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Bilancio di Sostenibilità 2009

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Bilancio di Sostenibilità 2009

MissioneSiamo un’impresa integrata nell’energia,

impegnata a crescere nell’attività

di trasformazione di petrolio e di produzione

di energia elettrica, nel completo rispetto

dell’ambiente e del territorio che ci ospita.

Tutti gli uomini e le donne di Raffineria di Gela

hanno una passione per le sfide,

il miglioramento continuo, l’eccellenza

e attribuiscono un valore fondamentale

alla persona, all’ambiente e all’integrità.

raffineria di gela

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lettera dell’Amministratore Delegato

Per il terzo anno consecutivo Raffineria di Gela emette il Bilancio di Sostenibilità frutto del forte impegno di tutta la Raffineria per lo Sviluppo Sostenibile.

Il documento 2009 ha voluto mettere in risalto il particolare impegno che manteniamo e consolidiamo negli anni nei confronti del Territorio in cui operiamo, ponendoci come attore principale sia nella storia della comunità sia nello scenario economico attuale.A questo ruolo si accompagnano grandi responsabilità che l’azienda si assume davanti ai propri interlocutori: la comunità, i cittadini, la società civile, gli Enti pubblici e privati con cui la Raffineria si relaziona. Prima fra tutte, quella di contribuire a uno Sviluppo Sostenibile attraverso progetti concreti e condivisi, parte integrante delle attività operative.Il nostro Bilancio di Sostenibilità, uno dei primi in Italia nel settore della raffinazione, è un importante strumento di comunicazione che risponde all’impegno per la trasparenza assunto verso tutti gli stakeholder che sono coinvolti nelle nostre attività e sono interessati a conoscere e valutare azioni, performance e traguardi raggiunti.La Raffineria prosegue nel suo percorso di sviluppo sostenibile, intrapreso a partire dal 2004, con la definizione del Piano di Miglioramento Ambientale completato nel 2006.Ci siamo quindi dotati di un progetto di sviluppo attraverso un Piano di Sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica. Vogliamo, con questo piano, rimarcare il nostro impegno di sviluppo sostenibile sia da un punto di vista ambientale sia sociale nei confronti del Territorio su cui insistiamo.

Come parte del Gruppo Eni, Divisione Refining & Marketing, condividiamo e portiamo avanti nelle attività quotidiane la visione della Sostenibilità come motore di un processo di miglioramento continuo e trasversale che garantisce la Sostenibilità dei risultati nel tempo e ne rafforza il processo di sviluppo e valorizzazione.Il nostro percorso è caratterizzato dalla trasparenza: per questo abbiamo organizzato incontri periodici con gli stakeholder per comunicare e informare sullo stato di avanzamento dei nostri progetti e sulle attività previste.

Siamo consapevoli del ruolo che rivestiamo per il territorio, come fornitori di servizi essenziali e come indotto generato, per questo ci impegniamo quotidianamente nella diffusione dei principi che guidano la nostra attività, in termini di legalità, rispetto per la salute e la sicurezza dei lavoratori e tutela dell’ambiente circostante.

Questo documento diventa l’occasione per un appuntamento con gli stakeholder e un’opportunità attraverso cui analizzare i risultati raggiunti e rivolgere lo sguardo al futuro.

abitare il territoriola Raffineria e la comunità locale 8

il valore e la gestione delle relazioni 8le attività nel Territorio 8interventi economici 9comunicazione e dialogo: la promozione della cultura 10

la Raffineria e l’economia del territorio 11sviluppo del Territorio e legalità 11utilizzo di prodotti e servizi offerti localmente 11assunzione di personale locale 11sviluppo di programmi d’istruzione e formazione 12le relazioni con i fornitori 13legalità 13impatto economico sul Territorio 14le relazioni con i clienti 14rapporti con le Istituzioni pubbliche e gli Enti locali 14

gestire la sostenibilitàgoverno societario 18

Eni SpA 19la Divisione Refining & Marketing 19linee guida per Sicurezza, Salute e Ambiente 20la politica ambientale di Raffineria di Gela 21strategie 23approccio allo Sviluppo Sostenibile 23il processo produttivo 25i risultati 2009 30investimenti 31

le persone 32le risorse umane 32il personale della Raffineria 32lo sviluppo delle persone 33leadership e competenze professionali 33l’inserimento delle nuove risorse 33organizzazione e relazioni sindacali 34la formazione e la gestione della conoscenza 35salute 36igiene del lavoro, indagini ambientali e sorveglianza sanitaria 36attività svolte con Enti esterni e promozione della salute 37la sicurezza dei dipendenti e dei contrattisti 38la cultura della sicurezza 38gli indici infortunistici della Raffineria 40la gestione delle emergenze 42

la tutela dell’ambiente 43la gestione ambientale 43la gestione delle acque 44la tutela della qualità dell’aria 47la gestione dei rifiuti 50la tutela del suolo 51energia elettrica e prodotti 53produzione di prodotti ecologici 54strategie future 54ricerca, sviluppo e innovazione 56

lettera dell’Amministratore Delegato 2la Raffineria in sintesi 4

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la Raffineria in sintesi

La Raffineria di Gela sorge sulla costa meridionale della Sicilia, in località Piana del Signore nel Comune di Gela e occupa, con le altre società presenti e operanti nel sito, un’area di 5 milioni di m² divisa in “isole”.Alla fine degli anni ’50, la scoperta da parte di Agip Mineraria del petrolio greggio nel sottosuolo gelese (oggi detto appunto “greggio Gela”), ha costituito una vera e propria leva decisionale per la realizzazione e la costruzione in breve tempo di uno Stabilimento Petrolchimico integrato nella zona interessata.Nasce così, il 14/12/1959, la Società ANIC Gela SpA, ad opera dell’ANIC e della SOFID (Società Finanziaria Idrocarburi), con l’obiettivo di dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati.La costruzione dello stabilimento ha inizio nel 1960, con un investimento iniziale di 120 miliardi di lire, e i primi impianti produttivi entrarono in funzione nel 1962, con una capacità di lavorazione di 3 milioni di t/anno di grezzo.Gli investimenti attuati nel corso degli anni hanno consentito uno sviluppo delle strutture di raffinazione tale da collocare la Raffineria di Gela tra le più complesse e avanzate d’Europa.Dal 1992 al 2002 la Raffineria di Gela ha fatto parte del circuito Agip Petroli, di cui rappresentava un prezioso e consolidato patrimonio economico, sociale e culturale perseguendo una “mission” operativa volta alla costante promozione della compatibilità culturale, ambientale e sociale con il Territorio circostante.Nel Dicembre del 2002, Agip Petroli ha conferito il ramo d’azienda costituito dalla Raffineria, dal deposito di oli minerali e dal deposito GPL alla società “Raffineria di Gela Srl” operativa dal 1° gennaio 2003 e in seguito divenuta Raffineria di Gela SpA dal 1° aprile 2003.

La struttura produttiva della società Raffineria di Gela si articola pertanto in un ciclo all’interno del quale si ritrovano gli impianti tipici del processo di raffinazione del greggio (distillazione, cracking termico e catalitico, reforming, ecc.) gli impianti di stoccaggio oli minerali e GPL, deposito interno nazionale e imbottigliamento GPL, impianti di produzione di utilities, servizi e trattamenti ecologici.Il ciclo operativo è sostanzialmente integrato in modo da ottenere prodotti finiti di elevato pregio da immettere sul mercato, riducendo ai soli fabbisogni interni la produzione di oli combustibili e di semilavorati.La Raffineria risulta, in questi termini, unica nel suo genere in Italia, riuscendo a raggiungere un altissimo livello di conversione (capacità di produrre carburanti leggeri da prodotti pesanti di base), pari a circa l’85%.La particolare struttura impiantistica della Raffineria ha subito, nel corso degli anni, un continuo processo di adeguamento tecnologico, apportando miglioramenti operativi agli impianti di produzione per le mutate esigenze del mercato in termini quantitativi e, soprattutto, qualitativi intesi come caratteristiche dei prodotti e dei processi, anche dal punto di vista della garanzia delle condizioni di sicurezza e di rispetto dell’ambiente.

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principali indicatori di sostenibilità

principali indicatori di sostenibilità

2009 2008 2007 unità di misura

Dati economici

Risultato netto (32,7) 5,8 (4,9) Mln €

Investimenti realizzati 51,2 98,3 107 Mln €

Dati di attività

Lavorazione lorda 4.193 5.369 5.627 K ton

Energia elettrica prodotta 1.278 1.530,3 1.854 GWh

Persone

Personale dipendente in servizio 1.354 1.275 1.314 n

Ore di formazione pro capite 39,15 47,0 32,4 Ore pro capite

Salute e Sicurezza

Indice di gravità infortuni dipendenti 0,1 0,17 0,15

Indice di frequenza infortuni dipendenti 3,08 1,12 1,50

Formazione ambiente salute e sicurezza 14,59 13,8 13,2 Ore pro capite

Incidenti mortali 0 0 0 n

Ambiente

Emissioni CO23.077 3.361 3.875 K ton

Emissioni SO2

11,02 12,8 13,6 K ton

Emissioni NOX

2,1 2,7 2,6 K ton

Rifiuti prodotti 53,4 55,7 39,7 K ton

Scarichi idrici COD 1,6 3,6 4,3 K ton

Scarichi idrici BOD5

0,5 0,9 0,9 K ton

Energia primaria (CTE e impianti) 898 903 1.024,1 K tep

Acqua di recupero utilizzata 14 14 18 % acqua di processo

Serbatoi dotati di doppio fondo 80 67 55,3 % serbatoi

Spese per tutela ambientale 44,3 34,9 35,5 Mln €

Territorio

Interventi economici per il Territorio 451.442 495.000 508.000 €

Partecipanti alle iniziative di comunicazione 6.198 5.591 4.541 n

Acqua dissalata per usi civili 0,82 6,8 11,1 Mln m3

Acqua prelevata dalla Diga del Ragoleto e utilizzata per usi civili 2.011.590 390.911 0 m3

Reflui urbani trattati 3,27 3,4 3,4 Mln m3

Energia ceduta a terzi 407 557 816 GWh

abitare il territorio

Le relazioni che Raffineria

di Gela costruisce con

il Territorio in cui opera,

rappresentano occasioni

di crescita e di confronto

reciproco con la pluralità

di attori sociali, economici

e culturali presenti.

Relazioni con interlocutori

con caratteristiche

e identità diverse sono

divenute per la Raffineria

una preziosa occasione

per costruire e diffondere

uno sviluppo sostenibile.

abitare il territorio

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la Raffineria e la comunità locale

il valore e la gestione delle relazioni Le relazioni che Raffineria di Gela costruisce con il Territorio in cui opera, rappresentano occasioni di crescita e di confronto reciproco con la plu-ralità di attori sociali, economici e culturali presenti. Relazioni con interlocutori con caratteristiche e identità diverse sono divenute per la Raffineria una preziosa occasione per costruire e diffondere uno sviluppo sostenibile. Raffineria di Gela si pone come attore d’eccellenza nella diffusione della cultura e dei principi dello sviluppo sostenibile promuovendo iniziative in partnership con il mondo della ricerca e collaborando con gli atenei.I valori della Sostenibilità, promossi e diffusi dall’Azienda, attraverso le relazioni con il Territorio sono diretti anche ai fornitori e ai clienti, con i quali sono stabiliti e rafforzati rapporti di reciproca fiducia e di continua collaborazione.L’impegno e la volontà di assicurare relazioni stabili e costruttive nel lungo periodo con i propri stakeholder costituiscono un pilastro della strategia di Sostenibilità. Le strutture responsabili nei confronti dei diversi portatori di interesse utilizzano procedure e linee guida dedicate per relazionarsi e rispondere prontamente alle aspettative dei singoli gruppi di stakeholder. A tali strumenti si affiancano le competenze tecniche e operative presenti nelle aree di business.Eni, così come Raffineria di Gela, ritiene che un coinvolgimento inclusivo e partecipativo favorisca la costruzione del consenso e della fiducia, migliori i processi decisionali e aiuti a ridurre i conflitti tra i diversi portatori di interesse. Per questo viene promosso un dialogo aperto e con-tinuativo basato sulla trasparenza, evitando un’informazione unidirezionale.Considerata la complessità dei contesti e delle relazioni, le strategie per la gestione delle relazioni con gli stakeholder si fondano su alcuni obiettivi operativi di riferimento, tra cui l’individuazione preventiva delle potenziali criticità, il coinvolgimento degli attori chiave in ogni fase delle attività, la promozione e la condivisione dei principi comuni, al fine di consolidare un approccio proattivo nei confronti dei portatori di interesse e una maggiore incorporazione degli impegni condivisi, fattori di crescita della reputazione dell’azienda.La partecipazione degli stakeholder si basa sul pieno rispetto dei principi di coerenza, trasparenza e correttezza, oltre che delle procedure aziendali in materia di comunicazione esterna.

le attività nel Territorio

La Raffineria di Gela rappresenta il maggiore insediamento industriale della costa meridionale siciliana; le ricadute delle attività svolte supera-no l’area territoriale di Gela e si estendono a tutto il Territorio circostante.La percezione della Raffineria sul Territorio è da sempre influenzata da una serie complessa di fattori legati al contesto socio-economico del Territorio di insediamento e al tipo di attività svolte nel polo petrolchimico.In particolare la Raffineria è considerata da un lato come essenziale per la comunità locale per via degli aspetti occupazionali e dei servizi forniti, dall’altro lato è fonte di attenzione per via delle attività svolte nel presente e nel passato all’interno del polo petrolchimico.In considerazione di questi aspetti la Raffineria è impegnata da sempre a:•massimizzareibeneficiperlacomunità;•valorizzareilsistemasocio-economicolocale;•mantenereunapienatrasparenzaeun’adeguatacomunicazioneconriferimentoalleattivitàsvolteeagliaspettiambientali,disalutee

sicurezza collegati;•sviluppareundialogocostanteconglistakeholder locali;•educareeistruirelenuovegenerazioni.

In tale ottica sono state intraprese con tutti i portatori d’interesse esterni coinvolti direttamente o indirettamente dalle attività della Raffineria una serie di azioni promosse ai diversi livelli organizzativi che riguardano:•interventieconomici(investimentiprogettuali,liberalitàedonazioni)culturali/sociali;•attivitàdicomunicazione,dialogoecoinvolgimentodellacomunitàlocale(progetticonlescuole,visite,coinvolgimentodellecomunitàlocali

all’internodeiprogettirilevanti);•legalitàesviluppodelTerritorio;•rapporticonleIstituzionipubblicheegliEntilocali.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ abitare il territorio

La relazione con il Territorio è fondata sul riconoscimento della permeabilità dei confini tra l’azienda, intesa come insieme di persone, oltre che come capitale, e il mondo esterno, che di volta in volta è rappresentato da clienti e fornitori, Territorio ospitante, comunità locale, Enti e Istituzioni pubbliche o private.Parlare di Sostenibilità, oggi, significa anche sostenere un approccio innovativo nell’affrontare le sfide e i dilemmi del Territorio. Questo è possibile solamente attraverso l’attivazione di un dialogo costante con gli organismi esterni. Raffineria di Gela SpA si pone come attore attivo nella diffusio-ne della cultura e dei principi dello sviluppo sostenibile, supportando iniziative, collaborando con università e network d’eccellenza, promuovendo attività di ricerca e innovazione. Infine, la Raffineria si relaziona costantemente attraverso un rapporto di fiducia e di collaborazione reciproca con i propri fornitori e clienti, categorie imprescindibili della catena di creazione valore, con i quali condivide principi e comportamenti sostenibili.

interventi economici

La Raffineria di Gela considera gli interventi sul Territorio come parte integrante del rapporto con le comunità locali al fine di contribuire allo sviluppo delle stesse. L’orientamento aziendale è quello di concentrarsi principalmente sugli interventi economici che possano portare benefici di lunga durata al Territorio. Nel 2009 sono stati erogati più di 451.000 € per interventi economici per iniziative sociali, culturali e la salute. Dal grafico riportato si può evincere come a meno della categoria “investimenti progettuali”, l’andamento globale degli interventi economici sul Territorio assume un trend crescente. Tale fenomeno è un forte indice rappresentativo dell’impegno della Raffineria sul Territorio.

principali interventi nel 2009

Contributi a organismi non profitNel 2009 la Raffineria di Gela ha sottoscritto un protocollo di intesa con alcuni organismi non profit del Territorio, in particolare con la casa di riposo per anziani “Antonietta Aldisio” e il Centro Aiuto alla Vita di Gela, centro che, tra le altre attività, si occupa del sostegno delle classi sociali meno agiate. In questo modo si è instaurato un rapporto permanente tra gli enti coinvolti. Inoltre, è stato rinnova-to l’impegno con l’associazione “Servirti” che realizza una mensa della solidarietà per i senza tetto e le famiglie disagiate.

Sostegno dell’Associazione Culturale “Insieme”In linea con gli anni precedenti, nel 2009 la Raffineria ha devoluto un contributo all’associazione “Insieme”, associazione questa, desi-gnata dal Comune di Gela e organizzatrice di molteplici eventi cultu-rali e artistici per le manifestazioni artistiche de “L’estate gelese”.

interventi economici nel territorio iniziative per il personale

€ 100.000

€ 200.000

€ 400.000

€ 300.000

€ 500.000

€ 600.000 Iniziative per il personale

Contributi associativiculturali/sociali

Investimenti progettuali

Liberalità e donazioni

2007 2008 2009

Interventi economici nel territorio

€ 100.000

€ 200.000

€ 400.000

€ 300.000

€ 500.000 Attività sportive

Sociale

Salute

2007 2008 2009

Iniziative per il personale

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comunicazione e dialogo: la promozione della cultura

Da sempre Eni promuove e sostiene il mondo dell’arte e della cultura, sia contribuendo alla realizzazione di iniziative ad alto valore identitario cul-turale nei territori di presenza operativa, sia attraverso l’ideazione e lo sviluppo di iniziative proprie tese alla produzione, alla valorizzazione e alla diffusione della cultura. La conoscenza del Territorio è l’elemento vincente nelle varie fasi della realizzazione di un progetto culturale: dalla scelta degli interlocutori locali, all’individuazione dei contenuti, fino alla sua ideazione, attraverso la conoscenza della collettività e dei suoi interessi.Il rapporto con il Territorio diventa un nodo centrale, capace di determinare il successo di un’iniziativa che non viene offerta in maniera acritica ma che è frutto di un rapporto di condivisione paritetica in cui impresa e società dialogano tra loro dando vita a un circolo virtuoso di connessioni positive.L’intervento nel campo della cultura è divisibile in due grandi categorie: i progetti sostenuti economicamente e i progetti ideati, studiati e rea-lizzati dall’Azienda stessa. Gli interventi sostenuti economicamente hanno come destinatari istituti, enti, fondazioni ma anche eventi e iniziative ad alto profilo culturale. Il contributo, erogato sulla base di un processo di valutazione strutturato, è essenzialmente di natura economica e non prevede la progettazione di contenuti. I progetti del secondo gruppo hanno come caratteristica principale quella di essere ideati e realizzati direttamente dall’Azienda. Le iniziative sono selezionate in base a criteri quali l’affinità all’immagine e all’identità aziendale, il legame con il Territorio, l’aderenza agli obiettivi commerciali e l’alta visibilità, sempre secondo i principi di Sostenibilità.

La Raffineria è da tempo impegnata in un’intensa attività di informazione e dialogo che coinvolge tutti i principali stakeholder locali con diffe-renti strumenti e iniziative: dalle visite delle scuole, agli incontri con i comuni e con le autorità di controllo.Attraverso queste attività vengono rafforzate le relazioni con il Territorio, garantendo la piena trasparenza sulle attività svolte e il coinvolgimento di tutti portatori d’interesse in progetti rilevanti per impatto sul Territorio e sulla comunità circostante.Le attività svolte in questi ambiti dalla Raffineria nel triennio 2007-2009 si possono collocare in due macro aree corrispondenti ai due diversi livelli di dialogo: istituzionale e locale.Per le attività a livello istituzionale sono stati svolti una serie di incontri con le istituzioni per la presentazione dello stato di avanzamento dei proget-tidelPianodiMiglioramentoAmbientale(perulterioriapprofondimentisivedalasezione“RapporticonleIstituzioniPubblicheegliEntiLocali”).A livello locale sono continuate le visite guidate all’interno della Raffineria che hanno visto coinvolti gli alunni delle scuole elementari e medie, gli studenti di istituti e università e diverse associazioni locali con lo scopo di aprire al pubblico il patrimonio tecnologico della Raffineria per farne conoscere i meccanismi, gli standard ambientali e il percorso del “petrolio”, favorendo in questo modo l’integrazione con il Territorio. Ilprogrammadellevisite(delladuratacompresatraunae8ore)èstrutturatoinmododarisponderealleesigenzeinformativedellediversetipologie di partecipanti e prevede una presentazione iniziale delle attività presso il Centro Formazione, seguita poi da una visita panoramica delle principalistruttureeinalcunicasi(università,istitutiindustriali)daapprofondimentispecificisuspecificheareediinteresseconlapossibilitàdirichiamareconesperienzepratichegliargomentiteoricisvoltiinclasseoinaula.Nel2009levisitehannocoinvoltocirca850persone.

numero partecipanti alle visite guidate

200

400

800

600

1.000

1.200

Università

Scuole elementari e medie

Istituti superiori

Associazioni e altro

2007 2008 2009

Numero partecipanti alle visite guidate

1.400

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la Raffineria e l’economia del territorio

sviluppo del territorio e legalità

La Raffineria di Gela, nel rispetto del Codice Etico Eni, promuove lo sviluppo del Territorio favorendo:•l’utilizzodiprodottieservizioffertilocalmente;•l’assunzionedipersonalelocale;•losviluppodiprogrammidiistruzioneeformazioneperlosviluppoculturaleeprofessionale;•ilrispettodellalegalità;•l’impattoeconomicointerminidiprocuratosulTerritorio.

A rafforzare l’importanza di interventi sul Territorio è il contesto socio-economico dell’area di Gela caratterizzato da un tasso di disoccupazione superiore alla media nazionale, da una carenza infrastrutturale e da un tessuto imprenditoriale poco sviluppato. La Raffineria è da tempo im-pegnata, sia direttamente sia indirettamente tramite Confindustria, in una serie di iniziative per rilanciare lo sviluppo, l’occupazione, la legalità e la cultura d’impresa sul tutto il Territorio.Raffineria di Gela si pone l’obiettivo di creare opportunità per il Territorio in cui opera, nel rispetto delle aspettative e delle necessità espresse dalla comunità locale.

utilizzo di prodotti e servizi offerti localmente

Le dimensioni, le attività svolte e la necessità di servizi specializzati hanno creato attorno alla Raffineria un indotto che raggruppa piccole e medie imprese operanti in regime di appalto o subappalto. Queste realtà impiegano, nella maggior parte dei casi, personale locale e rappresentano, nel Territorio, una considerevole capacità occupazionale altamente diversificata in numerosi settori:•attivitàdimonitoraggioeassistenzameccanica,elettrica,strumentale,edile;•gestionemensaaziendale;•attivitàdipulizia;•attivitàdiportineriaevigilanza.

Nel 2009 l’indotto ha raggiunto dimensioni tali da comprendere 173 ditte per un totale di circa 2.752 unità di personale impiegato in Raffineria in via continuativa o per interventi circoscritti.

assunzione di personale locale

Come già approfondito nella sezione relativa alle persone, la quasi totalità dei dipendenti della Raffineria è residente in Sicilia, in prevalenza nel Comune di Gela, circa il 75%, mentre il restante 25% proviene quasi totalmente dal resto delle province siciliane.

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La Raffineria nel 2009 ha continuato il suo impegno su tre principali linee di azione:•progettoscuole;•formazioneprofessionale;•informazioneeformazioneperledittedell’indotto.

Per quanto riguarda il Progetto Scuola quest’anno è stata affrontata la tematica de “La prevenzione della salute in città e in Raffineria” progetto, che ha coinvolto circa 1.100 alunni delle scuole elementari di Gela. Il Progetto Scuola 2009, mira a sensibilizzare la cultura dei partecipanti rispetto all’importanza della sicurezza e a sviluppare nuovi concetti ideologici che portano a una migliore qualità della vita.

progetto scuole

anno partecipantiI mezzi di protezione in città e in Raffineria 2007 1.215

La Raccolta differenziata in città e il Risanamento ambientale in Raffineria 2008 1.000

La prevenzione della salute in città e in Raffineria 2009 1.110

formazione professionale

(partecipanti) 2007 2008 2009

N. stagisti universitari 13 7 7

N. stagisti istituti scolastici vari 140 300 300

N. partecipanti visite scolastiche 1270 629 838

Le attività relative alla formazione professionale hanno riguardato principalmente l’offerta di stageindividualialaureandi/laureatiedistage brevi destinati agli studenti di scuole superiori su particolari aree di interesse.

Per le ditte dell’indotto la Raffineria ha svolto attività di informazione in occasione delle fermate degli impianti e ha coordinato, fornendo le strutture del Centro di Formazione, alcuni corsi di formazione erogati da enti esterni. Le attività hanno riguardato aspetti tecnici, sicurezza e legalità,inoltre,nelcorsodel2009gliincontriconleditteterzehannotrattatoampiamenteitemidellaSostenibilità.Giànelcorsodel2008si è potuta rilevare una maggiore attenzione alle ditte dell’indotto, tale tendenza è registrabile anche nel corso del 2009, fenomeno questo, quindi che si avvia verso un processo di stabilizzazione.

iniziative per il personale

•LaRaffineriadiGelaorganizzadiverseattivitàeiniziativedesti-nate ai dipendenti, che riguardano sia il benessere individuale sia quello organizzativo. I progetti rivolti ai dipendenti sono orien-tati principalmente verso gli ambiti della salute e del sociale. Di particolare interesse sono le iniziative in ambito dopolavoristico, in tale settore la Raffineria contribuisce fattivamente alle attività dell’Associazione Eni Group Club, impegnandosi per favorire un miglior rapporto tra vita personale e lavoro dei propri dipendenti.

•Afavoredeidipendentiedeipropri familiari, laRaffineriahaindetto un concorso fotografico/creativo denominato “Gela antica e nuova” con l’obiettivo di raccogliere immagini che valorizzino le tradizioni culturali del Territorio e la loro intera-zione con l’evoluzione tecnico-economica. Per l’occasione è stata organizzata una manifestazione di fine anno, coincidente con le festività natalizie, dove, alla presenza di numerosi fami-liari dei dipendenti, sono state premiate le foto più significative con le quali è stato realizzato il Calendario della Raffineria di Gela 2010.

sviluppo di programmi d’istruzione e formazione

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ abitare il territorio

informazione e formazione per le ditte dell’indotto

(ore) 2007 2008 2009

N. incontri con le ditte dell’indotto 9 23 24

N. partecipanti agli incontri 402 900 939

le relazioni con i fornitori

Raffineria di Gela, seguendo le linee guida del Gruppo Eni, rafforza le relazioni con i fornitori mediante la creazione e la gestione di processi consolidati e condivisi con le funzioni di procurement. A tal fine l’Azienda chiede di aderire a normative e standard specifici, quali il Codice Etico aziendale, il Modello 231, oltre che, rispettare i principi e le pratiche di salute, sicurezza e ambiente, gli standard contrattuali e specifici. I fornitori, sono inoltre sottoposti a iter di qualifica e audit, nonché a processi di valutazione delle prestazioni e di verifica delle azioni correttive poste in essere.Eni segue i fornitori nel loro processo di miglioramento, nel comune interesse di perseguire gli obiettivi prefissati. Tali azioni portano sia ad una maggiore conoscenza e controllo dei fornitori, sia all’aumento della qualità delle prestazioni rese dagli stessi. Negli anni si è percepita l’esigenza di facilitare l’interazione tra acquirente e fornitore nello scambio di informazioni tecniche e commerciali. Il portale “e-procurement”, avviato nel corso del 2009 e sviluppato e ampliato nel 2010, si inquadra come uno strumento privilegiato per la comunicazione con i fornitori, e la sua implementazione e costante aggiornamento rappresenta una delle risposte a tale esigenza. Il portale consente l’automazione dei processi di acquisto in modo rapido ed efficiente e al contempo offre la possibilità al fornitore di usufruire di un canale di comunicazione preferenziale. Il portale permette di gestire via web attività di negoziazione contratti, acquisti elettronici, assegnazione e consuntivazione di servizi e scambio elettronico di documenti.

legalità

Fattori chiave dell’impegno per la Sostenibilità della Raffineria di Gela sono la sua capacità di svolgere il proprio business con lealtà, correttezza, traspa-renza, onestà e integrità, nonché il rispetto per le leggi e i regolamenti, gli standard internazionali e le linee guida che si applicano al suo business.La Raffineria ricerca presso i suoi fornitori l’impegno al rispetto dei medesimi principi che sono alla base della sua condotta, in particolare il rispetto degli standard di salute, sicurezza e ambiente, la tutela del lavoro, il rispetto della legalità, il contrasto alla corruzione e ai comportamenti illeciti.La Raffineria di Gela adotta un sistema strutturato di qualifica dei fornitori, integrato con il sistema del Gruppo Eni, basato sulla valutazione della capa-cità economico-finanziaria, tecnica e organizzativa dei potenziali fornitori ma anche del rispetto degli standard relativi alle principali tematiche HSE.Ottenutalaqualifica,ifornitorivengonomonitoratimediantevalutazioni(feedback)espressedallefunzioniaziendali.I fornitori devono attenersi al Codice Etico, che definisce l’impegno della società al rispetto dei diritti umani, delle condizioni di lavoro, della sicurezza e della protezione ambientale. L’accettazione da parte del fornitore del Codice Etico è il prerequisito indispensabile per l’avvio del processo di qualifica, insieme alla dichiarazione da parte dello stesso di regolarità contributiva e assicurativa nei riguardi del suo personale. La non conformità del fornitore in tali ambiti è considerata circostanza sufficiente per lo scioglimento del vincolo contrattuale.In aggiunta al sistema strutturato di qualifica dei fornitori, Raffineria di Gela, nel 2007, è stata capofila nella firma del “Protocollo d’intesa per la preven-zione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in relazione agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e nei singoli investimenti da compiere nell’area industriale del polo petrolchimico della provincia di Caltanisetta”, si tratta di un vero e proprio Protocollo di Legalità stipulato tra la Prefettura, le Aziende del polo, le Forze dell’ordine, Confindustria e i Sindacati al fine di contrastare le infiltrazioni mafiose, il lavoro nero, i tentativi di estor-sione e garantire la salute e sicurezza in tutti i lavori svolti da appaltatori e subappaltatori nel Polo. La firma del protocollo segue un percorso iniziato nel 2005 con la firma da parte dei Sindacati e di Confindustria del protocollo d’intesa per lo sviluppo della provincia di Caltanisetta, formalizzato nel 2007.Secondo quanto previsto dal protocollo la Raffineria può rescindere il contratto con quelle aziende aggiudicatarie di appalti all’interno del Polo la cui informativa antimafia, rilasciata dalla Prefettura, dovesse risultare positiva o che non denuncino eventuali tentativi di estorsione.La Raffineria tiene una banca dati aggiornata sulle imprese che si aggiudicano gli appalti e subappalti che viene comunicata periodicamente alla Prefettura e alle autorità di pubblica sicurezza. Dal mese di agosto 2009, al rapporto periodico è stata aggiunta un’informativa alla Con-findustriadiCaltanissetta,conlaqualelaRaffineriacomunicailnominativodelledittesicilianeassegnatariediuncontrattodiappaltoe/odisubappalto.LaRaffineriaconduce,inoltre,delleverifichesugliappaltatori/subappaltatoriinrelazionealcorrettopagamentodelleretribuzioni,dei contributi previdenziali e assicurativi e al rispetto delle vigenti norme in materia di salute e sicurezza.

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impatto economico sul Territorio

Raffineria di Gela SpA, nello svolgere attività di investimenti e ma-nutenzione (metalmeccanica, edile ed elettrostrumentale, ecc.), siavvale dell’opera di ditte terze, per questo, ricopre un importante ruolo sociale ed economico sul Territorio in cui opera, dal momento che con le proprie attività ha movimentato, attraverso la richiesta diretta di beni e servizi, circa 127 milioni di euro nell’ultimo anno per contratti di prestazione.La complessità tecnica/operativa di un sito industriale come laRaffineria di Gela necessita di una tipologia di approvvigionamento di beni e servizi ad ampissimo spettro territoriale. Dall’analisi del grafico riportato sotto si può evincere come, da una stima effettuata interna-mente, il 60% del valore economico del procurato nell’ultimo triennio attraverso i contratti di prestazione, si riferisca a imprese con sede legalenelcomprensoriogeleseecirca il68%a impresesiciliane.La politica adottata, infatti, dalla Raffineria di Gela, si caratterizza per il ricorso prioritario a fornitori del comprensorio; soltanto in presenza di fornituremoltospecialistichesilegittimalaricercadifornitoriincamponazionalee/oestero.La ripartizione di cui sopra, anche se con toni non così accentuati, si può estendere anche al valore dei contratti per fornitura di beni.Il sostegno all’imprenditorialità è una linea operativa fondamentale per garantire lo sviluppo sociale ed economico della comunità in cui l’azienda opera.

procurato prestazioni 2009Procurato prestazioni 2009

Comprensorio Sicilia Italia/Estero

33%

60%

7%

rapporti con le Istituzioni pubbliche e gli Enti locali

I siti Eni, per cultura e tradizione, pongono grande attenzione ai rapporti con il Territorio e con le Istituzioni, in un’ottica di interesse e disponibil-ità alla conoscenza reciproca e alla massima trasparenza, orientata allo sviluppo di relazioni costruttive e positive con l’esterno.La Società Raffineria di Gela SpA, in linea con la tradizione di Gruppo è sempre più orientata a una collaborazione proficua con il Territorio, con il mondo scolastico e accademico per sviluppare “insieme” programmi mirati rivolti alle diverse organizzazioni e agli studenti che vedono la Raffineria come riferimento di cultura industriale, economica e sociale.Di seguito le più importanti iniziative dell’ultimo anno:

Di seguito i maggiori contratti stipulati con Enti Terzi:•SicilianaMetalli(venditamaterialidirisulta);•Ecorigen(somministrazioneutilitieseservizi);•ATOCL2(trattamentopercolato);•RegioneSicilia(gestioneimpiantodissalatore

e somministrazione utilities);

•ComunediGela(depurazionereflui);•Siciliacque(somministrazioneacquadissalata);•BivierePlast(smaltimentoplastiche);•GSE(interscambidiEnergiaElettrica).

le relazioni con i clienti

Per Raffineria di Gela, Sostenibilità nelle attività commerciali significa soprattutto trasparenza nei confronti dei clienti e qualità dei servizi e delle utilities erogate, tutela delle persone e del lavoro in azienda, promozione del Territorio e innovazione.È questa visione complessa e articolata della Sostenibilità che può rappresentare un valore per clienti e fruitori di servizi in genere, creando e consolidando la fiducia nel tempo e trasformandosi in vantaggio per l’azienda anche da un punto di vista competitivo.I maggiori clienti di Raffineria di Gela possono raggrupparsi in due macroaree: Società del Gruppo e Clienti terzi.Tra le società del gruppo particolare importanza rivestono i rapporti commerciali con:•PolimeriEuropa(contrattodicontolavorazione);•EniR&M(contrattodicontolavorazione);

•Enimed(somministrazioneutilities);•Syndial(somministrazioneutilitieseservizi).

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ abitare il territorio

Nel giugno del 2007 è stato sottoscritto, presso il Ministero dell’Am-biente e della Tutela del Territorio e del Mare, un accordo tra Raffine-ria di Gela, Agenzia regionale per i rifiuti e per le acque della Regione Sicilia, ATO 6 Caltanissetta, Caltacqua SpA e Comune di Gela; l’ac-cordo consente di destinare le acque dell’invaso finora utilizzate per usi industriali agli usi civili e potabili cittadini. Grazie a questo accordo nelcorsodel2008conl’entratainfunzionedelnuovopotabilizzatore,unaquotadelleacqueprelevatedall’invaso(circa70litrialsecondo)è stata immessa nell’acquedotto della città.

Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, la Raffineria nel 2009 ha ceduto a terzi circa il 32% dell’energia prodotta.

Nel2008lasocietàSiciliacqueharealizzato,aseguitodiunAccordoProgramma Quadro tra Raffineria di Gela SpA, Ministero dell’Am-biente e della Tutela del Territorio e del Mare, Comune di Gela e Si-ciliacque stessa, un potabilizzatore che ha permesso a quest’ultima di prelevare acqua dalle dighe Dirillo e Disueri destinata a usi civili. Tale evento contribuisce a spiegare perché la Raffineria, nel corso dell’ultimo anno, ha destinato circa 6 milioni di metri cubi in meno di

acqua dissalata a Siciliacque rispetto all’anno precedente. Analizzando il trend dell’ultimo triennio, infatti, si può evincere come la politica di ottimizzazione delle risorse naturali sia in piena attuazione. La Raffineria garantisce inoltre il servizio di depurazione dei reflui urbani della città di Gela e dei reflui industriali del Consorzio ASI. Il servizio è erogato attraverso un impianto di trattamento biologico composto da due sezioni separate una per i reflui industriali e una per quelli urbani. Dairefluiurbanivienerecuperataacqua(circail21%nel2009)utilizzataperleattivitàindustrialidellaRaffineria.

La Raffineria di Gela gestisce alcuni servizi di supporto alle attività produttive, una parte rilevante di tali servizi viene destinata alla co-munità per conto degli Enti locali.Tali servizi, regolati da apposite convenzioni con gli Enti locali e le altre Istituzioni, riguardano la gestione del dissalatore, la gestione della Diga del Ragoleto, il trattamento dei reflui industriali e urbani e la produzione di energia elettrica.La Raffineria di Gela gestisce per conto della Regione Sicilia il dissa-

latore;laquasitotalitàdell’acquaprodottainquestoimpianto(70%circanel2009)vienedestinata,previaremineralizzazione,aSiciliacqueche la distribuisce per gli usi civili alla città di Gela e la utilizza per alimentare l’acquedotto Gela-Aragona.

Il dato relativo all’acqua recuperata dai reflui urbani nel 2009 risulta in linea rispetto a quello dell’anno precedente a causa di attività di manu-tenzione presso l’impianto TAC che riceve i reflui dall’impianto biologico.

La Diga del Ragoleto raccoglie le acque del fiume Dirillo; la Raffi-neria di Gela ne cura la gestione e la manutenzione. La diga è stata realizzata dall’allora ANIC Gela nel 1961, l’invaso ha una capienza massima di 20 milioni di metri cubi e una capacità utile media di

circa12,5milionidimetricubi.L’acquaraccoltavieneutilizzataperusoirriguoprevalentementedapartedelConsorziodiBonifica8diRagusa,perusoindustrialedallaRaffineriaegrazieall’accordostipulatoil27giugno2007edentratoinvigorenell’anno2008ancheperusicivili.

iniziativa

(partecipanti)

Conferenza: “Giovani e adulti tra individualismo e solidarietà” 120

LearningweekinBasilicataperstudentidegliIstitutiTecnici 5

Convegno: “Enrico Mattei Editore” 110

Presentazione alle Autorità dello stato di avanzamento dei progetti per risanamento ambientale - Progetto EMAS

130

produzione di acqua dissalata

(milioni di metri cubi)

2007 2008 2009

Destinata alla Raffineria per usi industriali 2,0 3,0 3,13

Destinata a Siciliacque per usi civili 11,1 6,8 0,82

reflui trattati dall’impianto biologico

(milioni di metri cubi)

2007 2008 2009

Sezione biologico industriale 8,52 8,46 8,20

Sezione biologico urbano 3,35 3,40 3,27

Acqua recuperata dai reflui urbani 1,40 0,76 0,69

acqua prelevata dalla Diga del Ragoleto

(metri cubi)

2007 2008 2009

Totale prelievi annui 9.830.000 9.772.797 9.579.000

% destinata alla Raffineria per usi industriali 59% 56% 44%

%destinataperusiirrigui(ConsorzioRagusa8ealtri)

41% 40% 33%

%destinataausicivili(apotabilizzatoreSiciliacque)

4% 21%

gestire la sostenibilità

Per Eni la Sostenibilità

è parte integrante

della propria storia

e della propria cultura;

rappresenta il motore

di un processo

di miglioramento

continuo e trasversale

all’interno dell’azienda,

garantisce la sostenibilità

dei risultati nel tempo

e ne rafforza

il processo di sviluppo

e valorizzazione.

gestire la sostenibilità

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governo societario

Raffineria di Gela SpA è una società per azioni con capitale sociale di euro 136.740.000 (delibera Assemblea dei Soci del 19 dicembre 2009), soggetta a direzione e coordinamento del socio unico Eni SpA. La Società è amministrata dal Consiglio di Amministrazione (CdA), composto da tre membri. Il CdA ha competenza esclusiva sulla gestione dell’im-presa, che esercita attraverso operazioni di ordinaria e straordinaria amministrazione.Il presidente del CdA, che ha funzioni di rappresentanza della Società, convoca, presiede e coordina i lavori del CdA ed esercita eventuali attribu-zioni delegate. L’attività di controllo è affidata al Collegio Sindacale, composto da tre sindaci effettivi e due sindaci supplenti, mentre il controllo contabile è eser-citato dalla società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA.

Risorse UmaneAmministrazione

e Controllo Direttore Tecnico Approvvigionamenti

Servizi di Prevenzionee Protezione

Tecnologico e Controllo Operation Servizi Tecnici

Presidente

Amministratore Delegato

Nel 2005 la società ha predisposto il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo in conformità al D. Lgs. 231/2001, secondo quanto previsto dalle linee guida di Confindustria e in linea con il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Eni SpA, ed è stato quindi istituito un Organismo di Vigilanza, preposto al controllo dell’adeguatezza e dell’applicazione del modello.In questo contesto, Raffineria di Gela SpA ha adottato nel giugno 2008, il nuovo Codice Etico del Gruppo Eni e, quale garante del codice, è stato individuato l’Organismo di Vigilanza.Nel 2007, in relazione al D. Lgs. 231/2001, l’Organismo di Vigilanza ha condotto la verifica dell’assegnazione ai Key Officer delle attività sensibili e dei loro elementi caratterizzanti (disposizioni aziendali, ordini di servizio, comunicazioni organizzative, articolazione del processo, soggetti coinvolti, deleghe, procure, volumi di attività).Il modello di governo societario prevede l’adozione delle misure previste dal Sarbanes Oxley Act (SOA) in materia di tutela dei risparmiatori e trasparenza delle scritture contabili. A tal fine, anche nel 2008 sono state emesse o aggiornate procedure finalizzate ad assicurare la se-gregazione dei compiti e delle responsabilità e l’adeguatezza del Sistema di Controllo Interno che sovrintende alla redazione dell’informativa finanziaria.Dal punto di vista della struttura organizzativa, a partire dal luglio 2007, Raffineria di Gela SpA è organizzata secondo i principi del modello organizzativo e gestionale delle risorse umane Lean Production. Dal 2003, Raffineria di Gela è una società per azioni e costituisce un soggetto con propria identità giuridica. La Società è parte integrante del Gruppo Eni attraverso la Divisione Refining & Marketing (R&M).

[ 19 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

conferimento ramo d’azienda denominato “Splitter” da Polimeri Europa SpA

In considerazione del piano di ristrutturazione riguardante la pre-senza Eni nel polo industriale di Gela, Ra.Ge. ha acquisito la gestio-ne degli impianti della Polimeri Europa, società del Gruppo Eni, che ha lasciato il sito di Gela, mediante la definizione di un contratto di affitto ramo d’azienda del polietilene di proprietà di Polimeri Europa. Per consentire a Ra.Ge. di svolgere detto compito è stato integrato l’oggetto sociale con “l’esercizio delle attività di produzione, di com-mercializzazione e di distribuzione di prodotti chimici e di prodotti della raffinazione petrolifera”.Il 29 gennaio 2009 è stato stipulato l’atto di conferimento con cui Polimeri ha conferito a Ra.Ge. il ramo d’azienda denominato “Split-ter”, così come descritto nella relazione di stima, e pertanto nella universalità di tutti i beni, rapporti giuridici, attivi e passivi che ri-spettivamente lo compongono e che ad esso sono pertinenti.L’Assemblea straordinaria dei soci della Raffineria di Gela SpA del

26 gennaio 2009 ha deliberato un aumento di capitale sociale in natura mediante emissione di 2.752 azioni ordinarie da liberarsi in-teramente dalla società Polimeri Europa SpA quale corrispettivo del conferimento in natura del predetto ramo d’azienda. Detto aumento di capitale sociale sottoscritto e liberato entro il 28 febbraio 2009 è diventato efficace a decorrere dal 1° febbraio 2009.Il conferimento è avvenuto in continuità dei valori civilistici e fisca-li pari al valore contabile del ramo d’azienda in capo alla società conferente.Le azioni della Polimeri sono rimaste di proprietà della stessa e inalienabili fino all’iscrizione nel registro delle Imprese competen-te, avvenuta in data 26 febbraio 2009, il cui adempimento è stato espletato nel CdA del 23 febbraio 2009.In data 29 gennaio 2009, tra le società Polimeri Europa e Raffineria di Gela sono stati stipulati anche il contratto di affitto per l’acquisi-zione e la gestione del ramo d’azienda per la trasformazione dell’eti-lene in polietilene di proprietà della Polimeri Europa e il contratto di conto/lavorazione accessorio per la produzione di polietilene.

Eni SpA

Eni è un’impresa integrata nell’energia, impegnata a crescere nell’attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializ-zazione del petrolio e del gas naturale. In Eni lavorano 78.417 persone in 77 Paesi del mondo. A fronte di ricavi della gestione caratteristica di 83,23 miliardi di euro nel 2009, Eni ha conseguito un utile netto adjusted di 5,207 miliardi di euro realizzando investimenti tecnici e in partecipazioni per 16,02 miliardi di euro. Il portafoglio di business comprende attività di esplorazione e produzione di petrolio e gas, trasporto e distribuzione gas, generazione elettrica, raffinazione e petrolchimica, ingegneria e costruzioni e altre attività.

la divisione Refining & Marketing

Nel settore R&M lavorano 8.166 persone. Eni è l’operatore leader nella raffinazione in Italia e vanta un importante posizionamento competitivo in Europa. Eni è da sempre impegnata nella produzione di carburanti che aumentino le prestazioni e la potenza dei motori, riducano i consumi e diminuiscano le emissioni inquinanti. Il sistema di raffinazione ha una capacità bilanciata complessiva pari 747 migliaia di barili/giorno. Nell’attività di distribuzione rete l’azienda è leader in Italia. Nel 2009 la vendita dei prodotti petroliferi nella rete europea è stata di 12,02 milioni di tonnellate.

[ 20 ]

il Codice Etico Eni e il Modello 231:

Nel corso del 2009 sono proseguite le attività di promozione del Codi-ce Etico volte a dare attuazione al Piano di Promozione del Codice Eti-co approvato dall’Organismo di Vigilanza 231 in qualità di Garante.Gli interventi previsti dal Piano di Promozione hanno riguardato la diffusione e la comunicazione del Codice Etico a tutti coloro con cui Eni intrattiene relazioni, l’implementazione di attività di formazione, con grado di approfondimento diversificato a se-conda della posizione e del ruolo, nonché il coinvolgimento dei principali stakeholder dell’azienda.È stato completato un processo di distribuzione capillare del Co-dice Etico, supportato da attività di comunicazione interna e da un piano di formazione capace di raggiungere tutti i livelli organizzativi dell’azienda, dal consiglio di Amministrazione fino ai giovani laureati, attraverso azioni differenziate che utilizzano strumenti interattivi oltre alle presentazioni dedicate e all’integrazione nei corsi di formazione istituzionale dell’azienda. Nel 2009 è stato appositamente realizzato un web seminar sul Codice Etico che ha visto il coinvolgimento di più di 3.000 tra dirigenti, quadri in comunicazione organizzativa e key officer di Eni e delle sue società controllate. Il web seminar è oggi fruibile da tutte le persone Eni sul sito intranet aziendale.Il team di promozione del Codice Etico ha poi completato il processo di consultazione degli stakeholder dell’azienda. Oltre alle persone di Eni, coinvolte attraverso il focus group e forum on line, sono stati raccolti, con il supporto di questionari e incontri dedicati, i feedback degli investitori istituzionali e socialmente responsabili, delle principali organizzazioni sindacali, delle maggiori agenzie di rating, delle Asso-ciazioni dei Consumatori, nonché, di un campione rappresentativo di fornitori, venditori e franchisee. Il Codice Etico è stato, inoltre, oggetto di specifica presentazione presso la Cassa Depositi e Prestiti e presso il Ministero dell’Economia - Dipartimento del Tesoro.I giudizi sul Codice Etico, su cui è stato puntualmente informato il

Garante del Codice Etico, che a sua volta riferisce periodicamente al vertice aziendale, sono risultati nel complesso positivi. Il Codice Etico è stato valutato completo e chiaro e non sono state solleva-te necessità di modifica. Dalle consultazioni è emersa un'aspet-tativa comune ai soggetti coinvolti sia all’interno sia all’esterno dell’azienda, ovvero una marcata attenzione nell’implementazione concreta e operativa dei contenuti del codice.In Eni le sinergie tra Codice Etico e Modello 231 sono sottolinea-te ancor di più dall’assegnazione all’Organismo di Vigilanza delle funzioni di Garante del Codice Etico.Il processo di aggiornamento del Modello 231 prevede l’imple-mentazione di un programma di recepimento delle innovazioni, predisposto e realizzato da un apposito team multifunzionale, il “Team 231” costituito dall’Amministratore Delegato con il contri-buto delle funzioni aziendali competenti. Nel corso del 2009 il Team ha curato l’adeguamento del Modello 231 con riferimento ai reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di pro-venienza illecita e delitti informatici e di trattamento illecito di dati e ne promuoverà a breve l’aggiornamento alle nuove fattispecie di reato introdotte nel 2009 dal legislatore italiano tra quelle che possono comportare l’irrogazione di sanzioni previste dal Decreto Legislativo 231 del 2001 (delitti di criminalità organizzata, delitti contro l’industria e il commercio, delitto in materia di violazione del diritto di autore, nonché induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria).Inoltre, in linea con quanto previsto dal Modello 231 in tema di for-mazione, nel 2009 è stato realizzato un Web Based Training (WBT) con cui nel 2010 sarà avviata e completata la formazione specificata-mente destinata a dirigenti e quadri in comunicazione organizzativa.Grazie alle attività condotte nella direzione di un’effettiva attuazio-ne di quanto previsto dal codice, per il 2009 Eni è stata giudicata, nell’ambito del “Dow Jones Sustainability Index World”, Best in Class sull’area “Codice di Condotta e Compliance”.

linee guida per Sicurezza, Salute e Ambiente

Nell’ambito delle proprie attività industriali, Eni persegue l’obiettivo di garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, delle popolazioni, dei contrattisti e dei clienti, la salvaguardia dell’ambiente e la tutela dell’incolumità pubblica attraverso i seguenti principi attualmente in vigore:• leattivitàindustrialiecommercialidiEnisonogestitenelpienorispettodellanormativavigenteesecondospecifichepolitiche,lineeguida

e procedure operative di settore;•Eniadottaiprincipi,glistandard e le soluzioni che costituiscono le “best practices” internazionali di business per la tutela della salute, della

sicurezza, dell’ambiente e dell’incolumità pubblica, a tal fine organizza e attua processi sistematici di “benchmarking”;• lagestioneoperativafariferimentoacriteriavanzatidisalvaguardiaambientaleediefficienzaenergeticaepersegueilmiglioramentodelle

condizioni di salute e sicurezza secondo contenuti e modalità concordati anche con le organizzazioni sindacali; la gestione è sottoposta a verifica costante mediante audit di settore;

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

• laricercael’innovazionetecnologicasonodedicateallapromozionediprodottieprocessisemprepiùcompatibiliconl’ambienteecaratte-rizzati da una sempre maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute dei clienti e dei dipendenti;

• laformazionedelpersonaleeloscambiodiesperienzeeconoscenzesonoconsideratiunostrumentofondamentaleperilraggiungimentodegli obiettivi di sicurezza, salute e ambiente, in un’ottica di miglioramento continuo della prevenzione e della protezione;

• idipendentiEni,nell’ambitodellepropriemansioni,partecipanoalprocessodisalvaguardiadellasalute,dellasicurezzaedell’ambiente,nonché di tutela nei confronti di se stessi, dei colleghi e della comunità;

• irisultaticonseguitidallesocietàdiEnisulfrontedellatutelaambientale,dellasaluteedellasicurezzasonoportatiperiodicamenteacono-scenza di tutti i dipendenti, delle organizzazioni sindacali, delle autorità e del pubblico;

•Enicontribuisceattivamentenellesediscientifico-tecnicheenelleassociazionidiimprese,allapromozionedisviluppiscientificietecnologicivolti alla protezione ambientale e alla salvaguardia delle risorse;

•Enicollabora,quandorichiesto,conleautoritàcentralieperiferichenell'elaborazionedinormetecnicheelineeguidainmateriadisicurezza,salute e ambiente;

• iprincipisoprariportatisonosoggettiarevisionecontinuaelaloroapplicazioneèoggettodicontrolliperiodici.

Oltre a considerare la protezione dell’ambiente, la sicurezza e la salute delle persone obiettivi aziendali prioritari, Eni è impegnata a contribuire con le proprie capacità tecnologiche e con le proprie esperienze professionali al benessere e al miglioramento della qualità della vita delle comunità in cui opera.

la politica ambientale di Raffineria di Gela

La politica ambientale di Raffineria di Gela SpA è contenuta nel documento denominato “Politica di Sicurezza, Salute e Ambiente” emesso dal Presidente della Società che traduce e applica alla realtà della Raffineria il documento emesso dall’Amministratore Delegato Eni.La Politica Ambientale si applica presso tutte le aree di insediamento della Società sia per attività interne sia per quelle di terze parti.Raffineria di Gela ha definito e documentato una Politica Ambientale, appropriata alla sua natura e dimensione e agli impatti ambientali delle sue attività, prodotti e servizi.La Politica Ambientale definisce e documenta l’impegno della Raffineria:•alrispettoditutteleprescrizionilegislativeeregolamentarinonchélaconformitàadognialtrorequisitoambientalesottoscrittodallaDivi-

sione a livello internazionale;•aunmiglioramentocontinuodelleprestazioniambientalicomplessive;•allaprevenzionedell’inquinamento.

La Politica viene diffusa mediante affissione e inserimento nella rete intranet aziendale a tutte le persone che lavorano per l’organizzazione o per conto di essa, con particolare riferimento a tutto il personale interno, ai terzi operanti nell’area della Raffineria e alle organizzazioni sinda-cali. I suoi contenuti sono, inoltre, illustrati durante attività formative; inoltre, viene resa disponibile al pubblico esterno in forma comprensibile, chiara, semplice con le seguenti modalità:•distribuzioneatutteleditteterzenormalmenteoperantiperlaRaffineria;• distribuzioneaiprincipaliportatoridiinteresseesterniinoccasionedellapubblicazionedellaDichiarazioneAmbientale,dicuièparteintegrante;•distribuzionedicopiadellapoliticaachiunquenefacciarichiesta.

La politica è da ritenersi valida fino a nuova emissione e viene riesaminata alla luce di quanto previsto dalla normativa di settore, dai risultati degli audit interni, da altri eventuali cambiamenti gestionali, operativi oppure organizzativi occorsi.La politica è uno dei riferimenti utilizzati per la definizione dei Programmi Ambientali, finalizzati al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali della Raffineria di Gela.

[ 22 ]

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

strategie

Le strategie di sviluppo perseguite dalla Raffineria di Gela sono attualmente orientate verso un processo di miglioramento del sistema di raf-finazione, che permetta di cogliere i mutamenti indotti dalle variazioni della domanda e, seguendo il modello del Gruppo Eni, sono fortemente orientate verso la Sostenibilità sociale e ambientale.Un impegno esplicito e strutturato in tal senso è stato assunto a partire dal 2004, quando, dopo la nascita della Società, si è scelto di struttu-rare le linee di sviluppo intorno a un Piano di Miglioramento Ambientale (PMA). Obiettivi del piano sono stati:• risanamentodell’inquinamentopregressodelsito;•prevenzionedapossibiliinquinamentifuturi;• continuaeprogressivariduzionedell’impattoambientaledellaRaffineria.

Si è trattato di un vero e proprio percorso di cambio culturale, con l’obiettivo di migliorare sempre di più la sensibilità di tutti, dipendenti e contrattisti, verso la sicurezza, la salute e la salvaguardia dell’ambiente.Il Piano di Miglioramento Ambientale, implementato in tutti i suoi principali aspetti, è stato dichiarato completo nel dicembre 2006 ed è stato la base di partenza dell’attuale Piano di Sostenibilità Ambientale di Innovazione Tecnologica, con cui la Raffineria si è posta un duplice obiettivo:• la realizzazionedi impianti rispondentiallemigliori tecnologiedisponibili (Best Available Techniques, BAT) che consentono una drastica

riduzione delle emissioni in atmosfera riducendo sempre più l’impatto della Raffineria sul Territorio circostante;• laqualitàdeiprodottirealizzati,alfinediprodurreprodottiabassoimpattoambientale.

Il piano di miglioramento continuo si propone di andare oltre gli attuali strumenti di pianificazione territoriali, quali, il Piano Regionale di Risa-namento e Tutela della Qualità dell’Aria, il Piano di Risanamento dell’Area a Elevato Rischio di Crisi Ambientale (AERCA) e il Piano Energetico Regionale (PER), proponendo e realizzando interventi che superino le normative regionali, nazionali e comunitarie vigenti e che garantiscano una Sostenibilità sociale dell’impresa.

Il piano prevede una serie di principali interventi di adeguamento tecnologico dello stabilimento sulle seguenti aree:•ammodernamentoeautomazioneprocessi;•ammodernamentostrutturelogisticheeaffidabilità;• riduzioneemissioni.

Interventi, quelli descritti, che non aumentano la capacità produttiva ma sono esclusivamente mirati a garantire la Sostenibilità del processo produttivo in relazione all’ambiente circostante.

approccio allo Sviluppo Sostenibile

Il modello della Sostenibilità di Eni SpAPer Eni la Sostenibilità è parte integrante della propria storia e della propria cultura; rappresenta il motore di un processo di miglioramento continuo e trasversale all’interno dell’azienda, garantisce la sostenibilità dei risultati nel tempo e ne rafforza il processo di sviluppo e valoriz-zazione. La Sostenibilità contribuisce inoltre alla gestione dei rischi di business, al miglioramento della performance, al rafforzamento della reputazione e del patrimonio immateriale.Eni ha adottato un modello concettuale di Sostenibilità che copre i seguenti temi: Governance ed Etica d’Impresa, coinvolgimento degli sta-keholder, persone, ambiente, Territorio e comunità, clienti, innovazione tecnologica, cambiamento climatico ed efficienza energetica. Su tale modello si basa il sistema di gestione della Sostenibilità adottato dal Gruppo.Coerentemente con tale approccio, il Gruppo ha aderito nel 2006 al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana e, attraverso tale strumento, Eni eleva l’interesse di tutti gli stakeholder a criterio di riferimento per la gestione delle attività.Il modello di Sostenibilità di Eni si basa quindi sul riconoscimento dello Sviluppo Sostenibile quale obiettivo strategico dell’azienda. Tale princi-pio è fissato all’interno del Codice Etico, documento approvato dal Consiglio di Amministrazione Eni il 14 marzo 2008, strumento fondamentale per orientare i comportamenti delle persone, governare in modo sostenibile e responsabile le relazioni con i vari stakeholder e contribuire a costruire il futuro.

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La Sostenibilità all’interno della Divisione R&MIn linea con l’Agenda di Sostenibilità del Gruppo Eni, che individua obiettivi concreti e specifici per ogni singolo settore d’attività, la Divisione R&M ha assunto impegni strategici, gestionali e tecnologici nel campo della responsabilità sociale. Nel 1993 essa ha adottato una propria Politica di Settore per Sicurezza, Salute e Ambiente.Gli impegni della Divisione possono essere sinteticamente raccolti intorno ad alcuni macro-obiettivi: •svilupparecarburantiecombustibilipuliti;• limitarel’impiegodelpetrolioagliusifinaliobbligati;• ridurreleemissionidigasserra;•accrescereillivellodiprevenzionedioil spill nei trasporti e nella distribuzione e la capacità di risposta alle emergenze.

Coerentemente con gli obiettivi della Politica di Settore per Sicurezza, Salute e Ambiente, la Divisione ha promosso un Programma di Certifica-zione ISO 14001 per i propri siti industriali e logistici. Successivamente a questo programma se ne è affiancato uno analogo, mirato all’ottenimento della Registrazione dei Sistemi di Gestione Ambientale delle realtà operative più rilevanti ai requisiti del Regolamento CE 761/2001 EMAS.

Approccio e Governance dello Sviluppo Sostenibile nella Raffineria di Gela L’approccio allo Sviluppo Sostenibile della Raffineria di Gela prende le mosse dall’adozione del Codice Etico del Gruppo Eni, in cui lo Sviluppo Sostenibile viene individuato quale obiettivo strategico dell’azienda.L’adozione del Codice è avvenuta all’interno di un percorso finalizzato alla tutela della legalità, concretizzatosi nell’adozione del Modello di Organizza-zione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001. Tale decreto disciplina la responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato.A partire dall’anno 2007, la Raffineria di Gela, pubblica il Bilancio di Sostenibilità con cadenza annuale. Tale importante documento, viene presen-tato nel corso di incontri periodici agli stakeholder, fornendo loro uno strumento di comprensione, analisi e valutazione delle attività e degli obiettivi della Raffineria che si pone come elemento determinante da un punto di vista sociale, economico e ambientale nel Territorio in cui opera.In linea con le politiche e le linee guida del Gruppo Eni, nell’ambito del proprio Sistema di Gestione Ambientale e Sistema di Gestione della Sicurezza, la Raffineria di Gela ha definito e diffuso specifici principi strategici attraverso il documento “Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti”, emesso la prima volta nel 2000. Per rendere concreta e attuabile tale politica, la Raffineria ha sviluppato un proprio SGA (Sistema di Gestione Ambientale) ponendosi obiettivi di miglioramento coerenti con la propria natura, dimensione e impatto sull’ambiente. Periodi-camente il management, riesamina tale politica e individua gli obiettivi da perseguire nell’ambito del riesame della direzione: l’alta direzione deve riesaminare il sistema di gestione ambientale a intervalli pianificati, per assicurare che esso continui ad essere idoneo, adeguato ed efficace. I rie-sami devono comprendere la valutazione delle opportunità di miglioramento e le necessità di apportare modifiche al SGA, compresi politica, obiettivi e traguardi ambientali. In tale sede, viene definito il Piano di Miglioramento Ambientale, che assegna obiettivi specifici alle singole funzioni/unità di Raffineria, prevedendo una periodica verifica delle attività individuate al fine di valutare lo stato di avanzamento e l’efficacia delle azioni intraprese.Gli obiettivi sono quindi, in continua evoluzione e testimoniano il costante impegno da parte della Direzione Aziendale per il miglioramento continuo nel campo della protezione dell’ambiente.

le relazioni con gli stakeholders

Persone La gestione e lo sviluppo delle risorse umane nella Raffineria di Gela seguono il modello Eni e hanno come basi la centralità della persona e la sua tutela, lo sviluppo delle capacità e delle competenze, la realizzazione del potenziale attraverso la piena espressione della propria energia e creatività, la creazione di un ambiente di lavoro che offra a tutti le medesime opportunità sulla base di criteri di merito condivisi e senza discriminazioni.

Fornitori La Raffineria di Gela cura le relazioni con i fornitori su diversi campi: • siassicurachevenganorispettatiiprincipidelProtocollodiLegalità;• offreloroattivitàdiformazioneeinformazionesusaluteesicurezza;• siavvaledell’operadiditteterzeeffettuandounasceltaprioritariaversoleaziendedelcomprensorio.

Organizzazioni Sindacali La Raffineria di Gela si pone in maniera aperta e collaborativa nei confronti delle Organizzazioni Sindacali con cui intrattiene relazioni industriali orientate alla trasparenza e al reciproco rispetto dei ruoli.

Istituzioni pubbliche, Enti locali e Enti regolatori

La Raffineria ha rapporti di diversa natura con questa categoria di stakeholder, fornisce servizi (si veda il paragrafo ‘Le relazioni con i clienti’) e svolge numerose attività di dialogo (si veda ‘Comunità locale’). Inoltre, la Raffineria di Gela ottempera a tutte le richieste degli Enti Regolatori, territoriali e non, garantendo disponibilità e collaborazione, e in particolare fornendo loro un’ampia documentazione su cui effettuare analisi di verifica del rispetto delle leggi e delle normative in vigore.

Comunità locale La relazione con il territorio è fondata sul riconoscimento della permeabilità dei confini tra l’azienda, intesa come insieme di persone, oltre che come capitale, e il mondo esterno, che di volta in volta è rappresentato da clienti e fornitori, territorio ospitante, comunità locale, Enti e Istituzioni pubbliche o private.Parlare di Sostenibilità, oggi, significa anche sostenere un approccio innovativo nell’affrontare le sfide e i dilemmi del Territorio. Questo è possibile solamente attraverso l’attivazione di un dialogo costante con gli organismi esterni.

Clienti Il principale cliente della Raffineria di Gela è il gruppo Eni, per cui opera in conto lavorazione, altri clienti sono gli Enti Territoriali, cui la Raffineria fornisce servizi di pubblica utilità, e società private. La Raffineria garantisce ai propri clienti l’erogazione di servizi e forniture di beni nel pieno rispetto degli standard qualitativi previsti da accordi e normative.

Azionista La Raffineria di Gela nello svolgimento delle proprie attività, che siano di natura economica, sociale o ancora, volte al risanamento ambientale, segue le principali linee guida dettate dal Gruppo plasmandole nel rispetto delle peculiarità del territorio in cui opera.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

il processo produttivo

La struttura operativa della Società Raffineria di Gela SpA si articola in un ciclo particolarmente complesso all’interno del quale si ritrovano gli impianti tipici del processo di raffinazione del greggio (distillazione, cracking termico e catalitico, reforming, ecc.) e gli impianti di stoccaggio e movimentazione di oli minerali e GPL.Il ciclo operativo è integrato in modo da ottenere prodotti finiti di elevato pregio da immettere sul mercato, riducendo ai soli fabbisogni interni la produzione di olio combustibile e semilavorati. La Raffineria, risulta, in questi termini, unica nel suo genere in Italia, riuscendo a raggiungere un elevato livello di conversione limitando conseguentemente al minimo il materiale a “basso valore”.Il ciclo di lavorazione del greggio inizia con una distillazione frazionata presso gli impianti di distillazione Topping, in cui la miscela di idrocarburi che costituisce la materia prima, preliminarmente sottoposta al processo di desalting (eliminazione dell’acqua mare dal greggio), viene suddi-visa in diverse frazioni caratterizzate per densità e intervalli di ebollizione. Il frazionamento da origine a gas, benzine, gasoli e oli combustibili, il residuo, che costituisce la frazione più pesante della distillazione, alimenta gli impianti di Coking, trasformandosi in gasolio, benzina, gas e coke di petrolio, quest’ultimo utilizzato come combustibile nella centrale termoelettrica. I gasoli subiscono trattamenti di desolforazione catalica, finalizzati a ridurre il contenuto di zolfo, e di cracking catalitico che ha lo scopo di aumentare la produzione di benzine da gasolio o kerosene, per ottenere benzine, GPL e gas. Le benzine a mezzo di ulteriori lavorazioni, quali il reformer (processo che consiste nel riscaldamento della benzina a contatto con opportuni catalizzatori allo scopo di trasformarla in un idrocarburo meno detonante) catalitici per elevarne il numero di ottani e desolforazioni catalitiche, vengono trasformate in benzina finita.Tutti i flussi gassosi provenienti dagli impianti della Raffineria confluiscono all’impianto Recupero Gas, che separa le miscele di gas nei vari componenti. Si producono da quest’ultima lavorazione idrogeno solforato, etilene, etano, propano, butano.Le acque acide prodotte dai cicli di lavorazione degli impianti sono raccolte separatamente e inviate al trattamento acque acide SWS, in cui l’acqua viene sottoposta a un processo di stripping, cioè vengono eliminati i gas volatili, con vapore e i gas liberati, ammoniaca e idrogeno solforato, sono inviati all’impianto Claus e/o Acido Solforico. Il flusso dei reflui in uscita è, quindi, inviato agli impianti finali di trattamento (TAS-Biologico).Attraverso questa complessa struttura impiantistica, la Raffineria è in grado, lavorando greggi pesanti, di realizzare prodotti finiti di alta qualità: benzine a bassissimo contenuto di zolfo e benzene, gasoli a bassissimo tenore di zolfo.

La Raffineria dispone di una serie di impianti di produzione che permettono il funzionamento del ciclo sopra descritto:

Topping (Distillazione Atmosferica)Il greggio stoccato alimenta l’impianto di produzione primaria (Topping), che provvede alla separazione del greggio nei suoi componenti di base, mediante apporto di calore e sfruttando le diverse volatilità relative dei vari componenti della miscela di idrocarburi. Preliminarmente alla distillazione primaria il greggio è sottoposto al processo di desalificazione tramite un’apposita sezione (desalter) degli impianti Topping. L’acqua estratta dai Desalters viene inviata alla fogna oleosa. Gli impianti Topping presenti in Raffineria sono due: il Topping 1, progettato per il tratta-mento dei grezzi a medio contenuto di zolfo è stato avviato nel 1961. I prodotti in uscita dal Topping 1 vengono inviati presso altri impianti in cui vengono utilizzati come carica per le successive lavorazioni. In particolare i gas sono inviati all’impianto Recupero Gas, le benzine vengono inviate ai processi di reforming, i gasoli e il kerosene vengono inviati ai processi di desolforazione e stoccaggio. Il Topping 2 è stato invece progettato per la lavorazione dei greggi pesanti, cioè ad alto contenuto di zolfo. Così come per il Topping 1, i prodotti in uscita dal Topping 2 sono utilizzati per successive lavorazioni. In quest’ultimo impianto parte della benzina prodotta viene riutilizzata dall’impianto stesso.

VacuumIl Vacuum è stato progettato per frazionare il residuo di distillazione primaria dei Topping 1 e 2 o il residuo di importazione di altre raffinerie e ottenere prodotti più leggeri tra cui il gasolio leggero e altri gasoli pesanti. I gasoli leggeri, opportunamente trattati dagli impianti di desolforazione, sono pronti per la vendita sia come gasolio per autotrazione, sia come gasolio per riscaldamento. I gasoli pesanti sono inviati all’impianto Gofiner per la desolforazione e quindi in carica all’impianto FCC (cracking catalitico), che li converte in prodotti pregiati (GPL, benzine, gasolio). Il prodotto di fondo dell’impianto Vacuum costituisce la carica per gli impianti Coking e può essere in parte utilizzato come blending olio combustibile.

DC 3 (Depropanizzazione)L’impianto ha lo scopo di trattare le correnti di GPL saturo della Raffineria proveniente dall’impianto Frazionamento Benzine per ottenere pro-pano e butano a elevata purezza oltre a uno stream secondario formato da composti più leggeri del propano che costituisce la fase gassosa. La separazione è realizzata tramite una colonna di distillazione.

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MeroxIn Raffineria sono presenti 6 impianti Merox: gli impianti Merox 1-4 e gli impianti Merox 5-6. Gli impianti Merox 1-4 eliminano i composti sol-forati contenuti nella carica proveniente dagli impianti di raffinazione sotto forma di zolfo mercaptanico e idrogeno solforato. Tale eliminazione si ottiene tramite lavaggio caustico della carica di alimentazione. Il metodo di desolforazione per le cariche è valido in linea generale per tutti gli impianti Merox che trattano benzine e GPL proveniente dall’impianto FCC e dagli impianti Coking. Presso gli impianti Merox 5-6 viene invece ridotto il contenuto di zolfo totale mercaptanico sul butano e sulla nafta leggera provenienti dagli impianti di Recupero Gas e Coking.

CokingGli impianti Coking presenti in Raffineria sono due: l’impianto Coking 1 tratta il residuo della distillazione primaria e il residuo dell’impianto Vacuum. La maggior parte di questi prodotti viene convertita con una reazione di craking in prodotti più pregiati quali gas altamente insaturi, benzine e gasoli; la rimanente parte viene trasformata in coke che viene bruciato nella Centrale Termoelettrica. L’impianto Coking 2 è stato progettato per lavorare i residui provenienti dal Topping e dal Vacuum, trasformandoli, così come avviene nell’impianto Coking 1, attraverso reazioni di cracking termico, in prodotti più pregiati. Inoltre, da questa lavorazione vengono ottenuti stream gassosi contenenti H

2S (che su linea

dedicata alimenta gli impianti Claus e Acido Solforico) e coke che viene bruciato come combustibile alla Centrale.

Gofiner (HDS)L’impianto HDS è stato progettato per trattare, con un processo di idrogenerazione catalitica, i gasoli pesanti provenienti dagli impianti Coking e dall’impianto Vacuum per l’eliminazione dei composti azotati, solforati, aromatici, olefinici e dei metalli allo scopo di migliorare la qualità del gasolio da inviare all’impianto di Cracking Catalitico (FCC). Da questa lavorazione vengono ottenuti gas leggeri, H

2S, nafta, gasolio leggero e gasolio pesante.

FCC (Fluid Catalytic Cracking)Lo scopo principale dell’impianto FCC, è quello di incrementare la produzione di benzine alto ottaniche a scapito dei distillati pesanti. L’impianto è stato progettato per convertire il gasolio pesante ottenuto principalmente dalla distillazione sottovuoto e gasoli provenienti dai coking, previo oppor-tuno trattamento nell’impianto HDS, in idrocarburi liquidi e gassosi a più basso peso molecolare. Nel dicembre 2004 è stato ultimato l’impianto LCN, finalizzato alla desolforazione nafta da cracking, per ridurne il contenuto totale di zolfo a un valore inferiore ai 50 ppm, e predisposto per produrre una benzina finita con 10 ppm di zolfo a partire dal 01/01/2009. Tale impianto si configura a tutti gli effetti come un adeguamento dell’impianto FCC.

ReformingGli impianti di Reforming presenti in Raffineria sono due: il BTX e il Motorfuel. Entrambi sono costituiti da due diversi processi catalitici che vanno sotto il nome di unifining e platforming. L’unifining è un processo di idrodesolforazione che con l’impiego di idrogeno e di un catalizzatore elimina lo zolfo, l’azoto e i vari composti metallici presenti negli stream costituenti la carica. L’impianto platforming BTX è stato progettato per trasformare la benzina di prima distillazione e a basso numero di ottani in benzina a elevato numero di ottani. L’impianto platforming Motorfuel ha, invece, lo scopo di trasformare la benzina a medio numero di ottani, provenienti dalla distillazione primaria, in benzina di alta qualità e ricca di aromatici.

PlatfiningL’impianto Platfining è un impianto catalitico che effettua l’idrogenerazione selettiva e la desolforazione di una carica costituita da una miscela di buteni, butilene e butadiene provenienti dagli impianti Coking.

Desolforazione Gasoli e Desolforazione FlussantiIn questi impianti attraverso un processo di idrodesolforazione catalitica, vengono trattati gasoli leggeri provenienti da prima distillazione e da cracking con medio contenuto di zolfo. Gli impianti di desolforazione gasoli e flussanti sono stati oggetto di revamping, processo di amplia-mento, ristrutturazione e riorganizzazione impiantistica, che hanno permesso di adeguare gli impianti alla produzione di gasoli a 50 ppm di zolfo, come previsto dalla normativa europea.

Frazionamento BenzineLa finalità di questo impianto è il frazionamento delle benzine di prima distillazione, Virgin Nafta e gasolina per meglio utilizzarla quale carica satura negli impianti Platforming.

ButamerL’impianto fornisce isobutano partendo da una miscela di butani di Raffineria mediante processo catalitico a base di platino in presenza di idrogeno. L’impianto è costituito da due sezioni: sezione debutanizzatrice e sezione conversione n-butano a iso-butano.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

AlchilazioneL’impianto è finalizzato alla produzione di benzina semilavorata (alchilato) ad alto numero di ottano. La carica dell’impianto è costituita da isobutano, buteni e propileni provenienti dagli impianti FCC, MTBE, HIB e/o altre raffinerie. La carica viene sottoposta ad una reazione di alchilazione in presenza di catalizzatore costituito da acido fluoridrico. Gli eventuali scarichi gassosi dei prodotti circolanti nell’impianto, potendo contenere tracce di composti acidi, prima di essere scaricati a Rete Fuel di stabilimento, vengono neutralizzati usando soluzione di soda in una colonna apposita. L’impianto, inoltre, nella zona acida è circondato da una barriera d’acqua che interviene per contenere emissioni in caso di necessità.

MTBE (Metil Terziario Butil Etere)L’impianto MTBE lavora una corrente di buteni prodotta dall’impianto FCC eterificandoli per sintesi con il metanolo, sfruttando l’isobutene contenuto allo scopo di ottenere GPL, Raffinato e MTBE.

TAME (Terziario Amil Metil Etere)L’impianto TAME trattiene una miscela di idrocarburi costituita da cariche provenienti dall’impianto FCC e Platfining allo scopo di ottenere benzina eterificata.

HIB (Idro Isomerizzazione)L’HIB prepara una miscela di buteni atta a migliorare la qualità della carica dell’impianto Alchilazione.

Frazionamento AromaticiL’impianto ha la finalità di ridurre il contenuto di benzene sulle benzine provenienti dalle sezioni platforming degli impianti BTX e/o Motorfuel.

Purificazione IdrogenoQuesto impianto ha lo scopo di purificare l’idrogeno utilizzato in Raffineria nei vari impianti di desolforazione dalle impurità quali ossido di carbonio e idrocarburi leggeri dando origine a idrogeno puro. L’idrogeno puro viene poi immesso nella rete di idrogeno per alimentare gli impianti utilizzatori.

TexacoL’impianto Texano ottiene gas grezzo al 70% di idrogeno per ossidazione parziale di idrogeno con ossigeno. Ciò si ottiene sia controllando la temperatura di reazione sia il rapporto ossigeno/metano.

Lavaggio CO2

La CO2 contenuta nel gas proveniente dall’impianto Texano viene eliminata mediante reazione chimica con il carbonato di potassio. Il

bicarbonato di potassio formatosi viene, nella colonna di rigenerazione, trasformato di nuovo in carbonato di potassio liberando la CO2. Il

carbonato di potassio rientra nel processo.

Recupero GasL’impianto Recupero Gas recupera e lavora i prodotti non condensabili di Raffineria. I prodotti ottenuti da tale processo sono costituiti da gas leggeri, propano, butano e benzina.

ClausLo scopo principale dell’impianto Claus è quello di trasformare l’idrogeno solforato proveniente da impianti di Raffineria, in zolfo liquido o in zolfo pro vendita. La sua finalità è essenzialmente ecologica, perché permette l’eliminazione quasi completa di idrogeno solforato dagli stream gassosi. Unitamente vengono rimossi altri inquinanti quali l’ammoniaca presente nel gas di alimentazione. L’impianto è dotato di una sofisti-cata strumentazione computerizzata e di diversi sistemi automatici di sicurezza.

Acido SolforicoL’impianto è destinato alla produzione di acido solforico commerciale lavorando, oltre allo zolfo liquido proveniente dal Claus, le correnti di idrogeno solforato prodotte dalla Raffineria. L’impianto, quindi, ha una funzione prettamente ecologica.

Desolforazione BenzineL’impianto produce benzine a basso tenore di zolfo. Tale valore si attesta a 10 ppm per la benzina commerciale in conformità con le disposizioni

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europee in vigore dal 01/01/2009. La nuova sezione di desolforazione benzine permette di processare benzine sia prodotte dalla Raffineria di Gela sia importate, con un tenore di zolfo in ingresso compreso tra 200 e 830 ppm.

Oltre ai cicli di produzione descritti, all’interno della Raffineria esistono altri reparti per la produzione di servizi ausiliari indispensabili per il funzionamento a regime degli impianti di Raffinazione:

Centrale Termoelettrica (CTE)La Centrale Termoelettrica di Gela ha lo scopo di fornire energia elettrica a tutti gli impianti dello stabilimento nonché alla Rete del Gestore Servizi Elettrici (GSE) e vapori a vari livelli di pressione, utilizzando acqua demineralizzata fornita dall’impianto Trattamento Acque.

Depurazione Fumi Centrale Termoelettrica (SNOX)L’impianto SNOX ha la funzione di rimuovere gli ossidi di zolfo e gli ossidi di azoto dai fumi di combustione delle caldaie policombustibili dalle CTE. Esso consente, inoltre, la rimozione pressoché totale delle polveri presenti nei fumi di combustione. L’efficienza di rimozione dell’impianto si attesta su valori pari al 94% per gli ossidi di zolfo e al 90% per gli ossidi di azoto.

Trattamento AcqueL’impianto Trattamento Acque ha il compito essenziale di produzione acqua dissalata, di recupero e trattamento delle condense di ritorno della Raffineria, produzione di acqua industriale e di acqua demineralizzata per la Raffineria.

Trattamento Acque di Falda (TAF)L’impianto TAF, del quale è stata ultimata la costruzione nel 2006, è stato progettato per trattare acque provenienti dai pozzi di bonifica dell’area industriale. La realizzazione dell’opera ha come obiettivo il riutilizzo delle acque all’interno dei processi produttivi della Raffineria, con notevoli benefici al bilancio idrico della zona.

TAS/TACL’impianto ha la funzione di depurare gli scarichi liquidi provenienti dagli impianti CTE, dal Trattamento Acque, nonché di depurare le condense potenzialmente inquinate e le acque di lavaggio dei moduli del Dissalatore.

Dissalatore e RemineralizzatoreL’impianto è di proprietà della Regione Sicilia ma viene gestito dalla Raffineria di Gela. L’impianto utilizza due diversi processi produttivi: il processo di dissalazione termica e il processo di dissalazione per osmosi inversa. L’acqua di mare per la produzione di acqua dissalata viene prelevata dal mare tramite delle pompe di primo sollevamento ubicate in testata pontile, rilanciata nel Canale Acqua mare e infine prelevata dalle pompe di impianto. L’acqua dissalata prodotta è destinata agli impianti di remineralizzazione. Una quota parte di acqua dissalata può essere utilizzata per la produzione di acqua demineralizzata per usi interni di Raffineria.

Frazionamento AriaL’impianto produce ossigeno, azoto e aria compressa per i seguenti scopi: aria per la rete, aria servizi, aria essiccata per la strumentazione pneumatica, azoto per la bonifica delle apparecchiature e delle linee, ossigeno per la produzione di idrogeno dal cracking del metano.

Compressione FluidiL’impianto serve per comprimere: l’aria che viene distribuita tramite le reti aria strumenti e aria servizi, l’azoto che viene distribuito tramite la rete azoto servizi e l’ossigeno fornito all’impianto Texaco.

Trattamento Acque di ScaricoL’impianto è stato progettato per trattare l’acqua della fogna oleosa proveniente dagli impianti di stabilimento prima di essere inviata all’impianto Biologico Industriale per il trattamento finale. Fa parte dell’impianto TAS la sezione di sollevamento e stoccaggio acque meteo-oleose che permette un accumulo dei reflui oleosi derivanti da eventi meteorici eccezionali, al fine di ottimizzare il carico delle varie sezioni di trattamento.

Sour Water Stripper (SWS)In Raffineria è attivo un impianto di pretrattamento delle acque di scarico degli impianti, dedicato all’eliminazione di idrogeno solforato e di ammoniaca dai reflui prima del loro invio agli impianti di trattamento finale.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

Trattamento Acque di Zavorra (TAZ)L’impianto TAZ ha lo scopo di trattare le acque di lavaggio delle cisterne delle navi addette al trasporto di prodotti petroliferi, così da permettere il successivo trattamento finale dei reflui presso gli esistenti impianti di depurazione finale.

Biologico Urbano e IndustrialeL’impianto si compone di due linee indipendenti di trattamento: l’impianto Biologico Urbano il cui scopo è quello di depurare biologicamente i reflui urbani provenienti dalla Città di Gela attraverso la rete fognaria dedicata e l’impianto Biologico Industriale il cui scopo è quello di depurare biologicamente le acque già sottoposte alla depurazione chimico-fisica presso l’impianto TAS.Il processo di depurazione biologica del refluo, sia esso urbano sia industriale, comporta la produzione di fanghi che vengono smaltiti in di-scariche autorizzate.

Distribuzione FluidiL’Unità Distribuzione Fluidi ha lo scopo di assicurare i collegamenti tra i vari impianti dello stabilimento, comprende inoltre tutte le apparec-chiature necessarie alla movimentazione dei fluidi di processo e di servizio, al sistema Blow Down, alla stazione di recupero condense, alla stazione di pompaggio acqua mare e alle cabine di riduzione metano.

La Raffineria, dispone infine, di strutture e servizi di cui si avvale normalmente il personale operante presso la Raffineria stessa:

Centro SanitarioIl Centro Sanitario opera in turno continuo avvalendosi di personale medico e paramedico specializzato. Le finalità del Centro Sanitario sono re-lative all’attività di medicina del lavoro, primo soccorso, prevenzione ed educazione sanitaria per le patologie sociali più diffuse. Il Centro è inoltre attrezzato di una moderna vasca per il primo intervento delle ustioni, di un cardiotelefono collegato 24 ore su 24 con un servizio di cardiologia, di una moderna postazione informatica collegata con strutture ospedaliere sia in ambito nazionale sia internazionale, di un collegamento on line con il centro di tossicologia di Pavia, di un centro fisso di raccolta sangue che sottolinea l’impegno della Raffineria verso la città.

Centro FormazioneÈ attivo in Raffineria un moderno e funzionale Centro Formazione concepito secondo logiche didattiche che facilitano l’apprendimento, sia con le metodologie di partecipazione interattiva, sia con l’impiego di nuovi sussidi didattici come: sistemi multimediali, modellistica di strumenta-zione, sistemi di proiezione e riproduzione immagini.

Centro Elaborazione DatiIl Centro Informatico rende disponibile agli utenti, attraverso una rete di trasmissione dati, le applicazioni di Raffineria che interessano le aree del personale, della spedizione, manutenzione e produzione.

Nell’ambito dell’organizzazione della Raffineria, è stato istituito il Servizio di Prevenzione, Protezione e Antincendio; tale unità svolge un ruolo di fondamentale importanza nell’ambito degli adempimenti previsti dalla normativa vigente e della politica aziendale in materia di sicurezza, salute e ambiente. All’interno del servizio sono previste le seguenti unità:• Igiene Industriale: l’unità opera nell’interesse della tutela ambientale attraverso una pianificazione e il controllo dei risultati di una serie di attività

di indagine nei luoghi di lavoro e delle zone periferiche riguardanti i vari rischi ai quali possono essere esposti i lavoratori, quali il rischio chimico, biologico, rumore, vibrazioni, ecc. L’unità si occupa degli aspetti tecnologici e autorizzativi delle attività di bonifica e di MISE per tutta la Raffineria.

•Ambiente: l’unità opera nell’interesse della tutela ambientale attraverso una serie di attività riguardanti la corretta gestione dei rifiuti, il rinnovo delle autorizzazioni agli scarichi idrici, alle emissioni in atmosfera ecc.

•Prevenzione Infortuni e Affidabilità Impianti: l’unità provvede a effettuare le analisi di rischio degli impianti al fine di migliorarne gli stan-dard di sicurezza, opera nell’ambito della consulenza sulle problematiche di sicurezza, cura l’analisi dei dati infortunistici provvedendone alla socializzazione, coordina l’elaborazione del Piano di Emergenza Interno e collabora per la revisione del Piano di Emergenza Esterno e della gestione del S.G.S. (Sistema di Gestione della Sicurezza) reso obbligatorio dal D. Lgs. 334.

•Antincendio: tale unità presiede alle attività di prevenzione incendi, effettua il controllo dei sistemi e mezzi antincendio di fabbrica e garan-tisce, per tutte le società presenti nel sito, l’attività di antincendio in caso di emergenza con uomini e mezzi secondo le modalità previste dal Piano Generale di Emergenza. Fornisce, inoltre, assistenza per la messa in sicurezza di apparecchiature durante le attività di lavorazione e manutenzione e svolge attività di formazione in materia di sicurezza e antincendio. Inoltre, congiuntamente ai reparti di esercizio, effettua le simulazioni previste dai piani di emergenza specifici di impianto oltre che addestramento presso il campo prove.

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Le strutture antincendio principali consistono in due reti di acqua: una ad acqua dolce (alta pressione) con 2 stazioni di pompaggio e l’altra ad acqua mare (bassa pressione) con 4 stazioni di pompaggio. Tali reti possono essere tra loro interconnesse.Esiste, inoltre, un sistema di rilevazione allarme incendio costituito da circa 350 pulsanti dislocati nell’intera area di stabilimento e sono dispo-nibili un gran numero di estintori (circa 2.400) ubicati sia negli impianti sia in alcune stazioni costruite allo scopo.Le strutture antincendio sono completate da un parco mezzi antincendio, allocato nella sede dei vigili del fuoco della Raffineria (presenza di personale in turno continuo), e comprende locali contenenti materiali ed equipaggiamenti antinfortunistici.

controllo dei processi di combustione

Gli effetti sull’ambiente dovuti all’emissione di inquinanti di ori-gine combustiva, derivanti dai forni di processo, non compor-tano particolari problematiche dal momento che la regolazione della combustione avviene automaticamente (sistema DCS) con il meccanismo di air-leading per gli impianti che hanno forni a tiraggio forzato.

Tale meccanismo consente, anche in condizioni di emergenza, per abbassare progressivamente la temperatura, di ridurre prima la quantità di combustibile e poi il flusso dell’aria, permettendo, quindi, al sistema, di operare sempre con eccesso di aria ed evi-tare la formazione di incombusti.Anche per i forni a tiraggio naturale in generale viene mantenu-to un eccesso d’aria tale da evitare combustioni incomplete con emissioni di particolati e di ossido di carbonio.

i risultati 2009

Nel 2009 la Raffineria ha lavorato più di quattro milioni di tonnellate di greggi e semilavorati. Si è raggiunto, quindi, il 74% del budget previsto (5,9 milioni di t) a causa dello scenario estremamente penalizzante che ha comportato per diversi mesi una redditività negativa, oltre ad altri fattori che hanno agito prevalentemente nel primo semestre quali l'indisponibilità di serbatoi e il prolungamento della fermata della linea 1 per l’inserimento Delta Valves all’impianto Coking 1.

bilancio di materia

Prodotto (t) 2007 2008 2009

Greggio in lavorazione 3.520.764 3.626.247 2.505.989

Semilavorati in lavorazione 2.106.256 1.742.909 1.686.715

Prodotto totale lordo 5.627.021 5.369.155 4.192.704

Benzina senza piombo 1.445.626 1.578.178 1.328.848

Petroli e gasoli 2.190.304 2.239.209 1.559.256

Prodotti a Polimeri Europa 488.855 166.417 0

Olio combustibile e Petcoke 1.028.930 912.623 781.895

GPL 57.049 67.501 106.013

Altri prodotti 416.257 405.228 416.692

Lavorazione netta (-acqua e perdite) 5.602.303 5.351.924 4.177.823

Sono stati, tuttavia, ottenuti dei buoni risultati in termini di consumi diretti e indiretti. Le rese sono state in linea con il budget e per quanto riguarda il blending, l’ottimo risultato raggiunto in termini di assorbimento percentuale di LCN a benzina finita non ha comportato i risultati sperati per lo scenario prezzi non particolarmente favorevole.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

investimenti

Gli investimenti più significativi conclusi nell’anno 2009 e che riguardano sicurezza e ambiente sono stati il rifacimento del fire-proofing di strutture di raffineria, il miglioramento delle emissioni odorigene, il pump out negli impianti di desolforazione e nuove prese campioni. Altri investimenti per il mantenimento sono stati la sostituzione di linee sul pontile e la sostituzione di scambiatori per il recupero di affidabilità meccanica e di processo. È proseguita inoltre incessantemente l’attività di ricondizionamento con doppio fondo dei serbatoi della Raffineria, attività che ha consentito il risanamento di 6 serbatoi e l’avvio dei lavori per altri 5.Investimenti significativi sono stati condotti nella logistica, quali il completamento della sea line P2 bis ed il nuovo campo boe nella zona del Plem a mare. Inoltre è stata completata l’installazione delle “ Delta Valve” sull’impianto Coking 1.Proseguono altre iniziative importanti quali il rifacimento dell’impianto Trattamento Acque ed incremento affidabilità elettrica della Centrale Termoelettrica, la sostituzione delle camere a coke del Coking 2 ed il revamping dei Merox 1-4. È in fase di completamento la realizzazione del nuovo forno del Motorfuel sostituito a valle dell’incidente accaduto nei primi mesi del 2009. Relativamente agli Investimenti Rilevanti proseguono le attività di realizzazione nuovo Claus Scot e sono stati assegnati gli ordini per la nuova copertura Parco Coke, la nuova sala controllo di CTE e il revamping della caldaia G500. Nell’anno 2009 la Raffineria ha realizzato investimenti per un ammontare pari a 51,2 milioni di euro.

area di intervento

Investimento (milioni €) Sicurezza 1,6

Ambiente 12,8

Mantenimento 29,7

Automazione e controllo 0,9

Ritorno economico 6,1

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le persone

le risorse umane

L’impegno a costruire un ambiente di lavoro capace di valorizzare il contributo di tutti attraverso gli strumenti di sviluppo, la comunicazione, la formazione rappresenta uno degli obiettivi principali di Raffineria di Gela nella gestione delle risorse umane.È stata avviata nel 2009, la definizione di un “modello di eccellenza” per aiutare i responsabili, favorire la diffusione di un linguaggio comune e assicurare la coerenza dei diversi strumenti di valutazione. Sarà così possibile disporre di un unico strumento di fattori di successo necessari a fronte del mutato contesto attorno al quale stimolare l’aggregazione delle persone.Nel 2009 è stato ampliato il programma Cascade, rivolto a tutta la popolazione aziendale con lo scopo di trasmettere a ognuno come, con il proprio lavoro, possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

il personale della Raffineria

Nel 2009 è proseguita l’attuazione di quanto stabilito dall’accordo con le Organizzazioni Sindacali del 2005 in termini di cambio del mix pro-fessionale e generazionale del personale. A tal fine si è proceduto ad avviare un piano di assunzioni di personale attinto dal mercato.

dipendenti a ruolo per fascia di età e categoria professionale - 2009

Dirigenti Quadri Impiegati Operai

18-28 4 102

29-40 26 226 393

41-55 11 69 242 96

Over 55 31 90 64

Totale 10 126 562 655

dipendenti per genere e categoria professionale - 2009

Donne Uomini

Dirigenti 11

Quadri 5 121

Impiegati 26 536

Operai 16 639

Totale 47 1.307

scolarizzazione - 2009

Licenza elementare

Licenza scuola media inferiore

Diploma Laurea Totale

55 147 1.063 89 1.354

II personale in servizio al 31 dicembre 2009 è pari a 1.354 dipendenti, di cui 35 assunti nel 2009. L’aumento del personale rispetto al 2008 è da ricondursi, oltre che alle nuove assunzioni, all’acquisto del ramo d’azienda Polimeri per cui si rilevano 175 trasferimenti a Raffineria di Gela.I rapporti di lavoro cessati nel corso dell’anno sono stati 67 di cui 59 pensionamenti, 6 trasferimenti e 2 dimissioni.Con riferimento alla provenienza geografica dei dipendenti della Raffineria, si sottolinea come la quasi totalità di essi sia residente in Sicilia, in prevalenza nel Comune di Gela (75%).

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lo sviluppo delle persone

È proseguita e si è sviluppata l’attività di integrazione e revisione dei diversi strumenti di gestione e sviluppo manageriale utilizzati da Eni, che ha portato alla definizione di un nuovo processo formalizzato di feedback per tutte le persone, in collegamento con la valutazione della performance annuale. A supporto del processo di feedback è stata avviata nel 2009 la definizione di un “modello di eccellenza” per aiutare i responsabili, favorire la diffusione di un linguaggio comune e assicurare la coerenza dei diversi strumenti di valutazione. Sarà così possibile disporre di un unico modello di fattori di successo necessari a fronte del mutato contesto attorno al quale stimolare l’aggregazione delle persone di Eni e di Raffineria di Gela. È stata avviata la definizione di una serie di strumenti e attività di supporto dei responsabili, ad esempio interventi di formazione mirati sul tema e lancio di un sito sul portale MyEni sul quale saranno resi disponibili strumenti e informazioni utili ai responsabili per la preparazione delle fasi principali del colloquio di feedback ai collaboratori.Continua l’impegno per la valorizzazione dell’esperienza e per il mantenimento del know-how aziendale, che si concretizza nel perseguimento delle azioni di valorizzazione dei “knowledge owner”, i quadri con competenze ed esperienze significative, per i quali al riconoscimento formale del titolo ha fatto seguito nel 2009 lo sviluppo di un percorso formativo e di iniziative specifiche per la diffusione del know-how.

leadership e competenze professionali

Fra le iniziative più importanti proposte da Eni nel 2009, è sicuramente da segnalare il programma di formazione finalizzato a sviluppare la lea-dership, migliorare la relazione capo-collaboratore, sostenere la motivazione individuale e favorire le condizioni per un benessere organizzativo diffuso. I partecipanti sono stati circa 1.100 responsabili tra dirigenti e quadri provenienti da tutti i business.In ambito Refining & Marketing, un altro importante momento di formazione comportamentale e specialistica a sostegno della leadership e finalizzato a potenziare il ruolo del responsabile in qualità di gestore di risorse è il programma “Il responsabile come gestore di risorse” a cui, nel 2009, hanno partecipato 500 quadri e manager.Il progetto “Change Management” del settore R&M, infine, ideato nel 2009 e che si realizzerà nei prossimi anni, si pone come obiettivo un piano di interventi formativi quali workshop, eventi, incontri, iniziative di comunicazione volti a favorire l’integrazione organizzativa e la comu-nicazione interna tra le varie funzioni e a diffondere una cultura organizzativa ispirata a criteri di efficienza ed efficacia.

l’inserimento delle nuove risorse

L’inserimento del personale avviene generalmente con contratto di apprendistato di tre anni, durante i quali le risorse seguono un percorso formativo che porta i neoassunti a diventare operatori di impianto. Il percorso formativo prevede corsi formativi in aula svolti da docenti interni ed esterni e momenti di addestramento e tutoraggio.Ai neolaureati assunti è dedicato un percorso di inserimento della durata di tre anni che prevede l’indicazione delle attività assegnate, ma anche interventi di comunicazione e formazione, momenti di verifica e di confronto periodico su aspettative, motivazioni ed eventuali difficoltà riscontrate. Al termine del triennio di inserimento, il personale laureato svolge un percorso di rilevazione e di verifica del potenziale, finalizzato a individuare le capacità e i comportamenti organizzativi delle giovani risorse per progettare e attuare insieme percorsi professionali e di sviluppo coerenti con il profilo rilevato e con le esigenze del business.La rilevazione del potenziale consiste in una serie di prove mirate a rilevare le capacità cognitive, realizzative e relazionali, nonché le carat-teristiche e le motivazioni personali della risorsa. La verifica del potenziale consiste in una valutazione delle capacità e delle caratteristiche personali espresse dalla risorsa, effettuata dal responsabile diretto affiancato da altri valutatori. La pluralità dei soggetti coinvolti nel processo garantisce l’attendibilità della valutazione elaborata.

dipendenti per tipologia contrattuale – 2009

Tempo indeterminato 1.252

Apprendistato 102

Totale 1.354

Per quanto concerne il monitoraggio delle risorse laureate, sia ap-partenenti a Raffineria di Gela sia al Polo Territoriale Sicilia, sono state portate a compimento tutte le azioni gestionali (incontri con risorse, tutor e responsabili) così come previsto dal Piano di Inseri-mento Laureati.

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organizzazione e relazioni sindacali

La struttura organizzativa è articolata secondo il modello tradizionale, che vede la gestione aziendale affidata al Consiglio di Amministrazione, quale organo centrale nel sistema di Corporate Governance della Società, le funzioni di vigilanza attribuite al Collegio Sindacale e all’Organismo di Vigilanza e quelle di controllo contabile alla Società di revisione nominata dall’Assemblea.Nell’anno 2009 Organizzazione e Sviluppo di concerto con l’unità Gestione e Relazioni Sindacali ha attuato il Modello Lean Production strutturando gli impianti operativi di Raffineria di Gela secondo la nuova organizzazione del lavoro basata su un modello più flessibile e dinamico, su principi di efficienza ed efficacia e su una maggiore integrazione e partecipazione del personale attraverso il lavoro di Team.Raffineria di Gela SpA, con questo tipo di organizzazione, ha allineato il sito produttivo alle “best practice” della raffinazione.Nel 2006 la Divisione R&M ha istituito il Programma Leader che ha avviato una serie di Modelli da attuare in tutti i settori di attività da realizzare nell’arco di piano 2007/2010. la Raffineria è stata impattata nell’anno 2007-2008 dal Programma Leader mediante la costituzione di “Can-tieri” volti ad attuare modelli organizzativi tendenti a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi adottando, nell’ambito di essi, soluzioni tecnologiche innovative.Nell’anno 2009 l’Unità Organizzazione e Sviluppo ha attuato la fase di ricezione e consolidamento del ramo d’azienda Politene ex Polimeri Europa, e sta continuando il processo di disamina dei flussi di processo e dei profili legati agli applicativi informatici da integrare. In collabora-zione con il gruppo di lavoro ICT si sono condotte le analisi dei profili e delle evolutive legate ai pacchetti applicativi in relazione alle strutture organizzative da integrare in Raffineria di Gela.Diversi sono gli studi condotti nell’anno 2009 finalizzati all’efficacia e all’efficienza dei servizi. Nell’anno è stato avviato il processo di revisione del reparto Laboratorio, Imbottigliamento GPL, revisione consollisti impianto Texaco, revisione della struttura APROC e revisione dell’unità magazzino ricondotta nell’ambito dei servizi tecnici.Secondo la disciplina italiana sulla “Responsabilità degli enti per illeciti amministrativi dipendenti da reato” contenuta nel Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 gli enti associativi, tra cui le società di capitali, possono essere ritenuti responsabili, e di conseguenza sanzionati in via pecuniaria e/o interdittiva, in relazione a taluni reati, commessi o tentati, nell’interesse o a vantaggio della società. Le società possono in ogni caso adottare modelli di organizzazione, gestione e controllo, idonei a prevenire i reati stessi. In relazione a ciò, il Consiglio di Amministrazione di Raffineria di Gela, nell’adunanza del 19 dicembre 2008, ha approvato il nuovo modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. n. 231 del 2001 e ha istituito il nuovo Organismo di Vigilanza.L’Organismo di Vigilanza vigila sull’effettività e sull’adeguatezza del Modello 231, riferisce in merito alla sua attuazione, approva il programma annuale delle attività di vigilanza e comunica l’esito delle attività svolte nell’esercizio dei compiti assegnati.Al fine di garantire la massima efficacia d’azione nel primo semestre 2009, si sono attuate, con il supporto della società RINA, le attività di vigi-lanza (ICC – Interventi di Controllo sui Comportamenti) verificando che i comportamenti messi in atto dai Key Officer intervistati sono aderenti ai dettami del Modello. Sono state portate a compimento tutte le azioni previste nell’Action Plan entro i tempi stabiliti.Nell’anno 2009, inoltre, sono state ultimate le procedure necessarie per la compliance al sistema Sarbanes Oxley Act (SOA), complete degli allegati inerenti il sistema di controllo ai fini dell’Informativa Finanziaria. Sono state finalizzate le attività sulle SOD (Segregation of Duty) inerenti i processi SOA di Raffineria di Gela per le quali, in via complementare, sono state ultimate le azioni necessarie all’applicazione delle stesse SOD ai sistemi informatici a supporto dei processi SOA. Durante l’anno si è provveduto a definire gli strumenti del Sistema di Controllo Interno sui GCC (General Computer Control) in collaborazione con i sistemi informativi. L’attività è stata svolta attraverso la compilazione delle matrici standard inviate dal Team Centrale SOA.

dipendenti iscritti alle organizzazioni sindacali - 2009

Dipendenti iscritti al sindacato 1.267

% sul totale 94%

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

la formazione e la gestione della conoscenza

La formazione è un punto di forza della Raffineria, consolida le professionalità, facilita l’inserimento di risorse neoassunte, sviluppa le compe-tenze e contribuisce al miglioramento della consapevolezza dei compiti e dei ruoli assegnati alle risorse, garantendo il continuo aggiornamento relativamente al progresso tecnologico e alle evoluzioni legislative.L’impegno profuso, coerentemente con l’approccio Eni, è continuo e articolato, e comporta investimenti quantitativi e qualitativi. La formazione è un elemento chiave per lo sviluppo della professionalità e della managerialità, in quanto leva strategica per integrare le competenze, diffon-dere e condividere i valori e la cultura Eni. L’attività di formazione viene svolta attraverso un processo pianificato, coerente con il complessivo sistema di gestione e sviluppo delle risorse umane; in questa ottica la Raffineria aggiorna regolarmente la mappa delle competenze distintive delle aree professionali che consentono di raggiungere in modo ottimale gli obiettivi di business. Questo processo permette di individuare tempestivamente eventuali bisogni formativi presenti e di farvi fronte attraverso il reperimento mirato di nuove risorse oppure tramite iniziative di formazione specifica.I dati a consuntivo del 2009 evidenziano un leggero decremento rispetto agli anni passati. Formazione e Attività di Comunicazione evidenziano risultati quantitativi e qualitativi di forte valenza che confermano l’impegno aziendale verso le risorse umane dipendenti della Raffineria e delle ditte terze di cui la prima si avvale, attraverso un’attività più spinta sotto l’aspetto professionale e comportamentale.Le ore di formazione rispetto all’anno precedente sono diminuite del 13%, passando da 59.869 a 52.858, con un conseguente decremento anche delle partecipazioni, mentre le ore rilevate per l’attività di comunicazione sono in linea con lo scorso anno. Circa la formazione del personale di Raffineria, sono da sottolineare, tra le numerose attività, quelle a favore del personale Capoturno in procinto di assumere il ruolo di RTO (Responsabile Team Operativo): diversi moduli specialistici sono stati pianificati e realizzati soprattutto con i docenti interni al fine di rafforzare le loro conoscenze tecniche per favorire l’assunzione del nuovo ruolo.

ore di formazione - 2009 spesa in formazione

Ore di formazione – 2009

54,56%

0,81% 4,95%

2,17%

37,51%

Comportamentie Comunicazione

ProfessionaleTrasversale

ProfessionaleTecnico-commerciale

HSEQLingue e Informatica

500

1.500

2.500

2007 2008 2009

k €

Spesa in di formazione – K €

Circa la formazione del personale di Raffineria, sono da sottolineare, tra le numerose attività, quelle a favore del personale Capoturno in pro-cinto di assumere il ruolo di RTO: diversi moduli specialistici sono stati pianificati e realizzati soprattutto con docenti interni al fine di rafforzare le loro conoscenze tecniche per favorire l’assunzione del nuovo ruolo.Nel 2009 programmi e interventi formativi hanno riguardato 35 neoassunti diplomati nel ruolo di operatori, quasi tutti con contratto di apprendistato.Un particolare incremento rispetto all’anno precedente, riguardo le ore di formazione, può essere rilevato nella categoria “Comportamenti e Comunicazione”, settore ritenuto particolarmente importante in un’ottica aziendale volta alla sensibilizzazione della cultura della sicurezza. Infine è da segnalare la continuazione dell’iniziativa “Incontro caminetto con i quadri” che ha visto tutti i quadri di Raffineria incontrarsi a gruppi con l’Amministratore Delegato e approfondire la conoscenza delle problematiche espresse dalle risorse interessate.Particolare attenzione è rivolta alle risorse neolaureate che sono monitorate in prima persona dall’Amministratore Delegato attraverso due incontri annuali dedicati. Gli incontri mirano a stimolare e guidare le giovani risorse che rappresentano il futuro management aziendale.

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salute

Raffineria di Gela, come parte del Gruppo Eni, segue le linee guida previste da Eni con riferimento alla salute. La Raffineria è impegnata a garantire la tutela della salute dei propri dipendenti, delle persone e delle comunità che vivono in prossimità degli impianti e di tutti coloro che entrano in contatto in diversi momenti con le attività svolte dall’azienda.I principi fondanti dell’azione di Raffineria di Gela nell’ambito della salute sono:• laprotezionedellasalutedeilavoratori,deicontrattistiedellecomunità;• laprevenzionedegliinfortuniedellemalattieprofessionali;• lapromozionedistilidivitaecomportamentisalubrinegliambientidilavoro.

Al fine di garantire un sempre più elevato livello di tutela e salvaguardia della salute dei dipendenti e dei contrattisti e in coerenza con le linee guida del Gruppo Eni e nel rispetto della normativa vigente la Raffineria definisce con periodicità piani di monitoraggio degli ambienti di lavoro ed effettua visite di sorveglianza sanitaria sui potenziali agenti di rischio attinenti all’attività. Promuovere la salute significa garantire le condizioni essenziali per lo sviluppo.

igiene del lavoro, indagini ambientali e sorveglianza sanitaria

L’igiene del lavoro è la disciplina scientifica volta a individuare, valutare e controllare i fattori ambientali di natura chimica, fisica e biologica che derivano dalle attività produttive e che potrebbero incidere negativamente sulla salute e il benessere dei lavoratori e della popolazione.In tale contesto la Raffineria conduce periodicamente le indagini ambientali relative ai rischi fisici e chimici per la salute dei propri dipendenti nelle diverse aree di attività del sito.Le più recenti campagne di indagine relative al rumore (esterno e interno) hanno mostrato la piena conformità a quanto previsto dalla normativa in vigore sia per quanto riguarda il rumore esterno che relativamente all’esposizione dei lavoratori al rischio rumore negli ambienti di lavoro.Anche le campagne relative agli agenti chimici negli ambienti di lavoro (esposizione ambientale e personale) hanno evidenziato come i valori dei parametri ricercati siano abbondantemente al di sotto dei limiti di esposizione previsti.Inoltre, nel corso dell’ultimo quadriennio, la Raffineria ha condotto una serie di valutazioni attinenti a problematiche ambientali specifiche legate alla salute e sicurezza dei lavoratori. In particolare sono state condotte indagini/studi su:•esposizioneall’agentedirischioRadon;•esposizioneaicampielettriciedelettromagnetici;•esposizioneaivideoterminali;• esposizioneall’amianto;•esposizioneallefibreceramiche;•esposizioneallevibrazionimeccaniche.

Nel corso del 2009 l’attività del servizio sanitario aziendale ha avuto come obiettivo principale la promozione e la tutela della salute attraverso la sorveglianza sanitaria, per tutti i dipendenti, sulla base dei rischi per la salute secondo il “documento di valutazione dei rischi”, come previsto dal D.L. 81/2008, riferito alla mansione prevista dal modello organizzativo della Società Raffineria di Gela SpA. I controlli sanitari sono stati rivolti ai possibili rischi derivanti dall’esposizione a sostanze chimiche, cancerogene, agenti biologici, a rumore, all’attività lavorativa con attrezzatura munita di videoterminali.Oltre alla visita periodica è stato eseguito un “pacchetto di esami” di laboratorio e strumentali.In totale sono state effettuate n. 1.914 indagini strumentali (audiometrie e spirometrie rispettivamente 994 e 920), 1.154 visite periodiche, 1.154 esami di laboratorio, 179 visite oculistiche, 54 elettrocardiogrammi, 934 metaboliti urinari, 124 test rapidi per accertamento di assenza tossicodipendenza, 680 test per accertamento assenza uso di alcool.Per i servizi di infermeria sono state effettuate prestazioni di primo soccorso, consulenze mediche, misurazioni di valori pressori, misurazioni di glicemia, terapie mediche, tutte sotto il diretto controllo del medico competente di fabbrica (complessivamente 1.015 prestazioni medico-infermieristiche).L’esito finale di tale “programma” è stato sottoposto, come regolare pratica, a commento sanitario al datore di lavoro e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e ambiente (art. 35 D. Lgs. 81/2008).Formazione su tecniche di primo soccorso e normative di Medicina del Lavoro è stata effettuata a neo assunti diplomati/laureati dal personale paramedico e medico.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

attività svolte con Enti esterni e promozione della salute

Raffineria di Gela svolge una serie di attività avvalendosi dell’ausilio di Enti esterni, volte alla salvaguardia della salute dei dipendenti e dei contrattisti:•FondazioneSalvatoreMaugeridiPavia(CentroNazionaleInformazioneTossicologica).TalefondazioneforniscegliantidotialCentroSanitario

e ne cura la sostituzione/reintegro di antidoti scaduti/utilizzati.•AziendaOspedalieraVittorioEmanuelediGela(ASP2).ProgettodiPrevenzioneOncologicaSecondariaePrevenzionedelleMalattieCardio-

vascolari, aperto a tutti i dipendenti ed ex dipendenti di Raffineria di Gela; nel corso del 2009 hanno aderito anche le società Eni Med, Green Stream, Eni Corporate. Complessivamente le risorse aderenti, su base volontaria, al progetto sono state circa 550.

•CorsodiformazionepressoilCentroFormazione,contuttelescuolemediedellacittà.Ilcorsoèstatoorientatosullaprevenzionediincidentistradali e i pericoli correlati all’uso di alcool e sostanze stupefacenti, è stato effettuato in collaborazione tra la Croce Rossa Italiana e il nostro personale paramedico affiancato dai Medici Competenti per un totale di 60 ore.

•Progettoe-Medicine, unico in Italia, in collaborazione con l’unità operativa telematica dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, allo scopo di offrire a tutti i dipendenti un servizio di teleconsulto per ogni tipo di patologia.

Inoltre, nel corso dell’anno 2009, è stata promossa una campagna di sensibilizzazione e vaccinazione sul virus H1N1. Tutti i dipendenti della Raffineria sono stati informati sui rischi e sulla eventuale gestione della “nuova influenza”. Ad ogni dipendente è stato consegnato un kit con-tenente materiale di prevenzione.

L’impegno per la promozione della salute in azienda è aumentato costantemente negli ultimi anni e il 2009 è stato caratterizzato non solo da numerose azioni volte a promuovere la salute e il benessere fisico delle persone di Eni, ma anche dal notevole successo di tutte le iniziative promosse. A testimonianza di questo impegno, nel 2009 Eni è entrata a far parte, insieme ad altre 24 compagnie europee, nel network euro-peo “Enterprise for Health” per lo sviluppo di progetti di promozione per la salute.Le linee principali di azione sono:•campagnediprevenzionesecondariagratuite;• campagnedipromozionesustilidivitapiùcorretti;• incentiviallapartecipazioneainiziativeperilbenesserefisico.

In particolare è stato completato il progetto “Eni in Forma” con azioni di formazione e informazione per le persone di Eni relativamente a corretti stili di vita. Nel corso del 2010 sarà sviluppato il progetto“Trainer on line” teso a offrire consigli utili sul benessere fisico e sana alimentazione, sul sito dedicato “Promozione Salute”. È proseguito, inoltre, il “Piano di Diagnosi Precoce” avviato nel 2002 con la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.I dipendenti di Raffineria di Gela possono agevolmente accedere ai progetti avviati da Eni tramite il portale MyEni. Tale portale permette, quindi, anche ai siti periferici, la condivisione di attività e iniziative di formazione e informazione.

esami diagnostici per tipologia

esami diagnostici per tipologia

Esami di laboratorio

Esami strumentali

1.000

2.000

3.000

4.000

2007 2008 2009

Eni prosegue l’impegno nel miglioramento continuo delle attività di tutela della salute delle proprie persone, delle comunità che vivono in prossimità degli impianti e di tutti coloro che entrano in contatto con le sue attività, con un orientamento che non si limita alla conformità normativa, ma che tende al conseguimento dell’eccellenza. I livelli di tutela già raggiunti nel corso del 2008 sono stati mantenuti attraverso periodiche campagne di monitoraggio ambientale nei siti produttivi, l’applicazione di sistemi avanzati di valutazione dell’espo-sizione alle sostanze pericolose e lo sviluppo di collaborazioni con gli organismi istituzionali.

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la sicurezza dei dipendenti e dei contrattisti

La tutela della sicurezza dei lavoratori è per Eni e quindi per Raffineria di Gela un tema prioritario, a prescindere dagli ottimi risultati raggiunti negli ultimi 7 anni. L’obiettivo delle attività intraprese nel quadriennio 2009-2012 rimane la riduzione della frequenza e della gravità degli infortuni e la prevenzione e mitigazione dei rischi associati ai processi.A questo scopo si è intervenuti in tre aree:• lapromozionedellaculturadellasicurezza;•nuovaapplicazionedellemetodologiedianalisi;• riduzionedeirischieinterventisusettoricritici,qualeilpersonalecontrattista.

Il settore raffinazione, dopo due anni di continui miglioramenti, è l’unico settore con dati in controtendenza e sono state adottate specifiche misure per diminuire la frequenza degli infortuni.Le gestione della sicurezza è disciplinata da un Sistema di Gestione della Sicurezza, elaborato nel rispetto di linee guida nazionali e interna-zionali e delle Politiche della Divisione R&M; nell’ambito dell’applicazione del Sistema di Gestione sono periodicamente eseguite le attività di verifica interna (audit ).Le azioni di miglioramento e le attività da implementare nel corso di ogni anno vengono individuate dal Servizio di Prevenzione e Protezione con la partecipazione della Direzione della Raffineria, dei Responsabili di Unità, del Medico competente e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e l’Ambiente. Le azioni da svolgere e le aree da migliorare vengono individuate anche attraverso l’analisi del fenomeno infortunistico e l’analisi degli incidenti mancati (near miss) ossia quegli accadimenti che non provocano infortuni ma che potenzialmente possono generare un infortunio. Tali valutazioni sono oggetto di approfondimento in occasione delle riunioni periodiche di sicurezza, nelle quali il personale è informato e sensibilizzato sulle cause e sulle misure correttive adottate.Particolare attenzione viene rivolta alla prevenzione degli infortuni sul lavoro al fine di raggiungere il progressivo azzeramento di tali eventi. La Raffine-ria, al fine di incrementare la cultura della sicurezza, ha intrapreso molteplici iniziative, sia formative sia di coinvolgimento di dipendenti e contrattisti.Le iniziative hanno riguardato l’assegnazione di premi, il tabellone elettronico posto all’ingresso della Raffineria con i dati infortunistici aggior-nati, la cartellonistica varia che richiama alla sicurezza all’interno del sito, l’utilizzo della rete intranet, gli incontri periodici con i titolari e i Re-sponsabili del Servizio Prevenzione e Protezione delle ditte terze, i controlli sui permessi di lavoro e le ispezioni periodiche svolte da personale di Raffineria con lo scopo di verificare l’adeguatezza della struttura e il rispetto delle procedure di sicurezza.È inoltre attivo un team interno di Raffineria di Gela che si occupa di verificare, attraverso dei controlli periodici, le condizioni di sicurezza delle ditte terze (contrattisti) che operano all’interno del sito di Gela.Per favorire il coinvolgimento sono stati predisposti dei Moduli di Segnalazione Sicurezza (MSS), uno strumento adottato per raccogliere esperienze di eventi concreti e utili al fine di predisporre strumenti di prevenzione e di miglioramento delle attività lavorative e per attivare un “modus operandi” orientato a evidenziare gli incidenti e near accident, piuttosto che a minimizzarli. Nell’ultimo anno sono stati evidenziati e formalizzati 58 MSS a cui hanno fatto seguito azioni di miglioramento per la sicurezza nell’impianto.Copie degli MSS formalizzati sono state regolarmente inserite sul sito SGS (Sistema di Gestione della Sicurezza) della intranet aziendale per essere discussi e analizzati nelle Riunioni Periferiche di Sicurezza.

la cultura della sicurezza

Nel 2009, nel mondo Eni, è iniziato il progetto “Comunicare la Sicurezza”. Il progetto mira a far interiorizzare a tutte le persone di Eni importanti conoscenze sul tema mediante l’utilizzo di diversi mezzi di comunicazione. Si tratta di un percorso che tende a incidere sulla sfera motivazionale. La campagna si articola in più fasi e interessa in modo trasversale 11 unità di business in oltre 100 siti operativi e direzionali, per un totale di oltre 60.000 persone coinvolte tra dipendenti e contrattisti in Italia. Nell’anno 2009, Raffineria di Gela ha potuto godere dell’estensione del progetto nel proprio sito.Nel corso dell’anno, Raffineria di Gela ha effettuato corsi di formazione aventi come oggetto la sicurezza per un totale di 19.556 ore, registrando un aumento del 10% rispetto al 2008, rivolti prevalentemente agli operai, per un numero totale di partecipanti di 5.345 (13,6 ore di formazione pro capite).In Raffineria da sempre viene svolta attività di informazione, formazione e addestramento dei lavoratori, al fine di garantire la corretta con-duzione degli impianti, nel rispetto delle norme di sicurezza, igiene del lavoro e protezione/salvaguardia dell’ambiente e in conformità con i requisiti e le indicazioni del Gruppo Eni.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

Si effettuano, verso tutto il personale, opportuni percorsi formativi in materia di sicurezza, salute e ambiente, volti a garantire a tutti l’informa-zione di base, assistere i neo assunti sin dal primo inserimento in azienda, sviluppare approfondimenti su aspetti specifici.

Tutte le attività previste a budget 2009 in materia di sicurezza, salute e ambiente e previste secondo gli adempimenti legislativi sono state realizzate, inoltre continua e consolidata è la formazione modulare rivolta agli RLSA (Rappresentante Lavoratori Sicurezza e Ambiente).Al fine di diffondere nel modo più esauriente la conoscenza del decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i. in materia di tutela della salute e della sicurezza, Eni ha varato uno specifico piano formativo, “Formazione sui preposti”, che ha toccato in Raffineria 147 risorse tra responsabili e RTO. Il corso è stato effettuato alla presenza del dirigente alla sicurezza e responsabile servizio prevenzione e protezione, in collaborazione con ECU.Un altro importante evento formativo del 2009, in materia di sicurezza, è rappresentato dalla predisposizione di un workshop, “Leadership in safety ”, rivolto ai dirigenti e finalizzato a trasmettere una safety vision, a porre il focus costantemente sulla sicurezza e a fornire modalità tecniche per influenzare e ispirare gli altri. Questo workshop costituisce la base di una cultura volta alla sicurezza da trasferire con un sistema a cascata a tutta la popolazione aziendale a partire dal 2010.In materia di sistema gestione ambientale il coinvolgimento è stato attivo in quanto è vigente un’apposita procedura dedicata a disciplinare le modalità operative e le responsabilità atte a identificare le esigenze di formazione del personale in materia ambientale (ISO 14001 ed Emas). Piani di formazione rivolti a dirigenti e quadri vengono svolti periodicamente in materia ambientale con il supporto dell’unità Assicurazione Qualità.Sempre AQ, di concerto con SPP, segnala a Terzi, all’inizio di ogni anno, le tematiche, in materia di ambiente e di sicurezza, che dovranno trattare impegnandosi a trasmettere alla formazione il report trimestrale che evidenzia la formazione avvenuta. La formazione monitora un totale di circa 57 ditte terze.In riferimento a quanto disposto dal D.M.A. 16/03/98 informazione/formazione on the job mediante riunioni periferiche di sicurezza. Si prevede il coinvolgimento dei dipendenti ogni tre mesi. Le unità interessate hanno svolto tale attività i cui temi prefissati da trattare per ogni trimestre sono stati i seguenti:•SegnaleticadiSicurezza;•ProcedurediSicurezza;•SistemadiGestionedellaSicurezza;•Rischiodiincidenterilevante.

Nel corso dell’anno sono stati effettuati corsi di formazione/addestramento sulle Tecniche Antincendio coinvolgendo: Vigili Effettivi, Vigili Au-siliari, il personale delle varie unità, il personale neo-assunto e/o per cambio mansione. Il personale, oltre all’addestramento tecnico-pratico svolto al campo prove e/o in impianto, è stato interessato all’uso:•ditecnicheantincendio;•didotazionidisicurezza;•dell’autoprotettore;•dell’esplosimetro;•dell’analizzatorediO

2.

ore di formazione sulla sicurezza per categoria professionale - 2009

Ore di formazione sulla sicurezza per categoria professionale – 2009

Quadri Impiegati Operai

72%

23%

5%

ore formazione sicurezza pro capite - 2009

Operai

ore formazione sicurezza pro capite – 2009

Impiegati

Quadri

5,0 10,0 15,0 20,0

[ 40 ]

L’addestramento è stato svolto durante il turno di lavoro. Per questa attività sono stati coinvolti circa 940 lavoratori per un complessivo di ore pari a 4.336.Le simulazioni del Piano Generale di Emergenza, invece, riguardano l’addestramento pratico sull’intervento nelle emergenze del personale della squadra di pronto intervento, del personale di esercizio e dei vigili ausiliari. Alla fine delle simulazioni tutto il personale coinvolto si riuniva per discutere sull’intervento fatto e sulle eventuali carenze riscontrate. Nel corso dell’anno sono state effettuate 52 simulazioni che hanno coinvolto 1.110 lavoratori per un totale di 2.220 ore.

Il Sistema Dupont

La Raffineria di Gela con la Circolare Informativa n. 53/09 ha definito una struttura organizzativa del personale basata sulla “Metodologia Dupont”.Tale metodologia attribuisce compiti ben specifici alle figure professionali e istituisce comitati e sottocomitati finalizzati alla diffusione della comunicazione, della promozione e dello svilup-po della Politica di Sicurezza, Salute e Ambiente della Società, nonché della Prevenzione degli incidenti rilevanti della stessa.

Lo schema di funzionamento della struttura è il seguente:

All’interno della divisione Refining & Marketing il Comitato Cen-trale Sicurezza, Salute ed Ambiente (CCSSA), che viene con-vocato con cadenza semestrale presso la sede di Roma, ha la funzione di:- definire le politiche da seguire nel campo della Sicurezza, Salute

e Ambiente e tradurle in specifici obiettivi applicativi;- discutere le strategie per la Gestione della Sicurezza, Salute e

Ambiente da applicare in Raffineria, in funzione dei mutamenti nelle strategie di Settore e nelle normative;

- esaminare i suggerimenti proposti dai dipendenti al fine di appor-tare miglioramenti ai processi e alle attività della Raffineria.

All’interno della Società, sono presenti alcuni Comitati e Servizi costituiti allo scopo di analizzare e affrontare problematiche e criticità in materia di salute, sicurezza e ambiente:• Comitato Sicurezza, Salute e Ambiente (CSSA), che si riunisce

ogni trimestre presso le sedi di Raffineria, con le funzioni di:- contribuire a elaborare le modalità attuative della Politica;

- analizzare l’andamento effettivo dei piani di miglioramento e individuare eventuali interventi correttivi;

- verificare che i Responsabili di Unità/Funzione assicurino la diffusione a tutti i livelli della Politica e dei piani di migliora-mento in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente.

Per la diffusione delle decisioni e la ricezione delle istanze ope-rative il CSSA si avvale dei Comitati di II livello in particolare nei settori tecnici e costituiti dal Responsabile di funzione e dai suoi collaboratori diretti.Nelle aree di produzione e di manutenzione si hanno anche i Comitati di III livello.Per lo sviluppo delle sue attività il CSSA si avvale di sotto Comitati Tecnici, in particolare:•Sotto Comitato Ambiente (AMB): con l’obiettivo di esaminare

le tematiche di natura ambientale.•Sotto Comitato Sicurezza Ditta Terze (S.I.T.): con l’obiettivo

di analizzare le problematiche di sicurezza delle ditte terze ope-ranti in Raffineria.

•Sotto Comitato Procedure di Sicurezza (PRO.SIC.): con l’obiettivo di analizzare ed elaborare le procedure di sicurezza da portare all’approvazione.

•Sotto Comitato Incidenti e Near Accident (IN.N.A.): con l’obiettivo di analizzare gli incidenti e i near accident.

•Sotto Comitato Promozione Attività per la Sicurezza (PRO.A.SIC.): con l’obiettivo di promuovere la diffusione delle informazioni attinenti alla prevenzione e alla sicurezza attraver-so mezzi di comunicazione interna.

•Sotto Comitato Formazione, Informazione e Addestramen-to (FO.INFO.): con l’obiettivo di monitorare la formazione, l’in-formazione e l’addestramento effettuati al personale operativo sul tema della prevenzione e controllo incidenti rilevanti.

gli indici infortunistici della Raffineria

La Raffineria monitora continuamente, nell’ambito del proprio Sistema di Gestione della Sicurezza, le proprie prestazioni con riferimento alla sicurezza, sia attraverso i più comuni indici infortunistici (Indice di Frequenza, Indice di Gravità) che attraverso strumenti creati ad hoc presso Raffineria di Gela come il Global Safety Index.

[ 41 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

indici infortunistici – dipendenti

indici infortunistici – contrattisti

Indice di Gravità (I.G.)Numero totale di giorni di assenza per infortunio per migliaia di ore lavorate nel periodo in consi-derazione.

Indice di Frequenza (I.F.)Numero totale degli infortuni per milione di ore lavorate nel periodo in considerazione.

Nel 2009 il numero totale degli infortuni lavorativi dei dipendenti della Raffineria è passato da 3 a 9. L’aumento della casistica esaminata ha prodotto un aumento dell’indice di frequenza ma contestualmente una riduzione dell’indice di gravità. Tale riduzione è determinata dal fatto che i giorni di lavoro persi a causa dell’infortunio, valore che viene utilizzato per il calcolo dell’indice in questione, ammontano per il 2009 a 278 contro i 444 del 2008.

Con riferimento ai contrattisti operanti all’interno della Raffineria, l’ana-lisi degli indici infortunistici evidenzia un aumento sia dell’indice di gra-vità, sia dell’indice di frequenza come si può evincere dall’analisi grafica del dato. Tale analisi è stata condotta su 46 imprese così suddivise:•13appartenentialsettoremetalmeccanico;•6appartenentialsettoreedile;•3appartenentialsettoreelettrostrumentale;•24appartenentiasettorivari.

Nello specifico si può rilevare che il numero degli infortuni è passato da 4 per il 2008 a 18 per il 2009 come di seguito suddivisi:•11settoremetalmeccanico;•1settoreedile;•1settoreelettrostrumentale;•5settorivari.

L’obiettivo della Raffineria è quello di eliminare il fenomeno infortunistico attraverso l’attività di sensibilizzazione di tutto il personale in un’ottica di prevenzione fondata su solide basi informative, formative e conoscitive. Con lo scopo di monitorare le attività svolte relativamente alla sicurezza e valutarne le performance mensili, Raffineria di Gela ha predisposto il Global Safety Index. Tale indice, istituito alla fine del 2003, esprime numericamente l’andamento globale della Raffineria in termini di Sicu-rezza tenendo conto degli aspetti negativi e di quelli positivi.Tra gli aspetti negativi si considerano (con un diverso peso nella co-struzione dell’indice) gli infortuni di dipendenti e contrattisti, le me-dicazioni, le giornate perse, eventuali incidenti (esplosioni, incendi, perdite di prodotto) e falsi allarmi.

Per aspetti positivi si intendono le azioni messe in atto dalla Raffineria per contrastare il fenomeno infortunistico, per cui si considerano (an-che in questo caso con un diverso peso nella costruzione dell’indice) le riunioni dei comitati responsabili della sicurezza, dei sottocomitati tecnici e dei comitati di II livello, le simulazioni di emergenza svolte, i Moduli di Segnalazione Sicurezza ricevuti, i permessi controllati, gli interventi di prevenzione della rimessa, eventuali audit e survey di sicurezza, le presenze al campo prove e alle Riunioni Periodiche di Sicurezza.L’indice può variare da valori negativi a valori positivi, la sufficienza è tra i valori negativi -400 e -600, mentre valori superiori allo 0 sono considerati ottimi (o eccellenti se superiori a 200).Rispetto al 2009 si nota un peggioramento di tale indice dovuto all’incremento del numero degli infortuni.

indici infortunistici – dipendenti

2007 2008 2009

Indice di Gravità Indice di Frequenza

0,1

0,2

0,3

0,4

I.G.

1

2

3

4

I.F.

indici infortunistici – contrattisti

2007 2008 2009

Indice di Gravità Indice di Frequenza

0,2

0,4

0,6

0,8

I.G.

2

4

6

8

10

I.F.

global safety index

indici infortunistici – dipendenti

gen-07 gen-08 gen-09

-1000

0

1000

Eccellente superiore a 200

Ottimo da 0 a 200

Buono da -200 a 0

Discreto da -400 a -200

Sufficiente da -600 a -400

Insufficiente da -800 a -600

Mediocre da -1000 a -800

Pessimo inferiore a -1000

[ 42 ]

la gestione delle emergenze

Il sito di Gela è soggetto alla normativa sui Rischi di Incidenti Rilevanti e, nell’ambito degli obblighi derivanti dalla normativa di riferimento, D. Lgs. 334/99, ha inviato alle Autorità competenti la documentazione necessaria, tra cui il documento relativo ai Rischi di Incidenti Rilevanti (RIR) ai fini della pianificazione territoriale.

In ottemperanza alla normativa sopraccitata, è stata inoltrata alle Autorità Competenti una documentazione in cui sono analizzati i cicli produt-tivi e le probabilità che si possa verificare un incidente rilevante, individuando le potenziali conseguenze, o impatti, sull’ambiente circostante il Sito Produttivo e le precauzioni disposte dalla Raffineria per contenere i rischi e mitigarne le eventuali conseguenze.In tale logica, e nel rispetto degli adempimenti previsti dal citato Decreto, la Raffineria ha adottato specifici strumenti di gestione, tra cui:• la Politica di Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e il Sistema di Gestione della Sicurezza, strutturato attraverso procedure e supporti

dedicati, secondo specifici requisiti; il SGS è rappresentato, tra l’altro, attraverso il documento “Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente e Prevenzione degli Incidenti Rilevanti”, la cui ultima emissione risale all’aprile del 2009;

• ilPianoGeneralediEmergenzaInterno,lacuiultimaedizioneèstataresapubblicaneldicembredel2009,checodificaicomportamentidaseguirein caso di incidente. Tale Piano è correlato al Piano Generale di Emergenze Esterno, emanato dalla Prefettura di Caltanissetta nel giugno 2008;

• iPianidiEmergenzeSpecificidegliImpianti,chetengonocontodellaspecificitàdegliscenariincidentaliipotizzatiedellacorrispondentegestione delle emergenze e costituiscono la base su cui vengono svolte apposite simulazioni;

• laSchedadi informazioneallapopolazionefinalizzataasintetizzareirischidi incidenterilevanteconnessiconl’esterno(diffusaatutti ilavoratori operanti all’interno del sito, oltre che agli Enti preposti);

• ildocumentorelativoaiRischiIncidenteRilevante(RIR)cheèstatoinseritonelrapportodisitoeinoltratoalleAutoritàaifinidellapianifica-zione territoriale.

La gestione del SGS prevede il costante aggiornamento delle attività rilevanti ai fini della sicurezza, anche in coerenza con l’evoluzione delle leggi e normative applicabili in tale contesto. L’attuazione del Sistema è periodicamente sottoposta a verifiche (audit) finalizzate ad assicurarne l’efficienza e l’efficacia.

il percorso della Raffineria verso l’EMAS

Il Regolamento (CE) n. 761 del 2001 ha introdotto il sistema comuni-tario di ecogestione e audit (EMAS), con l’obiettivo di favorire, su base volontaria, una razionalizzazione delle capacità gestionali dal punto di vista ambientale delle organizzazioni, basata non solo sul rispetto dei limiti imposti dalle leggi, che rimane comunque un obbligo dovuto, ma sul miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, sulla creazione di un rapporto nuovo e di fiducia con le istituzioni e con il pubblico e sulla partecipazione attiva dei dipendenti. Per Raffineria di Gela il raggiungimento della registrazione EMAS vuole essere un ulteriore passo avanti verso la chiarezza e la tra-

sparenza, uno stimolo a comunicare verso l’esterno le proprie prestazioni ambientali e i propri obiettivi di miglioramento con chiarezza e trasparenza. Inoltre è una spinta in più (la Raffine-ria è già dotata di un Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO14001 e ISO9000) per controllare, monitorare e gestire i pro-pri aspetti e impatti ambientali e promuovere il “miglioramento continuo” delle prestazioni ambientali, anche anticipando i limiti disposti dalla legislazione vigente.Per quanto concerne l’iter relativo alla registrazione, la Raffineria è in attesa di definire appositi incontri in sede locale al fine di poter proseguire il percorso intrapreso; allo stato attuale l’ente certifica-tore ha approvato la Dichiarazione Ambientale della Raffineria.

[ 43 ]

la tutela dell’ambiente

la gestione ambientale

Gestire i temi ambientali nel contesto produttivo e territoriale in cui opera, è l’obiettivo principale di Raffineria di Gela. Negli ultimi anni la gestione ambientale è stata indirizzata anche da un sistema di obiettivi definiti dal Top Management e promossi da un piano di performance dedicato. La progressiva integrazione tra i temi ambientali e i temi sociali (basti pensare alle implicazioni sulla Sostenibilità di tematiche come l’utilizzo delle risorse idriche o il cambiamento climatico) aggiunge un ulteriore livello di complessità alla gestione degli impatti ambientali e sta deter-minando una modifica dei sistemi di valutazione utilizzati per la realizzazione delle nuove attività e la gestione di quelle esistenti.In quest’ottica Raffineria di Gela, seguendo le linee guida Eni, partecipa alle più avanzate iniziative e ai livelli promossi dalle associazioni di settore per elaborare gli standard più avanzati di valutazione e gestione ambientale. Per garantire una visione più sistemica dell’interazione fra le attività operative e l’ambiente è stato recentemente aggiornato, a gennaio 2010, il Modello di Sistema Gestione Integrato Ambiente, Salute e Sicurezza, operativo dal 2003.

investimenti e spese ambientali – 2009investimenti e spese ambientali – 2009

60%

8%

7%

3%

22%

Protezione aria Protezioneacque superficiali

Protezione suoloe acque sotterranee

Rifiuti Altro ambiente

Un aspetto significativo, per quanto riguarda l’attenzione dell’azienda verso il miglioramento delle proprie prestazioni ambientali, si riscon-tra nelle spese sostenute per gestire gli aspetti ambientali correlati alle proprie attività e promuovere la salvaguardia dell’ambiente.L’impegno di Raffineria di Gela verso l’ambiente è testimoniato anche dallo sforzo economico profuso per investimenti e spese per la Sosteni-bilità ambientale che quest’anno ammontano a più di 44 milioni di euro.All’interno del panorama delle spese e degli investimenti realizzati dalla Raffineria, è possibile individuare gli oneri sostenuti per inter-venti di interesse ambientale nei seguenti comparti:•protezionedell’ariaedelclima;•protezionedelsuoloedelleacquesotterranee;•protezionedelleacquesuperficiali;•gestionedeirifiuti;•altreattivitàdiinteresseambientale;•SicurezzaeSalute.

La suddivisione adottata rispecchia quella presente nel Sistema Informativo Ambientale (SIA) di Eni riguardo agli investimenti associabili a problematiche di origine ambientale.Le spese evidenziate sono riferibili alle azioni intraprese per la difesa dell’ambiente, che a livello di investimenti, come acquisto di attrezzature, impianti, migliorie tecnologiche permanenti, sia a livello di gestione corrente, nella quale ricadono costo lavoro, materiali e richiesta di prestazioni esterne.Come per gli anni precedenti, particolarmente rilevanti risultano ancora gli interventi effettuati a favore della protezione del suolo e del sottosuolo, che assorbono circa il 60% della spese totali. Tra questi si rimarcano le operazioni di bonifica della falda (barriere idrauliche e bentonitiche, pozzi di emungimento, impianto TAF, ecc), di inserimento del doppio fondo dei serbatoi sui quali si è eseguita una manutenzione generale.Con riferimento agli interventi a protezione dell’aria, che nel 2009 hanno assorbito circa l’8% del totale delle spese a carattere ambientale, rilevante impegno è stato posto dalla Raffineria nella ingegnerizzazione di tutti quei progetti previsti nel prossimo quadriennio e afferenti alla realizzazione di nuovi impianti con tecnologie avanzate in sostituzione di quelli esistenti, studi che sono stati già ultimati nel corso del 2008 e di cui si rimane in attesa delle necessarie autorizzazioni ministeriali per la loro realizzazione. Tali investimenti, per cui è stato stimato un impegno economico di circa 500 milioni di euro, comporteranno enormi benefici in termini di impatto ambientale soprattutto nel contesto emissivo.Sempre più spesso le compagnie petrolifere si trovano a operare in contesti particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale in cui biodiver-sità ed ecosistemi forniscono prodotti e servizi essenziali al sostentamento della popolazione locale. L’industria petrolifera deve pertanto dotarsi di strumenti per operare in modo compatibile con la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse naturali. Ciò significa minimizzare i potenziali impatti negativi durante l’intero ciclo produttivo e massimizzare le opportunità di contribuire positivamente alla conservazione di biodiversità e servizi ecosistemici così da valorizzare il patrimonio ambientale, culturale e sociale del Territorio in cui opera.

[ 44 ]

la gestione delle acque

Prelievi idriciOltre a gestire un impianto di dissalazione acqua mare per usi civili l’impegno della Raffineria nei confronti delle risorse idriche è sempre più mirato a utilizzare nel proprio processo produttivo prevalentemente le acque di recupero, al fine di privilegiare l’uso delle acque dolci “pregiate” agli usi umani e irrigui. Tale impegno negli ultimi anni si è concretizzato in diverse azioni, sia a livello gestionale sia a livello impiantistico; in merito al recupero della risorsa idrica a fini di processo, si sottolinea che la Raffineria, in aggiunta al già consolidato piano di recupero di parte delle acque depurate provenienti dall’impianto Biologico sezione Urbana, nel corso degli ultimi due anni ha ulteriormente massimizzato tale recupero con la messa in servizio dell’impianto TAF (Trattamento Acque di Falda), con conseguente e sostanziale risparmio di acqua prelevata dal bacino idrico della Diga Dirillo e contestuale minimizzazione degli scarichi. In quest’ottica rientra anche l’accordo sottoscritto dalla Raffineria presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per destinare una parte delle acque dell’invaso della Diga Dirillo agli usi civili e potabili cittadini (per un approfondimento si veda il paragrafo “Rapporti con le Istituzioni pubbliche e gli Enti locali”).L’utilizzo dell’acqua in Raffineria avviene in diverse fasi del processo produttivo, sia negli impianti di raffinazione, sia presso la Centrale Termo-elettrica. Le risorse idriche sono impiegate per utilizzi di raffreddamento, di processo e, in misura inferiore, igienico-sanitari.L’approvvigionamento e l’utilizzo della risorsa idrica in Raffineria avviene secondo le seguenti modalità:•AcquaPotabile:fornita,attraversolaretepubblicadaSiciliAcqueSpA,edistribuitaall’internodellaRaffineriaperusiigienico-sanitaritramite

una rete gestita da quest’ultima;•AcquaIndustriale:prelevatadalbacinodellaDigaDirilloeinviataall’impiantoTrattamentoAcque,assiemeaquotapartedell’acquareflua

urbana depurata e dell’acqua trattata in uscita dall’impianto TAF, per essere successivamente utilizzata dalla Centrale Termoelettrica;•AcquaMare:prelevataintestatapontileeconvogliatanelCanaleinternoperrifornirel’impiantodidissalazioneeicircuitidiraffreddamento

di Stabilimento e il sistema antincendio di bassa pressione.

consumi specifici di acqua dolce per prodotto lavorato 2007-2009

L’acqua industriale di raffreddamento rappresenta circa il 99% dei prelievi idrici ed è acqua di mare prelevata dalla testata del pontile, distribuita all’interno del sito per i diversi impianti, non entra mai in contatto con i fluidi di processo e successivamente all’utilizzo viene restituita all’ambiente marino alle stesse caratteristiche qualitative.L’acqua invece destinata al processo (CTE) è acqua dolce e proviene da diverse fonti:•DigaDirillo:l’acquaprelevatadalbacinovieneinviataall’impianto

Trattamento Acque e, successivamente al processo di deminera-lizzazione, viene inviata per l’utilizzo alla Centrale Termoelettrica;

•Dissalatore;•Acquedirecupero(TAFeBiologico).

I valori che indicano il consumo di acqua dalla Diga Dirillo e dal Dis-salatore sono strettamente correlati tra loro. Dall’analisi del trend esposto si può evincere che il loro andamento è inversamente pro-porzionale, cioè al minor consumo di acqua dalla Diga corrisponde un incremento del consumo di acqua dal Dissalatore.L’andamento dell’indicatore evidenzia una discreta diminuzione, nel corso degli ultimi anni, del consumo di acqua. Tale circostanza, in parte certamente addebitabile alla minore capacità di lavorazione consuntivata nel corso del 2009 dalla Raffineria, dà comunque un riscontro oggettivo degli sforzi intrapresi dall’Azienda nel contesto del risparmio delle risorse idriche.

Acque di recupero

Acqua usi civili

Acqua da Dissalatore

Acqua da Diga Dirillo

2007 2008 2009

0,50

1,50

1,00

2,00

2,50

Interventi economici nel territorio

m3 /t

on

[ 45 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

Progetto bonifica della Acque di Falda TAFIl progetto prevede l’emungimento e il successivo trattamento delle acque di falda. Nel corso del 2009 sono continuate, infatti, regolarmente le attività di emungimento delle acque di falda con una media di circa 4.800 m3/giorno. Sono state verificate le ottime performance di trattamento che riescono a garantire un abbattimento per taluni parametri superiori al 99,99%. Seppur le portate emunte dai pozzi rispettino la modellizzazione idrogeologica del progetto di bonifica delle acque di falda, l’impianto TAF a oggi, non può essere considerato a regime, dal momento che la corrente costituente il rigetto dell’osmosi inversa non raggiunge le concen-trazioni previste dall’apposito decreto interministeriale; a tale scopo è stata presentata una variante di progetto e acquistata la sezione di filtrazione, attualmente in fase istruttoria.Per meglio comprendere l’efficacia e l’efficienza delle opere idrauliche realizzate a seguito dell’avvio del progetto di bonifica delle acque di falda, nel 2009 è stato elaborato e inviato al MATTM lo studio realizzato dall’Università La Sapienza (Dipartimento Scienze della Terra) che ha verificato la validità delle opere di marginamento in atto.Nel 2009, con la collaborazione dell’Università La Sapienza e delle ditte che forniscono consulenza ambientale al sito multisocietario è stato anche definito il protocollo operativo di sito da attuare a verifica dell’efficienza idrochimica nel sito.

Scarichi idriciLa qualità delle acque di scarico viene garantita dagli impianti di trattamento finali (TAS, BIO) che assicurano la depurazione dei reflui. Tali impianti sono dotati di idonea strumentazione di controllo, che assicura la depurazione dei reflui prima che quest’ultimi vengano immessi nel corpo idrico ricettore.

BOD5 COD

I principali riferimenti legislativi della Raffineria in materia di scarichi idrici sono costituiti dal D. Lgs. 152/06 e dalla Legge Regionale n. 27/86, che dettano disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e definiscono specifici limiti di scarico degli inquinanti e i regimi autorizzativi e di controllo degli stessi.In relazione alla gestione degli scarichi idrici, sono stati identificati i seguenti Aspetti ambientali significativi:•scarichiidriciinbacinonaturaleincondizionidinormalefunzionamentodegliimpianti;• emissionediodori.

La corretta gestione del processo di trattamento delle acque reflue consiste essenzialmente:•nelmantenereicorrettiparametridimarciaedifunzionamentodelleapparecchiatureedellemacchineprepostealtrattamento;•nell’assicurareilmonitoraggiodeiparametriqualiquantitativideireflui,iningressoeinuscitadiciascunalineaditrattamento;•nell’adottaretutteleazioninecessarieapreveniree/osegnalaretempestivamenteanomalieallelineeditrattamento.

L’insieme delle attività sopra elencate viene regolato da procedure operative e gestionali a cui la Raffineria si attiene con l’obiettivo di mantenere il processo di depurazione dei reflui in condizioni ottimali per garantire lo scarico nel corpo del ricettore finale nel rispetto dei limiti di legge.Nel corso del 2009 si è registrato un deciso miglioramento dell’indice relativo agli scarichi. Va comunque sottolineato che, anche se abbon-

1.500

3.000

4.500 BOD5

2007 2008 2009

BOD5 (t)

t

6.000 COD

2007 2008 2009

COD (t)t

[ 46 ]

dantemente entro i limiti imposti dalla vigente normativa, taluni inquinanti hanno, rispetto all’anno precedente, subito un incremento, mentre di contro si è registrata una notevole diminuzione a carico di COD, Ammoniaca, Oli minerali e Fenoli. Tali andamenti sono da imputare, so-stanzialmente, alla quota parte di acqua derivante dalle attività di Bonifica/Messa in Sicurezza della falda che ancora confluisce agli impianti di trattamento finali.

i principali inquinanti presenti negli scarichi idrici

CODCon la sigla COD si intende la “domanda chimica di ossigeno” (Chemical Oxygen Demand) e rappresenta la quantità di ossigeno necessaria per la completa ossidazione dei composti organici e inorganici presenti in un campione di acqua.La concentrazione del COD negli scarichi idrici, espressa in mil-ligrammi di ossigeno per litro, rappresenta quindi un indice che misura il grado di inquinamento dell’acqua da parte di sostanze ossidabili, principalmente organiche.

BOD5

La sigla BOD significa “domanda biochimica di ossigeno” (Bio-chemical Oxygen Demand) e fornisce un’indicazione sul contenuto di materia organica biodegradabile presente in un campione d’acqua. È un indicatore usato per stimare le qualità generali dell’acqua e il suo grado di inquinamento ed è un parametro usato nella gestione della

qualità dell’acqua e nella depurazione. È spesso usato come parame-tro di misura per valutare l’efficienza per gli impianti di trattamento acque reflue. Il BOD misura la velocità di consumo dell’ossigeno da parte di microrganismi a una temperatura fissata e in un periodo di tempo determinato. Il test può avere differenti durate, comunemente il periodo d’analisi è di cinque giorni (BOD

5).

Fosforo e azoto Fosforo e azoto sono dei nutrienti che, se presenti nelle acque in con-centrazioni elevate, possono portare a fenomeni di eutrofizzazione. Con il termine eutrofizzazione si intende l’eccessivo accrescimento di organismi vegetali acquatici, per effetto della presenza nell’eco-sistema acquatico di dosi troppo elevate di sostanze nutritive. Ciò comporta la proliferazione di alghe microscopiche che, non essendo smaltite dai consumatori primari, determinano una maggiore attività batterica; aumenta così il consumo di ossigeno, che viene a mancare agli altri organismi presenti nelle acque (ad esempio i pesci) fino a provocarne la morte.

indice di conformità degli scarici idrici (concentrazione media dei principali inquinanti rispetto ai limiti normativi) 2007-2009

indice di conformità degli scarici idrici (concentrazione media dei principali inquinanti rispetto ai limiti normativi ) 2007-2009

2007 2008 2009

25%

COD

(%)

BOD 5 (

%)

Fosf

oro

Tot.

(%)

Azot

o ni

trico

(%)

Amm

onia

ca (%

)

Azot

o ni

troso

(%)

[ 47 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

la tutela della qualità dell’aria

Emissioni in atmosferaLa normativa nazionale di riferimento è disciplinata dal D. Lgs. 152/06 che regolamenta le emissioni in atmosfera, congiuntamente alla strut-turazione di un apposito regime di controllo, autorizzativo e sanzionatorio, stabilendo altresì valori limite delle emissioni da impianti industriali e proponendosi come linea guida tecnico-impiantistica per il contenimento delle stesse.Un’apposita sezione del Decreto è dedicata alle emissioni di inquinanti provenienti dalle raffinerie di oli minerali, definendo valori di emissione specifici per i composti macroinquinanti come rapporto ponderato tra la sommatoria delle masse di inquinanti emesse e la sommatoria dei volumi di effluenti gassosi dell’intera Raffineria (Effetto Bolla). Inoltre, relativamente agli impianti di deposito di benzine e alle caratteristiche dei combustibili e degli impianti di combustione, la Raffineria fa riferimento al nuovo “Testo Unico Ambientale”.Le emissioni della Raffineria sono principalmente determinate dai processi di combustione degli impianti di processo.

1998 2007 2008

500

1.000

1.500

2009

emissioni NOX per prodotto lavorato (g/ton)

g/to

n

1998 2007 2008

50

100

150

2009

emissioni PST per prodotto lavorato (g/ton)

g/to

n

emissioni SO2 per prodotto lavorato

1998 2007 2008

4

8

12

2009

emissioni SO2 per prodotto lavorato (Kg/ton)

kg/

ton

emissioni COV per prodotto lavorato

2007 2008

250

500

750

2009

emissioni COV per prodotto lavorato (g/ton)

g/to

n

emissioni CO per prodotto lavorato

2007 2008

120

60

180

240

2009

emissioni CO per prodotto lavorato (g/ton)

g/to

n

Le diverse tipologie di combustibili utilizzati comportano un diverso impatto sulla qualità e quantità di inquinanti generati dalla combu-stione, in funzione delle caratteristiche dei combustibili stessi. La Raffineria, in considerazione delle peculiarità del processo produt-tivo e della tipologia di prodotti lavorati, utilizza il mix di combustibili ottimale che garantisce il minore impatto ambientale in atmosfera.La qualità dell’aria è garantita da un efficace ed efficiente sistema di monitoraggio e controllo delle emissioni derivanti dalle varie fasi del processo attraverso:• lapresenzadianalizzatoriperilcontrollodiparametridiprocesso

(temperatura e pressione) e concentrazione di inquinanti (SO2, NO

X,

polveri, CO);

emissioni NOX per prodotto lavorato emissioni PST per prodotto lavorato

[ 48 ]

• larealizzazionedispecifichecampagnedianalisisututteleemissionidellaRaffineriacomeulterioresistemadiverificasull’efficaciadelleazioni intraprese;

• l’adozionedisoluzionitecnologicheall’avanguardia(comel’impiantoSNOX)finalizzateallariduzionedelleemissioniprovenientidaifumidicombustione;

• lagestionedellaretedimonitoraggiodellaqualitàdell’aria;• l’implementazionediunsistemadicontrolloemonitoraggiodelleemissionidiCO

2, mediante l’attuazione di un processo di gestione e

raccolta dati in accordo alla normativa EU-ETS (Emission Trading);• azionidicontenimentodelladispersionediinquinantiperlariduzionedelleemissionidiffuse,principalmenteCompostiOrganiciVolatili(COV).

Tra le numerose azioni svolte dalla Raffineria negli ultimi anni per la riduzione delle emissioni, il principale investimento economico posto in essere è rappresentato dall’impianto SNOX, avviato nel settembre del 1999. Tale impianto assicura che le emissioni provenienti dalla combu-stione nelle caldaie della Centrale Termoelettrica siano trattate e rese quindi sicure anche dal punto di vista dell’impatto ambientale.Lo SNOX dispone infatti delle migliori tecnologie per l’abbattimento delle polveri e per la riduzione delle emissioni in atmosfera di ossidi di azoto (NO

X) e ossidi di zolfo (SO

X) e per queste caratteristiche è riconosciuto come una Best Available Technique (BAT), ossia come una delle

migliori tecniche attualmente disponibili per l’abbattimento degli inquinanti, dal documento della Commissione Europea relativo agli impianti di combustione di grandi dimensioni.L’efficacia dello SNOX è evidente osservando il confronto delle emissioni di NO

X, SO

2 e polveri (PST) del 1998 (ultimo anno prima dell’entrata in

funzione dell’impianto) con le emissioni attuali. Le emissioni di SO2 e polveri sono diminuite di oltre il 76% e le emissioni di NO

X di oltre il 64%.

Il progetto originale dell’impianto prevedeva, comunque, ancora l’invio di una modesta parte dei fumi delle caldaie al camino quadricanne. Lo studio del problema che era sentito sin dall’origine, ha permesso, dopo accurati studi tecnologici, di individuare una soluzione che è stata tradotta in un progetto di modifica del sistema di condotti fumi delle caldaie e del quadricanne per far sì che le canne di questo camino venis-sero collegate tra loro, con un conseguente notevole beneficio in termini di emissioni in atmosfera. La suddetta soluzione, risultando essere la migliore sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista ambientale (anche se è risultata essere la più onerosa dal punto di vista economico richiedendo notevoli interventi sul sistema di condotte fumi della centrale), è stata approvata e il progetto è poi passato alla fase realizzativa fino alla messa in esercizio del nuovo sistema nel 2005.Tutte le emissioni in atmosfera della Raffineria rientrano entro i limiti imposti dalle normative, sia regionale sia nazionale, come si osserva dall’indice di conformità delle emissioni in atmosfera espresso come concentrazione media degli inquinanti presenti nei fumi in rapporto alla concentrazione limite di legge (D.M. 12 luglio 1990). Tale confronto evidenzia come la concentrazione media dei principali inquinanti sia signi-ficativamente inferiore a quanto prescritto dalla normativa di riferimento. Nell’ottica di un miglioramento continuo la Raffineria ha sviluppato un piano di investimenti che consentirà nei prossimi anni di ridurre ul-teriormente le emissioni mediante un ammodernamento degli impianti attraverso l’adozione delle migliori tecniche disponibili (per maggiori informazioni si veda il paragrafo “Strategie future”).

indice di conformità degli scarichi idrici (concentrazione media dei principali inquinanti rispetto ai limiti normativi) 2007-2009

15

40

Polve

ri to

tali

SO2

NO2

CO HCI

COV

H2S

indice di conformità delle emissioni in atmosfera (concentrazione media dei principali inquinanti rispetto ai limiti normativi)

2007 2008 2009

[ 49 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

Oltre all’impegno per la riduzione delle emissioni di gas serra, Raffineria di Gela SpA ritiene necessario continuare a perseguire l’obiettivo di riduzione delle emissioni in atmosfera prodotte dalle attività di combustione. Negli ultimi anni l’impiego di combustibili meno impattanti, come il gas naturale, e di tecnologie più efficienti di combustione, hanno permesso di ridurre all’origine la produzione di sostanze nocive per l’atmosfera, in particolare per i grandi impianti di combustione, Raffineria e Centrale Termoelettrica.

La Raffineria di Gela e l’Emission TradingLe attività svolte dalla Raffineria di Gela rientrano tra quelle soggette alle disposizioni della Direttiva sull’Emission Trading, meccanismo che prevede l’istituzione di un sistema di scambio di quote di emissione dei gas a effetto serra all’interno dell’Unione Europea.Al momento la Direttiva, frutto del Protocollo di Kyoto, limita solamente le emissioni di anidride carbonica, ma è prevista la possibilità di ampliare successivamente la copertura del sistema e includere sia altri gas a effetto serra sia altri settori di attività.La Raffineria, nell’ambito dell’Emission Trading, ha provveduto pertanto a inviare, entro i termini, la documentazione prevista e le informazioni necessarie per il rilascio delle quote di emissioni.

andamento emission trading 2007-2009

2007 2008 2009

1.500

3.000

4.500

K/to

n

Quote assegnateEmissioni di CO2

La Raffineria ha effettuato le comunicazioni previste entro i termini stabiliti e le emissioni di CO

2 nel triennio 2007-2009 sono state in

linea con le quote assegnate. Le quote assegnate per l’anno 2009 si sono mantenute costanti ri-spetto al 2008, ma contestualmente si è rilevata una diminuzione della emissione di CO

2.

Tali variazioni tra i diversi anni sono da imputare sia a una leggera riduzione della produzione nel 2009, sia alla diversa composizione del mix dei combustibili utilizzati nei diversi anni. L’emissione di CO

2

nel 2008 risulta leggermente superiore rispetto alle quote assegnate (nonostante la produzione di CO

2 si sia abbassata rispetto al 2007),

ma si può evincere come nel 2009 la situazione sia notevolmente migliorata grazie a un ulteriore abbassamento della CO

2 prodotta, a

conferma degli interventi intrapresi in tale contesto (energy saving).

Tale fenomeno dipende dal fatto che a partire dal 1° gennaio 2008 è operativa la fase 2 dello Schema Europeo sull’Emission Trading (ETS) valida fino al 2012, caratterizzata dall’abbassamento di oltre il 20% delle quote assegnate nella fase 1 (triennio 2005-2007).Procedere a un’analisi di dettaglio in merito all’utilizzo dei combustibili in una realtà come Raffineria di Gela è alquanto difficile. Difatti la quasi totalità dei combustibili utilizzati (a eccezione del metano) deriva da autoproduzione ed è quindi strettamente correlata non solo alle cariche in lavorazione, ma anche alla disponibilità impiantistica, al loro utilizzo nel rispetto dei target di sicurezza ad essi connessi nonché al rispetto dei programmi di lavorazione concordati a livello di circuito. Questo può comportare, in determinate circostanze, la massimizzazione di un combustibile piuttosto che di un altro con conseguente ottimizzazione dell’assetto di lavorazione, anche in funzione degli economics, pur nel rispetto della componente ambientale che rimane comunque la conditio sine qua non da traguardare.Volendo comunque procedere a un’analisi dei dati, si può desumere come, nel corso dell’ultimo anno, l’utilizzo del fuel gas presso la CTE si è mantenuto a un livello più che accettabile in linea con l’ottimo andamento già consuntivato nel corso del 2008, mentre il minor utilizzo di tale tipologia di combustibile negli impianti di raffineria rispetto al 2008, anche se in linea con il valore 2007, è sostanzialmente da addebitare al minor utilizzo della loro capacità a seguito di vari upset impiantistici verificatisi nel corso dell’ultimo anno.

Rilevamento qualità dell’ariaLe emissioni di inquinanti in atmosfera prodotte dalla Raffineria contribuiscono alla complessiva “qualità dell’aria ambiente”. In tale contesto la Raffineria ha adottato un proprio Codice di Autoregolamentazione recepito dalla Regione Sicilia. Quest’ultimo provvedimento, oltre a prendere atto dell’estensione del monitoraggio relativamente a determinate categorie di agenti inquinanti, sospende la necessità di adozione di proce-dure correttive attinenti alle polveri, stante la dimostrata indipendenza del fenomeno delle attività dello stabilimento.Dall’inizio degli anni ’70 il monitoraggio della qualità dell’aria ambientale è assicurato da una rete di rilevamento composta da 8 centraline di rilevamento e una stazione meteo, distribuita su una superficie di circa 150 km² di Territorio circostante la Raffineria (zona industriale, agricola/rurale e urbana).

[ 50 ]

La Raffineria è, inoltre, dotata di un Centro Elaborazione Dati che, attraverso un Sistema Informatico di rete, effettua l’elaborazione dei dati, il controllo e la verifica in continuo del corretto funzionamento delle centraline di rilevamento dislocate sul Territorio e l’andamento delle variabili meteoreologiche. Il processo consiste nel controllo delle variabili monitorate e nell’attivazione da parte della CTE e di tutti gli impianti di Raf-fineria interessati, di idonei interventi qualora venga superata la soglia di allarme, mantenuta peraltro su valori molto più cautelativi rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente, al fine di poter assicurare il minor impatto possibile.I risultati elaborati sono oggetto di trasmissione alle Autorità Pubbliche.

Impianto TGTUNel corso del 2007 la Raffineria ha proceduto alla realizzazione di una nuova sezione di pretrattamento gas di Raffineria denominata TGTU entrata in produzione nel mese di marzo 2008. Tale sezione è stata realizzata per far fronte all’esubero di gas, prodotto principalmente dalle unità Coking 1 e 2. Il gas prodotto in esubero viene quindi impiegato, a valle di un adeguato processo di desolforazione, e in aggiunta di me-tano, in carica all’unità Texaco per la produzione di idrogeno.Progetto, questo, che può annoverarsi tra uno degli ultimi e importanti passi che la Raffineria ha compiuto sposando la logica della Sostenibilità e del rispetto del Territorio in cui opera.

la gestione dei rifiuti

Le principali attività svolte in Raffineria in merito alla gestione dei rifiuti, sempre in ottemperanza della normativa attualmente vigente, possono così annoverarsi:• lagestionedellaraccoltadifferenziatainRaffineria;• lacaratterizzazioneelaclassificazionedeirifiutiprodotti;• leregistrazionidicaricoescarico;• l’individuazionedellacorrettadestinazionefinaledeirifiutiprodottieilloroeventualerecupero/utilizzo;• laverificadelleautorizzazioniprevistepertrasportatoriesmaltitori;• lacompilazioneelagestionedelFormulariodiIdentificazionedelrifiuto;• lacompilazioneannualedelMUD(ModelloUnicodiDichiarazione);• lagestionedellaproduzione,dellaraccoltaedellosmaltimentodirifiutisoggettiaparticolarivincolilegislativi;• lagestionepostoperativadellediscarichepresentiinsito;• lagestionedirecuperodiprodottooleosopressolaRaffineria;• lagestionedirecuperoetrattamentodeirifiutiliquidiprovenientidalleoperazionidibonificadellafaldanelsito;• lagestionedeldepositotemporaneoperlevarietipologiedirifiutiprodotti.

Va inoltre evidenziato che Raffineria di Gela, già a partire dalla fine del 2009, ha intrapreso, al fine di andare incontro alle esigenze dell’Am-ministrazione Comunale, anche le attività di smaltimento del percolato della Discarica Timpazzo sita nel Territorio di Gela presso l’impianto Biologico Consortile.Inoltre, nel corso dei primi mesi del 2010, l’Organizzazione Aziendale ha avviato le pratiche connesse agli adempimenti collegati all’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

rifiuti prodotti per tipologia rifiuti prodotti per destinazione

2007 2008

30

10

20

40

50

60

2009

rifiuti prodotti per tipologia (K/ton)

Non pericolosi

Pericolosi

k/to

n

2007 2008

30

10

20

40

50

60

2009

rifiuti prodotti per destinazione (K/ton)

Recupero

Smaltimento

Incenerimento

k/to

n

[ 51 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

La produzione di rifiuti è correlata a tutte le principali attività che si svolgono in Raffineria, direttamente legate sia alle fasi di processo, sia agli interventi di manutenzione, sia al funzionamento dei servizi ausiliari. I principali impatti che ne possono derivare per l’ambiente sono l’inqui-namento del suolo e sottosuolo e l’emissione di odori.La gestione dei rifiuti costituisce uno degli aspetti maggiormente soggetti a monitoraggio e controllo da parte della Raffineria.Il trend mostra come nel corso dell’ultimo triennio ci sia stato un sostanziale spostamento verso la produzione dei rifiuti pericolosi a scapito dei non pericolosi. Tale andamento è da addebitare alla produzione di due tipologie di rifiuti, quelli connessi all’attività di bonifica suolo e sottosuolo e il polverino coke di pezzatura fine che, in via cautelativa, l’Organizzazione ha deciso di trattare come rifiuto anche in virtù di un panorama tecnico legislativo alquanto complesso.

la tutela del suolo

Raffineria di Gela ha adottato apposite procedure per la protezione delle acque di falda e del sottosuolo, avvalendosi, inoltre, delle specifiche Norme e Procedure di Settore definite da Eni – Divisione R&M per la gestione di tutte le attività connesse con la protezione e la salvaguardia del suolo/sottosuolo, tra cui in particolare:• iprogrammidimonitoraggiodellafalda;• l’indaginepreliminaredicaratterizzazionedelsitoaseguitodialterazionedellaqualitàdelsuoloe/odellafalda,evidenziatedall’attivitàdi

monitoraggio o compromesse in seguito a incidenti o ad anomalie operative;• laprogettazioneel’esecuzionediinterventidimessainsicurezzaebonificaeperlagestionedegliinterventidiemergenza.

Tutte le aree della Raffineria interessate da processi produttivi sono appositamente pavimentate con pendenze che consentono il contenimento di eventuali fuoriuscite e il convogliamento, mediante pozzetti di raccolta, alla rete fognaria della Raffineria al fine di prevenire i rischi industriali. Inoltre, allo scopo di mantenere in efficienza le attrezzature di Raffineria, vengono effettuati, secondo rigide procedure, ispezioni e controlli e tutte le aree sono presidiate da personale interno opportunamente formato allo scopo di poter rispondere, in ogni condizione, alle diverse situazioni che possono verificarsi durante l’operatività degli impianti. L’area occupata dalla Raffineria ricade nel perimetro del Sito di Interesse Nazionale di Gela, ai sensi della Legge 9 dicembre 1998 e successivo Decreto attuativo del 10/01/2000. In accordo alle normative ambientali emesse, la Raffineria si è quindi subito attivata per adeguarsi ai nuovi requisiti, mettendo a disposizione le migliori tecnologie di indagine e intervento, ove necessario, e presentando alle Autorità Competenti i progetti redatti secondo le risultanze delle attività di caratterizzazione eseguite al fine di ottemperare alle bonifiche previste.Allo stato attuale la Raffineria gestisce un sistema di 67 pozzi attivi per la bonifica della falda attraverso una rete di oltre 200 piezometri.Le opere principali autorizzate e messe in atto con i progetti approvati sono in sintesi:• impiantodiTrattamentodelleAcquediFalda(TAF);• sistemadicollegamentodelleacqueemuntedaipozzi(Interconnecting);•pozzidiemungimento;•diaframmaplasticoinareeomogeneeTeV(sviluppolinearedi1.600m);• caratterizzazionedeisuoliamaglia50x50m;•caratterizzazionedelfondonaturale;•bonificaVascaAZona2.

Di seguito alcuni principali interventi:

Impianto di Trattamento Acque di Falda (TAF)L’impianto di Trattamento Acque di Falda è finalizzato al trattamento delle acque di falda provenienti dalle attività per la messa in sicurezza e bonifica del sito. Per la sua costruzione, la Raffineria ha condotto la caratterizzazione di tale area presentando successivamente un apposito progetto di bonifica dei suoli. Tale progetto è stato approvato con apposito Decreto Interministeriale il 19 aprile 2005.I lavori di bonifica hanno riguardato la demolizione di una soletta in calcestruzzo e la frantumazione della stessa per il riutilizzo del materiale inerte come riempimento di un’area topograficamente depressa (isola 31). La bonifica dell’area ha consentito l’avvio dei lavori e la costruzione dell’impianto.Il completamento dei lavori e il rispetto delle modalità previste nel progetto è stato certificato dalla Provincia di Caltanissetta nel 2005. L’im-pianto è stato completato nel 2006 ed è in esercizio dal primo semestre del 2007.

[ 52 ]

InterconnectingLe opere relative alla realizzazione dell’interconnecting sono comprese nel progetto definitivo di bonifica della falda e autorizzate con il Decreto Interministeriale del 6 dicembre 2004.L’interconnecting costituisce il sistema di tubazioni e stazioni di rilancio che permette il trasferimento delle acque emunte da 67 pozzi previsti dal Progetto definitivo di bonifica delle acque di falda dello stabilimento.La realizzazione di tale opera è stata articolata in modo da realizzare anche una configurazione transitoria, permettendo l’invio, nelle more dell’attivazione dell’impianto TAF, delle acque dei pozzi all’esistente impianto TAS mediante unico collettore. Tale scelta ha permesso di col-legare tutte le acque di falda, garantendo il prelievo di un campione medio composito richiesto dalle ordinanze prefettizie e commissariali emanate ai fini del provvisorio trattamento presso gli impianti di Raffineria (TAS e Biologico Industriale).I lavori sono stati ultimati e hanno riguardato la realizzazione di circa 15 km di tubazioni in vetroresina collettanti le acque di falda emunte dai 67 pozzi della barriera idraulica all’impianto di trattamento TAF.

Pozzi di emungimentoIl progetto definitivo di bonifica della falda prevede un numero complessivo di pozzi di emungimento e recupero prodotto pari a 67.Ra.Ge. ha effettuato sulla base delle caratteristiche di funzionamento e all’età dei pozzi esistenti, il rifacimento di 12 pozzi ammalorati. Nell’am-bito di tali attività, è stata prevista anche la realizzazione di un nuovo pozzo tra quelli previsti dal Piano di Bonifica delle acque di falda. Sono stati, inoltre, costruiti ulteriori 15 pozzi così come previsto dal progetto di bonifica della falda, ultimando così la barriera idraulica.

Diaframma plastico in aree omogenee T e VSecondo quanto autorizzato dal Progetto di Bonifica delle acque di falda, approvato, a completamento delle opere di sbarramento fisico, nel settembre del 2006, è stato completato il programma di diaframma plastico in corrispondenza delle aree T e V. Il diaframma in aree T e V ha uno sviluppo lineare complessivo di 1.600 m.Anche la realizzazione del diaframma, prevista nell’ambito del progetto definitivo di bonifica della falda, è stata autorizzata con il Decreto Interministeriale del 6 dicembre 2004. La Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali ha rilasciato il relativo nulla osta per l’esecuzione dei lavori. Ra.Ge. ha altresì inviato all’Assessorato del Territorio e Ambiente della Regione Sicilia lo Studio della Valutazione d’Incidenza per le aree SIC (Siti di Interesse Comunitario).Le società coinsediate, infine, hanno dato mandato all’Università La Sapienza di Roma di eseguire un approfondimento dello studio geologico e idrogeologico del sito multisocietario di Gela al fine di confermare o meno la validità degli interventi previsti dal Progetto definitivo di bonifica approvato e tutt’ora in atto.

Bonifica Vasca A Zona 2La bonifica della Vasca A Zona 2 prevede le seguenti attività:•smantellamentoimpiantoVacuum esistente e sostituzione con un impianto Vacuum mobile;• realizzazioneimpiantoBioventing;• realizzazioneimpiantotrattamentomelme;• realizzazioneimpiantoditrattamentoterreniimpiantoEnsolvex.

Le attività di incantieramento sono iniziate a partire dal terzo trimestre del 2005. successivamente mediante l’impianto Vacuum filter è stato asportato lo strato d’acqua in superficie della vasca e condotte alcune prove preliminari sul sistema di ventilazione del terreno sottostante la vasca propedeutiche all’esecuzione delle attività pilota di bioventing.È stato realizzato l’impianto per il trattamento della fase oleosa non pompabile (FNP) presente all’interno della vasca. Tale impianto permette di trattare la fase non pompabile estratta ottenendo la separazione mediante solvente dell’olio (slop), che viene inviato a recupero nell’ambito del ciclo produttivo della Raffineria, dell’acqua, inviata all’impianto di trattamento finale dello Stabilimento e delle fase solida, inviata allo smaltimento presso impianto esterno.Lo studio della falda è stato seguito e completato dall’Università La Sapienza di Roma che, a partire da quest’anno, gestirà tutte le attività inerenti la bonifica.

Caratterizzazione dei suoli a maglia 50x50La caratterizzazione ambientale della Raffineria ha previsto un approfondimento dell’indagine sia interno sia esterno.Per quanto riguarda l’approfondimento di indagine interna dello stabilimento, si prevede di raggiungere un grado di dettaglio equivalente a una maglia 50x50 m, così come richiesto per i SIT.

[ 53 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

Tale attività di caratterizzazione è iniziata a fine del 2005 ed è proseguita fino al 2009 in ottemperanza al progetto di caratterizzazione previsto dal Piano di Bonifica.Per quanto riguarda la caratterizzazione esterna, si fa riferimento all’attività svolta su fondo naturale. I 65 sondaggi effettuati, su un totale di 70 previsti, hanno evidenziato dei risultati per cui l’indagine può ritenersi esaustiva.

energia elettrica e prodotti

La Raffineria utilizza all’interno del proprio processo produttivo una parte dei prodotti finali del processo di raffinazione ossia una quota dei combustibili prodotti. I combustibili sono utilizzati sia direttamente negli impianti per la Raffinazione sia nella Centrale Termoelettrica e sono principalmente fuel gas, fuel oil e coke di petrolio.

combustibili utilizzati in impianti (tep) per prodotto lavorato (k ton) combustibili utilizzati in CTE (k tep) per energia elettrica prodotto (GWh)

2007 2008

24

8

40

56

48

32

16

2009

combustibili utilizzati impianti (tep) per prodotto lavorato (k ton)

tep/

kton

2007 2008

0,20

0,40

0,60

2009

combustibili utilizzati in CTE (k tep) per energia elettrica prodotto (GWh)

tep/

kton

Il 2009 ha registrato un decremento dei consumi totali di combustibile utilizzati (-3%). La diminuzione dei consumi è dovuta principalmente a:•unadiminuzionedeiprodottilavoraticonunconsumodicombustibilidegliimpiantipressochécostante;•undecrementonellaproduzionedienergiaelettricachehacomportatounadiminuzionedell’utilizzodeicombustibilinellaCentraleTermo-

elettrica (-20%);• fermatadellecaldaieCTEpermanutenzione.

Attraverso la Centrale Termoelettrica, la Raffineria assicura una consistente produzione di energia elettrica destinata agli usi interni del Polo petrolchimico e, per la parte eccedente, a essere ceduta alla rete di distribuzione elettrica nazionale.

Nel 2008 i combustibili utilizzati per la produzione di energia elettrica e di vapore nella Centrale Termoelettrica sono stati pari al 74% del totale dei combustibili utilizzati.La produzione di energia elettrica da parte della Centrale Termoelettri-ca è stata pari a 1.278 GWh di cui 407 GWh è stata ceduta a terzi.

produzione energia elettrica

2007 2008

1.500

500

1.000

2.000

2009

produzione energia elettrica (GWh)

Consumata

Ceduta

GW

h

[ 54 ]

Le prestazioni energetiche della Raffineria sono valutate anche at-traverso l’indice di efficienza energetica normalizzato. Tale indice è, in estrema sintesi, un indice sul consumo energetico per unità di prodotto e quindi più è inferiore a 100 (valore utilizzato come base di normalizzazione), migliore sarà l’efficienza energetica degli impianti analizzati.Tale indice è correlato alle prestazioni di Raffineria in termini di:•gradodiconversionedelgreggioinprodottifinitipregiati;•efficienzadicombustioneneifornidegliimpiantidiraffinazionee loro utilizzo;•utilizzodeicombustibili.

Nel 2009 l’indice risulta in rialzo rispetto all’anno precedente, mo-strando un decremento dell’efficienza energetica della Raffineria. Questo fenomeno è stato causato da una serie upset impiantistici e struttu-rali che hanno influito sulla disponibilità di utilizzo della Raffineria.

indice di efficienza energetica normalizzato

55

15

75

95

35

115

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

produzione energia elettrica (GWh)

produzione di prodotti ecologici

Raffineria di Gela produce benzine con un contenuto di aromatici e benzene inferiore ai limiti imposti dalla vigente normativa (fissati rispettiva-mente al 35% e all’1% al punto vendita) ponendosi dei limiti interni pari al 34% per gli aromatici e 0,94% per il benzene. Nel 2009 il contenuto di aromatici e benzene nella benzina prodotta ammontava rispettivamente al 25% e allo 0,51%.La Raffineria ha avviato, inoltre, nel dicembre del 2004, un nuovo impianto di desolforazione benzine (LCN) finalizzato alla produzione di benzi-ne a bassissimo tenore di zolfo, in conformità con le disposizioni già emanate dalla Comunità Europea e recepite dalla legislazione italiana, che prevedono dal 01/01/2009 un contenuto massimo ammissibile di zolfo pari a 10 ppm. Allo stesso tempo, la Raffineria ha adeguato gli impianti di produzione gasolio alla normativa descritta, al fine di produrre BluDiesel che è stato commercializzato a partire dal gennaio 2009.

strategie future

Il Piano Strategico della Raffineria prevede il superamento del Piano di Miglioramento Ambientale e un passaggio a un Piano di Sostenibilità Ambientale e innovazione tecnologica. Il passaggio alla nuova fase del Piano Strategico comporterà un ammodernamento degli impianti attra-verso l’adozione delle BAT (Best Available Techniques) che siano in grado di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale delle attività produttive della Raffineria. Tutto ciò che riguarda la politica ambientale, il percorso intrapreso verso la Sostenibilità, lo stato di avanzamento dei progetti e le azioni previste vengono periodicamente formalizzati agli stakeholder nel corso di incontri semestrali tenuti dai vertici della Raffineria allo scopo di comunicare e informare in modo trasparente. Le strategie possono essere considerate degli elementi dinamici sempre in continua evoluzione poiché vengono affinate e/o modificate in base agli accadimenti esterni e alle richieste degli stakeholder.Le politiche di sviluppo sostenibile generano un incremento delle prospettive occupazionali, infatti si stima che per la realizzazione dei nuovi impianti si possano occupare circa 200 maestranze in più in media per gli anni necessari alla costruzione con picchi di circa 400 unità per i mesi centrali. È inoltre prevista la realizzazione su scala industriale di progetti di ricerca attualmente sviluppati presso la Raffineria in collaborazione con i Centri di Ricerca della Divisione R&M.Le principali strategie di sviluppo futuro sono condotte attraverso i seguenti principali interventi:

Abbattimento delle polveriIl progetto di abbattimento delle polveri prevede diversi interventi volti a migliorare il Parco Coke per ridurre l’impatto ambientale e rendere più efficienti la movimentazione e lo stoccaggio.I principali interventi riguarderanno:- la realizzazione di un sistema di stoccaggio del pet-coke in ambiente completamente chiuso, con stive separate per le diverse tipologie di

pet-coke (ATZ, BTZ e MTZ);- l’utilizzo di un sistema automatico per il trasporto del pet-coke;

[ 55 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

- la realizzazione all’interno dello stoccaggio di un sistema di recupero delle acque, che convoglia il liquido drenato dai cumuli di materiale al sistema di trattamento acque della Raffineria;

- un sistema di caricamento camion tramite tramogge alimentate direttamente dal parco di stoccaggio, in grado di minimizzare la diffusione delle polveri;

- la realizzazione, presso il sistema di caricamento camion, di un sistema di lavaggio degli automezzi, per evitare la diffusione delle polveri durante le fasi di trasporto.

Per la realizzazione dello stoccaggio completamente chiuso del pet-coke è stato scelto il sistema di stoccaggio a cumulo con macchina di ripresa a portale, che presenta le migliori referenze a livello mondiale ed è caratterizzato da macchinari che garantiscono un’elevata affidabilità operativa oltre a un’alta ricuperabilità dei materiali.Per il contenimento delle emissioni il Parco Coke sarà dotato di sistemi di ventilazione e filtraggio polveri e di nastri trasportatori leggermente depressurizzati per il trasporto del pet-coke, a sostituzione degli escavatori.La realizzazione del progetto permetterà quindi di ottimizzare la gestione della logistica di stoccaggio, consentendo, contemporaneamente, di abbattere la dispersione delle polveri durante le operazioni di stoccaggio e di movimentazione del combustibile.Lo stoccaggio in ambiente chiuso, inoltre, comporterà una significativa riduzione del contenuto di umidità del pet-coke alimentato alla Centrale Termoelettrica, garantendo risparmi energetici nella produzione di energia.Nell’anno 2008, inoltre, sono state realizzate, presso i Parchi Coke dell’isola 4 e dell’isola 29, delle barriere frangivento di 8 metri al fine di limitare la volatilizzazione del polverino coke causata dal vento.

bilancio zolfo

bilancio zolfo (%)

2007 2008 2009

Zolfo non recuperato Zolfo recuperato

80

20

40

60

100

%

Maggiore efficienza di recupero dello zolfoLa realizzazione del progetto ha come obiettivo il miglioramento del-le prestazioni ambientali della Raffineria per il recupero dello zolfo, tramite l’adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT), attraverso un nuovo impianto di recupero dello zolfo. Tale impianto consentirà di recuperare lo zolfo derivante dalla previsione di un incremento di produzione di H

2S necessario per ottenere prodotti più ecologici

attraverso un maggiore grado di desolforazione.Il nuovo impianto si affiancherà all’esistente impianto di recupe-ro zolfo, permettendo al contempo di fermare una delle due linee dell’impianto Acido Solforico. L’efficienza totale di recupero zolfo, riferita alla combinazione dei due impianti è garantita per un valore non inferiore al 99,85%.

Riduzione degli ossidi di azoto NOX

Il progetto prevede un nuovo impianto di produzione idrogeno, il cui utilizzo è necessario nei processi d’abbattimento del contenuto di zolfo nei prodotti finiti per ottenere dei prodotti finali con un minore impatto ambientale.Il nuovo impianto lavorerà tramite tecnologia Steam Reforming e sarà realizzato in accordo alle migliori tecniche disponibili (BAT) per la produzione dell’idrogeno. In particolare, sarà dotato di bruciatori a bassa emissione di NO

X e di un sistema d’abbattimento SCR per ottenere

un’ulteriore riduzione delle emissioni di NOX. La realizzazione del nuovo impianto di produzione idrogeno renderà possibile la fermata di una

delle due linee dell’impianto Texaco.

Delta-ValveAttenta alle problematiche legate alla sicurezza negli ambienti di lavoro, la Raffineria è già intervenuta sulla componente comportamentale del rischio relativo alle manovre effettuate manualmente dal personale addetto alla apertura/chiusura delle Coke Drums, con l’emissione di procedure operative specifiche che hanno portato a degli apprezzabili risultati. Nel perseguire l’obiettivo del continuo miglioramento della componente impiantistico-strutturale, la Raffineria ha acquistato e installato un sistema di manovra automatica assistita idraulicamente per la gestione dei Coke Drums, che sono oggetto quotidianamente di operazioni di chiusura/apertura.

Impianto ETBERaffineria di Gela, in linea con i contenuti della Direttiva Europea 2003/30 per la produzione di Biocarburanti, ha provveduto a effettuare una serie di studi tecnologici per definire le modifiche necessarie all’adeguamento dei propri impianti alle nuove normative. Nel ciclo produttivo

[ 56 ]

della Raffineria è presente l’impianto MTBE che ha come scopo la produzione, appunto, di MTBE (metil-terziario-butil-etere) utilizzando GPL raffinato o autoprodotto.Alla luce degli adeguamenti richiesti, Raffineria di Gela ha studiato alcune alternative alla attuale gestione di impianto, che andranno a comple-to regime nel 2010. A valle dei risultati preliminari, la Raffineria sta già producendo ETBE (etil-terziario-butil-etere), prodotto che, pur avendo delle caratteristiche molto simili al MTBE, può essere a tutti gli effetti considerato un Biocarburante.

Sezione Aso Washer Nel corso del 2009 è stata definitivamente avviata la sezione Aso Washer dell’impianto di alchilazione che consente, attraverso una soluzione con soda, la neutralizzazione dell’Acide Solubil Oil (ASO), proveniente dalla colonna rerun. L’ASO neutralizzato viene stoccato e trasferito al circuito olio combustibile di raffineria. La realizzazione di tale impianto ha consentito di ridurre la quantità di rifiuti destinati a smaltimento.

Modifica forni MotorfuelA seguito dell’upset del 1 aprile 2009, si è proceduto alla ricostruzione del forno F103 dell’impianto. Nell’ambito delle attività di ricostruzione si è provveduto alla sostituzione di tutti i bruciatori dei forni della sezione Platforming con bruciatori di nuova tecnologia in grado di essere monitorati attraverso BMS (Burning Management System), sistema all’avanguardia che ne consente il monitoraggio e la gestione da sala controllo.Tale sistema prevede inoltre la presenza di bruciatori automatici, quindi non avviati manualmente, e un monitoraggio on line sulla presenza della fiamma nei bruciatori.L’attività di modifica dei forni dell’impianto Motorfuel, in linea con le Best Available Techniques (BAT), ha sicuramente portato miglioramenti sotto l’aspetto tecnologico e di sicurezza.

Nuovo Campo BoeIl Campo Boe è un ormeggio del terminale marino del Porto Isola Gela, dista dalla costa circa 5 km ed è collegato alla Raffineria di Gela me-diante un oleodotto di 34” che serve alla discarica di greggi di navi di grossa capacità.Il nuovo Campo Boe, realizzato nel 2009, rispetto al vecchio ha una potenzialità operativa che passa da 80.000 tonnellate a 130.000 tonnellate, è provvisto di cinque boe dotate di sgancio automatico locale e sgancio automatico da posizione remota, inoltre il nuovo sistema permette il monito-raggio di tutte e cinque i carichi delle linee di ormeggio, pertanto il Loading Master in ogni istante può decidere di sganciare in automatico la nave.

ricerca, sviluppo e innovazione

L’innovazione tecnologica costituisce un pilastro importante dell’impegno di Eni nel continuo miglioramento della Sostenibilità delle sue attività. Le tecnologie sviluppate hanno l’obiettivo di rendere possibile l’accesso a nuove risorse energetiche, migliorare il loro recupero dal sottosuolo e l’efficienza del loro utilizzo, ridurre l’impatti sull’ambiente e sui cambiamenti climatici.Raffineria di Gela, grazie alla costante attenzione verso l’ambiente che caratterizza la gestione delle attività e alle ottimali condizioni climatiche, è stata scelta come sito su cui sviluppare alcune nuove tecnologie ambientali ideate dalla Direzione Ricerca Eni R&M nei suoi Centri di Ricerca Milano e Monterotondo in collaborazione con diverse Università e numerosi Centri Ricerca italiani ed esteri.I principali progetti svolti nel 2009 hanno riguardato:•coltivazionedialgheautoctoneperlaproduzionedibio-carburanti;• concimazionecarbonica;•monitoraggiodell’areamarina;•monitoraggioeriduzionedegliodori.

Biofissazione della CO2 con microalghe e produzione di bio-carburantiIl progetto relativo alla biofissazione della CO

2 con microalghe nasce da una collaborazione tra Raffineria di Gela, Divisione Refining & Marke-

ting, Centro Ricerche Eni di Monterotondo (CR-MR) e Università degli Studi di Firenze.I processi fotosintetici sono da ritenersi tra i più stimolanti dal punto di vista ambientale perché consentono di trasformare le emissioni di anidride carbonica in sostanza organica sfruttando l’energia solare.Come è noto il processo fotosintetico consente la crescita di piante e organismi di varia natura. La sostanza organica che si produce, biomassa, può essere utilizzata tal quale oppure per la produzione di alimenti per l’uomo o per la zootecnica o, ancora, può essere convertita in vettori energetici di varia natura (metano, etanolo, biodiesel). Nello specifico settore dei Biofuel, i processi fotosintetici sono di estremo interesse

[ 57 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2009 [ gestire la sostenibilità

poiché consentono un effettivo riciclo della CO2 con riduzione dei consumi delle risorse fossili mediante lo sfruttamento dell’energia solare.

Lo scopo del progetto è sviluppare una tecnologia che consenta la mitigazione delle emissioni di CO2 attraverso il suo utilizzo per la coltiva-

zione delle microalghe da convertire in vettori energetici (biodiesel, biometano, olio pirolitico). La scelta di sviluppare l’uso delle alghe come combustibile alternativo denota l’impegno a ridurre l’interesse verso prodotti che possono essere destinati ai mercati alimentari. Studi recenti ne dimostrano inoltre una maggiore resa rispetto alle più diffuse fonti vegetali.Nell’anno 2007 è stato installato nel sito industriale un impianto bench con il quale sono state attuate le prime prove di sperimentazione al fine di verificare la compatibilità dei ceppi algali individuati rispetto alle stream gassose e alle acque di coltura individuate e di confermare le rese produttive attese.I risultati riscontrati presso la Raffineria con l’impianto bench hanno incoraggiato l’azienda a sviluppare tale tecnologia e realizzare un nuovo impianto da un ettaro allargando l’iniziativa sperimentale su larga scala in modo da accertare l’applicabilità industriale di una tecnologia per la coltivazione di microalghe da convertire in vettori energetici, come ad esempio il biodiesel. Obiettivi principali dell’impianto sperimentale da un ettaro saranno:•verificadellaproduttivitàmicroalgheinunimpiantosemi-industriale;• verificadeisistemidiautomazionedell’interoprocessoeproceduredigestione;• raccoltadatiesperimentazionemezzidicolturaalternativa;•massimizzazioneabbattimentodellaCO

2.

La realizzazione su scala semi-industriale è stata completata nel dicembre del 2009. Nello stesso anno è iniziata la progettazione dell’impianto sperimentale per la produzione del biocarburante dalle microalghe prodotte. L’impianto di downstream è in fase di realizzazione e le prime sperimentazioni sono previste per la fine del 2010.

Bonifiche di suolo inquinato con tecnologia EnsolvexLa tecnologia Ensolvex è un procedimento che consente di rimuovere i contaminanti organici dal terreno senza alterare le sue caratteristiche. Il procedimento prevede un trattamento di rimozione idrocarburi con etilacetato, un solvente biodegradabile e non tossico, che successivamen-te viene rigenerato tramite distillazione ed è pronto per essere riutilizzato.Il vantaggio di tale metodologia sta nel basso impatto ambientale di questa tecnologia rispetto ad altri trattamenti (ad esempio i trattamenti termici) grazie alla presenza limitata di emissioni gassose. La Raffineria ha condotto test di laboratorio che hanno permesso di progettare l’impianto. L’impianto di trattamento è stato realizzato; nel corso del 2010 inizieranno le attività di bonifica dei terreni contaminati da idrocarburi della Vasca A Zona 2 con la tecnologia Ensolvex.

Monitoraggio dell’area marinaIl progetto “Monitoraggio dell’aria marina di Gela” si pone come obiettivo la valutazione della qualità ambientale del sito marino attraverso un’indagine dei parametri chimico, fisici e biologici dell’area.Lo studio della qualità dei sedimenti marini situati nel bacino antistante Raffineria di Gela attraverso l’approccio integrato (matrici biotiche e matrici abiotiche) anticipa il completo ricevimento delle normative di legge (D. Lgs. 152/06 e D.M. 367/2003) e allo stesso tempo affronta un argomento di estrema attualità. Negli ultimi anni, infatti, sta crescendo sempre di più l’attenzione verso il rilievo dello stato di salute dei bacini marini e in tale contesto si tende sempre di più a monitorare la qualità dei sedimenti soprattutto a seguito dell’identificazione dei siti di interesse nazionale (Legge 9 dicembre 1998, n. 426). In questo contesto generale e nell’ottica della completa attuazione delle leggi sopra citate, nel giugno 2007 è stata eseguita una prima campagna di caratterizzazione del bacino antistante Raffineria di Gela che intendeva proseguire le attività di monitoraggio già avviate alcuni mesi precedenti.Le attività di monitoraggio sono poi proseguite con altre tre campagne a cadenza semestrale fino al primo semestre del 2009.La natura spazio/temporale del monitoraggio ha infatti la finalità di rilevare/predire cambiamenti che avvengono nell’ambiente (naturali o an-tropici) in modo da comprenderne lo stato di salute (prevenzione), identificare eventuali cause di stress e minimizzarne gli effetti (protezione).

Monitoraggio e riduzione degli odoriRaffineria di Gela in collaborazione con il Centro Ricerche di Monterotondo della Divisione R&M ha attivato un progetto di studi e ricerche allo scopo di monitorare e individuare le fonti odorigene nel sito industriale; tali studi si propongono gli obiettivi di:•svilupparetecnichedimonitoraggioeidentificazionedisostanzeodorigene;•costruireundatabase di fattori di emissione di unità odorifere per le attività industriali dopo censimento e identificazione delle tipologie

caratteristiche; •mettereapunto(ovenondisponibili)sistemiperlavalutazionediscenaridiinterventoconsimulazionemodellistica.

[ 58 ]

Le linee conduttrici e gli approcci individuati sono:•censimentoemappaturaconidentificazionequalitativaequantitativadellesorgentiedeicompostifinalizzatiallaidentificazionediunalista

di tipologie di sorgenti tipiche di Raffineria da quantificare e loro tipologia e classificazione (es. prodotti, tipologie di serbatoi, ecc.); •esecuzionedicampagnedimonitoraggioemessaapuntodistrumentidimisuraemonitoraggioperdisporredicampagnedimisuracon

olfattometria dinamica o metodi di stima dell’odore basandosi su sistema di analisi GC MS in campo, prelievi offline e trappole, analisi di laboratorio, Unità Chimica Mobile (UCM), raccolta di informazioni storiche in almeno tre raffinerie e depositi o aree di lavorazione di interesse, lista di composti da investigare;

•costruzioneedelaborazionediundatabase di fattori di emissione correlabili alle unità odorigene che permetta l’implementazione di simula-zioni modellistiche per la valutazione di interventi di mitigazione e valutazione ante post finalizzata a stime dei costi/benefici.

ambiente – contenzioso penale

Procedimento Motorfuel Trattasi di un procedimento penale sorto a seguito di un disser-vizio verificatosi in data 6/10/2008 presso l’impianto Motorfuel di Raffineria di Gela. Il procedimento penale, tuttora pendente in fase di indagine ha ad oggetto l’ipotesi delittuosa dell’incendio colposo. Nel corso delle indagini è stato operato un sequestro poi revocato alla conclusione degli accertamenti tecnici disposti dalla Procura di Gela. Il consulente della Procura ha depositato la pro-pria relazione tecnica. La Società sta analizzando la relazione al fine di fornire ogni chiarimento utile alla corretta rappresentazione di quanto accaduto e dell’irrilevanza penale del fatto.

Procedimento Vasca A Zona 2Trattasi di un procedimento penale avente ad oggetto le attività di bonifica della vecchia discarica denominata “Vasca A Zona 2”.La Procura della Repubblica ha disposto un sequestro e accerta-menti tecnici irripetibili atti a verificare se vi siano state delle irre-

golarità gestionali legate alle suddette attività di bonifica rispetto a quelle approvate con Decreto del Ministero dell’Ambiente nel 2004. L’ipotesi delittuosa paventata dalla Procura è “Inquina-mento ambientale per bonifica difforme rispetto al progetto au-torizzato”. Il consulente incaricato dalla Procura ha depositato la propria relazione tecnica. La Società sta analizzando la relazione al fine di fornire ogni chiarimento utile alla corretta rappresen-tazione di quanto accaduto e dimostrare l’insussistenza della contestazione.

Procedimento Sgocciolamento linea P 45Trattasi di un procedimento penale avente ad oggetto una conte-stazione legata a un esiguo sgocciolamento accidentale di pro-dotto da una linea della Raffineria. La Procura della Repubblica ha ipotizzato che l’evento abbia ca-gionato un inquinamento e uno scarico non autorizzato. Il procedi-mento pende con decreto di citazione a giudizio. Gli accertamenti effettuati dalla Società hanno confermato che non vi è stato alcun inquinamento.

principali incidenti registrati nell’ultimo anno

Incidente su Serbatoio S103Il 18 aprile 2009 presso il Parco Generale Serbatoi, durante i controlli routinari, si ravvisava presenza di prodotto idrocarbu-rico misto ad acqua. Non vi è stato comunque interessamento delle matrici ambientali in quanto l’intero bacino sottoposto, così come l’intero serbatoio, alle attività di manutenzione ge-

nerale nel corso del 2007 ha garantito la perfetta impermea-bilizzazione.

Incendio Impianto MotorfuelGiorno 1 aprile 2009 si è verificato un incendio presso l’impianto Motorfuel al forno F103. l’impianto è stato prontamente messo in sicurezza dal personale di esercizio e l’incendio è stato domato dai Vigili del Fuoco di Raffineria.

[ 59 ]

nota metodologica

l’area di consolidamento

Il presente documento contiene informazioni e dati di Raffineria di Gela SpA. Si precisa inoltre, che nel presente documento per Eni si intende il Gruppo Eni a livello globale, Divisione R&M identifica la Divisione Refining e Marketing, mentre per Raffineria si intende Raffineria di Gela SpA.

linee guida di riferimento

Il Bilancio di Sostenibilità 2009 è stato redatto secondo le “Sustainability Reporting Guidelines” del GRI (Global Reporting Initiative) versione 3.0, livello di applicazione C+.

processo di rendicontazione

Il presente Bilancio è frutto di una ragionata analisi delle tematiche rilevanti per Raffineria di Gela SpA nelle diverse aree di sostenibilità, supportata da un processo di condivisione e confronto che ha coinvolto trasversalmente la struttura interna.Attraverso un gruppo di lavoro appositamente costituito sono state individuate le caratteristiche sociali, economiche ed ambientali dell’attività della Raffineria al fine di contestualizzare l’analisi degli aspetti rilevanti. Un secondo ambito di analisi ha avuto come fonti i principali standard internazionali, le Linee Guida di settore e linee guida specifiche sul reporting di Sostenibilità. A partire dalla comunicazione ufficiale da parte dell’amministratore delegato a tutta la società del progetto del Bilancio di Sostenibilità, il gruppo di lavoro ha definito la struttura informativa da utilizzare e le modalità di raccolta dei dati.

il sistema di rilevazione

La realizzazione del Bilancio di Sostenibilità è stata supportata da un processo strutturato per il reperimento delle informazioni e dei dati, fondamentale per la corretta acquisizione degli stessi.Il coinvolgimento dei referenti è stato caratterizzato da una prima fase di valutazione della pertinenza e disponibilità delle informazioni e dei rispettivi key performance indicators (individuati in fase di analisi) e in un secondo momento di condivisione dei contenuti e dei dati riportati nel Bilancio di Sostenibilità. La raccolta delle informazioni è avvenuta tramite delle schede di raccolta dati inviate a tutti i referenti.

metodologie di calcolo

Nell’analizzare le performance della Raffineria si è cercato, laddove significativo, di utilizzare indicatori normalizzati. Per le prestazioni ambientali la lavorazione netta è stato individuato come l’indicatore di prestazione su cui effettuare la normalizzazione degli indicatori che descrivono l’impatto ambientale della Raffineria, mentre con riferimento alle persone l’indicatore individuato per la normalizzazione è il numero di personale a servizio al termine dell’anno di riferimento.Le specifiche relative alle metodologie di calcolo e alle spiegazioni dei trend nel Bilancio sono riportate nel documento. Qui di seguito sono descritte quelle relative alle performance di sicurezza delle persone e all’Indice di Efficienza Energetica.In merito alle performance sulla sicurezza delle persone, in questo bilancio sono riportati gli indici di frequenza e gravità complessivi per dipendenti e contrattisti riferiti esclusivamente agli infortuni strettamente connessi alle attività di Raffineria. L’indice di frequenza è calcolato come il rapporto fra il numero di infortuni con assenza superiore ad un giorno e i milioni di ore lavorate; quello di gravità è definito come il rapporto tra i giorni di assenza dovuti a infortuni e le migliaia di ore lavorate.L’indice di Efficienza Energetica rappresenta il valore complessivo dell’energia effettivamente utilizzata in un determinato anno nei vari impianti di processo della Raffineria, rapportato al corrispondente valore determinato in base a consumi standard predefiniti per ciascun impianto di processo. Per confrontare negli anni i dati è stato considerato come riferimento (100%) il dato relativo al 2002.

principi di redazione

Inclusività, Materialità e Contesto di SostenibilitàNel corso dell’anno il gruppo di lavoro ha svolto un’analisi iniziale volta ad identificare per ogni portatore di interesse le relazioni instaurate e le necessità informative connesse ai temi della sostenibilità. Tenendo conto dell’analisi iniziale è stata aggiornata la struttura informativa del documento in modo da illustrare i principali impatti sociali e ambientali della Raffineria rilevanti per gli stakeholder individuati.

Equilibrio, comparabilità e chiarezzaIl perimetro di consolidamento coincide con quello societario di Raffineria di Gela SpA.

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Inoltre i dati e le informazioni contenute nel Bilancio di Sostenibilità:•siriferisconoalperiodocompresotra1.1.2009eil31.12.2009,

ove non diversamente indicato;•vengonocomparaticonleperfomance degli ultimi due anni, ove

significativo;•traggonooriginedalBilanciod’eserciziosesiriferisconoavariabili

economiche e finanziarie;• espongono i risultati raggiunti indipendentemente dal migliora-

mento o peggioramento rispetto all’anno precedente;•vengonoespostiattraversol’ausiliodigrafici,ditabelle,diindici

e di un linguaggio chiaro e accessibile in modo tale da facilitare la lettura e la comprensione dei trend da parte dei lettori.

L’utilizzo dello schema informativo previsto dal GRI consente inoltre il confronto con le organizzazioni che adottano lo stesso modello.

Comprensibilità e completezzaPer garantire anche la comprensibilità e la completezza delle informazioni riportate, sono stati avviati processi di consultazione dei diversi stakeholder interni all’azienda, sia in fase di analisi che in fase di chiusura di Bilancio.

TempestivitàIl Bilancio, giunto alla seconda edizione, viene redatto con frequenza annuale. Il Bilancio 2009 presenta un’importante innovazione nei tempi di pubblicazione: verrà infatti pubblicato e presentato agli stakeholder alla fine del primo semestre 2010 (l’edizione precedente è stata pubblicata nel dicembre 2009).

AffidabilitàIl Bilancio di Sostenibilità 2009 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Raffineria di Gela SpA e sottoposto a verifica esterna e indipendente da parte di PricewaterhouseCoopers. I risultati delle verifiche sono contenuti nell’Attestazione di conformità allegata al Bilancio.

obiettivi di miglioramento

Oltre al Piano di Sostenibilità Ambientale ed innovazione tec-nologica (i cui principali investimenti sono stati descritti nella sezione “La tutela dell’ambiente”), la Raffineria si è posta una serie di obiettivi nelle diverse dimensioni della Sostenibilità.

Le Persone - Eliminare gli infortuni sul lavoro di dipendenti e contrattisti;- Mantenere l’attuale livello di monitoraggio e tutela nei confronti

della salute dei lavoratori continuando lo sviluppo del Progetto Salute a Gela;

- Proseguire con l’attuazione di quanto stabilito dall’accordo con le organizzazioni sindacali in termini di cambio del mix profes-sionale e generazionale del personale;

- Migliorare nell’ascolto dei dipendenti anche alla luce dei risul-tati dell’analisi di clima: Eni secondo te;

- Incentivare lo sviluppo professionale.

La tutela dell’ambiente- Ridurre le emissioni in atmosfera;- Ampliare la portata dei progetti innovativi e di ricerca attual-

mente sviluppati presso la Raffineria;- Completare la realizzazione del doppio fondo su tutti i ser-

batoi; - Proseguire nei progetti di tutela del suolo, del sottosuolo e delle

acque di falda;- Ridurre il consumo di risorse idriche “pregiate” privilegiando il

“reuse” delle risorse disponibili;- Completare il processo per la registrazione EMAS.

Territorio e comunità- Continuare nell’attività di monitoraggio e informazione nell’am-

bito del protocollo per la legalità;- Proseguire nell’attenzione al Territorio;- Migliorare il rapporto con gli stakeholder.

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tabella di corrispondenza GRI

G3 Content Index

PARTe I: PROFILO1. Strategia e Analisi

Profile Disclosure Descrizione

CrossReference Note

1.1 Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale in merito all'importanza della sostenibilitàper l’organizzazione e la sua strategia pag. 2 Lettera dell'Amministratore Delegato

2. Profilo organizzativo

Profile Disclosure Descrizione

CrossReference Note

2.1 Nome dell’organizzazione pag.4 La Raffineria in sintesi

2.2 Principali marchi, prodotti e/o servizi pag.4 p. 25

La Raffineria in sintesiIl processo produttivo

2.3 Struttura operativa dell’organizzazione, considerando anche principali divisioni, aziende operative, control-late e joint ventures pag. 7 Governo societario

2.4 Luogo in cui ha sede il quartier generale dell'organizzazione pag. 4 La Raffineria in sintesi

2.5Numero di Paesi nei quali opera l’organizzazione, nome dei Paesi nei quali l’organizzazione svolge la mag-gior parte della propria attività o che sono particolarmente importanti ai fini delle tematiche di sostenibilità richiamate nel report

pag. 4 La Raffineria in sintesi

2.6 Assetto proprietario e forma legale pag. 18 Governo societario

2.7 Mercati serviti (includendo analisi geografica, settori serviti, tipologia di consumatori/beneficiari) pag. 24 Approccio e Governance dello sviluppo sostenibile nella Raffineria di Gela

2.8 Dimensione dell’organizzazione pag. 5 Principali indicatori di sostenibilità

2.9 Cambiamenti significativi nelle dimensioni, nella struttura o nell'assetto proprietario avvenuti nel periodo di rendicontazione

Non sono avvenuti cambiamenti signifi-cativi nel corso del 2009

2.10 Riconoscimenti/premi ricevuti nel periodo di rendicontazione Non sono stati ricevuti riconoscimenti/premi nel periodo di rendicontazione

3. Parametri del Bilancio

Profile Disclosure Descrizione

CrossReference Note

3.1 Periodo di rendicontazione delle informazioni fornite pag. 59 Nota Metodologica

3.2 Data di pubblicazione del report di sostenibilità più recente pag. 59 Nota Metodologica

3.3 Periodicità di rendicontazione (annuale, biennale, ecc.) pag. 59 Nota Metodologica

3.4 Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul report di sostenibilità e i suoi contenuti Copertina

3.5 Processo per la definizione dei contenuti del report pag. 59 Nota Metodologica

3.6 Perimetro del report pag. 59 Nota Metodologica

3.7 Dichiarazione di qualsiasi limitazione specifica dell'obiettivo o del perimetro del report pag. 59 Nota Metodologica

3.8 Informazioni relative a joint venture, controllate, impianti in leasing, attività in outsourcing ed altre entità che possono influenzare significativamente la comparabilità tra periodi e/o organizzazioni pag. 59 Nota Metodologica

3.10 Spiegazione degli effetti di qualsiasi modifica di informazioni inserite nei report precedenti (re-statement) e motivazioni di tali modifiche pag. 59 Nota Metodologica

3.11 Cambiamenti significativi di obiettivo, perimetro o metodi di misurazione utilizzati nel report, rispetto al precedente periodo di rendicontazione pag. 59 Nota Metodologica

3.12 Tabella esplicativa dei contenuti del report che riporti il numero di pagina o del sito internet di ogni sezione pag. 61 Tabella di corrispondenza GRI

3.13 Politiche e pratiche attuali al fine di ottenere l’assurance esterna del report pag. 63 Attestazione di conformità

4. Governance, Impegni e Coinvolgimento

Profile Disclosure Descrizione

CrossReference Note

4.1 Struttura di governo dell’organizzazione, inclusi i comitati che rispondono direttamente al più alto organo di governo, responsabili di specifici compiti come la definizione della strategia o il controllo organizzativo pag. 18 Governo societario

4.2 Indicare se il Presidente del più alto organo di governo ricopre anche un ruolo esecutivo (in tal caso, indi-care le funzioni all'interno del management e le ragioni di questo assetto) pag. 18 Governo societario

4.3 Per le organizzazioni che hanno una struttura unitaria dell'organo di governo, indicare il numero di compo-nenti che sono indipendenti e/o non esecutivi pag. 18 Governo societario

4.4 Meccanismi a disposizione degli azionisti e dei dipendenti per fornire raccomandazioni o direttive al più alto organo di governo pag. 34

Azionisti: la Raffineria di Gela una so-cietà a socio unico, soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Eni SpA.Personale: vedi paragrafo organizzazio-ne e relazioni sindacali e codice etico

4.14 Elenco dei gruppi di stakeholder con cui l'organizzazione intrattiene attività di coinvolgimento pag. 24 Approccio e Governance dello sviluppo sostenibile nella Raffineria di Gela

4.15 Principi per identificare e selezionare i principali stakeholder con i quali intraprendere l'attività di coinvolgimento pag. 59 Nota Metodologica

[ 62 ]

PARTe III: INDICATORI DI PeRFORMANCe

Economica

Profile Disclosure Descrizione

CrossReference Note

EC1Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni ai di-pendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti, pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica Amministrazione

pag. 5 Principali indicatori di sostenibilità

EC7 Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l'attività e percentuale dei senior manager assunti nella comunità locale pag. 11 Sviluppo del territorio e Legalità

EC8 Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica utilità”, attraverso impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività pro bono pag. 11 Sviluppo del territorio e Legalità

Ambientale

Profile Disclosure Descrizione

CrossReference Note

EN1 Materie prime utilizzate per peso o volume pag. 30 I risultati 2009

EN3 Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria pag. 41 Energia elettrica e prodotti

EN8 Prelievo totale di acque per fonte pag. 44 La gestione delle acque

EN16 Emissioni totali dirette e indirette di gas ad effetto serra per peso pag. 53 Energia elettrica e prodotti

EN20 NOX, SO

X, ed altre emissioni significative nell’aria per tipologia e peso pag. 47 Emissioni in atmosfera

EN22 Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento pag. 50 La gestione dei rifiuti

Sociale

Profile Disclosure Descrizione

CrossReference Note

LA1 Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto e distribuzione territoriale pag. 32 Il personale della Raffineria

LA10 Ore medie di formazione annue per dipendente, suddiviso per categoria di lavoratori pag. 35 La formazione e la gestione della conoscenza

2002In Accordance

C C+ B B+ A A+

Man

dato

ry

SelfDeclared ✓

Opt

iona

l

ThirdParty

Checked

GRIChecked

G3 Profile Disclosures

Report on:1.12.1 - 2.103.1 - 3.8, 3.10 - 3.124.1 - 4.4, 4.14 - 4.15

Report on all criteria listed for Level C plus: 1.23.9, 3.134.5 - 4.13, 4.16 - 4.17

Same as requirement for Level B

Not Required Management Approach Disclosures for each Indicator Category

Management Approach Disclo-sures for each Indicator Category

Report a minimum of 10 Performance Indicators, including at least one form each of: Economic, Social and Enviromental.

Report a minimum of 20 Performance Indicators, at least one form each of: Economic, Environmental, Human rights, Labor, Society, Product Responsability.

Report on each core G3 and Sector Supplement* indicator with due regard to the Materiality Principle by either: a) reporting on the Indicator or b) explainingthe reason for its omission.

G3 Performance Indicators & Sector

Supplement Performance

Indicators

G3 Management Approach

Disclosures

Report Application Level C B AC+ B+ A+

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tern

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attestazione di conformità

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Pubblicazioni

Bilancio redatto ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 1991, n. 127

Bilancio di Sostenibilità

Centralino: +39-0933841111

Progetto grafico: Korus - Roma

Copertina: Inarea - Roma

Impaginazione e supervisione: Korus - Roma

Stampa: Marchesi Grafiche Editoriali SpA - Roma

Stampato su carta ecologica: Fedrigoni Symbol

Freelife Satin

Sede legale in Gela,

Contrada Piana del Signore s.n.c. - 93012 Gela

Capitale sociale al 1 febbraio 2009:

euro 351.419.736,00 deliberato

euro 93.724.692,00 sottoscritto e versato

Registro delle Imprese di Caltanissetta,

Codice fiscale e partita iva 06496081008

R.E.A. Caltanissetta m 89181

Società soggetta all'attività di direzione

e coordinamento di Eni SpA

Società a socio unico

Ufficio Segreteria Societaria

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