Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e...

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Bilancio di Sostenibilità 2012

raffineria di gela

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Indice delle FigureFigura 1 La struttura del Gruppo EniFigura 2 Le raffinerie del circuito R&M in ItaliaFigura 3 Organigramma di Raffineria di Gela SpAFigura 4 Il ciclo di Deming

Indice delle TabelleTabella 1 Consumo di materie primeTabella 2 Bilancio di materia di RaffineriaTabella 3 Consumo di combustibili e produzione di energia elettricaTabella 4 Le personeTabella 5 I fornitoriTabella 6 I clientiTabella 7 Comunicazione esternaTabella 8 Scarichi e consumi idriciTabella 9 Emissioni in atmosferaTabella 10 Rifiuto avviati a smaltimento/recuperoTabella 11 Tipologie di rifiutiTabella 12 Spese HSETabella 13 Piano quadriennale HSE

Indice dei GraficiGrafico 1 Turnover 2012Grafico 2 Interventi economici nel territorioGrafico 3 Interventi infortunistici

Lettera dell’Amministratore Delegato 5INTRODUZIONE 7Eni e la Sostenibilità 7La Raffineria in sintesi 8Governo societario 9Il ciclo produttivo 10Scenario e risultati 2012 11Nota metodologica 13

Le relazioni con gli stakeholder e il territorio

1.1 Le relazioni con gli stakeholder e il capitale relazionale 161.2 Gli stakeholder di Raffineria di Gela 16

1.2.1 Le persone 161.2.2 I fornitori 201.2.2.1 Legalità 211.2.3 I clienti 221.2.4 Rapporti con Istituzioni Pubbliche ed Enti Locali 231.2.5 Comunità locale e territorio 241.2.5.1 Interventi economici 25

Salute, Sicurezza e Ambiente

2.1 Il sistema HSE 282.1.1 La politica ambientale di Raffineria di Gela 29

2.2 La salute e la sicurezza 312.2.1 Gli indici infortunistici della di Raffineria 322.2.2 Qualità dell’ambiente di lavoro, prevenzione e protezione 34

2.3 La gestione ambientale 362.3.1 Prelievi e scarichi idrici 362.3.2 Emissioni in atmosfera 382.3.3 Rifiuti 392.3.4 Suolo e sottosuolo 402.3.5 Spese ed investimenti socio-ambientali 40

Strategie e obiettivi

3.1 Investimenti 443.2 Gli Obiettivi 2013 453.3 Il Piano quadriennale HSE 46

GRI Content Index 56Glossario 65Assurance Report 66

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L’impegno a operare in modo responsabile e la promozione di un modello di sviluppo sostenibile sono parte della tradizione e dei valori di

Raffineria di Gela.

La nostra strategia di sostenibilità è pienamente integrata nel modello di business e anche nel 2012 ha stimolato progetti e iniziative per

rispondere alle esigenze sempre più diversificate e in continua evoluzione degli stakeholder.

La nostra attenzione si concentra su alcune aree di particolare importanza: la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, la

tutela della salute e della sicurezza delle persone, la valorizzazione del loro percorso professionale, la continua ricerca di un rapporto

reciprocamente proficuo e in armonia con le comunità locali.

Il Bilancio di Sostenibilità è lo strumento con cui, ogni anno, ci impegniamo ufficialmente e pubblicamente con i nostri stakeholder a

rispondere alle loro aspettative in un’ottica di trasparenza e collaborazione.

Scelte come quelle presentate all’interno del Bilancio di Sostenibilità di Raffineria di Gela, così come le iniziative innovative nei rapporti

con i fornitori e il sempre più stretto rapporto con il territorio e la comunità, sono pienamente coerenti con la strategia di sostenibilità

che abbiamo messo alla base del nostro Piano Industriale: creare valore economico e sociale, con la collaborazione e valorizzazione del

contributo dei diversi stakeholder.

Le crisi, soprattutto quando sono così profonde e durature come quella che stiamo attraversando, non sono mai soltanto fattori di

restringimento del mercato, ma portano con sé grandi trasformazioni.

Lettera dell’Amministratore Delegato

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Eni e la Sostenibilità

“Essere sostenibili significa creare valore per gli stakeholder e utilizzare le risorse in modo tale da non compromettere i fabbisogni delle generazioni future, rispettando le persone, l’ambiente e la società nel suo complesso.Eni si ispira ai principi di correttezza, trasparenza, onestà e integrità e adotta i più elevati standard e linee guida internazionali nella gestione delle proprie attività in tutti i contesti in cui opera.Considera la sostenibilità come il motore di un processo di miglioramento continuo che garantisce i risultati nel tempo e il rafforzamento delle performance economiche e della reputazione.Si impegna a realizzare azioni tese a promuovere il rispetto delle persone e dei loro diritti, dell’ambiente e, più in generale, degli interessi diffusi delle collettività in cui opera.Conduce le sue attività prendendo in considerazione gli interessi degli stakeholder, nella consapevolezza che il dialogo e la condivisione degli obiettivi sono strumenti attraverso i quali creare valore reciproco.Contribuisce, attraverso le sue attività, a uno sviluppo sostenibile dei Paesi in cui opera, creando opportunità per le persone e le imprese locali.Garantisce la sostenibilità delle sue attività attraverso un modello declinato nei processi e trasversale a tutte le funzioni aziendali, orientato all’innovazione e al conseguimento di obiettivi di lungo periodo e attraverso una valutazione e una gestione dei rischi che contribuisce alla loro prevenzione o mitigazione”.

Eni è un’impresa integrata che opera in tutta la filiera dell’energia ed è presente oggi con circa 79.000 persone in 85 Paesi del mondo. La forte presenza nel mercato del gas, le operazioni nel GNL, le competenze industriali nella generazione elettrica e raffinazione con il sostegno di capacità di ingegneria e realizzative di rilevanza mondiale consentono a Eni di presidiare tutte le fasi della creazione di valore dalla ricerca alla commercializzazione degli idrocarburi e di perseguire opportunità e progetti congiunti nel mercato.Ogni azione è caratterizzata dal forte impegno per lo sviluppo sostenibile: valorizzare le persone, contribuire allo sviluppo e al benessere delle comunità nelle quali opera, rispettare l’ambiente, investire nell’innovazione tecnica, perseguire l’efficienza energetica e mitigare i rischi del cambiamento climatico.La sostenibilità è parte integrante della cultura e della storia di Eni e rappresenta il motore di un processo di miglioramento continuo e trasversale all’interno dell’azienda che garantisce la sostenibilità dei risultati nel tempo e ne rafforza il processo di sviluppo e valorizzazione.

Introduzione

Fig. 1 - La struttura del Gruppo Eni

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Attraverso la Divisione Refining & Marketing, Eni è il primo operatore nel settore della raffinazione con cinque Raffinerie di proprietà (Sannazzaro, Livorno, Venezia, Taranto e Gela) e della distribuzione di prodotti petroliferi in Italia. È presente in alcuni poli di raffinazione in Europa attraverso quote di partecipazione e nei mercati rete ed extrarete dei Paesi dell’Europa centro-orientale. Ciascuna delle Raffinerie Eni ha una propria connotazione operativa e strategica finalizzata a massimizzare il valore associato alla struttura impiantistica, al posizionamento geografico rispetto ai mercati di sbocco e all’integrazione con le attività Eni.Eni SpA Divisione Refining & Marketing (di seguito, Eni Divisione R&M), si occupa delle attività di acquisto, commercializzazione e raffinazione di materie prime di origine petrolifera, nonché delle operazioni di distribuzione e commercializzazione dei prodotti ottenuti in Italia, Europa e nel resto del mondo.Il sistema di raffinazione Eni ha una capacità bilanciata di circa 38,3 milioni di tonnellate (767 mila barili/giorno) e un indice di conversione del 61%.

Raffineria di Gela occupa a livello europeo il 4° posto per capacità di raffinazione e il 2° per capacità di conversione e detiene la leadership in Italia nella raffinazione e nella distribuzione dei prodotti petroliferi.L’elevato Indice di Conversione degli impianti, che indica la capacità delle Raffinerie di ottenere prodotti pregiati, pone le Raffinerie di proprietà Eni a livelli tecnologici tra i più avanzati in Europa.Tutte le fasi del ciclo produttivo sono assistite dall’attività di ricerca, orientata a sviluppare le migliori rese in prodotti pregiati e di alta qualità e ottenere risultati sempre più mirati all’efficacia e all’efficienza della protezione ambientale, premessa fondamentale per uno sviluppo equilibrato e sostenibile, il cui perseguimento riveste da sempre per Eni Divisione R&M valore prioritario.Sin dall’inizio delle proprie attività, Eni Divisione R&M ha dimostrato costante interesse verso le problematiche operative connesse con la sicurezza dell’ambiente interno ed esterno, sviluppando, in alcuni casi in anticipo alle vigenti prescrizioni legislative, iniziative per la prevenzione degli impatti e dei rischi sulla salute umana e sull’ambiente.

La Raffineria in sintesi

La Raffineria di Gela sorge sulla costa meridionale della Sicilia, in località Piana del Signore nel Comune di Gela e occupa, con le altre società presenti e operanti nel sito, un’area di 5 km² divisa in “isole”.Alla fine degli anni ’50, la scoperta da parte dell’Agip Mineraria del petrolio greggio nel sottosuolo gelese (oggi detto appunto “Greggio Gela”), ha costituito una vera e propria leva decisionale per la realizzazione e la costruzione in breve tempo di uno Stabilimento Petrolchimico integrato nella zona interessata.Nasce così, il 14/12/1959, la Società ANIC Gela SpA, a opera dell’ANIC e della SOFID (Società Finanziaria Idrocarburi), con l’obiettivo di dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati.La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un investimento iniziale di 120 miliardi di lire e i primi impianti produttivi entrarono in funzione nel 1962, con una capacità di lavorazione di 3 milioni di t/anno di grezzo.Gli investimenti attuati nel corso degli anni hanno consentito uno sviluppo delle strutture di raffinazione tale da collocare la Raffineria di Gela tra le più complesse e avanzate d’Europa.Dal 1992 al 2002 la Raffineria di Gela ha fatto parte del circuito Agip Petroli, di cui rappresentava un prezioso e consolidato patrimonio

GelaCapacità: 100

Ra�neriapartecipata

Ra�neriadi proprietà

SannazzaroCapacità: 180

VeneziaCapacità: 80

LivornoCapacità: 84

TarantoCapacità: 110

Milazzo(50%) Capacità: 80

Fig. 2 - Le Raffinerie del circuito R&M in Italia (unità di misura migliaia di barili)

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economico, sociale e culturale perseguendo una “mission” operativa volta alla costante promozione della compatibilità culturale, ambientale e sociale con il territorio circostante.Nel Dicembre del 2002, l’Agip Petroli ha conferito il ramo d’azienda costituito dalla raffineria, dal deposito di oli minerali e dal deposito GPL alla società “Raffineria di Gela Srl” operativa dal 1 Gennaio 2003 e in seguito divenuta “Raffineria di Gela SpA” dal 1 Aprile 2003.

La struttura produttiva della società Raffineria di Gela si articola pertanto in un ciclo all’interno del quale si ritrovano gli impianti tipici del processo di raffinazione del greggio (distillazione, cracking termico e catalitico, reforming, ecc.), gli impianti di stoccaggio oli minerali e GPL, deposito interno nazionale e imbottigliamento GPL, impianti di produzione di energia elettrica, impianti per la purificazione di propilene e per la produzione di etilene, impianti di produzione di utilities, servizi e trattamenti ecologici.Il ciclo operativo è sostanzialmente integrato in modo da ottenere prodotti finiti di elevato pregio da immettere sul mercato, riducendo ai soli fabbisogni interni la produzione di oli combustibili e di semilavorati.La Raffineria risulta, in questi termini, unica nel suo genere in Italia, riuscendo a raggiungere un altissimo livello di conversione (capacità di produrre carburanti leggeri da prodotti pesanti di base), pari a circa l’85%.La particolare struttura impiantistica della Raffineria ha subito, nel corso degli anni, un continuo processo di adeguamento tecnologico, apportando miglioramenti operativi agli impianti di produzione per le mutate esigenze del mercato in termini quantitativi e, soprattutto, qualitativi (intesi come caratteristiche dei prodotti e dei processi, anche dal punto di vista della garanzia delle condizioni di sicurezza e di rispetto dell’ambiente).

Governo Societario

Raffineria di Gela è una Società per Azioni soggetta a direzione e coordinamento del socio unico Eni SpA.La società è dotata di una struttura di governo societario di tipo tradizionale. Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è composto da tre membri: il Presidente Claudio Zacchigna nominato nel CdA del 20 febbraio 2011, l’Amministratore Delegato Bernardo Casa e il Consigliere Alberto Navarretta nominati nel CdA del 19 aprile 2010. La durata del CdA è di tre esercizi a partire dal 19 aprile 2010 sino alla data dell’assemblea cui verrà sottoposto per l’approvazione il bilancio dell’esercizio 2012.Il CdA ha competenza esclusiva sulla gestione dell’impresa, che esercita attraverso operazioni di ordinaria e straordinaria amministrazione.Il presidente del CdA, che ha funzioni di rappresentanza della Società, convoca, presiede e coordina i lavori del CdA ed esercita eventuali attribuzioni delegate. L’attività di controllo è affidata al Collegio Sindacale nominato dall’Assemblea del 18 aprile 2011 per tre esercizi, sino alla data dell’assemblea cui verrà sottoposto per l’approvazione il bilancio dell’esercizio 2013. Il Collegio Sindacale risulta composto dal Presidente Carlo Invernizzi, dai sindaci effettivi Andrea Angelo Aurelio Amaduzzi e Fabrizio Di Lazzaro e dai sindaci supplenti Andrea Zampini e Maurizio Fantaccione.La revisione legale dei conti è esercitata dalla società di revisione Reconta Ernst & Young SpA nominata dall’Assemblea del 19 aprile 2010 per il novennio 2010-2018.

Presidente

Amministratore Delegato

Risorse umane Approvvigionamenti Produzione e tecnologie di processo Servizi tecnici

Analisi di performance HSEAmministrazione e controllo

Fig. 3 - Organigramma di Raffineria di Gela SpA

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Il ciclo produttivo

La Raffineria di Gela, “pensata” e costruita inizialmente per la lavorazione del greggio pesante trovato nella piana limitrofa alla città dalle prospezioni di Agip Mineraria (metà anni ’50), ha mantenuto e potenziato questa caratteristica, che la contraddistingue dalle altre raffinerie operanti in Italia. Tale peculiarità è riscontrabile dal complesso degli step di lavorazione del flusso di petrolio greggio iniziale.Il ciclo di lavorazione del greggio inizia con una distillazione frazionata presso gli impianti di distillazione Topping, in cui la miscela di idrocarburi che costituisce la materia prima, preliminarmente sottoposta al processo di desalting1, viene suddivisa in diverse frazioni caratterizzate per densità e intervalli di ebollizione.

Il frazionamento dà origine a gas, benzine, gasoli e oli combustibili. Il residuo, che costituisce la frazione più pesante della distillazione, alimenta gli impianti Coking, trasformandosi in gasolio, benzina, gas e coke di petrolio, quest’ultimo utilizzato come combustibile nella centrale termoelettrica. I gasoli subiscono trattamenti di desolforazione catalitica, finalizzati a ridurre il contenuto di zolfo, e di cracking catalitico2 per ottenere benzine, GPL e gas. Le benzine, a mezzo di ulteriori lavorazioni, quali Reformer3 catalitici per elevarne il numero di ottani e desolforazioni catalitiche, vengono trasformate in benzina finita.

Tutti i flussi gassosi provenienti dagli impianti di raffineria confluiscono all’impianto Recupero Gas, che separa le miscele di gas nei vari componenti. Si producono da quest’ultima lavorazione idrogeno solforato, etilene, etano, propano, butano.Le acque acide prodotte dai cicli di lavorazione degli impianti sono raccolte separatamente ed inviate al trattamento acque acide SWS (Soil Water Stripper), in cui l’acqua viene strippata4 con vapore e i gas liberati, ammoniaca ed idrogeno solforato, sono inviati all’impianto Claus e/o Acido Solforico. Il flusso dei reflui in uscita è, quindi, inviato agli impianti finali di trattamento (TAS e Biologico).Attraverso questa complessa struttura impiantistica, la Raffineria è in grado, lavorando greggi pesanti, di realizzare prodotti finiti di alta qualità: benzine a bassissimo contenuto di zolfo e benzene e gasoli a bassissimo tenore di zolfo.Inoltre, Raffineria di Gela è dotata di una Centrale Termoelettrica che ha lo scopo di fornire energia elettrica a tutti gli impianti dello stabilimento nonché alla Rete GSE (Gestore Servizi Energetici) e vapore a vari livelli di pressione, utilizzando acqua demineralizzata fornita dall’Impianto Trattamento Acque.I combustibili utilizzati dalla Centrale sono Olio combustibile, Pet Coke e Fuel Gas di raffineria. Il vapore necessario per il funzionamento delle turbine viene prodotto da 5 caldaie di cui tre possono bruciare combustibili solidi, liquidi e gassosi, mentre le altre due bruciano solo combustibili liquidi e gassosi.Le prime tre caldaie, attrezzate per la combustione di coke, sono state dotate di elettrofiltri allo scopo di ridurre il particolato presente nei fumi in uscita dal camino quadricanne. Nel corso del 2006 è stata realizzata un’ottimizzazione dell’impianto che ha permesso una notevole riduzione dell’impatto ambientale delle emissioni della CTE. L’intervento citato ha introdotto la possibilità di riscaldare i condotti delle canne del camino quadricanne con l’aria calda preriscaldata proveniente dalla sezione SNOx.Tale ultima configurazione permette, nel rispetto delle procedure di sicurezza impiantistica, di inviare quasi tutti i fumi provenienti dalle caldaie policombustibili alla depurazione, assetto prima non realizzabile in quanto le canne dei camini policombustibili dovevano essere mantenute necessariamente a temperatura con quota parte dei fumi.

Nel Sito di Gela sono attive due linee di produzione di polietilene entrambe basate sul processo di polimerizzazione radicalica: una, più recente, utilizza il processo tubolare (LDPT), e ha una potenzialità produttiva di 122 kt/anno, mentre l’altra ha una produzione teorica di 106 kt/anno ed è fondato su una tecnologia vessel (LDPV).Entrambi gli impianti utilizzano l’etilene fornito al limite batteria alla pressione di 3,5 ata* ed entrambi confluiscono in un impianto di confezionamento per la produzione di polietilene a bassa densità (nome commerciale Riblene) utilizzato prevalentemente per imballaggi, coatings e coperture per serre.

(1) Processo di desalting: elimina l’acqua di mare dal greggio permettendo la purificazione del greggio dai cloruri.(2) Processo di cracking: il processo di cracking, o frantumazione molecolare, ha lo scopo di aumentare la produzione di benzine da gasolio o kerosene. Si distingue tra cracking termico e catalitico. Il cracking termico è basato sul principio che, riscaldando a temperatura molto elevata gli idrocarburi a grande massa molecolare, essi si scindono in molecole a catena più corta. Il cracking catalitico è basato, invece, sull’utilizzo di opportuni catalizzatori, sostanze che favoriscono la velocità di reazione, permette di ottenere maggiore rese in benzine.(3) Processo di Reforming: le benzine ottenute sono in genere formate da idrocarburi che si combinano facilmente con l’ossigeno dell’aria, esplodendo. Per l’utilizzo nei motori a scoppio è necessario che una miscela benzina/aria si lasci comprimere all’interno del cilindro senza provocare detonazione precoce. Il procedimento di reforming consiste nel riscaldare la benzina in una camera di trasformazione dove, a contatto con opportuni catalizzatori, subisce profonde trasformazioni molecolari, che la trasformano in idrocarburi meno detonanti.(4)Strippaggio: processo di eliminazione di gas volatili da una soluzione mediante insufflazione di un altro gas, in genere aria.* ata= atm assoluta (calcolata assumendo come riferimento il vuoto).

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Scenario e Risultati 2012

L’anno 2012 è stato caratterizzato dal consolidamento dell’incremento prezzi dei semilavorati a base di olio combustibile. Tale incremento ha influito notevolmente sulla redditività prevista a budget che, come nel precedente anno, teneva conto dell’integrazione del ciclo produttivo della Raffineria di Gela con quello della raffineria di Taranto, mediante la lavorazione di cariche pesanti provenienti da Taranto, altrimenti destinate a prodotti a bassa redditività (combustibili bunker).Parallelamente, l’incremento del costo dei combustibili e la limitata disponibilità sul mercato di greggi e semilavorati ad alto valore aggiunto hanno reso necessaria una forte contrazione della materia prima in lavorazione, con conseguente fermata di due linee di produzione e l’esercizio della sola linea 2, a minor capacità di produzione, saturata dalla disponibilità dei greggi locali e da poche, redditizie, integrazioni di greggi e semilavorati provenienti dal circuito di raffinazione del Gruppo.Inoltre, per l’intero 2012 la diga foranea è stata inagibile così come il collegamento con manichette galleggianti nel tratto di diga foranea già distrutto e ripristinato nel corso del 2006. Pertanto nel 2012 sono stati utilizzati due soli punti di attracco delle navi realizzati in testata pontile, rispetto ai 6 attracchi presenti in diga. La contrazione dei volumi lavorati e la riduzione dei trasporti di materie prime e prodotti, a partire dal mese di maggio, ha mitigato l’effetto negativo dell’inagibilità della diga.

L’utilizzo della testata pontile per lo scarico delle navi di idrocarburi non ha consentito l’attracco delle navi di pet coke per cui, la parte eccedente il consumo interno per la centrale termoelettrica (per i primi sei mesi dell’anno, con le tre linee di produzione in esercizio), è stata trasportata via terra fino al porto industriale di Porto Empedocle con notevoli difficoltà operative e gestionali.Nel 2012 la quantità di coke esitato è stata di circa 90 mila tonnellate.Riguardo le fermate programmate, in virtù del mutato assetto di lavorazione e in seguito alla fermata delle linee di produzione 1 e 3, è stata anticipata a maggio del 2012 la fermata per obblighi di legge della linea 1 ed è stata posticipata a settembre 2013 la fermata della linea 2. Da fine gennaio alla seconda decade del mese di marzo, a causa della scarsa disponibilità di greggi ad alto valore aggiunto e redditività, gli impianti Topping2 e Coking2 sono stati messi fuori esercizio e le cariche precipue della linea 2 (greggi locali e nazionali ad alto zolfo e alto grado API) sono state testate con successo sulla linea 1.La seconda parte del mese di novembre e la prima parte del mese di dicembre sono state caratterizzate da un upset occorso all’unità Texaco Lavaggio che ha prodotto la fermata degli impianti utilizzatori di idrogeno. Nel frangente la Raffineria ha prodotto ed esitato sul circuito la vendita di semilavorati ad alto tenore zolfo. Diversi upset alle caldaie a coke (principalmente G200 e G300) hanno comportato una penalizzazione al delta mix combustibili e la riduzione di vendita di energia elettrica all’esterno.Il perdurare della crisi del settore della raffinazione e il mutamento delle condizioni economiche in base alle quali era stato sottoscritto il contratto di conto lavorazione con Eni Divisione R&M, ha portato alla rinegoziazione dello stesso con effetti a partire da 1 gennaio 2014, al fine di riallineare il compenso al benchmark interno delle Raffinerie Eni. Tuttavia, Raffineria di Gela SpA ha verificato la possibilità di individuare nuovi clienti a condizioni più vantaggiose rispetto a quanto proposto da Eni Divisione R&M e a seguito di tali verifiche, ha deciso di proseguire il contratto alle condizioni proposte, procedendo all’analisi degli effetti sui conti economici previsionali per il quadriennio 2013-2016, sul cash flow della società e sul valore di recupero degli asset.Pertanto, a seguito del mutamento delle condizioni contrattuali in vigore dal 1 gennaio 2014, che determineranno un peggioramento dei margini e dei risultati operativi, si è proceduto a testare il valore degli asset iscritti in bilancio, attraverso il confronto tra il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal valore d’uso. La valutazione è stata effettuata su tutti gli impianti di Raffineria di Gela.Il valore negativo così calcolato, rappresentando il valore d’uso ovvero il valore recuperabile, ha determinato la necessità di procedere a una svalutazione integrale degli asset del capitale immobilizzato pari a 579.860 migliaia di euro. Si è inoltre proceduto a svalutare le imposte anticipate per mancanza del requisito di recuperabilità delle stesse per un importo complessivo di 244.236 migliaia di euro, con un effetto sul conto economico pari a 69.628 migliaia di euro.La lavorazione nel corso dell’anno 2012 è stata pari a 2.461 mila tonnellate. Il risultato gestionale dell’attività di raffinazione è stato positivo e pari a 8.260 migliaia di euro. La performance produttiva è stata positiva e caratterizzata dalla contrazione della lavorazione di materie prime a basso valore aggiunto a vantaggio di lavorazioni più redditizie (greggi locali e nazionali).

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I prodotti ottenuti e il consumo dei singoli impianti sono evidenziati nel prospetto seguente:

Tabella 1 - Consumo di materie prime

Consumo materie prime um 2010 2011 2012Greggio in lavorazione t 3.285.266 3.013.598 2.057.232Semilavorati in lavorazione t 1.825.196 1.572.402 417.308Catalizzatori t 121 626 1.141Additivi e Chemicals t 21.449 14.404 13.657TOTALE MATERIE PRIME 5.132.031 4.601.030 2.489.338

Tabella 2 - Bilancio di materia della Raffineria

Prodotto (t) 2010 2011 2012Greggio in lavorazione 3.285.266 3.013.598 2.057.232 Semilavorati in lavorazione 1.825.196 1.572.402 417.308Prodotto totale lordo 5.110.462 4.586.000 2.474.540Benzina Super 0 0 0Benzine SP 951.919 951.375 486.883Petroli e Gasoli 1.277.698 1.714.575 970.089Olio Combustibile e Pet Coke 907.091 971.609 432.413GPL 86.243 68.641 36.024Altri prodotti 1.849.713 838.668 513.039Totale produzione 5.072.665 4.544.869 2.438.447Lavorazione netta (-acqua) 5.095.431 4.572.052 2.461.357Lavorazione netta (-acqua e perdite) 5.072.665 4.544.869 2.438.447

*I dati riportati nella tabella 2 “Bilancio di materia della raffineria” presentano delle differenze rispetto a quanto riportato nel documento del 2011 avendo nel 2012 riportato una diversa classificazione della produzione.

Tabella 3 - Consumo di combustibili e produzione di energia elettrica

um 2010 2011 2012Totale combustibili t 927.353 861.129 603.458Centrale Termoelettrica t 649.127 633.702 489.786Coke di petrolio t 332.567 383.970 308.034Olio combustibile t 194.275 147.008 78.225Fuel gas t 117.925 97.719 97.941Gasolio t 275 390 376Metano t 4.085 4.615 5.210Processo di raffinazione t 278.226 227.427 113.672Coke di petrolio t 108.139 75.768 35.923Olio combustibile t 27.090 15.189 5.677Fuel gas t 142.997 136.470 72.072

Totale TJ 35.556 32.620 22.808Coke di petrolio TJ 15.169 15.783 11.820Olio combustibile TJ 8.830 6.416 3.334Fuel gas TJ 11.360 10.195 7.402Gasolio TJ 12 17 16Metano TJ 185 209 236

Produzione lorda di energia elettrica (CTE) GWh 1.315,212 1.224,508* 905,583Autoconsumo CTE GWh 96,685 95,079 79,066Energia elettrica erogata alla rete** GWh 253,978 187,215 177,816Energia elettrica erogata a stabilimento*** GWh 964,549 942,214 648,701

Indice di efficienza energetica (EII) - 103,06 104,64 115,01

Quote assegnate emission trading n 2.939,70 2.939,70 2.939,70

* Il valore del 2011 è differente rispetto a quello riportato nel bilancio 2011 poiché lo scorso anno è stata inserita anche la quantità di energia elettrica ceduta.** L’energia elettrica erogata alla rete è costituita da energia netta erogata alla rete comprese le perdite per distribuzione ed esclusa l’energia acquisita dalla rete.*** L’Energy Intensity Index (EII - indice di efficienza energetica) rappresenta il valore complessivo dell’energia effettivamente utilizzata in un determinato anno nei vari impianti di processo della Raffineria, rapportato al corrispondente valore determinato in base a consumi standard predefiniti per ciascun impianto di processo.

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Ra. Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012

Nota Metodologica

Perimetro e periodo di rendicontazione Il Bilancio di Sostenibilità di Raffineria di Gela SpA è redatto con frequenza annuale, il periodo di riferimento del rapporto è l’esercizio 2012. L’ultimo Bilancio di Sostenibilità della Società, riferito all’esercizio 2011, è stato pubblicato a settembre 2012. Il perimetro del rapporto coincide, per quanto concerne la performance economica e sociale, con il perimetro del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2012 di Raffineria di Gela SpA. Non sono riportate nel presente rapporto informazioni relative a società in joint venture, società controllate, stabilimenti in leasing, attività in outsourcing ed altre entità che possano influenzare in modo significativo la comparabilità dei bilanci tra i periodi. Nel bilancio è indicato: • conladicitura“Eni”ilGruppoEni;• conladicituraR&Mladivisionedelgruppoeni“Refining&Marketing”;• conladicitura“raffineria”o“RaGe”lasocietàRaffineriadiGelaSpA.

Materialità I temi esposti nel bilancio derivano da un’analisi della materialità condotta dal gruppo di lavoro responsabile della redazione del bilancio ed illustrano i principali impatti sociali e ambientali della Raffineria rilevanti per i principali stakeholder di riferimento.

Principi di redazione Il Bilancio di Sostenibilità 2012 è stato predisposto in conformità alle “Linee guida per il reporting di sostenibilità”, versione G3.0, pubblicate nel 2006 dal G.R.I.- Global Reporting Initiative. Il quadro sistematico degli indicatori G.R.I. applicabili a Raffineria di Gela è presentato a pagina 56. Il livello di confidenza e di garanzia della completezza delle informazioni presentate rispetto a quelle richieste dal GRI Reporting Framework ha reso possibile il processo di autodichiarazione al livello C+.

Criteri dei livelli di applicazioneI report predisposti per qualificarsi per i livelli C, C+, B, B+, A o A+ devono soddisfare i criteri indicati nella colonna del livello corrispondente.

Fonti e sistema di rilevazione dei dati Il processo di redazione del Bilancio di Sostenibilità si caratterizza per un coinvolgimento indiretto di alcuni stakeholder esterni e un coinvolgimento diretto di tutte le funzioni aziendali. La raccolta delle informazioni è avvenuta tramite specifica documentazione inviata da tutti i referenti e poi controllata dal responsabile per la redazione del Bilancio. Le fonti dei dati sono di volta in volta indicate nel Bilancio di Sostenibilità. Eventuali revisioni apportate al calcolo puntuale o alle stime dei dati riferiti agli esercizi 2010 e 2011 sono espressamente spiegate e commentate. I dati e le informazioni economico-finanziarie sono desunti dal Bilancio di Esercizio della Raffineria chiuso al 31 Dicembre 2012.

Processo di AssuranceIl Bilancio di Sostenibilità 2012 è verificato da un auditor indipendente che ha condotto una revisione limitata secondo i criteri previsti dall’ISAE 3000.

Metodologie di calcolo Le specifiche relative alle metodologie di calcolo e alle spiegazioni dei trend nel Bilancio sono riportate nel documento.

Il Bilancio di Sostenibilità è editato e pubblicato in italiano ed è disponibile alla sezione Sostenibilità del sito istituzionale www.eni.com.Informazioni aggiuntive e approfondimenti sulle tematiche esposte nel bilancio possono richiedersi all’indirizzo e-mail sostenibilità[email protected].

Conformità al2002 C C+ B B+ A A+

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Eni è consapevole

dell’importanza che

rivestono le relazioni:

esse costituiscono

occasioni di confronto

reciproco, di crescita

e arricchimento

dando vita ad un

dialogo continuo e

ad un coinvolgimento

partecipativo, che

favorisce la costruzione

del consenso e della

fiducia, migliora i

processi decisionali e

aiuta a ridurre i conflitti

fra i diversi portatori di

interesse.

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Le relazioni con gli stakeholder e il territorio

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1.1 - Le relazioni con gli stakeholders e il capitale relazionale

1.2 - Gli Stakeholderdi Raffineria di Gela

“Eni è consapevole dell’importanza che rivestono le relazioni: esse costituiscono occasioni di confronto reciproco, di crescita e arricchi-mento dando vita a un dialogo continuo e a un coinvolgimento partecipativo, che favorisce la costruzione del consenso e della fiducia, migliora i processi decisionali e aiuta a ridurre i conflitti fra i diversi portatori di interesse.Eni adotta un sistema di gestione delle relazioni che punta alla costruzione di relazioni stabili, solide e durature, volte alla condivisione di obiettivi di business e al coinvolgimento degli stakeholder. Considerata la complessità dei contesti e dei rapporti che la società instaura e la pluralità di interlocutori, le strategie di dialogo e coinvol-gimento degli stakeholder si fondano su alcuni obiettivi di riferimento, tra cui l’individuazione preventiva delle potenziali criticità, il coin-volgimento sistematico degli attori chiave in ogni fase delle attività, la definizione e la condivisione di principi comuni, al fine di perseguire un approccio proattivo nei confronti dei propri portatori d’interesse e una maggiore integrazione degli impegni condivisi.”Raffineria di Gela, nel rispetto delle linee guida Eni, promuove lo stakeholder engagement attraverso la costruzione di relazioni solide e la condivisione di obiettivi di sviluppo, grazie anche al coinvolgimento e alla partecipazione attiva degli stakeholder locali.In particolare, sono stati individuati come rilevanti per Raffineria di Gela i seguenti stakeholder:• ilpersonale;• ifornitori;• iclienti;• leistituzionipubblicheeglientilocali;• lacomunitàlocale.Nei paragrafi seguenti sono illustrati i rapporti intrattenuti con ciascuna delle categorie sopra identificate.

1.2.1 - Le persone

“Le persone sono l’elemento indispensabile e fondamentale per l’esistenza stessa dell’impresa e gli obiettivi aziendali si possono raggiun-gere solo con la loro dedizione e professionalità. Su questo principio cardine si fonda la Policy Le nostre persone, cui Eni ispira il proprio modus operandi, attraverso il riconoscimento, lo sviluppo e la salvaguardia di un patrimonio di risorse necessario per la creazione di valore sostenibile nel tempo.Eni ha adottato strumenti a supporto della valutazione delle persone, del loro coinvolgimento, della loro crescita professionale, anche attraverso l’esperienza internazionale, che permettono di costruire percorsi di sviluppo e formazione coerenti ed efficaci per il business.”

La gestione e lo sviluppo delle risorse umane nella Raffineria di Gela seguono il modello Eni e hanno come basi la centralità della persona e la sua tutela, lo sviluppo delle capacità e delle competenze, la realizzazione del potenziale attraverso la piena espressione della propria energia e creatività, la creazione di un ambiente di lavoro che offra a tutti le medesime opportunità sulla base di criteri di merito condivisi e senza discriminazioni.Le persone vengono sempre più riconosciute essere risorse chiave per il raggiungimento del successo aziendale. Riconoscere la cen-tralità della persona e impegnarsi per una sua valorizzazione nel luogo di lavoro al fine di contribuire all’aumento e al miglioramento dei risultati organizzativi, porta il management di Raffineria a interrogarsi rispetto ai processi e agli strumenti utilizzati per attrarre, trattenere e motivare lavoratori e lavoratrici.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Le relazioni con gli stakeholder e il territorio

Il compito di attrarre, trattenere e motivare le persone in azienda viene tradizionalmente attribuito alla politica retributiva ovvero all’insieme delle scelte rispetto ai processi e alle soluzioni in ambito di retribuzione fissa e retribuzione variabile adottate dall’impresa con l’obiettivo di allineare l’operato delle persone con le priorità strategiche dell’organizzazione e con gli obiettivi delle unità funzionali in cui lavorano. Quando un’impresa considera le persone, con le loro diversità e specificità, come fattore chiave per il raggiungimento del successo orga-nizzativo, riconosce l’importanza di combinare fra loro i vari strumenti tangibili e intangibili, monetari e non monetari, creando sistemi di interventi che si allargano al di là dell’aspetto retributivo (che rimane comunque rilevante) per cercare di soddisfare i diversi bisogni delle persone (fisiologici, di sicurezza, relazionali, di stima e di autorealizzazione). Così facendo Raffineria di Gela mira a realizzare un passaggio, sia culturale sia organizzativo, da un’ottica di politica retributiva tradizio-nale (non sono previsti benefit per i dipendenti), ad una logica che riconosce come i soli incrementi retributivi non siano soluzioni efficaci per soddisfare i bisogni di ordine superiore (relazionali, di autostima e autorealizzazione). Inoltre, circa l’8% del personale, tra quadri e dirigenti, riceve regolarmente valutazioni della performance e dello sviluppo della propria carriera.Nel corso del 2012 è proseguita la politica di ridimensionamento del sito industriale di Gela sia riguardo gli organici sia la relativa forza in servizio. In particolare, in linea anche con quanto previsto dal piano quadriennale 2010/2013, si è intrapreso un importante piano gestio-nale di efficienza che ha attestato la forza di fine periodo a 1.061 unità (-113 risorse rispetto all’esercizio precedente).A supporto delle azioni gestionali di riduzione delle risorse umane, sono stati utilizzati tutti gli ammortizzatori esistenti nella prassi Eni (esodiincentivati,netting,trasferimentipressoaltrisitidelGruppoEni);inoltre,sièpensatodiattivareancheun“percorsodidiversifi-cazione professionale” indirizzato a un pool di risorse (30 unità) della Raffineria di Gela che si sono misurate in contesti diversi e sfidanti presso realtà estere della Divisione E&P.In conseguenza del perdurare del difficile momento dell’industria della raffinazione italiana, la società ha siglato in data 24/04/2012 con le Organizzazioni Sindacali di Categoria un verbale d’accordo sindacale di fermata parziale della Raffineria di Gela con conseguente ricorso all’istituto della Cassa Integrazione Ordinaria Guadagni che prevedeva la sospensione a zero ore per un massimo di 400 lavoratori.

Per quanto concerne il monitoraggio delle risorse laureate (dall’assunzione fino al 36° mese), sono state portate a compimento tutte le azioni gestionali (incontri con risorse, tutor e responsabile) così come prevedono le procedure in relazione alle politiche Eni.Per il 2012 è proseguito lo sforzo organizzativo volto alla razionalizzazione degli organici della Raffineria di Gela con l’obiettivo di adottare un modello più snello e semplice pur mantenendo inalterati gli alti standard qualitativi in termini di sicurezza e gestione degli impianti. In particolare, per quanto riguarda gli interventi di riduzione degli organici e in linea con quanto stabilito dal verbale di accordo sindacale del 28 febbraio 2011 siglato con le Organizzazioni Sindacali di Categoria, si è intrapreso un iter sindacale con la locale RSU che ha compor-tato importanti saving strutturali di 126 (posti di lavoro). Da un punto di vista organizzativo il 14/12/2012 è stato raggiunto un accordo con le Organizzazioni Sindacali per la riduzione di ulteriori 41 posizioni di lavoro in ambito SERTEC (Servizi Tecnici) traguardando in anticipo quanto previsto dagli accordi del 2011.

Nel corso del 2012 è stato avviato ed è in fase di completamento, il processo di adeguamento normativo della Raffineria di Gela alle MSG emesse da Eni. A supporto dell’attività descritta è stato fornito tutto il supporto metodologico propedeutico all’attuazione.Inoltre, tutti i dipendenti di Raffineria di Gela sono coperti da accordo collettivo di contrattazione. Tale contratto, non prevede un periodo minimo di preavviso per la comunicazione di ristrutturazioni e modifiche organizzative alle unità interessate.

Le attività di Formazione e di Comunicazione con il Territorio hanno registrato per il 2012 un consuntivo di 44.085 ore, così distribuito: • formazioneore31.200en.5.257partecipazioni(comprendonorisorsechehannopartecipatoancheapiùcorsi);• comunicazioneconilTerritorioore12.885en.1.710partecipanti.

Le attività di formazione hanno concentrato la loro azione prevalentemente su progetti indirizzati alla sicurezza (55% del totale formazio-ne) ma anche alla conduzione impiantistica e al filone comportamentale. Complessivamente sono state consuntivate 17.692 ore di formazione HSE (più del doppio rispetto al dato 2011) a favore dei dipenden-ti della Raffineria, con 4.740 partecipazioni (+60% circa rispetto al 2011) e 8.367 ore a favore dei dipendenti dell’indotto (+ 20% circa rispetto al 2011) con 1.162 partecipanti.

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Particolare risalto formativo è stato dato alle numerose procedure di HSE, emesse secondo lo Standard MSG, organizzando corsi “ad hoc” finalizzati alla sensibilizzazione/conoscenza delle suddette procedure per meglio applicarle nei vari ambiti lavorativi coinvolgendo circa 300 risorse. Altra attività rilevante, che ha avuto inizio a novembre 2012 e che proseguirà per tutto il 2013, è l’applicazione dell’Accordo Stato/Regioni del D.Lgs. 81/2008 che abbraccerà tutta la popolazione di Raffineria per la parte di formazione generale e specifica dei lavoratori per le classi di rischio “alto” e “basso”. Tale corso, con le varie edizioni, è stato realizzato con il cofinanziamento di Fondimpresa e la collaborazione di ECU consentendo un recu-pero di costi ragguardevoli.

Nel corso del 2012 l’attività del servizio sanitario aziendale ha avuto come obiettivo principale la promozione e la tutela della salute attra-verso la sorveglianza sanitaria, per tutti i dipendenti, sulla base dei rischi per la salute secondo il “Documento di Valutazione dei Rischi”, come previsto dal D.Lgs. 81/2008, riferito alla mansione prevista dal modello organizzativo della Società Raffineria di Gela SpA.I controlli sanitari sono stati rivolti ai possibili rischi derivanti dall’esposizione a sostanze chimiche, cancerogene, agenti biologici, a rumo-re, all’attività lavorativa con attrezzatura munita di videoterminali.Oltre alla visita periodica è stato eseguito un “pacchetto di esami” di laboratorio e strumentali.In totale sono state effettuate 1.844 indagini strumentali (audiometrie e spirometrie rispettivamente 950 e 894), 982 visite periodiche, 1.098 esami di laboratorio, 355 visite oculistiche, 56 esami cardiologici, 818 metaboliti urinari, 131 test rapidi per accertamento di assen-za tossicodipendenza, 600 test per accertamento assenza uso di alcool.L’esito finale di tale “programma” è stato sottoposto, come regolare pratica, a commento sanitario al datore di lavoro e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e ambiente (Art. 35 D.Lgs. 81/2008).Per i servizi di infermeria sono state effettuate prestazioni di primo soccorso, consulenze mediche, misurazioni di valori pressori, misu-razioni di glicemia, terapie mediche, tutte sotto il diretto controllo del medico di fabbrica (complessivamente 1.127 prestazioni medico-infermieristiche).Formazione su tecniche di primo soccorso e normative di Medicina del Lavoro è stata effettuata a neo assunti diplomati/laureati dal per-sonale paramedico e medico.Nel 2012 la Raffineria di Gela SpA ha proseguito nelle iniziative per la promozione e la salvaguardia della salute. In particolare è proseguita la collaborazione con la Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia (Centro Nazionale Informazione Tossicologica). Tale fondazione fornisce gli antidoti, sostanze cioè, che neutralizzano o si contrappongono agli effetti dovuti all’inalazione o all’ingestione di sostanze nocive, al Centro Sanitario di Raffineria di Gela e cura la sostituzione/reintegro di antidoti scaduti/utilizzati. L’armadio antidoti è da considerare come presidio farmaceutico avanzato della Fondazione S. Maugeri, disponibile all’occorrenza per il presidio ospedaliero locale e sud orientale della Sicilia. Inoltre, sono state avviate nel 2012 le procedure per il rinnovo della convenzione, firmata per la prima volta nel 2008, per il Progetto Salute con l’Azienda Sanitaria Provinciale Vittorio Emanuele di Gela (ASP 2) per la Prevenzione Oncologica Secondaria e la Prevenzione delle Ma-lattieCardiovascolari;ilprogettoèapertoatuttiidipendentiedexdipendentidellaRaffineriadiGela.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Le relazioni con gli stakeholder e il territorio

Tabella 4 - Le persone

Indici personale aziendale um 2010 2011 2012

Dipendenti in servizio n 1.259 1.174 1.061

Dipendenti per categoria professionale n 1.259 1.174 1.061

Dirigenti n 11 11 10

Quadri n 107 94 89

Impiegati n 539 517 483

Operai n 602 552 479

Dipendenti per fascia di età 1.259 1.174 1.061

18 - 29 n 95 66 76

30 - 39 n 614 585 451

40 - 54 n 417 447 465

Over 54 n 133 76 69

Dipendenti per genere n 1.259 1.174 1.061

Donne n 44 43 41

Uomini n 1.215 1131 1020

Scolarizzazione n 1.259 1.174 1.061

Licenza elementare n 39 16 10

Licenza media inferiore n 106 83 76

Diploma n 1.026 981 892

Laurea n 88 94 83

Dipendenti per tipologia contrattuale n 1.259 1.174 1.061

Tempo indeterminato n 1.196 1.132 1.043

Apprendistato n 63 42 18

Dipendenti iscritti alle organizzazioni sindacali % 94 95 93

Variazioni sul numero dei dipendenti n -95 -85 -113

Ore di formazione per tipo h 52.325 29.565 31.200

Istituzionale h 0 92 24

Comportamentale e Comunicazione h 300 480 260

Professionale Trasversale h 1.409 1.603 482

Professionale Tecnico Commerciale h 24.914 17.001 8.495

HSEQ h 20.725 8.622 17.692

Lingue Informatica h 4.977 1.767 4.247

Ore di formazione sicurezza h 20.669 8.580 17.119

Spesa in formazione Mln € 0,71 0,93 0,73

Numero infortuni dipendenti n 7 5 1

Indice di gravità 14,24 6,22 5,17

Indice di frequenza 2,40 2,13 0,54

Esami diagnostici per tipologia n 3.285 2.793 1.872

Esami di laboratorio n 1.258 991 623

Esami strumentali n 2.027 1.802 1.249

Tasso di assenteismo % 9,76 8,51 6,83

Indice di frequenza 2,40 2,13 0,54

Esami diagnostici per tipologia n 3.285 2.793 1.872

Esami di laboratorio n 1.258 991 623

Esami strumentali n 2.027 1.802 1.249

Tasso di assenteismo % 9,76 8,51 6,83

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1.2.2 - I fornitori

“Oltre che attraverso l’occupazione diretta, Eni partecipa allo sviluppo dei Paesi in cui opera anche attraverso il potenziamento della filie-ra legata all’indotto in accordo con i Governi locali. Eni promuove la massimizzazione del local content partendo da una valutazione delle potenzialità locali nei Paesi in cui è in procinto di avviare le attività. Gli obiettivi di sviluppo del local content sono definiti a livello di Corpora-te attraverso linee guida specifiche, le Guidelines for Preparation of Procurement Strategy, e sviluppati nei vari progetti secondo le pecu-liarità locali, oltre a essere spesso regolati nell’ambito degli accordi in essere secondo parametri ben definiti.Nella maggior parte dei Paesi in cui Eni opera, la percentuale di pro-

curato locale supera il 50%, raggiungendo valori di oltre il 75% in alcuni di questi, ad esempio in Egitto, Ecuador e Brasile. Eni, insieme ad altre imprese, partecipa ai tavoli di lavoro internazionali sul tema; in particolare, dal 2010 partecipa al progetto National Market Participation Initiative del World Business Council on Sustainable Develpoment (WBCSD) per l’individuazione di buone pratiche in tema di local content. Eni promuove attivamente lo sviluppo dei fornitori locali attraverso una serie di iniziative che prevedono l’accompagnamento alla crescita dei loro manager attraverso le qualifiche internazionali in ambiente, qualità, salute e sicurezza, finanza e project management. Inoltre, svolge regolarmente atti-vità di Market Intelligence nei Paesi di presenza con l’obiettivo principale di fornire informazioni alle funzioni che a livello di subsidiary saranno responsabili dello sviluppo di contratti e di appalti. Tramite l’implementazione di un Vendor Management System, Eni offre alle imprese locali affiancamento e attività di formazione, affinché raggiungano standard e performance sempre più elevate che consentano loro di ottenere nuovi contratti di fornitura e certificazioni riconosciute a livello internazionale. La formazione riguarda anche le modalità attraverso cui operare: la sostenibilità e, in particolare, la tutela dei diritti umani, sono oggetto di azioni di formazione, monitoraggio e controllo che consentono ai fornitori di migliorare la propria gestione ed essere più competitivi. Particolare attenzione è posta rispetto alle aree geografiche considerate più a rischio quali Iraq, Pakistan e Algeria”.

Negli ultimi anni le modalità con le quali sono gestiti i rapporti tra la Raffineria di Gela e i suoi fornitori sono state progressivamente alline-ate alle procedure e agli standard adottati da Eni SpA.

Un fornitore della raffineria deve essere in possesso di requisiti minimi, propedeutici all’affidamento di un qualsiasi contratto di fornitura. Esistono requisiti di carattere generale (Eni), come l’impegno a rispettare normative e standard specifici, quali il Codice Etico aziendale, il Modello 231, oltre che, con riferimento ai principi e alle pratiche di salute, sicurezza e ambiente, di accettare standard contrattuali e standard specifici. A Gela, a questi requisiti generali si aggiunge il rispetto dei principi del Protocollo di Legalità.Esistono poi i requisiti di carattere specifico, relativi al singolo processo di gara: fatturato minimo, qualifica, referenze, ecc.. Conscia dell’importanza del ruolo dei fornitori nel successo del proprio business, la Raffineria di Gela è impegnata nel loro sviluppo attra-verso una serie di azioni e di interventi tesi a favorire la crescita tecnico-professionale delle imprese che operano nel suo perimetro. Detto sviluppo è il risultato di:• attivitàdiformazioneeinformazionedelleimpresesuSaluteeSicurezza;• sponsorshipdelleimpresedell’indottoversoEniSpA.L’azionehaavutoehacomeobiettivol’inserimentodiquesteimpresenellevendor

list delle gare esperite da Eni per la fornitura di beni e di servizi per i propri siti in Italia e all’estero. Questo processo è ormai strutturato e monitorato. Con cadenza periodica la Direzione Approvvigionamenti di Eni SpA trasmette alla Raffineria di Gela il report con i risultati dellegareel’evidenzadeicontrattiassegnatialledittedell’indotto;

• attivitàdiqualifica insettorimerceologiciaggiuntivi rispettoaquellodelcorebusiness,nelmomento incui l’impresadiversifica leforniture che è in grado di offrire.

La sponsorship, oltre a fornire all’impresa nuove occasioni di business e nuovi mercati, permette un progressivo disimpegno nel rapporto, a volte prioritario, altre esclusivo (fenomeno della monocommittenza) con la Raffineria di Gela.

Turnover 2012

-10

-30

-50

-70

-90

Assunzioni Rientria distacco

Cessazioni Altre uscite(es. cessionitemporanee

ad altre societàdel Gruppo Eni)

Grafico 1 - Turnover 2012

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Le relazioni con gli stakeholder e il territorio

Relativamente alla qualifica dei fornitori, sopra accennata, Raffineria di Gela ha completato il processo di integrazione nel sistema di gestione dei fornitori Eni (GFA Multisocietario). Raffineria di Gela svolge direttamente i processi di qualifica “locale” dei propri fornitori. Un fornitore locale, anche se qualificato dalla Raffineria è visibile a tutte le funzioni approvvigionamenti di Eni SpA e alle sue controllate.La Raffineria di Gela adotta un sistema strutturato di qualifica dei fornitori basato sulla valutazione della loro capacità economico-finan-ziaria, tecnica e organizzativa, ma anche sul rispetto degli standard relativi alle principali tematiche HSE.I fornitori devono attenersi al Codice Etico, che definisce l’impegno della società al rispetto dei diritti umani, delle condizioni di lavoro, della sicu-rezza e della protezione ambientale. L’accettazione da parte del fornitore del Codice Etico è il prerequisito indispensabile per l’avvio del processo di qualifica, insieme alla dichiarazione da parte dello stesso, di regolarità retributiva, contributiva e assicurativa nei riguardi del proprio personale. Il venir meno di uno dei requisiti sopra menzionati, è condizione sufficiente per la sospensione dello stato di qualifica e per lo scioglimento del rapporto contrattuale.

I fornitori, ottenuta la qualifica, sono monitorati mediante valutazioni (feedback) espresse dalle funzioni tecniche aziendali.

Pur nel rigoroso rispetto delle procedure interne e di Eni SpA, la Raffineria di Gela si avvale, ove e quando possibile “prioritariamente” dell’opera delle imprese del comprensorio (indotto). Di seguito la tabella con i dati di dettaglio (indici fornitori) relativi al triennio 2010-2012.Il trend dell’organico delle ditte terze, in flessione rispetto al 2011, è giustificato dalle minori lavorazioni avute nel corso dell’anno in Raffi-neria, che conseguentemente hanno portato a un minor ricorso a prestazioni di ditte terze.

Tabella 5 - I fornitori

Indici fornitori um 2010 2011 2012Organico delle ditte appaltatrici n 2.563 3.328 2.595Giorni lavorati da dipendenti di appaltatori e subappaltatori gg 250.073 300.233 226.926Operation gg 71.697 83.164 85.514Manutenzione gg 178.376 217.068 141.412Fornitori con procurato >1 mln euro* n 34 32 39Fornitori locali (AG-CL-EN-RG) con contrattualizzato >1 mln euro n 10 9 8Fornitori siciliani con contrattualizzato >1 Mln € n 4 3 6Fornitori italiani con contrattualizzato >1 Mln € n 18 19 21Fornitori esteri con contrattualizzato >1 Mln € n 2 1 4Procurato contratti Mln € 232,09 256,56 248,58Procurato fornitori locali (AG-CL-EN-RG) Mln € 62,07 57,10 43,26Procurato fornitori siciliani (escluso comprensorio) Mln € 38,10 20,90 39,01Procurato fornitori italiani Mln € 122,98 158,31 95,78Procurato fornitori esteri Mln € 8,94 20,25 70,52Procurato per tipologia di contratto Mln € 232,09 256,56 248,58Beni Mln € 37,12 91,65 108,59Lavori Mln € 106,67 49,97 25,89Servizi Mln € 88,30 114,94 114,10Infortuni sul lavoro ditte appaltatrici gravi o mortali** n 0 0 6

Formazione su salute e sicurezzah 330 7.087 8.367n 55 1.481 1.162

* Rispetto ai dati pubblicati nel Bilancio di Sostenibilità 2011, la classificazione dei fornitori con procurato maggiore di un milione di euro, in questo Bilancio, ha voluto rispecchiare la classificazione fatta per il procurato contrattuale.** Vengono considerati infortuni gravi tutti gli infortuni aventi un periodo di assenza dal lavoro uguale o superiore a 30 giorni. Inoltre, nel corso del 2012 uno dei 6 infortuni gravi registrati è stato fatale.

1.2.2.1 - Legalità

Fattori chiave dell’impegno per la sostenibilità di Raffineria di Gela sono la capacità di svolgere il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, onestà e integrità, nonché il rispetto delle leggi e dei regolamenti, degli standard internazionali e delle linee guida che si applicano al suo business.La Raffineria ricerca presso i suoi fornitori l’impegno al rispetto dei medesimi principi che sono alla base della sua condotta, in particolare il rispetto degli standard di salute, sicurezza e ambiente, la tutela del lavoro, il rispetto della legalità, il contrasto alla criminalità organiz-zata, alla corruzione e a comportamenti illeciti.

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In aggiunta al sistema strutturato di qualifica dei fornitori, Raffineria di Gela, nel 2007, è stata capofila nella firma del “Protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata in relazione agli interventi di manutenzione ordinaria e straor-dinaria e nei singoli investimenti da compiere nell’area industriale del Polo petrolchimico della provincia di Caltanissetta”. Si tratta di un vero e proprio Protocollo di Legalità stipulato tra la Prefettura, le Aziende del Polo, le Forze dell’Ordine, Confindustria e i Sin-dacati, al fine di contrastare le infiltrazioni mafiose, il lavoro nero, i tentativi di estorsione e garantire la salute e sicurezza in tutti i lavori svolti da appaltatori e sub-appaltatori nel Polo.

La firma del protocollo segue un percorso iniziato nel 2005 con la firma da parte dei Sindacati e di Confindustria del protocollo d’intesa per lo sviluppo della provincia di Caltanissetta, formalizzato nel 2007.Secondo quanto previsto dal protocollo, Raffineria di Gela può rescindere un contratto stipulato con un fornitore che non provveda tem-pestivamente a denunciare eventuali tentativi di estorsione o che non si attenga a regole di trasparenza come, ad esempio, l’obbligo di retribuire i propri dipendenti con bonifici bancari.RaffineriadiGelasièdotatadiunabancadatiaggiornatadelleimpreseaggiudicatariedegliappaltiedeisubappalti;unreportdiquestabanca dati è trasmesso periodicamente alla Prefettura e alle autorità di pubblica sicurezza. Dal 2009, al rapporto periodico è stata aggiunta un’informativa alla Confindustria di Caltanissetta, con la quale Raffineria di Gela comunica il nominativo delle imprese siciliane assegnatarie di un contratto di appalto e/o di un subappalto. L’iniziativa si inserisce nel processo di sviluppo dei fornitori locali.Nel corso del 2012 Raffineria di Gela ha intensificato il numero delle verifiche sugli appaltatori e sui subappaltatori, in relazione al corretto pagamento delle retribuzioni, dei contributi previdenziali e assicurativi e al rispetto delle vigenti norme in materia di salute e sicurezza.

Protocollo d’IntesaNel mese di luglio 2012, la Raffineria di Gela ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa, unitamente all’Assessorato Regionale Attività Produtti-ve, alla Provincia di Caltanissetta, al Comune di Gela, all’Ufficio Provinciale del Lavoro, a Confindustria Sicilia, a Confindustria Caltanissetta, a Lega Coop. Sicilia, a Eni Divisione R&M e alle segreterie Confederali CGIL - CISL - UIL. Il protocollo, tenuto conto del difficile scenario della raffinazione nel Mediterraneo, impegna le parti sottoscrittrici, ciascuna per il proprio ambito di competenza, ad attuare azioni per lo sviluppo industriale del territorio, la tutela dei lavoratori dell’indotto e la salvaguardia dell’ambiente.

Elemento significativo del Protocollo d’Intesa è la creazione della “Lista di disponibilità occupazionale permanente” nella quale confluiran-no i lavoratori delle imprese dell’indotto che a seguito delle riorganizzazioni industriali non troveranno occupazione immediata. A questa lista attingeranno in via prioritaria le imprese che a seguito dell’acquisizione di nuovi contratti, avranno necessità di assumere lavoratori.

1.2.3 - I clienti

“Per un impresa come Eni sono di interesse strategico la creazione e il consolidamento di rapporti solidi e duraturi con tutti gli stakeholder, in primis con i propri clienti, principali fruitori dei servizi, dell’innovazione e della qualità dei prodotti offerte da Eni.”

Per Raffineria di Gela, “sostenibilità” nelle attività commerciali significa soprattutto trasparenza nei confronti dei clienti e qualità dei servi-zi e delle utilities erogate, tutela delle persone e del lavoro in azienda, promozione del territorio e innovazione.È questa visione complessa e articolata della sostenibilità che può rappresentare un valore per clienti e fruitori di servizi in genere, crean-do e consolidando la fiducia nel tempo e trasformandosi in vantaggio per l’azienda anche da un punto di vista competitivo.I maggiori clienti di Raffineria di Gela possono raggrupparsi in due macroaree: Società del Gruppo e Clienti Terzi.

Tra le società del gruppo particolare importanza rivestono i rapporti commerciali con:• Versalis-exPolimeriEuropa(contrattodicontolavorazioneecontrattodiserviziambientali);• EniR&M(contrattodicontolavorazione);• Enimed(somministrazioneutilitiesecontrattodilavorieservizi);

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Le relazioni con gli stakeholder e il territorio

• Syndial(somministrazioneutilitieseserviziecontrattodiserviziambientali);• EniR&S(progettopilotaperbiofissazioneCO2 dalle microalghe).

Di seguito i maggiori contratti stipulati con Enti Terzi:• SicilianaMetalli(venditamaterialidirisulta);• Ecorigen(somministrazioneutilitieseservizi);• ATOCL2(trattamentopercolato);• Caltaqua(depurazionerefluiurbani);• ASI(depurazionerefluiindustriali);• Siciliacque(somministrazioneacquadissalata);• BivierePlast(smaltimentoplastiche);• GSE(interscambidiEnergiaElettrica);• ConsorziodiBonifican.8Ragusa(fornituraacquagrezzaDigaDirillo).

Tabella 6 - I clienti

Indici clienti um 2010 2011 2012Clienti n 97 86 79

Nazionali n 95 83 78

Esteri n 2 3 1

Ricavi della gestione caratteristica Mln € 654,71 632,31 501,14

Eni SpA Divisione Refining & Marketing Mln € 585,89 575,88 441,34

Versalis SpA (ex Polimeri Europa) Mln € 37,34 36,54 34,59

Eni SpA Divisione Gas & Power Mln € 16,99 13,11 14,21

Eni mediterranea idrocarburi SpA Mln € 0,37 2,72 5,59

Altri clienti Mln € 14,12 4,07 5,42

Tipologia di contratto n 39 39 39

Somministrazioni n 16 16 16

Servizi n 18 18 18

Altro n 5 5 5

1.2.4 - Rapporti con Istituzioni Pubbliche ed Enti Locali

Oltre che a attività mirate ai sistemi di produzione (attività primarie per Raffineria di Gela), la Raffineria gestisce alcuni servizi di supporto al business, parte dei quali destinati alla comunità per conto degli Enti locali.Tali servizi, regolati da apposite convenzioni con gli Enti locali e le altre Istituzioni, riguardano la gestione della Diga del Ragoleto, il tratta-mento dei reflui industriali e urbani e la produzione di energia elettrica.

La Raffineria garantisce, inoltre, il servizio di depurazione dei reflui urbani della città di Gela e dei reflui industriali del Consorzio ASI. Il servizio è erogato attraverso un impianto di trattamento biologico composto da due sezioni separate una per i reflui industriali e una per quelli urbani.

LaDigadelRagoletoraccoglieleacquedelfiumeDirillo;laRaffineriadiGelanecuralagestioneelamanutenzione.LaDigaèstatarealiz-zata dall’allora ANIC Gela nel 1961. L’invaso ha una capienza massima di 20 milioni di metri cubi e una capacità utile media di circa 12,5 milioni di metri cubi. L’acqua raccolta viene utilizzata per uso irriguo prevalentemente da parte del Consorzio di Bonifica 8 di Ragusa, per uso industriale dalla raffineria e grazie all’accordo stipulato il 27 giugno 2007 ed entrato in vigore nell’anno 2008 anche per usi civili. Nel giugno del 2007 è stato sottoscritto, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), un accordo tra RaffineriadiGela,AgenziaRegionaleperirifiutieperleacquedellaRegioneSiciliana,ATO6Caltanissetta,CaltaquaSpAeComunediGela;l’accordo consente di destinare le acque dell’invaso finora utilizzate per usi industriali agli usi civili e potabili cittadini. Grazie a questo accordo nel corso del 2008 con l’entrata in funzione del nuovo potabilizzatore, una quota delle acque prelevate dall’invaso (circa 70 litri al secondo) è stata immessa nell’acquedotto della città.

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In data 3 febbraio 2011, presso la Regione Siciliana, è stato firmato un Protocollo d’Intesa, fra Regione Sicilia, Raffineria di Gela ed Enimed, con l’obiettivo di rinsaldare i rapporti di collaborazione fra le realtà industriali Eni del territorio e la regione siciliana, in un’ottica di sviluppo delle relative attività economiche e di crescita industriale e soprattutto di tutela e valorizzazione delle risorse territoriali ambientali, stori-che, culturali, paesaggistiche e di protezione della salute. Al fine di garantire il raggiungimento di tali obiettivi, le parti firmatarie hanno assunto reciproci impegni di piena cooperazione, affinché si pongano in essere attività e si adottino strumenti, ciascuno per la parte di propria competenza, che possano agevolare il mantenimento, la prosecuzione e la crescita delle attività industriali, mantenendo e garantendo al contempo, adeguati livelli di sostenibilità ambientale del territorio.

1.2.5 - Comunità locale e territorio

“Eni investe molte energie per stabilire relazioni positive con le comunità ospitanti, attraverso contributi costruttivi al territorio e la ca-pacità di immettere in esso energie e nuove opportunità di sviluppo. Il coinvolgimento e la partecipazione delle comunità e degli altri stakeholder presenti sul territorio in ogni fase della progettazione e sviluppo delle iniziative stesse risulta essenziale affinché le iniziative sociali promosse da Eni siano efficaci.”“Eni opera nei territori in Italia e nel mondo intessendo relazioni improntate alla correttezza, alla trasparenza e al dialogo continuo con gli stakeholder, perseguendo obiettivi condivisi per creare valore e opportunità di sviluppo sostenibili.

A questo proposito, Eni informa e coinvolge le comunità locali coinvolte dalle sue attività di business, promuovendo il dialogo in tutte le fasi del progetto operativo, con l’obiettivo di:• valutareleloroaspettativesuinuoviprogetti;• condividereiprocessidivalutazionedegliimpattisulterritorio;• progettaregliinterventipermitigareglieventualiimpattinegativi;• individuarepossibilitàdifavorirelosviluppolocale.Al fine di garantire l’accesso all’informazione e la partecipazione delle comunità, in tutte le consociate Eni si è dotata di unità preposte alle relazioni con il territorio, per far sì che le legittime aspettative delle comunità locali nell’ideazione e nella condotta delle attività aziendali siano tenute nella giusta considerazione e per favorire meccanismi di adeguata distribuzione dei profitti derivanti dalle attività estrattive.”

LaRaffineriadiGelarappresentailmaggioreinsediamentoindustrialedellacostameridionalesiciliana;lericadutedelleattivitàsvoltesuperano l’area territoriale di Gela e si estendono a tutto il territorio circostante.La percezione della Raffineria sul territorio è da sempre influenzata da una serie complessa di fattori legati al contesto socio-economico del territorio di insediamento e al tipo di attività svolte nel Polo petrolchimico.In particolare la Raffineria è considerata da un lato come essenziale per la comunità locale per via degli aspetti occupazionali e dei servizi forniti, da un altro lato come fonte di attenzione per via delle attività svolte nel presente e nel passato all’interno del Polo petrolchimico.In considerazione di questi aspetti la Raffineria è impegnata a:• massimizzareibeneficiperlacomunità;• valorizzareilsistemasocio-economicolocale;• mantenereunapienatrasparenzaeun’adeguatacomunicazioneconriferimentoalleattivitàsvolteeagliaspettiambientali,disaluteesicurezzacollegati;

• sviluppareundialogocostanteconglistakeholderlocali;• educareeistruirelenuovegenerazioni.In tale ottica sono state intraprese con tutti i portatori d’interesse esterni coinvolti direttamente o indirettamente dalle attività della Raffi-neria una serie di azioni promosse ai diversi livelli organizzativi che riguardano:• interventieconomici(investimentiprogettuali,liberalitàedonazioni)culturaliesociali;• attivitàdicomunicazione,dialogoecoinvolgimentodellacomunitàlocale(progetticonlescuole,visite,coinvolgimentodellecomunitàlocaliall’internodeiprogettirilevanti);

• legalitàesviluppodelterritorio;• rapporticonleIstituzioniPubblicheegliEntiLocali.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Le relazioni con gli stakeholder e il territorio

Parlare di sostenibilità, oggi, significa anche sostenere un approccio innovativo nell’affrontare le sfide e i dilemmi del territorio. Questo è possibile solamente attraverso l’attivazione di un dialogo costante con gli organismi esterni. Raffineria di Gela SpA si pone come attore attivo nella diffusione della cultura e dei principi dello sviluppo sostenibile, supportando iniziative, collaborando con Università e network d’eccellenza, promuovendo attività di ricerca e innovazione. Infine, la Raffineria si relaziona costantemente attraverso un rapporto di fiducia e di collaborazione reciproca con i propri fornitori e clienti, categorie imprescindibili della catena di creazione del valore, con i quali condivide principi e comportamenti sostenibili.Proprio perché Raffineria di Gela rappresenta sul territorio gelese la realtà economica di maggiore rilievo e di maggiore impatto, le attività da questa svolte non possono prescindere dall’instaurare un rapporto di comunicazione col territorio locale.

Per quanto riguarda la comunicazione, Raffineria di Gela ha attivato un’iniziativa di grande respiro culturale ed educativo di notevole im-patto sul territorio: il concorso “Coloriamo il grigio” che ha coinvolto 300 studenti di 18 istituti artistici e d’arte della Sicilia su una tematica riguardante lo sviluppo sostenibile e l’attenzione all’impatto ambientale. Il concorso è servito a premiare la migliore idea progettuale da applicare per la realizzazione della colorazione esterna di un grande ma-gazzino in costruzione alla Raffineria di Gela per la conservazione del pet coke. Il successo dell’iniziativa ha avuto il suo epilogo attraverso una manifestazione di premiazione dove sono intervenute le rappresentanze scolastiche di tutte le Scuole partecipanti della Sicilia, non-ché le Autorità più significative del Territorio (Prefetto, Sindaco, Vescovo, Magistratura e Forze dell’Ordine). Per suggellare questa importante iniziativa è stato realizzato, con i disegni più significativi di ogni scuola partecipante al concorso, il Calendario 2013 della Raffineria di Gela.

Comunicazione esterna 2012 n. incontri n. partecipantiVisite Scuole in Raffineria 7 197

Stage universitari 5 5

Corcorso "Coloriamo il grigio" con gli Istituti artistici siciliani nelle sedi scolastiche 300

Premiazione "Coloriamo il grigio" con le autorità del territorio 1 250

Totale destinatari comunicazione esterna 752

Tabella 7 - Comunicazione esterna

1.2.5.1 - Interventi economici

La Raffineria di Gela considera gli interventi sul territorio come par-te integrante del rapporto con le comunità locali al fine di contri-buire allo sviluppo delle stesse. L’orientamento aziendale è quello di concentrarsi principalmente sugli interventi economici che pos-sano portare benefici di lunga durata al territorio. Nel 2012 sono stati erogati circa 407.000 euro per contributi associativi, culturali, sociali e per la salute. Dal grafico riportato si può evincere come la categoria “Iniziative per il personale” abbia mantenuto una no-tevole prevalenza sulle altre categorie. Tale fenomeno è un forte indice rappresentativo dell’impegno della Raffineria nei confronti del personale dipendente.

I progetti più rilevanti tra queste iniziative riguardano colonie e campeggi a favore dei figli dei dipendenti e un contributo a Eni Group Club che svolge attività dopolavoristiche.

Interventi Economici sul Territorio

2010 2011 2012

450.000,00

400.000,00

350.000,00

300.000,00

250.000,00

200.000,00

150.000,00

100.000,00

50.000,00

0,00

Iniziativeper il personale

Contributi associativiculturali/sociali

Liberalitàe donazioni

Grafico 2 - Interventi economici nel territorio

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La salute e la sicurezza

delle persone sono una

priorità per Eni e tutte le

soluzioni organizzative

ne garantiscono il rispetto

e la tutela attraverso un

sistema di gestione basato

su norme e procedure,

strumenti di monitoraggio,

audit on site e formazione

continua.

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salute, sicurezza e ambiente

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2.1 - Il Sistema HSE

Il Servizio Salute, Sicurezza e Ambiente (HSE) di Raffineria di Gela ha la responsabilità di promuovere il miglioramento continuo del-le performance HSE e di favorire un approccio integrato ai temi della sostenibilità ambientale. Il Sistema di gestione Salute, Si-curezza e Ambiente di Raffineria di Gela sintetizza l’impegno della Società verso queste tematiche, come espresso nella Politica Am-bientale, e descrive l’organizzazione, la struttura e i metodi adot-tati per lo sviluppo del sistema stesso e il raggiungimento degli obiettivi della relativa politica societaria.Nell’ambito dell’Organizzazione Aziendale il Servizio di Salute, Sicurezza e Ambiente svolge sostanzialmente attività di tipo con-sulenziale alle diverse Funzioni/Unità e dalla sua istituzione ha contribuito a razionalizzare le attività HSE svolte in tutte le unità operative attraverso un’azione di indirizzo e coordinamento. Le Divisioni e le Società, sulla base delle linee guida indicate da Eni, individuano le politiche, gli impegni e gli obiettivi di Salute, Sicurezza e Ambiente dell’organizzazione. Le unità di business sono direttamente impegnate nella diffusione capillare fra i pro-pri dipendenti dei principi HSE di Eni. Tutto il personale e i con-trattisti sono tenuti a svolgere il proprio lavoro garantendo la si-curezza delle operazioni, il rispetto dell’ambiente e la qualità del prodotto finale.

Il Servizio Salute, Sicurezza e Ambiente svolge un ruolo di fon-damentale importanza nell’ambito degli adempimenti previsti dalla normativa vigente e della politica aziendale in materia di si-curezza, salute e ambiente. Il Servizio è composto dalle seguenti sotto-unità:• Ambiente: opera nell’interesse della tutela ambientale attra-

verso una serie di attività riguardanti i rifiuti, gli scarichi idrici, le emissioni atmosferiche, iter autorizzativi ecc..

• Igiene Industriale:pianificaecontrolla leazioni riguardanti lasalubrità degli ambienti di lavoro.

• SistemadiGestioneIntegrato:haloscopodicontrollareega-rantire la gestione integrata dei sistemi di gestione salute, si-curezza e ambiente in essere presso la Raffineria.

• Sicurezza: provvede a effettuare l’analisi di rischio degli im-pianti al fine di migliorarne gli standard di sicurezza, opera nell’ambito della consulenza su problematiche di sicurezza, provvede al controllo del rispetto delle procedure aziendali, cura l’analisi dei dati infortunistici provvedendone alla so-cializzazione, coordina l’elaborazione del Piano di Emergenza Interno e collabora per le revisioni del Piano di Emergenza Es-terno.

• Antincendio:presiedealleattivitàdiprevenzioneincendi,effet-tua il controllo dei sistemi e mezzi antincendio della Raffineria e garantisce, per tutte le Società presenti nel Sito, l’attività di antincendio in caso di emergenza con uomini e mezzi secondo le modalità previste dal Piano Generale di Emergenza. Fornisce assistenza per la messa in sicurezza di apparecchiature du-rante le attività lavorative emanutenzione; controlla eman-tieneinstatodiefficienzaleattrezzatureantincendio;svolgeattività di formazione in materia di sicurezza e antincendio. Inoltre, congiuntamente ai reparti di esercizio, effettua le sim-ulazioni previste dai piani di emergenza specifici di impianto presso il campo prove.

All’interno della Società è strutturato, inoltre, sulla base del mod-ello Dupont, un sistema di Comitati e Sottocomitati finalizzato all’analisi e alla diffusione, tra tutti i dipendenti, di problematiche e criticità in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Salute, Sicurezza e Ambiente

Il Sistema DupontLa Raffineria di Gela con la Circolare Informativa n. 53/09 ha defini-to una struttura organizzativa del personale basata sulla “Metodo-logia Dupont”.Tale metodologia attribuisce compiti ben specifici alle figure pro-fessionali e istituisce comitati e sottocomitati finalizzati alla diffu-sione della comunicazione, della promozione e dello sviluppo della Politica di Sicurezza, Salute e Ambiente della Società, nonché, della Prevenzione degli incidenti rilevanti della stessa.

Lo schema di funzionamento della struttura è il seguente:all’interno della Divisione Refining & Marketing il Comitato Cen-trale Sicurezza, Salute e Ambiente (CCSSA), che viene convocato con cadenza semestrale presso la sede di Roma, ha la funzione di:- definire le politiche da seguire nel campo della Sicurezza, Salute e Ambienteetradurleinspecificiobiettiviapplicativi;- discutere le strategie per la Gestione della Sicurezza, Salute e Am-biente da applicare in Raffineria, in funzione dei mutamenti nelle strategiedisettoreenellenormative;- esaminare i suggerimenti proposti dai dipendenti al fine di apport-are miglioramenti ai processi e alle attività della Raffineria.

All’interno della Società, sono presenti alcuni Comitati e Servizi costituiti allo scopo di analizzare e affrontare problematiche e crit-icità in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente:• Comitato Sicurezza, Salute ed Ambiente (CSSA), che si riunisce

ogni trimestre presso le sedi di Raffineria, con le funzioni di:- contribuireaelaborarelemodalitàattuativedellaPolitica;- analizzare l’andamento effettivo dei piani di miglioramento e individuareeventualiinterventicorrettivi;

- verificare che i Responsabili di Unità/Funzione assicurino la

diffusione a tutti i livelli della Politica e dei piani di migliora-mento in materia di Salute, Sicurezza e Ambiente.

Per la diffusione delle decisioni e la ricezione delle istanze opera-tive il CSSA si avvale dei Comitati di II livello, in particolare nei set-tori tecnici e costituiti dal Responsabile di funzione e dai suoi col-laboratori diretti.

Nelle aree di produzione e di manutenzione si hanno anche i Comi-tati di III livello.Per lo sviluppo delle sue attività il CSSA si avvale di sotto Comitati Tecnici, in particolare:• Sotto Comitato Ambiente (AMB): con l’obiettivo di esaminare le

tematiche di natura ambientale.• Sotto Comitato Sicurezza Ditta Terze (S.I.T.): con l’obiettivo di

analizzare le problematiche di sicurezza delle Ditte Terze ope-ranti in Raffineria.

• Sotto Comitato Procedure di Sicurezza (PRO.SIC.): con l’obiettivo di analizzare ed elaborare le procedure di sicurezza da portare all’approvazione.

• Sotto Comitato Incidenti e Near Accident (IN.N.A.): con l’obiettivo di analizzare gli incidenti e i near accident.

• Sotto Comitato Promozione Attività per la Sicurezza (PRO.A.SIC.): con l’obiettivo di promuovere la diffusione delle informazioni atti-nenti la prevenzione e la sicurezza attraverso mezzi di comunica-zione interna.

• Sotto comitato Formazione, Informazione e Addestramen-to (FO.INFO.): con l’obiettivo di monitorare la formazione, l’informazione e l’addestramento effettuati al personale opera-tivo sul tema della prevenzione e controllo incidenti rilevanti.

2.1.1 La politica ambientale di Raffineria di Gela

In linea con le politiche e le linee guida del Gruppo Eni (Corpo-rate), nell’ambito del proprio Sistema di Gestione Ambientale e Sistema di Gestione della Sicurezza, Raffineria di Gela ha defini-to e diffuso specifici principi strategici attraverso il documento “Politica di Salute, Sicurezza, Ambiente e Prevenzione degli In-cidenti Rilevanti”, emesso per la prima volta nel 2000. Di seguito si riporta l’ultima edizione del marzo 2012.Per rendere concreta e attuabile tale Politica, la Raffineria ha svi-luppato, a partire dal 2000, un proprio SGA, ponendosi obiettivi di miglioramento coerenti con la propria natura, dimensione e impatto sull’ambiente.

Periodicamente, il Management, riesamina tale politica e individua gli obiettivi da perseguire nell’ambito del Riesame della Direzione. In tale sede viene definito il Piano Quadriennale HSE, che assegna obiettivi specifici alle singole Funzioni/Unità di Raffineria, prevedendo una pe-riodica verifica delle attività individuate, al fine di valutare lo stato di avanzamento e l’efficacia delle azioni intraprese.Gli obiettivi sono quindi in continua evoluzione e testimoniano il co-stante impegno da parte dell’Organizzazione Aziendale per il migliora-mento continuo nel campo della protezione dell’Ambiente.

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2.2 - La salute e la sicurezza

“Eni si è imposta alti standard di sicurezza e di tutela delle proprie persone, dei propri impianti e del territorio in cui opera. L’attenzio-ne da sempre rivolta verso la sicurezza degli impianti, la forma-zione delle persone e l’approccio adottato nel gestire il business nel suo complesso sono tra i punti di forza di Eni, come testimo-niano gli ottimi risultati conseguiti negli ultimi anni.La salute e la sicurezza delle persone sono una priorità per Eni e tutte le soluzioni organizzative ne garantiscono il rispetto e la tutela attraverso un sistema di gestione basato su norme e pro-cedure, strumenti di monitoraggio, audit on site e formazione continua. L’obiettivo principale delle attività intraprese nel qua-driennio 2012-2015 rimane la riduzione della frequenza e della gravità degli infortuni e la prevenzione e mitigazione dei rischi associati ai processi. A questo scopo si è intervenuto in tre aree:• promozionedellaculturadisicurezza(conunfocussullasicu-

rezza di processo); • nuove applicazioni dellemetodologie di analisi e riduzione

dei rischi;• interventisusettoricritici(qualeilpersonalecontrattista).”

La Raffineria di Gela, come parte del Gruppo Eni, segue le linee guida previste in ambito salute e sicurezza. Raffineria di Gela è impegnata a garantire la tutela della salute dei propri dipenden-ti, delle persone e delle comunità che vivono in prossimità degli impianti e di tutti coloro che entrano in contatto, in diversi mo-menti, con le attività svolte dall’azienda.I principi fondanti dell’azione di Raffineria di Gela nell’ambito del-la salute sono:• laprotezionedellasalutedeilavoratori,deicontrattistiedellecomunità;

• laprevenzionedegliinfortuniedellemalattieprofessionali;• lapromozionedistilidivitaecomportamentisalubrinegliam-

bienti di lavoro.

Per Eni e per la Raffineria di Gela la tutela della sicurezza dei lavoratori continua a essere un tema prioritario, a prescindere dagli ottimi risultati raggiunti negli ultimi 7 anni. L’obiettivo del-le attività intraprese rimane la riduzione della frequenza e della gravità degli infortuni e la prevenzione e mitigazione dei rischi associati ai processi.

La gestione della sicurezza è disciplinata da un Sistema di Ge-stione della Sicurezza, elaborato nel rispetto di linee guida na-zionali e internazionali e delle politiche della Divisione R&M;

nell’ambito dell’applicazione del Sistema di Gestione sono perio-dicamente eseguite le attività di verifica interna (audit).Le azioni di miglioramento e le attività da implementare nel corso di ogni anno vengono individuate dalla funzione HSE con la par-tecipazione della Direzione della Raffineria, dei Responsabili di Unità, del medico competente e dei Rappresentanti dei Lavora-tori per la Sicurezza e l’Ambiente. Le azioni da svolgere e le aree da migliorare vengono individuate anche attraverso l’analisi del fenomeno infortunistico e l’analisi degli incidenti mancati (near miss), ossia quegli accadimenti che non provocano infortuni ma che potenzialmente possono generare un infortunio. Tali valuta-zioni sono oggetto di approfondimento in occasione delle riunio-ni periodiche di sicurezza, nelle quali il personale è informato e sensibilizzato sulle cause e sulle misure correttive adottate.Particolare attenzione viene rivolta alla prevenzione degli infor-tuni sul lavoro al fine di raggiungere il progressivo azzeramento di tali eventi. La Raffineria, al fine di incrementare la cultura della sicurezza ha intrapreso molteplici iniziative, sia formative sia di coinvolgimento di dipendenti e contrattisti.

È inoltre attivo un team interno della Raffineria di Gela che si oc-cupa di verificare, attraverso dei controlli periodici, le condizioni di sicurezza delle ditte terze (contrattisti) che operano all’inter-no del sito di Gela.Per favorire il coinvolgimento sono stati predisposti dei Moduli di Segnalazione Sicurezza (MSS), uno strumento adottato per rac-cogliere esperienze di eventi concreti e utili al fine di predisporre strumenti di prevenzione e di miglioramento delle attività lavo-rative e per attivare un “modus operandi” orientato a evidenziare gli incidenti e near miss, piuttosto che a minimizzarli. Nell’ultimo anno sono stati evidenziati e formalizzati 14 MSS, a fronte dei 70 del 2011, a cui hanno fatto seguito azioni di miglioramento per la sicurezza nell’impianto.Copie degli MSS formalizzati sono state regolarmente inserite sul sito SGS (Sistema di Gestione della Sicurezza) della intranet aziendale per essere discussi e analizzati nelle Riunioni Periferi-che di Sicurezza.

Gli impianti di produzione, inoltre, sono stati costruiti secondo cri-teri di sicurezza consolidati e gestiti da personale altamente qua-lificato e addestrato alla conduzione degli stessi in condizioni nor-mali e di emergenza. Gli impianti sono provvisti di strumentazione di controllo/allarme che in caso di anomalie consente la fermata in sicurezza degli stessi.

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Di seguito sono riportati, per gli ultimi 3 anni, i dati relativi agli indici di frequenza e gravità consuntivati a fronte degli infortuni occorsi.

Nel 2012 il numero totale degli infortuni lavorativi dei dipen-denti della Raffineria è passato da 5 a 1. Nello specifico l’unico infortunio si è registrato nella funzione Operation, funzione che si occupa principalmente delle attività di produzione. La di-minuzione del numero di infortuni ha prodotto una contestuale diminuzione dell’indice di gravità e una più importante riduzio-ne dell’indice di frequenza. L’indice di gravità degli infortuni di-pende dal numero di giorni lavorativi persi, elemento che risul-ta necessario per il calcolo dell’indice stesso. Infatti, il numero di giorni persi a causa dell’infortunio nel corso del 2012 è di 95 rispetto i 146 del 2011.

In merito alle performance sulla sicurezza delle persone, in questo Bilancio sono riportati gli indici di frequenza e gravità per dipendenti e contrattisti. L’indice di frequenza è calcolato come il rapporto fra numero di infortuni con assenza superiore a un giorno e milioni di ore lavorate, mentre l’indice di gravità è definito come il rapporto tra giorni di assenza dovuti a infortuni e migliaia di ore lavorate.

Inoltre, al fine di valutare la performance di sicurezza dell’inte-ro sito, Raffineria di Gela elabora gli indici infortunistici sopra esposti in maniera aggregata, non facendo cioè distinzione tra dipendenti aziendali e dipendenti ditte terze. Attraverso l’ela-borazione di tale indice, Raffineria di Gela confronta la propria performance rispetto agli altri siti industriali Eni presenti sul territorio italiano.

La Società, inoltre, al fine di determinare una appropriata “cultu-ra della sicurezza” necessaria per mantenere sempre alta l’at-tenzione sull’argomento ed evitare comportamenti non in linea, ha intrapreso molteplici ulteriori iniziative:• tabelloneelettronicopostoall’ingressodellaRaffineriaripor-tanteidatiinfortunisticiaggiornati;

• cartellonisticavariacherichiamaallasicurezza;• utilizzodellareteintranetcomemezzodivulgativo;• incontriperiodicicon iDatoridiLavoroegliRSPPdelleditteterze;

• controllisuipermessidilavoro;• sorveglianzaoperativanegliimpianti;• auditdihousekeeping;• auditsulSGS;• definizionedeglispaziconfinati.

A seconda dei casi di incidente si attivano inoltre i sistemi di pro-tezioneantincendio,manualie/oautomatici;lasquadradipron-to intervento della Raffineria si attiva per contrastare e mitigare le conseguenze di qualsiasi incidente così come previsto dal pia-no di emergenza interno. Detto piano di emergenza stabilisce:•lemodalitàdidiffusionedell’allarme;•lerisorsenecessarieperunefficaceintervento;•lapianificazionedelleoperazionidisoccorsoe lemodalitàdievacuazione;

•lemodalitàdiinformazioneeallertadelleAutoritàpreposte;•icriteripercontrollareecircoscriveregliincidentiinmododa

minimizzare gli effetti e limitarne i danni per l’uomo, per l’am-bienteeperlecose;

•lemisureper il ripristinoed ildisinquinamentodell’ambientedopo un incidente rilevante.

2.2.1 Gli indici infortunistici della Raffineria

L’osservanza degli adempimenti legislativi previsti in materia di sicurezza e igiene del lavoro costituiscono da sempre la “mis-sion”diEnie,conseguentemente,della raffineria;ciòalfinedigarantire le massime condizioni di salvaguardia della salute e sicurezza dei lavoratori, siano essi dipendenti o contrattisti. Quanto sopra ha trovato spesso riscontro nell’adozione di siste-mi di prevenzione e gestione anticipativi del trend normativo poi emanato sia a livello nazionale sia internazionale.Allo scopo è stato istituito nell’ambito dell’Organizzazione Azien-dale il Servizio di Prevenzione Protezione e Antincendio, che svolge sostanzialmente attività di tipo consulenziale alle diver-se Funzioni/Unità. In particolare, l’attenzione dell’Organizzazione è rivolta verso gli aspetti di:• gestionedeifattoridirischiofisici,chimiciebiologici,aisensi

del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che si riflette in aspetti di sicurezza dei processi e nel controllo periodico dei limiti di esposizione personaledellesostanzeconnessealcicloproduttivo;

• gestione dei fattori di rischio radioattivi tramite analisi, re-gistrazione e comunicazione periodica, ai sensi del D.Lgs. 230/95 e s.m.i., dei livelli di radioattività e dei conseguenti obblighi connessi (presso l’unità IGI è disponibile l’elenco ag-giornatodellefontiradiogene);

• gestionedelletecnologieaifinidellasicurezzaimpiantistica,per la presenza di determinate apparecchiature come forni di combustione, centrifughe, impianti a pressione ed elettrici lo-calizzatiinareepericolose;

• gestionedelleemergenze.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Salute, Sicurezza e Ambiente

2010 2011 2012

indici infortunistici dipendenti

16

14

12

10

8

6

4

2

0

Indice di Frequenza Indice di Gravità

2010 2011 2012

indici infortunistici contrattisti

4540353025201510

50

Indice di Frequenza Indice di Gravità

Con riferimento ai contrattisti operanti all’interno del-la Raffineria, l’analisi degli indici infortunistici eviden-zia un aumento dell’indice di gravità e una riduzione dell’indice di frequenza, come si può evincere anche dal relativo grafico. Tale analisi è stata condotta su 46 imprese* così suddivise:• 14appartenentialsettoremetalmeccanico;• 4appartenentialsettoreedile;• 3appartenentialsettoreelettrostrumentale;• 25appartenentiasettorivari.

Nello specifico si può rilevare che il numero degli infor-tuni è passato da 18 per il 2011 a 8 per il 2012 come di seguito suddivisi:• 2settoremetalmeccanico;• 3settoreedile;• 3settorivari.

A tutti i Terzi operanti a vario titolo in Raffineria viene fornito, prima del loro ingresso, un DVD riportante la “Documentazione di Sicurezza destinata alle ditte ap-paltatrici operanti all’interno della Raffineria di Gela” (ultima ed. gennaio 2009), nel quale sono compresi i seguenti documenti:• DocumentodiPoliticadiSalute,Sicurezza,AmbienteePrevenzionedegliIncidentiRilevanti;

• PianidiEmergenza;• SafetyCard;• Procedure/Norme/Comunicazioni/ObblighieDivieti/CircolaridiinteresseperlaSicurezza;

• informazioneailavoratoridelleIndustrieaRischiodiIncidenteRilevante;

• manualedelSistemadiGestionedellaSicurezza;• schededisicurezzadellesostanzepresentinelsito;• cartellilimitebatteriaimpianti;• planimetriadelsito;• videopervisitatorieterzi;• condizionigeneralidiappaltodiEniDiv.R&M;• mappederivantidalle indaginiambientalidivaluta-

zione dei rischi.

Per quanto concerne l’informazione ai visitatori che entrano per la prima volta in Raffineria, oltre alla conse-gna di specifico materiale informativo viene fatto visio-nare, prima dell’accesso, un filmato contenente tutte le informazioni fondamentali per operare in sicurezza e nel rispetto delle norme ambientali e di igiene del lavo-ro vigenti in Raffineria.

Grafico 3 - Indici Infortunistici

* Le 46 imprese oggetto dell’analisi coprono circa il 95% delle ore lavorate da partedeicontrattistiall’internodelsitoRaffineriadiGela;per tale ragionesono prese come base di calcolo per gli indici infortunistici di cui sopra.

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L’obiettivo della Raffineria è quello di eliminare il fenomeno in-fortunistico attraverso l’attività di sensibilizzazione di tutto il personale in un’ottica di prevenzione fondata su solide basi in-formative, formative e conoscitive.

Inoltre, nel corso dell’anno 2012, Raffineria di Gela, a seguito di violazioni sulle norme prevenzionistiche, ha provveduto al paga-mento di 5 sanzioni amministrative per un importo totale pari a 8.100 euro.

2.2.2 Qualità dell’ambiente di lavoro,

prevenzione e protezione

In coerenza con le linee guida di settore sul Sistema di Gestione della Salute e nel rispetto della normativa vigente, la Raffineria esegue con periodicità indagini ambientali sui potenziali agenti di rischio attinenti l’attività.

Agenti chimici e fisici (rumore)La salute e la sicurezza sul luogo di lavoro sono elementi essen-ziali della qualità del lavoro e costituiscono uno dei settori più importanti della politica sociale del gruppo Eni.Di conseguenza, le relazioni tra salute sul luogo di lavoro e com-petitività oggi sono più complesse della semplice questione dei costi legati al rispetto delle norme e le imprese sono sempre più chiamate a misurarsi con l’esigenza di promuovere un vero “be-nessere sul luogo di lavoro”. La tutela della salute dei lavoratori richiede la continua sorveglianza dei fattori di rischio generati dall’attività produttiva. Negli ultimi decenni si è imposta la ne-cessità di metodologie e strategie per la misura di questi fattori di rischio finalizzata:•allaconoscenzadellanaturadegliinquinanti;•allaquantificazionedeglistessi;•alladefinizionedeilivellidiesposizionedeilavoratori.

Si tratta di conoscenze indispensabili per l’attuazione della pre-venzione primaria nei luoghi di lavoro, per la definizione della sorveglianza sanitaria e il monitoraggio delle esposizioni. La di-sciplina che studia e suggerisce interventi sui fattori ambientali di rischio è l’igiene industriale il cui compito è la capacità di rico-noscere e misurare gli agenti ambientali, sapendo come, dove e quando fare le misure in ordine alle informazioni possedute.Ciò premesso, la Raffineria di Gela, seguendo le MSG HSE (Mana-gement System Guideline HSE) di Eni, effettua periodicamente indagini ambientali, affidate a Istituti esterni qualificati, volte a

misurare e valutare i rischi all’esposizione in ossequio alle dispo-sizioni di cui al D.Lgs. 81/08 e s.m.i..

Amianto e fibre ceramiche refrattarieLa Raffineria ha sempre assicurato un ottimale stato di conser-vazione di tutte le installazioni contenenti amianto attraverso controlli routinari preventivi e periodiche manutenzioni. In merito alla gestione di tale item, la Raffineria ha provveduto, con apposita Comunicazione Organizzativa, alla nomina del Re-sponsabile amianto ai sensi del DM 6 settembre 1994 e del Re-sponsabile Fibre Ceramiche, con il compito di: •gestire ilcensimentodelle installazionicontenentiamiantoefibreceramicheneiluoghidilavoro;

•prevederelapianificazionedegliinterventidibonificaesmal-timento con l’opportuno coinvolgimento di ditte terze spe-cializzate e secondo le modalità riportate nei Piani di Lavoro approvati dall’ASL locale. Tale attività è inserita nel Piano Qua-driennale HSE.

Le attività di monitoraggio sono completate dal controllo routi-nario, a carico del Responsabile dell’area Operativa, dello stato di conservazione delle installazioni contenenti amianto.Qualora dovessero emergere eventuali situazioni critiche dai monitoraggi periodici (analisi di rischio) o durante le normali ispezioni di routine sugli impianti, vengono immediatamente pia-nificati ed eseguiti opportuni interventi di ripristino, rimozione o bonifica.Per le installazioni presenti presso la Centrale Termoelettrica, essendo più complessa l’operatività, si procederà all’eliminazio-ne cogliendo le varie opportunità di assetto impianto.In analogia con quanto previsto per la gestione dell’amianto è stato nominato in Raffineria un Responsabile per gli adempi-menti relativi alla presenza di fibre ceramiche refrattarie (FCR) per le quali si seguono analoghe modalità gestionali adottate per l’amianto.L’ultimo censimento sull’amianto è datato febbraio 2012.

Altri agenti di rischioNel corso degli ultimi anni la Raffineria ha inoltre condotto una serie di indagini/valutazioni attinenti problematiche ambientali legate alla Salute e Sicurezza dei lavoratori. In particolare sono state condotte indagini/studi su:• esposizioneall’agentedirischioRadon;• esposizioneaicampielettriciedelettromagnetici;• esposizioneaivideoterminali;• esposizioneallevibrazionimeccaniche;• valutazioneatmosfereesplosive(ATEX);

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Salute, Sicurezza e Ambiente

• rischiobiologico;• valutazione“assunzionestupefacenti”;• valutazionestressdalavorocorrelato;• sostanze radioattive naturalmente presenti nel sottosuolo(TENORM);

• radiazioniotticheartificiali(ROA);• esposizionealleradiazioniionizzanti;• esposizioneadagenticancerogeni/mutageni/teratogeni.

Tutte le indagini, condotte con ditte specializzate nel settore, non hanno evidenziato problematiche legate alla Salute e/o Si-

curezza dei lavoratori riscontrando la piena conformità alla nor-mativa tecnica vigente. Nel corso dell’anno 2012 sono stati denunciati 24 casi di malattie professionali: 18 casi riguardanti ex dipendenti e 6 casi riguardan-ti dipendenti. Dei 18 casi di ex dipendenti sette riguardano agenti fisici (rumore e disturbi arti superiori/schiena), 10 agenti chimici (malattie respiratorie e tumori) e 1 non riportava la diagnosi. Per le denunce relative ai dipendenti 5 riguardano agenti fisici (rumore) e 1 agenti chimici (malattie respiratorie). Tale indicatore registra un leggero incremento rispetto all’anno 2011, anno in cui sono stati denunciati 21 casi di malattie professionali.

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2.3 - La gestione ambientale

Gestire al meglio i temi ambientali nel contesto produttivo e ter-ritoriale in cui opera, è l’obiettivo principale di Raffineria di Gela. Negli ultimi anni la gestione ambientale è stata indirizzata anche da un sistema di obiettivi definiti dal Top Management e promos-si da un piano di performance dedicato. La progressiva integrazione tra i temi ambientali e i temi sociali (basti pensare alle implicazioni sulla sostenibilità di tematiche come l’utilizzo delle risorse idriche o il cambiamento climatico) aggiunge un ulteriore livello di complessità alla gestione degli impatti ambientali e sta determinando una modifica dei sistemi di valutazione utilizzati per la realizzazione delle nuove attività e la gestione di quelle esistenti.In quest’ottica Raffineria di Gela, seguendo le linee guida Eni, partecipa alle più avanzate iniziative e ai livelli promossi dalle associazioni di settore per elaborare gli standard più avanzati di valutazione e gestione ambientale. Per garantire una visione sistemica dell’interazione fra le attività operative e l’ambiente è stato recentemente aggiornato, a gennaio 2010, il Modello di Sistema Gestione Integrato Ambiente, Salute e Sicurezza, e il Mo-dello di Sistema di Gestione della Sicurezza, operativo dal 2003 mentre nel 2011 è iniziato il percorso che porterà la Raffineria di Gela all’implementazione di un Sistema di Gestione Integrato di Salute, Sicurezza e Ambiente rispondente alla Norma OHSAS 18001.Raffineria di Gela ha continuato, nell’anno 2012, quel processo di miglioramento delle proprie prestazioni in materia di tutela am-bientale, mirato non solo al rispetto dei limiti di legge, che rimane un obbligo dovuto, ma anche alla creazione di un rapporto di fidu-cia con le istituzioni e con il territorio.Tale impegno si è concretizzato nel 2012 con una spesa di circa 27 milioni di euro, per il completamento sia dei progetti approvati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, sia di altri progetti, nuovi o avviati negli anni precedenti, sia di spese sostenute per le attività routinarie della Raffineria, volti a ridurre l’impatto ambientale perseguendo l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile della raffineria nell’ambiente circostante. Assimilabili a questa categoria di spesa possono annoverarsi le spese sostenute per Sicurezza e Salute che per il 2012 ammon-tano a più di 5 milioni di euro.

2.3.1 Prelievi e scarichi idrici

L’approvvigionamento e l’utilizzo di risorsa idrica in raffineria avviene secondo le seguenti modalità: • acqua potabile: fornita attraverso la rete pubblica da Cal-

taqua (Gestore del Servizio Idrico Integrato), e distribuita

all’interno della Raffineria per usi igienico sanitari tramite unaretegestitadaquest’ultima;

• acqua industriale:prelevatadalbacinodellaDigaDirilloe in-viata all’impianto Trattamento acque (TAC), assieme a quota parte dell’acqua reflua urbana depurata e dell’acqua trattata in uscita dall’impianto TAF, per essere successivamente utiliz-zatanellaCentraleTermoelettrica(acquademineralizzata);

• acquadimare:prelevata intestatapontileacirca3.000me convogliata nel canale interno per rifornire i circuiti di raf-freddamento di stabilimento.

In merito al recupero di risorsa idrica a fini di processo, si sot-tolinea che la raffineria, in aggiunta al già consolidato recupero di parte delle acque depurate provenienti dall’Impianto Biologi-co sezione Urbana, nel corso degli ultimi anni ha ulteriormente massimizzato tale recupero con la messa in servizio dell’im-pianto TAF (Trattamento Acque di Falda), con conseguente so-stanziale risparmio di acqua prelevata dal bacino idrico della Diga Dirillo e contestuale minimizzazione degli scarichi.

I principali riferimenti legislativi della raffineria in materia di scarichi idrici sono costituiti dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e dalla Legge Regionale n. 27/86, che dettano disposizioni sulla tute-la delle acque dall’inquinamento e definiscono specifici limiti di scarico degli inquinanti e i regimi autorizzativi e di controllo degli stessi.La raffineria è autorizzata allo scarico di acque reflue dal De-creto Ministeriale 0000236 del 21/12/2012 Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per l’esercizio dello stabilimento Raffineria di Gela che ha annullato le precedenti autorizzazioni.In relazione alla gestione degli scarichi idrici, sono stati identi-ficati i seguenti aspetti ambientali significativi:• scarichiidriciinbacinonaturaleincondizionidinormalefun-zionamentodegliimpianti;

• emissionediodori.

Inoltre, in caso di anomalie o eventi accidentali agli impianti di Raffineria, si possono presentare situazioni critiche legate allo scarico di prodotti inquinanti in fogna di Raffineria e a perdite dalla rete fognaria.La tutela dei corpi recettori viene garantita dalla presenza di impianti di trattamento finali (TAS, BIO), dotati di idonea stru-mentazione di controllo in continuo, che assicurano la depu-razione dei reflui prima che questi ultimi vengano immessi nel corpo idrico ricettore.

La corretta gestione del processo di trattamento delle acque reflue consiste essenzialmente:

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Salute, Sicurezza e Ambiente

• nelmantenere i corretti parametri dimarcia e di funziona-mento delle apparecchiature e delle macchine preposte al trattamento;

• nell’assicurare il monitoraggio dei parametri quali-quanti-tativi dei reflui, in ingresso ed in uscita di ciascuna linea di trattamento;

• nell’adottaretutteleazioninecessarieapreveniree/oase-gnalare tempestivamente anomalie alle linee di trattamento.

L’insieme delle attività sopra richiamate sono regolamentate da procedure operative e gestionali di riferimento a cui atte-nersi, con l’obiettivo di mantenere il processo di depurazione dei reflui in condizioni ottimali per garantire lo scarico nel corpo ricettore finale nel rispetto dei limiti di legge.

Le risorse idriche prelevate sono in gran parte costituite

dall’acqua di mare destinata al raffreddamento degli impianti di Raffineria che quest’anno registra un sensibile calo passando da 622.079.704 m3 nel 2011 a 444.837.663 m3 nel 2012 per la fermata parziale degli impianti di Raffineria.In linea con quanto sopra riportato, il prelievo di acqua prove-niente dalla Diga Dirillo è sceso da 5.493.091 m3 nel 2011 a 3.642.460 m3 nel 2012. Nel contempo, La Raffineria, ha mante-nuto invariata la quantità totale di acqua recuperata e riutiliz-zata al TAC passando da 2.335.314 m3 nel 2011 a 2.332.373 m3 nel 2012, con un aumento della quota recuperata dall’Uscita dell’Impianto Biologico Urbano che da 1.483.090 m3 nel 2011passa a 1.523.367 m3 nel 2012, e una lieve flessione della quota di acqua proveniente dall’uscita dell’Impianto TAF che da 852.224 m3 nel 2011 passa 809.006 m3 nel 2012.

Indici ambientali acque e scarichi idrici um 2010 2011 2012

Consumi idrici Mln m3 9,23 8,31 6,53

Acqua da Diga Dirillo Mln m3 5,15 5,49 3,64

Acqua da dissalatore Mln m3 2,23 0,01 0,00

Acque di recupero Mln m3 1,46 2,34 2,33

Acqua usi civili Mln m3 0,40 0,47 0,55

Percentuale acqua recuperata rispetto al totale consumato % 15,79 28,09 35,73

Prelievi annui dalla Diga Dirillo Mln m3 11,33 11,86 8,68

% destinata alla Raffineria per usi industriali % 45% 46% 42%

% destinata per usi irrigui (Consorzio Ragusa 8 e altri) % 36% 34% 37%

% destinata a usi civili (a potabilizzatore Siciliacque) % 19% 20% 21%

Reflui trattati dall’impianto biologico Mln m3 11,07 10,25 9,48

Sezione biologico industriale Mln m3 7,76 6,88 6,04

Sezione biologico urbano Mln m3 3,31 3,37 3,44

Scarichi idrici Mln m3 635,23 630,85 452,79

Acqua MARE Mln m3 625,20 622,08 444,84

Acqua BIO-URB Mln m3 2,29 1,89 1,91

Acqua BIO-IND Mln m3 7,74 6,88 6,04

Inquinanti principali presenti negli scarichi idrici t

Fosforo totale t 24,63 79,19 22,69

Azoto nitroso t 8,76 2,26 1,33

Azoto nitrico t 51,39 350,57 55,50

Ammoniaca t 225,16 54,53 23,60

Oli minerali t 0,12 1,81 55,90

Solfuri t 1,17 8,20 2,05

Fenoli t 0,34 0,77 0,58

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Indici ambientali acque e scarichi idrici um 2010 2011 2012

SST t 695,51 154,45 3.610,55

COD t 282,10 276,57 7.105,17

BOD t 93,08 72,99 1.348,45

Tabella 8 - Scarichi e consumi idrici

2.3.2 Emissioni in atmosfera

Le emissioni di inquinanti in atmosfera prodotte dalla Raffineria contribuiscono alla complessiva “qualità dell’aria ambiente”. In tale contesto, la Raffineria ha adottato un proprio Codice di Autoregolamentazione recepito dalla Regione mediante l’ema-nazione del Decreto 66/17, successivamente modificato dal Decreto n. 02/17. Quest’ultimo provvedimento, oltre a prendere atto dell’esten-sione del monitoraggio relativamente a determinate categorie di agenti inquinanti, sospende la necessità di adozione di pro-cedure correttive attinenti le polveri, stante la dimostrata indi-pendenza del fenomeno dalle attività dello stabilimento. Dall’inizio degli anni ’70 il monitoraggio della qualità dell’aria ambientale è assicurato da una rete di rilevamento composta da 8 centraline di rilevamento e una stazione meteo, distribui-ta su una superficie di circa 150 km2 di territorio circostante la Raffineria (zona industriale, agricola/rurale ed urbana).Le caratteristiche e le modalità di esercizio della rete di moni-toraggio della qualità dell’aria della Raffineria di Gela sono spe-cificatamente definite e disciplinate da apposita Procedura di Stabilimento.La Raffineria è inoltre dotata di un Sistema Informatico in rete (Centro Elaborazione Dati - CED) che consente l’elaborazione dei dati, il controllo e la verifica online del corretto funziona-mento delle centraline di rilevamento dislocate sul territorio e l’andamento delle variabili metereologiche.Il processo consiste nel controllo delle variabili monitorate e nell’attivazione, a cura del personale della Centrale termoelettri-ca (CTE) e impianti interessati, di idonei interventi qualora venga superata la soglia di allarme, mantenuta peraltro su valori molto più cautelativi rispetto a quelli imposti dalla normativa vigente, al fine di assicurare il minor impatto ambientale possibile. I risultati elaborati sono oggetto di trasmissione alle Autorità Pubbliche.La rete di rilevamento della Raffineria si integra sul territorio con un’analoga rete gestita dall’Autorità Provinciale (composta da 8 centraline e 2 stazioni meteo), che, in caso di situazioni anoma-le e/o di allarmi potenziali, comporta l’attuazione, da parte della Raffineria, delle stesse azioni previste per la rete Aziendale.

Inoltre, nel corso del 2008, Raffineria ha fornito alla Provincia Regionale di Caltanissetta uno specifico sistema hardware in modo da consentire la visualizzazione, in tempo reale, dei dati orari rilevati dalla propria rete di rilevamento.La produzione di emissioni atmosferiche è direttamente e in-trinsecamente correlata al processo di raffinazione e, in par-ticolare, ai processi di combustione presso gli impianti di pro-cesso. Il mix combustibili utilizzati comporta un diverso impatto sulla qualità e quantità di inquinanti emessi in relazione alle carat-teristiche degli stessi, in particolare per quanto riguarda la per-centuale di zolfo in essi contenuta.A tale attività sono correlati aspetti ambientali specifici atti-nenti emissioni convogliate di SO2, NOx, CO2, polveri (partico-lato), CO, nonché, in caso di emergenza, di scarico a circuito blow-down (torce) dei flussi gassosi.

La tutela dell’atmosfera e della qualità dell’aria è garantita da un efficace ed efficiente sistema di monitoraggio e controllo delle varie fasi del processo a maggiore rischio di impatto e produzione di inquinanti atmosferici, disciplinato da appositi strumenti normativi e sintetizzabili in:• presenza di analizzatori in continuo, gestiti in ossequio alle

norme tecniche vigenti e alle prescrizioni contenute nei decreti autorizzativi. A tale riguardo si precisa che la taratura della stru-mentazionedicontrolloavvieneconfrequenzasemestrale;

• realizzazione di specifiche campagne di analisi su tutte leemissioni della Raffineria finalizzate alla valutazione dei fat-toridiemissione;

• adozione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia (BAT),volte alla riduzione delle emissioni provenienti dai fumi di combustione;

• gestionedellaretedimonitoraggiodellaqualitàdell’aria;• implementazionediunsistemadicontrolloemonitoraggiodelle

emissioni dei gas ad effetto serra, mediante l’attuazione di un processo di gestione e raccolta dati in accordo alla normativa “Emission Trading”.

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Salute, Sicurezza e Ambiente

Il campionamento e l’analisi delle emissioni convogliate di Raffineria è operato da laboratori esterni qualificati. I risultati analitici, raccolti dalle competenti funzioni aziendali, sono tra-smessi alle Autorità esterne in accordo alle prescrizioni ripor-tate nei decreti autorizzativi.

indici ambientali - emissioni

um 2010 2011 2012

Emissioni convogliate in atmosfera t

NOx t 2.811 2.230 1.600

SO2 t 16.737 14.827 8.986

CO t 2.207 1.375 829

CO2 t 3.281.902 3.046.793 2.141.101

PST t 129 152 50

COV t 41 44 8

Tabella 9 – Emissioni in atmosfera

I cali di SO2 e NOx di cui sopra sono attribuibili in parte alla ferma-ta parziale e temporanea della Raffineria a decorrere dal mese di Maggio 2012 (linee di produzione 1 e 3) e, soprattutto, al calo di consumo di Coke come combustibile in alimentazione alle caldaie della CTE e al contemporaneo aumento del dirottamento dei fumi provenienti da quest’ultime verso l’Impianto di abbattimento SNOx.

2.3.3 Rifiuti

La produzione di rifiuti è correlata a tutte le principali attività che si svolgono in Raffineria, direttamente legate sia alle fasi di processo, sia agli interventi di manutenzione, che al funziona-mento dei servizi ausiliari. I principali impatti che ne possono derivare per l’ambiente sono l’inquinamento del suolo/sotto-suolo e l’emissione di odori.La gestione dei rifiuti costituisce uno degli aspetti maggior-mente soggetti a monitoraggio e controllo da parte della Raffi-neria, che ha definito al riguardo apposite procedure.Le modalità operative attuate in Raffineria per la gestione dei rifiuti sono definite in funzione dei riferimenti legislativi attual-mente vigenti in materia (D.Lgs. 152/06 parte IV e s.m.i.). Le principali attività svolte dalla Raffineria riguardano:• lagestionedella raccoltadifferenziatadei rifiuti all’internodellaRaffineria;

• lacaratterizzazioneeclassificazionedeirifiutiprodotti,se-condo le indicazioni legislative vigenti (Delibera Ministeriale

27/07/84, Decreto del 27 Settembre 2010 “sui criteri di am-missibilità dei rifiuti in discarica”, L. 443/01 e s.m.i., Delibera Min.Amb.aprile2002);

• leregistrazionidicaricoescarico(aisensidelDM148/98);• l’individuazionedellacorrettadestinazionefinaledei rifiuti

prodotti o il loro eventuale recupero/riutilizzo ai sensi della legislazione vigente (DM 16/01/95, DM 05/02/98, L. 33/00 es.m.i.,DM161/02);

• la verifica delle autorizzazioni previste per Trasportatori eSmaltitori;

• lacompilazioneegestionedelFormulariodi Identificazionedelrifiuto(aisensidelD.M.145/98);

• lacompilazioneannualedelMUD(ModelloUnicodiDichiarazione);• la gestione della produzione, della raccolta e dello smalti-

mento di rifiuti soggetti a particolari vincoli legislativi, quali oli usati (D.Lgs. 95/92 e s.m.i.), rifiuti contenenti PCB (D.Lgs. 209/99 e s.m.i.), rifiuti contenenti amianto (D.Lgs. 277/91, L. 257/92es.m.i.,D.Lgs.114/95,DM248);

• la gestione post operativa delle discariche presenti in sito(D.Lgs.36/03);

• lagestionedelleoperazionidirecuperodelprodottooleoso(CER050105)pressolaRaffineria;

• la gestione delle operazioni di recupero/smaltimento e/otrattamento dei rifiuti liquidi e non provenienti dalle opera-zioni di bonifica della falda e della Vasca A zona 2 (vecchia discarica)nelsitomultisocietario(CER191307/191308);

• lagestionedelleoperazionidiraccoltaesmaltimento/recupe-ro dei rifiuti generati da attività di MISE (Messa in Sicurezza diEmergenza)delsito;

• lagestionedeldepositotemporaneoperlevarietipologiedirifiuti prodotti.

In aggiunta a quanto sopra, va altresì evidenziato che Raffine-ria di Gela, già dalla fine del 2009, ha intrapreso, al fine di venire incontro alle esigenze dell’Amministrazione Comunale, anche le attività di trattamento e smaltimento del percolato della di-scarica Comunale di Timpazzo (CER 190703) sita nel territorio di Gela presso l’impianto Biologico Consortile Sezione Indu-striale, in ossequio alle autorizzazioni regionali rilasciate. Nel corso del 2012 i rifiuti conferiti alla Raffineria di Gela da terzi ammontano a 13.845,22 tonnellate.Inoltre, nel corso dei primi mesi del 2010, l’Organizzazione Aziendale ha avviato le pratiche connesse agli adempimenti collegati all’istituzione del sistema di controllo della tracciabi-lità dei rifiuti, giusto Decreto Ministeriale 17 dicembre 2009 e s.m.i. (SISTRI).

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indici ambientali um 2010 2011 2012Rifiuti avviati a smaltimento/recuperoper tipologia

t 59.085 77.841 54.461

Pericolosi t 38.995 56.834 37.815

Non pericolosi t 20.090 21.007 16.647

Rifiuti avviati a smaltimento/recupero per destinazione

t 59.085 77.841 54.461

Recupero t 14.496 31.948 23.260

Smaltimento t 44.424 45.257 31.202

Incenerimento t 164 636 0

Tabella 10 – Rifiuti avviati a smaltimento/recupero

Il trend mostra, un andamento decrescente della produzione di rifiuti.Tale andamento è sostanzialmente da attribuire alle minori lavora-zioni effettuate nel corso dell’anno 2012.

Principali tipologie di rifiuti smaltiti/recuperati nel 2012

Rifiuti smaltiti/recuperati per tipologia

um 54.461 %

Perdite di olio t 1.978 3,63%

Polvere di carbone t 21.943 40,29%

Catalizzatore esaurito FCC t 154 0,28%

Rottami di ferro, acciaio e ghisa t 3.685 6,77%

Terra e rocce t 1.016 1,86%

Rifiuti misti da attività di costruz. e demolizione t 3.904 7,17%

Fanghi dal trattam. acque reflue urbane t 1.846 3,39%

Fanghi dal trattam. acque reflue industriali t 3.140 5,77%

Fanghi carbonatici t 3.250 5,97%

Rifiuti solidi da operazioni di bonifica terreni t 1.272 2,34%

Altro t 12.274 22,54%

Tabella 11 - Tipologie di rifiuti

2.3.4 Suolo e sottosuolo

L’attività di raffinazione, lavorazione, movimentazione e stoccaggio di prodotti idrocarburici può dar luogo, in caso di disservizi e/o ac-cidentalità, a rilascio di perdite di idrocarburi con interessamento del suolo/sottosuolo.Si possono distinguere le seguenti tipologie di aspetti ambientali a esse correlati:• presenzadiprodottosusuolo/sottosuolodaeventipregressi;• perditediprodottichimici(additivi,materieausiliarieosolventi);• perditediprodottipetroliferi,liquidi,solidiosemisolididalinee/ap-parecchiaturediimpiantieattivitàdimovimentazione;

• perditediprodottipetroliferidaserbatoi.

Al fine di minimizzare i rischi di dilavamento di inquinanti in falda, le aree d’impianto sono appositamente pavimentate con pendenze che consentono il contenimento di eventuali span-ti e il convogliamento, mediante pozzetti di raccolta, alla rete fognaria della Raffineria. Inoltre, allo scopo di mantenere effi-cienti e sicure le attrezzature di Raffineria vengono effettuatati con regolarità ispezioni e controlli non distruttivi sulla base di apposite procedure od operating instruction. Tutte le aree del-la Raffineria sono presidiate da personale interno addestrato e opportunamente formato allo scopo di poter rispondere in ogni condizione con efficacia ed efficienza alle diverse situazioni che possono verificarsi durante l’operatività degli impianti in base a quanto previsto dalle procedure del Sistema di Gestione Integrato HSE-RIR (Rischio Incidenti Rilevanti). Nei casi in cui si riscontrassero situazioni di notevole gravità, viene attivato il Piano Generale di Emergenza.Nel corso dell’anno 2012 si sono verificati 4 sversamenti da idrocarburi e prodotti vari nella zona serbatoi di stoccaggio. Raffineria di Gela è intervenuta prontamente alla rilevazione dell’avvenimento mettendo in atto le opportune misure di mes-sa in sicurezza che sono consistite nella pulizia dell’area.

Eventi rilevanti 2013In data 4 giugno 2013, si è verificata una perdita di prodotto idrocarburico sullo scarico di uno scambiatore ad acqua mare di pertinenza dell’impianto Topping 1. Tale evento ha interes-sato il tratto di canale acqua mare (denominato Canale A), in-terno allo stabilimento, adiacente all’area del Topping 1, e con-seguentemente la foce del fiume Gela per il tratto antistante lo sbocco del Canale A.Raffineria di Gela ha immediatamente dato corso alle necessa-rie misure di prevenzione interrompendo la perdita in atto, e ha avviato, con la supervisione e il controllo delle locali autorità, le attività di messa in sicurezza di emergenza nell’area inte-ressata dalla fuoriuscita del liquido, attivando anche i mezzi navali preposti alle attività di pronto intervento.

2.3.5 Spese ed investimenti socio-ambientali

Un aspetto significativo per quanto riguarda l’attenzione dell’azienda verso il miglioramento delle proprie prestazioni am-bientali si riscontra nelle spese sostenute per gestire gli aspetti ambientali correlati alle proprie attività e promuovere la salva-guardia dell’ambiente.All’interno del panorama delle spese e degli investimenti realizza-ti dalla Raffineria, è possibile individuare gli oneri sostenuti negli ultimi tre anni per interventi di interesse ambientale nei seguenti comparti:• spesecorrentipersaluteeigiene;

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Salute, Sicurezza e Ambiente

• spesecorrentisicurezza;• spesecorrentigestioneHSE;• spesecorrentiambiente;La suddivisione adottata rispecchia quella presente nel Sistema Informativo Ambientale (SIA) di Eni riguardo gli investimenti associabili a problematiche di origine am-bientale.Le spese evidenziate sono riferibili alle azioni intraprese per la difesa dell’ambiente, sia a livello di investimenti, come acquisto di attrezzature, impianti, migliorie tecno-logiche permanenti, sia a livello di gestione corrente nel-la quale ricadono costo del lavoro, materiali e acquisto di prestazioni esterne.Sono presenti nella tabella e nel grafico seguenti anche le spese sostenute per sicurezza e salute dei lavorato-ri, in cui vengono incluse le voci relative all’acquisto di materiali (dispositivi di protezione individuale), servizi esterni (sia di sicurezza sia di igiene industriale) e costo del lavoro. Gli interventi realizzati in ambito HSE nel corso del 2012 hanno comportato, nel totale, una spesa attorno ai 32 mi-lioni di euro (di cui circa 6 milioni di euro dovuti ad attivi-tà di bonifica) suddivisi come da tabella seguente.

Tipologia 2010 2011 2012Spese correnti salute e igiene 1.054.853,06 1.088.375,67 1.078.049,00

Spese correnti sicurezza 945.504,78 507.735,18 644.221,00

Spese correnti gestione HSE 3.441.940,06 2.803.072,75 3.593.945,00

Spese correnti ambiente 37.506.436,46 41.239.370,53 26.620.248,44

Di cui per attività di bonifica di siti dismessi e in produzione

12.593.000,00 14.846.000,00 6.809.000,00

Totale HSE 42.948.734,36 45.638.554,13 31.936.463,44

Tabella 12 - Spese HSE

I dati presenti nella tabella precedentemente espo-sta, sono riclassificati rispetto al 2011 in conformità a quanto presentato al Riesame della Direzione. Inol-tre, per attività di bonifica di siti dismessi e in pro-duzione, che sono un di cui delle spese correnti per l’ambiente, si intendono tutte quelle attività per cui è stato costituito un fondo ambientale

Inoltre, nel corso del 2012, Raffineria di Gela non ha pagato sanzioni amministrative, per ingiunzioni di na-tura ambientale.

Autorizzazione Integrata AmbientaleL’Autorizzazione Integrale Ambientale della Raffineria di Gela è stata emanata con Decreto del MATTM n. 0000236 del 21 dicembre 2012 ed è entrata in vigore a seguito della pubblica-zione su Gazzetta Ufficiale n. 8 del 10 gennaio 2013.Allegati al decreto vi sono il Parere Istruttorio Conclusivo (PIC) e il Piano di Monitoraggio (PMC).Il primo (PIC) contiene il parere e le prescrizioni che la raffine-ria deve adottare per ottenere e mantenere la validità dell’Au-torizzazione Integrale Ambientale, con le relative scadenze: si tratta di 112 prescrizioni con scadenze che vanno dall’applica-bilità immediata (55 prescrizioni) a termini temporali di 3 mesi (9 prescrizioni), 6 mesi (28 prescrizioni), 12 mesi (13 prescri-zioni) e oltre (7 prescrizioni).Il secondo (PMC) definisce nel dettaglio le frequenze, le modali-tà di esecuzione e di reporting dei vari controlli previsti per tut-te le matrici ambientali e per gli ulteriori dati richiesti (gestione materie prime).Tra i temi di maggior risalto delle prescrizioni sono previsti in-terventi nel campo emissivo con l’adozione delle migliori tec-niche di combustione adottabili (bruciatori a emissioni ultra basse di NOx), il monitoraggio puntuale e continuo delle emis-sioni in atmosfera mediante cabine di analisi dedicate per tutti i camini degli impianti, e l’ulteriore miglioramento tecnologico dell’impianto di desolforazione e deazotazione dei fumi delle caldaie a coke con il trattamento della totalità dei fumi prodotti.Sono inoltre in corso di realizzazione nuovi impianti di recupe-ro zolfo che garantiranno un rendimento di abbattimento delle emissioni di SO2 pari ad almeno il 99,5%.Verrà presentato uno studio esecutivo per la copertura totale dei parchi coke, e sono in corso di effettuazione campagne esten-sive per la rilevazione delle emissioni fuggitive e degli odori che contribuiranno all’individuazione di ulteriori soluzioni di miglio-ramento ambientale da affiancare a quelle già presenti sul sito.Agli adempimenti di natura tecnica realizzativa si associano interventi di monitoraggio e controllo su tutte le matrici am-bientali. Il decreto, in ambito scarichi liquidi e rifiuti, rimanda sostan-zialmente alla normativa di settore, prescrivendo invece in ambito emissivo limiti particolarmente più restrittivi, con una riduzione di oltre il 50% rispetto a quanto imposto dalle autoriz-zazioni precedenti.L’Autorizzazione Integrale Ambientale ha validità di 6 anni in quan-to la Raffineria è certificata secondo la Normativa ISO 14001.

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Raffineria di gela, nel corso

della presentazione del

piano strategico 2012/2015

agli stakeholder e ai

dipendenti, ha elencato,

oltre ai maggiori progetti

industriali, anche una serie

di principi volti a migliorare

l’engagement aziendale,

principi che permetteranno

all’azienda di raggiungere

obiettivi rivolti non

solo alla performance

impiantistica ma anche a

un’evoluzione culturale che

permetterebbe all’azienda

stessa di migliorare la

qualità della vita aziendale

e la motivazione dei

dipendenti.

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strategie e obiettivi

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3.1 - Investimenti

Nel 2012 sono stati autorizzati e avviati progetti di investimento per 50.110 migliaia di euro (costituiti da 30.640 migliaia di euro per progetti di “stay in business” e 19.470 per progetti rilevanti).Il Carry Over autorizzato totale al 1 gennaio 2012 ammontava a 207.907 migliaia di euro, 153.971 per progetti rilevanti costituiti e 53.936 migliaia di euro per progetti stay in business.Nell’anno 2012 a fronte di un capital expenditure previsto inizia-le di 103.804 migliaia di euro, riposizionato al terzo forecast a 49.192 migliaia di euro, sono stati consuntivati lavori di investi-mento per 39.136 migliaia di euro.In particolare sono stati consuntivati 21.316 migliaia di euro per progetti stay in business e 17.820 migliaia di euro a fronte di pro-getti rilevanti.Durante il corso dell’anno il Carry Over autorizzato era stato ri-dotto con la chiusura del progetto Steam Reforming a 117.071 migliaia di euro.L’ammontare complessivo dei progetti autorizzati che vanno a carry over per l’anno 2012 vede comunque un incremento pari a 11.245 migliaia di euro per il saldo negativo, nello stesso anno, fra consuntivo e autorizzato. Gli investimenti più significativi conclusi nell’anno 2012 che ri-guardano sicurezza e ambiente sono stati:• interventiperl’ottimizzazionedelciclodelleacque;• completamentonuovaareadistoccaggiorifiuti;• sostituzionetorrettedilivellodellesfereGPL;

• prosecuzionerifacimentorecinzioneperimetrale;• istallazionecabinaecologicapressolatestatadelpontile;• completamentodellaRazionalizzazionedeicircuitidellapuri-

ficazione propilene.

È proseguita inoltre incessantemente l’attività di ricondiziona-mento con doppio fondo dei serbatoi della Raffineria, attività che ha consentito il risanamento di cinque serbatoi (S109, S2302, S2301, S85 ed S733) e l’avvio dei lavori per altri otto (S90, S412, S110, S732, S84, S106, S316, e S1005) di cui i primi due in fase di ultimazione.È stato progettato e completato il collegamento del Close Blow Down System fra coking 1 e il completamento del primo step del potenziamento delle pensiline di discarica greggi nazionali.Nel corso dell’anno sono iniziati i lavori di sostituzione della linea P2 da 36” lungo il pontile e la coibentazione della linea P45 lungo i pontile e la fascia costiera.Sono inoltre state completate le attività relative alle indagini strutturali della diga foranea propedeutiche al revamping dell’in-tero manufatto e alla successiva installazione di n. 4 punti di ac-costo per navi cisterna.Relativamente agli Investimenti Rilevanti sono stati completa-ti i lavori di revamping della caldaia G500, mentre sono in fase di conclusione i lavori per la nuova copertura Parco Coke, il cui avanzamento è a circa il 90%.

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3.2 - Gli Obiettivi 2013

Raffineria di Gela, nel corso della presentazione del piano strategico 2012/2015 agli stakeholder e ai dipendenti, ha elencato, oltre ai maggiori progetti industriali, anche una se-rie di principi volti a migliorare l’engagement aziendale, prin-cipi che permetteranno all’azienda di raggiungere obiettivi rivolti non solo alla performance impiantistica ma anche a un’evoluzione culturale che permetterebbe all’azienda stes-sa di migliorare la qualità della vita aziendale e la motivazione dei dipendenti.

Tali principi sono di seguito elencati:•Housekeeping: mantenere pulito e in ordine l’ambiente di

lavoro, principio orientato alla sicurezza sul luogo di lavoro e alla efficienza delle performance.

• Commitment e attaccamento all’azienda: identificazione dei dipendenti con gli obiettivi aziendali unitamente al de-siderio di continuare a farne parte.

• Etica Industriale: l’etica non rappresenta più un elemento di-stintivo se semplicemente dichiarato nei documenti interni all’azienda (Codice Etico), ma ha la necessità di trovare un riscontro pratico nella difesa e nel miglioramento misurabile della reputazione d’impresa. L’Azienda, pertanto risulta es-sere interessata non solo al raggiungimento dei risultati, ma anche alla maniera in cui gli stessi vengono ottenuti.

•Regole: il rispetto delle regole aziendali e dei diritti delle persone è alla base del rapporto fiduciario tra le persone e l’azienda e rappresenta il patto costitutivo su cui si fonda l’integrità del sistema aziendale.

• Affidabilità: Raffineria di Gela, intesa sia come insieme di infrastrutture sia di persone, ambisce a essere affidabile. L’affidabilità intesa come probabilità che il sistema funzio-ni correttamente per un certo tempo e in condizioni ben definite è un obiettivo intrinseco per qualunque sistema di gestione.

•Responsabilità: rispettare le leggi e i regolamenti vigenti e attenersi a standard individuati con senso di responsa-bilità, incoraggiare l’attenzione e il rispetto per l’ambiente, gestire le proprie attività con l’obiettivo di prevenire, far fronte con rapidità ed efficacia a incidenti che possano ve-rificarsi nel corso delle operazioni.

• Change Management: inteso come l’approccio strutturato al cambiamento negli individui, nei gruppi, nelle organizza-zioni e nella società che rende possibile (e/o pilota) la tran-sizione da un assetto corrente a un futuro assetto deside-rato, inoltre, fornisce strumenti e processi per riconoscere

e comprendere il cambiamento e gestire l’impatto umano di una transizione.

Oltre ai principi elencati, nel corso della presentazione del Piano Strategico, sono stati inoltre presentati obiettivi aven-ti natura tecnica di investimenti e obiettivi costruiti su leve gestionali finalizzati al miglioramento della performance in-dustriale:• Interventi sull’asset logistica (mare e terra) per ripristi-

nare e migliorare la flessibilità operativa e ridurre i costi associati al fermo navi: - LineeP2eP45areapontile;- Potenziamento pensiline di discarica per ricezione greggi nazionaliATB;

- Digaforanea;- Nuovo Serbatoio S111.

•Miglioramento tecnologico impianti per ottenere maggiori flessibilità e performance: - Progettodiottimizzazionecicloidricointegrato;- Nuovo impianto Claus:

- garantirà flessibilità tramite l’utilizzo di grezzi oppor-tunistici,cioèpiùconfacentiagliassettidiproduzione;

- garantiràcontinuitàeaffidabilitàoperativa;- permetterà un ulteriore improvement delle performan-ceambientali(elevataconversione);

- necessario per razionalizzazione e adeguamento tec-nologico.

• Interventi miglioramento ambientale: - Doppifondiserbatoi;- ImpiantoTGC(trattamentogasdicoda)Clausesistente;- CoperturaParcoCoke;- Prescrizioni AIA: progetti di adeguamento.

•Miglioramento affidabilità impianti:- Incremento affidabilità CTE al fine di garantire l’utilizzo

della massima potenzialità di brucio combustibili auto-prodotti;

- Incremento affidabilità Coking 2.

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3.3 Il Piano quadriennale HSE

La Raffineria di Gela, adotta da anni un Sistema di Gestione Ambientale conforme allo standard ISO 14001 al fine di moni-torare e controllare sistematicamente gli aspetti ambientali delle proprie attività e di migliorare continuamente le pre-stazioni ambientali della Raffineria. È, inoltre, in corso l’im-plementazione di un Sistema di Gestione Integrato HSE, che comporterà l’integrazione del suddetto sistema di gestione ambientale con analogo strumento, che coprirà gli aspetti di salute e sicurezza. A partire dal secondo semestre 2011, RaGe ha adeguato la propria struttura organizzativa creando una nuova unità in ambito HSE, al fine di perseguire la com-pleta integrazione nel proprio modello di sistema di gestio-ne a tutte le tematiche attinenti la salute, la sicurezza e la protezione ambientale e di garantire un più efficace processo di miglioramento del livello di prevenzione anche attraverso l’adozione volontaria di obiettivi di miglioramento.Gli interventi aventi finalità ambientali e di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e la programmazione delle misure ritenute necessarie per il miglioramento nel tempo delle proprie per-formance, vengono sintetizzati nel Piano Quadriennale HSE, che unifica gli strumenti operativi ”Piano di miglioramento di Sicurezza” e “Piano di miglioramento Ambientale”. Il Piano Quadriennale HSE è frutto del costante impegno profuso dalla Raffineria, nell’ultimo quinquennio, nello sviluppo di interventi di miglioramento in ambito HSE e costituisce la logica conclu-sione delle fasi che caratterizzano il sistema di gestione HSE.All’interno di tale documento viene riportata la descrizione delle misure programmate, dei reparti e dei luoghi di lavoro coinvolti, delle finalità e dei tempi di attuazione previsti. Tali interventi scaturiscono a fronte sia di iniziative aziendali mi-rate al miglioramento continuo in ambito HSE, sia a seguito di:• aggiornamentodegliaspettiambientalisignificativi;• individuazionedinuovifattoridirischio;• individuazione di interventi in ambito organizzativo e ge-stionale;

• necessitàdiadeguamentoanuovirequisitinormativi;• individuazionediambitidisviluppotecnologico.Il piano prevede inoltre interventi finalizzati a prevenire even-ti di non conformità verificatisi in passato e a porre rimedio a pregresse criticità ambientali.Questo piano è soggetto ad aggiornamento periodico per ve-rificare lo stato di avanzamento lavori e, in itinere, inserire nuove iniziative.Il processo HSE della Raffineria di Gela è articolato secondo la metodologia del ciclo di Deming, al fine di garantire il mi-glioramentocontinuodelleattivitàpreviste;inparticolare,ilprocesso HSE si compone di quattro sottoprocessi:• pianificazione;

• attuazioneefunzionamento;• controlloeazionicorrettive;• riesamedelladirezione.La pianificazione in ambito HSE è parte integrante del ciclo di miglioramento e, più in generale, delle attività di pianifica-zione dello sviluppo del business. Partendo dall’analisi dei ri-sultati HSE raggiunti e considerando gli obiettivi primari pre-fissati, è possibile stabilire la strategia di miglioramento che, per sua natura, comporta investimenti economici e sul capi-tale umano, sulla conoscenza e sulla creatività, all’interno di un contesto rigoroso, scandito dai ritmi della pianificazione annuale ma con respiro pluriennale. Tale strategia viene tradotta dall’organizzazione in obiettivi specifici e misurabili, esposti all’interno del piano quadrien-nale HSE.Figura 4. Il ciclo di Deming

Di seguito vengono riportati i progetti relativi al Piano di Qua-driennale HSE in Raffineria. Tale piano verrà sottoposto a re-visioni periodiche al fine di individuare il grado di avanzamen-to raggiunto.

Sistema,attività,obiettivo

Do

Check

Action

Plan

Page 47: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

Page 48: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

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Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2010 Progetto microalgheRealizzazione impianto pilota per la coltivazione di microalghe

Recupero e risparmio energetico e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

/ Verifica produttività/tenore lipico

Progettazione nuove sezioni impianto downstream Gela

Costruzioni sezioni aggiuntive impianto

downstream

Avvio impianto completo produzione bio-olio algale / 70% dicembre 2015

2012 Pozzo Giaurone - Insufflaggio CO2

Installazione di un compressore al Texaco per portare la CO2 al confine del pozzo Giaurone

Recupero e risparmio energetico e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione della CO2 nelle emissioni convogliate

Verifica della fattibilità di costruzione del

basamento del compressore in

prossimità del Texaco

Completamento iter autorizzativi;èstata

completato l’iter relativo al progetto di bonifica dell’area

(vd. nota)

Realizzazione dell’impianto e

completamento del progetto

/ / 30% giugno 2015

2011 BS OHSAS 18001:2007

Realizzazione e implementazione di un sistema di gestione salute e sicurezza

Sviluppo di un Sistema di Gestione per la tutela della salute e sicurezza di lavoratori certificabile ai sensi dello standard OHSAS 18001

/ Implementazione del sistema di gestione

Certificazione Ente terzo accreditato / / / 50% settembre 2013

2000 ISO 14001 MantenimentoISO 14001

Miglioramento del rapporto con i portatori di interesse su problematiche ambientali

/ / MantenimentoISO 14001

MantenimentoISO 14001

MantenimentoISO 14001

MantenimentoISO 14001 / giugno 2013

2012 Progetto salute

Attuazione di un programma di Promozione della Salute incentrato sulla prevenzione

Potenziamento/miglioramento delle attività di monitoraggio a tutela della salute mediante sorveglianza sanitaria

/Definizione della

specifica tecnica del progetto salute

Allineamento tecnico e avvio progetto / / / /

Soggetto a calendarizzazione

annuale

2012

Ridefinizione e allineamento del sistema di gestionee normativo

2° step: Revisione del corpo procedurale per renderlo conforme alle MSG emesse dal secondo semestre del 2012

Adeguamento del sistema normativo vigente in raffineria per renderlo conforme alle MSG, alle Policy e alle norme di riferimento

/ Avvio dell’intervento Completamento dell’intervento / / / 20% dicembre 2013

2012

Change management a seguito della ridefinizione e allineamento del sistema di gestionee normativo

Supporto al change management relativo all’implementazione del nuovo corpo procedurale

Potenziamento attività di formazione/informazione

/ Avvio delle attività formative

Completamento dell’intervento / / / 30% dicembre 2013

2012

Formazione Operativa Personalee applicazione Accordo Stato Regioni

Processo di formazione esteso a tutto il personale relativamente ad aspetti relativi alla sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08

Potenziamento attività di formazione/informazione

Adeguamento Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le

Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione

dei lavoratori, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del

decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81

Avvio delle attività formative

Completamento dell’intervento / / / 40% giugno 2013

2010 Nuove prese campione Installazione di prese campione

Intervento di mitigazione del rischio e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Interventi realizzati/totale interventi programmati

(completata installazione di 29 prese campione rispetto

alle 57 previste)

Completata installazione di 7 prese campione a luglio 2012

Intallazione di 6 prese campione entro giugno 2013 / / / 60% giugno 2013

2010 Nuove prese campione Installazione di prese campione

Intervento di mitigazione del rischio e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

/

Completata istallazione di 7 prese campione a febbraio

2013 Entro giugno 2013 è prevista

l’installazione di 22 prese campione

/ / / 25% dicembre 2013

2013 Nuove prese campione Installazione di prese campione

Intervento di mitigazione del rischio e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Installazione di 45 prese campione / Completamento studio basic / / / / /

2011 Nuova sala controllo CTE

Realizzazione di una sala per l’utilizzo della strumentazione di controllo della centrale termoelettrica

Interventi di mitigazione del rischio

La realizzazione del progetto comporterà l’automazione

attraverso DCS della strumentazione della CTE e la centralizzazione di tutte

le attività connesse alla conduzione dell’impianto

Realizzazione feasability study

Emissione specifica dell’intervento / / / 15% dicembre 2015

Page 49: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2010 Progetto microalgheRealizzazione impianto pilota per la coltivazione di microalghe

Recupero e risparmio energetico e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

/ Verifica produttività/tenore lipico

Progettazione nuove sezioni impianto downstream Gela

Costruzioni sezioni aggiuntive impianto

downstream

Avvio impianto completo produzione bio-olio algale / 70% dicembre 2015

2012 Pozzo Giaurone - Insufflaggio CO2

Installazione di un compressore al Texaco per portare la CO2 al confine del pozzo Giaurone

Recupero e risparmio energetico e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione della CO2 nelle emissioni convogliate

Verifica della fattibilità di costruzione del

basamento del compressore in

prossimità del Texaco

Completamento iter autorizzativi;èstata

completato l’iter relativo al progetto di bonifica dell’area

(vd. nota)

Realizzazione dell’impianto e

completamento del progetto

/ / 30% giugno 2015

2011 BS OHSAS 18001:2007

Realizzazione e implementazione di un sistema di gestione salute e sicurezza

Sviluppo di un Sistema di Gestione per la tutela della salute e sicurezza di lavoratori certificabile ai sensi dello standard OHSAS 18001

/ Implementazione del sistema di gestione

Certificazione Ente terzo accreditato / / / 50% settembre 2013

2000 ISO 14001 MantenimentoISO 14001

Miglioramento del rapporto con i portatori di interesse su problematiche ambientali

/ / MantenimentoISO 14001

MantenimentoISO 14001

MantenimentoISO 14001

MantenimentoISO 14001 / giugno 2013

2012 Progetto salute

Attuazione di un programma di Promozione della Salute incentrato sulla prevenzione

Potenziamento/miglioramento delle attività di monitoraggio a tutela della salute mediante sorveglianza sanitaria

/Definizione della

specifica tecnica del progetto salute

Allineamento tecnico e avvio progetto / / / /

Soggetto a calendarizzazione

annuale

2012

Ridefinizione e allineamento del sistema di gestionee normativo

2° step: Revisione del corpo procedurale per renderlo conforme alle MSG emesse dal secondo semestre del 2012

Adeguamento del sistema normativo vigente in raffineria per renderlo conforme alle MSG, alle Policy e alle norme di riferimento

/ Avvio dell’intervento Completamento dell’intervento / / / 20% dicembre 2013

2012

Change management a seguito della ridefinizione e allineamento del sistema di gestionee normativo

Supporto al change management relativo all’implementazione del nuovo corpo procedurale

Potenziamento attività di formazione/informazione

/ Avvio delle attività formative

Completamento dell’intervento / / / 30% dicembre 2013

2012

Formazione Operativa Personalee applicazione Accordo Stato Regioni

Processo di formazione esteso a tutto il personale relativamente ad aspetti relativi alla sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08

Potenziamento attività di formazione/informazione

Adeguamento Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le

Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione

dei lavoratori, ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del

decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81

Avvio delle attività formative

Completamento dell’intervento / / / 40% giugno 2013

2010 Nuove prese campione Installazione di prese campione

Intervento di mitigazione del rischio e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Interventi realizzati/totale interventi programmati

(completata installazione di 29 prese campione rispetto

alle 57 previste)

Completata installazione di 7 prese campione a luglio 2012

Intallazione di 6 prese campione entro giugno 2013 / / / 60% giugno 2013

2010 Nuove prese campione Installazione di prese campione

Intervento di mitigazione del rischio e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

/

Completata istallazione di 7 prese campione a febbraio

2013 Entro giugno 2013 è prevista

l’installazione di 22 prese campione

/ / / 25% dicembre 2013

2013 Nuove prese campione Installazione di prese campione

Intervento di mitigazione del rischio e riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Installazione di 45 prese campione / Completamento studio basic / / / / /

2011 Nuova sala controllo CTE

Realizzazione di una sala per l’utilizzo della strumentazione di controllo della centrale termoelettrica

Interventi di mitigazione del rischio

La realizzazione del progetto comporterà l’automazione

attraverso DCS della strumentazione della CTE e la centralizzazione di tutte

le attività connesse alla conduzione dell’impianto

Realizzazione feasability study

Emissione specifica dell’intervento / / / 15% dicembre 2015

Page 50: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

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Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2012Adeguamento prescrizioni CTRPontile

Impianto recupero vapori presso ormeggio ponente della testata pontile

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Abbattimento delle emissioni odorigene e

riduzione delle emissioni diffuse

Progettazione Acquisto materiale e realizzazione dell’intervento / / / 5% dicembre 2013

2011 Affidabilità elettrica

1°step: Rientro parziale dei valori delle correnti di corto circuito sulla rete 14,4 kV di CTE e inserimento di resistori

Miglioramento dei livelli di affidabilità e di sicurezza ddegli impianti interessati

- Rientro parziale dei valori delle correnti di corto

circuito sulle 4 sbarre di distribuzione della rete 14,4

kVneivaloriditarga;- Limitazione delle

sovratensioni che si manifestano all’atto di

un guasto monofase sui montanti delle sbarre di

distribuzione cabina 15/6 kV

Conseguimento dei livelli di sicurezza ed esercizio della rete

14,4 kV di CTE

In attesa della messa in esercizio / / / 98% aprile 2013

2011 Affidabilità elettrica 2°step: Intervento sulla linea di alta tensione AT

Miglioramento dei livelli di affidabilità e di sicurezza degli impianti interessati

Interventi in corso:- Ribaltamento Linee 150kV,

dalla stazione in aria alla stazione blindata (GIS)

commissioning e messa in servizionuovaS/S150kV;- commissioning DCS per controllo e gestione della

rete elettrica 150 kV e controllorete15/6kV;

- nuovo sistema di acquisizione misure

elettriche e trasmissione dati con rete nazionale

Realizzati gli interventi sulla linea di alta

tensione.

Sottostazione elettrica pronta per la messa in

esercizio

Messa in servizio nuova sottostazione.

In corso attività su cabinadi distribuzione primaria

Installazione rete in fibra ottica della sala

tecnica CTE / / 66% giugno 2014

2012 Demolizionecamino CTE

Demolizione del camino della Centrale Termo elettrica

Interventi di mitigazione del rischio

Demolizione di strutture e impianti obsoleti Ingegneria Emissione della specifica / / / 7% dicembre 2013

/ Demolizione vecchie pensiline

Demolizione vecchie pensiline (ferrocisterna)

Interventi di mitigazione del rischio

Demolizione di strutture e impianti obsoleti / Approvazione commessa e

completamento intervento / / / 2% dicembre 2013

2012 Nuovo piano viabilitàRealizzazione ZTL in prossimità degli impianti produttivi

Regolamentazione del traffico veicolare nelle ZTL

Limitazione del traffico veicolare all’interno degli

impianti di raffineria classificati RIR con

conseguente riduzione delle persone esposte a rischio

Delimitazione aree ZTL e realizzazione di una informativa sulla

viabilità

Installazione cartellonistica / / / 95% maggio 2013

2005 Doppi fondi serbatoiDoppi fondi nei serbatoi di stoccaggio dei prodotti petroliferi

Protezione del suolo/sottosuolo dalla potenziale contaminazione da idrocarburi

Interventi completati 86, interventi in corso 11

(Interventi programmati 103)

Numero serbatoi in esercizio con singolo

fondo: 6

Numero serbatoi in esercizio con singolo fondo: 0*

(prescrizione n. 75 del PIC)

Numero serbatoi in esercizio con singolo

fondo: 0(prescrizione n. 75

del PIC)

Completamento di tutti i doppi fondi

(prescrizione n.75del PIC)

/83%

(n° serbatoi)70% (mc)

aprile 2015* (prescrizionen.75 del PIC)

2011 Nuovi misuratoriBlow Down

Installazione di due misuratori ad ultrasuoni per la misura della portata di gas di scarico diretto alle torce D e B

Miglioramento del controllo delle emissioni

Miglioramento del monitoraggio delle emissioni

diffuse da torcia/ Completamento

dell’intervento / / / 10%gennaio 2013

(prescrizione n. 25 del PIC)

2012 Compressori Garo

Attività di controllo, ispezione e manutenzione dei compressori Garo

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Incremento affidabilità dei compressori / / / / / /

Soggetto a calendarizzazione

annuale (prescrizione n. 33

del PIC)

2011 Alimentazione desalter con acqua SWS

Reimpiego dell’acqua di scarico degli impianti trattata dall’impianto SWS al desalter

Miglioramento efficienza trattamento, recupero ed eventuale riutilizzo acque reflue di processo

Riulitilizzo fino a circa 40 m3/h di acqua proveniente

dall’impianto SWS al desalter

Costruzione dell’impianto

Completamento dell’intervento / / / 70% giugno 2013

2012 Riduzione H2O da fonti primari - Ciclo acque

L’intervento prevede la realizzazione di una nuova sezione di impianto adibita al riutilizzo diacque di scarico dell’impianto SWS presso l’impianto TAC

Miglioramento efficienza trattamento, recupero e riutilizzo acque reflue di processo da impianto SWS

Riutilizzo di acqua proveniente dall’impianto

SWS presso l’impianto TAC di circa 30/40 mc/h

Costruzione dell’impianto

Completamento dell’intervento / / / 50% dicembre 2013

Page 51: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2012Adeguamento prescrizioni CTRPontile

Impianto recupero vapori presso ormeggio ponente della testata pontile

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Abbattimento delle emissioni odorigene e

riduzione delle emissioni diffuse

Progettazione Acquisto materiale e realizzazione dell’intervento / / / 5% dicembre 2013

2011 Affidabilità elettrica

1°step: Rientro parziale dei valori delle correnti di corto circuito sulla rete 14,4 kV di CTE e inserimento di resistori

Miglioramento dei livelli di affidabilità e di sicurezza ddegli impianti interessati

- Rientro parziale dei valori delle correnti di corto

circuito sulle 4 sbarre di distribuzione della rete 14,4

kVneivaloriditarga;- Limitazione delle

sovratensioni che si manifestano all’atto di

un guasto monofase sui montanti delle sbarre di

distribuzione cabina 15/6 kV

Conseguimento dei livelli di sicurezza ed esercizio della rete

14,4 kV di CTE

In attesa della messa in esercizio / / / 98% aprile 2013

2011 Affidabilità elettrica 2°step: Intervento sulla linea di alta tensione AT

Miglioramento dei livelli di affidabilità e di sicurezza degli impianti interessati

Interventi in corso:- Ribaltamento Linee 150kV,

dalla stazione in aria alla stazione blindata (GIS)

commissioning e messa in servizionuovaS/S150kV;- commissioning DCS per controllo e gestione della

rete elettrica 150 kV e controllorete15/6kV;

- nuovo sistema di acquisizione misure

elettriche e trasmissione dati con rete nazionale

Realizzati gli interventi sulla linea di alta

tensione.

Sottostazione elettrica pronta per la messa in

esercizio

Messa in servizio nuova sottostazione.

In corso attività su cabinadi distribuzione primaria

Installazione rete in fibra ottica della sala

tecnica CTE / / 66% giugno 2014

2012 Demolizionecamino CTE

Demolizione del camino della Centrale Termo elettrica

Interventi di mitigazione del rischio

Demolizione di strutture e impianti obsoleti Ingegneria Emissione della specifica / / / 7% dicembre 2013

/ Demolizione vecchie pensiline

Demolizione vecchie pensiline (ferrocisterna)

Interventi di mitigazione del rischio

Demolizione di strutture e impianti obsoleti / Approvazione commessa e

completamento intervento / / / 2% dicembre 2013

2012 Nuovo piano viabilitàRealizzazione ZTL in prossimità degli impianti produttivi

Regolamentazione del traffico veicolare nelle ZTL

Limitazione del traffico veicolare all’interno degli

impianti di raffineria classificati RIR con

conseguente riduzione delle persone esposte a rischio

Delimitazione aree ZTL e realizzazione di una informativa sulla

viabilità

Installazione cartellonistica / / / 95% maggio 2013

2005 Doppi fondi serbatoiDoppi fondi nei serbatoi di stoccaggio dei prodotti petroliferi

Protezione del suolo/sottosuolo dalla potenziale contaminazione da idrocarburi

Interventi completati 86, interventi in corso 11

(Interventi programmati 103)

Numero serbatoi in esercizio con singolo

fondo: 6

Numero serbatoi in esercizio con singolo fondo: 0*

(prescrizione n. 75 del PIC)

Numero serbatoi in esercizio con singolo

fondo: 0(prescrizione n. 75

del PIC)

Completamento di tutti i doppi fondi

(prescrizione n.75del PIC)

/83%

(n° serbatoi)70% (mc)

aprile 2015* (prescrizionen.75 del PIC)

2011 Nuovi misuratoriBlow Down

Installazione di due misuratori ad ultrasuoni per la misura della portata di gas di scarico diretto alle torce D e B

Miglioramento del controllo delle emissioni

Miglioramento del monitoraggio delle emissioni

diffuse da torcia/ Completamento

dell’intervento / / / 10%gennaio 2013

(prescrizione n. 25 del PIC)

2012 Compressori Garo

Attività di controllo, ispezione e manutenzione dei compressori Garo

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Incremento affidabilità dei compressori / / / / / /

Soggetto a calendarizzazione

annuale (prescrizione n. 33

del PIC)

2011 Alimentazione desalter con acqua SWS

Reimpiego dell’acqua di scarico degli impianti trattata dall’impianto SWS al desalter

Miglioramento efficienza trattamento, recupero ed eventuale riutilizzo acque reflue di processo

Riulitilizzo fino a circa 40 m3/h di acqua proveniente

dall’impianto SWS al desalter

Costruzione dell’impianto

Completamento dell’intervento / / / 70% giugno 2013

2012 Riduzione H2O da fonti primari - Ciclo acque

L’intervento prevede la realizzazione di una nuova sezione di impianto adibita al riutilizzo diacque di scarico dell’impianto SWS presso l’impianto TAC

Miglioramento efficienza trattamento, recupero e riutilizzo acque reflue di processo da impianto SWS

Riutilizzo di acqua proveniente dall’impianto

SWS presso l’impianto TAC di circa 30/40 mc/h

Costruzione dell’impianto

Completamento dell’intervento / / / 50% dicembre 2013

Page 52: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

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Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2011 Installazione doppie tenute

Installazione doppie tenute alle pompe al servizio del DEINT Miglioramento della tenuta della pompa dedicata all’attività di carico presente nella Stazione di carico gasolina

Protezione del suolo/sottosuolo dalla potenziale contaminazione da idrocarburi

Riduzione delle emissioni diffuse dalla tipologia di

apparecchiatura nelle aree di impianto interessate

/ Completamento dell’intervento / / / 70% dicembre 2013

2009 Bonifica Vasca A Zona 2Bonifica di una vasca dismessa contenente residui oleosi

Bonifica di terreni contaminati

Bonifica di terreni contaminati / / / / / 60%

36 mesi dall’approvazione

del progetto da parte del Ministero

dell’Ambiente

2007 Installazione TGC Installazione dell’unità TGC nel Claus esistente

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera e recupero e risparmio energetico

Aumento dell’efficienza direcupero dello zolfo ≥99,5% e concentrazione massima residua di H2S <10 mg/NmC

Completamento studi d’ingegneria e apertura

commessa

Montaggio TGC sull’impianto e messa in servizio / / / 60%

gennaio 2014 (come da

prescrizione n. 20 del PIC)

2011 Recupero energetico

Manutenzione e sostituzione scambiatore PRA forni coking 1 e 2

Recupero e risparmio energetico

Riduzione consumo fuel gas e relativa riduzione emissione in atmosfera

/

Acquisto del materiale e installazione su coking 2 Acquisto del materiale e installazione su coking 1

/ / / 20% dicembre 2013

2008 Copertura parco Coke Isola 4

Copertura parco coke con sistema di caricamento

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione delle emissioni di polveri diffuse in atmosfera

Completamento dell’intervento

maggio 2013: messa in servizio capannone

luglio 2013: completamento attività su aree esterne al

capannone

/ / / 90%luglio 2013

(prescrizione n.84 del PIC)

2013 Mitigazione Parco Coke Isola 29

Realizzazione di un progetto esecutivo per la miticazione di polveri del parco coke isola 29

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione delle emissioni di polveri diffuse in atmosfera /

Presentazione progetto esecutivo (prescrizione n.84

del PIC)/ / / 40%

luglio 2013 (prescrizionen.84 del PIC)

2013 Mitigazione Parco Coke Isola 29

In alternativa, la raffineria ha in corso uno studio per l’individuazione di un’altra soluzione tecnica per lo stoccaggio del coke

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione delle emissioni di polveri diffuse in atmosfera /

Completato lo studio per l’individuazione dell’area di stoccaggio;aseguireinvio

dello stesso all’autorità competente per parere

/ / / 70%luglio 2013

(prescrizione n.84 del PIC)

2012 Nuova rete centraline ecologiche

Studio per il monitoraggio della qualità dell’aria e installazione delle nuove centraline ecologiche

Miglioramento del controllo della qualità dell’aria

Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni

in atmosfera

Completamento dello studio Installazione delle centraline / / / 10% dicembre 2013

2012 Convogliamento fumi allo Snox

FUEL GAS SCRUBBING impianto per ulteriore depurazione dei fumi in uscita dallo Snox verso il camino

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Contenimento delle emissioni convogliate di SO2 al di sotto dei 400 mg/Nmc

/

PROGETTO IN FASE DI BASIC, PER EMISSIONE STUDIO DA

INVIARE ALLE AUTORITÀ COMPETENTI

Il Gestore si impegna a realizzare gli interventi

proposti nel progetto esecutivo suddetto

entro 18 mesi dal rilascio dell’AIA

/ / 0%

luglio 2013 (prescrizione n. 13delPIC);avalle

della presentazione verrà specificata la tempistica di realizzazione

/ LDAR (Leak Detection and Repair)

Individuazione e classificazione delle potenziali sorgenti di emissione fuggitive e programmazione delle attività manutentive sulle apparecchiature individuate

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Incremento affidabilità apparecchiature critiche

e contenimento emissioni fuggitive

/Censimento e delle sorgenti

di emissione fuggitivee programma

Programma manutenzione / / 10%

gennaio 2014 (prescrizionen. 44 del PIC)

2012Estensione analizzatori online impianti di raffineria

Implementazione di un sistema di monitoraggio in continuo online delle emissioni in atmosfera degli inquinanti dei camini di bolla

Miglioramento del controllo della qualità dell’aria

Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni

in atmosfera

Completamento dello studio di dettaglio

del sistema di monitoraggio continuo e acquisto analizzatori

necessari

Installazione degli analizzatori e messa in

esercizio/ / / 20% gennaio 2015

2003 Bonifica nuove discariche

Realizzazione degli interventi di bonifica delle discariche presenti presso Isola 32

Bonifica di terreni contaminati

Bonifica di terreni contaminati / Apertura della commessa / / / 0%

12 mesi a seguito di autorizzazione enti

preposti

Page 53: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

[ 53 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2011 Installazione doppie tenute

Installazione doppie tenute alle pompe al servizio del DEINT Miglioramento della tenuta della pompa dedicata all’attività di carico presente nella Stazione di carico gasolina

Protezione del suolo/sottosuolo dalla potenziale contaminazione da idrocarburi

Riduzione delle emissioni diffuse dalla tipologia di

apparecchiatura nelle aree di impianto interessate

/ Completamento dell’intervento / / / 70% dicembre 2013

2009 Bonifica Vasca A Zona 2Bonifica di una vasca dismessa contenente residui oleosi

Bonifica di terreni contaminati

Bonifica di terreni contaminati / / / / / 60%

36 mesi dall’approvazione

del progetto da parte del Ministero

dell’Ambiente

2007 Installazione TGC Installazione dell’unità TGC nel Claus esistente

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera e recupero e risparmio energetico

Aumento dell’efficienza direcupero dello zolfo ≥99,5% e concentrazione massima residua di H2S <10 mg/NmC

Completamento studi d’ingegneria e apertura

commessa

Montaggio TGC sull’impianto e messa in servizio / / / 60%

gennaio 2014 (come da

prescrizione n. 20 del PIC)

2011 Recupero energetico

Manutenzione e sostituzione scambiatore PRA forni coking 1 e 2

Recupero e risparmio energetico

Riduzione consumo fuel gas e relativa riduzione emissione in atmosfera

/

Acquisto del materiale e installazione su coking 2 Acquisto del materiale e installazione su coking 1

/ / / 20% dicembre 2013

2008 Copertura parco Coke Isola 4

Copertura parco coke con sistema di caricamento

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione delle emissioni di polveri diffuse in atmosfera

Completamento dell’intervento

maggio 2013: messa in servizio capannone

luglio 2013: completamento attività su aree esterne al

capannone

/ / / 90%luglio 2013

(prescrizione n.84 del PIC)

2013 Mitigazione Parco Coke Isola 29

Realizzazione di un progetto esecutivo per la miticazione di polveri del parco coke isola 29

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione delle emissioni di polveri diffuse in atmosfera /

Presentazione progetto esecutivo (prescrizione n.84

del PIC)/ / / 40%

luglio 2013 (prescrizionen.84 del PIC)

2013 Mitigazione Parco Coke Isola 29

In alternativa, la raffineria ha in corso uno studio per l’individuazione di un’altra soluzione tecnica per lo stoccaggio del coke

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Riduzione delle emissioni di polveri diffuse in atmosfera /

Completato lo studio per l’individuazione dell’area di stoccaggio;aseguireinvio

dello stesso all’autorità competente per parere

/ / / 70%luglio 2013

(prescrizione n.84 del PIC)

2012 Nuova rete centraline ecologiche

Studio per il monitoraggio della qualità dell’aria e installazione delle nuove centraline ecologiche

Miglioramento del controllo della qualità dell’aria

Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni

in atmosfera

Completamento dello studio Installazione delle centraline / / / 10% dicembre 2013

2012 Convogliamento fumi allo Snox

FUEL GAS SCRUBBING impianto per ulteriore depurazione dei fumi in uscita dallo Snox verso il camino

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Contenimento delle emissioni convogliate di SO2 al di sotto dei 400 mg/Nmc

/

PROGETTO IN FASE DI BASIC, PER EMISSIONE STUDIO DA

INVIARE ALLE AUTORITÀ COMPETENTI

Il Gestore si impegna a realizzare gli interventi

proposti nel progetto esecutivo suddetto

entro 18 mesi dal rilascio dell’AIA

/ / 0%

luglio 2013 (prescrizione n. 13delPIC);avalle

della presentazione verrà specificata la tempistica di realizzazione

/ LDAR (Leak Detection and Repair)

Individuazione e classificazione delle potenziali sorgenti di emissione fuggitive e programmazione delle attività manutentive sulle apparecchiature individuate

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera

Incremento affidabilità apparecchiature critiche

e contenimento emissioni fuggitive

/Censimento e delle sorgenti

di emissione fuggitivee programma

Programma manutenzione / / 10%

gennaio 2014 (prescrizionen. 44 del PIC)

2012Estensione analizzatori online impianti di raffineria

Implementazione di un sistema di monitoraggio in continuo online delle emissioni in atmosfera degli inquinanti dei camini di bolla

Miglioramento del controllo della qualità dell’aria

Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni

in atmosfera

Completamento dello studio di dettaglio

del sistema di monitoraggio continuo e acquisto analizzatori

necessari

Installazione degli analizzatori e messa in

esercizio/ / / 20% gennaio 2015

2003 Bonifica nuove discariche

Realizzazione degli interventi di bonifica delle discariche presenti presso Isola 32

Bonifica di terreni contaminati

Bonifica di terreni contaminati / Apertura della commessa / / / 0%

12 mesi a seguito di autorizzazione enti

preposti

Page 54: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

[ 54 ]

Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2012 Installazione bruciatori Low NOx/Ultra Low NOx

Installazione di bruciatori Ultra Low NOx, in tutti i forni

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera e recupero e risparmio energetico

Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni

in atmosfera

Studio basic per installazione bruciatori

ultra Low NOx

Montaggio dei bruciatori Ultra Low Nox impianti TP1,

TP 2 e Vacuum/ / / 20%

Gennaio 2014 (prescrizione

n.1 del PIC)

2012 Studio emissioni odorigene

Elaborazione e attivazione di un piano monitoraggio con estensione del monitoraggio in continuo alla tecnologia WSN (Wireless Sensor Network)

Miglioramento del controllo della qualità dell’aria

Miglioramento del monitoraggio delle emissioni

diffuse/

- Censimento completato a marzo 2013

- Avvio e conclusione dell’attività di monitoraggio

delle emissioni odorigene da concludere entro giugno

2013- Presentazione relazione

tecnica sulle emissioni odorigene entro luglio 2013

/ / / 0%Luglio 2013

(prescrizionen.43 del PIC)

2013 Rimozione amianto

Rimozione di tutto il MCA come da censimento aggiornato a novembre 2012

“Asbestos free”: completamento della rimozione dell’amianto in buono stato di conservazione ancora presente

risoluzione della gestione amianto, riduzione dei

costi per attività di controlli periodici, indagini

ambientali;ritorno di immagine per la

raffineria.

Rimozione di tutto l’amianto presente

negli impianti a esclusione della CTE

15% 30% 30% 25% 20% dicembre 2020

2011 Interventi migliorativi DVR

Interventi migliorativi di tipo impiantistico/strutturale e gestionale/organizzativo necessari ad ottemperare a quanto emerso a seguito della valutazione dei rischi

Interventi di mitigazione del rischio

Riduzione dei rischi per la salute e la sicurezza / / / / / 50%

Vedasi Piani di miglioramento

allegati al Documento di

valutazione dei rischi Ed. giugno

2012

2007 Nuovo impianto ClausRealizzazione nuovo impianto di trattamento gas di scarico (Claus)

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera e recupero e risparmio energetico

Aumento dell’efficienza direcupero dello zolfo e

riduzione dell’inquinamentoatmosferico da SO2

Studio basic di progettazione impianto TCG a

integrazione del e nuovo impianto Claus 2

Ingegneria di dettaglio del sistema Claus più TGC acquisto apparecchiature

Montaggio e messa in esercizio

Completamento dell’intervento / 20% gennaio 2016

2013 Risanamento linee prodotti

Individuazione, censimento e successiva elaborazione di un piano per la rimozione delle cravatte sulle linee di trasferimento prodotto di pertinenza della SOI 3

Protezione del suolo/sottosuolo dalla potenziale contaminazione da idrocarburi

Riduzione del rischio da inquinamento da perdite di

prodotto/ Completamento

dell’intervento / / / 10% dicembre 2013

2013 Housekeeping aree di raffineria

Sviluppo di un piano piano di controllo dell’housekeeping in fabbrica

Interventi di mitigazione del rischio

Rimozione dei rifiuti stoccatti in aree non

autorizzate e conteguente ottimizzazione della

gestione dei rifiuti presso il deposito temporaneo

/ / / / / 15%Soggetto a

calendarizzazione annuale

2013 Interventi collegati al quadro prescrittivo AIA

Interventi migliorativi di tipo impiantistico/ strutturale e gestionale/ organizzativo, necessari a ottemperare a quanto prescritto dal Decreto AIA e contenuto all’interno del PIC

Ottemperare alle prescrizioni stabilite dal Decreto autorizzativo

/ / / / / / DAP Vedasi PIC

Page 55: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

[ 55 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

Tabella 13 - Piano Quadriennale HSE

Anno di avvio Intervento Dettaglio ObiettivoQuantificazione

miglioramento atteso Traguardo Anno 2012 Traguardo Anno 2013 Ttraguardo Anno 2014 Traguardo Anno 2015 Traguardo 2016 SAL a oggiData prevista per il

completamento

2012 Installazione bruciatori Low NOx/Ultra Low NOx

Installazione di bruciatori Ultra Low NOx, in tutti i forni

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera e recupero e risparmio energetico

Miglioramento del sistema di monitoraggio delle emissioni

in atmosfera

Studio basic per installazione bruciatori

ultra Low NOx

Montaggio dei bruciatori Ultra Low Nox impianti TP1,

TP 2 e Vacuum/ / / 20%

Gennaio 2014 (prescrizione

n.1 del PIC)

2012 Studio emissioni odorigene

Elaborazione e attivazione di un piano monitoraggio con estensione del monitoraggio in continuo alla tecnologia WSN (Wireless Sensor Network)

Miglioramento del controllo della qualità dell’aria

Miglioramento del monitoraggio delle emissioni

diffuse/

- Censimento completato a marzo 2013

- Avvio e conclusione dell’attività di monitoraggio

delle emissioni odorigene da concludere entro giugno

2013- Presentazione relazione

tecnica sulle emissioni odorigene entro luglio 2013

/ / / 0%Luglio 2013

(prescrizionen.43 del PIC)

2013 Rimozione amianto

Rimozione di tutto il MCA come da censimento aggiornato a novembre 2012

“Asbestos free”: completamento della rimozione dell’amianto in buono stato di conservazione ancora presente

risoluzione della gestione amianto, riduzione dei

costi per attività di controlli periodici, indagini

ambientali;ritorno di immagine per la

raffineria.

Rimozione di tutto l’amianto presente

negli impianti a esclusione della CTE

15% 30% 30% 25% 20% dicembre 2020

2011 Interventi migliorativi DVR

Interventi migliorativi di tipo impiantistico/strutturale e gestionale/organizzativo necessari ad ottemperare a quanto emerso a seguito della valutazione dei rischi

Interventi di mitigazione del rischio

Riduzione dei rischi per la salute e la sicurezza / / / / / 50%

Vedasi Piani di miglioramento

allegati al Documento di

valutazione dei rischi Ed. giugno

2012

2007 Nuovo impianto ClausRealizzazione nuovo impianto di trattamento gas di scarico (Claus)

Riduzione dell’impatto inquinante delle emissioni in atmosfera e recupero e risparmio energetico

Aumento dell’efficienza direcupero dello zolfo e

riduzione dell’inquinamentoatmosferico da SO2

Studio basic di progettazione impianto TCG a

integrazione del e nuovo impianto Claus 2

Ingegneria di dettaglio del sistema Claus più TGC acquisto apparecchiature

Montaggio e messa in esercizio

Completamento dell’intervento / 20% gennaio 2016

2013 Risanamento linee prodotti

Individuazione, censimento e successiva elaborazione di un piano per la rimozione delle cravatte sulle linee di trasferimento prodotto di pertinenza della SOI 3

Protezione del suolo/sottosuolo dalla potenziale contaminazione da idrocarburi

Riduzione del rischio da inquinamento da perdite di

prodotto/ Completamento

dell’intervento / / / 10% dicembre 2013

2013 Housekeeping aree di raffineria

Sviluppo di un piano piano di controllo dell’housekeeping in fabbrica

Interventi di mitigazione del rischio

Rimozione dei rifiuti stoccatti in aree non

autorizzate e conteguente ottimizzazione della

gestione dei rifiuti presso il deposito temporaneo

/ / / / / 15%Soggetto a

calendarizzazione annuale

2013 Interventi collegati al quadro prescrittivo AIA

Interventi migliorativi di tipo impiantistico/ strutturale e gestionale/ organizzativo, necessari a ottemperare a quanto prescritto dal Decreto AIA e contenuto all’interno del PIC

Ottemperare alle prescrizioni stabilite dal Decreto autorizzativo

/ / / / / / DAP Vedasi PIC

Page 56: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

[ 56 ]

GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

1. Strategia e analisi

1.1

Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale (ad esempio, AD, presidente o posizione equivalente) in merito all’importanza della sostenibilità per l’organizzazione e la sua strategia

SÌ Lettera dell’Amministratore Delegato

1.2 Descrizione dei principali impatti, rischi e opportunità Parziale Lettera dell’Amministratore Delegato

2. Profilo dell’organizzazione

2.1 Nome dell’organizzazione SÌ Introduzione - La Raffineria in sintesi

2.2 Principali marchi, prodotti e/o servizi SÌ Introduzione - La Raffineria in sintesi

2.3

Struttura operativa dell’organizzazione, considerando anche principali Divisioni, aziende operative, controllate e joint venture

SÌ Introduzione - Governo societario

2.4 Luogo in cui ha sede il quartier generale dell’organizzazione SÌ Introduzione - La Raffineria in sintesi

2.5

Numero dei Paesi nei quali opera l’organizzazione, nome dei Paesi nei quali l’organizzazione svolge la maggior parte della propria attività operativa o che sono particolarmente importanti ai fini delle tematiche di sostenibilità richiamate nel report

SÌ Introduzione - La raffineria in sintesi

2.6 Assetto proprietario e forma legale. SÌ Introduzione - Governo societario

2.7Mercati serviti (includendo analisi geografica, settori serviti, tipologia di consumatori/beneficiari)

NO

2.8 Dimensione dell’organizzazione SÌ 1.2 - Gli Stakeholder di Raffineria di Gela

2.9

Cambiamenti significativi nelle dimensioni, nella struttura o nell’assetto proprietario avvenuti nel periodo di rendicontazione

SÌ Introduzione - Nota metodologica

2.10 Riconoscimenti/premi ricevuti nel periodo di rendicontazione NO

3. Parametri del report

3.1Periodo di rendicontazione delle informazioni fornite (ad esempio, esercizio fiscale, anno solare)

SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.2 Data di pubblicazione del report di sostenibilità più recente SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.3 Periodicità di rendicontazione (annuale, biennale, ecc.) SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.4Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul report di sostenibilità e i suoi contenuti

SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.5 Processo per la definizione dei contenuti del report SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.6

Perimetro del report (ad esempio, Paesi, Divisioni, controllate, impianti in leasing, joint venture, fornitori). Per ulteriori indicazioni si veda il protocollo Perimetro del report del GRI

SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.7Dichiarazione di qualsiasi limitazione specifica dell’obiettivo o del perimetro del report

SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.8

Informazioni relative a joint venture, controllate, impianti in leasing, attività in outsourcing e altre entità che possono influenzare significativamente la comparabilità tra periodi e/o organizzazioni

SÌ Introduzione - Nota metodologica

GRI Content Index

Page 57: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

[ 57 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

3.9

Tecniche di misurazione dei dati e basi di calcolo, incluse assunzioni e tecniche sottostanti le stime applicate al calcolo degli indicatori e alla compilazione delle altre informazioni del report

SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.10

Spiegazione degli effetti di qualsiasi modifica di informazioni inserite nei report precedenti (re-statement) e motivazioni di tali modifiche (ad esempio, fusioni/acquisizioni, modifica del periodo di calcolo, natura del business, metodi di misurazione)

SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.11

Cambiamenti significativi di obiettivo, perimetro o metodi di misurazione utilizzati nel report, rispetto al precedente periodo di rendicontazione

SÌ Introduzione - Nota metodologica

3.12Tabella esplicativa dei contenuti del report che riporti il numero di pagina o del sito internet di ogni sezione

SÌ GRI Content Index

3.13Politiche e pratiche attuali al fine di ottenere l’assurance esterna del report

SÌ Introduzione - Nota metodologica

4. Governance, impegni, coinvolgimento degli stakeholder

4.1

Struttura di governo dell’organizzazione, inclusi i comitati che rispondono direttamente al più alto organo di governo, responsabili di specifici compiti come la definizione della strategia, o il controllo organizzativo

SÌ Introduzione - Governo societario

4.2Indicare se il presidente del più alto organo di governo ricopre anche un ruolo esecutivo

SÌ Introduzione - Governo societario

4.3

Per le organizzazioni che hanno una struttura unitaria dell’organo di governo, indicare il numero di componenti che sono indipendenti e/o non esecutivi

Non Applicabile

4.4

Meccanismi a disposizione degli azionisti e dei dipendenti per fornire raccomandazioni o direttive al più alto organo di governo

NO

4.5

Legame tra compensi dei componenti del più alto organo di governo, senior manager ed executive (inclusa la buona uscita) e la performance dell’organizzazione (inclusa la performance sociale e ambientale)

NO

4.6

Attività in essere presso il più alto organo di governo per garantire che non si verifichino conflitti di interesse

NO

4.7

Processi per la determinazione delle qualifiche e delle competenze dei componenti del più alto organo di governo per indirizzare la strategia dell’organizzazione in funzione degli aspetti economici, sociali e ambientali

NO

4.8

Mission, valori, codici di condotta, principi rilevanti per le performance economiche, ambientali e sociali sviluppati internamente e stato di avanzamento della loro implementazione

NO

Page 58: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

[ 58 ]

GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

4.9

Procedure del più alto organo di governo per controllare le modalità di identificazione e gestione delle performance economiche, ambientali e sociali dell’organizzazione, includendo i rischi e le opportunità rilevanti e la conformità agli standard internazionali, ai codici di condotta e ai principi dichiarati

NO

4.10

Processo per la valutazione delle performance dei componenti del più alto organo di governo, in particolare in funzione delle performance economiche, ambientali, sociali

NO

4.11Spiegazione dell’eventuale modalità di applicazione del principio o approccio prudenziale

NO

4.12

Sottoscrizione o adozione di codici di condotta, principi e carte sviluppati da enti/associazioni esterne relativi a performance economiche, sociali e ambientali

SÌ 2.1.1 - La politica ambientale di Raffineria di Gela

4.13

Partecipazione ad associazioni di categoria nazionali e/o internazionali (in cui l’organizzazione detiene una posizione presso gli organi di governo, partecipa a progetti e comitati, fornisce finanziamenti considerevoli al di là della normale quota associativa, considera la partecipazione come strategica)

NO

4.14Elenco di gruppi di stakeholder con cui l’organizzazione intrattiene attività di coinvolgimento

SÌ 1.1 - Le relazioni con gli stakeholder e il capitale relazionale

4.15

Principi per identificare e selezionare i principali stakeholder con i quali intraprendere l’attività di coinvolgimento

Parziale Introduzione - Nota metodologica

4.16

Approccio all’attività di coinvolgimento degli stakeholder, specificando la frequenza per tipologia di attività sviluppata e per gruppo di stakeholder

NO

4.17

Argomenti chiave e criticità emerse dall’attività di coinvolgimento degli stakeholder e modalità con cui l’organizzazione ha reagito alle criticità emerse, anche in riferimento a quanto indicato nel report

NO

PARTE II: Approccio del Management

DMA EC - Approccio del management alle performance economiche

Prestazioni economiche SÌ Introduzione - Scenario e Risultati 2012

Mercato SÌ Introduzione - La Raffineria in sintesi

Impatti indiretti SÌ 1.2.2 - I fornitori

DMA EN - Approccio del management alle performance ambientali

Materiali SÌ Introduzione - Scenario e Risultati 2012

Energia SÌ Introduzione - Scenario e Risultati 2012

Acqua SÌ 2.3.1 - Prelievi e scarichi idrici

Biodiversità NO

Emissioni, sversamenti e rifiuti SÌ 2.3.2 - Emissioni in atmosfera

Page 59: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

[ 59 ]

Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

2.3.3 - Rifiuti

2.3.4 - Suolo e sottosuolo

Prodotti e servizi NO

Compliance SÌ 2.3.5 - Spese e investimenti socio-ambientali

Trasporti NO

Complessivo SÌ 2.3 - La gestione ambientale

DMA LA - Approccio del management agli aspetti del lavoro

Lavoro SÌ 1.2.1 - Le persone

Relazioni industriali SÌ 1.2.1 - Le persone

Salute e sicurezza SÌ 1.2.1 - Le persone

Formazione SÌ 1.2.1 - Le persone

Diversità e pari opportunità SÌ 1.2.1 - Le persone

DMA HR - Approccio del management ai diritti umani

Pratiche di investimento e approvvigionamento SÌ 1.2.2 - I fornitori

Non discriminazione NO

Libertà di associazione NO

Lavoro minorile NO

Lavoro forzato NO

Pratiche di sicurezza SÌ 2.2 - La salute e la sicurezza

Diritti delle popolazioni locali NO

DMA SO - Approccio del management Società: corruzione, compliance, governance

Collettività SÌ 1.2.5 - Comunità locale e territorio

Corruzione SÌ 1.2.2.1 - Legalità

Politica pubblica NO

Comportamento anti-competitivo NO

Compliance SÌ 1.2.1 - Le persone

DMA PR - Approccio del management Società: corruzione, compliance, governance

Salute e sicurezza dei consumatori NO

Etichettatura Non applicabile

Marketing communications NO

Customer privacy Non applicabile

Compliance NO

PARTE III: Indicatori di performance economica

Aspetto: Performance economica

EC1

Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti, pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica Amministrazione

NO

EC2

Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività dell’organizzazione legati ai cambiamenti climatici

NO

EC3

Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico (Benefit Plan Obligations)

NO

EC4 Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione NO

Aspetto: Presenza sul mercato

EC5

Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significative

NO

Page 60: Bilancio di Sostenibilità 2012 di Raffineria di Gela · dedicarsi alla lavorazione del petrolio e dei suoi derivati. La costruzione dello Stabilimento ha inizio nel 1960, con un

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GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

EC6

Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrate su fornitori locali in relazione alle sedi operative più significative

SÌ 1.2.2 - I fornitori

EC7

Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l’attività e percentuale del senior management assunto nella comunità locale

NO

Aspetto: Impatti economici indiretti

EC8

Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica utilità”, attraverso impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività pro bono

SÌ 1.2.5 - Comunità locale e territorio

EC9Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate

NO

Indicatori di performance ambientale

Aspetto: Materie prime

EN1 Materie prime utilizzate per pesoo volume. SÌ Introduzione - Scenario

e Risultati 2012

EN2 Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato NO

Aspetto: Energia

EN3 Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria SÌ Introduzione - Scenario

e Risultati 2012

EN4Consumo indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria

SÌ Introduzione - Scenario e Risultati 2012

EN5Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza

NO

EN6

Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile e conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative

NO

EN7Iniziative volte alla riduzione del consumo dell’energia indiretta e riduzioni ottenute

Non applicabile

Aspetto: Acqua

EN8 Prelievo totale di acqua per fonte SÌ 2.3.1 - Prelievi e scarichi idrici

EN9 Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua SÌ 1.2.4 - Rapporti con Istituzioni

Pubbliche ed Enti Locali

EN10 Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata SÌ 2.3.1 – Prelievi e scarichi idrici

Aspetto: Biodiversità

EN11

Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati, o gestiti in aree (o adiacenti ad aree) protette o in aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette

NO

EN12

Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree a elevata biodiversità, esterne alle aree protette

NO

EN13 Habitat protetti o ripristinati NO

EN14Strategie, azioni attuate, piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità

NO

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

EN15

Numero delle specie elencate nella Lista Rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell’organizzazione, suddivise per livello di rischio di estinzione

NO

Aspetto: Emissioni, scarichi, rifiuti

EN16 Emissioni totali dirette e indirette di gas ad effetto serra per peso SÌ 2.3.2 - Emissioni in atmosfera

EN17 Altre emissioni indirette di gas a effetto serra significative per peso NO

EN18Iniziative per ridurre l’emissione di gas a effetto serra e risultati raggiunti

Parziale 2.3.2 - Emissioni in atmosfera

3.3 – Il piano quadriennale HSE

EN19 Emissioni di sostanze nocive per l’ozono, per peso NO

EN20NOx, SOx e altre emissioni significative nell’aria, per tipologia e peso

SÌ 2.3.2 - Emissioni in atmosfera

EN21 Acqua totale scaricata, per qualità e destinazione SÌ 2.3.1 - Prelievi e scarichi idrici

EN22 Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento SÌ 2.3.3 - Rifiuti

EN23 Numero totale e volume di sversamenti significativi Parziale 2.3.4 - Suolo e sottosuolo

EN24

Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (Allegati I,II, III e VIII) che sono stati trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all’estero

NO

EN25

Identità, dimensione, stato di salvaguardia e biodiversità della fauna e della flora acquatica e i relativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scarichi di acqua e dalle dispersioni provocate dall’organizzazione

NO

Aspetto: Prodotti e servizi

EN26Iniziative per mitigare gli impatti ambientali dei prodotti e servizi e grado di mitigazione dell’impatto

SÌ 3.3 - Il piano quadriennale HSE

EN27Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria

NO

Aspetto: Conformità (compliance)

EN28

Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in materia ambientale

SÌ 2.3.5 - Spese e investimenti socio-ambientali

Aspetto: Trasporti

EN29

Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale

NO

Aspetto: Generale

EN30Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente, suddivise per tipologia

SÌ 2.3.5 - Spese e investimentisocio-ambientali

Indicatori di performance sociale: Pratiche di lavoro e condizioni di lavoro adeguate

Aspetto: Occupazione

LA1Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologia, tipo di contratto e distribuzione territoriale

SÌ 1.2.1 - Le persone

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GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

LA2Numero totale e tasso di turnover dei dipendenti, suddiviso per età, sesso e area geografica

SÌ 1.2.1 - Le persone

LA3

Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a termine, suddivisi per principali siti produttivi

SÌ 1.2.1 - Le persone

Aspetto: Relazioni industriali

LA4 Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione SÌ 1.2.1 - Le persone

LA5

Periodo minimo di preavviso per modifiche organizzative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva

SÌ 1.2.1 - Le persone

Aspetto: Salute e sicurezza sul lavoro

LA6

Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e la sicurezza, composto da rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui programmi per la tutela della salutee della sicurezza del lavoratore

NO

LA7

Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per area geografica

SÌ1.2.2 - I fornitori2.2.1 - Gli indici infortunistici della Raffineria

LA8

Programmi di educazione, formazione, consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto dei lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità, relativamente a disturbio malattie gravi

SÌ 1.2.1 - Le persone

LA9 Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza NO

Aspetto: Formazione e istruzione

LA10Ore medie di formazione annue per dipendente, suddivise per categoria di lavoratori

NO

LA11

Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento progressivo a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale delle proprie carriere

NO

LA12

Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni della performance e dello sviluppo della propria carriera

SÌ 1.2.1 - Le persone

Aspetto: Diversità e pari opportunità

LA13

Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità

SÌ Introduzione - Governo societario1.2.1 - Le persone

LA14Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria

NO

Indicatori di performance sociale: Diritti umani

Aspetto: Pratiche di investimento e approvvigionamento

HR1

Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento che includono clausole sui diritti umani o che sono sottoposti a una relativa valutazione (screening)

SÌ 1.2.1 - Le persone

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Ra.Ge. Bilancio di Sostenibilità 2012 [ Strategie e obiettivi

GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

HR2

Percentuale dei principali fornitori e appaltatori che sono sottoposti a verifica in materia di diritti umani e relative azioni intraprese

SÌ 1.2.2 - I fornitori

HR3

Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei lavoratori formati

SÌ 1.2.1 - Le persone

Aspetto: Non discriminazione

HR4Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni intraprese

NO

Aspetto: Libertà di associazione e contrattazione collettiva

HR5

Identificazione delle attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti

NO

Aspetto: Lavoro minorile

HR6

Identificazione delle operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate per contribuire alla sua eliminazione

NO

Aspetto: Lavoro forzato

HR7

Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato od obbligato e misure intraprese per contribuire alla sua abolizione

NO

Aspetto: Pratiche di sicurezza

HR8

Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell’organizzazione

NO

Aspetto: Diritti delle popolazioni indigene

HR9 Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese NO

Indicatori di performance sociale: Società

Aspetto: Collettività

SO1

Natura, obiettivo ed efficacia di qualsiasi programma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle operazioni su una determinata comunità, incluse le fasi di inizio di attività, di operatività e di dismissione

NO

Aspetto: Corruzione

SO2Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzione

NO

SO3

Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione dell’organizzazione

SÌ 1.2.1 - Le persone

SO4 Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione NO

Aspetto: Contributi politici (approccio nei confronti di politica/istituzioni)

SO5

Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione allo sviluppo di politiche pubbliche e pressioni esercitate

NO

SO6Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti, politici e relative istituzioni per Paese

NO

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GRI Content Index - Livello di applicazione C

Descrizione Copertura Paragrafo

Aspetto: Comportamenti anti-collusivi

SO7

Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e relative sentenze

NO

Aspetto: Conformità (compliance)

SO8

Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi o regolamenti

NO

Indicatori di performance sociale: Responsabilità di prodotto

Aspetto: Salute e sicurezza dei consumatori

PR1

Fasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi per i quali gli impatti sulla salute e sicurezza sono valutati per promuoverne il miglioramento e percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi soggetti a tali procedure

NO

PR2

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita

NO

Aspetto: Etichettatura di prodotti e servizi

PR3

Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richieste dalle procedure e percentuale di prodotti e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi

NO

PR4

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le informazioni e l’etichettatura di prodotti/servizi

NO

PR5Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione

NO

Aspetto: Marketing communication

PR6

Programmi di conformità a leggi, standard e codici volontari relativi all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione

NO

PR7

Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non conformità a regolamenti o codici volontari riferiti all’attività di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione

NO

Aspetto: Rispetto della privacy

PR8Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori

NO

Aspetto: Conformità (compliance)

PR9

Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi

NO

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Glossario

Audiometria: esame che valuta l’udito del paziente determinando la cosiddetta “soglia di minima udibilità”, cioè il minimo livel-lo di pressione sonora in grado di evocare una sensazione cosciente di percezione del suonoBAT: Best Available TechnologiesCapital expenditure: flussi di cassa in uscita per la realizzazione di investimenti in attività immobilizzate di natura operativaCarry Over: progetti che perdurano nel tempo, già presenti quindi, nei precedenti piani di investimentoEmission Trading (mercato delle emissioni): sistema di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra all’interno dell’Unione EuropeaEsplosimetro:dispositivocheindicalaconcentrazionediunoopiùgasinunambiente;èimpiegato,principalmente,alloscopodi rilevare, ed eventualmente localizzare, fughe di gas combustibileGovernance: Insieme di regole, di ogni livello che disciplinano la gestione della società stessaHSE: Unità di “Sicurezza, Salute, Ambiente”MISE: attività di messa in sicurezza di emergenzaMUD: Modello per la denuncia dei rifiuti prodotti dalle attività economicheNetting: Compensazione tra due parti dei crediti e degli impegni risultanti dallo stesso genere di attivitàOHSAS 18001: Occupational Health and Safety Assessment Series. Standard internazionale per la creazione e il mantenimento di un sistema di gestione della Sicurezza e della Salute dei LavoratoriPozzi di emungimento: pozzi di captazione delle acque sotterraneeProcurato: validità economica o validità amministrativa di un contrattoRSU: Rappresentanza Sindacali UnitarieSGA : sistema di gestione ambientaleSpirometria: test per valutare la funzionalità polmonareStay in business: progetti mirati al mantenimento dei parametri di sicurezza ed efficienza degli impianti di produzioneTurnover: flusso di personale che transita (entra o esce) in azienda

Terminologia EniCascade: Programma di comunicazione degli obiettivi ai dipendentiDirezione R&S: Direzione Ricerca e Sviluppo, parte dell’impresa dedicata allo studio di innovazioni tecnologiche da utilizzare per migliorare i propri prodotti, crearne di nuovi, o migliorare i processi di produzioneDivisione R&M: Divisione del Gruppo Eni dedicato al processo di raffinazione e vendita del petrolioE-procurement: portale dedicato agli approvvigionamenti on line accessibile da tutte le società del GruppoFIS/FASEN: fondo di assistenza sanitaria per i dipendenti del gruppo ENI settore energiaInterconnecting: sistema di connessione per il trattamento dei reflui di raffineriaMyEni: portale intranet aziendale per la condivisione di informazioni che riguardano l’intero Gruppo EniSIA : sistema informatico di condivisione di informazioni di natura ambientale del Gruppo EniSistema DCS: Distributed Control System

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