BILANCIO SOCIALE ACI - Sito ufficiale · ed esterni, finanziari e non) i comportamenti dell’Ente...

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BILANCIO SOCIALE ACI

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BILANCIO SOCIALE ACI

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Presentazione

Benvenuto nel Bilancio Sociale ACI 2013!

Continua il cammino intrapreso in questi anni da Aci che, come per quelli precedenti, porterà a far tappa presso i diversi “siti” della Responsabilità Sociale dell’Ente: tutte quelle iniziative, cioè, finalizzate a diffondere una cultura della mobilità consapevole, sicura e soprattutto il più condivisa possibile, a tutela della collettività e dell’ambiente.Al nostro fianco, come di consueto, vi sono gli utenti dei nostri servizi, i cittadini, le istituzioni: la collettività tutta, cui Aci si pregia di diffondere questa guida.

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La Rendicontazione Sociale

ACI ha assunto da anni l’impegno di raccontarsi attraverso la redazione del documento di Bilancio Sociale: una scelta volontaria al di là di ogni vincolo normativo per testimoniare l’interesse verso la comunicazione, il dialogo e la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli utenti dei servizi offerti e, in senso più ampio, verso l’intera collettività. In quest’ottica il Bilancio Sociale può essere inteso come atto finale del processo di rendicontazione la cui natura “sociale” si confronta con quella “economica” del bilancio tradizionale.

Esso rappresenta un report che ha come obiettivo quello di rendicontare a tutti gli stakeholder (interni ed esterni, finanziari e non) i comportamenti dell’Ente declinati in tema di ambiente, etica, filantropia, sviluppo sostenibile.

Attraverso questo strumento si cerca di fornire un’immagine il più possibile corretta ed imparziale di quanto l’Ente ha fatto e sta facendo nell’ambito del suo ruolo nella società civile.

Inoltre l’attività di rendicontazione sociale crea un flusso informativo bi-direzionale (dalla struttura or-ganizzativa verso la società civile e viceversa) in quanto, a fronte del reporting delle aziende, la stessa società civile comunica le sue attese e aspettative.

Nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni il Bilancio Sociale è considerato come uno strumento utile per dar conto ai cittadini del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’esterno i programmi, le attività e i risultati raggiunti. Si assiste così all’introduzione e alla traduzione nel con-testo pubblico del concetto della Corporate Social Responsabilità, ovvero della responsabilità Sociale dell’Impresa.

Aci ha pubblicato il suo primo Bilancio Sociale nel 2006: esso rappresenta sia la “fotografia” di “cosa, come e quanto” l’Ente abbia realizzato in coerenza alla propria missione, sia un importante strumento di conoscenza, nonché una vera e propria rendicontazione rivolta a tutti i portatori di interesse (cd. stakeholder); rendicontazione che già da qualche anno è “stakeholder oriented”, attraverso l’identifi-cazione del valore sociale creato relativamente ai bisogni dei principali portatori di interesse.

Nello specifico, ACI ha:- individuato alcuni progetti a forte rilevanza sociale attraverso un’analisi differenziata per stakeholder chiave ed identificato il valore atteso da ciascuno di essi;-rendicontato informazioni quali-quantitative in grado di rappresentare il proprio impegno nella soddisfazione dei bisogni e nella creazione di valore per gli stakeholder.

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La Nostra Missione

L’Automobile Club d’Italia con un milione di soci rappresenta oggi in Italia la più grande associazione di cittadini. ACI si propone come rappresentante e portavoce presso le istituzioni locali, nazionali ed internazionali degli interessi inerenti le tematiche della mobilità, del turismo e dell’ambiente.

La mission dell’ente è quella di presidiare i molteplici versanti della mobilità e diffondere una nuova cultura dell’automobile rappresentando e tutelando gli interessi generali dell’automobilismo italiano, del quale promuove e favorisce lo sviluppo.

La mission istituzionale di ACI è il risultato dell’evoluzione di due ruoli distinti ma interconnessi rico-perti dall’Ente: il ruolo istituzionale e quello di servizio pubblico.

L’orientamento agli stakeholder e la recente riforma dei sistemi di misurazione, valutazione e ren-dicontazione delle Pubbliche Amministrazioni (D.Lgs. 150/ 09) hanno spinto ACI a ripensare ulterior-mente contenuti e forma del Bilancio sociale.In particolare ciò è avvenuto:

- attribuendo al Bilancio sociale il compito di rendicontare solo le attività e i progetti che ri-entrano nelle dimensioni della responsabilità sociale. La rendicontazione di tutte le attività istituzionali di ACI è oggetto, infatti, della Relazione sulla performance, introdotta dal D.Lgs. 150/ 09;- sviluppando una rendicontazione per stakeholder che caratterizza l’intero Bilancio socia-le e non solo una parte di esso.

L’adozione di tale approccio rappresenta per ACI un passo importante nell’ambito di un processo più ampio ed articolato, che ha come scopo il coinvolgimento degli stakeholder finalizzato a verificare con loro la creazione del valore sociale e rilevare direttamente dalla fonte i bisogni che dovrebbero guidare le strategie e le azioni dell’ente.

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I Nostri Valori

I valori guida attraverso i quali ACI intende dare attuazione alla propria mission, rappresentati nella Carta dei Valori ACI espressione di una cultura condivisa e di un linguaggio comune, costituiscono il punto di riferimento del proprio agire etico. La definizione della Carta dei Valori costituisce la pietra miliare di un percorso di rinnovamento avviato da ACI a partire dal 2004, attuato subito dopo un pro-getto di sperimentazione sulle tematiche della responsabilità sociale con la realizzazione di diverse iniziative di sensibilizzazione e motivazione.

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ACI ha così deciso di investire sulle persone che lavorano al proprio interno per raggiungere i tra-guardi fissati dalla mission aziendale, andando a promuovere la consapevolezza e la diffusione dei valori distintivi nonché a favorire la crescita motivazionale e professionale del personale, il loro sen-so di appartenenza e la loro soddisfazione. Al fine di realizzare tutto ciò non è sufficiente l’impegno del Top Management e neppure della sola dirigenza. È indispensabile il coinvolgimento di tutte le persone che di volta in volta entrano a far parte della “vita ACI”, siano essi dipendenti, delegati, soci o stakeholder. Ciò è possibile solo se ci s’impegna a “far partecipare” l’intera collettività alla condivi-sione dei valori fondamentali. Così, nell’ambito del progetto strategico “Cultura e consapevolezza dei valori negli operatori del Gruppo ACI. Iniziative di sensibilizzazione e motivazione” è stata definita, in collaborazione con l’Area Comunicazione Integrata, la Carta dei Valori di ACI, la cui diffusione è stata realizzata attraverso incontri sul territorio e l’utilizzo dei vari strumenti di comunicazione interna, quali ad esempio il portale.

La Carta è il frutto di una lettura approfondita dei lineamenti che ACI ha assunto nel corso della sua evoluzione e va a proporre dei principi guida, di riferimento per il presidio del ruolo che l’Ente ha.

La Nostra Storia

Dalla sua nascita, più di cento anni fa, ACI rappresenta e tutela gli interessi dell’automobilismo ita-liano accompagnando l’evoluzione del fenomeno automobilistico in Italia. Già nel 1905, emerge la necessità di un Ente nazionale interlocutore tra Stato e istanze dell’utente della strada, rappresenta-tivo anche presso le associazioni formate all’estero. Così nel gennaio 1905 a Torino, l’esistente Unione Automobilistica Italiana - con l’approvazione del primo Statuto e regolamento CSAI - costituisce l’Au-tomobile Club d’Italia, in origine semplice federazione privatistica con lo scopo di favorire lo sviluppo dell’automobilismo in Italia, di associare gli automobilisti e di organizzare soprattutto manifestazioni sportive. La Prima Guerra Mondiale però sospende ogni attività sportiva ed anche quelle legate all’associa-zione che riprenderanno solo nel 1922.

Proprio gli anni ‘20 sono per ACI momenti di intenso lavoro e di riorganizzazione: nascono gli Auto-mobile Club di Padova, Terni e di Roma; viene emanato il Codice della Strada (1923) per il quale ACI dà un contributo determinante; nel giro di pochissimi anni si arriva ad un totale di 50 Automobile Club e di quasi 10.000 Soci. Nel 1927 una legge dello Stato trasforma ACI da associazione privata ad ente morale cambiando il nome in RACI (Reale Automobile Club d’Italia), ed affidandogli importanti compiti quali la gestione del Pubblico Registro Automobilistico (PRA), la distribuzione delle targhe e la riscossione delle tasse di circolazione.

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Superate le vicende legate al secondo conflitto mondiale, nel 1950 viene approvato il nuovo Statuto che ripristina l’originale denominazione di ACI e ribadisce la natura di Ente morale e di Federazione di Automobile Club Provinciali che mantengono la propria autonomia gestionale e patrimoniale. Nel 1959 ACI raccoglie il frutto del suo impegno per la realizzazione del «Testo Unico sulla circolazione stradale» che ha disciplinato la circolazione dei veicoli in Italia sino all’approvazione del nuovo Codice della strada nel 1992. Tra il 1970-1990 ACI ha la sua decisiva e definitiva affermazione. Si consolida infatti il ruolo di ente pubblico, riconosciuto e sancito definitivamente con la legge 20 marzo 1975 n. 70. Nel 1977, ACI già dal 1905 membro della F.I.A. (Fédération Internationale de l’Automobile), entra a far parte anche dell’A.I.T. (Alliance Internationale de Tourisme), l’organizzazione mondiale che associava gli organismi nazionali operanti nel settore del turismo poi confluita nella F.I.A. nel 2004. ACI, inoltre, sempre attenta alle esigenze di semplificazione e di ammodernamento della Pubblica Amministra-zione, anticipando i tempi legislativi, avvia un processo di informatizzazione dei propri servizi candi-dandosi alla gestione del futuro “sportello unico” che nasce il 23 dicembre 1998.

Gli anni successivi si caratterizzano per una costante ottimizzazione del presidio dei servizi offerti e dei processi di rinnovamento organizzativo improntati ai criteri di efficienza ed efficacia. Ciò anche attraverso la creazione di un complesso di società strumentali controllate da ACI, le cosiddette società collegate. Questo sistema integrato di aziende costituisce un vero e proprio Gruppo solido, che investe sulla formazione e sulla tecnologia, che spazia dal mondo assicurativo (SARA) a quello del turismo (Ventura), dal soccorso stradale (ACIglobal) ai servizi di ITC (ACI Informatica), dall’ingegneria del traffico (ACI Consult) all’infomobilità (Radio Traffic), dalla gestione di autodromi (Monza, Vallelunga) all’editoria (ACI Mondadori).

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Sistema Aci

106 Automobile Club Provinciali e locali (AC): sono enti pubblici non economici a base associati-va senza scopo di lucro e riuniscono, nell’ambito della circoscrizione territoriale di competenza, le persone e gli enti che, per ragioni di uso, di sport, di studio, di tecnica e di commercio, si occupano di automobilismo.

FONDAZIONE CARACCIOLO: promuove gli studi e la ricerca scientifica sull’automobilismo, con par-ticolare riferimento alla mobilità, alla sicurezza ed alla tutela dell’ambiente. Di recente si è arricchita della scuola di formazione ACI per una crescita professionale delle risorse umane in grado di afferma-re ulteriormente il ruolo dell’ente.

Servizi alla mobilità

ACI CONSULT: Società di ingegneria dei trasporti, opera quale supporto tecnico-operativo per le Am-ministrazioni locali per la redazione, attuazione e gestione dei Piani Urbani del Traffico e dei Trasporti nonché la progettazione, realizzazione e gestione della sosta a tariffa nelle aree urbane, e lo studio, la realizzazione e gestione di apparati automatici per la regolazione dei flussi di traffico.

ACI GLOBAL: ha come core business l’assistenza tecnica ai veicoli e l’assistenza sanitaria alle perso-ne.

ALA ASSICURAZIONI: in ambito assicurativo ha un know-how specifico nel creare prodotti rivolti alla collettività.

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RADIO TRAFFIC: raccoglie le informazioni sulla mobilità da tutte le fonti istituzionalmente preposte alla gestione della viabilità, procede all’elaborazione delle stesse ed alla successiva diffusione nelle varie redazioni locali in maniera multimediale attraverso vari canali.

SARA: società assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, è leader italiano nelle assicurazioni per l’auto e per gli automobilisti.

GUIDA SICURA: intende porsi al fianco delle Istituzioni per contribuire alla definizione ed alla re-alizzazione degli standard di sicurezza per la circolazione e delle strutture necessarie ad assicurare un’adeguata diffusione della guida sicura sull’intero territorio nazionale.

Servizi allo sport

ACI SPORT: promuove l’attività sportiva automobilistica italiana con particolare riguardo alla logisti-ca e alle aree comunicazione e immagine.

ACI VALLELUNGA: società proprietaria dell’Autodromo di Vallelunga (Roma), ha come scopo princi-pale la promozione dello Sport motoristico attraverso l’organizzazione di manifestazioni sportive e la gestione della Scuola Federale di pilotaggio.

Servizi al turismo

GRUPPO VENTURA: presidia tutte le attività del settore viaggi.

Servizi all’editoria

ACI MONDADORI: si occupa dello sviluppo di prodotti editoriali, tradizionali e on line, nei settori auto e viaggi.

Servizi alla tecno-struttura

ACI INFORMATICA: è specializzata nella progettazione, realizzazione, sviluppo, messa in opera e gestione di sistemi informativi e procedure di elaborazione automatizzata dei dati inerenti al settore automobilistico e ad ogni altro settore di interesse di ACI.

ACI PROGEI: opera nel settore logistico immobiliare ed in particolare si occupa di acquisti, costruzio-ne, vendita e gestione dei beni e diritti immobiliari, per conto dell’Automobile Club d’Italia e di Enti o Società ad esso collegati.

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La Struttura di Aci

La struttura di Aci è articolata in modo da sviluppare i suoi servizi e le sue attività in una logica di sistema; per realizzare tale intento, Aci si serve di numerose realtà qualificate presenti capillarmente sull’intero territorio nazionale.Aci, da più di cento anni realtà fortemente radicata nella cultura del Paese, ha sempre seguito con grande attenzione e molto da vicino i cambiamenti che si sono succeduti nella società in questo lungo arco di tempo; in ossequio a questa sua forte vocazione alla contemporaneità e sospinto dal desiderio di rispondere in maniera coerente e “al passo coi tempi” alle diverse, legittime aspettative provenienti dalla collettività, l’Ente ha deciso di apportare alcuni cambiamenti significativi, a partire dai primi giorni del 2014 e relativamente alla struttura organizzativa.Tale cambiamento vedrà interessate le Direzioni Centrali nonché tutti gli Uffici, diffusi capillarmente a livello nazionale.Al 31 dicembre 2013, l’organigramma delle attività dell’Ente si conferma essere articolato nella ma-niera seguente:• Strutture centrali• Strutture periferiche

Le Unità Organizzative Centrali dell’ente comprendono:- 14 Strutture Centrali (9 Direzioni e 5 Servizi) con funzioni prevalentemente di indirizzo ge-nerale e controllo nei rispettivi ambiti di competenza;

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- 30 Uffici: 27 incardinati in Direzioni/Servizi, e 3 posti in posizione di autonomia ammini-strativa con riporto funzionale al Segretario Generale;

Le strutture periferiche includono:- 13 Direzioni Regionali di I e di II fascia. Svolgono funzioni di raccordo e coordinamento tra le Strutture Centrali e le articolazioni territoriali;- 106 Uffici Provinciali cui sono preposti responsabili di livello dirigenziale e di livello non dirigenziale. Rappresentano i punti di erogazione dei servizi dell’ente sul territorio con parti-colare riferimento ai servizi c.d. delegati (Pubblico Registro Automobilistico, Tasse Automobi-listiche, Imposta Provinciale di Trascrizione).

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Azione di Aci

L’azione di ACI è diretta a:

Promuovere l’automobilismo, in quanto:-approfondisce con studi specifici gli aspetti problematici connessi al mondo dell’automobilismo an-che rivolti alla formulazione di proposte innovative;-dà pareri nelle tematiche di settore su richiesta delle competenti Autorità;- opera affinché siano promossi e adottati provvedimenti idonei a favorire lo sviluppo dell’automobi-lismo.

Tutelare gli interessi generali dell’automobilismo, in quanto ACI svolge direttamente ed indiretta-mente ogni attività utile agli interessi generali dell’automobilismo.

Prestare assistenza, tecnica, stradale, economica, legale, tributaria, assicurativa, finalizzata a facili-tare l’uso degli autoveicoli.

Definire l’assetto del territorio, in quanto ACI collabora a:- analisi, studio e soluzione dei problemi relativi allo sviluppo ed alla organizzazione della mobilità delle persone e delle merci;- sviluppo e miglioramento della rete stradale, dell’attrezzatura segnaletica ed assistenziale, ai fini della regolarità e della sicurezza della circolazione.

Fornire istruzione ed educazione nel settore della mobilità.

Gestire, per delega dello Stato, il Pubblico Registro Automobilistico, ed erogare servizi di riscossio-ne e controllo delle tasse automobilistiche per conto di molte Regioni.

Promuovere lo sport automobilistico, in quanto ACI:- promuove, incoraggia ed organizza le attività sportive automobilistiche, esercitando i poteri sportivi che gli provengono dalla Fédération Internationale de l’Automobile (FIA);- assiste ed associa gli sportivi automobilisti.

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Funzione Istituzionale e Servizio Pubblico di Aci

ACI svolge 2 ruoli fra loro distinti ma allo stesso tempo interconnessi:a. istituzionale;b. di servizio pubblico.

a. Il ruolo istituzionale è svolto da un articolato sistema di soggetti: ACI, Automobile Club e società delGruppo.Tale ruolo si esprime attraverso l’impegno profuso nel generare la cultura della mobilità in sicurezza, attraverso:

-lo studio e la ricerca applicati alla mobilità sostenibile;-la progettazione del territorio;-l’assistenza, la formazione e l’informazione sui temi della mobilità;-sostegno e sviluppo del turismo e dello sport;-promozione del Club, con l’arricchimento del contenuto associativo.

b. La funzione di servizio pubblico fa riferimento alla natura di ente pubblico non economico. Talefunzione si svolge attraverso la presenza capillare sul territorio, finalizzata a offrire servizi di qualità ai cittadini, nella veste di automobilisti e contribuenti, con particolare attenzione a qualità, efficacia, efficienza e semplificazione.

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Rientra in questa funzione la gestione:-dei servizi delegati dallo Stato (Pubblico Registro Automobilistico);-dei servizi resi in convenzione con Enti Pubblici Territoriali (riscossione e controllo dei tributi automobilistici, ecc.).

Il collegamento fra i due ruoli è particolarmente evidente a livello locale dove l’erogazione dei servizi, sia appartenenti alla funzione istituzionale che a quella di servizio pubblico, avviene in maniera inte-grata, seppur con modalità organizzative diverse.

L’articolazione territoriale di ACI è determinante per un efficace funzionamento dell’ente ma neces-sita di azioni di supporto da parte della struttura centrale in relazione a: risorse umane, marketing, amministrazione, contabilità e finanza, informatizzazione, attività sportive e turistiche, gestione degli acquisti e del patrimonio immobiliare dell’ente.

Le attività di ACI si sviluppano anche a livello internazionale. ACI si fa infatti portavoce delle esigenze degli automobilisti italiani presso l’Unione Europea partecipando attivamente alle iniziative dell’AIT (Alliance Internationale de Tourisme) & FIA European Bureau, ufficio costituito a Bruxelles.

L’attività del Club si estende sia in campo turistico che in campo sportivo, attraverso l’affiliazione alla FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) sin dal 1905. In particolare la FIA:

- associa 219 organizzazioni automobilistiche in 130 Paesi, che rappresentano oltre 100 milioni di automobilisti nel mondo; ha come obiettivo la difesa degli interessi specifici dell’automobi-lismo e la promozione della sicurezza dei viaggi e degli spostamenti dei turisti che si recano all’estero, garantendo il riconoscimento e la tutela dei loro interessi a livello internazionale;- rappresenta il governo mondiale dello sport automobilistico: dal Campionato del Mondo di F1, ai campionati internazionali di F3000 e Gran Turismo, ai campionati del mondo di rally e di karting.

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La Responsabilità Sociale di Aci

A partire dal 2004 l’ente ha iniziato un significativo rinnovamento che ha portato a:-un aggiornamento della mission;-la definizione e condivisione della Carta dei valori.

La tappa iniziale, e dunque fondamentale, di questo percorso è la redazione nel 2006 del Bilancio so-ciale cui si è giunti attraverso la realizzazione di diverse iniziative sulle tematiche della responsabilità sociale.

Grazie all’adozione di questo strumento di rendicontazione sociale è stato possibile studiare e svilup-pare nuove modalità di erogazione dei servizi per renderli più rispondenti alle esigenze dei cittadini nell’ottica della semplificazione, elemento che caratterizza la responsabilità sociale di una organiz-zazione pubblica.

Dopo le prime edizioni, rivolte soprattutto ai propri stakeholder interni, nelle quali si è sottolineato il forte radicamento nel sociale dell’azione di ACI, è stata ripercorsa l’attività organizzativa e il ruolo istituzionale svolto, dall’edizione 2009 è stata aggiunta, alle due sezioni iniziali (“Identità “ e “Azioni, risultati e risorse”), una sezione relativa ai progetti a forte rilevanza sociale rispetto ai quali avviare il coinvolgimento dei propri interlocutori, allo scopo di consentire, da un lato, di verificare la rispon-denza delle informazioni rilevate rispetto alle esigenze degli stakeholder e, dall’altro, di avviare un dialogo volto all’acquisizione dei loro bisogni per sviluppare azioni di miglioramento.

ACI ha, di conseguenza, maturato un’attenzione crescente alle problematiche di rilevanza sociale ed ambientale: ciò è dimostrato dai vari progetti che hanno preso vita e che sono rivolti a fasce deboli di utenza, come gli anziani e le persone diversamente abili.Sul versante ambiente, l’ente è fortemente impegnato in azioni finalizzate al miglioramento delle prestazioni energetiche e dell’impatto ambientale dei veicoli nonché alla diffusione di carburanti alternativi.

ACI inoltre si è impegnato nella promozione e nella diffusione del valore della mobilità responsabile:- tra le proprie strutture associative interne;- nel mondo sociale, politico e istituzionale.

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Attraverso le sue azioni è riuscito a creare un contesto favorevole al consolidamento della nuova cul-tura aziendale basata su:

- la qualità e l’efficienza;- i valori etici della mobilità;- i contenuti della mission e la responsabilità sociale.

Questo è reso possibile dal continuo orientamento agli stakeholder, ai quali viene dedicata un’at-tenzione costante e alle cui aspettative ed attese si cerca di rispondere al meglio.

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Gli Stakeholder

L’Aci assolve alla sua mission attraverso l’implementazione di numerose attività che finiscono col coinvolgere, a vario titolo, persone, organizzazioni, istituzioni; ovvero tutti soggetti diversi tra loro, ma comunque accomunati dall’essere portatori di un interesse specifico nei riguardi dell’operato dell’En-te e dei risultati da esso ottenuti.

Costoro vengono definiti “stakeholder” (lett.: portatori di interesse); essi, in qualità di promotori e/o beneficiari di ciò che l’Ente realizza, possono evidentemente influenzare, e non poco, le modalità di azione e i risultati cui l’Ente stesso è teso. Sono considerati soggetti “attivi” che si relazionano con l’Ente e partecipano insieme ad esso al processo di creazione del valore.

Di più, la legge (D. Lgs 150/09 e delibere Civit) prevede espressamente che le amministrazioni siano tenute a rilevare gli effettivi bisogni degli stakeholder, ai quali la Civit attribuisce addirittura un ruolo chiave per la misurazione dell’outcome, ovvero della soddisfazione finale dei bisogni della collettività: essi, in pratica rappresentano, oggi, i veri depositari delle istanze verso la cui soddisfazione deve tendere il lavoro di ogni organizzazione.

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Avendo in conto questa evidente, fondamentale centralità l’Aci, già da tempo, ha orientato il lavoro di redazione del proprio bilancio sociale attraverso due direttrici principali:

- l’individuazione degli stakeholder chiave;- la rendicontazione di informazioni quali-quantitative sulla base delle loro aspettative.

In tal modo si è perseguito l’obiettivo che completa il circolo virtuoso di un bilancio sociale ben strut-turato, orientato verso gli stakeholder, in quanto la rendicontazione è stata tarata e differenziata per ciascuno di essi, con la cura e l’attenzione necessaria a misurare e rendere visibili i risultati e gli im-patti di alcuni progetti a rilevanza sociale.

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IL COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER DELL’AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA

Finalità e modalità del coinvolgimento

Nel corso del tempo all’interno dell’Ente è maturata la consapevolezza della necessità di superare l’autoreferenzialità e di creare un dialogo con gli stakeholder al fine di meglio soddisfare le loro aspettative.

Con l’introduzione delle schede relative ai progetti a rilevanza sociale prende avvio anche l’ipotesi di un coinvolgimento diretto degli stakeholder all’interno del processo di rendicontazione dell’Ente. Da tale consapevolezza, supportata anche da appositi percorsi formativi per il personale interno, discen-de l’adozione di un approccio di orientamento agli stakeholder il quale ha portato:

- all’identificazione delle iniziative a valenza sociale e dei portatori di interesse chiave;- costruzione del sistema di indicatori stakeholder oriented;- stesura delle schede di rendicontazione per stakeholder;- condivisione delle schede di rendicontazione con gli stessi stakeholder;- alla rendicontazione di informazioni quali-quantitative sulla base delle aspettative di que-sti ultimi.

Tutto ciò ha dotato l’Ente della maturità necessaria per aprirsi all’esterno e coinvolgere i propri sta-keholder, attraverso momenti di ascolto volti a verificare insieme la rilevanza del valore sociale e la significatività delle informazioni rendicontate per rappresentare tale valore.

L’ascolto degli stakeholder discende dal dettato normativo e precisamente dall’art. 11 - comma 6 - del Decreto Legislativo n. 150 del 2009 che ha introdotto l’obbligo, per le amministrazioni pubbliche, di presentare “il Piano e la Relazione sulla performance alle associazioni di consumatori o utenti, ai cen-tri di ricerca e a ogni altro osservatore qualificato, nell’ambito di apposite giornate della trasparenza senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.

L’Automobile Club d’Italia ha prontamente risposto a ciò, orientando la propria azione all’individua-zione dei reali bisogni dei molteplici portatori di interesse, attraverso diversi momenti di incontro “a tema”, da un lato con l’organizzazione di focus group di ascolto degli stakeholder e dall’altro attraver-so la realizzazione delle Giornate della Trasparenza.

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L’ascolto degli stakeholder

Nei primi mesi del 2012 sono stati realizzati dei focus group con le associazioni rappresentative delle varie categorie di portatori di interesse avviando, così, la fase dell’ascolto degli stakeholder. Tali mo-menti di ascolto sono stati condotti per verificare insieme la rilevanza del valore sociale e la significa-tività delle informazioni rendicontate. L’individuazione delle categorie da coinvolgere è avvenuta sulla base della mappatura degli sta-keholder realizzata per ciascun progetto già nelle precedenti edizioni del Bilancio Sociale e sulla partecipazione di questi ultimi alle Giornate della Trasparenza organizzate negli anni. Come si è già avuto modo di rendicontare nel dettaglio nelle edizioni precedenti, sono state realizzate interviste individuali con 17 stakeholder sui 29 contattati dalle quali sono emersi importanti indicazio-ni e nuovi spunti di riflessione per l’avvio anche di nuove progettualità da realizzarsi in partnership con gli stessi stakeholder ascoltati. Il dialogo, infatti, continua tra le associazioni individuate e il personale di ACI al di là delle occasioni create appositamente, soprattutto attraverso collaborazioni avviate da tempo e consolidate nel corso del tempo.

Le giornate della trasparenza

A partire dal 2011, ACI ha inserito l’organizzazione delle Giornate della Trasparenza tra tra le modalità di coinvolgimento degli stakeholder. Queste non rappresentano una semplice risposta al dettato nor-mativo, ma sono un’opportunità per razionalizzare e sintetizzare, in un’unica e organica occasione, i vari incontri, rafforzando così il dialogo con tutti gli stakeholder.

Tale impegno, confermato nel 2013, è risultato evidente anche in relazione al focus della 4° Giornata della Trasparenza dal titolo “ACI fra Stato e cittadino – professionalità al servizio di privati e istituzio-ni”, che si è svolta il 31 maggio 2013.

Con questo appuntamento l’Ente ha voluto illustrare i benefici per la collettività e i ritorni sul piano so-ciale della propria attività nel settore della Pubblica Amministrazione, sottolineando l’importanza stra-tegica per il Sistema Paese del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) che ACI gestisce dal 1927.

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I lavori hanno evidenziato l’importanza che i servizi delegati dallo Stato rivestono rispetto a temi at-tuali come: la sicurezza del diritto, la tutela della legalità, la salvaguardia ambientale e il contrasto all’evasione fiscale.L’obiettivo di ACI è la massima condivisione e l’integrazione delle banche dati al fine di tendere anche ad una razionale integrazione delle organizzazioni per migliorare costantemente i servizi.La partecipazione alla 4° Giornata della Trasparenza è stata numerosa e qualificata e gli interventi hanno mostrato grandi apprezzamenti, sia per l’attività dell’Ente, sia per la riconosciuta cultura del servizio da sempre rivolto al cittadino. Varie sono state le richieste di intensificare i già proficui rapporti di scambio e di collaborazione.Elogi sono arrivati dagli stakeholder presenti per l’attività di stimolo e di indirizzo che ACI ha svolto attraverso le “10 proposte al nuovo Governo” a nome dei 34 milioni di automobilisti italiani, argomento su cui è stato esplicitamente richiesto all’Automobile Club d’Italia di incalzare sia l’organo legislativo che quello esecutivo, attraverso un tavolo di lavoro congiunto con i rappresentanti dei consumatori.

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La Social Map

Per poter descrivere le proprie iniziative a rilevanza sociale, contestualizzandole al meglio nel proprio tessuto organizzativo, ACI ha adottato, fin dal 2010, lo strumento definito Social Map, cioè una matrice che mette in relazione le iniziative a responsabilità sociale con l’organizzazione. Essa fotografa le attività e i progetti di responsabilità sociale attivati e realizzati da ciascuna area organizzativa e rendiconta attività e progetti secondo una logica stakeholder – oriented.In particolare: sull’asse orizzontale sono riportate le aree strategiche così come individuate dall’ente nel piano delle perfomance; mentre sull’asse verticale sono esplicitate le aree di responsabilità socia-le rilevanti per ACI . In questo modo, la Social Map assolve a una duplice funzione:

• permette di individuare il contributo che ogni progetto fornisce al raggiungimento de-gli obiettivi strategici dell’ente e, quindi, alla realizzazione della mission;• mostra l’orientamento di ACI verso la Responsabilità Sociale.

LE AREE DI RESPONSABILITÀ SOCIALE RILEVANTI PER ACI

Svantaggio fisico e socialeACI rappresenta e tutela gli interessi generali delle persone in mobilità e, in qualità di ente pubblico, promuove l’accessibilità ai propri servizi e l’uguaglianza di trattamento a tutti i cittadini che si inter-facciano con l’organizzazione. Tuttavia, le esigenze degli stakeholder sono fortemente diversificate e spesso è stato necessario attivare servizi specifici per soddisfarle. In particolare, ACI ha avviato una serie di azioni volte a promuovere la mobilità e a tutelare gli interessi di tutti i soggetti che si trovano in

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una condizione di svantaggio a causa di problemi fisici o sociali. La collaborazione con associazioni di categoria e di volontariato è stata necessaria per rilevare le istanze di questi stakeholder e per identi-ficare le politiche e le attività più idonee a soddisfare le particolari esigenze manifestate. L’attenzione costante ai soggetti con svantaggio fisico e sociale ha portato l’Ente a creare nel 2010 un’area speci-fica rivolta alle loro esigenze: Aci per il Sociale. Lo scopo è stato quello di riunire nel tempo le tante iniziative realizzate in favore degli utenti deboli, sia a livello locale che nazionale, in modo da poterle sistematizzare e offrire all’intera collettività.

Diversity managementPer ACI le persone, con le loro diversità e le loro esperienze, rappresentano un patrimonio e un valore aziendale. Valorizzare il loro potenziale e prestare attenzione alle loro esigenze rappresenta non un dovere, ma un modo di essere dell’ente stesso.I dipendenti sono quindi gli stakeholder interni di ACI, e in quanto tali rappresentano bisogni ed esi-genze particolari che devono essere soddisfatte. Il problema principale dei lavoratori, e in particolare delle donne, è quello di conciliare la vita privata con quella lavorativa; spesso l’incapacità di trovare un giusto equilibrio tra queste due sfere rappresenta motivo di stress e frustrazione, con impatti ne-gativi sul lavoro e sulla perfomance dell’organizzazione. Per rispondere a queste particolari esigenze, ACI ha attivato una serie di strumenti e azioni volti a facilitare la vita lavorativa dei propri dipendenti e a renderla conciliabile con la propria sfera privata. In particolare, sono stati implementati, da un lato, strumenti di flessibilità come il part-time e il telelavoro, con lo scopo di soddisfare le esigenze di quei dipendenti che necessitano di maggior tempo da dedicare alla famiglia, e, dall’altro, azioni volte a favorire l’accesso a strutture di cura per l’infanzia attraverso l’elargizione di sussidi per asili nido e centri estivi.

SostenibilitàLa sostenibilità è oggi un ordine del giorno costante nelle agende politiche degli Stati di tutto il mondo. L’Europa impone ai suoi Stati membri degli obiettivi sfidanti dal cui raggiungimento, data la gravità della situazione, nessun Paese può esimersi. Del resto, la crescente sensibilità dell’opinione pubbli-ca nei confronti dei temi ambientali, spinge le istituzioni pubbliche a prendere decisioni drastiche e coerenti. In questo senso, ACI ha coniugato la tutela degli interessi dell’automobilismo con i temi del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità, impegnandosi su vari fronti ai fini della loro diffusione e promozione. In particolare, con il termine “sostenibilità” ACI si proietta nel futuro, ovvero cerca di sod-disfare le esigenze manifestate dai suoi stakeholder attuali, senza compromettere quelle delle gene-razioni future. Operare in maniera sostenibile significa quindi creare valore sociale per gli stakeholder e utilizzare le risorse in maniera responsabile, rispettando i cittadini, l’ambiente e la società nel suo complesso.Tra le azioni concrete messe in atto vi è, da un lato, il monitoraggio e lo studio della qualità degli am-bienti cittadini e, dall’altro, il suggerimento e la promozione di soluzioni alle autorità competenti. Inol-tre, l’Ente ha previsto una serie di azioni volte a diffondere ed attuare azioni positive anche all’interno della propria organizzazione. In particolare, sono stati messi in essere molti progetti volti a favorire l’utilizzo delle energie alternative, il risparmio energetico e l’efficiente utilizzo delle risorse.

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Cultura della responsabilità e sicurezzaNel promuovere l’automobilismo italiano ACI ha fatto leva su due azioni principali: cultura della re-sponsabilità e cultura della sicurezza.In questo modo l’Ente si fa portatore degli interessi di tutti coloro che sono esposti a maggiori rischi e che necessitano di essere maggiormente tutelati.Così, da un lato, ha promosso una serie di iniziative di formazione con lo scopo di sensibilizzare e responsabilizzare gli automobilisti e le persone in movimento, e, dall’altro, ha voluto porsi come inter-locutore preferenziale con le istituzioni in modo da sollecitare interventi volti alla promozione della cultura della mobilità in sicurezza, che rispetti l’ambiente e tenga conto delle generazioni future.Proprio per questo ACI è impegnato a studiare e monitorare i cambiamenti relativi alla mobilità e a dif-fondere una nuova cultura della mobilità sostenibile, studiando e progettando il territorio e proponen-do soluzioni che possano ripercuotersi positivamente sulla vita del Paese. In tal modo l’Ente sollecita gli organi preposti a prendere decisioni nel settore di competenza, nonché favorisce la progettazione e la realizzazione di nuovi modelli di sviluppo territoriale.

LE AREE STRATEGICHE DI ACI

SociACI si impegna ad offrire ai Soci e alle loro famiglie in viaggio l’opportunità di muoversi in sicurezza, sia in Italia che all’estero. Ormai da tempo è stata superata la soglia del milione di soci, e ciò dimostra che l’azione di ACI in questo senso ha prodotto dei buoni risultati. L’obiettivo è comunque quello di proseguire su questa strada attraverso iniziative volte ad ampliare e migliorare la gamma dei servizi offerti ed assicurare condizioni di migliore efficienza e qualità, sperimentando canali alternativi di vendita e prodotti innovativi ad elevata modularità sui quali è più facile costruire un’offerta articolata e quindi più vicina all’esigenza del cliente.

Turismo automobilistico interno e internazionaleL’Ente promuove da sempre lo sviluppo del turismo automobilistico, collaborando con le istituzioni e le rappresentanze del mondo turistico in Italia e all’estero per favorire nuove forme di promozione tu-ristica sostenibile, assistendo i viaggiatori e promuovendo itinerari importanti sotto il profilo artistico, dell’artigianato e della natura, ed oggi ancora poco conosciuti.

Sport AutomobilisticoACI rappresenta il potere sportivo automobilistico in Italia attraverso la C.S.A.I. (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana), alla quale è garantita piena autonomia normativa e finanziaria. Ogni anno ACI organizza in Italia circa 900 competizioni sportive automobilistiche. Tra queste, di particolare rilievo, il Gran Premio di Formula 1 di Monza ed il Rally d’Italia, gara valevole per il Campionato del

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mondo. L’Ente si sta impegnando a sviluppare iniziative volte alla formazione dei giovani piloti e al miglioramento dei livelli di sicurezza delle gare automobilistiche.

Mobilità e InfomobilitàNella complessità della mobilità generale, in cui diversi livelli decisionali e competenze - statali, re-gionali e locali – si intrecciano e sovrappongono, ACI ha messo a disposizione le proprie competenze a supporto di azioni di pianificazione, progettazione e gestione del territorio e della mobilità, grazie anche alla sua presenza radicata e capillare su tutto il territorio. Con particolare riferimento all’info-mobilità, ACI è in grado di comunicare con i sistemi di radiolocalizzazione satellitare installati a bor-do delle automobili, localizzatori personali, fornendo assistenza tecnica e medica, aggiornamenti sul traffico e consigli sui percorsi alternativi in caso di code.

Istruzione automobilistica e sicurezza stradaleACI, anche attraverso la sua Scuola di Formazione, promuove l’istruzione automobilistica e l’educa-zione dei conducenti di autoveicoli allo scopo di migliorare la sicurezza stradale. Inoltre, in stretta collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture, è impegnato nella formazione degli insegnanti e degli studenti in materia di educazione alla sicurezza stradale nelle scuole.

Studi e Ricerche Automobilismo e mobilitàL’Ente vede nella ricerca e negli studi un elemento di miglioramento e di area strategica su cui in-vestire nel futuro, al fine di assicurare informazione e divulgazione di contenuti ed approfondimenti scientifici e culturali sui temi della circolazione, mobilità e sicurezza, per diffondere la cultura della mobilità consapevole e rafforzare il ruolo della Federazione anche in ambito internazionale.

Collaborazioni istituzionaliACI è impegnato nel miglioramento delle relazioni istituzionali e nella creazione di collaborazioni, al fine di rafforzare il suo ruolo quale interlocutore qualificato delle amministrazioni centrali e locali sui temi della mobilità, della sicurezza stradale e dell’ambiente per le materie di propria competenza.

Servizi del PRA e in materia di tasse automobilisticheIn coerenza con la sua natura di Pubblica Amministrazione, ACI gestisce una serie di rilevanti servizi pubblici a favore dei cittadini e delle Amministrazioni. In particolare si occupa della gestione: del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), che in base al Codice Civile assicura la certezza e la sicurezza della circolazione giuridica dei veicoli, assolvendo alla funzione di pubblicità legale; dell’IPT (Im-posta Provinciale di Trascrizione), in quanto ACI svolge per conto delle Province (ad oggi sono 104 le convenzioni di affidamento del servizio) attività di riscossione e controllo dell’imposta; delle tasse au-tomobilistiche regionali, sempre sulla base di apposite convenzioni. ACI ha lavorato per organizzare nel migliore modo possibile tali servizi. L’obiettivo è semplificarne l’utilizzo al cittadino e uniformarne l’erogazione sul territorio nazionale.

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Coinvolgimento delle Società collegate nella rendicontazione sociale

La realizzazione delle attività e degli obiettivi di ACI prevede, con riferimento ad alcuni ambiti, anche la collaborazione con le strutture operative collegate precedentemente descritte, società strumentali costituite nel tempo con l’obiettivo di assicurare la piena funzionalità, efficacia ed economicità dell’a-zione dell’Ente nel campo delle finalità istituzionali, associative e dei servizi delegati.

Per questo le Società che hanno significativamente collaborato alla realizzazione delle iniziative del gruppo hanno avuto la possibilità, a partire dall’edizione del Bilancio sociale del 2012, di rendere mag-giormente evidente il loro contributo. In alcune schede, infatti, è possibile leggere qual è stato l’appor-to offerto da esse nella realizzazione o nell’ottimizzazione delle attività di ACI anche per il 2013.

L’obiettivo di tale impostazione è quello di dare un peso maggiore alla sinergia che lega i vari attori del sistema ACI.

Infrastrutture e OrganizzazioneNell’ambito dell’attività immobiliare, ACI supporta gli Uffici Provinciali e la Federazione, tramite la razionalizzazione, il miglioramento e la messa in sicurezza delle sedi (cambi sede, ristrutturazione e/o miglioramento degli ambienti di lavoro). ACI intende assicurare la realizzazione di un sistema organizzativo più flessibile attraverso una gestione dinamica e meno strutturata, in grado di accor-ciare i tempi dei processi decisionali, di aumentare l’efficienza e di qualificare e motivare il personale mediante una formazione mirata e continua.

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Iniziative a Rilevanza Sociale

Nella prossima sezione sono descritte iniziative a forte rilevanza sociale. Per ciascuna di esse sono evidenziate:

- finalità;- principali destinatari (stakeholder);- valore sociale creato per gli stakeholder chiave

Attraversamenti pedonali

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Come nasce il progetto?

Il progetto Attraversamenti pedonali nasce dalla constatazione della necessità di:

• incrementare il livello di sicurezza stradale nei centri abitati;• rendere facilmente accessibili a tutti gli utenti della strada gli attraversamenti pedonali;• adottare misure volte a proteggere gli utenti deboli (i pedoni) con particolare riferimento agli

anziani e ai bambini;• uniformare a livello europeo la normativa tecnica e le norme di comportamento.

In che cosa consiste?

In che cosa consiste?

Si concretizza attraverso la messa in atto di due linee di azione:• La promozione di comportamenti responsabili sulla strada, attraverso l’attivazione di strumenti

di comunicazione e sensibilizzazione rivolti a tutti gli utenti della strada. Sul sito web di ACI è di-sponibile un video dal titolo “A passo sicuro - Se vuoi fare strada, dai strada”, volto ad evidenziarei possibili pericoli presenti in prossimità di un attraversamento pedonale e i comportamenti cor-retti da tenere. Con la stessa finalità sono state realizzate anche delle brochure informative. ACI inquesto modo contribuisce a comunicare agli utenti i pericoli derivanti dai comportamenti scorrettitenuti su strada, mostrandone i relativi rischi per la sicurezza.

• L’attuazione, in via sperimentale, di azioni di monitoraggio e verifica della sicurezza e dell’acces-sibilità degli attraversamenti pedonali, attraverso la realizzazione nel corso del 2013 di controlli suulteriori 100 attraversamenti pedonali realizzati in 10 città europee, per un totale complessivo, nelcorso del progetto, di più di 1000 attraversamenti testati in 70 città europee. La successiva diffusio-ne delle “buone” e “cattive” regole di progettazione degli attraversamenti pedonali rappresentanoun know how affidabile, di qualità e gratuito, a cui le amministrazioni locali possono far riferimen-to per:

- mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali;- migliorare il livello di accessibilità nei confronti di tutti gli utenti della strada, anche i più deboli;- accrescere la soddisfazione degli utenti della strada.

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Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Utenti della strada: tutti i soggetti che si muovono, a cui il progetto si rivolge direttamente, per miglio-rare le loro condizioni di sicurezza, in termini di:• infrastrutture stradali più sicure, con particolare riferimento agli attraversamenti pedonali;• comportamenti corretti e responsabili.

Utenti deboli: tutte quelle persone che, per ragioni diverse, hanno delle difficoltà fisiche e a cui il progetto si rivolge mirando alla rimozione degli ostacoli (fisici, normativi, tecnologici) che limitano l’accesso e la fruizione della mobilità.

Amministratori locali: interessati al progetto in quanto soggetti che, in seguito ai test e alle verifiche realizzate dall’ACI, possono intervenire concretamente sugli attraversamenti pedonali, rimuovendo le criticità ed adottando le soluzioni evidenziate come best practice.

Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Monitoraggio del livello di sicurezza degli attraversamenti pedonali2. Aumento della conoscenza dei comportamenti corretti da tenere sulla strada3. Monitoraggio dell’accessibilità degli attraversamenti pedonali4. Disponibilità di informazioni e soluzioni attendibili per migliorare la sicurezza degli attraversa-

menti pedonali5. Monitoraggio dei costi sociali

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Quali risultati ha generato?

1 - Monitoraggio del livello di sicurezza degli attraversamenti pedonali

2 - Aumento della conoscenza dei comportamenti corretti da tenere sulla strada

Tra gli obiettivi specifici del progetto, molta attenzione viene riservata a rendere pedoni e conducenti maggiormente consapevoli dei rispettivi limiti, rischi e doveri. A tal proposito sono state promosse specifiche campagne informative nell’ambito delle quali è stato realizzato un video e una brochure dal titolo “A passo sicuro”.Il DVD “A passo sicuro”, grazie ad una struttura ad episodi sviluppati con animazioni, si è rivelato essere un’ottima piattaforma sulla quale creare un modello di azione educativa. ACI ha, pertanto, elaborato un modulo formativo, rivolto alle Scuole Primarie, riguardante i pedoni e i comportamenti corretti e scorretti relativi all’uso degli attraversamenti pedonali.

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3 - Monitoraggio dell’accessibilità degli attraversamenti pedonali

4 - Disponibilità di informazioni e soluzioni attendibili per migliorare la sicurezza degli attraver-samenti pedonali

Le informazioni della sicurezza e l’accessibilità degli attraversamenti pedonali e la diffusione delle “buone” e “cattive” pratiche sulla progettazione degli stessi, rappresentano un Know-how affidabile e di qualità a cui le amministrazioni locali possono accedere gratuitamente ed utilizzare per modificare e/o migliorare gli attraversamenti pedonali, incrementandone il livello di sicurezza e accessibilità per tutti gli utenti della strada, contribuendo così ad accrescere la soddisfazione degli stessi.La diffusione delle “buone” e “cattive” regole di progettazione consiste in esempi o soluzioni pro-gettuali da prendere a modello nel caso di “buone pratiche” o da evitare assolutamente nel caso di “cattive pratiche”.Nel corso del 2011 è stato pubblicato un manuale per la progettazione degli attraversamenti pedonali “sicuri” (Linee guida per la progettazione degli attraversamenti pedonali, settembre 2011).Sono inoltre state presentate proposte e progetti di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali secondo i dettami del manuale pubblicato e con utilizzo di materiali e tecnologie fortemente innovati-vi nell’ambito del III, IV e V programma attuativo del PNSS delle Regioni Emilia Romagna, Sardegna, Umbria e Marche.

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5 - Monitoraggio dei costi sociali

Nel 2013 il COSTO SOCIALE per pedoni feriti è stato di € 912.849.555

Nel 2013 il COSTO SOCIALE per pedoni morti è stato di € 883.157.654

Quali obiettivi di miglioramento?

Le soluzioni di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, elaborate secondo le “Linee guida”, verranno proposte e attuate nell’ambito dei piani comunali e intercomunali della sicurezza stradale ai quali ACI collabora con molte amministrazioni comunali (Pavia, Olbia, Sassari, Monti, Arzachena, Tempio Pausania, Ancona, Falconara Marittima, Porto S. Giorgio, Porto S. Elpidio, S. Elpidio a mare; venti comuni della provincia di Terni tra cui Orvieto, Narni, Amelia).

SITO ACI ISTITUZIONALE - Sezione web disabili

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Come nasce il progetto/attività?

La persona con disabilità è spesso costretta a reperire le informazioni di interesse ed utili per la propria mobilità presso le Pubbliche Amministrazioni di volta in volta competenti per aspetti diversi, anche se, contemporaneamente tutte correlate allo stesso tema. Le competenze sono infatti istituzionalmente e giuridicamente frammentate su più livelli, centrale e locale, e tale frammentazione non consente alla persona con disabilità di disporre di un panorama informativo completo. Da qui l’esigenza di raccordare le parti in un insieme, in modo da fornire un quadro esaustivo di tutte le notizie utili, sia di carattere nazionale sia strettamente locali.

La sezione web “Mobilità & Disabili” si è evoluta nel corso degli anni sulla base di un progetto origi-nariamente realizzato sul sito dell’Ufficio Provinciale di Pescara, poi esportato a Catania e, a seguire, sperimentato in altre due sedi provinciali. Lo step successivo è stata la realizzazione all’interno del sito nazionale ACI di una sezione appositamente dedicata alla disabilità destinata ad offrire una pa-noramica complessiva sulle agevolazioni e sui servizi a favore della mobilità dei cittadini portatori di handicap e/o invalidi. Infine, è stata attivata sul network dei siti di tutti gli Uffici Provinciali ACI un’a-naloga e corrispondente sezione contenente le informazioni locali, collegata al sito nazionale tramite link ipertestuali.

Il progetto, così realizzato, concatenato tra una parte sul sito nazionale ACI ed una parte locale sui siti web di tutti gli Uffici Provinciali ACI, riveste un’importanza fondamentale nella strategia di comuni-cazione e di organizzazione dell’Ente, e fornisce alle cosiddette categorie deboli una totale e completa informazione ed assistenza sui temi della mobilità e dei servizi alla persona, correlati a quest’ultima. Tutto ciò, in perfetta coerenza con la vision e la mission aziendale ispirate alla mobilità delle persone e con conseguente valorizzazione del sito ACI in generale. La sezione rientra interamente nei parametri dell’accessibilità e usabilità.

I livelli di informazione sono di diversa natura e genere e concernono:

• i Servizi Delegati ad ACI, quali l’Imposta Provinciale di Trascrizione e la Tassa Automobilistica;• altri temi relativi alla mobilità delle persone con disabilità, quali Iva, Irpef, Contrassegno Auto,

Patente Speciale di Guida, eccetera.

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In che cosa consiste?

La sezione web è un’efficace struttura ramificata a cui accedere in via telematica: consiste di una parte informativa generale, presente sul sito ACI istituzionale, e di una parte locale, presente sul network dei siti degli Uffici Provinciali ACI, caratterizzata da informazioni, suggerimenti, collegamenti web con tutte le principali istituzioni pubbliche.

Grazie al sito istituzionale ed alla progressiva estensione della sezione sui siti di tutto il territorio na-zionale, tramite la semplice navigazione in rete web ed i link di collegamento tra questi, è possibile per il cittadino con disabilità trovare tutte le informazioni utili e necessarie per la sua mobilità.

Questo “Portale” dedicato alle persone con disabilità rappresenta quindi un panorama esauriente, redatto in un linguaggio concreto, che informa sia sulla normativa nazionale che sulle indicazioni pratiche su dove, come e quando è possibile richiedere servizi e agevolazioni relative alla mobilità.

Le pagine che compongono la sezione infatti trattano, in modo dettagliato e completo, vari e diversi argomenti attinenti la mobilità delle persone con disabilità: l’esenzione degli emolumenti al Pubblico Registro Automobilistico, l’esenzione dall’imposta provinciale (Ipt) sulle pratiche automobilistiche, l’agevolazione sulle aliquote Iva e Irpef per l’acquisto di un veicolo, l’esenzione dal bollo auto, la pro-cedura per ottenere il riconoscimento dell’handicap o invalidità, i parcheggi, la patente speciale ed il contrassegno auto, le modifiche tecniche dei veicoli, la guida e trasporto in sicurezza, i sistemi di sicurezza attiva e preventiva, il turismo accessibile, altri servizi utili ed anche lo sport automobilistico.

Il format dell’intera sezione è stato studiato e predisposto per garantire costantemente il facile e con-temporaneo accesso a tutte le informazioni sui servizi e benefici per la mobilità delle persone con disabilità e invalide. Oltre alla redazione di testi di informazione, la sezione è arricchita anche da una serie di moduli scaricabili in formato standard per i documenti sul web.

Di seguito l’elenco delle singole tematiche che compongono la sezione web nel format presente, con la stessa struttura, sul sito nazionale e sul network dei siti ACI.

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Elenco delle tematiche:

• Servizi a domicilio dell’ACI: a chi sono rivolti e come richiederli• Panoramica generale: agevolazioni e benefici

Agevolazioni ACI: esenzione emolumenti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA)

Agevolazioni fiscali: la normativa su patologie e veicoli agevolabili, come richiedere l’agevolazione, la documentazione necessaria e la modulistica

• Presupposti e decadenza del diritto

Agevolazioni fiscali delegate ad ACI• Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) • Tassa automobilistica (Bollo auto)

Altre agevolazioni fiscali• Iva • Irpef

Informazioni e servizi per la mobilità del cittadino disabile• Riconoscimento dell’handicap/invalidità dal 1° Gennaio 2010: a chi rivolgersi • Nuova procedura per il riconoscimento dell’handicap/invalidità: le fasi del nuovo procedi-mento • Contrassegno disabili: chi ne ha diritto, come ottenerlo e usarlo • Parcheggi: il parcheggio personalizzato • Servizi per la mobilità: tessere di libera circolazione e trasporto scolastico

Informazioni per la guida del veicolo• Patente speciale di guida: i requisiti, le modalità, a chi rivolgersi, gli adattamenti sulla patente • Adattamento tecnico del veicolo: le tipologie di adattamenti, dove modificare il veicolo • Contributo per l’adattamento tecnico del veicolo: le condizioni necessarie, a chi richiederlo

Altre notizie utiliViaggi & Turismo senza barriere - Mobilità & Servizi pubblici - Mobilità & Servizi sociali Associa-zioni - Guida e Trasporto in sicurezza:l’uso corretto dei sistemi di ritenuta per bambini - I sistemi di assistenza alla guida – Sistemi di sicurezza attiva e preventiva – Lo Sport Automobilistico: come diventare pilota

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Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Le Associazioni dei cittadini con disabilità e gli Enti Pubblici sono gli stakeholder principali del pro-getto.

Prima della pubblicazione in rete della sezione web Mobilità & Disabili, sia sul sito nazionale che sul network dei siti degli Uffici Provinciali, è stata fatta sovente una presentazione in anteprima, della struttura e dei relativi contenuti della stessa, ai principali stakeholder di riferimento sul territorio: associazioni di categoria (Anmic, Uic, Ens, Asphi, eccetera) e istituzioni pubbliche (Aziende Sanitarie Locali, Commissioni Mediche Locali, Comuni, eccetera).

Si è infatti ritenuto necessario ed indispensabile ottenere un preventivo consenso e ricevere fonda-mentali suggerimenti, nell’ottica di una visione sinergica di costruzione dei servizi ai cittadini.

Questi incontri si sono rivelati un’occasione preziosa per stringere collaborazioni, alleanze, conoscen-ze, ed avere un feedback positivo ed autorevole sul lavoro della sezione tematica.Allo stesso tempo, il dialogo instauratosi con i rappresentanti degli stakeholder ha consentito di co-struire un solido rapporto di fiducia, costante e continuativo nel tempo, fatto di interscambio di cono-scenze e di contatti concreti.

Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Ampia e completa disponibilità in rete web di informazioni sulla mobilità delle persone con di-sabilità, tutte contenute in un’unica sezione ACI, anche relativamente a competenze di altri Enti Pubblici.

2. Semplice ed agevole accesso informatico a tutte le notizie utili che possono facilitare la mobilità delle persone con disabilità.

3. Consolidamento del ruolo dell’Ente ACI che si conferma nella: - Innovazione e creazione di valore aggiunto, insieme ad altri governi locali del territorio.- Semplificazione dei processi, sia interni che esterni. - Ascolto dei bisogni, priorità, criticità, raccomandazioni e suggerimenti provenienti dai destinatari dei servizi e dagli stakeholder di riferimento.

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Quali risultati ha generato?

La sezione Mobilità & Disabili ha generato, sia sul sito nazionale che sul network dei siti degli Uffici Provinciali, un immediato ed evidente aumento del numero degli accessi che, a sua volta, denota l’in-teresse continuo e costante per questa tematica e per il settore di competenza dell’Ente ACI.

I risultati tangibili sono riepilogati nelle tabelle e grafici che seguono.

Sezione sito ACI Mobilità&DisabiliAccessi

2012Accessi

2013Variazione

Tassa automobilistica-bollo 39.028 41.636 2.608

Imposta provinciale di trascrizione- Ipt 17.826 25.256 7.430

Contrassegno disabili 23.725 96.522 72.797

Presupposti e decadenza del diritto handicap invalidità

5.563 4.295 1.268*

Riconoscimento dell’handicap invalidità- nuove norme dal 1 gennaio 2010

6.003 4.906 1.097*

Panoramica generale 3.724 1.244 2.480*

Servizi a domicilio di ACI 3.447 1.597 1.850*

Patente speciale di guida 13.195 34.572 21.377

Nuova procedura per il riconoscimento dell’handicap invalidità

8.313 26.906 18.593

Iva 4.601 3.060 1.541*

Parcheggi 3.200 4.751 1.551

Irpef 3.727 1.888 1.839*

Adattamento tecnico del veicolo 3.509 4.710 1.201

Contributo per l’adattamento tecnico del veicolo 1.666 1.881 215

Servizi per la mobilità 952 910 42*

Esenzione emolumenti al PRA (nuova) - 5.790 -

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L’analisi dell’andamento della sezione “Mobilità & Disabili” del sito ACI istituzionale, sia globalmente sia per ogni singola sottosezione, evidenzia un trend positivo e conferma un indice di successo molto elevato. Per la maggior parte delle pagine web indicate in elenco si riscontra infatti un evidente aumento del numero degli accessi.Alcune pagine (Contrassegno disabili, Patente speciale di guida, Nuova procedura per il riconosci-mento dell’handicap invalidità) hanno registrato dei picchi altissimi di visite: il numero degli accessi risulta addirittura “triplicato”, registrando quindi un aumento pari al 200% .Altre pagine, quelle contrassegnate dall’asterisco (*), hanno invece registrato un decremento in quan-to si tratta di tematiche consolidate nel tempo, che non hanno subito alcuna innovazione giuridico – normativa o di servizi, ormai ampiamente noti e diffusi, che non hanno avuto modifiche nella loro attuazione pratica.

NETWORK SITI UFFICI PROVINCIALISezione Mobilità & Disabili

Indicatore 2012 (A) 2013 (B) INCREMENTO ACCESSI

2012 / 2013(B - A = C)

ACCESSI 2013

SEZIONE MOBILITA’ & DISABILI (D)

INCREMENTO ACCESSI

(C - D)

NUMERO VISITE 1.736.376 2.560.484 824.108 404.849 419.259

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L’analisi complessiva dell’andamento del network dei siti web degli Uffici Provinciali ACI evidenzia l’assoluto trend positivo e conferma il forte consolidamento dello stesso.La “sola” sezione Mobilità & Disabili, fornendo informazioni locali ricercate e visualizzate molto fa-cilmente dagli utenti, ha infatti comportato un incremento numerico (404.849) degli accessi ai siti territoriali pari a quasi il 50% del complessivo aumento annuale (824.108) registrato su tutte le sezioni che li compongono.

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Quali obiettivi di miglioramento?

Gli obiettivi di miglioramento sono stati raggiunti progressivamente nel corso del tempo, in funzione delle varie fasi di realizzazione del progetto: dalla originaria sperimentazione nelle prime sedi di Uffi-ci Provinciali ACI, alla pubblicazione della sezione sul sito istituzionale ACI, fino alla totale estensione del progetto su tutte gli Uffici ACI del territorio nazionale.

Gli step successivi sono stati:

• Svolgere un minuzioso e puntuale lavoro di monitoraggio su tutte le sezioni pubblicate, sia sulla parte generale del sito nazionale che sulle parti locali dei siti delle Unità Territoriali, ai fini di verificare costantemente e capillarmente l’aggiornamento delle informazioni e della documentazione/moduli-stica pubblicate. • Inserire “in tempo reale” nella sezione, sia quella nazionale che quelle locali, importanti innovazio-ni giuridico/legislative (ad esempio, la nuova normativa sul contrassegno auto “europeo” e l’esenzio-ne degli emolumenti al PRA). • Sviluppare nuove tematiche di forte interesse e di impatto sociale, implementare le informazioni già trattate nella sezione, aggiornare “in tempo reale” le notizie pubblicate in funzione delle eventuali modifiche intervenute nel tempo.

Futuri step da raggiungere sono:

• Proseguire nell’attività di promozione e diffusione virtuale delle iniziative, eventi e notizie utili, sia in ambito nazionale che locale.• Arricchire ed ottimizzare la sezione con nuovi temi ed argomenti, sempre attinenti la mobilità delle persone con disabilità.• Ascoltare la “voce” dei destinatari dei servizi e degli stakeholder, associazioni di categoria ed altri, che manifestino nuove esigenze e bisogni. • Recepire ed attuare consigli e suggerimenti da parte delle persone con disabilità, pervenuti diret-tamente o da parte dei rispettivi portatori di interesse. • Confermare il ruolo, esterno ed interno, finora svolto dall’Ente ACI, quale primario e principale rife-rimento nel mondo della mobilità, semplificatore delle prassi amministrative ed innovatore dei pro-cessi, anche in collaborazione con altre istituzioni pubbliche.

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Il cittadino con disabilità, con la semplice navigazione in rete e grazie a link di collegamento tra il sito istituzionale ed il network dei siti degli Uffici Provinciali ACI, potrà così continuare a disporre di un complesso informativo completo e dettagliato, sia a livello nazionale che locale, con l’ulteriore valore aggiunto di sapere dove, cosa e come fare, per fruire di un servizio o agevolazione, nella propria realtà di residenza.

Progetti/programmi nazionali ed internazionali

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Come nasce il progetto/attività?

Il Progetto ha origine dalla partecipazione di ACI a diversi programmi ed attività aventi lo scopo di informare e sensibilizzare i cittadini sulle performance di sicurezza delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto.

ACI, grazie alla collaborazione con enti ed istituzioni nazionali ed internazionali, è da anni impegnato a rappresentare i bisogni delle persone in movimento e a promuovere a livello nazionale e interna-zionale una cultura della mobilità in sicurezza che rispetti l’ambiente e tenga conto delle generazioni future, promuovendo norme, regolamenti e comportamenti coerenti con i propri valori.

A tal fine ACI ha deciso di intraprendere una serie di azioni, studiando e progettando infrastrutture per la mobilità sicure e sostenibili, e proponendo soluzioni che possano ripercuotersi positivamente sulla vita del Paese. È proprio tra queste azioni che rientra quella della valutazione della sicurezza e della qualità dei veicoli, delle infrastrutture e dei sistemi di mobilità. Si tratta di un impegno di fondamen-tale importanza soprattutto per la ricaduta sociale di tali interventi e per l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, svolta anche attraverso la risonanza che la stampa nazionale, la televisione ed i siti internet hanno dato a queste attività svolte dall’Ente.

Il progetto si articola in una serie di programmi:

EuroNCAP: programma europeo di valutazione della sicurezza delle auto di nuova produzione, nel cui ambito si effettuano crash-test ed altre prove sui modelli di auto selezionati e si assegna loro un punteggio. Nel corso del 2013 sono stati testati due modelli scelti da ACI.

EuroRAP: programma che analizza la sicurezza delle infrastrutture viarie e realizza mappe stradali che riportano il rischio di incidentalità delle diverse strade. Nel 2013, si è continuato a seguire i lavori del programma del gruppo in vista dell’aggiornamento delle mappe rapportate al traffico previste sul triennio 2010-2012

EuroTest: si tratta di un consorzio cui aderiscono 18 Automobile Club europei e che svolge attività di monitoraggio continuo degli standard di qualità e sicurezza dei servizi e sistemi legati alla mobilità. Nel 2013, sono state svolte le seguenti indagini:

Indagine sul “Primo soccorso” in Europa: si tratta di uno studio condotto in 14 Paesi europei dagli Automobile Club in collaborazione con la Croce Rossa. l’indagine è stata svolta sul campo e prevedeva una serie di do-mande e una prova pratica di soccorso in caso di incidente stradale. E’ risultato che il 93% degli automobilisti italiani non sa soccorrere efficacemente un ferito in incidente stradale. La metà dei decessi nei sinistri stradali avviene entro pochi minuti dall’incidente, quindi è fondamentale saper intervenire in questi casi con alcuni

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accorgimenti prima dell’arrivo del personale medico. Solo il 14% degli intervistati nel nostro Paese ha risposto correttamente su come la prima cosa da fare sia mettere in sicurezza il luogo dell’incidente. Il 61,5% non ha mai seguito un corso di primo soccorso e il 10,4% ha ricevuto qualche nozione solo per il conseguimento della patente di guida. Benché il 62,3% degli automobilisti si dichiari in grado di intervenire, il 97,5% non conosce ap-pieno la procedura da seguire (percentuale più alta in Europa); l’85,5% non sa che il numero europeo di emer-genza sia il 112; il 93,4% non riesce ad accertare le condizioni della vittima; il 90,8% non sa cosa fare se il ferito è incosciente e non respira; il 98,7% si blocca in presenza di gravi ferite e sanguinamenti. In un’esercitazione pratica il 92,1% non riesce a porre la vittima nella posizione di sicurezza (anche in questo siamo tristemente primi in Europa) e l’85,5% non sa come eseguire il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. All’estero il quadro non è molto differente: in Europa 2 automobilisti su 3 si dichiara pronto ad intervenire ma poi, nei fatti solo il 18% sa cosa fare. Il 68% ha comunque seguito un corso specifico.

Per colmare il gap con il resto d’Europa, l’Automobile Club d’Italia punta sull’educazione dei conducenti pro-ponendo un modulo formativo di primo soccorso nell’offerta di “Ready2Go”, il network di autoscuole a marchio ACI con un innovativo format didattico che - attraverso un mix di teoria e pratica – persegue la creazione di una

cultura della mobilità responsabile, sicura e sostenibile.

Programma FIA Grant - nel 2013, sono stati realizzati i seguenti progetti:

Light Motorcycle Safety: (vedi Allegato 1)

The Long Short Walk: un progetto per sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto i più giovani. Insieme alla FIA l’ACI ha colto l’appello dell’ONU portando a Roma, ai piedi del Colosseo, “The Long Short Walk”. Con questa manifestazione, il cui slogan è “Cammino per una strada più sicura per tut-ti”, ACI ha coinvolto con giochi e iniziative didattiche 50 bambini della scuola primaria G. Mazzini di Roma, spiegandogli le regole basilari per camminare e attraversare sicuri.I pedoni sono i soggetti più deboli della strada: ACI e ISTAT contano ogni anno 20.000 pedoni coinvolti in incidenti in Italia, la maggior parte dei quali non è responsabile del sinistro. In Europa oltre 6.000 pedoni hanno perso la vita nel 2012. “The Long Short Walk” ha animato anche le strade di Milano, quelle di Firenze e di numerose altre città grazie al contributo dei vari Automobile Club locali. Le passeggiate sono state poi “collegate” in un evento internazionale con lo scopo di percorrere simbolicamente le strade di tutto il pianeta, con le immagini di tutte le tappe pubblicate sul sito www.thelongshortwalk.org e presentate nella settimana che l’Onu ha dedicato alla sicurezza stradale tra il 6 e il 12 maggio 2013.

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Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Utenti della strada: i soggetti a cui il progetto si rivolge direttamente in quanto interessati al migliora-mento delle condizioni di sicurezza dei veicoli, delle infrastrutture e della consapevolezza sulle norme di comportamento anche in caso di emergenza

Pubbliche Istituzioni: i soggetti che effettivamente possono intervenire per apportare miglioramenti sulla base di quanto emerso dai test

Produttori di motocicli: soggetti interessati ad ottenere informazioni utili per costruire motocicli più sicuri

Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Tutela delle persone in movimento2. Maggiore sensibilizzazione degli Enti Locali sulla performance della sicurezza delle infrastruttu-

re, dei mezzi e dei servizi di trasporto3. Ampiezza e diversificazione dell’offerta di notizie relative alla sicurezza stradale e alla qualità dei

servizi per la mobilità4. Monitoraggio del livello di sicurezza di veicoli, infrastrutture nonché della diffusione dei principi

base della sicurezza stradale (comportamento sulle strisce pedonali; elementi di primo soccorso).

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Quali risultati ha generato?

- Tutela delle persone in movimentoL’evoluzione continua della mobilità produce effetti anche sulla società e sull’ambiente; da qui la necessità di monitorare i cambiamenti, studiarli e renderli disponibili al pubblico. Attraverso i progetti e i programmi internazionali, ACI diffonde una nuova cultura della mobilità in sicurezza, studiando e progettando il territorio e proponendo soluzioni che possano ripercuotersi positivamente sulla vita del Paese.

- Maggiore sensibilizzazione degli Enti Locali sulla performance della sicurezza delle infrastrut-ture e dei mezzi di trasporto Un’attenta analisi della mobilità può sollecitare gli organi preposti a prendere decisioni nel settore di competenza, nonché a favorire la progettazione e la realizzazione di nuovi modelli di sviluppo territoriale. I risultati degli studi e delle pubblicazioni effettuati da ACI rappresentano un Know-how affidabile e di qualità a cui le amministrazioni possono accedere gratuitamente ed utilizzare per mo-dificare e/o migliorare i lavori pubblici su strada, incrementandone il livello di sicurezza per tutti gli utenti della strada, contribuendo così ad accrescere la soddisfazione degli stessi.

- Ampiezza e diversificazione dell’offerta di notizie relative alla sicurezza stradale

Indicatore 2011 2012 2013 Variazione

Pubblicazioni tecnico- scientifiche 20 20 15 -5

Anche nel 2013 le attività/progetti inerenti la valutazione della sicurezza nelle infrastrutture (Eurotest, EuroRAP) sono stati ampiamente pubblicizzati attraverso la diffusione su stampa nazionale, TV, radio e siti internet.

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- Monitoraggio del livello di sicurezza

Indicatore 2011 2012 2013 VariazioneN. di progetti europei condotti 6 6 8 +2

Indicatore 2011 2012 2013 VariazioneN. test effettuati sulle

automobili40 32 33 +1

Per quanto riguarda i test EuroNCAP le imprese che producono auto non sono coinvolte nei processi di crash-test per evidenti motivi di trasparenza e imparzialità dei test che vengono effettuati su auto acquistate direttamente dai laboratori.

Quali obiettivi di miglioramento?

ACI intende continuare a partecipare ai progetti Europei e ha pianificato di proporsi come project lea-der per il 2014 in campagne di indagine su:

• Pedoni• Rotatorie• Alcol• Veicoli a due ruote

Va sottolineato l’impegno di ACI in queste campagne dirette all’utente dei servizi di mobilità anche in tempi di scarsità di risorse finanziarie.

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Allegato 1

Il progetto Light Motorcycle Safety nasce sulla scia di una nuova normativa europea di omologazione per i veicoli a due ruote (PTW) che prevede che dal 1° gennaio 2016 tutte le nuove moto oltre i 125 cc potranno essere omologate solamente se dotate di sistema antibloccaggio ABS. Mentre per le moto di categoria A1 (125 cc da 11KW) si rende ob-bligatorio il più semplice e meno costoso sistema CBS, la frenata combinata azionabile con un unico comando su entrambe le ruote.

Scopo del progetto è stato quello di fare il punto sullo stato dell’arte delle tecnologie disponibili in grado di migliorare la sicurezza dei motocicli.

Obiettivi principali del progetto sono stati: migliorare la sicurezza degli utenti della strada a due ruote; testare le diverse tecnologie di frenatura disponibili con una analisi dello sviluppo di queste sul mercato di alcuni paesi; pro-muovere una migliore conoscenza informando i consumatori sulla disponibilità e sul tasso di penetrazione dei diversi sistemi di frenatura; predisporre un modulo formativo sui due principali sistemi di frenatura (ABS e CBS) da erogare nel circuito delle scuole guida ACI “Ready2Go” a coloro che seguono i corsi per conseguire l’abilitazione alla guida.I test sono stati condotti presso il circuito di Kempten, in Germania, da ADAC insieme al club sloveno (AMZS) su 5 modelli di motocicli “leggeri” (125 cc) variamente equipaggiati quanto a sistema frenante: un modello era dotato di un sistema convenzionale; un altro montava il CBS; un altro ancora ABS e CBS; gli altri ABS.

I risultati hanno dimostrato chiaramente la inadeguatezza, in termini di frenata, della maggior parte dei PTW oggi in uso, equipaggiati soltanto con freni convenzionali con dischi piccoli su ruote piccole e senza ABS o CBS. Ormai quasi tutti gli altri veicoli circolanti su strada sono dotati di sistemi di frenata assistita: è per questo che i motocicli con freni “normali” costituiscono una sorta di pericoloso anacronismo e patiscono uno svantaggio nei confronti degli altri utenti.

I risultati migliori sono stati ottenuti dal motociclo che montava entrambi i sistemi (ABS e CBS). La conclusione è stata pertanto che se si vuole incrementare in maniera rilevante l’efficienza della frenata (e quindi della sicurezza per il guidatore e per gli altri) è necessario l’ABS, in primis, nonché un ben calibrato sistema CBS (l’optimum, come si è detto, si ottiene dalla combinazione di entrambi).

I risultati dei test hanno evidenziato, inoltre, un altro aspetto fondamentale: l’introduzione dei sistemi di frenatura as-sistita può svolgere al meglio la sua funzione (e quindi ottenere i maggiori risultati in termini di sicurezza) soltanto se l’utente sa come questi dispositivi funzionano e sa come utilizzarli nelle situazioni critiche. Occorre, quindi, che ci sia una adeguata informazione e, soprattutto, formazione. E’ per questo che ACI ha implementato un modulo di formazi-one sperimentale che è stato testato nel circuito di scuole guida “Ready2Go”. Si tratta di 1 ora di lezione dedicata ai vari aspetti legati a questi sistemi di frenatura che è stata accolta molto positivamente dagli allievi perché ha colmato un evidente gap di conoscenza.

Green public procurement

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Come nasce il progetto/attività?

Il Servizio Patrimonio e Affari Generali ha intrapreso a partire dal 2006, la strategia di utilizzare il Gre-en Public Procurement come leva per attuare la sostenibilità ambientale in modo concreto, avviando la “buona pratica” di introdurre, tra le caratteristiche tecniche dei prodotti/servizi acquistati, la c.d. variante ambientale.

Il progetto ha lo scopo di promuovere e consolidare il ricorso ad “acquisti verdi” su numerose cate-gorie di prodotti e servizi, integrando i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, dalla previsione nel bando di gara alla scelta dei prodotti a ridotto impatto ambientale, fino alla diffusione interna del modello di GPP in un’ottica di efficacia e di eco-efficienza. Attuare il Green Public Procurement (GPP), ossia Acquisti Verdi Pubblici , ha significato introdurre criteri volti alla riduzione degli impatti ambientali nelle politiche di acquisto di beni e servizi relativa-mente a tre aspetti:

• ciclo di produzione - minore consumo di materie prime ed energia; • ciclo di consumo - minori emissioni, minori rischi per la salute umana; • ciclo di smaltimento - maggiore durata di vita, migliori possibilità di riutilizzo,

minore produzione di rifiuti.

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In che cosa consiste?

I tagli alla spesa pubblica implicano una maggiore attenzione alla qualità degli acquisti e alla ridu-zione degli sprechi. Diventa così indispensabile coniugare la consapevolezza dell’importanza di fare acquisti responsabili con la necessità di rispettare la “spending review”.

Nel corso dell’anno 2013:

• È stata acquistata la carta per fotocopie, nella misura del 30% del fabbisogno annuale come previsto dal Decreto del Ministro dell’Ambiente 8 maggio 2003, realizzata con cellulosa di eucalipto proveniente da piantagioni correttamente gestite e da altre fonti controllate nel rispetto dei diritti delle popolazioni indigene e dell’impatto ambientale, dotata di certificazione di qualità ISO-9001;

• È stata acquistata carta certificata FSC. La certificazione FSC, Forest Stewardship Council, è il principale meccanismo di garanzia sull’origine del legno o della carta;

• In applicazione del Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 111 del 12 ottobre 2009 (G.U. n. 261 del 9 novembre 2009) che ha adottato i “criteri ambientali minimi per l’acquisto di ammendanti e per l’acquisto di carta in risme da parte della Pubblica Amministrazio-ne”, in attuazione del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della Pubblica Am-ministrazione” meglio noto come Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement, è stato promosso il ricorso a materiale di cancelleria prodotto con il minore utilizzo di materia prima nei cicli produttivi e, soprattutto, con l’utilizzo di materiale proveniente dalla raccolta differenziata di rifiuti;

• Nei contratti che prevedono la sostituzione dei pezzi di ricambio con sequenza variabile, anche in relazione all’uso delle apparecchiature, è stato previsto l’utilizzo di prodotti compatibili e conformi alle direttive CE ed alle classificazioni di rischio;

• Analogamente per le apparecchiature, è stato previsto che vengano soddisfatti i criteri stabiliti dall’Energy Star;

• In sede centrale, già dal 2012, è stato ridotto il numero di fotocopiatrici da 60 a 42, al fine di contenere

i costi e di ridurre sempre più l’uso di carta;

• Per quanto riguarda la gestione del bar interno della Sede Centrale ACI continua ad essere richiesta alla Ditta aggiudicatrice la disponibilità di prodotti biologici provenienti dal commercio equosolidale;

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Migliore gestione e risparmio delle risorse utilizzate2. Riduzione della produzione dei rifiuti3. Ambiente di lavoro più sano4. Sviluppo di approcci gestionali e produttivi orientati al ciclo di vita dei prodotti e dei processi

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Associazioni ambientaliste: soggetti interessati alla promozione e attuazione di politiche sostenibiliI cittadini: soggetti che beneficiano del miglioramento dell’ambiente in cui vivonoI dipendenti: coloro che beneficiano del miglioramento e della sostenibilità degli ambienti di lavoro

• Nel settore degli arredi, le problematiche ambientali hanno riguardato principalmente:L’utilizzo di materiali riciclati, soprattutto per i componenti di arredo contenenti parti in legno, metallo o materiale plastico, per ridurre il consumo di materie prime e la produzione di rifiuti;

La riduzione o l’eliminazione di sostanze tossiche, nocive o ambientalmente pericolose, soprat-tutto nell’utilizzo di processi di finitura, rivestimento o protezione, per ridurre l’inquinamento dell’acqua e dell’aria dei processi produttivi, le emissioni in aria durante l’uso, nonché la pro-duzione di rifiuti pericolosi (Direttiva 67/548/CEE);

L’effettiva possibilità tecnica ed economica di disassemblarli a fine vita per poterne recuperare e/o riciclare componenti e materiali;

Raccolta differenziata dei rifiuti.

Contestualmente alla consegna degli arredi, delle apparecchiature e del materiale di consumo, sono stati forniti agli UU.PP. utenti le schede tecniche dei prodotti ed i manuali di istruzioni sul corretto uso ambientale al fine di formare i referenti presso ogni struttura periferica e divulgare le misure e le po-litiche di acquisto pubblico dei beni e servizi c.d. verdi. In attuazione delle direttive dei vertici dell’Ente di riduzione e contenimento delle spese di gestione, ci sono stati interventi che hanno interessato alcune spese di funzionamento necessarie per assicurare l’operatività e la funzionalità degli uffici dell’Ente, tra cui la riduzione parco apparecchiature office.

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Quali risultati ha generato?

1. Migliore gestione e risparmio delle risorse utilizzate

Indicatore 2011 2012 2013Percentuale del fab-bisogno annuale di

carta acquistata rea-lizzata con cellulosa

di eucalipto

30% 30% 30%

Indicatore 2011 2012 2013N° di apparecchiature Energy star presenti

negli uffici ACI(fax e fotocopiatrici)

324 fotocopiatrici (di cui 264 negli UU.PP. e 60 in Sede Centrale) -

555 fax (di cui 211 negli UU.PP. e 344 in

Sede Centrale)

306 fotocopiatrici (di cui 264 negli UU.PP. e 42 in Sede Centrale) -

555 fax (di cui 211 negli UU.PP. e 344 in

Sede Centrale)

306 fotocopiatrici (di cui 264 negli UU.PP. e 42 in Sede Centrale) -

626 fax (di cui 306 negli UU.PP. e 320 in

Sede Centrale)

Indicatore 2011 2012 2013N° di schede tecni-che dei prodotti ed i

manuali di istruzioni distribuiti

324 CD informativi per le fotocopiatrici (di cui 264 negli UU.PP. e 60

in Sede Centrale) -555 opuscoli informa-tivi per i fax (di cui 211 negli UU.PP. e 344 in

Sede Centrale)

306 CD informativi per le fotocopiatrici

(di cui 264 negli UU.PP. e 42 in Sede

Centrale) -555 opuscoli informa-tivi per i fax (di cui 211 negli UU.PP. e 344 in

Sede Centrale)

306 CD informativi per le fotocopiatrici

(di cui 264 negli UU.PP. e 42 in Sede

Centrale) -626 opuscoli infor-

mativi per i fax (di cui 306 negli UU.PP. e 320

in Sede Centrale)

2. Riduzione della produzione dei rifiutiGrazie ad un accordo stipulato con AMA, azienda municipalizzata di Roma per la gestione integrata dei servizi ambientali, sono stati acquistati, già nel 2011, per la Sede Centrale e per l’Ufficio Provinciale di Roma, 150 contenitori per il riciclo, per il vetro, la plastica, il cartone, il metallo, per i rifiuti organici, per toner/cartucce. Sono stati raccolti 600 Kg. di rifiuti solo inerenti toner e cartucce.Al fine di illustrare il funzionamento della raccolta differenziata , sono state trasmesse lettere circolari via mail a tutti i dipendenti degli UU.PP. e della Sede Centrale.

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Quali obiettivi di miglioramento?

• Limitazione, sostituzione o eliminazione progressiva dell’acquisto di prodotti difficilmente smalti-bili o a significativo impatto ambientale;

• Preferenza di prodotti/servizi a lunga durata, ad alta efficienza energetica, ottenuti con materiali riciclati/riciclabili, recuperati da materie prime rinnovabili e che minimizzano la produzione dei rifiuti;

• Inserimento dei criteri di aggiudicazione di elementi ambientali che comportano un vantaggio economico all’Ente, valutato tenendo conto dei costi sostenuti lungo l’intero ciclo di utilizzo del prodotto/servizio.

3. Ambiente di lavoro più sanoIl progetto ha lo scopo di ridurre l’impatto negativo dell’attività dell’amministrazione sull’ambiente esterno e, al contempo, di migliorare gli ambienti interni delle strutture ACI, in modo da generare degli effetti positivi sul benessere dei dipendenti. Infatti, la riduzione dei rifiuti, il recupero dei materiali e la riduzione dei consumi hanno migliorato la gestione degli Uffici in ottica di sostenibilità.

4. Sviluppo di approcci gestionali e produttivi orientati al ciclo di vita dei prodotti e dei processiPer favorire una cultura sensibile alla sostenibilità, ACI ha promosso delle azioni volte a ridurre il consumo di carta nei suoi uffici. Nello specifico: - Utilizzo di modalità fronte/retro per le fotocopiatrici - Riduzione di stampe e fotocopie tramite scambio di documenti via mail

Energy Management

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Come nasce il progetto/attività?

Il progetto di energy management è stato avviato come studio nell’anno 2007 con l’obiettivo di mi-gliorare i processi di consumo di energia e di passare all’adozione di sistemi innovativi come quelli per la produzione di energie rinnovabili al fine di ridurre i costi del servizio e ottenere benefici di tipo ambientale e la diffusione della cultura dell’uso razionale e sostenibile dell’energia.L’analisi condotta, in collaborazione con le strutture tecniche dell’Ente, sugli strumenti innovativi di produzione di energia elettrica ha individuato, in fase di sperimentazione, nell’impianto fotovoltaico e nel sistema mini-eolico una soluzione con un rapporto qualità/prezzo/contributo statale adeguato e con caratteristiche compatibili con alcuni siti immobiliari dell’Ente.

Si è pertanto provveduto alla realizzazione di un impianto fotovoltaico presso l’edificio ACI di via Mar-sala e presso l’ufficio provinciale PRA di Padova.

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In che cosa consiste?

Il progetto è stato avviato nel 2007 e si è concluso nel 2010; il primo semestre del 2007 è stato de-dicato all’analisi dei dati e alla realizzazione di un impianto mini-eolico presso l’edificio dell’ufficio provinciale PRA di Roma a via Cina (EUR Torrino). Contemporaneamente, a fronte del parere positivo congiunto di tutte le strutture coinvolte, sono state effettuate le attività amministrative e contrattuali per la realizzazione degli impianti fotovoltaici presso l’edificio ACI di via Marsala e presso l’ufficio provinciale PRA di Padova e per le procedure relative all’attivazione di un conto energia statale di cui al Decreto 19.02.2007, che remunera la produzione di energia elettrica non inquinante per 20 anni dall’attivazione dell’impianto. Sul fronte dell’efficientamento energetico, sulla base dell’analisi ener-getica comparativa tra tecnologia a LED e tecnologia a neon, si è constatato come la soluzione di una tecnologia a LED fosse pienamente soddisfacente per l’esterno piuttosto che per l’interno delle strut-ture; questa tecnologia, già utilizzata per l’illuminazione delle insegne degli uffici provinciali di Roma e de L’Aquila, sarà estesa gradualmente alle altre sedi.

Conclusa positivamente la fase sperimentale del progetto di Energy Management, gli anni 2012 e 2013 sono stati dedicati al consolidamento ed al monitoraggio di quanto realizzato per:• monitorare l’adeguatezza degli investimenti;• verificarne la redditività ed i tempi di rientro;• verificare i benefici ottenuti.

Le strutture coinvolte sono state il Servizio Patrimonio e Affari Generali, quale struttura proponente del progetto, ACI Consult e ACI Progei, come referenti tecnici.

In fase di verifica, è emerso che la pala eolica installata sul terrazzo di via Cina, a causa delle vibra-zioni, presentava lesioni strutturali che ne limitavano l’adeguato funzionamento diminuendo, di fatto, in maniera significativa gli effetti favorevoli; pertanto, di concerto con le strutture tecniche, e con la collaborazione di ACI Informatica, considerato che un eventuale intervento di manutenzione sarebbe stato antieconomico sotto il profilo costi-benefici e vista la difficoltà di individuare un altro adeguato sito, si è ritenuto di procedere alla dismissione dell’impianto.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Benefici di tipo ambientale e diffusione della cultura dell’uso razionale dell’energia2. Miglioramento e razionalizzazione dei contratti di fornitura dell’energia elettrica e semplificazio-

ne del relativo processo di gestione3. Incremento del livello di qualità dei servizi erogati4. Riduzione dei costi di servizio

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Associazioni ambientaliste: soggetti interessati alla promozione e attuazione di politiche sostenibili

I cittadini: soggetti che beneficiano del miglioramento della qualità dell’aria e della vivibilità del territorio

Soggetti pubblici: soggetti (ASL, Enti Locali, ecc.) che a vario titolo sono interessati alla salute e al benessere dei cittadini

Quali risultati ha generato?

1. Benefici di tipo ambientale e diffusione della cultura dell’uso sostenibile dell’energia

2011 2012 2013 Totale nel triennio

Emissioni di Co2 evitate(Kg) nell’atmosfera

dall’attivazione dell’impianto

di Via Marsala

11.623 12.562 10.862 35.047

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2. Incremento del livello di qualità dei servizi erogati

La razionalizzazione dei contratti di fornitura di energia elettrica, sia mediante adesione a Consip sia mediante rinegoziazione diretta con i fornitori, ha comportato benefici sul livello di qualità dei servizi erogati in termini di maggiore comprensione e trasparenza di tutta la documentazione contrattuale.

3. Riduzione dei costi di servizio

Impianto fotovoltaico Sede Centrale via Marsala

2011 2012 2013 Totale triennio

Totale KWH anno 20.039,96 21.659,04 18.727,54 60.426,54Risparmio energia € 3.506,99 € 3.790,33 € 3.277,32 € 10.574,64

Incentivi statali € 8.416,78 € 9.096,80 € 7.865,57 € 25.379,15Totale risparmio + incentivi € 11.923,78 € 12.887,13 € 11.142,89 € 35.953,80

Impianto fotovoltaico Padova, Via degli Scrovegni

2011 2012 2013

Totale KWH anno 15.316 Non disponibile Non disponibile

Risparmio energia € 2.604 Non disponibile Non disponibile

Emissioni CO2 evitate (Kg) 8.883,28 Non disponibile Non disponibile

L’impianto fotovoltaico installato presso la sede di Padova di Via degli Scrovegni è attivo dal giorno 14.04.2010.Per calcolare il risparmio è stato ipotizzato un costo medio di energia a kWh di circa 0,17 euro.A questa voce di risparmio bisognerà aggiungere quella di ricavo diretto dovuta agli incentivi statali.

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Quali obiettivi di miglioramento?

Conclusa la fase sperimentale del progetto di “energy management”, avviato nel 2007, saranno sotto-posti a controllo i costi per la gestione ed il mantenimento energetico degli edifici al fine di intersecare gli obiettivi di efficienza energetica di cui alla direttiva europea (2002/91/CE) ed al D.Lgs. n. 192/2005 e s.m.i., con quelli di riduzione effettiva della spesa. Il lavoro, da condurre con il supporto della struttura tecnica, Progei, sarà suddiviso in fasi:

• analisi dello stato di fatto ed individuazione delle principali criticità;• analisi ed interpretazione dei consumi elettrici e termici;• verifica del livello di produttività degli impianti installati (pannelli solari e mini-eolico) e dell’an-

damento del conto energia;• report dei costi sostenuti presso ogni sede e definizione di parametri di misurazione e confronto tra

uffici sulla base delle dimensioni logistiche, organizzative e produttive;• proposte di intervento per il miglioramento dell’efficienza energetica e del comfort termico nel

rispetto dei principi di sostenibilità a cui l’Ente si ispira.

Per gli anni 2014/2015, in considerazione del rinnovato interesse, anche sociale, per l’energia soste-nibile e per gli interventi di efficientamento e risparmio energetico come regola di azione, si intende promuovere lo sviluppo di modelli replicabili di gestione delle risorse energetiche presso alcuni ufficiprovinciali con l’obiettivo di:

• diffondere la capacità di pianificare e gestire azioni integrate finalizzate al risparmio energetico ed alla produzione di energia da fonti rinnovabili;

• ridurre i costi del servizio e ricorso alle incentivazioni esistenti;• ottenere benefici di tipo ambientale ( riduzione di emissioni di CO2) e la diffusione della cultura

dell’uso razionale e sostenibile dell’energia.

Il piano che coinvolge inizialmente l’UP di Caserta sarà attivato a valle di una diagnosi energetica realizzata con la società Progei al fine di delineare il migliore intervento di risparmio energetico ope-rabile e previa verifica delle offerte di acquisto di impianti disponibili anche nell’ambito del Bando di beni e servizi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, pubblicato sul MePa della Consip.

Piani di mobilità

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Come nasce il progetto/attività?

Il progetto nasce dall’esigenza di predisporre progetti di mobilità sicura e sostenibilità con nuovi mo-delli di sviluppo territoriale che vadano incontro alle esigenze della cittadinanza e degli automobilisti.

Infatti, un’attenta analisi della mobilità può sollecitare anche gli organi preposti a prendere decisioni nel settore di competenza, nonché a favorire la progettazione e la realizzazione di nuovi modelli di sviluppo territoriale.

ACI è da diversi anni impegnato a rappresentare i bisogni delle persone in movimento, collaborando anche con enti ed istituzioni nazionali ed internazionali; mette a disposizione le conoscenze acquisite in materia di mobilità anche agli enti locali che necessitano di competenze tecnico-specialistiche nel momento della progettazione e realizzazione di progetti di mobilità sostenibile. Questo è risultato molto efficace, anche perché nella complessità del fenomeno della mobilità i livelli decisionali e le competenze statali, regionali e locali si intrecciano e si sovrappongono.

La presenza radicata e capillare delle strutture della Federazione ACI su tutto il territorio nazionale ha consentito di venire incontro alle necessità in materia di mobilità e sicurezza delle realtà locali; inoltre, in questo modo è stato possibile rispondere in modo efficace ed adeguato alle diversità territoriali e culturali in termini di offerta dei diversi servizi e soluzioni. I dati della pianificazione sono stati appli-cati alla realtà del territorio e della mobilità in considerazione dei vincoli imposti dal territorio stesso.

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In che cosa consiste?

Anche nel 2013 ACI ha contribuito alla progettazione della mobilità e del territorio attraverso i Piani di mobilità, i Piani del Traffico e i Piani Comunali e Intercomunali della Sicurezza Stradale, caratteriz-zati entrambi da elevati standard di qualità e livelli di sicurezza conformi alle normative vigenti e alle indicazioni del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale.In particolare nel 2013 ACI si è distinta per aver collaborato con diversi Enti locali per accedere ai finanziamenti del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS).

A tal proposito si ricordano:

predisposizione dei seguenti progetti nell’ambito del III, IV e V Programma attuativo del PNSS delle Regioni Emila Romagna, Sardegna, Umbria e Marche:

• Piano Comunale Sicurezza Stradale dei comuni: Ferrara, Sassari, Alghero, San Benedetto;• Piano Intercomunale Sicurezza Stradale di: Gallura; Valle del Coghinas; Raggruppamento

Comuni di: Amelia, Narni, Orvieto; Ancona, Falconara Marittima; Comuni del Fermano.

Per quanto riguarda la gestione della sosta, un contributo importante è invece rappresentato dal sistema EUROPARK (altro brevetto ACI), che risulta vantaggioso per il gestore, ma soprattut-to per l’utente automobilista, in quanto è previsto il pagamento a consuntivo del reale tempo di so-sta. Rispetto al 2012 sono rimasti pressoché invariati i Comuni che utilizzano questo sistema (circa 40), tra questi quelli più rilevanti sono Milano, Bologna, Firenze, Udine, Lucca, Ivrea e Vigevano.

Infine, c’è da segnalare un ulteriore contributo per le amministrazioni comunali, che è rappresentato dalla progettazione, la fornitura e la gestione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici (due ruote e citycar) per un totale di nuove 35 colonnine di ricarica istallate. Tra le città interessate dagli interventi si ricordano per importanza Roma e Milano.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Capacità di rispondere alle esigenze specifiche del territorio in materia di mobilità sicura e soste-nibile adeguando di volta in volta i servizi e le soluzioni alle necessità rappresentate

2. Miglioramento della qualità ambientale e della vita dei cittadini3. Miglioramento nella gestione dei servizi da parte degli attori pubblici

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Automobilisti: beneficiari diretti interessati ad un miglioramento della mobilità e ad una migliore gestione della viabilitàCittadinanza: beneficiario indiretto, sia in termini di miglioramento della mobilità che della qualità ambientaleEnti locali: sono interessati ai piani per l’impatto che questi generano in termini sia di miglioramento della mobilità che della qualità ambientale e di vita

Quali risultati ha generato?

1. Capacità di rispondere alle esigenze specifiche del territorio adeguando di volta in volta i ser-vizi e le soluzioni

Indicatore 2011 2012 2013 VariazioneN. dei progetti edei piani redatti

13 18 11 -38 %

Indicatore 2011 2012 2013 VariazioneLivello di

attuazione dei progetti e dei piani redatti

30% 39% 36 % - 3 %

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2. Miglioramento della qualità ambientale e della vita dei cittadini

Le tecnologie ACI permettono di migliorare la vita degli automobilisti e dei cittadini, i quali ne benefi-ciano in termini di sicurezza negli spostamenti e di sostenibilità ambientale: in definitiva ne scaturi-sce una migliore qualità della vita.

Indicatore 2011 2012 2013 VariazioneN. colonnine

di ricarica elettriche installate

13 29 56 + 27

3. Miglioramento nella gestione dei servizi da parte degli attori pubblici

I piani di mobilità sono un importante strumento attraverso cui ACI sensibilizza gli Enti Locali al fine di promuovere soluzioni concrete ai problemi di mobilità dei territori:

Indicatore 2011 2012 2013 VariazioneN. proposte

progettazione e gestione dei servizi per la mobilità de-gli enti territoriali

23 26 11 - 15

Quali obiettivi di miglioramento?

• Adeguare i progetti e i servizi proposti alle reali e specifiche esigenze del territorio in materia di mobilità sicura e ambientalmente ed economicamente sostenibile.

• Aiutare le amministrazioni locali a reperire le risorse a disposizione del settore della mobilità si-cura e sostenibile.

TrasportACI Sicuri

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Come nasce il progetto?

TrasportACI Sicuri è nato dal progetto pilota “Tutti a bordo in sicurezza”, che ha avuto lo scopo di testare l’effettivo interesse degli adulti sulle informazioni relative alle modalità di trasporto sicuro dei bambini e di aumentare la sicurezza dei minori in auto.

Sulla base dei risultati positivi di “Tutti a bordo in sicurezza”, che hanno evidenziato un forte interesse sulla materia dovuto ad una scarsa conoscenza dell’argomento, nel 2010 nasce il nuovo progetto trien-nale “TrasportACI Sicuri”, con l’obiettivo di intensificare l’azione di sensibilizzazione e informazione degli adulti e dei bambini in materia di trasporto sicuro di quest’ultimi in automobile. A conclusione della sua fase sperimentale e progettuale le relative attività sono entrate a far parte del novero dei pro-dotti didattici e divulgativi della Federazione ACI nel settore dell’educazione alla sicurezza stradale con il principale obiettivo rivolto alla formazione dei bambini veri protagonisti della sicurezza.

2

In che cosa consiste?

L’obiettivo principale è stato, fin dall’inizio, quello di sensibilizzare e informare gli adulti sui compor-tamenti corretti da tenere in auto per un trasporto sicuro dei bambini, attraverso indagini conoscitive con la consegna di questionari e attraverso incontri informativi presso le strutture sanitarie, le istitu-zioni scolastiche o altre istituzioni organizzati dal principio dagli addetti URP degli Uffici Provinciali e successivamente dal personale formato degli Automobile Club. Gli incontri sono stati erogati con il supporto di presentazioni in power point con contenuti mirati ad assumere i giusti comportamenti alla guida di un veicolo, acquisendo consapevolezza sulle possibili conseguenze derivanti dal man-cato rispetto delle norme. Inoltre, attraverso l’analisi delle principali marche e tipologie di seggiolini per auto presenti sul mercato, si è offerto agli interessati un supporto di natura tecnica per consentire una scelta “ragionata” in ottica di incremento della sicurezza. Tipologia delle informazioni veicolate: • norme del codice della strada• nozioni di dinamica• normativa su omologazione seggiolini• tipologia seggiolini• consigli di installazione dei seggiolini

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A supporto dell’attività didattica, è stato realizzato materiale informativo e promozionale costante-mente aggiornato (brochure, gadget, test seggiolini, locandine, espositori, video di natura informati-va/educativa) caratterizzato dalla presenza del marchio comunitario registrato “TrasportACI Sicuri”. La qualità delle informazioni è stata garantita dall’attendibilità delle fonti utilizzate nell’erogazione dei corsi:

• codice della strada• giurisprudenza• direttive comunitarie• test effettuati da ACI e Automobile Club europei• test su sistemi di ritenuta omologati effettuati da ADAC (AC tedesco) nel centro prove di

Landsberg• studi medici• nozioni di fisica

Il successo raggiunto è stato determinato soprattutto grazie alla formazione dei bambini da parte del personale specializzato, raggiunti presso le scuole o durante gli eventi con utilizzo di materiale stu-diato appositamente per loro che ha trovato largo consenso e apprezzamento da parte dei genitori e dei docenti che hanno accompagnato le classi. Riscontri positivi sono stati avvalorati anche dalla presenza di una ricca rassegna stampa su quotidiani locali, emittenti televisive e su siti web.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

• Incremento della consapevolezza da parte degli adulti dei comportamenti non corretti e dei con-seguenti rischi per i minori a bordo

• Incremento della consapevolezza da parte dei bambini dei comportamenti non corretti e dei con-seguenti rischi a cui sono coinvolti come passeggeri

• Ampliamento dei servizi di interesse sociale offerti agli utenti• Diffusione di informazioni sulla sicurezza stradale

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Adulti che trasportano i bambini: beneficiari diretti dell’iniziativa. Persone che intervengono diretta-mente sulla sicurezza dei minori a bordo dei veicoli (genitori, nonni, futuri genitori)

Strutture sanitarie, con particolare attenzione alle ASL, ai consultori e agli ospedali: attori territo-riali che promuovono la prevenzione dei danni alla salute e allo stesso tempo sono coinvolti nell’ero-gazione della formazione delle gestanti e del personale medico e sanitario

Scuole: attori territoriali determinanti per la diffusione della cultura civica e soggetti coinvolti nell’e-rogazione della formazione

Bambini: raggiunti presso le scuole dell’Infanzia e le Scuole Primarie o in occasione di eventi apposi-tamente organizzati per loro

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Quali risultati ha generato?

- Incremento della consapevolezza dei comportamenti non corretti e dei conseguenti rischi per i minori a bordo

- Ampliamento dei servizi di interesse sociale offerti agli utenti a titolo gratuito

Indicatore 2010 2011 2012 2013Costo a carico

degli utentiGratuito Gratuito Gratuito Gratuito

Diffusione di informazioni sulla sicurezza stradale

Al fine di diffondere presso i soggetti interessati le informazioni sulla sicurezza stradale, è stato rea-lizzato del materiale informativo e promozionale costantemente aggiornato (brochure, gadget, elenco dei test dei seggiolini, locandine, espositori, video di natura informativa/educativa) caratterizzato dal-la presenza del marchio comunitario “TrasportACI Sicuri”.

Il materiale informativo e promozionale è stato distribuito ai partecipanti dei corsi durante le sessioni informative e nel corso degli eventi organizzati su tutto il territorio nazionale. Sono stati pubblicati di-versi comunicati stampa dal sito ufficiale dell’ACI, sui siti dei singoli Automobile Club e Uffici Provin-ciali nonché sulla versione on-line di molti quotidiani locali. Quanto descritto ha prodotto un’intensa rassegna stampa, oltre che on-line anche sui mezzi televisivi, radiofonici e sulla carta stampata.

Indicatore 2010 2011 2012 2013 Variazione 2012-2013

Adulti informati durante gli incontri

informativi (*)

1.268 6.901 8.597 15.012 +6415

(*) Il dato 2013 comprende, oltre agli adulti, anche i bambini

Indicatore 2010 2011 2012 2013 Variazione 2012-2013

Incontri informativi erogati

105 654 913 898 -15

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Quali obiettivi di miglioramento?

Si prevede per il 2014 di consolidare ad ampliare le azioni già intraprese nel 2013, con particolare ri-guardo agli aspetti sotto indicati:

1. intensificazione dell’azione di comunicazione attraverso la diffusione di informazioni sui siti web e la stampa locale2. ottimizzazione degli strumenti didattici e del materiale informativo e promozionale con integrazio-ne sui temi attinenti al trasporto in sicurezza dei bambini in auto e su altri mezzi di trasporto3. estensione delle attività all’interno delle scuole nei confronti dei bambini della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria

SMS e Applicazione per persone sorde

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Come nasce il progetto?

Il progetto SMS e Applicazione web per persone sorde, nasce dalla volontà di ACI di offrire alle per-sone sorde la possibilità di accedere al servizio di soccorso stradale attraverso modalità alternative a quella della richiesta telefonica.

L’Automobile Club Italia ha attivato il servizio nel 2007 inizialmente per i soci ACI. Successivamente, a seguito delle richieste pervenute dalle associazioni di categoria, il servizio è stato esteso a tutti i citta-dini, soci e non soci, sul territorio nazionale fino a diventare, nel 2012 un’Applicazione web fruibile da tutti gli smartphone di ultima generazione, indipendentemente dal sistema operativo utilizzato.

Il progetto ha lo scopo di agevolare l’accesso al servizio di soccorso stradale per gli automobilisti sordi, contribuendo ad abbattere alcune barriere ed erogare servizi di eccellenza ad una cerchia sem-pre più ampia di possibili fruitori, migliorando la percezione di sicurezza degli stessi e generando, nel contempo, il senso di appartenenza al Club.

In che cosa consiste?

Il servizio SMS per persone sorde consentiva già all’automobilista sordo in difficoltà di richiedere il soccorso autonomamente, attraverso l’invio di un SMS ad un numero telefonico riservato corrispon-dente alla centrale operativa ACI, che risponde in tempo reale inviando via sms uno script con alcune semplici domande che permettono di individuare il luogo in cui necessita il soccorso.

Nell’anno 2012 il progetto Sms per persone sorde è stato arricchito dalla creazione di una Applicazio-ne web dedicata gratuita, accessibile da tutti gli smartphone di ultima generazione.

La nuova applicazione consente ai possessori di smartphone di avere una icona ACI 803.116 sempre a disposizione sul display del proprio telefono, con la quale richiedere il servizio di soccorso e assisten-za direttamente da telefono cellulare.

Il funzionamento è semplice e immediato: da qualsiasi cellulare abilitato alla navigazione su internet, accedendo al sito www.aciglobal.it si viene reindirizzati su una pagina dedicata alla navigazione da cellulare. In questa area una persona sorda può registrarsi indicando pochi dati, che rimarranno conservati nella memoria del telefono, rendendo veloce un’eventuale, futura, richiesta di assistenza.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Accessibilità da parte delle persone sorde al servizio di soccorso stradale ACI2. Creazione di un dialogo con le associazioni3. Potenziamento dei servizi di informazione e comunicazione rivolti alle persone sorde4. Aumento del livello di autonomia e indipendenza delle persone sorde

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Persone sorde: destinatari finali del servizio di richiesta di soccorso stradale via SMS (soci e non soci)

Associazioni di Persone sorde: interlocutori privilegiati per l’attivazione di servizi specifici

Enti Locali: potenziali partner per l’attivazione di servizi o realizzazione e promozione di progetti per agevolazioni a soggetti non udenti

Famiglie: beneficiari indiretti del servizio

Le informazioni richieste sono quelle attraverso cui la Centrale Operativa si attiva per l’erogazione del servizio: nome, cognome, un recapito telefonico, il tipo e la targa di veicolo condotto e, ovviamente, l’eventuale appartenenza al Club ACI.

L’accesso al servizio è gratuito, mentre rimangono a pagamento – per i non soci - i costi relativi all’in-tervento dei mezzi di soccorso, con delle eccezioni che dipendono da alcune variabili, come ad esem-pio la distanza tra luogo di fermo e l’eventuale destinazione indicata.

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Quali risultati ha generato?

1. Accessibilità da parte delle persone sorde al servizio di soccorso stradale ACI

Attraverso l’utilizzo degli SMS e dell’Applicazione web, è possibile garantire l’accessibilità al soc-corso stradale anche a quei soggetti che ne erano esclusi a causa della loro disabilità senza soste-nere costi aggiuntivi rispetto agli altri automobilisti.

2. Capacità delle associazioni di persone sorde di rispondere alle esigenze rappresentate

Attraverso questo servizio ACI ha intrapreso un dialogo con le associazioni di non udenti volto a migliorare l’offerta dei propri servizi a favore dei soggetti con problemi di udito. Infatti, coinvol-gendo questi stakeholder, ACI è stato in grado di cogliere le esigenze dei non udenti e di risponde-re alle loro richieste con interventi mirati.

3. Potenziamento dei servizi di informazione e comunicazione rivolti alle persone sorde

L’analisi delle problematiche di questa categoria, ha fatto sì che ACI si dotasse degli strumenti di comunicazione utili a garantire la diffusione del nuovo servizio. Infatti sono stati diffusi dei form ad hoc presso gli uffici provinciali e sul sito ACI per pubblicizzare il servizio.

4. Aumento del sostegno pratico e morale alle famiglie

Il servizio mira ad aumentare la percezione di sicurezza non solo degli audiolesi in viaggio ma an-che dei loro familiari, solitamente chiamati a gestire le operazioni di soccorso in caso di difficoltà del parente disabile. In questo modo ACI, facilitando l’accesso in modo diretto dei sordi al servizio di soccorso stradale, interviene sui livelli di autonomia dei sordi affiancandosi ai familiari nella gestione delle criticità.

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Quali obiettivi di miglioramento?

Avendo già realizzato la parte di sviluppo con la creazione dell’Applicazione, gli obiettivi di miglio-ramento previsti e programmati, si concentreranno nello sviluppo di un sistema sempre più preciso di misurazione dei risultati che consentirà il monitoraggio totale delle attività e dei contatti ricevuti dall’utenza.

Per consentire di migliorare sempre di più il servizio e di venire incontro alle esigenze sempre cre-scenti di monitoraggio, sono previsti negli anni futuri attività dettagliate di rendicontazione delle in-formazioni utilizzando analisi statistiche sia di tipo qualitativo che di tipo quantitativo.

L’impegno di ACI Global nella realizzazione del progetto

Sensibilizzata rispetto alle esigenze e le difficoltà che può dover affrontare un automobilista sordo a bordo di un veicolo in panne, ACI Global ha realizzato una versione ad hoc della sua area web dedi-cata alla navigazione da cellulare e in particolare da smartphone.

Lo sviluppo del progetto ha consentito di modificare la modalità di richiesta di una assistenza stradale adattandola alle necessità di chi non può effettuare la consueta chiamata alla Centrale Operativa ACI 803.116 consentendo di fornire tutte le informazioni utili alla gestione del servizio in forma scritta.

Un contributo significativo in tal senso deriva dalla possibilità di utilizzare la geo localizzazione per l’individuazione del luogo di fermo, mantenendo – consci delle possibili “zone d’ombra” che questo sistema può avere l’opzione della digitazione manuale.

Registrarsi al servizio consente di tenere memoria dei dati (nome, cognome, targa e modello dell’auto, tessera ACI se esistente) inseriti, in modo che l’utilizzatore, nell’eventuale momento di bisogno, in un comprensibile stato di disagio, non debba digitarli nuovamente.

La centrale operativa, opportunamente formata per la gestione di questa tipologia di assistenze, potrà - all’occorrenza - continuare a “dialogare” con la persona in difficoltà, tramite un sistema di comuni-cazione “misto” che prevede l’uso di SMS ed e-mail.

Network Autoscuole a marchio ACI “Ready2Go”

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Come nasce il progetto/attività?

Il progetto nasce dall’esigenza di diffondere maggiormente tra i giovani la consapevolezza dei rischi stradali e la conoscenza dei comportamenti da seguire per una guida corretta e responsabile.

Attraverso la realizzazione di una rete di autoscuole “certificate” a marchio ACI sul territorio, che ga-rantiscano elevati standard qualitativi a livello di contenuti didattici e delle modalità formative, l’Ente si è prefissato l’obiettivo di recuperare una posizione autorevole nel campo della formazione e dell’ad-destramento per il conseguimento della patente di guida dei veicoli a motore.

Il bisogno sociale che l’Ente intende soddisfare riguarda la diffusione presso i giovani di una cultura della sicurezza stradale intesa come maggiore percezione e consapevolezza dei rischi in cui è possi-bile incorrere alla guida dei veicoli, in assenza di una condotta responsabile.Attraverso la partecipazione degli iscritti ai corsi innovativi ed all’avanguardia offerti dalla rete delle autoscuole “a marchio ACI”, infatti, l’Ente contribuisce alla creazione di una nuova generazione di guidatori più consapevoli che fanno propria la cultura della prevenzione e della sicurezza stradale.

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In che cosa consiste?

Il progetto consiste nella realizzazione di una rete di Autoscuole a marchio “ACI” che si contraddistin-guono rispetto alle altre autoscuole esistenti sul mercato per l’innovatività e gli standard di qualità dei servizi/prodotti didattici e formativi offerti. Il nuovo modello di Autoscuola ACI presenta le seguenti caratteristiche:Offerta innovativa, metodo e qualità distintiva e certificata: nuovo modulo formativo/didattico; cor-si di formazione e di aggiornamento periodico per gli istruttori e gli insegnanti; strumenti didattici e formativi innovativi (nuove tecnologie, simulatori di guida, applicazioni didattiche per smartphone, etc.); prodotti associativi, assicurativi e finanziari dedicati.

Nello specifico il corso formativo/didattico è composto da 9 moduli teorici • “Cause di incidenti”• “Il conducente e le attitudini alla guida”• “Sicurezza nei veicoli”• “Controllo sul veicolo”• “La guida sicura”• “La guida eco-compatibile”• “Il sistema sanzionatorio”• “Comportamenti preventivi e di responsabilità”• “Motocicli”

e 2 moduli pratici così articolati:

• Modulo pratica di guida - tre lezioni a tema su strada, su strade a scorrimento veloce, in diverse condizioni.

• Modulo Guida Sicura (sia per autoveicoli che per motoveicoli)- esercitazioni con più allievi in area riservata con apposito allestimento.

» Nuovo layout di autoscuola “accattivante e riconoscibile”: allestimento ad hoc con marchio ACI Ready2Go dei locali delle autoscuole e dei veicoli per le esercitazioni di guida.

» Forte supporto dedicato e continuativo dal Centro: creazione di una struttura centrale di suppor-to e di coordinamento del Network.

» Comunicazione e materiale promozionale: realizzazione dei materiali divulgativo e pubblicitario per la promozione del Network.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Per i giovani neopatentati l’incremento della consapevolezza dell’importanza di adottare una con-dotta corretta e responsabile alla guida dei veicoli;

2. Formazione di qualità, aggiornamento e maggiore competenza degli addetti ai lavori

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Autoscuole (beneficiari diretti): perché, entrando a far parte del Network, partecipano alla realizza-zione di un percorso formativo di qualità e di profonda responsabilizzazione.

Aspiranti al conseguimento della patente di guida (beneficiari diretti): utenti che beneficiano di una formazione teorica e pratica di elevata qualità, che assicura una maggiore consapevolezza dell’importanza di un comportamento corretto e responsabile alla guida dei veicoli.

Famiglie (beneficiari indiretti): interessate alla sicurezza dei propri figli.

Collettività (beneficiario indiretto): interessata all’innalzamento dei livelli della sicurezza stradale.

I soggetti coinvolti nelle attività progettuali sono:- Automobile Club e Delegazioni ACI;- Autoscuole;- Struttura centrale di coordinamento (Direzione Attività Istituzionali ACI, ACI Informatica S.p.a.);- Strutture centrali che partecipano alla realizzazione del progetto: Direzione Soci, Direzione Ammi-nistrazione e Finanza, Direzione Studi e Ricerche, Ufficio Stampa, Servizio Comunicazione, Servizio Turismo e Relazioni Internazionali.

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Quali risultati ha generato?

- Incremento della consapevolezza dell’importanza di una condotta corretta e responsabile alla guida dei veicoli

Indicatore 2012 2013 VariazioneN° iscritti ai corsi di

scuola guida ACI4.180 5.165 +985

I corsi integrativi didattici ACI Ready2Go hanno fornito agli allievi la possibilità di conoscere le diverse tipologie di rischi alla guida e le modalità attraverso le quali evitare tali rischi, sia attraverso lezioni di natura teorica, sia con lezioni di guida realizzate presso un’apposita struttura, volte proprio ad eviden-ziare i comportamenti da tenere in caso di pericolo.

- Qualità della formazione teorico-pratica

Indicatore 2012 2013 VariazioneNr. corsi erogati ai

Formatori delleAutoscuole ACI

Ready2Go

14 10 -4

I corsi erogati nel 2013 sono stati inferiori in funzione del fatto che minori autoscuole sono entrate nel network nel 2013

Indicatore 2012 2013 VariazioneGrado di soddisfazione

dei formatori delleAutoscuole ACI Ready2Go

Molto soddisfatti: 80%Soddisfatti: 20%

Molto soddisfatti: 80% Soddisfatti: 20%

--

Viene effettuato un corso di formazione a tutti i formatori – insegnanti e istruttori – delle autoscuole affiliate ACI Ready2Go inerente la metodologia didattica integrativa R2G. Il processo di erogazione di tali corsi, come pure quelli erogati agli allievi sono certificati.

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- Maggiore formazione, aggiornamento e competenza degli addetti ai lavori

Indicatore 2012 2013 VariazioneN. autoscuole affiliate 44 23 -21

L’elemento caratterizzante del servizio è il carattere innovativo dell’offerta didattica proposta. ACI ha predisposto un percorso didattico integrativo rispetto a quello ministeriale utilizzando, per gli istrutto-ri, gli insegnanti e conseguentemente anche per gli allievi, strumenti didattici e formativi innovativi, come i simulatori di guida e le applicazioni didattiche per gli smartphone.

Indicatore 2012 2013 VariazioneNr. persone formate

tra insegnanti ed istruttori delle auto-

scuole

153 64 -89

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Quali obiettivi di miglioramento?

Per il 2014 ACI ha definito i seguenti Obiettivi di miglioramento:

• Estensione del Progetto sull’intero territorio nazionale con l’apertura in ogni Automobile Club di almeno 1 autoscuola Ready2Go.

• Incremento della capacità di sensibilizzare e di suscitare interesse tra gli operatori di qualità già da tempo attivi nel settore autoscuole verso la proposta metodologica ed organizzativa ACI Ready2Go.

• Attivazione di campagne pubblicitarie e promozionali mirate che tengano conto dell’esigenza di contenimento dei costi e di massima visibilità dei singoli operatori Ready2Go e dell’intero Network con le sue innovative modalità di approccio al tema dell’apprendimento dei corretti comportamen-ti di guida.

• Presidio legale del Network a tutela degli investimenti dell’Ente e degli stessi operatori, in quanto la crescita porta con sé l’inevitabile sviluppo di conflittualità interne ed esterne alla rete di auto-scuole ACI.

Premio di laurea Marketing e Responsabilità Sociale

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Come nasce il progetto?

Il premio di Laurea biennale in “Marketing e Responsabilità Sociale”, realizzato dall’Automobile Club d’Italia, è rivolto ai giovani talenti delle Università italiane e nasce come strategia di potenzia-mento dell’interesse per le attività istituzionali di studio e di responsabilità sociale.

Il premio di Laurea è in piena coerenza con il posizionamento strategico dell’Ente, che sempre di più dedica particolare attenzione al valore sociale delle azioni da compiere verso la collettività.

Da un punto di vista dei bisogni sociali, il progetto mira a formare giovani laureati sulle tematiche socialmente corrette, utilizzando il marketing per rispondere alle esigenze della popolazione in chia-ve anche ecologica, culturale ed economica.

In che cosa consiste?

Il Premio di Laurea è rivolto ai giovani talenti delle Università Italiane e verte sui temi del marketing e della responsabilità sociale.

Attraverso tale Premio, l’ACI, nell’ambito di una strategia di potenziamento dell’interesse per le attività istituzionali di studio e di ricerca sul marketing e la responsabilità sociale alle Imprese e Istituzioni, intende favorire lo sviluppo di una cultura manageriale idonea a gestire organizzazioni di servizi pubblici, in linea con le più qualificate tendenze internazionali.

Possono prendere parte al concorso gli studenti di qualsiasi facoltà e nazionalità, che si sono laureati negli anni accademici 2010-2011 e 2011-2012 – con voto di laurea non inferiore a 100/110 (o equivalente) – presso Università e Politecnici italiani statali e non statali.

Il premio di Laurea ACI è stato pubblicizzato attraverso l’affissione del Bando di Concorso presso le sedi degli Automobile Club e degli Uffici Provinciali sul territorio e attraverso una serie programmata di presentazioni presso le maggiori Università italiane che sono attualmente in corso.

Al Premio di Laurea ACI è stato dato rilievo sia sul Sito istituzionale ACI nella sezione “Iniziative e Progetti” che sul Portale.

I premi verranno attribuiti alle due tesi (una nella categoria specialistica o magistrale e una in quella triennale), che maggiormente avranno messo in evidenza tematiche socialmente innovative e in linea con i principi di ecologia, convivenza ed equità sociale.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

Incentivo allo studio e approfondimento delle tematiche

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Studenti Universitari: coloro che hanno l’esigenza di approfondire le tematiche sociali

Dipendenti e Dirigenti (beneficiari indiretti): soggetti che ne beneficiano in termini di:• accrescimento del patrimonio culturale e sociale• raggiungimento degli obiettivi personali attraverso il raggiungimento degli obiettivi dell’impresa

Università e Ricerca: interessati a far crescere negli studenti la consapevolezza dell’importanza delle tematiche sociali

Collettività (beneficiario indiretto): interessata allo sviluppo di comportamenti socialmente respon-sabili

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Quali risultati ha generato?

1. Promuovere e favorire tra i giovani talenti delle Università italiane lo sviluppo di attività di studio e ricerca sulla responsabilità sociale

2. Maggiore consapevolezza ed approfondimento delle tematiche sociali

Indicatore 2011 2012/13 VariazioneN. domande 30 31 +1

Il Premio di Laurea, giunto alla VII edizione, si è svolto nell’arco di due anni (nello specifico 2012/2013), di conseguenza la rendicontazione definitiva è stata effettuata nel 2013.

Nel corso delle presentazioni calendarizzate presso le diverse sedi universitarie sono stati raccolti ol-tre 700 questionari, somministrati agli studenti presenti, i cui risultati sono stati resi noti in occasione della consegna dei Premi di Laurea.

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Quali obiettivi di miglioramento?

In merito a future edizioni, risulta presumibile che il Premio verrà riproposto da ACI, in considerazione dei buoni risultati e della valenza culturale dell’iniziativa che accredita l’ACI quale organizzazione at-tenta ai problemi reali del Paese, diffondendone l’immagine presso un target privilegiato e diverso da quelli tradizionali, quali sono gli studenti universitari e il mondo scientifico ad esso collegato, consen-tendo di acquisire una serie di lavori molto qualificati in materia di marketing e responsabilità sociale.

www.viaggeresicuri.it

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Come nasce l’attività?

Poiché non c’è turismo senza mobilità, ACI accompagna e tutela le persone anche nei viaggi, nel tem-po libero e nei momenti di svago. Garantisce assistenza e informazione a chi si sposta sul territorio nazionale, ma anche a chi parte per altri Paesi.

Sulla base di un rapporto di collaborazione ormai consolidato con il Ministero degli Affari Esteri, ACI è impegnato nella gestione di due canali informativi dedicati a chi viaggia all’estero: il sito www.viaggiaresicuri.it, che fornisce informazioni sempre aggiornate sulla situazione di oltre 200 Stati del mondo, e il call center correlato (tel. 06/491115).

I due servizi sono stati istituiti rispettivamente nel 1998 e nel 1994 con la finalità di fornire al cittadino informazioni affidabili e aggiornate di carattere generale sui Paesi esteri, ivi comprese quelle relative alla situazione di sicurezza.

Nel corso degli anni, il sito www.viaggiaresicuri.it si è arricchito di nuove funzionalità che risultano molto apprezzate, tra cui il servizio di invio di informazioni e avvisi tramite sms ed e-mail agli utenti registrati nell’area riservata, oltre agli aggiornamenti tecnici che l’evoluzione dell’informatica sugge-risce ogni anno.

Sempre nell’ambito dell’accordo con il Ministero degli Affari Esteri, ACI fornisce assistenza agli utenti che si registrano via telefono al sito www.dovesiamonelmondo.it, istituito con il fine di individuare e tutelare gli italiani all’estero in situazioni di emergenza o pericolo.

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In che cosa consiste?

Il rapporto di collaborazione tra ACI e il Ministero degli Affari Esteri è regolato da una convenzione con rinnovo annuale.

Nell’ambito dell’accordo, nel 2013 ACI ha continuato a curare la gestione del sito www.viaggiaresi-curi.it e l’aggiornamento di notizie sullo stato di sicurezza, sanità, viabilità, visti, documenti necessari per l’ingresso, formalità doganali, situazioni di emergenza, ecc., di oltre 200 Paesi del mondo.

E’ stata svolta l’attività correlata di informazione telefonica, in risposta ai quesiti degli italiani in par-tenza per l’estero (tel. 06/491115).

E’ inoltre proseguita l’attività di supporto agli utenti per la registrazione via telefono al sito www.do-vesiamonelmondo.it, riservato a chi parte per destinazioni non consuete o lontane.

L’insieme delle attività svolte per il Ministero degli Affari Esteri sottolinea il valore del contributo dell’Ente nel campo dell’informazione turistica internazionale e la sua affidabilità nel sostegno sia ai singoli viaggiatori sia agli operatori del settore (tour operator, agenzie di viaggio, ecc.).

L’importanza riconosciuta al servizio di informazioni per l’estero è confermata dal continuo incremen-to di visite al sito che è divenuto, nel tempo, un punto di riferimento per gli operatori turistici e per i privati.

Il sito www.viaggiaresicuri.it fornisce notizie ed aggiornamenti sullo stato di sicurezza (rischio at-tentati, tensioni interne, eventuali zone a rischio, ecc.), sanità (condizioni igienico-sanitarie), viabilità (patente, assicurazione auto), visti, documentazione necessaria per l’ingresso, formalità doganali, si-tuazioni di emergenza, ecc., di oltre 200 Paesi del mondo. Le schede e gli avvisi per i viaggiatori che si recano all’estero sono basati su informazioni ritenute affidabili e disponibili alla data della loro pubblicazione.

Agli utenti registrati nell’area riservata vengono comunicate, tramite sms, le notizie sulla situazione dei Paesi di loro interesse.

La sezione del sito dedicata ai “Focus” contiene approfondimenti su varie tematiche di carattere tra-sversale, ritenute importanti per informare il più possibile i viaggiatori (ad es. “Informazioni utili pri-ma di partire”, “Sicurezza sanitaria”, “Sicurezza Aerea”).

Il servizio è stato promosso dal Ministero degli Affari Esteri attraverso specifiche campagne TV e a mezzo stampa.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Conoscenza della situazione dei luoghi di destinazione prima della partenza. Maggiore livello di sicurezza per i viaggiatori.

2. Diffusione di informazioni attendibili e aggiornate sui Paesi esteri. 3. Monitoraggio delle informazioni relative agli italiani all’estero.

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Ministero Affari Esteri: partecipa al servizio nel processo di raccolta, aggiornamento e diffusione delle informazioni sui Paesi stranieri e sugli italiani all’estero e, al contempo, ne beneficia perché interessato alla tutela della sicurezza di questi

Viaggiatori: coloro che per varie ragioni si recano all’estero e che necessitano di informazioni sulle condizioni dei Paesi di destinazione

Aziende che operano nel settore del turismo: soggetti che necessitano di informazioni sui siti di destinazione per predisporre e/o modificare gli itinerari di viaggio (tour operator, agenzie di viaggi, aziende di trasporti)

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Quali risultati ha generato?

- Conoscenza della situazione dei luoghi di destinazione prima della partenza. Maggiore livello di sicurezza per i viaggiatori

Il sito www.viaggiaresicuri.it costituisce un punto di riferimento per i viaggiatori in partenza per l’estero e per gli operatori del settore. Oltre a fornire informazioni di carattere generale sui Paesi esteri, mette a disposizione dei cittadini notizie sempre aggiornate sulla situazione di sicurezza di ciascuno di essi. Attraverso specifici avvisi (“avvisi particolari”) vengono segnalate le situazioni di emergenza nel mondo (allarmi meteo, cataclismi naturali, tensioni interne o internazionali, ecc.) e forniti gli ag-giornamenti sulla loro evoluzione. Queste informazioni risultano particolarmente utili nella fase di organizzazione e di preparazione del viaggio.

- Diffusione di informazioni attendibili e aggiornate sui Paesi esteri

Indicatore 2012 2013 Variazione N° contatti al sito 4.946.205 5.764.783 + 818.578

N° Visitatori unici 3.642.901 4.222.963 + 580.062N° di pagine visitate 19.745.776 18.100.143 - 1.645.633

La media mensile è di 351 mila visitatori unici e 408 mila contatti al sito, quella giornaliera è di 15.793 visite per un totale di circa 55 mila pagine viste quotidianamente.

Nel 2013 il sito web in questione ha ottenuto una crescita della sua considerazione presso l’uten-za come evidenziano i dati registrati rispetto all’anno precedente 2012. La crisi economica mon-diale, la situazione socio-politica e il timore di attentati in Egitto, i disordini sociali in Turchia, le problematiche terroristiche in Kenya, e l’inizio della crisi in Ucraina hanno caratterizzato l’anno 2013 portando un consistente aumento nel numero dei visitatori e delle visite, consolidando la posizione guida del sito nel panorama dell’attività d’informazione turistica.

- Monitoraggio delle informazioni relative agli italiani all’estero

Il servizio “Dove siamo nel mondo” contribuisce a garantire il livello di sicurezza dei viaggiatori per-ché consente, agli italiani che si recano temporaneamente all’estero, di segnalare - su base volontaria - i dati personali, al fine di permettere all’Unità di Crisi, nell’eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso. In circo-stanze di particolare gravità è evidente l’importanza di essere rintracciati con la massima tempestività e - se necessario – soccorsi.

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Quali obiettivi di miglioramento?

Implementazione e arricchimento del sito con altre informazioni:

- ulteriori focus, ovvero approfondimenti su problematiche di carattere trasversale, di interesse per chi deve partire;- sviluppo di sezioni dedicate ad argomenti specifici, per es. la sanità.

Viaggiaresicuri e Dovesiamonelmondo

Il portale www.viaggiaresicuri.it è stato realizzato in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e fornisce informazioni aggiornate su tutti i Paesi del mondo.

Sul sito vengono pubblicati per ogni paese gli AVVISI PARTICOLARI con informazioni aggiornate sulla situazione corrente e in particolare su specifici problemi di sicurezza, fenomeni atmosferici, epi-demie, ecc. Il sito www.dovesiamonelmondo.it, anch’esso realizzato in collaborazione con il ministero degli Af-fari Esteri ed erogato direttamente dal Ministero, consente ai cittadini di registrare il proprio viaggio indicando le generalità, numeri di cellulare e l’itinerario.

Grazie alla registrazione, l’Unità di Crisi potrà stimare il numero di italiani presenti in aree di crisi, individuarne l’identità e pianificare gli interventi di assistenza qualora sopraggiunga una grave si-tuazione d’emergenza. I servizi di informazione e registrazione dell’unità di crisi sono accessibili anche tramite un portale vocale con servizio anche notturno, mentre il solo servizio di registrazione è utilizzabile anche tramite SMS.Entrambi i siti sono realizzati con un TYPO3, un CMS (Content Managment System) Open Source. Per la archiviazione dei dati il CMS utilizza MySQL, un RDBMS anche esso Open Source. L’utilizzo di software Open Source consente un notevole risparmio in termini di licenze software e consente nel contempo di realizzare applicazioni robuste, sicure e scalabili e allo stesso tempo flessibili e persona-

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lizzabili grazie alla possibilità di estendere facilmente il software Open Source. Oltre alla pubblicazione dei dati sul sito, viaggiaresicuri e dovesiamonelmondo espongono dei servizi web che vengono interrogati da applicazioni mobile realizzate per Android e Apple IOS dall’unità di crisi del Ministero degli Affari Esteri.

Infomobilità locale e nazionale

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Come nasce l’attività?

L’infomobilità è da sempre una delle tematiche cui ACI è particolarmente sensibile. Per rispondere all’esigenza informativa sul traffico stradale, nel 1981 è stato creato il servizio informativo nazionale Onda Verde, cui è seguito nel 1990 il Centro di Coordinamento delle Informazioni e della Sicurezza Stradale CCISS e il “Numero Verde CCISS 1518”.

Nell’ambito della Centrale Operativa del CCISS, ACI assicura la gestione dei servizi affidati dal Mini-stero delle Infrastrutture e dei Trasporti mettendo a disposizione le informazioni utili alla sicurezza stradale e alla circolazione, nonché il personale e le strutture necessarie per lo svolgimento del servi-zio stesso.

Nel corso del tempo, i bisogni informativi dei cittadini si sono modificati e, per rispondere adeguata-mente alle richieste di informazioni più dettagliate e capillari, nel 2009 ACI ha attivato due servizi di infomobilità a livello territoriale: Muoversi in Campania, in collaborazione con la Regione Campa-nia, e Luce Verde Roma, in collaborazione con la Polizia Municipale di Roma Capitale. Il 2010 ha visto l’attivazione di due ulteriori centri servizi di infomobilità locale: Luce Verde Milano, in collaborazione con la Polizia Locale di Milano, e Luce Verde Regione Lazio, in collaborazione con la Regione Lazio.

Questi servizi nascono dalla collaborazione tra ACI, Istituzioni locali e altri soggetti coinvolti a diverso titolo nei servizi di informazione all’utenza e sono finalizzati a diffondere tutte le informazioni utili su mobilità e trasporti per supportare i cittadini nei loro spostamenti e migliorare le condizioni della viabilità.

Per assicurare la completezza del servizio è stato sviluppato un network tra i vari operatori pubblici e territoriali che intervengono sulle diverse informazioni ed è stata creata una piattaforma elettronica comune, utile alla diffusione delle notizie di infomobilità territoriale.

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In che cosa consiste?

I servizi di infomobilità consentono di conoscere preventivamente informazioni sulla viabilità del territorio permettendo, eventualmente, anche di individuare percorsi alternativi per evitare strade congestionate. Inoltre, qualora un cittadino dovesse percorrere obbligatoriamente alcune strade a scorrimento lento, l’informazione preventiva sul flusso del traffico potrebbe avere un impatto positivo in termini di stress. Il servizio di infomobilità, garantendo una migliore gestione della viabilità del territorio, contribuisce anche a migliorare la qualità ambientale del territorio stesso e a ridurre l’inqui-namento dell’aria e quello acustico.

Nel 2013 ACI ha gestito i seguenti servizi di infomobilità:

A) Numero Verde CCISS 1518: ACI ha gestito il call center “1518” con un elevato volume di traffico telefonico relativo ai servizi di infomobilità nazionale (riguardante l’intera viabilità sul territorio del Paese) ed infomobilità locale (per le specifiche aree territoriali urbane riferite ai principali centri metropolitani). Il “Numero Verde 1518”, anche attraverso l’adozione di iniziative mirate ad ottimizzare i contatti con l’utenza, ha puntualmente fatto fronte all’esigenza di raccolta e fornitura di informazioni riguardanti la viabilità e la circolazione, contribuendo a fornire concrete risposte alle esigenze dei cit-tadini. Il “1518” non si limita però ad essere un semplice servizio di risposta alle richieste di notizie: gli automobilisti interagiscono con gli operatori, segnalando eventi inerenti alla circolazione stradale che - debitamente verificati dagli organi preposti – vengono poi comunicati al pubblico. Inoltre dal 2010 è stata attivata la nuova modalità di diffusione delle informazioni attraverso bollettini macro-regionali (informazioni telefoniche sotto forma di notiziari per area geografica).

B) Muoversi in Campania: il servizio consente di soddisfare il bisogno informativo degli utenti su mobilità e trasporti a livello regionale. Muoversi in Campania rappresenta un modello di integrazione totale di sistemi informativi che poggia su un network tra diversi soggetti. La possibilità che ciascun partner del servizio ha di accedere alle informazioni, nell’ambito della mobilità di competenza di altri, gli consente di migliorare la programmazione e gestione del proprio servizio. Il ruolo di ACI è stato quello di coordinare e gestire le relazioni con questi operatori e di diffondere le informazioni raccolte attraverso la creazione e la gestione di una piattaforma evoluta, contribuendo così ad un migliore controllo della viabilità.

C) Luce Verde: sulla base del feedback positivo avuto da Muoversi in Campania, nel 2009 è stato realizzato il servizio di infomobilità Luce Verde Roma cui sono seguiti, nel 2010, Luce Verde Milano e Luce Verde Regione Lazio. Luce Verde Roma e Milano, realizzati rispettivamente in collaborazione con la Polizia Municipale di Roma Capitale e con la Polizia Locale di Milano, hanno come ambito di riferimento il territorio urbano. Luce Verde Regione Lazio, realizzato in collaborazione con la Regione

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Lazio, offre informazioni sulla mobilità e i trasporti a livello regionale. Grazie ai servizi di Luce Verde è migliorata la gestione del traffico da parte della Polizia Stradale e Polizie Locali del Lazio e di Milano, Enti gestori delle strade e del TPL del Lazio. I servizi di Luce Verde sono gestiti attraverso una piatta-forma evoluta in grado di minimizzare i tempi che intercorrono tra il recepimento delle informazioni e la loro diffusione; la piattaforma consente la gestione della diffusione delle informazioni anche attraverso canali multimediali ed app.

Quindi l’anno 2013 ha visto un sostanziale consolidamento delle attività e la conferma del gradi-mento da parte dei media e del pubblico fruitore dei servizi di informazione già avviati.

Per Muoversi in Campania e Luce Verde ACI ha sviluppato una fitta rete di mezzi di comunicazione di massa in grado di diffondere le informazioni ai diversi utenti via web, radio e TV. In particolare, ACI eroga gratuitamente il servizio a tutte le radio e le TV che ne fanno richiesta, le quali poi si impegnano a diffondere le notizie secondo un preciso disciplinare.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Miglioramento delle condizioni della viabilità e della sicurezza stradale (prevenire incidenti, di-rottare e orientare il traffico, evitare ingorghi e code, scegliere percorsi alternativi e meno conge-stionati)

2. Ampiezza, diversificazione e tempestività dell’offerta di notizie di infomobilità

3. Miglioramento nella gestione del servizio da parte degli attori pubblici

4. Contributo al miglioramento della qualità ambientale

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Automobilisti e persone in movimento: destinatari del servizio di infomobilità

Attori pubblici: in particolare Forze di Polizia, Enti gestori del TPL che, intervenendo sul sistema di mobilità, partecipano al progetto attraverso la condivisione delle informazioni, traendone anche un miglioramento nella gestione del proprio servizio

Enti Locali: in particolare Regioni e Comuni, i quali sono interessati all’intervento per l’impatto che genera in termini sia di miglioramento della mobilità che della qualità ambientale e di vita

Cittadini: soggetti che beneficiano del miglioramento della vivibilità del territorio

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Quali risultati ha generato?

1 - Miglioramento delle condizioni della viabilità

L’infomobilità contribuisce concretamente a migliorare tutti gli aspetti critici legati alla mobilità.

Il rapporto del Presidente di Viabilità Italia presentato durante la conferenza sull’esodo estivo, ha illustrato come, a seguito di un efficace piano di comunicazione e di un’intensa attività di presidio e assistenza da parte delle Forze dell’Ordine e degli Enti/Società operanti nel settore della mobilità, nel periodo luglio – agosto degli ultimi anni si sia verificata una diminuzione degli incidenti stradali.

Conoscere preventivamente informazioni sulla viabilità del territorio permette di individuare percorsi alternativi per evitare strade congestionate. Tutto questo può contribuire a ridurre i tempi di percor-renza per gli spostamenti. Inoltre, qualora un cittadino dovesse percorrere obbligatoriamente alcune strade a scorrimento lento, la possibilità di conoscere preventivamente il flusso del traffico potrebbe avere un impatto positivo in termini di stress.

2 - Ampiezza, diversificazione e tempestività dell’offerta di notizie di infomobilità

I dati mostrano come nel 2013, si sono sostanzialmente consolidati i servizi e prodotti informativi rea-lizzati da ACI in tema di infomobilità locale e nazionale.

Indicatore 2012 2013 VariazioneNumero notiziari nazionali (macroregionali) e di infomo-bilità locale prodotti nell’anno

51.000 51.000 --

3 - Miglioramento nella gestione del servizio da parte degli attori pubbliciA seguito dell’attivazione di questi servizi è migliorata la gestione del traffico e della viabilità. Il pro-getto consente a ciascun partner pubblico di accedere a informazioni nell’ambito della mobilità di competenza di altri soggetti; in tal modo ogni attore può migliorare la programmazione e gestione del proprio servizio.

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Quali obiettivi di miglioramento?

L’obiettivo per il 2014 è quello di orientamento al miglioramento continuo della qualità dei servizi di infomobilità. A tal fine sono stati fissati due target:

CCISS

In base alla convenzione che il Ministero dei Trasporti ha stipulato con Infoblù , nuovo partner del CCISS, è in fase di attuazione il progetto Traffic Alert.

Il progetto prevede il monitoraggio continuo tramite impianti sensoristici (attualmente se ne contano circa 1.500.000) gestiti direttamente da Infoblù e visibili nella centrale operativa del CCISS.

Il monitoraggio, a cui Aci partecipa, è affidato agli operatori che hanno la possibilità di individuare eventi non segnalati dalle Concessionarie Autostradali e/o Forze di Polizia, con la finalità di avvertire le Fonti Istituzionali ed avere immediatamente la conferma o meno dell’evento da pubblicare in piat-taforma per la comunicazione all’utenza.

L’obiettivo del progetto a cui Aci sta dedicando impegno, collaborazione e risorse, sarà esteso su buo-na parte del territorio, consentirà il monitoraggio in tempo reale al fine di una più capillare e precisa comunicazione di Infomobilità, che aggiungerà maggiore qualità al servizio coinvolgendo tutti i set-tori del CCISS di cui Aci ha la gestione.

4 - Contributo al miglioramento della qualità ambientale

Il servizio di infomobilità, garantendo una migliore gestione della viabilità del territorio, contribuisce a migliorare la qualità ambientale del territorio stesso. Infatti, la riduzione del traffico comporta un minore inquinamento dell’aria e una notevole riduzione di rumore.

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Luce Verde

Il sistema luceverde è il risultato della collaborazione istituzionale tra soggetti a vario titolo coin-volti nell’erogazione di servizi di assistenza informativa agli utenti ed è frutto di importanti accordi con le Autorità Amministrative, le Polizie Locali, la Polizia Stradale, le aziende di Trasporto Pubblico e più in generale con i principali soggetti che concorrono al buon funzionamento della mobilità. Tutte le informazioni sullo stato di mobilità provenienti dai vari enti vengono raccolte ed elaborate in tempo reale all’interno delle Sale Operative Luceverde gestite da ACI e da qui poi vengono diffuse attraverso molteplici canali (radio, tv, internet).

Il sistema luce verde si basa su una architettura applicativa, realizzata e gestita da ACI Informatica, che mette insieme componenti tecnologiche già affermate nel settore dell’ITS (Intelligent Transport System) con importanti integrazioni ed innovazioni sia sul fronte dell’information technology sia sul fronte della user experience. Il risultato è un servizio al cittadino che si declina attraverso la produ-zione e l’erogazione di notiziari di viabilità, transitabilità e trasporto pubblico in maniera multicanale, ovvero attraverso radio, tv, teletext, internet social networks e app per smartphones. Tra le innovazioni sul fronte della user experience vale la pena citare il portale con la sua interfaccia tipica web 2.0, l’help contestuale, la mappa interattiva, le informazioni point&click su POI (point of interests) del trasporto pubblico su gomma, ferro, aria e acqua, l’infotraffico realtime, il calcolo percorso multimodale e l’in-fometeo su strada. Tra le innovazioni sul fronte tecnologico, vale la pena ricordare la determinazione dei flussi veicolari attraverso i dati provenienti dalla rete cellulare (CFCD, Cellular Floating Car Data), le tecniche di mash-up con contenuti e servizi esposti dai diversi operatori, l’esportazione di widget ed rss feed personalizzati, l’integrazione di servizi a valore aggiunto via email e/o sms.

ACI con Telethon

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Come nasce il progetto/attività?

La collaborazione tra ACI e Telethon rientra nel più generale impegno che da tempo l’Automobile Club Italia dedica alle fasce più deboli della popolazione, e prevede la possibilità da parte di tutte le strutture dell’Ente, (Sede Centrale, Automobile Club, Delegazioni, dipendenti e Società collegate) di poter essere incluse attivamente nel circuito della raccolta fondi Telethon attraverso donazioni libere dei dipendenti dei soci o dei clienti.

Nell’Anno 2013 la collaborazione è stata interrotta a causa della scadenza del contratto.

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

• La Fondazione Telethon: che si occupa dello sviluppo della ricerca scientifica

• Le persone malate o in cura: che possono essere aiutate nella cura delle malattie se la ricerca produce i risultati sperati grazie alla raccolta fondi che ne finanzia gli studi.

• La collettività: che potrà avere beneficio dallo sviluppo della ricerca scientifica nelle malattie ge-netiche.

• L’Automobile Club Italia: che trova beneficio dal punto di vista dell’immagine impegnandosi in attività socialmente utili.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

Sostegno alla ricerca scientifica sulle malattie genetiche.

Quali risultati ha generato?

- Contributo alla raccolta di fondi per finanziare la ricerca scientifica

Indicatore 2010 2011 2012Ammontare dei fondi raccolti e devoluti a Telethon

Euro 3.344,43 Euro 8.786,00 Euro 7.654,00

Nell’anno 2013 la collaborazione si è interrotta a causa di alcuni cambiamenti sia nell’ambito della Fondazione TELETHON, causa una fase di rinnovamento del personale interno dedicato al progetto, sia nell’ambito di ACI con l’istituzione della nuova Direzione Sviluppo Attività Associative, che sostitu-isce la Direzione Soci che aveva sottoscritto l’accordo triennale in scadenza nel 2013 e non rinnovato.

La nuova Direzione ha però avviato i contatti per una nuova stagione di collaborazione ACI – Telethon.

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Quali obiettivi di miglioramento?

Riprendere la collaborazione e sottoscrivere un nuovo accordo di collaborazione ACI – TELETHON per l’anno 2014/2015.

Azioni positive

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Come nasce il progetto/attività?

L’orientamento di ACI alle persone, alle loro diversità, alle loro esperienze, è rivolto tanto all’esterno quanto all’interno dell’organizzazione. Nei confronti dei propri dipendenti, ACI si è impegnato nel tempo a soddisfare le loro esigenze di conciliazione tra lavoro e famiglia. Il progetto nasce proprio dall’attenzione che l’ente ha prestato ai bisogni dei suoi stakeholder interni, andando ad attivare tutta una serie di strumenti che permettono il raggiungimento di un giusto equilibrio tra lavoro e vita fami-liare.Tra questi, il Telelavoro è il primo a cui l’ente ha cominciato ad interessarsi fin dal 2000, con lo scopo di valutarne le modalità di applicazione. Nel 2003 si è poi costituita all’interno della Direzione del Per-sonale una specifica area, Azioni Positive, che nel 2004 è sfociata in un progetto istituzionale interno.

In che cosa consiste?

Il progetto consiste nell’attivazione di alcuni strumenti di conciliazione tra lavoro e vita familiare dei dipendenti, quali: il telelavoro, il part-time, gli asili nido e i centri estivi.

Telelavoro: con questa modalità di organizzazione e/o svolgimento del lavoro, l’attività lavorativa non viene svolta nei locali dell’ente, ma al di fuori, grazie all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione. Ad una prima fase di studio partita già nel 2000, è seguita una vera e propria fase applicativa, grazie alla quale sono state individuate concrete modalità amministrative e operative. Nel 2005 si è proceduto alla sperimentazione di questa formula innovativa di organizzazione del la-voro, grazie all’individuazione di 5 volontari; nel 2006 questi sono diventati 11, e sono andati progres-sivamente aumentando nel corso degli anni, fino al 2010, anno in cui si è arrivati ad attribuire ben 82 postazioni, numero mantenuto nel 2011, esteso a 90 nel 2012 e sono rimaste tali anche nel 2013.

Part-time: anche il rapporto di lavoro a tempo parziale si è rivelato nel tempo un valido strumento configurandosi, comunque, come un rapporto di lavoro stabile, non precario, e che permette di soddi-sfare le esigenze di flessibilità dell’ente e dei lavoratori.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Maggiore attenzione alle esigenze dei propri dipendenti2. Risparmio per gli spostamenti e migliore qualità dell’ambiente

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Dipendenti ACI: soggetti con esigenza di conciliare vita lavorativa e vita privataFamiglie dei dipendenti: beneficiari indiretti delle azioni positiveAssociazioni di categoria: interessati a tutelare il benessere dei lavoratori e dell’ambienteEnti locali e non profit: attori territoriali che erogano i servizi di assistenza all’infanzia

Asili nido e centri estivi: sempre a supporto della famiglia, ACI eroga benefici di natura assistenziale e sociale riservati ai dipendenti, concedendo annualmente degli ausili economici volti a contribuire alle spese sostenute per asili nido e centri estivi.

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Quali risultati ha generato?

1. Maggiore attenzione alle esigenze dei propri dipendenti

Indicatore 2012 2013 VariazioneN. postazionidi telelavoro

90 (67 donne e 23 uomini)

90 (68 donne e 22 uomini)

0

Indicatore 2012 2013 VariazioneN. contratti part time attivi

237 (203 donne e 34 uomini)

219 (186 donne e 33 uomini)

- 17 (donne) - 1 (uomini)

N. postazioni di telelavoro

N. contratti part-time attivi

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Indicatore 2012 2013 VariazionePercentuale delle richiestedi benefici assistenziali (asili nido e centri estivi) accettate

100% 100% --

2. Risparmio per gli spostamenti e migliore qualità dell’ambiente

Il telelavoro è una modalità organizzativa che, da un lato, favorisce i dipendenti in termini di mi-glioramento della qualità della vita (conciliazione vita privata – lavoro, minori spostamenti, ecc.) e dall’altro ha la capacità di tradurre i vantaggi individuali in vantaggi sociali. Infatti, l’aumento dei costi-utilità nelle abitazioni individuali, viene compensato da una diminuzione del pendolarismo, degli incidenti e dello stress dovuti agli spostamenti quotidiani, della manutenzione delle autovet-ture, del traffico, e di conseguenza dell’emissione di carbonio, con un impatto positivo sull’ambiente.

Quali obiettivi di miglioramento?

Si cercherà di aumentare il numero di postazioni per quanto riguarda il telelavoro. All’interno del di-sciplinare che regola l’applicazione di questa modalità di lavoro saranno recepite particolari esigenze riguardanti i potenziali telelavoratori per garantire la maggiore corrispondenza possibile ai bisogni degli stakeholder interni.

Per quanto riguarda il numero di benefici assistenziali da concedere nel 2014 la percentuale di do-mande accolte, tra quelle valide perché rispondenti ai requisiti richiesti, dipenderà dallo stanziamento economico suscettibile di variazioni legato al numero di personale in servizio.

Mobilità pulita

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Come nasce il progetto/attività?

L’iniziativa è stata avviata quando la FIA ha decretato di istituire una commissione specifica per l’uti-lizzo delle fonti di Energia Rinnovabile e Alternativa nello Sport automobilistico, subito seguita dall’A-CI/CSAI che ha costituito, con le stesse finalità, la Commissione Energie Rinnovabili e Alternative.

In sintesi l’attività si estrinseca attraverso lo studio e l’applicazione della normativa Tecnica e Sportiva nazionale e internazionale, della promozione e della gestione di campionati nazionali e internazionali oltre alla preparazione degli Ufficiali di Gara, Piloti e di quanti ruotano nell’ambito delle competizioni automobilistiche. L’indirizzo principale dell’attività riguarda i veicoli equipaggiati con propulsori ali-mentati attraverso fonti di Energia Rinnovabile e Alternativa.

Lo Sport automobilistico, e in particolare le Gare tra autoveicoli dotati di propulsori alimentati at-traverso fonti di Energia Rinnovabile e Alternativa, rappresentano un “progetto/attività” in linea con l’identità di ACI, con la sua mission intesa quale punto di riferimento delle strategie e con le sue azioni conseguenti create attorno al suo elemento istituzionale che è l’automobile e, quindi, la cultura della mobilità.

Lo Sport da sempre ha contribuito all’evoluzione tecnologica dell’automobile. Attraverso il progetto “Mobilità Pulita” questa azione si rinnova e contribuisce in misura sensibile allo sviluppo tecnologico dei veicoli alimentati da fonti di Energia Rinnovabile e Alternativa.In questo modo lo Sport dell’Automobile assume un’evidente connotazione sociale in quanto non è più fine a se stesso ma contribuisce a migliorare la qualità della vita dei cittadini.

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In che cosa consiste?

Scopo del progetto/attività è la competizione sportiva tra veicoli dotati di propulsori innovativi ali-mentati da fonti di Energia Rinnovabile e Alternativa, in tutte le forme, nel rispetto dei principi costi-tuzionali e della legislazione vigente e in armonia con gli indirizzi e con le direttive dell’Automobile Club d’Italia (ACI/CSAI) e della FIA (Federation Internationale de l’Automobile).

Le finalità del progetto sono:

• indicare vie nuove per la riconversione delle abitudini non ecocompatibili attraverso la sperimen-tazione, lo sviluppo e la promozione dell’utilizzo delle fonti di energie alternative e rinnovabili, a emissione zero e a basso impatto ambientale, attraverso le competizioni automobilistiche;

• sostenere lo sport automobilistico ai massimi livelli Internazionali e Nazionali con nuove fonti di energia decarbonizzate, rispettose dell’ambiente, dando concreta dimostrazione della loro perfet-ta adattabilità ai veicoli di uso quotidiano;

• richiamare i giovani verso una nuova disciplina sportiva ricca di significati, educativa e rispettosa dell’ambiente. Apprendere divertendosi con lo Sport e al contempo contribuire al progresso tecno-logico, per migliorare la qualità della vita;

• promuovere il legame imprescindibile tra sport, ambiente e ricerca per ogni format di sviluppo sociale ecocompatibile.

L’attività specifica si esplica attraverso l’istituzione di Campionati Internazionali e Nazionali, nei quali si svolgano gare automobilistiche suddivise per le seguenti tipologie di veicoli:

• veicoli elettrici, suddivisi in solari fotovoltaici, prototipi, di serie e kart;• veicoli ibridi;• veicoli corredati di motopropulsori alimentati attraverso diverse fonti di Energia Alternativa: Fuel

Cell, Bio Fuel (E 85. Bio Diesel 100%), Gas Naturale, GPL.

Le Gare sono suddivise nelle seguenti tipologie:

• gare di Velocità in Circuito in Salita e “Rallies”• gare di Regolarità, Consumo energetico ed Emissioni (Test di Guida)

I veicoli sono raggruppati in Categorie omogenee per ognuna delle quali sono previsti premi d’onore.

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Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

1. Diffusione della conoscenza sulla mobilità sostenibile e sui combustibili decarbonizzati.2. Promozione della cultura della sostenibilità nello sport automobilistico. 3. Riduzione delle emissioni di CO2 e altre emissioni clima-alteranti durante le gare.

Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

Istituzioni sportive: in particolare la FIA e ACI, interessati alla diffusione della cultura dello sport automobilistico e delle sue valenze sociali.Attori dello sport automobilistico: in particolare costruttori, concorrenti, piloti, autodromi, preparato-ri, interessati allo sviluppo e all’innovazione del settore gare automobilistiche.Enti locali: interessati al miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente Collettività: soggetti che beneficiano in termini di miglioramento della qualità della vita

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Quali risultati ha generato?

1. Diffusione della conoscenza sulla mobilità ad energie pulite

Indicatore 2011 2012 2013Partecipazioni a

Convegni e Tavole Rotonde specifici

3 3 4

Nel corso del 2013 sono stati organizzati vari incontri sul territorio con gli attori dello sport automobili-stico per diffondere e sensibilizzare l’utilizzo delle energie alternative e rinnovabili, si evidenziano in modo particolare le iniziative degli Automobile Club.

2. Promozione della cultura della sostenibilità nello sport automobilistico

Indicatore 2011 2012 2013N° ECORALLY FIAGare di Regolarità,

Consumo ed Emissioni

2 4 4

N° Gare di VELOCITA’ 7 12 10

N° esibizioni e dimostrazioni

2 3 3

Gli Ecorally organizzati in Italia fanno parte ormai del Campionato Italiano e del Campionato FIA Ener-gie Alternative. Quest’ultimo si articola in 15 Competizioni a livello mondiale svolte nei principali cir-cuiti internazionali.Per quanto riguarda le competizioni di velocità, nel 2013 si sono svolte con ottimi risultati le prime competizioni con la partecipazione di veicoli alimentati con combustibili gassosi unitamente ai veico-li tradizionali alimentati da combustibili fossili.

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3. Riduzione delle emissioni di CO2 durante le gare

Le gare di velocità in circuito Trofeo Green Scout, tutte effettuate nei Circuiti Italiani, rappresentano il primo ed unico esempio a livello mondiale di utilizzo, in un Campionato Italiano, di vetture monomar-ca e mono - gestite, dotate di motopropulsori alimentati con combustibili gassosi e precisamente GPL, combustibile che, come è noto, comporta una riduzione delle emissioni di CO2 emesse nell’atmosfera.

Quali obiettivi di miglioramento?

Il potenziale dell’ACI per perseguire obiettivi di miglioramento è notevole. In particolare le diverse iniziative dovrebbero essere concentrate nei seguenti punti:

• sfruttare l’esperienza acquisita in 25 anni di attività sportiva con energie alternative e rinnovabili per stabilire più fattive relazione con gli stakeholders interessati alla mobilità sostenibile;• promuovere il progressivo utilizzo nell’attività sportiva automobilistica di veicoli i cui motori siano alimentati con combustibili a basso impatto ambientale;• instaurare con le scuole di ogni ordine e grado rapporti continuativi per sensibilizzare i giovani sull’importanza dell’utilizzo di energie pulite nella mobilità. Si può rispondere alla crescente doman-da di energia nel settore dei trasporti e alla necessità di porre fine alla dipendenza dal petrolio soltanto dimostrando, sul campo sportivo, che esistono soluzioni ad elevate prestazioni che possono diventare “public domain”;• coinvolgere il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, al fine di promuovere l’idea, secondo modalità attuative e protocolli operativi.

La gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU)

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Come nasce il progetto/attività?

Il progetto scaturisce dalla regolamentazione, nella normativa nazionale, della gestione degli Pneu-matici Fuori Uso provenienti da veicoli a fine vita, introdotta con il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare dell’11 aprile 2011, n. 82.

Il D.M. 82/2011, ai sensi ed in attuazione dell’art. 228 del Decreto legislativo 3 aprile 2008, n. 152 e ss.mm. ii. (c.d. T.U. Ambiente), ha sancito l’obbligo in capo ai produttori e importatori di pneumatici di provvedere alla gestione degli pneumatici fuori uso (PFU) ed ha istituito, a tal fine, un apposito contri-buto ambientale, perseguendo la triplice finalità di 1) ottimizzare il recupero degli PFU, 2) prevenirne la formazione e 3) proteggere l’ambiente.

Nel regolamentare la “gestione” degli PFU, il D.M. 82/2011 ha inteso riferirsi a tutte le attività che van-no dalla raccolta fino al recupero o smaltimento degli pneumatici fuori uso.

Il progetto, partendo dalla lettera del D.M. 82/2011, ne ha fornito un’ interpretazione tesa a massimiz-zare i benefici per la collettività e per l’ambiente, oltre ai benefici economici derivanti dal sostegno al mercato emergente della produzione del polverino di gomma (utilizzato nella produzione di manufat-ti come asfalti, dispositivi di sicurezza sulle strade e campi di erba sintetica).

Infatti, in conformità con i principi presenti nella normativa comunitaria di settore, nel costruire il Si-stema di gestione degli PFU in attuazione del D.M. 82/2011, si è operata la scelta di incentivare l’avvia-mento degli PFU al recupero di materia (previa trasformazione in polverino di gomma), proprio per-ché tale destinazione risulta meno inquinante rispetto ad altre (in particolare al recupero energetico) e, nel contempo, è capace di consentire il pieno compimento del circolo virtuoso della riutilizzazione del rifiuto.

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In che cosa consiste?

Il Sistema di gestione degli PFU delineato dal D.M. 82/2011 è articolato in un processo incentrato sulle seguenti fasi :

• Introduzione di un contributo ambientale, che viene riscosso dai rivenditori di veicoli all’atto della vendita di ogni veicolo nuovo nel territorio nazionale;

• Versamento del contributo da parte dei rivenditori nel Fondo per la Gestione degli PFU costituito presso l’ACI;

• Raccolta e gestione degli PFU, dietro corrispettivo pagato dal Fondo, da parte dei produttori ed importatori di pneumatici, direttamente o indirettamente tramite loro forme associate, ed altri sog-getti autorizzati.

Tale Sistema di gestione degli PFU risulta connotato dal coinvolgimento di una pluralità di soggetti e di organismi diversi, con l’evidente intento di garantire, proprio attraverso la rappresentanza ad am-pio spettro di tutte le categorie interessate ed il conseguente sviluppo di proficue forme di sinergia e collaborazione, l’adozione di soluzioni connotate dall’efficacia, efficienza ed economicità e capaci di comporre in un soddisfacente equilibrio gli interessi ambientalistici, sociali ed economici.

I soggetti e gli organismi responsabili, a vario titolo e con diverse competenze, della realizzazione e del funzionamento del Sistema sono:

• Il Comitato di Gestione degli PFU. E’ un organo composto da cinque membri, di cui uno designato dalle Associazioni dei produttori, importatori e rivenditori di autoveicoli, motoveicoli e macchine movimento terra (membro in carica Ing. Salvatore Di Carlo), uno dalle Associazioni dei produttori e importatori degli pneumatici (membro in carica Dott. Angelo Bonsignori), uno dalle Associazioni dei demolitori di veicoli (membro in carica Dott. Anselmo Calò), uno dal Consiglio nazionale dei Consumatori e degli Utenti (membro in carica Avv. Vittorina Teofilatto) e uno dall’ACI (membro in carica Dott. Vincenzo Pensa), che ne assume la presidenza. Il Comitato di gestione degli PFU ha il compito di 1. individuare annualmente l’entità del contributo sulla base della documentazione fornita dai

produttori ed importatori degli pneumatici;2. vigilare sulla gestione del Fondo; 3. valutare periodicamente le attività di cui al decreto allo scopo di ottimizzarne l’efficacia, l’effi-

cienza ed economicità;4. fornire ai consumatori, attraverso adeguate forme di pubblicità, informazioni sulle componenti

di costo che concorrono alla formazione del contributo e sulle finalità dello stesso.

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• I Produttori e importatori di pneumatici, i quali1. annualmente comunicano al Comitato ed all’Autorità Competente presso il Ministero dell’Am-

biente e della tutela del territorio e del mare le stime delle componenti di costo necessarie per la gestione degli PFU, in modo da consentire la determinazione e l’aggiornamento annuale dell’entità del contributo;

2. raccolgono e gestiscono gli PFU, dietro corrispettivo pagato dal Fondo, direttamente o indiret-tamente tramite loro forme associate, e anche in alternativa ad altri soggetti abilitati dal Co-mitato sulla base della sussistenza di requisiti tecnici e qualitativi rigorosamente determinati.

• Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare – Direzione Generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche (Autorità Competente ex D.M. 82/2011), che approva annualmente l’ammontare del contributo individuato dal Comitato.

• I rivenditori di veicoli, i quali riscuotono il contributo all’atto della vendita di ogni veicolo nuovo nel territorio nazionale e lo riversano sull’apposito Fondo istituito presso l’ACI.

• I centri di demolizione, ai quali viene garantita la gratuità del ritiro degli PFU provenienti da veicoli ad essi consegnati ai fini della demolizione, in quanto ricorrano agli operatori abilitati a recuperare i costi per le attività di raccolta e gestione a carico del Fondo.

Se nell’anno 2012 è entrata a regime la prima fase del Sistema di gestione delineato dal D.M. 82/2011, con l’avvio, in data 11 maggio, delle attività di riscossione del contributo ambientale da parte dei riven-ditori di veicoli, ed è stata gestita una fase transitoria, nella quale il Comitato ha riconosciuto il rim-borso delle spese sostenute dai centri di demolizione che hanno avviato a trattamento a proprie cure e spese gli PFU prodotti a partire dall’11 maggio 2012, nell’anno 2013 il Sistema di gestione è entrato a pieno regime.

Il Comitato ha individuato e formato un elenco di 23 operatori abilitati alla raccolta e gestione degli PFU con fatturazione a carico del Fondo, con l’attivazione dei loro servizi a far data dal 18 febbraio 2013.

Contestualmente alla piena attuazione del Sistema, è stata implementata un’attività di audit a ga-ranzia della coerenza dei processi adottati per la raccolta dei contributi e la gestione dei flussi di pagamento agli operatori abilitati con i requisiti normativi e con i principi generali di trasparenza e integrità.

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Chi sono gli stakeholder del progetto/attività?

La maggior parte degli stakeholder costituiscono parte attiva del progetto attraverso la partecipazio-ne, a mezzo dei rappresentanti delle rispettive Associazioni, al Comitato di gestione degli PFU.

Il rapporto con i portatori di interesse è stato impostato, fin dalle fasi iniziali, ai principi della trasparen-za, della correttezza e della piena partecipazione e non discriminazione nella gestione dei rapporti.

Sono stakeholder del progetto:

1. Produttori, importatori e rivenditori di autoveicoli, motoveicoli e macchine movimento terra (le cui Associazioni hanno designato un membro del Comitato);

2. Produttori ed importatori di pneumatici (le cui Associazioni hanno designato un membro del Co-mitato);

3. Centri di demolizione dei veicoli generatori del rifiuto trattato (le cui Associazioni hanno designato un membro del Comitato);

4. Cittadini/consumatori che pagano il contributo e che sono destinatari dei benefici ambientali e sociali del progetto (in rappresentanza dei quali il Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti ha designato un membro del Comitato);

5. Imprese del settore abilitate dal Comitato al ritiro e gestione degli PFU ed operatori della filiera (Aziende di raccolta, di trasporto, di recupero di materia);

6. Altre Imprese e consorzi che operano nella gestione degli PFU prodotti dal mercato del ricambio;7. Istituzioni e Pubbliche Amministrazioni:

a. Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero dei Trasporti; b. altri Ministeri (quali quelli dell’Industria e dell’Agricoltura, delle Finanze) ed organismi pub-

blici (Agenzia delle Dogane, Guardia di Finanza);c. Enti di natura tecnica collegati a istituzioni come ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e

la Ricerca Ambientale) e ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale);d. Istituzioni politiche Nazionali ed Europee che si occupano di normativa legata al settore;

8. Università ed altre Istituzioni scientifiche e tecniche;9. Media (Giornali nazionali e locali/Riviste di settore/siti internet).

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Quali risultati ha generato?

L’attività è entrata a pieno regime a partire dal 18 febbraio 2013, per cui manca il termine di confronto con il 2012, connotato da un regime transitorio di rimborso delle spese ai centri di demolizione. Per quest’anno è possibile fornire soltanto il dato assoluto del 2013; dal prossimo sarà possibile fornire anche un parametro di confronto e scostamento.

Indicatore 2012 2013 ScostamentoTonnellate di PFU recuperate 0 17.088 0

Quale Valore sociale ha creato il progetto/attività?

La collettività ha manifestato un elevato grado di consapevolezza e di sensibilità che le ha consentito di percepire il contributo ambientale non come un’ennesima tassa a carico degli automobilisti ma come apporto necessario al miglioramento delle condizioni ambientali, di vita e di salute, ciò grazie anche ad un operato del Comitato di Gestione degli PFU incentrato, sin dalla sua costituzione, avve-nuta nel luglio del 2011, ai principi della trasparenza e del massimo coinvolgimento di tutti i soggetti, a vario titolo, interessati, nell’intento di realizzare un’attenta e compiuta conciliazione e sintesi tra i principi giuridici, etici ed economici nella impostazione e funzionamento del Sistema.

Quale vantaggio immediato, i consumatori ed i centri di demolizione hanno beneficiato della gratuità rispettivamente della consegna e del successivo ritiro e avviamento al recupero di materia del rifiuto PFU.

A seguito dell’entrata a pieno regime del Sistema di gestione, a far data dal 18 febbraio 2013, si è potuto registrare, a fine anno 2013, il recupero di circa 17.000 tonnellate di PFU, una superficie pari a circa 105 campi di calcio di materiali riutilizzabili come manufatti per nuovi manti stradali, arredo urbani e campi sportivi, il tutto accompagnato dal conseguimento di un minore inquinamento ambientale.

Un ulteriore e fondamentale valore prodottosi in termini sociali ed economici deve identificarsi nelle sinergie sviluppatesi tra le migliaia di operatori concretamente coinvolti nella realizzazione del pro-getto (dai rivenditori di veicoli ai centri di demolizione, fino alle Imprese svolgenti attività di ritiro e gestione degli PFU con tutti gli altri soggetti della filiera) con un’ indubbia crescita di efficienza ed efficacia delle rispettive azioni.

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Quali obiettivi di miglioramento?

A conclusione ed a valle della gestione 2013, il Comitato, ha indicato quali obiettivi prioritari:

• l’implementazione di un processo iterativo finalizzato al costante ed incrementale miglioramento del Sistema attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli stakeholders;

• la misurazione dell’impatto ambientale positivo derivante dalla scelta della destinazione comple-ta degli PFU da veicoli fine vita al recupero di materia, escludendo le altre forme di recupero - in particolare il recupero energetico - più inquinanti;

• l’utilizzo di strumenti atti a misurare gli attuali output derivanti dal reimpiego del polverino nell’in-dustria della gomma e dei manufatti di vario genere ed a individuare ulteriori possibili forme di utilizzo.

• il perseguimento di interventi migliorativi ulteriori rispetto agli obiettivi esplicitati dal D.M. 82/2011, quali l’ulteriore riduzione (rispetto a quella già deliberata dal Comitato nel 2013 per l’anno 2014), se possibile, dell’ammontare del contributo a carico dei consumatori e/o la destinazione di eventuali attività di esercizio alla realizzazione di progetti d’interesse collettivo (es. bonifiche di vecchie di-scariche).

3.000 automobilisti stranieri Ambasciatori della Sicurezza Stradale

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a

Quale è lo “spirito” di questa iniziativa?

La premessa è che ACI si dedica da sempre alle tematiche della mobilità e della sicurezza stradaleSimone De Beauvoir diceva: “…non si trasforma la vita se non si trasforma se stessi…” e chi ha intra-preso il cammino di questa sfida lo ha fatto partendo dalla convinzione che bisogna trasformarsi. In questo caso specifico, non basta sedersi al volante ed essere attenti, bisogna trasmettere agli altri, a chi è più giovane, meno esperto o proviene da altri Paesi, il senso che una guida responsabile è un atto di civiltà e di amore per la vita.Per questo è stato creato il progetto “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”. Perché è la condivisione di quello che si sa e di quello che si può dare agli altri la vera forza della conoscenza e quindi - in de-finitiva - della vita, il dono più grande e prezioso del mondo. Anche per questo motivo, nel corso delle lezioni sulla Guida Sicura con gli stranieri, non ci si limita a parlare di regole, statistiche, comporta-menti e Codice della Strada ma si cerca di andare in profondità, di esaminare ed approfondire i valori come il rispetto della vita nelle sue varie declinazioni, ma anche l’integrazione, la famiglia e l’amicizia.

Chi è stato il vero promotore del progetto Ambasciatori?

Sicuramente la Sara Assicurazioni che, nella figura del suo Presidente, ha da subito percepito l’impor-tanza e la portata del progetto Ambasciatori, concedendo l’investimento necessario a coprire i relativi costi. Sara è stata la prima a credere nel progetto “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” ed i numeri fino ad oggi le hanno dato ragione.

Oltre ad ACI e a Sara Assicurazioni chi ha contribuito a questo progetto?

Un ringraziamento particolare, senza dubbio, deve essere rivolto agli Automobile Club provinciali che fino ad oggi hanno aderito, ma anche a quelli che si sono già prenotati per il prossimo anno, oltre agli istruttori e al personale del Centro di Guida Sicura che, con grande professionalità e competenza, hanno svolto nel miglior modo possibile il proprio lavoro. Ed infine ad ACI Vallelunga che attraverso la propria esperienza e preparazione ha svolto l’attività degli Ambasciatori avvalendosi anche di strut-ture collegate per il contatto con gli stranieri sia prima che dopo i corsi.

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In che cosa consiste esattamente il progetto Ambasciatori della Sicurezza Stradale?

“Ambasciatori della Sicurezza Stradale” dell’Automobile Club d’Italia offre corsi gratuiti di guida si-cura agli stranieri che guidano nel nostro Paese, i quali diffonderanno in famiglia e nelle comunità nazionali il valore del rispetto del Codice delle Strada. Il progetto, partito nel 2012, prevede 1.000 corsi gratuiti di guida sicura l’anno per tre anni nei fine set-timana al Centro ACI di Vallelunga. I partecipanti sono selezionati dalle comunità nazionali in modo che ogni gruppo abbia una composizione omogenea. L’iniziativa è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Perché sono stati scelti proprio gli stranieri?

Il progetto si basa sul fatto che gli stranieri rischiano il doppio sulle strade del nostro Paese, dove il 6,4% degli automobilisti italiani è coinvolto in un incidente all’anno mentre per gli stranieri la percen-tuale sale fino al 13,5%. Se argentini, francesi e tedeschi superano di poco la media italiana, tunisini, ucraini, romeni, marocchini e moldavi sono esposti a un pericolo maggiore. I più a rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi. Difformità di abitudini e di comportamenti rappresentano, quindi, un pericolo per l’intera collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali: gli incidenti stradali nel 2012 hanno comportato in Italia 3.653 morti, 264.716 feriti e un danno sociale per oltre 30 miliardi di euro, pari a circa il 2% del PIL. Gli stranieri residenti nel Paese sono 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente (1,4 milioni l’hanno conseguita con una scuola guida in Italia), possiedono più di 3 milioni di automobili e oltre 250.000 moto e sono sempre più coinvolti in incidenti stradali fino

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Quali esigenze si sono dovute affrontare?

Questo primo progetto formativo in Europa nasce dall’esigenza di coniugare la sicurezza stradale con la necessità di muoversi, elemento fondante della stessa civile convivenza e di uno sviluppo eco-nomico e sociale sempre più dinamico ed adeguato ai tempi. L’educazione alla sicurezza stradale e l’integrazione dei popoli, infatti, sono i due elementi fondamentali su cui si basa, rispetto al tema degli stranieri, poi, si è aggiunta un’altra motivazione: quella di garantire in eguale misura la sicurezza dei cittadini tutti (italiani e non), in un quadro di vera collaborazione e integrazione tra coloro che si muo-vono in Italia, sia in automobile o con altri mezzi di trasporto.La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle, ma un obiettivo che l’ACI persegue anche con questo progetto formativo, improntato al valore dell’accoglienza. Gli stranieri che lavorano in Italia sono una risorsa preziosa che va tutelata e la cui integrazione va promossa su tutti i fronti. La cultura della sicurezza, infatti, è la chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile, va perseguita a tutto campo e con il coinvolgimento di tutti. ACI guarda, quindi, anche agli oltre 3 milioni di stranieri che abitualmente guidano sulle nostre strade (che rappresentano il 7% dei guidatori in Italia), abituati a regole e a comportamenti diversi – basta pensare alla circolazione a sinistra in molti Paesi – e che si trovano spesso in difficoltà. ACI non intende solo spiegare ed insegnare tecniche e modalità di guida idonee a prevenire gli inci-denti stradali per ridurre il numero di morti e feriti, ma vuole soprattutto promuovere una più comune e diffusa capacità di percepire e vivere la mobilità come valore di civiltà e di sviluppo intelligente e sicuro.

Quali risultati sono stati conseguiti fino ad oggi?

Nei primi quindici mesi dall’avvio del progetto sono stati oltre 2.400 gli automobilisti stranieri no-minati “Ambasciatori di Sicurezza Stradale”, un numero superiore alle aspettative iniziali, ma sono ancora molte le ulteriori richieste ricevute da tutte le regioni d’Italia, un dato che ha fatto comprendere quanto questo progetto sia stato recepito ed apprezzato da tutte le comunità straniere presenti nel nostro Paese. In questa prima fase di avvio, infatti, hanno aderito con grande entusiasmo oltre 100 tra Ambasciate e Consolati in Italia.

a sfiorare i 90 sinistri al giorno con 141 feriti e più di 1,4 morti, per un costo sociale che supera i 4,2 mi-liardi di euro annui, pari al 14% del totale. La sicurezza stradale è pertanto un obiettivo da perseguire guardando anche ai conducenti stranieri che per lavoro o per turismo circolano in Italia.

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Quali sono le tappe salienti del progetto?

Il 29 agosto 2012 il progetto è stato illustrato alla stampa a Roma, presso la sede nazionale dell’ACI, alla presenza dei rappresentanti diplomatici di numerose Ambasciate e Consolati.Il 15 febbraio 2013 si è svolta la seconda presentazione nazionale a Roma sempre presso la sede dell’Automobile Club d’Italia dove sono stati anche illustrati i primi risultati raggiunti.Uno stand dell’ACI marchiato “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” è stato ospitato nei giardini dell’Ambasciata del Pakistan a Roma il 21 settembre 2013, in occasione del Festival del Pakistan, l’ori-ginale appuntamento per scoprire e promuovere la cultura, le tradizioni e la musica dell’antico popolo orientale.In occasione della 28a edizione del Premio Auto Europa il 16 ottobre 2013, i soci della UIGA - Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive - hanno voluto premiare con la ‘tartaruga d’argento’ il progetto dell’Automobile Club d’Italia “Ambasciatori della Sicurezza Stradale”. Infine, una vettura Toyota Auris Hybrid del Centro ACI - Sara di Vallelunga con i loghi degli “Amba-sciatori della Sicurezza Stradale” ha partecipato alla 5a edizione della competizione ’Ecorally Press 2013’ San Marino – Città del Vaticano il 18, 19 e 20 ottobre 2013.

Il progetto è stato divulgato anche all’estero?

Si, il progetto “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” ha varcato anche i confini nazionali.Il 15 maggio 2012 è stato presentato a Vienna in occasione dello Spring Meeting FIA Region I. All’an-nuale incontro tra i delegati degli Automobile e Touring Club di Europa, Africa e Medio Oriente, nella sessione ‘Road Safety Projects across Region I’, è stata presentata questa originale iniziativa dell’ACI.Il progetto si è anche aggiudicato il premio ‘Best Practice Certificate’ 2013 istituito dall’EPSA – Euro-pean Public Sector Award – nella categoria ‘progetti europei o nazionali (600 i candidati di 36 Paesi). La cerimonia di premiazione si è svolta il 25 novembre 2013 presso la Town Hall di Maastricht ed è stata organizzata dall’EIPA – European Institute of Public Administration.

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Tra le varie motivazioni figurano: “L’Italia è il primo Paese europeo ad aver individuato un aspetto particolare delle nostre società, i problemi di sicurezza stradale causati dai conducenti stranieri. Si tratta di un esempio eccellente di una iniziativa che è stata concepita e sviluppata per affrontare una sfida ben precisa in modo efficace ed efficiente, un’ idea semplice che viene incontro ad una esigenza importante e comporta una serie di benefici umani, sociali ed economici. Le azioni intraprese appa-iono molto efficaci in termini di risultati. Il grande successo del progetto si misura dal numero dei partecipanti, dalla soddisfazione che hanno espresso nei confronti dell’iniziativa, dall’impegno e dal coinvolgimento attivo di molti dipartimenti, agenzie governative e dall’interesse positivo mostrato dai media. E’ un esempio di best practice per l’Anno Europeo del Cittadino 2013”.

Ma è vero che sono stati nominati Ambasciatori della Sicurezza Stradale anche Suore e Preti?

Sì, esatto: oggi tra gli ‘Ambasciatori’ possiamo annoverare anche 25 suore e sacerdoti che il 22 giugno del 2013 hanno preso parte ad un corso di Guida Sicura riservato all’Università Pontificia Salesiana di Roma.

Quale è stato il ruolo degli Automobile Club Provinciali?

Il progetto “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” coinvolge attivamente anche gli Automobile Club provinciali che contribuiscono all’individuazione degli automobilisti stranieri da formare per un totale di 18 giornate l’anno, ciascuna con 60 ‘allievi’ che raggiungono il Centro di Guida Sicura ACI di Valle-lunga con pullman messi a disposizione dall’organizzazione. Latina, Frosinone, Arezzo, Terni, Perugia, Caserta, Chieti, Viterbo, Roma, Padova, Ancona, Campobasso, Reggio Emilia, Pescara, Verona, Bologna hanno già nominato i propri ‘Ambasciatori’; Pisa, Avellino ed altre province lo faranno a breve.

In che modo si svolge il corso?

Il corso per diventare “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” si sviluppa in un programma di forma-zione della durata di una giornata (dalle ore 8,30 alle 17,00) e prevede lo svolgimento di una sessione teorica (alla quale partecipano sempre i rappresentanti della Polizia Stradale) ed una pratica. L’attestato di “Ambasciatore della Sicurezza Stradale” consegnato a tutti i partecipanti consente, inol-tre, di avere particolari sconti sottoscrivendo una polizza auto con la Sara Assicurazioni.

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Quali sono state le reazioni dei partecipanti?

Secondo un sondaggio al termine del corso l’85% degli “Ambasciatori della Sicurezza Stradale” ha dichiarato di essere ben consapevole del proprio ruolo:• nella diffusione dei valori di responsabilità alla guida;• nella prudenza e nel rispetto delle regole all’interno della comunità di appartenenza.

Il 95% ha ritenuto utile la formazione ricevuta, il 98% ha giudicato ottima l’esperienza vissuta e che i temi di maggiore interesse sono quelli relativi:• alla giusta velocità in curva;• al corretto utilizzo dei freni;• al sistema ABS.

Anche il giudizio degli istruttori del Centro è stato ottimo: hanno, infatti, riscontrato un netto miglio-ramento delle capacità degli allievi stranieri, con una crescita della consapevolezza dei rischi sulla strada e la correzione delle cattive abitudini al volante.

Quanto è importante partecipare ad un Corso di Guida Sicura?

Un corso di guida sicura riduce di un terzo la probabilità di incidente, come attesta l’esperienza au-striaca che ha visto l’incidentalità dei giovani ridursi del 33% grazie all’obbligo di un corso di guida sicura entro tre anni dal conseguimento della patente. Ciò significa che questa iniziativa dell’ACI di-minuisce di 1,4 milioni di euro il costo degli incidenti stradali per la società. Se fosse estesa a tutti gli stranieri che guidano in Italia, il risparmio sarebbe di 1,5 miliardi di euro. Tre sono le azioni che genererebbero vantaggi per tutti, senza costi per le casse pubbliche, con benefi-ci evidenti anche fuori dalle strade con una potente accelerazione del processo di integrazione sociale degli stranieri nel nostro Paese:• rendere obbligatorio un corso di guida sicura per gli stranieri che convertono la patente in Italia;• rendere obbligatorio un corso di guida sicura per tutti i neopatentati;• riconoscere la guida sicura tra le attività finanziate con il 50% dei proventi delle multe che la legge assegna alla sicurezza stradale.