BILANCIO SOCIALE 2008
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AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA “S. Spirito-Fondazione Montel”
Pergine Valsugana
BILANCIO SOCIALE BILANCIO SOCIALE BILANCIO SOCIALE 200820082008
SommarioSommario
1. Presentazione 5
2. Chi siamo 9
3. Stakeholder 17
4. Organizzazione 19
5. Servizi 23
6. Ospiti 29
7. Progetto Assistenziale Individualizzato 35
8. Situazione sanitaria 39
9. Servizi per esterni 45
10. Personale 49
11. Fornitori 55
12. Situazione economica 61
13. Servizi innovativi 65
14. Qualità 67
15. Organismi di partecipazione 73
16. Volontariato 75
17. Il Ponte 79
18. Le donazioni 83
19. Il sito 85
1. PRESENTAZIONE1. PRESENTAZIONE
La rendicontazione sociale rappresenta una delle principali frontiere di innovazione della
comunicazione pubblica. Il bilancio sociale, nelle sue varie accezioni (bilancio di salute, eti-
co, ambientale, ecc...) costituisce, infatti, per le Amministrazioni Pubbliche un potente
strumento di comunicazione bidirezionale con i propri stakeholders, favorendo, da un lato,
la trasparenza dell'agire amministrativo e sollecitando, dall'altro, la partecipazione dei
cittadini/utenti alla vita pubblica.
Il ruolo della comunicazione consiste dunque nel rendere possibile un dialogo aperto alle a-
spettative del contesto, all’ascolto delle ragioni e alle proposte delle parti in causa deter-
minando così nella gestione un incontro di posizioni dialettiche ma non contrapposte.
Il bilancio sociale, dunque, rappresenta il veicolo attraverso il quale le Amministrazioni pos-
sono comunicare ai propri interlocutori gli impatti prodotti dalle proprie scelte politiche e
gestionali sulla qualità della vita all'interno della propria “comunità”, nonché valutare la co-
erenza tra quanto programmato e quanto, invece, operativamente realizzato.
Anche l’A.P.S.P. “S. Spirito – Fondazione Montel” presenta il suo bilancio sociale.
Si tratta di un volume ricco di dati, tabelle, grafici, immagini che documentano un anno di
attività mettendo a stretto confronto le politiche, gli impegni, gli obiettivi raggiunti e le ri-
sorse utilizzate in termini di miglioramento della qualità della vita, non solo degli Ospiti, ma
dell’intera comunità di riferimento.
Oltre a fare una presentazione dell’Azienda, di chi siamo, di qual è l’assetto organizzativo
interno e di quali sono i servizi offerti, il bilancio sociale cerca di offrire una panoramica ge-
nerale sui principali risultati in termini di salute, per gli ospiti, e di reciproco beneficio per
il personale, fornitori, comunità in generale.
Rimandiamo quindi a Voi la lettura di questo importante ed innovativo documento, consape-
voli che il bilancio sociale possa ulteriormente qualificare l’attività della S. Spirito, del pro-
prio personale e della comunità intera, trasformando il pensiero comune, che ancor oggi i-
dentifica questa istituzione nel vecchio “ospizio” o “ricovero”, verso l’immagine più realisti-
ca e qualificante di azienda pubblica di servizi alla persona.
Pagina 7 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
1. Presentazione1. Presentazione
IL PRESIDENTE
- arch. Maurizio Mattivi -
IL DIRETTORE GENERALE
- dott. Giovanni Bertoldi -
2. CHI SIAMO2. CHI SIAMO
Nel 1508 fu elevato con bolla del Pontefice Giulio II a pubblico nosocomio e aggregato al grande ospedale di S. Spirito di Roma, don-de ebbe il nome. Sin dall'origine l'Istituzione ebbe diversi benefattori che sono ricordati nell'albo apposto all'entrata dell'attuale struttura di via Pive. Nel 1959 la Signora Montel Luisa in Gentilini lasciò con testa-mento a favore del Comune di Pergine Val-sugana il Palazzo Montel in Pergine Valsuga-na Via Fabio Filzi n. 1, vincolandone la de-stinazione a scopi di pubblica utilità preferi-bilmente come ricovero di vecchi e vecchie
L'Ospedale Ricovero di S. Spirito ebbe origi-ne nel secolo XIV dalla Società dei Lavorato-ri delle Miniere. Nel 1423 Ermanno fu Zanino lasciò con suo testamento alla Fradaglia dei lavoratori “un letto fornito per collocarvi un povero artista infermo”; nello stesso anno la moglie assegnò uno stabile con annessa una casa mezza diroccata collocato nell’attuale Piazza Gavazzi di Pergine Valsugana dove venne aperto anche un reparto maternità.
bisognosi di assistenza; il vecchio edificio sito in Piazza Gavazzi vetusto e cadente do-vette essere abbattuto e la sede dell'Ospe-dale fu trasferita nel Palazzo Montel. Nel 1975 l'Ospedale fu dotato dell'attuale strut-tura di via Pive costruita nel vasto orto-giardino annesso al Palazzo Montel. La strut-tura fu completata nel 1978 anche grazie ai contributi di vari Enti quali Stato - Provincia - Comune - Cassa Rurale e ASUC di Pergine, nonché grazie ai lasciti di Sartori Maria e Moser Lina. Il Palazzo Montel, rimasto così inutilizzato, fu trasferito in proprietà al Co-mune di Pergine Valsugana in ossequio alle disposizioni testamentarie, riservando il di-ritto di usufrutto sulla casetta di nuova co-struzione annessa al Palazzo e su alcuni lo-cali a pianterreno. A partire dal 1985 la struttura di via Pive ha subito significativi interventi di ristrutturazione ed ampliamen-to che hanno permesso la realizzazione di ampi spazi comuni nonché il miglioramento della qualità complessiva dei servizi offerti. Nel 2002 venne inaugurata ed aperta la nuo-va struttura residenziale di via Marconi do-tata di moderne tecnologie e maggiormente rispondente ai più recenti e moderni stan-dard strutturali. Ad oggi è in fase di ultima-zione la struttura per servizi generali che, collegata alle due residenze attraverso sot-topassi pedonali, completerà l’opera di am-modernamento dell’Istituzione per la crea-zione di una moderna “cittadella dell’anziano”. Nell’anno 1986 l’Ospedale Ricovero di S.
La nostra storia: da Ospedale Ricovero ad Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (A.P.S.P.)
2. Chi siamo2. Chi siamo
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Spirito, fino allora amministrato dall’Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.) – già Con-gregazione di Carità, fu dotato di un nuovo Statuto approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 52 di data 17/01/1986. Da tale data l’Istituzione viene denominata Casa di Riposo S. Spirito – Fondazione Mon-tel alla quale è riconosciuta la personalità giuridica di Istituzione Pubblica di Assisten-za e Beneficenza (I.P.A.B.). Nel corso degli anni vengono effettuate tre modifiche statutarie. L’ultima edizione del-lo statuto dell’Istituzione è stata approvata con deliberazione della Giunta Regionale n. 1061 di data 09/07/1998. Il 28 novembre 1990 il Sindaco di Pergine Valsugana insediava il primo Consiglio di Amministrazione dell’I.P.A.B.. Da tale data l’Istituzione assumeva una gestione autono-ma indipendente dall’Ente Comunale di As-sistenza affidatario da tempo immemorabile della sua amministrazione. Nel 1989 la Casa di Riposo S. Spirito – Fonda-zione Montel viene classificata come I.P.A.B. di I° categoria ai sensi della L.R. n. 20/88; nel corso degli anni successivi vengo-no effettuate diverse revisioni della classifi-cazione fino a raggiungere la quarta ed ulti-ma nell’anno 2005. Nel 1998 la Casa di Ripo-so S. Spirito – Fondazione Montel viene ac-creditata provvisoriamente come R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) in attua-zione dell’art. 24 della L.P. n. 6/98. Nell’anno 2004 viene ottenuta la certifica-zione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 e nel corso del 2005 vengono rilasciate dalla Pro-vincia Autonoma di Trento le autorizzazioni al funzionamento per le due strutture resi-
denziali di via Pive e di Via Marconi ai sensi di quanto disposto dal D.P.G.P. 27 novem-bre 2000 n. 30-48/Leg.. Il primo maggio 2005 viene attivato il servizio Centro diurno per anziani in convenzione con il Compren-sorio Alta Valsugana. A partire dalla fine del 2006 l’Amministrazione dell’I.P.A.B. adotta tutti i provvedimenti necessari alla trasfor-mazione in A.P.S.P. ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n. 7 fino all’adozione del nuovo statuto della nuova Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “S. Spirito – Fondazio-ne Montel”. Il 31/12/2007 l’I.P.A.B. cessa di esistere e viene istituita l’A.P.S.P. (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona) amministrata dall’01/01/2008 da un Commissario Straor-dinario. Dall’01/01/2008 l’A.P.S.P. viene iscritta nel Registro Provinciale delle Aziende. Il giorno 26 marzo 2008 viene insediato il primo Consiglio di Amministrazione della nuova Azienda e nominato il Direttore Gene-rale della stessa. Da giugno 2008 viene attivato il servizio ria-bilitativo per esterni quale primo passo ver-so quella aziendalizzazione tanto evocata dalla legge di riforma.
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Scopi
L’Azienda, in quanto soggetto pubblico istituzionale inserito nel sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio-sanitari, ne è attore nelle forme previste dalla legislazione provinciale vigente e persegue i seguenti scopi: a. contribuire alla programmazione sociale e socio-sanitaria e di governo delle politiche
sociali e socio-sanitarie, in forma diretta o associata, nelle modalità previste dalle nor-mative vigenti, anche attuando e promuovendo studi e ricerche nei propri settori di attività;
b. erogare e promuovere, anche in forma sperimentale o integrativa, interventi e servizi alla persona e alle famiglie attraverso attività socio sanitarie e socio assistenziali nel rispetto delle disposizioni date dagli enti titolari della competenza socio sanitaria e so-cio assistenziale, dei sistemi di autorizzazione e di accreditamento e degli eventuali accordi contrattuali allo scopo sottoscritti, assumendo come fine la cura, il consolida-mento e la crescita del benessere personale, relazionale e sociale dei cittadini. In par-ticolare l’Azienda, attraverso i servizi Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.), Hospi-ce, Casa di Soggiorno per anziani, Centro diurno, Centro di Servizi, Alloggi protetti, As-sistenza domiciliare integrata e Servizi di sollievo per le famiglie, provvede al soddisfa-cimento dei bisogni della popolazione non autosufficiente e di persone disabili che co-munque si trovino in condizioni di disagio. A tale scopo può attivare e gestire strutture, servizi e ogni intervento utile a rispondere ai bisogni via via emergenti, inclusi servizi con carattere temporaneo o di urgenza, dei quali gli indirizzi della programmazione provinciale e locale evidenzino la centralità, attuando modalità di cura ed assistenza innovative e di eccellenza anche avvalendosi delle tecnologie informatiche e telemati-che e di pratiche e terapie non farmacologiche, tra le quali quelle che riconoscono il valore terapeutico degli animali, promuovendo in tali ambiti iniziative, attività, studi e ricerche anche nel campo riabilitativo e delle cure palliative a favore di pazienti affet-ti da patologie allo stato terminale;
c. erogare e promuovere servizi diversificati all’interno della rete locale dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, al fine di favorire maggiormente la continuità della presa in carico nel passaggio da un servizio all’altro e per consolidare il legame con la comu-nità locale;
d. erogare e promuovere, sia all’interno delle proprie strutture che sul territorio, servizi di cura e benessere alla persona, nel rispetto della normativa vigente;
e. realizzare attività strumentali volte alla ottimizzazione dei servizi e degli interventi di cui alle lettere b), c) e d), alla valorizzazione del patrimonio dell’Azienda ed al finan-ziamento delle attività istituzionali della stessa;
2. Chi siamo2. Chi siamo
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f. attualizzare, rispetto alle mutate esigenze del contesto storico-sociale, le volontà ori-ginarie dei fondatori dell’ente che prevedevano - “attività di assistenza e beneficenza in favore di persone anziane di ambo i sessi residenti nel Comune di Pergine Valsugana sia in condizioni di autosufficienza fisica e psichica che di non autosufficienza e di provvedere alla loro assistenza in modo adeguato alle condizioni socioeconomiche e culturali della comunità locale nonché ospitare persone inabili o in comprovate situa-zioni di bisogno sanitario e socio assistenziale” - destinando parte dei proventi dei la-sciti non vincolati a copertura totale delle agevolazioni, anche tariffarie, eventualmen-te concesse a favore dei cittadini utenti residenti nel Comune di Pergine Valsugana senza pregiudizio sulla parità di accesso al medesimo servizio da parte di tutti gli aven-ti diritto;
g. promuovere ed erogare servizi, anche mediante convenzioni con altri enti pubblici o privati, nel campo socio-educativo;
h. sostenere i compiti sociali delle famiglie, quali reti primarie di relazione e sostegno tra i vari componenti e le loro diverse generazioni.
L’Azienda, nell’ambito del sistema dei servizi alla persona, può attivare qualsiasi in-tervento consentito dalla programmazione e dalle normative vigenti, che sia coerente con i propri scopi e rispetto al quale possa disporre di adeguate strutture, risorse e competenze tecniche e gestionali. Al fine del perseguimento degli scopi statutari, l’Azienda può realizzare forme di or-ganizzazione, accordi, convenzioni, collaborazione con altri enti pubblici o privati, profit e non profit, e con altri soggetti del volontariato sociale - nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze – finalizzati ad un ottimale utilizzo delle risorse economico-patrimoniali ed u-mane disponibili. L’Azienda può inoltre costituire o partecipare a società e a fondazioni di diritto priva-to, al fine di svolgere attività strumentali a quelle istituzionali.
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Principi
2. Chi siamo2. Chi siamo
L’Azienda ispira la propria organizzazione e gestione ai seguenti principi fondamentali:
a. centralità della persona e della produzione di
utilità sociale nell’erogazione dei servizi;
b. integrazione con i servizi territoriali pubblici e
privati;
c. strumentalità dell’organizzazione rispetto al conse-
guimento delle finalità istituzionali;
d. distinzione tra poteri di indirizzo e programma-
zione e poteri di gestione;
e. massima flessibilità delle forme organizzative e
gestionali;
f. valorizzazione e sviluppo delle competenze profes-
sionali;
g. orientamento al cliente e al miglioramento continuo
h. efficacia, efficienza ed economicità gestionale.
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Contesto normativo
1. Nazionale
L. 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali
D. Lgs. 4 maggio 2001, n. 207 Riordino del sistema delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, a norma dell’art. 10 della legge 8 novembre 2000, n. 328.
2. Regionale
L.R. 21 settembre 2005, n. 7 Nuovo ordinamento delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza – Aziende Pubbli-che di servizi alla Persona
D.P.G.R. 13 aprile 2006 n. 3/L Regolamento per il riordino delle IPAB
D.P.G.R. 13 aprile 2006 n. 4/L e s.m. Regolamento di contabilità delle APSP
D.P.G.R. 17 ottobre 2006 n. 12/L e s.m. Regolamento di organizzazione generale, in esecuzione della L.R. 21 settembre 2005, n. 7
3. Aziendale
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2007 n. 23 e s.m. Statuto
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009 n. 16 Regolamento interno
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 23 dicembre 2002 n. 136 e s.m. Carta dei Servizi
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 27 agosto 2008 n. 42 Regolamento di funzionamento del Consiglio di Amministrazione
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre 2008 n. 43 e s.m. Regolamento di organizzazione generale
Decreto del Commissario Straordinario del 29 febbraio 2008 n. 14 e s.m. Regolamento per il personale
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Decreto del Commissario Straordinario del 29 febbraio 2008 n. 15 e s.m. Regolamento per i contratti
Decreto del Decreto del Commissario Straordinario del 29 febbraio 2008 n. 16 Regolamento per la contabilità
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2003 n. 112 Regolamento sanitario interno
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2009 n. 4 Regolamento per la definizione delle modalità per l’elezione dei rappresentanti degli Ospiti e relazioni con il Consiglio di Amministrazione dell’A.P.S.P.
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2009 n. 5 Regolamento di utilizzo delle Sale Polivalenti e Multiuso dell’A.P.S.P. per scopi sociali
Decreto del Commissario Straordinario del 4 marzo 2008 n. 17 Regolamento modalità fruizione “Servizio pasti esterni”
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009 n. 17 Regolamento del Centro Diurno per Anziani
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 20 novembre 2007 n. 94 Regolamento sanitario per le attività di erogazione delle prestazioni di recupero e rieduca-zione funzionale a favore di pazienti esterni
Deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2008 n. 29 Regolamento sanitario per le attività di erogazione di prestazioni odontoiatriche a favore di pazienti esterni
2. Chi siamo2. Chi siamo
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3. STAKEHOLDER3. STAKEHOLDER
La mappa dei portatori di interesse
Con il termine stakeholder si intende il soggetto “portatore di interesse” nei confron-ti di una qualunque attività di un’impresa pubblica o privata.
L’Azienda ha definito i seguenti gruppi di stakeholder sulla base del criterio della maggior influenza rispetto all’attività erogata.
Tali soggetti risultano perciò i destinatari privilegiati del Bilancio Sociale.
3. Stakeholder3. Stakeholder
UTENTI
A.P.S.P. “S. Spirito - Fondazione
Montel”
C.F.O
.
FAMILIARI
OSPITI
RISORSE UMANE
SINDACATI
ISTITUZIONI
A.P.S.S. P.A.T.
COMPRENSORIO
COMUNE DI PERGINE Assessore
FORNITORI
CONGISLIO DI
AMMINISTRAZIONE
REVISORE DEI CONTI
DIPENDENTI
Volontari
Tirocinanti
Associazioni
REGIONE
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4. ORGANIZZAZIONE4. ORGANIZZAZIONE
Organi aziendali
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione è l’organo di indirizzo, di programmazione e di controllo dell’azione amministrativa e gestionale dell’Azienda. Provvede a fissare gli obiettivi strate-gici ed assume le decisioni programmatiche e fondamentali dell’Azienda e verifica la rispon-denza dei risultati della gestione alle direttive generali impartite. Il Consiglio di Amministrazione è composto da 7 membri compreso il Presidente, nominati dalla Giunta provinciale di Trento su designazione motivata da parte del Sindaco del Comu-ne di Pergine Valsugana. La durata in carica del Consiglio di Amministrazione è di 5 anni a decorrere dalla data di in-sediamento dell’Organo. I consiglieri possono essere nominati per non più di 3 mandati consecutivi. Composizione del Consiglio di Amministrazione: Andreozzi Antonio, Bernabè Marta, Casa-grande Marco, Franzoi Rodolfo, Mattivi Maurizio, Vicario Aldo e Zambotti Giuseppe.
Il Presidente
Il Presidente è il legale rappresentante dell’Azienda e la rappresenta in giudizio, previa au-torizzazione del Consiglio di Amministrazione. E’ sostituito nel caso di assenza o impedimen-to dal Vicepresidente. Egli assicura con la sua opera la vigilanza sul buon andamento istituzionale e l’unità di indi-rizzo dell’Amministrazione nei confronti degli enti titolari della competenza socio-assistenziale e socio-sanitaria e della comunità locale di riferimento. Presidente: arch. Maurizio Mattivi Vicepresidente: Aldo Vicario
Il Direttore Generale
Il Direttore Generale è la figura dirigenziale apicale dell’Azienda, sovrintende all’attività dei dirigenti, è capo del personale e dirige i servizi dell’Azienda, organizzando autonomamente le risorse umane, finanziarie, strumentali e di controllo. E’ responsabile della gestione amministrativa, tecnica, economica, finanziaria e socio-assistenziale della medesima, nei limiti delle risorse, delle direttive e degli obiettivi asse-gnati dal Consiglio di Amministrazione. Direttore Generale: dott. Giovanni Bertoldi
4. Organizzazione4. Organizzazione
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L’equipe di nucleo
Dal 2002 sono state istituite l’equipe di nucleo costituite da: − Infermiere Professionale; − Fisioterapista; − Animatore; − Operatore Socio Sanitario. I compiti delle equipe sono: − gestione della turistica di piano; − formulazione di proposte di miglioramento nell’erogazione del servizio; − coinvolgimento e motivazione degli altri operatori, − rapporti con l’Amministrazione per tutto quanto concerne la gestione della Carta dei
Servizi. In particolare l’I.P. referente di nucleo: − predispone l’ordine dei farmaci e le richieste di ausili; − predispone le schede di prenotazione nominative dei vassoi termici; − gestisce i posti letto di nucleo; − valuta costantemente la situazione socio-sanitaria degli Ospiti ed eventualmente ri-
chiedere al Medico una rivalutazione UVM; − controlla lo svolgimento delle attività assistenziali; − sovraintende al perseguimento degli obiettivi PAI, − valuta annualmente le abilità degli operatori (OSS, OSA) finalizzate alla predisposizione
della scheda di valutazione individuale; − programma, gestisce e verbalizza le riunioni U.O.I. e le riunioni di nucleo con tutti gli
operatori: − verifica il clima organizzativo interno ed esterno (familiari) segnalando tempestiva-
mente alla Direzione eventuali criticità.
Organo di revisione
L’Organo di Revisione collabora con il Consiglio di Amministrazione nella sua funzione di controllo, esercita la vigilanza sulla regolarità contabile e finanziaria della gestione dell’Azienda e attesta la corrispondenza del bilancio di esercizio alle risultanze della gestio-ne redigendo apposita relazione accompagnatoria.
Revisore dei conti: rag. Giulio Dalmaso
Pagina 21 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
Organigramma
4. Organizzazione4. Organizzazione
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5. SERVIZI 5. SERVIZI
Servizi residenziali
RESIDENZA ASSISTENZIALE SANITARIA (R.S.A.)RESIDENZA ASSISTENZIALE SANITARIA (R.S.A.)RESIDENZA ASSISTENZIALE SANITARIA (R.S.A.)
Cos’è?Cos’è?Cos’è? La Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) è una struttura extraospedaliera socio-sanitaria integrata a prevalente valenza sanitaria, destinata a persone non autosufficienti non assisti-bili a domicilio e richiedenti trattamenti continui, affetti da patologie cronico-degenerative a tendenza invalidante che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere. L’A.P.S.P. dispone di n. 215 posti letto come Residenza Sanitaria Assistenziale di cui n. 200 accreditati e convenzionati con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. L’ammissione in R.S.A. è disposta dall’U.V.M. del Distretto Sanitario di appartenenza. CASA DI SOGGIORNOCASA DI SOGGIORNOCASA DI SOGGIORNO
Cos’è?Cos’è?Cos’è? La Casa di soggiorno è una struttura residenziale destinata a persone autosufficienti. La Casa di Soggiorno dispone di n. 8 posti letto per persone autosufficienti. L’ammissione in Casa di Soggiorno è disposta dal Direttore Generale secondo i criteri stabili-ti dal regolamento interno. LA STRUTTURALA STRUTTURALA STRUTTURA
Sede di Via PiveSede di Via PiveSede di Via Pive L’edificio di via Pive può ospitare n. 150 ospiti ed è strutturato su cinque piani: − piano seminterrato: entrata principale, cucina, sala mensa per anziani esterni,
guardaroba/lavanderia, officina e magazzini, locali tecnologici, salone parrucchiera, spo-gliatoi personale, cappella e camera ardente;
− primo piano: nucleo di assistenza da n. 29 posti letto (4 singole, 11 doppie e 1 tripla), sala polivalente, ufficio animazione, ufficio Responsabile dei Servizi, ambulatorio medico, am-bulatorio odontoiatrico, ambulatorio podologico, zona bar e telefono pubblico;
− secondo piano: nucleo di assistenza da n. 41 posti letto (5 singole, 12 doppie e 4 triple), locale barbierie;
− terzo piano: nucleo di assistenza da n. 39 posti letto (5 singole, 13 doppie e 3 triple); − quarto piano: nucleo di assistenza da n. 41 posti letto (5 singole, 15 doppie e 2 triple), pa-
lestra di fisioterapia. Tutti i reparti di assistenza sono dotati di un ambulatorio infermieristico, dei vari servizi di supporto (vasca clinica), di sale da pranzo e di soggiorni di piano per le varie attività ricrea-
5. Servizi5. Servizi
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tive. In ogni piano sono disponibili stanza da uno, due o tre letti rispettosi della privacy, tutte do-tati di proprio servizio igienico, di balcone esterno e con la possibilità di collegamento del proprio apparecchio telefonico e/o televisivo, in modo da soddisfare tutte le esigenze dell’Ospite. La struttura è dotata di ampi spazi dove l’Ospite può appartarsi per parlare con parenti, a-mici e visitatori.
Sede di Via MarconiSede di Via MarconiSede di Via Marconi L’edificio di via Marconi può ospitare n. 73 Ospite ed è strutturato su sei piani: − piano interrato: magazzini, garage, locali tecnologici, spogliatoi del personale, accesso
coperto per mezzi di soccorso, locale guardaroba, cappella e camera ardente; − piano terra: entrata principale, centralino e ufficio relazioni con il pubblico, ufficio Re-
sponsabile dei Servizi, palestra di fisioterapia, locali del Centro Diurno e telefono pubbli-
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co; − primo, terzo e quarto piano: nuclei di assistenza da n. 24 posti letto (12 singole e 6 dop-
pie); − secondo piano: sala polivalente, aula didattica, cucina, terrazze coperte, salone parruc-
chiera, ufficio animazione e zona bar. In tutti i reparti di assistenza si trovano l’ambulatorio infermieristico, dei vari servizi di sup-porto (vasca clinica), di sala da pranzo e di soggiorno di piano per le varie attività ricreati-ve. I reparti sono dotati di stanze da uno e da due letti rispettosi della privacy, con proprio ser-vizio igienico, con balcone esterno e con la possibilità di collegamento del proprio apparec-chio telefonico e/o televisivo, in modo da soddisfare tutte le esigenze dell’Ospite.
5. Servizi5. Servizi
Pagina 26 BILANCIO SOCIALE 2008
CENTRO DIURNOCENTRO DIURNOCENTRO DIURNO Cos’è?Cos’è?Cos’è? Il Centro Diurno è una struttura in cui sono erogati in forma semiresidenziale servizi socio-assistenziali e socio-sanitari a favore di anziani e persone parzialmente autosufficienti, non autosufficienti o con gravi disabilità al fine di favorire il più possibile la loro permanenza nel proprio ambiente di vita e di sostenere le famiglie di appartenenza. L’accesso al Centro è disposto dal Servizio Socio-Assistenziale del Comprensorio Alta Valsugana in base alla proposta di progetto da parte dell’assistente sociale. Il Centro Diurno offre i seguenti servizi socio-assistenziali: − prestazioni di cura ed igiene alla persona; − attività terapeutiche e riabilitativi per il mantenimento e/o miglioramento della capacità
funzionali, comportamentali, cognitive e affettivo-relazionali; − possibilità di riposo e sonno nel corso della giornata; − attività di socializzazione ed animazione; − ristorazione (pranzo, merenda e cena) ed aiuto nell’alimentazione; − servizio di trasporto (casa-Centro-casa). A chi è rivolto:A chi è rivolto:A chi è rivolto: Agli anziani parzialmente autosufficiente e non autosufficiente (esclusi gli allettati) residenti nei comuni di Pergine Valsugana, Vignola Falesina, S. Orsola Terme, Fierozzo, Frassilongo, Palù del Fersina, Civezzano, Fornace, Baselga di Pinè e Bedollo. Orario di apertura:Orario di apertura:Orario di apertura: Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 19:00.
Servizi semiresidenziali
Pagina 27 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
6. OSPITI6. OSPITI
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
M 76,07 76 78,04 77,06 81,31 81,48 81,28 76,73
F 83,05 84,49 84,88 85,43 84,72 83,68 81,61 83,93
TOT 81,19 82,36 82,46 81,25 83,02 82,58 80,65 80,51
2008
71,86
83,83
77,84
Età media
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Entrati 86 66 70 58 58 79 63 77 60 83
Dimessi 13 9 12 16 14 23 9 14 20 27
Deceduti 72 59 55 44 37 55 58 57 40 57
2008
85
28
48
Nel 2008 il numero degli entrati è superiore alla somma tra dimessi e deceduti in quanto la dotazione di posti letto è stata incrementata in corso d’anno di n. 10 unità.
Entrati - dimessi - deceduti nell’ultimo decennio
6. Ospiti6. Ospiti
65
70
75
80
85
90
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Maschi Femmine
In questo capitolo vengono evidenziati alcuni dati maggiormente significativi riguardanti le caratteristiche dell’utenza.
Tale analisi diventa estremamente utili al fine di conoscere l’evoluzione della tipologia di utenza e definire così i fattori critici del servizio socio sanitario e socio assistenziale eroga-to.
Negli anni è visibile un leg-gero abbassamento dell’età media. Tale dato ci indica che l’utenza futura non sarà rappresentata da sole per-sone anziane ma da persone non autosufficienti anche in età relativamente giovane
Pagina 30 BILANCIO SOCIALE 2008
Periodo medio di degenza
Dimessi - deceduti nell’anno
98
713
5
10
172 3
2 5
1
42
1
1
11
3
10
10
7
139
6
712
3 5
7
2 25
23
1 1
13
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Deceduti in Ospedale
Deceduti in RSA
Trasferiti in altra RSA
Rientrati al domicilio
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Anni 4.91 4.73 4.80 4.85 5.06 4.99 4.77 4.69 5.05 4.69 4.67
Periodo medio di degenza dopo l’attivazione U.V.M.
Periodo medio degenza 2007 2008
4.69 4.67
Ospiti entrati dopo 01/01.2001 2.63 2.86
Si può notare come, con l’avvento dell’U.V.M., sia notevolmente dimi-nuito (dimezzato) il periodo medio di degenza, segno dell’aumentata gravità degli Ospiti.
Il numero significativo di rientri a domicilio è determinato da ricoveri temporanei e di sollie-vo.
Pagina 31 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
Bacino di provenienza
6. Ospiti6. Ospiti
18
103
21
6
L’A.P.S.P., in quanto azienda erogatrice di servizi socio-sanitari convenzionati con l’A.P.S.S. svolge la propria attività non solo sul territorio comunale ma su una più vasta area geografi-ca identificabile nel distretto sanitario e più ancora nel territorio provinciale. Appare quindi fondamentale mappare il bacino di provenienza degli utenti sia in termini co-noscitivi che strategici.
9
5
6
6
7 4
Pagina 32 BILANCIO SOCIALE 2008
COMUNE 2008
Albiano 1
Baselga di Pinè 7
Bedollo 4
BOLZANO 9
Bosentino 6
Calceranica al Lago 2
Caldonazzo 9
Campodenno 1
Cembra 1
Centa San Nicolò 1
Civezzano 21
Fierozzo 3
Fornace 6
Frassilongo 3
Lavarone 3
Levico Terme 3
Luserna 2
Palù del Fersina 1
PERGINE VALSUGANA 103
Roncone 1
S. Orsola Terme 5
Tenna 1
TRENTO 18
Vattaro 3
Vigolo Vattaro 6
2007
1
10
3
4
8
4
7
1
1
1
19
2
6
4
1
1
3
1
98
0
4
2
21
1
5
2006
0
13
3
3
6
3
6
1
1
2
16
2
5
4
1
3
2
1
102
0
5
2
22
1
4
Novaledo 1 0 0
Roncegno 1 1 0
Segonzano 1 1 0
Vignola Falesina 0 1 0
1998
0
23
3
3
1
0
4
1
0
2
14
0
4
1
0
3
0
0
0
90
0
0
6
1
2
25
2
2
3
Borgo Valsugana 2 0 0 0
Giovo 2 0 0 0
Lases 1 0 0 0
Lisignago 1 0 0 0
Pagina 33 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
6. Ospiti6. Ospiti
Prendendo a riferimento il solo anno 2008 vengono qui di seguito rappresentati alcuni dati maggiormente significativi per comprendere meglio la tipologia e le caratteristiche dell’utenza.
M F TOTALE
Presenza media 46.43 165.60 212.03
p.l. base85%
p.l. sollievo1%
NAFA demenza7%
NAFA sanitario7%
Il 2008
Non autosuff icienti
fuori PAT2%
Autosuff icienti4%
Non autosuff icienti
PAT94%
Pagina 34 BILANCIO SOCIALE 2008
7. PROGETTO ASSISTENZIALE 7. PROGETTO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATOINDIVIDUALIZZATO
Il Progetto Assistenziale Individualizzato: che cos’e?
L’attuale normativa nazionale (D.P.R. 14 gennaio 1997 “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Provincie autonome di Trento e di Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minime per l’esercizio delle attività sanita-rie da parte delle strutture pubbliche e private”) indica come uno dei requisiti minimi orga-nizzativi delle RSA la “… stesura di un piano di assistenza individualizzato corrispondente ai problemi/bisogni identificati” attraverso una valutazione multidimensionale che viene ef-fettuata anche con l’uso di strumenti validati dei problemi/bisogni sanitari, cognitivi, psico-logici e sociali dell’ospite al memento dell’ammissione e periodicamente. La stesura di un piano di assistenza individualizzato, dimostrabile attraverso la compilazione di un documento cartaceo e/o informatizzato, implica, quindi, per ogni struttura, un pro-cesso di attenzione che comincia ogni volta venga inserito un nuovo ospite e presuppone una modalità interdisciplinare di lavoro fra gli operatori Il PAI è uno strumento di sintesi, non di esercizio: è la rappresentazione del progetto globale sulla persona che deriva da: − aspetti clinico-sanitari di competenza medica; − valutazione dei bisogni assistenziali di competenza dell’Infermiere Professionale e
dell’R.S.A.; − valutazione dei bisogni di riattivazione di competenza del fisioterapista; − valutazione dei bisogni personali, di relazione e socializzazione di competenze
dell’operatore sociale (animatore, educatore, assistente sociale, psicologo).
Il Progetto Assistenziale Individualizzato
7. Progetto Assistenziale Individualizzato7. Progetto Assistenziale Individualizzato
Il momento d’incontro delle varie figure che a diverso titolo si occupano dell’assistenza al residente in R.S.A. è premessa necessaria per la elaborazione del PAI (Piano Assistenziale Individualizzato); con cadenza semestrale vengono stabiliti da ciascun componente l’equipe (Medico, Coordinatore, Infermiere, Terapista della riabilitazione, OSS e animatore) degli o-biettivi misurabili e degli interventi per raggiungerli. Nel corso della successiva valutazione (dopo sei mesi o prima nel caso di eventi che cambino in modo sostanziale le esigenze assi-stenziali dell’Ospite) viene verificato il raggiungimento degli obiettivi fissati in precedenza e viene rivalutata la situazione in un’ottica multidisciplinare.
Pagina 36 BILANCIO SOCIALE 2008
questo è importante conoscere l’Ospite sotto tutti i punti di vista e monitorare costante-mente la sua evoluzione
La R.S.A. pone come obiettivo principale per la qualità della vita ed il benessere degli O-spiti la personalizzazione del servizio. Per far
2005 2006 2007
nr. PAI effettuati nell'anno 290 360 383
1° valutazione 77 60 60
nr. rivalutazioni 213 300 323
mesi tra le rivalutazioni 10,16 8 5,11
2008
317
64
253
6,95
Nel corso degli anni si è perfezionato il sistema di monitoraggio e verifica del raggiungimen-to degli obiettivi individuali che oggi si basa su valutazioni scientifiche.
Gli obiettivi
7 9 , 18 %8 0 , 4 1%
8 2 , 9 1%
6 2 , 8 0 %
2005 2006 2007 2008
Pagina 37 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
7. Progetto Assistenziale Individualizzato7. Progetto Assistenziale Individualizzato
Pagina 38 BILANCIO SOCIALE 2008
8. SITUAZIONE SANITARIA8. SITUAZIONE SANITARIA
Nel considerare i dati statistici riguardanti l’ambito sanitario della nostra A.P.S.P. emergono alcune considerazioni preziose che ci permettono sia di fare il punto della situazione annua-le, sia soprattutto di avere un punto di partenza per la programmazione futura dell’attività sanitaria ed assistenziale, in modo tale da far fronte in modo adeguato alle problematiche di un ambito in continua evoluzione.
Profili dei presenti al 31.12.2008
8. Situazione sanitaria8. Situazione sanitaria
Cunfusi/stuporosi, totalmente dipendenti
7%
Con gravi problemi comportamentali
7%
Confusi, autonomi e/o parzialmente autonomi
48%
Lucidi, autonomi e/o parzialmente autonomi
31%
Ad alto fabbisogno assistenziale
7%
ficato negli ultimi decenni a sua volta legato ad un mi-glioramento generale delle condizioni di vita ed anche ad un progresso scientifico che ha messo a disposizione m e z z i d i a g n o s t i c i -
terapeutici che permettono di controllare patologie un tempo rapidamente fatali.
Dal grafico si evince che so-lo 1/3 circa dei nostri resi-denti mantiene un certo grado di autonomia; questo fatto è principalmente la conseguenza dell’aumento dell’età media che si è veri-
Pagina 40 BILANCIO SOCIALE 2008
Grado di autonomia funzionale
ra cognitiva (M. di Alzhei-mer, ed altre forme di de-menza), le cui cause non sono state ancora individua-te con precisione, ma solo in via ipotetica. Un ruolo n e l d e t e r m i n a r e l’insorgenza o la esacerba-zione dei disturbi comporta-mentali nelle persone con
deficit cognitivo può anche essere svolto dalla istituzio-nalizzazione; in questo sen-so l’ambito dell’assistenza al demente costituisce una grande sfida per il presente e per il futuro riguardante l’organizzazione delle R.S.A. in tutti i suoi aspetti.
Dato eclatante ed in certa misura preoccupante è ri-portato nel grafico; il nume-ro di residenti con problemi di tipo comportamentale è più che duplicato negli ulti-mi anni. Ciò sicuramente è legato ad una crescente diffusione di patologie interessanti la sfe-
Grado di autonomia cognitiva
36, 21% 33, 40% 34, 95% 33, 96%
20, 00%20, 35% 16, 50% 19, 82%
42, 41%43, 57%
37, 86% 34, 44%
10, 69% 11, 79%
1, 38% 2, 68%
2005 2006 2007 2008
Ospiti con problemicomportamentali
Ospiti confusi/stuporosi
Ospiti confusi
Ospiti lucidi
Gli Ospiti totalmente dipendenti superano l’80%. Ciò dovuto dal fatto che ormai le R.S.A. garantiscono alte specializzazioni e competenze professionali e sanitarie elevate.
Pagina 41 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
Le principali patologie degli Ospiti entrati nel 2008
8. Situazione sanitaria8. Situazione sanitaria
24, 14% 23, 50% 21, 84%28, 30%
11, 03% 12, 18% 15, 04%
14, 62%
51, 03%53, 84% 51, 47%
47, 65%
13, 79%10, 48% 11, 65% 9, 44%
2005 2006 2007 2008
Ospiti gravementedipendenti
Ospiti totalmentedipendenti
Ospiti parzialmentedipendenti
Ospitiautonomi/parzialmente autonomi
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
Mal
attie
gen
eral
i
Sang
ue/L
infa
tici/M
ilza
Sist
ema
dige
rent
e
Occ
hio
Ore
cchi
o
Sist
ema
card
ioci
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ator
io
Sist
ema
mus
colo
sche
letri
co
Sist
ema
nerv
oso
Dis
turb
im
enta
li/psi
colo
gici
Sist
ema
resp
irato
rio
Sist
ema
endo
crin
o
Sist
ema
urin
ario
Sist
ema
geni
tale
fem
min
ile
Sist
ema
geni
tale
mas
chile
Pagina 42 BILANCIO SOCIALE 2008
di residenti che presentano disturbi comportamentali legati alla demenza sia in
termini quantitativi sia in termini di gravità e comor-bilità (CIRS).
Il grafico conferma quanto detto in precedenza, cioè l’aumento della prevalenza
questo proposito è necessa-rio precisare che l’uso degli psicofarmaci pur risultando ingente è sempre determi-nato da un attento esame del rapporto rischio/beneficio e sempre nell’ottica del miglior be-nessere possibile del resi-dente; è inoltre importante
sottolineare come lo psico-farmaco sia solo una parte della strategia di controllo dei disturbi psichici e com-portamentali i quali necessi-tano di un approccio multi-disciplinare e, quindi, del contributo di tutte le figure coinvolte nell’assistenza.
Una conferma di quanto detto in precedenza si trova nell’analisi del consumo di farmaci; il grafico mostra tre evidenti picchi in corri-spondenza degli psicofarma-ci e, in misura meno eviden-te, dei farmaci attivi sull’apparto cardiocircolato-rio e degli antibiotici. A
La terapia farmacologica
Pagina 43 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
GAS
TRO
ENTE
RO
LOG
ICI
IPO
GLI
CEM
IZZA
NTI
VITA
MIN
E -
INTE
GR
ATO
RI M
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ALI
CAR
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LOG
ICI -
VASC
OLA
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RET
ICI
DER
MAT
OLO
GIC
I
UR
OLO
GIC
I
END
OC
RIN
OLO
GIC
I
ANTI
BIO
TIC
I
ANTI
TUM
OR
ALI
ANTI
NFI
AMM
ATO
RI -
ANTI
REU
MAT
ICI
NEU
RO
LOG
ICI
PSIC
OFA
RM
ACI
PNEU
MO
LOG
ICI
OFT
ALM
OLO
GIC
I
mai le patologie in entrata compromettono seriamente le condizioni f isiche dell’ospite e dall’altra che lo staff medico sanitario della R.S.A. è in grado di far
fronte anche agli interventi di emergenza senza ricorre-re a ricoveri impropri che destabilizzerebbero ulte-riormente l’Ospite e la fa-miglia
Nel corso degli ultimi 10 an-ni si evidenzia un leggero trend in diminuzione per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri. Ciò è dato dal fatto che, da una parte or-
8. Situazione sanitaria8. Situazione sanitaria
Ricoveri in ospedale
60
70
80
90
100
110
120
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Nr. Ospiti ricoverati 70 82 65 59 56 80 59 66 52 64
Nr. ricoveri 97 99 94 109 72 115 77 83 63 83
Nr. gg. di ricovero 1027 918 722 623 590 1173 651 685 595 779
Gg. ricovero più lungo 72 54 39 42 33 46 55 42 43 38
Media ricoveri per ospite 1,39 1,21 1,45 1,85 1,29 1,44 1,31 1,26 1,21 1,30
Pagina 44 BILANCIO SOCIALE 2008
9. SERVIZI PER ESTERNI9. SERVIZI PER ESTERNI
Nr. utenti ticket90%
Nr. utenti paganti10%
Cos’èCos’èCos’è L’APSP “S. Spirito - Fondazione Montel” è stata autorizzata e accreditata per l’erogazione delle prestazioni di recupero e rieducazione funzionale presso la R.S.A. a favore dell’utenza esterna. Tale attività riabilitativa per utenti esterni viene effettuata da fisioterapisti dipendenti dell’APSP secondo le modalità indicate dal nomenclatore tariffario delle prestazioni specialistiche ambulato-riali. A chi è rivoltoA chi è rivoltoA chi è rivolto Il servizio è rivolto a favore degli assistiti aventi titolo all’assistenza del SSN (Servizio Sanitario Na-zionale). Orario di effettuazione delle prestazioniOrario di effettuazione delle prestazioniOrario di effettuazione delle prestazioni Successivamente alla prenotazione dei trattamenti le prestazioni vengono effettuate nelle fasce o-rarie, concordate preventivamente con il fisioterapista di riferimento. Sede del servizioSede del servizioSede del servizio Le prestazioni di recupero e rieducazione funzionale sono effettuate presso la palestra al piano ter-ra della R.S.A. di Via Marconi n. 55 – Pergine Valsugana. Modalità di accesso al servizio:Modalità di accesso al servizio:Modalità di accesso al servizio: 1 Con prescrizione medica e con partecipazione della spesa (ticket) L’accesso viene previsto con prescrizione su ricettario del SSP (Servizio Sanitario Provinciale) dal Medico Fisiatra aziendale in normale visita ambulatoriale presso una delle sedi dell’APSS. Il mede-simo Fisiatra valuta i bisogni del paziente e, se ritenuto idoneo a usufruire delle prestazioni presso la R.S.A., invia il medesimo alla stessa con prescrizione. Lo specialista, in caso di patologia cronica, può prevedere direttamente nell’impegnativa la ripeti-bilità, per una seconda volta nel corso dei successivi 12 mesi, del ciclo di trattamento. In questo
caso la prescrizione successiva sarà effettuata direttamente dal medico di medicina genera-le. 2 A pagamento In questo caso l’accesso al servi-zio avviene direttamente su ri-chiesta del cittadino-utente al quale verrà addebitata la relati-va spesa sulla base delle tariffe approvate annualmente dal Consiglio di Amministrazione dell’A.P.S.P.
Servizio di fisioterapia
9. Servizi per esterni9. Servizi per esterni
Nel corso del 2008 si sono registrate le seguenti richieste di attivazione del servizio:
Pagina 46 BILANCIO SOCIALE 2008
L’A.P.S.P. offre un servizio di mensa per i familiari, per i dipendenti e per persone esterni alla Residenza in con-venzione con il Comprensorio Alta Valsugana e con delle Cooperative locali.
Servizio mensa e pasti d’asporto
Famigliari 168
Dipendenti 1.183
Utenti Centro Diurno 3.297
Utenti Comprensorio (mensa-asportati) 4.488
Utenti Laboratorio Sociale 802
Utenti CS4 7.882
TOTALE 17.820
Numero di pasti al 31/12.2008
Media giornaliera 48,69
-
2.000
4.000
6.000
8.000
10.000
12.000
14.000
16.000
18.000
2005 2006 2007 2008
ComprensorioCooperativeCentro DiurnoDipendentiFamigliari
7.476
9.533
16.450
17.820
Pagina 47 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
9. Servizi per esterni9. Servizi per esterni
Nel corso del 2008 hanno fatto richiesta all’utilizzo alle seguenti associazioni:
− U.P.I.P.A. s.c. di Trento;
− Pesistica Pergine;
− Ass.ne “La Credenza” di Pergine Valsugana;
− Cooperativa “La Strada” di Pergine Valsugana;
− Chiesa Cristina Evangelica - Assemblee di Dio in Italia di Trento.
Tipo di attività:
− Corsi (13)
− Manifestazioni (1)
− Riunioni (1)
− Incontri di preghiera (1)
I giorni di utilizzo totali nell’anno sono di 47.5
Utilizzo delle Sale Polivalenti
L’A.P.S.P. concede gratuitamente l’utilizzo delle Sale Polivalenti a enti, pubblici o
privati, ad associazioni con o senza finalità di lucro e a privati esclusivamente per lo svolgi-
mento di attività culturali, sociali e religiose compatibilmente con la destinazione degli im-
mobili.
Pagina 48 BILANCIO SOCIALE 2008
10. PERSONALE10. PERSONALE
mento provinciale, la dota-zione di personale ha regi-strato un continuo e costan-te aumento finalizzato
all’erogazione della miglior qualità del servizio possibi-le.
Dopo una sensibile diminu-zione avuta negli anni 2002-2004 a seguito della modifi-ca del sistema di finanzia-
I dipendenti
L’A.P.S.P., in quanto azienda operante nei servizi alla persona, caratterizza la propria atti-vità per una elevata incidenza del fattore umano (personale). Il personale rappresenta infatti il primo fattore produttivo aziendale e pertanto va analizza-to in tutte le sue sfaccettature.
10. Personale10. Personale
2 9 6
2 8 2
2 6 9
2 8 1
2 9 4
2 78
2 74
2 4 9
2 71
240
250
260
270
280
290
300
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
Pagina 50 BILANCIO SOCIALE 2008
fino ai 30 anni dai 31 ai 40 anni dai 41 ai 50 anni dai 51 ai 60 anni Totale
F 24 57 98 30 209
M 7 18 13 5 43
Totale 31 75 111 35 252
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
45%
50%
f ino ai 30 dai 31 ai 40 dai 41 ai 50 dai 51 ai 60
2007 2008
Il personale al 31 dicembre 2008
I CONTRATTI AL 31/12.2008 M F TOTALE
Tempo determinato 12 62 74
Tempo indeterminato 31 147 178
Totale 43 209 252
78
85
90
154
157
162
2006
2007
2008
A tempo parziale A Tempo pieno
Pagina 51 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
La formazione
PROFILO PROFESSIONALE FORMAZIONE INTERNA FORMAZIONE ESTERNA TOTALE FORMAZIONE
2006 2007 2008 2006 2007 2008 2006 2007 2008
ANIMATORE 12 28,5 33 26,5 21 15 38,5 49,5 48
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO 35,5 74,5 81,5 22 188 148,5 57,5 262,5 230
AUSILIARIO 54,5 140,5 207 393,5 173 161,5 448 313,5 368,5
RESPONSABILE SERVIZI 73,5 99 50,5 202 118,5 41,5 275,5 217,5 82
CUOCHI 9 11 25,5 18,5 52 69 27,5 63 94,5
DIRETTORE 0 7 1 218 80,5 4,5 218 87,5 5,5
EDUCATORE PROFESSIONALE 1,5 1,5 1,5 34 18 51 35,5 19,5 52,5
FISIOTERAPISTA 59,5 339,5 93 264 171,5 490 323,5 511 583
FUNZIONARI 15,5 11,5 22 273 50,5 121 288,5 62 143
INFERMIERI PROFESSIONALI 200,5 297 345,5 734 643 1147 934,5 940 1492,5
MEDICO 23,5 38 0 29,5 44 0 53 82 0
OPERAIO QUALIFICATO 10 10 9,5 2 8 6,5 12 18 16
OPERATORE DI ANIMAZIONE 39 91,5 52 100,5 49,5 88 139,5 141 140
OSA 47,5 88 112,5 904,5 241,5 246 952 329,5 358,5
OSS 466,5 934,5 962,5 2437,5 1970 1734 2904 2904 2696,5
RESPONSABILE SETTORE 5,5 4,5 8,5 2 4 8 7,5 8,5 13,5
TOT. ORE FORMAZIONE 1053,5 2177 2005,5 5661,5 3833 4328,5 6715 6009 6334
MEDIA ORE A DIP. 3.96 8.03 7.09 21.28 14.14 15.29 25.24 22.17 22.38
La formazione rappresenta una voce importante nell’ambito della gestione delle risorse u-mane. Qui di seguito viene evidenziato l’investimento fatto dall’Amministrazione in termini di ore di formazione.
10. Personale10. Personale
Pagina 52 BILANCIO SOCIALE 2008
Le assenze
Nell’ambito dell’analisi e monitoraggio del benessere organizzativo risulta fondamentale ve-rificare il livello di assenteismo come indicatore di stress.
Dal risultato sopra esposto emerge che le giornate di assenza media non evidenziano parti-colare criticità e sono in lieve e costante diminuzione. Se comparato con altri settori produttivi e di servizi, il livello di assenze del personale dell’A.P.S.P. risulta sotto la media nazionale e quindi soddisfacente per l’organizzazione. Allo stesso tempo è riscontrabile una sensibile diminuzione delle giornate d’assenza, segno di una qualità del lavoro migliorata nel tempo.
10,499,46
8,71
2006 2007 2008
Pagina 53 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
11. FORNITORI11. FORNITORI
I fornitori vengono selezionati sulla base delle norme contenute nel Regolamento Contrattuale secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che permette di valutare, oltre all’aspetto economico, anche l’aspetto qualitativo dei prodotti o servizi richiesti al fine di garantire la massima qualità all’utente. L’azienda ha predisposto un elenco dei fornitori più significativi che, nell’anno 2008, sono stati n. 36. (dei quali n. 11 fornitori di generi alimentari, n. 5 fornitori di prodotti e materiale di pulizia e igiene, n. 2 fornitori di materiale per ufficio, n. 18 fornitori di servizi vari). Per ogni fornitore significativo vengono effettuate nel corso dell’esercizio almeno tre valutazioni ed una valutazione annuale di sintesi che assegna un grado di soddisfazione glo-bale degli aspetti della fornitura, variabili in base alla tipologia della fornitura (prodotti, at-trezzature e apparecchiature) e/o del servizio, ritenuti più importanti. L’Azienda effettua inoltre periodicamente visite presso gli stabilimenti produttivi del-le Ditte fornitrici al fine di controllare che il ciclo produttivo venga effettuato nel rispetto delle normative e dei Capitolati adottati per i singoli prodotti e/o servizi forniti. L’Azienda predispone un Albo dei fornitori da invitare durante i confronti concorren-ziali per la scelta dei contraenti mediante il sistema della trattativa privata o della trattati-va diretta. Le Ditte vengono iscritte all’Albo, a seguito di apposita richiesta scritta, suddivi-dendo le stesse in base alla categoria merceologica dei prodotti trattati e/o alla tipologia del servizio prestato. In sintesi i fornitori più significativi nell’anno 2008 sono stati:
SERVIZI IN APPALTO A DITTE ESTERNE
I fornitori
11. Fornitori11. Fornitori
Tipologia appalto: Ditta: Fatturato:
Pulizie ambientali ordinarie e straordinarie Pulinet S.r.l. – Baselga di Pinè (TN) € 299.721,30.=, IVA esclusa
Pulizie aree esterne e terrazzi Società Cooperativa di solidarietà Sociale Coopera-tiva ’90 di Pergine Valsugana € 14.734,50.=, IVA esclusa.
Noleggio e lavaggio biancheria piana Z.B.M. Lavanderia Industriale S.r.l. di Arco (TN). € 113.281,16.=, IVA esclusa
Lavaggio e stiratura vestiario personale degli
Tintoria Lavanderia Libralon di Libralon Giulio – Car-rè (VI) € 32.026,71.=, IVA esclusa
Asporto rifiuti solidi urbani Società Cooperativa di solidarietà Sociale Coopera-tiva ’90 di Pergine Valsugana € 23.211,00.=, IVA esclusa
Raccolta rifiuti solidi urbani tra-mite press-container A.M.N.U. s.p.a. di Pergine Valsugana € 34.564,56.=, IVA esclusa
Asporto e smaltimento rifiuti speciali Ress Multiservices s.r.l. di Lavis (TN) € 2.717,28.=, IVA esclusa
Pagina 56 BILANCIO SOCIALE 2008
Tipo di manutenzione: Ditta:
Manutenzione impianto antincendio Angeli s.r.l. di Gardolo (TN)
Manutenzione impianto antincendio Zet-Tre s.r.l. di Dosson di Casier (TV)
Manutenzione estintori SAIRE S.r.l. di Bolzano
Manutenzione impianti elevatori Daldoss Service S.r.l. di Trento
Manutenzione impianti termoidraulici, termoveni-lazione e trattamento aria Hollander Idrotermica di Levico Terme (TN)
Manutenzione impianti termoidraulici, termoveni-lazione e trattamento aria
Bosetti Bruno & C. s.n.c. di Trento e Trentina Calore s.r.l. – Trento
Manutenzione impianto chiamata infermiera Zet-Tre s.r.l. di Dosson di Casier (TV)
Manutenzione impianto ossigeno terapia Delta P s.r.l. – Zibido San Giacomo (MI
Manutenzione aree verdi e giardini Società Cooperativa di solidarietà Sociale Cooperativa ’90 di Pergine Valsugana
Manutenzione preventiva programmata e su richie-sta sistemi antidecubito. UNIFARM s.p.a. di Trento
Manutenzione preventiva periodica programmata ausili sollevamento ospiti, vasche cliniche e relati-vi sollevatori igienici
Arjo Italia S.p.A. di Roma
Manutenzione preventiva programmata attrezzatu-re sanitarie A.M.S. s.r.l. di Trento
Manutenzione preventiva programmata attrezzatu-re ambulatorio odontoiatrico Sanident s.r.l. di Bolzano
Manutenzione e riparazione attrezzature cucina e guardaroba – lavanderia Renato Molinari di Levico Terme (TN)
Assistenza sistemistica e manutenzione hardware sistema informatico integrato DeltaDator s.p.a. di Trento
Assistenza e manutenzione software C.E.D C.B.A. Informatica s.r.l. di Rovereto (TN)
Manutenzione sistema telefonico Dect Telephone Service s.n.c. – Trento
Manutenzione centralino telefonico Telecom Italia s.p.a.
MANUTENZIONI (per un fatturato complessivo di € 79.200,00.= IVA inclusa)
Pagina 57 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
11. Fornitori11. Fornitori
Carni Segata S.p.A. di Cadine (TN)
Salumi e insaccati Segata S.p.A. di Cadine (TN)
Pollame e conigli Pollo Castellano s.n.c. di Ramon di Loria (TV)
Pesce fresco Pescheria Ferrari s.n.c. di Pergine Valsugana (TN)
Prodotti surgelati Segata S.p.A. di Cadine (TN)
Pane e prodotti da forno Panificio Brugnara Tullio s.n.c. di Pergine Valsugana (TN).
Frutta e verdura Carlevari s.r.l. di Torreglia (PD).
Vino Cantina Aldeno SCA di Aldeno (TN)
Acqua minerale e bibite Casapiccola Drink Line di Pergine Valsugana (TN)
Latte e Formaggi LatteTrento SCA di Trento
Generi alimentari diversi confezionati Marchi S.p.A. di Fellette di Romano d’Ezzelino (VI)
Generi alimentari diversi confezionati Morelli Giuseppe s.r.l. di Novaledo (TN)
Generi alimentari diversi confezionati Tamanini Daniele Agenzia STAR di Trento
Tipo di prodotto: Ditta:
FORNITURE CONTINUATIVE (per un fatturato complessivo di € 337.600,00.= IVA inclusa)
PRODOTTI E MATERIALI PER UFFICIO (per un fatturato complessivo di € 10.900.00.= IVA inclusa)
Tipologia di prodotti: Ditta:
Materiale di cancelleria Emmetre s.r.l. di Trento
Materiale per il C.E.D. Anesi Flavio di Pergine Valsugana (TN)
Pagina 58 BILANCIO SOCIALE 2008
PRODOTTI E MATERIALI PER LA PULIZIA E L’IGIENE (per un fatturato complessivo di € 57.567.00.= IVA inclusa)
Detersivi per lavastoviglie e pulizia cucina Ferruzzi Servizi S.r.l. di Pergine Valsugana (TN)
Materiale diverso per pulizie generali Ferruzzi Servizi S.r.l. di Pergine Valsugana (TN)
Materiale diverso per pulizie generali Eos Service s.r.l. – Arzignano (VI)
Prodotti per l’igiene personale Marchi S.p.A. di Fellette di Romano d’Ezzelino (VI)
Prodotti per l’igiene personale Gardening s.r.l. – Genova
Detersivi per pulizie generali Marchi S.p.A. di Fellette di Romano d’Ezzelino (VI)
Detersivi per pulizie generali Morelli Giuseppe s.r.l. di Novaledo (TN)
Detersivi e prodotti per lavanderia – guardaroba Marchi S.p.A. di Fellette di Romano d’Ezzelino (VI)
Detersivi e prodotti per lavanderia – guardaroba Morelli Giuseppe s.r.l. di Novaledo (TN)
Prodotti monouso per l’igiene degli ospiti Megapharma Ospedaliera s.r.l. di Crespano del Grappa (TV)
Prodotti monouso per l’igiene degli ospiti SCA Hygiene Products S.p.A. di Legnano (MI)
Tipologia di prodotti: Ditta:
UTENZE (per un fatturato complessivo di € 219.143,33 IVA inclusa)
Servizio: Ditta: Fatturato:
Energia elettrica Trenta s.p.a. – Trento € 39.297,14.=, IVA esclusa
Gas metano Trenta s.p.a. – Trento € 95.979,88.=, IVA esclusa
Teleriscaldamento dal 11/2008 da VALE s.p.a. – Pergine Valsugana € 43.108,96.=, IVA esclusa
Acqua Trenta s.p.a. – Trento € 40.757,35.=, IVA esclusa
Pagina 59 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
11. Fornitori11. Fornitori
Forniture effettuate direttamente dalla Provincia Autonoma di Trento tramite l’A.P.S.S.. sulla base delle direttive emanate annualmente dalla Provincia
Farmaci € 94.342,95.=
Ossigeno terapeutico € 7.671,03.=
Presidi sanitari € 75.624,64.=
Fornitura: Importo
Pergine Valsugana
20%
Comprensorio C410%
Provincia di Trento36%
Fuori provincia34%
Area Nr. Fornitori Fatturato
Pergine Valsugana 8 € 190.297,22
Comprensorio C4 4 € 378.891,45
Provincia di Trento 15 € 456.469,88
Fuori provincia 14 € 302.025,95
Provenienza fornitori
Pagina 60 BILANCIO SOCIALE 2008
Come emerge dal grafico risulta che, nell’ambito del rispetto delle regole contrattuali aziendali ispirate alla trasparenza, imparzialità e concor-renza si è sempre cercato di operare con ditte del territorio.
12. SITUAZIONE ECONOMICA12. SITUAZIONE ECONOMICA
Stato patrimoniale al 31.12.2008
12. Situazione economica12. Situazione economica
Bilancio d’esercizio 2008
ATTIVO
B) IMMOBILIZZAZIONI € 41.958.230,51 A) PATRIMONIO NETTO € 35.889.754,57
I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI € 11.875,35 I) Patrimonio netto € 35.889.754,57
Concessioni, licenze, marchi e diritti € 11.875,35 Capitale € 35.311.100,52
II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI € 39.218.463,59 Utili (Perdite) portati a nuovo € 513.648,50
Terreni e fabbricati € 35.548.531,33 Utili (Perdite) dell'esercizio € 65.005,55
Impianti e macchinari € 166.710,39 B) FONDI PER RISCHI E ONERI € 217.789,00
Attrezzature € 89.291,43 III) Altri fondi € 217.789,00
Mobili e arredi € 12.815,27 Altri fondi € 217.789,00
Macchine d'ufficio € 5.257,20 C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO € 3.532.093,19
Altri beni materiali € 1.252,25 I) Trattamento di fine rapporto € 3.532.093,19
Immobilizzazioni in corso e acconti € 3.394.605,72 Trattamento di fine rapporto € 3.532.093,19
III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE € 2.727.891,57 D) DEBITI € 4.451.418,90
Partecipazioni € 2.727.891,57 IV) Debiti verso altri finanziatori € 1.386,70
C) ATTIVO CIRCOLANTE € 2.373.101,55 Debiti verso altri finanziatori € 1.386,70
I) RIMANENZE € 63.981,39 V) Acconti e cauzioni € 216.666,26
Materie prime, sussidiarie e di consumo € 63.981,39 Acconti € 18.604,12
II) CREDITI € 1.371.181,50 Cauzioni € 198.062,14
Crediti verso clienti € 1.202.797,01 VI) Debiti verso fornitori € 934.952,99
Crediti diversi € 168.384,49 Debiti verso fornitori € 934.952,99
IV) DISPONIBILITA' LIQUIDE € 937.938,66 XI) Debiti tributari € 125.962,05
Depositi bancari e postali € 937.938,66 Debiti tributari € 125.962,05
D) RATEI E RISCONTI ATTIVI € 43.507,76 XII) Debiti v/Ist. prev. e ass. € 119.430,71
I) Ratei e risconti attivi € 43.507,76 Debiti v/Ist. prev. e ass. € 119.430,71
Ratei e risconti attivi € 43.507,76 XIII) Altri debiti € 3.053.020,19
Altri debiti € 3.053.020,19
E) RATEI E RISCONTI PASSIVI € 283.784,16
Ratei e risconti passivi € 283.784,16
Ratei e risconti passivi € 283.784,16
TOTALE ATTIVO € 44.374.839,82 TOTALE PASSIVO € 44.374.839,82
PASSIVO E NETTO
Pagina 62 BILANCIO SOCIALE 2008
Conto economico al 31.12.2008
A) Valore della produzione € 9.597.192,08
I) Ricavi delle vendite e delle prest. € 9.069.549,57
V) Altri ricavi e proventi € 527.642,51
B) Costi della produzione € 9.741.456,57
VI) Acquisto di beni € 824.467,85
VII) Servizi € 1.553.839,01
IX) Costo per il personale € 7.115.234,34
X) Ammortamenti e svalutazioni € 9.721,83
XI) Variazioni delle rimanenze -€ 11.105,64
XIII) Altri accantonamenti € 217.100,00
XIV) Oneri diversi di gestione € 32.199,18
C) Proventi e oneri finanziari € 34.460,81
16) Altri proventi finanziari € 34.991,29
17) Interessi e altri oneri finanzia € 530,48
E) Proventi e oneri straordinari € 188.697,23
20) Proventi € 191.624,23
21) Oneri € 2.927,00
Imposte sul reddito -€ 13.888,00
Imposte sul reddito dell'esercizio -€ 13.888,00
UTILE DELL'ESERCIZIO € 65.005,55
CONTO ECONOMICO
Pagina 63 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
L’Azienda persegue i propri scopi mediante l’utilizzo di: − rendite patrimoniali; − somme derivanti da alienazioni di beni
patrimoniali; − contributi pubblici e privati; − eredità, lasciti e donazioni senza vinco-
lo di destinazione all’incremento del patrimonio indisponibile;
− entrate derivanti dall’erogazione di ser-vizi e prestazioni;
− entrate derivanti dallo svolgimento di attività connesse a quelle istituzionali;
− entrate diverse. Tutte le risorse dell’Azienda sono destinate direttamente o indirettamente al raggiungi-mento delle finalità istituzionali, nel rispetto dei vincoli di destinazione previsti dalle nor-mative vigenti.
Le rette
12. Situazione economica12. Situazione economica
41,50 42,20 42,2038,40 39,26 39,69
66,0969,40 70,28
107,59111,60 112,48
35,00
45,00
55,00
65,00
75,00
85,00
95,00
105,00
115,00
2006 2007 2008
Retta alberghiera (doppia-tripla) Retta media UPIPA Retta sanitaria Retta totale
Pagina 64 BILANCIO SOCIALE 2008
13. SERVIZI INNOVATIVI13. SERVIZI INNOVATIVI
13. Servizi innovativi13. Servizi innovativi
Nell’ambito delle attività socio-sanitarie e socio-assistenziali erogate dall’Azienda si
intende riconoscere il valore terapeutico degli animali promuovendo iniziative, attività, stu-
di e ricerche anche nel campo riabilitativo.
L’attività di pet-therapy favorisce la creazione di un clima positivo tra partenti, Ospiti e
personale. I cani e la loro attività sono entrati a far parte della vita all’interno della Casa. Il
Ministero della Salute in un rapporto sulla Pet-therapy ha affermato che: si è osservato che
a periodi di convivenza con animali è corrisposto un generale aumento del buon umore, una
maggiore reattività e socievolezza, contatti più facili con i terapisti. Un miglioramento nello
stato generale di benessere per chi spesso, a causa della solitudine e della mancanza di af-
fetti, si chiude in se stesso e rifiuta rapporti interpersonali”.
Nel corso del 2008 nell’80% dei casi l’attività di pet-therapy non si è concretizzata
esclusivamente come attività assistita con animale (a.a.a.), bensì come attività terapeutica
con animale (a.a.t.).
Tale attività, ormai consolidata
all’interno dell’organizzazione aziendale, è
stata resa possibile grazie alla collaborazione
instaurata con la società Eurodogs ONLUS I-
stituto Europeo del Cane, e al coinvolgimen-
to di operatori e fisioterapisti appositamente
preparati.
Nel corso dell’anno 2008 sono state
effettuate nr. 328 ore di attività in ambedue
le strutture coinvolgendo nr. Ospiti 32.
Pagina 66 BILANCIO SOCIALE 2008
Attività di pet-therapy
14. QUALITA’14. QUALITA’
Politiche per la Qualità
L’Amministrazione mira alla soddisfazione dei clienti attraverso il miglioramento continuo dei servizi. Se la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 e l’autorizzazione sanitaria rappresenta-no requisiti fondamentali e basilari per il conseguimento degli obiettivi strategici annual-mente individuati dell’Amministrazione, il “Marchio qualità UPIPA” diventa il fattore evolu-tivo del sistema di gestione per la qualità.
OBIETTIVO GENERALE AZIENDALE “Dal curare al prendersi cura”
Tale obiettivo generale viene perseguito attraverso i seguenti obiettivi strategici:
14. Qualità14. Qualità
Coinvolgimento Coinvolgimento della famiglia e della famiglia e della comunitàdella comunità
Implementazione Implementazione Marchio Qualità Marchio Qualità
UPIPAUPIPA
Qualità e Qualità e benessere della benessere della
vitavita
Benessere Benessere organizzativoorganizzativo
Pagina 68 BILANCIO SOCIALE 2008
Dal 2004 l’allora IPAB ha incominciato ad in-terrogarsi sulla necessità di intraprendere percorsi di miglioramento che portassero alla definizione di un sistema di gestione per la qualità. Nel 2005 si è ottenuta le certificazione ISO con l’obiettivo di arrivare all’accreditamento istituzionale. Negli anni il sistema si è consolidato anche grazie all’apporto di tutto il personale.
Pagina 69 A.P.S.P. “S . SPIRITO - FONDAZIONE MONTEL”
I risultati – anno 2008 Annualmente l’Amministrazione, attraverso il Riesame della Direzione, valuta il raggiungi-mento degli obiettivi che vengono resi noti a tutta la popolazione nell’ottica del principio di trasparenza.
Obiettivo strategico 1 “Implementazione Marchio UPIPA”: si prende atto dell’effettuazione completa dell’autovalutazione e del report finale di valutazione esterna di data 10/10.2008. Alla luce del risultato e-stremamente positivi emerso dall’audit esterno, nonché dell’effettivo processo di autovalutazione e valutazio-ne reciproca introdotto mediante l’utilizzo del modello in questione, si dichiara l’obiettivo completamente raggiunto (100%). Obiettivo strategico 2 “Qualità e benessere della vita”: il PAI risulta ormai consolidato all’interno dell’organizzazione. Il personale dimostra capacità nell’utilizzo dello strumento nonché disponibilità al miglio-ramento (scheda Monitoraggio obiettivi OSS). Il livello di informatizzazione ha raggiunto buoni livelli seppur in fase di completamento. In prospettiva futura si intende incentivare il coinvolgimento dell’Ospite o della fami-glia già in fase di predisposizione degli obiettivi individuali, nonché una revisione del PAI comunque non oltre 6 mesi ed eventualmente al bisogno (mutamento delle condizioni socio-sanitarie dell’Ospite – rientro da ricovero ospedaliero, caduta, necessità di contenzione, …), si dichiara l’obiettivo completamente raggiunto (100%). Obiettivo strategico 3 “Benessere organizzativo”: al 31/12.2008 sono state effettuate 6.332,05 ore di forma-zione coprendo quasi tutti gli ambiti professionali. Come previsto dagli obiettivi nr. 10, 11, 12, 13 e 14 del PdM (incontri e coinvolgimento del personale: gruppo qualità, pool di direzione, riunione responsabili dei servizi, riunioni U.O.I. di nucleo e riunione con personale di nucleo) si conferma un buon coinvolgimento di tutto il personale anche in fase decisionale. In prospettiva futura si intende individuare meglio le proposte formative in modo da dare risposte concrete e puntuali agli obiettivi sanitari dell’organizzazione concentrando pertanto gli investimenti economici. Si è proceduto all’analisi del clima interno attraverso l’elaborazione del “Questionario sul benessere organizzativo”, si dichiara l’obiettivo completamento raggiunto (100%). Obiettivo strategico 4 “Coinvolgimento della famiglia e della comunità”: il colloquio post-PAI condotto dall’IP o dall’AN ha riscontrato grande soddisfazione da parte dei famigliari. Positiva risposta è stata data an-che ai focus-group con i famigliari di cui si prevede la riproposizione nei mesi futuri. E’ necessario porre mag-gior attenzione all’informazione sanitaria e al consenso informato anche in caso di co-presenza di volontari e badanti del quale questa Amministrazione non può assumersi la responsabilità. Le numerose manifestazioni come coinvolgimento della Comunità svolte nell’anno dimostrano una grande apertura della struttura al terri-torio. Risulta attivo il sito internet aziendale quale ulteriore veicolo di informazione e comunicazione con l’esterno. Il Bilancio Sociale 2007 del quale si prevede l’idonea pubblicizzazione sarà riproposto anche per l’anno 2008 prevedendo la sua predisposizione in corrispondenza dell’approvazione del Bilancio d’esercizio, si dichiara l’obiettivo completamente raggiunto (100%).
14. Qualità14. Qualità
La riflessione sull’evoluzione del sistema di servizi sociosanitari che il sistema trentino delle IPAB-RSA sta vivendo in questi anni, ha sollecitato la necessità di iniziare a ragionare sulla costruzione di un modello di valutazione della qualità dei servizi che fosse basato principal-mente sui risultati ottenuti in termini di qualità della vita e di benessere per i residenti che abitano le RSA. In particolare il contesto che supporta l’azione è caratterizzato da: 1. l’introduzione del sistema a tariffa, che sposta l’attenzione ed il controllo delle autori-
tà competenti dalla verifica dei requisiti di ingresso e di processo alla qualità della pre-stazione erogata a favore dell’utente;
2. la necessità di rispondere a richieste sempre più precise, puntuali e competenti di fa-migliari e parti interessate rispetto ai servizi offerti dalle strutture;
3. la comprovata situazione di contrazione delle risorse che spinge il sistema ad essere più consapevole dei costi dei servizi offerti e del corrispondente livello di qualità ga-rantito, anche a fronte di sistemi italiani dei servizi socio sanitari che progressivamen-te si aprono ad una crescente competitività;
4. la possibilità di creare una rete effettiva di servizi su territorio provinciale ove vi sia la valorizzazione delle potenzialità individuali delle organizzazioni e la condivisione dei punti di forza per una crescita complessiva ed unitaria, nella salvaguardia dell’autonomia dei singoli enti.
Il modello realizzato si base sulla possibilità di rendere misurabile ciò che è importante (e non rendere importante ciò che è misurabile), avendo in particolare le seguenti attenzioni: a. attenzione alla cronicità ed alla dimensione esistenziale dell’anziano residente in RSA; b. focalizzazione sulla qualità della vita e non sulla necessità di prolungare a tutti i cosi
l’esistenza; c. creazione di un modello di valutazione della qualità COMPLEMENTARE ed estensivo ri-
spetto ai modelli esistenti centrato sul RISULTATO (in integrazione principalmente dei modelli EFQM/CAF ed accreditamento dei servizi sociosanitari, ISO).
Il modello “Marchio Qualità Upipa” che risulta caratterizzato da 12 fattori di qualità, i quali individuano e rappresentano elementi costituenti e qualificanti gli aspetti che caratterizzan-ti la qualità di vita nelle RSA (ad ogni fattore di qualità è associato un numero ed un diverso colore). Ogni fattore è suddiviso in più determinanti. I determinanti rappresentano gli aspetti che riescono a dare evidenza dell’applicazione dei fattori (i determinanti sono identificati da una numerazione che li associa al numero del fattore di appartenenza - prima cifra n. fatto-re e seconda cifra n. determinante). Ogni determinante è rilevabile attraverso uno o più indicatori specifici e verificabili (anche
Marchio Qualità UPIPA
Pagina 70 BILANCIO SOCIALE 2008
3.163.16
3.333.33
2.672.67
3.043.04
3.333.33
3.363.36
2.442.44
3.173.17
3.443.44
3.133.13
3.223.22
3.583.58
3.153.15
Media autovalutazione
2008
3.443.44 2.98 3,07 PUNTEGGIO MEDIO
3.673.67 3.00 3,00 VIVIBILITA'
3.673.67 3.00 3,67 GUSTO
3.043.04 2.54 2,29 LIBERTA'
3.503.50 3.08 3,13 SALUTE
3.863.86 3.06 3,42 SOCIALITA’
2.612.61 2.50 2,33 UMANIZZAZIONE
3.503.50 3.17 3,17 COMFORT
3.573.57 2.67 3,47 INTERIORITA’
3.383.38 2.83 3,08 AFFETTIVITA’
3.223.22 3.00 3,44 OPEROSITA’
3.753.75 3.75 3,00 AUTOREALIZZAZIONE
3.553.55 3.14 2,79 RISPETTO
Media valutazione esterna 2008
Media valutazione esterna 2007
Media autovalutazione 2007 Fattore
gli indicatori seguono una numerazione che li associa al determinante da rilevare ed al rela-tivo fattore di qualità -prima cifra n. fattore, seconda cifra n. determinante, terza cifra n. indicatore). Dal 2005 l’Amministrazione ha iniziato un percorso interno di avvicinamento al “Marchio Qualità UPIPA”:
2005-2006 − corso di formazione UPIPA per la creazione del modello
2006 − sperimentazione interna del modello
2007 − corso di formazione interna (35 operatori coinvolti per nr. 11 incontri) finalizzato all’autovalutazione
− valutazione finale da parte dello staff UPIPA su tutto il modello (unico caso nel sistema)
2008 − autovalutazione fatta da un gruppo di lavoro (9 operatori coinvolti) − valutazione finale con uditori ANSDIPP
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15. ORGANISMI DI 15. ORGANISMI DI PARTECIPAZIONEPARTECIPAZIONE
L’Azienda, al fine di mantenere e consolidare i legami con la famiglia e la comunità nella quale sono ubicati i propri servizi, promuove e favorisce la costituzione di organismi di partecipazione e di rappresentanza degli interessi degli Ospiti e dei loro familiari. Tali orga-nismi hanno un ruolo consultivo e di promozione del volontariato.
Componenti del Comitato Familiari Ospiti (C.F.O.) per l’anno 2008 sono: − Bonini Paolo − Carmi Lidia − Demattè Carmelo − Oss Marcello − Roat Ezio − Viviani Mara
15. Organismi di partecipazione15. Organismi di partecipazione
Comitati e/o associazioni fra Ospiti e familiari degli Ospiti
I rappresentanti degli ospiti svolgono funzione consultiva su tutte le problematiche di carattere generale relative all’impostazione ed all’organizzazione dei servizi erogati.
I rappresentanti in carica sono: − Bonini Paolo − Fontanari Bruno
Rappresentanti degli Ospiti
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16. VOLONTARIATO16. VOLONTARIATO
16. Volontariato16. Volontariato
L’Azienda, per il conseguimento delle finalità di utilità sociale stabilite dallo Statuto ed in considerazione dell’assenza di scopo di lucro propria della natura giuridica, promuove e sostiene le diverse forme di volontariato e di solidarietà sociale secondo quanto indicato dalle disposizioni vigenti. Nel corso del 2008 all’interno delle attività relazionali, accompagnamento e deambu-lazione, ludico ricreative, religiose, hanno collaborato le seguenti associazioni: − AVULSS distretto di Pergine
− AVULSS distretto di Civezzano e Fornace
− Circolo Comunale Anziani di Pergine
− Movimento Pastorale Anziani di Pergine
− C.R.I. delegazione di Pergine
− C.R.I. trentina
− OSPITALITA’ TRIDENTINA di Pergine e Pinè
Rilevante è altrettanto il volontariato spontaneo che si è sviluppato nell’aiuto all’organizzazione nei seguenti laboratori: − laboratori maglia − gruppi culturali (lettura, della memoria, di informazione, di discussione) − laboratorio Creativo – Espressivo − gruppi canoro – musicali − attività assistenziali e di accompagnamento (pasti, idratazione, compagnia, visite me-
diche, uscite, luoghi di culto e spirituali). − cura e manutenzione del “verde”
La festa del volontariato
Per ricordare il ruolo importante che i Volontari hanno da sempre all’interno della struttura, con il coinvolgimento degli Ospiti e dei loro familiari si sono realizzati dei “Segnalibri” che sono stati con-segnati alla cena organizzata dall’Amministrazione.
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Le scuole e gli Istituti:Le scuole e gli Istituti:
− Istituto “Marie Curie” di Pergine Valsugana;
− Istituto di formazione prof. Alberghiera di Levico Terme;
− Formazione Medici R.S.A. di Trento;
− Istituto Tecnico Commerciale “A. Tambosi” di Trento;
− Opera Armida barelli di Levico Terme;
− Università agli Studi di Verona;
− Istituto Regionali di Studi e Ricerca Sociale di Trento
Persone coinvolte:Persone coinvolte:
− nr. 36 tirocinanti
− nr. 26 tutor
L’A.P.S.P. si pone anche come struttura in grado di accogliere stage formativi per la crescita culturale e professionale propria e dei futuri operatori nel campo socio-assistenziale e sani-tario.
I tirocini formativi
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17. IL PONTE17. IL PONTE
Nasce nel dicembre dell’anno 1984 il primo giornalino della Casa di Riposo di Pergine.
Ideato dagli “Obiettori di coscienza” con Antonio, primo animatore. …” Un regalo, speriamo
utile …”, lo definirono loro, “… un giornalino scritto soprattutto dagli Ospiti, per raccontare qual-
che vecchia vicenda, recitare una poesia, lamentarsi per cose che non vanno …”, “… per leggere,
divertirsi, all’interno della Casa, ma anche fuori, nella comunità, presso i familiari, i parenti e gli
amici.
Il nome, “l’Eco della Casa di Riposo”, è stato pensato per evidenziare quanto detto sulle
finalità del giornalino.
Al tempo non era facile comporre le pagine della pubblicazione, dovevano essere battute a
macchina e gli articoli incolonnati su grandi fogli, poi tagliati con pazienza e inserite le immagini, si
componevano le varie pagine. Con l’uso del computer si è facilitata e semplificata questa operazio-
ne, con maggior scelta grafica nella scrittura dei vari articoli. Si è velocizzata la collocazione degli
scritti sui fogli con più scelte per l ’impaginazione.
Il cambiamento organizzativo dell’Istituzione ha riconosciuto nel giornalino uno strumento di
informazione, e come tale, l’Ente ha nominato un Comitato redazionale composto da 4 persone della
casa, che curano la pubblicazione del periodico.
Negli ultimi anni, il settore dell’assistenza pubblica è stato oggetto di attenzione da parte
degli organi legislativi che, attraverso provvedimenti statali, regionali e provinciali, hanno ridefinito
i confini settoriali … ed i principi gestionali. La Legge 328/2000, del D.Lgs. 207/2005 istituisce le
Aziende pubbliche di servizi alla persona nella nostra Regione.
Questa ultima legge regionale prevede la trasformazione dell’I.P.A.B. Casa di Riposo S. Spiri-
to – Fondazione Montel – in Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (A.P.S.P.) e perciò il nome “l’Eco
della Casa di Riposo” doveva essere cambiato.
Per questo la proposta di un “Concorso di idee” per la ricerca del nuovo nome da dare al no-
stro periodico di informazione. E stato individuato e scelto tra i tanti, il nome “Il Ponte”: questo
rappresenta il collegamento tra l’A.P.S.P. e la comunità locale, tra gli Ospiti e la Famiglia, tra il Per-
sonale e l’Amministrazione.
“Il Ponte” anche quale anello di congiunzione tra le due strutture residenziali di via Pive e di via
Marconi al fine di cooperare per il raggiungimento del benessere e della qualità della vita degli
Ospiti, Famigliari, Personale, Volontari e …
SI CONTINUA …
17. Il Ponte17. Il Ponte
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Gli sponsor
Baitella Carla
Bertoldi dott. Giovanni Bolgia Cristina
Bonvecchio Beber Gabriella
Brol Silvano
Carla
Ceschi Giovanna
Chillovi Leone
De Carli Luciano
Demattè Virginia
Demattè Virginia
Dorigoni massimo Eccher Rita
Fedalto Amelia
Filippi Maria Elena
Frisanco Umberto
Fronza Marisa
Laner Emma
Laner Paolina
Lazzeri Giuseppina
Martinelli Emma
Moser Sandra
Natale Maria Teresa
Oss Papot Giorgio
Piazzera Mario
Roat Severina
Rossi Renzo
Schmidt Elfrida
Simoni Valentina
Suor Pierina Bianchi Zuccatti Andrea
Elenco articolisti
Inoltre: Volontari Tirocinanti
Gruppo lettura Gruppo maglia Dottor Clown
Le associazioni Il personale
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18. LE DONAZIONI18. LE DONAZIONI
Lasciti e donazioni di piccola entità
18. Le donazioni18. Le donazioni
In continuità con lo spirito caritatevole che ha animato i fondatori dell’Ente e mosso i cittadini a devolvere totalmente o in parte il proprio patrimonio a vantaggio dei soggetti più deboli e bisognosi della comunità locale, l’Azienda riconosce, valorizza e tutela i propri benefattori affinché ne sia conservata e trasmessa ai posteri la memoria. Nel corso dell’anno 2008 sono state ricevute donazioni per un importo complessivo di €. 6.000,00. Tali somme saranno destinate alle attività aziendali per le necessità degli Ospiti o per
l’acquisto di piccole attrezzature.
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19. IL SITO19. IL SITO
19. Il sito19. Il sito
Con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 64 dd. 1 dicembre 2008 è stato approva-
to il sito internet aziendale.
www.apsp-pergine.it
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Il sito internet rappresenta uno strumento di comunicazione con il cittadino/utente e con la comunità di
riferimento.
Nel sito, oltre alla presentazione dell’A.P.S.P., si possono trovare informazioni, documenti e notizie utili
in grado di garantire tempestività e trasparenza dell’azione amministrativa.
AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONAAZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA
“S. Spirito“S. Spirito--Fondazione Montel”Fondazione Montel”
38057 PERGINE VALSUGANA (TN) - Via Pive n. 7
tel. 0461/53 10 02 - fax 0461/53 29 71
E-mail: [email protected]
R.S.A. di Via Pive
R.S.A. di Via Marconi
Centro Servizi