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"Tutti possono fare qualcosa"

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INDICE Introduzione al Bilancio Sociale pag. 4 Questionario dipendenti pag. 6 Metodologia, riferimenti normativi e di prassi pag. 8 Identità, Oggetto sociale pag. 9 Attività svolte:

Centro Diurno Disabili pag. 11 Centro Socio Educativo “Il Ponte” pag. 12 Centro Socio Educativo “Gonzaga” pag. 13 Servizio Formazione Autonomia pag. 13 I Servizi di Casa Matilde (Spazio Famiglia, progetti di sollievo ed avvicinamento all’autonomia,

Housing Sociale) da pag. 14 Servizio Educativo Territoriale pag. 16 Tirocini pag. 17

Modalità operative CDD e CSE pag. 18 Composizione Base Sociale pag. 19 Missione e valori di riferimento pag. 23 Storia pag. 24 Governo e Strategie pag. 27 Struttura di governo pag. 28 Organigramma pag. 31 Portatori di Interesse pag. 32 Territorio di riferimento analisi Comuni pag. 35 Comunicazione e raccolta fondi pag. 36 Riclassificazione dati di bilancio pag. 39 Ringraziamenti pag. 41 Contatti pag. 44

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“Ed ecco perché in questa fabbrica meridionale rispettando, nei limiti delle nostre forze, la natura e la bellezza, abbiamo voluto rispettare l'uomo che doveva, entrando qui, trovare per lunghi anni tra queste pareti e queste finestre, tra questi scorci visivi, un qualcosa che avrebbe pesato, pur senza avvertirlo, sul suo animo. Perché lavorando ogni giorno tra le pareti della fabbrica e le macchine e i banchi e gli altri uomini per produrre qualcosa che vediamo correre nelle vie del mondo e ritornare a noi in salari che sono poi pane, vino e casa, partecipiamo ogni giorno alla vita pulsante della fabbrica, alle sue cose più piccole e alle sue cose più grandi, finiamo per amarla, per affezionarci e allora essa diventa veramente nostra, il lavoro diventa a poco a poco parte della nostra anima, diventa quindi una immensa forza spirituale.

Per questo motivo, un giorno questa fabbrica, se le premesse materiali e morali intorno ai fini del nostro lavoro saranno mantenute, farà parte di una nuova e autentica civiltà indirizzata ad una più libera, felice e consapevole esplicazione della persona umana.

E’ questo l'augurio più alto che mi è caro rivolgere parlando oggi”

Discorso di Adriano Olivetti per l’inaugurazione dello stabilimento di Pozzuoli, 23 aprile 1955 Tratto da: A. Olivetti, “Città dell’uomo”, Edizioni di Comunità, Milano 1959

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INTRODUZIONE AL BILANCIO SOCIALE La scelta della Regione Lombardia ha reso il Bilancio Sociale uno strumento obbligatorio di rendicontazione per il mantenimento dell’iscrizione all’albo delle cooperative sociali. Questo ha rappresentato per noi un’opportunità importante: il Bilancio Sociale, che apre nuove chiavi di lettura dei nostri modelli organizzativi, delle strategie e delle missioni, e offre un valido strumento di rendicontazione trasparente verso l’esterno.

Risale a quasi vent’anni fa la legge nazionale 381, che riconosceva le cooperative sociali e stabiliva che esse dovevano essere considerate imprese che ottimizzano le risorse umane e materiali nella produzione di beni e servizi, con finalità sociale in quanto hanno lo scopo di "perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini". Oggi quell’intuizione che portava a coniugare il carattere imprenditoriale alla finalità sociale è ancora valida e innovativa. Dopo anni di lavoro importante e ricco di risultati di cooperazione sociale, rimane ancora vivo il bisogno di far conoscere cosa sono le cooperative sociali, le loro peculiarità, il valore che esse producono e la cultura che generano e alimentano.

In quest’ottica, il Bilancio Sociale è uno strumento molto importante. Consente di raccontare e di identificare il valore aggiunto che la nostra attività produce e distribuisce nella comunità. Scrivere il Bilancio Sociale non significa semplicemente rielaborare e restituire in modo diverso i dati quantitativi sull’attività dell’ente: il Bilancio Sociale è anzitutto un processo di lettura e di pensiero interno che afferma la propria missione e visione, apre un percorso di coinvolgimento allargato, riconfigura le dinamiche organizzative e la strategia e apre un nuovo canale di comunicazione e di dialogo, che contribuisce a consolidare la fiducia e le relazioni.

L’impresa sociale esiste per trasformare (non solo per re-distribuire) e il meccanismo generativo di questa trasformazione è la persona, la sua motivazione: “You can copy my idea but not steal my dream” Martin Burt Fundaciòn Paraguay (“Puoi copiare la mia idea, ma non puoi rubare il mio sogno”)

Buona lettura! Simonetta e Oriana (referenti bilancio sociale)

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Lo scorso anno il Bilancio sociale ha analizzato in particolare i comuni. Il lavoro svolto ha avuto l’obiettivo di approfondire il dialogo tra la nostra organizzazione e l’ente pubblico. L’obiettivo iniziale è stato ritenuto legato ad aspettative troppo alte, l’incontrare tutti i comuni e i loro funzionari tecnici e politici singolarmente non è stato possibile, infatti soprattutto di questi tempi, I vari comuni sono stati impegnati in fusioni e accorpamenti; affrontando mesi di lavoro molto intensi, pertanto la scelta è stata quella di coinvolgere le assistenti sociali, con preghiera di coinvolgere almeno un referente politico. I dati raccolti non sono stati moltissimi ,per i motivi citati,ma il processo di conoscenza e condivisione affrontato con alcuni comuni è stato interessante e importante. La modalità di lavoro è stata quella di presentare un video riportante le attività e le esperienze degli utenti .Il gruppo di lavoro che ha incontrato i comuni era costituito da Presidente,direttore tecnico ,coordinatrice Servizio CDD. L’esperienza,seppur faticosa e impegnativa,+ ci ha permesso ,dove è stato possibile,di approfondire e diffondere la conoscenza della nostra organizzazione,abbiamo capito che molto spesso non è sempre conosciuto tutto il lavoro svolto e a volte sono ignorati gli ambiti di sviluppo della Cooperativa. L’anno 2017 analizzerà come portatore d’interesse i dipendenti. L’obiettivo finale sarà quello di indagare, in particolar modo, i dipendenti non soci: il dato di confronto conferma un numero stabile di soci lavoratori (16) che ancora però non supera il 50% del totale dipendenti (36) al 31/12/2017. Lavoratori non soci: il dato che salta agli occhi in merito ai lavoratori non soci è la loro vicinanza; la Cooperativa non ha mai fatto discriminazioni tra soci e non, dando a tutti le stesse opportunità (trattamento economico, formazione, coinvolgimento sulle nuove attività della Cooperativa…); questo agire ha portato alla condizione che anche i lavoratori non soci rispondono agli stimoli proposti con un atteggiamento collaborativo e partecipe al punto da essere definiti in varie occasioni “soci inconsapevoli”. Gli operatori in sostanza rispondono con partecipazione ed entusiasmo alle richieste/proposte , ma è come se aleggiasse la paura di affrontare, attraverso un maggior coinvolgimento, nuovi impegni e responsabilità. Oggi viene richiesto loro un impegno più qualitativo che quantitativo attraverso un impegno di pensiero. Per indagare al meglio le aspettative ,i dubbi le paure degli operatori andremo ad allegare un questionario di soddisfazione che somministreremo a tutti i dipendenti ,al fine di raccogliere dati che il consiglio di amministrazione prenderà in carico e analizzerà.

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QUESTIONARIO

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Da quanti anni lavori in cooperativa?

o Meno di 10 o Più di 10 o Non so/non ricordo

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Sai quanti soci ha la Cooperativa

o Più di 30 soci o Meno di 30 soci o Non so

4

Conosci altri soci della Cooperativa

o Si o No

5

Conosci la composizione dell’attuale Consiglio di Amministrazione?

o Si o No

6

Ti senti tutelato e rappresentato dalla Cooperativa?

o Molto o Abbastanza o Poco o Per niente

7

In caso abbia risposto alla precedente domanda in modo negativo, ti invitiamo a darci dei suggerimenti qui di seguito affinché si possa migliorare questo aspetto. ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………

8

Cosa vedi nel futuro della Cooperativa? o Nuovi Servizi che offrano le stesse offerte educative di oggi? o nuovi Servizi che offrano attività diverse? o un ingrandimento della Cooperativa (più utenti,dipendenti?) o il mantenimento di ciò che c’è ora?

Altro____________________________________________________

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Ritieni sufficienti le comunicazioni che ricevi relative alla Cooperativa? o Molto o Abbastanza o Poco o Per niente

10

In caso abbia risposto alla precedente domanda in modo negativo, ti invitiamo a darci dei suggerimenti qui di seguito per migliorare la comunicazione. ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………

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Ritieni di avere dei benefici in qualità di socio della Cooperativa? o Si o Parzialmente o Per niente

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Volendo aumentare la base sociale, che strumenti suggerisci: o convenzioni o assicurazione o benefit telefonia

altro:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

13 Quali sono i tuoi dubbi in merito al farti socio della cooperativa? o la paura di dover partecipare a molti incontri assembleari? o il timore di venire maggiormente coinvolto negli impegni? o l’esposizione economica?

altro:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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Cosa potrebbe spingerti a diventare socio della Cooperativa: o l’idea di partecipare di più alla gestione della Cooperativa? o l’idea di influire di più sulle scelte della Cooperativa? o la necessità di capire meglio come funziona Il Ponte? o il bisogno di sentirmi parte integrante della realtà in cui lavoro o altro

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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LA METODOLOGIA: In data 03/02/2010 il CDA della Cooperativa sociale Il Ponte ha deciso di iniziare i lavori di stesura del suo quarto BSi La prima stesura del BS è avvenuta nel 2006 (relativa all’anno 2005): la realizzazione del primo bilancio sociale, anche se in forma sperimentale, ha posto le basi per il futuro. Il lavoro ha coinvolto come responsabili del progetto due operatrici, Oriana Bavelloni e Simonetta Bellintani, le quali hanno fatto partecipi altri operatori, soci, volontari. Nella fase di realizzazione è stato supervisionato dal CDA; ad oggi il lavoro è impostato nel medesimo modo. Per una Cooperativa radicata sul territorio, il BS rappresenta uno strumento strategico per il raggiungimento delle tappe funzionali alla migliore relazione con gli elementi costitutivi dell’impresa sociale. Il BS è un mezzo non solo idoneo ad accertare l’efficacia e l’efficienza dell’azione svolta, ma anche atto a promuovere momenti di partecipazione a favore di processi interni di conoscenza; inoltre è un buon strumento di comunicazione indirizzato al complesso mondo degli stakeholdersii e al variegato orizzonte dei lettori. Quest’anno il Bilancio sociale analizzerà in particolare i comuni, la Cooperativa interagisce quotidianamente con le Pubbliche Amministrazioni sia dei 17 comuni del Dx Secchia, che con i comuni fuori regione dai quali provengono gli utenti dei vari Servizi. Da metà 2008 Il Ponte lavora anche con i comuni del Sx Secchia data la presenza di un nuovo Servizio sul Sinistra Secchia (a Gonzaga) “ Il Pascoletto”. RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI: Secondo il decreto attuativo (24/01/08) del Ministero della solidarietà sociale il BS deve essere redatto seguendo Linee Guida stabilite. Dal 10/10/2007, con Delibera della Giunta Regionale della Lombardia n°5536, la redazione del BS è obbligatoria da parte delle Cooperative sociali iscritte all’albo.

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IDENTITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE DATI ANAGRAFICI DELLA COOPERATIVA SOCIALE: DENOMINAZIONE: Cooperativa Sociale IL PONTE INDIRIZZO SEDE LEGALE: Sermide, Via Fratelli Bandiera n°124 INDIRIZZO SEDI OPERATIVE SECONDARIE:

o Centro Diurno Disabili “Il Ponte” (CDD) via Fratelli Bandiera, 124 Sermide (MN) o Centro Socio Educativo “Il Ponte” (CSE) Unità locale di Poggio Rusco Via Bellini, 51 o Centro Socio Educativo “Il Ponte” Unità locale di Gonzaga Via Canaro, 3 o Servizio formazione autonomia” Il Ponte” Unità locale Via Bellini, 51 o Casa Matilde attività sperimentale di residenzialità temporanea Via Mirandoletta 17 Pieve di

Coriano. FORMA GIURIDICA, MODELLO DI RIFERIMENTO: Società Cooperativa SPA modifica statuto 7/12/2010

La forma giuridica SRL era contraddistinta dai seguenti requisiti: numero soci inferiore a 20 e stato patrimoniale inferiore a 1 milione di euro. Ad oggi questi requisiti non sussistono più, pertanto è stata necessaria la trasformazione a forma giuridica SPA Tale trasformazione non cambia nella sostanza la forma della nostra cooperativa che è di tipo sociale e continuerà ad avere gli stessi meccanismi di funzionamento.

TIPOLOGIA: Cooperativa di tipo A che gestisce Servizi Socio Educativi, Riabilitativi e Assistenziali. DATA DI COSTITIZIONE: 19/12/1997 con atto n° 54915 di rep.; 3849 di reg. CF E PARTITA IVA : 01844160208 N° ISCRIZIONE ALL’ALBO: prefettizio sez VII n°1708 e VIII n° 38 N° ISCRIZIONE ALL’ALBO REGIONALE DELLE COOPERATIVE SOCIALI: sez A n°447 ADESIONI A CENTRALI COOPERATIVE: Confcooperative unione provinciale di Mantova ADESIONI A CONSORZI DI COOPERATIVE: La Cooperativa aderisce a C.G.M (Consorzio Nazionale della

cooperazione sociale Gino Matterelli), a SOL.CO Mantova (Consorzio di Cooperative sociali), e a CGM Finance.

PARTECIPAZIONE AD ALTRE COOPERATIVE O IMPRESE PUBBLICHE O PRIVATE: in questi anni di lavoro la Cooperativa ha inserito diversi utenti in Enti o Aziende del Territorio (falegnamerie, Azienda Ospedaliera, bar, attività commerciali, segreteria, biblioteca, pulizie, altro…) definendo “tirocini esterni” questi spazi educativi volti a sostenere l’adultità delle persone; queste esperienze hanno lo scopo di verificare capacità e limiti degli utenti, e di conoscere le regole degli ambienti lavorativi.

CODICE ATECO: 85.3 assistenza sociale (A. 115502 del 21/03/2005 dell’Albo Nazionale) OGGETTO SOCIALE (DA STATUTO): L’articolo 3 del nostro Statuto descrive molto chiaramente i criteri a cui ci ispiriamo, ossia aver cura delle fragilità sociali, in particolar modo delle persone disabili, dando loro, laddove possibile, la possibilità di sviluppare le potenzialità e le risorse residue. Questo avviene seguendo i principi di democraticità, mutualità, solidarietà, impegno dei soci, priorità dei valori umani. È altresì vero che la Cooperativa privilegia il legame col Territorio. “Il Ponte” è un’impresa senza fini di lucro che punta alla partecipazione di soci e Territorio per favorire la promozione della vita delle persone disabili. SCOPO MUTUALISTICO (DA STATUTO) La Cooperativa, nell’ambito delle proprie attività, intende orientare la gestione sociale al conseguimento dei parametri di scambio mutualistico prevalente ai sensi dell’articolo 2512 e seguenti del codice civile e pertanto: α “È fatto divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all’interesse massimo dei buoni postali

fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato, α È fatto divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in

misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi. α È fatto divieto di distribuire le riserve tra i soci cooperatori. α Vi è l’obbligo di devoluzione , in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimonio sociale,

dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.”

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ATTIVITA’ EFFETTIVAMENTE SVOLTE: La cooperativa gestisce le seguenti attività:

CDD - CENTRO DIURNO INTEGRATO PER PERSONE DISABILI “IL PONTE” DI SERMIDE Via F.lli Bandiera 124, rivolto a persone con disabilità grave; il Servizio è autorizzato al funzionamento per 30 posti; è stata accolta la domanda di ampliamento dell’accreditamento da 27 a 30 posti con delibera IX/1533 del 06/04/2011.

CSE - CENTRO SOCIO EDUCATIVO “IL PONTE” DI POGGIO RUSCO, Via Bellini, rivolto a persone con disabilità medio-lieve; il Servizio è autorizzato al funzionamento per 30 posti.

CSE - CENTRO SOCIO EDUCATIVO“IL PONTE” DI GONZAGA, Via Canaro 3,rivolto a persone con disabilità medio-lieve; il Servizio è autorizzato al funzionamento per 20 posti.

SFA -Servizio Formazione Autonomia” Il Ponte” Unità locale Via Bellini, 51 CASA MATILDE SERVIZIO SPERIMENTALE DI RESIDENZIALITA’ TEMPORANEA A PIEVE DI CORIANO,

Via Mirandoletta 17 SET - SERVIZI EDUCATIVI TERRITORIALI E DOMICILIARI TIROCINI

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I Servizi della Cooperativa

Relazione sociale CDD anno 2017 a cura della coordinatrice Oriana Bavelloni

Evoluzione unità d’offerta Servizio CDD Sermide accreditato presso Regione Lombardia (con retta sanitaria erogata dall’ASL di Mantova e con contributo socio-assistenziale a carico dei Comuni di residenza degli utenti) Al 31/12/2017 gli utenti erano 29, tra cui quattro persone provenienti dalla Regione Veneto e due persone con frequenza part time. Il CDD è accreditato ed autorizzato al funzionamento per 30 posti. Durante l’anno è stato inserito un utente Al 31/12/2017 il personale era composto da 1 Direttore Tecnico (Cristina Benatti), 1 coordinatore (Oriana Bavelloni), 17 Operatori tra Educatori e personale Ausiliario (Paola Franzini, Claudia Baldini, Eva Tinti, Erica Negrelli, Alessandro Bacchiega, Alessandro Guernieri, Roberta Tramontano, Elena Merighi, Elena Fila, Consorzi Eugenio, Manuel Lanzoni, Natascia Peli, Odilla Chiodarelli; a questi si aggiungono Bertolani Nicola, Enrico Rossi, Alessandro Bellini, Andrea Mantovani in part time). I consulenti ed operatori riabilitativi sono stati: dottor Bianchera Romano medico di struttura, la logopedista Chiodarelli Odilla, la fisioterapista Borghesan Graziella; è rimasta attiva la collaborazione con l’Istituto di Terapia Familiare di Ferrara con il medico psichiatra dott. Righi Roberto e la psicologa dott.ssa Giorgia Bellettato. Altresì attiva la collaborazione con la Fondazione Solaris di Sermide per la somministrazione di farmaci e per 8,5 ore aggiuntive di infermiera alla settimana con l’IP Alessandra Menoni, nonché con il fisioterapista Giovanni Di Caro a sostituzione e implemento di Borghesan. Prosegue l’ implemento delle attività motorie e riabilitative per andare incontro alle esigenze di buona parte dell’utenza che necessita di più investimento e sviluppo dell’area senso motoria. Sono stati formati due operatori sulle stimolazioni basali (l’approccio scientifico di questo trattamento è quello proporre delle esperienze elementari “basali”, senza attendere delle reazioni immediate. Si tratta innanzitutto di creare dei legami, di costruire l’individualità sulla base di una relazione interpersonale. La percezione corporea, attraverso la pelle (somatica), attraverso il movimento (vestibolare) e attraverso la voce dell’uomo (vibratoria), diviene allo stesso tempo una comunicazione elementare. Per queste persone tutto “l’apprendimento” avviene attraverso l’esperienza corporea). È quasi operativa la nuova del CDD che al suo interno prevede un ambulatorio per lo Spazio Autismo ed una stanza già arredata dedicata allo Snoezelen. Lo Snoezelen è un metodo di cura innovativo che propone attraverso il contatto, rilassamento o attivazione, in base alle esigenze, il tutto promosso attraverso stimoli sensoriali. Durante il 2018 verrà effettuata l’apposita formazione agli operatori per poter utilizzare al meglio tale metodologia. Prosegue anche il rafforzamento del legame con il territorio dalle scuole alle associazioni, alle attività commerciali; a tal proposito vengono regolarmente svolte attività esterne e collaborazioni a diversi livelli atti a rafforzare la cultura dell’integrazione

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Relazione sociale CSE anno 2017

a cura della coordinatrice Erika Campana

Gli utenti che hanno frequentato il servizio nel 2017 sono stati 38, con 5 nuovi ingressi. Le persone disabili entrate nel 2017 sono tutti ragazzi molto giovani, in uscita dalle scuole superiori, due di loro hanno una diagnosi di autismo ad alto funzionamento pertanto è stato necessario attivare un percorso specifico con il Direttore Tecnico, la supervisor Dott.ssa Delfino e i tecnici ABA, educatori della cooperativa. Si sono inoltre attivati 5 progetti di redditi di autonomia. Purtroppo l’anno è stato duramente segnato da un tragico incidente accaduto ad uno dei nostri ragazzi, successivamente dimesso perché necessita di cure sanitarie impegnative. Questo ha richiesto un lavoro di supervisioe dell’intera equipe educativa. Durante l’anno si sono preparati 6 ragazzi al cambiamento del servizio, da CSE a SFA, visto il positivo percorso di crescita fatto negli anni. Le dimissione sono poi avvenute al 31/12/2017. Per quanto riguarda l’equipe educativa durante il 2017 abbiamo avuto un’educatrice in maternità, sostituita con l’inserimento part time di altri due operatori della cooperativa. Da novembre è iniziato il graduale trasferimento di un’altra operatrice presso il servizio CSE di Gonzaga. L’équipe attualmente è formata da 10 operatori tra cui 1 coordinatrice, 5 educatori part time e 4 educatori a tempo pieno. Le attività educative mirano ad un sempre maggiore sviluppo delle autonomie, in particolare sociale, lavorativa, abitativa ed emotiva. Il servizio rappresenta il luogo delle relazioni, dove con il supporto degli educatori le persone possono sperimentarsi in una dimensione gruppale e attivare le proprie risorse sentendosi accolti e riconosciuti. La grande eterogeneità del tipo di utenza e delle loro storie di vita porta a costruire progetti sempre più individualizzati e costruiti ad hoc sui bisogni specifici della persona disabile e della sua famiglia. Le attività proposte e i progetti attivati cercano di mettere in rilievo le passioni e le abilità di chi partecipa offrendo spazi dove poter riconscere le proprie abilità, i propri limiti e progettare con maggiore consapevolezza il proprio futuro. Per quanto riguarda le attività attinenti al mondo del lavoro si sono attivati tirocini socializzanti o prelavorativi per 8 ragazzi del servizio e 4 doti lavoro con una collaborazione costante e di fiducia con molte realtà del territorio. Sull’area abitativa proseguono i due grandi progetti svolti presso Casa Matilde: scuola di autonomia e il percorso di residenzialità leggera denominato bassa soglia con un ampliamento dei ragazzi coinvolti (circa 20) e delle proposte fatte. Prosegue anche il progetto Spazio Famiglia che vede la partecipazione al gruppo di mutuo aiuto di circa 10 famiglie guidate dalla psicoterapeuta Giorgia Belletato. Si è mantenuta durante l’anno una grande collaborazione con le scuole del territorio accogliendo tirocinanti e costruendo progetti di collaborazione e scambio di laboratori.

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Relazione sociale Cse Gonzaga a cura del coordinatore Marco Bimbati

Nell’anno 2017 il servizio ha effettuato 234 giorni di apertura, di cui 230 di servizio all’utenza e 4 di programmazione. Al 31.12 gli utenti iscritti sono 18 di cui 7 a tempo pieno, 8 part-time fino a 24 ore e 3 part-time fino a 18 ore. A Giugno è stato dimesso un utente full-time per inserirlo in un servizio maggiormente adatto alle proprie necessità educative; nello stesso mese ha iniziato la frequenza un nuovo utente, così come a Settembre sono state inserite due utenti, tutti a regime di part-time fino a 24 ore. Il 2017 è stato caratterizzato da alcuni cambiamenti significativi: a Novembre la sede del servizio è stata spostata da Pascoletto alla ex RSA di Via Canaro a Gonzaga, apportando diversi benefici, della ricettività del servizio (da 14 a 20 utenti), alla centralità della sede rispetto al paese. Sempre a Novembre vi è stato il cambio di coordinamento da Francesco Amori a Marco Bimbati. L’equipe, al 31.12 è così composta: 1 Coordinatore 38 ore 2 Educatori 38 ore 1 Educatrice 24 ore 1 Educatore in formazione 12 ore 1 Educatrice della cooperativa “Tante tinte” 10 ore

SERVIZIO FORMAZIONE ALL’AUTONOMIA SFA “”SFATIAMO” anno 2017 a cura del coordinatore Amori Francesco

Al termine di una lunga fase preparatoria che ha visto la Cooperativa lavorare a tutti i livelli, il servizio formativo all’Autonomia “Sfatiamo” con sede a Poggio Rusco ha aperto i battenti a Gennaio 2018 per dare una risposta specifica e al contempo flessibile alla fascia di bisogno della cosiddetta disabilità lieve. Il servizio apre con un utenza costituita da sei persone che fino al 2017 erano afferenti al cse di Poggio Rusco e per i quali le rispettive equipe tecniche hanno valutato come opportuno un passaggio allo SFA. Ad oggi (Maggio 2018) si è aggiunto un nuovo utente, mentre più di un contatto è già in corso per futuri inserimenti. Il personale impiegato è costituito da un coordinatore con funzioni anche educative (Francesco Amori, per 30 ore settimanali) e da una Psicologa in organico al Ponte (Francesca Cova, per 2 ore settimanali). Il servizio è aperto all’utenza nei giorni di martedì,mercoledì,giovedì. Gli utenti raggiungono in gran parte in autonomia il centro. Il lavoro allo SFA è incentrato su tre versanti: l’autonomia domestica/abitativa, quella lavorativa, quella nella vita sociale e di relazione. Gli obiettivi per i quali si lavora in questi ambiti vengono pianificati e personalizzati all’interno di un percorso con un inizio e una fine (massimo 5 anni come stabilito da Legge).

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PROGETTO SOCIALE GESTIONE CASA MATILDE anno 2017 a cura di Simonetta Bellintani

Il Fondo “Casa Matilde di Canossa”, donato alla Fondazione comunità Mantovana da una generosa benefattrice di Pieve di Coriano, professoressa Lina Panina,comprendeva un bene immobile con corte agricola e terreni, resi poi in parte edificabili. La donatrice dispose che il ricavato dalla vendita dei terreni ed il reddito del patrimonio fossero destinati alla ristrutturazione dell'immobile,nel quale si sono ricavati 6 appartamenti e messi a disposizione a persone in stato di disagio. La Fondazione Comunità Mantovana, dopo aver attuato quanto disposto dalla donatrice, ha affidato dall’anno 2006,attraverso un contratto di comodato a titolo gratuito, la realizzazione di un piano di lavoro alla Cooperativa sociale IL PONTE La Cooperativa si e’ costituita il 19/12/1997, con l’obiettivo di promuovere attività e Servizi mirati al benessere e alla partecipazione sociale delle persone disabili con handicap sia medio-lieve che grave-gravissimo. La Cooperativa Sociale il Ponte gestisce un CDD e due CSE ,vari progetti ad personam sia a domicilio che nelle scuole. Gli appartamenti di Casa Matilde sono così destinati: Progetto sperimentale: Vado a vivere da solo In un appartamento si svolgono quotidianamente progetti relativi all’autonomia rivolti ai ragazzi disabili in carico alla Cooperativa Il Ponte basato su forme d’intervento quali: sollievo temporaneo, alternativo all’istituzionalizzazione, forme di soggiorno-week end, come esperienza di vita extrafamiliare,. residenzialità temporanea in caso di emergenza della famiglia,progetto di pronto intervento Queste esperienze, oltre ad essere momento di estrema gratificazione per l’utente offrono un buon

supporto alla famiglia che è sgravata dall’accudimento quotidiano del figlio, promuovendo un utile e necessario distacco sano dal nucleo familiare, inoltre alleggeriscono le famiglie nel momento delle emergenze di carattere sanitario , per far fronte con tempestività e assicurare il soddisfacimento temporaneo di alloggio, vitto,mantenendo il progetto educativo della persona disabile.

In questo quadro la Cooperativa Sociale il Ponte propone un modello che non e’ di residenzialità definitiva, ma propedeutico alla riabilitazione di competenze relazionali e pratiche, spendibili in un futuro di maggiore autonomia, sia per vivere autonomamente che per portare una situazione migliorativa nel proprio ambito familiare . Dall’anno 2008 nasce anche l’esperienza di Bassa Soglia Il progetto è finalizzato alla promozione dell’autonomia di vita, attraverso la sperimentazione di un gruppo appartamento, fra 10 persone del Servizio CSE(disabili medio lievi)che possiedono una sufficiente acquisita autonomia che deve essere migliorata e consolidata ,al fine di utilizzare tutte le risorse potenziali effettivamente esistenti e favorire condizioni di benessere psicofisico; queste persone sperimentano periodi di convivenza progressivi ed a bassa protezione per alcuni giorni E’ una iniziativa sperimentale, che affronta il problema in un ottica di prevenzione. E’rivolto a persone per le quali si prospettano cambiamenti importanti della situazione familiare e quindi necessitano di un intervento educativo per evitare o rinviare il più possibile un ricovero definitivo. L’esperienza, attraverso l'apporto degli operatori, che offrono un sostegno di tipo relazionale, domiciliare ed educativo, vuole assicurare un orientamento verso l'autonomia per l'organizzazione e la gestione della quotidianità. Attraverso un azione di prevenzione si allontana l’ipotesi di una residenzialità definitiva e si contribuisce in tal senso anche ad alleggerire l’economia sociale del territorio.

Dall’anno 2008 nasce il progetto Spazio Famiglia in collaborazione con consulenti, per la supervisione e conduzione dei gruppi, dell’Istituto di terapia familiare di Ferrara.Da quell’anno sono nati gruppi di mutuo aiuto tra familiari che periodicamente si incontrano con gli operatori Il progetto, sottolinea l’esigenza , spesso sconosciuta ai familiari stessi , di essere presi in considerazione come persone una volta tanto distinte dal problema della disabilità, con bisogni , potenzialità , aspettative di realizzazione individuali, spazi e tempi in cui esprimere la propria personalità, esigenze condizionate, a volte sepolte dalla presenza di un congiunto disabile, ma che se prese in considerazione, possono e spesso riescono, a determinare una

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rigenerazione delle risorse psico-fisiche , a tutto vantaggio delle dinamiche familiari e quindi del benessere per i familiari stessi e per le persone disabili ,sostituendo il senso di isolamento, di frammentazione con un rinnovato senso di accoglienza e di appartenenza. Si tratta di avvicinarsi alle famiglie partendo dalle loro storie e dalle loro risorse per ritrovare insieme possibilità evolutive e creative in grado di rimettere in gioco le persone come protagoniste della propria esistenza. Nel 2015 è iniziato un novo percorso di counceling per delle coppie portatrici di handicap Si sta assistendo ad una crescente richiesta di formazione, da parte dei genitori e degli operatori, rispetto alla psicosessualità e più in generale alla formazione della coppia dei portatori di handicap. Ciò comporta una riflessione sul ruolo e sulle modalità più adeguate dei familiari e dei professionisti di affrontare questa complessa tematica “in un’ottica non veramente assistenzialistica, ma piuttosto educativa nel senso più pregnante del termine. Dall’anno 2009 in convenzione con il Piano di Zona nasce per 3 appartamenti di Casa Matilde un nuovo progetto innovativo, coordinato dal Piano di Zona di Ostiglia in collaborazione con i servizi sociali dei comuni del distretto, denominato Housing sociale Il progetto ha il fine di accogliere sotto lo stesso tetto persone in situazione di emarginazione o disagio, in difficoltà economica e prive di alloggio,donne maltrattate con figli e senza figli. Il gruppo di lavoro, portatore di saperi in ambiti diversi, (cooperazione sociale , privato sociale , ente pubblico), in questi anni ha dimostrato di saper operare insieme ,attraverso un governo partecipato, rispetto alla presa in carico dei bisogni espressi dal territorio, integrando le proprie competenze La convenzione,messa in atto dal Piano di Zona con la Cooperativa,prevede un regolamento per l’accoglienza abitativa per situazioni di emergenza sociale e per una tempestiva presa in carico per chi si trova ad aver bisogno urgente di soccorso In questi anni abbiamo accolto a Casa Matilde varie situazioni provenienti da molti comuni del nostro distretto, quali donne in situazione di disagio,situazione di sfratto coatto - esecutivo;mancanza temporanea di alloggio, situazioni abitative precarie. I restanti due appartamenti sono concessi in sub comodato rispettivamente all’ Azienda ospedaliera per accogliere temporaneamente personale medico o familiari di degenti,e ad un caso di fragilità del territorio. Dall’anno 2015 stiamo collaborando con l’Azienda Ospedaliera rispetto ad una progettazione che nasce dall’idea di creare un intervento a favore degli utenti del reparto di pediatria presso l’ospedale di Pieve di Coriano (minori ospedalizzati e/o minori presi in carico). L’idea nasce in risposta al verificarsi di alcune condizioni che accompagnano la degenza del minore durante il proprio percorso di trattamento. In alcune situazioni, legate in particolar modo a determinati tipi di problematiche quali disturbi alimentari o disturbi del comportamento, si strutturano realtà cliniche che obbligano il minore a trascorrere la maggior parte del tempo all’interno della struttura ospedaliera.

Casa Matilde negli anni ha messo in gioco nuove relazioni ,soprattutto con il territorio e la comunità , promuovendo la diffusione di un modello di economia etica e civile che ha “attraversato” vari attori a partire dal Cda della cooperativa,gli operatori che hanno iniziato un percorso di studio, formazione ricerca, gli utenti , le famiglie, le persone della comunità e tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto e aiutato la cooperativa a maturare e crescere attraverso un continuo percorso di studi e di ricerca

Progetto Spazio Famiglia Il progetto Spazio Famiglia trasversale ai nostri Sevizi, ha visto incremento costante e continuo dei gruppi di mutuo aiuto, nel corso di questi anni. I familiari che vi partecipano sono passati da11 persone iniziali a 42 persone attuali. Dati numerici sull’attività:

indicatore: esito periodo Note n. famiglie di utenti coinvolte nel progetto

42 Sono suddivise in 3 gruppi

n. ore dedicate agli incontri diretti di counselling

255 Svolte in incontri della durata di circa 3 ore ciascuno

n. ore preparazione incontri e restituzione alle famiglie

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Servizi educativi territoriali anno 2017 a cura di Benatti Cristina coordinatrice del Servizio

Anche per l’anno 2017 è proseguita l’attività dei progetti assistenziali- educativi territoriali ad personam rivolti sia a disabili presso il domicilio sia come proposta educativa scolastica ai quali si sono aggiunti i progetti a voucher assistenziali e individuali promossi dall’ASL. Nel 2017 abbiamo seguito 45 progettazioni domiciliari Abbiamo avuto 4 Voucher per l’autismo e attualmente stiamo ancora partecipando al Progetto autismo in collaborazione con ATS e Consorzio Solco Mantova. Sono iniziate e sono tuttora in corso nuove forme di progettazione domiciliare , 5 (i Redditi di Autonomia). A fine anno 2017 i Piani di Zona del Destra e del Sinistra Secchia hanno invitato i familiari dei Servizi della cooperativa a fare richiesta di contributo inerente alla legge del "Dopo di noi . Tale legge è stata approvata il 14 giugno del 2016 e parla di “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità prive del sostegno familiare. Per la prima volta si è creato un fondo integrativo per garantire che le persone,che presentano adeguati requisiti, non vengano ospedalizzate o istituzionalizzate, ma possano continuare a risiedere, se lo vogliono, nella propria abitazione, attraverso un progetto di co-housing, o soluzioni alloggiative mirate e personalizzate. La legge, inoltre, non parla solo del "dopo", ma anche del "durante", prevedendo percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine, con programmi di accrescimento delle autonomie, o per la de-istituzionalizzazione. Solo «in via residuale» si ricorre alla permanenza temporanea in una struttura extra-familiare, anche qui nelle situazioni di emergenza. Si afferma anche che gli interventi non rispondono solo ai bisogni abitativi, ma a quello di inclusione sociale, motivo per cui i progetti personalizzati «sono condivisi con i competenti servizi per il collocamento mirato». La cooperativa attualmente segue alcuni progetti DOPO DI NOI sia del territorio Destra Secchia che Sinistra Secchia.

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TIROCINI (pre-lavorativi e test di occupabilità) anno 2017 a cura di Botti Alessandro e Amori Francesco

Di anno in anno, continua a mantenersi alta la domanda di tirocini e lavoro verso di noi. Questo avviene sia da attori istituzionali, come ad esempio la richiesta di collaborazione della Provincia, dei Piani di Zona, che sempre più spesso ci individuano come interlocutore preparato ed affidabile, dei Comuni, dove molto spesso le Assistente Sociali (e non solo) ci chiamano per informazioni, condivisioni, ecc. Ma questo avviene anche dai protagonisti della ricerca del lavoro: sia da persone che si candidano, che da aziende che ci contattano per informazioni e altro. Ciò ci qualifica sul territorio sempre di più come “esperti” anche di questo ramo di attività. In effetti anche i numeri dei tirocini che mettiamo in campo sono di anno in anno in salita. Inoltre, vanno aggiunti i molti tirocini risocializzanti o similari che gestiamo coi Centri Diurni (vedi relazioni specifiche). Numeri che ci pongono a livello territoriale (Provinciale e oltre) come la Cooperativa Sociale di tipo A più dinamica sulle politiche attive del lavoro verso persone con disabilità e con svantaggio. Ricordiamo qui che nonostante siamo una cooperativa sociale di tipo A (e non B) nel corso del 2015 è stata assunta una persona, nel 2016 ne è stata assunta un’altra, nel 2017 un’altra ancora. Non dimentichiamo che continuiamo ad appoggiarci presso Sol.Co. Mantova, il nostro Consorzio di riferimento, per consulenza, gestione amministrativa, e soprattutto come Ente Formativo accreditato in Regione Lombardia per ottenere questi percorsi. Presso i tavoli istituzionali tematici portiamo avanti da tempo l'esigenza di dare continuità a questi percorsi, specie dove manca una frequenza stabile presso un Servizio. Rimane questa la criticità maggiore, che sarà gestita finalmente con l’apertura operativa – ad inizio 2018 – dallo SFA, Servizio Formativo all'Autonomia. Lo SFA ospiterà quindi persone tra i 16 ed i 35 anni provenienti dai distretti di Suzzara e Ostiglia, oltre che da zone limitrofe. Avrà la possibilità di ospitare molti progetti (persone). Ogni progetto potrà durare fino a 5 anni. Avrà 3 moduli: quello formativo, quello di consolidamento e quello di monitoraggio. Il modello di intervento prevederà 3 macro aree, tutte incentrate sulle autonomie: quella abitativa, quella lavorativa e quella legata al tempo libero. Si baserà sulle competenze maturate nel corso di questi anni, quindi nulla di improvvisato, oltre che sui risultati di questi anni. Avrà naturalmente una sede, in via Bellini, 51 a Poggio Rusco, attiguo al nostro CSE, da cui sarà indipendente, pur dialogando con gli altri nostri Servizi. Quindi ribadiremo con lo SFA l’investimento che coop Il Ponte attiva su questi temi. In generale, l’aspetto di pre-occupabilità e di occupabilità è centrale nei pensieri delle persone, non solo per aspetti di natura economica e di sostentamento concreto, ma anche per motivi di bisogni di relazioni interpersonali, di autostima e di senso di utilità sociale, e per altri svariati motivi di carattere più personale, ognuno coi suoi. Occupandoci di queste questioni rispondiamo a bisogni primari del territorio, allargando al tempo stesso la gamma dei servizi offerti, rispondendo così anche ad uno degli obiettivi che ci siamo posti in Assemblea peri prossimi anni.

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MODALITA’ OPERATIVA CDD e CSE

Tre Servizi iniziano le loro attività dalle 8.00. Questo è il momento dell’accoglienza, fondamentale per la raccolta e lo scambio delle prime informazioni, dove si attiva il circuito di relazioni affettive che coinvolge utenti ed operatori e facilita un clima di serenità e familiarità, è lo spazio in cui gli utenti hanno la possibilità di raccontarsi, di vivere in autonomia legami di relazione per loro significativi. Gli utenti dei CSE in questo frangente scelgono il menù desiderato, preparano le ordinazioni e ognuno svolge un compito specifico di cura di un aspetto del funzionamento del Servizio (esempio innaffiare le piante, ritirare la posta….). L’orario è strutturato in una griglia semirigida in cui le mattine suddivise in una o due fasce orarie che terminano con il momento del pranzo. Da rilevare che la suddivisione oraria è funzionale agli obiettivi educativi individuali e di gruppo, pertanto è flessibile ed adattabile secondo le particolari esigenze. In particolare al CSE ci sono frequenti/possibili “uscite straordinarie” serali o diurne non vincolate agli orari soliti. L’educatore di riferimento di ogni utente, condividendolo con il coordinatore, con l’equipe degli operatori del rispettivo Servizio e con la famiglia, si occupa di delineare un PEI (progetto educativo individualizzato). In questo documento viene analizzata la storia e la vita dell’utente con attenzione a tutti gli aspetti di vita. In base a ciò si preparano le strategie di intervento specifico per il raggiungimento degli obiettivi di migliore e maggiore autonomia, socializzazione, benessere. Il tutto avviene all’interno della “presa in carico” dell’utente, da parte dell’equipe del Servizio e soprattutto dell’educatore di riferimento.

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Situazione Base Sociale della Cooperativa

La situazione sociale al 31/12/2017 per composizione della base sociale e per valore del capitale sociale è la seguente:

A) COMPOSIZIONE BASE SOCIALE ANNO 2017:

soci % maschi femmine Totale

Soci lavoratori 46% 6 10 16

Soci fruitori 23% 3 5 8

Soci persone giuridiche 8% 3

Soci volontari 23% 3 5 8

Totale soci al 31/12/2017 100% 12 20 35

soci fruitori23%

soci persone giuridiche

8%

soci volontari23%

soci lavoratori46%

La composizione della base sociale nel 2017 rispetto al 2016 ha registrato 1 ingressi di soci lavoratori e 3

recessi (1 socio lavoratore, 1 socio fruitore ed 1 socio volontario)

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La situazione della base sociale è poi messa a confronto con quella degli anni precedenti nel seguente grafico:

B) CONFRONTO BASE SOCIALE ANNO 2001-2003-2005-2007-2009-2011-2013-2015-2016-2017:

12

9 910

12

1415

161616

6 7 7

98

10

679 8

0

55 54 4

333 3

10

1415

1314

1211

109 8

02468

10121416

Socilavoratori

Soci fruitori Socipersone

giuridiche

Socivolontari

Anno 2001Anno 2003Anno 2005Anno 2007Anno 2009Anno 2011Anno 2013Anno 2015Anno 2016Anno 2017

Soci lavoratori Soci fruitori Soci persone giuridiche

Soci volontari

Anno 2001 12 6 0 10 Anno 2003 9 7 5 14 Anno 2005 9 7 5 15 Anno 2007 10 9 5 13 Anno 2009 12 8 4 14 Anno 2011 14 10 4 12 Anno 2013 15 6 3 11 Anno 2015 16 7 3 10 Anno 2016 16 9 3 9 Anno 2017 16 8 3 8

Il dato di confronto conferma un numero stabile di soci lavoratori(16) che ancora però non supera il 50% del totale dipendenti al 31/12/2017 (38);

Il n. di soci ordinari (lavoratori e fruitori) è in crescita e costituisce comunque il 69% dei soci nel rispetto della normativa vigente.

Per quanto attiene il personale occupato, ricordiamo con il seguente grafico l’evoluzione del numero di operatori (principalmente educatori e operatori socio sanitari) negli anni:

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Personale al 31/12 di ogni anno:

12 1320 21 22 22 22 22 22 22 23 27 28 305 5

412 6 7 8 8 8 10 13 6 8 8

05

10152025303540

anno2003

anno2005

anno2006

anno2007

anno2008

anno2009

anno2010

anno2011

anno2012

anno2013

anno2014

anno2015

anno2016

anno2017

part-timetempi pieni

Al 31/12/2017 il personale dipendente era costituito da 30 dipendenti a tempo pieno (13 maschi e 17 femmine) e da 8 dipendenti a part-time (4 maschi e 4 femmine). Il dato è aumentato di 2 unità a tempo

rispetto all’anno 2016. Il numero medio dei lavoratori nel corso del 2016 è stato di 44 unità: 35 impiegati e 9 operai.

La politica di gestione del personale adottata dalla nostra Cooperativa, ha da sempre posto l’attenzione alla motivazione come elemento che insieme ad alcuni pre-requisiti personali (“capacità di relazione” in particolare) costituiscono il “cuore” dell’agire. Le risorse umane sono l’”investimento” più alto a cui deve pensare la Cooperativa, sono il patrimonio della

Cooperativa.

La formazione ha lo scopo non solo di adeguare le professionalità alle esigenze dei Servizi e di rimotivare gli operatori, ma rappresenta anche una forma di remunerazione alternativa a quella della busta paga perché viene sempre garantita dalla Cooperativa anche a livello economico.

Di seguito un dettaglio più specifico sull’identificazione dei bisogni di formazione nell’anno 2017.

Identificazione dei bisogni Il piano formativo, per l’anno 2017, darà risposta in particolare modo ai seguenti bisogni: Richiesta degli operatori di un corso formativo, una supervisione e un corso ABA per ampliare le

competenze sull’autismo; Il direttore tecnico ha richiesto un percorso formativo rivolto a tutta l’equipe con l’obiettivo di

potenziare i processi riflessivi ed ideativi del lavoro in equipe educativo a fronte di fenomeni di aggravamento dell’utenza e dei familiari.

Il direttore tecnico, al fine di potenziare le competenze degli operatori nella progettazione individualizzata delle attività di ogni singolo utente, ha richiesto che alcuni operatori partecipassero ad un corso sugli strumenti di valutazione.

Il direttore tecnico ha rilevato la necessità di poter far frequentare alla coordinatrice del servizio un percorso formativo finalizzato a fornire competenze sulla progettazione alla luce dei cambiamenti istituzionali.

Il direttore tecnico ha rilevato la necessità di poter far frequentare ad alcuni operatori del servizio un percorso formativo su Formazione in psicopatologia-psicoanalitica

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La coordinatrice, il direttore tecnico e la presidenza ritengono fondamentale la condivisione in equipe educativa delle procedure implementate per relative sia alla prevenzione delle lesioni da decubito che la procedura per la gestione somministrazione ,smaltimento farmaci e condivisione protocollo epilessia a cura dell’infermiera della casa di riposo Solaris, tale momento ha il duplice obiettivo sia di rendere gli operatori più consapevoli oltre che assolvere gli obblighi legislativi.

La direzione ha sentito il bisogno di effettuare un percorso formativo rivolto a responsabili qualità e protocolli, Direttore tecnico e coordinatore del servizio sulle responsabilità e sui requisiti cogenti nella gestione di un servizio CDD accreditato, al fine di aumentare le proprie conoscenze e competenze sulle normative sicurezza, autorizzazione al funzionamento, accreditamento e appropriatezza che hanno sempre più un maggiore impatto sulla qualità di erogazione del servizio.

Rispondere ai bisogni formativi in materia di salute e sicurezza secondo la normativa vigente. In particolare, i fabbisogni formativi in materia di salute e sicurezza dei lavoratori sono stati definiti, sentito il RSPP, dopo aver analizzato le attività formative svolte negli anni precedenti e identificati nel piano di formazione triennale.

Modalità di nomina: Assemblea dei soci:

“Il numero dei soci è illimitato. I soci si distinguono in ordinari e non ordinari; tra i soci ordinari vi sono i soci prestatori (che prestano la loro attività anche in forma part-time ricevendo un compenso) e gli utenti fruitori (che godono a vario titolo direttamente o indirettamente, dei Servizi prestati dalla Cooperativa). Fra i soci non ordinari vi sono i soci volontari (che prestano la loro attività gratuitamente, esclusivamente per fini solidaristici; il loro numero non può superare il 50% dei soci ordinari), i soci sovventori e i soci persone giuridiche pubbliche o private (legge 381) I soci sono iscritti in apposite sezioni del libro soci in base all’appartenenza ad una delle categorie citate. Possono essere soci coloro che, non avendo interessi contrastanti con quelli della Cooperativa, intendono perseguirne gli scopi sociali contribuendo fattivamente in ragione del tempo e dell’esperienza di cui dispongono. Chi desidera diventare socio, deve possedere i requisiti legali e statutari e deve presentare domanda scritta al Consiglio di Amministrazione nella quale dichiari di obbligarsi all’osservanza dello Statuto e delle deliberazioni degli organi sociali. Oltre ai dati anagrafici e relativi alla professione, deve indicare i motivi della richiesta e assolvere al versamento della quota sociale prevista (500,00 [cinquecento] euro). Inoltre deve partecipare all’attività e alla vita della Cooperativa per un periodo precedente alla richiesta di ammissione non inferiore ai 3 mesi. L’assemblea è validamente costituita in prima convocazione quando intervengono personalmente o per delega la metà più uno dei voti spettanti ai soci; è validamente costituita in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei voti dei soci intervenuti o rappresentati aventi diritto al voto. Per la validità delle deliberazioni dell’assemblea, sia in prima come in seconda convocazione, è necessaria la maggioranza assoluta dei voti dei soci presenti o rappresentati, salvo che per le delibere riguardanti le materie di cui ai punti 4) e 6) dell’art. 26 nonché lo scioglimento e la liquidazione della società per la cui approvazione è richiesto il voto favorevole di tanti soci che rappresentino la maggioranza di tutti gli aventi diritto al voto.

Ogni socio ha un solo voto qualunque sia il numero delle quote sociali possedute. I soci che, per qualsiasi motivo, non possono intervenire personalmente all'assemblea, hanno la facoltà di farsi rappresentare, mediante delega scritta, soltanto da un altro socio avente diritto al voto. Ad ogni socio non possono essere conferite più di 2 (due) deleghe.” (dallo Statuto della Cooperativa Sociale “Il Ponte”)

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MISSIONE: La legge 381/81 che disciplina le Cooperative Sociali, all’art. 1, definisce che : “Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi e lo svolgimento di attività diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Si applicano alle cooperative sociali, in quanto compatibili con la presente legge, le norme relative al settore in cui le cooperative stesse operano. La denominazione sociale, comunque formata, deve contenere l'indicazione di "cooperativa sociale"”. La Cooperativa IL PONTE, tenendo il più possibile monitorati i bisogni della Comunità e del Territorio, cerca di mettere in atto i propri valori realizzando progetti educativi individualizzati condivisi con le famiglie degli utenti e attraverso la presa in carico individuale dei fruitori dei Servizi; inoltre persegue una costante cura delle proprie risorse umane affinché possano essere sempre attente ai bisogni dei fruitori del Servizio, anche favorendo un percorso di crescita professionale e personale che possa portare ad un crescente senso di appartenenza ai principi ispiratori della Cooperativa. “Il Ponte” mette particolare attenzione affinché tutti i suoi componenti siano “attori” e “promotori” di progetti che rispondano ai bisogni emergenti all’interno della nostra comunità nell’ambito della disabilità al fine di condividerli e realizzarli in un sistema di rete allargata che coinvolge tutti gli attori delle politiche sociali del territorio (famiglie, comuni, ASL, associazioni, imprese etc…) anche partecipando ai tavoli disabili del Piano di Zona. Nel momento in cui la nostra Cooperativa pensa ad uno scenario futuro, la visione che vorrebbe avere è quella di una Comunità sempre più cosciente dei problemi legati alla disabilità e fortemente impegnata ad operare per soddisfare molti bisogni ancora non soddisfatti. Per questo ci adoperiamo da sempre per avvicinare le amministrazioni e la cittadinanza alla conoscenza e all’integrazione del disabile nella Comunità. È nostra intenzione inoltre coinvolgere attivamente le giovani famiglie di portatori di handicap. VALORI DI RIFERIMENTO A CUI LA COOPERATIVA SI ISPIRA NEL SUO AGIRE: I nostri valori si ispirano al codice etico di Federsolidarietà-Confcooperative; la Cooperativa è infatti dotata di un codice etico i cui valori sono riportati anche nel presente documento. I valori di fondo che ci ispirano sono principalmente:

La centralità della persona: nel nostro lavoro i rapporti e le relazioni tra le persone sono centrali: la condivisione dei bisogni delle persone disabili, delle loro famiglie, degli operatori, dei volontari, sono fondamentali e si attuano attraverso progetti educativi individualizzati che aspirano a divenire sempre di più progetti di “vita” delle persone che coinvolgono gli ambiti del servizio, famigliari e della comunità in cui le persone disabili vivono.

La partecipazione democratica: la cooperativa è una fonte e possibilità di operare in modo attivo

nel sociale, assumendosi responsabilità, sempre aperta ad ogni cittadino che voglia prendersi cura della propria comunità, in ogni momento attraverso l’adesione alla cooperativa stessa.

Il legame con il territorio e la propria comunità: è parte del nostro essere, pensarci come

strettamente legati ai luoghi dove viviamo, alle relazioni con persone, enti pubblici e privati, associazioni, aziende della nostra comunità

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STORIA DELLA COOPERATIVA SOCIALE “IL PONTE” – ONLUS La storia della Cooperativa sociale Il Ponte inizia nel 1997,quando un gruppo di cittadini del Destra Secchia (educatori sociali, genitori e volontari) si costituiscono “Cooperativa Sociale” attorno ad un sogno che sta per concretizzarsi: la possibilità di gestire direttamente il Centro Diurno Disabili di Sermide, servizio che svolge attività socio educative e di integrazione sociale a favore di persone disabili. E’ in questo modo concreto e semplice che si è costituita la Cooperativa Sociale “Il Ponte”. Il Centro Diurno Disabili di Sermide che nel ’97 era frequentato da 7 persone disabili ora ne accoglie 30 E’ l’attenzione costante ai bisogni emergenti che ha fatto sì che nel 2001 la Cooperativa, (non senza notevoli sforzi e impiego di risorse) abbia avviato un altro Servizio Socio Educativo: il CSE di Poggio Rusco, per far fronte al bisogno di persone con disabilità medio lieve. Inoltre, sempre per rispondere ai bisogni emergenti, sono attualmente attivati progetti individuali di sostegno domiciliare e integrazione educativa territoriale (SET) e Progetti di Orientamento per disabili in età evolutiva in collaborazione con gli istituti scolastici superiori. Nel 2005 è stato attivato un progetto sperimentale di residenzialità temporanea presso Casa Matilde a Pieve di Coriano. Nel 2009 è stato aperto a Palidano, sul sinistra Secchia, un ulteriore CSE (“Il Pascoletto”) per far fronte ai bisogni emersi in quel Territorio che non trovavano accoglimento in Servizi di quella zona. L’idea che ogni cittadino abbia la possibilità di occuparsi direttamente dei bisogni educativi assistenziali e di integrazione sociale di altri cittadini, in particolare disabili, della nostra comunità è stato il motore che ci ha dato la forza per operare in tutti questi anni di attività. La nostra Cooperativa sociale si configura come una organizzazione nata “per servire” la comunità e non per “servirsi” a scopi soltanto mutualistici come ad esempio per le cooperative di consumo o di produzione e lavoro.

Nel 2009 sono iniziati i lavori di costruzione del nuovo CSE di Poggio Rusco. Dopo la variazione della normativa che regola l’accreditamento del servizio CSE, i locali che la Cooperativa aveva in affitto a Poggio Rusco non erano più a norma, salvo importanti investimenti. Questo ha portato la Cooperativa, favorita dal calo del costo degli immobili, ad investire nell’acquisto di un immobile costruito secondo i nuovi requisiti, Il CDA ha dato mandato al Consigliere Conti Alberto di seguire le trattativa con il Presidente e successivamente la parte tecnica operativa. I lavori sono terminati nel 2010 con grande soddisfazione da parte di tutti. Il 2011 dopo l’impegnativa apertura che ha messo in gioco l’impegno di ognuno su ogni fronte,dalla ricerca di risorse ,ma anche un grande lavoro di coordinamento e progettazione, la Cooperativa si è concentrata sul rinnovo delle cariche, con l’insediamento di un nuovo presidente .Il “past president” Paolo Goldoni ,che ha svolto un egregio lavoro per 9 anni, ha chiesto il ricambio e il 12-11-2010 sono state elette la presidente Bellintani Simonetta , e la vicepresidente Francesca Margonari. Il 2012 è stato l’anno della compartecipazione delle famiglie , legato alla applicazione della Legge Regionale n. 2 del 24/02/12 ,relativa al “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” Durante questo anno si sono stabilite le norme che regolano la compartecipazione delle famiglie ai servizi socio-sanitari ed assistenziali offerti in Regione Lombardia. Dal primo aprile Il Piano di Zona del distretto di Ostiglia ha approvato il nuovo “Regolamento per l’accesso ai servizi a favore delle persone con disabilità”. Gli articoli del regolamento che riguardano le modalità di compartecipazione hanno suscitato , negli enti gestori, forte preoccupazione per il futuro dei servizi per le persone disabili del territorio (CDD, CSE e SFA) che in questi anni si sono costruiti e realizzati con la compartecipazione degli enti pubblici e di tutta la comunità Attualmente tale meccanismo è stato sospeso ,le famiglie pagano i pasti consumati. L’anno 2012 è stato funestato inoltre, dall’evento sismico,che ha colpito la nostra zona e l’Emilia Romagna Attualmente il centro di Sermide è in fase di messa in sicurezza ,Il Servizio di Palidano è stato messo in

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sicurezza, da qualche mese e il Servizio di Poggio Rusco, essendo di recente costruzione. non necessita di alcun intervento. Il 2013 La cooperativa contnua ad attivarsi per reperire fondi per migliorare la sicurezza dei suoi Servizi e luoghi di lavoro. In particolare per quanto attiene il CDD di Sermide.Nell’anno 2013 il Centro diurno di Sermide ha subito notevoli lavori di miglioramento: dall’apertura di due nuove porte a spinta, al rafforzamento di alcune pareti, dalla demolizione di una parte dell’edificio, alla costruzione di una nuova robusta tettoia, fino alla sostituzione di un’altra tettoia nella zona dell’arrivo dei pulmini dei ragazzi. Tutti gli interventi sono resi possibili grazie al prezioso aiuto di: Fondazione CariVerona, Fondazione Comunità Mantovana, Fondazione BAM,Camera di commercio oltre che grazie alle donazioni del 5 per mille dello scorso anno. I lavori attualmente stanno procedendo per step, sia per motivi economici che per rispettare i tempi di frequenza del Centro da parte dei ragazzi. E continueranno per tutto il 2014. Il 2014 La cooperativa continua ad investire su progetti e innovazione, da qualche anno la Cooperativa si sta occupando di bisogni del nostro territorio che riguardano in particolare non solo la disabilità,ma la fragilità sociale,a tal proposito citiamo la gestione

Progetto Housing (3 appartamenti di Casa Matilde )

sportelli badanti

presa in carico dei profughi dei nostri paesi

progettazione in collaborazione con la tutela minori

temi sui quali la Cooperativa investe anche sulla formazione . in questo anno continueranno i nostri investimenti progettuali su:

Abitare (residenzialità leggera) L’obiettivo futuro è quello di diffondere ed esportare nei comuni di residenza dei ragazzi questa esperienza,in un ottica di prevenzione

Lavoro: realizzazione di un nuovo SFA (progetto già realizzato ) Servizio di orientamento e presa in carico per soggetti in età evolutiva.(in questi anni abbiamo

lavorato a progetti di rete, con tutela minori e Cooperative afferenti al nostro Consorzio Solco Mantova)

Il 2015: implemento dei progetti autismo e conseguente studio e formazione( tuttora in corso) e la decisione di implementare il CDD proprio nell’ottica di dare spazi nuovi a esigenze nuove e differenziate, quindi una sorta di anno di transizione e di trampolino verso nuovi abiti da indossare. Il 2016:

Proseguono i lavori per l’ampliamento del CDD di Sermide, per offrire nuovi stimoli e possibilità ai nostri ragazzi e la realizzazione di una progettualità dedicata all’autismo.La cooperativa sta studiando un progetto a favore delle persone minori, adolescenti e adulti affetti da disturbo dello spettro autistico e a favore dei minori con disturbo dello sviluppo. La regia di tale progettazione è realizzata dalla Cooperativa con il Consorzio Solco Mantova.Lo spazio adibito a tale progettualità sarà nella nuova struttura che oltre a sviluppare spazi ulteriori per i nostri ragazzi, li metterà a disposizione per questa nuova utenza (minori e adolescenti autistici)

Continuano i lavori per il trasferimento e ristrutturazione del Servizio CSE di Gonzaga per offrire nuovo spazio e la possibilità di ampliare la nostra offerta. Lo spostamento prevede l’ampliamento e

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la ristrutturazione di ulteriori 100 metri quadrati,rispetto alla struttura esistente, che permetteranno l’ampliamento dell’accreditamento da 14 a 20 posti.I lavori di ristrutturazione partiranno la prima settimana di maggio 2017

Il 2017

Realizzazione di un nuovo Servizio SFA a Poggio Rusco attiguo al CSE Lo SFA ospita persone tra i 16 ed i 35 anni provenienti dai distretti di Suzzara e Ostiglia, oltre che da zone limitrofe. Avrà la possibilità di ospitare 14 progetti (persone). Ogni progetto potrà durare fino a 5 anni.

trasferimento e ristrutturazione del Servizio CSE di Gonzaga per offrire nuovo spazio e la possibilità di ampliare la nostra offerta. Lo spostamento ha previsto l’ampliamento e la ristrutturazione di ulteriori 100 metri quadrati,rispetto alla struttura esistente, che permetteranno l’ampliamento dell’accreditamento da 14 a 20 posti.

CONTINUANO per tutto l’anno 2016-17

riorganizzazione e aggiornamento continuo sull’evoluzione normativa regionale, relativo al mantenimento degli accreditamenti.

revisione delle attribuzioni di responsabilità attraverso deleghe e incarichi, lavoro portato avanti con un avvocato di Mantova.

proseguimento del lavoro sulla base sociale, in questo triennio lavoreremo sui semi che stanno germogliando ,ma anche sul mettere ordine all’interno della base sociale, dove sappiamo molti soci aderiscono idealmente. Il lavoro verrà supportato da Confcooperative.

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GOVERNO E STRATEGIE: PREVISIONI STATUTARIE IN MERITO ALL’AMMINISTRAZIONE E AL CONTROLLO DELLA COOPERATIVA: la Cooperativa è amministrata da un Consiglio di Amministrazione; conseguentemente gli organi sociali (fonte: da statuto ) sono:

α l’assemblea dei soci α il consiglio di amministrazione α il collegio dei sindaci se nominato

Gli amministratori MODALITA’ DI NOMINA: Assemblea dei soci EVENTUALI LIMITI DI MANDATO: Nessuno Il Consiglio di Amministrazione nominato il 12/11/2010 nell’anno 2016 è composto da: Nome e cognome

Carica Data prima nomina

Attualmente in carica Socio dal Residente a

Simonetta Bellintani

Presidente 12/11/2010 Presidente 27-03-2003 Pieve di Coriano (MN)

Margonari Francesca

Vice Presidente

12/11/2010 Vice Presidente 20/05/1998 Sermide(MN)

Paolo Goldoni Direttore Amministrativo

2002 Consigliere 19-12-1998 Quistello( MN)

Cristina Benatti

Direttore Tecnico

1997 Consigliere 19-12-1997 Sermide (MN)

Corniani Mirko

Socio lavoratore

28 \05\2013 Consigliere 003-03-2012 Palidano (MN)

Alberto Conti Socio volontario

15/12/2007 Consigliere 16-09-2003 Pieve di Coriano (MN)

Oriana Bavelloni

Coordinatrice CDD

15/12/2007 Consigliere 19-01-2001 Sermide (MN)

ORGANI DI CONTROLLO: nessuno EVENTUALI INDENNITA’ O GETTONE: Dall’anno 2009, è stato riconosciuto al consigliere Paolo Goldoni un contratto di consulenza sia per la realizzazione di progetti presentati alle fondazioni (costo orario 60 euro) che la consulenza gestionale e amministrativa (costo orario 40 euro)

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Struttura di governo: Numero Consigli di Amministrazione: nell’anno 2017 sono stati fatti 6 CDA Partecipazione: alta Numero assemblee: durante l’anno 2017, le assemblee dei soci sono state 2. Partecipazione: media Data Ordine del giorno Numero

consiglieri presenti

Numero soci presenti

Numero deleghe

11/05/2017

Lettura e approvazione Bilancio al 31/12/16, nota integrativa conclusiva,relazione sulla gestione,

rinnovo cariche sociali

Varie ed eventuali

Il presidente e sei consiglieri

24 su 37 4

12-07-2017

Approvazione Bilancio Sociale 2015 Varie ed eventuali

Il presidente e sei consiglieri

18 su 35 2

RELAZIONE SOCIALE ANNO 2017

(a cura del Presidente della cooperativa Simonetta Bellintani) “I tempi che stiamo attraversando ci interrogano quotidianamente, portando grandi cambiamenti sociali, in un contesto economico sempre più affaticato e povero di risorse. La vera minaccia è da individuarsi nella tentazione di proteggersi,di chiudersi nelle nostre realtà,abbandonando il desiderio di costruire….reduci da un rinnovo Convenzioni distrettuale, non andato come sperato,bisogni sempre più complessi e “spezzettati”con ingaggi molto piccoli (poche ore),che spesso mettono in crisi la nostra mission,(ovvero “accettiamo questo incarico anche se non vi è alcun profitto”?) Siamo consapevoli che in questi anni l’equilibrio tra slancio innovativo e sostenibilità economico-finanziaria dovrà diventare uno degli aspetti centrali del nostro fare, ma spesso ci troviamo ad interrogarci su scelte complicate che mettono sullo stesso piano il bene delle persone che ci vengono inviate e la sostenibilità economica di quella che a tutti gli effetti è una azienda. Sono mesi di incertezze e di prospettive difficili, molto spesso il gruppo CDA si trova a prendere decisioni a breve termine in merito a rinnovo contratti, progettualità, innovazione, ma lo spirito che sempre ci anima è quello sia della prudenza, ma anche della capacità di nutrire aspirazioni e provare a pensarsi anche oltre questo momento così delicato e difficile, cercando di agire al meglio per tutte le persone della nostra organizzazione dipendenti, utenti, famigliari.

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Stiamo affrontando sistemi di ingaggio di lavoro nuovi, quali gare d’appalto,accreditamenti ,affrontando ritardi nei pagamenti dovuti a fusioni tra i comuni. Stiamo imparando nuovi modi di lavorare attraverso questi nuovi strumenti , la nostra forza la troviamo nell’essere motivati,consapevoli e certi di fare un buon lavoro, credere nelle persone ,nella forza dei gruppi di lavoro dal CDA ai gruppi di Staff(i coordinatori dei Servizi che si incontrano periodicamente)al lavoro di equipe (operatorie coordinatore che si incontrano settimanalmente)e a tutto il patrimonio umano di chi partecipa alla vita della nostra organizzazione : volontari ,amici ,sostenitori… Solo attraverso il rispetto di ogni competenza,la fiducia e la valorizzazione di ognuno potremo continuare il nostro operato,con perseveranza e attraverso una politica prudente dei piccoli passi che ci contraddistingue.”

LINEE PROGRAMMATICHE NUOVO TRIENNIO

La relazione sociale per l’anno 2017 viene effettuata dalla presidente e dal Consiglio di Amministrazione tenendo conto del fatto che la cooperativa ha operato per la realizzazione di servizi e progetti rispondenti a

alle linee di indirizzo emerse dal documento programmatico di mandato triennale precedente. Dall’ incontro pre-assembleare dell’8 maggio per il nuovo triennio 2016-2019 e dalle valutazioni del

consiglio di amministrazione uscente sono emerse le seguenti linee programmatiche ,che dovranno essere perseguite dal Consiglio di Amministrazione entrante in un lavoro di continuità con l’operato del CDA uscente i lavori che ci stanno impegnando sono:.

ampliamento del CDD di Sermide, per offrire nuovi stimoli e possibilità ai nostri ragazzi.

Segnaliamo in questi anni un implemento delle attività motorie e riabilitative per andare incontro alle esigenze di buona parte dell’utenza che necessita di più investimento e sviluppo dell’area senso motoria, a tal fine la Cooperativa sta realizzando un ampliamento strutturale del Servizio CDD che prevede la costruzione di 150 metri quadrati di laboratori dedicati a tale ambito.

Aggiornamento:

i lavori relativi al primo modulo di ampliamento sono terminati ,aspettiamo l’agilibilità dei locali,inoltre a breve partiranno i lavori di completamento totale della struttura ,grazie ad un bando Cariverona a cui stiamo partecipando in rete con altre cooperativa con la regia di SOLCO.A giugno sarà effetuata la formazione dei dipendenti secondo il metodo SNOEZELIN, che porterà nuove competenze sul versante sensoriale e che permeterà di utilizzare al meglio la stanza multisensoriale già attrezzata nella parte nuova.

Aggiornamento : Spazio autismo La cooperativa sta continuando lo studio di un progetto a favore delle persone minori, adolescenti e adulti affetti da disturbo dello spettro autistico e a favore dei minori con disturbo dello sviluppo. La regia di tale progettazione è realizzata dalla Cooperativa con il Consorzio Solco Mantova.Lo spazio adibito a tale progettualità sarà nella nuova struttura che oltre a sviluppare spazi ulteriori per i nostri ragazzi, li metterà a disposizione per questa nuova utenza (minori e adolescenti autistici)

trasferimento e ristrutturazione del Servizio CSE di Gonzaga per offrire nuovo spazio e la possibilità di ampliare la nostra offerta. Per questo Servizio si prospetta a breve uno spostamento presso una struttura comunale in una posizione centrale a Gonzaga. Lo spostamento prevede l’ampliamento e la ristrutturazione di ulteriori 100 metri quadrati,rispetto alla struttura esistente, che permetteranno l’ampliamento dell’accreditamento da 14 a 20 posti.

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Aggiornamento: Il trasferimento è avvenuto in novembre e il Servizio è già in funzione,con grande soddisfazione di tutti.A giorni inizieremo i lavori per condizionare una parte dei locali.

Realizzazione di un nuovo Servizio SFA a Poggio Rusco attiguo al CSE Lo SFA ospiterà persone tra i 16 ed i 35 anni provenienti dai distretti di Suzzara e Ostiglia, oltre che da zone limitrofe. Avrà la possibilità di ospitare 35 progetti (persone). Ogni progetto potrà durare fino a 5 anni. Avrà 3 moduli: quello formativo, quello di consolidamento e quello di monitoraggio. Il modello di intervento prevederà 3 macro aree, tutte incentrate sulle autonomie: quella abitativa, quella lavorativa e quella legata al tempo “desiderato”. Si baserà sulle competenze maturate nel corso di questi anni, quindi nulla di improvvisato, oltre che sui risultati di questi anni.

Aggiornamento: il Servizio è partito in gennaio e conta 8 utenti.

CONTINUANO:

riorganizzazione e aggiornamento continuo sull’evoluzione normativa regionale, relativo al mantenimento degli accreditamenti.

revisione delle attribuzioni di responsabilità attraverso deleghe e incarichi, lavoro portato avanti con un avvocato di Mantova.

proseguimento del lavoro sulla base sociale, in questo triennio lavoreremo sui semi che stanno germogliando ,ma anche sul mettere ordine all’interno della base sociale, dove sappiamo molti soci aderiscono idealmente. Il lavoro verrà supportato da Confcooperative.

E’ importante che ogni socio si interroghi in merito a quanto potrebbe essere il suo impegno e la sua disponibilità,a quanto si sente ingaggiato dalla cooperativa, ognuno con le proprie capacità,possibilità e competenze .

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PORTATORI DI INTERESSE

Portatori d’interesse interni della Cooperativa IL PONTE:

Base sociale - Assemblea dei soci - Soci lavoratori - Soci volontari - Soci fruitori - Soci figure giuridiche

Altre risorse umane - Lavoratori non soci - Volontari non soci - Tirocinanti - Volontari impegnati nei Servizi

Fruitori: i nostri fruitori sono gli utenti e le loro famiglie

Portatori d’interesse esterni della Cooperativa IL PONTE:

Rete sistema cooperativo - Altre Cooperative Sociali per collaborazioni in un’ottica di lavoro di rete su progetti ed

attività educative con Fior di Loto, Quercia, Stazione, Agorà, Tante Tinte, Sol.Co Trasporti (quest’ultimo si occupa del trasporto di alcuni dei nostri utenti); gli operatori del Ponte partecipano a corsi di formazione insieme ad operatori di altre Cooperative della rete (es corso coordinatori , corso ose, corsi sicurezza )

- Cooperative non sociali: Cooperativa Edile Sermidese (fornitore di materiale per le attività educative e per la manutenzione delle Strutture, sponsor di alcune iniziative de IL PONTE), Coop Consumatori Nordest (in cui svolgiamo un tirocinio pre lavorativo ed è fornitore)

- Consorzi territoriali:Sol.Co Mantova (Consorzio di riferimento della Cooperativa Il Ponte che cura la formazione delle risorse umane), Unioncoop (che si occupa della gestione della contabilità della Cooperativa)

Rete politica di appartenenza:Confcooperative e Unioncoop

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Rete di terzo settore: Anffas : collaborazione su progetti Arcobaleno (associazione sportiva per persone disabili): collaborazione in piscina e palestra su

progetti sportivo - riabilitativi. Comitato Olimpia: collaborazione per attività di piscina Pegognaga Associazione per il tempo libero “La chiocciola” Volontariato Federcaccia Arci Comitato Fiera Santa Croce

Rete territoriale:

Pubblica amministrazione: la Cooperativa interagisce quotidianamente con le Pubbliche Amministrazioni sia dei 17 comuni del Dx Secchia, che con i comuni fuori regione dai quali provengono gli utenti dei vari Servizi. Da metà 2008 Il Ponte lavora anche con i comuni del Sx Secchia data la presenza di un nuovo Servizio sul Sinistra Secchia (a Gonzaga) “ Il Pascoletto”

Provincia: il Ponte ha attivato alcuni tirocini pre-lavorativi a favore dello Servizio Cse di Poggio Rusco

ASL: il Ponte intrattiene rapporti con l ‘ASL di riferimento di Mantova, inoltre interagisce con l’ASL di Rovigo per gli utenti fuori Regione (Bergantino, Castelmassa)

Comunità locale: la Cooperativa Il Ponte da sempre si adopera per creare un servizio aperto alla Comunità, capace di comunicare bisogni,ma anche di attivare risorse e potenzialità. L’apertura al territorio è stata costantemente ricercata dal punto di vista istituzionale, politico e operativo. Quotidianamente gli operatori portano la disabilità fuori dalle mura dei Servizi attraverso uscite, stage socializzanti, bancarelle e tirocini. La comunità locale interagisce come fornitore di materiali e di Servizi, ma soprattutto istaura relazioni e contatti attivando risorse e sinergie.

Rete economica:

Committenti: Enti pubblici Fornitori: attività commerciali del territorio Finanziatori di altra natura: CGM Finance Donatori: Fondazione della Comunità Mantovana, Cariverona,

Mass media e comunicazione:

Radio Pico Mirandola Quotidiano La Gazzetta di Mantova Quotidiano La Voce Sermidiana I love Mantova L’Album Tele Mantova

Ambiente

Nel nuovo impianto di riscaldamento (rifatto l’inverno scorso) è stato predisposta la possibilità di inserire pannelli fotovoltaici; sarà un nuovo progetto da realizzare in futuro.

Relazioni che legano gli stakeholder alla Cooperativa: Stakeholder Intensità % Tipologia relazione Assemblea dei soci 8 Discussione e realizzazione delle strategie Soci lavoratori 10 Lavoro in cooperativa e coinvolgimento alla vita e

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ai progetti della cooperativa Soci volontari 15 Coinvolgimento su deleghe e compiti specifici Lavoratori non soci 10 Lavoro e vicinanza alla cooperativa Tirocinanti 6 Formazione Fruitori 10 Progettazione individualizzata Altre cooperative sociali 7 Partnership Consorzio 9 Formazione, ricerca, servizi Confcooperative 6 Rappresentanza Comunità locale 7 Sensibilizzazione Fornitori 3 Sponsorizzazione Finanziatori 7 Consulenza e formazione Mass media 2 Promozione cooperativa

Grafico Dalla lettura del Grafico si evincono le seguenti osservazioni:

Assemblea dei soci: non è percepita molto vicino alla Cooperativa, se non per una parte dei suoi componenti. Il nuovo mandato triennale, che delinea gli obiettivi programmatici per i prossimi tre anni, prevede la cura e la crescita della base sociale. Analizzando i nostri soci emerge un dato significativo: dei nostri soci, alcuni sono soci “sostenitori” che hanno aderito alla Cooperativa Il Ponte sicuramente sostenuti da una scelta valoriale in un momento (anno 2001) di grande difficoltà economica della Cooperativa

Soci lavoratori: la Cooperativa li sente vicini e partecipi alla sua vita e ai suoi progetti; i percorsi fatti lo scorso anno sono stati finalizzati alla conoscenza dei membri del CDA, al lavoro sulla motivazione e senso di appartenenza alla Cooperativa, realizzato attraverso un percorso con la nostra formatrice Bianchera Luciana.

Lavoratori non soci: il dato che salta agli occhi è la loro vicinanza; la Cooperativa non ha mai fatto discriminazioni tra soci e non, dando a tutti le stesse opportunità (trattamento economico, formazione, coinvolgimento sulle nuove attività della Cooperativa,,,); questo agire ha portato alla condizione che anche i lavoratori non soci rispondono agli stimoli proposti con un atteggiamento collaborativo e partecipe al punto da essere definiti in varie occasioni ”soci inconsapevoli”. Gli operatori in sostanza rispondono con partecipazione ed entusiasmo alle richieste/proposte de “Il Ponte”, ma è come se aleggiasse la paura di affrontare, attraverso un maggior coinvolgimento, nuovi impegni e

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responsabilità. Oggi viene richiesto loro un impegno più qualitativo che quantitativo attraverso un impegno di pensiero, idee

I tirocinanti che hanno fatto periodi di pratica per obbligo scolastico sono spesso stati assunti una volta ottenuto il titolo o sono rimasti presenti nei Servizi come volontari

I fruitori familiari e utenti li sentiamo presenti e partecipi in modo direttamente proporzionale alle loro possibilità. Molti dei nostri familiari sono così affaticati dalla gestione quotidiana del loro familiare disabile, che le loro energie spesso sono limitate. Inoltre va ricordato che sono percentualmente superiori i genitori anziani rispetto ai genitori giovani

Il Consorzio incoraggia e favorisce il lavoro di rete con le altre cooperative sociali promuovendo momenti comuni di formazione e progetti che coinvolgono le cooperative che si occupano della stessa area di intervento, questo crea conoscenza e vicinanza tra le varie cooperative.

La politica della cooperativa ha sempre perseguito apertura alla comunità locale, creando sinergie e legami significativi

TERRITORIO DI RIFERIMENTO PER L’AZIONE DELLA COOPERATIVA: Il legame con il territorio e la propria comunità: è parte del nostro essere, pensarci come strettamente legati ai luoghi dove viviamo, alle relazioni con persone, enti pubblici e privati, associazioni, aziende della nostra comunità

La persona disabile e i Servizi ad essa rivolti sono “ risorsa” per il territorio Il territorio I rapporti con il territorio muovono da due presupposti che stanno alla base della filosofia di fondo delle cooperative sociali della nostra rete consortile:

è “ risorsa” per la persona disabile e per i Servizi ad essa rivolti La persona disabile e il Servizio sono “risorse” per il territorio , perché espressioni della capacità di un territorio di trovare modalità adeguate affinché la persona adulta disabile possa essere un soggetto presente , attivo e produttivo all’interno della comunità sociale di cui è membro. Ciò a partire dalla convinzione che ogni membro della Comunità è una “risorsa” e in quanto tale essa va salvaguardata e valorizzata. Il territorio è a sua volta “ risorsa”per la persona disabile perché rappresenta un luogo educativo e di crescita :è nel territorio che il disabile conquista alcune sue autonomie (impara a muoversi ed utilizzare in modo adeguato i servizi e le strutture, ma anche alcune abilità funzionali quali l’uso del denaro , dei mezzi di trasporto ecc.); realizza la sua integrazione sociale (impara cioè a riconoscere come si organizza la vita sociale della sua comunità , trovando il modo di prendervi parte attivamente in base alle proprie capacità- attitudini- desideri); cresce e si sviluppa sul piano affettivo- relazionale (impara a mettersi in relazione con gli altri e a gestire la propria affettività” educando “ gli altri al tempo stesso , a mettersi in relazione con lui e a gestire le “risonanze” affettive- emotive che la relazione con l’handicap mette in moto) Il territorio è anche una piccola “miniera”per il Servizio perché può mobilitare ed indirizzare verso il Servizio risorse umane (volontari e amici, competenze professionali e tecniche locali, ma anche consenso e simpatia), risorse economiche (offerte in denaro,materiale,attrezzature, supporto tecnico e organizzativo), risorse immateriali fatte di idee e occasioni (eventi straordinari, gite collaborazioni stabili e temporanee con vari soggetti e attori del territorio). Il territorio di competenza della Cooperativa “Il Ponte” è quello del Destra Secchia mantovano e, dal 19/10/09, anche il Sinistra Secchia mantovano. Inoltre alcuni utenti dei nostri Servizi provengono dalla vicina provincia di Rovigo

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L’ASL di riferimento è quella di Mantova. I comuni del Destra Secchia sono: Quistello, Sustinente, Quingentole, Revere, Ostiglia, Sermide, Felonica, Magnacavallo, Villa Poma, San Giovanni del Dosso, San Giacomo delle Segnate, Poggio Rusco, Schivenoglia, Carbonara, Borgofranco, Pieve di Coriano, Serravalle. I comuni del Sinistra secchia sono: Suzzara, Moglia, San Benedetto Po, Pegognaga, Gonzaga, Motteggiana. Fuori Regione lavoriamo con i comuni di Bergantino e Castelmassa. Abbiamo inoltre in essere progetti e legami con le Parrocchie di Sermide, Poggio Rusco, Pieve di Coriano. Le sedi dei nostri Servizi sono a Sermide,Poggio Rusco, Pieve di Coriano e Gonzaga .

COMUNICAZIONE E RACCOLTA FONDI

A cura di Alessandro Botti (referente comunicazione) La comunicazione e la raccolta fondi sono strettamente intrecciate, così come sono intrecciate con tutto ciò che facciamo. E ormai sono diventate parte stabile del nostro lavoro quotidiano, come parte di noi.

I risultati premiano la costanza del come raccontiamo quel che siamo e come lo mettiamo in pratica, la nostra mission. Le entrate economiche sono rilevanti, e da anni ci hanno indicato chiaramente che è utile continuare su questa strada, sviluppando i racconti.

Crediamo che il nostro fare fundraising sia vantaggioso non soltanto per noi, ma anche per altri soggetti, a beneficio di tante persone del territorio. Quindi noi come soggetto attivo al miglioramento della società di cui facciamo parte.

All’interno della nostra organizzazione e, parzialmente, anche fra molti soggetti che frequentiamo, si è ormai instaurata una cultura aziendale del fundraising che è strategico coltivare e sviluppare. Questa

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“cultura” sarà il principale risultato sociale che potremo raggiungere, e potrà essere un importantissimo strumento di aumento delle entrate, sia economiche che relazionali. Le campagne di comunicazione di un singolo progetto o iniziativa si affiancano alla comunicazione costante delle nostre attività istituzionali. Per brevità, qui faremo luce soltanto su alcuni aspetti specifici. Questo l'andamento dei risultati del 5x1000 degli ultimi anni, per entrate economiche. Il dato 2016 (l’ultimo dato disponibile) ci dice che finora non abbiamo mai conosciuto flessioni, ma che addirittura si continua a crescere. Siamo la 5° cooperativa sociale in Italia per importi, su oltre 27.000 cooperative sociali. Nel 2016 quindi oltre 2.800 scelte per oltre 76.000 euro, +9% rispetto all’anno prima come importi.

Nel corso del 2017 si è ricorso in maniera programmata e sostanziosa alla comunicazione digitale, in affiancamento (ormai a traino) a quella tradizionale cartacea. I risultati sono qui misurabili al dettaglio, e ci portano risultati molto incoraggianti. Su Facebook i nostri post sono visualizzati spesso da migliaia di persone, con grande crescita di azioni di altri utenti, e con una costante crescita del numero dei nuovi nostri “seguitori”. Tutte le piattaforme online stanno crescendo come numeri di “seguitori”. Nel 2017 ci si focalizzerà ancora particolarmente anche sulla crescita e sullo sviluppo di YouTube ed Instagram. Twitter e Google+ a confronto hanno una portata minore. Anche la pagina del sito delle donazioni verrà rivista nel prossimo anno, permettendo una fruizione più facile per un potenziale donatore on line (con carta di credito e pay pall) E’ importante notare come stiano crescendo ogni anno di più tutti i progetti che legano l’aspetto educativo/istituzionale del nostro lavoro con la comunicazione verso l’esterno e la raccolta fondi come ad esempio: bomboniere, lotteria solidale, magazine… Sono iniziative molto importanti, anche (forse soprattutto) perché coinvolgono in primissima persona tanti dei nostri Servizi, è il caso dei Centri diurni. Un'attenzione particolare va dedicata al delicato tema delle donazioni in memoria di defunti, che continuano a crescere, non più in modo soltanto spontaneo ma alimentato dalle buone relazioni del passato, ed arricchito con un’azione costante. L'ostacolo culturale della raccolta fondi verso questa area lo possiamo superare proprio pensando all'azione concreta di chi ha donato proprio in occasione di queste circostanze, anche se ormai stiamo superando l’ostacolo culturale stesso. Quindi anche grazie a varie importanti manifestazioni di stima che ci vengono proprio da chi lascia parte dei propri averi ad un'organizzazione, in questo caso la nostra. La motivazione di chi l'ha fatto è elemento centrale per comprendere la bontà di un'azione di stimolazione in tal senso.

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Il tema dei lasciti testamentari è ora davanti a noi, più concretamente dello scorso anno. A testimoniare tutto ciò possiamo guardare ad esempi di organizzazioni più grandi, alla delicatezza con cui trattano l'argomento, alla cura di ogni aspetto, ai loro risultati sul medio lungo periodo per la programmazione delle entrate, e quindi ad una maggior solidità generale. Nel corso del 2018 realizzeremo la nostra prima campagna relativa a questi temi. Sono aumentate le partecipazione a iniziative ed eventi del territorio, specie dove noi rappresentiamo gli “ospiti/beneficiari”, oltre che iniziative simili. Aziende. Anche grazie ad altri settori della Cooperativa si stanno strutturando rapporti con aziende (Fondazioni, erogazioni liberali, bandi aziendali, ecc), collegando donazioni con progetti specifici e dedicati. Si ricorda qui, come esempio, il rapporto con Cargill Castelmassa. Nel corso del 2017 abbiamo ottenuto sostanziosi contributi per l’acquisto di materiale relativo alla nostra nuova costruzione su Sermide, come l’anno precedente, del resto. Fondazioni. Si mantiene e si sviluppa il rapporto con tutte le Fondazioni territoriali (Comunità Mantovana, Montecchi), avendo modo di dimostrar loro la bontà dei progetti che finanziano e l’alto impatto sociale di cambiamento positivo che producono su persone e territorio. Anche con le Fondazioni bancarie non smettiamo di lavorare, in sinergia. Infine, è interessante ricordare che fare fundraising significa anche ricevere donazioni non necessariamente soltanto in denaro, ma in tempo (volontari), in prestazioni di competenza (esempio giardinaggio, donazioni di servizi prodotti dall’azienda che dona, o tanto altro), di oggetti, di collaborazioni (aziende che sostengono un progetto specifico, finanziandolo), o altro ancora. E' importante dire anche che fare fund raising significa anche razionalizzare la spesa, facendo attenzione tutti insieme alle risorse che si utilizzano...insomma all'oculatezza e al risparmio. Il 2018 ci vedrà impegnati altresì nel creare una newsletter tramite email, canale troppo spesso da noi trascurato. Un’azione costante attraverso questo canale è utlie per arrivare in maniera più capillare, personalizzata e “discreta” ad una fascia di persone più “calde” verso la nostra mission.

Fruitori per cooperative sociali di tipo A:

Aree di intervento Diurno Territoriale Residenzialità

temporanea

Progetti

Scuola

CDD IL PONTE 28

CSE IL PONTE POGGIO RUSCO

35

CSE IL PONTE PALIDANO 17

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SET 20

VOUCHER 20

PROGETTI SCUOLA 2

CASA MATILDE

(Attività sperimentale )

70 di tutti i Servizi

Le aree di interevento della Cooperativa riguardano i Servizi diurni: CDD e CSE, SET (Servizi Educativi Territoriali), Voucher con ASL, Servizio sperimentale “Casa Matilde” trasversale ai Servizi (gli utenti coinvolti in tale sperimentazione sono del Servizio CDD di Sermide dei Servizio CSE di Poggio Rusco e Gonzaga.

RICLASSIFICAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO

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CALCOLO DEL VALORE AGGIUNTO anno 2017

Voce IV^ dir Importo

Ricavi delle vendite € 1.202.381,00

Variazione delle rimanenze in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, variazione dei lavori in corso su ordinazione

€ -

incrementi per immobilizzazioni per lavori interni € -

Altri ricavi e proventi della gestione caratteristica € 142.040,00

Contributi in Conto d'esercizio € 122.342,00

VALORE DELLA PRODUZIONE € 1.466.763,00

Costi per Materie Prime, sussidarie, di consumo e di merci € 40.488,00

Costi per servizi € 291.948,00

Costi per godimento di beni di terzi € 12.000,00

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Variazione delle rimanenze in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, variazione dei lavori in corso su ordinazione

€ -

Accantonamenti per rischi € -

Altri accantonamenti € -

Oneri diversi di gestione € 32.362,00

COSTI DELLA PRODUZIONE € 376.798,00

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO (1 - 2) € 1.089.965,00

Ricavi accessori € -

Costi Accessori € -

SALDO GESTIONE CARATTERISTICA € -

Ricavi straordinari € -

Costi straordinari € -

SALDO COMPONENTI STRAORDINARI € -

COMPONENTI ACCESSORI E STRAORDINARI (3 + 4) € -

VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO € 1.089.965,00

Ammortamenti € 51.024,00

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO NETTO € 1.038.941,00

a. 2010 a. 2011 a. 2012 a. 2013 a. 2014 a. 2015 a. 2016 a. 2017

Remunerazione Risorse Umane (dipendenti e non) € 730.938,00 € 696.246,00 € 790.788,00 € 769.358,00 € 875.077,00 € 873.792,00 € 921.698,00 € 991.246,00

Remunerazione Capitale proprio € 15.476,00 € 13.965,00 € 31.433,00 € 86.712,00 € 117.122,00 € 91.783,00 € 39.299,00 € 39.048,00

Remunerazione Capitale di credito € 12.872,00 € 14.559,00 € 7.124,00 € 9.741,00 € 9.690,00 € 7.352,00 € 5.696,00 7.290,00€

Remunerazione Pubblica Amministrazione € 4.353,00 € 2.135,00 -€ -€ -€ -€ -€ 1.357,00€

PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO NETTO

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Ringraziamenti Desideriamo ringraziare il dottor Massimo Dell’Arringa, che si è occupato della parte economica. Bonelli Ilaria,nostra preziosa consulente per la sicurezza brava professionista e buona amica, per l’aiuto nell’analisi dei Questionari di soddisfazione . Desideriamo ringraziare il nostro Consiglio di Amministrazione che ha condiviso le linee progettuali di questo documento, la Direzione Tecnica e lo Staff di coordinamento che ci hanno offerto sostegno e collaborazione. Grazie a tutti.

Bavelloni Oriana Bellintani Simonetta

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CONTATTI

Presidente: Simonetta Bellintani tel 3477839792 Direttore Tecnico: Cristina Benatti tel 3477842661 CDD Sermide tel 038662827 CSE Poggio Rusco tel 0386740242 CSE Gonzaga tel 0376 528260 SFA Poggio Rusco/Gonzaga tel 3483631056 Responsabile Amministrativo Paolo Goldoni tel 3357408467 Amministrazione tel e fax 0386961399 i BS: sta per Bilancio Sociale ii Stakeholder: portatore di interesse

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