Bilancio Sociale 2013 di ISCOS-CISL

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ISCOS racconta 1 anno di Cooperazione Sindacale allo Sviluppo: 34 progetti in Africa, America Latina e Caraibica, Asia, Est Europa e Mediterraneo ed Italia.

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  • ISTITUTO SINDACALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

    promosso dalla

    BILANCIO SOCIALE 2013 ____________________________________

    ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILIT SOCIALE

  • 2 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013

    www.iscos-cisl.org Bilancio Sociale certificato dalla Societ ITALREVI S.p.A. approvato dal Consiglio Direttivo riunitosi in Roma il 31/03/2014. X edizione Il bilancio dellIstituto non sottoposto a vincoli di pubblicit se non quello volontario con la pubblicazione allinterno del sito istituzionale, allindirizzo www.iscos-cisl.org/bilanciosociale. ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo promosso dalla CISL Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori Associazione non a scopo di lucro costituita il 23.11.1983 ONG riconosciuta idonea dal Ministero per gli Affari Esteri Italiano DM n. 128/4173 del 21.12 .1985 e successive modificazioni, ex art. 28 legge 49/1987 con Decreto Ministeriale n. 1988/128/4159/2D del 14/09/1988 e DM n. 1989/128/002963/4 del 19.10.1989 Aderente a:

    Sede Nazionale Largo A. Vessella, 31 - 00199, Roma, Italia www.iscos-cisl.org - [email protected] PEC: [email protected] tel +39 06 44341280 - fax +39 06 49388729 C.F. 97028820583 Sede Legale: Via Po 21, 00198 Roma Organi societari e di controllo Presidente: Legale rappresentante, compenso non previsto da statuto Consiglio Direttivo: Membri: 3 N di assemblee annuali: 2 Compensi: non previsto da

    statuto Collegio Sindacale: Membri: 3 N incontri collegio: 8 Compensi: rinuncia per

    lintero mandato Societ di revisione: Italrevi S.p.A, compenso euro 14.200 Donazioni C/c Postale 68901008: ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo Banca Popolare Etica IBAN: IT48 J050 1803 2000 0000 0101 547 ISCOS Solidariet

  • ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 3

    SOMMARIO

    1. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE 5 2. INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE

    DEL BILANCIO SOCIALE 10 3. FINALIT ISTITUZIONALI DELLISCOS 12 4. ASSETTO ISTITUZIONALE E ORGANIZZATIVO 13 STRUTTURA EX ANTE RIORGANIZZAZIONE VIGENTE PER TUTTO IL 2013 16 STRUTTURA EX POST RIORGANIZZAZIONE DA IMPLEMENTARE NEL CORSO DEL 2014 17 5. ATTIVIT ISTITUZIONALI 19 SINTESI STORICA COMPLESSIVA DEGLI INTERVENTI PER AREA GEOGRAFICA DEI PROGETTI IN ESSERE AL 31/12/2013 33 6. VALUTAZIONE DEI PROGETTI

    E VERIFICA DEI RISULTATI 36 SINTESI DELLA RACCOLTA FONDI (DATI STORICI) 39 Distribuzione delle scelte e degli importi per onlus ed enti del volontariato ammessi al beneficio del 5 per 1000. 39

    7. DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE 40

    STATO PATRIMONIALE 40 RENDICONTO DELLA GESTIONE 43 NOTA INTEGRATIVA 45 Contenuto e forma del bilancio desercizio al 31 dicembre 2013 46 Principi contabili adottati 47 Analisi delle voci di stato patrimoniale 49 ATTIVIT 49 Passivo e Fondo di dotazione Patrimoniale 53 Analisi delle voci del rendiconto della gestione 58 AREA DELLE ATTIVITA ISTITUZIONALI 58 AREA DELLE ATTIVIT PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI 59 AREA DI GESTIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE 60 AREA DELLE ATTIVIT DI NATURA STRAORDINARIA 60 AREA DELLE ATTIVIT DI SUPPORTO GENERALE 61 ALLEGATI 64 Rendiconto Finanziario 65 Verbale del collegio dei sindaci 66 Relazione della societ di revisione 69

  • RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 5

    1. Relazione sulla gestione del Presidente

    Cari Consiglieri e Soci, in continuit con gli anni passati, anche il Bilancio sociale del 2013 stato corredato dalla descrizione precisa e dettagliata dei progetti sviluppati e in corso, al fine di garantire la massima trasparenza. Detta descrizione si riferisce, per il 2013, allapertura di 11 nuovi progetti, di cui 2 con contratti di co-finanziamento con la Commissione Europea, 1 con il Ministero Affari Esteri, 2 con Cooperazione Italiana in Pakistan e 1 con Cooperazione italiana in Mali/Senegal ed altri 5 con fondi privati. Nello stesso periodo sono stati conclusi 10 progetti, per cui lattivit in corso impegna ISCOS, complessivamente, in 34 progetti con crediti per finanziamenti esigibili che passano da 3.178.502 euro ad euro 3.030.637. Lanno trascorso stato, rispetto a quello precedente, lanno delle conferme, con riferimento ai cambiamenti ed alle tendenze in corso sia economico-finanziarie, sia di contesto. La Cooperazione internazionale italiana si trova ad operare entro difficolt e complessit tipiche delle grandi fasi di transizione che si collocano tra un epoca ed unaltra. Gli eventi politici interni ed il perdurare di una profonda crisi economica e produttiva hanno visto le elezioni politiche italiane determinare una situazione di grande incertezza, risolta dopo un lungo periodo di vuoto istituzionale con linsediamento del Governo delle Larghe intese a guida dellOn. Enrico Letta, al quale v riconosciuto di aver posto attenzione ai temi della Cooperazione internazionale allo sviluppo, riattivando il Tavolo interistituzionale e predisponendo il Disegno di Legge governativo per riformare la Legge 49/87, oggi ripreso dal Governo Renzi e al vaglio delle Camere. Per converso, gli impegni assunti dal precedente Governo Monti, rispetto alla destinazione di almeno lo 0,16 % del PIL agli aiuti allo sviluppo non sono stati nei fatti confermati:

    - complessivamente, le risorse destinate continuano ad attestarsi intorno allo 0,13%; - continua a perdurare lincertezza sui finanziamenti per le annualit successive dei progetti

    approvati ed avviati.

    In buona sostanza, al di l delle dichiarazioni politiche e, forse, delle stesse intenzioni dei diversi Governi, la tendenza a rinchiudersi entro i confini domestici e a ripiegarsi sui tanti (e rilevanti) problemi nazionali innegabilmente confermata. Una tendenza che, purtroppo, non riguarda solo noi, ma interessa tutta la Comunit europea che vede avanzare forme di neonazionalismo che vorrebbero archiviare come fallimento lidea di una Europa unita e, con essa, lidea di una Europa sociale e politica ancora da realizzare. Daltronde, innegabile che la profonda e strutturale crisi occupazionale, le troppe precariet industriali che hanno fatto perdere o sospendere il lavoro a centinaia di migliaia di lavoratori

    Presidente: MARIO ARCA

    Consiglio Direttivo

    MARIO ARCA

    RENZO BELLINI

    MOHAMED SAADY

    Collegio dei Sindaci

    GIULIANO CANTONI

    FULVIO SCIARMA

    ANTONINO SCALFARO

    Societ di Revisione contabile

    ITALREVI S.P.A.

  • 6 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE

    dipendenti e autonomi, stanno pesantemente condizionando la pubblica opinione e, purtroppo, alimentando la tendenza (miope) a vedere superfluo o come un lusso un protagonismo dellItalia nello sviluppo mondiale. Anche il Sindacato confederale, essendo esso stesso mondo del lavoro risente direttamente di questa situazione e la CISL, nostro Ente Promotore, pur confermando la ferma volont a mantenere vivo il suo protagonismo internazionale, anche attraverso il sostegno politico e economico allISCOS, ha avviato un profondo rinnovamento ed efficientamento organizzativo che deve essere assunto da noi come un indirizzo politicamente vincolante. Con questo spirito, a seguito del rinnovamento e snellimento degli Organi Sociali, lIstituto ha intrapreso la strada del cambiamento al fine di continuare a svolgere la propria missione nel nuovo contesto, per cogliere le opportunit e per far fronte alle difficolt. Si tratta di un complesso e laborioso lavoro di rivisitazione interna finalizzato al miglioramento dellIstituto in termini di efficacia dellazione, efficienza organizzativa, razionalizzazione della struttura dei costi e della spesa, snellimento delle norme e procedure e degli aspetti burocratico amministrativi, anche in funzione di una maggiore trasparenza degli atti, della razionalizzazione del modello Istituzionale e dei processi decisionali, che star alla base della nuova ISCOS. Nel terzo quadrimestre del 2013 questo processo di rinnovamento, che richieder un adeguato lasso di tempo, stato decisamente avviato e vedr nel 2014 lanno di maggior impegno. Tutto ci era ineludibile e ritardare un deciso intervento su se stessi sarebbe equivalso a condannare lIstituto ad un lento ma inesorabile declino, dovuto alla impossibilit di adeguarsi a fronteggiare profondi cambiamenti che, di seguito, tento di riassumere collimandoli schematicamente con le risposte che ISCOS tenter di dare per fronteggiarli e per trasformarli da traversie in opportunit, secondo una concreta applicazione della filosofia Vichiana. Il mondo cambia e con esso si riposizionano le esigenze di sviluppo. I Paesi del BRICS

    (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) sono oramai una realt economica e finanziaria determinante per il futuro del Pianeta e non secondario che proprio dal BRICS sia emersa una nuova e aggressiva Elite economica, finanziaria e industriale che sfugge a qualsiasi controllo democratico. Alcuni di questi Paesi, oggetto di ingenti interventi di cooperazione come India, Brasile e Cina, potrebbero essere considerati (e in parte gi lo sono) in uscita dalla eleggibilit degli interventi di Italia e Europa e ISCOS, che vanta proprio l una presenza storica, con coraggio e rifuggendo da tentazioni passatiste, ha il dovere di tenerne conto. Il problema non si pone nei termini se continuare o meno a stare in quei Paesi, quanto se una nostra presenza futura sostenibile e, soprattutto, funzionale alla nostra missione. In ogni caso abbiamo il dovere di stabilire priorit, fare scelte, ma anche canalizzare gli sforzi e le risorse, piuttosto che disperderle in mille rivoli;

    Le risorse pubbliche per la cooperazione allo sviluppo diminuiscono o, quantomeno, non crescono. In ogni caso assistiamo alla tendenza di una loro maggiore concentrazione in grandi progetti che impone una riflessione circa la dimensione organizzativa e finanziaria di ISCOS. In altri termini dobbiamo decidere se partecipare alle grandi iniziative, entrando in nuovi Network (o Consorzi che dir si voglia) e ritagliarci in quel contesto i nostri spazi di protagonismo o, invece, fare una scelta pi semplice, orientata allautosufficienza, che per nel tempo ci condannerebbe alla residualit.

    Il Sindacato nazionale fa i conti con una crisi epocale, quasi paradigmatica, trovandosi a fronteggiare entro i confini nazionali nuove e drammatiche emergenze occupazionali, produttive ed economiche ed una tendenza sociale al ripiegamento entro i confini domestici, che sta alla base di forme pi o meno evidenti di rifiuto della dimensione nazionale ed europea della politica. La CISL, nostro riferimento ideale e valoriale, ma anche Socio di riferimento sul quale abbiamo fatto conto fino ad oggi anche per il sostegno economico, deve essere messa in condizione di vivere il suo impegno nella cooperazione internazionale attraverso lISCOS

  • RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 7

    non come un pesante fardello, ma come una nuova opportunit. Anche per questo motivo stato concordato una piano graduale, ma certo, di alleggerimento della contribuzione economica confederale che, nellarco di un triennio, render sostenibile anche dal punto di vista economico lalto patrocinio della CISL. Per noi, invece, sar una grande sfida che dovremo vincere, non abbiamo alternative. Sempre su questo versante occorre affrontare il tema del nostro rapporto con i livelli verticali della CISL, le Federazioni di categoria, molte delle quali Soci ISCOS. Con loro bisogna costruire un rapporto pi stabile e meno estemporaneo rispetto al passato, basato su un maggiore coinvolgimento nelle attivit dellIstituto. La Cooperazione internazionale sindacale pu essere, infatti, un valido e potente veicolo di proselitismo da spendere sui posti di lavoro anche per orientare verso il mondo sindacale sensibilit e vocazioni volontarie, ma anche per avvicinare il mondo giovanile - a partire da scuola e universit - per poi approdare nelle Aziende. Si pu pertanto instaurare un rapporto sinergico tra ISCOS e il mondo del sindacato attivo sul posto di lavoro che, innegabilmente, se adeguatamente perseguito in termini anche di continuit, pu germinare frutti per la cooperazione e la CISL.

    Impresa e Lavoratori sono inscindibili ma spesso, con destini differenti. Grazie ad un sindacalismo moderno, autonomo e partecipativo come quello sostenuto e praticato dalla CISL, si sta sempre pi affermando un nuovo modello di Impresa: concretamente socialmente responsabile, aperta alla partecipazione, orientata al business sostenibile e inclusivo anche nella sua dimensione internazionale. Questo tipo di Impresa , per ISCOS, cosi come per CISL un interlocutore importante con il quale tentare di sviluppare un rapporto produttivo e reciprocamente vantaggioso. Perseguire lutile non di per se negativo, soprattutto se praticato entro precisi ambiti etici e valori condivisi. In questa dimensione possibile, anzi auspicabile, trovare forme di partenariato tra Profit e Non Profit nel mondo della cooperazione internazionale. ISCOS, pi di altre ONG, pu e deve essere allavanguardia nel battere nuove strade, soprattutto se sono strade di incontro e di partecipazione. La modernit offre su questo versante importanti opportunit: le energie rinnovabili, il commercio equo e solidale, il business inclusive nelle forme che favoriscono lassociazionismo produttivo, sono terreni nei quali possiamo dire la nostra, soprattutto con il fattivo contributo da protagonisti delle Federazioni di categoria della CISL, per mezzo delle quali intendiamo incontrare le eccellenze (dal punto di vista sociale) del mondo dellImpresa italiana,

    Il nostro mondo non solo cooperazione internazionale e sindacato, ma la societ civile tutta e non possiamo non interrogarci sul fatto che, al di fuori di una ristretta cerchia, le nostre eccellenze, il nostro impegno, i risultati conseguiti sono poco conosciuti. Essere conosciuti (o meglio riconosciuti) e comunicazione un binomio inscindibile che dobbiamo mettere al centro della nostra vita quotidiana. Essere conosciuti, valutati e, conseguentemente, apprezzati significa potersi proporre, poter chiedere sostegno, anche economico, con una possibilit di riuscita. Ma la comunicazione costa: impegno, risorse, investimenti che dobbiamo mettere nel conto nella nostra programmazione futura. Allargare la base associativa, guadagnare la simpatia e limpegno dei giovani, raggiungere le sensibilit dovranno essere alla base di un ampio progetto di divulgazione del nostro impegno e delle nostre attivit.

    Nei precedenti bilanci sociali, la relazione del Presidente si sempre sforzata di analizzare e spiegare il senso di una cooperazione allo sviluppo di ispirazione sindacale. Faccio mie quelle analisi senza cambiare una sola virgola, soprattutto se riferite al ruolo del sindacato in un mondo globalizzato. Ritengo comunque utile porgere alcune ulteriori brevi riflessioni che, spero, siano di contributo al futuro di una cooperazione moderna sempre pi efficace rispetto agli obiettivi e che veda ancor pi protagonista il Sindacalismo nazionale e internazionale nei processi di cambiamento e di crescita sociale. 1) LItalia deve essere protagonista nei processi internazionali di cambiamento. La CISL Italia,

    ISCOS Italia da cui consegue che anche noi dobbiamo essere protagonisti, per la parte che ci compete e che riviene proprio dallaver a riferimento limpianto valoriale e ideale della CISL.

  • 8 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE

    Una vocazione naturale, la nostra che, per, per evitare di scadere nella autoreferenzialit deve essere coniugata con una corretta interpretazione del nostro ruolo. Si tratta, in concreto, di essere portatori di una identit ben definita che non dobbiamo imporre, ma porgere e rendere riconoscibile: la nostra presenza e tutte le nostre attivit dovranno caratterizzarsi, ancor pi che nel passato, per quei tratti distintivi che connotano la nostra provenienza. In altre parole: la promozione di una idea del lavoro e della sua tutela e valorizzazione orientata al protagonismo sociale dei lavoratori e delle loro rappresentanze, alla promozione di una modalit di incontro tra Imprese e Sindacato finalizzata a coniugare gli interessi, alla tutela della lavoratrice e del lavoratore prima di tutto in quanto individui, alla difesa della autonomia rappresentativa come fattore determinante nella costruzione di una vera giustizia sociale.

    2) Lo sviluppo non pu che essere sostenibile, ma vanno contrastate quelle forme di neo conformismo che stanno svuotando di senso questo concetto, alimentando peraltro una visione ideologizzata e ascientifica del futuro. La nostra provenienza e il nostro riferimento comporta pertanto il dovere di farci portatori di una visione laica, concreta, ancorata a solide basi razionali. Se la cooperazione di ispirazione sindacale vuole essere protagonista nei processi di sviluppo deve essere pragmatica, concreta, ancorata ad un concetto di sviluppo sociale ed economico realizzabile che, ovviamente, include in se il concetto di scelta responsabile alternativo a tutte le forme di radicalismo che caratterizzano questi tempi. Il tema dellenergia, sul quale si gioca il futuro del Pianeta , da questo punto di vista, emblematico.

    3) Inclusione sociale, estensione dei diritti universali, promozione del lavoro rischiano di rimanere buone intenzioni se non si fanno i conti con la realt e, in conseguenza, condannare il nostro impegno alla mera testimonianza, fatta anche di tante piccole eccellenze che, per, non cambiano il corso degli eventi. innegabile che i grandi processi di cambiamento registrati negli ultimi ventanni, che hanno portato allo sconvolgimento di assetti geopolitici determinati successivamente allultimo conflitto mondiale, sono stati per un verso fucine di crescita e sviluppo ma hanno contestualmente fatto crescere nuove forze negative che rischiano di ostacolare ancor pi che nel passato i processi di sviluppo sociale. Nuove e potentissime oligarchie, del tutto affrancate dai processi democratici, governano la finanza e leconomia, si appropriano delle risorse del pianeta (a partire da quelle energetiche), riaffermano modelli produttivi arcaici, sfuggono ad ogni forma di controllo sociale, alimentano conflitti e nazionalismi

    Non compete certo ad ISCOS, su questi grandi temi, tentare di dare soluzioni, avanzare proposte... Ma queste riflessioni, unitamente a quelle del passato, dimostrano quanto sia ancor pi necessario oggi un nuovo e pi grande protagonismo del Sindacato nei processi di cambiamento e, per quanto ci riguarda, quanto sia utile, se non altrettanto necessaria, la presenza di una cooperazione di ispirazione sindacale nellambito della cooperazione internazionale. A noi non spetta neanche il compito di ergerci a difensori o teorici della cooperazione, anche per evitare il rischio, sempre in agguato, dellautoreferenzialit. Ci spetta, anzi, ci vediamo assegnato un compito di servizio che intendiamo svolgere con umilt, seriet, competenza e professionalit nei confronti di un luogo politico e sociale di provenienza: il mondo del lavoro, il sindacato, la CISL. Continuando a svolgerlo al meglio, impegnandoci a migliorarci, sforzandoci ancor pi di interpretare il nostro ruolo in modo ancor pi efficace verso le attese delle Lavoratrici e dei lavoratori sar il modo migliore per contribuire, nel nostro piccolo, allaffermazione anche fuori dai confini nazionali di quellidea di sindacato e di mondo del lavoro nata, in Italia, pi di 65 anni fa. Abbiamo sempre affermato e dimostrato che ISCOS non una qualsiasi ONG della cooperazione, ma non basta, per continuare dobbiamo far vivere, o meglio far rivivere come propria questa specialit da ogni singola lavoratrice o lavoratore che attraverso i nostri Soci, presente qui in questa sede.

  • RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 9

    Di seguito i dati economici del bilancio 2013 sono illustrati con il consueto rigore e con la chiarezza relazionale ormai affermata, grazie all'apporto del Settore Amministrativo. Per la redazione del Bilancio sociale, comunque, ci si avvalsi della collaborazione e del supporto di tutte le Unit e di tutti i collaboratori della Sede nazionale. Nell'allegato dei progetti sono esposte le attivit sia dell'ISCOS nazionale che degli ISCOS regionali. Un primo ringraziamento va quindi a tutti coloro che hanno collaborato per rendere pi chiare ed esaustive tutte le informazioni e i dati riportati nel presente Bilancio. Il valore economico delle attivit dell'ISCOS stato di 3.221.595, riferiti a 34 progetti. La quota di risorse economiche che stata impiegata direttamente corrisponde ad 2.443.918, che comprendono lapporto diretto di ISCOS ai progetti che, esclusi quelli in totale autofinanziamento, pari a 230.504. Nel corso dell'anno l'Istituto, come gi detto, ha aperto 11 nuovi progetti che, aggiunti a quelli degli ISCOS regionali, evidenziano come l'ISCOS sia una realt viva, dinamica e di rilevanza nellambito della cooperazione internazionale italiana ed Europea.

    Il bilancio d'esercizio 2013 si chiude con un avanzo di gestione di 83.795 euro. Risultato ottenuto, come lo scorso esercizio, grazie, ai contributi stanziati da CISL (385 mila euro) e dallassegnazione da parte dellAgenzia delle Entrate del 5xmille. Per quanto riguarda il debito contratto con il fondo quiescenza CISL nel 2007 e il relativo onere, nel corso del 2013 sono state restituite le 12 rate relative al 2013, con un debito residuo pari ad 136.667 al netto delle spese amministrative. I dati puntuali dello stato patrimoniale e del rendiconto di gestione sono stati inseriti nelle pagine successive. Da ultimo oltre a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo Bilancio, voglio ringraziare i Sindaci Revisori per l'impegno e la competenza con cui hanno svolto e svolgono il controllo della gestione e la Societ ITALREVI, che certifica il bilancio ISCOS con indipendenza, competenza e professionalit. Particolarmente e sentito ringraziamento voglio rivolgere al precedente Presidente Renzo Bellini per la seriet e la dedizione con le quali ha svolto il suo compito.

    Area Istituzionale 2013 2012 Differenza

    Oneri su progetti a valere di contributi incassati 2.015.023 1.496.465 518.557 Anticipi anni precedenti su progetti a valere di contributi incassatinell'esercizio (155.119) 161.970 (317.089)

    Apporti Iscos nell'esercizio 230.504 299.516 (69.012)Totale spese rilevate su Rendiconto della Gestione 2.090.408 1.957.951 132.456

    Anticipi su progetti esercizio in corso a valere di contributi da incassare 198.391 353.509 (155.119)

    Subtotale 2.288.799 2.311.460 (22.661)Anticipi sostenuti esercizi precedenti 155.119 (161.970) 317.089

    Totale oneri sostenuti nell'esercizio per attivit su progetti 2.443.918 2.149.491 294.427 -

    Area Supporto generale, finanziaria e straordinaria - Oneri diversi sostenuti nell'esercizio 777.677 933.322 (155.645)

    Totale generale 3.221.595 3.082.812 138.782

  • 10 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

    2. Introduzione, obiettivi e principi di redazione del Bilancio Sociale

    LISCOS lo strumento promosso dalla CISL per operare nella cooperazione internazionale in coerenza con i propri principi fondamentali: solidariet, giustizia sociale, dignit delluomo, pace. La missione dellISCOS ha potuto contare, quindi, sulle risorse umane e materiali di un grande sindacato come la CISL, costituita da Federazioni di categoria e da articolazioni organizzative territoriali, che nel 2013 conta su 4.372.280 iscritti. Protagonisti del modello ISCOS sono quindi:

    gli iscritti della CISL, i dirigenti sindacali a tutti i livelli che, con i loro contributi e con la loro disponibilit forniscono idee, risorse umane e materiali alla cooperazione internazionale;

    i partner nei paesi dove ISCOS opera con programmi di cooperazione. Essi rappresentano un patrimonio di esperienze e di interscambio essenziale per la cooperazione cos come ISCOS la intende: tra liberi e uguali;

    i beneficiari dei programmi che, insieme ai partner, sono direttamente coinvolti nelle iniziative e nelle attivit dellISCOS. Ad essi fanno riferimento tutte le analisi e gli studi di fattibilit sviluppati da ISCOS per rendono sostenibili nel tempo gli effetti positivi dei programmi e dei progetti realizzati o da realizzare;

    i cooperanti e i volontari che, nelle sedi estere e nelle gestioni dei programmi, sono professionalmente impegnati a mantenere alto il rapporto risorse impegnate efficacia dellazione soprattutto in termini di sostenibilit economica e politica;

    il personale locale ISCOS che rappresenta una risorsa umana e professionale sulla quale investire sempre di pi in termini formativi e di responsabilit;

    il personale della sede centrale dellISCOS a Roma e Bruxelles impegnato nei compiti di progettazione, di interfaccia con i cooperanti, di amministrazione e monitoraggio dellandamento finanziario dei progetti, del controllo amministrativo, della comunicazione e dei servizi;

    gli ISCOS regionali che rappresentano una rete nelle principali regioni italiane con il compito di promuovere il modello ISCOS di cooperazione internazionale e di essere protagonisti della cooperazione decentrata;

    i finanziatori sia privati che istituzionali ai quali presentare i programmi per il sostegno economico e il coinvolgimento nellinterscambio;

    i donatori del 5x1000 che contribuiscono al finanziamento di programmi di cooperazione internazionale dellISCOS che ha beneficiato, tra sede nazionale e ISCOS regionali, di oltre 30.000 donazioni. Anche a questi donatori possiamo dare la qualifica di protagonisti dei nostri programmi oltre che il ringraziamento per la condivisione delle nostre proposte.

    Il bilancio Sociale uno strumento di rappresentazione delle attivit svolte dallISCOS in grado di mettere in evidenza anche aspetti qualitativi che non emergerebbero dal bilancio contabile. In particolare con questo bilancio si voluto:

    comunicare la missione perseguita dallIstituto; rendicontare i risultati conseguiti e le azioni poste in essere per raggiungerli (sia

    quantitativamente che qualitativamente); dimostrare la coerenza tra i valori etici, i fatti e i dati ma anche informare i portatori di

    interesse interni ed esterni sui risultati raggiunti. I principi di redazione del bilancio sociale fanno riferimento alla sfera delletica, alla dottrina giuridica e alla prassi della professione contabile. In particolare ai principi e valori condivisi di etica pubblica ed economica e, per quanto attiene al campo del diritto, alla Costituzione e alla legislazione vigente, nazionale e comunitaria, e ai principi fondamentali dei diritti delluomo. Infine per quanto riguarda gli aspetti pi professionali o procedurali, ai principi contabili nazionali e

  • INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 11

    internazionali (Agenzia delle ONLUS, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, IASC/IFAC). Il bilancio quindi rappresenta uno degli strumenti di comunicazione sociale. Necessariamente si estende allinformazione sulla qualit dellattivit istituzionale sia sotto il profilo etico che sociale, sullidentit e sul sistema di valori di riferimento assunti dallIstituto nelle scelte e nei comportamenti gestionali nonch sui risultati raggiunti. Inoltre, la rappresentazione delle informazioni anzidette impegna inevitabilmente ISCOS ad evidenziare gli obiettivi di miglioramento e tutte le azioni che dovranno essere poste in essere a tal fine dal governo dellEnte, dal personale, dai volontari e dai partner. Lo scopo di tale rappresentazione, che vuole essere un bilancio di missione, e del bilancio contabile dellesercizio di dare trasparenza alle iniziative e alle attivit svolte nellesercizio.

  • 12 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 ASSETTO ISTITUZIONALE

    3. Finalit Istituzionali dellISCOS

    Povert, esclusione sociale, lassenza di diritti umani e sindacali sono frutto di un portato storico nel quale interessi parziali hanno prevalso su quelli generali, su elementari principi di democrazia e partecipazione, sulla necessit vitale di una equa distribuzione delle ricchezze del pianeta. Interessi parziali vecchi e nuovi ancor pi potenti, spesso fuori da ogni controllo politico e democratico che continuano ad appropriarsi dei principali strumenti economici, finanziari e produttivi, cos da condizionare lazione di Governi e delle Agenzie pubbliche multilaterali. Continuiamo ad assistere allasservimento del potere regolativo nelleconomia e nella societ a questi interessi parziali e minoritari che, spesso, assumono il ruolo di primo motore nei tanti conflitti che affliggono il mondo. Oggi, forse anche pi di ieri, lo sviluppo armonico dei popoli, la convivenza pacifica, la possibilit di avere e perseguire un progetto di vita dignitosa incontrano ostacoli e difficolt quasi insormontabili. La globalizzazione, che dovrebbe essere una grande opportunit, sta invece esasperando questa dimensione negativa, cos come stato dimostrato dal rapporto dellOIL sulla dimensione sociale della globalizzazione. Una delle condizioni causata da questa situazione lesclusione di miliardi di persone dalla partecipazione sociale, economica, sindacale e politica. Per questo le iniziative dellISCOS, nei vari settori di intervento, privilegiano la crescita dei singoli verso obiettivi di emancipazione, di partecipazione, di responsabilit personale e collettiva. ISCOS, in quanto ONG di emanazione sindacale, sostiene nei propri programmi la crescita delle organizzazioni della societ civile ed in essa di forti e rappresentativi movimenti sindacali organizzati. Obiettivi di questa impostazione la crescita della partecipazione sociale e politica oltre che il miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo e di quelli in transizione. Crescita della societ civile e dei sindacati come strumenti di una democrazia funzionante e obiettivi di sviluppo economico, politico e umano condivisi sono la proposta ISCOS e CISL per un mondo pi giusto e in pace. Analogamente i programmi socio-economici sono rivolti alla creazione di occasioni di partecipazione allattivit economica sia personale che collettiva come fattore di crescita umana e civile. A partire da questi presupposti lISCOS impegnato anche con programmi di lotta alla povert e alle malattie endemiche (AIDS, tubercolosi, malaria): contro lesclusione sociale e a favore dei soggetti pi svantaggiati della societ. La crescente mobilit dei capitali e delle produzioni che ha prodotto una sempre pi alta interdipendenza delle economie nel mondo pone nuovi problemi per la difesa dei lavoratori e per il rafforzamento del sindacato. Per questo lISCOS, in coerenza con le politiche della CISL, pone sempre pi attenzione a fenomeni quali la delocalizzazione delle imprese italiane e la lotta al trafficking come componente dei processi migratori. Per questo sono stati attuati programmi di cooperazione coi sindacati dei paesi dove vengono localizzati gli investimenti conseguenti ai programmi di delocalizzazione delle industrie e dei settori dei servizi italiani. Allo stesso modo sono attuati programmi di lotta al trafficking di mano dopera con i sindacati dei paesi dorigine e di transito di queste attivit criminali. Analogamente sono in atto programmi per influenzare positivamente la legislazione europea su questi temi e far avanzare ed estendere le buone pratiche. Tutto questo in collaborazione con lAssociazione della CISL per i lavoratori immigrati ANOLF.

  • ASSETTO ISTITUZIONALE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 13

    4. Assetto Istituzionale e Organizzativo

    Come stato gi descritto precedentemente lISCOS un network composto dallIstituto nazionale, dagli ISCOS regionali e dalle sedi estere. Questa struttura a rete responsabilizzante per ogni soggetto rispetto alla gestione economica e inserisce pienamente lISCOS nelle politiche delle strutture sindacali di riferimento: CISL nazionale e CISL regionali. Attualmente in fase di ricostituzione lISCOS Sardegna, con la finalit di potenziare la Rete ISCOS rispetto allo sviluppo di attivit nel bacino del Mediterraneo e, in particolar modo, con i Paesi del nord Africa. In tal senso opportuno ricordare che la Regione autonoma della Sardegna stata confermata dalla Comunit Europea come lAutorit di Gestione del Programma europeo di vicinato mediterraneo, affidato a ENNPI CBC MED (Cross Boarder Coorperation in the Mediterranean), con la finalit di realizzare una Cooperazione multilaterale transfrontaliera nei seguenti 14 Pesi: Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Giordania, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna, Siria, Tunisia.

    IscosLombardia Iscos

    Friuli Venezia Giulia

    IscosEmilia

    Romagna

    IscosMarche

    IscosAbruzzo

    IscosPuglia

    IscosSicilia

    Iscos Lazio

    Iscos Sardegna

    IscosToscana

    IscosPiemonte

    Iscos Bruxelles Iscos Sedi Estere

  • 14 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 ASSETTO ISTITUZIONALE

    LISCOS nazionale si assume il compito del coordinamento della programmazione strategica e, quando necessario, del supporto tecnico/amministrativo. Il coordinamento non quindi gerarchico ma cooperativo, ferme rimanendo poteri, competenze e responsabilit, con particolare riferimento a quelle verso il Promotore (la CISL), i terzi e le Istituzioni. LISCOS nazionale svolge inoltre un ruolo di supporto dal punto di vista analitico-tecnico-progettuale e dei rapporti istituzionali. Il network ISCOS pertanto concepito per sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi componenti secondo principi di sussidiariet e competenza. In questa ottica i programmi da presentare per il cofinanziamento al Ministero degli Affari Esteri Italiano, allUnione Europea ed alle Agenzie multilaterali sono di pertinenza dellISCOS nazionale mentre i programmi da presentare agli Enti Locali ricadono entro le competenze degli ISCOS regionali.

    4.1. Risorse Umane

    Personale della sede centrale

    Dipendenti 8Dipendente legge 300 1Personale comandato presso Iscos 1Collaboratori 1

    Profilo degli operatori

    internazionali

    Capi progetto 3

    Cooperanti 1

    Volontari 1

    Esperti 1

    Totale 17

    Et media 44

    Donne 12 - 71%

    Durata dei contratti degli

    operatori internazionali

    in essere al 31/12/2013

    1 3 mesi 04 6 mesi 07 9 mesi 010 12 mesi 6

    13 24 mesi 0

  • ASSETTO ISTITUZIONALE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 15

    4.2. Modello di governance istituzionale e struttura organizzativa ISCOS Nazionale

    Nel corso del 2013 stato avviato un complesso programma di riorganizzazione interna, che va in concreta applicazione dal 2014, finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi e finalit:

    Razionalit: per ricondurre la struttura a linearit operative coincidenti con i principali processi e attivit;

    Flessibilit: al fine di ottimizzare le risorse e le competenze. Allinterno del singolo processo le attivit andranno espletate secondo criteri di flessibilit operativa che presuppongono il superamento di vincolo mansionari, mantenendo invariate le prerogative e le dignit professionali dei singoli Addetti;

    Chiarezza: per garantire a Shareholder e Stakeholder certezza di interlocuzione e per identificare con la massima certezza le responsabilit allinterno dei processi.

    Il nuovo modello organizzativo, di tipo matriciale, concepito secondo standard nazionali e internazionali ampiamente consolidati, si pone lobiettivo di far fare allISCOS un ulteriore avanzamento in termini di qualit, efficienza ed efficacia, connotandosi ancor pi in termini di competenza, professionalit e, soprattutto, trasparenza. A tal fine, parallelamente allimplementazione del nuovo modello organizzativo, sar posta in essere una approfondita revisione e sistematizzazione delle procedure interne (amministrazione, audit e controlling, procurement, ecc), la redazione del codice etico, nonch un modello di controllo di gestione integrato per tutte le attivit, al fine di migliorare al meglio landamento dei costi, le attivit e gli obiettivi, ma anche la richiesta di certificazione di qualit ISO 9001. Il nuovo modello organizzativo nulla cambia nelle struttura di governance istituzionale. E comunque da segnalare che lassemblea dei soci, nella riunione del 24 settembre 2013, ha rinnovato le cariche statutarie con particolare riferimento al consiglio di direzione che passato, nella sua composizione, da 9 a 3 componenti al fine di migliorare il processo di indirizzo dellIstituto.

  • 16 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 ASSETTO ISTITUZIONALE

    STRUTTURA EX ANTE RIORGANIZZAZIONE VIGENTE PER TUTTO IL 2013

    Assemblea dei Soci

    Societ di revisione Consiglio

    Collegio dei Sindaci

    Presidente

    Segreteria ServiziComunicazione, Raccolta Fondi, IT Personale Amministrazione,

    Finanza, Rendicontazione

    Asia America Latina Africa Ufficio Bruxelles Est Europa

    MediterraneoEducazione allo Sviluppo

    Sedi Estere

    Argentina

    Brasile

    Mali

    Rep. Dominicana

    Cina

    Mozambico Pakistan

  • ASSETTO ISTITUZIONALE ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 17

    STRUTTURA EX POST RIORGANIZZAZIONE DA IMPLEMENTARE NEL CORSO DEL 2014

    (rimane invariato il modello di governance istituzionale sovraordinato alla Presidenza)

    A supporto della rete ISCOS opera lufficio di Bruxelles al quale sono affidati compiti di: rappresentanza e di presidio nelle reti europee alle quali ISCOS partecipa: SOLIDAR, EuronAid, URBAL; curare i rapporti con gli uffici della Commissione Europea - EUROPAID, RELEX - oltre che con le altre istituzioni comunitarie. Lufficio di Bruxelles inoltre mette in rete le informazioni con gli uffici dellISCOS nazionale e degli ISCOS regionali, con le sedi estere dellISCOS, con lUfficio Internazionale della CISL, in stretto rapporto con la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e con lInternational Trade Union Confederation (ITUC). Si occupa inoltre di elaborare e proporre ai finanziatori programmi di cooperazione per i paesi dellEst Europa e dellArea del Mediterraneo. ISCOS presente con proprie sedi e personale, espatriato e locale, in Mozambico, Mali, Brasile, R. Dominicana, Pakistan, Cina. attualmente in corso la pratica di riconoscimento di ISCOS in Senegal anche al fine di una possibile apertura di sede che veda coinvolte le altre entit CISL presenti in quel Paese: Anolf e Inas. Le sedi estere hanno il compito di attuare le attivit di progetto e di rappresentare lISCOS presso le autorit del paese ospitante: lAmbasciata dItalia, la delegazione dellUnione Europea e le sedi locali delle agenzie internazionali, come la Banca Mondiale e le istituzioni finanziarie di sviluppo. Le sedi estere sono luoghi privilegiati per il dialogo e linterscambio con i partner; il personale interagisce con le ONG locali e internazionali presenti nel Paese per lavvio di collaborazioni e partenariati.

  • 18 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 ASSETTO ISTITUZIONALE

    4.3. Stakeholder Nellallegato Informazioni e dati analitici su Progetti sono contenuti i pi rilevanti indicatori numerici relativi ai principali stakeholder (destinatari o beneficiari) ed alle risorse umane impiegate, internazionali e locali. Questa sezione presenta, Paese per Paese, una sintetica descrizione delle iniziative sviluppate con particolare riferimento ai destinatari ed alle relazioni con i partner locali. In altre sezioni del bilancio sociale, quali la relazione sulla gestione ed ancora pi dettagliatamente nel paragrafo 5.4, sono riportati indicatori ed informazioni relative agli stakeholder dei quali, di seguito, viene rappresentata una mappatura:

    STAKEHOLDERS MAP

    Collaboratori e Fondatori

    ISCOS Regionali

    Comunit Locali

    Donatori Individuali

    Partner Locali

    Societ civile in Italia

    ONG Internazionali

    Agenzie governative

    Paesi sviluppati

    Agenzie Nazioni Unite

    Agenzie Intergovernative

    Enti locali Italiani

    Istituzioni italiane

    Istituzioni Locali

    Ministero Affari Esteri

    Unione Europea

    CISL

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 19

    5. Attivit Istituzionali

    5.1. Diagramma delle attivit

    LIscos persegue il proprio fine istituzionale seguendo due principali direttrici di attivit: le Attivit Istituzionali le Attivit di supporto che concorrono alla vita dellEnte quali, ad esempio le attivit di

    relazione con strutture CISL, Federazioni di categoria e altre entit esterne, delle attivit di lobby, di gestione amministrativa dei progetti, di comunicazione e attivit di reperimento delle risorse necessarie al finanziamento dei progetti.

    Studio e progettazione

    Valutazione dei rischi

    Realizzazione del progetto

    Funzionamento amministrativo della struttura

    Comunicazione

    e Fund raising

    Relazioni esterne

    Lobby

    Attivit Istituzionali

    Attivit di supporto

  • 20 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 ATTIVIT ISTITUZIONALI

    5.2. Premessa sullattivit dei progetti Le attivit di cooperazione internazionale dellISCOS si sono da tempo focalizzate su tre aree progettuali ed operative:

    attivit di diffusione dei diritti umani: in questo ambito sono configurabili i progetti orientati alla promozione dellassociazionismo sindacale, dello sviluppo della societ civile, della tutela dei gruppi vulnerabili, con particolare riferimento al genere ed ai migranti, della lotta al trafficking:

    attivit per la promozione dello sviluppo socio economico sostenibile: si configurano in questa macroarea i progetti finalizzati alla promozione dellautoimpiego, del lavoro associato e della costituzione di cooperative di produzione-lavoro nel quadro della lotta alla povert e per garantire la sicurezza alimentare;

    attivit di educazione allo sviluppo ed alla mondializzazione nei sindacati, nelle scuole e verso altri attori della societ civile in Italia ed in Europa.

    Al di l della classificazione di cui sopra, i progetti ISCOS tentano, per quanto possibile, di contenere tutte le componenti.

    Le attivit di progetto sono, da tempo, localizzate in America latina ed Africa e in Asia, nellEst europeo. Le scelte effettuate corrispondono a criteri anchessi consolidati elencati in ordine prioritario: i Paesi prossimi allItalia per cointeressenza, per flussi di immigrazione per vicinanza geografica e per i processi di delocalizzazione/localizzazione delle industrie italiane; i Paesi investiti da calamit naturali o da conflitti militari e civili per i quali lISCOS ha a disposizione risorse proprie ricevute da donatori privati o da raccolta fondi tra i lavoratori italiani; i Paesi nei quali ISCOS vanta una esperienza storica e consolidata. I progetti in essere nel corso del 2013 sono stati 34, rispetto ai 33 dellanno 2012. A queste attivit vanno aggiunte quelle sviluppate dagli ISCOS regionali. In una pubblicazione separata si possono analizzare i progetti in corso nel 2013 e il loro stato di avanzamento. In breve sintesi:

    In America Centrale, Caraibica e del Sud Dopo il calo della crescita del PIL del 2012, dovuto soprattutto al crollo delle esportazioni verso lEuropa, resasi cliente meno ricettiva a causa della crisi economica, lAmerica Latina e Caraibica nel 2013 ha ripreso il trend positivo degli ultimi anni. I dati di Nazioni Unite, parlano di una previsione di crescita nellarea del 3,9% per il 2013 (dati ancora non confermati) e del 4,4% nel 2014. Nonostante questo e una evidente diminuzione della povert e della povert estrema, la regione continua ad essere la pi diseguale del mondo, con il 50% della ricchezza concentrata nelle mani del 10% della popolazione. La disuguaglianza regionale visibile anche nelle profonde diversit che continuano ad esistere tra economie ormai emerse, pi che emergenti, come quella del Brasile e altre caratterizzate da una fragilit estrema come nel caso di Haiti. La presenza di ISCOS in area, coerentemente con la propria mission, si concentrata su programmi, progetti ed azioni tesi a diminuire le disuguaglianze, ovviamente puntando sul sostegno allo sviluppo di realt di rappresentanza democratica, sindacali ma non solo (associazionismo produttivo, economia solidale). In Brasile terminato il progetto triennale cofinanziato dal MAE e dai Frati Minori Cappuccini dellUmbria per lo sviluppo produttivo e il miglioramento delle condizione igienico-sanitarie delle popolazioni native dello stato di Amazonas. Contemporaneamente stato avviato un progetto, di continuit con il precedente, sempre incentrato sul tema del lavoro dignitoso e dello sviluppo

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 21

    sociale in partenariato con AGROSOL, lONG promossa dalla Diocesi dellAlto Solimoes. Lazione, finanziata dalla Commissione Europea (CE) - EuropeAid, durer sino al 2016. Nel nuovo programma, coinvolta anche la CUT (storico partner sindacale dellISCOS e della CISL) dello stato di Manaus che opera nellazione per garantire migliori condizioni di lavoro alle beneficiari e ai beneficiari, le popolazioni native dellAlto Solimoes. La CUT agisce in questa direzione anche attraverso il sostegno al sindacato rurale di Benjamin Constant, area di azione del progetto, che recentemente ha affiliato alla propria Centrale. Nellazione interviene anche lISCOS Emilia Romagna come partner diretto del progetto. In Repubblica Dominicana iniziato un nuovo progetto finanziato dalla Commissione Europea (CE) EuropeAid e che durer sino al 2016. Lazione declina concretamente il sindacato come attore di sviluppo, mettendolo al centro della vita cittadina come catalizzatore dell`azione della societ civile, favorendo la creazione di impiego nella prospettiva di decent work e consolidando la concertazione come meccanismo di inclusione sociale ed economico della fasce pi vulnerabili della popolazione: giovani, donne e migranti. Lambizione quella di sostenere un modello di dialogo sociale capace di includere le realt accademiche, le istituzioni della formazione professionale e le associazioni di rappresentanza attraverso la dinamizzazione delle politiche municipali che, secondo lordinamento dominicano, il principale attore della lotta alla povert. La presenza dei tre sindacati dominicani: CASC (partner storico dellISCOS nellarea), CNUS e CNTD, tutti affiliati alla CSA-ITUC, di ISCOD-UGT come socio, insieme alla collaborazione con lILO e INFOTEP rappresentano il valore aggiunto dellazione. Nella vicina Haiti, esattamente il 31 dicembre 2013 ha avuto termine il progetto pluriennale dal titolo Tra-dwa-fom-oga1, Ri-Costruire Haiti, Decent Work per una ricostruzione dignitosa, finanziato dalla raccolta fondi unitaria per Haiti condotta da CISL, CGIL, UIL e Confindustria e finanziato ad IsI (consorzio formato da Progetto Sviluppo-CGIL, ISCOS-CISL, Progetto Sud-UIL). Lazione, condotta insieme alla CSA (Confederazione Sindacale delle Americhe, Regionale dellITUC) e alla Fondazione Rinaldi dei Padri Salesiani di Haiti, ha avuto come beneficiarie e beneficiari le lavoratrici e i lavoratori migranti, delledilizia, informali e, in generale, facenti parte di categorie prive di diritti o con scarso riconoscimento dei medesimi, oltre che sindacaliste/i. Lobiettivo stato quello di favorire da un lato processi di Dialogo Sociale, anche, rafforzando i sindacati locali oggi parcellizzati e alle volte non perfettamente consapevoli di come interpretare il proprio ruolo, dallaltro informare lavoratrici e lavoratori haitiane/i sui diritti, che spesso ignorano, e dare impulso a processi di miglioramento di opportunit di lavoro dignitoso attraverso formazione, microcredito e altre azioni adatte. Lazione ha subito, nel suo svolgimento, notevoli rallentamenti e difficolt a causa di situazioni contestuali date dal fatto che Haiti, probabilmente, il paese pi complesso di tutte le Americhe. Nonostante questo e grazie soprattutto allimpegno e alla dedizione dello staff di espatriati che ISCOS ha fatto operare in loco, il progetto ha avuto un esito positivo ed attualmente in analisi presso la CSA la possibilit di proseguire con un partenariato internazionale pi ampio. Ad ISCOS stato proposto di partecipare in forme e modalit che potranno essere definite nel corso del 2014. Proseguir invece, ancora per i primi mesi del 2014, il progetto finanziato a Prosolidar, sempre dal Comitato Haiti, e dove IsI subentrato nel 2013 come implementing partner. Lazione incentrata sulla formazione ed il sostegno dei lavoratori delledilizia e, di fatto, complemento di quanto gi si fatto in Tra-dwa-fom-oga nellattivit svolta insieme ai Padri Salesiani Fondazione Rinaldi nel centro di formazione ENAM. proseguito ad El Salvador il progetto che ha dato continuit a linee di lavoro cominciate negli anni passati, di supporto alle cooperative e associazioni di pescatori nel bacino del Cerron Grande a Chalatenango. Il progetto ha lobiettivo di migliorare il livello dellassociativismo delle comunit 1 Si tratta dellabbreviazione delle 4 parole Travay Dwa Fmasyon ganizasyon, che in Creolo Haitiano significano Lavoro, Diritti, Formazione Organizzazione.

  • 22 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 ATTIVIT ISTITUZIONALI

    del Cerron Grande, riunite in ACOPES (associazioni peschiere comunitarie) e a loro volta federate in ASPESGRA, organizzazione di secondo livello; elevare la redditivit a livello di nuclei familiari attraverso il miglioramento delle reti di produzione, distribuzione e commercializzazione della principale fonte di sostentamento dellarea: la pesca; migliorare il livello di conoscenze e capacit di pescatori e donne delle comunit attraverso la formazione professionale e lalfabetizzazione, favorire linclusione attraverso politiche di genere tese ad aumentare il ruolo decisionale delle donne nelle comunit e nelle organizzazioni di rappresentanza. Le attivit, nel 2013, sono proseguite recuperando in parte i ritardi accumulati nellanno precedente. da registrare come positiva la partecipazione importante delle donne e degli uomini delle comunit beneficiarie al processo di ulteriore estensione e democratizzazione dellassociazione di rappresentanza. Desta invece preoccupazione laumento della criminalit, nelle medesime comunit, legato alla diffusione del narcotraffico in area. Proprio per questo, progetti che valorizzano laggregazione democratica e lo spirito comunitario, oltre al lato di aumento della produttivit e del reddito, sono necessari per contrastare il dilagare della criminalit dovuta, molte volte, a condizioni di necessit e carenza di alternative. Sempre per El Salvador si concluso il progetto autofinanziato, che ha visto ISCOS agire in partenariato, anche in questo caso, con la CSA-ITUC per sostenere il MUSYGES (Movimiento de Unidad Sindical y Gremial de El Salvador) che un percorso di unit teso a ridurre la parcellizzazione e scarsa rappresentativit che hanno caratterizzato i sindacati locali, dal termine del conflitto in poi, a fronte di una sempre maggiore limitazione delle libert che sindacalisti, lavoratrici e lavoratori stanno subendo. Lazione, sviluppatasi sui temi della formazione alle ed ai sindacaliste/i di base e alle campagne dinformazione presso lavoratrici e lavoratori, da considerarsi come pilota e ha dato una serie di indicatori utili allo sviluppo di possibili azioni future. I fondi necessari per lazione sono stati messi a disposizione delFNP-CISL Nazionale e dallISCOS Lombardia. Per quanto riguarda i Paesi dellArea andina, terminata la seconda fase del progetto pilota multinazionale in Bolivia, Colombia, Ecuador, Per con leader lIILA (Istituto Italo Latino Americano) e lIICA (Istituto Interamericano di Cooperazione per lAgricoltura). Lazione prevede di concretizzare, nelle varie tappe, la possibilit di offrire nuove opportunit di sviluppo alle comunit rurali escluse dalle rotte turistiche tramite la creazione di una rete di agriturismi nei paesi andini e dando opportunit di differenziazione di reddito per le comunit agricole pi vulnerabili ed emarginate della regione. La fase appena terminata ha attuato azioni di advocacy e capacity building verso le istituzioni dei paesi coinvolti e portatori dinteresse di varia natura, incluse e soprattutto, le comunit locali beneficiarie. In Per sono proseguite le attivit svolte in collaborazione con la Fondazione Solidariet del sindacato di San Marino dirette alla tutela della salute e dellistruzione di bambini ed adolescenti di Huaycan e Huancayo. E stato invece comunicata lapprovazione da parte della UE di un progetto dove ISCOS sar coinvolto come partner (capofila GVC di Bologna) e che comincer nel 2014. Lazione, nata per quanto riguarda ISCOS da un progetto condotto da ISCOS Emilia Romagna in collaborazione con ISCOS Piemonte, si svolger in Bolivia, Ecuador, Per ed Argentina e sar incentrato sulla filiera di produzione della lana di Alpaca nellottica di creare maggiori opportunit di lavoro dignitoso.

    Nel continente Africano In Eritrea, ISCOS nazionale partner del progetto Colmare il divario: i percorsi di inclusione per i bambini disabili. Approvato una prima volta a fine 2011 dalla UE, con capofila Nexus in partenariato con il sindacato eritreo NCEW e ISCOS Emilia Romagna, nel 2012 vennero sospese le attivit . Il progetto stato rielaborato nellultimo trimestre del 2013 con ruoli capovolti. Oggi il capofila il sindacato eritreo NCEW con partner Nexus, ISCOS Nazionale e ISCOS ER. Attualmente in fase di avvio.

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 23

    In Mali a Sikasso, area storica delle attivit ISCOS nel Sud del Mali, abbiamo concluso il 30 aprile 2013 le attivit del Programma di miglioramento del reddito e della sicurezza alimentare delle famiglie contadine attraverso la valorizzazione della produzione della Patata nella regione di Sikasso dalla durata triennale, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano. Il programma ha permesso di raggiungere pienamente lobiettivo, nonostante i venti di guerra abbiano lambito la regione di Sikasso. In particolare si sono rafforzate le capacit cooperative dei produttori e ottimizzata la produzione, lo stoccaggio e la conservazione del prodotto agricolo che ha generato un miglioramento della redditivit delle comunit rurali coinvolte. I beneficiari sono 10.770 aziende agricole familiari, residenti in 97 villaggi e frazioni della provincia. Inoltre sono previste attivit di sensibilizzazione e animazione nei villaggi per aumentare la consapevolezza, nellambito della famiglia contadina, della problematica nutrizionale cronica nellarea dintervento e nella regione che, paradossalmente, ha il tasso di malnutrizione pi alto del paese nonostante sia quella pi produttiva. Il partner locale lUnione Nazionale dei Lavoratori Maliani (UNTM) attraverso le sue due cooperative di servizi allagricoltura, Cikela Jigi e Mali Yiriden, nate alla fine degli anni ottanta, lAssociazione dei produttori di Patate (APPS) e lAssociazione Maliana di Assistenza Tecnica nei Villaggi (A.MA.TE.VI). A febbraio 2013 stata lanciata la campagna di raccolta fondi Emergenza Mali:la guerra continua per portare solidariet alla popolazione civile colpita dalla guerra scatenatasi nel nord del Mali. Nel 2013 infatti, la crisi che aveva avuto inizio nel gennaio 2012 con la ribellione del movimento separatista Tuareg Mouvement national de libration de l'Azawad (MNLA), si era acutizzata e trasformata in una vera e propria guerra, causando oltre 500.000 sfollati. Con i fondi raccolti grazie alle donazioni ricevute stato avviato il progetto Sostegno allazione pacificazione col fine di creare le condizioni per un ritorno alla pace e stabilit sociale nelle regioni del nord del Mali, attraverso messaggi in lingue tribali. Per raggiungere questo obiettivo, in collaborazione con il partner dellazione, lassociazione Trait dUnion, stato tradotto e diffuso sulla televisione nazionale lo spot a sostegno dellintegrazione e la coabitazione nelle lingue delle differenti comunit maliane che compongono il Paese: Bobo, Peul, Arabo e Sononke. A fine dicembre 2013 stato approvato e finanziato da Cooperazione Italiana il progetto Rafforzamento della resilienza delle famiglie residenti e sfollate e risposta allemergenza climatica tramite azioni mirate in ambito agricolo, alimentare, sanitario e nutrizionale nei comuni di Pimperna, Sikasso e Zangaradougou provincia di Sikasso, le cui attivit hanno avuto inizio nel 2014. In Mozambico, iniziato il 1 giugno 2013 il progetto Impariamo a partecipare: Forum consultazione tripartita e dialogo sociale nelle province per un autentico dialogo sociale Lobiettivo la promozione del Dialogo Sociale come strumento di prevenzione e mediazione dei conflitti per il miglioramento del sistema delle relazioni industriali nel Paese e favorendo anche il loro funzionamento a livello decentrato. Nei primi tre mesi di lavoro la cooperante in loco ha costituito con i sindacati locali, le organizzazioni dei datori di lavoro e i rappresentanti del ministero del lavoro il comitato di direzione del progetto e ha fatto partire le attivit previste nella prima annualit: tre seminari Centro, Nord e Sud con la partecipazione dei rappresentanti regionali e provinciali riconducibili ai partner locali del progetto. Quanto emerso dai seminari ha consentito al CdD di confermare le necessit formative e di accompagnamento ai Foruns previste dal progetto stesso. Inoltre i seminari sono stati propedeutici al workshop del 27 e 28 novembre 2013 durante il quale, stato annunciato lavvio del percorso formativo per un buon funzionamento dei Foruns. In Senegal in fase di completamento laffiancamento ai corsi di formazione dei quadri del sindacato della CNTS. In sinergia con il livello Nazionale, ISCOS Emilia Romagna ha proseguito con le attivit in due Province del Paese: sostegno alle associazioni di contadini della Provincia Zambesia con un partenariato di Ong regionali; a Tete, su iniziativa di ISCOS Nazionale, attivit di formazione e rafforzamento dei sindacati locali dei lavoratori delle miniere di carbone affiliati alla Consilmo e all'OTM.

  • 24 ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 ATTIVIT ISTITUZIONALI

    In Asia In Pakistan si sono realizzati due progetti di post emergenza Alluvioni finanziati da Cooperazione Italiana. Un progetto la continuazione del precedente progetto finanziato dalla Cooperazione Italiana (AID 9553) per sostenere la popolazione colpita dalle inondazioni nella provincia del Khyber Pakhtunkhwa, stimolando attivit generatrici di reddito ed in particolare quelle tradizionalmente di competenza delle donne. Il progetto ha assicurato lincremento delle risorse economiche attraverso due attivit generatrici di reddito (allevamento avicolo e produzione di miele) affiancate da relativi corsi di formazione. Inoltre, per far fronte alla mancanza di acqua potabile, si favorito lapprovvigionamento a fonti di acqua sicure attraverso la distribuzione di sistemi di filtraggio e depurazione, mentre per prevenire infezioni, epatiti e malattie cutanee legati allutilizzo di acqua contaminata si sono organizzati corsi di formazione in materia di igiene e nutrizione. Un secondo progetto ha portato a termine il ripristino delle attivit dei due centri di ricerca agricoli ed ortofrutticoli, ARI (Agricultural Research Institute) di Mingora, nello Swat, e CCRI (Cereal Crops Research Institute) di Pirsabak, nel Distretto di Nowshera, afflitti dalle alluvioni del 2010, riabilitando gli uffici e gli impianti di pompaggio e irrigazione. Nel giugno del 2013 Iscos ha partecipato ad un bando del MAE per la selezione di progetti promossi, ed stato approvato il progetto presentato per il Pakistan Supporto alla Societ Civile, alle donne e ai lavoratori vulnerabili in Pakistan che focalizzato soprattutto sulle condizioni di lavoro forzato nelle fornaci per mattoni. Le attivit del progetto inizieranno nel 2014. Sempre in Pakistan, in corso il progetto, promosso dallIsIAO, finanziato dal programma Debt SWAP (annullamento del debito) del Ministero degli Affari Esteri per preservare i siti archeologici della valle dello Swat, formare nuove figure professionali nel settore e rilanciare occupazione e turismo. Si sono concluse le attivit del progetto Una rete contro lo sfruttamento del lavoro minorile tra Italia e subcontinente indiano in Pakistan, India e Bangladesh. Il progetto, co-finanziato dal Comune di Milano allAnolf Lombardia, vede un ampio partenariato con ISCOS Lombardia, ISCOS Nazionale, Associazione provinciale Pakistani-Varesini (APV), Anolf Varese, CESIL Milano e Anolf Milano. In India, proseguito il progetto a sostegno dei diritti dei minori finanziato dalla Commissione Europea al CIAI (Centro Italiano Aiuti allInfanzia), dove ISCOS in partnership, che prevede il capacity building ed il rafforzamento della rete delle organizzazioni della societ civile che si occupano di diritti dei bambini. Il progetto triennale e multi-country e prevede attivit di formazione, informazione e lobby sui diritti dei minori attraverso il sostegno ad un network di 120 ONG locali anche in Afghanistan, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka. NellAgosto 2013 stata realizzata una conferenza internazionale a Katmandu alla quale ha partecipato anche la responsabile del progetto in Italia, ed stata presentata la ricerca sulla situazione dei diritti dei minori nei paesi coinvolti nel progetto. In Cina si avviato un nuovo progetto finanziato dalla Commissione Europea Sostenere i diritti economici e sociali dei lavoratori migranti interni gestito da ISCOS in collaborazione con il Dipartimento Formazione della Cisl, il Segretariato LO-TCO Svezia, FTGB (sindacato Belga), il Bejing Mingde Research Institute (una think tank di accademici dellUniversit Industriale di Pechino) e il Centro di Informazione e Consulenza su Salute e Lavoro (organizzazione di base impegnata sui diritti dei migranti, con sede a Shenzhen nelle zone economiche speciali). Il progetto parte conducendo una analisi sulle condizioni di lavoro in imprese a capitale italiano, belga o svedese, o che producano per marchi di queste nazionalit. Sulla base del rapporto che si otterr per ciascuna azienda si valuter, insieme ai sindacati in Europa, un piano di azione specifico che potrebbe anche prevedere la presentazione del rapporto al management della azienda in Europa per cercare di risolvere le principali problematicit. Il Bejing Mingde Research Institute editer una pubblicazione trimestrale sui diritti collettivi del lavoro nel contesto della legislazione cinese sulle relazioni industriali, indirizzato ad accademici, sindacalisti e funzionari governativi, Iscos produrr una newsletter quindicinale, in italiano e in inglese, per il pubblico europeo (sindacalisti, ricercatori,

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 25

    accademici, attivisti) in modo da alzare lattenzione sul tema dei diritti dei lavoratori in Cina e fare quindi pressione sulle aziende Europee che producono in Cina. Il progetto include altre due componenti:

    La formazione sulla legislazione cinese sul lavoro nelle scuole superiori delle maggiori aree di provenienza dei lavoratori migranti in modo che i ragazzi partano a cercare lavoro gi con un bagaglio di conoscenza dei propri diritti

    La gestione di vertenze, affidata allo Studio Associato di Legali del Lavoro, particolarmente neglette dagli avvocati cinesi come i procedimenti penali contro i lavoratori coinvolti in scioperi e manifestazioni, procedimenti civili che prevedano la rieducazione attraverso il lavoro dei leader dei lavoratori, i licenziamenti collettivi in seguito a proteste, il mobbing con motivazioni politiche.

    ISCOS Sicilia, ISCOS Emilia Romagna, ISCOS Piemonte ed ISCOS Toscana hanno sostenuto e diffuso la pubblicazione di una newsletter sui temi del lavoro in Cina ChinaNews. stato inoltre pubblicato lo speciale Made in China: una raccolta di notizie e approfondimenti per raccontare il 2013 dei lavoratori cinesi.

    Nei paesi del Sud-Est Europa LISCOS ha da poco terminato il progetto multipaese che ha coinvolto Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Macedonia e Kosovo nel rafforzamento del comitato donne del PERC ITUC, il comitato Pan Europeo costituito allinterno della confederazione internazionale dei sindacati, (CSI) il quale collabora attivamente come partner allinterno del progetto in questione. Oltre che la realizzazione di campagne di sensibilizzazione su alcune delle problematiche prioritarie evidenziate dai comitati riguardanti le donne lavoratrici. Non ultimo, tra gli obiettivi del progetto, anche il rafforzamento del ruolo delle donne sindacaliste allinterno delle loro organizzazioni. Anche in Turchia lISCOS svolge progetti di formazione per lo sviluppo di organizzazioni sindacali tramite seminari di formazione e scambio di informazioni per il rafforzamento delle organizzazioni sindacali e lo sviluppo di buone pratiche per il consolidamento e il rafforzamento del dialogo sociale del Paese. Partner sono lorganizzazione CNI turca che fa da coordinatore delle diverse confederazioni locali, assieme a CISL, FEMCA, FISASCAT e FIBA da parte italiana; a livello europeo il progetto si avvalso della collaborazione di IndustriAll - ETUF:TCL, della federazione europea di tessile, abbigliamento e pelle e di EUROCADRES, oltre alla partecipazione dellistituto di formazione della confederazione CITUB della Bulgaria, della federazione belga LBC-NVK e di quella danese HK-DK. In particolare, il progetto conclusosi lo scorso ottobre ha realizzato la formazione di delegati sindacali provenienti dai settori commercio, banca e tessile sulla contrattazione nellambito delle pari opportunit; lo sviluppo di teorie e tecniche atte a rafforzare le capacit dei delegati sulla contrattazione, in particolare sulle questioni di genere. Altri paesi in cui si continuato il lavoro di cooperazione con i sindacati locali sono stati Romania, Bulgaria e Macedonia in cui lISCOS ha dato continuit a una serie di progetti volti a mantenere una collaborazione con le organizzazioni bulgare e rumene per seguire quello che un fenomeno che va avanti ormai dagli anni 90, quello delle delocalizzazioni delle aziende italiane in questi Paesi. Il settore di riferimento, che anche quello che maggiormente ha risentito del fenomeno, quello tessile e dellindustria leggera. Oltre a dare sostegno a quello che un percorso gi iniziato, questo progetto ha consentito di collaborare con un paese come la Macedonia che si appresta ad entrare nellUnione Europea ma che deve affrontare ancora una serie di problematiche nellambito del dialogo sociale e delle relazioni industriali. Al momento, una serie di riforme richieste proprio dallo status di paese in fase di pre-accesso riguardano anche il mondo del lavoro e il suo adeguamento agli standard europei. Oltre al partenariato con la FEMCA e con le organizzazioni locali di settore, a livello europeo il progetto si avvalso del sostegno di IndustriAll ETUF:TCL.

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    Limpegno dellISCOS nel supporto ai migranti si rinnovato questanno con un nuovo progetto, di cui capofila, che ha come obiettivo quello di aiutare lintegrazione dei migranti provenienti da Paesi terzi in Europa. In particolare, il progetto ha come obiettivo quello di creare una rete europea di tutte le organizzazioni sindacali che aiutano e supportano i migranti presenti in Italia. Le potenzialit della rete saranno molteplici, si andr dal coordinamento a livello europeo e scambio di informazioni per permettere a un cittadino di poter andare da un paese allaltro dEuropa essendo gi a conoscenza dei suoi diritti e della situazione del mercato del lavoro. Ma la rete avr anche la possibilit di poter fare informazione preventiva ai migranti che vogliono venire in Italia cercando di creare cos un grande organo a cui il migrante pu affidarsi per evitare forme illegali di migrazione. Inoltre, le organizzazioni potranno beneficiare della creazione della rete anche dalla pubblicit che una campagna a livello europeo, prevista nel 18 mesi di progetto, potr dare e far conoscere a tutti i servizi che i sindacati danno ai migranti e alle loro famiglie. Il progetto si divide in tre fasi principali, una conferenza di tre giorni presso lITC dellILO, in cui creare le basi tecniche e politiche della rete, decidendo valori comuni, ma anche le attivit specifiche e il coordinamento delle organizzazioni sindacali impegnate al sostegno al migrante. Successivamente, gli operatori degli uffici pilota presenti nei 6 paesi presenti parteciperanno a tre training di formazione in cui impareranno a usare delle tecniche comuni e a conoscere il lavoro delle altre organizzazioni in Europa, tentando di avere una base comune di lavoro che permetta al lavoratore di avere una base comune di servizi a cui accedere, lultima fase vedr il lancio ufficiale della rete in cui saranno inclusi anche organizzazioni che non sono partner nella parte di prova che vede questo progetto. Supporto alle attivit di coordinamento sar un portale web che ha come obiettivo quello di creare una maggiore coesione tra le organizzazioni e un luogo virtuale in cui incontrarsi. Per questa fase pilota del progetto le organizzazioni partner saranno: CES ( Confederazione Europea dei Sindacati), CISL , ANOLF e UIL ( Italia), ITC ILO (come organizzazione internazionale), CCOO e CITE Catalunya (Spagna), CGT (Francia), ZSSS (Slovenia), Arbeit und Leben e.V. LAG Berlin (Germania), ICTU (Irlanda) con il supporto della CSI-ITUC (Confederazione internazionale dei sindacati).

    5.3. Attivit di sviluppo formazione Le attivit di sviluppo e formazione, e cio quel quadro di iniziative di relazioni, partenariati, sensibilizzazione, comunicazione e visibilit, hanno lo scopo di rendere ISCOS un attore propositivo e riconosciuto negli ambiti della cooperazione internazionale e nella base associativa dellIstituto. Nel 2013 ISCOS ha partecipato allelaborazione di documenti strategici e di position papers nei contesti nazionali e internazionali dove hanno luogo il dibattito e le decisioni sulle politiche di cooperazione allo sviluppo, come ad esempio il Tavolo Interistituzionale per la Cooperazione allo Sviluppo ed ai gruppi di lavoro ad esso collegati. NellAssociazione delle ONG Italiane la rappresentante di ISCOS stata eletta nel Consiglio Nazionale, ed anche coordinatrice delle tre reti italiane di ONG nel Gruppo Efficacia istituito dal MAE-DG Cooperazione Sviluppo. A livello europeo ISCOS membro di Solidar, rete di 59 organizzazioni, di 25 paesi, impegnate per la giustizia sociale. Per la rete Trade Union Development Cooperation Network (TUDCN) della Confederazione Sindacale Internazionale, la rappresentante dellISCOS partecipa alle Assemblee Generali e ai gruppi di lavoro sulle politiche di cooperazione della UE, sul dibattito Post 2015, sulla partecipazione del settore privato nello sviluppo

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 27

    5.4. Attivit di comunicazione

    Nel 2013, in continuazione con lanno precedente, sono proseguite le attivit di informazione rivolte al mondo CISL per aumentare il numero di simpatizzanti dellistituto e attivit specifiche rivolte ai sostenitori dellISCOS. Lanno si aperto con la pubblicazione del Rapporto Attivit ISCOS 2010-2012, un volume che racconta 3 anni di attivit dellIstituto, rendicontando ed illustrando le azioni di Cooperazione allo Sviluppo svolte nel triennio. Il Rapporto disponibile online in italiano (http://bit.ly/104kKcw) e in inglese (http://bit.ly/1enVvK6).

    Si concluso il secondo anno della campagna Adotta un/a Sindacalista Birmano/a, lanciata in collaborazione con il Dipartimento Internazionale CISL a dicembre 2010. Grazie al lavoro svolto congiuntamente con Cecilia Brighi del Dip. Internazionale, e alladesione di oltre 30 strutture CISL alla campagna stato possibile sostenere 27 sindacalisti adottati del FTUM (FTUB) e instaurare un proficuo rapporto di collaborazione. Per la confederazione sindacale birmano il sostegno della CISL, unito a quello di altre organizzazioni che percorrono simile percorsi di accompagnamento, ha voluto dire essere in grado di aumentare il numero di sindacati registrati affiliati e poter raggiungere e rappresentare un numero crescente di lavoratori. I canali di collaborazione stabiliti, hanno permesso inoltre di venire incontro ad un'altra necessit del FTUM, il restauro e la rimessa in opera di un centro di formazione sindacale. I fondi donati dal CAF CISL, hanno fatto s, che al momento della stesura di questo bilancio, ogni fine settimana vengano formati nel centro centinaia di sindacalisti ed attivisti sindacali. Le attivit svolte sono state ricordate e festeggiate anche durante la giornata del 1 maggio 2013.

    proseguito, grazie alliniziativa degli ISCOS regionali di Sicilia, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana il percorso di conoscenza della Cina, la fabbrica del mondo dove ISCOS opera stabilmente dal 2008. In collaborazione con Cineresie, ISCOS ha pubblicato durante lanno la newsletter mensile China News e a dicembre lo speciale Made in China 2013 (disponibile online http://bit.ly/1eeflHp) che in 44 pagine riassume e sviluppa le informazioni comparse nella newsletter. A marzo 2013 ISCOS Sicilia ha organizzato il convegno Leggere la Cina in cui sono state approfondite le tematiche affrontate dalla newsletter.

    In Mali, uno dei paesi pi poveri del mondo, si accentuata allinizio del 2013 la crisi avviatasi nel 2012 con la ribellione nel nord del Mali del movimento separatista Tuareg MLNA, Mouvement national de libration de l'Azawad. In Mali, che sino a qualche mese fa era considerato uno dei paesi pi stabili dellarea, lISCOS, Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo promosso dalla CISL, lavora ininterrottamente da 26 anni conducendo, insieme al sindacato locale UNTM progetti improntati alleconomia solidale, al sostegno dellassociazionismo contadino e delle cooperative, alla sicurezza alimentare tramite il miglioramento delle produzioni agricole, abbiamo raccontato nel comunicato stampa di lancio della campagna. Data la sua presenza storica nel paese, unazione di solidariet Raccolta fondi Emergenza Mali: la guerra continua stata

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    avviata naturalmente per poter intervenire a favore delloltre mezzo milione di sfollati, soprattutto donne e bambini, che questa guerra ha prodotto. Una guerra per la sopravvivenza quotidiana delle popolazioni coinvolte dal conflitto, innocenti rispetto a quello che sta accadendo. Donne, bambini, uomini che hanno perso quello che avevano, spesso poco, e oggi sono profughi e sfollati.

    Ad Haiti, nellambito del progetto Tra-dwa-fom-oga, Ri-Costruire Haiti, Decent Work per una ricostruzione dignitosa stato pubblicato il sito web del progetto tradwafomoga.org in creolo, francese e italiano, con tutte le informazioni sulle attivit del progetto. Unattivit del progetto ha inoltre facilitato lorganizzazione della Giornata Mondiale del Lavoro Dignitoso (WDDW, 7 ottobre 2013) che ha visto una colorata manifestazione dei numerosi sindacati haitiani. La marcia pacifica congiunta per la rivendicazione di un lavoro decente per tutti gli Haitiani stata preceduta da un intenso lavoro di coordinamento tra le diverse centrali sindacali, con la mediazione e la collaborazione di CSA e IsI, che ha portato a condividere gli interventi politico-programmatici e la strategia di comunicazione. Il 7 Ottobre stato quindi preceduto da una settimana dinformazione della popolazione attraverso la divulgazione di spot nelle principali Radio e Tv a diffusione nazionale e da una conferenza stampa unitaria che ha avuto luogo il 4 Ottobre, ha

    scritto Michele Rescaldani, cooperante ISCOS ad Haiti, in un articolo comparso sul sito web dellISCOS. Londa azzurra, vestita delle maglie fatte preparare da IsI coi colori della bandiera Haitiana, lo slogan e il logo della GMLD, e il logo della sola CSA a rappresentare le varie centrali e significare la loro lunit dazione, ha chiesto al Parlamento di ratificare e applicare la Convenzione n. 122 dellOIL e consegnato delle dichiarazioni a favore delluguaglianza di genere e per il miglioramento delle condizioni della donna lavoratrice direttamente ai funzionari del Ministero degli Affari Sociali. Sempre nellambito del medesimo progetto, il 26 novembre a Roma stata organizzata da IsI la conferenza Haiti: Ricostruzione, Lavoro Dignitoso, Democrazia, inserita tra le iniziative preparatorie della VI Conferenza Italia-America Latina. La conferenza ha affrontato, a quasi quattro anni dal sisma, i risultati della ricostruzione e lo stato economico e sociale di Haiti, un paese che nonostante l'attuale apertura democratica non ancora riuscito a trovare vie duscita alla povert endemica che lo affligge.

    La consueta, e fondamentale, campagna per la raccolta del 5 per 1000, stata sviluppata nei mesi preposti, in collaborazione con il CAF nazionale e le sue sedi sul territorio. Il supporto dellente CISL di assistenza e consulenza fiscale stato fondamentale insieme a quello di molte strutture CISL nazionali, regionali e territoriali. Gli ISCOS regionali hanno svolto il ruolo di maggiore rilievo nella promozione del sostegno allISCOS nei rispettivi territori. Le proiezioni delle scelte per ISCOS quale

    destinatario del 5 per 1000 hanno mostrato una diminuzione rispetto al 2012 che, mancando i dati dellAgenzia delle Entrate (non ancora disponibili al momento della redazione del presente

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    bilancio), non pu essere verificata. Anche nella campagna 5x1000 del 2013, hanno continuato ad essere fondamentali limpegno politico della Confederazione, dalla Segreteria confederale fino alle UST, dalle Federazioni di categoria ad enti e associazioni. Sotto il profilo della comunicazione la Campagna 5 per Mille ISCOS 2013 Noi ti conosciamo. E tu? ha rappresentato un tentativo riuscito, nonostante i risultati, di produrre una comunicazione maggiormente efficace e coinvolgente. Realizzata in collaborazione con Bitbazar srl, la campagna ha realizzato la produzione dei materiali poi distribuiti presso le sedi CAF card, depliant e locandine, un video dedicato (disponibile su Youtube http://youtu.be/Uc_yEjpfdp8), l'animazione sui social network facebook e twitter, la realizzazione di un sito web dedicato 5per1000.iscos-cisl.org. Tutti questi media hanno fornito unimmagine coordinata delle attivit dellistituto e hanno trasmesso un duplice messaggio: Noi ti conosciamo. E tu? e ISCOS ti riguarda, riferito alla convergenza di azione fra ISCOS con attivisti sindacali e sindacalisti dei paesi in via di sviluppo e sindacalisti ed attivisti della CISL, perch noi combattiamo con te le stesse battaglie. Nellambito della campagna, al fine di fornire uno strumento per la promozione dellimmagine dellIstituto e per la campagna 5 per Mille nella regione Puglia, in collaborazione con la responsabile della comunicazione di ISCOS Puglia, Fabiana La Capria, stato pubblicato il sito dellISCOS Regionale, tuttora online allindirizzo puglia.iscos.eu.

    A luglio 2013, nellambito del progetto Educazione, salute e tutela per i bambini del Sud Asia, ISCOS ha sostenuta attivamente la campagna La famiglia, il mio primo diritto. La campagna stata lanciata dalla rete di 139 organizzazioni della South Asian Alliance of Grassroots Non-Governative Organizations (SAAGN) per i diritti dei bambini, partner di ISCOS nel progetto. Attraverso la campagna SAAGN ha chiesto ai Governi, alle organizzazioni internazionali ed alla societ civile di sostenere e rafforzare la famiglia, perch siano garantiti i diritti fondamentali dei bambini. Un appello a tutelare i diritti dei bambini ad avere una famiglia e il diritto della famiglia di essere sostenuta a svolgere al meglio il proprio compito, per la tutela dei diritti dei bambini. Grazie al fondamentale contributo del cooperante ISCOS in India, Stefano Frasca, abbiamo potuto partecipare alla promozione della campagna con la redazione e la pubblicazione di articoli, online sul nostro sito web e sui social

    network, oltre che tramite altri media. Inoltre abbiamo potuto raccontare con parole e immagini (vedi la gallery su flickr http://bit.ly/1gQUyEt) la Consultazione Regionale sui Diritti dei Minori , tenutasi il 30 e il 31 agosto a Kathmandu, Nepal, organizzata da SAAGN, lAlleanza delle associazioni per i diritti dei minori in Sud Asia (South Asian Alliance of Grassroot NGOs, www.saagn.org). Il meeting ha costituito, dopo oltre due anni e mezzo di intensa attivit, lapice del progetto Civil Society Alliance for Child Rights in South Asia (Alleanza della Societ civile in Sud Asia per i diritti dei bambini). Per la prima volta, membri di piccole organizzazioni, fra le 139 che partecipano al network SAAGN, hanno potuto far sentire la propria voce ad un livello internazionale e prendere un impegno comune. Cinque gruppi di lavoro sui temi del Lavoro Minorile, Traffico di Bambini, Violenze sui Minori, Matrimoni Precoci, Punizioni Corporali, hanno dato vita ad una road-map per affrontare concretamente i maggiori problemi che affliggono i minori nella realt dellAsia Meridionale, ha scritto Stefano Frasca.

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    A oltre 15.000 km di distanza nel frattempo era in corso unaltra campagna di ISCOS, in collaborazione con la FIM-CISL e un ampio gruppo di partner internazionali fra cui IndustriALL Global Unione e CNM-CUT, il sindacato metalmeccanico brasiliano, United Steelworkers. Il progetto Vida Viva si svolge in Colombia, il pi pericolo paese al mondo per i sindacalisti, e il pericolo per gli attivisti sindacali colombiani di perdere la vita, assassinati. Gli obiettivi generali dellazione sono migliorare la qualit della vita e la salute dei lavoratori nei settori dellindustria manifatturiera in

    Colombia; aumentando la capacit e il potere dei lavoratori e dei loro sindacati per interventi diretti nelle fabbriche che migliorino le condizioni dimpiego, lavoro e salute. Per questo, il progetto si propone di rafforzare lazione sindacale che permetta lo sviluppo sia di pratiche democratiche attraverso il coinvolgimento dei lavoratori, sia della cultura di partecipazione. La campagna sviluppata in Italia con la FIM ha consentito, oltre che di informare sulle attivit del progetto, di far conoscere la terribile situazione vissuta dai lavoratori e dai sindacalisti colombiani. A ottobre 2013 stato pubblicato il volume della CollanaIscos Bem Viver: prospettive endogene di sviluppo nellAmazzonia di frontiera (disponibile online http://bit.ly/1gcLavH) che racconta il progetto Sviluppo sostenibile nella frontiera dellAmazzonia brasiliana, conclusosi durante lanno, che raggiungendo gli obiettivi prefissi, ha incrementato i redditi e i livelli occupazionali, coerentemente coi principi del lavoro dignitoso e delleconomia solidale, nelle comunit locali, principalmente di etnia Ticuna, e ridurre le malattie provocate dallassenza di acqua potabile. Le varie attivit sviluppate di sviluppo socio-economico, aumento della consapevolezza dei propri diritti dei lavoratori, miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie sono descritte dettagliatamente nel volume, che oltre a rappresentare gli effetti concreti avuti dal progetto sulla popolazione coinvolta (oltre 4.500 persone di 19 comunit indigene e/o rivierasche), rappresenta un vero e proprio manuale per la riproduzione delle pratiche attuate, con successo, per promuovere un miglioramento tangibile delle condizioni di vita delle comunit locali, sviluppano solidariet, consapevolezza, emancipazione. Io sono 54 anni che vivo sulle rive del fiume e non avevo mai visto questa integrazione, noi eravamo vicini, ci incontravamo tutti i giorni in questo fiume e non ci conoscevamo, questo ci ha migliorato molto, stato molto differente dagli altri progetti, questa integrazione tra le comunit, dice nel libro Chagas, della comunit Guanabara I. Ah, quello che mi piaciuto di pi di tutto questo stata questa cosa dellacqua. Perch gli altri progetti venivano e solo aiutavano luno o laltro, qui no, questo sistema di pulizia dellacqua che

    ISCOS ha portato ha aiutato tutta la comunit, tutti sono stati beneficiati, ha detto Aurlio, della comunit di Capacete. Tutte le attivit sopra descritte hanno costituito il messaggio, ovvero i messaggi, che ISCOS ha voluto condividere con la CISL, ente promotore ed ispiratore delle sue attivit, e i 1.082 i delegati che hanno preso parte al XVII Congresso nazionale della Cisl, svoltosi a Roma nel giugno 2013. Oltre ad informare ISCOS ha portare anche le forme e i colori, sotto forma di oggetti artigianali, dei paesi in cui presente con i suoi progetti di sviluppo.

  • ATTIVIT ISTITUZIONALI ISCOS BILANCIO SOCIALE 2013 31

    Unoccasione per conoscere non solo i problemi, ma anche una piccola parte di quanto di bello hanno da offrire le culture e i popoli dei paesi meno sviluppati. Lanno si concluso con la proposta della Campagna di Natale ISCOS 2013, che in questa edizione ha proposto, oltre che i tradizionali biglietti augurali cartacei, anche i biglietti digitali e uno shopper personalizzato, realizzato in collaborazione con il Commercio Equo e Solidale. La campagna, sviluppata in collaborazione con lassociazione ESC, ha visto la realizzazione di un sito ad hoc, di un video promozionale e di una serie di biglietti con illustrazioni originali, realizzati dallillustratrice Enrica Pizzicori. Riguardo le attivit di diffusione verso i media, anche nel 2012, le tematiche riguardanti le attivit svolte dallistituto hanno trovato spazio nei media CISL. Conquiste del lavoro, CislTV e la pagina dei servizi CISL su Avvenire, solo per citarne alcuni, sono stati fondamentali per veicolare il nostro messaggio. Solo per citarne alcuni, hanno avuto pubblicazione articoli sui rischi corsi dai lavoratori dei cantieri navali in India, sullEmergenza in Mali, sui diritti dei bambini in Asia, sullesperienza di frontiera con le comunit dellAmazzonia Brasiliana. quindi doveroso per noi esprimere il ringraziamento, oltre che alla segreteria confederale e alle redazioni delle gi citate testate, a tutti gli addetti stampa, i giornalisti, i responsabili della comunicazione, gli operatori dei dipartimenti confederali, di UST, USR, Federazioni di categoria, enti, associazioni che hanno collaborato con noi nel corso dellanno. La sinergia e la collaborazione con gli ISCOS regionali ha costituito un punto di forza nel raggiungere gli iscritti con un messaggio condiviso sulla mission dellistituto e della sua visione della cooperazione internazionale, cos come la disponibilit di tutti i colleghi dellISCOS Nazionale e delle sedi estere, senza i quali molte informazioni non sarebbero mai divenute notizie. Il presente bilancio quindi loccasione per rinnovare i ringraziamenti a quanti hanno condiviso con lISCOS lintenzione di costruire un mondo migliore per tutti, anche per noi, tramite la cooperazione allo sviluppo, contribuendo con il proprio lavoro e la propria professionalit. Si ringraziano (in un elenco non esaustivo): Raffaella Vitulano, Andrea Benvenuti, Manlio Masucci e tutti gli altri redattori di Conquiste del Lavoro; Salvo Guglielmino, i redattori e i tecnici di CislTV; Marilena Sias; Maura Crudeli, Luciana Amapani, Elisa Natini e la cooperativa ESC; Rita Giacalone e Bitbazar Srl; Tommaso Facchin e Cineresie; la tipografia IGB; i capi-progetto e cooperanti ISCOS allestero: Enrico Garbellini e Eugenio Zampa (Amazzonia), Alessio Adanti e Michele Rescaldani (Repubblica Dominicana e Haiti), Stefano Capotorti (Mali), Stefano Frasca (India), Laura Battistin e Ivan Franceschini (Cina) Si ringraziano per averci concesso lutilizzo delle loro opere i fotografi Daniele Gussago, Maila Iacovelli, Mauro Martini, Manlio Masucci, Bruno Salvinelli (FONSIPEC), Ricardo Wezler. Un grazie di cuore a chi ha voluto percorrere insieme a noi il cammino della solidariet.

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    5.5. Informazioni e dati sui progetti Nelle pagine successive sono rappresentati alcuni indicatori quantitativi e qualitati