BILANCIO SOCIALE ANNO 2011 - AIPD · che private. Valorizzando dal punto di vista professionale...
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BILANCIO SOCIALE ANNO 2011
Il futuro appartiene a coloro che credono
nella bellezza dei propri sogni E. Roosevelt.
SOMMARIO
INTRODUZIONE : LETTERA DEL PRESIDENTE COS’E’ LA SINDROME DI DOWN CHI SIAMO FUNZIONI E COLLEGAMENTI : MISSION LA VISION LA NOSTRA STORIA STRUTTURA ORGANIZZATIVA : CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SOCI ATTIVITA’ : I NOSTRI CORSI I NOSTRI PROGETTI I NOSTRI PROGETTI FUTURI BILANCIO ECONOMICO : I NOSTRI RICAVI I NOSTRI COSTI
LETTERA DEL PRESIDENTE
Nel 2011 l’A.I.P.D. Nazionale ha proposto a tutte le sezioni il
progetto di formazione ”Leali e Legali”, specifico sugli aspetti
amministrativi, contabili e fiscali con particolare riferimento alla
stesura del Bilancio Sociale. La nostra Sezione di Cosenza ha
partecipato al progetto, e presentiamo il nostro primo Bilancio
Sociale certi che ci darà una maggiore opportunità di conoscenza
presso le Istituzioni tutte, ma anche presso la gente comune oltre
che una più immediata trasparenza di gestione. L’AIPD di
Cosenza nasce nel 1997 e in questi quindici anni si è ben
consolidata sul territorio in un continuo muoversi verso la tutela e
l’integrazione sociale delle persone con Sindrome di Down. Il
viaggio è ancora lungo e spesso accidentato ma la speranza di
riuscire non abbandona mai nessuno di noi; sperimentare nuovi
percorsi , consolidare quelli positivi ma soprattutto crescere con i
nostri figli e ascoltare le loro esigenze ci rende audaci e forti per
affrontare le difficoltà in un territorio non particolarmente
facile.Tutto quello che leggerete in questo libretto sulle attività
svolte con i nostri ragazzi sono frutto del lavoro di un gruppo di
operatori professionali e di volontari che oltre alla professionalità
hanno lavorato con il cuore e che quindi ringrazio
particolarmente.
Ringrazio Lucia Ruggiero per aver collaborato alla realizzazione
del nostro primo Bilancio Sociale avendone tra l’altro pieno titolo
visto che tutto ciò è stato realizzato durante la sua gestione ma
soprattutto per avermi trasmesso la sua passione e la convinzione
che molte altre strade sono percorribili
COS’E LA SINDROME DI DOWN E’ una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule di chi ne è portatore: invece di 46 cromosomi presenti nel nucleo di ogni cellula ne sono presenti 47, vi è cioè un cromosoma il N.21 in più; da qui il termine Trisomia 21. La conseguenza di questa alterazione cromosomica caratterizza un variabile grado di ritardo nello sviluppo di questi bambini. Attualmente in Italia 1 bambino su 1200 circa nasce con questa condizione. La maggior parte dei bambini con la sindrome di Down può raggiungere un buon livello di autonomia personale, imparare a curare la propria persona, a cucinare, a uscire e fare acquisti da sola. Possono fare sport e frequentare gli amici, vanno a scuola e possono imparare a leggere e scrivere. I giovani e gli adulti con sindrome di Down possono apprendere un mestiere e impegnarsi in un lavoro svolgendolo in modo competente e produttivo, grazie all’impegno degli operatori e delle famiglie, oggi ci sono già molte esperienze positive. Le persone con sindrome di Down sanno fare molte cose e ne possono imparare altre.
MAPPA CROMOSOMICA
CHI SIAMO Sono passati quindici anni da quando un gruppo di genitori accomunati dall’avere un figlio
con la trisomia 21 ha sentito l’esigenza di unirsi e manifestato la volontà di condividere
impegno e cooperazione per sostenere al meglio i loro ragazzi.
I primi anni sono stati intensi e spesso faticosi, costellati da momenti in cui all’entusiasmo
si alternava la sfiducia e la sensazione di impotenza verso un cammino così poco
conosciuto e difficoltoso. Con il tempo la piena consapevolezza e la concretezza delle
azioni svolte sul campo ha fatto si che si promuovessero varie attività mirate a favorire lo
sviluppo armonico dei ragazzi con la sindrome ed il loro inserimento nella società,ma
soprattutto intravedendo un necessario percorso verso l’autonomia delle persone
con sindrome di Down.
Oggi l’Associazione pone una assoluta attenzione sul concetto di autonomia,racchiuso
nella mente e nel cuore di ogni genitore. Autonomia, inserimento sociale e
lavorativo,partecipazione alla vita comunitaria, sono gli obiettivi primari a cui si ispira
l’Associazione che in questa direzione propone di elaborare progetti e attività che
favoriscano l’indipendenza individuale ma anche relazionale.
Nel corso degli anni, la nostra Associazione si è impegnata in una serie di interventi
mirati sul territorio allo scopo di garantire opportunità ed esperienze di crescita ai nostri
figli, per il raggiungimento di traguardi volti a renderli i veri protagonisti delle loro azioni e
della loro vita, e verso conquiste sociali per una piena integrazione socio-relazionale.
Tanti sono stati le collaborazioni avviate sul territorio, i percorsi di crescita intrapresi in cui i
nostri figli sono stati i protagonisti principali, i convegni su tematiche legate al mondo
dell’handicap e della trisomia che hanno contribuito da un lato ad accrescere la visibilità di
“noi associazione” e dall’altro ad ampliare, in senso più generale, le conoscenze sulla
sindrome di Down, su tutto il territorio della nostra Provincia, seminari rivolti a genitori di
persone con sindrome di Down, ad insegnanti curriculari e di sostegno, ad operatori socio-
sanitari, etc., puntando sempre a sperimentare e ad attuare nuove forme di “fare rete”, in
un territorio bisognoso e desideroso di contatti e relazioni umane e tecniche.
MISSION
L’Associazione Italiana Persone Down vuole:
Operare a favore delle persone con sindrome di Down e delle loro famiglie,
indipendentemente dall’iscrizione a socio
Contribuire allo studio della sindrome di Down e ad una corretta informazione
sulla stessa.
Promuovere l’inclusione scolastica, lavorativa e sociale, accompagnando le
persone con sindrome di Down nel loro percorso di vita dall’infanzia all’età
adulta.
Tutelare la dignità della persona con sindrome di Down e promuovere i suoi diritti
sanciti dalla Costituzione Italiana e dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con
disabilità;
Tali obiettivi sono raggiunti mediante progetti e servizi e in particolare:
la creazione di reti di consulenti formati da medici, operatori sanitari, scolastici e
sociali;
la formazione e l’aggiornamento di operatori sanitari, scolastici e sociali,
la collaborazione, lo stimolo e la pressione nei confronti degli organi legislativi e di
governo locale e nazionale;
l’interazione e la creazione di reti con tutte le associazioni che si occupano dei
problemi delle persone con sindrome di Down, con disabilità e dell’infanzia in
generale.
LA VISION
EDUCARE la società all’accoglienza delle persone con sindrome di Down e di tutte
le persone diversamente abili, con rispetto e senza pregiudizi e senza compassioni,
perché malgrado la diversità hanno diritto a vivere nel contesto sociale, una vita
dignitosa.
RAGGIUNGERE tutte le famiglie, ed essere per loro un punto di riferimento e di
sostegno, nell’affrontare la vita in modo diverso da quello sognato, evitando di
chiudersi in un isolamento pessimistico e negativo.
SVILUPPARE le potenzialità di ogni persona con sindrome di Down, per aiutarla a
realizzare un programma di vita, adeguato alle sue capacità.
Tutto questo cercando la collaborazione con le varie associazioni e strutture sia pubbliche
che private. Valorizzando dal punto di vista professionale coloro che cooperano nel
perseguire i nostri obiettivi e garantendo una gestione che sia condivisa e trasparente
LA NOSTRA STORIA L’Associazione Italiana Persone Down, sezione di Cosenza è una delle 43 sezioni
collegate all’A.I.P.D. Nazionale con sede in Roma. L’ A.I.P.D. di Cosenza nasce quindici
anni fa (1997) ad opera di un piccolo gruppo di genitori con l’esigenza di tutelare e
garantire i diritti dei propri figli.
Gli obiettivi principali che essa si pone sono:
- dare supporto alle famiglie delle persone con Sindrome di Down;
- svolgere attività che favoriscano il pieno sviluppo e la completa
autonomia delle persone con Sindrome di Down, al fine di favorirne l’integrazione nella
società;
collaborare con le Istituzioni e il Territorio per predisporre azioni volte a far conoscere le
persone con la Sindrome di Down.
Molte sono state in questi anni le energie profuse con l’amore e la dedizione che solo un
figlio ti può far mettere in gioco, ciascuno impegnando il proprio tempo nella certezza che
solo lavorando insieme si poteva conquistare il diritto dei propri figli ad una piena
integrazione. Oggi siamo 33 famiglie con figli piccoli e grandi, con esigenze diverse, molto
del lavoro svolto si è consolidato sul Territorio e questo ci da’ la certezza di aver operato
per il meglio, così come ci ha dato modo anche di mostrarci credibili di fronte alle
Istituzioni, nella Scuola “in primis” che rappresenta sicuramente il primo ambito di
inserimento sociale .
L’atteggiamento nei confronti della “diversità” dei nostri figli nel tempo è molto cambiato,
sono presenti nella città, nelle pizzerie nelle discoteche,nei cinema,…………….. non
sempre integrati nel contesto sociale ”normale” ma sono sicuramente visibili e presenti
come una realtà da considerare e da utilizzare come risorsa .Ciascuno di noi con un
bagaglio di sconfitte ma anche di piccoli traguardi raggiunti, riesce a sostenere chi è
venuto successivamente a vivere questa esperienza e questo sicuramente è la forza
dell’Associazione.
I corsi di Musicoterapia, di Ippoterapia, i laboratori teatrali, i corsi di pre-autonomia ed
autonomia, il corso di subacquea non sono stati un modo per riempire le giornate dei
nostri figli ma un perseguire un progetto più a lungo termine, finalizzato non solo
all’aspetto riabilitativo individuale ma alla certezza che l’integrazione parte sì dalle abilità
ma soprattutto dalla conoscenza dell’altro che non necessariamente ha le nostre stesse
competenze. Sicuramente non sempre i percorsi sono semplici e lineari anche lì dove già
si è conquistato i propri diritti, ma la socialità raggiunta dai nostri ragazzi e la loro visibilità
nella nostra Città e Provincia ci danno ragione del percorso intrapreso.
In sintesi , una tabella qui sotto riportale esperienze più significative:
Anno 1998 Trenta Ore per la Vita
Anno 1998 Inizio Collaborazione con Acamut – Ass.ne Musicoterapia
Anno 1999 Inizio collaborazione Gruppo Subacqueo Paolano
Anno 2001 Accreditamento Servizio Civile Nazionale ( Legge 64/2001 )
Anno 2002 Approvazione 1° Progetto Servizio Civile – ( ad oggi 9 Pprogetti Approvati )
Anno 2003 Adesione alla FISH ( Federazione Italiana Superamento Handicap )
Anno 2003 Adesione al CoorDown ( Coordinamento Nazionale Ass.ni delle Persone con sindrome di Down)
Anno 2004 Inizio collaborazione con Scuola di Equitazione Azienda Paglialonga
Anno 2005 Corso “Genitori Efficaci” inizio collaborazione con Prof. Guarnaccia
Anno 2006 Partenza Corso di autonomia
Anno 2007 Convegno “10 anni di Associazione” – Univ. Calabria – Anna Contardi / Avv. Salvatore Nocera
Anno 2007 Referente Scolastico AIPD Cosenza
Anno 2008 Partenza Corso di Pre – Autonomia
Anno 2008 Convenzione ASP Cosenza – U.O. Riabilitazione Foniatria – Canale privilegiato e Logopedia precoce
Anno 2008 Convenzione Università della Calabria Tirocinanti Scienza dell’Educazione
Anno 2009 Partenza prima settimana di Vacanza Estiva del “Club dei Ragazzi”
Anno 2009 Partner Master dell’Università della Calabria Scienza dell’Educazione
Anno 2010 Approvazione Progetto Scuola “Diversamente Uguali” Regione Calabria
Anno 2011 Convenzione con Azienda Ospedaliera - Progetto DAMA - n.2 Tirocini formativi gratuiti
.
L’Associazione è composta dai Soci Ordinari: genitori, anche adottivi, fratelli, sorelle, parenti entro il IV grado e tutori di persone con Sindrome di Down, nonché le persone con Sindrome di Down emancipate, che si impegnano, nei limiti delle singole possibilità e competenze, a prestare volontariamente e gratuitamente con spirito di solidarietà la propria opera e collaborazione per l’attuazione e il perseguimento dello scopo dell’Associazione. Può essere Socio Ordinario solo chi sia anche socio dell’A.I.P.D. Nazionale – ONLUS. Gli organi statutari dell’Associazione sono:
Assemblea dei Soci
Presidente
Consiglio d’Amministrazione
AIPD SEZ. COSENZA
ASSEMBLEA SOCI
PRESIDENTE
COORDINATORE VOLONTARI
VOLONTARI
CdA
VICE PRESIDENTE
CONSIGLIERI
Componenti organi direttivi dell’ A.I.P.D. – Sez.di Cosenza dal 21/12/2011 Presidente: Roberta Canonaco Vice Presidente: Chiara Greco Consiglio d’Amministrazione: Donatella D’Ambrosio Maria Siciliano Maria Francesca Galdini Rita Le Piane Lucia Ruggiero Antonella Urso
Soci ordinari N. 33 Figli Altomare Ornella Virginia
Calabrese Miriam Alessio
Chiappetta Francesco Giorgia
De Rose Carmela Rocco
Durante Maria Pia Marco
Ferrara Franca Serena
Filippelli Stefania Guido
Canonaco Roberta Attilio
Galdini Maria Francesca Carmen
Arena Pugliese Italia Marina
Gagliardi Costantina Francesca
Le Piane Rita Laura
Lo Vecchio Giancarlo Federica
Luciano Giovanni Arianna
Greco Chiara Mattia
Pallone Christian Francesco
Pantusa Emilia Marta
Parrotta Luigi Francesco
Pedace Isabella Loris
Principe Giovanna Flaviana
Rizzuti Francesco Luigi
Ruggiero Lucia Alessia
Siciliano Maria Luigi
Sposato Antonietta Federica
Tavernise Francesco Mattia
Urso Bilotta Antonella Maria Francesca
Via Biagio Simone
Giordano Maria Assunta Sofia
Magnelli Marcello Giuseppe
Turano Filomena Marco Pio
Mattace Maria Anna Rita
Aceti Gaetano Azzurra
Vilardo Teresa Giovanna
Operatori dell’A.I.P.D. – Sezione di Cosenza Coordinatore progetti : Dott.ssa Ilenia Langella Volontari Servizio Civile N. 4
_______________ INTERNI
_______________ESTERNI
Collaboratori Esterni sono coloro che pur non direttamente
coinvolti nel problema, condividono gli scopi e le attività
dell’Associazione e collaborano con continuità prestando la propria
professionalità al servizio dell’AIPD.
I NOSTRI CORSI: - SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE DEI NUOVI NATI
Supporto alle famiglie per favorire una serena accettazione del bambino con sD (collaborazione con l’Ospedale di Cosenza).
- ACCOGLIENZA Sostegno alle famiglie per dare informazioni sulla sindrome e suggerire strategie da utilizzare per promuovere le competenze delle persone con sindrome di Down.
- PROMOZIONE Iniziative finalizzate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso una corretta considerazione delle persone con sD.
- CORSO DI PRE-AUTONOMIA Rivolto a ragazzi con sindrome di Down di età compresa fra 6 e 14 anni. Il corso si pone l’obiettivo di formare i prerequisiti fondamentali e le autonomie di base per portare i ragazzi lungo il cammino del divenire autonomi.
- CORSO DI AUTONOMIA Rivolto a giovani con sindrome di Down di età compresa fra i 15 e i 20 anni, finalizzato all’ acquisizione di una serie di autonomie sociali utili nella vita di tutti giorni e al tempo stesso allo sviluppo di una maggiore consapevolezza di se stessi, delle proprie capacità e dei propri limiti, del proprio essere adulti.
- AGENZIA DEL TEMPO LIBERO Rivolta a giovani con sindrome di Down dai 20 anni in su. E’ uno spazio creato per i ragazzi che hanno portato a termine il percorso di educazione all’autonomia. L’obiettivo principale dell’ATL è quello di mantenere le abilità e le competenze acquisite nel corso di autonomia, di sfidarsi mettendosi alla prova e di sperimentare nuove strategie. L’A.T.L. è un luogo in cui si ha l’opportunità di poter incon trare i propri amici imparando a gestire il proprio tempo libero.
- TIROCINI LAVORATIVI ED ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Favorire e pianificare esperienze lavorative con Enti pubblici e privati.
- CONSULENZA SCOLASTICA Monitorare e ottimizzare la qualità dell’integrazione scolastica delle persone con sindrome di Down, fornendo sostegno alle famiglie con interventi specifici nei Gruppi H e collaborando con insegnanti e dirigenti scolastici per una corretta applicazione della normativa sull’integrazione scolastica.
- MUSICOTERAPIA Attività rivolte alle persone con sindrome di Down da 0 a 18 anni. Attraverso il suono e la musica, viene attivata una comunicazione non verbale che si traduce in intervento educativo, riabilitativo e terapeutico.
- SOSTEGNO PSICOLOGICO Rivolto alle persone con sindrome di Down ed alle loro famiglie, articolato nelle modalità individuali e di gruppo.
- SUBACQUEA Collaborazione (dal 1999) con il Gruppo Subacquea Paolana per lo svolgimento di attività
subaquee rivolto a ragazzi con sD di età superiore ai 6 anni.z
Dal 15 luglio 2011 è partito in via sperimentale il Progetto DAMA - Disabiled Advanced Medical Assistance- (delibera n° 696 del 24 giugno 2011).
Il progetto ha come obiettivo principale, attraverso l’impiego di una equipe multidisciplinare e di personale dedicato, il miglioramento e perfezionamento del percorso di accettazione ospedaliera per i pazienti disabili non collaboranti. Si può accedere al servizio telefonando al numero verde 800.033.163 attivo da lunedì a venerdì, dalle ore 9:00 alle 18:00.
L’ OBIETTIVO DEL PROGETTO DAMA :
1. Costruire un percorso privilegiato per il paziente con disabilità
2. Sviluppare reti e percorsi integrati Ospedale-Territorio e attivare Percorsi Diagnostico-
Terapeutici Assistenziali attuando modelli organizzativi al cui centro devono restare i
bisogni del paziente, in particolar modo del paziente fragile .
3. Dare conto della capacita delle organizzazioni Sanitarie non solo di “CURE“ CURARE
ma di “CARE ” PRENDERSI CURA del paziente, nell’ interezza del suo percorso .
Dal 28 Settembre 2011, accanto all’equipe multidisciplinare e al personale dedicato,
lavorano anche due ragazze con la sindrome di Down, socie dell’Associazione Italiana
Persone Down sezione di Cosenza, che rispondono alle chiamate degli utenti,
trasferendo le richieste di intervento al personale amministrativo formato per le specificità
del percorso.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alla Convenzione stipulata fra l’Associazione e
l’Azienda Ospedaliera di Cosenza, che alla proposta pervenutagli dall’AIPD di Cosenza di
offrire la possibilità di collaborare per un tirocinio sperimentale per le due ragazze, non ha
esitato ad accettare la sfida, ponendo l’ Azienda come tramite verso nuove prospettive
che parlano di un cambiamento dal sapore vero di “integrazione” nel suo senso più pieno,
perché “persone” prima di tutto, “persone” prima di essere “ragazze con sindrome di
Down”.
Ad accompagnare le ragazze nel loro percorso lavorativo giornaliero vi sono un tutor
interno all’equipe del Progetto DAMA ed una tutor proveniente dall’AIPD di Cosenza,
proprio per garantire che le attività lavorative producano determinati risultati attesi sia a
livello relazionale che a livello di maggiori competenze raggiunte nel concreto dell’ambito
lavorativo stesso.
Ed in effetti, questa è una delle cose più importanti da realizzare, perché un buon
tutoraggio è la particolarità che fa la differenza nel processo difficile e complesso di un
inserimento “reale” e “consapevole”, che faccia sì che venga capitalizzata in una maniera
ottimale l’esperienza maturata sul posto di lavoro.
PROGETTO “AMICI SUL WEB”
L’ AIPD Nazionale grazie al finanziamento del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha avviato, in data 20/07/2010 per la durata di 12 mesi, il progetto “Amici sul Web” a cui hanno partecipato 16 sezioni AIPD, tra cui quella di Cosenza, ognuna con un operatore e al massimo tre ragazzi con sD. Gli obiettivi prefissi e raggiunti sono stati molteplici :
- Integrazione sociale e professionale delle persone con sD attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
- Incremento della capacità di socializzazione di un gruppo di persone con sD; - Creazione di una rete di persone con sD ed operatori, “Amici sul Web” è su
Facebook, e di Internet Point che sono stati avviati, in 6 delle 16 Sezioni che hanno partecipato al progetto;
- Formazione per gli operatori riguardo all’insegnamento dell’informatica di base e per gli strumenti di comunicazione telematica adeguato alle persone con disabilità
intellettiva
Alessia, Luigi e Rocco con Ilenia Langella “Amici sul Web” ha incontrato un alto livello d’interesse e grande coinvolgimento dei ragazzi che hanno acquisito e migliorato le loro conoscenze ed abilità informatiche riuscendo ad usare ed essere parte della rete, grazie al gruppo dedicato su Facebook e agli Internet Point.
Tutto ciò ha avuto grande importanza per la loro crescita sociale in quanto hanno avuto la possibilità di conoscere nuovi amici sia sul Web che durante i seminari a Roma, ma soprattutto perché il progetto ha fornito un ennesimo tassello che completa il “mosaico Autonomia”, permettendo alle persone con sD, di aumentare la loro autonomia personale, sociale e professionale.
VERSO IL LAVORO Seminario dell’A.I.P.D. Nazionale Il Seminario è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione ROMA Terzo Settore,
con l’obiettivo di avviare con i “potenziali” lavoratori con Sindrome di Down un percorso di
orientamento del lavoro e realizzare al tempo stesso una formazione in situazione degli
operatori sulla metodologie di conduzione del lavoro di gruppo ed individuale sul tema.
Il Seminario si è svolto a Roma dal 8 al 11 giugno 2011. Hanno partecipato 17 operatori
e 23 ragazzi con Sindrome di Down provenienti da 13 Sezioni locali dell’A.I.P.D. (Alcamo,
Belluno, Caserta, Catanzaro, Aquila, Livorno, Marca Trevigiana, Pisa, Potenza, Roma,
Termini Imerese, Venezia e Cosenza). In questi quattro giorni, oltre alla formazione, i
ragazzi hanno avuto l’occasione di incontrare dei lavoratori con Sindrome di Down e
visitato i loro posti di lavoro. Sono stati svolti dei lavori di gruppo per conoscere le loro
competenze e potenzialità e quali sono le prospettive future che si aspettano di avere.
Inoltre si è lavorato alla costruzione di un curriculum come biglietto da visita per le aziende
e sulla simulazione di colloqui di
lavoro. Aldilà di tutto per loro è stato
molto importante constatare che
esiste una realtà lavorativa anche per
le persone con Sindrome di Down.
Dalla nostra sezione hanno
partecipato Federica e Guido
accompagnati da Ilenia Langella
Federica e Guido
Musicoterapia per AIPD sez. di Cosenza
Referente : Dott. ssa Musicoterapista Sonia Falcone
L’attività si svolge presso il centro servizi per l’infanzia e l’adolescenza “CUCU’ SETTE” situato a Cosenza . Attraverso il suono e la musica, viene attivata una comunicazione non verbale che si traduce in un intervento educativo, riabilitativo e terapeutico. Gruppi adolescenti e giovani
Contenuti La struttura del singolo incontro è la seguente: - Saluto e accoglienza durante la quale ognuno canta il proprio nome e il gruppo rispecchia - Verbalizzazione per il recupero della memoria dell'incontro precedente - Attività strumentale (improvvisazione libera o guidata, rispecchiamenti ritmici, dialoghi sonori, gioco del direttore d'orchestra) seguita da una breve verbalizzazione - Ascolto di un brano o più brani
- Utilizzo di tecniche più prettamente musicali, con giochi musicali più o meno strutturati, dialoghi sonori ed improvvisazioni guidate - Sonorizzazione di storie tratte da musical - Verbalizzazione inerente il proprio vissuto durante l'ascolto e rispetto all'andamento dell'incontro. In linea generale si utilizza una tecnica musicoterapica attiva in cui terapista e pazienti producono e condividono eventi sonori. Lo strumentario di cui ci si avvale è costituito da idiofoni, (xilofono, metallofono, wood block, cembali, legnetti, piattini, maracas, triangoli, campanelli) e membranofoni (tamburi). Oltre a questi strumenti si utilizzano la voce, il corpo e tutti gli oggetti che possono produrre suono, integrandosi nello strumentario vero e proprio (sedie, tavoli, etc...). Gruppi e singoli 0-3 anni, 4-6 anni Contenuti Si sono strutturati gli incontri non come ciclo di musicoterapia in senso stretto, quanto piuttosto come serie di incontri ludico-musicali, caratterizzati al loro interno da una struttura prefissata, che prevede per ogni incontro la convivenza di attività ispirate a tecniche di Musicoterapia e giochi di natura musicale anche con l'utilizzo di strumentini, oltre a momenti di lavoro manuale (palloncini e altro)
Il Musicoterapista Sonia Falcone
PROGETTO : RAGAZZI OK
Il Progetto Ragazzi OK per adolescenti con Sindrome di Down ha il fine di stimolare e
sostenere la crescita nell’autonomia delle persone con sindrome di Down.
Obiettivo del Progetto è offrire ai ragazzi la possibilità di acquisire nuove competenze per
l’inserimento sociale nella vita di tutti i giorni, fuori dalle mura domestiche (la
comunicazione, l’orientamento, l’uso dei mezzi di trasporto, il comportamento stradale, gli
acquisti, l’uso dei servizi) attraverso un itinerario di apprendimento teorico-pratico, in un
contesto di gruppo prevalentemente ricreativo e gratificante, in cui i ragazzi si sentano
protagonisti e vengano così anche rinforzati nell’assunzione del loro essere “grandi”.
Allo stesso tempo vengono proposti ai genitori degli incontri per riflettere insieme
sull’esperienza vissuta dal figlio e come essa possa essere riportata e rafforzata nella vita
a casa, nonché sulle problematiche connesse al momento esistenziale dei loro figli.
L’aumento della speranza di vita della persona con sindrome di Down
In Italia vivono circa 38.000 persone con SD. Ne nasce 1 ogni 1200 all’anno. Grazie ai progressi medici la speranza di vita di una persona con
SD si è attestata oggi a 62 anni e gli esperti sono convinti che in un prossimo futuro raggiungerà quella della popolazione generale.
Individuazione delle risposte ai bisogni specifici dei giovani adolescenti
L’aumento della popolazione con SD adulta sollecita oggi una sempre maggiore attenzione sui bisogni di giovani ed adulti per un inserimento
effettivo nella vita sociale e lavorativa e sulla necessità di attivare nuovi servizi per rispondere a tali bisogni.
Nella crescita verso l'autonomia, la persona con SD incontra due tipi di ostacoli: da una parte le difficoltà legate al suo deficit, dall'altra gli
atteggiamenti di paura e le ambivalenze dell'ambiente che interferiscono con il suo grado di autonomia potenziale.
Molte conquiste però, soprattutto nell'ambito dell'autonomia esterna, sono difficilmente raggiungibili in ambito familiare, soprattutto quando tale
problema viene posto in adolescenza, momento in cui i ragazzi in situazione di handicap, così come gli altri adolescenti, iniziano a manifestare
desiderio di distacco dei genitori e mal sopportano le loro richieste.
Al tempo stesso anche per i genitori riconoscere e accettare che i loro figli stiano diventando grandi è spesso difficile e tale processo va in
qualche modo sostenuto. Il Progetto è rivolto a circa 20/25 ragazzi appartenenti all’AIPD sezione di Cosenza, di età compresa fra gli 8 e i 30
anni e sarà diviso in due sottogruppi: pre-autonomia , dagli 8 ai 14 anni, ed autonomia, dai 15 anni in su.
Gli obiettivi
Obiettivo generale
Integrazione delle persone con sindrome di Down, attraverso lo sviluppo della loro autonomia.
Obiettivi specifici auspicati sono:
Incremento del livello di autonomia dei 20/25 ragazzi partecipanti al corso, per quanto riguarda: consapevolezza di sé e capacità di scegliere e
acquisizione di nuove competenze. Acquisizione/incremento competenze degli operatori. Creazione di uno staff professionale di operatori
esperti in autonomia delle persone con SD, in seno all’Associazione Italiana Persone Down sezione di Cosenza.
CAMPO ESTIVO 2011 -SCALEA ( PROGETTO PER L’AUTONOMIA)
E’ il terzo anno consecutivo che i nostri ragazzi fanno questa esperienza formativa sotto
forma di vacanza ( N.8 ragazzi insieme a N. 5 Operatori).
Quest’anno sono stati a Scalea , località balneare sulla costa Tirrenica per 7 giorni.
Questo campo consente loro di mettersi alla prova nella loro autonomia ,verificare le
capacità di autogestione e prendere iniziative senza la mediazione dei genitori:
- provvedere quotidianamente alla propria igiene personale
- saper rispettare le esigenze degli altri
- osservare le regole del gruppo –saper tenere in ordine le proprie cose in uno spazio
comune
- collaborare nell’organizzazione e pulizia della casa
- imparare a fare la spesa e a cucinare, soprattutto a decidere cosa cucinare
- quindi gestire il proprio denaro nell’arco di una settimana, riconoscimento, conteggio,
corrispondenza prezzo-denaro, resto…..
- uso dei sevizi: corrispondenza prodotto-negozio, supermercati, negozi di uso comune,
bar cinema, bowling, uffici postali, mezzi pubblici……
Autonomia non vuol dire solo acquisire alcune competenze, ma riconoscersi grandi e
sentirsi tali, ritrovando così in questo cambiamento dalla condizione di bambino a quella di
adolescente motivazione nell’assumere nuovi comportamenti e nel superare le inevitabili
difficoltà.
Il clima scelto è allora quello di un ambiente ricreativo e gratificante in cui i ragazzi si
sentano protagonisti e vengano così anche rinforzati nell’assunzione del loro essere
“grandi”.
Questo clima ha aiutato i ragazzi nella loro identificazione come adolescenti e ha
stimolato la comunicazione e l’instaurarsi di rapporti di amicizia all’interno del gruppo.
Questa esperienza, come le precedenti, ha dato la consapevolezza ai “ragazzi del club” di
potercela fare ma nel contempo ai genitori la speranza che realmente ci siano gli estremi
per raggiungere l’autonomia seppur minimamente sostenuta .
Ha dato spunti agli operatori per interventi più mirati.
PROGETTO STRANGE-UNA STRADA PER GLI ANGELI (LABORATORIO TEATRALE)
Il progetto Strange realizzato con fondi
del Ministero delle Pari Opportunità e
della Provincia di Cosenza, ha visto
coinvolti 14 ragazzi con la sindrome di
Down, di età compresa tra gli 8 e i 27
anni, e due operatrici della nostra
sezione.
Il laboratorio gestito dalla regista Nuccia
Pugliese della Cooperativa La Barraca è
terminato con la messa in scena di uno
spettacolo ”I am a gold fish”.
Lo spettacolo sottolinea come tutto è una
questione di prospettiva, di angolazione e
di sguardi.
Il mondo guardato all’ingiù ha altri odori,
altri sapori, altri colori, forme nuove,
anche quello a cui solitamente non si presta attenzione, assume significati , a volte
impercettibili agli occhi. Scene altamente emozionanti, intervallate a scene comiche
regalano una nuova visione di quella può essere la terapia, rappresentata attraverso
disegni, canti e passi danza.
Tema centrale dello spettacolo preservare la diversità, educare alla sua comprensione e
assumerla come valore .
I NOSTRI “ ATTORI”
,
ALESSIA, ALESSIO, ANNARITA, ATTILIO, CARMEN, FEDERICA,
FLAVIANA, FRANCESCA, GREGORIO, GUIDO, LORIS, MATTIA, ROCCO,
VIRGINIA.
LE NOSTRE RACCOLTE FONDI
L'AIPD si pone quale punto di riferimento per le famiglie e gli operatori sociali, sanitari e scolastici che sono coinvolti nelle problematiche attinenti la sindrome di Down. La nostra associazione ha lo scopo di favorire il pieno sviluppo sociale, mentale ed espressivo delle persone trisomiche. Intendiamo raggiungere tale obiettivo aiutando le famiglie ad affrontare e risolvere i problemi legati alla nascita dei bambini con sindrome di Down, alla loro educazione, al loro inserimento nella scuola e nella società. Vogliamo altresì promuovere la ricerca e lo studio degli interventi più idonei allo sviluppo delle loro potenzialità. Per far ciò offriamo agli organi legislativi e di governo delle regioni e degli altri enti locali una responsabile collaborazione nell'elaborazione di programmi e piani di sviluppo. E' inoltre nostro intendimento organizzare ogni attività atta a favorire l'inserimento di tutte le persone con Sindrome di Down nella società e nel mondo del lavoro, incoraggiare la loro integrazione a tutti i livelli ed organizzare progetti di
autonomia. L’associazione non persegue fini di lucro, anche indiretto, ma di solidarietà ed utilità a favore delle persone Down e delle loro famiglie, indipendentemente dalla loro iscrizione a socio. Il progetto “Tappi, a chi?”, prevede la raccolta dei tappi di plastica che da qualche anno interessa le persone sensibili al recupero dei materiali riciclabili. È nostro intendo rivolgere il progetto “Tappi, a chi?” alle scuole, un luogo dove i bambini e ragazzi fin da piccoli possono imparare il valore di un piccolo gesto quotidiano, fatto per se stessi e per gli altri. Alla fine della raccolta ci sarà una premiazione formata da un 1°,2° e 3° posto per le classi che hanno raggiunto un maggior numero di tappi. Separare i tappi dalle bottiglie non è solo un gesto di solidarietà, ma è anche un’azione rispettosa dell’ambiente. La plastica utilizzata per produrre i tappi, infatti, è di tipo diverso da quella impiegata per realizzare le bottiglie e i due materiali devono subire un processo differente per essere riciclati. “Tappi, a chi?”, pertanto, è un progetto che ha importanti risvolti educativi che può contribuire a diffondere la cultura della raccolta differenziata e nello stesso tempo aiutare la nostra Associazione a finanziarsi alcune delle attività che necessitano ai nostri ragazzi.
“ Villaggio TecnoLogos “ Officina per la gestione informatizzata in Logopedia
La tecnologia, per difendersi dall’accusa di impersonale , deve ricercare l’identità di
interfaccia umanizzata, come conviene in un contesto che ha come destinatario la
risposta al bisogno di salute, intesa come stato di benessere.
Per tale motivo nel management sanitario, un ambito che si ispira ed aspira
all’umanizzazione, la tecnologia deve essere una risorsa che permette di partecipare ,
condividere, ed economizzare , ovvero deve concorrere a dare appropriatezza al
percorso clinico/sociale /organizzativo.
Il progetto “ Villaggio TecnoLogos” , è elaborato su tale premesse teorico/metodologiche,
perseguendo l’obiettivo di promuovere e sostenere esperienze condivise mediate dal Web
(ricerca di articoli scientifici, immagini, software e video), da convertire in risorse di
comunicazione e cooperazione per utenti ed operatori, nonché per migliorare
l’organizzazione e la fruibilità dei servizi in tempo reale ed ha come partner l’AIPD sez.
di Cosenza.
La tecnologia applicata in riabilitazione .
Le esigenze professionali ed organizzative di una unità operativa a finalità sanitaria ,
devono rispondere al bisogno di salute che coincide con lo stato di benessere della
persona e del contesto.
Per raggiungere tale risultato la programmazione deve prevedere:
-una impalcatura gestionale pratica e snella , di facile verifica per i necessari adattamenti
organizzativi ;
-una risposta sanitaria appropriata , sorretta da dati scientifici e slegata dal mero
empirismo
-il supporto alla famiglia, counselling e programmi educativi, per favorire il progetto di vita
-la formazione continua degli operatori, anche autoformazione, per sostenere la crescita
professionale e motivare l’impegno al lavoro
L’applicazione di strumenti informatici permette di mettere in atto procedure di assistenza
ed integrazione in tutti gli ambiti segnalati in quanto :
Consente l’uso di software per la creazione di database inerenti lo status del
paziente , di facile e rapida consultazione ;
Supporta la formazione del professionista con la ricerca di articoli , evidenze
scientifiche, linee guida , protocolli condivisi sul territorio nazionale e nel panorama
scientifico internazionale ,
Sostiene il processo di educazione della famiglia e della scuola, con la divulgazione
di programmi e materiale direttamente fruibile da Web.
C’è da rilevare che l’U.O. Riabilitazione Foniatrica , anche dietro diretta richiesta, ha
avviato una elementare modalità di sostegno alle famiglie ed agli utenti , con la consegna
ad es. di libretti specifici per patologia , software free ed altro , al fine di modulare
l’intervento terapeutico nel percorso educativo. Nella stessa unità operativa è attivata
un’iniziale informatizzazione dei dati , una mini biblioteca informatizzata con la raccolta di
articoli selezionati per lo studio clinico/riabilitativo del caso in presa in carico e la
preparazione di materiale funzionale al programma logopedico. La criticità è legata al
tempo necessario alla ricerca ed alla catalogazione dei dati , sia scientifici che
organizzativi, nonché alla assenza di operatori competenti in ambito riabilitativo ed
informatico. Gli effetti della criticità sono rilevabili sia nel rallentamento delle procedure
che nella discontinuità del sostegno educativo alla famiglia.
Il progetto mira a creare una rete di servizi interna all’unità operativa, per promuovere il
processo di comunicazione e cooperazione tra operatori ed utenti, e stabilire buone
prassi nella quotidiana attività professionale. Il progetto procede per obiettivi a
breve/medio/lungo termine.
RAGAZZI IN GAMBA Il progetto”Ragazzi in gamba” ha lo scopo di offrire ai ragazzi la possibilità di acquisire nuove competenze per l’inserimento sociale nella vita di tutti i giorni, fuori dalle mura domestiche(la comunicazione, l’orientamento, l’uso dei mezzi di trasporto, comportamento stradale, gli acquisti, l’uso dei servizi) attraverso un itinerario di apprendimento teorico-pratico, in un contesto di gruppo prevalentemente ricreativo e gratificante, in cui i ragazzi si sentano protagonisti e vengano così anche rinforzati nell’assunzione del loro essere grandi. Parallelamente al “Corso” vengono proposti ai genitori degli incontri per riflettere insieme sull’esperienza vissuta dal figlio e come possa essere riportata e rafforzata nella vita a casa,nonché sulle problematiche connesse al momento esistenziale dei loro figli. Il progetto educativo elaborato in questi anni, oltre ad aver permesso di verificare cambiamenti positivi nei giovani partecipanti, sia sul piano delle competenze (saper fare), sia sul piano dell’identità (saper essere),ha stimolato una maggiore consapevolezza nei genitori ed ha suscitato ulteriori esperienze verso l’inserimento lavorativo e la realizzazione di nuove forme di residenzialità per disabili. L’aumento della popolazione con sD adulta sollecita oggi una sempre maggiore attenzione sui bisogni di giovani ed adulti per un inserimento effettivo nella vita sociale e lavorativa e sulla necessità di attivare nuovi servizi per rispondere a tali bisogni. Nella crescita verso l’autonomia, la persona con sD incontra due tipi di ostacoli: da una parte le difficoltà legate al suo deficit, dall’altra parte gli atteggiamenti di paura e le ambivalenze dell’ambiente che interferiscono con il suo grado di autonomia potenziale. Molte conquise però, soprattutto nell’ambito dell’autonomia esterna, sono difficilmente raggiungibili in ambito familiare, soprattutto quando tale problema viene posto in adolescenza, momento in cui i ragazzi in situazione di handicap, così come gli altri adolescenti, iniziano a manifestare desiderio di distacco dai genitori e mal sopportano le loro richieste. Al tempo stesso anche per i genitori riconoscere ed accettare che i loro figli stiano diventando grandi è spesso difficile e tale processo va in qualche modo sostenuto.
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INFO: Tel. e Fax 0984.482645
E mail : [email protected]
Web : www.aipdcosenza.it
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