio delle utenze.
Sviluppo dei progetti del “Banco Alimentare” e del “Banco Farmaceutico” per aiutare chi ha difficoltà ad acquistare beni di prima necessità e medicinali.
Integrazione e inserimento degli immigrati regolari nella vita attiva della Città, perchè contribuiscano all’arricchimento produttivo e culturale di Milano, attraverso il lavoro e l’avviamento di nuove attività professionali.
Sostegno agli immigrati regolari, in collaborazione con la Regione e la Provincia, nel trovare accoglienza e assistenza sociale, attivando una rete integrata di infrastrutture dotate di funzioni e servizi per l’orientamento al lavoro, il soste-gno all’auto-imprenditorialità, i servizi informativi sull’accesso ai fondi pubblici e al micro-credito in collaborazione con le banche.
Rafforzamento dei servizi per la ricerca del lavoro, l’orientamento al mondo della produzione e delle professioni e la formazione professionale completando la “Borsa Lavoro”.
Inserimento delle associazioni di volontariato nel circuito dei servizi per il lavoro, dell’accoglienza, dell’assistenza socia-le, della cura degli ammalati, dell’assistenza domiciliare agli anziani e della tutela ambientale.
Rinnovamento degli accordi presi dal Comune con le organizzazioni del volontariato e del Terzo Settore, rendendo più snelle le procedure di accreditamento e verificando i risultati dei servizi resi alla persona.
Buoni scuola e voucher alle famiglie per la frequenza dei figli agli asili nido, per l’acquisto di libri e per l’assistenza domi-ciliare, ecc..
Potenziamento e messa in sicurezza delle aree gioco per i bambini nei parchi e nelle zone di verde pubblico.
Sostegno alle nuove famiglie che si trovano in difficoltà economiche nel rimborso delle rate del mutuo assunto per l’acquisto della prima casa11
Mobilitazione di tutti i protagonisti pubblici e privati (Aler, cooperative, proprietari di immobili, banche e fondi immobi-liari) per rispondere alla domanda abitativa.
Promozione della solidarietà attraverso l’esperienza del volontariato. Una casa del volontariato in co-progettazione con il Ciessevi in via Montegrappa. Obiettivo contenuto nel dossier di candidatura per Expo 2015.
I PROGETTI REALIZZATI10
FaM
igli
a
FaM
igli
a
ad
ult
i PROGETTI IN CORSO DI REALIZZAZIONE
10 In coerenza con la programmazione
triennale del Piano di Zona i progetti
vengono considerati realizzati se sono
stati attuati e proseguono, in corso se
sono in fase di avvio.
I progetti realizzati sono rendicontati nella sezione “Obietti-vi, attività e risultati” del Bilancio Sociale.
Realizzazione di un programma di assistenza domiciliare che agevoli le famiglie con anziani in casa, utilizzando l’Albo delle badanti, sviluppando il telesoccorso e sostenendo il “commercio di vicinato”.
Aumento del numero di “Portieri Sociali” e di “Custodi Socio-sanitari” nelle case popolari del Comune e dell’Aler.
Riduzione delle attese per le pratiche pensionistiche e agevolazione della riscossione mensile delle pensioni.
Valorizzazione del ruolo attivo di tutti i componenti della famiglia, in particolare il ruolo sociale dei nonni.
Più sostegno alle famiglie composte da anziani non autosufficienti o disabili utilizzando i “servizi di prossimità” e le tecnologie di telecomunicazione per la sorveglianza a distanza.
an
zia
ni
11 Delibera di giunta n.3370/2009
30 31
IL GOVERNO DEL SISTEMA DI WELFARE LOCALEIl sistema delle responsabilità e gli strumenti di governo
LA MAPPA DELLE RESPONSABILITÀ DEL SISTEMA SOCIALE ED EDUCATIVO
attore ruolo e Funzioni
Stato/Ministeri del Welfare e dell’Interno
Legislazione in materia di istruzione, immigrazione e previdenza sociale.Indirizzo e definizione dei livelli essenziali di assistenza delle prestazioni in ambito socio-sanitario e sociale. Indirizzo, programmazione e coordinamento degli interventi all’interno delle strutture penitenziarie.Finanziamento progetti (FNPS, L. 285, Fondo Nazionale Lotta alla Droga, …).
Regione Lombardia In ambito socio-sanitario e assistenziale:» Legislazione e regolamentazione;» Programmazione;» Coordinamento, supporto e controllo nei confronti delle ASL, degli Enti Locali, dei soggetti pubblici e privati accreditati.
Elaborazione di linee di indirizzo per la programmazione dei servizi sociali e socio-assistenziali.Ripartizione del Fondo Nazionale Politiche Sociali e finanziamento tramite risorse proprie.Definizione dei requisiti e dei criteri per l’accreditamento delle unità d’offerta socio-sanitarie, socio-assistenziali e socio-educative.
Provincia Formazione e informazione nell’ambito delle politiche sociali.Detiene le competenze sulle strutture scolastiche delle scuole secondarie e sulle disabilità sensoriali.
ASL Programmazione sanitaria e socio-sanitaria locale e acquisto delle prestazioni socio-sanitarie dai soggetti pubblici e privati accreditati.Erogazione di servizi socio-sanitari, tramite consultori pubblici o convenzionati, i Sert.T., ecc.Vigilanza e controllo sulle unità d’offerta socio-sanitarie, socio-educative e socio-assistenziali.
Comune Il Comune è titolare delle politiche sociali. Partecipa alla programmazione socio-sanitaria tramite pareri sul Documento di Programmazione e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Socio-sanitari dell’ASL di Milano espresso dal Consiglio d’Indirizzo.Partecipa a progetti relativi a interventi previsti dalle leggi di settore.Gestisce direttamente, o tramite altri enti, servizi e interventi sociali, socio-sanitari, socio-educativi e scolastici comunali e paritari.
Privato convenzionato/accreditato
Erogazione di servizi socio-assistenziali, socio-educativi e socio-sanitari, in nome e per conto del Comune.
Terzo Settore Sulla base del principio di sussidiarietà, contribuisce all’individuazione dei bisogni dei cittadini e partecipa alla programmazione della rete dei servizi sociali territoriali (Piano di Zona).Gestisce attività in ambito sociale, socio-sanitario e socio-educativo in nome e per conto del Comune.
Associazionismo familiare
Partecipazione alla programmazione e gestione di attività in ambito sociale e socio-educativo anche attraverso attività di auto e mutuo aiuto.
32 33
IL PIANO DI ZONA 2009-2011 Il piano di zona è lo strumento strategico individuato dalla Legge 328/00 per la programmazione condivisa e il gover-no delle politiche sociali e socio-sanitarie. La L.R. 3/2008 evidenzia come il Piano di Zona debba “valorizzare la piena espressione delle capacità progettuali dei soggetti pubblici e privati, in particolare appartenenti al Terzo Settore”. Il Piano di Zona 2009-2011 promuove un modello che non riguarda esclusivamente la maggiore e migliore interazione sinergica tra servizi “sociali”, ma si estende ad altri ambiti settoriali: educazione e formazione, sanità, casa, lavoro, po-litiche giovanili, secondo le puntuali indicazioni di Regione Lombardia. In altre parole si intende realizzare un model-lo secondo un’impostazione che evidenzi la centralità delle competenze sociali, l’approccio socio-educativo integrato, l’integrazione socio-sanitaria e l’integrazione con le altre po-litiche di impatto sul benessere generale.
LA GOVERNANCE DEL PIANO DI ZONAIn una logica di integrazione interassessorile, il Comune di Milano ha individuato nel Consiglio di indirizzo l’organismo per la definizione degli orientamenti delle politiche sociali ed educative integrate.
LA PARTECIPAZIONE DEL TERZO SETTORENel processo di definizione ed elaborazione del Piano di Zona il Terzo Settore è coinvolto tramite l’Organo di partecipazio-ne attiva della Comunità e i Tavoli Tecnico - Tematici.
L’organo di partecipazione attiva della Comunità è costi-tuito da realtà associative di secondo livello, non settoriali e presenti su tutto il territorio comunale.
Composizione del Consiglio di indirizzo
Sindaco o Assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche So-ciali, da lui delegato
cinque Consiglieri Comunali, di cui tre di maggioranza e due di opposizione
Assessore alla Salute
Assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione
Assessore alla Casa
Assessore alle Aree Cittadine e Consigli di Zona
Assessore allo Sport e Tempo Libero
Presidenti delle Commissioni Consiliari del Comune inte-ressate
Presidenti dei Consigli di Zona o Presidenti delle commis-sioni socio-educative di Zona
Direttore Centrale della D.C. Famiglia, Scuola e Politiche Sociali
Direttore Centrale della D.C. Salute
Direttore Generale dell’ASL di Milano
Direttore Sociale dell’ASL di MilanoIl Consiglio di Indirizzo si avvale, inoltre, del contributo propositivo di altri soggetti istituzionali - Aziende Ospedaliere, Ufficio scolastico regiona-le, Ministero di Grazia e Giustizia, Provincia, Regione, ecc. - chiamati a partecipare per integrare le attività connesse con le politiche sociali ed educative.
Composizione dell’organo di partecipazione attiva della Comunità
FORUM ASSOCIAZIONI FAMILIARI MOVI
ACLI UNEBA
CARITAS AMBROSIANA ARCI
CONFCOOPERATIVE MILANO, LODI, MONZA E BRIANZA FELCEAF
COMPAGNIA DELLE OPERE - OPERE SOCIALI ASSOCIAZIONE CAMPAGNA SALUTE MENTALE
FORUM PERMANENTE DEL TERZO SETTORE CONSULTA CITTADINA PER L’HANDICAP
LEGA DELLE COOPERATIVE
Tale Organo allarga e approfondisce il proprio operato attra-verso Tavoli costituiti da organizzazioni afferenti alle diverse aree di intervento. nel corso del 2009 l’organo di partecipa-zione attiva della Comunità si è riunito 3 volte.
i tavoli tecnico – tematici svolgono la funzione di analisi e progettazione tecnica delle soluzioni ai problemi sociali nelle diverse aree (minori, disabili, salute mentale, adulti in diffi-coltà e anziani) e sono costruiti, nel rispetto della diversità dei ruoli e delle competenze, consultando l’Organo di parte-cipazione attiva della Comunità. Essi assumono un ruolo di “aggregatori” e di “facilitatori” dei soggetti operanti nelle singole aree di intervento, al fine di contribuire alla costruzio-ne dei servizi e delle opportunità, in risposta ai bisogni sociali. I Tavoli si riuniscono periodicamente secondo un calendario semestrale di incontri. nel corso del 2009 si sono svolti 11 incontri che hanno visto la partecipazione di 85 organizza-zioni del terzo Settore.
34 35
VOLONTARIATO, TERZO SETTORE E SUSSIDIARIETÀIl modello di welfare ambrosiano
Il TERZO SETTORE E DEL VOLONTARIATO A MILANOLa città di Milano si caratterizza per la peculiare tradizione di impegno civile e sociale che gli è valsa l’attribuzione del titolo di “capitale morale” e la scelta di designarla quale sede dell’Agenzia nazionale per le Onlus (la cosiddetta Authority del Volontariato). La forte propensione dei milanesi alla partecipazione civica, che si è andata via via consolidando, oltre a costituire un fattore stra-tegico essenziale per il buon funzionamento e l’implementazione del sistema locale di welfare, garantisce un prezioso e costante contributo anche in altri ambiti quali l’economia, la cultura, la for-mazione, la tutela ambientale, lo sport. A Milano nel 2009 hanno operato:
» 1 ufficio volontariato e terzo Settore;» 50 associazioni riconosciute (con D.P.R.); » 148 Fondazioni e altri Enti morali di diritto privato; » 461 organizzazioni di volontariato ex L. R. 1/2008 attive in ambito sociale, culturale e civile;» 147 associazioni familiari, 67 delle quali rientrano nel novero delle precitate Organizzazioni di Volontariato e 2 nelle Banche del Tempo; » 220 Cooperative Sociali; » 11 Banche del tempo;» 206 gruppi di self-help; » 2 sportelli scuola-volontariato.
L’ufficio volontariato e terzo Settore di viale Tibaldi, istituito nel 1980, rappresenta un riferimento per la formazione, il coor-dinamento e la promozione del volontariato dei singoli cittadini
e del volontariato organizzato che opera nei servizi comunali. Nel 2009 il Comune di Milano ha festeggiato i 20 anni della Giornata del Volontario e l’istituzione dell’Ufficio Volontariato con una se-rie di eventi e iniziative. Tra queste:
» la realizzazione della nuova edizione della “Mappa del Volonta- riato e del Terzo Settore” presentata il 19 marzo a Palazzo Marino, che ha offerto alle organizzazioni visibilità e ha reso riconoscibile la ricchezza del volontariato, anima della città di Milano;» il concorso “A scuola di volontariato” che ha coinvolto 59 scuole, 470 insegnanti e 5.700 ragazzi in 56 progetti finanziati dal Comune nell’a.s. 2009/2010; » il concerto del 28 novembre al Conservatorio G. Verdi, durante il quale sono state premiate le 23 scuole vincitrici del bando “A scuola di volontariato”;» la campagna promozionale “Cuore da Volontario” che ha portato ad un aumento del 26% dei volontari singoli che operano in collaborazione con i servizi sociali del territorio.
Nel 2009 sono state poste le basi per l’apertura della “Casa del Volontariato e delle Associazioni” prevista entro il 2010 e conce-pita come un laboratorio sperimentale di percorsi formativi che liberino le potenzialità creative, relazionali ed espressive dei gio-vani e permettano a genitori, docenti e animatori di sperimenta-re modalità di accompagnamento e di ascolto dei bisogni e degli interessi dei giovani, offrendo al volontariato l’opportunità di proporsi come spazio di creatività, responsabilità e di cittadinan-za attiva e solidale.
36 37
LA SUSSIDIARIETÀ ORIZZONTALEIn questo quadro, il sistema di welfare locale è fortemente improntato alla sussidiarietà orizzontale, ovvero al coinvolgi-mento e alla valorizzazione delle numerose organizzazioni del Privato Sociale, oltre che alla sussidiarietà verticale che pre-vede il coinvolgimento degli altri livelli istituzionali e soggetti del sistema pubblico (scuole, aziende pubbliche, Asl, Questu-ra, Prefettura, Polizia Locale, Provincia, Regione, ecc.). La sussidiarietà orizzontale tra il Comune e gli Enti si può configurare secondo diverse modalità di relazione: l’affida-mento a terzi dei servizi, la co-progettazione con essi, la va-lorizzazione delle iniziative dei privati tramite contributi e il finanziamento dei servizi su libera scelta dei cittadini.
ModalitÀ di relazione SuSSidiaria12
Valore* %
Affidamento a terzi € 114.675.996,98 87%
Co-progettazione € 9.426.458,54 7%
Contributi per la valorizzazio-ne delle iniziative dei privati
€ 1.242.449,80 1%
Finanziamento dei servizi su libera scelta dei cittadini
€ 6.920.076,18 5%
TOTALE € 132.264.981,50 100%
Nel 2009 la sussidiarietà orizzontale assume una dimensio-ne rilevante come dimostra il fatto che il Comune ha ricono-sciuto oltre 132 milioni di euro alle organizzazioni del Privato Sociale che supportano l’Amministrazione nella risposta ai bisogni dei cittadini tramite la realizzazione di interventi e servizi. Nella tabella si fornisce un’analisi della sussidiarietà che collega le diverse modalità di relazione con il corrispon-dente valore economico.
La sussidiarietà incide in modo diverso sui settori dell’Asses-sorato a seconda dei servizi erogati. Il settore Servizi per gli Anziani, con i servizi residenziali e l’assistenza domiciliare, è quello che si avvale maggiormente del contributo degli Enti del Privato Sociale, seguito dal settore Politiche per la Fa-miglia con le comunità per minori e dal settore Servizi per l’Infanzia con gli asili nido.La modalità di relazione sussidiaria prevalente è quella legata all’affidamento a terzi, che costituisce l’87% del valore totale. La percentuale del finanziamento dei servizi su libera scel-ta dei cittadini nel 2009 è pari al 5%; tuttavia questo dato è destinato a crescere in quanto il Comune sta sviluppando questa modalità innovativa in diversi ambiti.
* Liquidato/Pagato a luglio 2010 su impegni di spesa 2009
ANNO 2009
48%serviziper aNziaNi
25%politiCHeDella faMiGlia
16%servizi
per l’iNfaNzia
5%servizi per
MiNori e GiovaNi
6%servizi per aDulti
iN DiffiColtÁ
Analisi della sussidiarietá per settori
Comune di Milanod
muunmulaMililM
omM
ooi
mmmmoCCCComdi M
Comune di Milanod
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Comune di Milanod
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Comune di Milanod
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>>>
>>> >>>Enti del privato socialeaCCreDitati
>>>Enti del privato sociale
Enti del privato sociale
Enti del privato sociale
<< >>
CoNtributi
fiNaNziaMeNto Dei servizi su libera sCelta Dei CittaDiNi
affiDaMeNto a terzi
Co-proGettazioNe
12 La classificazione proposta è ripresa da
Vittadini (2003) e Violini (2003)
38 39
enti accreditati per assistenza domiciliare per anziani enti accreditati per assistenza domiciliare per minori
ANCORA SERVIZI SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ANCORA SERVIZI SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE
ASCOSER COOPERATIVA SOCIALE ONLUS ARCHE’ ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO ONLUS
CO.GE.S.S. COOPERATIVA SOCIALE PER LA PROMOZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI
CAF ONLUS
C.R.M. COOP. SOCIALE A R.L. CBM - CENTRO PER IL BAMBINO MALTRATTATO E LA CURA DELLA CRISI FAMILIARE
CODESS SOCIALE SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS CO.ESA COOPERATIVA SOCIALE ARL ONLUS
COLLAGE COOP. SOC. A R.L. CO.GE.S.S. COOPERATIVA SOCIALE PER LA PROMOZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI SOCIALI
COOPERATIVA A.M.P. PAXME ASSISTANCE COMIN - COOPERATIVA SOCIALE DI SOLIDARIETA’
COOPERATIVA SOCIALE ORIZZONTI SOCIALI LOMBARDIA ONLUS COOPERATIVA SOCIALE COMUNITA’ PROGETTO
COOPERATIVA SOCIALE QUADRIFOGLIO S.C. ONLUS COOPERATIVA SOCIALE DEDO ONLUS
COOPERATIVA SOCIALE SIMONE DE BEAUVOIR ONLUS COOPERATIVA SOCIALE DIAPASON ONLUS
FONDAZIONE AQUILONE ONLUS COOPERATIVA SOCIALE ETA BETA ARL ONLUS
I PERCORSI SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE COOPERATIVA SOCIALE TUTTINSIEME
IL CIGNO SOC. COOP. A.R.L. DUEPUNTIACAPO COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
LA RIABILITAZIONE GRUPPO LA STRADA
PUNTO SERVICE COOPERATIVA SOCIALE A.R.L. LA CORDATA SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE
NUOVI ORIZZONTI COOPERATIVA SOCIALE L’IMPRONTA
LO SCRIGNO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS
MARTINENGO COOPERATIVA SOCIALE A R.L.
NUOVI ORIZZONTI COOPERATIVA SOCIALE
SAN MARTINO SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
SPAZIO APERTO SERVIZI SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
In particolare, nel 2009 il Comune ha concluso il processo di accreditamento per l’assistenza domiciliare minori e per il servizio di assistenza domiciliare (SAD) per gli anziani, che ha portato all’individuazione di 34 soggetti erogatori e alla defi-nizione di un nuovo sistema di welfare che promuove la liber-tà di iniziativa del Terzo Settore e nel contempo garantisce la libertà di scelta dei cittadini e la qualità dei servizi. SuSSidiarietÀ orizzontale per tipologia di ente
Tipi di enti Valore %
Cooperative sociali € 64.075.183,57 48,44%
Società private € 24.724.313,04 18,69%
Fondazioni € 15.211.984,76 11,50%
Associazioni € 14.673.901,49 11,09%
Enti ecclesiastici € 9.753.246,85 7,37%
Enti morali € 3.332.133,25 2,52%
Istituti scolastici privati € 427.427,04 0,32%
Comitati € 66.791,50 0,05%
TOTALE € 132.264.981,50 100,00%
Dall’analisi della sussidiarietà per tipologia di ente emerge che quasi la metà dei finanziamenti sono riconosciuti alle Co-operative sociali, seguono le Società private, le Fondazioni e le diverse tipologie di Associazioni.
Sussidiarietá per tipologia di ente
11,1%assoCiazioNi
48,4%Cooperative soCiali
11,5%foNDazioNi
18,7%soCietà
0,3%
istitutisColastiCi
0,1%CoMitati
2,5%
eNtiMorali
7,4%eNtieCClesiastiCi
40 41
L’ASSETTO ORGANIZZATIVO E LE RISORSE UMANE5.100 persone al servizio della città
L’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali si oc-cupa delle politiche sociali ed educative del Comune a favore dei minori, dei giovani, degli adulti in difficoltà e degli anziani, considerando come risorsa le relazioni tra le persone e i loro contesti familiari. Questa logica si traduce anche nell’assetto organizzativo dell’Assessorato, che pone il Settore Politiche della Famiglia in posizione trasversale rispetto agli altri Set-tori. Il Settore Politiche della Famiglia ha il compito di predi-sporre e gestire il Piano di Zona, la programmazione dei ser-vizi socio-educativi e il governo dei rapporti con il territorio e il Terzo Settore.
Direzione CentraleFAMIGLIA, SCUOLAE POLITICHE SOCIALI
SERVIZIO
di staff
segreteriadi Direzione
SETTORE politichedella famiglia
SETTORE
serviziall’iNfaNzia
SETTORE
serviziper MiNorie GiovaNi
SETTORE
serviziper aNziaNi
SETTORE
serviziper aDultiiN DiffiColtà
SERVIZIO tutele Minori, anziani, adulti
SERVIZIO Coordinamentoservizi territoriali
42 43
IL PERSONALE DELL’ASSESSORATONel 2009 il personale13 dell’assessorato è composto da 5.075 dipendenti, che costituiscono circa il 31% dell’organico complessivo del Comune.
Il 93% del personale14 è costituito da donne mentre solo il 7% da uomini. L’88% dei contratti è a tempo indeterminato, il 12% a tempo determinato
I dirigenti a capo della struttura dell’Assessorato sono 8, di cui 3 donne e 5 uomini. Il 73% del personale è costituito da operatori dei servizi educativi.
Complessivamente il personale in entrata è superiore a quel-lo in uscita di 545 unità. Le entrate di personale (670) sono legate principalmente a assunzioni a tempo determinato (95%) di educatori dei servizi educativi e docenti dei servizi formativi. Le uscite di personale, invece, sono riconducibili a dimissioni (50%) e pensionamenti (45%).
La percentuale15 di assenza del personale nel corso del 2009 è pari a 12,8%; tra le cause principali vi sono i permessi per maternità seguiti dalle assenze per malattia.
Nel 2009 sono stati organizzati 8 corsi di formazione spe-cialistica e 7 corsi di formazione trasversale, per 419 ore com-plessive di formazione erogate. I dipendenti che hanno parte-cipato ai corsi sono quasi quadruplicati rispetto al 2007.
13 Dati al 31/10/2009 in quanto al
31/12/2009 i dati non avrebbero tenuto
conto del personale a tempo determinato
in servizio per il settore Infanzia.14 L’analisi del personale prosegue
prendendo in considerazione una
parte dei 5.075 dipendenti complessivi
dell’Assessorato. In particolare, infatti,
viene approfondita l’analisi sulla parte
che comprende il personale con contratto
a tempo indeterminato e determinato
(5.004), tralasciando il personale con
contratti flessibili e altre forme contrat-
tuali.15 La percentuale è calcolata come
rapporto tra numero giorni di presenza
sul numero giorni di assenza senza tener
conto delle ferie. I giorni sono calcolati
sulla base del sistema Eurostat, ovvero
i giorni del periodo di riferimento con
esclusione dei sabati, delle domeniche
e delle festività infrasettimanali. I dati
si riferiscono al periodo dal 1/1/2009 al
31/12/2009.
LE RISORSE ECONOMICO - FINANZIARIECome sono finanziati i servizi ai cittadini
Il settore sociale e l’istruzione sono tra le funzioni su cui il Comune di Milano ha maggiormente investito nel 2009, con un impiego di risorse pari al 22% del totale della spesa.
16 Fonte: Rendiconto della Gestione 2009
(da somma di spesa corrente + spesa in
conto capitale + spesa rimborso prestiti).
La posta riferita alla funzione Ammini-
strazione gestione e controllo è calcolata
al netto delle movimentazioni finanziarie.
PERSONALE DELL’ASSESSORATO SUL TOTALE DEL PERSONALE DEL COMUNE
PERSONALE PER LIVELLI PROFESSIONALI E AMBITI
GENERE
ORE DI FORMAZIONE
31 %
4.738DoNNe
270trasversale
149speCialistiCa
337uoMiNi
8 71362
3.649
399 515
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
dirigentir operatoridei ServiziForMativi- SCuole CiviCHe -
operatoridei ServizieduCativi
operatoriSoCio -aSSiStenziali
perSonaleaMMiniStrativo
Personale dell’assessorato
PARTECIPANTI AI CORSI DI FORMAZIONE
82216
382
2007 2008 20090
100
200
300
400
500
600
reSponSaBilidi poSizioneorganizzativa
DESTINAZIONE DELLA SPESA PER FUNZIONI
100.000.0000
200.000.000
300.000.000
400.000.000
500.000.000
600.000.000
700.000.000
800.000.000
900.000.000
1.000.000.000
aMMiniStrazione,geStione e Controllo
geStione del territorioe aMBiente
Settore SoCiale
viaBilitÀ e traSporti
iStruzione puBBliCa
polizia loCale
Cultura
Sviluppo eConoMiCo
giuStizia
Sport e riCreazione
turiSMo
Servizi produttivi
€ 926.674.789,88
€ 535.898.361,93
€ 407.305.051,44
€ 135.872.310,87
€ 98.018.007,70
€ 26.431.063,14
€ 22.721.892,85
€ 21.908.784,59
€ 18.907.541,28
€ 16.030.248,15
€ 430.839.511,68
€ 233.026.465,05
IMPIEGO DI RISORSE PER IL SETTORE SOCIALE E L’ISTRUZIONE PUBBLICA SUL TOTALE DELLA SPESA COMUNALEANNO 2009
22%
Spesa per il sociale e l’educativo nel Comune di Milano 16
44 45
L’IMPIEGO DELLE RISORSE Le spese riconducibili all’Assessorato per servizi, personale e investimenti, nel 2009, sono pari a € 510.222.767 (- 6,5% dal 2008), e costituiscono il 18% dell’intera spesa del Comune.Oltre il 91% della spesa17 è costituito dalla parte corrente, mentre la parte destinata ad investimenti si riduce del 50% rispetto al 2008, ritornando ai livelli del 2007.
17 Fonti: Rendiconto della Gestione 2007
e 2008, Bilancio 2009, elaborazione
del servizio Finanza
(per spese rimborso mutui e prestiti)
LE SPESE CORRENTIIl 57,4% delle spese correnti è impiegato per l’erogazione di servizi, il 40,7% per il personale, mentre una quota marginale (1,9%) sempre minore è utilizzata per la copertura di interessi passivi.La spesa corrente è pari complessivamente a 465.760.011,92 euro, in leggera diminuzione (-0,2%) rispetto al 2008, anche se al suo interno la spesa per l’erogazione diretta dei servizi aumenta del 2%.
LA SPESA COMPLESSIVA PER AREE DI RENDICONTAZIONENel 2009 l’area che assorbe la quota di spesa maggiore, con-siderando unitamente la parte corrente e gli investimenti, è quella dell’Infanzia (35%); seguono l’area Scuola, Minori e Giovani (24%), Anziani (22%), Famiglia (14%) e Adulti in dif-ficoltà (5%).
18 Fonti: Rendiconto della Gestione 2007
e 2008, 2009, elaborazione del servizio
Finanza (per spese rimborso mutui e
prestiti) 19 La ripartizione della spesa per aree di
rendicontazione è calcolata su un totale
che non prende in considerazione le spese
generali non direttamente attribuibili alle
aree di rendicontazione.
ANNO 2009
€ 465.760.011,92spesa CorreNte
€ 34.240.179spesa per iNvestiMeNti
€ 10.222.577riMborso MutuiQuota Capitale
Ripartizione delle spese
Andamento della spesa per tipologia
RIPARTIZIONE DELLA SPESA PER AREE DI RENDICONTAZIONE
2007 2008 2009
42,3%
54,9% 56,2%
2,9%2,8%
57,4%
1,9%
40,9% 40,7%
* Al netto del trattamento accessorio** Si tratta delle spese di cui i Settori della Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche sociali sono direttamente responsabili
35%iNfaNzia
14%faMiGlia22%
aNziaNi
5%aDulti iN DiffiColtà
24%sCuola,MiNorie GiovaNi
La spesa corrente
La spesa complessiva
0
20%
40%
60%
80%
100%
2007 2008 2009
92,6%
5,4%
85,6%
12,5%
1,9%
91,3%
6,7%2,0%2,0%
SPESA PER INVESTIMENTI
RIMBORSO MUTUI QUOTA CAPITALE
SPESA CORRENTE
SPESEPER L’EROGAZIONEDEI SERVIZI**
PERSONALE* SPESEPER INTERESSIPASSIVI
ANNO 2009
18
19
0%
20%
40%
60%
80%
100%
46 47
Le entrate proprie23 nel 2009 ammontano a 68 milioni di euro e costituiscono il 43,1% del totale delle entrate. Esse de-rivano principalmente dai ricoveri per anziani, dalle rette degli asili, dai centri di prima accoglienza, dalla refezione scolasti-ca, dalle colonie e dai centri estivi, servizi per i quali gli utenti contribuiscono alla copertura di una parte del costo.
I trasferimenti da altri livelli di governo, principalmente Stato e Regione, nel 2009 rappresentano il 35,3% del totale delle entrate, con un aumento dell’incidenza sul totale delle entrate di quasi 10 punti percentuali rispetto all’anno prece-dente. I trasferimenti possono essere classificati per ente erogatore (Stato o Regione) o per vincolo di destinazione (vincolati o non vincolati).
I trasferimenti statali crescono del 45% tra il 2008 e il 2009: l’aumento è determinato dal versamento di due annualità dei trasferimenti sulla legge 285 nel 2009.I trasferimenti con vincolo di destinazione, ovvero destinati a progetti ed attività specifiche, aumentano del 36% rispet-to al 2008, a dimostrazione della sempre maggiore capacità dell’assessorato di accedere alle fonti di finanziamento. Essi sono in parte il risultato dello sviluppo di progetti inno-vativi, presentati in collaborazione con il Terzo Settore.
23 Le entrate proprie sono date dalla
somma delle entrate tributarie e di quelle
extratributarie. Nel caso dell’Assessorato
non ci sono entrate tributarie e di conse-
guenza le entrate proprie sono costituite
dalle entrate extratributarie, derivanti
principalmente da tariffe, e dall’avanzo
di amministrazione utilizzato per la parte
corrente.
LE FONTI DI FINANZIAMENTOLe entrate correnti dell’Assessorato, insieme alle entrate ne-cessarie al finanziamento degli investimenti, coprono solo in parte la spesa complessiva sostenuta per le politiche sociali ed educative. La differenza tra le entrate (159 mil di euro) e le spese (510 mil di euro) complessive, è coperta dal Comune di Milano, più precisamente le fonti di finanziamento sono costituite per il 76% dal Comune di Milano20, per il 13% dagli utenti tramite la compartecipazione al costo dei servizi e per l’11% da Stato e regione, tramite il Fondo Nazionale Politi-che Sociali e il Fondo Sociale Regionale.
L’ANALISI DELLE ENTRATELe entrate21 correnti di competenza dell’Assessorato insie-me a quelle necessarie al finanziamento degli investimenti nell’area socio-educativa sono pari a € 158.871.490 e costi-tuiscono il 6,38% delle entrate comunali. Il 79% delle entrate, al netto delle partite di giro, è costituito da entrate correnti destinate alla copertura di attività di fun-zionamento, mentre il 21% è costituito da entrate in conto capitale.Nel 2009, inoltre, un avanzo di amministrazione del bilancio comunale, pari a € 3.165.785, è stato destinato per volontà politica a finanziare spese sociali di competenza dell’Asses-sorato; in particolare il 96% è stato utilizzato per finanziare investimenti.
20 Le entrate derivanti da accensione
di mutui ed avanzo di amministrazione
sono state considerate come entrate
proprie dell’Ente 21 Fonte: Rendiconto alla Gestione 2008
e Bilancio 2009. Le entrate sono conside-
rate al netto delle partite di giro22 Tra i trasferimenti della Regione e
altri Enti Pubblici pari a 30.281.073,07
euro, 30.115.073,07 sono costituiti da
trasferimenti dalla Regione, 116 mila euro
dalla Provincia e i restanti 50 mila euro
provengono da altri enti pubblici.
5%trasferiMeNti Dallo stato
6%trasferiMeNti Dalla reGioNee Da altri eNtipubbliCi
13%uteNti
Dei servizi soCiali 76%
CoMuNeDi MilaNo
ANNO 2009
€ 34.240.179,01ENTRATE IN CONTO CAPITALE
ENTRATE CORRENTI
€ 68.362.034eNtrate
eXtratributarie
€ 56.133.492trasferiMeNtiDa statoe reGioNe
€ 3.156.785avaNzo Di aMMiNistrazioNe
€ 28.966.850aCCeNsioNeDi prestiti
€ 2.243.328alieNazioNe
e trasferiMeNtiDi Capitali
ANNO 2009
Accensione di prestiti
Avanzo di amministrazione utilizzato per investimenti
Alienazione e trasferimentidi capitali
Entrateextratributarie
Trasfeimentida stato e regione
Avanzo di amministrazione utilizzato per parte corrente2007 2008 2009
0%
20%
40%
60%
80%
100%
36,3%
24%
35,3%
0,1%
43,0%
1,4%1,9%18,2%
25,8%
13,7%
24,2%19,5%
1,7%
46,2%
32,6%
20092008
20092008
€ 18.145.641
€ 26.364.841€ 29.602.651€ 28.343.807
€ 21.745.420€ 24.744.028
€ 29.534.207€ 26.599.285
STATALI REGIONALI
VINCOLATI NON VINCOLATI
Fonti di finanziamento Andamento delle entrateper tipologia
Trasferimenti per ente erogatore
Trasferimenti vincolatie non vincolati
Ripartizione delle entrate
22
€ 30.000.000
€ 25.000.000
€ 20.000.000
€ 15.000.000
€ 10.000.000
€ 5.000.000
€ 0
€ 30.000.000
€ 25.000.000
€ 20.000.000
€ 15.000.000
€ 10.000.000
€ 5.000.000
€ 0
€ 124.631.312
48 49
obiettivi, attività e risultati
50 51
dialoGo con Gli interlocutori
obiettivi, attività e risultati
52 53
DIALOGO CON GLI INTERLOCUTORI
La principale novità di questo secondo Bilancio Sociale dell’As-sessorato è costituita dal coinvolgimento degli interlocutori (stakeholder engagement) nella valutazione dei risultati del lavoro svolto e del percorso di rendicontazione intrapreso. Nella prospettiva di accrescere gli spazi di fiducia e di dialo-go, l’Assessorato ha coinvolto, sul modello ormai consolidato dell’Assessorato Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Soli-darietà Sociale di Regione Lombardia, 70 organizzazioni del privato sociale, individuate sulla base dei seguenti criteri:
» consistenza dell’organizzazione, determinata dal nume-ro di utenti in carico e dall’entità del finanziamento ricevuto
» partecipazione alla progettazione dei servizi erogati
» durata della collaborazione con l’Assessorato
» radicamento sul territorio in modo da comprendere an-che quelle organizzazioni di piccole dimensioni fortemente operative e presenti sul territorio
» copertura delle aree di servizio di ciascun Settore dell’As-sessorato.
Al fine di raccogliere valutazioni competenti e significative gli interlocutori coinvolti sono stati suddivisi in 5 Tavoli temati-ci sulla base degli ambiti di attività svolte. Alcuni di questi, indicati in tabella con un asterisco, rispondendo ai bisogni di diverse tipologie di utenza sono quindi stati coinvolti su più aree di rendicontazione.
54 55
organizzazioni invitate parteCipanti
ALDIA COOPERATIVA SOCIALE A.R.L.
ANCORA
ASS. DI VOLONTARIATO VIDAS
ASS. FAMIGLIE PER L’ACCOGLIENZA ONLUS
ASS. SUORE POVERELLE
ASSOCIAZIONE A PICCOLI PASSI
ASSOCIAZIONE BANCO ALIMENTARE DELLA LOMBARDIA “DANILO FOSSATI” – ONLUS*
ASSOCIAZIONE CENA DELL’AMICIZIA
ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATRO DEI BURATTINI DI COMO
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO SAREPTA ONLUS*
ASSOCIAZIONE MERKOS L’INYONEI CHINUCH
ASSOCIAZIONE RONDA CARITA’ E SOLIDARIETA’
ASSOCIAZIONE VOLONTARI CARITAS AMBROSIANA
ATLHA ONLUS ASSOCIAZIONE TEMPO LIBERO HANDICAPPATI
AUSER
AZZURRA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS*
C.S.I.
CEAS (CENTRO AMBROSIANO DI SOLIDARIETA’)
EXODUS
FONDAZIONE AQUILONE*
FONDAZIONE ASILO MARIUCCIA
FONDAZIONE CARITAS AMBROSIANA
FONDAZIONE CASA DELLA CARITA’ ANGELO ABRIANI *
FONDAZIONE DON GNOCCHI
FONDAZIONE FRATELLI DI SAN FRANCESCO DI ASSISI *
FONDAZIONE IRCCS OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO MANGIAGALLI E REGINA ELENA
FONDAZIONE RAVA
GALDUS
GIEFFEGI S.R.L.
HAPPY CHILD S.R.L.
organizzazioni invitate parteCipanti
IL QUADRIFOGLIO COOPERATIVA SOCIALE A.R.L.
IL SICOMORO COOP. SOC. ONLUS
ISTITUTO REDAELLI A.S.P.
LA CORDATA
LA FRATERNITA’
LAMBABALEO’ SOC.COOP. SOC. ONLUS
CESED
CITTA’ DEL SOLE
COGESS
CONSORZIO FARSI PROSSIMO
CONSORZIO SISTEMA IMPRESE SOCIALI – SIS SISTEMA IMPRESE SOCIALI*
COOP. SAN MARTINO
COOP. SOC. LA STRADA*
COOPERATIVA COMIN
COOPERATIVA SOCIALE ANGELSERVICE
DOC COOP. SOC.
DOREMI S.R.L.
EUREKA COOP. SOCIALE A.R.L
LIBERA ASSOCIAZIONE SAN PATRIGNANO A.N.L.A.ND –MILANO
MEDICI VOLONTARI ITALIANI ONLUS
MILANO SPORT
PIANETA AZZURRO
PIO ALBERGO TRIVULZIO A.S.P.
PRO.GES. COOP SOC. ARL
PROGETTO A*
RESIDENZE ANNI AZZURRI S.R.L.
SOC. COOPERATIVA FARSI PROSSIMO ONLUS
SEGESTA GESTIONI S.R.L
SPAZIO APERTO SERVIZI
START – POLO 2 PLESSO SCOLASTICO LORENZINI FELTRE
totale QueStionari CoMpilati 33
Le organizzazioni che hanno partecipato al coinvolgimento restituendo il questionario sono 33, pari al 47 % del totale dei soggetti invitati.
56 57
Il coinvolgimento ha previsto una giornata di lavoro in cui gli interlocutori, dopo una presentazione del percorso di rendi-contazione, hanno ricevuto la parte del Bilancio Sociale 2009 di loro competenza e sulla base degli obiettivi, delle attività e dei risultati presentati hanno espresso tramite questionario una valutazione informata e consapevole su:
» le attività e i risultati del lavoro svolto dall’assessorato; » i punti di forza e debolezza nel rapporto tra organizza-
zioni e assessorato; » in un’ottica programmatica, i servizi da potenziare; » la chiarezza e l’utilità del Bilancio Sociale.
I risultati dei questionari relativi ai primi tre aspetti sono pre-sentati al termine di ciascuna area di rendicontazione (Fami-glia, infanzia, Minori e giovani, adulti in difficoltà e anzia-ni) nel capitolo “Le risposte degli attori della sussidiarietà”. Di seguito sono riportate le valutazioni sul Bilancio Sociale.
ABBASTANZA Moltonon riSponde
4 13 16perniente
0
3 282
poCo
0
Come valutate la chiarezza espositiva
La lettura del documento vi ha consentito di venire a conoscenza di azioni o risultati di cui non eravate al corrente?
delle informazioni presentate nel Bilancio Sociale?
non riSponde
Sino
Quali funzioni ritenete che possa svolgere il Bilancio Sociale?
0% 20% 40% 60% 80% 100%
75,76%
66,67%
60,61%
3,03%
FAVORIRE LA CONOSCENZA, LA COMPRENSIONE
E LA DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SU OBIETTIVI, STRATEGIE E RISULTATI
PROMUOVERE UNA VOSTRA PARTECIPAZIONE PIÙ INFORMATA E
CONSAPEVOLE ALLE POLITICHE E ALLE ATTIVITà
DELL’ASSESSORATO
RAFFORZARE IL DIALOGOE LA FIDUCIA TRA L’ASSESSORATO
E LE ORGANIZZAZIONI COINVOLTE NEL PERCORSO DI PARTECIPAZIONE
ALTRO:PROMUOVERE DEI MIGLIORAMENTI
SULLA BASE DI UNA MAGGIORECONSAPEVOLEZZA DEGLI ASPETTI
CRITICI
non riSponde
3Si
20no
10
non riSponde
2Si
30no
1
Ritenete che questo documento sia uno strumento di lavoro utile anche per la vostra organizzazione?
La vostra organizzazione si è già dotata del Bilancio Sociale?
NUMERO E TIPOLOGIA DELLE RISPOSTE DELLE ORGANIZZAZIONI
NUMERO E TIPOLOGIA DELLE RISPOSTE DELLE ORGANIZZAZIONI
NUMERO E TIPOLOGIA DELLE RISPOSTE DELLE ORGANIZZAZIONI
NUMERO E TIPOLOGIA DELLE RISPOSTE DELLE ORGANIZZAZIONI
58 59
famiGlia,infanzia,minori e Giovani
obiettivi, attività e risultati
60 61
FAMIGLIA, INFANZIA, MINORI E GIOVANILa famiglia al centro delle politiche sociali ed educative
La famiglia è al centro della politiche sociali ed educative del Comune. In un approccio innovativo l’Assessorato, nelle sue strategie d’intervento, mette in relazione le persone ai propri contesti familiari e investe sulle possibili corrispon-denze tra problemi e risorse personali e familiari. La fami-glia, inoltre, è considerata come un soggetto attivo, capace di fornire un irrinunciabile contributo alla costruzione delle
Le risorse dedicate
Fonte: Rendiconto della Gestione 2007, 2008 e 2009Nota: La ripartizione della spesa per aree di rendicontazione è calcolata su un totale che non prende in considerazione le spese generali non direttamente attribuibili alle aree di rendicontazione.
politiche di welfare, anche tramite le proprie reti associative.L’impegno dell’Assessorato è quindi orientato a realizzare servizi e interventi espressamente dedicati ai nuclei familiari, che favoriscano la formazione di nuove famiglie e ne sosten-gano il ruolo educativo e sociale, sia nella ordinarietà sia nelle situazioni di difficoltà.
35%iNfaNzia
73%€ 351.495.859
24%sCuola, MiNori e GiovaNi
14%faMiGlie
0
50.000.000
100.000.000
150.000.000
200.000.000
250.000.000
300.000.000
350.000.000
2007 2008 2009
€ 318.774.010 € 313.940.782 € 320.749.253
+ 2,2% dal 2008
SpeSa CoMpleSSiva DELL’ASSESSORATO PER L’AREA FAMIGLIA, INFANZIA, MINORI E GIOVANI SUL TOTALE DELLA SPESA (ANNO 2009)
€
€
€
€
€
€
€
€
ANDAMENTO DELLA SpeSa Corrente
SPESA CORRENTE E PER INVESTIMENTI PER L’AREA FAMIGLIA,
INFANZIA, MINORI E GIOVANI NEL 2009
63
aumento e differenziazione dei bisogni sociali ed educativi della famiglia in relazione alla complessità della società e degli standard di vita.
aumento della percezione di incertezza delle famiglie sia riguardo alla casa e al lavoro sia a livello relazionale: dal 2001 al 2008 si rileva un aumento del 5% delle separazioni e una riduzione del 20% dei matrimoniFonte: Settore Statistica del Comune di Milano
insufficienza dei servizi per l’infanzia per la fascia 0-3 anni rispetto alla domanda in costante aumento sia per i costi dei nidi sia per le variazioni contrattuali lavorative
aumento del numero di nuclei familiari stranieri e di ragazzi migranti e aumento della presenza di minori stranieri nelle scuole, pari nel 2009 al 15,6% del totale della popolazione scolastica, e dei minori stranieri in carico ai servizi sociali (+38% rispetto al 2008)Fonte: Settore Statistica del Comune di Milano e Settore Politiche della Famiglia
Crisi del modello tradizionale di famiglia verso nuclei con un solo genitore o allargati e rilevanza dell’emergenza e del disagio degli adolescenti.
rischio di povertà per famiglie monogenitoriali e numerose.
Le criticità all’inizio del mandato
© G
iann
i Con
giu
64 65
L’Assessorato, superando la logica prevalentemente emergenziale, intende offrire alle fami-glie, ai minori e agli adolescenti, nel loro contesto di vita, un supporto coerente con i diversi bisogni tramite strumenti socio-educativi diversificati: dal sostegno alla famiglia nel proprio ruolo sociale ed educativo con azioni di carattere preventivo, sino ad arrivare ad una sua tem-poranea sostituzione nei momenti di maggiore difficoltà.
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALE
© G
iann
i Con
giu
66 67
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEL’accesso ai servizi e il sostegno alla genitorialità
Per ricevere informazioni e orientamento le famiglie possono rivolgersi al Segretariato Sociale o, in situazioni di particolare difficoltà, a una delle 17 sedi del Servizio Sociale della Famiglia che orienta e propone i servizi e gli interventi più adeguati alle esigenze dei nuclei richiedenti.
Nel 2009 è stato aperto il primo sportello di Segretariato Sociale integrato riunendo in un’unica sede i punti di accesso ai servizi delle aree Famiglia, Infanzia, Minori e Giovani, Adulti in difficoltà e Anziani.
Oltre al Segretariato e al Servizio Sociale, in una logica di avvici-namento dei servizi ai cittadini, il Comune ha esteso anche alle famiglie il progetto dei custodi sociali e socio-sanitari, nato nell’ambito dell’area Anziani.
8.954 famiglie in difficoltà si sono rivolte nel 2009 al Servizio Sociale della Famiglia e 13.850 minori sono stati presi in carico (+27% dal 2008) di cui il 49% stranieri utenza Spontanea: +51% dal 2008il 58% delle prese in carico è avvenuto per accesso spontaneo e non su richiesta dell’Autorità Giudiziaria
aperto il primo Sportello di Segretariato Sociale integrato in via Anselmo da Baggio
430 nuclei famigliari assistiti dai custodi sociali (+41% dal 2008)
Il Servizio Sociale della Famiglia
costituisce la “porta di accesso” al sistema
socio-educativo del Comune ed è organizzato
in equipe zonali in cui, dal 2009, al termine
di un percorso formativo, sono stati inseriti
17 educatori professionali. L’accesso ai servizi
può avvenire su richiesta spontanea delle fa-
miglie o su richiesta dell’Autorità Giudiziaria.
Per Fare di Piu’Nel 2010 saranno aperti altri 3 sportelli
di Segretariato Sociale integrato nelle
zone 2, 3 e 5.
Servizio Sociale della Famiglia e Custodi Sociali
Nuclei familiari e minori Minori in caricoper tipologia di utenza
attivitÀ riSultati 2009 approFondiMenti
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
2007UTENZA SPONTANEA
UTENZA SU RICHIESTADELL’AUTORITà GIUDIZIARIA2008 2009
6.673
10.908
3.4062.111
8.954
13.850
NUCLEI FAMILIARIMINORI 2008 20092007
01.0002.0003.0004.0005.0006.0007.000
8.0009.000
2.191
5.341
8.082
4.4825.5675.768
criticitÀCirca un terzo dell’utenza seguita dai
servizi sociali presenta problematiche
psicologiche che richiedono una forte
integrazione degli interventi socio-
educativi del Comune con quelli socio-
sanitari gestiti dalla ASL.
68 69
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEL’accesso ai servizi e il sostegno alla genitorialità
attivitÀ riSultati 2009
Con il BonuS BeBÈ il Comune offre alle mamme che lavorano la possibilità di stare a casa con il proprio bambino nel suo primo anno di vita. Il bonus consiste in un contributo di 500 € mensili, per i bambini che non frequentano il nido, corrispo-sto nel periodo di astensione facoltativa dal lavoro da parte di uno dei genitori fino al compimento dell’anno del bambino.
Il progetto CiCogna è volto a sostenere le famiglie con difficoltà economiche dal 6° mese di gravidanza fino al 12° mese di vita del bambino, tramite l’erogazione di un contribu-to mensile per un periodo di 16 mensilità. L’iniziativa prevede anche il sostegno della funzione genitoriale nelle prime fasi di vita del bambino tramite il coinvolgimento dei Consultori.
Bonus bebè e Progetto Cicogna
589 mamme hanno potuto stare a casa con il proprio bimbo nel suo primo anno di vita (+13% rispetto al 2008)
1,65 milioni di euro spesi nel 2009
320 famiglie in difficoltà hanno beneficiato per 16 mesi del contributo del Progetto Cicogna (+51% dal 2008)
aumento del valore del buono da 258,22€ a 300€ dal 2008 al 2009 per una spesa complessiva di 1,5 milioni di euro
Per Fare di Piu’A partire dal 2009 il progetto Cico-
gna è stato rilanciato, rafforzando
la funzione di accompagnamento
genitoriale, aumentando il numero di
beneficiari e l’importo del contributo
mensile. Nel 2010, è previsto un ulte-
riore innalzamento delle istanze acco-
glibili fino a 400.
Nel 2010, inoltre, si intende avviare
la sperimentazione di una baby card
rivolta a famiglie con bambini che
permetterà di usufruire di sconti e
agevolazioni.
approFondiMenti
0100200300400500600
20082007 2009
2008 20092008 2009
589520
€ 0
€ 5.000.00
€ 1.000.000
€ 1.500.000
€ 2.000.000
050
100150200250300350
€ 1.650.000 € 1.650.000
212 212320
20082007 2009€ 0
€ 200.000€ 400.000€ 600.000€ 800.000
€ 1.000.000€ 1.200.000€ 1.400.000€ 1.600.000
€ 875.882€ 875.882
€ 1.506.456
Bonus Bebè erogati
Progetto Cicogna: famigliebeneficiarie del contributo
Spesa complessivaper il Progetto Cicogna
Spesa per Bonus Bebè
70 71
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEServizi per la conciliazione dei tempi di lavoro, la crescita e la socializzazione dei bambini
attivitÀ riSultati 2009
I nidi e i micronidi costituiscono il primo segmento dei servizi socio-educativi. I nidi sono dedicati a bambini da 0 a 3 anni, con una suddivisione in tre fasce d’età (piccoli, medi e grandi). I micronidi sono dedicati a bambini da 1 a 3 anni. I nidi accol-gono da 11 a 72 bambini, i micronidi fino a un massimo di 10 bambini.
gli asili nido funzionano da settembre al 31 luglio. Da quest’anno infatti è diventato strutturale il prolungamento dell’attività fino al mese di luglio.
Le Sezioni primavera, rivolte ai bambini da 2 a 3 anni, sono un servizio innovativo a orario flessibile, che prevede un mo-dulo orario di base ed un orario prolungato, fino a 10 ore gior-naliere.
tempi per le famiglie, rivolto ai bambini da 0 a 3 anni che non frequentano il nido, è un luogo di incontro tra i bambini e gli adulti che li accompagnano.
Il Centro prima infanzia, avviato nell’ottobre del 2008, insie-me a Tempi per le famiglie, intende dare risposta alle esigen-ze sempre più diversificate dei genitori tramite strutture ad orario flessibile.È un nuovo servizio che accoglie, con possibilità di frequenza continua o discontinua nell’arco della settimana e comunque per un massimo di 4 ore al giorno, bambini dai 3 mesi ai 3 anni accompagnati e non da genitori o adulti di riferimento.
Servizi alla prima infanzia(0 - 3)
304 nidi e micronidi aperti dalle 7.30 alle 18.00 (+27 nidi convenzionati rispetto al 2008/2009)
9.591 posti disponibili nei nidi e micronidi nell’a.s. 2009/2010.
Dal 2008 la capienza dei posti nei nidi è aumentata di 576 unità garantendo, entro la fine dell’anno solare, l’offerta di un posto a ciascun richiedente.
MANTENUTA LA CERTIFICAZIONE DI QUALITà ISO 9001: 2008 per tutti i nidi e i relativi servizi amministrativi
62,3 milioni di euro la spesa per nidi e micronidi
1.419 bambini complessivamente frequentanti le 23 Sezioni Primavera e le 10 unità dei Tempi per le Famiglie nell’a.s. 2009/2010
60 bambini accolti nel Centro Prima Infanzia di Via Forze Armate (zona 7)
approFondiMenti
I servizi più richiesti sono il
Centro Prima Infanzia dove, con costi
nettamente inferiori al nido, i bambi-
ni possono rimanere senza la presenza
dell’adulto per un massimo di 4 ore al
giorno anche senza una frequenza con-
tinuativa e le Sezioni Primavera rivolte
sempre alla fascia 0-3 anni, ma con costi
inferiori al nido del 50%.
criticitÀL’ampliamento dell’offerta priva-
ta convenzionata con il Comune
di Milano richiederà, con sempre
maggiore attenzione e costanza, un
efficiente sistema di controllo del
servizio reso.
il sistema dei nidi e micronidi di
cui si avvale il servizio comunale copre il
fabbisogno della città per il 33%.
L’attuale sistema integrato pubblico-
privato prevede 304 unità d’offerta di cui:
- 106 nidi a gestione diretta comunale;
- 142 nidi gestiti da soggetti privati
accreditati in convenzione;
- 56 nidi in strutture comunali in cui ci
si avvale di gestori esterni specializza-
ti e selezionati tramite procedura di
accreditamento.
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
DOMANDE PRESENTATEENTRO I TERMINI ( MAGGIO -APRILE )
OFFERTA POSTI
A.S. 2007 - 2008 A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
8.502 8.919 9.01510.371
9.591
11.589
SPESA PER LA GESTIONE NON DIRETTA
SPESA PER LA GESTIONEDIRETTA
A.S. 2007 - 2008 A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
78,5%82,1%
€ 59.928.107 € 60.317.837 € 62.277.256
€ 0,00
€ 10.000.000,00
€ 20.000.000,00
€ 30.000.000,00
€ 40.000.000,00
€ 50.000.000,00
€ 60.000.000,00
77,9%
CENTROPRIMA INFANZIA
SEZIONI PRIMAVERA
TEMPIPER LE FAMIGLIE
A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 20100
200
400
600
800
1.000
1.200
46 60
444 444
775
975
Domada/offertaposti nido e micronido
Bambini frequentantiservizi alla prima infanzia
Spesa per asili nido
17,9% 21,5% 22,1%
72 73
elenCo a nidi e Micronidi privati accreditati (109 soggetti e 152 servizi accreditati)
nidi (90 soggetti e 115 servizi accreditati, di cui 109 in convenzione)
Abracadabra Di Marina Fiammelli, Aldia Cooperativa Sociale Societa’ Cooperativa, Asilo Nido “I Discoletti”, Asilo Nido “La Balena Blu”, Asilo Nido Di Simona Minissi Impresa Individuale, Asilo Nido La Casa Dei Balocchi, Asilo Nido La Mongolfiera Ente Gestore Faji Soc. Coop. Sociale, Asilo Nido San Martino, Asilo Nido Tanti Baci Di Menniti Simona, Asilo Nido” Le Tartarughine” Di Bruneri Barbara, Asilo Brillantino S.A.S., Associazione Ad Meliora, Associazione Casa Materna Asilo Nido Ada Bolchini Dell’acqua, Associazione Donna E Madre E Legato Maria Paolini Onlus, Associazio-ne Faes Centri Scolastici E Di Orientamento, Associazione L’orizzonte, Associazione S.S.L. Il Giardino Dei Bambini, Associazione Sarepta, Associazione Sviluppo E Promozione Onlus, Babilandia Sas, Baby Jungle Srl, Baby School Snc, Barbapapa’ Snc, Bd Bimbi Srl, Bimbopolis, C’era Una Volta Ditta Individuale, Centro Accoglienza Ambrosiano, Centro Per L’accoglienza Temporanea Dei Bambini Onlus, Coccinella Srl, Consorzio Bambini Bicocca, Cooperativa Sociale C.E.D.A. Services, Cooperativa Sociale Il Giravento Onlus, Cooperativa Sociale Eureka, Consorzio Zenit Coop. Soc. Cons. Arl, Doremi Srl, Enjoy English Di Graziani S., Farsi Prossimo Onlus Societa’ Cooperativa Sociale, Francesca E Sarah Srl, Gaia Sas Di Silvia Foroni & C., Gemeaz Cusin Spa, Gieffegi Srl, Grillo Parlante Snc Di Molesini P. & G., Happy Child Srl, Il Bruconido Di Saglimbeni Veronica, Il Marsupio Societa’ Cooperativa Sociale, Il Nido Dei Bimbi Di Sercia Annalia, Il Nido Di Gio’ Srl, Il Paese Dei Balocchi Ditta Individuale, Il Pianeta Dei Bambini, Il Pianeta Dei Bambini Di Maria Monica Mineo, Il Piccolo Principe Srl, Il Sicomoro Soc. Coop. Sociale Onlus, Il Sorriso Srl, Il Tappeto Volante Srl, Istituto Comprensivo “Suore Mantellate”, Koine’ Cooperativa Sociale Onlus, L&A Sas Di A. Barile E L. Perin, La Bottega Delle Coccole Srl, La Casa Del Tempo Felice Sas, La Cicogna Snc, La Dea Cooperativa Sociale, La Giocomotiva Snc, La Puperia Snc Di Simona Rita Colombo E C, La Stazione Srl, La Tribù Soc Coop. Soc., Labambalao’ Societa’ Cooperativa Sociale Onlus, Les Gali-petter Srl, Lilliput Snc Di Sara E Barbara Blesio, Ma.Mi.Si. Sas Di Michele Scarani, Merkos L’injonei Chinuch Associazio-ne Senza Scopo Di Lucro, Mevi Srl, Milanobimbi Sas Di G. Redaelli E G. Meregalli, Moltestelle Snc, Nepios Srl Societa’ A Socio Unico, Piccoli Sorrisi Srl, Peccerini Minea Ditta Individuale, Piccole Orme Snc, Pimbo Power Sas Di E. Paternollo E C., Pistacchio E Nocciolina Asilo Nido, Pitapi Sas, Primi Passi Snc, Quaqquaraqua’ Di Montis Fiorella, Qui Si Gioca Srl, Soc. Coop. Sociale Piccoli Amici, Societa’ Cooperativa Sociale Xenia Onlus, Spaziopensiero Societa’ Cooperativa Sociale Onlus, Tenerezza Asilo Nido, The Bumble Bee Club Sas, Tipivispi Srl, Tutti Giu’ Per Terra Snc, Un,Due,Tre…Stella Coop. Soc., Villaggio Della Madre E Del Fanciullo Onlus.
MiCronidi (15 soggetti e 19 servizi accreditati, di cui 9 in convenzione)
Associazione Attivita’ Ofs D’italia Onlus, Associazione Di Solidarietà Familiare “ Famiglie Con Le Ali”, Associazione L’orizzonte, Biancaneve E I Sette Nani Di Pepice Veronica, Coccinella Srl, Happy Child Di Franca Malagò, Happy Child Di Liliana Colombo, Happy Child Di Luigia Pedrini, Happy Child Di Santoro Loredana, Happy Child Srl, Il Sicomoro Soc. Coop. Sociale Onlus, L’impronta Associazione Onlus, Le Piccole Canaglie Sas, Micronido Argentovivo Ditta Individuale, Oompa Loompa Di Biscuso Monica.
nidi FaMiglia (4 soggetti e 18 servizi accre-ditati)
Associazione Baggio Futura, Associazione Culturale Linguadoca, Associazione Nuvola Blu Onlus, La Casa Tagesmutter Soc. Coop. Sociale Onlus
elenCo B enti gestori delle strutture comunali
ENTI GESTORI DELLE STRUTTURE COMUNALI
Consorzio SIS
Cooperativa EUREKA
elenCHi SperiMentali dei Soggetti aCCredita-ti erogatori di Servizi SoCio-eduCativi rivolti alla priMa inFanzia Periodo 01.09.2009 – 31.07.2010
* © G
iann
i Con
giu
74 75
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEServizi per la conciliazione dei tempi di lavoro, la crescita e la socializzazione dei bambini
attivitÀ riSultati 2009
I progetti educativi delle Scuole d’infanzia, partecipati e condivisi con i genitori, sono sviluppati mettendo al centro il bambino, protagonista della propria esperienza in contesti e relazioni che forniscano stimoli per la sua crescita. Le esperienze che si realizzano nelle scuole, costantemente aggiornate alle ricerche in campo educativo e ai documenti programmatici, sono volte ad approfondire argomenti quali la storia personale e sociale dei bambini, le pratiche di vita quotidiana, gli oggetti e i fenomeni del mondo naturale, le emozioni e l’immaginario, le esperienze corporee, teatrali e musicali.
le scuole dell’infanzia funzionano da settembre al 31 luglio. Da quest’anno infatti è diventato strutturale il prolungamen-to dell’attività fino al mese di luglio.
Servizi all’infanzia(3 - 6 anni)
Integrazione dei bambini disabili nei nidi e nelle scuole dell’infanzia
170 scuole comunali per l’infanzia, aperte dal-le 7.30 alle 18.00, su 292 scuole cittadine che coprono l’intero fabbisogno della città
22.081 posti assegnati nelle scuole comunali nell’a.s. 2009/2010 (+230 posti rispetto al 2008 a parità di sezioni)
prolungamento dell’attività didattica: a partire dal 2009/2010 l’orario di entrata dei bambini è stato ampliato dalle ore 8,00 alle 9,00; l’inizio delle attività educa-tive è previsto per le ore 9,00
7.531 bambini di 5 anni hanno studiato l’inglese (+7% dal 2008) in 490 laboratori presso le Scuole dell’Infanzia comunali95,7 mil di euro la spesa nell’a.s. 2009/2010
MANTENUTA LA CERTIFICAZIONE DI QUALITà ISO 9001:2008 per tutte le Scuole dell’Infanzia e i relativi servizi amministrativi
approFondiMenti
A Milano funzionano 170 Scuole
d’Infanzia comunali, 22 statali e 100 private
paritarie. Per ogni Scuola d’Infanzia statale
ce ne sono 7,7 comunali.
Il Comune di Milano garantisce con risorse
proprie il soddisfacimento delle richieste
per i servizi all’infanzia.
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
A.S. 2007 - 2008 A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010 A.S. 2007 - 2008 A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
22.304 22.076 22.407 21.894 22.091 22.288
€ 100.781.981€ 96.562.830 € 95.749.994
0
€ 20.000.000
€ 40.000.000
€ 60.000.000
€ 80.000.000
€ 100.000.000
€ 120.000.000
Domanda/offertaposti scuole dell’infanzia
Spesa complessiva
Il Comune di Milano supporta il processo di sviluppo delle po-tenzialità di apprendimento, comunicazione e socializzazione dei bambini disabili all’interno dei nidi e dei servizi all’infanzia tramite educatori di sostegno e ausili tecnologici. Per favori-re una migliore risposta dei servizi ai bisogni delle famiglie si svolgono periodicamente incontri e colloqui tra i genitori e gli specialisti dei servizi socio-assistenziali.
403 bambini con disabilità nei nidi e nelle scuole dell’Infanzia (+15,8% dal 2008), seguiti da 264 educatori
5,7 milioni di euro la spesa nell’a.s. 2009/2010
Per Fare di Piu’Oltre agli interventi garantiti ai
bambini con riconoscimento di
disabilità, per i bambini iscritti ai
servizi all’infanzia affetti da parti-
colari e prolungati stati di malattia
potrà essere introdotto un inter-
vento di sostegno alle famiglie in-
tegrato con interventi domiciliari.
0
100
200
300
400
500
600
A.S. 2007 - 2008 A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
248218264
403348376
A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
€ 5.000.000€ 5.700.000
€ 0
€ 1.000.000
€ 2.000.000
€ 3.000.000
€ 4.000.000
€ 5.000.000
€ 6.000.000
Bambini disabili seguitied educatori di sostegno
Spesa complessiva
POSTI DISPONIBILI
EDUCATORI DI SOSTEGNO
BAMBINI SEGUITI
DOMANDE PRESENTATE
76 77
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEServizi per la conciliazione dei tempi di lavoro, la crescita e la socializzazione dei bambini
attivitÀ riSultati 2009
5 Ospedali cittadini ospitano nei reparti di Pediatria attività ludico-ricreative per favorire il gioco dei familiari con il bam-bino ricoverato. Queste attività offrono uno spazio educativo dove il bambino tramite il gioco può crescere e socializzare con gli altri bambini e costruire relazioni di fiducia con il per-sonale ospedaliero.
Gioco e scuola in ospedale
Custodia attenuata di mamme in esecuzione penale
5 sezioni di gioco e scuola presenti nei reparti di Pediatria con 14 educatrici comunali
123 minori e loro famiglie hanno sperimentato presso la clinica De Marchi un modello di scuola in Ospedale basato sull’utilizzo delle tecnologie informatiche, che ha pre-visto la creazione di una rete wireless con 6 access point e l’acquisto di 11 notebook con webcam incorporata.
19.462 bambini seguiti nell’a.s. 2009/2010, di cui 4.967 ricoveri di media e lunga durata (-66 dal 2008) e 14.495 day hospital e ambulatori (+801 dal 2008)
OTTENUTA LA CERTIFICAZIONE DI QUALITà ISO 9001:2008
approFondiMenti
Le Sezioni sono presenti in:
- Clinica Pediatrica “De Marchi”-Fon-
dazione Ospedale Maggiore Policlinico;
- Istituto Nazionale dei Tumori - Fon-
dazione IRCCS;
- Ospedale S. Raffaele;
- Azienda Ospedaliera L. Sacco;
- V Clinica Pediatrica San Paolo
La sperimentazione effettuata alla clinica
De Marchi sull’utilizzo delle tecnologie in-
formatiche, verrà estesa agli altri ospedali.
Per la realizzazione del progetto
è stata attivata una collaborazione interi-
stituzionale tra Comune, Amministrazio-
ne Penitenziaria, Regione e Provincia, che
hanno messo a disposizione risorse strut-
turali, umane e competenze consolidate.
L’esperienza di ICAM è stata valorizzata a
livello nazionale ed europeo con il riconosci-
mento di buona pratica.
Bambini e genitori seguiti
Mamme e bambini accolti
Tipologia di ricovero
Spesa complessivaNell’ambito del Progetto ICAM (Istituto Custodia Attenuata Madri Detenute) è stata aperta una sezione distaccata del carcere di San Vittore dove vengono accolte madri detenute con bambini fino a 3 anni di età, con l’obiettivo di fargli vivere comuni esperienze di vita quotidiana nel contesto del territo-rio. All’interno della casa sono previste attività e corsi per le mamme, durante i quali i bambini possono frequentare i nidi di zona.
41 madri detenute e 44 bambini piccoli accolti in un ambiente con caratteristiche familiari, di cui 14 inseriti nei nidi
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
2008 20090
5.000
10.000
15.000
20.000 2009
2008
ricoveri di mediae lunga durata
day ospital e interventi ambulatoriali
5.033 4.967
13.694 14.49518.727 19.462
0
20
40
60
2007 2008 2009
3229
3738
44
41
2007 2008 2009€ 0
€ 300.000
€ 600.000
€ 900.000
€ 1.200.000
€ 1.500.000
€ 1.800.000
€ 2.100.000
€ 1.320.000€ 1.490.000
€ 1.900.000
BAMBINI MAMME
78 79
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEServizi per la conciliazione dei tempi di lavoro, la crescita e la socializzazione dei bambini
attivitÀ riSultati 2009
Per favorire la conciliazione dei tempi di lavoro, scuola e casa e offrire ai bambini opportunità ricreative ed educative nel tempo extrascolatico, presso tutte le scuole primarie della città vengono realizzate attività integrative all’orario scola-stico, il pre-scuola, nella fascia 7.30-8.30, e i giochi serali nel-la fascia 16.30-18.00. Il servizio è stato inoltre integrato con educatori professionali per affiancare gli animatori e i bambi-ni con fragilità familiari.Nel 2009 è stato avviato il percorso per l’ottenimento della Certificazione di Qualità ISO 9001:2008.
Gli spazi gioco e ludoteche, aperti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, sono luoghi rivolti alle famiglie con bambini in età 0 – 12 anni dove i bambini possono giocare e partecipare a laboratori organizzati.
Il funzionamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia è stato esteso definitivamente a tutto il mese di luglio su richiesta dei genitori.
In una logica di sussidiarietà il Comune riconosce e sostiene tramite contributi, la funzione sociale ed educativa svolta da-gli oratori, in particolare nel periodo estivo.
Tempo libero e vacanze
5.600 bambini frequentano il pre-scuola e i giochi serali nell’a.s. 2009/2010
ampliamento della fascia oraria fino alle ore 18.00
30 educatori professionali inseriti a supporto delle attività educative
2,1 milioni di euro è la spesa sostenuta nell’a.s. 2009/2010
496 bambini frequentano a turno le 2 ludoteche di via Feltre e Mezzofanti, con la presenza di 10 educatrici comunali
10.072 bambini iscritti nella prima quindicina di luglio e 8.455 nella seconda quindicina. Dal 2009 l’impiego di per-sonale comunale permette di garantire la continuità educativa delle attività svolte durante l’anno
550 mila euro di contribuiti per sostenere 116 oratori milanesi
approFondiMenti
Bambini frequentantiil pre-scuola o i giochi serali
Spesa per il pre-scuolae i giochi serali
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
5.500 5.700
A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010 A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
€ 1.600.000
€ 2.150.000
€ 0
€ 500.000
€ 1.000.000
€ 1.500.000
€ 2.000.000
€ 2.500.000
0
200
400
600
800
1.000
473
600
496
A.S. 2008 - 2009
A.S. 2007 - 2008
A.S. 2009 - 2010
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
seconda quindicina di luglioprima quindicina di luglio
2008 2009
9.4778.065
10.0728.455
Spazio gioco e ludoteche Sezioni estive
Rispetto al 2008 si rileva un
incremento del numero di sedi sia per i
centri estivi delle scuole d’infanzia sia dei
nidi, che da 138 nel 2008, passano a 150
nel 2009, anche per effetto dell’aumento
degli iscritti, a dimostrazione dell’apprez-
zamento e dell’utilità di tale servizio per i
cittadini milanesi.
BAMBINI FREQUENTANTI
80 81
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEServizi per la conciliazione dei tempi di lavoro, la crescita e la socializzazione dei bambini
attivitÀ riSultati 2009
il progetto Milano aMiCa dei Bambini prevede una serie di iniziative ludico-educative per i mesi estivi che, in continuità con la scuola, offrono nuove occasioni di crescita personale e sociale per la gestione del tempo libero dei bambini e delle famiglie.
Case vacanza: durante i mesi estivi il Comune propone alle fa-miglie con bambini dai 3 ai 14 anni vacanze comunitarie ricche di stimoli culturali, mirate al potenziamento della vita fisica, sociale ed emotiva.
Centri estivi, allestiti nel periodo giugno - luglio negli edifici scolastici dotati di spazi esterni idonei, sono rivolti ai bambini da 6 a 11 anni e offrono percorsi e iniziative con particolare attenzione allo sport.
Campus settimanali sono rivolti ai bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni di famiglie residenti in città. I campus si svolgono nei mesi di giugno, luglio, fine agosto e settembre, sono distribuiti su tutto il territorio cittadino e prevedono la realizzazione di varie attività anche a tema.
e…State Con noi: Sforzinda, Cinema estate e Spettacolo dei Burattini, sono iniziative estive a carattere ludico-ricrea-tivo-culturale rivolte ai bambini e alle loro famiglie. Sforzinda, oltre che durante le vacanze estive, è un servizio aperto tutti i giorni dell’anno compresi i weekend, rivolto ai bambini da 4 a 11 anni, alle loro famiglie e alle scuole.
Tempo libero e vacanze
3.123 bambini sono stati in vacanza al mare, al lago o in montagna nelle case vacanza comunali quasi 2 milioni di euro è la spesa sostenuta
5.320 bambini, di cui 116 con disabilità gravi (+66% dal 2008), hanno partecipato ai centri estivi1,7 milioni di euro è la spesa sostenuta
5.120 bambini (quasi raddoppiati dal 2008) hanno fre-quentato i campus settimanali per una spesa di 460 mila euro
10.403 partecipanti alle iniziative ricreative e cultu-rali estive per una spesa di 107 mila euro21.409 i partecipanti a Sforzinda durante tutto l’anno
Bambini frequentanti le case vacanza
Spesa complessiva Spesa complessivaBambini frequentanti i centri estivi
Campus settimanali Spesa complessiva Spesa complessivaE...state con noi
0
1.000
2.000
3.000
4.000
2007 2008 2009
3.605
2.931
3.123
FREQUENTANTI
2007 2008 2009 2007 2008 2009€ 0
€ 300.000
€ 600.000
€ 900.000
€ 1.200.000
€ 1.500.000
€ 1.800.000
€ 2.100.000
0
1.500
3.000
4.500
6.000
2007 2008 2009
4.690
5.2445.320
166 70 116
FREQUENTANTI
€ 0
€ 300.000
€ 600.000
€ 900.000
€ 1.200.000
€ 1.500.000
€ 1.800.000
€ 2.100.000BAMBINI CON DISABILITà GRAVI
€ 1.320.000€ 1.490.000
€ 1.900.000€
1.386.000
€ 1.516.000
€ 1.700.000
0
2.000
4.000
6.000
2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009
480
2.652
5.120
BAMBINI FREQUENTANTI
€ 129.123
€ 229.570
€ 460.081
€ 0
€ 100.000
€ 200.000
€ 300.000
€ 400.000
€ 500.000
0
3.000
6.000
9.000
12.000
7.469
10.148 10.403
PARTECIPANTI
€ 128.435€ 116.189
€ 107.443
€ 0
€ 30.000
€ 60.000
€ 90.000
€ 120.000
€ 150.000
82 83
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALEQualità e innovazione dei servizi socio-educativi
attivitÀ riSultati 2009
Il piano infanzia e adolescenza, previsto dalla Legge 285/97, è un’azione ormai di sistema che prevede la realizzazione, in collaborazione con il Privato Sociale e l’associazionismo familiare, di progetti volti a sostegno dei minori e delle loro famiglie per favorire la qualità della vita e lo sviluppo delle relazioni individuali e sociali. La legge regionale 23/99 prevede la realizzazione da parte dell’associazionismo familiare e dei soggetti del Privato So-ciale di progetti e azioni innovative a favore delle famiglie.
Sia l’accesso ai servizi comunali, sia il riconoscimento di contribu-ti richiedono il rilascio di una autocertificazione della situazione economica da parte dei richiedenti sulla base della quale vengono determinate le rette per i servizi e l’erogazione dei contributi. Su queste autocertificazioni il Comune effettua puntuali controlli e, nel caso in cui rilevi delle discordanze, procede al recupero delle somme non corrisposte per le rette o blocca l’erogazione dei contributi.
Il Centro di documentazione mette a disposizione un patrimo-nio documentativo organizzato e sistematizzato con l’utilizzo di adeguate tecnologie. Il Centro diverrà nel tempo un punto di riferimento dove tutti gli educatori, gli operatori e le famiglie interessate potranno consultare documenti, usufruire di spazi, mostre, eventi, dibattiti e laboratori, ecc.
Piano infanzia e adolescenza
Controllo sulle auto-certificazioni per l’accesso ai servizi
Centro di documentazione
112 progetti attivati o realizzati nell’ambito della legge 285 anche in collaborazione con il Terzo Settore per un finan-ziamento pari a 14.304.790 euro nel 2009
44 progetti realizzati nel 2009 nell’ambito della legge regionale 23 in collaborazione con il Privato Sociale e l’asso-ciazionismo familiare
21.692 autocertificazioni verificate
545 mila euro recuperati in seguito ai controlli nel 2009
inaugurata la nuova sede del Centro di documentazione; l’attività di gestione, catalogazione, archiviazione e aggiorna-mento del catalogo è stato affidato tramite gara
approFondiMenti
Per Fare di Piu’Nell’anno 2010 andrà a regime il IV
Piano Infanzia e Adolescenza con il
finanziamento e l’attivazione previ-
sta di 62 nuovi progetti. L’importo
complessivo del finanziamento è
pari a 12.030.354,39 euro.
In collaborazione con l’Università Cattolica e Bicocca di Milano sono continuati i percorsi formativi per gli educatori dei servizi all’infanzia nell’ambito psico-pedagogico, metodologico e didat-tico. A questi si aggiungono i progetti integrativi di ricerca-azione che prevedono sia incontri formativi sia laboratori pratici con i bambini su tematiche relative all’area psicomotoria e musicale.
Formazione per gli educatori dei servizi all’infanzia
2.403 educatori formati su un totale di 3.349 in servizio (72%) nell’a.s. 2009/2010
© G
iann
i Con
giu
84 85
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALESostegno socio-educativo ed economico per famiglie in difficoltà
attivitÀ riSultati 2009
I contributi economici offrono un aiuto a nuclei familiari in difficoltà, con particolare attenzione a quelli numerosi e mono-parentali, per il sostegno delle necessità di base e il recupero della capacità di reddito di almeno uno dei compo-nenti adulti. In una logica di superamento del puro assisten-zialismo, l’intervento economico è stabilito sulla base di un progetto personalizzato.
L’attuale situazione di crisi economica generale ha reso ne-cessario aumentare e diversificare gli interventi a favore delle famiglie fragili. Nel 2009 sono stati erogati contributi una tantum a fondo perso per sostenere le famiglie nel rimborso delle rate del mutuo per l’acquisto della prima casa.Per il 2010 l’Amministrazione, oltre a mantenere inalterata l’offerta dei Servizi Sociali, intende aumentare i fondi desti-nati alle misure anticrisi a sostegno delle famiglie.
Contributi economici e buoni sociali
Interventi contro la crisi
4.579 contributi economici e buoni sociali erogati (+24% dal 2008) per una spesa di oltre 6 milioni di euro
1,5 milioni di euro stanziati per l’erogazione di un contributo una tantum a fondo perso pari a 5 mila euro
approFondiMenti
L’incremento degli interventi eco-
nomici è legato in parte all’attuazione di
un Programma straordinario di sostegno
alle famiglie in stato di bisogno che ha
previsto l’erogazione di 1 milione di euro
per l’area Famiglia, Infanzia, Minori e
Giovani.
Nel 2009, inoltre, l’entità dei titoli sociali a
favore delle famiglie con minori è passata
da un valore medio annuo a famiglia di
€ 1.000 a € 1.200.
Buoni sociali e contributieconomici erogati
Spesa complessiva
Per Fare di Piu’Nell’ambito del Fondo Anticrisi, il Co-
mune ha stanziato 6 milioni di euro,
di cui 5 milioni destinati al sostegno
del reddito delle famiglie e 1 milione di
euro destinato al sostegno dell’occu-
pazione tramite il CELAV. Inoltre, per
il 2010 l’Amministrazione Comunale
intende gestire le risorse messe a di-
sposizione dal Ministero per la:
- riduzione dei costi delle famiglie
numerose per la fruizione di servizi
di cura, accudimento, socializza-
zione ed educazione; (390.621€)
- agevolazione dell’accesso ai ser-
vizi per la conciliazione dei tempi di
lavoro con quelli di cura; (421.982€)
Sempre nel 2010 è previsto l’avvio
dell’assegnazione di buoni spesa per
le famiglie in difficoltà con uno stan-
ziamento di 82 mila euro.
foNDo aNiCrisi staNziatoDal CoMuNe Di MilaNo
€ 1.298.603foNDi MiNisterialiper faMiGlie NuMerose
€ 82.000foNDo staNziato Dal CoMuNe per buoNi spesa per faMiGlie iN DiffiColtÁ
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
2007 2008 2009
3.253 3.6814.579
2007 2008 2009€ 0
€ 2.000.000
€ 4.000.000
€ 6.000.000€ 5.907.084 € 5.541.017 € 6.096.583
Risorse straordinarie stanziate contro la crisi per il 2010
€ 5.000.000
86 87
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALESostegno socio-educativo ed economico per famiglie in difficoltà
I Centri diurni accolgono ragazzi preadolescenti nella fascia di età tra gli 11-14 anni e adolescenti tra i 15 -18 anni e, in stretto raccordo con le famiglie, svolgono attività di studio, socializ-zazione e supporto alla genitorialità in orario extrascolastico. Con ogni famiglia si identificano gli obiettivi e si costruisce un progetto educativo da realizzare in un piccolo gruppo di pari.
674 minori inseriti nei Centri diurni distribuiti su tutto il territorio cittadino3,3 milioni di euro spesi nel 2009
Centri diurni per preadolescenti e adolescenti
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
l’intervento socio-educativo individuale per minori e adole-scenti, che si attua a livello domiciliare o territoriale, è vol-to al miglioramento delle relazioni familiari e alla promozio-ne delle capacità genitoriali con affiancamento nella cura e nell’accudimento per la gestione del quotidiano, il supporto delle fragilità emergenti e per favorire percorsi di inclusione. In particolare, con l’obiettivo di evitare il ricovero del mino-re presso strutture residenziali o favorirne la dimissione, con ogni famiglia si costruisce un progetto educativo personaliz-zato sul minore, prestando particolare attenzione all’esigen-za del singolo e al supporto costante del nucleo familiare di appartenenza.
684 interventi socio-educativi personalizzati per minori e adolescenti realizzati (+28% dal 2008)
2,6 milioni di euro spesi nel 2009
Interventi socio-educativi a sostegno dei minori e della famiglia
Gli interventi di sostegno socio-
educativo personalizzati sono stati inno-
vati nel 2009 con l’avvio del percorso di
accreditamento che consente al cittadino
la libera scelta e permette di qualificare
ulteriormente i servizi. La famiglia con-
corda con il Servizio Sociale di riferimento
il Progetto Educativo Individuale - PEI – e
sempre la famiglia sceglie l’organizzazio-
ne accreditata di sua fiducia all’interno
dell’Elenco Unico dei 21 soggetti del Pri-
vato Sociale accreditati, tutti in possesso
di precisi requisiti di qualità verificati dal
Comune.
Da settembre 2009 è stata avvia-
ta la diversificazione degli interventi per
fasce d’età: 150 minori con età compresa
tra 6 e 11 anni beneficiari di attività edu-
cative integrative e di sostegno presso i
Centri Diurni, sono stati affidati ai servizi
extrascolastici presso le scuole di appar-
tenenza. Questo ha permesso di mirare le
attività socio-educative svolte nei centri
diurni su preadolescenti e adolescenti e di
modulare l’offerta di ciascun ente gestore,
realizzando percorsi educativi personaliz-
zati per ciascun frequentante.
Interventi socio - educativi
Centri diurni - minori inseriti
Spesa complessiva
Spesa complessiva
0
200
400
600
800
570533
684
2007 2008 20092007 2008 2009
€ 2.104.011€ 1.774.207
€ 2.615.503
€ 0€ 500.000
€ 1.000.000€ 1.500.000
€ 2.000.000€ 2.500.000€ 3.000.000
0
200
400
600
800
637688
674
2007 2008 2009 2007 2008 2009
€ 3.734.930€ 3.328.940 € 3.339.019
€ 0
€ 1.000.000
€ 2.000.000
€ 3.000.000
€ 4.000.000
88 89
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALESostegno socio-educativo ed economico per famiglie in difficoltà
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Gli affidi familiari costituiscono una forma di solidarietà familiare che permette al minore allontanato dalla famiglia d’origine di essere accolto da una famiglia ospitante, a tempo parziale o a tempo pieno, fino a che permane il momento di difficoltà o fino a che sono attivi i provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.Dal 2009 tale misura di supporto ai minori prevede in alcune fasi dell’affido la collaborazione con associazioni, cooperative sociali e organizzazioni diverse del Terzo Settore per valoriz-zare gli aspetti solidaristici e supportare adeguatamente la famiglia affidataria.
Sono forme di accoglienza definite “leggere”, che permetto-no di sperimentare esperienze di vita autonoma in abitazioni per ragazzi quasi maggiorenni e madri con bambini che richie-dono una temporanea situazione protetta, dopo l’uscita da una Comunità Educativa e nel percorso di perfezionamento verso una completa autonomia lavorativa, economica e abi-tativa.
234 minori affidati nel 2009
19 organizzazioni del terzo Settore hanno collaborato con il Comune nella preparazione di famiglie all’affido e nel supporto socio-educativo a famiglie con affidi in corso
1 milione di euro la spesa sostenuta (+24% dal 2008)
Affidi familiari a tempo pieno e a tempo parziale: diurni, week end e vacanze
Alloggi per l’autonomia dei maggiorenni e alloggi protetti per madri con bambini
Minori in affido
Spesa complessiva
Tipologia di affido Per Fare di Piu’Il Comune di Milano è soggetto ca-
pofila del “Progetto Affidi” (bando
della Fondazione Cariplo) che si svi-
lupperà da Aprile 2010 a Marzo 2012
e che ha come obiettivo l’incremen-
to e la differenziazione delle forme
di affido e di accoglienza familiare.
Si prevede di individuare almeno 50
nuove famiglie accoglienti, am-
pliando la rete solidale avviata con
i 16 soggetti del Terzo Settore che
hanno aderito alla coprogettazione.
0
200
400
600
800
2007 2008 2009
2007 2008 2009
€ 830.171 € 865.156€ 1.026.321
€ 0€ 200.000€ 400.000€ 600.000€ 800.000
€ 1.000.000€ 1.200.000
AFFIDIA TEMPO PIENO
AFFIDI WEEK-ENDE VACANZE
AFFIDI GIORNALIERI
13 9 1628 31 44
164182 174
0
50
100
150
200
diversificazione della tipologia di accoglienza: l’83,2% dei minori è accolto in comunità educative, l’11,2% in appartamenti protetti o in semi-autonomia e il 5,6% è inseri-to all’interno di comunità familiari
28 milioni di euro la spesa complessivamente sostenuta nel 2009 per l’accoglienza dei minori nelle varie strutture
205222
234
20082007 2009
90 91
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALESostegno socio-educativo ed economico per famiglie in difficoltà
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Le Comunità familiari o educative sono orientate a sup-portare le famiglie multiproblematiche, con un temporaneo allontanamento del minore dai propri familiari, dando modo a questi di curarsi, riorganizzarsi e attrezzarsi per fornire in futuro cure e accoglienza adeguate ai propri figli. Nella quasi totalità dei casi, gli inserimenti hanno alle spalle provvedi-menti dell’Autorità Giudiziaria in merito a situazioni così gravi da non consentire modalità di aiuto presso i genitori.
L’accesso ai servizi residenziali può avvenire tramite il pronto intervento Minori per i minori in stato di abbandono e in par-ticolare per i minori stranieri non accompagnati; l’accesso av-viene in esecuzione di Provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria o tramite il Servizio Sociale della Famiglia.
riduzione degli inserimenti in comunità sul totale dei minori inseriti: dall’11% all’8% dal 2008 al 2009
riduzione dei tempi medi di permanenza in comunità
Dei 1.080 ricoveri in comunità, quasi un terzo sono minori inseriti con la propria mamma, in modo da non essere soli ad affrontare un’esperienza così impegnativa
Comunità familiari o educative
Conclusa la fase di revisione del
sistema delle convenzioni, il Comune pro-
cederà ad avviare il processo di accredita-
mento sulla base dei requisiti e dei criteri
che saranno stabiliti dalla Regione.
Per Fare di Piu’A partire dai risultati raggiunti sulla
riduzione dei ricoveri in comunità,
nel 2010 si prevede un ulteriore
sviluppo delle forme di accoglienza
leggera - comunità familiari, alloggi
in semi-autonomia, alloggi protetti
- e degli affidi familiari, rafforzando
la comunicazione rivolta alle fami-
glie e alle associazioni.
2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 20090
5.000
10.000
15.000
1.1681.142
6.673
10.90813.850
1.080
MINORI IN CARICO
MINORI IN COMUNITà
0%
5%
10%
15%
20% 17%
11%8%
€ 27.829.670
€ 37.624.019€ 33.659.662
€ 0
€ 5.000
€ 10.000
€ 15.000
€ 20.000
€ 25.000
€ 30.000
€ 35.000
€ 40.000
782MiNorisoli
298MiNori
CoN MaDre
COMUNITàEDUCATIVE
ALLOGGIOSEMIAUTONOMO
ALLOGGIOPROTETTO
COMUNITàFAMIGLIARI
688
210
23 72 10 16 61 0
MINORI SOLI MINORI CON MADRE
0100200300400500600700800
Spesa complessiva
Minori in comunità soli e con madre
Minori in comunità
Minori in comunità per tipologia di struttura
Minori in comunitàsu totale minori in carico
92 93
SOSTENERE LA FAMIGLIA NEL SUO RUOLO EDUCATIVO E SOCIALESostegno socio-educativo ed economico per famiglie in difficoltà
attivitÀ riSultati 2009
Spazio neutro è uno spazio protetto, dove, alla presenza di operatori si realizza il diritto di visita e cioè l’incontro tra figli, genitori e altre figure parentali significative. Per rispon-dere alle molteplici esigenze della famiglia le attività offer-te sono state diversificate: oltre al diritto di visita, vengono realizzati interventi per il sostegno alla genitorialità fragile e multiproblematica e la costruzione di accordi e regolamenta-zioni tra genitori.
genitori anCora gea intende favorire la mediazione di casi di separazione con forte conflittualità tra i genitori. Le famiglie si rivolgono spontaneamente al servizio per riuscire ad ottenere l’affido condiviso dei figli, come suggerito anche dalla normativa in materia.
Servizio per Minori in area penale: il reato commes-so in età evolutiva costituisce un ultimo richiamo al mondo adulto perché si prenda cura di aspetti fragili, immaturi e sofferenti del percorso di crescita. In questa logica il servizio prevede l’accompagnamento del minore e della sua famiglia, orientando il percorso penale ad una finalità educativa e rie-ducativa.
Servizio eduCativo adoleSCenti in diFFiColtÀ (Sead) prevede interventi di inclusione sociale e di inserimento/rein-serimento scolastico, formativo e lavorativo rivolti ad adole-scenti in area penale sul territorio milanese. Il servizio inter-viene anche all’interno del carcere minorile “C. Beccaria” con attività educative e formative per non interrompere il proces-so di crescita dell’adolescente e favorire l’inserimento sociale al termine della detenzione.
Sostegno alla relazione genitori - figli in difficoltà
557 minori e 398 nuclei familiari seguiti (rispettivamente +30% e +25% dal 2008)
481 mila euro la spesa sostenuta nel 2009
290 coppie seguite nel 2009
329 minori seguiti
Continua diminuzione dei casi di recidiva dopo la presa in carico da 3,2% sulle nuove prese in carico nel 2007 a 1,98% nel 2009
156 adolescenti seguiti nel 2009
21 percorsi personalizzati con attività riparative e di utilità sociale realizzati
Minori e nuclei seguitispazio neutro
Minori seguitiservizio per minori in area penale
Adolescenti seguitisead
Coppie di genitori seguiteGea
Recidivi prima e dopo la presa in caricoservizio per minori in area penale
approFondiMenti
Il servizio Spazio Neutro è in forte
crescita e risponde alle esigenze delle fa-
miglie e dei minori di mantenere, ricostru-
ire e recuperare relazioni primarie tramite
un lavoro specializzato e complesso. Il ser-
vizio è un’esperienza nata dal Comune di
Milano, studiata da molti anni e replicata
anche in altre realtà.
Nel dicembre 2009 è stata inau-
gurata l’unità multidisciplinare che ope-
rerà per la prevenzione degli stili di vita
a rischio dei giovani (cfr. l’area Adulti in
Difficoltà).
Per Fare di Piu’Con l’obiettivo di rendere unitaria
l’azione del Comune, gli interventi
realizzati dai diversi settori dell’As-
sessorato in area penale saranno
integrati e riorganizzati sulla base
delle priorità individuate con i servi-
zi della Giustizia Minorile e con una
specifica attenzione alla centralità
dei Servizi Sociali della Famiglia.
0100200300400500600
2007 2008 2009
365 430557
398317272
NUCLEI SEGUITIMINORI SEGUITI
2007 2008 20090
100
200
300
154
290273
2007 2008 20090
100
200
300
400339 347
329
2007 2008 2009
50
50
100
150
200
250 RECIDIVI DOPO LA PRESA IN CARICO
RECIDIVI PRIMA DELLA PRESAIN CARICO
NUOVE PRESEIN CARICO
2007 2008 20090
50
100
150
200
125145 156
158
12
227
31
202
19 455
94 95
Il Comune favorisce la crescita dei giovani in termini di dignità, autonomia, libertà di scelta e protagonismo sociale. In particolare offre loro strumenti per affrontare lo studio, la scelta del proprio futuro professionale e il positivo inserimento nel modo del lavoro. Li sostiene nell’am-pliare il proprio orizzonte umano e culturale, in termini di conoscenza e creatività e stimola forme di cittadinanza attiva, responsabile e solidale.
FAVORIRE LA FREQUENZA SCOLASTICA E SVILUPPARE PARI OPPORTUNITÀ PER PERCORSI FORMATIVI DI SUCCESSO
© G
iann
i Con
giu
96 97
L’iniziativa Scuola Natura consi-
ste in una settimana di scuola alternativa,
decentrata rispetto all’aula scolastica, che
mette gli studenti a contatto diretto con
le realtà naturali e culturali che possono
divenire oggetto di studio ed esplorazione
attiva.
FAVORIRE LA FREQUENZA SCOLASTICA E SVILUPPARE PARI OPPORTUNITÀ PER PERCORSI FORMATIVI DI SUCCESSORiduzione della dispersione scolastica e potenziamento dell’offerta formativa in collaborazione con le istituzioni scolastiche
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Nell’ambito dell’educazione e della formazione, il Comune pro-segue il tradizionale servizio delle Scuole Civiche paritarie, ra-zionalizzandolo e adeguandolo alle richieste degli utenti.
L’Assessorato propone alle scuole d’infanzia, alle scuole pri-marie e secondarie di I grado e alle famiglie un programma di iniziative educative ed eventi, realizzati in collaborazione con altri Assessorati del Comune, società partecipate e Terzo Settore.
Tra questi vengono realizzati progetti sui temi della città, l’ambiente, le arti, la salute, i valori, il progetto pediBuS, il progetto Scuola natura e le Sezioni didattiche presso quat-tro sedi espositive e museali della città (Palazzo reale, Museo Risorgimento, Orto botanico, Castello Sforzesco - Sforzinda).
2.495 studenti iscritti nell’a.s. 2009/2010
71.007 alunni hanno partecipato alle iniziative propo-ste alle scuole milanesi: 28.967 alunni hanno partecipato alle iniziative socio-educative svolte con partner esterni; 2.622 al progetto pediBuS, 24.312 alle iniziative delle Sezioni didattiche gestite con educatrici comunali e 15.106 al proget-to Scuola natura
2,3 milioni di euro è la spesa complessiva nel 2009
Scuole civiche paritarie
Servizi per l’integrazione dell’offerta formativa
L’offerta formativa delle Scuole
Civiche comprende 1 scuola primaria, 2
scuole secondarie di I grado, 5 secondarie
di II grado e corsi di idoneità. Nel 2009 le
scuole secondarie di II grado sono dimi-
nuite da 7 a 5 per effetto della razionaliz-
zazione dell’offerta formativa legata alla
nuova normativa vigente.
Alunni iscritti
Ragazzi partecipanti alle sezioni estive
Alunni iscritti per livello di istruzione
2007 2008 20090
5001.0001.500
2.0002.5003.000
2.4952.7702.820
PRIMARIA SECONDARIAI GRADO
SECONDARIAII GRADO
CORSI DI IDONEITà
214172 261 199232 386375 525
1.8912.005
A.S. 2009 - 2010A.S. 2008 - 2009A.S. 2007 - 2008
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
1.696
A.S. 2009/2010
A.S. 2007/2008
A.S. 2008/2009
05.000
10.00015.00020.00025.00030.00035.000 29.114
25.55024.312
129
98 99
FAVORIRE LA FREQUENZA SCOLASTICA E SVILUPPARE PARI OPPORTUNITÀ PER PERCORSI FORMATIVI DI SUCCESSORiduzione della dispersione scolastica e potenziamento dell’offerta formativa in collaborazione con le istituzioni scolastiche
attivitÀ riSultati 2009
L’orientamento Scolastico offre, all’interno della normale at-tività didattica, consulenza ai ragazzi, ai genitori e ai docenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado della città per una scelta consapevole e informata del percorso di studio. Si organizzano colloqui individuali, incontri collettivi con gli studenti e conferenze orientative per i genitori e si realizzano documenti sui temi della prima adolescenza, sul sistema for-mativo e sulle novità legislative.
Al fine di contrastare l’evasione e la dispersione scolastica il Comune effettua l’attività di controllo dell’obbligo scolastico, tramite l’anagrafe scolastica, in collaborazione con il Settore Statistica.
10.249 studenti, 3.436 genitori e 1.269 docenti coinvolti nei 431 incontri collettivi, 811 incontri individuali e 45 conferenze orientative rivolte a studenti e genitori
472 segnalazioni per il rientro nel circuito scolastico nell’a.s. 2009/2010 (+69% dal 2008)
102 riprese di frequenza in corso d’anno
Orientamento scolastico
Controllo dell’obbligo scolastico
Studenti partecipanti alle attivitàdi orientamento scolastico
Segnalazioni per il rientro nel circuito scolastico
Attività di orientamento scolastico
Riprese di frequenza in corso d’anno
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
9.300 9.702 10.249
0
200
400
600
800
1.000
INCONTRI COLLETTIVI CON STUDENTI
COLLOQUI INDIVIDUALIC ONFERENZE ORIENTATIVEPER GENITORI E STUDENTI
509 559431 388
721811
41 47 45
200920082007
A.S. 2009/2010
A.S. 2007/2008
A.S. 2008/2009
0
200
400
600
283 280
472
A.S. 2009/2010
A.S. 2007/2008
A.S. 2008/2009
0
50
100
150
75 80102
2007 2008 2009 IC
100 101
FAVORIRE LA FREQUENZA SCOLASTICA E SVILUPPARE PARI OPPORTUNITÀ PER PERCORSI FORMATIVI DI SUCCESSORiduzione della dispersione scolastica e potenziamento dell’offerta formativa in collaborazione con le istituzioni scolastiche
attivitÀ riSultati 2009
Nelle scuole secondarie di primo grado con particolare atten-zione a quelle situate in quartieri periferici, nell’a.s. 2007/2008 e 2008/2009 sono stati attivati dei laboratori per favorire un maggior successo scolastico e una migliore socializzazio-ne. Varie le tematiche trattate - dall’educazione alla legalità al bullismo - e le attività pratiche svolte: teatro, cinema, musica, fotografia, ecc.
“Crescere imparando a gestire i conflitti” è un progetto edu-cativo svolto in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Mila-no per la promozione di una modalità positiva di gestione dei conflitti delle relazioni interpersonali, tramite l’attivazione di sportelli gestiti dagli stessi studenti all’interno degli istituti.
Per sostenere il diritto allo studio il Comune consegna alle fa-miglie di tutti gli alunni della scuola primaria statale, paritaria e privata buoni validi per l’acquisto dei libri di testo.Dall’a.s. 2008/2009 il Comune, inoltre, fornisce i buoni anche agli alunni della scuola secondaria di primo grado privata e pa-ritaria.
1.116 alunni, 54 classi, 18 scuole secondarie di I grado (20% delle scuole della Città) e 89 insegnanti coinvolti per un totale di 2.214 ore di attività negli a.s. 2007/2008 e 2008/2009
346 mila euro la spesa sostenuta in 2 anni
raddoppio degli Studenti Coinvolti:1.000 ragazzi di 19 istituti della città coinvolti nel pro-getto
100 mila euro è la spesa sostenuta
82.356 beneficiari di buoni libro (+43% dal 2007 anno di avvio), per una spesa complessiva di 4,8 milioni di euro
Promozione di percorsi scolastici di successo
Mediazione dei conflitti
Buoni libro
Studenti coinvolti Istituti coinvolti nel progetto Spesa complessiva
Alunni beneficiari Spesa complessiva
530
1.000
0
200
400
600
800
1.000
1.200
A.S. 2008/2009 A.S. 2009/2010 A.S. 2008/2009 A.S. 2009/2010A .S. 2008/2009 A.S. 2009/2010
9
19
0
5
10
15
20
€ 80.000€ 100.000
€ 0
€ 50.000
€ 100.000
€ 150.000
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
57.50081.034 82.356
€ 0
€ 1.000.000
€ 2.000.000
€ 3.000.000
€ 4.000.000
€ 5.000.000
€ 2.900.000
€ 4.700.000 € 4.750.000
A.S. 2008/2009A.S. 2007/2008 A.S. 2009/2010A .S. 2008/2009A.S. 2007/2008 A.S. 2009/2010
A
A
102 103
FAVORIRE LA FREQUENZA SCOLASTICA E SVILUPPARE PARI OPPORTUNITÀ PER PERCORSI FORMATIVI DI SUCCESSORiduzione della dispersione scolastica e potenziamento dell’offerta formativa in collaborazione con le istituzioni scolastiche
attivitÀ riSultati 2009
Il servizio di mensa scolastica è rivolto ai bambini degli asili nido, delle scuole dell’infanzia e agli alunni delle scuole pri-marie e secondarie di primo grado della città. La gestione del servizio di refezione scolastica è affidata alla Società Milano Ristorazione S.p.A.
Il servizio è riservato agli alunni delle scuole primarie e seconda-rie di primo grado statali, residenti a Milano in zone periferiche non servite da un’adeguata rete di mezzi pubblici che consenta l’agevole raggiungimento delle sedi scolastiche. Il percorso si svolge dalla fermata concordata in prossimità dell’abitazione fino a scuola e ritorno. L’erogazione è in appalto all’azienda par-tecipata ATM.
15,3 milioni di pasti erogati nel 2009/2010, con una media giornaliera di 81.000 pasti
73.769 bambini iscritti al servizio, di cui 24.538 hanno beneficiato di tariffe agevolate (+61% dal 2008) e 4.571 hanno beneficiato gratuitamente del servizio (più che quintuplicati dal 2008)
41,3 milioni di euro è la spesa sostenuta nell’a.s. 2009/2010
1.679 beneficiari del servizio, di cui 300 alunni disabili
5,5 milioni di euro la spesa sostenuta nel 2009
Mensa scolastica
Trasporto scolastico
Pasti erogati dalla mensa scolastica
Alunni iscritti al servizio
Spesa complessivaLa spesa per la refezione sco-
lastica è diminuita dal 2008 grazie ad
un’attenta analisi dei residui degli anni
precedenti e al controllo delle insolvenze,
reso possibile dalla modifica del sistema
di fatturazione. Inoltre è stata eliminata
la spesa relativa ai nidi accreditati in capo
a Milano Ristorazione, in quanto nel nuo-
vo appalto la competenza è passata ai
gestori.
Bambini beneficiari Spesa complessiva
A.S. 2007/2008 A.S. 2007/2008A.S. 2008/2009 A.S. 2008/2009A.S. 2009/2010 A.S. 2009/2010
BAMBINI DISABILITOTALE BAMBINI BENEFICIARI
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
1.7702.100
286 291 300
1.679€ 5.100.000 € 5.700.000 € 5.500.000
€ 0
€ 2.000.000
€ 4.000.000
€ 6.000.000
0
5.000.000
10.000.000
15.000.000
20.000.000
€ 41.806.592 € 41.300.000
€ 0
€ 10.000.000
€ 20.000.000
€ 30.000.000
€ 40.000.000
€ 50.000.00015.535.00016.089.000
15.320.806
A.S.
2008/2009A.S.
2007/2008 A.S.
2009/2010A.S.
2008/2009A.S.
2007/2008 A.S.
2009/2010
€ 38.963.474
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
56.534
18.063
762
60.532
15.225
821
43.319
24.538
4.571
A.S.
2008/2009A.S.
2007/2008 A.S.
2009/2010
A PREZZO PIENO
CON QUOTE AGEVOLATECON GRATUITà
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FAVORIRE LA FREQUENZA SCOLASTICA E SVILUPPARE PARI OPPORTUNITÀ PER PERCORSI FORMATIVI DI SUCCESSORiduzione della dispersione scolastica e potenziamento dell’offerta formativa in collaborazione con le istituzioni scolastiche
attivitÀ riSultati 2009
I contributi sono erogati alle scuole dell’infanzia statali e pa-ritarie, alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado per il sostegno educativo e l’acquisto di attrezzature specialistiche.
A partire dall’a.s. 2007/08 è stato avviato il progetto Start - Strutture Territoriali di Accoglienza in Rete per l’Integrazione - con l’obiettivo di promuovere una nuova forma di collabora-zione tra le strutture territoriali per l’integrazione degli alunni stranieri. Sono stati creati 4 Poli Start, che costituiscono il ri-ferimento operativo per la realizzazione di reti territoriali per l’accoglienza e l’orientamento degli alunni e delle loro fami-glie, propedeutici alla realizzazione dei corsi di Italiano Lingua 2.I laboratori di alfabetizzazione - italiano lingua 2 – sono organizzati presso le scuole primarie e secondarie di primo grado da enti sia profit sia non profit per favorire l’integrazio-ne scolastica degli alunni stranieri. Nei mesi di giugno, luglio ed agosto 2009, inoltre, sono stati realizzati, nell’ambito del progetto “Milano Amica dei Bambini – Estate 2009”, dei laboratori estivi.Nell’a.s. 2008/2009 sono stati finanziati 14 progetti di inter-culturalità rivolti alle scuole primarie e secondarie di primo grado, direttamente gestiti dalle autonomie scolastiche.
3,6 milioni di euro in contributi erogati per l’integrazione di 1.472 bambini disabili (+16% dall’a.s. 2008/2009)
12 progetti di rete - 3 per ogni Polo Start - realizzati nell’a.s. 2009/2010 presso le scuole milanesi, con il coinvolgi-mento diretto dei docenti
540 mila euro la spesa sostenuta nell’a.s. 2009/2010
3.913 alunni stranieri (più che raddoppiati rispetto al 2008/2009) hanno partecipato a 278 laboratori scolastici e a 35 laboratori estivi nell’a.s. 2009/2010 per una spesa pari a 831 mila euro
28.000 studenti, di cui oltre il 25% stranieri, coinvolti nell’a.s. 2008/2009 nell’ambito di 14 progetti di intercultura-lità finanziati per 547 mila euro
Integrazione scolastica dei bambini disabili
Integrazione degli alunni stranieri
Nel 2009 è stato realizzato
il Progetto INCLÚ per la promozione di
percorsi di inclusione sociale e culturale
attraverso laboratori e percorsi educativi
di gruppo volti ad attivare un processo
naturale di passaggio di conoscenze,
emozioni ed esperienze da parte di alcuni
membri del gruppo ad altri.
Il progetto ha coinvolto 21 istituti scolasti-
ci in rete e 1.000 studenti.
Partecipanti ai laboratori scolastici
Bambini disabili inseriti
Studenti coinvolti nei progettidi intercultura finanziati
Spesa complessiva
0
600
1.200
1.800
1.5601.266
1.472
€ 3.370.000 € 3.500.000 € 3.554.950
€ 0
€ 1.000.000
€ 2.000.000
€ 3.000.000
€ 4.000.000
A.S. 2007/2008 A.S. 2007/2008A.S. 2008/2009 A.S. 2008/2009A.S. 2009/2010 A.S. 2009/2010
A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
28.000
42.000
IN SCUOLE SECONDARIEDI PRIMO GRADO
IN SCUOLE PRIMARIE
A.S. 2008 - 2009 A.S. 2009 - 2010
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
1.000
1.634
3.913
2.191
1.722
634
106 107
Il Comune intende contrastare il fenomeno delle dipendenze tramite la promozione di inter-venti di informazione, prevenzione e sensibilizzazione nelle scuole e nei contesti aggregativi, volti ad accrescere nelle giovani generazioni la consapevolezza dei rischi connessi all’uso e abuso di sostanze legali e illegali e a trasmettere modelli positivi.
ACCRESCERE NEI GIOVANI LA CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI LEGATI ALLE DIPENDENZE
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giu
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ACCRESCERE NEI GIOVANI LA CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI LEGATI ALLE DIPENDENZESviluppo di una rete di prevenzione in collaborazione con gli istituti scolastici e il Terzo Settore
attivitÀ riSultati 2009
L’Amministrazione promuove e sostiene, anche con risorse proprie, interventi di prevenzione nelle scuole primarie e se-condarie per sensibilizzare e accrescere nei ragazzi la consa-pevolezza dei rischi legati all’uso e abuso delle sostanze (dro-ga, alcol, tabacco, ecc.).
Il progetto drugs off coinvolge giovani delle scuole seconda-rie di primo e secondo grado in attività di prevenzione delle dipendenze con la realizzazione di rappresentazioni teatrali. Tramite un dialogo “alla pari” queste rappresentazioni cerca-no di scalfire nei giovani del pubblico quel senso di onnipo-tenza che può rendere tutto lecito, offrendo loro strumenti di consapevolezza rispetto ai pericoli connessi all’uso di droghe e all’abuso di alcol.
66 progetti finanziati
15.000 ragazzi (raddoppiati dal 2008) di 40 istituti scolastici coinvolti con la collaborazione di 23 enti del Terzo Settore
3,9 milioni di euro la spesa sostenuta nel 2009
Più di 5.000 giovani coinvolti e 10 rappresentazioni teatrali realizzate
Interventidi prevenzione delle dipendenze tra i giovani
Drugs OFF
Progetti finanziati Spesa complessivaRagazzi coinvolti
2008 2009
35
66
0
20
40
60
80
2008 2009
€ 500.000
€ 3.900.000
€ 0
€ 1.000.000
€ 2.000.000
€ 3.000.000
€ 4.000.000
€ 5.000.000
2008 2009
6.300
15.000
0
5.000
10.000
15.000
20.000
110 111
ACCRESCERE NEI GIOVANI LA CONSAPEVOLEZZA DEI RISCHI LEGATI ALLE DIPENDENZESviluppo di una rete di prevenzione in collaborazione con gli istituti scolastici e il Terzo Settore
attivitÀ riSultati 2009
Nel 2009 è stato avviato il progetto pogaS 16 open Space in collaborazione con gli enti del Privato Sociale, per la creazione di spazi in aree di proprietà comunale in cui sviluppare attivi-tà integrate per il benessere dei giovani (sport, tempo libero, cultura, orientamento scolastico e lavorativo).Il progetto è rivolto ai giovani delle scuole secondarie di I e II grado.Nel 2009 sono stati finanziati inoltre progetti di volontariato attivo realizzati con le scuole primarie e secondarie di Milano.
I Centri 2You sono luoghi in cui si possono realizzare attività di qualità, come concerti, mostre, convegni, attività sportive, laboratori, grazie alle quali i giovani – specie quelli a rischio di emarginazione – possano crescere, maturare e sviluppare una personalità piena e un forte senso sociale.
15.000 giovani fra giovani, famiglie e operatori, cen-tri di formazione professionale, scuole, università, imprese e soggetti del privato sociale coinvolti
21 progetti di volontariato attivo realizzati con le scuole primarie e secondarie per un importo di 40 mila euro
3.000 giovani coinvolti nei 3 CENTRI resi operativi grazie al finanziamento del Comune per una spesa di 300 mila euro
altri 5 Centri finanziati sul modello 2You per prevenire ogni forma di dipendenza e devianza nelle gio-vani generazioni
Progetto POGAS 16 – OPEN SPACE
Centri 2YOU Giovani coinvolti nelle attivitàdei centri 2YOU
Spesa complessivaPer Fare di Piu’A partire dal prossimo anno inizierà la
sperimentazione di un modello di osser-
vatorio sulle dinamiche giovanili basato
sull’integrazione di esperienze e soggetti
diversi, in particolare del Terzo Settore. Il
Comune ha già dato in concessione l’area
situata in via Pompeo Leoni per realizza-
re le attività del progetto l’amico Charly
e l’officina dei giovani.
Saranno inoltre realizzati 25 proget-
ti in collaborazione con le scuole e le
associazioni del Privato Sociale per
promuovere occasioni, strumenti e
modalità di ascolto dei bisogni e delle
aspettative dei giovani, valorizzare la
loro progettualità, prevenire il disagio
e favorire l’integrazione (L. 285/97).
Per Fare di Piu’Nell’a.s.2009/2010 verranno finan-
ziati 29 progetti presentati dalle
scuole di Milano per un importo pari
a 261 mila euro, al fine di promuovere
nuovi metodi, strumenti e linguaggi
educativi mediante esperienze e mo-
delli comportamentali orientati alla
formazione di cittadini attivi e solidali.
€ 250.000€ 300.000
€ 0
€ 50.000
€ 100.000
€ 150.000
€ 200.000
€ 250.000
€ 300.000
€ 350.000
200920080
1.000
2.000
3.000
4.000
20092008
546
3.000
112
LE RISPOSTE DEGLI ATTORI DELLA SUSSIDIARIETÀ
114 115
AREA FAMIGLIA AREA FAMIGLIALe risposte degli attori della sussidiarietà
Nell’ambito del coinvolgimento, è stato attivato il tavolo tematico famiglia a cui hanno partecipato 6 organizzazioni del privato sociale. Le valutazioni in merito alle attività e ai risultati di questa area sono rappresentate tramite una matrice costruita su due assi: l’efficacia rispetto ai risultati ottenuti e l’utili-tà delle attività svolte per raggiungere gli obiettivi. Come mostrato dalla figura, i servizi si posizionano nel quadrante in alto a destra che indica una valutazione di alta efficacia ed utilità del lavoro svolto dall’Assessorato.
11
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6
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SERVIZIO SOCIALE DELLA FAMIGLIA
CUSTODI SOCIALI E SOCIO - SANTARI
BONUS BEBÈ
PROGETTO CICOGNA
CONTRIBUTI ECONOMICI E BUONI SOCIALI
INTERVENTI CONTRO LA CRISI
INTERVENTI SOCIO EDUCATIVI A SOSTEGNO DEI MINORI E DELLA FAMIGLIA E ACCREDITAMENTO
CENTRI DIURNI PER PRE-ADOLESCENTI E ADOLESCENTI
AFFIDI FAMILIARI A TEMPO PIENO E A TEMPO PARZIALE: DIURNI, WEEKEND E VACANZE
PRONTO INTERVENTO MINORI E INSERIMENTI IN COMUNITà FAMILIARI E EDUCATIVE
ALLOGGI PER L’AUTONOMIA DEI MAGGIORENNI E ALLOGGI PROTETTI PER MADRI CON BAMBINI
SPAZIO NEUTRO
GENITORI ANCORA GEA
SERVIZIO PER MINORI IN AREA PENALE
SERVIZIO EDUCATIVO ADOLESCENTI IN DIFFICOLTà (SEAD)
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3
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5
Il rapporto tra organizzazioni e Assessorato
Si riscontra una propensione continua a lavorare insieme al privato sociale per la costruzione delle politiche e non solo per l’implementazione dei servizi, in una vera logica sussidiaria
C’è disponibilità e buona capacità di ascolto co-progettuale del non profit
Si segnala una più chiara definizione degli indirizzi da parte dell’Assessorato, una maggiore conoscenza e il miglioramento di alcune aree di intervento (es. Custodi Sociali, PEI)
Occorre aumentare gli incontri con i tavoli del Piano di Zona e migliorare ulteriormente la concertazione con il privato sociale
Occorre rafforzare l’integrazione tra alcuni servizi
È necessario definire meglio i referenti delle diverse aree tematiche su questioni ordinarie
Occorre migliorare la comunicazione con i cittadini anche tramite la diffusione del Bilancio sociale
i puNti Di forza
i puNti Di Debolezzacentri diurni per pre-adolescenti e adolescenti
La maggior parte delle organizzazioni ritiene opportuno potenziare i seguenti servizi e interventi:
I principali servizi e interventi che si chiede di rafforzare
alloggi per l’autonomia dei maggiorenni e alloggi protetti per madri con bambini
La matrice è stata così costruita: ad ogni risposta si è attri-buito un peso crescente, quanto più positiva era la valuta-zione espressa, riconducendolo su una scala da 0 a 100; il valore è stato poi ponderato per il rapporto tra gli interlo-cutori che hanno dato tale valutazione e il totale dei parte-cipanti al tavolo
Com
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Quanto ritenete utili le azioni svolte per il raggiungimento degli obiettivi?
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AREA INFANZIA AREA INFANZIALe risposte degli attori della sussidiarietà
Nell’ambito del coinvolgimento, è stato attivato il Tavolo Tematico Infanzia a cui hanno partecipato 5 organizzazioni. Come mostrato dalla figura, la maggior parte dei servizi si posizionano nel quadrante in alto a destra che indica una valutazione di alta efficacia ed utilità del lavoro svolto dall’Assessorato.
6
7
NIDI E MICRONIDI
SEZIONI PRIMAVERA
TEMPI PER LE FAMIGLIE E CENTRI PRIMA INFANZIA
SCUOLE D’INFANZIA
INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DISABILI NEI NIDI E NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
SPAZI GIOCO E LUDOTECHE
SEZIONI ESTIVE DEI NIDI E DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA
12
3
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Il rapporto tra organizzazioni e Assessorato
C’è buona collaborazione nelle scelte legate alla gestione dei servizi, condivisione dei problemi e un reale affiancamento nell’individuazione di soluzioni ai problemi delle famiglie
Viene compiuto un grosso sforzo per incontrare le realtà che operano sul territorio e rispondere alle esigenze delle famiglie
Si riscontra una grande disponibilità all’ascolto e al dialogo da parte dei vertici direttivi e politici
Sarebbe utile avere un quadro chiaro della qualità delle offerte proposte, monitorare e verificare le attività svolte ed estendere la rilevazione della soddisfa-zione degli utenti a tutti i servizi
Si segnalano difficoltà legate al passaggio verso l’accreditamento
Si auspica un maggiore riconoscimento, anche a livello economico, del lavoro svolto
i puNti Di forza
i puNti Di Debolezzasezioni estive dei nidi e delle scuole dell’infanzia
La maggior parte delle organizzazioni ritiene opportuno potenziare i seguenti servizi e interventi:
I principali servizi e interventi che si chiede di rafforzare
tempi per le famiglie ecentri prima infanziaCo
me
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Quanto ritenete utili le azioni svolte per il raggiungimento degli obiettivi?
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La matrice è stata così costruita: ad ogni risposta si è attri-buito un peso crescente, quanto più positiva era la valuta-zione espressa, riconducendolo su una scala da 0 a 100; il valore è stato poi ponderato per il rapporto tra gli interlo-cutori che hanno dato tale valutazione e il totale dei parte-cipanti al tavolo
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AREA MINORI E GIOVANI
AREA MINORI E GIOVANI
Le risposte degli attori della sussidiarietà
Nell’ambito del coinvolgimento, è stato attivato il Tavolo Tematico Minori e giovani a cui hanno parteci-pato 5 organizzazioni. Come mostrato dalla figura, i servizi si posizionano nel quadrante in alto a destra che indica una valutazione di alta efficacia ed utilità del lavoro svolto dall’Assessorato.
La matrice è stata così costruita: ad ogni risposta si è attri-buito un peso crescente, quanto più positiva era la valuta-zione espressa, riconducendolo su una scala da 0 a 100; il valore è stato poi ponderato per il rapporto tra gli interlo-cutori che hanno dato tale valutazione e il totale dei parte-cipanti al tavolo
Il rapporto tra organizzazioni e Assessorato
Si apprezza la disponibilità, la facilità al dialogo e la capacità di costruire un rap-porto di stima, che ha consentito di sviluppare in modo utile il lavoro insieme
Vengono offerte occasioni di confronto e coprogettazione tra l’Assessorato e gli enti
Si dimostra determinazione a rendersi conto del lavoro realmente svolto dalle diverse organizzazioni
Si segnala la necessità di rafforzare la rete con le organizzazioni non profit operanti
Il coordinamento dei servizi non è sempre formalizzato e chiaro, occorre migliorare la comuni-cazione
La brevità degli appalti non agevola la progettazione dei servizi
i puNti Di forza
i puNti Di Debolezza integrazione scolastica dei bambini disabili
La maggior parte delle organizzazioni ritiene opportuno potenziare i seguenti servizi e interventi:
I principali servizi e interventi che si chiede di rafforzare
attività integrative dell’orario scolasticoCo
me
valu
tate
i ris
ulta
ti ra
ggiu
nti?
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caci
a
PER NIENTE POCO ABBASTANZA MOLTO
Quanto ritenete utili le azioni svolte per il raggiungimento degli obiettivi?
utilità
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SUFF
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74161315
3 10
ATTIVITà INTEGRATIVE ALL’ORARIO SCOLASTICO
CASE VACANZA
CENTRI ESTIVI
CAMPUS SETTIMANALI
E...STATE CON NOI: SFORZINDA, CINEMA ESTATE E SPETTACOLO
BUONI LIBRO
MENSA SCOLASTICA
TRASPORTO SCOLASTICO
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI BAMBINI DISABILI
PROGETTO START
LABORATORI DI ALFABETIZZAZIONE - ITALIANO LINGUA 2 E LABORATORI ESTIVI
PROGETTI DI INTERCULTURALITà
INTERVENTI DI PREVENZIONE DELLE DIPENDENZE TRA I GIOVANI
DRUGS OFF
PROGETTO POGAS 16 OPEN SPACE
CENTRI 2YOU16
1
6
11
12
13
14
15
2
7
8
9
10
3
4
5
120 121
adultiin difficoltà
obiettivi, attività e risultati
122 123
ADULTI IN DIFFICOLTÀInclusione sociale e sviluppo dell’autonomia
Le politiche sociali rivolte agli adulti in difficoltà sono fi-nalizzate a restituire loro, ove possibile, piena autonomia o accompagnarli con interventi personalizzati di sostegno che consentano il recupero di una vita dignitosa e rispetto-sa delle regole delle comunità.
Le risorse dedicate
Fonte: Rendiconto della Gestione 2007, 2008 e 2009Nota: la ripartizione della spesa per aree di rendicontazione è calcolata su un totale che non prende in considerazione le spese generali non direttamente attribuibili alle aree di rendicontazione.
In particolare il Comune offre servizi di accoglienza, inclusione sociale e contrasto alla povertà a favore di persone dai 18 ai 60 anni, italiani e stranieri, residenti in città che si trovano in situazioni di difficoltà economica, lavorativa o sociale.
5%€ 23.990.924SPESA CORRENTE E PER INVESTIMENTI PER L’AREAADULTI IN DIFFICOLTà
€ 0
€ 5.000.000
€ 10.000.000
€ 15.000.000
€ 20.000.000
€ 25.000.000
2007 2008 2009
€ 21.188.558 € 21.332.261 € 21.755.924
ANDAMENTO DELLA SpeSa CorrenteSpeSa CoMpleSSiva DELL’ASSESSORATO PER L’AREA ADULTI IN DIFFICOLTà SU TOTALE DELLA SPESA(ANNO 2009)
+ 2%dal 2008
125
Crescita della popolazione straniera residente. Dal 2001 al 2009 gli stranieri residenti a Milano sono raddoppiati raggiungendo un’incidenza pari al 15,3% sull’intera popolazione milanese(Fonte Comune di Milano, Settore Statistica)
Scarsa integrazione della popolazione rom e sinti la cui presenza in città raggiunge nel 2009 quasi le 5.000 unità. Di questi 1.455, ovvero 363 nuclei familiari, di cui 300 minori in età di obbligo scolastico, sono inseriti nelle 12 aree autorizzate predisposte dal Comune(Fonte Settore Adulti in Difficoltà)
aumento dei casi di maltrattamento e di violenza contro le donne. Secondo un’indagine ISTAT del 2006, in Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni ha subito una violenza fisica o sessuale
Comparsa di nuove forme di povertà legate alla recessione economica in atto e aumento delle richieste di interventi assistenziali di tipo economico, abitativo e di supporto alla ricerca di un lavoro
aumento delle famiglie che si trovano in condizione di povertà relativa: nel 2009 nel nord Italia i poveri stimati erano oltre 1,5 milioni, pari al 5,8% dei cittadini(Fonte Istat, La povertà in Italia nel 2009)
Le criticità all’inizio del mandato
126 127
Il Comune intende rafforzare le azioni di contrasto alla povertà, con riferimento ai luoghi di ascolto e accoglienza, alle azioni a supporto del reddito e ai percorsi di reinserimento sociale e lavorativo delle persone in difficoltà.
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIA
© G
iann
i Con
giu
128 129
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIA
Deliberazione n° 2492/08 “Approvazione del progetto di accoglienza per persone Senza Fissa Dimora – 01/11/2008-31/12/2010
enti Convenzionati nel piano antiFreddo
Milano Ristorazione
Ass. Banco Alimentare
Cooperativa Universiis
Fondazione Fratelli di San Francesco d’Assisi
Centesimus Annus
Medici Volontari Italiani
Associazione La Strada
CAST
Opera Don Guanella
Ass. La cena dell’amicizia
Centro San Marco
Ass. Il Bivacco
Coop. Farsi Prossimo
Opera Cardinal Ferrari
Fondazione Exodus
Croce Rossa Italiana Comit. Provinciale di Milano
Ass. City Angels
Ass. Ronda Carità e Solidarietà
Enti partner del Progetto Diogene
Ass. Banco Farmaceutico
Istituto Villa Marelli (Ospedale Niguarda)
enti in rete
Villaggio della Misericordia di Suor Teresa
Casa Silvana dei City Angels
Caritas Ambrosiana
Comunità Sant’Egidio
introduzione
*PIANO ANTIFREDDO
*PIANO ANTIFREDDO
*PIANO ANTIFREDDO
*PIANO ANTIFREDDO
*PIANO ANTIFREDDO
servizi Di asColto, orieNtaMeNto e aiuto
servizi Di aCCoGlieNza resiDeNziale
servizi Di aCCoGlieNza DiurNa
seNza DiMora CASA DELL’ACCOGLIENZA
viale Ortles 69
CENTRO D’AIUTO STAZIONE CENTRALE
CENTRI DIURNI
FARMACI
DERRATE ALIMENTARI
COPERTE, SACCHI A PELO, BIANCHERIA
GESTIONE TENDE RISCALDATE
assisteNza saNitaria
CONTROLLO E PREVENZIONE SANITARIA in Centri di Accoglienza Notturna
SCREENING DIAGNOSTICOper ammissione in Centri di Accoglienza
104 POSTI+500 POSTI
655 POSTI
TERZA ACCOGLIENZA
SECONDA ACCOGLIENZA
DistribuzioNe aiuti
uNità Mobili
DORMITORIPiano Anti Freddo
NOTTURNE
DIURNE
Di seguito si fornisce una rappresentazione del siste-ma dei servizi per l’acco-glienza di persone senza di-mora del Comune di Milano che comprende servizi attivi tutto l’anno che vengono integrati o potenziati nel periodo invernale nell’am-bito del piano antifreddo. Tali servizi sono descritti in modo puntuale nelle pagine successive.
130 131
Il Centro aiuto Stazione Centrale opera nell’ambito della gra-ve emarginazione sociale, con l’obiettivo di orientare le per-sone italiane e straniere, senza dimora e in stato di bisogno, presenti sul territorio milanese, affinché possano fruire dei servizi socio assistenziali. Il servizio, in particolare: » fornisce informazioni e orientamento sui servizi pubblici e
del privato sociale; » svolge un ruolo di raccordo operativo con gli interventi le-
gati all’emergenza freddo ; » effettuata invii tutto l’anno presso le strutture di seconda
accoglienza; » offre servizi di mediazione culturale e linguistica.
Sono presenti tre educatori ed un mediatore linguistico che operano secondo un modello “partecipato” con una forte va-lenza educativa. Nel colloquio si cerca di attivare atteggia-menti positivi, rinforzando l’autostima personale e prospet-tando concrete possibilità di soluzione alle problematiche che vengono presentate, facendo leva sull’importanza della volontà e della determinazione individuale necessarie per af-frontare i tempi, talvolta lunghi, di attesa.
Le unità mobili sono presidi di strada che agiscono diretta-mente dove i destinatari vivono. Svolgono attività di prima assistenza nelle ore serali e notturne con distribuzione di beni di prima necessità. Gli operatori delle Unità Mobili sviluppano un primo contatto finalizzato alla creazione di una relazione di fiducia, indispensabile per promuovere percorsi individua-lizzati di recupero dell’autonomia.Sono attive, inoltre, due unità mobili diurne con l’obiettivo di approfondire, in raccordo con i Servizi Sociali del territorio, le singole problematiche delle persone contattate nelle ore not-turne.
Coordinamento di 6 unità notturne e 2 diurne
14.000 persone (+17% dal 2008) si sono rivolte al CASC nel 2009
19.530 richieste di aiuto ricevute
3.494 persone accolte nelle strutture comunali o convenzionate
20 enti coinvolti nella rete sociale per la grave emarginazione
109 mila euro è la spesa complessiva sostenuta
Centro aiuto stazione centrale (CASC)
Unità mobili
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAPrima assistenza, ospitalità notturna e accoglienza diurna
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Il CASC partecipa ai lavori
dell’Osservatorio Nazionale sulla povertà
nelle stazioni ferroviarie. Nel corso degli
ultimi anni si è raggiunta una maggiore
integrazione tra i diversi interventi, cre-
ando in tal modo una “filiera” in grado di
sostenere i percorsi personalizzati di ritor-
no all’autonomia sociale ed economica da
parte dei soggetti deboli e consentendo di
ridurre quei “ vuoti” che possono determi-
nare cadute d’interesse e di motivazione.
Persone che si sono rivolte al CASC
Spesa complessiva
Richieste d’aiuto specifico - 2009
2007 2008 2009
€ 103.992
€ 146.225
€ 0€ 20.000€ 40.000€ 60.000€ 80.000
€ 100.000€ 120.000€ 140.000€ 160.000
€ 109.014
2008 20092007
PERSONE CHE SI SONO RIVOLTE AL CENTRO D’AIUTO
STAZIONE CENTRALE
RICHIESTE D’AIUTO SPECIFICO
9.98014.309
16.18219.530
12.00014.000
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
VARIE
PASTO
ASSISTENZA SANITARIA
ORIENTAMENTO AI SERVIZI
ALLOGGIO
LAVORO
ORIENTAMENTO ALLA FORMAZIONE
LINGUISTICA/PROFESSIONALE
01.0
002.000
3.0004.000
5.0006.000
7.000
8.0009.000
10.000
195
392
392
976
976
7.811
8.788
132 133
La struttura di viale Ortles offre accoglienza temporanea a persone con basso reddito e prive di altra sistemazione insie-me alla mensa e ad altri servizi medico-infermieristici, sociali e comunitari. L’Amministrazione Comunale ha avviato un’importante tra-sformazione della struttura, che, nei prossimi due anni, vedrà l’abbandono definitivo del vecchio modello di dormitorio pub-blico e la progressiva trasformazione in un Centro Multiservizi a favore della popolazione adulta in difficoltà. Accanto ai Servizi già presenti, come la mensa interna, il ser-vizio medico-infermieristico, il Servizio Sociale e i Servizi di comunità (docce, bagagliaio ecc ) verranno inseriti uno Spor-tello lavoro e uno Sportello per la ricerca di soluzioni abita-tive. La trasformazione in atto comporterà l’inserimento di educatori, psicologi e altre figure sociali per offrire interventi di recupero dell’autonomia sociale e di miglioramento della situazione economica degli ospiti.
827 persone accolte nella Casa di viale Ortles nel 2009
305 progetti personalizzati gestiti dagli operatori sociali (+29% dal 2008)
56 adulti hanno lasciato la struttura con una migliore situazione socio-economica
In fase di conclusione i lavori per la trasformazione della casa di Viale Ortles da dormitorio pubblico a centro multiservizi per la grave emarginazione
1,7 milioni di euro è la spesa per il funzionamento della casa
Casa dell’accoglienza Ortles
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAPrima assistenza, ospitalità notturna e accoglienza diurna
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Da Ottobre 2009 la Casa dell’Ac-
coglienza di viale Ortles partecipa alla
realizzazione del progetto di inclusione
sociale di soggetti stranieri che hanno
fatto richiesta di asilo in Italia. Si è costi-
tuita un’equipe di operatori (1 assistente
sociale e 2 educatori) che promuovono
percorsi personalizzati di inclusione socia-
le attraverso la formazione linguistica, la
formazione professionale e l’inserimento
lavorativo protetto con “borsa lavoro”. Tale
modello operativo verrà progressivamente
esteso a tutti gli ospiti della struttura.
Persone accolte
Progetti personalizzati gestitidagli operatori sociali
Spesa complessiva
Persone dimesse
0
200
400
600
800
1.000927 888 827
41 39 56
€ 1.309.405
€ 1.661.564
€ 1.368.020
€ 0
€ 500.000
€ 1.000.000
€ 1.500.000
€ 2.000.000
280305
236
0
50
100
150
200
250
300
350
0
100
200
300
400
500
600
700
2007 2008 2009
652 655
483
PERSONE DIMESSECON MIGLIORAMENTODELLA PROPRIA CONDIZIONE
TOTALE PERSONEDIMESSE
2007 2008 2009
2007 2008 2009
2007 2008 2009
134 135
Casa dell’accoglienza Ortles
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAPrima assistenza, ospitalità notturna e accoglienza diurna
approFondiMenti
Per Fare di Piu’La ristrutturazione completa porterà
la capienza complessiva dagli attuali
400 a oltre 500 posti.
Le trasformazioni avviate verranno
ulteriormente potenziate con l’inse-
rimento di servizi per la ricerca del
lavoro e della casa, con l’obiettivo di:
» sviluppare un modello operativo
per l’integrazione tra i servizi in-
terni e le altre realtà che parteci-
pano alla rete;
» sviluppare politiche attive del la-
voro (formazione professionale,
orientamento e accompagna-
mento al lavoro, laboratori arti-
gianali, ecc) in collaborazione con
Cooperative Sociali di tipo B;
» garantire un’effettiva transito-
rietà all’accoglienza nella strut-
tura ricercando per ogni persona
ospitata una soluzione abitativa
diversa all’atto della dimissione.
MeNsa serale
sala soGGiorNo / tv / biblioteCa / aNiMazioNe
Deposito baGaGli, GuarDaroba, CustoDia valori
iNferMeria e assisteNza MeDiCa
servizio soCiale
spazio DiurNo
DoCCe
Casa DellaaCCoGlieNzaortlesSERVIZI COMUNI
*PIANO ANTIFREDDO
uoMiNi italiaNi e straNieripad
1
pad
2
pad
3
pad
4+
pad
5
pad
6
pad
7
7 PADIGLIONI500 POSTI LETTO
uoMiNi italiaNi e straNieri
uoMiNi italiaNi e straNieri
uoMiNi riCHieDeNti asilo
servizi CoMuNi DiurNi
DoNNe italiaNe e straNiere
italiaNi ultrasessaNteNNi
posti letto Nei seMiNterrati104 POSTI LETTO
Casa DellaaCCoGlieNzaortlesSTRUTTURA
136 137
Nel periodo compreso tra novembre e marzo, per affrontare i mesi invernali più freddi, il Comune provvede a potenziare i servizi di ospitalità notturna e i servizi a sostegno delle perso-ne senza dimora quali le unità mobili notturne e diurne, l’assi-stenza sanitaria, la distribuzione di sacchi a pelo, la fornitura di derrate alimentari e di farmaci.
Per garantire la tutela dell’igiene e la cura della persona an-che a soggetti che trovandosi in una situazione di particolare disagio non possono usufruire di servizi igienici adeguati, il Comune ha istituito e gestisce 3 servizi di docce pubbliche in città.
30.107 persone hanno usufruito del servizio, nonostan-te la presenza significativa in città di servizi di pulizia e igiene personale offerti dagli enti del Terzo Settore
242 mila euro il costo del servizio nel 2009
5.050 persone hanno usufruito dei servizi del Piano Antifreddo
916 posti letto disponibili (+14,5% dal 2008)
2.650 persone ospitate per la notte (+5% dal 2008)
23.691 derrate alimentari, 18.187 medicinali gratuiti, 984 sacchi a pelo e coperte e 98 kit biancheria distribuiti
1,2 milioni di euro la spesa sostenuta nel 2009
Piano antifreddo
Doccepubbliche
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAPrima assistenza, ospitalità notturna e accoglienza diurna
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
L’attività di filtro per l’accesso alle
strutture di accoglienza è svolta dal Centro
Aiuto Stazione Centrale.
Oltre alla possibilità di usufruire
di una doccia calda viene fornito un set
da bagno che comprende shampoo, ba-
gnoschiuma, rasoio e schiuma da barba,
asciugamano, spazzolino e dentifricio. È
inoltre disponibile un servizio lavatrici e
asciugatrici.
Dal 2008 grazie all’incremento
dell’offerta di ospitalità per le persone in
stato di bisogno e per i senza dimora da
parte del Privato Sociale, gli utenti del
servizio docce pubbliche sono diminuiti
del 12%.
Beneficiari dei servizi del Piano Antifreddo
Persone ospitateper la notte
Spesa complessiva
Utenti docce pubbliche Spesa complessiva
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
2007 2008 2009 2007 2008 2009
4.633 4.822 5.050
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
2.420 2.519 2.650
2007 2008 2009
€ 0
€ 200.000
€ 400.000
€ 600.000
€ 800.000
€ 1.000.000
€ 1.200.000
€ 1.400.000
€ 775.965 € 771.648
€ 1.214.134
2007 2008 20090
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
48.916
34.26130.107
2007 2008 2009
€ 0
€ 50.000
€ 100.000
€ 150.000
€ 200.000
€ 250.000
€ 300.000
€ 350.000€ 302.960 € 301.824
€ 242.400
138 139
Le persone che si trovano in situazione di difficoltà possono rivolgersi all’Ufficio Adulti che offre ascolto e orientamento e propone un programma di interventi volti al recupero dell’au-tonomia. Il Comune mette a disposizione aiuti temporanei, ma la persona in difficoltà deve rendersi attiva per affrancarsi definitivamente dai circuiti assistenziali. I servizi che possono essere attivati sono:
interventi di aSSiStenza doMiCiliare
SUPPORTO PSICOLOGICO E ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO
BUONI SOCIALI da 200 a 400 euro per interventi specifici (as-sistenza domiciliare, preparazione pasti, accompagnamenti, piccola manutenzione dell’alloggio, ecc.)
SuSSidi eConoMiCi, sottoforma di contributo mensile nell’ambito di un progetto concordato con la persona fino a 300 euro, contributo una tantum finalizzato ad una spesa specifica (sanitaria, ristrutturazione, ecc.) fino a 500 euro e contributo post carcere. Nel 2009 oltre a questi strumenti è stato introdotto il buono spesa per adulti in difficoltà.
5.293 persone si sono rivolte complessivamente all’Ufficio Adulti (+6,4% dal 2008)
177 hanno usufruito di interventi di assistenza domi-ciliare e 60 hanno ricevuto supporto psicologico ed educativo
1.143 beneficiari di interventi economici per una spesa complessiva di 1,7 milioni di euro
193 beneficiari di buoni spesa per una spesa di 18.650 euro
Ufficio adulti e Custodi Sociali
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAAscolto e sviluppo di opportunità di autonomia lavorativa, abitativa e relazionale
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
I bisogni più ricorrenti degli utenti
dell’Ufficio Adulti sono:
» aiuto finanziario per mancanza di
reddito, disoccupazione, accumulo
di debiti;
» necessità di un alloggio determinata
da sfratto in corso o già eseguito;
» sostegno psico/sociale per problemi
di solitudine, grave emarginazione e
malattia.
Persone che si sono rivolteall’Ufficio Adulti
Beneficiari dei servizi e degli interventidell’Ufficio Adulti
Beneficiari di interventi economici
* I dati si riferiscono al periodo da luglio 2009 a dicembre 2009.
1764
43
12
ACCOGLIENZAABITATIVA
BORSEDI STUDIO
ACCOMPAGNAMENTOEDUCATIVO
PRONTOINTERVENTO
BUONISOCIALI
ASSISTENZADOMICILIARE
2008 20092007
02 04 06 08 01 00 1201 40 1601 80 200
3760
177
2630
42
273436
202124
1419
2007 20090
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
2008
2007 20092008
4.911 4.976 5.293
1.171 1.228 1.143
0
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
*
20 40 60 80 100 120 140 160 180
140 141
BorSe di Studio, erogate mensilmente per supportare per-corsi di scolarizzazione o di formazione professionale
inSeriMento in CoMunitÀ alloggio, con l’attivazione di un accompagnamento educativo.
Nel 2008-2009 il Comune ha assegnato agli enti del Terzo Settore, tramite bando pubblico, gli immobili confiscati alla mafia, per offrire ospitalità temporanea a nuclei familiari o persone in difficoltà e favorire il recupero dell’autonomia eco-nomica e abitativa.
Oltre all’Ufficio Adulti, in una logica di avvicinamento dei ser-vizi ai cittadini, il Comune ha esteso il progetto dei custodi sociali e socio-sanitari, nato nell’ambito dell’area Anziani, anche agli adulti in difficoltà.
12 beneficiari di borse di studio per percorsi di scolarizzazione o formazione professionale per una spesa complessiva di 17.802 euro
17 beneficiari di accoglienza abitativa
35 appartamenti confiscati alla mafia e as-segnati agli enti del Terzo Settore per interventi di housing sociale
284 adulti in difficoltà assistiti dai custodi sociali e socio-sanitari
Ufficio adulti e Custodi Sociali
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAAscolto e sviluppo di opportunità di autonomia lavorativa, abitativa e relazionale
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Per Fare di Piu’Per rafforzare l’accoglienza tempora-
nea di soggetti in difficoltà e creare
una solida filiera di strutture abitati-
ve, nel 2010, il Comune di Milano in-
tende creare, tramite bando, 3 elen-
chi speciali di enti che offrono servizi
di accoglienza all’interno di strutture
protette (Pronto Intervento, acco-
glienza in piccole strutture comuni-
tarie, accoglienza in appartamenti)
al fine di individuare i soggetti con cui
procedere alla stipula di convenzioni.
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giu
142 143
Il Comune, tramite il Centro di Mediazione al Lavoro (CELAV), attua percorsi di inserimento lavorativo, con particolare at-tenzione a quei soggetti, segnalati dai servizi di assistenza di base che, per situazioni di disagio personale, familiare o so-ciale, hanno difficoltà ad inserirsi autonomamente nel mondo del lavoro.
Gli inserimenti lavorativi vengono effettuati tramite l’attiva-zione di:
Stage oSServativi, per individuare competenze professio-nali e l’ambito lavorativo in cui inserire la persona.
tiroCini ForMativi da 1 a 12 mesi per lo sviluppo o il rinfor-zo di competenze professionali presso aziende o cooperative sociali convenzionate con il Comune, con un compenso gior-naliero di 14 € per il par-time e 25 € per il tempo pieno.
BorSa lavoro, tirocini finalizzati alla conoscenza tra azien-da e lavoratore con prospettiva d’assunzione.
4.078 utenti del CELAV (+30% dal 2008), di cui 471 giovani
1.300 tirocini formativi e di orientamento attivati nel 2009 (+24% dal 2008), di cui il 28,5% per giovani dai 16 ai 26 anni
838 beneficiari di Borsa lavoro, di cui il 32% giovani
481 assunti al termine del tirocinio (57% del totale)
1,3 milioni di euro è il costo del servizio nel 2009
Centro di Mediazione al Lavoro (CELAV)
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAAscolto e sviluppo di opportunità di autonomia lavorativa, abitativa e relazionale
attivitÀ riSultati 2009 approFondiMenti
In convenzione con la Cooperativa
Sociale Alice sono stati avviati 20 tirocini
lavorativi per 16 detenute ed ex detenute nei
laboratori di sartoria interni al carcere di San
Vittore e di Bollate e nel laboratorio esterno.
Con il Progetto PROMETEO sono stati fi-
nanziati 38 progetti di prevenzione, recupe-
ro e reinserimento di persone in esecuzione
penale.
Mediante il Progetto PUNTO A CAPO sono
stati seguiti 257 detenuti con progetti in-
dividualizzati e percorsi di orientamento al
rientro sul territorio.
Sono stati stipulati 20 contratti flessibili
per detenuti in semilibertà grazie al proto-
collo d’intesa con AMSA e Provveditorato
dell’Amministrazione Penitenziaria.
Utenti centro mediazione lavoro Beneficiari di borsa lavoro
Per Fare di Piu’Oltre ai progetti già realizzati, per
aumentare ulteriormente gli inseri-
menti lavorativi delle persone in dif-
ficoltà, il Comune intende istituire un
albo delle cooperative sociali di tipo B
alle quali affidare la fornitura di beni
e servizi come previsto dalla L. 381/91
a fronte di assunzioni di utenti svan-
taggiati segnalati dal servizio di inse-
rimento lavorativo comunale.
Tirocini formativi e di orientamento attivati
Spesa complessiva
2007 2008 20090
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
2.912
4.078
3.135
2007 2008 2009
595
231
670
454
838
481
0100200300400500600700800900
ASSUNTI AL TERMINEDI BORSA LAVORO
BENEFICIARI DI BORSA DI LAVORO
9191.051
1.300
2007 2008 20090
200
400
600
800
1.000
1.200
1.400
€ 893.895€ 1.121.287
€ 1.280.167
2007 2008 2009€ 0
€ 200.000
€ 400.000
€ 600.000
€ 800.000
€ 1.000.000
€ 1.200.000
€ 1.400.000
144 145
Al termine del periodo di detenzione il Comune favorisce il reinserimento sociale degli ex-detenuti tramite interventi re-alizzati dagli Agenti di Rete.La principale attività è relativa alla “Sperimentazione coordi-nata di reti locali per il reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale” coordinata dal Comune di Milano, con fi-nanziamenti della Regione Lombardia, per tutte e tre gli Isti-tuti penitenziari della città (S. Vittore, Opera e Bollate) e per l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna. Attraverso questa speri-mentazione è stata istituita la figura dell’agente di rete, fi-gura educativa esterna che ha il compito di collegare i percorsi individualizzati con le risorse territoriali.
Questo ha permesso l’attivazione di altri progetti come “pun-to e a capo” che prevede la realizzazione di colloqui prima e dopo la scarcerazione che, tramite il collegamento con la rete dei servizi sociali del territorio, sono volti a favorire il supe-ramento delle problematiche abitative, lavorative e sanitarie, ecc. degli ex-detenuti, o come il progetto “prometeo”, fina-lizzato all’inserimento lavorativo dei detenuti in uscita.
Nell’ambito del progetto “un tetto per tutti, alternative a un cielo a scacchi”, il Comune, in collaborazione con altri enti del Privato Sociale ha messo a disposizione 13 appartamenti con 32 posti per l’accoglienza residenziale temporanea di persone in dimissione dal carcere.
raddoppio dell’utenza dal 2008: 8.178 detenuti incontrati da 13 educatori professionali (Agenti di Rete)
617 progetti individuali di reinserimento sociale realizza-ti nel 2009 (+20% dal 2008)
845 interventi di consulenza e orientamento (+47% dal 2008)
275 persone inserite nel 2009 in appartamenti per l’accoglienza temporanea
Reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAAscolto e sviluppo di opportunità di autonomia lavorativa, abitativa e relazionale
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Nel secondo semestre 2009 è stato
predisposto il Progetto Reset, finanziato
da Regione Lombardia, con l’obiettivo di
realizzare un sistema integrato e una rete
coordinata di interventi nell’area penale mi-
lanese che coinvolga tutte le realtà del Pri-
vato Sociale che operano in quest’ambito. Il
progetto prevede la partecipazione di 27 enti
che coordineranno i loro interventi di:
» housing sociale;
» inserimento lavorativo;
» gestione delle relazioni familiari e me-
diazione dei conflitti.
Detenuti incontrati Progetti individuali di reinserimentosociale e interventi di consulenza e orientamento
2008 2009
3.450
8.178
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
514617
0
200
400
600
800
1.000
2008 2009
575
845
PROGETTI INDIVIDUALIDI REINSERIMENTO SOCIALEREALIZZATI
INTERVENTI DI CONSULENZAE ORIENTAMENTO
146 147
È attivo dal 2007 un ufficio iniziative contro le violenze a cui possono rivolgersi le donne vittime di violenze e maltratta-menti per essere indirizzate alla rete dei servizi di protezione e assistenza.
I servizi a disposizione comprendono l’ospitalità in centri di accoglienza e case protette, orientamento e assistenza legale per le donne che decidono di affrontare il processo, organiz-zazione di gruppi di auto-mutuo aiuto e sostegno psicologico, percorsi di psicoterapia, assistenza sanitaria e ascolto tele-fonico.
L’Ufficio, inoltre, coordina e supporta progetti di prevenzio-ne e contrasto alla violenza e al maltrattamento delle donne, anche nell’ambito di procedure di carattere penale in cui il Co-mune si costituisce parte civile.
762 interventi a favore delle donne e 2.730 prestazioni erogate dall’Ufficio Iniziative contro le Violenze e altri enti per una spesa complessiva di 427.340 euro
Ufficio Iniziative contro le Violenze
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAProtezione e assistenza per le donne vittime di violenza e contrasto al fenomeno della prostituzione
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Il tipo di violenza subita più
frequentemente (49%) è quella al con-
tempo fisica, psicologica ed economica.
Nel 44% dei casi l’autore della violenza è
il marito.
ENTI IN RETE:
» Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore
» Policlinico Mangiagalli e Regina Elena
» Se.D. Fondazione Caritas Ambrosiana
» Cooperativa Cerchi D’Acqua ONLUS
» Associazione Casa delle Donne
Maltrattate ONLUS
» Associazione Telefono Donna ONLUS
» Associazione SVS DonnaAiutoDonna
ONLUS
» Centro Ambrosiano di Solidarietà ON-
LUS
Tipo di violenza Autori della violenza sulle donne
ANNO 2009 ANNO 2009
49%fisiCa/psiColoGiCa/eCoNoMiCa
6%stalKiNG
11%psiColoGiCa
17%fisiCa
1%eCoNoMiCa
14%violeNza sessuale
2%Dato NoN rilevato
ALTRI
ALTRO CONOSCIUTO
SCONOSCIUTO
ALTRO FAMILIARE
PADRE
EX MARITO/CONVIVENTE/PARTNER
PARTNER NON CONVIVENTE
CONVIVENTE
MARITO
21
32
14
33
26
84
22
89
250
150 200 250 3000 50 100
148 149
Il Comune realizza programmi individualizzati di assistenza e accompagnamento per supportare le donne vittime della tratta che vogliono uscire dal circuito della prostituzione.
Gli interventi che si possono attivare sono di tipo residenziale (inserimenti in comunità protette in convenzione o in strut-ture alternative individuate ad hoc) e interventi territoriali di supporto socio-educativo e accompagnamento (rivolti a per-sone con una propria autonomia abitativa).
Gli interventi vengono garantiti grazie alla rete attivata con le realtà del Terzo Settore che da anni operano nell’ambito della protezione sociale delle donne vittime di tratta.
73 vittime della tratta prese in carico nell’ambito di progetti specifici con una spesa complessiva di oltre 250 mila euro, di cui il 74% finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità
69 donne aiutate ad uscire dal circuito della prostituzione con interventi socio-educativi
Protezione delle donne vittime della tratta e contrasto al fenomeno della prostituzione
CONTRASTARE LE SITUAZIONI DI POVERTÀ ED EMARGINAZIONE E FAVORIRE IL RITORNO ALL’AUTONOMIAProtezione e assistenza per le donne vittime di violenza e contrasto al fenomeno della prostituzione
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
ENTI CONVENZIONATI
nell’ambito della rete Progetto
Protezione:
» Cooperativa Sociale LULE ONLUS
» Centro Accoglienza Segnavia
P.L.O.R.C.S.
» Cooperativa farsi Prossimo
» Istituto Suore del Buon Pastore
» Cooperativa Comunità Progetto
» Cooperativa Lotta contro
l’Emarginazione
» Centro Ambrosiano di Solidarietà
Vittime prese in carico Spesa
È stato attivato un progetto, coordinato dal Comune di Mila-no per la formazione delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Po-lizia di Stato e Polizia Locale, sul tema del maltrattamento delle donne. Il progetto intende migliorare il coordinamento tra le Forze dell’Ordine e rafforzare progettualità condivise di prevenzione e protezione delle vittime, oltre ad avviare un cambiamento culturale sulla concezione dei reati di violenza sulle donne come “fatto privato”.
390 ufficiali delle Forze dell’ordine formati
I questionari compilati dai partecipanti prima e dopo il corso di formazione hanno evidenziato un aumento della cono-scenza del fenomeno e l’abbattimento di molti stereotipi legati alla sua percezione come problema di salute e come problema sociale
187.500 euro è la spesa complessiva, finanziata per l’80% dal Dipartimento Pari Opportunità
Formazione per le Forze dell’Ordine
L’esperienza del corso di formazio-
ne per Polizia Locale di Milano, Polizia di
Stato e Carabinieri ha contribuito a creare
un linguaggio comune e a far dialogare
realtà apparentemente molto distanti fra
loro: il mondo del volontariato e dell’asso-
ciazionismo femminile, il Comune di Mila-
no e le Forze dell’Ordine della nostra città.
Destinatari del progetto
19%polizia Di stato
7%arMa Dei CarabiNieri
1%GuarDia Di fiNaNza
73%polizia loCale
67%uoMiNi
33%DoNNe
20082007 2009 20082007 2009
FINANZIAMENTO DEL DIPARTIMENTO DELLE PARI OPPORTUNITà
QUOTA A CARICO DEL COMUNE
0
20
40
60
80
100
8185
€ 0€ 500.00
€ 100.000€ 150.000
€ 200.000€ 250.000€ 300.000€ 350.000€ 400.000€ 450.000
€ 253.052
€ 76.443
€ 329.495
€ 243.448
€ 150.991
€ 64.714
€ 188.595
73€ 394.439
€ 253.309
150 151
L’Amministrazione promuove un insieme organico di interventi di contrasto al fenomeno dell’uso e abuso di alcool e sostanze stupefacenti e di reinserimento sociale e lavorativo a favore di coloro che vogliono uscire, o che sono già usciti, dall’esperienza drammatica della dipendenza.
FAVORIRE IL REINSERIMENTO SOCIALE DEI SOGGETTI CON PROBLEMI DI DIPENDENZE E CONTRASTARE IL FENOMENO
152 153
È il numero al quale i cittadini possono rivolgersi per avere informazioni, sostegno, aiuto e orientamento rispetto ai pro-blemi correlati all’uso e consumo di sostanze stupefacenti. Il servizio, gestito in convenzione dal Centro Ambrosiano di Solidarietà, si avvale di figure professionali che offrono un sostegno anche su temi riguardanti l’uso e l’abuso di alcool. Su richiesta degli interessati, possono essere previsti colloqui per fornire un accompagnamento più approfondito. Inoltre, è stato attivato un sito specifico, www.drogaedipen-denze.it, per offrire nuove occasioni di contatto con la cittadi-nanza e raggiungere maggiori fasce di utenza.
L’Unità Multidisciplinare Integrata, promossa dal Comune di Milano, è il servizio di riferimento cittadino per la prevenzio-ne, l’ascolto, il sostegno e il reinserimento sociale di tutte quelle persone che intendono uscire da situazioni di dipen-denza o dal circuito della prostituzione. Il servizio, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9,30 alle 17,00 presso i locali di via Pastrengo 6, è gestito in stretta collabo-razione con 8 Enti del Privato Sociale. L’Unità offre, inoltre, consulenza e sostegno ai nuclei familiari e alle istituzioni scolastiche ed educative che richiedono un aiuto nella gestione di situazioni problematiche correlate al fenomeno del consumo di alcool e sostanze stupefacenti.
99 persone contattate per interventi di contrasto alla prostituzione, di cui 14 accolte in comunità
158 mila euro la spesa sostenuta nel 2009
523 colloqui di aiuto e sostegno, 55 percorsi di recupero di situazioni di dipendenza avviati
859 attività svolte con le famiglie e 656 interventi di prevenzione nelle scuole
606.420 euro è la spesa sostenuta
numero verde attivo dalle 9.00 alle 20.00 tutti i giorni della settimana
3.800 chiamate ricevute nel 2009
125.385 euro è la spesa sostenuta per il servizio nel 2009
FAVORIRE IL REINSERIMENTO SOCIALE DEI SOGGETTI CON PROBLEMI DI DIPENDENZE E CONTRASTARE IL FENOMENOAscolto, accoglienza temporanea e sostegno socio-educativo
attivitÀ approFondiMenti
Linea verde droga
Unità Multi-disciplinare Integrata
riSultati 2009
Nel 2009 è stata sperimentata
l’apertura del servizio anche nelle giorna-
te di sabato, domenica e nelle festività
infrasettimanali per offrire un sostegno
competente anche nelle situazioni in cui
le persone perdono gli abituali punti di
riferimento e la domanda di aiuto rischia
di non trovare nessun ascolto. Altra novi-
tà introdotta è l’opportunità per i genitori
degli adolescenti che si rivolgono al servi-
zio di una consulenza nella gestione delle
problematiche relative alle relazioni con i
propri figli, anche non necessariamente
legate all’uso di sostanze.
L’Unità Multidisciplinare Integrata è un
nuovo modello organizzativo capace di favorire
le possibili sinergie tra gli enti del Terzo Settore
e l’Amministrazione Comunale, al fine di offrire
una risposta integrata ai bisogni del territorio e
agire da moltiplicatore delle risorse esistenti.
ENTI CONVENZIONATI
» Associazione Cena dell’Amicizia
» Fondazione Casa della carità “Angelo
Abriani
» Fondazione Exodus
» Centro Ambrosiano di Solidarietà
» Comunità San Patrignano Libera Asso-
ciazione ONLUS
» Cooperativa Sociale Promozione Umana
» Fondazione IARD
Telefonate ricevute
Interventi di contrasto alla prostituzione - 2009
Spesa complessiva
Interventi di prevenzione e contrasto da ogni tipologia di dipendenza - 2009
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
2008 20092007
COLLOQUI DI AIUTO E SOSTEGNO
PRESE IN CARICO E AVVIO PERCORSI
DI RECUPERO
ATTIVITà RIVOLTE A FIGURE PARENTALI
INTERVENTIPREVENZIONE
SCUOLE
2008 20092007
4.4874.041 3.808
523
55
859
656
€ 0
€ 200.00
€ 400.00
€ 600.00
€ 800.00
€ 100.000
€ 120.000
€ 140.000
€ 92.140 € 92.139
€ 125.385
0
200
400
600
800
1.00099
14 8
0
20
40
60
80
100
ACCOGLIENZA IN COMUNITà
PER FUORIUSCITA
CONSULENZE LEGALI
UOMINI DONNE E MINORI
CONTATTATI
154 155
Il Comune ha attivato diverse collaborazioni con il Terzo Set-tore per mettere a disposizione unità abitative costituite da piccoli appartamenti, e sostegno educativo per il reinseri-mento sociale di ex tossico o alcoldipendenti che provengono da percorsi terapeutici protetti. Il Comune inoltre realizza, in convenzione con il Terzo Settore, interventi territoriali e se-miresidenziali che prevedono attività di gruppo e individuali di accompagnamento educativo, socializzazione e mediazio-ne con i servizi del territorio per la salute, la casa, il lavoro e le problematiche giudiziarie.
Le persone affette da HIV/AIDS, dimesse da strutture protet-te, possono usufruire di accoglienza abitativa temporanea in appartamenti, per un periodo di circa 12 mesi, oltre a un sostegno psicologico ed educativo per il recupero dell’autono-mia sociale, lavorativa e abitativa.
38 persone coinvolte nei progetti di reinserimento sociale Vela e Giambellino per una spesa di 155.004 euro
85 ex tossico o alcoldipendenti assistiti con interventi territoriali e semiresidenziali di supporto socio-educativo per una spesa di 58.881 euro
14 persone affette da Hiv accolte in unità abitative temporanee per una spesa di 167.825 euro
FAVORIRE IL REINSERIMENTO SOCIALE DEI SOGGETTI CON PROBLEMI DI DIPENDENZE E CONTRASTARE IL FENOMENOAscolto, accoglienza temporanea e sostegno socio-educativo
attivitÀ approFondiMenti
Interventi a favore di ex tossico-dipendenti o affetti da HIV in collaborazionecon il TerzoSettore
riSultati 2009
Nel secondo trimestre dell’anno
sono stati aumentati i posti disponibili in
piccoli appartamenti per il reinserimento
sociale delle persone affette da HIV/AIDS,
ampliando la rete degli enti del Privato
Sociale con la quale l’Amministrazione
gestisce interventi di integrazione socio-
lavorativa.
ENTI CONVENZIONATI
» Associazione Progetto N
» Cooperativa Sociale Comunità del
Giambellino
» Centro Ambrosiano di Solidarietà
» Associazione Solidarietà AIDS
ONLUS
» Associazione Archè
» Coopertaiva Socilale A77
» Cooperativa Sociale “La Strada”.
Utenti Spesa complessiva per progetti “Vela”e “Giambellino” e interventi territoriali e semiresidenziali2008 20092007
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
PROGETTI “VELA” E “GIAMBELLINO”
INTERVENTI TERRITORIALI E SEMIRESIDENZIALI
€ 0
€ 50.000
€ 100.000
€ 150.000
€ 200.000
€ 250.000
2007 2008 2009
€ 225.712
€ 160.829
€ 213.885
40 36 3847
81 85
156 157
La popolazione straniera che deve affrontare il passaggio dalla propria cultura di origine alla cultura del paese di nuovo insediamento è esposta a situazioni di alta vulnerabilità. L’appren-dimento della lingua italiana, la conoscenza della legislazione e la capacità di orientarsi nel si-stema dei servizi sociali, scolastici e sanitari, così come la comprensione dei valori e dei principi che fondano la struttura culturale del nostro Paese, sono requisiti fondamentali per avviare un processo di integrazione virtuoso.
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀ
© G
iann
i Con
giu
158 159
Il Servizio Immigrazione di via Tarvisio 13 rappresenta il punto di riferimento per le persone straniere presenti in città e offre diversi servizi.
Sportello inForMativo e Segretariato SoCiale fornisce informazioni di carattere giuridico, amministrativo e procedurale in materia di immigrazione oltre che informazio-ni e orientamento sui servizi dedicati e accessibili ai cittadini immigrati, anche tramite specifiche pubblicazioni. Inoltre, lo Sportello richiedenti asilo e rifugiati di via Barabino 8, of-fre orientamento sociale e giuridico e consulenza ai cittadini stranieri richiedenti asilo politico o rifugiati e agli operatori di enti pubblici e privati, in particolare sulla normativa relativa alla presenza regolare sul territorio nazionale in ordine al la-voro e alle varie tipologie di permesso di soggiorno.
Servizio SoCiale effettua la presa in carico di cittadini immigrati in regola residenti a Milano in condizioni di grave disagio sociale e relazionale, tramite interventi economici e accoglienza alloggiativa temporanei, ospitalità per stranieri dimessi dagli ospedali e in situazione di forte difficoltà.
Sportello orientaMento e aCCoMpagnaMento al riCongiungiMento FaMiliare, fornisce informazioni sulle procedure di ricongiungimento, orientamento e accom-pagnamento ai servizi territoriali dedicati ai neo arrivati.
5.501 cittadini italiani e stranieri hanno rice-vuto informazioni sulla normativa e sulla rete di servizi e di interventi a disposizione
129 consulenze giuridiche erogate dallo Sportello Richiedenti Asilo e Rifugiati
335 persone sono state prese in carico dal Servi-zio Sociale, di queste il 56% ha già usufruito in passato del servizio
594 interventi attivati, mediamente 1,8 per ogni utente95 buoni sociali e contributi economici erogati nel 2009 per una spesa pari a 99 mila euro
Servizio Immigrazione
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀll sistema dei servizi per favorire la presenza regolare degli stranieri in città
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
L’accesso allo sportello informativo
avviene per il 49% dei casi di persona, per il
48% per telefono e per il 3% via email e fax.
L’83% delle richieste proviene da cittadini, il re-
stante 17% da parte di servizi pubblici e privati.
Nel 2009, l’80% degli utenti del
Servizio Sociale è in Italia da più di 5 anni
e il 56% ha già usufuito in passato del servi-
zio. Questi dati confermano le difficoltà che
incontrano i migranti anche dopo diversi anni
dall’arrivo in Italia, aggravate dall’attuale cri-
si economica.
La maggior parte dei bisogni espressi
dall’utenza sono di tipo primario: sussidi
economici, ricerca lavoro, regolarizzazione
documenti e ricerca di un alloggio.
Rispetto al 2008, nel 2009 si verifica una ridu-
zione del numero di interventi procapite, da 3
a 1,8, e una diminuzione degli interventi rea-
lizzati in rete con altri servizi dal 77% al 62%,
con un maggior utilizzo delle risorse interne al
servizio. Nel 2009, inoltre, si verifica una mag-
giore difficoltà a concludere i percorsi - i per-
corsi in corso aumentano dal 35% al 56,5% - e
un aumento della durata degli interventi con-
clusi. Nonostante la crescente difficoltà nella
risposta ai bisogni, la maggior parte dei percor-
si conclusi ha comunque una durata inferiore
o pari a 1 anno e la percentuale di interruzioni
si mantiene bassa (4%) a dimostrazione della
capacità del servizio di accogliere e costruire
relazioni significative con gli utenti.
Beneficiari dei servizi del segretariato sociale
Interventi attivati dal servizio sociale
Utenti presi in carico dal servizio sociale
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
8.000
2007 2008 2009
2008 2009
6.0156.629
0
100
200
300
400
UTENTI ALLA PRIMA PRESA IN CARICO
UTENTI CHE GIà HANNO FRUITO DEL SERVIZIO
122
182
304
187
148
335
117eCoNoMiCi
47saNitari
100GiuriDiCi
107lavorativi
80psiColoGiCi
13riMpatri
22eDuCativi
35psiCHiatriCi
73abitativi
5.501
160 161
Sportello orientaMento alla ForMazione e al lavoro fornisce orientamento su percorsi scolastici, corsi di formazione professionale e linguistica, informazioni sul rico-noscimento di titoli di studio conseguiti all’estero, consulenza per l’accesso all’università e l’iscrizione agli albi professionali; informazioni sulla normativa in ambito lavorativo e sulle con-dizioni dei lavoratori stranieri in Italia; assistenza per la pre-disposizione di curricula personalizzati e la ricerca di contatti per inserimenti lavorativi.
punto ConoSCitivo delle aSSoCiazioni di e per iMMigrati realizza la mappatura e promuove la conoscenza delle associazioni di e per immigrati presenti in città, favo-risce la creazione di reti tra associazioni simili o con finalità comuni e diffonde iniziative e informazioni di interesse delle associazioni. L’obiettivo, così come previsto nel programma del Sindaco, è quello di costituire l’Organismo rappresenta-tivo delle Associazioni che diventerà interlocutore dell’Ammi-nistrazione.
2.091 colloqui di orientamento per la formazio-ne e il lavoro con 1.405 persone di 92 nazionalità diver-se, con una media di 1,48 colloqui per utente
127 associazioni di cittadini stranieri censite
Convenzione con la Fondazione iSMu per favorire la formazione di figure che sappiano organizzare e gestire le varie forme associative degli stranieri nel rispetto della normativa italiana, per una spesa complessiva pari a 20 mila euro
Servizio Immigrazione
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀll sistema dei servizi per favorire la presenza regolare degli stranieri in città
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
La maggior parte degli utenti dello
sportello orientamento alla formazione
e al lavoro è costituita da uomini (62%) di
nazionalità nord africana. Il 97% degli utenti
possiede un permesso di soggiorno che con-
sente l’attività lavorativa e il 59,5% si trova
nella fascia d’età 17-40 anni, e non dovrebbe-
ro quindi riscontrare problemi ad inserirsi nel
mercato del lavoro.
Nell’anno 2009 il 22% degli utenti si è rivol-
to allo sportello per richiedere informazioni
nell’ambito formativo e il 7,5% sul riconosci-
mento dei titoli di studio; il servizio, inoltre,
ha elaborato 214 curricula.
162 163
Per accogliere i numerosi cittadini stranieri dimessi dagli ospedali in condizioni di non autosufficienza, privi di casa e di reti familiari, l’Amministrazione Comunale offre ospitalità e assistenza presso la casa Cardinal Colombo.
Per rendere possibile l’accesso ai servizi agli stranieri delle diverse etnie presenti in città che non parlano italiano e per supportare tutte le attività riguardanti la popolazione stra-niera svolte dall’Assessorato, il Comune ha messo a disposi-zione interpreti e mediatori linguistici e culturali per 25 lingue differenti.
6.145 ore di interpretariato e 1.870 ore di traduzione erogate nel 2009 per 25 lingue differenti
339 mila euro è la spesa per il servizio
10 stranieri malati dimessi dagli ospedali accolti presso la Casa Cardinal Colombo con una spesa complessiva pari a 56 mila euro
Accoglienza di cittadini stranieri dimessi dagli ospedali
Interpretariato, mediazione linguistico culturale e traduzioni
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀll sistema dei servizi per favorire la presenza regolare degli stranieri in città
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Persone malate accolte
Interpretariato e traduzione - ore criticitÀOccorre sviluppare interventi di me-
diazione linguistica e culturale più
strutturati a sostegno sia dell’inte-
grazione scolastica, sia dei servizi per
le famiglie e gli adulti in difficoltà,
rafforzando la formazione degli ope-
ratori sui codici culturali dei principali
paesi di provenienza degli utenti dei
servizi.
Spesa complessiva
0
10
20
30
2007 2008 2009
2007 2008 2009 2007 2008 2009
2015
10
0
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
7.492 7.720 8.015
€ 0
€ 100.000
€ 200.000
€ 300.000
€ 400.000
€ 316.777 € 326.417 € 338.924
164 165
Il ricongiungimento delle famiglie con i propri figli costitui-sce un passaggio molto delicato sia per chi è già in Italia, sia per chi arriva. Il Comune offre assistenza in questa particolare fase della vita degli stranieri tramite lo sportello di via Tarvi-sio 13 e gli 8 sportelli decentrati di informazione e consulenza sulle procedure e la presa in carico dei casi più complessi.L’attività degli sportelli permette tra l’altro di favorire la pie-na inclusione e permanenza regolare dei cittadini stranieri. Le reti di sportelli si confrontano periodicamente per il moni-toraggio del fenomeno e mensilmente sostengono gruppi di auto aiuto tra famiglie che hanno già svolto percorsi virtuosi di ricongiungimento e quelli che lo hanno appena avviato.
attivazione di 9 sportelli per il coordinamento e il monitoraggio del ricongiungimento familiare
3.657 pratiche trattate e persone seguite
2.146 nulla osta rilasciati dalla Prefettura da gen-naio 2009 a luglio 2010
161.600 euro la spesa complessiva per il servizio
Sportelli orientamento e accompagna-mento al ricongiungi-mento familiare
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀll sistema dei servizi per favorire la presenza regolare degli stranieri in città
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Il 49% delle richieste di ricongiun-
gimento presentate agli sportelli riguarda i
figli minori, seguono le richieste per i coniugi
(29%) e per i genitori (22%).
Sono state registrate 51 nazionalità diverse
dei richiedenti il ricongiungimento.
La rete degli sportelli per il ricongiungimento familiare
Per Fare di Piu’Nel 2009 è stata avviata una colla-
borazione tra gli sportelli decentrati
per il ricongiungimento familiare e i
poli Start finalizzata allo scambio di
dati e informazioni significative per
il monitoraggio del fenomeno, alla
programmazione e organizzazione
degli inserimenti nelle scuole mila-
nesi, all’organizzazione delle risorse
per l’accoglimento dei neo arrivati e
alla distribuzione di materiale infor-
mativo.
1
5
7 3
4
2
cesil
9
›› fondazione caritas›› fondazione f. verga›› camera del lavoro metropolitana›› a.c.l.i.
6
8
comunitànuova
uil milano
centrodi solidarietà
san martino
166 167
Nel corso del 2009 sono stati realizzati diversi progetti di inclu-sione sociale sostenuti anche dal Comune con risorse proprie. Tra i principali si segnalano:
inContri tra Culture: il progetto, finanziato dal Ministero del Welfare e rivolto alle seconde generazioni di stranieri in Italia, intende promuovere una cultura orientata all’integrazione, allo scambio interculturale e alla riduzione della conflittualità giovani-le. Il progetto prevede la realizzazione di laboratori espressivi per adolescenti tra i 14 e i 17 anni di Milano, sia italiani che stranieri, e l’implementazione di un Osservatorio comunale permanente sull’integrazione multiculturale dei giovani.
Culture in CoMune il progetto promuove percorsi di inclusio-ne sociale di minori di seconda generazione, italiani e stranieri, valorizzando la rete di servizi e le opportunità presenti sul terri-torio. A partire dai bisogni e dagli interessi individuati tra i ragazzi tramite attività di osservazione e focus group, sono stati avviati dei laboratori multimediali interculturali (teatro, musica, cinema, arte, giochi di ruolo) e spazi di ascolto e orientamento.
rete nirva, prograMMa per riMpatri volontari aSSi-Stiti finalizzato a rafforzare ed organizzare in un’unica rete tutte le organizzazioni pubbliche e private che si occupano di promuovere il rimpatrio volontario e assistito di particolari categorie di migranti garantendo loro il ritorno nei paesi di provenienza in condizioni di dignità e sicurezza, e permettendo loro una piena reintegrazione. In particolare, il progetto è rivolto a cittadini stranieri in situazione di vulnerabilità che decidono di rientrare nel paese di origine e vengono sostenuti nelle spese di viaggio con un budget per il rientro
Nel 2009, inoltre, sono stati finanziati diversi progetti di in-clusione sociale tramite la legge 40.
750 ragazzi hanno partecipato ai 25 laboratori espressivi organizzati in 14 istituti secondari di secondo grado e in altri contesti di aggregazione informale
la spesa complessivamente sostenuta per il progetto, negli anni 2007-2009 è di 441.920 euro
Si è conclusa la mappatura dei bisogni dei ragazzi ed è stato realizzato l’atlante delle risorse presenti nella città di Milano divise per zone e tipologia di servizio per una spesa di 12.026 euro
11 rimpatri volontari assistiti realizzati nel 2009 in collaborazione con l’OIM (International Organization for Migration)
1 progetto dell’aSl di Milano e 9 degli enti del terzo Settore finanziati per una spesa pari a 423.859 euro
Progetti di inclusione sociale
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀll sistema dei servizi per favorire la presenza regolare degli stranieri in città
attivitÀ riSultati 2009
168 169
Il Comune offre a richiedenti asilo, rifugiati e titolari di pro-tezione sussidiaria e umanitaria servizi di orientamento so-ciale e giuridico, di assistenza sanitaria, tutela e protezione, ospitalità temporanea e sostegno all’inserimento lavorativo e sociale sulla base dell’Accordo sottoscritto con il Ministero dell’Interno nel 2007.
Il sistema di accoglienza si compone di un Centro Polifunzio-nale, articolato in 6 poli dislocati sul territorio cittadino per lo svolgimento di attività di accoglienza e l’attivazione di per-corsi di integrazione sociale, lavorativa e abitativa per una du-rata massima di 10 mesi.
1.130 persone hanno beneficiato di 2.477 colloqui di orientamento presso lo sportello sociale e giuridico
599 persone hanno beneficiato di 623 consulenze giuridiche
62 prese in carico sociali
343 accoglienze gestite con procedure straordinarie in strutture a bassa soglia (più che raddoppiate dal 2008)
754 titolari di protezione internazionale accolti (+19,5% dal 2008)
67 contributi economici e buoni sociali erogati per una spesa pari a 74 mila euro
3 milioni di euro è la spesa sostenuta per il servizio
Si definisce riCHiedente aSilo il cittadino straniero che ha presen-
tato domanda di protezione internazionale su cui non è stata ancora
adottata una decisione definitiva.
Si definisce riFugiato, il cittadino di un Paese non appartenente
all’Unione Europea il quale, per il timore fondato di essere perseguitato
per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determi-
nato gruppo sociale o opinione politica, si trova fuori dal territorio del
Paese di cui ha la cittadinanza o nel quale aveva dimora abituale (se
apolide) e non può o non vuole avvalersi della protezione del Paese di
origine.
Si definisce perSona aMMiSSiBile di protezione SuSSidiaria,
la persona che non possiede i requisiti per essere riconosciuta come ri-
fugiato, ma necessita comunque di una forma di protezione in quanto
potrebbe subire grave danno in caso di rimpatrio.
Se la domanda di protezione internazionale viene accolta, lo Stato rico-
nosce lo StatuS di riFugiato o di protezione SuSSidiaria.
(Fonte: D.L.vo 28 gennaio 2008 n.25)
La protezione uManitaria è riconosciuta per motivi umanitari quan-
do, a seguito di esito negativo della domanda di asilo si riscontra che sa-
rebbe comunque pericoloso per la persona il rientro nel Paese di origine.
(Fonte: ONU, UNHCR)
Centro Polifunzionale
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀPercorsi di accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria verso l’autonomia
attivitÀ approFondiMentiriSultati 2009
Tra gli adulti accolti, l’85% è costi-
tuito da uomini e le donne rappresentano il
restante 15%.
Le nazionalità africane rappresentano
l’83,6% del totale dei rifugiati, mentre il
16,3% proviene in prevalenza dall’Asia.
Il periodo di accoglienza si conclude nel 60%
dei casi alla scadenza dei 10 mesi previsti: un
quarto degli uomini accolti viene espulso pri-
ma della scadenza principalmente per assen-
ze ingiustificate, mentre il 34% delle donne
si dimette volontariamente per integrazione
sul territorio.
Per Fare di Piu’Il progetto “Sistema Milano” nasce per
iniziativa dell’Assessorato alla Famiglia,
Scuola e Politiche Sociali del Comune di
Milano che, insieme a 13 enti del Terzo
Settore con cui collabora da anni, ha in-
dividuato come prioritaria la necessità
di promuovere e sperimentare, a livello
territoriale, nuovi e più maturi processi
di partecipazione e sussidiarietà. Il pro-
getto prevede la costruzione e la forma-
lizzazione del “Sistema Milano”, di una
rete solida tra attori del pubblico e del
privato per progettare e implementare
percorsi di autonomia a favore di rifugia-
ti o beneficiari di protezione sussidiaria o
umanitaria, rom e sinti e senza dimora.
Il progetto è finanziato dalla Fondazio-
ne Cariplo e cofinanziato dal Comune di
Milano.
II progetto enea, finanziato dal Fon-
do Europeo per i Rifugiati e realizzato
in collaborazione con il Consorzio Farsi
Prossimo, l’A.O. Niguarda, TerreNuove e
Fondazione Sviluppo e Promozione On-
lus, è rivolto a vittime di tortura e por-
tatori di disagio mentale richiedenti o
titolari di protezione internazionale. Con
il progetto, avviato nel 2010, si intende
costituire un luogo di riferimento per la
presa in carico globale dei soggetti, tra-
mite interventi giuridici e sociali, medi-
co-sanitari, psicologici, socio-riabilitativi
e servizi di accoglienza residenziale.
170 171
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀPercorsi di accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione sussidiaria e umanitaria verso l’autonomia
approFondiMenti
ENTI IN RETE
La Grangia di Monluè
Associazione Marta Larcher
Casa Shalom
Opera San Francesco
Ass.ASP – Rosi Ciampa
Centesimus Annus
Casa della Carità
ENTI CONVENZIONATI
CPS AO Niguarda
Terrenuove
Coop Farsi Prossimo
Consorzio Farsi Prossimo
Milano Ristorazione
Associazione Medici Volontari
Eurostreet
ATM
Centro Polifunzionale
754PERSONEACCOLTE
MINISTERODELL’INTERNO
SERVIZI DI ACCOGLIENZA TECNICO - AMMINISTRATIVAVIA BARBINO, 8
SERVIZI AMMINISTRATIVI E STATISTICIVIA EDOLO, 19
SERVIZI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE
� FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I SERVIZI DELL’ASILO
� FONDI PER L’EMERGENZA DEL MINISTERO DELL’INTERNO
� RISORSE DELLA PROTEZIONE CIVILE
>> UFFICI CENTRI DI ACCOGLIENZA>> SPORTELLO DI ORIENTAMENTO SOCIALE E GIURIDICO>> UFFICIO GESTIONE BANCHE DATI - NAZIONALE (MINISTERO) - COMUNALE (SISS)>> SERVIZIO INTERPRETARIATO
A MILANO>> VIA NOVARA (90 POSTI UOMINI)>> VIA GIORGI (30 POSTI UOMINI)>> VIA GORLINI (60 POSTI UOMINI)>> VIA F.TESTI (50 POSTI UOMINI)>> VIA ORTLES - 1 PADIGLIONE (70 POSTI UOMINI)>> VIA SAMMARTINI (70 POSTI DONNE E BAMBINI)
FUORI MILANO>> BUSTO ARSIZIO E RHO (20 POSTI)>> LECCO (10 POSTI)
RIFUGIATIE BENEFICIARIDI PROTEZIONESUSSIDIARIA
SPRAR
CENTROPOLIFUNZIONALE»€
»€
>> vitto e alloggio (colazione e cena)
>> visite sanitarie
>> consulenza psicologica e psichiatrica al bisogno
>> interpretariato
>> tessera ATM mensile
ACCOGLIENZA>> orientamento e accompagnamento ai servizi del territorio (Questura, SSN, Consultori, Agenzia delle Entrate, Servizi anagrafici, etc.)>> primi corsi di lingua italiana
1° FASE2 MESI
INTEGRAZIONE>> corsi di lingua italiana>> monitoraggio percorsi integrazione>> formazione professionale>> borse lavoro
2° FASE6 MESI
SEMIAUTONOMIA>> orientamento all’uscita>> attivazione contributi economici
3° FASE2 MESI
SER
VIZ
I GR
ATU
ITI
IN T
UTT
E LE
FA
SI
COMUNE DI MILANO
COMUNE DI ROMA
COMUNE DI FIRENZE
COMUNE DI TORINO
ACCESSO
USCITA
1.130PERSONESI SONO RIVOLTEALLO SPORTELLO SOCIALE E GIURIDICO
623CONSULENZEGIURIDICHE
3.500POSTISU TUTTO IL TERRITORIONAZIONALE
400POSTILETTO 10
MES
I
172 173
FAVORIRE L’INTEGRAZIONE SOCIALE DEGLI STRANIERI CONIUGANDO ACCOGLIENZA E LEGALITÀControllo e integrazione delle famiglie rom
Il piano rom ha comportato una profonda revisione delle at-tività svolte con la popolazione rom e sinti della città, con par-ticolare attenzione all’insediamento di via Triboniano. Il Piano ha previsto la realizzazione di interventi di bonifica del terri-torio, aiuto umanitario e censimento delle famiglie insediate. Il campo di via Triboniano è stato interessato da un ampio in-tervento di risanamento, con interventi fognari e allacciamenti all’acqua potabile e all’energia elettrica. E’ stato inoltre istituito un presidio sociale in tutti gli 11 campi sosta comunali, con la presenza di 2 educatori, 1 coordinatore e 1 assistente sociale, con la funzione di controllo e di supporto alla scolarizzazione e all’inserimento lavorativo.11 facilitatrici culturali rom sono state inserite sia all’interno delle scuole primarie frequentate dai minori sia all’interno dei campi rom ed è stato garantito il servizio di trasporto degli alunni dai campi alle scuole e viceversa.
Nel corso del 2009 sono state avviate le prime azioni tese all’al-leggerimento dei campi, all’attuazione di quanto previsto dal “Regolamento per i campi nomadi del territorio del comune di Milano” e ai primi interventi di integrazione sociale.
1 presidio sociale attivato in tutti gli 11 campi rom autorizzati, con la presenza di 36 operatori professionali
diffusione del patto di socialità e legalità all’interno di tutti i campi rom comunali e sottoscrizione di 4 patti presso l’area Triboniano-Barzaghi
273 minori, pari al 91% del totale dei minori in età di ob-bligo scolastico presenti nei campi, seguiti nelle scuole da 11 facilitatrici culturali di origine rom
697 accertamenti reddituali e patrimoniali effettuati nel 2009
25 famiglie rom allontanate dai campi comunali e 10 supportate nell’acquisizione di una nuova soluzione abitativa
Presidio sociale nei campi rom
attivitÀ riSultati 2009 approFondiMenti
Nel 2009 le motivazioni all’origine
dei provvedimenti di allontanamento sono:
» possesso di altre abitazioni in proprie-
tà o in affitto;
» assenze prolungate non autorizzate;
» condanne penali definitive;
» doppia diffida.
Per Fare di Piu’Nel 2010 si darà piena attuazione al
“Regolamento per i campi nomadi
del territorio del comune di Milano”
che stabilisce la transitorietà della
sosta fino a 1 anno, prorogabile fino a
un massimo di 3, e intende far uscire
definitivamente le famiglie rom da
una condizione di emarginazione, fa-
vorendone l’integrazione nel tessuto
cittadino e permettendo la riqualifi-
cazione degli insediamenti.
MILANO
IDRO37ITALIANI(SINTI ABRUZZESIE ROM HARVATI)
BONFADINI49ITALIANI(SINTI ABRUZZESIE ROM HARVATI)
CHIESA ROSSA51ITALIANI(SINTI ABRUZZESIE ROM HARVATI)
MARTIRANO23ITALIANI(SINTI ABRUZZESIE ROM HARVATI)
NEGROTTO26ITALIANI(SINTI ABRUZZESIE ROM HARVATI)
TRIBONIANO119BOSNIACIE RUMENI
NOVARA55MACEDONIE KOSOVARI
IMPASTATO12ITALIANI(ROM HARVATI)
174
LE RISPOSTE DEGLI ATTORI DELLA SUSSIDIARIETÀ
176 177
AREA ADULTIIN DIFFICOLTÀ
AREA ADULTIIN DIFFICOLTÀ
Le risposte degli attori della sussidiarietà
Nell’ambito del coinvolgimento, è stato attivato il Tavolo Tematico Adulti in difficoltà a cui hanno par-tecipato 8 organizzazioni. Le valutazioni in merito alle attività e ai risultati di quest’area sono rap-presentate tramite una matrice costruita su due assi: l’efficacia rispetto ai risultati ottenuti e l’utilità delle attività svolte per raggiungere gli obiettivi. Come mostrato dalla figura, i servizi, molto numerosi, si concentrano prevalentemente nel quadrante in alto a destra, che indica una valutazione di alta ef-ficacia ed utilità del lavoro svolto dall’Assessorato; vi sono tuttavia alcuni servizi che si collocano nei quadranti inferiori della matrice evidenziando criticità su entrambe le dimensioni rilevate.
La matrice è stata così costruita: ad ogni risposta si è attri-buito un peso crescente, quanto più positiva era la valuta-zione espressa, riconducendolo su una scala da 0 a 100; il valore è stato poi ponderato per il rapporto tra gli interlo-cutori che hanno dato tale valutazione e il totale dei parte-cipanti al tavolo
Il rapporto tra organizzazioni e Assessorato
Grande disponibilità al dialogo con gli enti e facilità di contatto a tutti i livelli
Si riscontra un aumento dei servizi rivolti agli adulti in difficoltà, tra cui lo sviluppo di una rete di protezione sociale e di rinforzo a progetti educativi e di prevenzione
disponibilità a sostenere anche economicamente gli enti
Occorre una maggiore integrazione con la rete del privato sociale sul terri-torio, sia per valorizzare i servizi già strutturati sia per l’analisi dei bisogni
Si richiede un maggiore coinvolgimento degli enti nei processi decisio-nali
Si segnala qualche difficoltà legata agli iter burocratici
i puNti Di forza
i puNti Di Debolezza ufficio adulti
La maggior parte delle organizzazioni ritiene opportuno potenziare i seguenti servizi e interventi:
I principali servizi e interventi che si chiede di rafforzare
casa dell’accoglienza ortles
Com
e va
luta
te i
risul
tati
ragg
iunt
i?ef
fica
cia
PER NIENTE POCO ABBASTANZA MOLTO
Quanto ritenete utili le azioni svolte per il raggiungimento degli obiettivi?
utilità
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221
611
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14 15
2
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103 4
5
NO
N S
UFF
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NTE
SUFF
ICIE
NTE
BU
ON
OO
TTIM
O
18 1320
CENTRO AIUTO STAZIONE CENTRALE (CASC)
CASA DELL’ACCOGLIENZA ORTLES
PIANO ANTIFREDDO
UFFICIO ADULTI
INTERVENTI DI ASSISTENZA DOMICILIARE
SUPPORTO PSICOLOGICO E ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO
BUONI SOCIALI E SUSSIDI ECONOMICI
BORSE DI STUDIO
INSERIMENTO IN COMUNITà ALLOGGIO
CUSTODI SOCIALI E SOCIO-SANITARI
ASSEGNAZIONE DI APPARTAMENTI CONFISCATI ALLA MAFIA ALGI ENTI DEL TERZO SETTORE
CELAV
REINSERIMENTO SOCIALE DELLE PERSONE IN ESECUZIO-NE PENALE: AGENTI DI RETE
UFFICIO INIZIATIVE CONTRO LE VIOLENZE
PROTEZIONE DELLE DONNE VITTIME DELLA TRATTA E CONTRASTO AL FENOMENO DELLA PROSTITUZIONE
LINEA VERDE DROGA
UNITà MULTIDISCIPLINARE INTEGRATA
SPORTELLO INFORMATIVO, SEGRETARIATO SOCIALE E SPORTELLO RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI
SERVIZIO SOCIALE
SPORTELLO ORIENTAMENTO ALLA FORMAZIONE E AL LAVORO
SPORTELLI ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO AL RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
CENTRO POLIFUNZIONALE
16
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anzianiobiettivi, attività e risultati
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ANZIANIPrevenzione del disagio e sostegno al domicilio
L’azione dell’Amministrazione Comunale è orientata al mantenimento dell’anziano nel proprio contesto di vita, tramite un potenziamento degli interventi di prevenzione e di sostegno al domicilio.Tramite iniziative di prossimità e socialità il Comune
Le risorse dedicate
Fonte: Rendiconto della Gestione 2007, 2008 e 2009Nota: la ripartizione della spesa per aree di rendicontazione è calcolata su un totale che non prende in considerazione le spese generali non direttamente attribuibili alle aree di rendicontazione.
intende prevenire il disagio senza aspettare il suo manife-starsi e collegare l’anziano e la sua famiglia a una rete di re-lazioni sociali per promuovere il mantenimento delle abilità residue e consolidare il senso di appartenenza alla comunità.
22%SPESA CORRENTEE PER INVESTIMENTIPER L’AREA ANZIANI
€ 0
€ 20.000.000
€ 40.000.000
€ 60.000.000
€ 80.000.000
€ 100.000.000
€ 120.000.000
2007 2008 2009
€ 116.333.917€ 109.745.758
€ 106.368.586
SpeSa CoMpleSSiva DELL’ASSESSORATO PER L’AREA ANZIANI SUL TOTALE DELLA SPESA (ANNO 2009)
ANDAMENTO DELLA SpeSa Corrente
€ 107.627.159Si tratta di una riQualiFiCazione della SpeSa: nel triennio, si è infatti verificato un aumento delle persone complessivamente assistite (circa 15.330)determinato dall’aumento degli anziani seguiti al proprio domicilio e dalla riduzio-ne delle domande e degli inserimenti in strutture residenziali.
183
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i Con
giu
Solitudine ed emarginazione per l’uscita dal sistema produttivo, che spesso avviene ancora in condizioni di buona salute, generando uno stato di inutilità sociale
aumento delle richieste di inserimenti di anziani in strutture residenziali e conseguente aumento dei costi per ricoveri in strutture residenziali per il Comune, la famiglia e il sistema socio-sanitario
aumento degli anziani in situazione di difficoltà a causa sia dell’invecchiamento della popolazione (193 anziani sopra i 65 anni ogni 100 giova-nissimi nella fascia 0-14 anni), sia per la debolezza della rete familiareFonte: Settore Statistica del Comune di Milano
Le criticità all’inizio del mandato
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184 185
L’azione del Comune è volta a mantenere l’anziano nel proprio contesto di vita affettivo, sociale e relazionale, attraverso un sistema di servizi dedicati, di carattere preventivo e di sostegno all’autonomia, in collaborazione con il Terzo Settore. Il Comune interviene per mantenere attiva la vita di relazione attraverso opportunità di partecipazione, integrazione, cultura e solidarietà per valorizzare gli anziani come risorsa della comunità cittadina. I servizi per gli anziani rivolgono un’attenzione congiunta verso l’anziano e la sua rete di relazioni, ricorrendo alla residenzialità solo dove non sono possibili altri interventi.
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALE
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La figura del custode sociale e socio-sanitario rappresenta un sistema innovativo per rilevare in maniera diffusa e tempestiva i bisogni degli anziani, anche quelli che rimangono inespressi, in una logica di prossimità.
Il progetto prevede, infatti, la presenza di un custode e di un por-tiere sociale all’interno di insediamenti in cui la concentrazione di soggetti fragili sotto il profilo economico, sociale e relazionale può determinare situazioni di disagio. I custodi sociali raccolgono le segnalazioni direttamente nel luogo e nel momento in cui si manifestano i bisogni e offrono servizi personalizzati e azioni di cura continuative a favore delle situazioni di disagio e fragilità sociale.
A seguito del successo conseguito dal servizio nel 2008, il pro-getto è stato esteso alle aree Famiglia, Infanzia, Minori e Giovani e Adulti in difficoltà.
Il Comune, in collaborazione con l’ASL di Milano, in occasione del “Piano Anticaldo”, costituisce l’anagrafe della Fragilità con lo scopo di individuare anziani di età superiore ai 75 anni, fragili e a rischio in presenza di ondate di calore. I soggetti ad alto rischio individuati vengono contattati per prevenire o rilevare particolari situazioni di necessità.
3.899 anziani ad alto rischio individuati nell’Anagrafe della Fragilità (-34% dal 2007)
10.960 persone assistite dai custodi sociali e socio-sanitari (più che raddoppiate dal 2008), di cui 10.166 anziani, 510 nuclei familiari e 284 adulti in difficoltà
731.943* prestazioni erogate per una spesa di 4,7 milioni di euro
*dato aggiornato al 31 luglio 2009
I custodi socialie socio-sanitari
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALEL’accesso ai servizi socio-assistenziali per gli anziani
attivitÀ
Anagrafedellafragilità
riSultati 2009 approFondiMenti
Nei caseggiati di edilizia residen-
ziale pubblica il Comune di Milano si avva-
le di una rete di:
- 152 custodi sociali;
- 13 custodi socio-sanitari dipendenti
dell’A.S.L.;
- 361 portieri sociali.
Il numero degli anziani ad alto
rischio individuati nell’ambito del Piano
Anticaldo è in continua diminuzione. Il
rafforzamento dei servizi territoriali, in
particolare quello dei custodi sociali, ha
infatti permesso di individuare e segui-
re costantemente un numero maggiore
di anziani fragili, indipendentemente
dall’emergenza caldo.
Utenti complessivi
Anziani ad alto rischio individuati
Spesa per custodi
2007 2008 20090
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
3.812
10.960 DI CUI 10.166ANZIANI
5.238
2007 2008 2009€ 0
€ 1.000.000
€ 2.000.000
€ 3.000.000
€ 4.000.000
€ 5.000.000
€ 2.494.528
€ 4.018.657€ 4.700.609
2007 2008 20090
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.000
7.000
2.123
1.7763.945
2.826
5.908 5.5483.899
3.082
ANZIANI GIà ASSISTITI DAI SERVIZI COMUNALI
NUOVI ANZIANI INDIVIDUATI DALL’ANAGRAFE DELLA FRAGILITà
1.603
188 189
0
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
2007 2008 2009
17.853
21.605
18.276
5.056 4.928 4.747 4.003 3.762 3.641 2.989 2.782 2.058
7.874 8.05010.285
17.730 17.491
22.796
201 207 2740
4.0008.000
12.00016.00020.00024.000
2008
2009
2007
TELEASSISTENZA PODOLOGIA VACANZE
ANZIANICONTRIBUTIECONOMICI
SAD -VISITE DOMICILIARI
COLLOQUI CON ASSISTENTI SOCIALI
I 28 Centri Multiservizi per anziani (CMA) presenti in città of-frono informazioni e orientamento rispetto ai servizi pubblici e privati a favore degli anziani. È possibile, inoltre, presentare allo sportello richieste per accedere ai servizi del sistema socio-assi-stenziale.
È attivo il numero del Contact center per rispondere tempestiva-mente alle richieste di informazione sul sistema dei servizi agli an-ziani.Il numero, che è stato compreso nel servizio Infoline 02.02.02, continua ad assicurare la chiamata gratuita con il numero verde 800.777.888 messo a disposizione anche nell’ambito dell’inizia-tiva “Piano Anticaldo - Estate Amica”. Da ultimo, grazie al collegamento con l’Ufficio Invalidi Civili del Comune, il servizio fornisce assistenza in materia d’invalidità ci-vile con consulenze sulla concessione di prestazioni economiche.
18.276 anziani in carico ai CMA, per un totale di 43.801 prestazioni complessivamente erogate
32.769 chiamate in un anno e 3.479 contatti nell’ambito del Piano Anticaldo
1.200 consulenze telefoniche al mese per pratiche d’invalidità civile
riduzione dei tempi per la concessione del beneficio econo-mico d’invalidità civile da 6 mesi nel 2007 a 5 giorni con una riduzione del personale da 22 a 16 unità nel 2009
In collaborazione con l’A.S.L. di Milano sono stati istituiti gli Sportelli unici integrati che costituiscono un punto unico di ac-cesso ai servizi socio-sanitari. Presso gli sportelli vengono forniti informazioni e orientamento sui servizi offerti dai CMA e dall’As-sistenza Domiciliare Integrata (ADI).
Nel 2009 è stato aperto il primo sportello di Segretariato sociale inte-grato riunendo in un’unica sede i punti di accesso ai servizi delle aree Famiglia, Infanzia, Minori e Giovani, Adulti in difficoltà e Anziani.
6 Sportelli unici integrati presenti in città a cui si sono rivolti 5.670 utenti (+21% dal 2008)
aperto il primo Sportello di segretariato sociale integrato in via Anselmo da Baggio
Centrimultiserviziper anziani
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALEL’accesso ai servizi socio-assistenziali per gli anziani
attivitÀ
Sportelli uniciintegratie Segretariato sociale
Contactcenter
riSultati 2009 approFondiMenti
Per Fare di PiÙNel 2010 si prevede l’apertura di altri 3
sportelli nelle zone 2, 3 e 5.
Utenti CMA
Telefonate ricevute
Utenti sportelli unici integrati
Servizi per tipologia di prestazione
Contatti nell’ambito del Piano Anticaldo
0
2.000
4.000
6.000
4.185 4.6875.670
Il numero di telefonate ricevute e
di contatti è diminuito grazie al rafforza-
mento dei servizi territoriali, in particolare
dei custodi sociali che garantiscono un
monitoraggio costante degli anziani fragili.
2007 2008 2009
2007 2008 20090
5.00010.00015.000
20.00025.00030.00035.000
32.70733.102
33.769
01.0002.0003.0004.0005.0006.000
2.513
5.052
3.479
2007 2008 2009
190 191
Sono luoghi di aggregazione, spazi nei quali si sviluppano amicizia e solidarietà. Le attività offerte dai Centri, di cui al-cune affidate in gestione a Milano Sport, sono di tipo:
18.500 anziani hanno frequentato i 28 CSR con una frequenza media giornaliera di 4.000 utenti
2 Centri rinnovati e inaugurati in via Stratico e Sammartini
Il Comune offre la possibìlità di partecipare a soggiorni climatici della durata di 2 settimane nel periodo da Giugno a Ottobre.La partecipazione al servizio è gratuita per gli anziani privi di red-dito, mentre per gli altri prevede tariffe agevolate in relazione alla fascia di contribuzione di appartenenza. Il pacchetto comprende attività organizzate di animazione e sva-go e la copertura sanitaria.
1.406 anziani hanno partecipato ai soggiorni climatici in località marine, collinari e lacustri
30 anziani (2% del totale) hanno beneficiato della vacan-za gratuitamente
498 mila euro la spesa sostenuta
CentriSocio - Ricreativi(CSR)
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALEContrasto alla solitudine e all’isolamento: socializzazione e sostegno economico
attivitÀ
Turismosociale
ricreativo (ballo, giochi come tombola, carte) e di intratte-nimento vario, anche in particolari ricorrenze (quali Natale, Pasqua, Ferragosto ecc.);
culturale e di informazione (gite, conferenze, visite guidate, ecc.);
sportivo (corsi di yoga, tai chi, ginnastica dolce, ecc.)
»
»
»
riSultati 2009 approFondiMenti
Il 70% degli utenti è rappresen-
tato da donne, con una preponderanza di
vedove o single; oltre il 70% dei frequen-
tanti è ultrasettantenne.
Le mete principali del turismo
sociale sono la riviera marchigiana, ligure,
e la riviera romagnola, preferita dal 43%
dei partecipanti.
Anziani partecipanti alle attività dei CSR
2007 2008 20090
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
30.000
35.000
18.60018.700
18.500
Anziani partecipanti ai soggiorni climatici
Partecipanti per fasce di contribuzioneDestinazione soggiorni climatici
Spesa complessiva
02 0200 400 600 800
24
64
26
433
254
605
COLLINA
RIVIERA LIGURE
MARCHE
ROMAGNA
LOCALITà TERMALE
2007 2008 20090
400
800
1.200
1.600 1.491
1.3831.406
2007 2008 2009
€ 498.035
€ 639.782 € 674.120
€ 0
€ 200.000
€ 400.000
€ 600.000
€ 800.000
0 %2 %20% 30% 50% 60%
30
361420382
213
0
200
400
600
LOCALITà LACUSTRI
192 193
I laboratori occupazionali offrono gratuitamente la possibilità di svolgere attività di socializzazione e sostegno alla vita quotidiana, per alcune ore al giorno.In particolare si svolgono attività di psicomotricità e valoriz-zazione delle abilità degli anziani e sono garantiti servizi di igiene personale, la possibilità di consumare pasti e merende e il servizio di trasporto sede - domicilio e viceversa.
5 laboratori aperti dal lunedì al venerdì
15 anziani partecipanti in media al giorno
252 anziani beneficiari (+ 22% rispetto al 2008) di interventi economici urgenti e straordinari per una spesa complessiva di 178 mila euro
Il Comune sostiene l’anziano in situazioni di disagio tramite interventi economici per spese urgenti o impreviste. Il contribu-to è erogato per il ripristino di condizioni igieniche degli alloggi, per l’acquisto di elettrodomestici o di arredi indispensabili, per il pagamento di utenze o per progetti socio-assistenziali indivi-dualizzati.
Laboratorioccupazionali
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALEContrasto alla solitudine e all’isolamento: socializzazione e sostegno economico
attivitÀ
Interventieconomiciurgentie straordinari
riSultati 2009 approFondiMenti
Per Fare di PiÙNel 2010 si avvierà il percorso per l’ot-
tenimento della Certificazione di Qua-
lità ISO 9001:2008.
Il Comune garantisce una polizza
assicurativa gratuita per anziani che hanno
subito furti e raggiri.
Richieste utenti e beneficiari Spesa complessiva
2007 2008 20090
50
100
150
200
250
300248
207252
262
201
274
UTENTI BENEFICIARIRICHIESTE
2007 2008 2009
€ 165.000 € 165.000 € 178.493
€ 0
€ 50.000
€ 100.000
€ 150.000
€ 200.000
194 195
I Servizi di assistenza domiciliare (Sad) sono prestazioni al do-micilio erogate gratuitamente alla persona anziana.Le prestazioni comprendono:
›› interventi di cura della persona e della casa, ›› segnalazioni per assistenza riabilitativa e infermieristica dell’ASL;›› assistenza per disbrigo pratiche.
Per favorire la libera scelta del cittadino e garantire un intervento sempre più completo e personalizzato, nel giugno 2009 è stato definito il processo di accreditamento che prevede l’introduzione di modelli di performance diversificati e sono stati individuati dal Comune 16 soggetti erogatori.
ll servizio pasti a domicilio è uno degli interventi maggiormente richiesti dagli anziani che, facendo fatica a cucinare, spesso non mantengono un regime alimentare corretto. Inoltre, il momento della consegna del pasto offre la possibilità di un incontro con l’operatore, che, seppure breve, è di grande valore per il contrasto alla solitudine dell’anziano.
Il servizio buoni taxi prevede l’erogazione, da parte dei Centri Multiservizi Anziani, di buoni da 5 e 8 euro per usufruire di ac-compagnamenti in taxi per accertamenti sanitari, visite medi-che, cure sanitarie e riabilitative.
5.179 anziani hanno beneficiato dei Servizi di Assisten-za Domiciliare
definizione del processo di accreditamento e individuazione di 16 soggetti erogatori
10 milioni di euro la spesa complessiva nel 2009
1.888 anziani beneficiari (+9,8% dal 2008) per un totale di 300.575 pasti consumati
2,7 milioni di euro la spesa sostenuta
6.222 buoni taxi erogati a 934 anziani (+38% dal 2008)
Servizi di assistenza domiciliare (SAD)
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALESostegno alla domiciliarità per anziani parzialmente autosufficienti
attivitÀ riSultati 2009 approFondiMenti
Per Fare di PiÙNel 2010 si avvierà il percorso per
l’ottenimento della Certificazione di
Qualità ISO 9001:2008.
Con l’accreditamento sono sta-
te riviste le tariffe corrisposte ai soggetti
erogatori. In particolare l’adeguamento al
nuovo CCNL delle Cooperative ha compor-
tato un incremento del costo medio orario
delle prestazioni di circa il 18%.
Al fine di migliorare la qualità del
cibo nel 2009 si è provveduto a diversifi-
care la consegna dei pasti prevedendo, in
alternativa ai pasti caldi per anziani non
autosufficienti, pasti pronti da riscaldare
per persone con un livello minimo di au-
tonomia.
Utenti SAD Spesa complessiva
Pasti consumati Buoni taxi erogati Anziani beneficiari
Utenti pasti
€ 0
€ 2.000.000
€ 4.000.000
€ 6.000.000
€ 8.000.000
€ 10.000.000
€ 12.000.000€ 10.022.221 € 10.137.029 € 10.192.027
2007 2008 20092007 2008 2009
0
900
1.800
2.700
3.600
4.500
5.400 5.1795.246 5.271
2007 2008 2009
0
500
1.000
1.500
2.0001.8881.751
1.719
2007 2008 20090
70.000
140.000
210.000
280.000
350.000300.575
289.243 296.866
2008 2009
0
2.000
4.000
6.000
8.000
4.9076.222
2008 2009
0
200
400
600
800
1.000
679
934
196 197
Il servizio di podologia, molto gradito dagli anziani, prevede l’erogazione di un buono del valore di 20 euro per un massimo di 10 prestazioni annue.
Il Buono Spesa può essere richiesto da anziani in stato di biso-gno che vivono da soli e parzialmente autosufficienti. Il Buono Spesa, di importo variabile da 10 a 50 euro è spendibile presso i punti vendita SMA, COOP e ESSELUNGA.
I Buoni socio-assistenziali sono contributi economici di im-porto variabile da 300 a 600 euro a supporto delle cure con-tinuative prestate da familiari o operatori presso il domicilio dell’anziano con una grave compromissione del livello di autosufficienza.
3.641 buoni per la podologia erogati a 537 anziani
73 mila euro la spesa complessiva nel 2009
1.432 utenti hanno usufruito dei Buoni Spesa (+36% dal 2008) per un valore di 138 mila euro
1.738 anziani beneficiari (+29% rispetto al 2007) per una spesa complessiva di 5,5 milioni di euro
Servizi di assistenza domiciliare (SAD)
Buoni socio - assistenziali
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALESostegno alla domiciliarità per anziani parzialmente autosufficienti
attivitÀ riSultati 2009 approFondiMenti
I buoni spesa sono in minima
parte messi a disposizione gratuitamente
dalle aziende della grande distribuzione
(5%) e in parte sono a carico del Comune
(95% del valore complessivo).
Dal 2009 vengono effettuate ve-
rifiche più puntuali sulla situazione reddi-
tuale degli anziani beneficiari. Questo ha
determinato un aumento delle revoche
alle persone che non avevano più diritto a
ricevere i buoni e ha favorito un maggior
turnover dei beneficiari.
Beneficiari podologia
Utenti beneficiari buoni spesa
Utenti beneficiari
Buoni podologia erogati
Valore complessivo dei buoni spesa erogati
Spesa complessiva
Spesa per buoni podologia
2007 2008 20090
200
400
600
800
537570 560
2007 2008 20090
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
3.6414.003 3.762
2007 2008 2009€ 0
€ 20.000
€ 40.000
€ 60.000
€ 80.000
€ 100.000€ 80.060
€ 75.240 € 72.820
2007 2008 2009€ 0
€ 30.000
€ 60.000
€ 90.000
€ 120.000
€ 150.000
€ 14.115
€ 60.375
€ 138.000
2008 20090
600
1.200
1.800
1.0531.432
2007 2008 2009
0
300
600
900
1.200
1.500
1.8001.738
1.351
1.674
€ 0
€ 1.000.000
€ 2.000.000
€ 3.000.000
€ 4.000.000
€ 5.000.000
€ 6.000.000
2007 2008 2009
€ 5.045.671 € 5.335.457 € 5.539.441
198 199
I Centri diurni integrati (CDI) sono strutture semiresidenziali che offrono servizi socio-sanitari e assistenziali rivolti ad anziani non autosufficienti o ad alto rischio di perdita dell’autonomia, che non possono essere facilmente assistiti a domicilio ma che ancora non richiedono ricovero a tempo pieno.
I principali servizi erogati nei CDI sono:›› assistenza nelle attività quotidiane;›› prestazioni infermieristiche, riabilitative e mediche;›› attività occupazionali.
La teleassistenza prevede l’attivazione a distanza di un servizio di assistenza tramite un telecomando che, in casi di emergenza, avvia la chiamata di soccorso al centralino. Il servizio è rivolto a persone sole, anziane o disabili, ed è gratuito per gli utenti over 85 con particolari condizioni di reddito.
Il pronto intervento anziani offre interventi volti a fronteggiare situazioni di particolare rischio a favore di anziani privi di rete so-ciale e che non hanno percezione dei propri bisogni. Il servizio si avvale di un’ampia rete di partner coinvolti nella risoluzione dei casi, che vengono presi in carico globalmente.
ll Servizio affido anziani offre sostegno di tipo relazionale all’anziano solo tramite la figura di un affidatario, che può es-sere una persona singola o una famiglia, che si rende disponibile ad affiancare l’anziano e a diventare “punto di riferimento” per i suoi bisogni. Gli affidatari vengono preparati ad affrontare questa esperienza con incontri informativi e colloqui condotti da un’équipe di assi-stenti sociali e psicologi.
Centralino attivo 24 ore su 24
4.747 anziani nel 2009 hanno ricevuto risposta alle richieste di aiuto inoltrate
255 anziani assistiti dal Pronto intervento dal 2006
2.195 prestazioni erogate dal 2006, tra cui 393 accom-pagnamenti
25 affidi anziani in corso per una spesa di 60 mila euro nel 2009
417 anziani hanno frequentato i 20 CDI presenti in città
1 milione di euro la spesa annua per il servizioCentri diurni integrati
Teleassistenza e Pronto intervento anziani
Affido anziani
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALESostegno alla domiciliarità per anziani parzialmente autosufficienti
attivitÀ riSultati 2009 approFondiMenti
Per Fare di PiÙNel 2010 per il CDI di via Giolli, di
proprietà comunale gestito in eco-
nomia, verrà avviato il percorso per
l’ottenimento della Certificazione di
Qualità ISO 9001:2008.
Gli anziani più bisognosi, circa
5.000, sono controllati settimanalmente
con telefonate di cortesia
criticitÀIl numero di anziani in “affido” risul-
ta ancora contenuto. Per sviluppare
il servizio e individuare nuove fa-
miglie affidatarie nel 2009 è stata
avviata una campagna di comuni-
cazione che si concluderà nel 2010.
Utenti CDI
Utenti teleassistenza
Affidi in corso
Spesa complessiva teleassistenza
Spesa complessiva
2007 2008 2009
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
6.0005.056 4.928 4.747
2007 2008 2009
€ 0
€ 100.000
€ 200.000
€ 300.000
€ 400.000
€ 500.000
€ 600.000
€ 400.081
€ 571.158€ 527.847
2007 2008 20090
100
200
300
400
500
424441
417
2007 2008 20090
10
20
30 27 2725
2007 2008 2009
€ 51.180 € 55.107 € 60.733
€ 0
€ 20.000
€ 40.000
€ 60.000
€ 80.000
200 201
2.147 richieste pervenute al Call Center e 30.052 prestazioni erogate
376 mila euro è la spesa sostenuta nel 2009
408 contratti avviati (+16,5% rispetto al 2008)1.636 famiglie contattate dallo sportello
140 mila euro spesi nel 2009
Piano anticaldo
Sportello badanti
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALESostegno alla domiciliarità per anziani parzialmente autosufficienti
attivitÀ
Il piano anticaldo si articola in interventi socio-assistenziali e ri-creativi diversificati a favore degli anziani che restano soli in città nel periodo estivo al fine di contrastare, prevenendoli, gli effetti negativi delle ondate di calore sulla salute.
Lo Sportello, rivolto sia alle famiglie in cerca di una badante sia alle badanti in cerca di occupazione, mette in contatto famiglia e badante e offre supporto nella fase della stipula del contratto di assunzione.
riSultati 2009 approFondiMenti
Il numero dei contratti è cresciuto
nonostante lo sportello nel 2009, sia stato
investito della competenza relativa alla
regolarizzazione di badanti e colf nel
periodo agosto-settembre, che ha com-
portato la gestione di 144 casi e di 1.297
contatti con le relative famiglie e opera-
trici.
Richieste pervenute al call center
Contratti avviati
Spesa complessiva
Piano Anticaldoprestazioni erogate 2009
Famiglie contattate
2008 2009
0
100
200
300
400
500
350408
2008 2009
0
500
1.000
1.500
2.000
1.600 1.636
2007 2008 20090
700
1.400
2.100
2.800
3.500
1.538
2.966
2.147
2007 2008 2009
€ 343.557€ 320.818
€ 375.774
€ 0
€ 100.000
€ 200.000
€ 300.000
€ 400.000
VISITE GUIDATEA MUSEI E PARCHI
RICOVERI
VISITE DOMICILIARIDI ASSISTENTI SOCIALI
SPESA
SOSTEGNO RELAZIONE/COMPAGNIA
PREPARAZIONE PASTI
PARRUCCHIERI
IGIENE PERSONALE
IGIENE AMBIENTALE
GELATI
CONSULENZA MEDICA
CINEMA E PIZZA
ACCOMPAGNAMENTO
ABBONAMENTIGRATUITI PISCINA
118139
224
489165
12929
623321
1681.027
80154
1.039
0200
400600
8001.0
001.2
00
202 203
Residenze sanitarie per anziani (RSA)
Forme innovative di residenzialità
FAVORIRE LA PERMANENZA DELL’ANZIANO NEL PROPRIO CONTESTO DI VITA AFFETTIVO, SOCIALE E RELAZIONALEInserimento in strutture residenziali di Milano e hinterland e sviluppo di forme innovative di residenzialità
attivitÀ
Quando si rende necessario l’inserimento in strutture residen-ziali per anziani non autosufficienti, il Comune, privilegiando l’inserimento in strutture in città o nell’immediato hinterland, favorisce la permanenza dell’anziano non più autosufficiente nel proprio constesto relazionale e affettivo.
Nel 2009 con l’affidamento esterno delle RSA comunali e degli annessi Centri Diurni Integrati, è stato avviato un nuovo modello gestionale che prevede il mantenimento in capo al Comune delle funzioni di controllo sul livello delle prestazioni erogate e di pro-tezione assistenziale.
L’Amministrazione ha individuato negli “alloggi protetti” e nel-le “comunità alloggio” soluzioni alternative che permettono di evitare il ricovero in RSA per anziani che ne avrebbero i requisiti.In questi alloggi l’anziano può radicarsi e ricostruire una rete so-ciale e affettiva e al contempo usufruire di servizi al domicilio, idonei a garantire la permanenza in autonomia.
potenziamento del sostegno al domicilio e conseguente riduzione delle domande (-18,9% dal 2007) e degli inserimenti in rSa (- 14,8% dal 2007)
aumento dei ricoveri in città e provincia sul totale dei ricoveri (dal 75,8% nel 2007 al 78% nel 2009)
67 milioni di euro è la spesa sostenuta per gli anziani in RSA al netto delle spese per il personale (-10% dal 2007)
24 anziani inseriti in 3 comunità alloggio e 12 alloggi pro-tetti
105 mila euro è la spesa sostenuta nel 2009
riSultati 2009 approFondiMenti
Domande di ricovero presentatee anziani inseriti in RSA
Spese per redenzialitàe domiciliarità
Anziani inseriti in RSA per ambito territoriale
Utenti semiresidenzialitàe sostegno al domicilio
Per Fare di PiÙIl Comune sta lavorando con ALER
per l’individuazione di nuovi alloggi
e per la definizione di un modello di
gestione innovativo.
L’offerta complessiva regionale
di RSA è di 138 strutture. Di queste 35 si
trovano a Milano ed in particolare 4 sono
di proprietà del Comune:
›› “V. FERRARI”;
›› “PER CONIUGI”;
›› “FAMAGOSTA”;
›› “GEROSA BRICHETTO”.
Le esperienze alternative di resi-
denzialità sono localizzate presso Piazzale
Dateo e Corso Lodi.
2.751 2.6382.522
383548 422 565
698563
251372 302
ANZIANIINSERITIA MILANO
ANZIANI INSERITIIN PROVINCIA
ANZIANI INSERITIIN REGIONE
ANZIANI INSERITIFUORI REGIONE
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
2008 20092007
2007 2008 20090
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
3.812
1.531424 441 417
1.674 1.738
5.0565.246 5.271 5.179
4.7474.928
4.895
10.166
CUSTODISOCIALI
SERVIZIDOMICILIARI
TELEASSISTENZA
TITOLI SOCIALI
CDI
2007 2008 2009€ 0
€ 10.000.000
€ 20.000.000
€ 30.000.000
€ 40.000.000
€ 50.000.000
€ 60.000.000
€ 70.000.000
€ 80.000.000
€ 90.000.000
€ 67.126.804
€ 26.759.671€ 23.143.088 € 25.385.740
€ 77.313.247€ 70.077.425
DOMICILIARITÁ RESIDENZIALITÁ
2007 2008 20090
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
3.9254.369
1.266 1.095 1.026
3.721
ANZIANI INSERITIDOMANDE DI RICOVERO
204
LE RISPOSTE DEGLI ATTORI DELLA SUSSIDIARIETÀ
206 207
AREA ANZIANI AREA ANZIANILe risposte degli attori della sussidiarietà
Nell’ambito del coinvolgimento, è stato attivato il Tavolo Tematico Anziani a cui hanno partecipato 9 organizzazioni. Le valutazioni in merito alle attività e ai risultati di quest’area sono rappresentate tramite una matrice costruita su due assi: l’efficacia rispetto ai risultati ottenuti e l’utilità delle attività svolte per raggiungere gli obiettivi. Come mostrato dalla figura, i servizi, si concentrano prevalente-mente nel quadrante in alto a destra, che indica una valutazione di alta efficacia ed utilità del lavoro svolto dall’Assessorato; vi sono tuttavia alcuni servizi che si collocano nei quadranti inferiori della ma-trice evidenziando criticità su entrambe le dimensioni rilevate.
CUSTODI SOCIALI E SOCIO-SANITARI
CENTRI MULTI SERVIZI PER ANZIANI
SPORTELLI UNICI INTEGRATI E SEGRETARIATO SOCIALE
CONTACT CENTER E RICONOSCIMENTO DELL’INVALIDITà CIVILE
CENTRI SOCIO - RICREATIVI
TURISMO SOCIALE
SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE (SAD) E ACCREDITAMENTO
PASTI A DOMICILIO
SERVIZIO BUONO TAXI
PODOLOGIA
BUONO SPESA
BUONI SOCIO - ASSISTENZIALI
CENTRI DIURNI INTEGRATI
TELEASSISTENZA E PRONTO INTERVENTO ANZIANI
AFFIDO ANZIANI
PIANO ANTICALDO
SPORTELLO BADANTI
RESIDENZE SANITARIE PER ANZINI (RSA)
Il rapporto tra organizzazioni e Assessorato
Forte presenza e radicamento sul territorio e volontà di conoscere i reali problemi delle diverse realtà
Grande professionalità, disponibilità, attenzione e impegno del perso-nale
Chiara definizione degli indirizzi dell’Assessorato e coinvolgimento dei soggetti del terzo Settore con varie modalità
Occorre migliorare la concertazione con il terzo Settore, in riferimento soprattutto al livello tecnico e rafforzare il rapporto con i singoli enti
Si chiede di rafforzare la relazione con i singoli enti sviluppando un rap-porto di partnership stabile nell’ambito di specifiche attività
Si auspica un aumento del personale nei servizi
i puNti Di forza
i puNti Di Debolezzaservizi di assistenza domiciliare (sad) e accreditamento
La maggior parte delle organizzazioni ritiene opportuno potenziare i seguenti servizi e interventi:
I principali servizi e interventi che si chiede di rafforzare
custodi sociali e socio - sanitari
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Quanto ritenete utili le azioni svolte per il raggiungimento degli obiettivi?
utilità
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La matrice è stata così costruita: ad ogni risposta si è attri-buito un peso crescente, quanto più positiva era la valuta-zione espressa, riconducendolo su una scala da 0 a 100; il valore è stato poi ponderato per il rapporto tra gli interlo-cutori che hanno dato tale valutazione e il totale dei parte-cipanti al tavolo
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Coordinamento editoriale a cura della Direzione Centrale Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano
Impostazione metodologica e consulenza scientifica a cura di Fondazione ESAE - Refe s.r.l.
Progetto creativoa cura della Direzione Centrale Comunicazione del Comune di Milano
StampaGraphicScalve S. p.A.
Proprietà letteraria riservataFinito di stampare marzo 2011